ANNO XXXII - NUMERO 347
La RIVISTA MENSILE del territorio
Il Carmagnolese
NOVEMBRE MAGGIO 2021 2022
CARMAGNOLA, CARIGNANO, CASALGRASSO, VILLASTELLONE, POIRINO, RACCONIGI E DINTORNI
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Secondo alcune indiscrezioni Carmagnola sarebbe esclusa dai siti idonei
PUNTO di VISTA
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Finanziata la progettazione dei lotti finali della variante nord-est
DEPOSITO DELLE SCORIE TANGENZIALE , NUCLEARI, finisce la paura? il progetto diventa realtà? «Se la notizia risultasse confermata, i cittadini di Carmagnola avrebbero conseguito una grande vittoria nella battaglia portata avanti con determinazione per la difesa del territorio, dell’economia e della salute pubblica». Il sindaco Ivana Gaveglio commenta così la notizia della pubblicazione, da parte del settimanale “L’Essenziale”, di una possibile bozza della Carta Nazionale delle Aree Idonee (CNAI) inviata a marzo dalla Sogin al Ministero della Transizione ecologica. La prudenza è ancora d’obbligo, in quanto si tratta di indiscrezioni relative a un documento non ancora approvato definitivamente -è anche al vaglio dell’Ispettorato per la sicurezza nuclearee pertanto non ancora reso pubblico in modo ufficiale. Nella versione precedente, la CNAPI (Carta delle aree potenzialmente idonee) indicava 67 potenziali aree di localizzazione in tutta Italia, tra cui una a nord dell’abitato di Casanova, al confine con Poirino. Nella bozza della CNAI i siti si sarebbero ridotti a 58 e Carmagnola risulterebbe fuori dall’elenco proposto. «Ci auguriamo che l’esclusione della nostra città sia confermata in sede di approvazione definitiva della carta», conclude il sindaco. Tutta la Politica, in ogni caso, esulta. «Siamo certi che le istanze dei cittadini di Carmagnola verranno ora valutate e giudicate in modo rigoroso -dichiara l’onorevole Daniela Ruffino (Azione), di recente rieletta in Parlamento nel collegio carmagnolese- In ogni caso non dimentichiamo che questo deposito consentirà finalmente di dotate il nostro Paese di un’infrastruttura ambientale necessaria per lo smaltimento efficiente e sicuro dei rifiuti radioattivi». Grande soddisfazione è espressa anche da parte del consigliere regionale Davide Nicco: «È un sospiro di sollievo per un territorio di elevato valore ambientale e dalle produzioni agroalimentari di eccellenza. Mi auguro che il Ministero ora voglia informare in modo ufficiale le Amministrazioni interessate, accelerando l’approvazione della CNAI e confermando la definitiva esclusione dell’area di Carmagnola da questo rischio», commenta l’ex sindaco di Villastellone. «Fin dal primo blitz, avvenuto senza un’adeguata consultazione dei territori interessati, avevamo denunciato come l’area di Carmagnola, eccellenza dell’enogastronomia piemontese, fosse inadatta a ospitare un deposito di questo tipo. I lunghi mesi di approfondimenti con gli uffici comunali del territorio hanno soltanto confermato queste perplessità», chiosa l’assessore regionale Maurizio Marrone. L’annuncio dell’inserimento di Carmagnola tra i possibili siti per stoccare le scorie radioattive italiane era arrivato, inaspettato, a inizio gennaio 2021. Da allora tutto il territorio si è mobilitato per sostenere le ragioni del “no”, tramite azioni politiche bipartisan, manifestazioni e petizioni, con migliaia di firme raccolte e inviate a Roma. Successivamente si è svolto un seminario nazionale, in cui la città aveva avuto modo di presentare le proprie osservazioni, mettendo in luce diverse mancanze nella valutazione tecnica che aveva portato a definire “idoneo” il sito di Casanova
La tangenziale di Carmagnola fa un (deciso) passo in avanti verso il completamento: la Città Metropolitana di Torino, grazie a risorse messe a disposizione dalla Regione Piemonte, ha assegnato allo studio Edes Ingegneri Associati l’incarico di progettare il secondo e il terzo lotto della variante. Soddisfatta la sindaca Ivana Gaveglio: «Attediamo da decenni quest’opera: ringrazio, a nome di tutti i carmagnolesi, Regione e Città Metropolitana per aver accolto le nostre istanze -dichiaraQuesto progresso ci restituisce una concreta prospettiva di qualità di vita sostenibile, anche in termini di salute. L’impegno ora deve essere quello di reperire le risorse per far partire i lavori prima possibile». Per la realizzazione dei lotti 2 e 3 della tangenziale di Carmagnola è prevista una spesa di 14 milioni e 950 mila euro. Si tratta di un tracciato in nuova sede, lungo 7,4 chilometri, che inizia dalla rotatoria dello svincolo dell’A6, in corrispondenza della strada vicinale Cascina Chicco Grosso, e si conclude confluendo in una rotatoria sulla strada provinciale 20 (ex SS20). Nello specifico, il percorso proseguirà all’incirca parallelo all’autostrada fino all’altezza della cascina Calligaris, dove andrà a piegare progressivamente verso nord-ovest, per ricalcare il percorso di strada Molinasso. Dopo aver attraversato sia la Statale 393 di Villastellone che le strade vicinali San Marco e San Luigi, il tracciato raggiungerà via Pochettino e scenderà verso sud-ovest per riconnettersi alla Provinciale 20. «Per l’interferenza con la linea ferroviaria Torino-Savona è previsto un nuovo sovrappasso affiancato a quello esistente, che accoglierà la corsia di marcia nord in direzione Torino della variante e la viabilità locale di via Molinasso -spiegano i tecnici provincialiSull’infrastruttura esistente saranno invece collocate la corsia di marcia sud in direzione Cuneo della variante e la pista ciclopedonale che sarà realizzata parallelamente all’intero tracciato». La tangenziale comprenderà alcune rotatorie in corrispondenza degli attraversamenti principali, ma anche tratti a scavalco, ad esempio in corrispondenza di Cascina Chicco Grosso, nei pressi dello svincolo autostradale e dell’asse ferroviario. Non sono invece previsti tratti in trincea. Vanno intanto avanti le procedure per aprire il cantiere del primo lotto, la cosiddetta “Bretella Est”, progettato e finanziato da Autostrada dei Fiori, per un totale di 3,5 chilometri a collegare il casello dell’autostrada A6 con la Strada Provinciale 661, innestandosi sulla bretella sud: permetterà così di spostare il traffico pesante dal centro abitato -in particolare dalla zona di via Sommariva a Santa Rita– sulla futura strada extra urbana. I due ulteriori lotti, da oggi in progettazione, andranno invece ad alleggerire anche il resto della viabilità cittadina, in particolare l’asse di Salsasio, storicamente l’area più trafficata (e inquinata) del territorio carmagnolese.
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di Patrizia e Carmy
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