Aquileia ieri e oggi: un percorso interculturale

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A.S. 2013/2014

CLASSE V SCUOLA PRIMARIA VIVALDI I.C. SPINEA 1 (VE)


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AQUILEIA IERI E OGGI: UN PERCORSO INTERCULTURALE Percorso didattico presso il Museo Archeologico Nazionale e il Museo Paleocristiano di Aquileia (UD)

CLASSE V SCUOLA PRIMARIA A. VIVALDI I.C. SPINEA 1 (VE)

A.S. 2013/2014 Insegnanti: Roberta Martignon Nicoletta Martini


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Si ingrazia il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Soprintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia per la concessione della riproduzione delle immagini. Si ricorda che ne è vietata qualsiasi ulteriore riproduzione.

Ulteriori disegni e immagini riportate in questa pubblicazione provengono dal sito: www.google.it



Indice 1.

Presentazione del progetto…………………..........pg. 09

2.

Mappa e fasi di lavoro………………………………….pg. 13

3.

Tutte le strade portano a Roma…………………….pg. 20

4.

La città di Aquileia……………………………………….pg. 26

5.

La popolazione di Aquileia…………………...........pg. 32

6.

I culti……..………………………………………………….pg. 37

7.

Uscita didattica……………………………………………pg. 33

8.

Sintesi………………………………………………..........pg. 50

9.

Il questionario di gradimento..…………………….. pg. 52

10. Bibliografia e sitografia…………………………………pg. 62

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Presentazione del progetto Questo progetto nasce come tesi di Master di I livello in

Didattica e Promozione della Lingua e Cultura Italiane a Stranieri (ITALS) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (A.A. 2011-2012), la cui sperimentazione in classe mi è stata gentilmente concessa dal Dirigente Scolastico dell’ I.C. Spinea 1, Prof.ssa Bizi. La realizzazione delle attività e degli approfondimenti rispetto al percorso proposto sono stati possibili grazie alla

costante

collaborazione

e

partecipazione

dell’insegnante Roberta Martignon, alla quale porgo i miei più sentiti ringraziamenti per il prezioso aiuto e la disponibilità dimostratami. Il punto di partenza dell’indagine è stato quello di

esplorare in che modo il curricolo di storia, nella scelta dei contenuti, metodi e strategie didattiche, possa contribuire a

sviluppare

competenze

interculturali

intese

come

sviluppo di atteggiamenti cognitivi flessibili e di relazioni

che comportino il riconoscimento di un pari valore e dignità tra le persone e le società.

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Tra le strategie didattiche l’esperienza museale, intesa come attività laboratoriale di esplorazione e analisi delle fonti, consente di attivare abilità di ricerca e costruzione

d’informazioni, di sviluppare capacità critiche, promuovere la consapevolezza di un costante mescolamento tra popoli e

di

una

continua

rivalorizzazione

delle

risorse

preesistenti, a sostegno anche della pari dignità tra le

civiltà e il senso di rispetto per il patrimonio culturale di ogni popolo. La fruizione dei beni culturali come strumento di osservazione e di ricostruzione di società passate che hanno contribuito all’evoluzione culturale della società odierna in cui vivono gli alunni, ha rappresentato un tentativo non solo di mettere in atto competenze quali la capacità

di

formulazione

analisi, di

di

ipotesi,

comparazione ma

anche

di

di

fonti

e

coinvolgere

emotivamente gli scolari nel rapporto con la conoscenza storica e con il proprio territorio (privilegiando il confronto tra il paesaggio antropico di ieri e di oggi, per esempio). 10


Per quanto riguarda i contenuti, ci si è concentrati sull’interrelazione dinamica dei gruppi umani e del “meticciamento” culturale (per esempio i movimenti migratori

favoriti

dagli

scambi

commerciali,

la

compresenza di culti diversi, la compresenza di lingue

diverse). L’uso delle fonti per l’attività di formulazione di ipotesi e di analisi del contesto ha voluto promuovere competenze

quali

la

sospensione

del

giudizio,

la

decostruzione di stereotipi, la capacità di relativizzazione.

La scelta di modalità didattiche di apprendimento cooperativo, o di tipo collaborativo hanno voluto favorire lo sviluppo di abilità sociali di gestione del conflitto. Obiettivi educativi:

-sviluppare la capacità di relativizzazione: considerare i fatti i relazione ai contesti e non in modo assoluto -sviluppare capacità di decentramento ed empatia -sviluppare la capacità di sospensione dei giudizi

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Obiettivi didattici: -collegare e confrontare la storia generale con la storia locale -mettere in relazione le caratteristiche ambientali con l’insediamento di una civiltĂ

-osservare e ricavare informazioni da diversi tipi di fonti a disposizione (scritte, iconografiche) -ricostruire alcuni temi di un quadro di civiltĂ : i culti, la struttura sociale e professionale

-osservare, attraverso le fonti, come le ritualitĂ venissero mescolate a seguito della convivenza di religioni diverse Nicoletta Martini

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AQUILEIA IERI E OGGI: UN PERCORSO INTERCULTURALE Mappa e fasi di lavoro 1.Tutte le strade portano a Roma (2 Apr.) Confronto sulla collocazione geografica e politica della città di Aquileia oggi e al tempo della civiltà Romana. La prospettiva moderna con Google Maps e quella antica con la tavola Peutingeriana. La rete stradale antica e moderna per giungere ad Aquileia.

AQUILEIA IERI E OGGI

4. Le religioni ad Aquileia (16 Apr.) Il pantheon romano. Alcune divinità provenienti dall’Egitto e dalla Persia. Il cristianesimo e alcuni simboli. Ipotesi sulla presenza di queste religioni ad Aquileia (da verificare al museo)

2. La città di Aquileia (8 Apr.) Gli edifici e i luoghi cittadini, le loro funzioni oggi e in epoca romana. Tracce del piano regolatore Romano nella città di Aquileia. La ricostruzione della città da parte degli archeologi.

3. Gli abitanti di Aquileia e le sue attività produttive (14 Apr.) La struttura sociale romana. Formulazione di ipotesi sulla struttura sociale ad Aquileia in epoca Romana (da verificare al museo). Lettura di alcune testimonianze di storici latini e greci. Confronto con i dati statistici sulla popolazione di oggi. Le attività produttive antiche e contemporanee.

5. Visita al Museo Archeologico Nazionale e Paleocristiano di Aquileia (24 Apr.) Attraverso l’osservazione delle lapidi dei due musei, guidate da schede predisposte, si sono raccolte informazioni sulle attività, svolte dagli abitanti di Aquileia in epoca romana, sulla suddivisione in classi sociali, sulla presenza di stranieri e sulle religioni professate, cercando di far notare da una parte il “meticciamento” religioso e linguistico degli abitanti e dall’altra la compresenza di ritualità a testimonianza di un graduale processo di trasformazione culturale che adatta quanto già in uso e noto ai nuovi contesti e necessità. Somministrazione di un questionario di gradimento.

6. Sintesi in classe (28 Apr.) Riepilogo informazioni raccolte e del percorso svolto. Somministrazione di un test di verifica

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1. Tutte le strade portano a Roma Il primo incontro è stato dedicato alla scoperta di Aquileia, alla sua collocazione geografica e alla sua storia come città Romana. La classe ha sperimentato modalità di osservazione diverse, utilizzando mappe moderne, come Google Maps, ma anche mappe antiche, come la Tavola Peutingeriana, per formulare ipotesi sul territorio in cui sorge e sorgeva Aquileia e per osservare le vie stradali antiche e moderne.

Aquileia, veduta del Foro Romano

Aquileia nella Tavola Peutingeriana

Strumenti: Fotografie della città moderna e dei reperti antichi, Google Maps, Tavola Peutingeriana (copia del XII-XIII secolo di un'antica carta romana) 14


In quale regione si trova Aquileia oggi? Quando è nata e che ruolo aveva nel territorio Romano? Queste sono alcune delle domande alle quali si è cercato di fornire una risposta spiegando la nascita della città come colonia, poi come municipium e infine come capitale della Regio X Venetia et Histria durante il principato di Ottaviano Augusto.

Bassorilievo su fregio che commemora la fondazione di Aquileia, età augustea (Museo Archeologico di Aquileia, sala I)

Le regioni oggi

Le regioni nel I sec. d.C.

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Come si arrivava ad Aquileia in epoca romana? E oggi? Osserviamo la ricostruzione delle vie consolari romane, ma pensiamo

anche

ad

altre

modalità

riflettendo

sulla

posizione geografica di Aquileia. Controlliamo Google Maps e ancora la tavola Peutingeriana.

Alcune curiosità: come costruivano le strade i romani? Cos’è la groma e come si usava? Come calcolavano le distanze i Romani? E quanto tempo ci mettevano a piedi per andare da un posto all’altro? Ancora una volta le nostre mappe antiche e moderne ci aiutano a trovare alcune delle risposte. 16


A fine incontro produciamo insieme una sintesi dei risultati anche se non abbiamo ancora una risposta per tutto

AQUILEIA

EPOCA ROMANA

OGGI

DOVE SI TROVA

X Regione Venetia et Histria in epoca imperiale

Regione Friuli Venezia Giulia

RUOLO DELLA CITTÀ

Epoca repubblicana: 181 a.C. Colonia 90 a.C. Municipium Epoca imperiale: capitale della X Regione

Comune della provincia di Udine

ALCUNE STRADE Via Annia PRINCIPALI Via Postumia Via Julia Augusta

Strada regionale 352

FIUMI NAVIGABILI? SI/NO

C’erano dei fiumi? Non sappiamo né il nome, né se erano navigabili

Fiume Natissa, non navigabile

MARE

Vicino al Mar Adriatico

Vicino al Mar Adriatico 17


Con l’insegnante i giorni successivi continuano le riflessioni in classe

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2. La città di Aquileia Il secondo incontro ha avuto come obiettivo quello di proporre un confronto tra i luoghi tipici delle nostre città e quelli delle città romane per poi formulare ipotesi sulla struttura della città di Aquileia e i suoi edifici, oggi e in epoca antica. Si è cercato, inoltre, attraverso l’osservazione dei luoghi e degli edifici, di suscitare curiosità sul modo di vivere degli antichi Romani.

Infatti, dopo un brainstorming sugli edifici e i luoghi pubblici odierni, i ragazzi hanno cominciato a domandarsi se anche i Romani avevano le biblioteche, come funzionava la scuola, chi ci andava, se c’erano le banche… Abbiamo osservato le fotografie di alcuni antichi edifici romani e ne abbiamo ricostruito l’uso.

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Abbiamo quindi fissato le informazioni

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Dopo esserci fatti un’idea generale, abbiamo provato a verificare se anche ad Aquileia, in quanto città romana, esistevano alcuni degli edifici analizzati. I ragazzi hanno scoperto la presenza di ulteriori elementi importanti come le mura e le banchine del porto.

Disegno tratto da: Aquileia Città di Frontiera” brochure informativa sul sito: www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/index.php?it/186/materiale-informativo

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Quindi abbiamo osservato la struttura delle città romane e di Aquileia romana, confrontandola con quella odierna.

Disegno tratto da “Aquileia, città di Frontiera” a sinistra e ricostruzione tramite Google Maps a destra

La città ha preso poi vita grazie alle ricostruzioni tridimensionali

pubblicate

sul

sito

della

Fondazione

Aquileia: http://www.fondazioneaquileia.it/ricostruzione_virtuale-

it.html

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I ragazzi infine sono stati in grado di riconoscere a quali luoghi antichi corrispondono i resti architettonici oggi visibili ad Aquileia proposti attraverso alcune fotografie.

Aquileia, Foro Romano

Aquileia, Banchine del porto

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Le nostre considerazioni alla fine del secondo incontro sono state le seguenti.

AQUILEIA

EPOCA ROMANA • C’era un fiume che costeggiava la città su due lati • C’erano le mura

CARATTERISTICHE DELLA CITTÀ

• Le strade erano perpendicolari, formavano un reticolato

OGGI • Ha cambiato forma, le strade non sono più perpendicolari

• C’è ancora una strada che taglia la città in due come il cardo massimo • Il fiume è rimasto visibile solo da un lato (a ovest) • La città si espande oltre il fiume che adesso non c’è più.

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3. La popolazione di Aquileia Durante il terzo incontro si è cercato di integrare con la

lettura di alcune fonti scritte antiche le informazioni rimaste ancora frammentarie, come quella relativa alla presenza del fiume e alla sua navigabilità, e di aprire un nuovo dibattito sull’aspetto commerciale della città e di

conseguenza sulle caratteristiche professionali e sociali della sua popolazione, argomento che sarà oggetto di osservazione e approfondimento durante la visita

al

Museo Archeologico.

Particolare di una stele frammentata di un fabbro I sec. d.C. (Museo Archeologico Nazionale Aquileia, sala III) 26


Dopo aver ripercorso, con l’ausilio delle schede di sintesi precedentemente compilate, le informazioni e le ipotesi fino a quel momento formulate sul territorio e la città di Aquileia, ai ragazzi è stato chiesto di immaginare da chi fosse stata costituita la sua popolazione. Molte delle ipotesi sono state generate dalle riflessioni sull’organizzazione della città: “se c’è il teatro, ci devono

essere gli attori”, “l’architetto, il gromatico”, dal confronto con la nostra realtà : i medici, gli insegnanti, la polizia, e dalle preconoscenze riferite ad altre civiltà antiche: gli

schiavi, i soldati, i contadini. Ecco qualche esempio:

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Si sono quindi letti due brevi testi semplificati, uno di Strabone, e l’altro di Erodiano, a cui è seguita una comprensione V/F. Le informazioni che se ne sono ricavate sono state molteplici. TESTO 1: Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VIII, 2.3-4, scrittore del II secolo d.C. Aquileia era una città molto grande, con una popolazione molto numerosa. Aquileia era un porto importante per scambiare le merci. Grazie al fiume le merci venivano portate al mare e messe sulle navi mercantili, o al contrario venivano scaricate dalle navi e trasportate ad Aquileia. Il grande numero di persone che vivevano stabilmente ad Aquileia, non era formato solo da residenti del posto, ma anche da stranieri e commercianti. Erodiano, Storia dell'impero dopo Marco Aurelio, VIII, 2.3-4.

TESTO 2: Strabone, Geografia, V, 1,8. Scrittore greco del I sec. a.C. Aquileia è stata fondata dai Romani. Si può arrivare alla città risalendo lungo il corso del fiume Natiso con le navi . Aquileia serve come negozio ai popoli che abitano nell’Istria [Croazia]. Loro vengono a comprare molti prodotti come il pesce, il vino e anche l‘olio, mentre la gente della zona viene a comprare schiavi, animali e pelli. Strabone, Geografia, V, 1, 8. 28


Dai testi i ragazzi hanno trovato conferma dell’esistenza di un fiume navigabile, che consentiva di trasportare le merci fino alla città . Hanno verificato che esistevano degli stranieri, dei commercianti e anche degli schiavi. Hanno individuato alcuni aspetti della produzione del territorio: vino, olio, pesce. Sono seguite due riflessioni, una sulla struttura sociale e l’altra sulla provenienza degli stranieri e degli schiavi . Come al solito si sono raccolte prima le idee dei ragazzi.

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L’impero romano nel periodo della sua massima espansione II sec. d.C.

Non è mancato il confronto con la contemporaneità. Sono stati analizzati i dati statistici del comune di Aquileia sulla popolazione scoprendo ancora oggi una forte presenza di stranieri provenienti soprattutto dai paesi dell’est Europa. http://www.tuttitalia.it/friuli-venezia-giulia/34aquileia/statistiche/cittadini-stranieri-2011/

Con i dati alla mano e la piantina dell’Impero Romano

abbiamo provato ad immaginare quale sarebbe stata la loro nazionalità in epoca Romana in parte per dimostrare

la

vastità

dell’Impero,

ma

anche

considerare la varietà culturale dei popoli che ne

facevano parte.

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Nel sussidiario invece abbiamo ricercato le informazioni relative all’economia del Friuli Venezia Giulia oggi. Ecco la nostra sintesi

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4. I culti ad Aquileia Il quarto incontro è stato quello più direttamente finalizzato alla preparazione della visita ai due musei (Archeologico e Paleocristiano) in quanto si sono volute fornire ai ragazzi delle preconoscenze necessarie per poi svolgere le attività con i reperti. L’argomento si è inserito nella ricostruzione del quadro di civiltà su Aquileia cominciato precedentemente, approfondendo l’aspetto religioso degli abitanti della città. La prima attività è consistita nell’identificare alcuni simboli

religiosi o immagini di divinità di culti esistenti ed estinti (come le divinità dell’antico Egitto o greco/romane). Poi con l’aiuto di un filmato abbiamo approfondito le caratteristiche

di

alcune

divinità

greco/romane:

http://www.pianetascuola.it/risorse/media/primaria/adozio nali/rino_storia/romani/esplorazione.htm ed infine abbiamo fissato le informazioni lavorando anche sulla loro rappresentazione iconografica.

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33


Sono state portate all’attenzione dei ragazzi la presenza di culti provenienti da altri territori e popolazioni con cui i romani sono entrati in contatto: Iside con il figlio Horus e Mitra, rilevando

anche l’adattamento che i Romani

facevano delle divinitĂ altrui con le proprie, come Giove Ammone.

Infine ci si è soffermati sul cristianesimo e su alcuni dei simboli usati per rappresentare Cristo o i concetti fondamentali di questa religione. 34


Per ripetere i concetti principali è stato organizzato un quiz a squadre. Ciascuna squadra si è data il nome di una divinità , e poi ha provato a rispondere alle domande che venivano estratte a sorpresa. Eccone alcune.

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All’attività ludica sono seguiti alcuni approfondimenti sulle

differenze

tra

il

politeismo

romano

e

il

cristianesimo.

L’incontro si è concluso con una domanda:

quali saranno stati i culti ad Aquileia? Domanda che avrebbe avuto risposta con la visita ai musei la volta successiva.

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5. USCITA DIDATTICA L’uscita didattica si è condensata nell’arco di una giornata ed è stata così organizzata: Mattina:

1. Aula didattica: attività preliminari 2. Museo Archeologico Nazionale visita alle sale I e III 3. Visita al lapidario del Museo

Pomeriggio: 1.Percorso lungo le vecchie mura e le banchine del porto 2.Visita al Museo Paleocristiano 3. Percorso davanti al Foro Romano

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5.1 Aula didattica L’attività

nell’aula

didattica,

gentilmente

messa

a

disposizione della Direzione Museale, della durata di circa un’ora, è stata organizzata per attivare alcune conoscenze necessarie

alla

visita

al

lapidario

e

fornire

alcune

informazioni sul Museo Nazionale Archeologico di Aquileia e quello Paleocristiano. Attraverso alcune schede, a piccoli gruppi, si è riflettuto su cos’è un lapidario e quali informazioni è possibile ricavare

dalle epigrafi contenute sulle lapidi. Ai ragazzi è stato chiesto di riconoscere prima quali fossero le epigrafi di ringraziamento agli dei, di commemorazione dei defunti e di celebrazione di momenti storici importanti e poi di evidenziare le informazioni riguardanti le divinità e il culto di appartenenza, la classe sociale del defunto e la sua professione. Le informazioni sono state riportate su tabelloni per avere un quadro d’insieme. 38


Esempio di scheda Per i testi, sono stati usate epigrafi contenute nelle lapidi del Museo Archeologico, tradotte in italiano (Lettich 2003) e semplificate:

DivinitĂ e culti

Professioni, status sociale

Eventi storici

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5.2 Museo Archeologico Nazionale Sala I (Ritratti) La visita alla sala ha avuto come obiettivo quello di osservare alcune lapidi commemorative di momenti storici importati per la città, ai quali si era accennato con l’attività precedente, ovvero: 1.

il rilievo in marmo del I sec. d.C. che raffigura l’atto rituale della fondazione della città attraverso la realizzazione di un solco ad opera di un aratro trainato da buoi

2.

la base in calcare del II sec. a.C. che ricorda Lucio Manlio Acidino uno dei tre incaricati della fondazione della città nel 181 a.C.

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Sala III (Scultura funeraria). I ragazzi, a piccoli gruppi e con scheda di osservazione, hanno qui ricostruito la professione di alcuni defunti, attraverso il riconoscimento degli oggetti usati nei diversi

mestieri riprodotti sulle lapidi.

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Alcuni esempi di lapidi Museo Archeologico Nazionale di Aquileia (sala III):

Stele di un gromatico, II sec. d.C.

Ara di un macellaio, II sec. d.C.

Stele con scena di officina di fabbro ferraio, I sec. d.C.

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5.3 Caccia al tesoro nel lapidario Lapidario del Museo Archeologico Nazionale Ai ragazzi, suddivisi in squadre e muniti di mappa è stata assegnata una porzione del lapidario da analizzare, nella

quale ricercare alcune delle lapidi (tramite il numero del reperto riprodotto sul ciascun cartellino identificativo). I temi erano due: -le professioni -i culti Trovato il reperto andava compilata una scheda in cui bisognava rilevare attraverso la lettura dei cartellini informativi: • la presenza di eventuali disegni riferiti ad oggetti d’uso comune • la lingua usata per scrivere l’epigrafe • eventuali altre informazioni significative rispetto al tema assegnato L’obiettivo di questa attività era approfondire l’argomento sulle professioni e i culti ad Aquileia. 43


Durante il percorso i ragazzi hanno verificato che alcune delle loro ipotesi sulla popolazione e i culti trovavano conferma rispetto a quanto elaborato in classe, ma grazie all’osservazione diretta delle fonti e alle informazioni ricavate dalle descrizioni fornite dagli archeologi, hanno anche integrato ed ampliato le loro conoscenze.

Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Lapidario 44


5.4 Museo Nazionale Paleocristiano Dopo aver percorso la strada a piedi attraverso i resti dell’antico

porto

fluviale,

si

è

giunti

al

Museo

Paleocristiano, le cui attività di osservazione in plenaria

sono state nuovamente rivolte sia al riconoscimento della presenza di persone di diversa provenienza geografica, grazie alla lettura dei diversi nomi dei committenti del mosaico pavimentale della basilica del V sec. d.C. su cui sorge il museo, sia alla trasformazione del significato di simboli quali la colomba, il pavone e il gallo, riprodotti su altri frammenti di mosaici esposti, da animali sacri alle divinità romane a espressione di concetti cristiani.

Il lavoro a gruppi, di osservazione di alcune lapidi cristiane, tramite scheda di osservazione guidata, invece, ha avuto lo scopo di far evidenziare eventuali commistioni tra il politeismo e il cristianesimo, rispetto alla ritualità (come il refrigerium) o all’adattamento dei concetti pagani a quelli cristiani (Trascrizione D.M. o invocazione ai campi Elisi presenti in alcune delle lapidi), nonché di individuare e riconoscere i simboli paleocristiani studiati in classe. 45


Alcune schede di osservazione.

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Infine si è proposta un’attività a gruppi più libera presso il II piano del museo. Ciascun gruppo ha scelto una lapide paleocristiana tra quelle della sezione loro assegnata da descrivere poi agli altri compagni. I motivi della scelta potevano essere i più vari e lasciati all’iniziativa del gruppo. Questa attività è stata realizzata a conclusione della giornata di lavoro per lasciare la libertà agli studenti di apprezzare la bellezza dei reperti, provare ad interpretarli e a trovare poi la loro descrizione sui pannelli del Museo, nonché a relazionarsi in

modo più emotivo con le collezioni. La scelta di gruppo ha promosso la capacità di mediazione nella scelta e la condivisione dei motivi che hanno condotto alla scelta.

Aquileia, Museo Nazionale Palocristiano

47


Due esempi

48


Alla fine dell’intensa giornata è stato consegnato un questionario di gradimento anonimo, il cui scopo era testare le sensazioni emerse, verificare i punti di forza e di debolezza delle attività domandando ciò che si era imparato per ogni tappa e quali erano state le maggiori difficoltà.

Tutti hanno completato il questionario in ogni

sua parte. In classe è stata somministrata anche una prova di verifica, valutata dall’insegnante.

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6. SINTESI FINALE L’ultimo incontro a scuola è stato dedicato alla sintesi del percorso svolto. Sono state costruite in plenaria alcune mappe concettuali con la partecipazione attiva dei ragazzi che vengono qui riportate. Si può notare come molte delle informazioni inserite provengano

dal

ricordo

dell’esperienza

museale,

soprattutto quelle riferite alle professioni e alle divinità.

La storia e la struttura della città

50


La popolazione e le attivitĂ produttive

I culti

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7. Il Questionario di gradimento Dal questionario di gradimento sono emerse alcune conferme sui punti di forza e di debolezza relativi all’organizzazione dell’uscita didattica e delle attività proposte. Tra i punti di forza: 1. Lavorare costantemente in piccoli gruppi ha motivato gli alunni e li ha aiutati ad affrontare le loro difficoltà. 2. Possedere già degli strumenti (conoscenze) generali ha aiutato ad orientarsi meglio nelle attività proposte

ed ha facilitato l’assimilazione di nuove informazioni. 3. Riconoscere le informazioni già possedute nei reperti ha motivato gli alunni e ha stimolato la curiosità per ciò che non conoscevano.

4. Lavorare con i reperti antichi, poterli interrogare, osservare (ma non ahimè toccare) ha suscitato moltissime emozioni accorciando la distanza tra il passato e il presente, rendendo più concreti e reali i

fatti storici studiati nei libri. 52


Tra i punti di debolezza: 1. L’attività di preparazione alla lettura dei reperti nell’aula didattica ad inizio giornata ha sottratto del

tempo alle attività nel museo, pertanto sarebbe auspicabile poterla anticipare in classe il giorno prima della visita. 2. L’attività al lapidario è stata ripetitiva rispetto al tema

dei mestieri a quella della sala III, ed è stata resa difficile dai gruppi troppo numerosi e dalla stanchezza data

dall’orario

organizzata

ormai

meglio

del per

pranzo. quanto

Va

quindi

riguarda

la

distribuzione dei gruppi e le lapidi da osservare. 3. La visita al museo Paleocristiano necessita di maggior tempo a disposizione. Numerose sono state le curiosità dei ragazzi rispetto a reperti esposti non oggetto di osservazione del nostro studio, che però si è considerato importante soddisfare. Maggior

tempo

si

richiede

anche

per

l’analisi

autonoma delle fonti e la riflessione in plenaria. 4. Non c’è stato tempo e spazio per commentare insieme i dati emersi dal questionario di gradimento.

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Si desidera concludere lasciando la parola ad alcuni commenti dei ragazzi rispetto alla giornata trascorsa ad Aquileia, in risposta alle domande poste nel questionario finale.

Dal questionario di gradimento 1. Penso che l’attività didattica in aula MI SIA SERVITA / NON MI SIA SERVITA per prepararmi all’osservazione successiva al museo PERCHÉ…..

Mi sia servita perché mi ha aiutata a capire meglio l’argomento delle tombe

Mi sia servita perché ho imparato cose molto interessanti che dopo mi sono servite al museo.

Mi sia servita perché non sapevo alcune cose e allora dopo le ho imparate e non ho fatto brutta figura

Mi sia servita perché conoscendo cosa ti circonda ti orienti meglio

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2. L’osservazione dei rilievi al Museo Archeologico presso la Sala Funeraria è stata FACILE/DIFFICILE perché… È stata anche INTERESSANTE/ DELUDENTE/ NOIOSA /DIVERTENTE / altro PERCHÉ… È stata facile perché certe immagini le abbiamo riconosciute e difficile perché c’erano degli strumenti che non conoscevamo. È stata anche interessante, divertente, veloce perché: interessante perché abbiamo scoperto cose nuove, divertente perché abbiamo disegnato, veloce perché è stato cosi divertente che non ci siamo accorti dell’ora

A volte facile a volte difficile perché i disegni non si vedevano bene

È stato divertente perché c’erano cose che facevano i Romani che mi facevano ridere

È stato divertente perché ero con i miei amici e con la classe

55


3. Dall’esperienza della sala funeraria ho imparato che‌

I romani sulla tomba del defunto scrivevano il nome, il lavoro e gli anni, a volte un pensiero

I Romani incidevano sulla tomba quanti anni, giorni e ore è vissuto il defunto

Che i Romani scrivevano D.M. che significa agli dei Mani

A che cosa servivano le lapidi oltre a ricordare la scomparse del defunto: adorare gli dei oppure erano dedicate agli eroi della storia

Certe persone si facevano fare le lapidi da vivi

Che i lavori antichi sono simili a quelli moderni

56


4. La caccia al tesoro nel lapidario del Museo Archeologico l’abbiamo fatta per….. Divertimento e osservazione dei dettagli

Ricavare informazioni

Capire cosa scrivevano i Romani sulle lapidi

Per farci lavorare bene in gruppo

Non mi ricordo bene

5. Ed è stata INTERESSANTE / DELUDENTE / NOIOSA / DIVERTENTE Perché… Noiosa perché gli oggetti si trovavano subito.

Faticosa perché con il mio gruppo non riuscivamo a trovare le lapidi e avevo fame

Alcuni compagni non si interessavano per cui abbiamo lavorato in pochi

Divertente, bello. Eravamo tutti amici che ci aiutavamo a vicenda. 57


6. Dall’attività nel lapidario ho imparato che… Alcuni significati sui resti e che è molto piacevole aiutarsi tra compagni

A quei tempi si viveva poco perché abbiamo trovato lapidi di bambini piccoli

Che i Romani non scrivevano il giorno in cui il defunto è morto ma quanti anni aveva 7.

Le

attività

al

Museo

Paleocristiano

sono

state

INTERESSANTI / DELUDENTI / NOIOSE /DIVERTENTi Perché… Divertente perché abbiamo scelto la lapide che volevamo

A volte noiose perché eravamo stanchi e non riuscivamo bene a concentrarci

Interessanti, i mosaici sul pavimento erano bellissimi 58


8. Nel Museo Paleocristiano ho imparato …

A riconoscere le scritte sulle lapidi

A riconoscere le lapidi cristiane

Altri simboli cristiani 9. Quando ho visto i resti archeologici della città romana di Aquileia (il foro, il porto, la strada) mi sono sentito EMOZIONATO / DELUSO /ANNOIATO/ INDIFFERENTE/

STANCO /INCURIOSITO Perché… Avventuroso perché sembrava fossimo entrati nella storia romana Stupito. Non ci potevo credere che quelli erano proprio resti romani

Piccolo davanti ai quei maestosi resti Fortunato. Poche persone possono vederli

Emozionato, non avevo mai visto i resti di una città romana.

59


10. Lavorare con i compagni è stato… Perché… Utile, divertente, mi ha fatto capire molte cose perché più persone lavorano meglio di una

Utile perché volevo conoscere anche le loro opinioni

Divertente, tutto è più facile

11. La cosa che mi è piaciuta di più fare è stata… Visitare i resti della città romana di Aquileia

La caccia al tesoro

Fare i giochi, guardare i reperti

La passeggiata lungo l’antico porto.

Il Museo Paleocristiano 60


12

.

MI PIACEREBBE / NON MI PIACEREBBE tornare con la mia

famiglia perché…

Mi piacerebbe cosi potrei farle vedere e spiegare che cosa sono quei luoghi

Mi piacerebbe per finire di visitare il Museo Archeologico

Mi piacerebbe per visitare anche le parti che non abbiamo visto di Aquileia

Mi piacerebbe perché è proprio una bella città

Mi piacerebbe per poter far vedere alla mia famiglia le bellissime cose che ho visto io

Vorrei osservare di nuovo le cose con più calma

Vorrei far provare alla mia famiglia le mie emozioni

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BIBLIOGRAFIA SU AQUILEIA Fondazione Aquileia (a cura di) Aquileia, città di frontiera, materiale informativo sul Museo Archeologico Nazionale estratto da Archeologia Viva nn. 141,142,148 del 2010, Firenze, Giunti Editore. Disponibile all’indirizzo: http://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/index .php?it/176/pubblicazioni/6/aquileia-citt-di-frontiera Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sopraintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia (a cura di), Museo Nazionale Paleocristiano, materiale informativo sul Museo Nazionale Paleocristiano, S. Stefano Udinese (UD), Art& Grafica. Disponibile all’indirizzo: http://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/index .php?it/186/materiale-informativo Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sopraintendenza per i Beni Archeologici del Friuli Venezia Giulia (a cura di), Sala della Scultura funeraria, materiale informativo sul Museo Archeologico Nazionale, Santa Maria La Longa (UD), Art& Grafica. Disponibile all’indirizzo: http://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/index .php?it/186/materiale-informativo

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Iacumin, R. (2008) “Radici e Sviluppo del Cristianesimo”. In: Cossar, F. (a cura di) Comunitas civitatis Aquileiae. Aquilee inte storie, Mariano del Friuli, Edizioni della Laguna, disponibileall’indirizzo: http://www.comune.aquileia.ud.it/Comunitas-civitatisAquileiae.6949.0.html Lettich, G. (2003) Itinerari epigrafici aquileiesi. Guida alle

epigrafi esposte nel Museo Archeologico Nazionale di Aquileia, Trieste, Editreg S.r.l., disponibile all’indirizzo: http://www.aaadaquileia.it/Epigrafi/Epigrafi.htm SITOGRAFIA SU AQUILEIA http://www.museoarcheologicoaquileia.beniculturali.it/ Sito dell’area archeologica e museale di Aquileia (UD), in cui è possibile trovare le descrizione dell’area archeologica e dei musei archeologico e paleocristiano, nonché materiale informativo scaricabile (documentari, pubblicazioni). http://www.fondazioneaquileia.it/ Sito della fondazione Aquileia per la valorizzazione archeologica della, in cui è possibile accedere a del materiale informativo e visualizzare la ricostruzione tridimensionale della città, sia tramite foto che video. 63


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