Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco Via IV Novembre 98, 00187, Roma Tel. 06/69770332 Fax 06/6783559 www.unionedeglistudenti.it - info@unionedeglistudenti.it
TUTTO QUELLO CHE AVRESTE VOLUTO SAPERE SU UNA SCUOLA SICURA E NON AVETE MAI OSATO CHIEDERE Negli ultimi 10 anni la spesa per la scuola pubblica è andata drasticamente riducendosi. Nel 1990 l’Italia spendeva il 10,3% dell’intera sua spesa pubblica, nel 2008 questa percentuale si è ridotta di un punto sottraendo complessivamente alla scuola 80 miliardi di euro, nello stesso anno si è deciso di apportare ulteriori tagli per la scuola pubblica tramite la l133/08. La riduzione costante dei finanziamenti va di pari passo con il peggioramento delle condizioni di sicurezza all’interno delle scuole. Dal rapporto “Ecosistemascuola” effettuato da Legambiente emerge che qusi la metà degli edifici scolastici non possiede le certificazioni di agibilità, più del 65% non ha il certificato di prevenzione incendi e il 36% degli edifici ha bisogno di interventi di manutenzione urgenti. Inoltre il 32,42% delle strutture si trova in zone a rischio sismico e un 10,67% in zone ad alto rischio idrogeologico. Il 65% degli edifici è stato costruito prima degli anni ‘70, questo dato è rilevante in quanto gli edifici costruiti tra gli anni ‘40 e gli anni ‘70 sono considerati quelli a maggiore rischio. La situazione peggiora nel Mezzogiorno dove la necessità di interventi di manutenzione è ancora maggiore. Questo vademecum è stato scritto per far si che ogni studente possa informarsi su come verificare il livello di sicurezza della sua scuola, possa denunciarne le mancanze e i rischi e conosca con precisione come sono divise le responsabilità per quanto riguarda la salute e la sicurezza a scuola, così da sapere a chi rivolgersi in ogni eventualità. LEGGI E DIFFONDI IL VADEMECUM INVIACI FOTO, TESTIMONIANZE E VIDEO DALLA TUA SCUOLA INFORMATI ED AGISCI!
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Quando la mia scuola può essere considerata sicura? Nel 1994 è stato emanato il D.lgs 626 di valenza europea, in quanto è il risultato di 8 Direttive comunitarie. Il decreto legislativo 626 fissa i limiti minimi di sicurezza e detta le regole per un’organizzazione della sicurezza nell’ambiente di lavoro, compresi gli ambienti scolastici, come specificato nel Decreto ministeriale 382 del 1998. L’ultima modifica apportata al decreto 626 è il Decreto legislativo n.81 del 2008, il Testo Unico in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro. (http://www.lavoro.gov.it/NR/rdonlyres/F295C186-8DBD-4FDC-8D845EDB026297B0/0/TU8108_Ed_Gennaio2013.pdf) L’approvazione del Testo Unico segna un significativo passo in avanti per la sicurezza nei luoghi di lavoro e nei luoghi della formazione. Nell’articolo 15 di tale decreto vengono decretati gli obblighi fondamentali: sintetizzando una scuola per venire decretata sicura dovrebbe provvedere alla regolare manutenzione di strutture, attrezzature e impianti, fare un’adeguata formazione e informazione, individuare le misure di emergenza, programmare la prevenzione e adoperarsi per eliminare, o almeno ridurre i rischi. Una scuola potrà quindi definirsi sicura nel momento in cui rispetta una serie di requisiti strutturali, ambientali e impiantistici, quando vi è il pieno rispetto del quadro di regole sancite dal Testo Unico e quando vi è un coordinamento di soggetti con diverse mansioni, il quale ha l’obiettivo di garantire la sicurezza, la prevenzione, la formazione e l’informazione.
Il documento della valutazione dei rischi Cos'è? Dove lo posso trovare? Cos'è?
Lo strumento mediante il quale il dirigente scolastico individua le forme di prevenzione e pianificazione degli interventi è la valutazione del rischio, cioè il procedimento per valutare le conseguenze del rischio di salute e sicurezza, le fonti di pericolo, etc. Una volta effettuata la valutazione è obbligo del dirigente scolastico redigere un apposito documento: il documento della valutazione dei rischi. Tale documento dovrà essere presente in ogni scuola e dirà quali sono le fonti di pericolo e i rischi presenti nella scuola. Questo viene redatto entrando nella scuola e compiendo osservazioni, analisi e misurazioni per valutare le entità dei possibili rischi e pericoli. Per legge all’interno di questo documento di fondamentale importanza dovranno anche essere presenti: - le procedure da svolgere per attuare le misure individuate per la messa in sicurezza - l’individuazione dei soggetti addetti a svolgere tali procedure - indicazione del rappresentante dei lavori per la sicurezza (RLS) Campagna nazionale per l'edilizia scolastica "Sicuri da Morire! " a cura dell'Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco – aderisce alla Rete della Conoscenza www.unionedeglistudenti.it info@unionedeglistudenti.it - Tel. 06/69770332
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- indicazione del medico competente - indicazione delle mansioni che espongono ad un rischio specifico - misure di prevenzione e programma per la loro attuazione. Il documento di valutazione dei rischi non è un documento statico e definitivo, anzi! Esso dovrà avere una data certa di stesura compresa della firma di tutti coloro che sono indicati per scriverlo. Tale documento dovrà essere modificato in vista di eventi o mutamenti di un certo peso sul piano della sicurezza. (Nuovi infortuni causati da nuovi macchinari, da lavori di ristrutturazione, o semplicemente quando la sorveglianza sanitaria ritiene importante una modifica a causa di nuovi o non valutati rischi) Ricorda: il piano di emergenza è contenuto nel documento della valutazione dei rischi
Dove lo posso trovare? Il documento della valutazione dei rischi, secondo il D.M. 26/8/92, è obbligatorio, quindi sovrà essere presente in ogni scuola e dovrà essere redatto dal Dirigente scolastico, con la collaborazione del responsabile del servizio di Prevenzione e Protezione e, dove presente, dal medico competente, come previsto dal D.lgs 81/08.
Chi dovrebbe occuparsi di cosa.. Gli interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria sono di competenza degli enti locali, è invece obbligo del Dirigente Scolastico richiedere gli interventi necessari. Se per le scuole dell’infanzia, per le primarie e per le secondarie di primo grado l’ente competente è il Comune, per le scuole secondarie di secondo grado è la provincia. I comuni e le province provvedono inoltre alle spese di ufficio, arredamento, utenze elettriche e telefoniche, così come spetta a loro dare parere obbligatorio sull’adeguatezza di materiale didattico e scientifico e sull’adeguatezza degli impianti. Quindi i Comuni e le province hanno il compito di garantire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici scolastici, di effettuare i lavori edilizi, gli interventi strutturali e gli adeguamenti dell’impianto elettrico, termico, etc, nonchè di rilasciare i certificati di idoneità, conformità e agibilità. Il Dirigente Scolastico è il soggetto destinatario degli obblighi di sicurezza ed è chiamato a garantire la salute e la sicurezza degli studenti. Il Dirigente Scolastico dovrà occuparsi dell'informazione e della formazione degli studenti riguardo le misure di sicurezza e l'utilizzo degli impianti, predisporre i piani di emergenza e designare una squadra addetta all'emergenza. Campagna nazionale per l'edilizia scolastica "Sicuri da Morire! " a cura dell'Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco – aderisce alla Rete della Conoscenza www.unionedeglistudenti.it info@unionedeglistudenti.it - Tel. 06/69770332
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Richiede agli enti locali gli interventi necessari, sospende le lezioni in caso di grave o imminente pericolo, individua il reponsabile del servizio di protezione e prevenzione. Le situazioni di rischio riguardanti le palestre, le mense e i laboratori, se riconducibili a fattori strutturali, rientrano negli obblighi dei proprietari degli immobili; se invece concernono le attrezzature, le macchine e le apparecchiature è responsabilità del Dirigente Scolastico. Responsabile del servizio di prevenzione e protezione: tecnico interno o esterno e svolge attività di consulenza e assistenza tecnica al dirigente scolastico per la valutazione dei rischi, l'individuazione delle soluzioni, la programmazione degli interventi, l'organizzazione dei controlli, la formazione e l'informazione e le richieste agli enti locali. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS): Nominato sulla base di accordi sindacali, quindi non è scelto dal dirigente scolastico. Deve essere consultato per l'individuazione, la programmazione e la prevenzione dei rischi. La squadra di emergenza Persone nominate dal ds all'interno della scuola e sono incaricati per il Primo Soccorso e per la prevenzione incendi. Gli addetti per la prevenzione incendi, quindi antincendio ed evacuazione hanno il compito di: collaborare nelle attività di prevenzione incendi, intervenire in caso di emergenza, aggiornare il piano di emergenza, controllare efficienza estintori, sistemi di allarme, uscite, segnaletica, etc Gli addetti al Primo Soccorso dovranno: somministrare farmaci e intervenire in casi di infrtunio. Medico competente: medico che ha il compito di collaborare con il dirigente scolastico per la predisposizione e all'attuazione delle misure per la tutela della salute e dell'integrità psicologica dei lavoratori, collabora alla stesura del documento della valutazione dei rischi ed effettua i controlli sanitari. MA il dirigente scolastico non è obbligato a nominare un medico competente, per cui per la somministrazione dei farmaci durante l'orario scolastico può individuare personale docente o non-docente che abbia effettuato i corsi di formazione alla Asl. Esiste inoltre un Osservatorio nazionale paritetico per la sicurezza che ha il compito di coordinare gli Osservatori territoriale e formulare proposte in relazione alla normativa per la sicurezza e la salute da portare agli organi competenti.
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Infortuni, assicurazioni e accessibilità ai documenti sulla sicurezza Assicurazione obbligatoria e assicurazione secondaria Ogni scuola è obbligata a sottoscrivere una polizza assicurativa con l'INAIL per ogni alunno, infatti gli alunni sono considersti come lavoratori. Tale polizza però garantisce una copertura assicurativa solamente per li infortuni nel corso di attività laboratoriali e di educazione fisica. Pertanto la maggior parte delle scuole sottoscrivono una seconda polizza assicurativa con maggiori coperture che fa pagare alle famiglie attraverso il contributo volontario. Infortuni Le responsabilità relative agli infortuni degli alunni non ricadono più sugli insegnanti se avvenute fuori dall'orario scolastico (sentenza della Corte di Cassazione n. 17215/2010). Per quanto riguarda gli infortuni avvenuti durante le ore di educazione fisica (sentenza 9325), gli studenti dovranno essere risarciti dal Ministero dell'Istruzione. Viene anche sancito (sentenza 5067) che va anche pagato il danno morale all'alunno che si fa male durante l'orario scolastico). I documenti sulla sicurezza sono accessibili a tutti, studenti maggiorenni, genitori, insegnanti, personale non deocente possono fare rischiesta per prenderne visione. Il diritto di accesso ai documenti amministrativi è un diritto riconosciuto al cittadino per garantire la trasparenza della Pubblica Amministrazione.
Piano di emergenza e piano di evacuazione Dove si trova? Il Piano di emergenza è contenuto nel documento di valutazione del rischio, deve essere presente in ogni scuola e predisposto dal Dirigente Scolastico. A cosa serve? Il Piano di emergenza ha lo scopo di informare tutte le componenti della scuola sul comportamento da tenere in caso di emergenza. La funzionalità di tale Piano di emergenza verrà verificata, secondo il D.L. 577/82, almeno due volte l'anno tramite le “prove di evacuazione”, che avranno come fine anche il controllare se le componenti della scuola hanno compreso gli atteggiamenti da intraprendere in caso di emergenza.
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LE AULE, CHE DISASTRO!
1 classe su 4 ha più di 25 alunni, dunque non è adeguata alla normativa antincendio. E pur facendo riferimento al pluricontestato art.64 della legge 133/2008 (http://www.camera.it/parlam/leggi/08133l.htm) , che ha innalzato il limite di alunni per classe, numerose sono le classi che non rispettano tale legge. Una classe su 4 risulta essere fuori norma. Cosa prevedono le norme per la formazione delle classi? Nella scuola secondaria di secondo grado il decreto attuativo per l'innalzamento di studenti per classe prevede: Numero minimo Numero massimo Prima
20
29
Adesso
27
30
MA esiste un'altra norma che definisce come numero massimo di persone in un'aula 26, precisamente 25 alunni e un professore. (Norme relative alla prevenzione degli incendi, art. 5 D.M. 26/08/1992: http://www.vigilfuoco.it/aspx/ReturnDocument.aspx?IdDocumento=58 ). Se questa norma non viene rispettata il certificato di agibilità e il certificato di prevenzione incendi decadranno, poiché basati sulla planimetria e le dimensioni delle aule e della scuola. Lo spazio vitale per ogni studente nella scuola secondaria di secondo grado è di 1,96 mq netti e l'altezza delle aule non può essere inferiore ai tre metri. Secondo il D.M. Del 18/12/1975 il mancato rispetto di tale norma porta danni alla salute per la difficoltà del ricambio dell'aria. Il problema del sovraffollamento è un problema gravissimo, non solo per la vivibilità quotidiana di ogni singolo studente ma anche per le situazioni di emergenza. Per evitare classi sovraffollate è necessario che il Dirigente scolastico formi le classe in base alle dimensioni delle aule, tenendo come numero massimo 25 studenti (o 20 nel caso nella classe si presente uno studente disabile).
Cittadinanzattiva consiglia un metodo per controllare tu stesso se l'aula è sovraffollata o meno. 1 passo: Misura con un metro la superficie e moltiplica la lunghezza per la larghezza 2 passo: Dividi la superficie dell'aula per il numero degli studenti presenti 3 passo: Confronta il numero ottenuto con quelli dello standard di spazio vitale previsto.
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RICORDA: in presenza di uno studente disabile il numero massimo di alunni per classe deve essere di 20 alunni. ( Legge 20/08/01 n.333, D.M. 24/07/98 n.331, D.M. 03/06/99 n.141).
COSA FARE SE LA TUA AULA E' SOVRAFFOLATA
Se la tua aula è sovraffollata puoi porre il problema all'attenzione del Dirigente Scolastico. Nel caso non prenda provvidementi e non ne programmi alcuno si può costituire un comitato assieme ai genitori e inviare un reclamo al dirigente, all'ente proprietario e all'ufficio scolastico regionale. L'esposto si può inviare anche ai Vigili del Fuoco per la protezione degli incendi e alla Protezione Civile. Può anche essere inviata una richiesta di ispezione, la quale può essere inviata dopo aver richiesto la visione al Dirigente scolastico delle certificazioni obbligatorie sulla sicurezza per gli edifici scolastici.
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E la realtà? Nonostante i progressi fatti dal punto di vista legislativo gli incidenti dal '94 al 2010 sono più che triplicati. La regione con il maggior numero di infortuni è la Lombardia, quella con il numero più basso la Valle d'Aosta.
ANNO
ALUNNI INFORTUNATI
1994
29570
2000
82281
2005
90325
2010
98429
Gli infortuni possono essere di diverso tipo, dalle cadute in palestra, ad atti di bullismo, da malori, da uso scorretto e improprio delle attrezzature e da problemi strutturali, che sono sicuramente i più preoccupanti, così come preoccupante l'innalzamento del numero di studenti infortunati negli ultimi anni. Spesso e volentieri i problemi non sono solo di ordine strutturale, infatti il 24% dei laboratori e il 22% delle palestre è sprovvisto delle elementari cassette di pronto soccorso. Gli infortuni non si sono triplicati solo per gli alunni, ma anche per gli insegnanti. Alcuni dati riguardo i certificati e la sicurezza delle scuole: Le lesioni strutturali sono presenti in gran parte sulla facciata esterna dell’edificio, i crolli di intonaco in corridoi (19%), aule (14%) e bagni (14%); muffe, infiltrazioni e umidità in bagni ed aule (24%), mense (18%), palestre (17%).
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I dati sono preoccupanti anche per quanto riguarda i certificati e le misure di sicurezza. Scuole non in possesso di certificazione agibilità statica
42,00%
Scuole prive di certificazione agibilità igienico-sanitaria
29,00%
Scuole prive di certificazione per la prevenzione incendi
47,81%
Scuole prive di scale di sicurezza
46,00%
Scuole prove di porte antipanico
14,90%
Scuole prive di impianti elettrici a norma
15,00%
Scuole che non hanno effettuato prove di evacuazione
20,00%
Anche l'anno in cui gli edifici sono stati costruiti è importante per verificarne la piena sicurezza, infatti gli edifici costruiti tra gli anni ‘40 e gli anni ‘70 sono considerati quelli a maggiore rischio.
Prima del 1900
14,97%
Tra il 1900 e il 1940
15,99%
Tra il 1940 e il 1974
37,84%
Tra il 1974 e il 1990
21,09%
Tra il 1990 e il 2006
10,12%
Ma questo non è ancora abbastanza! Ci sono altre anomalie che attraversano i nostri istituti scolastici: Con accessi comunicanti direttamente su strade Collocati in strutture nate con altre destinazioni d'uso Certificata presenza di amianto In zone a rischio sismico In zone a rischio idrogeologico In zone a rischio industriale In zone ad elevato inquinamento acustico In zone ad elevato inquinamento elettromagnetico
23% 11,00% 17,57% 59% 16% 6% 5% 3%
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Con episodi di bullismo nella scuola Con episodi di vandalismo nella scuola
5% 31%
(X rapporto 2012, Cittadinanzattiva, Sicurezza, qualità e comfort degli edifici scolastici)
Numero preciso di scuola situate in zone a rischio sismico: Zona 1 Numero di istituti 2760 scolastici pubblici
Zona 2
Zona 3
Totale
12609
7489
22858
(Ministero delle infrastrutture, 2004)
Nell’87% dei casi hanno richiesto interventi mantenutivi all’ente interessato, ma quest’ultimo, nel 15% delle situazioni, non è mai intervenuto o l’ha fatto con estremo ritardo. Gli interventi di tipo strutturale, che richiedono più soldi e tempo, sono stati richiesti nel 45% delle scuole ma in ben il 58% non hanno ottenuto alcuna risposta da parte dell’ente proprietario. E' importante ricordare che la sentenza del processo di Rivoli per la morte di Vito Scafidi ha stabilito chiaramente che la manutenzione rappresenti un obbligo per gli enti proprietari degli edifici scolastici. Riguardo la sostenibilità ambientale degli edifici scolastici: La scuola utilizza fonti di illuminazione a basso consumo La scuola utilizza pannelli solari o altre forme di energia rinnovabile
55% 8%
Le scale di sicurezza risultano assenti nel 21 % dei casi, nel 15% non ci sono le uscite di sicurezza nei corridoi. Assenza di porte antipanico Sale professori: 68% Segreterie: 69% Bagni: 76% Aule studenti: 72% Mense: 54% Palestre: 20% Biblioteche: 68% Cortili: 17% Il cortile è l'unico luogo in cui le porte antipanico sono obbligatorie. Un po' di percentuali Nell'11% delle aule vi sono barriere architettoniche negli accessi, nel 10% pavimenti sconnessi, nel 51% assenza di arredi a norma. Campagna nazionale per l'edilizia scolastica "Sicuri da Morire! " a cura dell'Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco – aderisce alla Rete della Conoscenza www.unionedeglistudenti.it info@unionedeglistudenti.it - Tel. 06/69770332
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Il 95% dei cortili ha una recinzione, il 13% sono in cattive condizioni, il 12% presenta barriere architettoniche. Nel 34% il cortile è adibito a parcheggio. L'8% delle palestre presenta barriere architettoniche, nel 34% manca la cassetta di pronto soccorso, gli spogliatoi sono assenti nel 20% dei casi, nel 16% dei casi lo stato delle norme antincendio è nullo o fortemente arretrato. Le attrezzature sono danneggiate nel 13% dei casi. Le barriere architettoniche ( X rapporto Sicurezza a Scuola, 2012, Cittadinanzattiva. Percentuale basata su uno studio di 111 edifici scolastici)
Presenza di scalini
14,00%
Scuole situate al piano terra
30,00%
Ascensori
46% (ma nel 14% di queste non è funzionante
Segreterie
12,50%
Cortili
12,00%
Bagni
7,00%
Aule degli studenti
11,00%
Mense
18,00%
Laboratori scientifici
13,00%
Aule computer
11,00%
Biblioteche
4,00%
Palestre
8,00%
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Studenti con disabilità Nell'ultimo decennio il numero degli studenti disabili è cresciuto del 56%. 2001- 2002: 120.781 alunni con handicap. 2010 – 2011: 188.449 studenti con handicap 2012: 191,037 studenti con handicap Questo incremento ha fatto crescere l'organico di sostegno e i costi a questo connessi, infatti è noto, grazie a delle inchieste, che le scuole paritarie “preferiscono” non avere alunni disabili. Nel 34% delle scuole non ci sono i bagni per gli studenti con disabilità, anche se circa il 66% delle scuola ospita studenti disabili. Tutti questi dati dimostrano che la situazione della scuola pubblica in Italia è disastrosa. Con questo testo ogni studente saprà come agire per verificare il livello di sicurezza della propria scuola e denunciare rischi, pericoli, mancanze. Non ci stancheremo mai di ribadire la necessità di maggiori investimenti sull’edilizia scolastica, in particolare della creazione di un piano straordinario per l’edilizia scolastica che risolva nel più breve tempo possibile il grande problema che oggi l’edilizia scolastica rappresenta; un problema non solo di sicurezza, ma anche di qualità formativa. L’assenza di strutture adeguate, con spazi dove poter svolgere attività didattiche, laboratori ali ed extracurricolare risente fortemente nella formazione delle studentesse e degli studenti italiani.
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COSA POSSO FARE NELLA MIA SCUOLA? Informati! Ogni studente, come ogni altra persona che vive la scuola ogni giorno, ha il diritto di essere a conoscenza, quindi consapevole, di ogni problema presente all'interno della propria scuola. Per questo è necessario poter avere informazioni riguardo lo stato di sicurezza del proprio edificio scolastico, rivolgendosi al Dirigente scolastico e al Consiglio di Istituto per riuscire a ragionare collettivamente su come risolvere i problemi presenti. Studenti e genitori possono attivarsi per controllare in prima persona le condizioni strutturali, igienico-sanitarie, di vivibilità della scuola, così come per conoscere quali attività di prevenzione sono state organizzate dalla scuola per la diffusione della cultura della sicurezza per studenti, personale docente e non docente. Un altro elemento che è importante conoscere sono le richieste inoltrate all'ente proprietario in merito agli interventi straordinari e ordinari di manutenzione. Questo vademecum è stato pensato come uno strumento che gli studenti e le studentesse possono utilizzare per riuscire ad avere piena conoscenza delle norme e degli obblighi che regolano la sicurezza e l'edilizia all'interno degli edifici scolastici. Troppo spesso si è testimoni inconsapevoli di una condizione preoccupante e disastrosa, che emerge solo in caso di crolli o malfunzionamenti gravi. Per questo oltre al lavoro da compiere in ogni singolo istituto è necessario mettersi in rete e lottare contro una situazione che diviene di giorno in giorno più insostenibile. Per riuscire ad avere più visibilità possibile cominceremo una raccolta di testimonianze, dati, foto e video che raccoglieremo nel “libro bianco dell'edilizia scolastica”, in modo da avere una testimonianza diretta degli studenti e delle studentesse da tutta Italia della condizione delle proprie scuole. Inoltre diffonderemo un questionario per riuscire a fare una statistica riguardo la condizione delle scuole dal punto di vista degli studenti. 1) INVIACI LE FOTO, I VIDEO, LE TESTIMONIANZE DALLA TUA SCUOLA 2) DIFFONDI E COMPILA IL QUESTIONARIO Campagna nazionale per l'edilizia scolastica "Sicuri da Morire! " a cura dell'Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco – aderisce alla Rete della Conoscenza www.unionedeglistudenti.it info@unionedeglistudenti.it - Tel. 06/69770332
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Inviare dati, testimonianze, domande, video,foto e questionari alla mail: vallerani.sara@gmail.com Oppure contattate questo numero: 335 1578892 (Sara Vallerani – responsabile nazionale campagna “sicuri da morire” ) Dati presi da: x rapporto di Cittadinanzattiva - XIII ed. rapporto ecosistema scuola Legambiente – 10 e lode in sicurezza. Guida per i genitori nella scuola sicura. Cittadinanzattiva
Campagna nazionale per l'edilizia scolastica "Sicuri da Morire! " a cura dell'Unione degli Studenti, il Sindacato Studentesco – aderisce alla Rete della Conoscenza www.unionedeglistudenti.it info@unionedeglistudenti.it - Tel. 06/69770332