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La Biennale, le sue Muse e

125 Anni di storia. Due conflitti mondiali, sconvolgimenti sociali e politici come quelli del ’68, del crollo dei grandi blocchi della Guerra Fredda, de gli Anni di Piombo, della rivoluzione imposta dalla comunicazione informatica e dai nuovi confini glo bali, fino… alla pandemia, che tuttora preoccupa il mondo. Se è vero che la Biennale di Venezia ha dovuto ri nunciare quest’anno alla grande Mostra internazionale di Architettura, altrettanto vero è che con forza l’Istituzione ha reagito, dimostrando di sapersi con frontare ancora una volta con gli accadimenti più complessi e sconvolgenti della storia. Ecco allora che con il mese di settembre tutti suoi spazi, dai Giardini di Castello all’Arsenale, fino al Palazzo del Cinema del Lido si sono riaperti al pub blico tutti, nel massimo rispetto delle regole e delle speciali attenzioni dovute al momento. La Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, il Festival del Teatro, quello della Musica e ancora, in questo mese di ottobre il Festival di Danza, hanno fatto e continueranno a fare da emblema al mondo dell’arte e delle arti, accentrando su Venezia il me glio delle produzioni e dell’avanguardia del panorama artistico internazionale. Sì, perché La Biennale pur nata come Esposizio ne Internazionale d’Arte – era il 1895 - ha saputo evolversi negli anni capendo che per completare re almente il mondo dell’arte doveva confrontarsi con tutte le sue sfaccettature, o meglio, con tutte quelle che possiamo definire come le sue Muse. Nascono così nell’ambito de La Biennale (così chia mata per la sua scadenza periodica) i suoi settori rappresentanti ognuno un’arte diversa: nel 1930 la Musica; nel ‘32 il Cinema; nel ’34 il Teatro; nel ‘80 l’Architettura; nel ’99 la Danza. Storia, Tempi inquieti, Arti, Muse… Da qui nasce l’intuizione per una nuova esperienza: una mostra che facesse per la prima volta da fine stra e da dialogo alle sei arti della Biennale. Si apre cisì per i 125 anni dalla sua fondazione un’esposizione particolare: Le Muse inquiete. La

Biennale di fronte alla storia.

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Fermamente voluta da Roberto Cicutto nuovo Presidente della Fondazione, curata da tutti i sei direttori artistici, e resa possibi le grazie all’imponente Archivio Storico delle Arti Contemporanee (ASAC), ci racconta attraverso te stimonianze, filmati d’epoca e opere il lungo percorso della Biennale e i suoi momenti nevralgici. A questa mostra, visibile al pub blico esclusivamente con biglietto online fino all’8 di dicembre, La Biennale aggiunge nel mese altre importanti opportunità, a partire dal Festival di Musica contemporanea che prosegui rà nel mese fino al 4 ottobre. Sarà poi la volta del Festival internazionale di Danza diretto dalla coreografa canadese Marie Chouinard che calamiterà l’attenzione del pubblico dal 13 al 25 ottobre: due settimane di spettacoli che vedranno la partecipazione di 19 coreografi autori di 23 titoli ma anche incontri e film che si snoderanno lungo tutto il suggestivo percorso dell’Arsenale. Sempre all’Arsenale e fino al 25 ottobre La Bienna le proporrà ancora un programma di visite guidate gratuite (su prenotazione obbligatoria) comprensive di una mostra - La Biennale all’Arsenale 1998/2020 - che illustra gli interventi di riqualificazione e restau ro realizzati negli spazi dall’Istituzione veneziana. Altra opportunità, inserita invece nella sede dei Giardini, sarà quella offerta dal Padiglione Venezia che con Aperture straordinarie, un ciclo di appun tamenti concentrati nei fine settimana, presenterà al pubblico alcuni Ospiti speciali su temi che coin volgeranno non solo l’arte ma anche molte altre discipline. Ma, ovviamente, non c’è solo La Biennale. A questa. si affiancano ancora molte altre opportunità. Tra queste quelle offerte dalle mostre d’arte - ricor diamo quelle alle Stanze del Vetro, a Palazzo Grassi, a Punta della Dogana, alla Casa dei Treoci - e dai principali musei - da Palazzo Ducale a Museo Correr, dalla Collezione Peggy Guggenheim alle Gallerie dell’Accademia - tutti ora riaperti a tempo pieno. C'è poi, tra gli spettacoli, la Stagione del Teatro La Fenice e per gli appassionati di Sport: il Venice Hospitality Challenge, vero e proprio gran premio sull’acqua riservato ai maxi-yacht; la Veleziana, re gata non competitiva, ideale festa di chiusura della stagione velica e infine, la prestigiosa VeniceMara thon, che quest’anno avrà un impegno in più, quello di districarsi dalle restrittive normative di sicurezza. D.R.

125 years of history. Two world conflicts, social and political upheavals such as the ones during 1968, the collapse of the great Cold War blocks, the terrorism years, from the revolution imposed by computerized communication and by the new global borders, up to... the pandemic, which is still worrying the world. While it is true that the Venice Biennale has had to forgo its great International Architecture Exhibition this year, it is also true that this Institution has re acted with strength, showing it is able to deal with the most complex and unsettling events in history once again. Thus in September all of its venues, from the Gar dens at Castello to the Arsenal to the Cinema Palace at the Lido, have been wholly reopened to the public, with the utmost attention for regulations and special precautions due to our times. The International Film Festival, the Theatre and Music Festivals and, during this month of October, the Dance one, have been and will continue to be an emblem for the world of art and of the arts, as hubs in Venice for the top international art-scene produc tions and avant-garde. Indeed, because even though the Biennale was born as an International Art Exhibition (in 1895), it has since evolved during the years, understanding that in order to really round-off the world of art, it had to deal with each one of its facets, or even better, with all the ones we may call its Muses. Therefore, its various departments were born within the Biennale (so named due to its periodical occur rence), each representing a different art: Music in 1930, Cinema in ’32, Theatre in ’34; Architecture in 1980, Dance in ’99. History, troubled Times, Arts, Muses… This is where the idea for a new experience sprang from, a sort of exhibition that might act as a window and a dialogue for the six Biennale arts for the first time. So a special showcase has opened for its 125th founda tion anniversary: The Disqui

eted Muses. When La Biennale di Venezia Meets History.

Firmly wished by Roberto Cicutto, the new Foundation President, overseen by all of its six artistic directors and made possible thanks to its im pressive Historical Archive of Contemporary Arts (ASAC), it tells us about the Biennale’s long journey and its crucial moments through testimonies, vintage films and artworks. In addition to this exhibition, only accessible to the public by means of online ticketing until 8 December, the Biennale fea tures further important opportunities during this month, beginning with its Contemporary Music Festival, which will continue this month up to 4 October. It will then be the turn of the International Dance Festival, directed by Canadian choreographer Marie Chouinard, which will attract the public’s attention from 13 to 25 October: two weeks of performances featuring 19 choreographers, authoring 23 titles, but also meetings and films, all unfolding along the sug gestive circuit of the Arsenal. Still at the Arsenal, up to 25 October, the Biennale will also offer a programme (only by booking) of free guided tours at an exhibition - The Biennale at the Arsenal 1998/2020 – showing the renovation and restoration work carried out by the Venetian institu tion within that area. Another opportunity to be found instead at the Giardini venue, will be offered by the Venezia Pavil ion through Special Openings, a series of meetings concentrated over the weekends, presenting special Guests to the public, on topics that will not only in volve art but many other disciplines too. Naturally, however, not only the Biennale exists. There are also many other parallel opportunities. Among them, those offered by art exhibitions - we may recall those at the Rooms of Glass, at Palazzo Grassi, at Punta della Dogana, at the Casa dei Treoci - and by the main museums - from the Ducal Palace to the Correr Museum, from the Peggy Guggenheim Collection to the Galleries of the Accademia - all of which have now reopened full-time. Shows also include La Fenice Theatre and for sports enthusiasts, the Venice Hospitality Challenge, a true Grand Prix on water reserved for maxi-yachts; the Veleziana, a non-competitive regatta, an ideal clo sing festivity for the sailing season and also, finally, the prestigious VeniceMarathon, which will have the extra task this year of managing restrictive safety re gulations.

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