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Aperto a Milano il museo del design
IL PRESIDENTE STEFANO BOERI HA INAUGURATO IN TRIENNALE IL PRIMO MUSEO DEL DESIGN ITALIANO. REALIZZATA CON LA DIREZIONE ARTISTICA DI JOSEPH GRIMA, L’ESPOSIZIONE PERMANENTE PRESENTA I PEZZI CHE RACCONTANO LA STORIA DEL SETTORE DAL 1947 AL 1981. È IL PRIMO PASSO DI UN PROGETTO PIÙ AMPIO CHE PREVEDE LA REALIZZAZIONE DI UN AMBIENTE IPOGEO DI 6MILA MQ
Dopo un’attesa durata anni, negli spazi della Triennale di Milano è stato inaugurato il Museo del Design italiano.
Si tratta di un allestimento permanente, che ospita i pezzi più rappresentativi del design italiano della collezione Triennale. La selezione, avvenuta sotto la direzione artistica di Joseph Grima, è organizzata cronologicamente dal 1946 al 1981 e presenta uno dei periodi di più grande influenza del design e dei designer italiani nel mondo, quello intercorso tra gli anni dell’immediato Dopoguerra e del miracolo economico successivo fino ai primi anni Ottanta.
Il Museo nasce dalla volontà del presidente della Triennale Stefano Boeri, del consiglio di amministrazione e del comitato scientifico composto da figure di rilievo del design e dell’architettura italiana, come Paola Antonelli, Mario Bellini, Andrea Branzi, Antonio Citterio, Michele De Lucchi, Piero Lissoni, Claudio Luti, Fabio Novembre e Patricia Urquiola.
Quella inaugurata lo scorso aprile è la prima fase di un lavoro più ampio e a lungo termine: l’obiettivo è infatti arricchire l’attuale collezione con acquisizioni mirate e nuove collaborazioni con archivi, aziende, università e musei e, soprattutto, ampliare gli spazi disponibili per fare dell’istituzione milanese il più importante centro internazionale dedicato al design. A maggio verrà infatti bandito un concorso di progettazione internazionale, a procedura aperta e in due fasi. Si tratta di seimila nuovi metri quadrati capaci di accogliere, in una struttura ipogea, l’intera collezione della Triennale, le aree per il pubblico e i nuovi spazi degli archivi.
Attualmente il Museo occupa lo spazio della curva al piano terra del Palazzo dell’Arte, su una superficie di circa 1.300 metri quadrati: lì sono esposti circa 200 oggetti che raccontano la storia dei trent’anni di sperimentazione radicale che hanno rivoluzionato l’ordine nella sfera domestica e nella società ■