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The Corner, Atelier(s) Alfonso Femia/AF517

THE CORNER, TRAME E RITMI DI MILANO

BIANCO E NERO, LUCIDO E OPACO, MINERALE E TRASPARENTE, APERTO E CHIUSO, SEMPLICE E TECNOLOGICO. UN EDIFICIO BIFRONTE FRUTTO DI UN’ATTENTO PROGETTO DI TRASFORMAZIONE TOTALE CONDOTTO DA ALFONSO FEMIA E DAL SUO ATELIER DI ARCHITETTURA AF517

The Corner, la facciata su via Melchiorre Gioia

ph © Stefano Anzini

The Corner, l’edificio di proprietà di Generali da poco riqualificato, è un nuovo esempio della Milano che cambia. Il complesso originario, una realizzazione degli anni Settanta, si colloca in una delle zone oggi più vivaci della città, quella della nuova polarità urbana di Repubblica-Porta Nuova-Melchiorre Gioia, dove molto attende ancora di essere completato.

Il complesso, il cui progetto porta la firma di Atelier(s) Alfonso Femia/AF517, è diventato altra cosa nel panorama cittadino: sfondo del parco della Biblioteca degli Alberi da un lato e nuova prospettiva urbana dall’altro.

Il progetto di Femia non intende riproporre lo schema formale delle nuove architetture contemporanee dell’area, bensì affermare con una visione coraggiosa la propria autonoma identità architettonica. Ogni prospetto del fabbricato assume un diverso linguaggio, ma sempre capace di porsi in relazione con il proprio ruolo urbano: cerniera tra la vecchia e la nuova città.

The Corner, la facciata su viale della Liberazione

ph © Stefano Anzini

I due prospetti principali, il primo su viale della Liberazione, il secondo su Melchiorre Gioia, risultano completamente differenti: il progetto enfatizza queste differenze. Nel primo caso si tratta di una facciata lapidea con forti chiaroscuro generati dalle bucature delle finestre, nel secondo di facciate continue vetrate.

Ciò che colpisce dell’architettura realizzata sono il ritmo e la sequenza delle facciate, che diventano ora un bassorilievo di colore bianco ora una serie variabile di bow-window blu.

Anche per la sopraelevazione, la scelta è consistita nel rafforzamento di una tra-ma strutturale intensa e ripetitiva. A opera conclusa la percezione dai due fronti è anch’essa differente: da Melchiorre Gioia la prospettiva è ampia e fa percepire la facciata in modo frontale; su viale della Liberazione invece è avvertita in prospettiva e mai da una grande distanza.

Dal punto di vista tecnologico gli imbotti laterali dei bow windows che danno su Melchiorre Gioia sono realizzati con pannello composito in Alucobond formato da due lamiere di alluminio con interposto spessore di materiale plastico-minerale, sorretto da una sottostruttura in acciaio; i profili dei serramenti a taglio termico su viale Liberazione sono invece realizzati con elementi in alluminio a sagoma tubolare: lo studio delle tipologie e dei colori del vetro crea sulla facciata un effetto sfumato uniforme.

© Atelier(s) Alfonso Femia/AF517

© Atelier(s) Alfonso Femia/AF517

© Atelier(s) Alfonso Femia/AF517

La corte interna

ph © Stefano Anzini

Più nel dettaglio, le opere realizzate hanno riguardato la sopraelevazione di due piani dell’edificio esistente, il rifacimento di tutte le facciate esistenti, la riqualificazione dell’attacco a terra, con i portici e la pensilina su Melchiorre Gioia, la razionalizzazione del layout interno degli uffici, la realizzazione di aree terrazzate sia in copertura sia sopra il corpo basso, la riqualificazione del sistema impiantistico con fonti rinnovabili e sistemi ad alte prestazioni e bassi consumi, il raggiungimento della classe energetica A e della certificazione Leed Silver e l’adeguamento alle normative sismiche e antincendio.

Femia è anche riuscito nell’intento di portare il parco della Biblioteca degli Alberi sino ai piedi di The Corner, facendolo quasi entrare attraverso il porticato e la pensilina, quest’ultima completamente specchiante, che è servita a eliminare il limite fisico tra pubblico e privato, tra la dimensione collettiva e quella più riservata ■

Committente

Generali Real Estate Sgr, Fondo Mascagni

Progetto architettonico, preliminare, definitivo e paesaggistico

Atelier(s) Alfonso Femia /AF517 Coordinamento: Simonetta Cenci. Responsabili di progetto: Alessandro Bellus, Marco Corazza. Design team: Alessandro Bellus, Simonetta, Cenci, Marco Corazza, Vanesa Carbajo Fernàndez, Alfonso Femia, Vera Messana, Matteo Luciani, Andrea Lucchi, Francesca Zampetti

Progettazione strutturale e impiantistica

FOR Engineering

Impresa di costruzioni

CGG - Gilardi

Slp

17.500 mq

Superficie piano tipo

1.700 mq

Tempi

2014 - 2019

Costo

20.558.693 euro

Serramenti e facciate Schüco

In questo edificio sono sono stati utilizzati sistemi in alluminio Schüco: per la facciata “bianca” su viale della Liberazione è stato realizzato un tamponamento con sistemi di finestra da catalogo AWS 75.

La facciata che apre su piazza Einaudi è una facciata a montanti e traversi su base FWS 50 caratterizzata da bow windows completamente customizzate, di dimensioni e profondità differenti, alcune delle quali sono calpestabili, sostenute da staffe di fissaggio che “bucano” la pelle dell’edificio e sostengono le bow windows.

Quella interna infine è una facciata strutturale FW 50+ SG, con aperture custom.

«The Corner prende il suo nome dall’idea fondativa progettuale: far comprendere che nella città l’angolo di un edificio può e deve essere un punto di racconto della città stessa, del suo tempo tra i tempi, del suo rapporto percettivo con il contesto»

Alfonso Femia

Atelier(s) Alfonso Femia/AF517

Alfonso Femia

Ideatore e co-fondatore, nel 1995, dello studio 5+1 (che nel 2005 diventa 5+1 AA e dal 2017 assume la denominazione Atelier(s) Alfonso Femia AF517), Alfonso Femia è stato docente alla Kent State University di Firenze, alle facoltà di Architettura di Ferrara e di Genova e visiting professor all’università di Hong Kong.

Nel 2019 ha diretto la terza edizione della Biennale di Architettura di Pisa.

Tra i progetti più recenti la Dallara Academy, la nuova sede BNLBNP Paribas/ a Roma (2016), Les Docks de Marseille (2016). Recentemente ha vinto i concorsi internazionali per la Prima Zecca di Italia a Roma, per un sistema ricettivo innovativo a Europacity (Parigi) e per la nuova città dello Sport a Cosenza. Sono attualmente in corso numerosi progetti urbani in Italia e all’estero.

Gli Atelier(s) Alfonso Femia hanno sedi a Genova, Milano e Parigi.

www.atelierfemia.com

I portici dell'edificio su Viale della Liberazione

ph © Stefano Anzini

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