Anteprima Re Nudo 41

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wild wild

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TRIMESTRALE TEMATICO PER L’EVOLUZIONE DELL’ESSERE

liberazione

MAJID VALCARENGHI: La storia della persecuzione contro Osho / FEDERICO FELLINI, PIERO CHIARA, GABRIELE LA PORTA, FRANCO BATTIATO, BERNARDO BERTOLUCCI, DACIA MARAINI: L’appello al governo per Osho / ENZO TORTORA, GIOVANNI NEGRI: La petizione per la libertà di movimento a Osho / MAX BRECHER: La Guardia nazionale contro la Comune di Osho in Oregon MARCO PANNELLA, DOMENICO MODUGNO, PARTITO RADICALE: La campagna per il rilascio del visto a Osho / PRATHIBA DE STOPPANI, PREM UPCHARA, UPADHI RITA MAGGI, ANAND IDA PORTA: La nostra vita nella comune di Osho in Oregon / OSHO: Sono stato avvelenato dal governo americano / AURIN PROIETTI: Liber-azione attraverso la recit-azione / ITALO BERTOLASI: Balla coi Sufi / SILVIA TURRIN: Il cibo del Risveglio / SABRINA GRANDONI: Fumi, segni e sogni / HAIDEHOI DAVID SIMURGH: Nostra Signora Libertà / RITA CIATTI: Yulin, la cultura del profitto

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Majid Valcarenghi

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MAJID VALCARENGHI: Identità e Identificazione nell’esperienza della Scuola di Osho / VEET Sandeh: Una transgender politicamente scorretta / SVaRUP dISeGnI: dall’antipsichiatria di R. Laing all’ashram di Poona / MARINA VALCARENGHI: al mercato globale dei diritti: l'ultimo pezzo di donna in vendita / aRMandO JIVan SahI: Una dannata benedizione, una critica al mio Maestro RITa UPadhI MaGGI: I blocchi energetici dell’identificazione e come affrontarli / LaMa YeShe: Il potere della saggezza / KaTY BOWMan: Il movimento influenza il nostro dna / KIM da SILVa: Mudra per la respirazione / MaRISa PaSCheRO: Connettersi all’inconscio tramite lo scarabocchio eLISaBeTh RUSSO LaVIa: La scuola delle emozioni / aURIn PROIeTTI: Conversazione con Susan Batson, la Coach degli Oscar / MaRCeLLa ROSSI: La floriterapia per incontrare la nostra autenticità / JOhn BeaULIeU: Il suono e la guarigione del campo energetico

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MAJID VALCARENGHI: Mettere insieme le nostre forze e tutta la nostra energia / VEERESH: Sannyas, il grande rischio / APURVA MASTINU: Sciamanesimo, la Via Naturale / ALAN GREEN: Musica e Meditazione / MARINA BORRUSO: Un’esperienza di ricerca interiore / CARLOS OROzCO: Una scoperta che farà epoca / AMY B. SCHER: Diventare se stessi / ALESSANDRO PANDOLFI: Fisica quantistica e astrologia: un connubio dal potenziale rivoluzionario / FRANCO BOLELLI: Elogio alla forza / MASSIMO CITRO: Rischiare di stare bene / AURIN PROIETTI: Intervista a Ian McKellen GIANPAOLO GIACOMINI: Nigredo, Rubedo e Albedo / DANIELA NIPOTI: Il Tema Natale

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MAJID VALCARENGHI: Come è nato il Manifesto Zen e Politica e L’insegnamento di Osho SARJANO: Caro Maestro / OSHO: Amore, sesso e morte / AURIN: Trasformare la vita in teatro JON KABAT-ZIN, SOGYAL RIKMPOCHE, CLIFFORD SARON e AL.: I benefici della meditazione MARCO BOGGIO: Evoluzione verso la vita / MARCO PIZZUTI: L’inganno della fisica / RUIZ Jr.: La creazione di un Maestro / SANDRA INGERMAN: Accedere ad altre dimensioni / ALBERTO VILLOLDO: One spirit medicine / LI WU: L’orologio degli organi / MAURIZIO FORZA: Le risposte della fisica quantistica / MICHAEL NEWTON: Il viaggio delle anime / ALESSANDRO VITI: La musica per Reiki / MILENA SIMEONI: Naturopatia Olistica / RITA CIATTI: Il futuro è vegan?

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discepolo

MAJID VALCARENGHI: Il mio essere discepolo di Osho / MARINA BORRUSO: La consapevolezza attraverso l’acqua / ECKHART TOLLE: Agire è una pratica spirituale JIDDU KRISHNAMURTI: Il divenire, l’ego, l’amore / JAYADEV JAERSCHKY: Lo yoga di Yogananda / RAMTHA: I venti del cambiamento / OSHO: Il Maestro e lo studente GURDJIEFF: L’opera incompiuta / AURO: Stanislavskij, la natura e il Maestro / LANA WACHOWSKI intervista Ken Wilber / JAMES MOORE: La rivelazione nel quesito NISARGADATTA MAHARAJ: Conversazioni / INTERVISTA DI S.PILLAI a Ramana Maharshi

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ASSOCIANDOTI A RE NUDO HAI UN OMAGGIO A SCELTA NNI' LUSINGHI SECRET WORLD BISMILLAH Una raccolta di Sonorità esotiche del sonorità da tutto mediterraneo il mondo: Gabin che si riallacciaDabiré (Burkina Faso), Igor no a quell'antico Koshkendev & Musicians (Tuva), misticismo che vide la Sicilia percorsa da risonanze arabe.

Kecapl Suling (Indonesia), Monks of Sera Jé Monastery (Tibet).

SACRED PLANET The Bulgarian Voices, Sainkho, Don Agustin Rivas, Michael Vetter, Ludovico Einaudi, Ustad Nishat Khan...

Un viaggio fra gli stili di differenti culture ed epoche storiche.

ORACOLO ETNOMUSIC Un viaggio attraverso le voci e i suoni della tradizione.

Dai monaci del Tibet a Tuva, dalla meditazione alle percussioni africane.

Sussurri ORME SONORE dall'ignoto Pier Luigi Pazzagli Amerigo Festa Editoriale Blu Stampato in 231 pagine proprio 101 pagine La connessione Questo libro con il profondo rappresenta una sé e l'esperienza di pienezza della condivisione vita come umani, generando note di vent'anni di esperienza come musicoterapeuta presso le scuole altivibranti, attraggono contatti con un ignoto “altrove”, dal quale e presso diversi presidi privati. si diffondono sussurri quantici.

DELITTO ROSTAGNO UN TESTE ACCUSA Sergio Di Cori Edizioni Re Nudo Le indagini sulla morte di Sanatano Mauro Rostagno per indagare sulla ragnatela di interessi politici, finanziari e occulti che avvolge sottilmente tutto il mondo.

UNA STORIA DAL CAMPO DI CONCENTRAMENTO Tommaso A. Melisurgo Jubal Editore 126 pagine Un diario ricavato su foglietti di fortuna, cartoline postali, stralci di pagine di registro cestinate dai suoi carcerieri…

12/13/14 OTTOBRE 2018 UMBRIAFIERE BASTIA UMBRA Fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili Comune di Bastia Umbra

FIERA DEI PRODOTTI BIOLOGICI E NATURALI 6ª edizione

CONGRESSI EVENTI•FIERE COMUNICAZIONE

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CHIUDUNO

MULTIAREA PALASETTEMBRE

ORARI: 6 - 7 Settembre dalle 19.30 alle 23.00 Sabato 8 e Domenica 9 dalle 10.30 alle 23.00 AREA GIOCHI BAMBINI CONFERENZE SPETTACOLI e MUSICA RISTORANTE e BAR NUOVO RISTORANTE VEG FIERA APERTA da GIOVEDI a DOMENICA

AUTOSTRADA A4

uscita GRUMELLO-TELGATE

@AnimeinFiera O INGRESS

LIBERO

41 Estate 2018

Comitato dei Garanti Majid Valcarenghi Franco Battiato Piero Verni Claudio Fucci Nitamo Montecucco Auro Proietti Enrico Cheli Musicanti d’Amore Attilio Alioli Direttore editoriale & Direttore responsabile Majid Valcarenghi majid@renudo.it Segreteria di redazione Elisabetta Galluzzi renudo@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Grafica della copertina e Impaginazione Menaka L. Pizzorno Amministrazione Dhyan Anjee Veronica Caramangiolas info@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Servizio arretrati, Abbonamenti & SpedizioniI info@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Pubblicità renudo@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Grafica delle pubblicazioni Re Nudo Mouji Internet & Social Networks Akam Poli internet@renudo.it WEB www.renudo.it facebook.com/renudo twitter.com/re_nudo

wild wild country - liberazione Yulin, pianeta terra: la cultura del profitto di Rita Ciatti Editoriale: La storia di una persecuzione di Majid Valcarenghi Contro Rajneeshpuram un vero e proprio attacco militare a cura della Redazione Per un’inchiesta internazionale a cura della Redazione Rajneeshpuram, un viaggio nel potere e la scoperta della fiducia di Svarup Disegni Ricordi dal Ranch di Prathiba De Stoppani Il mio vissuto in Oregon di Rita Upadhi Maggi La mia storia con Osho e Sheela di Prem Upchara Il lato oscuro del bene di Anand Ida La campagna per il visto in Italia a cura della Redazione Per la libertà di parola e movimento a cura della Redazione Bhagwan è fuori da una logica politica a cura della Redazione Dall’Italia, all’Europa a cura della Redazione Osho: E’ certo che sono stato avvelenato dal governo americano di Reagan Tutto quello che passa attraverso il Maestro è un fuoco... a cura della Redazione

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TEMPO DI LIBERAZIONE Ipazia nel tempo di Auro Liber-azione attraverso la recit-azione di Aurin Proietti Tesla e le sue ricerche di Massimo Teodorani Il processo di trasmutazione dell’umanità di Lee Carroll La magia del bosco di Michele Giovagnoli Il potere senza controllo di Amazon, Google e Facebook di Jonathan Taplin Balla coi Sufi di Italo Bertolasi “Amore è sempre la risposta” a cura della Redazione Il cibo del risveglio di Silvia C. Turrin Shinrin yoku - L’immersione nei boschi di Brigitte O’Connor Fumi, segni e sogni di Sabrina Grandoni In viaggio verso se stessi di Mariana Caplan Nostra Signora Libertà di Haidehoi David Simurgh Compiere se stessi di Paolo Crimaldi L’intera linea del tempo di Alba Sali Il luminoso segno ascetico nell' arte del terzo millennio di Patrizia Patti Suggerimenti per la tua pratica Yoga di Yogrishi Vishvketu Parliamo di acne di Marcella Rossi

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Oroscopo di Samapatt Toschi

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Fotolito, Stampa e Confezione Lineagrafica S.r.l – Città di Castello info@lineagraficaonline.it

RE NUDO Registrato al Tribunale di Siena Al n. 591 il 3 febbraio 1994 ASSOCIAZIONE CULTURALE DI PROMOZIONE SOCIALE RE NUDO Sede Legale: Località Podere San Michele, 1 – 53031 Casole D’Elsa (SI) – Tel: 0577 961021

Il lamento inascoltato

Yulin, pianeta terra: la cultura del profitto

Smascherare l’ipocrisia “carnista” della nostra società di Rita Ciatti

Ogni anno a Yulin, città della Cina meridionale, al cominciare del solstizio d’estate, si tiene un festival a base di carne di cane. Cosa? Cane, ha detto cane?

Fermiamoci un attimo.

Se anziché cane avessi scritto maiale tutto sarebbe filato liscio e si sarebbe proseguito nella lettura come se niente fosse. Attenzione.

Vi prego di credermi se vi dico che io non vi sto giudicando. Affatto. Io vorrei solo ragionare insieme a voi, capire come sia possibile che si giudichi moralmente sbagliato mangiare un cane e considerare invece normale mangiare un maiale, un pollo o una mucca. Possono le differenze di specie, etologiche, di intelligenza, giustificare uno sterminio e condannarne un altro? Quando parliamo di umani, ci hanno insegnato di no. Ci hanno insegnato che non è giusto schiavizzare persone solo perché hanno la pelle di un colore diverso o condannarne altre solo perché amano in modo diverso o appartengono a un sesso diverso da quello maschile. Istintivamente rifiutiamo infatti senza remore il razzismo o l'omofobia o il maschilismo.

Però mettiamo in atto una forma di oppressione violenta che culmina con uno sterminio quando si tratta di avere a che fare con degli altri animali. Uno sterminio, quello di cui gli animali sono vittime a causa nostra, che sosteniamo e giustifichiamo moralmente

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ricorrendo a una serie di pregiudizi e luoghi comuni che possiamo tranquillamente definire un sistema di credenze ben congegnato simile a un’ideologia, tanto più forte e resistente, quanto più invisibile; un sistema di credenze che resiste persino alla logica e alla razionalità e nonostante le tantissime evidenze scientifiche dicano il contrario (cioè che non è affatto necessario mangiare animali per vivere) poiché ci è stato somministrato quando eravamo molto piccoli, ossia trasmesso culturalmente in un’età in cui non possedevamo una struttura mentale tale da farci mettere in discussione la realtà e le cose così come ci venivano propinate dagli adulti; adulti a cui a loro volta erano state impartite quando erano piccoli. È così che funziona l’inculturazione, ossia quel processo di trasmissione culturale che procede di padre in figlio, di generazione in generazione e che diventa storia granitica, dato di fatto incontrovertibile, verità, nonostante non lo sia, nonostante la storia ci dica che poche cose permangono, che le società possono cambiare e che tutto è in evoluzione e impermanente.

Eppure di questo sistema di credenze che una psicologa statunitense ha chiamato carnismo (Melanine Joy, Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali, indossiamo le mucche, edizioni Sonda) fatichiamo a disfarci.

Fatichiamo a disfarcene per un semplice

motivo: perché allevare, cioè schiavizzare e uccidere animali, genera un enorme profitto economico e la nostra specie ne trae diversi vantaggi a diverso titolo. Fatichiamo, per così dire, ad abbandonare dei privilegi che otteniamo dall’oppressione di questi altri individui e poiché ci sentiremmo in colpa ad ammetterlo e i nostri comportamenti non collimerebbero con l’idea morale che abbiamo di noi stessi, ossia con il sistema di valori in cui crediamo, allora semplicemente abbiamo fatto in modo di far coincidere questo sistema di valori con la tradizione e la cultura, che ovviamente cambiano di paese in paese; ed è così che ci ritroviamo a inorridire per Yulin, giudicando immorale chi uccide e mangia i cani, ma a recarci entusiasti alla sagra della porchetta ad Ariccia, considerando normale, naturale, necessario mangiare maiali o altri animali. Tutto ciò non funziona da solo, ovviamente, ossia non basterebbe aver interiorizzato questo sistema di credenze

quando eravamo piccoli se non fosse continuamente sorretto da tutto un apparato filosofico, linguistico, politico, economico, culturale in senso ampio che forma quella che, sempre la Joy, nel suo libro definisce ideologia carnista, ma che possiamo tranquillamente inserire nella più ampia ideologia del dominio che definisce la maniera in cui la nostra specie da secoli si rapporta con la natura e con il resto dei viventi. Il linguaggio, in particolare, svolge un compito primario in quanto le parole non sono mai strumenti neutri che servono a nominare e indicare, ma disegnano la realtà e i confini di ciò che è ritenuto morale oppure no, rafforzando l'ideologia dominante.

Così le parole che descrivono gli animali che mangiamo sono parole che designano artatamente la loro inferiorità e ne suggellano la subordinazione, mentre quelli che storicamente hanno avuto una storia diversa con l'occidente, ossia i cani e i gatti che abbiamo accolto nelle nostre

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Editoriale

LA storia di una persecuzione

Questo numero di Re Nudo completa e corregge l’informazione data da Wild Wild Country e ricorda la mobilitazione avvenuta in Italia per Osho

di Majid Valcarenghi Il programma Wild Wild Country che molti di voi avranno visto (su Neflix) racconta in oltre 6 ore di trasmissione le vicende della comunità di Rajneeshpuram in Oregon dove negli anni ’80 la segretaria di Osho Ma Anand Sheela, comprata una vasta area di deserto, vi fece costruire una grande comunità, autosufficiente. L’esperimento durò oltre quattro anni, un esperimento dove paradiso e inferno si sono incontrati nell’esperienza di tanti.

In questo lungo documentario è mancata la presenza di Osho, la percezione dell’immensità del suo insegnamento, però ha portato una ventata di energia e di attenzione su un periodo della storia di Osho meno conosciuto ma di grande importanza.

L’idea di dedicare gran parte di questo numero di Re Nudo a quegli anni nasce proprio per cercare di colmare quelle lacune di Wild Wild Country e per far conoscere alle nuove generazioni di amici di Osho un pezzo di storia così come l’abbiamo vissuta e interpretata in Italia. Il materiale è tratto in massima parte dal giornale Liberation Times che ho iniziato nel marzo 1986 allo scopo di sostenere la campagna d’opinione in Italia perché venisse concesso il visto d’ingresso a Osho. Abbiamo suddiviso il materiale in tre parti.

La prima riguarda alcuni fatti che accaddero a Rajneeshpuram raccontati dal giornalista Max Brecher, autore anche di un libro “Passaggio in America” e dopo alcuni stralci di discorsi di Osho. Sull’esperienza di Rajneeshpuram poi alcune testimonianze dirette di alcune terapeute discepole di Osho. La seconda parte riguarda la documentazione e la rievocazione di quello che accadde in Italia dopo che fu negato il visto d’ingresso a Osho (come gli fu negato in altri 20 Paesi). Una vera e propria campagna d’opinione che condussi con il sostegno determinante di Marco Pannella e del partito Radicale. Una lunga campagna sostenuta anche da centinaia di intellettuali, artisti, parlamentari di diversi gruppi e ovviamente anche da centinaia di sannyasin.

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Una campagna che toccò anche la Germania e il parlamento Europeo denunciando e documentando il ruolo attivo della diplomazia e dei servizi americani che misero in atto una vera e propria persecuzione come la definì Lorenzo Stirk Lievers, un parlamentare radicale dell’epoca.

La terza parte riguarda quello che mettemmo in atto su indicazione di Osho. Un’altra formidabile campagna d’informazione che riuscimmo a mettere in campo grazie allo strumento che Osho mi chiese di utilizzare e cioè un Partito tutto nostro che chiamò Partito Scientifico Rivoluzionario Internazionale e del manifesto che mi disse di scrivere dal titolo Zen e Politica. Anche qui avemmo il sostegno di una intellighenzia politicoculturale che non si era lasciata fuorviare dalla cattiva stampa di cui Osho godeva all’epoca. E negli anni successivi una ulteriore campagna se possibile ancora più imponente a sostegno del libro bianco Operazione Socrate che pubblicammo dopo che Osho aveva lasciato il corpo per affermare l’unicità del suo insegnamento, con la spaventosa documentazione del suo molto probabile avvelenamento che lui stesso denunciò pubblicamente.

Questa documentazione non risponde però alla domanda che mi sento spesso fare che è “Ma Osho sapeva di Sheela e quanto sapeva?”. Non ho una risposta perché non ho vissuto quei momenti, non vivevo a Rajneeshpuram se non per qualche settimana all’anno. A chi sostiene che Sheela dicesse tutto a Osho posso solo dire non tutto e di questo sono certo per esperienza diretta.

Quando Sheela chiese a noi di Miasto di chiudere la Comune, Pratiti, la responsabile dell’epoca rispose chiaramente: solo se questo me lo dice il Maestro. E non accadde mai. Se Sheela avesse potuto farci avere un messaggio diretto l’avrebbe fatto eccome, tanto ci teneva a farci chiudere per realizzare la sua visione di tenere aperte solo alcuni grandi comunità metropolitane, dove concentrare i sannyasin da tutto il mondo.

Poi ci sono stati momenti della storia con Osho che mi hanno fatto vedere quanto non fosse ordinario il suo rapporto col potere politico. Tante guide spirituali hanno sempre cercato protezione dal potere politico, solo i grandi Maestri hanno rifiutato una protezione politica, anzi spesso come anche Osho fece sfidandolo. Io so che in America due membri del Congresso del partito Democratico gli chiesero di poter avere un colloquio riservato e in India con Indira Gandhi ricevette inviti per audizioni speciali private a cui sempre rispose come avrebbe risposto a tutti: io sono qui, se siete interessati venite.

Se Osho avesse avuto una mente diplomatica o ordinaria non avrebbe inoltre sfidato apertamente il Presidente del paese di cui era ospite o in India non avrebbe attaccato i tradizionalisti sempre al potere. Un dettaglio da me vissuto direttamente riguarda anche il rapporto con Marco Pannella.

Leggerete qui diverse pagine che documentano il grande aiuto che il partito Radicale diede a Osho e a noi discepoli. Ma quando alla fine, vinta la battaglia, Pannella si propose per una visita di due giorni a Poona, Osho rispose che era il benvenuto ma che almeno si sarebbe dovuto fermare una settimana. Molti di voi sapranno che quando i politici organizzano incontri ad alti livelli mai dedicano più di una mezza giornata o una giornata al massimo all’evento.

I due giorni programmati da Marco erano già qualcosa in più ma sempre nell’ottica di un

incontro di tipo diplomatico. Quindi è apparso subito chiaro che Osho chiedendogli di fermarsi almeno una settimana voleva dire che non era interessato ad un incontro “politico” ma che chiedeva a Marco di vivere per qualche giorno l’energia e la dimensione spirituale dell’Ashram.

Alla risposta di Pannella che non avrebbe potuto per altri impegni già presi, risposta politica perché mai Pannella avrebbe potuto e voluto programmare una settimana se non per un interesse per la meditazione che non aveva.

Osho rispose “Allora vieni quando ti sarà possibile”.

Il leader radicale si offese, non era abituato ad un relazionarsi di questo tipo. Come si offese nei miei confronti, quando mi propose di entrare in Parlamento e io gli dissi che partecipare ai lavori della Camera non era compatibile in termini di tempo con l’essere responsabile della Comune di Osho Miasto. Per l’appunto Osho era una Guida spirituale che non faceva conti politici.

Sennò avrebbe accettato, perché il ritorno mediatico e d’immagine per lo meno in Italia sarebbe stato alto. Comunque tutti questi sono dettagli. A mio avviso quello che conta nel rapporto con Osho è quello che senti di aver ricevuto come conoscenza, come energia, come crescita personale.

E per me questo è l’unico criterio che mi fa accettare Osho come Maestro senza riserve e cui resterò grato per sempre.

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Noi c'eravamo

Rajneeshpuram, Un viaggio nel potere e la scoperta della fiducia

Riportiamo nelle prossime pagine le testimonianze di alcune discepole di Osho che vissero per lunghi periodi nella Comune di Rajneeshpuram.

Ecco il racconto di Svarup attualmente terapista della Osho Primal

di Svarup Disegni Una versione più giovane di me arriva a Rajneeshpuram nel luglio 1984. Una volta scesi dal bus che mi ha portato qui da Portland, è come entrare in un’altra dimensione. Sono circondata da gente sorridente e luminosa, che si abbraccia.

C’è in giro una sensazione di fermento, di gioia che mi tocca il cuore. Mi sento cadere dalle spalle anni di politica, ascetismo, filosofia, rabbia e cinismo. Mi sento subito parte di una nuova visione, di un nuovo modo di essere insieme e creare insieme l’impossibile con il cuore, non più con la mente. La mattina dopo all’alba ci mettiamo tutti in fila per entrare al Satsang, per me il primo incontro con Osho. Siamo migliaia, soffici e mezzi addormentati, trovo un posto a sedere al lato, e aspetto, cercando di tenere gli occhi chiusi, ma aprendoli di tanto in tanto per vedere come si stanno comportando gli altri.

Il silenzio di migliaia di persone è vasto, immenso, e piano piano mi ci rilasso dentro.

Finché una lunga nota di violino mi porta altrove.

Una cascata di note, a cui si aggiunge un ritmo incalzante. Una melodia russa, struggente e allegra al tempo stesso.

E all’apice della musica, un grande sussurro attraversa la sala. Osho appare sul podio, scintillante, muovendo le braccia al ritmo della musica. E inizio a ballare e piangere: è un pianto di gioia, di celebrazione, una sensazione di essere ritornata a casa. Come se mi fosse finalmente consentito di ritrovare l’innocenza della bambina in me. Per tutto il periodo del mio primo soggiorno a Rajneeshpuram, questa innocenza e la sensazione esilarante di un nuovo inizio non mi lasciarono più.

Vedevo tutto attraverso gli occhi della meraviglia.

E leggevo questa meraviglia negli occhi di tutti: i visitatori come me, e i residenti, pionieri pronti a qualsiasi sfida per rendere questo angolo sperduto di mondo un’oasi.

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Tornai in Italia piena di fervore, pronta a partecipare alla vita di Comune in Europa, dove si lavorava in supporto del Ranch, come chiamavamo Rajneeshpuram, creando business come disco e ristoranti per mantenere da lontano questo incredibile esperimento.

Un anno dopo...1985...

Questa volta arrivo al Ranch insieme alla Comune di Zurigo, Kota, dove sono stata spedita da Sheela dopo la chiusura della Comune di Milano, Vivek. È passato un lungo anno di esperienze, di ricerca, e di rivelazioni. L’innocenza, quella preziosa sensazione ritrovata nel mio primo incontro con Osho, c’è sempre, specialmente nei momenti di celebrazione, o quando per esempio nel lavoro vado oltre il punto in cui prima ero solita fermarmi e dichiararmi stanca, e tocco un’energia pura di vita e forza che non sapevo di avere.

Ma è cresciuta in me anche una misura di arroganza, un senso di superiorità rispetto al resto dell’umanità, che giudico bloccata in vecchi schemi di conformismo e potere.

L’inizio di una scissione interiore.

Sono accolta al Ranch come ospite delle Comuni Europee, ho un posto in prima fila davanti ad Osho. Quest’anno il Maestro ha interrotto il suo silenzio, e parla davanti a noi. È un grande dono sentire la sua voce, e il silenzio che ancora la circonda. Esco da ogni suo discorso inondata di amore e al tempo stesso provocata a svegliarmi.

Le donne che coordinano la Comune, compresa Sheela, mi salutano per strada. Mi fanno un po’ paura, ma le ammiro molto: sono decise, piene di energia, non si fermano a niente pur di manifestare la visione del Maestro. E sento che arrendermi a loro è un atto di resa del mio ego: e sono qui per questo... È in corso il grande festival annuale. Mi viene chiesto di lavorare in uno stand, vestita da zingara,

stile Lucy dei famosi Peanuts. Per i visitatori, 5 minuti di lettura della mano, 5 dollari. Mi sistemo un tavolino sotto un telone, e comincio a ricevere clienti. Molti di loro sono strani, personaggi da film americano, spesso mi ritrovo fissata da occhi blu impenetrabili, e le domande che arrivano sono strane... Solo più tardi avrei compreso che il Ranch a quei tempi già pullulava di agenti e investigatori, che cercavano di rendersi inosservabili facendosi leggere la mano o comprando oggetti negli stand. Ricordo solo che a un certo punto di queste letture mi sentii male, confusa e stanca. Era come camminare a lato di una grande paura che nessuno voleva ammettere.

Il nostro desiderio, il desiderio di tutti, era che questo grande sogno del Ranch si avverasse, e che l’uomo nuovo di cui Osho parlava potesse viverlo. E niente ci avrebbe fermati. Ma di fatto, eravamo già sotto il mirino del governo Americano.

Solo dopo una serie di eventi che ebbero inizio un paio di mesi dopo il mio ritorno dal Ranch nella Comune di Zurigo, in una rapida sequenza di avvenimenti Sheela lascia il Ranch e Osho viene arrestato a Charlotte, in North Carolina, dove atterra col suo jet per evitare il sicuro massacro che sarebbe avvenuto se le forze dell’ordine avessero cercato di prenderlo al Ranch.

La reazione collettiva è di panico, sdegno, dolore alla vista del Maestro in catene, e grande, grande rabbia verso Sheela e i suoi seguaci. La colpa è

loro, sono loro che hanno compromesso la visione del Maestro, e commesso atti criminali a sua insaputa.

Ma quando oggi a distanza di più di trent’anni ripercorro dentro di me questo incredibile cammino e le miriadi di esperienze, sfide e regali che ho ricevuto, non vedo più buoni e cattivi.

Riconosco che dentro ognuno di noi c’è una Sheela, un agente del FBI e un Buddha. Non necessariamente in questo ordine, ma di sicuro non c’è luce senza l’oscurità che la evidenzia.

E la parte oscura ha molto più potere se negata.

Ricordo il mio primo risveglio dalla trance quando ascoltai un discorso di Osho nel periodo successivo alla partenza di Sheela. Quello che mi è rimasto impresso nell’anima è che l’ho sentito dire che la nostra fiducia è reale se nessuno può distruggerla. Non è un seguire ciecamente, delegando il proprio destino nelle mani di qualcun altro. È uno stato dell’essere, che ci permette di rimanere aperti alla vita, di sentire che ogni esperienza ha in serbo un insegnamento, una possibilità di crescita, e alla fine dei conti un regalo.

Il grande regalo di Rajneeshpuram è stato per me un viaggio nella dimensione del potere, in tutti i suoi aspetti. Il potere che può essere abusato, ma anche il potere di creare dal nulla, e ancora di più il potere di lasciarsi alle spalle quello che è stato creato senza amarezza, ma con la gioia di poter sperimentare ancora una volta qualcosa di nuovo.

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Noi c'eravamo

IL LATO OSCURO DEL BENE di Anand Ida All'improvviso, un autunno, Osho aveva ripreso a parlare. Per un'infinità di serate continuò a parlare di cristianesimo, di Cristo e delle religioni. Una demolizione sistematica, ironica e guaritrice dei mostri che la religione aveva seminato dentro di me. E insieme a questo un invito sempre più forte, sempre più amoroso, sempre più possibile verso la libertà. Come sempre nelle sue parole ognuno di noi poteva cogliere ciò di cui in quel momento aveva bisogno. Per me questo invito alla libertà dai condizionamenti e dai giudizi degli altri cominciò, fra l'altro, a coincidere con un desiderio di partire.

E partii, ancora una volta per andare a Milano.

Tornando al ranch sapevo che stavo per congedarmi. Ma Osho parlava tutte le mattine in Buddha Hall e non era semplice rinunciare alle sue parole e alla sua presenza. La scissione che sentivo non era solo la scissione fra il dentro e il fuori. Era ormai in corso un processo (e non sapevo nemmeno quando fosse cominciato) per cui entravo sempre più in contatto con la mia parte 26

negativa. Ho sempre avuto una passione per l'introspezione e le scienze umane, conoscevo molti dei miei meccanismi psicologici eppure, ancora, riuscivo a credere di essere "buona", "gentile", "premurosa". Se vedevo la rabbia, la paura, il dolore, c'era sempre un sottile giudizio interiore che ne aspettava lo sciogliersi, la fine.

Decisamente avevo imparato che solo il buono, il solare, il bello avevano diritto di esistere, ed ora si stava facendo strada dentro di me l'esperienza, l'assoluta certezza che il cattivo, l'oscuro, il brutto erano altrettanto esistenti e reali.

Solo più forti perché sempre negati.

Quando i mostri cominciarono ad emergere dentro di me avevano la potenza dell'acqua che straripa dagli argini indeboliti e frananti. Avevo scelto di vivere l'Utopia, avevo trovato una quantità di fratelli che la condividevano, mi ero abbandonata alla guida di un Maestro: se questa era l'utopia allora tutto doveva essere bello, quel senso di libertà dai miei limiti avrebbe dovuto dilatarsi fino a farmi svaporare nel tutto. E invece no, la realtà era che la fatica fisica a volte arrivava fino alla spossatezza, al dolore; man mano che l'insediamento prendeva corpo le "mamme" (così venivano chiamate le responsabili dei vari settori) si rivelavano sempre più esigenti e autoritarie.

Non c'era un giorno di vacanza tutto l'anno, non si poteva partecipare alle meditazioni perché "la nostra meditazione era il lavoro".

Le tante ore di lavoro eccitanti all'inizio come una attività febbrile per portare a termine qualcosa che appassiona, erano ormai fine a se stesse.

Conoscevo qualcosa della scuola di Gurdjieff, basata proprio sul superamento della propria identità tramite il lavoro fine a se stesso, ma ora sperimentavo nella vita quotidiana quanto fosse potente e difficile questo percorso. Sentivo anche una contraddizione nascosta: se l'accento del messaggio di Osho era la celebrazione, l'integrazione di Zorba e del Buddha, perché io e molti amici eravamo confusamente depressi e scontenti, perché avevamo la sensazione di aver perso la nostra libertà? Volevamo veramente quella vita che avevamo creato?

Era indubbio che noi avevamo scelto quella vita, era indubbio che noi avevamo creato quel luogo, ma allora cosa non funzionava? Osho, nei terribili discorsi dopo la partenza di Sheela, ci disse che avevamo ricreato i campi di concentramento.

Ma come era stato possibile che l'Utopia si fosse trasformata nel suo opposto? E, ancora più sconcertante, come era possibile che l'utopia convivesse col suo opposto?

Di tutti i passaggi difficili che ho attraversato nella vita questo è stato quello in cui ho sentito più

Io sono tutt’ uno con ogni cosa; ciò che è bello, ciò che è brutto, poiché qualunque cosa sia, là ci sono anch’ io.

Non solo della virtù, ma anche del vizio sono compagno, e non solo il paradiso mi appartiene, ma anche l’inferno.

Buddha, Gesù, Lao Tzu è facile essere loro erede, ma Gengis Khan, Tamerlano e Hitler?

Anch’essi sono in me!

No, non metà - io sono l’umanità intera!

Tutto ciò che è dell’uomo è anche mio: i fiori e le spine, le tenebre e la luce, e se mio è il nettare, di chi è il veleno?

Nettare e veleno mi appartengono entrambi.

Io chiamo religioso chiunque faccia questa esperienza, poiché solo l’angoscia di siffatta esperienza può rivoluzionare la vita sulla terra.

Osho, Una tazza di tè

indispensabile la presenza del Maestro.

Per riuscire a riconoscere dentro di me la coesistenza degli opposti e vederli, ingigantiti, fastidiosi, apparentemente inaccettabili, nella realtà fuori di me. Quella realtà che sapevo essere la proiezione dell'inconscio collettivo mio e dei miei amici. Non è difficile riconoscere un errore o abiurare il passato: lo abbiamo visto fare tante volte nel corso della storia, anche recente; è come se l'Io dicesse "Non avevo capito, credevo di aver scelto il giusto, ma ora so che non era il giusto e quindi lo scarto. Ora che so, scelgo il giusto." L'Io resta integro, padrone. Ma accettare che giusto e sbagliato possano coesistere significa annientare l'Io che perde la sua grande prerogativa, la presunzione della scelta. Significa accettare che tutto ciò che non mi piace fa comunque parte di me perché io faccio parte del tutto. E' facile e gratificante riconoscere che sono fatta della stessa essenza dei fiori e delle stelle, ma cosa succede quando vedo che anche il prevaricatore, il distruttore sono dentro di me? Solo con una grande pietà, con una grande umiltà e un grande Wild Wild Country | Liberazione

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OSHO:“E’ certo che sono stato avvelenato dal governo americano di Reagan” Pubblichiamo una parte del discorso in cui Osho rivela per la prima volta ai discepoli quello che accadde in America

tratto da Liberation Times Miei amati, sono stato lontano da voi per troppo tempo. E' stata per me un'assenza veramente dolorosa. Per sette settimane, continuamente, e' stato il solo vostro amore a riempirmi, la vostra pazienza, la vostra sete, il vostro profondo anelito. Questi giorni sono stati notevoli, in molti sensi. Sette settimane fa ho avuto un'infezione all'orecchio. Era un fatto semplice, guaribile secondo il miglior esperto disponibile qui, il Dottor Jog, al massimo in quattro giorni - mentre è andato avanti per sette settimane. In tutta la sua vita non si era mai imbattuto in un caso simile.

Non riusciva a crederci, nessuna medicina funzionava. Ha provato tutti i tipi di medicine, tutti i tipi di pomate. Alla fine ha dovuto operarmi, ma a questo punto la ferita dell'operazione non guariva.

Il Dottor Devageet ha pensato che forse aveva a che fare coi miei denti - lui è il mio chirurgo dentista - ma non si è trovato nulla.

Il mio medico personale, il Dottor Amrito, ha immediatamente informato tutti i medici sannyasin nel mondo e ha chiesto loro di prendere contatto con i migliori esperti di avvelenamento, perché la sua diagnosi era che non c'era possibilità di spiegare perché il mio corpo avesse perso ogni resistenza, a meno che non fossi stato avvelenato. E poiché questa idea si rafforzava nella sua mente, un passo dopo l'altro ha cominciato a indagare in questo campo e ha scoperto tutti i sintomi che potevano manifestarsi soltanto se mi fosse stato somministrato un qualche tipo di veleno.

Lo avevo sospettato io stesso, ma non ne avevo parlato a nessuno.

Il giorno che, senza una ragione valida o non

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valida, sono stato arrestato in America, si rifiutarono di concedermi la libertà provvisoria su cauzione - nonostante il procuratore degli Stati Uniti avesse discusso per tre giorni concludendo: "Non sono stato capace di provare nulla contro di lui, ma nemmeno la controparte ha provato alcunché". Era ridicolo, perché l'innocente non ha alcun mezzo per provare la sua innocenza e nessuna legge al mondo richiede che un innocente debba provare la sua innocenza. Il carico di provare la ragione del mio arresto ricadeva sul governo americano, che mi aveva arrestato. E anche se lo stesso procuratore degli Stati Uniti aveva preso atto della sconfitta, pure il magistrato mi ha negato libertà provvisoria.

Immediatamente ebbi il lampo di un'intuizione - quale poteva essere la ragione?

Avevamo offerto al governo il nostro aereo, così che il loro pilota e i loro ufficiali mi potessero portare in Oregon, perché era lì che il tribunale doveva trasferire la causa.

Il viaggio era di cinque o sei ore al massimo, ma il governo rifiutò l'offerta. Dissero: "Solo il nostro aereo ti porterà ". E fu il loro aereo a portarmi in Oregon: un volo di sei ore richiese dodici giorni. Venni trasferito da una prigione all'altra. In dodici giorni dovetti passare attraverso sei prigioni, in tutta l' America. In Oklahoma il mio sospetto divenne certezza, perché atterrai nel mezzo della notte nel silenzio dell'aeroporto, e il Maresciallo degli Stati Uniti in persona era lì a prendersi carico di me. Egli stesso guidava la macchina, io stavo seduto dietro di lui.

L'uomo che gli passò le consegne gli sussurrò qualcosa all'orecchio - potevo udirlo senza

sforzo, ero proprio dietro di lui. Disse: "Quest'uomo è famoso in tutto il mondo e tutti i mezzi di informazione del mondo sono puntati su di lui, non fare niente in modo diretto. Stai molto attento". Cominciai a pensare; che intenzioni hanno? Cos'è che vogliono fare indirettamente?

E quando arrivai alla prigione, la loro intenzione mi fu molto chiara. Il Maresciallo degli Stati Uniti mi chiese di non riempire il modulo con il mio vero nome. Avrei dovuto invece scrivere "David Washington" al posto del mio. Gli dissi: "Secondo quale legge o quale costituzione mi stai chiedendo di fare una cosa così stupida? Mi rifiutai, perché non sono David Washington".

Insistette, e disse: "Se non firmi col nome David Washington, dovrai startene seduto, freddo com'è, su questa panchetta di ferro dura per tutta la notte". Gli chiesi: "Sei un uomo ragionevole, educato; non riesci a

vedere che mi stai chiedendo qualcosa di stupido?" Disse: "Non posso rispondere. Sto semplicemente eseguendo ordini dall'alto". E "dall'alto" significava certamente Washington, la Casa Bianca, Ronald Reagan. Vista la situazione - ero stanco - gli dissi: "Veniamo a un compromesso.

Tu riempi il formulario e scrivi qualsiasi nome vuoi. Io firmerò". Riempì il formulario. Il nome era David Washington, e io firmai con la mia firma in Hindi. Mi chiese "come hai firmato?"

Io dissi: "Dev'essere David Washington".

Dissi: "Questo per ricordarti che qualsiasi cosa tu voglia fare - direttamente o indirettamente - sarai preso. E' con la tua grafia che hai scritto David Washington e la firma è la mia - una firma che è conosciuta in tutto il mondo e può essere riconosciuta senza difficoltà. Tutto il vostro complotto è fallito. Posso vederlo chiaramente dai tuoi occhi, dal tuo nervosismo, dal tremore delle

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Ipazia nel Tempo di Auro Perché parlare di Ipazia? Io in genere parlo dell’arte e degli artisti. Ma per me Ipazia rappresenta una innovatrice non solo da un punto di vista scientifico e filosofico ma anche da un punto di vista artistico poiché è stata antesignana di una scenza sperimentale, (rivoluzionaria) già nel quarto secolo a.C. partendo dalla filosofia, fu matematica, musicologa, medico, astronoma e astrologa. (fig. 1- Ipazia nel Tempo) Ipazia erede della scuola alessandrina, è una delle più antiche parabole su un conflitto secolare ma ancora attuale: uomo e donna.

Da sempre la scienza sperimentale moderna ha sostenuto di avere un solo padre, Galileo, quando in realtà ha anche una madre, Ipazia nata 1200 anni prima di Galileo. Il ritratto che ci è stato tramandato è quello di una donna di intelligenza e bellezza straordinarie.

Fu l'inventrice dell'astrolabio, del planisfero e dell'idroscopio.

Ipazia fu una delle prime donne scienziate, se non addirittura la prima. Fu tra i più importanti 42

protagonisti di un movimento di rinascita politica e culturale che si ispirava ai valori della tradizione classica e si contrapponeva alla politica della chiesa gerarchica. Da alcuni suoi contemporanei fu riconosciuta come la terza grande caposcuola del platonismo dopo Platone e Plotino. Fu l’ultima grande astronoma dell’antica scuola matematica di Alessandria.

Ricordiamo Ipazia non solo per la sua incessabile intuizione creativa che ha introdotto grandi innovazioni tutt’oggi molto attuali, ma anche come simbolo di una vera rivoluzionaria che sfidò le massime autorità ecclesiastiche continuando nella sua opera di insegnamento del sapere, e per questo fu assassinata nel 415 da una banda di monaci cristiani che la catturò per strada trascinandola in una chiesa, dove fu denudata e smembrata viva con tegole aguzze.

Cavati gli occhi, il suo corpo fu trascinato per le vie d’Alessandria, fatto a pezzi e bruciato insieme alla spazzatura. Insomma un rituale veramente diabolico!

Per lo più all’interno di una chiesa. Da non

dimenticare... mai! Tenendo sempre presente che la violenza perpretata dalla chiesa e dai suoi «santi» intercessori, a tutt’oggi non è cambiata molto. Dentro il loro spirito aleggia sempre el diablo poichè soltanto coloro che agiscono con questi insani principi, false verità, repressioni e violenze di ogni tipo, in nome di un dio, sono i veri diavoli.

I vari Giordano Bruno e i tanti roghi delle donne del sapere considerate streghe, di cui ancora oggi si percepiscono le loro grida che riecheggiano nelle piazze di Roma, in particolar modo in quel di Campo dé Fiori. E ancora oggi il Dalai Lama non viene ricevuto dal Papa per via dei rapporti politici di sapore «missionario» che il padre santo intende espandere in Cina.

Il santo Padre con benemerito personale ed ecclesiastica approvazione si è appropriato di un nome certamente non consone alle sue azioni pastorali.

Lascio a Voi lettori... un momento di riflessione.

Una breve introduzione sulla identità di Ipazia Ipazia nacque ad Alessandria d`Egitto, 370 a circa a.C. e come dicevamo fu assassinata dai monaci cristiani nel 415. Ipazia andò incontro al martirio per proteggere dal fanatismo religioso il sapere e la libertà di pensiero. Introdotta agli studi scientifici dal padre Teone (matematico, astronomo e filosofo), operò nella biblioteca di Alessandria d’Egitto, il tempio in cui era

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custodito il sapere dell’umanità. Una delle discipline in cui si distinse maggiormente fu l`astronomia.

Oltre ad essere una grande studiosa, Ipazia fu anche una eccellente filosofa. Socrate Scolastico parlò di lei come della terza caposcuola del platonismo, dopo Platone e Plotino.

Alla guida della scuola filosofica di Alessandria, Ipazia si dedicò alla divulgazione della conoscenza anche fra la gente comune.

Quando nel 391 l`imperatore Teodosio dette il via alle persecuzioni anti-pagane, il vescovo Teofilo pianificò ad Alessandria una sistematica campagna di distruzione dei templi innescando una serie di iniziative di repressione religiosa che portarono anche all’incendio da parte dei cristiani della biblioteca alessandrina (assieme a quelle di Atene, Pella, Antiochia ed Efeso). Nel 412 Teofilo fu sostituito dal nipote Cirillo, che divenne patriarca di Alessandria. In nome delle nuove verità rivelate, il paganesimo fu dichiarato fuorilegge e la nuova religione proibì a tutti, vescovi compresi, di studiare Aristotele, Euclide, Tolomeo e Pitagora.

Ipazia, tuttavia, sfidò le massime autorità ecclesiastiche continuando nella sua opera di insegnamento del sapere. Socrate Scolastico, teologo e storico della Chiesa, riportò nei suoi scritti che un gruppo di cristiani “dall`animo surriscaldato”, tiratala giù dal carro, la trascinarono fino alla chiesa che prendeva il

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Balla coi Sufi

Un racconto intriso di poesia e vero amore per le terre del Pakistan

di Italo Bertolasi "Pak" in urdu e antico persiano vuol dire "puro di spirito". Pak-istan quindi é la "Terra dei Puri". Un paese arido e montagnoso che si estende da nord a sud per 1500 chilometri.

Confina con l'India - l'eterna nemica - e con l'Afghanistan - culla di Alqaeda e del neo terrorismo. A nord ha un potente alleato: la Cina e a sud il Mar Arabico. Terra povera dove il 30% dei bambini soffre di malnutrizione.

Torturata da sanguinosi conflitti tra la maggioranza mussulmana - il 97% della popolazione - e una "minoranza" di induisti, cristiani, piccole comunità animiste - i Kafiri - e seguaci del Sikhismo, Buddhismo, Zoroastrismo. Ci si scontra anche tra gli stessi mussulmani: tra il 75% che é sunnita e il 25% che é invece sciita.

L'islam del Pakistan - non solo la dottrina

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religiosa ma anche la cultura e l'intera sociétà - é plasmata dal fondamentalismo e da una rigida applicazione della sharia - la legge di Dio - la cui fonte diretta é il Corano ma che é applicata con rigidezza da "Ulama" bigotti e conservatori. La pena di morte dispensata con leggerezza e crudeltà é prevista anche per i "reati" di adulterio - sia della donna che dell'uomo - di bestemmia e apostasia. Con pesanti discriminazioni e castighi contro omosessuali, giornalisti, attivisti democratici e donne "libere" che si ribellano a mancanza di diritti ed altre moderne schiavitù.

Poi ci sono i Sufi - mistici e sciamani di Allah - antichi depositari di un Islam del cuore. Anarchico, populista e passionale.

Che ad avviso degli integralisti non riflette gli insegnamenti e le pratiche dettate dal profeta.

E che nasconde l'ennesima battaglia contro ogni forma di pensiero libero e radicale dell'essere umano che non accetta addomesticamenti e schiavitù. Per i sufi la vita stessa dell'uomo é una pratica spirituale.

Un tirocinio di consapevolezza che porta tutti noi a conoscerne il mistero. E' un vero pellegrinaggio. Dove chi viaggia con coraggio e fantasia e ne affronta le sfide: la nascita, l'amore e la morte, può trasformarsi in un "salik" - un eroe della vita - che procede lungo il retto sentiero - "tariqat". L'islam dei sufi é la "via del cuore".

E' un trucco per portare amore e chi la segue con autenticità non "vede ne amici ne sconosciuti ma in ognuno non riconosce che Allah". E' una visione che ricostruisce la società umana in un progetto di pace, fratellanza e uguaglianza. La guerra fondamentalista contro i sufi radicali - in nome del "vero" Islam - ha avuto il suo braccio armato tra i carnefici e i terroristi dell'Islamic State of Iraq and the Levant, nei gruppi criminali salafiti e jiahdaisti, che con i loro "uomini bomba" hanno colpito a casaccio durante i grandi festival religiosi - gli "Urs" - nelle folle raccolte attorno alle tombe dei maestri sufi più famosi del Pakistan.

Nel maggio del 2005 un attentato alla tomba di Abd al Latif, sufi, poeta e musicista nato nel 1600 e venerato in tutto il paese provoca trenta vittime e centinaia di feriti. Nel novembre 2016 durante la sacra danza del "Dhamal" in cui si entra in trance e ci si identifica in Allah, un attentatore suicida si fa esplodere a pochi passi dalla tomba del santo Shah Noorani. Nel cuore del desertico Beluchistan. Moriranno più di sessanta persone con altre centinaia di feriti. Il 16 febbraio 2017 invece un terrorista si intrufola nell'atrio controllatissimo del mausoleo di Lal Shabaz Qalandar a Sehwan Sharif, nel Sind Pachistano, e sempre durante la danza preghiera del Dhamal si fa esplodere provocando una strage: cento morti e più di trecento feriti.

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Possiamo utilizzare una carta Ho’oponopono ogni giorno per ricordare e approfondire il lavoro dentro noi stessi. L’Ho’oponopono è un prezioso dono che ci porta alla libertà dalle memorie dolorose e a una profonda Pace interiore.

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IL MANUALE DELLE DIETE di Rosanna Righini

CHI SONO IO? La ricerca più sacra di Jean Klein

Rosanna Righini ci guida in un percorso mirato a ristabilire questo equilibrio, il nostro equilibrio psico-fisico. Nutrirsi in maniera adeguata e secondo le esigenze e gli scopi prefissi richiede la ricerca di diete appropriate, diete che Rosanna Righini ci fornisce nel dettaglio. Potrete trovare la dieta che fa per voi rispondendo a vari questionari per scoprire che tipo di fisica avete e quale è il vostro peso ideale sulla base dell'altezza e della corporatura.

Nel suo noto stile chiaro e lucido, Jean Klein - uno tra i più grandi maestri di Advaita Vedanta – ci offre un libro che è fondamentalmente su noi stessi, sulla nostra realtà e su come possiamo cominciare a realizzare la nostra vera natura, la nostra quiete e la pienezza interiore. Quando osserviamo noi stessi, non c'è osservatore, né osservato, ma solo consapevolezza.

€ 12,50 SI Edizioni Pag. 53 2017 IL DIGIUNO CONSAPEVOLE TEORIA E PRATICA Come e perchè astenersi dal cibo e da altre abitudini compulsive di Nicoletta Ferroni e Alfonso Guizzardi In questo libro, l’espressione “digiuno” e il verbo “digiunare” non si riferiscono esclusivamente al cibo, ma anche a tutta una serie di abitudini da cui non riusciamo a staccarci, neppure per brevi periodi, e che sono dunque delle vere e proprie ‘dipendenze’.

€ 9,00 SI Edizioni 20187

€ 10,00 Anima Edizioni 2017

GUERRIERI METROPOLITANI Combattere fuori per vincere dentro - La filosofia degli sport da combattimento di Salvatore Brizzi Questo libro si sarebbe anche potuto intitolare "Manuale di rivoluzione sociale destinato a monaci-guerrieri", perche' e' questo e' il suo obiettivo: fornirti le informazioni e i segreti per renderti un individuo superiore... e iniziare la rivoluzione!

€ 13,00 Antipodi Edizioni Pag. 100 2016 COME LA PIOGGIA PRIMA DI CADERE - Appunti di Non-Dualità di Salvatore Brizzi In questo libro viene trattato un argomento che sempre di più oggi attrae l’interesse di chi si occupa di spiritualità: la filosofia della non-dualità. Un insegnamento per certi versi estremo e radicale, che punta alla radice stessa del "problema della spiritualità": tu sei già l’Uno che stai cercando... non devi fare altro..

€ 14,50 Liberi e Felici

2017

LA SCIENZA TRADITA - Perché non possiamo più fidarci della comunità scientifica di Angelo Casali

LIBERATI DALLA DIPENDENZA AFFETTIVA. Con l'ipnosintesi oggi puoi di Anna Maria Di Marzo

C’è chi sostiene che la scienza non sia ‘democratica’, nel senso che gli argomenti di cui tratta sono così specialistici e complessi che solo gli scienziati possano occuparsene. Questo libro da un lato offre un’eccezionale messe di informazioni, dall’altro smaschera l’intera trama di relazioni, interessi e corruzione che sta dietro la cosiddetta ‘comunità scientifica’.

L’Ipnosintesi è una tecnica di cambiamento guidato che nasce dall’applicazione dei principi della psicologia energetica e della fisica quantistica alle tecniche ipnotiche classiche. Può essere utilizzata con efficacia nella risoluzione di disturbi fisici psicosomatici, di ansie e fobie, nella gestione delle memorie dolorose, nel controllo del peso e del fumo.

E’ utilissima come tecnica di auto-ipnosi e auto-trattamento.

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Continua la «rivoluzione silenziosa» dei maghi erranti di Andrea Panatta. Il lettore comincerà il suo percorso al di fuori della sfocatura e dentro di sé...

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MITI DI LUCE - Metafore dall'Eterno in Oriente di Joseph Campbell

LE STANZE DELL'IMMAGINAZIONE UNDERGROUND di Matteo Ficara

Il grande mitologo illustra e confronta miti, simboli e metafore delle principali religioni asiatiche, rivelando in maniera incomparabile complesse intuizioni attraverso una narrazione calda e accessibile. Qui esplora il principio alla base di tutte le grandi religioni dell’India e dell’Asia orientale, dal jainismo, all’induismo, al buddhismo e al taoismo: la trascendente Anima del mondo.

Un libro, arricchito da esempi e illustrazioni, che presenta il metodo e le istruzioni pratiche per accedere al piano immaginale e riscoprire il proprio autentico progetto di vita e ciò che ne ostacola la realizzazione, in una dimensione di “gioco” inteso nel suo significato più profondo. Ficara torna con un nuovo appassionante e utilissimo testo..

IL PIACERE PRIMA DI TUTTO - Come liberarsi dalle catene e ritrovare il senso dell’Esistenza di Haidehoi David Simurgh

€ 22,00 Venexia Edizioni Pag. 191 2018

€ 10,90 Il punto d'Incontro Edizioni Pag. 144

2018

€ 12,90 Il punto d'Incontro Edizioni Pag. 139

2018

Il Piacere, nella sua accezione più elevata, è il principio che permea tutte le cose e l’oggetto della ricerca della maggior parte di noi. Eppure, cosa sia realmente il Piacere rimane oggi un totale mistero per la maggioranza delle persone: continua ad essere un fenomeno frainteso..

€ 19,00 Eifis Edizioni Pg 155 2011

DIGIUNO PER LA MENTE Esercizi spirituali per un detox della psiche di Jason Gregory

GLI SPECCHI ESSENI - Il codice per interpretare la mappa della tua vita di Giovanna Garbuio

I RIMEDI FLOREALI ITALIANI - 33 nuove essenze terapeutiche da preparare in casa di Mara Granzotto

CHAKRA- Manuale pratico per conoscere e potenziare i 12 chakra principali di Loretta Zanuccoli

Con Digiuno per la mente impariamo a eliminare le distrazioni e gli stress; torniamo alla nostra natura originaria; diventiamo più consapevoli in ogni momento; percepiamo la vera bellezza del mondo e viviamo la vita in maniera più piena, autentica e serena. Scopriremo anche metodi efficaci per la disintossicazione digitale e garantirci un sano riposo notturno.

Secondo la teoria degli specchi esseni la realtà, che viviamo come qualcosa di altro da noi stessi, reagisce a come siamo.

Il mondo che percepiamo all’esterno è solo una proiezione di come siamo al nostro interno e quello che osserviamo in un altro individuo è solo il riflesso di ciò che proviamo per primi nei confronti di noi stessi.

Questo libro è una guida al riconoscimento, alla preparazione e all’utilizzo di 33 nuovi rimedi della floriterapia italiana, ottenibili con le piante a km 0, ossia quelle “del proprio giardino” e più facilmente reperibili nel territorio italiano. Il metodo di produzione proposto fondamentalmente non prevede di recidere alcun fiore..

L'autrice ci propone un pratico manuale per la scoperta dei Chakra, arricchito con note ed immagini per meglio comprenderne il funzionamento e le tecniche per risvegliarne il potere di guarigione. Esercizi e meditazioni spiegati in maniera chiara e diretta per respirare al meglio l'Energia dell'Universo.

€ 21,00 Eifis Edizioni Pg 160 2017

GOCCE DI LIMONE PER LA VITA - Un energetico mosaico di immagini e frasi di ispirazione di Swami Radhanath

MUDRA - Stimolano la salute, potenziano la pratica yoga e affinano le tecniche di meditazione di Swami Saradananda

Un libro che diventa un’ispirazione giornaliera. Tante frasi evocative accompagnate da bellissime immagini, fanno di questo testo un ottimo compagno quando si ha voglia di dedicarsi ad una breve meditazione o anche quando si vuole aprire una pagina a caso e lasciarsi ispirare dalla frase scelta e dall’immagine associata. Un pronto soccorso per il Cuore, la Mente e l’Anima..

Grazie alle istruzioni facili da seguire, alle grafiche cariche di ispirazione, e alle foto dettagliate, questo libro é da considerarsi l’autorevole guida illustrata dei mudra, ideale sia per esperti yogi che per neofiti. Potenziano la tua forza e vitalità interiori, alleviano lo stress, l’ansia e la fatica, coltivano la gioia, la pace e la creatività, e molto di più!

€ 17,90 Libraio Editore Pag. 255 2018 AL DI LA' DEL BENE E DEL MALE -Preludio di una filosofia dell'avvenire di Friedrich Nietzsche Al di là del bene e del male è uno dei testi fondamentali di tutta la filosofia del XIX secolo. Attraverso una potente struttura costituita da aforismi, Nietzsche attacca in maniera critica la passiva accettazione della morale che caratterizza i grandi pensatori e i filosofi a lui contemporanei.

€ 12,90 Libraio Editore 2018

BHAGAVAD GITA - 1907 di Yogi Ramacharaka Il Poema è uno dei capitoli della Mahabharata; ci riporta l'insegnamento e il Vangelo di Sri Krishna. Egli si manifesta nel mondo affinché gli uomini lo imitino.

La condotta umana, quando è "mondana", è governata da attaccamenti/desideri nei confronti del potere, del piacere e della ricchezza. Questo però è causa di sofferenza. L’alterativa consiste nel rifiuto di condurre una vita "mondana", scegliendo una via ascetica, priva di desideri.

€ 9,90 Libraio Editore Pag. 80 2018 LA NOBILTA' DELLE DONNE - 1546 di Enrico Cornelio Agrippa Quest'opera compare in uno scenario storico in cui si assiste a un fiorire di dottrine filosofiche e religiose. La Chiesa Cattolica, minacciata dal fiorire di tante eresie, intensifica l'operato di quella grande polizia ideologica creata nel Medioevo: l'Inquisizione. In un clima simile, in cui il pregiudizio misogino viveva un nuovo, intenso, fermento, forse tra i più intensi della storia, è facile intuire la portata rivoluzionaria del discorso di Cornelio Agrippa.

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le stelle

a cura di Samapatt Toschi

Cari amici delle Stelle, vorrei parlare di due transiti che ci accompagneranno quest'estate, Urano in Toro e Chirone in Ariete. Urano è entrato in Toro a maggio e ci resterà fino a novembre, così pure Chirone che transita in Ariete fino a settembre. Sono passaggi temporanei che aprono la strada all'entrata definitiva dei due pianeti nei segni sopra citati nel 2019. Urano, il pianeta dei cambiamenti, dei sovvertimenti, è un pianeta evolutivo la cui frequenza porta innovazione, rivoluzione, grandi risvegli. Ogni volta che un archetipo che si muove lentamente passa da un segno ad un altro, crea un effetto a catena e porta una nuova energia da esplorare per tutti noi. Il suo effetto nella psiche è quello distruggere vecchi schemi di pensiero e modalità di vita, modelli di relazione sorpassati per fare posto al nuovo. Chirone nella mappa astrale di nascita rappresenta la ferita karmica, la cui guarigione avviene nel momento in cui entriamo in contatto con i nostri talenti e risorse. Chirone in Ariete rappresenta la guarigione della ferita del "non-riconoscimento", aiutandoci a trovare il nostro posto nella vita: io torno in contatto con ciò che Io sono, e lo manifesto.

ARIETE Per te l'uscita di Urano dal tuo segno e il transito temporaneo di Chirone indica che qualcosa di inusuale sta per affacciarsi nella tua vita. Dopo i grandi cambiamenti uraniani, ora sei pronto per ridefinire il tuo Io profondo e manifestarlo nel mondo. Ma prima sarà necessario un cambio di coscienza, che può corrispondere all'entrare in contatto con la propria ferita, senza cadere nella trappola della paura e fare il salto nello stato di coscienza espanso dell'amore e della fiducia. .

TORO Anche per te questo è l'inizio di un periodo nuovo della vita, dove differenti modalità di espressione si fanno strada e cominciano a rendersi manifeste. Urano, con la sua energia elettrica, porta scompiglio nella staticità del segno del Toro. Quando Urano si muove, cambiando segno, apre degli spiragli di luce nella coscienza umana... come veri e propri fulmini, lampi di luce, che spaccano la struttura e producono effetti come un'improvvisa comprensione, un insight, un'illuminazione.

GEMELLI Similmente alla situazione dell'amico Ariete, il sestile che Chirone forma al tuo segno, è foriero di apertura verso una nuova comprensione e ridefinizione del tuo Io. Sarai spinto a rivedere le modalità di espressione preparandoti al salto di coscienza che ti viene richiesto di fare. Il transito di Chirone, il guaritore-ferito, porta alla luce antiche ferite nel corpo e nella psiche. Molte delle tue più radicate convinzioni dovranno essere inevitabilmente riviste e rielaborate.

CANCRO Urano transita in Toro, formando un fortificante trigono che rende maggiormente stabili situazioni non ancora chiarite nei settori del lavoro e delle relazioni affettive. La situazione tende ora verso una maggiore stabilità e normalità anche se Chirone in Ariete potrebbe turbare la tua placida tranquillità con qualche ombra che va a oscurare il tuo Sole natale. Ma ormai sei diventato forte e il cambio di paradigma fa parte del tuo quotidiano; la flessibilità che hai conquistato in questi anni ti sarà amica e compagna di viaggio.

LEONE Urano in Toro forma una quadratura al tuo segno. Urano non è un pianeta facile da gestire, le sue energie sono dirompenti, fuori dal comune! L'archetipo di Urano parla di rivoluzione, terremoti, cambiamenti radicali ma anche di originalità, creatività, anticonformismo, una visione progressista del futuro. Un transito di Urano, soprattutto dissonante, è come la voce del Sé interiore, quella parte di noi che ha chiara la direzione da prendere e i cambiamenti necessari, pur con qualche ostacolo da superare lungo il cammino.

VERGINE Urano è al suo fianco, in trigono dal Toro, l'altro segno di Terra assieme al Capricorno: si va dunque a formare un rigoglioso trigono di Terra che lambisce il tuo Sole, un terreno fertilissimo che se ben nutrito e curato potrà dare meravigliosi frutti negli anni futuri. Chirone a sua volta si sposta, anche se temporaneamente, dall'aspetto di opposizione, dandoti così una visione chiara di quello che sei riuscito, pur con grande sforzo, a sanare portando alla luce la ferita profonda della mancanza di valore di Sé.

BILANCIA Urano esce, temporaneamente, dall'aspetto di opposizione al segno. Con Urano opposto hai dovuto cominciare a pensare in maniera insolita, fuori dagli schemi, anche agire in maniera diversa ed essere aperto all'imprevedibile, insomma onorare l'energia del dio. Anche Chirone in Ariete comincia a far sentire i suoi effetti, accompagnandoti nel processo di guarigione della ferita del “non riconoscimento”. Imparare ad amare ciò che ti procura maggior disagio ti aiuta a scoprire il grande tesoro di cui sei il custode.

SCORPIONE Chirone fino a settembre transita in Ariete. Negli ultimi anni ha portato alla luce le ferite della tua Anima, aprendo la strada a una guarigione di cui cominci ora a vedere gli effetti positivi. Urano, con la sua energia rivoluzionaria, si posiziona in aspetto di opposizione dal Toro. Urano non crea problemi a patto che abbia la possibilità di esprimersi liberamente; diversamente se non onorato, tende ad esplodere inaspettatamente, creando rotture con il passato e tutto quello che, a livello profondo, non ti corrisponde più.

SAGITTARIO L'entrata di Chirone in Ariete, anche se temporanea, ci parla di un periodo in cui potrai godere dei frutti maturati in questi ultimi anni, in cui la ferita originale ha visto la luce. Chirone, simbolo del guaritore-ferito, è l'archetipo di colui che, costretto dagli eventi a guarire se stesso, dovrà a sua volta condividere questa conoscenza ed esperienza con i suoi simili. Chirone ha portato alla luce antiche ferite nel corpo e nella psiche creando così l'opportunità per una profonda guarigione di cui cominci ora a essere consapevole.

CAPRICORNO Urano entra, anche se temporaneamente in Toro. Ed ecco formarsi per te un bellissimo trigono fra i due segni di Terra. Solidità, concretezza d'azione, lungimiranza, capacità di concentrazione e di programmazione. E' questo il primo assaggio della bella centratura e anche della serenità che questo transito porterà nei prossimi anni. Sei pronto a fare un salto di qualità; è il momento giusto per cambiare pelle, quella vecchia ormai ti sta stretta.

ACQUARIO Urano, in transito temporaneo nel Toro, forma un aspetto di quadratura al tuo segno. Urano è il tuo pianeta governatore; è quella voce interiore che, in sintonia con le esigenze del Sé, ti indica la giusta via da seguire, la direzione ottimale verso cui dirigere le proprie energie e le scelte adatte alle tue necessità, nel lavoro e nelle relazioni. Quindi non sorprenderti se nei prossimi mesi, e anche anni, la tua vita prenderà direzioni inaspettate e inusuali, sempre in accordo con la tua natura anticonformista e originale.

PESCI Chirone lascia, durante questi mesi estivi, il tuo segno in cui rientrerà comunque a settembre e dove sosterà ancora fino a febbraio 2019. Questa estate per te rappresenta una sorta di pausa temporanea in cui ti puoi guardare indietro e diventare consapevole dell'espansione spirituale sbocciata dal risanamento delle ferite, che sono state portate alla luce dal transito di Chirone stesso. La tua vita, dopo aver affrontato varie prove sul tuo cammino, è ora diretta verso la crescita e la trasparenza degli obiettivi.

Per oroscopi personalizzati: samapatt@libero.it

Tuttavia il filmato contiene anche alcune gravi manipolazioni e false informazioni. Qui abbiamo raccolto documenti e testimonianze che possano colmare tali lacune. Inoltre abbiamo raccolto documenti inerenti alla grande mobilitazione avvenuta all’epoca per la mancata concessione del visto d’ingresso a Osho in Italia e sulla vera e propria persecuzione da parte della diplomazia e dei servizi americani per impedire ad Osho l’ingresso a ben 21 paesi nel mondo.

Tutto questo nonostante le uniche imputazioni reali contestate al maestro indiano furono quelle di aver favorito matrimoni tra i discepoli americani e non per ottenere la carta verde. Nient’altro.

Gran parte del materiale che abbiamo raccolto riguarda i tre anni della persecuzione fino all’uccisione di Osho ed è stato tratto dalle annate dell’epoca 1982-1989 di Liberation Times, il giornale che nacque per sostenere la campagna contro il governo per ottenere il visto d’ingresso, campagna condotta con il ruolo attivo del Partito Radicale, di centinaia di sannyasin e di decine di artisti, intellettuali e giornalisti come Federico Fellini, Piero Chiara, Giorgio Gaber, Gabriele La Porta, Lidia Ravera, Michele Serra, Giovanna Melandri, Ombretta Colli, Marco Taradash, Enzo Tortora, Marco Pannella, Francesco Rutelli, Giovanni Negri, Gianni Bucci, Maria Teresa Di Lascia, Luigi Manconi...

estate 2018 RE NUDO 41 - wild wild country - liberazione

Questo numero speciale di Re Nudo nasce dopo la visione del docufilm Wild Wild Country su Neflix. Il film documenta la nascita della comunità di Osho in Oregon, evidenziando il ruolo oscuro e preponderante di Anand Sheela culminato in veri e propri atti criminali ingiustificabili, anche se volti a difendere la Comune e il Maestro.