15 FEBBRAIO 2014
edizione online de “Il Carmagnolese” - Anno XXIV - Numero 251/bis
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Ordinanza di chiusura per parte dell’edificio e nuovi approfondimenti tecnici
La scuola “Don Milani” trema ancora Ulteriori vibrazioni ai pavimenti e al muro, accompagnate da alcuni colpi sordi, hanno un’altra volta interessato la scuola “Don Milani” di Salsasio (Istituto comprensivo Carmagnola 2), facendo scattare una nuova ordinanza di chiusura da parte del sindaco Silvia Testa relativa alla parte dell’edificio interessata dai fenomeni. Si tratta della manica est, che insiste su via Pascoli e piazza Sud America e che ospita quattro classi, e dei locali adibiti a mensa scolastica, dove già si erano percepite le “scosse” di gennaio. Il nuovo allarme è stato dato dalle maestre lo scorso 3 febbraio, che all’ora di pranzo hanno visto l’acqua nei bicchieri tremare e udito i forti rumori. Dopo pochi minuti sono intervenuti
i vigili del fuoco di Carmagnola e Torino, mentre decine di genitori si sono ritrovate davanti ai cancelli della scuola per riportare a casa i propri figli. «L’ordinanza di chiusura è necessaria per poter effettuare nuove verifiche, al fine di conoscere la provenienza dei rumori sospetti ed escluderne la pericolosità», spiegano dal Comune. Solo pochi giorni prima le prove di carico, volute dall’Amministrazione ed effettuate dallo studio dell’ingegner Arnaldo Treves, avevano escluso criticità alla struttura, che era stata definita “sana” e “sicura”. «Ora effettueremo prove dinamiche e faremo fare una perizia geologica nei terreni circostanti la scuola», specificano il sindaco Silvia Testa e
l’assessore all’istruzione Pio Caon. Sarà anche controllato l’impianto di riscaldamento: secondo alcuni pompieri intervenuti sul posto, infatti, i colpi potrebbero essere provocati dall’accensione della caldaia. «Finora abbiamo fatto tutto quanto nelle nostre possibilità, intervenendo in modo tempestivo –aggiunge Caon- Capiamo la comprensibile preoccupazione dei genitori e vogliamo
rassicurarli che la scuola necessita di manutenzioni ordinarie ma dal punto di vista strutturale è sicura. Ora speriamo di individuare in tempi brevi la causa di questi rumori, in modo da eliminare ogni sospetto e tornare alla normalità». L'assessore lancia infine un appello a tutti, a partire dalle forze politiche d'opposizione: «Nessuno alimenti il panico con inutili polemiche, per evitare che si ripeta una situazione di allarmismo
tale da compromettere il regolare funzionamento dell'attività didattica». Di parere opposto, però, sia la Lega Nord («per me è troppo rischioso che i bambini continuino ad andare in quella scuola», scrive il capogruppo Massimiliano Pampaloni) che il Pdl (per Salamone, che già denunciò la situazione con un'interpellanza lo scorso settembre, «la situazione dimostra un livello preoccupante di inadeguatezza da parte dell'amministrazione, aggravato dal fatto che si parla della sicurezza di centinaia di bambini carmagnolesi»). Anche molti genitori si dichiarano preoccupati: «Vogliamo che i nostri figli non corrano alcun rischio e pretendiamo risposte certe sulle cause di questi fenomeni».
/ Autobus / Capolinea alla stazione, meno corse per i borghi
Rivoluzione per il trasporto urbano Al via dal 1 marzo la razionalizzazione del trasporto cittadino carmagnolese, con istituzione del capolinea alla stazione ferroviaria, nessun taglio alle corse per gli studenti e l'eliminazione, invece, di alcune navette per i borghi. Il lavoro di revisione della “rete” degli autobus urbani da parte del Comune è durato oltre un anno. «Vista la riduzione dei trasferimenti da Regione e Provincia, si è imposta una revisione del sistema, con l'obiettivo di far scendere i costi mantenendo un buon servizio per i cittadini -spiega l’assessore ai trasporti, Pio Caon- Abbiamo realizzato dei monitoraggi relativi all’utilizzo del servizio e ci siamo confrontati anche con
chi gestisce i trasporti extra-urbani, in modo da ottimizzare le risorse e giungere a un risparmio di circa 20 mila chilometri all’anno». A farne le spese dei tagli saranno soprattutto alcune corse da e verso i borghi: «molte linee erano sottoutilizzate: il servizio non giustificava i notevoli costi che ne derivavano», spiega Caon, che ipotizza per il futuro la possibilità di istituire corse “a prenotazione”. Nessun taglio, invece, interesserà gli studenti, mentre sarà potenziato il servizio di collegamento con piazza XXX aprile, che farà addirittura da capolinea: «Abbiamo valutato che gran parte degli utenti usa gli autobus urbani per andare
in stazione: per questo i nuovi orari terranno anche conto dei treni più frequentati». Restano inoltre garantiti i collegamenti con altri luoghi importanti per la vita quotidiana, quali ospedale, municipio, cimitero, aree commerciali (inclusa quella nuova a Santa Rita) e mercatali. I nuovi orari delle fermate saranno a breve pubblicati sul sito del Comune e diffusi con apposite comunicazioni. Pio Caon