24oreNEWS.it Magazine Novembre 2022

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MONTE AMIATA Sulle pendici del vulcano spento

IN MOSTRA

e un altro Rinascimento

MARTINA COLOMBARI Da Top Model ad

del Bene

Anno 12Novembre 2022 • Periodico di Cultura e Società
Ambasciatrice
Bosch
Photo Credit Annalisa Flori @annalisaflori

Questa

ricetta usa: P ARMIGIANO40REGGIANO ~MESI INTE NSO~ OLTRE conservanti e additivi N ATURALMENTE PRIVODILATTOS I O*

STORIA, MITI E LEGGENDE

«L’ESTATE DI SAN MARTINO DURA TRE GIORNI E UN POCHININO»

Così recita un antico detto popolare diffuso in varie zone d’Italia, che fa riferimento ad un periodo della durata di circa tre giorni che cade nella prima metà del mese di novembre. Tali giornate segnano, nel bel mezzo dell’autunno, una inversione di marcia delle condizioni climatiche.

Dopo i primi freddi e le prime nevicate, generalmente arriva il bel tempo con temperature in rialzo rispetto alle medie stagionali. L’11 novembre si celebra San Martino, il santo protettore dei pellegrini e dei vian danti e, in molti Paesi europei, è un giorno dedicato alla modestia e all’altruismo. L’idea di chiamare quei giorni “L’estate di San Martino” unisce la liturgia cristiana con la tradizione contadina, visto che pro prio in questi giorni vengono aperte le botti per i primi assaggi del vino novello. Narra la leggenda che Martino, un cavaliere non religioso, un giorno di freddo intensissimo, incontrò sulla sua strada un povero viandante mezzo nudo che tremava di freddo. Nonostante egli stesso avesse freddo, impietosito tagliò metà il suo prezioso e caldo mantello per do narlo al povero viandante. Quella stessa notte gli apparve in sogno Gesù avvolto nel mezzo mantello che egli aveva donato al povero, e allora capì che quella era stata una sorta di prova.

Guardando alla storia, risulta che Martino (da Tours) nacque intorno al 317 da una nobile famiglia. Si convertì al Cristianesimo dopo l’episodio del man tello, fu battezzato e dopo vent’anni di carriera mi litare divenne Vescovo di Tours nel 371. Fu lui a fon dare il monastero di Ligugé, il più antico d’Europa. Morì l’8 novembre del 397 a Candes, vicino a Tours.

Tra le altre tradizioni legate al nome di San Martino c’è anche quella di essere il patrono dei cornuti. Per alcuni questa tradizione è legata alle corna del be stiame che nel mese di novembre vengono esposte nelle fiere, mentre altri lo collegano alle feste pagane promiscue che si svolgevano in questo periodo del l’anno. La figura del santo e la ricorrenza autunnale che ha preso il suo nome, nel tempo sono poi di ventate le protagoniste di proverbi come “L’estate di San Martino dura tre giorni e un pochino” e com posizioni letterarie, tra cui le bellissime poesie “San Martino, Novembre” di Giovanni Pascoli, “San Mar tino” di Giosuè Carducci e il romanzo “L’estate di San Martino” di Adalbert Stifter. Chissà se anche quest’anno, nel weekend dell’11 novembre, San Martino ci donerà (nel rispetto della tradizione) delle belle giornate di sole!

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PERSONAGGIO

Martina Colombari: da top model ad ambasciatrice del bene

ARTE E CULTURA

Festa del Cinema di Roma

Mostra: Bosch e un altro Rinascimento

Teatro: Tutti pazzi per Grease

BEAUTY

I consigli di Marina Mazzolari

FASHION

Gucci: Storie di “doppi”

Accessori: gli stivali dell’Autunno-Inverno

MOTORI

Audi RS 3 Sportback

Salone Nautico di Genova 2022

A Venezia la IX Venice Hospitality Challenge

DIRITTI & DOVERI

Miami: piacere e sicurezze SPECIALE MILANO

Milanoa teatro

Appuntamenti al Teatro alla Scala

Milano in mostra

Milano in concerto

MILANO INCONTRA

Milano i gioielli delle Star MILANO SI RACCONTA

Le nuove “Botteghe storiche”

La 7a edizione di “JazzMi”

Milano Wine Week: “Il vino con milano intorno”

VIAGGI

Kyoto alla ricerca del Momijigari

HI-TECH

Crawford: «Abbiamo sopravvalutato

artificiale»

liberi nello spazio AMICI ANIMALI

“riposo” dei nostri amici ERBARIO MAGICO

cedro del Libano

& FALSO

Sono impotente… serve la “pillolina”?

COME STAI?

Basta una zampa

Anemia da carenza di ferro STILE ITALIANO

Movitra s’ispira ai maestri dell’architettura SCOPRI L’ITALIA

Premio “Italia Destinazione Digitale” 2022

In Maremma, tra le pendici del Monte Amiata

A Sasso Marconi, tra dimore storiche e piatti della tradizione emiliana LIBRI

Personaggi in cerca di storie, amori e… sapori

La nostra vetrina VINI & VINILI

Grignolino del Monferrato

Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo

Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Ferdinando Asnaghi Ranuccio Bastoni Patrizia Colombo Silvio Cuofano Evelina Flachi Teobaldo Fortunato Carlo Kauffmann Antonello Martinez Aldo Martini Marina Mazzolari Luca Medici Cristiano Messina Andrea Pitrelli Viridiana Schmidt Anna Lisa Zitti

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Anno 12 - N. 11 Novembre 2022 Anno Novembre 2022 Periodico Cultura Società MARTINA COLOMBARI Da Top Model ad Ambasciatrice del Bene MONTE AMIATA Sulle pendici del vulcano spento IN MOSTRA Bosch e un altro Rinascimento Photo Credit Annalisa Flori @annalisaflori
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EDITORIALE

Per la prima volta mi permetto di scrivere un editoriale prendendo il titolo di un programma televisivo che la terza rete della RAI manda in onda estremamente piacevole, che ha portato il più titolato dei critici televisivi, Aldo Grasso, a definirlo in estrema sintesi: “Un piccolo programma al servizio della grande musica”. Stefano Bollani e Valentina Cenni offrono ogni sera ai telespettatori un argomento per dialogare sulla musica… si parla di ambiente, di sogni, di favole, di terra, di mare, per consentirci di scoprire che ognuno di questi temi può essere presente nella musica che ascoltiamo, dalla più colta come la classica o la sinfonica, a quella più

contaminazione e di provenienza di tanti passaggi musicali che ben pochi di noi comuni telespettatori avrebbero mai immaginato. Tutto questo fa parte dei tanti intermezzi musicali di “Via Dei Matti n°0”, aspettando l’arrivo di un ospite che si unisce ai due conduttori per parlare del suo rapporto con la musica. Vorrei notare che anche l’ospite ci aiuta a scoprire un “suo mondo musicale”, sì perché arrivano personaggi, non solo a me, credo, ma anche a molti telespettatori, assolutamente poco conosciuti! E anche questa è una indubbia novità di questo programma, perché l’ospite “intermezzo” televisivo che da anni è difficile trovare sui nostri schermi

stravisti. Scoprire la bellezza della musica, come nasce, come ha influito nel tempo su altri generi musicali, anche modernissimi, in modo facile con l’abilità e la semplicità di spiegazione di Stefano Bollani, musicista raffinato e di grande cultura musicale, ci riappacifica con il nostro vivere Premio Flaiano per il miglior programma culturale. Un editoriale diverso che ho voluto dedicare al mondo della musica, forse inconsueto per tutti,

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MARTINA COLOMBARI

DA TOP MODEL AD AMBASCIATRICE DEL BENE

Attrice, conduttrice TV ed ex top model italia na, Martina Colombari - classe 1975 - è nata a Riccione il 10 luglio, sotto il segno del romantico Cancro. Ha debuttato in TV a 16 anni, vin cendo Miss Italia 1991. Bellissima, dinamica e affascinante, l’hanno vo luta in passerella alcuni dei più im portanti brand di moda come Rober to Cavalli, Gianni Versace, Valenti no, Giorgio Armani e BlueMarine, solo per citarne alcuni, ed è cono sciuta a livello internazionale come una delle top model internazionali dell’epoca. Non solo moda. È stata una conduttrice di successo in varie trasmissioni tv, tra cui Golagoal, Go leada, Controcampo e Un Disco per l’Estate. Nel ‘91 ha debuttato al ci nema nel film Abbronzatissimi; tra i suoi film come interprete ricordia mo “Bologna 2 agosto... I giorni della collera” (2014), Vip (2008), Quello che le ragazze non dicono (2000), “Paparazzi” (1998). Ha partecipato a numerose fiction, tra cui Carabi nieri, Un medico in famiglia, I Ce saroni, Diritto di difesa e tante altre. Il debutto a teatro, la scorsa prima vera, al Manzoni di Milano. Da anni è anche impegnata socialmente su diversi fronti, e da oltre 15 anni è volontaria (e testimonial) della Fon dazione Francesca Rava - N.P.H. Ita lia Onlus.

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Martina Colombari

Ex modella, Miss Italia 1991, attrice e conduttrice televisiva. Quest’anno il debutto a teatro come attrice protagonista in “Montagne russe”. Com’è giunta questa nuova esperienza? Ho ricevuto una telefonata da Cor rado Tedeschi che mi raccontava di aver letto il testo di una diver tente commedia francese e aveva pensato a me come interprete fem minile. A me le sfide piacciono, ma non avevo mai fatto teatro e quindi ero sorpresa e spaventata dal personaggio molto complicato che avrei dovuto interpretare. Poi ho pensato che avrei potuto ag giungere un altro mattoncino alla mia carriera e così ho deciso di far lo. Mi sono fatta prendere per ma no da Corrado Tedeschi, ho studia to tanto per due mesi e oggi posso dire che è stato un ottimo debutto in un teatro importante come il Manzoni di Milano. Riprenderemo la commedia a marzo 2023. Poi sa rò impegnata in una commedia brillante più corale perché saremo in cinque donne. Dall’elezione di Miss Italia alle passerelle dei più grandi stilisti. Esperienze e ricordi di quegli anni.

Sono arrivata a Milano appena vin to il titolo di Miss Italia; ero molto giovane, avevo solo 16 anni e mi sono trovata catapultata nel mondo delle sfilate di moda. Ho avuto qualche timore, perché sfilare per i grandi marchi del made in Italy, spesso accanto a celebri top model, mi creava un po’ di inevitabile in certezza. Ho avuto la grande for tuna di trovare sempre ottime per sone. Pensi che il mio manager di oggi è lo stesso di allora… e sono

passati 31 anni! Ora non sfilo più se non in qualche occasione par ticolare come testimonial o come ambasciatrice. È cambiato il mon do della Moda rispetto ai miei an ni, allora dietro i marchi c’erano i volti di Krizia, Gianfranco Ferrè, Gianni Versace, Giorgio Armani (tuttora presente). Erano loro che consigliavano come portare, mo dificare l’abito da indossare per le sfilate. Oggi molti marchi fanno parte di grandi gruppi internazio nali ed è tutto più asettico.

La moda è sempre nel suo cuore. L’abbiamo vista indossare recentemente dei divertenti mocassini di cui hanno parlato in molti.

Quando ero più giovane ho sempre amato le scarpe con i tacchi alti. Oggi, pur non essendo “vecchia”, la mia schiena ha qualche proble muccio e quindi spesso indosso scarpe basse, e poi io ritengo che il mocassino sia una calzatura mol to elegante. Quelli di cui parla lei erano divertenti perché avevano una suola colorata e tanti fiocchetti fatti a mano. Era un prodotto co munque legato ad un progetto so ciale perché realizzato solo per da re lavoro alle donne in un centro in Brasile.

Una lunga carriera come attri ce sia del piccolo che grande

schermo, con registi come Ne ri Parenti e Carlo Vanzina. Un personaggio, un ruolo inter pretato che le è rimasto nel cuore.

Una fiction tv con Lando Buzzanca (Il restauratore). Lando mi è rima sto nel cuore, è un grande profes sionista, sempre attento, preparato, puntuale, un uomo ricco di idee con una grande personalità. La pri ma stagione de “Il Restauratore” è andata molto bene. Nella secon da hanno cambiato tutti i perso naggi, ci sono stati problemi per il produttore, insomma non è stato un successo.

Parallelamente alla carriera da tanti anni è impegnata nel so ciale, in modo particolare nel ruolo di volontaria e testimonial della Fondazione Rava. Come è andata?

Tutto è iniziato una sera di ormai più di dieci anni fa, quando fui in vitata come ospite ad una serata di raccolta fondi al Teatro alla Sca la di Milano. Alla successiva cha rity dinner incominciarono a scor rere immagini della situazione ad Haiti, della condizione di quei bambini dopo il terremoto che ave va colpito l’isola caraibica. Mi col pirono molto le parole di Maria Vit toria Rava, Presidente della Fon dazione Francesca Rava, parole

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PERSONAGGIO/Martina Colombari

che mi arrivarono al cuore. Io, che fino a quella sera avevo solo fatto qualche adozione a distanza, capii che fare volontariato significa spes so doversi sporcare le mani, con un impegno forte nei momenti più duri. Capii, dalle parole di Maria Vittoria Rava, che ognuno di noi dovrebbe sentire una disponibilità sociale verso gli altri. È un senti mento che dovrebbe essere iniet tato nel nostro DNA, se mai fosse possibile. Venni in seguito invitata ad andare ad Haiti con un loro viaggio e io accettai subito!

Parliamo ora dell’iniziativa “In Farmacia per i Bambini”?

Sì, è una bellissima iniziativa che quest’anno compie dieci anni e coinvolge tantissime farmacie su tutto il territorio nazionale. L’ope razione nasce con la celebrazione del 20 novembre della Giornata Mondiale dell’Infanzia. Aderire è molto facile, tu cliente della far macia puoi acquistare un prodotto per i bambini e anziché portarlo a casa lo lasci ai nostri volontari. In questi dieci anni l’iniziativa è sem pre cresciuta e ci ha consentito di

raccogliere una grande quantità di prodotti che sono stati distribuiti a 230 Enti in Italia e anche al no stro ospedale ad Haiti.

Ci può anticipare che cosa bolle in pentola, tra i suoi progetti futuri?

Come le ho anticipato sarò di nuo vo a teatro ad aprile 2023 con una commedia “corale”, questa volta, che vede la presenza di cinque donne, tra le quali due mie bellis sime amiche. Saremo in teatro a Milano nel prossimo autunno. Poi c’è un nuovo progetto televisivo per il quale non posso ancora dirle il titolo che però sarà reso noto molto presto!

Un sogno rimasto nel cassetto… Mi piacerebbe scrivere un testo teatrale su di me, ma c’è già un’idea. C’è, infatti, la volontà di un produttore di scrivere un adat tamento teatrale su di me e per me. Sarebbe un testo inedito molto in teressante.

Lei ha scritto anche un libro, “La vita è una”. Sì, sono passati un po’ di anni… ora potrei quasi pensare di scri verne un altro.

Grazie Martina per il tempo che ci ha dedicato e auguri per tutto!

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Ph Credits Lorenzo Palizzolo

FESTA DEL CINEMA DI ROMA

Si è conclusa con la cerimonia di premiazione, lo scorso 23 ottobre, la 17a edizione della Festa del Cinema di Roma. Geppi Cucciari, che ha condotto l’evento, ha svelato le preferenze dei giurati della manifestazione cinematografica che, a partire da questa edizione, è stata ufficialmente ri conosciuta come Festival Competitivo dalla FIAPF (Fédération Internationale des Associations de Pro ducteurs de Films). Un’edizione che ha visto, tra i tanti volti noti, anche personaggi di spicco del pano rama nazionale e internazionale, come Toni Servillo, Miriam Leone, Drusilla Foer, James Francis IvoryPremio alla Carriera annunciato in occasione della prima giornata del Festival - Edoardo Leo, Riccardo Scamarcio, Matilda De Angelis e molti altri rappre

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sentanti della visione del cinema in Italia e nel Mon do. Tutti i riconoscimenti sono stati assegnati presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. Per il Concorso Progressive Ci nema, con 16 titoli provenienti da diversi Paesi come Stati Uniti, Ucraina, Corea del Sud, Spagna, Ger mania e Italia, la giuria - composta dalla regista e fumettista Marjane Satrapi, l’attore e regista Louis Garrel, i registi Juho Kuosmanen e Pietro Marcello e la produttrice Gabrielle Tana - ha assegnato 3 pre mi a “Janva¯ris” (January) di Viesturs Kairišs: Miglior Film, Miglior attore e Miglior regia. Due erano i film italiani in gara: “La cura” di Francesco Patierno con Alessandro Preziosi, ambientato a Napoli durante il lockdown e “I morti rimangono con la bocca aperta “di Fabrizio Ferraro. Una giuria presieduta dal ci neasta Carlo Verdone e composta dall’attrice Marisa Paredes e dall’autrice e attrice Teresa Mannino ha assegnato il Premio “Ugo Tognazzi” alla Miglior commedia (scelta fra i titoli delle sezioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film “What’s love got to do with it?” di Shekhar Ka pur. È stata inoltre assegnata la Menzione Speciale Miglior Commedia - Premio “Ugo Tognazzi” al film “Ramona” di Andrea Bagney. Premio speciale della

Giuria (proposto dal Presidente a scelta fra le ca tegorie sceneggiatura, fotografia, montaggio e co lonna sonora originale) a “Foudre” di Carmen Ja quier, per la fotografia di Marine Atlan. È stata as segnata la Menzione Speciale della Giuria all’attrice Lilith Grasmug per la sua performance in Foudre. Infine, una giuria presieduta dalla regista e sceneg giatrice Julie Bertuccelli e composta dal regista Ro berto De Paolis e dalla critica cinematografica Da niela Michel ha assegnato il Premio Miglior Opera Prima BNL BNP Paribas (scelta fra i titoli delle se zioni Concorso Progressive Cinema, Freestyle e Grand Public), al film Causeway di Lila Neugebauer (con Jennifer Lawrence nei panni di una reduce della guerra in Afghanistan).

Di certo la Festa del Cinema di Roma non abban dona l’anima glam che ha definito fino ad oggi l’ap puntamento cinematografico della capitale. Anche quest’anno si è puntato su film che si sono fatti no tare nei vari festival sparsi nel mondo come Toronto, Cannes e San Sebastian e su titoli di grande presa per il pubblico. Un titolo tra i tanti attesi era “Am sterdam” di David O. Russel con Christian Bale e Margot Robbie, che racconta uno dei complotti se greti più scioccanti della storia americana. Non era no da meno “Butcher’s Crossing” di Gabe Polsky, un altro western con Nicolas Cage nei panni di un cacciatore di bisonti, e “The Menu” con Ralph Fien nes che interpreta uno chef misterioso. Tra le pel licole che hanno catturato l’attenzione del pubblico ricordiamo sul fronte italiano anche “Il colibrì” con Pierfrarcesco Favino (film ispirato al libro omonimo di Sandro Veronesi - Premio Strega 2020 - appena presentato a Toronto), “L’ombra di Caravaggio” di Michel Placido con Riccardo Scamarcio e “Rapi niamo il Duce” con la coppia, nella vita e sul set, Pietro Castellitto e Matilda De Angelis che si met tono in testa di rapinare il tesoro di Mussolini. Arrivederci alla Festa Del Cinema Di Roma 2023!

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Nella pagina a fianco, a sinistra: Viesturs Kairišs; sotto: Pierfrancesco Favino con Bérénice Bejo; in basso: Shekhar Kapur ritira il Premio “Ugo Tognazzi” alla Migliore Commedia a “What’s Love Got to Do With It?”

BOSCH E UN ALTRO RINASCIMENTO

NOVEMBRE -

MARZO

MILANO - PALAZZO REALE

Sono poche le opere di Bosch che cono sciamo e questa mo stra ci offre l’oppor tunità di scoprirle, grazie an che ai numerosi prestiti in ternazionali esposti in questa occasione. Per la prima volta Milano rende omaggio al grande genio fiammingo e al la sua fortuna nell’Europa meridionale con un progetto espositivo inedito che presen ta una tesi affascinante: Bosch, secondo i curatori, rappresenta l’emblema di un Rinascimento ‘alternativo’, lontano dal Rinascimento go vernato dal mito della classi cità, ed è la prova dell’esisten za di una pluralità di Rina scimenti, con centri artistici

diffusi in tutta Europa. Co nosciuto come Hieronymus Bosch (1453 - 1516), Jeroen Anthoniszoon van Aken na sce nel Quattrocento nei Paesi Bassi. È noto per il suo lin guaggio fatto di visioni oni riche e mondi curiosi, incen di, creature mostruose e figu re fantastiche, ma è autore di pochissime opere universal mente a lui attribuite e con servate nei musei di tutto il mondo. In Italia sono presen ti appena tre opere del pittore olandese, tutte conservate alle Gallerie dell’Accademia di Venezia: si tratta del “Trittico della martire crocifissa”, delle “Quattro visioni dell’Aldilà” e del “Trittico degli eremiti”. Proprio perché così rari e pre ziosi, difficilmente i capola vori di questo artista lasciano i musei cui appartengono, e ancora più raramente si ha la possibilità di vederli riuniti in un’unica esposizione.

La mostra Il progetto, frutto di una lun ga e approfondita ricerca ac cademica, intende illustrare il

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A cura di ALDO MARTINI

successo di Bosch quale crea tore di visioni fantastiche in relazione alle tendenze del col lezionismo del tempo e della ricezione artistica da parte del Rinascimento spagnolo e ita liano. Legami importanti con l’arte di Bosch si possono in fatti cogliere in opere di pri missimo piano, tra gli altri, di Tiziano, El Greco, Savoldo. La mostra offre dunque per la prima volta al pubblico ita liano ed internazionale l’op portunità di familiarizzare col ruolo di Bosch all’apice del cosiddetto “anti-Rinascimen to” che aveva preso piede in Europa. Il percorso espositivo presenta un centinaio di opere d’arte tra dipinti, sculture, arazzi, incisioni, bronzetti e volumi antichi, inclusi una trentina di oggetti preziosi provenienti da wunderkam mer. I capolavori tradizional mente attribuiti al Maestro sono posti in dialogo con im portanti opere di altri maestri fiamminghi, italiani e spagno li, in un confronto che mira a spiegare al visitatore quanto l’’altro’ Rinascimento - non

solo italiano e non solo bo schiano - negli anni coevi o immediatamente successivi influenzerà grandi artisti co me Tiziano, Raffaello, Gero lamo Savoldo, Dosso Dossi, El Greco e molti altri. In par ticolare, grazie alla collabora zione tra istituzioni italiane, come l’Ambasciata d’Italia in Portogallo, e istituzioni come l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona e il Museu Nacio nal de Arte Antiga, a Palazzo Reale sarà possibile ammirare il monumentale “Trittico del le Tentazioni di Sant’Anto nio”, opera che ha lasciato il Portogallo solo un paio di volte nel corso del Novecento e giunge ora in Italia per la prima volta. Al Museu Na cional de Arte Antiga di Li sbona viene prestata in cam bio la ‘nostra’ “Pala Trivulzio” (nota anche come Madonna in gloria e Santi) di Andrea Mantegna, che fa parte delle Raccolte artistiche del Castel

Mostre

lo Sforzesco. Altro importan te prestito, frutto di uno scambio con la città di Bru ges, è l’opera monumentale del Maestro, proveniente dal Groeningemuseum di Bru ges, il “Trittico del Giudizio Finale”, che originariamente faceva parte della collezione del cardinale veneziano Ma rino Grimani. Fondamentali per il progetto espositivo il prestito del Museo del Prado dell’opera di Bosch, “Le ten tazioni di Sant’Antonio”, e i capolavori del Museo Lázaro Galdiano, che ha concesso la preziosa tavola del Maestro San Giovanni Battista. E an cora, sempre di Bosch, il “Trittico degli Eremiti” delle Gallerie dell’Academia di Ve nezia, proveniente dalla col lezione del cardinale Dome nico Grimani, collezionista fra i più importanti del suo tempo e tra i pochissimi pro prietari delle opere di Bosch in Italia.

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Mostre

Perché una mostra anche ‘di confronti’?

La ‘moda’ delle immagini ‘alla Bosch’, affermatasi in Spa gna e in Italia e successiva mente nel resto d’Europa, si rifletteva in una serie di spet tacolari opere d’arte realizzate in molteplici tecniche e di va rie provenienze, tra cui si di stingue lo strepitoso ciclo dei 4 arazzi dell’Escorial e l’araz zo con l’elefante del pittore francese Antoine Caron. Tut te queste opere attestano la diffusione mediterranea di motivi visionari e onirici, ispirati all’immaginario del l’artista fiammingo. Queste creazioni, a loro volta, stimo larono un nutrito numero di pittori e incisori di spicco. In particolare, le stampe che dif fondevano il linguaggio boschiano, tra cui emerge l’ope ra di Pieter Bruegel il Vecchio

(il più importante seguace di Bosch) presente in mostra con una decina di incisioni derivate da sue composizioni.

Le incisioni contribuirono in maniera decisiva alla diffu sione del gusto per le imma gini di incendi notturni, sce ne di stregoneria, visioni oni riche e magiche.

La proliferazione di oggetti rari, bizzarri e preziosi che caratterizza la moda delle col lezioni eclettiche tipiche del gusto internazionale cinque centesco viene evocata nel l’ultima sala, allestita come una originale Wunderkam mer, grazie alla collaborazio ne del Museo di Storia Naturale di Milano e delle Rac colte del Castello Sforzesco.

La presenza studiata e calco lata di una trentina di oggetti da ‘camera delle meraviglie’ riporta a un confronto im

mediato e diretto con la rap presentazione caotica e irrea listica di uno dei capolavori più impegnativi di Bosch: “Il giardino delle delizie”, pre sente in mostra nella doppia versione di un dipinto coevo e di un arazzo. Particolar mente famose erano le Wun derkammern degli ultimi so vrani Asburgo e in particolare di Rodolfo II d’Asburgo, il cui ritratto, il famoso “Ver tumno” dipinto dall’artista milanese Arcimboldo (un ec cezionale prestito del Castello di Skokloster, Svezia), è pre sente in mostra all’interno della wunderkammer riprodotta e rappresenta in pieno l’eclettismo tipico di questo gusto collezionistico.

Aperta al pubblico fino al 12 marzo 2023, “Bosch e un al tro Rinascimento” è promossa dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e Castello Sforzesco, realizzata da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE e curata da Bernard Ai kema, già professore di Storia dell’Arte Moderna presso l’Università di Verona, Fer nando Checa Cremades, pro fessore di Storia dell’Arte al l’Università Complutense di Madrid e già direttore del Museo del Prado e Claudio Salsi, direttore Castello Sforzesco, Musei Archeologici e Musei Storici e docente di sto ria dell’incisione presso l’Uni versità Cattolica di Milano.

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ARTE E CULTURA/ Teatro

TUTTI PAZZI PER GREASE

Una storia d’amore che nasce nelle “sere d’estate”, e poi tanto rock and roll, canzoni indimenticabili e coreografie travolgenti. Grease, una festa travol gente che dal 1997 accende le platee italiane, ha dato il via alla musical-mania trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”, un cult in tergenerazionale. Da 25 anni sui palcoscenici d’Italia, il musical di Jim Jacobs e Warren Casey, prodotto da Compagnia della Rancia con la regia di Saverio Marconi, ha superato le milleottocento repliche sfiorando i 2 milioni spettatori a teatro. È un inno al l’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti del l’adolescenza, oltre che a un’epoca - gli anni Cin quanta - che oggi come allora rappresentano il sim bolo di un mondo spensierato e di una fiducia in crollabile nel futuro. Si vedono tra il pubblico sca tenarsi insieme almeno tre generazioni, ognuna in namorata di Grease per un motivo differente: la no-

stalgia del mondo perfetto degli anni ‘50, i ricordi legati al film e alle indimenticabili canzoni, l’imme desimazione in una storia d’amore senza tempo, tra ciuffi ribelli modellati con la brillantina, giubbotti di pelle e sbarazzine gonne a ruota. Dopo il debutto in settembre a Jesi, Grease è pronto a ripartire con un nuovo imperdibile tour che toccherà oltre 25 tea tri in 10 regioni italiane fino ad aprile 2023, a Bari, Roma, Torino, Bologna, Padova, Brescia, Milano, Firenze e Genova (tutte le tappe su www.grease.mu sical.it/tour). Protagonisti Simone Sassudelli nel ruolo di Danny Zuko e Francesca Ciavaglia in quello di Sandy, reso indimenticabile da Olivia NewtonJohn, recentemente scomparsa. Insieme a loro l’esplo sivo Kenickie (Giorgio Camandona), la ribelle e spi golosa Rizzo (Gea Andreotti/Silvia Riccò), Miss Lynch (Elena Nieri), i T-Birds, le Pink Ladies, gli studenti dell’high school più celebre e un partico larissimo angelo rock.

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Ph Credit Giulia Marangoni

SENSAI

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Il tempo che passa modifica la dinamica del viso e quindi le nostre espressioni. La nostra pelle, oltre ai segni dell’età, è continuamente minacciata dalla stanchezza, dall’inquinamento e dallo stile di vita attuale, che la sovraespone costantemente a radiazioni dei nostri dispositivi elettronici. Allora, il giusto trattamento ci può aiutare a prevenire e cercare di rallentare il più possibile il processo di invecchiamento.

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STORIE DI DOPPI

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Sessantotto coppie di gemelli, 50 femmine, 18 maschi, hanno sfilato per Gucci a Milano tenendosi per mano (ma solo alla fine: nessuno tra il pubblico, era consapevole che si sa rebbero “sdoppiati”). Questa l’ultima “magia” di Alessandro Michele, che ha portato in scena alla Milano Fashion Week .

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A cura di PATRIZIA COLOMBO

STI VA LI

Cè una novità tra le tendenze dell’Autunno Inverno-2022/2023, gli stivali conquistando qualche centimetro in più. Salgono, ancora un po’, sulla gamba, raggiungendo quasi la metà della coscia

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Chanel Louis Vuitton Dior Bottega Veneta Fendi Gucci
Etro

l cinque cilindri ha un sound fantastico e la sua brutalità ti affascina dai primi chilometri percorsi, ma partiamo dai numeri. Per met terla in garage occorrono quasi 62mila € , sotto il cofano pulsa un 5 cilindri in linea turboben zina da 2.480 cm 3 , la potenza è di ben 400 CV, lo scatto da 0 a 100 è di soli 3,7 secondi, il cambio è un 7 marce automatico a doppia frizione e la coppia massima di 500Nm, roba da fare impallidire auto ben più blasonate. La trazione integrale garantisce una tenuta di strada eccezionale, ma si può anche configurare l’auto con la trazione posteriore pura.

La tecnologia e il piacere di guida sono da prima della classe e, volendo mettere mano al portafogli, si possono avere come optional i dischi carbocera

mici anteriori (inclusi nel pacchetto RS Dynamic plus. Questi contribuiscono in modo decisivo sulla frenata, che diventa assolutamente contenuta negli spazi e super sicura. Una delle doti che mi piace di questa sportiva è che sa essere anche versatile. Il comfort è garantito da ammortizzatori a regolazione elettronica, l’insonorizzazione è di buon livello ed isola bene dai rumori e fruscii, soprattutto alle alte velocità, la digitalizzazione è quasi totale e garantisce una guida facile e intuitiva. La strumentazione Audi è riconfigurabile, leggibile e molto completa mentre l’impianto di infotainment è potente, ma soprattutto facile da gestire. La finitura è quella che ci si aspetta su un’auto di questa categoria, l’attenzione e la cura sono quasi ovunque di alto livello, solo qualche pla

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I UNA HOT HATCH DA 400 CV A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz AUDI RS 3 SPORTBACK

stica rigida, soprattutto sulle portiere, ri sulta essere sottotono, ma nel complesso la RS 3 è una vettura veramente ben fatta. Si può scegliere uno stile di guida rilassato, ma questa vettura nasce per essere una ve ra sportiva, dove divertirsi in pista può re galare emozioni pazzesche. Il design inter no è nettamente diverso dal design esterno, il secondo è una sintesi di perfezione sti listica, dove linee tese e dettagli sportivi sono sapientemente abbinati fra loro. Gli interni invece sono leggermente sovracca richi, tanti elementi forzatamente eccessivi, come le bocchette ai lati del cruscotto e dettagli minori che, tutti insieme, creano un ambiente dal design caotico. Ben inteso, tutto è a portata di mano e tutto è studiato per rendere la vita a bordo comoda, ma lo stile pulito ed essenziale a cui ci ha abituati Audi negli ultimi anni, in questo modello tende a svanire, lasciando spazio ad un ca rattere più vistoso e sportivo. Belli i sedili, con cuciture dedicate e decisamente pro filati, molto bello anche il volante, piccolo di diametro, sportivo e ottimo da impugna re. Stupendo il virtual cockpit da 12,3 pol lici e lo schermo dell’infotainment Mmi plus al centro della plancia. Troviamo an che una comoda ricarica wireless e due prese Usb-C.

RUOTE

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& MOTORI

MARE & MOTORI

SALONE NAUTICO DI GENOVA 2022

stata un’edizione da record quella del 62° Salone Nautico Internazionale di Genova, organizzato da Confindustria Nautica e da I Saloni Nautici, andata in scena dal 22 al 27 settembre. Un successo che ha superato le aspet tative, totalizzando quasi 104mila visitatori (+10,7% rispetto al 2021), che ha portato risultati positivi per l’intero settore. I sei giorni di manifestazione hanno visto 168 eventi tra convegni, seminari, workshop tecnici, conferenze, presentazioni e 4.463 prove in mare, con la presenza di 1117 giornalisti accreditati e buyer esteri provenienti da 35 Paesi e da 5 conti nenti. A guidare la pattuglia delle ammiraglie in mo stra - le imbarcazioni a motore rappresentavano il 51% del totale, quelle pneumatiche il 34%, e la vela insieme ai multiscafi il 15% - nel mondo Yacht & Superyacht, l’ammiraglia era l’SD 118 si Sanlorenzo Yachts, con i suoi 35,75 metri di lunghezza f.t.. Ma erano sei in tutto i superyacht sopra i 30 metri alla kermesse. Nell’ambito del Sailing World, il titolo di ammiraglia dei monoscafi a vela è andato al Mylius 80 di Mylius Yacht, con una lunghezza dello scafo f.t. di 23,43 metri. Nei catamarani a motore il titolo è andato al Power 67 del cantiere francese Fountaine Pajot lungo 19,70 metri che ha conquistato, con i suoi 9,84 metri di larghezza, anche il titolo di im barcazione con il maggiore baglio massimo del 62° Salone Nautico. Per le Superboat l’ammiraglia era il Black Shiver 160 di SNO Novamarine, con 16,70 metri di lunghezza f.t.; tra le imbarcazioni pneuma tiche primeggiavano il Capelli Tempest 50 e il Prince 50 di Nuova Jolly a pari merito con una lunghezza fuori tutto di 15,05 metri.

Arrivederci al 63° Salone Nautico, in programma dal 21 al 26 settembre 2023!

È
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IX VENICE HOSPITALITY CHALLENGE

All’insegna della sportività, del luxury e del lifestyle si è svolta il 15 ottobre a Venezia la IX Venice Hospitality Challenge, l’unica regata al mondo che si disputa interamente nelle acque interne di una città firmando ogni anno pagine indimenticabili nella storia della vela. Ri servata ai soli maxi-yacht, ideata e organizzata da Mirko Sguario, presidente dello Yacht Club Venezia, la kermesse è una felice sintesi fra lo spirito marinaro veneziano e l’impegno nel testimoniare l’immagine dell’ospitalità di altissimo livello della Serenissima. L’evento coinvolge infatti l’alta hotellerie veneziana, sempre al suo fianco fin dalla prima edizione. Maxi Jena - SINA Centurion Palace condotta dallo skipper Milos Radonjic si è aggiudicata la vittoria nell’edi zione 2022 bissando il successo dello scorso anno. La regata, che ha visto sulla linea di partenza 16 maxi-yacht condotti da skipper di fama internazio nale, si è svolta come sempre interamente sul per corso cittadino della Serenissima: sono state moltis sime le imbarcazioni in laguna e decine di migliaia di spettatori e appassionati hanno affollato le Rive

di San Marco e Punta della Dogana per non perdere la rara occasione di assistere da vicino alle manovre degli equipaggi. Hanno assistito alla competizione il presidente della FIV Francesco Ettorre e l’assessore al Turismo di Venezia Simone Venturini che ha sot tolineato come la Venice Hospitality Challenge stia contribuendo al rilancio turistico di Venezia, oltre che a rinnovarne l’immagine: quella di una città che vuole sempre più essere capitale della sostenibilità e della bellezza. Una partenza con vento tra sei ed otto nodi da Est-Sud Est ha visto fin da subito Maxi Jena - SINA Centurion Palace prendere largamente la testa della classifica mantenendola fino al tra guardo. Le emozioni non sono comunque mancate lungo tutto il percorso, con Way of Life - The Gritti Palace e Portopiccolo Prosecco DOC che si sono date battaglia per il secondo e terzo posto fino a quando la barca slovena è stata vittima di una secca lungo il canale della Giudecca facendo così salire Arca SGR sul podio. Un calo di vento nella parte conclu siva ha favorito le imbarcazioni più leggere. Risultato positivo anche per Il Moro di Venezia, che con Tom

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maso Chieffi al timone vince la classe Cruise e festeggia così nel migliore dei modi il trentennale della vittoria nella Louis Vuitton Cup. Mirko Sguario ha consegnato i premi affermando con orgoglio: «Questa regata, grazie al suo percorso unico al mondo, ha portato ancora una volta nel cuore di Venezia un grande spettacolo che conferma la vitalità dello spirito marinaresco veneziano e la sua rinomata accoglienza». Il direttore di Energia Pura, Alberto Olivetto, ha fornito agli equipaggi indu menti realizzati da Mureadritta ottenuti dal riciclaggio delle bottiglie di plastica ricordando l’impegno am bientale della Venice Hospitality Challenge, un evento perfettamente in linea con quanto l’Amministrazione Comunale si sta prefiggendo per Venezia che per sua naturale vocazione deve essere un esempio di eco-so stenibilità.

Patrocinato dal Comune di Venezia e dall’Autorità Por tuale la Venice Hospitality Challenge 2022 ha benefi ciato del supporto dei partner Vela S.p.A. e Salone Nau tico, dei main sponsor Generali Italia e VISA e degli sponsor Bisol1542, Vetreria CAM, Acqua Dolomia, Mu reaDritta, I-Clip, Fontego, Ottica Inn.

Essere informati è sempre il primo passo verso la salvaguardia della propria salute e LILT (Lega Italiana per la lotta contro i tumori) ha festeggiato il centenario dalla sua fondazione al fianco dello Yacht Club Venezia all’insegna del motto “La prevenzione è vita”. La Sezione Provinciale di Venezia è attiva in città dal 1978, con le sue grandi campagne di prevenzione oncologica di ottobre, marzo e maggio e con l’attività continua di assistenza e di riabilitazione per i pazienti oncologici e per i loro familiari. Il Vaporetto Rosa, un natante ibrido a basso impatto ambientale, è stato presente in laguna per ricordare l’importanza della prevenzione dei tumori al seno.

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YACHT CLUB VENEZIA E IL CENTENARIO DI LILT

DIRITTI & DOVERI

Prof. Avv. Antonello Martinez

Studio Legale Associato Martinez & Novebaci www.martinez-novebaci.it

MIAMI: PIACERE E SICUREZZE

Negli ultimi anni abbiamo potuto assistere ad una grande escalation di località do ve gli italiani, giramondo per eccellenza, sono andati ad investire o ad avviare delle attività produttive o commerciali. Personalmente ho seguito tantissimi interventi di im prenditori italiani in particolare a Dubai, Mosca e Pechino e la stragrande maggioranza degli interventi imprenditoriali italiani sono andati benissimo. Da qualche anno, per diverse ragioni, l’imprenditoria italiana, come negli anni ‘50 e ‘60 sta tornando ad avere particolari attenzioni per gli Stati Uniti e, in particolare, per Miami. Aldilà del fascino turistico che Miami e la Florida in generale esercita su tutti, vuoi perché è un luogo dove l’inverno praticamente non esiste, ed è certamente il buen retiro di Ameri cani ed Europei attratti oltre che dalle stupende spiagge di Miami Beach anche dagli spettacolari grattacieli di Miami, dall’incomparabile Deco District di South Beach, dall’incredibile street-art di Wyn wood, dallo shopping esclusivo del Design District e, per chi la ama, da una vita notturna particolar mente effervescente. Ma non è tutto. Non bisogna infatti dimenticare i palmizi delle isole Keys, i parchi di Disney World, Universal Studios e Sea World di Orlando, gli Everglades, Cape Canaveral con il Ken nedy Space Center e tanto altro ancora. Ma, a parte le indiscutibili bellezze di natura turistica, negli ul timi anni, ho precisa contezza, di un grande rilancio della richiesta di assistenza legale e imprenditoriale verso questo Paese e in particolare per Miami dove peraltro lo Studio Martinez & Novebaci è presente, con una esponenziale crescita fino dal 2009, grazie alla sapiente guida e alla grande professionalità degli Avvocati Claudio Novebaci e Maria Gentile. Molti

imprenditori infatti avviano catene di ristoranti, di gelaterie, di rivendita di prodotti DOC italiani, ot tenendo peraltro risultati veramente notevoli. Ma un settore in grandissimo sviluppo è anche quello degli investimenti immobiliari con un buon reddito garan tito rispetto alla redditività italiana, infatti il mercato degli affitti a Miami rappresenta circa il 60% del to tale delle unità immobiliari disponibili contro il 30% di media in USA. Gli utili derivanti dalle locazioni si aggira in modo costante intorno al 5% ma al netto di qualsiasi onere ivi comprese le tasse e i costi di gestione. La graniticità del rendimento è dovuta alla grande richiesta di immobili in locazione tanto che il mercato immobiliare di Miami si conferma il primo negli Stati Uniti per acquisti a scopo di investimento, e ciò grazie alla forte presenza di non residenti, che rappresentano circa il 30% del totale. Altro elemento non trascurabile è costituito dalla circostanza ogget tiva che gli USA sono un Paese di diritto dove viene tutelata in modo realmente assoluto la proprietà pri vata e, per esempio, circostanza per noi semplice mente inimmaginabile, l’eventuale inquilino moroso viene di concretamente sfrattato (nel senso che viene fatto materialmente uscire dall’immobile attraverso l’intervento delle forze dell’ordine) in un tempo non superiore ai quindici giorni.

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MILANO

A TEATRO

NOVEMBRE

IL MALATO IMMAGINARIO

8 - 20 Novembre: Manzoni

Un intreccio tra comicità e il teatro dell’assurdo. Il malato immaginario ha più paura di vivere che di morire, e il suo rifugiarsi nella malattia non è nient’altro che una fuga dai problemi. Si ride attraverso la continua ricerca di rimedi e cure di medici improbabili che creano situazioni esilaranti.

ITALIA - BRASILE 3 A 2. IL RITORNO

8 - 20 Novembre: Piccolo Teatro Grassi

Nel 2022 ricorre il quarantennale della partita di calcio giocata allo stadio Sarriá di Barcellona tra la nazionale azzurra e quella carioca, in occasione del Mondiale di Calcio del 1982, e il ventennale del de butto dello spettacolo Italia - Brasile 3 a 2. In quest’ottica, Il ritorno del sottotitolo allude alla partita da giocarsi per il passaggio del turno dopo quella comunemente battezzata come “l’andata”.

LA GRANDE OCCASIONE - CHISSÀ SE VA...!

11 - 27 Novembre: Martinitt

Una grande compagnia di varietà contemporaneo viene investita dalla promettente prospettiva di un’occasione unica e irripetibile: un noto politico assai influente, nonché ministro dello Spettacolo e in odore di premierato, si è innamorato della prima donna e, se solo lei dicesse sì, il futuro di tutta la compagnia diventerebbe assai più profumato di soldi e di successo.

UNA VOLTA NELLA VITA (ONCE)

11 Novembre - 4 Dicembre: San Babila

Tratto dall’omonimo film irlandese del 2006 scritto e diretto da John Carney, vincitore del Premio Oscar per la Miglior Canzone con Falling Slowly, Once diventa uno spettacolo musicale nel 2011, ottenendo fin da subito un grande successo e vincendo 8 Tony Award, 2 Olivier Award e un Grammy Award.

IL DELITTO DI VIA DELL’ORSINA

17 Novembre - 4 Dicembre: Franco Parenti - Sala Grande

Con L’affaire de la rue de Lourcine il drammaturgo Eugène Marin Labiche costruisce una trama paradossale, beckettiana. Profonda mente diversi l’uno dall’altro, uno ricco ed elegante, l’altro rozzo e volgare, i due personaggi sono costretti a confrontarsi con quello che credono di aver commesso. Andrée Ruth Shammah porta in scena il suo adattamento dell’originale francese.

TORQUATO TASSO. UNA DISCESA NEL VERSO

18 Novembre - 4 Dicembre: Elfo Puccini - Sala Bausch

Il primo poeta cortigiano che, sotto la lusinga del potere, impazzisce. Un individuo fragile, ipersensibile, frenetico, interpretato da Daniele Fedeli. La musicalità del verso di Goethe trova corrispondenza nella dimensione sonora dello spettacolo che incarna la tensione del poeta con la realtà, l’onda psichica ed emotiva.

IN FEDELTÀ

22 - 27 Novembre: Filodrammatici

Avete mai immaginato di vivere un appuntamento al buio, a teatro? Se state cercando la persona giusta, questo spettacolo potrebbe essere l’inizio di qualcosa di bello. Se invece avete una felice vita di coppia, ci interrogheremo insieme sull’amore. È possibile non tradire mai? Si può mentire per amore? La scienza ci può essere d’aiuto o dobbiamo imparare ad accettare il mistero?

PUCCI - C’È SEMPRE QUALCOSA CHE NON VA

22 Novembre - 27 Dicembre: Nazionale CheBanca!

Con monologhi e satira sul costume e la società moderna, Andrea coinvolge il pubblico, dato che le storie si basano sull’interpretazione in chiave comica di verità attuali che quindi potrebbero anche essere vissute dal pubblico nella quotidianità. Spesso rievoca grotteschi epi sodi dell’adolescenza, sia quella vissuta da lui che quella in genere.

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MILANO

A TEATRO

Dal 5 al 18 Novembre Thomas Adès | Libretto di Meredith Oakes Direttore: Thomas Adès | Regia Robert Lepage

Il Teatro alla Scala allarga il suo repertorio contemporaneo presentando per la prima volta una delle opere più celebrate e rap presentate di Thomas Adès. The Tempest, tratta da Shakespeare, mette in musica le arti magi che di Prospero, duca tradito di Milano, e arriva in prima italiana alla Scala nell’immaginifico spettacolo pensato da Robert Lepage, la cui scenografia allude proprio ai palchi del Piermarini. Il compositore Pie rangelo Valtinoni si è ispirato al celebre racconto di Antoine de Saint-Exupéry per creare un nuovo lavoro in prima assoluta con la regia di Polly Graham e i solisti, l’Orchestra e il Coro di Voci Bianche dell’Ac cademia Teatro alla Scala diretti da Vitali Aleksee nok, giovane maestro bielorusso vincitore del Con corso Toscanini 2021. Il testo usa l’opera e i suoi temi come punto di partenza per l’immaginazione musicale, con il libretto di Meredith Oakes, come ha spiegato Adès, “una traduzione di Shakespeare nell’inglese moderno, per essere ancora più fedeli e concentrare il dramma”. Quando William Shakespeare scrisse La tempesta all’inizio del XVII secolo, la concepì come un’espe rienza acustica oltre che verbale. Spesso scarso nelle sue direzioni di scena, in The Tempest, Shakespeare chiede ripetutamente “musica solenne e strana”. Quest’opera ha suscitato l’interesse di innumerevoli compositori nel corso dei suoi 400 anni di storia. È un’esperienza unica di ascolto e visione che dà fi ducia nel futuro dell’opera.

ALTRI APPUNTAMENTI DI NOVEMBRE

Opera

+ Il Piccolo Principe Lu21|28 h11 + h14:30

+ Boris Godunov| Prima delle prime Gi24 h18

Concerti

+ Orchestra e Coro femminile del Teatro alla Scala Me9|10|12 h20

+ Professori dell’orchestra del Teatro alla Scala Do13 h11

+ Filarmonica della Scala | Dir. Thomas Adès Lu14 h20

+ Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia Sa19 h20

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THE TEMPEST
‘THE TEMPEST’ APPUNTAMENTI Novembre: Sa5|8|11|15|18 h20:00

IN MOSTRA MILANO

LUIGI VERONESI. HISTOIRE DU SOLDAT

Museo del Novecento | Fino al 27 Novembre 2022

Luigi Veronesi (Milano, 1908 - 1998), artista poliedrico e sperimentatore d’avanguardia, fin dagli anni ‘30 realizza opere attraverso un approccio interdisciplinare, intersecando arti figurative, teatro, fotografia, cinema e musica. La mostra, a cura di Danka Giacon e Giulia Valcamonica, espone il nucleo di opere acquistato dal Ministero della Cultura per le collezioni della Direzione regionale Musei Lombardia e depositato presso il Museo del Novecento. I 6 bozzetti, realizzati nel 1939 con tempere e inchiostro su cartoncino, rappresentano i costumi di scena studiati dall’artista per i protagonisti dell’opera dell’”Histoire du Soldat” di Igor’ Fedorovicˇ Stravinskij, declinati nelle diverse scene: il Soldato, il Diavolo in diverse fogge e la Principessa, affiancati dal progetto di una scenografia. Dai bozzetti, Veronesi elabora il progetto di marionette negli stessi anni in cui collabora attivamente con il Teatro alla Scala. Nel 1982 mette in scena lo spettacolo in collaborazione con la Compagnia Colla alla Piccola Scala.

ETERNO BOLDINI

Galleria Bottegantica | Fino al 3 Dicembre 2022

Un omaggio al grande maestro ferrarese con un’esposizione monografica de dicata al fascino intramontabile della sua opera. La mostra, a cura di Francesca Dini, massima esperta dell’artista, ripercorre la carriera dell’artista dai primi anni parigini ai ritratti femminili di primo ‘900 attraverso un accurato accosta mento tra opere note e inedite. La mostra riunirà un’ampia ed accurata selezione di dipinti, acquerelli e disegni, con l’intento di mettere in luce la versatilità del l’artista, fine compositore delle sue opere, raffinato disegnatore e virtuoso pittore. Bottegantica continua così il suo lavoro di studio e promozione di uno dei più grandi artisti dell’Ottocento italiano; un lavoro di ricerca costante iniziato nel 1999 con la mostra “Giovanni Boldini. Il dinamismo straordinario delle linee”, la prima di 7 esposizioni monografiche dedicate all’Eterno Boldini.

UNKNOWN UNKNOWNS

Triennale di Milano | Fino all’11 Dicembre 2022

La mostra tematica, a cura di Ersilia Vaudo, astrofisica e Chief Di versity Officer dell’Agenzia Spaziale Europea, è il centro nevralgico della 23ª Esposizione Internazionale, concepita come uno spazio di dibattito e confronto aperto e plurale, dove possano convergere esperienze, culture e prospettive differenti. Unknown Unknowns cerca di rispondere ad una serie di domande su quello che ancora “non sappiamo di non sapere” in diversi ambiti: dall’evoluzione della città agli oceani, dalla genetica all’astrofisica. Un’esperienza profonda, che coinvolgendo designer, architetti, artisti, drammaturghi e musicisti, dà la possibilità di rovesciare la nostra idea di mondo. Un percorso dai contorni sfumati e permeabili che presenta più di cento tra opere, progetti e installazioni di artisti, ricercatori e designer internazionali che si confrontano con l’ignoto.

RICHARD AVEDON: RELATIONSHIPS

Palazzo Reale | Fino al 29 Gennaio 2023

L’opera di uno dei maggiori fotografi americani del ‘900. Avviato alla carriera di fotografo tramite l’incarico svolto per la Marina mercantile quando, assegnato alle autopsie e alle foto d’identità, inizia a scattare fotografie dei suoi compagni di camerata, Avedon raggiunge la notorietà grazie alla sua collaborazione con prestigiose riviste di moda - Harper’s Bazaar, Vogue e Mademoiselle - e affermate maison quali Hugo Boss, Calvin Klein, Christian Dior. A partire dagli anni ‘50 Avedon si specializza nei ritratti di celebrità, tra le quali Marylin Monroe, Eisenhower, Malcolm X, Ezra Pound, Andy Warhol, realizzando immagini che colpiscono per la loro intensità e per la capacità di restituire il carattere intimo di cia scun personaggio. La mostra, a cura di Rebecca Senf è organizzata da Palazzo Reale e Skira Editore in collaborazione con il Center for Creative Photography e la Richard Avedon Foundation.

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MILANO

IN CONCERTO

EVANESCENCE + WITHIN TEMPTATION (ore 21)

Giovedì 10 novembre - Mediolanum Forum

È finita l’attesa per il concerto italiano degli Evanescence e i Within Temptation. Le band, capitanate da due delle donne più iconiche e creative del rock contemporaneo - Amy Lee e Sharon den Adel - uni scono le forze per Worlds Collide Tour che toccherà l’Italia per un’unica data a Milano.

THE CHAINSMOKERS (ore 21) Venerdì 11 novembre - Fieramilano City

Il duo statunitense Alex Pall e Andrew Taggart, vincitore di un Grammy Award con “Don’t Let Me Know Down”, produttori di molte delle grandi hit negli ultimi due anni come “Closer” ft Halsey la multiplatino “Roses”, è pronto a tornare in Italia con un nuovo appun tamento Milano, recupero della data del 10 ottobre 2020 e del 5 maggio 2022 sospese causa Coronavirus.

LEE RITENOUR (ore 20:30)

Sabato 12 +13 novembre - Blue Note Lee Ritenour è un chitarrista dall’immenso ed eclettico talento, leader universale della scena fusion, membro fondatore dei mitici Fourplay, con stile unico al mondo fonde jazz, rock e ritmi brasiliani. Ha col laborato con alcuni dei più importanti artisti tra cui, Pink Floyd, Steely Dan, Dizzy Gillespie, Sonny Rollins, Frank Sinatra. Tony Bennett, Phil Collins.

CESARE CREMONINI (ore 20:45) 13, 14, 16 e 17 novembre - Mediolanum Forum

L’artista è tornato con un emozionante duetto con Lucio Dalla sulle note del brano capolavoro “Stella Di Mare”, in un’inedita versione. Si tratta di un’operazione artistica senza precedenti: per la prima volta, infatti, grazie a Sony Music, Pressingline e alla Fondazione Lucio Dalla, è stato concesso l’utilizzo della voce di Lucio dal master originale del brano del 1979.

DANIELE SILVESTRI (ore 21)

Lunedì 14 Novembre - Teatro degli Arcimboldi

Il “Daniele Silvestri Teatri 2022” è la nuova tourneé teatrale che prende il via nel mese di novembre con una serie di concerti e che porterà il cantautore romano ad esibirsi nei più importanti teatri italiani per pre sentare al suo affezionato pubblico vecchi e nuovi brani.

THE PRETTY RECKLESS (ore 20) Martedì 15 novembre - Alcatraz Grande ritorno in Italia per la band che vede in line-up Taylor Momsen, Ben Phillips, Mark Damon e Jamie Perkins. Il gruppo ha pubblicato nel 2021 il quarto studio album ‘Death By Rock And Roll’ e tornerà nel nostro Paese a distanza di 5 anni dall’ultima esibizione.

STEVE HACKETT (ore 21)

Mercoledì 16 novembre - Teatro Lirico Giorgio Gaber

Il leggendario chitarrista riporta in Italia la magia della musica dei Genesis. Lo spettacolo “Genesis Revisited – Foxtrot at Fifty” prende il nome dall’album “Foxtrot del 1972” che lanciò di fatto la band nel panorama musicale del rock inglese.

VOLBEAT (ore 19)

Giovedì 17 novembre - Alcatraz

Oltre vent’anni di musica per la band dalle sonorità tipicamente metal con lo stile di canto rock che approda in Italia con “Servant Of The Road tour”. Un’occasione imperdibile per i fan di ascoltare live Michael Poulsen e compagni.

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A MILANO I GIOIELLI DELLE STAR

Si intitola “Hollywood Forever” la mostra di memorabilia dedicata alla “Golden Age”. Si tratta di gioielli appartenuti a star come Marilyn Monroe, Liza Minnelli e Jerry Le wis, provenienti dalle aste piu importanti di Beverly Hills, che si potranno ammirare a Milano durante l’intero mese di novembre. L’esposizione è allestita in Via Paolo Frisi 3, nel popolare quartiere Liberty di Porta Venezia, presso la sede dalla Frank Riz Com pany, società americana che opera nel settore dell’in trattenimento, e da anni raccoglie i cimeli appartenuti ai grandi divi di Hollywood. Un’occasione per tutti gli appassionati di cinema, moda e gioielli vintage di ammirare per la prima volta dal vivo oggetti preziosi appartenuti alle celebrità più amate del cinema hol lywoodiano. Tra questi, da non perdere, la famosa collana di Tiffany & Co. “Scorpion”, disegnata dalla visionaria Elsa Peretti e donata nel 1978 all’attrice, cantante e ballerina americana Liza Minnelli, poi bat tuta all’asta nell’estate del 2017. Sempre per l’iconica interprete di “New York, New York”, Gianni Versace aveva disegnato una collana nello stile dei monili dell’antica Grecia, adornata da tre medaglioni con una testa di Medusa disegnata in rilievo, anche questa esposta nella mostra “Hollywood Forever”. In espo sizione anche l’orologio Baume & Mercier appartenuto all’attore, cantante e regista Jerry Lewis e dal quale il poliedrico artista non si separava mai, e una parure di gioielli, appartenuti alla diva delle dive, Marilyn Monroe, composta da orecchini, collier e bracciale

tempestati di diamanti. La mostra “Hollywood Fore ver” vuole accentuare l’importanza degli accessori nella vita artistica e personale delle celebrities che li hanno posseduti e amati. Dei veri e propri elementi di distinzione, che hanno aiutato a renderli immortali nell’immaginario collettivo. L’ingresso alla mostra è gratuito (è necessario preno tarsi al numero 02-49622136).

Hollywood Forever Frank Riz Company

Via Paolo Frisi 3, Milano

Orari: feriali: 09-19; Sabato e Domenica: 10-17

INCONTRA MILANO
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In apertura: Jerry Lewis; in senso orario: l’orologio Baume & Mercier appartenuto all’attore; Liza Minnelli e la collana disegnata da Gianni Versace; Elsa Peretti; bracciale e orecchini di diamanti appartenuti a Marilyn Monroe e i due iconici bracciali “Bone” e il collier “Scorpion”

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MILANO

STORICHE

Lo scorso 17 ottobre a Milano, presso la Sala Alessi di Pa lazzo Marino, 35 nuove botteghe meneghine sono state insignite dell’onorificenza di “Bottega storica”, nota targa di ricono scimento quale patrimonio del la tradizione milanese. Si tratta di una targa che viene assegna ta alle attività commerciali che operano nel capoluogo lombar do da almeno 50 anni nello stesso comparto merceologico. «Sono eccellenze che contri buiscono all’attrattività e al lu stro, anche internazionale, del la nostra città», ha detto l’As sessora allo Sviluppo economi co Alessia Cappello che a Pa lazzo Marino ha consegnato con il sindaco Beppe Sala, ai tito lari e rappresentati delle bot teghe, la pergamena e la targa ideata dall’architetto Bob No orda. Quest’anno si contavano 4 realtà con oltre 100 anni di esercizio: Borsalino (Galleria Vittorio Emanuele II 921883), Pompe funebri Turati Niguarda (Via de Calboli 181892), Drogheria Radrizzani Enoteca (Viale Piave 201910) e Co.Fa. - Farmacie di Milano (Via Orefici 2 - 1920).

Per quest’ultima, hanno parte cipato alla cerimonia di asse gnazione dell’onorificenza i 4 dipendenti con anzianità supe riore ai 30 anni affiancati dalla Presidente della Cooperativa Farmaceutica Rosa Massari, prima donna a rivestire tale

ruolo dal 1890, anno di fonda zione della Cooperativa. Siamo nell’ultimo ventennio del 1800 e a Milano le farmacie e la pro fessione del farmacista sono as sai diverse rispetto a oggi: in quell’epoca, ogni farmacista prepara e vende prodotti del suo laboratorio, con ricette ri gorosamente segrete e senza al cun controllo dei prezzi. Il re gime di oligopolio viene inter rotto da una legge del 1888 che rende più agevole l’avvio di nuovi esercizi. L’opportunità viene colta da alcuni impiegati civili, appartenenti al nuovo ce to sociale che si forma con l’in dustrializzazione, i quali si pon gono come obiettivi principali il controllo dei preparati far maceutici e dei prezzi di ven dita. Nonostante un inizio non entusiasmante, a causa dell’or dine di chiusura della prima farmacia in Via Brera - Del l’Orso, la società opera con grande successo, anche grazie alle notevoli disponibilità fi nanziarie derivanti dal sempre maggiore afflusso dei soci e, in pochi anni, attiva le prime tre farmacie: 1892 in Piazza del Duomo, nel 1896 in Via Cano nica e nel 1898 in Via Pontac cio. Alla chiusura del secolo la Cooperativa è già una realtà consolidata. Oggi la Coopera tiva Farmaceutica possiede 12 farmacie nel cuore di Milano, un consistente patrimonio im mobiliare e finanziario e man tiene ancora lo stesso Statuto approvato il 26 gennaio 1890.

SI RACCONTA
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LE NUOVE “ BOTTEGHE
La Presidente Rosa Massari riceve la targa di Bottega Storica per CoFa

Numeri da capogiro per la 7a edizione di “Jazz Mi” che si è conclusa lo scorso 9 ottobre. Ol tre 400 tra artisti emergenti e gran di nomi del jazz internazionale si sono alternati sui grandi palcosce nici di Milano e nei quartieri delle periferie, in un ricchissimo calen dario di appuntamenti composto da oltre duecento eventi. Dai due poli principali Triennale Milano Teatro e Blue Note Milano, JazzMi ha coinvolto tutta la città, dal Volvo Studio Milano a Made in Corvetto, dall’Armani/Silos al PuntoZero Teatro, dal giardino dell’Associa zione IBVA, all’ADI Design Mu seum, dal Politecnico di Milano ai centri culturali ARCA, mare cul turale urbano e Cascina Nascosta.

JAZZMI 2022

Al Teatro Dal Verme, la serata di inaugurazione del festival ha ospi tato un doppio concerto: la rivela zione degli ultimi anni Venerus in piano solo e gli amici Casino Ro yale con due ospiti speciali, Save rio Tasca e Marta Del Grandi. Il Teatro degli Arcimboldi ha visto il ritorno in scena di Mario Biondi con la sua storica band, gli High Five Quintet e il loro progetto Ga thered Souls. Non sono mancati gli appuntamenti al Conservatorio di Milano, storico partner del festival, sul palco del quale si sono esibiti Jeff Mills e Jean-Phy Dary con il loro progetto elettro elettro-jazz “The Paradox” e la grande chiu sura del festival in compagnia di Raphael Gualazzi che ha presen tato il suo ultimo album. La rasse

gna di quest’anno si è avvalsa an che di decine di eventi collaterali, mostre fotografiche, dibattiti, la boratori, rassegne cinematografi che. La novità il jazz nel verde di molti parchi della città (Parco Nord, Cascina Sant’Ambrogio, Ca sciNet, Cascina San Romano, Ab bazia di Chiaravalle). Da ricordare che in questa edizione sono stati più di 80 i locali che hanno tenuto in piedi fino a notte molti appas sionati. Sono stati 11 giorni entu siasmanti che fanno pensare che sarà difficile fare di più nel car tellone 2023, ma siamo certi che il livello del prossimo “JazzMi” sa rà ricco di nuove sorprese, di nuovi ospiti, di nuove location cittadine per ospitare la bellezza coinvol gente della musica jazz.

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SI RACCONTA MILANO

MILANO WINE WEEK “IL VINO CON MILANO INTORNO”

Giunto alla sua 5a edizione con un palinsesto ricco di iniziative rivolte ad appassionati, opinion leader e operatori del settore di tutto il mondo, Milano Wine Week, il più grande evento non-fieristico d’Italia dedicato alla pro mozione, al racconto e all’esperienza del vino, ha ani mato il capoluogo lombardo dall’8 al 16 ottobre. Pro tagonisti dell’appuntamento consorzi, organizzazioni e centinaia di aziende provenienti da tutta Italia, ma anche realtà extra-settore, istituzioni e associazioni di categoria, e il pubblico finale: l’edizione 2022 è stata caratterizzata infatti per un format dall’approccio fortemente immersivo, improntato all’avvicinamento dei consumatori tramite esperienze e attività coinvol genti, dalle degustazioni ai workshop, agli eventi spe ciali. La manifestazione mira a coinvolgere i più noti quartieri dell’intero territorio cittadino: allo storico headquarter di Palazzo Bovara, polo di riferimento nell’ambito business, si è affiancato il nuovo hub di Palazzo Serbelloni, che ha accolto le principali ini ziative rivolte al pubblico di consumatori, dando vita al nuovo asse portante di Corso Venezia, la Wine Street di MWW 2022. Un’opportunità esclusiva che ha riu nito sotto un unico progetto i quartieri iconici di Mi lano. Sono tornati infatti i Wine District, quest’anno sei: Sempione-Arco Della Pace, Brera, Porta Venezia, Navigli, Porta Romana e Eustachi-Plinio. Il palinsesto di MWW ha coinvolto tutta la città con numerosi even

ti organizzati all’interno e fuori dal Palazzo Serbelloni, l’importante nuova sede della manifestazione, con de gustazioni, tra speciali appuntamenti tematici, con certi, walk around tasting, talk, conferenze, workshop, aperitivi e cene con i produttori. Palazzo Bovara si è confermata la casa del business di MWW, trasforman dosi in un centro mondiale di promozione vinicola e ospitando numerosi appuntamenti di formazione, net working e confronto tra player del settore, oltre che masterclass nazionali e internazionali: 8 le città in ternazionali coinvolte in 6 mercati-chiave - New York, Houston, Chicago, Toronto, Londra, Shenzhen, Tokyo, Hong Kong - grazie al programma internazionale che ha trasmesso in diretta in una serie di location nel mondo. Sono tornati inoltre gli MWW Awards, giunti alla 2a edizione, che hanno premiato le migliori se lezioni vinicole d’Italia sia nel settore della sommi nistrazione con il “Premio Carta Vini” che in quello della distribuzione con il “Premio Wine Retail”. An che quest’anno Slow Wine ha presentato alla MWW la nuova edizione dell’omonima Guida.

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A KYOTO ALLA RICERCA DEL MOMIJIGARI

A cura di TEOBALDO FORTUNATO

Seguendo un remoto rituale del Sol Levante, abbiamo intrapreso un viaggio speciale alla ricerca del Momijigari, ovvero la struggente visione delle foglie rosse di cui a novem bre si tingono gli aceri e tutti gli altri al beri cedui soprattutto nella regione di Kyoto. A guidarci in questa mistica “re cherche” è la giornalista Michiko Ohira, che da oltre 20 anni vive a Firenze. «Geo graficamente il Giappone è molto mon

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tagnoso, ha una grande ricchezza d’acqua e di varietà arboree ovun que; il territorio è molto esteso da sud verso nord, per questo si tro vano tanti bei luoghi con la loro precipua biodiversità. Forse in fon do dipende della nostra tradizione, basata sulla religione antica dello Shintoismo alla ricerca della sin tonia con la natura. Un posto per godere la bellezza di tale spettacolo autunnale è Goshiki-Numa, ovvero i laghi dai 5 colori: si trova nella zona Urabandai, nella prefettura di Fukushima. Tutti i colori sono differenti e naturali come il verde pavone. I laghi sono incorniciati

dalle foglie d’un rosso acceso degli aceri e del giallo brillante. La bel lezza di Kyoto è molto cangiante. Vi sono più di 3000 templi buddi sti, nel centro della città e lungo i declivi delle colline: tutti sfoggiano giardini bellissimi. Le piante e gli alberi sono stati posizionati in mo do tale da far risaltare la loro bel lezza in ogni stagione: i ciliegi in primavera, gli alberi dalle foglie cadenti d’autunno quasi come se fuoruscissero da una scatola di gio ielli. Una zona più famosa per il

Momijigari a Kyoto è ArashiyamaSagano, la zona collinare ad ovest del centro cittadino dove immersi nel paesaggio vi sono moltissimi templi, da quello shintoista di No nomiya a quelli buddista di Jiozya ku e di Daikaku fino al laghetto di Hirosawa, tutti circondati dai giar dini ricchi di alberi secolari». Mi chiko ci racconta che nei pressi di Tokyo, la capitale, vi sono molti al tri luoghi interessanti da visitare, come Nikko o Hakone. Nikko è no ta per il Nikko Tosyogu, un tempio dell’era Edo, costruito dalla Fami glia Tokugawa. «Io amo anche Ha kone, la zona vacanziere per le fa miglie benestanti: si fondono il ma re, i monti, i tempi leggendari, le terme, musei particolari, ristoranti ed alberghi, tutti funzionali per il Momijigari» e Michiko continua la sua narrazione suggerendoci di fare una pausa rilassante nei dintorni di Kyoto, sorseggiando un tè verde e dolcini tradizionali a Okochi-San so (Villa Okochi-Sanso). «Oppure è molto bello nei dintorni di Hiro sawanoike (il laghetto di Hirosa wa). È possibile visitare il tempio di Daikaku che ha un bellissimo giardino; vicino c’è un ristorantino molto retrò giapponese, Imai Syo kudò, dove si può assaggiare il Sa ba-ni (Sgombro brasato)». La visita continua al tempio più antico di Kyoto, Kamigamo Jinja (Tempio di Kamigamo). Una pausa ulteriore al Jinbadò. «Qui, si deve assaggia re un dolcetto speciale, lo Yakimo chi. Anche Katsurarikyu, ovvero il villino imperiale (il mito dell’ar chitettura giapponese) è vicino ad Arashiyama. Al centro di Kyoto, uno straordinario Kouyou si può trovare anche nei pressi del tempio

Eikan-dō o al Kyoto Gosho (Kyoto Imperial Palace) nel quartiere di Sakyo.

Passando al gourmet, in novembre a Kyoto ci sono tante pietanze tra dizionali da gustare. Il top è il fun go nobile Matsutake che ha un ele gantissimo profumo e una buona consistenza: si mangia con riso, al la griglia, oppure alla shabu-shabu. Anche il pesce Hamo è della sta gione, si prepara in tanti modi. Da assaggiare anche Yudoufu (tegame di Tofu) e Kyo-Tsukemono (le ver dure fermentate), sono squisiti. Per chi volesse gustare un autentico Kaiseki in un vero ristorante della tradizione (Ryoutei) a Ghion, il quartiere dei ristoranti antichi; consiglierei Ghion Nishikawa (ha 2 stelle di Michelin)». Qui si deve mangiare Matsutake Gohan e Ha mo-shabu. Dove dormire? Ancora la nostra guida speciale ci consi glia: «Per non affaticarsi troppo conviene soggiornare nei pressi della stazione di Kyoto. In ogni ca so, è molto facile muoversi sia in treno o in taxi. Il Kyoto Okura, piut tosto famoso, è un ottimo hotel, op pure si può sostare presso il Gran via Kyoto, molto bello e comodo. Ancora si potrebbe soggiornare all’Hotel Suiran Kyoto nella zona di Arashiyama Terme. Invece, qua lora si decidesse di andare a Ha kone, è possibile soggiornare in un hotel termale, come Hakone Kora kuen Tenyu. Tutto sommato, se si vuole viaggiare senza spreco di tempo e denaro, consiglierei di consultare un’agenzia specializzata per gli Italiani buongustai», con clude così il suo bel racconto di viaggio Michiko Ohira.

4124oreNews Kyoto
Yakimochi

HI

Innovazione & Futuro

L’intelligenza artificiale (IA) è sempre più presente nelle nostre vite. Kate Crawford, una delle principali studiose internazionali delle implicazioni sociali e politiche della IA, ospite in ottobre del Wired Next Fest di Milano ha parlato della necessità di controllare e regolare maggiormente i sistemi di IA. Ecco per voi, dal Corriere, questa interessante intervista di Chiara Barison.

KATE CRAWFORD: «ABBIAMO SOPRAVVALUTATO L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE»

Viviamo nell’epoca delle illusioni? Decisa mente sì, almeno secondo Kate Crawford, ricercatrice e docente di Berkeley specia lizzata in intelligenza artificiale e co-fon datrice dell’AI Now Institute della New York Univer sity. Ma non è (ancora) tutto perduto. Nel suo libro “Né intelligente né artificiale” (in originale “Atlas of AI: Power, Politics, and the Planetary Costs of Arti ficial Intelligence”), edito da Il Mulino, offre una pa noramica critica delle nuove tecnologie. Nel corso del suo intervento al Wired Next Fest ha ripercorso gli aspetti principali del suo viaggio illustrando so prattutto i costi. «Si parla di intelligenza artificiale come se fosse qualcosa di magico, come l’astrologia - ha esordito Crawford -. Mi sono alzata dalla scri vania per vedere con i miei occhi dove viene estratto il litio, le condizioni di lavoro dei dipendenti di Ama zon e gli ettolitri d’acqua consumati dai data center». Alla fine del suo pellegrinaggio nei luoghi dell’inno vazione è giunta a una conclusione netta: «Abbiamo creato una nuova industria estrattiva» al pari di quel la mineraria che credevamo di esserci lasciati alle spalle. «Dobbiamo fare qualcosa», ha esortato. «L’im patto rischia di essere devastante per l’uomo e le democrazie».

[…] IA: ne abbiamo proprio bisogno?

Assistiamo in continuazione a furti dell’identità di gitale, a sistemi di riconoscimento facciale che non sono accurati con gravi ripercussioni sulla libertà delle persone. Abbiamo visto come tramite Face book possono essere manipolate le elezioni ed è arrivato il momento di aprire gli occhi e diventare più realisti riguardo all’invasione della tecnologia nelle nostre vite. Quindi appena realizzeremo ciò di cui abbiamo davvero bisogno, credo che rimar remo molto colpiti nello scoprire che abbiamo so pravvalutato l’intelligenza artificiale.

A proposito di Facebook, la correlazione tra social media e IA non è così immediata per la maggior parte degli utenti, ma c’è.

Le società che gestiscono i social media sono di

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TECH/

ventate le più grandi compagnie di IA nel mondo. Credevamo che Facebook fosse un modo innovativo per condividere foto e rimanere in contatto con amici lontani. Invece è diventato il sistema di riconosci mento facciale più sofisticato al mondo. Stesso di scorso per TikTok e Instagram: le persone credono di usarli per intrattenimento, in realtà forniscono migliaia di dati personali di cui perdono il controllo senza avere la minima idea di come vengono usati. Si ha meno la percezione che questa sia IA, ma lo è a tutti gli effetti.

La Commissione europea sta cercando di imple mentare la tutela dei consumatori danneggiati dall’intelligenza artificiale. Stiamo andando nella di rezione giusta?

Dobbiamo aspettare, l’approvazione delle normative ha bisogno di tempo. Anche dopo l’entrata in vigore gli effetti non sono immediati. Io credo che una le gislazione in merito sia necessaria, solitamente gli Stati Uniti in questo sono più veloci e credo che l’UE non farà fatica ad adeguarsi. L’Unione Europea è avanti rispetto agli Stati Uniti, che per ora si sono limitati ad approvare un provvedimento non vinco lante privo di carattere normativo.

Si parla tanto di NFT (Non Fungible Token): rivolu zione dell’arte o buco nell’acqua?

Ho collaborato con diversi artisti che se ne occupa no. È un modo per raccontare un lato dell’IA che non si conosce e per mettere in luce i veri costi della tecnologia con un altro tipo di narrazione che non sia accademico. Riguardo agli NFT, quelli di prima generazione erano parte del problema e causavano un dispendio di energia notevole attraverso la block chain. Adesso quelli di seconda generazione sono meno energivori. Dobbiamo essere più critici a pro posito della struttura che viene utilizzata per ripro durre gli NFT, anche perché non abbiamo più tempo. Secondo Lei Intelligenza artificiale e sostenibilità non sono coniugabili?

Pensiamo all’IA come a qualcosa di immateriale fat ta da algoritmi nel cloud senza renderci conto che sono la causa di tonnellate di emissioni di gas serra. Secondo i ricercatori Lotfi Belkhir e Ahmed Elmeligi il settore tecnologico contribuirà al 14% delle emis sioni globali entro il 2030 (poco più di 7 anni, ndr). Anche gli studi di Emma Strudbell non sono inco raggianti: i modelli di elaborazione del linguaggio naturale (NLP) possono produrre circa 300mila chili di anidride carbonica. È quanto emettono 125 voli di andata e ritorno da New York a Pechino. Per non parlare dei data center, che al momento sono i mag giori consumatori di elettricità al mondo.

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AVANTSPACE: LIBERI NELLO SPAZIO

Tognana marchio storico attivo da oltre 75 anni, si misura con una nuova sfida. È nata infatti la nuovissima linea di piccoli elettrodomestici Avantspace, che ne riprende e sviluppa il concept di ottimizzare al massimo lo spazio in cucina. Quattro gli apripista: frullatore, sbattitore, tritatutto e macchina sottovuoto. Leggeri e senza fili, possono essere usati lontano dalle prese di corrente grazie alle batterie al litio che garantiscono efficienza e lunga durata, e ricaricati con il cavo USB-C e l’adattatore inclusi. Il loro design ricercato e moderno è impreziosito dall’elegante veste nera in una accattivante combinazione di tecnologia innovativa ma alla portata di tutti, performance eccellenti e consumi ridotti.

Frullatore senza fili, con due lame in acciaio inox, è dotato di impugnatu ra ergonomica e di bloc co di sicurezza per evi tare accensioni acciden tali. Ha due velocità di funzionamento, una potenza di 200 W e un indicatore del livello di carica della batteria, che ha un’autonomia di 30 porzioni di vellutata di verdure da 350 ml. L’asta staccabile può es sere collegata alla frusta sbattitore, anch’essa in clusa. Grazie alla base porta-accessori, frullato re, frusta e bicchiere da 700 ml con coperchio possono essere facil mente smontati e riposti ordinatamente sugli scaffali della cucina. Prezzo: 99,00 €

Sbattitore ricaricabile è dotato di una coppia di fruste battitori e uno sbattitore in ac ciaio inox, che è possi bile riporre sulla base porta-accessori. La parte posteriore è piatta, in modo da po ter appoggiare l’appa recchio con le fruste sollevate, senza biso gno di ulteriore sup porto. Tre velocità di funzionamento, 50 W di potenza e un’auto nomia di 30 lavorazio ni di 2 uova ciascuna rappresentano le ca ratteristiche principali di questo innovativo elettrodomestico sen za fili, per un’espe rienza in cucina degna di uno chef.

Prezzo: 79,90 €

Tritatutto ricaricabile, estremamente com patto e maneggevole, presenta 4 lame in ac ciaio inox, una frusta emulsionatore e un contenitore in vetro da 1,2 l, con base antisci volo e coperchio in ABS per conservare co modamente le prepa razioni. Puoi usarlo per tritare, sminuzzare, ta gliare in piccoli pezzi e in alcuni casi anche polverizzare i cibi. Due le velocità di funziona mento per 200 W di potenza, mentre l’au tonomia della batteria – ricaricabile con il ca vo USB-C e l’adattatore inclusi – è pari a 45 tri tati per soffritto da 300 gr.

Prezzo: 99,90 €

Macchina sottovuoto è lo strumento ideale per preservare tutto il gu sto dei cibi fatti in casa, senza l’ingombro e l’impedimento dei tra dizionali elettrodome stici. È dotata di taglie rino incorporato e in grado di svolgere tre funzioni: sigillatura, sottovuoto e vuoto esterno, anche per con tenitori e sacchetti do tati di valvola. La lun ghezza massima di si gillatura è pari a 30 cm, mentre la velocità è di 6 pezzi al minuto, con una potenza di 80 W e un’autonomia di 80 sacchetti. Include 10 sacchetti e un tubo per vuoto esterno con adattatore.

Prezzo: 79,90 €

24oreNews44 HI-TECH

AMICI ANIMALI

Dr. Ferdinando Asnaghi Medico Veterinario Specialista in Patologia e Clinica Animali da affezione Centro Veterinario Asnaghi Anselmi Cascina Sedone, 10 - Zerbolò - PV

IL “RIPOSO”

DEI NOSTRI AMICI

Rimanere a letto la mattina fino a tardi o schiacciare un riposino nel corso della giornata è una tentazione a cui spesso ce diamo, ma non siamo gli unici a farlo! An che i nostri animali domestici amano dor mire, anzi può capitare di voler giocare con loro nel corso della giornata, ma di trovarli beatamente addor mentati. In realtà non sono pigri, semplicemente si concedono il meritato riposo come facciamo noi, questo vale non solo per gli animali domestici, ma per tutti gli animali. La nostra vita e quella degli animali in generale è scandita dall’alternanza tra la veglia e il sonno. Quan do dormiamo viviamo due fasi: onde lunghe (sonno pa radosso) e onde brevi (sonno REM). Nella prima il no stro cervello crea sogni, mentre nella seconda è il mo mento in cui il corpo si rigenera. Differente per carat teristiche fisiche e “caratteriali”, ogni animale ha bi sogno di dormire per un periodo di tempo diverso, molto dipende anche dalla specie. I cani dormono tanto. Molto più di noi. Ma soprattutto, sono dei veri e propri pro fessionisti nell’arte del riposare. Ammettiamolo, mentre siamo costretti, nostro malgrado, a svolgere qualche compito proviamo un po’ di invidia verso di loro che invece se ne stanno spaparanzati in buffe pose plastiche nella cuccia o sul divano. La media di riposo di un cane è di circa quattordici ore. Questo dato, tuttavia, va raffrontato a quei fattori che ne possono determinare l’oscillazione temporale: l’età, la razza, la stazza, la morfologia ecc. I cani di grossa taglia, ad esempio, ten dono a dormire di più rispetto a quelli di taglia piccola.

La mole imponente, inoltre, grava sui cani rendendoli più pigri e meno reattivi al risveglio.

I gatti invece adorano dormire con il proprio amico umano perché è un modo per rendere più solido il le game e cercare anche una fonte di calore, soprattutto d’inverno. Spesso scelgono di dormire sulla nostra testa, perché tendiamo a muoverci di scatto durante la notte e, quindi, cercano una parte del corpo più “ferma”. Non è per niente raro, per chi ha un gatto, svegliarsi di notte e rendersi conto di avere il proprio amico felino aggrovigliato tra le gambe, acciambellato sulla pancia e in alcuni casi, addirittura accovacciato sul proprio cuscino, vicino alla testa: ma perché questo accade? Per i nostri amici felini, dormire nella zona della testa o addirittura guancia a guancia con noi, è un modo per consolidare il legame che ci unisce. Infatti, anche i gatti che sono molto intimi e che vanno molto d’accordo tra di loro, tendono a dormire così, gli uni vicini agli altri. A conferma del fatto che si tratta di una dimo strazione di amore nei nostri confronti, infine, basti pensare, che i gatti sono animali crepuscolari e, in quanto tali, la loro natura sarebbe quella di essere de cisamente più attivi di notte che giorno. Il fatto che il nostro gatto abbandoni i suoi istinti naturali, per adat tarsi ed entrare in simbiosi con i nostri ritmi, quindi, denota che non solo è rilassato e tranquillo, ma soprat tutto che il legame che abbiamo con lui è estremamente profondo.

L’esigenza di “ricaricare le batterie”, in un modo o nel l’altro, si rivela un trait d’union tra gli esseri viventi!

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ERBARIO MAGICO

IL CEDRO DEL LIBANO

La fama di questo impo nente e maestoso albero (alto fino a 40 metri) ha origini molto antiche, tanto è che con il suo legno veni vano costruite le navi dei Fenici e, secondo l’Antico Testamento, i suoi tronchi vennero utilizzati per co struire le colonne del tempio di Sa lomone a Gerusalemme. Nell’an tico Egitto, veniva largamente uti lizzato l’olio di cedro, per le sue qualità antiparassitarie e antiset tiche, per imbalsamare i defunti e per la preservazione dei papiri. Ad ogni modo, al di là dei suoi utilizzi del passato, questa pianta ha anche un’importanza in campo erboristico e fitoterapico per le proprietà me dicamentose.

Con l’autunno si riaffacciano i di sturbi allergici respiratori o gastro enterici, quali riniti, coliti e gastriti, che segnalano la presenza di uno stato infiammatorio generalizzato.

Il cambio di stagione porta anche stress e alterazioni dell’umore che influiscono pesantemente sul si stema endocrino e quindi, a casca ta, sul sistema immunitario. Ecco che il cedro del Libano ci può es sere di aiuto. Dal suo legno si di stilla infatti un olio essenziale che

associa a una notevole azione an tibatterica e antiputrefattiva un po tente effetto antidepressivo e rie quilibrante a livello del sistema limbico, centro del sistema emo zionale e direttamente collegato al “cervello emotivo” - l’intestinosede della maggior parte delle cel lule immunitarie. L’olio funziona come sedativo: calma e rilassa la mente, allevia l’ansia e lo stress e può essere usato da coloro che sof frono di insonnia. Un’altra proprie tà importante dell’olio di cedro è che allevia gli spasmi di diverso tipo, tra cui respiratori, muscolari, intestinali, e nervosi. È un diure tico naturale, quindi è di ausilio in caso di ipertensione, sovrappeso e utile per favorire la fisiologica fun zionalità articolare. Stimola la min zione, contribuendo a eliminare le tossine e liquidi in eccesso nel cor po. Inoltre, applicato ogni giorno su addome e torace con un leggero massaggio, l’olio essenziale di ce

dro previene anche l’attacco dei primi virus. In caso di raffreddore o influenza si può usare come espettorante, in quanto elimina la flemma e contribuisce a liberare le vie aeree, alleviando la conge stione. Ostacola anche la cefalea prodotta da questa condizione e aiuta il sonno. Infine, dai giovani getti della pianta si ottiene un ma cerato glicerico dall’azione anti settica e rigenerante dei tessuti. Questo rimedio si utilizza soprat tutto per trattare problemi della cu te come eczemi, psoriasi o ittiosi, cheratosi che colpisce i palmi delle mani e la pianta dei piedi ma an che dermatiti con prurito intenso e cute secca. L’utilizzo di tali pro dotti non presenta generalmente controindicazioni, ma può dar luo go a fenomeni allergici o di reazio ne in pelli sensibili, quindi si con siglia sempre di testare i prodotti. Evitare l’uso in gravidanza, allat tamento e su bambini piccoli.

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VERO & FALSO/ Sessualità

SONO IMPOTENTE… SERVE LA “PILLOLINA”?

Molti uomini pensano che un farmaco si in grado di porre rimedio alla propria im potenza in poco tempo, senza modificare il proprio stile di vita e senza sottoporsi ad accertamenti ulteriori: questo mito è falso. L’impotenza può avere origine da cause molto diverse: di tipo fisico (malattie endocrine, vascolari, neurologiche, diabete…), psicologico (ansia, depres sione, stress…) o di entrambi i tipi. L’utilizzo dei far maci non è sempre la soluzione migliore; importante è, invece, identificare la causa in modo di poter adot tare la giusta terapia. Se l’origine dell’impotenza è di natura psicologica, la terapia più idonea è la psico terapia, utile a identificare ansie individuali o eventuali conflitti di coppia quali cause di questo deficit. In tali situazioni l’uso dei farmaci è richiesto solo se il sin tomo è associato a specifiche condizioni, per esempio in presenza di depressione. L’uso di farmaci, invece, è indicato nei casi di impotenza di origine fisica o le gati a problemi endocrini. Oltre a questo, però, è im portantissimo modificare anche alcuni fattori di rischio come il fumo, l’abuso di alcol, l’uso di droghe, lo scarso esercizio fisico, il sovrappeso e l’obesità. È fonda mentale, quindi, che ogni uomo con impotenza si ri volga al proprio medico prima di iniziare a prendere qualsiasi tipo di “pillolina” che, come ogni farmaco, può presentare effetti collaterali e provocare disturbi di vario tipo, soprattutto cardiaci.

Apparato riproduttivo e bambini: è inutile farli visitare prima dello sviluppo?

Nel nostro Paese sono più del 15% le coppie con problemi di fertilità e questo dato è confermato anche

dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). La fertilità è legata al buon funzionamento di molti organi del nostro corpo: è come un edificio che deve essere costruito e tutelato durante l’intera vita della persona a partire da quando si è bambini. Uno stile di vita sano - un’adeguata alimentazione e sufficiente attività fisica - contribuisce, infatti, al buon funzio namento di tutto l’organismo. Studi recenti condotti dall’Istituto Superiore di Sanità dimostrano che, in Italia, il 22,1% di bambini 8-9 anni di età (1 su 5) è in sovrappeso, mentre il 10,2% (1 su 10) è obeso. Questi dati dimostrano che una certa percentuale di bimbi si alimenta in modo inadeguato e ha una vita piuttosto sedentaria. È importante intervenire pre cocemente sui bambini in modo che acquisiscano fin da piccoli corrette abitudini alimentari, capiscano l’importanza dell’attività fisica e imparino ad evitare vizi nocivi come il fumo e l’alcol. In altri casi, a cau sare l’infertilità sono alcune patologie specifiche co me malformazioni, infezioni e malattie vascolari, ad esempio il varicocele. Un intervento precoce può ga rantire il mantenimento della normale fertilità ed è per questo che i controlli costanti dal pediatra sono indispensabili. Aiutiamo i nostri bambini a prendersi cura fin da piccoli del loro futuro!

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Fonte: www.issalute.it

BASTA UNA ZAMPA La Dog Therapy per portare il sorriso ai bambini in ospedale

Presso il reparto di Pediatria dell’Ospedale San Paolo di Milano si è tenuta lo scorso 6 ottobre la prima seduta di Dog Therapy del progetto “Basta una Zampa” ideato e promosso da For A Smile Onlus e sostenuto da Elanco, una delle maggiori aziende al mondo dedicata alla salute e alla cura degli amici a 4 zampe, per donare sollievo ai bambini ospedalizzati e alle loro famiglie. Il reparto di Pediatria dell’Ospedale mi lanese ha ricevuto per l’occasione la visita di quattro cagno lini accompagnati da altrettanti coadiutori di “Tempo per l’Infanzia. Lettura della storia del cane”, realizzazione di un libricino fotografico da poter leggere o ascoltare, cartelloni per comprendere il cane e come interagire con lui, il gioco del piccolo veterinario, memory delle razze canine sono al cune delle attività proposte ai bimbi del reparto, che hanno passato un pomeriggio di gioia ed emozione con le loro fa miglie. Quella di ottobre è stata la prima di una serie di se dute di I.I.A. (Interventi Assistiti con Animali) del progetto Basta una Zampa, rese possibili grazie al sostegno di Elanco e organizzate da For A Smile Onlus, presente in una rete di ospedali italiani - oltre che nelle scuole - con interventi di pet therapy da quattro anni e che, insieme ad Elanco, pro seguirà nei prossimi mesi in diversi Ospedali in tutta Italia. I beneficiari della Dog Therapy sono sia i bambini e le loro famiglie, che grazie alle attività con i cagnolini proposte dagli operatori possono vivere momenti di leggerezza e di stacco dalla realtà ospedaliera, sia lo staff medico-ospeda liero, che opera così in una situazione di minore tensione. L’attività con i pet, infatti, regala ai bambini senso di pro tezione in una fase dominata dall’incertezza, distoglie l’at tenzione dall’ambiente ospedaliero, rafforza la complicità verso l’ospedalizzazione, aumenta la fiducia verso gli ope ratori sanitari, aiuta ad elaborare un linguaggio verbale e non verbale nella comunicazione e costituisce una indiscu tibile valvola di sfogo.

Informazioni: www.forasmile.org

COME STAI? 24oreNews 49

COME STAI?

ANEMIA DA CARENZA DI FERRO

L’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che siano circa 2 miliardi le persone affette da ane mia sideropenica (IDA). I sintomi tipici sono pallore, stanchezza, pal pitazioni, mancanza di fiato, scarsa resistenza allo sforzo, ma possono essere presenti anche lesioni della cute e fragilità delle unghie. L’IDA è una malattia ancora frequente nella pratica clinica quotidiana e in medicina generale e per i me dici è importante avere nuovi stru menti terapeutici in modo da agire in tempo con le terapie orali al fine di evitare la necessità di terapia con ferro endovena, che è essen ziale nei pazienti con IDA grave quando i livelli di emoglobina sono troppo bassi e non è più sufficiente il trattamento con terapie orali.

Purtroppo, le tradizionali terapie orali a base di ferro (come il ferro solfato) presentano spesso scarsa tollerabilità ma, sono tutt’oggi an cora molto utilizzate, con ripercus sioni negative sulla compliance dei pazienti. Tra gli studi per va lutare l’efficacia e la sicurezza del trattamento dei sintomi nella pra tica quotidiana, la rivista “Journal of Medicine and Healthcare” ha pubblicato uno studio della start up innovativa Aqma Italia, sul trat tamento con Ferachel forte®, che dimostra la possibilità di ricorrere alle terapie orali e meno invasive di quelle endovenose. Lo studio è stato condotto in collaborazione con il team di ricerca della Dott.ssa Antonietta Incarnato, dell’Unità di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale del l’AORN Sant’Anna E San Seba stiano di Caserta e della Dott.ssa Antonella Giliberti del dipartimen to di Nefrologia e Dialisi del l’Ospedale Santa Maria delle Gra zie di Pozzuoli (Napoli). «Si tratta di uno studio real-life (l’arruola mento è avvenuto durante la quo tidiana pratica ambulatoriale) in cui sono stati arruolati 103 pazien ti (45 uomini e 58 donne), con un’età media di 49.84 (+17.92)

anni e con recente diagnosi di IDA - ha spiegato Annalisa Curcio, R&D and Medical Operations Ma nager-. Sono stati valutati in prima istanza i parametri ematici di emo globina e sideremia e poi il miglio ramento dei sintomi come stan chezza, affaticamento, debolezza, tachicardia, e pallore. Per quanto riguarda l’obiettivo primario, i ri sultati dello studio hanno mostrato un miglioramento statisticamente significativo dei valori di Hb e si deremia. Inoltre, in merito agli esi ti secondari i risultati mostrano un importante miglioramento della sintomatologia associata alla pa tologia già dopo 24 giorni di trat tamento e una quasi totale risolu zione dei sintomi dopo i 72 giorni di trattamento. Per quanto riguarda la sicurezza d’uso, il trattamento con Ferachel forte si è dimostrato sicuro e ben tollerato e quasi tutti i pazienti hanno riferito di aver be neficiato del trattamento». Lo stu dio, dunque, conferma l’efficacia e la sicurezza del trattamento con Ferachel forte® nei pazienti con IDA nella pratica clinica quotidia na, dimostrando di rappresentare una valida alternativa terapeutica in tutti i pazienti che necessitano di una supplementazione di ferro.

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STILE ITALIANO

EYEWEAR & DESIGN: MOVITRA S’ISPIRA AI MAESTRI DELL’ARCHITETTURA

Questa frase di Giuseppe Pizzuto, co-fondatore e direttore creativo del brand di occhiali Movi tra, esprime la visione dei tre fon datori del marchio, che hanno scelto di lasciarsi alle spalle le de corazioni superflue per bilanciare perfettamente stile e praticità. Un concetto che ha dato il via alla progettazione di occhiali che rap presentano una vera rivoluzione nel mondo dell’eyewear. Movitra, che ha sede a Milano, prende il nome dall’unione delle parole “Movere” e “vitra”, in latino “mo vimento” e “vetro”. L’azienda è la prima ad aver brevettato un siste ma per proteggere le lenti da qual siasi incidente, come ad esempio urti e graffi, e al tempo stesso re gala massimo comfort, praticità e libertà. Ciò grazie a un sistema che consente alla montatura di ruotare su se stessa, permettendo alle stanghette di coprire e pro teggere completamente le lenti. Tutti i modelli sono dotati di que sto innovativo sistema di rotazione che protegge le lenti e la possibi lità di rendere l’occhiale estrema mente piatto e tascabile. Ma non solo, il design innovativo è il fiore

all’occhiello della produzione brand: montature originali, curate nei dettagli, ma soprattutto al l’avanguardia per quanto riguarda materiali e tecnologia costruttiva. Difficile fare di meglio, ma loro ci sono riusciti, come? Con la nuova collezione ispirata ai grandi Mae stri dell’architettura. I nomi sono importanti, come lo sono le nuove montature: Enzo (Mari), Achille (Castiglioni), Bruno (Munari), Al do (Rossi), Vico (Magistretti) e Ri chard (Sapper). Ogni montatura prende il nome di un designer e spunto dai dettagli che caratteriz zano le opere di ognuno, diven tando esse stesse un trattato di de sign. Un connubio di storia del de sign, innovazione e artigianalità, ma anche di materiali leggeri, re sistenti, flessibili e nobili, come il Titanio e l’Aerospace 11R51 (l’ultraleggero da solo 8 grammi di peso). Il comfort è un must e la qualità diventa un concetto scon tato quando la ricerca abbraccia il design. Ogni occhiale Movitra è realizzato in Italia: tutto, dalla progettazione alla produzione, dal la logistica alle spedizioni, è rigo rosamente e orgogliosamente made in Italy.

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A cura di LUCA MEDICI luca@my-home.biz
“ Troppo spesso commettiamo l’errore di confondere design ed estetica, trascurando l’importanza della funzionalità “

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PREMIO ITALIA DESTINAZIONE DIGITALE 2022

Al TTG Travel Experience, importante fiera del turismo B2B in Italia, si è svolta lo scorso 12 ottobre, presso il Global Village Arena di Rimini, la cerimonia di premia zione di “Italia Destinazione Digitale”, l’Oscar delle destinazioni turistiche italiane assegnato da The Data Appeal Company - Gruppo Almawave. Il premio, idea to nel 2016 e giunto alla sua 7a edizione, si basa sul monitoraggio e l’analisi dei Big Data raccolti nel pe riodo compreso tra il 1° settembre 2021 e il 31 agosto 2022 dalle tecnologie di Intelligenza Artificiale svi luppate da The Data Appeal Company, e viene asse gnato alle regioni e alle destinazioni turistiche italiane che hanno registrato le migliori performance online e si sono distinte agli occhi di turisti e visitatori in termini di percezione online dell’offerta e qualità di ospitalità, servizi ed esperienza. Si parla di 33 milioni di tracce digitali, che hanno consentito di monitorare ed esaminare ben 770mila punti di interesse turistico, storico e culturale nonché strutture ricettive, quali hotel, locali e ristoranti del Paese. Obiettivo del premio

è quello di restituire ai singoli territori regionali un risultato concreto sulla propria offerta turistica e dare allo stesso tempo una lettura inedita del turismo in Italia, a partire da chi quei territori li visita e li vive. L’edizione di quest’anno ha assegnato complessiva mente 8 premi, arricchendosi di alcuni riconoscimenti speciali, che riflettono le tematiche al centro del di battito internazionale, come la sostenibilità turistica, l’inclusività e l’innovazione digitale. L’Oscar della Destinazione turistica italiana preferita dai turisti, dunque con la migliore reputazione online, è andato alla Val di Sole in Trentino, regione - quest’ultimache lo scorso anno si era aggiudicata il medesimo ri conoscimento. La destinazione preferita dagli stranieri in vacanza in Italia è lo splendido borgo di San Gi mignano in Toscana, mentre quella che gli italiani in vacanza in Europa hanno incoronato come la più ap prezzata sono le Isole Egee in Grecia. A San Daniele

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del Friuli, la patria dell’omonimo prosciutto famoso in tutto il mondo, è andato il premio per la migliore offerta enogastronomica. La Campania, che nel 2021 ha vinto il riconoscimento come migliore regione per le azioni anti-Covid, quest’anno vince l’Oscar per la destinazione che ha registrato il più alto livello di Su stainability Index, assegnato al Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La destinazione che ha registrato la media più elevata dell’Inclusivity Index è Milano in Lombardia e quella che riceve il premio Aree Interne (l’area interna italiana che ha migliorato maggiormente la propria reputazione negli ultimi 12 mesi) è il Mercure Alto Sinni Valsarmento in Basilicata. La Puglia, infine, si aggiudica il premio speciale Almawave per l’Innovazione Digitale, quale territorio che ha saputo meglio interpretare l’innova zione digitale in ambito turistico.

IL REPORT

Italia Destinazione Digitale è anche un report - Tutti i dati d’Italia 2022 - che si propone di misurare lo stato dell’arte dell’offerta turistica italiana, così come è stata vissuta e raccontata dagli utenti online tra il 2021 e il 2022. Rispetto alla scorsa edizione la mole di dati attenzionati risulta in crescita, visto il massiccio ritorno in Italia di turisti internazionali. Il forte au mento dei volumi delle recensioni online, in crescita

del 47% nel solo periodo giugno-agosto 2022 rispetto alla stagione estiva 2020, testimonia una vera e pro pria ripresa del turismo in Italia dopo le complesse stagioni della pandemia. Il numero dei passeggeri in arrivo negli aeroporti italiani con le maggiori compa gnie aeree (escluse le low cost) segna un +166%. In particolare, gli Stati Uniti risultano il primo mercato, con una quota del 14,3%, dimostrando con chiarezza il grande ritorno del turismo internazionale d’oltreo ceano. I visitatori stranieri che hanno lasciato com menti o recensioni sui punti di interesse in Italia negli ultimi 12 mesi provengono soprattutto da Germania, Francia, Svizzera e Spagna. Le attrazioni più com mentate in tutta Italia sono risultate il Pantheon, la Torre di Pisa, Piazza San Marco, Piazza di Spagna e il Ponte di Rialto. Anche il sentiment, quindi il livello di apprezzamento espresso online dalle persone, risulta estremamente alto: da 93 a 95/100.

Tra le Piazze la top 3 delle più commentate risultano Piazza San Marco a Venezia, Piazza di Spagna e Piazza Navona a Roma. Infine le attrazioni: sono 120 mila quelle attive online (chiese, parchi, musei e altro). La cultura e la natura si aggiudicano il sentiment più alto: 90,6 in crescita di 0,8 rispetto all’anno scorso. Come nel 2020-21, costi e sicurezza di questi luoghi riman gono punti dolenti. I più soddisfatti sono i turisti della Serbia e tra i principali visitatori coppie e famiglie.

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IN MAREMMA TRA LE PENDICI DEL MONTE AMIATA

Questo antico vulcano spento alto 1738 metri e ricoperto dalla più estesa faggeta d’Eu ropa, che sorge tra la Maremma e la Val d’Orcia, si staglia imponente su un mera viglioso angolo di Toscana e dalla sua vetta offre vedute spettacolari sulla Maremma, le colline se nesi e sul lago di Bolsena. Località apprezzata in ogni stagione dell’anno, l’Amiata durante l’inverno è la meta ideale per tutti coloro che amano sciare, ma anche per chi vuole imparare o semplicemente passare del tempo in montagna. Passeggiare nei boschi, tra i ca stagni secolari, nei parchi e nelle riserve è un’espe rienza unica. Nella Riserva Naturale del Monte Labbro non è raro vedere aquile e falchi che sorvolano in alto le cime dei monti oppure dei cervi e, se si è fortunati, anche i lupi dell’Appennino. Sono tanti i borghi sparsi tra le valli e le pendici del vulcano che meritano una visita tra castelli medievali, antiche chiese e le tracce onnipresenti delle miniere. L’Amiata offre infatti molti luoghi di interesse culturale, non molto noti alla cultura di massa. Come il Giardino di Daniel Spoerri e l’Ora

torio di San Rocco a Seggiano, affrescato da Girolamo di Domenico, costruito nel 1490 e in cui sono presenti anche alcuni graffiti rilevanti dal punto di vista storico. Il borgo medievale di Semproniano con la Chiesa di santa Croce e la Pieve romanica dei Santi Vincenzo e Anastasio; il borgo di Santa Fiora dove sorge la Pe schiera, la Pieve delle Sante Flora e Lucilla in cui sono custodite le terrecotte di Andrea della Robbia; o la Chiesa della Madonna delle Nevi il cui pavimento di cristalli permette di ammirare la sorgente sottostante. E poi il suggestivo e piccolo borgo medievale di Roc chette di Fazio e la Pieve di Santa Maria a Lamula, ad Arcidosso, entrambi legati all’ordine dei Cavalieri Tem

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plari, o la chiesa dei santi Pietro e Paolo a Roccalbegna, in cui è presente una pala d’altare realizzata da Am brogio Lorenzetti. L’Amiata pullula di luoghi incantati e uno di questi è sicuramente il piccolo borgo di Seg giano. Immerso tra boschi di olivi e castagni, questo luogo incantevole è ricco di testimonianze artistiche e del passato, fiero delle proprie tipicità e del turismo consapevole che visita il paese per riscoprire le au tenticità di un luogo in cui il tempo sembra essersi fer mato. Seggiano è noto per varie cose ed in primis per l’olio: qui si produce l’olivastra seggianese, una varietà di olivo particolarmente pregiata. Non è un mistero, che fin dall’antichità, l’olio abbia costituito un prodotto

Maremma

di prima necessità accanto al vino: simboli di ricchezza e prestigio, poi beni sempre più comuni, parte inte grante dell’alimentazione e protagonisti del commercio marittimo. E non è un caso che qui sia nato uno dei più avveniristici musei in Italia dedicato proprio al suo prodotto principe: il Museo dell’Olivastra e della Terra di Seggiano.

Ai piedi del vulcano spento Amiata, nella zona della DOCG Montecucco, sorge a Seggiano l’azienda agricola Poggio Mandorlo, creata nel 2001 da 4 amici di pro venienza diversa ma accomunati dalla voglia di provare e sperimentare le potenzialità di un territorio che hanno sempre vissuto ed amato. La tenuta si estende su una superficie di 38 ettari di cui 12 ettari coltivati con vi tigni Sangiovese, Merlot e Cabernet Franc, e circa 1 ettaro di uliveto della cultivar locale Olivastra Seggia nese Dop. I suoli si contraddistinguono per requisiti di ricchezza e complessità molto utili ai fini della per sonalità e della espressività del vino, e vedono preva lenza di marne argilloso\calcaree nelle zone inferiori, per arrivare alla predominanza del tufo o del galestro negli appezzamenti più elevati, con scheletro general mente abbondante che include anche quarzo e pietra focaia. L’altitudine elevata, intorno ai 400 metri s.l.m., la presenza della montagna alle spalle dei vigneti, e la cornice di vegetazione boschiva, permettono alle piante coltivate di usufruire di una particolare fre schezza, che viene trasmessa al vino, e deve essere preservata fino alla messa in bottiglia. Le vigne sono state impiantate per gradi e con cloni rari e unici di Merlot e Cabernet Franc di provenienza francese, dalla zona di Saint Emilion (Bordeaux), poi acclimatati in Italia grazie al lavoro di un vivaista privato altoatesino. L’immancabile Sangiovese invece proviene dalle ultime popolazioni di Sangiovese selezionate a Montalcino da Filippo Paoletti, firma di alcuni tra i migliori Bru nello d’Italia, attualmente alla guida enologica del l’azienda. La produzione segue i criteri di una moderna enologia e utilizza pertanto strumentazioni di alto livello tecnologico. I vini “Poggio Mandorlo” e “Ombre” sono considerati dalla stampa specializzata internazionale dei Super-Tuscans di qualità superiore. La cantina è stata progettata con grande rispetto per l’ambiente con l’intento principale di integrare ben 1500 mq di strut tura con il paesaggio incontaminato che la circonda. Recare un impatto ambientale minimo possibile è stato un must per gli architetti. Ecco perché la cantina si struttura su tre livelli per seguire l’andamento della collina che la ospita.

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A SASSO MARCONI TRA DIMORE STORICHE E PIATTI DELLA TRADIZIONE EMILIANA

A cura di TEOBALDO FORTUNATO

Apochi chilometri da Bologna, siamo an dati a Sasso Marco ni, un comune del la prima zona col linare dell’Appennino bolognese. Deve il nome alla rupe al di sopra delle valli del Reno e del Setta e a Guglielmo Marconi che a Villa Griffone trascorse la giovinezza. Abbiamo chiesto all’artista Roberta Serenari di raccontarci le peculia rità del noto borgo emiliano, dal momento che ha anche il suo stu dio di pittura su un altopiano adia cente la villa di famiglia del pre mio Nobel. Un antico borgo da non perdere è Palazzo de Rossi che, edificato nel XV sec., conserva i tratti connotativi del passato. Im merso nella campagna, il palazzo è una delle dimore storiche bolo gnesi più prestigiose. L’edificio di stampo tardo-gotico fu realizzato alla fine del ‘400 da Bartolomeo de’ Rossi, un mercante di Parma. Nei pressi della casa padronale venne edificato il borgo con botte ghe, scuderie, case e mulini, se gherie e cartiere che sfruttavano le acque del Reno. Il Palazzo era

un centro residenziale e produttivo autonomo. Ha ospitato da Giovanni II Bentivoglio a Torquato Tasso fino a Giulio II della Rovere, Leone X de’ Medici e Paolo III Farnese. Og gi nel borgo si possono gustare i piatti della tradizione: dai tortellini ai passatelli, alle tagliatelle al ra gù. Nel ristorante con veranda sul la corte del palazzo, gestito dallo chef Ivan Poletti da assaggiare i Tortelli ripieni di brandade di bac calà con salsa alla puttanesca o il Polpo brasato con pepite di farina di ceci, crema di patate e pomodori

confit, ancora i Passatelli con ragù di polipetti e olive taggiasche. Il secondo luogo del cuore (a poca distanza dal Mausoleo Marconi e Palazzo de’ Rossi, percorrendo la via Porrettana), continua Roberta Serenari, è Colle Ameno: un borgo settecentesco edificato dall’illu minista Filippo Ghisilieri; una “Città Ideale” con botteghe arti giane, spazi d’arte ed eventi cul turali. Nel XVIII sec. era il centro di attività artistiche e di promo zione culturale che ruotavano in torno all’Accademia dei Vari. At tiva dal 1752 al 1765, riuniva teo logi, letterati, filosofi, poeti, giuristi e matematici. Oggi c’è ancora un’artista, Alessandra Pellacani, che porta avanti la bottega di ma ioliche azzurre caratteristiche del borgo. Per uno spuntino possiamo fermarci all’Osteria di Colle Ame no. Le specialità sono gli hambur ger gourmet con carni di prove nienza locale, pane di fornai del territorio, formaggi, salumi, salse, composte e verdure made in Italy. I luoghi illustrati sono ai piedi del le colline appenniniche attraver sate da “La via degli Dei”. Un per corso escursionistico che collega le città di Bologna e Firenze, attra versando l’Appennino Tosco-Emi liano. Una strada antica che riper corre i passi dei Romani su selciati millenari, conchiglie fossili e an

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tichi misteri. Percorrendo la statale Porrettana e allontanandoci un po’ da Sasso Marconi, possiamo visi tare un luogo pieno di magia, vi cino a Grizzana Morandi, la Roc chetta Mattei: un castello che, con la sua commistione di stili dal me dievale al moresco, rappresenta un gioiello dell’Appennino bolognese. È situata a 407 metri slm, in loca lità Savignano, nel comune di Griz zana Morandi. La Rocchetta fu la dimora del conte Cesare Mattei, letterato, politico e medico auto didatta fondatore dell’elettromeo patia; si tratta di una terapia me dica fondata sull’abbinamento di granuli medicati e liquidi denomi nati ‘fluidi elettrici’. Tra il 1870 ed il 1930 circa è stata la medicina alternativa più usata al mondo. Do stoevskij cita il conte nel romanzo

“I fratelli Karamàzov”, quando fa raccontare al diavolo di essere riu scito a guarire dai reumatismi gra zie a un libro e alle gocce del conte Mattei. Il castello ha ospitato noti personaggi che giungevano per sot toporsi alle cure del famoso medi co. Si racconta che vi abbiano sog giornato lo zar Alessandro II e Lu dovico III di Baviera. È un posto singolare; tra le mura si respira magia vera. Dopo 20 minuti d’auto siamo a Grizzana Morandi, sempre in compagnia dell’artista Serenari (che a fine ottobre ha inaugurato “Axis Mundi”, una bella mostra al Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento a Monsummano Terme). Grizzana Morandi è stato a lungo il soggiorno estivo di Giorgio Mo randi. Una sosta alla Locanda dei Fienili del Campiaro; il menù si

Sasso Marconi

fonde con la vicina Toscana, dal l’agnello scottadito alla tagliata, alla carne di maiale con amarene. All’interno, le riproduzioni del ce leberrimo artista gli danno un esprit che riscalda il cuore.

Nella pagina a fianco: Villa Griffone; a sinistra: Palazzo de Rossi; sopra: Rocchetta Mattei e sotto: Colle Ameno

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PERSONAGGI IN CERCA DI STORIE,AMORI E… SAPORI

Un pizzico di nostalgia as sieme alla curiosità di ri portare alla luce nomi, storie e mode per molti dell’infanzia e degli anni giovanili, per altri la voglia di scoprire un passato che ad ogni piè sospinto viene idealizzato e presentato sui gior nali e in televisione, come il trionfo della vita e della felicità, gli anni rug genti e gli anni bui dell’Italia, tra ‘60 ai ‘90. È ciò che ci arriva da Ranuccio Bastoni, autore di questo bel volume recentemente presentato in Versilia, nei luoghi deputati e rievocatati dal l’autore, alla Versiliana di dannunziana memoria, a Pietrasanta, alla Bussola di Focette ed a Camaiore, nella storica Piazza XXIX Maggio, sotto le stelle, davanti al bar letterario La Stella. Ora ve lo riproponiamo come originale re galo natalizio, una sorpresa da far tro vare sotto l’Albero per regalare anche agli amici e alle persone del cuore, quei momenti del passato. “Personaggi in cerca di storie, amori e… sapori” infatti è una cavalcata negli anni rug genti dell’Italia appena rinata e cre sciuta dopo il “miracolo economico”, che ricominciava a vivere dopo le ri strettezze e le brutture della guerra, dei bombardamenti, il Paese diviso dalla “linea gotica”, con l’occupazione tedesca, la fame. Un’Italia che risco priva il piacere di vivere. L’autore in 13 capitoli, arricchiti da numerose foto originali comprese le ricette, racconta alcuni dei personaggi che ha incontrato nel corso della sua vita giornalistica di inviato speciale; e con ciascuno di

loro ha condiviso il pranzo o la cena, in ogni luogo, come alla tavolata con le comparse e gli attori sul set di “Brancaleone alle Crociate” o la raf finata cena di Madrid con Julio Iglesias dove viene servita una straordinaria prelibatezza. E ci sono Celentano, Mi na, Villaggio, Mastroianni, Al Bano, Gino Paoli, Stefania Sandrelli, De An dré (del quale viene rivelata una stra ordinaria raccolta di ricette sardo-li guri, suo lascito allo chef della splen dida villa de L’Agnata in Sardegna) e tanti altri. Il libro di 210 pagine, in carta patinata, contiene 305 fotografie originali, moltissime inedite, dell’ar chivio dell’autore, scattate durante gli incontri. Il volume è in vendita “on demand”, infatti potrà essere richiesto direttamente all’indirizzo dell’autore: ranuccio.bastoni@libero.it. Se acqui stato verrà spedito autografato dall’au tore. Chi lo richiede per farne dono a Natale potrà anche ottenere una dedica particolare per la persona alla quale vorrà regalarlo. Insomma, un interes sante, originale chilometro zero lette rario…

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PERSONAGGI IN CERCA DI STORIE, AMORI E… SAPORI Ranuccio Bastoni New Reporter Press

IL RIFLESSO DI ME

Scritto con la collabo razione di Gabriele Parpiglia, è la storia di come Adua ha de ciso di riappropriarsi di se stessa e sconfig gere l’anoressia, tor nando a essere Rosa linda. In queste pagi ne apre il suo cuore rivelando i demoni del passato, l’intimità ritrovata dell’amore e della famiglia, ma an che le ombre dietro le luci dello spettacolo, della fama, dei social network.

LA MALA ERBA

Un romanzo noir che è una narrazione corale, nel la quale tocca alla volitiva Samantha rimescolare le carte, per forza di cose; connettere famiglie e generazioni; piegarsi alla legge del più forte e provare a ribaltare i ruoli reciproci di vittime e carnefici, nel bene (poco) e nel male.

Antonio Manzini (Sellerio editore Palermo)

DOVE TI NASCONDI

Un romanzo sorprendente che inaugura una nuo va stagione per un’autrice giovane e di talento che ha saputo e sa raccontare in modo intenso e originale le molteplici e talvolta inaspettate for me che può assumere l’amore e le difficoltà della sua generazione a fronteggiare il rumore del mondo contemporaneo.

Marzia Sicignano (Mondadori)

COSA C’ENTRA LA FELICITÀ?

Felicità è una parola di cristallo, la più soggettiva del vocabolario. Cambia a seconda dei valori, del le condizioni di salute, delle idee, della fede, dell’età, del rapporto con il tempo e con la morte. Muta svariate volte nel corso della vita poiché a cambiare siamo prima di tutto noi. Definirla, quin di, non è impresa da poco, ma può rivelarsi un’av ventura avvincente.

Marco Balzano (Feltrinelli)

SULL’AMICIZIA

Un tema fondamentale che riguarda ciascuno di noi. L’amicizia è infatti un vitale rapporto con il prossimo, è una miracolosa fonte di gioia ma anche un equilibrio fragile, da tutelare. I rapporti amicali non sono tutti uguali: mutano nel tempo, a seconda delle diverse età della vita, del genere, dei caratteri, delle condizioni esterne, familiari, sociali e storiche.

Eugenio Borgna (Raffaello Cortina Editore)

GLI UOMINI CHE FANNO PIANGERE

Ornella Morami è una pittrice in cerca dell’amore. Un giorno, seguendo il consiglio del suo psicoanalista, decide di cominciare a prendere lezioni private di francese: nel corso del primo incontro, l’insegnante le parla del suo sentimento non corrisposto per il cardiologo Amedeo Finori, un uomo di successo, sposato con tre figli. Il modo con cui lo descrive fa scattare in Ornella il desiderio di conoscerlo e conquistarlo.

Lucrezia Lerro (La Nave di Teseo)

24oreNews LIBRI
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VINI & VINILI

GRIGNOLINO DEL MONFERRATO

Novembre, nel calendario romano, era il nono mese dell’anno (l’anno iniziava a marzo). Un mese dove i colori del foliage fanno da sfondo alle nostre giornate autunnali e più fredde. Vuoi un po’ per la stagione, vuoi per la crisi energetica, quale consiglio migliore allora per scal darci sorseggiando un buon vino? Questo mese, infatti, vi parliamo di un vino che riscalda gli animi, pro dotto nella zona dell’astigiano, pre cisamente a nord di Asti: il Grigno lino del Monferrato. È un vino de licato che molti preferiscono giova ne. Il suo nome sembrerebbe deri vare da “grignole”, nome dialettale usato nell’astigiano per definire i vi naccioli particolarmente abbondanti nei suoi acini. Alcuni invece dicono che derivi dal verbo “grignare” che nel dialetto del luogo significa “ri dere”. Un vino quindi che mette il buon umore! Il Monferrato Casalese e il Grignolino d’Asti sono i due vini prodotti nella zona collinare del Monferrato. I due vini non hanno una grande struttura, vanno bevuti giovani e piacevolmente freschi. Il basso Monferrato (Casalese) è com posto da un panorama collinare di altezza prevalentemente mai supe riore ai 400 metri slm. La vicinanza del Po e del Tanaro rendono il ter ritorio fertile per i vigneti che costi tuiscono la corposità di questo vino, con uve di freisa e barbera. Un ter ritorio impreziosito anche da colti vazioni di riso e da castelli e borghi da visitare, magari degustando il buon vino della zona.

Il vinile che abbiamo abbinato in degustazione questo mese per il Grignolino è “Aguaplano” di Paolo Conte, piemontese per eccellenza. Ventuno brani compongono l’in tero album, con un intercalare di ritmi orchestrali, latini, jazz bebop e da milonga. L’atmosfera è rarefatta, notturna. Un album da ascoltare con le orecchie ben aper te e un calice di Grignolino che accompagna ogni brano. Roteando il bicchiere si può apprezzare il colore del vino rubino chiaro, tra sparente, leggero e pulito. Tutte sensazioni che si possono riscon trare nell’intero repertorio musi cale di Paolo Conte.

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A cura di ANNA LISA ZITTI C.I. GRIGNOLINO DEL MONFERRATO CASALESE D.O.C. Colore: rosso rubino con tendenza all’arancione se invecchiato Sapore: assoluto, leggermente tannico, amarognolo Bicchiere: Tulip di media capacità Temperatura: 14-16° Abbinamenti: Ravioli del pin, Coniglio in casseruola, Faraona al forno, Carni e selvaggina ma anche con caldarroste calde fumanti nei pomeriggi d’inverno
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Grignolino del Monferrato

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A Sasso Marconi, tra dimore storiche e piatti della tradizione emiliana

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pages 58-59

In Maremma, tra le pendici del Monte Amiata

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Premio “Italia Destinazione Digitale” 2022

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Basta una zampa

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Movitra s’ispira ai maestri dell’architettura

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Anemia da carenza di ferro

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Sono impotente… serve la “pillolina”?

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A Kyoto alla ricerca del Momijigari

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Il “riposo” dei nostri amici

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Avantspace: liberi nello spazio

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Kate Crawford: «Abbiamo sopravvalutato l’intelligenza artificiale»

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Milano Wine Week: “Il vino con milano intorno”

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La 7a edizione di “JazzMi”

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Milano in concerto

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Milano in mostra

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Le nuove “Botteghe storiche”

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A Milano i gioielli delle Star

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Milanoa teatro

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Appuntamenti al Teatro alla Scala

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A Venezia la IX Venice Hospitality Challenge

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Salone Nautico di Genova 2022

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Gucci: Storie di “doppi”

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Mostra: Bosch e un altro Rinascimento

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Audi RS 3 Sportback

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I consigli di Marina Mazzolari

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Teatro: Tutti pazzi per Greese

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Martina Colombari: da top model ad ambasciatrice del bene

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Accessori: gli stivali dell’Autunno-Inverno

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Festa del Cinema di Roma

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