15 GIUGNO 2014
edizione online de “Il Carmagnolese” - Anno XXIV - Numero 255/bis
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/ Zona Lame / Interpellanza della Lega in Consiglio comunale
Il “Bruno Longo” da due anni senza gestore La questione del centro sociale “Bruno Longo” di zona Lame torna al centro dell’attenzione in Consiglio comunale, con un’interpellanza presentata dalla Lega Nord a due anni di distanza dall’ordinanza del sindaco che pose fine alla precedente gestione “al fine di individuare nuove e più adeguate modalità di funzionamento”. «Di queste nuove modalità non vi è neppure l’ombra –accusa il capogruppo leghista, Massimiliano Pampaloni- Nel frattempo, dopo due anni, il centro sociale viene ancora aperto, gestito, pulito e controllato dai soci dell’Associazione Zona Lame. La domanda sorge spontanea: come mai il Bruno Longo rimane l’unico centro comunale che non gode dei servizi di un gestore? Ricordo che il gestore non viene pagato dall’Amministrazione comunale ma si trattiene
il ricavo derivante dalla vendita della bevande». Diversa, invece, la lettura fornita dall’assessore Graziana Ferretto in risposta all’interpellanza: «Quello che si è impostato in questi due anni va nella direzione di salvaguardare il centro polifunzionale nella sua originaria natura: un centro aperto a tutta la cittadinanza, un centro che contiene
attività, proposte, iniziative per tutti –sottolinea- A differenza di altri, questo centro è da sempre un luogo in cui si ritrovano diverse associazioni: si sarebbe quindi dovuta acquisire nel tempo la capacità di stare insieme, ciascuno perseguendo le proprie finalità ma anche collaborando. Quale però è la questione madre? Il punto di
ristoro a uso esclusivo di un’associazione che, invece di cogliere la positività di una collaborazione tra coinquilini, se ne sente depauperata e minacciata e fa del punto ristoro e della questione il punto principale e anche il solo scopo di apertura del centro!». Insoddisfatto della risposta Pampaloni, per il quale si tratta
/ Fca / Motori per Alfa Romeo?
Segnali positivi alla Teksid Segnali di ripresa per la Teksid Aluminium di Carmagnola: nelle ultime settimane Fca ha iniziato a spostare sullo stabilimento di via Agnelli circa un centinaio di lavoratori, a rinforzo degli operai già presenti, ricorrendo sia a manodopera di altre fabbriche del gruppo nel torinese sia a lavoratori interinali. Un segnale che, secondo fonti interne alla Teksid carmagnolese, significa un imminente
aumento della produzione legato alla produzione di scocche in alluminio per la realizzazione di un nuovo motore “made in Italy” da parte della casa automobilistica guidata da Sergio Marchionne. Le conferme ufficiali sulla nuova strategia di Fca in Italia e in Piemonte, legate soprattutto al rilancio dell’Alfa Romeo, potrebbero arrivare già in estate.
Massimiliano Pampaloni
di una strategia finalizzata «a portare allo sfinimento i soci in “autogestione”, per poi avere libertà di azione. Senza invece ricordare che i centri sociali sono nati per tirare fuori il pensionato dal tinello di casa per farsi una partita a carte con gli amici, socializzare». Sulla questione, i soci dell’Associazione Zona Lame hanno avviato una raccolta firme tra la popolazione.
/ Edilizia scolastica / Previste agevolazioni da parte del Governo
Ristrutturazione ex-Manzoni, lavori più semplici? Il “Piano per la sicurezza scolastica” annunciato dal Governo Renzi potrebbe consentire al Comune di accelerare i lavori di manutenzione della scuola media “Primo Levi” (ex Manzoni) di corso Sacchirone 47. Lo scorso marzo, infatti, il Presidente del Consiglio ha richiesto ai sindaci di individuare un edificio scolastico per ogni Comune a cui il Governo applicherà speciali agevolazioni, in particolare per quanto riguarda la semplificazione delle procedura di gara e la liberazione dei fondi dal
patto di stabilità. Così la Giunta Testa ha sottoposto al Governo lo schema dei lavori previsti per l’edificio della “Primo Levi”, per un totale di 800 mila
euro: ristrutturazione edilizia con rimozione e smaltimento copertura in fibrocemento-amianto e riqualificazione energetica (300 mila); riqualificazione energetica
della palestra, con messa a norma degli impianti termico ed elettrico e della controsoffittatura e sostituzione dei serramenti (450 mila); verifica degli impianti di messa a terra e trasformazione da media a bassa tensione con eliminazione della cabina Enel (50 mila). I lavori saranno interamente finanziati dal Comune, che beneficerà dii un contributo regionale di 165 mila euro per gli interventi di rimozione dell’amianto e, per la parte restante, andrà a rinegoziare vecchi mutui inutilizzati. La risposta da parte del Governo è attesa entro l’estate.