Milano 24orenews Maggio 2012

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MAGGIO

Milano Anno 2 - n.5/2012 • Periodico d’informazione e cultura

Photo Nick Zonna

«Arte, cultura e impresa fanno la storia e fondano lo sviluppo della società civile»



LA FESTA DEL SANTO CHIODO E IL RITO DELLA NIVOLA I fedeli milanesi celebrano il 3 maggio la Festa del Santo Chiodo della Croce. Si tratta di una delle reliquie tra le più preziose del mondo cristiano, uno dei chiodi, cioè, della Croce di Cristo. In realtà assomiglia poco ad un comune “chiodo”: si tratta infatti di un ferro, lungo più di 20 centimetri, alla cui estremità si trova non una “testa” bensì un anello, a sua volta agganciato a un anello più grande. Ma come è arrivata la reliquia a Milano? Ad essi si accenna per la prima volta nel 395 in un’orazione funebre tenuta da sant’Ambrogio in memoria dell’amico e imperatore Teodosio, in cui il vescovo spiega che i Sacri Chiodi, al pari della Croce, erano stati rinvenuti da Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, nel 326 durante il suo viaggio in Terrasanta. Sant’Elena donò due dei chiodi al figlio imperatore, dopo averli trasformati in un morso per le briglie e in un elmo, perché lo proteggessero durante le battaglie. Entrambe le reliquie furono poi tramandate ai discendenti dell’imperatore, fino appunto a Teodosio. Poi, inspiegabilmente, le due reliquie scomparvero, fino al giorno in cui

A sinistra: Il Sacro chiodo; sopra, l’ex Arcivescovo Tettamanzi sulla “nivola” e sotto la Corona Ferrea

il chiodo a morso di cavallo fu miracolosamente ritrovato da Sant’Ambrogio nella bottega di un maniscalco. La Reliquia fu inizialmente conservata nella la basilica estiva di Santa Tecla, dove rimase fino a quando la chiesa non venne abbattuta per fare posto alla costruzione del Duomo. Fu quindi trasferita nella cattedrale nel 1461. Ambrogio narra la vicenda sostituendo all’elmo un diadema, che diventa la corona-simbolo degli imperatori romani cristiani: descrive il diadema come fatto di oro

e di gemme, tenute insieme all’interno dal cerchio di ferro ottenuto col chiodo. Da questa lettura sono discese due tradizioni: il Santo Chiodo custodito in Duomo e la Corona Ferrea di Monza. Il Sacro chiodo si trova ancora oggi sospeso sopra l’altare maggiore, attaccato alla chiave di volta. Anche se sospeso molto in alto, una luce rossa lo rende visibile da tutta la cattedrale. Il chiodo è prelevato dall’arcivescovo e mostrato ai fedeli ogni 3 maggio, festa della “Invenzione della Santa Croce” (cioè del ritrovamento della Croce). Per prelevare il chiodo dalla sua custodia viene utilizzata la seicentesca “nivola”, un curioso ascensore oggi meccanizzato. 24oreNews

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Milano Periodico d’informazione e cultura

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Anno 2 - No. 5 Maggio 2012 ARTE E CULTURA

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La nuova veste di Hangar Bicocca Teatro alla Scala: Peter Grimes Marguerite and Armand; concerto DSCH Cartellone Teatri B. A. Film Festival: un bel regalo di compleanno! Oriental Art: “Cina, l’arte delle rocce” Spazio Oberdan: “Ieri oggi Milano” Brera: “L’arte di Bolo” Cartellone mostre

MILANO & DESIGN

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Buon compleanno, Meritalia! Montenapoleone: nella Boutique Rolex “Il tempo del pesce” Scavia: una storia lunga 100 anni May i introduce you? Non è musica per vecchi Via Tortona: tra grandi designer ed effetti speciali

MILANO & FASHION

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I mille petali della collezione P/E 2012 di Blumarine Carolina Kostner designer d’oro La fiera del bijoux Cartellone concerti

EXPO CHE VERRÀ

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Convivio: un grande successo Expo Days, il mondo a tavola

MILANO DI CARTA

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Valentino Bompiani Libri: Porta Ticinese, oh cara Per un’Italia possibile

MILANO SI RACCONTA

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Dal circolo “De Amicis” a “I Navigli” Tutti insieme nel nome del jazz Ugo Cennamo: un premio fra Angeli e Stelle

MILANO COME STAI?

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I rimedi dell’omeopatia: le tonsille guarite di Chiara Le rane afrodisiache e i dolcetti di De Sade

GIARDINI MAGICI

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Il Thymus Serpyllum

MILANO IN VACANZA

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La valigia delle vacanze

MILANO GOURMET

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“Aggiungi un pasto a tavola”

ANDATA E RITORNO

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Torino di carta


MILANO DA VIVERE

In copertina: Marco Tronchetti Provera

Maggio 2012 Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Hanno collaborato Marie Bordet Edmondo Capecelatro Annamaria De Bernardis Renata De Lucia Giuseppina Lisa Manno Cristiano Messina Angela Minutillo Alda Mistrangeli Michele Bramante Fotografo Editoriale - Photo Editor Nick Zonna Si ringraziano: Ufficio Stampa Teatro alla Scala Ufficio Stampa Provincia di Milano Art Director Patrizia Colombo Pubblicità, Promozione Pubbliche Relazioni Le Roy Advertising - Milano Dante Colombo Carlo Kauffmann Edizioni Le Roy srl Viale Brianza 24 - Milano Tel. 02.26140913 • redazione@24orenews.it www.24orenews.it

Che città straordinaria questa nostra Milano, che sa alternare angoli carichi di storia a realizzazioni ultramoderne che la proiettano nel futuro: sempre pronta a reinventarsi nel suo paesaggio urbano, grazie alla forza delle sue tradizioni e alla incredibile capacità di guardare avanti. A maggio Milano veste i suoi innumerevoli alberi di mille colori, sembra incredibile ma è la verità, Milano ha parchi, grandi spazi verdi con tantissime “macchie” colorate dai fiori, fa parte dei tanti luoghi comuni dire che a Milano non c’è verde… E perché non parlare di arte, di cinema, di teatro, di musica, di cultura. Tra le grandi città europee, Milano può competere con Londra, Parigi, Berlino, è un costante fiorire di mostre, di eventi teatrali, di concerti: in poche parole Milano è realmente una città da vivere 365 giorni all’anno. In questa realtà si inquadra l’apertura di nuove attività espositive o culturali come il nuovo spazio all’Hangar Bicocca. Con questo fervore che anima la sua gente, la città si prepara al grande evento dell’EXPO 2015. Ancora una volta Milano si trasformerà per sorprendere tutti i suoi ospiti che già oggi arriveranno da oltre 100 paesi del mondo e saprà accoglierli con eleganza, cordialità e grande impegno per il futuro di tutti. Non a caso il tema di EXPO è “nutrire il pianeta” e Milano sarà fonte di suggerimenti, di idee, di proposte pratiche perché ancora una volta il mondo sarà a Milano e la città non offrirà solo una grande esposizione, ma uno straordinario palcoscenico per nuove imprese umane. Carlo Kauffmann

Stampa Bieffe Industria Grafica (Recanati – MC) Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagine - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

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LA NUOVA VESTE DI HANGAR BICOCCA NELL’ERA DI MARCO TRONCHETTI PROVERA arà infatti il noto imprenditore milanese a rilanciare quella che qualcuno ha ribattezzato la «Tate milanese», ovvero i nuovi spazi espositivi interamente dedicati all’arte contemporanea, oltre 15mila mq ricavati dalla riconversione di un ampio stabilimento industriale appartenuto all’Ansaldo-Breda. L’inaugurazione del nuovo Hangar Bicocca si è tenuta lo scorso 10 aprile, alla presenza del sindaco di Milano e degli assessori alla Cultura e alla Confcommercio. L’area espositiva, che ospita la potente installazione permanente di Anselm Kiefer “I Sette Palazzi Celesti” (2004), è stata completamente ristrutturata ed ha assunto una veste più accogliente e accessibile ad un ampio pubblico. Sarà ad ingresso gratuito per 4 giorni alla settimana dalle 11 fino alle 23, agevolando così chi di giorno lavora o studia. La direzione artistica è a cura di Chiara Bertola. Il 2012 vedrà giovani artisti alternarsi a grandi nomi, con progetti provenienti dall’Europa, dall’India e dall’America Latina. Il 2013 ospiterà un programma internazionale che per 3 anni sarà firmato da Vicente

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Todoli, lo spagnolo che dal 2002 per 8 anni ha diretto la Tate Modern di Londra, il museo di arte moderna e contemporanea più visitato al mondo con 5 milioni di presenze annuali. UNA CULTURA DI IMPRESA PER L’INNOVAZIONE «Arte, cultura e impresa fanno la storia e fondano lo sviluppo della società civile - spiega Marco Tronchetti Provera, nuovo presidente della Fondazione Hangar Bicocca - e noi abbiamo sempre cercato di stare vicini a quello che porta innovazione al pensiero e questo, in particolare, è un luogo dove abbiamo le nostre radici». «Guardare al futuro tramite lo sviluppo della tecnologia, l’arte, la cultura - continua - permette di capire che c’è ancora molto che si può fare. Anche nei momenti difficili si può continuare a vedere quanto di bello questo Paese può dare al mondo». Per la Pirelli, socio fondatore dell’Hangar Bicocca insieme alla Regione Lombardia e alla Camera di Commercio di Milano, il progetto è importante perchè, conclude il presidente, «noi viviamo di innovazione, e l’innovazione è direttamente legata


Nella pagina affianco: Marco Tronchetti Provera con il sindaco di Milano Giuliano Pisapia; l’Hangar Bicocca sede delle mostre; sopra: “Shadow Play” dell’artista Hans Peter Feldmann; sotto: un momento della conferenza stampa di presentazione dei due spazi espositivi con mostre di “Non non non” dell’artista Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi oltre a “Shadow Play” dell’artista Hans Peter Feldmann.

«Guardare al futuro tramite lo sviluppo della tecnologia, l’arte, la cultura permette di capire che c’è ancora molto che si può fare»

alla cultura». Hangar Bicocca è infatti il naturale proseguimento di una cultura di impresa che da sempre pone al centro la ricerca e l’innovazione. Nel 2012 Pirelli investirà 3,5 milioni di euro nella Fondazione Hangar Bicocca.

TRA GIOCHI DI LUCI, OMBRE E IMMAGINI DEL PASSATO Per l’inaugurazione dell’Hangar Bicocca è stata scelta la poetica installazione “Shadow Play” dell’artista tedesco Hans-Peter Feldmann, un grande esponente dell’arte concettuale che dagli anni ‘60 a oggi ha influenzato più generazioni di artisti. Alcuni faretti diventano lanterne magiche che proiettano - su una parete bianca - figure che danzano, si intrecciano, si trasformano per raccontare infinite storie in un gioco di luci e ombre. Accanto all’opera di Feldmann troviamo altri due artisti di livello internazionale, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi: “Non Non Non” è la loro prima retrospettiva italiana, un per-

corso iniziatico di comprensione della condizione umana attraverso la collezione, catalogazione e manipolazione di centinaia di pellicole di archivi abbandonati della prima metà del XX secolo. Il titolo si riallaccia a un’opera in cui definiscono, per via di negazioni, il loro lavoro: «non-politico, non-estetico, non-educativo, non-etico» e così via, «ma contemporaneo». Le opere dei tre artisti rimarranno all’Hangar Bicocca fino al prossimo 10 giugno. UN LUOGO DI RIFERIMENTO PER LA NOSTRA CITTÀ «Rinasce oggi un luogo di riferimento per la nostra città - commenta il sindaco di Milano -. Questo spazio è importante perché aperto a tutti, è uno spazio adeguato anche per i bambini dove imparare a guardare al futuro imparando dal presente. Ci aiuterà anche


ARTE E CULTURA

Da sinistra in senso orario: Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi artisti in mostra; Chiara Bertola Direttore Artistico Fondazione Hangar Bicocca; Antonio Calabrò Consigliere di Amministrazione e Alessia Magistroni General Manager della Fondazione Hangar Bicocca e l’installazione site-specific “I Sette Palazzi Celesti” di Anselm Kiefer (2004)

a far crescere l’attenzione dei turisti per la nostra città e all’interno del quartiere, poi, può aiutare a creare quella rete che manca. Hangar Bicocca contribuirà a rendere ancora migliore la grande offerta culturale di Milano, nella nostra città ci sono già 4 dei 20 musei più visitati in Italia, un numero che sono certo aumenterà in futuro». SARÀ IL MET DI MILANO «Con il rilancio dell’Hangar Bicocca – aggiunge l’assessore alla Cultura Stefano Boeri – Milano comincia a raccontare una città diversa. Non ci stiamo muovendo, infatti, verso un unico grande edificio dedicato all’arte contemporanea, ma stiamo costruendo una 8

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rete di luoghi con un’identità molto forte». «Insieme al rinnovato Hangar Bicocca - sottolinea l’assessore citando anche il PAC, l’Ansaldo e la Fabbrica del Vapore - ecco che prende chiara forma l’idea di una città che sta costruendo un museo diffuso sull’arte contemporanea, il MET. Un museo che vogliamo realizzare grazie a una regia pubblica che implementi anche la rete di accessibilità e trasporti». Insomma la scommessa è seria, lo spazio c’è, i nomi di richiamo e i giovani talenti sono all’erta… Le premesse ci sono tutte, ma adesso bisognerà convincere l’esigente pubblico milanese che questo spazio è un vero e proprio tempio della cultura e dell’intrattenimento.



ARTE E CULTURA

PETER GRIMES

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Benjamin Britten Dal 19 Maggio al 7 Giugno 2012 Direttore Robin Ticciati Regia Richard Jones Durata spettacolo: 2 ore e 55 minuti

opo il grande successo di “Death in Venice” della scorsa stagione è la volta di “Peter Grimes”, l’opera più popolare di Benjamin Britten. Visto solo due volte alla Scala (nel 1975 e nel 2000), il lavoro torna quest’anno in una nuova produzione firmata dal regista inglese Richard Jones. Londinese, regista anche di prosa attivo in tutti i teatri del mondo, Jones è artista capace di far interagire magistralmente musica e immagini, oltre che letture a volte caustiche e sorprendenti, e di far recitare benissimo i cantanti. Sarà John Graham-Hall, già apprezzato protagonista di Death in Venice, a vestire i panni dell’impetuoso pescatore Peter Grimes in questa misteriosa vicenda ambientata in un piccolo villaggio di pescatori sulla costa orientale dell’Inghilterra, nella prima metà dell’800. Il giovanissimo Robin Ticciati, Principal Conductor della Scottish Chamber Orchestra, dirige per la prima volta un’opera alla Scala.

dell’autore, che qui firma la sua opera forse più autobiografica. Pare che al centro resti il vero dramma sociale di Grimes: l’essere vittima sacrificale di una comunità, un “diverso” in mezzo a tanti “uguali”. La vera violenza non è la sua, ma quella di una società che, ieri come oggi, si accanisce contro quelli che non seguono le sue regole. Il suo modo di comportarsi, agitato e violento, è dunPeter Grimes: APPUNTAMENTI que frutto della tensione con la gente del villaggio, che Jones rap3 18 aprile - ore 18.00 Conferenza Prima delle Prime: “L’operista e il Novecento” presenta come un triste e squallido borgo di mare inglese, ricco solo 3 19, 22, 24, 29, 31 maggio - ore 20.00 di gossip, pregiudizi, cattiveria e ipocrisia, eletti a sistema di valori 3 5, 7 giugno - ore 20.00 indistruttibile. 10

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In uno squallido triste borgo di mare inglese del 1800 Peter Grimes è un marinaio malvisto dagli abitanti del villaggio che lo accusano della morte violenta di un mozzo e lo bollano come un orco verso i bambini. Una vicenda a tinte fosche su cui aleggia, mai confessata ma evidente, una tensione omoerotica, la stessa


Marguerite and Armand - Concerto DSCH: APPUNTAMENTI

3 3, 4, 5, 8, 10, 18, 23 maggio - ore 20.00; 20 maggio - ore 15.00

MARGUERITE AND ARMAND CONCERTO DSCH

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egli ultimi momenti della fatale malattia, la Signora delle camelie rivive alcuni momenti della sua tragica esistenza»: tratto dal romanzo di Dumas figlio, il celebre balletto di Frederick Ashton esalta la grande scuola di tradizione inglese e riporta alla memoria l’indimenticabile liaison teatrale di Margot Fonteyn e Rudolf Nureyev, insieme in trionfo alla Scala nel 1966 in questo balletto. Su misura per questi straordinari interpreti Ashton creò un cammeo conden-

Dal 3 al 23 Maggio 2012 Durata spettacolo: 1 ora e 40 minuti Direttore David Coleman Pianoforte Davide Cabassi

sando la vicenda in un prologo e quattro quadri, con eleganti scene, proiezioni e i costumi del celebre fotografo Cecil Beaton. Concerto DSCH Da Liszt a Dmitrij Šostakoviˇc, ovvero D.Sch, come il compositore usava abbreviare il suo nome con le lettere che in Germania sono quattro note musicali. Con questo titolo Alexei Ratmansky, tra i più quotati e talentuosi coreografi di oggi, ha creato nel 2008 per il New York City Ballet un balletto pieno di energia, lirismo, virtuosismi e profonda musicalità, che

la compagnia scaligera interpreterà per la prima volta. Šostakoviˇc scrisse il “Concerto No. 2 in Fa maggiore, Op. 102” per il diciannovesimo compleanno del figlio Maxim, ed è una composizione piena di gioia e speranza ispirata alla fine dell’epoca staliniana. L’essenza della musica viene catturata nella vivace coreografia di Ratmansky. Nel lirismo della coppia principale, nel virtuoso trio di due uomini e una donna, in un delicato intermezzo romantico, il balletto riserva energia e sorprese, confermando l’originalità del coreografo. 24oreNews

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CARTELLONE TEATRI TEATRO MANZONI La cena dei cretini Scritta dal francese Francis Veber negli anni Novanta, è una delle commedie più famose al mondo, diventata un cult dopo essere approdata al grande schermo nel 1998 per la regia dello stesso Veber. La cena dei cretini è un’esilarante commedia che coinvolge il pubblico in un turbinio di risate, di fronte alle paradossali situazioni che i protagonisti sono costretti a vivere, loro malgrado. La forza di questa commedia sta proprio nella semplicità e genuinità della risata che provoca, nella mancanza assoluta di volgarità e in quella punta di moralismo che non guasta. Si ride e si riflette senza accorgersene. Protagonisti la collaudata coppia Zuzzurro & Gaspare, alias Andrea Brambilla e Nino Formicola. Dal 2 al 21 maggio TEATRO PICCOLO Scuola di Ballo Accademia Teatro alla Scala Il palcoscenico del Teatro Strehler ospita i giovani danzatori della Scuola di Ballo Accademia di Danza Teatro alla Scala, diretta da Frédéric Olivieri. Fondata nel 1813, l’Accademia è un “vivaio di talenti” ed è una delle più prestigiose al mondo. Per l’occasione, gli allievi presentano il loro repertorio, esibendosi in coreografie classiche e tradizionali, alternate ad altre più moderne e contemporanee, frutto del loro percorso di studi. Dal 9 al 13 maggio TEATRO NAZIONALE Stomp Dopo l’eccezionale successo ottenuto nel tour italiano nel 2009, torna Stomp, uno tra i più rivoluzionari ed entusiasmanti eventi spettacolari degli ultimi anni. Con la sua combinazione 12

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unica di teatro, danza e musica, questa produzione pluripremiata continua a richiamare pubblico in tutto il mondo. Stomp trova la bellezza e la sua essenza nella realtà quotidiana in cui viviamo. Trasforma scope in strumenti, battiti di mani in una conversazione, bidoni della spazzatura in percussioni; il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso. Lo spettacolo ha girato più di 40 paesi trionfando nei più importanti festival e teatri del mondo, da Broadway a Parigi, da Los Angeles a Tokyo. È comunicazione forte, diretta, capace di coinvolgere ed entusiasmare il pubblico di ogni lingua, cultura, generazione. dal 15 al 27 maggio TEATRO CARCANO Guida alla sopravvivenza delle vecchie signore Nitty è un’anziana signora che vive in perfetta autonomia finché non inizia ad accusare seri problemi alla vista. Pragmaticamente, Nitty adotta Spritzy, che ha con lei in comune l’età avanzata, ma non la spiccata indipendenza, come “occhi surrogati”, ma il loro rapporto riserverà più di una sorpresa. Un ritratto sincero e onesto della vecchiaia, alla ricerca del difficile equilibrio tra senso di sé ed egoismo, dipen-


denza e relazione, interpretato da due attrici del calibro di Marina Bonfigli e Isa Barzizza, dirette da un altro grande attore come Giuseppe Pambieri. Dal 2 al 13 maggio

con i loro intrighi, i loro sorrisi, le loro speranze e le loro tribolazioni, contribuiscono a tratteggiare il ritratto di due epoche così lontane eppure così vicine. Dall’8 al 20 maggio

TEATRO NUOVO Quanti Amori Una commedia musicale scritta e diretta da Eduardo Tartaglia, con Maurizio Casagrande e Michele Carfora. Storie d’Amore, racconti di emozioni, avventure del cuore unite dalle più grandi canzoni di Gigi D’Alessio. Attraverso le varie vicende sentimentali, che si intersecano, si aggrovigliano, talora si confondono e ci confondono gettiamo uno sguardo non superficiale sui nostri giorni difficili, talvolta contradditori eppure così bisognosi di una speranza per il domani. Le trepidanti storie di personaggi di oggi e di ieri in un continuo rimando tra passato e presente, in uno spettacolare alternarsi di attualità italiana e flash back che ci riportano all’America di inizio ‘900: tanti personaggi che

TEATRO ELFO PUCCINI Don Giovanni, a cenar teco Attore fino al 1997 poi regista di punta della scena italiana, Antonio Latella rilegge (con la complicità di Linda Dalisi) la figura archetipa di Don Giovanni: “vampiro della vita che, dove vede amore si butta per nutrirsi e vivere, non per amare, ma per innamorarsi di quello slancio di amore ancora incontaminato e possederlo, per poi gettarlo via una volta posseduto”. Traspaiono in filigrana tanto Molière quanto Mozart e con loro le innumerevoli variazioni sul tema che attraverso i secoli arrivano fino a noi, fino a questo “Don Giovanni, a cenar teco” che è anche una riflessione sul teatro e sulla rappresentazione, sul potere delle parole. Dal 2 al 13 maggio Angels in America Si avvicina il millennio (I) Perestroika (II) Bestseller del teatro americano, pluripremiato nella versione sia teatrale che televisiva, Angels in

America parte I e II ha trionfato anche nell’allestimento del Teatro dell’Elfo diretto da Bruni e De Capitani che ha conquistato tutti i maggiori premi italiani. Uno straordinario ritratto della New York anni ‘80, febbrile e onnivora, contenitore delle inquietudini di un’epoca che abbraccia anche i nostri giorni: l’aids diviene metafora dell’incertezza diffusa, della crisi delle identità etniche, sessuali e religiose, dello sfaldamento sociale e politico di un’intera generazione. Dal 22 maggio al 3 giugno TEATRO FRANCO PARENTI Fuori casa Fuori casa è la storia di chi si deve confrontare con una barriera linguistica, sociale, culturale; anche all’interno della sua stessa famiglia. Ritorna quindi il tema sempre attuale di noti film come “Ricomincio da tre” (Massimo Troisi) o “La Napoli di Bellavista” (Luciano De Crescenzo): Fuori casa ci fa ridere parlando delle nostre contraddizioni. È uno spettacolo che cerca dei punti di contatto in un paese, che quando trova la sua unità, è capace di fare il miracolo, tanto a Napoli quanto a Milano. Dal 15 al 20 maggio

INDIRIZZI TEATRO MANZONI Via Alessandro Manzoni, 42 Orario: mar-sab 20.45; dom 15.30; solo lun 21 20.45 TEATRO PICCOLO Sala Strehler Largo Antonio Greppi Orario: mer-ven 20.30; sab 19.30; dom 16.00 TEATRO NAZIONALE Piazza Piemonte, 12 Orario: mar-ven 20.30; sab 15.30 e 20.30; dom 15.30 TEATRO CARCANO Corso di Porta Romana, 63 Orario: mer-sab 20.30; dom 15.30 TEATRO NUOVO Piazza San Babila, 1 Orario: mar-ven 20.45; sab 12 ore 16.00 e 20.45; sab 19 ore 20.45; dom 16.00 TEATRO ELFO PUCCINI Corso Buenos Aires, 33 Orario: mar-sab 20.30; dom 15.30 TEATRO FRANCO PARENTI Via Pier Lombardo, 14 Orario: mar, gio e ven 21.15; mer e sab 19.30; dom 16.30


Mosaico in pasta vitrea e marmo particolare da W. Xerra 2007


B. A. FILM FESTIVAL UN BEL REGALO DI COMPLEANNO! «Stiamo assistendo al nuovo Rinascimento della cultura. Questi artisti, come nel 1500 venivano chiamati gli eccellenti “artigiani”, hanno alzato di molto la qualità del Baff, creando nuove occasioni ed opportunità con ricadute sulla città». In alto, in senso orario: Valeria Marini con Claudia Gerini; Amedei Aureliano, Tonino Pinto, Jasmina Bojic e Elisabeth Missland; Carlo Lizzani in video collegamento con l’evento

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n successo mai visto per la decima edizione del BAFF, che si è concluso il 31 marzo. Non si poteva davvero sperare in un miglior regalo per questo decimo compleanno, che ha visto oltre 10mila spettatori presenti alla kermesse. Grande emozione per Gabriele Tosi, papà del Baff: «Ricordo tante cose, di questi 10 anni, tanti bei momenti. E mi aspetto cose sempre più belle, di continuare a crescere». Soddisfazione anche per il neo-presidente Alberto Armiraglio e per tutta l’organizzazione del festival che, nonostante le difficoltà, ha sempre creduto, difendendola con gran forza e tenacia, in questa piccola Cannes di provincia. Una scommessa nata 10 anni fa, cresciuta anno dopo anno accogliendo artisti del calibro di Michelangelo Antonioni, Paolo Taviani, Pupi Avati, Claudia Cardinale, Monica Guerritore, Ornella Muti oltre a tantissimi ospiti internazionali come Francis Ford Coppola, Jane e Peter Fonda, Faye Dunaway, Oona Chaplin, Murray Abraham, John Savage, Michael Madsen 24oreNews

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«Il Baff è un sogno che diventa realtà. Se qualcuno avesse detto, 10 anni fa, quando ero in Regione, che Busto sarebbe apparsa sulla scena internazionale, avrebbero detto che ero il solito visionario»

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ARTE E CULTURA

e l’elenco sarebbe ben più lungo. Una vera e propria iniezione di fiducia per il futuro anche per Gigi Farioli, sindaco della città bustocca che, orgoglioso più che mai, ha commentato: «Il Baff è un sogno che diventa realtà. Se qualcuno avesse detto, 10 anni fa, quando ero in Regione, che Busto sarebbe apparsa sulla scena internazionale, avrebbero detto che ero il solito visionario».

Da sinistra in alto, in senso orario: Luca Serafini con Claudia Gerini e Giorgio Serafini con i Premi, Vittorio Giacci, Gabriele Tosi, Alberto Armiraglio con il Sindaco di Busto Arsizio Gigi Farioli e Mario Crespi; Famke Janssen con il fidanzato Cole Frates; Andrea Osvart; Alessandro Munari, Presidente ICMA consegna a Gabriele Tosi, Presidente Onorario BAFF una targa di riconoscimento per i 10 anni con Alberto Armiraglio e Andrea W. Castellanza; Alessio Boni, Giorgia Wurth con Erik Bernasconi regista premiati per il film Sinestesia; Ruggero Dipaola regista premiato come Miglior Film 2012 BAFF,per il film Appartamento ad Atene; Massimo Zanello con la moglie

Gli “artigiani” della Cultura Molto soddisfatto anche l’assessore alla Cultura Ercole Mario Crespi: «Stiamo assistendo al nuovo Rinascimento della cultura. Questi artisti, come nel 1500 venivano chiamati gli eccellenti “artigiani”, hanno alzato di molto la qualità del Baff, creando nuove occasioni ed opportunità con ricadute sulla città». Ad aprire il festival il 24 marzo in un’atmosfera hollywoodiana un’ospite d’eccezione, la star Famke Janssen (la “Fenice” di X-Men) al suo debutto come regista. Nella serata conclusiva, a sfilare raggiante sul red carpet di piazza Plebiscito l’attrice spagnola Paz Vega (la “Maddalena” nel film tv “Maria di Nazareth”) oltre a tanti Vip del mondo del cinema e le due star al femminile della serata Claudia Gerini e Valeria Marini, entrambe in elegante abito nero. La serata ha inoltre visto l’importante presenza del Sottosegretario del Presidente della Regione Lombardia (con delega al cinema) Massimo Zanello, insieme con la moglie. La premiazione Vincitore del più ambito premio al miglior film “L’appartamento di Atene” di Ruggero Di Paola, apprezzatissimo dalla giuria selezionata e da quella popolare con giudizi unanimi. Le premiazioni del Baff hanno anche incoronato Giorgio Serafini (miglior regia), Mario Garofalo (migliore opera prima), Luca Servino (miglior scenografia), Claudia Gerini (migliore attrice) e Alessio Boni (miglior attore), Giorgia Wurth (migliore attrice non protagonista), Valeria Marini (miglior produzione, insieme ai coproduttori spagnoli) e Luca Lucini (BA Film Commission), per non citarli tutti. Premio Speciale ICMA (Istituto Cinematografico Michelangelo Antonioni) a Paz Vega, mentre il premio alla carriera quest’anno è stato assegnato a Carlo Lizzani. 24oreNews

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ARTE & CULTURA

CINA, L’ARTE DELLE ROCCE

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econdo l’antica cultura cinese le montagne sono lo scheletro del mondo, le rocce ne sono le ossa e le acque il sangue. Le montagne collegano la terra al cielo e ne condensano il qi, l’energia vitale che secondo il taoismo pervade la natura in tutte le sue forme, animate e inanimate. Questa concezione del mondo ci spiega perché le rocce trovate sul greto dei fiumi o ai piedi delle montagne hanno per i cinesi un fascino potente. L’apprezzamento per le rocce (gongshi, in cinese) era già diffuso sotto la dinastia Han (206 a.C.-220 d.C.) ma fu durante la dinastia Song (960-1279) che nacque un raffinato collezionismo da parte dell’aristocrazia e soprattutto dei funzionari-letterati. Essi raccoglievano nel loro studio materiali naturali carichi di energia vitale, espressione della loro comunione con la natura, ed erano dei letterati perchè coltivavano la poesia, la calligrafia, la pittura e la filosofia. Il loro rapporto intellettuale ma anche emotivo con le gongshi era così profondo da farne oggetto di culto, tema di sublimi poesie e pitture. Le rocce dei letterati hanno una forma insolita e proprio per la loro stranezza ispi18

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rano nomi poetici e interpretazioni fantastiche, come un riflesso dell’inconscio di chi a lungo le contempla. Proprio per questa capacità di suscitare emozioni sono chiamate anche “pietre dello spirito”, sublime fusione di valori estetici e spirituali. L’interesse per le gongshi e il mondo dei letterati è aumentato negli ultimi decenni anche in Occidente, e proprio da pochi giorni è stata aperta al Museo Guimet di Parigi la bellissima mostra “Rocce dei letterati, itinerari dell’arte in Cina”. LA CINA NEL CUORE DI MILANO Dal 9 maggio al 9 giugno in via del Gesù 17 si terrà la mostra dal titolo “Cina, l’arte delle rocce”. Per la prima volta in Italia una collezione di oltre 70 tra rocce moderne, dipinti, stampe, statue e oggetti antichi che trattano unicamente di rocce e del mondo dei letterati. La mostra sarà aperta al pubblico da lunedì pomeriggio al sabato, dalle 10:30 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00. Tutte le opere della mostra sono pubblicate nella sezione “Cina” del sito www.renzofreschi.com. Per ulteriori informazioni: info@renzofreschi.com

Dall’alto a sinistra: Immaginando le montagne, Cina, pietra ying, cm 10x25; 19 Artisti per 19 Rocce Giappone, XIX secolo, inchiostro e colori su seta; Roccia, dipinto di Wen Xu Chun (1796-1858), Cina, inchiostro e coloro su carta



o Spazio Oberdan presenta dal 16 maggio al 10 giugno una grande mostra dedicata alla città di Milano, promossa dalla Provincia con il contributo di Regione Lombardia, in occasione di “Milan Image Art Fair”. Oltre 150 immagini dal secondo Dopoguerra ai giorni nostri, interamente tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo, realizzate da 27 autori italiani e stranieri: un articolato scenario capace di stimolare un’importante riflessione sui grandi mutamenti della città dal punto di vista urbanistico (dalle baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei), socio-economico (la Milano operaia, i giovani, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema). Le opere in mostra sono state selezionate da ben 13 fondi fotografici. Tra di esse vi sono capolavori di maestri della contemporaneità molto noti a livello internazionale, innovativi progetti di artisti di generazioni più giovani, oggi protagonisti dell’arte contemporanea, ricerche di importanti autori cardine della storia della fotografia italiana. L’ambiente espositivo dello Spazio Oberdan ben si presta a una narrazione chiara e utile ai visitatori: nell’ampio salone sono presentate opere datate dal 1980 a oggi incentrate sul paesaggio urbano, dal centro storico alle periferie ai grandi cantieri, di una Milano postindustriale e postmoderna, quasi tutte di formato molto grande e a colori; nelle stanze che si susseguono, fotografie che vanno dal dopoguerra agli anni Ottanta, prevalentemente dedicate alla storia della città, alla società milanese, al lavoro operaio, ai principali personaggi dell’arte e della cultura, con tipici formati “storici”, quasi tutte in bianco e nero, che rimandano alla funzione di memoria tipica della fotografia.

L IERI OGGI MILANO i grandi cambiamenti urbanistici, sociali e culturali dal Dopoguerra ad oggi


ARTE & CULTURA

I

n ragione di una personalità in formazione, le opere di Alessandro Bolognini, labili e fondamentali come l’ultimo messaggio dell’umanità affidato ad un foglio di carta oramai bruciacchiato, sollecitano un senso di incompiutezza e precarietà. L’aspetto dell’assemblaggio e del bricolage, della raccolta di materia primaria dal terreno della marginalità contemporanea, fatto di scarti, a volte pattume, chiodi, fili di ferro, sprofonda il suo lavoro in una dimensione esistenziale al limite dell’umana condizione. Spesso, però, questo limite è travalicato

L’ARTE DI BOLO A cura di MICHELE BRAMANTE

per approdare a temi universali, metafisici, di sentimento mistico e mitologico. Dalla mitologia classica provengono infatti alcuni dei mostruosi personaggi che popolano il suo immaginario. Ma pure il cinema e la cultura pop e giovanile costituiscono una matrice privilegiata dalla quale il giovane artista strappa, gratta, scrosta e ritaglia lacerti e brani narrativi. In tal modo, le fonti dalla cultura classica, pop, cinematografica e suburbana si contami-

nano e mescolano grazie a una creatività affatto personale, che l’artista insinua tra i frammenti di realtà raccolti per rivitalizzarli e sviarli verso sorti alternative ed impreviste. La chiave dell’autenticità, in Bolognini, rappresenta anche il suo accesso a episodi della storia ufficiale dell’arte che hanno legittimato e sublimato l’orrido nell’Art Brut, ad esempio, o nell’Arte Informale, le quali esaltavano le profondità primordiali dell’uomo conside-

randole una riserva di espressione genuina circoscritta all’arte dei folli, dei bambini o dei primitivi. Proprio la malleabilità eclettica della personalità di Alessandro Bolognini gli consente di essere ricettivo nei confronti di questa ampia gamma di influenze e suggestioni che trovano sbocco in una divertente, malsicura e incerta, quanto profonda ed essenziale, esplosione di creature in un modo cupo e arcano, ma meraviglioso.

Esposizione dell’artista: dall’1 al 29 giugno 2012 presso la Galleria Artecultura via Ciovasso 19 - Milano Orario visite: tutti i gg. h 10.00 / 12.30 - 16.00 / 19.30 (Nel catalogo si può trovare la versione integrale della presentazione del critico Bramante, curatore della mostra) In alto da sinistra: La prevaricazione del digitale; L’amore imprigiona; La costrizione del fumo; Idea imprigionata dalla gabbia sociale

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CARTELLONE MOSTRE MAGGIO

PALAZZO REALE Tiziano e la nascita del paesaggio moderno Il ‘500 è stato, nella pittura veneta, il secolo di Tiziano. A partire dalla lezione di Bellini e Giorgione, Tiziano ha avuto il merito di elaborare una nuova idea dell’ambiente naturale che, evolvendosi attraverso varie fasi e significati, lo portò a definire nella lingua italiana il termine stesso di “paesaggio” nella sua accezione moderna. La mostra raccoglie 50 opere che evidenziano la scoperta della nascita del paesaggio moderno nella pittura del ‘500 e propone un selezionatissimo gruppo di straordinari dipinti dei grandi maestri. Fino al 20 maggio Dario Fo. “Lazzi, Sberleffi, Dipinti” Già in questo titolo c’è tutto lo spirito di Dario Fo, la mostra è un “giro” nella sua vita, nelle sue idee, nelle sue battaglie civili, nel suo straordinario mondo artistico. Dipinti, fondali per scenografie, arazzi, collage, maschere, costumi di scena, ma22

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rionette, monumentali acrilici, per un totale di 400 opere: insomma un vasto panorama di tutta la straordinaria opera pittorica di Dario Fo. Uomo di teatro eccezionale, uomo di lettere, studioso impegnato, ricercatore attento ma, fatto poco noto ai più, appassionato pittore, illustratore, disegnatore da sempre, non per nulla prima allievo e poi maestro della prestigiosa Accademia delle Belle Arti di Brera. Fino al 3 giugno

CASTELLO SFORZESCO Sale Viscontee ULTRABODY. 208 opere tra Arte e Design 208 opere tra Arte e Design, una mostra tematica, dedicata all’influenza che il corpo umano ha esercitato nella creatività contemporanea, spaziando tra l’arte e il design, ma anche tra l’architettura, l’arredamento, le arti applicate, la moda e i gioielli. Una ricca selezione di lavori realizzati dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design e delle arti visive che, a partire dal “corpo”, riescono a coin-

volgere altre discipline come l’antropologia, la sociologia, il costume, la società, la tecnologia e l’estetica del nostro tempo. La mostra è promossa dal Comune di Milano - Cultura, Moda, Design. Fino al 17 giugno

Sala del Tesoro Sala della Balla Bramantino a Milano Promossa e prodotta dal Comune di Milano – Cultura, Castello Sforzesco e Palazzo Reale, l’esposizione si articola nelle due grandi Sale del Castello Sforzesco che ospitano già importanti lavori dell’artista: la Sala del Tesoro dove domina l’Argo, il grande affresco realizzato intorno al 1490 e destinato a vegliare sul tesoro sforzesco e la soprastante Sala della Balla, che accoglie i dodici arazzi della collezione Trivulzio. La mostra presenta in ordine cronologico le opere del Bramantino presenti in città, disperse tra sedi differenti e riunite ora in un unico percorso. Il pubblico potrà seguire l’esposizione grazie a una “guida alla mostra” su

carta, gratuita. La mostra sarà accompagnata da conferenze e seminari, in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, con il Fondo per l’Ambiente Italiano e con gli Amici di Brera, con ingresso libero e gratuito. Dal 16 maggio al 25 settembre


PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA Marina Abramovic The Abramovic Method Marina Abramović torna a Milano con il suo nuovo attesissimo lavoro, il primo dopo la grande retrospettiva del 2010 al MoMA di New York. L’evento, promosso dall’Assessorato alla Cultura, Moda e Design del Comune di Milano e prodotto dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e da 24 ORE Cultura, è curato da Diego Sileo ed Eugenio Viola. Fino al 10 giugno

TRIENNALE DI MILANO La Trilogia dei Moderni “Wonderful World” Sette anni di lavoro, 3 parti di una trilogia, 70 fotografie, 300 modelli, 3 libri, una grande mostra che sarà presentata in tutto il mondo. È il risultato del lavoro legato all’arte contemporanea del fotografo Gérard Rancinan e dell’autrice Caroline Gaudriault , acuti osservatori di

un mondo in continuo cambiamento, che combina un approccio purista alla fotografia a un’alta sensibilità letteraria. L’opera è divisa in tre parti: le prime due “Metamorphoses” e “Hypotheses” sono state presentate in Francia nel 2009 e nel 2011. In anteprima assoluta a Milano, “Wonderful World” che completa la trilogia proseguirà poi in numerosi musei di tutto il mondo. Dal 4 al 27 maggio

WOW SPAZIO FUMETTO Dal manga all’anime In viaggio con One Piece Che cosa sono i manga e gli anime? Come nascono? Quali sono i passaggi che portano ad animare su schermo una storia nata su carta? Come sono scritte le sceneggiature e che cosa sono gli storyboard? A queste domande risponde una mostra unica che per la prima volta espone il materiale della collezione privata di Simone Caradonna, composta da centinaia di rodo-

vetri originali, schizzi preparatori, rarissime tavole a tiratura limitate, gadget, libri, volumetti giapponesi e action figures. Il tutto sotto il segno di Rufy e della sua scatenata ciurma piratesca, protagonista delle avventure di “One Piece”. Fino al 13 maggio

SPAZIO OBERDAN IERI OGGI MILANO Fotografie dalle collezioni del Museo di Fotografia Contemporanea Una grande mostra dedicata alla città di Milano, composta di fotografie interamente tratte dalle collezioni del Museo di Fotografia Con-

temporanea di Cinisello Balsamo. 150 immagini di 30 autori italiani e stranieri che datano dal secondo dopoguerra ai giorni nostri, in uno scenario che racconta e fa riflettere sui grandi mutamenti che hanno cambiato il volto della città, dal punto di vista urbanistico (dalle macerie e le baracche del dopoguerra alle periferie in crescita, le fabbriche, i grandi cantieri contemporanei), socio-economico (la Milano operaia, i giovani, la borghesia), culturale (i personaggi del mondo dell’arte, del design, dell’architettura, del cinema). Dal 16 maggio al 10 giugno

INFORMAZIONI PALAZZO REALE Piazza del Duomo, 12 Orari: lun: 14:30-19:30; mar-mer-ven-dom: 09:30-19:30; gio-sab: 09:30-22:30

CASTELLO SFORZESCO Piazza Castello, 3 Orari: mar-dom: 09:00-17:30

PAC PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA Via Palestro, 14 Orari: lun: 14:30-19:30; mar-dom: 09:30-19:30; gio: 9:30-22:30

TRIENNALE DI MILANO Viale Emilio Alemagna, 6 Orari: mar-dom: 10:30-20:30; gio-ven: 10:30-23:00

WOW SPAZIO FUMETTO Viale Campania, 12 Orari: mar-ven: 15:00-19:00; sab-dom: 15:00-20:00

SPAZIO OBERDAN Viale Vittorio Veneto, 2 Orari: mar-dom: 10:00-19:30; mar e gio: 10:00-22:00

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Fuorisalone 2012 | 17-22 Aprile

Libreria “Alda� design Giulio Iacchetti per Meritalia


BUON COMPLEANNO,

Da sinistra: Gaetano Pesce; Giulio Iacchetti; sotto: il taglio della torta con l’artista Gaetano Pesce e la famiglia Meroni di Meritalia; in basso: Dario Bordet direttore responsabile Milano 24orenews, Giulio Iacchetti, Davide Rampello e Italo Rota

MERITALIA! A cura di ALESSANDRO TRANI

“A

rte, Tradizione e Innovazione” sono tra i motori più importanti per lo sviluppo del nostro Paese: se uniamo “Amore” e “Passione” ecco svelati preziosi ingredienti per essere in “pole position”. E si che tra le aziende di successo nel panorama del Design “Made in Italy” troviamo in prima fila Meritalia, con una schiera di artisti d’eccellenza che hanno firmato i 25 anni di storia dell’azienda, segnando meravigliose impronte d’arte nel tempo che passa. Quale miglior momento della settimana del design per spegnere le 25 candeline, nella capitale mondiale della moda e del design? La festa si è svolta infatti mercoledì 18 aprile nello showroom milanese di Meritalia, via Durini 23. A rendere un magica e surreale l’atmosfera la presenza di illustri designer e il tema della serata, l’Amore: nell’aria si respirava tutto l’orgoglio e la passione di casa Meroni. Ospite d’onore l’architetto Gaetano Pesce che,

consolidando la ormai decennale collaborazione con Meritalia, ha curato la direzione artistica dello showroom. «10 anni son passati - ha spiegato l’architetto -, abbiamo fatto dei pezzi che ormai hanno portato la Meritalia ad essere tra le industrie più conosciute nel design italiano, il che fa vedere che la creatività funziona, che non bisogna ripetere, ma bisogna essere innovativi…». In vetrina il divano “Insieme” che col suo grosso cuore sullo schienale ben richiamava il tema dell’evento mentre all’interno si potevano ammirare altri pezzi forti del designer: le nuove versioni dei sofà “Il Giullare” e “La Michetta”, e la “Nubola”. Tra le altre novità di quest’anno, il divano Pillowcase di Italo Rota e Alessandro Pedretti e la libreria Alda di Giulio Iacchetti, componibile per dar vita a infinite varianti. (Le nostre interviste agli architetti Pesce, Rota e Iachetti si trovano sul sito www.24orenews.it). Prima di lasciare la bellissima festa, abbiamo chiesto alla padrona di casa Vanna Meroni il segreto del successo di Meritalia. «Il segreto? Direi la nostra grande passione e lo stretto rapporto che ci vede legati all’architetto Pesce e agli altri designer con cui abbiamo instaurato un importante feeling non solo professionale». 24oreNews

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PISA OROLOGERIA E MERITALIA UNITE NE “IL TEMPO DEL PESCE” urante il Salone del Mobile ogni angolo di Milano si riveste di design, e anche quest’anno non poteva mancare nel quadrilatero del lusso uno degli appuntamenti mondani più attesi: “porte aperte” - ma solo per pochi eletti - al party più trendy della settimana del design, che si è svolto lo scorso 19 aprile nella Boutique di Pisa Orologeria di Via Montenapoleone. “Il Tempo del Pesce” – questo è il titolo dell’evento - è stato organizzato da due prestigiose aziende: Pisa Orologeria, in attività da oltre settant’anni e Meritalia, in occasione del suo 25° compleanno. Entrambe sono storiche realtà italiane, familiari, che tramandano di genitore in figlio valori, sa-

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peri, antichi segreti e un lavoro svolto con notevole esperienza, tradizione e innovazione, enorme passione e amore. E proprio da questi importanti valori è nata l’idea condividere un progetto in cui “Amore e Tempo” si compenetrano l’un l’altro. Il tema de “Il Tempo del Pesce” ha caratterizzato l’intero allestimento della Boutique Rolex: disegni di pesciolini rossi in movimento intorno agli splendidi orologi in vetrina, boule di vetro con veri pic-

A sinsitra: Paola Manfrin, Gaetano Pesce, Arturo Artom con la moglie Alessandra Repini e Umberta Beretta; sopra: Gaetano Pesce con le famiglie Pisa e Meroni di Meritalia. Nella pagina affianco, in senso orario: lo schizzo originale della boutique Rolex di Pisa Orologeria; location e ambienti durante l’evento; Francesco Moreschi, Filippa Lagerback e Stefania Pisa; due modelli sulla poltrona di Gaetano Pesce; sotto: Daniela Javarone con Maristella e Ileana Pisa


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coli pesci rossi sparse qua e là, pesci applicati al muro verticale di Patrick Blanc… In ogni punto della Boutique il leit motiv era assolutamente evidente. Deliziose mini “michette” multicolore si potevano assaporare con una flut di Champagne Pommery o un drink Campari. Le ultime creazioni di Gaetano Pesce per Meritalia presentate da Pisa Orologeria in esclusiva come il “sofà Michetta” e il divano “Insieme”, celebrazione dell’Amore all’ennesima potenza sono rimaste esposte lungo il percorso verticale all’interno di Palazzo Rolex per l’intera settimana del Design. Per il secondo anno consecutivo, Titilla, lounge esclusiva e internazionale del Cocoricò di Riccione, ha caratterizzato l’atmosfera magica della terrazza del Tempo. Il Tempo, per una sera, è diventato puro ritmo

attraverso la performance live di volti noti della notte. Tra gli ospiti, si è visto un gran viavai di personaggi: Gaetano Pesce, Elio Fiorucci, Filippa Lagerback, Davide Oldani, Daniela Girardi Javarone, Umberta Gnutti Beretta, Francesco Toldo, Cesare Cunaccia, Natalia Bush, Federica Balestrieri, Francesco Moreschi, Maurizio Galimberti, Adriano e Laura Teso.


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SCAVIA: UNA STORIA LUNGA 100 ANNI

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asceva nel 1911 una piccola bottega orafa milanese… un percorso di cent’anni in cui tradizione, ricerca estetica e grande passione hanno guidato l’azienda Scavia alla conquista della leadership nel mondo dell’alta gioielleria internazionale. Un secolo legato alla storia del costume e allo stile italiano, nel quale inevitabilmente si intersecano le vicende degli uomini e delle donne che hanno fatto quest’azienda: Domenico, Sara e Fulvio Maria Scavia. L’eleganza e il design italiano si trovano nei gioielli di questo grande designer e gemmologo italiano: gioielli straordinari, autentici capolavori destinati a vincere il tempo. Mani sapienti e gusto si uniscono a creazioni di alto livello anche dal punto di vista della ricerca delle pietre. Scavia infatti è membro della Gemmological Association of Great Britain: tra i suoi meriti anche la supervisione dell’estrazione delle gemme nei luoghi più remoti della terra. Molti vip si affidano alle creazioni orafe di Fulvio Maria Scavia, veramente 28

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il top per quanto riguarda i gioielli in Italia e nel mondo: è possibile infatti trovare i suoi gioielli un pò in tutto il mondo dalla Russia agli Stati Uniti, da Honk Hong all’Arabia Saudita. UN GIOIELLO DI ARREDAMENTO Moda, Arte e Design: settori la cui linea di confine diventa sempre più sottile. A testimoniarlo l’accordo di partnership concluso tra Scavia GZA-Design, giovane realtà nel settore dell’arredamento di lusso. Il risultato di questa collaborazione, che fonde innovazione e tradizione, arte e design è la lussuosa versione in edizione limitata firmata da Scavia, della sedia “TheB-chair” realizzata in metacrilato, carbonio e oro da GZA-Design. L’elegante design è stato presentato in anteprima il 19 aprile presso la boutique Scavia di via della Spiga 9. Una raffinata tecnologia costruttiva con un’ampia scelta di materiali, finiture e colori: TheB-chair coniuga design innovativo ed equilibrio architettonico, proponendosi come classico senza tempo… proprio come un gioiello.

THEB-CHAIR SEDIA STAND-ALONE STORIA Presentata al Salone Satellite di Milano, TheB-Chair è il primo prodotto pubblico di GZA-Design, giovane realtà di design per la quale “bellezza é forma nel contenuto”. L’IDEA Il disegno nasce dall’incastro di due sedie: la prima, percepibile lateralmente, è diagonale colorata dalle forme geometriche definite e sorregge la seconda frontale, trasparente, dalle curve sinuose evocative. Esse si combinano in un reciproco sostegno. TheB-Chair con “B” come “bi”, duale nell’essere sedia. MATERIALI Le geometrie piane, in metacrilato a scelta, si incastrano con angolature mai uguali nella diagonale strutturale portante interamente realizzata in alluminio e carbonio. SENSAZIONI TheB-Chair è rivoluzione di forma, tecnologia dei materiali, dinamismo estetico. I concetti tradizionali di seduta rimangono, venendo rielaborati per generare in chi la osserva sensazioni di sospensione, vertigine, sfida alle leggi fisiche. La parte trasparente, eterea, si nasconde all’occhio, lasciando spazio ai colori vivaci del telaio che primeggia nel suo equilibrio visivamente instabile. RIVESTIMENTO L’esclusività di TheB-Chair prosegue dal design al rivestimento che ne riassume i contorni ed il carattere. Interamente in velluto ed adatta anche ad uso esterno, é personalizzabile negli accostamenti di colore. È possibile imprimere su di essa iniziali o loghi secondo le preferenze del cliente



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MAY I INTRODUCE YOU

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ella splendida cornice del Museo della Scienza e della Tecnica si è svolta – nei giorni della design week - la prima edizione di TAR Conversations, presentata da TAR magazine e Martina Mondadori: una settimana di incontri e conversazioni tenute da illustri opinion leader che si sono confrontati su vari temi, come l’arte, la moda, il design, il cinema. Tra i personaggi di spicco: Francesco Bonami, l’assessore Boeri, Tom Dixon, Ginevra Elkann, Carlo Ratti, Federico Grom e Andrea Battistoni.

A chi non è capitato, ad un party o una cena, di essere presentati a un artista, un attore, un designer, un fotografo o un imprenditore? Incontri a volte fortunati, che lasciano un segno, indirizzano a nuove avventure professionali e creative. Talvolta ti cambiano la vita! Questa volta, a presentarci personaggi è l’appassionata e vibrante di energia Ginevra Elkann nel secondo volume di “May I Introduce You?” realizzato in collaborazione con Stefanel ed edito da Electa. Una guida dei talenti in cui, continuando il percorso del primo volume, 25 persone appartenenti a differenti mondi creativi - registi, scrittori, stilisti, architetti, fotografi - vengono presentate tramite le loro biografie, un’intervista e una selezione di immagini, e raccontano come esprimono la propria creatività. L’evento-cocktail di presentazione del libro si è tenuto il 19 aprile alla presenza di tanti noti personaggi del mondo dell’arte, della cultura e dello spettacolo. Il volume è stato presentato da Giuseppe Stefanel e Ginevra Elkann nell’Auditorium del Museo.

Sopra: Giuseppe Stefanel e Mario Boselli e Ginevra Elkann con il suo libro

NON È MUSICA PER VECCHI Spesso una prima esperienza d’ascolto traumatica può compromettere il nascere di una passione: è successo proprio ad Andrea Battistoni da piccolo, a cui la madre propinava sofisticati brani di musica da camera. Poi, per fortuna, ha scoperto l’orchestra e l’universo elettrizzante di emozioni che essa può suscitare. Il giovane ha incontrato il pubblico il 20 aprile per spiegare che con il suo libro “Non è musica per vecchi”, edito da Rizzoli, intende offrire a tutti l’opportunità di fare la sua stessa eccitante esperienza e di scoprire come lui una grande passione per la musica.

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VIA TORTONA TRA GRANDI DESIGNER ED EFFETTI SPECIALI

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uccesso consolidato per il “Temporary Museum for New Design”, giunto alla quarta edizione, che si è svolto a Milano in via Tortona durante la design week. La manifestazione ideata per ospitare in modo originale i progetti di grandi brand ma anche di sicure promesse, seguendo il concept di successo “meno fiera e più museo”, ha visto la partecipazione di circa 100mila visitatori. Quest’anno l’evento ha proposto una linea conduttrice inedita: “Telling a Story”, il design raccontato da parole, aforismi, lettering lungo il percorso comune del Temporary Museum con il pensiero di grandi architetti e intellettuali, per riflettere, per capire. Atmosfere che svelano il linguaggio degli oggetti e la loro storia, in una successione 43 aziende, con presentazioni spesso firmate da maestri del design del calibro di Italo Rota, Giulio Cappellini, Carlo Colombo, i fratelli Fernando e Humberto Campana, Oki Sato. Tanti gli effetti speciali tra video, ologrammi, hostess virtuali, abissi di Oled, son-et-lumière.

I NUMERI DEL 2012 I numeri in crescita parlano più di mille parole: 17.000 mq in 2 location, 26 paesi di ogni parte del mondo, oltre 40 brand internazionali, 200 designer tra cui 100 giovani talenti e più di 500 nuove proposte di design, 2.000 giornalisti internazionali e più di 50 media-partner (carta stampata, internet, radio TV) e tante testate nazionali e internazionali (tra cui Milano 24orenews), 9 mostre e installazioni speciali di design, fotografia, digital-painting, scultura.

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IL GUARDAROBA HA MILLE PETALI PER IL PIÙ PRIMAVERILE DEI TREND Fiori fiori fiori: un inno ai fiori, alle margherite e ai colori hawaiani: quest’anno più che mai il flower-power ha contagiato le collezioni delle case di moda più importanti, prima tra tutte, quella della prestigiosa casa di moda modenese che ha letteralmente tempestato di corolle e boccioli tutti i capi della sua coloratissima collezione P/E 2012! Una collezione allegra, a tutto colore, tante stampe floreali variopinte, per tutti i gusti e per diverse occasioni, linee briose e femminili, fiori e petali sugli accessori più di tendenza: lunghi orecchini a più corolle che incorniciano il volto fino a posarsi sulle spalle, bracciali alla schiava con anelli in pendant, lunghe ghirlande multifili hawaiian-mood. La donna Blumarine porta con sé un sapore esotico e ama le linee sartoriali ispirate agli anni ‘50 con mimose grafiche su cotone stampato. La femminilità si esprime con fiori in 3D in organza, pizzo, vinile e vernice che abbina con eco pelliccia e pelle di struzzo con paillette. Certo, i fiori sono un pò “impegnantivi” e “pomposi” per un total-look a tema, ma sfoggiati da soli, con jeans e camicia bianca o sotto un semplice tubino nero, rendono subito l’abbigliamento più glamour e scanzonato. Poi, per chi volesse davvero esagerare e ricoprirsi di fiori da capo a piedi, sono perfetti i simpaticissimi mini-dresses in lycra, in cotone ed anche in paillettes su cui sbocciano tripudi di foglie, mimose e gerbere, da indossare sia di giorno che si sera. “Grazie dei fiori” Blumarine! 32

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MILANO & FASHION ANNA MOLINARI • BLUMARINE

COLLEZIONE BLUMARINE P/E 2012

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MILANO & FASHION

CAROLINA KOSTNER DESIGNER D’ORO Un nuovo talento nel mondo della moda: parliamo di Carolina Kostner, la brillante stella del pattinaggio artistico che da poco si è laureata campionessa del mondo regalandoci un primato mai raggiunto da un atleta azzurro. Non solo ha disegnato i suoi costumi per la stagione agonistica 2011/2012, realizzandoli grazie alla nuova liason con T-Shirt T-Shops e alla rinnovata intesa con Swarovski Elements, ma ha anche creato, insieme al marchio umbro, la T-Shirt T-Shops Special Edition Carolina Kostner, una speciale capsule collection. Lo scorso 12 aprile la Kostner ha presentato la sua collezione - tra autografi e foto dei suoi fan - presso la Rinascente di piazza del Duomo, ove si può tuttora acquistare. Si può ben dire dopo aver visto la presentazione della sua collezione che Carolina Kostner ha vinto ancora rappresentando sempre meglio, per tutte le donne, il suo ruolo di donna.

LA FIERA DEL BIJOUX AFFARI D’ESTATE E NUOVE TENDENZE 34

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Torna a Fieramilanocity dall’11 al 14 maggio Chibimart estate, l’appuntamento con la bigiotteria di tendenza e gli accessori moda più originali e creativi. Chibimart è la più importante mostra d’affari di bigiotteria, accessori moda, pietre dure e prodotti etnici, argento da indosso - incontra il canale del cash & carry e propone quanto di più attuale è presente oggi sul mercato con disponibilità immediata, consentendo di acquistare direttamente in mostra. Anche questa edizione sarà in contemporanea con Chibidue - Salone internazionale della bigiotteria, degli accessori moda e capelli – che invece anticipa le novità e le tendenze per la stagione autunno-inverno mettendo in vetrina stili e tendenze originali e fornendo l’occasione per fare il punto su un mercato per sua natura creativo e mutevole. Entrambe le mostre sono uno dei più classici punti di forza della “filiera del bijoux” di Fiera Milano.



CARTELLONE CONCERTI

NOEMI Dove: Teatro Ventaglio Smeraldo Piazza 25 Aprile, 10 Quando: 5 maggio - ore 21.00 È tra i più originali cantautori grazie anche al fatto che canta i suoi brani in dialetto “laghée” (parlato nella zona del lago di Como). Personaggio unico e imperdibile capace di unire i più disparati generi musicali grazie al supporto di una band eccezionale. Lo scorso novembre è uscito il 1° best, raccolta doppia dei suoi più grandi successi, con due inediti. TANGERINE DREAM Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 6 maggio - ore 21.00 Il gruppo tedesco di musica elettronica in attività dal 1967, nel corso degli anni ha poi sperimentato la musica new age, il pop rock. Ha anche inciso una ventina di colonne sonore. 36

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LMFAO Dove: Mediolanum Forum Assago - Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 7 maggio - ore 21.00 Il duo electro-pop losangelino composto da Redfoo (Stefan Gordy) e Sky Blu (Skyler Gordy), figlio e nipote del leggendario produttore della Motown Berry Gordy, ha acquisito popolarità nel 2011 con il grande successo del supersingolo “Party rock anthem”. ESTELLE Dove: Salumeria della Musica Via Antonio Pasinetti, 2 Quando: 7 maggio - ore 21.30 La cantante e produttrice discografica londinese è balzata agli onori delle cronache e delle hit parade nel 2008 col supersingolo “American Boy” duettato con Kanye West e incluso nel 2° album “Shine”. A fine febbraio è uscito il suo 3° lavoro “All of Me”.

ROBERTO VECCHIONI Dove: Teatro Ventaglio Smeraldo Piazza 25 Aprile, 10 Quando: 8 maggio - ore 21.00 Questa nuova tournée vedrà Vecchioni accompagnato da una band di 6 elementi e archi e percorrerà gli oltre 40 anni della sua incredibile carriera, attraverso i grandi classici del suo repertorio. Il tour segue la pubblicazione dell’album “I colori del buio” pubblicato lo scorso novembre. RENZO ARBORE Dove: Teatro Ventaglio Smeraldo Piazza 25 Aprile, 10 Quando: 10 maggio - ore 21.00 Renzo Arbore assieme all’Orchestra Italiana in una festa di chitarre, mandolini, fisarmoniche e percussioni per tener sempre viva, e moderna più che mai, la canzone napoletana. PINO DANIELE Dove: Teatro degli Arcimboldi Viale dell’Innovazione, 20 Quando: 13 maggio - ore 21.00 Pino Daniele è il più ‘’nero’’ dei nostri cantautori. È uno dei musicisti italiani più noti e amati per il suo inimitabile

sound blues aperto alle suggestioni del rock mediterraneo. Dopo Boogie Boogie Man (2010) che vanta duetti con Mina, Franco Battiato, Mario Biondi e J-Ax, il celebre artista torna sulle scene con il nuovo disco “La Grande Madre”. NEGRAMARO Dove: Mediolanum Forum Assago - Via Giuseppe Di Vittorio, 6 Quando: 16 maggio - ore 21.00 Dopo le date sold-out di ot-


MAGGIO mance live tratte dai suoi tour e da altri concerti solisti eseguiti in tutto il mondo dal 2000 ad oggi.

tobre-novembre, la band salentina ritorna nei palazzetti a primavera col “Casa 69 Tour”. MARLENE KUNTZ Dove: Alcatraz Via Valtellina, 21 Quando: 16 maggio - ore 21.00 Al Festival di Sanremo con “Canzone per un figlio” inclusa nel suo 9° album uscito a metà febbraio. PETER HAMMILL Dove: Salumeria della Musica Via Antonio Pasinetti, 2 Quando: 13 maggio - ore 21.30

Fondatore e leader carismatico dei Van der Graaf Generator, gruppo di punta del progressive-rock anni 70, e con una cospicua carriera solista quasi parallela (il suo 1° album “Fool’s Mate” risale al 1971, mentre il più recente e 30° lavoro è “Thin Air” del giugno 2009). Ultimamente ha inoltre pubblicato 2 importanti raccolte: nel 2011, un doppio cd contenente i live registrati durante il tour in Giappone e Regno Unito. La seconda raccolta, uscita a febbraio, comprende 7 cd con ben otto ore di perfor-

JETHRO TULL Dove: Teatro Ventaglio Smeraldo Piazza 25 Aprile, 10 Quando: 1 giugno - ore 21.00 La storica band britannica guidata dal carismatico Ian Anderson ha venduto oltre 60 milioni di dischi, molti dei quali autentiche pietre miliari del folk/rock e del progressive anni 60 e 70. Ripresentano per intero il loro concept-album e autentico capolavoro del 1972 “Thick as a brick”. SOUNDGARDEN Dove: Arena Concerti Fiera Milano - Rho Quando: 4 giugno - ore 15.00 La rock band è in attività dal 1984, proviene da Seattle ed è caposcuola del genere grunge. Scioltisi nel 1997 si son riformati nel 2010; 5 gli album in studio all’attivo, uno dal vivo e un nuovo lavoro annunciato per il 2012.

LEZIONI ED EMOZIONI I DOCENTI DELLA SCUOLA MUSICALE DI MILANO IN CONCERTO 1a Rassegna di lezioni-concerto domenicali con aperitivo Dove: Scuola Musicale di Milano Foro Buonaparte, 56 È necessaria la prenotazione: 02.86461785 GLORIA GRIFFINI (pianoforte) LUIGI CORRENTI (contrabbasso) “Contrappiano” Quando: 13 maggio - ore 11.00 MICHELANGELO DECORATO (pianoforte) “Omaggio alla tradizione jazz americana” con la partecipazione di Andrea Lamacchia (contrabbasso) e Marco Zanoli (batteria) Quando: 27 maggio - ore 11.00

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CHE VERRÀ

CONVIVIO

UN GRANDE SUCCESSO

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uando le iniziative sono organizzate seriamente e all’insegna della qualità la risposta arriva»: con queste parole Piergaetano Marchetti ha commentato il successo di “Convivio: a tavola tra cibo e sapere”. Ha infatti registrato più di 5mila presenze il ciclo di incontri sul rapporto tra alimentazione e cultura, organizzato dalla Fondazione Corriere della Sera - di cui Marchetti è presidente - con il sostegno di Expo, che si è svolto dal 5 dicembre al 26 marzo in un Piccolo Teatro Grassi “da tutto esaurito”. Merito di una tematica affascinante e sensibile come l’alimentazione e la nutrizione, resa ancora più affascinante dall’elevato livello dei relatori, otto illustri personalità del mondo della cultura. Ad accrescere l’interesse dei cittadini su cibo e nutrizione è stato infatti il connubio tra riflessioni, letture e immagini che hanno accompagnato le lezioni: da Germano Celant che ha inaugurato gli appuntamenti con una ri38

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Piergaetano Marchetti e Giuseppe Sala

flessione sull’Arte moderna e contemporanea a tavola, al cardinal Dionigi Tettamanzi intervenuto sulla “sacralità del cibo”, dalle rappresentazioni dell’ “Ultima cena” analizzate da Pietro Marani alla lezione conclusiva “A tavola con gli antichi” tenuta da Eva Cantarella. Gian Antonio Stella, Paolo Mereghetti, Massimo Montanari e Massimo Cacciari completano l’elenco dei docenti. Si è parlato di storia, arte, cinema, politica, religione, pittura, scultura: alla base una consapevolezza che la nutrizione della

mente è importante tanto quanto quella del corpo. Il rapporto che lega cibo e cultura, nucleo attorno cui ruota il progetto di ExpoMilano 2015, ha dimostrato di avere grande forza e presa sul pubblico. «Ora che le adesioni ci sono, che i lavori vanno avanti e i rapporti con le aziende aumentano – ha spiegato Giuseppe Sala, Amministratore Delegato di Expo 2015 SpA -, diventano ancora più necessarie iniziative che possano raccontare l’esperienza di Expo. Partendo proprio dal rapporto con la città».


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l 30 aprile al 6 maggio Milano ha ospitato gli Expo Days, giornate di incontri, dibattiti, rassegne teatrali, mostre, concerti, presentazioni di libri, avvenimenti solo per i più piccoli, degustazioni. Un anticipo, insomma, di quello che nel 2015 potrebbe essere un vero e proprio “Fuori Expo” sulla tradizione consolidatasi del Salone del Mobile o della settimana della Moda, che Milano ospita con grande partecipazione. Non a caso sia l’Assessore alla Cultura del Comune di Milano, Stefano Boeri, che l’Amministratore Delegato di EXPO2015, Giuseppe Sala, nel corso della conferenza stampa di presentazione degli Expo Days hanno sottolineato l’importanza del lavoro comune e il coinvolgimento di molte associazioni che vivono ed operano in città. EXPO 2015 si realizzerà solo attraverso un percorso di cose da fare che via via si stanno incasellando nei posti giusti. Importante tenere aggiornati i cittadini invitandoli di volta in volta a partecipare agli eventi che si prepareranno per illustrare nel migliore dei modi il tema della rassegna che vede già la partecipazione di oltre 80 Paesi, “Nutrire il Pianeta”.

DALLA “TAVOLA PLANETARIA” ALLE “CASCINE APERTE” Un primo esempio è stato offerto proprio agli Expo Days, dove davanti al Duomo di Milano si sono seduti ad una straordinaria tavola lunga oltre 200 metri migliaia di milanesi e non, che hanno gustato (gratuitamente) piatti etnici delle oltre 150 comunità presenti nella nostra città. La “Tavola Planetaria” - era il titolo dell’incontro e l’abbraccio di colori, cibi, parole cosi diverse - non poteva raccontare meglio l’avvenimento. La Confcommercio in collaborazione con Epam ha presentato i “menù Expo Days” per dare risalto ai piatti della cucina ambrosiana. Attraverso l’iniziativa “cascine aperte” si sono potute apprezzare le opportunità agro alimentari della nostra città che, a dispetto della sua vita da grande metropoli, ama la propria “attività agricola” che è sempre più vera e propria cultura del territorio, amata dai più giovani che la vedono come attività del futuro.

Stefano Boeri e Giuseppe Sala hanno sottolineato l’importanza del lavoro comune e il coinvolgimento di molte associazioni che vivono ed operano in città


MILANO DI CARTA

VALENTINO BOMPIANI

V IL “PRINCIPE EDITORE”

alentino Bompiani nasce ad Ascoli Piceno il 27 settembre 1898 e scompare a Milano il 28 febbraio 1992 all’età di 94 anni. Aveva fondato la Casa Editrice Bompiani nel 1929 ed è stato l’unico editore italiano tanto amante del teatro da dirigere per oltre un ventennio la prestigiosa rivista “Sipario”. Hanno pubblicato con la sua casa editrice autori fra i più noti, basta citare Alberto Moravia, Fernanda Pivano, Giovanni Testori - fra gli italiani - e Steimbeck, Paulo Cohelo, Stephen King - fra gli stranieri -. In due libri di Bompiani “Il mestiere dell’editore “ e “Vita privata” ci sono molti ritratti di autori alcuni taglienti ed altri più descrittivi, altri ancora quasi delicati come quello rife-

In alto a sinistra: Valentino Bompiani; la rivista teatrale “Sipario” che ha diretto dal 1953; “ll dramma” quindicinale di commedie di grande interesse e la sua opera Albertina (1948)

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rito a Sibilla Aleramo... “si sedeva come se svenisse”. Valentino Bompiani pubblicava per far nascere libri che avrebbe voluto scrivere o leggere, era un editore che amava certo i libri, ma anche i loro autori verso i quali aveva un rispetto assoluto. Come imprenditore aveva creato l’Azienda dal nulla, avendo comunque sempre condotto una vita da gran signore. Lo si potrebbe definire un “principe editore” che seguiva i suoi libri dal loro nascere nella mente degli autori fino al banco della libreria ed anche oltre. Bompiani è stato uno degli ultimi editori di questo tipo, ha dato una impronta particolare alle sue “creature”: per lui l’editoria era un’arte e poi una industria e il lettore sapeva che quando acquistava un libro, il suo autore non poteva che essere Bompiani. Valentino Bompiani amava la vita: arrivato alla soglia dei 90 anni comunque si rese conto con malinconica tristezza che stava finendo un mondo nel quale l’editore principe si era mosso sempre da protagonista.


LIBRI

Roberto Marelli con l’ex assessore comunale Massimiliano Orsatti

PORTA TICINESE, OH CARA

Milano, come spesso succede con le grandi metropoli del mondo, si ama o si odia. Nel suo ultimo lavoro letterario “Porta Ticinese, oh cara” si coglie tutto l’amore che Roberto Marelli nutre per la sua città. Quasi duecento pagine di storie, di poesie, di annotazioni, di interviste con la gente del ticinese e dei navigli. Del quartiere di Milano dove è nato e ha vissuto il tempo dell’infanzia, Marelli ha ricordi precisi di luoghi e persone, della darsena, porto di Milano, di tante altre piccole località, di ambienti che danno vita ai “suoi” navigli: disegna raccontandole figure umane forti e dolci al tempo stesso, un miracolo che fa amare anche al lettore la “sua Milano”. Un libro da leggere per provare la sensazione di viaggiare per Milano tenuti per mano da Roberto Marelli fra palazzi che sanno di tempo che non c’è più, fra suoni che richiamano quelli di tanto tempo fa, fra i profumi del naviglio che avvolgono le poesie in milanese sussurrate dall’autore con grande delicatezza. È il segno più vero della Milano di sempre che Marelli ci fa continuare ad amare.

Stefano Boeri, Ilaria Borletti Buitoni,Caterina Bom Valsassina e Marco Carminati

PER UN’ITALIA POSSIBILE La cultura salverà il nostro Paese? Nella Sala degli Specchi di Palazzo Litta si è tenuta lo scorso 12 aprile la presentazione del nuovo libro edito da Mondadori “Per un’Italia possibile” in cui il Presidente FAI Ilaria Borletti Buitoni fa un quadro della situazione della tutela del patrimoni d’arte e natura italiano, e individua le strade da seguire affinché la cultura diventi uno dei fattori chiave per il rilancio economico e civile del nostro Paese. Il Presidente FAI rivolge ai giovani il messaggio di fiducia che il libro vuole veicolare, affinché essi abbiano maggiore consapevolezza dello splendido patrimonio che hanno il diritto e il dovere di tutelare, riuscendo così a chiedere con maggior forza a chi ha la responsabilità del governo di proteggerlo e valorizzarlo. Tra gli ospiti presenti l’assessore, architetto e urbanista Stefano Boeri, la responsabile della Direzione regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Lombardia Caterina Bon Valsassina e il giornalista de Il Sole 24 Ore, Marco Carminati. Parte del ricavato delle vendite del libro sarà devoluto a sostegno delle iniziative del FAI - Fondo Ambiente Italiano.


CHIODA S.R.L. • Via A. Vespucci 2/A - 20066 Melzo (Mi) • Tel. 029550560 • Fax 029550065


CIRCOLI Da sinistra: Aldo Aniasi con Sandro Pertini, Presidente della Repubblica italiana dal 1978 al 1985; la Fondazione Aldo Aniasi; sotto: Alda Merini e Gianni Agnelli

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on la candidatura e l’elezione di Aldo Aniasi a sindaco di Milano, nasceva verso la fine degli anni ‘60 il Circolo De Amicis, vero e proprio crocevia di dibattiti culturali, di incontri con grandi personaggi che hanno segnato la storia italiana ed internazionale. Basterebbe ricordare i nomi di Gianni Agnelli, Charlie Chaplin, Paolo Grassi, Pertini, Strehler, Ungaretti, Quasimodo, Montale, Mitterand e tanti tanti altri. Del resto i circoli hanno sempre rappresentato un punto di aggregazione per interessi diversi seppure tutti finalizzati ad arricchire il patrimonio culturale e la voglia di socializzare di giovani e vecchi abitanti della città. L’avanzare dell’età del fondatore del De Amicis, Aldo Aniasi, ha però portato al progressivo sfaldamento delle iniziative del circolo. Nel 1999 Giuseppe Zaccheria e una trentina di amici fanno nascere nella stessa sede il circolo “I Navigli”, lanciando così l’idea di una associazione

LA MAGIA DEL SOCIALIZZARE dal circolo “De Amicis” a “I Navigli”

di circoli che contribuisse a tenere viva la storica tendenza a “ritrovarsi” dei milanesi. Nascono quindi importanti iniziative come il “Premio Gianni Brera”, istituito dal 2001 per ricordare il grande giornalista sportivo e assegnato in questi anni ad importanti interpreti delle diverse discipline sportive quali Paolo Maldini e Valentina Vezzali, e successivamente i concorsi nazionali di poesia e pittura intitolati a Alda Merini e a Giusto Barbieri. Queste iniziative hanno consentito al Circolo di tornare ad essere presente sulle pagine dei giornali cittadini e nelle cronache televisive regionali. L’impegno profuso dai fondatori del circolo “I Navigli” inizia a dare suoi frutti grazie alla volontà di voler comunque avere un ruolo importante nella Milano di oggi. Nel 2002 si apre alle nuove attività sportive di Bridge, Burraco e Scacchi. In via De Amicis a Milano ci si torna ad incontrare, a seguire eventi… in due parole si torna alla “magia del socializzare”. 24oreNews

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Qui a sinistra, dall’alto: l’esibizione di alcuni brani con Enrico Intra e Franco Cerri; sotto: Enrico Intra e Franco Cerri, Enzo jannacci e Adriano Celentano. Nella pagina affianco, in alto da sinistra: Il quarto stato con Dario e Franca, 2011, tecnica mista, 115 x 84 cm; Recitare l’osceno è permesso. La satira è proibita, 2012, acrilico su tavola 110 x 78,5 cm; I demoni sciamano fuori dall’ossesso, 2012, tecnica mista, 111,5 x 72 cm; sotto Dario Fo e a destra Adriano Celentano

TUTTI INSIEME NEL NOME DEL JAZZ INCONTRO STORICO A PALAZZO REALE

li anni ruggenti della musica e cabaret milanese. Dario Fo, Enzo Jannacci e Adriano Celentano, Enrico Intra e Franco Cerri insieme il 5 aprile per ricordare la Milano che fu, gli esordi musicali immortalati in un quadro della mostra “Lazzi Sberleffi Dipinti” dedicata al Premio Nobel, a Palazzo Reale. Jannacci (classe 1935) e Celentano (classe 1938) erano due star del “Santa Tecla”, il club che vide i loro primi passi artistici. Due grandi stelle del jazz: il pianista Enrico Intra (classe 1935) e il chitarrista Franco Cerri (classe 1926). Dario Fo, 86 anni e ancora una grande energia, ha riunito i rappresentanti di un periodo in cui Milano era il centro della cultura

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MILANO SI RACCONTA

CELENTANO TRA ANEDDOTI E RICORDI

in Italia. «Ho fatto i conti – ha spiegato - erano 62 anni che non si rivedevano tutti insieme quelli che ho raccolto nel dipinto». «Non ho fatto altro - ha continuato Dario Fo - che invitare tutti quelli che ho dipinto in questo enorme quadro che rappresenta le forze della musica che prendevano vita nel dopoguerra con la scoperta del jazz. Molti club si chiamavano come i canali: il Lambro, la Ghisolfa. Chi sapeva suonare arrivava da tutta Italia». Jannacci canta ed emoziona «Jannacci non doveva nemmeno venire – ha detto Dario Fo - perchè sta molto male e oggi lo devono anche operare. Invece si è messo in

piedi apposta per noi. Ci conosciamo da 62 anni». L’esibizione non era prevista, ma quando Enzo Jannacci ha sentito suonare i suoi vecchi amici jazzisti Intra e Cerri non ha resistito e, liberandosi della giacca si è diretto in camiciona a righe verso gli amici e alla buona, senza microfono (e senza prove) ha intonato “El purtava i scarp de tennis”, uno dei suoi cavalli di battaglia. Un bellissimo inatteso regalo per il pubblico che, per tutto il tempo, lo ha accompagnato con un caloroso applauso. Apparso molto indebolito, ha passato gran parte del tempo seduto ma quando si è alzato per cantare non ha risparmiato sorrisi e battute, chiamando “papà” il chitarrista Cerri.

Celentano è arrivato solo nel finale della mattinata, in impermeabile scuro tra le guardie del corpo, accompagnato da Claudia Mori. Però, nonostante le richieste del pubblico e a differenza di Jannacci, Celentano non canta. «Non c’è il microfono, Dario se l’è dimenticato – spiegava Claudia Mori - : ma è stato tutto molto simpatico, a volte le cose estemporanee sono le più belle». Celentano ha ricordato come «Milano era una delle città più belle d’Europa ed è stata sfregiata dai palazzinari killer, dobbiamo fare di tutto per riportarla all’antico splendore…». Il Molleggiato, sempre sotto il vigile sguardo della moglie, ha poi raccontato qualche aneddoto del passato musicale in comune «ricordando la fatica e la fame che allora si respirava e la voglia di cambiare a ogni costo»: «[…] addirittura io ho detto: stiamo insieme e facciamo un contratto, e se per caso sfondiamo, quello che guadagniamo dividiamo in parti uguali. Io e Gaber eravamo d’accordo, gli altri non hanno accettato e debbo dire: meno male!».


MILANO SI RACCONTA

Ivan Damiano Rota e la moglie

UN PREMIO FRA ANGELI E STELLE A cura di ALESSANDRO TRANI

Una cena di gala all’insegna della solidarietà e a favore del volontariato, quello degli Angeli con le giubbe rosse e i baschi blu che dal 1994 con il loro fondatore Mario Furlan si occupano delle persone più bisognose e deboli

Cristiano Malgioglio con la maglia dei City Angels e Mario Furlan


Pagina a sinistra, dall’alto: Alessandro Trani direttore Milano 24orenews, Daniela Javarone, Ugo Cennamo e Rossella Minotti; sotto: foto di gruppo delle Signore premiate con il direttore del “Il Giorno” Ugo Cennamo e Daniela Javarone

Antonio Di Pietro con la figlia Alice Ugo Cennamo

Cristina Preti, Anna Giulia Sacchi e Candida Morvillo

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n premio fra le stelle per il nuovo direttore del Giorno Ugo Cennamo nel primo appuntamento di primavera organizzato in suo onore dalla lady Daniela Javarone, presidente degli “Amici della Lirica”, nelle “Sale dell’Incantesimo” dell’Hotel Chateau Monfort. Una cena di gala all’insegna della solidarietà e a favore del volontariato, quello degli Angeli con le giubbe rosse e i baschi blu che dal 1994 con il loro fondatore Mario Furlan si occupano delle persone più bisognose e deboli, a Milano e in diverse altre città. “Angeli”, “Amici”, ospiti, giornalisti e tanti vip: presente - però solo all’aperitivo – anche Cristiano Malgioglio, il noto cantante e autore di molte canzoni di successo scritte per interpreti della musica italiana del calibro di Mina, Ornella Vanoni, Milva e Adriano Celentano, per citarne solo alcuni. Daniela, la padrona di casa, dopo il consueto discorso di apertura della serata, ha consegnato al neo-direttore la targa di “Giornalista dell’anno”. Ha poi lasciato la parola alla giornalista del Giorno Rossella Minotti, che ha voluto soprattutto raccontare da collega la sua esperienza con Cennamo descrivendo pur senza nascondere una lieve commozione - una persona molto speciale sotto il profilo sia professionale che umano. Poi ha lasciato la parola al suo direttore, Ugo Cennamo, che senza intonare i soliti rituali discorsi, dopo essersi presentato, ha parlato di sé, più che da direttore, da giornalista e da uomo, usando parole semplici, vere e un calore con cui ha conquistato tutti i presenti. Apparso molto emozionato, ha poi affermato di non ricordare, almeno negli ultimi anni, un festeggiamento in suo onore così toccante e con tante persone (più di centoventi). Ugo Cennamo succede a Morandi. Prima del Giorno, quotidiano per cui lavora dal 2010 e dove ha ricoperto in precedenza i ruoli di caporedattore centrale e vicedirettore, ha lavorato sin dal ‘94 per “Il Resto del Carlino”. La serata è proseguita con il taglio della torta, in onore del festeggiato, e con la consegna delle Stelle al merito della solidarietà: hanno ricevuto il premio le giornaliste Rossella Minotti e Daniela Zuccolin, Paola Neri e Vanna Meroni, per non citarle tutte. 24oreNews

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MILANO COME STAI?

I RIMEDI DELL’OMEOPATIA A cura della Dott.ssa ANGELA MINUTILLO BERTANZA

Chiara e le tonsille guarite Circa un anno fa ho conosciuto Chiara, una bambina di appena quattro anni. Mi fu portata dalla mamma, medico, perché russava, aveva le tonsille sempre infiammate ed era in lista per un intervento di adenotonsillectomia (ADT). In più andava di corpo raramente (anche ogni 5 o 6 giorni) e aveva manifestato un attaccamento morboso nei confronti dei genitori, specialmente della mamma, da quando era nato il fratellino. Quest’ultimo aveva 5 mesi quando Chiara mi è stata poriei cari affezionati let- tata. Durante la visita abbiamo astori, vi sarete certo resi sodato che Chiara non era gelosa conto, leggendo i miei del fratellino bensì “in competizioarticoli, che questa ne” con lui. Delle cose che Chiara omeopatia, unicista o costituzionale sapeva già fare evitava quelle in cui oppure classica, è assolutamente per- non poteva primeggiare, inoltre avesonalizzata e il rimedio - scelto fra va spesso un tono autoritario e di più di 4000 sostanze - viene prescrit- comando anche nel rivolgersi agli to dopo un’accurata visita soprattutto adulti. Quando era con gli altri mentale oltre che fisica, fondamen- bambini si ritrovava a decidere per tale per conoscere il paziente in tutti tutti e tutti le riconoscevano questo i suoi risvolti fisici e mentali. Tante ruolo di potere. Chiara è una bamle informazioni che occorrono per po- bina molto intelligente. Il rimedio ter determinare un rimedio: per che le prescrissi è Nux vomica. Doesempio è importante sapere se è il po appena qualche giorno Chiara si paziente è caloroso o freddoloso, se era tranquillizzata e rasserenata, e è impaziente, si arrabbia facilmente, dormiva molto più tranquillamente. ha fiducia in se stesso, tende ad oc- Da allora la sua funzione intestinale cuparsi anche degli altri, se è pru- è tornata regolare, non ha più avuto dente, sospettoso, se ama gli animali. tonsilliti e invecchierà con le sue Altrettanto importante è sapere se i tonsille… E voi, le avete ancora le suoi dolori migliorano o peggiorano vostre tonsille? con il movimento, come sono le sue funzioni intestinali, che cosa preferisce mangiare e così via. Un soggetto che ha un’ipertensione ha bisogno di un rimedio mentre un altro soggetto sempre con l’ipertensione ha bisogno di un rimedio differente.

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Dr.ssa Angela Minutillo Bertanza SPECIALISTA IN PEDIATRIA OMEOPATA UNICISTA angela.minutillo@fastwebnet.it 48

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MILANO COME STAI?

D Dalla notte dei tempi l’uomo crede nel potere afrodisiaco di alcuni alimenti, che cioè esistano cibi capaci di donare vigore sessuale. Vi sono comunque gli scettici convinti che non esista alcun collegamento scientifico tra la tavola ed il letto. Altri invece ritengono che i cibi cosiddetti “afrodisiaci” come le banane, le carote, le ostriche ecc. siano riconosciuti come tali per il solo fatto che la loro forma ricorda gli organi sessuali maschili o femminili. Che ci crediate o no, ecco per voi un curioso antico rimedio alla debolezza amatoria, molto meno costoso della sua moderna concorrente, la nota “pilloletta blu”. Se siete amanti dei piatti a base di rane, allora affrettatevi a cercare un ristorante che propone nel menù le rane “cantaridine”. Dall’antichità si racconta delle proprietà afrodisiache di una sostanza, appunto la “cantaridina”, ricavata da un grazioso piccolo insetto, la “Cantaride”, molto diffuso in tutto il bacino del mediterraneo, dove le rane assumono questa speciale sostanza dalla cantaride, alla base della loro dieta,

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trasmettendola a loro volta all’uomo. Questa sostanza può provocare una forte erezione a causa della presenza di un principio attivo. Ippocrate spiegava che poteva essere usata come afrodisiaco e sia gli Romani che i Greci erano fermamente convinti delle sue proprietà stimolanti. Persino il Marchese De Sade conosceva bene tali proprietà e durante le sue note orge offriva abitualmente ai suoi ospiti dei dolcetti al cioccolato e alla cantaride. Attenzione! Per le sue proprietà curative, sono numerosi gli usi farmaceutici della cantaridina, ma l’assunzione di dosi

eccessive può essere pericolosa! Certo, però, non dopo aver gustato un buon piatto di rane! Per chi è allergico alle rane Circa mille anni fa gli uomini di una società in cui è ancora oggi ammessa la poligamia, dovendo da sempre soddisfare gli appetiti erotici delle diverse mogli, prima di ogni rapporto sessuale usavano spalmare sulle zone più intime una miracolosa pozione: una dose di ravanello, un’altra di olio di carote e un quarto di dose di olio di senape, il tutto mescolato con formiche gialle. Dopo aver esposto l’olio al sole per qualche giorno, il risultato era garantito!

LE RANE AFRODISIACHE E I DOLCETTI DI DE SADE


GIARDINI MAGICI on tutti sanno che il primo giardino è nato per la credenza comune degli uomini che hanno riunito in un unico spazio tutte quelle erbe che secondo loro custodivano poteri magici e a volte salvifici. Nel nostro giardino magico sta per fiorire il timo, una pianta officinale che non deve mai mancare per il riequilibrio elettromagnetico dell’ambiente abitativo. Tra le tante specie esistenti, il serpillo (Thymus Serpyllum) anche detto pepolino o timo selvatico è una delle più diffuse, utilizzata da secoli per scopi culinari, ornamentali e medicinali. Cresce spontanea lungo i margini aridi dei boschi, lungo i cigli assolati, sulle scarpate, sopra i piccoli formicai nei prati. Fiorisce dalla primavera e per tutta l’estate: i suoi fiori sono profumatissimi e ricchi di nettare e pertanto molto ricercati dalle api. È considerata un’erba anche religiosa e sono molte le leggende sul suo uso da parte della Madonna e tra le altre quella che Ella si cinse la testa con una corona di timo il giorno delle sue nozze con San Giuseppe.

N THYMUS SERPYLLUM A cura della Dott.ssa GIUSEPPINA LISA MANNO

Per una buona tisana, sbollentare un quarto di litro di acqua con un cucchiaino da tè di erba essiccata, lasciar riposare brevemente e bere.

Le proprietà del timo L’erba mediterranea per eccellenza è nota fin dall’antichità, usatissima, descritta come “calorosa, forte, diuretica…”: è tonica, antisettica, antispastica, carminativa, antiparassitaria, attivante delle difese immunitarie, antielmintica, antiputrefattiva, cicatrizzante e astringente. L’olio essenziale di timo bianco è forse il miglior antisettico naturale. Aiuta le donne per le mestruazioni dolorose, per l’espulsione del feto nel parto, per la depurazione del sangue e dei reni. Citata dalla famosa erborista la badessa Ildegarda di Bingen come farmaco contro la lebbra, la paralisi e le malattie nervose. Tutti gli erboristi la consigliano perché il suo profumo allevia i dolori e le forti fitte alla testa, una corona di serpillo fresco posta sul capo fa bene al cervello. Chi al mattino, invece di bere il caffè o il tè, beve una tisana di timo, sentirà l’effetto benefico, la mente fresca, la stimolazione della secrezione gastrica, l’assenza di tosse mattutina per i fumatori e per tutti una sensazione di benessere generale. Lo sciroppo di timo è invece ottimo per il raffreddore: per la ricetta scrivete a info@giardinimagici.com. PER APPROFONDIMENTI: www.giardinimagici.com giardini@giardinimagici.com 24oreNews

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LA VALIGIA DELLE VACANZE Inutile nasconderlo finalmente l’estate è vicina! Isole da sogno, laghi, mari, monti, città d’arte, grandi capitali europee, Stati Uniti, Oriente, Africa, saranno come sempre le mete vacanziere più gettonate dai milanesi. Ma cosa ricordare per una “buona” valigia delle vacanze? Prima di tutto i documenti (passaporto, carta di credito, assicurazione, i numeri di telefono più importanti, il cellulare ovviamente con le batterie per la ricarica) poi non dimenticarsi mai i farmaci (pochissimi ma necessari): un banale inconveniente non deve rovinarci le vacanze. La nostra valigia deve avere uno spazio per un buon libro, una macchina fotografica o una videocamera, un lettore mp3, un taccuino da viaggio per annotare un pensiero, un ricordo legato ad un luogo magico, da sfogliare una volta rientrati a Milano.

OCCHIALI DA SOLE Anche per chi non ci pensa o non è abituato a portarli, gli occhiali da sole sono un accessorio quasi indispensabile, soprattutto se si scelgono mete particolari, isole, alta montagna, deserti, crociere. Oggi oltretutto c’è la possibilità di scegliere fra innumerevoli tipi di occhiali da sole, raffinati, colorati, tradizionali, con montature grandi anni venti, con lenti più o meno scure, anche firmati da chi fa moda.

CAPELLI SEMPRE IN FORMA UN CAPO PER TUTTE LE ORE I jeans, oggi firmati anche dagli stilisti più affermati, sono certamente indispensabili nella “valigia delle vacanze”. Pratici, portabili con qualsiasi capo, spesso utilizzabili anche di sera, si adattano soprattutto ad ogni condizione atmosferica.

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Abbiamo isolato questo capitolo perché, soprattutto le nostre lettrici, sanno quanto sia importante la cura dei capelli in vacanza. Shampoo e lozioni vanno scelti con grande attenzione tenendo conto dei luoghi e quindi delle condizioni atmosferiche che si troveranno. Caldo, vento, acqua ovviamente “stressano” i nostri capelli. Anche in questo caso difficile dare consigli generici, vanno acquistati prodotti che già si conoscono e dei quali abbiamo fiducia, prodotti che spesso è possibile non trovare nei luoghi dove abbiamo deciso di recarci. Consiglio che non vale per chi non si muove dall’Italia o da mete europee dove persino l’eventuale dimenticanza di shampoo e lozioni può essere facilmente risolta.


MILANO IN VACANZA CAMMINARE SENZA SOFFRIRE È fondamentale per non rovinarsi una vacanza, perché in qualunque luogo ci si trovi, si camminerà alla scoperta dei posti che ci ospitano. Si consiglia di ricordarsi quindi delle scarpe da tennis, da trekking, da barca e persino da sera, comode già usate in altre occasioni vacanziere.

PRODOTTI BEAUTY Difficilissimo dare consigli per un beauty ragionato per l’imminente vacanza. Troppo personale la scelta, troppo legata alle esigenze della propria pelle, al gusto personale. Milano ospita decine di profumerie, grandi magazzini con interi reparti forniti dalle migliori marche, che ci permettono ogni tipo di scelta per comporre il beauty nel modo più idoneo per il nostro viaggio vacanza.

LEGGERE, SCRIVERE, ASCOLTARE La “valigia delle vacanze” deve contenere un buon libro, magari quello che ci siamo ripromessi di acquistare o di rileggere. La vacanza è il momento ideale per “aprirlo”, leggere è il nostro relax ottimale in qualsiasi luogo del mondo ci si trovi. Un mp3 permette di ascoltare la musica che sentiamo più nostra perché è un pò la colonna sonora della nostra vita. Un consiglio che vorremmo voi seguiste, portate in valigia un “taccuino” e scrivete dove siete, cosa state visitando, le sensazioni che la gente del posto vi suscita e tante altre piccole annotazioni che vi colpiranno di più nel corso della vacanza. Rileggerle sarà un momento di piacere per la propria anima e se vorrete parlarne con i vostri amici al ritorno, sarà anche per loro un momento per un viaggio immaginario.


Una cucina di base napoletana,

ma non mancano piatti nazionali e la tipica “cotoletta milanese” Ricco menù alla carta che propone prelibati piatti tipici a base di pesce oppure di carne, dolci della casa ed un’accurata selezione di vini.

Sciuè Sciuè Via Andrea Solari, 6 - Milano - Tel. 02.48003029


MILANO GOURMET

Aggiungi un posto a tavola con 5 chef stellati (Carlo Cracco, Pietro Leemann, Aimo Moroni, Davide Oldani, Viviana Varese) ai mercati coperti di Milano, alla presentazione dell’evento erano inoltre presenti gli Assessori Franco D’Alfonso, Marco Granelli, Pierfrancesco Majorino, il giornalista Paolo Marchi e esponenti dell’Associazione Italiana Sommelier Regione Lombardia

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mercati comunali a Milano: un patrimonio da tutelare? Per il Comune lo sono, tanto che il 19 aprile scorso è arrivato “Aggiungi un pasto a tavola”, il primo appuntamento di una serie di iniziative, in collaborazione con Identità Golose, atte a ridare vigore e dignità ai mercati coperti. “Luoghi non solo deputati alla vendita, ma veri e propri centri di aggregazione e di socializzazione”, queste le parole dell’assessore Franco D’Alfonso all’apertura dell’affollatissima conferenza stampa a Palazzo Marino. “Un progetto – ha continuato D’Alfonso - che vede coinvolti i grandi chef della città, a dimostrazione che i mercati di Milano offrono qualità al giusto prezzo, “per scoprire un menù sano, di stagione per sé e per le persone in difficoltà”.

“AGGIUNGI UN PASTO A TAVOLA”


CINQUE GRANDI CHEF PER I “MENÙ DELLA SOLIDARIETÀ” “Aggiungi un pasto a tavola” ha visto per tre giorni 5 chef stellati alle prese con i fornelli in altrettanti mercati comunali milanesi, intenti a preparare i loro menù sani e di stagione. Chi erano gli chef? Cinque nomi della ristorazione milanese “top”: Carlo Cracco, Aimo e Nadia Moroni, Davide Oldani, Viviana Varese, Pietro Leeman. Ciascuno ha adottato uno dei mercati comunali sparsi a Milano qua e là, in cui aggiungendo 1 euro su ogni scontrino per l’acquisto di 5 prodotti si aveva diritto ad una “shopping bag” con all’interno un ricettario ideato dallo chef del mercato (con menù per 4 persone con un budget di 20 euro). “Con questa iniziativa all’insegna della solidarietà – ha spiegato l’assessore Pierfrancesco Majorino – daremo una mano a chi ha bisogno, in particolare agli adulti in difficoltà, per cui saranno messe a disposizione derrate alimentari per cucinare pasti gratuiti”. Invitiamo voi lettori generosi a partecipare alle prossime iniziative, e intanto riportiamo per tutti gli appassionati dell’alta cucina alcuni dei “menù della solidarietà” firmati per l’occasione dagli stellati Chef. La macedonia proposta da Pietro Leeman

CHEF CARLO CRACCO Risotto con salsiccia e piselli Ingredienti per 4 persone Ingredienti di base: sale, burro, olio extravergine 240 gr riso carnaroli 80 gr salsiccia fresca 80 gr piselli (peso da sgusciati) 20 gr cipolla tostata 2 I acqua di piselli (realizzata con 3 I d’acqua e i baccelli dei piselli) 20 gr burro Per preparare l’acqua di piselli, lavare i baccelli ed eliminare il manico del gambo, metterli in 3 litri di acqua fredda e un pizzico di sale e far bollire per 30 minuti, poi filtrare. Tritare la cipolla, porla in una casseruola, unire il burro e fare un soffritto. Aggiungere i piselli, poi il riso e tostare, se disponibile bagnare con il vino bianco e farlo evaporare. Successivamente bagnare con l’acqua dei piselli fino a cottura. Mantecare con burro e olio extravergine (il riso deve essere molto “all’onda”). Servire il riso su un piatto piano e adagiarvi sopra la salsiccia cruda a pezzettini.


MILANO GOURMET CHEF AIMO MORONI Risotto con capperi di Pantelleria, stracciatella, pomodori e piselli freschi Ingredienti per 4 persone Ingredienti di base: olio extravergine d’oliva, sale 280 gr riso carnaroli 1 cipollotto 100 gr stracciatella 2 pomodori tipo ramato maturi 500 gr piselli freschi 20 gr capperi di Pantelleria dissalati 1,5 I brodo vegetale (realizzato con i baccelli dei piselli, le bucce dei pomodori, una carota, una cipolla e poco sedano, oppure con un dado vegetale) 4 foglie di basilico spezzettate 4 cucchiai olio extravergine d’oliva Lavare i piselli e sgusciarli avendo cura di separare i piselli più grandi da quelli più piccoli. Utilizzare circa 100 g di baccelli vuoti insieme alle altre verdure per la preparazione del brodo vegetale. Sbollentare i pomodori in acqua bollente per 1 minuto, pelarli e tagliarli a cubetti piccoli. Affettare sottilmente la parte bianca del cipollotto, in una casseruola con 1 cucchiaio di olio ed 1 di acqua, farlo appassire per 3/4 minuti. Aggiungere il riso, lasciarlo tostare per 1 minuto a fuoco vivace, aggiungere poco brodo alla volta, ben caldo, continuando la cottura a fuoco moderato per 12 minuti, unire la stracciatella e i piselli più grandi e cuocere per altri 2 minuti fino a fine cottura. Togliere dal fuoco, unire i capperi e il basilico e mantecare con 1 cucchiaio di olio. Condire i piselli piccoli e i pomodori con sale e 1/2 cucchiaio di olio. Disporre il risotto nei piatti guarnendo con pomodoro e piselli.

CHEF VIVIANA VARESE Flan di Grana Padano con composta di cipolloni Ingredienti per 4 persone Ingredienti di base: olio extravergine d’oliva, aceto balsamico, sale, burro 500 g cipollotti 200 g Grana Padano 60 g farina “00” 4uova 700 g burro Per il flan di Grana Padano Sciogliere il burro in microonde o a bagnomaria, unirlo alla farina mescolando con una frusta e amalgamare. Continuando a mescolare con la frusta aggiungere pian piano il Grana Padano grattugiato e successivamente un uovo intero alla volta. Prendere degli stampini di alluminio per flan, imburrarli e poi cospargerli di farina per polenta o farina “00”, versare in ogni

stampo 80 g di preparato e infornare a 200°C per 10 minuti. Per la composta di cipollotti Porre una casseruola sul fuoco con un cucchiaio d’olio, alzare il fuoco al massimo, aggiungere il cipollotti tagliati sottili e saltarli a fiamma alta per 4 minuti. Successivamente aggiungere 2 cucchiai di aceto balsamico, 2 cucchiai di zucchero e quanto basta di sale e cuocere per 15 minuti. Presentazione Capovolgere il flan sul piatto con accanto un pò di composta di cipollotti. 24oreNews

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LA CITTÀ A PORTATA DI MANO

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er chi vive in una città come Milano, con le esigenze di servizi sempre efficienti anche a garanzia di una certa qualità della vita, “una città a portata di mano” è più che una necessità. Oggi la consegna di oggetti, pacchi, documenti, sempre più fondamentali nella quotidianità di ogni lavoro, con la dovuta precisione e celerità per i mille indirizzi delle mille vie cittadine è una priorità nell’attività di aziende, studi professionali, negozi, magazzini. Ma si possono dimenticare le feste, i compleanni, gli anniversari? Il desiderio di essere presenti alle persone care anche se si abita dall’altra parte della città, grazie alla consegna di un regalo, di un mazzo di fiori, restando in attesa di una parola che ci resterà nel cuore all’avvenuta consegna del proprio “pensiero” in tempi rapidissimi e puntuali. Momenti quasi usuali nella vita di ogni giorno che spesso ci creano imbarazzo perché non si trova il servizio giusto al momento giusto. Step Italy rappresenta la risposta ottimale per soddisfare anche le esigenze più delicate e riservate perché Milano, grazie alla sua organizzazione, è veramente a portata di mano.

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NON SOLO MILANO Step Italy non viaggia però solo in città. Se avete urgenza di consegnare pacchi o oggetti fuori Milano, ad esempio a Firenze, Bologna o Venezia e mancano appena poche ore al time out, non disperate: Step Italy è la soluzione per voi! A quale prezzo, vi chiederete… beh, scopritelo voi stessi, e vi giuro che non ve ne pentirete!


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ANDATA E RITORNO

“TORINO DI CARTA” Il Salone del Libro compie 25 anni

I CARTOONS IN MOSTRA Si concluderà il 27 maggio la mostra intitolata “Bugs, Daffy, Silvestro & Co. I cartoni animati della Warner Bros.” Una “Prima europea”, che, dopo aver toccato i principali musei statunitensi, a partire dal MoMA di New York, è stata allestita abilmente all’interno del Museo Nazionale del Cinema di Torino; partendo dalla grande Aula del Tempio continuando sulla rampa elicoidale della Mole, che raggiunge più livelli espositivi.

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l 10 maggio apre a Torino la XXV edizione de “Il Salone del Libro”. Riapre la più grande libreria d’Italia ospitando editori piccoli e grandi con un programma di circa 1000 fra presentazioni e convegni, 2000 relatori nei cinque giorni del Salone e l’arrivo a Torino di numerosi Premi Nobel, scienziati, filosofi, artisti e giornalisti. L’edizione del 2012 apre i suoi battenti occupando 51mila mq divisi in 4 padiglioni, mettendo a disposizione 27 sale convegni, per realizzare una delle più importanti rassegne editoriali in Europa. “Vivere la rete: le mutazioni indotte dalle tecnologie digitali” sarà il motivo conduttore dell’edizione 2012. I paesi ospiti per quest’anno saranno Romania e Spagna, per la Romania sarà presente in un incontro con il pubblico Herta Muller, premio Nobel 2009. Il filosofo Norian Roman Patapievic dialogherà con Umberto Eco. Con la Romania l’altro Paese ospite sarà la Spagna che presenterà a Torino alcuni fra i suoi migliori autori quali Fernando Savater, Javier Cercas, (già vincitore del Premio Internazionale del Salone 2011) Ildefonso Fulcones, Clara Sanchez e il pluripremiato Antonio Soler. Torino, grazie al suo Salone del Libro regalerà ancora una volta grandi emozioni alle decine di migliaia di visitatori di ogni età e di tante lingue che saranno in città dal 10 al 14 maggio 2012.


I QUADRI DEL RE Una mostra di grandi contenuti alla Reggia di Venaria Reale con opere provenienti dalla Galleria Sabauda, veri capolavori esposti in sale integrate con il percorso di visita alla Reggia: con lo stesso biglietto si potrà anche accedere alla Corte per assistere allo straordinario spettacolo di luci della Fontana del Cervo.

GIULIO EINAUDI E IL SUO MONDO Una carrellata di immagini che sotto i portici di via Po ricordano il centenario della nascita di Giulio Einaudi, torinese illustre, figura centrale nella storia della cultura e dell’editoria italiana del Novecento. La mostra sarà aperta fino al 4 novembre 2012.

MACCHINE, INVENZIONI, SCOPERTE: SCIENZA E TECNICA A TORINO E IN PIEMONTE TRA ‘800 E ‘900 Fino al 18 maggio al “Fiat Industrial Village” immagini d’epoca che provengono dagli archivi storici di istituzioni pubbliche e private: viene narrata l’eccellenza scientifica, tecnologica e industriale piemontese a cavallo tra Ottocento e Novecento. L’ingresso è gratuito.

HENRI CARTIER-BRESSON PHOTOGRAPHE In mostra a Palazzo Reale fino al 24 giugno oltre 130 fotografie in bianco e nero, scattate fra i primi anni ‘30 e la fine degli anni ‘70. Nel corso della sua lunga carriera Henri Cartier-Bresson non ha mai smesso di esplorare con lucidità i grandi movimenti artistici, politici e sociali del proprio tempo.

FARE GLI ITALIANI Alle Officine Grandi Riparazioni riapre questa mostra allestita in occasione dei 150 anni dell’unità d’Italia e visitata in nove mesi da oltre 500mila persone: una nuova emozionante sezione offre lo spunto per una visita lungo il percorso della nostra storia. 24oreNews

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VIVERE IL LAGO

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ella filosofia del progetto tutto è stato pensato per offrire il meglio in stile e benessere rispettando la natura e l’ambiente. L’architettura del villaggio, unica nel suo genere, è stata studiata nei minimi dettagli per suscitare in chi lo abita l’emozione di vivere in un pittoresco borgo di lago. Le parti in comune comprendono un grande parco giardino di 12.000 mq, la piscina di 8,5x18m e una jacuzzi di 3,5m di diametro, entrambe con acqua riscaldata. Ogni appartamento dispone di uno spazio privato all’aperto, giardino o terrazzo già arredato con fiori e piante e corredato dal sistema di irrigazione automatico. Al verde d’arredo si è dedicata grande attenzione seguendo un preciso e qualificato progetto botanico curato da un architetto paesaggista della Ratti Flora.




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