Istituto Comprensivo Spinea 1 Scuola Primaria “Andrea Mantegna� Classe seconda a. s. 2015/16
Percorso storico/geografico/scientifico
Insegnanti Daniela Saccoman e Maria Grazia Cavallaro Presentazione a cura di Gabriella Bosmin
UN PROGETTO QUADRIENNALE IDEATO da Daniela Saccoman in collaborazione con
Alessandra Cuchetti - Associazione Culturale Studio D - archeologia didattica museologia, Ins. Maria Grazia Cavallaro Ins. Gabriella Bosmin REALIZZATO dalla docente di storia e dalle archeologhe di StudioD. LUOGHI DI REALIZZAZIONE Scuola A. Mantegna-Spinea (VE); Museo Archeologico Nazionale di Altino (VE).
A CHI È RIVOLTO il progetto è rivolto ai bambini di classe II della scuola primaria con l’intento di estendere il percorso lavorativo intrapreso, fino al termine dell’intero ciclo scolastico.
PRESENTAZIONE Un progetto pluriennale finalizzato alla scoperta/conoscenza graduale del Museo Nazionale Archeologico di Altino paragonato ad un libro di cui si sfogliano inizialmente le pagine per curiosare, per sbirciarne le immagini, i titoli delle storie o dei capitoli. Allo stesso modo il museo presenta aspetti che incuriosiscono e invitano ad approfondire: l’entrata, le vetrine, gli oggetti/reperto… Ma tutto prende il via da tracce, indizi, “assaggi” che stimolano, attirano, intrigano e infine conducono alla scoperta.
CONTENUTI L’idea nasce dalla volontà di avvicinare i bambini del primo ciclo della scuola primaria al museo, suscitando in loro non solo curiosità, ma anche affezione per un bene appartenente al proprio patrimonio culturale e alla propria storia. È stato scelto come luogo di lavoro e di approfondimento il Museo Archeologico Nazionale di Altino . Si è perciò pensato di far vivere l’esperienza del museo come quella di approccio ad un libro. Il museo diventa un libro vivente di cui assaporare le pagine , gradualmente , partendo perciò da una prima esperienza sul contenitore e sulla struttura dello stesso. Come i bambini imparano ad analizzare un libro nelle sue varie parti, per entrare in confidenza con lo stesso , assaporandolo senza fretta , sfogliandolo più volte per potersi soffermare , facendo via via proprio il contenuto che diventa significativo in quanto il “conosciuto” si traduce in “vissuto”, così il museo verrà scomposto e analizzato per essere ricomposto alla fine in un “ libro “ creato dai bambini. ✓ La copertina: l’edificio museale rappresenta la copertina del “museolibro”, perciò si partirà proprio dall’esame e dalla conoscenza del contenitore nei suoi vari aspetti , sollecitando l’osservazione nei bambini che valuteranno come si presenti dall’esterno il museo. ✓ Gli autori: l’analisi del “libro” procede con la conoscenza degli “autori” che in questo caso si scopriranno essere: il soprintendente, la direttrice, il restauratore, l’archeologo, il custode… ✓ Il contenuto: infine si passa alla “lettura” delle “pagine” che corrispondono alle varie vetrine del museo. Essendo il progetto volto a svilupparsi in maniera sempre più approfondita nel corso dei quattro anni scolastici compresi tra la II e la V classe, il primo anno fornirà solo un piccolo assaggio dei contenuti storici che verranno ripresi negli anni a seguire in base ai collegamenti con il programma ministeriale.
MODALITÀ Il primo approccio dei bambini con i libri avviene tramite le immagini e allo stesso modo in ogni vetrina verrà individuata un’immagine-reperto che sarà fotografata e a cui verrà aggiunta una didascalia che insieme diventeranno parte della documentazione finale composta dagli alunni. I bambini si divideranno in “ squadre “ con diversi compiti volti a scegliere l’oggetto-immagine, leggere le didascalie, scrivere e fotografare per acquisire tutte le informazioni. In questo modo i reperti prenderanno vita e parleranno ai loro piccoli interlocutori. Suggeriranno loro delle domande che motiveranno la ricerca di “risposte” negli anni successivi. Tra tutte le vetrine ne verrà scelta poi una che abbia caratteristiche evocative e coinvolga emotivamente anche i bambini più piccoli. All’interno del museo altinate sono state individuate le vetrine con le sepolture di cavalli dalla necropoli “Le Brustolade” di epoca veneta. Di fronte alla suggestività delle vetrine, a cui possono essere associate le letture di alcuni miti, ai bambini verranno poste delle domande per canalizzare l’osservazione oggettiva e altre per indurli a immaginare una storia atta ad animare il reperto e da inserire nella stesura del loro libro. Il lavoro del primo anno avrà comunque anche l’obiettivo di trovare degli agganci per gli anni successivi; ad esempio dall’osservazione dell’ambiente, potrebbero nascere gli spunti per collegarsi alla preistoria in classe terza. Analogamente negli anni successivi, passando dalla civiltà dei Veneti, attraverso la romanizzazione, alla romanità.
METODOLOGIA Verrà proposto alla classe un libro che il gruppo non conosce, ambientato ad Altino nel 1° secolo d.C., per introdurre l’approccio metodologico che poi si trasferirà nella “lettura” del MUSEO . Il libro sarà spunto di riflessione e di ricerca anche negli anni successivi, attraverso le sue storie, i suoi personaggi, le sue immagini… L’avvio: riceviamo un “pacchetto dono” un nuovo LIBRO! (“Ehi ragazzo, ho qualcosa per te” le pietre di Altino raccontano - lo “scopriamo”) E una grande “ mappa “ muta, sulla quale tracciare, di volta in volta, il percorso verso il “tesoro” da scoprire: il MUSEO come LIBRO da scoprire, per imparare a leggerlo, gustandolo e “ascoltandolo” a piccoli passi. Dall’osservazione alla problematizzazione: come possiamo rispondere ai tanti perché? incontriamo l’autrice Gabriella Bosmin ( ci lasciamo guidare dall’autrice per ”entrare” nel suo libro facendo qualche ”assaggio” attraverso le prime due illustrazioni , così come faremo poi con l’archeologa per una prima conoscenza del Nuovo Museo di Altino )
Dalle IMMAGINI gli INDIZI legati ad un passato lontanissimo ( l’ambiente : le piante e gli animali ; i luoghi; i personaggi (reali o mitologici?); gli indumenti, gli utensili… (diventeranno argomenti di ricerca, nel corso dei 5 anni) Un incontro in classe con l’archeologa della durata di 1 h di approccio alla conoscenza del museo-edificio e della sua funzione Un incontro in classe con archeologa della durata di 1 h di analisi e conoscenza di chi lavora nel museo Un’ uscita in museo, con l’archeologa, di verifica e documentazione sul contenitore e sul contenuto del museo (viviamo il museo dall’esterno: la sua “copertina” e all’interno … le sue “pagine” è un libro “vivente”? I reperti ci “parlano”…iniziamo a “sfogliare” le sue “pagine”fotografiamo e annotiamo un reperto per ogni vetrina, ci soffermiamo su dei reperti speciali: i resti di cavalli osservazioni/ipotesi/che cosa evocano nella nostra fantasia…) Rielaborazione in classe con l’insegnante del materiale raccolto : come il museo ci ha parlato e che cosa ci ha detto Ogni intervento adotterà un metodo induttivo e deduttivo per stimolare l’interattività classe-insegnante; classe-esperto.
ABILITÀ Leggere nel territorio le tracce del passato della comunità di appartenenza, attraverso il MUSEO Vivere la fonte come traccia “vivente” del passato Avvicinarsi al concetto di fonte diretta, attraverso l’esperienza concreta, graduale e ragionata
COMPETENZA CHIAVE EUROPEA : consapevolezza ed espressione culturale identità storica COMPETENZE SPECIFICHE ( fine ciclo sc. Primaria di base ) Prende nel tempo consapevolezza del valore sociale e culturale che il museo esprime Si fa con LUI custode del passato per SOSTENERLO come testimone nel presente Riveste un piccolo ruolo di “guida” all’interno del museo, per un gruppo di amici di una classe inferiore e/o per i propri familiari
PERCHÉ? PER AVVICINARE I BAMBINI DEL PRIMO CICLO DELLA SCUOLA PRIMARIA AL MUSEO per suscitare in loro
curiosità
affezione per un bene del proprio patrimonio culturale e della propria storia.
COME?
Verrà proposto un libro che la classe non conosce, ambientato ad Altino nel 1° secolo a. C., per introdurre l’approccio metodologico che poi si trasferirà nella “lettura” del MUSEO . LIBRO
MUSEO
La copertina è il contenitore: come è fatta, che illustrazione ha, il titolo, le altre scritte …
L’edificio è il contenitore: come si presenta all’esterno, che cosa lo circonda
Gli autori: scrittrice, illustratrice
Gli autori: il soprintendente, la direttrice, il restauratore, l’archeologo, il custode…
Il contenuto: lettura delle pagine
Il contenuto: “lettura” delle varie vetrine del museo
PRIMO APPROCCIO -Nelle pagine si guardano le immagini, si analizzano e si raccontano -si ascoltano le parti dei racconti descritte dalle immagini
PRIMO APPROCCIO -In ogni vetrina verrà individuata un’immagine/reperto, fotografata e descritta con didascalia. -verrà scelta poi una vetrina che abbia caratteristiche evocative e coinvolga emotivamente anche i bambini più piccoli (sepoltura dei cavalli sepoltura “Le Brustolade” Altino).
Far vivere l’esperienza del museo come quella di approccio ad un libro: il MUSEO come LIBRO da scoprire, per imparare a leggerlo, gustandolo e “ascoltandolo” a piccoli passi.
Il museo diventa un libro vivente di cui assaporare le pagine, gradualmente, partendo perciò da una prima esperienza sul contenitore e sulla struttura dello stesso
Come i bambini imparano ad analizzare un libro nelle sue varie parti, per entrare in confidenza con lo stesso assaporandolo senza fretta, sfogliandolo più volte per pote rsi soffermare …
… così il museo verrà scomposto e analizzato per essere ricomposto alla fine in un “libro” creato dai bambini.
facendo via via proprio il contenuto che diventa significativo in quanto il “conosciuto” si traduce in “vissuto”
LA COPERTINA?
GLI AUTORI?
IL CONTENUTO?
L’APPROCCIO
L’ATTIVITÀ COMINCIA IN CLASSE CON
Riceviamo un “pacchetto dono” un nuovo LIBRO!
“Ehi ragazzo, ho qualcosa per te - Le pietre di Altino raccontano” E una grande “mappa” muta, sulla quale tracciare, di volta in volta, il percorso verso il “tesoro” da scoprire: il MUSEO come LIBRO da scoprire, per imparare a leggerlo, gustandolo e “ascoltandolo” a piccoli passi.
13 novembre 2015
UNA SORPRESA PER NOI: una mappa e un pacchetto con il suo biglietto
srotoliamo la mappa
CONVERSIAMO Teresa: è un tesoro pieno d’oro Francesco B: è una mappa…i pirati avevano la mappa tutta accartocciata Tobia: si perché è stata bruciacchiata come le mappe che hanno i pirati Ma perché è bruciacchiata?
Maria: perché e vecchia Quanto vecchia? Luca Z: non più di tanto perché la carta della mappa è ancora bianca…non è rovinata Quindi un cosa per essere vecchia deve essere …
Luca Z: spezzata, arrugginita, rotta, stropicciata, rovinata Elena: non è detto…se una cosa è vecchia e la tratti bene, non si rovina Se passa il tempo le cose si rovinano anche da sole? Anita: fa la muffa Lorenzo: se qualcosa è scritto con il pennino, col tempo si sbiadisce, si cancella Ilaria: si può rompere, strappare
Se fosse passato tanto tanto, ma tanto tempo, sarebbe così questo rotolo?
È VECCHIA O
NO?
Tutti: no!!!! Davide P e Federico : avrebbe tanta polvere Giorgia: anche la scrittura sarebbe diversa, perché prima la scrittura era diversa Dvhri: ma il nastro non è di tanto tempo fa Tobia: potrebbe essere la carta vecchia e il nastro nuovo Maria: ho sbirciato dentro il rotolo…non c’è scritto niente
NONNI
BISNONNI
ANTENATI
…
Cos’è un antenato? Davide T: è praticamente un nostro nonno ma di tanto tanto tempo fa…cioè un nonno prima del bisnonno
Davide P: è tipo un nonno che si chiama di cognome come noi, che è vissuto tanto tanto tanto tempo fa, è vissuto prima dei nonni, molto prima dei nonni Maria: al tempo di Adamo ed Eva… quelli sono i nostri antenati Ilaria: significa “un noi” di tanto tanto tempo fa…”un noi” della preistoria
Luca Z: antenato significa che la mia famiglia ha avuto altre generazioni Cosa sono le generazioni? Luca Z: sono tanti gruppi di famiglie che portano il mio cognome e il cognome di mia mamma, si uniscono e succede che i figli avranno il cognome del papà
E NEL PACCHETTO? apriamolo
DOVE TROVIAMO NOTIZIE SULL’AUTRICE? Ma chi la conosce Gabriella? Leonardo: facciamo un’intervista Come la troviamo? Federico: su internet E cosa scriviamo? Tutti: il nome Gabriella
Elena: ma ci sono tante Gabriella!! Davide T: mettiamo il nome, il cognome e anche il titolo del libro Perché è importante parlare con Gabriella? Davide T: per chiederle se abbiamo capito bene gli indizi
?
Tutti: quindi andiamo in aula Pc, troviamo le informazioni su Gabriella e se è viva le facciamo alcune domande; quali domande? Se è viva, dove vive, cosa significa la parte bianca, se il libro è originale o una copia, se i nostri indizi sono esatti…
Allora adesso usiamo Internet come FONTE INDIRETTA per scoprire...chi è Gabriella Amelie: scriviamo prima il suo nome e cognome, poi chiediamo dove abita
INDIZI …
Giorgia: scriviamo il titolo del libro Djevrih: vediamo se mostra la sua foto, perché quando io al computer voglio vedere un personaggio, esce anche la sua immagine Tobia: abbiamo bisogno di Gabriella perché ci serve per capire se le cose “strane” che sono sul libro, sono degli indizi per trovare il tesoro
Usiamo internet per…
Djevrih: per parlare con Gabriella le possiamo mandare una mail Ma senza l’indirizzo, come si fa? Osserviamo e ipotizziamo: Entriamo su internet, digitiamo Gabriella Bosmin e troviamo molte scritte; scegliamo quella che ci sembra giusta per il nostro libro e scopriamo che le illustrazioni sono state fatte da Erika. Sarà sua cugina? O una sua amica? Ora clicchiamo sulla foto: c’è scritto che ha lavorato nella scuola primaria … può essere una bidella, o una della mensa, o la preside, o la vicepreside. Giorgia: ma c’è scritto che ha insegnato, perciò vuol dire che era una maestra!
Clicchiamo ancora, c’è una foto con sei persone…cerchiamo Gabriella: è quella a destra; c’è una data :29/10/2013, ora siamo nel 2015 quindi il libro e giovane! Sono trascorsi solo 2 anni da quando è stato presentato Leggiamo: ritroviamo indizi che avevamo già trovato prima: - il nome e cognome - la sua foto - l’illustrazione della copertina - il titolo del libro - il nome di un luogo = Altino - il nome dell’illustratrice Luca Z e Tobia si ricordano con certezza di essere stati ad Altino. Continuando a leggere c’è il nome di uno STORICO: (dobbiamo capire chi è uno STORICO); c’era anche un artista che ha suonato il clarinetto Leggiamo ancora: “Presenti anche gli allievi della classe quinta della scuola elementare Mantegna e i loro insegnanti. Noi eravamo ancora alla scuola dell’Infanzia nel 2013!
Arzija, Luca Z, Federico: i ragazzi che sono venuti a trovarci, loro erano in quinta, quindi voi con i ragazzi di quinta siete andate alla presentazione del libro, quindi la conoscete Gabriella! Djevrih: quindi voi la conoscete e vi ha dato il libro, perché lei è un’insegnante e quindi vi potete conoscere!!
Scoperte
È il momento di intervistare l’autrice del libro Gabriella Bosmin Giovedì, 19 novembre 2015
I bambini domandano per avere informazioni sull’autrice, sul “come si scrive un libro”,
chiedono notizie su Altino, sullo storico che ha presentato il libro (prof. Ivo Mattozzi).
E poi?
ENTRIAMO NEL LIBRO E …LO “ASSAGGIAMO” Il primo approccio dei bambini con il libro avviene tramite le immagini (di Erica Schweizer)
Comincia un’attività di lettura dell’immagine Osservando le illustrazioni quanto possiamo entrare nelle storie?
Indizi ‌ e ancora indizi Scritte in rosso? Disegni colorati e un po’ bianchi?
Osserviamo la foto dei vasi Secondo voi, un vaso può essere di pietra? Luca Z: no, di ceramica Davide T: metà è bianco, metà è rosso
Perché è rosso? Maria: potrebbe essere che significa che mancano del pezzi, cioè non li hanno ritrovati…la parte colorata è la parte che non hanno trovato Chi potrà dirci la verità? Giorgia: l’autrice del libro L’autrice potrebbe essere la fonte giusta?
Tutti: sì Diretta o indiretta? Francesco F: è una fonte diretta perché ha scritto il libro
Osserviamo la foto con Icaro Teresa: vicino alla mia casa, c’è una rotonda e c’è una statua di ferro di Icaro con un’ala piantata per terra Davide P: nella storia di Icaro, ci sono anche le sirene … e quando cade, si dice, che le sirene l’hanno portato in superficie
È importante l’associazione fra immagine del libro e la statua che la bambina conosce e riconosce nel personaggio di Icaro Spinea, Vinicio Stocco, Icaro
L’INTERVISTA
CON LA SCRITTRICE,
si comincia a “leggere”: che cosa raccontano le immagini?
Nel primo disegno osserviamo -gli animali -la vegetazione -le persone -l’ambiente
Quanto c’è di vero e quanto di fantastico nei disegni?
E nelle storie?
Il libro c’entra con
la storia di tanto tempo fa e anche con la fantasia di Gabriella
fonti: la memoria l’oggetto
29 gennaio 2016, secondo incontro con Gabriella Bosmin
animali
piante
PARENTESI GEOGRAFICO-NATURALISTICA
Due musei, i magazzini, i campi le strade, i canali, i fiumi
I boschi, le persone antiche , gli animali selvatici e qual che animale domestico
DOVE? Fuori dal museo
Lavoro collettivo
In attesa della prima visita al museo apriamo una parentesi geografico-naturalistica sull’ambiente di Altino: Come poteva essere a quel tempo? Come sarà oggi?
Montagne e boschi
E allora parliamo, osserviamo, confrontiamo, ragioniamo ‌ di castagni
INCONTRO CON
L’ARCHEOLOGA
MA TORNIAMO A NOI Si avvicina il momento di scoprire Il Museo Archeologico Nazionale di Altino (VE). Incontriamo l’archeologa Alessandra Cuchetti. Di che cosa ci parlerà ?
approccio alla conoscenza del museo-edificio e della sua funzione
Presentazione
di un ppt in classe e conversazioni
Gli incontri con l’archeologa
analisi e conoscenza di chi lavora nel museo
uscita in museo di verifica e documentazione sul contenitore e sul contenuto del museo
I MUSEI NAZIONALI ARCHEOLOGICI DI ALTINO SONO DUE
Il vecchio
Il nuovo
IL NOSTRO PROGETTO PLURIENNALE PREVEDE DI TORNARE AL MUSEO
OGNI ANNO
PERCHÉ?
PER ENTRARE IN CONFIDENZA e INSTAURARE UN DIALOGO CHE DURA NEL TEMPO
PER SCOPRIRE IL VALORE DEI REPERTI MUSEALI
PER PRENDERE GRADUALE CONSAPEVOLEZZA DI QUESTO “TESORO”
Tornare al museo ogni anno perchĂŠ? - Per entrare in confidenza -
instaurare un dialogo che dura nel tempo
- per scoprire il valore dei reperti museali. Di questo tesoro prenderanno gradualmente consapevolezza
I bambini ipotizzano
15 marzo
Secondo incontro con l’archeologa
CHE STRADA FAREMO?
CHE PERCORSO FAREMO PER ANDARE AD ALTINO? Parliamo di
Una passeggiata virtuale
fiume
canale
CHE DIFFERENZE?
naturale?
dritto? non navigabile?
a “curve�? artificiale? navigabile?
Lavoro individuale
L’USCITA AL MUSEO:
1- L’AMBIENTE NATURALE E GEOGRAFICO 2- L’EDIFICIO ALL’ESTERNO E ALL’INTERNO
Uscita ad Altino
Mattino: perlustriamo l’ambiente attorno al museo
IN CLASSE CI ERAVAMO POSTI DELLE DOMANDE Perché ad Altino ci interesserà sapere gli alberi che ci sono? Elena: forse perché sono rimaste delle piante, cioè prima c’era il bosco, ora non c’è più ma è rimasta una parte di quel bosco….qualche pianta Maria: dobbiamo verificare che c’erano gli alberi Gabriella: perché dalle immagini del libro di Gabriella, c’erano i boschi quindi qualche pianta o albero di quel periodo, sarà rimasta Elena: magari nel tempo li avranno tagliati, ma sono rimaste le tracce, tipo tronchi tagliati Leonardo: ma col tempo il tronco si decompone Quindi l’ambiente è cambiato…cioè tanto tempo fa l’ambiente era diverso da ora? Francesco F: può essere…hanno tagliato il bosco perché avevano bisogno si spazi per i campi, ad esempio per coltivare Davide P: o perché avevano bisogno di spazi per far pascolare le pecore Giorgia: o per costruire le case Elena: o forse gli alberi erano ammalati e sono morti da soli
Djevrih: per costruire le capanne Tobia: forse con i tronchi degli alberi, costruivano le capanne e quello che gli serviva Djevrih: i giocattoli Elena: gli uomini per prima cosa pensavano a sopravvivere non ai giocattoli
Pianta AUTOCTONA Che parolona!
Autoctona: specie che vive allo stato spontaneo nel territorio italiano da tempi molto remoti, per la quale mancano notizie sulla sua eventuale introduzione in tempi storici. Alessandro Chiusoli (a cura di), Guida pratica agli ALBERI E ARBUSTI in Italia, Selezione del Reader Digest, Milano 1983
A caccia di piante‌. Ad Altino che piante troveremo?
sambuco
pino domestico
la canna palustre
Le cerchiamo, le troviamo e le osserviamo: come sono fatte e dove crescono
C’è o non c’è? Ambiente naturale di Altino oggi Metto la crocetta al punto giusto
Vedo: □ mare X corso d’acqua/canale □ lago --------------------------------------Il canale si chiama: □ Piave □ Sile X Santa Maria
Lavoro individuale
Vicino al canale nascono: □ piante di rose □ palme X canne palustri -------------------------------------------Le canne palustri le riconosco perché: sono vicine all’acqua, hanno foglie lunghe e sono a forma di lancia (attento: c’è più di una risposta) □ hanno il tronco grosso e alto □ le loro foglie sono sempreverdi X non hanno la corteccia X assomigliano alle spighe X nascono dove c'è l'acqua
Ci sono sambuchi? X SI □ NO Consegna: cerca e descrivi dove sono Vicino all’acqua stagnante Da che cosa li riconosco? X dalle foglie X dal fiore X dal profumo del loro fiore X dalla loro forma C’è il fiore? X SI □ NO
Giorgia
GUARDANDO LE PIANTE CHE CI SONO INTORNO, GIOCO AL “NON È ” Il sambuco non : Gio - è lontano dall’acqua, non è rosso, non è alto e non è seghettato ? -non è pungente, non è seghettato, non ha lo stelo grosso, non ha la corteccia come il pino domestico
GIOCA CON LA MEMORIA Da Lauretta e Vittorino, abbiamo scoperto che, al tempo dei bisnonni, il sambuco veniva usato, ad esempio, per: il legno ? - il legno del sambuco veniva utilizza to per fare le cerbottane il fiore Gio -per fare il pane, il succo, la “medicina”, la frittata
Ora mi guardo intorno, vediamo: â–Ą animali selvatici X animali domestici â–Ą allevamenti di mucche
â–Ą allevamenti di pecore X altri animali Se li vedi, scrivi quali: un pavone, una coccinella, una lucertola, alcune oche, un gatto, una cavalletta, un grillo, farfalle, api, formiche, ragni e forse pesci
E ora saliamo sulla torretta a vedere dall’alto “l’intorno” del museo
Osservazione dall’alto DALLA “TORRETTA” VEDO: INTORNO ALMUSEO □ pochi campi
X tanti campi
X poche case
□ tante case
X la strada che porta al museo
Le squadre si organizzano e riordinano i dati raccolti aggiungere foto di gruppo
IN LONTANANZA X una strada lunga
X canale
X laguna
□ fiume
X i campanili
□ boschi
Lavoro di gruppo
Ăˆ arrivata l’ora del pranzo e sostiamo nella trattoria vicino al museo nuovo
Ci avviciniamo al museo e incontriamo la direttrice dott.ssa Mariolina Gamba 5targhetta sui bambini
Prima di entrare al museo i bambini osservano, leggono, interpretano la “copertina� del museo.
Proprio come hanno fatto con quella del libro in classe
LA COPERTINA L’edificio museale rappresenta la copertina del “Museolibro”
perciò si partirà proprio dall’esame e dalla conoscenza del contenitore nei suoi vari aspetti
Giriamo attorno al museo e osserviamo la sua “copertina�
SCOPERTE E DEDUZIONI •
Scoprono che l’ingresso principale è quello rivolto verso la strada: Perché?
•
C’è uno stemma! È della famiglia dei conti Reali, allora l’edificio apparteneva a loro.
•
C’è una scritta in latino sullo stemma allora si deduce l’antichità dell’edificio
•
Perché proprio questo edificio come museo? (Prima era una risiera e ora un museo, ma questo lo scopriremo in quinta).
Nel portico davanti all’ingresso del museo le tre squadre si organizzano per entrare
L’archeologa Alessandra Cuchetti ci accompagna all’interno del museo: ha inizio la “caccia”; riceviamo le prime consegne
Divisi in tre squadre, andremo in in tre sezioni diverse
CHE COSA DOVRETE CERCARE?
Davanti a tre tematiche diverse sceglierete dei reperti con i quali “dialogare”
COME CI DOBBIAMO COMPORTARE?
NEI CONFRONTI DEL MUSEO
NEI CONFRONTI DEL LIBRO
- Ci muoviamo uniti perché è un lavoro di squadra
- Lo sfogliamo con rispetto: non lo pasticciamo né lo stropicciamo
- Un capogruppo coordina gli altri collaborano: ognuno ha dei compiti
- Non lo abbandoniamo né lo maltrattiamo
- Lo leggiamo con curiosità - Usiamo un tono di voce moderato: i reperti sono abituati alla tranquillità, - Entriamo in dialogo con lui non disturbiamoli - Rispettiamo le “mura della loro casa”: non si toccano e non ci si appoggia
- Lo custodiamo e lo riponiamo con cura
Ogni gruppo osserva gli oggetti dentro ad una vetrina
Vetrina: gli oggetti per la pesca
Vetrina dei gioielli
Alle forme e ai colori delle perle i bambini associano elementi della natura, del loro vissuto ‌
Vetrina dei giochi
E infine tutti assieme davanti alla vetrina del cavallo
Compito autentico
Chi ci aiuta a ricostruire l’esperienza vissuta al nuovo Museo Archeologico Nazionale di Altino?
Un primo approccio a linee del tempo complesse e alla lettura dei numeri romani
Vediamo ‌ ho imparato che ‌
A CACCIA DI UN TESORO SPECIALE “UN MUSEOLIBRO”
La caccia al tesoro si conclude nel giardino del museo
•
1° anno (classa2^): nella scatola c’erano le caramelle e le coccarde rosse
•
2° anno (classe 3^): nella stessa scatola ci sarà … ???
•
3°anno (classe 4^): nella stessa scatola ci sarà … ???
•
4 °anno (classe 5^): nella stessa scatola ci sarà … ???
E PER CONCLUDERE Ecco i documenti che testimoniano questa nostra esperienza: -
le fotografie scattate dalle insegnanti
-
le coccarde rosse che abbiamo trovate nello scrigno
-
il “Brevetto di storico –I livello” che ci ha consegnato l’archeologa
-
il libro “A caccia di un tesoro speciale: “IL MUSEOLIBRO” I volume, di cui ognuno di noi ha una copia, che contiene i testi, le spiegazioni, le schede, i disegni, le conversazioni, … insomma tutto ciò che abbiamo usato e prodotto durante questo percorso
INOLTRE In classe terza cominceremo a leggere il nostro Museolibro: sfoglieremo il primo capitolo cioè la prima sezione del museo: PREISTORIA E AVVIO ALLA PROTOSTORIA