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La conoscenza è per tutti
Inaugurata il 5 dicembre 2018, 101° anniversario dell’indipendenza della Finlandia, la Biblioteca Centrale di Helsinki meglio conosciuta come Oodi (‘Ode’ in italiano), un grandioso ed elegante edificio costato circa 100 milioni di euro, costruito per celebrare il primo secolo di vita di uno Stato che ha fatto della cultura e dell’architettura i pilastri dell’identità nazionale.
Il nome è stato scelto dopo un sondaggio tra i cittadini, mentre l’assegnazione dell’incarico di progettazione è avvenuta sulla base di un concorso internazionale, con 544 proposte pervenute. Al termine della selezione la progettazione è stata affidata allo studio Ala Architects di Helsinki. Oodi incarna una nuova stagione delle biblioteche, in linea con quanto contenuto nel Finnish Library Act, la legge del 2016 che promuove l’apprendimento permanente, la cittadinanza attiva e con esse il rafforzamento civile di una società democratica che crede nel confronto delle idee.
La biblioteca, collocata nel centro culturale della capitale, si allunga sinuosamente per 100 metri di fronte alla sede del Parlamento e rapprsenta il completamento della Kansalaistori, la ‘piazza dei cittadini’, presso il bordo meridionale della Töölö Bay, circondata da altre istituzioni culturali: il Kiasma, museo di arte contemporanea disegnato da Steven Holl nel 1991, la Casa della musica (Lpr Arkkitehdit, 2011) e la Finlandia Hall di Alvar Aalto (1974). La vicina stazione ferroviaria di Helsinki, progettata da Eliel Saarinen nel 1915, è un altro contributo alla qualità architettonica del contesto.
Con l’obiettivo di facilitare l’accesso ai libri e alla cultura, il progetto di Ala Architects sposa in pieno l’innovazione tecnologica. Nonostante lo spazio dedicato ai libri esposti al pubblico sia relativamente ridotto (solo un terzo del totale) e il loro numero contenuto (100mila volumi circa), l’adozione di servizi online e di robot per lo smistamento automatico delle richieste e delle restituzioni permette di accedere facilmente ai 3,4 milioni di titoli conservati in deposito.
Rendere dinamica la gestione dei contenuti di una biblioteca ha imposto di riconsiderarne il ruolo: il nuovo edificio si è così trasformato in un’estensione dello spazio pubblico: il piano terra è una vera e propria piazza civica dotata di cinema, studi di registrazione, ristorante, caffeteria, spazi per mostre ed eventi pubblici. Ed è la stessa architettura che interpreta questa visione: un complesso che si curva verso l’interno per dilatare lo spazio pubblico e accogliere i visitatori come un salotto urbano. Una soluzione – che si sviluppa su tre livelli – resa possibile da una particolare struttura costruttiva: un ponte, privo di elementi verticali di sostegno, formato da due massicci archi in acciaio lunghi cento metri.
Interrotto da ampi ingressi vetrati, il fronte principale è rivestito con tavole di abete rosso finlandese di 33 millimetri di spessore che seguono e si adattano all’ampia curva che dall’edificio procede verso l’esterno per creare il portico sulla piazza pubblica, dove gli spazi interni ed esterni si mescolano e creano un riparo quasi naturale per gli eventi pubblici. L’architettura si completa con una grande terrazza collocata allo stesso livello dell’edificio del Parlamento: una soluzione appropriata per comunicare i valori egualitari su cui si fonda il Paese.
Il progetto suddivide le funzioni della biblioteca in tre livelli distinti. Il piano terra, che estende la piazza in uno spazio pubblico non commerciale, accessibile tutti i giorni della settimana, e che oltre a un ristorante-caffetteria ospita anche la sala di proiezione dell’Istituto nazionale di arti audiovisive. A differenza degli spazi aperti del livello zero, il piano intermedio della biblioteca è formato da piccoli spazi tra loro collegati, dove si trovano disponibili per un uso gratuito studi di registrazione, strumenti musicali, sale per videoproiezioni e videoconferenze, workstation per l’editing video e fotografico, playstation per il gioco, stampanti tridimensionali e laser, macchine per cucire, un’area feste e una cucina.
La biblioteca vera e propria è collocata al secondo piano ed è, come lo definisce Antti Nousjoki, uno dei progettisti di Ala Architects, «uno spazio silenzioso, fluttuante sopra la città». Un ambiente circondato da ampie vetrate su tutti i lati dove la profondità, non interrotta da elementi strutturali, il soffitto morbidamente ondulato, i lucernari che portano all’interno coni di luce zenitale, i materiali dai colori caldi e gli arbusti in vaso conferiscono il carattere di uno spazio in aperta natura ■
Arper
Puntuali interpreti di eleganti scelte stilistiche
All’interno dell’edificio, i prodotti Arper dialogano con l’architettura favorendo molteplici funzioni. I divani e le poltrone della collezione Saari e Catifa 80 creano piccoli salotti urbani dedicati alla lettura, disposti lungo lo spazio della biblioteca (foto qui accanto). Vicino alle vetrate (foto in alto), troviamo le sedute Catifa Sensit, e nell’area dedicata ai più piccoli (foto sotto), i colorati pouf Pix. Heikki Ruoho, designer per Ala Architects, descrive così il concept del progetto e la scelta di Arper: «l’edificio si caratterizza per forme sinuose ed eleganti. Un profilo che rimanda a lunghe onde che si stagliano all’orizzonte, esprimendo armonia con la natura. Allo stesso tempo, un’espressione architettonica forte, una forma geometrica rettangolare che si tende e si allunga, come l’arco di una freccia. Volevamo che gli arredi esprimessero lo stesso linguaggio. Forme eleganti e minimali, come quelle delle collezioni Arper, che si integrano con gli spazi, esaltandone le scelte stilistiche. Prodotti funzionali, capaci di sostenere l’uso intenso cui sono destinati, versatili, per il benessere di ospiti con esigenze ed età diverse. Flessibili, per rispondere a richieste di utilizzo che mutano rapidamente durante la giornata e a seconda delle aree, leggeri e giocosi, per esprimere il carattere ludico del progetto e preservarne il valore culturale. Anche i colori giocano un ruolo essenziale. Al piano terra, il nero si combina al legno e a colori neutri, esaltando l’essenzialità concettuale dello spazio, mentre i colori scelti per la biblioteca esprimono armonia e naturalità, contribuendo a creare uno spazio in cui esterno e interno si fondono senza soluzione di continuità».
Realizzazione Biblioteca Centrale di Helsinki
Committente Municipalità di Helsinki
Progettazione architettonica ALA Architects
Progettazione strutturale e impiantistica Ramboll (Arup per la fase di concorso)
Ingegneria acustica Helimaki Acoustics
Project management Ramboll CM
Impresa generale di costruzioni YIT
Cronologia 2013 concorso internazionale; 2015 avvio dei lavori; dicembre 2018 consegna e inaugurazione
Funzioni Biblioteca, sale convegno, studi fotografici e di registrazione, auditorium, hall multiuso, uffici, caffeteria, ristorante, uffici, ufficio informazioni
Superficie 17.250 mq
Investimento 98.000.000 di euro
Arredi interni Arper