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Tutta la provincia si mobilita per le popolazioni colpite dal terremoto

Werner Broz Gargoyle, il wrestler

Un “superman” allemntovano Hawaii GABRIELE CANTARELLI A PAG. 3

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Reporter Mantova

“Io, alle Hawaii con i supermen del Triathlon”

WERNER BROZ Di GABRIELE CANTARELLI

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hi lo dice che il rendimento sportivo di un atleta entra in fase calante dopo i 40 anni? Andatelo a dire a Werner Broz, l’agente di polizia mantovano che, a 45 anni, ha preso parte nei giorni scorsi alla “Xterra Wold Tour”, la più importante competizione a livello mondiale per quanto riguarda l’off-road triathlon, disciplina massacrante che unisce le fatiche di tre sport duri quali nuoto (1,5 km in mare aperto), podismo (6,5 km) e ciclismo (32km in mountain bike). A fare da suggestiva cornice a questa impresa le spettacolari Hawaii dove si sono ritrovati i migliori “supermen” di questa affascinante, ma durissima, disciplina.

Per la cronaca, Broz si è classificato all’ottavo posto assoluto nella sua categoria di età, primo dei 18 italiani presenti a Maui.

Broz, a mente fredda, si ricorda ancora ogni km corso, pedalato e nuotato?

Ricordo molto bene i dettagli, ma soprattutto le emozioni di quei 235 minuti. Ricordo l’Oceano, mosso con onde alte fino a tre metri da ‘scavallare’ e superare.

Da paura, tanto anche alcuni si sono ritirati prima ancora di tuffarsi in acqua. Ricordo il brivido dei crampi al quadricipite proprio all’inizio dell’ultima frazione, quella di corsa. Ricordo le mie mani nel fango per pulire le ruote della mountain bike. Ma ricordo soprattutto la gioia dell’arrivo, la soddisfazione del risultato e la vicinanza di mio figlio Riccardo con me alle Hawaii.

E anche mia figlia Cristina sono certo mi abbia sostenuto da Londra, città in cui vive.

Era la sua prima volta alle Hawaii?

Sì. Un viaggio lungo e faticoso. Ma all’atterraggio le energie e la carica erano al top.

Vedere il mio nome sulla bandiera dell’edizione 2016, scoprire insieme a mio figlio il tabellone di partenza ed il numero che mi hanno assegnato, sono emozioni indescrivibili, che non

dimenticherò per tutta la vita: fantastico!

I tifosi e amici mantovani hanno potuto seguirla attraverso un blog sul sito della Canottieri Mincio. Sul web lei cita spesso la parola “sogno”. Ha già pensato a quale sarà il prossimo?

No, non ancora. Ma qualcosa farò. Lo scorso anno la Maratona di New York in cui sono arrivato davanti a un campione del calibro di Stefano Baldini, mio coetaneo. Quest’anno la XTerra.

Ora mi godo il momento. Poi penseremo ad estrarre qualche altro sogno dal cassetto.

Lei di professione è agente di polizia.

Quando trova il tempo per allenarsi?

Non c’è un momento particolare. Può essere al mattino, o alla sera. Diciamo che quando non lavoro, corro. O nuoto. O pedalo. La Canottieri Mincio in questo senso è molto stimolante per-

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ché mi dà la possibilità di confrontarmi in preparazione e in gare con altri atleti.

Come si spiega di aver raggiunto così tardi la maturità sportiva?

Proprio perché ho cominciato tardi, dopo i 35 anni. E’ come se il mio fisico fosse ancora fresco e giovane, non usurato come quello di atleti che hanno iniziato fin da giovanissimi.

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Reporter Mantova

L’ideatrice del “Business del Cuore” a Monzambano il 18 novembre

LARA GHIOTTO

L’EVENTO Organizzato dall’associazione “Benessere&Cultura” l’evento in programma venerdì 18 novembre a Villa Conti Cipolla, in località Olfino di Monzambano, prenderà il via dalle 18.45 con un delizioso apericena a base di specialità vegetariane. Dalle ore 20 poi inizierà l’incontro con Lara Ghiotto alla scoperta del metodo “Business del Cuore” da lei stessa ideato per aiutare le donne a creare e a far funzionare le attività che amano. Una serata dedicata

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on una laurea in Ingegneria gestionale e un master in Business startup, la genovese Lara Ghiotto, esperta di business online e appassionata di crescita personale, ha ideato il “Metodo Business del Cuore”, un modo per unire nel proprio lavoro la parte emotiva a quella razionale. Una vera e propria “rivoluzione” utile soprattutto in tempi di crisi economica come quella che stiamo attraversando. La Ghiotto arriva per la prima volta nel territorio mantovano per presentare il suo metodo: l’appuntamento è per il 18 novembre a Olfino di Monzambano.

Dottoressa Ghiotto, quale sarà il tema del suo intervento a Monzambano?

Parlerò del Business del Cuore, di quanto sia importante l’idea di lavorare facendo ciò che ci piace. Non per dovere, non per il solo obiettivo del guadagno, ma come esigenza che scaturisce dal cuore, come se il lavoro fosse una missione da affrontare con il sorriso.

Cos’è il Business del Cuore?

Spesso si pensa che sia necessario scegliere tra quello che amiamo fare (ma che spesso rende poco economicamente) e quello che invece ci sostiene economicamente (ma che spesso non ci piace).

Bene, ho una buona notizia: le cose non devono essere necessariamente così! Oggi abbiamo l’occasione di creare e promuovere efficacemente l’at-

tività che amiamo per ottenere la soddisfazione economica che desideriamo. Credo che, nel lavoro così come nella vita, il cuore debba essere la nostra guida, quello che ci indica gli obiettivi giusti, e che la mente debba essere la nostra alleata, perché ci permette di trovare le migliori strategie per raggiungere gli obiettivi del cuore.

Questo vale anche in tempi di crisi economica e precarietà diffusa?

Certo, direi che vale a maggior ragione in tempi come questi.

In un momento in cui c’è abbondanza di offerta, si tende a scegliere solo quei prodotti e quei servizi migliori, fatti con entusiasmo.

Può farmi un esempio concreto?

Certo. Mettiamo il caso di una persona che deve ricorrere alle cure di un dentista. Secondo lei, preferirebbe farsi curare da un dentista scontroso, quasi ai limiti della maleducazione, impegnato solo a fare profitti.

O da un dentista che ci mette il cuore e la passione anche nel descrivere il tipo di intervento che va a praticare? Questo vale per tutte le professioni.

Come si può concretamente “mettere il cuore” nel proprio lavoro?

Non esistono ricette uniche. Ma pensi soltanto alle potenzialità del web. Abbiamo Internet, ok sfruttiamo questa risorsa. Perché non creare un

a scoprire cos’è e come puoi creare tu stessa (e far funzionare) il tuo Business del cuore: un’attività basata sui tuoi valori, competenze e passioni, che ti permetta di esprimere al meglio quello che sei e dare il tuo contributo unico e speciale agli altri. Una serata per conoscere e scoprire come i tuoi valori e le tue passioni possono diventare il tuo punto di forza, come valorizzare e comunicare la tua unicità e il tuo stile, come promuovere quello che fai in modo etico e divertente, come creare in maniera efficace (e senza

perdere tempo) una presenza online che funziona.

“Benessere e Cultura” è un’associazione no-profit nata a luglio 2015 a Monzambano diretta da Daniela Ardelean.

L’associazione si occupa di promuovere uno stile di vita etico, ecologico, naturale, una cultura dell’acquisto equo e solidale, il benessere psicofisico della persona, il rispetto degli animali, iniziative legate ad informazione e cultura, prodotti, servizi ed attività locali che creano benessere sviluppando la socialità e la reciprocità.

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gliorare la vita dei professionisti, potrebbe contribuire a migliorare la società e la comunità in cui essi vivono e lavorano?

Ne sono convinta. Credo che il mondo potrebbe essere migliore se tutti facessimo ciò che amiamo fare. Penso ai risvolti in tema ambientale ed ecologico, ma anche relazionale e politico. (g.c.)

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Trema il Centro Italia, MANTOVA risponde “presente” OLTREPO’ IN PRIMA LINEA Sono proprio i comuni della bassa, quelli colpiti dal sisma quattro anni fa, a muoversi in prima linea. Il Comune di San Benedetto Po che, purtroppo ha già conosciuto gli effetti devastanti del terremoto nell’anno 2012 ma anche l’importanza della rete di solidarietà e di collaborazione da parte di tutti, enti e privati cittadini in tali situazioni di emergenza, ha deciso di dare un proprio contributo, tra le varie iniziative di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal grave sisma del 24 agosto promuovendo una raccolta di fondi per la ricostruzione del Comune di Amatrice, uno dei più lesionati dal predetto sisma.

Provincia, comuni, associazioni e Caritas in prima linea nel portare aiuti alle popolazioni colpite e dalle associazioni del centro Italia mettendosi subito in contatto per verificare e pianificare gli eventuali interventi.

UN UNICO CONTO CORRENTE A coordinare il tutto ci sono Provincia e Protezione civile.

In accordo con tutti i comuni mantovani, la Provincia ha attivato un numero di conto corrente per raccogliere donazioni a favore delle popolazioni del centro Italia colpite dal recente gravissimo terremoto.

Il conto corrente su cui è possibile effettuare il versamento è il seguente: IT57 D056 9611 5000 0001 6003 X47 - BICSWIFT (per bonifici esteri) PO-

SOIT22. Nella causale indicare la dicitura "Terremoto nel Centro Italia".

Le donazioni potranno essere fatte da privati e da aziende, da singoli cittadini o associazioni.

Quanto raccolto sarà destinato a interventi specifici che verranno individuati dal coordinamento dei comuni mantovani dopo aver preso contatti con le istituzioni dei territori colpiti dal terremoto.

Le istituzioni mantovane hanno preferito attivare un unico conto corrente per evitare dispersioni di fondi e per poter monitorare al meglio la destinazione finale e le modalità di impiego delle donazioni.

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rema la terra nel centro Italia. E non sembra aver nessuna intenzione di smetterla. Quando si cominciava a superare il trauma del devastante sisma dell’agosto scorso (quasi 300 vittime tra le province di Terni ed Ascoli Piceno), la scossa del 6.5 della scala Mercalli che ha colpito il maceratese a fine ottobre (miracolosamente senza far danni) ha di nuovo fatto piombare nel terrore centinaia di migliaia di persone residenti in quei luoghi.

Mantova e la sua provincia, provata da una simile esperienza non più tardi di quattro anni fa, ha prontamente risposto agli appelli provenienti dai sindaci

DALLA CARITAS 142.000 EURO Anche la Chiesa, attraverso la Caritas di Mantova, si è mossa fin da subito raccogliendo in 131 parrocchie ben 142.00 euro da destinare alle popolazioni di Lazio, Umbria e Marche colpite dal terremoto. “È un risultato positivo – commenta il direttore della Caritas diocesana, Giordano Cavallari – che testimonia la generosità dei mantovani e la voglia di contribuire direttamente alla ricostruzione dei paesi colpiti.

Quello che più dà soddisfazione è vedere che hanno partecipato alla colletta tante comunità parrocchiali, in rappresentanza di tutto il territorio”.

Il denaro raccolto va a incrementare il fondo nazionale aperto da Caritas Italiana subito dopo le prime scosse del 24 agosto scorso. Per capire a quali progetti saranno destinate le offerte occorre aspettare ancora qualche settimana. «L’impiego delle risorse verrà stabilito insieme con le diocesi locali, con il criterio del gemellaggio già sperimentato nel 2012 - spiega il direttore della Caritas diocesana -La Lombardia è gemellata con Amatrice, in provincia di Rieti, uno dei comuni più colpiti dal terremoto. Sono già stati presi

esempio, manderemo alcuni nostri operatori a tempo pieno per assistere le persone più in difficoltà e in seguito verranno realizzate anche opere di recupero di ambienti con finalità sociale e di incontro”.

Questo gesto di fratellanza segue la donazione, avvenuta a inizio settembre, della tensostruttura di 250 metri quadrati che ha accolto a lungo i fedeli di Brusatasso dopo il sisma del 2012 e che la Caritas mantovana ha inviato alla diocesi di Spoleto-Norcia, altra zona colpita dall’ultimo terremoto. La

contatti con il Vescovo, monsignor Domenico Pompili, e con i direttori delle Caritas della zona per capire come utilizzare questi fondi, una volta terminata la fase di prima emergenza. Ad

struttura viene utilizzata spesso per iniziative pastorali e come luogo di incontro, tanto che c’è l’intenzione di ampliarla per poter accogliere ancora più persone.

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ECCO LA CACIOTTA DELLA SOLIDARIETA’

Oltre 600 prenotazioni e possibilità di assaggiare la caciotta in cinque agriturismi della rete di “Terranostra”. Il formaggio salva stalle, prodotto con il latte raccolto negli allevamenti terremotati del Centro Italia per sostenere la ripresa delle attività e la ricostruzione, sarà disponibile, per una degustazione, negli agriturismi La Rasdora di Porto Mantova, Loghino Bel Sito di Ceresara, La Margherita di Gazoldo Degli Ippoliti, Corte Casella di Bagnolo San Vito e Ibisco di Bagnolo San Vito. L’obiettivo dell’iniziativa è fermare l’abbandono delle aree terremotate con il lavoro per la popolazione, che nelle campagne significa soprattutto salvare le stalle. Il tutto grazie a una rete di solidarietà coordinata dalla Coldiretti con la collaborazione della cooperativa Grifo latte che, nonostante le difficoltà, ha garantito continuità nel ritiro e nella trasformazione del latte, mentre l’Associazione Italiana Allevatori (AIA)

sulla base delle richieste ha consegnato carrelli per la mungitura e generatori di corrente e i Consorzi Agrari d’Italia (CAI) sono impegnati a fornire cibo per l’alimentazione degli animali.

Le caciotte solidali possono essere prenotate negli uffici di Coldiretti Mantova, in via Verri 33 (Centro direzionale Boma), e in tutti gli uffici Coldiretti presenti sul territorio provinciale.

La caciotta della solidarietà, riconoscibile dalla speciale etichetta “Aiutaci ad aiutarli” pesa 1,3 chili e sarà venduta al prezzo di 10 euro.

Per consentire ad agricoltori, cittadini, strutture economiche e cooperative lungo tutta la Penisola di collaborare in questa azione di solidarietà è stato aperto anche uno specifico conto corrente denominato “COLDIRETTI PRO-TERREMOTATI” (IBAN: IT 74 N 05704 03200 000000127000) dove indirizzare la raccolta di fondi.

MANTOVA

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Reporter Mantova

Dal 9 al 12 novembre l’iniziativa del noto settimanale con vip e convegni

ARRIVA A MANTOVA IL “PANORAMA D’ITALIA TOUR”

Vittorio Sgarbi e Eleonora Giorgi, due dei vip presenti all’iniziativa

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i saranno Emma Marcegaglia e Paolo Crepet, Eleonora Giorgi e Vittorio Sgarbi, il musicista Boosta e il governatore della Lombaria Roberto Maroni. E’ il menù di “Panorama d’Italia”, iniziativa promossa dall’omonimo setti-

FILATELIA

UN FRANCOBOLLO PER LA CAPITALE DELLA CULTURA Mantova “Capitale Italiana della Cultura 2016”, ora, può vantare anche un francobollo.

In occasione dell’anniversario della nascita di Virgilio, lo scorso 15 ottobre, al Teatro Accademico del Bibiena, si è svolta infatti la cerimonia di emissione del bollo speciale con raffigurata, appunto, l’immagine del Poeta e la scritta “Mantua me genuit...”. Il francobollo,

manale di Mondadori che per la sua 29esima tappa ha scelto la nostra città.

Ci saranno eventi, incontri, spettacoli e non mancheranno gli appuntamenti in collaborazione con Focus su ambiente e spazio e quelli dedicati al lavoro e emesso dal Ministero dello Sviluppo Economico, è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa, ed ha un valore di 0,95 euro. Sono stati il sindaco di Mantova Mattia Palazzi, la direttrice della Filiale di Mantova di Poste Italiane Perla Gobbi e la referente Filatelia dell’Area Territoriale Lombardia di Poste Italiane Antonella Foschetti a presentare il nuovo francobollo e ad apporre il “primo” timbro di annullo.

Sul bollo, con i colori bianco e rosso, oltre all’immagine del Poeta Virgilio, raffigurato attraverso la statua bronzea opera dello scultore milanese Emilio Quadrelli (posizionata in

allo sviluppo del territorio, con un’attenzione particolare ai giovani e alle piccole imprese alla ricerca dei finanziamenti bancari per lo sviluppo del proprio business.

Si comincia mercoledì 9 alle 16 in piazza Mantegna con il saluto

piazza Virgiliana), è riprodotto il logo del Comune di Mantova e le scritte “Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016”

del vicesindaco Giovanni Buvoli. A seguire, alla Biblioteca Teresiana gli incontro con Emma Marcegaglia e Matteo Colaninno.

Giovedì 10 novembre alla Camera di Commercio una tavola rotonda con istituzioni politiche ed economiche e la presenza di Maria Cristina Farioli (IBM Italia). Nel pomeriggio all’Università incontro sulla salute femminile, mentre si torna ancora in Teresiana alle 18 per l’atteso intervento dello psicologo Paolo Crepet. In serata alle 21 il live di Boosta, tastierista dei Subsonica, al conservatorio “Campiani”.

Venerdì 11 a Cà degli Uberti lo showcooking dello chef stellato Romano Tamani del ristorante “Ambasciata”, a seguire food experience. Durante l’evento degustazione di prodotti “Il e “Italia”. Lo stesso soggetto viene riproposto nel bozzetto dell’annullo. A commento dell’emissione è stato realizzato il bollettino illustrativo a firma del sindaco Palazzi.

Oltre al francobollo celebrativo, è già possibile acquistare il folder contenente il bollo, l’annullo della prima emissione e la cartolina legata a Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016. Lo speciale timbro è depositato presso lo sportello filatelico dell’ufficio postale di Mantova Centro, per 60 giorni, in modo da soddisfare le richieste di bollatura che perverranno dai collezionisti dislocati sul territorio nazionale.

Melograno”. Nel pomeriggio in piazza Mantegna appuntamento per tutti i bambini con Geronimo Stilton, mentre alle 18 al teatro Ariston si parlerà di Ambiente. Elenora Giorgi e Vittorio Sgarbi incontreranno i fan in serate nel corso di due appuntamenti in programma all’Oberdan e all’Ariston. Sabato 12 novembre la chiusura del fe-

stival: alle 10.30 alla Camera di Commercio domande e risposte con il presidente della Regione Lombardia Robero Maroni. Alle 11, all’Università l’incontro con l’astronauta Umberto Guidoni, mentre alle 12 a Palazzo Andreani il viceministro dell’economia Luigi Casero illustrerà ai presenti le linee guida della prossima Legge di stabilità.

> OSPEDALE <

UNA NUOVA SEDE PER AVIS E ABEO

Un pubblico numeroso ha salutato nei giorni scorsi l’inaugurazione della nuova sede di Abeo, l’Associazione Bambino Emopatico Oncologico, e Avis comunale di Mantova, che si trova all’interno del padiglione 18 dell’ospedale “Carlo Poma”. Alla cerimonia erano presenti moltissimi volontari, soci e donatori delle due associazioni, Ad aprire gli interventi, il dottor Pajola che ha ripercorso la storia dell’edificio.

Il padiglione 18 venne costruito negli anni ’20 del secolo scorso per ospitare l‘allora ‘ospedale infantile’ (l’attuale pediatria): un edificio di quasi 100 anni di cui rimangono le grandi finestre per far filtrare più luce possibile, utilizzata come terapia per la cura dell’ittero neonatale e dei bambini rachitici, e i serramenti, realizzate in ottimo legno di abete da abili artigiani mantovani. I locali, nel 2004, vennero fatti ristrutturare dalla stessa Abeo per ricavarne gli ambulatori pediatrici destinati a bambini immunodepressi. “Oggi facciamo ritorno a casa – ha commentato il presidente di Abeo Vanni Corghi – con un coinquilino, Avis, che, come noi, è impegnato a diffondere la cultura del dono. La donazione è una sola, indipendentemente dal fatto che si tratti di sangue, cellule staminali o organi. Ed è questa la filosofia del progetto ‘La mia vita in te’. Per noi - ha aggiunto Corghi - è una giornata di festa. Ringrazio tutti coloro che in questi anni ci hanno aiutato e supportato: la vita e la storia continuano, nuove sfide ci attendono”. “Avis è al servizio dei cittadini, della comunità – ha aggiunto Maura Scapi, presidente di Avis Mantova – Ci impegniamo al massimo, e dalle persone riceviamo moltissimo, più di quello che effettivamente doniamo”. Abeo e Avis Mantova, operative nei nuovi uffici già dal maggio scorso, condividono alcuni spazi comuni, come la sala d’attesa e la sala riunioni.

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Reporter Mantova

Il 5 e 6 novembre sul palco di Buscoldo la conclusione del progetto “Educare alla cultura”

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Musica e cabaret al teatro Verdi

l fine settimana del 5 e 6 novembre coincide con uno dei momenti più importanti per il progetto “Educare alla Cultura”. Dopo aver registrato il tutto esaurito nelle precedenti attività, al Teatro comunale Verdi di Buscoldo arrivano due eventi molto attesi: il tributo a Tiziano Ferro e lo spettacolo comico di Sergio Giuffrida e Alessandro Mancini.

Sabato 5 novembre con inizio alle 21, saliranno sul palco del “Verdi” Devis Manoni e la sua band “Xverso”, la prima tribute band d’Italia a Tiziano Ferro. Il progetto “Xverso” viene costruito ai massimi livelli sia musicali che scenografici per poter rendere il giusto omaggio al can-

Il comico Sergio Giuffrida e la band degli Xverso

tante di Latina. Uno spettacolo che saprà conquistare il pubblico con le emozionanti canzoni di Tiziano Ferro e farlo diverti-

NOTIZIE IN PILLOLE MONTANARA UNA SERATA SULLA CURTATONE “RISORGIMENTALE” Venerdì 4 novembre, presso il circolo Pognani di via Roda a Montanara, si svolgerà la conferenza dal titolo “Curtatone nella storia del Risorgimento italiano”, a cura di Silvana Luppi. La serata, con inizio alle ore 21, si inserisce nel ciclo di eventi dedicati al 150° anniversario di Curtatone italiana, nell’ambito delle iniziative dell’Università del tempo libero e di Rete cultura Curtatone, il cartellone di manifestazioni promosso dall’Assessorato alla cultura. L’ingresso è libero

BANCOLE IL COMUNE DEDICA UNA VIA AI MARTIRI DELLE FOIBE

Domenica 6 novembre alle 10.30 a Bancole (nella nuova zona residenziale posta dietro strada Ottona/incrocio con via De Chirico) è in programma la cerimonia di intitolazione di una nuova via, dedicata al ricordo dei Martiri delle Foibe. Interverranno Il Sindaco Massimo Salvarani e il consigliere comunale Andrea Licon, discendente di rifugiati istriani. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare.

CERESE INCONTRO SUL REFERENDUM COSTITUZIONALE L’amministrazione comunale di Borgo Virgilio invita tutta la cittadinanza all’incontro in programma lunedì 14 novembre alle 21, nella sala consigliare del municipio di Cerese in piazza Aldo Moro 1, all’evento informativo “Referendum costituzionale: le ragioni del si e le ragioni del no”. Sarà presente il professor Vincenzo Satta dell’Università Cattolica di Milano.

re con uno show mai banale e molto carico, con effetti scenici, cambi d’abito e videoproiezioni.

Durante la serata si esibiranno anche cinque ragazzi che si sono iscritti a questo importante momento di formazione musicale: Margherita Savazzi (voce), Paolo Speringo (chitarra), Davide Bottoli (basso), Elena Padovani (tastiere) e Giorgia Pozzi (batteria) suoneranno un brano della famosa pop star insieme alla band. Il costo del biglietto è di 4 euro. Il giorno seguente, domenica 6 novembre, alle ore 18, sarà la volta di due comici televisivi: Sergio Giuffrida dal programma di Italia 1 Colorado Cafè e Alessandro Mancini porteranno in scena lo spettacolo dal titolo “Ma non è possibile”. In linea con il progetto “Educare alla cultura”, anche il duo comico anticiperà lo spettacolo rendendosi disponibile per un laboratorio comico-teatrale con i giovani. Durante lo show gli stessi ragazzi potranno recitare un breve sketch con i due professionisti. Il divertimento è assicurato per tutti. L’ingresso per lo spettacolo di cabaret è di 5 euro. Per entrambi gli spettacoli è possibile prenotare il posto in teatro scrivendo una mail a informagiovani@curtatone.it oppure telefonando allo 0376/358135 (martedì 14.3017.30, giovedì e sabato 9.3012.30).

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ALLO SPUTNIK L’ESORDIENTE SCRITTORE MATTIA VENTURINI

abato 5 novembre alle 18 l’Arci Sputnik di Porto Mantovano ospita la presentazione del libro d’esordio del mantovano Mattia Venturini intitolato “Il teatro delle attese”, edito da Gilgamesh Edizioni. I testi del libro saranno presentati in musica e con accompagnamento del chitarrista Stefano Martini. Contemporaneamente verrà allestita e inaugurata la mostra fotografica di Andrea Danani, autore della copertina di quest’opera a metà strada tra saggio filosofico e raccolta poetica. “Tutto ciò che è vero rimane vero fino a quando non si mostra nudo alle prime luci della Realtà - scrive nelle prime

pagine Mattia Venturini, impiegato nel dipartimento di Radiologia Clinica dell’Ospedale Carlo Poma di Mantova e docente di Risonanza Magnetica per l’Università degli Studi di Brescia - Il Vero è subordinato alla Realtà, ma la Realtà di per sé non è mai vera.

La Realtà viene inevitabilmente inquinata dai tratti soggettivi di chi la osserva. Il Vero per essere tale deve rimanere immerso nel buio della nostra ignoranza e credulità. L’unica entità che può essere scagionata dall’egemonia della Realtà è la Parola. La Parola figlia del Pensiero”. Il ricavato del libro andrà in beneficienza alla cooperativa “La Quercia”.

> BORGO VIRGILIO <

A SCUOLA CRESCE L’ORTO DEI BAMBINI

Palettine e rastrelli alla mano, bambini e ragazzi di Borgo Virgilio hanno trasferito dai vasi alla terra le prime piantine che cresceranno negli orti a loro dedicati. Nei giorni sorsi c’è stata la consegna alle scuole di alcuni lotti degli orti sociali di via Ferraris, di fianco alla materna di Cerese, che potranno essere coltivati e curati dagli alunni. I Comprensivi di Virgilio e Borgoforte hanno aderito al progetto guidato dalla cooperativa sociale Virgiliana e, secondo i percorsi individuati dagli insegnanti, sarà possibile per i piccoli studenti appassionarsi alla cura ed allo studio di piante e fiori, seguire la crescita vegetale ed impegnarsi re-

sponsabilmente. “Sarà bello per noi accompagnarvi attraverso questo percorso e farvi capire come nascono i frutti e la verdura che quotidianamente dovete mangiare nelle vostre case e nelle vostre scuole – dice il sindaco Alessandro Beduschi, rivolgendosi ai ragazzi - Ringrazio Cariplo per aver creduto nel progetto, la responsabile Livia Consolo, perché senza di lei non vedremmo che sassi in questo posto, ed anche la cooperativa Virgiliana e i suoi collaboratori, i tanti volontari e assistenti civici che hanno dato una mano e il Lyons Club di Virgilio e l’Istituto Comprensivo per la sensibilità dimostrata verso l’iniziativa. Un tempo, nel nostro comune, i cittadini facevano gli agricoltori e noi abbiamo un po’ perso quest’arte, ma vogliamo ritrovarla e far capire che la coltivazione della terra può essere il futuro”.

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Reporter Mantova

L’attrice romana inaugura la rassegna di prosa ostigliese col suo nuovo spettacolo

Con SABINA GUZZANTI comincia la stagione del “Monicelli”

dal 1990 al 2041, noto a tutti come “il secolo di merda”.

Le celebrazioni si svolgono ogni anno perché non si perda la memoria di quanto accadde in quegli anni terribili e si scongiuri il pericolo che la storia possa ripetersi.

Per confutare questa spiegazione sbrigativa, SabnaQƒ2 ha invece preparato una ricerca accurata: ha esaminato la televisione dell’epoca,i suoi leader, le convinzioni economiche e politiche, i passaggi storici nodali per restituirci una imperdibile conferenza spettacolo sull’attualità politica e sociale, anche attraverso l’interpretazione di una galleria di personaggi contemporanei, consentendo agli spettatori di farsi belle risate, salutari e liberatorie!

Sabina Guzzanti

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’ Sabina Guzzanti ad aprire la rassegna teatrale 2016-17 del Comune di Ostiglia. Venerdì 4 novembre, al Teatro Monicelli, la Guzzanti porta in scena lo spettacolo “Come ne venimmo fuori.

Proiezioni dal futuro” di e con Sabina Guzzanti, per la regia Giorgio Gallione.

LO SPETTACOLO Ci troviamo nel futuro. Un futuro finalmente armonico e civile, dove il denaro è tornato ad essere semplicemente un mezzo. Una donna, SabnaQƒ2, sale

sul palco tremolante, emozionata per l’incarico che le è stato affidato.

Tocca a lei quest’anno pronun-

ciare il discorso celebrativo sulla fine del periodo storico più buio che l’umanità abbia mai fronteggiato: il periodo che va

INFO E BIGLIETTI Si potranno acquistare i biglietti singoli (ancora disponibili) fino ad esaurimento posti. Le prevendite si effettuano all’Ufficio Cultura, I piano Palazzo Foglia, Piazza Cornelio 2, Ostiglia (320-4314782), tutti i giorni da lunedì a sabato, escluso il venerdì, dalle 09.30 alle 12.30, mercoledì dalle 16 alle 20. E’ ancora possibile acquistare gli abbonamenti. I prezzi variano tra i 24 e i 27 euro.

> VIADANA <

AL MU.VI. TORNA LA “FIERA DEL LIBRO” La Società Storica Viadanese e l’Associazione Pro Loco di Viadana organizzano, sabato 5 e domenica 6 novembre, la sesta edizione della Fiera del libro del territorio Oglio-Po. L’evento si terrà quest’anno presso il Mu.Vi. di Viadana, sede scelta per gli ampi spazi disponibili per espositori, pubblico e presentazioni. Hanno aderito alla fiera numerosi e qualificati espositori tra cui enti pubblici, Pro Loco e associazioni culturali delle province di Mantova e Cremona. Ai visitatori, agli appassionati e agli studiosi sarà offerto quanto prodotto dall’editoria territoriale coinvolgendo le realtà che hanno promosso edizioni di qualsiasi genere, quindi volumi e audiovisivi, inerenti ai comuni del distretto Oglio-Po. Nel pomeriggio di sabato e nella giornata di domenica, nella sala conferenze, ci sarà un ricco calendario di presentazioni di

novità editoriali e tesi di laurea proposte dalle associazioni, dagli editori e da singoli autori. Tra i relatori anche studiosi noti nel territorio come Don Bruno Bignami profondo conoscitore di Don Primo Mazzolari che presenterà il libro “La parola ai poveri”,

Roberto Fertonani, Patrizia Bocchi, Ernesto Flisi, Luigi Cavatorta, Giovanni Sartori. In programma anche visite guidate al Fondo Antico della Biblioteca “Luigi Parazzi”, al Museo Civico “A. Parazzi” e alla Sinagoga incompiuta di Viadana.

La manifestazione, organizzata in collaborazione con il Comune di Viadana ed il coordinamento delle Pro Loco del territorio Oglio Po, sarà inaugurata alla presenza delle autorità istituzionali e dei responsabili delle Associazioni locali sabato 5 novembre alle ore 17. In concomitanza con la manifestazione si terrà una mostra sulla Prima Guerra Mondiale dal titolo “Maggio 1915: i viadanesi risposero”, un mercatino del libro usato e sarà presente una bancarella con castagne, castagnaccio e vin brulé. L’ingresso a tutti gli eventi è libero e gratuito.

> GONZAGA <

BIMBINARIA, NUMERI DI UN SUCCESSO

La prima edizione di “Bimbi...naria”, la nuova manifestazione dedicata ai piccoli prodotta da Fiera Millenaria di Gonzaga, si chiude con 4.000 presenze. “Abbiamo raggiunto l’obiettivo che ci eravamo prefissati. – spiega il presidente di Fiera Millenaria Srl Giovanni Sala – Questa prima edizione è stata una sperimentazione. Il riscontro è stato buono e per il prossimo anno stiamo già pensando di allargare l’offerta ludica e didattica e ampliare la dimensione (quest’anno l’evento si è svolto su 5.000 metri quadrati), sfruttando anche il nuovo padiglione in costruzione”.

“Bimbi...naria” è partita nel pomeriggio di sabato 30 ottobre e si è chiusa oggi per un totale di quattro giornate. Tra le proposte più apprezzate dai bambini ci sono stati i laboratori creativi, come quello per “baby Madonnari” proposto dal CIM-Centro Italiano Madonnari, che ha rappresentato anche una prosecuzione della collaborazione tra Millenaria e Comune di Curtatone, iniziata quest’estate in occasione delle due fiere di punta della provincia mantovana: la Millenaria di settembre e la Fiera delle Grazie. Molto partecipate anche le attività didattiche proposte Confcooperative in collaborazione con coop. Il Solco e i laboratori sul metodo Montessori organizzati da Gonzagarredi.

“Per Bimbi...naria 2017 proseguiremo sicuramente la collaborazione con il mondo della cooperazione specializzato nei servizi all’infanzia.

- prosegue Sala – Inoltre, una novità sarà la collocazione in corrispondenza della Giornata Internazionale per i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, che si celebra il 20 novembre”.

Intanto, sono ormai prossimi alla conclusione i lavori per il nuovo padiglione della fiera, che sarà inaugurato ufficialmente a fine gennaio in occasione della manifestazione zootecnica Bovimac.

Il programma di iniziative per l’anno in corso, però, non è ancora terminato. Sabato 3 e domenica 4 dicembre un’importante novità attende il quartiere fieristico di Gonzaga. Si tratta del debutto del nuovo “Gonzaga Comics & Games”, l’evento dedicato al mondo dei fumetti, dei cartoon e al nuovo fenomeno della comicità attraverso YouTube. Tra gli ospiti già confermati ci sono Cristina D’Avena e I Mates, il gruppo di youtubers amatissimo dai ragazzi.

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DI GRANINI MIRCO

Mercoledì 9 novembre alle 21, in sala consiliare a San Benedetto Po, presso il Municipio di piazza Teofilo Folengo è in programma una serata di presentazione del progetto “La squadra è la mia Salute” promosso dal Sistema Socio Sanitario Regione Lombardia Ats Valpadana con il patrocinio e la collaborazione del Comune di San Benedetto Po. Ad illustrare le linee guida del progetto saranno le dottoresse Cecilia Donzelli e Maria Letizia Marchetti. A seguire, con Valter Drusetti si parlerà nello specifico del ruolo educativo dell’allenatore, mentre la nutrizionista Maria Chiara Bassi farà il punto sull’importanza di un’alimentazione corretta anche in ambito sportivo. A chiudere la serata ci sarà poi il dottor Tazio Bertazzoni, medico sportivo, che parlerà degli stili di vita favorevoli alla salute. L’incontro sarà moderato dal dottor Stefano Bernardelli.

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Reporter Mantova

Oltre al tinteggio, sistemati i bagni e controllati gli impianti elettrici

A Pozzolo i genitori tornano a scuola per…ridipingerla!

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ennelli, vernice, attrezzi e guanti da lavoro. I genitori di Pozzolo sul Mincio si sono armati ancora una volta di forza di volontà e messi all’opera per finire di sistemare la scuola elementare con alcuni interventi.

L’attività rientra nelle iniziative messe in campo da amministrazione e famiglie per rilanciare la primaria, e in particolare si tratta della prosecuzione dei lavori di verniciatura cominciati lo scorso marzo. Il Comune aveva stretto una convenzione con la polisportiva e acquistato il materiale per i lavori, aveva inoltre finanziato un piccolo corso sulla sicurezza e garantito l’assicurazione.

Mamme, papà e altri volontari della frazione hanno fatto il resto, mettendosi a disposizione gratuitamente per realizzare qualcosa di utile per la scuola del paese.

Tra i lavori svolti in primavera

e quelli in corso ci sono stati in particolare la ritinteggiatura delle pareti di tutte le aule, dei locali di ingresso e dei corridoi, la sistemazione dei bagni del piano terra, una verifica degli impianti elettrici.

Per dare il via alle operazioni di sistemazione dell’istituto era stata colta l’occasione delle vacanze di Pasqua, in modo che non ci fossero bambini e insegnanti nelle aule, e per non essere di intralcio con le quotidiane attività didattiche, ed ora si è replicato in vista del weekend lungo per il ponte di Ognissanti.

“Il progetto rientrava nel piano di miglioramento della struttura di Pozzolo – ricorda il sindaco di Marmirolo Paolo Galeotti – Un progetto a sostegno della primaria, che era stato condiviso con le famiglie e apprezzato tanto che gli stessi genitori si erano resi disponibili alle operazioni per dare un aiuto con-

creto”.

La scuola di piazza Martinelli sarà presto pronta per ospitare il secondo open day e presentare ai genitori dei futuri alunni le novità inserite da Comune e Istituto Comprensivo, come il tempo pieno. L’appuntamento è per sabato 26 novembre dalle 9.30 alle 11. Verranno illustrate le due proposte: quella del “tempo normale” dalle 8 alle 12.30, con due rientri fino alle 16 e con possibilità di servizio mensa (sabato a casa); e quella del “tempo pieno” dalle 8 alle 12.30, con 5 rientri fino alle 16, sempre con possibilità di servizio mensa (sabato a casa). Tra i servizi aggiuntivi ci sono pre scuola e dopo scuola, mentre tra le attività che caratterizzano la primaria ci sono l’inglese con insegnante madrelingua, l’orto didattico, lo sport, progetti interdisciplinari di teatro, musica e arte.

> MARMIROLO < il cantiere per l’asfaltatura della strada di Marmirolo, dal valore di 60mila euro. In particolare gli interventi hanno compreso la fresatura sulla corsia che costeggia il corso d’acqua e sul lato verso il marciapiede; il potenziamento dell’impianto di smaltimento delle acque meteoriche con nuove caditoie collocate sulla sede; la regolarizzazione delle pendenze e la risagomatura della strada nelle corsie particolarmente; la messa in quota dei chiusini esistenti.

E’ stato inoltre realizzato un dosso e infine rifatta la segnaletica orizzontale. L’opera ha quindi previsto una spesa di 60mila euro e il cantiere è rimasto aperto per una ventina di giorni, così come da cronoprogramma annunciato dall’amministrazione.

I lavori di fresatura, rete raccolta acque meteoriche e riasfaltatura sono stati concentrati fino al 15 ottobre con la chiusura della strada, per limitare i disagi per i cittadini e automobilisti, mentre la segnaletica ed il dosso sono stati realizzati in questi ultimi giorni.

COM’È BELLA LA NUOVA VIA BOLDRINI! Via Boldrini ha un nuovo look: sono terminati i lavori di riqualificazione cominciati a metà ottobre.

Nelle scorse ore è stato chiuso

Il Ristorante da Graziano & Loretta

offre una capienza di 400 posti, ideale per ospitare banchetti di matrimonio, cerimonie, cene di lavoro.

Tutte le sale sono dotate di aria condizionata e servizi per disabili.

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SABATO 19 NOVEMBRE Ore 20,00

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È gradita la prenotazione

L’IMPRENDITRICE LUCIA ZANOTTI SI RACCONTA A PALAZZO PASTORE La rassegna “Una stanza tutta per sé: incontri con donne che parlano alle donne” prosegue a Palazzo Pastore di Castiglione con un grande successo di pubblico. L’imprenditrice Lucia Zanotti sarà ospite lunedì 7 novembre alle 18 per raccontare della sua esperienza di imprenditrice della moda. Lucia Zanotti, anima creativa delle collezioni Atelier Aimée Montenapoleone di Aimée SpA, azienda di riferimento nel mondo per la creazione e produzione di abiti da sposa completamente Made in Italy, racconterà la nascita di un marchio famoso in tutto il mondo. A soli 18 anni Lucia Zanotti inizia a gestire un piccolo negozio insieme alle sue tre sorelle, una piccola merceria diventata in 40 anni la boutique di riferimento per le province di Mantova, Brescia e Verona. Nel 1983 rileva insieme al marito Matthias Kissing l’azienda Aimée e con l’amore per l’arte, per la pittura in particolare, ha creato abiti sempre più belli, definiti dalla critica “sculture” e che lei dice di realizzare proprio come se scolpisse e dipingesse i tessuti. In questi oltre trent’anni di lavoro ben 250.000 spose hanno scelto un abito Aimée. Mercoledì 9 novembre, sempre alle 18, il terzo appuntamento del ciclo propedeutico di arte contemporanea a cura della professoressa Rosamaria Smetana. Protagonista della serata Maurizio Cattelan e la sintesi della provocazione e della trasgressione del XX secolo.

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> CASTIGLIONE D/S <

VIA LIBERA DALLA REGIONE ALLA NUOVA TANGENZIALE La Giunta regionale della Lombardia, su proposta dell’assessore alle infrastrutture Alessandro Sorte, ha approvato lo schema di accordo per la realizzazione dei lavori di riqualificazione della S.P. ex S.S. 236 Goitese – Variante di Guidizzolo – Tangenziale nord al centro abitato nei Comuni di Guidizzolo, Cavriana e Medole tra Regione Lombardia e Provincia di Mantova. Ad annunciarlo è l’assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia Mauro Parolini che proprio da Mantova aveva anticipato a inizio ottobre l’imminente delibazione di Regione Lombardia.

Parolini sottolinea “il valore di questo intervento, atteso da anni, su una strada di grande interesse strategico, che collega il territorio mantovano con quello bresciano. L’impegno economico da parte di Regione Lombardia, al lordo delle risorse già erogate e spese dalla Provin-

Mauro Parolini

cia di Mantova, è di oltre 38,7 milioni di euro. Ci impegneremo inoltre a supportare la Provincia nella definizione delle scelte tecniche, nell’acquisizione di

tutti gli atti necessari e nel far rispettare il cronoprogramma dei lavori, che prevede il collaudo tecnico-amministrativo entro il 2021”.

Salute&Benessere

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Reporter Mantova

La GRAFOLOGIA: tra gli ambiti applicativi anche l’Educazione al gesto grafico

DALLA SCRITTURA ALLA PERSONA

C

hi è il grafologo educatore del gesto grafico? E’ un grafologo professionista ai sensi della L.4/2013 in possesso di ulteriore specializzazione in Grafologia della età evolutiva e della Educazione del gesto grafico. Il grafologo educatore del gesto grafico può lavorare in autonomia o in equipe, nell’ambito delle proprie competenze legate all’ educazione del gesto grafico.

L’attività rivolta al singolo si concretizza in incontri settima-

nali in cui viene educata la presa dello strumento grafico e la corretta postura nell’atto di scrivere, si svolgono percorsi specifici di apprendimento e facilitazione della scrittura laddove la scrittura presenta maldestrezze e difficoltà, spesso conseguenze di ap-

prendimenti mancati o sbagliati dei tracciati.

In ambito scolastico, l’Educatore del gesto grafico svolge formazione specifica a docenti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria nella educazione del gesto grafico, ai fini del riconoscimento precoce delle difficoltà grafo-motorie ed al loro recupero; tiene conferenze informative per docenti e genitori; collabora con altri specialisti del settore (neuropsichiatri infantili, logo-

pedisti, pedagogisti, neuropsicomotricisti, psicologi esperti in DSA) nel rispetto delle proprie competenze in ambito di educazione del gesto grafico.

Il grafologo non rilascia diagnosi in quanto la diagnosi deve essere effettuata dai professionisti

sanitari presso centri accreditati preposti al rilascio della certificazione della disgrafia e degli altri disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) in quanto l’attività dell’Educatore del gesto grafico non rientra nell’ ambito sanitario.

Quali sono i fini? Ritrovare il benessere anche nella scrittura, il piacere di scrivere a lungo senza fatica né dolore, rispecchiarsi finalmente nella propria scrittura a mano che segue il ritmo dei pensieri che si vuole esprimere, riuscendo a renderli comprensibili anche agli altri.

Scrivere senza difficoltà favorisce infatti l’apprendimento in maniera trasversale in ogni materia e migliora i risultati scolastici; migliora l’attenzione, la concentrazione, l’autocontrollo emotivo e quello motorio; consente di comunicare in modo chiaro e favorendo la motivazione allo studio, agevola conseguentemente la riuscita aumentando il senso di fiducia in sè e nelle proprie capacità. La difficoltà del gesto grafico riunisce molte di queste problematiche fin qui presentate anche per il diffondersi dell¹utilizzo di tablet e computer che restano spesso nei contesti scolastici e prima ancora come prescrizione a seguito di diagnosi da parte di molti clinici. E invece “Scrivere è un diritto universale”, si legge in una Campagna per la scrittura

VIA LEVACHER, N° 7 - COLORNO (PR) VIA LOVARA, N° 1/A - S. MARTINO D/ARGINE (MN) TEL. 0521 815005 - 0376 929304 FAX. 0521 313596 - 0376 928893

dell’unicità di ciascun individuo, è compagna di vita dallo scarabocchio sino al testamento.

L’atto della scrittura unisce in una “melodia cinetica” l’essere uomo nella sua totalità, perché chiama in causa la mente, il cuore e la mano.

Nessuno ha il diritto di privare le generazioni future di tale ricchezza: abbiamo il dovere e la responsabilità di salvaguardarne l’esistenza mediante un’impor-

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Quanto può fare bene un abbraccio? I corpuscoli di Meissner, responsabili della ricezione sensoriale del contatto presenti nello strato superficiale del derma, inviano ciò che ricevono dall’esterno attraverso le fibre nervose a diversi

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nervi cranici e svolgono un ruolo importante nella regolazione della maggior parte delle funzioni chiave dell’organismo, tra cui la pressione arteriosa. Ci sono poi anche dei meccanocettori, che hanno la funzione di farci capire il tipo di tocco, freddo, caldo, ruvido, morbido.

Un altro effetto è la produzione di ossitocina, l’ormone dell’amore, e di dopamina, ormone del piacere. Aldilà dei numerosi effetti benefici dell’abbraccio, questo gesto è il più importante, gratificante e ancestrale - ci accompagna dalla nascita - ed è indispensabile per crescere perché stimola l’attività cerebrale dei neonati abbassando loro i livelli di cortisolo, l’ormone dello stress. Secondo uno studio dell’University College di Londra l’abbraccio offre poi piacevoli sensazioni tattili che generano una serie di segnali propriocettivi che aiutano a essere più consapevoli della propria fisicità e a stare meglio con il proprio corpo. Inoltre, un abbraccio, oltre a inviare segnali propriocettivi al cervello, ci informa che siamo degni di essere amati. Infine avvicina le persone, aumentandone l’empatia e la confidenza reciproca. Ma qual è la dose quotidiana ideale? Secondo gli esperti servono 4 abbracci al giorno per sopravvivere, 8 per mantenerci così come siamo e 12 per crescere.

LA “BUONA” CUCINA I benefici del succo di melograno Il succo del melograno è un concentrato di vitamina C, è ricco di potassio, vitamine A ed E, acido folico e vanta importanti proprietà antiossidanti in virtù dei flavonoidi e dell’acido ellagico che contiene. Alcuni studi ne hanno dimostrato le proprietà antitumorali: un consumo regolare può inibire la proliferazione delle cellule cancerose soprattutto nel caso di tumore della prostata, del seno e dei polmoni. Bisognerebbe berlo appena spremuto o comunque in giornata; per rallentarne l’ossida-

zione si possono unire alcune gocce di limone. Volendo, può essere diluito con acqua aggiungendone circa otto tazze ogni dieci frutti spremuti. Alcuni studi hanno evidenziato che la spremuta di melograno non dovrebbe essere bevuta da pazienti che assumono antidepressivi, farmaci per controllare il diabe-

te, antiipertensivi, antiaritmici e antinfiammatori: le sostanze presenti nel succo possono interferire con l’azione svolta da questi farmaci. Inoltre, alcune persone che l’hanno consumato regolarmente hanno riferito mal di testa, sonnolenza e capogiri: in questi casi è meglio sospenderne l’assunzione.

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Antiestetica e dannosa: ecco come riconoscerla ed eliminarla dai muri

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Quando l’UMIDITA’ conquista gli spazi di casa

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’umidità in casa è un problema fastidioso che rende pessimo il comfort nell’ambiente abitativo, creando seri danni ai muri e all’edificio nel suo complesso. Quando l’umidità sale lungo il muro, trascina con sè sali idrosolubili che son presenti sia nel terreno che nei materiali da costruzione. Questi sali sono la causa di quelle antiestetiche fioriture dei muri umidi, dovute alla cristallizzazione dei sali quando l’acqua evapora e che alla lunga porta al distacco dell’intonaco.

L’umidità di risalita è quella tipica delle pareti nelle stanze po-

sizionate al pian terreno di ville o palazzi. Questo fenomeno è dovuto alla risalita dell’acqua nelle micro-crepe degli intonaci tradizionali. I sali contenuti nell’acqua tendono ad uscire dalla parete e creano delle efflorescenze che causano macchie biancastre e le screpolature tipiche.

Esiste un altro tipo di umidità, quella che insiste soprattutto nelle cantine o nelle camere poste nei piani semi-interrati o interrati. L’acqua presente nel terreno circostante esercita una spinta sulle pareti che ne causano il deterioramento.

il materiale impermeabilizzante impedisce all’acqua di entrare, ma impedisce anche di uscire, diminuendo così il naturale scambio di umidità tra materiali e ambiente. In commercio esistono “termointonaci”, pannelli di finitura traspiranti e vernici ad hoc, realizzate appositamente per contrastare il problema dell’umidità sui muri. Un metodo di risanamento dell’umidità meno invasivo consiste nell’applicare speciali intonaci macroporosi, chiamati anche intonaci deumidificanti, che favoriscono l’evaporazione dell’umidità contenuta nel muro.

LE CAUSE In primis, l’aria umida che viene accentuata in caso di particolari condizioni atmosferiche, soprattutto nei mesi estivi. Anche la presenza delle persone che abitano in casa è fonte di umidità dell’aria per via della respirazione umana. Ci sono poi attività domestiche che incrementano il livello di umidità: cuocere la pasta, stirare con il ferro a vapore, lavare i pavimenti, fare la doccia con l’acqua calda, ecc: tutto ciò contribuisce a rendere umida l’aria in casa. Un’altra possibile causa sono le perdite provocate da rotture alle tubazioni idriche

MISURARE LA… MUFFA! L’umidità da risalita capillare nelle pareti, pur generando malessere e insoddisfazione negli occupanti, non è sempre visibile ad occhio nudo perché interna alle murature. Con un’indagine termografica è possibile mettere in evidenza solo le zone umide soggette a risalta. La termografia delle pareti di casa vi consente di operare un intervento selettivo, evitando così di agire inutilmente sulla restante parete “sana”.

L’umidità nei muri è rilevata mediate l’uso di un dispositivo detto “termocamera” che va a leggere la radiazione infrarossa emessa dalla parete creando una mappa delle temperature: le zone interessate da umidità sono soggette a

un abbassamento della temperatura superficiale che la termocamera è in grado di rilevare. Chi spera in una termografia “fai da te” dovrà subito abbandonare l’idea: le termocamere sono molto costose. Meglio richiedere l’intervento di un tecnico. A differenza di una termografia, le pistole termiche non danno indicazioni sull’entità del danno ma possono essere uno strumento molto utile che vi indica dove è necessario agire. Se per l’umidità nei muri è necessaria una termocamera, per misurare i livelli di umidità in una stanza vi basterà un termoigrometro o una più completa stazione meteo. In questo contesto i prezzi sono molto più accessibili.

o di scarico, così come il terreno su cui poggia l’edificio e i muri costruiti in mattoni che assorbono l’umidità proveniente dal terreno molto facilmente per via della loro porosità a causa dell’ effetto capillare.

I RIMEDI Per prevenire l’umidità del terreno bisogna affidarsi a ditte specializzate nel rivestire il muro esterno a contatto con il terreno con materiali impermeabili costituiti da intonaci impermeabilizzanti, plastiche, fogli di alluminio o da pellicole, membrane o vernici bituminose.

L’uso di materiali impermeabilizzanti va fatto con criterio e giudizio, limitandolo là dove è strettamente necessario, perché

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Mantova - PAGINA 14 -

Speciale CASA

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Reporter Mantova

Non solo giardino: in sottoscala e garage le condizioni ideali per la coltivazione

Autunno, tempo di FUNGHI. Anche in casa

A

utunno, tempo di funghi.

Non solo nei boschi, ma anche a casa propria. In garage, o nell’orto, per la coltivazione, i funghi necessitano di un ambiente dalla temperatura idonea per quella specie, l’ambiente dovrà essere sufficientemente arieggiato e più o meno luminoso. Per coltivare champignon serve un ambiente poco luminoso, mentre per pioppini e le varie specie di pleurotus sarà necessario un ambiente più luminoso. Il gelone si presta particolarmente bene per la

coltivazione in serra, garage, capannoni o all’aperto (in terrazza, in orto o in balcone), dato che tollera temperature più basse.

Il periodo perfetto per coltivare funghi cade con l’autunno.

Grazie ad alcuni accorgimenti che consentono di mantenere sempre le temperature compatibili alla coltivazione, è possibile proseguire con le coltivazioni controllate in serra o in casa anche in inverno, in primavera o in estate. Per chi vuole coltivare funghi in casa può organizzarsi nel sottoscala, in garage o nello

scantinato. Agli inizi di autunno o quando le temperature lo consentono, è possibile coltivare

funghi anche sul balcone o in terrazza, a patto che le temperature siano quelle più idonee.

Naturalmente, si possono coltivare i funghi anche nell’orto: in questo caso bisogna optare per l’angolo meno luminoso, in piena ombra. Non è invece possibile coltivare funghi in zone soleggiate perché anche all’aperto bisogna prestare attenzione alle temperature. La coltivazione dei funghi in serra consente di prolungare i tempi di coltivazione grazie alla capacità di ricreare un ambiente dalla temperatura ideale anche in pieno inverno, quando il freddo fermerebbe lo sviluppo del micelio. In serra, così come nei locali chiusi della casa, i funghi possono presentare dei problemi di sviluppo a causa di un pessimo ricambio d’aria. La serra dovrà essere ben arieggiata: fate arieggiare i locali o la serra nelle ore più calde della giornata. Chi intende avviare una coltivazione di funghi in serra o in casa, così da coltivare

funghi in inverno o in autunno, dovrà cimentarsi in più cure. Per esempio, durante l’inverno occorre aerare la serra o il locale tramite l’apertura della finestra o una porta da tenere semiaperta nelle ore più calde del giorno; mentre per coltivare funghi in primavera e in estate, tali aperture devono rimanere completamente spalancate sempre. Altro problema molto frequente che s’incontra nel coltivare funghi in locali chiusi come in casa o nelle serre, è la cattiva gestione della luce. Se notate che il gambo dei funghi coltivati è molto lungo mentre il cappello è poco sviluppato, significa che la coltivazione sta ricevendo poca luce.

CASA, ARRIVA L’AIUTINO DI RENZI Il premier vuole confermare anche per il 2017 detrazioni e incentivi

L

’intenzione è di prorogare fino al 31 dicembre 2017 la detrazione del 50%, ma su una spesa massima di 10.000 euro, riservata a chi acquista mobili e grandi elettrodomestici dopo aver ristrutturato la propria casa con la detrazione del 50% sul recupero edilizio. La detrazione deve essere ripartita tra gli aventi diritto in dieci quote annuali di pari importo.

Il limite del tetto di spesa riguarda la singola unità immobiliare, pertinenze incluse. Il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari ha quindi diritto più volte al beneficio. Verso la conferma anche la detrazione del 50% per l’acquisto dei soli mobili destinata alle giovani coppie under 35 sposate o conviventi da almeno tre anni, che acquistano una casa da adibire ad abitazione principale. Rientrano nel computo del bonus del governo Renzi 2017 letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione, così come elettrodomestici nuovi di classe energetica non inferiore alla A+ (A per i forni), come rilevabile dall’etichetta energetica. L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo. Rientrano frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento. Per la detrazione sono necessari i seguenti interventi edilizi: manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti, come tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni, non danno diritto al bonus. Di più: ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza. E ancora, possono usufruire dell’agevolazione 2017: restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile. E infine: manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

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Reporter Mantova

Orientale, industriale, falso barocco: ecco le tendenze dell’home design

IMPRESSIONI di novembre

A

utunno fa venir voglia di rinnovare casa, magari con qualche aggiustatina all’arredamento. Il cambio di stagione, dopo che la calura estiva ha acceso il desiderio di lasciarsi un po’ andare, restituisce la voglia di fare. Le novità da sfruttare per l’arredamento riguardano sia interni che esterni e non resta che dare un’occhiata in giro per ispirarsi.

Quest’anno sembra riscuotere particolare successo lo stile orientale, coloratissimo e pieno di cuscini di ogni dimensione, da poggiare a terra o sospesi su una pedana appena sopra il livello del giardino, per evitare l’umidità dell’erba. Ma vanno di moda anche i forti momenti nostalgici degli arredi del dopoguerra con il prevalere del bianco e nero. Geometria fusa nel suo stile lineare e appena impreziosita da sparuti ricami dorati. Sparsi a caso un po’ ovunque i plaid che arredavano sia i divani che i sedili delle 500.

Anche lo stile industriale è in voga, con le sue linee rigide e colori metallici, mischiato a guarniture di sughero e arredi in coccio smaltato. Tornano le stoffe imbottite, a ricoprire le spalliere del letto, e i divani grandi e soffici. L’originalità tra l’altro, in questo fine stagione, cerca ogni spazio per imporsi, con giochi di luce originali, la presenza di libri armonicamente sparsi, anche su dei leggii d’arredo, quadri scovati nei mercatini a poco prezzo ma carichi di passione, anche se un po’ kitsch, pareti ricolme di quadri accanto a grandi vuoti, grandi chiazze di colore isolate nel bianco.

Per chi avesse la fortuna di avere un giardino, una delle idee migliori per godere appieno di questo ambiente anche nelle stagioni meno calde sono le pergole in legno, disponibili anche online su siti specializzati, che possono essere coperte con appositi teli in modo da non essere esposte alle intemperie per poi tornare alla versione originale durante primavera ed estate. Tornando agli interni, anche il falso barocco degli anni ’60, mischiato al tavolaccio grezzo delle cucine di campagna, dona un effetto sorprendente.

Lo stile liberty degli anni ’20, fatto di legno povero ma più facile da intagliare, accostato alle madie per il pane, restituisce calore al soggiorno-pranzo. Anche una cassapanca cinese, a cui appoggiare il divano di stoffa colorata, accende un tocco di originalità e di allegria. Ma si può giocare anche con il lusso, attrezzando una parete con gli argenti, o realizzare una grande libreria a ponte per tagliare in due il salone, riempendo la scala a binario con potus penduli e piante grasse.

Il dorso della copertina dei libri può essere rivestito con della pellicola trasparente colorata, magari uguale per tutti i libri di una mensola, o accoppiata alle varie tipologie, dalla narrativa all’horror, dalla storia alle scienze. Per i gialli il colore è scontato anche se in caso di volumi Classici Mondadori degli anni d’oro di Agatha Christie, Nero Wolfe e Philo Vance, il consiglio migliore è di lasciarli in bella vista.

DIAMOCI UN TAGLIO

AL VIA LE POTATURE DI ALBERI E ARBUSTI Finita l’estate, e prima di addentrarci nei mesi più freddi dell’anno, arriva il periodo giusto per dare una “sistematina” al verde che circonda le proprie abitazioni. In autunno, infatti, si eseguono le operazioni di potatura per gli alberi d’alto fusto e per molti arbusti. Non bisogna potare con superficialità: ogni intervento di potatura determina una ferita della struttura legnosa della pianta. Le ferite non sempre sono facili da rimarginare e le piante potrebbero soffrire; la situazione può peggiorare se si interviene nel periodo sbagliato dell’anno.

In autunno la maggior parte delle piante si trova in fase di riposo vegetativo: in questa fase, le piante riescono a rimarginare le ferite da taglio più facilmente. Le specie caducifoglie mettono in bella mostra i rami che diventano più accessibili: per l’operatore sarà più facile tagliare il ramo al punto giusto.

Dopo la potatura autunnale è possibile eseguire trattamenti anche intensivi di anticrittogamici o antiparassitari: quando la pianta è in riposo vegetativo, tollera meglio alte concentrazioni di sostanze. Tra le conifere bisognerà potare il tasso (taxus baccata), il cipresso (cipressus semprevirens), il ginepro (juniperus orizontalis), la tuia (Thuja occidentalis), l’abete, il cedro (sia cedrus deodara che cedrus atlantica) e la chamaecyparis. Le conifere vanno potate solo se nel corso dell’anno, la pianta si è sviluppata eccessivamente. La potatura è resa necessaria solo per rendere compatta la chioma ed evitare che possa rovinarsi con le gelate invernali o la neve. Stesso discorso per gli alberi a foglia caduca come il Faggio (Fagus sylvatica), la quercia (tutte le specie), la betulla, il tiglio, il pioppo, il salice, l’acero, il ginko, il liquidambar, l’ontano e il frassino. Questi alberi si potano in autunno a cadenza biennale o triennale. La potatura autunnale va eseguita quando tutte le foglie sono cadute.

La potatura autunnale si esegue anche per gli arbusti sempreverdi sia coltivati singolarmente sia in siepi. E’ questo infatti il periodo ideale per potare le siepi sia con potatura di mantenimento, sia per conferire la forma desiderata. Gli arbusti sempreverdi da potare in autunno sono quelli più resistenti alle basse temperature come agrlifoglio, osmanto, lauro del Portogallo, piracanto e ligustro. Le siepi che si potano in autunno, infine, sono quelle rustiche, più resistenti alle basse temperature. La potatura autunnale non è adatta alla siepe che è stata messa a dimora solo di recente o con piante giovani (3 o 4 anni) di bosso, cipresso, fotinia, lauroceraso e alloro. Queste siepi vanno potate in primavera. Le specie appena citate possono subire una potatura autunnale se hanno un’età superiore ai 4 anni.

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Speciale CASA

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Reporter Mantova

UN’ORA E MEZZA AL GIORNO: IL TEMPO DEDICATO ALLA CURA DELLA CASA

Riscaldamento: da GENNAIO 2017 scattano i CONTROLLI Ultime settimane per adeguare l’impianto centralizzato dei condomini alle direttive europee

R

iscaldamento e termovalvole: da gennaio si cambia.Mancano infatti poche settimane per adeguare il riscaldamento centralizzato a quanto previsto dalla direttiva europea sull’efficienza energetica. Dopo

il via libera all’accensione degli impianti, i Comuni hanno iniziato ad annunciare massicce campagne di controlli a partire dal 1° gennaio 2017. Il mancato adeguamento alla normativa comporterà sanzioni dai 500 ai 2.500 euro per appartamento, quindi meglio correre ai ripari e muoversi per tempo.

LA NORMATIVA La direttiva obbliga i condomìni (solo quelli che hanno il riscaldamento centralizzato) a installare un sistema di contabilizzazione del calore su ogni impianto: un sistema che aiuterà i singoli inquilini a pagare solo il riscaldamento che real-

ReporterMN

Un’ora e mezzo al giorno. A tanto ammonta il tempo che gli italiani dedicano alla cura della casa: mezz’ora in meno rispetto al 2005, quando si destinavano circa due ore al giorno. Questi ed altri elementi significativi sull’evoluzione delle famiglie italiane, la presenza di nuovi ruoli e il rinnovato modo di vivere la casa, emerge dal “20° Osservatorio del mercato dei detergenti e dei prodotti per la casa” presentato nei giorni scorsi da Federchimica Assocasa (Associazione nazionale dei produttori di detergenti e specialità per l’industria e per la casa). L’analisi ha individuato significative trasformazioni nella struttura tradizionale delle famiglie italiane e una crescita di nuove forme familiari. L’82 per cento degli italiani dichiara di voler godere della propria casa come spazio di relax e convivialità, nonostante lo stile di vita sia sempre più frenetico. Prendersi cura dell’ambiente domestico non è più fonte di soddisfazione e il 50 per cento degli italiani preferisce passare il tempo in casa con amici o parenti. Il nuovo modo di concepire e vivere l’abitazione si riflette anche nelle scelte dei prodotti per la

mente consumano. Ma in che cosa consiste questo adeguamento dell’impianto? Vengono installati dei contabilizzatori di calore e delle valvole termostatiche (le cosiddette termovalvole) su ogni calorifero dell’abitazione (e di conseguenza viene adeguato anche l’impianto centralizzato), così da poterne misurare il calore emesso, controllare e regolare la temperatura.

Questi sistemi, quindi, permettono di decidere come e quanto riscaldare le proprie stanze e, soprattutto, consentono di pagare quanto davvero si consuma.

TERMINI E SCADENZE La legge prevede che questi lavori di installazione di sistemi di contabilizzazione del calore debbano essere fatti entro un calendario che varia da Regione a Regione. Alcune Regioni hanno già superato la data di scadenza, come la Lombardia (il cui termine era previsto per il 1 agosto 2014) e la Provincia di

Bolzano (previsto per il 1 gennaio 2015). Per il resto del Paese la data di scadenza ultima per l’aggiornamento impianti-

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stico di tutti i condomini è fissata al 31 dicembre 2016: oltre questa data potrebbero scattare sanzioni per ritardi o inadem-

pienze. Chi risiede in una zona le cui scadenze sono già passate e sui tuoi caloriferi non ci sono ancora i contabilizzatori del calore, deve chiedere conto all’amministratore di condominio o contattare una ditta specializzata: per il mancato rispetto dell’obbligo di legge sono previste sanzioni amministrative stabilite dalle Regioni.

Queste sono le ultime settimane utili, soprattutto perché gli interventi potrebbero richiedere anche qualche settimana. Sarà anche l’occasione per analizzare l’efficienza del palazzo: infatti, installare i contabilizzatori e le valvole non risolve la possibile inefficienza di una caldaia vecchia o le dispersioni di calore dal tetto, dalle facciate o dalle finestre.

Ricordiamo che per eseguire i lavori gli impianti devono rimanere spenti da un minimo di una fino a un massimo di tre settimane, per gli adeguamenti di tutti gli appartamenti e apparati del condominio.

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Reporter Mantova

Domenica 13 novembre torna la festa con mercatini ed eventi. Anteprima il 12 con una cena insieme a Elide Pizzi

Alla Cantina di Quistello Vino e tradizioni fanno… SAN MARTINO

A

utunno, tempo di vino e castagne. Ma soprattutto stagione della festa di San Martino che anche quest’anno viene celebrata alla Cantina di Quistello con una festa che, dal mattino al tramonto di domenica 13 novembre, proporrà al pubblico degustazioni e vendite di prodotti del territorio oltre all’originale Mercatino delle biodiversità delle terre di Matilde di Canossa.

Quest’anno ci sarà anche un’anteprima, in programma sabato 12 novembre alle 20 in compagnia di una vera e propria “istituzione” della gastronomia mantovana, Elide Pizzi.

Una gustosa cena con l’autrice per la quale è obbligatorio prenotarsi entro il 10 novembre (massimo 40 posti, 25 euro il costo della cena).

Tornando al programma di domenica 13 novembre, oltre alle degustazioni e al mercatino, non mancheranno gli atelier dedicati ai ragazzi che saranno invitati a disegnare le etichette

delle bottiglie. Un’iniziativa già sperimentata con successo nelle scorse edizioni che ha visto la partecipazione di numerosi giovani del territorio. Ci sarà anche il concorso per i Dolci da credenza, capolavori della cucina dolciaria preparati utilizzando uva, vino o vin cot (consegna delle torte entro le 12 del 13 novembre).

Dopo il pranzo in cantina a base di antipasto di salumi locali, risotto funghi e salsiccia, spallotto al lambrusco con patate al forno, dolce, vino e acqua (20 euro, prenotazioni entro il 10 novembre) nel pomeriggio via alla pigiatura con i piedi per riscoprire una tradizione divertente soprattutto per i bambini.

Dalle 16.30 la premiazione dei concorsi, mentre alle 17 inizierà l’apericena.

Per tutta la giornata saranno serviti ciccioli artigianali e vin brulè a cura del Gruppo “Cicciolari Quistello”. Per info: 0376/618118 oppure info@ cantinasocialequistello.it.

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Reporter Mantova

Le origini di una festa che affonda le radici nella tradizione europea

A SAN MARTINO… castagne e vino!

A San Martino castagne e vino! I proverbi, si sa, nascondono spesso al loro interno secoli di storia e di tradizione che costruiscono l’identità di un territorio e di una comunità, in questo caso non solo locale ma europea visto che San Martino, vescovo di Tours, è uno dei santi più venerati in tutto il vecchio continente.

DA SOLDATO A VESCOVO Martino nacque intorno al 315 nella regione della Pannonia e fin da giovane fu avviato alla carriera militare dal padre, che scelse il nome Martino in onore a Marte, dio della guerra. L’episodio più noto della vita del santo – il taglio del mantello per riparare dal freddo un mendicante – si svolse proprio quando era ancora soldato e testimonia l’attenzione per gli umili che avrebbe reso di lui un santo molto amato dal popolo. Dopo aver lasciato le armi, divenne monaco e fondò vicino a Poitiers una comunità di asceti, considerata il primo monastero databile in Europa, praticando un’intensa attività pastorale in tutta la Francia che lo rese molto conosciuto. Una fama che, secondo la tradizione, lo portò a essere eletto vescovo di Tours per acclamazione popolare. Alla sua morte, avvenuta l’8 novembre del 397, gli abitanti di Poitiers e Tours si contesero le sue spoglie, che furono trafugate nella notte da questi ultimi: i funerali si svolsero tre giorni dopo, l’11 novembre, data che sarebbe diventata la ricorrenza ufficiale legata al santo.

LA DEVOZIONE POPOLARE La popolarità che Martino di Tours godeva in vita spiega solo in parte la centralità della sua festa nel corso del medioevo (e oltre).

Il giorno dell’11 novembre coincideva infatti con la fine delle celebrazioni del Capodanno dei Celti, il “Samuin”, che si svolgevano proprio nei primi dieci giorni del mese: il

retaggio di questa festa pagana era ancora presente nell’Alto Medioevo, e la Chiesa sovrappose il culto cristiano del santo più amato dell’epoca alle tradizioni celtiche.

Molte usanze di ascendenza precristiana sopravvissero così nel corso dei secoli, confluendo nelle celebrazioni di san Martino.

VIVA L’ABBONDANZA Cosa accadeva dunque l’11 novembre? La festa di San Martino era una delle più importanti feste dell’anno, una sorta di capodanno contadino nel corso del quale si mangiava e beveva in abbondanza. Anticamente infatti il periodo di penitenza e digiuno che precede il Natale cominciava il 12 novembre e prendeva il nome di “Quaresima di san Martino”. A incoraggiare il momento di baldoria era anche la conclusione delle attività agricole legate all’inizio dell’autunno, nonché il clima più mite che solitamente caratterizza queste giornate (la ben nota “estate di san Martino”). In questo periodo inoltre occorreva finire il vino vecchio per pulire le botti e lasciarle pronte per la nuova annata, e al contempo si iniziava a bere il vino novello (“per san Martino ogni mosto è vino”).

L’atmosfera era simile a quella di un “giovedì grasso”, come ci testimonia – un po’ iperbolicamente – il dipinto di Pieter Bruegel il Vecchio dal titolo “Il vino di San Martino”: il popolo in festa si precipita a tracannare il

vino nuovo, mentre sulla destra vediamo il santo a cavallo.

La protagonista assoluta dei menu dell’11 novembre era – e in molte regioni d’Italia lo è tuttora – l’oca, che nelle case più povere poteva essere sostituita con l’anatra o la gallina. Secondo la tradizione, quando Martino venne eletto per acclamazione vescovo di Tours, si nascose nelle campagne perché preferiva continuare la sua vita monacale: furono le strida di un gruppo di oche a rivelare agli abitanti di Tours il nascondiglio del santo, che dovette così accettare l’incarico.

In realtà anche la tradizione di cucinare l’oca va ricollegata ad alcune usanze pagane: nelle celebrazioni celtiche, che avevano il loro culmine in questo periodo dell’anno, l’oca era infatti un animale sacro. Che si trattasse di oca, anatra o gallina, per festeggiare San Martino il volatile non poteva mancare sulle tavole medievali.

IL LAVORO NEI CAMPI In molte parti d’Europa i festeggiamenti prevedevano anche falò, processioni (spesso con lanterne, molto diffuse ancora oggi) e scambi di regali: in alcune regioni della Francia e della Fiandre era san Martino che portava i regali ai bambini, scendendo dal camino proprio come Babbo Natale. L’uccisione del maiale – nel nord Italia tradizionalmente associata al mese di dicembre – si svolgeva oggi in Spagna, dove è ancora vivo il proverbio “A cada cerdo le llega su San Martín” (“Ogni maiale ha il suo San Martino”).

Ma San Martino era una sorta di capodanno anche per le attività civili e lavorative: l’11 novembre scadevano infatti i contratti agricoli e di affitto, e di conseguenza si svolgevano in questo periodo i traslochi (“fare san Martino” voleva dire proprio “traslocare”). I contadini inoltre erano tenuti a consegnare al signore la quantità di pollame loro imposta dal contratto di conduzione dei terreni.

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La festa di San Martino in programma il prossimo 13 novembre è anche l’occasione per conoscere da vicino una realtà che non è solo economico e produttiva, ma anche sociale visto che da quasi cent’anni dà lavoro a numerose famiglie del territorio di Quistello.

La Cantina Sociale di Quistello è stata costituita nel 1928 da un gruppo di viticoltori che fino ad allora vendeva le uve tali e quali per raggiungere l’obiettivo comune della trasformazione in vino. L’azienda dispone di un conferimento medio annuo di 50.000 quintali di uva, prodotta da 300 soci. La zona di produzione si espande lungo le rive del fiume Secchia, in quella fascia di provincia di Mantova che vana antichissime tradizioni viticole e gastronomiche. Tutti i soci seguono sistemi di lotta guidata integrata a basso impatto ambientale nell’intento di garantire la genuinità del prodotto. Tutte le fasi della lavorazione, dal conferimento delle uve alla commercializzazione del vino in bottiglia o in damigiana, si svolgono internamente all’insegna dell’autonomia per l’ottimizzazione del rapporto qualità-prezzo. L’Azienda quistellese è certificata ISO 9001ED. 2000 a sostegno della qualità di processo sia produttivo che amministrativo e della rintracciabilità delle materie che concorrono all’ottenimento del prodotto finito.

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Dal 17 al 20 novembre a Suzzara la diciassettesima edizione della kermesse

POLENTINFESTA

A

Suzzara in onore della Polenta si organizza da 17 anni una vera e propria festa ad essa dedicata, la “Polentinfesta”.

La 17esima edizione di questa kermesse culinaria (e non solo) è in calendario quest’anno dal 17 al 20 novembre.

Ancora “top secret” il programma dettagliato della manifestazione organzzata dalla Proloco con il patrocinio del Comune suzzarese, ma c’è da scommettere che anche per l’edizione 2016 in piazza Garibaldi e dintorni si alterneranno spet-

tacoli, eventi e, ovviamente, buona gastronomia a base di polenta e altri piatti della stagione autunnale.

La giornata clou è quella di domenica 20 novembre con lo street food, la polenta fritta e la polenta alla Nutella.

Ci saranno come sempre mercatini, esposizioni di auto, moto e trattori, angoli degustazioni e giochi per bambini. Nel ristorante al coperto e riscaldato la possibilità di gustare il meglio dei piatti proposti, anche con servizio di asporto.

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A Mottella di San Giorgio due fine settimana dedicati a questo piatto autunnale

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Viva la POLENTA

utto pronto a Mottella di San Giorgio per “La Festa della Polenta” in programma nei due fine settimana del 12-13 e 19-20 novembre. Nella tensostruttura riscaldata si cena il sabato e la domenica sera e si pranza nelle due domeniche del 13 e 20 novembre. Regina della tavola sarà ovviamente lei, la Polenta. La polenta è un antichissimo piatto di origine contadina a base di farina di cereali. Pur essendo conosciuto nelle sue diverse varianti pressoché sull’intero suolo italiano, ha costituito, in passato, l’alimento di base della dieta delle persone in alcune zone settentrionali alpine, prealpine, pianeggianti e appenniniche, soprattutto in pianura padana. Il cereale di base più usato in assoluto è il mais, importato in Europa dalle Americhe nel XV secolo, che le dà il caratteristico colore giallo, mentre precedentemente era più scura perché la si faceva soprattutto con farro o segale, e più tardivamente anche con il grano saraceno, importato dall’Asia. La prima coltivazione di mais documentata nel nord Italia risale a Lovere, in Val Camonica, da parte del nobile Pietro Gajoncelli, che pare che nel 1658 avesse importato i primi chicchi di mais dalle Americhe. Ma la polenta, con numerose varianti, è diffusa anche in Ungheria (puliszka), in Malta (tg�asida - storico), nei territori francesi della Savoia e della Contea di Nizza, della Guascogna (cruchade) e della Linguadoca (milhàs), in Svizzera, Austria, Croazia (palenta, žganci o pura), Slovenia (polenta o žganci), Serbia (palenta), Romania (m�m�lig�), Bulgaria (kachmak), Albania (harapash), Corsica (pulenta o pulenda), Brasile (polenta), Argentina (polenta), Ucraina e Caucaso (culesha), Uruguay, Marocco tra le tribù berbere (“tarwasht”), Venezuela, Cile e Messico. La polenta viene prodotta cuocendo a lungo un ammasso semi-liquido costituito da un impasto di acqua e farina (solitamente a grana grossa) del cereale. Oggi la più comune in Europa è quella a base di mais, detto granoturco, cioè la classica “polenta gialla”. Questa si versa a pioggia nell’acqua bollente e salata, in un paiolo (tradizionalmente di rame), e si rimesta

continuamente con un bastone di legno di nocciolo, chiamato “cannella”, per almeno un’ora.

La farina da polenta è solitamente macinata a pietra (“bramata”) più o meno finemente a seconda della tradizione della regione di produzione. In genere

la polenta pronta viene presentata in tavola su un’asse circolare coperta da un canovaccio e viene servita, a seconda della sua consistenza, con un cucchiaio, tagliata a fette, con un coltello di legno o con un filo di cotone, dal basso verso l’alto.

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Volta Mantovana

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Il 12 e 13 novembre torna l’evento dedicato ai prodotti tipici delle colline moreniche

A VOLTA PER STAR BENE Tra GUSTO e BENESSERE bili sono gli appuntamenti con i corsi di cucina tipica locale, gli altri eventi collaterali che intrattengono i più piccoli e i tour all’interno di Palazzo Gonzaga.

L’inaugurazione sarà alle 11.30 di sabato mattina.

Domenica 13 ci sarà anche la festa del ringraziamento con il passaggio dei trattori per le vie del paese, la sfilata davanti a palazzo Gonzaga alle ore 10.15 per arrivare alle ore 11 alla Chiesa per la Santa Messa e la consegna del carro dei doni.

Oltre ai produttori-espositori di vini , formaggi e altri prodotti tipici sarà presente il Consorzio con il Grana padano dei prati stabili e l’associazione dei tartufai bresciani.

Durante le due giornate, l’associazione provinciale equitazione da campagna di Mantova

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n week end tra gusto e benessere. “A Volta per star Bene” è una manifestazione che ha la precisa volontà di far conoscere ed esportare i prodotti tipici, enogastronomici e culturali, delle colline moreniche del Garda. Un’ottima occasione per passare un weekend all’insegna di gusto e benessere.

L’evento, ad ingresso libero, si svolge sabato 12 e domenica 13 novembre all’interno di gazebo adiacenti le Scuderie di Palazzo Gonzaga ed, essendo dedicato alle tipicità, ogni anno dà la possibilità al proprio pubblico di assaggiare ed acquistare, oltre agli immancabili spumanti, anche oli e tartufi, mentre nel mercato si potrà trovare davvero di tutto: dolci, pane, conserve, mostarde, marmellate, aceti, frutta e verdura di stagione. Immanca-

organizza la messa in sella per i bambini e percorsi in calesse trainato dai cavalli, oltre che l’esposizione di materiale legato all’equitazione.

Durante tutta la manifestazione la Proloco offrirà la possibilità di assaggiare diversi piatti tipici e degustazione dei capunsei.

Sarà possibile effettuare visite guidate gratuite del palazzo, al mastio e alle mura del Castello, alle cantine, alla mostra “Rinascimento Quotidiano”. Molti ristoranti e agriturismi della zona proporranno menù convenzionati a 25 euro.

Come anteprima della manifestazione, venerdì 11 e sabato 12 verranno organizzate alle Scuderie di Palazzo Gonzaga due cene a cura della Proloco Voltese per le quali è obbligatoria la prenotazione, che propongono alcune eccellenze enogastronomiche del territorio.

Info e prenotazioni: eventi@ comune.volta.mn.it oppure prolocovoltese@gmail.com.

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• Agriturismo Cà Roma tel. e fax 0376/803128 Str. Dei Colli Sud 5/C

• Ristorante Buca di Bacco tel. 0376/ 8012 77 Via S. Martino , 131/B

• Agriturismo Bellaria tel e fax: 0376/803237 Str. Ferri 10/A

• Ristorante la Fontana tel. 0376/ 838096 Fraz. Ferri

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• Agriturismo Cascina Boschi tel. 0376/812887 Via dei Boschi 20

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IL PROGRAMMA L’edizione 2016 di “A Volta per star bene” (la diciassettesima) prende il via con un’anteprima venerdì 11 novembre alle 20.30. Nel Salone delle scuderie di Palazzo Gonzaga ci sarà infatti “Autunno in Tavola”, cena con prodotti tipici organizzata dalla Proloco. Sabato 12 novembre alle 11.30 il taglio del nastro alla presenza delle autorità cittadine seguito da un aperitivo che sarà preludio all’inaugurazione della mostra mercato che per tutto il fine settimana proporrà prodotti tipici, vini spumanti, olio, birre artigianali e tartufo. Alle 20, poco

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dopo la chiusura dei battenti della mostra-mercato di nuovo tutti a tavola per la cena organizzata dalla Proloco nel Salone delle scuderie di Palazzo Gonzaga. Domenica 13 novembre la giornata clou della manifestazione con migliaia di visitatori attesi a Volta Mantovana in arrivo da tutte le province limitrofe.

Alle 10.15 la sfilata dei trattori per le vie del paese segnerà la Festa del Ringraziamento. Per tutto il week end sono previste visite guidate a Palazzo Gonzaga e al castello oltre che alle cantine del mastio dove è allestita la mostra “Rinascimento quotidiano”.

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Dall’11 al 13 novembre piazza Matteotti centro di mercati, spettacoli e stand gastronomici

I giorni della FIERA DI SAN MARTINO

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all’11 al 13 novembre torna a San Martino dell’Argine il tradizionale ed annuale appuntamento con la Fiera di San Martino, una delle più antiche in Italia con i suoi 500 anni di stori alle spalle. Giornata clou domenica 13 novembre con ben due grandi mercati: quello tradizionale (abbigliamento, alimentari e altro) e quello del Riuso, con accessori, oggettistica, libri, giocattoli, dischi e altri oggetti unici. Piazza Matteotti, fulcro del paese, sarà chiusa e tutta pedonale. A mezzogiorno ci sarà la Mensa di San Martino, un pranzo gratuito ad offerta libera, e lo stand dell’Avis con cicciole, cotechino e vin brulè, oltre che all’ormai celebre gioco

delle noci. Sabato sera 12 novembre ci sarà una cena tradizionale contadina, con tutti i piatti tipici della stagione autunnale. Il sabato pomeriggio sarà la volta del Mago Blu, per intrattenere i più piccoli. Ci saranno inoltre tanti intrattenimenti durante tutti i giorni della fiera, con maghi, giochi e giostre!

CINQUE SECOLI DI STORIA La Fiera di San Martino che si tiene a San Martino dall’Argine, è tra le fiere più antiche d’Italia. È citata già nel 1538 e fu concessa da Pirro Gonzaga.

Tradizionale fiera del mercato del bestiame, ora si è trasformata in fiera mercato con oltre cento espositori. Tra-

dizionalmente si teneva l’11 novembre, in tempi moderni si svolge la seconda domenica di novembre, durante l’ormai celebre “Estate di San Martino”. È probabile che il famoso detto di “Fare San Martino” provenga proprio da qui.

L’origine di questa espressione risale ad alcuni secoli or sono ed aveva un riscontro pratico sino a qualche decennio fa, quando una significativa parte della popolazione attiva della pianura padana era occupata nel settore agricolo in qualità di braccianti o mezzadri.

L’anno lavorativo dei contadini terminava agli inizi di novembre, dopo la semina. Qualora il datore di lavoro (proprietario dei campi e della cascina) non avesse rinnovato il contratto con il contadino per l’anno successivo, questi era costretto a trovare un nuovo impiego altrove, presso un’altra cascina. L’organizzazione del lavoro (in assenza di efficienti mezzi di trasporto) prevedeva che il contadino abitasse sul luogo di lavoro in un’abitazione messa a disposizione dal padrone del fondo agricolo.

Quindi, un cambio di lavoro comportava per il contadino e la sua famiglia il trasferimento in una nuova dimora, un vero trasloco. La data scelta per il trasloco, per tradizione e per ragioni climatiche (estate di San Martino), era quasi sempre l’11 novembre, giorno in cui la Chiesa ricorda San Martino di Tours.

In alcune piazze, i contadini e proprietari si ritrovavano in tale data al fine di stipulare i contratti per l’anno seguente.

Fra queste anche il Vegro di San Martino dall’Argine.

UNA MENSA SOLIDALE Da qualche anno viene organizzata anche “la Mensa di San Martino”, un pranzo tradizionale, sobrio e aperto a tutti. Funziona come una vera e propria mensa, dove con il proprio vassoio ci si mette in fila e si prende quello che viene offerto dalle associazioni e dalle attività locali. Ogni persona poi lascia

con molta libertà, un’offerta. È un’iniziativa voluta per valorizzare il famoso gesto, rimasto impresso nella storia: il taglio del mantello per il mendicante da parte di San Martino di Tours che conferisce il nome al nostro paese. Con questo momento di ritrovo, la nostra comunità vuole emulare quel gesto di solidarietà, con i suoi volontari, con le associazioni e con le attività locali. Ogni anno il ricavato è interamente devoluto in beneficenza.

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Gatti e cani ne soffrono tanto quanto le persone: l’importanza della prevenzione

NEI SOGNI DEI CANI CI SONO I PADRONI

Se il DIABETE è a quattro zampe

N

ovembre è il “Mese del diabete del cane e del gatto”, iniziativa, promossa da FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani) e ANMVI (Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani), con la partecipazione di numerosi studi veterinari in tutta Italia. Per tutto il mese di novembre, saranno organizzate dai medici veterinari aderenti, nei loro ambulatori e nelle loro cliniche, numerose iniziative sul territorio. Si tratta di incontri informativi rivolti ai proprietari di animali sulla patologia, sui sintomi, sulla diagnosi e sulla prevenzione. Il calendario delle iniziative è disponibile sul sito www.giornatadeldiabete.it (nella sessione “La mia piazza”).

In Italia si stima che il diabete di cani e gatti colpisca da 1 soggetto su 500 fino a 1 su 100. La patologia può riguardare animali di qualsiasi età, indipendentemente dal sesso o dalla razza. Una tempestiva diagnosi e la terapia insulinica – accompagnata a stili di vita e alimentazione corretti – permettono all’animale diabetico di vivere una vita normale.

centrazione persistente di alti livelli di zucchero nel sangue può portare a gravi complicazioni, con notevole ricadute sulla qualità e l’aspettativa di vita. Nel cane è molto frequente la cataratta, una progressiva opacizzazione del cristallino che può provocare la cecità. Nel gatto una comune complicazione è, invece, la debolezza degli arti posteriori dovuta a un danneggiamento dei nervi.

Il proprietario spesso porta dal veterinario l’animale per curare questi sintomi e scopre che sono conseguenze del diabete.

In questa fase siamo già ad uno stadio avanzato della patologia, con ripercussioni importanti e complesse. È necessario, dunque, fare attenzione ai primissi-

mi sintomi, saperli riconoscere e affrontarli precocemente per evitare che possano dare origine a gravi complicanze. Cane e gatto sono pazienti che non parlano, perciò gli ‘occhi’ del proprietario sono la loro voce.

I SINTOMI I sintomi più caratteristici sono la sete intensa, l’urinazione abbondante, la perdita di peso, la letargia (l’animale è meno attivo o dorme di più), gli occhi opachi (cane), l’assenza di auto-pulizia (gatto), il pelo rado, secco e opaco. Alcune razze canine sono più a rischio come Terrier, Schnauzer nano, Beagle, Labrador, Barboncino, Samoiedo e Golden Retriever. La malattia manifestarsi fra i 4 e i 14 anni, ma il picco di

Lo rivela una ricerca di Harward: “E il gatto sogna…il topo!”

Vi siete mai chiesti cosa sognano i vostri amici a quattro zampe quando distesi a occhi chiusi nella loro cuccia, o sul pavimento, muovo le zampine? Da tempo è dimostrato che anche i cani, così come gli esseri umani, sognano. Di correre su un prato o di giocare con qualche osso. Ora, secondo una ricerca effettuata da uno staff di scienziati della Harward University, veniamo a sapere che quando i nostri amici a quattro zampe dormono spesso sognano i loro proprietari. Deirdre Barrett, coordinatrice dello studio afferma che “non c’è motivo per pensare che si comportino diversamente dagli umani. Dal momento che i cani sono in genere estremamente attaccati ai loro proprietari spesso quando dormono sognano la sua faccia, il suo odore, insomma il piacere di ricordarlo o purtroppo spesse volte, anche la paura quando sono maltrattati”. Dunque i migliori amici dell’uomo estendono la loro fedeltà anche a quella zona per molti versi ancora misteriosa che è il sogno.

Non solo, “la maggior parte dei mammiferi ha un ciclo di sonno simile agli esseri umani, entrando in una fase in cui il riposo è meno profondo e il cervello è meno attivo, e poi periodi di attività denominata Rapid Eye Movement (Rem) del sonno”.

Per lo studio sono stati raccolti circa 60.000 commenti di padroni, pubblicati sul web, che hanno osservato la cosiddetta fase “Rem”, nella quale gli occhi degli animali si muovono rapidamente. Anche i gatti entrano in fase Rem, saltellando e avventandosi su alcuni oggetti immaginati. “Sembra, insomma, che siano a caccia di topi - spiegano i ricercatori che concludono con un consiglio - Il modo migliore per regalare agli animali sogni sereni è fargli vivere di giorno esperienza felici, e poi farli dormire in un ambiente confortevole”.

prevalenza è fra i 7 e i 9 anni di età nel cane. Le femmine, soprattutto se non sterilizzate, sono colpite con una frequenza doppia rispetto ai cani maschi.

Oltre al fattore genetico e all’età, vanno considerati anche fattori di rischio riconducibili allo stile di vita degli animali, quali l’obesità e un insufficiente esercizio fisico. Fra i gatti, invece, a essere più esposti alla patologia sono i maschi non sterilizzati e quelli, maschi e femmine, con patologie croniche del pancreas. Per maggiori informazioni è possibile visitare la pagina www.giornatadeldiabete.it e seguire le iniziative live sulla Fan page Facebook Giornata del diabete.

SE L’INVERNO DI FIDO E’ MENO FREDDO DEL SOLITO L’inverno è una stagione che piace poco per le rigide temperature agli esseri umani. Ma anche ai nostri amici animali. Cosa può fare un proprietario coscienzioso per difendere il suo piccolo amico? Certamente non bastano una sciarpa di lana e un cappottino per risolvere la questione, anche se in alcuni casi sono utili anche quelli, ma la

EFFETTI COLLATERALI Il diabete mellito nel cane e nel gatto è sotto alcuni aspetti paragonabile a quello dell’uomo: la patologia è caratterizzata da un aumento dei livelli di zucchero nel sangue, causato da una carenza di insulina, un ormone prodotto dal pancreas. La con-

regola numero uno è quella di garantire una corretta alimentazione fondamentale perché in inverno il dispendio calorico è decisamente maggiore in quanto l’organismo dell’animale mette in atto alcuni meccanismi per mantenere costante la temperatura corporea.

Prestare poi attenzione al pelo, la cui funzione principale è quella di proteggere il corpo del cane. Si tratta quindi di un vero e proprio isolante termico. Se il cane anche in inverno vive all’aperto è necessario assicurarsi che l’acqua nella ciotola non congeli e che abbia accesso a un riparo caldo e confortevole. Inoltre, attenzione a non far

mangiare al peloso cibo appena tolto dal frigorifero. Se poi vivete in zone in cui nevica, probabilmente il cane potrebbe apparire euforico e comportarsi come un bambino, rotolandosi o ingerendo nevischio. Il pericolo può essere dietro l’angolo, in quanto la neve potrebbe offuscare i sensi del vostro cucciolone. E per quanto riguarda il “bagnetto” asciugateli bene e a fondo, soprattutto se dotati di folto sottopelo, potrebbe sembrare asciutto quando in realtà non lo è affatto. Meglio se in casa si usa un deumidificatore dove il cane dorme, dato che il riscaldamento secca l’aria e quindi disidrata la pelle.

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Iscrizioni entro il 10 novembre.

Guida: LUISA MOSSINI 349 8614896 luisa.mossini@gmail. com -----------------------------4 REGOLE FACILI SE VUOI VENIRE CON NOI Le iscrizioni al circolo sono obbligatorie e possono essere fatte in corso di escursione - costo tessera : €.10,00 annue (SCADENZA SETTEMBRE 2017) comprensiva di assicurazione per le attività in ambiente (oppure tessera ARCI in corso di validità sino al 31 dicembre 2016). I gruppi partono con un minimo di 8 persone iscritte.- E’ facoltà dell’accompagnatore decidere lo svolgimento della escursione in base al numero dei partecipanti e delle condizioni meteo del momento.

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I partecipanti devono essere attrezzati per le varie tipologie di escursioni - si considera abbigliamento di sicurezza : scarponi o scarpe da trekking (in buono stato)- zaino da giornata - bastoncini telescopici snodabili. L’accompagnatore ha il diritto di verifica per l’abbigliamento e gli accessori sopra indicati.* Altre informazioni: Gli Scarponauti Turismo Attivo - Circolo ARCI e affliati GAE - Guide Ambientali Escursioniste: Via L.Ariosto n.47 Mantova. Tel. 339.6656136. www.scarponauti.it info@scarponauti.it

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Eilis ha sempre vissuto nella piccola cittadina di Enniscorthy, in Irlanda, dove tutti sanno gli affari di tutti, finché non viene spedita in America, nel caos di Brooklyn avendo già nostalgia di casa. Ma ...

CICOGNE IN MISSIONE regia di N. Stoller - animazione

alla ricerca di un po’ di felicità in quel manicomio a cielo aperto che è il mondo dei sani.

ANIMALI FANTASTICI E DOVE TROVARLI regia di D. Yates - fantasy Sab 19 novembre ore 21.15 Dom 20 novembre ore 16 e 21.15 Lun 21 novembre ore 21.15 Basato sul libro della scrittrice Rowling (Harry Potter), primo film della serie.

Lunedì ingresso 5 euro per over 65!! Prezzi ingresso: sab/dom/lun € 6,50 - ridotto € 5 - giovedì € 5,50 Tessera fedeltà per tutti: ogni 12 ingressi uno è omaggio!! E tutta la famiglia può utilizzare la stessa tessera!! info ed aggiornamenti: www.cinemateatrolux.com

••• QUISTELLO

LA PAZZA GIOIA regia di P. Virzí - comm/dram Lun 14 novembre ore 21.15 Mart 15 novembre ore 21.15 Beatrice Morandini Valdirana è una chiacchierona istrionica, sedicente contessa e a suo dire in intimità coi potenti della Terra. Donatella Morelli è una giovane donna tatuata, fragile e silenziosa, che custodisce un doloroso segreto. Sono tutte e due ospiti di una comunità terapeutica per donne con disturbi mentali, entrambi classificate come socialmente pericolose. Il film racconta la loro imprevedibile amicizia, che porterà ad una fuga strampalata e toccante,

pettato: una misteriosa enclave nota come Kamar-Taj. Scoprirà presto che non si tratta soltanto di un luogo di guarigione ma della prima linea di una battaglia contro invisibili forze oscure decise a distruggere la nostra realtà. Presto, Strange imparerà a padroneggiare la magia e sarà costretto a scegliere se fare ritorno alla sua vita agiata o abbandonare tutto per difendere il mondo e diventare il più potente stregone vivente.

> Barzellette <

Sab 12 novembre ore 21.15 Dom 13 novembre ore 16 e 21.15 Una volta le cicogne consegnavano bambini, ma non era un buon business. Ora consegnano di tutto, ma alla fine ritorneranno alla cara vecchia missione. Divertente e non banale rispettando la buona tradizione di animazione comica.

BROOKLYN regia di J. Crowley - dram/sentimen Merc 9 novembre ore 21.15

••• REVERE CINEMA DUCALE DOCTOR STRANGE Fantascienza Regista: Scott Derrickson

••• OSTIGLIA CINEMA TEATRO NUOVO MARIO MONICELLI KUBO Animazione - Regia: Travis Knight

INFERNO regia di R. Howard - thriller/azione

Sab 5 novembre ore 21.15 Dom 6 novembre ore 16 e 21.15 Lun 7 novembre ore 21.15 Tratto dall’omonimo romanzo di Dan Brown, le avventure del simbolista di Harvard non sono finite. Attesissimo film con un magistrale Tom Hanks.

riva al mare. Ma quando accidentalmente evoca un antico spirito in cerca di secolare vendetta, è costretto a fuggire e si unisce a Monkey e Beetle in una quest per salvare la sua famiglia e svelare il mistero della morte del padre. Col suo magico strumento, lo shamisen, dovrà combattere contro dèi e mostri.

Ingresso Interi € 7,00 ridotti € 5,00- Martedì € 5,00

• Totti va ad un negozio di elettrodomestici per comprarsi uno stereo. Il commesso gli fa: “salve cosa desidera” e Totti: “damme ‘no stereo” ed il commesso: “Sony?” e Totti: “no, nun so sonà”.

Venerdi 4 ore 21.15 Sabato 5 ore 21.15 Domenica 6 ore 17.30-21.15 Lunedi 7 ore 21.15 Martedi 8 ore 21.15

• Giovedì 3 Nov 21.15 • Venerdì 4 Nov teatro • Sabato 5 Nov 16.00-21.15 • Domenica 6 Nov 15.00-17.0019.00-21.15 • Lunedì 07 Nov 21:15 • Martedì 08 Nov 21:15 E’ la storia dell’intelligente e gentile Kubo, che racconta storie fantastiche alla gente del suo paese in

TROLLS Avventura, Fantasy, Azione regia: Scott Derrickson Domenica 6 ore 15.30 (unica proiezione) Doctor Strange racconta la storia del neurochirurgo di fama mondiale Stephen Strange, la cui vita cambia per sempre dopo che un terribile incidente automobilistico lo priva dell’uso delle mani. Quando la medicina tradizionale si dimostra incapace di guarirlo, Strange è costretto cercare una cura in un luogo inas-

• Due polli vanno in un ristorante e il cameriere dice a loro: “cosa volete ordinare?” e i 2 polli: “vorremo 2 pizze “ e il cameriere dice: “mi dispiace ma in questo ristorante si mangia solo pollo e insalata... ma non preoccupatevi ci sareste molto utili nel forno dello chef” • “Perchè è comparso l’uomo sulla terra?”

“Perchè se l’uomo compariva sull’acqua, affogava!”

• E Dio disse: “pagherai con il sangue” e la donna rispose: “posso pagare a rate?” e fu così inventato il ciclo!

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ALL’INTERNO • Mantova - L’ascensore della settimana • Grande Mantova - Borgo Virgilio, lavori in corso • Alto Mantovano - Restyling per il ponticello di Monzambano • Oltrepò - Ostiglia premia i suoi volontari • SPECIALE SALDI - A rilento i saldi in città • SPECIALE BOVIMAC - Il programma della fiera • PETS - Articoli a quattro zampe • SPECIALE OROSCOPO - Gli astri del 2016 • Agenda e Tempo libero • Annunci economici

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... e non solo

Nel cuore della mente umana

CON ORCHESTRA

Questa settimana diamo voce ai cittadini, alle Istituzioni, alle associazioni e ai commercianti di Pegognaga

Mantova - PAGINA

QUESTA SETTIMANA DIAMO VOCE AI CITTADINI, ALLE ISTITUZIONI, ALLE ASSOCIAZIONI E AI COMMERCIANTI DI

P

egognaga è un importantissimo Comune della Bassa Padana ed ha circa 7.200 abitanti. E’ un paese estremamente vivo, dove le iniziative culturali e non solo, si uniscono ad un’intensa ed attiva partecipazione alla vita comune e dove si possono trovare professionisti di altissimo livello.

Il terremoto del 2012 che ha duramente colpito Pegognaga, non è tuttavia riuscito a metterla in ginocchio.

Tra poco conosceremo il primo cittadino di Pegognaga, Dimitri Melli, che con grande umiltà ed amore dal 2009 serve il suo paese natale.

Melli, che cosa significa governare dopo il terremoto del 2012?

E’ certamente una enorme responsabilità. Tutta la situazione è ricaduta inevitabilmente sulle spalle dei sindaci. E’ stato dolorosamente necessario prendere coscienza della propria realtà.

Come ha risposto l’Amministrazione comunale all’emergenza terremoto?

Il Comune è stato da subito il punto di riferimento dei cittadini. Per un periodo è stato aperto anche 24 ore su 24 per

A pag. 4-5

sette giorni a settimana. La mia giunta ed io volevamo assolutamente che in noi gli abitanti di Pegognaga trovassero un punto

di appoggio per ogni problema e spero che così sia stato.

Che cosa significa essere sindaco per Dimitri Melli?

Tel.

0376.1813480 Fax 0376.1813481

Quest’Anno un 25 APrile molto sPeciAle In questa intervista Guenda Remi, consigliere comunale dell’attuale Amministrazione, ci racconterà come sia organizzato il Comune e quale sia l’importanza dell’organizzazione di eventi culturali per la comunità di Pegognaga.

Remi, come si è organizzato il Comune di Pegognaga per quello che riguarda i Consiglieri?

A Pegognaga non solo gli assessori ma anche i consiglieri hanno una delega, che hanno la funzione di coadiuvare gli assessori. Io ho la delega per manifestazioni, celebrazioni, memoria e pace.

Alessandra FERRANTE

AmministrAre con umiltà ed Amore é lA ricettA

PEGOGNAGA CHE RESISTE

NUOVI RECAPITI TELEFONICI DI REPORTER MN

12 -

Pegognaga Nonostante le difficoltà del terremoto Pegognaga ce la fa

• di Alessandra Lovatti Bernini

Dir. San. Dott. Visentin - Iscr. Albo VR914

BALLO LISCIO

Scade il 22 gennaio il termine per le iscrizioni alle scuole superiori

Per quello che riguarda le manifestazioni, come vengono gestite?

Le sagre vengono gestite in maniera egregia dalla Pro Loco, che ha la completa e totale fiducia del Comune avendo sempre gestito con il massimo rigore e la massima attenzione tutte le attività. Altre manifestazioni vengono gestite dalle associazioni con il patrocinio, il benestare e l’aiuto dell’Assessorato alla Cultura e dal Comune.

Quali sono gli eventi previsti per il 25 aprile?

Quest’anno la festa della Liberazione sarà più speciale del

solito, perchè si è deciso di fare un lavoro in rete con gli altri Comuni del territorio. Davanti al Municipio ci sarà sempre la manifestazione con la banda che suona, ma ci saranno delle sorprese in più. L’anno scorso abbiamo celebrato la Notte della Liberazione, una festa semplice e rurale per ricordare il periodo della Resistenza e i principi antifascisti di cui Pegognaga va molto fiera.

Quest’anno invece sarà ristrutturata e valorizzata la cisterna dell’acqua che le staffette utilizzavano durante la Resistenza per scambiarsi messaggi. Questo sarà il monumento di Pe-

Io sono in carica dal 2009, quindi ho vissuto in pieno il dramma del terremoto. Quello che cerco di fare io come primo cittadino è di mettermi al servizio della comunità, di lavorare con umiltà ed amore affinché tutti stiano meglio. Lavorare per il proprio paese, per il paese in cui sei cresciuto, è un’esperienza che augurerei a tutti di fare, perchè significa lavorare per i propri affetti e mettersi al servizio della propria comunità.

Quali sono i progetti per il futuro?

Già da dopo il terremoto, svincolati dal patto di stabilità, abbiamo iniziato a ricostruire.

Abbiamo investito un milione

di euro per effettuare interventi nelle scuole. Attualmente c’è ancora l’emergenza abitativa e gli effetti catastrofici del terremoto non sono ancora finiti. Il 2016 sarà un anno di progettazione, mentre il 2017 sarà l’anno del rifacimento delle opere murarie.

Siamo riusciti a salvare il nostro teatro, il Teatro Anselmi, che era stato tramutato in una tenda, ma che ora necessita di ritornare agli antichi splendori. Nel 2016 abbiamo anche intenzione di riqualificare le strade del centro, e soprattutto di portare avanti tre progetti importantissimi.

Ci parla un po’ di questi progetti?

I tre progetti fondamentali sono: la posa definitiva dell’acquedotto; la posa della fibra ottica che avrà anche la funzione di cambiare in toto il lavoro in Comune in senso smart; l’ultimo grande impegno è il progetto sulle piste ciclabili che farà sì che PegoPego gnaga abbia la rete ciclabile più grande d’Italia.

Un’altra chicca?

L’ultima chicca è questa. Abbiamo intenzione di rendere fruibile a tutti il nostro parco archeologico.

ALESSANDRA LOVATTI BERNINI a pag. 3

a Pag. 12-13

gognaga alla Liberazione.

Che cosa ci dice invece del patrimonio storico di Pegognaga?

Ci occupiamo della tutela e della divulgazione di archivi storici importantissimi, concessi in utilizzo dai privati, primo fra tutti il fondo Sissa. Fondamentale è anche l’archivio Unione Donne Italiane, perchè le donne di Pegognaga sono sempre state molto attive. Pegognaga in generale dimostra da senso grande senso civico.

E’ un’isola felice.

Qual è l’importanza di tutti questi eventi in un periodo come questo?

Stiamo vivendo un periodo molto duro. Nonostante la crisi, però, il Comune non ha mai diminuito i contributi alla Pro Loco e alle associazioni, perchè danno la possibilità alle persone di dimenticare i loro problemi per un giorno e per questo hanno un ruolo sociale importantissimo. (alb)

Ogni giorno mettiamo al primo posto i nostri pazienti e la loro soddisfazione.

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Il sindaco di Pegognaga, Dimitri Melli

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PROGRAMMA DELLE PROSSIME SETTIMANE Sabato 12 novembre

ORE 21.00

Domenica 13 novembre ORE 20.00

I VALENTINOS (serata speciale)

RUGGERO SCANDIUZZI (serata extra)

Sabato 19 novembre ORE 21.00 Domenica 20 novembre ORE 20.00

PATTI E PAOLO FLAVI - GEDE BAND

Sabato 26 novembre

SUSANNA PEPE

ORE 21.00

Domenica 27 novembre ORE 20.00

LE MELODIE

Info: Via Mincio, 16 - GOITO (Mn) Tel. 0376.689622

dal territorio a Expo

2015

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