15 novembre 2013
edizione online de “Il Carmagnolese” - Anno XXIII - Numero 248/bis
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/ San Lorenzo / Trovato un manichino impiccato alla cancellata dell’Asl
Pesanti minacce al direttore Dore contro la chiusura dell’ospedale Si alza il livello dello scontro sul futuro dell’ospedale cittadino San Lorenzo, dopo le proteste dei mesi scorsi a causa della chiusura del punto nascita e dei servizi ad esso collegati. La mattina del 4 novembre è stato infatti trovato un manichino impiccato alla cancellata del Distretto Asl, con la scritta “Dore giù le mani dal San Lorenzo”: una minaccia molto esplicita, quindi, per il direttore generale dell’Asl TO5, Maurizio Dore, sulla quale ora indagano i carabinieri. Intanto la Direzione generale dell’Azienda Sanitaria stigmatizza l’evento: «è opera di facinorosi che intendono destabilizzare il sistema –si legge in un comunicato ufficiale diffuso a caldo- Si tratta di una situazione che sta progressivamente degenerando, anche se siamo certi che, nelle
intenzioni dei cittadini carmagnolesi che hanno finora attuato una protesta pacifica, non si intendeva arrivare a tanto». Dall’Asl arriva quindi un appello alle Amministrazioni del territorio e agli organi d’informazione: «Occorre stemperare il momento di tensione nel quale ci troviamo, consci che l’intero sistema è coinvolto in
Maurizio Dore
una fase di riorganizzazione nella quale la direzione generale si sta adoperando per ridurre al minimo i riflessi sulle attività assistenziali e salvaguardando i posti di lavoro». Anche il Comitato spontaneo dei cittadini a difesa del San Lorenzo si è immediatamente dissociato dall’accaduto: «Noi abbiamo sempre
manifestato pacificamente, chiesto autorizzazioni se necessario, sottoscritto comunicati e volantini – sottolineano- Il fatto che il fantoccio indossasse una delle centinaia di magliette con la scritta ‘Giù le mani dal San Lorenzo’ distribuite nelle varie manifestazioni, ci fa pensare che si cerchi di screditare la nostra azione».
Ospedale, caserma dei carabinieri, viabilità e videosorveglianza
Tanti temi in Consiglio comunale è stata in larga parte dedicata alle tante interpellanze presentate dalle opposizioni la seduta di ottobre del Consiglio comunale: tra i tanti temi, si è parlato di ospedale, caserma dei carabinieri, viabilità e videosorveglianza. La questione del San Lorenzo è stata sollevata dal Movimento 5 Stelle, che ha chiesto lumi sul futuro della struttura: «Nonostante la chiusura del punto nascita, il nostro ospedale gode di buona salute – ha risposto il sindaco Silvia Testa- Con 129 posti letto non siamo a rischio chiusura; fisiatria e urologia rimarranno in città e vi sarà il polo chirurgico, mentre il pronto soccorso continua a funzionare 24 ore al giorno». Il sindaco ha anche rassicurato sulla permanenza in organico di 20 militari nella locale stazione
dei carabinieri, rispondendo a una domanda posta dal consigliere Pdl Alessandro Salamone. Quindi la Lega Nord ha sollevato dubbi sulla sicurezza di via Palazzotto, a San Michele, dove è cresciuto notevolmente il traffico e molti veicoli hanno avuto incidenti, seppure di lieve entità: «prevedere ora un allargamento della carreggiata è però impossibile, dato che si tratta di un’operazione molto costosa», ha replicato l’assessore all’urbanistica Beppe Bertero. Infine, su sollecitazione del M5S, l’assessore Gianni Cavallini ha informato l’assise civica del fatto che le telecamere di videosorveglianza in via Valobra, dopo un guasto tecnico che le ha tenute spente per due mesi, hanno ripreso a funzionare da alcune settimane.
/ Liceo / Fine lavori entro novembre?
Studenti in piazza per il Baldessano Gli studenti del Baldessano sono scesi in piazza a inizio mese per protestare contro il ritardo nei lavori di recupero dell’ala dell’edificio storico del liceo, in piazza Berti, la cui riapertura era stata annunciata inizialmente al termine dell’estate, quindi prorogata a ottobre e adesso rimandata a data ancora da definire. Circa 200 ragazzi, nonostante la preside Sally Paola Anselmo avesse negato l’autorizzazione a saltare le lezioni per manifestare, hanno simbolicamente occupato piazza Sant’Agostino, davanti alla sede storica del liceo. «Rivogliamo la nostra scuola» è stato uno degli slogan degli studenti, che dopo i continui ritardi
ora temono di non poter entrare nelle nuove per chiarire lo stato di avanzamento lavori. aule prima di febbraio. Al momento, intanto, All’incontro erano presenti anche il vicesindaco restano ospitati nei laboratori delle Bertero, l’assessore all’Istruzione scuole medie e in alcuni locali Caon, la dirigente del I Circolo, la dell’Unitre, dove studiano da oltre vicepreside dell’Istituto e i docenti un anno. A fermare la protesta coordinatori dei licei. «Schiari ha studentesca non è bastato riferito che i lavori per il ripristino di l’incontro, svoltosi qualche giorno 10 aule nell’ala dell’edificio di piazza prima nell’Auditorium del Roccati, Berti sono in fase di ultimazione. tra le istituzioni scolastiche (in La consegna dei locali -inizialmente particolare, i rappresentanti di prevista per fine ottobre- è stata Sally Paola classe e di istituto degli allievi e il ritardata per problemi emersi nel Anselmo Presidente del Consiglio di istituto, corso della ristrutturazione ma ha Dal Sasso) e i responsabili provinciali del garantito la consegna dei locali entro la fine di cantiere (gli architetti Schiari, Venesia e Beria) novembre», commenta la dirigente Anselmo.