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Il nuovo regno

E M A

C I N A cura di Valerio Consonni

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THE BATMAN

obert Pattinson aggiunge un personaggio alla sua galleria di finzioni cinematografiche: “The Batman ” , film diretto da Matt Reeves. Già il titolo insinua un dubbio. Perché quell’ articolo “the ”? L’ articolo sembra togliergli fama, quella notorietà riconosciuta da mezzo mondo, perché infatti dicendo solo Batman, era lui, l’ eroe a cui molti di noi in gioventù avrebbero voluto assomigliare: l’ eroe mascherato di Ghotam City sempre in lotta con i malvagi della città. Celato in quella sua doppia natura, il pipistrellogiustiziere notturno, ma anche l’ affascinate e ricco Bruce Wayne, era un ’ esca meravigliosa e seducente. Lo abbandonavi solo a fine racconto. In “The Batman ” invece la maschera ha divorato Bruce; la stessa malinconia lacerante stesa su una carnagione quasi spettrale, divora Batman e Bruce. La dualità è finita, solo un ’ agghiacciante e tormentata presenza. Batman è ora un uomo fragile che medita il dolore, pensa sempre all’ omicidio dei suoi genitori, fa il filosofo. Non è più un eroe. The Batman è veramente un film dark, con una Ghotam City sempre piovosa, tetra, specchio dell’ animo di Patterson. Qui Bruce Wayne ci ricorda veramente un pipistrello. Alto, magro, con ferite e lividi sul corpo, sempre avvolto da un cappotto lungo e nero, una camicia bianca chiusa da una stretta cravatta nera, sembra veramente caduto dall’ alto di una caverna. Per chi ama il genere, tutto ciò è perfetto! Atmosfere cupe ma bellissime, una fotografia splendida che avvicina lo spettatore allo schermo. Colori dominanti: rosso, giallo e nero. Il suo mantello sembra avvolgere gli spettatori, nasconderli come sotto una volta di nero. Architetture gotiche, pipistrelli, ratti e notte di Halloween. Mai un sorriso o una battuta divertente. Quasi quasi, Patterson si è portato appresso il vampiro di prima. Ma le azioni e le tecniche delle riprese sono magistrali. Quando il Pinguino, un irriconoscibile Colin Farrell, è imprigionato nella macchina rovesciata e vede Batman avvicinarsi, un brivido, ecco il grande cinema! Per quanto riguarda la sceneggiatura, troppo lunga e tirata per le orecchie. Anche il nemico “L’Enigmista ” , un ’ appannata copia di quello di Seven, non mi è sembrato all’ altezza del ruolo. Catwoman è bella, misteriosa e armata di artigli come un gatto randagio. Bravissimo Alfred, il maggiordomo; con lui si vede un po ’ di luce. La colonna sonora dei Nirvana,

R

“Something in the way ” , rispecchia le atmosfere del film e Pattinson ci ricorda Kurt Colbain. Avvincente. Il film merita di essere visto, soprattutto se da giovani si leggeva il fumetto e ora ci accorgiamo di quanto è cambiata la visione del mondo e di noi stessi. Direi tre stellette su cinque.

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