Quotidiano del Molise 19-08-19

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21° anno del Molise

Fondato da Giulio Rocco Direttore editoriale Lino Santillo

Euro 1,40* | lunedì 19 agosto 2019 | anno XXII | n.227 | www.quotidianomolise.com | Direzione - Redazione - Amministrazione via San Giovanni in Golfo, 205/B - Campobasso | tel. 0874.484623 - fax 0874.484625 * il Quotidiano del Molise + Il Messaggero euro 1,40 - Regione Molise - non acquistabili separatamente

Agenzia delle Entrate. Le linee guida per fronteggiare l’evasione fiscale

Campodipietra. Vasto incendio incenerisce un ettaro di boschi e campagne PAGINA 3

L’autotrasporto è stato il settore più colpito negli ultimi 10 anni

Aziende artigiane, saldo negativo per il Molise

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DENTRO LA NOTIZIA

QM

CAMPOBASSO

Paura al Pronto Soccorso per una furibonda lite

QM

SPORT DSGSDSDGDSGSDGSD

Campobasso, pesante 3-0 subito dall’Anagni Primi mugugni nel tifo

PAGINA 6

Nei primi sei mesi del nuovo anno ci sono state 209 iscrizioni ma 299 cessazioni di attività Sebbene nel secondo trimestre si sia verificata una leggera ripresa, permane il cattivo stato di salute dell’artigianato in Italia. Molise compreso. Nei primi 6 mesi di quest’anno lo stock delle imprese artigiane è diminuito di 6.564 unità. Al 30 giugno scorso, il numero complessivo si è attestato a quota 1.299.549. Ad eccezione del Trentino Alto Adige, in tutte le altre regioni italiane il saldo 1 del primo semestre è stato negativo.

BAGNOLI DEL TRIGNO

Frammenti d’Antico riporta la Storia in paese PAGINA 12

Prima gara ufficiale da dimenticare per i Lupi che a Colleferro, nel turno preliminare di Coppa Italia, perdono nettamente contro l’Anagni e abbandonano la competizione. A fine gare primi mugugni dei tifosi nei confronti di Gesuè. PAGINE 19 - 20

COPPA ITALIA - SERIE D

PAGINA 3

ISERNIA

Gravina: dall’opposizione alla guida di Palazzo S. Giorgio

Incidente in moto, feriti due giovani a Pescara

Il Vastogirardi espugna il “Civitelle”: Kyeremateng la decide dagli undici metri PAGINA 21

PAGINA 12

L’intervista al sindaco di Campobasso

ECCELLENZA TERMOLI

A poco più di due mesi dall’insediamento, dopo la vittoria al ballottaggio sulla candidata del centrodestra, Maria Domenica D’Alessadro, e aver “eliminato” al primo turno il sindaco uscente, Antonio Battista, Roberto Gravina si appresta ad entrare nel vivo dell’azione amministrativa per Campobasso.

Discute con sua madre e fa perdere le tracce

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PAGINA 16

Il Venafro perde in amichevole contro il Cassino. Il presidente Patriciello pensa ai rinforzi PAGINA 21


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il Quotidiano del Molise lunedì 19 agosto 2019

PRIMO PIANO

POLITICA E ATTUALITÀ

Segno positivo invece per gli ordini delle regioni del Nord

Commercialisti, i dati confermano il calo in Molise Rallentamento registrato in tutto il Sud Italia Commercialisti in calo in Molise. In regione sono 496, -1% rispetto allo scorso anno. Il Rapporto 2019 conferma il trend asimmetrico Nord-Sud che interessa l’andamento delle iscrizioni all’Albo in atto già da alcuni anni e mostra un ulteriore rallentamento del tasso di crescita nazionale degli iscritti che passa da +0,4% del 2017 al +0,3% del 2018. In particolare, gli Ordini del Nord fanno registrare in media una crescita dello 0,8% contro una decrescita al Sud dello 0,3%, mentre il Centro cresce di uno 0,3%. Questo andamento genera una riduzione del divario nel rapporto abitanti/iscritti tra Sud e Nord che passa da 96 del 2017 a -87 del 2018 (476 contro 563). Il reddito professionale medio dei Commercialisti nel 2018 si ferma a 59.429 euro facendo registrare una crescita dello 0,3% rispetto al 2017. Il reddito mediano cresce, invece, dell’1,1% portandosi a 33.461 euro pari al 56% di quello medio. Contrariamente al 2017, il reddito medio decresce al Nord (-0,1%) e cresce al Sud (+1,5%), mentre il reddito mediano cresce al Nord (+1,3%) e decresce al Sud (-1,7%). L’andamento

del reddito medio indica una crescita troppo moderata dei redditi professionali, soprattutto se si considera che nello stesso tempo il Pil procapite è cresciuto del 2,7%. Rispetto al 2008, anno di riferimento prima della crisi, il reddito medio del 2018 risulta inferiore di 419 euro (0,7%). Al netto dell’inflazione, invece, la crisi ha eroso i redditi medi dei Commercialisti del 12%. L’andamento del reddito mediano indica, invece, una leggera riduzione della diseguaglianza nella distribuzione dei redditi che, però, risulta ancora eccessivamente elevata. La dinamica degli iscritti all’Albo: +0,3% nel 2018, ma +10,4% dal 2008. In dieci anni, gli abitanti per iscritto passano da 555 a 510 e le imprese da 50 a 43. Nel corso del 2018, gli iscritti all’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili sono aumentati di 306 unità pari ad una crescita percentuale dello 0,3% sul 2017, il più basso tasso di crescita dal 2008. In undici anni, gli iscritti all’Albo sono aumentati di 11.140 unità, +10,4% sul 2008. Nello stesso periodo, la popolazione italiana è aumentata dello 0,6%, mentre l’occupazione è diminuita

dello 0,1% e le imprese attive sono diminuite del 3,2%. Ciò ha determinato un calo significativo del rapporto tra la popolazione e gli iscritti, passato in undici anni da 555 a 510 e del rapporto tra le imprese attive e gli iscritti che nello stesso periodo è passato da 50 a 43. Prosegue il calo degli iscritti negli Ordini territoriali del Sud Italia che dopo il -0,2% del 2017, nel 2018 fanno registrare un -0,3%. Per la prima volta, il calo interessa anche la Campania (-0,1%) dopo che già la Calabria e la Puglia erano entrate in negativo nel 2017 e nel 2018 registrano un calo dello 0,5%. Nel corso del 2018, è proseguita la crescita degli iscritti negli Ordini territoriali del Nord Italia anche se a un ritmo leggermente inferiore a quello del 2017. Il rallentamento è dovuto esclusivamente agli Ordini del Nord-est (da +1,1% a +0,6%), mentre quelli del Nord-ovest fanno registrare un trend leggermente migliore (da +0,7% a +0,8%). Divari territoriali: scende da -96 a -87 il divario Sud-Nord in termini di abitanti per iscritto. Il rapporto abitanti/ iscritti è da sempre un indicatore del grado di concen-

trazione di Commercialisti sul territorio e viene utilizzato come indice di raffronto teorico tra domanda e offerta. Storicamente tale rapporto è più basso negli Ordini del Sud Italia che presentano un grado di concentrazione di Commercialisti più elevato. Dal momento che, come è noto, esiste un divario economico significativo tra Nord e Sud del paese a sfavore di quest’ultimo, il divario abitanti/iscritti non può che essere interpretato come indice di un “eccesso di offerta” che pesa sul mercato dei servizi professionali del Sud del paese. Le dinamiche appena descritte riguardo all’andamento degli iscritti all’Albo sintetizzano una riduzione del divario abitanti/iscritti che resta comunque elevato. In particolare, a fronte di 510 abitanti per ogni iscritto a livello nazionale, si registrano 563 abitanti al Nord con una punta di 587 nel Nord-est e 476 al Sud con, addirittura, 424 nelle regioni meridionali. La composizione anagrafica: Nel 2018 le donne raggiungono il 32,8% mentre i giovani (iscritti fino a 40 anni) sono pari al 18,4%. La presenza di donne negli Ordini territoriali dei Commerciali-

Stefano Bonaccini (presidente conferenza delle Regioni): «Firmata la pre intesa»

Medicina generale, l’obiettivo è chiudere la convenzione entro l’anno «Andiamo avanti speditamente per arrivare a firmare la Convenzione di medicina generale. Intanto è stato firmato un verbale di pre-intesa che spiana la strada. Siamo arrivati a questo traguardo dopo un confronto serrato, duro, ma di quelli che cementano i rapporti tra le persone. Ora chiudiamo la convenzione entro dicembre», lo ha dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini commentando la firma avvenuta alla Sisac, la struttura interregionale sanitari convenzionati, e facendo riferi-

mento ai diversi confronti con le organizzazioni di rappresentanza, fra cui la Federazione italiana dei medici di medicina generale. «Raccolgo inoltre – ha aggiunto Bonaccini - con convinzione la proposta dei sindacati per

una forte alleanza sui temi della garanzia del fondo sanitario nazionale e del Patto per la salute. Il Verbale di pre-intesa – ha spiegato il Presidente del Comitato di settore Regioni-Sanità, Sergio Venturi (Assessore Emi-

lia-Romagna) - dà applicazione alle disposizioni previste dal Decreto Semplificazione e dal Decreto Calabria per quel che riguarda la medicina generale. Segnalo fra gli aspetti più importanti: la possibilità di assegnare incarichi a chi sta frequentando il corso di formazione, il riconoscimento delle risorse relative al 2016-17 e la condivisione di un percorso che porterà sulla base di questa pre-intesa il prossimo 5 settembre a sottoscrivere l’ipotesi di ACN e a firmare la convenzione entro la fine dell’anno».

sti è piuttosto variabile e tende ad essere più elevata negli Ordini del Nord. In particolare, nel Nord-est raggiunge il 36,1% con una punta del 41% in Emilia-Romagna. Nel Sud la quota di donne scende al 30,2% con il valore più basso in Campania (26,3%). Analogamente per i giovani, nel Nord si registrano livelli più elevati (20,5%) rispetto al Sud (16,8%). Esperti contabili, Praticanti e Società tra professionisti: Continua la crescita dei praticanti anche nel 2018 (+0,9%) dopo il buon andamento del 2017 e prosegue il trend di crescita a doppia cifra degli esperti contabili (+11,1%) anche se meno forte rispetto al 2017 (+16%). Prosegue anche la crescita delle Stp (+31,2%) che raggiungono le 813 unità. Nel 2018, il trend dei praticanti, contrariamente al 2017, è positivo al Nord (+2,4%) e negativo al Sud (-2,7%) ed è molto positivo al Centro (+5,3%). Statistiche reddituali: nel 2018, il reddito medio dei Commercialisti cresce dello 0,3% contro il +1,1% dell’anno precedente. Se si considera che i redditi sono relativi all’anno d’imposta 2017, il raffronto con il Pil è negativo poiché in quell’anno si è registrato l’andamento migliore del Prodotto interno lordo italiano (+2,2% il Pil nominale e +1,7% quello reale). Sempre nel 2017, il Pil pro-capite in termini nominali è cresciuto del 2,7% rispetto all’anno precedente. Il reddito medio dei Commercialisti è aumentato dello 0,3% nel corso del 2018 ed è risultato pari a 59.429 euro. Il reddito mediano, ovvero il reddito che divide in due la distribuzione dei redditi individuali, è aumentato dell’1,1% ed è risultato pari a 33.461 euro. Il rapporto tra il reddito mediano e il reddito medio è rimasto invariato al 56%. Il reddito medio 2018 è ancora inferiore al valore massimo raggiunto nel 2009 (61.138) ma anche al valore fatto registrare nel 2008 (59.847). Il reddito professionale medio dei Commercialisti viene elaborato dalla Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti (FNC) come

media ponderata dei redditi dichiarati alle due casse di previdenza della categoria, la Cassa dottori (CNPADC) e la Cassa ragionieri (CNPR). Nel 2018, il reddito medio professionale degli iscritti alla CNPADC è pari a 64.300 euro (+0,4% sul 2017), mentre il reddito medio professionale degli iscritti alla CNPR è pari a 47.689 euro (+0,6% sul 2017). Divari reddituali Sud-Nord: il +0,3% di crescita nazionale si traduce in un -0,1% al Nord e un +1,5% al Sud. Se poi osserviamo il reddito mediano, il +1,1% nazionale si traduce in un +1,3% al Nord e in un 1,7% al Sud. Il reddito mediano, che a livello nazionale è pari al 56,3% del reddito medio, nel Nord raggiunge il 61,1% del reddito medio, mentre nel Sud arriva al 69%. Il reddito medio del Nord è 2,7 volte quello del Sud. In altri termini, il reddito medio del Sud è il 37,3% di quello del Nord. Il divario si riduce se si osserva il reddito mediano: quello del Sud è il 42% di quello del Nord. Il divario a livello regionale è massimo tra Calabria (24.083) e Trentino Alto-Adige (107.170): il reddito medio del Trentino è 4,5 volte quello della Calabria.

del Molise

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PRIMO PIANO

il Quotidiano del Molise lunedì 19 agosto 2019

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POLITICA E ATTUALITÀ

Permane il cattivo stato di salute dell’artigianato in italia: l’unica eccezione è rappresentata dal Trentino Alto Adige

Aziende artigiane, numeri negativi nel 2019 In Molise: a fronte di 209 iscrizioni ci sono state ben 299 cessazioni

Sebbene nel secondo trimestre si sia verificata una leggera ripresa, permane il cattivo stato di salute dell’artigianato in Italia. Nei primi 6 mesi di quest’anno lo stock delle imprese artigiane è diminuito di 6.564 unità. Al 30 giugno scorso, il numero complessivo si è attestato a quota 1.299.549. Ad eccezione del Trentino Alto Adige, in tutte le altre regioni italiane il saldo 1 del primo semestre è stato negativo. I risultati più preoccupanti si sono registrati in Emilia Romagna (-761), in Sicilia (-700) e in Veneto (-629). A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA. Una moria, quella delle aziende artigiane, che dura ormai da 10 anni. Tra il 2009 e il 2018, infatti, il numero complessivo è sceso di quasi 165.600 unità. Quali sono le cause di questa contrazione? «La crisi, il calo dei consumi, le tasse, la mancanza di credito e l’impennata degli affitti - afferma il coordinatore dell’Ufficio studi Paolo Zabeo - sono le cause che hanno costretto molti artigiani a cessare l’attività. E per rilanciare questo settore è necessario, oltre ad abbassare le imposte e ad alleggerire il peso della burocrazia, rivalutare il lavoro manuale. Negli ultimi 40 anni c’è stata una svalutazione culturale che è stata spaventosa. L’artigianato è stato dipinto come un mondo residuale, destinato al declino e per riguadagnare il ruolo che gli compete ha bisogno di robusti investimenti nell’orientamento scolastico e nell’alternanza tra la scuola e il lavoro, rimettendo al centro del progetto formativo gli istituti professionali che in passato sono stati determinanti nel favorire lo sviluppo economico del Paese. Oggi, invece, sono percepiti dall’opinione pubblica come scuole di serie b. Per alcuni, infatti, rappresentano una soluzione per parcheggiare per qualche anno quei ragazzi che non hanno una grande predisposizione allo studio. Per altri costituiscono l’ultima chance per consentire a quegli alunni che provengono da insuccessi scolastici, maturati nei licei o nelle scuole tecniche, di conseguire un diploma di scuola media superiore». «E nonostante la crisi e i problemi generali che assillano l’artigianato – prosegue il segretario Renato Mason - non sono pochi gli imprenditori di questo settore che segnalano la difficoltà a trovare personale disposto ad avvicinarsi a questo mondo. Soprattutto al Nord, si fatica a reperire nel mercato del lavoro giovani disposti a fare gli autisti di mezzi pesanti, i conduttori di macchine a controllo numerico, i tornitori, i fresatori, i verniciatori e i battilamiera. Senza contare che nel mondo dell’edilizia è sempre più difficile reperire carpentieri, posatori e lattonieri. Più in generale, comunque, l’artigiano di domani sarà colui che vincerà la sfida della

tecnologia per rilanciare anche i “vecchi saperi”. Alla base di tutto, comunque, rimarrà il saper fare che è il vero motore della nostra eccellenza manifatturiera». Una ulteriore “stangata” al mondo dell’artigianato potrebbe arrivare il prossimo 1° gennaio. Se non si disinnescherà l’aumento dell’Iva, l’innalzamento di 3 punti percentuali sia dell’aliquota ordinaria che di quella ridotta rischia di provocare degli effetti molto negativi sul fatturato di queste attività che, ricorda la CGIA, vivono quasi esclusivamente dei consumi delle famiglie. E oltre agli effetti economici e occupazionali, la riduzione del numero delle attività artigiane e in generale dei negozi di vicinato ha provocato delle ricadute sociali altrettanto significative. Con meno botteghe, stiamo assistendo ad una desertificazione dei centri storici e anche delle periferie urbane sia delle grandi città che dei piccoli paesi. Questa situazione ha abbassato notevolmente la qualità della vita di questi luoghi: c’è meno sicurezza, più degrado e più abbandono. Lo ha capito persino la politica che con il “decreto dignità” ha stabilito che dal 2020 i Comuni con meno di 20 mila abitanti avranno la possibilità di azzerare per i successivi 3 anni le tasse locali a quegli artigiani o piccoli commercianti che amplieranno il proprio negozio o riapriranno l’attività dopo un periodo di chiusura di almeno 6 mesi. Un segnale, seppur insufficiente, che va nella direzione giusta: quella di rivitalizzare le nostre città e piccoli paesi che sono sempre più svuotati di attività e di servizi ai residenti. Una crisi che viene da lontano L’emorragia delle imprese artigiane dura ormai da un pezzo. Se nell’ultimo anno (2018 su 2017) lo stock complessivo presente in Italia è sceso di oltre 16.300 unità (-1,2 per cento), negli ultimi 10 anni, invece, la contrazione è stata pesantissima: 165.500 attività (- 11,3 per cento). Una caduta che non ha registrato soluzioni di continuità in tutto l’arco temporale analizzato (2018-2009). Al 31 dicembre scorso, invece, il numero totale delle imprese artigiane attive in Italia si è attestato poco sopra 1.300.000 unità. Di queste, il 37,7 per cento nell’edilizia, il 33,2 per cento nei servizi, il 22,9 per cento opera nel settore produttivo e il 6,2 per cento nei trasporti. Le maggiori difficoltà si sono registrate al Sud A livello territoriale è il Mezzogiorno la macro area dove la caduta è stata maggiore. Tra il

2009 e il 2018 in Sardegna la diminuzione del numero di imprese artigiane attive è stata del 18 per cento (-7.664). Seguono l’Abruzzo con una contrazione del 17,2 per cento (-6.220), l’Umbria, che comunque è riconducibile alla ripartizione geografica del Centro, con - 15,3 per cento (-3.733), la Basilicata con il 15,1 per cento (-1.808) e la Sicilia, sempre con il -15,1 per cento, che ha perso 12.747 attività. Nell’ultimo anno, invece, la regione meno virtuosa d’Italia è stata la Basilicata con una diminuzione dello stock dell’1,9 per cento. L’autotrasporto il settore più colpito Il settore artigiano più colpito dalla crisi è stato l’autotrasporto che negli ultimi 10 anni ha perso 22.847 imprese (-22,2 per cento). Seguono le attività manifatturiere con una riduzione pari a 58.027 unità (- 16,3 per cento) e l’edilizia che ha visto crollare il numero delle imprese di 94.330 unità (-16,2 per cento). Sono in forte aumento, invece, imprese di pulizia, giardinaggio e servizi alle imprese (+43,2 per cento), attività cinematografiche e produzione software (+24,6 per cento) e magazzinaggio e corrieri (+12,3 per cento). Tra le aziende del settore produttivo quelle più in difficoltà sono state quelle che producono macchinari (-36,1 per cento), computer/ elettronica (-33,8 per cento) e i produttori di mezzi di trasporto (-31,8 per cento).

Sarà incoraggiato anche l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti

Evasione fiscale, le linee guida dell’Agenzia delle Entrate

Le nuove misure dell’Agenzia delle Entrate per prevenire e combattere l’evasione fiscale. Con la circolare di agosto l’Agenzia ha precisa-

to le linee guida su compliance e controlli fiscali riguardanti soprattutto soggetti Iva e imprese grandi e piccole. Vengono fornite le

indicazioni operative agli uffici impegnati sul territorio, in applicazione delle linee strategiche 2019-2021 fissate nell’atto di indirizzo del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Nelle attività di controllo e contrasto all’evasione fiscale, l’Agenzia delle Entrate incoraggerà anche l’adempimento spontaneo da parte dei contribuenti. A questo scopo, già dal prossimo settembre, saranno inviate le

lettere di compliance alle piccole e medie imprese. In particolare, le lettere saranno inviate a quei contribuenti che pur avendo emesso fatture elettroniche per i primi due trimestri del 2019 non risulta che abbiano presentato correttamente le relative comunicazioni dei dati delle liquidazioni trimestrali dell’Iva (Lipe). Il confronto dei dati e degli importi delle cessioni delle fatture elettroniche e dei

corrispettivi con quanto indicato nelle comunicazioni dei dati delle liquidazioni periodiche Iva e poi con la stessa dichiarazione dell’Iva consentirà all’Agenzia delle Entrate di strutturare le analisi dei rischi e i successivi controlli per i contribuenti che non regolarizzano la propria posizione dopo l’invito dell’Agenzia stessa. Nuovi controlli riguarderanno anche le partite Iva incluse nel regime forfettario, a

seguito dell’estensione della platea dei beneficiari. I controlli coinvolgeranno i vecchi e nuovi forfettari, per evitare che possano accedere al regime agevolato soggetti privi dei requisiti previsti dalla legge. Per le piccole imprese, poi, i controlli saranno rivolti soprattutto a quei contribuenti che sottofatturano le prestazioni attive o portano in detrazione costi non inerenti l’attività esercitata.



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Redazione centrale: Campobasso redazionecb@quotidianomolise.it 0874.484623 0874.484625

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Grimaldi via Guglielmo Marconi, 3 0874.311259

L’intervista al primo cittadino il cui insediamento risale a soli due mesi fa

Giovane e determinato, Gravina, sindaco a 5 Stelle Ridare dignità al centro storico di Campobasso senza dimenticare le periferie ANTONIO DI MONACO CAMPOBASSO

vo sviluppo a tutto il centro storico; un luogo non accessibile, infatti, è destinato a desertificarsi e solo un rilancio vero della mobilità potrà superare l’isolamento al quale è stato relegato. Al tempo stesso, abbiamo in cantiere le opportunità dei finanziamenti per l’Area Urbana, che abbiamo deciso di dirottare quasi interamente sul centro storico, ragion per cui potremo anche dare una nuova veste alla collina e di conseguenza, al borgo antico». Arredo e verde urbano, l’amministrazione si è data un gran daffare con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Quali saranno, invece, le modalità di recupero e gestione delle aree verdi (ad esempio la via Matris che attualmente è chiusa) adibite a parco distribuite nei vari quartieri? «Anche qui andiamo per gradi. Intanto stiamo lavorando alla convenzione con la Sea affinché la gestione del verde trovi, almeno per una parte del verde urbano e dei parchi in particolare, un soggetto responsabile, che con continuità e professionalità, possa garantire il giusto decoro. Quanto alla via Matris, l’ultimo

A poco più di due mesi dall’insediamento, avvenuto lo scorso 11 giugno dopo la vittoria al ballottaggio sulla candidata del centrodestra in quota Lega, Maria Domenica D’Alessadro, e aver “eliminato” al primo turno dalla corsa alla fascia tricolore il sindaco uscente, Antonio Battista, Roberto Gravina si appresta ad entrare nel vivo dell’azione amministrativa per Campobasso. La città, infatti, ha bisogno che si risolvano alcune questioni rimaste insolute con il susseguirsi di varie consiliature, dalle opere di edilizia pubblica passando per il decoro urbano e arrivando alle infrastrutture. Il primo cittadino, conscio della responsabilità cui è stato chiamato, ha voluto rispondere alle nostre domande in merito. Primi due mesi di mandato da sindaco: quali le emozioni dell’uomo, Roberto Gravina, e quanto avverte la responsabilità di amministrare una città capoluogo? «Le emozioni sono tante, variegate. C’è intanto la consapevolezza di dover far bene, di riuscire a fare, di dare a Campobasso una nuova prospettiva nella consapevolezza mai taciuta, neanche in passato quando ero consigliere, che amministrare è cosa ardua e difficile». Appena insediato, ha presenziato al tavolo dei Cis a Roma portando a casa il finanziamento per due progetti per la città nonostante i tempi stretti per approntarli. Una volta che arriverà la firma definiva del premier Conte che darà il via libera definitivo, come potrà cambiare il volto di quella parte della città (Sant’Antonio Abate e centro storico) che, comunque, chiede attenzione per l’ordinario? «Sono due livelli differenti. Il progetto CIS è ovviamente qualcosa di importante e che nel medio-lungo periodo, potrà dare nuova vita e nuoL’incontro a Roma con il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte

sopralluogo al quale ho personalmente partecipato in compagnia di un geologo, in attesa che la regione – il servizio geologico che abbiamo contattato per fornirci assistenza ed eventuali risorse della protezione civile per la messa in sicurezza – ci dia l’ok ad altro sopralluogo, ha evidenziato rischi che tuttavia possiamo considerare gestibili in attesa che si trovino le ingenti risorse per la messa in sicurezza dei costoni rocciosi. L’idea è comunque quella di riaprire la strada preavvertendo i frequentatori che sarà assolutamente vietato abbandonare la via e adIl sindaco di Campobasso, Roberto Gravina dentrarsi nelle parti a verde. Anche in questo caso, però, parliamo di un’area che dovrà Approvato il Dup, entro il 31 dicembre dovrà rientrare nel più ampio concetto di riqualifica- essere ratificato il bilancio di Previsione. Quali zione che intendiamo avviare con CIS e fondi saranno le prime azioni finanziabili ed eseguiPor area urbana». bili? Per i lavori da eseguire sulle strutture pub«È in corso la discussione e la programmabliche, tra cui lo stadio di Selvapiana per cui zione, per cui è prematuro parlarne ora». potrebbe essere necessaria una nuova forma Dopo l’incidente stradale alla zona industriale di gestione in accordo con la società del Cam- che è costato la vita al giovane Gianmarco, si pobasso Calcio, oltre all’edilizia scolastica, il chiede da più parti una più incisiva messa in fondo stradale di alcune con- sicurezza dell’area. Quali saranno le modalità trade e per la messa in sicu- e i tempi degli interventi? rezza della struttura che «L’Assessore Cretella, di concerto con la ospita l’ospedale Cardarelli, struttura, sta operando per installare opportuqual è il percorso che l’am- ni dossi artificiali nell’area oltre a potenziare ministrazione intende segui- la segnaletica. Va però ricordato che una risire. stemazione complessiva potrà trovare giusta «Il percorso sarà natural- soluzione con l’appalto in essere della tangenmente condiviso con la Re- ziale nord; infatti, abbiamo già chiesto modifigione Molise, primo sogget- che al progetto, per l’impegno delle economie to responsabile del trasferi- rivenienti dall’appalto e che dovranno interesmento delle risorse afferenti sare l’area in parola atteso che la tangenziale le opere pubbliche e le scuo- nord parte da lì; così come dovremo finalmenle in particolare. Ma l’atten- te creare e definire la rotonda di piazza 1 magzione è massima anche ri- gio, oggi praticamente inesistente, con buona guardo ai fondi nazionali ed pace per la sicurezza stradale». europei. Misteri patrimonio dell’Unesco. Qual è lo staQuanto al Cardarelli, si trat- to dell’arte dell’iter per ottenerlo? ta di una struttura di proprie«Ancora lontanissimo dall’obiettivo ma l’astà della regione Molise ed a sessore alla Cultura è decisa ad andare avanquesta competeranno gli in- ti. Ci vorrà ancora molto tempo e molto lavoro terventi che speriamo trovino e speriamo che la commissione consiliare pospresto un avvio». sa essere di vero ausilio».


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il Quotidiano del Molise lunedì 19 agosto 2019

CAMPOBASSO E PROVINCIA

ATTUALITÀ

Necessario l’intervento di Carabinieri e Polizia di Stato

Scoppia furibonda lite al Pronto Soccorso REDAZIONE CAMPOPBASSO E’ il punto nevralgico di qualsiasi ospedale, quello in cui s’incontrano e si scontrano necessità e talvolta burocrazia. Ci si arriva per risolvere un’emergenza, un problema fisico (e spesso acca-

REDAZIONE CAMPOBASSO Non resta che affrettarsi, anche per non perdere i vantaggi e le opportunità di usufruire di borse di studio. All’ESU – Ente per il Diritto allo Studio Universitario del Molise, infatti, il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 30 agosto prossimo. È noto come le Professioni sanitarie, nel loro complesso, siano caratterizzate da processi in continua evoluzione. E tale percorso di trasformazione si distingue per avere notevolmente ampliato il quadro delle proprie competenze e responsabilità. Responsabilità e competenze che vengono ormai considerate fondamentali per il ruolo sempre più mo-

de) e vi si esce, purtroppo dopo lunghe attese. Il Pronto Soccorso del Cardarelli di Campobasso non si sottrae a questa logica e il personale che all’interno opera ne vede di ogni colore. Così come è accaduto nella notte fra sabato e domenica quando, fra punti di sutura e

un elettrocardiogramma, infermieri e medici sono stati costretti a chiamare i carabinieri perché all’interno del presidio era scoppiata una lite fra più persone che erano venute alle mani per questioni che per ora si ignorano. Ciò che la cronaca è riuscita a ricostruire (con tutti i

suoi limiti) fa riferimento ad una presunta e precedente lite fra due persone in pieno centro a Campobasso al termine della quale due persone hanno richiesto le cure dei sanitari del Pronto Soccorso. Lite che poi sarebbe proseguita proprio all’interno del presidio ospedaliero

in seguito all’arrivo di alcuni familiari delle persone ferite. Sono stati attimi di grande tensione che sono stati stemperati solo grazie all’ar-

Scienze Infermieristiche e Tecniche della prevenzione

Professioni sanitarie, ultimi giorni per iscriversi alle prove derno richiesto dal sistema sanitario pubblico e privato per l’esercizio della professione infermieristica o di tecnico esperto in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro. La filiera didattica delle professioni sanitarie del Dipartimento di Medicina e Scienze della Salute “V. Tiberio” di UniMol, la programmazione dei percorsi di studio, di tirocinio, le esperienze sul campo e i periodi di

CRONACA

Vasto incendio nelle campagne fra Campodipietra e Toro Un vasto incendio è stato domato nella mattinata di ieri dai Vigili del fuoco di Campobasso, operatori della Protezione Civile e Volontari Aeb lungo la fondovalle Tappino in territorio di Campodipietra al confine con quello di Toro. Il fronte delle fiamme ha interessato una superficie di circa un ettaro fra boscaglia e altro genere di vegetazione, per fortuna è stato scongiurato ogni altro pericolo per abitazioni. E’ stato comunque necessario il duro e operoso lavoro di ben 22 unità che hanno impedito al rogo di espandersi con veri e propri muri tagliafuoco. Un intervento che è stato reso ancor più complicato proprio per il gran caldo di questi giorni che ha reso particolarmente infiammabile la vegetazione.

formazione all’estero, con un notevole incremento dei processi di l’internazionalizzazione e di collaborazioni (come con l’Agenzia europea EURES), sono stati ideati e concepiti proprio in questa consapevolezza e rappresentano, ancor più oggi, una cerniera essenziale tra le esigenze del territorio regionale e nazionale e i giovani che si apprestano ad intraprendere e cogliere le opportunità offerte dalla sfera professionale, dalla formazione, didattica e ricerca

che caratterizzano l’organizzazione dell’assistenza e dei servizi per la salute e delle attività di prevenzione e sicurezza ambientale nei luoghi di lavoro. Non resta che affrettarsi, anche per non perdere i vantaggi e le opportunità di usufruire di borse di studio ESU – Ente per il Diritto allo Studio Universitario del Molise che vedono il 30 agosto il termine ultimo per la presentazione delle domande. Poche le settimane dunque per iscriversi alle prove selettive

per accedere ai corsi di laurea a numero programmato dell’area delle Professioni sanitarie per l’a.a. 2019/ 2020. L’iscrizione deve essere effettuata per via informatica seguendo le istruzioni presenti sul Portale dello studente e servizi online della home page del sito istituzionale di UniMol. Cosi come è possibile avere una più ampia informazione relativa al bando, alle procedure amministrative, alle modalità di registrazione e presentazione della doman-

rivo delle pattuglie del Radiomobile dei Carabinieri e della Squadra Volante della Polizia di Stato giunta in ausilio. da ed alla relativa prova di ammissione La domanda di ammissione deve essere presentata entro le ore 12.00 del 2 settembre 2019. Un’opportunità importante per quanti desiderino diventare infermiere o esperti e competenti tecnici delle attività di prevenzione, verifica e controllo in materia di igiene e sicurezza ambientale nei luoghi di vita e di lavoro. Professioni queste che, sia nell’area della sicurezza e della tutela della salute dei lavoratori, sia nelle diverse filiere di scienze infermieristiche, trovano continue richieste dal mondo del lavoro. E tutto ciò rappresenta, ancor prima ed ancor più, una fonte di prospettiva futura ricca di possibilità da cogliere subito e da cui attingere concrete opportunità.

Misure computabili nel reddito familiare per la rischiesta di Anf L’Inps interviene sulle somme percepite come trattamenti di famiglia e di sostegno alla natalità, specificando quali misure possono essere computate nel reddito familiare complessivo, ai fini della richiesta dell’assegno per il nucleo familiare (ANF). il riepilogo delle prestazioni interessate contenute nel Messaggio dell’Istituto n.2767/19: premio di 800 euro per la nascita o adozione di figli a partire dal 2017; assegno mensile di natalità (c.d. bonus bebè) per i figli nati dal 2015 al 2019; reddito di garanzia, contributo famiglie numerose e assegno regionale per il nucleo familiare per gli appartenenti alla Provincia Autonoma di Trento e alla Regione autonoma Trentino Alto Adige. Seguono le precisazioni Inps per loro influenza sul reddito: sia l’assegno di natalità che il premio alla nascita, pur non potendosi qualifica-

re come trattamenti di famiglia, sono comunque esclusi dalla formazione del reddito complessivo e, pertanto, non possono essere presi in considerazione nella verifica del requisito reddituale valido per il diritto e la misura dell’ANF. Il reddito di garanzia e il contributo famiglie numerose, invece, in quanto misure di natura assistenziale, possono essere catalogati tra i cosiddetti redditi esenti così come per l’assegno regionale per il nucleo familiare, a cui si applica il regime fiscale dei redditi esenti. Ricordiamo che dal 1° aprile 2019 le domande per ottenere l’assegno per il nucleo familiare per i lavoratori dipendenti di aziende del settore privato non agricolo, che finora venivano presentate dal lavoratore dipendente al datore di lavoro utilizzando il modello “ANF/DIP” (SR16), dovranno essere inoltrate dal lavoratore esclusivamente

all’INPS in via telematica. Questo per consentire il calcolo corretto calcolo dell’importo spettante al lavoratore ed assicurare una maggiore aderenza alla normativa vigente in materia di protezione dei dati personali. L’esito della domanda presentata e gli importi giornalieri e mensili massimi calcolati dall’Inps sono visibili nella specifica sezione “Con-

sultazione domanda”, disponibile nell’area riservata. L’applicazione “Consultazione Importi ANF”, invece, consente ai datori di visualizzare le informazioni relative alle domande di assegno nucleo familiare Dipendenti (ANF DIP): importi massimi spettanti, giornalieri e mensili, e periodo di riferimento. Info dai Consulenti del lavoro.

SERVIZIO DI COMUNICAZIONE DI EVENTI LUTTUOSI

CAMPOBASSO - ONORANZE FUNEBRI LA MONFORTE



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Gli interventi saranno svolti in orario pomeridiano, in una sorta di doposcuola specialistico

“Comune-mente”, supporto a minori con disturbi specifici dell’apprendimento L’Ambito Territoriale Riccia-Bojano intende promuovere interventi a favore di minori frequentanti le scuole primarie e secondarie che presentano Disturbi Specifici dell’Apprendimento, quali la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia. L’ATS Riccia-Bojano propone un progetto volto a fornire un supporto didattico/ educativo con personale specializzato, in orario extrascolastico, al fine di favorire l’apprendimento delle materie di studio, tenendo conto delle difficoltà di apprendimento, utilizzando tecnologie informatiche per favori-

re il diritto allo studio e il successo formativo dei ragazzi con DSA, e per consentire loro pari opportunità nello studio, anche in collaborazione con altre agenzie educative che operano sul territorio. Gli interventi saranno svolti in piccoli gruppi in orario pomeridiano, in una sorta di doposcuola specialistico per ragazzi con DSA. Si tratta di un laboratorio metacognitivo che promuove un efficace metodo di studio partendo dagli stili cognitivi e di apprendimento dello studente, attraverso l’uso di strategie e strumen-

ti e utilizzando i compiti come materiale di sperimentazione di queste metodologie, al fine di accompagnare gli studenti verso la maggiore autonomia possibile nello studio. Preliminarmente alla partenza del progetto saranno effettuati degli incontri tra lo psicologo, le famiglie e gli insegnanti, al fine di fornire adeguate informazioni sui DSA e sensibilizzare famiglie e docenti sulle strategie di intervento migliorative delle difficoltà presentate dai minori. Durante l’anno scolastico, gli psicologi organizzeranno incontri indivi-

duali con la famiglia e con gli insegnanti dei singoli minori per condividere le strategie di intervento e i software più efficaci per ogni bambino/ragazzo e dare continuità al lavoro fatto a scuola e a casa. Saranno attivati percorsi di potenziamento delle abilità individuali al fine di migliorare le competenze di problem solving, attenzione, memoria e meccanismi di apprendimento. Le attività avranno inizio il 1 ottobre e proseguiranno per otto mesi; in particolare: per i minori sono previsti due incontri settimanali di un’ora ciascuno organizzati per

gruppi con al massimo 5 studenti per ogni educatore/tutor; per le famiglie sono previsti in totale 10 incontri di gruppo con psicologi specializzati nella materia, di cui 2 incontri preliminari e 8 in-

contri a cadenza mensile. Le persone in possesso dei requisiti possono presentare domanda all’Ufficio Protocollo del Comune di residenza entro e non oltre il 6 settembre.

L’attesa kermesse entra nel vivo, nel pomeriggio anche il Mundial Inda Street

Agosto bojanese, oggi l’accensione delle luminarie BOJANO L’agosto bojanese entra nelvivo, da oggi fino al 28 agosto sono in programma tanti eventi. Questa sera si parte con la prima accensione del tunnel di luminarie

musicali, uno spettacolo di luci con accensioni musicali a ritmo, previste in orari stabiliti. «Abbiamo deciso di riproporre il tunnel, per la seconda volta – spiegano dall’associazione Vivi Bojano –

perché già nel 2017 è stata un’attrazione unica, uno spettacolo molto bello. Ci saranno tre spettacoli, ogni sera, a partire dalle 21. Il tunnel di luminarie consente di mantenere l’intrattenimento per dieci serate consecutive: è sicuramente l’elemento di punta di questo agosto bojanese impreziosito anche da numerosi eventi. Vi aspettia-

mo questa sera per l’inaugurazione e la prima accensione». Nel pomeriggio, inoltre, partirà anche il Mundial Inda Street promosso dall’associazione Bojano Mundial, il più grande evento di calcio 3 vs 3 su strada mai organizzato in Molise con squadre provenienti da ogni paese molisano e da centri di

Proseguono senza sosta le attività della fattoria Hayet a Bojano BOJANO Proseguono le attività della fattoria Hayet, nata nei mesi scorsi dall’esperienza dei soci fondatori nel campo dell’accoglienza, più specificamente dal loro lavoro all’interno dei CAS (Centri di accoglienza straordinaria). L’obiettivo è quello di creare modalità e spazi di inclusione sempre più proficui, partendo dal valore fondamentale del lavoro come motore di avvicinamento e conoscenza. Anche nei giorni scorsi alcuni componenti del gruppo sono stati al mercato ortofrutticolo di Bojano e al mercato di Cam-

pobasso. Inoltre, nei giorni scorsi, un gruppo scout di Vasto ha fatto visita alla fattoria. «Ragazzi veri, di cuore, ci hanno aiutato a preparare il mercato e a sistemare il giardino e gli spazi. Un grazie di cuore a Lorenza, la capo scout, per aver pensato a noi. Hayet sta diventando davvero parte di una bella rete solidale. Ogni esperienza è un dare e ricevere. In questi giorni difficili, da questi piccoli uomini abbiamo ricevuto tantissimo. Il coraggio di andare avanti, sopra ogni cosa. Insieme, solo insieme ce la faremo».

fuori regione. «Ci siamo spiegano dall’associazione Bojano Mundial - a poche ore dal torneo di calcio da strada o forse calcistico più grande della storia molisa-

na. Oltre 40 città diverse per un torneo gratuito e senza premio in denaro arriveranno a Bojano per strappare la Coppa del Mundial ai campioni di Campobasso».

VINCHIATURO

Cantine vinchiaturesi, fervono i preparativi per la manifestazione È in programma il 30 agosto l’evento “Cantine Vinchiaturesi” a partire dalle ore 20. Appuntamento clou nel centro storico del borgo che torna a rianimarsi con la bella manifestazione dedicata al recupero e alla valorizzazione delle tradizioni locali. «Assisterete alla riproposizione delle ricette culinarie di una volta – spiegano gli organizzatori. Potrete vivere a pieno le usanze popolari del posto e partecipare ai balli popolari, in un clima di festa in cui non mancheranno il vino e i buoni sapori. Selezioniamo con cura le materie prime da utilizzare, privilegiando i prodotti locali. Ingresso a 10 euro con bicchiere in terracotta».


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RICCIA

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Il centro fortorino inoltre è stato teatro di tanti altri appuntamenti

Gambatesa, devozione in onore della Madonna delle Traglie Il clou dell’antico rito nella giornata di ferragosto Partecipata come sempre la festività della Madonna della Vittoria di Gambatesa. L’evento religioso, che coincide con il Ferragosto, ha visto il rientro in paese di tanti fedeli non residenti, numerosi emigranti che, provenienti da ogni parte del mondo, hanno programmano il ritorno per vivere questo importante momento religioso in onore alla Vergine, punto di riferimento e “guida luminosa” della comunità gambatesa. I festeggiamenti del Ferragosto sono stati preceduti da altri importanti appuntamenti che hanno richiamato una folla di devoti nel cen-

tro fortorino. Un’occasione per riabbracciare i propri cari, trascorrere lieti momenti con vecchi amici e conoscenti. Con la Madonna delle Traglie si aprono ufficialmente le festività estive a Gambatesa che, come ogni anno hanno toccato l’apice il 15 agosto, giornata solenne in cui la statua è stata portata in processione per le vie del paese Anche quest’anno, come tradizione consolidata nei secoli, già dalle prime ore del mattino, nell’ultima domenica di luglio, i fedeli si sono recati a piedi da Gambatesa al Santuario della Madonna della Vittoria, per prelevare

Fervono i preparativi a Riccia per la giornata della festa patronale dedicata a Sant’Agostino, che vede la comunità intera protesa nel rendere omaggio al protettore con una serie di iniziative civili e religiose. Come è consuetudine, per le strade del paese, sfilerà il corteo devozionale con la statua di Sant’Agostino, che vedrà in scena cavalli e cavalieri che accompagnano in processione la statua del santo. Nel pomeriggio spazio ai divertenti giochi popolari nella grande piazza centra-

Attesa per la 49° edizione della rassegna canora dedicata ai più giovani

la statua e condurla a spalla presso la chiesa madre, dove sosterà fino alla fine di settembre. La Madonna della Vittoria è entrata trionfante in paese scortata dalle caratteristiche “traglie”, mezzi di trasporto interamente lignei e privi di ruote, sulle quali viene trasportato il grano raccolto in suo onore che è stato trebbiato in Piazza Riccardo a partire dal primo pomeriggio. I mezzi agricoli e gli animali che trainano le “traglie” sono parte integrante della processione che si è snodata fino in Piazza Riccardo dove è stato depositato il grano,

benedetto poi dal parroco. La processione è proseguita fino alla Chiesa parrocchiale per la solenne santa Messa. Al termine della trebbiatura il grano è stato venduto al migliore offerente; il ricavato della vendita servirà a fronteggiare le spese relative ai festeggiamenti. Per settimane, squadre di volontari si sono impegnate nella mietitura del grano utilizzato anche per addobbare il paese con trecce e altre decorazioni create con spighe e paglia. Soddisfazione è stata espressa dai membri del Comitato parrocchiale che,

con fede e devozione, grazie all’aiuto di tanti giovani, anche questa’anno hanno messo in campo molteplici iniziative finalizzate a far vivere al meglio a tutti i gambatesani le celebrazioni in onore della Vergine della Vit-

Riccia, grandi festeggiamenti per il patrono Sant’Agostino le per il tiro alla fune, torte in faccia, corsa con i sacchi e l’atteso palio delle contrade. Un mix di divertimento, religione e commemorazione la festa in onore del patrono, patrocinata dalla Pro-Loco di Riccia. Come è tradizione da alcuni anni, è in program-

ma anche la Rassegna Canora, una sorta di Zecchino d’oro con la partecipazione di circa 30 giovani artisti concorrenti dai 3 ai 15 anni. Giunto alla sua 49^ edizione, il Festival di Sant’ Agostino è sempre un grande successo, che consente di ap-

prezzare le eccellenti doti canore dei bambini e dei giovani riccesi che porteranno sul palco di via Zaburri i successi del Festival di Sanremo, dello Zecchino d’Oro, della musica internazionale ed anche popolare. Protagonisti indiscussi della rasse-

gna, nata nel lontano 1970, saranno ancora una volta gli artisti in erba che, con grande bravura e disinvoltura, si esibiranno per ben due sere sul palco di piazza Umberto I. Evento molto atteso della festa patronale anche il Palio di Sant’Agostino, che si

toria. Riuscite le iniziative dei tornei sportivi di giochi da tavolo e di calcio a tre, diversi laboratori artigianali per la lavorazione del grano e per la produzione dei tradizionali taralli di Gambatesa. msr

svolgerà il 28 agosto al campo sportivo di Colle della Macchia. Appuntamento che fa parte da anni del cartellone delle iniziative, organizzate a Riccia, dalla ProLoco e dall’associazione “I Cavalieri di Sant’Agostino”, in onore del patrono. Una sorta di disfida tra le contrade riccesi disputata tra i cavalieri. La gara di abilità inizia con la sfilata dei cavalieri lungo le vie cittadine del paese. In genere la contrada vincitrice del palio ha il diritto e l’obbligo di custodire per un anno l’arazzo del Santo. msr


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TRIVENTO

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«Esalazioni e orrendi e nauseabondi odori». Mazzei e Stinziani si mobilitano dopo la denuncia di un cittadino

Depuratore comunale, interrogazione dei consiglieri di opposizione Depuratore comunale, i consiglieri di opposizione Mazzei e Stinziani presentano una interrogazione. I sottoscritti Consiglieri Comunali del gruppo “Trivento Nel Cuore” – si riporta nell’interrogazione – vista la nota prot. n. 13152 del

12/08/2019 firmata da un cittadino di Trivento con la quale viene denunciato il cattivo funzionamento del depuratore comunale “Le fontane” con conseguente “esalazione e orrende nauseabonde puzze fecali”; considerato che altri

cittadini hanno segnalato a codesta amministrazione il predetto malfunzionamento già da diverse settimane; visto che il problema non è stato ancora risolto; interrogano la S.V. per sapere: quali sono le cause che hanno determina-

to il malfunzionamento del depuratore comunale; quali iniziative sono state adottate dall’amministrazione comunale per risolvere il problema lamentato dai cittadini e riportare il funzionamento del depuratore entro i parametri di

In occasione della Notte bianca della cultura. L’artista ha realizzato la scalinata di San Nicola

Riconoscimento alla pronipote di Beniamino Mastroiacovo In occasione della Notte bianca della cultura, l’amministrazione comunale e la Pro loco hanno voluto dare un riconoscimento a Maria Mercedes Mastroiacovo, proveniente dall’Argentina e pronipote di Beniamino Mastroiacovo, costruttore della bellissima scalinata di san Nicola, che rende eccezionale il centro storico trignino. Riportiamo di seguito la nota

congiunta: a Maria Mercedes Mastroiacovo, pronipote del-

l’illustre concittadino Beniamino Mastroiacovo, costruttore

della monumentale scalinata di via san Nicola, partita dall’Argentina per vedere il luogo d’origine del suo trisavolo, il Comune di Trivento e la Pro loco “Terventum” nel ringraziarla per la sua presenza a Trivento, testimonianza inconfondibile di come sia profondo il legame degli emigrati verso il loro paese natio, le danno il più sentito benvenuto.

“Addo z’ magna e z’ veve”, edizione eccezionale a Pietracupa Santilli: queste iniziative tengono ancora in vita la nostra comunità PIETRACUPA Addo z’ magna e z’ veve. Grance successo per il percorso enogastronomico voluto dall’associazione culturale “Borgo inaspettato”. Una manifestazione che cresce di anno in anno fino ad arrivare alle oltre mille presenze dell’ultima edizione. Sono stati precisamente 1.300 i pasti preparati, con ben 600 prevendite. Un risultato eccezionale che premia tutti coloro che credono in queste iniziative, «un plauso speciale va agli organizzatori – riferisce il sindaco Santilli – che in questa edizione si sono maggiormente esaltati ottenendo un risultato eccezionale. Sono queste iniziative che tengono ancora in vita la nostra comunità e fanno sperare ancora nel futuro. Un modo per farci conoscere e valorizzare le tante risorse che abbiamo, nonostante la piccola realtà ma con un entusiasmo ancora importante e pronto ad ulteriori sfide». Tanti i visitatori che hanno poOltre mille tuto apprezzare, non solo le bontà della cucina locale, ma anche presenze, i monumenti, il museo della il paese invaso rupe, la chiesa rupestre, scorci unici di un paese incastonato da visitatori nella roccia e da cui prende ap-

legge; se gli assessori comunali, che potrebbero rispon-

derne penalmente, sono stati informati.

Continua la Colletta alimentare della Caritas Attivi i Centri di Ascolto di Trivento e Agnone Colletta alimentare, parte la raccolta Caritas per i mesi di agosto e settembre. «Il periodo estivo è sempre critico per i magazzini dei Centri di Ascolto di Trivento ed Agnone – scrive don Alberto Conti - ogni anno in questo tempo si presenta la necessità di procurare gli alimenti da destinare alle famiglie della nostra Diocesi che assistiamo e che aiutiamo ad affrontare la crisi economica. Per questi motivi chiediamo a voi e alle vostre comunità parrocchiali di “aiutarci ad aiutarli” attraverso la campagna di solidarietà alimentare da fare durante i mesi di agosto e settembre. Per questo ogni comunità parrocchiale può organizzare la propria raccolta di prodotti alimentari e di igiene personale. Alcuni consigli: comunicate ai fedeli che intendono aiutarci le tipologie di alimenti di cui abbiamo bisogno e quelle che non possiamo accettare; man mano che arrivano i prodotti sarà necessario dividerli per categorie (es. pasta, biscotti, scatolame) e sistemarli in scatole di cartone non eccessivamente grandi, sulle quali riportare il contenuto e il peso della scatola (max 15 kg). Il materiale raccolto deve essere a lunga conservazione e per questo vi chiediamo di controllare le scadenze; individuate alcuni volontari che possano occuparsi dell’organizzazione degli alimenti raccolti e che siano disponibili a trasferirli presso i magazzini dei Centri di Ascolto di Trivento (aperto tutte le mattine dalle 9.30 allo 12,30) ed Agnone (aperto solo il mercoledì mattina dalle 10.00 alle 12.00). Elenco dei prodotti richiesti. Prodotti alimentari: latte a lunga conservazione, pasta, biscotti secchi, caffè, succhi di frutta, marmellata, zucchero, conserve di pomodoro, tonno e carne in scatola, legumi secchi e in scatola, riso, olio d’oliva e di semi, farina, sale. Prodotti per l’infanzia: pastina, biscotti, omogeneizzati di frutta e carne, prodotti per l’igiene dei bambini. Prodotti per l’igiene personale e per la cura della casa. Non sarà possibile in alcun modo accettare prodotti lavorati in casa, uova, alimenti freschi, pane, snack, bevande alcolici e gassate. Grazie – chiude don Alberto Conti - per quanto farete per i vostri fratelli».

Il sindaco Camillo Santilli e le immagini della serata

punto il nome. Una piccola realtà che vuole e deve dire ancora la sua.



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ISERNIA

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Previsioni meteo di domani

33°

18°

Farmacia di turno a Isernia

Dei Pentri viale dei Pentri, 163/165 0865.59963

L’incidente nella notte tra sabato e domenica a Pescara. In ospedale un 31enne e una 21enne originari del capoluogo pentro

Moto contro camion, gravi due giovani isernini Sarebbero entrambi originari di Isernia i due ragazzi che la notte tra sabato e domenica sono rimasti coinvolti in un incidente in via Balilla, nel pieno centro di Pescara. A riportare la notizia il giornale telematico “Il Pescara”. Il sinistro si sarebbe verificato intorno alle quattro del mattino quando la moto su cui erano a bordo un 31enne e una 21enne ha impattato violentemente contro un camion della nettezza urbana. Le condizioni dei due giovani sono apparse subito gravi.

Immagine di repertorio

Motivo per cui si è reso necessario l’intervento immediato di due ambulanze – una del 118 e l’altra della Croce Rossa - che hanno provveduto a trasferire i feriti presso il pronto soccorso dell’ospedale “Santo Spirito”. Il ragazzo avrebbe riportato un politrauma, mentre a preoccupare maggiormente sono le condizioni della 21enne, che è considerata in gravi condizioni ed è sotto stretta osservazione dei medici del presidio ospedaliero pescarese.

Per la presidenza di via Berta centrodestra diviso. Di Pasquale ai saluti: in pochi mesi ha lasciato il segno e ora è corteggiato da molti partiti

Provincia, sfida al fotofinish Settimana decisiva in vista del voto di domenica prossima. Ianiro in vantaggio ma Ricci spera ancora Un’estate sui generis per la politica molisana che, con le dovute proporzioni, sembra ricalcare quanto sta accadendo a Roma, con la crisi di governo in atto e contatti spasmodici, persino sotto l’ombrellone, per decidere la prossima strategia. Lo stesso dicasi per la Provincia di Isernia dove, domenica prossima, ci saranno le elezioni di secondo livello per scegliere il nuovo presidente dell’ente di via Berta. Con centrosinistra e grillini che si sono chiamati fuori dalla competizione, sarà una sfida interna al centrodestra. La maggior parte dei partiti della coalizione, spinti soprattutto da Popolari per l’Italia e Udc, hanno deciso di convergere su Felice Ianiro. Il neo primo cittadino di Frosolone dovrà vedersela con l’indipendente Alfredo Ricci, sindaco di Venafro e, in realtà, sostenuto dalla corrente ioriana. A meno da una settimana dal voto e con una sfida che si preannuncia possa decidersi al fotofinish, non è tempo di andare in vacanze, soprattutto per alcuni amministratori, molto attivi nel tentare di convincere i colleghi a sce-

gliere uno dei due pretendenti in lizza. Conti alla mano Felice Ianiro dovrebbe essere in vantaggio. Del resto può contare sull’appoggio della maggior parte dei Comuni altomolisani, tra cui Agnone. Dalla sua anche alcuni “grandi elettori” – il peso specifico del voto cambia in relazione al numero di abitanti del comune di appartenenza –, ossia i consiglieri comunali isernini dei Popolari per l’Italia, di Isernia Migliore, di Forza Italia e della Lega. Ricci, invece, oltre che gran parte del Consiglio comunale di Venafro, può contare sull’appoggio di alcuni sindaci della Valle del Volturno. Ancora non sciolgono le riserve, invece, i consiglieri pentri di “Isernia in Comune”, diretta espressione del sindaco Giacomo d’Apollonio. Ioriani della prima ora, negli ultimi tempi si è sempre fatta più evidente la loro sinergia con le altre componenti del centrodestra. Intanto è ai saluti finali il presidente facente funzioni Roberto Di Pasquale, subentrato a maggio a decaduto Lorenzo Coia. Tra una set-

timana tornerà a fare il “semplice” consigliere comunale e provinciale. Ma in questi pochi mesi è riuscito a lasciare un segno tangibili in via Berta. Da un punto di vista politico ha più volte richiamato all’ordine amministratori e partiti della coalizione in vista del raggiungimento di un obiettivo comune. Fare sintesi e pensare innanzitutto agli interessi del territorio: questo il suo mantra, pronunciato anche nelle concitate giornate in cui si stava scegliendo il suo successore. Da un punto di vista amministrativo, invece, da registrare la tenacia con cui ha affrontato la spinosa questione del viadotto Sente. Di Pasquale, anche in questo caso, è stato in grado di spogliare il suo operato da futili preconcetti e ha aperto persino a una proposta del grillino Andrea Greco, quella di trasferire la competenza dell’arteria stradale all’Anas. In merito il presidente f.f. ha mediato nelle stanze che contano per ottenere il via libera e il conseguente finanziamento per rimettere in sicurezza l’opera, ad oggi ancora chiusa, riuscendo a fare diversi passi in avan-

ti. Riguardo alla sanità pubblica, inoltre, è riuscito a far sedere allo stesso tavolo diversi rappresentanti delle istituzioni regionali e locali, nonché rappresentanti di comitati e associazioni, al fine di studiare una strategia vincente al fine di salvare i presidi ospedalieri della Provincia di Isernia. Un attivismo che non è passato inosservato. Di Pasquale ha dato conferma della sua capacità amministrativa e politica. Un cavallo su cui puntare in vista dei futuri impegni elettorali. Motivo per cui è iniziato il corteggiamento dei partiti della coalizione di centrodestra. Attualmente Di Pasquale a Palazzo San Francesco è espressione di “Isernia Migliore”, gruppo coordinato dall’assessore regionale Roberto Di Baggio e, di fatto, costola di Forza Italia. In una recente espressione l’attuale presidente ha fatto sapere che la sua casa è “Isernia Migliore” e che al momento non ha intenzione di traslocare. Ma gli altri partiti restano a guardare convinti che sia una carta da poter giocare al momento opportuno.

Storia, gusto e tanto divertimento Un altro successo per Frammenti d’Antico Vivere “Frammenti d’Antico” è un po’ come tornare indietro nel tempo. Una rievocazione storica curata nei minimi dettagli dalla Compagnia Culturale Popolare “La Perla del Molise”, presieduta dal dottor Franco Mastrodonato. È per questo che in 25 anni la manifestazione si è fatta conoscere ben oltre i confini regionali, diventando uno degli eventi più seguiti dell’estate molisana. Anche ieri pomeriggio le attese non sono state tradite. In migliaia hanno assiepato piazza Umberto I e i vicoli del borgo in attesa che il duca, quest’anno impersonato da Francesco Arca, affiancato da Miss Molise 2018, la bellissima Alessandra Piscopo, uscisse dal suo palazzo e sfilasse per le vie del paese. Attorno a loro la corte con i meravigliosi abiti dell’epoca, magistralmente realizzati dalla stilista Paola d’Onofrio, di origini bagnolesi. L’ospite di quest’anno, che da anni è pro-

tagonista sul piccolo schermo, si è detto affascinato dalla bellezze del paese e dalla particolarità della manifestazione. Del resto non è il primo. Già in passato altri suoi colleghi hanno persino fatto sapere di essere disposti a tornare per rivestire i panni del duca, a dimostrazione de forte impatto della rievocazione storica. Arrivati in piazza la riproposizione della Electio Sindaci attraverso il sistema “della fava e del fagiuolo”, con cui in passato veniva scelto la guida del paese, in cui esisteva una forte rivalità tra “la terra de vascia” ricadente nella parte bassa, sotto la roccia, e “la terra de ‘ncoppa”, ossia la zona alta del comune, divise da un confine tutt’ora visibile. Subito dopo, nel rione Santa Caterina, l’altrettanto attesa Festa del Borgo. In uno scenario da favola si è snodato un percorso attraverso vicoli e suggestive piazzette, articolato tra numerose aree di spettacolo e oltre quindici stand gastronomici con le migliori espressioni delle tipicità bagnolesi. Negli angoli del paese, durante la manifestazione, musica, sbandieratori, cantastorie che hanno avuto il merito di portare le lancette in-

dietro nel tempo. Intorno alla mezzanotte occhi rivolti all’insù con il Volo della Fata e il suo messaggio benaugurante. Subito dopo lo spettacolare incendio del castello Sanfelice: circa mezz’ora di fuochi pirotecnici impreziositi da immagini tridimensionali che hanno narrato la prese del forte da parte del popolo, ribellatosi alla nobiltà locale. Archiviata questa edizione, con un altro successo, ci si prepara già all’anno prossimo, quando a Bagnoli la storia rivivrà ancora.


ISERNIA E PROVINCIA

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CULTURA

MAURO GIOIELLI «Sainte Wilgeforte est certainement l’une des figures les plus intéressantes et des plus curieuses qu’on rencontre dans les légendes des saints du Moyen Age. Les historiens varient sur son véritable nom. Ce nom est le plus ordinairement Liberata ou Wilgeforte». Con queste parole Aglaus Bouvenne aprì il suo saggio Legénd de Sainte Wilgeforte [Revue de l’Art chrétien, X, 1866], accennando a due questioni, quella della leggenda che narra il martirio della santa e quella legata al suo nome. Le leggende. In un’antica edizione del vecchio Martirologio Romano si leggono queste parole: In Lusitania Sancta Vilgefortis, virgo et martyr, quae pro christiana fide et pudicitia decertant, incruce meruit gloriosum obtinere triumphum. Leggenda vuole che Vilgefortis (o Vilgeforte, il cui nome viene spesso scritto con la W iniziale) sia stata una giovane principessa portoghese vissuta in un periodo non ben definito (le fonti segnalano secoli che vanno dal II all’VIII). Il re suo padre la promise in moglie a un principe pagano ma ella, per conservare la propria castità e poiché cristiana, chiese a Dio di cambiarle aspetto e renderla indesiderabile. Fu così che, per prodigio divino, le crebbe una folta barba e il principe non volle più sposarla. Venuto a conoscenza di come Vilgefortis fosse riuscita a evitare le nozze, il re, per punire la figliola disobbediente, la condannò a morte mediante crocifissione. Un’altra leggenda è quella della scarpetta d’oro donata dalla santa a un violinistapellegrino. Costui, recatosi ad adorare la statua della vergine barbuta, non avendo nulla da offrirle se non il suo-

Non voleva sposare un principe pagano e allora pregò Dio di farla diventare brutta

Tre statue di Wilgeforte, la santa con la barba

umana ma ebbe una genesi divina. Tra il XIV e il XV secolo, cominciarono a diffondersi in Europa numerose riproduzioni del Volto Santo di Lucca, spesso realizzate in modo rozzo e non conforme. Accade così che a molti fedeli quell’effige, con una figura vestita di indumenti lunghi e fastosi, sembrò più l’immagine d’una donna crocifissa con corona e paramenti principeschi che non un Cristo. C’era, però, l’anomalo elemento costituito dalla barba che, per trovare giustificazione, fece presumibilmente nascere il mito di Vilgefortis. Santa Liberata. La tradizione leggendaria della martire barbuta è presente in molti Paesi europei e anche in America latina. I nomi che le vengono assegnati sono diversi e quasi sempre differiscono da nazione a nazione: Uncumber, Kummernis, Débarras, Hulfe, Starosta, Ontkommer, Dignefortis e altri ancora. In non pochi luoghi, Vilgefortis viene confusa con Santa Liberata poiché un’etimologia latina, derive- appare completamente co- entrambe subirono la crocirebbe infatti da virgo fortis perto d’una lunga tunica sa- fissione. È il caso, ad esem(vergine forte), ossia donna cerdotale. Tale oggetto sa- pio, della Francia (Livrade casta e coraggiosa, irremo- cro propone una raffigura- oppure Débarras), dell’Olanvibile nella sua fede anche zione insolita rispetto alle da (Ontkommer), della Spadi fronte alla morte. Altri in- immagini cui siamo abituati gna, del Messico e della Coterpretano Wilgeforte come e che mostrano Gesù quasi lombia (Librada). una parola composta da un nudo. La tradizione agiograIn Italia, a parte la croce del vocabolo gotico-germanico fica (in gran parte derivante martirio, il culto di Santa Li(wilgi = grande) e uno latino dalle notizie tramandate dal berata non ha effettivi rap(fortis); quindi il nome della diacono Leobino) ne attribu- porti con quello di Vilgeforsanta significherebbe “gran- isce il rinvenimento a Nico- tis. Le rispettive agiografie de e forte”. Altri ancora sono demo che, con Giuseppe differisco e personalmente del parere che il nome Wil- d’Arimatea, depose il Signo- non conosco una iconogragefortis sia nato dalla corru- re nel sepolcro. Il Volto San- fia italiana che abbia trazione delle voci Hilige e Var- to, secondo la Relatio de re- mandato immagini di Santa tz che nell’antica lingua te- velatione sive inventione ac Liberata con la barba. desca significano “volto translatione sacratissimi vulIn provincia di Isernia, la santo”; in effetti c’è una cor- tus, giunse a Lucca dalla devozione per Santa Liberarelazione molto stretta fra il Terrasanta nel 742; ma l’at- ta è attestata (anche attraVolto Santo di Lucca – a cui tuale simulacro è posteriore verso toponimi) in alcune ho già accennato – e la na- (XI-XII secolo) e sarebbe, località, ma principalmente scita del culto per Santa Vil- quindi, una copia. Al crocifis- a Pizzone, dove viene fegefortis. Il Volto lucchese è so originale venne attribuita steggiata con una procesun celebre crocifisso in le- una natura acheropita, quin- sione alla quale partecipano gno di noce, con Cristo che di non fu realizzato da mano i pellegrini di Scapoli. Su tale pellegrinaggio, la tradizione orale tramanda una leggenda. Nella prima metà del Seicento, i fedeli di Pizzone commissionarono un busto ligneo di Santa Liberata. La bottega che lo realizzò, per errore, lo fece recapitare a Scapoli. Immediatamente, i pizzonesi ne rivendicarono la proprietà e gli scapolesi, formato un corteo religioso, andarono a restituirlo. Era il 10 giugno d’un imprecisato anno del XVII secolo. Da allora, i pellegrini di Scapoli non sono mai mancati alla processione di Santa Liberata a Santa Vilgefortis che lascia cadere la sua scarpetta d'oro per Pizzone. ricompensare il violinista che ha suonato per lei

Santa Vilgefortis, la vergine barbuta no del suo strumento, si inginocchiò davanti al simulacro ed eseguì un dolcissimo brano musicale. Allora Vilgefortis, «per provargli la sua soddisfazione, lasciò cadere una delle sue preziose scarpe d’oro puro. Il violinista, incantato, andò a venderla sperando di ricavarne tanto da vivere; ma sospettato di aver rubato la scarpa, fu condannato a morte per espiare il suo furto sacrilego. Condotto sul luogo del supplizio, pare che egli chiedesse per ultimo favore di suonare una volta ancora dinanzi all’immagine della Santa, ciò che gli fu accordato. Allora avvenne un nuovo prodigio: la Santa lasciò cadere la seconda scarpa e tutti rimasero convinti dell’innocenza del violinista» [E. Wuscher-Becchi, Santa Wil-

Stendardo raffigurante il Volto Santo di Lucca

geforte, Cosmos Catholicus, III, 1, 1901]. Questa vicenda, in realtà, sembra sia stata mutuata da una tradizione legata al Volto Santo che si venera a Lucca, da cui secondo molte fonti deriverebbe anche l’effige barbuta di Vilgefortis. A testimonianza di come i motivi tematici della narrativa folklorica producano numerose varianti, segnalo come la medesima leggenda della scarpetta d’oro, nella tradizione molisana e abruzzese, abbia quali protagonisti la Madonna e uno zampognaro [M. Gioielli, Il regno delle tre montagne d’oro, Campobasso 2010], con aspetti narrativi che la correlano a specifici culti mariani e antichi repertori fiabeschi. I nomi. Alcuni sostengono che il nome Vilgeforte abbia


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I cittadini delle zone interessate ormai esasperati: «Intervengano le istituzioni per evitare tragedie. Servono più controlli»

Fast&Furious in periferia: residenti sul piede di guerra In molti hanno segnalato le scorribande di auto che sfrecciano a velocità folli attorno alle abitazioni TONINO ATELLA D’estate, dopo cena, in tanti

a Venafro come altrove propendono per una rilassante passeggiata serale vuoi per

digerire e vuoi per combattere la calura. Quattro passi, cioè, che fanno tanto bene al

corpo e che lasciano riposare la mente mentre si va alla ricerca di un po’ di fresco, piut-

Una riproposizione virtuale della seconda guerra mondiale

Successo a Lagoni di Filignano per il “World War 2 Gate” Grande successo di partecipanti per la prima edizione della “World War 2 Gate” dei ragazzi della Pro Loco di Filignano nella Borgata di Lagoni. L’iniziativa ha voluto ricordare, in forma virtuale, alcuni momenti storici avvenuti durante il conflitto della seconda guerra Mondiale nella Borgata in questione. Per far rivi-

vere quei momenti storici ci hanno pensato il designer Pierluigi Iannarelli. Il World War 2 Gate, concepita dal designer Iannarelli in collaborazione con Combat Road Museum ed è supportata da The Museum of Loss and Renewal, è una porta virtuale che unisce il passato ai giorni nostri attraverso l’evocazione di

emozioni e drammi vissuti lungo la linea Gustav, di cui Lagoni ne fa parte. Il progetto mira a diffondere e preservare la memoria storica legata agli anni della guerra attraverso l’uso di tecnologie moderne, principalmente la realtà aumentata. Il pubblico sarà in grado di rivivere episodi salienti accaduti durante un periodo di conflitto mondiale significativo, esattamente nei luoghi in cui si sono verificati. Inoltre è un modo per far conoscere le storie delle persone che hanno vissuto un conflitto e per stimolare le coscienze in modo che si possa sperare che eventi simili non si ripetano in futuro. Presente alla manifestazione il sindaco di Filignano Federica Cocozza e l’assessore Marcello Martino, che hanno così commentato a caldo: «È stata un bellissima manifestazione, unica

tosto che restare tappati in casa dove il caldo è opprimente. Tutto bene, tutto positivo, tutto enormemente gradito, se non fosse per qualcuno che a Venafro nottetempo si sollazza a sfrecciare a velocità folle in pieno centro abitato, prediligendo le strade di periferia che passano dinanzi alle abitazioni private, dove appunto si può sfrecciare a piacimento dati i lunghi rettilinei. Il soggetto pigia di brutto sull’acceleratore, il motore della propria vettura romba tantissimo emettendo rumori impossibili e la gente per strada, ester-

refatta, impaurita e contrariata, non le manda certo a dire all’indirizzo dello sconosciuto che evidentemente ha scambiato le arterie urbane venafrane -tra l’altro costellate di buche e in diversi punti anche di dossi - per piste automobilistiche da formula uno! Urgente, pensiamo, una vigilanza preventiva delle forze dell’ordine per indurre il soggetto di cui innanzi a comportamenti tutt’altri e garantire ai venafrani riposo, tranquillità e soprattutto sicurezza serale e notturna dinanzi casa e per strada.

Ladri al Nucleo Industriale di Pozzilli restano a mani vuote Messi in fuga dall’intervento dei vigilantes Il sindaco di Filignano e il designer Iannarelli

nel suo genere. Un ringraziamento va ai ragazzi delle Pro loco e agli amici della Combat Road di Cerasuolo, che con il loro contributo hanno dato dimostrazione di adoperarsi, salvaguardare e promuovere la memoria della storia e il territorio dove vi fu chi sacrificò la propria vita per noi e per non dimenticarli mai». Rex

POZZILLI Una banda di ladri ben organizzata, approfittando delle festività di Ferragosto, ha tentato di appropriarsi molto probabilmente dei fili di rame nella zona industriale di Pozzilli. Qualcosa è andato storto, perché sul posto a scoprirli sono stati i vigilantes, il cui tempestivo intervento ha messo in fuga i malfattori, costretti a scappare a mani vuote. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri del Norm. Dopo aver battuto la zona, poco distante è stata trovata una Fiat Punto abbandonata con arnesi da scasso al suo interno. Il mezzo è stato posto sotto sequestro per l’identificazione. Cast


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Un altro traguardo prestigioso per gli strumenti della Pontificia Fonderia Marinelli, ormai famosa in tutto il mondo

I rintocchi delle Campane di Agnone scandiscono la Tosca di Puccini Per la prima volta nella storia in un’orchestra. Protagoniste della rappresentazione lirica che si terrà a Venafro Per la prima volta nella storia le campane più famose al mondo saranno un vero strumento musicale in un’orchestra lirico sinfonica. Tutto questo accadrà a Venafro durante le due rappresentazioni di Tosca il 25 e 28 agosto nelle acque del laghetto naturale al centro della Città. Evento inserito all’interno del cartellone regionale di “Turismo è Cultura” e che vede come regista il grande Edoardo Siravo. Giacomo Puccini, peculiare anche nella ricostruzione storica e dei dettagli, volle riprodurre nella sua opera le sensazioni che l’ambiente romano trasmetteva realisticamente nel periodo in questione, il 1800. Per questo prima studiò le sonorità delle campane della capitale interpretando l’esatta intonazione della campana grande di San Pietro per poi inserirle come parte integrante delle musiche, alla pari degli altri strumenti. Un concetto quasi fiabesco, questo, che il Maestro Claudio Luongo, ideatore e direttore artistico

Un incontro-concerto per scoprire i suoni della transumanza Oggi alle 17.30 appuntamento con l’esperto Stefano Mammarella Oggi ad Agnone l’evento a tema “Le Pastorali”, un incontro per indagare la storia della grande musica che contribuisce alla tradizione agnonese organizzato dal Caseificio Di Nucci, che da anni propone iniziative culturali per l’estate nella cittadina altomolisana. Il tema dell’evento “Le Pastorali. Musiche sulle strade della Transumanza”, che si terrà alle 17.30 nel Salone Museale del Caseificio Di Nucci è stato sviluppato dallo storico della musica Alberto Mammarella (Professore alla facoltà di Lettere dell’Università D’Annunzio e insegnante al Conservatorio Perosi di Campobasso). Lo studioso terrà una relazione sulle musiche pastorali: dalla musica classica alle musiche religiose a quelle che hanno trovato ispirazione nel mondo agricolo, abbracciando la tematica in tutte le sue caratteristiche e significati. Ad Agnone risuonano ancora oggi nel periodo natalizio le note della Pastorale Agnonese, composta dal musicista Filippo Gamberale nella seconda metà dell’800, legata alla cultura religiosa e al rituale della Transumanza. Una musica intesa come motivo per condurre il gregge che diventa musica sacerdotale nel significato religioso. All’incontro seguirà il concerto con il musicista Daniele Terzano al pianoforte e le voci del soprano Denyse Rossetti e il tenore Gianluigi Dezzi, sulle musiche di E. Montanaro e F.P. Tosti, compositori abruzzesi di fine ‘800. «La manifestazione - spiega Franco Di Nucci - fa parte degli eventi che il Caseificio Di Nucci organizza per portare avanti la tradizione di azienda innestata nel tessuto sociale e culturale locale, nella convinzione che Agnone sia una città che ha trovato sempre nel rapporto con il mondo produttivo i motivi di una sua identità e di una ricchezza collettiva». Un contributo alla cultura e alla storia di Agnone, città molto legata al mondo dell’artigianato: dalla lavorazione dell’oro, il rame, l’argento fino alla gastronomia, le cui usanze fanno parte anche delle feste religiose, in cui la musica ha un ruolo rilevante. L’evento si svolge negli spazi del Museo di Arte Casearia e della Transumanza, in cui è conservato l’unico esemplare perfettamente conservato de “La Ragion Pastorale” di Stefano Di Stefano, volume storico stampato a Napoli nel 1731.

del Festival Internazionale, ha voluto rispettare e ripetere al meglio in collaborazione con la Pontificia Fonderia Marinelli di Agnone, la più antica al mondo e tra le aziende più longeve del Pianeta. La famiglia Marinelli ha subito accettato con entusiasmo l’idea e dopo un’attenta analisi fatta con Luongo sono state selezionate due campane di bronzo del peso di circa 100 kg che saranno protagoniste soprattutto nel Te Deum, alla fine del primo atto. Dall’anno Mille, dunque, un ruolo insolito ma al tempo stesso affascinante e ben contestualizzato: il tutto è un’esclusiva Made in Molise. Per la realizzazione di una cam-

pana ad Agnone ancora oggi si usano le stesse modalità dei maestri del medioevo e del rinascimento. Ad Agnone sono state realizzate le campane più celebri: per il Santuario di Lourdes nel centenario dell’apparizione, per il primo centenario dell’Unità d’Italia, per il Concilio Vaticano II del 1963, la “Kennedy Bell”, quella di Medjugorje fino a quella del Giubileo nel 2000. I suoni molisani si ascoltano nelle più importanti chiese d’Italia e del mondo. Giulio Andreotti ne aveva una nella sua collezione privata e una è stata dedicata a Diego Armando Maradona per i mondiali del Messico.

L’ex deputato a Villacanale per una manifestazione dedicata ai tassisti

Antonio Razzi: «Ospedale avamposto sanitario da potenziare» FRANCESCO BOTTONE

go” anello di congiunzione tra Alto Molise e Alto Vastese. «Abbiamo aperto alcuni importanti canali a Roma che possano portarci a parlare con i responsabili di Anas, l’unico ente che ha la forza, le risorse economiche e il personale necessario per poter riaprire il viadotto Sente – Longo, infrastruttura che tra qualche settimana celebrerà un anno dalla chiusura. Un fatto che noi tassisti romani dal sangue abruzzese – molisano, reputiamo di una gravità inaudita. A distanza di circa un anno niente è stato fatto. Sinceramente le nostre genti non meritano un trattamento del genere anche perché pagano regolarmente le tasse come qualsiasi cittadino residente a Campobasso o Termoli dove l’offerta dei servizi è maggiore», le parole di Tonino Schiappoli uno dei principali fautori dell’evento. «Nella battaglia intrapresa a salvaguardia dell’ospedale cittadino siamo orgogliosi di avere al nostro fianco persone come i

Ancora una manifestazione per tenere accesi i riflettori sul futuro dell’ospedale San Francesco Caracciolo che oggi vive il momento più difficile della sua storia. È quella portata avanti dai tassisti romani di origini molisane e abruzzesi che, ieri mattina, si sono dati appuntamento nella frazione di Villacanale dove c’è stato un raduno di auto d’epoca che hanno fatto suonare i clacson per cinque minuti ininterrottamente al fine di svegliare la classe politica regionale. A sostenere l’iniziativa fortemente voluta dai tassisti romani, l’ex onorevole di Giuliano Teatino, Antonio Razzi che ha posto l’accento sulla problematica sanitaria vissuta dalle popolazioni delle aree interne molisane. «Ho constatato di persona l’importanza del presidio sanitario di montagna, una struttura che opera in un territorio geograficamente difficilissimo soprattutto a causa di una viabilità disastrosa e al tempo stesso vergognosa per un Paese civile. Con simili strade nutro forti dubbi che un infartuato o una persona colpita da ictus, in tempi brevi, possa raggiungere gli ospedali più attrezzati, presen«Grande successo nei giorni scorsi per la ti in prevalenza sulla costa. Per muoversi con strade così quasi ventennale sagra della porchetta e sanci vuole davvero l’elicottero. gria organizzata dall’associazione “Belmonte”. Per questa ragione ho deciso Oltre 1500 panini venduti e 7 porchette accomdi perorare la causa affinché pagnate da un’ottima sangria preparata con il l’ospedale Caracciolo di Agno- vino locale. Oltre duemila e presenze registrane possa mantenere e poten- te in una piazza Risorgimento piena in ogni ziare la sua offerta che risulta angolo». A fornire i numeri della manifestaziovitale» ha detto Razzi a margi- ne è Dalio Mastrostefano, già assessore cone del suo intervento. Altro munale di lungo corso, che aggiunge: «Il grantema toccato quello della chiu- de successo è dovuto al grande impegno che sura del viadotto “Sente – Lon- gli organizzatori mettono per fa sì che la sa-

tassisti romani che continuano a spronarci e a non gettare la spugna su problemi che inevitabilmente decideranno le sorti di un’intera area e dei suoi stoici abitanti» la dichiarazione del primo cittadino di Agnone, Lorenzo Marcovecchio che ancora una volta ha inteso ringraziare la delegazione di tassisti provenienti dalla Capitale. A prendere parte all’iniziativa anche il sindaco di Castiglione Messer Marino, Felice Magnacca.

Sagra da record a Belmonte, consumate sette porchette gra sia una delle manifestazioni più riuscite in tutto l’Alto Molise e infatti la sera del 17 agosto ogni anno Belmonte viene presa d’assalto da moltissime persone dei paesi vicino a cominciare da Poggio Sannita, Agnone, Castiglione e Schiavi. Un plauso - continua Mastrostefano - va fatto agli organizzatori che stanno portando in alto sia il nome di Belmonte che della Sagra stessa infatti comincia ad essere una delle sagre più longeve della zona. La serata è stata allietata dall’ormai affermato complesso “I Diamanti”». F.B.


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L’ordinanza firmata dal sindaco: luci puntate anche sui proprietari di cani e di esercizi commerciali

Vandalismo e danneggiamenti, scattano controlli e multe salate Sanzioni da 70 a 420 euro per tutti coloro che compieranno atti che possano deturpare l’immagine di Termoli Multe da 70 a 420 euro per tutti coloro che arrecheranno danni o compieranno atti che possano deturpare l’immagine di Termoli e il decoro urbano. E’ questa l’ordinanza che è stata firmata dal sindaco Francesco Roberti e che mira ad evitare che i soliti vandali possano continuare a creare problemi in città. Una vera e propria guerra all’inciviltà quella che è stata avviata dal primo cittadino termolese e dalla sua amministrazione

La richiesta è indirizzata al sindaco Francesco Roberti affinché denunci quanto già affermato in consiglio comunale «e vada nelle sede competenti a portare fatti e documenti che saranno sicuramente in suo possesso e che faccia una battaglia in prima linea ed a ogni livello su questo punto. Noi saremo con lui se farà quanto indicato». Sotto la lente dei consiglieri comunali del Partito Democratico e di VotaXTe è andata a finire la questione della sanità «che in questi giorni non ha fatto alcun passo in avanti, anzi ne ha fatti e ne farà tanti indietro, basti pensare alla proposta impugnazione davanti al Consiglio di Stato dell’ordinanza del Tar Molise e il mutismo in cui erano caduti i Ministri competenti sul punto, mutismo che ad oggi grazie alla crisi del Governo giallo-verde, si trasformerà nell’impossibilità a prendere decisioni». Sotto la lente, però, ci sono andate a finire sia il trasferimento del direttore generale dell’Asrem, Gennaro Sosto («crediamo che siamo arrivati al punto del non ritorno e ovviamente il buon Direttore non intende essere responsabile o corresponsabile della morte della nostra sanità regionale e del nostro ospedale»), sia le dichiarazioni rilasciate da Roberti nell’ultimo consiglio comunale convocato proprio per parlare di sanità. «Due argomenti che hanno un’importanza assoluta e che denunciano due situazioni di fatto che, se vere (ma non si hanno ragioni per dubitare sulle parole di un primo cittadino proprio per l’autorevolezza della prove-

comunale attraverso una ordinanza che è stata firmata appena prima di Ferragosto. Sotto la lente, quindi, ci sono andati a finire la «tutela e il miglioramento del decoro urbano – si legge nell’ordinanza (integrità e pulizia delle strade, delle piazze, dei marciapiedi, delle aiuole e/o aree verdi comunali, elementi di arredo urbano, edifici pubblici e privati, giardini, parchi e spazi destinati al verde, monumenti e fontane ed in generale ogni

elemento del patrimonio monumentale comunale)», che rappresentano «un obiettivo programmatico cui l’Amministrazione Comunale di Termoli intende dare una importanza prioritaria». Di qui la decisione di Roberti e della sua amministrazione comunale di mettere in campo una vera e propria «azione di forte contrasto a tutti i fenomeni di degrado». Fenomeni che, in realtà, non sono sconosciuti a Termoli dove spesso e volentieri, so-

prattutto nelle zone meno controllate sia della periferia che del centro cittadino sono compiuti degli atti di teppismo e di vandalismo con imbrattamento di strade, danneggiamento del patrimonio pubblico, disturbo della quiete pubblica e bivaccamento. L’ultimo episodio di tempo denunciato a inizio estate dai residenti di via Ruffini costretti ad assistere impotenti a urla, bottiglie rotte lasciate ovunque e quell’angolo di strada trasformato in un

vero urinatoio a cielo aperto. Una situazione che in alcune zone della città sta diventando insostenibile. Di qui la decisione di Roberti di dire la parola “stop” e di avviare un controllo capillare del territorio. Non solo lotta ai vandali, però, perché nell’ordinanza c’è anche uno spazio riservato ai proprietari degli animali di affezione che non puliscono nel momento in cui i loro cuccioli sporcano o lasciano bisognini. Così come la sanzione tocche-

Sanità, «Roberti denunci quanto già affermato in consiglio» nienza) sono entrambe di una gravità inaudita. Il primo – affermano i consiglieri - attiene alla sicurezza non solo del punto nascita ma dell’intero Ospedale di Termoli. Bene sul punto Roberti ha detto che nell’Ospedale San Timoteo vi è carenza estrema di personale e che quindi il Punto Nascita ed alcuni altri reparti non possono definirsi sicuri, dando in tal modo ragione al Commissario Giustini che nella propria nota di chiusura del Punto nascita aveva giustappunto indicato due ragioni: da una parte il mancato raggiungimento del numero minimo di parti normativamente previsto e dall’altra l’assenza di sicurezza del reparto dovuto alla carenza del personale. Probabilmente nel dire queste cose con estrema sicurezza e consapevolezza, il primo cittadino non ha percepito la gravità delle stesse. Se il Sindaco, infatti, avesse contezza di una assenza di sicurezza del nosocomio dovrebbe per primo intervenire quale Autorità Sanitaria massima del Comune che rappresenta adottando qualsiasi tipo di provvedimento contingente ed urgente o comunque si dovrebbe rivolgere ad altre Autorità per evitare, non a parole, effetti dannosi dalla insicurezza riscontrata. E ciò in primis per una ragione di salvaguardia e difesa della salute pubblica e

poi per una ragione di opportunità perché non si può mandare al “macello” dei propri concittadini che si recano nell’ospedale cittadino per chiedere ed ottenere non solo prestazioni sanitarie di qualità ma anche e sopratutto sicure. Il secondo attiene al cosiddetto Tavolo tecnico costituito presso il Ministero della Sanità (organo ministeriale formato da esperti e tecnici che sono i veri padroni della sanità in riferimento alle Regioni - come il Molise - che sono in Piano di rientro) e che ha incontrato da poco i nostri Sindaci del Molise costiero e parlamentari. Orbene Roberti ha detto sul punto due cose: la prima è che in questo incontro sarebbe stata ribaltata la posizione in totale vantaggio dell’Ospedale di Termoli ed i tecnici avrebbero annuito alle ragioni poste da lui in quella sede. Non ci risulta così. Ed infatti nessun ribaltamento c’è stato, vuoi perché il “Tavolo” giustamente ha risposto di essere un organo tecnico e quindi di non poter che seguire quella che è la normativa vigente, vuoi perché di fatto a tale incontro - eccezion fatta per le autoreferenziali parole del Sindaco di Termoli - non è seguito nulla di concreto. Probabilmente sarebbe stato utile e necessario parlare con gli organi politici (Vedasi Ministro della Sanità o Ministro

delle Economia e finanze) che avrebbero potuto dare risposte politiche alle istanze politiche dei sindaci e non con gli esperti del settore. Oggi (con la crisi in atti) peraltro una tale relazione risulterebbe probabilmente impossibile o tardiva. Probabilmente visto il non grande successo che aveva prodotto l’incontro avutosi con il rappresentante dei 5stelle De Michele con il Ministro Grillo, Roberti ha cercato un’altra strada ma anche questa sbagliata. Il risultato finale e complessivo è che non vi è stato nessun risultato roboante ma solo un buco nell’acqua che ovviamente non ha portato a niente. Il tavolo tecnico è rimasto delle proprie convinzioni ( e non poteva che essere cosi) ed i commissari, anche loro tecnici, continuano a fare quello che gli pare. Ma è possibile che tutti i rappresentanti politici affini al governo gialloverde (consiglieri comunali e regionali della Lega e dei 5stelle, parlamentari dei 5stelle) non riescano a partorire nulla di meglio? Certo ora il tutto è diventato più difficile dopo questa crisi governativa e non ci fa sperare nulla di buono, ma sicuramente non si può desistere. Ma non lo diciamo in tono polemico ma solo per capire quale sia la strategia da seguire per salvare non solo il punto nascita ma l’intero

Ospedale di Termoli e direi il Molise Costiero e per non credere a quelle voci che vogliono Termoli e gli altri Comuni bassomolisani esclusi da ogni ipotesi di decisione, mantenimento, sviluppo e partecipazione. Basta vedere le recenti nomine negli enti e società gravitanti intorno alla Regione Molise dove il Basso Molise è stato completamente escluso a favore di Campobasso ed Isernia (e dove sono le voci dei nostri rappresentanti che fino a qualche tempo fa invocavano ad alta voce la territorialità delle rappresentanze e dei rappresentanti). Ma Roberti non si è fermato qui. Il primo cittadino ha anche detto che nel tavolo tecnico romano ci sono dei componenti che fungono da esperti per il Ministero ma poi a latere sono consulenti per

rà anche a tutti coloro (umani) che decideranno di espletare i propri bisogni fisiologici nelle aree pubbliche. Capitolo a parte per i gestori e i proprietari delle attività commerciali di Termoli, in particolare quelle destinate alla vendita dei prodotti alimentari, a cui viene chiesto di adoperarsi per la pulizia giornaliera con lo spazzamento e il lavoro con il solo utilizzo di acqua delle aree immediatamente prossime alle proprie attività commerciali.

aziende private e fra queste anche quelle che operano nel sistema sanitario molisano (e siccome non ne sono tante crediamo si riferisse alla Cattolica ed alla Neuromed). In altri termini il Sindaco ha evidenziato un palese conflitto di interessi di alcuni componenti del Tavolo Tecnico dicendo che non si può fare la mattina il consulente alla FIAT ed il pomeriggio per la Renault. Se così fosse (e ripetiamo non abbiamo da dubitare su quanto riferito dal Sindaco in un assise cittadina pubblica) la cosa sarebbe gravissima ed assumerebbe i contorni anche penali qualora l’interesse si fosse concretizzato a favore di una delle parti ed a sfavore dell’altra. Pertanto chiediamo che il primo cittadino denunci a gran voce queste cose e vada nelle sede competenti a portare fatti e documenti che saranno sicuramente in suo possesso e che faccia una battaglia in prima linea ed a ogni livello su questo punto. Noi saremo con lui se farà quanto indicato».

Litiga con la madre e si allontana Appello per un 45enne La segnalazione è stata fatta agli agenti del Commissariato di Termoli. Appello per un 45enne che da sabato sera ha fatto perdere le proprie tracce. Stando a quanto segnalato agli agenti del Commissariato l'uomo, Paolo residente in Svizzera, sposato ma in questi giorni in vacanza a Termoli, si sarebbe allontanato da casa attorno alle 23 di sabato sera pare dopo un litigio avvenuto con la mamma. L'ultima telefonata sarebbe avvenuta poco prima di scomparire nel nulla e da allora non risponderebbe più al telefono. L'uomo è vestito con una maglietta chiara e un calzoncino grigio e portava uno zainetto. E' senza documenti. Chi dovesse vederlo può contattare la mamma al numero 0875.751233


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TERMOLI E BASSO MOLISE

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ATTUALITÀ

Sette location sonore, una dedicata ai bambini e mercatini e la città si riempie nuovamente

La Notte della Musica infiamma il centro di Termoli Successo per l’iniziativa organizzata dall’amministrazione comunale Sette location musicali, una dedicata ai bambini e tanto divertimento che ha fatto rivivere il centro di Termoli. Dopo il successo del San Basso e del Ferragosto con l’incendio del Castello, anche la Notte della Musica ha ottenuto i consensi che tutti si aspettavano. Centro storico gremito: da Corso Nazionale a via Roma passando per il Borgo Antico in tanti si sono fermati ad ascoltare le band allestite in vari punti della zona centrale della città per una manifestazione che ha fatto riscoprire il piacere della buona musica. Certo cover band ma di

grandissimo talento che hanno incantato ed emozionato, fatto ballare e divertito non solo i grandi ma anche i più piccoli che hanno potuto contare su un angolo allestito tutto per loro. Perché nella concezione dell’amministrazione comunale e dell’assessore al Turismo, Michele Barile, le serate non devono essere organizzate esclusivamente in funzione dei grandi ma anche dei più piccolini. Grande successo anche per le iniziative collaterali: dai mercatini della Pro Loco alla mostra delle Vespe del club Thermolarum per una

città che sta lentamente riscoprendo il suo dover essere necessariamente turistica. Dopo un luglio decisamente sottotono, con presenze ben al di sotto della media stagionale, la seconda metà di agosto sta riscuotendo numeri più elevati che fanno il paio con le iniziative che sono state organizzate in città. Una festa iniziata attorno alle 21.30 e che si è conclusa molto dopo la mezzanotte: la Pro Loco si è impegnata ad intrattenere il pubblico in piazza Sant’Antonio mentre i volontari dell’associazione Sorridere sempre Onlus hanno fatto la loro par-

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te con l’animazione e la presenza dei giochi gonfiabili. in piazza Duomo “Atmosfere Sonore”; in piazza Insorti d’Un-

gheria gli “Orazero”; sul corso Nazionale “I Folli” e “Incontri Sonori”, il violino di Antonio Varanese in via XX settembre,

a cura della scuola di musica Atena e gli Electric Jam; infine Katia e gli effetto serra in piazza Monumento. Una serata che è piaciuta particolarmente ai tanti che hanno affollato il centro di Termoli e che, nella speranza di tutti, potrebbe essere bissata al più presto.

Successo per il concerto che chiude la festività del quartiere termolese

Giò Di Tonno conquista il pubblico di Difesa Grande Il concerto sarebbe dovuto andare in scena lo scorso 2 agosto. Il maltempo e la pioggia, però, avevano rovinato la festa a tutti e costretto gli organizzatori a rinviare lo spettacolo al 17 agosto. Questo, però, non ha spento l’entusiasmo e lui, Giò Di Tonno, è riuscito a catturare l’attenzione, conquistare e far impazzire i tantissimi che ieri sera si sono radunati nel piazzale di Santa Maria degli Angeli per il tradizionale concerto che chiude la festa del quartiere alla perife-

ria sud di Termoli. E’ lo stesso Giò Di Tonno che nella sua

semplicità scherza su quello che era successo alla vigilia

di San Basso («nemmeno il tempo di annunciarmi ed è venuto giù il diluvio»). Di qui la decisione di tornare a Termoli e di cantare nuovamente per il pubblico di Difesa Grande. Un concerto fatto di dialoghi diretti con il pubblico e di canzoni di tutti i tipi, quelle che fanno parte del repertorio e che da sempre conquistano. Non sono mancate gli omaggi all’ultimo Lucio Dalla, Amedeo Minghi e Gianna Nannini oltre a Fabio Concato, senza dimenticare Gino Paoli, la

Mina di “Se telefonando”, Mino Reitano e Franco Califano. Una festa che è entrata nel vivo poco dopo le 22 per un concerto che ha saputo conquistare tutti, sia grandi che bambini. A conclusione del live i tradizionali fuochi di artificio per chiudere una sera-

Per vedere il video scansiona il QR code ta che molti hanno definito magnifica.

Il “Sole d magg” dei Display conquista il festival della canzone dialettale di Gambatesa

GAMBATESA I Display vincono la 30 esima edizione del festival della canzone dialettale molisana a Gambatesa tra una pioggia di coriandoli, applausi e complimenti della giuria. “Sole d magg” è il titolo della canzone che il gruppo, di recente formazione, ha proposto al festival. La canzone racconta di una storia d’amore tra un uomo e una donna e di quanto questo amore sia stato forte e grande nonostante la lontananza.

Il testo è stato scritto da Nicolino porrazzo (voce del gruppo) ed M. Colantonio mentre le musiche da Giuseppe Guarino (tastiere), Michele Iarocci (chitarra), Vincenzo Di Marzo (basso) ed Antonello Santoianni (batteria). I 5 ragazzi, tutti di Bonefro, accomunati dalla voglia di sperimentare nuove idee e influenze musicali. La band sta lavorando su questo progetto musicale, andando a realizzare molteplici brani nei quali miscelano alle atmosfere classiche del pop rock le sonorità moderne della musica elettronica. Un piccolo mattone messo a terra pian piano dopo tanti

sacrifici sperando di costruire un vero e proprio muro di sogni.. I ragazzi si reputano molto felici di aver partecipato al festival, è stata un ottima occasione per mettersi in gioco, valutare il lavoro fatto in precedenza e la possibilità di avere dei riscontri con il pubblico e con gli altri gruppi musicali in gara. Ringraziano la proloco di Gambatesa, soprattutto gli organizzatori della manifestazione in particolare al presidente Pasquale Abiuso,il service e si complimentano con tutte le altre band in gara e tutti i partecipanti al concorso.


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Online su YouTube il nuovo video del 19enne di Guardialfiera

La musica che suona le corde dell’anima: ecco Space Wade Il nome d’arte è Space Wade. Lui, invece, si chiama Antonio Grande, ha 19 anni ed è originario di Guardialfiera. Il suo è un vero e proprio amore per la musica. «Da sempre ho un legame particolare con la musica – rac-

conta Space Wade - perché mi ha accompagnato in ogni momento della mia vita, bello o brutto, importante o meno. Ho iniziato a scrivere sui quaderni di scuola qualche anno fa,ma raramente e sen-

za alcun tipo di impegno. Un giorno, parlando con un amico che coltiva la mia stessa passione, ho capito che ci sono cose che non riesco a dire e che, la musica, senza che me ne rendessi conto, mi permetteva di farlo...e l’avevo già fatto! Da quel giorno ho iniziato a rendere

pubblici i miei testi, caricando video su YouTube ma anche piccoli pezzi su Instagram». La sua è una musica che spazia dal rap al trap, «ma non mi piace etichettarmi perché – continua - a prescindere dal genere, cerco di mettere in ogni mio pezzo un qualcosa che differenzi in

mio stile da tutto il resto. Il 12 agosto è uscito il mio terzo singolo che si chiama “Volo”. Bravissimo il mio produttore Basso D’Agostino, in arte Chunky, che è riuscito a trovare il mood giusto ed estivo che potesse suscitare l’interesse di persone di ogni età. Lavoriamo insieme,

lo reputo davvero molto in gamba e spero che un giorno riusciremo a volare per davvero. Invito tutti a vedere i miei video su YouTube, sopratutto l’ultimo, e a seguirmi su Instagram, sperando che vi possano piacere e che vi trasmettano qualcosa».

L’associazione ha aderito all’iniziativa “Ferragosto in carcere”. «Si è avuto contezza delle condizioni in cui versano i detenuti, sicuramente privilegiati rispetto a quelli di altre strutture»

Estate di bilanci, luci e ombre del carcere di Larino Il report della Camera Penale dopo la visita al carcere frentano L’obiettivo era quello di manifestare, nel periodo più caldo dell’anno, la vicinanza dei penalisti a coloro che sopportano spesso uno stato di detenzione contrario ai principi costituzionali e alle norme dell’Ordinamento Penitenziario. Anche la neo costituita Camera Penale di Larino ha aderito all’iniziativa “Ferragosto in carcere”, promossa dal Partito Radicale e da Radio Radicale e positivamente riscontrata dall’Unione Camere Penali Italiane. All’evento, svoltosi presso la Casa Circondariale e di Reclusione di Larino, hanno partecipato, per la

Camera Penale di Larino, il presidente, avvocato Roberto D’Aloisio, il segretario, avvocato Luigi Iavasile, nonché i tre componenti dell’Osservatorio Carceri, avvocato Nicola Bonaduce, avvocato Maria Tesi e avvocato Federica Rogata, oltre ai consiglieri regionali Massimiliano Scarabeo e Nicola Eugenio Romagnuolo. Ad accompagnare gli intervenuti nella visita all’interno dell’Istituto, la direttrice Rosa La Ginestra che, con grande disponibilità, ha aperto le porte del carcere consentendo l’ingresso in aree e spazi normalmente non accessibili. Si è così

avuto contezza delle condizioni in cui versano i detenuti, sicuramente privilegiati rispetto a quelli di altri istituti sia con riguardo alle possibilità di formazione scolastica e professionale che per il godimento di - seppur limitati- spazi di libertà. La struttura, nata negli anni 80 per far fronte al fenomeno del terrorismo, seppur datata, si è adeguatamente adattata alla nuova popolazione carceraria; l’edificio suddiviso in 3 piani con 3 sezioni e un reparto a custodia attenuate, in cui i detenuti godono di maggiore libertà tale da favorire la socializzazione e

garantire un’ampia autonomia di gestione. Nonostante il numero dei detenuti sia superiore alla capienza regolamentare, l’impressione che i visitatori hanno avuto a che i reclusi godano di adeguati spazi con celle personalizzate, ciascuna tinteggiata con colori diversi ed arredata secondo il gusto degli ospiti. L’incombere del cemento a stato smorzato, nei cortili dedicati all’ora d’aria, dalla realizzazione di murales ad opera dei detenuti stessi, sotto la direzione di un’associazione di volontariato su finanziamento del Cipia di Campobasso.

Santa Croce: depuratore, partito il restyling per superare le tante criticità Sono stati riattivati i punti luce presenti nell’area e sono stati effettuati una serie di interventi di potenziamento sul quadro elettrico finalizzati a ripristinare la funzionalità del depuratore. “Nuova vita” per la struttura di Santa Croce di Magliano. A darne comunicazione è stato il consigliere Pierluigi Di Tommaso. «Subito dopo le elezioni del 26 Maggio, un primo sopralluogo presso il depuratore comunale ci permise di individuare le tante criticità presenti a livello tecnico-progettuale. In questi roventi giorni di Agosto, l’operato di tutti noi amministratori locali ha permesso la riattivazione dei punti luce presenti nell’area e una serie di interventi di potenziamento eseguiti sul quadro elettrico finalizzati a ripristinare la funzionalità del depuratore (che

da due anni è del tutto inefficiente) sebbene ci sia ancora molto altro da fare. Impianto che adesso graverà molto meno nelle tasche dei cittadini grazie alla messa in moto del parco fotovoltaico da 25 kWp, installato dalla precedente Amministrazione e inspiegabilmente mai acceso, consentendo di abbattere notevolmente i costi in bolletta relativi alla fornitura di energia elettrica necessaria per il suo funzionamento. Si tratta di un importante obiettivo centrato dall’Amministrazione comunale di Santa Croce di Magliano che, con la stessa incisività, andrà ad accertare le responsabilità di chi ha speso più di un milione di euro sull’impianto in questione senza risolvere, anzi, aggravando le problematiche in essere.

All’interno dell’istituto, oltre alle aule deputate alle lezioni scolastiche e ai laboratori di cucina e sala, sono presenti zone verdi, con orto e serra, aree dedicate ai giochi per i bambini, reparto sanitario, biblioteca, sala lettura, cappella e sala delle confessioni, ed è in fase di realizzazione la sala per le videochiamate dei detenuti. Fiore all’occhiello del Carcere è apparso, poi, l’approccio umano dell’amministrazione penitenziaria nei confronti delle esigenze dei detenuti, come riconosciuto anche da alcuni di essi, approdati a Larino da altri istituti dove le offerte rieducative sono ridotte ed il rapporto con i vertici del tutto assente. II sistema trattamentale, per i detenuti che vi aderiscono in maniera attiva e costruttiva, si dimostra efficace e costituisce la chiave di accesso ai provvedimenti della magistratura di sorveglianza, ben propensa a dare fiducia ai richiedenti, ammettendoli a misure alternative alla detenzione. Non mancano, tuttavia, le criticità, a partire dalle serie difficoltà nei collegamenti stradali per raggiungere la struttura, che si riflette sulla possibilità, per i detenuti, soprattutto quelli di altre regioni, di avere colloqui con i propri familiari. Altro punto dolente è la carenza di personale, essendo prossime al pensionamento

ben 6 unità che probabilmente non verranno sostituite, con le inevitabili ripercussioni nella gestione dell’ordine e della sicurezza, già di per se difficoltosa a seguito della nuova geografia carceraria che ha determinato la confluenza a Larino di numerosi detenuti delle carceri del Lazio, rivelatisi particolarmente problematici, come confermato dalla direttrice stessa. Del tutto assente il Servizio per le Tossicodipendenze, con trattamenti assicurati solo dall’infermiere di turno, senza alcun professionista specializzato, come anche il supporto psicologico, demandato essenzialmente all’attività dei volontari. Purtroppo, nonostante il grande impegno profuso dalla direzione nel recupero e nella rieducazione del reo, del tutto deficitario è l’effettivo reinserimento sociale e lavorativo, che costituisce l’essenza stessa della funzione della pena. In tal senso l’impegno della Camera Penale di Larino, per il tramite dell’Osservatorio Carceri, a quello di farsi portavoce di tutte le criticità evidenziate e di sollecitare le istituzioni affinché le numerose energie impiegate all’interno del carcere non si disperdano vanamente al di fuori delle mura, col rischio di ricaduta nel crimine per l’assenza di alternative.


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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -

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LA CRONACA REDAZIONE CAMPOBASSO Falsa partenza. Ma nel calcio non si ripete come nell’atletica: bisogna accettare il verdetto e rimboccarsi le maniche. Il Campobasso stecca l’esordio di Coppa Italia lasciando la scena al generoso ma modesto Anagni e abbandona subito la competizione. Una sorta di “schiaffo di Anagni”, prendendo in prestito dalla storia l’episodio ai danni di papa Bonifacio VIII accaduto nel 1300... Per molti quello delle partite di agosto è solo un modo per oliare meccanismi, individuare lacune, trovare intesa sul campo e cercare di imparare dagli errori. La penserà sicuramente così anche Mirko Cudini, anche se beccare tre “pere” all’esordio alimenta perplessità e insicurezze. Riassunto in sintesi: squadra di corsa, aggressiva, anche pericolosa sotto porta per mezz’ora. Ma senza l’acuto è difficile macinare successi. In effetti, si sarebbe potuto passare in vantaggio se solo Musetti e soci l’avessero buttata dentro. Poi l’andazzo è mutato e i laziali hanno conservato e rinforzato il vantaggio giunto alla mezz’ora. GOL MANCATO… Il tecnico marchigiano sceglie la migliore formazione possibile, al netto di assenze forzate

ANAGNI CAMPOBASSO

Musetti sfiora il gol due volte con traversa annessa. Pericolosi anche Energe e Njambè. Ma non si sfonda...

“Lo schiaffo di Anagni”: i rossoblù ne beccano 3 e salutano subito la Coppa Il Campobasso stecca la prima incassando una sconfitta pesante contro un’avversaria modesta per via di tesseramenti ancora da perfezionare da Circelli (Vanzan, Tenkorang e Zam-

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ANAGNI: Giuliani, Contucci, Pastore, Ancinelli, Casavecchia, Colarieti (89’ Costantini), Tataranno (56’ D’Amicis), Binaco, Cardinali, Flamini (69’ Capuano), Neccia (80’ Dolce). A disposizione: Capogna, Pappalardo, Capodanno, Di Franco, La Terra. ALL.: Davide Mancone CAMPOBASSO: Natale, Fabriani, Agostinelli, Candellori, Menna, Dalmazzi, Bontà, Pizzutelli (68’ Brenci), Musetti (68’ Njambè), Alessandro (85’ Giampaolo), Energe (68’ Della Ventura). A disposizione: Tano, Martino, Cafiero, La Vecchia, Pistillo. ALL.: Mirko Cudini ARBITRO: Mirabella di Napoli. Assistenti: Conte e Savino di Napoli. MARCATORI: 29’ Tataranno (A), 53’ Neccia, 86’ Capuano. Note: ammoniti Pizzutelli, Dalmazzi (C), Colarieti (A). Presenti circa 300 spettatori di cui 100 da Campobasso.

Energe in azione

marchi, ndr). Tutti under, tra l’altro. A sinistra, allora, va Agostinelli, prodotto della juniores di Piccirilli. Per il resto, tutto confermato con Energe a far compagnia a Musetti e Alessandro, Pizzutelli in regia e Menna-Dalmazzi al centro della difesa. Schermaglie classiche nei primi minuti, intorno al quarto d’ora i Lupi premono e il gol sembrerebbe nell’aria: Musetti scaglia un pallone potente verso la porta, Giuliani “miracoleggia” e allontana la minaccia. Subito dopo è costretto ancora agli straordinari su Energe, bravo a provare il tiro a giro che per poco non si insacca. Fiammate dettate da una ma-

novra abbastanza continua e fluida: lì davanti Alessandro e Musetti dialogano bene pur non trovando il bersaglio grosso. A sorpresa, anche se qualche avvisaglia c’era stata in precedenza, l’Anagni passa alla mezz’ora, quando Tataranno approfitta di una mezza dormita della difesa che tiene in gioco, con Fabriani, l’attaccante laziale per il quale è un gioco da ragazzi trovare la rete dell’1-0. La risposta non tarda ad arrivare con Energe abile a sfruttare un assist di Musetti e a sfiorare il palo. Ma finisce qui la spinta offensiva rossoblù. DOCCIA FREDDA E PROVE

Riccardo Musetti prova a sfondare (foto SS Campobasso Calcio)

DI REAZIONE. Il timbro avversario pare fiaccare completamente la squadra di Cudini che si ritrova addirittura doppiamente sotto a inizio ripresa: dopo aver sfiorato ancora il gol con Energe, arriva la “sentenza” del raddoppio ad opera di Neccia che viene servito di tacco da Cardinali e mette il lucchetto al match. Difesa ancora una volta tutt’altro che impeccabile e troppo “morbida” nello spazzare via il pericolo. Il Campobasso riprova a macinare gioco e a metà ripresa ci si mette pure la jella: traversa di Musetti su girata al volo innescata dalla punizione di Pizzutelli. Cudini cer-

ca di dare la scossa dalla panchina con un triplo cambio: Njambè per Musetti, Brenci per Pizzutelli e Della Ventura per Energe. Proprio l’attaccante camerunense avrebbe sulla testa la palla dell’1-2 ma il portiere interviene sulla linea, strozzando l’urlo di gioia. Insomma, un gol che sarebbe meritato e avrebbe riaperto le sorti di una gara incanalata su sponda locale da episodi determinanti. La parola fine la scrive Capuano trovato nel cuore dell’area da Cardinali per il 3-0 che fa arrossire il Campobasso a quattro minuti dal 90esimo. C’è tanto da lavorare.


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A fine gara alcuni tifosi invocano rinforzi e intonano cori a favore di Antonio Minadeo

Cudini: «Risultato troppo pesante ma dobbiamo lavorare ancora tanto» Il tecnico: «Abbiamo creato ma anche concesso molto. Serve un altro spirito» REDAZIONE CAMPOBASSO Aria pesante al triplice fischio finale. Diverse decine di tifosi rossoblù, quasi cento, hanno seguito la squadra in provincia di Roma, sostenendo la squadra come al solito dal primo all’ultimo minuto. E “risvegliarsi” con tre gol sul groppone dall’Anagni non è il massimo della vita, soprattutto alla luce dei proclami fatti dalla società. Occhio, però: la Coppa non è il campionato e fare già sentenze potrebbe essere deleterio. Qualche supporter ha invocato a gran voce rinforzi, senza mandarle a dire al patron Mario Gesuè presente sugli spalti. Mentre sono stati intonati cori a favore di Antonio Minadeo, che come noto

non è stato confermato nello staff tecnico senza motivazioni precise all’apparenza. Insomma, non è un bell’avvio. Come ammette anche Mirko Cudini. Mister, l’impressione è che si debba ancora lavorare tanto, no? «Visto il risultato, credo ci sia molto da lavorare. Al di là degli episodi che possono essere capitati, credo che le occasioni le abbiamo avute e sicuramente abbiamo concesso qualcosa di troppo agli avversari in fase anche di disposizione in campo, su questo bisogna lavorare e capire soprattutto che serve lo spirito adatto per fare certe partite. Siamo ancora in ritiro, è vero, ma bisogna fare meglio. Il risultato forse ci penalizza troppo per quanto visto in campo

ma a volte succede anche questo». Cosa salva di questi novanta minuti? «Sicuramente l’atteggiamento iniziale è stato quello giusto. Abbiamo avuto diverse occasioni per passare in vantaggio, poi capita che alla prima occasione si vada sotto. Su questo bisogna avere grossa forza mentale, visto che siamo una squadra costruita per avere anche queste caratteristiche, quindi dobbiamo lavorare anche su questo. Alla lunga, il caldo, l’inizio di stagione, è chiaro che i ritmi calino. Abbiamo cercato di costruire, sbagliando abbastanza sotto l’aspetto tecnico, ma ci può stare. L’idea di gioco mi è piaciuta ma in alcune occasioni dobbiamo sicuramente essere molto più pronti».

Circa cento i tifosi rossoblù al seguito (foto Mimmo Polare)

Mister Mancone: «Un 3-0 contro una grande squadra: vincere così vale venti allenamenti» REDAZIONE CAMPOBASSO Queste le parole del tecnico dell’Anagni, Davide Mancone, al termine della gara. «L’avevamo preparata bene e abbiamo lavorato bene sulle modifiche che loro hanno apportato durante la gara. Il risultato è rotondo per noi contro una grande squadra che ci ha messo a dura prova. Un’ottima prova in vista del cam-

pionato: vincere così fa sempre bene, il lavoro fatto oggi vale venti allenamenti, una prestazione molto positiva». Eppure alla vigilia la favorita sembrava il Campobasso, no? «Il Campobasso era favorita alla vigilia, una squadra di alto livello, l’obiettivo loro è quello di provare a tornare in una categoria che manca da tanto. I giocatori sono ottimi, il percorso

però è lungo e preparare ogni partita è difficile. Abbiamo lavorato tanto sul ritmo, sul fatto che loro devono avere un passo cadenzato per essere un diesel e arrivare bene a maggio. Noi siamo giovani, dobbiamo lavorare sull’organizzazione, sugli equilibri, squadre come il Campobasso fanno solo bene, se si vince ancora meglio…». Nella prima parte gli ospiti sembravano poter colpi-

re poi il gol vi ha dato grande carica... «Nella ripresa ci siamo abbassati molti, ma è normale essendo partiti in ritardo. Abbiamo provato a giocare dal basso. Nel primo tempo loro sono partiti bene, ci hanno preso le misure, per poi riprenderci e metterla dentro tre volte. Ripeto, abbiamo fatto un buon lavoro, penso che il pubblico sia molto soddisfatto».

Perline La sapienza del regista GENNARO VENTRESCA Noi che ogni mattina leggevamo, per prima cosa, gli articoli di Beniamino Placido, grande maestro di giornalismo. La sua scrittura era brillante, chiara, moderna, innovativa. Andrebbe oggi riscoperta e rivalutata. Anche se mi chiedo: ma la letteratura italiana d’antan interessa ancora a qualcuno? Noi che leggevamo ogni riga di Gianni Brera, le sue trovate erano dotte e spiritose. E, spesso, anche superbe. Del sommo Brera piaceva il passo felpato e quel suo muoversi in campo, da sornione. Sapeva tutto di tutto. I suoi nomignoli, poi, hanno fatto epoca. Per non parlare della competenza sui vini, sui quali era imbattibile anche a tavola. *** Regola numero uno: “Dopo Flaubert e Tolstoj non si può più scrivere un romanzo sull’adulterio. Regola numero due: “Dopo Gianni Brera non si può provare a fare il Brera. Neanche a tavola. Dove el Giuan era un raffinato intenditore”. Regola numero tre: “Il miglior giornalista molisano è stato Renato Pistilli. Tanto nella scrittura che nel giornalismo televisivo ha raggiunto punte ineguagliabili. Giunto alla pensione, ha deciso, come un moderno Cincinnato, di defilarsi. Per dedicarsi al giardinaggio nella sua villetta”. *** Per scoprire se uno capisce di calci d’angolo bisogna invitarlo ad affrontare il discorso dei centrocampisti. Risulta più facile giudicare un difensore; è relativamente semplice valutare un attaccante. Il centrocampista, invece, appartiene a un mondo a parte. Tra i più completi reparti che ho visto all’opera negli ultimi anni c’è quello della Roma: De Rossi, Strootman e Pianjc hanno formano il trio più articolato. Se lo avesse oggi potrebbe ambire a vincere il titolo nazionale. *** Mi piace come sta in campo Albino Fazio. Sempre con la testa alzata e l’occhio che guarda oltre le maglie degli avversari. Per rendere al meglio, il figlio di Serafino Fazio, dirigente medico dell’Asrem, avrebbe bisogno di due cursori che sappiano stare bene in campo. Spero che Farina gli sappia creare adeguato sostegno, per estrarre il meglio dal suo repertorio. Farina ha avuto sempre un occhio di riguardo per Fazio, ecco perché lo ha voluto subito al Vastogirardi. *** A proposito di regista. Mi spiace che non si sia trovato il modo di riconfermare Ciro Danucci, uno dei più svelti ragionieri del centrocampo di categoria. Al passo lento ha fatto sempre seguire la velocità di pensiero e i frequenti cambi di campo, come è nelle corde dei giocatori più capaci che in genere non circolano in D, dove dominano ragazzotti pieni di frenesia e legnosi picchiatori dai piedi ruvidi. *** Antonio Campa sui rossoblù ha scritto una bellissima piès che non riesce a mandare in scena. Per tante ragioni, soprattutto per la condizione ballerina del nostro club che cambia manico e giocatori con troppa fretta. Non so se in autunno, sotto l’egida di Gesuè, ce la farà a regalare al popolo sportivo una pagina degna dei festeggiamenti per il secolo (1919-2019) di vita della nostra società. Ad Antonio, nel suo pur risicato tempo libero, gli suggerisco di scrivere anche un racconto sul Campobasso calcio. Come consiglia la sua penna filante da far pensare a un qualcosa di folgorante.


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SERIE D - ECCELLENZA

Debutto da sogno per l’undici di Farina. Ora la trasferta di Cassino

Vastogirardi, blitz al Civitelle che vale la qualificazione Kyeremateng realizza il rigore che piega l’Agnonese Il rigore decisivo realizzato da Kyeremateng

LA CRONACA PAOLO STANZIALE CAMPOBASSO Il Vastogirardi c’è. Ne è l’emblema il cinico uno a zero con il quale l’undici di Farina si aggiudica il derby contro l’Olympia Agnonese ribaltando le gerarchie in altomolise. Ora per i gialloblu c’è il Cassino, ancora una volta lontano da casa. Squadra ordinata, compatta e veloce in avanti, il Vastogirardi non ha sofferto l’emozione del debutto tra i “grandi” giocando meglio dell’Agnonese nel primo tempo meritando il vantaggio e tenendo a bada i granata nella ripresa. Il Grifo non fa drammi, abbandona la Coppa Italia mettendo così la testa solo sul campionato. L’undici di Marinelli ha disputato la sua onesta partita con Percovic, Viscovich e Pejic a creare buone trame di gioco ma in avanti si sono rivisti i fantasmi della passata stagione con la scarsa incisività sotto porta. PRIMO TEMPO. Le due squadre si sono equivalse all’inizio attente a non scoprirsi. Il ritmo è alto e non è mancato l’agonismo come dimostra l’ammonizione di Gentile al 10’. Al quarto d’ora di gioco Fazio conclude verso la porta di Kuzmanovic trovando la deviazione in angolo del-

la difesa di casa. Il corner successivo viene neutralizzato sul fondo. Sul secondo tentativo Pettrone prende palla, va via sulla linea di fondo, entrando in contatto con Ballerini. Per il direttore di gara Barbiero di Campobasso è rigore. Kyeremateng dimostra di avere personalità incaricandosi della battuta dagli undici metri che non lascia scampo a Kuzmanovic portando in vantaggio il Vastogirardi. Al 17’ Varsi viene messo giù in maniera fallosa guadagnandosi una punizione che Ruggieri calcia centrale trovando l’intervento sicuro di Kuzmanovic. L’Olympia Agnonese sembra accusare il colpo. Al 19’ è Pejic a finire sul taccuino dell’arbitro reo di aver commesso un fallo da dietro su Kyeremateng. Un minuto dopo occa-

sione per il Vastogirardi: Pettrone per Di Lullo che mette al centro ma Kuzmanovic è ancora una volta pronto. Al 21’ arriva la reazione granata ma Ruggieri disinnesca in il pericolo in angolo. Al 25’ ancora Agnone in avanti: tiro ciabattato di Pejic da fuori area con Caparro non preciso che mette al lato. Dal corner seguente, al 26’, colpo di

testa alto sulla traversa di Diakitè. Al 32’ il Grifo recrimina: punizione potente ma centrale di Viskovic dal limite destro dell’area di rigore che mette in seria difficoltà Caparro il quale viene spinto indietro dalla conclusione con la palla che per un niente non la varca completamente la linea di porta. Il pressing granata in questa fase di gioco è evidente come la volontà di arrivare al pareggio Al 36’ Varsi commette un fallo ingenuo venendo ammonito concedendo una punizione dai trenta metri all’undici di Marinelli. La battuta è ancora una volta di Viscovich il cui sinistro velenoso viene neutralizzato da un intervento plastico di Caparro che leva il pallone dall’angolino basso della sua porta. Al 41’ Kyeremateng imperversa in area di rigore serve dietro Pettrone il cui cross al

tà. Certo, il Venafro ha bisogno assolutamente di rinforzi anche perché domenica inizia la Coppa Italia con Castel di Sangro/Venafro e quindi si comincia a fare sul serio. In settimana penso di chiudere con tre nuovi giocatori, esattamente un difensore, un centrocampista ed un forte attaccante, per dare un volto nuovo e maggiore consistenza al Venafro. I contatti al riguardo sono in corso da tempo e nei prossimi giorni dovrebbero definirsi. Spero cioè, se le cose an-

OLYMPIA AGNONESE VASTOGIRARDI

ma in posizione di fuorigioco. Al 20’ esce Varsi per Di Mauro mentre l’Agnonese opera la prima sostituzione al 21’: fuori Viscovich per Elefante. I cambi delle due formazioni frammentano il gioco con la seconda frazione che scivola via verso la fine senza particolari emozioni. Al 27’ debutta con la maglia del Vastogirardi l’ex di giornata Corbo subentrando al posto di Pettrone vera e propria spina nel fianco della difesa del Grifo. Ad un minuto dalla fine giallo per Lepore e punizione dal limite per l’Olympia con Caparro che chiude la saracinesca respingendo la traiettoria disegnata da Pejic. Al fischio finale, la giustificata esultanza del Vastogirardi che non poteva sognare esordio migliore.

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OLYMPIA AGNONESE: Kuzmanovic, Nicolao, Viscovich, Frabotta, Colonna, Ballerini, Pejic, Minacori, Percovic, Acosta. A disp.: Garrubba, Bogliacco, Rullo, Carlucci, Dembelè, Kone, Diarra, Di Ciocco, Elefante. ALL.: Marinelli VASTOGIRARDI: Caparro, Lepore, Gentile, Di Lullo, Ruggieri, Mikaylowski, Di Stasio, Fazio, Kyeremateng, Pettrone, Varsi. A disp.: Luglio, Corbo, Monteduro, Grazioso, De Feo, Perrino, Di Mauro, Fatone, D’Aguanno. ALL.: Farina ARBITRO: Barbiero di Campobasso Assistenti: Pizzoni e Leonetti di Frattamaggiore MARCATORE: 15’ pt. Kyeremateng (r) NOTE: espulsi Farina e Marinelli al 6’ del secondo tempo

DOPOGARA

Cassino-Venafro 6-2 in amichevole Patron Patriciello pensa ai rinforzi Era nelle previsioni della vigilia e puntualmente c’é stata la conferma. L’amichevole di ieri mattina a Cassino tra il Venafro (eccellenza molisana) ed il Cassino (serie D) in effetti ha ribadito in pieno la differenza di categoria tra i due club ed alla fine il punteggio, 6 a 2 per i padroni di casa, è stata la logica conseguenza di tutto quanto. “Si -ha affermato al termine Nicandro Patriciello, Presidente del Venafro- ce l’aspettavamo e l’abbiamo accettato in tutta tranquilli-

centro trova la sponda aerea di Gentile sul palo opposto e la correzione in rete di Di Lullo pescato in offside dalla terna arbitrale. SECONDO TEMPO. Farina cambia Gentile, già ammonito, con Montedoro per non richiare l’inferiorità numerica. Al 6’, beffardamente, viene espulso Farina e la stessa sorte tocca a Marinelli con Barbiero che ha ritenuto eccessivo un battibecco nato tra i due in seguito ad un fischio arbitrale a centrocampo. Al 14’ secondo cambio per il Vastogirardi: esce Kyeremateng entra D’Aguanno. Un minuto dopo è Di Lullo a lasciare il campo con l’ingresso al suo posto di Grazioso Al 16’ Agnonese vicina al pari: traversone di Diakite incornato da Acosta

dranno come mi auguro, che domenica prossima a Castel di Sangro con la prima di Coppa Italia si possa vedere un Venafro diverso e più affidabile”. Un suo commento a Cassino/Venafro (6 a 2)di ieri in terra laziale ? “Il primo tempo si è chiuso sul 2 a 0 per i laziali ed il Venafro si è comportato discretamente. Nella ripresa, con tanti giovani in campo su entrambi i fronti, le cose sono andate diversamente. Ad ogni modo trattavasi di amichevole voluta dal nostro mister Bernardi per ta-

stare la propria squadra con un avversario di rango e di categoria superiore alla vigilia del via alla stagione ufficiale 2019/2020. Nessun problema quindi, anche se è evidente che al Venafro occorrano rinforzi nei diversi reparti”. Ed allora, in attesa dei nuovi ingaggi in casa venafrana, appuntamento a Castel di Sangro/ Venafro di domenica prossima per la prima del girone di qualificazione di Coppa Italia, sperando ovviamente in tutt’altro risultato! Tonino Atella

FARINA «Abbiamo fatto un buon primo tempo soprattutto i primi trenta minuti. Nel secondo tempo meno bene anche se non abbiamo corso particolari pericoli. Mi piace cercare sempre il pelo nell’uovo, piano piano miglioreremo, con il passare del tempo. I ragazzi mi sono piaciuti tutti, anche chi è entrato dalla panchina. Hanno dimostrato carattere non soffrendo l’emozione del debutto. Non mi esalto per le vittorie così come non mi abbatto con le sconfitte». MARINELLI «Abbiamo allestito una squadra che quindici giorni fa era in Eccellenza ma sono convinto di avere un organico di qualità. La squadra è molto fisica, manca ancora velocità. Petkovic ci potrà dare tantissimo e con una condizione migliore, i due attaccanti più strutturati ci garantiranno i gol che ci servono. L’impatto con la partita non è stato dei migliori, abbiamo sentito più noi la pressione che loro. Ha debuttato Menicori con pochi allenamenti nelle gambe e ha fatto una buona partita come il resto della squadra. L’espulsione mia e di Farina è stata un atto di protagonismo dell’assistente, eccessiva nei miei confronti che ho espresso solo il disappunto per il mancato fischio di una punizione netta, assurda per Farina che in quell’occasione non si è proprio espresso».


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il Quotidiano del Molise lunedì 19 agosto 2019

SPORT

BASKET - ATLETICA

Le indicazioni di coach Mimmo Sabatelli: «C’è grande voglia di ripartire. Caposaldo l’identità difensiva»

Magnolia, oggi parte la preparazione pre-campionato Doppie sedute tra parte atletica e tecnica per le rossoblù Coach Mimmo Sabatelli

Mare, spiaggia e sole, oppure fresco e montagna saranno solo un ricordo. Da oggi La Molisana Magnolia Campobasso riprende la preparazione in vista della nuova stagione (nella sua interezza, peraltro, il gruppo ha già raggiunto in queste ore il capoluogo di regione). Lo fa, come nella passata stagione, ergendosi come

‘lepre’, a livello di date, tra tutte le formazioni tra A1 ed A2 al femminile in quella che, per i #fioridacciaio, sarà la terza stagione nella cadetteria cestistica in rosa. AGENDA PIENA Per le rossoblù, nelle prime due settimane, il programma di lavoro sarà particolarmente intenso con doppie sedute pressoché quotidiane nello

scenario del PalaVazzieri. Dopo una prima mattinata all’insegna di test e registrazione di dati da parte del preparatore Gianni Colagiovanni supportato dal fisioterapista Alessandro Ciampitti, gli allenamenti proseguiranno con sessioni ciascuna di circa due ore all’insegna di uno schema ben preciso per tutto il ciclo settimanale. Ovve-

ro parte fisica al mattino (dalle 9.30) e tecnica, invece, al pomeriggio (dalle 18.30), quest’ultima agli ordini del coach Mimmo Sabatelli e dei suoi assistenti Rosario Filipponio ed Andrea Anzini. Riposo al giovedì mattina, al sabato pomeriggio e nell’intera giornata di domenica per la prima settimana. Giovedì e domenica di break, invece, nella seconda settimana che terminerà sabato 31 agosto, nel pomeriggio, con uno scrimmage nel segno della continuità con l’ultimo torneo: ossia la sfida all’under 18 maschile della Cestistica Campobasso. VOGLIA DI RIPARTIRE E se il termine entusiasmo era stato accostato come parola d’ordine alla scorsa stagione, per il 2019/20, nell’ottica dell’analisi della vigilia dello stesso coach Sabatelli, si aggiunge un’altra caratteristica con forza: ossia la volontà. «C’è tanta voglia di ricominciare. Nelle ragazze così come nello staff – spiega – l’intento è quello di riprendere ben presto il discorso interrotto nell’ultimo torneo e puntare a fare qualcosa di importante».

BENZINA NEL SERBATOIO L’avvio, come da tradizione, rappresenterà uno dei momenti base per il torneo che verrà. «È il periodo un po’ più delicato – aggiunge il tecnico – perché si fa tanto lavoro fisico ed occorre creare l’amalgama di squadra sia a livello di collettivo che come idea di gioco. E proprio per questo è determinante prestare il massimo dell’attenzione». ZOCCOLO DURO A differenza della scorsa stagione, peraltro, la base delle confermate, in casa campobassana, è ancora più ampia. «Quest’aspetto – prosegue Sabatelli – darà ulteriore slancio al lavoro anche perché l’integrazione delle nuove entrate nei meccanismi è uno dei capisaldi dell’avvicinamento al campionato». DIRITTO DI DIFESA Nello specifico, a fronte di un processo di costruzione ancora da avviare, il trainer dei #fioridacciaio sa già da quali basi ripartire a livello di filosofia cestistica per la stagione che verrà. «Con sicurezza – chiosa – ripartiamo dalla nostra identità difensiva, che ha rappresentato un’arma non da

poco nella serie di tredici successi consecutivi. Quest’anno abbiamo qualche soluzione in più ed anche un reparto di interne più profondo, il che, tra l’altro, considerando l’ecletticità di moliti nostri elementi, ci consentirà qualche variazione sul tema, nella consapevolezza, inoltre, di avere un notevole bottino di punti tra le mani». GRUPPO ALLARGATO A rispondere all’appello dello staff tecnico rossoblù, saranno le nove giocatrici senior dell’organico (le confermate Elisa Mancinelli, Emilia Bove, Rachele Porcu, Roberta Di Gregorio, Sofia Marangoni, la rientrante Lucia Di Costanzo e le new entry Camille Joy Giardina, Carolina Sanchez e Parthena Chrysanthidou), cui si aggiungeranno le under Alessandra Falbo, Elena Sammartino e Giorgia Amatori ed un altro paio di elementi interessanti tra i prospetti del vivaio che saranno integrati, di volta in volta, al gruppo per comporre una base di quattordici elementi che lavorerà sul parquet dell’impianto di via Svevo durante tutta la fase del precampionato.

Trofeo “Città di Tavenna”: l’Ama presente con 6 atleti Benito Grieco premiato come “meno giovane” a una gara podistica ormai giunta alla sesta edizione Lo scorso 14 agosto a Tavenna (CB) si é svolta la classica gara podistica non competitiva Trofeo Città di Tavenna, meglio nota con la denominazione “CORRIAMO PER IL LUPPOLO”, giunta alla sesta edizione. È stata un’edizione in blu, visto il colore delle magliette indossate dagli oltre 200 partecipanti, quella della vigilia di Ferragosto 2019 nel ridente borgo molisano, definito “terrazza sulle Tremiti” e “balcone sulla Maiella”. Come da tradizione, la gara podistica di 7,5 km, su un percorso cittadino di 2,5 km da ripetere per tre volte, è stata intervallata ad ogni giro dei 2.5 km da un bel bicchiere di birra, alleviando le sofferenze dei runners per la calura ed il percorso collinare nel borgo molisano, anche se quest’anno il clima meno torrido e una piacevole pioggerellina ha accompagnato i runners per quasi tutta la gara. Negli anni questa manifestazione sportiva è cresciuta sempre più fino ad essere una fra le gare podistiche più partecipate del Molise, facendo dei numeri veramente importanti, tali da gratificare l’impegno ed il lavoro degli orga-

nizzatori. La partenza è avvenuta, come previsto, alle ore 18.00 e al termine della gara gli atleti hanno potuto beneficiare di un ricco buffet, ovviamente come bevanda rigorosamente birra. È stato sicuramente un pomeriggio di sport all’insegna dell’amicizia, simpatia ed allegria, tipica del patron della manifestazione, che per l’occasione ha coniato lo slogan: “Al nostro via, scatenate l’allegria”, oltre che essere una festa per la cittadina molisana, dove si son visti tanti appassionato di podismo provenienti anche da altre regioni. A rappresentare la compagine molisana delAtleti AMA alla “Corriamo per il Luppolo” a Tavenna l’Atletica Molise Amatori, Alessandro Moffa, Alberto Notartomaso, Vittorio Moffa, Lorenzo Picciano, Appuntamento alla 7^ Edizione del 2020 e ieri alla gara Guido Vincenzo Ponzio e Benito Grieco, quest’ultimo pre- del Gran Prix Corri Molise che si disputerà a Portocannone miato per essere l’atleta “meno giovane” presente a que- (CB), la 5^ Edizione della Lart & Posht, con raduno alle ore sta splendida manifestazione sportiva. 18:00 a Piazza Skanderbeg e partenza alle ore 19:00.


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