STORIA DELLA CARTA - Parte 3

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RETE DELLE GEO STORIE A SCALA LOCALE

Istituto Comprensivo di Carbonera (TV)

STORIE DI SCRITTURE DI CARTE E DI CARTIERE tra presente e passato

Scuola Primaria “De Amicis”

classi 4 A – 4 B

Ins. L. Bordin – G. Torresan

A.S. 2010 - 11 1


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Indice STORIE DI SCRITTURE, DI CARTE E DI CARTIERE tra presente e passato

Storia della carta dal passato ad oggi Parte 3

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Qual è la storia della carta? Il “viaggio” della carta nel mondo La carta in Italia La diffusione delle cartiere in Italia Dal web - Per vedere e capire come si faceva la carta in Europa tra il XII e XVII secolo Verifica - Come si faceva la carta in Europa e le fonti iconografiche di metà ‘700 Confronta le parole-chiave del metodo antico (strumenti) con l’esperienza del “fare la carta a mano in classe” Innovazioni tecnologiche Le linee del tempo della carta La carta: usi e consumi Dal web: come si produce la carta al giorno d’oggi Prendere appunti da un filmato web Come si produce la carta oggi Schemi illustrati semplificati per visualizzare l’attuale processo produttivo della carta

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STORIA DELLA CARTA dal passato ad oggi

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Schede informative per conoscere QUAL È LA STORIA DELLA CARTA?  Dopo aver letto il testo dai un titolo ad ogni paragrafo. ..................................................................................................................... Prima dell’invenzione della carta l’uomo, per scrivere i suoi messaggi, usava ossa piatte, pietre, mattoni, lastre di piombo o di bronzo, tavolette d’argilla, di legno o di gesso. Con il perfezionarsi della scrittura e col progredire della civiltà, a questi materiali troppo pesanti se ne sostituirono gradualmente degli altri più leggeri e maneggevoli: il PAPIRO e la PERGAMENA. ..................................................................................................................... Il primo materiale veramente adatto per la scrittura fu il PAPIRO, utilizzato a partire del 3000 a.C. dagli Antichi egizi. Molto simile alla carta, il papiro veniva fabbricato utilizzando una pianta semiacquatica, a quel tempo molto diffusa lungo il fiume Nilo (in Egitto), in Siria, nell’antica Palestina e in Sicilia. ..................................................................................................................... Per ottenere la carta dalla pianta del papiro il fabbricante tagliava il gambo in lunghe e sottili strisce, poi le stendeva una accanto all'altra, successivamente vi disponeva sopra un altro strato in senso perpendicolare, vi versava sopra dell'acqua ed appiattiva il tutto con uno strumento adatto (una specie di largo martello di avorio), infine, metteva il foglio ad essiccare al sole. Un libro era costituito da tanti fogli attaccati l'uno accanto all'altro sino ad ottenere una lunga striscia di carta che veniva poi arrotolata. ..................................................................................................................... Anche l’uso della PERGAMENA è molto antico. Sembra che il suo nome derivi da Pergamo, una città dell’Asia Minore (l’attuale Turchia) che sorgeva presso l’odierna Smirne, dove pare ci fossero i più importanti laboratori di tale prodotto già a partire dal IV secolo a.C. La pergamena si ricavava dalle pelli di capra, agnello, pecora le quali venivano sottoposte a procedimenti che le “pulivano” dal pelo, dal grasso e dall’acqua. Stese su telai venivano fatte essiccare completamente, ritagliate in pezzi rettangolari, i quali venivano poi uniti tra loro a formare un rotolo simile a

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quello del papiro. La pergamena fu utilizzata per lungo tempo per scrivere documenti, codici, libri sacri (almeno sino al XIV secolo). Essa aveva il vantaggio di essere molto resistente nel tempo ma di essere molto costosa. I fabbricanti, inoltre, data la lunghezza della preparazione ne potevano produrre quantità limitate. Fino a quando la produzione della carta non si diffuse in Europa si continuò ad utilizzare la pergamena per scrivere. ..................................................................................................................... Alcuni documenti del II sec. d.C. scoperti dagli storici nel 1920 in Cina testimoniano che l’invenzione della carta è da attribuire ad un certo Ts’ai Lun. Egli ottenne la carta mescolando scorza d’albero di gelso, vecchi stracci e reti da pesca (tessute con fibre di canapa), le fece macerare nell’acqua, poi le sfibrò con un mortaio e raccolse la “pasta” (o poltiglia) ottenuta su una forma (o telaio) che aveva la trama formata da sottilissime strisce di bambù, infine fece essiccare completamente il foglio all’aria. ..................................................................................................................... A seguito di una battaglia avvenuta nel 751 d.C. tra Arabi e Cinesi, vennero fatti prigionieri alcuni cinesi i quali furono condotti a Samarcanda. Poiché alcuni di essi sapevano come fabbricare la carta ne insegnarono la tecnica agli artigiani arabi. In quei territori non crescevano gli alberi di gelso, quindi, i prigionieri cinesi utilizzarono le fibre del lino e della canapa ottenendole dai cenci (gli stracci vecchi) usati. Gli artigiani arabi ne diffusero la fabbricazione in tutto il loro regno. ……………………………………………………………………………………………………………… In Europa essa si diffuse attraverso la Spagna (a quel tempo occupata dagli Arabi) e probabilmente in Italia attraverso la Sicilia anch’essa occupata dagli Arabi tra l’827 e il 1091 d.C. Gli studiosi hanno infatti ritrovato il più antico documento su carta scritto in Sicilia e risalente al 1109 d.C. e attualmente conservato a Palermo presso l’Archivio di Stato. E’ probabile, dunque, che i primi “mulini da carta” o cartiere si trovassero in questa regione.

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LABORATORIO INFORMATICA: con la LIM visualizziamo il “viaggio” della carta descritto nella scheda informativa.

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LA CARTA IN ITALIA Il più antico documento che permetta di stabilire con sicurezza l’esistenza di cartiere (e cioè di “mulini da carta”) in Italia risale al 1283. Esso è stato scritto a Fabriano, cittadina delle Marche nella quale sono sorte le più importanti cartiere italiane, ed è scritto, infatti, su carta. ..................................................................................................................... Intorno al 1350 si sa dell’esistenza di numerose cartiere anche nel Veneto, in particolare nelle province di Treviso e Vicenza. Altre ne sorsero in Toscana, in Liguria, nel Piemonte. ………………………………………………………………………………………………………………… Nel corso dei secoli erano aumentate le richieste di carta. La pergamena si usava sempre meno perché era molto costosa e si scriveva tutto su carta. L’invenzione della STAMPA A CARATTERI MOBILI da parte di J. GUTENBERG avvenuta in Germania nel 1450 diede avvio ad una sempre maggiore richiesta di carta in quanto la stampa poteva essere fatta solo su carta e non su pergamena. Poiché aumentava sempre più la richiesta di carta, in Europa nacque un vero e proprio commercio di stracci che si diffuse anche in altri continenti.

LA CARTA E L’ACQUA L’elemento fondamentale per produrre la carta, è l’ACQUA. Senza di essa, infatti, ancor oggi non è possibile fabbricarla. Perché si poteva l’acqua comodamente senza andare molto lontano e ce n’era a volontà. (Lisa)

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LA DIFFUSIONE DELLE CARTIERE IN ITALIA

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Completa la linea del tempo e colloca in ordine cronologico le date.

(La linea deve comprendere il periodo dal 1000 d.C. al 2000 d.C.).

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VISUALIZZARE CON LA LIM

LABORATORIO INFORMATICA: con la LIM visualizziamo le regioni italiane in cui erano diffuse le antiche cartiere.

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DAL WEB Per vedere e capire come si faceva la carta in Europa tra il XII e XVIII secolo    

Visione del video tratto da “ Quark”: “Fare la carta a Fabriano” Cartacanta 1 (Bell’Italia) http://www.youtube.com/watch?v=ODRQWQRsKuM&feature=related Cartacanta 2 (Bell’Italia) http://www.youtube.com/watch?v=dSm7CyT0jD8&feature=relatedto La carta antica (Ulisse – Piero e Alberto Angela) http://www.youtube.com/watch?v=tHvwYT2rcI4

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Verifica - Un esempio completato in classe

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LE FONTI ICONOGRAFICHE ………………………………………………………………………………………………………………………………

Figura 1 - tavole illustrate tratte da "L'Encyclopedie" di Diderot e D'Alembert, XVIII sec.

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CONFRONTARE STRUMENTI: IERI E OGGI Confronta le parole chiave tra gli strumenti usati nelle antiche cartiere e l’esperienza del “fare la carta a mano in classe”. STRACCI E CERNITA (scelta)

Cellulosa (e giornali) spezzettata

MARCITORIO PILE – MORTAI E PESTELLI

Vaschetta e acqua per ammorbidire la cellulosa Il frullatore elettrico

MULINO AD ACQUA

Energia elettrica

TINI FORMA E PASTA STRACCI

DI CARTA

Vasca di plastica e tanta acqua con poca pasta DI Forma e pasta di cellulosa

FELTRI E PRESSA

Strofinacci e spugne e forza delle braccia Phon

ASCIUGATURA

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Schede informative per conoscere INNOVAZIONI TECNOLOGICHE Il procedimento per fabbricare la carta rimase per alcuni secoli abbastanza simile a quello che gli Arabi avevano imparato dai Cinesi. Tuttavia il progresso tecnologico permise nel corso dei secoli di meccanizzare e rendere meno faticoso il lavoro dei cartai. Il mulino ad acqua per azionare la pila a pestelli Gli Arabi, per triturare gli stracci usavano dei magli di legno manuali. Gli stracci venivano sfibrati dentro a dei mortai di piccole dimensioni. Questo lavoro era affidato a degli operai i quali potevano produrre poca “pasta di stracci” in un giorno. I cartai italiani inventarono i magli (detti pestelli) a testa di pietra azionati non più dalla forza dell’uomo ma dalle ruota idraulica del mulino ad acqua i quali pestavano ininterrottamente la pasta di stracci dentro alla pila, una lunga vasca di pietra o legno rivestita sul fondo con una lastra di metallo. La collatura Un’altra delle invenzioni che si attribuiscono ai cartai italiani fu un nuovo sistema di COLLATURA: si prendevano gli scarti delle pelli di animali, si facevano bollire e durante la cottura si formava una specie di liquido il quale, una volta steso sui fogli di carta, si rivelava più resistente all’assorbimento dell’inchiostro. Ciò permetteva di scrivere meglio perché la superficie del foglio era più liscia ed inoltre l’inchiostro non “sbavava” perché la collatura era “impermeabile”. Infine questo tipo di collatura permetteva una maggiore conservazione della carta nel tempo. La filigrana Un’altra delle “invenzioni” dei cartai italiani fu la FILIGRANA. Sul setaccio veniva ricamato un segno di riconoscimento che durante la fase di lavorazione rimaneva impresso sul foglio in trasparenza. La filigrana serviva come segno di riconoscimento (come marchio) della cartiera. La pila olandese L’utilizzo del mulino ad acqua da carta risale circa al XIII secolo (dal 1200 in poi). Il suo utilizzo durò sino al secolo XVII quando, in Olanda, furono inventate le PILE OLANDESI che sostituirono i pestelli. Esse consistevano in un recipiente ovale di pietra dentro al quale venivano messi gli stracci. All’interno di esso si trovava un cilindro ricoperto di lame sporgenti il quale girava all’interno della vasca. Esso veniva azionato da un ingranaggio mosso da un mulino ad acqua o da un mulino a vento. Al di sotto del cilindro si trovava un’altra lastra metallica anch’essa laminata. Quando gli stracci passavano attraverso le lame del cilindro e quelle della lastra sottostante venivano sminuzzati e ridotti in poltiglia. L’”olandese” aveva il vantaggio di poter sminuzzare gli stracci in molto meno tempo ed inoltre rendeva la “pasta” più omogenea. Di conseguenza la carta ottenuta da queste macchine era più raffinata cioè più “regolare”.

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LA LINEA DEL TEMPO DELLA CARTA della diffusione, delle innovazioni tecnologiche, delle fonti di energia e della durata dei mulini a Carbonera 0

100

200

300

400

500

600

700

PERIODO CINESE

1

800

900

1000

1100

1200

PERIODO ARABO

1300

1400

1500

1600

1800

MORTAIO A MANO

PILA – COLLATURA - PESTELLI

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FORZA UMANA

MULINO AD ACQUA

PILA OLANDESE

= = = =

periodo di diffusione strumenti e “macchine” per fare la carta fonti di energia durata della diffusione dei mulini da carta a CARBONERA

2000

MACCHINA CONTINUA ENERGIA (idraulica – elettrica)

PERIODO MULINI A CARBONERA

4

1900

PERIODO EUROPEO + MONDO

2

1 2 3 4

1700


Scheda informativa LA CARTA: USI E CONSUMI In Italia consumiamo ogni anno circa 90 kg di carta e cartone per abitante, per un totale di circa 5 milioni di tonnellate. Di questa quantità circa il 70% ha come destinazione i rifiuti. Delle materie prime utilizzate per produrre la carta, il 45% è costituito dalla carta da macero, che per un terzo importiamo dall’estero. Il recupero e il riciclaggio della carta ha numerosi vantaggi: si tagliano meno alberi, si consuma meno energia; si contribuisce a diminuire l’importazione della cellulosa da altri paesi e quindi si risparmiano soldi; si diminuiscono le spese per lo smaltimento dei rifiuti urbani; si contribuisce alla difesa dell’ambiente su scala sia locale che planetaria. Il recupero della carta si può fare fondamentalmente in due modi: con la raccolta differenziata e con il riciclaggio. Con il primo sistema la selezione viene fatta a monte, cioè prima della formazione dei rifiuti; con il riciclaggio la selezione è fatta a valle, cioè alla fine quando si sono raccolti i rifiuti. È chiaro che con la raccolta differenziata si ottiene un prodotto più pregiato, mentre con gli impianti di riciclaggio si recuperano maggiori quantità di carta che però è qualitativamente più scadente. (da Enciclopedia dei ragazzi, La Repubblica)

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DAL WEB Come si produce la carta al giorno d’oggi Com’è fatto: la carta http://www.youtube.com/watch?v=fZt90d1eSGU filmato tratto da da Discovery Channel

Consegna: Guarda attentamente il filmato e prendi appunti (visionato in classe con possibilità di fermo immagine, domande e chiarimenti data la specificità del lessico)

@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@@ Altre risorse nel Web (Link trovato successivamente a questa ricerca. Molto interessante) http://www.focusjunior.it/imparo/cos-e-come-si-fa/come-si-fa-la-carta link alla rivista FOCUS JUNIOR dove si trovano informazioni, schemi e video sui vari periodi e metodi di produzione della carta.

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PRENDERE APPUNTI DA UN FILMATO WEB

Dopo la visione del filmato è possibile comprendere meglio le schede successive. Il link permette di rivedere il filmato a casa. http://www.youtube.com/watch?v=fZt90d1eSGU 20


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SCHEMI RIASSUNTIVI SEMPLIFICATI PER VISUALIZZARE L’ATTUALE PROCESSO PRODUTTIVO DELLA CARTA

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