italiadagustare Giugno 2019

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Anno 7 - Giugno 2019

Costiera Amalfitana

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

IL PERSONAGGIO

JACQUES VILLENEUVE ALL’AUTODROMO DI MONZA

SCOPRI L’ITALIA

I TESORI DELLA COSTIERA AMALFITANA

[STILE ITALIANO]

LAURA TARTARELLI “AMARE L’ARTE”



Giugno 2019

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indice [ PERSONAGGIO] 6

Jacques Villeneuve all’autodromo di Monza

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Laura Tartarelli l’arte di “amare l’arte” L’anima artistica di Luna Berlusconi Dicò, l’artista che ha stregato Hollywood Buon compleanno Aperol!

[ STILE ITALIANO]

[ SCOPRI L’ITALIA]

13 1000 Miglia 2019: ecco i vincitori 14 I tesori della “divina costiera”

[ SALUTE & BENESSERE]

18 La dieta del benessere

[ AGENDA ITALIA]

20 Piste ciclabili da percorrere in varie località italiane

[ TV DA GUSTARE]

21 Cosa vedremo in TV

[ LIBRI]

22 Monte verità - 1900. Il primo sogno di una vita alternativa 23 Le nostre recensioni

[ BUONE NOTIZIE]

24 Tratte dal Corriere della Sera

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Francesca Bastoni Valerio Consonni Edmondo Conti Cesare De Santis Carlo Kauffmann Sandro Nobili Giugno 2019

Alessia Placchi Monica Rota Edizioni Le Roy srl Redazioni: Milano | Roma redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141

Jacques Villeneuve Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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LA TUA CASA…

ANZI, MOLTO DI PIÙ!!

Esistono luoghi dove si sogna di poter vivere, posti dove la propria vita ed il proprio lavoro diventano un sogno realizzabile. La propria casa è il luogo centrale della vita quotidiana, il proprio microcosmo, il proprio nido, nella propria casa si trascorrono i momenti più belli, ci si rinfranca dallo stress quotidiano. L’importanza di vivere in una casa che ci rappresenti è forse pari al vivere in una casa che ci dia benessere e al tempo stesso rispetti l’ambiente facendoci anche risparmiare. Immaginate ora la gioia di veder nascere in poco tempo tutto questo.

www.casebio.it


G I U G N O

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Carissimi lettori, quest’anno la primavera si è fatta davvero desiderare! Dopo una lunga alternanza di giorni piovosi, ancora freddi e tiepidi, all’improvviso giungerà l’estate con il tradizionale caldo torrido. Vi ricordo che l’alimentazione ci è amica nel combattere il grande caldo e per proteggere dalla disidratazione la pelle più esposta al sole! Come? Bevendo acqua e seguendo un’alimentazione varia, equilibrata nei nutrienti e ricca di antiossidanti, inserendo nella giornata almeno 5 porzioni di frutta e verdura colorata e di stagione come abbiamo già consigliato nelle nostre pagine! Cominciamo questo numero con l’intervista a Jaques Villeneue, tornato al volante della Ferrari dopo sei anni dall’ultima gara. Vi parleremo dell’aperitivo italiano più famoso al mondo, lo Spritz: Aperol compie 100 anni! Sarete poi invitati a visitare a Pietrasanta, in Versilia, la bella galleria di Laura Tartarelli che vi mostrerà le opere di due artisti italiani che davvero vi stupiranno. Non perdeteveli! Insieme percorreremo una delle strade costiere tra le più famose al mondo, la Costa d’Amalfi. Dal borgo di Vietri, dove non si può mancare una visita alle antiche botteghe di ceramica artistica, arriveremo fino alla bellissima Positano, passando da Cetara, Ravello e Amalfi. Non perdetevi poi le nostre rubriche su cosa ci aspetta in TV, i libri da non perdere e la consueta Agenda. Buona lettura!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Giugno 2019

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[ per s onaggio ]

UN VILLENEUVE IN FERRARI ALL’AUTODROMO DI MONZA DOPO QUASI QUARANT’ANNI Intervista a cura di Francesca Bastoni

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Era dal 1979 che non si vedeva correre una Ferrari a Monza, con un Villeneuve al volante. Ed era dal 2013, questa volta a Les Mans, che un Villeneuve non disputava una gara su una Ferrari. Jacques Villeneuve, il figlio dell’indimenticabile Gilles, nei giorni scorsi è tornato a correre a Monza con una Ferrari 488 GT3, gareggiando nel campionato italiano GT. Oggi Jacques è un cantautore di successo, ma il rombo del motore gli è rimasto dentro, sin da quando nel biennio 1997-1998 debuttò nel paddock del grande “circus”, sfoggiando i suoi capelli biondo platino e un casco decorato a mano. Come una rock star. Ma rockstar, in fondo, Jacques Villeneuve lo è davvero. Non soltanto per il suo coraggio nell’affrontare le curve a 300 all’ora, ma per la sua voglia di andare sempre controcorrente. Anche la sua nuova carriera da musicista gli ha regalato parecchie soddisfazioni. In Canada, suo paese d’origine, è balzato in testa a tutte le classifiche con una canzone “Father” che aveva dedicato a suo padre, Gilles Villeneuve, l’uomo che aveva fatto emozionare milioni di tifosi in tutto il mondo, colui che re-

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[ per s ona ggio ]

A sinistra la Ferrari 488 GT3 nel circuito di Monza; sotto: Jacques Villeneuve e Giancarlo Fisichella con i tecnici Ferrari

se leggendario un numero bianco impresso su una fiancata rossa: il 27. Ed è proprio con quel numero, su una vettura dominata dal colore rosso e con un Cavallino Rampante impresso sul cofano, che oggi Jacques Villeneuve affronta il Campionato Italiano GT.

Tutte le immagini del servizio sono di Claudio Pezzoli

E così Jacques, lei ora torna a correre con una Ferrari numero 27 dopo l’unica occasione, a Le Mans nel 2013, in cui disputò due gare al volante della 458 Italia GT3 del team Sport Garage insieme ad Eric Cayrolle…

Che posso dire? Sono orgoglioso e onorato di tornare al volante di una Ferrari che, purtroppo, in passato non ho potuto guidare quanto avrei voluto! Dopo l’esperienza con la 458 Italia GT3, mettermi al volante della 488 GT3 è stato come fare un salto nel futuro. La 488 è molto veloce, divertente da guidare, incredibilmente docile. Gareggiare a Monza è speciale. Su questa pista, oltre che in F1, avevo già corso sin dai tempi della Formula 3 e adoro i suoi rettilinei lunghi e le sue staccate violente. È un grande piacere correre qui.

Prima di arrivare a Monza, ha fatto dei test al volante della 488 GT3 a Vallelunga, vero?

Ero leggermente arrugginito e avevo bisogno di ritrovare il feeling con la velocità e con le frenate dal momento che era da un po’ che Giugno 2019

non guidavo. Con le prove a Monza ho ripreso familiarità coi pulsanti, col volante e tutti i comandi da settare. Oggi c’è tantissima elettronica e una tecnologia avanzata, senza la giusta preparazione, rischiano di non essere utilizzate a fondo nella prestazione. Insomma, io e la macchina siamo ridiventati amici.

Parteciperà al campionato con il team Baldini, una struttura di successo che è presente in alcuni dei campionati importanti del GT. Cosa l’ha convinta a sposare il progetto e quale è stato il suo primo impatto con la sua nuova squadra? Mi ha interessato l’approccio molto professionale che hanno avuto sin dal primo contatto. Non mi hanno proposto una gara una tantum, ma un progetto importante, che richiede una preparazione e un lavoro nel fine settimana di gara che rappresenta un aspetto di cui sentivo la mancanza. L’idea di

poter partecipare ad un intero campionato, anche se so già di non poter prendere il via all’ultima gara, è qualcosa che mi riporta al periodo in cui correvo. La serietà del progetto è testimoniata anche dalla presenza di Stefano Gai e di Giancarlo Fisichella che ha già gareggiato con questa scuderia. Ricorderà che abbiamo corso assieme in Formula 1 per molti anni e in generale siamo sempre andati d’accordo. Giancarlo è sempre stato una persona molto tranquilla come carattere, ma molto veloce come pilota.

Quel è il suo primo ricordo della Ferrari?

Sono i ricordi di un bambino, ricordi lontani. Ebbi modo di incontrare Enzo Ferrari quando accompagnai mio padre in occasione di un test che si svolgeva sulla pista di Fiorano. Un ricordo fuggevole, un’immagine sbiadita di qualche secondo, ma della quale mi è rimasta impressa la grandezza di quell’uomo.

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LAURA TARTARELLI ART GALLERY Pietrasanta, via Garibaldi, 22

LAURA TARTARELLI

L’ARTE DI “AMARE L’ARTE”

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Laura Tartarelli respira l’arte sin da bambina, accanto al padre - maestro di cera di artisti dell’arte contemporanea (del calibro di Arnaldo e Giò Pomodoro, Fernando Botero e Igor Mitoraj), al nonno e allo zio, artigiani del marmo presso prestigiosi laboratori di scultura d’arte contemporanea in Versilia. Ha quindi l’occasione di conoscere tanti artisti, scultori e pittori noti e meno noti: alcuni di essi le affidano la promozione delle loro opere. Laura inizia così con passione, come cultrice e divulgatrice d’arte, il suo percorso professionale. Il debutto a Pietrasanta con la prima mostra. I primi collezionisti hanno modo di apprezzare i Giugno 2019

lavori che espone, e allo stesso tempo aumentano gli artisti che le affidano la promozione delle loro opere. Apre la prima galleria a Forte dei Marmi in via Pascoli ,dove presenta opere di Dalì, dipinti del gruppo Gutai, sculture dei maestri Igor Mitoraj, Ka Jasuda, Maria Gamundi ma anche di artisti emergenti nazionali e internazionali. Da quest’anno la galleria avrà (in più ai soliti) artisti esposti come Dicò, Andrea Roggi, Aurelio Amendola e Giulio Galgani. L’organizzazione Bros Group invita la galleria ad esporre a Milano all’evento che si è svolto presso le Officine del Volo in via Mecenate durante il Salone del Mobile 2018. Qui Laura Tartarelli scopre il talento di Lunart, Luna Berlusconi in veste di artista emergente e le propone di occuparsene in esclusiva. Senza la minima esitazione Luna decide di affidare alla sua galleria la promozione dei propri lavori. Dal dicembre 2018 apre a Pietrasanta la Laura Tartarelli Contemporary Art. Laura ha sviluppato importanti collaborazioni tra cui quelle con Stefano Contini (uno dei più importanti galleristi d’Italia), con il direttore Maurizio Vanni del Museo d’Arte Contemporanea di Lucca, con il presidente Tucci di Villa Bertelli (Forte dei Marmi) e con il Regional Manager Sanpaolo Invest (per Arte e Finanza), per cui espone opere d’arte durante i convegni. Da qualche anno collabora con la ditta di Perignano (PI) Giannoni & Santoni (producer di affreschi digitali) e con l’architetto Alberto Bartalini, creatore del Teatro del Silenzio di Lajatico. Partecipa alla selezione degli artisti emergenti per la manifestazione estiva “Arti Insolite”, sempre a Lajatico, ove quest’anno la Laura Tartarelli Art Gallery ha una sede espositiva proprio sulla piazza centrale. Espone e collabora con i Cantieri navali Italian Sea Group (Marina di Carrara) e i cantieri Maiora (Viareggio). Ha partecipato al Salone del Mobile 2019 di Milano insieme con la ditta Dolfi. Alla FW di Montecarlo Maggio 2019.

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L’ANIMA ARTISTICA DI LUNA

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Luna Berlusconi, nota imprenditrice e produttrice di programmi televisivi, ha realizzato un sogno nel cassetto “liberando” e dando finalmente espressione alla sua “prima” anima, quella artistica. Autodidatta, coltiva fin da giovanissima una grande passione per la fotografia e per l’arte. Nel 1998 lavora come assistente personale del grande Gino De Dominicis, da cui impara tecniche preziose che tuttora utilizza. La sua prima personale fotografica “Sguardi di Luna. Ritratti dei bambini di Nairobi”, nel 2010, è un racconto toccante dei bambini delle baraccopoli di Korogocho, in Kenia. A Luna piace sperimentare e di tanto in tanto sente il bisogno di dipingere delle “cose” che la ispirano. Ma è nel 2016 che, dopo tanti anni, ricomincia a dipingere sul serio. Dipinge ritratti di persone che le hanno regalato “emozioni” e che considera esempi di vita. Alla forte personalità sicurezza che caratterizzano l’anima imprenditrice si contrappone una “timida” anima artistica che la scoraggia ad “esporsi” come artista. Fino a quando però, incoraggiata da alcuni cari amici, decide quasi per gioco di esporre per la prima volta le sue opere pittoriche ad un evento Fuorisalone, presso le Officine del Volo (in via Mecenate), durante la Milano Design Week 2018. Parte da qui la “seconda vita” di Luna, grazie all’incontro con Laura Tartarelli e di lì a poco con l’architetto Alberto Bartalini, ideatore e direttore del Teatro del Silenzio di Lajatico. Entrambi la spingono a credere “con coraggio” nel suo talento, ad avere consapevolezza di questa sua capacità di esprimere con le sue opere emozioni che

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arrivano “diritto al cuore” di chi le guarda. Dapprima L’artista adotta colori acrilici, poi passa agli smalti che mescola con del magnete che dà tridimensionalità e aggiunge una tattile matericità alle sue figure. Grazie a questa tecnica, Luna crea soggetti netti e definiti che emergono dal fondo nero come fossero scolpiti e modellati. Un altro segno distintivo che troviamo spesso nei suoi quadri è il rosso, che rappresenta la linea delle emozioni del cuore. L’artista ha ritratto diversi noti personaggi tra cui Gillo Dorfles, Salvator Dalì, Steve Jobs, Frida Kahlo, persino Caravaggio. E poi ama gli angeli perché le danno una sensazione di pace anche se spesso sono sofferenti. «Un angelo afflitto - dice Luna - è un angelo che ci può aiutare». Luna è femminile, garbata, simpatica e delicata, i suoi quadri sono severi, potenti, sognatori, ribelli e appassionati. Non si tratta di un dualismo, ma della raffigurazione del suo io interiore.

Laura Tartarelli Art Gallery Fino al 10 giugno 2019

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L’ARTISTA CHE HA STREGATO HOLLYWOOD

DICÒ

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Dicò (nome d’arte di Enrico Di Nicolantonio) è uno dei più dirompenti e originali artisti del panorama italiano e internazionale, voce fra le più innovative del Neo-Pop. Nasce a Roma (classe 1964) e, attratto dal mondo dell’arte contemporanea, frequenta l’Istituto d’Arte di via di Ripetta dove matura le sue prime esperienze negli studi e laboratori di artisti, che lo aiutano a elaborare le prime prove artistiche. Ma la curiosità e la sua mente eclettica lo spingono alla ricerca di nuovi stimoli e linguaggi espressivi dell’arte. Trascorre lunghi periodi in America: la Pop-Art diventa la sua area di riferimento privilegiata e tutte le innovative suggestioni cromatiche e visuali che assorbe in questi soggiorni negli States, presto confluiscono in quello che diverrà il suo originale stile creativo. Per un caso la reazione causata dalla fiamma di un accendino, in direzione di una lastra di plexiglass, fa nascere in lui la consapevolezza che nel fuoco può trovare l’energia per dedicarsi alla pittura con uno sguardo nuovo.

A metà strada fra gli echi pop alla Andy Warhol e le combustioni materiche di Alberto Burri, l’artista romano riesce a trovare un giusto equilibrio fra i due stili fino a crearne uno tutto suo, riconoscibile e mai banale, in cui la forza del linguaggio sta nell’originalità compositiva e nell’espressività data dall’unione di elementi diversi. Molti definiscono Dicò “artista diversamente pop”: le sue opere su tavola nascono dalla studiata combinazione di resine, materiali industriali, sovrapposizioni materiche, combustioni e corrosioni. Il potere del fuoco rende i suoi lavori unici e riconoscibili, dando quella plasticità scultorea che i critici hanno denominato “il miracolo della combustione”. L’arte, la tecnica e la passione di Enrico si fondono creando opere che in modo straordinario danno nuova vita e nuova veste a eventi e miti della Storia, del Cinema, della Musica, dell’Arte. Il successo delle sue opere, dallo straordinario impatto visivo, oltrepassa i confini nazionali: molte star di Hollywood rimangono stregate dalle opere di Dicò. L’artista decide di omaggiare con i suoi capolavori personaggi come Dustin Hoffmann, Owen Wilson, Penelope Cruz, Ivana Tramp, Kerry Kennedy, e viene addirittura invitato dal premio Oscar Morgan Freeman a Los Angeles per esporre tre opere nel dicembre 2015.

Laura Tartarelli Art Gallery Da giugno 2019

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BUON COMPLEANNO APEROL!

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A cura di Monica Rota

Compie 100 anni Aperol, uno dei marchi icona dell’aperitivo italiano. Presentato per la prima volta nel 1919 alla Fiera Internazionale di Padova, Aperol è stato creato dai fratelli Luigi e Silvio Barbieri, i quali coniarono il nome prendendo ispirazione dal termine “apéro” che in francese significa “aperitivo”. Leggero, a soli 11 gradi, ma con un gusto ricco e complesso dato dall’infusione di un mix di erbe e radici di altissima qualità, la cui ricetta è rimasta invariata e segreta fino a oggi. Negli anni ‘50 nasce la celebre ricetta a cui Aperol Spritz deve la sua grande popolarità. Erano gli anni di “Carosello”: il celebre spot interpretato dal grande attore Tino Buazzelli che, portandosi la mano alla fronte, esclama “Ah, Aperol!”, diventa subito leggenda e l’espressione viene adottata dalla gente in tutti i bar italiani. Gli anni Ottanta segnano un cambiamento nella strategia di comunicazione: Holly Higgins, la bellissima e spontanea protagonista dello spot televisivo, fa girare la testa agli italiani sollevando la minigonna per salire sulla sua moto e raggiungere gli amici in un bar di Miami, pro-

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nunciando lo storico slogan: “I drink Aperol, what about you?”. Acquisita dal Gruppo Campari nel 2003, Aperol ha avuto un’ulteriore crescita grazie alla diffusione dello Spritz, il grande signature drink di Aperol e conquista la scena internazionale. Chi non ricorda il memorabile spot “Happy Spritz, Happy Aperol” che ha visto protagonista la top model Amanda Rosa Da Silva nei panni di una simpatica barista che porta un Aperol Spritz ai suoi clienti facendo la passerella su una fila di tavolini? In questi anni, l’azienda instaura strette relazioni con l’arte, la pubblicità, la moda e il lifestyle, riscuotendo un grande successo in Italia e nel mondo. Solo nel suo Veneto, dove Aperol è nato 100 anni fa, oggi il consumo quotidiano dello Spritz è di circa 300mila “bicchieri”… più di duecento al minuto! L’Aperol Spritz era già diventato una moda negli anni ‘50: oggi la tradizione continua e si allarga svecchiando notevolmente l’età dei consumatori e annovera un personaggio straordinario come la campionessa olimpica Federica Pellegrini. Buon compleanno Aperol! Giugno 2019


[ s copr i l’italia ]

1000 MIGLIA 2019

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IL DUO MOCERI-BONETTI a VINCE LA 37 EDIZIONE

Da Brescia a Roma e ritorno: per 4 giorni 430 equipaggi provenienti da 40 Paesi, al volante di vetture di 75 diverse case costruttrici, hanno attraversato 7 regioni e oltre 200 località d’arte e cultura della nostra meravigliosa Italia. L’edizione 2019 della Freccia Rossa è stata la settima organizzata da 1000 Miglia Srl, società interamente partecipata dall’Automobile Club di Brescia. La 37a rievocazione della 1000 Miglia è andata in scena in 4 tappe dal 15 al 18 maggio lungo la classica direttrice Brescia-Roma-Brescia: da Brescia a Cervia- Milano Marittima, da Cervia-Milano Marittima a Roma, da Roma a Bologna e quindi da Bologna a Brescia. Una sfilata unica di preziosi capolavori su quattro ruote che hanno percorso il nostro Paese, facendo ogni anno innamorare e appassionare spettatori di ogni età, assiepati ai bordi delle strade. La 1000 Miglia per tradi-

zione si fonde con l’arte, la bellezza, il design e la storia coinvolgendo le città, i borghi, le vie, le piazze e le strade italiane attraversate dalla corsa, uno spettacolo nello spettacolo in un territorio unico e amato nel mondo. Anche quest’anno, alla 1000 Miglia non sono mancati gli eventi collaterali riservati a circa 130 vetture moderne: il Ferrari Tribute to 1000 Miglia e il Mercedes Benz 1000 Miglia Challenge. Ad aggiudicarsi l’edizione 2019 sono stati Giovanni Moceri e Daniele Bonetti del Team Alfa Romeo. Il duo a bordo di una Alfa Romeo 6C 1500 SS del 1928 - di proprietà del Museo Alfa Romeo di Arese - ha conquistato così la trentasettesima rievocazione storica, totalizzando 74752 punti. Moceri, medico palermitano, e Bonetti, giornalista bresciano, hanno avuto la meglio sul Team Villa Trasqua, l’equipaggio composto dai due bresciani Andrea Vesco e An-

I vincitori: Giovanni Moceri e Daniele Bonetti del Team Alfa Romeo

drea Guerini che, a bordo di una Alfa Romeo 6C 1750 SS Zagato del 1929, hanno totalizzato 73611 punti. In terza posizione, con 72786 punti, la coppia detentrice del titolo dello scorso anno Juan Tonconogy e Barbara Ruffini, a bordo di una Bugatti Type 40 del 1927. A ridosso del podio, al quarto posto, Alberto Riboldi e Paolo Sabbadini, su una O.M. 665 S Superba 2000 del 1926. Arrivederci all’edizione 2020!

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[ s copri l’ita lia ]

I TESORI DELLA

“DIVINA COSTIERA”

Vietri sul Mare Ravello Positano

Minori Maiori

Amalfi

A cura di Sandro Nobili

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Per tanti è il tratto di costa più bello d’Italia; secondo alcuni addirittura il più bello d’Europa. Siamo in Campania, per la precisione in provincia di Salerno. Il litorale amalfitano si estende lungo la Statale Panoramica SS163: solo 50 km di strada separano Vietri sul Mare da Positano. Ma che strada! Il “Nastro Azzurro” - così è soprannominata si snoda a picco sul mare lungo il più spettacolare tratto di costa tirrenica, rivelando a ogni curva scorci sublimi e collegando i 13 comuni della Costiera amalfitana. Se non amate le curve, una valida alternativa per visitarla è quella dei collegamenti via mare, grazie ai numerosi traghetti e aliscafi in partenza da Salerno verso le varie località della Costiera, dalla primavera fino all’autunno. In questo magnifico territorio, assieme al turismo, continua la vocazione agricola e marinara: ancora oggi, la produzione di limoni e l’industria conserviera legata alla trasformazione del pesce sono due voci economicamente importanti. Lo stesso vale per l’artigianato: la “Moda Positano” e le ceramiche artistiche di Vietri sono famose in tutto il mondo e danno lavoro a molte persone sul territorio. In questo viaggio emozionante scoprirete luoghi incantati e inimmaginabili, forgiati dalla natura e dalle popolazioni antiche che hanno fatto delle risorse di questa terra il loro potere. Giugno 2019


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Partiamo da Vietri sul Mare. Arrivando in quella che è considerata una delle capitali italiane della ceramica artistica, rimarrete colpiti dalla quantità di botteghe di ceramisti di antica tradizione. La ceramica vietrese è presente ovunque, l’intera storia della vita quotidiana degli abitanti vietresi è dipinta sulla ceramica, esportata in tutto il mondo. Sarà un vero piacere girare di bottega in bottega alla ricerca di un regalo speciale, da fare o da farsi, sì perché non si può lasciare la Costiera amalfitana senza portarsi a casa almeno un vaso, un piatto, una tazza o anche solo una piastrella, allegri e colorati come solo le maioliche locali sanno essere. Lasciamo Vietri e dopo soli 5 km ci addentriamo nell’atmosfera di un autentico borgo marinaro, Cetara, il più importante porto peschereccio della costa di Amalfi. I suoi abitanti sono perlopiù pescatori specializzati nella pesca al tonno e infatti qui ha sede una delle maggiori flotte di pescherecci d’alto mare del Mediterraneo. Ma Cetara è famosa anche per una specialità tipica tutta da gustare: la colatura di alici. Non perdetevi le specialità locali: fate una sosta all’Acquapazza, delizioso locale sotto gli antichi portici di Cetara, e vi si aprirà un mondo di profumi, storie e sapori dimenticati, dalle alici sotto sale al carpaccio di tonno e spada, dalla frittura di alici di rara leggerezza alle immancabili linguine con la colatura di alici. A raccontarvi le storie del paese penserà poi Gennaro, il patron del locale, che di Cetara conosce ogni pietra e leggenda e con la sua passione ve la farà amare al punto che partirete con la voglia di ritornare al più presto. Maiori e Minori saranno le prossime tappe. A Maiori si trova la spiaggia più lunga della Costiera amalfitana, quasi 1 km di spiaggia sabbiosa con numerosi stabilimenti balneari e un lungomare pianeggiante completamente diverso dal solito panorama della Costiera. Una conformazione particolare dovuta alla catastrofica frana del 1954 che distrusse l’intero vecchio paese e creò la pianura di oggi. La spiaggia sabbiosa costeggiata dal lungomare e la presenza di numerosi alberghi, ristoranti e locali notturni vicini alla spiaggia, fanno di Maiori la meta prediletta delle famiglie con i bambini che scelgono la Costiera per le loro vacanze. Minori, invece, è rinomata grazie ai Limoni, oltre che alla Pasticceria Sal de Riso. Sicuramente Giugno 2019

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Nella pagina a fianco: una splendida veduta di Positano e Minori (sotto). In questa pagina, in alto: botteghe di ceramiche a Vietri sul Mare; sotto: la Torre Normanna a Maiori

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A sinistra: Amalfi; sopra: la splendida vista di Villa Rufolo a Ravello

il gioiello di Minori è la Villa Romana marittima del I sec. d. C., splendido esempio di villa d’ozio di epoca imperiale conservata nelle sue strutture e in parte con le sue ricche decorazioni. Non essendo stata colpita dall’alluvione del ‘54, conserva ancora la stessa conformazione tipica dei borghi marinari della Costiera, fatta di viuzze e piazzette che scendono verso la spiaggia, costeggiata in questo caso da un piccolo lungomare. Diversi sono i villaggi montani della Costa d’Amalfi: Scala, Tramonti, Raito, conosciuto per le caratteristiche “scale”, che sono l’unico mezzo con il quale si può girare in paese. Ravello, adagiato a 350 metri di quota, è un incantevole borgo amato da artisti, scrittori, musicisti, attori e divi di Hollywood. Non affaccia direttamente sul mare, tuttavia gode di un’incantevole vista panoramica della costa più bella d’Italia, del Mar Tirreno e del Golfo di Salerno. Quassù avrete davvero la sensazione di essere sospesi tra cielo e mare e capirete perché generazioni di artisti hanno trovato qui ispirazione per le loro opere. Ravello è stata nominata la città della musica, ed è sede del Ravello Festival e del suggestivo Auditorium Oscar Niemeyer. Oggi rappresenta una delle più celebri mete italiane del turismo internazionale per gli appassionati di bellezze architettoniche, e soprattutto, un autentico luogo dell’anima per gli intellettuali e gli appassionati dell’arte e della cultura. Le splendide terrazze di Villa Rufolo e Cimbrone, dalle quali è possibile ammirare un panorama senza eguali, incantarono Wagner (che vi trovò ispirazione per il Parsifal). Oggi questa località è sempre animata da un’intensa attività culturale, vantando un calendario di eventi di spettacoli, mostre, concerti e che coinvolge la città, gli abitanti, gli appassionati e i visitatori occasionali a partire dalla tarda primaveraestate per poi proseguire fino alla fine di dicembre. Giugno 2019

Amalfi, la prossima meta, è la più antica delle 4 Re-

pubbliche Marinare, città d’arte e di mare dominata dal grandioso Duomo di Sant’Andrea (IX sec.) con il suo antico campanile e la facciata a mosaico. Non fatevi scoraggiare dall’imponente scalinata e salite ad ammirare il portone in bronzo, fuso a Costantinopoli nel 1066, poi entrate a visitare la chiesa, la cripta in cui sono custodite le spoglie di Sant’Andrea Apostolo, e il chiostro, intimo e raccolto. Prima di ritornare nella piazza per un meritato limoncello ai tavolini dei numerosi caffè all’aperto, andate alla scoperta dei vicoli del vecchio borgo marinaro, un labirinto di passaggi coperti, sottoportici, piazzette mignon su cui affacciano localini, botteghe, fruttivendoli. Lasciatevi guidare dal gorgoglìo dell’acqua e in uno slargo scoprirete la bizzarra fontana “De Cape ‘e Ciucci”, dove un tempo si abbeveravano gli asini che scendevano ad Amalfi dalla Valle dei Mulini carichi di frutta e verdura e che oggi ospita un caratteristico presepe. Positano è l’ultima nostra tappa. È famosa in tutto il mondo per la pittoresca schiera di case colorate che scendono verso il mare, per i suoi negozi di artigianato e le boutique che hanno lanciato la cosiddetta “Moda Positano”, con i suoi coloratissimi teli, borse, parei in lino o cotone e bikini. Nei famosi anni 60, infatti la città scopriva e sperimentava l’interessante fenomeno della moda che a tutt’oggi porta il suo nome. Tra le altre principali cose da vedere qui vi sono innanzitutto le tipiche vie strette e sinuose, o meglio ‘scalinate’ che collegano la parte alta della città alla spiaggia. Al di là della bellezza delle sue spiagge, universalmente riconosciuta, Positano è frequentata da persone provenienti da tutto il mondo e dagli stili di vita più disparati. Non è raro incontrare star del cinema in vacanza o vedere gli yacht dei più facoltosi magnati della new economy.

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LA DIETA DEL BENESSERE A cura di Evelina Flachi

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Il benessere bio-psico-sociale

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nei suoi ultimi documenti, afferma che l’obiettivo finale non è garantire la semplice salute dell’uomo, ma perseguire per quanto possibile il suo benessere bio-psico-sociale. Nel mondo della medicina si va sempre più imponendo un nuovo paradigma che, nel valutare benessere e malessere, tiene in gran conto l’impatto dei fattori psicologici, emotivi e sociali, e prova a trattare il paziente come una persona intera, non come un mero aggregato di organi e funzioni. Fino a una decina di anni fa l’impatto dei fattori psicologici, emotivi e sociali sulla malattia era pressoché trascurato in Occidente. E questo nonostante lo stesso Ippocrate, il padre della scienza medica, vissuto nell’antica Grecia, avesse già intuito quanto la mente giochi un ruolo spesso essenziale nel nostro cammino sullo stretto crinale che separa la salute dalla malattia.

I problemi cominciarono a svilupparsi giusto alla nascita della scienza moderna e alla definizione del metodo scientifico. Fino all’avvento del moderno modello bio-psico-sociale, i medici non sapevano giustificare per quale motivo solo alcune tra le persone esposte agli stessi agenti infettivi, calate nello stesso ambiente, e con lo stesso stile di vita, si ammalano. Certo, la differenza può essere spiegata con il DNA, con un codice genetico più o meno vulnerabile. La genetica è una delle grandi rivoluzioni dei nostri anni e sta portando con sé una straordinaria accelerazione delle conoscenze. Si tratta di un progresso mirabile, ma non si deve avere l’idea che tutto ciò che siamo sia una pura questione di genetica. Non è così. Siamo fatti di geni, ma anche di ambiente. Delle esperienze, cioè, che accumuliamo giorno per giorno nella nostra vita. Con queste esperienze possiamo influenzare, entro certi limiti, il nostro

Tratto dal libro “La dieta del 5” 18

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[ s a lute

& benes s er e ]

“stampo” genetico. Se nasciamo con la tendenza a diventare obesi, ma avremo un’adeguata educazione alimentare che ci permetterà di fare scelte consapevoli e faremo una costante attività fisica, potremo non ingrassare mai. Così per altri problemi di salute. Infatti opportuni stili di vita rappresentano una delle armi più efficaci per la prevenzione e risultano il fattore prevalente di longevità oltre alla genetica.

L’importanza dell’educazione alimentare

Per raggiungere questo obiettivo è indispensabile proporre un’adeguata educazione alimentare ai bambini già in età scolare, perché possano fare scelte alimentari consapevoli da adulti e diventare loro stessi ambasciatori di una sana alimentazione in famiglia. La promozione di una dieta sana e di un aumento dell’attività fisica implica la partecipazione attiva di molti gruppi diversi, tra cui i governi, i professionisti del settore sanitario, l’industria alimentare, i media e i consumatori. Ci deve essere una condivisione di responsabilità per favorire una corretta alimentazione, povera di grassi, ricca di carboidrati complessi (anche integrali) e di frutta e verdura fresca, abbinata a un esercizio fisico regolare. In ultima analisi, sono i consumatori che scelgono quali cibi mangiare, anche se le loro scelte sono influenzate da molteplici fattori: qualità, prezzo, gusto, abitudine, disponibilità e praticità. Per questo l’educazione dei consumatori a partire dalle scuole, lo sviluppo e l’applicazione delle linee guida alimentari, l’adozione di etichette che riportano in modo chiaro e fruibile le informazioni nutrizionali, e maggiori opportunità di praticare attività fisica sono tutti fattori che possono contribuire a migliorare il benessere dal punto di vista nutrizionale. Molto in questo senso dipende da chi si occupa di nutrizione in modo professionale. La Fondazione Italiana per l’Educazione Alimentare (foodedu.it), di cui sono presidente, ha per esempio come scopo quello di fare formazione cerGiugno 2019

tificata a vari livelli (famiglia, scuola, specialisti della nutrizione, chef…) su alcuni concetti promossi da Expo 2015, per non vanificare il grande lavoro sull’alimentazione fatto da questo evento. Lavoriamo su cultura e conoscenza, perché i giovani abbiano comportamenti quotidiani critici e consapevoli; sulla sostenibilità, per promuovere il rispetto dell’ambiente, la sicurezza degli alimenti, la lotta allo spreco di cibo e acqua; sulla territorialità, per valorizzare le eccellenze delle nostre produzioni, e sulla ricerca. Prendiamo in mano il nostro benessere Se i professionisti della nutrizione hanno il compito di informare, come dicevamo sono i consumatori che in ultima analisi scelgono cosa e come mangiare. Ognuno di noi è dunque protagonista delle proprie scelte alimentari, e quindi del proprio benessere e della propria salute. Alimentarsi in modo corretto richiede un po’ di attenzione e consapevolezza, ma regala indubbi vantaggi in fatto di salute e qualità della vita. Spero che le informazioni e i consigli che troverete in questo mio libro diventino i vostri preziosi alleati nella scoperta di un’alimentazione sana ed equilibrata, ma non per questo meno gustosa.

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[ a genda italia ] Questo mese vi proponiamo alcune piste ciclabili da percorrere in varie località italiane anche in compagnia dei vostri figli. Ne abbiamo scelte solo alcune in un panorama di tante ciclovie molto spesso realizzate in posti bellissimi in un panorama ambientale e paesaggistico davvero unico. Segnatevi queste “ciclovie” che dimostrano come in alcuni casi si possano riutilizzare al meglio i tanti ex tracciati ferroviari dismessi trasformandoli in percorsi ciclabili suggestivi e panoramici CICLABILE PALIANO - SERRONE - FIUGGI

La pista ciclabile Paliano - Serrone - Fiuggi è un ottimo esempio di cosa vuol dire riqualificare le linee ferroviarie ormai in disuso. Questo è ciò che è accaduto a questa pista del Lazio. Se siete poco esperti o avete bimbi con voi, partendo da Serrone per arrivare a Fiuggi si trova il tratto più bello paesaggisticamente, più facile, e più protetto dalle automobili. Si pedala sempre su pista ciclabile separata dalla strada. GARDA BY BIKE

Quando nel 2021 verrà completata sarà la ciclabile più spettacolare d’Europa. Lunga 190 km, percorrerà l’intero periplo del Lago attraverso paesaggi mozzafiato e punti in cui sembra di essere sospesi sull’acqua, e infatti è in parte costruita a mezz’aria. Per ora sono finiti e percorribili alcuni km da Limone del Garda al confine con il Trentino. La pista è larga 2 metri e mezzo ed è illuminata con un sistema di illuminazione a led.

IN BICI NEL PARCO DEL CIRCEO

Il parco è ricco di bellezze naturalistiche godibili in ogni stagione dell’anno e la bicicletta è il mezzo perfetto per scoprire questi gioielli. Si parte da Latina centro e si pedala fino al lago di Fogliano. Qui vi consigliamo di fare una visita all’oasi WWF di Fogliano, alla ricerca dei tanti uccelli acquatici presenti. Da qui vi dirigete verso Sabaudia e, costeggiando il lungomare, vi addentrerete nel verde del Parco Nazionale.

LA VIA DELLE RISORGIVE

Chiamata così per la presenza di numerose sorgenti di acqua naturale, si snoda per quasi 20 km nelle campagne a ridosso tra Torino e Cuneo e attraversa alcuni piccoli borghi come Cercenasco, Scalenghe e Vigone. È stata ricavata dove fino al 1986 correva il treno regionale che univa Airasca e Saluzzo, perciò consente di pedalare in tutta tranquillità.

AFFACCIATI SUL MARE DELLA RIVIERA LIGURE

La ciclabile che unisce Sanremo a San Lorenzo a Mare è stata ricavata sul percorso della vecchia linea ferroviaria, in un ambiente molto suggestivo. 25 km in panorami mozzafiato sul mare ligure, la ciclabile si snoda sulla costa ed è sempre lontana dalla trafficatissima Aurelia. Chi desidera fare piccole soste durante la passeggiata, trova dai bar ai ristorantini e il ciclista esperto o meno, numerosi punti di noleggio bici.

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[ tv da gus tare ] E siamo finalmente arrivati a Giugno, il mese che dà inizio all’estate ma che non rappresenta più la fine delle trasmissioni televisive più belle e

A cura di Edmondo Conti

avvincenti perché questa estate 2019 sarà invece… tutta da gustare anche davanti alla tv nelle piacevoli serate a venire.

Su Raitre venerdì 31 maggio alle 23.10 abbiamo assistito alla rentrée di una delle star più splendenti del piccolo schermo: l’affascinante Enrica Bonaccorti, narratrice di un delicato e interessante programma, Il corpo dell’amore. In ognuna delle 4 puntate Enrica racconta altrettante storie di persone con disabilità motorie o cognitive, che verranno messe in condizione di affrontare le gioie e i dolori della libertà sessuale.

Da lunedì 3 giugno, ha preso il via alle 18.45 la nuova edizione del game show estivo di Raiuno Reazione a catena, quest’anno condotto per la prima volta dal bravissimo conduttore romano Marco Liorni. Si tratta della tredicesima edizione di questo fortunato gioco condotto per 3 anni da Pupo, per 4 da Pino Insegno, per 4 edizioni da Amadeus e la cui ultima stagione è stata affidata a Gabriele Corsi.

Ma Liorni per tutta l’estate dovrà affrontare la temibile concorrenza di Caduta Libera Splash che Gerry Scotti guiderà anche a luglio e ad agosto e dove potremo scoprire se l’eccezionale campioncino Nicolò Scalfi saprà stabilire nuovi record di presenze e di vincite. Da domenica 9 giugno prenderà il via in prima serata la nuovissima fiction Lontano da te. Già dai promo in onda in questi giorni questa interessante serie tutta italiana ci pone una domanda: “Hai già incontrato l’uomo che cambierà la tua vita per sempre?”. Protagonista di questa commedia romantica sarà il noto attore e doppiatore Alessandro Tiberi e al suo fianco troveremo Megan Montaner, l’interprete di “Pepa” nella seguitissima soap spagnola “Il Segreto”. Infine da venerdì 14 giugno, dopo 11 anni dalla sua ultima edizione, potremo assistere al sensazionale ritorno su Canale 5 di uno degli show più amati della TV italiana, La sai l’ultima? Creato dalle menti brillanti e geniali di Adriano Bonfanti e del Capostruttura Mediaset Gigi Reggi nel 1992, questo divertentissimo show sarà condotto Ezio Greggio che sarà affiancato da un cast di comici tra cui Valentina Persia, Biagio Izzo, Maurizio Battista e Scintilla. A coordinare il pubblico nelle votazioni dei barzellettieri in gara, ci penserà Nino Formicola, l’indimenticato Gaspare del duo Gaspare e Zuzzurro. Sarà dunque un’estate molto frizzante e divertente che sono certo saprà allietare milioni di telespettatori, un’estate che già dal mese di giugno si prospetta… tutta da gustare. Ci ritroveremo a luglio su queste pagine per una serie di consigli e con una rassegna dei programmi che più avete gustato durante questo primo meraviglioso anno insieme! Giugno 2019

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LIBRI

MONTE VERITÀ

1900. Il primo sogno di una vita alternativa

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A cura di Valerio Consonni

MONTE VERITÀ 1900. IL PRIMO SOGNO DI UNA VITA ALTERNATIVA STEFAN BOLLMANN Edt 2019

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Il Novecento non ha ancora compiuto un anno quando un piccolo gruppo di giovani utopisti si stabilisce ad Ascona, su una piccola altura del versante svizzero del Lago Maggiore. Danno alla collina il nome Monte Verità e creano una sorte di comune il cui stile di vita e carica utopistica sarebbero diventati un polo di attrazione per i ribelli di tutto il mondo. Il giornalista e scrittore tedesco Stefan Bollmann ci consegna il primo libro completo sulla storia di Monte Verità, alla luce di nuove fonti storiche e indagando le varie leggende esistenti. Artisti, scrittori, scienziati, e filosofi come Max Weber, Hermann Hesse, Jung, Erich Muehsam si davano là convegno. Persone che aspiravano a una vita consona alle loro esigenze primarie, lontano dalla frenesia del mondo, e combinavano con grande serietà il bagno di sole e la ricerca del significato dell’esistenza. La riforma di una vita. Per tornare veramente sani, occorreva modificare quelle condizioni non conformi alla natura. Non era solo in ballo la salute fisica, bensì la verità. Monte Verità è così non tanto il nome di un programma, quanto di un teatro in cui individui diversi si incontrarono fra loro, trascorsero periodi significativi della vita e vi trovarono una loro spiegazione. Alle loro idee si è inspirato in parte anche l’ultimo film di Martone “CapriRevolution”. Monte Verità costituisce una zona di confine fra nord e il sud del continente, un balcone affacciato su un confine che costituiva - per gli ospiti venuti da Berlino o da Monaco di Baviera - il punto più esterno dell’allontanamento dai loro abituali luoghi di attività, senza un loro totale abbandono. Tutto era connesso: vegetarianismo con femminismo, bagni di sole e teosofia, anarchia e psicoanalisi, cultura del corpo e industrializzazione, danza espressiva, medicina naturale e occultismo. Sulla collina sopra Ascona “tutti i pensieri di riforma che si agitano oggi sono già stati pensati cento anni fa”, scrive l’autore. Avevano anticipato la rivoluzione del ‘68. Nel libro si trovano tante notizie inedite e sbalorditive, come ad esempio quella riguardante Steve Jobs. Quando si ammalò di cancro, non rinunciò neppure nei suoi ultimi anni di vita alle abitudini alimentari di Ehret, uno studioso e guaritore alternativo che soggiornò più volte su Monte Verità e che indicò nel digiuno la via maestra del ringiovanimento e del prolungamento della vita. Ispirato dalle letture di Ehret, Jobs accentuò la sua rinuncia agli alimenti, limitandosi a cibarsi solo di mele per giorni. Passava i suoi weekend alla All One Farm, una comune, ed era responsabile della potatura degli alberi, dai cui frutti era ricavato succo di mele biologico. Fu così che Apple prese il suo nome: partorito dalla dieta del digiunatore Ehret e da una agricoltura biodinamica. Incredibile! Un libro davvero mozzafiato. Giugno 2019


[ libri ] CI SONO LUOGHI

Questo è un libro che raccoglie articoli di giornale comparsi tra il 2010 e il 2018 sul “Corriere della Sera”, sul supplemento domenicale de “Il Sole 24 Ore” e su altri quotidiani italiani e stranieri, ed è una sorta di diario delle avventure intellettuali di un fisico teorico che crede nell’impegno civile e nella necessità di una seria divulgazione, e sogna un mondo in cui, più delle regole, conta la gentilezza.

VETRINA

Carlo Rovelli (Edizioni Corriere della Sera)

L’ORIZZONTE DELLA SCOMPARSA

“Sono sicura che un giorno dimenticheremo ogni dolore, che ogni colpa sarà perdonata, e tutto ciò che io e te ci chiederemo allora sarà: si può essere così felici? Si può avere così tanta gioia?”. Dopo l’esordio con “Corpi di Gloria”, nel suo nuovo romanzo Giuliana Altamura sviluppa una riflessione iper-contemporanea sul virtuale, sul significato dell’arte e sulle inquietudini della realtà che stiamo vivendo, dominata dal desiderio di controllo e sempre più esposta al proprio lato oscuro. Giuliana Altamura (Marsilio)

# NONOSTANTE

«Esiste sempre un ‘nonostante’, ecco perché ho scelto questo titolo per il mio libro. Non pensate che sia una parola qualsiasi, perché non è così. Grazie ai ‘nonostante’ si cresce; è come dire: “Okay, se non ce l’ho fatta, ci riprovo”. Riempite la vostra vita di ‘nonostante’, perché vi serviranno sempre per andare avanti, a non mollare mai e a capire che ce l’avete fatta». Maria Losito (Mondadori Electa)

PIÙ FORTE DI OGNI ADDIO

Libro dopo libro è diventato l’idolo dei lettori. Nessuno come lui sa parlare agli adolescenti e agli adulti attraverso il linguaggio universale delle emozioni. Dopo il successo di “Eppure cadiamo felici” - esordio più venduto del 2017 - e di “Tutta la vita che vuoi” - per mesi in classifica - Enrico Galiano torna con un romanzo che ci ricorda che ogni momento è importante. Soprattutto quello in cui dire alle persone che amiamo che cosa significano per noi. Bisogna farlo subito, senza aspettare. Enrico Galiano (Garzanti)

LA NAZIONE DELLE PIANTE

Finora abbiamo imparato a usare quello che le piante producono: è arrivato il momento di servirci di quello che le piante hanno da insegnarci. Come noi, le piante necessitano di nutrirsi, crescere, riprodursi e difendersi, di resistere alle avversità. Ma c’è una differenza importante tra noi e loro: sono gli unici esseri viventi che hanno trovato soluzioni energetiche efficienti, non predatorie nei confronti del loro ecosistema.

Stefano Mancuso (Laterza)

VOLEVO ESSERE UNA VEDOVA

Dopo “Volevo essere una gatta morta”, il ritorno dell’eroina autobiografica creata da Chiara Moscardelli con un racconto tutto da ridere. L’abbiamo lasciata a trent’anni, senza uno straccio di fidanzato, e la ritroviamo a quarantacinque, ancora single. Perciò decide di spacciarsi per vedova, così da non essere più additata come zitella dalla società. Chiara Moscardelli (Einaudi) Giugno 2019

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BUONENOTIZIE Questo mese hanno attirato la nostra attenzione due belle storie raccontate dalle giornaliste di “Buone Notizie. L’Impresa del Bene” del Corriere della Sera, Fausta Chiesa (Le mie nozze green) e Barbara Millucci (L’asfalto salva-ambiente). Siamo sicuri colpiranno anche voi per gli aspetti ambientali sollevati

LE MIE NOZZE GREEN

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Missione: nozze green. Lisa Casali, scienziata ambientale, conosciuta come blogger ed esperta di cucina sostenibile, si è sposata il 18 maggio a Marina di Ravenna. La scienziata ha calcolato l’impatto di un matrimonio tradizionale con duecento invitati. E ha organizzato il suo evento con l’obiettivo di avere meno impatto sull’ambiente. In particolare con la riduzione 80% dei rifiuti; del 20% dei consumi di energia e acqua, del 40% di emissioni di gas serra e del 30% dell’impatto generale degli altri materiali. L’abito della sposa è stato realizzato con il tessuto utilizzato per avvolgere le forme di grana Padano, il cosiddetto «schiavino». Si tratta di un lino pregiato, che dopo l’uso alimentare viene lavato e sterilizzato. Curiosi ma utili, i consigli, forniti agli invitati per indossare abiti compatibili con l’ambiente. Ovviamente anche il pranzo di nozze si è adeguato alla più mirata sostenibilità ambientale.

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L’ASFALTO SALVA-AMBIENTE

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Riciclando 1500 barattoli si ottiene un tombino, con 1200 bombolette si ricava una panchina, con 2 mila scatolette di tonno si può costruire un telaio per una bicicletta. Sono solo alcuni dei prodotti che è possibile ottenere riciclando l’acciaio, uno dei materiali che più si recuperano al mondo Da oggi è anche possibile trasformare le scorie dell’acciaio inox in nuovo materiale per l’edilizia. Grazie alla collaborazione con la finlandese Tapojärvi Oy, l’acciaieria di Terni Ast ha messo a punto un sistema per trasformare le scorie derivanti dalla produzione di acciaio inossidabile, prodotto nei suoi stabilimenti in Umbria, in nuovi materiali pronti da riutilizzare e commercializzare. Una scelta che ha reso l’acciaieria più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e in linea con i principi dell’economia circolare delle tre R: Riduzione (meno imballi e sprechi di materie prime), Riuso (ciclo di vita dei beni allungato) e Riciclo (riutilizzo degli scarti). «Quando si produce una tonnellata di acciaio (ad esempio per le costruzioni) si ricava un 30% di scoria che fino ad oggi andava in discarica», spiega Massimiliano Burelli, AD di Ast. «Grazie a questa partnership potremo trasformare le scorie e generare nuovi materiali». Giugno 2019


airmauritius.com …connecting to the future

Air Mauritius, compagnia di bandiera dell’isola di Mauritius; nata nel 1967 si è posta obiettivi ambiziosi che l’hanno vista affermarsi come una delle più importanti Compagnie Aeree a livello internazionale per la qualità del servizio e l’eccellenza degli standard operativi conseguendo importanti riconoscimenti come la classificazione 4-stelle Skytrax e il premio come miglior compagnia dell’Oceano Indiano. Air Mauritius raggiunge 22 destinazioni in Europa, Asia, Africa, Australia, Oceano Indiano. Dall’Italia opera voli plurigiornalieri via Parigi, voli settimanali via Amsterdam, Londra e Ginevra, con comodi collegamenti dalle più importanti città Italiane. Air Mauritius prevede il trasporto gratuito della sacca da golf.

Con Air Mauritius la vacanza inizia a bordo!



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