5 minute read

Vittoria e record per Rovera su Ferrari alla 24 ore di Spa 26 Toyota Mirai: miraggio a idrogeno

Next Article
Cirò Rosso D.O.C

Cirò Rosso D.O.C

Advertisement

VITTORIA E RECORD PER ROVERA SU FERRARI ALLA 24 ORE DI SPA

DAl termine di una intensa ed emozionante 24 Ore di Spa-Francorchamps, che si è tenuta sabato 30 e domenica 31 luglio, le 5 Ferrari 488 GT3 Evo 2020 impegnate nella grande classica delle Ardenne hanno ottenuto due successi e un podio. La Casa di Maranello è stata l’unica ad aver visto tutte le proprie vetture transitare sul traguardo nella gara di cartello del GT World Challenge Europe powered by AWS a cui hanno assistito oltre 73.000 spettatori. Dopo aver festeggiato il 3° posto ottenuto da Fuoco-Rigon-Serra in classe Pro, il pubblico belga ha applaudito il primo successo delle Iron Dames FreyBovy-Gatting-Pin nella Gold Cup e la vittoria nella Pro-Am del quartetto Bertolini-Machiels-CostantiniRovera. Alessio Rovera ha firmato su Ferrari la sua prima vittoria alla 24 Ore di Spa. Dopo il secondo posto dello scorso anno, nella classicissima belga disputata in luglio e valida per il GT World Challenge Europe, il pilota ufficiale del Cavallino Rampante si è imposto nella classe Pro-Am al volante della Ferrari 488 GT3 Evo 2020 del team AF Corse e ha celebrato il successo sul podio insieme ai compagni di equipaggio con i quali si è alternato alla guida durante le 24 ore di gara. Il 27enne driver varesino ha impreziosito la vittoria segnando il giro più veloce della corsa in 2’17”480, tempo che rappresenta anche il nuovo record assoluto nell’era delle GT3. È un crono che conferma pure il leggendario circuito di Spa-Francorchamps come tra i più esaltanti per Alessio, che sui 7004 metri immersi nelle Ardenne continua a collezionare trionfi: fra questi spiccano nel 2021 quello all’esordio assoluto nel FIA WEC con successo di classe al volante della Ferrari 488 GTE e lo scorso maggio, sempre nel Mondiale Endurance, la pole position assoluta di LMP2 e la vittoria di classe LMP2 Pro-Am con il prototipo Oreca 07. Tornando alla 24 Ore di Spa, in qualifica Rovera e compagni avevano anche conquistato la pole position di classe Pro-Am, ma la strada verso la vittoria era iniziata in salita a causa di una noia idraulica che aveva costretto l’equipaggio di AF Corse a prendere il via dalla pit-lane, ritrovandosi a fondo gruppo sabato pomeriggio al termine del primo giro. Da quel momento è iniziata la rimonta, culminata fra tanti sorpassi con la vittoria in Pro-Am e la 20a posizione assoluta (su 66 vetture al via). L’ottavo e penultimo round della GT World Challenge Europe powered by AWS si svolgerà a Hockenheim in Germania, dal 2 al 4 settembre.

TOYOTA MIRAI

MIRAGGIO A IDROGENO

A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz

Non è certo una novità, ma la perseveranza prima o poi premierà gli sforzi. Siamo alla seconda generazione del modello a idrogeno della casa nipponica, nuova piattaforma, fuel cell, efficienza migliorata, circa 550 km di autonomia e un costo stimato di circa 4 euro per percorrere 100 km. Il futuro a idrogeno è sempre più vicino, o almeno così pare, perché di strada da fare, metaforicamente parlando, ne abbiamo ancora tanta. Pensate che in Italia, ad oggi, c’è un solo distributore di idrogeno e si trova a Bolzano, ma dovrebbero a breve inaugurare anche Mestre e San Donato Milanese (in Germania se ne contano 90, così per dire). L’idrogeno è il futuro? A quanto pare sì, visto che il numero uno di Toyota ha spesso manifestato il suo scetticismo sull’elettrico, scetticismo dovuto a molti fattori legati non solo alla produzione (pulita) e alla distribuzione dell’elettricità, ma soprattutto sul-

lo smaltimento delle batterie. Altri CEO hanno espresso dubbi sull’elettrico al 100% ed è per questo che esistono automobili elettriche, su carta, che non si devono collegare ad una spina perché l’energia se la producono da sole grazie alla cella a combustione. In cinque minuti è possibile effettuare un pieno di idrogeno e percorrere circa 550 km, niente male! La Toyota Mirai di seconda generazione si presenta filante, il suo design è molto curato ed il prezzo di euro 77.650 la pone al vertice della produzione Toyota. Come ammiraglia non si fa mancare nulla, unico optional è la vernice metallizzata premium al costo di 1.300 euro, per il resto c’è tutto di serie. Troviamo il baule ad azionamento elettrico, i cerchi in lega da 20”, il climatizzatore trizona, accesso senza chiave, Android Auto e Apple CarPlay, head-up-display, fari full Led adattivi, navigatore, un sofisticato impianto hi-fi Jbl, rivestimenti in pelle, assistenze varie, sensori, telecamera a 360° e tetto panoramico. Per qualità costruttiva siamo più vicini ad un prodotto Lexus, la piattaforma GA-L è infatti la stessa della Lexus LS e le finiture sono degne di un prodotto premium. Il layout interno è moderno e tutto è a portata di mano. Lo spazio non manca, con quasi cinque metri di lunghezza c’è spazio per i passeggeri e i loro bagagli, quello che manca è la potenza, con 182 CV e una massa a pieno carico che supera i 2.400 kg la Mirai non può fare miracoli in termini di prestazioni. Si guida come un’auto elettrica, comoda e silenziosa, la differenza è che sotto il piano di calpestio troviamo ben tre serbatoi di idrogeno per un totale di 5,6 kg. Entro il 2026 dovrebbero entrare in servizio quaranta distributori di idrogeno che dovrebbero coprire buona parte delle più importanti direttrici commerciali italiane. La speranza è quella di poter garantire una copertura ottimale così da incentivare l’acquisto di auto come la Mirai e spingere le case a mettere in commercio più modelli così da coprire diverse nicchie di mercato e garantire uno sviluppo di questa tecnologia. L’idrogeno è una soluzione sicura, ma che deve essere ancora promossa e sviluppata, il petrolio non è infinito mentre l’idrogeno è inesauribile poiché si ottiene attraverso l’elettrolisi dell’acqua, bisogna puntare su fonti rinnovabili, il futuro non è mai stato così vicino.

This article is from: