R&D Cult Luglio 2019

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FREEPRESS n. 52

MUSICA • TEATRO • LIBRI • ARTE • CINEMA • GUSTO • RUBRICHE

ESTATE DI MUSICA GRANDI CONCERTI, DA RIMINI A RAVENNA

Gli austriaci Matthias Bartolomey e Klemens Bittmann, tra gli ospiti del Verucchio Festival (a pagina 5)

LUGLIO 2019 Prezzo €AGG 0,08IO PIA OM CO ISSN 2499-0205



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MUSICA I GRANDI NOMI DEI FESTIVAL ROCK DELLA ROMAGNA

L’INTERVISTA I QUINTORIGO FESTEGGIANO VENT’ANNI DI CARRIERA

TEATRO TORNA SANTARCANGELO CON LE SUE AVANGUARDIE

SPETTACOLO LA MAGIA DELL’ARENA DELLE BALLE DI PAGLIA

CINEMA I FILM DEL MESE E LE PROEIZIONI IN PIAZZA DI CESENA

ARTE IL FESTIVAL DOVE SI “ASCOLTANO” GLI ALBERI

LIBRI LA CASA EDITRICE RIMINESE INTERNO4

GUSTO ALLA SCOPERTA DI CESENATICO E DELLA CUCINA DI MARE

A RIMINI IN MOSTRA 30 ANNI DOPO LA “RIVOLUZIONE” DEL 1989 Si chiama “Revolutions 1989-2019: L'arte del mondo nuovo - 30 anni dopo” la mostra che inaugurerà in occasione della Notte Rosa (vedi p. 6), sabato 6 luglio alle 18 a Castel Sismondo, a Rimini. Il progetto, curato dal critico e storico dell’arte Luca Beatrice, vuole ripercorrere tre anni straordinari, quelli dal 1989 al 1991, con materiali video, sonori, televisivi più una serie di eventi. In mostra oltre sessanta opere di artisti italiani nati generalmente tra gli anni ’50 e i ’60, tra cui Maurizio Cattelan, Pablo Echaurren, Igort, Massimo Kaufmann e Thorsten Kirchhoff. Fino al 25 agosto (ora 18-23, lunedì chiuso, ingresso libero). Nella foto una delle opere in mostra, “Cattedrale” del torinese Pierluigi Pusole

R&D Cult nr. 52 - luglio 2019

Autorizzazione Tribunale di Ravenna n. 1427 del 9 febbraio 2016 Editore: Edizioni e Comunicazione srl Via della Lirica 43 - 48124 Ravenna - tel. 0544 408312 www.reclam.ra.it Direttore Generale: Claudia Cuppi Pubblicità: direzione@reclam.ra.it tel. 0544 408312 Area clienti: Denise Cavina tel. 335 7259872

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Gardelli, Sabina Ghinassi, Enrico Gramigna, Giorgia Lagosti, Linda Landi, Filippo Papetti, Guido Sani, Serena Simoni, Elettra Stamboulis. Redazione: tel. 0544 271068 redazione@ravennaedintorni.it Poste Italiane spa Sped. in abb. post. D.L. 353/2003 (conv. di legge 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 DCB C.R.P.- C.P.O. RAVENNA


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rock & dintorni

Il mese dei grandi festival della Romagna

PETE DOHERTY A CESENA ERLEND ØYE A CESENATICO

NICK MASON DEI PINK FLOYD E BEN HARPER A RAVENNA

Erlend Øye, per molti ancora “l’occhialuto dei Kings of Convenience”, torna in Italia per un mini tour estivo con La Comitiva, gruppo di musicisti di Siracusa che lo accompagnano da anni, tra suoni acustici e cantautorato. Appuntamento il 12 luglio all’Arena Puccini di Cesenatico, per la rassegna Ribalta Marea.

Non solo musica classica (vedi pagina 11) al Ravenna Festival che ospita anche due grandi nomi del rock mondiale. Il 9 luglio al Pala De André è in programma uno dei concerti italiani di Ben Harper, con la sua storica band degli Innocent Criminals. Il 14 luglio sempre al palazzetto ravennate arriva invece una leggenda vivente come il batterista Nick Mason (foto grande), tra i fondatori dei Pink Floyd e che con la sua nuova band, Saucerful of Secrets farà rivivere i primi album, quelli con Syd Barrett, di una dei gruppi più importanti della storia della musica.

Martedì 23 luglio il celebre cantante e chitarrista inglese Pete Doherty, fondatore di Libertines e Babyshambles, sarà alla Rocca Malatestiana di Cesena nell’ambito della rassegna “Acieloaperto” per presentare dal vivo i brani del primo disco pubblicato con la sua nuova band, The Puta Madres, con cui mostra il suo lato più maturo (scrive la critica), tra folk-blues e alternative rock.

musica black

E Spiagge Soul lancia anche un messaggio di accoglienza Riflettori sull’Africa, non solo dal punto di vista musicale, alla rassegna di concerti diffusi sui lidi ravennati Continua poi il legame con New Orleans. Quasi 80 eventi, dall’anteprima della Notte Rosa fino ai primi di agosto Quasi 80 eventi spalmati su un mese di programmazione: Spiagge Soul continua a crescere. All'insegna della musica diffusa lungo la costa ravennate (con due appuntamenti pure sui lidi di Comacchio) e anche dell'apertura, della fratellanza e dell'accoglienza, con un focus sull'Africa (in particolare la tre giorni di inizio agosto al bagno Peter Pan di Marina di Ravenna, tra concerti e seminari) dal punto di vista non solo musicale – sottolinea il direttore artistico Francesco Plazzi, musicista egli stesso – ma come sorta di risposta al clima politico di chiusura di questi mesi. La rassegna parte di fatto già la Notte Rosa con l'anteprima di Pink Soul, dal 5 al 7 luglio, in collaborazione in particolare con il bagno Finisterre di Marina di Ravenna, dove arriverà la parata musicale che darà il via al tutto (il 5 giugno con partenza alle 20 dal camping Rivaverde) dei Musicanti di San Crispino. Tra i protagonisti della tre giorni inaugurale anche il suonatore di kora del Gambia Jabel Kanuteh e la cantautrice italo-scozzese Emma Morton (entrambi il 6 luglio). Il Finisterre sarà grande protagonista anche della seconda tranche di eventi, quelli di “Road to Spiagge Soul”, dal 9 luglio (con un concerto il 10 anche in piallassa Baiona), fino ad arrivare al primo weekend del vero e proprio festival che partirà sabato 13 alle 18 al Peter Pan con il “buskers” rock dei Daiana Lou per poi proseguire alle 22 ancora al Finisterre con il primo concerto di caratura internazionale, del chitarrista e cantante americano

Kenny Wayne Shepherd. Il giorno dopo si prosegue con i live all'aperitivo al Kuta di Punta Marina e al Tarifa di Porto Corsini per poi riprendere il 18 luglio con una programmazione ininterrotta che prevede concerti tutti i giorni fino al 4 agosto. «Un'idea di musica diffusa abbastanza unica – sottolinea Plazzi – per un festival che mantiene saldo il legame con la scena musicale di New Orleans e appunto un focus sull'Africa, con band che porteremo appositamente in Italia e appuntamenti che andranno anche oltre la musica, per ribadire un concetto banale, che siamo tutti un'unica cosa, in questo mondo». Tra i protagonisti di Spiagge Soul 2019, tra i tanti, la Soul Brass Band di New Orleans, protagonista di più concerti, tra cui quello serale del 19 luglio al Bacino Pescherecci di Marina (e il giorno dopo sempre a Marina e sempre in stile New Orleans ci sarà una parata musicale al parco pubblico); il prestigioso New York Ska Jazz Ensemble (il 20 luglio alle 22 al bagno Oasi di Marina di Ravenna, dove il 27 si esibirà in compagnia di altri artisti anche l'americano "Sax" Gordon Beadle); l'unico concerto italiano dei Mokoomba (tra pop, funk e reggae) dallo Zimbabwe, il 28 luglio dalle 22 ancora al Bacino Pescherecci per un altro momento dal forte valore simbolico; e poi due bluesman importanti come l'inglese Tom Attah (il 29 al bagno Oasi) e gli americani Watermelon Slim (il 30 al Tarifa) e Corey Harris, il 3 agosto al bagno

Mokoomba

Marlin di Punta Marina. «Ma non sono i nomi a fare la differenza – sottolinea ancora Plazzi – quanto un ventaglio di proposte da tutto il mondo in grado di animare i lidi ravennati per un mese di musica diffusa». Il programma completo su spiaggesoul.it.


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Grandi nomi internazionali alle rassegne di Cesenatico, Ravenna, Cesena, Rimini, Sogliano e Verucchio: dagli Echo & The Bunnymen a Eric Gales, dal cantante dei Libertines fino allo storico collettivo francese Les Negresses Vertes

“PERCUOTERE” A RIMINI Entra nel vivo in luglio alla Corte degli Agostiniani di Rimini la rassegna “Percuotere la mente”. Lunedì 8 da oltremanica arrivano gli Echo & The Bunnymen, band tra le più influenti della storia del rock britannico. Il 17 luglio l’improvvisazione jazz, l’energia del rock e la tradizione classica si fondono grazie alla coppia austriaca composta dal violoncellista Matthias Bartolomey e il violinista e suonatore di mandola Klemens Bittmann. Il 23 luglio in esclusiva nazionale “Gli angeli sopra Berlino. La nostra vita all’ombra del muro” con Massimo Zamboni e la sua band, accompagnati dalle voci di Angela Baraldi, NicoNote e Nada, un’occasione per ascoltare brani nati intorno alle culture fiorite all’ombra del muro di Berlino. Gran finale con una delle voci maschili più grandi della sua generazione: lunedì 29 luglio da New York è atteso il cantautore Rufus Wainwright (foto).

BLUES AMERICANO A SOGLIANO Il 20 luglio è in programma il Sogliano Blues Festival con il clou dalle 21 in piazza Matteotti con l’omaggio a New Orleans dei Bayou Moonshiners (con il chitarrista americano Phil Gates) e, dalle 23, il concerto del cantante e chitarrista di Memphis, Eric Gales (foto).

musica indie

Dove il “festival” non finisce mai: all’Hana-Bi in luglio Idris Ackamoor, Howe Gelb e Death Valley Girls La stagione di concerti del bagno Hana-Bi di Marina di Ravenna – reduce dal successo del festival Beaches Brew di inizio giugno – ha come sempre poco da invidiare ai grandi festival rock, dal punto di vista degli artisti in cartellone. In luglio i concerti partono martedì 2 con un nome storico e di culto come quello dell’americano Idris Ackamoor e The Pyramids, con la loro miscela di afrobeat, funk, free jazz e tradizioni popolari. Il 6 luglio si prosegue con la dark-wave dei pesaresi Be Forest; il 9 arrivano sul palco i Feels, quartetto “melodic noise punk” di Los Angeles (in apertura l’indie-rock dei genovesi Eugenia Post Meridiem); il 16 luglio appuntamento con gli inglesi Holding Patterns, fondati dalle ceneri dei Crash Of Rhinos e ispirati dal rock e dal punk indipendente degli anni '90; il 20 luglio spazio a un mix tra musica africane ed elettronica con Afrodelic, progetto solista del chitarrista e producer Victor "Vee" Diawara; il 23 serata tra garage rock e punk con i californiani Death Valley Girls mentre ancora dagli Stati Uniti arrivano i “super” ospiti del giorno dopo – un 24 luglio all’insegna del folk – ossia Howe Gelb (leader dei Giant Sand e protagonista da anni di una avventurosa carriera solista) accompagnato da M. Ward (insieme nella foto), prolifico cantautore e produttore statunitense, membro di Monsters of Folk e di She&Him. Il mese dell’Hana-Bi terminerà poi il 30 luglio con una serata dedicata a Vulcano, nuova label indipendente bolognese, con il funk retrofutiristico di Bruno Belissimo, l'elettronica dei Tersø e l'hip hop neo-soul dei Typo Clan.

NOVITÀ A VERUCCHIO Si apre giovedì 18 luglio con il concerto del giovane polistrumentista riminese Federico Mecozzi, a lungo collaboratore di Ludovico Einaudi, la nuova edizione del Verucchio Festival. La sera seguente, venerdì 19, Musica Nuda, il duo musicale che si muove tra jazz, classica e canzone composto dalla cantante Petra Mangoni e dal contrabbassista Ferruccio Spinetti. Sabato 20 sarà la volta della fusion dello storico sassofonista napoletano James Senese (foto) con i suoi Napoli Centrale. Mercoledì 24 sono attesi i francesi Les Negresses Vertes, tribù carismatica e chiassosa formatasi nella Parigi popolare degli anni ‘80, passando attraverso il cabaret “equestre”, il punk e la musica gitana. Venerdì 26 luglio doppio spettacolo con l’apertura affidata a I Hate My Village, nuova rock band con una passione per la musica africana; a seguire il concerto del cantautore napoletano Giovanni Truppi. Il festival si conclude domenica 28 luglio con uno storico gruppo di world music, il collettivo pugliese Canzoniere Grecanico Salentino.


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divagazioni

“In periferia fa molto caldo...” Sempre meglio che Takagi & Ketra

POPPONI Il Decameron del pop, limitatamente a quel che succede il mese prossimo in un raggio di 30 km di Francesco Farabegoli

Il caso Mahmood, tra tormentoni estivi, la quota di canzoni italiane in radio e un mondo dove il vincitore di Sanremo determina l’agenda politica

“Una sorta di Azealia Banks dei poveri senza un decimo del talento di cui già l’Azealia originale è priva”

2018, il che significa che in un anno scarso è passato dal Detesto i tormentoni estivi. Oddio, a dire il vero alcuni dirigere il megafono degli ultras della secessione a firmami piacciono, ma mi dà fastidio l’idea che sia necessario re una proposta per salvaguardare l’identità nazionale produrre canzoni di un certo tipo per far sì che il popolo delle radio. Un’altra cosa interessante è che la proposta italiano percepisca in ogni istante il mood estivo. Ci penarriva a una decina di giorni dall’incontro tra esponenti savo qualche giorno fa, seduto su uno sdraio a scrocco a del governo di cui Morelli fa parte e i gilet gialli, un episoCasal Borsetti mentre il mio vicino di ombrellone stava dio su cui si è sfiorato un incidente diplomatico tra Italia suonando per la terza volta alla figlia l’ultimo singolo di e Francia. Terza cosa, l’annuncio di Morelli arriva a una Takagi & Ketra feat. Giusy Ferreri. Non ho niente contro settimana dalla vittoria di Mahmood al festival di SanreTakagi & Ketra né tantomeno contro Giusy, ma è evidente mo. che la parabola artistica del terzetto sia in drammatica diNon so se vi ricordate cos’è successo: per la vittoria al scesa e continuare ad ascoltare la loro roba in repeat ci Festival c’è stato un testa a testa abbastanza serrato tra porterà in un abisso di sofferenza umana. E poi sembra, due artisti. Al televoto Ultimo stava vincendo in maniera sai, quel tipo di latinoamericanismo all’amatriciana fatto abbastanza schiacciante, ma il voto dei giornalisti ha roapposta per aggirare le turbe di Morelli e alzare in manievesciato il risultato finale e ha fatto vincere il pezzo di ra proditoria la quota italiana nelle radio nazionali. VoMahmood. Ultimo ha preso molto male questa cosa, ha glio dire, non sarebbe meglio che di questa merda si occurifiutato di posare per TV Sorrisi e Canzoni, non s’è prepassero i Luis Fonsi? sentato dalla Venier il giorno dopo e ha accusato i giorOk, probabilmente non sapete di cosa sto parlando. Lo nalisti di qualcosa. Il ministro dell’Interno Salvini ha spero per voi, quantomeno. Mi riferivo a un disegno di commentato a caldo dicendo che avrebbe preferito vinlegge proposto dal deputato leghista Alessandro Morelli cesse Ultimo. Il ministro del Lavoro Di Maio, un paio di un bel giorno di metà febbraio 2019: per contrastare la giorni dopo, ha proposto una riforma della legge elettospiacevole piega esterofila delle radio commerciali, anrale per decretare il vincitore di Sanremo: bisogna far dedrebbe imposto per legge che ogni radio operante nel tercidere la gente ed esautorare la casta dei giornalisti. Se vi ritorio nazionale trasmetta musica italiana per almeno sembra un modo un po’ troppo serioso di affrontare la un terzo del proprio spazio-programmazione. I dati che cosa e/o una materia su cui almeno i due vicepresidenti arrivano dalle dieci radio più ascoltate sono preoccupandel consiglio dovrebbero avere la buona creanza di non ti, a sentir lui: la quota di italiani sta sotto il 25 percento, intervenire, probabilmente avete ragione. Ma dall’altra contro il 35 di dieci anni prima. Morelli, e molti commenparte Sanremo tende ad incrociare la politica in questi tatori, spingono a considerare l’esempio virtuoso della modi buffi, come quella volta che Renzi fece cadere il goFrancia: le radio francesi hanno una quota nazionale e la IN CONCERTO IL 5 LUGLIO AL BEKY BAY verno Letta e tagliò corto in conferenza stampa per non rispettano, e questo probabilmente ha permesso l’esistenMahmood sarà in concerto il 5 luglio (a partire dalle 23.30), Notte sovrapporsi al Festival. E d’altra parte anche la vittoria di za dei Daft Punk. Non è la prima volta, comunque, che Rosa (vedi box in basso) sulla spiaggia del Beky Bay di Bellaria Igea “Soldi” di Mahmood è stata presa con notevole entusiaqualcuno propone una cosa del genere, a dire il vero. Se vi smo dall’area piddina/mondialista/indiesnob: oltre a esMarina. Il locale riminese in luglio ospiterà anche i concerti indie-pop piace leggere di musica vi sarà sicuramente capitato di sere l’unico pezzo in gara che sembrava inciso nel 2019, leggere interviste ad artisti e operatori di settore che prodei BowLand, reduci da X Factor (il 12), e dei milanesi Canova (il 26). la cultura meticcia che ha generato la canzone sembrava pongono da decenni misure di questo genere. Un caso vichissà che schiaffo al sovranismo e/o il terreno comune cino a noi è quello del Mei, che si fa alfiere di questa battada cui partire per sconfiggere la Lega. A noi piace pensaglia da anni, ma anche molti cantanti pop con fama di re un mondo in cui uno vince a Sanremo per una manesteti hanno proposto queste manovre negli anni (magaciata di voti e determina l’agenda politica del successivo ri sostituite italiano con emergente o indipendente). In quinquennio. Una settimana dopo arriva l’annuncio di quest’ottica si spiega pertanto una lettera scritta a fine Morelli per arginare la deriva esterofila. Mahmood è itafebbraio da Mogol, presidente Siae, che invita gli iscritti a liano, ovviamente. Nato e cresciuto a Milano, madre sarsostenere la proposta del Governo. da e padre egiziano che a un certo punto se n’è andato. Ora, a livello di gusti personali mi sento obbligato a dire Risponde a domande sulla sua italianità a ogni intervista. che, piuttosto che sottoscrivere un appello cofirmato dalQuasi tutti cercano di tirarlo per la giacchetta e chiedergli la Lega e da Mogol io scelgo le locuste, ma lasciamo perdere. Il principale motivo per cui questa proposta piace molto alla politica è che, diversamente di esprimersi in merito al clima xenofobo in cui si è trovato a diventare una popstar; lui si dedalle altre mosse per sostenere lo sviluppo della musica italiana, questa non costa soldi. Per fila con pazienza da questi discorsi e passa oltre. Il suo disco è il mio album dell’estate. Non è rendersi pienamente conto della serietà del tutto credo sia necessario fornire un po’ di conte- che sia chissà che rivoluzione musicale, ma ha dei pezzi clamorosi e quella foga di chi ha incisto in più. Ad esempio Alessandro Morelli è stato direttore di Radio Padania dal 2013 al so un disco per dire delle cose. Voglio dire, meglio che Takagi & Ketra o “Ostia Lido”, ecco.

[...] Il suo disco non è una rivoluzione ma ha dei pezzi clamorosi e quella foga di chi ha inciso per dire delle cose [...]

la notte rosa

ANCHE DE GREGORI A RIMINI E GIUSY FERRERI A RAVENNA Venerdì 5 luglio la Notte è Rosa lungo tutta la Riviera. Gli eventi principali in Romagna (oltre a Mahmood al Beky Bay di cui scriviamo qui sopra): Francesco De Gregori in concerto in piazzale Fellini a Rimini; Giusy Ferreri (foto) sul sul palco di piazza Dora Markus a Marina di Ravenna; a Riccione l’anteprima di Deejay on Stage, il contest estivo di Radio Deejay; a Misano Adriatico in piazza della Repubblica ci saranno i The Kolors; ai Giardini Don Guanella di Gatteo a Mare Paolo Belli Big Band; a Cattolica Federica Carta & Shade in piazza Primo Maggio (dove il 6 luglio si esibiranno i Tiromancino); a San Mauro Mare Mirko Casadei & l’Orchestra Casadei al parco Stefano Campana. Non mancherà anche il tradizionale appuntamento di Radio Bruno Estate, il 5 luglio in piazza Andrea Costa a Cesenatico con i Nomadi e Le Vibrazioni. A mezzanotte in contemporanea su tutta la Riviera si terrà un grande spettacolo di fuochi d’artificio che coloreranno il mare e il cielo di rosa. Il programma completo sul sito www.lanotterosa.it.


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musica italiana

l’arena/1

DA MARK KNOPFLER A SALMO: I BIG DELL’ARENA DELLA REGINA A Cattolica anche Il Volo e la Mannoia Tornano i concerti all’Arena della Regina di Cattolica, all’insegna dei grandi nomi. Si parte il 16 luglio con i tre tenori della musica leggera italiana, Il Volo; il 18 invece si cambia decisamente genere con l’unica tappa in Romagna del tour mondiale di Mark Knopfler (nella foto), storico fondatore e leader dei Dire Straits. Si prosegue il 20 con l’omaggio a Freddie Mercury e soci di Queen at the opera e il 27 con il concerto di Fiorella Mannoia. A concludere il 28 sarà il rapper sardo, all’apice della popolarità, Salmo.

IL PARTY DI JOVANOTTI A RIMINI Il 10 luglio il Jova Beach Party arriva sulla spiaggia di Riminiterme per una festa che partirà dalle 14. Sul palco (prima di Jovanotti) gli Ackeejuice Rockers, dj Ralf, il Duo Bucolico, Jupiter e Okwess, Magicaboola, l'orchestra Grande Evento con Moreno il biondo, Orkesta Mendoza, The Liberation Project. Biglietti esauriti.

GAZZÈ A SOGLIANO Max Gazzè è in concerto domenica 14 luglio in piazza a Sogliano al Rubicone.

VENDITTI A CERVIA

GLI STADIO A IGEA MARINA

Antonello Venditti sarà in concerto sabato 20 luglio a Cervia, in piazza Garibaldi.

Sabato 6 luglio nel piazzale della Capitaneria di Porto di Igea Marina concerto degli Stadio, nel tour antologico che celebra, dopo 26 anni, il primo disco dal vivo, “Stadio mobile live”.

L’ARENA/2 A Rimini una spiaggia per la trap: sul palco Capo Plaza e Dark Polo Gang Sulla spiaggia libera di Miramare di Rimini, su un’area di oltre 10mila metri quadrati, la programmazione musicale della nuova Rimini Beach Arena concentra gli eventi dal 20 luglio al 17 agosto, con una line up caratterizzata dai live di artisti italiani “urban” e da una serie di dj. In una location che contribuisce all’opera di rigenerazione urbana delle ex colonie romagnole, nel caso specifico l'area dove dal 1932 al 1977 fu operativa la Colonia Bolognese. Si parte il 20 luglio con due paladini della nuova scena trap italiana, Capo Plaza e Dark Polo Gang (foto); a completare la serata il deejay Gabry Ponte con il suo format “La Discoteca Italiana”. Il 27 luglio appuntamento invece con il rapper Izi e, alla consolle, Timmy Trumpet.


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l’intervista

CONSIGLI D’AUTORE

I Quintorigo, vent’anni dopo: «Siamo orgogliosi. E ancora creativi La musica non deve avere barriere» Il gruppo romagnolo in concerto a Bertinoro: «Potevamo avere più successo, ma non ci interessano le logiche del mercato, lo facciamo soprattutto per noi» Tre giornate di jazz in collina con Entroterre Nell’ambito del festival-contenitore Entroterre, Bertinoro ospita per il secondo anno consecutivo il Bertinoro Blue’ Jazz Festival, dal 19 al 21 luglio. I Quintorigo (vedi intervista) apriranno i concerti sul palco centrale di Piazza della Libertà (sempre alle 22) venerdì 19 luglio. Il giorno dopo “Jazz in Cinemascope”, concerto-spettacolo sul jazz nel boom economi-

co degli anni ’50 e ’60, con un’orchestra composta dai migliori giovani jazzisti dell’Emilia-Romagna diretta dal maestro Massimo Nunzi e con ospite Franco Ambrosetti al filicorno. Domenica 21 luglio, sempre la stessa orchestra con ospite Ada Montellanico alla voce, presenterà lo spettacolo “Observatorium”, un progetto che narra l’influenza della canzone francese sul jazz nel corso dell’ultimo secolo. In programma nella tre giorni, inoltre, nei locali di Bertinoro i salotti jazz di DiVini Musica condotti da Luca Damiani con l’attrice Manuela Mandracchia e l’enologo Andrea Alpi, i concerti di il concerto Alessandro Scala Quartet, Franco Ambrosetti Quartet, Ada Montellanico Duo, Sam Paglia Trio, Duo Ponzi-Incerti, Minor Swingers, The Indians e gli after party con vinili di Mr. Lucky Dj. Da quest’anno inoltre, jazz (e blues) anche sul palco di “Donne in Blues”, nella cornice delle Terme di Fratta. Ad aprire la rassegna “satellite” del Bertinoro Blue’Jazz Festival, il 6 Luglio l’artista Luisa Cottifogli in duo con Gabriele Bombardini; il 13 luglio sarà la volta di Silvia Donati 4et e il 27 dell’artista emergente Sara Ghtami in 4et feat. Alessandro Scala.

Il festival internazionale di didgeridoo a Forlimpopoli Il 12 e il 13 luglio (con anteprima il 7 luglio all’alba alla Rocca di Bertinoro), sempre nell’ambito di Entroterre, si terrà alla Rocca di Forlimpopoli la 17esima edizione di Didjin'Oz, festival internazionale di didgeridoo. Tra concerti, workshop, contest e bancarelle.

Nell’ambito della festival Entroterre (vedi box), venerdì 19 luglio in piazza a Bertinoro i Quintorigo presentano il loro ultimo album, Opposites, uscito l’anno scorso, a vent’anni dal debutto discografico della band romagnola, nota per l’originalità della proposta, in grado di fondere musica classica, rock e jazz in un continuo gioco tra musica e voce, all’insegna di una grande preparazione tecnica. Ne abbiamo parlato con uno dei fondatori, Valentino Bianchi, che con i suoi sassofoni rende inconfondibile il suono Quintorigo. Che effetto fa festeggiare vent’anni di carriera? «Forse per la prima volta abbiamo “metariflettuto” sulla nostra storia: carichi di anni, di esperienze, ci siamo trovati comunque giovani e belli del punto di vista creativo. Siamo orgogliosi del progetto che abbiamo portato avanti e ci siamo accorti che la nostra vena creativa e sperimentale non si è inaridita. Opposites è un disco che copre un ampio spettro musicale, un regalo che ci siamo fatti, a noi e ai nostri fan». Un doppio album composto in egual misura da cover e brani originali, dal jazz al rock, una sorta di manifesto dei Quintorigo? «Un manifesto sì, ma con la consapevolezza che non sarà conclusivo, piuttosto una fotografia di un momento importante, diciamo a metà carriera. Ci sono dei punti di continuità con il passato, con gli altri lavori, ma c’era anche l’intenzione di stupirci, di creare qualcosa di nuovo, forti di una maturità conseguita, una maggiore “cultura”». Che ricordi avete del successo di fine anni novanta-primi Duemila, ottenuto in particolare grazie alla vetrina del Festival di Sanremo? «Ci sono stati momenti diversi e fasi diverse nella nostra carriera, diciamo che nei primi anni Duemila sono aumentate vendite, concerti, mole di lavoro e anche gli introiti...». I Quintorigo Poi è arrivata la separazione con il vostro cantante, John De Leo: che rapporto avete con lui oggi? «Nessun rapporto, non ci sentiamo più. Ma non c'è rancore. Certo, fu una crisi dolorosa da entrambi le parti, sono stati anni difficili, abbiamo visto un bel giocattolo rompersi, entrare in crisi e abbiamo perso molto del nostro pubblico, siamo dovuti ripartire e in quel momento potevamo scegliere due strade: chiudere o portare avanti il progetto, salvando ciò che c'era di bello e di prezioso. E così è stato: dopo la separazione ci siamo spostati verso il jazz, in particolare con il nostro apprezzato lavoro su Charles Mingus (Quintorigo play Mingus, disco del 2008, ndr), aprendo un’altra stagione, di cui siamo orgogliosi». Senza cercare di inseguire più il successo... «Si poteva riuscire a mantenere un profilo di maggiore visibilità e anche di maggiori guadagni, ma noi ci siamo conosciuti da ragazzini, al Conservatorio, senza lo scopo di scalare le classifiche; il nostro obiettivo era quello di creare, di realizzare cose belle prima di tutto per noi. Lo dimostrano gli attriti con la casa discografica: appena possibile ci siamo liberati da queste ingerenze e proseguito il nostro cammino fregandocene delle logiche del mercato, delle mode, dello stile radiofonico, facendo musica solo per nostra soddisfazione personale. Certo, di riflesso ci siamo dovuti inventare anche altre attività per sostentarci (Bianchi in particolare insegna lettere al liceo, ndr) e i Quintorigo sono diventati un passatempo di lusso, ma proprio per questo non abbiamo l’ansia di pubblicare, facciamo dischi solo quando siamo pronti, suoniamo in contesti selezionati, come Umbria Jazz per esempio, senza svenderci». Parlami del vostro rapporto con la voce, con i cantanti. «Siamo un gruppo atipico, il cantante non è il nostro leader, non è il frontman, come siamo abituati invece in particolare in Italia. Fin dalla nostra nascita, la voce è sempre stata solo uno strumento come gli altri, tanto che anche nell’ultimo disco molti brani sono interamente strumentali. Noi quattro (a completare la formazione ci sono Stefano Ricci al contrabbasso e Andrea e Gionata Costa a violino e violoncello, ndr) manteniamo così sempre la titolarità del progetto per poi avvalerci di collaborazioni più o meno lunghe con vocalist o altri musicisti, reclutati ad hoc a seconda del progetto (al momento ad accompagnarli dal vivo sarà il cantante Alessio Velliscig, protagonista anche nell’ultimo disco, così come il batterista Gianluca Nanni, ndr)», Provenite come noto da un ambito accademico, ai tempi molto chiuso. Come avete fatto ad allargare i vostri orizzonti? «Oggi è più facile e più frequente, l’ambito accademico si è molto aperto, ma ai nostri tempi non era così, le scuole erano molto conservatrici e chi guardava oltre era guardato con sospetto. Ed è stato proprio questo che ci ha dato la spinta giusta, siamo sempre stati dei rivoluzionari dentro, con un senso iconoclasta che ci ha portato a trasformare e utilizzare le tecniche che abbiamo imparato a scuola in altri generi. All’insegna della contaminazione, pensando alla musica come a un unicum, un tutto unico dove non ha senso segnare confini, erigere muri. Si può tranquillamente unire Jimi Hendrix con Stravinsky». Luca Manservisi

Album che “ispirano” a cura di Manuel Pistacchio *

Eccoci qua. Ringraziamo R&D Cult per la considerazione. È bello avere la possibilità di condividere con artisti vicini questa rubrica utile sia per capire più a fondo un autore sia per scovare nuovi album incredibili. Basta Manuel, è ora di rimboccarsi le maniche, guardare fisso l’occhio del computer e cercare il più possibile l'ispirazione. Il processo artistico di chiunque parte da questo tipo di azione o fenomeno. Spesso l’ispirazione è uno stimolo esterno che, diventando una personale rappresentazione, produce in noi una sensazione fuori dall'ordinario. A seguito di questo proccesso spesso può scaturire un' intuizione, ovvero una scintilla che può portarci a creare qualcosa di completamente nuovo. I dischi dunque saranno trattati per la loro potenza intuitiva e caratterizzante, per il loro valore libertario e per averci in qualche modo ispirato profondamente. Haruomi Hosono, Shigeru Suzuki & Tatsuro Yamashita - Pacific (1978) Interessante ricordare che Harry Hosono è il nipote dell’unico giapponese sopravvissuto al disastro del Titanic. E per fortuna, dico io. Precursore di quello che sarà la Yellow Magic Orchestra con l’ingresso di Ryuichi Sakamoto che collabora anche a Pacific, l’album contiene “Cosmic Surfin” che sarà inserito anche nell'album Ymo del 1978. Disco da ascoltare 150 mila volte e perdersi nel Pacifico sperando di non tornare mai più. The Residents - The commercial album (1980) Forse tra i più famosi dei Residents, costituito da 40 tracce da circa 1 minuti ciascuna. I Residents pensarono e svilupparono anche un video per ogni brano. Quelli che si trovano su Youtube sono dei capolavori assoluti. Impossibile non consigliarlo. James Ferraro - Night Dolls With Hairspray (2010) Lorenzo questo disco se lo è a dir poco consumato. Anche se ce lo ascoltiamo su Youtube quindi impossibile da consumarsi. Stile astratto, sperimentale, Jamesone in questo disco sfoggia un power pop davvero “fraido” dove a volte non ci si ritrova. A metà dell'album ti compare automaticamente una enorme parrucca laccata, dei pantaloni in pelle nera strettissima e lucida, mentre dal bagno esce una quantità infinita di schiuma rosa profumata. La meraviglia avviene quando capisci che tutto ciò ti sta piacendo e allora completi l'opera con abbondante mascara, tacchi alti e borchie. Scendi in strada più barocco che mai cercando di fare capire a tutti che sei tu la bambola di mezzanotte più figa. Sparklehorse - Vivadixiesubmarinetransmissionplot (1995) Un pozzo senza fondo dove più ti immergi più senti la densità delle viscere della terra. Suoni ed estetica rivoluzionaria. Primo disco di Sparklehorse, Mark Linkous, morto suicida nel 2010. Album diretto, nessuna velleità o speculazione. Solo pura comunicazione. Tony Scott - African Bird / Come Back! Mother Africa (1984) Tony girò parecchie zone del mondo alla ricerca di suoni e stili da miscelare con il suo clarinetto. L'esperienza in Africa portò alla realizzazione di questo album nel 1984. Semplicità e dolcezza, ma anche energia primitiva e rinnovante. * Manuel Pistacchio è un trio di “pop sperimentale” di Bellaria formato dai poco più che ventenni Diego Pasini, Lorenzo e Matteo Camera. “Di primo mattino” è il loro primo disco. In luglio in concerto il 5 al Quevida di Porto Corsini


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la rassegna

FESTIVAL

LA ROMAGNA IN CUFFIA

Bombino, Ana Moura e Bollani alla rassegna della Lonely Planet

FRANKIE HI-NRG IN “3D” Saranno sulla spiaggia del bagno Peter Pan di Marina di Ravenna due pezzi di storia della scena hip hop italiana. L’appuntamento è il 3 luglio con i romani Assalti Frontali e il 24 luglio con Frankie hinrg (foto). In entrambi i casi gli artisti seguiranno alcuni brani live durante le interviste condotte da Luigi Bertaccini, storico deejay romagnolo che cura l’intera rassegna, “Peter Pan in 3D”, che propone ogni mercoledì un salotto sulla sabbia, con diretta radiofonica (su Radio Icaro Rubicone) già dalle 20. Le interviste/live iniziano poi alle 22. A completare il programma di luglio i concerti dei cantautori Fadi (il 17) e Alosi (il 31) mentre mercoledì 10 luglio sarà protagonista la conduttrice di Radio Rai, Paola De Angelis.

Concerti di caratura internazionale a Rimini nell’ambito dell’Ulisse Fest, la rassegna sul tema del viaggio curata da Lonely Planet (vedi p. 23). Il 12 luglio dalle 22.30 in piazza Cavour l’appuntamento è con la chitarra e la voce di Bombino per una serata di vibrazioni tuareg, ispirata dalla magia del Sahara. Il giorno dopo – stesso luogo e stessa ora – con la regina del fado portoghese, Ana Moura, e un grande e poliedrico trombettista, Giorgio Li Calzi, tra blues e jazz. Infine, il 14 luglio (dalle 22, a pagamento, al teatro Galli) gran finale con il pianoforte di Stefano Bollani che incontra il samba, il choro e le tradizioni musicali popolari del Brasile di Hamilton De Holanda.

I cantautori Dimartino e Bianco tra le “città visibili” dell’ex macello Torna “Le città visibili”, rassegna di musica e teatro all’ex macello comunale di Rimini. Per quanto riguarda i concerti (per gli spettacoli vedi p. 15) si parte giovedì 18 luglio con La Municipàl, band di “pop crepuscolare” mentre domenica 21 sarà protagonista il cantautore siciliano Dimartino, con il suo ultimo album di inediti “Afrodite”. Venerdì 26 luglio concerto di Roberta Giallo (foto), al confine tra teatro anzone e performance, mentre sarà il cantautore torinese Bianco a chiudere il ciclo di concerti previsti, nella serata di domenica 28 luglio.

Il ritorno dei Clever Square e quell’effetto nostalgia di Luca Manservisi

Difficile descrivere un disco come questo senza farsi condizionare dall’effetto nostalgia, per chi, come me, è cresciuto con l’indie-rock americano degli anni novanta e il poster dei Pavement sopra il letto. E i Clever Square, da Ravenna, lo sono sempre stati un po’ i Pavement “de noàntri”, senza per questo voler sminuire la creatività artistica di una delle tante band minori della nostra Penisola che avrebbe meritato più visibilità. E forse anche per questo, nel 2015, poco dopo la pubblicazione del secondo album, i Clever Square si sciolgono. È arrivato così a sorpresa, pochi mesi fa, l’annuncio di un nuovo album, uscito il 24 maggio per Bronson Recordings, omonimo, con in copertina il titolare del progetto, il chitarrista e cantante ravennate Giacomo D’Attorre – da qualche anno di stanza a Bologna – accompagnato a questo giro alla chitarra da Francesco Lima, diventato (si legge) parte integrante della band, e alla batteria da Andrea Napolitano, con la produzione del bassista (anche degli Any Other, di cui compare nell’album anche la cantante Adele Nigro a voce e sax) Marco Giudici. Arrivando al disco, facendola breve, da innamorarsene (considerando sempre la premessa in apertura). Resta il rock melodico e sghembo figlio dei Pavement (l’attacco di “Endless Herman” pare quasi una citazione) ma ognuno ci potrà trovare il proprio gruppo preferito. Dalle chitarre Built to Spill di “Cringe” al finale Yuppie Flu di “He cried, She Decried”, passando per i Sebadoh, i Dinosaur Jr. o i contemporanei Car Seat Headrest, fino al piccolo capolavoro di “Fast food lovers” che chiude l’album in stile, forse, semplicemente Clever Square. Un album rispetto al passato più tendente al folk, cantautorale, rilassato (menzione d’onore anche alla ballad al pianoforte sporcata qua e là da piccole distorsioni, di “To Spoon-Feed You”). E anche per qesto decisamente più maturo e completo.


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UN DISCO AL MESE

La musica latina, quella da non perdere

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classica e world music

Da Uto Ughi al liscio romagnolo, alla scoperta dei tanti volti dell’Emilia Romagna Festival Gli eventi del mese, in Romagna, della rassegna diretta da Mercelli

di Bruno Dorella *

Jhon Montoya - Otun (2019)

Ultimamente la musica che viene dall’America Latina è esplosa in una serie di rivoli veramente interessanti. In pochi anni quello che, se leggete questa rubrica, probabilmente consideravate la piaga di ogni chiringuito estivo, il momento imbarazzante del dopo-torta a ogni matrimonio, o lo sfogo Milf per antonomasia, si è trasformato in un caleidoscopio di sottoculture dagli sviluppi imprevedibili. Dall'esplosione di Dengue Dengue Dengue e relativa moda di cumbia e chicha, che ha avuto un curioso (sebbene annacquato) seguito anche nell'indie italiano, al reggaeton astratto mostratoci di recente da Kelman Duran a Beaches Brew, si può parlare di una scena veramente in fermento. Sembra che, dopo anni di approccio etnoantropologico da una parte, o fastidiosamente festaiolo dall'altra, stiamo finalmente intercettando un movimento più fluido e contemporaneo, grazie alle produzioni di giovani musicisti che utilizzano elettronica e campioni. Spesso si tratta di personaggi che vivono negli Stati Uniti (Kelman Duran) o in Europa. Jhon Montoya (si scrive proprio Jhon) vive in Italia, a Treviso, e da qualche tempo dà una sua interessantissima interpretazione della tradizione del suo Paese d'origine: la Colombia. Si dice abbia studi classici (violino) alle spalle, ma vorrei sottolineare soprattutto la sua abilità nel miscelare le sue radici con un'elettronica profonda, a battuta bassa, per lo più in cassa dritta, ma sempre con un mood che sembra “tirare indietro”, più da sculettare distrattamente che da ballare, oppure da ascoltare con attenzione, per scoprirne i lati più intimi. In questo senso Otun è un piccolo capolavoro, soprattutto nell'utilizzo meraviglioso della marimba in molti brani, esplosiva nell’ iniziale “Perla”, più discreta ne “La Pastora”, di nuovo protagonista in “Pasillo”. Parrebbe che il nostro Jhon abbia ben presente la tradizione del currulao, genere colombiano dominato appunto dalla marimba. Ma c'è anche spazio per il reggaeton al rallentatore di “Solo Quiero” (con l'ottima vocalist Pedrina), la chitarra quasi charango che in “Eden”si trasforma in un beat quasi house (su questo disco il “quasi” è d'obbligo per ogni definizione, trattandosi di materia assai ibrida), fino alla soffice preghiera del brano che dà il titolo all'album. Questo ragazzo vive qui in Italia, non facciamocelo scappare.

* Batterista di Bachi Da Pietra e OvO, chitarrista di Ronin e Tiresia, factotum come Jack Cannon, membro della Byzantium Experimental Orchestra, del GDG Modern Trio e dei Sigillum S, ex discografico, orgoglioso ravennate d'adozione.

Torna Emilia Romagna Festival, edizione numero 19, con 41 appuntamenti, dal 6 luglio al 7 settembre, dislocati tra le meraviglie architettoniche e paesaggistiche della regione. “Smash the tube – enjoy the music!” è il titolo che caratterizza questa nuova stagione: «un invito metaforico – spiegano gli organizzatori – a rompere gli schermi, a frantumare i social e la Tv, per scoprire tutto il variegato mondo della musica al di fuori dei servizi di streaming». La programmazione, sotto la rinnovata direzione artistica del maestro Massimo Mercelli, proporrà diversi percorsi tematici tra classica, jazz e world music. Qui vi proponiamo, come al solito, i concerti in programma nel mese di luglio nelle sole tre province romagnole, per il programma completo: www.emiliaromagnafestival.it. La stagione s’inaugura sabato 6 luglio a Forlì alla Chiesa di San Giacomo in San Domenico, dove le millenarie mura dell’ex-convento dei domenicani saranno teatro del ritorno di Uto Ughi, artista in residence ERF nella stagione 2018/19. Il celebre violinista incontrerà la sud coreana Seongnam Philharmonic Orchestra e il suo direttore Nanse Gum, eseguendo uno dei concerti di violino più amati della storia della classica, il Concerto in re maggiore op. 35 di Čajkovskij, in cui la più appassionata cantabilità si sposa al ritmo delle danze popolaresche; in programma anche la Sinfonia “Italiana” di Mendelssohn e una prima esecuzione italiana di un brano del compositore coreano Hojun Lee. Il mostro sacro Uto Ughi – che ha iniziato la sua carriera a soli sette anni al Teatro Lirico di Milano – riceverà anche il X Premio ERF alla carriera – da sempre occasione per conoscere più da vicino sia la persona sia il musicista – nella location di Palazzo Fantini a Tredozio, domenica 7 luglio. Quest’anno Emilia Romagna Festival presenterà una miscela di stili e sonorità con una particolare attenzione alle contaminazioni tra jazz, classica e ritmi nati dalle tradizioni folkloristiche di tutto il mondo. In questo senso appuntamento unico nato da speciali ibridazioni è quello che si terrà il 14 luglio nella splendida Arena delle balle di paglia a Cotignola (vedi p. 18) quando lo scrittore Ermanno Cavazzoni reciterà un suo stesso testo accompagnato dagli Extraliscio, band che fa sue le musiche della tradizione romagnola riscrivendole in chiave contemporanea. Una produzione di Fondazione Teatro Comunale di Modena - Festival l’Altro Suono in collaborazione con Emilia Romagna Festival e AngelicA. I concerti di classica tornano il 16 luglio a Forlì, nel Chiostro dei Musei San Domenico: l’atmosfera di “Aranjuez ma pensee” sarà

L’arpista Luisa Prandina

invece tutta intessuta sulle suggestioni spagnole evocate dall’arpa di Luisa Prandina, dal 1992 prima arpa dell'Orchestra del Teatro alla Scala, e dalla chitarra di Roperto Porroni per un programma che va da de Falla a Bacarisse, passando dal cubano Ernesto Lecuona. Come ogni anno Emilia Romagna Festival è alla ricerca di nuovi talenti, e come ogni anno organizza la sezione “Primo Premio!” col duplice obiettivo di promuovere al pubblico i migliori talenti usciti nell’ultimo anno e di permettere ai giovani interpreti di sperimentarsi all’interno di un festival che accoglie musicisti e formazioni già affermate. In quest’ambito il 23 luglio alla Rocca di Castel Bolognese l’appuntamento è con il Duo Ebano, composto da Marco Danesi al clarinetto e Paolo Gorini al pianoforte, vincitore del Primo Premio ex aequo al Salieri-Zinetti 2018 che con “Trip to America” si esibirà in un programma eclettico, da Gershwin a Frank Zappa. Il 25 luglio alla Casa Museo “Il Cardello” di Casola Valsenio è la volta del quartetto d’archi Callisto Quartet, quartetto in residence 2019 e vincitore del Primo Premio e della Medaglia d’oro al Fischoff National Chamber Music Competition 2018, con due quartetti d’archi di Haydn e Ravel. L’ensemble composto da Paul Aguilar e Rachel Stenzel al violino, Eva Kennedy alla viola e Hannah Moses al violoncello, sarà protagonista al festival in Romagna anche il 29 luglio a Faenza al Museo Zauli.

balcanica

AL RAVENNA FESTIVAL LA GERUSALEMME DI GORAN BREGOVIC, IN VERSIONE SINFONICA In prima italiana arriva al Ravenna Festival From Sarajevo, il concerto di Goran Bregović per tre violini solisti, orchestra e due voix bulgares. Il balcanico Bregović si fa sinfonico nel tributo alla propria città natale, Gerusalemme d’Europa, in programma il 2 luglio al Pala De André.


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classica/1 CLASSICA/2 Ravenna Festival: gli archi di Echos e Valli e l’Orchestre National de France Il Maestro Muti sarà protagonista al Pala De André di Ravenna e all’Odeon di Erode Attico di Atene nel nuovo Viaggio dell’Amicizia del Ravenna Festival

Da Ravenna ad Atene nel segno di Beethoven e della fratellanza Alle Menschen werden Brüder wo dein sanfter Flügel weilt («Tutti gli uomini divengono fratelli dove la tua dolce ala si posa»). Quali parole migliori per definire il pensiero sotteso a quell’incredibile esperienza che è “Le vie dell’amicizia”, un ponte di fratellanza attraverso l’arte e la cultura. Non è un caso, che quest’anno siano proprio le parole della celebre ode di Friedrich Schiller An die Freude a riassumere l’appuntamento musicale che, in seno al Ravenna Festival, da più di venti anni cinge in un abbraccio popoli culturalmente distanti, ma che ritrovano la loro unità nell’appartenenza a un’unica collettività, l’umanità. Perfetta sintesi musicale del motto dell’Unione Europea (In varietate concordia, reso in italiano come Unità nella diversità, ispirato alle parole di Ernesto Teodoro Moneta, unico vincitore italiano del premio Nobel per la pace), questo appuntamento sarà, nel 2019, teso a ritrovare quella continuità culturale tra Grecia e mondo latino: una ritrovata che si concretizza nell’arte, con la musica in veste di risolutrice determinante nel coacervo delle lingue. Protagonista di questa esperienza non poteva che essere la Sinfonia n.9 in re minore per soli, coro e orchestra op.125 composta da Ludwig van Beethoven nel 1824 che verrà eseguita a Ravenna l’11 luglio (ore 21 al Pala De André) e due giorni prima nella straordinaria quanto antica opera di architettura classica che è l’Odeon di Erode Attico sull’acropoli di Atene. La meravigliosa sede del concerto greco è intimamente coerente con la magnificenza della

composizione beethoveniana. Capolavoro della letteratura musicale, della Nona si danno per scontate troppe cose, probabilmente a causa della sua grande, e meritata, fama. La prima esecuzione fu un trionfo per la sua efficace innovazione: sin dalla nascita del genere, la sinfonia era regno esclusivo degli strumenti e l’impiego aggiuntivo di soli e coro non si era ancora ipotizzato. Il successo fu immediato e questa pagina beethoveniana fu conosciuta anche come Corale quasi a sottolineare con questo titolo l’eccezionalità della presenza vocale in un genere precipuamente strumentale. Chi indosserà i talari per consegnare il messaggio di fratellanza ecumenica sarà uno tra i direttori più importanti del panorama mondiale, Riccardo Muti, le cui fine sensibilità e grande profondità di pensiero guideranno un complesso vocale e strumentale assai variegato che riunirà sul palcoscenico l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini, l’Athens State Orchestra, la Thessaloniki State Symphony Orchestra, l’ERT National Symphony Orchestra, il Coro Costanzo Porta, l’ERT National Choir e il Choir of the Municipalità of Athens. Seid umschlungen, Milionen! (Abbracciatevi, moltitudini!) questa, in definitiva è l’esortazione che dalla Nona questo evento colossale mutua: l’amicizia, la gioia, queste sono, in definitiva, due facce di una stessa medaglia, due possibili vie che conducono alla completa e piena realizzazione della fratellanza universale. Enrico Gramigna

Gli archi grandi protagonisti al chiostro della biblioteca Classense con il Ravenna Festival (ore 21.30). L’1 luglio appuntamento con il Quartetto Echos e brani di Webern, Janaček e Mozart; il 4 luglio Mauro Valli al violoncello alle prese con i Ricercari di Domenico Gabrielli e le Suite di Bach. Oltre all’appuntamento con il maestro Muti (vedi articolo principale), i concerti sinfonici tornano invece il 3 luglio (ore 21 al Pala De André) con Emmanuel Krivine (foto) a dirigere l’Orchestre National de France con un omaggio a LouisHector Berlioz nel 150° anniversario della morte. Del compositore francese sarà eseguita la Sinfonia in quattro parti per viola concertante e orchestra “Harold en Italie” op.16, brano scritto per la nuova viola Stradivari di Niccolò Paganini, che lo rifiutò per la poca preminenza della parte solistica pur stimando molto l’opera del musicista tanto da versargli comunque ben 20 mila franchi. Per l’occasione sarà il sorprendente violista francese Antoine Tamestit a vestire i panni di Aroldo, giovane pellegrino nato dalla penna di George Gordon Byron. A completare il programma Mazeppa di Franz Liszt e le Variazioni elaborate da Brahms sul Chorale in honorem St. Antonii.

Entroterre Festival: dalla Luna al Concerto Italiano di Alessandrini Nell’ambito del festival Entroterre il 23 luglio alle 21.30 in piazza a Bertinoro il concerto “Viaggio sulla Luna” diretto da Gabriele Bellu con le musiche de La Filarmonica dell’Opera Italiana di Bruno Bartoletti. Il 31 sempre a Bertinoro, ma in Duomo, “La musica da camera nella famiglia Bach” a cura di Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini (con Boris Begelman, Ludovico Minasi, Laura Pontecorvo).


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A sinistra un’immagine dallo spettacolo Dragon, rest your head on the seabed, a destra un ritratto di Eva Neklyaeva

«Slow and gentle vuole essere un invito e una provocazione» Eva Neklyaeva, al terzo e ultimo anno di codirezione della rassegna, sullo slogan e la filosofia che ispira la 49esima edizione del festival d’avanguardia Tra pochi giorni le romantiche viuzze di Santarcangelo si riempiranno di passi, suoni e voci. Sotto il Campanone, dal 4 al 14 luglio, prenderà il via Santarcangelo dei Teatri, giunto alla sua 49° edizione, curata per l’ultimo anno da Eva Neklyaeva e Lisa Gilardino. Si è giunti così alla fine di un percorso curatoriale iniziato nel 2017, che ha attirato l’attenzione – e alcune volte, le critiche – di molti spettatori, sia per la sua spiccata attitudine post-disciplinare e performativa, sia per il coraggio di prendere decise posizioni politiche. Ne ho parlato con la direttrice artistica Eva Neklyaeva, nata a Minsk nel 1980 ed emigrata ad Helsinki dove ha ultimato la sua formazione di curatrice, da tre anni naturalizzata romagnola. Partiamo da Slow and Gentle, lo slogan di questa edizione. Cosa significa essere “lenti e delicati”? «Slow and Gentle è un invito e allo stesso tempo una provocazione. Vorrei che il pubblico facesse esperienza del festival in maniera diversa da quella a cui ci hanno abituato questi tempi veloci e violenti. L’obiettivo è permettere alla comunità che arriverà a Santarcangelo di avere il tempo e lo spazio che permettono di approfondire e di avere uno sguardo più complesso e critico sulla contemporaneità». Un modo per fruire meglio le opere? «Non penso solo all’arte. Credo che il nostro modo di vivere, oggi, sia un po’ superficiale. Penso a come reagiamo alle fake news senza controllarle; a come non “processiamo” le informazioni e alla mancanza di approfondimento. Il festival è una proposta per esercitare queste abilità e naturalmente per stare assieme e divertirsi». Penso alla performance curata dai milanesi MACAO, The Floaters, nella quale i visitatori saranno immersi in una vasca di deprivazione sensoriale. Questo “allenarsi a non fare nulla” risponde all'appello del festival? «Durante la fase di programmazione abbiamo suggerito alle comunità artistiche di provare a ispirarsi al concetto di “unplugged”. Non so quanti anni hai, se ricordi i concerti unplugged di Mtv: sono stati una vera e propria ispirazione non solo per l’industria musicale, ma anche per gli artisti stessi, per la possibilità di proporre il loro lavoro con una diversa estetica. Così MACAO ci ha proposto una performance di deprivazione sensoriale. Ma anche il programma musicale di quasi ogni sera ha seguito questa estetica unplugged: molti concerti all’aperto tenderanno a ridurre al minimo l’apparato tecnico, per godere della bellezza pittoresca dei dintorni di Santarcangelo». Ricordo il concerto dei Nirvana, col palco pieno di fiori.

«Unplugged in New York è stata la prima audiocassetta che abbia mai posseduto!». Ha affermato che il desiderio è al centro del suo immaginario, e ha sostenuto che il piacere dovrebbe essere “parte dei diritti dell'uomo”. Cosa intendeva? «L’idea di introdurre il desiderio nella pratica curatoriale è un’affermazione politica. Il desiderio ti dà l’energia di immaginare il mondo in modo diverso. Siamo state davvero ispirate dal concetto di pleasure activism: in tutto ciò che fai, soprattutto nelle pratiche politiche e artistiche, il piacere è un concetto di capitale importanza. Rende le pratiche più sostenibili e ti dà il sostegno di perseguirle a lungo termine». Questo ci porta dritti alle critiche che il festival si è attirato negli ultimi anni. Uno degli attacchi fondamentali, da parte di gruppi cattolici e di destra, era diretto all'esposizione della sessualità e della nudità. Cosa risponde? «L’arte è libera e ha la sensibilità per parlarci delle cose più importanti. La sessualità è una parte imprescindibile della vita e fin dall’inizio della nostra storia ha giocato un ruolo cruciale. Non accetto e trovo offensivi gli attacchi contro gli artisti considerati non eteronormativi. Sono molto preoccupata quando questo tipo di linguaggio è tollerato sui media: c’è solo un piccolo passo da questi attacchi alla persecuzione fisica delle persone dalle identità diverse. Una cosa è criticare l'arte e avere diverse opinioni estetiche – cosa che per fortuna abbiamo ancora la libertà di fare – altra è attaccare il singolo performer perché non rientra nell’eteronormatività». Un’altra critica riguardava la mancanza di un’offerta puramente teatrale a vantaggio di una proposta apertamente performativa. «Credo che questo dipenda molto dai gusti personali. In Italia ci sono tantissimi teatri dove poter fruire spettacoli di diverso genere; allo stesso modo ci sono festival che offrono programmi di performance contemporanee. Il nostro festival è multi-disciplinare, ci piace proporre linguaggi diversi. Quest’anno, per esempio, il pubblico potrà vedere Domínio Público, una bellissima performance teatrale di quattro artisti brasiliani per la prima volta in Europa; ma anche performance di danza contemporanea in giardini bellissimi e concerti gratis in piazza». Dunque questa scelta dipende unicamente dai suoi gusti estetici personali? «No, i miei gusti non c'entrano proprio nulla! Si tratta di dare

«Non penso solo all’arte, credo che il nostro modo di vivere oggi sia un po’ superficiale»

al pubblico italiano la possibilità di avere una panoramica su diverse pratiche artistiche contemporanee. La pratica teatrale è molto ben rappresentata sulla scena italiana; Santarcangelo è sempre stata concentrata sull’avanguardia artistica, ha sempre presentato linguaggi nuovi e sperimentali: lo faceva negli anni '70, e lo fa oggi allo stesso modo». Se dovesse suggerire uno spettacolo a uno spettatore medio, quale consiglierebbe? «Il festival si aprirà con uno spettacolo bellissimo che potrà essere visto solo qui, intitolato Dragon, rest your head on the seabed, dei madrileni Pablo Esbert Lilienfeld e Federico Vladimir Strate Pezdirc, un mix fra danza contemporanea e nuoto sincronizzato. Sarà ospitato nella piscina olimpica di San Marino ed è uno spettacolo per tutte le età, molto visivo e appassionante, non bisogna sapere nulla! Consigliatissimo a chi, come me, fin da piccolo guardava con meraviglia le gare di nuoto sincronizzato». Ha detto che una parte della responsabilità del curatore è quella di lasciare un’eredità. Con questa edizione si conclude il suo mandato assieme a Lisa Gilardino. Cosa le piacerebbe lasciare a Santarcangelo? «Il triennio non è ancora finito! Ma ciò che si può vedere già adesso è che il pubblico del festival è cambiato: hanno partecipato più giovani negli ultimi due anni, anche grazie al programma che ha incluso tanta musica e dj set. Mi piacerebbe che la nostra eredità fosse quella di lasciare un festival per cittadini, impegnato politicamente e socialmente. Un festival a cui piaccia alzare la voce, capace di creare comunità. E ancora, spero che sopravvivano alcuni spazi magici come Imbosco, una tenda da circo che ha servito in questi anni come luogo ricreativo e musicale». Quando arrivò a Santarcangelo raccontò la sua storia personale, il viaggio verso la Finlandia come richiedente asilo, il figlio avuto a 17 anni. Era il 2017 e questo racconto faceva un certo effetto. Dopo tre anni l’atmosfera politica in Italia è andata peggiorando. Ha potuto vedere questo cambiamento in Romagna? «La differenza è molto chiara: l’atmosfera sta diventando sempre più intollerante. Vivere in una città come Santarcangelo ti dà la possibilità di incontrare le persone e conoscerle, perché la piccola dimensione offre sempre lo spazio di conversare anche con chi ha idee politiche diverse dalle tue. Ma sicuramente, quando guardo fuori da qui, provo una forte ansia per gli sviluppi della situazione politica. Non solo in Italia, purtroppo». Iacopo Gardelli

«Mi piacerebbe lasciare un festival per i cittadini, capace di alzare la voce e di creare comunità»


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Tra nuoto sincronizzato e agopuntura restaurativa: l’offerta curiosa del festival Il programma degli appuntamenti che porta in Romagna un mondo della performance quanto mai variegato Nuoto sincronizzato miscelato alla coreografia contemporanea; video performance sulle badanti santarcangiolesi e oceanografia applicata alla denuncia sociale; vasche di deprivazione sensoriale e agopuntura restaurativa; polca chinata e maratone di baci. Qualunque sia la sua posizione verso il variegato mondo della performance contemporanea, il visitatore della 49° edizione del Festival di Santarcangelo, dal 4 al 14 luglio prossimi non potrà lamentare una mancanza d'offerta curiosa. Santarcangelo, infatti, non è più “dei teatri” tout court; o meglio, intende il teatro come una delle tante arti dal vivo possibili, declinando al plurale i linguaggi e le forme. È arduo mappare sinteticamente questo Proteo per un lettore frettoloso, difficilissimo tracciare convergenze che rispondano al motto Slow & Gentle, egida e bussola di questa ultima edizione firmata Neklyaeva e Gilardino. Basti qualche accenno idiosincratico, e il riferimento al programma completo disponibile sul sito. Partirei il 5 e il 6 luglio nella piscina olimpionica di San Marino con Dragon, rest your head on the seabed, produzione madrilena firmata da Pablo Esbert Lilienfeld e Federico Vladimir Strate Pezdirc: qui la coreografia contemporanea sposa il nuoto sincronizzato e la videoarte gioca con la rifrazione dell'acqua della piscina. Quindi segnalerei la performance teatrale Domínio Público del supergruppo di artisti brasiliani per la prima volta in Europa dal 10 al 12. Tutti criticati e in vario modo censurati in patria, Elisabete Finger, Maikon K, Renata Carvalho e Wagner Schwartz riflettono sul ruolo fra arte e società, e sulle ineludibili trasformazioni che l'opera attraversa una volta diventata di “dominio pubblico”. Variazione sul tema anche Debriefing Session firmato dai Public Movement di Tel Aviv e Berlino (dal 6 al 14): una performance site-specific per un solo spettatore alla volta, che esplora come l'arte possa essere ideologizzata dal potere per ricostruire la Storia. Gli esempi saranno tratti dall'arte italiana andata distrutta durante la Secon-

da Guerra Mondiale.Oltre a questo appuntamento, c'è un'altra produzione espressamente realizzata per questo festival dall'estone Kristina Norman, intitolata Lighter Than Woman. Unendo video e interventi dal vivo, l'artista ha approfondito la vita e le relazioni delle badanti straniere presenti sul nostro territorio (dal 5 al 9 e dal 12 al 14). Performance che riflette curiosamente, come in uno specchio distorto, l'attenzione votata da Markus Öhrn alle nostrane “azdore”. Si tratta di un progetto dell'artista svedese che ha interessato l'intero triennio e che si conclude con Azdora's Temple: greetings to Eva Britt Niemi (dal 5 al 14). Particolarmente stimolante anche il progetto The Crime of Rescue – The Iuventa Case del collettivo Forensic Oceanography (dal 5 al 14), che impiega localizzazioni geospaziali e immagini satellitari del Mediterraneo sulle tracce dei naufragi e delle violenze subite dai migranti: per la prima volta questa ricerca sarà presentata in uno spazio pubblico. Passando a cose più leggere: da citare l'installazione di MACAO, The Floaters, dove i visitatori potranno galleggiare in vasche di deprivazione sensoriale (dal 5 al 14); Kiss, performance di Ilenia Caleo e Silvia Calderoni, maratona di effusioni non-stop (dall'11 al 13); e Sparks, di Francesca Grilli, il 6, 7, 10 e 13 luglio: in questa performance i bambini riveleranno il futuro degli adulti. Infine, cito due appuntamenti con due premi Ubu freschissimi: dal 7 all'11 Chiara Bersani (miglior attrice under 35 nel 2018) lavora assieme a Matteo Ramponi sul progetto coreografico Il Canto delle Balene; dal 10 al 14 luglio Marco D'Agostin (miglior perfomer under 35 nel 2018) è in scena con First Love, che tiene assieme danza e un amore di gioventù: lo sci di fondo. Info: santarcangelofestival.com. (ia. ga.)

FAENZA Il festival Meme chiude con Majakovskij Venerdì 5 luglio alle 21 al Palazzo delle Esposizioni di Faenza, chiuderà la prima edizione del festival MEME teatro - scienza - arte – musica l’anteprima regionale del nuovo spettacolo di Menoventi dal titolo L’incidente è chiuso, tratto dal romanzo-indagine di Serena Vitale Il defunto odiava i pettegolezzi, edito da Adelphi. Questa presentazione anticipa il debutto ufficiale previsto per fine agosto a Bassano del Grappa, all’interno della programmazione di Operaestate Bluemotion, coproduttore tra l’altro del lavoro assieme a E-production. Nello spettacolo, Menoventi – attraverso un interrogatorio e una meticolosa ricostruzione di quanto accadde la mattina del 14 aprile 1930 – fa rivivere alcune parti dell’opera di Majakovskij e ne ripercorre gli ultimi istanti di vita, prima del tragico colpo di pistola.


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lo spettacolo

La “scalata” del Purgatorio, sfida al ricominciare, del riscatto e della purificazione, grazie all’amore In scena a Matera, poi a Ravenna, la seconda parte della straordinaria “rappresentazione partecipata” della Divina Commedia di Dante, immaginata per risuonare ancora nel presente dal Teatro delle Albe di Fausto Piazza

Ci ritroviamo lì dove ci eravamo lasciati, dopo il viaggio nell'orrido abisso, dolente e caotico, dell'Inferno: «a riveder le stelle», calmi e fiduciosi di riprendere il cammino. Marco ed Ermanna del Teatro delle Albe, le nostre guide biancovestite (nei panni di Virgilio e Beatrice insieme), ci indirizzano in corteo, noi spettatori, ognuno di noi Dante – everyman come dice il poeta Ezra Pound – verso la “scalata” del Purgatorio, a incontrare le figure, le storie, le risonanti parole della seconda cantica della Divina Commedia dantesca. L'ambientazione è Matera, sulla vetta dei Sassi più arcaici dove si erge la cattedrale, nei meandri, fra cappelle, sale, terrazze e scale, del monastero delle Monacelle. Lo spettacolo – coprodotto dal Ravenna Festival e da “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, è stato in programma a maggio nel capoluogo della Basilicata ed è ripreso (naturalmente in una versione “rivista” nelle ambientazioni), fino al 14 luiglio a Ravenna, fra la tomba di Dante e i giardini del teatro Rasi. L’ascesa al Purgatorio comincia proprio con la rinascita della poesia (...«Ma qui la morta poesì resurga»...), verso sera, pervasa da un «dolce color d’oriental zaffiro», mentre attori e spettatori si mescolano silenziosi, all’interno della piccola chiesa mariana sulla via del Riscatto, ammutoliti dal gesto di una bimba vestita di nero che appare a una finestra con l’indice sulle labbra, e un po’ storditi dal profumo di fasci d’erbe appesi alle capriate. Nella penombra sussurrano i fantasmi di donne vittime di morte violenta la loro sorte: ucci-

MER 24 GIO 25 VEN 26 SAB 27 DOM 28 LUN 29

Due scene dal “Purgatorio” del Teatro delle Albe. A Matera (a sinistra, foto Marco Caselli Nirmal) e a Ravenna (foto Silvia Lelli)

se da padri, mariti, fratelli, fidanzati... «Ricordati di me che son la Pia...», implora come litania una delle tante. La Pia (De Tolomei, secondo qualche esegeta dantesco) è il primo a spiccare fra i tanti personaggi che si incrociano nel viaggio attraverso l’ignis purgatorium, quel “fuoco purificatore” attizzato dalle Albe. Altri si incontrano nei tornati di questo Purgatorio: da Manfredi di Svevia a Bon-

MAGIC QUEEN (queen tribute) - giocoleria con Los Andinos SMALL ART (rock cover) - MAMA MOUSE (rock cover) HELLS BELLS (acdc cover) - motosbirrata “Memorial Il Gallo” BAD REPUTATION (female rock cover) - autotuning “Apperez Crew” ROXY BAR (vasco rossi tribute) - giocoleria con Los Andinos MOKA CLUB (pop rock cover)

STAND GASTRONOMICO SEMPRE APERTO E BIRRA A FIUMI Area giochi bambini gratuita - Area riservata per compleanni (su prenotazione)

INGRESSO OFFERTA LIBERA

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conte di Montefeltro (qui maldestro paracadutista scampato all’Inferno per una lacrimuccia), dal vanitoso pittore Oderisi da Gubbio a Sapìa, l’invidiosa con la bocca cucita da fil di ferro, dai tanto superbi quanto ora proni, Ugo Capeto Re di Francia e Papa Adriano V, fino al forsennato Marco Lombardo e la turba di incazzati che inveiscono contro il simulacro del Paese «Ahi serva Italia, di dolore ostello,/nave senza nocchiere in gran tempesta,/non donna di provincie, ma bordello!». Tutte “anime” inquiete, disseminate nel cammino, che appaiono ancora contorte dalla loro colpa emblematica, per fragilità umana, ma disposte a raccontarsi e raccomandare qualcosa che ci tocca da vicino, che sentiamo anche nostro, oggi, fuori dalla storia e anche dal testo dantesco. Sono vicissitudini che commuovono, e viene da aggrapparsi alla loro speranza e tenacia, per venirne fuori, e di rialzarsi. Comunque sia è un’umanità dispersa che richiede attenzione, ci sfiora e accompagna e in qualche modi ci interroga, come accade a Dante mentre risale nella sua Commedia le “cornici” del monte. Ed è un un peccato indugiare a descrivere lo spettacolo, per non guastare certe visioni sorprendenti e fugaci e incontri ravvicinati con l'inaspettato. Fin da subito, in questo Purgatorio sembra dissolversi il proverbiale ultimo diaframma della messa in scena teatrale, avvicinando oltre misura il senso della partecipazione del pubblico a ciò che sta accadendo, si muove, si concentra o anche si palesa appena: un gesto, uno sguardo, un mano tesa, un’esitazione, un’ammiccamento. Questa vicinanza emotiva è certamente favorita da un pubblico di ottanta spettatori (che probabilmente aumenterà di un terzo nelle rappresentazioni ravennati) ma soprattutto dalla massa dei partecipanti alla rappresentazione, che hanno risposto alla chiamata del Teatro delle Albe, in gran parte senza alcuna esperienza d’attore e in molti casi bambini o adolescenti. La cifra corale della poetica di Marco, Ermanna e del Teatro delle Albe, riemersa prepontecon l’Inferno, si conferma felicemente in questa seconda cantica, a partire dall’ambientazione della scuola, dove attori e spettatori si azzerano su piccoli

banchi delle elementari: “devono ricominciare da capo”, mondarsi, ritrovare l’innocenza perduta, uscire dalla condizione di «schiavi senza padroni», riconquistare coscienza e amor proprio. «Proteggi la fiamma perché se non la si protegge prima che ce ne rendiamo conto il vento la spegnerà, quel vento stesso che l’aveva accesa. E allora povero cuore sarà finita per te, impietrito di dolore». Questa frase dell’artista Joseph Beyus, scritta nell’aula degli “iniziandi” del Purgatorio ci catapulta fra altri banchi di scuola dove risiede la distillata follia utopica della poesia: un coro “di vermi e farfalle” che canta come gli pare i versi di Majakowskij, Whitmann, Doenne, Willesum e, per l’appunto, Dante, in una rinnovata eco dell’Eresia della Felicità. In fondo, tutto si tiene in questo teatro-mondo dove il commiato nel Paradiso Terrestre – una volta che abbiamo preso coscienza e siamo ormai purificati – è affidato all'innocenza, all'amorevolezza ma anche alla ferma sagacia, tutta femminile, che sta nelle parole di Beatrice e nel coro di quattro adolescenti che piantano rose, ulivi e limoni… «Voi non avete più alibi e noi non abbiamo più tempo», esortano nella dolce luce radente del tramonto sui tetti dei Sassi. Oltre le emozioni che suscita, il Purgatorio del Teatro delle Albe resta un testo fortemente politico – forse anche più denso del precedente Inferno – che dai versi e dall'immaginario dantesco, quasi senza soluzione di continuità, riesce a far riemerge i vizi, le contraddizioni, nell’entropia del presente, che corrompono gli individui ma anche il corpo sociale: paura, violenze, tradimenti, avidità, superbia, cinismo, ignavia. vanagloria. Bravissimi e ispirati oltre ai protagonisti, registi e ideatori dell'evento Eramma Montanari e Marco Martinelli, gli attori professioni, gli artisti, i tecnici del Teatro delle Albe e i cittadini adulti e bambini, che hanno risposto alla chiamata pubblica. Se l’“andare in scena”oggi ha ancora un senso – capace di interrogarci ed emozionarci nel profondo – una delle prospettive è quella esplorata con questa vitale e straordinaria impresa della Divina Commedia “partecipata” del Teatro delle Albe. Anche se l’epilogo, con l’ardua vetta del Paradiso, lo vedremo solo nel 2021.


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ravenna festival/2

rimini

DALLE ODISSEE ANONIME AL SOGNO, DA PRIMO LEVI ALLA FOTOGRAFIA COLLETTIVA Settima edizione per il festival “Le città visibili” tra spettacoli, libri, workshop e aperitivi. Il programma

HAMBURG BALLET E “LES ETOILES” Ultimi due appuntamenti con la grande danza per il Ravenna Festival a luglio. Il 5 e il 6 al teatro Alighieri alle 21 va in scena l’Hamburg Ballett, mentre il 16 al Pala De André alle 21.30 ci sarà il gala di danza internazionale Les étoiles a cura di Daniele Cipriani.

Settima edizione per il festival “Le città visibili” a Rimini. La rassegna troverà spazio per il secondo anno all’ex macello comunale di Rimini. Anche quest’anno il bando “L’Italia dei Visionari”, che riunisce in un’unica rete diversi enti e festival da tutta Italia, porterà uno spettacolo, scelto dai Visionari, all’interno della rassegna: si tratta di “I have a dream”, in collaborazione con l’Associazione Il palloncino rosso e si terrà all’ex colonia bolognese il 30 luglio. Con l’associazione EnERgie nove, promotrice de “I Tre Manifesti per la Cultura” e il suo ideatore, l’assessore regionale Massimo Mezzetti, e con “Manifesto contro l’odio e l’ignoranza” e Banca Etica si terrà un incontro, in occasione dello spettacolo Odissee anonime di e con Roberto Mercadini (16 luglio): come possiamo mobilitare energie per diventare operatori attivi di civiltà? I giovani archeologi dell’associazione Kantharos accompagneranno gli spettatori nei ruggenti anni ’20 e ’30 a Rimini e nel mondo attraverso dei laboratori per bambini e ragazzi ed un incontro divulgativo con immagini d’epoca e letture tratte da quotidiani e diari, per far conoscere in modo semplice, un ventennio che ha gettato le basi della società contemporanea (Il 19, il 23 e il 24 luglio). I RIU Project attraverso il workshop “PWL – photowords lab” guideranno i partecipanti in uno spazio di riflessione e pratica collettiva sulla fotografia contemporanea all’interno del mattatoio (dal 19 al 21 luglio), mentre un ciclo di camminate sonore li porterà a riscoprire i propri luoghi di vita da una nuova prospettiva, quella del suono (il 17, 20 e 22 luglio). Insieme all’Associazione Rompi il silenzio, Cgil e Arcigay il festival affronterà il tema dell’identità e delle discriminazioni di genere in un incontro col pubblico in occasione dello spettacolo “La Sirenetta” della compagnia Eco di fondo (il 25 luglio). Il 20 luglio ci sarà inoltre la presentazione del libro di ivano Marescotti “Fatti Veri” con Elena Bucci, il 22 luglio lo spettacolo “Acapulco” con e di Miele Ferraini e Mila Vanzini e il 31 luglio e 1 agosto la magnifica trilogia “Se questo è Levi” di Fanny e Alexander. Una nuova collaborazione con la Cineteca di Rimini darà vita a “Le città visibili di Fellini: incursioni nell’immaginario urbano di Federico Fellini”. Ancora una volta il bar allestito dal Circolo Milleluci all’interno dello spazio garantirà bibite e cocktail durante le serate. Ma non mancherà lo speciale aperitivo etnico dell’Associazione Vite in Transito, con letture di storie migranti e racconti autobiografici. Per il programma completo: www.lecittavisibili.com.

RAVENNA FESTIVAL/3 Il nuovo allestimento di “Edipo a Colono” di Ruggero Cappuccio all’Alighieri Per la prima volta in un teatro al chiuso (all’Alighieri di Ravenna) andrà in scena il riallestimento di Edipo a Colono di Ruggero Cappuccio, liberamente ispirato all’opera di Sofocle e messo in scena dal regista Rimas Tuminas. L’appuntamento, all’interno del calendario del Ravenna Festival è per lunedì 8 luglio alle 21 con Claudio Di Palma, Marina Sorrenti, Fulvio Cauteruccio, Franca Abategiovanni, Giulio Cancelli, Davide Paciolla, Rossella Pugliese. È un luogo della memoria sospeso nel tempo, quello a cui approda Cappuccio riscrivendo la tragedia di Sofocle. Un luogo in cui i segni incancellabili della classicità si specchiano nel clima novecentesco della psicanalisi, delle guerre e delle lotte tra i popoli per il raggiungimento del potere.

Il melologo di Elena Bucci ispirato al romanzo-verità Un uomo di Oriana Fallaci Venerdì 12 luglio al teatro Alighieri di Ravenna alle 21 va in scena lo spettacolo Nella lingua e nella spada, un progetto di musica e teatro ispirato alle vite e alle opere di Oriana Fallaci e di Alexandros Panagulis con l’elaborazione drammaturgica, regia e interpretazione di Elena Bucci, la musica e live electronics di Luigi Ceccarelli per una coproduzione del Ravenna Festival. Nello spettacolo nusica e parole si intrecciano, si alternano, si fondono l’una alle altre: il primo impulso arriva da Un uomo di Oriana Fallaci e dai versi del protagonista di quel celebre romanzo-verità, Alekos Panagulis (che poi fu compagno dell’autrice), eroe della Resistenza greca contro il tiranno Papadopoulos, che durante la durissima detenzione cui fu sottoposto scrisse, col proprio sangue, struggenti poesie sui pochi pezzi di carta sottratti alla disattenzione dei suoi carcerieri. Una storia da cui scaturiscono le riflessioni che compongono il melologo di Elena Bucci, sorretto dalla partitura di Luigi Ceccarelli.

Quota di partecipazione: adulti € 18,00 bambini € 8,00 Prenotazioni entro il 9 luglio fino ad esaurimento dei posti disponibili (è obbligatoria la presenza di un adulto) I partecipanti dovranno portare sacco a pelo, materassino e tutto il necessario per la notte. Tenda per chi vuole dormire all’aperto.

INFO e PRENOTAZIONI Ecomuseo delle Erbe Palustri Via Ungaretti, 1 - Villanova di Bagnacavallo Tel. 0545 47122 www.erbepalustri.it erbepalustri@comune.bagnacavallo.ra.it


20/07 – SERATA DA GUFI, CIVETTE, ALLOCCHI A Badia di Moscheta dalle ore 20 video sui rapaci ed escursione notturna in ascolto. Per tutti. Per info: 333 4446351, 335 7549072 - FB Trekking Moscheta 20 e 27/07 – PRIMI PIATTI, PIZZA E MUSICA A Covigliaio dalle ore 19. Info: 055 819020 20/07 – SAGRA DEL TORTELLO Pietramala con musica live. Info: eventi@pietramala.org 20/07 – CENA DELLA MISERICORDIA A Piancaldoli ore 20. Info: info@piancaldoli.it 20/07 – IL MULINO Nelle vicinanze di Cornacchiaia, al Mulino ore 22 concerto live, a seguire dj set Info: Daniele tel. 3384991203 Fb Santerno in Piena 20 e 21/07 – TREKKING LUNGO IL SANTERNO Una notte in tenda sul fiume 27/07 – TREKKING ALLA SERRA Escursione al tramonto con rientro sotto le stelle Info: www.trekkingmugello.com - 339 8127890 27/07 – SANTERNO IN PIENA – XIII EDIZIONE In località Fornaci a circa 500 mt da Firenzuola, “1 HOUR” dj set dalle ore 24 alle 4

2019 LUGLIO NELL'ALTO MUGELLO

A PALAZZUOLO SUL SENIO, FIRENZUOLA E MARRADI A PALAZZUOLO SUL SENIO:

Info: www.palazzuoloturismo.it, 055 8046125 5/07 – TREKKING NOTTURNO Con la mountain bike. Info: www.seniobike.it Dal 5 al 7/07 – PALAZZUOLO CAVALLI Raduno di cavalli. Sabato sera MAVÌ CONCERTO: cena e musica 6/07 – CONCERTO DEL GRUPPO BANDISTICO G.SAVOI P.zza Alpi ore 20.45

28/07 – SVUOTACANTINE: BARATTA, VENDI E REGALA Alla Porta Bolognese mostra scambio e vendita di oggetti usati

27/07 – IL MESSALE RESTAURATO Ore 17 - Presentazione del recupero dell'antico volume presso l'Oratorio Sant'Antonio. Ore 18 - Nel museo delle Genti di Montagna. Inaugurazione della mostra (aperta fino all'1/9) dedicata al restauro

28/07 – CORSA CAMPESTRE SEMICOMPETITIVA Alla Traversa - Info: m.lecami@libero.it - tel. 340 0505451

Tutti i mercoledì ore 21 CINERICORDIA Un film e un tema presso sede Incompiuta,Via Quadalto, 22

A FIRENZUOLA:

12/07 – MAVì CONCERTO

VISITE GUIDATE AL CIMITERO MILITARE GERMANICO DELLA FUTA Nei mesi di luglio e agosto. Prenotazione obbligatoria. Orario 10.30-12.30. Info: 335 6305078 – 333 763606

14/07 – HOBBY SENIO Mercatino dell'antiquariato 19/07 – LA NOTTE DEI MUSEI Al museo archeologico dalle 20.30 alle 23 Dal 19 al 21/07 – FESTE MEDIEVALI MEDIEOVO ALLA CORTE DEGLI UBALDINI Allestimenti di scene di vita medioevale. Giochi, mercati, combattimenti, spettacoli teatrali. Accampamenti militari aperti alla didattica e alle visite guidate. Osterie con menù a tema. Palio della campana: una disputa a colpi di trabucchi e battaglia in campo. Tema di questa edizione: l'inferno Dantesco. Info: www.osteghibellina.net, 334 8889910 21/07 – LE NOTTI DELL'ARCHEOLOGIA Visite guidate al museo archeologico Info: gaampalazzuolo@libero.it 26/07 – NOTTURNA BIKE Con la mountain bike. Info: www.seniobike.it Dal 25 al 28/07 – XII EDIZIONE della FESTA DELLA BIRRA Nel parco Fontana Info: 333 4868522, 338 2699298

27 e 28/07 – SAGRA DEL TORTELLO Alla Traversa con musica da ballo Info: mlecami@libero.it - 340 0505451

27/07 – NON TI CONOSCO PIU' Ore 21 commedia in tre atti di Aldo De Benedetti, per la regia di Giorgio Barlotti, a cura della Compagnia Inconpiuta.

7/07 – SAGRA DEL TORTELLO Pranzo e cena con degustazione di tortelli di patate e di ortiche e di altre specialità locali.

13 e 14/07 – FRESCO festival Festival di enogastronomia, musica e arte

27/07 – “ALTRI TEMPI” in concerto a Badia di Moscheta Ore 18:30 musica rock anni 60 e 70 nel Chiostro della Badia Per info e prenotazioni: 333 4446351 oppure 335 7549072. FB Trekking Moscheta

Info: 055 8199477 - Fb: Proloco Firenzuola

6/07 – TREK NOTTURNO A CASTIGLIONCELLO Info: www.trekkingmugello.com - 339 8127890 6/07 – FESTA DELLA CROCE Camminata alla Croce del Sasso di Castro. Cena e musica da ballo all'area verde della Traversa. Info: 340 0505451 7/07 – DIRTY OLD BAND in Concerto A Badia di Moscheta ore 16:30 musica irlandese nella Piana del Castagneto secolare. Partenza dal Museo con Guida ambientale alle ore 15:45. Per info e prenotazioni: 333 4446351 oppure 335 7549072 - FB Trekking Moscheta 7 e 13/07 – CONCERTO DEL CORO POLIFONICO MULIERIS VOCES Domenica 7/07 a Brento Sanico alle ore 18 Sabato 13/07 a Bruscoli alle ore 21 13/07 – ESIBIZIONE ACROBATICA DI GINNASTICA ARTISTICA In Piazza Agnolo spettacolare esibizione delle ginnaste di serie A della Biancoverde di Imola. Info: 339 8127890 14/07 – ARTE DEL FARE Mostra mercato dell'artigianato e delle arti firenzuoline. Laboratori per i bimbi

28/07 – FESTA AL PICCOLO MUSEO DEL COVIGLIAIO Info: tel. 331 2933434 – Fb Piccolo museo di Covigliaio

A MARRADI:

Info: 055 8045170 - www.pro-marradi.it 5 e 6/07 – MARRADI CAMPANA INFESTA Un paese e tanti artisti celebrano Dino Campana Info: www.marradicampanainfesta.it 12 e 13/07 – CASTAGNETO IN MUSICA Nel castagneto di Villanova (poco oltre Biforco) musica, specialità tipiche, giochi per i bimbi. Allegria. Info: 328 7977237 - 335 6926512 - www.stradadelmarrone.it 6 e 7/07 – TREKKING ALL'ANTICA STAZIONE DI FORNELLO A Crespino di Lamone sabato alle 20,30 in cammino con le lucciole. Domenica 7 trekking alla stazione della Faentina. Info: rigo.antonellini@gamil.com - 333 893193 7/07 – FESTA DEI LAMPONI Pian di Sopra Loc. Bulbana dalle ore 9 alle 21 7/07 – CONCERTO ESTIVO DEL CORPO BANDISTICO DI POPOLANO P.zza Scalelle ore 20.30 13 e 14/07 – SHOW DI RANIERO TESTA c/o Stadio G.Nannini - Sabato ore 17, domenica ore 10.30: esibizione del recordman mondiale di tiro a volo Raniero Testa. dal 17 al 21/07 - SETTIMANA della MEMORIA L'ECCIDIO DI CRESPINO Marradi, loc. CrespinoFantino. Presso Monumento Ossario Onorcaduti

www.mugellotoscana.it

Unione Montana dei Comuni del Mugello Ufficio Turismo - tel. 055 84527185


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l’evento

BAEDEKER

A Casola torna “la notte delle favole” con i narratori nei cortili e per le strade del paese Molti appuntamenti per la storica rassegna che a luglio include la serata dedicata alla narrazione con attori e interpreti volontari

Guida teatrale per spettatori nomadi

Uno sguardo (anche) ai piccoli festival di Iacopo Gardelli

Nuova edizione di “Casola è una favola”, rassegna curata da Teatro del Drago a Casola Valsenio tra racconti, teatro e musica. A luglio gli appuntamenti prendono il via il 20 alla biblioteca comunale con il progetto speciale di e con Cristiano Cavina (scrittore casolano) su tre cimiteri abbandonati. Tre viaggi nelle figure archetipe del racconto di paura. Domenica 21 luglio nella Chiesa di sopra si terrà invece alle 21 il recital in lingua romagnola di e con Francesco Gobbi Me burdél an và capés! Alle 22 segue The Movie Singer. Il 26 luglio nelle vie del centro del paese torna il “Mercato della fantasia” con, a partire dalle 19.30, spettacoli di teatro, artisti di strada, mercatini fantastici, circo e racconti. Il giorno successivo, nell’Abbazia di Valsenio, alle 11 c’è la visita guidata alla cripta medievale in compagnia di racconti dimenticati, a cura di Claudia Cavallari e dei Narratori di “Casola é una Favola” (l'Abbazia di Valsenio fu fondata dai Monaci Benedettini attorno all'anno 1000), mentre alle 17 ci sarà un laboratorio per bimbi al Giar-

dino delle erbe, in attesa dell’appuntamento forse più atteso, a partire dalle 20.45: “La notte delle favole - racconti lunatici”. Tra i narratori ci saranno Denis Campitelli, Eugenio Sideri, Roberta Biagiarelli, Tonia Garante e Salvatore Caruso, Sandro Fabiani, Liliana Letterese e i partecipanti del Corso sull’Arte di raccontare le favole. Casola Valsenio si trasforma allora in un grande palcoscenico a cielo aperto, una serata dove la magia del teatro entra nel cuore del paese aprendo al pubblico le porte dei cortili privati delle case. Domenica 28 luglio segue alle 11 l’incontro pubblico con i narratori al Cardello, mentre alle 17.30 il luogo si trasforma per un pomeriggio intero in un libro a cielo aperto, dove poter immergersi nelle atmosfere del viaggio intrapreso da Alice con un’azione teatrale itinerante, giochi, letture, laboratori, merenda a cura di Sonia Berandi e Elisa Linguerri, con la collaborazione di Teatro del Drago. Il programma di Casola è una favola prosegue poi fino a metà agosto.

SPORT & TEATRO Federico Buffa racconta l’incontro di boxe tra Smith e Carlos Per la stagione Ribalta Marea a Cesenatico, Federico Buffa e Alessandro Nidi portano in scena un reading spettacolo dal titolo “Black Leather - Due pugni guantati di nero” sull’incontro alle Olimpiadi di Città del Messico nel 1968 tra i due pugili Smith e Carlos. Appuntamento il 19 luglio alle 21.15 nel Teatro all’Aperto di Largo Cappuccini.

COMICO Giacobazzi a Cervia Comicità in piazza a Cervia con uno dei volti più amati del cabaret italiano e divenuto ormai simbolo dell’identità (comica) romagnola. Sabato 13 luglio alle 21, in piazza Garibaldi, sarà infatti in scena Giacobazzi nello spettacolo Giacobazzi & Friends con Vincenzo Albano, Andrea Di Marco e Andrea Carlini.

Assez. Di grandi festival si è già parlato abbastanza. A luglio, Santarcangelo è il centro della performance contemporanea; Ravenna, il centro dell'opera e della tradizione. Per gli amanti del “nuovo” – lo so, semplifico – consiglio di leggere le pagine di questo numero dedicate a Santarcangelo dei Teatri. Per gli amanti della tradizione, segnalo almeno tre appuntamenti teatrali del Ravenna Festival. C'è il Purgatorio del Teatro delle Albe, che continua fino al 14 luglio nel giardino del Rasi; quindi l'8 luglio all'Alighieri debutta al chiuso l'Edipo a Colono scritto da Ruggero Cappuccio, per la regìa del lituano Rimas Tuminas; infine, la nostrana Elena Bucci, il 12 luglio, porta sempre all'Alighieri Nella lingua e nella spada, progetto teatral-musicale dedicato a Alekos Panagulis, l'eroe della Resistenza greca e compagno di Oriana Fallaci, realizzato assieme a Luigi Ceccarelli. È ora di rivolgere lo sguardo ai festival estivi “minori”, disseminati qua e là nel territorio, che offrono a volte grandi sorprese. Come ad esempio a Faenza il festival Meme curato dai Menoventi, quest'anno incentrato sulla figura e sulla poesia di Majakovskij. Il 5 luglio, al Palazzo delle Esposizioni, va in scena L'incidente è chiuso, anteprima di una nuova produzione che si rifà al saggio di Serena Vitale intitolato Il defunto odiava i pettegolezzi. Gianni Farina dirige Consuelo Battiston, Federica Garavaglia e Mauro Milone alla ricerca dei moventi che portarono il poeta della Rivoluzione al suicidio (nella foto). Poco lontano, a Bagnacavallo, la Bottega dello Sguardo – posto splendido che vale la pena visitare – cura una piccola rassegna intitolata “Voci dal Palazzotto”. A luglio le ultime due date, tutte al femminile, con Elena Zagaglia che porta una lettura intitolata Un attacco di congiuntivite e con Annalisa Salis e la pièce comica Ovetto Mood, rispettivamente il 2 e il 9 luglio. Ma questo è anche il mese dell'Arena delle Balle di Paglia a Cotignola, che compie 11 anni. Come sempre ricchissima la programmazione di eventi, fra musica, letture, trebbi e colazioni. Basti segnalare, in scena il 14 luglio, l'inedita collaborazione fra Ermanno Cavazzoni, uno dei narratori più fini e lunatici di questa regione, e la band Extraliscio, che da anni porta avanti una rilettura moderna e ironica della tradizione del liscio romagnolo: il risultato sarà una lettura-concerto sicuramente inusuale. Se abbandoniamo l'umidore della campagna e cerchiamo un po' di fresco al mare, a Rimini dal 16 luglio inizia “Le città visibili”, rassegna teatrale e musicale curata da Tamara Balducci e Linda Gennari negli spazi dell'ex-macello comunale (o Ravennati tornati in bastardi, prendete esempio...). Accanto ad alcuni nomi di grido (Marescotti, Mercadini) ci sono anche produzioni più piccole ma non meno interessanti: penso a La Sirenetta di Giacomo Ferraù, che rilegge la favola con gli occhi di adolescenti suicidi per amore, il 27 luglio; il 31 luglio, per il centenario della nascita del grande scrittore-chimico torinese, va in scena Se questo è Levi, splendida produzione dei Fanny & Alexander di cui avevo già cantato le lodi.


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l’evento

«L’Arena delle balle di paglia? Come un asino che vola...»

Nada sarà tra le protagonista di questa undicesima “Arena delle balle di paglia”

A Cotignola l’undicesima edizione «di questa chimera” difficile da definire»: tra gli artisti ospiti Nada, Mercadini, Catalano e Cavazzoni

La Golena dei morti felici e il Trebbo del canale

Foto di Marco Zanella

L’estate, tempo di riti agresti, notti stellate, corpi accaldati, sogni, tavole all'aperto, caccia al refrigerio e ai piaceri dello stare insieme. E a Cotignola, dove il Canale Emiliano Romagnolo incontra il fiume Senio, rivive il mito dell’Arena delle balle di paglia, il più grande teatro di paglia del mondo, ovvero 6 giorni di festa su 100 ettari di campagna e 2 km di fiume, con oltre 50 eventi culturali e artistici. Dopo un'anteprima fatta di escursioni, conferenze e concerti l’1 e il 2 luglio a Tebano sulle colline di Castel Bolognese e la tradizionale raccolta delle balle di paglia a Cotignola all'alba di sabato 6 luglio; l'Arena inaugura ufficialmente giovedì 11 luglio (per poi proseguire sino a martedì 16 luglio) la sua edizione numero 11. L'idea di una comunità che fa cultura, che si diverte e sta unita, è cara agli organizzatori, il direttivo e gli instancabili volontari dell'associazione culturale Primola. L'Arena delle balle di paglia è un modo di essere, di vivere. Né festival, né evento. Le definizioni vanno strette. Funzionano le suggestioni, le evocazioni. C'è un’immagine trascinate per questo appuntamento 2019: somari che volano. Protagonista celebrato, il somaro del Senio vi accoglie davvero sull’argine: un enorme asino fatto con la paglia e le canne dagli artisti ospiti Dem Demonio e James Kalinda. Mario Baldini, presidente dell'associazione, argomenta: «L’Arena dopo 10 anni, cos'è? È come un asino che vola, una chimera, una cosa che c'è e non c'è, esiste e non esiste, è fatta di una parte concreta e di altre parti effimere, come le relazioni che servono per costruirla o i sentimenti che risiedono in chi la vive. Tutti gli anni mi chiedono - e noi stessi ci chiediamo - cos'è l'Arena. Un festival, un evento... Sono parole che non ci soddisfano. Abbiamo trovato un’immagine che ci piace: un somaro che vola. Una cosa vera mentre la nomini a un bambino ma che è un’invenzione. Un ricordo, una carezza del tempo passato quando i nostri vecchi - se avevi visioni, cose strampalate in testa - dicevano ecco un asino che vola! Ma l'asino è anche il somaro, lo stupido, il ciuco di Pinocchio. Un animale che ha tante facce quante gli sono date dall'interpretazione umana, un animale sottovalutato, non è un cavallo, raglia, sgobba, è poco elegante. Però approfondendo in letteratura si scopre che è un animale filosofo, un animale che pensa. C’è il trattato sulla filosofia asinina di Giordano Bruno. L'asino come figura rappresentativa dell'umanità, in positivo e in negativo, l'asino si presta a questa doppia lettura, l'asi-

Tra i luoghi – non solo fisici - da esplorare in Arena non vanno dimenticati Casa Ercolani e il suo cortile ricco d'incontri, il Trebbo del Canale, un rifugio di fatti nascosto tra gli alberi, la Casa della fotografia tutte le sere a Casa Belvedere, il cinema nella suggestiva Golena dei Morti Felici, l’universo delle opere d’arte di terra e di fiume che si possono trovare, sculture realizzate sul posto e che durano il tempo della festa. Non manca il ristoro del cibo e delle bevande del Bar delle acacie.

nità come forma di conoscenza: per avere voglia di conoscere bisogna sentirsi asini. Ecco, noi siamo per questo sentirci asini, testardi contro la contemporaneità che considera il successo un elemento fondante del vivere». Baldini parla degli appuntamenti dell'Arena come «carezze culturali per l'estate», una raccolta degli «stati d'animo di una comunità da mettere, come le ciliegie, sottospitirito per le fredde notti d'inverno» o «pomodori di sole da conservare», la cultura è nutrimento. E snocciola programma e artisti coinvolti: ci sono Antonio Catalano e il suo Villaggio fragile; gli spettacoli per i bambini con El Bechin, clown muto che allestirà Horror Puppet Show, l'Officina teatrale A_ctuar di Ferrara, La rivolta dei malvagi di Enea Pignatta e Joele Mariani; Fabio Pignatta e il suo Fantasma dell’opera; la colazione col dj set di Luca Fronza; Bob Messini che si cimenta in un recital di musica e sorrisi; il suono dei tamburi di latta degli Psycodrummers e le atmosfere destrutturate sci-fi e psicadeliche degli Horseloverfat, il rap di Polly, Alfre D, Geema, Zesta, la terra, il blues e la Romagna di Vince Vallicelli con La Fevra... Sul palco centrale vanno in scena Cenerentola, opera lirica di Rossini con l’Orchestra Corelli diretta da Jacopo Rivani (giovedi 11 luglio alle 21,30); il concerto dell'amatissima e sempre attuale Nada, che presenta il suo ultimo disco È un momento difficile, tesoro (venerdì 12 luglio alle ore 21,15); La Vita di Leonardo da Vinci, l’avventura di vedere davvero, un ritratto originale di Leonardo interpretato da Roberto Mercadini (sabato 13 luglio, ore 21,15); lo scrittore Ermanno Cavazzoni con gli Extraliscio (domenica 14 luglio, ore 21,30); gli originali Orange Combutta in concerto (lunedì 15 luglio alle ore 21), sino alla serata di chiusura martedì 16 luglio con il trio Pupi di Sulfaro, vincitore del premio Voci per la libertà - Una canzone per Amnesty 2018, e il ballo finale dei Cucòma Gran Combo. L’Arena è raggiungibile dal centro di Cotignola a piedi percorrendo l'argine sinistro del Senio. Con l'auto si parcheggia nel campo sportivo di via Cenacchio, poi a piedi o in bicicletta, per circa 900 metri (è necessaria una torcia ed è vietato lasciare la carraia). Servizio navetta per mobilità ridotta a cura di Auser (chiamare il 333 4183149, attivo nei giorni dell'Arena dalle 16 alle 20). Per il programma completo e per ulteriori informazioni: Mail: info@primolacotignola.it; Facebook “Nell’Arena delle balle di paglia”. Erika Baldini


visioni / 19

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in sala

CONTROCINEMA Esplorazioni atipiche dentro le nuove forme del cinema

Il dolce e spregiudicato Carmen y Lola e il musical urbano del Flauto magico

di Albert Bucci

Direttore artistico del Soundscreen Film Festival e consulente alla selezione del Ravenna Nightmare, è stato docente di Sceneggiatura alla Iulm di Milano, e produttore esecutivo di spot pubblicitari.

I film consigliati del mese: una pellicola spagnola e una italiana tra storie gitane fuori dagli schemi e l’esperienza unica dell’orchestra di Piazza Vittorio

Per il mese di luglio segnalo un bel paio di film. Il primo è lo spagnolo Carmen y Lola della regista Arantxa Echevarría. Siamo nella periferia di Madrid. Lola è una giovane gitana con un sogno: studiare, insegnare a scuola, emanciparsi dal suo mondo tradizionalista e patriarcale, da quella comunità zingara e gitana a cui appartiene e nella quale le donne possono solo sposarsi, avere tanti figli, pulire casa, invecchiare, scegliere le mogli per i figli e i mariti per le figlie, in un eterno ciclo di ubbidienza agli uomini e alle usanze. Quello che sembra essere anche il destino di Carmen: un'altra giovane gitana, obbligata a fidanzarsi con un ragazzo scelto dalle famiglie. Un futuro senza aspettative. Salvo che Carmen e Lola si incontrano, si conoscono, e si innamorano. Potete allora immaginare il seguito: si può appartenere a tutte le presunte minoranze del mondo, ma la vera minoranza rimane quella delle donne, ancora più evidente se anche omosessuali. Ma non crediate di vedere una tragica versione di Romeo e Giuletta perché, pur nell'attenzione con cui la regista Echevarría si addentra nelle tradizioni rigide e negli implacabili legami sociali del microcosmo gitano, la storia di Carmen e Lola sorprende per la sua freschezza, per la sua capacità di illuminare l'intima scoperta della loro sessualità e dei loro corpi attraverso la gioia di esistere per come ci si scopre di essere, pur se costrette a celarsi e ad affrontare il dissenso di una intera comunità. Film spregiudicato e dolcissimo al tempo stesso, che non scade in facili e prevedibili morbosità, ma mostra con serenità la genesi di un amore semplice e limpido. E poi un affascinante musical italiano: Il flauto magico di Piazza Vittorio, tratto dall'omonimo spettacolo dell'Orchestra di Piazza Vittorio, la reinterpretazione dell'opera di Mozart in forma di musical urbano, secondo tutte le culture musicali che si intersecano appunto in Piazza Vittorio a Roma. I protagonisti del Flauto Magico qui sono italiani, cubani, senegalesi, marocchini, e secondo una messa in scena postmoderna e scanzonata. Nasce come opera lirica e quindi teatrale, ma ciò non appesantisce il film: al contrario, ne risalta proprio questa grandissima e appassionante energia da palcoscenico che, nel gioco tra lirica e musical, esplora le melodie di Mozart in mille chiavi musicali, dal jazz al reggae al balcanico, e un'estetica ultrapop che fa interagire le mille icone della contemporaneità in una visione complessiva che non ha timore di essere eterogenea e molteplice, come le otto lingue parlate nell'opera. Una bella sfida a teatro, per un film affascinante.

Le protagoniste di Carmen y Lola

LA RASSEGNA/1 Tornano le “degustazioni” di cinema in cantina Torna con decine di eventi la rassegna di cinema nelle cantine, per unire al piacere del grande schermo quello per le degustazioni e la buona cucina. Ogni sera in calendario si comincia alle 19.30 con l’apertura della cantina, la degustazione vini, la cena in cantina o in Food Truck messo a disposizione, alle 20 la visita guidata su prenotazione e alle 21.30 inizia la proiezione del film, una vasta gamma di pellicole, a cura di Cinemaincentro. Per il programma completo: www.cinemadivino.net.

Ristorante

Il Prato Dei Fiorentini di Marino Fiorentini & C. sas

Locale a gestione famigliare, con paste di produzione propria, carni fresche di qualità, piadina romagnola e fritta con formaggi e salumi nostrani. Funghi e tartufo!

LA RASSEGNA/2 Scamarcio a Cesena per la “maratona” di Piazze di Cinema Nona edizione di Piazze di Cinema, il festival organizzato dal Comune di Cesena in collaborazione con la Fondazione Cineteca di Bologna, che animerà il centro della città da domenica 7 a sabato 20 luglio: quattordici giorni di proiezioni e incontri, con i premi alla migliore opera prima italiana e alla commedia dell’anno. In calendario anche appuntamenti per bambini e mostre fotografiche. A Riccardo Scamarcio , ospite d'onore di questa edizione, sarà dedicata una retrospettiva con le pellicole più famose da lui interpretate. L’attore pugliese incontrerà il pubblico di Cesena in occasione della proiezione di Verso l’Eden, il film del regista greco Costa-Gavras presentato al Festival di Berlino del 2009, in programma nella serata di sabato 13 luglio in piazza della Libertà. Torna venerdì 12 luglio anche la Notte del cinema, con proiezioni in contemporanea in piazza della Libertà, al Chiostro di San Francesco, all’Arena San Biagio e in piazza del Popolo.

Dal mercoledì al venerdì Serate a Tema MERCOLEDÌ SERA SPAGHETTERIA E...

GIOVEDÌ SERA MENÙ DI PESCE

VENERDÌ SERA POLENTA E BACCALÀ

da maggio a settembre

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esclusi luglio e agosto

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il percorso

Tra musica, foto e installazioni per ascoltare gli alberi: il festival della land art (con Teho Teardo) Torna “Terrena”. Con la direzione artistica di Chris Angiolini del Bronson

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MATERIA OSCURA

Lynch per Fellini: andata e ritorno tra incubi e sogni di Linda Landi

Seconda edizione per Terrena, festival della land art nella Bassa Romagna ravennate incentrato su performance, installazioni e rielaborazioni site-specific, nel corso dei quali la natura è palcoscenico e voce narrante. Sei gli appuntamenti principali di quest’anno che vanno sotto il titolo generale “Listening to the tress” e a cui si affiancano quelle di “Terrena Off ” in collaborazione con altre realtà del territorio. Quest’anno la direzione artistico-organizzativa è di Bronson Produzioni, con direzione artistica di Chris Angiolini e consulenza di Lorenzo Donati, giornalista e critico, del gruppo Altre Velocità. Si comincia al Bosco di Fusignano domenica 7 luglio alle 19.30 con picnic, spettacolo e concerto. In scena Luigi D’Elia con Storia di amore e di alberi ispirato a L’uomo che piantava gli alberi di Jean Giono, un libro del 1980 diventato simbolo per la difesa della natura, degli alberi e per l’impegno civile. A seguire Machweo in concerto, tra elettronica, jazz e musica psichedelica. Il 10 luglio alle 21.30 l’appuntamento è invece al Chiostro di San Francesco di Bagnacavallo con il celebre compositore Teho Teardo e la sua “Music for wilder Mann”, evento speciale con due violoncelli ed una viola e gli strumenti elettronici di Teardo in dialogo con le straordinarie fotografie di Charles Fréger. A ogni brano corrisponde una fotografia, altissima, verticale e minacciosa, “una personificazione dei nostri timori, un totem i cui significati variano costantemente in base al nostro suardo”. Quella stessa sera sarà visitabile anche Soundtrack for Falling Trees del ravennate Adriano Zanni, una mostra sull’ostinazione e sulla solitudine. Zanni sarà poi protagonista anche del terzo “movimento” di Terrena, il 15 luglio alle 19 alla Fornace Violani di Alfonsine con “Ricordo quasi tutto”, concerto dove gli alberi che si fanno bosco sono un fitto ammasso di ricordi e pensieri, quelli dietro l’idea del disco dell’omonimo disco dell’artista ravennate di Un’immagine musica elettronica e di Adriano field recordings. PriZanni, tra gli ma di lui, Tiziano ospiti di Terrena Fratus presenta il suo volume Giona delle sequoie reportage dalla California dove l’autore ha scoperto una terra dello spirito e ha respirato il vento che l’oceano riversa fra i giganti rossi che popolano luoghi mitici quali Big Sur, Humboldt County, Jedediah Smith. A Lugo l’appuntamento è al parco del Loto il 27 luglio dalle 19 per l’installazione di Andreco dal titolo “Forma sensibile” in cui l’artista utilizza il legno per far riflettere sul rapporto fra paesaggio costruito e natura. Andreco è dottore di ricerca in Ingegneria Ambientale sulla sostenibilità urbana e rurale e utilizza varie tecniche, dal disegno alla pittura, dalla scultura al video, che nelle esposizioni sono spesso combinate tra loro. E un’installazione è anche quella che inaugura al Canale dei Mulini di San Patrizio alle 19 del 28 luglio a Conselice. In questo caso Oscar Dominguez propone una nuova opera d’arte ambientale in dialogo con la natura, con la sua mutevolezza e la sua bellezza estetica. Ultimo appuntamento l’1 agosto a Massa Lombarda, nella piazza dell’ex Bocciofila. Qui dalle 19 inaugura “Alberi Murali. Wall Painting”, un nuovo dipinto murale a tema arboreo per reinventare l’idea stessa di natura, un segno permanente in un luogo non naturale come monito e richiamo a cercare la propria natura, e darle spazio. Il lavoro, commissionato ad Andreco, verrà realizzato in collaborazione con giovani del territorio attraverso un percorso laboratoriale partecipato, un vero e proprio workshop di arte pubblica capace di lasciare anche nuove “skills” fra i partecipanti. A seguire live showcase del ravennate Moder che dai primi anni ‘90 segue il rap italiano e da inizio 2000 si cimenta con l’arte dell’mcing. Tra gli appuntamenti “Off ” quelli della Balle di Paglia a Cotignola (vedi pag. 18). Il centro abitato di Cotignola con i suoi dipinti, l’installazione La guardian delle acque e delle lucciole di Laura Rambelli al Parco Golfera di via Paurosa a Lugo e ancora le scuole di “Madre Terra – Popoli” di Daniela Romagnoli nel Giardino della Rocca - Bagnara di Romagna il labirinto effimero dell’Azienda Agricola Galassi di Alfonsine; l’installazione di Enrico Minguzzi nel Bosco di Fusignano dove l’artista ha inserito all’interno della natura alcuni elementi estranei biodegradabli, le cui forme sono auto-generate dalla natura stessa, e si occuperà anche di disfarsene, instaurando un ciclo conchiuso in cui natura genera proliferazione e “natura ristabilisce natura”. Infine, l’installazione Culture parallele – La Ca’ de Mazapègul di Joan Farré all’Ecomuseo delle Erbe Palustri e al parco pubblico di Villanova di Bagnacavallo, un’installazione a intreccio realizzata in salice e canna, materiali naturali ed ecosostenibili tipici del fiume Lamone, con l’intento di creare un’immagine diversa di parco urbano. L’opera è una struttura-gioco fruibile dai bambini e la sua forma richiama il berretto del Mazapègul.

“Arrivando in fondo al Libro dei sogni si resta con un dubbio: questa lettura ha contribuito a chiarire il mistero Fellini o l’ha reso ancora più misterioso? […] scavalcando le barriere della razionalità e dell’autoironia abbiamo scoperto un personaggio perennemente tormentato da angosciosi travagli, rimorsi, presunte inadeguatezze e paura del futuro”. Tullio Kezich, introducendo il visionario Libro dei sogni di Fellini si chiede a ragione se in Fellini il sognatore superasse il regista, con il suo pensiero che correva ben oltre il mezzo cinematografico. Già si è parlato della dimensione onirica felliniana a Rimini, nel delirante ponte tra il regista e Picasso, soggetto ricorrente ben tre volte nella vita del riminese, “incontrato” in sogno nei momenti più decisivi. Si può quindi leggere come una conferma della portata evocativa di questo tema, anche il tributo di un regista “dell’incubo” come David Lynch, presente alla Galleria il Punto di Rimini con opere mai approdate in Italia, ispirate a quella inesauribile fonte di immaginario ed autoanalisi rappresentata dal film Otto e 1/2. Visitabile fino al 14 luglio, esaurita la breve anteprima di giugno a Castel Sismondo (che diventerà il Museo Internazionale Federico Fellini) la mostra David Lynch - A Tribute to Fellini comprende 11 litografie ispirate alla scena finale del film e alcuni disegni originali di Fellini scelti dallo stesso Lynch, tutto proveniente dalla Fondazione Fellini di Sion. «Lynch ha sempre indicato in Fellini il suo maestro, ed è stato uno degli ultimi a vederlo in vita. Quando ricevette la Palma d'oro per Cuori selvaggi, si lamentò dell'indegno trattamento riservato da critica e pubblico a La voce della luna - racconta Fabio Lombardi della Galleria Il Punto. - Ciò che accomuna i due registi è soprattutto la propensione per il mistero e il fantastico. Tuttavia Lynch costruisce scene d’interni più claustrofobiche. Nel trattamento della scena finale di Otto e 1/2 si respira la tipica atmosfera dei suoi incubi, anche se le immagini conservano l'impronta dell'ispirazione di Fellini. D’altronde uno era uomo di mare, l’altro è cresciuto nei boschi oppressivi del Montana, in cui è impossibile vedere il cielo». Lynch conobbe Fellini quando era già immobilizzato su un letto d’ospedale e la connessione tra i due fu immediata. Il critico d’arte Alessandro Giovanardi, dopo aver sottolineato l’estrema eleganza delle opere esposte, mette in rilievo anche l’affinità tra le tecniche della litografia e del cinema, entrambe procedimenti indiretti caratterizzati da una componente “alchemica” derivata dall’uso della luce, in cui Lynch riesce a trasfondere un’estetica molto potente: «Delle scene finali di Otto e 1/2 Lynch ha sottolineato l’aspetto inquietante del paesaggio urbano: siamo a Roma ma è come se ci trovassimo in periferia. Altro tema molto importante è l’interrogativo, di matrice psicoanalitica e derivato dalle teorie sull’entelechia di Ernst Bernhard - che Fellini frequentava - sulla possibilità di far riemergere anche dai sogni la propria ‘necessità interna’ , il principio motore primario interno alla nostra esistenza». Per chi volesse approfondire: il 6 luglio alle 19 alla galleria ci sarà un incontro con Stefano Campus e Alessandro Cellai per una conferenza sull'uso del suono in Lynch organizzato da Cinemagister in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia.



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rassegne letterarie/1

Da Lansdale a De Giovanni, sfilata di autori per Cesenatico Noir

l’evento

Dal 25 al 28 luglio la seconda edizione del festival dedicato al giallo con protagonisti come Carlotto, Lucarelli, Verasani TORNA “PAROLE NOTE”, NELLA CENTRALE ELETTRICA Nuova edizione con il giallo e il mistero sulla costa, con Cesenatico Noir, rassegna curata dal giornalista e scrittore Stefano Tura e che richiama in Romagna alcuni dei nomi più importanti della scena letteraria italiana e non solo. Fra le novità di questa edizione 2019, spicca l’anteprima del Festival, il 6 luglio, ovvero nel sabato sera della 14esima Notte Rosa. Alle 21.30 in Piazza delle Conserve c’è un talk con tre autori: Joe Lansdale, scrittore texano di culto (foto) creatore, tra gli altri, degli amati personaggi Hap Collins e Leonard Pine, protagonisti anche del suo ultimo lavoro Hap & Leonard. Sangue e limonata, lo statunitense Lewis Shiner e Seba Pezzani, che racconterà del suo ultimo lavoro “Joe Lansdale. In fondo è una palude” . Giovedì 25 luglio prende poi il via il festival vero e proprio che vedrà intervenire una ventina di autori in incontri moderati dallo stesso Tura e Luca Crovi. Due gli appuntamenti ogni giorno, il primo alle 18 alla Terrazza del grand Hotel e il secondo alle 21.30 in piazza Ciceraucchio. Tra i primi ospiti ci saranno Francesca Bertuzzi e il ravennate Matteo Cavezzali, autore del fortunato Icarus, libro sulla parabola di Raul Gardini. In serata invece protagonista sarà lo svedese, tradotto in decine di lingua al mondo, Arne Dahl pseudonimo di Jan Arnald. Nella giornata di aper-

tura alle 19.30 alla Galleria Comunale d’Arte Leonardo da Vinci si tiene inoltre l’inaugurazione della mostra a fumetto “Zagor e il mare” alla presenza di Luca Crovi (Casa editrice Bonelli), Moreno Burattini (curatore di Zagor e sceneggiatore) Marco Verni e Gianni Sedioli (disegni). Il 26 luglio ospiti del Grand Hotel saranno lo scrittore Marcello Simoni, famoso per i suoi romanzi storici e il suo personaggio investigatore Vampa, che dialogherà con Barbara Baraldi, autrice e fumettista e creatrice della serie thriller Aurora Scalviati, profiler del buio di cui fanno parte i romanzi Aurora nel buio (2017) e Osservatore oscuro (2018). In serata un autore che davvero non ha bisogno di presentazioni: Maurizio de Giovanni, inventore della serie dei Bastardi di Pizzofalcone e dell’ispettore Ricciardi (in procinto anche questo di diventare un serie tv con protagonista Lino Guanciale) e la scrittrice Sara Bilotti. Il sabato all’ora dell’aperitivo due voci emiliane protagoniste della scena noir, quella di Patrick Fogli e di Grazia Verasani. In serata, insieme a Chiara Moscardelli, lo scrittore e volto Tv Carlo Lucarelli, autore della serie L’ispettore Coliandro di cui sarà proiettata la puntata puntata “Vai col liscio” de “L’Ispettore Coliandro. Il ritorno 3”. Domenica 28 luglio due autori invece da Milano, Sandrone Dazieri, “papà” del Gorilla, e Nicoletta Vallori, autrice anche di fantascienza. Chiudono in bellezza Massimo Carlotto, prolifico autore e giallista inventore dell’Alligatore, e Ilaria Tuti.

il festival

“PERCHÉ VIAGGIAMO?”: A RIMINI LA SECONDA EDIZIONE DI ULISSEFEST Reading, incontri, spettacoli dal 12 al 14 luglio Tra i protagonisti Piccolo, Forte e Vergassola Torna per il secondo anno a Rimini UlisseFest, una tre giorni dedicata al viaggio con la partecipazione del noto marchio di guide Lonely Planet. Tema di questa edizione, la terza della manifestazione, è “Perché viaggiamo?”. La domanda sarà fatta agli ospiti tra cui anche quest’anno ci sono scrittori, artisti, fotografi, giornalisti, uomini di cultura e semplici (ma accaniti) viaggiatori. Saranno tre giornate di incontri, concerti (vedi p. 9), reading e dibattiti. Tra le voci più attese, dal 12 al 14 luglio nei luoghi più evocativi e simbolici di Rimini, in un susseguirsi di eventi ci sono sicuramente Paolo di Paolo, Bruno Arpaia ed Elena Stancanelli tra i narratori oltre all’incontro con Francesco Piccolo (foto), autore del celebre Momenti di trascurabile felicità. Ma non mancheranno anche momenti di spettacolo con Iaia Forte che interpreta Odisse Penelope o l’occasione di ridere con Dario Vergassola e la sua Ballata delle Acciughe, il 13 luglio. Per il programma completo ulissefest.it.

ARTE Sgarbi porta in scena il «genio dell’imperfezione» Leonardo Martedì 23 luglio, al teatro Binario di Cotignola, Vittorio Sgarbi porta la sua lezione-spettacolo su Leonardo, che Sgarbi definisce «genio dell’imperfezione, uno per cui la cosa più importante era l’intuizione». La serata è un viaggio tra parole, immagini, suoni e divagazioni, nel talento universale di un uomo che fu ingegnere, pittore, scienziato, La pièce si avvale degli intermezzi musicali composti ed eseguiti dal vivo da Valentino Corvino (violino, viola, oud, elettronica) supportata dalle scenografie-video di Tommaso Arosio. Prevendita su Vivaticket e nei punti vendita autorizzati. Info: www.cambiobinario.it.

Torna il format “Parole note” di e con Giancarlo Cattaneo e Maurizio Rossato alla centrale Enel Teodora di Porto Corsini. Appuntamento a ingresso libero per il 16 luglio. L’appuntamento fa parte della rassegna “Un mare di solidarietà” che prende il via il 10 luglio all’Hotel La Tavernetta di Marina Romea con Cristiano Cavina che presenta il suo ultimo romanzo 80 rose mezz’ora. Tra gli ospiti anche Roberto Mercadini all’hotel Corallo di Marina Romea il 17 luglio, anche alla biblioteca di Bagnacavallo l’1 luglio.

RASSEGNE LETTERARIE/2 Tra musica e parole torna Good Vibrations Al via a Cattolica nella piazza del Tramonto il ciclo di serate Good Vibrations, storie tra musica e parole curata da Rapsodia di Emliano Visconti. Tutti i mercoledì sera alle 21.30. Il 3 luglio Massimo Zamboni, tra i fondatori dei Cccp e ormai affermato scrittore racconterà Bob Dylan, premio Nobel per la letteratura. La serata del 10 luglio sarà dedicata al Sudamerica musicale con Forero Y Visconti. Il 17 luglio Enrico Farnedi farà riscoprire al pubblico Lucio Dalla, a cui ha dedicato anche un concerto. Il 24 luglio la scrittrice rivelazione Nadia Terranova parlerà invece di una leggenda scomparsa prematuramente come Amy Winehouse. Si chiude il 31 luglio con Emiliano Visconti che si dedica a una delle voci più straordinarie del Belpaese: Mina.

FILOSOFIA A Misano Mancuso, Principe e Settis sulla bellezza da salvare «La bellezza non salverà il mondo se noi non salviamo la bellezza». Questa considerazione dello storico dell’arte Salvatore Settis ribalta la citatissima profezia del principe Myškin di Dostoevskij riportando la riflessione sul destino del mondo da un astratto piano di consolatorio misticismo all’immanenza pratica del qui e ora. Raccogliendo questo invito alla cura del bello materiale e metafisico la Biblioteca di Misano Adriatico sotto la regia di Gustavo Cecchini, impegnata nel proporre incontri filosofici che cercano risposte per la nostra difficile contemporaneità, ha deciso di dedicare il minifestival estivo "La biblioteca illuminata”, giunto alla XII edizione, proprio a questo interrogativo: ”Il mondo salverà la bellezza?”. Il filo del discorso sarà affidato a tre voci del panorama culturale, a vario titolo impegnate nella speculazione sul valore della bellezza: martedì 2 luglio ci sarà Vito Mancuso (foto) - “La via della bellezza"; mercoledì 3 luglio: Quirino Principe su "C'è un salvatore nel mondo?"; giovedì 4 luglio: Salvatore Settis "Il mondo salverà la bellezza? Responsabilità, anima, cittadinanza”. Tutti gli incontri si terranno presso il giardino della Biblioteca di Misano, in via Rossini 7 con inizio alle ore 21,30 (vedi mappa) In caso di maltempo presso il Cinema-teatro Astra. Ingresso libero senza prenotazione. Info: 0541- 618484; biblioteca@comune.misano-adriatico.rn.it.

LIBRI & SPORT Alessandro Bonan con La giusta parte a Marina Domenica 14 luglio alle 21, all’Hana-Bi di Marina di Ravenna Alessandro Bonan presenta il suo libro La Giusta Parte. Bonan (giornalista volto noto di Sky) racconta, nel suo stile ironico, il romanzo di due vite che si incrociano, e che partendo dal calcio parlano di desideri e peccati, amore e riscatto.



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LA ROMAGNA IN PAGINA

INCONTRI LETTERARI Cavezzali, Mellini e Tranquillo in piazza a Russi

Una storia estrema tra realtà e finzione, nel libro di Giannubilo su Gian Ruggero Manzoni da Lugo di Federica Angelini

Se spesso gli autori raccontano di come sia stato o sia per loro terapeutico scrivere un libro, in questo Il risolutore (Rizzoli) Pier Paolo Giannubilo ce lo spiega più o meno da subito. La malattia e la morte della madre, un equilibrio precario, lo spettro della depressione che aleggia. Ecco che trova lo slancio per tentare di conoscere meglio un personaggio incontrato qualche tempo prima nella sua Campobasso e che lo incuriosisce anche per ciò che pubblica su Facebook: Gian Ruggero Manzoni. Ed eccolo poco dopo arrivare a San Lorenzo di Lugo, a casa del cosiddetto “Conte”, discendente di quel Manzoni, figlio della fascista Elvira e dell'ex partigiano Giovanni, artista eclcettico egli stesso personaggio molto noto a queste latitudini. In tre giorni di intervista video, Manzoni gli racconta la storia della sua vita. O così dice Giannubilo a noi. Accanto a quella di artista e poeta mai entrato nell'olimpo dei grandi, come quelli che dice essere stati i suoi amici di gioventù al Dams di Bologna (ossia Andrea Pazienza e Vittorio Tondelli), Manzoni infatti per oltre vent'anni sarebbe stato a disposizione dei servizi segreti per missioni alla James Bond. Risolutore, appunto. Vero? Mah, sembra tutto almeno davvero improbabile. Certo, appare soprattutto incredibilmente vero il resto, che rappresenta in realtà forse la parte più lunga e consistente, per quanto non centrale del libro. Gli attacchi di panico e il morbo di Crohn, la misoginia, l'obesità infantile, le domenica dalla zia, le fragilità e le debolezze di quest'uomo che conduce una vita estrema (e credibilmente estrema) anche senza la faccenda dei servizi segreti che lo vedono coinvolto in esecuzioni sommarie e altre amenità. È un libro scritto senza remore e veli, che affonda volentieri nelle peggiori nefandezze, che non risparmia dettagli scatologici; umilia-

zioni subite, sofferenza della carne e dell'anima sono rese con vivida efficacia. E quello che emerge del Risolutore (e anche del suo biografo che è protagonista all'inizio e alla fine del libro) è che si tratta di un uomo sofferente, che ha vissuto una vita spinto da compulsioni di cui non aveva il pieno controllo, una vittima, un caso patologico, insomma, più che altro, dove tutto è riconducibile alla sua infanzia. Una vita che senza la parte dei servizi segreti non avrebbe forse mai ricevuto un tomo da 486 pagine, perché in fondo almeno in parte è e resta la biografia di una persona viva e vivente e che pur essendo definito Il risolutore appare innanzitutto quanto mai irrisolta. Il libro era entrato nella dozzina dello Strega, ma lì, al dodicesimo posto è rimasto, escluso quindi dalla cinquina. A questo proposito, lo stezzo Manzoni ha scritto su Facebook: «In Italia i libri non "politicamente corretti" non pagano, la “scomodità” non paga (idem i personaggi scomodi o troppo fuori dagli schemi borghesi o nazionalpopolari) e le uniche “tensioni” esistenziali, politiche e sociali digerite dai lettori e dalla Società Letteraria sono quelle storicamente legate a un lontano passato (quindi non figlie del presente) o che ruotano attorno agli ombelichi degli autori e dei personaggi che gli stessi propongono su carta... Autori e personaggi che, per il 99,9 percento, non hanno alcuna vita (vera) alle spalle, da poter narrare, e che, probabilmente, neppure conoscono chi una vita l'abbia avuta o ce l'abbia (in sintesi: che ben poco hanno da raccontare e, quando raccontano, tutto, comunque, deve funzionare "educatamente" in un mondo completamente "diseducato" e pieno di killer spietati in guanti bianchi ... non con la fuliggine in volto e le mani ancora sporche di sangue come il sottoscritto)». Ecco, per avere un assaggio del personaggio fuori dalla pagina del libro. In fondo, non capita spesso.

Torna a Russi la rassegna di incontri con gli autori in piazzetta Dante. Si comincia il 10 luglio con Matteo Cavezzali (nella foto) con cui si parlerà di un uomo che ha segnato la storia industriale italiana e non: Raul Gardini. Il 17 tornerà Manuela Mellini, autrice di Alfonsine (che vive a Berlino), con il suo nuovo romanzo, Tutta colpa di mia nonna. Il 24 luglio la voce inconfondibile di Flavio Tranquillo, giornalista di Sky Sport, storico commentatore Nba, con il suo Time out, un'altra storia italiana di basket e non solo. La rassegna prosegue poi il 7 agosto con un altro personaggio che fa parte della nostra storia, romagnola e italiana, Marco Pantani. Roberto Manzo avvocato difensore di Marco, racconta la storia e tutti gli errori commessi, di quello che è stato il più grande ciclista italiano (e non solo) degli ultimi 30 anni. Il 21 agosto ritorna Cristiano Cavina, con il suo nuovo romanzo, 80 rose mezz'ora. Il 28 agosto ci sarà un'anteprima nazionale, Margherita Oggero, già vincitrice nel 2015 del Premio Bancarella. Con Guerra e Pane. Chiuderà la rassegna, come anno scorso, un film girato a Russi da russiani. Quest'anno toccherà a Tanai di Emilio Vita. Tutti gli incontri hanno inizio alle 21.15.


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il nostro viaggio

Interno4, casa editrice dalla duplice natura che «pensa globale e agisce locale» Nata per “partenogenesi” dall’esperienza di NdA Press, è attenta al territorio di Rimini e al contempo ai grandi quesiti del contemporaneo, soprattutto politico di Elettra Stamboulis

In Italia i piccoli sono ancora ben vivi, o perlomeno resistono alle spallate editoriali dei colossi della produzione, distribuzione e vendita del libro, che controllano tutta la filiera, non essendoci come in Francia una legge sul libro che protegga dai monopoli. Quello che invece ha sempre faticato a mettere le ali è la creazione di un sistema parallelo e alternativo di filiera, con condizioni più favorevoli ai librai e che garantisca una presenza più capillare del piccolo e bello. Massimo Roccaforte, milanese di nascita, ma riminese d’adozione, ci ha provato con NdA che portò negli anni ‘00 alla creazione di un pulviscolo di punti di vendita di libri, che andavano dai centri sociali alle librerie a marchio Interno4. Poi quell’esperienza per ragioni diverse è terminata, ma non è terminata la sua determinazione a provare che un altro mondo (del libro) è possibile. Che molto spesso si dice: «Eh, beh, non legge libri…». Ma dipende anche che cosa si legge, anche il Mein Kampf era un libro d’altro canto. Così nel 2017 NdA Press cede il passo al nuovo marchio editoriale Interno4 edizioni, il cui slogan ideale potrebbe essere quello dei no-global di fine anni ‘90, «pensare globale, agire locale». Infatti la casa editrice figlia per partenogenesi dell’esperienza più che decennale di NdA press, esprime questa duplice natura: un’attenzione critica e curiosa verso il territorio di Rimini, composta anche di attivismo culturale che attraverso l’associazione culturale omonima realizza eventi e occasioni di intersezione tra ricerca e pubblicazione, e al contempo uno sguardo ai grandi quesiti del contemporaneo, soprattutto politico. Codici alternativi, culture avanguardistiche ed emergenti, controcultura come si diceva una volta (ma ormai controcultura sembra essere diventato persino Camilleri), musica e culture popolari, sono i campi di indagine di questa esperienza editoriale. Sedici titoli che spaziano dalla ripubblicazione o aggiornamento di “classici” come il ‘68 di Guido Viale a nuove e fortunate produzioni come La fotografia in rivolta di Pino Bertelli, il più incendiario e libertario (anche se non si vogliono fare hit parade, il più qui ci vuole) di coloro che trovano il coraggio per darci le parole per guardare la fotografia. E come la si guarda? «Pochi riescono a comprendere la “morale del giocattolo” che sta dentro una fotocamera» scrive Bertelli. E con l’impeto di Jean Sorel ci ammalia, mostrandoci le trame oscure dello sguardo incantato dal potere, tuttavia con ottimismo. Perché c’è sempre una coppia di tirannicidi, arriverà il bambino che mostrerà che il re è nudo. Il potere è più debole di quello che vuol far pensare. E la fotografia è un campo di relazione, non di semplice cartografia. A queste 400 pagine imperdibili per chi vuole leggere prosa incandescente, fa da controcanto un’operazione di rilettura o meglio riascolto dei poeti del riminese (Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Nino Pedretti) che ci riporta a un lingua materna che sta tra il mare e la collina, attraverso un cd e un libro con una selezione delle poesie cantate in santarcangiolese e in chiave jazz. A metà tra le due strade si inserisce “Rimini nel cinema” di Gianfranco Miro Gori, esaurito in pochissimo tempo e già in ristampa. Il volume verrà presentato con nuova copertina il 9 luglio 2019 nella rassegna cinematografica che la cineteca del Comune di Rimini ha messo a punto ispirandosi proprio alla lettura di Gori. È chiaro leggendo il documentato saggio dell’ex sindaco di San Mauro Pascoli, nonché direttore e fondatore della cineteca di Rimini, intellettuale invidiabile che mette insieme la dedizione al dovere civile alla curiosità culturale e alla produzione autoriale, che la città di Fellini è nelle sue versioni in celluloide un luogo confine, tra il globale e il locale, un po’ come la casa editrice di Roccaforte, nomen omen, che con le sue oculate scelte editoriali ci porta un po’ fuori dai confini angusti del provincialismo, senza dimenticare l’amore per il luogo su cui i nostri piedi camminano. E come scriveva Pedretti: «E mai che ti capiti di vedere/via di uno che faceva i berretti /via di uno che stava sotto un ciliegio / via di uno che non ha fatto niente”; e dico io “via di uno che faceva i libri».

CONFERENZE Le ultime scoperte di archeologia ogni mercoledì al nuovo museo Classis Novità del calendario “Classe al chiaro di luna”, il ciclo di appuntamenti all’Antico Porto di Classe, vicino a Ravenna, ci sono conferenze a tema a cura dei professori dell’Università degli Studi di Bologna, che nelle sere del mercoledì, dal 3 al 31 luglio, alle ore 21, presso la sala conferenze del Museo Classis, illustreranno le ultime scoperte delle missioni archeologiche all’estero: nell’ordine Samarcanda, Albania, Egitto, Turchia e Iraq. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con l’Ordine della Casa Matha, è a ingresso libero. Tutte le conferenze, alle ore 20.15, sono precedute da una visita guidata al Museo Classis Ravenna. Tariffa: 5 euro ingresso + visita guidata. Tel. 0544 473717.

RIOLO TERME 25-26-27-28 Luglio 2019 27a FIERA dello SCALOGNO di ROMAGNA igp Giovedì 25 LUGLIO ore 18.30 Corso Matteotti: apertura mostra mercato ore 18.30 Apertura Stand Gastronomico Venerdì 26 LUGLIO ore 18.30 Corso Matteotti: apertura mostra mercato ore 18.30 Apertura Stand Gastronomico ore 21.00 Piazza Mazzanti: 8° Fiera del Libro Romagnolo ore 21.00 Parco Pertini: Spettacolo Sabato 27 LUGLIO ore 18.00 Corso Matteotti: apertura mostra mercato ore 18.30 Apertura Stand Gastronomico ore 21.00 Piazza Mazzanti: 8° Fiera del Libro Romagnolo ore 21.00 Parco Pertini: Spettacolo Domenica 28 LUGLIO ore 10.00 Corso Matteotti: apertura mostra mercato ore 12.00 Apertura Stand Gastronomico ore 18.30 Apertura Stand Gastronomico ore 20.00 Parco Pertini: Spettacolo Informazioni - Ufficio Turistico di Riolo Terme - Corso Matteotti, 40 - 48025 Riolo Terme Tel: 0546 71044 - Fax: 0546 71932 - iat.rioloterme@racine.ra.it


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sapori

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i luoghi della pesca

Cesenatico, la città “senza piazza” che vive la quotidianità lungo il bellissimo canale Breve storia della località dove il porto fu progettato da Leonardo da Vinci, il turismo si sviluppa dal 1878 e dove il pesce resta elemento centrale della vita economica e culinaria di Giorgia Lagosti

Situato nei pressi dell’antico insediamento romano di Ad Novas, “Porto Cesenatico” nacque ufficialmente all’inizio del Trecento, quando Cesena costruì un canale per l'approdo delle barche e pose una rocca a sua difesa. Nei secoli a seguire poi, lo scalo marittimo divenne sempre più importante, grazie anche alle opere eseguite durante la signoria Malatestiana, nel XV secolo, per impedire l’insabbiamento del porto canale. Tali condizioni resero Cesenatico, che per un brevissimo periodo fu anche sotto il dominio della Repubblica di Venezia, un importante centro di traffico merci. Solo durante la dominazione pontificia si assistette ad una contrazione delle attività economiche, principalmente a causa della cattiva manutenzione del porto canale. Nel corso dell’800, poi, parallelamente all’ottenimento dell’autonomia municipale e grazie alla forte immigrazione di famiglie di pescatori chioggiotti e allo sviluppo di una più moderna economia legata alla vendita e alla conservazione del pescato, le attività pescherecce ricevettero un notevole impulso e, qualche decennio più tardi, con il riconoscimento da parte della scienza medica dell’utilità terapeutica dell’aria marina e dei bagni con acqua salata, e con la fine delle incursioni dei temibili pirati barbareschi sulle spiagge, cominciò anche a svilupparsi il turismo. Nel 1878 venne inaugurato il primo stabilimento balneare: costruito interamente in legno, dotato di camerini, di una piattaforma sull’acqua con servizio bar e ristorante e di una zona di spiaggia e di mare dove fare il bagno, era rigorosamente diviso in due con paratie e funi: gli uomini da un lato e le donne dall’altro. Nel 1897 fu istituito il primo servizio di salvataggio della Riviera, garantito da “due esperti battellieri, robusti e provetti nel

In questa pagina, una suggestiva veduta del canale, cuore storico di Cesenatico

nuoto”. Il passo decisivo però verso la vocazione definitiva di località balneare si compì però nel 1903, quando il Comune pianificò la lottizzazione della zona alla destra del porto destinandola alla costruzione dei “villini” per la residenza di turisti. In pochi decenni nacque e si sviluppò l’industria turistica: vennero costruiti i primi alberghi e le prime colonie, aprirono nuove attività commerciali e di svago, si organizzarono eventi e iniziative di intrattenimento. Oggi, la storia e la tradizione marinara a Cesenatico

Il mercato del pesce Costruito attorno al 1950, il mercato ittico è stato ristrutturato e ammodernato recentemente, nel 1995. Oggi il conferimento del pescato, a cui anche un pubblico esterno può assistere, avviene al pomeriggio intorno alle 14: la prima vendita viene effettuata tramite un’asta elettronica, mentre le successive si svolgono con scambi tra i commercianti.

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luglio 2019

Le conserve

La marineria

Sono una delle peculiarità del centro storico di Cesenatico: alla loro vista subito si rimane colpiti e affascinati dalla loro insolita forma e della loro perfetta integrazione con le antiche case e con la piazza in cui si trovano. Le “conserve” sono pozzi di forma tronco-conica, profondi intorno ai 6 metri e del diametro di circa 8, racchiusi a volte in bassi edifici. Erano adibite a deposito di pesce e derrate alimentari, conservati a bassa temperatura per mezzo di strati di ghiaccio o neve raccolta in inverno e pressata. Le conserve, presenti già nel XVI secolo, vennero utilizzate dai pescatori di Cesenatico sino agli inizi del ‘900. Delle molte conserve esistenti un tempo a Cesenatico, ne sono state recuperate integralmente solo tre, mentre altre due sono ancora visibili come erano originariamente.

La marineria di Cesenatico è composta principalmente da piccole imbarcazioni (inferiori ai 20 metri di lunghezza) che praticano lo strascico e da numerose draghe idrauliche che pescano le vongole. La vera particolarità di questa marineria, almeno a livello regionale, è però la pesca del tonno con reti da circuizione effettuata da quattro imbarcazioni autorizzate, che praticano quest’attività in tutto l’Adriatico centrosettentrionale, normalmente tra marzo e luglio, mentre negli altri mesi si dedicano alla volante o allo strascico. Anche in questa marineria, nel corso degli ultimi 20 anni, si è sviluppata un’importante produzione di mitili in impianti di tipo long-line: la quindicina di imbarcazioni impiegate su circa 100 km di costa portano a una produzione totale annua di circa 3000 tonnellate di mitili.

convivono con la realtà di una moderna località turistica: il Porto Canale, disegnato da Leonardo da Vinci (nel 1502) per volere di Cesare Borgia, si snoda attraverso il centro e ospita, in suggestiva coabitazione, le antiche imbarcazioni a vela del Museo della Marineria galleggiante ormeggiate a fianco dei moderni motopescherecci che ogni giorno escono per le loro battute di pesca, le reti dei marinai e le grida di gabbiani, le voci dei pescatori che si mescolano a quelle della vita del centro cittadino, la vecchia Pescheria, ancora attiva a pochi passi dalla Piazzetta delle Conserve dove in passato il pesce veniva immagazzinato negli antichi e caratteristici manufatti scavati nel terreno, il mercato del pesce e le sue aste. La vita quotidiana di questa “città senza piazza” si svolge ancora prevalentemente qui, lungo le banchine di questo bellissimo Canale ed è intessuta di presenze e rimandi al lavoro marittimo di un tempo e alla sua storia (Casa Moretti, l’Antiquarium Comunale…). Nel tratto più recente invece, e più vicino al mare, dal Porto Canale si dirama, a Levante, la Vena Mazzarini, un invaso artificiale scavato a metà dell'Ottocento, con le rive alberate, mentre a Ponente si apre la darsena. Qui, nel bacino più interno, ha sede il porto turistico, mentre nel bacino esterno (il "dog", per i vecchi marinai) trovano posto le motonavi turistiche, una parte della flotta peschereccia, i cantieri e i servizi di manutenzione, e un moderno scalo d'alaggio. Sul finire del suo corso, a concludere quasi questo nostro piccolo viaggio, sta l’alto faro, localizzato su una torre cilindrica bianca e ricostruito dopo la Seconda Guerra Mondiale, durante la quale la struttura originaria era stata completamente distrutta.

La ricetta: mafrigul (monfettini) nel brodo di pesce Ingredienti (per 4 persone) - 350 grammi di monfettini - le teste e le lische di vari pesci, compresi i carapaci di crostacei - olio extra vergine di oliva, - due o tre spicchi di aglio - un mazzettino di prezzemolo - un bicchiere di salsa di pomodoro (o una decina di Pachino se siamo in estate, o qualche pelato) - sale marino integrale - pepe macinato al momento - 2 acciughe sotto sale e dissalate (o anche sott’olio) Preparazione Porre a soffriggere l’aglio schiacciato e i gambi del prezzemolo in olio. Dopo qualche minuto aggiungere tutti gli scarti dei pesci, alzare quindi la fiamma e mescolare con una certa frequenza. Mi raccomando le teste: qui c’è il meglio del sapore e dei profumi. Trascorsi altri 5/6 minuti, unire il pomodoro, un po’ si sale, qualche foglia di prezzemolo e 3 bicchieri di acqua. Poi … far sobbollire per almeno 30 minuti. Alla fine, togliere i resti dei pesci, attendere qualche minuti che si freddino e ripulirli per bene di tutte le parti edibili eventualmente rimaste attaccate alle lische e alle teste. Nello stesso momento ripulire l’intingolo anche dai rami del prezzemolo e filtrarlo con un colino a maglie fini. Completare il tutto aggiungendo altra acqua bollente al sugo e versando anche i monfettini. Tempo 10 minuti e questi saranno cotti. Regolare di sale, condire con un filo di olio crudo, eventualmente pepe macinato al momento e servire ben calda!

Via Faentina, 275 San Michele Ravenna Tel. 0544.414312

CHIUSO IL GIOVEDÌ

atmosfera e sapori Una tessera gastronomica nella mosaicale creatività di Ravenna Cucina del territorio rivisitata Specialità di carne e pesce Preparazione a base di foie gras e tartufi in stagione Formaggi d’alpeggio con mostarde e confetture Ampia selezione di vini nazionali Pane fatto in casa

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I / speciale luglio 2019

un’estate piena di divertimento marina di ravenna

lido di dante

porto corsini

“PINK SOUL E “ROAD TO SPIAGGE SOUL” SULLA SPIAGGIA DEL FINISTERRE

BAGNO SARAGHINA: LA BUONA CUCINA DELLA TRADIZIONE MARINARA E APERTIVI IN MUSICA LA DOMENICA

AL BARBAGNO IL SABATO È TUTTO MUSICA DAL VIVO

Il mese di luglio tutto dedicato alla black music live grazie festival organizzati in collaborazione con Blues Eyes Luglio a suon di musica dell’anima al Finisterre Beach e nella natura di Marina di Ravenna. Si parte con il festival “Pink Soul” dal 5 al 7 luglio per il tradizionale weekend di festa della Riviera Romagnola. Ecco il variegato programma: VENERDì 5 LUGLIO ore 20: da Camping Rivaverde a Finisterre Beach concerto itinerate con i Musicanti di San Crispino ore 22: Finisterre Beach - Rumba de Bodas SABATO 6 LUGLIO ore 6: concerto all’alba al Finisterre Beach - Jabel Kanuteh ore 22: Finisterre Beach - Emma Morton & The Graces 7 LUGLIO ore 10: Chiesetta della Pineta di Marina di Ravenna - Spiagge Soul Holy Fellas La settimana successiva sarà il momento del festival “Road To Spiagge SOUL” sei giorni di in cui la musica soul risuonerà a Marina di Ravenna in diversi momenti della giornata grazie a un fitto programma di concerti: 9 LUGLIO ore 10: Finisterre Beach - Risveglio Soul 50’s Soul - La nascita del Soul ore 13: Finisterre Beach - Soul Lunch - Banana Boat ore 21: Finisterre Beach - Mexican Gulf Picnic concerto acustico con pic nic in riva al mare. Accesso libero. Pic nic solo su prenotazione. 10 LUGLIO ore 11: Finisterre Beach - Risveglio Soul 60’s Soul - Atlantic, Stax e le grandi major ore 13: Finisterre Beach - Aaron Wilkinson Acoustic Set ore 19: Piallassa Piomboni - New Orleans Acoustic Swamp Set (USA) 11 LUGLIO ore 10: Finisterre Beach - Risveglio Soul 70’s Soul - Tamla Motown, the sound of young America ore 13: Finisterre Beach - Soul Lunch – Lee Yankie Acoustic Set ore 22: Finisterre Beach - Honey Island Swamp Band 12 LUGLIO ore 10: Finisterre Beach - Risveglio Soul - Soul Rare Grooves ore 13.00: Finisterre Beach - Soul Lunch - Gloria & King Frisko ore 22: Finisterre Beach - B.O.E.M. 13 LUGLIO ore 10: Piazza Dora Markus - Risveglio Soul - The Funk Doctor ore 22: Finisterre Beach - Kenny “Blues Boss” Wayne 14 LUGLIO ore 6 - concerto all’alba al Finisterre Beach - Mi Compadre y Yo Chiuderanno il mese gli appuntamenti in occasione della festa del patrono con serata fino alle 3 di notte e altri appuntamenti con artisti di spicco le sere del 22, 24, 25 e 26 luglio.

A Lido di Dante c’è un bagno in cui la saraghina, o potremmo dire dell’ottimo pescato, è protagonista nel nome e nel piatto. Il ristorante del bagno Saraghina infatti propone sempre tra le specialità il delizioso pesciolino a scottadito e tanti altri piatti a base di pesce azzurro freschissimo dell’Adriatico. In tavola trionfano i piatti di mare con una attenzione particolare alla pasta all’uovo fatta come una volta, e condita con i migliori sughi di pesce. Mentre fra i secondi sfilano filetti di sgombro e branzino abbinati ai sapori della migliore tradizione del territorio Il ristorante del bagno è aperto dal venerdì alla domenica a cena e tutti i giorni a pranzo Per gli amanti degli aperitivi in spiaggia Francesco vi aspetta la domenica pomeriggio, dalle 18, con la musica degli anni ‘70 ‘80 e così via: una divertente e brillante occasione per concludere il fine settimana.

E il venerdi aperitivi e dance con i dj set dell’Afro Party

Luglio comincia alla grande per i clienti del bar bagno di porto Corsini. La Notte Rosa fa da apripista al mese che sancisce l’arrivo dell’estate. E si comincia alla grande sabato 6 con il concerto serali (ore 18.30) accompagnato per i più golosi, da pizza fritta e salumi. Ma non manca la buona musica dal vivo! Infatti, arrivano da Roma, I Terapisti, Il 13 luglio è la volta degli Infinite Monkey Theor, gruppo emergente locale tutto da scoprire, Il 20 luglio si esibiscono Le Figliole che propongono un repertorio di racconti in cammino di musiche viandanti, 27 luglio spazio al sound dei The Hateful Tarantino, tribute band con le colonne sonore dei migliori film del regista americano Ma non finisce qui, tutti i venerdí Afro party con dj Riki, dj shamah e Denis live Percussion. Sara e il suo staff vi attendono per gli aperitivi in riva al mare!


II

luglio 2019

marina di ravenna

PER I VENT’ANNI DEL MOSQUITO COAST GRANDE FESTA ALL’INSEGNA DELL’IRON BEER In luglio, ogni sabato del mese musica con dj set e musica live la domenica. Fra le cene a tema esordio con “Pari&Dispari” A luglio il Mosquito Coast di Marina di Ravenna festeggia i suoi vent'anni con un evento unico nel suo genere: l'Iron Beer. Si tratta di una festa, in programma il 21 luglio, unica nel suo genere con musica e birra a farla da padrone, nel segno della goliardia. L'Iron Beer è una gara a staffetta con otto squadre (composte da quattro uomini e una donna) di cui una sola uscirà vincitrice. Alla festa ci saranno i presentatori di Nottambula, la Festa della birra di Granarolo Faentino a cui l'Iron Beer è ispirato. Ogni sabato del mese è in programma musica con dj set, live music la domenica. Questo il programma dei concerti: Savana Funk feat. Nicola Peruch il 7 luglio; the Doormen + Manifesto il 14 luglio; Hernandez & Sampedro il 28 luglio. Alla consolle il dj set del sabato sarà invece curato da Babo (6 luglio); Ursus (13 luglio); Rob (20 luglio); Enrica (27 luglio). Il Mosquito Coast da due decenni si trova sulla spiaggia di Marina di Ravenna ed è ormai uno dei bagni storici della riviera ravennate, sempre pronto a rinnovarsi. Dalle prime note brasiliani ai suoni rock e multietnici che animano i pomeriggi degli ultimi anni, il Mosquito ha deciso quest'anno di celebrare il suo compleanno con questo evento che sarà comunque soltanto una tappa di un ricco calendario di luglio. Ogni sabato e domenica happy hour accompagnato da musica. Il mese inizierà con la cena Pari&Dispari del 3 luglio (menù: antipasto misto pugliese, friselle; orecchiette fatte in casa con melanzane e cacioricotta; bombette pugliesi come secondo piatto accompagnato da circorielle, frigitelle e insalata e chiusura con caffè salentino e zeppolina alla crema e amarena come dessert). Al Mosquito si può passare l'intera giornata, pranzando nell'area ristorante cha ha numerosi coperti. Spesso, inoltre, all'happy hour viene associata picanha e altre specialità per regalarsi il migliore degli aperitivi. Per rimanere sempre aggiornati sugli eventi si può consultare la pagina Facebook (Mosquito Coast 20) o Instagram.

punta marina

AI TRE PINI BEACH, SHOW DI BURATTINI PER I PIÙ PICCOLI E GOLOSITÀ PER I GRANDI Al Bagno Tre Pini di Punta Marina per i più piccoli quest'estata si tiene una mini rassegna domenica alle ore 18 di teatro dei burattini: 30 giugno con I BURATTINI DI MATTIA in “La vendetta della Strega Morgana”; il 21 luglio il TEATRO LUNATICO presenta “Leo Magic Show”, l’11 agosto, MASSIMILIANO VENTURI apre il sipario con Le avventure di Fagiolino e Sganapino. Il ristorante dei Tre Pini propone a tavola nei fine settimana di luglio, il sabato serate speciali a base di carne e pesce alla griglio, e la domenica tante sfiziosità a base di pizza e piadina romagnola.

casal borsetti

BAGNO CALIPSO: L’ESTATE S’ACCENDE DI COLORI E SAPORI CON LA CENA A TEMA DELLA NOTTE ROSA. E LA DOMENICA “APERIPASTA” A SUON DI MUSICA Al bagno Calipso l’estate entra nel vivo già da sabato 6 luglio con la Notte Rosa quando si potrà cenare sulla spiaggia con un fantastico menu a tema: cocktail di gamberi, salmone affumicato, golosi cuori ripieni di branzino con pomodorini gamberi e rucola, salmone al forno con caponata e sorbetto per finire. Su prenotazione a 25 euro con la spettacolare animazione dello showman di Nerico. Domenica 7 dalle ore 18, piadina con salsiccia e cipolla in agrodolce, patatine e bibita a 10 euro; sabato 13, c’è il karaoke con Roberta Valentini e si potrà cenare con un menù tipicamente romagnolo: piadina e salumi, tagliatella ragù e tagliata di carne con patatine (20 euro, bevande escluse). Sabato 27, sì cena invece con un classico estivo di seppie con piselli accompagnate da crostini misti (15 euro) e ad allietare la serata uno spettacolo di magia. Tutte le domeniche sere “Aperi pasta” dalle 18, a suon di musica.


III marina romea

giugno 2019

punta marina

marina di ravenna

IL LUGLIO DEL POLKA, FRA SPETTACOLI TEATRALI, CONCERTI DAL VIVO E CANTASTORIE Continuano tutti i corsi per una lunga estate di benessere Un fitto cartellone di eventi caratterizza il luglio del Bagno Polka a Marina Romea. Il programma musica di luglio prevede: Sabato 6 luglio, alle ore 18.30 la musica gitana di Slavi, Bravissime persone ; Domenica 7 luglio, ore 18,30 il gruppo alternative/indie The Spacepony; Sabato 13 luglio, ore 18,30 i Pashmak (Electro/Pop) Sabato 20 luglio, ore 18,30, gli Orange Combutta che propongono musica Post Modern Organge Soul Hip Hop Le imperdibili performance Stradelli di Sabbia , che diffondono arte e creano momenti aggregativi e culturali fruibili a grandi e piccini hanno in cartellone : Venerdì 5 luglio, ore 19 : A spasso con Sandrone, spettacolo di Burattini, magie, pupazzi a cura di Giorgio Gabrielli Venerdì 12 luglio, ore 19 : Geppone e il vento di Tramontana, Burattini, a cura di Teatrino Pellide Venerdì 19 luglio, ore 19 : La bella Fiordaliso e la strega Tirovina. Una storia magica , Burattini a cura di Alberto De Bastiani Venerdì 26 luglio, ore 19 : Storie da mangiare , teatro di cibo a cura de Le strologhe Questo invece il programma di Le domeniche aperitivo, con dischi e DJ: Domenica 4 luglio : Leonardo Passanti + Frisbee freestyle, con proposte Nu Jazz, Ambient, Dub Domenica 21 luglio : Dj Nersone + Special Guest (Hip Hop) Domenica 28 luglio : David Love Calò, musica Elettronica Inoltre, le Improvvisazioni Balneari , con comici, musicisti e teatranti, con la seguente scaletta : Martedì 23 luglio, ore 21 : Storie d’Amare, a cura de IDettagli Martedì 30 luglio, ore 221 : Merge, a cura de IDettagli Al mercoledì cene a tema, al giovedì Kitchen Off, con pesce alla griglia. Prenotazioni cene 0544 446606. Al Polka inoltre sono tanti gli appuntamenti per gli sportivi, con Zumba, Yin yoga, Acquagym, lezioni di Nuoto, Beach Tennis, oltre ai corsi di Acquaticità per Bimbi o in gravidanza curati dall’ostetrica Federica Tamburini. Per i dettagli visita la pagina Facebook “Bagno Polka Marina

TANTI APPUNTAMENTI PER I BIMBI PER GLI SPORTIVI E GLI AMANTI DALLA GASTRONOMIA AL NARIZ

AL LUANA BEACH LE SPECIALITÀ DELLO CHEF BARBADORO E LA FAMOSA PAELLA DEL MERCOLEDI

Il bagno Nariz di Punta Marina è la spiaggia ideale per passare delle giornate riva al mare con tutta la famiglia. Sono tantissimi gli appuntamenti dedicati ai bambini e a luglio il calendario sempre più ricco. Tutti il martedì dal 2 al 23 luglio, alle ore 17, l’appuntamento per i più piccoli con “nati per leggere”. Tutti i mercoledì appuntamento per i più creativi con il laboratorio di “geniali da piccoli” alle ore 16. L’11 luglio ore 10, torneo di racchettoni dedicato a Roberto Maldini il Memorial. Venerdì 12 alle ore 20 appuntamento per gli amanti del giglio con fiorentina da 1 kg! Sabato 13 dalle ore 15 alle ore 18, appuntamento per gli amanti delle figurine con “scambio degli amici cucciolotti”. Sabato 13 e 27 alle ore 21:00 a casa con “la febbre del sabato Sergio”. Domenica 21 appuntamento per tutti con la gara di castelli di sabbia..

L’estate è partita alla grande al Bagno Luana di Marina di Ravenna. Il ristorante però è aperto tutti i giorni a pranzo e cena con le specialità di pesce, freschissimo e lavorato dalle sapienti mani dello chef Rudy Barbadoro. Tutti i mercoledi sera si può gustare la paella, su prenotazione, accompagnata da sangria. Ogni giovedi sera sono previste serate a tema, per l’elenco dettagliato seguite la pagina FB del bagno. Sia per la serata a tema che per tutte le sere è consigliata la prenotazione, 0544 531156 Per gli amanti dell’aperitivo in spiaggia, tutte le domeniche sere dalle 18 al Bagno Luana l’aperitivo è in formato Happy Hour con musica live!.


IV

luglio 2019

L’americana Soul Brass Band, al Peter il 20 luglio

porto corsini

MUSICA DAL VIVO, “SCONCERTI”, PIZZA E CUCINA (ANCHE) DI PESCE SULLA SPIAGGIA DEL BAGNO QUEVIDA Il GDG Modern Trio, il 19 al Quevida

PETER PAN

FINISTERRE BEACH

viale delle Nazioni 260 - bagno 36 Marina di Ravenna (RA) Tel. 0544 530402 FB: Bagno PeterPan www.peterpan36.com

viale delle Nazioni 242c - bagno 28 Marina di Ravenna (RA) Tel 349 2841775 www.finisterrebeach.it

OASI BEACH

Viale delle Pace 462 Marina Di Ravenna Tel 338 125 2177 Fb: OasiBeach

marina di ravenna

DA FRANKIE HI-NRG A SPIAGGE SOUL: IL LUGLIO IN MUSICA DEL BAGNO PETER PAN

Viale delle Nazioni 194 Marina Di Ravenna Tel. 0544 530854 Fb: MosquitoCoast20

Appuntamenti il mercoledì e il sabato, aspettando i tre giorni dedicati alla fratellanza con l’Africa Continua la grande estate di musica del Peter Pan di Marina di Ravenna, in viale delle Nazioni 36. Innanzitutto, grandi nomi per la rassegna del mercoledì sera curata da Luigi Bertaccini tra live, interviste e serate radiofoniche. Dopo i Mau Mau a giugno, il 3 luglio un’altra band storica della scena italiana (in questo caso rap) sarà protagonista della serata, ospiti del salotto sulla spiaggia per una c hiacchierata e un “mini live” ci saranno gli Assalti Frontali. Il 10 luglio torna invece la grande radio live con il ritorno di Paola De Angelis, mentre il 17 luglio sarà protagonista una voce emergente come quella del cantautore Fadi. Appuntamento clou sarà quello del 24 luglio quando a chiacchierare con Luigi Bertaccini arriverà un vero e proprio mito del rap nostrano come Frankie hi-nrg, da poco in libreria anche con il suo Faccio la mia cose (Mondadori, Strade blu). Il mese si chiude il 31 luglio con un altro live, questa volta di Alosi, musicista rock e insieme cantautore tra le realtà recenti più apprezzate da critica e pubblico. Dalle 20 in consolle i dj di Radio Melody, il concerto o l’intervista inizia alle 22 circa. Per chi lo desidera è possibile cenare sulla spiaggia. La serata sarà trasmessa in diretta radiofonica con Radio Icaro Rubicone fm 90.0 e in streaming su http://www.radioicarorubicone.it, poi il podcast su Mixcloud nella sezione di Melody Box. Insieme ai mercoledì, proseguono inoltre i concerti del sabato che come sempre a luglio intrecciano le vie del festival Spiagge Soul. Intanto il 6 luglio, sempre all’ora dell’aperitivo, sempre alle 18, saranno di scena gli Sleepwalker’s stati on, gruppo italo-tedesco-spagnolo indie folk. Il 13 luglio tocca invece al due pop/rock Daiana Lou, noti anche per la loro apparizione a X Factor, mentre il 20 luglio la Soul Brass Band dagli Stati Uniti sarà impegnata in una parata imperdibile, anche questo appunto un appuntamento dentro lo Spiagge Soul, così come quello del 27 luglio con il folk dei torinesi The Spell of Ducks. Il tutto in attesa del grande evento di agosto che vale sicuramente la pena anticipare: dall’1 al 3 agosto Spiagge Soul e Peter Pan insieme organizzano una tre giorni intitolata “A song for Africa” con lo scopo dichiarato di contrastare qualsiasi intolleranza e diffondere un messaggio di fratellanza e umanità attraverso la musica. Qui arriveranno infatti band africane che mai si sono esibite in Italia e per tre giorni saranno prot agoniste in un contesto che prevede anche incontri, workshop e momenti di riflessione. Una sensibilità che da tempo caratterizza il bagno Peter Pan e che ora culmina in una tre giorni che si presenta indimenticabile e non solo sotto il profilo artistico.

MOSQUITO COAST

• Tanti eventi e buona cucina al bagno Quevida di Porto Corsini per vivere l’estate in ogni sua sfumatura. Il ristorante dello stabilimento è aperto tutti i giorni a pranzo e a cena, con una gran varietà di piatti a base di pesce freschissimo. Non mancano anche proposte vegetariane e vegane, per accontentare tutti i palati. Una specialità del Quevida è la pizza cotta nel forno a legna, con ingredienti selezionati. Il fine settimana parte sempre con l’aperitivo del sabato mentre è diventato un appuntamento fisso anche il concerto della domenica con la musica dal vivo. Tanti i live in programma. In luglio si parte sabato 6 luglio con i romani KuTso (alternative rock), protagonisti al “Flower party”; domenica 7 luglio appuntamento invece con le sonorità interamente strumentali e cinematiche del Gdg Modern trio; venerdi 19 nell’ambito della rassegna Sconcerti è in programma l’esibizione di Azul, progetto musicale ispirato dal Sahara e dal popolo berbero; domenica 21 serata reggae con i bolognesi El V and the garden House; venerdi 26 ancora nell’ambito della rassegna Sconcerti ecco HEY the Matogas. Per essere aggiornati sui gruppi che suoneranno al Quevido il consiglio è di seguire la pagina Facebook.

LUANA BEACH

viale delle Nazioni, 80 Marina di Ravenna (RA) Tel 0544 531156 FB: Bagno Luana

BAGNO 3 PINI

BAGNO NARIZ

QUEVIDA

Lungomare C. Colombo, 141 Punta Marina (RA) Tel. 340 9870313 Email: angelo5584@alice.it Lungomare C. Colombo, 10 Punta Marina (RA) Tel. 0544 437858

via Teseo Guerra 29 Porto Corsini (RA) Tel. 340 4611262 FB: QueVida www.spiaggiaquevida.com

BARBAGNO6

POLKA

Via Teseo Guerra 31 Porto Corsini Fb:barbagno6

viale Italia, 83 Marina Romea (RA) Tel. 0544 446606 FB: Polka www.polka50.com

CALIPSO

SARAGHINA BEACH AND RESTAURANT

via Ciceruacchio, 58 Casal Borsetti (RA) Tel. 0544 445400

viale Matelda, 2/a Lido di Dante (RA) Tel 392 0826915 FB: Saraghina-beach and restaurant Email: direzione@bagnosaraghina.it



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