2 minute read

L’OPERAZIONE FOTOGRAFICA

Next Article
IL TROVATORE

IL TROVATORE

Le Stanze della Fotografia

A cura di ALDO MARTINI

Advertisement

Sopra: Ritratto di Ugo Mulas gentilmente concesso da Gianni Berengo Gardin e il suo Archivio. Gianni Berengo Gardin. Ugo Mulas, Campo Urbano, Como 1969. © Gianni Berengo Gardin/Courtesy Fondazione Forma per la Fotografia

Fotografo trasversale, capace di entrare in contatto con tanti generi diversi ed estrapolarne l’essenza, Ugo Mulas è considerato uno dei maestri della fotografia internazionale più eclettici e influenti della storia recente. In occasione del cinquantesimo anniversario della sua morte, avvenuta nel marzo del 1973, nelle Stanze della Fotografia di Venezia, nuovo spazio espositivo sull’Isola di San Giorgio Maggiore, è stata inaugurata la mostra “Ugo Mulas. L’operazione fotografica”. L’esposizione, realizzata in collaborazione con l’Archivio Mulas e curata da Denis Curti e Alberto Salvadori, si potrà vi- sitare fino al prossimo 6 agosto. Ripercorrendo l’intera produzione di Mulas, circa trecento scatti in bianco e nero, suddivisi in 14 capitoli tematici, offrono una sintesi in grado di restituire una rilettura complessiva dell’opera del fotografo: dal teatro alla moda, dai ritratti di amici e personaggi della letteratura, del cinema e dell’architettura ai paesaggi, dalle città alla Biennale di Venezia e ai protagonisti della scena artistica italiana e internazionale, in particolare della Pop Art, fino al nudo e ai gioielli. A spiccare sono fotografie vintage, documenti, libri, filmati e una serie di immagini mai esposte prima: volti di artisti e intellettuali, come Andy Warhol, Eduardo De Filippo, Oriana Fallaci, Carla Fracci, Joan Miró e Alexander Calder. Mulas comprende presto, da autodidatta, che essere fotografo vuol dire fornire una testimonianza critica della società, ed è proprio questa consapevolezza che guida i suoi primi reportage tra il 1953 e il 1954: le periferie milanesi e l’ambiente artistico e culturale dei primi anni ‘50 del celebre Bar Jamaica. L’artista si impone rapidamente nei più diversi ambiti della fotografia, dalla moda alla pubblicità, pubblicando su numerose riviste come Settimo Giorno, Rivista Pirelli, Domus, Vogue. In questi anni il fotografo sviluppa un’importante collaborazione artistica con Giorgio Strehler, grazie al quale pubblicherà le fotocronache “L’opera da tre soldi” (1961) e “Schweyck nella Seconda Guerra mondiale” (1962). L’attenzione al mondo dell’arte e alla produzione artistica diventa uno dei principali interessi di Mulas, che fotografa le edizioni della Biennale di Venezia dal 1954 al 1972. Il titolo dell’ampia rassegna, tra le più complete realizzate finora, prende spunto da una delle “Verifiche” (1968-1972), con cui i curatori hanno scelto di aprire il percorso espositivo. Si tratta di una serie di tredici opere fotografiche attraverso le quali Mulas s’interroga sulla fotografia stessa. La Verifica cui si ispira il titolo della mostra è la seconda, “L’operazione fotografica. Autoritratto per Lee Friedlander”, dove Mulas riflette sul rapporto tra il fotografo e l’immagine, la costante presenza-assenza dell’autore dentro ogni scatto. L’immagine è quella del fotografo che si riprende allo specchio, coperto dalla macchina fotografica che lo rende non identificabile. Come il fotografo americano ha inserito all’interno dei propri paesaggi la sua sagoma, Mulas inserisce in questa composizione il suo volto, “nascosto” abilmente dalla macchina fotografica.

Chiudono il percorso gli scatti di moda, nudo e gioielli, lavori questi spesso trascurati nella valutazione complessiva della produzione del fotografo.

Tra le immagini esposte, quelle di Alighiero Boetti e Lucio Fontana per L’Uomo Vogue, Maurizio e Rodolfo Gucci, gli abiti della stilista Mila Schön, i gioielli di Arnaldo Pomodoro. La mostra è accompagnata dal catalogo edito da Marsilio Arte con i saggi dei curatori Denis Curti e Alberto Salvadori, e una presentazione di Luca Massimo Barbero.

Sopra: Ugo Mulas. L’operazione fotografica. Autoritratto per Lee Friedlander, 1971. © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano – Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli

Sotto: Ugo Mulas. Russia, 1960. © Eredi Ugo Mulas. Tutti i diritti riservati. Courtesy Archivio Ugo Mulas, Milano –Galleria Lia Rumma, Milano / Napoli

This article is from: