italiadagustare | Gennaio-Febbraio 2020

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Anno 7 - Novembre 2019

Orso Bruno Marsicano - Parco Nazionale di Abruzzo

Teatro greco di Taormina

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

IL PERSONAGGIO SCOPRI L’ITALIA BRUNELLO CUCINELLI “IL RE DEL CASHMERE”

SCIARE IN ABRUZZO: SULLE VETTE DELL’ALTO SANGRO

[STILE ITALIANO]

GLI ANGELI CUSTODI DI FILIPPO MARTINEZ



Gennaio

Febbraio 2020

indice [ PERSONAGGIO] 6

Brunello Cucinelli: un modo diverso di fare impresa

[ SCOPRI L’ITALIA]

9 Sciare in Abruzzo sulle vette dell’Alto Sangro 12 Cortina: inaugurata la nuova cabinovia Tofana - Freccia nel Cielo

[ STILE ITALIANO]

15 Divisionismo. La rivoluzione della luce 16 Gli “angeli custodi” di Filippo Martinez

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Rinnovata la storica funiva Tofana-Freccia nel Cielo: ha 47 moderne cabine e trasporta 1.800 persone all’ora

[ SALUTE & BENESSERE]

18 Proteine sì, ma quante?

[ TV DA GUSTARE]

21 Cosa vedremo in TV

[ LIBRI]

22 I racconti di fantasmi di un antiquario 23 Le nostre recensioni

[ BUONE NOTIZIE]

24 Tratte dal Corriere della Sera

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Francesca Bocchi Valerio Consonni Edmondo Conti Cesare De Santis Teobaldo Fortunato Carlo Kauffmann Gennaio/Febbraio 2020

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Fm Accessori

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FEBBRAIO

2020

Cari amici e lettori, è trascorso già un mese dall’inizio di questo nuovo anno 2020 e siamo ormai travolti dai mille impegni di lavoro e dai problemi quotidiani! I più fortunati appassionati di neve nelle prossime settimane potranno ancora godersi le piste delle nostre bellissime montagne imbiancate. Qualcun altro, invece, stanco dei raffreddori e di altri malesseri invernali deve pensare alla propria salute e fare dei buoni propositi per un miglior stile di vita! Apriamo questo numero parlandovi della vita di un noto imprenditore del settore della moda, Brunello Cucinelli - “il re del cashmere” - un personaggio davvero interessante. Quest’inverno viaggeremo insieme nello splendido territorio della Regione Abruzzo e poi ritorneremo a Cortina dove, in previsione degli importanti avvenimenti sportivi che si svolgeranno nei prossimi anni, è stata di recente inaugurata la nuova cabinovia Tofana - Freccia nel Cielo. Sempre per gustare l’Italia in tutta la sua eccellenza, abbiamo dedicato ampio spazio anche all’arte, segnalandovi 2 mostre imperdibili, a Novara (Divisionimo. La rivoluzione della luce) e a Milano (Angeli custodi, arcangeli e Milton Friedman). Concludiamo con le consuete rubriche di libri e programmi tv da gustare a febbraio e le ‘Buone Notizie’ di buon auspicio soprattutto per i più giovani. Buona lettura!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Gennaio/Febbraio 2020

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[ per s onaggio ]

BRUNELLO CUCINELLI UN MODO DIVERSO DI FARE IMPRESA

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Il grande sogno della mia vita è sempre stato quello di lavorare per la dignità morale ed economica dell’essere umano

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A cura di Cesare De Santis

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Brunello Cucinelli non è un imprenditore come gli altri, e questo al di là del successo della sua azienda nel mondo. È un uomo d’altri tempi, che dalla sua biografia fatta di povertà e amore per gli altri ha saputo trarre il meglio, non soltanto per sé, ma per l’economia. Oggi lo chiamano il capitalista umanista, colui che per primo ha dimostrato come aumentare i fatturati senza dislocare la produzione dove costa meno, ma cambiando il concetto di lavoro dipendente. E nel 2012 ha potuto quotare la sua società in Borsa, in un periodo rischioso in cui pochi azzardano mosse del genere. Il “re del cashmere” nasce nel 1953 a Castel Rigone, piccolo borgo in provincia di Perugia in una famiglia contadina. La sua è una famiglia contadina numerosa, in casa tra fratelli, nonni, zii e cugini sono in tredici, senza acqua né luce fino al 1967:

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«La vita era faticosa - ricorda lo stilista - ma bella perché rispettosa della natura e dei suoi ritmi». Diplomato geometra, Cucinelli inizia a frequentare la facoltà di ingegneria, ma presto interrompe gli studi… il destino avrà per lui altri programmi. A 25 anni infatti arriva l’intuizione semplice ma geniale: colorare il cashmere, fino a quel momento proposto principalmente in colori naturali. Fonda una piccola impresa per produrre maglieria da donna in cashmere colorato. Intuizione, quest’ultima, che ha colpito l’attenzione. È stato l’inizio di un grande viaggio: oggi la sua azienda è un simbolo della moda di lusso. Il successo delle idee di Brunello è immediato e alla collezione donna segue, nel 1994, la linea maschile. La moda uomo di Cucinelli è fatta di eleganza classica, ottenuta con cura sartoriale e materiali di prima qualità. Non

solo il cashmere, ovviamente. Il core business resta quello ma lo stile Cucinelli comincia a farsi conoscere, tanto che il brand vestirà Daniel Craig nei panni di 007 nel film “Spectre” del 2015. Fin da ragazzo, testimone delle sofferte vicende lavorative del padre e attento osservatore del mondo, sviluppa il sogno di un lavoro rispettoso della “dignità morale ed economica dell’uomo”. È spinto sin dall’inizio dal desiderio di mettere in atto un modo diverso di fare impresa, dove la ricerca del profitto va di pari passo con il rispetto dei lavoratori: un concetto che verrà poi definito nel corso degli anni come capitalismo umanistico, basato su orari di lavoro limitati per i dipendenti e investimenti per migliorare la vita nella città in cui si produce. I dipendenti di Cucinelli non lavorano dopo le cinque e mezza e non sono tenuti a leggere Gennaio/Febbraio 2020


[ per s ona ggio ]

A destra: vista del monumento “Tributo alla Dignità dell’Uomo”, all’interno del Parco della Dignità

le mail se non sono in sede, o durante la sera. Questo aspetto è cruciale per comprendere la sua personalità e il successo della sua impresa, che Brunello non vede soltanto come produttrice di ricchezza, ma come ambito di azione per sviluppare e incrementare il sogno di un capitalismo che valorizzi l’uomo. La conoscenza dei grandi uomini del passato alimenta i suoi sogni e i suoi ideali, ma il suo sguardo è costantemente rivolto al futuro lontano, e ogni sua azione, ogni sua opera è pensata per durare nei secoli. Il suo successo dunque non è soltanto per l’eccellenza del made in Italy, ma anche e soprattutto per le idee. Sperimentazioni, innovazione del lavoro, rispetto dei lavoratori: Brunello Cucinelli sembra un industriale vecchio stile di cui l’Italia può andare fiera, un Adriano Olivetti, ma impegnato nella moda. Gennaio/Febbraio 2020

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[ s copr i l’italia ]

SULLE VETTE DELL’ALTO SANGRO

SCIARE IN ABRUZZO A cura di Teobaldo Fortunato

Gennaio/Febbraio 2020

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A gennaio, i paesi dell’Abruzzo si coprono di un manto innevato; i tetti bianchi fumano, la magia dei silenzi e dei massicci montuosi dell’Alto Sangro, in provincia dell’Aquila, dove d’inverno si danno appuntamento gli amanti dello sci. La prima tappa è a Castel di Sangro, un piccolo borgo della provincia dell’Aquila come le vicine Roccaraso, Rivisondoli e Pescocostanzo. Giungendo dalle grandi arterie autostradali si attraversa l’Altopiano carsico delle Cinquemiglia. Siamo nel Parco Nazionale dell’Abruzzo del Lazio e Molise e la nostra prima sosta da non perdere è al centralissimo hotel Il Tiglio: ogni stanza prende il nome di una essenza arborea del Parco, dal pino, al faggio, all’agrifoglio! Prima di salire verso le piste di sci, merita una visita la Basilica di Santa Maria Assunta, principale edificio di culto della cittadina. Tra le opere d’arte barocca, uno sguardo va ai dipinti di grandi artisti partenopei, da Domenico Vaccaro a Francesco de Mura. Nel borgo antico è da non perdere la Pinacoteca Patiniana, nell’aristocratico Palazzo De Petra. L’edificio è ingentilito dal “Marzocco”, un leone di pietra che artiglia una testa mozzata con la zampa destra. Il palazzo conserva l’aspetto originario del XV sec., connotato da una torre merlata ed arcate gotiche.

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[ scopri

l’italia ]

Dall’alto: il borgo Pescocostanzo; sotto: Rivisondoli

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Sul colle di San Giovanni fu eretto il castello nell’XI sec. su quel che rimaneva di edifici d’epoca anteriore. È ancora visibile la cosiddetta Porta Osca. Un tempo, costituiva l’accesso alla fortificazione sannitica, dotata di mura ciclopiche. Faceva parte delle proprietà della famiglia De Sangro; ebbe l’appellativo di “castello del Re”. Subì nel corso del ‘500 un lento declino, segnato ulteriormente dal terremoto del 1706, che lo fece in parte crollare. Salendo verso le cime, giungiamo a Roccaraso, una delle più note stazioni per gli sport invernali di tutto l’Appenino. L’altitudine (circa 1236 mt) è un fattore determinante per il clima, in virtù della vicinanza ad elevati massicci montuosi come il monte Greco che raggiunge oltre i 2000 mt di altezza. Definita “fresca e pittoresca stazione estiva di diporti invernali” dalle guide turistiche degli anni ‘30, ha ospitato la famiglia Reale dei Savoia prima del grande conflitto bellico. Tali frequentazioni, hanno reso celebre il paese con la costruzione di alberghi di eccellenza per un turismo adatto ad ogni stagione. Ma, in inverno, a Roccaraso sono molteplici le occasioni di relax e divertimento puro: dalle lezioni di sci per i neofiti di tale sport all’ingresso al palaghiaccio, agli skipass, agli hotel convenzionati con offerte vantaggiose soprattutto nei mesi di gennaio e febbraio. Tali opportunità sono tutte dedicate alle famiglie per la tradizionale “settimana bianca” sugli oltre cento chilometri di piste disseminate lungo tutto il comprensorio sciistico più ampio dell’Appennino. Vi-

cinissima a Roccaraso è Rocca Pia, un minuscolo borgo nel Parco Nazionale della Majella. È il luogo ideale per gli amanti della natura e vogliono vivere una vacanza lontana dai clamori di località limitrofe e più mondane. Dal momento che è vicinissima a Roccaraso ed agli impianti sciistici di Monte Pratello Aremogna, è una meta turistica ottimale per lo sci. Ma, conserva l’atmosfera pacata e la bellezza di incomparabili scorci montani. È incuneata all’interno di una stretta valle e comprende un’amena distesa usata per i pascoli estivi e gli sport d’inverno. Il suo territorio offre scenari fatti di strapiombi, canaloni e gole carsiche. L’abitato conserva le peculiarità dei centri medievali, sorti lungo antiche vie di transito lungo una via di transito. Da Roccaraso inoltre, il percorso da seguire fino a Rivisondoli è brevissimo. Rivisondoli è un piccolissimo comune con poco più di cinquecento abitanti, ma che d’inverno diviene un polo turistico importante per la pratica degli sport e per le suggestive escursioni naturalistiche. La sua origine ha remote testimonianze, molte andate distrutte durante i terremoti che hanno colpito il territorio negli ultimi secoli. Tra la fine del XIX e gli esordi del Novecento, l’inserimento sulla linea ferroviaria Sulmona-Isernia e la venuta nel 1913 di Re Vittorio Emanuele e della famiglia reale, ospitati presso l’Albergo degli Appennini, (oggi noto come Residenza Reale) contribuì a fare diventare Rivisondoli una delle più note stazioni nel panorama sciistico italiano. Nel borgo antico, insistoGennaio/Febbraio 2020


[ s copr i

l’ita lia ]

A sinistra: Roccaraso

no tuttora molti palazzi storici del XVIII secolo e dell’Ottocento. Molti di essi sono connotati da singolari elementi architettonici quali i “vignali”, ovvero pianerottoli dotati di scala esterna prospiciente l’ingresso. Un evento da non perdere è il presepe vivente, realizzato con la rappresentazione di tableau vivant della Sacra Natività che solitamente viene messa in scena il 5 gennaio, sin dal1951. Seguendo la tradizione, il compito di interpretare Gesù appena nato, è affidato all’ultimo neonato del paese! Spostandosi da Rivisondoli, ci si può dirigere verso Pescocostanzo, comune membro del club “I Borghi più belli d’Italia”. Posto ad una altitudine di circa 1400 m.s.l.m. domina la Conca dell’Altopiano del Quarto Grande. Il centro storico è ricco di architetture sacre e monumentali come Palazzo Fanzago, Palazzo Cocco e quello del Municipio. Quest’ultimo fu costruito nel Settecento ed è caratterizzato dalla tipica scala di accesso esterna e ballatoio davanti il portale principale. La struttura architettonica è ingentilita dalla torre centrale delGennaio/Febbraio 2020

l’orologio. Una bella fontana del Seicento arricchisce la piazza del Municipio. Al centro della vasca modanata vi è uno stelo di ghisa con tre putti seduti che fanno fuoriuscire l’acqua dalle bocche. Da Pescocostanzo attraversando di nuovo la strada che ci ha condotti a Roccaraso è piacevole trascorrere un weekend a Pescasseroli, la cittadina in cui nacque il filosofo Benedetto Croce, nonché sede dell’Ente Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Il parco fu inaugurato nel 1922 e come recita l’iscrizione apposta allora: “Il Parco nazionale d’Abruzzo sorto per la protezione delle silvane bellezze e dei tesori della natura qui inaugurato il IX settembre MCMXXII”. Nel par-

co, ci si può imbattere con esemplari di orso bruno marsicano bruno, caprioli, poiane e lupi appenninici e scoiattoli. Abbondanti precipitazioni primaverili ed autunnali e le acque del torrente Scerto, confluendo nelle rocce sottostanti formano la “Cascata delle Ninfe” e quella delle “Tre Cannelle”. Se il turismo è il volano dell’economia, anche l’artigianato ed il commercio delle carni bovine ed ovine costituiscono un impulso notevole. Non va dimenticato che da Pescasseroli si diparte il terzo tratturo più lungo dell’Italia Meridionale! (Uno speciale ringraziamento a Massimo Schiavo e Claudia Settembre)

PER LA GIOIA DEI PALATI

Non si può rimanere insensibili di fronte alla genuinità della tradizione culinaria montana dell’Alto Sangro; se la pasta fresca costituisce uno dei piatti forti come i “Carrati” ovvero i maccheroni alla chitarra o i “Tacconcelli”, le “Tajarille” (i tagliolini sottilissimi serviti con i fagioli), i secondi sono dominati dalla carne ovina e dai formaggi degli alti pascoli. Anche i dolci sono influenzati dalle peculiarità dei monti. Non si può lasciare i borghi dell’Alto Sangro senza deliziarsi con la “Cicerchiata”, un tempo legata al Carnevale. Si presenta come una ciambella fatta di una moltitudine di palline di pasta di farina fritte, tenute insieme da un’autentica colata di miele.

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[ s copri l’ita lia ]

INAUGURATA LA NUOVA CABINOVIA TOFANA FRECCIA NEL CIELO

CORTINA

A cura di Sandro Nobili

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“Futuro al vertice”. Questo lo slogan scelto per il grande e atteso evento inaugurale della nuova cabinovia di Tofana - Freccia nel Cielo. Lo storico impianto di risalita, che da oltre 50 anni rende accessibile una tra le cime più alte delle Dolomiti Patrimonio Unesco, è stato rinnovato in vista di un futuro che vedrà ancora

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Presenti all’inaugurazione: Gianpietro Ghedina - Sindaco di Cortina d’Ampezzo, Luigivalerio Sant’Andrea Commissario per la realizzazione del progetto sportivo dei campionati mondiali di sci alpino | Cortina 2021, Federico D’Incà - Ministro per i rapporti con il Parlamento e le riforme, Giovanni Panebianco - Capo di Gabinetto Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Roger De Menech - presidente del Fondo dei Comuni Confinanti, Federico Caner - Assessore al Turismo Regione Veneto, Roberto Padrin - presidente della Provincia di Belluno, Alessandro Benetton - presidente Fondazione Cortina 2021, Anton Seeber - presidente Leitner Spa, Valeria Ghezzi - presidente ANEF, Sandro Lazzari - presidente Dolomiti Superski, Lorraine Berton - presidente di Confindustria Belluno, Marco Zardini - presidente Skipass Cortina e l’ing. Mario Vascellari, presidente Tofana 2021 Srl. Gennaio/Febbraio 2020


[ s cuola

& s a lute ]

grandi protagonisti per Cortina e il suo territorio. La nuova cabinovia, realizzata da Tofana srl con Leitner e lo studio di progettazione G22 Projects, ha visto il coinvolgimento sinergico di più amministrazioni quali il Commissario di Governo, la Regione Veneto, la Provincia di Belluno e il Comune di Cortina, tutte orientate a garantire gli obiettivi volti ad assicurare il progetto sportivo Cortina 2021. Il nuovo impianto, tecnologicamente avanzato e con 47 cabine già operative, rappresenta infatti un intervento strategico per la città in vista degli appuntamenti sportivi che ospiterà nei prossimi anni e che culmineranno nel 2026 con le Olimpiadi Invernali. Le nuove 47 cabine avanzano alla velocità di 6 metri al secondo e sono in grado di portare fino a 1800 persone all’ora. Questi i numeri che permetteranno alla rinnovata Freccia del Cielo, unica cabinovia di Cortina d’Ampezzo, di diminuire al minimo i tempi di attesa rispondendo ai moderni standard di comfort, qualità e tecnologia e favorendo la sostenibilità in termini di mobilità e accessibilità, grazie anche alla realizzazione della stazione intermedia a Colfiere che accoglierà gli spettatori per la Coppa del Mondo nel 2020 e per i Mondiali di sci alpino nel 2021, oltre che per i giochi Olimpici invernali del 2026. Anche la stazione di partenza è completamente rinnovata: un progetto architettonico e impiantistico studiato per essere altamente funzionale e che ben si inserisce nello splendido contesto paesaggistico circostante. Oltre quattrocentocinquanta persone hanno partecipato alla cerimonia di inaugurazione che si è svolta sabato 11 gennaio. Dopo il taglio del nastro alla presenza delle autorità e la prima salita ufficiale alla stazione di Col Druscié, gli ospiti sono stati accolti al Wine Bar per un aperitivo firmato Masi, dove hanno brindato con l’Amarone Costasera, circondati da un panorama mozzafiato sulle Dolomiti. Gennaio/Febbraio 2020

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[ s tile ita lia no ]

DIVISIONISMO. LA RIVOLUZIONE DELLA LUCE

NOVARA - CASTELLO VISCONTEO SFORZESCO FINO AL 5 APRILE 2020

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Una grande mostra, probabilmente la più importante degli ultimi anni dedicata al Divisionismo, movimento considerato “prima avanguardia” in Italia. L’affascinante percorso espositivo, suddiviso in 8 sezioni tematiche, guida il visitatore attraverso una settantina di straordinarie opere dei più noti divisionisti italiani, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private. Tra queste ‘All’ovile’, alcune note vedute montane e altre celebri opere di Giovanni Segantini, gli intensi paesaggi innevati e i commoventi anziani in solitudine di Angelo Morbelli, ‘Il Mediatore’ ‘Il Ponte’ ‘Sul fienile’ e altri capolavori di Giuseppe Pellizza da Volpedo, ‘La migrazione in Val padana’, la ‘Sacra famiglia’ di Gaetano Previati e la sua magnifica ‘Maternità’ (di proprietà del Banco BPM). E poi ‘Fontanalba’ ‘Vespero d’inverno’ e altri splendidi paesaggi montani di Carlo Fornara, i celebri dipinti di denuncia sociale e altre notevoli opere di Emilio Longoni, l’importante olio di soggetto operaio ‘La Diana del lavoro’ e i più tardi straordinari paesaggi

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‘Baci di sole’ e ‘Sole e brina’ di Plinio Nomellini. Completano il percorso altri notevoli dipinti di precursori del Divisionismo come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e magnifici paesaggi di Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, Achille Tominetti, Cesare Maggi. La mostra è curata dalla nota studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini - figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale -, di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni. La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea, Regione Piemonte e Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Esseco s.r.l. e Fondazione CRT.

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GLI “ANGELI CUSTODI” DI FILIPPO MARTINEZ “F

A cura di Alessandro Trani

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“Filippo Martinez è impresentabile. È un artista talmente eclettico che ogni definizione appare sminuirlo, ogni aggettivo peggiorativo, ogni sostantivo un diminutivo. Parlare di una qualsiasi delle sue attività vuol dire escluderne altre”. È con questo felice incipit che Matteo Bugliaro sulle pagine web della rivista letteraria Piegodilibri recensisce “Cammellini che entrano ed escono dalle orecchie” (Bompiani); “un vero pezzo d’antologia”, secondo Roberto Carnero che lo commenta su Il Sole 24 ore. Filippo Martinez è pittore, regista, scrittore, sceneggiatore, rettore dell’Università di Aristan (corsi di ‘Scienze della Felicità’ e di ‘Prevenzione dell’Idiozia’), docente di Regalità Individuale, direttore di periodici, organizzatore di eventi spettacolari come i Raduni mondiali degli Zorro. Barbara Alberti che lo conosce bene di lui dice che “è uno degli ultimi veri, totali artisti viventi” e aggiunge “per Filippo l’utopia è ciò che deve essere fatto”. Pietrangelo Buttafuoco su Panorama lo definisce “il vero nocciolo del genio italiano. Sforna idee e le regala agli altri”. Per Giulio Giorello “non è semplicemente un regista, è anche un poeta, un pittore, uno scrittore e chissà cos’altro. In realtà lui è il vero Zorro”. Effettivamente non è facile inquadrarlo. “Mentre tutti cercano di farsi conoscere, lui desidera farsi dimenticare. E non certamente per modestia, ma per superbia. Sommamente aristocratico egli aspira all’invisibilità”, dice di lui su Il Giornale il suo grande amico Vittorio Sgarbi che poi Gennaio/Febbraio 2020


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ita lia no ]

Da sinistra: KELTOR, angelo custode di Prospero Farinacci; ULO, angelo custode di Frank Zappa PANOPTICON, angelo custode di Vittorio Sgarbi

su Canale 5 si sbilancia in un’affermazione perentoria poi ripresa su Nero di Seppia da Fabio Canessa: “Filippo Martinez è il più grande artista italiano vivente”. E non si può negare che sia vivente anche se nel giorno del suo 50° compleanno ha annunciato la sua morte indidascalica e si è proclamato postumo. Non a caso in occasione della sontuosa mostra palermitana del 2004 intitolata “La ricerca dell’identità” Sgarbi, che ne era il curatore, lo inserì con la data di nascita e di morte (19512001) tra grandi classici come Antonello da Messina, Tiziano e Bernini. Filippo - si firma solo col nome - sviluppa i suoi temi declinandoli in varie forme d’arte così, ad esempio, la battaglia delle Termopili l’ha raccontata in un libro, in Gennaio/Febbraio 2020

un breve film intitolato “Termopili, nostalgia della battaglia”- mandato in onda da Canale 5 l’ultimo giorno del millennio - e in una enorme mostra inedita. Anzi, quasi inedita; infatti da questa è stato tratto un polittico di 16 metri per 5 intitolato “Gli Immortali” - così si chiamava la guardia scelta del re persiano Serse - esposto alla Biennale di Venezia del 2011. L’ultima sua mostra che presto sarà presentata a Milano è intitolata “Angeli custodi, arcangeli e Milton Friedman”. È lo stesso titolo di un libro che esce in questi giorni nel quale 36 autori (scrittori, storici, teologi, monaci zen, filosofi, giornalisti, sceneggiatori, musicisti...) hanno assunto il ruolo di medium trascrivendo le voci degli angeli che raccontano i loro protetti; per

Garcìa Lorca il medium Roberto Vecchioni è riuscito addirittura a cogliere la testimonianza di Dio. Nella mostra saranno esposti tutti i dipinti pubblicati sul libro: gli angeli custodi di Kafka, Hitler, Amy Winehouse, Stan Laurel, Osvaldo Soriano, di Batman, di Gesù, di Giuni Russo, di Buddha, dell’arbitro Moreno... Ci saranno, ovviamente, anche gli arcangeli e i ritratti apocrifi di Milton Friedman, un unico dannato per rappresentare tutto l’inferno (la voce del suo angelo è stata raccolta dal medium Alberto Forchielli). Filippo dice che gli angeli custodi sono l’infanzia del nostro desiderio di trascendenza; il libro e la mostra offriranno l’opportunità di verificare e comprendere questa affermazione.

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[ s alute & benes s er e ]

PROTEINE SÌ, MA QUANTE?

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Nell’ambito del progetto di educazione nutrizionale Nutripiatto (www.nutripiatto.nestle.it) arrivano le raccomandazioni di SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) per un corretto consumo di proteine. Pur essendo fondamentali in tutte le fasi della vita, le proteine sarebbero anche potenzialmente nocive specie per i più piccoli. I rischi principali di un eccessivo consumo di proteine riguardano infatti complicanze a livello renale, modifiche dell’appetito e obesità. Le proteine, dopo l’acqua, costituiscono la parte maggiore dei tessuti per questo sono uno dei principali alimenti indispensabili nella dieta dell’uomo. Hanno una funzione prevalentemente plastica (servono per lo sviluppo, la conservazione e il ripristino delle cellule) e, in misura minore, energetica. In particolare, i fabbisogni proteici di bambini e adolescenti (1-17 anni) sono calcolati per soddisfare le richieste necessarie per la crescita e per il mantenimento di una massa proteica in progressivo aumento. Nel ricordare le 5 categorie alimentari considerate fonte primaria di proteine (carne, uova, pesce, legumi, latte e derivati), la SIPPS sottolinea che i bambini di età inferiore ai 3 anni non devono superare il 12% di apporto proteico giornaliero. Queste precise indicazioni alimentari aiutano a non cadere in errori che possano compromettere la salute del bambino di oggi e dell’adulto di domani. Gli esperti precisano inoltre che la giusta ripartizione nell’arco di una settimana sono

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4 porzioni di legumi, 4 di pesce, 1 uovo a settimana, 1 porzione di carne rossa, 2 porzioni di carne bianca e 2 porzioni di formaggio. Tuttavia, le proteine sono contenute, in quantità inferiori, anche in altri alimenti: pasta, cereali, orzo, farro, avena, frutta secca, castagne, persino alcuni frutti e ortaggi. Basti pensare che una porzione di crusca di frumento ha lo stesso contenuto proteico di un vasetto di yogurt. L’indicazione prudenziale proposta dai LARN (Livelli di assunzione di riferimento per la popolazione italiana, 2014) per i bambini al di sotto dei 3 anni è prevedere un apporto proteico quotidiano che si trovi all’interno del range 8-12% dell’energia totale e comunque perentoriamente al di sotto del 15% dell’energia totale giornaliera. Nutripiatto è uno strumento di educazione nutrizionale sviluppato da Nestlé e rivolto ai bambini dai 4 ai 12 anni. Il progetto prevede un kit composto da un piatto “intelligente” e da una guida didattica che spiega come utilizzare il Nutripiatto e offre idee e consigli per soddisfare i fabbisogni nutrizionali dei bambini, tenendo anche conto delle differenti fasce di età. La guida prevede inoltre capitoli specifici relativi alla corretta idratazione e all’attività fisica da svolgere con gli amici e con i propri animali da compagnia. Nutripiatto rientra nel progetto internazionale Nestlé for Healthier Kids, che si pone l’ambizioso obiettivo di aiutare, entro il 2030, 50 milioni di bambini a vivere in modo più sano. Gennaio/Febbraio 2020


Tivù:

[ tv da gus ta re ]

A cura di Edmondo Conti A partire da martedì 4 febbraio alle 20.50 su Raiuno si spalancheranno le porte del Teatro Ariston per la 70a edizione del Festival di Sanremo che si preannuncia molto particolare e molto chiacchierata. Ma andiamo con ordine: il conduttore e il direttore artistico sarà per la prima volta Amadeus che in tutte e cinque le serate potrà avvalersi della partecipazione di Fiorello e di Tiziano Ferro. Per quanto riguarda la componente femminile ogni sera ci saranno almeno due donne ad affiancare il conduttore dei Soliti Ignoti. Martedì ad aprire le danze troveremo la conduttrice sportiva Diletta Leotta e la giornalista palestinese Rula Jebreal; per la seconda serata vedremo altre 2 giornaliste, Emma D’Aquino e Laura Chimenti e in più la showgirl Sabrina Salerno; nella serata del giovedì a calcare il palco dell’Ariston saranno la partner di Ronaldo Georgina Rodriguez di professione modella con la conduttrice albanese Alketa Vejsiu, mentre venerdì sarà il turno di Antonella Clerici e di Francesca Sofia Novello, salita alla ribalta per la sua capacità di stare un passo indietro rispetto al suo fidanzato Valentino Rossi. Per la serata finale arriverà Mara Venier a proclamare la canzone vincitrice tra quelle proposte dai 24 cantanti in gara tra i quali troveremo ben 6 cantanti provenienti dai talent show (Alberto Urso, Anastasio, Enrico Nigiotti, Giordana Angi, Riki ed Elodie), 3 rapper (il contestatissimo Junior Cally, Achille Lauro e Rancore) 2 new entry (Elettra Lamborghini e i Pinguini Tattici Nucleari) e una dozzina di volti affermati in campo musicale (Rita Pavone, Tosca, Michele Zarrillo, Marco Masini, Francesco Gabbani, Levante, Piero Pelù, Morgan in coppia con Bugo, Paolo Jannacci, Raphael Gualazzi, Irene Grandi, Le Vibrazioni e Antonio Diodato). Gennaio/Febbraio 2020

dopo un mese di pausa torna anche la nostra rubrica giusto in tempo per svelarvi tutti i dettagli dei due grandiosi e imperdibili eventi dell’anno: Sanremo e gli Oscar!

Ma domenica 9 febbraio il mondo intero dello showbiz avrà gli occhi puntati sulla 92a edizione degli Oscar e noi in Italia potremo seguirli su Sky Cinema Oscar (canale 303) a partire dalle 2 del mattino nella notte tra domenica e lunedì. A contendersi l’ambitissimo premio al Dolby Theatre di Los Angeles saranno soprattutto i 4 film evento del 2019: il sorprendente Joker di Todd Phillips che ha collezionato ben 11 nomination e i meravigliosi C’era una volta Holywood di Quentin Tarantino, 1917 di Sam Mendes e The Irishman di Martin Scorsese tutti e 3 con 10 nomination.

Appuntamento tra 30 giorni! 19


LIBRI

I RACCONTI DI FANTASMI DI UN ANTIQUARIO

A cura di Valerio Consonni

I RACCONTI DI FANTASMI DI UN ANTIQUARIO Montague Rhodes James 2019 - Skira Editore

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Ecco uno di quei libri di poche pagine, ma che catturano l’attenzione del lettore e non la lasciano più fin quando non è arrivato all’ultima pagina! Terribile e ipnotico come un serpentello velenoso, diventa portavoce di un mondo misterioso ed oscuro, in cui è facile entrare, ma da cui è molto arduo allontanarsi. Montague Rhodes James (1862-1936), il maggiore poeta-scrittore del gotico all’inglese, visse operando come medievista. Bibliofilo, esperto di antichi codici, antiquario, collezionista prese spunto dalle sue ricerche per le proprie opere. Sei racconti bellissimi animati da sinistre presenze in atmosfere crepuscolari, creature che nascono nel vento, nei mari, nei boschi… Trame che celano presenze maligne, sempre in agguato per punire l’eccessiva sicumera dei sapienti che non vedono, nel loro accanimento, dove si celano trappole e insidie. Le diverse letture di quest’opera hanno influenzato importanti libri del fantastico. Eventi che appartengono a un ordine soprannaturale vengono a corrompere la solidità del mondo del quotidiano, in modo tale che non è più possibile stabilire se ciò che accade debba essere ricondotto alle leggi ben note che governano tal mondo, o non piuttosto a nuove leggi, a noi ignote. Dal secondo racconto - La mezzatinta - “…riuscì a deporre la candela sul tavolo e a dare un’occhiata all’incisione: al centro del parco, di fronte alla casa sconosciuta, là dove alle cinque di quel pomeriggio non c’era nulla, appariva adesso una figura. Stava avanzando carponi verso la casa, avvolta in uno strano mantello nero con una croce bianca sulla schiena…”. E che dire dell’ultimo racconto - Fischia e verrò da te, ragazzo mio - dove si racconta di un fischietto trovato fra i resti di un tempio dei Templari capace di richiamare in vita una sagoma nera, leggera, spaventata, dal viso celato, ma… “ …ora, prendiamo il vento della scorsa notte: guarda caso, io stavo fischiando. Ho soffiato due volte in un fischietto, e il vento è sembrato letteralmente accorrere al mio richiamo. Se qualcuno mi avesse visto… e quella figura sulla spiaggia…”. E si potrebbe continuare con “L’albo del canonico Alberico”, “Il tesoro dell’abate Tomaso”... storie di chiese stregate e boschi incantati! Ma questi racconti, non dimentichiamolo, come quasi tutte le storie fantastiche della letteratura ottocentesca, sono stati scritti innanzitutto per divertire e spaventare, per trasmettere al lettore il piacevole brivido del terrore soprannaturale. Allora, forza, armi e coraggio, leggiamo questo splendido piccolo libro e chissà…! Gennaio/Febbraio 2020


[ libri ] PER RICOMINCIARE GUARDA FRA LE PAGINE DI UN LIBRO

Bea sta per compiere trent’anni. Un’età in cui si fa un bilancio del passato, ma soprattutto si decide su che cosa puntare per il futuro. Lei sa che c’è solo un luogo dove guardare per ricominciare davvero: tra le pagine di un libro. Non è una ricerca facile. Ma un giorno Bea riesce a scovare la persona che ha scritto gli appunti. L’uomo perfetto per lei…forse. Dopo il romanzo rivelazione del 2018, le autrici tornano con un nuovo romanzo in cui i libri sono sempre i protagonisti indiscussi.

VETRINA

Ali Berg e Michelle Kalus (Garzanti)

LA GIUSTA DISTANZA

Sembrava un volo come ogni altro, i soliti rumori, i soliti tremori, fino a quando non si accende la spia delle cinture e forti turbolenze cominciano a scuotere l’aereo. La sensazione di cadere manda i passeggeri nel panico e due perfetti sconosciuti si stringono la mano istintivamente per darsi forza l’un l’altro. Una stretta che però non terminerà neanche una volta che il pericolo sarà scampato. Sara Rattaro racconta la storia di destini tanto lontani tra loro che decidono di annullare ogni distanza. Sara Rattaro (Sperling & Kupfer)

NINFA DORMIENTE

“Mi chiamo Teresa Battaglia e sono un commissario di polizia specializzato in profiling. Ogni giorno cammino sopra l’inferno, ogni giorno l’inferno mi abita e mi divora. Perché c’è qualcosa che, poco a poco, mi sta consumando come fuoco. Il mio lavoro, la mia squadra, sono tutto per me. Perderli sarebbe come se mi venisse strappato il cuore dal petto. Eppure, questa potrebbe essere l’ultima indagine che svolgerò. E, per la prima volta nella mia vita, ho paura di non poter salvare nessuno, nemmeno me stessa”. Ilaria Tuti (Longanesi)

MARA. UNA DONNA DEL 900

Mara è nata nel 1920 e ha 13 anni quando comincia questa storia. Vive a Roma e ha un’amica del cuore, Nadia, fascista convinta, che la porta a sentire il Duce a Piazza Venezia. Le piace leggere e da grande vorrebbe fare la scrittrice o la giornalista. Il futuro le sembra a portata di mano. Fino a che il dubbio comincia a disegnare piccole crepe, ad aprire ferite. Ritanna Armeni (Ponte alle Grazie) Gennaio/Febbraio 2020

ONORI

Una donna in viaggio ascolta un estraneo seduto di fianco a lei mentre parla del suo lavoro, della famiglia e dell’angosciosa notte precedente, trascorsa a seppellire il cane. Faye, scrittrice e io narrante, sta raggiungendo il continente europeo per partecipare a un convegno. Nel caldo afoso, tra pause caffè ed eterne attese di navette che fanno la spola dal ristorante alla sede dei meeting, incontrerà colleghi, giornalisti, organizzatori culturali. Da quelle sue conversazioni emergerà un quadro meraviglioso e terribile di un’umanità confusa, scissa tra ciò che teme di essere e ciò che sceglie di mostrare. Tra i migliori libri dell’anno “The New York Times” e altre importanti testate americane. Rachel Cusk (Einaudi)

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BUONENOTIZIE Paolo Foschini, con la collaborazione di “firme” importanti del Corriere, ci ha fatto scoprire uno “speciale” dell’inserto del Corriere della Sera davvero unico, tutto dedicato ai giovani, che ce la faranno nell’impresa di inventarsi un mestiere non solo redditizio, ma anche sostenibile. Abbiamo scelto per Voi alcune storie.

Jasmine Crowe, oggi 35en-

ne, che dopo essersi laureata in North Carolina col piano di sostegno per gli afroamericani e specializzata in Arizona in «non profit management» ha fondato una impresa sociale che in tre anni ha salvato dallo spreco mille tonnellate di cibo, lo ha distribuito agli homeless con una formula che toccherà 20 città, e allo stesso tempo rende oggi un milione di dollari. Francesco Rocca, 27 anni, milanese, che dopo una laurea in Ingegneria gestionale al Politecnico e un dottorato in Portogallo è diventato amministratore dell’Impact Hub di Lisbona - che nel 2020 erediterà da Oslo il timone di «capitale green» d’Europa - dove oggi progetta soluzioni ecosostenibili per le imprese (oltre a suonare le percussioni in una «Band degli emigranti» da lui stesso fondata). Irene Colosimo, 30 anni, calabrese, ingegnere idraulico che attualmente vive e lavora in Olanda con un team internazionale, raccontata dentro l’inserto in forma di graphic novel come «la donna delle maree». E ancora:

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ecco Tiziana Monterisi che con la RiceHouse da lei fondata ha creato un sistema per trasformare gli scarti della lavorazione del riso, nella zona di Biella, in materiali da costruzione ecosostenibili. Giovani anche famosi, come la capitana della nazionale di calcio femminile Sara Gama, 30 anni, in prima linea nella battaglia («Sarà ancora lunga») per far ottenere anche alle donne lo status del professionismo. Un grande vecchio come Renzo Arbore, che di giovani se ne intende («Li abbiamo inventati negli Anni ‘60 io e Boncompagni»), dice nella lunga intervista rilasciata a Buone Notizie 2020 che… «i giovani di oggi sono tornati a ridere con intelligenza». E si può concludere con l’«Alfabeto di fine anno» firmato da Gian Antonio Stella, dove per esempio alla lettera «Q» troviamo una ragazza iraniana con un Quoziente intellettivo di 162: due punti in più di Einstein. Solo che Tara ha 12 anni. Contiamo anche su di lei. Un inserto da cercare e tutto da leggere con tante storie emozionanti. Gennaio/Febbraio 2020




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