ReportMotori Magazine n.02 Febbraio 2017

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n. 02 • FEBBRAIO FEBBRAIO 2017 2017

PAGANI HUAYRA ROADSTER Un’opera d’arte spensierata ed in topless

LOTUS OMAGGIA ESPRIT Lotus Evora Sport 410

425 CAVALLI DI PURA ADRENALINA Audi S4 Avant ABT Sportine

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Emozioni dal sottosuolo. www.galleriaborbonica.com


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L’Editoriale

Mai smettere di sognare, un claim che da sempre ci caratterizza e che contraddistingue il numero di Febbraio di ReportMotori Magazine.

Dalle auto alle moto, con la Triumph Street Triple RS e la nuova Yamaha YZF-R6, per finire all’immancabile MotoGP, che vede piloti e team impegnati nei test di Phillip Island.

In copertina trovate la splendida Pagani Huayra Roadster, un gioiello della tecnica automobilistica costruito e realizzata in Italia, una scoperta che sarà presentata al prossimo Salone dell’Auto di Ginevra e che ancora una volta rappresenta lo stato dell’arte nel campo delle vetture ad altissime prestazioni.

Ci siamo ancora una volta superati nel proporvi auto e moto anti convenzionali, perché sognare porta a viaggiare con la fantasia ed a sfogliare il nostro nuovo magazine! Buona lettura e arrivederci su ReportMotori.it

Ad affiancarla, almeno in copertina, c’è la bellissima Evora Sport 410 by Lotus Exclusive, un modello che in occasione dei 40 anni della Esprit S1 e della sua comparsa nel celebre film di James Bond, porta alla ribalta il concetto di leggerezza e prestazioni.

Marco Lasala

Se ciò non bastasse, su questo numero di ReportMotori Magazine troverete tante altre vetture da sogno, a cominciare dalla bellissima ed ultra potente Porsche Panamera Turbo, ammiraglia tedesca da noi testata sulla neve, situazione climatica che ha anche caratterizzato l’evento Mercedes Vans Attraction! Mentre stavamo per chiudere questo numero ecco arrivare un’altra grandissima novità, la nuova Ferrari 812 Superfast, la Rossa stradale più veloce di sempre, una hot hatch carica di cavalli e tradizione in puro stile “Cavallino Rampante”. Abbiamo voluto esagerare proponendovi anche la nuova Ford GT, la spettacolare Mercedes-Maybach Classe G e l’imprendibile Hennessey Venom GT Final Edition e tante altre vetture da sogno e non.

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McLaren P14 al Salone di Ginevra Nuova Smart Fortwo Urbanrunner Nuova Kia Stinger Alfa Romeo Stelvio First Edition Toyota C-HR : il SUV Ibrido Esce di scena la Rolls-Royce Phantom Volvo festeggia i 20 anni di AWD Fiat Tipo : arriva il turbo da 120cv Nuovo Opel Crossland-X Suzuki Vitara Yoru

AUTO 6 9 11 13 15 16 17 18 19 20 22 24 25 28 29 30 31 34 35 36 37 39 41 45 46 47 48 49 51

Nuova BMW serie 5 Mercedes Vans attraction Nuova Renault Clio Turbo GPL Porche Panamera Turbo Mercedes Classe A Next Peugeot 308 Racing Cup Bugatti Chiron Nuova BMW M4 Porsche Club Roma Audi S4 Avant Ferrari 812 Superfast Pagani Huayra Roadster 2017 Evora Sport 410 Mercedes Maybach G650 Landaulet Dodge Challenger 2017 Eagle Spider GT Nuova Mazda MX-5 RF Nissan onroak DPi Nuova Ford GT Hennessey Venom GT Final Edition Toyota GT86 2017 Range Rover Sport SVR Nuova Audi RS3 Sportback Dodge Durango SRT Telaio in alluminio su Renault Alpine Jaguar F-Type 2018 Nuova Honda Civic Type R al Salone di Tokyo Il nuovo telaio in carbonio della McLaren Mercedes AMG GT C Coupè

MOTO 64 Triumph Speed Triple RS Nuova Yamaha YZF R6 Iannone e Rins testano la Suzuki GSX R1000 Nuovo Honda SH 125, 150i Yamaha Yard Built SCR950 Ducati Scrambler RT Ducati Scrambler Essenza Moto Guzzi V7 2017 KTM SX Factory Edition Nuova Honda Rebel Nuovo Suzuki Burgman MV Agusta Brutale 800RR Lego Technic BMW R 1200 GS Advanture Motul Onirika 2853

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NAUTICA 96 Gommone o barca? Vi spieghiamo i pro ed i contro

ACCESSORI 84 Scarico Akrapovic BMW S 1000 RR Dischi freno e tamburi Brembo omologazione ECE R90 Pinze Brembo monoblocco GT Volksvagen Kenwood Cam DVR 410 Anti Frode Pneumatici Dunlop SportSmart2 Max Ammortizzatori Ohlins 500 Abarth Accessori Givi Honda CB 500F Ammortizzatori Monroe Oespectrum BMW motorrad supporto per smartphone

RACING 98 Phillip Island, ancora Maverick Vinales in testa MotoGP Team Yamaha Factory Racing Sete Gibernau coach di Dani Pedrosa Team Suzuki Ecstar con Iannone e Rins Ducati desmosedici GP2017 Magneti marelli fornitore di centraline in Moto2 Presentato il Team Aruba Racing Ducati Superbike Yamaha WorldSBK presenta la nuova livrea 2017 Nuova livrea Honda World Superbike 2017 Akrapovic partner tecnico del Team Honda Citroen C3 WRC debutta nel Campionato Rally Estrema Fiat PanDakar Il Trofeo Enduro KTM raddoppia TKB 2017: che tempi Paolo Donzelli! TORM e TOP 2017: apre il campionato Giallini

SICUREZZA 90 Shark Race R Pro Replica Zarco Scorpion Exo Combat Shoei punta sulla sicurezza AGV Pista GP R Valnetino Rossi peri test con AGV Pista GP R Abbigliamento Sparco Kart Tuta integrale Dainese Mugello R D-AIR Tuta Skinsuit : partnership Dainese - ESA

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Nuova BMW Serie 5 : ad un passo dalla guida autonoma Marco Lasala con BMW Selective Team , con portata della luce fino a 500 metri. I LED regnano sovrani anche al posteriore, del resto una berlina così moderna merita solo soluzioni esclusive e tecnologiche. Per la prima volta una BMW Serie 5 , è dotata di regolazione attiva delle prese d’aria del radiatore: quando aumenta il fabbisogno d’aria del propulsore, il sistema apre le alette del doppio rene favorendo il maggior passaggio d’aria. A ridosso dei passaruota anteriori, spiccano le prese d’aria Air Curtain , soluzione aerodinamica che ha lo scopo di ridurre le turbolenze che si creano all’interno dei passaruota, favorendo il passaggio dell’aria in tutta la zona del sottoscocca. A richiesta sono disponibili cerchi da 17 a 20 pollici e 21 vernici comprese sei BMW Individual e due BMW Individual Frozen .

Ha un look totalmente inedito eppure sin dal primo sguardo si capisce subito che è una BMW, vuoi per le sue proporzioni, vuoi per quelle scelte stilistiche, a cominciare dal terzo finestrino, un particolare in pieno stile Hofmeister : la nuova BMW Serie 5 è realmente un salto in avanti, perché racchiude in un abito elegante e sportivo, quanto di più tecnologico attualmente l’industria automobilistica è in grado di offrire.

Al fine di ridurre il peso, cofano motore, bagagliaio, supporti motore, tetto e portiere sono in alluminio, ogni porta pesa solo sei chili, il tutto ha reso possibile un abbassamento notevole del baricentro della vettura. Grande attenzione si è posta anche nell’alleggerimento degli organi meccanici, il freno di stazionamento è integrato nelle pinze posteriori, riducendone di ulteriori 3 kg il peso complessivo.

Sono oltre 7,6 milioni le BMW Serie 5 vendute nel mondo, un successo che testimonia quanto la vettura tedesca abbia interpretato nei suoi vari step evolutivi l’esigenza di una clientela business. La settima generazione di BMW Serie 5 rompe nettamente con il passato, pur mantenendo quel family feeling tradizionale che la rende subito riconducibile alla famiglia del celebre marchio del doppio rene.

Sulla nuova BMW Serie 5 per la prima volta il cofano bagagliaio è interamente in alluminio, un plus che ha consentito rispetto alla precedente versione, un risparmio di 4,2 chilogrammi. Il cofano motore è attivo ed in caso di collisone con un pedone, la presenza di attuatori pirotecnici integrati nelle cerniere e serrature di sollevamento, contribuiscono alla deformazione programmata del cofano.

Sono oltre 100 i kg in meno rispetto alla serie precedente, un traguardo reso possibile grazie all’utilizzo di acciai ad alta resistenza, ne deriva dunque non solo una scocca resistente alle torsioni, ma anche un baricentro basso che dona agilità ad un corpo macchina che sfiora i 5 metri di lunghezza. I tecnici bavaresi hanno a lungo lavorato sull’efficienza della vettura, non solo rendendola notevolmente più leggera ma anche più aerodinamica, grazie ad una serie di novità stilistiche e tecniche che hanno reso possibile il raggiungimento del valore record per quanto riguarda il coefficiente di penetrazione aerodinamica, solo 0,22 . Sportiva ma di classe Uno sguardo tecnologico, reso possibile grazie all’adozione di nuovi proiettori a LED, una tecnologia che può essere, a richiesta, arricchita dai fari adattivi

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Una nuova famiglia di motori TwinPower Turbo

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unitamente all’azione di sensori radar e a ultrasuoni, osservano costantemente tutto ciò che accade attorno alla vettura, adeguando non solo il comportamento dinamico della vettura ma prevenendo possibili incidenti. Il dispositivo di regolazione attiva della velocità Active Control ACC, viene offerto come optional e permette unitamente all’ Assistente allo sterzo e mantenimento corsia, alla nuova BMW Serie 5 , di raggiungere una sicurezza di marcia mai vista prima. Il sistema funziona fino ad una velocità massima di 210 km/h.

Nuovi propulsori, nuovi motori che sfruttando la presenza del turbo, la nuova BMW Serie 5 guadagna in potenza ed efficienza, grazie alla famiglia di motori BMW EfficientDynamics , cuori realizzati interamente in alluminio ed in linea con la normativa antinquinamento Euro 6. Sui motori a benzina, la presenza del sistema TwinScroll favorisce potenza e coppia, il sistema di fasatura variabile degli alberi a camme Doppio Vanos unitamente alla fasatura variabile Valvetronic ed all’ iniezione elettronica diretta Common-Rail da 2.500 bar, permette una notevole riduzione dei consumi.

Rivista anche la funzione Auto Start&Stop, ora in caso di attraversamento di un incrocio o percorso stradale particolarmente affollato, il sistema agisce di conseguenza in funzione del traffico e della strada.

Il nuovo 4 cilindri 2 litri delle 530i sostituisce il precedente 528i: eroga una potenza massima di 252 cavalli e ben 350 Nm di coppia massima, valori che permettono alla 530i di raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo in soli 6,2 secondi ed una velocità massima di 250 km/h. La BMW 540i punta sulle performance elevatissime grazie al suo motore, un sei cilindri in linea da 3 litri di cilindrata e ben 340 cavalli con 450 Nm di coppia massima; lo 0-100 km/h avviene in 5,1 secondi valore che scende a 4,8 secondi in presenza della trazione integrale xDrive. Per le motorizzazioni Diesel, la BMW 520d punta sul 4 cilindri in linea da 190 cavalli e 400 Nm di coppia massima (0-100 in 7,7 secondi e 237 km/h di velocità massima), mentre la 530d grazie alla tecnologia BMW TwinPower Turbo arriva ad erogare una potenza massima di 265 cavalli e 620 Nm di coppia massima (0-100 in 5,7 secondi e velocità massima di 250 km/h autolimitata).

Innovativo è anche la ricerca intelligente del parcheggio (On-Street Parking Information), tecnologia purtroppo non presente sulle vetture importate in Italia, mentre un optional particolarmente innovativo è il Remote Parking : attraverso una chiave digitale è possibile comandare la vettura, accendendo la vettura e comandando un suo possibile spostamento, in modo da favorire il parcheggio in spazi stretti. Utile è anche l’head up display, ora del 70% maggiore, in termini di dimensioni, rispetto a quello presente sulla sesta gerazione di Serie 5, un dispositivo che riporta fedelmente la velocità, navigatore e segnali stradali. Uno schermo centrale fino a 10,25 pollici E’ la novità più scottante presente all’interno dell’abitacolo della nuova BMW Serie 5 , il nuovo schermo riporta, attraverso sei icone predefinite e riprogrammabili, informazioni chiare e facilmente leggibili grazie ad un monitor ad altissima definizione da 10,25 pollici. L’ iDrive Controller è intuitivo, supporta anche i comandi gestuali ed a sfioramento. Le icone sono facilmente personalizzabili dal guidatore e permettono di tenere sotto controllo ogni parametro vitale ed informativo del veicolo.

Guida semi automatizzata e sicura La nuova BMW Serie 5 punta diritto al futuro grazie alla presenza di una serie di telecamere stereo che

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Prova su strada

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Nell’abitacolo regna il silenzio ed il comfort, i sedili offrono un alto contenimento laterale del corpo, il volante a tre razze offre una corona, in pelle, generosamente imbottita. Il climatizzatore bizona è rapidissimo nel portare l’abitacolo alla temperatura prescelta, il sistema centrale grazie all’ iDrive Controller è intuitivo, forse solo i comandi gestuali richiedono un minimo di assuefazione.

Percorreremo in due giorni circa 300 km a bordo della nuova BMW Serie 5 , una 530d xDrive allestimento M Sport, una berlina fantastica per come riesce, con la sua enorme mole tecnologica, a coinvolgere il guidatore in ogni chilometro percorso, rendendolo realmente al centro della sua sicurezza, grazie ad una serie di radar e telecamere che danno la chiara sensazione di come oramai la vettura è padrone dell’ambiente circostante. Partiamo dal motore, il sei cilindri in linea, turbo, da 265 cavalli e 620 Nm di coppia massima è un capolavoro della tecnologia motoristica, silenzioso, pronto nello scaricare tutta la sua potenza, elastico, docile nell’erogare la sua notevole cavalleria, complice anche un cambio doppia frizione veloce e pronto ad assecondare il temperamento sportivo del propulsore.

Ma veniamo alla guida semi autonoma, è pazzesco il livello tecnologico raggiunto, la vettura mantiene, una volta inserito l’ ACC ed il sistema di controllo della sterzata, la careggiata, curvando ed agendo in piena autonomia, il tutto in piena sicurezza.

La tenuta è qualcosa di impressionante, l’assetto ribassato della 530d xDrive da noi provata ( presente allestimento M Sport), asseconda alla perfezione ogni comando del pilota. I quasi 5 metri di lunghezza della berlina non sono minimamente percepibili anche percorrendo tornanti stretti, le ruote posteriori sterzanti accorciano di fatto il passo, rendendo la vettura agilissima.

La nuova BMW Serie 5 merita il massimo dei voti per sicurezza, tecnologia e stile, ora alla concorrenza proporre qualcosa di ulteriormente tecnologico e innovativo, una sfida difficile ma sicuramente affrontabile…

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Vans attraction : Mercedes Classe V, Sprinter e AMG

Passo del Tonale, 31 Gennaio 2017, la strada è innevata, sono a bordo del Mercedes-Benz Classe V per quello che sarà una giornata a dir poco “ghiacciata”, perché quello che le vetture ed i van della Stella a tre punte, hanno affrontato e superato con disinvoltura, non è proprio da tutti: parliamo dell’evento Vans Attraction e della sbalorditiva trazione integrale 4Matic.

Ghiaccio e neve, nessun agente atmosferico ha fermato la nostra corsa, complice degli ottimi pneumatici invernali ma anche un telaio equilibrato, un motore corposo ma dall’erogazione lineare ed un cambio che asseconda perfettamente l’esigenze del pilota. Il Mercedes Classe V 250 d automatic è spinto da un motore 4 cilindri in linea da 2,1 litri con 190 cavalli di potenza massima e ben 440 Nm di coppia disponibili già a partire dai 1.400 giri al minuto. Erogazione pulita e lineare, ma anche un cambio elettronico, il conosciuto 7G-Tronic Plus , dolce nel suo funzionamento quando veloce nei cambi di marcia. A bordo di altri veicoli, con la sola trazione sulle ruote posteriori, viste le condizioni meteo e stradali avverse, non sarebbe stato così semplice raggiungere la meta programmata ed invece tutto è andato per il meglio, indice che il Van Mercedes ha equilibrio da vendere.

Nel corso del primo giorno di test, a bordo del nuovo ed elegante Mercedes-Classe V 250 d Automatic a trazione posteriore, il lusso viaggia di pari passo con la sicurezza, un veicolo pensato e studiato per trasportare i passeggeri nell’assoluto comfort e sicurezza anche in caso di strada ghiacciata, ovviamente sempre con pneumatici invernali ma in questo caso la trazione è rigorosamente posteriore. Come poi vedremo in seguito, la magica trazione integrale 4Matic firmata Mercedes-Benz , attualmente è presente su una gamma di 20 vettura, dalla Classe A alla V, equipaggiando oltre 80 modelli.

Come da programma #VansAttraction, proverò il Mercedes-Benz Classe V con trazione integrale 4Matic sulla pista ghiacciata, assaporando le qualità e l’efficacia di una trazione integrale. Massimo controllo, agilità e velocità, la trazione integrale 4Matic ancora una volta risulterà vincente, soprattutto in queste condizioni.

La prima tappa, quella del Passo del Tonale a bordo del Mercedes-Benz Classe V 250 d automatic, una meravigliosa conferma e per certi versi scoperta, perché forte degli oltre 5 metri di lunghezza (5,140mt) e di una larghezza di 2,249 metri, il van tedesco ha dimostrato una agilità sorprendente, ed una trazione, che nonostante fosse solo sull’asse posteriore, ha dimostrato di essere sempre all’altezza.

Trazione integrale 4Matic La trazione integrale 4MATIC si caratterizza per un

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sovrappeso estremamente contenuto ed una struttura compatta con uno spazio di alloggiamento laterale notevolmente ridotto nel settore del ripartitore di coppia. Questa soluzione non richiede alcuna modifica alla scocca e non limita in alcun modo lo spazio nel vano piedi del passeggero anteriore. Inoltre, la struttura compatta contribuisce a limitare ulteriormente rumori e vibrazioni. Ulteriori vantaggi consistono in un elevato grado di rendimento finalizzato a contenere i consumi, una migliore potenza specifica dei componenti della catena cinematica ed un’ottima capacità di erogazione di coppia e potenza. Il ripartitore di coppia è integrato direttamente nel cambio. Questo componente consiste in un differenziale centrale con ingranaggi epicicloidali e due ruote dentate coniche che costituiscono l’uscita laterale sull’avantreno. Il differenziale centrale determina la nuova ripartizione della coppia tra asse anteriore ed asse posteriore con un rapporto variabile in funzione del modello. Nel differenziale centrale, il portasatelliti provvede all’uscita verso l’asse posteriore, mentre l’ingranaggio centrale garantisce la trasmissione della coppia all’avantreno attraverso la presa di forza secondaria.

Presa di forza migliorata per un rendimento ancora più elevato Un’ulteriore particolarità del nuovo concetto di catena cinematica consiste nella presa di forza laterale estremamente compatta verso il differenziale dell’asse anteriore, con un funzionamento monostadio che permette di risparmiare un gruppo completo di ingranaggi rispetto al precedente sistema 4MATIC. Inoltre, il giunto cardanico posteriore è integrato nell’ingranaggio della presa di forza. Questa struttura ottimizzata per garantire un minimo ingombro consente di posizionare la trasmissione cardanica all’avantreno in prossimità del cambio, senza che ciò richieda alcuna modifica alla scocca. Il rendimento notevolmente migliorato del sistema di trazione integrale 4MATIC ed i consumi ridotti rispetto al precedente si basano principalmente sull’eliminazione di uno stadio di ingranaggi nella presa di forza del ripartitore di coppia e su un’alimentazione dell’olio ulteriormente perfezionata. Infatti, grazie alla struttura integrata, il gruppo di trasmissione principale ed il ripartitore di coppia dispongono di un sistema di lubrificazione comune. Attraverso una ramificazione supplementare della tubazione esterna di alimentazione dell’olio, ogni minuto affluiscono circa 100 millilitri di olio fresco nel ripartitore di coppia. Grazie al continuo afflusso di olio pulito, nella camera della presa di forza si crea una riserva, costantemente controllata e regolata nel livello.

Il rapporto con cui la coppia viene ripartita dall’ingranaggio principale si ottiene dal rapporto tra la dentatura della scatola planetaria e quella dell’ingranaggio centrale nel differenziale a gruppi epicicloidali: durante la marcia in rettilineo, gli alberi di entrata e di uscita del treno epicicloidale girano alla stessa velocità; solo quando si verifica una differenza nel numero di giri delle ruote dell’asse anteriore e posteriore (ad esempio in curva) ha luogo un movimento relativo tra l’ingranaggio centrale ed il portasatelliti, che determina la compensazione del numero di giri. Al fine di garantire minimi livelli di rumorosità, gli ingranaggi del differenziale a gruppi epicicloidali hanno una dentatura obliqua.

Inoltre, la struttura integrata del ripartitore di coppia contribuisce a creare un’elevata frequenza propria di flessione del gruppo motore-cambio, un fattore che riduce sensibilmente rumorosità e vibrazioni della catena cinematica. Tutto ciò, unito ad un sistema di supporti del motore altrettanto ottimizzato, ha consentito agli ingegneri Mercedes-Benz di raggiungere nell’abitacolo livelli di comfort acustico paragonabili a quelli dei modelli a trazione posteriore.

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Renault Clio Turbo GPL : tecnologica ed economica costante nel tempo. La nuova motorizzazione Turbo GPL è presente sia sull’allestimento Life che quello Zen, una motorizzazione che sarà disponibile solo sulla versione berlina.

Un successo nel segmento B senza precedenti, la nuova Renault Clio raggiunge in Italia, valori di vendita elevati, mantenendo di fatto la leadership nel suo settore. La berlina è quella maggiormente preferita dagli italiani: in fase di acquisto, l’età media è per un terzo al di sotto dei quaranta anni, segno che la nuova Renault Clio è amatissima dai giovani, ma anche da una fetta di mercato matura, che pondera la propria scelta su fattori quali praticità ed economicità d’utilizzo. Il 30% delle vendita di Clio è costituito da quote rosa, un dato che è destinato a crescere, visto che è l’auto straniera più venduta in Italia.

Motorizzazione Un tre cilindri in linea da 1,5 litri, turbo, con basamento interamente in alluminio, un motore che vanta una potenza massima di 90 cavalli con una coppia massima di 140 Nm a partire dai 2.500 giri al minuto. Bassi i consumi, nell’ordine dei 4,7 km/l in modalità benzina, valore che passa a 6,1 km/l con GPL. La Renault Clio Turbo GPL sarà disponibile unicamente con cambio manuale 5 marce, non è previsto l’arrivo del cambio robotizzato. Dal punto di vista puramente economico, su Clio Tce GPL, il pieno GPL costa 18 euro ( capienza bombola 34 litri , 45 litri la capienza di quello a benzina). I tagliandi sono previsti ogni 30.000 chilometri / 2 anni, il costo di ogni tagliando è di 200 euro per il primo anno, 220 euro oltre i 2 anni. Il ciclo di vita del GPL è elevato, vista l’alto potere di denotazione di questo “carburante”, sull’impianto la sola manutenzione richiesta è quella relativa alla pulizia del filtro GPL.

Ma quali sono i motivi che hanno decretato il successo della nuova Renault Clio? Prima di tutto il Design, caratteristici sono i nuovi fari Full LED C-Shape, poi gli interni di alta qualità, ora la percezione della qualità dei materiali presenti all’interno dell’abitacolo è elevata. L’ultima nata in casa Renault sfodera una tecnologia da vettura di segmento superiore, grazie alla presenza di nuove motorizzazioni. Il design della nuova Renault Clio, nel suo ultimo aggiornamento, si caratterizza per una nuova griglia anteriore e per i nuovi fari a led, una bellezza che dal frontale passa al retro, dando alla due volumi francese, un grande equilibrio. Internamente l’abitacolo della nuova Renault Clio si caratterizza per nuovi tessuti, per nuove bocchette aria, per un nuovo volante ed un nuovo pomello leva cambio.

Il motore turbo GPL è la vera novità rispetto alla concorrenza, vuoi per una economicità d’uso, vuoi per la libera circolazione nel traffico in caso di blocco della circolazione. L’autonomia totale, benzina + GPL, è di ben 1.500 chilometri, un raggio d’azione che permette alla nuova Renault Clio di assicurare percorrenze elevate. Prezzi a partire dai 15,350 euro. Lancio al pubblico previsto il 25 e 26 febbraio 2017 . Rispetta la normativa Euro 6B

Ampia la tecnologia presente a bordo, dall’ R&GO al Media-Nav fino all’evoluto R-Link, nella lunga lista d’accessori, presente anche il parking camera. Le basi dell’evoluta tecnologia della guida autonoma sono i presupposti di una evoluzione della vettura,

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Prova su strada Ha coppia ed allungo, forse un pelo di ritardo nell’entrata del turbo, ma di sicuro manifesta tutta la sua prontezza il nuovo motore 3 cilindri da 1,5 litri, turbo, GPL, da 90 cavalli e 140 Nm di coppia massima. Veloce, potente, parca nei consumi, la nuova Renault Clio Turbo GPL, promette prestazioni entusiasmanti ma anche consumi contenuti, grazie ad un motore efficiente e leggero ed a un’elettronica che ragiona in modo da contenere i consumi. Il cambio è perfetto, il volante in pelle dall’impugnatura gradevole quanto generosa, è regolabile in altezza e profondità; ottimo il rivestimento dei sedili, così come la disposizione generale dei comandi.

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Il tre cilindri in linea mostra una regolarità di funzionamento già ai bassi regimi, è avvertibile solo un leggero ritardo del turbo nelle partenze da fermo, quando si affonda il piede sull’acceleratore; rumorosità discreta, il motore, fa sentire la sua voce nelle zone alte del contagiri. Ottima la tenuta di strada, il rollio appena presente infonde al guidatore sicurezza, perfetta la frenata. Un auto completa sotto tutti i punti di vista, sicuramente un best seller che continuerà a mietere successi e consensi, visto il suo look gradevole ed i contenuti tecnologici.

Semplice. Scrivici a redazione@reportmotori.it

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Porsche Panamera Turbo Ammiraglia dalle prestazioni sublimi

Ha potenza da vendere, una tecnologia sconfinata ed un look che colpisce, la nuova Porsche Panamera è qualcosa di più di un semplice lifting perché a partire dai motori, passando per la carrozzeria e finendo con l’abitacolo, non ha nulla in comune con la precedente versione.

Design: una vera Porsche Impossibile non restare ammaliati dal suo nuovo look, la Porsche Panamera mostra uno sguardo inedito grazie ai nuovi gruppi ottici a LED ( come optional sono disponibili i proiettori anteriori a matrice di LED con PDLS Plus), ad un cofano motore decisamente più aerodinamico ed a un paraurti che ospita grandi prese d’aria e fari fendinebbia.

La nuova Porsche Panamera cresce nelle dimensioni, nel passo, nelle potenze, raggiungendo un livello di eccellenza assoluta. Non è facile sfornare berline di queste dimensioni, auto che su strada danno del filo da torcere a sportive ben più blasonate: la nuova ammiraglia di Stoccarda, ci riesce perfettamente.

Osservandola di profilo, è possibile notare la nuova presa d’aria sensibilmente più grande ed in tinta con la carrozzeria, gli specchi retrovisori con base a V, il tetto dalla linea più spiovente e quindi maggiormente aerodinamico, e le nuove maniglie portiere senza impugnatura.

Mai nessuna come Lei, abbiamo provato la nuova Porsche Panamera Turbo sulle strade innevate di Madonna di Campiglio ed il nostro verdetto non può che esser più che positivo, visto la facilità non solo di guida, ma anche di lasciarsi condurre, con una facilità sconvolgente, tra gli stretti tornanti, lasciando solo sulla carta gli oltre 2.000 kg di massa totale.

Cresce nelle dimensioni dunque, raggiungendo i 5,049 metri (+34 millimetri rispetto alla precedente versione), ma cresce anche in larghezza (+6 mm) ed in altezza (+5 mm), nonostante il tetto sia stato abbassato di 20 millimetri. Dimensioni importanti che influiscono anche sul passo della vettura, la nuova Porsche Panamera vanta ora un passo complessivo di 2,95 metri (+30 mm), a tutto vantaggio non solo dello spazio interno ma

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anche della stabilità e precisione di guida. Anche nella vista posteriore, la nuova ammiraglia Porsche mostra una grinta ed una bellezza incredibile, la sua somiglianza con la mitica 911 ora è netta, le luci posteriore sono tridimensionali con stop a 4 punti, la scritta “Porsche” è in 3D. Per quanto concerne l’aerodinamica attiva, l’immancabile alettone sulla versione Turbo ha un design inedito, così come il paraurti posteriore, totalmente nuovo.

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Chrono. Notevole è anche la sua velocità massima: ben 306 km/h.

I gruppi ottici posteriori sono raccordati tra loro da una striscia luminosa, mentre i quattro minacciosi terminali di scarico, nel caso si opti per l’impianto sportivo, possono avere un look total black. Di serie tutte le nuove Porsche Panamera hanno cerchi da 19 pollici ( sulla Turbo da 20”), mentre a richiesta sono disponibili quelli da 21 pollici.

Prova su strada Agile, velocissima, confortevole, gli aggettivi si sprecano quando si è alla guida della nuova Porsche Panamera Turbo , perché il livello tecnologico raggiunto su questa ammiraglia ha qualcosa di incredibile.

Nuovi interni, nuova tecnologia Eredita la digitalizzazione degli interni iniziata con la 918 Spyder ma di fatto ne porta verso il futuro i contenuti, perchè ora il nuovo Porsche Advanced Cockpit ha realmente dell’incredibile. Cambia il volante, che ora ospita, in presenza del pacchetto Sport Chrono, anche i comandi del “ Mode”, ed è provvisto di riscaldamento, cambia il sistema di intrattenimento centrale, un touch screen da 12,3 pollici, con grafica ad altissima definizione, cambia il tunnel centrale, provvisto di comandi a sfioramento e vibrazione, cambia il selettore del velocissimo cambio PDK.

Il motore per quanto sia carico di cavalli mostra una potenza sorprendente già dai bassissimi regimi, basta affondare il piede sull’acceleratore per ritrovarsi in pochi secondi a velocità oltre codice della strada, complice anche il “solito” PDK che svolge egregiamente il suo lavoro ed un V8 che grazie alla presenza della doppia turbina non smette mai di far sentire non solo la sua coppia ma anche la sua inesorabile spinta.

Ma se ciò non bastasse, anche per i posti posteriori ci sono delle novità a cominciare dallo schermo da 7 pollici, sistema attraverso il quale i passeggeri possono non solo scegliere il clima su misura ma anche interpellare il sistema di navigazione, individuando la rotta di destinazione.

Il comfort di bordo qui raggiunge la perfezione, il nuovo sistema di infotainment permette ai passeggeri, grazie anche al suo costante collegamento con la rete (connessione LTE), di esser informati in tempo reale su tutto che accade non solo nel mondo ma anche attorno alla vettura e… alla meta da raggiungere.

La classica strumentazione Porsche non cambia nel suo schema, con il grosso contagiri posto al centro, mentre ai lati di ci sono due display da alta risoluzione da 7 pollici che provvedono ad informare il pilota su tutto ciò che riguarda la vettura, dai parametri vitali del veicolo, al sistema audio, fino al tecnologico visore notturno.

Il sistema Porsche 4.1 , rappresenta quanto di più evoluto esiste oggi nell’automotive, si sprecano le app utili, dal navigatore che sfrutta la cartografia di Google Maps, alle numerose applicazioni scaricabili dal sito Porsche Connected, non c’è nulla che non sia di futuristico a bordo della nuova Panamera.

Un V8 biturbo da 4 litri e 550 cavalli Ha dell’incredibile questo propulsore, un potentissimo V8 da 4 litri che sviluppa una potenza massima di 550 cavalli a 5.750 giri al minuto con una coppia massima di 770 Nm disponibile a partire dai 1.960 giri al minuto, un motore che regala alla nuova Porsche Panamera Turbo prestazioni straordinarie: i 100 km/h con partenza da fermo vengono raggiunti in soli 3,8 secondi, tempo che scende a 3,6 secondi in presenza del pacchetto Sport

Per quanto riguarda la dinamica del veicolo, la presenza del retrotreno sterzante è evidente sin da primi metri, in fase di impostazione curva, l’ammiraglia tedesca entra con una rapidità e precisione fulminea, mostrando una trazione (integrale sulla Turbo), perfetta. Impeccabile anche l’impianto frenante, a richiesta sono disponibili i dischi in carboceramica con pinze freno a 10 pistoncini per l’anteriore.

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Nuova Mercedes Classe A Next : una Special Edition dai contenuti premium Prova su strada Mercedes-Benz Classe A 220 d Automatic

Un autentico oggetto del desiderio che mostra una longevità fuori dal comune perché dopo 5 anni di vita, continua ad esser il sogno di molti italiani: la Mercedes Classe A rappresenta il modello di accesso al mondo della stella a tre punte.

Abbiamo provato la nuova Mercedes Classe A 220 d Automatic, una vettura che mostra su strada tutta la sua potenza e comfort. E’ spinta da un quattro cilindri in linea, turbo diesel, da 2,2 litri di cilindrata e 177 cavalli, motore che abbina all’ottima trasmissione automatica 7G-Tronic , assicura un piacere di guida elevato.

La Mercedes Classe A continua a mietere successi, e così allo scopo di coinvolgere ancora più pubblico, nonostante un 2016 estremamente positivo, anno che ha fatto segnare un incremento del 27% rispetto al 2016, arriva in gamma una special edition dai contenuti premium: la Next !

Silenzioso, potente, ricco di coppia, all’occorrenza basta schiacciare l’acceleratore per effettuare un sorpasso sicuro e veloce, mentre internamente, il rumore è contenuto, il silenzio regna a bordo della vettura tedesca.

Mercedes Classe A Next entra di forza nella gamma della baby tedesca, affiancandosi ai modelli Executive, Sport e Premium, con un vantaggio che nel caso della versione Premium Next consiste in un “risparmio” di 4.200 .

Sicura in appoggio, il cambio automatico 7G-Tronic assolve ottimamente il suo compito, complice anche un motore che vanta una potenza di tutto rispetto ed una coppia massima lineare e regolare.

Stile, qualità, equipaggiamenti Secondo una recente ricerca condotta sul motore di ricerca più utilizzato al mondo, in Italia, la Mercedes Classe A vanta una media nelle ricerche di 75.000 query/mese, il che significa che c’è una grande fetta di potenziali acquirenti che la desiderano.

La strumentazione è completa, ottima la leggibilità del sistema di intrattenimento centrale, forse solo i comandi clima sono sistemati un pò troppo in basso. Contenuti i consumi, i circa 4 litri per 100 chilometri dichiarati dalla casa sono reali.

Per favorire la realizzazione di questi sogni ma anche per far si che nel suo quinto anno di vita, Classe A , continui la sua ascesa sul mercato, Mercedes propone il pacchetto Next . Tre allestimenti, tre modi differenti di vivere Classe A, un vantaggio che parte dai 2.600€ per oltrepassare i 4.000. Smartphone integration, telecamera posteriore di parcheggio, remote online, c’è di tutto e di più sulle Next. Executive, Premium e Sport Si parte dalla versione Executive Next, equipaggiamento che prevede mascherina anteriore Matrix nera, sedili sportivi con tessuto in Artico, cerchi in lega, remote online, telecamera posteriore parcheggio, Audio 20 CD e predisposizione navigatore; la Sport Next aggiunge fari LED High Performance, Blind Spot assist , retrovisori esterni ripiegatili, pacchetto estetico vettura, sportivo. Classe A Premium Next propone oltre alla dotazione della versione Sport anche il display alta risoluzione da 20,3 cm, tetto Panorama, navigatore satellitare.

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Consegnata la prima Peugeot 308 Racing Cup Le principali caratteristiche della 308 Racing Cup Tipo:1,6L THP derivato dalla 308 GTi by PEUGEOT SPORT/ Turbo derivato dalla 208 T16 Potenza: 308 CV Cilindrata: 1.600 cm3 Potenza massima: > 308 CV Scarico: Ø70mm Alimentazione: iniezione diretta ad alta pressione Cambio 6 marce / comando sequenziale con leve al volante Telaio Struttura: Scocca rinforzata con centina multipoint saldata (norma FIA) Carrozzeria: Paraurti anteriori e posteriori + parafanghi specifici Vetri: Lunotto posteriore in policarbonato Ripartizione vetri anteriori/posteriori: 63%/ 37% Regolazioni: Campanatura / Incidenza / Altezza scocca / Inclinazione alettone / Ammortizzatori (compressione + rilascio). Cric : 3 martinetti pneumatici

Gli ordini per l’acquisto della Peugeot 308 Racing Cup sono stati aperti il 30 ottobre 2016, alla fine della gara TCR Benelux a Mettet, in cui la nuova belva da corsa si era fatta notare per la sua competitività. Con 25 ordini registrati finora, la Peugeot 308 Racing Cup è già un successo.

Dimensioni Lunghezza: 4288mm (tranne alettone regolamento WTCC) Larghezza: 1910mm Passo: 2620mm Paraurti anteriori e posteriori + parafanghi specifici

La consegna della prima Peugeot 308 Racing Cup ad un cliente l’8 febbraio 2017 segna l’inizio della fase sportiva del progetto. La 308 Racing Cup sarà la protagonista della Coppa monomarca 2017 e può essere iscritta a numerose gare di vetture turismo, che si disputano in tutto il mondo.

Aerodinamica Lama anteriore Alettone posteriore regolamento WTCC

La Peugeot 308 Racing Cup offre uno straordinario rapporto prezzo / prestazioni: elevata potenza, telaio impressionante, aerodinamica ben studiata, grandi freni. Il tutto, a un costo di gestione inferiore a quello dell’ultimo prodotto di Peugeot Sport, la RCZ Racing Cup.

Ruote Cerchi specifici 10’’x18’’ Pneumatici slick e pioggia 27/65 La Peugeot 308 Racing Cup è venduta al prezzo di 74.900 euro IVA esclusa, pronta per correre.

Bruno FAMIN, Direttore di Peugeot Sport : “La consegna della prima vettura è un momento importantissimo nella storia della 308 Racing Cup : è una fine e un inizio. E’ l’inizio dell’utilizzo delle vetture da parte dei nostri clienti ed è la fine della fase di sviluppo, che è stata particolarmente curata, con almeno 23.000 chilometri percorsi nei test e nelle gare nel 2016. Siamo sicuri di consegnare un prodotto di qualità per la stagione 2017, con interessanti prospettive di sviluppo per i prossimi anni”.

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Nuova BMW M4 Model Year 2017 : la potenza sale! Pacchetto Competition per una maggiore sportività. Dalla primavera 2016 la BMW M GmbH offre inoltre per entrambe le varianti di carrozzeria della M4 il pacchetto Competition che affila ulteriormente il carattere dinamico di entrambi i modelli. Oltre a una serie d’interventi di ottimizzazione delle caratteristiche di handling e a vari allestimenti esclusivi, il pacchetto Competition comprende anche un incremento della potenza di 14 kW / 19 CV a 331 kW / 450 CV (BMW M4 Coupé: consumo di carburante nel ciclo combinato: 8,8 – 8,3 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 204 – 194 g/ km; BMW M4 Cabrio: consumo di carburante nel ciclo combinato: 9,1 – 8,7 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 213 – 203 g/km).

La BMW M4 Coupé e la BMW M4 Cabrio simbolizzano in modo ideale la tipologia di automobile sportiva ad alte prestazioni adatta senza alcuna limitazione anche alla guida giornaliera.

L’aumento di potenza viene accompagnato da un ulteriore miglioramento delle prestazioni di guida: la BMW M Coupé equipaggiata con l’optional cambio a doppia frizione M a sette rapporti impiega per lo sprint da 0 a 100 km/h solo 4,0 secondi (serie: 4,1 s).

Il motore sei cilindri di serie equipaggiato con tecnologia M TwinPower Turbo, che consente alle due versioni della BMW M4 di marcare una performance straordinaria, eroga 317 kW / 431 CV (consumo di carburante nel ciclo combinato: 9,1 – 8,3 l/100 km; emissioni di CO2 nel ciclo combinato: 213 – 194 g/km).

La BMW M4 Cabrio necessita per questa accelerazione 4,3 secondi (serie: 4,4 s). Anche le varianti di modello con cambio manuale a sei rapporti assolvono l’accelerazione da 0 a 100 km/h con un vantaggio di 0,1 secondi rispetto al comparabile modello di serie.

Anche i rappresentanti più sportivi della famiglia BMW Serie 4 si presentano in una forma nuova: la BMW M4 Coupé e la BMW M4 Cabrio sono dotate di serie di proiettori full-LED nel famoso disegno. Le nuove luci posteriori a LED offrono un’immagine fresca e tecnica.

Nell’ambito della rivisitazione di modello per il pacchetto Competition è disponibile adesso come optional una nuova ruota fucinata in lega dal diametro di 20 pollici con styling dei raggi a stella 666 M verniciata nera.

Eleganti e prestigiosi tocchi stilistici nell‘abitacolo. In entrambi i modelli BMW M4 i sedili anteriori sono impreziositi da emblemi M ridisegnati e illuminati. Inoltre, inserti cromati, elementi galvanizzati e una doppia cucitura decorativa sulla plancia portastrumenti creano nell’abitacolo dei sofisticati tocchi stilistici. Pacchetto di navigazione ConnectedDrive di serie. Nella BMW M4 Coupé e nella BMW M4 Cabrio il pacchetto di navigazione ConnectedDrive, inclusa la carica induttiva dei telefoni cellulari e il Wi-Fi hotspot, è parte dell’equipaggiamento di serie. Anche i modelli BMW M4 hanno come menu di avviamento la rappresentazione ottimizzata sul display con i gradi riquadri liberamente componibili.

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Porsche Club Roma : al via tante attività con la nuova stagione Una sfida che vedrà le vetture divise in 4 classi omogenee per potenza e prestazioni. Si parte il 4 Marzo da Vallelunga, per poi andare al Mugello il 19 Marzo; il 24 Aprile il Porsche Club Interseries si fermerà a Misano Adriatico in una emozionante tappa notturna, per poi terminare il 14 Ottobre sul velocissimo circuito di Monza. Coinvolgimento, passione, cultura e sport, il Porsche Club Roma ha tutti gli ingredienti per una nuova stagione a prova di staccata e limitatore. La stagione invernale è alle spalle oramai ed il Porsche Club Roma si appresta a dar vita a nuovi eventi dedicati al Turismo, al Motorsport ed al Classic. Presso la storica sede di via Appia Nuova 773, il Porsche Club Roma coinvolge i numerosi appassionati delle vetture di Stoccarda, con nuovi eventi altamente coinvolgenti. Fondato nel 1995, ad oggi, il Porsche Club Roma , conta oltre 150 soci, tutti possessori di Porsche ! Dalla bellissima 356 alla mostruosa 911 GT3 RS , l’importante non è la potenza, ma l’anima, la voglia di condividere la passione per il marchio Porsche con altri appassionati e titolari di queste splendide vetture. Nelle giornate dedicate al Turismo, i soci del Porsche Club Roma, potranno cimentarsi in visite guidate e ludiche, visitando nuove location e scoprendo in compagnia delle loro vetture, splendidi angoli del nostro Paese, per il Motorsport, esclusive ed emozionanti sessioni in pista faranno tappa nei principali Autodromi Nazionali ed Europei, permettendo ai soci del Club, di scatenare in tutta sicurezza la potenza delle loro belve. Infine c’è l’attività dedicata al Classic: quindi a tutti i Soci possessori di vetture storiche (996 inclusa) sono riservate manifestazioni sportive dedicate ed eventi turistici creati ad hoc. Porsche Club Interseries 2017 Ruote fumanti, lancetta del contagiri che schizza verso la zona rossa, battiti che salgono, l’adrenalina invade l’abitacolo, perché è tempo per i soci di un Porsche Club Italiano o estero di cimentarsi in pista, in prove cronometrate!

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Vi spieghiamo come nasce la velocissima Bugatti Chiron !

La produzione della nuova Bugatti Chiron procede rapidamente , attualmente sono ben 12 gli esemplari che stanno prendendo forma e che saranno consegnati ai facoltosi clienti, nel primo trimestre del 2017: l’obiettivo del prestigioso marchio automobilistico è quello di costruire entro la fine di quest’anno, 70 esemplari.

sono straordinarie. Il primo passo da quando si ordina una Bugatti Chiron è la configurazione della vettura: ogni cliente può scegliere tra 31 varianti di pellame per i sedili, 30 cuciture, 18 tessuti per i tappeti interni, 11 colori per le cinture di sicurezza.

Mediamente occorrono circa sei mesi dall’inizio della produzione della Bugatti Chiron alla consegna al cliente.

Sono 8 le possibili varianti di fibra di carbonio da scegliere con ben 23 abbinamenti al colore carrozzeria. Ogni singolo colore della carrozzeria può esser il medesimo scelto per realizzare borse personalizzate o i ricami su poggiatesta e console centrale.

La più veloce ed esclusiva auto realizzata al mondo, la super sportiva che non ama compromessi, conta ben 1.800 pezzi per esser assemblata. Ogni vettura viene assemblata rigorosamente a mano.

Dai cerchi in magnesio alla personalizzazione delle iniziali sullo spoiler posteriore fino alla creazione di comandi specifici, in fabbrica ogni Bugatti Chiron è un gioiello personalizzato, fatto su misura. Se le richieste del cliente sono particolarmente esigenti, con colori extra e rivestimenti fuori catalogo, occorrono anche nove mesi per la produzione della vettura.

Tutte le Bugatti Chiron sono soggette a rigorosissimi test di qualità, a severe prove di collaudo ed a controlli accuratissimi, prima di esser consegnate ai clienti. Tante le modifiche che sono state apportate in fabbrica per il passaggio dalla Veyron alla Chiron , ora la sportivissima Bugatti vanta più di 1.500 cavalli e le sue prestazioni

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Un mese prima dell’entrata in produzione nella fabbrica di Molsheim, scocca e monoscocca sono assemblate al fine di garantire un montaggio perfetto. I kit carrozzeria passano in verniciatura, occorreranno tre settimane per applicare i vari strati di vernice. Nel caso di carbonio a vista, saranno necessari, ben sei strati di trasparente. Ogni processo è realizzato a mano ed ogni singola sbavatura o filamento del carbonio viene lavorato, levigato e lucidano a mano, prima di passare alla fase successiva. La fabbrica dove viene prodotta la Bugatti Chiron ha una superficie di 1.000 metri quadri e nel 2005 è stata riprogettata dal famoso architetto Prof. Gunter Henn, allo scopo di darne una forma ovale. Per oltre 10 anni, la Veyron 16.4 è stata costruita qui, per la Chiron ci sono volute delle modifiche strutturali per via della maggior complessità del progetto. Il cambiamento è evidente sin dal pavimento, composta da resina epossidica e conduttiva, al fine di garantire il dissipamento di eventuali cariche elettrostatiche. Il bianco ricrea lo stesso effetto di una passerella di alta moda, qui gli specialisti creano motori da oltre 1.500 cavalli! Nella fabbrica Bugatti non ci sono nastri trasportatori, non ci sono robot, qui le persone lavorano dalla A alla Z nell’assemblaggio di ogni Chiron, ci sono 12 stazioni, uno per ogni team! Il motore una volta composto viene sottoposto a prove tecniche e di rendimento per otto ore per poi esser montato. Una simile procedura è applicata alla nuova trasmissione doppia frizione a 7 marce, resa ancora più resistente per via dell’enorme coppia motrice, ben 1600 Nm! In un’altra stazione si lavora sul telaio, fatto di fibra di carbonio ed altri materiali leggeri: pesa solo 628kg ed è più pesante di quello della Veyron, vettura questa che però contava anche 300 cavalli in meno. Su questo componente tre tecnici specializzati lavorano circa una settimana per assemblare il tutto; ognuno di loro deve esser in grado di montare da solo l’intero telaio, incluso il monoscocca e ed il telaietto posteriore. Sul posteriore viene installato il motore, sull’anteriore i radiatori, quest’ultimo è fondamentale su di una vettura così potente. Vengono installate tre pompe di acqua, una grossa ed altre due più piccole che funzionano alle basse temperature, le tubazioni dell’acqua hanno un diametro simile alle lance utilizzate dai vigili del fuoco. Il refrigerante scorre dal lato sinistro della vettura al lato destro attraversando così l’intero motore. Per la sistemazione ed il serraggio del telaio, troviamo l’unico avvitatore elettronico utilizzato nell’intera catena produttiva della Bugatti Chiron : ci sono più di 1.800 giunti imbullonati, qui ben 14 viti in titanio assicurano

una resistenza senza paragone ed un peso limitatissimo, solo 34 grammi cascuna. Montato il motore, sistema di raffreddamento e serrato l’unità al telaio, si è pronti per dar voce al 16 cilindri, allo scopo di testarne affidabilità e rendimento. Si passa infine all’impianto elettrico, componente che ha richiesto il maggior investimento rispetto alla Veyron : sulla nuova Bugatti Chiron questo nuovo impianto sviluppa fino a 1.200 ampere durante il suo picco di funzionamento! E’ il momento di provare la vettura, così la Chiron è sottoposta a procedure di sicurezza particolari al fine di simulare la velocità della stessa e la sua capacità di raggiungere i 200 km/h sfruttando tutta la sua potenza, ben 1.500 cavalli. Un tecnico seduta al volante esegue numerosi test al fine di controllare il funzionamento dell’ABS , ESC ed altri dispositivi di sicurezza. Superati tutti i test di passa al controllo pre verniciatura, qui occorrono dai tre ai quattro giorni per controllare minuziosamente che tutto sia montato alla perfezione per poi passare alla prova in acqua, dove la Chiron viene sottoposta ad una pioggia monsonica di varia intensità per 30 minuti, al fine di verificare la presenza di eventuali perdite. Si passa poi alla verifica delle finiture interne, qui due tecnici impiegano due giorni per verificare che tutto sia montato al posto giusto. Con l’ok di questa ultima fase la Bugatti Chiron viene ricoperta da una pellicola di plastica per eseguire i test, su strada, protezione che richiederà un altro giorno per la sua rimozione. Durante il test drive la Chiron viene portata ad una velocità superiore ai 300 km/h, attraverso un giro supplementare di 50 km si verifica che tutte le appendici aerodinamiche attive funzionino alla perfezione. Ritornata in fabbrica, la potente sportiva viene pulita minuziosamente per poi aspettare di entrare nelle mani del fortunato cliente.

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Audi S4 Avant by ABT Sportsline : 425 cavalli di pura adrenalina

Con il suo motore turbo 354 CV, la nuova Audi S4 segue il motto “ritorno alle origini”, ovviamente una vettura così pepata non poteva sfuggire alle grinfie della ABT Sportsline .

L’accelerazione da 0 a 100 migliora così, passando da 4,9 a 4,7 secondi, che è esattamentelo stesso tempo impiegato dall’ultima RS4. Esteticamente la nuova Audi S4 Avant by ABT Sportsline mostra tutta la sua cattiveria, grazie ai nuovi cerchi neri da 19 o 20 pollici, all’appendice aerodinamica ed agli emblemi ABT posizionati sulla carrozzeria.

Il tuner tedesco apprezza molto questo genere di vetture e così per ottenere un incremento di potenza nell’ordine del 20%, raggiungere la soglia dei 425 CV e 550 Nm, la ABT Sportsline opera profondamente sul motore della nuova Audi S4 Avant . Anche sulla nuova Audi S4 , la ABT Sportsline è intervenuta sulla turbina, per poi passare all’impianto di scarico completo senza per questo tralasciare la centralina. Grazie al modulo di controllo del motore appositamente sviluppato dalla società bavarese, non solo si può vedere la maggiore efficienza del propulsore analizzando la curva di coppia e potenza sulla carta, ma stesso alla guida, l’incremento delle prestazioni è lampante.

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Ferrari 812 Superfast

La stradale di Maranello più potente e prestazionale della storia

Motore

In occasione della 87esimo edizione del Salone di Ginevra, la casa di Maranello presenterà in anteprima mondiale la nuova berlinetta 12 cilindri, la Ferrari 812 Superfast, la Ferrari stradale più potente e prestazionale della storia.

Spinta da un nuovo motore V12 da 6.5 litri, in grado di erogare 800 CV, la Ferrari 812 Superfast è il nuovo punto di riferimento per vetture sportive a motore anteriorecentrale, con la potenza massima raggiunta a 8500 giri/minuto e una potenza specifica di 123 cv/l, valori mai ottenuti in passato da motori anteriori su vetture di serie e che esaltano la sensazione di sportività estrema soprattutto agli alti regimi, esclusiva dei V12 Ferrari.

Una vettura, la Ferrari 812 Superfast , con tanti contenuti innovativi e un significato particolare, perché la serie 12 cilindri è quella con la quale è iniziata ufficialmente la storia del Cavallino Rampante nel 1947, settant’anni or sono.

La potenza del motore è sottolineata anche dal sound di scarico, pieno e avvolgente, che scaturisce dal motore di cilindrata aumentata. L’80% della coppia massima di 718 Nm a 7000 giri/ minuto è già disponibile ai 3500 giri/minuto, a totale vantaggio della guidabilità e dell’accelerazione in ripresa fin dai bassi regimi.

La Ferrari 812 Superfast, forte dell’eredità preziosa ricevuta dalle F12berlinetta e F12tdf, è destinata a quella tipologia di clientela che ricerca la Ferrari più prestazionale ed esclusiva della gamma, che desidera una vettura sportiva senza compromessi in grado di regalare emozioni sia su strada sia in pista, senza però rinunciare al comfort necessario per vivere sempre la propria Ferrari in maniera coinvolgente.

È stato possibile raggiungere questi livelli di prestazioni grazie anche all’adozione per la prima volta su un motore

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altamente prestazionale del sistema a iniezione diretta a 350 bar, assieme ai condotti di aspirazione a geometria variabile derivati come concetto dai motori F1 aspirati. Il cambio dual clutch beneficia di rapporti specifici che, abbinati ai tempi di cambiata accorciati da una marcia all’altra, sia in up che e in down-shift, permette di rendere la risposta all’acceleratore ancor più reattiva.

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inedito by-pass aerodinamico per incrementare il carico. La 812 Superfast debutta con il nuovo colore Rosso Settanta anni, creato appositamente per celebrare l’anniversario dell’azienda.

Dinamica veicolo La Ferrari 812 Superfast è equipaggiata con componenti e sistemi di controllo di ultima generazione, e si contraddistingue per un handling unico. La 812 Superfast è la prima Ferrari dotata di EPS (Electric Power Steering), il servosterzo elettrico, che nella migliore tradizione Ferrari viene impiegato per estendere le prestazioni e il divertimento di guida integrandolo con gli altri sistemi e controlli presenti sulla vettura, incluso la versione 5.0 del sistema Ferrari Brevettato Side Slip Control (SSC). Tra i sistemi integrati anche il Passo Corto Virtuale 2.0 (PCV) che, forte dell’esperienza accumulata sul sistema lanciato per la prima volta sulla F12tdf , è ulteriormente evoluto aumentando l’agilità e riducendo i tempi di risposta della nuova berlinetta 12 cilindri.

Interni L’interno della 812 Superfast è stato rivisto coerentemente con l’aspetto più estremo degli esterni, preservando l’eccezionale spazio e comfort a bordo che le berlinette a 12 cilindri Ferrari hanno sempre offerto. L’abitacolo beneficia di una maggior caratterizzazione sportiva con un effetto flottante tra i componenti principali che dona all’insieme un’anima puramente sportiva, ma allo stesso tempo raffinata e essenziale.

Stile e Aerodinamica Disegnata dal Centro Stile Ferrari, la nuova 812 Superfast ridefinisce il codice di lettura delle V12 anteriori Ferrari, sottolineando con forme e proporzioni molto sportive l’eccezionale livello prestazionale della vettura.

La plancia ha una struttura orizzontale passante che ingloba le bocchette aria e crea una scultura metallica. I nuovi sedili si distinguono per un’ergonomia ottimale e uno stile leggero e sportivo. Novità anche per l’interfaccia uomo-macchina, con nuovo volante e strumentazione, assieme al sistema di infotainment e climatizzazione di ultima generazione.

Partendo dalla silhouette, si nota la connotazione da fastback: una 2 volumi dalla coda sostenuta che richiama la 365 GTB4 del 1969. Il disegno della fiancata accorcia otticamente il posteriore ed è caratterizzato dai muscoli prominenti sulle ruote, che danno così alla vettura un senso di potenza e di aggressività che rendono onore alle prestazioni del poderoso V12. Il proiettore full-LED integrato nel disegno dell’ingresso aria scolpito nel cofano motore contribuisce a enfatizzare il muscolo anteriore con un effetto drappo che avvolge la ruota anteriore.

Scheda tecnica sintetica 812 Superfast Motore Tipo V12 – 65° Cilindrata totale 6496 cm3 Potenza massima * 588 kW (800 cv) a 8500 giri/min Coppia massima * 718 Nm a 7000 giri/min

Al posteriore i quattro fanali tondi, ispirati dalla tradizione Ferrari , sottolineano un disegno costruito su linee orizzontali e conferiscono alla 812 Superfast un’attitudine molto imponente e larga, riducendo otticamente l’altezza dello spoiler e della cabina.

Dimensioni e pesi Lunghezza 4657 mm Larghezza 1971 mm Altezza 1276 mm Peso a secco 1525 Kg Distribuzione dei pesi 47-53% ant./post.

Come in tutte le Ferrari, stile e funzioni aerodinamiche si plasmano al meglio in soluzioni e forme innovative. Due esempi sono il frontale multifunzionale che integra tra le altre l’ingresso a portelle dinamiche sulla parte anteriore del fondo, e il parafango posteriore che presenta un

Prestazioni Velocità massima >340 Km/h 0-100 Km/h 2,9 sec

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Evora Sport 410 by Lotus Exclusive Una one-off, un esemplare unico realizzato per rendere omaggio alla bellissima Esprit S1 , la Evora Sport 410 by Lotus Exclusive ha grinta da vendere.

mi amava” .Abbiamo voluto onorare quel film realizzando una speciale Evora Sport 410. Un omaggio perfetto per una Lotus così amata, pur se lontana per capacità e prestazioni. Le due vetture esternamente mostrano tutta la loro diversità, perché la S1 di quell’epoca a confronto con la Evora Sport 410 appare sin da subito poco potente e massiccia, Lotus è stata fondata sul principio della leggerezza e, ancora oggi, nessuno interpreta meglio di Lei, questo slogan “.

E’ stata presentata alla stampa specializzata ad Ottobre 2016, la Evora Sport 410 ha entusiasmato sin da subito per via delle sue prestazioni avvincenti: solo 150 esemplari realizzati in tutto il mondo, un vero oggetto da collezione destinato ad arricchire il garage dei fortunati possessori.

La bellissima Esprit S1 aveva una carrozzeria verniciata di bianco, con paraurti neri, così la veloce Lotus Evora Sport 410 ne riprende fedelmente la livrea, puntando su elementi in fibra di carbonio per dare ancora più risalto alla leggerezza della vettura ed alla sua diretta derivazione dal mondo delle corse. Il peso della vettura così è ridotto ulteriormente come le nuove sospensioni con ammortizzatori e molle ribassate forniscono un assetto ancora più rigido e racing.

Ora per celebrare il 40esimo anniversario di un film cult, quello di James Bond, il mitico agente 007 in “The Spy Who Loved Me”, saga dove la spettacolare Lotus Esprit S1 mostrava tutta la sua bellezza e sportività, dalla divisione Lotus Exclusive arriva un esemplare unico. Ha una potenza massima di 410 cavalli, pesa solo 1.280 chili e raggiunge i 100 km/h con partenza da fermo in soli 3,9 secondi, Jean-Marc Gales Ceo Lotus così commenta: “ Molti di noi ricordano l’impatto mediatico della Lotus Esprit , quando apparve nel film “La spia che

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Pagani Huayra Roadster

un’opera d’arte spensierata ed in topless ha sviluppato una importante base tecnica e tecnologica. Queste conoscenze sono state utilizzate per sviluppare tutte le soluzioni impiegate su Huayra Roadster con applicazioni ancora più interessanti. Lo stile Il progetto Huayra Roadster comincia nel 2010, quando semplicemente si voleva lavorare sull’idea della Huayra Coupè con un tetto asportabile e porte ad apertura convenzionali, come avvenuto per Zonda Roadster nel 2003. Ma nel 2013 il concetto di design ricominciò dal principio. Una Pagani deve essere un oggetto unico, ogni particolare deve avere una sua armoniosità in linea con lo spirito e l’anima della macchina, e Pagani Huayra Roadster è un progetto a se stante, un’anima unica.

L’ambizione è quella di superare sempre se stessi, la bellezza pura in tutte le forme e superfici, questo la filosofia alla base della nuova creazione di Horacio Pagani . Una comunione perfetta tra attenzione per il dettaglio e massima espressione tecnologica , un connubio tra arte e scienza, principio fondante e cardine della filosofia di Pagani Automobili . Un concetto non nuovo, ma attualissimo, nato dal genio di Leonardo da Vinci che ha veicolato, come in tutte le creazioni di Pagani , ogni singolo momento progettuale, ogni singolo componente in relazione alla forma e alla funzione. La ricerca continua della bellezza: un’opera d’arte spensierata, intelligente ed in topless.

Fin da subito si è voluto perseguire per la strada delle porte ad apertura convenzionale, ripercorrendo la tradizione dei modelli Mercedes- Benz degli anni 50, speci camente delle 300-SL (W198) equipaggiata con porte ad ali di gabbiano e della sua variante Roadster con porte ad apertura tradizione. Ma anche rispettando la tradizione Pagani , esempli cata della vettura più rappresentativa: la Zonda Cinque Roadster .

Nel 2011 è stata presentata al pubblico Pagani Huayra Coupè al salone di Ginevra, scavando una linea di demarcazione netta tra due diverse generazioni di hypercar. Fin da subito si è imposta come standard di riferimento, essendo la più leggera della categoria ed impiegando soluzioni tecniche innovative, che l’hanno portata ad essere la prima Automobile al mondo a vincere, nel 2012, i più importanti riconoscimenti del settore, seconda come numero di riconoscimenti solamente alla Zonda.

La forma generale è armoniosa e di intrigante lettura, ogni linea ha un inizio ed una ne ben de niti. Ogni singolo dettaglio, ogni singola super cie è stata studiata. Ogni contorno reso amalgamato. Ogni sinuosità ridisegnata molte volte per arrivare ad una forma originale ed unica. Dalla bocca anteriore, aggressiva e pronunciata, ai passaruota larghi, dai dettagli dell’estrattore anteriore a quelli dei fari posteriori, dalla forma del rollbar al disegno degli interni. Tutto è stato pensato in funzione di un unico linguaggio di stile, in diretta comunicazione con l’esigenza aerodinamica.

Huayra BC ne è stata la naturale evoluzione, concentrando in soli 1218kg una vettura ad altissime prestazioni, capace di accelerazioni laterali mai viste su una vettura con pneumatici stradali (oltre 1,8 G). Grazie all’esperienza ottenuta nei test su strada e sui più importanti e dif cili circuiti del mondo, Pagani Automobili

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Il motore Pagani Huayra Roadster è spinta dalla potenza del motore Mercedes-AMG M158. Un propulsore a dodici cilindri, costruito specificatamente da Mercedes-AMG per Pagani Automobili che beneficia dello sviluppo fatto per Huayra BC , erogando una potenza di 764 cv a 6200 giri al minuto ed una coppia di oltre 1000 NM disponibili già a 2400 giri.

Il cofano motore ha due funzioni fondamentali: essere lo scrigno adatto a contenere ed esaltare tutta la tecnologia e l’arte della meccanica della Huayra Roadster . E’ stato concepito quindi, quasi come oggetto a se stante, un pezzo con una sua completezza ed identità stilistica precisa, meritevole, di essere esposto in una galleria d’arte. A differenza della stragrande maggioranza delle supercar moderne, Huayra Roadster è quasi completamente a vista, quasi ogni parte meccanica e ogni componente è visibile. E’ spudorata, la puoi svestire completamente. Porsi un obiettivo del genere ha significato curare ogni singolo e minimo dettaglio, perseguire quell’ideale di cura di ogni particolare che fa parte della filosofia Pagani sin dal principio. Anche la più piccola vite ad esempio, è stata concepita per essere bellissima e funzionale.

Dotato della più moderna tecnologia disponibile, il motore biturbo 12 cilindri a V di 60 gradi con 5980 cm3 di cilindrata, è stato sviluppato per soddisfare non solo le sempre più stringenti normative di inquinamento, ma anche per conferire a Huayra Roadster una guida rilassata ma anche elettrizzante. Le turbine sono state progettate per offrire una risposta immediata dell’acceleratore senza nessun ritardo nell’erogazione, dando al pilota il pieno controllo.

Il telaio ed i materiali Uno dei traguardi più ambiziosi posti all’inizio del progetto è stato quello di costruire una Roadster che fosse più leggera del coupè, migliorando la rigidezza torsionale e essionale del telaio. Dopo l’esperienza maturata su Zonda R , Huayra Coupè e Huayra BC , per Huayra Roadster è stato raffinato ulteriormente l’utilizzo del materiale Carbo-Titanio. Nella Huayra Roadster è combinato con una nuova concezione di materiale composito, più avanzato di quello utilizzato in Formula 1. Un lavoro immane, complesso, ma che ha permesso, a parità di peso di guadagnare un sensibile 52% in rigidezza grazie all’impiego del Carbo Titanio abbinato al Carbo-Triax HP52.

La lubrificazione a carter secco poi, permette un perfetto funzionamento del motore anche in condizioni di estreme accelerazioni laterali. Il motore M158 è omologato per le più restrittive normative ambientali EURO 6b e Carb. Il cambio La straordinaria coppia e potenza della Huayra Roadster vengono scaricate a terra da un nuovo cambio AMT a sette marce sviluppato con successo sulla Huayra BC . Costruito da X-Track, incorpora un sistema di attivazione idraulico ed elettronico, che, insieme ai nuovi sincronizzatori in carbonio, garantisce una precisione assoluta negli innesti grazie anche alla collaborazione di Automac. Il differenziale è di tipo elettronico, e l’avanzato sistema di controllo sviluppato insieme a Bosch, garantisce un adattamento a tutte le condizioni di guida possibile: dalle più severe condizioni di bassa aderenza alla pista, fornendo sempre una stabilità ed una sicurezza eccezionali. Il peso dell’unità del cambio, comprensiva del differenziale elettronico è circa il 40 % in meno rispetto ad un moderno cambio a doppia frizione. Il cambio stesso, poi, è montato in posizione trasversale, riducendo incredibilmente l’inerzia polare di tutta la vettura e spostando quasi al baricentro della vettura il centro di gravità.

Il peso a secco di Huayra Roadster fa fermare l’asticella della bilancia a 1280kg, circa 80kg in meno rispetto alla Huayra Coupè, aumentando anche la rigidezza torsionale e essionale. Un risultato incredibile. Anche in questo aspetto, solo all’apparenza esclusivamente tecnico, la ricerca del bello è stata importantissima, ed ha veicolato la forma e la struttura di questi nuovi materiali in maniera ancora più spinta rispetto ai progetti del passato.

Questo si traduce in un comportamento naturalmente sottosterzante di Huayra Roadster , garantendo un grande comfort e sicurezza di guida su strada ed un comportamento prevedibile e coinvolgente nella guida su pista.

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Le sospensioni La raffinatezza del reparto sospensioni delle creature di Pagani Automobili è sempre stato un ore all’occhiello ed un punto fondamentale nella progettazione delle vetture a firma Horacio Pagani . Come Zonda R è stato un banco prova straordinario per la creazione di Huayra Coupè, Huayra BC lo è stato per lo sviluppo di Huayra Roadster, dove abbiamo applicato i concetti espressi in maniera ancora più ef cace. Tutto il gruppo sospensioni è un’opera d’arte ed un concentrato di tecnologia, forgiato in leggerissima lega di alluminio HiForg speci catamente per Huayra Roadster .

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gestione computerizzata. Il concetto è stato sviluppato ulteriormente con Huayra BC e portato all’eccellenza su Huayra Roadster. Quattro ap, due davanti e due dietro, insieme alla sospensione anteriore attiva, lavorano indipendentemente per assicurare sempre una sicurezza ottimale ed una performance notevole in ogni condizione. Il sistema di aerodinamica attiva lavora per mantenere il fondo vettura sempre parallelo alla strada, aumentando l’efficienza dei flussi d’aria sopra e sotto la vettura, garantendo così sempre un downforce ottimale, sia in strada che in pista. La bellezza come unione tra forma e funzione: la sezione frontale centrale, gli estrattori anteriori ed il fondo piatto. Linee sempre ben de nite. Un grande lavoro di studio, simulazione e prove su modelli in scala 1:1 in galleria del vento, è stato fatto per ridurre il più possibile le turbolenze e i ussi d’aria che si generano in una vettura scoperta all’altezza del roll bar posteriore e del lunotto anteriore.

Il risparmio di peso, rispetto a Huayra Coupè, è del 25%: un risultato straordinario in una vettura che era già il riferimento di leggerezza nella categoria. Questo prodigio tecnico e tecnologico trasmette a Huayra Roadster un comportamento perfetto in qualsiasi situazione di guida.

Il lavoro svolto per garantire a Huayra Roadster un carico aerodinamico ef ciente in tutte le condizioni, è stato molto importante ed ha richiesto molto tempo di studio e progettazione. Ma è andato di pari passo con il concetto di stile, generando una forma sinuosa ma tesa, che fa trasparire le qualità dinamiche e di performance di Huayra Roadster .

Freni Brembo è partner di Pagani da lungo tempo, ed ha sempre garantito prestazioni straordinarie alle nostre vetture. Performances dovute certamente alla leggerezza della vettura, ma anche alla potenza ed ef cacia dell’impianto frenante. Su Huayra Roadster è stato sviluppato un nuovo impianto CCM (carboceramico) da 380×34 mm con pinza a 6 pistoncini all’anteriore e 380×34 mm con una pinza a 4 pistoncini al posteriore. Il design dei caliper è stato studiato da Pagani insieme a Brembo per diminuire il più possibile il peso delle masse non sospese, arrivando ad una forma che è essa stessa un esempio di ricerca tecnologica e bellezza. Il caliper più so sticato mai creato da Brembo. Aerodinamica Huayra , il dio dei venti. Con Huayra Coupè , Pagani Automobili è stata la prima casa automobilistica a collaudare e mettere sul mercato un’auto con un sistema di Aerodinamica Attiva completamente a

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Mercedes-Maybach G 650 Landaulet Una Classe G unica, mai nessuno aveva osato tanto eppure ora la Mercedes-Maybach propone un vero capolavoro dell’ingegneria.

Lunga 5,345 metri, alta 2,235 metri e con un passo di 3428 millimetri, la Mercedes-Maybach G 650 Landaulet è alta quasi mezzo metro da terra! Anteriormente il tetto copre i posti passeggero e pilota mentre dietro con la semplice pressione di un pulsante è possibile aprire la capote e godersi l’aria. A richiesta un vetro ad azionamento elettrico separa le zone.

Dopo la Classe S, la S650 Cabriolet e la MercedesMaybach debutta sulla Classe G, scoprendola. Il suo motore, un fantastico V12, la porta di diritto nell’olimpo delle vetture più estrose e potenti, perchè della Mercedes-Maybach G 650 Landaulet ne saranno realizzate solo 99 esemplari, tutti destinati a clienti esclusivi e particolarmente facoltosi.

I sedili sono quelli presenti sulla Classe S e dispongono di mille regolazioni elettriche, compreso la funzione massaggio grazie a camere d’aria gonfiabili. Un tavolino fuoriesce per i posti posteriori dalla console centrale, analogamente a ciò che accade in aereo.

La storia della Mercedes-Benz Classe G è molto particolare, l’icona dell’off-road ha da sempre nel suo DNA lo spirito pionieristico, ed oggi con la versione Mercedes-Maybach supera ogni aspettativa!

Per questa versione esclusivi anche i cerchi, sono da 22 pollici e montano pneumatici 325/55, gli stessi che equipaggiano la AMG G63 6×6 .

Dal 2015 sono state prodotte oltre 15.000 MercedesMaybach , ed una su 10 era una Classe S ; con la nuova Classe G si punta ad aumentare di molto l’offerta.

Per quanto concerne il motore, il potente V12 sulla Mercedes-Maybach G 650 Landaulet arriva ad erogare ben 630 cavalli ed oltre 1000 Nm di coppia massima.

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Dodge Challenger 2017 : una muscle car firmata Mopar

La Dodge Challenger 2017 firmata Mopar, mostra tutta la sua cattiveria e grinta grazie ad una doppia tonalità di carrozzeria, entrambe realizzate a mano, due vernici, bicolore, realmente suggestive.

impianto frenante, realizzato dalla Brembo . Interni raffinati Le due versioni ad edizione limitata della Dodge Challenger 2017 sono esclusive anche negli interni, l’abitacolo è rifinito in ogni suo più piccolo particolare in preziosa pelle. La targhetta identificativa con il numero progressivo di produzione rende l’idea della sua esclusività.

Il colore “Contusion Blue” ed il “Billet Silver” hanno un tono suggestivo, ed esaltano maggiormente l’aspetto della Dodge Challenger 2017 . Belli anche i cerchi in lega 20×9 impreziositi da una finitura a specchio, vezzo tipico delle muscle car americane.

80 anni di Mopar, brand nato nel 1937, vengono celebrati con una vettura esclusiva, dall’aspetto americano ma dalla raffinatezza europea…

Prestazioni esaltanti Il cambio manuale a sei marce è un must per una vettura altamente sportiva che vuole trasmettere al guidatore emozioni dirette e pure, perché il 6,4 litri, da 485 cavalli e 475 Nm di coppia massima, scalpita e regala adrenalina infinita. L’incremento delle prestazioni hanno comportato un sistema di raffreddamento supplementare ed un nuovo

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Eagle Spyder GT : la speedster inglese per pochi eletti Specifiche tecniche Eagle Spyder GT Engine: 4.7 litre straight six, longitudinal front mounted, aluminium block Cylinder Head: Aluminium big valve twin cam Fuelling: Triple 2 SU Carburettors Power: 330bhp @ 4800rpm Torque: 340lb ft @ 3600rpm Transmission: Five-speed manual gearbox, rear-wheel drive, limited-slip differential E’ stata annunciata nel 2016 durante il Londra Classic Car Show ed ora diventa una preziosa quanto bella realtà: la nuova Eagle Spyder GT si mostra in tutta la sua bellezza ed esclusività.

Front suspension: Double wishbones, torsion bars,

Costruita a mano, vanta un peso di soli 1029 kg ed un propulsore in grado di erogare ben 330 cavalli ed oltre 340 Nm di coppia massima: la nuova Eagle Spyder GT vanta un monoscocca in alluminio, così come la scatola del cambio ed il blocco motore, oltre ad avere tutta una serie di componenti in magnesio.

anti-roll bar

adjustable Öhlins damper units, anti-roll bar Rear suspension: Lower wishbone with load bearing driveshaft, twin spring/adjustable Öhlins damper units, Brakes: AP Racing aluminium calipers, ventilated discs, 315mm front, 280mm rear, servo assisted Wheels: 6 x 16 front, 7.5 x 16 rear, aluminium rims with stainless steel

Saranno pochissimi gli esemplari prodotti, del resto una Speester che si rispetti merita esclusività e carattere e così ogni singolo componente della Eagle Spyder GT può esser personalizzato su richiesta ed a misura del cliente.

Tyres: 225/55 R16 front, 235/60 R16 rear

La sua velocità massima supera i 270 km/h ( 170 miglia ),mentre nel classico scatto 0-100 km/h, la bellissima scoperta inglese, interamente in alluminio, fa segnare un tempo inferiore ai 5 secondi.

Top speed: Over 170mph

Weight: 1029kg Power-to-weight: 326bhp/ton 0-60 mph: Under 5.0 sec Height: 1,105 mm Length: 4,260 mm Width: 1,740 mm

Alla guida, le emozioni che trasmette al pilota sono di quelle uniche, del resto il potente motore da 4,7 litri è carico di coppia e complice un peso complessivo della vettura, esiguo, il divertimento è assicurato pure se la Eagle Spyder GT richiede sempre un minimo di apprendistato visto che… non è proprio una vettura comune, prezzo e prestazioni incluse. Prezzo: 695.000 sterline

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Nuova Mazda MX-5 RF : leggera, compatta ed open

C’erano ottimi argomenti per realizzare una versione a tetto rigido della Mazda MX-5 dell’attuale generazione.

Il tetto rigido elettrico sulla nuova MX-5 RF offre la sicurezza e la flessibilità che renderà la MX-5 una possibile scelta per molti clienti. Mazda ha lavorato instancabilmente per garantire che il tetto funzioni splendidamente all’altezza del suo aspetto.

In primo luogo, portare il piacere di guida brevettato Jinba Ittai della MX-5 ad un pubblico più ampio. Dopo tutto, la precedente generazione di modelli a tetto rigido retraibile, la MX-5 Roadster Coupé , effettivamente ha superato la soft-top verso la fine del suo ciclo vitale.

Il design esclusivo ha favorito la possibilità di avere un meccanismo eccezionalmente stretto – frutto di innumerevoli ore di lavoro per gli ingegneri e i progettisti – che ha consentito di mantenere invariate le proporzioni della scocca della soft-top aggiungendo circa solo 45 kg al peso complessivo.

Tre parametri però rendevano l’impresa ardua. Il nuovo modello a tetto rigido sarebbe dovuto rimanere leggero e compatto, conservare lo stesso passo della versione con capote in tela e non avrebbe dovuto sacrificare spazio nel bagagliaio. I progettisti di Mazda hanno usato un pensiero contrario nel presentare la MX-5 RF , decidendo di abbandonare l’idea che un tetto rigido dovesse sparire completamente all’apertura.

Mazda ha sincronizzato i movimenti delle tre parti del tetto: le sezioni anteriore e centrale spariscono dietro i sedili, insieme con il lunotto posteriore, al di sotto di un pannello della carrozzeria, mentre la sezione posteriore del tetto con i suoi montanti fastback ritorna alla sua posizione iniziale. Impiega solo 13 secondi per aprirsi/ chiudersi utilizzando un comodo comando posto sulla consolle centrale sotto quelli del clima. È il tempo più breve mai realizzato per qualsiasi tetto rigido attualmente disponibile.

Piuttosto audace, ma il risultato è sicuramente una gioia per gli occhi. L’abitacolo straordinariamente sportivo e le linee del tetto spiccatamente fastback fluiscono armoniosamente verso la coda. Anche il design è elegante, per esempio grazie al minimo gioco tra il tetto e i montanti posteriori che circondano le sezioni della scocca. Anzi, non conoscendola, la MX-5 RF potrebbe essere scambiata per un modello coupé.

Il tetto si apre e si chiude anche in marcia ad una velocità massima di 10 km/h – seguendo l’evoluzione di tutta l’operazione su un apposito display TFT a colori sul lato sinistro del quadro strumenti. Per motivi di sicurezza, il

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meccanismo non funziona in retromarcia, se il bagagliaio è aperto (o sui modelli con cambio manuale) o quando la vettura è non in folle e con i-stop attivato. Il display TFT, che comunica anche al guidatore se e perché il movimento del meccanismo del tetto non è possibile, e quando il tetto non è in movimento, comprende indicatore del livello del carburante, oltre allo strumento che indica la temperatura dell’acqua e display delle informazioni.

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Le funzioni di infotainment che appaiono sul display centrale da 7 pollici, sono controllate tramite HMI Commander situato dietro al cambio o tramite comando vocale, in entrambi i casi consentendo al guidatore di non distogliere lo sguardo dalla strada. La quarta generazione di MX-5 è stata concepita per elevare la caratteristica sensazione Jinba Ittai di fusione tra vettura e conducente che negli ultimi 28 anni è diventata sinonimo della leggendaria spider. Puntando ad un pubblico più ampio, la MX-5 RF offre una guida più accurata con sospensioni, sterzo e freni appositamente ottimizzati, bilanciando allo stesso tempo la piattaforma della vettura rispetto al maggiore peso e altezza della versione retractable fastback. Senza alcun compromesso per l’agilità. La MX-5 RF mantiene le sospensioni multilink a doppio braccio anteriore e posteriore, solo con impostazioni riviste per la barra stabilizzatrice anteriore e molle, bracci e tamponi di fine corsa posteriori. La pressione del gas negli ammortizzatori è stata anche adattata per compensare il peso maggiore, aumentando la corsa delle sospensioni e migliorando il comportamento su strada.

Gli occupanti della MX-5 RF, tuttavia, trascorreranno probabilmente più tempo con il tetto chiuso, ecco perché ci siamo impegnati al massimo per creare un ambiente che fosse il più raffinato possibile. Oltre allo sterzo e alle sospensioni appositamente modificate per migliorare il comfort (vedi capitolo successivo), Mazda puntava ad evitare il più possibile che il rumore penetrasse nell’abitacolo.

Tuttavia, questi cambiamenti hanno avuto un grande impatto sul sistema elettrico di servosterzo (EPAS) doppio sul pignone, scelto per l’attuale generazione di MX-5 per la sua risposta diretta. Mazda quindi ha ricalibrato il sistema per una maggiore linearità e per meglio trasmettere la risposta al conducente per poter guidare la MX-5 RF con la precisione brevettata della roadster. In particolare, gli ingegneri hanno aumentato la quantità di assistenza per una maggiore risposta quando il conducente comincia a girare il volante, riducendola quando lo sterzo viene ruotato ulteriormente per trasmettere la contropressione dagli pneumatici e con una sensazione di risposta più diretta.

Per esempio, con un rivestimento interno su tre strati sui i pannelli anteriori e centrale per smorzare il rumore della strada e del vento. La casa automobilistica nipponica ha sigillato i fori intorno al cambio e installato tappetini più ampi, aggiungendo anche materiali di isolamento e smorzamento delle vibrazioni nei passaruota posteriori, nel rivestimento delle porte, nei pannelli della carrozzeria, nella sezione del tunnel e nel vano motore. Di conseguenza, sono stati in grado di ridurre significativamente i livelli di rumore rispetto alla cabina della soft-top.

I motori a benzina aspirati SKYACTIV offerti per la

La MX-5 RF è disponibile con tecnologia audio e connettività ripresa dal modello con capote in tela. Ovvero, un sistema audio premium Bose con 9 altoparlanti di serie con altoparlanti nei poggiatesta di conducente e passeggero. Mazda inoltre offre MZD Connect1, portando in sicurezza all’interno dell’auto la funzionalità basate su smartphone compresa connettività Internet, social network, sistema di navigazione e molto altro.

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MX-5 , offrono un mix vincente di prestazioni, agilità e risparmio di carburante. Le motorizzazioni a iniezione diretta SKYACTIV-G 1.5L e SKYACTIV-G 2.0L sono state modificate per il motore della MX-5 costruito sulla piattaforma Front Mid Ship (FMR) che colloca il motore dietro l’asse anteriore.

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del pedale dell’acceleratore. Questo garantisce 118kW/160 CV a 6.000 giri/min. e una coppia massima di 200 a 4.600 giri/min. Entrambe le unità presentano un rapporto di compressione eccezionalmente elevato di 13:1, come la soft-top, ma con un motore più raffinato adattato agli interni più silenziosi della MX-5 RF .

Ad esempio, il 2.0 litri è non solo più compatto rispetto alle Mazda a trazione anteriore, ma anche di 3 kg più leggero. Caratteristiche per sfruttare di più il potenziale del motore includono un volano rivisto per migliorare la reattività e ridurre il peso del 10%.

L’Induction Sound Enhancer di Mazda amplifica il suono dell’induzione naturale del motore per produrre una nota vivace e piacevole all’interno dell’abitacolo.

La casa automobilistica ne ha anche ridisegnato l’efficienza migliorando il collettore di scarico 4-2-1 per il motore longitudinale di una vettura FMR nonché una curva di coppia migliorata. Anche il radiatore è stato modificato per ridurre il peso e migliorare il raffreddamento e lo ha anche riposizionato più vicino al centro di gravità della MX-5. La speciale regolazione del gruppo da 1,5 litri eroga una potenza massima di 96 kW/131 CV a 7.000 giri/min. e un limite del fuorigiri alzato a 7.500 giri/min. Il 2.0 litri aggiunge la coppia ai regimi medio-bassi in nome di un’accelerazione più rapida e dell’autonomia ed è stato ridefinito ulteriormente nella MX-5 RF per erogare un controllo ancora più preciso nella risposta alla pressione

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Svelata la livrea delle Nissan Onroak DPi presenti nella 24 Ore di Daytona

Le nuove Nissan Onroak DPi si daranno battaglia nel Campionato IMSA WeatherTech SportsCar e faranno il loro debutto in circuito questo fine settimana alla 24 Ore di Daytona .

Per la Rolex 24H Daytona, il quartetto sarà affiancato da Pippo Derani nel #2 e Bruno Senna e Brendon Hartley nel #22 .

Il motore della nuova ESM Nissan ha completato uno breve ma intenso programma di sviluppo, il tradizionale “test prima della 24 ore”, un banco di prova riservato alle vetture che partecipano alla Daytona International Speedway: questa settimana il team ha rivelato la livrea delle due macchine che si contenderanno il campionato degli Stati Uniti nel 2017, le due nuova Nissan Onroak DPi . Dopo due anni di gare nel Campionato FIA World Endurance, la squadra ufficiale sarà impegnata a tempo pieno in questo Campionato. Scott Sharp farà coppia con Ryan Dalziel a bordo della vettura #2 per l’intera stagione mentre Johannes van Overbeek sarà alla guida con Ed Brown a bordo della #22.

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La Ford GT mostra prestazioni incredibili: velocità massima oltre 347 km/h! Mostra tutta la sua straordinaria potenza, la nuova Ford GT , grazie al suo evoluto propulsore, il noto EcoBoost portato qui al suo stadio di potenza e sviluppo più avanzato, fa registrare prestazioni straordinarie. E’ la Ford prodotta in “serie” che ha fatto registrare la velocità massima più alta di sempre, i suoi oltre 347 km/h sono il frutto di un sapiente gioco di squadra tra propulsore, aerodinamica, telaio, pesi. La nuova supercar della Casa dell’Ovale Blu è stata progettata ed ottimizzata per ottenere le massime prestazioni in pista e su strada: nel corso del 2016, durante i suoi innumerevoli test di sviluppo, la Ford GT è stata messa a confronto con le agguerrite concorrenti europei, tutte dotate dello stesso equipaggiamento, tutte con pneumatici nuovi, olio, e setup ottimale delle sospensioni. La Ford GT si è lasciata alle spalle auto del calibro della Ferrari 458 Speciale e della McLaren 675 LT, nel test effettuato lungo il Calabogie Motorsports Park in Canada. Questi sono i tempi fatti registrare: Ford GT : 2:09.8 McLaren 675LT : 2:10.88 Ferrari 458 Speciale : 2:12.9 Secondo Raj Nair, vice presidente esecutivo Ford, la nuova Ford GT è una sportivissima che punta tutto sulle prestazioni, il risultato ottenuto è frutto di un notevole risparmio di peso grazie all’utilizzo della fibra di carbonio. La nuova Ford GT è spinta dal conosciuto propulsore appartenente alla famiglia EcoBoost, un V6 biturbo, da 3,5 litri, capace di una potenza massima di ben 647 cavalli e di una coppia massima di 550 Nm, valori questi impressionanti per un motore dalla cubatura ridotta, oltretutto, secondo quanto dichiarato dalla casa, oltre il 90% della coppia massima è disponibile a partire dai 3.500 giri al minuto. Il peso a secco della nuova Ford GT è inferiore a 1.400 kg, un valore che pone questa supercar rispetto alle sue concorrenti un gradino leggermente sopra. La nuova sportiva di casa dell’Ovale Blu ha un rapporto potenzapeso di soli 2,14 kg per cavallo.

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Hennessey Venom GT Final Edition : oltre le 270 miglia orarie! Per commemorare un auto che ha dell’incredibile e che grazie alla sua potenza e velocità ha conquistato diversi record mondiali, dalla Hennessey Performance arriva la Venom GT Final Edition.

Nel corso di questi anni, la potenza del motore è salita, dagli iniziali 1000 cavalli si è passati ora ai 1.451 cavalli: la Venom GT è la prima auto a superare il rapporto peso/ potenza di uno a uno!

Ha una carrozzeria blu elettrico, condita di strisce bianche che ne esaltano l’aspetto aggressivo e sportivo, di fatto, la Hennessey Venom GT Final Edition è più che una sportiva, è un qualcosa di unico.

Tanti i record conquistati dalla Hennessey Venom GT: – nel Gennaio del 2013 è l’auto 2 posti più veloce del mondo a raggiungere i 300 km/h: impiega solo 13,61 secondi;

E’ spinta da un motore potentissimo, un V8 da 7 litri, benzina, con doppio turbocompressore, un propulsore che arriva a sprigionare una potenza massima di 1.451 cavalli, permettendo così alla Venom GT Final Edition di superare i 430 km/h (270 miglia).

– nel Febbraio del 2014 è la sportiva due posti a raggiungere la velocità massima più elevata al mondo, ben 431 km/h; – nel Marzo 2016, negli Stati Uniti, precisamente in California, batte di 11 km/h il precedente record di velocità conquistato dalla Bugatti Veyron Grand Sport Vitesse.

Dal 2010 che la Hennessey Performance ha deciso di produrre questa fantastica ed incredibile auto, da allora ne sono state costruite diversi modelli e prototipi, tutti andati a ruba, tutti nei garage di collezionisti.

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Toyota GT86 2017 : arriva la modalità Track della trazione posteriore su un’auto sportiva pratica ed accessibile a tutti gli appassionati, con caratteristiche adatte anche alla competitività del Campionato Mondiale Rally. Sotto la scocca, il sistema di sospensioni e gli ammortizzatori sono stati ricalibrati per o rire prestazioni ancora migliori in fatto di maneggevolezza, stabilità e comfort di guida, con un ulteriore incremento della rigidità strutturale. Parlando di guida, uno degli a namenti più signi cativi riguarda la modalità Track, che regala al cliente un comportamento straordinario dell’auto, limitando l’intervento del Controllo della Stabilità e del Controllo della Trazione. La modalità Track è un esempio dei molteplici interventi eseguiti sui sistemi elettronici della vettura, tra cui l’ABS e il Controllo della Trazione. Il Chief Engineer Tetsuya Tada conferma come questi a namenti comportino di fatto un signi cativo incremento del potenziale della vettura.

La Toyota GT86 nasce per incarnare i piaceri della guida, una coupé semplice ma straordinariamente calibrata e divertente che non rinuncia a sfoggiare anche le tradizionali qualità di una sportiva: maneggevolezza, reattività e una risposta immediata agli input del pilota. La capacità della GT86 è di rispondere alle aspettative dei clienti, le ha fatto ottenere il plauso della critica e degli appassionati, permettendo a Toyota di vendere oltre 170.000 unità nel mondo dal 2012 ad oggi.

In termini di design, la nuova macchina non rappresenta un cambiamento radicale rispetto all’originale, bensì un’evoluzione degli aspetti già consolidati. Gli a namenti includono i nuovi gruppi ottici a LED con luci di marcia diurna e indicatori di direzione integrati, un frontale ribassato e un nuovo paraurti anteriore. Al posteriore spicca un nuovo alettone (optional) che copre l’intera larghezza della vettura. Ciascun a namento, ogni minimo dettaglio, ha contribuito a migliorare la performance aerodinamica dell’auto.

Ispirata alla tradizione sportiva Toyota e a modelli come la 2000GT e la AE86 Corolla, la GT86 si è anche imposta come pioniere della nuova missione Toyota di realizzare vetture performanti e divertenti da guidare, una direzione espressa dalle parole del Presidente Akio Toyoda, secondo cui “se non è divertente da guidare, allora non è un’auto”.

I feedback da parte dei clienti sono stati preziosi per a nare ulteriormente la nuova coupé, soprattutto negli interni, che sfoggiano nuovi materiali e nuovi rivestimenti che impreziosiscono ulteriormente l’abitacolo, e grazie anche alle nuove proporzioni del volante che stabiliscono una connessione più diretta tra veicolo e conducente. L’insieme di questi a namenti permettono di avere tra le mani un’auto capace di esprimere al meglio la propria natura sportiva.

La GT86 ripercorre i classici schemi di una sportiva, con dimensioni compatte, un peso ridotto, un baricentro ribassato e una con gurazione con motore anteriore e trazione posteriore. Sotto il cofano rimane il quattro cilindri Boxer 2.0 litri di fabbricazione Subaru equipaggiato con iniezione diretta D-4S di Toyota. La GT86 ha dimostrato tutto il suo valore su strada, in pista e sui circuiti rallistici. Non a caso i dati ed i feedback più rilevanti sono stati raccolti durante la 24 Ore del Nürburgring con i colori del team TOYOTA Gazoo Racing, una s da che ha consentito di mettere a punto gli a namenti destinati al MY 2017.

Sospensione anteriore Il montante anteriore MacPherson ha bene ciato di alcuni a namenti che migliorano la maneggevolezza, il comfort di guida e la reattività della vettura. Il livello di ammortizzazione è stato ottimizzato e il sistema di controllo dei carichi sull’asse è stato

In termini rallistici, lo sviluppo della GT86 CS-R3 da parte della Toyota Motorsport ha riportato il gusto

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ulteriormente migliorato, permettendo di aumentare il controllo della vettura. Gli ammortizzatori sono stati a loro volta rivisti per assicurare un minor attrito grazie alla modi ca della boccola di guida, contribuendo alla straordinaria maneggevolezza e stabilità della vettura.

del corpo vettura; ciò permette di non incrementare la deportanza, pregiudicando il coe ciente di resistenza aerodinamica (0,27 Cx). I bordi del tetto ‘Pagoda’ sono un esempio di come funziona questo sistema, con un trattamento simile riservato anche agli elementi del sottoscocca.

Sospensione posteriore Le modi che della sospensione a doppio braccio oscillante puntano a migliorare tanto la performance quanto la maneggevolezza e la stabilità. Tra queste gurano l’ottimizzazione dei livelli di ammortizzazione da parte della molla a spirale ed alcuni degli a namenti apportati alla sospensione posteriore. L’incremento del diametro della barra antirollio contribuisce al funzionamento ottimale del sistema sterzante insieme ad una ulteriore riduzione del rollio.

Il Chief Engineer Tetsuya Tada ha stabilito che le modi che al design esterno coinvolgessero anche i più piccoli dettagli, al ne di impattare positivamente sulla maneggevolezza e sulla stabilità della vettura. Al paraurti anteriore è stata aggiunta una nuova super cie, subito sotto la griglia, dotata di due ‘denti’ che caratterizzano il frontale, mentre l’angolazione del paraurti è pari a 45 gradi per consentire un usso dell’aria ottimale. La parte inferiore del di usore posteriore presenta anch’essa un’angolazione di 45 gradi.

Nuova modalità track Fedele all’idea che la GT86 avrebbe dovuto divertire i clienti con una guida sportiva e coinvolgente, Toyota ha ricalibrato il Controllo della Stabilità del Veicolo inserendo una nuova modalità Track che assicura eccellenti livelli di maneggevolezza, frenata e controllo dello sterzo. L’attivazione della modalità Track avviene attraverso un comando posto sulla consolle centrale, il suo inserimento viene poi indicato sul display multi-informazioni dell’auto. Questa modalità riduce al minimo l’intervento del VSC e del controllo della trazione (TRC), consentendo al guidatore di gestire la vettura in autonomia e sfruttarla appieno. La modalità Track permette al cliente la scelta tra quattro impostazioni dei sistemi VSC e TRC. In condizioni di guida normale i sistemi sono entrambi attivi con la possibilità di disattivare il TRC quando si marcia su super ci accidentate. La modalità Sport estende invece l’accelerazione e il movimento laterale prima che il sistema intervenga, consentendo al guidatore di sfruttare al massimo le potenzialità dinamiche della vettura.

Il nuovo spoiler (disponibile come optional) ha un impatto positivo sulla performance aerodinamica e sulla stabilità. L’alettone copre l’intera larghezza del posteriore e dispone di piastre che insieme ai supporti verticali aiutano a gestire al meglio il usso dell’aria, generando una deportanza che assicura alla vettura il massimo della stabilità. Motorizzazione La motorizzazione della GT86 resta quella originaria, e cioè l’esclusivo Boxer Subaru aspirato 2.0 con cilindri contrapposti e trazione posteriore. L’iniezione diretta D-4S di Toyota, assicura una risposta immediata della farfalla e livelli di coppia e potenza ottimali in tutte le condizioni. Disponibile con cambio automatico o manuale a sei rapporti, l’unità 16 valvole DOHC da 1.998cc sviluppa una potenza massima di 200 CV/147 kW a 7.000 giri/min e 205 Nm di coppia in una fascia tra 6.400 e 6.600 giri min. L’accelerazione 0-100 km/h si attesta a 7,6 secondi con cambio manuale e a 8,2 secondi con cambio automatico.

L’introduzione della modalità Track è parte integrante della profonda rivalutazione del ruolo che i sistemi elettronici di controllo ricoprono in termini di maneggevolezza. L’utilizzo diretto dei dati raccolti nelle gare motoristiche disputate dalla GT86, inclusa la 24 Ore del Nürburgring, ha consentito di apportare diversi a namenti all’ABS e al controllo della trazione, modi che che secondo Tetsuya Tada possono aiutare il guidatore a sfruttare il completo potenziale della vettura. Aerodinamica La GT86 conserva i bene ci dell’esclusivo concetto di design chiamato ‘Aero Sandwiching’. La spinta del veicolo viene garantita dall’aria proveniente dall’alto, dal basso e dai lati in maniera tale da mantenere la stabilità

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Range Rover Sport SVR : un V8 da 550 cavalli!

Con la pioggia o il sole, sull’erba come sulla neve e la sabbia, il passo della Range Rover Sport SVR è devastante.

R21 All Season su ogni tipo di superficie, dall’asfalto all’erba, dalla neve alla sabbia, impiegando l’innovativa tecnologia Terrain Response 2 di Land Rover.

La perfetta fusione delle capacità all-terrain con la potenza del propulsore V8 da 550CV e con le avanzate tecnologie della trazione, garantisce al veloce Range Rover Sport SVR prestazioni reali ed uniche.

Questo sistema intelligente seleziona automaticamente il programma più appropriato per massimizzare la trazione: Guida generica, Dynamic, Erba/ghiaia/neve, Fango e solchi, e Roccia. Il guidatore può anche scegliere la modalità specifica tramite il selettore rotativo posto sulla consolle centrale.

Fin dal suo lancio nella primavera del 2015, la Range Rover Sport SVR ha dimostrato le capacità della Divisione Special Vehicle Operations di Jaguar Land Rover, contribuendo a far superare alla Range Rover Sport di seconda generazione, le 285.000 consegne a clienti di tutto il mondo. Molti di loro saranno stati attratti dal tempo di 4,7 secondi registrato in accelerazione da 0 a 100 km/h, ma il dato ufficiale sfiora appena le autentiche capacità della Range Rover Sport.

I tempi registrati testimoniano le capacità intrinseche della Range Rover Sport. Sull’erba bagnata, notoriamente viscida, il tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h è aumentato di soli 0,8 secondi, mentre sulla sabbia il cronometro si è fermato a 5,5 secondi. Dettaglio delle performance all-terrain La prima prova per la Range Rover Sport SVR si è svolta sul rettilineo del Rockingham Motor Speedway di Corby, il circuito britannico più veloce d’Europa. In modalità Dynamic, il Terrain Response 2 velocizza la risposta all’acceleratore e cambia marcia ad un regime di giri più elevato. Inoltre irrigidisce il sistema di ammortizzazione variabile all’interno del sistema del Controllo antirollio. Con l’ottimizzazione di questi elementi, la Range Rover Sport SVR è scattata da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi.

Quando viene a mancare la perfetta aderenza di un asfalto asciutto e pulito, la maggior parte delle auto sportive inizia a soffrire di mancanza di trazione, stabilità e prestazioni. E nessuna sportiva ha la leggendaria capacità ed esperienza all-terrain di Land Rover. Nel suo speciale test la SVR ha completato le prove di accelerazione con pneumatici di serie Michelin 275/45

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Nella seconda prova il SUV ha affrontato una delle superfici più insidiose: l’erba bagnata. In modalità Erba/ Ghiaia/Neve, la risposta all’acceleratore è più morbida, a prevenire lo slittamento, mentre i cambi di rapporto sono più rapidi e dolci. Anche il sistema di Controllo della Trazione interviene anticipatamente per prevenire lo slittamento, mentre il differenziale centrale viene precaricato per ottimizzare le prestazioni in partenza. Il percorso del Land Rover Experience è stato lo scenario perfetto per questa sfida, dove la Range Rover Sport SVR ha registrato il tempo mozzafiato di 5,5 secondi da 0 a 100 km/h. La superficie di una cava di ghiaia ha fornito il luogo ideale per questo tipo di test, dove le innate capacità di trazione della Range Rover Sport SVR sono uscite allo scoperto. Con i sistemi del veicolo ottimizzati per la ghiaia sciolta, il cronometro si è fermato sui 5,3 secondi.

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della trasmissione, per mantenere la ridotta velocità necessaria ad affrontare grandi rocce e massi. Questa modalità ammorbidisce la riposta dell’acceleratore per limitare ogni movimento improvviso e offrire al pilota il massimo controllo. Per ottimizzare la distanza da terra, le sospensioni pneumatiche si alzano. Grazie al Terrain Response 2 la Range Rover Sport SVR ha scalato facilmente la pendenza rocciosa del 32% situata al Centro Prove. Il pilota Darren Jones, Stability Applications Leader di Jaguar Land Rover, ha dichiarato: “La Range Rover Sport SVR è famosa per le prestazioni stradali che tuttavia non sono state ottenute a spese delle tradizionali capacità Land Rover. La nostra tecnologia Terrain Response 2 elimina lo stress dalla guida in ogni condizione.”

Per trovare la neve, la Range Rover Sport SVR si è recata sulla pista dei test invernali di Jaguar Land Rover, ad Arjeplog, Svezia. Qui l’ottimizzazione dei sistemi e la trazione integrale hanno consentito di completare lo sprint su una combinazione di neve e ghiaccio in 11,3 secondi. La successiva regolazione del selettore Terrain Response 2 è avvenuta in modalità Fango e Solchi. In questo caso le sospensioni pneumatiche si alzano e il Controllo della Trazione consente uno slittamento limitato degli pneumatici che ottimizza la trazione in condizioni di scarsissima aderenza. In uno dei siti di prova britannici di Land Rover, il prestazionale SUV ha registrato, sempre nell’accelerazione da 0 a 100 km/h, un tempo di 6,5 secondi, grazie all’intelligente tecnologia della trazione integrale. La spiaggia di Pendine Sands, a Carmarthen Bay nel Galles, è legata alla velocità fin dal 1924, quando ospitò il primo record mondiale di velocità su terra. Questo ne ha fatto la location ideale per la regolazione del Terrain Response 2 in modalità Sabbia. Questa regolazione rende più brusca la risposta dell’acceleratore per consentire una rapida erogazione della coppia. Il veicolo mantiene più a lungo il rapporto innestato e blocca il differenziale centrale per tenere la velocità acquisita. Il risultato di questa magia tecnologica è stato: 0/100 km/h in 5,5 secondi. L’ultima modalità del Terrain Response 2 richiedeva una location diversa. Il programma Roccia assiste il guidatore operando in congiunzione ai rapporti lenti

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Nuova Audi RS 3 Sportback 400 cavalli di puro divertimento La nuova Audi RS 3 Sportback completa l’offerta dei modelli super sportivi, nel segmento delle vetture compatte, della Casa di Ingolstadt.

Su Audi RS 3 Sportback la potenza è garantita dal cinque cilindri di serie più potente al mondo, il 2.5 TFSI. Con una potenza di 294 kW (400 CV), il nuovo propulsore eroga 33 CV in più rispetto alla versione precedente ed è di 26 kg più leggero grazie al basamento in alluminio. La coppia massima di 480 Nm è disponibile già a 1.700 giri e rimane costante fino a 5.850 giri. La RS 3 Sportback scatta così da 0 a 100 km/h in 4,1 secondi.

Dopo l’anteprima mondiale di RS 3 Sedan al Salone di Parigi 2016, debutta al Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra anche la RS 3 Sportback. Dotata del cinque cilindri di serie più potente al mondo, un dinamismo senza eguali e un’estetica ancora più accattivante per un’esperienza di guida densa di emozioni.

L’accelerazione fulminante è accompagnata dall’inconfondibile sound del cinque cilindri, prodotto grazie all’accensione alternata dei cilindri più vicini e di quelli più lontani tra loro. A richiesta, è possibile estendere la velocità massima limitata elettronicamente portandola da 250 a 280 km/h.

« Audi RS 3 Sportback offre ai nostri Clienti un ingresso in grande stile nel mondo RS», dichiara Stephan Winkelmann, direttore di Audi Sport GmbH. «Dal 2011 la sportiva compatta sta riscuotendo uno straordinario successo sul mercato. Con il nuovo motore cinque cilindri, Audi RS 3 Sportback si pone al vertice della sua categoria, scrivendo un nuovo capitolo nella sua storia costellata di risultati eccezionali.»

Per ottenere una migliore combustione, il nuovo motore 2.5 TFSI lavora con un sistema d’iniezione duale nelle camere di scoppio e nel condotto di aspirazione. Sul lato scarico, l’Audi valvelift system modifica la durata dell’apertura valvole in funzione del carico e del regime:

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per consumi moderati ai carichi bassi e parziali e per veloci tempi di risposta e maggiore potenza di trazione a pieno carico. Nel ciclo NEDC, RS 3 Sportback consuma 8,3 l di carburante ogni 100 km, a fronte di emissioni di CO2 pari a 189 g/km.

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disponibili proiettori a LED Audi Matrix. Il posteriore si contraddistingue per lo spoiler al tetto RS pronunciato, l’inserto del diffusore e i grandi terminali di scarico a sezione ovale dell’impianto di scarico RS. Il logo «quattro» nella parte inferiore del single frame completa il look dinamico, come il logo RS 3 sulla griglia a nido d’ape e sul portellone vano bagagli.

Trazione quattro con distribuzione variabile della potenza La potenza del cinque cilindri si sprigiona attraverso il cambio a doppia frizione S tronic a sette rapporti in simbiosi con la trazione integrale permanente quattro. La frizione a lamelle elettroidraulica distribuisce le coppie di trazione in modo variabile tra gli assali. Quanto più sportivo è lo stile di guida del conducente, tanto più velocemente e una parte rilevante della coppia raggiunge l’assale posteriore.

Lap timer, indicatore di pressione di sovralimentazione e schermo RS specifico I quadranti dei due strumenti di forma circolare sono di colore nero, mentre le lancette sono rosse e le scale bianche. Il sistema di informazioni per il conducente, posizionato al centro, comprende indicatore di pressione di sovralimentazione, termometro per l’olio e il lap timer. A richiesta, l’Audi virtual cockpit mostra i dati del sistema di infotainment. Uno schermo RS specifico mette il contagiri in primo piano. A lato vengono visualizzate informazioni su coppia, forze g e pressione delle gomme. Se il cambio lavora in modalità manuale, all’avvicinarsi del numero di giri massimo un indicatore di cambio marcia su scala colorata suggerisce al conducente di inserire il rapporto superiore con gli appositi bilancieri al volante o la leva selettrice.

La gestione quattro è integrata nel sistema di controllo della dinamica di marcia Audi drive select che permette di intervenire anche su sterzo, cambio S tronic, gestione del motore, farfalle dei gas di scarico e assetto sportivo RS plus con regolazione adattiva degli ammortizzatori (a richiesta). Il conducente può modificare il funzionamento di questi componenti scegliendo tra le modalità comfort, auto, dynamic e individual. Il controllo elettronico della stabilità (ESC) con gestione selettiva delle coppie sulle singole ruote e la modalità sportiva specifica RS migliorano ulteriormente la maneggevolezza.

Interni sportivi e comfort elevato RS 3 Sportback è dotata di sedili sportivi in pelle Nappa nera. A richiesta, per conducente e passeggero anteriore, sono disponibili i sedili sportivi RS dal profilo più pronunciato con appoggiatesta integrato. Il logo RS decora gli schienali in entrambe le varianti di sedile. Il volante sportivo in pelle RS è appiattito nella parte inferiore e comprende i tasti per il comando del sistema di infotainment. L’elemento di comando principale è la manopola a pressione e rotazione sulla consolle del tunnel centrale. La sua superficie è disponibile a richiesta come touchpad. In questo modo, il conducente può far scorrere e ingrandire le pagine o scrivere. Il sistema dispone poi della ricerca a testo libero, in grado di fornire risposte dopo aver immesso poche lettere.

Carreggiata allargata e configurazione sportiva dell’assetto Insieme al servosterzo progressivo, all’assale posteriore multilink a quattro bracci e all’assetto rigido con abbassamento delle sospensioni di 25 mm rispetto ad A3, la RS 3 Sportback coniuga straordinario dinamismo e stabilità senza precedenti. La carreggiata all’assale anteriore misura 20 mm in più rispetto al modello di serie. Di conseguenza i passaruota sono ancora più pronunciati. Il modello è dotato di serie di cerchi in lega da 19 pollici con pneumatici 235/35, dietro cui si nascondono dischi freno con un diametro di 370 mm. In alternativa è possibile scegliere dischi carboceramici all’anteriore. All’assale posteriore sono invece utilizzati dischi freno con un diametro di 310 mm e pinze freno flottanti. L’accattivante design RS All’esterno, RS 3 Sportback esprime tutta la sua potenza con il tipico single frame con griglia a nido d’ape nero lucido, ampie prese d’aria e inserti sulle longarine sottoporta dai bordi pronunciati. Grazie al blade di nuova concezione nel paraurti, il frontale appare ancora più esteso. Alle estremità si formano piccole cavità verticali a forma di cono. I proiettori a LED dalla forma caratteristica sono di serie, mentre a richiesta sono

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Il comando vocale è in grado di elaborare domande e comandi di uso quotidiano.

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sterzo per brevi periodi. Altre novità per Audi RS 3 Sportback sono il sistema di assistenza in caso di emergenza, in grado di arrestare autonomamente l’auto se necessario, e l’assistente al traffico trasversale posteriore, che controlla che non ci siano veicoli che transitano dietro la vettura quando si esce da un parcheggio.

Online con Audi connect RS 3 Sportback vanta una straordinaria versatilità sul fronte dell’infotainment. Un modulo LTE porta a bordo i servizi Audi connect, tra cui la navigazione con Google Earth e Google Street View nonché informazioni su prezzi carburante, meteo, percorso e traffico. L’applicazione Audi MMI connect consente di trasmettere il calendario dallo smartphone al sistema MMI. Inoltre, il conducente può inviare destinazioni di Google Maps, destinazioni speciali al sistema di navigazione e in più ascoltare la musica in streaming da Internet. Grazie ad Apple CarPlay e Android Auto, applicazioni selezionate (come, ad esempio, per telefono, navigazione e musica) vengono riprodotte direttamente sullo schermo dell’auto. Inoltre, nel sistema di navigazione è integrato un hotspot WLAN, che collega in rete i dispositivi portatili dei passeggeri.

Lancio sul mercato e prezzi RS 3 Sportback e RS 3 Sedan potranno essere ordinate in Europa a partire dal secondo trimestre 2017. Il lancio sul mercato è previsto per la fine dell’estate 2017.

Ulteriori punti forza sono l’Audi Phone Box, il Bang & Olufsen Sound System con una potenza di 705 watt e numerosi sistemi di assistenza per il conducente. In caso di circolazione rallentata fino a una velocità di 65 km/h, l’assistente al traffico (traffic jam assist) regola la distanza dal veicolo che precede, intervenendo sullo

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Dodge Durango SRT il SUV americano ha grinta e cavalli! Prestazioni ma anche estetica e così sul nuovo Dodge Durango SRT figura un impianto di scarico dalla resa sonora e dinamica marcatamente sportiva, cerchi in lega da 20 pollici con pneumatici Pirelli Scorpion Verde 295/45 ZR20. Anche l’impianto frenante è stato adeguato per l’occasione, l’intervento della Brembo è evidente. Internamente figura il grande schermo TFT da 8,4 pollici, sistema che prevede tutte le più evolute funzioni di intrattenimento, dalla radio, alla visione, da fermo di DVD, al navigatore, alla televisione satellitare. L’impianto Audio è mostruoso, grazie all’intervento della BeatsAudio , sono presenti all’interno dell’abitacolo 9 altoparlanti, un massiccio subwoofer ed un amplificatore di potenza da 506 Watt!

Il marchio Dodge ed SRT , da sempre nel mondo automotive, sono sinonimo di sportività, di altissime prestazioni e così ancora una volta, le aspettative vengono rispettate con il SUV Americano più veloce della sua categoria, il Dodge Durango SRT . Per il nuovo anno, il Dodge Durango SRT aumenta la cilindrata del suo motore, ora rispetto al passato il potentissimo V8 biturbo vanta 392 centimetri cubici in più, raggiungendo la considerevole potenza di 475 cavalli e 470 Nm di coppia massima, valori che su strada si traducono in uno 0-100 km/h in soli 4,4 secondi ! Il quarto di miglio viene bruciato in soli 12,9 secondi, tempi questi certificati dalla National Hot Rod Association (NHRA). Per garantire simili prestazioni, il motore ha ricevuto un nuovo radiatore, nuovi condotti di aspirazione, una nuova turbina, Anche la logica di funzionamento del cambio automatico è stata adeguata, così come il funzionamento del differenziale autobloccante, che ripartisce fino al 65% della coppia massima alle ruote posteriori. Varie le modalità di “guida” del Dodge Durango SRT : in”Auto”, tutto avviene in maniera automatica, dalle cambiate alla ripartizione di potenza e coppia, in Sport Mode , la trasmissione è notevolmente più veloce, in modalità Track i tempi di cambiata si riducono notevolmente con una ripartizione della coppia tra i due assali in soli 160 millisecondi, “Snow” consente una ripartizione della coppia 50/50, “Two” punta alla massima stabilità del veicolo, ECO permette un considerevole risparmio di carburante.

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Telaio in allumunio per la nuova Renault Alpine stradale

Renault svela ulteriori caratteristiche salienti della sua nuova Alpine stradale, è il turno del telaio in allumino. Dal motore alla trasmissione, dalle sospensioni all’elettronica, il telaio in alluminio è la base di partenza fondamentale per rendere un auto veloce, leggera e prestazionale, così la nuova Renault Alpine stradale punta sulle sue peculiarità tecniche per conquistare il pilota. Attualmente sono pochi i costruttori nel mondo automotive ad utilizzare un telaio totalmente in allumino, un materiale che per quanto costoso e difficile da lavorare risulta utile e fondamentale nella realizzazione di una vettura che punta sulle prestazioni ma anche sul divertimento di guida. Riduzione di pesa, leggerezza quindi ma anche rigidità: la nuova Renault Alpine stradale è un prodotto esclusivo, a cominciare dal suo prezioso telaio…

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Jaguar F-Type Model Year 2018 : tecnologia, applicazioni e video on board Jaguar F-Type 400 Sport , una versione esclusiva della potente coupé, una vettura che monta il 3 litri V6 turbo da 400 cavalli, un telaio potenziato e cerchi da 20 pollici con finitura grigio scuro. Su questa versione è previsto anche un impianto frenante specifico. Esteticamente le bande giallo e grigio satinato presenti sulla parte posteriore della vettura, sullo splitter anteriore e sul cofano motore sottolineano la presenza di una edizione speciale, mentre internamente figurano cuciture a contrato, poggiatesta ricamati e volante e consolle centrale specifica. Tanta la tecnologia presente a bordo della nuova Jaguar F-Type ad iniziare dal sistema di parcheggio autonomo: quando si è al cospetto di un parcheggio, parallelo all’auto, delle dimensioni adatte al parcheggio, sensori ad ultrasuoni emettono un suono affinché il guidatore possa capire che c’è lo spazio opportuno per parcheggiare. In questo caso, sterzo, acceleratore e freni autonomamente intervengono al fine di parcheggiare l’auto.

Non smette di graffiare il bellissimo felino e così dopo aver mostrato al mondo intero la sua bellezza e capacità di prestazioni stupefacenti ecco che la Jaguar F-Type si aggiorna in diversi particolari tecnici, potendo contare su di un appeal innegabilmente attraente. Ha linee equilibrate, un mix di seduzione, sportività ed eleganza, del resto il DNA del marchio inglese è sempre stato questo, classe non esibita, non mostrata, sportività non ostentata e la nuova Jaguar F-Type sembra incarnare appieno questo spirito .

Internamente il nuovo modello si caratterizza per una cura maniacale dei dettagli, per finiture cromate e per l’utilizzo di materiali pregiati ed ergonomici. I sedici ora hanno l’anima in magnesio e rispetto al passato pesano 8 kg di meno, mentre il disegno del volante così come quello della plancia, rende possibile un incremento dello spazio interno di 50 millimetri.

Una gamma di modelli estremamente complessa, versioni che spaziano dai 300 cavalli fino all’immancabile SVR da oltre 550 cavalli, sulla nuova F-Type arriva il nuovo sistema di intrattenimento touch screen. un display che mostra una grafica intuitiva, grazie a comandi a sfioramento ed a una tecnologia innovativa, come per esempio, nel caso del navigatore, mostrare il traffico in tempo reale e le previsioni del tempo lungo la rotta impostata.

Il sistema di riscaldamento può esser integrato con un dispositivo di ventilazione dei sedili, mentre sulla SVR sono disponibili nuovi rivestimenti in pelle.

La vera novità della nuova Jaguar F-Type è la sua interfaccia con l’applicazione realizzata dalla GoPro: in combinazione con il video immortalato dalla magica cam, in real time il pilota potrà accedere anche ai dati prestazionali della vettura quali la velocità, apertura valvola farfalla, marcia inserita, forza frenante e g laterali, Il filmato, come sempre in altissima risoluzione, potrà esser scaricato anche sul proprio smartphone e condivido sui canali social. Al fine di celebrare la realizzazione di una nuova intera gamma di veicoli, per il solo 2017, sarà in vendita la

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Al Salone di Tokyo debutta il prototipo della nuova Honda Civic Type R in alluminio spazzolato. La celebre “H” rossa di Honda – che impreziosisce tutti i modelli Type R – è collocata al di sopra di una nuova bocchetta dell’aria sul lato anteriore. Sul frontale, le linee aggressive del paraurti sono accentuate da una fessura alata in fibra di carbonio e da un profilo rosso sportivo, che avvolge l’intera vettura. Le fessure di ventilazione contribuiscono ad allargare il paraurti mentre le griglie romboidali si affiancano alle bocchette per la ventilazione dal design scolpito. Le minigonne laterali in fibra di carbonio si estendono per l’intera lunghezza del passo, tra i cerchi in lega da 20’’ di color nero lucido con accenti rossi e i pneumatici ad alte prestazioni.

Il prototipo della nuova Honda Civic Type R ha debuttato ufficialmente nel mercato asiatico in occasione del Salone di Tokyo dedicato alle vetture fuoriserie e ad alte prestazioni.

Un imponente diffusore in fibra di carbonio corre al di sotto del paraurti posteriore allargato, che è caratterizzato da tre condotti di uscita funzionali ed una coppia di alette direzionali su ogni lato. Il condotto di uscita centrale presenta un diametro ridotto ed è evidenziato da un color rosso vivo metallizzato. Le estremità laterali del tetto si slanciano verso l’aletta posteriore rendendo un effetto visivo sensazionale.

Questo prototipo offre un’anteprima degli elementi stilistici della Civic Type R di nuova generazione, il cui lancio ufficiale è previsto nel corso dell’anno. La presentazione del prototipo della nuova Civic Type R a Tokyo è stata accompagnata dall’annuncio ufficiale dell’avvio in Giappone, a partire dall’estate 2017, della commercializzazione di Civic Berlina e Type R, nonché di Civic Sedan. Mentre Civic Sedan sarà prodotta presso gli stabilimenti Saitama Factory in Giappone, i modelli Berlina e Type R saranno costruiti presso il centro Honda of the UK Manufacturing (HUM) con sede a Swindon, nel Regno Unito. Dal suo debutto nel 1972, sono state prodotte in tutto il mondo circa 24 milioni di unità di Civic.

La gamma Honda esposta al centro congressi Makuhari Messe della Prefettura di Chiba comprende una varietà di automobili e motociclette, oltre a numerosi modelli da corsa che gareggiano in Formula Uno, nel MotoGP e nella SUPER GT.

La progettazione della Civic Type R di nuova generazione rientra nello stesso programma di sviluppo degli altri componenti della famiglia Civic. Tale modello sarà esportato e venduto su scala mondiale, anche negli USA. La precedente generazione di Civic Type R era disponibile in Giappone – ma solo in quantità limitate, mentre le vendite giapponesi della nuova generazione di questa Berlina ad alte prestazioni non avranno limiti. Il prototipo della presenta una carrozzeria dalle linee muscolose oltre ad una serie di interventi che mirano a favorire le prestazioni aerodinamiche. Questa vettura spettacolare è avvolta da una finitura zigrinata dall’effetto

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McLaren svela il suo nuovo telaio in fibra di carbonio McLaren Automotive ha rilasciato le prime informazione sul nuovo Composites Technology Centre.

è per la società il primo stabilimento dedicato che non risiede all’interno dell’attuale campus McLaren. Creato in partnership tra McLaren Automotive, e l’AMRC dell’Università di Sheffield il Consiglio Comunale della città di Sheffield, il nuovo Composites Technology Centre creerà più di 200 nuovi posti di lavoro con un investimento complessivo di quasi 50 milioni di sterline.

Situato vicino all’ Advanced Manufacturing Research Centre (AMRC) presso l’Università di Sheffield e costruito con il contributo e supporto del Consiglio Comunale di Sheffield, il nuovo “Centre” sarà responsabile per lo sviluppo e la produzione dei telai “Monocel” e “Monocage” per tutte le future vetture McLaren .

L’obiettivo è che questo nuova struttura porti un risparmio sui costi di circa 10 milioni di sterline rispetto ai costi odierni, e 100 milioni di sterline di guadagno in GVA (gross value added / valore aggiunto lordo) per l’economia locale entro il 2028.

La struttura “Monocel” di nuova generazione sarà prodotta utilizzando tecniche di costruzione avanzate e automatizzate sviluppate in collaborazione con l’ AMRC. Il nuovo impianto inizierà ad essere operativo in questa prima parte del 2017 con una pre-produzione del telaio in fibra di carbonio di cui si prevede la sua consegna al McLaren Technology Centre, nella seconda metà del 2017 con processi di fabbricazione di prova in AMRC prima di entrare in regime di produzione entro il 2020.

Le opportunità di espansione che si presenteranno in seguito fanno si che l’ambizione sia di duplicare e raggiungere i 200 milioni di sterline. L’opportunità di produrre internamente il telaio in fibra di carbonio permette anche di incrementare la percentuale (in valore) dei pezzi originati nel Regno Unito a circa l’otto percento di media sino ad un 50 percento a secondo del modello.

La realizzazione del nuovo McLaren Composites Centre

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L’AMRC fu fondato nel 2001 per una collaborazione del valore di 15 milioni di sterline tra l’Università di Sheffield e il gigante dell’aerospazio Boeing con lo scopo di sfruttare la rinomata competenza e conoscenza dei materiali e dei macchinari e applicando queste tecniche per lo sviluppo tecnologico futuro. Nel 2004, l’AMRC cambiò sede collocandosi presso l’ Advanced Technology Park a Sheffield appositamente sviluppato, e nel 2008 fu aperta la Rolls-Royce plc Factory of the Future (stabilimento del futuro di RollsRoyce). Nel 2012 lo stabilimento “Factory of the Future” si è ampliato per includere un più ampio Centro dedicato ai materiali compositi. Nel 2015, lo stabilimento AMRC 2050 è stato aperto come il primo impianto di assemblaggio e produzione di componenti completamente riconfigurabile del Regno Unito per la ricerca collaborativa, in grado di passare rapidamente tra i diversi componenti ad alto valore e pezzi unici. L’edificio di 7,000 metri quadrati è sede del AMRC Integrated Manufacturing Group con una struttura di lavoro “open-space” che integra l’assemblaggio hightech e la produzione – molto simile all’esistente McLaren Production Centre a Woking nel Surrey. Il nuovo McLaren Composites Technology centre sarà situato vicino al campus dell’AMRC.

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In occasione dell’inaugurazione del AMRC di Sheffield, Mike Flewitt, Chief Executive Officer di McLaren Automotive ha commentato: “ Nel 1981, la McLaren è stata la prima azienda a riconoscere le proprietà eccezionali della fibra di carbonio, e abbiamo, da allora, forgiato questo materiale altamente tecnico per essere il cuore di ogni vettura McLaren, da strada o da pista. L’iconica McLaren F1 era la vettura da strada più veloce mai costruita con un telaio in fibra di carbonio e ogni vettura costruita da McLaren oggi ha lo stesso. Pertanto la costruzione di uno stabilimento dove produrre noi stessi i nostri telai in fibra di carbonio è un passo logico nella nostra crescita. Prosegue: “Abbiamo valutato diverse opportunità per raggiungere questo obiettivo, ma l’opportunità offerta dall’Advanced Manufacturing Research Centre all’Università di Sheffield era convincente. Presso l’AMRC avremmo accesso ad alcune delle migliori strutture di ricerca per i materiali compositi, e non vedo l’ora di vedere la costruzione del nuovo McLaren Technology Centre che sarà una stabilimento all’avanguardia con uno gruppo di grande talento.

Il McLaren Composites Technology Centre verrà ospitato in un edificio 7000m2 su un terreno di quattro acri dove verranno svolte attività di ricerca e sviluppo per i futuri telai “Monocell” e “Monocage” in fibra di carbonio oltre alla produzione degli stessi. I 200 nuovi impiegati prevedono uno staff di circa 150 addetti per la produzione e 50 addetti per il supporto alla produzione. Per più di 30 anni, la McLaren ha sperimentato l’uso della fibra di carbonio nella costruzione di veicoli. La McLaren MP4/1 era la prima vettura sulla griglia di partenza della Formula OneTM a montare un telaio in fibra di carbonio. Se comparate le strutture in alluminio dei tempi, la fibra di carbonio era più leggera ma più solida e perciò più veloce ma anche più sicura. Nella seguente stagione quasi tutti i concorrenti avevano adottato questo nuovo materiale per la costruzione delle loro vetture, ed è ancora il materiale che prevale nelle vetture di oggi. E su strada, l’iconica McLaren F1 del 1993 era la prima vettura stradale a essere prodotta con un telaio in fibra di carbonio. Questa iconica vettura detiene ancora il record di velocità per una vettura stradale a motore aspirato. Dal 1981, McLaren ha sempre costruito vetture con il telaio in fibra di carbonio

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Nuova Mercedes-AMG GT C Coupé : un upgrade coinvolgente Il North American International Auto Show dà inizio ai festeggiamenti di un importante anniversario, nasce la Mercedes-AMG GT C Coupé . Nel 2017, Mercedes-AMG il performance brand della Stella celebra, infatti, il suo cinquantesimo compleanno, quale migliore occasione per portare al debutto la nuova Mercedes-AMG GT C Coupé , vettura che lancia nuovi ed importanti upgrade sulla bellissima GranTurimo tedesca. Con oltre 100,000 unità vendute nel 2016 e una crescita del 40 %, Mercedes-AMG sottolinea con grande determinazione lo storico traguardo. In concomitanza con il 50 anni di AMG il Marchio high performance di Affalterbach amplia la famiglia AMG GT con la nuova Mercedes-AMG GT C. Dopo la AMG GT C Roadster , il Coupé è ora disponibile in una nuova variante di prestazioni e tecnologia, che si posiziona tra l’ AMG GT S e l’ AMG GT R . Il nuovo modello sarà disponibile al lancio esclusivamente nell’esclusiva versione Edition 50. Anche la MercedesAMG GT e l’ AMG GT S hanno beneficiato di un importante upgrade estetico, I nuovi modelli si distinguono per l’affascinante griglia Panamericana, che è oggi una caratteristica di tutti i modelli AMG GT . “Dopo 50 anni in corsia di sorpasso, avevamo due possibilità, rallentare o spingere ancora più forte sull’acceleratore. In Mercedes-AMG non abbiamo mai avuto alcun dubbio: l’unica via possibile era la seconda”, ha dichiarato Tobias Moers, CEO di Mercedes-AMG GmbH. “L’ AMG GT C ne è la dimostrazione più chiara e inequivocabile. In meno di tre anni, la seconda automobile costruita interamente ‘in-house’, è divenuta a tutti gli effetti una famiglia, con ben sette modelli.”

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McLaren P14 : pronta a stupire al Salone di Ginevra La casa automobilistica inglese presenta la McLaren P14 , una sigla che lascia intendere chiaramente le performance sportive di questa vettura

realizzata una presa d’aria molto simile alla soluzione usata per la vettura di inizi anni ’90 disegnata da Gordon Murray, e considerata come la sportiva migliore della storia.

Per la Casa di Woking in realtà c’è stato un spoiler fotografico che ha immortalato la McLaren P14 in veste definitiva.

Sono stati totalmente ridisegnati i gruppi ottici anteriori, mentre l’alettone a scomparsa che si trova al posteriore riprende lo stile di quello usato per la P1.

La presentazione di questa vettura è stata fatta per un numero ristretto di clienti, immagini che poi hanno fatto il giro del globo attraverso la rete.

Sulla McLaren P14 debutta un telaio monoscocca completamente nuovo in fibra di carbonio definito Monocage II.

L’auto si presenta nel classico colore Mclaren Volcano Orange, ha un profilo sinuoso e slanciato sia nella zona del tetto, sia nei passaruota.

Il motore sarà il consueto V8 da 3.8 litri biturbo che qui toccherà la potenza di 700 cv e prestazioni superveloci, sia in accelerazione che velocità massima. Insomma, al Salone di Ginevra, se ne vedranno delle “belle” tra le supersportive Ferrari e Mclaren, che rinnovano la sfida su strada e, chissà, visto che qualche giorno dopo inizia il campionato di Formula 1 magari anche in pista, ma su questo non c’è certezza.

La McLaren P14 è la prima vettura presentata dopo l’uscita di scena di Ron Dennis, che della Mclaren, piaccia o no, è stato l’anima, e chi adesso gestisce al suo posto ha bene in mente i successi della Mclaren F1, e così sulla nuova vettura, dietro il passa ruota anteriore si è

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Nuova smart fortwo urbanrunner : anima sportiva da Brabus Completano l’allestimento in stile race la terza luce stop in vetro fumé, cerchi da 16’’ total black, assetto sportivo ribassato, terminale di scarico cromato, cambio al volante e pedaliera sportiva. Sportiva e tecnologica, fortwo urbanrunner offre, inoltre, Cool & Media system con navi touch screen, audio streaming e interfaccia Bluetooth con vivavoce. Proposta su fortwo coupé e cabrio, urbanrunner è disponibile da 20.910 euro (IVA & mss inclusa) per la coupé e 24.805 euro (IVA & mss inclusa) per la cabrio. Innovazione e lifestyle sono i valori che da sempre rendono unica la smart una strategia che passa attraverso lo sviluppo di serie speciali in edizione limitata e personalizzazioni e sorprendenti show car come la forfood. Edizioni speciali fatte su misura, che esaltano l’anima tailor made della regina delle city car.

Smart inaugura il 2017 con una nuova, esclusiva serie speciale che esalta il lato sportivo della regina delle citycar. fortwo urbanrunner , offerta in versione coupé e cabrio, è disponibile in cinque combinazioni di colori tra matt, fluo e metallizzati. Un carattere forte grazie al BRABUS style pack che sottolinea lo stile con spoiler anteriore e posteriore e minigonne a contrasto e terza luce stop in vetro fumé. Un race kit reso ancora più grintoso dai cerchi da 16’’ total black, l’assetto sportivo ribassato, il terminale di scarico cromato, il cambio al volante e la pedaliera sportiva. Questa nuova ‘instant classic’, equipaggiata con motore da 90 CV e cambio automatico twinamic, è disponibile da 20.910 euro (IVA & mss inclusa) per la coupé e 24.805 euro (IVA & mss inclusa) per la cabrio. smart festeggia il nuovo record raggiunto nel 2016 (28.317 unità vendute) con una limited edition che punta dritta al cuore degli smartisti più sportivi e appassionati. fortwo urbanrunner è una nuova instant classic che entra di diritto nell’hall of fame delle oltre cinquanta edizioni limitate che hanno segnato la storia di smart. La nuova special edition svela l’anima sportiva di smart, grazie all’esclusivo BRABUS style pack caratterizzato da elementi distintivi – come lo spoiler anteriore e posteriore e le minigonne – verniciati a contrasto in cinque differenti colori tra matt, fluo e metallizzati.

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Nuova Kia Stinger : prestazioni, design e turbo! E’ stata presentata a Detroit ed ora è pura realtà, la nuova KIA Stinger è una bellissima tre volumi, forte di un fascino sportivo senza limiti e di un’aggressività da velocista pura. La nuova Kia Stinger , ha l’ariasportiva che rappresenta la massima espressione in termini di performance del marchio coreano. Ha un look chiaramente emozionale, del resto non nasconde le sue elevatissime prestazioni, la nuova KIA Stinger è pronta ad invadere i mercati di tutto il mondo grazie alla sua commercializzazione entro fine anno. posteriore e grosse e voluminose prese aria anteriori laterali sono solo una cornice per una vettura che fa delle prestazioni il suo asso nella manica.

La Stinger è una macchina da sogno, frutto del lavoro dei tecnici KIA e di meticolose messe a punto sul circuito del Nurburgring : ogni suo dettaglio in termini di prestazioni pure è stato curato nei minimi particolari con il risultato di una vettura tecnicamente ineccepibile.

Tutto sotto controllo La console centrale è divisa in due aree, i comandi del sistema di intrattenimento centrale presenta uno schermo touchscreen a colori: sul display TFT vengono visualizzate diversi dati, dalle pure indicazioni di performance come le forze G laterali ed i tempi sul giro, alla temperatura olio motore, al navigatore, al sistema di diagnosi interna della vettura, sulla nuova Kia Stinger il pilota ha tutte le informazioni vitali della vettura a portata di mano.

Dalla concept car alla messa in produzione, la KIA Stinger vuole sfidare le sportivissime europee ed ha tutte le carte in regola per mostrare la sua velocità. Estetica da urlo Trasformare una concept car in una belva da strada, la nuova Gran Turismo firmata KIA è vettura grintosa che trasmette potenza, ma anche dinamicità e brutalità delle prestazioni, il tutto senza rinnegare l’eleganza tipica del marchio. Ha quattro ruote motrici, un abitacolo spazioso ed un lungo cofano motore che contrasta con un retro corto e rastremato, una forma atletica, sembra quasi un corridore pronto allo scatto.

Prestazioni pure La nuova Kia Stinger è mossa da un motore 2 litri turbo da 255 cavalli, un quattro cilindri forte di una coppia massima di 260 Nm, disponibile tra i 1.400 ed i 4.000 giri al minuto; in alternativa è anche disponibile un 3,3 litri, turbo, da 365 cavalli e 376 Nm di coppia massima, per quest’ultima Kia dichiara una velocità massima di 167 miglia ed un accelerazione 0-100 km/h in soli 5,1 secondi.

Una fastback che nel frontale punta sull’aggressività grazie a passaruota possenti, ad un retro dominato dall’estrattore posteriore ed ai quattro possenti terminali di scarico che emanano un sound minaccioso.

Sulla 2 litri turbo sono presenti pneumatici 224/45 R18, mentre sulla V6 da 3,3 litri, anteriormente ci sono dei 225/40 R19 e posteriormente dei 255/35 R18. Freni a disco ventilati e pinze Brembo a quattro pistoncini all’anteriore e due pistoncini al posteriore presenti sulla V6, completano un quadro tecnico di tutto rispetto.

Proiettori a LED, anteriori e posteriori, sottoscocca interamente carenato per favorire il flusso d’aria, abbassando notevolmente il coefficiente di penetrazione aerodinamica, così come le branchie laterali che favoriscono la stabilità alle altissime velocità. Minigonne laterali, possenti cerchi che lasciano intravedere massicce pinze freno rosse, spoiler

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Alfa Romeo Stelvio First Edition di un propulsore sovralimentato con iniezione diretta ad altissima pressione, ben 200 bar. Così come accade per la Giulia Veloce, anche la nuova Alfa Romeo Stelvio First Edition è dotata di trazione integrale permanente Q4: questo sistema coadiuvato da una centralina elettronica, monitora continuamente la differenza di coppia presente sui due assi, in funzione delle condizioni di utilizzo e di aderenza del veicolo. In condizioni normali la Stelvio First Edition si comporta esattamente come una trazione posteriore con il 100% della coppia presente sull’asse posteriore, in caso di situazione critica di aderenza, in real time, fino al 50% della coppia motrice viene trasferito sulle ruote anteriori.

Arriva una edizione speciale di un SUV attesissimo e prestazionale, l’ Alfa Romeo Stelvio First Edition , rappresenta la prima versione speciale di un auto che coniuga design, innovazione ed anima sportiva.

La nuova Alfa Romeo Stelvio First Edition sarà venduta in Italia ad un prezzo di 57.300 : ai clienti che entreranno per primi in possesso del SUV torinese, saranno riservati condizioni esclusive.

Si pone leggermente al di sotto della mostruosa Quadrifoglio, ma di fatto la nuova Alfa Romeo Stelvio First Edition ha potenza da vendere, grazie al suo nuovo motore da 2 litri, benzina e rigorosamente turbo, che sprigiona una potenza massima di 280 cavalli, il tutto abbinato ad cambio automatico a 8 marce con trazione integrale Q4. Su strada tanta potenza si trasforma in uno 0-100 km/h in soli 5,7 secondi ed in una velocità massima superiore ai 230 km/h. Il nome Stelvio è tutto un programma, il valico montano più alto di Italia, forte dei suoi oltre 75 tornanti e 20 chilometri, è il percorso giusto per mettere alla prova qualsiasi SUV del mondo: la novità Alfa Romeo mostra in questo frangente un handling eccezionale, grazie ad un assetto ribassato ed ai cerchi da 20 pollici, conditi da pinze freno colorate. Fari al bi-xeno, vetri posteriori oscurati, cornice cristalli neri, schermo centrale da 8,4 pollici comprensivo di sistema di navigazione 3D di ultima generazione sviluppato in collaborazione con Magneti Marelli; immancabile la radio digitale (DAB). Per quanto riguarda la motorizzazione siamo ai massimi livelli di tecnologia, i 280 cavalli disponibili 5.250 giri ed i 400 Nm di coppia massima sono il fiore all’occhiello

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Toyota C-HR : un SUV compatto, tecnologico, ibrido e turbo Arriva dalla Toyota il nuovo SUV coinvolgente, avveniristico, il C-HR è stato realizzato e progettato su di una nuova piattaforma per dar vita ad un veicolo futuristico.

giri al minuto) che lavora in simbiosi con un propulsore elettrico da 32 cavalli, per un totale di 122 cavalli. Questa versione, fa segnare consumi bassissimi, circa 30,2 km al litro, tra i più bassi in circolazione nel segmento dei SUV compatti. L’altro motore disponibile è sempre un quattro cilindri, ma da 1,2 litri, turbocompresso, da 116 cavalli e 185 Nm di coppia massima, quest’ultima disponibile tra i 1.500 ed i 4.000 giri al minuto, un propulsore che dimostra un’efficienza del 20% in più rispetto analoghi motori della medesima cubatura, il che significa un valore medio nei consumi di 15,5 chilometri con un litro. Entrambe le motorizzazioni fanno segnare valore del 75% in meno, in termini di emissioni di scarico, rispetto a quanto stabilito dalla legislazione nel 2005.

Si chiama Toyota New Global Architecture ( TNGA ) la nuovissima piattaforma da cui nasce la Toyota C-HR , una novità avveniristica che darà vita anche alla quarta generazione della Prius .

Quali sono i plus della nuova Toyota C-HR : – prestazioni e basse emissioni; – design altamente emozionante; – nuove colorazioni, nuovi elementi interni dell’abitacolo – versione hybrid con consumi medi di 30,2 chilometri al litro – presenza del pacchetto sicurezza ed anticollisione Toyota Safety Sense P

Le prestazioni del nuovo SUV sono state obiettivo dei progettisti giapponesi, il nuovo SUV doveva conferire feeling di guida ma anche prestazioni, reattività al volante e sicurezza, il tutto senza trascurare un look senza ombra di dubbio coinvolgente. Nello scorso Maggio 2016, la nuova Toyota C-HR aveva girato al Nurburgring in una gara di durata, allo scopo di verificarne affidabilità ma anche resistenza. Sempre più spesso, gli automobilisti nella scelta di una nuova vettura, valutano il design del veicolo, ebbene il design della nuova Toyota C-HR è stato sviluppato seguendo un progetto avveniristico, il tema stilistico predominante è quello del “diamante”, tutta la carrozzeria così come l’abitacolo deve conferire ai passeggeri una sensazione non solo di sicurezza ma anche di tecnologia. Il contrasto tra un anteriore fortemente profilato ed un retro schematico, enfatizza l’originalità di questo nuovo SUV.

Prezzi a partire dai 21.950 euro della versione Toyota C-HR Active .

La Toyota C-HR Hybrid monta un motore endotermico da 1,8 litri, un quattro cilindri in linea da 90 cavalli (5.200

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La lussuosa Rolls-Royce Phantom VII esce di scena dopo 90 anni…

E’ stata introdotta oltre 90 anni fa sul mercato e ha dato vita ad un filone stilistico unico nel suo genere, la Rolls-Royce Phantom ha dato vita ad una rinascita del marchio di lusso, forte di un design audace e di contenuti totalmente nuovi, inediti.

assoluta del lusso, nel West Sussex, in Inghilterra. Così come è accaduto con la prima serie, anche la Phantom nuova sarà costruita in un ambiente di assoluta segretezza, una vettura che è attesa dal mondo deve dare aspettative altissime.

Dalla sua creazione ad oggi, il nome Phantom identifica immediatamente una Rolls-Royce in tutto il mondo, un auto che in questi ultimi 90 anni ha fatto sognare intere generazioni. La Phantom I portava sulle sue spalle il peso delle aspettative di un auto che fosse la migliore al mondo, 78 anni più tardi, la Rolls-Royce Phantom VII al Festival di Goodwood ne ha segnato la rinascita, diventando una vera e propria leggenda. Oggi dopo 13 anni, la Phantom VII lascia il palco con una versione che rende omaggio alla settima generazione di un auto che rappresenta il successo del marchio e la creazione di un vero e proprio centro di eccellenza

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Volvo celebra i 20 anni di trazione integrale meccanica AWD “E con l’elettrificazione la trazione AWD diventerà ancora più flessibile. Un primo segnale di ciò lo si può già vedere sulla nostra XC90 T8 Twin Engine, dove la potenza viene trasferita alle ruote posteriori per mezzo di un’unità di trasmissione elettrica posta sull’asse posteriore. Con l’evoluzione verso veicoli elettrici alimentati esclusivamente da una batteria e lo sviluppo di altre applicazioni per i sistemi di propulsione, assisteremo a un aumento delle opportunità di controllare in maniera indipendente ciascun motore e ciascuna ruota a seconda delle condizioni del fondo stradale o dello stile di guida desiderato,” aggiunge Henrik Green. Con il progredire della tecnologia AWD, il peso dei sistemi meccanici si è ridotto e la loro efficienza è aumentata. L’introduzione dell’efficiente tecnologia ‘Active On Demand’ consente ora di mantenere sempre in trazione tutte e quattro le ruote per consentire un’immediata distribuzione della coppia motrice alle ruote posteriori, quando necessario. La coppia effettiva applicata viene controllata per garantire in modo costante e in qualsiasi momento livelli ottimali di maneggevolezza, stabilità e trazione. L’attuale sistema AWD meccanico di Volvo Cars è modulare e viene utilizzato su tutti i modelli Volvo.

Volvo Cars , la Casa automobilistica produttrice di vetture di lusso, celebra i 20 anni della trazione integrale meccanica AWD mettendo alla prova alcune delle sue automobili più capaci sui laghi ghiacciati attorno all’area sciistica di Åre, nel nord della Svezia. La Casa automobilistica svedese ha organizzato una prova dinamica invernale che offre l’occasione di testare le versioni di maggior spicco della trazione AWD meccanica e della nuova trazione AWD elettrica su vetture adatte a ogni tipo di fondo e di condizioni climatiche quali la XC90, la V90 Cross Country e la V40 Cross Country .

“Capiamo le esigenze dei nostri clienti e capiamo quanto sia importante avere una soluzione AWD flessibile in grado di adattarsi rapidamente e automaticamente alle diverse circostanze del mondo reale e climatiche.

“Volvo Cars è conosciuta in tutto il mondo per quella che in svedese chiamiamo ‘framkomlighet’, ovvero la capacità di arrivare ovunque si desideri, indipendentemente dalle condizioni atmosferiche. Questa è una parte importante del nostro retaggio, oltre che una chiara indicazione della nostra identità e delle nostre origini. Con la recente aggiunta della trazione integrale elettrica ai nostri prodotti top di gamma abbiamo affinato ulteriormente la nostra offerta prestazionale in quest’area importante,” ha commentato Henrik Green, Senior Vice President, Ricerca & Sviluppo di Volvo Cars.

L’ AWD non è solo parte del sistema dinamico del veicolo, ma è anche una dotazione di sicurezza ed è nostro impegno garantire un’esperienza di guida sicura, armoniosa e divertente che trasmetta la sensazione di avere il pieno controllo del mezzo,” conclude Henrik Green. Le varianti All-Wheel Drive rappresentano oltre il 50% degli ordini dei modelli della nuova Serie 90 di Volvo e superano il 40% degli ordini dell’intera gamma di modelli di Volvo Cars .

I progressi realizzati nella tecnologia AWD fanno sì che a fronte di una maggiore maneggevolezza, stabilità e motricità si continui a garantire un’esperienza di guida sicura e divertente, riducendo al contempo il consumo di carburante.

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Sulla nuova Fiat Tipo arriva il Turbo da 120 cavalli arricchisce della regolazione lombare sedile guidatore e della presa di corrente nel vano bagagliaio, che si aggiungono ai sensori di parcheggio, Cruise Control, Brake Control e Speed Limiter, sistema di infotainment UconnectTM NAV 5’’ con navigatore Tom Tom 3D.

Continua l’offerta di motorizzazioni alternative e prestazionali per la nuova Fiat Tipo : è la volta del Turbo da 1,4 litri, con alimentazione benzina e GPL, da 120 cavalli. La versione 4 porte della nuova Fiat Tipo si completa con il propulsore 1.4 litri Turbo da 120 CV a doppia alimentazione benzina e GPL mentre sulla 5 porte e sulla Station Wagon i clienti più attenti alle prestazioni e al piacere di guida potranno scegliere il nuovo 1.4 litri T-Jet che si caratterizza per compattezza e bilanciamento ottimale fra guida brillante e costi di esercizio. Eroga 120 CV (88 kW) a 5.000 giri/min e ha una coppia massima di 206 Nm a 2.500 giri/min. Ciò garantisce un’elasticità di marcia elevata e una risposta grintosa. La gamma della nuova Fiat Tipo si aggiorna anche in termini di contenuti nel segno di un’attenzione sempre maggiore verso le esigenze dei clienti più esigenti. L’allestimento Pop, modello d’ingresso della Tipo, si arricchisce dei cerchi da 16’’ fino ad oggi disponibili solo sull’allestimento Easy. Quest’ultimo offre oggi il Cruise Control di serie. Anche l’offerta sull’infotainment evolve per andare incontro alle mutate esigenze della clientela: grazie ai nuovi Pack Radio sarà possibile avere la Radio Bluetooth con comandi al volante sull’allestimento Pop e la Radio Touchscreen 5’’ con comandi radio e volante in pelle sull’allestimento Easy. Inoltre, alla luce del successo della gamma Tipo nel mondo business, l’allestimento Easy Business si

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Nuovo Opel Crossland X : la famiglia dei crossover si allarga

Una carrozzeria fresca e compatta, un abitacolo estremamente spazioso e versatile, combinazioni bicolori di tendenza e il fascino del SUV: il nuovo Opel Crossland X è tutto questo. Il nuovo Opel Crossland X (Crossover Utility Vehicle) è il secondo membro della famiglia Opel X nel segmento B, dove si unisce a un bestseller sportivo come Mokka X. Nel corso dell’anno sarà lanciato anche il nuovo Grandland X nella categoria delle compatte (segmento C). Opel avvia in questo modo l’offensiva di prodotto “7 nel 17”, che vedrà il lancio di sette nuovi modelli nel 2017, con due novità con la X che uniscono il meglio di mondi diversi: vetture con un design grintoso, le virtù di un SUV e tutte le caratteristiche utili per la città. Sono i modelli Opel con l’X factor. Rispetto a Opel Mokka X, un tipico SUV offerto con la trazione integrale a richiesta per occasionali escursioni fuoristrada, il nuovo Opel Crossland X è destinato alle

aree urbane per le sue dimensioni esterne contenute, pur risultando perfetto anche per andare a fare compere in una fattoria biologica o per partire per una vacanza nella campagna Toscana. Con una lunghezza di 4,21 metri, il nuovo Crossland X è più corto di 16 centimetri rispetto ad Astra, che supera di 10 centimetri in altezza. I passeggeri possono così sfruttare la posizione di seduta rialzata che garantisce un’eccellente visibilità. Chi è alla ricerca di un’esperienza ancora più coinvolgente, può incrementare ulteriormente la sensazione di spazio con il tetto panoramico in vetro a richiesta. L’ultimo modello della gamma Opel offre inoltre innovazioni eccezionali che rendono la guida quotidiana più sicura, più comoda e più semplice. I fari anteriori Adaptive Forward Lighting (AFL) full LED, l’head up display e la telecamera posteriore panoramica da 180 gradi, il sistema avanzato di assistenza al parcheggio Advanced Park Assist, l’allerta incidente Forward Collision Alert con sistema di rilevamento pedoni e frenata automatica di emergenza[1], il sistema per la prevenzione dei

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colpi di sonno Driver Drowsiness System, il sistema di mantenimento della corsia di marcia Lane Keep Assist, il riconoscimento dei limiti di velocità Speed Sign Recognition e il sistema di avviso angolo cieco laterale sono solo alcuni esempi.

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propria interpretazione originale della filosofia stilistica Opel ‘L’arte scultorea incontra la precisione tedesca’ rendendola allo stesso tempo sofisticata e robusta. Nella parte anteriore mette in grande evidenza la griglia con lo scintillante Blitz di Opel, accompagnato da due ali cromate che lo collegano ai gruppi ottici anteriori AFL con LED, caratterizzati dalle caratteristiche luci Opel per la marcia diurna con LED a ‘doppia ala’.

Il nuovo Crossland X viene offerto inoltre con l’eccellente connettività tipica di Opel grazie a Opel OnStar e alla tecnologia di infotainment IntelliLink compatibile con Apple CarPlay e Android Auto con schermi touch a colori grandi fino a 8 pollici.

Le linee orizzontali ‘allargano’ visivamente la vettura. I tipici rivestimenti dei SUV e gli inserti silver nella parte anteriore e lungo tutta la sezione inferiore del veicolo evidenziano ulteriormente la sicurezza dell’aspetto e mostrano un’eleganza funzionale e allo stesso tempo sportiva. Le nette linee laterali e il tetto sospeso , che divide visivamente la parte inferiore del veicolo da quella superiore, allungano Crossland X e mettono in evidenzia la spaziosità dell’abitacolo. Il ‘tetto sospeso’ mostra la sua parentela con Opel ADAM grazie alla linea cromata arcuata dei finestrini che scende verso il posteriore. Proprio come nel caso della specialista di personalizzazione, i clienti possono ordinare un colore diverso per il tetto. La parte posteriore di Crossland X, ben visibile, si caratterizza chiaramente come SUV grazie alle visibili protezioni sottoscocca. I fari posteriori montati in alto sono caratterizzati dalla grafica ‘a doppia ala’ e si pongono all’intersezione tra il portellone e la linea del tetto.

Guidatore e passeggero anteriore possono viaggiare nella comodità dei premiati sedili ergonomici certificati dall’associazione tedesca di esperti posturali AGR. Opel è il solo costruttore a offrire questo livello di comfort nel segmento (sia su Crossland X sia su Mokka X). Il volume del bagagliaio di 410 litri, senza abbattere i sedili posteriori, è al vertice della categoria. I passeggeri posteriori hanno inoltre la possibilità di regolare i sedili di ben 150 millimetri in direzione longitudinale, aumentando così lo spazio per le gambe o la capacità del bagagliaio, e incrementando la versatilità di Crossland X. La categoria CUV/SUV B è in forte crescita: i dati di vendita sono quintuplicati dal 2010. Uno dei modelli più venduti e di tendenza è Opel Mokka X. Crossland X porterà nuovi stimoli in questo segmento di recente creazione e in rapida espansione che si posiziona al di sotto della categoria delle compatte, e garantirà un’ulteriore crescita del marchio Opel.

Design scolpito e chiaro senso della precisione, elementi caratteristici della filosofia stilistica Opel, definiscono l’abitacolo. Il cruscotto e la consolle centrale sono chiaramente articolati e allineati orizzontalmente rispetto a chi guida. Le cornici cromate intorno agli strumenti e alle bocchette dell’aria sono sinonimo di qualità elevata.

Design originale e perfetto uso degli spazi Grintoso fresco e affascinante: sono questi i tre aggettivi che definiscono ogni “crossover urbano”. Il nuovo Crossland X li possiede tutti pur rimanendo una tipica Opel, caratterizzata dalla migliore configurazione possibile e da una grande personalità. Con una lunghezza di 4.212 millimetri, una larghezza di 1.765 millimetri e un’altezza di 1.590 millimetri è un veicolo estremamente compatto. Crossland X propone la

Lo schermo touch screen a colori disponibile fino a 8 pollici dei moderni sistemi di infotainment compatibili con Apple CarPlay e Android Auto Radio R 4.0 IntelliLink

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e Navi 5.0 IntelliLink è integrato senza soluzione di continuità nella consolle centrale. Gli smartphone compatibili possono essere ricaricati in modalità wireless grazie a un sistema di ricarica induttiva. Opel OnStar, il servizio di connettività e assistenza personale a richiesta, assicura un’eccellente connettività per qualsiasi dispositivo mobile.

garantiscono un’eccellente visibilità al buio. Funzioni come il cornering light, l’assistenza abbaglianti e l’autolivellamento garantiscono un’illuminazione ottimale della strada. L’ Head Up Display, a richiesta, riduce il pericolo di distrazioni e proietta i dati più importanti riguardo velocità, navigazione e sistemi di assistenza direttamente nel campo visivo del guidatore.

Le eccezionali possibilità di connettività e l’ampia gamma di motorizzazioni a benzina, gasolio e GPL, disponibili con trasmissioni manuali e automatiche, non sono le uniche caratteristiche che garantiscono il massimo relax quando si viaggia. La sensazione di spazio in abbondanza e i sedili ergonomici di prima classe presenti su Crossland X rendono comodi anche le trasferte più lunghe.

La telecamera anteriore Opel Eye elabora numerosi dati che formano la base dei sistemi di assistenza alla guida come il riconoscimento cartelli stradali Speed Sign Recognition e il sistema di mantenimento della corsia di marcia Lane Keep Assist. Se la vettura abbandona inavvertitamente la corsia di marcia, il sistema avvisa il guidatore con segnali acustici e visivi. Anche il Cruise control con limitatore di velocità rende la guida più piacevole. L’avviso incidente Forward collision alert con rilevamento pedoni e Automatic Emergency Braking[2] contribuisce a evitare incidenti.

Opel Crossland X si distingue per l’elevato livello di flessibilità, grazie anche ai sedili posteriori che si possono spostare individualmente, abbattere in modo asimmetrico (60/40) ed essere regolati in lunghezza fino a 150 millimetri, rendendo ogni viaggio in seconda fila ancora più comodo per i passeggeri con gambe lunghe.

Il sistema non si limita a emettere un allarme e un allerta visiva ma frena autonomamente se la distanza rispetto al veicolo che precede diminuisce rapidamente e il guidatore non mostra alcun segno di reazione. L’allerta incidente viene inoltre offerto in combinazione con lo speciale sistema per la prevenzione dai colpi di sonno Driver Drowsiness System2, in grado di valutare il livello di affaticamento del guidatore attraverso lo stile di guida e di avvisarlo se ha bisogno di una pausa.

Inoltre, quando vengono spostati in avanti, è possibile aumentare il volume del bagagliaio fino a 520 litri, un valore al vertice della categoria. Si possono trasportare con facilità anche gli oggetti più lunghi, abbassando il bracciolo centrale. Il volume del bagagliaio sale fino a 1.255 litri con i sedili posteriori completamente abbassati. Naturalmente nell’abitacolo sono disponibili numerosi vani portaoggetti per gli oggetti d’uso quotidiano. Crossland X può essere dotato del sistema Keyless Open & Start per chiudere e aprire le portiere e per avviare il veicolo.

Crossland X è dotato inoltre di Telecamera posteriore panoramica che aumenta la visibilità del posteriore di 180 gradi in modo che chi guida possa, ad esempio, vedere gli altri utenti della strada che si avvicinano da entrambi i lati durante le manovre di retromarcia. L’ultima generazione del sistema avanzato di assistenza al parcheggio, Advanced Park Assist, facilita ulteriormente i parcheggi riconoscendo gli spazi adatti e parcheggiando automaticamente il veicolo. Il sistema è anche in grado di fare uscire la vettura autonomamente dal parcheggio. In entrambi i casi, chi guida deve solo utilizzare i pedali. Nei mesi invernali il volante riscaldato e il parabrezza riscaldato aumentano comfort e sicurezza alla guida.

Una tecnologia di illuminazione all’avanguardia e importanti sistemi di assistenza Ogni viaggio può diventare ancora più rilassante e sicuro grazie alle numerose tecnologie e ai sistemi di assistenza ultramoderni disponibili sul nuovo Opel Crossland X. I gruppi ottici anteriori adattivi Active Forward Lighting (AFL) con fari anteriori full-LED

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Suzuki Vitara Yoru fascino ricercato e limitato a 100 esemplari anteriore e posteriore, 7 airbag e radar RBS. La Suzuki Vitara Yoru sarà disponibile unicamente con la motorizzazione Diesel DDiS da 1,6 litri e 120 cavalli e trazione integrale 4WD Allgrip Select. In alternativa al cambio manuale a 6 marce offerto di serie è disponibile un cambio automatico DCT (doppia frizione) con paddle al volante e modalità selezione dei rapporti. Prezzi a partire dai 29.400 euro per la Suzuki Vitara Yoru con cambio manuale, mentre per quella con il cambio automatico DCT occorrono 31.100 euro.

Saranno solo 100 gli esemplari prodotti della nuova Suzuki Vitara Yoru , una vera a propria serie limitata che regala alla folta gamma del marchio automobilistico giapponese, un ulteriore tocco di ricercatezza ed esclusività. Ha un equipaggiamento completo la nuova Suzuki Vitara Yoru , a cominciare dall’esclusiva tinta carrozzeria “BiColor Blu Capri” con tetto grigio, colorazione che si sposa alla perfezione con i cerchi da 17 pollici BiColor con dettagli color bronzo. Un ulteriore tocco di esclusività viene data dalla presenza delle calotte specchi retrovisori in colore Silver, mentre i tecnologici fari a LED sono impreziositi da una cornice color bronzo. Un SUV moderno, con un abitacolo luminoso impreziosito dal tetto panoramico aprile Star View. Internamente vari i dettagli color bronzo ad iniziare dagli inserti portiere e cruscotto, per passare alle bocchette aerazione e tunnel centrale; i sedili, riscaldabili, sono rivestiti in morbida pelle. Completa è la dotazione tecnologica della nuova Suzuki Vitara Yoru : sistema multimediale con display touch screen da 7 pollici con Bluetooth, mappe 3D e Apple CarPlay e Mirror link, volante in pelle regolabile in altezza e profondità, climatizzatore automatico, privacy glass, key less start e less entry. Dal punto di vista della sicurezza, immancabile su di una versione così esclusiva, l’ESP con TCS (Controllo Trazione), la retoricamente con sensori parcheggio

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Triumph Street Triple RS Potenza, prestazioni, tecnologia

Nel 2007 Triumph ha presentato la rivoluzionaria e originale Street Triple : una moto leggera, veloce, divertente, agile e con stile. Con il suo potente motore a tre cilindri, il look aggressivo e una maneggevolezza intuitiva, ha fissato un nuovo standard, ridefinendo il mercato delle roadster e diventando il modello più amato dagli appassionati di Street Triple di tutto il mondo.

potenza, prestazioni, tecnologie e sospensioni. E sono tutte caratterizzate dalle leggendarie e inconfondibili qualità che rendono unica ogni Triumph: dotazioni, sicurezza e maneggevolezza. Per rendere la nuova Street Triple ancora più fruibile, la Street Triple R è disponibile in una versione dedicata con una altezza da terra minore, la Street Triple R LRH , è dotata di una configurazione su misura per sospensioni e sella.

Oggi, con la presentazione della nuova famiglia Street Triple per il 2017, il marchio infrange ancora una volta ogni regola, realizzando le Triumph stradali ad alte prestazioni più divertenti, agili e intuitive di sempre.

Più potenza, prestazioni e coppia, con un sound ancora più ricco Sviluppato partendo dal celebre propulsore di derivazione racing della Daytona, il nuovo motore da 765 cc della Street Triple raggiunge nuovi livelli di potenza e coppia. Con oltre 80 nuovi componenti, fra cui un nuovo albero motore, pistoni e cilindri in alluminio rivestiti in Nikasil, oltre a corsa e alesaggio superiori. Il risultato è un significativo passo avanti nelle prestazioni, in particolare ai bassi e medi regimi.

Con tre modelli dotati di caratteristiche uniche, un nuovo motore da 765 cc di derivazione racing con tre livelli di potenza e coppia, nuove tecnologie all’avanguardia, le migliori specifiche per sospensioni, freni e pneumatici, un nuovo look aggressivo e un peso leader di categoria, la famiglia Street Triple fissa un nuovo standard per l’intero segmento. La nuova gamma Street Triple Le nuove Street Triple S, Street Triple R e Street Triple RS presentano ciascuna un livello personalizzato di

Ciascun nuovo modello presenta un dedicato set-up dell’ECU e della messa a punto, pensato per garantire

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la potenza, le prestazioni e il carattere più idonei in base allo stile della moto e del pilota.

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tecniche, con precarico e smorzamento in estensione e in compressione regolabili. Al posteriore è dotata di un monoammortizzatore Öhlins STX40 di alta qualità con serbatoio piggyback.

La versione “RS” offre il livello di prestazioni più elevato di sempre su una Street Triple: fino al 16% di potenza massima in più rispetto al modello precedente, con 123 CV a 11.700 giri/min, e fino al 13% di coppia massima in più, con 77 Nm a 10.800 giri/min.

La Street Triple RS è dotata di pinze radiali monoblocco Brembo M50 a quattro pistoncini top di gamma all’anteriore, con regolazione del braccio di azionamento

Per aiutare i motociclisti a gestire l’incremento di coppia e potenza in ogni condizione, ciascun modello presenta diverse modalità di guida. Lo scarico più leggero e più aperto, insieme a un airbox rivisitato, assicura un sound ancora più entusiasmante in accelerazione e una nota più profonda e ricca. Grazie a una geometria del cambio di nuova concezione e a una prima e a una seconda più corte, è stato possibile incrementare le prestazioni in accelerazione e garantire cambi marcia più veloci. Inoltre, sui modelli R e RS, la nuova frizione assistita antisaltellamento consente un innesto più fluido contribuendo così a ridurre lo sforzo necessario per azionare la leva, per un controllo e un comfort migliori.

della leva freno, per una potenza di arresto leader di categoria, e di una pinza scorrevole Brembo monopistoncino al posteriore.

Le Street Triple R e RS presentano una nuova strumentazione TFT full-color regolabile con display da 5’’, tramite cui è possibile accedere all’innovativo computer di bordo. Si può scegliere fra tre diversi stili per lo schermo, predefiniti in base alla modalità di guida e selezionabili anche in movimento. Per garantire la perfetta leggibilità del display in ogni condizione meteo e di illuminazione, ciascuno dei tre stili può essere impostato con un contrasto alto o auto.

La Street Triple RS è dotata di pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP top di gamma, con prestazioni sportive evolute per la strada e per l’utilizzo occasionale in pista. I nuovi modelli presentano una significativa evoluzione nello stile, per offrire ancora più carattere e un atteggiamento più dinamico e deciso, che trae ispirazione dallo stile unico e determinato delle Speed Triple di ultima generazione. Le linee più contemporanee e aggressive sono frutto di una perfetta unione fra le caratteristiche innovative di carrozzeria, cupolino, radiatore, copriradiatore e nuova presa d’aria integrata. Inoltre, la sella è stata riprogettata e offre un nuovo stile con un design separato ancora più sportivo, senza compromessi in termini di comfort per il pilota e il passeggero. La meticolosa attenzione ai dettagli ha dato vita a finiture uniche ed esclusive, con particolari di alta qualità che esaltano il look dell’intera moto, fra cui telaietti posteriori in tinta con la carrozzeria per ciascun modello, nuovi paratacchi e supporti forgiati delle pedane passeggero.

La Street Triple RS offre un ulteriore set di altri tre stili. Il secondo set presenta un tema più dinamico per il display e include un cronometro con tempi parziali, caratteristica esclusiva del modello RS.

La Street Triple RS raggiunge un livello di finiture ancora superiore, con puntale sottocarena in tinta con la carrozzeria, coprisella in tinta con sella passeggero intercambiabile e paracatena inferiore.

La Street Triple RS , monta forcelle anteriori Showa “big piston” da 41 mm, dotate delle migliori specifiche

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Nuova Yamaha YZF-R6 2017 Con oltre 160.000 unità vendute in Europa e dopo aver vinto per 3 volte negli ultimi 7 anni il Mondiale Supersport, Yamaha YZF-R6 è consacrata ufficialmente come una delle più popolari ed estreme supersportive che la Casa di Iwata abbia mai costruito.

125 fino ai 1.000cc. Dalla YZF-R1M alla YZF-R1, fino alle YZF-R6, YZF-R3 e YZF-R125, ogni modello R-Series è progettato e realizzato con l’impiego delle più sofisticate tecnologie derivate dalle competizioni. Il mondo R WORLD è aperto a tutti i piloti che apprezzano il valore dell’eredità sportiva vincente di Yamaha e delle conoscenze tecniche famose in tutto il mondo. Il mondo R WORLD offre a chi possiede un modello YZF-R la possibilità di liberare tutto il suo potenziale, in pista e su strada. Nuova Yamaha YZF-R6 2017La Yamaha YZF-R6 è sempre stata all’avanguardia del design delle supersportive estreme. A dieci anni dal debutto, il modello attuale ha ancora un look tra i più dinamici della categoria e si è conquistata un pubblico fedele e appassionato. Per il 2017 Yamaha ha completamente ridisegnato questa icona di media cilindrata che ora sfoggia un nuovo look più estremo, chiaramente ispirato all’ultima YZF-R1. Con la presa per l’immissione forzata dell’aria in posizione centrale, proprio come la YZR-M1, e il doppio far a LED incassato, il frontale aggressivo rende la nuova 600cc istantaneamente riconoscibile come un membro della famiglia R-Series. Per accentuare il suo aspetto minaccioso, la nuova YZF-R6 è dotata di luci di posizione affusolate, che conferiscono al dinamico “muso” una sensazione di naturalezza, con un aspetto quasi animalesco. Il design e la collocazione delle luci di posizione disegnano un’immagine adrenalinica che, pur riconoscibile come R-Series, comunica con precisione l’identità unica della nuova YZF-R6.

Leggera, agile e veloce, la nuova Yamaha YZF-R6 è la scelta numero uno per i piloti in cerca di emozioni forti che vogliono progredire rapidamente nei campionati Supersport. Per sottolineare l’impegno totale in questo segmento che rimane un fattore chiave nel proprio DNA sportivo e Racing, Yamaha per il 2017 presenta una nuova YZF-R6 caratterizzata da uno stile radicale e sviluppata utilizzando per la ciclistica le tecnologie più evolute derivate dalla YZF-R1, insieme ad un’elettronica all’avanguardia. La nuova YZF-R6 è arrivata, con una nuova carena a basso coefficiente di penetrazione ed un look aggressivo che esprime tutte le caratteristiche del DNA da purosangue delle R-Series di Yamaha.

Il DNA R-Series di ultima generazione è evidente anche nella carena affilata, dove i condotti laterali e le linee filanti orizzontali creano un design incrociato che esalta l’eccellenza aerodinamica della nuova stella tre diapason. Il rinnovato codone in stile YZF-R1 rafforza l’immagine da mezzo da competizione e, anche se il look muscoloso da supersportiva si ispira senza dubbio all’ammiraglia YZF-R1, la YZF- R6 ha un carattere e un profilo tutto suo.

Ogni modello YZF-R Series targato Yamaha è un biglietto d’invito per entrare nel mondo R WORLD e offre l’opportunità di diventare parte integrante di uno dei club più esclusivi nel segmento Supersport. Nel mondo R WORLD, gareggiare e vincere è uno stile di vita impresso nel profondo del DNA tre diapason. Nel mondo R WORLD, ogni modello può vantare una discendenza diretta dalla celebre YZR-M1, mezzo ufficiale Yamaha per le competizioni e regina della MotoGP. E nel mondo R WORLD Yamaha crede sia possibile offrire a tutti l’opportunità di sperimentare il vero significato di “prestazioni da supersportiva”. Nessun altro costruttore, infatti, può offrire una scelta così ricca di modelli supersportivi tecnologicamente evoluti, dai

Sofisticata tecnologia di controllo elettronico. YZF-R6 è stata una delle prime ad adottare un’elettronica avanzata per un controllo totale, con dispositivi come Yamaha Chip Controlled Throttle (YCC-T) e Yamaha Chip Controlled Intake (YCC-I). Per offrire un grado di controllo più elevato in una gamma di situazioni più ampia, YZF-R6 è equipaggiata con un innovativo controllo della trazione YZF-R1 Traction Control System (TCS) con comando regolabile al manubrio. Sapendo che YZF-R6 si rivolge a piloti che vogliono prestazioni estreme, con diversi livelli di

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capacità e di esperienza, il nuovo TCS dispone di 6 livelli d’intervento, e può anche essere disinserito. Il software intelligente di TCS è progettato per assicurare un feeling naturale quando interviene, e il sistema compensa anche l’usura della ruota posteriore, per offrire prestazioni costanti. YZF-R6 adotta anche il nuovo cambio elettronico Quick Shift System (QSS) che consente cambiate super veloci. Il sistema è simile a quello impiegato sulla YZF-R1, e annulla all’istante la coppia motrice se rileva l’innesto di una marcia superiore, consentendo cambiate a pieno gas senza l’uso della frizione, per accelerazioni straordinarie in tutti i 6 rapporti.

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per creare le nuove linee del serbatoio, e la struttura è una combinazione di saldature robotizzate perfettamente eseguite che si affiancano all’opera di abili professionisti per ottenere un’esclusiva finitura di qualità artigianale, con una riduzione del peso di 1,2 kg. Nuova posizione di guida. La combinazione tra il nuovo serbatoio, il nuovo telaietto in magnesio più snello e il nuovo design della sella, ha migliorato la posizione di guida, pensata per offrire ai piloti la sensazione di massimo controllo, su strada e in pista. La sezione centrale di 20 mm più snella migliora l’ergonomia e facilita l’appoggio dei piedi a terra, mentre la sella e i profondi incavi per le ginocchia nel serbatoio permettono al pilota di modellare il proprio corpo sulla moto.

Forcella a steli rovesciati racing tipo YZF-R1 con steli da 43 mm. Non è solo l’aggressivo design spirato a YZF-R1 che rafforza la stretta parentela con l’ammiraglia delle supersportive di Iwata, perché la nuova YZF-R6 è equipaggiata anche con la forcella a steli rovesciati KYB completamente regolabile della YZF-R1. La nuova forcella monta steli maggiorati da 43 mm, rispetto ai 41 mm della versione precedente, per offrire una sensazione di maggiore stabilità, in particolare in frenata e in curva. Anche il mozzo della ruota anteriore è stato maggiorato fino a 25 mm, per migliorare la maneggevolezza. La forcella e il nuovo mono KYB posteriore offrono e una serie completa di regolazioni che permettono al pilota di metterla a punto secondo il proprio stile di guida, adattabile a diverse situazioni.

Il risultato è una posizione di guida armoniosa che offre maggiore libertà di movimento per spostare facilmente il peso del corpo. Una situazione che permette al pilota di sperimentare fino in fondo la maneg.gevolezza, la frenata e l’accelerazione rese possibili dalla nuova forcella, dal freno a disco anteriore e dall’elettronica evoluta. Strumentazione R-Series. La nuova strumentazione presenta un contagiri in stile analogico e un tachimetro digitale, con un display multifunzione che include anche lo stato di TCS e ABS Nuove caratteristiche Yamaha YZF-R6 m.y. 2017 Design R-Series di ultima generazione Frontale carismatico ispirato alla YZF-R1 Puro DNA Racing per stile e prestazioni da prima della classe

La nuova YZF-R6 trae vantaggio anche dall’adozione di pinze radiali a 4 pistoncini contrapposti come la YZF-R1, uno degli impianti più avanzati mai montati su una Yamaha di serie, che offrono una sensibilità straordinaria e un’eccezionale potenza in frenata.

L’aerodinamica più efficiente mai vista su una YZF-R6 Sofisticata tecnologia di controllo elettronico Controllo di trazione TCS a 6 livelli per adattarsi alle condizioni di guida Cambio elettronico QSS per cambiate a pieno gas senza usare la frizione Nuova Forcella con steli da 43 mm KYB completamente regolabile in estensione e compressione Nuovi Freni anteriori da 320 mm con pinze radiali a 4 pistoncini Nuovo telaietto posteriore in magnesio Sella con nuovo profilo e nuova angolazione posteriore per facile spostamenti del pilota Nuovo serbatoio in alluminio Nuova Posizione di guida ABS Racing Omologata Euro 4 D-Mode

Telaietto posteriore in magnesio. Il telaietto leggero e resistente è pressofuso in magnesio ed è più stretto di 20 mm nella parte anteriore, per consentire al pilota di far corpo unico col serbatoio e migliorare così l’aerodinamica. Inoltre la sella dal nuovo design ergonomico consente al pilota di spostare il peso del corpo in modo facile e molto rapido. La sella è alla stessa altezza del modello precedente, ma nella parte posteriore si inclina leggermente verso l’alto per offrire una libertà di movimento superiore. Serbatoio in alluminio. Un’altra importante modifica per il 2017 è l’adozione di un serbatoio dalle linee scolpite che offre diversi vantaggi rispetto al modello precedente. Realizzato in alluminio, lo stretto serbatoio aerodinamico presenta profondi incavi per le ginocchia, per consentire al pilota di stringere saldamente il mezzo e di trovare la posizione ideale per il proprio fisico e stile di guida. Yamaha ha usato la speciale tecnologia di saldatura Cold Metal Transfer (CMT)

YZF-R6 sarà disponibile nelle Concessionarie Yamaha a partire da aprile 2017, al prezzo di euro 13.990 f.c.

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Andrea Iannone ed Alex Rins testano la nuova Suzuki GSX-R1000 La nuova belva giapponese, la Suzuki GSX-R1000 stradale è stata messa alla frusta da due piloti d’eccezione in un circuito da Mondiale MotoGP: a Phillip Island a testare la velocissima mille c’erano Andrea Iannone ed Alex Rins.

Alex Rins ha apprezzato molto il cambio elettronico, mentre Andrea Iannone dopo una paio di giri veloci ha apprezzato il traction Control e la forcella anteriore Showa BFF. Andrea Iannone : “Per esser una moto prodotta in serie, questa Suzuki GSX-R1000 mi ha impressionato. Il motore è molto potente, la sua erogazione è facile da gestire anche per i piloti meno esperti, l’elettronica è eccellente. Ancora una volta Suzuki ha dimostrato di esser molto brava a creare superbike stradali facili da guidare ma estremamente velocità in pista. Il cambio elettronico è perfetto, consente un ritmo di guida confortevole ma anche incisivo”.

Una presentazione stampa internazionale quella andata in onda a Phillip Island, pista dove la nuova Suzuki GSX-R1000 ha dato sfogo alla grande potenza del suo motore, nonostante delle condizioni meteo non proprio idilliache. Nonostante il cattivo tempo, Andrea Iannone ed Alex Rins, piloti ufficiali del Team Suzuki Ecstar sono saliti in sella alla superbike giapponese allo scopo di apprezzarne le doti velocistiche: la somiglianza come impostazione di guida e come facilità nell’esser condotta ad alta velocità con la GSX-RR1000 è impressionante.

Alex Rins : “ La facilità con qui si può gestire e guidare la GSX-R1000 è pazzesca, facile da guidare, l’anteriore ti regala un feeling straordinario. La potenza del motore è impressionante ma al tempo stesso lineare e gestibile. In pista le reazioni della moto sono prevedibili e gestibili, eccellente la frenata, così come la velocità di entrata in curva. Una moto da godere tanto è il suo piacere di guida”.

Una macchina da guerra, un motore da 1 litro di cilindrata, capace di una potenza massima di oltre 200 cavalli per un peso di 203 kg, un rapporto peso/potenza di 1/1, un valore che rappresenta chiaramente le capacità di questa moto.

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Nuovo Honda SH 125/150i 2017 : l’evoluzione continua

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A distanza di oltre 30 anni dalla sua nascita, l’ Honda SH125i / 150i continua nella sua evoluzione verso la perfezione, puntando non solo sul design avveniristico, ma anche su di una dotazione di sicurezza e tecnologica senza precedenti.

Correva l’anno 1984, quando l’ Honda SH fece la sua prima comparsa sul mercato italiano: uno scooter originale che introduceva nel segmento di appartenenza, le ruote alte.

Sono stati venduti in Europa oltre 1 milione di Honda SH ed anno dopo anno, il suo successo ed il consenso del pubblico è cresciuto costantemente, segno che lo scooter giapponese è un “marchio nel marchio” ed è immediatamente riconoscibile non solo per le sue prestazioni ma anche per la sua grandissima affidabilità.

Nel 1993, la sua crescita tecnica continua, così l’ Honda SH Fifty si propone con un design totalmente nuovo e con il freno a disco anteriore. Tra il 2001 ed il 2005, dal 50 si passa al 125/150: con l’introduzione dell’iniezione elettronica, l’evoluzione porta al debutto nel 2007 della motorizzazione 300.

La cilindrata 150 è stata ininterrottamente, dal 2001 al 2009, apprezzata in Italia con un successo mai visto prima, primato superato a partire dal 2010, dall’ SH300i .

Dopo una serie inarrestabile di successi, il best seller Honda non smette di puntare alla massima sicurezza di guida e di marcia, così nel 2009 arriva il doppio disco (anteriore e posteriore) e la frenata combinata, mentre nel 2012, l’ Honda SH 125/150 i è il primo scooter a montare di serie l’ABS ed il sistema Start&Stop.

Disegnato a Roma e costruito ad Atessa ( Abruzzo), l’ Honda SH125/150i è stato venduto in Italia, in oltre 400.000 unità: con il model year 2017, la casa motociclista giapponese, punta di ripetere questo enorme successo.

Nel 2016 l’ SH300i è in linea con la severa normativa Euro4 e si equipaggia del vano sottosella per casco integrale.

Estetica curata nei minimi dettagli Un look curato sotto ogni punto di vista, il nuovo Honda

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SH 125/150i doveva esser “il meglio del meglio”, un obiettivo difficilissimo da superare ma non impossibile, così i designer italiani si sono a lungo adoperati al fine di ottenere linee ancora più fluide ed uno scudo protettivo che si ispirasse chiaramente al mondo delle auto. Lo spostamento del radiatore nella parte posteriore dello scooter ha permesso di ottenere un volto inedito, con gli originali fari a LED che donano non solo una luminosità maggiore ma anche contribuiscono in maniera determinante a caratterizzare la linea del nuovo due ruote giapponese. La strumentazione ricalca quella storica SH, con i tre elementi circolari arricchiti dal completo computer di bordo. Comoda la chiave elettronica, ora basta spostare il selettore che sostituisce il classico blocchetto d’accensione per accedere al vano sottosella e mettersi in moto.

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sempre un elevato margine di sicurezza al pilota. Le sospensioni sono sufficientemente morbide da assorbire le asperità stradali, mentre nel misto veloce, mostrano un efficacia d’azione ottimale, grazie ad una escursione controllata. Ottima la progressione del motore, i 15 cavalli erogati dal motore 150 ad iniezione elettronica, su strada, si traducono in accelerazioni brillanti e in una ripresa sempre sicura. La sella è morbida al tatto e presenta cuciture a vista, abbondante lo spazio per le gambe. La presenza, di serie, del parabrezza e paramani, aumenta non solo la praticità dell’ SH ma favorisce comodi spostamenti anche durante il periodo invernale. Prezzi a partire dai 3.390 euro franco concessionario per il nuovo Honda SH125i ABS , 3.540 per l’ SH150i ABS . Bauletto, parabrezza e paramani sono di serie su tutti i modelli.

Potente e rispettoso dell’ambiente L’evoluzione rispetto al passato è evidente, ora il nuovo Honda SH125i e SH150i rispettano la normativa Euro4 in materia di emissioni inquinanti. La versione 125i vanta una potenza del 3% superiore rispetto al modello precedente, raggiungendo così i 12,2 cavalli (9kW) a 8.500 giri ( in luogo degli 11,8 cavalli), mentre la coppia massima raggiunge i 11,5 Nm a 7.000 giri al minuto (11 Nm il model year 2016). Per i consumi, Honda dichiara nel ciclo medio WMTC, 47,4 chilometri con un litro di carburante. Per quanto concerne il nuovo Honda SH150i , la potenza sale a 15 cavalli a 8.250 giri al minuto, con una coppia massima di 13,9 Nm disponibile a 6.500 giri al minuto. Anche qui, da record i consumi, ben 43,8 chilometri con un litro. Prova su strada Leggero, stabile, dinamico, il nuovo Honda SH150i model year 2017, oggetto del nostro test drive, ha dimostrato ancora una volta di esser perfetto. Nessuna sbavatura alla guida, la frenata è efficace in ogni frangente e condizione d’asfalto. Nonostante una pioggia incessante, l’ABS, di serie, non è mai intervenuto in maniera invasiva, lasciando

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Yamaha presenta la nuova Yard Built SCR950 by Jeff Palhegyi Design Il programma Yard Built di Casa Iwata, progetto che vede la collaborazione del brand nipponico con alcuni dei più talentuosi bike maker del mondo, continua a crescere e si prepara ad affrontare il nuovo anno con lo stile che, da sempre, lo contraddistingue: arriva la nuova Yamaha Yard Built SCR950 by Jeff Palhegyi Design .

risponde perfettamente alle esigenze di chi la guida» ha commentato Cristian Barelli, Marketing Coordinator di Yamaha Motor Europe. «È una Yard Built davvero versatile poiché è in grado di offrire esperienze di guida totalmente diverse senza rinunciare al divertimento e allo spirito autentico che si può trovare in ogni modello della gamma Sport Heritage di Yamaha. Fin dall’inizio, Jeff si è dimostrato entusiasta del progetto. Si è infatti subito messo all’opera per realizzare una scrambler davvero impressionante, ridotta all’osso e grintosa, che non abbandona le caratteristiche di guida della SCR950 di serie». Per realizzare quest’ultimo progetto, chiara testimonianza della sua passione e del suo passato, Jeff ha tratto ispirazione dalla Yamaha YDS3C Big Bear Scrambler del 1966. «Dopo aver visto la SCR950 per la prima volta, ho immediatamente capito che farne una special sarebbe stata una sfida stimolante ed interessante» ha spiegato Palhegyi. «Ma, ultimamente, questo mondo ha assistito alla creazione di tante scrambler. Volevamo quindi dar vita a qualcosa di decisamente diverso».

Per realizzare la prima special del 2017, la Yard Built SCR950 by Jeff Palhegyi Design , la casa di Iwata ha fatto nuovamente rotta verso le coste della California per andare a reclutare uno dei bike maker più affezionati ai modelli Tre Diapason: Jeff Palhegyi.

Questa nuova Yard Built è, quindi, un chiaro omaggio alla Big Bear del ‘66 grazie ad alcune caratteristiche come il logo Yamaha impresso sul serbatoio e i cuscinetti per le ginocchia. La verniciatura a due colori e lo scarico artigianale con i paracalore strizzano invece l’occhio alle scrambler più moderne.

Conosciuto per lo stile unico delle sue creazioni, Palhegyi, insieme al suo team, si è completamente dedicato negli anni alla trasformazione di numerose Yamaha in vere e proprie opere d’arte performanti. L’ultima creazione di questa lunga avventura è una Yard Built su base SCR950, la nuovissima scrambler bicilindrica presentata recentemente dalla Casa di Iwata.

Componenti come il manubrio Renthal rivestito in pelle in tinta con la sella e la borsa porta attrezzi sulla forcella anteriore, ed il forcellone accorciato accoppiato con l’ammortizzatore Fox RC1 Podium da 14 pollici, si fondono perfettamente con lo stile del passato, rendendo questa special un modello adatto ai rider di oggi.

La storia di Jeff Palhegyi con Yamaha ha avuto inizio nel lontano 1995 con la customizzazione di una Royal Star, modello appartenente alla famiglia Star Cruiser di Yamaha, per poi consolidarsi con la creazione di numerose special su base raider e cruiser, fino ad arrivare alle Bolts da dirt track e alle SR400 “TT”.

La completano accessori come il faro posteriore “a bicchierino”, il telaietto, i fianchetti artigianali, i parafanghi anteriore e posteriore vintage, i possenti pneumatici Shinko Adventure Trail montati su cerchi in alluminio a 40 raggi Ride Wrigt soft lip, il supporto e la piastra paramotore in alluminio, i tubi dei freni in maglia d’acciaio ed il coperchio del filtro dell’aria personalizzato con il logo “Faster Sons “. Sono davvero soddisfatto del risultato che abbiamo raggiunto» conclude Jeff «e voglio ringraziare di cuore il mio team per avermi supportato in tutte le fasi del progetto, dall’idea al prodotto finito».

Ad oggi, l’officina californiana conta ben oltre 70 esercizi di stile. Il variegato portfolio di competenze progettuali di Palghegy, basato su ben 29 anni di esperienza nella ricerca e sviluppo all’interno di Yamaha, funge da motore per tutti i suoi progetti che l’hanno visto impratichirsi anche su ATV e side by side, oltre che sui mezzi a due ruote. «La SCR950 nata nel workshop di Jeff è una special che

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Ducati Scrambler R/T la Anvil Motociclette firma un capolavoro Dopo soli due anni dal suo debutto e ben 32.000 moto vendute nel mondo, Scrambler Ducati apre il 2017 dal palcoscenico del Motor Bike Expo (Verona, 20-22 gennaio). La Land of Joy, che caratterizza questo brand Ducati, non poteva mancare alla più grande Fiera italiana dedicata alle moto speciali e alle custom. Alla Fiera di Verona (Padiglione 4 e Stand 21/I), Scrambler è presente con due inedite Special: Scrambler R/T e Essenza, frutto della creatività e del lavoro rispettivamente dei customizzatori Anvil Motociclette e South Garage. Due proposte originali e con un carattere molto forte, capaci di esprimere e confermare la versatilità del brand Scrambler e le possibilità di interpretare la moto, declinandola in maniera creativa e personale. Con la Special Scrambler R/T , Anvil Motociclette (due giovani customizzatori di Parma) strizza l’occhio al mondo della moda e alle attuali tendenze metropolitane, pur mantenendo un preciso riferimento al passato. Scrambler R/T è la reinterpretazione della Ducati R/T – Road and Track -, una moto che negli anni ’70 ha dato una forte connotazione alla gamma di modelli Scrambler della Casa di Borgo Panigale. Anvil ha affrontato questa sfida stilistica e creativa utilizzando come base lo Scrambler Sixty2 400 cm3 mantenendone il motore, parte del telaio anteriore e andando a rimodellare tutto il resto. “Volevamo rendere omaggio alla Ducati R/T, gloria di Casa Ducati – dicono i due customizzatori – reinterpretandola in vesti moderne come se il mondo del motocross di oggi avesse preso una sbandata, riportando certi vezzi stilistici utilizzati nei Settanta”. Il serbatoio della Special Scrambler R/T riprende la forma originale del modello degli anni ’70, modificato in modo da incontrarsi perfettamente col telaio moderno. Il manubrio richiama le forme classiche di quelli utilizzati nelle competizioni nei deserti della California. La sella è in pelle di bovino per dare alla moto uno stile da stuntman americano anni ‘70. “La Special Scrambler R/T porta sulla tabella il numero 53 perché – spiega Anvil Motociclette – questi sono stati i giorni che abbiamo impiegato per customizzarla!”.

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Ducati Scrambler Essenza : stravolgere senza sconvolgere! dell’artigianalità, della ricerca di materiali, tonalità e finiture si mischiano a soluzioni tecniche di estrema rilevanza”, raccontano i customizzatori di South Garage. Il gusto e il savoir faire che da sempre identificano il marchio Scrambler si riversano a pieno in questa nuova “chic racer” tanto cattiva, quanto raffinata ed elegante.

Scrambler Essenza è firmata da South Garage ed è una rivisitazione Scrambler in chiave Café Racer.

superiori.

Oltre a queste due Special, la Land of Joy è presente al Motor Bike Expo di Verona anche con molte altre attività. Tra queste, venerdì 20 gennaio il team Scrambler promuove un workshop intitolato Building a Brand e destinato agli studenti delle scuole medie

C’è poi la Radio Scrambler Ducati, che dopo il successo riscosso a Intermot e a EICMA 2016 animerà anche lo stand Scrambler di Verona con dirette live, coinvolgimento di ospiti, presentazione delle novità e tanta ottima musica.

Essenza tiene fede al proprio DNA e alla propria tradizione di marchio noto per preparazioni in stile vintage racer, con sapiente uso di artigianato alto e creatività mediterranea. Il nome Essenza deriva dalla volontà di trasmettere un concetto molto caro al team milanese di South Garage: stravolgere senza sconvolgere, allo scopo di valorizzare i connotati intrinseci della moto. L’estetica si sviluppa sulla proiezione delle linee originali di Scrambler, senza interventi invasivi su telaio e ciclistica.

Non poteva infine mancare la Scrambler Virtual Reality Experience, con un corner dedicato alla suggestiva esperienza digitale che tutti i visitatori della Fiera potranno provare.

“Lo stile di Scrambler Essenza ricorda, in chiave moderna e raffinata, lo Steam Punk in cui l’esaltazione

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Moto Guzzi V7 III : Stone, Special e Racer, la sfida inizia! Quattro versioni e infinite interpretazioni Moto Guzzi V7 III V7 III è disponibile nelle tre note e apprezzate versioni Stone, Special e Racer, le quali rispetto al passato, guadagnano connotazioni più forti e una maggiore differenziazione tra loro. Coerentemente con gli altri modelli Moto Guzzi in gamma, anche V7 III propone un modello dall’anima dark, contraddistinto dalle grafiche total black, ovvero la Stone e uno più classico dominato dalle cromature, più in linea con il design della progenitrice, che è la Special.

V7 è uno dei modelli più celebri e conosciuti di Moto Guzzi .

La Racer invece rappresenta bene la storia dei successi sportivi di Moto Guzzi, vincitrice, al momento del ritiro dalle corse (datato 1957), di 15 titoli mondiali e 11 Tourist Trophy. La gamma V7 ora si ampia: Moto Guzzi rende omaggio ai cinquant’anni di V7 introducendo una quarta versione, denominata Anniversario, serie numerata e limitata in soli 750 esemplari, caratterizzata da inediti dettagli d’eccezione.

La fama mondiale è dovuta alla sua capacità di mantenere fede alle aspettative e alla reputazione di un marchio leggendario come Moto Guzzi . Dal 1967, anno in cui iniziarono le vendite dei primi esemplari in Italia, V7 è diventata il caposaldo della gamma e la rappresentante per eccellenza della motocicletta italiana, distinta da contenuti e design in grado di raccogliere l’apprezzamento di un pubblico davvero trasversale ed eterogeneo. A cinquant’anni dal lancio del primo esemplare, Moto Guzzi presenta il terzo atto di un’opera prima: V7 III . La sfida nell’introdurre la nuova versione di una motocicletta così blasonata, ricca di storia e di successi, è delle più difficili, considerando che V7, dal 2009 la più venduta del marchio, costituisce la moto d’ingresso nel mondo di Moto Guzzi, il modello dedicato al pubblico femminile e maschile, oltre che ai giovani desiderosi di possedere con orgoglio una delle motociclette più iconiche della produzione di Mandello del Lario.

La “settemezzo” di Mandello ha dimostrato essere un’ottima base di partenza per progetti di customizzazione; infatti è stata protagonista di Lord of the Bikes, il primo talent show televisivo, andato in onda in Italia su Sky, dedicato alla customizzazione delle motociclette, che ha portato Moto Guzzi sul piccolo schermo. La gamma di accessori originali Moto Guzzi, già molto ricca su V7 II, nasce come parte integrante del progetto e si allarga ulteriormente. V7 III quindi si presta a un’eccezionale possibilità di personalizzazione, per creare la propria special su misura, come un abito sartoriale.

Come lo è stato per V7 II rispetto alla primogenita V7, anche per V7 III il rinnovamento è così profondo da meritarsi di portare avanti la numerazione progressiva con i simboli romani, che da sempre distingue le Moto Guzzi più popolari e longeve, come Le Mans e California. V7 III è il risultato della passione e del coraggio della Moto Guzzi di oggi, abile e competente nel rinnovare la sua best seller, lasciando inalterati carattere e autenticità, due valori destinati a durare nel tempo.

Seppur la potenza massima sia aumentata del 10%, grazie all’introduzione del nuovo motore, l’aumento delle prestazioni non è stato l’obiettivo principale a indirizzare il rinnovamento di V7. La terza generazione della

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“settemezzo” di Mandello vuole continuare a essere la motocicletta d’accesso nel mondo Moto Guzzi, facile, dalle dimensioni e peso tra i più contenuti della categoria, ma al contempo dal carattere forte e autentico, tipico di tutte le Moto Guzzi, gran parte del quale è messo in mostra dal bicilindrico trasversale a V, configurazione unica al mondo.

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MP, la piattaforma multimediale di Moto Guzzi che collega lo smartphone al veicolo fornendo una quantità eccezionale di informazioni utili al viaggio.

Gli obiettivi primari che hanno guidato l’evoluzione riguardano lo stile, la dotazione di serie e il comportamento su strada, ovvero gli aspetti che influenzano il piacere di possedere e guidare una V7. V7 III mantiene intatta la personalità stilistica del modello, caratterizzata da un design che dialoga tra forme ispirate dalla storia di Moto Guzzi ed esigenze da motocicletta contemporanea. La prima impressione però è di essere al cospetto di una moto più matura e robusta, sensazione dovuta principalmente alla presenza dei collettori di scarico a doppio tubo e delle teste motore, entrambi dalle dimensioni maggiori. In realtà, a parte questi due particolari, i volumi rimangono pressoché identici a quelli della precedente generazione, confermando V7 III quale motocicletta classica tra le più accessibili e snelle. Non è cambiato invece il serbatoio in metallo, dalla eccellente capacità di 21 litri e dallo stile come sempre ispirato a quello della magnifica V7 Sport del 1971. Il tappo di rifornimento in alluminio non è più a sfioro con la linea del serbatoio, ma a vite e, come in precedenza, dotato di serratura.

Nuovo motore small block: carattere e sound unici Esistono molti ottimi motori bicilindrici al mondo, ma ce n’è solo uno a V trasversale ed è il twin Moto Guzzi , nato nel 1967 da una geniale intuizione dell’ingegner Giulio Cesare Carcano e caratterizzato da una configurazione così particolare dei cilindri da renderlo parte integrante del design della moto, come una vera scultura in metallo d’arte contemporanea. Nella versione small block, è arrivato oggi alla sua terza evoluzione e si presenta quindi totalmente rinnovato rispetto alla precedente unità montata su V7 II. È stato sviluppato con l’obiettivo di elevare al massimo il piacere di guida e divertimento su strada, oltre a garantire maggiori prestazioni e affidabilità.

Ulteriori nuovi elementi di stile riguardano i copri iniettori dal nuovo design, i fianchetti laterali dalle forme più slanciate e la nuova sella, dalle grafiche e rivestimenti inediti e dedicati ad ognuno dei modelli. Nuovi sono anche gli indicatori di direzione, gli specchietti, più larghi di 40 mm per aumentare la visuale e la strumentazione. Coerente con l’immagine essenziale di V7 III Stone, su quest’ultima è montata una spettacolare unità a singolo quadrante circolare con cassa da 100 mm di diametro, mentre le versioni Special, Racer e Anniversario dispongono di un secondo quadrante circolare che contiene il contagiri.

Il basamento in alluminio irrigidito nei punti nevralgici, adotta una nuova coppa dell’olio e un albero motore calcolato nelle inerzie per restituire più vivacità e un adeguato freno motore. Il sistema di lubrificazione presente all’interno del basamento è studiato per meglio smaltire il calore e ridurre gli assorbimenti di potenza a vantaggio sia delle prestazioni sia della riduzione dei consumi di carburante. È presente inoltre un sistema di ventilazione che riduce le perdite di potenza dovute al pompaggio all’interno delle camere di manovella e una pompa dell’olio a portata ridotta in grado di assorbire meno potenza. Il condotto di aspirazione della pompa dell’olio è nuovo, così come la relativa valvola di by-pass e sono stati introdotti getti olio di raffreddamento del pistone, dotati di valvola di controllo e gestione del flusso. È nuovo anche il coperchio dell’alternatore che ora integra l’uscita dei gas di blow-by.

La scala del tachimetro è analogica, mentre tutte le altre informazioni sono racchiuse nel riquadro digitale: odometro, trip parziale e daily trip (si azzera automaticamente dopo otto ore dall’ultimo spegnimento), tempo del trip, consumo istantaneo e medio, orologio, temperatura dell’aria, velocità media, livello del MGCT, oltre all’indicatore della marcia inserita e di cambiata, il cui valore di giri minimo e massimo è regolabile dall’utente. In questo modo si può tenere sotto controllo un range di giri determinato del motore, ad esempio per effettuare al meglio il rodaggio, oppure per ridurre al minimo i consumi di carburante.

Nella parte alta del motore, teste, pistoni e cilindri in alluminio sono completamente nuovi, anche se i valori di alesaggio e corsa sono i medesimi della precedente unità (rispettivamente 80×74 mm), così come non cambia la cilindrata, scelta precisa che conferma V7 III quale gamma di motociclette di ingresso nel mondo Moto Guzzi. Come

L’interazione con la strumentazione è possibile attraverso il pulsante presente nel nuovo blocchetto elettrico destro. Nel ricco catalogo di accessori dedicati è presente la MG-

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da tradizione, la distribuzione è comandata da un sistema ad aste e bilancieri a 2 valvole per cilindro disposte ora in maniera inclinata (più efficiente) nella testa. L’alimentazione è affidata a un sistema d’iniezione elettronica monocorpo Marelli, gestito da una nuova centralina elettronica.

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inoltre il carico sulla leva al manubrio, a vantaggio della modulabilità e del comfort di guida. Il cambio a sei rapporti introdotto su V7 II, preciso e morbido negli innesti, rimane invariato, ma beneficia di una differente rapportatura della prima e della sesta marcia, utili per sfruttare al meglio le caratteristiche di coppia e potenza del motore.

Nuovo è anche l’impianto di scarico, dotato di collettori a doppio tubo che migliorano l’isolamento termico. La presenza nelle teste dell’ingresso del sistema di aria ausiliaria, abbinato al catalizzatore trivalente, alla doppia sonda Lambda e alla nuova progettazione del motore, permettono al twin 750 Moto Guzzi di rispettare la normativa antinquinamento Euro 4. Aumenta la potenza massima che arriva ora a 52 CV a 6.200 giri/min, mentre la coppia massima si attesta a 60 Nm a 4.900 giri/min, con una curva di erogazione veramente piatta che promette facilità di utilizzo abbinata come sempre a quel carattere e prontezza tipico dei motori Moto Guzzi. È disponibile la versione depotenziata, in linea con le limitazioni della patente A2 e ideale per i nuovi guzzisti, che possono contare anche su peso e dimensioni complessive ridotti e sulla generale facilità di guida di tutte le versioni di V7 III. Un altro aspetto innovativo del motore Moto Guzzi è la frizione monodisco a secco dal diametro di 170 mm, che aumenta la robustezza e l’affidabilità nel tempo, diminuendo

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KTM SX Factory Edition 2017 KTM è lieta di annunciare le nuove SX FACTORY EDITION 2017, svelate recentemente in California in occasione della presentazione dei KTM Supercross Factory Racing Team . Confermati i prezzi per le due versioni: la KTM 250 SX-F verrà venduta a 10.110 Euro, mentre il prezzo della KTM 450 SX-F è stato fissato in 10.750 Euro. Si sa, i campioni vogliono sempre il meglio e noi di KTM amiamo dare il massimo e creare “armi” perfette per combattere su tutti i fronti. Ecco quindi che dall’esperienza sul campo del Supercross americano e del Mondiale Motocross nascono le KTM SX FACTORY EDITION 2017.

SX FACTORY EDITION FACTORY EDITION

Le nuove moto sono molto simili a quelle utilizzate dai piloti Factory e portano con sè alcuni degli aggiornamenti tecnici adottati sulle SX ufficiali, rendendole così dei mezzi esclusivi, realizzati in numero limitato.

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La nuova 250 SX-F, la moto più leggera e performante della sua categoria, è la scelta giusta sia per gli amatori che per i piloti professionisti. La combinazione di un motore DOHC potente e con una coppia vigorosa, incastonato in un telaio arancione agile e ultraleggero, è la chiave del suo successo.

La KTM 450 SX-F FACTORY ha condotto il pilota ufficiale Red Bull Ryan Dungey a una serie di successi impressionanti, come le vittorie dell’AMA Supercross nel 2015 e 2016 e la conquinsta del titolo AMA Pro Motocross Championship nel 2015. Se la 450 è la “regina”, la KTM 250 SX-F FACTORY è sicuramente la “principessa”, la scelta migliore per il Red Bull KTM and Troy Lee Designs Team. SX FACTORY EDITION FACTORY EDITION

2017KTM

Zona rossa a 14.000 giri/min, forcella WP AER 48 rivisitata, piastre forcella e corona color arancione anodizzato, silenziatore FMF, launch control e cerchi Excel: questo concentrato di tecnologia, basato sulla celebre 250 SX-F, con grafiche ufficiali del Red Bull KTM Troy Lee Designs Team ha tutto il necessario per stare sempre davanti ai vostri avversari.

SX-F

Grazie al suo compatto motore SOHC (monoalbero a camme in testa) che eroga una potenza esplosiva, ma controllabile grazie al traction control, alle 2 mappe e al launch control disponibili di serie, è l’arma scelta dai Team KTM per affrontare i campionati di tutto il mondo. Gli esperti noteranno la sua rivoluzionaria forcella WP AER 48, la corona e le piastre forcella anodizzate, il silenziatore Akrapovic, il telaio arancione, le grafiche Replica e i cerchi D.I.D DirtStar. Il resto vedrà soltanto una nube di polvere. È Ryan Dungey? Forse…

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Nuova Honda Rebel : sviluppata negli USA, commercializzata in Europa compatta strumentazione circolare con display LCD a retroilluminazione negativa blu. L’ultimo tocco custom è la posizione per la chiave di contatto, sul lato sinistro del serbatoio, pratica e facile da raggiungere. Il bloccasterzo è fissato al cannotto sul telaio. Il motore bicilindrico parallelo da 471 cc con raffreddamento a liquido e distribuzione a 8 valvole montato sulla nuova Honda Rebel , deriva da quello della serie CB500 (declinata nelle versioni naked, supersport e crossover). Per renderlo più adatto ad una custom ha ricevuto nuove impostazioni della mappatura di accensione e dell’iniezione elettronica, oltre ad un nuovo impianto di scarico, in modo da spostare l’accento sui valori di coppia e potenza ai regimi bassi e medi. L’erogazione è fluida e corposa, con un picco di potenza pari a 45,6 CV (33,5 kW) a 8.500 giri/min e una coppia massima di 44,6 Nm a 6.000 giri/min. Le misure di alesaggio e corsa sono leggermente superquadre, pari a 67×66,8 mm, con rapporto di compressione di 10,7:1. La fasatura dell’albero a gomiti è di 180° e un contralbero di bilanciamento primario è posizionato dietro ai cilindri, vicino al baricentro della moto. Tra gli ingranaggi della primaria e del contralbero un ingranaggio intermedio riduce drasticamente la rumorosità.

Lo sviluppo della nuova Rebel è iniziato negli Stati Uniti con l’obiettivo di accendere la fantasia dei giovani motociclisti in modo diverso rispetto all’approccio adottato per le moto cruiser. Dotata di un motore bicilindrico parallelo da 471 cc, ricco di coppia e dall’erogazione corposa ma fluida, la nuova Rebel rispetta il limite di potenza massima previsto per la patente A2. È snella e con la sella bassa, comoda e neutra nelle reazioni, caratterizzata da una posizione di guida con le braccia moderatamente distese e le pedane poco avanzate per non affaticare la schiena e regalare un feeling di pieno controllo a qualsiasi velocità. Il telaio in tubi di acciaio è tutto nuovo e contribuisce a formare le linee originali e lo stile sobrio – sottolineato dai generosi pneumatici da bobber – della nuova Rebel. È verniciato in nero ed ha una struttura intelligente che permette, volendo, di smontare velocemente il sellino del passeggero, una caratteristica dedicata ai più individualisti! Durante la progettazione della Rebel le linee guida sono state “semplicità” e “purezza”. Fare tanto con poco è una vera e propria forma d’arte, e farlo con un design minimalista in cui conta ogni singolo dettaglio è ancora più sfidante.

Nuova Honda RebelLa proporzione della triangolazione tra albero motore, albero della trasmissione primaria e del contralbero è molto compatta permettendo così la realizzazione di un motore poco ingombrante in senso longitudinale. Una profonda coppa dell’olio (con capacità del circuito di 3,2 litri) riduce il movimento del lubrificante al suo interno e la potente pompa assicura la perfetta lubrificazione. Per il sistema di raffreddamento l’analisi dei flussi tramite CAE (Computer Aided Engineering) ha permesso di ottimizzarne l’efficienza e di utilizzare una pompa piccola e leggera.

Nuova Honda RebelLa Rebel mette subito il pilota al centro dell’attenzione. Il look bobber con gomme generose, dominato dal serbatoio da 11,2 litri fortemente inclinato e dal manubrio a piega bassa, crea una posizione di guida perfettamente inserita nella moto. Da qualsiasi punto di vista la Rebel esprime la propria forte personalità. L’anima dark della Rebel è sottolineata dalle livree scure e discrete, dal faro tondo con cornice satinata che fa anche da originale supporto allo stesso. Un colpo d’occhio e tutte le informazioni sono subito disponibili, grazie alla

La distribuzione bialbero (DOHC) a 4 valvole per cilindro sfrutta efficienti bilancieri a rullo, mentre il registro valvole tramite pastiglie calibrate rende il sistema leggero e affidabile. Stesso obiettivo raggiunto dalla catena silenziosa che comanda la distribuzione e che grazie al trattamento superficiale al vanadio raggiunge il massimo in termini di affidabilità e durata. Le valvole di aspirazione e scarico hanno un diametro rispettivamente di 26 e 21,5 mm.

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Nuovo Suzuki Burgman 400

Un design unico e inconfondibile, linee più leggere e slanciate e posizione di guida confortevole: il Suzuki Burgman 400 si rinnova completamente.

Il Suzuki Burgman 400 non tradisce il suo DNA di scooter di lusso, per comfort e dotazioni: sella più spessa di 20 mm, pedane guidatore più rastremate per rendere più agevole la messa a terra del piede e rinnovata strumentazione multifunzione.

Il motore monocilindrico da 399 centimetri cubici del nuovo Suzuki Burgman 400 offre prestazioni brillanti e sportive, grazie al nuovo airbox che aiuta a erogare una generosa coppia ai bassi e medi regimi, per una risposta più immediata dell’acceleratore e maggior potenza anche con il passeggero in sella.

Il guidatore ha a disposizione un poggiaschiena regolabile e vani spaziosi nel retroscudo: il Burgman 400 dispone di due compartimenti frontali da 3,5 litri sul lato destro (al cui interno è posizionata la presa 12V) e 2,8 sul lato sinistro. Ampio lo spazio nel sottosella, che può ospitare contemporaneamente un casco integrale e uno jet.

Le inedite luci a LED nel gruppo ottico anteriore e al posteriore evidenziano l’anima racing del nuovo Suzuki Burgman 400 . Impianto frenante da vero scooter sportivo: all’anteriore ha due dischi da 260 mm, al posteriore un disco singolo da 210 mm, con nuova unità di controllo dell’ ABS . Più potente e anche più stabile, grazie alla ruota anteriore da 15” che aumenta la sicurezza di guida e il feeling del guidatore.

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Mv Agusta Brutale 800 RR generati dalla presenza di doppio iniettore per cilindro e raffinati da un pacchetto di interventi mirati a portare la grinta incontenibile del modello precedente nell’era delle normative Euro IV. Il risultato è strabiliante: un vero e proprio salto tecnologico che parte dallo sviluppo della testa del motore, finalizzato alla riduzione della rumorosità, a beneficio dell’unico sound ammesso in casa MV: quello generato dallo scarico.

La rivoluzione, in casa MV Agusta, ha un nuovo nome: Brutale 800 RR . Adrenalina e stile allo stato puro, queste le prerogative della nuova MV Agusta Brutale 800 RR . La sublimazione stessa di un’esperienza di guida che ha fatto innamorare migliaia di rider in cerca di quel “qualcosa in più” chiamato acce- lerazione estrema.

Merito di alcune new entry come l’harmonic damper, il nuovo tendicatena, che da idraulico diventa meccanico, i nuovi alberi a camme, le nuove guide valvola, completamente ridisegnate e lavorate con nuovi materiali per ridurre al minimo sollecitazioni e vibrazioni. Le dotazioni antirumore si estendono anche ai coperchi laterali del motore, che fungono anche da protezioni. Totalmente nuovi anche il contralbero, il motorino di avviamento, l’ingranaggio della trasmissione primaria, mirato a migliorarne l’affidabilità, e il disegno degli ingranaggi del cambio, ripensato per ottenere passaggi di rapporto più immediati e fluidi.

Dopo aver conquistato i migliori feedback di critica e pubblico, a Eicma 2016 la naked più bella di sempre torna a essere anche la più potente, la più tecnologica e quella con meno emissioni della categoria. Tutto questo grazie alle dotazioni “RR”, al pacchetto qualitativo delle normative Euro IV e a un’elettronica implementata che rendono l’esperienza di guida della MV Agusta Brutale RR ancora più intensa, immediata, fluida e adrenalinica: 140 cv da scatenare, una curva di coppia mai tanto emozionante, sospensioni ed elettronica al top. Così MV Agusta rafforza la sua leadership tecnologica nell’anno dell’entrata in vigore delle normative Euro IV, rein- terpretando la strategia stessa di quelle performance che l’hanno portata nell’Olimpo delle due ruote: nella naked più cattiva di Schiranna, le prestazioni da brivido si accompa- gnano a una guidabilità più appassionante e allo stesso tempo organica: meno vibrazioni, rumorosità abbattuta del 50% rispetto al modello precedente, meno emissioni, più potenza, e un’impostazione di guida meno impegnativa. Un sogno fatto di accelerazione e design. Nuova Mv Agusta Brutale 800 RR RR sta per massimo della potenza: parliamo di 140 cv a 13.100 giri/min e di una coppia massima di 86 Nm a 10.100 giri/min

La nuova Brutale 800 RR porta all’apice delle prestazioni il progetto presentato a Eicma un anno fa, che vedeva lo storico modello di casa MV Agusta rimodellato su nuove forme aerodinamiche scolpite sull’avantreno, seppur con una persistenza di stilemi classici come il proiettore ellissoidale full led e lo scarico a canne d’organo maggiorato nel profilo e nella capacità (+ 3 litri). Nuova Mv Agusta Brutale 800 RR Fra gli elementi distintivi della nuova Brutale: la sella sdoppiata, le maniglie del passeggero a scomparsa, il faro posteriore e gli indicatori di direzione a led, ma soprattutto l’avveniristica struttura

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in lega leggera del telaio reggisella, che si raccorda al serbatoio trapezoidale (16,5 litri) integrato con l’air box, concentrando sull’an- teriore il carattere più aggressivo della naked.

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precarico molla) e a un monoammortizzatore posteriore Sachs, anch’esso regolabile. L’impianto frenante è interamente Brembo con una coppia di dischi anteriori flottanti da 320 mm di diametro e pinze a quattro pistoncini, mentre al posteriore agisce una pinza a doppio pistoncino su un disco da 220 mm. A completare il tutto, L’ABS Bosch 9 Plus, che garantisce sicurezza e prestazioni su ogni fondo stradale.

Una ricerca di simmetria costante che coin- volge anche la vista laterale, dalle piastre pedane ai convogliatori fino ai supporti del faro anteriore. A farla da padrone, nell’upgrade della versione RR, i nuovi cerchi forgiati con contrasti satinati.

Nuova Brutale 800 RR è disponibile in due colorazioni: Ice/Nero Carbon Metallizzato e Rosso Shock Pearl/Nero Carbon Metallizzato.

L’upgrade della Nuova Brutale 800 RR è anche elettronico: aggiornato il comando gas e il cambio elettronico up&down EAS 2.0 con frizione a comando idraulico e sistema anti- saltellamento, mentre la gestione del motore, affidata al sistema MVICS, include un aggiornato sistema Full Ride by Wire multi-mappa integrato al controllo di trazione rego- labile su 8 livelli. Novità anche sul cruscotto, che ora è dotato di funzione OBD (On Board Diagnostics). Più potenza significa migliore gestione delle sollecitazioni, grazie al nuovo ammortizzatore di sterzo, con sistema di regolazione manuale su 8 livelli, alla forcella Marzocchi oleodina- mica a steli rovesciati in alluminio (con foderi anodizzati color oro e con sistema di regolazione esterno in compressione, estensione e

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LEGO Technic BMW R 1200 GS Adventure sospensione anteriore BMW Telelever e l’albero di trasmissione, nonché il motore 2 cilindri boxer BMW Motorrad , che vengono azionati non appena la moto viene mossa. Anche le ruote a raggi neri con pneumatici tassellati rassomigliano a quelle del modello reale. Grazie ai molti dettagli, il kit non è soltanto realistico, ma anche divertente e impegnativo da costruire. “Le proporzioni della R 1200 GS Adventure sono state ricreate alla perfezione nel modellino LEGO Technic . Siamo entusiasti nel poter constatare come LEGO Design abbia riprodotto così tanti dettagli estetici e tecnici della R 1200 GS Adventure. Un modellino particolareggiato della BMW R 1200 GS Adventure sviluppato da BMW Motorrad e da LEGO Technic è in vendita.

La stretta e creativa cooperazione tra i due team di design è stata particolarmente intensa: è andata oltre un convenzionale accordo di licenza”, dice Alexander Buckan, capo di BMW Motorrad Vehicle Design.

Il best-seller di BMW Motorrad entrerà nelle case degli appassionati di moto di tutte le età, grazie al nuovo modellino LEGO .

Il modellino è alto 18 cm, lungo 33 cm e largo 10 cm e un’app interattiva LEGO è disponibile per la scatola di montaggio che comprende istruzioni di assemblaggio in 3D. La LEGO Technic BMW R 1200 Adventure ha anche in serbo una sorpresa per i collezionisti: il LEGO Group festeggia 40 anni di LEGO Technic il prossimo anno e, per celebrare l’occasione, il kit conterrà un pezzo LEGO Technic progettato appositamente.

Il modellino (composto di 603 pezzi) è il prodotto di una stretta collaborazione tra i team di design di LEGO Technic e di BMW Motorrad . Unendo il design innovativo all’arte dell’ingegneria, è il primo modellino LEGO Technic in assoluto ad essere prodotto in cooperazione con un costruttore di moto. Unendo il design innovativo all’arte dell’ingegneria, è il primo modellino LEGO Technic in assoluto ad essere prodotto in cooperazione con un costruttore di moto. “ BMW Motorrad è lieta di poter condividere l’entusiasmo per questa moto con la comunità LEGO Technic. Due aziende si sono avvicinate, entrambe con una tradizione di vecchia data, per realizzare prodotti emozionanti per i loro clienti”, dice Heiner Faust, capo delle vendite e del marketing di BMW Motorrad. Una riproduzione autentica con la presenza di numerosi dettagli La LEGO Technic BMW R 1200 GS Adventure è progettata per risultare il più fedele possibile all’originale. Le linee caratteristiche della moto (la cosiddetta Flyline) manubrio che si muove e anche un parabrezza regolabile ricreano l’originale in miniatura, insieme a numerosi dettagli tecnici. Gli appassionati riconosceranno l’autentica

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Battuta all’asta l’esclusiva Motul Onirika 2853

Motul ha deciso di vendere la sua Onirika 2853 all’asta della Bonhams di Parigi. L’azienda donerà tutti i proventi derivanti dalla vendita della Onirika 2853 alla sua fondazione , la Corazón Fondazione Motul .

Serbatoio in alluminio realizzato a mano con impresso su immagini di ingranaggi, la tecnica della cubicatura rende realizzabile ciò che realmente sarebbe un’utopia; dall’universo Motul arrivano elementi grigio ghisa, così come dal mondo dell’automobile arrivano i mastodontici cerchi bronzo dorato. Le tubazioni freno così come le griglie del faro anteriore ricordano i tubi ad alta pressione delle macchine industriali. Originalissima la sua accensione che avviene mediante il riconoscimento dell’impronta digitale. Infine per il telaio, una vernice ossidante dona alla struttura della moto un’effetto unico: la Motul Onirika 2853 sarà venduta allo scopo di raccogliere fondi a favore della fondazione Motul Corazon, una associazione benefica attiva a livello internazionale .

Una vera e propria show bike che racchiude attraverso un corpo snello ed affascinante, il meglio che motociclista possa desiderare, la Motul Onirika 2853 è frutto del genio e della follia dell’atelier torinese Officine GPDesign. Luca Pozzato ideatore e fondatore delle Officine GPDesign aveva un unico obiettivo nella realizzazione di una moto realmente speciale ed unica: osare, puntare ad un qualcosa che mai si era visto fino ad ora, perché nell’artigianalità di componenti ricavati dal pieno o presi in prestito da altri settori.

Marco Baraldi ( Motul Italia ): Partendo da un briefing molto sfidante ossia trasmettere in un’opera d’arte a due ruote i valori di Motul in chiave non solo moderna, ma addirittura futuristica, Luca Pozzato di Officine GPDesign è riuscito a realizzare un sogno.

Il suo nome è tutto un programma… Onirika è la rappresentazione di un sogno e sono i sogni che ci permettono di immaginare il nostro futuro !! Era il 1853 quando fu fondata la Motul , una lunga storia che nasce negli Stati Uniti fino ad arrivare in Europa e così il numero 2853 rappresenta un salto di un millennio che una moto grazie al suo design ed alla sua ricercatezza compie come nessuna Special aveva mai fatto prima .

Motul Onirika 2853 , inoltre, non è un progetto fine a se stesso, ma parte integrante di un’attività internazionale a supporto delle azioni benefiche della fondazione Motul Corazón : un ente senza fini di lucro, che si pone come scopo quello di migliorare costruttivamente il futuro di giovani vittime di disagi sociali, anche attraverso la formazione professionale”.

Officine GPDesing è partita da una MV Agusta Brutale 800, una moto equilibrata che abbina le prestazioni al divertimento di guida, quale migliore occasione per dar vita ad un esemplare unico, non replicabile .

La Motul Onirika 2853 è stata battuta all’asta per 28.000 euro

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ACCESSORI Scarico Akrapovic BMW S 1000 RR 2017

lineare. Utilizzando titanio ultraleggero si riduce il peso complessivo, potenziando anche la maneggevolezza di questa moto dal perfetto equilibrio. Il rombo, come per qualsiasi scarico Akrapovic, è stato calibrato alla perfezione per regalare una tonalità più cupa e sportiva, fedele all’unicità del suono della casa slovena. Si tratta di un sistema omologato CE/ECE del tutto conforme alle ultime normative Euro 4. Funziona semplicemente come plug & play ed è quindi facile da installare: non serve rimappare la centralina per ottenere prestazioni ottimali dalla BMW S 1000 RR . Saranno disponibili anche i collettori opzionali in titanio e acciaio inox per raggiungere nuove vette dei livelli di prestazioni e suono. La linea Slip-On (in titanio) di Akrapovic è uno scarico che farà distinguere ancora di più la BMW S 1000 RR dalla massa, impreziosendole il look, potenziandone le prestazioni e donandole ancora più appeal acustico.

Akrapovic lancia il suo ultimo sistema per la scuderia BMW con il fiammante nuovissimo scarico CE/ECE linea Slip-On (in titanio) per la BMW S 1000 RR 2017, disponibile anche con finitura nera mozzafiato.

Dischi freno e tamburi Brembo : omologazione ECE R90

Plasmata alla perfezione, la sagoma del nuovo scarico Akrapovic è rifinita con perizia per seguire le linee della BMW S 1000 RR , già alla testa di una rivoluzione nel mondo del Superbike. Akrapovic ne fa adesso ancor più un’icona grazie a un nuovo sistema di scarico mozzafiato in titanio per la versione 2017. Realizzata in titanio ultraleggero della massima qualità, la linea SlipOn è progettata e rifinita alla perfezione, con un fascino che nasce soprattutto dall’ultima evoluzione della tecnologia Akrapovic per le marmitte, che ha portato a un design che sottolinea perfettamente i numeri da Supersport della moto. Con inserti che catturano gli sguardi, partendo dal paracalore e fondendosi senza interruzioni con il fondello in fibra di carbonio dalla perfetta lavorazione artigianale (già un’opera d’arte dal design del tutto nuovo di per sé), questo scarico sprizza qualità e prestazioni. Sulla marmitta, presenta anche un rivestimento di vernice nera termoresistente che esprime con decisione i numeri dello scarico.

A partire dal Novembre 2016, il regolamento ECE R 90, che specifica i requisiti di progettazione, costruzione e prestazioni per il materiale d’attrito dei freni (pastiglie e ganasce) è stato esteso anche a dischi freno e tamburi. La norma ECE R90, originariamente applicata a pastiglie e ganasce freno, è stata recentemente modificata e la nuova versione R90-02 dispone, a partire dal novembre 2016, l’obbligo di omologazione anche per i dischi e tamburi freno destinati al ricambio per i veicoli di nuova immatricolazione. In quanto produttore di dischi freno, Brembo è stato chiamato a contribuire in maniera significativa alla formazione del nuovo regolamento, partecipando attivamente al gruppo di lavoro all’interno della Commissione Economica per l’Europa delle Nazioni Unite. L’intento del regolamento, è quello di garantire che i dischi e i tamburi utilizzati nel ricambio forniscano prestazioni equivalenti (in termini di funzionalità, sicurezza ed efficienza) a quelle del prodotto originale che sono destinati a sostituire.

La linea Slip-On non solo ha un look mozzafiato, ma migliora anche la potenza e la coppia motrici, aumentando la risposta dell’acceleratore e facendo sprigionare alla moto una potenza più incisiva e

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Tutti i prodotti omologati saranno riconoscibili tramite il codice di omologazione rilasciato dall’ente certificatore che sarà marchiato sul prodotto (insieme con le altre informazioni che ne permettono la tracciabilità) e stampato sull’etichetta posta sulla confezione.

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Max, oltre alla nuova gamma di dischi forati Brembo Xtra. Questo rappresenta un importante passo in avanti per tutto il settore automotive e per i professionisti che vi operano, nell’ottica di una crescita che non può prescindere da una maggiore tutela della sicurezza del consumatore finale.

Nuove pinze monoblocco Brembo forgiate a 6 e 4 pistoncini

Brembo: tutta la gamma omologata Forte della straordinaria esperienza nella progettazione e produzione di impianti frenanti per il Primo Equipaggiamento e per l’Aftermarket, Brembo ha sempre offerto una gamma di prodotti con caratteristiche tecniche equivalenti, o superiori all’originale, che quindi rispettano e superano ampiamente i requisiti richiesti dalla nuova normativa. A conferma di ciò, da oltre 15 anni, Brembo ha fatto certificare gli elevati standard dei suoi dischi freno con l’omologazione ABE, rilasciata dall’Autorità Federale Tedesca per il Trasporto Stradale, anticipando quella che ora è giustamente diventata un’esigenza del mercato stesso, a maggior tutela dell’automobilista.

L’attenzione di Brembo verso le continue evoluzioni delle vetture GT è confermata dall’introduzione di una nuova famiglia di pinze monoblocco forgiate a 6 e 4 pistoni, che assicurano affidabilità di prestazioni e un’importante riduzione di peso rispetto alle versioni precedenti. Le nuove pinze Brembo sono inoltre caratterizzate da un design innovativo le cui geometrie sono studiate per rendere il raffreddamento di pinza e pastiglie ancora più efficiente.

Pertanto, essendo da sempre molto sensibile al problema della sicurezza dei componenti dell’impianto frenante e promotrice di numerose campagne di comunicazione in tal senso, Brembo ha accolto con favore l’introduzione del nuovo regolamento che va a sopperire ad un vuoto legislativo su un importante componente di sicurezza attiva dell’auto, nonché a fornire uno standard unico riconosciuto da tutti i Paesi. Con questo spirito sono stati omologati fin da subito non solo i componenti utilizzati sui veicoli di nuova immatricolazione, ma l’intera gamma dei dischi e tamburi Brembo, composta da più di 2.200 articoli per una copertura del 97% del parco circolante Europeo. Grazie al lavoro svolto dal reparto R&D sono stati già testati ed omologati il 95% dei prodotti disponibili a catalogo, sia quelli facenti parte della linea di dischi equivalente all’originale, sia quelli delle linee più sportive e performanti, quali la linea di dischi “baffati” Brembo

La nuova pinza anteriore Brembo a 6 pistoni è disponibile con diverse combinazioni di idraulica, e permette il montaggio di dischi fino a 390mm di diametro e 35mm di spessore, e pastiglie fino a 30mm di spessore. La pinza è inoltre disponibile con un ponte fisso, che garantisce una maggiore rigidezza, oppure con un ponte removibile ottimizzato, per permettere un rapido cambio pastiglie. La nuova pinza posteriore a 4 pistoni è disponibile con o senza ponte fisso e con due diverse tipologie di fissaggio. La pinza permette il montaggio di dischi fino a 360mm di diametro e 32mm di spessore, e pastiglie fino a 26,5mm di spessore.

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Dunlop SportSmart2 Max : massime prestazioni su strada

Coniugando innovazione e family feeling, le nuove pinze monoblocco forgiate si aggiungono al range di prodotti Brembo, garantendo l’intercambiabilità con le attuali pinze già in commercio.

Dalla divisione Volkswagen Veicoli Commerciali la cam DRV-410 anti frode

Dunlop annuncia il lancio del suo nuovissimo pneumatico per moto sportive, Dunlop SportSmart2 Max , progettato sia per offrire le massime prestazioni stradali sia per essere usato in circuito, combinando le conoscenze acquisite da Dunlop nelle vittoriose gare del campionato mondiale Endurance e l’esperienza accumulata con lo sviluppo del suo rivoluzionario pneumatico Sport Touring, il RoadSmart III. Nel campo degli incidenti e delle assicurazioni automobilistiche , sono all’ordine del giorno truffe e raggiri, allo scopo di diminuire questo increscioso fenomeno, la divisione Volkswagen Veicoli Commerciali ha realizzato, grazie anche ad una partnership con la Kenwood , una telecamera da cruscotto, ideata per proteggere l’automobilista da possibili raggiri.

Gli ingegneri di Dunlop Europa si erano prefissati obiettivi molto ambiziosi per lo sviluppo del Dunlop SportSmart2 Max . Il precedente SportSmart2 garantiva un’altissima aderenza, pertanto il nuovo prodotto doveva mantenere questo vantaggio e al contempo affermarsi come nuovo punto di riferimento in termini di comportamento, feedback e consumo ridotto.

Si chiama DRV-410 ed è una fotocamera ideata per registrare le reazioni del conducente e possibili incidenti che accadono durante la marcia su strada, un deterrente contro le richieste fraudolente di risarcimento: la tecnologia High Dynamic Range presente su questo dispositivo, rende possibile la registrazione anche in condizioni di scarsa luce. L’obiettivo Cambio Dash cattura la scena e provvede con un segnale sonore ad avvisare il conducente di possibili collisioni.

Per ottenere questi risultati, Dunlop ha concentrato la sua attenzione su quattro aree di sviluppo: Struttura con tele in rayon e costruzione anteriore JLB in aramide Facendo tesoro degli insegnamenti acquisiti con il recente pneumatico Sport Touring RoadSmart III, vincitore di molti test, Dunlop ha sviluppato una struttura anteriore in grado di offrire prestazioni elevate con tempi di riscaldamento ridotti. Questa struttura riduce la deformazione del pneumatico causata dalle forze centrifughe ad alta velocità, soprattutto ad elevati angoli di piega, ed è stato dimostrato che migliora la durata del pneumatico anteriore*.

La registrazione viene memorizzata su di una scheda di memoria e la camera DRV-410 emette un segnale sonoro di pericolo fino a 19 miglia. In caso di cambio corsia o velocità superiore alle 37 miglia, un segnale sonoro avverte situazioni di potenziale pericolo, inducendo l’automobilista ad una condotta più riflessiva.

Un altro aspetto importante per gli ingegneri di

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Dunlop era progettare un pneumatico che offrisse un comportamento ottimale sin dalle basse temperature. Questa nuova struttura dà sicurezza ai motociclisti sia su strada che in pista.

commercializzato da gennaio e lo SportSmart2 Max da febbraio, quindi Dunlop offrirà la gamma di prodotti più moderni e innovativi nel segmento supersportivo” ha aggiunto Andy Marfleet.

Profilo anteriore ottimizzato e transizione del fianco migliorata

Ammortizzatori Ohlins 500 Abarth

Lo SportSmart2 della precedente generazione era particolarmente apprezzato per i suoi livelli di aderenza, ma Dunlop con lo SportSmart2 Max ha voluto fare un ulteriore passo avanti. Il nuovo profilo offre un handling migliore ed una maggiore facilità in ingresso in curva. Inoltre, in percorrenza di curva ad alte velocità, il nuovo profilo del fianco offre una maggiore sicurezza ad angoli di piega estremi. Mescola di tre polimeri e silice ad alta dispersione Per migliorare le prestazioni sul bagnato senza penalizzare l’aderenza sull’asciutto, Dunlop ha sviluppato una mescola che può ampliare l’area di contatto per offrire la massima aderenza in condizioni fredde e di bagnato. Rispetto al predecessore, offre un’aderenza sul bagnato migliorata.

La linea degli apprezzati ammortizzatori Ohlins Road & Track è stata ampliata con l’assetto specifico per la 500 Abarth. L’assetto Ohlins per 500 Abarth è stato sviluppato, prodotto e venduto in esclusiva dall’Andreani Group.

Tecnologia Multi-Tread al posteriore La filosofia di Dunlop di offrire prestazioni elevate che durano nel tempo ha portato a successi ineguagliati nel Campionato del Mondo FIM Endurance. Dunlop equipaggia le moto che hanno vinto 16 Campionati del Mondo dal 1994 e il pneumatico posteriore Multi-Tread ha avuto un ruolo fondamentale in queste vittorie. Lo SportSmart2 Max incorpora due mescole differenti: una centrale che migliora la durata e una sulla spalla che offre elevata aderenza, per assicurare un’usura uniforme e prestazioni stradali costanti.

Il kit utilizza gli R&T e adotta una soluzione tecnica che permette di incrementare la corsa degli ammortizzatori posteriori evitando di far lavorare la vettura sui tamponi. Una scelta che, in abbinamento con la tecnologia brevettata Ohlins DFV della valvola a doppio flusso che apre un secondo passaggio ogni volta che s’innesca un’alta velocità interna, garantisce alla vettura altissime performance restituendo al tempo stesso anche un elevato piacere di guida e un livello di comfort irraggiungibile per qualsiasi altro assetto sportivo. Il kit viene fornito completo di molle in configurazione plug&play al prezzo di € 2.997,00 Iva esclusa.

Andy Marfleet, direttore marketing Moto EMEA, celebra il lavoro del Reparto Technology di Dunlop: “Sfruttando l’esperienza maturata con i nostri prodotti di maggior successo, tra cui il RoadSmart III, i pneumatici usati nel Campionato del Mondo FIM Endurance e gli attuali punti forti dello SportSmart2, siamo stati in grado di creare un pneumatico supersportivo che presenta notevoli miglioramenti a livello di chilometraggio e prestazioni sul bagnato, offrendo un handling entusiasmante con una risposta dello sterzo molto precisa”.

Accessori GIVI per Honda CB 500 F Senza farle perdere smalto, GIVI ne ha tirato fuori l’anima tourer. Per prima cosa GIVI ha creato i sistemi di attacco per valigie laterali, top case e borsa serbatoio. Si tratta, come sapete, di componentistica dedicata poichè studiata ad hoc sul telaio di ogni moto. Da notare: i

Lo SportSmart2 Max è la nuova pietra miliare dell’ampio portafoglio di pneumatici supersportivi di Dunlop. “Il nostro ultimo pneumatico da pista GP Racer D212 sarà

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coperchi delle valigie e del bauletto sono in tinta con la livrea della moto.

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HP1152 è il pratico e protettivo paramani in ABS, che GIVI ha dotato di attacco specifico per il montaggio su questa Honda.

Una prerogativa permessa dalle cover in differenti colori messe a disposizione da GIVI per rendere omogeneo l’insieme cromatico.

Disponibili esclusivamente per la CB 500 F sono invece due cupolini completi di kit di fissaggio: A1152, con screen fumè e dimensioni di 28×36,5 cm (HxL) e A1152BL “ICE” che al design precedente aggiunge una funzione che non passerà inosservata… al buio, i fari delle auto che sopraggiungono ne fanno illuminare i bordi di un bel blu elettrico! Prezzi al pubblico: HP1152 (93 euro); A1152 (103 euro); A1152BL (116,00 euro).

Il supporto posteriore si chiama 1152FZ e permette di scegliere il bauletto più adatto alle vostre esigenze attingendo dalle gamme Monokey (tramite le piastre M5 o M7) e Monolock (piastre M5M e M6M). Il set in foto utilizza il top case V47 (47 litri), dotato di poggia schiena E134S (optional). Prezzi al pubblico: 1152FZ (90 euro); V47N + cover in tinta CV47 (246 + 45 euro); E134S (33 euro).

Ammortizzatori Monroe OESpectrum

Accessori GIVI per Honda CB 500 FIl supporto laterale PLX1152 è specifico per la moto e per le valigie utilizzabili: le filanti e compatte V35 Monokey Side. GIVI non propone alternative in quanto ritiene questo abbinamento il più adatto alla linea e alla tipologia della CB 500 F. Normalmente i due attacchi descritti sono solidali tra loro. Tuttavia… se per le vostre scorribande fuori porta ritenete sufficienti le due laterali, attraverso l’accessorio 1152KIT è possibile evitare il montaggio del portabauletto. Prezzi al pubblico: PLX1152 (141 euro); 1152KIT (30,50 euro). Altro elemento specifico è la flangia BF20, necessaria all’utilizzo di borse da serbatoio Tanklock (quelle che si fissano… con un click). Anche qui la scelta è vasta: GIVI ne produce di ogni forma e dimensione ed è impossibile non trovare quella giusta per voi. La borsa sulla moto in foto è il modello ST602 SPORT-T. Prezzo al pubblico: BF20 (12 euro).

Tenneco amplia l’offerta dei propri ammortizzatori introducendo, una nuova ed avanzata tecnologia per i consumatori che richiedono caratteristiche di guida superiori, sul proprio veicolo, in una vasta gamma di situazioni di guida: il Monroe OESpectrum.

Passiamo agli accessori dedicati al miglioramento del comfort di guida.

Il nuovo Monroe OESpectrum vanta una garanzia di cinque anni ed una qualità costruttiva mai vista prima. I nuovi ammortizzatori Monroe OESpectrum, adottano la rivoluzionaria tecnologia R-TECH2 Rebound Valving, che fornisce una risposta istantanea in differenti condizioni di guida, dando una straordinaria capacità di tenuta di strada. Questa tecnologia viene combinata alle nuove valvole di controllo ad alta velocità di Tenneco. Queste a loro volta, consentono all’ ammortizzatore OESpectrum di fornire un controllo di guida di classe mondiale e contribuiscono a ridurre il rumore, le vibrazioni e la rigidità. Bruce Ronning, Vice President e General Manager,

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Tenneco Europe Aftermarket: “Gli ammortizzatori OESpectrum di Monroe permettono ai professionisti del settore di eliminare il compromesso che esiste tradizionalmente tra la precisione del controllo di guida e l’indesiderata rigidità. Scegliendo questa tecnologia avanzata, I nostri partner dell’aftermarket saranno in grado di offrire un’esperienza di guida di livello superiore.”

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sicurezza ai morsetti dei manubri. • Leggibilità e funzionamento ottimali per il guidatore. • Formato alternativamente orizzontale o verticale. • Il pannello visivo offre la migliore leggibilità possibile grazie ad una pellicola anti-riflesso. • L’alimentazione avviene per mezzo di una presa di bordo (accessorio). • La ricarica viene effettuata grazie ad una micro-USB o in modalità wifi, secondo gli standard Qi. • Un diodo luminoso avverte dello stato di carica.

Il Sistema brevettato R-TECH Rebound Valving Technology di Monroe utilizza due set di dischi precisamente calibrati, separati da un “disco elicoidale” per eliminare bruschi cambiamenti indesiderati durante lo smorzamento. Questa maggiore precisione nella transizione tra le varie fasi di ammortizzazione aiuta ad assicurare un maggior controllo dell’assetto di guida in differenti situazioni e condizioni.

Il montaggio del supporto dello smartphone funziona utilizzando quello del Navigator V di BMW Motorrad (accessorio, non fa parte della fornitura).

Tra i miglioramenti apportati dall’OESpectrum di Monroe troviamo una cromatura premium dello stelo, nuovo design della camera dell’olio; miglioramento del movimento della molla interna durante l’ammortizzazione; nuovo design del pistone in PTFE anti-frizione; formulazione premium, semi sintetica, dell’olio. In linea con le nuove tecnologie di alta qualità presenti nella nuova gamma, gli ammortizzatori OESpectrum di Monroe sono venduti in confezioni di alta qualità e colori, progettate per raggiungere le esigenze qualitative del consumatore finale. Il nuovo packaging è anche progettato per resistere maggiormente agli urti causati dal trasporto e dalla spedizione degli stessi.

BMW Motorrad supporto smartphone In Italia, il supporto BMW Motorrad per smartphone è in vendita al prezzo consigliato di 220,00 euro, IVA inclusa. Navigare, telefonare, ascoltare musica ed altro – le capacità degli smartphone moderni sono molteplici e sembrano fatte apposte per rendere ancora più piacevole ed emozionante andare in moto o in scooter. Caratteristiche salienti del supporto BMW Motorrad per smartphone: • Progettato per smartphone per una misura non oltre i 5 pollici. • Astuccio robusto in plastica. • Piano di appoggio con cuscinetto a gel antiscivolamento ed anti-vibrazione.. • Possibilità di fissare lo smartphone rapidamente ed in

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SICUREZZA Shark Race-R Pro Replica Zarco

visiera possiede inoltre un nuovo sistema di apertura e sgancio rapido della visiera. Sottoposto a test nella galleria del vento per un’aerodinamica e una ventilazione ottimali, il casco dispone di uno spoiler posteriore e di 4 punti di ventilazione, per un effetto Venturi ottimizzato . Un sottogola anti-turbolenza e il paranaso completano le dotazioni del Race-R Pro Carbon. Gli interni sono completamente estraibili e lavabili e sono stati espressamente studiati per un isolamento acustico ottimale. Da notare la presenza del sistema “Easy Fit” per chi indossa gli occhiali Il Race-R Pro vanta un palmarès impressionante nel Campionato del Mondo di velocità, con più di 150 podi al suo attivo dal 2011 .

In occasione dell’inizio della nuova stagione agonistica e dell’arrivo del momento di risalire in sella alla propria amata due ruote Shark presenta un’edizione limitata e numerata del Race-R Pro Carbon : la replica World Champion Johann Zarco .

Il Race-R Pro Carbon Replica Zarco World Champion 2016 sarà disponibile nelle taglie da XS a XL al prezzo di 679,99 euro. Ogni casco è numerato e consegnato con gli adesivi degli sponsor.

Infatti in occasione della celebrazione del secondo alloro in Moto2 SHARK ha deciso di realizzare un’edizione limitata in SOLO 1500 esemplari del Race-R Pro Replica Zarco , disponibile nei negozi a primavera 2017.

Scorpion Exo Combat : dai reparti militari, arriva la sicurezza su strada

Nel 2016, Johann Zarco è diventato per la seconda volta Campione del Mondo in Moto2 e il primo pilota francese a vincere due Campionati del Mondo in Grand Prix. Oggi poi sta attendendo con entusiamo il debutto nel Campionato MotoGP in sella a una Yamaha della squadra transalpina Tech3 . Il Race-R Pro Carbon è il casco integrale scelto da Zarco . Un casco che ha beneficiato di tutta l’esperienza di Shark nel mondo racing: dallo studio (R&D) sino alla sua realizzazione. Sviluppato, in origine, per i piloti professionisti, soddisfa esigenze molto precise: leggerezza, stabilità, comfort e aerodinamica. E diventato poi uno dei prodotti più importanti della gamma Shark. Grazie all’unione di fibra di carbonio e aramide, il Race-R Pro Carbon pesa solamente 1200 grammi , offrendo al contempo un eccellente assorbimento degli urti. Il Race-R Pro Carbon è dotato di una visiera di classe ottica 1, senza distorsioni grazie allo spessore variabile dai 3mm sui lati ai 4,25 mm nella parte centrale. La

Una novità di assoluto rilievo quella che contraddistingue la novità Scorpion Exo , il nuovo casco Combat , una protezione altamente innovativa, di chiara derivazione militare. Ha uno stile che lo fa assomigliare ai caschi utilizzati

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Shoei punta sulla sicurezza con il nuovo RYD

durante la saga di Star Wars, eppure lo Scorpion Exo Combat nel suo mostrarsi fantasioso, nasconde una grande tecnologia. E’ realizzato attraverso l’impiego di policarbonato avanzati, la sua visiera parasole, Light Smoke” è di serie ed è provvista di trattamento anti fog. Presente sul Combat la mentoniera, appendice che può esser comodamente tolta o montata grazie ad un attacco a baionetta / magnetico. Principali caratteristiche in breve: KWIKWICK2 Estremamente efficace, anallergico oltreché dolce e gradevole al tatto, il tessuto di rivestimento interno KwickWick2 offre il massimo della traspirazione e del comfort mantenendo la testa e il volto freschi e asciutti in ogni condizione.

Grazie a decenni di esperienza nel campo motociclistico e nella produzione all’avanguardia, Shoei ha realizzato un dispositivo di sicurezza (DDS) da strada completamente nuovo: lo Shoei RYD.

KWIKFIT : I cuscinetti interni KwikFit consentono di mettere e togliere agilmente i modelli di occhiali più usati

Lo Shoei RYD è disponibile in 7 cromie monocolore, di cui alcune inedite, ed è dotato di una linea semplice ma aggressiva e una dimensione di calotte estremamente contenuta, che integra uno spoiler aerodinamico, testato accuratamente anch’esso presso la galleria del vento di proprietà.

CINTURINO Micrometrico (a sgancio rapido) per una calzata perfetta e sempre affidabile. CALOTTA in componenti POLICARBONATI avanzati disponibile in 2 diverse misure: Per assicurare una calzata perfetta e assolutamente sicura, la calotta del nuovo EXO COMBAT è realizzata in componenti policarbonati avanzati ed è estremamente leggera e resistente. Le misure previste sono due e coprono, rispettivamente, le seguenti taglie: XS-L e XL-XXL Altre caratteristiche – Il sistema di aerazione prevede una presa d’aria regolabile sulla parte superiore della calotta capace di massimizzare il flusso d’aria all’interno del casco. – Sei taglie disponibili: da XS a XXL – Visiera solare di colore grigio chiaro montata di serie. Visiera di colore Grigio Scuro disponibile nella scatola.

Inoltre lo Shoei RYD è equipaggiato con l’ormai conosciuta visiera ad iniezione 3D (CWR-1) che offre un campo di visuale molto ampio, cinturino a doppio anello, ed una struttura di imbottiture interne morbide e confortevoli. Un nuovo sistema di ventilazione formato da 3 prese d’aria anteriori e 3 estrattori posteriori completano l’opera. Shoei RYDLe 7 taglie disponibili (XXS-XXL) sono spartite in 4 misure di calotte esterna differenti, per mantenere un risultato il più compatto possibile. Naturalmente il dispositivo è dotato di tutte le caratteristiche distintive di uno Shoei, da una ventilazione perfetta, ad un confort di calzata eccellente garantita dagli interni removibili e lavabili completamente, da un’ottimo campo di visuale alla compattezza delle dimensioni della calotta: #ryd è uno #shoei a tutti gli effetti e la scelta migliore per motociclisti alle prime armi e/o centauri navigati.

Peso in taglia M: Peso Totale senza mentoniera: 1324 gr Peso Totale con mentoniera: 1469 gr Anni di garanzia: 5 Omologato: Jet Prezzo al pubblico (iva compresa): EXO-COMBAT Matt Black 229,90 euro EXO-COMBAT RATNIK Matt Black 259,90 euro EXO-COMBAT RATNIK Matt Green 259,90 euro

Per quanto riguarda la nuova linea di grafiche, Shoei si è rinnovata come di consuetudine. Sia per il nostro modello racing X-Spirit III, lo sportivo NXR, il tourer GT-Air o il nostro Jet modaiolo JO sono disponibili per la nuova stagione, nuove originali grafiche con caratteristiche innovative.

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Group: “Il casco Pista GP R e la tuta Dainese Mugello R D-air, il nuovo sistema racing di protezione testa-piedi, rappresenta un’ulteriore milestone nelle tecnologie applicate alla sicurezza. Il Gruppo Dainese ribadisce il proprio commitment. I risultati che celebriamo oggi sono il frutto del knowhow del Dainese Science and Research Center e della costante ricerca e sviluppo supportata dai nostri atleti”.

Scoprite la nuova collezione SHOEI 2017: DDS per un perfetto piacere di guida.

AGV Pista GP R

Il casco AGV Pista GP R, presentato in 5 grafiche e 2 varianti carbon, sarà disponibile da Novembre 2016 a partire da 1.200 euro.

Valentino Rossi per i Winter test 2017 indossa un casco che rende omaggio a Tavullia Il nuovo sistema di sicurezza testa-piedi, composto dal casco AGV Pista GP R e dalla tuta Dainese Mugello R D-air, rappresenta un’ulteriore milestone nelle tecnologie applicate alla sicurezza. Sviluppato con il prezioso contributo di Valentino Rossi, Pista GP R, introduce numerose tecnologie ed innovazioni: rappresenta questo casco, lo stato dell’arte ideato dal Dainese Science and Research Center. Il Pista GP R, evoluzione dell’innovativo Pista GP, il casco della Moto GP, è il casco più protettivo mai sviluppato. Perfetta sintesi di protezione, performance e comfort, i 3 capisaldi del protocollo di sviluppo AGV Extreme Standards, il Pista GP R offre campo visivo senza paragoni, grazie all’introduzione di Race 3 Max Pinlock , una visiera Class 1 Optic con 100% Max Vision Pinlock (120), ed è caratterizzato dalla chiusura brevetta Visor Lock System (VLS). Con l’utilizzo del nuovo spoiler Biplano, testato in galleria del vento, le performance aerodinamiche risultano massimizzate, mentre il comfort beneficia di un sistema di interni brevettato e di un implementato sistema di ventilazione Integrated Ventilation System (IVS).

Nonostante le temperature torride di Sepang, il nuovo casco AGV Pista GP R di Valentino Rossi mostra elementi prettamente invernali. Costruito come una “palla di neve”, il casco rende omaggio al paese natale di Valentino Rossi , mostrando la miniatura del suggestivo paesaggio notturno di Tavullia innevata, racchiusa in una sfera di cristallo. Sul lato sinistro della visiera, i cartelli stradali della città di origine e del limite di velocità, che, non a caso, è di 46 km/h. Sulla parte frontale del casco, nelle vicinanze del municipio e del muro dove si spiega lo striscione dell’Official Fan Club, spicca lo scudetto tricolore del logo AGV, un elemento distintivo che da più di 20 anni a anca Valentino nella sua incredibile carriera. Sulla mentoniera, l’immancabile numero di battaglia 46 giallofluo si intreccia con la base di legno dello “snow globe”, la quale cinge la testa fino allo spoiler Biplano del nove-

AGV Pista GP RIl Pista GP R è il primo casco ad offrire un sistema di idratazione integrato, composto da una serie di canali ed una valvola posta all’interno della mentoniera. Cristiano Silei, Amministratore Delegato di Dainese

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volte Campione del Mondo.

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Pierre Ragues, protagonista nel WEC e 10 volte a Le Mans, è stata posta particolare attenzione al sistema di ventilazione come spiega anche Paolo Donadei, project manager caschi Sparco : “Abbiamo trasportato l’esperienza dei caschi racing anche su questo modello, migliorando notevolmente la vestibilità e soprattutto la ventilazione anche a basse velocità, con l’aria che arriva anche verso la visiera evitando l’appannamento della stessa. Inoltre abbiamo aumentato sensibilmente la dimensione della mentoniera che protegge sia dall’aria sia da eventuali impatti”.

Il Pista GP R, evoluzione dell’innovativo Pista GP, il casco della Moto GP, è il casco più protettivo mai sviluppato. Grazie all’introduzione di Race 3 Max Pinlock , una visiera Class 1 Optic con 100% Max Vision Pinlock (120), e della chiusura brevetta Visor Lock System (VLS), il casco full carbon AGV Pista GP R è il primo casco ad offrire un campo visivo senza paragoni. Con l’utilizzo del nuovo spoiler Biplano testato in galleria del vento, le performance aerodinamiche risultano massimizzate, mentre il comfort beneficia di un sistema di interni brevettati e di un implementato Sistema di Ventilazione Integrato (IVS). Il Pista GP R è il primo casco ad o rire un sistema di idratazione, composto da una serie di canali ed una valvola posta all’interno della mentoniera. Perfetta sintesi di protezione, performance e comfort, il Pista GP R indossato da Valentino Rossi è frutto degli AGV Extreme Standards, un innovativo protocollo di design integrato che rivoluziona il metodo di progettazione e che permette di migliorare in modo misurabile e dimostrabile le performance del casco in termini di protezione da impatto, visuale periferica, design compatto, riduzione del peso, aerodinamica, ventilazione ed ergonomia.

Novità molto importanti anche per quanto riguarda le tute con la nuova Prime KS-10 che diventa il modello di punta per il brand di Volpiano. Angelo Bardascino, project manager delle tute Sparco , spiega così le innovazioni: “La tuta Prime KS-10 è la prosecuzione del progetto Infinity. In sostanza, essendo totalmente stampabile e non dovendo applicare personalizzazioni con ricami e tecniche costruttive, ha il vantaggio di essere ancora più leggera.

L’innovativo processo AGV Extreme Standards innalza il livello della tecnologia nella ricerca e sviluppo dei caschi e rappresenta una pietra miliare nei sistemi di protezione per la testa.

Sparco punta al mondo del karting con tante novità

La doppia omologazione CIK-FIA e CE è un ulteriore motivo di vanto”. Prodotta in Poliestere/Poliammide la Prime KS-10, grazie agli inserti traforati su schiena, sottomanica, interno gamba ed esterno polpaccio, è stata resa il più traspirante possibile, mentre gli inserti in cordura sulla schiena incrementano la protezione all’usura.

Sparco si presenta al 2017 nel mondo del kart, con una linea totalmente rifatta dai caschi fino alle scarpe, passando dalle tute e guanti. Tessuti sempre più performanti, specifiche tecniche nel segno della sicurezza e un design moderno che strizza l’occhio alla moda, Sparco punta al mondo del karting.

Grandi novità anche per la X-Light KS-7 come conferma Bardascino: “anche in questo caso ci troviamo di fronte ad una tuta completamente nuova sia per quel che riguarda i materiali che per quanto riguarda il design, anche se in questo caso abbiamo voluto mantenere un disegno simile a quello della Lunargrid che ha riscosso molto successo.

Due nuovi modelli di caschi: Sparco Air KF-7W e Sparco SKY KF-5W . Il primo dei due caschi Sparco è realizzato con calotta in carbonio rinforzata con strati in carbon/kevlar deriva direttamente dall’esperienza maturata in pista. Sviluppato in collaborazione con il pilota francese

Abbiamo coniugato l’utilizzo di materiali nuovi tra cui

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il poliammide per la parte principale del corpo e un materiale elastico che è molto presente rispetto alle altre tute. Questo consente di avere un maggior comfort e una maggiore possibilità di movimento”. La gamma di tute Sparco si completa con la Robur KS-5, Groove KS-3 e Track KS-1 oltre alla rinnovata linea underwear Seamless.

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Ma il “motto” Sparco , “Safety First” trova la sua massima espressione nel nuovo corpetto Rib Pro K-5, realizzato con 5 strati di fibra di vetro laminata a mano. L’imbottitura in EPDM espanso consente di assorbire maggiormente gli urti e la bordatura in gomma evita le frizioni con la tuta, preservandone l’integrità.

Dainese Mugello R D-air

Ma è nel piede di un pilota che spesso si trova tutta la sua abilità di guida e Sparco ha pensato al meglio per la sensibilità e per la resistenza del nuovo stivaletto Superleggera KB-10, una vera e propria novità in termini di innovazione e materiali. Ilaria Franzin, project manager Sparco ha ascoltato a lungo le richieste dei kartisti per arrivare alla soluzione ideale: “abbiamo utilizzato la stessa suola della scarpa racing, dovendo arrivare ad un certo livello di affidabilità, ma per aumentare la resistenza all’abrasione, particolarmente accentuata nel kart, abbiamo pensato ad una sovra iniezione in TPU direttamente sul tessuto, per evitare le cuciture.

La nuova tuta Mugello R D-air costituisce lo stato dell’arte della tecnologia protettiva marchiata Dainese con oltre 25 nuove caratteristiche e numerose innovazioni che hanno portato allo straordinario risultato di 5 nuovi brevetti. La piattaforma Dainese D-air è stata implementata aumentando le aree coperte dal sacco: da collo, spalle e clavicole, alla parte laterale inferiore della cassa toracica. La tuta presenta un’interfaccia LED ridisegnata ed integrata con tecnologia seamless, nonché un sistema di sicurezza intelligente brevettato denominato Intelligent Emergency Lighting System, una luce segnaletica di emergenza integrata ed attivata direttamente dal sofisticato algoritmo della piattaforma D-air.

Sparco - Karting 2017Questo prodotto è totalmente made in Italy ed è provvisto di un para malleolo in materiale 3D resistente all’abrasione oltre a un inserto elasticizzato posteriore a miglioramento della calzata e del fitting.” Superleggera KB-10 è il fiore all’occhiello della gamma scarpe karting che si rinnova anche grazie all’inserimento di Omega KB-6 e Gamma KB-4, due nuovi modelli che vanno incontro alle esigenze dei kartisti più esperti, ma anche a quelli che si approcciano alla specialità.

Mugello R D-air offre standard di protezione e comfort senza precedenti, grazie all’applicazione di una costruzione adattiva del ginocchio e di nuove soluzioni costruttive, quali tessuti ingegnerizzati precurvati ad alta performance e l’elastico triassiale. Anche la costruzione gomito è stata reingegnerizzata, introducendo una forma ottimizzata dello slider e un sistema di sganciamento rapido.

Ma se la sensibilità del piede sui pedali è importante, è fondamentale avere ben saldo tra le mani il volante. La gamma dei guanti Sparco si completa con l’inserimento di due nuovi modelli: Motion KG-5, un guanto che grazie alla spalmatura siliconata sul palmo consente una maggiore traspirabilità e un ottimo grip sul volante e Track KG-3 il giusto compromesso tra prestazioni e qualità.

Dainese Skinsuit : una tuta spaziale studiata per andare sul Pianeta Rosso 94


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Dopo la missione spaziale IRISS del Settembre 2015 durante la quale l’astronauta danese Andreas Mogensen ha per la prima volta testato SkinSuit, Dainese torna nello spazio, proteggendo Thomas Pesquet impegnato dal 17 Novembre 2016 nella missione Proxima. Risultato della partnership tra la European Space Agency (ESA) e il Dainese Science and Research Center, e studiata per essere indossata a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, SkinSuit è in grado di esercitare sul corpo degli astronauti, che operano in assenza di gravità, una pressione crescente in direzione testa-piedi simulando il peso normalmente imposto dalla massa corporea sulla Terra. In questo modo SkinSuit contrasta l’allungamento della spina dorsale in assenza di gravità applicando al corpo dell’astronauta una compressione verticale, senza compromettere comfort e movimenti. SkinSuit è una tuta realizzata completamente su misura da Dainese e prevede più di 150 misurazioni del corpo dell’astronauta.

QUI LA TUA PUBBLICITA’

Dainese , che da sempre fa della protezione negli sport dinamici la propria missione, conferma il suo impegno nella ricerca di soluzioni innovative per la protezione dell’uomo e guarda costantemente al futuro nell’esplorare le possibili evoluzioni del rapporto tra natura, arte e scienza. Dainese ha infatti recentemente supportato SACI, Studio Arts College International , nel simposio “Da Galileo a Marte: Rinascimento della Scienza e delle Arti”, evento tenutosi lo scorso 12 Novembre 2016 a Firenze in presenza di ospiti di skineccellenza quali Dava Newman, Vicedirettrice di NASA, Nicole Scott, astronauta di NASA, ingegnere ed artista, l’astronauta italiano Paolo Nespoli, l’architetto e designer Guillermo Trotti, nonché l’artista Lia Halloran. Per l’occasione, sono state esposte le due tute spaziali di Dainese SkinSuit e BioSuit, una tuta spaziale studiata per il primo viaggio umano sul Pianeta Rosso previsto intorno al 2030 che applica il concetto delle “linee di non estensione”, esercitando una pressione meccanica sul corpo dell’astronauta senza però comprometterne la mobilità.

Semplice. Scrivici a redazione@reportmotori.it

L’approccio di Dainese alla progettazione fin da sempre dedica grande attenzione alla Natura e alle sue strutture e, proprio per questo, comprende e dimostra quanto sia importante per l’innovazione la sinergia creata dall’incrocio tra design, progettazione e scienza, alla ricerca della migliore combinazione tra e cacia, peso ed ergonomia. La più recente tecnologia, frutto di questo approccio è D-air, l’airbag che protegge il corpo dell’uomo nello sport di oggi e si prepara per la mobilità di domani, verso Marte.

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NAUTICA a cura di Diego Mancino

all’anno prossimo. E non poteva non iniziare che da Napoli in concomitanza con il 44esimo NAUTICSUD 18 – 26 Febbraio 2017 il nostro viaggio nel mondo della Nautica e via via continuando con tutti i successivi saloni nautici previsti in tutta Italia e non solo di cui tratteremo all’interno della Sezione Nautica di ReportMotori . Cercheremo come ormai vi abbiamo abituato sia per le quattro ruote che per le due ruote di dare un taglio tecnico vero e di reale vissuto anche nella nautica affidandoci ad esperti, appassionati, ma con la piu grande caratteristica che un’esperto di nautica debba avere, e cioe’ quella di essere comandante/ capitanodella propria imbarcazione (di possederne una ) ( armatore della propria imbarcazione)…….. insomma di viverla a 360 gradi.

Gommone o barca? Vi spieghiamo i pro ed i contro di queste imbarcazioni

Spesso capita che i rivenditori di imbarcazione, bravi nel marketing, nella pubblicità nel rapportarsi con l’acquirente, siano capaci certamente di rappresentare al meglio il proprio prodotto, ma magari mai hanno posseduto, vissuto, un’imbarcazione e pertanto potrebbero peccare proprio nel consigliare l’imbarcazione meno adatta alle esigenze dell’acquirente piuttosto che del venditore. Ed e’ proprio da questo spunto che ci e’ sembrato opportuno ‘’varare’’ come primo articolo nella Sezione Nautica di ReportMotori Magazine il dilemma amletico da decenni affrontato nella scelta..

E con il mese di Febbraio e’ arrivato come tutti gli anni il momento per gli appassionati di motori e di nautica, di iniziare a pensare alla prossima stagione estiva con qualche ‘’lavoretto di falegnameria, di tappezzeria, di resinatura, di pitturazione, di personalizzazione e/o semplicemente di lucidatura’’ della propria imbarcazione, ed è proprio in questo periodo che si inizia a ‘’ sognare’’ a quel famoso…… metro in piu’ ……. che a mare…. manca sempre alla propria imbarcazione…… Ed allora si smanetta su internet per carpire il valore della propria imbarcazione, inserendo qualche annuncio per la vendita o la permuta con, qualche imbarcazione quel metro piu’ grande, simile e/o uguale alla barca sfoggiata dall’amico l’estate 2016 e magari sulla quale si e’ potuto gustare la maggiore comodità o maggiore prestazione.

GOMMONE ? …… o …… BARCA ? Molto spesso chi consiglia la scelta tra le due tipologie (venditore) si focalizza sulle caratteristiche tecniche specifiche esaltando la unicità e la qualità del prodotto che vende, (gommone o barca), dimenticando invece che la scelta dipende essenzialmente e solamente dalle personali e soggettive esigenze di chi utilizzerà il futuro natante da acquistare.

Si telefona a qualche annuncio al fine di testare l’eventuale possibile sconto sulla imbarcazione ideale in mente, magari andandola anche a vedere, senza cercare di innamorarsi piu’ di tanto… in quanto se non si riesce a vendere la propria imbarcazione non potrebbe realizzarsi il sogno….. ma spesso ormai e’ troppo tardi ed una volta vista da vicino il possibile sogno, ecco che scatta la svendita della propria imbarcazione pur di non perdere il sogno del famoso metro in piu.

Premesso che qualsiasi articolo sarà sempre criticabile, in particolare chi da sempre e’ gommonauta mai dichiarera’ la scelta migliore su una barca e viceversa. Nei nostri articoli, cercheremo di non incappare mai, nell’errore di decidere noi per voi, ma cercheremo di trasmettere le nostre vissute esperienze proprio in mare, nella gestione pratica di una barca, di un gommone , in vacanza, nell’utilizzo giornaliero e/o saltuario, in mare o nel lago, nelle isole o in acque costiere, in laguna adriatica o nelle acque liguri o in acque meridionali etc

Tutta questa piacevolissima euforia dura fino ad Aprile quando ormai i giochi sono fatti o si e’ riusciti a vendere la propria imbarcazione e comprare una piu grande, oppure dedicarsi alla propria e rimandare il sogno

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etc Si perche’, sembrerà strano, ma le singole personali esigenze influenzeranno non poco la scelta giusta tra gommone o barca e nel corso della vita, vi posso confermare che le scelte, posso cambiare. Si pensi alla crescita di un figlio e dunque le diverse esigenze e/o anche la consapevolezza personale di non essere piu’ agili come una volta etc etc, o di cambiare luogo di villeggiatura. Qui di seguito mi cercherò di schematizzare nella colonna di sinistra le particolari esigenze di un’armatore che potrebbe preferire e scegliere un gommone di una lunghezza circa di mt 6,50 e nella colonna di destra le particolari esigenze di un’armatore che potrebbe preferire l’acquisto di una barca open di circa mt 6,50:

BARCA consigliabile a chi: A chi utilizzerà il natante con la famiglia per la particolare caratteristica di un maggior calpestio presente all’interno dello scafo, ed in particolare per una maggiore sicurezza in navigazione in caso di bambini in quanto le murate alte, rappresenteranno una maggior sicurezza per la naturalezza che hanno i bimbi ad affacciarsi all’esterno della imbarcazione; Per chi e’ appassionato di pesca, o semplicemente ha il desiderio di avvicinarsi alla pesca come principiante e giocare con il proprio figlio con la lenza a bolentino. Con la barca non c’e assolutamente il rischio di bucare i tubolari ed in particolare la maggiore presenza di gavoni permetterà di dedicarne uno esplicitamente per la pesca. Ancora per la facilità di trasporto delle stesse canne da bolentino o da traina esistono in commercio porta canna facilmente montabili sul bordo della barca . Per chi ha meno tempo e/o meno volontà da dedicare alla manutenzione del natante stesso; Per chi ha l’esigenza di lasciare nel periodo invernale il natante all’aperto, lasciato alle intemperie con un semplice telone di plastica affrontando le basse temperature esterne invernali; Per chi ha l’esigenza di avere un wc a bordo o montare un piccolo cucinino,per il gusto di un caffe’ e/o altro stivando stoviglie e pentolame nonche’ un minimo di cambusa giusto per uno spaghettino ai frutti di mare.

GOMMONE consigliabile a chi : Utilizzerà il natante in luoghi dove tendenzialmente non ci sono posti barca attrezzati, dove i luoghi di ormeggio sono caratterizzati da boe dove spesso vengono agganciati piu’ gommoni ad una stessa boa e dunque un giusta scelta il gommone per far diminuire il costo di ormeggio estivo; Se la maggior parte degli utilizzatori sono agili (giovani), in quanto il gommone nella sua più normale utilizzazione, viene sempre pontato con grandi prendisole, rendendo praticamente naturale camminare sui tubolari, quando si e’ alla fonda, e rendendo inutilizzabili gli stessi prendisole in navigazione, costringendo a stringersi sulle risicate sedute dietro la consolle di guida, particolarmente pericolose in assetto di navigazione veloce con mare formato; Per chi ha l’esigenza di ospitare piu’ persone ma sempre nell’abito della portata massima riportate dalle omologazioni del gommone stesso; E’ certamente prodotto piu’ di moda molto stabile alla fonda, veloce e con consumi ridotti.

Poi ovviamente ogni singola scelta verrà dettata dalla opportunità di convenienza, molto spesso economica, e/o semplicemente di cuore. Si perche’ poi in fondo l’acquisto di un’imbarcazione essa sia barca o gommone o comunque di un guscio che galleggia, e’ caratterizzata dalla semplicissima voglia di viversi un’emozione. L’emozione di anticipare nella mente, nei sogni, nei pensieri, i futuri momenti estivi tra da trascorrere con gli amici, i familiari o semplicemente da soli immersi nella semplice libertà della natura.

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RACING Nel day 3 di Phillip Island, ancora una volta Maverick Vinales in testa

abbiamo un pacchetto competitivo e giro dopo giro miglioriamo. Sono molto fiducioso per il Campionato”.

MotoGP 2017 : presentato il Team Yamaha Factory Racing

Il Team Yamaha Movistar MotoGP svela la livrea della bellissima YZR-M1 , con di fianco il nuovo duo composta da Valentino Rossi e Maverick Vinales . Un binomio eccellente quello che quest’anno contraddistinguerà il Team Yamaha Movistar MotoGP, con Valentino Rossi motivato a vincere il 10 titolo mondiale e Vinales pronto a battagliare con i top rider, forte di una moto ufficiale. Sarà la ventunesima stagione consecutiva in MotoGP per Valentino Rossi , dopo nove titoli vinti, il Campione italiana è emozionato e motivato, pronto a seguire un sogno difficile ma realizzabile: “Negli ultimi tre anni abbiamo raggiunto grandi risultati e in questa stagione l’obiettivo è ripeterci e vincere ogni gara. Una risultato ancora più da inseguire quest’anno con il mio nuovo e forte compagno di box”.

Il Team Movistar Yamaha MotoGP termina i suoi test sul circuito di Phillip Island, con un grande Maverick Vinales che anche nell’ultima giornata di test termina in prima posizione. Il feeling del pilota spagnolo con la sua Yamaha YZR-M1 aumenta giro dopo giro, al termine di questi tre giorni di test, le sensazioni riportate da Maverick Vinales sono estremamente positive, perchè la YZR-M1 è cresciuta come affidabilità e rigidità del telaio. La pista umida ha rallentato la corsa del rider Yamaha, ma al quarantesimo giro, il suo tempo di 1’59,368 secondi, prestazione fatta segnare al quarantesimo giro, gli è valsa la prima posizione in classifica. La YZR-M1 è agile, veloce, il suo margine di crescita è forte, e Maverick Vinales dopo aver completato ben 72 giri nella sola giornata di oggi, si dice fiducioso per il Campionato Mondiale. Maverick Vinales :” Anche oggi abbiamo migliorato notevolmente la nostra prestazioni in pista,il passo di gara è migliorato sensibilmente, ora siamo veloci e sono sorpreso del tempo di 1’59 raggiunto al quarantesimo giro, ero veramente molto veloce e la moto andava bene. Questa settimana abbiamo provato tante configurazioni, penso che possiamo ritenerci soddisfatti di questi test in Australia. Al momento è difficile dire quale aspetto di questa moto mi ha sorpreso di più, sicuramente

Situazione non analoga ma ugualmente emozionante per il neo arrivato nel Team Yamaha Movistar MotoGP, Maverick Vinales, il suo debutto in pista con la nuova Yamaha YZR-M1 è stato pauroso, lo spagnolo ha dimostrato sin da subito la sua velocità impressionante: “Quando ero bambino avevo davanti gli occhi Valentino che cavalcava la sua M1 e adesso sono qui, alla

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presentazione della scuderia con lui di fianco, È come un sogno diventato realtà. Sono molto felice, motivato e pronto a dare tutto. Voglio ringraziare Yamaha e Movistar per il sostegno e tutto il team per l’accoglienza che mi ha riservato”.

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si sia talmente alzato che un pilota necessita di entrare uscire dai box pensando solo alla pista e alla moto. Sarei più che felice se potessi stare tutto l’anno con Dani e liberarlo di una serie di preoccupazioni in più. Credo che sia una persona spettacolare, per questo si merita un campionato del mondo nella classe regina; lo vedo con tanta voglia, positivo e con un’attitudine molto buona. Penso stia facendo un grande sforzo e stia preparando al meglio la stagione. Spero possa ottenere quello che merita”.

Sete Gibernau coach di Dani Pedrosa nel precampionato

Come spiegato dallo stesso Gibernau il suo impegno è legato al desiderio di rimanere nella pit- lane ma anche alla volontà di cimentarsi in questa nuova figura di coach che sta diventando molto popolare nella classe regina. Anche Dani Pedrosa, che nei test malesi è stato già competitivo, concorda sul fatto che l’aiuto dell’ex Honda possa contribuire ad un suo buon inizio di stagione. Dani Pedrosa : “Ha esperienza come pilota e per questo è più facile fargli capire le mie sensazioni in sella. Può anche può comprendere meglio ciò che accade in pista e riportarlo ai meccanici”. Non so se potrà essere con noi tutto l’anno, ma spero mi possa dare il suo aiuto per più tempo possibile”. Sete Gibernau torna nella pit- lane e in questo inizio di 2017 affianca Dani Pedrosa come coach.

Presentato il Team Suzuki Ecstar con Andrea Iannone ed Alex Rins

Per Sete Gibernau , ex rivale di Valentino Rossi , un ritorno nel team dell’ala dove passò sei stagioni in 500cc e in MotoGP tra il 1998 e il 2005.

Il team Suzuki Ecstar ha presentato la squadra che correrà nella classe regina, composta da Andrea Iannone ed Alex Rins. Tanti i cambi nei box, la voglia di essere i migliori e il team Suzuki Ecstar è pronto per la sfida con Andrea Iannone e Rins.

Sete Gibernau e Dani Pedrosa hanno anche corso insieme nel team Movistar ma in categorie diverse prima che, l’oggi quarantacinquenne di Barcellona, passasse alla scuderia di Borgo Panigale, sua ultima esperienza nella massima cilindrata.

Abbandonata la vecchia line up, la formazione che cavalcherà l’azzurra nipponica è adesso composta da Andrea Iannone e Alex Rins capitanati sempre da Davide Brivio.

Sete Gibernau : “Come l’anno scorso, ho seguito Dani durante i test di apertura stagione. Mi piacerebbe dargli una mano affinché possa diventare ancora più sicuro; la mia esperienza lo può aiutare per tutto quello che concerne l’organizzazione del box; sono molto felice di potergli essere utile. Insieme possiamo fare chiarezza sulle aree di lavoro che necessitano interesse trasmettendo meglio le esigenze del team ad Honda. La visione che si può avere da fuori è molto più generale di quella che si ha quando si è in sella o nel box; sto tentando di dare il mio contributo per migliorare la moto e, con Dani, provare a fare delle modifiche in positivo. Credo che il livello di competitività della classe regina

Il prototipo per il 2017 è un’evoluzione di quello del 2016, migliorato in quei particolari che rendevano il gap dai top cinque sottile ma costante. Nonostante questo la terza nipponica della massima cilindrata ha raggiunto la vittoria al GP de Gran Bretagna e altri tre podi grazie all’oggi ex Maverick Vinales. Davide Brivio : ““Quello che abbiamo fatto nel 2016 è stata una bella sorpresa. È stato un bell’anno ma lo vedo

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come un punto di partenza. Sono contento della nuova line up: Iannone è un top rider, credo che sia pronto per grandi risultati; Rins invece è un talento e faremo di tutto affinchè lo possa mettere in pista. Mi piacerebbe vedere Andrea con i primi e Alex vicino a lui. “Vogliamo continuare la tradizione e portare Suzuki ancora a gradi livelli. Tutti hanno dato e daranno il massimo per questo obiettivo; una costante da quando siamo ritornati due stagioni fa. Speriamo che questa scuderia diventi ancora più forte”.

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Ducati Desmosedici GP 2017 – Dati Tecnici Motore: 4 tempi, V4 a 90°,raffreddato a liquido, distribuzione desmodromica evoluta con doppio albero a camme in testa, 4 valvole per cilindro. Cilindrata: 1.000cc Potenza massima: Oltre 250 cv Velocità massima: Oltre 350km/h Trasmissione: Ducati Seamless Transmission (DST_ EVO). Trasmissione finale a catena. Alimentazione: Iniezione elettronica indiretta, 4 corpi farfallati con iniettori sopra e sotto farfalla. Farfalle controllate dal nuovo sistema EVO 2 TCF (Throttle Control & Feedback). Carburante: Shell Racing V-Power Lubrificante: Shell Advance Ultra 4 Scarico: Akrapovic Trasmissione finale: Catena D.I.D Telaio: Doppio trave evoluto in lega di alluminio Sospensioni: Forcella Ohlins 48mm upside-down ed ammortizzatore posteriore Ohlins, con regolazione di precarico, e nuovo sistema freno idraulico in compressione ed estensione.

Andrea Iannone : ““Durante l’inverno mi sono allenato e mi sono rilassato. Le impressioni a Valencia sono state molto buone, la moto mi piace e il telaio è ottimo, si adatta tanto al mio stile. Spero di far bene, il mio target è vincere ma sarà difficile, daremo tutto. Ho avuto delle buonissime impressioni. Una scuderia familiare, amichevole. Si lavora con il sorriso e questo è un gran bene. Alex Rins è un grade talento, può imparare da me ma anche da ogni situazione in MotoGP ”. Alex Rins : ““Ora sto bene, sono pronto per scendere in pista. In questi mesi mi sono ripreso e mi sono allenato bene. È difficile, la moto ha molto potenza in più da gestire ma è anche l’aspetto che più mi piace. La scuderia è come una famiglia, mi hanno fatto sentire la loro vicinanza dopo l’incidente, mi trovo benissimo. Dovrò essere il più veloce possibile e soprattutto imparare; fare esperienza e migliorarmi costantemente”.

Ducati Desmosedici GP 17 – Dati Tecnici Il Ducati Team presenta i piloti che parteciperanno al Campionato Mondiale MotoGP 2017, Jorge Lorenzo e Andrea Dovizioso con la nuova Desmosedici GP .

Elettronica: Centralina Magneti Marelli programmata con Software Unico Dorna Pneumatici: Michelin, su cerchi anteriore e posteriore diametro 17″ Impianto frenante: Brembo, doppio disco anteriore in carbonio da 320mm/340mm con pinze a quattro pistoncini. Disco posteriore singolo in acciaio con pinza a due pistoncini. Peso a secco: 157kg

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Magneti Marelli fornitore esclusivo centraline Moto2

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ad affrontare la trentesima stagione del Campionato Mondiale Superbike . Presso il Data Center IT1 di Aruba ad Arezzo, si è svolta la presentazione di programmi, piloti e moto per l‘avventura iridata 2017. Giunta al terzo anno, la partnership tra Aruba.it e Ducati è stata caratterizzata da un costante trend di crescita a livello sportivo, tanto da puntare con decisione al titolo Piloti e Costruttori per la stagione alle porte. Per l’occasione è stata anche svelata la nuova livrea della Panigale R ufficiale, ulteriormente evoluta dal punto di vista della ciclistica, motore ed elettronica. A portarla in pista sarà nuovamente Chaz Davies, reduce da una stagione da record che ne ha rinforzato lo status di protagonista nel mondiale delle derivate di serie. Nel paddock c’è grande attesa per il rientro alle competizioni di Marco Melandri, pilota veloce ed esperto, che in SBK ha già ottenuto 19 vittorie e 49 podi complessivi in quattro anni e che ha già dimostrato di avere un ottimo feeling con la sua nuova Panigale R.

Un altro grande successo tutto italiano e questa volta riguarda un’azienda che è conosciuta nel mondo automotive per la tecnologia delle sue centraline e dispositivi, anche di sicurezza: parliamo della Magneti Marelli . La Grand Prix Commission, composta da Carmelo Ezpeleta (CEO Dorna), Paul Duparc (FIM), Herve Poncharal (IRTA), Takanao Tsubouchi (MSMA) alla presenza di Carlos Ezpeleta (Dorna) e di Mike Trimby dell’IRTA come segretario della riunione tenutasi il 23 gennaio, ha preso la seguente decisione: la Magneti Marelli sarà fornitore esclusivo ed ufficiale delle centraline per la classe Moto2 . Centralina ufficiale nella classe Moto2 Il 18 di ottobre 2016 è stato aperto il bando dedicato ai fornitori della centralina unica nel Campionato del Mondo Moto2 per il biennio 2019 – 2021. Alla selezione hanno partecipato cinque aziende interessate.

Nel corso dell’evento sono stati illustrati a media, sponsor e partner del team i programmi sportivi e le novità tecniche per il Campionato, che inizierà il 24 febbraio a Phillip Island, in Australia. La presentazione è stata trasmessa in live streaming sui siti www.arubaracing.com e www.ducati.com , offrendo alla stampa e ai tanti appassionati in tutto il mondo la possibilità di seguire l’evento in diretta.

Dopo un’attenta analisi da parte di Dorna è stato deciso che Magneti Marelli sarà fornitore ufficiale dell’elettronica nella classe mediana per tale periodo. La proposta è stata approvata all’unanimità dalla commissione.

Presentato il Team Aruba.it Racing – Ducati Superbike 2017

Il team Aruba.it Racing – Ducati è in partenza per l’Australia, dove il 20 e 21 febbraio si svolgeranno i consueti test pre-stagione a Phillip Island, in vista del primo round del Campionato Mondiale Superbike 2017 in programma il weekend successivo, dal 24 al 26 febbraio, sulla stessa pista.

Dopo aver chiuso un 2016 con 11 vittorie di cui 6 consecutive, il team Aruba.it Racing – Ducati è pronto

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Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding: “I successi ottenuti nel 2016 dal Team Aruba.it e le sei vittorie consecutive di Chaz hanno contribuito a chiudere alla grande un anno importante per Ducati, celebrando il nostro novantesimo anniversario in costante crescita, sia da un punto di vista sportivo che commerciale, superando le 55.000 moto vendute in un anno e facendo segnare un nuovo record all’azienda.

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Marco Melandri (Aruba.it Racing – Ducati #33): “Sono entusiasta per questa opportunità. Il mio feeling con la Panigale R e la squadra è stato ottimo fin da subito, e giro dopo giro abbiamo scoperto il nostro potenziale, avvicinandoci gradualmente ai primi. È difficile fare pronostici perché il campionato SBK è più competitivo che mai, ma non vedo l’ora che si spengano i semafori a Phillip Island per tornare ad assaporare l’adrenalina che solo le gare ti sanno dare. Non sarà facile battere i nostri avversari, ma faremo di tutto per farci trovare pronti, dopodiché… tutto è possibile”.

La Superbike si corre con moto derivate dalla serie, è da sempre un campionato strategico e importante per Ducati e ci consente di sviluppare dei prodotti straordinari, come la Panigale R . Un campionato dove le nostre moto e i nostri piloti hanno scritto pagine fondamentali della storia del motociclismo e dove vogliamo mantenere un ruolo da protagonisti. Essere in pista con il Team Aruba.it, e con due piloti di questo calibro, ci permette di essere ottimisti e fiduciosi per la stagione 2017. Un grazie particolare a Stefano Cecconi, appassionato partner in questa operazione, per questi tre anni di costruttiva collaborazione, e per condividere con noi l’obiettivo di riportare a Borgo Panigale il titolo”.

Il team Yamaha WorldSBK presenta la nuova livrea 2017

Luigi Dall’Igna, Direttore Generale di Ducati Corse: “Nelle ultime stagioni la Panigale R è cresciuta costantemente dal punto di vista della competitività e, grazie anche alla sinergia tra i progetti MotoGP e SBK, abbiamo raccolto tanti successi. Lo sviluppo però non si ferma mai: nei test invernali abbiamo portato diverse novità a livello di motore, ciclistica ed elettronica, ed ora vogliamo concretizzare pienamente il nostro potenziale con l’obiettivo di vincere il titolo Piloti e Costruttori. Sappiamo che i nostri avversari sono molto agguerriti, ma possiamo contare su due piloti dal valore indiscusso come Chaz e Marco oltre ad una squadra estremamente competente e affiatata, quindi guardiamo con ottimismo alla sfida che ci attende”.

Nella pittoresca cittadina di Gerno di Lesmo, sede dei team Yamaha WorldSBK , sono state svelate le moto che saranno impegnate nel MOTUL FIM Superbike World Championship 2017. Il team avrà ora un sopporto più profondo da Yamaha Motor Company, in vista della nuova stagione, e all’evento erano presenti i due piloti Alex Lowes e Michael van der Mark , quest’ultimo il nuovo arrivato, che non vedono l’ora di iniziare la stagione dopo aver svolto i test invernali.

Chaz Davies (Aruba.it Racing – Ducati #7): “L’inizio di una nuova stagione è sempre un momento emozionante. Siamo pronti a ricominciare da zero, anche se naturalmente speriamo di mantenere il livello di forma mostrato nell’ultima parte dello scorso campionato. Durante l’inverno mi sono reso conto che nulla resta mai veramente fermo in questo sport, abbiamo tutti una grande voglia di migliorare e ridefinire i rispettivi limiti. Aruba.it e Ducati stanno dando il massimo per affilare ulteriormente le armi a nostra disposizione, e ogni giorno facciamo un altro passo verso il nostro obiettivo, ma il meglio deve ancora venire”.

Van der Mark , spiega: “Sono davvero entusiasta di cambiare squadra. Sono molto emozionato, ero alla ricerca di una nuova avventura e ho la sensazione che la moto abbia un gran potenziale. I test invernali sono andati veramente bene, e quando ho fatto il primo giro con la R1 ho sentito che avevo preso la decisione giusta. Abbiamo lavorato così duramente durante l’inverno per avere più velocità e migliorare la moto, e so che ho fatto una buona scelta”.

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Alex Lowes : “Abbiamo migliorato un po’ in molte aree diverse, quindi sono molto contento di arrivare a Phillip Island e capire dove siamo. Abbiamo bisogno di essere lì a combattere, ma prima abbiamo bisogna capire come arrivarci e non vedo l’ora di farlo. Nel test di Phillip Island devo trovare un po’ più fiducia e un feeling un poco migliore, se ci riesco sarò molto felice in vista della prima gara. Il mio obiettivo è quello di ottenere il miglior risultato, voglio mostrare il mio potenziale”.

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accompagnate dal logo del nuovo sponsor e i tifosi hanno potuto assistere in diretta all’evento. L’americano Nicky Hayden prende parte per il secondo anno di fila al MOTUL FIM Superbike World Championship con l’obiettivo di migliorare quanto fatto nel suo anno da debuttante, e non vede l’ora di iniziare la sfida. Nicky Hayden : “Si tratta di un nuovo anno con una nuova moto, un nuovo sponsor e un nuovo compagno di squadra, ci sono molti cambiamenti in vista. Questo è il mio secondo anno nel World Superbike, userò l’esperienza maturata lo scorso anno per raggiungere un livello superiore. Sono molto contento dell’arrivo di Red Bull, che ho rappresentato in passato, è una grande opportunità per me. Dovremo concentrarci ora e lavorare sodo per essere pronti in vista del round inaugurale della stagione. Il livello è più alto che mai e abbiamo un grande lavoro da fare. Siamo tutti molto motivati e sono impaziente”.

I compagni di squadra Lucas Mahias e Federico Caricasulo, del GRT Yamaha Official WorldSSP, hanno mostrato la loro nuova YZF-R6, e affronteranno la nuova stagione con il team manager Filippo Conti e anche con l’ex vincitore di gare in 125 e 250 Mirko Giansanti, in qualità di direttore tecnico e sportivo. Oltre alla scena mondiale, Yamaha sarà anche presente con il Pata Yamaha Official STK1000 Team, con Florian Marino e Roberto Tamburini. Marino è pilota Yamaha per il secondo anno, anche se nella maggior parte del 2016 è stato infortunato, e si unirà a Tamburini, che ha concluso in seconda posizione la STK1000 nel 2015.

Stefan Bradl : “Non vedo l’ora che inizi la nuova stagione! Per me si tratta di un’esperienza completamente nuova e non ho mai corso prima in questo campionato. Sarà una collaborazione interessante quella tra Honda e Red Bull, che è senza dubbio un brand straordinario che mi ha sempre sostenuto in tutta la mia carriera agonistica. Sono davvero felice di essere un atleta Red Bull e ancora più felice ora che è diventato anche sponsor della squadra. Abbiamo la possibilità di rappresentare il brand in tutti gli eventi in giro per il mondo e riguardo a questo sono emozionato. Abbiamo una nuova Fireblade per la stagione, ci vorrà un po’ di tempo per impararla ma faremo del nostro meglio per portarla al top nel più breve tempo possibile. Si tratta di un grande progetto e passo dopo passo avremo successo”.

Svelata la nuova livrea del team Honda World Superbike 2017

Akrapovic partner tecnico del Team Honda World Superbike

Nell’impressionante Hangar-7, in Austria, è stata svelata la nuova livrea del team Honda World Superbike 2017, dove spicca l’unione con la celebre azienda di energy drink, Red Bull.

Akrapovic sarà partner tecnico nonché sponsor ufficiale del Team Honda World Superbike, per la stagione 2017. Akrapovic la lavorato duramente per dar vita ad un impianto di scarico ad alte prestazioni, una novità tecnica realizzata su misura appositamente per la velocissima Honda CBR1000RR Fireblade SP2, moto

In quello che si prospetta essere un grande anno per il team, Nicky Hayden e Stefan Bradl hanno mostrato le nuove moto – Honda CBR1000RR Fireblade SP2 –

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La Citroen C3 WRC pronta al debutto nel Campionato Mondiale Rally 2017

con la quale Nicky Hayden e Stefan Bradl disputeranno la stagione 2017. Lavorare in sintonia con i tecnici qualificati di Honda, Akrapovic ha realizzato il nuovissimo impianto di scarico ad alte prestazioni, basandosi sul proprio bagaglio di esperienza: da oltre 20 anni l’azienda slovena è presente nelle competizioni di alto livello, con 108 titoli mondiali. Utilizzando tutte le competenze, le innovazioni, e materiali di prima qualità a sua disposizione, la Akrapovic ha creato un sistema di scarico che è pronto per il test pre-stagione, che inizierà a Jerez de la Frontera, in Spagna, oggi Martedì, 24 gennaio, dove Hayden e Bradl avranno modo di testare in anteprima la nuova Honda CBR1000RR Fireblades SP2, nel corso di una due giorni di test.

Tutto e pronto per l’inizio della stagione 2017 del Campionato Mondiale Rally, tra le leggendarie strade del Rally di Monte Carlo, la bella e cattivissima Citroen C3 WRC è pronta a fare il suo debutto ufficiale! Una nuova era è pronta per la Citroen C3 WRC, una macchina totalmente nuova che dopo i controlli FIA, non aspetta altro che lanciare il suo guanto di sfida alle agguerrite concorrenti. Il nuovo Team Citroen Total Abu Dhabi WRT ha suscitato molto interesse nell’ambiente, tutti sono ansiosi di vedere cosa accadrà nella prima gara, due delle nuovissime Citroen C3 WRC sono pronte a partecipare alle prime quattro gare del Campionato Mondiale Rally 2017

Questa nuova partnership riaccende un rapporto di grande successo che ha prodotto due titoli mondiali Superbike quando la squadra WorldSBK Honda ha vinto il campionato nel 2000 e nel 2002, con Colin Edwards.

Il Team saranno formati da Kris Meeke / Paul Nagle e Stéphane Lefebvre / Gabin Moreau: lo scorso anno Kris Meeke era in lotta per il titolo prima di ritirarsi definitivamente, mentre Lefebvre ha concluso il suo Campionato in quinta posizione.

Il titolo conquistato nel 2000 è stato il primo campionato mondiale per Akrapovic, e questa ultima collaborazione rende bene l’idea di ritorno molto speciale. Il nuovo impianto di scarico è fattao su misura per la Honda CBR1000RR Fireblade SP2 ed utilizza speciali leghe di titanio leggero, realizzati proprio per migliorare le prestazioni della moto e dare un vantaggio competitivo, ai piloti impegnati nel difficile quanto spettacolare Campionato Mondiale Superbike 2017 .

Quest’anno il Team Citroen avrà la medesima ambizione dello scorso anno, vincere o quantomeno classificarsi nelle posizioni alte, a partire dal Rally di Monte Carlo.

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L’estrema Fiat PanDakar protagonista della Dakar 2017

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speciali.

E’ cattiva, potente, veloce e vuole sfidare ogni insidia, alla Dakar 2017, Fiat presenta la sua PanDakar , un prototipo su base Panda 4×4 Cross , che sfida le concorrenti partecipanti, forte di un’agilità senza eguali. Ha un motore efficiente e potente, un due litri Multijet da 180 cavalli, rigorosamente di serie, un propulsore oggetto di una serie di interventi tecnici al fine di adattarlo alle condizioni estreme della Dakar: la PanDakar è più che una utilitaria adattata a sopportare sollecitazioni estreme. La straordinaria impresa di PanDakar è merito dal team Orobica Raid, nato nel 2008 e guidato da Giulio Verzeletti, specializzato in raid di lunga durata, come la Dakar. I componenti del team vantano una lunghissima esperienza nel settore, e tra tutti i membri si contano oltre 40 partecipazioni alla Dakar (http://www.pandakar. it). Grazie al preziosissimo contributo di Nicola Montecchio che ha curato con successo l’intero aspetto motoristico, in particolare quello legato alle elevate altitudini raggiunte e percorse durante l’intero raid, hanno condotto la PanDakar al grande traguardo gli italiani Giulio Verzeletti,

La PanDakar , prima utilitaria strettamente derivata da un veicolo di serie a terminare la competizione, è stata sottoposta ad ogni genere di sollecitazione: 7 prove speciali hanno superato i 400 km, di cui una ha superato i 500 km; per ben 5 giorni e più di 2.200 km vettura ed equipaggio hanno dovuto fronteggiare le problematiche dovute alla carenza di ossigeno dovuta all’altitudine, mai sotto i 3.500 metri. Inoltre, le temperature spesso superiori ai 40°, unite all’estrema variabilità del tempo, hanno contribuito a mettere a durissima prova sia la resistenza meccanica della PanDakar, che quella fisica dell’equipaggio. Le stesse caratteristiche che rendono Fiat Panda Cross agile e maneggevole, a partire dalle sue dimensioni compatte che la rendono la vettura 4×4 sotto i 3,8 metri più venduta in Europa, hanno reso possibile lo straordinario risultato messo a segno da PanDakar nell’edizione 2017 di Dakar, grazie alle sue eccezionali capacità di affrontare qualsiasi terreno e condizione climatica. Queste caratteristiche, unite alla versatilità garantita dalle 5 porte e dalla modularità degli interni, al comfort e all’efficienza dei suoi motori declinati in 4 alimentazioni, sono le ragioni per cui Panda è la city-car più venduta in Europa nel 2016, segnando un incredibile record di vendite, con più di 190.000 unità immatricolate, e che si conferma per il quinto anno consecutivo la vettura più venduta in Italia, nonché la numero 1 nel segmento A in Italia, Grecia e Serbia, restando sempre sul podio in Spagna, Austria, Slovenia, Croazia e Svizzera. Inoltre, la combinazione tra alimentazioni, grazie ai suoi efficienti motori a benzina, gasolio, metano e GPL, unite a due versioni dotate della trazione 4×4, la rendono la scelta perfetta per qualsiasi utilizzo ed esigenza, dagli ostacoli cittadini alla neve… E da oggi, anche al deserto.

pilota con all’attivo 15 Dakar in moto, auto e camion, e Antonio Cabini, che ha partecipato a ben 20 Dakar in moto, auto e camion. Le 12 tappe della straordinaria edizione 2017 della Dakar hanno attraversato 3 Paesi dell’America Latina: Argentina, Bolivia e Paraguay, per un totale di quasi 9.000 km, di cui più di 4.000 km di estenuanti prove

Il Trofeo Enduro KTM raddoppia con il South Enduro 2017! Importanti novità per il Trofeo Enduro KTM, che oltre alle “classiche” tappe a livello nazionale, rafforza la propria presenza in Calabria e Sicilia con il Trofeo South Enduro Il Trofeo Enduro KTM è un vero riferimento nel mondo dell’Off Road e che da sempre richiama tantissimi

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appassionati, così tanti che abbiamo deciso di… raddoppiare con il Trofeo South Enduro 2017! Per il Trofeo Enduro “nazionale” si inizierà il 5 marzo in Liguria con una delle tappe tradizionali e da sempre simbolo del Trofeo, affidata agli uomini del Moto Club Due Valli, per terminare il cammino nel mese di ottobre al Crossodromo di Savignano sul Panaro, dove il programma di gara prevede una sfida in stile Six Days con tanto di partenze dietro al cancello! Prove belle e selezionate per offrire non solo ottimo Off Road a chi partecipa, ma anche location accoglienti e turistiche per chi accompagna i piloti. Rapolano in Toscana con le sue terme, l’Isola d’Elba nel ponte del 1° Maggio, il fascino di San Marino e le splendide vette della Val Susa, completano il cartellone per iniziare a prenotare indimenticabili week end. Non solo moto quindi, ma anche turismo con una formula organizzativa che tiene ben saldi i punti di un regolamento che invita principalmente a divertirsi. Un bel clima festoso ad ogni prova, un KIT di partecipazione “Ready to Race” davvero interessante ed un Team (… quello di KTM Italia) sempre a disposizione per qualsiasi richiesta e necessità. Come sempre chi deciderà di iscriversi all’intero Trofeo parteciperà anche alla conquista del ricco montepremi in palio, mentre chi vorrà partecipare ad una sola gara sarà il benvenuto! I requisiti fondamentali sono: possedere una KTM o una Husaberg, avere una licenza F.M.I. (nazionale o territoriale per gare nella propria regione o limitrofe) inviare la propria iscrizione alla gara ed il resto…viene di conseguenza. Tutti i Concessionari ufficiali della rete KTM in Italia possono fornire informazioni, iscrivere una propria squadra, agevolare i piloti nell’essere parte di un team. Calendario 2017: • 5 marzo San Bartolmeo al mare (IM) M.C. Due Valli • 9 aprile Rapolano Terme (SI) M.C. TNT • 30 aprile Portoferraio Isola D’Elba (LI) M.C. Fasola • 4 giugno San Marino M.C. San Marino • 10 settembre Sauze D’Oulx (TO) MC Alfieri • 22 ottobre Savignano sul Panaro (MO) MC Migliori TROFEO SOUTH ENDURO KTM 2017 E’ nato il Trofeo South Enduro KTM, un Challenge all’interno dei Campionati regionali Calabrese e Siciliano,

al quale si partecipa “solo” ed esclusivamente perché si corre con una KTM! Non servono iscrizioni particolari, accreditamenti o registrazioni che dir si voglia. Hai una KTM? Vuoi essere della partita? Basterà essere iscritti alle tre gare selezionate e si verrà inseriti nelle classifiche e nelle premiazioni dedicate, con un ricco montepremi in palio! sarà una sorta di Campionato all’interno del campionato, che metterà sotto i riflettori i migliori Orange Rider del meraviglioso Regno delle Due Sicilie! CALENDARIO DEL TROFEO SOUTH ENDURO: • 12 febbraio Porto Empedocle (AG) MC enduristi agrigentini • 26 marzo Castrolibero (CS) MC Calabriaenduro • 14 maggio Canicattini Bagni (SR) MC Saro Italia Il Trofeo è Riservato ai piloti che risulteranno iscritti alle tre prove in sella a moto KTM di ogni classe e categoria. Sono previsti premi ad ogni gara e premi finali per i primi 3 di ogni classe. Le Premiazioni del Trofeo si svolgeranno in occasione dell’ultima gara di Canicattini Bagni. Premi Speciali per le Squadre schierate dai concessionari ufficiali KTM.

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TKB 2017: che tempi Paolo Donzelli!

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rispettivamente a due e sei secondi dal capolista. Ottimo risultato anche per i due Over Massimo del Fumo e Andrea Castellano. Il Chiodo d’Acciaio: Fabio Di Bene Essere battuti da uno Junior sembra il destino di molti piloti che orbitano nella galassia dei Motobannati. Conclude in cima alla classifica dei chiodi Fabio Di Bene, che fugge via dando ben 13 secondi a Luigi Russo e 14 a Paolo Del Ninno. A poco sono serviti i trucchi di due piloti smaliziati dall’età contro questo talento arrembante, che si è reso autore di un ottimo 46’396. Chiudono la Top5 Tagliacozzo e Bonaiuti.

Altro che campionato in discesa, Daniele Torriani il titolo “back to back” se lo dovrà sudare e la salita inizia proprio dalla prima gara! Il nome del contendente? Paolo Donzelli senza dubbio, ma l’ordine di arrivo non era poi così lungo e a rincorrere troviamo Biscione e De Fazio, che non la daranno su tanto facilmente. Onore a Donzelli, problemi per Zanetti La gara è stata difficile più del previsto. Il 42”6 stampato da Paolo in qualifica sembrava non lasciare spazio a repliche durante la gara, invece il passo durante la finale della Champions è risultato più lento del previsto e Daniele Torriani è rapidamente riuscito a ricucire lo strappo, terminando però staccato di due secondi dalla vetta. Dietro di lui chiude il podio dei top rider Rocco Vittorio Biscione, ma la sfida sarebbe stata sicuramente più accesa se Cristian Zanetti non avesse riscontrato problemi tecnici durante la gara. Non a caso il miglior giro di Zanetti in gara è stato 1 centesimo più veloce di quello di Donzelli. Alessio Gianfelici al top nella Expert È proprio di Gianfelici la coppa del migliore nella categoria Expert. Lui ed Andrea Carini (3° classificato a 3.3 dalla vetta) sono stati gli unici ad abbattere il muro del 45, scendendo in tempi che non avrebbero sfigurato nemmeno nella categoria massima. Seconda piazza per Stefano Gagliardini, insidiato in chiusura proprio da Carini, mentre chiudono la Top5 Orlando Panici e Piero Limonta.

Uno sguardo alla classifica Iniziamo dalle scuderie: Roma Caput Karting 1 comanda davanti al Kart Attack Racing Team (a 125 punti) e alla seconda formazione del Roma Caput Karting (a 145 punti dalla vetta), grazie alla magnifica prestazione della punta di diamante Donzelli. Per la classifica Junior Biscione è davanti a D’Onofrio e Gianfelici (272 punti contro 230 e 190), la classifica Under è comandata dal campione di tappa Donzelli seguito dal campione 2016 Torriani e da Spirito (274 contro 230 e 190), mentre a fare da capolista nella Over troviamo De Fazio marcato da Soldati e Sini (270 contro 230 e 190). Chiudiamo con le Wild Card, dove Cassarà comanda su Trombetta e Fabio Borrella con gli stessi punti del trio della categoria Over. Un nuovo calendario Chiudiamo dandovi appuntamento al prossimo round e fornendo quella che è la versione definitiva del calendario 2017 per il TKB: dopo la prima tappa si andrà il 26 febbraio ad Aprilia (LT), il 19 marzo a Misanino (RN), il 9 aprile a La Mola (RT), il 14 maggio alla Holykart di Sulmona (AQ), il 18 giugno alla Pista Arcolbaleno di Trevi (PG), il 23 luglio alla Pista Italia di Caserta, il 27 agosto alla Pista Stella di Monsampolo (AP), il 17 settembre a La Chiusa di Agugliano (AN), il 22 ottobre alla Pista Azzurra di Jesolo (VE), il 19 Novembre al Circuito Valle del Liri di Arce (FR) e, per la chiusura, il 3 dicembre a Pomposa (FE).

AMA: territorio di Massimiliano Pompei È andato davvero forte, Massimiliano Pompei, tanto che è stato il primo a dover doppiare i piloti di coda. Grazie al suo 45’4 e alla sua costanza in gara, poco hanno potuto Roberto Barberi e Giorgio Di Mauro, terminati

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TORM e TOP 2017: apre il campionato Leonardo Giallini Di scettici sul come potesse andare una gara di moto a Gennaio ce ne erano, eccome se ce ne erano! Anche il tempo sembrava voler impedire ai piloti di rispolverare le tute dopo quasi due mesi di stop, invece alla fine la fortuna ha aiutato gli audaci partecipanti del TORM e del TOP, regalandogli una giornata tiepida (per gli standard degli inizi 2017) e un tempo clemente. Quindi chi è stato il protagonista assoluto della nostra apertura stagionale in quel del Sagittario di Latina?

Il Dominatore: Leonardo Giallini 194 punti, vittoria e giro veloce: Leonardo Giallini mette subito in chiaro chi sia il pilota da battere per questo 2017. Classe 2004, Leonardo apre la classifica staccando di 12 punti Fiorenzo Palli e di 14 Matteo Pianozza, ma se Galbiati non fosse stato una Wild Card la classifica sarebbe leggermente diversa. È stato infatti Christian a chiudere il podio della Champions, dietro a Giallini e Palli. Ad Arce ci sarà da spingere forte per rimanere con Leonardo. Il Team da battere: Racing Graphic Design Passiamo alla neonata classifica dei team: con 136 punti si conferma apripista il Racing Graphc Design di Pianozza e Cipriano, seguito dai Smanettoni (Pagnotta e Costantini) e dal team ufficile MotoBannati, composto dal sottoscritto e da Valerio Santucci. Chiudono l’attuale classifica il G&S Team (Cecchettani/Biasi) e il Teamando Forte Squadra Corse di Parissi e Dottori. Per peso: Pianozza, Palli e Giallini Parlando delle categorie di peso, lo sguardo volge alla classifica piuttosto che all’ordine puro di arrivo, visto

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che il punteggio finale è composto da quello ottenuto sia dalla posizione in prequalifica che da quella della gara. Con questo sistema, al comando della classifica Heavy si trova Matteo Pianozza, l’unico della categoria a classificarsi nella Champions, seguito da Andrea Costantini e da Giuseppe Cipriano. Nella Medium sono Fiorenzo Palli e Giorgio Lombrici a contendersi la testa della classifica, essendo a parimerito con 61 punti, mentre la terza posizione è di Mirko Pagnotta. Ovviamente al comando dei Light troviamo il bomber della giornata Leonardo Giallini, che stacca di ben 12 punti Francesco Fracci e di un’altra dozzina Simone Capponi. TOP: Grossi, Ricci e Scapigliati Altra grande news del nostro trofeo è lo spazio riservato ai privati e diviso in tre categorie: al Sagittario vince la 160 Over (dopo una gara al cardiopalma) Stefano Grossi, seguito da Biagetti e Buccheri. Da notare la scelta dei numeri, con il 27 di Casey Stoner che finisce davanti al 46 di Valentino Rossi… Passando alla 160 Under Gianmarco Ricci si trova a comandare la classifica seguito da Emanuele Curti e da Matteo Zanola. Chiude le classifiche la categoria 190 Master, riservata alle Daytona, con Scapigliati davanti a Vincenzo Busiello, mentre il terzo posto con zero punti se lo contendono Giacomo Vargiu e Fabrizio Russo, con il primo infortunato ad una mano dopo le prove del sabato ed il secondo fermato da un problema tecnico al motore. Ultima new entry del 2017 è la qualifica in formula Superpole per tutte le classi del Top. I piloti sono partiti a gruppi di 4 ed hanno avuto un giro lanciato unico per poter stampare il tempo migliore possibile. Ad aggiudicarsi la prima Superpole è stato proprio Daniele Scapigliati, che ha poi vinto la categoria Master. Tutto il team fa inoltre gli auguri di pronta guarigione a Riccardo Germani, che ha rimediato una frattura del bacino e verrà operato a breve, e a Matteo Petrosino, che subisce una frattura pluriframmentaria alla scapola, entrambi vittime di high side. Forza ragazzi, vi aspettiamo a braccia aperte! Questa è la situazione dopo il primo round del Trofeo Ohvale Rental Master e del Trofeo Ohvale Privati. È ancora tutto aperto, ma dalla prossima tappa (Arce, 19 febbraio) si potrà cominciare ad intravedere l’andamento che prenderanno le classifiche di questo combattutissimo 2017. Appuntamento all’Isola del Liri, siete pronti?

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