21° anno del Molise
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Campobasso. Nei primi di luglio Isernia. L’appello del sindaco i colloqui con i possibili confermati D’Apollonio agli imprenditori: «Diano apporto concreto» Sabato la conferenza?
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Calcio a 5. Altra conferma per il Cln Cus Molise: resta anche Simone Verlengia
Luigi Di Maio finisce fra donzella e demonio e viene “marchiato” al volto coi classici segni neri
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DENTRO LA NOTIZIA
Misteri e ministri fanno volare più in alto angeli, santi e diavoli
QM
MATRICE
Schianto all’alba di 5 ragazzi in auto Due feriti gravi PAGINA 7
Il Corpus Domini segna il debutto pubblico di Roberto Gravina come sindaco di Campobasso Un’edizione a Cinque Stelle quella che ha caratterizzato la sfilata dei Misteri quest’anno. Oltre a segnare il debutto pubblico del sindaco Roberto Gravina, il Corpus Domini 2019 è stato caratterizzato dalla presenza del vice premier Luigi Di Maio e dal ministro della Difesa Elisabetta Trenta. Un’occasione di festa ma anche per lanciare messaggi di grande impatto per la politica nazionale.
CAMPOBASSO
Aspirante poliziotto escluso e poi riammesso dal Tar Foto Laura D’Ambrosio
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CAMPOBASSO
BREGANTINI: PANE, LAVORO E FUTURO PER TUTTI Una benedizione ai Misteri quella di Padre Giancarlo nella quale sono stati fatti diversi riferimenti politici: dai migranti alla lotta alla povertà, dalla solidarietà al valore del pane. «Un pane mangiato da soli, non sazia. Non dà gioia. E’ la bellezza della Casa degli Angeli, dove il Pane in città è servito con amore, a tutti». PAGINA 5
CERRO AL VOLTURNO
Orso se ne va a spasso alle porte del paese PAGINA 14
IL VICE PREMIER
SANITÀ
Luigi Di Maio nel capoluogo: «L’obiettivo numero uno per il Molise è l’occupazione» PAGINA 4
Il ministro Trenta sull’invio dei medici militari in regione: «Un’eventualità che valutiamo» PAGINA 5
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SPECIALE CORPUS DOMINI 2019
Sant’Isidoro A ‘guidare’ la sfilata lungo le strade cittadine è il Mistero di Sant’Isidoro. Cinque i personaggi da cui l’Ingegno è composto: il santo in abito da contadino, il cavaliere Giovanni de Vergas di Madrid e tre angeli che sostengono un grosso cero. Si tratta della rappresentazione di un episodio della vita di S. Isidoro che, in campagna, percuotendo il suolo col bastone, fece uscire l’acqua dalla selce per offrire da bere al suo padrone de Vergas.
GENNARO VENTRESCA La storie sono come le persone. Non sono fatte per stare sole. Da qualche parte del mondo c’è qualcuno che vive una storia che si specchia nella tua. O forse no, la storia dei Misteri ce l’abbiamo solo noi. E la viviamo ogni anno, con la stessa emozione. Mentre ci domandiamo: Ma le stelle quante sono? Senza peli sulla lingua, schietto, diretto, sono qui a raccontarvi una freccia che va diritta al bersaglio in una calda domenica di fine giugno. Una partita di ping pong sentimentale. Con una bella ventata di romanticismo. BEAUTIFUL Le persone col naso all’insù. A scrutare i volti dei protagonisti, e i ghirigori che vanno e vengono e che rigano l’aria. Le striature rosate, i palloni appena comprati sfuggiti dalle mani dei bambini prendere
San Crispino Il secondo Mistero è quello di San Crispino. Oltre al santo, ospita altri 5 personaggi tra cui due lavoranti e tre angeli, che sembrano sospesi in aria, avendo ciascuno tra le mani un segno del martirio patito dal santo: una palma, una spada e una corona. Descrizioni da “I Misteri” dell’Ept Campobasso per gentile concessione dell’Associazione Culturale Misteri e Tradizioni
San Gennaro Segue San Gennaro, il Mistero su cui spiccano un uomo sdraiato sulla barella con una vanga in mano. Sopra la vanga una nube alla quale sono attaccati due angeli, di cui uno porta in mano le ampolle del sangue di S. Gennaro e l’altro ha una leggenda che dice: Est nobis in sanguine vita (il mio sangue nobile vive). Sopra la nube c’è S. Gennaro con la mano in atto di comandare al Vesuvio di fermare le sue eruzioni e sulla spalla del santo c’è un altro angelo.
Hanno volato più in alto di sempre i figuranti dei Misteri del Corpus Domini
Angeli e Diavoli sempre più beautiful quota, per fuggire verso un orizzonte che guarda all’infinito. E poi gli scatti con gli smartphone, oltre che con le reflex di fotografi di professione e di diletto. Obiettivo puntato verso angeli e diavoli, i portatori sudati e già stanchi di fatica dopo i primi metri del lungo percorso. E i bandisti con le loro divise, la folla che va e viene, il diavolo che insozza le facce dei piccolini e di chi s’è visto portar via prematuramente i capelli.
San Michele Sul Mistero di San Michele troviamo il santo con la spada sguainata che scaccia dal cielo gli angeli ribelli trasformati in demoni, precipitandoli nell’inferno; Lucifero che si appoggia ad un trono rovesciato che simboleggia la potenza, e altri due demoni nella bocca dell’inferno.
Le bancarelle, gli abusivi, i bagni chimici, le facce scure dei venditori che arrivano chissà da dove, la donna che spinge il pianino, l’uomo col banchetto dei barattoli, tre palle due euro, il pappagallo giallo che pizzica il rotolino con la fortuna, l’odore forte dei fritti con olio riciclato, e le zaffate di cipolle appena affettate, quelli con la scopece, o’ pere e o muss, dei lampadari simil Swaroscki, l’indiana coi copriletto poggiato sul braccio, le bibite fresche, il
cono gelato, le pannocchie bollite, le pizze fritte, i panini imbottiti di salsiccia, lo stand con le finestre a prova di maltempo, i camini per il prossimo inverno, i venditori di capi taroccati. Magliette, berrettini, occhiali e bassa bijouterie. La famiglia tornata da Milano, quella rientrata da Torino, il turista straniero, “ u’ giargianese” che non si ritrova in mezzo alla confusione. La banda che suona la marcetta che conosciamo a memoria. TUTTO E DI PIÙ
San Rocco Su San Rocco ci sono due angeli, l’appestato e un cagnolino. San Rocco è librato in aria sorretto da un angelo a sua volta sospeso, poggiato sul bordone del santo pellegrino che è confitto sulla barella, su cui sta sdraiato l’appestato insieme al cagnolino. L’altro angelo si tiene in aria sulle spalle di San Rocco.
A Campobasso, a Corpus Domini, c’è veramente di tutto. A cominciare dai 13 misteri, le cinque bande, i 265 portatori, le 5 scale, i 26 scannetti. I figuranti, il Diavolo e Dunzella, i bambini che si divertono e quelli che frignano davanti a lucifero che morde la sudicia coda di vitello, mentre con le lusinghe cerca di far capitolare l’algida Dunzella. Gli applausi, le donne che lanciano da finestre e balconi del centro storico le caramelle, il capo mistero che
detta ordini perentori. E con voce stentorea ordina “undue-tre scannett allert. Ragazzi, tiratevi addietro”. Sant’Isidoro che apre il corteo e il Sacro Cuore che lo sigilla. Ogni anno Campobasso tira fuori il lato più bello, da cartolina. Nascondendo le frustrazioni del quotidiano, del degrado e delle cose che non vanno. SFILATA In via Trento, nel museo dove riposano, le ossature della creazione del Di Zinno si sono rimpolpate coi figuranti passati prima in bagno, poi alla vestizione e quindi al trucco. Dei tredici “capolavori” solo il Sacro Cuore porta la firma dei fratelli Tucci che nel 1959 gli hanno ridato vita, dopo i danni irreversibili del terremoto. E da lì che è iniziata la meravigliosa e impareggiabile “quadriglia” lungo i circa 5 chilometri del percorso che ri-
San Nicola San Nicola è il mistero con 8 personaggi. San Nicola, al di sotto del santo un angelo ed un fanciullo che pende per i capelli dalle mani del santo. Sulla base ci sono il re di Babilonia, sua moglie, i loro figli e un moro.
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Abramo Il quarto Mistero è quello di Abramo, formato da tre personaggi: Isacco, figlio di Abramo, prostrato sulla catasta di legna in atto di essere sacrificato a Dio, Abramo in piedi che brandisce il coltello per uccidere suo figlio ed un angelo librato in aria, che gli ferma il braccio in atto di ferire e gli addita l’ariete da immolare in luogo di Isacco.
conduce ingegni e protagonisti a chiusura dell’anello. Mentre dalle finestre spalancate si diffondono odori insuperabili di lasagne e pasta al forno. E’ più facile preparare le lasagne che mettere a punto la Sagra dei Misteri. TUTTO IN ORDINE Come prima, meglio di prima. L’organizzazione dei Teberino’s è stata ancora una volta perfetta. In corsa non sono mancati i piccoli colpi di scena: la bambina col mal di pancia, il dimostrante di via Trento, la sirena dell’ambulanza per un paio di gestibili malori, il caldo che picchiava forte sull’asfalto. Globalmente s’è notato maggior ordine. Anche nel disordine della “gasba”. DIAVOLO E DUNZELLA Occhi e telefonini puntati sui più riconoscibili personaggi dei Misteri, vere star sulle tavole di Sant’Antonio Abate. Dicasi il diavolo, Italo Stivaletti, giunto alla 35^ uscita e la
debuttante Daniela Ruzzi, la delicata e graziosa dunzella dai capelli ondulati e la carnagione chiara che ha saputo rispettare la consegna di non sorridere, né dare la sensazione di poter capitolare alle lusinghe dell’uomo vestito di nero, impegnato a mordere la lurida coda vaccina.
Immacolata Concezione Anche l’Immacolata Concezione è formato da sei personaggi: la Vergine sospesa in aria che poggia il piede sulla luna; ai lati della Vergine vi sono due angeli, e un terzo al di sopra, mentre altri due angeli al di sotto reggono uno la sfera celeste e l’altro la croce.
Maria Maddalena Maria Maddalena è formato da sei personaggi: il vescovo S. Massimino, due angeli che pregano ai piedi dell’altare, e Maria Maddalena sostenuta da due angeli, uno che ha tra le mani la croce e un vaso dell’unguento con cui Maddalena unse i piedi del Signore, l’altro che tiene la disciplina e un libro con sopra un teschio umano, simbolo di penitenza.
BENEDIZIONE Fasciato nel suo abito blu, il sindaco Roberto Gravina si è limitato a un breve saluto alla folla rutilante, che ha riempito, al limite della capienza, la piazza del Municipio. Il primo cittadino ha voluto ringraziare quanti, per il buon nome della nostra città, hanno lavo-
rato alacremente, per la riuscita della processione dei Misteri. E, dopo aver salutato il vice premier Luigi Di Maio, che ha mantenuto la promessa fatta in campagna elettorale di essere presente a questo evento, ha ceduto il microfono al vescovo Giancarlo Bregantini. PANE-LAVORO-FUTURO Sintetico, come non mai, Padre Giancarlo ha posto l’accento su tre punti: il pane, il lavoro e il futuro. Con parole calde e piene di speranza il prelato si è aperto ai convenuti, ricordando anche il lodevole compito della Casa degli angeli, inaugurata cinque anni fa da Papa Francesco. Una casa in cui, migliaia di diseredati, ogni giorno trovano ristoro e una fiammella di speranza. A chiosa del suo intervento Bregantini ha spezzato una piccola pagnotta di pane e assieme ai fedeli ha recitato il Padre nostro. Tra gli applausi della folla commossa.
Santissimo Cuore di Gesù Riproduce una delle macchine ideate da Di Zinno conservata in bozza tra i suoi disegni. S. Giuseppe e la Madonna con il Bambino, seduti, costituiscono la base di una piramide che trova il suo vertice nel SS. Cuore di Gesù, intorno al quale si librano 4 angeli.
Sant’Antonio Abate Sei personaggi formano il mistero di S. Antonio Abate, che è su una nube sostenuta da un demone e da due angeli ai lati del santo. Vi sono in ultimo due demoni, di cui uno librato in aria sulla spalla del santo e l’altro, sotto forma di graziosa donzella, seduto sulla barella vagheggiandosi in uno specchio.
L’Assunta Sul Mistero dell’Assunta troviamo la Vergine in atto di volare in cielo. Al di sotto troviamo due angeli che hanno tra le mani dei serti di fiori; sulla barella vi è la tomba aperta da cui esce il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo della Vergine e ai piedi della tomba c’è un angelo inginocchiato che prega. Accanto alla Vergine c’è Gesù Cristo nudo e un altro angelo al sopra di lei.
San Leonardo L’ottavo Mistero è quello di S. Leonardo, formato da 7 personaggi: S. Leonardo in abito sacerdotale, in alto su una nube sostenuta da un angelo, che si regge sull’alabarda del soldato e che, ritto sulla barella, custodisce i due prigionieri a terra nei ceppi. Ai lati del santo altri due angeli si sostengono alla nube.
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L’entusiasmo dei ministri Di Maio e Trenta che hanno commentato questa speciale edizione dei Misteri 2019
Il debutto di Gravina: un bagno di folla Cinque anni fa era all’opposizione, oggi è il nuovo sindaco di Campobasso
ANTONIO DI MONACO CAMPOBASSO La festività del Corpus Domini appena trascorsa è stata quella più politicamente mediatizzata. La nuova amministrazione comunale a Cinque Stelle targata Roberto Gravina, il vice pre-
Associazione Demetra Uno stand speciale che guarda alla tradizione «La più grande soddisfazione per il presidente dell’Associazione Demetra è vedere il successo del gruppo delle aziende presenti nei gazebo in occasione della quarta edizione de “La Città dei Misteri” di Campobasso, tra borghi e tradizioni ovviamente tutte rigorosamente molisane al 100%. Un vanto, un orgoglio, come strumento per il rilancio delle nostra regione». Parole postate sulla bacheca facebook di Daniele Gennario Di Cicco, che il Quotidiano del Molise condivide in maniera assoluta. Complimenti!
mier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, che ha mantenuto la promessa di tornare nel caso in cui Gravina fosse stato eletto sindaco e il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta (il marito è originario di Campobasso) rappresentano tre prime volte storiche per la città esaltate, per l’occasione, dalla sfilata dei Misteri. «Sono veramente contento di poter essere qui a Campobasso – ha detto il vice premier nell’atrio del Palazzo di Città – in un momento storico come la sfilata dei Misteri e di essere tornato per mantenere la promessa fatta a Roberto Gravina che si è insediato da pochi giorni come sindaco. L’obiettivo numero uno per Campobasso è il lavoro. Abbiamo 87 miliardi di investimenti – ha annunciato Di Maio, neanche lui risparmiato dal diavolo dei Misteri, Italo Stivaletti, che lo ha imbrattato con la pece – e li sbloccheremo con l’aiuto dei sindaci». E il 2 luglio prossimo, Gravina tornerà a Palazzo Chigi per discutere, con il premier Conte, dei Contratti Istituzionali di Sviluppo. «Campobassani e no, benvenuti alla spettacolare sfilata dei Misteri – il saluto del sindaco dal balcone del Municipio – dove la fede incontra la tradizione e l’appartenenza di una comunità in festa. Sono proprio i valori della comunanza che oggi, giorno del Corpus Domini, rivivono nella sfilata degli ingegni del Di Zinno, colui che tanto ha dato al Molise e alla nostra città. Una sfilata che fa del Corpus Domini la più grande festa di Campobasso e della sua gente, la stessa che ogni anno consente agli ingegni di percorrere le strade cittadine: ai portatori ed ai volontari tutti va un sentito ringraziamento – ha concluso Gra-
Fuoriprograma “polemico” per l’accesso in municipio «Non abbiamo ricevuto alcuna comunicazione ufficiale sul fatto che i consiglieri comunali eletti non potessero accedere al primo piano del Municipio per seguire la sfilata dei Misteri. Una volta lì mi hanno detto che non avrebbero fatto passare nessuno. Non intendo sollevare alcuna polemica, ci mancherebbe, ma non mi è piaciuto il modo in cui è stata gestita questa situazione». Lo ha detto Carla Fasolino, consigliere comunale di opposizione, eletta nella li-
sta del Popolari per l’Italia a sostegno della candidata sindaco del centrodestra, Maria Domenica D’Alessandro, dopo aver chiesto di assistere al passaggio degli Ingegni e alla benedizione che il vescovo Bregantini avrebbe impartito dal balcone a chiusura della sfilata. Dopo il diniego la consigliera, visibilmente contrariata, ha lasciato l’atrio del Municipio e ha preso posto tra la folla assiepata nella piazza vicina.
vina – mentre ai figuranti, ed ai bambini in particolare, va il nostro più caloroso e fragoroso applauso». Una festa affascinante e, al tempo stesso, imponente che attira in città decine di migliaia di persone e che, naturalmente, è stata anche «un banco di prova importante quello di gestire nei primissimi giorni di amministrazione comunale una manifestazione del genere – ha commentato l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità, Simone Cretella –, prendiamo nota di tutto ciò che si potrà migliorare in futuro e lo faremo». A concludere i festeggiamenti, il concerto di Luca Carboni in piazza della Repubblica. Il cantautore bolognese, che ha esordito come solista nel 1984, è in tour con il suo ultimo album “Sputnik” (ispirato al nome del satellite Sputnik 1 che significa “compagno di viaggio”, lanciato in orbita dai russi nel 1957), il 19esimo della sua carriera, con nove brani inediti, tra cui il singolo “Una grande festa”, “Io non voglio” e “Ogni cosa che tu guardi”. E Yuri Gagarin diceva che la terra vista da lassù è bellissima.
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POLITICA
Da Roma l’assessore D’Amato: «La strada maestra è tornare a investire nel pubblico»
Militari in corsia, Trenta: al momento nessuna soluzione Il ministro della Difesa nel capoluogo risponde sull’emergenza molisana CAMPOBASSO Non nuova la sua presenza a Campobasso anche il ministro della difesa, Elisabetta Trenta ha partecipato ieri alla giornata più bella del capoluogo regionale e, dinanzi l’ingresso di Palazzo San Giorgio alla nostra domanda sull’ipotesi dell’utilizzo dei medici militari per limitare l’emergenza che attanaglia il Molise, ha risposto: «Stiamo esaminando la possibilità di inviare in Molise medici militari per far fronte alla carenza di personale sanitario negli ospedali, ma al momento non abbiamo anco-
ra trovato una soluzione, stiamo continuando a cercarla». Sull’argomento interviene da Roma l’assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato: «Basta pressappochismo. Forse il ministro Trenta non sa che, su sollecitazione del ministero della Salute, in Molise sono andati gli ortopedici del servizio sanitario del Lazio e in particolare dall'ospedale San Giovanni. Lo abbiamo fatto volentieri in un corretto spirito di collaborazione tra le Regioni. Non è possibile che ogni volta che vi sono dei problemi vengono chiamati in causa i militari,
prima per le buche di Roma, ora per le carenze di organico - aggiunge - La strada maestra deve essere quella di tornare a investire sul Servizio sanitario pubblico». Sull’ipotesi tagli si era espressa venerdì il ministro Grillo: «Le Regioni sono preoccupate ed io con loro , proprio in queste ore chiederò con determinazione un incontro, insieme al presidente Bonaccini, se lo vorrà, al ministero dell’Economia e delle Finanze, anche in tempi brevi, per avere la certezza che quanto già stanziato nella scorsa legge di Bilancio non venga toccato».
In merito alla clausola finanziaria contenuta nella bozza del nuovo Patto per la salute, Grillo ha ribadito: «Non firmerò un Patto della Salute con quella clausola e neanche le Regioni. Quello che chiedo, più che altro, sono delle rassicurazioni dal punto di vista della nota di aggiornamento al Def, non voglio che ci siano sorprese. La nostra sanità non se lo può permettere». Il ministro ha poi di nuovo assicurato che il Patto della Salute sarà chiuso entro l’estate. «Noi proseguiamo le interlocuzioni con le Regioni, già abbiamo portato avanti qualche
Da Campobasso il vicepremier lancia un segnale ad Alessandro Di Battista
Luigi Di Maio: «Si rimettano i carriarmatini nella scatola» Da Campobasso, che per la prima volta ospita ben due ministri per la festa del Corpus Domini e della sfilata dei Misteri, il vicepremier Luigi Di Maio ha simbolicamente stretto le fila del M5S nell’unico capoluogo di regione a guida pentastellata, prima di dirigersi a Vinchiaturo per incontrare attivisti e portavoce cinque stelle della regione. Dichiarazioni che arrivano dopo l’addio della senatrice Paola Nugnes: «Non mi interessa se in buona fede o in mala fede, ma se qualcuno in questa fase destabilizza il Mo-
vimento con dichiarazioni, eventi, libri, destabilizza anche la capacità del Movimento di orientare le scelte di Governo. Qui stiamo lavorando per il Paese, e questo non lo posso permettere. Abbiamo tutti una grande responsabilità. Sentiamola» ha detto. «Tra l’altro – ha proseguito Di Maio - destabilizzare il Governo in questo momento in cui il Presidente del Consiglio sta portando avanti una trattativa difficilissima con l’Unione Europea è da incoscienti, e questo lo dico sia al Movimento che alla Lega. Non permetterò che né
io né il Movimento veniamo indeboliti da queste dinamiche. Ci mancherebbe altro.
Ma è bene che tutti sappiano. Dobbiamo essere una testuggine, non un campo estivo! Stiamo Governando la Nazione Italia, non stiamo giocando a risiko». Infine il messaggio diretto ad Alessandro Di Battista: «Si rimettano i carriarmatini nella scatola e ognuno porti avanti il ruolo che è chiamato ad assolvere nella società: ministro, parlamentare, attivista, cittadino. Un ruolo non è migliore dell’altro, per quanto mi riguarda. Ma tutti devono essere rispettati – ha concluso Di Maio - e ognuno stia al proprio posto».
Bregantini da Palazzo San Giorgio benedice i Misteri: «Pane, lavoro, futuro per tutti» Dal balcone del Comune di Campobasso, dinanzi due ministri importanti per il governo gialloverde come quello del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio e della difesa Elisabetta Trenta, l’Arcivescovo Metropolita Giancarlo Bregantini ha voluto legare la tradizionale benedizione ai Misteri del Corpus Domini a quella del pane, fornendo un significato profondamente «politico» all’alimento che più di altri contraddistingue la nostra stessa identità. «Ci parla il pane, anche di cultura e di scuola fatta bene – ha detto padre Giancarlo - il
pane è vero quando ci porta al volontariato, alla solidarietà, ad una visione di mondialità che lancia i nostri ragazzi sulle strade del mondo. Aperti al domani, non chiusi nella paura alimentata da fanta-
smi». Il riferimento al lavoro svolto dalla Casa degli Angeli è inevitabile per Bregantini. Un luogo «dove il pane in città è servito con amore, a tutti. Proprio cinque anni fa è stata benedetta da papa Francesco e
si è fatta nido di accoglienza». Infine il messaggio più forte, quello riferito al lavoro che manca: «Infine – ha detto padre Giancarlo – questo pane va dato a tutti. In solidarietà e fraternità. Perché sia un pane per tutti che diventi lavoro per tutti. Per noi, qui residenti e per gli immigrati, perché il pane è un pane nostro, dato dal padre nostro. Non mio o tuo; ma nostro. Dono per tutte le famiglie e per i nostri giovani, perché ci sia futuro e fiorisca tutto il nostro Molise. Pane per tutti. Lavoro per tutti. Futuro per tutti» ha concluso.
Intanto il ministro Grillo sul Patto della salute: «Le Regioni sono preoccupate ed io con loro» punto- ha fatto sapere- Non voglio fare un Patto ‘infinito’ e troppo ambizioso per poi non concludere niente. Mi accontenterei di avere tre o quattro
punti fortemente voluti e condivisi e di portare avanti quelli- ha concluso Grillo- naturalmente confrontandomi con tutto il mondo della sanità».
“Sottovoce” Sindaco TONINO DE CESARE Alla città di Campobasso non capita spesso di catturare l’attenzione dell’informazione nazionale. Anzi, per la verità, negli ultimo tempi, dato il proliferare delle reti televisive, la citazione del capoluogo molisano è più frequente. Ma nello scorso secolo – quando tutto si riduceva al “giornale radio”- erano solo le grandi nevicate che isolavano la città a darle una certa notorietà. Venne addirittura celebrato come un evento (7 aprile del ’56) l’inclusione nel bollettino meteorologico di prima mattina della temperatura giornaliera: più di qualcuno si commosse nel sentir citare”Campobasso Castello Monforte”. L’ultima consultazione elettorale ha decisamente posto all’attenzione la nostra città, primo per essere stato l’unico capoluogo ad aver portato al ballottaggio un candidato pentastellato ed in seguito per averne sancito l’affermazione con un consenso che non ha ammesso discussioni. Campobasso ha quindi rappresentato l’ultimo baluardo di un movimento che nel resto della nazione ha registrato una continua quanto inattesa serie di insuccessi e ridimensionamenti. E’ stato eletto sindaco Roberto Gravina, un giovane (in rapporto al ruolo) dall’aspetto intelligente e dall’espressione accattivante, che ha scavalcato in prima istanza l’ex-sindaco Battista e superato nello scontro diretto un’avversaria che , con oltre il 43% per centro al primo turno, godeva dei favori del pronostico. E’, quindi, emerso dall’entroterra un personaggio privo di una conclamata caratura politica e finanche di una delineata identità personale. Anche perché da sempre relegato all’improprio ruolo di “fratello del grande campione”, quel Pasquale Gravina che ha vinto due titoli mondiali ed è stato capitano della nazionale italiana di pallavolo. Da un po’ di tempo sono stato portato a pensare che i consigli si debbano chiedere più che dare. In questo caso, però, voglio fare un’eccezione dando al neo-primo cittadino due garbati suggerimenti. Il primo: di non commettere lo stesso errore del fratello quando anni fa, nel ritirare il meritatissimo riconoscimento di “sportivo dell’anno”, se ne uscì con un’utilitaristica frase ad effetto “…devo tutto ai miei genitori…”, non assegnando nessun riconoscimento ai dirigenti ed ai tecnici della società sportiva che avevano contribuito in modo determinante alla sua formazione. Mi auguro, pertanto, che il neoSindaco non sottovaluti mai il lavoro di coloro che, in forma diversificata e latente, gli hanno consentito di sedere sullo scanno più importante della città. Il secondo: fare poche promesse e cercare di mantenerle, mettendo in preventivo anche molti “…no, non è possibile…” piuttosto che, sull’abbrivio del luogo comune “…sarò il sindaco di tutti…”, accettare di essere tirato per la giacca in tutte le direzioni. Comunque Roberto Gravina un successo personale ritengo l’abbia già involontariamente ottenuto: da qualche giorno citando Pasquale è probabile che si dica: “…pensa quello è il fratello del sindaco di Campobasso”. tonino.decesare@libero.it
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PRIMO PIANO
POLITICA REDAZIONE CAMPOBASSO Mentre la Commissione Juncker ha fissato un nuovo livello di ambizione per l’UE e i suoi Stati membri e le sue regioni, proponendo “Orizzonte Europa” (il più ambizioso programma di ricerca e innovazione di sempre), nel frattempo il “Quadro europeo di valutazione dell’innovazione 2019" ha analizzato le performance delle circa 240 regioni dell’Unione europea e di quelle di Norvegia, Serbia e Svizzera, attraverso un complesso sistema di punteggi. L’Italia è 18ma su 28 Paesi Ue ed è considerata un “innovatore moderato”, categoria alla quale appartengono anche
I dati 2011 - 2019 del Quadro europeo di valutazione
Innovazione, la nostra regione cresce rispetto al Paese Quarti per performance dopo Abruzzo, Basilicata e Marche tutte le sue regioni salvo il Friuli Venezia Giulia, unico “innovatore forte”. Il report della Commissione, tuttavia, registra dei progressi rispet-
to al 2011, con un aumento delle performance di tutte le 21 regioni e province autonome italiane. Fra queste spiccano Abruzzo (+15,3%),
Basilicata (+15%), Marche (+12,9%) e Molise (+12,5%), migliorate a un ritmo doppio rispetto al FVG, primo della classe (+7,7%), nonostante
nel ranking europeo siano ancora rispettivamente in 156ma, 169ma, 128ma e 181ma posizione. Per la nostra regione uno dei punti di
forza relativi riguarda la Non-R&D innovation expenditures, investimenti in settori innovativi non legati a ricerca e sviluppo.
Se ne parlerà oggi in un meeting alla Camera di Commercio di Campobasso
#Sisprint in tour, il report economico e progetti di sviluppo per il Molise Dopo un serrato calendario di appuntamenti iniziato lo scorso 17 giugno, giunge oggi a Campobasso la nuova edizione di #SISPRINT IN TOUR, l’iniziativa di presentazione dei Report su economia, imprese e territori, di cui è stata appena ultimata la nuova versione. Sono 20 le tappe programmate. #SISPRINT IN TOUR rientra tra le azioni previste dal progetto SISPRINT, Sistema Integrato di Supporto alla Progettazione degli Interventi Territoriali, realizzato da Unioncamere in collaborazione con l’Agenzia per la Coesione territoriale e finanziato dal PON Governance e Capacità Istituzionale 2014-2020, di cui Unioncamere è il soggetto beneficiario. Oggi sarà la volta quindi della presentazione del report della Regione Molise, nell’evento previsto alle ore 11:30 presso la sala Falcione della Camera di Commercio del Molise.
Oltre alla realizzazione di una serie di strumenti e prodotti di analisi economica, infatti, il progetto SISPRINT prevede l’attivazione di 21 Antenne territoriali presso le Camere di commercio, che hanno il compito di operare come punti di ascolto e di animazione a sostegno delle istituzioni locali, raccogliendo le istanze e le criticità espresse dalle diverse componenti del sistema produttivo. Caratteristiche delle imprese, loro traiettorie di sviluppo in termini di innovazione e green economy; l’apporto all’economia di settori cardine del sistema produttivo nazionale, come la cultura; la capacità di attrazione e di accoglienza turistica delle diverse aree del Paese. E poi molti confronti europei per cogliere meglio il posizionamento delle singole regioni nello scenario del Vecchio Continente. Questi i nuovi contenuti dei Report, che offriranno i dati di contesto degli incontri promossi dalle Camere di commercio. Obiettivo di questi appuntamenti è attivare un dialogo stabile e un confronto costruttivo tra amministrazioni pubbliche, imprese, Università e componenti sociali sui temi
«Molise to eat», mercoledì si presenta la rete dell’agroalimentare molisano Il presidente Scinocca: «Condividiamo informazioni e opportunità di business» REDAZIONE CAMPOBASSO Sarà presentata mercoledì mattina presso la sede dell’Associazione Industriali del Molise a Campobasso “MOLISE TO EAT”, una rete d’imprese 100% molisane operanti nel settore agroalimentare. La mission della rete, nata da poco ma già attiva (è recentissima la partecipazione a TUTTOFOOD presso la fiera di Milano, con uno stand di 72mq), è promuovere la cultura enogastronomica del Molise, rendendo visibili e accessibili ad un pubblico internazionale i prodotti del nostro territorio. «Ciò che contraddistingue l’impegno delle 12 imprese che fanno parte di MOLISE
TO EAT – si afferma in proposito - è la fiducia reciproca e la condivisione delle scelte operative da compiere». «Si entra in rete – afferma il presidente Scinocca – per condividere informazioni, competenze e opportunità di business sul mercato internazionale, con la forza di offrire ai buyer un paniere unico di prodotti e un unico soggetto con cui interfacciarsi. E’ questa, in breve, l’idea che ha mosso tutti noi e che intendiamo condividere con il nostro territorio, auspicando di allargare la rete anche ad altre aziende dell’agroalimentare molisano». «Fiducia e rispetto reciproco sono i collanti di questo
collettivo, open mind per definizione – si precisa - ma altrettanto severo nel salvaguardare lo speciale clima interno. Opportunità commerciali, fiere, eventi, promozioni, internazionalizzazione, tutto viene vagliato at-
tentamente dalla rete, lasciando a ciascuno ampia libertà di partecipazione ai singoli momenti, valorizzando l’identità di ciascun azienda, ma osservando regole e principi basati sui concetti di equità e rigore».
dello sviluppo territoriale, per fare emergere le reali esigenze delle imprese e qualificare la progettualità per lo sviluppo. Durante l’evento molisano, infatti, che vedrà anche la partecipazione del responsabile dell’Autorità di Gestione POR FESR FSE 2014-2020, Mariolga Mogavero, ci sarà spazio non solo per l’illustrazione del secondo report regionale, ma anche per un confronto con gli stakeholder, che potranno esprimere esigenze, suggerimenti e proposte per migliorare le possibilità e le capacità di sviluppo del sistema imprenditoriale locale rispetto alla programmazione europea, nell’ottica di instaurare un dialogo positivo e proficuo con la Regione Molise. La Camera di Commercio del Molise illustrerà anche i primi risultati di un’indagine realizzata direttamente presso le imprese sul tema dei finanziamenti europei, nella quale le stesse hanno potuto esprimere le proprie osservazioni in merito alle criticità riscontrate non solo rispetto alla tematica specifica, ma anche con riferimento al contesto ambientale nel quale operano.
UNIVERSITÀ DEL MOLISE
Seminario sulle tecniche di ricostruzione con il professore Junichi Koseki L’Università del Molise ospita oggi a Campobasso Junichi Koseki, professore di ingegneria geotecnica al Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università di Tokyo in Giappone. In occasione della sua visita, il prof. Koseki terrà un seminario sui danni prodotti dal terremoto di Tohoku del 2011 e del conseguente tsunami e sulle tecniche adottate per la ricostruzione. Professore ordinario dal 2003 all’Institute of Industrial Science dell’Università di Tokyo, i suoi interessi di ricerca spaziano dalla liquefazione e ai metodi di rimedio, alle proprietà tensiodeformative dei terreni fino al comportamento sismico delle opere geotecniche. Il Prof. Koseki è in Italia per una lectio magistralis alla rilevante alla VII Conferenza Internazionale di Ingegneria Geotecnica Sismica (7ICEGE) che si è tenuta a Roma nei giorni scorsi.
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E’ accaduto sulla Statale 87 vicino allo scalo ferroviario di Matrice, i giovani stavano tornando a casa (Bonefro) dopo aver trascorso la serata a Campobasso
Auto con 5 ragazzi a bordo si schianta contro un albero Due di loro hanno riportato ferite gravi, sono in cura in Terapia Intensiva Pochi, terribili attimi e una serata trascorsa in allegria si trasforma in un unico incubo per cinque giovani che stavano tornando a casa nel cuore della notte a bordo dell’auto (una Daihatsu Terios) che si è schiantata contro un albero a poche centinaia di metri dallo Scalo ferroviario di matrice, sulla vecchia Statale 87. I Carabinieri stabiliranno la dinamica mentre i medici del Cardarelli stanno cercando di dare speranze ai familiari di tre dei cinque ragazzi che sono ricoverati in prognosi riservata. E’ tutto qui il riassunto di una notte da paura in
sabato che, da occasione di festa, è diventato disgrazia. Complesso e delicato l’intervento dei Vigili del fuoco e degli operatori sanitari del 118 per estrarre dall’abitacolo la ragazza che vi era rimasta incastrata, mentre altri tre sono riusciti a raggiungere un’abitazione poco lontana e chiedere aiuto ad una donna che, nonostante l’ora (erano circa le 5 del mattino) è riuscita a mantenere il sangue freddo e dare un primo conforto e portare una bottiglietta d’acqua a quei giovani sotto choc. Poi in lontananza, mentre albeggiava, s’intravedevano i lam-
peggianti dei mezzi di soccorso. La paura, le lacrime, lo choc descrivono i momenti successivi a questo terribile incidente che, solo per un caso fortuito, non ha fatto registrare un bilancio ancora più grave. In terapia intensiva al Cardarelli è ricoverata una ragazza di 19 anni, una coetanea è il terzo ferito grave, mentre gli altri tre giovani hanno riportato lesioni meno preoccupanti. Tutti e cinque avevano trascorso la serata a Campobasso dove si erano recati in occasione delle
festività del Corpus Domini. Purtroppo i sorrisi e le chiacchiere in allegria sono stati spazzati nel tempo di una folgorazione, di un impatto violentissimo contro un albero. La notte fra sabato e domenica, purtroppo, verrà ricordata anche per altri due incidenti stradali, uno vicino Vibo Valentia e l’altro in provincia di Empoli, in cui hanno perso la vita cinque giovanissimi ragazzi.
Gli avvocati Rossi e Bruno hanno curato e vinto il ricorso
Il Tar ammette aspirante poliziotto escluso nonostante fosse idoneo C’è chi non riesce a trovare un lavoro e resta disoccupato e c’è chi, invece, un lavoro ce l’ha, partecipa a un concorso, lo supera e poi si ritrova in mezzo a una strada perché nel frattempo ha perso la sua occupazione originaria. E’ quanto è accaduto a moltissimi militari dell’esercito italiano, oltre che a molti civili, che si sono congedati e hanno dismesso la divisa mimetica per indossarne un’altra, quella della Polizia di Stato. Disoccupati perché, pur idonei al concorso indetto dal Ministero dell’Interno nel 2017, non sono stati ancora assunti. Ovviamente, al fine di ottenere giustizia, sono stati costretti a ricorrere ad un legale di loro fiducia. E’ quanto accaduto anche ad un aspirante Poliziotto Molisano S.P., il quale, mosso dal forte desiderio di intraprendere la carriera presso la Polizia di Stato e di indossare una divisa, ha impugnato presso il TAR Lazio, con gli Avvocati Guido Rossi e Maria Bruno (foto), il provvedimento di non ammissione alla successive prove. I Fatti. Il ministero dell’interno nel 2017 bandiva un concorso per l’assunzione di 1.148 allievi agenti. Chi è risultato idoneo ma non vincito-
re non rientra, al termine di tutte le prove, nella graduatoria finale. Il concorso in argomento, prevedeva un test preselettivo di cultura generale, visite mediche e prove di efficienza fisica. Molti partecipanti, come il ricorrente Molisano, risultavano idonei alla successive prove e, mentre erano in attesa della convocazione, venivano resi edotti circa l’emissione di un decreto che stravolgeva, in corso d’opera, le regole del bando in netta violazione delle lex specialis di gara. In particolare, il decreto, abbassava l’originario limite di età da anni 30 ad anni 26 stabilendo come requisito minimo di partecipazione il diploma di scuola superiore anziché quello originario della licenza media. In parole povere, chi all’atto della domanda aveva 25 anni ma, dopo l’idoneità aveva superato i 26 anni (come il ricorrente) si vedeva ingiustamente ed illegittimamente estromesso. Come chi, in possesso del diploma di licenza media, veniva escluso perché il ‘nuovo’ requisito prevedeva il diploma di scuola superiore. Il Tar Lazio – Roma – nella giornata di martedì 18 giugno, ha accolto la sospensiva presentata dai legali Guido Rossi e Maria Bruno ammettendo il ricorrente S.P. alle successive prove che termineranno il 2 agosto 2019. Il commento dei legali: “Sin da subito ci siamo mostrati fortemente perplessi dinanzi alla possibile legittimità dell’operato della P.A. in ordine,
soprattutto, ad un decreto emesso successivamente all’idoneità dei concorrenti. Questo in netta e palese violazione delle regole autoimposte presenti nel bando ed in netto spregio del principio giuridico del c.d. tempus regit actum. E’ noto, infatti, che il summenzionato criterio non trovi applicazione per le procedure concorsuali, in quanto le norme di riferimento sono quelle in vigore nel momento di inizio della procedura. In particolare, sull’applicabilità dello ius superveniens alle procedure concorsuali, la giurisprudenza amministrativa facendo proprio un orientamento decennale, con un ormai granitico orientamento del Consiglio di Stato, ha definitivamente precisato che ogni atto o provvedimento debba essere conforme alla disciplina vigente al momento dell’emanazione dell’atto o provvedimento stesso. Tale principio, del resto, trova consacrazione nel nostro ordinamento all’art. 11 delle disp. prel., rubricato “efficacia della legge nel tempo”, il quale testualmente dispone: “la legge non dispone che per l’avvenire: essa non ha effetto retroattivo”. Dunque, è stata posta una prima pietra miliare che consentirà al ricorrente Molisano, di poter prendere parte alle successive prove, sognando con maggiore concretezza di poter indossare la divisia della Polizia di Stato. La trattazione del merito è attesa per il 3 aprile 2020.
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L’associazione “Col Cuore” ha bandito un concorso per studenti meritevoli
Premio “Danilo Sabatino”, prorogata la scadenza del bando Il nuovo termine di scadenza è fissato all’8 luglio 2019 REDAZIONE BOJANO L’associazione “Col Cuore” - Danilo Sabatino comunica che la scadenza del bando relativo al “Premio Danilo Sabatino” è stata prorogata al 8 Luglio 2019. Come anticipato nelle scorse settimane, l’associazione
ha bandito un concorso per studenti meritevoli iscritti per l’anno scolastico 2018/ 2019 al quinto anno presso l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore di Bojano che abbiano conseguito ottimi risultati in ambito scolastico o nello sviluppo di abilità e competenze professionali.
Sono ammessi a partecipare, secondo i criteri indicati nel bando, gli studenti iscritti ad uno degli indirizzi presenti presso l’ I.I.S.S. quali: Liceo delle Scienze Umane, Liceo Scientifico, Liceo delle Scienze Applicate, Istituto tecnico economico, Ipseoa. La valutazione sarà affidata ad una commissione com-
posta da rappresentanti dell’associazione “Col Cuore” Danilo Sabatino, da rappresentanti dell’I.I.S.S. e da un membro esterno individuato dalle due parti. La composizione della commissione sarà resa nota prima dell’inizio delle valutazioni nella pagina Facebook dell’associazione e sul sito
dell’I.I.S.S. L’assegnazione dei premi sarà effettuata, a proprio insindacabile giudizio, dall’apposita commissione, che provvederà all’esame delle domande e predisporrà le graduatorie. L’associazione “Col Cuore” è nata lo scorso anno, ispirandosi a quello che è lo spirito di Danilo Sa-
batino, giovane bojanese prematuramente scomparso. Si pone l’intento di sensibilizzare e incentivare la cultura del sapere, del diverso e della solidarietà, ha lo scopo di promuovere l’incontro e il confronto attraverso attività culturali, sportive, ludiche e benefiche.
alto, a metà del primo trasferimento, dopo una divertente sezione iniziale tra prato e rocce ferme, è il momento di spalancare il gas su un velluto flow. Un’antica linea di rimboschimento ripristina-
ta ed ottimizzata, con canali, drop e gallerie di vegetazione, che premierà chi ha più pelo e senso della traiettoria. La prova termina con un canale naturale, nei pressi del centro abitato.
La gara che si sviluppa sul versante bojanese, con tre prove speciali su sentieri naturali
MateseEnduro, il 30 giugno la seconda edizione BOJANO Manca poco alla seconda edizione della MatesEnduro in programma il 30 giugno. Quest’anno, per la seconda edizione trails completamente nuovi ed immersi in un ambiente fantastico, la montagna del Matese, grande accoglienza ed ospitalità. «La MatesEnduro è una gara che si sviluppa sul versante montano del territorio di Bojano, con tre prove speciali su sentieri completamente naturali, sui cui è stata eseguita un opera di trailbuilding in stile tradizionale con passaggi, che secondo noi, sono lo spirito dell’enduro, modellare ed esaltare quello che offre la morfologia del territo-
rio. Già dall’anno scorso, abbiamo lavorato senza sosta per regalarvi un’esperienza unica, quest’anno PS3 completamente nuova all’insegna del flow e PS1-2 con nuove varianti». La gara, della lunghezza complessiva di 24 km, si svolgerà su tre Prove Speciali così strutturate: PS1 “L’eremo”: 2.1 km 270mt d-. La prova si sviluppa tutta in sottobosco, flow veloce, curve naturali in appoggio e canali che seguono l’andamento del terreno; solo in un paio di punti troviamo roccia ferma e radici. a metà ps c’è un rilancio in pianura/leggera discesa. Termina nei pressi della “fonte dei londri”. E’ ottima come prima ps in quanto ci fa en-
trare progressivamente nel ritmo gara. PS2 “Fosso della strega”: 3 km 300mt d- / 20 mt d+: E’ la prova caratteristica della gara, nel classico ambiente matesino, brullo e con rocce ferme. Il trail è un mezzacosta con panorama sulla valle; Subito dopo lo start è richiesta una guida molto tecnica e precisa, per poi entrare in un susseguirsi di canaloni di roccia e terra, nei quali bisogna guidare veloce e con sguardo lungo per anticipare gli ostacoli costituiti da pietre ferme o a lastroni. Le traiettorie, soprattutto di ingresso, sono fondamentali. Dopo una parte flow veloce, c’è un breve rilancio tecnico, che conduce ad una sezione scassata.
Successivamente il trail prosegue dall’altro versante della montagna, diventando prima flow, breve sezione scassata, per poi tornare flow molto veloce. Termina poco sopra il centro abitato. PS3 “V little brother” 1.6 km 260mt: nuova prova rispetto a quella dell’edizione precedente, la partenza è più in
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Riti e tradizioni richiamano molti visitatori
Fiori e preghiere Il Corpus Domini a Gambatesa Con l’associazione “I Colori dell’Arcobaleno” GAMBATESA L’importante ricorrenza del Corpus Domini ha richiamato, anche quest’anno a Gambatesa, un considerevole numero di visitatori, attratti dall’ormai nota manifestazione dell’Infiorata che ha trasformato il paese fortorino in una variopinta aiuola. Una manifestazione che fa nascere sempre nuove emozioni non solo in coloro che elaborano graziose immagini, ma anche in quanti partecipano all’evento. In occasione della festività del Corpus Domini con entusiasmo e passione è stato adornato il lungo corso di Viale Veneto con quadri artistici raffiguranti per lo più
temi religiosi realizzati a terra con petali di fiori, erbetta da prato, posa di caffè, sabbia, riso soffiato, grano e altri materiali. Una manifestazione che, arrivata alla XXVII edizione, è divenuta ormai un atteso evento per la comunità gambatesana. Diversificati i quadri che, esposti per l’intera giornata lungo Viale Veneto, sono stati realizzati con certosina pazienza dai partecipanti che, a partire dalle 6,30 del mattino, hanno dato spazio alla loro fantasia, completando i loro capolavori petalo dopo petalo e con altro particolare materiale utile a rendere l’immagine straordinaria; altri quadri stati collo-
cati lungo il percorso processionale, in prossimità degli altarini sacri. L’infiorata, oltre ad essere un momento di socializzazione, una propizia occasione per confrontarsi con gli altri, è una opportunità di lancio per quanti si dedicano a quest’arte con passione, in quanto possono esprimere le proprie capacità e il proprio estro attraverso la realizzazione di un progetto d’arte che vede il coinvolgimento di grandi e piccoli. La tradizionale Infiorata, ormai nota in tutta Italia e iscritta all’albo dell’associazione Nazionale di “Infioritalia”, sta suscitando da anni sempre più interesse anche nella nostra regione. Già da
alcuni anni la nostra associazione è stata invitata in alcuni comuni, come Jelsi, Tufara, Matrice, Montagano, in concomitanza con altre feste religiose, per adornare le strade del paese. Come sempre, gli associati de “I Colori dellArcobaleno”, guidati dal professore Abiuso, hanno rivolto un sentito ringraziamento ai vari enti e agli sponsor che hanno contribuito alla buona riuscita di questa ultima edizione dell’Infiorata artistica di Gambatesa. Un plauso particolare a tutti coloro che si dedicano con amore e maestria alla composizione floreale dei tappeti.” msr
Pubblicati gli avvisi a Campodipietra e Sant’Elia a Pianisi
Rimborso spese per i genitori che accompagnano i figli a scuola Pubblicati sul sito del Comune di Campodipietra e Sant’Elia a Pianisi gli avvisi relativi all’ottenimento dei benefici in favore delle famiglie residenti nei rispettivi Comuni, che provvedono con mezzo proprio al trasporto urbano ed extraurbano finalizzato al raggiungimento della sede della scuola dell’infanzia per l’ a.s. 2018/2019. Scadono il 30 giugno 2019 i termini per la presentazione delle domande di rimborso alle famiglie che accompagnano i bambini di età compresa da 3 e i 6 anni presso la sede della scuola dell’infanzia, sita nel Comune di residenza o in altra sede. Sono ammessi al beneficio i genitori o gli altri soggetti che rappresentano il minore appartenenti a famiglie il cui indicatore Economico Equivalente (ISEE) sia pari o inferiore ai 15.000,00 euro.
Le domande presentate verranno poi trasmesse alla Regione Molise. Le domande al beneficio di cui all’oggetto, redatte sull’ apposito modulo di richiesta, predisposto direttamente dalla Regione Molise- Servizio Istruzione, dovranno essere corredate dall’attestazione ISEE e potranno presentate a mano o mezzo raccomandata A.R., entro il termine prescritto, presso l’Ufficio Protocollo dei Comuni. Il modello, per la pre-
sentazione delle domande, è reperibile presso l’Ufficio protocollo del Comune di Campodipietra o sul sito istituzionale. Gli Enti informano che in assenza di tale documentazione non si potrà accedere al beneficio. Non è possibile presentare domanda per ottenere analogo beneficio in altra Regione. I Comuni provvederanno ad effettuare il controllo della veridicità di quanto dichiarato.
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I lavori in corso allungano i tempi di percorrenza
Con la bella stagione arrivano i semafori sulla Trignina La tempistica non convince gli automobilisti REDAZIONE TRIVENTO Sono ben tre i semafori che si incontrano sulla Trignina, per raggiungere la località marina San Salvo. È questo lo sfogo di alcuni residenti, i quali hanno voluto portare all’attenzione le difficoltà degli automobilisti a viaggiare sulla statale 650, con lavori in pieno periodo
balneare «è pur vero che la manutenzione della Trignina è sempre sinonimo di attenzione verso un’arteria che, in realtà, andrebbe rivista totalmente, ma c’è anche da dire che ora ci sono ben tre semafori lungo il tratto che porta alle stazioni balneari di San Salvo o Montenero di Bisaccia. Si può ben immaginare quali siano i disagi arrecati. Quello che non riu-
sciamo a spiegarci è il perché di questa tempistica, come mai si mettono in cantiere questi interventi proprio quando ci sarebbe da prevedere un traffico maggiore. Lavori necessari, dicevamo, ma che lasciano il tempo che trovano – continuano i cittadini – considerato che sono solo dei palliativi, dato che occorrerebbero interventi strutturali,
che vadano a mettere mano alle carreggiate, alle rampe di accesso e così di seguito. Chiediamo a chi di dovere – conclude la polemica – di pensare anche a noi utenti ogni tanto, anche se siamo abituati a non essere presi in considerazione, oramai sono anni di disagi e tragedie e stagioni balneari con colonne interminabili sulla Trignina. Questa stagione
sarà particolare, considerato che avremo tanti semafori che ci faranno compagnia lungo il tragitto». A lamentarsi della pianificazione dei lavori messi in cantiere, anche il presidente dell’Associazione Pro Trignina, che anche in questa occasione ha dato voce ai disagi degli automobilisti utenti. Se da questo versante le
notizie, dunque, non sono proprio rassicuranti, lasciano ben sperare le notizie trapelate e relative ai finanziamenti stanziati per la messa in sicurezza della strada Provinciale che porta al capoluogo: si tratterebbe di un intervento sostanzioso, almeno da Pietracupa e fino a Trivento, tratto particolarmente pericoloso e ricco di insidie.
Tra i punti all’ordine del giorno, le nomine per l’Unione dei Comuni
Convocato per la serata di oggi il consiglio comunale
Convocato per la serata di oggi il consiglio comunale. Alle ore 19 e 30, presso il Centro polifunzionale, si discuteranno i seguenti punti messi all’ordine del giorno: comunicazione del Sindaco e degli assessori; lettura ed approvazione verbali della seduta consiliare del 15 giugno 2019; nomina rappresentante dell’Unione dei Comuni del medio Sannio; va-
riazione del Bilancio di previsione 2019/2021, ratifica della delibera di Giunta comunale n. 81 del 10 giugno 2019 adottata ai sensi dell’art. 175, comma 4, del d.lgs. 267/2000; variazione al bilancio di previsione finanziario 2019/2021. Sono 11 le amministrazioni comunali che hanno aderito all’Unione dei Comuni, all’inizio del corrente anno
ha fatto il suo ingresso anche il Comune di Trivento. L’Unione del “Medio Sannio” è presieduta da Antonio Lombardi, mentre la giunta è così composta: Achille Porfirio, Vice Presidente (Vice Sindaco Comune di San Biase) e gli Assessori Paolo Berardo (Vice Sindaco Comune di Duronia), Giovanni Gallo (Sindaco del Comune di Salcito) e Dmytro D’Alessandro (Vice Sindaco Comune di Molise). L’Unione è composta dai Comuni di Fossalto, Castropignano, Duronia, Limosano, Molise, Pietracupa, San Biase, Salcito, Sant’Angelo Limosano e Torella del San-
nio, Trivento. L’Unione promuove e realizza lo sviluppo delle comunità locali che la costituiscono attraverso l’adozione di forme di collaborazione idonee a rendere efficace ed efficiente l’esercizio congiunto dei servizi e delle funzioni erogate. Inoltre, assicura alla popolazione residente la partecipazio-
“Colonia Estiva 2019”, un progetto rivolto ai ragazzi tra 6 e 14 anni MONTEFALCONE NEL SANNIO Sono aperte le iscrizioni per la “Colonia Estiva 2019”. L’amministrazione comunale fa sapere che il progetto è rivolto a tutti i ragazzi di età compresa tra i 6 anni ai 14 anni. La Colonia sarà così artico-
lata: prima settimana: Presso il lido “Playa Hermosa” di San Salvo Marina(CH) dall’8 luglio al 12 luglio; seconda settimana: Aqualand del Vasto, a Vasto(CH); Dal giorno 15 luglio al giorno 18 luglio mezza giornata, il giorno 19 luglio giornata intera. La quota di partecipazione è di euro 60,00 caduno. Qua-
lora si iscrivessero più ragazzi appartenenti allo stesso nucleo familiare, la quota di partecipazione sarà pari ad euro 50,00 caduno. L’importo dovrà essere versato sul C/C 13795869, intestato a: Comune di Montefalcone Nel Sannio-servizio tesoreria. Chi intende far partecipare
i propri figli alla colonia potrà rivolgersi, per informazioni e/o per prescrizioni presso la sede municipale (Referente: Enrico Speranza) entro lunedì 24 giugno 019. Il presente avviso, nonché il modello di domanda, è consultabile sul sito web: comune.montefalcone nelsannio.cb.it
ne alla formazione delle politiche del territorio e favorisce l’accesso alle informazioni e ai documenti amministrativi. L’Unione, con riguardo alle proprie attribuzioni rappresenta la comunità di coloro che risiedono nel territorio che la delimita di cui concorre a curare gli interessi e promuovere lo svi-
luppo. Concorre alla determinazione degli obiettivi contenuti nei piani e programmi comunali, della Provincia, della Regione, dello Stato e dell’Unione europea e provvede, per quanto di propria competenza, alla loro specificazione ed attuazione nella prospettiva finalistica.
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Vigili a caccia dei furbetti che quotidianamente e contro legge innaffiano orti e giardini
Rubinetti a secco nelle frazioni, caccia ai “ladri” d’acqua I disagi registrati a Fragnete e in altre contrade di Isernia causati da un utilizzo improprio della rete pubblica Siamo alle solite. Con l’arrivo dell’estate parte la caccia ai furbetti che utilizzano l’acqua della condotta comunale per innaffiare orti e giardino o per lavare le proprie automobili. Un utilizzo improprio – va ricordato – vietato dalla legge. Ma questa volta le conseguenze dell’abitudine, a dire il vero poco civile, ha avuto delle conseguenze più serie del previsto. Da giorni, infatti, i residenti di alcune zone periferiche di Isernia sono con i rubinetti a secco, con enormi difficoltà sia per lavarsi che per cucinare. A Fragne-
REDAZIONE ISERNIA In migliaia anche quest’anno hanno preso parte alla “Notte Rosa”, ormai diventato un evento cult nel panorama estivo isernino. Una manifestazione organizzata grazie alla sinergia d’intenti dei locali della movida del centro storico e che ha reso possibile una serata all’insegna del divertimento, sia per grandi che per i bambini. La manifestazione, patroci-
te e a Campolargo l’acqua pubblica viene e va. Inoltre, la pressione sembra più bassa nelle ore notturne, quando invece il consumo dovrebbe essere inferiore. Del caso si sono interessati gli agenti del Comando di Polizia Municipale del capoluogo pentro che, a seguito di una serie di sopralluoghi e con l’ausilio di altre forze dell’ordine, avrebbero scoperto l’arcano mistero. I disagi sarebbero stati causati da alcuni cittadini che utilizzano quotidianamente l’acqua proveniente dalla condotta comunale per irrigare
il proprio orto. Le verifiche, in particolare, si sarebbero concentrate su un contadino che ogni notte lascia i rubinetti aperti, per poi chiuderli solo alle prime luci dell’alba. Una volta individuati i trasgressori potrebbero essere sanzionati con una multa molto salata. Spesso si utilizza l’acqua comunale perché chi possiede orti o giardini non ha a disposizione un proprio pozzo artesiano. Del resto, a favorire l’utilizzo improprio dell’acquedotto c’è anche il fattore economico: secondo una recente
indagine nazionale, infatti, Isernia è il capoluogo di provincia dove l’acqua pubblica costa meno. Intanto il vicesindaco Cesare Pietrangelo ha lanciato un accorato appello ai suoi concittadini al fine di evitare un ulteriore uso improprio dell’acqua pubblica: «Invito con tutto il cuore tutti i cittadini di Isernia ad utilizzare l’acqua della condotta comunale, per il solo uso domestico – si legge in una nota dell’amministratore pubblicata sul suo profilo facebook –. Abbiamo avuto segnalazioni che l’acqua in alcune zone
di Isernia o manca o la pressione è minima tanto da non poterla utilizzare e mi riferisco alla zona di Fragnete. Ebbene, dopo tutti i relativi controlli effettuati dal personale dell’ufficio tecnico, abbiamo saputo che la portata della condotta non è diminuita eppure non si riesce a riempire il serbatoio evidentemente perché a valle dello stesso, c’è un utilizzo continuo ed improprio dell’acqua potabile che, attraverso l’acquedotto comunale, giunge alle abitazioni del nostro comune. Si ricorda che l’acqua del nostro ac-
In migliaia alla manifestazione all’insegna della musica e del buon cibo
Centro storico invaso per la notte rosa nata dal Comune, è stata anticipata di una settimana rispetto allo scorso anno per evitare la concomitanza con la Fiera delle cipolle. A partire dal tardo pomeriggio di
DALLA CITTA’
Nuova rotatoria, fermata autobus ripristinata Nella zona della rotatoria che si trova nei pressi della casa circondariale di Isernia, è stata ripristinata la fermata degli autobus. Tale area, come è noto, è al momento interessata da lavori di ampliamento della carreggiata stradale che per alcuni giorni hanno determinato la soppressione della fermata stessa. «Constatate le esigenze di molti utenti e per garantire agli stessi di poter usufruire del servizio senza disagi, – ha dichiarato l’assessore ai trasporti Linda Dall’Olio – con la collaborazione della struttura tecnica del Comune e unitamente ai referenti della società dei trasporti e della ditta che sta eseguendo i lavori, si è deciso di posizionare diversamente le transenne che delimitano il cantiere, ricavando uno spazio sufficiente ad accogliere la fermata degli autobus temporanea. Certi della collaborazione di utenti e automobilisti nel periodo di durata dei lavori, sarà ripristinato il prima possibile e in via definitiva lo spazio riservato alla fermata dei bus urbani ed extraurbani».
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NOTIZIE IN BREVE
ISERNIA
Frontale all’ingresso di Isernia-sud, due persone in ospedale Frontale all’ingresso di Isernia sud, in località Fragnete. Per cause al vaglio della Squadra Volante di Isernia due auto si sono scontrate intorno all’una della notte tra sabato e domenica. Entrambi i conducenti delle due auto, un 65enne è un 32enne sono stati trasportati in ospedale dai sanitari del 118. Le loro condizioni non dovrebbero essere gravi. Sul posto anche i Vigili del Fuoco di Isernia che hanno estratto i coinvolti dalle auto.
sabato, in piazza Carducci, sono stati allestiti i gonfiabili per i bambini. Quasi in contemporanea la novità di questa edizione, il “Workout in silent”, l’evento fitness “silenzioso”, in cui gli sportivi isernini si sono cimentati con diverse discipline. A partire da ora di cena, invece, protagonisti indiscussi la buona cucina e tanta musica. Il tutto in un suggestivo scenario colorato di rosa.
ISERNIA
Servizio scuolabus, ultimi giorni per presentare le domande L’assessore all’istruzione del Comune di Isernia, Sonia De Toma, ricorda che è possibile produrre domanda presso il Comune di Isernia per usufruire del sostegno alle spese del servizio di trasporto scolastico degli alunni delle scuole dell’Infanzia, sia urbano che extraurbano. Presupposto per la concessione di tale beneficio è la documentazione dell’Isee di importo pari o inferiore a 15.000 euro.
quedotto deve essere utilizzata solo ai fini domestici, ogni uso improprio sarà sanzionato. Sono in cantiere altri soluzioni per potenziare la condotta idrica del comune di Isernia, ma ciò non significa che l’acqua potrà essere utilizzata diversamente dall’uso domestico. L’invito che ancora una volta si rivolge a tutti è quello di utilizzare l’acqua in questione, per il solo uso domestico».
Il termine per la presentazione delle domande è fissato al 30 giugno prossimo. Per ogni eventuale informazioni è possibile rivolgersi all’ufficio pubblica istruzione del Comune di Isernia. Si precisa, inoltre, che anche durante l’anno scolastico 2019-2020 il trasporto degli alunni che frequentano la scuola dell’infanzia e primaria di San Pietro Celestino, sita nella nuova sede di località Acqua solfurea, ri-
marrà a totale carico dell’amministrazione comunale di Isernia, per consentire il diritto allo studio in luoghi sereni e sicuri strutturalmente.
Serpente “in visita” al museo paleolitico, attimi di panico tra i turisti Attimi di panico ieri mattina al museo paleolitico di Isernia. Un serpente, probabilmente una vipera, si aggirava nei dintorni del sito archeologico. A segnalare la presenza del rettile una cittadina che ha pubblicato una fotografia sulla pagina facebook “Obiettivo Isernia”. Dopo l’avvistamento l’animale è stato allontanato e la situazione è tornata alla normalità.
ISERNIA E PROVINCIA
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ATTUALITÀ
Il 24 giugno, coppie di fanciulli isernini stringevano un giuramento d’amicizia, uniti per il mignolo d’una mano
I compari e le comari di San Giovanni Comparatico 'a ditillo' in uso per la festa di San Giovanni
MAURO GIOIELLI Fino ad alcuni decenni fa, tra gli isernini era in uso un rito di comparatico infantile o puberale, praticato nel giorno di San Giovanni (24 giugno). Questa usanza, presente anche in altre località italiane, a Isernia aveva un preciso luogo di svolgimento nei pressi del «largo della Fiera, al lato sud del quale – scriveva Ermanno Turco nel 1948 – si rinnova, ogni anno, una vecchia tradizione popolare con l’improvvisarvi un modestissimo altarino a S. Giovanni Battista, altarino che alcuni bimbi del rione erigono proprio nel sito in cui, poco più di un secolo addietro, esisteva una delle due chiese del Sovrano Militare Ordine di Malta». Davanti all’altarino – aggiungeva Turco –, molti «giovanissimi isernini [...], il 24 giugno di ogni anno, stringono, con giuramento, il patto di amicizia e fratellanza» [E. Turco, Isernia in cinque secoli di storia, Napoli 1948]. In precedenza, Berengario Amorosa già aveva descritto brevemente la stessa tradizione: «Il giorno 24 giugno, festa di S. Giovanni, in una piazza d’Isernia vien piantata una Croce dell’altezza di un uomo, infiorata. Quelli che desiderano farsi compari, tenendosi per mano, e ripetendo alcune frasi sacre, girano intorno alla Croce; e dopo vanno a bagnare il piede destro nudo in un canale d’acqua, che corre da presso» [B. Amorosa, Il Molise, libro sussidiario per la cultura regionale, Milano 1924]. Il rito isernino aveva alcune componenti caratteristiche: una croce di fiori, un piccolo
altare improvvisato e dedicato al santo (con una sua immagine), l’elemento idrico e quello litico, la recitazione d’una formula dialettale, un circuito magicoreligioso. Ecco come la stessa cerimonia, estintasi negli anni Cinquanta dello scorso secolo, mi è stata raccontata da due informatrici che, in gioventù, sono state protagoniste del rito: «Si preparava una croce di fiori alta all’incirca un metro e mezzo, poi si innalzava un altarino con un quadro di San Giovanni, davanti al quale si poneva un grosso cero. I ragazzi e le ragazze vi si recavano per farsi compari oppure comari. A due a due si prendevano per il mignolo d’una mano (comparatico a ditillo) e, facendo dondolare il braccio, dicevano: Cumbare e cumbarieglie/ spartemmece l’anieglie./ L’anieglie s’è spartute/ e ru cumbare se n’è fujute. Quindi, con un colpo secco, liberavano i mignoli. Poi i due compari giravano intorno alla croce sette volte, infine prendevano tre sassolini e li andavano a gettare nell’acqua del vicino lavatoio, acqua nella quale si bagnavano i piedi o, più semplicemente, si lavavano le mani (a volte facendosi il segno della San Giovanni decollato croce). In qualche occasione, dopo il rito, i mai tradito, pena improvvise sventure. A due nuovi compari si scambiavano un mo- Isernia, infatti, essere cumbare re San Giudesto regalo (un fiorellino o una monetina) vanne significava rispettare un legame con oppure ponevano un proprio capello sul valenza quasi superiore a quello esistente capo dell’altro» [M. Gioielli, Il comparatico di tra due germani. Con qualche eccezione, però. Berengario Amorosa, infatti, sosteneSan Giovanni, Polis, III, n. 2, 2002]. Il rapporto che veniva ritualmente sancito va che quella parentela spirituale talvolta il giorno di San Giovanni non doveva essere non giungeva alla mezzanotte del 24 giugno.
Antica immaginetta di Sanctus Joannes Baptista
Anch’io ho raccolto testimonianze il tal senso [M. Gioielli, Il comparatico di San Giovanni, Extra, V, n. 24, 20 giugno 1998], benché il tradimento di questo particolare patto, secondo la credenza popolare, poteva scatenare il castigo del santo. Non a caso, il proverbio recita: San Giovanni non vuole inganni.
Il Museo del Paleolitico ha ospitato la Festa della Musica
Meraviglioso concerto del Tratturo
ISERNIA Venerdì scorso, 21 giugno, in migliaia di località europee e italiane si è tenuta la Festa della Musica. A Isernia, l’evento è stato organizzato dal Polo Museale del Molise e dall’Assessorato alla Cultura del Comune con la collaborazione della Siae, ed ha avuto il suo clou nel concerto del «Tratturo» che
si è tenuto all’interno del Museo Nazionale del Paleolitico. Alla presenza del prefetto di Isernia, S.E. Cinzia Guercio, e d’un selezionato pubblico, la etnoband molisana ha entusiasmato con una prestazione artistica di livello ineguagliabile. Mauro Gioielli (voce), Lino Miniscalco (zampogna, ciaramella e flauti pastorali), Ivana Rufo
(chitarra e voce) e Valerio Martino (organetto e tamburelli) hanno dimostrato, ancora una volta, di non avere rivali nella proposta di concerti effettuati in totale acustica, vale a dire senza l’ausilio di microfoni e apparecchiature per la diffusione sonora. Questo tipo di esecuzione esalta in modo esponenziale le riconosciute doti vocali e strumentisti-
che del «Tratturo», che per l’occasione si è avvalso delle coreografie del ‘Balletto del Molise’ guidato da Francesca Spallone. Gli spettatori hanno seguito con estrema attenzione tutte le fasi dello spettacolo, sottolineando con ripetuti applausi la performance della band, richiamandola infine sulla scena per due straordinari ed emozionanti bis. Al termine del concerto, il prefetto Guercio ha voluto complimentarsi con i musicisti, rivolgendo loro parole di sincero apprezzamento, così come ha fatto l’assessore comunale alla cultura Eugenio Kniahynicki, visibilmente compiaciuto per il successo della Festa della Musica. Soddisfatta anche Enza Zullo, direttrice del Museo Nazionale del Paleo-
litico, che ha creduto in questa iniziativa, a conclusione della quale si è augurata che
in futuro possano ripetersi eventi analoghi. Roberto Cuomo
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VENAFRO
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In passato a Pizzone un altro esemplare si aggirava per le strade del paese
Orso fotografato alle porte di Cerro al Volturno Nuovo avvistamento ed ennesima testimonianza fotografica di un orso adulto aggirarsi nei pressi degli abitati
del Volturno altissimo, ossia alla porta sud del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. L’ultimo avvenimento
di tal fatta si è registrato a Cerro al Volturno, dove un esemplare della specie è stato fotografato dinanzi ad un cancello chiuso di una proprietà privata. Settimane addietro invece altro orso (o è lo stesso?) era stato fotografato in movimento all’ingresso
sud di Cerasuolo, frazione di Filignano, nel cuore di un’ampia area verde. In quel caso l’animale, accortosi della presenza dell’uomo, prima era rimasto a guardare, quindi era scappato via e subito dopo si era fermato per girarsi nuovamente a guarda-
re prima di riprendere la strada del bosco montano, per scomparirvi all’interno. Nell’avvistamento di Cerro al Volturno invece l’animale era nei pressi di una proprietà privata boschiva, dinanzi alla quale è stato fotografato prima di allontanarsi. Chiudendo in
materia di orsi avvistati nel tempo nei Comuni molisani del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, da riferire l’esperienza trascorsa di abitanti di Pizzone, che non di rado intravedevano un orso aggirarsi per le strade del paese prima di dileguarsi. T.A.
Le preoccupazioni di residenti e sportivi che frequentano la zona: è cresciuta una fitta boscaglia ma nessuno la rimuove
Il Rava è morto, ora è anche ricoperto d’erba Il torrente torna a far parlare di sé per le condizioni d’incuria in cui versa TONINO ATELLA Tempo addietro uno sconosciuto/a, a ragione, affisse decine di “manifesti mortuari” lungo il Rava, corso d’acqua che chiude a sud l’abitato venafrano, per denunciarne la morte, la fine sotto il profilo
ambientale, atteso l’assoluto e persistente abbandono che caratterizza sia le acque in tema che i loro argini. Col presente servizio torniamo sull’argomento sempre di massima attualità per Venafro, ossia l’incuria e la non curanza
da parte delle istituzioni pubbliche preposte alla manutenzione del Rava e dei suoi argini, visto lo stato del tutto deplorevole ed impossibile in cui versa la zona in questione. Su entrambi i lati del corso d’acqua in questione in effetti è
nata, cresciuta e proliferata una vera e propria boscaglia, tanto fitta da preoccupare un sacco i residenti della zona e quanti lavorano nei pressi in quanto è facile immaginare le diverse specie selvatiche che vi vivono e crescono all’inter-
Indignazione tra i cittadini: non c’è rispetto nemmeno per un luogo così solenne
Rubati gli ugelli per irrigare il monumento ai caduti Rubare, che passione! Anche cose di pochissimo valore, pur di arraffare, sgraffignare e portar via ! In effetti appena possibile, e se non visti ovviamente, si ruba di tutto, addirittura anche due ugelli -pochi centesimi di valore! - per irrigare il manto verde al Monumento ai Caduti di tutte le guerre in piazza Vittorio Veneto nel cuore del centro stori-
co di Venafro! Non ci si ferma cioè nemmeno al cospetto di un Monumento che rappresenta i valori, i ricordi e gli affetti di tutti, e come tale va sempre e comunque rispettato, tenuto nella massima considerazione e soprattutto all’apice del decoro e della migliore manutenzione. Ed invece, purtroppo, non sempre così accade! Sol perché si
aggirano individui che amano appropriarsi anche di due insignificanti (sotto l’aspetto economico) ugelli per l’irrigazione, arrecando problemi alla migliore tenuta e conservazione del verde intorno al predetto Monumento. Saranno serviti per installarli all’irrigazione privata del “ladro di polli”, pardon del ladro di ugelli, o rubati per il gusto di rubare?
Nell’uno o nell’altro caso, quanta desolazione! T.A.
Un progetto interregionale sugli ulivi secolari Presentato alla Palazzina Liberty Conferenza del Progetto Interregionale “Cross Border Olive” mercoledì 3 luglio, alle ore 18, presso la Palazzina Liberty. L’iniziativa, prevista nell’ambito del terzo Steering Committee di Venafro del 3 e 4 luglio 2019, intende comunicare obiettivi, priorità e azioni del Progetto che l’Ente Parco sta sviluppando con i partner di Puglia, Albania e Montenegro. L’obiettivo generale del programma è quello di valorizzare e conservare i beni naturali e il paesaggio degli oliveti antichi, promuovere i territori
quale fonte di turismo intelligente e sostenibile e produzioni di qualità, supportando lo sviluppo rurale in tali ambiti. I partner di progetto, oltre all’Ente Parco, che saranno presenti a Venafro sono l’Agricultural University of Tirana, il Ciheam - Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, l’Urban Research Institute di Tirana, il Comune di Bar, l’Associazione per lo sviluppo sostenibile, la coltivazione regionale e l’olivicoltura Valdanos e il Ministero dell’Agricoltura del Montenegro (Associated Partner).
no, in primis i serpenti, i topi ed altri ancora. Così come sono preoccupatissimi per siffatta abbondante vegetazione lungo il Rava i numerosi venafrani ambosessi e di ogni età che ogni giorno amano passeggiare o correre in zona per curare mente e fisico. “Non è possibile una situazione del genere e senza che ci si decida ad intervenire -dichiaravano assai risentiti tali sportivicon un’azione radicale di taglio, pulizia e messa in ordine dell’intera zona del Rava. Siamo a centinaia che quotidianamente raggiungiamo il Lungo Rava per correre o passeggiare, ma farlo a ridosso di una boscaglia tanto fitta e potenzialmente pericolosa non è
affatto cosa bella e tranquilla. Chiediamo che le istituzioni preposte finalmente si attivino per restituire decenza alla zona, oggi dall’aspetto tutt’altro che bello e rassicurante”. Sulla stessa lunghezza d’onda ci sono residenti e lavoratori dello stesso territorio, che non di rado si ritrovano animali selvatici di vario tipo sull’uscio di casa o dinanzi alla propria azienda. In tanti per evitare tutto questo si sono visti addirittura costretti con proprio “lavoro di gomito”, cioè lavorando in proprio, a ripulire gli argini del Rava dinanzi casa o all’ingresso dell’attività lavorativa al fine di vivere in maniera tranquilla e senza pericoli.
CRONACA
Incidente alle porte di Presenzano, venafrano rimasto coinvolto Un incidente stradale si è verificato, nel pomeriggio di sabato, nei pressi del comune di Presenzano. Due le utilitarie coinvolte nel sinistro. Ad avere la peggio una donna del posto che è stata trasportata all’ospedale di Piedimonte Matese dai sanitari del 118 per maggiori accertamenti. Invece l’uomo di Venafro che era sull’altra autovettura non ha riportato ferite. Sul posto per i rilievi dell’incidente i carabinieri della locale stazione.
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Si occupa di trafficanti di essere umani ma non dimentica l’Alto Molise: «Sulla mia scrivania una piccola campana portafortuna»
La super-poliziotta di Agnone protagonista su Io Donna L’inserto settimanale del Corriere della Sera dedica un articolo alla vita professionale del vice-questore Mariapia Marinelli FRANCESCO BOTTONE Io Donna, l’inserto del Corriere della Sera in edicola tutti i sabati, ha dedicato due pagine a tre super-poliziotte italiane: una di queste è l’agnonese Mariapia Marinelli, 46 anni, vice questore e in forza allo Sco (Servizio centrale operativo). Nell’articolo dal titolo “Ci uniscono la divisa e l’amicizia”, a firma di Roberta Ruscica, viene scandagliata la vita professionale delle tre donne, le altre due sono Elisabetta Mancini, 51 anni, Capo ufficio staff del vice capo della Polizia e Lilia Fredella, 54 anni, questore, quotidianamente impegnate su fronti caldi. Nello speci-
fico Marinelli, un passato alla Squadra Mobile di Milano, oggi si occupa di reati legati ai trafficanti di essere umani e quindi di immigrazione. Numerose le operazioni portate a termine in Italia e all’estero. Appassionata di proverbi, usanze e tradizioni del paese natio, nonché amante della buona cucina, Mariapia, una vita con il trolley sempre a portata di mano, sorella del nostro collaboratore, il pediatra-giornalista Italo Marinelli, a Io Donna si racconta così. «Sono al Servizio centrale operativo e mi occupo dei reati legati alla immigrazione clandestina – dice Marinelli a Io Donna -. La mia vita è frenetica, il lavoro di polizia giudiziaria
L’ente di via Berta sta difendendo la scelta progettuale per la messa in sicurezza delle terza pila, ma il via libera dipende dal Provveditorato Opere Pubbliche di Napoli
Sente, la Provincia incrocia le dita A giorni la decisione sul progetto «Constatare la presenza di tante piccole allieve dell’Alto Vastese che non hanno rinunciato a frequentare le palestre agnonesi è motivo di soddisfazione e di riflessione». Linda Marcovecchio, vicesindaco di Agnone, commenta così la serata al teatro italo argentino che ha visto andare in scena il saggio di danza delle allieve della maestra Deborah Puzo. La presenza di allieve provenienti dai centri dell’Alto Vastese è stata notata dalla vicesindaco che ha fatto alcune riflessioni sulle dichiarazioni rese alla stampa dai genitori delle ballerine subito dopo la serata a teatro. I genitori, in sostanza, avevano sottolineato, all’indirizzo delle istituzioni, i sacrifici fatti per permettere alle proprie figlie di raggiungere la palestra di Agnone per frequen-
Auguri Prima Comunione per Chiara e Mattia. Auguri alle famiglie Bottone e Di Claudio Mattia Di Claudio e Chiara Bottone, preparati dalla catechistica Flora La Fratta, nella mattinata di ieri hanno ricevuto il sacramento della Prima Comunione dal parroco di Schiavi di Abruzzo, don Antonio di Palma. Tanti auguri a Mattia e Chiara e alle loro famiglie da parte di familiari, amici e dalla redazione de Il Quotidiano del Molise. Felicitazioni anche al collega Francesco Bottone, padre della piccola Chiara.
tare i corsi di danza nonostante l’isolamento territoriale dovuto al ponte Sente chiuso e alla mulattiera che versava, fino a qualche settimana fa, in condizioni disastrose. Un sacrificio per permettere alle proprie figlie di fare danza, ma anche per dare un segnale di vicinanza e sostegno all’economia di Agnone, stretta nell’isolamento appunto. «Il rapporto è bilaterale, riprende la vicesindaco - ognuno, l’Alto Molise e l’Alto Vastese, ha bisogno dell’altro per ovvie e diverse ragioni. Agnone deve rivolgere un enorme grazie a tutti coloro che quotidianamente continuano a “resistere” alle difficoltà poste da una viabilità disagiata, anche se un poco migliorata, che non può essere motivo di interruzione nel fruire di vari servizi, quali quelli a vantaggio della crescita e della formazione delle giovanissime generazioni, ovvero del servizio sanitario o altro. Tutti auspichiamo nella celere riapertura del Viadotto sul Sente, - aggiunge l’amministratore locale - una celerità condizionata dall’evoluzione delle decisioni che scaturiranno la prossima settimana dalla commissione tecnica del Provveditorato alle Opere pubbliche a Napoli. La Provincia di Isernia sta combattendo una battaglia decisiva per le sorti del nostro futuro, difendendo la scelta progettuale che potrà realizzarsi con le risorse dei 2 milioni di euro, una scelta che potrà consentirci di recuperare i collegamenti che avevamo prima, facendoci credere di aver fatto solo un brutto sogno e ricostruire certezze per il futuro delle nostre aree che, seppur intrinsecamente complesse, rappresentano per i “resistenti” una ragione di vita per sé e per i propri figli». Il progetto, siglato dall’ingegnere venafrano Di Cristinzi, prevede la messa in sicurezza della terza pila del viadotto che collega Alto Vastese e Alto Molise. Quella pila, a causa di una frana alla base, ha subito una roto-traslazione che l’ha portata fuori asse rispetto al resto della struttura. Per effetto di quel movimento l’impalcato sovrastante ha subito uno scivolamento, con le due “sponde” che hanno finito per incastrarsi. Il ponte, giudicato percorribile dopo i controlli con il by bridge, a distanza di qualche settimana è stato dichiarato a rischio crollo, senza apparenti riscontri di tipo strumentale. Da lì l’ordinanza di chiusura immediata emanata dalla Provincia di Isernia e l’inizio di un lungo isolamento per le popolazioni dell’Alto Molise e Alto Vastese. Il progetto è stato poi trasferito, per com-
l’assorbe quasi tutta. Nel mio ufficio c’è un mare di faldoni, sulla scrivania montagne di carte che mi aspettano. In questo marasma c’è pure un portafortuna: la piccola campana che uno zio mi regalò all’inizio della mia carriera. In un angolo campeggia il trolley: se devo partire per una missione, ci impiego sette minuti a preparare la valigia. Alcuni omicidi non li dimentico quelli in cui le vittime sono troppo giovani – aggiunge - Come quel ragazzo impiccato: se fossi arrivata mezz’ora prima, be’, l’avrei salvato. O la donna accoltellata che ho trovato in un lago di sangue; accanto c’era il suo bimbo disperato. Mi sono occupata di violenza di genere, di abusi sui minori, ma ho incontrato anche tante persone che lottano per il bene. Penso a quello che disse Nicola Calipari (poliziotto e agente segreto ucciso in Iraq durante la liberazione di Giuliana Sgrena, ndr) a un gruppo di giovani commissari: Il nostro lavoro è difficile, ci saranno momenti di scoramento. Ma sono convinto che se dovessi incontrarvi fra 30 anni, direste che questa è la vostra strada».
Carabinieri, il giuramento degli allievi marescialli C’è anche l’agnonese Emanuele Labanca Si è tenuta presso la Scuola Marescialli e Brigadieri dei Carabinieri di Firenze, alla presenza del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e del Comandante Generale dell’Arma Giovanni Nistri, la cerimonia di giuramento e conferimento degli Alamari agli Allievi Marescialli dell’8° corso triennale. Tra gli allievi che hanno giurato fedeltà alla bandiera e alla Patria anche l’agnonese Emanuele Labanca, figlio del giornalista e direttore dell’Eco mensile Vittorio Labanca. Al giovane maresciallo, al papà, alla mamma e a tutta la famiglia le congratulazioni più sincere dalla redazione dell’Eco dell’Alto Molise e Vastese. F.B. petenza, alla sede del Provveditorato opere pubbliche di Napoli dove sarebbero emerse alcune lacune o comunque la manca di alcuni documenti. La Provincia ha inoltrato questa documentazione mancante e ora si attende l’ok da Napoli allo sblocco dell’iter burocratico che dovrebbe portare, nei prossimi mesi, al bando di gare per l’assegnazione dei lavori. F.B.
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Resterebbe fuori solo la civica Roberti Sindaco con la possibilità di nuovi innesti nei prossimi mesi
Giunta, si punta sull’assetto a cinque assessori Nell’Esecutivo dovrebbero rientrare coloro che sono stati maggiormente votati alle ultime elezioni Sarà ufficializzata nelle prossime ore o direttamente nel corso del primo consiglio comunale che è stato convocato per venerdì 28 alle 17 in Municipio quando avverrà anche l’insediamento degli eletti e le surroghe di coloro che entreranno in
consiglio comunale al posto dei nuovi assessori. Sì perché la Giunta del sindaco Francesco Roberti è pronta: nonostante qualche giorno di ritardo rispetto a quello che i più si aspettavano e messo un freno ai mal di pancia di chi, in questi gior-
ni, si è sfogato anche sui social, il neo primo cittadino è riuscito a fare quadra attorno alle compagini che lo hanno accompagnato alla vittoria delle elezioni amministrative dello scorso 9 giugno. Quella di Roberti sarà una Giunta a cinque asses-
sori, non a sei come si vociferava all’inizio nei giorni immediatamente successivi alla vittoria del ballottaggio, ma neanche a quattro come aveva fatto l’ex sindaco Angelo Sbrocca. Il tutto con la possibilità di riservarsi qualche “aggiunta” nei prossimi
Le prime decisioni del nuovo sindaco di Termoli, Francesco Roberti
Tenore, Cravero e Albanese, confermati gli incarichi dirigenziali L’attesa resta tutta per la Giunta che è ancora lontana dall’essere composta. Arrivano, però, le prime decisioni per il nuovo sindaco di Termoli, Francesco Roberti, che ha deciso di nominare i primi dirigenti. In municipio, oltre al segretario generale Vito Tenore, sono presenti in organico 2 dirigenti a tempo pieno e indeterminato nelle persone di Massimo Albanese e Carmela Cravero e che gli incarichi dirigenziali conferiti a contratto a tempo determinato sono decaduti con la scadenza del manda-
to elettorale. Dopo aver effettuato una ricognizione dei settori e dei servizi in capo a ciascun dirigente e ravvisata la necessità di prorogare gli incarichi conferiti a Cravero e Albanese, ritenuto, altresì, necessario confermare gli incarichi dirigenziali attribuiti al dottor Vito Tenore, il primo cittadino ha decretato di confermare al dottor Vito Tenore, segretario generale dell’Ente, gli incarichi dirigenziali sottoindicati conferiti con i decreti di cui in narrativa: Segreteria Generale – Assistenza Orga-
ni istituzionali e Servizio Personale; Sistemi informativi e CED; Ufficio di Staff legale – servizio 1 – Avvocatura; Polizia Municipale (limitatamente alle funzioni amministrative) Ufficio di Staff legale – Servizio 2 Patrimonio; Settore Demanio; Settore VI – Attività produttive Commercio – Servizio SUAP e Mercato Ittico – Servizio Mobilità. Di attribuire, altresì, al predetto Segretario i seguenti incarichi dirigenziali aggiuntivi ad interim: Settore II - Sicurezza Ambientale; Settore III - Programma-
zione, Gestione e Governo del Territorio; Settore IV Lavori Pubblici e Manutenzioni; Settore VII - Assistenza alla Persona; di confermare gli incarichi conferiti ai sottoindicati Dirigenti a tempo pieno e indeterminato. Massimo Albanese: Settore I - Affari Generali: Servizio 2 Servizi Demografici– Anagrafe–Stato Civile–Elettorale–Archivio–Protocollo; Servizio Toponomastica; Carmela Cravero: Settore V - Finanze e Fiscalità locale; Servizio Cultura, Sport, Turismo e Biblioteca - Settore VII.
La Bufalara come una discarica a cielo aperto, l’intervento del consigliere Bovio E’ uno dei tratti che maggiormente vengono presi di mira dagli incivili e da tutti coloro che gettano i rifiuti per strada aumentando quel fenomeno che si chiama abbandono di rifiuti. E questa volta è il neo consigliere comunale del MoVimento 5Stelle, Antonio Bovio, a sollevare il grado di attenzione rispetto alle condizioni in cui versa la Bufalara, la strada che da Rio Vivo porta verso l’imbocco della Statale 87. Nelle foto pubblicate sul suo profilo Facebook, infatti, è
chiaro il livello di inciviltà e degrado che ha raggiunto la zona, trasformata in una sorta di maxi discarica a cielo aperto. All’interno delle buste un po’ di tutto: dai rifiuti domestici (di chi evidentemente la raccolta differenziata non vuole proprio farla), fino agli scarti edili. «Possibile che non si riesce ad amare la propria città? Possibile che vi è così difficile fare la raccolta differenziata? – il triste commento di Bovio sulla vicenda - bisogna installare urgentemente
delle telecamere di video sorveglianza, perché non se
ne può più! P.S. Sono schifato da questa situazione».
mesi e un altro posto da affidare. I nomi, stando alle indiscrezioni che stanno circolando e in attesa della conferma ufficiale, dovrebbero essere quelli di Vincenzo Ferrazzano, il più votato in assoluto tra tutti i candidati consiglieri comunali che entrerebbe in Giunta nelle fila dei Popolari per l’Italia, la lista di Vincenzo Niro. A lui toccherebbe la delega di vicesindaco e un assessorato di importanza come quello dei Lavori pubblici. Due, invece, le caselle che spetterebbero alla Lega di Salvini: tra gli assessori si aprirebbero le porte a Rita Colaci, risultata la terza degli eletti nella lista salviniana. Una scelta che soddisfa la questione delle quote rosa ma potrebbe aprire a qualche mal di pancia da parte di Annibale Ciarniello, secondo più votato della lista con 431 preferenze che, infatti, ha espresso su Facebook il suo malcontento per una scelta che, eventualmente, non premierebbe del tutto coloro che sono stati i più votati dai termolesi. Sempre nella fila della Lega un posto al sole lo dovrebbe ricevere Michele Marone: lui, il più votato in assoluto della lista,
dovrebbe andare a ricoprire il ruolo di presidente del consiglio comunale. Nelle fila di Forza Italia, invece, la scelta dovrebbe ricadere su Giuseppe Mottola, anche lui primo degli eletti, mentre nelle fila della civica di Vincenzo Niro “Diritti e Libertà” spazio a Michele Barile (anche lui tra coloro che hanno fatto maggiormente incetta di voti alle ultime elezioni). Fratelli d’Italia, invece, dovrebbe avere in Silvana Ciciola la sua rappresentante in Giunta sia per un discorso di quota rosa che di consigliere più eletto della lista. Al momento, quindi, l’unica lista a restare fuori dal puzzle delle nomine e delle deleghe dovrebbe essere la civica di Roberti Sindaco, nonostante le ottime preferenze riportate da Nico Balice. Resta sempre aperta, però, la possibilità di rimettere mano alle carte magari tra qualche mese e fuori dalla “corsa” alla “creazione” della Giunta. Se questi dovessero essere gli equilibri e i nomi a entrare in consiglio comunale al posto dei consiglieri nominati assessori darebbero Fernanda De Guglielmo, Pino Nuozzi, Giulia Michela Antiniani, Nicola Malorni e Alberto Montano.
TERMOLI E BASSO MOLISE
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ATTUALITÀ
E’ una Termoli divisa tra luci ed ombre quella che viene fuori dal “report” del primo vero fine settimana dell’estate targata 2019. Sì perché se sul lungomare nord le cose vanno pressoché bene con i lidi che lentamente si stanno riempiendo di persone, le problematiche maggiori sono state segnalate sul lungomare sud, quello di Rio Vivo. E a lamentare l’assenza di chi di competenza nel far funzionare le cose non sono solo i residenti alle prese con la spiaggia sporca e l’inciviltà che regna quotidiana, ma anche i turisti. Quelli che vengono da fuori, in alcuni casi anche da Milano, e che nonostante gli oltre 700 chilometri che separano le due località scelgono Termoli «perché è bella e ci piace». Un piacere che, purtroppo, però, si scontra con l’assenza di quei piccoli e grandi servizi che fanno di una città al mare una località turistica. E dal racconto di chi ha scelto l’area camper comunale per le vacanze al mare, deve partire la presa di coscienza
«Il posto è meraviglioso ma non sapete valorizzarlo. C’è bisogno di più servizi» Per vedere il video scansiona il QR code
L’avvio dell’estate 2019 a Termoli tra luci e ombre “Viaggio” tra i camperisti che hanno scelto l’area di Rio Vivo per le proprie vacanze di una città chiamata a fare quel passo in più per migliorarsi. «Mi chiamo Ivana e vengo dall’Abruzzo – racconta – ma sono molto delusa da Ter-
moli. La città è bellissima, talmente bella che ce ne siamo innamorati e torniamo tutti gli anni da tempo. Questo è un giardino meraviglioso che voi, però, non sapete proprio curare». Il riferimento di Ivana è alla situazione della spiaggia lasciata all’abbandono e dei rifiuti, il tutto a causa di una cittadinanza che ancora non riesce a voltare pagina rispetto al corretto conferimento della raccolta differenziata. «Soprattutto la gioventù perché c’è tanto sporco e male-
ducazione». «Noi veniamo tutti gli anni a Rio Vivo – racconta una turista che assieme alla famiglia arriva direttamente da Milano e che quest’anno ha deciso di scegliere Termoli non solo come tappa fino al Salento ma proprio come località di “villeggiatura con il camper” – perché ci piace immensamente. C’è quel pezzo di mare dentro gli scogli che io chiamo la piscina che è stupendo». Il tutto, però, si scontra con un assenza di servizi perché se si può fare a meno
dei negozi propriamente a portata di mano («d’altronde siamo lontani dal paese»), quel qualcosa in più lo dà il posto. «Mi piace tornare qui e ci torno volentieri tutti gli anni – racconta ancora – ma questa città è trascurata, dovreste tenere più curato anche quel pezzettino di lungomare. Una verniciata non solo ai lampioni ma anche a terra non sarebbe male, attirereste di più il turista perché verrebbero ancora di più». Altro tasto dolente la mancanza di servizi all’in-
I dati resi noti dal sindaco Travaglini: aprile e maggio con il 62,66 e 69,52%
Il 2019 col segno più: a Montenero aumenta la percentuale di differenziata Arrivano i primi dati ufficiali dal comune di Montenero di Bisaccia sulla raccolta differenziata.
«I mesi di aprile e maggio – dichiarano l’assessore all’Ambiente Simona Contucci e il sindaco Nicola Travaglini –
Spostarsi comodamente sul lungomare nord Parte nuovamente il servizio navetta E’ partita nella prima vera domenica di inizio estate il servizio navetta che permette un collegamento tra la zona del cimitero e quella del lungomare nord consentendo di fatto ai turisti e a tutti coloro che vogliono usufruire della spiaggia la possibilità di arrivarci senza dover pazientare a lungo per trovare un posto auto. Si tratta di un collegamento a costo zero che già nelle estati scorse è stato protagonista a Termoli e che per giugno è partito solo nel fine settimana. Da sabato e per i prossimi fine settimana fino a quando, almeno, non entrerà nuovamente a regime e quindi sarà quotidiano, ci sarà la possibilità per i bagnanti di raggiungere la spiaggia senza la difficoltà di trovare un parcheggio e lo spauracchio di prendere delle multe. La prima navetta è partita attorno alle 9 dal terminal bus e dal parcheggio del cimitero e ha fatto la spola tutta la giornata verso il lungomare nord. Al momento non è ancora previsto l’avvio del servizio per il lungomare sud come, invece, pure era successo negli anni passati.
hanno fatto registrare rispettivamente il 62,66% e il 69,52%, confermando il trend positivo dei primi mesi del 2019. Le percentuali crescenti degli anni precedenti e la tendenza positiva di quest’anno non ci inducono però ad abbassare la guardia; c’è bisogno di differenziare sempre di più e sempre meglio. Abbiamo già dato prova ai monteneresi che conferire i rifiuti in maniera consapevole equivale anche ad un abbassamento della Tari, così come avete
potuto constatare tutti in queste ultime settimane con l’ulteriore riduzione del 10% per le utenze domestiche (un’altra riduzione del 10% era stata definita due anni fa) e del 20% per le attività commerciali. Siamo consapevoli che i mesi estivi, così come accade in tutte le località, faranno segnare un calo fisiologico della differenziata, ma cercheremo comunque di limitare questa diminuzione della percentuale mettendo in atto controlli più efficaci, soprattutto alla
Marina di Montenero di Bisaccia – Costa Verde, dove spesso si verificano abbandoni occasionali di rifiuti non differenziati da parte di turisti di passaggio, o di cittadini provenienti da altre località limitrofe. Differenziare è un atto di civiltà e di rispetto per l’ambiente, ma realizzare la propria raccolta dei rifiuti in maniera corretta ed ordinata si traduce anche in un maggiore decoro per il nostro territorio, a vantaggio di tutta la comunità».
terno dell’area camper. «Il Comune non vuole mettere le docce – continua la signora – ma per i camperisti sarebbe molto comodo, non dico addirittura il bagno ma almeno la doccia. Se vogliamo guardare paghiamo di meno rispetto ad altre località – ha proseguito – ma un pizzico di qualcosa in più sarebbe meglio. Noi andiamo anche all’estero e in Salento dove nell’unica struttura rimasta aperta perché le altre le hanno chiuse ci sono i bagni, anche quello per l’handicap, e siamo molto comodi anche sulla spiaggia». Per non parlare di Jugoslavia e Croazia decisamente anni luce avanti in termini di servizi stando al racconto della camperista. «In Jugoslavia ho scoperto che ci sono i bagni per i disabili e ho fatto la doccia per la prima volta in un bagno per disabili in Croazia, non in Italia, in Croazia che dovrebbe essere più indietro rispetto a noi». Nonostante questo, però, Termoli continua ad essere “prescelta” come luogo di arrivo per i camperisti provenienti non solo dal Nord Italia in questo inizio di stagione ma anche parecchio dall’estero. «In tanti sono stranieri – racconta il custode della struttura che è gestita dalla società Ideal Service – gli italiani, invece, ci sono principalmente nel week-end. Siamo stati penalizzati a maggio perché il cattivo tempo non ci ha accompagnato ma ci sono già parecchie richieste. D’altronde si tratta di un posto molto accogliente e tranquillo che soddisfa le loro aspettative nonostante ci sia qualche cosa da aggiungere». Di qui la richiesta alla nuova amministrazione comunale chiamata, a breve, a varare il cartellone dell’estate termolese 2019. «La nuova amministrazione deve cercare di valorizzare questa zona che è molto bella in modo che la gente resti contenta e torni a Termoli e magari, tramite il passaparola, si possa richiamare ancora più persone».
Neoplasie della mammella, arriva a Bonefro lo screening mammografico Si tratta di una iniziativa importante per avvicinare la popolazione ai servizi sanitari che si spostano verso il territorio. E adesso anche a Bonefro si potrà effettuato lo screening mammografico della neoplasia della mammella. L’annuncio è stato reso noto attraver-
so la pagina Facebook dell’amministrazione comunale bassomolisana. «L’Azienda Sanitaria regionale ASReM e la Regione Molise hanno inteso organizzare il programma di prevenzione primaria per la neoplasia della mammella, che riguarda le donne residenti comprese
nella forbice d’età tra i 50 ed i 69 anni. E’ prevista, pertanto, in collaborazione con il Comune di Bonefro, l’esecuzione della mammografia mediante un camper al cui interno vi è un mammografo mobile. L’installazione provvisoria del mammografo è programmata a Bonefro per il giorno 04 lu-
glio 2019, dalle ore 08:30 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 16:00, presso lo spazio antistante l’ex Convento Santa Maria delle Grazie. Tutte le donne interessate, come da parametri sopra riportati, possono sottoporsi alla visita mammografica, nella data, orari e luogo sopra riportati».
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LARINO
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Iscrizioni aperte fino al 12 luglio. Tra le caratteristiche necessarie la voglia di divertirsi e di sperimentare
I corti che si aprono ai social Presentato il “50 ore contest” Quarta edizione del concorso organizzato dall’agenzia Cortò Factory Image La presentazione è avvenuta attraverso una modalità del tutto nuova e sperimentale, quella della diretta Facebook, per aprirsi, da un lato, all’essere al passo con i tempi e, dall’altro lato, per rispondere anche a uno dei temi della quarta edizione di “50 ore con-
test cinematografico” il cui tema di quest’anno sarà, appunto, la molteplice declinazione del linguaggio cinematografico. A specificare tutti i passaggi dell’iniziativa è stata Annalisa Montanaro di Cortò factory image, agenzia che dal
2016 ha dato vita all’iniziativa che vuole essere un vero e proprio concorso per cortometraggi di 50 ore. Sotto la lente, come detto, le molteplici possibilità del linguaggio cinematografico che in una epoca sempre più 3 ma anche 4.0 si deve necessaria-
mente aprire anche al mondo dei social. «Non si tratta di un gesto tecnico ma del modo in cui parla un autore – ha affermato il direttore artistico del contest Simone D’Angelo – che prende ispirazione da qualcuno o qualcosa, la fa propria e la di-
stribuisce attraverso la sua personale visione». D’altronde l’unica parola che campeggia sulla locandina dell’evento è proprio “imagine” per rappresentare la necessità di essere sempre più creativi affiancata al Frankestein Junior che è intento a rubare un cervello
Le riflessioni e le speranze perdute rispetto al futuro del Lago di Guardialfiera
Già decollato e ora in vituperio «Popolo depredato della propria terra» Sul Lago di Guardialfiera c’e aria limpida e fresca, quella ideale per accogliere autorità e imprenditori turistici convocati da “Buongiorno Regione” della Rai-Molise. Anche al pomeriggio, sul terrazzo panoramico della Cattedrale, una brezza leggera involge il Sindaco Tozzi, trepido nel rallegrarsi e nel dolersi di quel Lago, principio di nostalgie e di infinito, di sdegni e disinganni. Quasi tutti, lì, a palesare la collera d’un popolo che avverte ormai il cedimento della speranza. Perché è così. Perché dopo gli iniziali abbagli e quando già i sogni s’andavano concretando, tutto è sprofondato in uno stato d’angoscia e di inconsistenza. E, nella confusione sull’appartenenza del comprensorio che impazzisce - passando man mano dal Comune, poi alla Comunità Montana, più tardi alla Provincia, successivamente alla Regione, ora al Demanio - è da sciocchi illudersi di rintracciare più un lume di saggezza. Dallo specchio d’acqua giù e, dal centro abitato su - attraverso le interviste - decollano perciò accenti sconfortati nei riguardi di notabili, della politica, delle Istituzioni così distratte, sorde; così lente, impigliate fra cavillose normative burocratiche. E dire che nel 1990 un 43enne - Ordinario di Conservazione edilizia e restauro alla Università dell’Aquila - il Prof. Alessandro del Bufalo, scoprì qui motivi di unità. S’inventò “il laboratorio di speranza” teso ad aprire il cuore dei grandi all’ansia e all’accoglienza dei giovani e ai loro desideri di scoperte e di felicità. Creò il “Consorzio pro-Lago” per la conservazione e lo sviluppo dell’ambiente e delle potenzialità molisane. E aderirono, entusiasti, per finalità e attività, ventuno Comuni adiacenti allo specchio d’acqua; e operatori
economici e commerciali; professionisti, industriali, artigiani; associazioni culturali, sportive e ricreative; organizzazioni sindacali. L’armonioso insieme di Pino Alabastro, degli ingegneri Enzo del Re, Ferdinando Fusco e di Gianni Masciarella, produce esiti immediati densi di meraviglia. Essi elaborano analisi tecniche e scientifiche sul territorio e le danno alle stampe. Partono progetti per recuperi, per valorizzazioni di peculiarità paesaggistiche, ambientali, architettoniche. Sovrabbondano convegni e mostre itineranti perfino al “Canova” di Roma, ingemmata dalla partecipazione di Carlo Savini, Presidente dell’Unione Europea di Critici d’Arte di Bruxelles. Frattanto Antonietta Caruso “architetta” e produce il Documentario “Origini e Risorse del Lago di Guardialfiera”, proiettato e accolto con interesse; premiato nella Sala dei Priori a Viterbo nel 1993, per taglio, emozioni narrative, per immagini spettacolari, e per il suono distillato della voce narrante di Aldo Gioia. L’orlo del lago brulica di realizzazioni. E’ completato già il porticciolo d’attracco; un vecchio casolare diviene gustosa trattoria che don Giulio soprannomina <La cascina sul lago>. Si creano impianti di illuminazione in due superficie distinte. Dentro l’abetaia, in prossimità dello svincolo per Casacalenda, la Comunità Montana, individua e realizza l’ “escursion-abile”: luoghi e percorsi nella bellezza terapeutica della vegetazione. Realizza inoltre, fra sentieri, un’area naturistica al centro della quale sorge un lezioso anfiteatro: struttura ellittica magica per spettacoli all’aperto. Ed i programmi, su due calotte del lago, son densi di regate veliche, gare di pesca sportiva, canottaggio. Antonio Casolino, ultraottanten-
ne, ingrandisce la sua leggenda infinita, percorrendo a nuoto solitario, la lunghezza massima del bacino. La “Società Consortile Lago” subentra al “Consorzio pro Lago”. La piscina viene più volte realizzata e distrutta dalla frana. Ma “Lagoinfesta”, il lago, vivido e ridente, riflesso di cielo, funziona in estate. Natura, musica, teatro, sport, cultura, spettacoli, folklore, ristorazione, danze, calamitano folle sulla spiaggetta - attrezzata di ombrelloni, lettini, sdraio, noleggio pedalò, canoe - magnetizzano le folle, già ipnotizzate da spettacoli musicali ed in particolare dallo straboccante Concerto dei “Nomadi”. E, per quindici anni, trionfa il Festival di San Lorenzo, il 10 agosto, in quella notte di cielo splendente e di stelle cadenti: un rogo d’acqua! Poi il debutto, in assoluto dell’irresistibile fantasmagoria Piromusicale per l’Italia del Sud. Della ballata incantatoria di zampilli di fuoco nell’acqua, di moti sfavillanti, cromatici, piazzati in cinque fragorose postazioni simultanee a ritmo del can can. E, man mano negli anni successivi, della Carmen di Bizet e dalla Norma di Bellini. Poi lo sfacelo. Il massacro Di quest’acqua e di queste terre espugnate 70 anni fa. Le migliori del tenimento guardiese. 800 ettari di orti, di giardini orgogliosi e rigogliosi, sommersi da 170 milioni di mc. d’acqua. Di ortolani discacciati, dal loro appezzamento. Di concittadini, fratelli nostri ancora irrisarciti, irredenti, disparsi e dispersi come in un esodo biblico, per il mondo. C’è qualcuno che possa capirci? Che voglia ascoltarci? Sott’acqua pure l’antico Ponte Romano, preziosa testimonianza storica e architettonica del Biferno patriarcale. Affogata pure la leggiadra centrale elettrica di Baranello, memorie fisiche, economiche culturali. Il Lago doveva essere la sorgente futura di sostentamento alternativo per Guardia e per il territorio adiacente. Un volano impaziente di aprirsi al futuro dei giovani senza futuro. Ma ahimè, è venuto il Demanio a massacrarci a sterminarci. Con il Lago si voleva, insomma, riqualificare e animare un luogo cancellato, eliminato. Ma c’è Tagòre, pensatore indiano, che ci consola con le “riflessioni per una vita serena” scritte cento anni fa, pare misteriosamente indirizzate proprio a noi: “Il nostro destino viaggia su un lago di cultura. Un lago ancora inesplorato, dove le onde si inseguono in un bacino di novità. E… sul crinale del colle, lassù, c’è un punito verdeggiante, dove il sole bacia l’ombra vaporosa, e dove gli uccelli amanti, cantano la speranza”. Vincenzo Di Sabato
dal laboratorio. «Il nostro intento è quello di divertirsi e sperimentare – ha affermato l’organizzatrice Giulia De Felice – dovete fare come negli scorsi anni hanno fatto le troupe che si sono mostrate anche curiose di accorrere alla serata finale per vedere i corti girati dagli altri». Il concorso è aperto a tutti, anche a chi non possiede particolari attrezzature visto che i corti possono essere girati anche con lo smartphone, bisogna però iscriversi compilando e inviando il modulo presente sul sito www.cortofactoryimage.com entro il 12 luglio. La mattina seguente, chi avrà completato il procedimento riceverà un’e-mail contenente tre parametri: il genere cinematografico da utilizzare per il proprio cortometraggio, diverso per ogni partecipante; una frase da inserire nel cortometraggio sotto ogni forma, meglio se con un senso pertinente al contesto; un altro elemento a sorpresa (l’anno scorso, ad esempio, era un oggetto). Da quel momento in avanti, come recita il nome dell’evento, si avranno esattamente 50 ore per scrivere, girare e montare il corto e inviarlo a Cortò entro la mattina del 15 luglio Dopo una prima selezione, i cortometraggi migliori arriveranno alla finale. Durante la serata di premiazione, che si svolgerà il 27 luglio a Termoli, saranno proiettati di fronte al pubblico, che per l’occasione verrà accreditato per votarli attraverso una scheda di valutazione, e a una giuria di qualità, composta da professionisti del settore che sarà resa nota attraverso i profili social di Cortò Factory Image e durante la premiazione sarà anche conferita una menzione speciale. I corti vincitori della gara, infatti, saranno proiettati all’interno del festival di Casacalenda ad agosto. Il vincitore assoluto si aggiudicherà un workshop presso la scuola di cinema Ifa di Pescara, mentre i secondi classificati avranno la possibilità di vivere l’emozionante esperienza di uno stage sul set di un cortometraggio di produzione della stessa scuola.
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Responsabile della Redazione Sportiva Alfonso Sticca Redazione centrale: Campobasso - via San Giovanni in Golfo, 205/B -
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Primo colloquio con Giacobbe: le parti si devono aggiornare. Sabato la conferenza?
Perline
Conferme, nei primi giorni Sono le grandi firme a fare grande di luglio staff tecnico un’opera e calciatori a confronto GENNARO VENTRESCA
Gli unici certi di restare sono Alessandro e Musetti. Danucci verso il sì REDAZIONE CAMPOBASSO Come si è già detto nei giorni scorsi, la società e lo staff tecnico vorrebbero evitare rivoluzioni, le stesse che sono state sempre protagoniste assolute nel corso delle ultime estati calcistiche nel capoluogo di regione. Per questo motivo, a breve si parlerà con la maggior parte dei calciatori che fino a qualche settimana fa ha
vestito la maglia rossoblù per effettuare proposte, colloqui e poi decidere il da farsi. Si parlerà un po’ con tutti. Questo è quanto filtra dai corridoi di corso Vittorio Emanuele. Un discorso che ci sentiamo di condividere, considerando la buona armonia che in parte si era creata nel gruppo nel periodo migliore. Se Jonatan Alessandro e Riccardo Musetti sono da ritenere già facenti parte del-
l’organico avendo un contratto biennale, con tutti gli altri bisogna ancora dialogare e trovare eventualmente un accordo che soddisfi entrambe le parti. A partire da capitan Danucci, proseguendo con i vari Di Lauri, Cogliati, Magri. Con lo stesso Giacobbe, il quale è stato in città venerdì: c’è stato un primo approccio ma le parti si sono promesse di rivedersi. Ecco, nei primi giorni di luglio se ne saprà molto di più, anche
perché intorno alla metà del mese si partirà per il ritiro che, come anticipato, si svolgerà a San Bartolomeo in Galdo fino al 31. Tornando agli elementi che potrebbero rimanere, bisogna mettere nella lista anche gli under. Insomma, Minadeo e Mandragora, oltre che Bovienzo, sono pronti a valutare tutti. Intanto, la conferenza stampa potrebbe svolgersi sabato prossimo. Ma non c’è ancora nulla di certo.
Da sinistra, Antonio Minadeo e Luigi Mandragora
Iscrizioni in serie C, oggi scadono i termini. In due sono già fuori Oggi a mezzanotte è il termine ultimo per presentare le domande di iscrizione in serie C. Domani si saprà quante domande sono arri-
vate e mercoledì 3 luglio (o giovedì 4) la Covisoc le analizzerà per eventuali contestazioni. Venerdì 5 è il termine ultimo per le società
che vogliono presentare domanda di riammissione o ripescaggio. Sabato 8 termine per i ricorsi: solo per contestare errori di diritto. Mar-
tedì 11 le commissioni daranno parere sui ricorsi. Mercoledì 12 il Consiglio FIGC deciderà sulle società bocciate e su quelle da riammettere o ripescare. La situazione non è rosea: già due società hanno annunciato di non poter presentare la domanda d’iscrizione. Si tratta dell’Albissola nel girone A e del Siracusa nel girone C. Ci sono almeno altre cinque situazioni di difficoltà acclarate: Arzachena, Lucchese, l’appena retrocesso Foggia, Rieti e Viterbese. Ma i bene informati parlano di una mezza ecatombe in atto. In ogni caso, se ci saranno rinunce (e al mo-
Non so quanto ci sia di vero nella idea di riconfermare l’intera ossatura della squadra di Bagatti. Dico Sposito in porta, Magri in mezzo alla difesa, Danucci più avanti per costruire gioco, Giacobbe dietro le punte, e Musetti come attaccante centrale. Cinque, esattamente cinque uomini cardini, a cui potrebbero aggiungersi gli esterni “leggeri” Cogliati e Alessandro. Come dire: sette undicesimi meriterebbero di stare alla base della formazione che verrà. Una formazione che, stando ai si dice, dovrebbe correre per provare a salire di categoria. *** Niente di personale contro i sette uomini d’oro, ma prima di far loro firmare un nuovo contratto ci penserei due volte. Nessuno dovrebbe aver dimenticato il distacco siderale tra la nostra squadra e la capolista Cesena: 49 punti dei rossoblù contro gli 83 dei romagnoli. I numeri non hanno anima, ma esprimono in modo limpido i concetti. E per spiegarmi meglio mi appoggio a ciò che mi svelò Pasinato quando lasciò il Campobasso per andare a vincere due campionati di fila a Brescia. *** Il Brescia era arrivato terzo, a otto punti dalla promozione. I dirigenti lombardi erano convinti di poter annullare il gap solo con l’arrivo del nuovo mister. Il quale, furbo di tre cotte, pretese acquisti adeguati. Perchè per colmare quel divario, con le vittorie che valevano due punti, ci sarebbe voluto un transatlantico non certo una barchetta. E l’ottimo Tony compì l’impresa del doppio salto. Rinunciando ad allenare in A, per paura di fare brutta figura. Salvo poi pentirsene. *** Al cronista tocca fare cronaca. E sorvegliare. Ragion per cui non gli spetta sostituirsi a Minadeo e Mandragora, ma se fa emergere numeri non credo sia un atto di presunzione. Mi pare di capire che allo stato dell’arte si viva nell’incertezza. Sento parlare ancora di ripescaggio che corre parallelamente alla costruzione di una squadra d’alto bordo per la Serie D. Che fa il paio alla voce di Guardiola alla Juve. *** Comunque sia mi aspetto una formazione allegra, capace di portare gente allo stadio. Tipo quella dell’Adelmo che seppe intercettare un gran pubblico anche nel primo anno di C2, dopo i tre che servirono a lasciare la D. Nel suo piccolo il Campobasso riempì le nostre domeniche, sprigionando lo charme dei tempi migliori. Conclusa quella golosa parentesi siamo precipitati in un saliscendi tra Eccellenza e Quarta Serie, che ha spento l’entusiasmo anche agli irriducibili. *** Per tornare a essere un rifugio sicuro, il nostro impianto deve far leva su una squadra ricca di suggestioni moderne, per mandare in onda uno spettacolo tutto giocato sul meglio della categoria. Visto la Milano nerazzurra? E’ arrivato Antonio Conte e hanno dovuto chiudere in anticipo la campagna abbonamenti. Come dire: sono sempre le grandi firme che fanno grande un’opera.
mento ce ne sono due, ndr) si procederà con le riammissioni di squadre retrocesse: nell’ordine Virtus Verona, Fano, Bisceglie e Paganese. Qualche domanda sarà sicuramente bocciata e allora si procederà con i ripescaggi che, a dif-
ferenza delle riammissioni, necessiteranno di un’altra fideiussione da 300mila euro e di un contributo sempre di 300mila euro a fondo perduto. Si sceglierà alternativamente tra quelle di serie D e le retrocesse dalla C.
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Il primo cittadino: «Mi auguro che l’invito istituzionale sia raccolto con entusiasmo»
Futuro dell’Isernia, l’appello del sindaco d’Apollonio agli imprenditori «Mostrino in modo efficace la loro disponibilità a contribuire» REDAZIONE CAMPOBASSO Quale futuro per il calcio ad Isernia? Con quale progetto tecnico? E ancora: si riuscirà a scongiurare la mancata iscrizione all’Eccellenza? Interrogativi quotidiani nel centro pentro, tra tifosi e semplici simpatizzanti, tutti ‘curiosi’ di conoscere le prossime mosse dei protagonisti. Ne servirebbero di nuovi, determinati e pronti a riconsegnare una squadra competitiva alla gente, magari tentando subito la scalata in Serie D.
Gli stessi tifosi - nei giorni scorsi - avevano provato ad avvicinare Luigi Rega, presidente del Vairano, ma la fumata bianca non c’è stata. L’attuale patron della formazione campana, pur lusingato dall’incontro, ha rigettato cortesemente l’idea, dichiarandosi fedele al progetto tecnico Vairanese che tante soddisfazioni ha dato alla gente nel campionato di Promozione appena concluso vinto a mani basse. La “ricerca”, con i tempi che inevitabilmente si restringono, resta dunque aperta. A tal proposito, nella gior-
L’attuale dirigenza ha esposto le criticità e il timore di non poter iscrivere la squadra al prossimo campionato di Eccellenza molisana
nata di ieri, è arrivato l’accorato appello del primo cittadino Giacomo d’Apollonio, rivolto ad imprenditori locali affinchè facciano un passo avanti per avviare un progetto vincente e competitivo. «Com’è noto - si legge nel comunicato diramato dal sindaco - dopo la brillante promozione ottenuta lo scorso anno, la locale squadra di calcio ha affrontato un impegnativo e difficile campionato di Serie D, terminato purtroppo con la sfortunata retrocessione nella categoria inferiore. L’attuale dirigenza della società mi ha prospettato una critica situazione, che potrebbe compromettere l’iscrizione al campionato di Eccellenza e la sparizione della nostra Città da quel panorama calcistico a cui
era abituata e che ha sempre richiamato, presso il nostro stadio, l’affettuosa partecipazione dei tifosi e degli appassionati. L’Amministrazione Comunale- prosegue - non è competente ad operare alcuna scelta che possa migliorare la descritta condizione di criticità, ma, al tempo stesso, non può essere insensibile al problema, che coinvolge tutta la cittadinanza e l’immagine stessa di Isernia. Credo che sia giunto il momento di testimoniare, tutti insieme, l’orgoglio di appartenenza alla Città e di manifestare la volontà di creare sinergiche iniziative affinché il calcio, lungi dall’essere una costosa ostentazione, diventi momento di gioia, di entusiasmo, di promozione del territorio e occasione per
valorizzare i giovani talenti locali. Mi rivolgo, quindi, agli imprenditori cittadini e del territorio, ma anche a tutti gli sportivi che hanno a cuore i colori biancocelesti e le sorti del calcio giocato ai massimi livelli possibili, affinché mostrino in modo efficace e tangibile la loro disponibilità a contribuire, in ogni maniera utile, al consolidamento della società sportiva e al suo rilancio verso nuovi orizzonti, sereni e sportivamente adeguati alla realtà cittadina, con l’auspicio - conclude - che questo vigoroso invito istituzionale sia raccolto con entusiasmo».
NOTIZIE IN BREVE
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TRATTATIVA NEL VIVO
Vairano, si tenta il colpo Sabatino in difesa Dopo Di Matteo e l’ingaggio sempre più probabile di Panico, il Comprensorio Vairano spinge su Sabatino, difensore di esperienza con un grande curriculum in Eccellenza. La trattativa prosegue: settimana decisiva.
«Felice di far parte di questo progetto anche in una categoria super come l’A2»
Cln Cus Molise, altra conferma Resta anche Simone Verlengia
Si è dimostrato uno dei giovani più promettenti del girone: forza fisica, qualità e tanta buona volontà. Caratteristiche che hanno portato Simone Verlengia a farsi apprezzare anche con la maglia del Circolo La Nebbia Cus Molise. C’è anche il suo marchio nella scalata alla serie A2 della formazione di Marco Sanginario. E il promettente calcettista di San Martino in Pensilis resterà un altro anno nel capoluogo per crescere e migliorare ancora. «Sono felice per la conferma – afferma il giocatore che ha conquistato in carriera anche lo scudetto under 19 con la maglia del Maritime – e di far parte di questo progetto anche in A2. Cercherò di farmi trova-
re pronto quando il mister mi chiamerà in causa. Spero di continuare a crescere lavorando e mettendomi a disposizione del gruppo, dello staff e della società». La serie A2 sarà sicuramente un campionato più difficile e impegnativo rispetto alla B. «Andremo ad affrontare un torneo di grande livello con squadre competitive e di esperienza ma sono convinto che ci faremo trovare pronti. Dovremo essere umili, lavorare sodo in allenamento e seguire le indicazioni del mister. Così facendo potremo sicuramente centrare quello che sarà l’obiettivo stagionale». Facciamo un passo indietro. Analizzando l’ultima
stagione la serie A2 era un sogno ad agosto. «Quando sono arrivato per iniziare la preparazione l’obiettivo che ci eravamo prefissati era quello della salvezza. Poi strada facendo ci siamo resi conto di poter lottare alla pari con tutti, abbiamo messo in difficoltà qualsiasi avversaria e una volta messa in cassaforte la salvezza ci siamo poi ritrovati a lottare per i playoff». Negli spareggi contro Chieti e Fano avete tirato fuori il meglio. «Siamo arrivati agli spareggi promozione nelle migliori condizioni fisiche e mentali. Sapevamo che Chieti e Fano erano due belle squadre come poi in effetti si sono dimostrate. Dal canto nostro siamo stati bravi a non sottovalutare nulla e abbiamo fatto valere le nostre qualità meritando il passaggio in A2». La finale di ritorno contro il Fano, di fronte ad un pub-
blico straordinario, ha rappresentato l’apoteosi. «Assolutamente. La spinta del pubblico è stata fondamentale per raggiungere il nostro obiettivo. Per noi giocatori, avere una carica simile è importante. L’auspicio è che anche in A2 possa esserci il Palaunimol pieno.
Abbiamo bisogno dell’aiuto di tutta la città per far bene». Mister Sanginario ha creduto tanto in lei valorizzandola nella maniera giusta. «E’ vero e lo ringrazio pubblicamente così come ringrazio tutto il Circolo La Nebbia Cus Molise che ha deciso di darmi fiducia. Mister
Sanginario ha dimostrato di essere un tecnico valido e preparato con grandi idee. Riesce sempre ad ottenere il massimo da ognuno di noi e questo è senza dubbio un bene per tutta la squadra. Del resto se sono arrivati questi risultati un motivo ci sarà».
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CONI - CALCIO
Il Coni ha aperto l’iniziativa accogliendo ragazzi e famiglie
Progetto Educamp Inaugurata la prima settimana Inaugurata stamattina la prima settimana del camp estivo organizzato dal CONI Molise – Delegazione di Campobasso al “Diomedea” Residence & Village a Campomarino Lido. Il CONI ha accolto i ragazzi e le famiglie e aperto ufficialmente il Progetto “Educamp”, promosso in tutta Italia. Elemento distintivo del progetto è l’offerta di attività sportiva multidisciplinare finalizzata non alla competizione agonistica ma al divertimento e alla socializzazione. In Molise è stato organizzato, per la nona stagione consecutiva, un campus
con formula residenziale riservato agli alunni della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Gli Educamp rappresentano luoghi di aggregazione e confronto, nei quali – attraverso il gioco e l’insegnamento di attività didattiche e sportive – potersi relazionare con gli altri. In questo modo si facilita il naturale scambio di conoscenze consentendo la costruzione e l’accrescimento del proprio bagaglio culturale esperienziale. Il progetto mira ad offrire un servizio di elevata valenza sociale alle famiglie promuovendo, attraverso l’atti-
vità motoria e fisica, la diffusione di valori come il rispetto dell’individualità del singolo, del gruppo, delle regole e dei principi legati al benessere psico-fisico, alla socializzazione, all’integrazione e ad un sano e corretto stile di vita. Lo sport, in quest’ottica, è elemento facilitatore nella sua facoltà di inglobare e coniugare insieme vari apprendimenti. Attraverso il semplice gioco e la pratica sportiva, infatti, i ragazzi si trovano a confrontarsi assimilando contestualmente
concetti come la socializzazione, la multiculturalità, l’integrazione, la salute, l’educazione alimentare. I partecipanti dell’Educamp di Campomarino (CB) avranno l’opportunità di praticare diversi sport (atletica leggera, pallamano, calcio, pallavolo, tennis, nuoto, danza sportiva, rugby, tiro con l’arco, badminton, golf e
scacchi) sotto l’attento controllo di educatori sportivi laureati in scienze motorie, con un Coordinatore Tecnico che sovraintende agli aspetti organizzativo-logistici ed è responsabile della programmazione delle attività sportive e con un gruppo di animatori che organizza i momenti non sportivi. Il valore aggiunto offerto
dagli Educamp è un contesto ludico educativo sicuro per la qualità e la competenza della struttura organizzativa e per il personale altamente qualificato. La prima settimana di Educamp si concluderà sabato 29 giugno con una festa e la consegna degli attestati di partecipazione ai protagonisti dell’Educamp 2019.
In testa alla classifica c’è l’Atrm Brand con dieci punti all’attivo
Il memorial “Molinaro” si avvia verso la conclusione
Va verso la conclusione il Memorial Antonio Molinaro, kermesse organizzata dal Cus Molise per ricordare un grande amico e uno sporti-
vo. In testa alla classifica c’è al momento Atrm Brand con dieci punti seguita ad una lunghezza di ritardo da Los Hermanos e #Nonsiamoso-
cial. Al termine della kermesse manca poco. Dalle sfide di lunedì si conosceranno le finaliste del torneo (che si scontreranno mercoledì sera). Di fronte ci saranno alle 19,30 Atrm Brand#Nonsiamosocial e a seguire All Drunks-Los Hermanos. Intanto nell’ultimo turno giocato in ordine di tempo (giovedì sera), sono scese in campo nel primo incontro All Drunks-L V’Zius con vittoria dei secondi per 4-2. A sbloccare il confronto per L V’Zius è Marra, più lesto di tutti a respingere in rete la palla dopo un palo di Cornacchione. Lo stesso Marra poco più tardi colpisce il palo da buona posizione. La risposta di All Drunks è affidata
ad un gran calcio di punizione di La Porta che fa 1-1. Dopo il montante colpito da Pascale, L V’Zius mettono la freccia grazie a Cornacchione che con un gran tiro deposita in fondo al sacco. Si chiude così il primo tempo. Nella ripresa Pascale cala il tris sfruttando alla grande un assist al bacio di Cornacchione ed è poi lo stesso Cornacchione ad andare a bersaglio con una grande azione personale in velocità. E’ di Tancredi la seconda rete di All Drunks che serve solo per fini statistici. Nel secondo incontro della serata sul sintetico di Giurisprudenza Atrm Brand ha avuto la meglio su Real Colizzati. A trascinare l’attuale
capolista è stato Musella con una tripletta, imitato da Amoroso (doppietta) e Fede autore di una rete. Per Real
Colizzati le marcature portano la firma di Di Grassi e Spallone, autori di una doppietta a testa.
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il Quotidiano del Molise lunedì 24 giugno 2019
SPORT
BOCCE - FRECCETTE
«Ho una grande forza di volontà, mi piacerebbe vincere un titolo italiano paralimpico»
Bocce, per Mauro Piacente una passione con soddisfazioni Le bocce sono lo sport per tutti per antonomasia. Una disciplina sportiva che riesce a coniugare le esigenze agonistiche con quelle sociali. Uno sport che permette di far giocare insieme uomini e donne, adulti e bambini, normodotati e disabili. E capita, sulle corsie da gioco, che un atleta diversamente abile possa avere la meglio su un giocatore normodotato. È la forza del cosiddetto sport per tutti, che nelle bocce fa da complemento all’alto livello. In Molise si sta puntando molto sull’integrazione dei disabili con i normodotati e, tesserato con la Bocciofila Avis Campobasso, gioca Mauro Piacente, atleta classe 1967, ormai da qualche mese sempre presente in occasione delle gare. Il 52enne giocatore molisano partecipa alle competizioni a squadre, ma anche alle gare individuali, a coppia e terna. Piacente si sta togliendo anche delle belle soddisfazioni. Insieme con Michele Iacovino, l’atleta in carrozzina si è classificato sesto al Trofeo ‘Corpus Domini’, una coppia a carattere regionale, organizzata dalla Bocciofila Monforte di
Campobasso. Ma la più grande soddisfazione di quest’anno è stata la sesta posizione al memorial ‘Lelio Pallante’, anteprima alla gara Élite della Bocciofila Frosolonese. Ai quarti di finale, Piacente, con Giuseppe Ruggeri, conduceva 5-0 sul campionissimo Dante D’Alessandro (in coppia col termolese Stefano Pellicanò, ndr), prima del ritorno degli avversari, abili a vincere il match al fotofinish. «Una grande soddisfazione e un grande onore dovermi confrontare all’accosto col campionissimo Dante D’Alessandro – ha ricordato Mauro Piacente – Eravamo in vantaggio e, a un certo punto, ho creduto che si potesse realizzare il sogno. Ma va bene anche così. In quell’occasione ho vinto tre partite contro giocatori di categoria A e B». Nell’ottica di integrazione della Federbocce molisana, Piacente ha giocato anche una gara mista adulti-bambini, organizzata dall’Avis Campobasso, durante la quale anche gli Under 12 del team del capoluogo si sono divertiti e, in quell’occasione, per il 52enne atleta paralimpico è arrivato un lusinghiero terzo posto. Per Mauro Piacente una
grande passione giocare a bocce, «ho iniziato a praticare questa disciplina sportiva nel 1997 con la Bocciofila Sepino, il paese dove risiedo. Giocavo ancora in piedi con una stampella – ha ripercorso la sua storia – Sono stato operato nel 1985 per un tumore benigno al midollo e sono rimasto per tre anni in carrozzina. Dopo questo periodo ho ripreso a camminare, seppur con l’ausilio di una stampella. E, nonostante ciò, oltre ad accostare, quando necessario, riuscivo anche a bocciare. Dal 2008, invece, sono costretto costantemente alla carrozzina». «Ricordo, quando ho iniziato a giocare a bocce, che durante le gare mi guardavano con curiosità. Erano altri tempi e a me poco importava. Mi divertivo e vincevo anche – ha spiegato Mauro Piacente – Oggi c’è un’altra cultura. Dal 2018 ho ricominciato a giocare e sono stato accolto alla grande dalla mia società, l’Avis Campobasso. A spingermi a tesserarmi e a partecipare alle gare è stato il presidente della FIB Molise, Angelo Spina, che sta rilanciando sul territorio anche il movimento boccistico pa-
ralimpico. Un settore difficile, perché non tutti hanno il coraggio di gareggiare insieme ai normodotati. Un muro che dobbiamo riuscire ad abbattere tutti insieme». «Io ho una grande forza di volontà. Il regolamento impone che per bocciare, anche io devo far battere la boccia dopo la terza linea. Per ora vado solo a punto, ma sto cercando, con l’allenamento, una soluzione per raffare – le parole di Mauro Piacente – In campo mi diverto e sono orgoglioso di giocare competizioni insieme ai normodotati, perché in ogni rettangolo sportivo vengono azzerate le differenze. In campo non esistono titoli e viene annullata ogni tipo di disuguaglianza. Per una persona disabile – ha incalzato Piacente – è importante fare sport, perché ci si distrae, ci si diverte, ma soprattutto ci si pone un obiettivo». Per Mauro Piacente tutto diventa più semplice, grazie all’attivismo dei propri compagni di squadra, che «si fanno trovare pronti quando ci sono gli allenamenti. Da Sepino a Campobasso, trenta chilometri, vado con la mia auto – ha spiegato
Piacente – al bocciodromo, sia per gli allenamenti sia per le gare, c’è sempre qualcuno che mi aiuta a scendere dall’auto e a entrare in campo. Nell’ambiente delle bocce ho trovato il mio mondo e la mia dimensione». Mauro Piacente ha un sogno ben preciso, stampato nella mente, «voglio vincere un titolo italiano paralimpico”. “Credo – ha ammesso con convinzione – di poter regalare al Molise questa grande soddisfazione. Mi alleno per prender parte a una competizione tricolore e provare a vincerla». Come ha spiegato Mauro Piacente, è stato il presidente Angelo Spina a spronarlo ad allenarsi per partecipare alle gare. «Mauro – ha ammesso Spina – gioca molto bene nella fase di accosto, molto meglio di tanti normodotati. Ha una
particolare sensibilità e riesce ad adeguarsi velocemente alle caratteristiche dei campi da gioco. È stata una nostra scommessa vinta, anche grazie all’attivismo della Bocciofila Avis Campobasso e del suo presidente Giuseppe Iacovino, il quale, insieme al suo team, ha integrato come meglio non si poteva il nostro atleta, destinato ad essere l’apripista per un movimento, quello paralimpico, sul quale le bocce molisane puntano. E per il quale sarà nostro compito spingere le società a eliminare, laddove presenti, le barriere architettoniche all’interno dei bocciodromi, come abbiamo fatto da tempo al Bocciodromo Comunale di Campobasso e, come a breve, avverrà anche a Castelpetroso, grazie a un progetto di riqualificazione della struttura».
Nella classifica finale prima Hakuna Matata, seconda Only Games Senior
La Piccola Montecarlo si qualifica alle fasi provinciali nell’ultimo turno Al suo primo campionato di serie B la Piccola Montecarlo riesce a qualificarsi alle finali provinciali all’ultima giornata. Infatti l’ultimo turno prevedeva il match Skanderberg-Piccola Montecarlo nel quale i termolesi, a Ururi, si sono imposti per 4a1, punti preziosi per mettere al sicuro la prima qualificazione alle finali provinciali di serie B che avranno luogo il 29 e 30 Giugno a Campomarino presso il lido La Playa. La classifica finale: 1-Hakuna Matata D.T. (serie A) 2-Only Games Senior 3-House Games Darts 4-78 (serie A) 5-Skanderberg 6-Piccola Montecarlo 7-Only Games Junior Si qualificano alle finali di serie B : Only G.S. House G.D. Skanderberg Piccola Montecarlo. La Piccola Montecarlo ringrazia l’
AVIS sezione di Termoli per il continuo sostegno e gli sponsor: Piccolo Bar, L’Orafo Carotenuto, Glutin Stop, La Stamperia, Capa Tosta e l’Avis giovani.
il Quotidiano del Molise lunedì 24 giugno 2019
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