POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN ABBONAMENTO POSTALE -70% AUT. DCB/TORINO NR. 4 ANNO 2015
APRILE 2015
MENSILE DI CARMAGNOLA, CARIGNANO, RACCONIGI, VILLASTELLONE E DINTORNI
ANNO XXV - NUMERO 264
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25 APRILE 70 ANNI DALLA LIBERAZIONE Foto Aurora Vassallo
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GLI ALLEVATORI DISERTANO LE PREMIAZIONI. IL COMUNE: “SI VA AVANTI”
FORO BOARIO: ALLA FIERA VA IN SCENA LA PROTESTA La 551esima edizione della Fiera di Primavera è stata caratterizzata dalle proteste: da un lato gli allevatori, in polemica con l’Amministrazione comunale per il progetto sul futuro del foro boario; dall’altro gli animalisti, che hanno contestato il trattamento riservato alle bestie. Non sono mancati i momenti di tensione: nel primo caso più “istituzionale”, quando i vincitori dei vari concorsi zootecnici hanno disertato la premiazione ufficiale promossa dal Comune; nel secondo quando sono volate urla tra i contestatori e gli allevatori, richiedendo l’intervento delle forze dell’ordine a calmare gli animi. Al mattino è andata in scena la protesta nei confronti del progetto della Giunta che
Buona
Pasqua
intende “cambiare volto” a piazza Italia, dimezzando gli spazi dedicati all’agricoltura e al commercio del bestiame a favore di strutture polifunzionali a servizio della città. Gli operatori zootecnici, dopo aver raccolto circa 300 firme, non si sono presentati sul palco a ritirare i consueti premi dei concorsi animali che il sindaco Silvia Testa avrebbe dovuto consegnare loro. «Il foro boario carmagnolese rischia un forte ridimensionamento: il progetto di riqualificazione prevede infatti il dimezzamento degli spazi destinati all’agricoltura, con eliminazione dell’area disinfezione, nonché il blocco di ogni attività per diversi mesi a causa dei lavori », è la preoccupazione espressa dalle principali Associazioni di categoria agricole. Queste hanno chiesto al Comune la possibilità di realizzare i lavori a lotti, senza così dover “chiudere” il mercato bestiame per settimane o addirittura mesi, oppure di prevedere sospensioni settimanali il mercoledì (giorno di sos mercato m e bestiame). «Quando un mercato blocca
ai nostri lettori!
l’attività, anche temporaneamente, gli operatori sono costretti a spostarsi, decretandone di fatto la definitiva chiusura -ha dichiarato Paolo Dentis, presidente di Confagricoltura Torino– L’Amministrazione dovrebbe riconsiderare l’operazione, perché rischia di ritrovarsi con una struttura riqualificata ma inutile, come è successo una quindicina di anni fa a Moncalieri». Il Comitato degli Operatori, insieme alle sigle sindacali, ha inoltre lamentato il fatto di non essere stato preventivamente consultato dalla Giunta. «Riteniamo che occorra individuare una soluzione che permetta di mantenere le attività all’interno del foro boario durante le operazioni di ristrutturazione, scongiurando il rischio di perderle», ha commentato il neo-presidente Coldiretti, Fabrizio Galliati. L’Amministrazione non ha però ritenuto di dover bloccare il bando per l’affidamento dei lavori in piazza Italia: «Comprendiamo le ragioni sottoposte alla nostra attenzione dagli operatori del mercato –sostiene la Giunta in un comunicato ufficiale- Non riteniamo però utile, in questa fase, attuare delle modifiche al bando di appalto proposto. In seguito, sarà possibile considerare l’eventuale inserimento di modifiche progettuali: siamo consapevoli delle difficoltà e lavoreremo con l’obiettivo di non compromettere la funzionalità del mercato».