Roma 24orenews Italiadagustare Dicembre 2020

Page 1

Roma CARLA FRACCI Anno 10 - Dicembre 2020 • Periodico di Cultura e Società

Photo Credit: Graham Spicer

Una vita sulle punte

MOSTRE

Collettiva di Fine Anno

ROMA SI RACCONTA

Un secolo di Eva Fisher



STORIE, MITI E LEGGENDE

LA PORTA ERMETICA DI VILLA PALOMBARA A cura di CLAUDIO CONTI

on tutti sanno che a Piazza Vittorio Emanuele II esiste una delle testimonianze alchemiche più importanti del mondo. La chiamano in vari modi, Porta Ermetica, Porta Magica o Porta dei Cieli e si trova sulla facciata di quella che fu la Villa Palombara. La porta, unica sopravvissuta dei fasti architettonici quanto resta della villa seicentesca del Marchese Massimiliano Palombara, è uno dei monumenti più insoliti e discussi di Roma. Si tratta di quello che era l’ingresso secondario della villa la cui posizione originaria era verso l’incrocio di Via Carlo Alberto con Via di San Vito (lo spostamento nella piazza fu successivo). La leggenda racconta che una mattina nel giardino del nobile Palombara penetri uno sconosciuto intento a raccogliere erbe. Scoperto dalla servitù e condotto davanti al marchese dichiara d’essere alchimista, di aver scoperto particolari segreti durante i suoi viaggi in Oriente e di conoscere erbe misteriose utili a produrre l’oro. Dice inoltre di essere a conoscenza delle ricerche alchemiche del marchese, di essere capace di mettere in pratica e mostrargli la preziosa formula e di essere a sua volta interessato a conoscere i suoi metodi e le sue ricerche. Al Palombara, anch’egli fervente ed appassionato alchimista, non dovette parer vero di introdurre la misteriosa figura nel suo laboratorio alchemico. Il misterioso pellegrino, dopo aver armeggiato sotto gli occhi sbalorditi del marchese, chiede a quest’ultimo ospitalità per la notte in una camera non distante dal laboratorio per poter sorvegliare l’opera di trasmutazione, e ottiene le chiavi del laboratorio. Promette al Palombara che, ad opera ultimata non avrebbe fatto mistero alcuno alle sue domande, ma

N

che al momento avrebbe dovuto essere lasciato operare da solo in tranquillità. La mattina dopo l’uomo sparisce nel nulla ma lascia dietro di sé alcune pagliuzze d’oro e una misteriosa carta piena di enigmi e simboli magici che doveva contenere il segreto della pietra filosofale. Il marchese Palombara fa allora incidere su una delle 5 porte della sua villa (la Porta Alchemica) il contenuto del manoscritto nella speranza che un giorno qualcuno sarebbe riuscito a decifrarla. Nella realtà Il misterioso pellegrino, amico del marchese, si chiamava Francesco Giuseppe Borri ed era un alchimista e profeta messianico, figlio di Branda Borri, noto e valente medico milanese. I diversi simboli alchemici riportati sulla porta sono sovente quelli in uso nel ‘600. Negli stipiti, fra l’altro, si riconoscono alcuni pianeti ed i metalli che possono essere associati a questi. I due nani hanno invece provenienza diversa. Per anni rimasta esposta al degrado e all’incuria, soltanto dopo il Giubileo del 2000 è stata recuperata e rivalutata. La porta, oggi murata, conduceva al laboratorio alchemico del marchese. 24oreNews

3


24 orenews.it

Roma Periodico di Cultura e Società

Anno 10 - N. 12 Dicembre 2020

PERSONAGGIO

6

Carla Fracci e Beppe Menegatti, due nomi e una vita di classe, stile, eleganza e talento

ROMA SI RACCONTA

10 12 14 18

Collettiva di fine anno 2020 Beyond Passion Un secolo di Eva Fischer È nato a Trastevere il Treefolk’s Public House

MUSICA

19 20

Dream Hit e Intesa Sanpaolo a sostegno della musica Negramaro: presentato il nuovo album in streaming

RUOTE @ MOTORI

22

Volkswagen ID.3: il futuro è ora nella casa di Wolfsburg

BEAUTY

24 25

I consigli di Marina Mazzolari per il Natale La bellezza… presa per i capelli!

SPECIALE REGALI DI NATALE

26 28

Moda Design

FINANZA & FUTURO

30 31

A proposito di “lezioni imparate” Ki Card, il “bancomat energetico”

VIAGGI

32

Viaggio immaginario in Islanda: terra del fuoco e del ghiaccio!

HI-TECH

34

Natale hi-tech

COME STAI?

36 37

Testosterone «Non le fa venire solo la barba» Posso fare, sono viva!

ERBARIO MAGICO

38

Tanacetum Partheniu, la pianta che Plinio consacrò a Minerva

AMICI A 4 ZAMPE

39

Cuccioli e lockdown

41 4

24oreNews

In copertina: Carla Fracci fotografata da Graham Spicer

Dicembre Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Ferdinando Asnaghi Ranuccio Bastoni Francesca Bocchi Patrizia Colombo Teobaldo Fortunato Carlo Kauffmann Antonello Martinez Marina Mazzolari Luca Medici Paolo Minotti Raffaella Parisi Edizioni Le Roy srl - Milano | Roma redazione@24orenews.it redazione@le-roy.it www.24orenews.it Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment Milano, Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141 Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli, 26 - Buccinasco MI Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 321 del 10/06/11 N° iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “24orenews.it Milano” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99 Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl


EDITORIALE

ROMA… LA CITTÀ ETERNA Non è perché sia la città più antica del mondo: anche se nel corso della Storia l’appellativo di Città Eterna è stato attribuito a diverse città (come Gerusalemme o Kyoto), Roma è stata la prima ad averlo e l’unica a conservarlo per più di due millenni. Il merito è di Albio Tibullo (55 ca.19-18 a.C.), un poeta latino che oggi non tutti conoscono ma che al tempo era un noto autore di poemi erotici: nel secondo libro delle sue Elegie immagina un periodo molto remoto e scrive “Romulus Aeternae nondum formaverat Urbis moenia” (Né ancora aveva Romolo innalzato le mura dell’Eterna Urbe). È questo il primo riferimento alla “Città Eterna”, o almeno il più antico di cui ci è arrivata traccia. Col tempo in molti hanno riutilizzato l’epiteto, contribuendo alla sua fama. Ma per tanti anni sull’origine di questa dicitura ci sono stati vari dibattiti e diverse scuola di pensiero. C’è anche chi (erroneamente) pensa che l’origine dell’epiteto “Roma Città Eterna” sia collegato all’imperatore Adriano (che regnò nel II secolo dopo Cristo) e a questo suo profetico passaggio: “Altre Rome verranno, e io non so immaginarne il volto; ma avrò contribuito a formarlo. [...] Roma vivrà, Roma non perirà che con l’ultima città degli uomini”. Infatti per molto tempo si è pensato (e ancora molte fonti sostengono questa tesi), che questa dicitura fosse merito dell’imperatore. Peccato che questa epica frase sia stata scritta nel ‘900 da Marguerite Yourcenar nel suo famoso romanzo “Memorie di Adriano”. In quest’opera, in cui la scrittrice francese immagina una lunga epistola dell’Imperatore Adriano, attraverso la quale ripercorre il periodo dell’Antica Roma in cui lo stesso guidò l’Impero, in cui a un certo punto viene pronunciata tale frase. Quest’ultima, pur calcando la mano sull’eternità di Roma, non è la ragione che ci spiega perché essa è chiamata la Città Eterna. Il romanzo della Yourcenar, infatti, risale al 1951, quando la definizione di Città Eterna per Roma era in uso da secoli. Auguro a tutti un sereno Natale! Paola Agri 24oreNews

5


NATALE CON CARLA FRACCI E BEPPE MENEGATTI

CLASSE, ELEGANZA E AMORE INSIEME PER UNA VITA A cura di RANUCCIO BASTONI

«S

tiamo in casa. Relegati. Che cosa si può fare di diverso? Ci vogliono rinchiusi, lontano da tutto e da tutti. Il virus incombe e dobbiamo sopravvivere». Carla Fracci e il marito, il regista Beppe Menegatti, seduti sul divano nel soggiorno, parlano della pandemia, del lavoro bloccato, dei teatri e dei musei chiusi. Stessa sorte anche per la “Prima” della Scala del 7 dicembre, trasformata in una carrellata di vedette. Una tradizione da sempre, che non venne rispettata soltanto durante la Seconda Guerra Mondiale. Lei parla e lui annuisce. La tradizione della Prima il giorno di Sant’Ambrogio, patrono di Milano, risale al 1951. E in quella sera speciale e nuova, sul palco della Scala c’era una giovane Maria Callas protagonista de “I vespri siciliani” di Giuseppe Verdi. Fino al 1950 infatti la stagione Scaligera si inaugurava il 26 dicembre, nel giorno di Santo Stefano. Beppe Menegatti si accalora e alza la voce: «La serata speciale della

6

24oreNews


Foto Credit: New Reporter Press - Milano; Graham Spicer

PERSONAGGIO

Scala che ha sostituito la “Prima” è stata soltanto un inutile palliativo. Invece di buttare tutti quei soldi per mandare in televisione, a teatro deserto, tanti artisti venuti da mezzo mondo, avrebbero potuto organizzare qualcosa di diverso e veramente nuovo. Io sognavo una preghiera corale, universale; un appuntamento che dalla Scala inondasse il mondo: immagino dall’opera di Verdi “I lombardi alla prima crociata”, il canto struggente “O Signor che dal tetto natio” che anche Giuseppe Giusti seppe declamare nella poesia “Sant’Ambrogio” dicendo “… che tanti petti ha scosso e inebriati”. Avrei chiesto all’Italia e al mondo, aprite le finestre e cantatelo tutti insieme con noi questo coro universale. Ecco, con quei soldi risparmiati invece avrei comprato tanti vaccini anti-covid!». Beppe Menegatti ha la voce rotta dall’emozione e

dalla commozione. Carla lo ascolta in silenzio e annuisce. La Prima della Scala a parte, che cosa ha rappresentato per voi questa pandemia? «Stiamo rinchiusi in casa - sussurra Carla Fracci -. Una reclusione durissima». «Senti, senti invece che cosa combina Carla…» l’interrompe Beppe rivolto a me con un sorriso. «Sì, è vero - riprende Carla -. Io ad esempio, che da quando avevo dieci anni e fino ad oggi non manco mai di trascorrere ore alla sbarra e ne sento la mancanza, sai che cosa faccio, allora? Esco sul pianerottolo di casa e prendo l’ascensore. Non per uscire o per fare su e giù, eh! - esclama ridendo -. Quando tocco terra esco e torno indietro affrontando a piedi cinque piani di scale. E solo per mantenermi in forma. Ora stiamo cercando un amico che ci possa mettere a disposizione una piccola

palestra privata per continuare gli allenamenti. Non fare la faccia stupita, ironizza. Sì, non ho vent’anni, ma non potrei mai rinunciare ai miei esercizi alla sbarra che faccio quotidianamente da decenni». Ma nelle giornate trascorse in casa, che cosa avete fatto? «Abbiamo lavorato, col telefono e col computer» risponde Beppe. «Sì, lui è sempre agitato, al lavoro. Non sta mai fermo un momento, dalla mattina alla sera. Sta già organizzando qualcosa, per quando finirà questo tormento» dice Carla. «Beh, in questi mesi abbiamo riempito le nostre giornate facendo quel che si rimandava da anni. Siamo riusciti ad aprire decine di scatoloni, accatastati in una stanza, che erano lì dal nostro ultimo trasloco. Abbiamo riportato alla luce vecchi documenti. Pacchi di lettere, biglietti, fotografie che si 24oreNews

7


PERSONAGGIO Sotto: Carla Fracci e Rudolf Nureyev; a destra con Gheorghe Iancu

trovavano fra quelle scartoffie da decenni. Dio mio - ho detto a Carla - ma quanto abbiamo lavorato? Quante cose abbiamo fatto? È stato come viaggiare nella macchina del tempo». «Abbiamo rivissuto momenti indescrivibili - confessa Carla con struggente nostalgia -. Ho ritrovato le mie foto con Arturo Toscanini, con sua figlia Wally, mia carissima amica, con Victor De Sabata… E poeti, come Eugenio Montale, Salvatore Quasimodo. E i più grandi ballerini del mondo con i quali ho danzato: Rudolf Nureyev e Vladimir Vasiliev ad esempio, ma anche Erik Bruhn e Baryshnikov. Eh sì, sulla mia strada ho incontrato tanti amici: c’era Visconti, burbero e dolcissimo; De Sica, affascinante e ironico; Herbert Ross, per cui ho interpretato la Karsavina nel film Nijinsky; Peter Ustinov, con cui a Locarno ho girato il film per la tivù “Le ballerine” diretto da mio marito; eppoi Franco Zeffirelli e a Los Angeles Jack Nicholson, in un mondo a me sconosciuto, dove girava tanta cocaina. Eduardo De Filippo, che dopo avermi vista danzare come Filumena Marturano nel ruolo che era di sua sorella Titina, mi scrisse: “Ora posso chiamarti sorella”. Per non parlare delle bellissime estati a Forte dei Marmi 8

24oreNews

con lo scultore Henry Moore, Marino Marini, Guttuso. Io e Beppe abbiamo vissuto in un mondo straordinario, l’orgoglio d’Italia…». Voi avete un figlio, Francesco, che vi ha reso nonni. I nipotini vivono a Roma. Che cosa farete per Natale? «Che cosa possiamo fare, se non rispettare le regole imposte dalla pandemia? - risponde Carla - Io e Beppe abbiamo il magone, non possiamo andare a trovarli e loro non possono venire da noi. Per fortuna c’è la tecnologia che ci aiuta. Ci vediamo e ci parliamo ogni giorno attraverso il computer. Speriamo che accada qualcosa di bello e di nuovo che ci possa regalare dei momenti con loro. I miei nipotini, Giovanni e Ariele, sono due ragazzi straordinari». San Giovanni è il patrono di Firenze ma Ariele, nome scespiriano, che cosa c’entra? «È una storia lunga… originale e straordinaria» dice Beppe Menegatti. «Te la racconto io - interviene Carla -. Mia nuora Daria era in attesa di Ariele e con Beppe e Giovanni eravamo andati a teatro per assistere a “La tempesta” di Shakespeare con la celebre regia di Giorgio Strehler. Ricordi chi interpretava Ariele, il genio della tempesta? La straordinaria Giulia

Lazzarini, che per ore recitava in cielo, volando da un capo all’altro del Piccolo Teatro, appesa ad un’imbracatura. Giovanni ne rimase talmente impressionato che alla fine mi sussurrò all’orecchio: «Nonna, perché non chiamiamo Ariele il mio nuovo fratellino che sta per nascere?» E così è stato. E ne siamo tutti felicissimi». Beppe Menegatti è seduto ma chiaramente insofferente dello star fermo. Poi si alza. «Scusa, ma io non posso stare così seduto a chiacchierare - dice -. Siamo chiusi in casa per colpa di questo malanno che io continuo a chiamare col suo antico, vero nome, “la peste”… ma non sto di certo con le mani in mano. Ho dei programmi da portare a termine e, come tu ben sai, il tempo che trascorre non mi è troppo favorevole. Ho superato i 90 anni… però non mi fermo. Faccio progetti come avessi vent’anni. E credo che questo sia il segreto della nostra longevità. Non ci arrendiamo. Io e Carla, sposati da 56 anni, siamo fortunati. Abbiamo avuto e avremo una vita pienissima e sai che ti dico? Che grazie proprio alla reclusione, abbiamo ritrovato persone squisite che non sentivamo da anni. Beh, questo covid, in fondo, se ci pensi, è stato come una grande rimpatriata».



ROMA SI RACCONTA

COLLETTIVA DI FINE ANNO 2020 A cura di GIULIO PROIETTI

Marta Czok L’ora del te, acrilico e grafite su tela cm 50x30

Il mondo va avanti, nonostante questo maledetto virus che ancora rappresenta una minaccia per gli esseri umani e che non fa alcuna distinzione di colore della pelle o di sesso. Anche l’arte non si ferma: presso la Galleria d’Arte Edarcom Europa in via Macedonia 12 e 16 a Roma è infatti tornata la tradizionale mostra “Collettiva di Fine Anno”, giunta quest’anno alla 46a edizione. Oltre quattocento le opere esposte tra dipinti, sculture, litografie, incisioni e serigrafie di più di quaranta importanti artisti della seconda metà del ‘900 e contemporanei. All’inaugurazione della collettiva è stato dedicato l’intero weekend dal 27 al 29 novembre: la mostra terminerà il 31 dicembre 2020 e per tutta la sua durata la galleria sarà aperta tutti i giorni comprese le domeniche 6, 13 e 20 dicembre. L’accesso è libero ma consentito a non più di 4 persone per volta. Sono esposte le opere dei seguenti artisti: Ugo Attardi, Enrico Benaglia, Franz Borghese, Ennio Calabria, Angelo Camerino, Michele Cascella, Tommaso Cascella, Giuseppe Cesetti, Angelo Colagrossi, Roberta Correnti, Marta Czok, Mario Ferrante, Salvatore Fiume, Franco Fortunato, 10

24oreNews

Carlo Roselli - Giocatori di carte n. 2, acrilico su tela cm. 70x70

Angelo Colagrossi - Bei decori, acrilico su tela cm 100x100


ROMA SI RACCONTA

Cynthia Segato - Torneo dell’uva, tecnica mista su tavola cm. 50x50

Felicita Frai, Franco Gentilini, Gianpistone, Emilio Greco, Renato Guttuso, Ivan Jakhnagiev, Andrea Marcoccia, Franco Marzilli, Piero Mascetti, Maurizio Massi, Francesco Messina, Mauro Molle, Sigfrido Oliva, Ernesto Piccolo, Giorgio Prati, Salvatore Provino, Domenico Purificato, Aldo Riso, Carlo Roselli, Sebastiano Sanguigni, Aligi Sassu, Cynthia Segato, Mariarosaria Stigliano, Orfeo Tamburi, Lino Tardia e Renzo Vespignani. Quest’anno, per garantire il piacere della visita a tutti nel massimo rispetto delle norme di distanza e sicurezza), le vantaggiose proposte solitamente collegate al solo weekend inaugurale continueranno a essere attive per tutta la durata della mostra. Su tutte le opere esposte verrà riservato, in via straordinaria, lo sconto dell’IVA in caso di pagamento rateale e a questo verrà aggiunto un ulteriore 10% in caso di pagamento in unica soluzione. Lo stesso trattamento è applicato anche a tutti gli acquisti on line sull’e-shop della galleria Galleria d’Arte Edarcom Europa (https://www.edarcom.it/shop) e la spedizione sarà totalmente gratuita. Il personale della galleria è lieto di informare, consigliare e guidare per via telefonica coloro che vorranno richiederne l’assistenza.

Mario Ferrante - The places of time, olio su tela cm 60x80, courtesy Galleria Edarcom Europa

COLLETTIVA DI FINE ANNO 2020 Mostra mercato d’arte contemporanea Fino al 31 dicembre 2020 Presso la Galleria d’Arte Edarcom Europa Roma - Via Macedonia, 12/16 Orari: tutti i giorni 10:30-13:00 | 15:30-19:30 (aperto anche domenica 6, 13 e 20 dicembre) www.edarcom.it

Lino Tardia - Tra regola ed emozione- olio, tempera, acrilici, materiale vinilico e foglia d’oro zecchino su tela diametro cm. 50

24oreNews

11


ROMA SI RACCONTA

BEYOND PASSION

P

resentata in esclusiva il 24 ottobre, “Beyond Passion” è la serie di cortometraggi realizzata dagli studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia nell’ambito del progetto Campari Lab. La proiezione è avvenuta all’interno di “Alice nella Città” - la sezione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata alle giovani generazioni. Ospiti d’eccezione della serata, gli studenti che hanno realizzato l’intrigante opera e Carolina Crescentini, madrina e mentore del progetto. Giunto alla seconda edizione, Campari LAB è il laboratorio didattico che, realizzato in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia, promuove la ricerca di nuovi linguaggi cinematografici e ha l’obiettivo di far emergere i nuovi talenti del panorama cinematografico italiano. L’affermata attrice italiana - essa stessa ex alunna del Centro Sperimentale di Cinematografia - ha seguito fin dall’inizio i ragazzi nella strada che li ha portati alla realizzazione di questa serie antologica composta da 5 film autonomi, collegati tra loro da un unico tema: la Red Passion. Il filo conduttore di tutti i cortometraggi è infatti quell’impulso irresistibile che è dentro ognuno di noi e che trasforma la passione in una creazione straordinaria. La serie racconta, nello specifico, la storia di cinque persone dal talento unico, che riescono a individuare il modo più adatto a sprigionare la loro energia e spingersi oltre i propri

12

24oreNews

confini. La realtà così com’è, infatti, non basta più e, per questa ragione, si trovano costretti a modificarla, cambiarne le regole e i punti di vista al fine di realizzare qualcosa di unico. Tutto ciò grazie al superamento delle barriere - fisiche, sociali, mentali - che li porta a trasformare le proprie intuizioni in azioni e creazioni eccezionali. “Overlay beauty”, di Noemi Trazzi, è la storia di una fotografa che, grazie alla sperimentazione, riesce a definire un sorprendente accordo tra ritratto e architettura. “Vision”, di Davide Vicari, racconta, invece, la creazione dell’opera coinvolgente di un famoso 3D-Artist che cerca di conciliare realtà e finzione. “A Cosmic Mind”, di Isabella Gallo, ha come protagonista una giovane astrofisica che, creando una connessione tra i suoi movimenti e l’espansione dell’universo, arriva a scoprire un nuovo corpo celeste. In “Ispiring Melody”, di Lisa Consolini, una nota violoncellista acquisisce la capacità di ascoltare melodie provenire da ciò che la circonda, componendo così la sua prima opera. “Matter of light”, di Camilla Umbaca è, infine, la storia di un artista visivo che, ispirato dal volto di una donna, combina corpo e luce, dando così vita alla sua creazione più originale.



UN SECOLO DI EVA FISCHER A cura di ALAN DAVÌD BAUMANN

N

asceva cento anni or sono, il 19 novembre 1920, la pittrice Eva Fischer, scomparsa a Roma nel luglio 2015. Ha sempre e solo fatto l’artista, ha conosciuto i grandi dell’epoca, ha vissuto ed è sopravvissuta grazie ai suoi colori. La sua vita ha avuto tonalità chiare e scure, basti ricordare quando dopo la deportazione del padre per mano nazista, è dovuta fuggire da Belgrado, per scegliere di consegnarsi sulle sponde adriatiche agli “italiani brava gente”, come lei ha sempre sostenuto; poi ha ottenuto il permesso di lasciare il campo di raccolta dell’Isola di Curzola per recarsi a Bologna, dove ha vissuto sotto falso nome e collaborato con i partigiani. Permesso richiesto per curare la madre malata ed acquisito grazie ai ritratti che aveva fatto ai soldati italiani. A fine guerra scelse Roma come luogo dove ricostruire la propria vita e lì entrò a far parte della Scuola Romana del dopoguerra di cui è stata l’ultima rappresentante in vita. Si è allontanata sporadicamente dalla Città Aeterna per trascorrere un periodo a Parigi per continuare a parlare con l’amico Marc Chagall. Lo ha fatto anche recandosi a Madrid per confrontarsi nuovamente con Pablo Picasso e Salvador Dalì. Ad Eva piaceva scambiare opinioni, punti di vista che si inserirono nei cambiamenti della società dell’epoca, nella ricostruzione e nel miracolo economico degli anni cinquanta e sessanta del XX secolo. È stata protagonista

14

24oreNews


ROMA SI RACCONTA

Da sinistra in senso orario: un ritratto fotografico di Eva Fischer; due sue opere; la pittrice con Alberto Sordi

della cultura per tutta la vita, nominata “artista europeo” decenni prima dell’attuale Unione Europea, poi Cavaliere della Repubblica dal Presidente Napolitano. Una vita colma di condivisioni con personalità politiche, economiche, artistiche e non solo. È stata una figura importante del Novecento, ma anche dei primi anni del Duemila. Sulla tomba è incisa la sua frase ricorrente “Non è arte se non crea emozioni”. Emozioni a colori, dai suoi “Momenti capresi ai “Muri”, dai “Mercati rionali romani” alle sue “Biciclette” stanche, innamorate, vecchie … Ve-

locipedi, come vennero chiamate durante un’intervista di sessant’anni fa, che le diedero così tanta notorietà che quando il 9 maggio 1963 si sposò con il giornalista, artista, scrittore e poeta Alberto Baumann, il “Ciak - cinegiornale” (praticamente il telegiornale-rotocalco dell’epoca) portò al Campidoglio di Roma delle bici per gli sposini ed il seguito (https://youtu.be/eUcG7q-cWag). L’ultima tematica delle “scuole di ballo”, forse per un desiderio ancestrale che dipinse dai suoi 65 anni in poi, la indusse a creare opere su tele particolarmente grandi 24oreNews

15


ROMA SI RACCONTA

(140x200 cm). I suoi momenti pittorici sono stati quella possibilità e desiderio irrefrenabile per suggellare quanto sentiva, vedeva ed immaginava, senza confini di tonalità, di immagini, di dimensioni. Il suo “diario segreto” dove interpretò la Shoah e che aveva tenuto celato anche ai suoi cari per oltre quarant’anni, è forse l’unica tematica che l’ha rincorsa, martellata, senza possibilità di fuga. Ma lei, artista, è riuscita a crearsi delle “bolle d’aria”, dei permessi di parziale evasione, proprio raffigurando quegli orrori, quei ricordi che non le si sono mai allontanati. Ha vissuto intensamente per quasi 95 anni, lottando come donna, come ebrea, come artista, come le tre cose assieme, perché rimase sempre convinta di tutto quello che era. Alcuni ricordano i suoi grandi occhi neri, la sua grazia, ma soprattutto i colori dei suoi quadri, spesso melanconici, sempre arricchiti dalle trasparenze create dal suo stile personalissimo. Ennio Morricone sosteneva che il suo tratto fosse dotato 16

24oreNews

di una forza maschile, tanto da dedicarle un CD dal titolo “A Eva Fischer pittore”. È in corso di compimento - ritardato a causa del Covid19 - la Fondazione Eva Fischer (ets), che continuerà a portare avanti gli insegnamenti di Eva per lo sviluppo e la diffusione della cultura. Il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, disse ad Oriana Fallaci durante un’intervista del 27 dicembre 1973: “Cultura significa anzitutto creare una coscienza civile, fare in modo che chi studia sia consapevole della dignità. L’uomo di cultura deve reagire a tutto ciò che è offesa alla sua dignità, alla sua coscienza. Altrimenti la cultura non serve a nulla.” A titolo di curiosità Pertini e sua moglie Carla Voltolina erano dei buoni conoscenti di Eva, mentre la Fallaci scrisse della pittrice il 5 settembre 1954. Per approfondire la vita e le opere di Eva: www.evafischer.com e www.evafischer.foundation


Fm Accessori

Accessori in argento 925 placcati oro 24KT interamente realizzati a mano da abili orafi italiani locali - Valenza, Vicenza. Anelli e bracciali personalizzati. INFO Instagram @fmaccessori


ROMA SI RACCONTA

È NATO A TRASTEVERE IL TREEFOLK’S PUBLIC HOUSE a aperto in ottobre, in Viale Trastevere 192, il Treefolk’s Public House, uno dei più grandi whisky e Cask bar con ristorante gourmet a Roma. L’idea è nata dall’unione di quattro ex publican noti nel panorama romano, Andrea e Alessandro Buresti, proprietari dal 2003 dello storico pub inglese “Treefolk’s Whisky & Beer”, Simone Casadio, ex publican con il green mount e Claudio Moreschini che, uscito dalla scuola alberghiera, vanta tra le sue esperienze il ruolo di direttore nello storico “Lochness Pub”, a Roma. Il locale, suddiviso in 3 diverse aree in stile Inghilterra Anni ‘20, ospita poco meno di 90 coperti. Varcando la soglia di ingresso troviamo la parte più informale della Public House, il “Cask Bar”, con le 12 pompe e a vista, e le tipiche sedute al bancone, proseguendo troviamo la “Sala camino” dedicata alla cena gourmet, caratterizzata da divani Chester che delimitano una piccola area privè, impreziosita da tappeti persiani e un pianoforte a vista dedicato alla musica dal vivo. Infine, troviamo la parte più moderna, la “Scotch Room” con un bancone imponente e una bottigliera in legno con le migliori etichette di Whisky esposte. Il concept nasce dall’armonia tra il classico ed il moderno, che troviamo, oltre che nello stile anche nelle proposte food e drink. La proposta del Treefolk’s parte dalle prime ore del mattino con l’area della caffetteria, gestita da Massimo Carpineti, che punta a far conoscere il mondo

H

18

24oreNews

del caffè e dello Speciality Coffee. Il viaggio in un bicchiere del Treefolk’s parte proprio da qui, dal caffè che sarà disponibile espresso, in tazza e take away. La colazione sarà accompagnata da 10 tipologie di maritozzi dolci e salati realizzati dalla Pastry Chef Barbara Meloni. La cucina è affidata a Valerio Mattaccini, conclusa la sua esperienza come chef di Magazzino Scipioni a Prati, proporrà al Treefolk’s Public House una cucina sana ed eticamente sostenibile, portando avanti il concetto sempre più importante del “zero waste”. Lo chef curerà tutta la proposta food, dalle ore 10.00 del mattino fino all’ora di pranzo. Michele Ferruccio, bar manager del Treefolk’s, propone durante la mattina una carta con 6 tipologie di Bloody Mary e di Low alcohol. La carta dei cocktail è un giro intorno al mondo, il viaggio del Treefolk’s parte dal mattino con il caffè e prosegue con la mixology. Ogni cocktail, classico o a base whisky rappresenta un Paese diverso e viene arriccito con giochi scenografici. Il Treefolk’s resterà aperto tutto il giorno Nel pomeriggio, per il classico tea time la carta propone 30 tipologie di tea. Un’altra grande novità sarà il Take away in lattina con tante specialità (persino il tiramisù) con grafiche da collezione. La filosofia principale del “Treefolk’s Public House” è quella di proporre a qualunque ora del giorno e della notte e per qualsiasi tipologia di clientela la più alta qualità in qualunque campo.


MUSICA

Dall’alto in senso orario: i partecipanti al concerto; Elodie; Carl Brave, M¥ss Keta e Guglielmo Scilla; Fedez; Achille Lauro

DREAM HIT E INTESA SANPAOLO A SOSTEGNO DELLA MUSICA Fedez, Achille Lauro, Mahmood, Elodie, M¥Ss Keta, Carl Brave, Ernia, Cara e Beba: questo il cast salito domenica 22 novembre sul palcoscenico di “Dream Hit - The Social Concert” che, in diretta dal Fabrique di Milano, è entrato nelle case di tutti grazie alla diretta streaming sul canale YouTube di Intesa Sanpaolo, main partner dell’evento. Il concerto, inserito nel programma della Milano Music Week 2020 si è svolto a sostegno di “Scena Unita”, progetto di raccolta fondi ideato da Fedez per dare un aiuto concreto ai lavoratori del mondo della musica e dello spettacolo, attualmente in estrema difficoltà a causa della

pandemia da Covid-19 che ha sospeso tutti gli spettacoli e i grandi e piccoli concerti. Oltre alla donazione diretta di 250.000 euro, Intesa Sanpaolo ha messo a disposizione la propria piattaforma “For Funding” a chiunque volesse sostenere il progetto online. Il concerto è stato condotto da Willwoosh, Guglielmo Scilla all’anagrafe, che ha fatto anche gli onori di casa, affiancando i giudici Myss Keta e Carl Brave, di “Dream Hit - The Social Talent”, il primo social talent show al via dopo il concerto. Cinque puntate, di cui tre audizioni online si sono svolte il 22, 25 e 29 novembre, mentre la quarta prevista il 2 dicembre sarà seguita il 6 dicembre da uno speciale “ripescaggio”. I giovani artisti emergenti sono seguiti da coach che li guidano per massimizzare le potenzialità dei loro brani e renderli delle vere e proprie hit! L’evento finale, che sarà trasmesso il 13 dicembre live sul canale YouTube della banca, vedrà sfidarsi i 5 brani finalisti che verranno pubblicati su etichetta DOOM Entertainment, mentre il brano vincitore vedrà il suo autore firmare un contratto di 2 anni con DOOM e cominciare così un percorso - seguito dallo staff al completo dell’agenzia - verso la nascita del proprio profilo d’artista. 24oreNews

19


MUSICA

NEGRAMARO PRESENTATO IL 13 NOVEMBRE IL NUOVO ALBUM IN STREAMING

20

24oreNews

“C

hiusi” in un cubo alle cui pareti c’erano i volti delle persone collegate per seguire il concerto, c’era un pubblico con telecamere e microfoni accesi, che quindi poteva alla fine dei brani applaudire, fare sentire la propria presenza. Presenza che la band non poteva non avvertire, essendo circondata da schermi che facevano ruotare i volti e i luoghi delle persone collegate. Idea interessante, dunque, per stabilire una forma di “contatto” (come il titolo dell’album della band, Contatto) con chi ha seguito l’evento, in maniera tecnologica ma tutt’altro che virtuale, idea inedita e in grado di aprire a possibili sviluppi diversi. Prodotto da Sugarmusic con la direzione creativa di Giò Forma e in collaborazione con Event Management e A-Live, una vera e propria location costruita appositamente per il live in streaming, un Iper-Cubo reso vivo e pulsante dal 3D, che offre ai partecipanti un’esperienza tecnologica interattiva a metà tra il reale e il surreale, una modalità totalmente inedita di entrare in contatto con la band. Lo ha sottolineato Sangiorgi stesso durante la serata, quando a un certo punto ha dialogato brevemente con una delle persone del pubblico, cosa impossibile durante un concerto “normale” e che invece la modalità interattiva ha permesso.



VOLKSWAGEN ID.3

IL FUTURO È ORA NELLA CASA DI WOLFSBURG

A cura di LUCA MEDICI

S

e ne parlava da tanto e finalmente il momento è arrivato, la vettura che promette una nuova idea di mobilità sostenibile è finalmente in vendita. La ID.3 è nata con lo scopo di rendere possibile il sogno di auto elettrica per tutti, proprio come fece il Maggiolino. Ma sarà così? Vediamolo insieme. Al primo sguardo piace: troviamo linee tese, spigolose, padiglione ben raccordato con un montante posteriore dal taglio sportivo, frontale spiovente e pulito ed un posteriore dominato da un eccessivo colore nero, ma che nell’insieme non crea disarmonia con il resto della carrozzeria. Belli i cerchi come anche l’effetto alveare inciso sui paraurti e sul montante posteriore (in questo caso si tratta di una pellicola adesi22

24oreNews

va), l’effetto generale è di una raffinata semplicità. La stessa semplicità la ritroviamo nell’abitacolo, a mio avviso fin troppo minimal. L’insieme non è male, ma ci sono due cose che potevano essere fatte meglio. La prima riguarda i materiali, robusti, ma privi di una qualsiasi velleità di farsi notare per la loro bellezza. Il tutto è stato concepito più che per valorizzare il senso estetico, per durare nel tempo, così l’insieme risulta essere monacale e poco appagante. La seconda cosa che poteva essere migliorata è il design del cruscotto. Piccolo, piccolissimo, praticamente essenziale. C’è tutto quello che serve, ma l’impressione è quella di essere a bordo di un’utilitaria, gli schermi non aiutano, 5.3 pollici il primo (quello dietro al volante) e 10 pollici il noto schermo touch che viene montato

anche sulla Golf (posto al centro della plancia sopra le piccole bocchette dell’aria). Lo spazio a bordo non manca e la luminosità è buona grazie alle ampie superfici vetrate. La capacità del bagagliaio, con i suoi 330 litri, è solo discreta; in compenso il posto guida, grazie anche alle regolazioni elettriche del sedile (che offre anche il massaggio lombare), è razionale e confortevole, tutto è a portata di mano e non si fa fatica a trovare la posizione giusta. Dicevamo in apertura che la nuova ID.3 è l’auto della svolta, vediamo insieme il perché. Il powertrain è adatto per un utilizzo cittadino, con oltre 200 CV l’auto si muove con disinvoltura sia in città che nel traffico extraurbano. La batteria si può ricaricare fino a 100 kW con corrente continua, ma il caricatore interno da 11 kW è molto veloce e garan-


RUOTE @ MOTORI

tisce tempi di ricarica differenti, in base a dove si ricarica l’auto. Si parte da circa 34 ore caricando da una presa domestica, fino ad arrivare a soli 44 minuti se si ricarica da una presa a 50 kW a corrente continua. Le percorrenze sono buone, circa 300 km effettivi su percorso misto (350 km circa se si utilizza l’auto solo in città) con costi abbastanza contenuti per una ricarica completa alla presa domestica, circa € 12 (€ 18 circa se si ricarica ad una presa di 50 kW a corrente continua). Il comfort di marcia è buono, curato l’assemblaggio dei materiali, si percepiscono solo lievi fruscii aerodinamici a velocità oltre i 100 km/h. La sicurezza generale è molto valida, l’elettronica di bordo fa il suo lavoro in modo preciso e la frenata è adeguata al tipo di auto, sicura in qualsiasi utilizzo. La dotazione

di sicurezza ADAS è di buon livello e l’auto viene dotata di tutto il necessario senza ricorrere a optional aggiuntivi (esclusa la vernice metallizzata che viene fornita a parte con un costo di € 645). Ma quanto costa l’auto che dovrebbe elettrificare le masse? Ben 47.950 euro, non pochi, anzi, a mio avviso decisamente troppi per raggiungere questo scopo! L’ecobonus di € 6.000 aiuta (€ 10.000 in caso di rottamazione), ma stiamo parlando di un valore residuo comunque sopra i quarantamila euro. A breve però dovrebbe arrivare una versione da 146 CV, con batteria più piccola e dunque meno costosa, si parla di circa trentamila euro… forse ancora troppi per elettrificare il popolo come fece, anche se in modo diverso, utilizzando un motore boxer raffreddato ad aria, la mitica Maggiolino. 24oreNews

23


BEAUTY CALENDARIO DELL’AVVENTO PREMIUM ACQUA DI PARMA Selezione di 25 prodotti Il regalo perfetto per scoprire il mondo Acqua di Parma: all’interno una raffinata selezione di prodotti che ci accompagnerà per 25 giorni. Ogni giorno una meravigliosa sorpresa per vivere l’avvicinarsi del Natale. Ricco di splendidi regali per scoprire l’intero universo Acqua di Parma, da Colonia a Blu Mediterraneo, da Le Nobili alle preziose fragranze Signatures of the Sun e alla collezione Home, e un dono speciale per il 25 dicembre.

Lo shopping natalizio di quest’anno sarà molto diverso dal solito: se un tempo a scandire le giornate dal 1° dicembre alla sera di Natale erano dolci e cioccolatini, sarà la bellezza la vera protagonista delle nostre festività. Quest’anno i brand di make up, forse per tirarci un po’ su di morale da questo anno difficile, hanno presentato in anticipo i loro Calendari dell’Avvento Beauty. Venite a scoprirli!

DYLAN TURQUOISE VERSACE Eau de Toilette Sensuale, giovane e fresca, la nuova fragranza Dylan Turquoise è il perfetto equilibrio tra l’effervescente esuberanza del mandarino e del limone primofiore e gli aromi di legno e muschio. Le vibranti note sono accompagnate da accenti fruttati di ribes nero e guava e da toni floreali di gelsomino e fresia.

MIRABILIS 60 L’ARTISAN PARFUMEUR Eau de Parfum L’Artisan Parfumeur Mirabilis 60 EDP è l’espressione della natura contro la scienza. Prima viene l’incenso, offerta sacra di leggere note piccanti agli dei e al cielo; quindi l’artificio puro e semplice di Ambrox® e di muschio bianco Vulcanolide® ci riporta al futuro. Una riconciliazione della ragione e della fede. Sulla pelle, Mirabilis appare razionale e insieme profondamente mistico.

RADIANCE & CHARMING BY MARINA MAZZOLARI Olio viso e crema antiage La bustina Mazzolari include il sontuoso olio per il viso Radiance e la crema antiage leggera Charming per combattere efficacemente i segni visibili del tempo. Arricchita con olio di germe di grano, aiuta la pelle a reidratarsi e a ricreare le sue riserve di acqua, rafforzando al tempo stesso la sua barriera protettiva. L’olio può essere impiegato da solo o in abbinamento con la propria crema abituale per arricchirne la quota lipidica e contemporaneamente avere un booster efficace nel “rimpolpare” la pelle dall’interno.

BRILLIANTLY BRITISH MINIATURE PENHALIGON’S Set di mini profumi per Lei Questo Natale è un omaggio alla storia e al patrimonio britannico di Penhaligon’s. La casa di Penhaligon’s celebra 150 anni delle sue “storie fragranti” e ti invita a “sfogliare la biblioteca” e “ficcare il naso in un nuovo entusiasmante capitolo”. In occasione di questo anniversario giubilare, viene presentata la nuova edizione Brilliantly British, in linea con l’heritage del marchio.

24

24oreNews


BEAUTY Dr.ssa Francesca Bocchi Medico Estetico Medico di Medicina Generale Consulente in sessuologia clinica www.dottoressafrancoise.com

LA BELLEZZA… PRESA PER I CAPELLI! ensiamo alla leggenda di Sansone, che perde tutte le sue forze quando perde i capelli. Da sempre una buona chioma completa il nostro arsenale estetico di seduzione e fascino. La perdita dei capelli si chiama alopecia. In alcuni casi (meno del 5%), le chiazze di capelli vengono perse da alcune o tutte le aree del corpo, in questo caso prende il nome di alopecia areata. Questo tipo di alopecia viene trattata localmente utilizzando una crema di idrocortisone abbinata a uno shampoo medicato. Diamo un’occhiata all’alopecia androgenetica. È un tipo di calvizie che normalmente colpisce gli uomini, sebbene non sia un problema esclusivo maschile, perché anche le donne possono soffrirne. A causarla è un eccesso di ormoni maschili, in particolare dalla conversione troppo rapida del testosterone in diidrotestosterone. Questo ormone paradossalmente fa cadere i capelli e li fa crescere. Questa anomalia viene trattata utilizzando una sostanza chiamata “Finasteride”, che blocca l’attività degli enzimi 5-alfa reduttasi re-

P

sponsabili dell’aumentata attività del diidrotestosterone del paziente. Di solito è sufficiente una dose da 1 a 2 mg al giorno. È importante assicurarsi, tuttavia, che la libido non sia influenzata da questo trattamento. Se questo è il caso, il dosaggio deve essere ridotto o il trattamento deve essere cambiato con minoxidyl orale combinato con lozione minoxidyl. Questo trattamento è meno efficace, ma non ha alcun effetto dannoso sulla vita sessuale del paziente. In tutti i casi, una dieta variata è importante e spesso è utile una prescrizione di ferro, così come lo zinco, che gioca un ruolo importante nella costruzione delle guaine dei capelli. Inoltre prescrivo selenio e manganese. È molto comune aggiungere una serie di iniezioni intramuscolari di vitamine B6 e B7 nell’arco di 10 settimane, con 2 o 3 iniezioni a settimana. Potrebbero essere prese in

considerazione anche altre tre vitamine: vitamina A alla dose di 50.000 UI al giorno, 1 grammo di vitamina C al giorno e una fiala da 600.000 UI di vitamina D. Completo spesso il mio trattamento con un integratore di olio di canapa (un cucchiaio da minestra a pranzo) e aminoacidi (L-cistina, cistina, L-cisteina, L-metionina). Ovviamente dovrebbero essere usati anche uno shampoo e un balsamo di qualità. In conclusione, i pazienti devono tenere presente che i capelli ricrescono lentamente. La caduta dei capelli può essere fermata molto rapidamente, nel mese successivo all’inizio del trattamento. Quindi inizia il lento processo di ricrescita, che può richiedere diversi mesi o anche fino a un anno. La buona notizia è che i trattamenti hanno una percentuale di successo del 90% e si potrà avere una bella chioma! 24oreNews

25


Natale

Moda 2020

A cura di PATRIZIA COLOMBO

n questo periodo tanto complicato e pieno di incertezze sul futuro, dobbiamo cercare di pensare positivo. Ho deciso di selezionare alcune idee per il Natale partendo proprio dalle realtà più colpite del nostro meraviglioso Made in Italy. Lo shopping online è una delle attività più popolari al mondo e grazie al continuo sviluppo digitale alcune attività e brand artigianali, che prima non potevano essere presenti sul mercato offline, oggi hanno la possibilità di esistere, crescere e accontentarci con i loro prodotti e servizi.

I

SOPHIE STIQUE Una realtà famigliare completamente italiana, che oggi prosegue con la seconda generazione. Esperienza, amore per l’artigianalità, cura dei dettagli e la passione per tutto ciò che rende unica e femminile ogni donna, ha dato vita ad un sogno. In provincia di Bergamo, trovate la sede e il cuore creativo e produttivo dell’azienda. Una donna che ama stupire con gusto ed eleganza. www.sophiestique.it

ISI&FRIENDS Collari, guinzagli e accessori per i nostri amici a 4 zampe. La passione si trasferisce direttamente sull’alta qualità dei prodotti. L’amore per il bello, la capacità di innovazione, l’attenzione al dettaglio, l’esperienza nella scelta dei materiali, sono gli elementi che caratterizzano ogni creazione studiata e curata personalmente dalla fondatrice Emanuela Mussa e realizzata solo ed esclusivamente da artigiani italiani con materiali italiani. www.isiandfriends.com

26

24oreNews

LE NOM SAINT TROPEZ Allure francese ma rigorosamente “Made in Italy” più precisamente in Toscana, le borse (il modello iconico adesso è il secchiello di pelle Catherine) consentono di giocare con i colori, dall’arancio al nero, dal cuoio alla tinta ghiaccio, passando per verdone e bordeaux. Si possono abbinare scritte da scegliere tra diversi colori e con caratteri differenti scelti dal cliente. www.lenomsainttropez.com

CRISTINAdiMILANO Queste Friulane rinascono con tessuti ricchi e pregiati selezionati da antiche manifatture tessili da cui provengono velluti di seta operati con disegni che risalgono ad epoche antiche, tramandate da generazioni. Sono prodotte tutte in edizione limitata e rigorosamente “Made in Italy”. Ogni CRISTINAdiMILANO esalta la personalità di chi le indossa dando un tocco distintivo e unico a qualsiasi genere di abbigliamento. www.cristinadimilano.com


FM ACCESSORI Gioielli nati dalle sapienti mani di orafi di Valenza e Vicenza. Collane, orecchini, earcuff, bracciali, e anelli personalizzabili realizzati in argento 925 placcati oro 24kt. Impossibile non averli! @fmaccessori

DEL SELLETTO Linea di abbigliamento bambino e adulto specializzata in pigiami, vestaglie, camicie da notte per bambino, ragazzo, donna e uomo. Stile classico ed elegante con tessuti morbidi e comodi. Tutta la linea è prodotta rigorosamente in Italia in tutte le sue fasi: i tessuti sono acquistati da produttori italiani e la mano d’opera è effettuata a livello artigianale dalle sapienti mani di sarte e tagliatrici che fanno questo mestiere da tanti anni. www.delselletto.it

MARGHERITA B. Con una carriera da modella in tasca e la passione per il cashmere, più di 15 anni fa Milena Salvemini fondava Margherita B, stanca degli outfit troppo tradizionali prodotti con la fibra più calda e preziosa al mondo. Il più classico dei filati si scopre definitivamente glamour. Tutti i capi sono realizzati e rifiniti interamente in Italia dalle mani esperte delle nostre artigiane nei migliori maglifici italiani. shop.margheritab.com

GIA COUTURE Barbara Borghini ha chiamato il marchio come fonte d’ispirazione per la figlia Ginevra. Per donne divertenti, disinvolte ma potenti di tutto il mondo. Interamente realizzate a mano da artigiani vicino a Firenze. La volontà della designer è quella di creare scarpe che abbiano uno spirito couturish, artigianale e un comfort di uso quotidiano ma, soprattutto, dare un approccio divertente agli accessori moda. www.giacouture.it

ALTOMILANO Una storia che prende il via nel 1923 e continua ancora oggi alla 3a generazione, vivace come non mai. Grazie alla continua ricerca combina gusto e stile “Made in Italy” ai filati più pregiati. Nato per soddisfare le richieste di un uomo esigente, si è esteso anche al mercato femminile attraverso proposte rivolte a donne originali e con forte personalità. www.altomilano.it.

24oreNews

27


DESIGN Viviamo tutti un periodo difficile a causa di questa pandemia che ha cambiato la nostra vita portandoci grande incertezza e smarrimento. Fra poco però arriverà un momento magico, il Natale: quest’anno più che mai le feste si svolgeranno in famiglia, magari con meno persone sedute intorno al tavolo, ma è pur sempre una festa che è bello celebrare. Strappare un sorriso ai nostri cari non sarà difficile se, sotto l’albero, amici e parenti troveranno un regalo diverso, utile e, perché no, divertente. Eccovi qualche idea!

La Signora in Giallo: le festività natalizie all’insegna della casa e della famiglia potrebbero diventare un momento di gioia da trascorrere davanti alla tv con tutta la famiglia. Perché non fare scoprire ai vostri figli la serie cult del genere giallo con una delle “nonne” più amate della tv? Angela Lansbury in una collezione di DVD che racchiude dalla prima alla dodicesima serie, da gustare con i nonni, ma anche con i nipoti, i suoi fan non hanno età.

Buon Natale a tutti!!!

A cura di LUCA MEDICI

Utensili da camino: per i fortunati proprietari di una casa con camino una bella idea regalo potrebbero essere questa, un bel set di utensili, ma di design. Proprio così, le case in città hanno camini moderni, dal design semplice e minimale dunque hanno bisogno di utensili moderni e raffinati. Ampia la scelta, ma pratico e irrinunciabile il loro utilizzo. Il regalo giusto per lui, che regalerà un tocco di classe alla casa.

luca@my-home.biz

Vassoio da vasca da bagno: è un oggetto per i momenti di relax, ma soprattutto è un regalo che suggerisce “prenditi cura di te con un momento di coccole”. Realizzato in legno naturale, in cristallo o ancora in plastica colorata, trovare la forma e il materiale giusto è solo una questione di stile. Comodo per il computer, per appoggiare un libro o meglio una candela profumata… ma due calici di vino sono la soluzione migliore!

Set apribottiglie: vostro marito oppure vostra sorella hanno appena terminato un fantastico corso per diventare Sommelier? Per presentare al meglio in tavola un buon vino serve un set che comprenda un cavatappi, un taglia capsule, un apribottiglie, un termometro e magari potete aggiungere un bel decanter in cristallo trasparente.

28

24oreNews


Macchina per pop-corn: per una serata davanti alla tv come al cinema è la soluzione perfetta. Regalare una macchina per fare i pop-corn, dal design vintage, non solo è un regalo da gustare, ma anche divertente per creare l’atmosfera giusta. Bambini e adulti saranno felicissimi di preparare gustosissimi pop-corn, un’idea schioppettante adatta a tutta la famiglia.

Profumo di biscotti: il profumo dei biscotti ci riporta alla nostra infanzia, ma soprattutto lascerà ai vostri figli e nipoti un ricordo indelebile delle feste trascorse in famiglia. Un’idea semplice, ma sempre molto apprezzata, è quella di regalare un libro con tante ricette facili e gustose, degli stampi per biscotti e magari abbinare qualche scatola in latta dallo stile vintage per conservare la fragranza e il profumo dei biscotti appena sfornati.

Libri, libri, libri e ancora libri: non si dovrebbe mai smettere di leggere un buon libro, è un rito che ci riporta in una dimensione di relax, un momento tutto nostro dove riscoprire vecchie letture, poesie, racconti, fiabe, storie appassionate e la storia passata. Regalate libri, qualsiasi idea andrà bene, ma non dimenticate una cosa importante, la dedica. I miei libri hanno tutti una dedica, quando apro un libro, anche a distanza di anni, mi piace leggere la data, un pensiero, ma soprattutto la firma… una dedica, è per sempre!

Guanti touch per smartphone: avete voglia di fare una passeggiata, ma non resistete alla voglia di leggere l’ultimo whatsapp appena arrivato? I guanti che vi permetteranno di rispondere al telefono oppure di poter scorrere tranquillamente sullo schermo alla ricerca della fotocamera faranno al caso vostro. Ottima idea regalo da fare ad una persona freddolosa… e amante della tecnologia.

24oreNews

29


FINANZA & FUTURO Prof. Avv. Antonello Martinez Studio Legale Associato Martinez & Novebaci www.martinez-novebaci.it

A PROPOSITO DI “LEZIONI IMPARATE”

Q

uesti terribili giorni che l’orrido virus ci sta obbligando a vivere dovrebbero in qualche modo portarci a riflettere e ad agire immediatamente su alcuni clamorosi errori che il nostro sistema Paese ha evidenziato negli ultimi decenni. Senza la benché minima vis polemica e senza voler fare un discorso di natura politica è evidente che l’aspetto riconosciuto da tutti come punto di vera debolezza è stata l’inadeguatezza della cd ‘medicina territoriale’, con la diretta conseguenza del sovraccarico degli ospedali anche per casi che di ricovero non ne avevano certo bisogno. Invece abbiamo prima piagato l’attività del medico di famiglia imponendogli un carico innaturale di adempimenti burocratici e mortificando la grande professionalità di questi medici. Malgrado la classe medica italiana sia da sempre riconosciuta come tra le migliori al mondo oggi andiamo a cercare i medici in altre nazioni, attingendo prevalentemente dall’Europa dell’Est. Considerando che nel giro di pochissimi anni circa 70mila medici andranno in pensione, noi invece continuiamo ad avere il numero chiuso per le facoltà mediche e ogni anno continuiamo a vedere i nostri ragazzi che con entusiasmo si affacciano alla professione medica e si trovano a fare questi test “improbabili” molto simili alla schedina del totocalcio. Si valuta che nei prossimi anni avremo necessità di almeno 200mila posti a Medicina e altrettanti nelle professioni paramediche. E invece noi facciamo i test d’ingresso tanto che quest’anno 66.638 studenti aspiranti matricole di Medicina e Odontoiatria hanno dovuto affrontare questa inopportuna selezione per cercare di entrare tra i 13.072 posti messi a disposizione dal sistema universitario italiano. Si dice che le Università italiane non abbiano gli spazi per un numero di studenti maggiore ma si consenta ai privati di creare nuove università visto, peraltro, che le private come (a mero titolo esemplificativo) l’Humanitas o il San Raffaele stanno ottenendo dei risultati straordinari. Se lo Stato vuole controllare la qualità delle università private lo faccia, anzi lo deve fare, anche se quando “importiamo” i medici provenienti da altre nazioni e prendiamo i neo laureati formati da università 30

24oreNews

MANCANO I MEDICI MA RESTA IL NUMERO CHIUSO A MEDICINA!!! estere lo Stato non ha certo controllato la formazione di coloro che poi diventano i “nostri” medici. Speriamo dunque che questo stramaledetto Covid possa almeno servire a ripristinare la Medicina territoriale e a eliminare il numero chiuso nell’accesso alle facoltà mediche e che le prossime generazioni possano ricordare il numero chiuso come un errore del passato, così come oggi vediamo come ridicolo il fatto che fino al 1923 la facoltà di Medicina era accessibile solo a chi avesse frequentato il liceo classico, poi da quell’anno allo scientifico e solo nel 1969 veniva aperta a tutti i possessori di un qualunque diploma di maturità. E poi nel 1987 con il decreto del Ministro Zecchino venne avviato il processo per il numero chiuso!!!


FINANZA & FUTURO

KI CARD, IL “BANCOMAT ENERGETICO”

UNA STORIA DI SUCCESSO A cura di DARIO BORDET

U

n gruppo di giovani e dinamici professionisti, di diversa provenienza e competenza, ha dato vita in tempi recenti a una idea rivoluzionaria nel mercato dell’energia, in risposta alle crescenti lamentele di utenti, privati e aziende, ai continui rincari delle bollette di luce e gas. È nato così Ki Card, il “Bancomat energetico di Luce & Gas”, che rende la bolletta ricaricabile: un concetto che richiama il sistema a noi familiare delle sim ricaricabili dei cellulari, utilizzato fino a qualche anno fa. Per saperne di più, abbiamo incontrato il CEO di Ki Card, Amerigo Matteotti.

Ci spiega in poche parole cosa è il Bancomat Energetico? Un sistema rivoluzionario. Consiste in una vera e propria ricarica di luce o gas sempre disponibile sotto forma di accumulo che va ad esaurirsi in base ai reali consumi mese dopo mese! Il Bancomat Energetico tiene conto del fabbisogno dell’utente da oggi per i prossimi 10 anni. L’idea appare vincente… Sì, perché si tratta di un sistema in grado di dare vantaggi concreti in un mercato, quello delle bollette della luce e del gas, che non aveva più niente da dire. E poi opera al di fuori del concetto della tariffa e scommette sugli aumenti futuri che diventeranno il primo grande risparmio del consumatore! Oggi tutti ci comportiamo da “attori passivi”, abituati a utilizzare la luce e il gas pagando puntualmente le bollette. Grazie a Ki Card, l’utente (privato o business) diventa parte attiva di un sistema, di una gigantesca community, dove la bolletta a zero ottenuta grazie al “bancomat energetico” e il passa parola fanno la differenza.

Amerigo Matteotti

Come si può attivare Ki Card? Semplice! Basta richiedere informazioni attraverso tutte le piattaforme social come Facebook, Instagram o Linkedin, oppure compilare il form direttamente dal nostro sito web per essere contattati direttamente da un consulente, che senza impegno provvederà a fissare un appuntamento per una consulenza dedicata. Visto il difficile momento che tutti viviamo, la consulenza potrà avvenire anche online tramite Zoom o Skype. L’aspetto interessante è che diversi nostri clienti sono i primi promotori dell’iniziativa, generando curiosità e divulgando buona parte delle informazioni. Quindi Ki Card può anche essere un’opportunità lavorativa? Certamente. Oggi Ki Card può rappresentare una straordinaria opportunità lavorativa per tutti coloro che hanno voglia di riscatto, che vogliono crescere personalmente e professionalmente, vedendo in ogni sfida la possibilità di creare un futuro migliore. Per informazioni: www.kicard.it 24oreNews

31


TERRA DEL FUOCO E DEL GHIACCIO!

VIAGGIO IMMAGINARIO IN ISLANDA

A cura di TEOBALDO FORTUNATO 32

24oreNews

Vivendo senza quasi verun’immagine di piacere, io non « poteva mantenermi però senza patimento: perché la lunghezza del verno, l’intensità del freddo, e l’ardore estremo della state, mi travagliavano di continuo »

C

osì Giacomo Leopardi immaginava la vita in Islanda nel suo “Dialogo della Natura e di un Islandese”. Abbiamo chiesto, non potendo verificare di persona, di raccontarci di itinerari insoliti, nella Terra del fuoco e del ghiaccio e di tradizioni legate al Natale, a due persone che vivono a Reykjavík: Dorota Zaorska, di origini polacche, operatrice in una scuola materna (dal 2007 in Islanda con il marito) e a un islandese, Ragnar Thorsteinsson, assistente di volo per la compagnia di bandiera. Dorota ci spiega: «Reykjavík è un’affascinante città portuale del Nord. I suoi edifici più antichi hanno 100 anni anche se è una città con una lunga storia. Al centro, nel The Settlement Museum, possiamo ammirare i resti del più antico insediamento dell’isola, del IX secolo

(871 ca). Il Museo all’aperto di Árbær è anche molto interessante. Un viaggio invernale di pochi giorni a Reykjavík sarà una bella attrazione. Il paesaggio lunare della penisola di Reykjanes è più impressionante in inverno e il vostro soggiorno nella Laguna Blu sarà indimenticabile. Se il tempo è bello, è impressionante vedere il Circolo d’Oro (Parlamento a Þingvellir, Geysir e il Gullfoss Waterfall) ricco di impareggiabili attrazioni naturali. Non ci sono molti monumenti architettonici in Islanda. Gli edifici tradizionali erano in legno e la maggior parte di loro non è sopravvissuta ai nostri tempi. Uno dei pochi edifici in pietra più antichi è Bessastaðir, precedentemente sede del Governatore danese e ora del Presidente d’Islanda. Le giornate invernali sono molto brevi; il tempo cambia spesso e


VIAGGI Nella pagina a fianco: la laguna del ghiacciaio di jokulsarlon; a destra dall’alto: una splendida veduta di Reykjavík e i personaggi di fantasia, tipici del folklore natalizio islandese

non semplifica le visite turistiche. Occorre essere ben attrezzati, controllare le previsioni del tempo e la situazione sulle strade. Si ha tuttavia, la possibilità di sentire il pungente inverno polare e vedere l’aurora boreale! La natura è selvaggia, a tratti primordiale; immergersi nelle vasche naturali di acqua calda è un’esperienza irripetibile! Siamo all’estremo Nord: le giornate sono brevi, è quasi buio tutto il giorno. La tradizione del Festival pagano delle luci è ancora viva. Le case (specialmente le finestre) e le strade sono decorate con luci colorate. I bambini islandesi hanno la fortuna di essere visitati da 13 Yule Lads “Jólasveinar”: persone magiche che vengono dalle montagne ogni giorno dalla notte prima del 13 dicembre fino alla vigilia di Natale». Lasciamo che sia Ragnar a descriverci la magia delle feste: «La cena alla vigilia di Natale “Aðfangadagskvöld” è la cosa più importante per gli Islandesi e la maggior parte di noi è abituata a godersi lo stesso identico pasto per la vigilia di Natale, ogni anno. La mia famiglia è solita avere carré di maiale affumicato con tutti i condimenti tradizionali. Tutto deve essere lo stesso del Natale precedente. Molte famiglie islandesi sono abituate a mangiare carne della fauna selvatica per Natale, catturata dal padre o da un membro della famiglia. Durante l’autunno, i cacciatori si dirigono verso l’altopiano per le renne e la Pernice bianca “Rjúpa”, un uccello che molti allevano per Natale. La maggior parte delle famiglie mangia “Rjúpa” o maiale affumicato “Hamborgarhryggur” per la cena principale di Natale e l’agnello affumicato “Hangikjöt” non deve mai mancare! È consuetudine che le famiglie si incontrino nei primi giorni di di-

Sopra: la regione orientale dell’Islanda dove è possibile trovare le renne selvatiche

cembre per preparare “Laufabrauð”, la focaccia fritta, gustata con l’agnello affumicato, “Hangikjöt” condito con sugo bianco, piselli, cavolo rosso sottaceto e patate». Non resta che attendere che questo tempo triste sparisca per sempre e si ritrovi il piacere di scoprire terre nuove come la fantastica isola lontana dei vulcani e delle acque termali! 24oreNews

33


HI-TECH by VILLAGGIO TECNOLOGICO www.villaggiotecnologico.it

IKUDDLE LETTIERA SMART

FUJIFILM INSTAX MINI 11

L’intelligenza artificiale può aiutarci nella vita quotidiana anche nei suoi ambiti forse meno nobili ma comunque importanti. Ne è un esempio questa utile lettiera smart autopulente dal design retrò. Non appena il gatto terminati i propri bisogni abbandona la sua toilette, iKuddle aziona il sistema di autopulitura. La paletta raccoglie da sé gli scarti gettandoli nel contenitore interno e livella la sabbia (mentre un sistema di filtraggio neutralizza i cattivi odori) così da accogliere nuovamente lo stesso o un altro felino della colonia casalinga. Inoltre dal nostro smartphone potrà essere azionato il sistema che prepara il sacchettino da recuperare dall’alloggiamento laterale, con all’interno i bisogni pronti da gettare. *399$

Lanciata nel 2020, la fotocamera Instax Mini 11 non è certo una rivoluzione, ma rappresenta la semplicità della fotocamera punta e scatta, proprio come dovrebbe essere un’istantanea. Progettato per adattarsi perfettamente alla nostra vita quotidiana, questo piccolo gioiello è facile da usare in modo che chiunque possa saltare dietro l’obiettivo. L’obiettivo selfie one-touch incorporato ti consente di condividere facilmente la cornice, mentre l’esposizione automatica assicura che nessuno si perda in background. Il flash ad alte prestazioni è in grado di effettuare un riconoscimento automatico della luminosità circostante e regolare di conseguenza la velocità dell’otturatore, senza che siano necessarie impostazioni speciali. *69€

TWINZ’UP CAVATAPPI ELETTRICO

HEROMASK MATHEMATICS LANGUAGES

Esistono molti modi per aprire una buona bottiglia di buon vino. Fra questi troviamo l’apribottiglie elettrico, usato per applicare la pressione necessaria alla propria bottiglia affinché il tappo scivoli via senza residui. Con il cavatappi senza filo Twinz’up basta premere un tasto, per azionarlo e veder uscire il tappo dal collo della bottiglia in 8 secondi. È provvisto di un taglia-capsula ed è facile da ricaricare: non c’è bisogno di acquistare batterie esterne, è sufficiente inserirlo nella base di ricarica compresa nella confezione. Una luce led segnala la fine della carica. Una carica completa consente di aprire fino a trenta bottiglie. Riesce ad aprire sia tappi di sughero che tappi di plastica. *39€

Un visore per la realtà virtuale progettato per aiutare i bambini (dai 5 ai 12 anni circa) a imparare la matematica o le lingue divertendosi. Può essere acquistato con due pacchetti: uno per imparare le lingue e uno per imparare la matematica. Una volta acquistato uno dei due pacchetti, è possibile contattare l’assistenza clienti per acquistare il secondo pacchetto (senza dover comprare un altro visore). Sugli store di applicazioni, inoltre, sono disponibili altre app compatibili e gratuite con questo modello di visore che è destinato sia a bambini che agli adulti e che può essere utilizzato come un normale visore di realtà virtuale per altri giochi o film. Il visore è compatibile con tutti gli iPhone dal 4 in poi e con quasi tutti i modelli di Android. *a partire da 54€ * Prezzo indicativo

34

24oreNews


AB OIL & GAS SRL è una società di ispezioni, certificazioni e collaudi fondata nel 2014 in base ad un’esperienza specifica principalmente nell’ambito oil & gas ed energia. Società giovane, dinamica, motivata e professionale si avvale della collaborazione di professionisti del settore, opera sul mercato con sistema di qualità certificato ISO 9001:2015 (TUV) al fine di assicurare la massima performance ai clienti a livello mondiale. Le sedi operative sono a: Busto Arsizio (VA) Bergamo (BG) China (Suzhou)

In funzione della consolidata esperienza e competenza siamo in grado di poter soddisfare le più restrittive richieste dei clienti nel settore OIL & GAS, valvole ed attuatori, Impianti industriali, componentistica elettrica/pneumatica/idraulica, skid completi, imballi, pompe, verniciature, energia rinnovabile, materiali metallici anche con servizi di verifica qualitativa.

Via Vanzaghello, 4 Busto Arsizio (VA) Phone: +39 0331 629662 www.aboilgaservice.com e-mail: info@aboilgas.it


COME STAI?

Dr. Cristiano Messina Studi Medici Vercelli www.studimedicivercelli.it

«NON LE FA VENIRE SOLO LA BARBA» Il testosterone è un grande amico della salute della donna

M

olti hanno la convinzione che il testosterone sia l’ormone maschile per eccellenza ed estrogeni e progesterone siano tipicamente femminili. Non è proprio così: un corpo femminile ha bisogno di testosterone e, anche se non nella stessa abbondanza degli uomini, anche le donne producono l’ormone androgeno testosterone nelle ovaie e nelle ghiandole surrenali. In condizioni normali, la sua concentrazione nelle donne è 10 volte inferiore rispetto agli uomini. Tuttavia, il livello di quest’ormone in una donna non è costante per tutta la vita. Oggi parleremo in dettaglio dell’utilizzo della terapia con testosterone nelle donne, soprattutto dopo la menopausa ma in certi casi anche prima. Questo ormone viene normalmente prodotto nella donna nel surrene nel tessuto adiposo e nell’ovaio. Una sua

36

24oreNews

presenza regolare il cui livello massimo si raggiunge a vent’anni, favorisce la produzione di dopamina, ormone che stimola la voglia di essere sempre in attività oltre a stimolare in modo sano il desiderio sessuale e la voglia di avere una vita sessuale piena e soddisfacente. Ha inoltre un effetto protettivo sulla prevenzione dell’atrofia vulvo-vaginale e sul decadimento cerebrale, e la sua presenza in associazione agli estrogeni ha un importante effetto anti-age. I suoi livelli tendono a calare dopo l’ingresso in menopausa e questo può causare tra l’altro il calo repentino della libido la depressione e contribuire a rendere i rapporti dolorosi e poco graditi anche per il calo della trofia vulvare e della lubrificazione della stessa favorendo anche la funzione dei corpi cavernosi del clitoride fondamentali nel meccanismo di eccitazione e raggiungimento del piacere. Attualmente il testosterone esiste - oltre a fiale iniettive da usare solo in gravi carenze nell’uomo - anche in creme galeniche all’uno e due percento che preparano le farmacie prescrivibili solo su presentazione di ricetta medica non ripetibile. Va usata in modo attento non eccedendo nei dosaggi avendo si nel caso un effetto locale ma essendo assorbita anche a livello generale può dare come effetti più comuni da sovradosaggio acne incremento peluria e alterazione del tono della voce. Un uso protratto a bassi dosaggi sotto stretto monitoraggio medico può portare ad ottimi risultati in genere dopo 2-3 mesi che si stabilizzano e raggiungono l’apice dopo 6 mesi di uso. Si parla tanto di viagra femminile: se utilizzato in modo corretto può rappresentare un ottimo aiuto nei casi di calo del desiderio sessuale anche in premenopausa.


COME STAI?

POSSO FARE, SONO VIVA! A cura di LUIGI CLELIA

L’

esperienza del cancro si inserisce spesso con violenza nella vita delle persone e ne interrompe la continuità e la possibilità di vedere il futuro. Ciò è causa di sensazione di smarrimento, di estraneità rispetto a chi si era in precedenza e della sospensione di ogni progettualità. La cura della malattia assorbe tutte le energie e il corpo che cambia viene sentito come inadeguato e non più capace di desiderio e di piacere: è una battuta di arresto che fa perdere il contatto con la vitalità, la propria energia creativa, spesso anche con l’autostima. In molti casi ciò che accade è che non ci si riconosce più, non si sogna più, ci si perde nella propria disperazione e nelle proprie paure. Si tratta di una vera e propria “malattia nella malattia”, che si può curare per mettere da parte i sentimenti di impotenza e di tristezza legati a un corpo che tradisce e per riabbracciare il proprio potenziale e la propria capacità generativa. A Milano, dal 1973 Attivecomeprima Onlus si impegna gratuitamente affinché le persone investite dall’esperienza del cancro rientrino in contatto con la vita. Fra i suoi servizi, offre anche una serie di attività per ritrovare la vitalità

e la creatività mortificate dal trauma della malattia. Queste attività sono guidate da professionisti che offrono un ventaglio di attività creative e psicocorporee, fruibili da tutta Italia grazie alla modalità online. I laboratori attualmente offerti sono: Danzaterapia, per armonizzare mente e corpo attraverso il ballo; Somatic-Experiencing, per avere maggiore consapevolezza delle sensazioni corporee; Therapeutic Photography, per rielaborare attraverso uno strumento non verbale vissuti traumatici e raccontare ciò che a parole non riusciamo a dire; Tai Chi Qi Gong, per unire mente e corpo in una sensazione di benessere grazie a respiro e movimenti fluidi; Yogarte (yoga e arteterapia) per poter esprimere con colori e creatività le sensazioni corporee e le emozioni provate durante lo yoga. Scoprire o riscoprire il piacere di ascoltare il proprio corpo, di ballare, di fotografare, di dipingere, di concentrarsi su di sé aiuta a far rinascere la voglia di vivere, a superare tristezze e paura, a ritrovare la confidenza con il proprio corpo e a rivedere la bellezza in sé e nella vita. La gratuità totale dell’offerta di Attive richiede un sostegno da parte di tutti e, in questo caso, possiamo darlo semplicemente con un voto sul sito www.ilmiodono.it, all’interno del progetto “1 voto, 200.000 aiuti concreti” finanziato da UniCredit. Per maggiori informazioni su Attivecomeprima e sulle modalità per sostenerla e votarla, è possibile consultare il sito www.attive.org o la pagina Facebook dell’Associazione (www.facebook.com/Attivecomeprima). Ogni voto sarà prezioso. Aiuta a ritrovare la vita e il piacere di viverla! 24oreNews

37


ERBARIO MAGICO

TANACETUM PARTHENIUM

La pianta che Plinio consacrò a Minerva A cura di MARICA DE BONIS

F

iorisce dall’estate all’autunno ed è molto simile alla camomilla, ma il suo odore è pungente e piuttosto sgradevole. In Italia, a seconda dei luoghi in cui cresce, è conosciuta con i nomi popolari amarella, matricaria, erba marga, camomilla bastarda, tanaceto, altemisa, marasina e altri ancora. Il Partenio è una pianta medicinale ben nota sin dall’antichità. Già nel I secolo a. C. Dioscoride ne suggeriva l’utilizzo per il trattamento delle cefalee, mentre un po’ più tardi Plinio la consigliava contro le vertigini. I rametti di Partenio venivano anche messi nei sepolcri dei defunti come simbolo di immortalità. L’etimologia del nome deriva da “parthenos”, che in greco significa “vergine”, con riferimento al candore della sua fioritura. Altri fanno risalire l’etimologia al parto, in quanto nell’antichità veniva usato per facilitare il parto. Lo stesso Plinio aveva consacrato il Partenio alla dea Minerva e per tale ragione divenne la pianta dedicata alla cura di molte problematiche femminili.

Proprietà Dopo essere stato a lungo trascurato dai botanici nel XIX secolo e nella prima parte del XX, a partire dagli anni ‘70 il Partenio ha ricevuto nuova attenzione grazie all’azione antinfiammatoria da esso dimostrata. Ciò grazie a un minatore che notò che masticandone le foglie la sua emicrania diminuiva. Molti studi attestano il suo potere antinfiammatorio grazie alla presenza di una sostanza, il partenolide, che lo rende efficace nella lotta contro l’emicrania, i reumatismi e le sindromi premestruali. Grazie alle sostanze endogene vasoattive che la pianta libera nell’organismo, 38

24oreNews

si ottiene un efficace effetto lenitivo anche nei crampi muscolari ed ecco perché la pianta viene usata in speciali prodotti spray che calmano i crampi improvvisi alle gambe. Altre sostanze come i flavonoidi, i sesquiterpeni e i polifenoli ne fanno una piante utile nella farmacopea. Secondo gli studi, le sostanze contenute nel Partenio sono in grado di modulare gli effetti della serotonina, l’ormone del buonumore, che vanta anche un effetto analgesico. Può avere anche usi più modesti (ma decisamente più gustosi) in cucina: il suo retrogusto amarognolo lo rende infatti un ottimo ingrediente per arricchire minestroni di verdure, zuppe, frittate e contorni a piatti a base di carni grasse. In erboristeria, troviamo il Partenio sotto forma di estratto e sotto forma di capsule o compresse masticabili. Per tutti quei trattamenti esterni che prevedono i dolori reumatici e muscolari, si possono acquistare fiori e foglie per realizzare un decotto da applicare sulle parti doloranti. L’assunzione di Partenio come di qualunque altro rimedio naturale deve essere seguita da un erborista esperto o dal proprio medico di base: il consumo di questa pianta, infatti, è collegato alla comparsa di alcuni effetti collaterali.


AMICI A 4 ZAMPE

Dr. Ferdinando Asnaghi Medico Veterinario Specialista in Patologia e Clinica Animali da affezione Giudice ENCI/FCI Allevamento Granlasco - Pavia

CUCCIOLI E LOCKDOWN

L

a richiesta di cuccioli di cani di razza è aumentata nel lockdown in maniera smisurata. Tutti gli allevatori che molte volte si trovavano nella situazione di dover cedere cuccioli ormai cresciuti a prezzi anche ridotti, nell’ultimo anno non sanno più come soddisfare le richieste dei privati. Ma cosa è successo? Cosa ha reso così appetibile il cucciolo in famiglia? Molti quasi per scherzo hanno ipotizzato che il cane rappresentasse un metodo per poter uscire di casa, ma la realtà è ben diversa. Certamente restare chiusi in casa ha aumentato la voglia di avere un compagno a quattro zampe per la compagnia, ma perché tutti vogliono cani dagli allevatori italiani? La risposta è semplicissima: perché le frontiere sono chiuse e l’importazione di cuccioli dai Paesi prevalentemente dell’Est, è bloccata. I negozianti e quelli che

vengono definiti in modo dispregiativo dagli allevatori i commercianti di cani non hanno più fornitori e i poveri cuccioli dei trafficanti non riescono più ad entrare in Italia con le frontiere chiuse anticovid. È certamente paradossale che una epidemia mondiale riesca a fermare questi traffici illegali, ma in fondo è la verità: dove non è riuscita la legge con gli strumenti a disposizione, è riuscita una pandemia con la chiusura totale delle frontiere. Forse nella orribile pandemia che ci ha colpito sono proprio i nostri beniamini che hanno usufruito di un beneficio quale quello della sospensione dell’import di cuccioli da Paesi stranieri spesso in modo decisamente non appropriato. Insomma, per un cane di razza rivolgiamoci ai nostri allevatori riconosciuti dall’ENCI che ci forniscono garanzie sulla razza e molto spesso anche sulla salute. 24oreNews

39



Anno 7 - Dicembre 2020

di Taormina Easyhome Huanggang VerticalTeatro Forestgreco - Nanjing

Cultura del territorio, Turismo e Benessere

PERSONAGGIO

JONATHAN KASHANIAN DITTATORE DI SE STESSO

BENESSERE

IN CINA I BOSCHI VERTICALI DI STEFANO BOERI

[GOURMET]

SULLE DOLOMITI IL FESTIVAL 2020



Dicembre 2020

indice

[ PERSONAGGIO] 6

Jonathan Kashanian: «Sono il dittatore di me stesso»

[ SCOPRI L’ITALIA]

10 L’itinerario delle bellezza nella provincia di Pesaro e Urbino 13 Dolomiti Gourmet Festival 2020 14 Cortina d’Ampezzo, al via la nuova cabinovia “Son dei Prade Bai de Dones” 15 Natale a Cortina, alla riscoperta delle antiche tradizioni

[ GOURMET]

16 Pasticceria Carlin, da 80 anni al servizio del Cliente 17 Venchi, la fabbrica di cioccolato

[ SALUTE & BENESSERE]

19 L’infertilità maschile in italia

[ LIBRI]

20 Le nostre recensioni per il Natale

[ AMBIENTE]

22 Crescono in Cina i boschi verticali firmati da Stefano Boeri Architetti

Direttore Responsabile Dario Bordet Direttore Editoriale Evelina Flachi ViceDirettore Editoriale Alessandro Trani Art Director Patrizia Colombo Progetto grafico/Impaginazione Milano Graphic Studio S.r.l. Hanno collaborato Patrizia Colombo Edmondo Conti Carlo Kauffmann Luca Medici Sandro Nobili Raffaella Parisi Dicembre 2020

Marco Riva Momi Symon Edizioni Le Roy srl Redazioni: Milano | Roma redazione@le-roy.it www.italiadagustare.com Telefono: 377.4695715 Promozione & PR Anna Nannini, Dante Colombo, Carlo Kauffmann info@le-roy.it Pubblicità & Advertising Team Entertainment - Milano Via Melchiorre Gioia, 72 info@teamentertainment.eu Telefono: 02.89412141

6

Che ci possa essere un Natale da festeggiare a gennaio, a febbraio, a marzo e così via per tutto l’anno! Augura a tutti noi “tanti Natali”, per essere sempre circondati dalle persone che amiamo

Stampa La Serigrafica Arti Grafiche Via Toscanelli 26 - Buccinasco Periodico mensile Reg. trib. di Milano n. 287 del 02/07/12 N°iscrizione ROC: 22250 Distribuzione Gratuita

Desideriamo informarLa che i suoi dati personali raccolti direttamente presso di lei o fornitici saranno utilizzati da parte di “Italia da Gustare” nel pieno rispetto dei principi fondamentali dettati dalla direttiva 95/46/CE e dal D.lgs. 171/98 per la tutela della Privacy nelle Telecomunicazioni e dalla direttiva 97/07/CE e dal d.lgs. 185/99. Eventuali detentori di copywriting sulle immagini - ai quali non siamo riusciti a risalire - sono invitati a mettersi in contatto con: Le Roy srl

3


Giochi Montessori

Il giocattolo che si fa in 3 per l’educazione della prima infanzia

Via Montebello, 14 Busto Arsizio (VA) Tel. 340.0018502 | e-mail shop@acorsrls.it


DICEMBRE

2020

Cari lettori, eccoci qui come ogni mese! Mancano pochi giorni all’atteso Natale che vorremmo portasse a noi tutti il dono della salute, del lavoro e dell’Amore con la A maiuscola perché possa intendersi anche come Amicizia e Altruismo verso chi ha più bisogno in questo difficile periodo!!! Abbiamo incontrato per voi Jonathan Kashanian, simpatico e amato personaggio televisivo. Attraverso queste nostre pagine vi condurremo virtualmente tra le meraviglie della nostra bella e unica “Italia da Gustare”. Vi accompagneremo tra gli antichi borghi della provincia di Pesaro e Urbino alla scoperta dei capolavori del grande architetto senese Francesco di Giorgio Martini, protagonisti di un “Itinerario della Bellezza”. Torneremo sulle Dolomiti, a Dobbiaco dove in ottobre lo chef stellato Chris Oberhammer aveva riunito i cuochi provenienti da varie città d’Italia, e a Cortina, dove ha avuto il via la realizzazione dell’impianto Son dei PradeCianzopé-Bai de Dones, un’opera di grande rilevanza. Da non perdere anche i boschi verticali di Stefano Boeri in Cina, una ricerca sulla infertilità maschile e le pagine dedicate ai libri, dove troverete tante interessanti novità da regalare o regalarsi, per una serena lettura nei giorni di festa di questo difficile anno! Buone feste e un sereno Natale a tutti!

SCARICALO ORA! Hai il nostro numero precedente? Se non ce l’hai, non preoccuparti, puoi scaricarlo gratuitamente tramite il nostro sito: www.24orenews.it Dicembre 2020

5


[ per s onaggio ]

JONATHAN KASHANIAN «SONO IL DITTATORE DI ME STESSO» Poliedrico protagonista televisivo, trasformista del look, salottiero itinerante… ma non solo, la sua cultura e la sua grande capacità di linguaggio lo hanno portato a percorrere una carriera televisiva lunga quasi vent’anni, ma scopriamo insieme il personaggio, l’uomo e la personalità che, insieme, hanno creato il Jonathan televisivo che tutti conosciamo. A cura di Luca Medici

6

Dicembre 2020


[ per s ona ggio ]

Q

Quando hai capito di avere raggiunto il successo?

Non pensavo di averlo già raggiunto, me lo stai dicendo tu! No, non l’ho ancora raggiunto poichÊ mi mancano dei tasselli molto importanti. Io sono molto severo, sono il dittatore di me stesso dunque penso spesso agli insuccessi e ai traguardi che ancora devo Dicembre 2020

raggiungere. Fra poco compio 40 anni e ci sono ancora molte cose che voglio fare!

A quali personaggi ti senti di dire grazie per quello che hanno saputo dare alla tua crescita professionale? Sicuramente voglio citare Piero Chiambretti, ero un ragazzino giovane che veniva da una tv commerciale

7



[ per s ona ggio ]

Quale conduttore del passato o del presente consideri un modello a cui ispirarti? La verità è che non c’è un conduttore che abbia tutte le caratteristiche che io vorrei. Mi piace la sveltezza di Paolo Bonolis, amo l’irriverenza di Piero Chiambretti, mi piace l’autorevolezza di Barbara D’Urso, la grazia di Silvia Toffanin, il talento di Fiorello e l’eleganza di Milly Carlucci, ecco, queste sono le caratteristiche a cui vorrei ispirarmi. Prenderei da ognuno qualcosa.

Un sogno nel cassetto…

e lui ha visto in me una persona di cultura, con un buon linguaggio, che poteva argomentare e che sapeva utilizzare il pianoforte. Ho lavorato 10 anni con lui, aprivo la sigla del Chiambretti Night e con lui ho imparato la cura di una scaletta, da Piero sei anche Autore di te stesso e ogni minuto ha bisogno di una preparazione di almeno tre ore. In tv non si va per far vedere come sei vestito bene, bisogna anche regalare dei contenuti a chi ti sta guardando. Poi voglio ringraziare Silvia Toffanin, con lei ho lavorato per 10 anni. Abbiamo fatto una tv garbata, grande rispetto per gli ospiti, un grande rispetto per tutto lo studio dove ho trascorso tanti anni di paradiso, con una persona squisita e con cui sono stato molto bene. Poi c’è Barbara D’Urso, la mia maestra dell’asilo, la stimo molto e anche se non ho mai lavorato con lei siamo molto amici. Da lei ho imparato molto, lei è la prima che arriva la mattina e l’ultima che esce la sera. I risultati infatti si vedono, per me è una numero uno! Ultima, ma sono in ordine cronologico, c’è Bianca Guaccero, nata nel mio stesso giorno e nello stesso mio anno, con cui ho imparato a condividere con generosità l’amore sul palco, una caratteristica non comune nel mondo televisivo. Bianca non è una possessiva, lei dona se stessa e il palco che mi ha accolto a braccia aperte e di questo sono molto riconoscente.

Sai presentare, sai intervistare, sai raccontare e ho saputo di recente che sai anche cantare. Se potessi scegliere uno show, quale vorresti condurre?

In Italia non abbiamo uno show che vorrei condurre, mi piacerebbe una formula che racchiuda un mix di Chiambretti Night più un Fiorello nelle sue serate del sabato sera su Rai1. In questo lavoro non sei mai arrivato, bisogna sempre e continuamente studiare e mi auguro di poter fare questo lavoro almeno fino a 70 anni. Dicembre 2020

Poter portare i miei genitori almeno una volta in Iran. Sarebbe un sogno poterli portare nel luogo dove sono nati, adesso non è il momento giusto, ma questo è il mio “sogno nel cassetto”!

Un sogno che hai realizzato… Rendere orgogliosi i miei genitori.

Il tuo colore preferito…

Il nero e il verde tipo tavolo da biliardo.

Un tuo difetto…

Pretendere che gli altri facciano ciò che avrei fatto io.

Un tuo pregio…

Essere buono di cuore.

Il tuo numero fortunato… 11

Il tuo piatto preferito…

È un piatto che mi prepara la mia mamma, è un piatto iraniano. Un pollo soffritto alla curcuma, con fagiolini e patate… molto buono!

Il tuo libro preferito… Il diario di Anna Frank.

Hai un gesto scaramantico prima di entrare in scena? Mi spruzzo sempre il profumo altrimenti non vado in scena! Quando io mi sento bene ho la presunzione di far star bene anche chi mi sta guardando. Il profumo mi da sempre una carica positiva.

L’intervista a Jonathan è terminata, ma c’è un’ultima cosa che ci vuole dire, lui è di religione ebraica e dunque non festeggia il Natale, ma vuole dire ai lettori di Milano 24orenews che se il Natale riesce a risvegliare in lui, che non è cristiano, la voglia di famiglia, di affetti, di stare a tavola con le persone care e di fare del bene, visto l’anno particolarmente difficile che abbiamo vissuto, augura a tutti voi che ci possa essere un Natale da festeggiare a gennaio, a febbraio, a marzo e così via per tutto l’anno! Augura a tutti noi “tanti Natali”, per essere sempre circondati dalle persone che amiamo. Grazie Jonathan per le tue belle parole!

9


[ s copri l’ita lia ]

L’ITINERARIO DELLE BELLEZZA NELLA PROVINCIA DI PESARO E URBINO

VIAGGIO TRA I CAPOLAVORI DI FRANCESCO DI GIORGIO MARTINI A cura di Sandro Nobili

T

Tra rocche, palazzi e fortificazioni, i capolavori più importanti e significativi del grande architetto senese Francesco di Giorgio Martini sono protagonisti del più vasto Itinerario della Bellezza nella provincia di Pesaro e Urbino. Lungo l’Itinerario, l’architetto realizzò o trasformò diversi palazzi ad uso civile e religioso ma, soprattutto, rocche e fortificazioni militari. Molte di queste sono state smantellate, distrutte o ve ne rimangono poche tracce. Altre, rappresentano le realizzazioni più significative dell’opera del Martini e del suo ingegno: Cagli, Mondavio, Sassocorvaro, Fossombrone oltre, naturalmente, al Palazzo Ducale di Urbino.

Urbino, città dalla storia millenaria è un’opera d’arte dipinta a quattro mani dall’uomo e dalla natura. Casa di artisti, scienziati, matematici e uomini di lettere, è un

10

Dicembre 2020


[ s copr i

l’ita lia ]

Nella pagina a fianco: Palazzo Ducale; in questa pagina: due immagini del Torrione Martiniano a Cagli

luogo magico testimone del passaggio fra Medioevo e Rinascimento. Il magnifico Palazzo Ducale è uno dei più interessanti esempi architettonici e artistici dell’intero Rinascimento italiano. Circa 80 sale sono state adibite a Museo ed ospitano le opere della Galleria Nazionale delle Marche, che conserva una delle più belle ed importanti collezioni d’arte del Rinascimento italiano. Sono presenti splendide opere di artisti quali Raffaello, Piero della Francesca, Paolo Uccello, Tiziano e Melozzo da Forlì. A pochi passi da Palazzo Ducale si erge l’imponente Duomo di Urbino, la chiesa più importante della città ma certamente non la più bella, anche se conserva tele di grande pregio storico-artistico. Una tappa è d’obbligo alla casa natale di Raffaello. La dimora, costruita nel XV secolo venne acquistata nel 1460 dal padre di Raffaello, Giovanni Santi umanista, poeta e pittore alla corte di Federico da Montefeltro, che vi organizzò la propria bottega dove Raffaello (1483-1520) apprese le prime nozioni di pittura. Urbino vanta una delle più antiche università Dicembre 2020

del mondo, fondata nel 1506 ed oggi popolata da giovani che studiano lettere, arte ma anche diritto, economia e psicologia. La cittadina di Cagli, di origini antichissime, ha avuto il suo massimo sviluppo nel periodo tardo medievale e rinascimentale. Uno dei monumenti di maggior rilievo dal punto di vista storico e artistico a Cagli è il Torrione, opera di Francesco di Giorgio Martini: attualmente è connesso ai ruderi della Rocca su cui è stato realizzato il convento dei Padri Cappuccini attraverso il cosiddetto “soccorso coverto”, un camminamento segreto piuttosto lungo che si sviluppa completamente sotto terra. Meritano una visita anche il Palazzo Berardi Mochi Zamperoli e il Palazzo Preziosi Brancaleoni. Per quel che riguarda le architetture religiose, non si può non rimanere colpiti dalla Concattedrale, risalente al periodo dell’Alto Medio Evo e realizzata sul colle che, all’epoca, rappresentava il cuore religioso e politico della località. Uno degli eventi più attesi ogni anno di Cagliesi e non solo è il Palio Storico (Giuoco dell’Oca), una kermes-

se che è dedicata a San Geronzio, il Santo patrono della città. Costumi d’epoca, fasci rinascimentali e palazzi nobiliari, sono da anni la cornice di uno dei giochi più antichi che si disputa a Cagli. Dal 1400 infatti i 4 storici quartieri si tingono dei colori che li rappresentano per dare il via al Palio dell’Oca (quest’anno purtroppo non si è tenuto, per i noti motivi). A poca distanza da Urbino troviamo la cittadina di Fossombrone. “Forum Sempronii” deve il suo nome all’antica cittadina di origini romane, i cui resti sono visibili ancora oggi. Iniziamo la nostra visita nel cuore del centro storico, in Corso Garibaldi con il suo caratteristico doppio porticato chiamato “le logge”. Qui si resta davvero affascinati da tante botteghe davvero uniche, tra giochi, abbigliamento e specialità tipiche. Le logge vennero costruite dopo il Mille, con l’incremento del commercio il Corso venne attrezzato ad ospitare le attività dei mercanti e degli artigiani con locande e osterie. Per facilitare gli scambi venne creato un doppio porticato diviso in “logg di ricch” corrispondenti ai palazzi comunali ed alle chiese, e “logg di porétt” le restanti. Oggi il corso ha

11


[ scopri

l’ita lia ]

Da sinistra foto la Rocca di Mondavio e la Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro

un centro commerciale naturale con 80 attività di ogni genere in entrambi i loggiati. A Fossombrone troviamo tanti i palazzi storici che ancora oggi custodiscono preziosi tesori sia di natura storica che culturale. Importante è la Pinacoteca Comunale, il palazzo Comunale opera di Filippo Terzi, il Palazzo Vescovile o quello della Corte Rossa, una delle sedi ducali. Una menzione particolare merita anche la splendida Casa-Museo Quadreria Cesarini, che si trova nel cinquecentesco Palazzo Pergamino: 21 sale piene di arte, storia e cultura con collezioni di arte antica, moderna e contemporanea di tanti artisti italiani. Pochi km più a ovest del centro abitato di Fossombrone, lungo il fiume Metauro si trova il suggestivo canyon naturale della forra di San Lazzaro con le sue suggestive Marmitte dei Giganti, cavità cilindriche dalla forma che ricorda quella di grossi pentoloni, dove, secondo la leggenda, i giganti cucinavano zuppe. Il canyon si presenta come una spaccatura della crosta terrestre che mette a nudo una storia geologica di ben 140 milioni di anni. La profonda forra presenta ripide pareti verti-

12

cali dai 30 ai 17 metri sopra il livello del fiume. Visitare Mondavio, uno dei “borghi più belli d’Italia”, ci permette di fare un tuffo nel passato tra Duchi e Duchesse in perfetto stile rinascimentale. La storia di del borgo è legata alle vicende dei Malatesta, dei Montefeltro e dei Della Rovere. La Rocca, costruita tra il 1482 e il 1492, è il principale monumento e simbolo della cittadina. Entrando nella Rocca ci si immerge nella storia, si attraversano cunicoli sotterranei, scale tortuose e si possono osservare alcune ricostruzioni di scene dell’epoca. Vi è inoltre ospitato il Museo di Rievocazione Storia costituito statue di cera che replicano banchetti, scuderie, torture e armi dal ‘400 al ‘700. La conformazione urbanistica del borgo di Mondavio si ispira ai canoni architettonici della città come ‘corpo vivente’ di Leonardo e di Francesco Di Giorgio Martini. Il complesso Rocca-Piazza-Municipio-Chiesa ne è il capo, il corso Roma il tronco e le vie collegate gli arti. Risaltano due notevoli palazzi gentilizi, la Residenza dei Della Rovere in Piazza Matteotti e Palazzo Giorgi in Corso Roma. Affascinanti

le suggestive vie minori con incantevoli cortili e piazzette. Sassocorvaro, ultima nostra tappa, è un borgo sviluppato attorno alla Rocca Ubaldinesca, che si erge su un colle che domina la Valle del fiume Foglia. La visita guidata alla Rocca si sviluppa intorno ai 4 principali temi di interesse che la contraddistinguono: l’architettura, l’aspetto esoterico, la storia del Salvataggio delle opere d’arte, la pinacoteca. Una sala del Castello è dedicata alla storia di Francesco di Giorgio Martini e della Rocca di Sassocorvaro: “Il magnifico errore”. Una straordinaria “chicca”, inaspettata all’interno di una rocca, è il Teatrino ottocentesco, l’ultima significativa modifica all’interno della rocca, che ha trasformato il salone d’onore per le esigenze della cittadinanza. Attorno alla fortificazione si sviluppa la parte storica del borgo, in cui si segnalano la chiesa dedicata a San Giovanni Battista, che presenta al suo interno bassorilievi rinascimentali e affreschi risalenti al XIV e XV secolo, e il Palazzo Battelli, costruzione del XVIII secolo sede del Museo di Civiltà Contadina. Dicembre 2020


[ s copr i l’italia ]

DOLOMITI GOURMET FESTIVAL 2020 A cura di Raffaella Parisi

Il Nord e il Sud ai fornelli insieme sulle Dolomiti senza alcuna rivalità e competizione al Dolomiti Gourmet Festival 2020, kermesse gastronomica che si è svolta dal 6 all’11 ottobre in collaborazione con les Collectionneurs, community di ristoratori, albergatori e viaggiatori. A Dobbiaco, sulle montagne dell’Alta Pusteria, lo chef stellato Chris Oberhammer del Ristorante Tilia di Dobbiaco - ideatore dell’evento - ha riunito in cucina con lui altri sette chef: Alessandro Gilmozzi del ristorante El Molin di Cavalese (TN), Cesare Grandi della Limonaia di Torino, Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo (TO), Antonio Ziantoni di Zia di Roma, Gianluca d’Agostino del Veritas di Napoli, Peppe Aversa del Buco di Sorrento e Stefano di Gennaro del Quintessenza di Trani. Il Dolomiti Gourmet Festival 2020, che si è svolto nel pieno rispetto

delle norme sanitarie anti Covid-19, ha avuto un grande successo e le cene sono state subito sold out! Chris Oberhammer, nonostante sia molto socievole e ami stare tra le persone, in cucina è “solitario”, è uno dei pochi che non ha una brigata, fa tutto da solo, dalla spesa alla preparazione dei prodotti, la realizzazione dei piatti, sino all’impiattamento. Al suo fianco l’esperta sommelier Anita Mancini. La condivisione di esperienze tra colleghi è parte della mission di les Collectionneurs (nuova identità dal 2018 del marchio francese Châteaux & Hôtels Collection, presieduto da Alain Ducasse dal 1999). Il Covid non ha fermato l’attività della comminity, che é rimasta sempre attiva con periodici incontri online. Nessun toque blanche si è spaventato, anzi vi sono alcune new entry. Tra i progetti il proseguimento della formazione degli chef e lo sviluppo di eventi. La guida 2020 dal colore arancione, in versione tascabile, annovera 585 tra hotel e ristoranti in 16 Paesi fra cui Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Germania e Grescia, da antiche dimore in campagna a boutique hotel in città, da ristoranti gastronomici a bistrot gourmet. Quest’anno l’Italia ha raggiunto la quota di 73 indirizzi con l’ingresso di nuove dimore storiche e prestigiosi ristoranti. La community non è presente solo in Europa, ma anche in Tunisia.

A destra: lo chef stellato Chris Oberhammer del Ristorante Tilia di Dobbiaco (a sinistra e sotto)

OTTO CHEF INSIEME AD ALTA QUOTA


[ s copri l’ita lia ] A sinistra: il rendering della stazione a valle della nuova cabinovia; a destra: il Commissario Valerio Toniolo e il Sindaco Gianpietro Ghedina

CORTINA D’AMPEZZO AL VIA LA NUOVA CABINOVIA

A

A cura di Marco Riva

Nonostante il Covid-19 Cortina

Al via i lavori per la realizzazione dell’im- d’Ampezzo procede a pieno ritmo pianto Son dei Prade-Cianzopé-Bai de verso il rinnovamento e il Dones. Un’opera di grande rilevanza per completamento degli interventi Cortina d’Ampezzo e per l’intera zona, previsti dal dossier dei mondiali un nuovo tassello per rendere questa del 2021. Al via la nuova cabinovia tina d’Ampezzo, Gianpietro Ghedina. parte d’Italia - unica per bellezze naturali, “Son dei Prade Bai de Dones” «La cabinovia Son storia, charme e cultura – ancora più attrattiva e pronta per le Olimpiadi Milano Cortina dei Prade-Bai de Dones è un impianto di collega2026. La nuova cabinovia, che prevede 70 cabine mento tra due aree sciistiche, un’opera di grande da 8 posti per una portata oraria di mille e 100 per- rilevanza strategica per il periodo invernale ed estisone l’ora si svilupperà su un tracciato di quasi 5 vo. Infatti sarà utilizzabile non solo dagli amanti chilometri (4.600 metri), suddiviso in 2 tronchi con dello sci, ma anche dagli appassionati di escursiouna stazione intermedia. La cabinovia è dunque un nismo e MTB. Permetterà, inoltre, di diminuire il nuovo faro acceso sul rilancio di Cortina e dell’intera traffico su ruote e, di conseguenza, le emissioni di zona, che vede nell’appuntamento dei Campionati CO2». Nei giorni scorsi il Commissario Toniolo, premondiali di sci alpino (7-21 febbraio 2021) il primo sente a Cortina, ha avviato un dialogo con le Regole forte rilancio della Regina delle Dolomiti, delle valli d’Ampezzo che porterà alla firma di una convenziovicine e dell’intero territorio. Un rilancio frutto dello ne per l’affidamento dei lavori di compensazione sforzo congiunto di Governo, Regione Veneto, Pro- ambientale. “Le Regole” sono la storica istituzione vincia di Belluno, Anas e naturalmente Cortina, locale, che gestisce i circa 16.000 ettari di bosco, pronta a ricevere - malgrado il difficile momento - con taglio e vendita del legname e selvicoltura nal’atteso appuntamento sportivo. «Un’opera lunga- turalistica del patrimonio forestale. E promuove la mente attesa, realizzata in prevalenza con fondi di conservazione della lingua, della cultura e delle traconfine. Un intervento che è finalmente realtà grazie dizioni ampezzane. La fama internazionale di Coral lavoro dell’attuale Amministrazione comunale di tina e dell’intera vallata è legata alla ricetta perfetta Cortina d’Ampezzo in collaborazione con il Commis- di natura, sport, cibo, salute, divertimento, glamour, sario Valerio Toniolo» ha dichiarato il Sindaco di Cor- il tutto in nome di un turismo sostenibile.

14

Dicembre 2020


[ s copr i l’italia ]

NATALE A CORTINA ALLA RISCOPERTA DELLE ANTICHE TRADIZIONI

Foto Credit: Monica Giustina e Cortina Marketing

S

Si avvicina il Natale, la festività più attesa soprattutto dai più piccoli. Una ricorrenza per rivivere antiche tradizioni che, nella valle d’Ampezzo, hanno origine in una vita semplice ed essenziale. La realtà quotidiana di un territorio montano, infatti, ha insegnato a dare importanza a tutto ciò che crea condivisione e senso di appartenenza. Per questo a Cortina la “protagonista” delle feste natalizie è San Nicolò, patrono dei bambini e portatore di doni. Sono tantissime le usanze legate alla figura di san Nicolò, che ognuno può celebrare insieme ai propri bimbi. A esempio si possono preparare decorazioni, cuocere biscotti o altri dolci, disegnare insieme le immagini e le leggende di San Nicolò, cantare le canzoni e recitare le filastrocche a lui dedicate, costruire le “navi della gioia”: barchette di carta da riempire con piccoli dolciumi e donare ai presenti, per ricordare la leggenda delle navi che trasportavano grano dall’Egitto a Roma e si fermarono a Myra per una tempesta; i capitani delle imbarcazioni, su esortazione del vescovo San Nicolò, vendettero parte del carico al popolo che stava morendo di fame a causa di una carestia. La tradizione popolare del Natale prevede, inoltre, a tavola cose semplici come tè, noci, arachidi, pan di zenzero, mandarini. E chi vuole può cimentarsi nella preparazione di dolci e pietanze tiDicembre 2020

pici dell’inverno, come lo Zelten, dolce a base di frutta secca e canditi o il Vov, liquore alla crema d’uovo. Anche Cortina, nel frattempo, si veste della magia del Natale con addobbi e decorazioni: l’1 dicembre verrà aperta, come da tradizione, la prima finestra del Comun Vècio allestito a calendario dell’avvento, con un’immagine della natività al giorno e si accenderanno le luci natalizie, per illuminare lo spirito e scaldare il cuore. «La

Young band, la professoressa Irene Pompanin, l’Istituto alberghiero di Cortina e l’Unione dei Ladini d’Ampezzo hanno sempre supportato questo momento di inizio del periodo natalizio - spiega Paola Coletti, Assessore del Comune di Cortina -. Quest’anno purtroppo dovremo realizzare il tutto in modo controllato, ma permangono l’atmosfera magica e l’anima del Natale». Natale a Cortina sarà sempre e comunque un bellissimo Nata-

15


[ gour met ]

PASTICCERIA CARLIN DA 80 ANNI AL SERVIZIO DEL CLIENTE

U

A cura di Patrizia Colombo

Una tradizione che si tramanda dal 1940 per questa Bottega storica di Casale Monferrato. La specialità sono i krumiri, nati nel 1878, anno in cui morì re Vittorio Emanuele II, il primo re di una neonata Italia. Sembra proprio che la forma dei biscotti sia stata forgiata proprio in onore dei baffi a manubrio del re. Inutile raccontare del successo strepitoso che hanno avuto questi biscotti nel corso degli anni: premi e riconoscimenti si sprecano. Ed è proprio in questa pasticceria che ogni giorno vengono sfornati gli speciali krumiri da mani esperte di chi fà da più 50

anni questo lavoro con dedizione, responsabilità ed esperienza. La pasticceria Carlin produce krumiri solo da materie prime selezionate IGP, dalle uova biologiche da allevamento all’aperto, fino alla scelta del burro nazionale di altissima qualità. «È essenziale per una ottima riuscita utilizzare esclusivamente ingredienti di eccellenza» ci spiega Roberto Amarotto, titolare della storica pasticceria. Solo così la loro aroma rimane persistente, il loro profumo inconfondibile e la loro friabilità unica! Il loro profumo, un toccasana che fà bene al cuore e all’anima.

Si possono ordinare e arriveranno in 24 ore in tutta Italia mantenendo il profumo e la friabilità come appena sfornati nelle confezioni da 0,600 o da 1 kg PASTICCERIA CARLIN Piazza C. Battisti, 8 - Casale Monferrato (AL) Tel. 0142/ 74968 - @krumiri

16

Dicembre 2020


[ gour met ]

VENCHI LA FABBRICA DI CIOCCOLATO

Nella fabbrica di cioccolato Venchi c’è un luogo speciale, una stanza segreta dove Mr Venchi e suoi aiutanti di ogni età, sperimentano giocando con il cacao delle migliori piantagioni, nocciole, pistacchi, latte, mandorle… per trasformare tutte le emozioni più belle in cioccolato! Ma oltre al tempo e alle materie prime migliori, c’è un altro ingrediente non meno importante: l’immaginazione! Luci, ghirlande e decorazioni di ogni tipo colorano la fabbrica di cioccolato e ora tutti sono in fermento per l’arrivo di Babbo Natale. Per scoprire tutti i cioccolatini che Mr Venchi ha creato quest’anno, non ti resta che scartare i regali sotto l’albero! MERRY CHOCOLATE!

Una morbida ganache bianca con pasta di mandorle, pistacchio e deliziose scorzette di limone candite. Un profumo mediterraneo al primo morso. Non perderlo in formato gelato, un abbraccio cremoso tra il Pistacchio di Bronte e il limone candito.

MEDITERRANEO

Dicembre 2020

Una nuova ricetta che unisce due tradizioni italiane di cui siamo particolarmente fieri: il cioccolatino Cuba e l’aperitivo. Il nuovo Bitter Spritz è musica, allegria e convivialità. Un guscio di cioccolato fondente ripieno di crema Spritz, per un aperitivo tascabile, quando e dove vuoi! Il gusto è quello di un venerdì sera tra amici, di una pausa rilassante dopo una giornata di lavoro, di un tramonto in spiaggia. Un Bitter Spritz non si rifiuta mai! Non perderlo in formato “gelato aperitivo”!

BITTER SPRITZ

17



[ s alute & benes s er e ]

L’INFERTILITÀ MASCHILE IN ITALIA QUANTO È DIFFUSA E COME È PERCEPITA

N

Novembre è stato il mese dedicato alla prevenzione della salute maschile. Argomento cui la maggior parte degli uomini non dedica la dovuta attenzione, se non all’insorgere di determinate patologie oppure al raggiungimento di una certa età. Al contrario, anche per gli uomini, come per le donne, è importantissimo effettuare visite specialistiche almeno una volta l’anno per prevenire non solo patologie come il tumore alla prostata, purtroppo estremamente diffuso, ma anche per intervenire in caso di infertilità. In Italia circa il 18% della popolazione maschile soffre di infertilità ma si tratta di un tema di ancora difficile discussione, dal momento che la maggior parte degli uomini tende a sottovalutare il problema e a non effettuare alcun controllo a riguardo. Proprio per capire quanto l’argomento sia conosciuto, IVI ha commissionato all’istituto di ricerca Ixè, un’indagine esplorativa sui punti di vista sulla maternità con un focus sull’infertilità maschile, tema ancora di difficile discussione. Dallo studio, condotto su un campione di 614 individui tra i venticinque e i quarantaquattro anni d’età, nel periodo compreso tra il 31 agosto e l’11 settembre 2020, è emerso che oltre un quarto degli uomini intervistati non ha idea dell’incidenza dell’infertilità maschile in Italia. È interessante notare che, rispetto all’argomento, le percezioni di uomini e donne si sono rivelate completamente Dicembre 2020

distinte. Infatti, la maggior parte degli uomini ha sottostimato la questione, limitando la diffusione del fenomeno al solo 10% della popolazione maschile, mentre secondo le intervistate il problema riguarda il 20% degli uomini. Sebbene le cause dell’infertilità maschile non siano sempre precisamente identificabili, la maggior parte degli intervistati, di ambo i sessi, ritiene che possa dipendere da problematiche legate al liquido seminale (80% delle risposte) o da problemi di tipo funzionale dell’apparato genitale (59%). Il 6% degli uomini e il 10% delle donne ha rivelato di non conoscere i possibili strumenti diagnostici, tuttavia entrambi hanno indicato tra i test più noti l’analisi del liquido seminale, seguito dalla visita urologica. È inoltre emersa una scarsa conoscenza della diffusione dei problemi di sterilità nella coppia. Oltre un quarto degli intervistati non ha saputo indicare l’incidenza del fenomeno e le risposte che hanno dato sono per lo più incerte. Secondo la media delle risposte fornite dagli uomini, l’infertilità colpirebbe il 18% delle coppie, mentre le donne e gli over 40 hanno indicato una diffusione superiore del fenomeno. Secondo Daniela Galliano, Direttrice del Centro IVI di Roma, si tratta di una questione culturale, non solo medica. Parlare di infertilità nel nostro Paese, specialmente di infertilità maschile, è ancora un tabù.

19


[ libri ]

VETRINA AQUILONI SENZA FILO

IO SONO MIO FRATELLO

Giorgio Panariello custodisce una storia. Lui e il suo fratello minore sono stati entrambi abbandonati dalla madre subito dopo la nascita. Giorgio viene affidato ai nonni materni, Franco invece finisce in un istituto. Mentre Giorgio cresce e diventa uno degli uomini di spettacolo più amati d’Italia, Franco cade nella tossicodipendenza. Fino alla tragica fine. In questo libro per la prima volta Panariello ha deciso di raccontare il filo nascosto (la preoccupazione costante, il senso di colpa) che da sempre corre nella sua vita. Un libro straziante e dolcissimo, che grazie all’onestà e all’accuratezza dei sentimenti sa muovere le corde più profonde delle nostre emozioni.

Giorgio Panariello (Mondadori)

20

Dopo il successo di “Uno strano Invito”, ambientato sull’isoletta di Loreto nel lago d’Iseo, ecco il nuovo romanzo di Alessandra Ferrari: un’altra storia, ambientata a Montisola, accarezzata dalle acque dello stesso lago. Questo secondo romanzo fa parte di una trilogia che tocca le tre isole del lago d’Iseo: tre storie separate, ma sempre con un accenno alla trama del libro precedente. Alessandra Ferrari (A.CAR.)

LA CANZONE NAPOLETANA

Napoli non è solo una città ma una Sirena, Partenope, che canta se stessa al mondo e a chi la vive. Dai salotti di Posillipo ai pescivendoli dei quartieri, dalle signore ingioiellate del Vomero ai femminielli della stazione, la canzone è ciò che unisce da sempre tutti i napoletani. Un libro che ripercorre la storia e le evoluzioni di questo legame, restituendo un pezzo importante dell’identità culturale partenopea e italiana. Maria Sole Limodio (Newton Compton)

L’ASSEMBLEA DEGLI ANIMALI

L’appassionante semplicità di una fiaba contemporanea, narrata dal punto di vista e con la voce degli animali, nella tradizione degli apologhi morali, delle allegorie delle betes savantes e dei classici della letteratura antica e moderna. Ma Filelfo a volte usa “parole non sue” e nasconde tra le righe citazioni letterarie, da Omero a Shakespeare. Sono elencate alla fine ma tu - lettore - puoi giocare a scoprirle come sassolini nel bosco per ritrovare il sentiero. Perché chi ha dimenticato la propria cultura rischia di dimenticare la natura. Filelfo (Einaudi)

FINITUDINE

Come trovare un senso all’esistenza se tutto ha fine? Rispondono Camus e Monod, in un rimando avvincente tra realtà e finzione messo in scena da Telmo Pievani. È la storia della vera amicizia tra due Premi Nobel, un dialogo avvincente, un libro dentro un libro. Dopo il successo di “Imperfezione”, Pievani torna con un testo sorprendente che affronta con poesia un tema filosofico e scientifico che ci tocca tutti. Telmo Pievani (Raffaello Cortina)

Dicembre 2020


[ libr i ]

CAMBIEREMO PRIMA DELL’ALBA

La premiata scrittrice spagnola Clara Sánchez, autrice tra gli altri del bestseller “Il profumo delle foglie di limone”, torna con questo nuovo romanzo in cui mette a confronto due figure di donne contrapposte, unite da un bisogno profondo di libertà, di una possibilità di cambiare, per un’estate o per una sola notte. Clara Sanchez (Garzanti)

LE REGOLE DEL CAMMINO

Spesso nella vita di tutti i giorni ci aggiriamo senza una meta. Da troppo tempo lo fa l’Italia: pensiamo di stare andando avanti, e invece giriamo intorno, senza più qualcuno che studi le mappe, cerchi indicazioni, tenga la bussola in mano e l’orecchio teso. Forse ci serve proprio una guida, un vademecum di consigli, un manuale di istruzioni per costruire l’Italia che sarà. Antonio Polito (Marsilio)

ECONOMIA SENTIMENTALE

Nesi torna a parlare allo stesso pubblico: gli italiani colpiti da un nuovo stravolgersi delle loro vite. È la cronaca dal vagare di un’anima in questi mesi assurdi, e se il virus e la quarantena rimangono sullo sfondo poiché irraccontabili e già vissuti, l’attenzione dell’autore si punta sui mutamenti tellurici dell’economia, e sull’impatto che hanno, hanno avuto e avranno sulle nostre vite di sopravvissuti. Edoardo Nesi (La Nave di Teseo)

IL DELITTO DI VIA CRISPI 21

1938. A pochi giorni dall’attesa visita del Fùhrer, il commissario Alberto Sorrentino viene richiamato con urgenza a Napoli, per indagare sulla morte di tre ragazze vittime di un tagliagole, che ha lasciato sui loro corpi incisioni incomprensibili e sulla scena del crimine un messaggio altrettanto misterioso. Sei anni prima, Sorrentino aveva risolto dei casi simili e il questore Massari spera che possa dare una svolta anche a questa indagine che sta mettendo a dura prova la questura. Lidia Del Gaudio (Fenucci) Dicembre 2020

KNAM&KNAM CON NOI TUTTI POSSONO DIVENTARE PASTICCERI

Fare i dolci come Ernst Knam senza essere Ernst Knam. Potrebbe sembrare impossibile, invece Alessandra Mion ci è riuscita. Nel suo nuovo libro per la prima volta lo Chef e Maître Chocolatier si racconta insieme a sua moglie Alessandra. Dal primo incontro ai giorni nostri, Alessandra e Ernst Knam raccontano il loro amore e svelano come diventare abili pasticceri. La coppia racconta i momenti più significativi della loro vita intervallati da ricette inedite ed esclusive; dalla proposta di matrimonio ai giorni del lockdown, periodo che ha dato una forte motivazione a Frau Knam per farle scoprire le sue abilità in cucina e diventare così un’abile “Apprendista pasticceria”, con un Maestro d’eccezione. Alessandra e Ernst Knam (Solferino)

21


CRESCONO IN CINA I BOSCHI VERTICALI FIRMATI DA STEFANO BOERI ARCHITETTI

[ ambiente ]

22

A

A Huanggang, nella provincia di Hubei, a circa 80 Km dalla città di Wuhan, qualche settimana fa una gru ha sollevato al 25° piano, a 90 metri da terra, il primissimo albero dell’Easyhome Huanggang Vertical Forest City Complex. Si tratta di un esemplare di “Osmanthus fragrans”, specie nativa dell’Hubei, a cui si aggiungeranno, per ogni torre, altri 395 alberi, 3.600 arbusti e 12mila perenni. L’inaugurazione dei due Boschi Verticali avverrà a febbraio 2021. Anche nelle torri della “Nanjing Vertical Forest”, (il primo Bosco Verticale realizzato in Asia da Stefano Boeri Architetti, nel Distretto Ninjing Pukou, a 300km da Shanghai), gli alberi hanno iniziato a raggiungere i balconi che andranno ad ospitare complessivamente 27 specie vegetali autoctone, 600 alberi di grandi dimensioni, 200 alberi di taglia medio e oltre 2.500 tra arbusti e piante ricadenti. Il verde che andrà a coprire i 4.500 m2 di superficie contribuirà alla rigenerazione della biodiversità locale e alla riduzione delle emissioni di CO2 di circa 18 tonnellate, producendo fino a 16,5 tonnellate di ossigeno ogni anno. La prima torre, alta 200 metri e coronata in cima da una lanterna verde (un involucro rivestito

di rampicanti di quasi 5000 m2) è adibita ad uffici - dal quinto al 35° piano - e include un museo, una ‘green architecture school’ e un ‘rooftop club’ privato. La seconda torre, di 108 metri, prevede un hotel della catena Hyatt con 305 camere di diverso taglio (da 35 m2 a 150 m2) e una piscina al quarto piano. L’inaugurazione delle due torri di Nanjing è prevista per il mese di maggio 2021. «Siamo felici che anche in Cina il concetto di Bosco Verticale cominci a diffondersi. Le torri di Huanggang e di Nanjing sono destinate - come è stato per il primo Bosco Verticale realizzato nel 2014 a Milano - a diventare un modello di riferimento per l’architettura verde e sostenibile in Cina e nel Paesi del Sud Est asiatico» ha detto Stefano Boeri, fondatore con il partner Yibo Xu di SBA China. I due Boschi Verticali in Cina sono stati progettati dal team di SBA China diretto da Yibo Xu e guidato da Pietro Chiodi, Architecture Design Director. Dicembre 2020




Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.