Vent’anni di buone ragioni
L
e responsabilità dello stato di de-
tare e sognare una scuola e un mondo
qualificazione della scuola pubblica,
nuovo. Ecco da dove nasce il progetto
del suo declino educativo e forma-
dell’AltraRiforma. Un’idea costruita nelle
tivo viene da lontano. Da oltre vent’ anni
scuole dopo l’Autunno del 2009 e che ha
movimenti studenteschi di forte intensità
trovato spazio e costruzione in quest’ultimo
hanno contrastato i governi che in diverse
autunno. Un progetto, frutto delle lotte de-
forme e modi hanno realizzato politiche
gli studenti degli ultimi anni, che prova ad
che tentano di distruggere il senso e la
essere un raccoglitore di queste esperienze.
natura delle scuola pubblica. Politiche di governi di destra e di sinistra che in questi venti anni hanno permesso ai governi di finanziare scuole private, dequalificando la qualità della formazione, riducendo il
L’AltraRiforma è quindi una piattaforma di analisi e proposte per un’Altra Scuola. Questo testo scritto dagli studenti di tutta Italia frutto di assemblee e di confronti che
personale docente e la sua formazione.
hanno provato a immaginarsi una scuola
Questi venti anni di politiche scellerate
libertà di accesso ai saperi e alla cultura,
hanno prodotto un modello di scuola sem-
una scuola capace di dare gli strumenti per
pre più simile ad un’azienda, hanno in-
analizzare la realtà e non per farsi schi-
asprito con metodi repressivi i diritti delle
acciare da un sistema che dalle scuole ai
studentesse e degli studenti e negli ultimi
luoghi del lavoro impone un unico modello
cinque anni hanno poi cominciato a tagli-
di vita: quello del controllo, dello sfrutta-
are fondi ingenti sulla scuola pubblica. Tut-
mento, della subordinazione. In una parola:
to ciò è per noi inaccettabile. Non è pen-
precarietà.
sabile continuare a mettere le mani sulla scuola pubblica, senza che le studentesse e gli studenti possano essere protagonisti delle riforme e dei cambiamenti della scuola. Le riforme degli ultimi venti non hanno mai davvero innovato la scuola, anzi hanno costruito un processo di distruzione sempre più evidente.
diversa fondata su democrazia, diritti,
Presentiamo di seguito un documento breve, con le analisi, le proposte, la comunicazione e le modalità con cui possiamo cominciare a praticare dalle scuole, a costo zero un’altra scuola possibile e le rivendicazioni di politiche nazionali e locali per il diritto allo studio e l’edilizia scolastica.
Per questo le nostre ragioni sono più che buone per scendere in piazza e protes-
2
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
La distruzione della scuola pubblica avanza. Dall’insediamento del Governo Berlusconi, nel 2008, le studentesse e gli studenti, i docenti e il personale Ata, in particolare i precari della scuola, non hanno avuto un attimo di tregua. L’attacco frontale del Governo ha avuto una forma inedita rispetto a quella dei Governi precedenti. Nelle passate legislature, dalla Moratti fino a Fioroni, si proponeva un modello di scuola che limitava i diritti degli studenti, che li selezionava in percorsi sempre più accentuati di serie A (licei), di serie B (tecnici e professionali) e quelli di serie Z (formazione professionale), delineando un modello legato alla competizioni e alle aziende. Ovviamente il Ministro Gelmini ha
ista e schiava della logiche del mercato. Inoltre quello che avviene dal 2008 risulta essere nient’altro che una cinica strategia di distruzione della scuola pubblica, accompagnata da un corposo finanziamento alle scuole paritarie. I tagli, quasi 8 miliardi in 3 anni non sono solo una semplice cifra, ma un progetto politico chiaro: dequalificare tutto il comparto pubblico della formazione per valorizzare i percorsi di formazione privata. Tutto ciò ovviamente in linea con i processi di mercificazione e privatizzazione del sapere che in Europa portano all’aumento delle tasse, alla privatizzazione di scuole e università.
continuato sulla linea che la Moratti aveva intrapreso creando una scuola individual-
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
3
Quali conseguenze nelle scuole, dopo due anni di tagli?
L
dall’autoritarismo dei presidi e in seconda
mento delle metodologie didattiche ed
battuta dai padroni nei luoghi del lavoro.
ad un’impostazione che va indietro di 40 e conseguenze nelle scuole hanno una
difficile, provoca l’abbandono dalle aule
anni e rispolvera le peggiori misure repres-
ripercussione quotidiana sulla pelle
con conseguente aumento di braccia per
sive.
degli studenti e dei docenti. A pa-
il lavoro nero, le criminalità organizzate, il
garne sono i precari, ma anche gli stu-
precariato oppure alla disoccupazione dif-
denti. I migliaia di docenti precari,
fusa.
I tagli si riperNon esiste una legge “quadad una continua interruzione cuotono fortero” nazionale che regoli il della continuità didattica non mente sul successo diritto allo studio, creando riescono a costruire né una formativo degli in alcune regioni il “mostro” formazione continua, né una studenti del buono scuola che premia valutazione reale degli studenti
L’incuranza poi di sviluppare pratiche didattiche alternative e di accompagnamento alla lezione frontale, sono il segno
La scuola quindi, secondo il progetto della Gelmini, non è più il luogo composto da una co-
infatti, costretti a bassi salari e
munità scolastica con diritti e doveri che compartecipa alla
di una scuola conservatrice, la
La repressione del dissenso avviene nelle scuole a più livelli
costruzione della stessa, ma è il luogo ottocentesco della trasmissione delle nozioni, dell’obbedienza a
cui innovazione è solo uno spot
elettorale,
che
nas-
conde o privatizzazioni o inutili provvedimenti da regime. La scuola italiana resta ancora legata alla trasmissione delle
nozioni e continua a non indagare
gli studenti che si iscrivono alle
prescindere al docente, all’assenza di diritti.
il metodo con cui si apprende lasciando
private e con alti redditi anziché
Non si concepisce, infatti, ogni forma di
sprofondare gli studenti italiani agli ultimi
Cambiare docente di anno in anno, provoca
le studentesse e gli studenti delle scuole
dissenso e pertanto deve essere repres-
posti in Europa e con tantissime difficoltà
per lo studente un cambio di libri di tes-
statali con basso reddito. E si permettono
sa. E’ questo lo schema che presidi, sempre
nell’approcciare al mondo del lavoro o de-
to, di metodo di insegnamento e quindi
anche di parlarci di merito! Il mancato in-
più manager delle scuole aziende, hanno
gli studi universitari.
di metodo di apprendimento, provocando
vestimento, poi, in strutture scolastiche a
cercato di applicare contro il diritto al dis-
una confusione che pochi studenti riescono
norma di legge dequalifica ulteriormente
senso che gli studenti hanno manifestato
a comprendere e a reggere, mentre la stra-
le nostre scuole, senza palestre, laboratori,
in questo autunno, partendo dal conteggio
grande maggioranza si affida a ripetizioni
con aule troppo strette e strutture igien-
del limite delle 50 assenze con i giorni di
private ad altissimo costo.
iche inesistenti o inadeguate per il numero
autogestione o occupazioni, giornate in
degli studenti. La riduzione infine delle
cui gli studenti erano presenti nelle scuole
ore laboratoriali negli istituti tecnici
svolgendo attività alternative a quelle tip-
ai quali insegnano.
L’assenza poi di fondi per il diritto allo studio sta provocando sempre di più, soprattutto al Sud, ma anche in regioni come il Veneto, un tasso elevatissimo di dispersione scolastica, soprattutto nei tecnici e professionali legati maggiormente
Un disegno preciso teso a dequalificare la scuola pubblica a favore di quella privata
e professionali provoca un ulteriore svuotamento di valore e di qualifica che questi istituti dovrebbero garantire agli studenti.
iche della scuola. Non si può di certo continuare a vivere in una scuola incapace di rispettare i minimi diritti democratici delle studentesse e degli studenti. La repressione
Non solo viviamo una scuola
del dissenso è lo strumento politico per
senza strutture adeguate, risorse
reprimere le mobilitazioni, ma anche per
per il diritto allo studio e riduzione
formare studentesse e studenti senza
gli studenti che hanno un reddito basso e
del personale docente e tecnico amminis-
spina dorsale, incuranti dei propri diritti,
vivono una condizione sociale e culturale
trativo, ma i problemi delle nostre scuole
pronti a farsi schiacciare in prima battuta
al fenomeno degli studenti migranti. L’assenza di politiche reali per
4
sono legate ad un’assenza di rinnova-
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
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Perché L’Altrariforma? Analisi dei problemi strututtrali della scuola italiana
della famiglia è in crisi evidente. Il modello
Scuole di serie A, scuole di serie B e di serie Z
di strumenti per superare tutte le distonie
E’ evidente che gli ultimi provvedimenti del
one tecnica e professionale seguendo la ra-
Ministro Gelmini in termini di ridefinizione
gione del modello di produzione di allora;
testo familiare verso l’emancipazione e re-
dei cicli scolastici non sono altro che una
da una parte, quindi gli operai che hanno
buffonata presentata per Riforma dei
bisogno di nozioni applicative e dall’altra
Difronte a noi abbiamo una scuola sec-
cicli. Con la scusa della razionalizzazione
parte i quadri dirigenti che invece neces-
ondaria fortemente selettiva al suo in-
sitavano di una formazione gen-
gresso, che seleziona gli studenti in tre per-
dei percorsi formativi, messi in campo
dalle
sperimentazioni
del Progetto Brocca nella fine degli anni ‘90 e mai più rimessi a sistema dai governi successivi, si giustifica invece un progetto
erale che fosse capace di dare le
il progetto politico di divisione classista tra sapere e saper fare
politico eco-
nomico, che entra in vigore con la legge finanziaria 133/08 ed attraversa l’ultima manovra finanziaria del Governo Berlusconi, che punta a dequalificare i percorsi scolastici, in particolare quelli dei tecnici e dei professionali riducendo le ore, in particolare quelle laboratoriali, senza modificare la didattica e il percorso di studio peraltro.
struttura della scuola, che risale alla riforma fascista di Gentile (1925) che divideva i percorsi formativi, individuando due diversi ambiti della formazione: il sapere e il saper fare. Quest’ottica fa nascere da una parte i licei e dall’altra i sistemi di istruzi-
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gono in piano parallelo la famiglia e la scuola, rifiutando l’idea che la scuola sia fonte che si possono incontrare nel proprio conalizzazione individuale.
corsi formativi ben definiti:
nozioni per svolgere una forma di lavoro “più intellettuale”.
Percorsi di serie A: i Licei. Il processo di licealizzazione
proposto
dalla
Moratti
Il Ministro Moratti, ha provato
anche degli Istituti Tecnici non viene ripreso
a rispolverare nella fase 2001-
dal Ministro Gelmini, ma il tema dei licei,
2006, un modello di scuola di
come percorso formativo superiore ris-
selezione sociale, legata fortemente
petto agli altri con funzione realizzatrice
al familismo, cioè al legare lo studente alla
della futura classe dirigente non
sua provenienza e alle scelte della famiglia.
è stato minimamente dismesso
Lo stesso modello che, al di là del tecnicis-
dal ministro. Basta guardare
mo dei provvedimenti, ricalca ideologica-
le distanze dei libri di testo
mente anche il Ministro Gelmini.
di italiano e storia del primo
Riteniamo,
invece
fonda-
mentale la persona venga messa al centro dei proces-
Un modello mai cambiato di
della Moratti e della Gelmini, invece pon-
anno di un liceo e di un primo anno di un tecnico o di un pro-
fessionale. Per cancellare i provvedimenti
fessionale.
del
centrosinistra
che
reintroducevano l’obbligo sco-
IL divario fra licei, tecnici, professionali e la formazione allo sfruttamento
lastico fino a 16 anni, il Ministro Gelmini ha rispolverato la Formazione Professionale, un non-canale formativo, che ti da la possibilità di assolvere l’obbligo scolastico a 16 anni. La
si di apprendimento, con le
Percorsi di Serie B: Gli Istituti tecnici e
proprie attitudini e sensibil-
professionali. Sempre di più nell’ottica di
ità. La famiglia di certo può
parcheggi verso il mondo del lavoro, gli is-
avere un ruolo guida, ma
tituti tecnici e professionali vengono ul-
bisogna ben distinguere le
teriormente dequalificati tagliando le ore
agenzie formative che non sono e non pos-
dei laboratori e istituendo stages formativi
sono essere messe sullo stesso piano, in un
non sufficientemente professionalizzante
contesto sociale in cui oltretutto il modello
rispetto alle richieste del mondo del lavoro.
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
Percorsi di Serie Z: La Formazione Pro-
Formazione Professionale è totalmente diversa dall’Istruzione Professionale: non è previsto un percorso di studi, ma semplicemente una formazione di avviamento al lavoro presso un’azienda. In poche parole manodopera minorile a costo zero per le aziende!
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
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La didattica italiana: tra restaurazione e rivoluzione La scuola italiana è contraddistinta dal
infatti, esiste un rapporto gerarchico tra
dogmatismo, dal nozionismo e dal for-
i saperi che è rappresentato dalla grande
malismo, incrostazioni di un sistema an-
differenza che c’è tra i licei e gli istituti
cora impostato su modello gentiliano. La
tecnici e professionali. Questa differenza
questione scolastica italiana, dunque, è
deve essere superata restituendo pari
complessa. La didattica è una questione che spesso ha avuto un ruolo mar-
dignità a tutti gli indirizzi e a tutti i canali di formazione. Inoltre, l’esubero
ginale nei numerosi processi di
ai docenti vari modellio per condurre la
processi formativi lo studente renden-
lezione, ma come spesso succede la lezi-
dolo partecipe, attivo e protagonista della
one viene svolta in modo tradizionale
propria formazione. Ciò si realizza con un nuovo modo di fare lezione, con nuove discipline da insegnare, con un’organizzazione più chiara dei curricoli e con classi meno numerose.
modo diverso in quanto esistono
dratico). La lezione frontale rappresenta solo uno dei grandi limiti della pratica educativa italiana. L’unilateralità del messaggio che passa attraverso lo svolgimento della lezione
vari modi per condurre la lezione: lettura dei testi,
lezione dialogata, tem-
pesta di idee, discussione tra studenti, discussione insegnante e studente, istruzione programmata (con l’ausilio di computer),
e dell’efficacia dell’azione forma-
uso di laboratori, lezione in cerchio. Utiliz-
tiva dopo. Nelle classi numerose di-
zare strategie isolite per la gestione della
venta più difficile la socializzazione e
lezione significa iniziare a superare il nozi-
l’integrazione perché si hanno delle dif-
onismo che caratterizza la scuola italiana e
ficoltà a creare reti fitte di comunicazione.
rendere partecipe lo studente. E’ necessa-
frontale è un atteggiamento diffuso nella scuola e questo rende, in modo implicito, ancora più rigida la gerarchia che esiste tra docenti e studenti. Inoltre proprio perchè la lezione cattedratica è caratterizzata da un linguaggio unilaterale non lascia lo spazio al confronto, al commento, alla critica, all’approfondimento dei temi trattati. A questo punto diventa importante creare o ricercare un nuovo linguaggio da utilizzare nella pratica della lezione. L’italia è l’unico paese europeo che vive una grande contraddizione. Solo in italia,
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
con
la “lezione frontale”
rio una distribuzione equa delle discipline per avere una formazione pluridisciplinare.
(o catte-
dratica):
Cambiare la didattica significa trasformare dal basso la scuola.
Bisogna affrontare la lezione in
di studenti presenti nelle classi Dogmatismo, comporta diversi problemi, Nozionismo, negli ultimi 20 anni. La nos- Formalismo, Lezione non solo dal punto di vista Frontale. Gli attra critica si è concentrata della sicurezza, ma anche dal tributi di una scuprincipalmente sul modello punto di vista della socializola vecchia di lezione frontale (o cattezazione, dell’integrazione prima riforma che si sono succeduti
8
E’ fondamentale mettere al centro dei
La lezione frontale deve rappresentare un momento della lezione, la sintesi o l’inizio della lezione. Invece oggi
rappresenta
l’unica
strategia per condurre la lezione. Il limite di tale lezione consiste nel fatto che il l’apprendimento avviene in modo passivo, dopo 45 minuti cala l’attenzione (come dimostrato da molte ricerche scientifiche), il messaggio passa attraverso un unico canale che va dal docente allo studente.
Altri modelli di lezione
Per quanto riguarda la didattica italiana,
Lettura dei testi: il docente fa leggere un
non ci possiamo fermare solo ad un’analisi
testo, dopo la lettura questo viene com-
globale della scuola italiana, ma sono nec-
mentato. Solitamente il commento non
essari degli interventi efficaci che devono
è fatto solo dall’insegnante, bensì è la
essere il presupposto di un cambiamento
cooperazione tra docente e studente fa
complessivo della scuola. Cambiare la di-
emergere il commento.
dattica nelle singole realtà e mettere in rete questi cambiamenti significa trasformare dal basso la scuola italiana.
Lezione dialogata: la lezione si basa sul dialogo, la trasmissione del sapere non
Lezione frontale Ad oggi le scienze dell’educazione offrono Unione degli studenti - il sindacato studentesco
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avviene in modo dogmatico. Il dialogo di-
La verifica deve avere delle scadenze pre-
Questa valutazione non deve avvenire
cise e cadenzate nel tempo. La valutazione
come quella finale tramite voto, ma deve
Circole time: si supera la classica dispo-
deve superare la logica per cui prendere 4,
consistere in un lavoro individuale tra do-
sizione dei banchi, gli studenti si dispngo-
o prendere 5 rappresenta un voto negativo.
cente e studente
accompagnata sempre dalla parte pratica.
venta lo strumento per la trasmissione del sapere. Tempesta di idee: questo tipo di lezione è probabilmente il più efficace. Si parte dall’argomento di discussione, gli studenti esprimono ciò che pensano rispetto al tema della discussione e il docente, dopo aver ascoltato
gli
studenti,
fa
partare la propria spiegazione dagli elementi emersi da
no in modo circolare e il docente, che non ha una posizione gerarchica in quanto fa parte del cerchio, fa lezione insieme agli studenti.
La lezione frontale è solo uno dei tanti metodi di lezione possibile.
quello che è stato espresso dagli studenti. Lo studente si sente parte attiva dalla lezione e partecipa con voglia. L’apprendimento è facilitato dalla partecipazione.
Bisogna dire che questi tipi di lezione non si escludono a vicenda, invece sono delle strategie che possono essere utilizzate anche contemporanea-
mente. La lezione frontale, inoltre non è il male assoluto. L’interpretazione che viene data a questo modo di condurre la lezione è sbagliata. Infatti essa deve
Discussione tra studenti: il docente dà la possibilità agli studenti di confrontarsi e discutere di ciò che si sta spiegando. Discussione insegnante e studenti: la spiegazione non è dogmatica. Non è rappresentata da ciò che è già scritto sui libri, bensì si basa sulla discussione critica tra l’insegnante e gli studenti.
rappresentare l’approccio alla lezione, essere un momento della lezione.
La Valutazione del docente verso lo studente Nodale nell’analisi della costruzione della valutazione è quella del Docente verso lo Studente. Bisogna fare un tipo di sforzo per superare quella sentenza, quel giudizio
Bisogna smettere di pensare che temporanee carenze siano segnale di ignoranza fare ciò è necessario istituire un incontro
come incontro scuola-famiglia, che elimi-
individuale ogni due mesi tra il docente e lo
nano quindi il passaggio individuale tra il
studente dove il docente costruisce, anche
docente e lo studente, dove il docente si
tramite elementi di autovalutazione del-
lamenta di quanto sia svogliato o di quanto
lo studente, quali sono le ragioni delle
sia poco capace il proprio figlio. Bisogna
carenze: se è un problema di conoscenze,
invece costruire questa narrazione appunto
di competenze o di capacità di apprendi-
della valutazione.
mento.
Bisogna pensare, invece, la verifica anche
Sollevare
emergere
come verifica dello studio dello stu-
problematicità allo studente in maniera
dente. Pensare la scuola come luogo dove
individuale può volere dire avere anche
poter ospitare tempi e spazi per studiare
la
contraddizioni,
capacità
fare
far
di
durante la giorna-
autocritica
ta o in una fase de-
da parte del do-
terminata dell’anno
cente sul proprio
scolastico significa
insegnamento e di
dare la possibilità
modellarlo per non
al docente di verifi-
lasciare
care quanto e come
nessuno
studente indietro.
studia lo studente e
tipo
computer, di slide, di materiali, di ricerche.
la valutazione oggi deve superare il mod-
sistema
di
ello della verifica a sorpresa, modello
utazione spostata
Uso di laboratori: l’utilizzo dei laboratori è
che si porta lo studente a studiare quotidi-
dalla
anamente, ma che non valuta in maniera
one trimestrale o
complessiva la qualità formativa e il po-
quadrimestrale ad
tenziale elaborativo che lo studente può
una bimestrale ci sembra necessario.
le materie scientifiche, il discorso è particolare, perché si deve partire dalla lezione frontale, poi la parte teorica deve essere
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essere in grado di realizzare.
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
relazionali. Ad oggi i quadrimestri o i trimestri servono
Questo
prioritario per le discipline scientifiche. Per
altro modello di vivere la scuola in termini
e marginalizzazione dello studente. Per
di cui abbiamo parlato prima. Innanzitutto
Istruzione programmata: si fa uso del
capace di costruire un
di
su
val-
lavorare questo
anche tas-
sello. Sperimentare queste forme vor-
valutazi-
rebbe dire provare a cambiare la marcia, a dare un senso tutto diverso alla scuola.
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
11
Diritto allo studio È innegabile che la Repubblica Italiana non
più grande nell’accesso ai canali formativi
garantisca a tutti il diritto fondamentale e
convenzionali.
inalienabile dell’accesso all’istruzione e ai canali formativi. La negazione dell’esercizio del diritto allo studio è da sempre il primo fattore di discriminazione sociale, dove l’apprendimento è una pos-
Quale idea di diritto allo studio? Occorre la capacità di interpre-
In italia continua tare i reali bisogni, dargli forma ad esserci un basso e sostanza, per poi interloquire con la politica nella prospettasso di scolariztiva comune di migliorare zazione
sibilità relativa alle condizioni economiche di partenza.
le condizioni di vita di tutti, a partire dalle prospettive esistenziali dell’individuo e quindi della
Nonostante il progressivo miglioramento
collettività, che oggi sono sempre più pre-
delle condizioni materiali delle persone, la
carie, incerte e preoccupanti. Questa situ-
media dei cittadini che hanno seguito un
azione è dovuta al mancato adattamento
percorso formativo, dal più basso al più
dei modelli sociali e di welfare alle tras-
alto livello d’istruzione, continua ad essere
formazioni intercorse nel confine, sempre
troppo bassa, soprattutto rispetto alla me-
più sottile, tra formazione e produzione.
dia europea e ad alcuni stati come Germania, Gran Bretagna e paesi Scandinavi, dove la presenza di un forte stato sociale e politiche per l’accesso ai canali formativi, ha sempre garantito altissimi livelli di scolarizzazione e un conseg-
L’idea di welfare state e la sua riproduzione nelle politiche sociali non ha superato un paradigma ormai obsoleto, per il quale il momento della formazione è precedente a quello della produzione
e viceversa. Un nuovo welfare e diritto allo dizioni di vita. L’esigenza quindi è quella di studio per garantire individuare strumenti di l’accesso alla È chiaro, quindi, che il basso protezione sociale che rendaformazione tasso di scolarizzazione nel uente buon livello delle con-
nostro paese, non sia certo dovuto ad una sovrabbondanza di lavoro disponibile. La causa è, invece, da ricercare nella discriminante economica, che, tuttora come ieri, costituisce lo scoglio
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no concreto un nuovo modello
vicino ai reali bisogni di chi studia e lavora, di chi produce sapere e conoscenze. Per costruire una società diversa, dove non ci sia più esclusione sociale,
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
l’obiettivo deve essere quello di abbattere
fitta rete di servizi sul territorio, che garan-
le recinzioni del sapere e garantire pari
tiscano l’orientamento nei percorsi forma-
opportunità di accesso, perché nella so-
tivi, l’agevolazione sui consumi culturali e
cietà della conoscenza l’accesso al sapere
sulla mobilità.
è la prima fonte di discriminazione
Diritto allo studio, un diritto di
sociale. Intendiamo, quindi, rivendicare lo strumento del reddito per i soggetti in formazione, ovvero di un sistema
Reddito di formazione per garantire la piena autonomia sociale
tutti: una legge quadro nazionale per il diritto allo studio. Oggi
abbiamo
una
forte
frammentazione dei sistemi di diritto allo studio, a par-
integrato che, tenendo presente il carattere pubblico e gratuito dei saperi e della conoscenza, punti a realizzare un’autentica autonomia degli individui nell’ambito dei propri percorsi di formazione.
tire dall’erogazione delle borse, fino allo stesso impianto di fondo che ispira le singole leggi regionali. Da un lato abbiamo modelli avanzati, molto più vicini alle esigenze dei nostri tempi
Immaginiamo un sistema integrato di servizi e borse economiche che accompagni e sia la base di ogni processo di apprendimento e formazione. Il superamento della logica assistenzialista sta nel garantire totale autonomia nelle scelte del proprio percorso di apprendimento e, soprattutto, nel dare la possibilità di accesso ai canali formativi complementari a prescindere dalla condizione economica di partenza.
e soprattutto sensibili rispetto al principio reddituale e, cioè, “a partire dalle fasce meno abbienti”. Dall’altro lato abbiamo una visione del diritto allo studio come potenziamento e parificazione dell’accesso all’istruzione
privata, in base al rimborso delle SUperare la spese sostenute. logica del buono scuola e promuoTutte le Regioni amministrate vere un reddito dal centro-destra e dal centrosenza vincoli di sinistra, hanno adottato la logspesa
Bisogna chiarire che il reddito per i soggetti in formazione non è un singolo provvedimento legislativo, ma è un complesso di norme che hanno l’obiettivo di costruire un sistema integrato di borse di studio senza vincolo di spesa e una
ica del buono scuola e del rim-
borso delle spese, che ovviamente, sono più alte nel sistema privato che nel sistema pubblico d’istruzione. Il buono scuola, però, non tiene assolutamente conto di tutte quelle forme complementari di accesso al sapere, come il diritto alla mo-
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
13
bilità e alle agevolazioni ai consumi cul-
alle studentesse e gli studenti che han-
turali. È così forte e marcata la differenza
no disagio economico e sociale;
tra i vari modelli, che avvertiamo un paese frammentato e spaccato, nel quale incide
•
• A ccesso
più la residenza che la cittadinanza. Per
questo
l’istituzione
di
legge
quadro nazionale sul diritto allo studio, che fissi i paletti su cui si devono fondare le
Una legge quadro nazionale per il diritto allo studio
leggi regionali. I diritti non sono
regionalizzabili,
gratuito o agevolato ai
consumi e alle iniziative culturali;
chiediamo una
Diritto alla mobilità per tutte e tutti;
•
oni regionali, che elimini il principio della
Esenzione delle tasse per
•
Terza area e Alternanza Scuola Lavoro
un tutor interno (un professore) e uno es-
La formazione professionale in Italia av-
però avere né la copertura da parte del-
viene su due canali: quello misto classe/
lo Statuto dei Lavoratori né quelli degli
luogo di lavoro e quello svolto interamente
Studenti e delle Studentesse, implicando
in un luogo di lavoro.
la non possibilità reale di avere diritto di
La prima tipologia (mista) è costituita dalla
terza area
per
Porfession-
gli
istituti
controllo spetta al tutor interno.
tuttora una sperimentazione
voro (Legge 53/03) per tutte
sancita dal Decreto 77/05.
ogni singola scuola;
le tipologie di scuole. Si riv-
Il Pacchetto Treu dà la pos-
olgono solo agli studenti che
sibilità di fare questi stage
Sostegno agli studenti portatori di
hanno assolto l’obbligo sco-
fuori dal periodo di apertu-
handicap;
lastico, risultano a pieno tito-
ra delle scuole con i Tirocini
lo nel POF in quanto attività
Estivi. La legge 30/03 specifi-
didattica.
ca che l’unica differenza con
Istituzione di sportelli d’orientamento
studio adottabile, che delinei i principi a
denti immigrati, né per gli immigrati che
livello nazionale e lasci la
sono
gestione e l’organizzazione
zazione, ma non hanno la
oro il che implica l’assenza di contratto
alle Regioni, per evitare ob-
possibilità
di
e quindi di retribuzione. C’è solo un ac-
soleti accentramenti, man-
accedere all’istruzione. Oc-
cordo tra scuole o ministero e aziende o
tenendo
forte
parola sulle condizioni di svolgimento, tale
I percorsi di alternanza sono
Niente, o quasi, è stato fatto per gli stu-
una
i referenti a cui lo studente si rivolge, senza
dall’Alternanza Scuola La-
discrezionalità del sistema di diritto allo
però
terno (un lavoratore dell’azienda). Essi sono
ali (D.M. 15 Aprile 1994) e
su tutto il territorio nazionale ed in
anche per lo sviluppo del paese.
sicci investimenti da parte delle istituzi-
sere efficace e diretta;
sono a rischio dispersione;
sione profonda sul sistema nazionale di di-
Chiediamo una legge che imponga mas-
ha dimostrato nei fatti di es-
quei soggetti che potenzialmente
deve essere la logica di una rifles-
dell’universalità dell’accesso all’istruzione,
Comodato d’uso per i
libri di testo, una formula che
•
questa
ritto allo studio, che riaffermi l’importanza
•
Formazione professionale
nell’età
di
scolariz-
economica
Non vi è rapporto di lav-
gli altri tirocini è la possibilità di una remunerazione chiamata “borsa di lavoro” che non può superare il 600€ al mese.
corrono misure ad hoc per
gruppi professionali o accordi tra regioni e
uguaglianza nei diritti che
l’integrazione
im-
gruppi professionali per la terza Area. Lo
lo Stato ha l’obbligo di ga-
migrati
garantirne
studente, non essendo in un rapporto di la-
rantire.
l’accesso ai canali formativi,
voro, non è remunerato (può accedere solo
La rivoluzione portata dalla riforma Moratti
con la gratuità delle tasse e
a coperture parziali delle spese) ma dis-
è l’introduzione del concetto di diritto-
l’accesso a borse di studio
pone di coperture assicurative. Dal punto
dovere che sostituisce quello di obbligo
per coprire le spese ordinarie
di vista didattico il progetto di tirocinio
formativo specificando che esso può essere
e straordinarie.
si basa su obiettivi formativi, ha valenza
assolto nel secondo ciclo superiore tramite
per i crediti formativi, è supervisionato da
l’istruzione o tramite la FP e nello specifico
Una legge sul diritto allo studio
deve
prevedere
l’istituzione
• 14
Borse di studio reali Unione degli studenti - il sindacato studentesco
e
per
degli
L’apprendistato e il diritto-dovere alla formazione
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
15
con il primo dei tre apprendistati introdotti
i programmi di stage hanno spesso costi
dalla Legge 30/03.
esosi (per esempio per gli studenti di un al-
Nell’apprendistato è il datore di lavoro che diventa l’insegnante fino al conseguimento di un diploma, è lui che deve rispet-
berghiero che devono spostarsi in un’altra
L’Edilizia Scolastica: una riforma “strutturale”
città per fare quest esperienza) creando
L’Italia non sarà mai un paese avanzato
ad arrivare ai fondi per l’adeguamento
una barriera di tipo economico.
finché non investirà con serietà nella
strutturale, la messa in sicurezza, la creazi-
formazione e nella tutela degli studenti
one di nuove scuole.
tare i requisiti didattici imposti dal contrat-
Democrazia: la scelta dei progetti non
to di apprendista. Oltre all’assicurazione
viene fatta sentendo gli studenti che si
l’apprendista ha il diritto a uno stipendio
trovano coinvolti in attività scarsamente
I nostri studenti non saranno mai citta-
non minore a quello di due qualifiche infe-
sentite e spesso poco preparate. Inoltre
dini sani e sicuri finché le loro sc-
riori a quella di cui si svolge la mansione.
durante gli stage non sono garantite as-
uole saranno luoghi fatiscen-
Nel contratto di lavoro risulta la qualifica
semblee con i propri compagni di classe
ti, angusti e privi di spazi per
professionale che lo studente raggiungerà
che svolgono altri stage e neanche incontri
le attività didattiche.
secondo un preciso percorso formativo.
intermedi con i due tutor, i quali scelgono
L’apprendistato mostra una volontà di
se dare o meno il credito formativo a loro
formare persone su un solo sapere, il
discrezione, senza sentire se lo studente ha
quale dovrà essere riadattato a seconda
avuto dei problemi in azienda.
non garantirà strutture adeg-
Didattica: non ci sono elementi di con-
ti per le attività extrascolastiche, le assem-
dati allarmanti: il 50% degli edifici sono
trollo della buona riuscita dell’esperienza
blee, l’aggregazione, la ricreazione.
stati costruiti prima del 1965, uno su
delle necessità lavorative imposte dalla flessibilità, un life-long learning impostato solo su specifiche competenze professioanli e non sui saperi in sendo lato.
di stage. Chi dovrebbe controllare (il tutor esterno) è un responsabile dell’azienda
Pregi e difetti della formazione professionale
spesso disinteressato al tirocinio dello stu-
Per quanto riguarda gli stage sia nella for-
vista dell’apprendimento le diverse espe-
ma di terza area che di alternanza scuola
rienze che si svogono nella stessa classe.
lavoro si possono riscontrare tre ordini di problemi:
getti non toccano tutta la in
seguito
ad
una
scrematura che avviene per “merito” che impedisce a chi è rimasto indietro di fruire
menti in grado di uniformare dal punto di
di
mai versatili finché la scuola
cultura del lavoro e della sicurezza finché non rispetterà sistematicamente le norme previste dalla legge, finché ci catapulterà in stage professionalizzanti privi di
mare un cittadino a tutto tondo ma solo un lavoratore tra l’altro con competenze ridotte ad un solo ambito lavorativo.
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
erno di centro-destra picchi di insostenibilità
nascoste, e per finire azzerate, nella finanziaria di un paese tra i più ricchi del pianeta, tutte le risorse utili all’edilizia scolastica.
Le scuole italiane, intanto, registrano
cinque è ubicato in zone a rischio sismico, in circa la metà di essi sono presenti crepe nei muri e si verificano con frequenza crolli di intonaco, nel 39% dei casi gli studenti siedono su sedie in parte rotte, in una quattro
all’ingresso, il 90% delle palestre non possiede
attrez-
zature per gli stu-
denunci-
denti
amo tagli all’intero sistema
su
riere architettoniche
crescita formativa. anni
scuola
sono presenti bar-
vivere la sicurezza
Da
preoccupanti.
Dapprima si sono decimate, poi
tutele, finché ci farà
come un fattore di
fare e non è in grado di for-
complicata, ha conosciuto con il gov-
qUALE CULTURA DEL LAVORO E DELLA SICUREZZA SE STUDIAMO IN SCUOLE COSì FATISCENTI?
Le nostra scuola non ci educherà mai alla
è una forma di apprendimento troppo spostata sul saper
La situazione, già di per sé storicamente
uate all’accoglienza degli studen-
come un limite e mai
quest’opportunità. In secondo luogo
16
I nostri saperi non saranno
Sull’apprendistato si può dire che
Scarsa accessibilità, Poca democrazia e mancanza di obiettivi formativi
• Accessibilità: spesso i proclasse
dente. Allo stesso modo non ci sono ele-
negli ambienti della formazione.
con
handi-
cap, in un edificio
scolas-
su tre non esistono
tico, dai fondi per
le scale di sicurezza,
l’autonomia a quelli
uno su cinque non
per il personale, fino Unione degli studenti - il sindacato studentesco
17
ha le porte antipanico… La situazione di precarietà statica degli edifici, sommata alla scarsa considerazione delle norme di sicurezza e alla mancanza fisica di spazi,
Un’ ALTRA economia
strutture, attrezzature, suppellettili e materiale didattico, ci dipingono un quadro nazionale, certamente variegato ma altrettanto sconcertante dal Nord al Sud del Paese. Situazioni a rischio fisico e morale che coinvolgono la maggior parte di quelle 10 milioni di persone che ogni giorno si recano a scuola. Questi sono: la mancanza di piani di investimento programmatici e straordinari sul tema dell’edilizia scolastica, la continua proroga all’adeguamento, stabilito per legge, delle scuole al decreto legislativo sulla sicurezza dei luoghi di lavoro n. 626/94; il mancato finanziamento della legge n.23/96 sulle competenze di comuni e province per la disponibilità e la riqualificazione delle strutture e il soddisfacimento del fabbisogno immediato di aule.
Risorse alla scuola pubblica Pretendiamo l’immediato ritiro dei tagli e investimenti per la stabilizzazione dei precari, per il diritto allo studio, l’edilizia scolastica e l’offerta formativa, partendo da un fondo per il protagonismo studentesco. Bisognerà quindi tagliare le spese militari, tassare le rendite, togliere i fondi alle scu-
fiscale nell’istruzione. Bisogna reinvestire sulla scuola pubblica. E’ necessario investire almeno 10 miliardi di euro, considerando gli 8 miliardi tagliati negli ultimi 3 anni, dalla prossima finanziaria
ole paritarie, investire i soldi dell’evasione
Diritto allo Studio
i n o i z a c i Rivend a l o u c s a per un > > A S R E DIV 18
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
Riteniamo necessario una legge ”quadro” nazionale sul diritto allo studio, una legge che abbia la capacità di inquadrare un unico modello di diritto allo studio, che parta da borse di studio per gli studenti con redditi bassi e medio bassi, gratuità dei trasporti per tutti, comodato d’uso sui libri di testo, agevolazioni sui consumi culturali. Una legge non basta. Occorre aumentare i fondi sul diritto allo studio per rendere reali queste leggi che spesso restano carta morta. Proposte programmatiche:
studentesco; 3.
Ponderare l’investimento in base
all’entità della popolazione studentesca e le fasce reddituali più svantaggiate; 4. Trasferire i milioni di Euro diretti annualmente in scuole private al fondo nazionale 5. Reperire dalle spese militari il maggior numero di risorse possibili; 6. Ritirare e trasferire l’aumento ai CIE e
1. Portare l’investimento in PIL nazionale
CARA ad un fondo nazionale con maggiore-
dal 4,6 a 6%
sensibilità nei confronti dell’inclusione nei
2. Istituire il prima possibile un fondo nazionale che sia la base su cui costruire
percorsi formativi degli studenti o giovani immigrati;
la legge quadro nazionale in materia dirit-
7. Destinare parte della lotta all’evasione
to allo studio, accesso ai saperi e welfare
fiscale. Le nostre scuole cadono a pezzi. La
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
19
Edilizia Scolastica
volgere gli studenti, come protagonisti del-
La politica è responsabile di troppe morti
studiare in aule ampie, in scuola con pales-
bianche, nonché di un numero elevatissimo
tre e laboratori agibili e usufruibili.
di infortuni nelle scuole.
di storia delle religioni;
Inoltre sarà necessario per fare ciò coin-
Chiediamo per questo un fondo quinquien-
la programmazione didattica e dell’offerta
1. Istituire Commissioni Paritetiche di docenti e studenti per costruire le attività sco-
norma. Bisogna fare un investimento serio
capace di mettere a norma tutte le scuole
lastiche e il Pof condiviso;
nell’edilizia scolastica perché non avvenga-
del Paese.
2. Riempire il 15-20% del POF affidato alle
izio anno. Ogni singola classe deve poter dedicare le prime assemblee annuali a dis-
•
ma anche come scambio e studio tanto
•
Educare alla cittadinanza attiva e responsabile, dando strumenti per interpretare la realtà e il proprio ruolo
•
individuale, tanto collettivo con il docente.
•
•
nazionale forte, basata su tre I: Impa-
critica.
rare a imparare, Interpretare, Indi-
Costruire una scuola che si svecchi dal suo autoritarismo e costruisca nella
rizzarsi;
•
pari,
tra le pratiche quotidiane in ogni parte
libero di fruizione, che di costruzione
20
fra
diatici, la propositività degli studenti
missione delle conoscenze, a sia luogo
menti della scuola diventano quindi
l’educazione
tire da strumenti multimediali e me-
Trasformare la scuola da luogo di tras-
di nuovi saperi. Gli spazi e gli stru-
Inserire
l’autoformazione, l’indagine a par-
reciprocità il proprio fondamento.
•
Ripristinando una missione educativa
d’Italia.
•
Sviluppare percorsi didattici interdis-
traverso il DPR 567, da realizzarsi nelle scuole aperte al pomeriggio, devono comalizzate assieme agli studenti;
Europea;
Incentivando
Promuovendo un’educazione laica alla zione dei comportamenti a rischio
•
Eliminando elementi repressivi dentro alle scuole (telecamere, perquisizioni
• •
Chiediamo di costruire una didattica rinnovata: Costituendo l’ora di religione con l’ora
Lezioni a classi parallele Educazione multiculturale, al territorio, educazione alla pace e ai diritti umani
•
Itinerari didattici sul razzismo, sui diritti dei rifugiati
•
Itinerari didattici sui diritti delle donne;
VALUTATO, non schedato Pensare la valutazione nell’arco di una
gli studenti italiani che al primo anno del
e
percorso di studi hanno delle carenze nelle
dell’insegnamento didattico vuol dire rip-
materie continuerà a mantenerlo anche se
ensare al senso della valutazione stessa.
formalmente passerà il debito formativo.
Oggi la valutazione nel sistema scolastico
Questo fa parte di un’ottica dualistica di
rappresenta:
divisione del gruppo classe in secchioni e
ridefinizione
dei
cicli
scolastici
aperti durante tutto il corso della gior-
ciplinari che abbiano l’obiettivo di ri-
nata e le aule non sono più solo aule di
uscire a interpretare in maniera comp-
lezione, ma diventano anche aule di
lessa la fase storica dal punto di vista
1. Un elemento di marginalizzazione sia
studio e di ricerca. Si deve ridefinire in
letterario, storico, politico, filosofico,
in termini positivi e negativi. L’80% de-
tal senso anche il tempo didattico, non
economico, artistico e sociologico.
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
formativi
all’ingresso e all’interno della scuola.
3. Le attività complementari, finanziate at-
•
momenti
sessualità, attraverso corsi di preven-
prendere attività proposte, pensate e re-
all’interno della società, in maniera
Creando sull’Unione
cutere e proporre tali attività;
fini, che secondo noi sono:
ed
tro paese;
grative condivise con gli studenti ad in-
più inteso solo come lezione e verifica,
economiche
scambi e periodi di studio all’estero;
scuole autonome attraverso attività inte-
La scuola deve ridefinire i propri obiettivi e
risorse
degli studenti appena arrivati nel nos-
nale straordinario di 14 miliardi di euro
Un’ ALTRA didattica
Attivando
umane straordinarie per l’inserimento
formativa:
Circa il 50% delle scuole italiane non è a
no più morti bianche e gli studenti possnao
•
ignoranti. 2. Sviluppare la valutazione fra pari, come
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
21
dello studente, quali sono le ragioni
una valutazione collettiva della classe. 3.
delle
Realizzare una scheda di valutazione
condivisa che sia capace di valutare: conoscenze, competenze, apprendimento; 4. La valutazione che viene condotta dello
carenze:
questa
valutazione
non deve avvenire come quella finale
Diritto al Recupero – Si dovrebbe pensare
dum la cui risultante è vincolante su tutte
ad una regolamentazione nazionale, che
le questioni che riguardano la totalità della
imponga alle scuole, per esempio, di pre-
comunità scolastica; il secondo definisca,
vedere ore pomeridiane di recupero delle
invece, la consultazione nazionale che, se
situazioni svantaggiate, pari almeno al 10%
pur priva di valore vincolante, deve tras-
dell’orario curricolare, nelle materie in cui
mettere formalmente al Ministero il parere
gli studenti.
gli studenti incontrano difficoltà, deman-
della generalità degli studenti italiani.
Sviluppare corsi di aggiornamenti
consiglio di classe.
tramite voto
•
Costruire one
studente è priva di elementi di autoval-
momenti
per
i
di
docenti,
formaziprecedenti
all’immissione in ruolo, che li pre-
utazione;
parino pedagogicamente a formare
5. Le verifiche tendono a valutare la riproduzione nozionistica delle nozioni acquisite;
•
obbligatori e gratuiti, con elementi di pedagogia e didattica che possano
La pedagogia italiana oggi parla di val-
si costruisce e che è composto da: 1. Valutazione del docente verso lo studente; 2. Autovalutazione dello studente; 3. Valutazione dello studente verso il do-
•
ero rientra tra quei diritti fondamentali che la Costituzione garantisce ai lavoratori (art. 40). Siamo convinti che la componente
sione l’idea, fin troppo radicata nella scu-
studentesca, che è un soggetto sociale, ha
ola italiana, della non sindacabilità dei
diritto a contestare le politiche in ma-
Costruire un gruppo classe in grado di
giudizi degli insegnanti, fatta salva la
teria di formazione su tutti i livelli (nazi-
sviluppare, anziché la competizione,
libertà di insegnamento prevista dall’art.
onale, regionale, locale). Crediamo sia pos-
la cooperazione e quindi dare la
33 della Costituzione Italiana. Una scuola
sibile immaginare il diritto alla astensione
possibilità di sviluppare un diritto
che sia veramente democratica deve am-
dalle lezioni come formula di contestazi-
al recupero legato anche al gruppo
mettere che un docente possa sbagliare e
one in via eccezionale. Un diritto di questo
classe.
deve anche saper garantire che questo non
genere è necessario, se inquadrato in una
si risolva in un ingiustizia ai danni dello
seria regolamentazione, nonostante le dif-
studente.
ficoltà a legittimarlo come norma dello
novativi.
to. Una valutazione come un percorso che
Diritto all’astensione – Il diritto di sciop-
mente sarebbe ora di mettere in discus-
teria, anche sui modelli di didattici in-
idea sia il modello di valutazione più gius-
dando la definizione di forme e tempi al
Valutazione degli Studenti – Probabil-
formare i docenti oltre che sulla ma-
utazione narrativa. Pensiamo che questa
DIRITTI! NON PIEGATI
cente;
Statuto delle Studentesse e degli Studenti.
Per questo bisogna:
• •
Superare il modello della verifica
Valutazione delle Scuole – E’ importante
a sorpresa;
che si riconosca, da subito, il diritto degli
La verifica deve avere delle scadenze
di valutazione.
studenti italiani ad esprimersi nei processi
precise e cadenzate nel tempo;
•
22
individuale
Revisione del diritto alla consultazione
ogni due mesi tra il docente e lo stu-
– Chiediamo che il comma 5 art 2 sia ar-
dente dove il docente costruisce, anche
ticolato in due comma, di cui uno rende
tramite elementi di autovalutazione
possibile nella singola scuola un referen-
Istituire un incontro
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
23
Stage? ORA BASTA! •
LIBERA LO STUDIO. LIBERI TUTTI (DIRITTO ALLO STUDIO)
Discussione paritetica tra docenti e studenti all’interno degli istituti sui progetti che la scuola si appresta ad
dranno a conoscere:
•
Uniformare tutto alla forma di alter-
za per il futuro cittadino e non solo per
nanza scuola lavoro e cancellazione
il futuro lavoratore.
•
•
Coinvolgimento di tutte le tipologie di
interclasse periodiche per discutere
scuola, incrementando fortemente le
delel differenti esperienze e capire la
forme di apprendimento del saper fare
qualità della propria nel confronto
Uso del Referendum per quei progetti che vedono una divisione netta tra le
•
Accettazione solo di progetti e accordi con aziende che si impegnano a rim-
•
•
le
classi
•
la possibilità di farne altrettanti durante l’estate con remunerazione;
•
Preparazione
precedente
allo
stage sulle metodologie di lavoro che gli studenti saranno chiamati ad usare. La formazione deve avvenire in classe e laboratorio per simulazioni con i macchinari e i materiali che an-
24
•
e della collettività, tassello fondamen-
tramite un reddito diretto indistinta-
tale per valorizzare l’accesso a forme
mente a tutti i livelli della formazione.
sempre più importanti dei saperi
Favorire l’accesso ai consumi culturali
•
Un piano di agevolazioni sulla mo-
one che preveda sconti su libri, teatro,
gionali e locali.
mostre d’arte etc. Rendere la Carta
tors
SICURI DA MORIRE (EDILIZIA SCOLASTICA)
Impegno della scuola nel cambiare
• •
Realizzazione di scuole ex novo; Creazione mense e alloggi pubblici, creazione aree per le attività studentesche autonome, creazione auditorium per assemblee plenarie e conferenze, adeguamento delle strutture
Impegno della scuola a interrompere
•
già esistenti; Messa in sicurezza, agibilità stat-
• • • • •
Piena disponibilità di laboratori e biblioteche Interventi perequativi per le regioni del mezzogiorno; Finanziamento per informatizzazione strutture scolastiche; Formazione e istituzione di attività didattiche sulla sicurezza del lavoro Predisporre
in
ogni
scuola
spazi
zato gli studenti per altri fini non cor-
ica e igienico-sanitaria; prevenzione
rispondenti a quelli didattici
incendi; Eliminazione delle barri-
per contenere le assemblee plena-
ere architettoniche; adeguamento
rie degli organi collegiali, e, nello
strumenti e postazioni per disabili;
specifico, le assemblee studentesche.
normalizzazione della situazione delle
Pensiamo siano diventati insosteni-
tituito dall’obbligo scolastico;
classi (rapporto studenti/numero di
bili i casi in cui gli studenti debbano
classi); rinnovo servizi igienici e sup-
utilizzare i propri fondi delle attiv-
Abolizione di ogni forma di apprendis-
pellettili;
ità autogestite(dpr. 567) per pagare
Piena disponibilità e capienza di pal-
l’affitto di cinema o teatri utili alle
estre e impianti sportivi;
proprie assemblee;
Sull’apprendistato:
•
li oggi nella formazione dell’individuo
formazione e l’accesso ai saperi,
Istituzione di due incontri (uno a metà
aziende che abbiano sfruttato o utiliz-
Stages non superiori ai 30 giorni con
elli, l’autonomia dei soggetti in
zionale e arrivi anche ai trasporti re-
ogni rapporto di collaborazione con
tutti gli studenti ad esse iscritte;
dell’IVA
con le altre
rienza
•
immediata
sui consumi culturali, fondamenta-
ma per tutti e che parta dal livello na-
non sia soddisfatto della propria espe-
tutte
Abolizione
a tutti gli stadi della prima formazi-
frontate dagli studenti; di
•
•
l’obiettivo di favorire, a tutti i liv-
cittadinanza studentesca diretta
azienda nel caso in cui uno studente
dell’anno preso in considerazione e di
sconti reali agli studenti;
bilità, graduale per fasce di reddito
borsare totalmente le spese af-
Coinvolgimento
Io Studio, una carta che garantisca
zi un sistema integrato di borse
tramite l’istituzione di una carta di
stage e uno alla fine) tra studente e tu-
stesse componenti scolastiche;
•
Istituzione di assemblee di classe o di
Istituire un fondo nazionale che finandi studio e servizi sul territorio con
modo lo stage può essere un esperien-
della terza area;
•
Formazione preliminare sui diritti dei lavoratori. Solo in questo
intraprendere;
•
•
Abolizione del diritto-dovere sos-
tato per quegli studenti che non abbiano compiuto i 18 anni;
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
•
Unione degli studenti - il sindacato studentesco
25
Realizza le proposte nella tua scuola SICURI DA MORIRE
Scarica lo Statuto
Monitora la tua scuola!
Scarica il volantino
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Scarica l’odg
“L’Altrariforma della scuola” è un progetto scritto dalle studentesse e dagli studenti dell’Unione degli Studenti.
Scarica il questionario sull’edilizia scolastica
VALUTATO NON SCHEDATO Non sei un un numero, non essere giudi-
LIBERA LO STUDIO
cato, cambia la valutazione.
Difendi il Diritto allo Studio nella tua scu-
Scarica il volantino
ola.
Scarica l’odg
Ecco Come… Scarica il materiale sulla campagna IOSTUDIO L’ALTRA DIDATTICA DIRITTI NON PIEGATI Costruisci nella tua scuola il REFERENDUM
CAMBIA LA DIDATTICA. NON SEI UNA SCIMMIA! Costruisci nella tua scuola la settimana di
Scarica il volantino
didattica alternativa
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Ecco come… scarica il materiale e l’odg.
Costruisci tu la scuola dal basso. Realizza la commissione paritetica
UNIONE DEGLI STUDENTI Il sindacato studentesco Via IV Novembre 98, 00187, Roma Tel. 06/69770332 Fax 06/6783559 http://www.unionedeglistudenti.it http://www.facebook.com/unionedeglistudenti.sindacatostudentesco
Scarica il volantino
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Scarica l’odg Studente in stage sfruttato? Ora basta! Approva lo Statuto degli Studenti in Stage nella tua scuola.
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