40FOTO - Anno 1 - n. 0 - aprile 2008

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40FOTO n. 0

aprile 2008

52 ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE D’ARTE DELLA BIENNALE DI VENEZIA - 2007


40FOTO mensile digitale Anno I - Numero 0 - Aprile

direzione progetto editoriale progetto grafico, impaginazione Renato Dalla Venezia foto Renato Dalla Venezia

Copyright © 2008 Tutti i diritti riservati. Nessuna parte di questa pubblicazione può essere riprodotta senza il previo consenso scritto di Renato Dalla Venezia Renato Dalla Venezia redave@virgilio.it

Foto di copertina |Carole A. Feuerman, Survival of Serena |Giardini

40FOTO si propone di descrivere un evento, un’idea, un soggetto attraverso un numero ristretto di fotografie, 40 appunto. Limitando il testo, se non per una sommaria descrizione dell’argomento trattato. Perchè l’immagine non deve essere sviata dalla descrizione. Perchè l’immagine dev’essere emozione. E come ebbe modo di dire Edward Weston: E’ arte la fotografia? Quien sabe? Chi lo sa e chi se ne importa? Mi piace!


40FOTO n. 0

una rivista solo per immagini

aprile 2008



Il primo numero della rivista 40FOTO è dedicato alla 52a Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, intitolata Pensa con i sensi - Senti con la mente, L’arte al presente, si è svolta dal 10 giugno al 21 novembre 2007. La mostra centrale internazionale, allestita negli spazi delle Corderie e parte delle Artiglierie dell’Arsenale e nel Padiglione Italia ai Giardini, ha presnetato un centinaio di artisti provenienti da tutto il mondo con opere, molte delle quali site specific e nuove produzioni realizzate per questa occasione espositiva. David Le Croff scrive: “Pensa con i sensi – senti con la mente si fonda sulla convinzione che l’arte sia oggi, e sia sempre stata, il mezzo tramite cui gli esseri umani prendono coscienza del proprio essere in tutta la sua complessità. Questa affermazione non presuppone tuttavia che il risultato sia un tutt’uno indissolubile e duraturo, o che l’arte costituisca una risoluzione magica ai conflitti insiti nella nostra natura o nelle diverse culture e società e nelle loro relazioni reciproche. Quello è il campo della filosofia, delle scienze sociali e della politica. Nondimeno, “dare un senso” alle cose in un dato momento o in una determinata circostanza significa coglierne la piena complessità sul piano intellettuale, emotivo e percettivo. Tale sforzo non implica che la nostra comprensione duri a lungo e neanche che duri molto più dell’istante nel quale realizziamo che questi aleatori poteri di concentrazione e trasformazione ci appartengono. Incidentalmente, per “dare un nonsenso” al mondo, come fanno l’arte grottesca, dadaista o dell’assurdo, si dispiegano questi stessi poteri attraverso una disparità esagerata. Invertendo l’ordine e la logica, l’opera creata paradossalmente mantiene sospesa la nostra coscienza frammentata e così facendo ci permette di afferrarne le contraddizioni. Questa mostra guarda al futuro, non al passato. In questo senso, non sono stati compiuti tentativi di tracciare delle genealogie o di stabilire un nuovo canone, né tanto meno di entrare in competizione con le fiere d’arte o di ostacolare il mercato. Tranne rare eccezioni, tutti gli artisti presentati in mostra sono vivi e attivi. Diversi per provenienza e prospettiva temporale, sono loro a coniugare, tra loro e per noi, il tempo presente dell’arte. Gli unici artisti non viventi in mostra sono scomparsi per una morte prematura o improvvisa; le loro opere sono state comunque incluse in quanto conservano una freschezza e un impatto che le imprime nella mente dei loro compagni di strada e del pubblico.”



|Jacob Dahlgren, I, the world, things, life |Padiglione Norvegia |Giardini


|Nozkowski Thomas, Untited |Padiglione Italia |Giardini


|Susan Rothenberg, The Fence |Padiglione Italia |Giardini


|Irena Juzova, Collection-series |Padiglione Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca |Giardini


|JosĂŠ Damasceno, Angela Detanico & Rafael Lain, Compassion |Padiglione Brasile |Giardini


|Lars Ramberg, LibertĂŠ |Padiglione Paesi Nordici |Giardini


|Morrinho Group |Padiglione Italia |Giardini


|Victor Man,Low-Budget Monuments |Padiglione Romania |Giardini


|Cristi Pogacean, The Abduction from the Seraglio |Padiglione Romania |Giardini



|AEF+S, Last Riot |Padiglione Russia |Giardini



|Emilio Vedova |Padiglione Venezia |Giardini


|Tracey Emin, Borrowed light |Padiglione Regno Unito |Giardini



|Padiglione Paesi Nordici |Giardini



|Ernesto Vila, Imรกgenes (des) imรกgenes |Padiglione Uruguay |Giardini


|Yehudit Sasportas, The Guardians of the Threshold |Padiglione Israele |Giardini



|Leon Ferrari, La civilisation occidentale et chrĂŠtienne |Arsenale


|Guillermo Kuitca, Diaries. 1994 - 2005 |Arsenale



|Angelo Filomeno, My love sings when the flower is near (the philosopher and the woman) |Arsenale


|Angelo Filomeno, Shitting philosopher |Arsenale



|Mario Benjamin, Untitled |Arsenale


|Franz West, Untiteld |Arsenale


|Christine Hill, Minutes |Arsenale


|El Anatsui, Dusasa II |Arsenale



|El Anatsui, Dusasa II (particolare) |Arsenale


|El Anatsui, Dusasa II (particolare) |Arsenale


|Padiglione Africano |Arsenale




|Shen Yuan, Le premier voyage |Arsenale


|Olu Oguibe, Keep it real memorial to a youth |Padiglione Africano |Arsenale


|Kim Jones, Untitled |Arsenale



|Rosario L贸pez , Abyss |Arsenale



|Minnette Vรกri, Alien |Padiglione Africano |Arsenale


|Ghada Amer, not about orange. |Padiglione Africano |Arsenale




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