LA VITA
OLTRE
MAJID VALCARENGHI: Quando muore un uomo / AMRITA CLAUDIA DEL VENTO, MARCELLO MOTTOLA, ALESSANDRO MIGLIACCIO, GEPPI RIPPA, GUELFO MARGHERITA, FELICE ZOENA, AMEDEO ZENI, LUCIANA MIGNOLA: L'arte del vivere e del morire / SILVIA BIANCHI: Ho accompagnato alla morte il mio Maestro tibetano / AURO PROIETTI: La fine dell'Arte / ASHIMA: Non trattenermi / ORANGO RISO: Imparare a vivere, imparare a morire / MITEN VENIERO GALVAGNI: L'incontro con la morte, un'occasione / GIORGIO GABER, SANDRO LUPORINI: L'insolito commiato del Signor Augusto / KRIYANANDA: L'esame finale / RADHA C. LUGLIO: Tantra, Sannyas e Morte / RAMANA MAHARSHI, YOGANANDA: Come sono morti / CESAR: Riflessioni sull'eutanasia
NUOVA
RE NUDO
renudo.it
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TRIMESTRALE TEMATICO PER L’EVOLUZIONE DELL’ESSERE
22 Autunno 2013
Comitato dei Garanti Majid Valcarenghi Franco Battiato Piero Verni Claudio Fucci Nitamo Montecucco Auro Proietti Enrico Cheli Musicanti d’Amore Attilio Alioli Direttore editoriale & Direttore responsabile Majid Valcarenghi majid@renudo.it Segreteria di redazione Mukta Arianna Tidei Kusum Ilaria Calcagno renudo@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Grafica della copertina Oltre Layout e Impaginazione Re Nudo, Oltre PROGETTO Oltre Amministrazione amministrazione@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Servizio arretrati, Abbonamenti & SpedizioniI abbonati@renudo.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Pubblicità Francesco Dardis pubblicita@renudo.it francesco.renudo@hotmail.it Tel.: 0577 961021 Fax: 0577 1959566 Grafica delle pubblicazioni Re Nudo Mouji Internet & Social Networks Akam Poli internet@renudo.it WEB www.renudo.it facebook.com/renudo twitter.com/re_nudo
Editoriale: Quando Muore un Uomo di Majid Valcarenghi
LA VITA OLTRE Il Mio Ricordo di Atul di Amrita Claudia Del Vento Riflessioni di Amrita Claudia Del Vento Introduzione al Convegno "L'Arte del Vivere e del Morire" di Amrita Claudia Del Vento Librazione a cura della Redazione Demedicalizzare La Morte di Marcello Mottola Che s'Addà Fà Pè Murì di Alessandro Migliaccio Un Ricercatore Spirituale Laico di Majid Valcarenghi Una Legge che Regolarizzi l'Eutanasia Clandestina di Geppi Rippa Questa Perdita non è per Sempre di Guelfo Margherita L'Essere che non Muore Mai di Felice Zoena Il Chiassoso Silenzio della Morte nell'Epoca contemporanea di Amedeo Zeni Tra Resilienza e Fragilità: La Scrittura che Cura di Luciana Mignola Coscienza della Morte e Contatto con la Vita nel Buddismo Tibetano di Silvia Bianchi
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TEMPO DI LIBERAZIONE Se il domani non c'è più di Osho La Paura della Morte di Osho La Morte di un Maestro Tibetano in Italia di Silvia Bianchi La Fine dell'Arte di Auro Proietti Non Trattenermi di Ashima Patrizia Saterini Imparare a Vivere, Imparare a Morire di Orango Riso L'Incontro con la Morte, un'Occasione di Miten Veniero Galvagni L'Insolito Commiato del Signor Augusto di Giorgio Gaber e Sandro Luporini Osho Sammasati: Morire con una Radicale Differenza di Ushma Hinnawi Vincere La Paura della Morte. L'Esame Finale di Swami Kriyananda Tantra, Sannyas e Morte di Radha C. Luglio Amici Fino in Fondo a cura della Redazione Il Saggio e la Morte a cura della Redazione Riflessioni Civili e Incivili di un Babbuino sull'Eutanasia di César Mai Dire Addio di Patrick Mathews Giù Le Mani da Pierino Intervista a Daniela Muggia a cura della Redazione Meditazione sugli Stati Straordinari di Coscienza di Ghesce Rabten Rubrica Argital: Linea senza Allergeni Il Segreto della Vita e della Morte. Il Viaggio dell'Anima di Cesare Boni I Funghi come Medicine a cura della Redazione Rubrica Inner Life: Raw Food: Cibo Crudo per il Vero Benessere di Emanuela Selogni Giardino di Gaia Operatori del benessere Giardino di Gaia Centri e Associazioni Dove mangiare bene Oroscopo di Samapatt Toschi
ERRATA CORRIGE IMMAGINE DI COPERTINA Nikilynn
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Segnaliamo un errata corrige sul numero 21 di Re Nudo. A pag. 66 si trattava naturalmente di Meditazione Concentrativa e Stadi Jahnici e non Jahinici. Ci scusiamo con gli interessati e con i lettori.
RE NUDO Registrato al Tribunale di Siena Al n. 591 il 3 febbraio 1994 ASSOCIAZIONE CULTURALE RE NUDO Sede Legale: Località Podere San Michele, 1 – 53031 Casole D’Elsa (SI) – Tel/Fax 0577 961021
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NATIVE Un mix di artisti come Amon Tobin, Naked Funk, Purple Penguin, King Kooba con i quali attraverserete atmosfere raffinate e carche di sensualità.
BUDDHA E' LE INTERVISTE IMPOSSIBILI MORTO Autori vari Manu Bazzano Edizioni Re Nudo Edizioni IPOC 143 pagine 238 pagine Un appello a Alcuni personaggi particolari una revisione chiedevano da della filosofia come vocazione. Un punto di tempo di dire le loro ragioni. vista straordinariamente fertile Probabilmente li che verrà apprezzato da chiunque incontrerete solo qui. si interessi di filosofia e religioni orientali.
ORACOLO ETNOMUSIC Un viaggio attraverso le voci e i suoni della tradizione. Dai monaci del Tibet a Tuva, dalla meditazione alle percussioni africane. VATICANO PEDOFILIA Luca Pollini Sprea Editore 168 pagine Questo libro racconta esclusivamente i fatti, raccoglie le carte ufficiali e gli articoli della stampa che hano spinto la Chiesa Cattolica a confessare, almeno in parte le sue colpe.
Editoriale
Quando Muore un uomo di Majid Valcarenghi
Morire in ospedale, lontano dai propri cari, abbandonati a se stessi, è la condizione ordinaria che la società contemporanea offre a uomini e donne. L'assistenza spirituale, quando c'è, è delegata a preti e suore. Quando un laico muore, quando muore qualcuno che non appartiene a nessuna chiesa, lo stato si manifesta in tutta la sua aridità. Una burocrazia squallida regola l'unico rituale previsto e cioè quello del mercato funerario: bare, fiori, funerali. L'assenza di una cultura laica per una elaborazione del lutto sottindende quella rimozione della morte, il suo occultamento, che è alla base dell'etica di questo Stato, dove i morti vengono esposti brevemente in una camera mortuaria gelida e misera, manipolati dai becchini come fossero oggetti. Non c'è tempo, non c'è spazio per il silenzio o per la musica, per gesti rituali di amici e parenti per far sentire la loro presenza a chi sta abbandonando il corpo. Non c'è tempo, non c'è spazio, per una qualsiasi forma di rituale. Eppure, comune ad ogni cultura, in ogni epoca c'è la coscienza che non solo le ultime ore ma anche i minuti successivi alla morte sono importanti per il trapasso. La cultura dominante oggi invece obbliga di fatto ad utilizzare le chiese per chiunque, credente o no, voglia sottrarsi allo squallore avvilente della camera mortuaria. Ancora una volta lo stato delega alle religioni ciò che appartiene per diritto di nascita ad ogni essere umano e cioè l'essere accompagnato nel suo ultimo viaggio. La realtà è che o il rito funebre è "religioso" o non c'è rito. La cultura laica ha abdicato anche a questa parte fondamentale della vita: vivere la morte; non solo nel senso di una preparazione alla morte ma anche nella concezione degli spazi da adibire alla morte. Ovunque, nei consigli comunali cittadini dove sopravviva una qualche forma di attenzione nei confronti dei bisogni più profondi dell'essere
umano, dovrebbe essere messa all'ordine del giorno l'individuazione di uno spazio neutro dove il cittadino non appartenente ad alcuna chiesa possa celebrare secondo i propri rituali, nel rispetto dei propri sentimenti, la morte dei propri cari. Questo l’abbiamo ottenuto negli anni ’80 a seguito di una forte campagna d’opinione, a Milano e a Roma. Adesso, a Napoli a seguito del Convegno "L'Arte del vivere e del morire" di cui riportiamo tutti gli interventi in questo numero di Re Nudo. Questo rispetto della dignità umana impone la cessazione di frettolose e burocratiche esequie o all'uso improprio dei luoghi di culto. Le leggi dello Stato dovrebbero inoltre consentire che la morte venga vissuta insieme a chi ci è vicino, accanto alle cose che ci hanno accompagnato nella vita; a casa e non in ospedale, abbandonati a noi stessi.
La Vita Oltre
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Cari amici, di fronte alla crisi molti nel mondo olistico, tendono a isolarsi facendo il minimo, immobili, orecchie basse, attendendo che qualcosa succeda… Noi ancora una volta, dopo aver diminuito il prezzo di copertina della rivista di due euro, ci mettiamo in gioco rilanciando opportunità, benefit, occasioni perché ognuno possa dare forza al proprio progetto, coscienti dell’importanza di sostenerci a vicenda, in una logica di scambio e di supporto reciproco.
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Inoltre i soci sostenitori potranno richiedere fino a 10 copie a scelta della rivista dal N° 02 Oriente occidente al N° 16 Educazione Pace Le quote per il 2013 sono: Socio onorario: 50 euro Socio sostenitore: da 100 euro in su Entro fine anno l’associazione aderirà al Conacreis diventando quindi Associazione di promozione sociale a partire dal 2014 Per aderire inviare un bonifico bancario a: ASSOCIAZIONE CULTURALE RE NUDO IBAN: IT 38 N 031 27718600 0000 0002013 specificando se socio onorario 50 euro o socio onorario sostenitore con l’importo che sceglie da 100 euro in su. Una volta fatto il bonifico, per la registrazione nel libro soci inviateci tutti i dati personali e postali per la spedizione della rivista.
il mio RICORDO di Atul di Amrita Claudia Del Vento
Atul Maurizio Mottola, mio compagno di vita per oltre 36 anni, nel suo percorso terreno è stato un ricercatore: un “entronauta” ed un “astronauta”. Il dentro e il fuori in lui non erano scissi. Il suo impegno civile e sociale sono andati di pari passo alla sua crescita interiore ed umana. Il suo è stato un lavoro intenso e continuo di ricerca di significato e di integrazione. Una ricerca di modelli esistenziali, mentali ed operativi che potessero dare un senso alla propria condizione umana in questo spazio e in questo tempo. Uno sforzo incessante fatto con vigore e presenza. Scopo dell’impegno sociale e civile, diceva, è impedire la “sottrazione di umanità” che spinge all’estraneità verso se stessi e all’occupazione della propria mente individuale da parte della mente collettiva, alla perdita di identità e dell’integrità della persona. Per questo si era impegnato in iniziative a favore dei diritti civili e per la libertà di scelta come superamento della cultura prevalente che tende a trasformare diritti e prerogative in obblighi e prescrizioni e che ostacolano le qualità di crescita dell’individuo ed il concreto esercizio delle libertà personali. Il suo contributo ha toccato vari campi: dalla medicina alla medicalizzazione, dalla psichiatria alla ricerca spirituale, dalla genealogia all’approccio psicogenerazionale, dall’amore per l’arte alla realizzazione grafica di vignette zen. Ma quella qualità particolare che resterà per sempre nel nostro ricordo era la sua capacità di parlare (e poi di scrivere) immediata, chiara, essenziale. La capacità di usare e giocare con le parole destrutturando e contrastando le superficiali convinzioni, facendoci approdare a inaspettati scenari e riflessioni oltre i limitati schemi mentali. Portava dal marzo 2010 nel taschino interno della
sua giacca un piccolo cartoncino che certificava di aver ricevuto i Cinque Addestramenti alla Consapevolezza e come praticante aveva scelto il quarto: Parola amorevole e Ascolto profondo. Tra l’altro si legge: “… sapendo che le parole possono essere fonte di felicità e sofferenza, mi impegno a parlare in modo veritiero, usando parole che ispirino fiducia, gioia, speranza …” Scopo della vita, diceva, è contattare la riconciliazione con se stessi laddove ci trattiamo spesso con inimicizia, insensibilità, superficialità. Alla fine del percorso c’è allora la guarigione, un tuffo dentro se stessi, L’opportunità di sprofondare nel rilassamento, un arrendersi fiduciosi. E’ con questa apertura che voglio ricordarlo!
La Vita Oltre
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Riflessioni di Amrita Claudia del Vento Un grande dono mi ha fatto Atul Maurizio andandosene: mettermi di fronte alla verità della vita, la verità della morte, la sua, la mia, quella di tutti noi! L’Impermanenza. Come ho fatto ad evitare questa verità per tanto tempo? Lo sappiamo che accadrà, ma è ancora presto e non a noi , più tardi sarà. Sento dentro qualcosa che sta succedendo ma nego la possibilità. Un grande shock, un risveglio forte e inevitabile: è morto! Proprio lui, il mio caro compagno, la persona più cara, quello con cui condividevo la vita, sogni, speranze, terribile dire questa parola di lui. Durante il coma si trasformava! Il corpo sempre più rilassato, aperto, fiducioso. Morì alle ore 23 e contemporaneamente a diversi di noi si presentò per salutarci. Nei cinque giorni precedenti la cremazione, il viso sorridente e sempre più chiaro, luminoso. Era un grande scherzo! A Marcello sembrò di vedere che gli stava facendo le boccacce, come quando scherzava con lui piccolo. Erano evidenti la gentilezza e le attenzioni di tutti, presi come da una magia, qualcosa di sacro stava accadendo. Mariateresa gli regalò una Gizzu, bella collana di grani di legno, simbolo buddista delle mille opportunità dell’uomo nell’universo, gliela misi al collo, dopo un po’ la sua bocca sorridente si atteggiò a un riso più accentuato. Non erano mie impressioni, l’evento era visibile a tutti i numerosi amici che si avvicendarono in quei giorni. Nam Myoho Renge Kyo cantato nella sala dell’ obitorio dell’ospedale Loreto Mare di Napoli. E così dentro di me un percorso intenso confrontandomi con la sua assenza fisica e con la sua superpresenza, un dialogo interiore che si sostituisce all’assenza, il rispetto per la sua storia, la sua vita, la sua morte, per il mistero che ha preso lui ma che avvolge anche me e noi, solo che non ne ero cosciente, non ne siamo consapevoli. Con un grande dolore si può fare un salto e scegliere quale sarà la tua strada ora, decidere che senso le darai. Arrenderti? Arrabbiarti con Dio? o ritrovare maggior vigore inchinandoti alla vita che ancora alberga dentro? Perché (ancora per un
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po’) sono viva e lui no? Non ho trovato risposta solo sperimentazione di me stessa, di quello che mi accadeva. Solo gratitudine, grande, verso di lui e verso Osho, per questa vita dove ho potuto conoscerli e amarli. Una grande forza mi ha avvolto quando mi è stata annunciata la sua morte. Un calore e una spinta si è impossessata di me, nella mente fiducia, nel corpo forza. Cosa stava succedendo? Perché non ero disperata ma solo attenta a fare bene le cose, a concludere ciò che andava portato a compimento? Era lui che mi aiutava, era la forza del suo amore e la sua determinazione, li riconoscevo. Era il mio amore, la mia forza, il mio intento a continuare anche per lui. Era accanto a me, pensava a me, attento a cosa mi poteva succedere adesso, così mi è sempre sembrato! Insieme ad altri ed anche da sola sono stata aderente a quegli atti di accompagnamento postmortem che avevo imparato nei gruppi. Glieli dovevo, atti di consapevolezza e di amore, essere con lui fin dove mi era permesso, sapevo che non era giusto trattenerlo, lo potevo veramente poi fare? Accettare il suo allontanamento, augurargli
Quello che mi ha sorpreso di piú negli uomini d'occidente é che perdono la salute per fare i soldi e poi perdono i soldi per recuperare la salute. Vivono come se non dovessero morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto. (Il XIV Dalaï Lama)
una rinascita felice benedicendolo per tutto quello che mi aveva insegnato e lasciato. Meditazioni, recitazioni dal libro tibetano dei morti, altri mantra che mi venivano alla mente, o era lui che voleva che io glielo recitassi? Lo facevo, mi bastava, mi sentivo unificata nella mente e nel corpo. Essere al posto giusto con l’azione giusta. Adesso io lo sento spesso, come calore, come pressione, come fulminea attenzione che mi tiene sveglia, che mi impedisce di addormentarmi. Cosa c’è da capire, cosa c’è da prestare attenzione? E’ un insegnamento. Ancora. E’ questa la mia vita adesso? So che posso morire domani, ma anche subito, e so che le cose che mi hanno detto sono puerili spiegazioni. Che ne sappiamo noi del Grande Mistero? Solo tentare di essere in “vigile vacuità”. E da lì ripartire. Sono un’altra persona, altre percezioni, altra realtà, seppur la stessa. Tutto uguale, niente uguale. Una spinta, una forza che mi consente di superare gli ostacoli, di vedere le soluzioni. Quanti segnali che sentivo e che non volevo accettare, prima, erano una preparazione all’evento che sarebbe accaduto, si parlava dei massimi sistemi ma era invece di lui, di quello che si stava preparando. Anche quando le morti accadono “all’improvviso” non sono mai all’improvviso, tanti sono i segnali che non codifichiamo. Negli ultimi tempi una grande gentilezza ci avvolgeva, reciproca, niente più risentimento, recriminazioni. Grande collaborazione, attenzione. “Adesso ti vedo veramente, hai fatto tutto da sola!” oppure “Chissà come sarà per noi morire” e silenzio profondo da far male alle orecchie. E poi una serie di gesti concreti, quasi a farmi le consegne. Io chiedevo perché di tutto questo e lui “sento così”, diceva. ”Vorrei morire subito, o quasi” scrisse su un foglietto durante un gruppo di preparazione alla morte al quale aveva partecipato un mese prima. Eppure stava bene: mente lucida e acuta, scritti e parole illuminanti, progetti messi in cantiere, il suo corpo però era stanco, lo vedevo. E dopo i sogni, quanti sogni, del mio inconscio e della sua presenza, ho imparato a distinguerli.
Messaggi che ricevo, anche sogni fatti da amici, vicino a lui, vicino a me. Messaggi che mi raccontano cosa gli succede, il suo nuovo percorso, la sua nuova vita oltre questa vita. Ma anche messaggi per me. Ho capito che l’aldilà non è separato da questo mondo: “Maurizio che ci fai qua?” disse Adriana in un sogno vedendolo camminare per la strada di casa sua “Ma io sono sempre qua!” rispose allegro, sereno, bello e giovane. Mi sono convinta che alla fine della nostra vita noi passeremo in una nuova fase del medesimo viaggio dell’anima in cui ci troviamo in questo momento, si farà esperienza delle proprie convinzioni, aspettative e livelli di coscienza. Sotto la doccia in un rinfrescante momento, di ritorno da un viaggio elettrizzante e pieno di scoperte, come lo sognò Marianna una notte. Per poi tornare e partecipare alla vita dei suoi cari e gioire delle novità, “Brinderemo insieme alla lieta notizia” disse in un sogno a Marcello, sapeva del suo matrimonio. Una pressione al braccio alle luci dell’alba, mi sveglio, sarà Maurizio penso. Alle sei una telefonata, suo fratello mi informa che i vigili del fuoco sono a casa di sua madre per una importante perdita d’acqua! La protezione in caso di pericolo? Ha facoltà di chiaroveggenza adesso? I testi sacri dicono che è possibile e che in questa nuova forma essi sperimentano particolari facoltà senza i limiti del corpo, fuori dal tempo e dallo spazio. Nel momento in cui arrivo a comprendere attraverso l’esperienza che non c’è divisione tra vita e morte, lascio cadere le paure irrazionali e scopro un’esperienza sacra con un senso di meraviglioso stupore e potere personale. Se l’universo ricrea se stesso in modo costante, noi saremo l’unico aspetto che non viene coinvolto? Il procedimento di trasformazione dopo la morte è un cambiamento nella qualità dei livelli di vibrazione? Scopro il Continuum della Vita. Un viaggio affascinante attraverso molti livelli di consapevolezza è quello mio, nel corpo fisico, e soprattutto il suo, nel corpo sottile. L’amore è la vibrazione più antica.
La Vita Oltre
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convegno L'arte del vivere e del morire
Napoli 13 Maggio 2013
Gentilissimi convenuti, amiche, amici, relatori, parenti, Grazie di essere qui, grazie per l’affetto e la vicinanza e per l’espressione dell’amore e dell’attenzione, in questo tempo di profondo cambiamento! Grazie perché oggi ci ritroviamo come comunità, ci guardiamo e ci riconosciamo come esseri umani, come partecipanti al banchetto che questa vita ci imbandisce: amore, dolore, speranza, rabbia, gioia, pianto, risate, forza e debolezza, determinazione ed insicurezza. Nel percorrere tutte le acrobazie che la vita ci regala per costringerci ad evolvere e a divenire consapevoli, voglio ringraziare tutti i nostri cari defunti che ci hanno insegnato tanto e che con noi hanno percorso un pezzo di questo viaggio e che ci hanno solo preceduto lasciando questa dimensione. Ringrazio Maurizio che mi ha dato ed insegnato tanto in vita e morendo mi ha fatto un ultimo dono: quello della solitudine, che ti obbliga a fare i conti con te stesso, e quello della consapevolezza che la vita e la morte non sono due eventi separati. Il corpo muore ma la vita non muore. Tutto si trasforma ed avviene un cambiamento di stato, percepibile e sottile. Esiste una presenza, una forza calda ed avvolgente. I momenti più dolorosi ci aprono opportunità di crescita e di evoluzione, essi ci aprono spazi di comprensione inaspettati. Grazie al dolore fortissimo che nei momenti difficili ti viene presentato e alla forza di guardarlo in faccia e non fuggire, puoi fare un salto e scoprire il continuum della vita. Non più separazione, dualismo, ma trasformazione. Come potevo io accantonare l’evento della morte di Maurizio come un incidente di percorso? Oppure delegarlo agli altri? Oppure farne un tabù? Non volevo farlo e non ho potuto farlo: per scelta, per i percorsi di consapevolezza vissuti, per amore.
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La morte (d’altronde) ci capita tutti i giorni, perché tutti i giorni moriamo, non siamo più quelli di ieri, non siamo più i bambini che eravamo, gli adolescenti che eravamo. Muoiono gli animali, gli alberi, i fiori ed anche le cose. E’ la prima legge di questo mondo. Ma se guardiamo in profondità vediamo il movimento incessante della vita, tutto si trasforma, e cambia, e possiamo solo rendercene conto, osservare l’impermanenza di tutte le cose ed accettare di far parte di questo flusso, non lottare contro di esso perché sarebbe una lotta già persa in partenza. Possiamo scoprire quella parte di noi, all’interno di noi, che guarda tutto questo, e sorridere a questo gioco che può sembrare assurdo e crudele ma che invece è un grande apprendistato. Non si tratta di negare la paura della morte o il dolore della perdita di una persona cara ma imparare dal dolore e mettergli fine. I momenti di dolore sono anche quelli di maggiore apertura e nella vulnerabilità si può trovare una forza più grande. La sofferenza può insegnarci la compassione. Accettare il dolore e rimanere presenti a se stessi senza cercare sostituti o nuovi attaccamenti. E’ un’opportunità
L'uomo muore sempre prima di essere completamente nato. (Erich Fromm)
irrepetibile ed un processo sempre in corso. Come ricordare Maurizio? Come rendergli un tributo di gratitudine e di amore? Come farlo a suo modo? Con qualcosa che diventasse materia di consapevolezza e di riflessione!! Con un incontro tra amici, fuori dagli stereotipi, parlare di morte e di sentimenti, nuovi tabù della nostra società, per recuperare quell’integrità e quella dignità di persone di cui troppo spesso veniamo privati con il nostro consenso. Infondere parole che ispirino fiducia, gioia, speranza, per leggere la realtà con occhi nuovi, liberi da paure ataviche e da pregiudizi esistenziali. E’ quello che cercheremo di fare oggi, grazie al contributo di esperienze, di studio, di ricerca, dei relatori qui convenuti. Essi hanno accettato con trasporto di partecipare a questo momento di condivisione e di riflessione e verso di loro sento profondo senso di amicizia e di gratitudine. Cosa possiamo fare per i nostri morti? Molto. Ad esempio vivere con più intensità perché essi non vogliono vederci affranti; comprendere a fondo il dono della vita e l’opportunità di evolverci; fare azioni positive a loro beneficio e a loro nome; meditare; pregare. Cosa possiamo fare noi che rimaniamo? Molto. Trasformare la nostra vita, adesso, mentre siamo vivi, perché se siamo ancora qui, mentre i nostri cari ci hanno lasciato, abbiamo ancora una missione da compiere. La vita è sacra e va vissuta con sacralità di intensità e di scopi. Abbandonare l’indifferenza per le responsabilità che abbiamo verso noi stessi e verso il mondo. Coltivare la compassione. Scoprire l’osservatore praticando la meditazione. Ho voluto dare al Convegno il titolo “L’Arte del Vivere e del Morire” perché occorre “vivere con intensità e gioia, e con gioia infinita morire” come dice l’amato maestro Osho. Solo chi vive intensamente non ha paura di morire. Si vive e si muore senza sapere cosa
sia realmente la vita e si diventa consapevoli di essere vivi per la prima volta solo quando si sta morendo. Nel contrasto con la morte ci si accorge di aver perso un’occasione, ci si accorge della nostra tendenza a rimandare, del nostro esserci a metà. Ciò che fa male è l’amore che non abbiamo condiviso, le parole che non abbiamo detto, i gesti che non abbiamo avuto il coraggio di fare. Questo è il senso della sofferenza al momento della morte, scoprire di non aver vissuto pienamente e creativamente. Il confronto con la morte ci dà un’opportunità di svegliarci. “Vivere intensamente e morire totalmente” è quello che i testi sacri ci invitano a fare. Un ringraziamento particolare al popolo tibetano, alla tradizione del Buddismo Tibetano che ha donato al mondo il magnifico “Libro tibetano dei morti”. Una vera e propria “tecnologia sacra” della morte, che raccoglie il corpo di conoscenze più accurato, complesso e completo sulla morte e sullo stato successivo “il Bardo”.La società moderna occidentale non comprende minimamente quel che accade al momento della morte e subito dopo la morte “clinica”. La paura, con la quale si controllano i popoli, e l’identificazione unica e totale con il corpo fisico non ci permettono di dare uno sguardo oltre, e così veniamo privati di conoscenze superiori che lenirebbero la nostra angoscia e ci darebbero una nuova prospettiva. Maurizio ha vissuto intensamente, ha bruciato la sua candela da entrambi i lati. Tra i tanti corsi di formazione che ha seguito, ha partecipato a tre diversi corsi di preparazione alla morte, l’ultimo un mese prima che lasciasse il corpo. Conoscevamo il Libro Tibetano dei morti e già lo avevamo letto 15 anni prima, al capezzale di sua nonna. Io ho avuto l’onore di leggere il Bardo a Maurizio durante i tre giorni del coma, insieme a Marcello e a Marianna, e di continuare a leggerlo per i 42 giorni successivi alla morte. E’ stata un’esperienza profonda
Convegno Arte del vivere e del morire
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LA MORTE DI UN MAESTRO TIBETANO IN ITALIA
L’esperienza diretta di Silvia Bianchi psicologa per l'Associazione Nazionale Tumori e psicoterapeuta di psicologia buddhista ed occidentale di Silvia Bianchi
La morte di un Maestro Tibetano in Italia, del mio Maestro, dell’unica persona che conosco (è ancora in me anche se è morto qualche anno fà) che “è” ciò che insegna : amore, compassione, sforzo entusiastico, saggezza, vera, empatia, gioia, costanza, lealtà, pazienza, concentrazione,umiltà,...non c’è una qualità di cui si parli nei testi antichi e moderni di Buddismo che lui non incarni. L’unica persona che con il passare degli anni e della conoscenza, mi sono accorta strada facendo, era molto di più di ciò che potevo riconoscere io all’inizio, anche solo immaginare, conosceva e riconosceva me molto più a fondo di quanto io stessa possa anche solo intuire di me. Questa persona così eccezionale nell’essere veramente umana, un giorno, come tutti gli esseri umani, ha lasciato il corpo (è morto). Il suo corpo è stato bruciato davanti ai nostri occhi nel giardino dell’Istituto Lama Tzong Kapa dove aveva vissuto e insegnato per più di 25 anni, ed è rimasta cenere, al suo posto, e qualche osso che qualcuno di noi con guanti bianchi e mascherina ha tolto dal fondo del forno dove è stata cremato, qualche reliquia, e l’esperienza individuale che ognuno di noi ha fatto di lui. I suoi insegnamenti, la sua testimonianza. Mentre si è accesso il fuoco, e il fumo rosso prima e grigio poi ha iniziato ad uscire dal forno di gesso costruito nella notte da alcuni dei suoi più vicini discepoli mentre tutti noi abbiamo preparato offerte di acqua e fiori realizzavo che ciò che stava bruciando erano proprio quelle forme che io avevo tanto amato, che per me avevano rappresentato tutto ciò che di buono in senso assoluto esiste nel mondo, le sue mani, i suoi occhi,il suo sorriso, tutto questo stava bruciando e mi chiedevo se è questo che intendeva il mio Maestro quando ci parlava di “non Se” della persona: “Il Se” di Ghesce Ciampa Ghiatso (che chiamerò Ghesce La, diminutivo onorifico usato dagli studenti). o cercavo nel contatto e relazione che avevo
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con lui. Lui che mi parlava, mi sorrideva, mi guardava in modo così amorevole, o mi prendeva le mani e me le metteva sul suo viso con tenerezza mentre diceva “no worries” (“niente paure, preoccupazioni”...”esci dalla paura e fai questa cosa di cui mi stai parlando senza paura”) o lui che rideva con la sua risata squillante, gioiosa, amorevole, piena, che scioglieva qualsiasi problema e costruzione mentale... poi... dopo la sua morte il suo corpo era lì, non sentivo più il suono della sua voce, l’espressione dei suoi occhi, la morbidezza delle sue mani, la dolcezza e delicatezza dei suoi sentimenti, ma era lì e sembrava di essere immersi nella gioia e nella luce, in qualche modo di essere sostenuti dalla sua presenza. L’ultima volta che l’ho visto il suo corpo, nella sua stanza poche ore prima della cremazione già preparato e vestito per essere messo nel forno, non lo trovavo nella stanza, sono uscita e ho detto che non c’era...poi qualcuno mi
ha indicato quell’oggetto, dove di solito Gla sedeva, non ci potevo credere era piccolissimo, dentro una stoffa stretta (come nel rituale tibetano pronto per la cremazione). Ora che anche il corpo stava bruciando, dove era Gla? Lì nel forno..almeno io guardavo lì... lo localizzavo lì ... riconoscevo che ciò che stava bruciando era lui ( ma quale parte di lui? Il corpo? E la mente?). Mi chiedevo se era questo che intendeva quando ci diceva che la “persona”, il “se” è un'imputazione (etichetta, nome) che mettiamo sul corpo e sulla mente di qualcuno (e questi ricordi che avevo di lui in quel momento? E queste domande sulla persona che mi aveva lasciato e ora erano in me in quel momento erano lui? Me? Entrambi? Qui mi perdevo e mi chiedevo se questo perdermi e non trovare più né me né lui avesse a che fare con quel vuoto di cui tanto lui parlava come natura ultima della realtà o semplicemente con la mia confusione di quel momento). E poi quando hanno tolto anche il forno, per un lungo tempo non è stato più in nessun luogo se non con me nei momenti più difficili. Era con me un giorno, quando nella relazione intima con un mio compagno, che in quel momento usava le mie fragilità più grosse che mi avevano portato in fin di vita anni prima e che gli avevo confidato nei momenti di intimità (anche Achille aveva un tallone che lo rendeva mortale, figuriamoci se non io) contro di me, disconoscendo in modo giudicante e punitivo tutto di ciò che sentivo e dicevo inclusa la mia disperazione, il mio pianto, il mio continuare a scivolare (dentro e fuori: eravamo su un sentiero in salita in collina e io continuavo a scivolare e cadere rappresentando bene, senza volerlo, cosa mi stava succedendo dentro e cosa succedeva nella relazione con questa persona in quel momento), Gla era lì con me, dentro e fuori , mi ha aiutato a fermarmi, sedermi su un sasso e piangere da sola...lasciando andare avanti sul sentiero da solo il “ compagno”.
Lì, seduta sul sasso, c’eravamo solo io, la natura, il fiore che guardavo con i miei occhi e “anima” quasi prendendo rifugio nel fiore e assorbendomi nella sua bellezza, diventando quel piccolo fiore di campo in quel momento e il ricordo (più che ricordo era un sentire vivo e presente) di Gheshe: la sua voce, il suo amore che mi diceva” tu sei il fiore più bello” mentre guardavo la margherita a un passo dal mio piede. Quella frase ripetuta in me, con il tono e la qualità di relazione di Gla, spazzava via come polvere al vento la disperazione, la mancanza di voglia di vivere, la sensazione di scivolare o precipitare in un burrone di cui non si vedeva la fine. E’ stato con me Gla ed è ancora con me mentre scrivo, lo sento, lo vedo, costruisce la mia percezione di me e del mondo ora. Se guardo il mare che ho di fronte con il ricordo di lui, anche il mare diventa immensamente morbido, gioioso. Ogni onda, rumore, luce, colore diventa per me un'esperienza di pace e trascendenza, sento i brividi, brividi teneri, morbidi, con un senso di leggerezza e pienezza, presenza forte e senso di perdersi nel piacere e nel tutto che solo i momenti di amore vero danno. Per leggere la versione integrale dell’articolo: www.renudo.it/extra
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Imparare a vivere, imparare a morire Il testamento spirituale di Falco Oberto Airaudi, fondatore e guida di Damanhur, nelle parole di uno dei discepoli a lui piÚ vicino che accompagnò nel processo del morire Lucia D'Arbitrio, fondatrice del Conacreis
di Orango Riso ...che Falco avesse confidenza con la morte lo s'intuisce fin dai primi libri, scritti negli anni 70: Imparare a Morire, cui sono seguiti Morire per Imparare e Rinascere per Vivere. Secondo Falco la morte è bella, non va temuta, ma accolta come un'amica e, ricordando molte vite passate, ne ha sempre parlato in toni confortanti, come di un tuffo nella luce, da partecipare più che subire. Quando ci ha fatto capire che aveva iniziato a morire, tutti quanti ci siamo resi conto di essere di fronte a una nuova, fondamentale esperienza da compiere insieme a lui. Falco, Oberto Airaudi, fondatore di Damanhur e, per i damanhuriani, incarnazione della Coscienza, nel marzo di quest'anno ha dapprima accennato a suoi problemi di salute, poi di settimana in settimana ha sempre più palesato le sue condizioni, non solo nell'evidenza delle sue difficoltà, ma anche e soprattutto nella determinazione con la quale ha passato consegne, delegato incarichi e ricapitolato i temi trattati negli anni. Quando il 23 giugno ha lasciato il corpo, sei giorni dopo l'ultimo incontro al quale è stato fisicamente presente, due giorni dopo l'ultimo incontro condotto via Skype, aveva da poco compiuto 63 anni. Nessuno può dire con esattezza perché una figura capace di illuminare, curare e guarire gli altri, come ha fatto lui per
quarant'anni, abbia scelto proprio questo finale del film... con queste parole si è rivolto a quelli di noi che lo hanno accompagnato nel momento in cui ha lasciato il corpo – Il film è finito, vi è piaciuto? – né perché un uomo intento a leggere ogni aspetto della realtà come una tavola divinatoria, per prevenire e fronteggiare gli eventi, abbia voluto interpretare proprio il decimo fra i finali che ha posto all'epilogo del suo libro Rinascere per Vivere. Ma sono elementi che “fluiscono dal” e “confluiscono nel” mistero della morte del singolo e della riflessione che da essa scaturisce per tutti. Sono domande che è importante porsi ben sapendo che l'unica risposta è quella viva che scaturisce dal proprio cuore, non confrontabile con la risposta altrui. La morte è l'unica costante di tutte le incarnazioni: ogni volta che si muore, si conduce un'esperienza nuova, unica nel suo genere. Praticamente, si potrebbe dire che noi viviamo per “imparare a morire”. Occorre comprendere la propria morte e per arrivare a imparare a vivere con dignità ogni attimo della nostra esistenza, vincendo ogni paura, mostrando a noi stessi di saper assaporare ogni istante, anche l'ultimo. È questo che ha insegnato Falco per tutta la sua vita, rammentando che imparare a morire è un'arte che si acquisisce col tempo, sviluppando il progetto della propria illuminazione da
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un'incarnazione all'altra. “Vivere l'attimo”, altro passaggio fondamentale del suo insegnamento, significa partecipare a ciò che accade intorno a noi divertendosi. È questo il senso della vita secondo Damanhur, una moderna Scuola di Filosofia dove tutto va ricercato e sperimentato, anche il viaggio oltre la vita. Con la morte lasciamo tutto ciò che è apparenza, maya, illusione, portando con noi il risultato della esperienza vissuta. Una volta varcata la soglia della morte, entriamo in un'altra dimensione, fuori dal tempo, dove trascorreremo quanto è necessario prima di un'altra incarnazione. Conoscere l'Oltre, in altre parole, rappresenta l'essenza del grande gioco della vita. Falco ha indicato la cerca dell'amore universale come suo Testamento Spirituale. Le chiavi da utilizzare sono il misticismo e la capacità di credere. L'essere umano è nato per credere, per cercare cose nelle quali imparare a credere e, attraverso la formazione di un proprio paradigma di valori, imparare a morire. La sfida più importante e difficile oggi viene dall'arroganza del mondo, dalla mancanza di apertura agli altri che impedisce la piena fusione delle coscienze: eppure, ognuno sa che l'apertura agli altri imprescindibilmente porta all'Amore. Falco ha lasciato a Damanhur, che pure da anni lavora sui gruppi umani, l'indicazione di formare un SuperIndividuo, una parola per dire che occorre andare al di là di se stessi e dei tentativi di gruppo fatti fino a oggi, un neologismo per ricordare a noi stessi che siamo animali sociali, mammiferi gregari progettati da un dio, non importa se creazionista o darwiniano, per vivere insieme. L'evoluzione è un evento collettivo, così spesso annientato dalle frammentazioni dei singoli, capaci persino dell'idea che ci possa
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essere l'illuminazione di un solo, isolato individuo. Falco avrebbe desiderato vivere ancora e non ce lo ha nascosto, ma ha accettato la propria morte imminente senza battere ciglio, trasformando le sue ultime settimane in una straordinaria dimostrazione di dignità e di coerenza con quanto da sempre insegnato. Il suo sacrificio “cristico” – non sono certo che lui concorderebbe sui termini che scelgo, che bello che sarebbe poterne discutere... – è la nostra occasione di successo; l'amore che da questo evento si è riversato sul nostro Popolo spirituale e la ricaduta che sta generando e ancora genererà la sua morte, sono gli elementi sui quali fondare il Rinnovamento di tutto e di tutti. La morte di Falco è da leggere su più piani: se da un lato c'è quello umano, quello di un uomo che avrebbe voluto restare nella Damanhur che tanto ha amato, dall'altra c'è l'esperienza di una Coscienza superiore che ha progettato questo momento rendendolo magistralmente Sincronico. Falco ha lasciato il corpo proprio nel giorno in cui completavamo l'ultima fase del rito del Solstizio estivo, mentre in uno dei Templi veniva celebrato il rituale della luna piena, l'Oracolo. Era il 23 giugno, il giorno di Maitreya, considerato da molti come la festa di tutti i Maestri Spirituali. Parlare di Falco, Maestro, Fratello, Amico, è ancora un po' faticoso, oggi, a tre mesi dalla sua morte. Non so come terminare questa testimonianza. Ma forse non è il modo di chiudere che devo cercare, ma il modo di cominciare: come sa bene chi ha già vissuto la scomparsa fisica della propria guida spirituale, non siamo di fronte alla fine di nulla, bensì davanti all'inizio di tutto.
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RIFLESSIONI CIVILI E INCIVILI DI UN BABBUINO SULL’EUTANASIA di César
Premessa per il lettore Egregio lettore Ti sottopongo questa strana lettera, scritta da un mio amico, una scimmia babbuino. Non ti deve apparire né strano né improbabile, né inaccettabile alla logica, né farti scuotere la testa con disprezzo. La ragione, che conserva il vizio di discernere il bene dal male, latita di fronte agli eventi importanti della vita. César, il mio amico babbuino, conserva, all’opposto, lo stupore della verità. Un bene prezioso. Egli è mezzo uomo; è meticcio. Deve, infatti, la sua nascita a una donna della Malacca e a un babbuino. Stavano per annegarlo, quando fu salvato da un tizio, un francese, che dalla Cina venne a impiantare un suo commercio nella penisola di Singapore. Fu allevato e ricevette un’educazione consona. Mi lega a lui una profonda amicizia e vi narrerà la storia di un pregiudizio. Legato da mille minuzie incomprensibili. A tutte le loro abitudini, in virtù delle quali si fanno quotidianamente più mali di quanti potrebbero causarne tutti gli abusi che vorrebbero prevenire, gli uomini, infatti, hanno aggiunto i pregiudizi. Come quello che condanna il libero arbitrio e la scelta della fine dei giochi. Gli uomini hanno da sempre mode e usi e modi, maniere e toni, un’aria, una gentilezza, riguardi e doveri. Nulla si può violare di tutto questo senza subire una pena; più queste mode sono futili, più sono indispensabili. César, originario della Malacca, è una scimmia babbuino della specie grande, porta un abito senza calzoni e ha il pelo bianco e cotonato, alquanto rado. Ha la penna in bocca e una mano sulla fronte, sembra assorto in una meditazione. Alla finestra c’è un pappagallo che lo guarda; ai suoi piedi due gatte che con la zampa, cercano di giocare con quello che gli capita a tiro. Di regola scrive ad altre scimmie, indomiti pongidi, mandrilli, leocefali, macachi, uistiti e cebi, orango tanghi, teste di moro e scimmie dalla testa di castoro. Questa volta scrive per voi, affinché gli uomini evitino di ridurre tutte le anime libere in una triste schiavitù. Così almeno era un tempo: salute, gioia, buon nutrimento, riposo, libertà.
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La madre di M. all'età di 18 anni Ecco quello che avevo da dire, egregio lettore, prima di metterti sotto gli occhi la lettera straordinaria che stai per leggere. Ah, dimenticavo, César scrisse già una lettera al mondo degli uomini, ma non portò fortuna al suo editore. M. Ps: ringrazio Restif, di cuore, che mi fece conoscere César. Non sarei riuscito a pensare granché altrimenti. Né a dare una mano al mio amico Majid. Lettera sull’eutanasia Voi sapete, cari fratelli, che la vita ha un suo percorso. Si nasce, si trattano le vicende dello stare insieme, e non s’impara a lasciarsi andare. A vivere come si dovrebbe. Avere o essere? La risposta è soffiata nel vento con tale forza che quella domanda
Il progetto di legge popolare
dell'Associazione Luca Coscioni
appartiene a un’altra era geologica. Siamo senz’ombra di dubbio la società dell’avere, in cui possedere e appropriarsi delle cose, e non solo, è un valore indiscutibile. Morire è così. Qualche mese fa è morta la madre del mio amico M. che qui ha avuto la bontà di presentarmi con dolcezza e serenità. Gliene sono grato. Con la madre M. non aveva quel che si dice un buon rapporto. Dimenticò per lei il grido dei gabbiani e il flutto profondo del mare. Traversò gli studi della maturità e della gioventù entrando nei gorghi. E quante aquile e quante trombe. Pietra, acciaio e foglie di quercia e zoccoli di cavalli. S’incontrarono di nuovo il giorno di Pasqua. (M.: Il mio amico César a volte si arrabbia con se stesso per la sua scarsa dimestichezza coi sentimenti umani.) E quel giorno non vi fu interrogazione in quegli occhi, o nelle mani calme sul suo collo. Polvere e una nuvola in cielo. Quel giorno sua madre morì. I mesi che precedettero l’evento furono mesi di passione. Di malattia. Una violenza invisibile si era impadronita del corpo di sua madre. Un giorno di ottobre, una bella giornata carica di sole come si addice a una storia straordinaria, lei cadde. Si pensa, o almeno così pensano i miei amici macachi, che la caduta porti con sé solo fratture e gonfiamenti. Non è così. Porta anche violenza invisibile e a chi un tempo fu bella come il sole recò rughe e passione, dolore e smarrimento, invisibile danno e vita. La madre di M. era bella, non vi negherò il dettaglio che oltrepasserebbe la vostra capacità di comprensione. Per lui era la più bella. Generosa e degna, capace di amare tanto teneramente da dedicarsi con ogni cura al perfezionamento della sua educazione. M. mai ha avuto pace, se non dopo aver ricevuto parte del suo sapere. E questo accadde solo il giorno di Pasqua.
Ammalarsi fa parte della vita. Come guarire, morire, nascere, invecchiare, amare. Le buone leggi servono alla vita: per impedire che siano altri a decidere per noi, in nome di Stati o religioni; per garantire libertà e responsabilità alle nostre scelte, drammatiche e felici. Fino alla fine. Eutanasia, letteralmente buona morte, è il procurare intenzionalmente e nel suo interesse la morte di un individuo la cui qualità della vita sia permanentemente compromessa da una malattia, menomazione o condizione psichica. La libertà di scelta è un fondamentale principio democratico. Perlomeno così la pensano paesi come l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo, tra i primi al mondo a dotarsi di leggi per la regolamentazione dell’eutanasia. Ma l’Italia ha un’opinione differente. Il paese delle apparenze ritiene che sia moralmente inaccettabile lasciare l’individuo libero di scegliere, libero di mollare delicatamente la fune che lo tiene legato a un’esistenza priva di tutto ciò che possa renderla degna di essere vissuta, libero di non voler schiacciare i propri cari sotto il macigno di una malattia senza via d’uscita e che molto spesso viene combattuta tra le pareti domestiche, senza nessuna assistenza da parte dello Stato. Per queste ragioni l’Associazione Luca Coscioni e il Partito Radicale hanno raccolto le firme su un progetto di legge di iniziativa popolare che ha raccolto le cinquantamila firme necessarie per essere depositato in Parlamento. La battaglia continua. Per saperne di più www.associazionelucacoscioni.it.
(M.: César è capace di scriver bene, ma si perde nei dettagli. Sappiate ciò, cari lettori.)
è la morte a far necessità e ritmo. Si cerca di interrompere il flusso vitale, quando dolore e spasmi e pannoloni e fiale si mescolano al ritmo della conoscenza. Nuova conoscenza. Incubi e terrori lacerano i tessuti, letti strani, seggioline ancor più strane. Un orrore che il dovere di amare la vita vorrebbe troncare. Si finisce così, noi babbuini e voi umani. Separati dalla propria indipendenza, dipendenti da mani che s’intrufolano nell’intimità.
La vita è strana. Si desidera morte, quando è la vita a scegliere cosa fare. Si desidera vita, quando
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Rubrica Inner Life
RAW FOOD: CIBO CRUDO PER IL VERO BENESSERE di Emanuela Selogni
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la cucina del cibo crudo offre piatti ricchi e appeIl movimento del raw food (ovvero del cibo crudo), titosi anche per il pranzo e la cena e addirittura nato negli USA circa tre decenni fa, si sta rapidamenù completi per le grandi occasioni! Ma qual è il mente diffondendo anche in Italia, sia tra i patiti segreto del cibo crudo (ovviamente biologico e non dell'alimentazione sana e a basso impatto amtransgenico)? Sembra che la dentatura e l'apparabientale (vegetariani e vegani per capirci) sia tra gli to digerente dell'essere umano siano predisposti sportivi che cercano un immediato apporto calorico per un'alimentazione di questo tipo; in altre parole per migliorare le loro prestazioni fisiche. La buopossiamo assimilare (e sfruttare subito) l'energia na notizia è che non occorre essere vegetariani o di frutta, verdura e semi (di girasole, lino, sesamo vegani per apprezzare gli enormi benefici del cibo ecc...), mentre cereali cotti, carne e legumi richiedocrudo, e non è nemmeno indispensabile diventare no un superlavoro per essere digeriti e trasformati un "crudista" al 100%, ovvero una persona che si in energia disponibile. Il cibo crudo, specialmente i alimenta esclusivamente di frutta, verdura e semi germogli, è ricco non solo di nutrienti ma soprattutto crudi (o comunque trattati sotto i 40/42°C). di energia vitale, quella che trasformerà il germoglio Provare per credere: per una volta sostituite i tanto o il seme in una piantina ed è perciò (a differenza amati cappuccino e brioche con una colazione a dell'amata brioche) vivo; è inoltre un cibo semplice: base di frutta fresca di stagione, semi di girasole, non essendo raffinato o trasformato dalla cottura, frutta secca a scelta, un po' di cocco in scaglie e esso "parla" direttamente al nostro corpo, favorenil succo di un limone... Avrete nel giro di pochissido la rigenerazione rapida dei tessuti, una mente mo tempo un immediato apporto di energia, una leggera e creativa, una pelle luminosa, un sonno digestione più facile e veloce, nessun senso di profondo e ristoratore... insomma è un potente aiuto pesantezza (pur sentendovi sazi) e, non dovendo per il vero benessere! Da sempre i grandi maestri ingaggiare un'impegnativa battaglia digestiva tra spirituali e un numero sempre crescente di nutriziocarboidrati raffinati, proteine e zuccheri, avrete inevinisti ci invitano ad alimentarci prevalentemente con tabilmente una mente più chiara e creativa. Eccoci cibo crudo: l'alimentazione del nuovo millennio è ora alla pausa di mezza mattina: eliminiamo per senz'altro raw food! un momento l'idea che un secondo caffè (e forse un dolcetto?) siano indispensabili per sopravvivere fino al La rivoluzione del cibo crudo! pranzo, e concediamoci invece uno snack di cibo crudo dolce (cosa ne dite di qualche pralina prima volta in di datteri e fichi con r la crudista bio Itali e log P nea nocciole e semi di i li sesamo?) oppure salato (cracker con germogli di semi di lino, anacardi, carote Cibo fresco, integro, non raffinato, cotto sotto •i 42°C per conservare intatti i valori nutritivi. e pomodori secchi). 100% bio, vegan, senza ogm, senza zuc•chero, senza Di nuovo grande glutine. energia e leggerezza Una gamma di delizie: Crackers, • semi, germogli essiccati, farine, bacche, saranno con noi fino praline dolci — perfetti per vegetariani, ai pasti successivi: vegani, crudisti, sportivi, studenti e in-
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GEOBIOLOGIA Nella Geobiologia le caratteristiche di un luogo influenzano energeticamente gli esseri viventi. Secondo il sistema di Frolich il nostro corpo è un fenomenale accumulatore di energia e un fenomenale cessatore di energia: prende e cede, cede e prende. Così come entra, l’energia deve uscire grazie al suo campo magnetico: di segno negativo all’interno della cellula, con la funzione di Accumulare energia; di segno positivo all’esterno con il compito di Cedere energia. Se questo non avviene si crea un Blocco Energetico: è la malattia perché la funzione cellulare si deteriora, le membrane cellulari si induriscono così gli elementi nutritivi non riescono a penetrare né le tossine ad uscire. L’esperienza ventennale di Full-point nel campo della geobiologia e delle influenze elettromagnetiche, hanno permesso la creazione del Biodispositivo, brevetto che funziona secondo la legge di Lenz: cattura le irradiazioni elettromagnetiche e/o geopatiche dell’ambiente in cui viene sistemato e lo trasforma in un campo ad impulsi che restituisce alla cellula la capacità di cedere l’energia assorbita. >ROMANO D’EZZELLINO (VI) Full-Point Corporation Via del Commercio, 6, 36060 Tel. +39 042435631 Full-point@full-point.it, www.fullpoint.com Metodo Feldenkrais© Il Metodo Feldenkrais® è un sistema di educazione somatica basato sui principi dell’apprendimento elaborati dal Dott. Moshe Feldenkrais. Viene applicato in gruppo come Consapevolezza Attraverso il Movimento® e individualmente come Integrazione Funzionale®. La pratica del Metodo consente di: espandere la sensibilità e la consapevolezza migliorando lo stato di benessere psicofisico, modificare le abitudini motorie e di comportamento della vita quotidiana, recuperare situazioni disfunzionali in campo ortopedico e neurologico, perfezionare le prestazioni artistiche e sportive. > FIRENZE Isabella Turino – (vicino a Firenze/Prato) Tel. 0574 595813 Cell. 340 7723817 iturino@alice.it www.feldenkraistraining.it
E TU, SAI QUAL E' LA TUA MISSIONE? Come ti sentiresti se, ricordata la tua missione, ogni giorno sapessi esattamente cosa fare per onorarla? Scoprire la tua missione d'anima è un passo fondamentale per onorare la tua vita. Attraverso un percorso che parte dai tuoi bisogni, interessi e valori passa per l'identità personale e arriva alla connessione con gli angeli, in poco tempo scoprirai la tua missione ed avrai tra le mani il piano d'azione per realizzarla. Cristian Milone Lombardia, Piemonte ed Emilia www.pnlspiritualita.com/corso info@pnlspiritualita.com tel. 0285196841 - cell. 3277369339
IL giardino di Gaia Centri e Associazioni
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Torino > SOLELUNA SEMINAR HOUSE
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BIELLA > LA VIA DELLE NUVOLE BIANCHE Osho Information Center
Regione Renecco,17 – 13896 – Netro (BI) – Tel. 015 65577 nuvole.bianche@alice.it – www.laviadellenuvolebianche.it In un luogo immerso nella natura offriamo serate e campi di meditazione, rituali di purificazione, gruppi di crescita, sessioni individuali di tarocchi e massaggio.
> Associazione DAMANHUR Modena
Via Pica 18/A – Tel. 059 280251 – Cell. 349 3291747 dhmodena@damanhur.it – www.damanhur.it/modena Corsi, seminari, conferenze, attività artistiche, benessere, percorsi sensoriali e laboratori di ricerca. Un ambiente vivo, dove è piacevole incontrarsi per mettere in pratica i propri valori etici e spirituali.
REGGIO EMILIA > Istituto Astrophytopsicobiofisico Istituto di ricerca per l’uomo totale
Viale Ramazzini 54 – 42100 Reggio Emilia (RE) Cell. 339 8811715 s.costantinimagal@campus.uniurb.it www.saniebelli.name 7 SCRITTE SUL TUO CORPO! SAI LEGGERLE? Con la Medicina Filosofica Cinese; Tutto puoi: ConoscerePrevenire-Debellare: Cellulite, Infertilità, Disfunzioni, Mal di Testa, Tumori. Più di 35 anni di esperienza. Metodo presentato al 1° Congresso Mondiale dell'Altra Medicina (astrale, sciamanica, agopuntura, segnatura riflessa, riflessologia plantare-palmare, body reflex, iridologia, grafologia). Alimenti vegetali personalizzati, Yin-/-Yang-aizzati ad personam. Trattamenti: Balneoterapia, mass-energetico, riequilibrio meridiani in vasca termica + Phyto-cosmetici-omeopatici, per la bellezza-cura del corpo.
LOMBARDIA MILANO > CENTRO STUDI DI TERAPIA DELLA GESTALT
Sedi: Milano, Siena. Tel. 02 29408785 gestalt.milano@cstg.it – www.psicoterapia.it/csgt Consapevolezza e contatto emotivo i leit motiv dell’approccio gestaltico alla Psicoterapia ed al Counseling, nella cui diffusione il CSTG è stato tra i pionieri in Italia. La sua Scuola di Specializzazione in Psicoterapia è riconosciuta dal Ministero per l’Università e la Ricerca ed il Corso di Counseling triennale è accreditato presso la Sico (Società Italiana Counseling). Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Corsi di Counseling.
> “IL CERCHIO DI LUCE” Il circolo del benessere psicofisico
Viale G. Cesare, 20 24123 Bergamo Tel./fax 035 0602901, Cell.- 3939587572 e-mail: info@ilcerchiodiluce.it - ilcerchiodiluce@libero.it Il Cerchio di Luce si prefigge di creare un punto di informazione e riferimento per chi ricerca la verità, conferme, risposte o indicazioni per il miglioramento della qualità della Vita. Molte sono le tecniche che proponiamo: kinesiologia energetica, costellazioni di dinamiche familiari e animiche, test per le intolleranze alimentari e non, vegatest, disintossicazione e chelazione ionica dell’organismo attraverso il nostro macchinario omologato “LOTUS-xe CLEAN YOUR BODY!” con possibilità di acquisto dello stesso, e molto altro. Vi aspettiamo con gioia!
Liguria genova > CENTRO EN.CO.ME.
Via Bottaro, 2 /1 – 16154 Genova - Tel. 3475961507 info@encome.it – nutrizione@encome.it – www.encome.it Nel Centro si svolgono sessioni individuali e seminari di Theta Healing, Access Consciousness e percorsi di crescita interiore, inoltre Reconnection, Nutrizione Vegetariana Vegana, Pranopratica, Shiatsu.
TOSCANA SIENA > OSHO MIASTO Istituto per la Meditazione e la Crescita Spirituale
Chiusdino (SI) Tel. 0577 960124 – Fax 0577 960213 oshomiasto@oshomiasto.it – www.oshomiasto.it Meditazioni di Osho quotidiane. Campi di meditazione mensili. Gruppi ogni settimana. Evening meeting tutte le sere. Sessioni individuali. Libri, cassette e video di Osho.
> CENTRO STUDI DI TERAPIA DELLA GESTALT
Sedi: Milano, Siena. Tel. 0577 45379 cstg@mclink.it.it – www.csgt.it Consapevolezza e contatto emotivo i leit motiv dell’approccio gestaltico alla Psicoterapia ed al Counseling, nella cui diffusione il CSTG è stato tra i pionieri in Italia. La sua Scuola di Specializzazione in Psicoterapia è riconosciuta dal Ministero per l’Università e la Ricerca ed il Corso di Counseling triennale è accreditato presso la Sico (Società Italiana Counseling).Scuola di Specializzazione in Psicoterapia. Corsi di Counseling.
LUCCA > VILLAGGIO GLOBALE di Bagni di Lucca
Tel. 058 386404 info@globalvillage-it.com – www.globalvillage-it.com Gruppi di crescita. Scuola triennale di formazione in counseling olistico. Vacanze del corpo e dell’anima. Meditazioni, vasche termali, terapie naturali, estetica ayurveda, depurazione.
grosseto
marche anconA > Istituto Astrophytopsicobiofisico Istituto di Ricerca per l’Uomo Totale
Viale Ramazzini 54 – 42100 Reggio Emilia (RE) Cell. 339 8811715 s.costantinimagal@campus.uniurb.it www.saniebelli.name 7 SCRITTE SUL TUO CORPO! SAI LEGGERLE? Con la Medicina Filosofica Cinese; Tutto puoi: ConoscerePrevenire-Debellare: Cellulite, Infertilità, Disfunzioni, Mal di Testa, Tumori. Più di 35 anni di esperienza. Metodo presentato al 1° Congresso Mondiale dell'Altra Medicina (astrale, sciamanica, agopuntura, segnatura riflessa, riflessologia plantare-palmare, body reflex, iridologia, grafologia). Alimenti vegetali personalizzati, Yin-/-Yang-aizzati ad personam. Trattamenti: Balneoterapia, mass-energetico, riequilibrio meridiani in vasca termica + Phyto-cosmetici-omeopatici, per la bellezza-cura del corpo.
> COMUNE TILOPA
Massa Marittima Fraz. Ghirlanda Tel. 335 5282454 tilopa@hotmail.it – www.tilopacomune.it Gruppi di meditazione e crescita personale. Uno splendido podere immerso nel silenzio della natura adatto per recuperare serenità e gioia. Produzione olio e vino biologico, frutta e ortaggi.
UMBRIA NOCERA UMBRA (PG) > ANANDA ASSOCIAZIONE
Via Montecchio 61-06025 Nocera Umbra (PG) Tel. 0742 813620 – info@ananda.it www.ananda.it – www.anandayoga.eu L’Ananda Yoga Academy offre programmi di formazione per insegnanti di Yoga e meditazione, con diploma finale riconosciuto a livello internazionale. L’Accademia ha sede ad Ananda Europa, una comunità di successo dedicata all’evoluzione spirituale di tutte le anime, fondata da Swami Kriyananda e basata sui principi e gli insegnamenti di Paramhansa Yogananda. Vi si tengono corsi residenziali tutto l’anno sulla meditazione e la realizzazione del Sé, il Kriya Yoga, l’Ananda Yoga, l’autoguarigione spirituale, e tanti altri argomenti, in un ambiente fresco e solare tra le bellezze delle colline umbre.
LAZIO ROMA > Hara Holistic Arts Academy -Associazione Culturale
Roma Trastevere via dei Salumi 51 - tel. 06.5806335 hara.academy@gmail.com Corsi di Pittura espressiva, Stages e trattamenti individuali e di gruppo di Healing Sound, Corsi e trattamenti di Shamanic Reiki, Cristalloterapia, Danza terapia, Corsi e consulenze di AuraSoma e Penna Luminosa, OM HARA Meditation, AUM Meditation, Samasati Meditation, Corsi di Feng Shui, Omeopatia Classica unicista, Lezioni di inglese, Laboratorio teatrale, Esposizioni di Arte contemporanea.
puglia bari > Scuola professionale Shiatsu Panta Rei
Via Napoli 7, 70127 Bari-Santo Spirito Tel. 080 3743548 – Cel. 335 7019918 www.shiatsu-pantarei.com – vito_ancona@fastwebnet.it Da oltre venti anni la scuola forma terapisti-shiatsu alla luce di “vie di ricerca”, quali Taoismo, Tantrismo, Yoga, Macrobiotica, e livelli di studio come Psicosomatica, Riflessologia, Medicina Tradizionale Cinese, Qi Gong, Tai Qi
in tutta italia > ACCADEMIA ITALIANA SHIATSU DO Scuola professionale di Shiatsu
Sedi in tutto il territorio nazionale Numero verde 800 939956 www.accademiashiatsudo.it L’esperienza più matura, dal 1985. L’organizzazione più solida. La Formazione più completa. La pratica dello Shiatsu per una evoluzione globale della persona.
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Tel. 097 4931036 www.ilvolodellarondine.it – info@ilvolodellarondine.it Vacanze nella natura, nel Parco del Cilento, in un villaggio/ campeggio a terrazze sul mare con spiaggia privata. Offriamo escursioni, attività volte alla crescita personale, cucina naturale biologica e deliziosa.
dove Mangiare bene
ristoranti, trattorie e non solo FIRENZE > Trattoria da Enzo e Piero Via Faenza, 105 – Firenze - vicino alla stazione di S.M. Novella Tel. 055 214901 www.trattoriaenzoepiero.it Chiuso la domenica. Ambiente familiare, dal 1971 unica gestione dal nonno ai nipoti. Cucina toscana di qualità. Venerdì specialità di pesce a prezzi modici. FIESOLE ( FI) > Ristorante INDIA via Gramsci, 43a Fiesole Tel. 055 599900 www.ristoranteindia.it Solo cena- giorno di chiusura il martedi. No! Non sono solo le pietanze tipiche con i loro sapori esuberanti e maliziosi, cucinati in maniera egregia da Mr Mamchand, David ed Ashock; nè l'arredamento attento, autentico ma non folkloristico delle quattro sale destinate all' "Esperienza", nè, tantomeno, la gentilizza, il sorriso e la disponibilità dei camerieri; non sono nemmeno i colori caldi e certe volte sfacciati che contengono l'ospite in un accogliente abbraccio a fare di una cena in questo "ristorante" un'esperienza unica e irripetibile che arriva dritta al Cuore. E le decine di recensioni di guide specializzate che nei quasi diciotto anni di apertura lo classificano costantemente tra i cinque migliori ristoranti etnici d'Europa non svelano mai gli ingredienti che rendono tutto questo una realtà: l'Amore e l'Energia. Cibo anche per l'Anima. Colle Val D’elsa (SI) > Ristorante Mensanello Colle Val D’Elsa, Loc. Mensanello, 34 Tel. 338 9001815 – 335 5321134 Apertura: venerdi, sabato e domenica saltuaria o su prenotazione Apertura estiva: tutti i giorni. Tra Casole d’Elsa e Colle Val d’Elsa, all’interno dell’antico borgo di Mensanello, caratteristico fienile ristrutturato, dove si possono gustare piatti tipici toscani, salumi di cinta senese e verdure di produzione dell’orto della fattoria. Menu fisso di sei portate 20 euro a persona. Vendita diretta di olio, vino, grappe e salumi di cinta della tenuta. > Ristorante La Speranza Loc. La Speranza Colle Val D’elsa (SI) Tel. 0577/929696 Cucina Tradizionale Toscana Specialità alla griglia, primi piatti, ottimo rapporto qualità/prezzo. Chiuso il lunedì sera e il martedì.
RADICONDOLI (SI) > Ristorante La Pergola Via Garibaldi n 22 Radicondoli (SI) www.lapergoladiradicondoli.it - tel: 0577 7907171 Da sempre La Pergola accoglie la propria clientela in un ambiente unico e semplicemente toscano Gli interni del locale sono trend ma sul tipico toscano, la terrazza panoramica, ombreggiata da una vecchia vite di uva fragola, è unica nel suo genere, da occasione all’occhio di spaziare all’orizzonte,come immersi in una cartolina d’autore, scorgiamo alcune città d’arte e tutto il bello della vicina campagna toscana. La pizza della Pergola, fatta come sempre, da più di 35 anni, con ingredienti semplici ma di prima scelta, viene cotta nel forno a legna. La passione che ci lega a questo piatto, fanno della pizzeria della Pergola una fucina di curiosità e di sapori legati all’ambiente che la circonda, dandole un posto da regina fra tantissime proposte culinarie. La cucina è fedele alle antiche ricette, lavoriamo prodotti stagionali e locali prodotti da az biologiche. Particolare attenzione viene data ai piatti vegetariani e alle carni bianche. L’enoteca è ricca di circa 70 etichette tutte toscane. Per gli amanti della buona tavola, questo è l’esempio da mettere nel proprio archivio. Mostre di pittura, fotografia e scultura.Chiuso il martedì volterra (pI) > Enrico Buselli Web&Wine Srl Via Porta all’Arco 11-19 56048 Volterra (Pi) Tel. 058 881531 - Cell: 346 4123 124 webandwine.com - blog.webandwine.com Ristorante Wine Bar nel centro di Volterra. Cucina vegetariana e vegan, con alta professionalità ristorativa. Menù bio degustazione a 4, 6 ed 8 portate vegan. Pane con farine semintegrali biodinamiche, pasta di Kamut biodinamici SARZANA > Biobar Indaco via dei Fondachi 38/40 – Tel. 018 7626317 Biobar con cucina vegetariana del territorio, spazio bagno turco, postazione per terapie energetiche, spazio laboratorio per seminari e concerti, emporio del benessere. TERNI > Meeting Point Lunch Caffè Via Cavour 107 Tel. 0744.420204 - www.salsaemerende.com Nel centro di Terni, locale caratterizzato da un’offerta per breakfast, pasto veloce, aperitivo pre-serale. La nostra mission: accoglienza, ricerca interiore, diffusione di un nuovo paradigma. Vendita libri olistici e riviste specializzate
le stelle
a cura di Samapatt Toschi
Cari amici, le stelle, negli ultimi anni, ci hanno abituato a grandi movimenti astrologici, transiti planetari possenti che, influenzando la nostra psiche, lasciano un'impronta a livello collettivo. Questi ultimi mesi del 2013, al contrario, sono praticamente scevri di transiti significativi che coinvolgano i pianeti lenti, pianeti di cui ho già abbondantemente trattato nei numeri precedenti. Ma allora, direte voi, non succede proprio niente? ovviamente no! Nel cielo, come nella nostra esistenza terrena, il movimento è incessante, tutto muta, nasce, muore, si trasforma. In questo numero parlerò quindi dei transiti quotidiani, delle piccole cose che possono accadere nella vita di tutti i giorni, e siccome mentre scrivo il Sole sta ancora attraversando il segno della Vergine, il segno delle piccole cose, direi che siamo in perfetta sintonia con questa tematica.
ARIETE Il transito fondamentale resta quello di Urano, fra gli 10° e gli 8°, in moto retrogrado, il cui ruolo di innovatore e riformatore è già stato ampiamente ribadito. Il transito di Marte, a ottobre nel Leone e nel settore della sessualità e della creatività, arricchisce il tuo cielo di nuove abilità e di armi seduttive. Potrebbe anche indicare l'inizio di un nuovo progetto creativo. Il 2013 si chiude con una croce nei segni cardinali che indica cambiamenti, in special modo per i nati della prima decade.
BILANCIA Con l'inizio della stagione autunnale, dapprima in sordina con l'aiuto di Venere e Mercurio, poi verso fine anno, sempre più prepotentemente grazie al transito di Marte nel segno, recupererai ogni energia e tutto ti sembrerà più facile. Ma a partire da novembre, Venere nel segno del Capricorno e in quadratura al tuo Sole natale, ti spingerà a fare un po' di pulizia all'interno dell'ambiente familiare e abituale, portando anche alla luce i tuoi veri sentimenti verso le persone che ti circondano.
TORO Potrai riscontrare, ad ottobre, un calo energetico provocato dal transito di quadratura di Marte in Leone e, contemporaneamente, il profilarsi di problematiche attinenti alla famiglia di origine e legate alle tue scelte di vita. A novembre il passaggio di Marte nella Vergine, unito ai positivi aspetti di Venere e Plutone dal Capricorno, riporterà il sereno nel tuo cielo oltre che innamoramenti e colpi di fulmine. La fine del 2013 ti vedrà particolarmente bello, forte e seducente.
SCORPIONE Agli inizi di ottobre Mercurio, Venere e Marte transitano tutti insieme, in armonia, nel tuo segno. Questa situazione ti porta grande energia ed entusiasmo, anche se non così evidente; lucidità mentale e chiarezza di idee; intensità di sentimenti ma anche passioni travolgenti. Considerando che tutti e tre i pianeti si congiungeranno via via con Saturno, la vita ti riserverà sicuramente alcune sorprese e cambiamenti sia in campo professionale-lavorativo che in quello sentimentale.
GEMELLI Grazie alla retrogradazione di Urano, i nati tra la seconda e la prima decade potranno realizzare inaspettatamente i progetti più arditi. L'importante sarà avere fiducia nelle proprie capacità, credendo fortemente in se stessi, aprendosi al nuovo e all'avventura. Nonostante l'aspetto dissonante di quadratura di Nettuno nei Pesci, cercherai di realizzare tutto quello che ritieni valido. Il 2013 si chiude con qualche follia erotica favorita dai transiti di Mercurio, Venere e Plutone.
SAGITTARIO Grazie al transito di Marte in Leone ai primi di ottobre, avrai l'energia per dare una svolta alla tua vita e prendere finalmente una posizione decisa quando necessario. Intraprendente e determinato, potrai tornare a essere padrone della tua vita. Il transito di Venere in Sagittario, sempre a ottobre, porterà serenità negli affari di cuore; anche a cominciare, oppure ri-cominciare, una storia d'amore. Fine d'anno con i pianeti nell'amico segno del Capricorno per riportarti coi piedi per terra, donandoti stabilità e concretezza.
CANCRO L'incredibile trigono d'acqua tra Giove, Saturno e Nettuno, alimenta la voglia di incontrare l' anima gemella; per questo sarai disposto a sacrificare molto, anche la pace familiare, se non risonante con le aspirazioni dell'anima. Nettuno asseconderà il tuo anelito di accedere a un livello universale di spiritualità. L'anno tenderà a concludersi nella stessa maniera in cui era iniziato. Venere torna a transitare nel segno del Capricorno e ad accentuare gli effetti della croce cardinale. L' amore sarà il centro dei tuoi desideri.
CAPRICORNO Da novembre, Venere inizierà un lungo transito nel tuo segno, che durerà fino a marzo 2014 . Questo aspetto risveglierà in te audacia e intraprendenza amorosa, permettendoti di raffinare l'attuale rapporto o di cominciarne uno nuovo. Congiungendosi poi con Plutone, ti porterà a esplorare aspetti della sessualità e del potere che mostreranno un lato della tua personalità ancora sconosciuto. Aspetti veramente esplosivi, da inserirsi nella grande croce dei segni cardinali di fine anno, che ti coinvolgeranno profondamente.
LEONE Negli ultimi mesi del 2013 salta subito agli occhi la quadratura tra Sole e Saturno. Saturno rappresenta il destino, il determinismo karmico. Grazie alla sua azione i comportamenti umani si purificano e si perfezionano. Nuovamente, ogni tua scelta sarà sottoposta a una ulteriore prova. Se ciò che la mente vuole non è allineato con il centro del cuore, c'è il rischio di incorrere in un soffocamento dell'anima e di scatenare una crisi esistenziale. Quello che impari ora lo conserverai per il resto delle tua vita.
ACQUARIO La tua lucidità mentale e le tue capacità di scambio e intermediazione saranno messe in difficoltà dal transito di Mercurio in Scorpione fra ottobre e novembre. Da ottobre inoltre, si profilano novità sentimentali annunciate dall'arrivo di Venere in Sagittario. Il bel aspetto di sestile appianerà i dissidi, rimarginerà le ferite, riportando pace e serenità nella vita quotidiana e nel tuo cuore. L'anno si chiude con il bel trigono di Marte dalla Bilancia, che dona forza, lungimiranza e sicurezza di sé.
VERGINE Marte ti rende particolarmente attivo, energico e focoso nell'ultima parte del 2013. Canalizza questa energia verso obiettivi precisi, facendo sempre una cosa alla volta, solo così riuscirai a non farti prendere dall'ansia e dalla paura di non farcela. Con l'arrivo di Venere a novembre, nuovamente di transito nella casa della sessualità e creatività, la tua vita sentimentale e, di conseguenza quella erotica, potrà prendere fuoco al primo soffio di vento caldo e diventare un incendio.
PESCI Negli ultimi mesi del 2013 il cammino di Nettuno sarà favorito dai buoni aspetti con Giove. Questa configurazione tenderà a mettere in primo piano la ricerca dell'amore ideale e di un appagamento al di là dei sensi. L'anno si conclude con i transiti positivi di Mercurio e Venere da un lato e la quadratura di Marte dall'altro. Ma grazie al grande trigono fra i segni d'acqua, specialmente i nati della prima decade, potranno riuscire a bilanciare razionalità e intuizione senza creare alcun tipo di conflittualità.
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Lo spunto è nato a seguito di un convegno che è stato organizzato a Napoli in memoria di un essere umano particolare, Atul Maurizio Mottola, che ha dedicato gran parte della propria vita, insieme alla sua compagna Amrita Claudia Del Vento, al tema della morte. Qui troverete gli atti del Convegno, con una serie di contributi importanti e provenienti da diverse culture ed esperienze di vita e poi testimonianze ed esperienze che abbiamo raccolto da diverse Scuole e percorsi spirituali. Troverete anche suggerimenti per fare esperienza oltre che la lettura in seminari che possono dare utili suggerimenti per affrontare la morte propria o dei propri cari. Perchè è bene ricordarsi che a questo appuntamento non si può sfuggire ed è meglio arrivaci più preparati, forti e sereni. Prima di tutto comprendendo che la paura della morte spesso porta ad avere paura della vita. E la paura di vivere fa si che si viva una vita al minimo. Tutti i veri grandi Maestri come prima cosa ci dicono invece che la premessa per una buona morte è vivere la vita con totalità e pienezza.
AUTUNNO 2013
Su questo numero di Re Nudo abbiamo cercato di riportare esperienze e testimonianze che riflettono ogni stadio evolutivo dell'essere umano nel fronteggiare il momento del distacco. L'importanza dell'accompagnamento, dell'assistenza, del bardo, della celebrazione e della elaborazione del lutto fanno parte di un processo unico che ha attraversato e attraverserà molte volte la vita di ognuno di noi. L'ambizione di questo Re Nudo è di dare un supporto a chi legge per questi momenti o per prepararsi meglio a viverli nel prossimo futuro.
RE NUDO 22 - LA VITA OLTRE - EDIZIONI RE NUDO
Oltre la vita significa che la morte non è qualcosa di definitivo. E' un passaggio in un altra dimensione. Ma questo non significa che possa essere immune dal dolore, dal senso di perdita sia di chi lascia come da chi è lasciato. Dipende dal momento in cui accade alla persona, nel suo processo evolutivo. La morte di un Maestro in questo senso è sicuramente diversa dalla morte di una persona ordinaria.