Storia della carta e della scrittura

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CLASSI QUARTA A E B Anno SCoLASTICo 2013/’14 Scuola primaria “M. G. Tagliapietra” I.C. CARBONERA (TV)

Ins.: De Piccoli Tiziana, Casellato Vanna


L’uomo, fin dalla sua comparsa sulla terra, sentÏ il bisogno di comunicare e trasmettere IL proprio pensiero ad altri.


L’alfabeto fu preceduto da semplici segni, quindi simboli, disegni e geroglifici. Si cominciò ad incidere con un utensile appuntito materiali come pietre, mattoni, ossa piatte, lastre di piombo o bronzo, tavole di legno o di gesso. Io scrivo, ma nessuno mi capisce. PerchĂŠ?


Che fatica incidere la pietra! Ed è faticoso spostarla‌


Dai materiali pesanti come la pietra si passò a materiali piÚ maneggevoli come foglie di piante o pelli di animale essiccate.


Queste informazioni resteranno per sempre


Il papiro è ricavato utilizzando una pianta acquatica molto diffusa oltre che lungo le sponde del Nilo anche in Palestina e in Sicilia


FASI DI PREPARAZIONE DEL FOGLIO DI PAPIRO Prima il papiro viene tagliato. Poi viene raccolto in fasci. Dopo viene trasportato.


Infine viene disposto su un setaccio, seccato ed utilizzato per scrivere.


Dal papiro si passa alla pergamena, termine che deriva dalla cittĂ di Pergamo (Asia Minore) La pergamena derivata dalla pelle delle pecore, pur risolvendo alcuni problemi del papiro, non si poteva arrotolare a causa della sua rigiditĂ .


Non posso piegare la pergamena!



I fogli arrotolati non erano facili da conservare. Si cominciò a piegarli, a scrivere su entrambi i lati e cosÏ nascono i codex e il liber


Si iniziavano a sovrapporre i fogli di pergamena piegati, cucendoli da una parte; vennero messe delle tavole sopra e sotto ai fogli per proteggerli: alla fine si ottenne un vero e proprio libro: il CODEX.


La carta è conosciuta in tutto il mondo!


L’uso della carta è conosciuto nel mondo da millenni Anche noi Maya la usavamo per scrivere. Producevamo la carta dalla torba, ricavata dagli alberi dopo la stagione delle piogge.


Ts’ai Lun, nobile cinese, pensò per primo di fabbricare la carta nel senso moderno della parola. L’idea gli venne raccogliendo una sostanza prodotta dalla lavatura dei panni.


Ts’ai Lun iniziò a sfibrare cortecce di gelso, ortica, rami, vecchie reti da pesca in un mortaio. Poi raccolse le fibre su un telaio che liberava l’acqua.


Alla fine la carta prodotta veniva messa ad asciugare all’aria e al sole


Nel Luglio del 751 gli arabi fermavano il tentativo della dinastia cinese Tang di impadronirsi dell’Asia Centrale.

Nella battaglia di Talas i prigionieri cinesi mostrarono agli arabi i segreti del procedimento per ottenere la carta da scrivere.


Da Samarcanda, la produzione di carta si diffuse in Africa e in Europa


Gli arabi perfezionarono la fabbricazione della carta grazie alla loro conoscenza delle tecniche idrauliche


Si passò all’utilizzo di fibre vegetali per la creazione della carta


In tutta Italia si diffuse la produzione della carta. Ad Amalfi e a Fabriano si aprirono le prime cartiere nel 1200


I cartai di Fabriano furono i primi a servirsi di filigrane per contrassegnare la propria carta.


Attento, arriva un nuovo sacco.

In Europa, anticamente, si produceva la carta con gli stracci, che dovevano essere selezionati con cura.


Si raccoglievano gli stracci per le case Strasse, ossi, ferro vecio!


I pezzi di straccio vengono messi a macerare in acqua e calce


Taglio e schiacciamento delle fibre impartito dal raffinatore (maglio) con pestelli di legno


Poi la fibra viene prelevata, versata in un catino e raccolta con una forma di legno dove è stata tesa una rete


CHE FATICA USARE IL TORCHIO A VITE

Poi i fogli venivano pressati inserendoli in un torchio a vite.


I fogli di carta vengono appesi in un locale chiamato STENDITOIO, dove grandi finestre favoriscono la formazione di correnti d’aria.


I fogli vengono poi immersi in un bagno di gelatina animale ricavata dalle concerie. Questo trattamento si chiama collatura e dona compattezza e resistenza al foglio.


Infine il foglio di carta veniva lisciato da entrambi i lati con un cialandro.


Ora tutti potranno leggere nella loro lingua.

La produzione della carta crebbe di importanza da quando il tedesco Guthenberg inventò nel 1440 la stampa mobile.


I caratteri di stampa dopo Guthenberg


Nel 1799 il francese Louis Nicolas Robert progettò e realizzò la prima rudimentale macchina continua.


Alessio

Un antico mulino sulle sponde di un fiume della nostra pianura.


A Mignagola, anticamente, sorgevano diversi mulini per la fabbricazione della carta.

La cartina mostra i fiumi del comune di Carbonera


I fattori pi첫 importanti per la nascita della cartiera sono: acqua, materia prima e personale.


A Mignagola, in Italia e in tutto il mondo si svilupparono moltissime cartiere.


Riproduzione di antichi mulini





La vecchia portineria

La nuova cartiera Burgo

La grande cartiera ancora funzionante a Mignagola sorge lungo il fiume omonimo.


La grande macchina continua della cartiera di Mignagola della ditta Mosaico, ex Burgo.


Il pulper, simile a una grande macchina impastatrice.


Le classi quarte di Mignagola seguono tutte le fasi di lavorazione: dalla cellulosa alla carta.



Anche noi a scuola abbiamo provato a ricavare un foglio di carta, spezzettando la cellulosa, frullandola, immergendola in acqua, stendendola sopra un telaio e facendola asciugare poi sopra il termosifone.


I PROTAGONISTI del lavoro di ricerca

Classi Quarta A e B di Mignagola I.C. di Carbonera (Treviso)

Inss. Tiziana De Piccoli e Vanna Casellato

Alessandro B., Nicola, Niccolò, Davide, Susanna, Mohamed, Giulia, Klei, Jia Le, Lorenzo, Samuele, Omi, Alessandro P., Sara, Pietro, Maria, Tommaso, Alessandro B., Francesca, Fahishal, Alessandro E., Alessio, Alessandro G., Maria Sole, Mario, Nicolò, Le Eng, Anita, Alessia, Davide, Isabella, Andrea, Anna, Nicola Anno Scolastico 2013- ‘14


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