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AMICI A QUATTRO ZAMPE
Terrestri, marine, d’acqua dolce. Ogni anno, il 23 maggio, dedichiamo una giornata ai nostri simpatici amici: le tartarughe. Considerate i rettili più antichi del mondo poiché sono apparsi più di 200 milioni di anni fa, sono entrate nell’immaginario comune per la loro straordinaria lentezza, per il loro singolare aspetto e per la loro longevità: un esemplare, infatti, può riuscire a vivere anche oltre i 100 anni. Questa specie, apparentemente forte e potente è in realtà molto minacciata da tanti fattori diversi: l’inquinamento ambientale, la presenza di plastica sulle spiagge, infatti, compromette le nidificazioni in quanto i frammenti di rifiuti sulla sabbia alterano l’umidità e la temperatura e questo fattore provoca ripercussioni sullo sviluppo e la schiusa delle uova. La caccia è un altro motivo di questo sterminio incontrollato, per secoli le tartarughe sono state cacciate per il loro prezioso carapace utilizzato per produrre gioielli, occhiali e altri oggetti. Inoltre, circa 150mila testuggini l’anno sono vittime di catture accidentali durante le normali operazioni di pesca professionale e del crudele commercio di animali domestici. Tutte queste negative azioni umane non fanno altro che alimentare il rischio di estinzione; per questo nel 2020 l’organizzazione non profit American Tortoise Rescue ha istituito il “World Turtle Day”. Ogni anno il 23 maggio vengono organizzate numerose iniziative in tutto il mondo atte a salvaguardare questi antichi rettili, per aiutare le tartarughe a vivere bene e per mantenere il loro habitat naturale ancora intatto ognuno di noi può e deve fare qualcosa, si può, per esempio, evitare di gettare rifiuti di qualsiasi genere per strada, in spiaggia o in mare, evitare di acquistare prodotti fatti con il carapace, è bene comprare solo pesce pescato in maniera sostenibile e limitare l’utilizzo della plastica. Purtroppo anche il loro habitat naturale sta via via scomparendo ma c’è un puntino perso nell’immensità dell’Oceano Indiano dove le tartarughe e la natura rigogliosa sono le uniche protagoniste: si tratta dell’Arcipelago delle Seychelles, uno dei due posti al mondo dove è possibile incontrare le tartarughe giganti nel loro habitat naturale, come Jonathan, la tartaruga gigante più vecchia del mondo: la sua età, 190 anni, l’ha resa una celebrità tanto da essere inserita nel Guinness dei primati. Questi giganteschi animali si muovono liberamente nelle isole, si nutrono di erbe e piante legnose e, nonostante la stazza, sono estremamente socievoli, tanto che si prestano senza problemi a fotografie e a qualche carezza. In questa situazione vulnerabile e pericolosa, una recente e bella notizia c’è: qualche settimana fa nella capitale Victoria sono nate 17 baby tartarughe giganti, venute alla luce per la prima volta in 122 anni di storia del Botanical Gardens. Queste splendide creature tra qualche anno verranno rilasciate sull’isola di Curieuse per tornare a popolare tutti gli ecosistemi dell’Arcipelago, dove potranno superare i 100 anni di età e i 200 chili di peso.
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