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Il vero e il falso sui cibi

A cura di EVELINA FLACHI

Durante questi due anni della pandemia è aumentata notevolmente l’ attenzione per i prodotti alimentari ma al tempo stesso si è assistito a un incremento anche delle fake news che riguardano il cibo, e non solo nel nostro Paese. Per mangiare bene e sano dovremmo sgombrare il campo da un ’infinità di luoghi comuni e slogan, efficaci ma spesso fuorvianti, che favoriscono la confusione nel consumatore attento al proprio benessere. Eccone alcuni.

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Le uova fanno male al fegato?

No, ma sono sicuramente l’ alimento più penalizzato dalle credenze popolari. In realtà le uova forniscono il più alto quantitativo di proteine ad alto valore biologico assumibile con un solo alimento, fondamentali per molte funzioni dell’ organismo. Inoltre, se non sono fritte nel burro, non fanno male al fegato, pur contenendo un ’ elevata quantità di colesterolo, soprattutto nel tuorlo. Al contrario contengono sostanze utili per il buon funzionamento delle cellule epatiche, come gli aminoacidi epatoprotettori (metionina e colina) e una sostanza (l’inositolo) utile in particolare per chi soffre di steatosi epatica (fegato grasso). Le uova sono ricche, inoltre, di ferro e di vitamina B12 e, se non si hanno problemi di calcoli alla colecisti o di allergie, si possono assumere 2 uova a settimana come secondo piatto. Consideriamo inoltre che un uovo di 60 gr contiene circa 220 mg di colesterolo, ma recenti studi hanno dimostrato che le uova non sono le sole responsabili dell’ aumento del tasso di colesterolo nel sangue, che invece va attribuito anche a fattori genetici (come la familiarità), al cattivo funzionamento della tiroide o a certe affezioni renali. Il colesterolo è presente solo nel tuorlo, che ne contiene circa 185 mg: una concentrazione non allarmante, se si pensa che la dose giornaliera è stata fissata in 300 mg.

Gli spinaci contengono ferro?

No, gli spinaci non contengono grandi quantità di ferro. Nonostante Braccio di Ferro sia da decenni il testimonial degli spinaci come fonte di ferro, e quindi di forza, oggi sappiamo che ciò non corrisponde al vero. Cento grammi di spinaci crudi contengono non più di 3 mg di ferro, oltretutto in una forma che il nostro organismo assorbe in modo limitato e utilizza solo in parte. Al contrario sono una buona fonte di fibre e acido folico. Il ferro è un oligoelemento che sebbene si trovi nel corpo umano in piccole quantità (circa 4 gr nell’ uomo e 2,5 gr nella donna) ha funzioni fondamentali, come il trasporto di ossigeno nel sangue, entrando nella costituzione dell’ emoglobina, ed è utile per numerose reazioni metaboliche. Lo troviamo in forma più facilmente assimilabile in altri alimenti di origine vegetale come i legumi (ne sono ricche le lenticchie) oltre che in carne, pesce, uova. È utile ricordare che la vitamina C (acido ascorbico) di cui sono ricchi gli agrumi, facilita l’ assorbimento del ferro: aggiungere al condimento di verdure, carni o pesci il limone, per esempio, ne favorisce un maggior assorbimento.

Tratto dal libro “La dieta del 5”

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