Il Punto Stampa

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Direzione, Redazione e Amministrazione: Via A. Airoldi, 9 - LECCO - Tel. 0341 364685 - Fax 031 860311 - E-mail: ilpuntostampa@fastwebmail.it - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n째 46) art. 1, comma 1, DCB Lecco


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Agomir S.p.A: i percorsi dell’innovazione Essere un attore di riferimento nel campo ICT per la piccola media impresa italiana è la sfida quotidiana con la quale Agomir si misura. Lo fa proponendo investimenti dai ritorni misurabili e prodotti frutto

software, investimenti su nuovi sistemi e valorizzazione del canale di vendita. A conferma della politica di rinnovamento messa in atto dall’azienda per supportare gli importanti

27 maggio 2010 - Agomir incontra i suoi Partner alla "Conferenza Organizzativa e Commerciale", Contrada Resort Arlate Calco (LC)

di avanzate e consolidate tecnologie, pensati per essere facilmente implementati e ispirati a principi di costante innovazione. L’offerta della società rappresenta infatti la sintesi dell’esperienza propria di Agomir: soluzioni di alto livello qualitativo, semplici da implementare e facili da utilizzare. Da diversi mesi Agomir ha intrapreso un percorso evolutivo, che proseguirà per tutto il 2010, che la vede impegnata su diversi fronti: strategie operative, novità e aggiornamenti del

obiettivi di crescita, abbiamo posto alcune domande a Patrizio Garbo, da gennaio nel ruolo chiave di Channel & Marketing Manager per Agomir. Quali soni le tappe fondamentali di questo percorso? Dopo la “missione India” che ha visto protagonisti alcuni delegati Agomir e dopo la visita al CeBIT, la fiera ICT di Hannover, il 5-6 maggio scorsi abbiamo partecipato alla terza edizione di SMAU Business Padova, un appuntamento importante

per la presentazione delle soluzioni della suite InteGRa che ci ha permesso di condividere idee ed esperienze con aziende ed esperti del settore. La partecipazione a SMAU Padova si inserisce inoltre nell’ambito di un progetto di ampliamento della rete di rivenditori su tutto il territorio nazionale. Agomir da quest’anno infatti mira a creare una rete di rivenditori competenti e impegnati sugli stessi obiettivi dell’azienda; per questo il 27 maggio scorso l’azienda ha incontrato i suoi Partner alla “Conferenza Organizzativa e Commerciale” presso il piccolo borgo lombardo Contrada Resort di Arlate, per condividere il nuovo programma e le strategie operative dell’azienda. Novità in ambito di prodotto? In questi mesi Agomir si sta focalizzando su tre prodotti della suite InteGRa: InteGRa.Portale, per la gestione dei contenuti esposti su siti web dinamici o portali più strutturati, InteGRa.CRM per monitorare l’attività commerciale (e non solo) su clienti e prospect, e InteGRa.Asset per il controllo e la pianificazione della manutenzione delle linee produtti-

ve e dei mezzi in movimento. In merito a InteGRa.Asset, che secondo noi ha raggiunto un livello qualitativo piuttosto interessante, Agomir in collaborazione con IBM ha in programma un evento importante che si terrà lunedì 5 luglio alle ore 14,30 presso l’IBM FORUM di Segrate dal titolo “Asset Management & Smart Business: un’opportunità per controllare costi e benefici”. Il convegno vedrà l’intervento anche del Politecnico di Milano con cui sono in corso delle attività

congiunte sul tema Asset Management, che oggi interessa tutte quelle realtà aziendali che pongono attenzione alla gestione della manutenzione dei propri beni (macchine, attrezzature, edifici, mezzi in movimento, ecc.) e relativa consuntivazione dei costi sostenuti. L’evento inoltre sarà l’occasione ideale per presentare InteGRa.Asset come la nuova soluzione certificata IBM che da luglio entrerà a far parte del programma Smart Business: un progetto firmato IBM che mette a disposizione delle P-

MI soluzioni integrate “ready to use”: hardware, software e i servizi IT necessari alla gestione del business aziendale. Agomir - Premier Business Partner IBM - inoltre, a fronte dei risultati raggiunti nel primo trimestre 2010, si è classificata tra i 5 vincitori del programma europeo VBladeCenter S per la vendita di server IBM/Intel e software di virtualizzazione VMware, aggiudicandosi l’opportunità di partecipare all’IBM e VMware Study Tour destinazione Praga nel mese di luglio 2010.

Agomir alla terza edizione di SMAU Business Padova 5-6 maggio 2010: appuntamento importante che ha permesso a Imprese, Fornitori e Pubbliche Amministrazioni di condividere casi concreti di innovazione in ambito ICT


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Immagini, poesie, filmati nella narrazione firmata dall’attore e regista Roberto Citran

Oltre il diluvio della crisi: fare insieme e fare presto! Suggestiva cornice scenica per l’Assemblea dell’Api al Teatro della Società Cosa salvare dal diluvio della crisi economica? Cosa mettere sull’arca di Noè affinché, quando tornerà a splendere l’arcobaleno, tutti possano rimettersi in gioco? Questo l’importante tema trattato durante l’evento targato Api Lecco tenutosi venerdì 18 giugno presso il Teatro della Società. Uno scenario da diluvio universale ha accolto i numerosi presenti: un palco trasformato in imbarcazione, tuoni,

diluvio della crisi economica, un “Noè” d’eccellenza: l’attore Roberto Citran. “Sarò per voi come un tafano che vi pungolerà chiedendovi di lasciare una testimonianza da mettere in salvo” ha spiegato l’attore ai relatori riferendosi ad un inciso dell’autodifesa di Socrate letta ad apertura di serata. Ad essere “punzecchiati” sono stati Mauro Magatti, preside della facoltà di Sociologia della Cattolica di Milano, il Senatore Pietro Ichino, docente del Diritto del Lavoro alla Statale di Mi-

che ha illustrato come “dobbiamo tornare al ruolo originario dell’economia ossia quello di rispondere ai bisogni degli esseri umani. Nell’economia moderna l’aumento delle risorse disponibili può essere sia una grande opportunità che una macchina il cui significato ci sfugge. La crisi ci dice infatti che queste dinamiche rischiano di travolgerci”. Il balletto motivazionale nel call center di “Tutta la vita davanti” ha introdotto l’intervento del Sen. Ichino: “Nel mondo del lavoro è fondamen-

divertente “Prendi i soldi e scappa” di Woody Allen poteva introdurre l’intervento del bancario Roberto Mancone? “Le banche operano in un complesso articolato – ha spiegato – operando sull’intero territorio nazionale non riescono ad avere un modello distributivo differente per ogni territorio, pur non prescindendo da questo. Fondamentale per affrontare al meglio il diluvio è trovare l’equilibrio tra le famiglie e le imprese clienti da una parte e gli investitori dall’altra”.

esso è capace di stringere con gli altri. Un organismo diviene produttivo se accetta la normalità della collaborazione, nella convinzione che in questo scambio nessuno ha da perdere. Dobbiamo inoltre fare presto, preparare già ora gli strumenti e le condizioni migliori che ci permettono di agganciare la ripresa non appena questa inizierà a manifestarsi”. E' un giovanissimo Nanni Moretti nel film “La Messa è finita” a fare da incipit all’intervento di Mons. Sangalli che ha ripreso un aforisma di Tom-

fulmini e cinque relatori ai quali una voce tonante ricordava l’imminente arrivo del diluvio da cui salvare quei valori e quelle idee necessarie per ricominciare “con il piede giusto” quando tornerà il sereno. A interrogare gli ospiti sulle diverse responsabilità del diritto del lavoro, della finanza, dell’economia, della Chiesa e della società nei confronti del

lano, Roberto Mancone, responsabile rete sportelli Italia Deutsche Bank, Mons. Samuele Sangalli, docente di Etica ed Economia alla Pontificia Università Gregoriana di Roma e il presidente dell’Api di Lecco Riccardo Bonaiti. A rispondere per primo alle domande di Citran dopo la proiezione di uno stralcio del film “Grazie Signora Thatcher”, è stato Mauro Magatti

tale la coniugazione tra la massima flessibilità per le strutture e la massima sicurezza per chi lavora. Affinché questo si realizzi, oltre ad una economia fiorente, è necessario parlare di una flexsecurity che dia maggiori supporti ai lavoratori che vogliono cambiare posto di lavoro e permettano alle imprese aggiustamenti più repentini”. Quale filmato migliore del

Le immagini del film “Giorni e nuvole” di Silvio Soldini hanno dato lo spunto all’intervento del presidente dell’Api di Lecco, Riccardo Bonaiti. “Per uscire dal diluvio dobbiamo fare presto e fare insieme – ha commentato Bonaiti – Questo vuol dire accantonare le diffidenze tra le parti sociali e comprendere che il valore non sta nel singolo soggetto, ma nella reazione che

maso d’Aquino: la giustizia si corrompe in due modi, con l’astuzia dei potenti e le violenza dei sapienti. “Sono proprio i sapienti le leve del potere che hanno agito in modo scorretto. Ora non dobbiamo più chiedere nuove regole ma dobbiamo guardare dentro noi stessi, cercare quei valori che la globalizzazione ha relativizzato invece di diffondere”.

Assemblea privata dei soci presso la sede di via Pergola Venerdì 18 giugno, alle 17.00, la sede Api di via Pergola ha ospitato la 61esima Assemblea Annuale riservata ai soci. Durante la sessione privata il Presidente Riccardo Bonaiti e il Direttore Maurizio Bario hanno tracciato il bilancio dell’attività svolta nel corso del 2009. La crisi generale che ha colpito l’economia lo scorso anno ha significato per l’Api l’intensificarsi dell’attività degli uffici che si occupano direttamente dell’assistenza alle imprese, in particolar modo per l’area sindacale e finanziaria. Api ha inoltre offerto alcune opportunità di crescita strutturale per le imprese, con particolare riferimento all’apertura commerciale sui mercati esteri, sul fronte dell’innovazione tecnologica e quello della finanza e gestione d’impresa.


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Cinquanta artigiani lecchesi a Roma per l’assemblea nazionale di Confartigianato Imprese

La piccola impresa al centro delle strategie di sviluppo Massiccia partecipazione della rappresentanza lecchese all’assemblea nazionale di Confartigianato Imprese, lo scorso 9 giugno a Roma alla presenza di tremila delegati da ogni parte di Italia. Circa cinquanta artigiani appartenenti agli organismi direttivi dell’associazione lecchese, guidati dal presidente Arnaldo Redaelli e dal direttore Paolo Galbiati, hanno infatti assistito all’incontro svoltosi all’Auditorium Parco della Musica. Erano presenti, fra gli altri, i vicepresidenti Francesco Rotta, Vittorino Fenili, Daniele Riva e Dino Scola, i presidenti del Gruppo Giovani Ilaria Bonacina, del Gruppo Donne Manuela Piazza, della Cooperativa Artigiana di Garanzia Guido Villa, e il presidente nazionale Riparatori Elettrodomestici Innocenzo Sartor. “La sensazione più viva - racconta il presidente Redaelli - è stata quella di ritrovarsi insieme, a migliaia, senza distinzioni geografiche, alimentando un sentimento corale di condivisione e un fortissi-

mo senso di appartenenza. Siamo tornati a Lecco rafforzati , ancor più motivati nel nostro impegno, con la consapevolezza di essere una vigorosa com-

risonanza all’evento, anche per la presenza del presidente Berlusconi che ha assistito per tutta la mattinata ai lavori con estrema attenzione, risponden-

so della nostra Assemblea sono stati annunciati da parte del Governo una serie di programmi specificamente dedicati allo sviluppo della piccola impresa.

pagine in grado di far sentire la propria voce e di guadagnarsi l’apprezzamento da parte del Governo, delle forze politiche, delle parti sociali e degli organi di comunicazione. Tutta la stampa ha infatti dato ampia

do alle nostre sollecitazioni con un discorso ricco di contenuti”. Il direttore Galbiati prosegue: “Sembra che alla piccola impresa si stia finalmente dedicando la dovuta considerazione che merita. Proprio nel cor-

Fra questi, da sottolineare la volontà di varare in tempi brevi il cosiddetto Statuto delle Imprese, che, analogamente a quanto già avviene con lo Statuto dei lavoratori, identificherà un insieme di regole de-

clinando, sulla base dei princìpi di libertà di iniziativa e di sussidiarietà, i diritti fondamentali delle imprese, recependo così l’invito rivolto dall’Unione europea con il cosiddetto “Small Business Act”. E’ un importante segnale della volontà di porre le imprese al centro dell’iniziativa politica e delle strategie di sviluppo del Paese. Ora è necessaria una rapida attuazione di questi principi, a cominciare dagli interventi di semplificazione, di riduzione degli oneri amministrativi, di apertura dei mercati e di sostegno delle potenzialità di sviluppo per le Pmi. Sono numerose le indicazioni contenute nella direttiva europea di cui Confartigianato sollecita da tempo l’attuazione. Tra queste – conclude Galbiati - l’istituzione di un’Agenzia per le micro e piccole imprese con il compito rielaborare proposte finalizzate a favorire lo sviluppo delle aziende con meno di 50 dipendenti e la predisposizione di una legge annuale sulla micro e piccola impresa”.

Gli appuntamenti di luglio: internazionalizzazione e competitività 12 luglio / Serata Internazionalizzazione Il gruppo Internazionalizzazione di Confartigianato Imprese Lecco organizza un doppio appuntamento per la serata di lunedì 12 luglio, nella sede di via Galilei 1 a Lecco. Alle ore 18 è prevista la presentazione della piattaforma informatica “Crescita e Mercati MPMI”, uno strumento informativo pensato per l’analisi ed il monitoraggio degli andamenti congiunturali dei segmenti produttivi e dei mercati esteri di riferimento delle piccole e medie imprese metalmeccaniche lecchesi. Lo strumento è stato messo a punto dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, in collaborazione con la Camera di Commercio di Lecco e la sua azienda speciale

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L@riodesk Informazioni, con il prezioso supporto delle Associazioni di categoria. La piattaforma offre tre diverse tipologie di servizi: benchmarking interno al Lecchese (analisi del proprio segmento produttivo); analisi dei Paesi di sbocco; analisi e confronto con i principali competitori all’esterno dell’area provinciale. Alle ore 19 interverrà Giulio Corti, professionista lecchese che da oltre sette anni vive e lavora stabilmente in Cina. Portando la sua esperienza diretta nel corso di una chiacchierata informale, fornirà interessanti spunti di discussione con informazioni chiare e aggiornate sui vari aspetti del “fare busi-

ness” in quel Paese. Sarà anche l’occasione per illustrare la missione multisettoriale in Cina che Confartigianato Imprese Lecco organizzerà in autunno; grazie all’agevolazione prevista dal Bando Voucher Missioni 2010 di Regione e Unioncamere Lombardia, le aziende potranno partecipare alla missione con una quota agevolata. Per informazioni e adesioni alla serata: dott.ssa Larissa Pirola, tel. 0341250200, lpirola@artigiani.lecco.it. 21 luglio / Serata Competitività Mercoledì 21 luglio alle ore 17 si terrà nella sede di via Galilei 1 a

Lecco la serata di presentazione del Gruppo Competitività di Confartigianato Imprese Lecco, costituito da imprenditori artigiani che intendono impegnarsi attivamente sui temi dell’innovazione e dello sviluppo competitivo. All’evento parteciperanno anche il dott. Guido Dominoni e la dott.ssa Laura Savini di CESTEC Spa, società di servizi della Regione Lombardia ed ente coordinatore del consorzio SIMPLER, che illustreranno le opportunità previste dai bandi europei del 7° Programma Quadro e i meccanismi di accesso. Al termine della serata sarà offerto un aperitivo. Per informazioni e adesioni alla serata: dott. Paolo Grieco, tel. 0341/250200, pgrieco@artigiani.lecco.it

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Click day sul credito di imposta La spuntano le aziende che hanno presentato il ricorso attraverso Confindustria Lecco La prima sezione della commissione tributaria provinciale di Pescara, competente per i ricorsi in materia di credito di imposta per la ricerca e sviluppo si è espressa a favore della maggior parte delle aziende lecchesi, invertendo per la prima volta una tendenza consolidata. Un po’ di storia. La Finanziaria 2007 aveva introdotto un bonus fiscale automatico per le imprese che svolgevano attività di ricerca e sviluppo. A fine 2008 con il Decreto Anticrisi questo incentivo fiscale fu sostanzialmente modificato con l’introduzione di un tetto massimo di risorse disponibili e la cancellazione del principio di automaticità. Le aziende che desideravano fruire del bonus dovevano utilizzare una procedura di prenotazione on line (click day del 6 maggio 2009), con graduatoria stabilita in base all’ordine di arrivo delle domande all’Agenzia delle Entrate. Il risultato è noto: dopo circa 35 secondi dall’apertura della procedura di inoltro informatico il plafond di 1,62 miliardi di euro fu esaurito, e più del 75% delle richieste presentate a livello nazionale non trovò accoglimento. Da notare che tutte le imprese che hanno svolto la procedura di click day attraverso il servizio attivato da Confindustria Lecco, hanno invece ottenuto il nulla osta alla fruizione del bonus. Per gli esclusi dall’incentivo, che pure avevano i requisiti sostanziali per ottenere il bonus, il provvedimento di diniego ha causato un evidente danno in termini economici e finanziari. Per questa ragione Confindustria Lecco si è schierata a fianco delle imprese associate, ha verificato la possibilità di impugnazione, coordinato la raccolta delle istanze di ricorso e le affidate ad uno studio professionale del territorio che da tempo collabora con l’associazione. E’ di questi giorni la notizia che la prima sezione della Commissione Tributaria provinciale di Pescara ha accolto la maggior parte delle istanze presentate attraverso

Confindustria Lecco. Ha infatti accolto integralmente 10 ricorsi, parzialmente 3, mentre per altri 3 non conosciamo ancora l’esito. Stiamo parlando credito d’imposta spettanti per circa 750 mila euro a fronte di progetti di innovazione realizzati nella aziende tra il 2008 e il 2009 per circa 9 milioni di euro. Anche se la pronuncia della commissione è solo il primo passo di un iter giudiziario che si preannuncia lungo, è infatti probabile che l’Agenzia delle Entrate presenti istanza di appello, il risultato è importante perché segna un’inversione di tendenza nell’indirizzo una commissione tributaria, in particolare la sezione I, che finora si era pronunciato in senso opposto. La controversa vicenda del click day, non si esaurisce peraltro nelle aule giudiziarie, Confindustria ha fatto e pressione sul Ministero dell’Economia perché siano trovati ulteriori fondi per soddisfare tutte le richieste legittime presentate dalle imprese. Lo stanziamento di 350 milioni di euro indicato in Finanziaria 2010 è un primo risultato dell’azione di lobby svolta da Confindustria. Siamo in attesa degli atti amministrativi che renderanno queste risorse fruibili, pur sapendo che la cifra messa a disposizione copre solo in quota parte le richieste pervenute. “Questo è quello che intendiamo quando diciamo che Confindustria

Lecco è a fianco delle imprese ogni giorno, attraverso progetti strategici, ma anche garantendo un’assistenza che si traduce nella tutela di interessi reali – spiega il direttore Giulio Sirtori – Il caso del click day è emblematico. Le abbiamo assistite nella procedura informatica, andata a buon fine, e ci siamo schierati con le imprese associate che sono rimaste escluse, ottenendo un risultato particolarmente significativo, considerato l’orientamento sino ad ora generalmente negativo della sezione. L’intervento relativo al credito di imposta è rilevante anche perché si iscrive all’interno dell’azione di Confindustria che da sempre ha denunciato l’iniquità della cancellazione dell’automatismo per il credito d’imposta per la ricerca e sviluppo”. “Sono soddisfatto del risultato ottenuto anche perchè ritengo che la legge 2/2009 che ha cancellato l’automatismo per il credito di imposta abbia dei profili di incostituzionalità e la commissione tributaria di Pescara ne ha tenuto conto. L’atto di diniego infatti era illegittimo per falsa applicazione della norma di cui art 29 legge 185/2008 ed in contrasto con i principi di uguaglianza e capacità contributiva sanciti dalla costituzione art. 3 e 53. E in contrasto con il principio di retroattività delle norme tributarie” commenta l’avvocato Massimo Giordano, che ha seguito personalmente l’iter dei ricorsi.

Il gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria: delegazione Lecchese a Santa Margherita Ligure

Il gruppo giovani imprenditori di Confindustria Lecco ha partecipato lo scorso weekend con una delegazione all’edizione 2010 del Convegno di Santa Margherita ligure promosso dal movimento nazionale. Oltre al presidente Mario Goretti, erano infatti presenti Elena Maria Carla Torri, Raffaella Bartesaghi, Elettra Bresciani, Valentina Fontana e Marco Campanari. “Responsabilità e riforme: per un nuovo destino del Paese. E’ stato questo il titolo del 40° Convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria svoltosi come da tradizione a Santa Margherita Ligure lo scorso weekend – spiega Goretti - Avendo partecipato anche al Convegno di Confindustria a Parma

lo scorso aprile, ho potuto apprezzare una continuità di intenti volti alla coesione tra gli attori del mondo del lavoro e la politica: la strada dell’agire in modo unito contro gli sprechi, per dare un futuro dignitoso all’Italia, mi pare tracciata, anche con alcuni spunti pratici attuabili nelle nostre attività quotidiane”. Rilevante il tema affrontato, che ha riscosso il consenso dei presenti: “Il tema della Responsabilità è da sottolinearsi volutamente con la “R” maiuscola: essere in grado di rispondere del proprio operato, con precisione e serenità, non dovrebbe essere un elemento scontato, ma ricercato con coerenza. A tutti i livelli, con la Responsabilità individuale maggiormente premiata

grazie ad aumento del senso di meritocrazia, sin dagli anni della scuola – prosegue Goretti Inoltre, è tempo di azione, quindi di riforme: in questo caso con la “r” minuscola. Piccole, veloci, incisive, come ben evidenziato dal ministro Brunetta nel suo intervento di venerdì sera. Magari anche scomode, contro la ricerca del consenso a tutti i costi: data per assodata l’umana impossibilità di accontentare tutti, o la gran parte degli individui, è forse tempo di creare qualche malumore agendo per il bene del Paese. In questo scenario, credo che i giovani, tutti, non possano non sentirsi coinvolti: anzi, dovrebbero pretendere di essere tra i primi attori dei cambiamenti in atto”.

Confidi Lombardia ammessa a far parte all’elenco degli intermediari finanziari vigilati da Banca d’Italia Confidi Lombardia, cooperativa di garanzia collettiva fidi con 15 sedi e filiali nelle province di Brescia, Bergamo, Como, Cremona, Lecco, Pavia, Sondrio e Varese ed aderente a Federconfidi – Confindustria, è stata ammessa a far parte all’elenco degli intermediari finanziari vigilati da Banca d’Italia ex art. 107 TUB. Evidenti i vantaggi dell’operazione: garanzie più efficaci e maggiore facilità di accesso al credito per le imprese, salvaguardia del patrimonio di vigilanza degli istituti di credito,

ancora maggior credibilità sotto il profilo patrimoniale. Frutto dell’aggregazione ed espressione delle omonime sedi confindustriali provinciali, è presieduto da Ettore Seragni e diretto da Andrea Crovato. Confidi Lombardia è giunta al rilevante traguardo dopo un percorso aggregativo importantissimo per capacità organizzativa raggiunta e per altrettanto importante rappresentanza territoriale. Confidi Lombardia rappresenta oltre 12.000 imprese socie. Nel 2009 ha garantito 3.634

operazioni per un totale di oltre 250 milioni di euro. Lo stock di garanzie rilasciate in essere 31/12/2009 è di oltre 305 milioni di euro su 6.168 operazioni. Ha convenzioni in essere con circa 80 istituti di credito. Per le oltre 12.000 imprese associate, Confidi Lombardia costituisce un insostituibile baluardo di efficacia operativa nel rapporto banca-impresa, elemento di importanza vitale in ogni momento della vita d’impresa e ancor di più, oggi, in un momento di particolare

sofferenza per il mondo imprenditoriale. La sede lecchese ha incrementato in modo consistente la sua attività a sostegno dell’accesso al credito delle imprese associate. Nei primi cinque mesi dell’anno ha infatti erogato finanziamenti per 20 milioni di euro, gestendo 90 pratiche. E’ rappresentata nel consiglio di amministrazione di Confidi Lombardia da Marco Campanari, mentre Alberto Redaelli guida il comitato tecnico locale, ed è diretta da Rodolfo Stropeni.


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LA PRIMA WEB TV

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Quando è il momento di farsi sostenere Per la cura delle persone anziane - Residenza Sanitaria Assistenziale - Nucleo Alzheimer - Centro Diurno Integrato - Assistenza Domiciliare Integrata Gli Istituti offrono un servizio medico, infermieristico ed assistenziale continuativo nelle 24 ore, di riabilitazione e terapia occupazionale, di animazione con presenza attiva del volontariato in ampi spazi di socializzazione che si aprono su un rigoglioso parco secolare.

ente morale con personalità giuridica di diritto privato fondato nel 1594

LECCO • via Airoldi e Muzzi, 2 • tel. 0341 497172 • fax 0341 250354 • info@airoldiemuzzi.it Gli Istituti svolgono la propria attività anche grazie all’opera di volontariato e alle donazioni di chi con generosità ne sostiene il passo. Aiutare le persone anziane è un dovere civile che, fatto con amore e professionalità, diventa un bene sociale.


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Il commento all’indagine sul mercato immobiliare di ANCE Lombardia e CRESME

“Prepararsi alla ripresa, investendo nel cambiamento” Per Mario Sangiorgio, presidente ANCE Lecco, occorrerà che le imprese sappiano segmentare la propria offerta “Anche se la situazione contingente ci segnala un mercato immobiliare che presenta non pochi elementi di difficoltà, occorre saper guardare al futuro e, soprattutto, prepararsi ad una ripresa che, se certamente non avrà le caratteristiche e le dimensioni del ciclo di sviluppo conclusosi nel 2008, comunque si verificherà, probabilmente già a partire dalla fine di questo 2010”. È questo il messaggio positivo che il presidente di ANCE Lecco, Mario Sangiorgio, lancia alla luce della presentazione della seconda ricerca promossa da ANCE Lombardia e CRESME su “L’industria delle costruzioni e il mercato immobiliare in Lombardia”, presentata in occasione della recente manifestazione EIRE dedicata al real estate a Fiera Milano Rho. Se infatti, come sottolineato dal Presidente di ANCE Lombardia Luigi Colombo, “il 2009 è stato un anno particolarmente difficile per il settore delle costruzioni”, nel corso del quale “molte imprese hanno chiuso i battenti e numerose altre versano in grosse difficoltà per effetto di un insieme di fattori concomitanti quali la contrazione del mercato immobiliare, il calo degli investimenti in opere pubbliche soprattutto di piccola dimensione, la stretta creditizia, il ritardo dei pagamenti da parte delle stazioni appaltanti per il rispetto del patto di stabilità interno”, è pur vero che “la crisi può certamente spaventare, ma non è altro che un momento di transizione, che può coincidere anche con un’opportunità di crescita”.

In realtà, dall’analisi dei dati riferiti al mercato immobiliare lombardo nel 2009 escono indicazioni contraddittorie. Se è vero infatti che per il terzo anno consecutivo il mercato si segnala in flessione (-31,8% rispetto al 2006), con una diminuzione più accentuata per il comparto non residenziale, d’altra parte il tasso di caduta si è andato man mano riducendo e, contemporaneamente, la crisi non ha avuto impatti negativi sui flussi di immigrazione in Lombardia, che ha continuato a crescere. “La crescita della popolazione in Lombardia, che tra il 2001 e il 2009 è cresciuta da 9 a 9,8 milioni di abitanti, e quella delle famiglie, che passano da 3,7 a 4,3 milioni nello stesso periodo, è uno straordinario fattore potenziale di sviluppo per il mercato immobiliare – spiega Sangiorgio – Significa che stiamo assistendo all’accumulo di una importante quota di domanda di abitazione, che oggi non trova risposta al proprio fabbisogno di casa”. Del resto, l’indagine del CRESME condotta su un campione di 1.000 famiglie evidenzia che, mentre nel 2009 il 4,7% delle famiglie era interessata a cambiare casa, nel 2010 questa percentuale scende al 3,5%: “È un segno concreto dei riflessi sui comportamenti della domanda della crisi in atto – spiega ancora il presidente ANCE Lecco – In particolare sembra essersi bloccato il segmento della sostituzione, ovvero di quelle famiglie che volevano vendere la propria abitazione per acquistarne una

nuova. Ciò fino a due anni or sono era relativamente facile: si vendeva rapidamente e con poche questioni di prezzo; il credito era facilmente accessibile anche per chi acquistava per la prima volta. Oggi tutto è più difficile: in primo luogo perché è aumentato il divario di prezzo tra un’abitazione vecchia e una nuova, con caratteristiche più performanti sotto il profilo, per esempio, del risparmio energetico; in secondo luogo perché le forme di restrizione del credito hanno penalizzato soprattutto la domanda più fragile, quella più a rischio sotto il profilo occupazionale. Si è bloccato il fenomeno della sostituzione, dunque, perché manca la spinta dal basso”. Ma questo fenomeno negativo ne porta un altro con sé, di segno positivo: l’aumento del mercato della riqualificazione, che si mostra in costante crescita e che è destinato ad aumentare anche nel prossimo futuro. “Di fronte a questo scenario – afferma ancora Sangiorgio – emerge con evidenza un dato: le imprese, se vogliono restare sul mercato, devono rendersi conto del cambiamento che sta avvenendo a livello di domanda. E devono dimostrare di saper reagire di conseguenza. Come? Le strade, indicate anche dalla ricerca di CRESME, sono differenti. Una porta a migliorare i processi interni all’azienda, misurando la qualità gestionale ed operativa dell’impresa. L’altra ad innovare, cavalcando le nuove onde che la riconfigurazione della domanda sta producendo. Un’altra ancora indica il modello dell’integrazione di filiera da un lato e con reti di altre piccole imprese

dall’altro. Ma, è certo, saper leggere il cambiamento della domanda è un elemento basilare, che va gestito all’insegna di innovazione e qualità”. In questo senso occorrerà in particolare ripensare al modello di offerta che l’impresa intende proporre al mercato: “L’impresa dovrà dimostrare di saper segmentare la propria offerta – spiega Sangiorgio – proponendo prodotti diversi a segmenti di mercato diversi. Ma, al tempo stesso, tutto il settore dovrà dare prova di voler proseguire il grande cambiamento che ha avviato al proprio interno. Un cambiamento che investe il prodotto edilizio, sempre più indirizzato a dare risposta a temi quali l’efficienza energetica, l’eco-compatibilità, la sostenibilità ambientale, economica e sociale, ma anche a trovare strade innovative che riducano i costi di produzione”. Ma non è solo il mondo dell’impresa a dover accettare la sfida del cambiamento: “In questo processo – conclude il presidente di ANCE Lecco – non possiamo essere soli. Non chiediamo contributi, quanto piuttosto un ambiente meno ostile al fare impresa nel nostro settore. Il che significa sicuramente un rapporto con il pubblico più trasparente e chiaro, con meno ostacoli e meno burocrazia e più certezze per la programmazione delle attività, ma anche un atteggiamento diverso da parte delle istituzioni bancarie, sia attraverso la realizzazione di prodotti finanziari adeguati, che attraverso un allentamento dei vincoli eccessivamente rigidi che oggi penalizzano le imprese e le famiglie”.


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