E IN UNA NOTTE DI LUNA PIENA... Alla scoperta di lavori e luoghi di un tempo passato

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RETE DELLE GEO STORIE A SCALA LOCALE

Rete delle GeoStorie

Istituto Comprensivo Spinea 1 (VE) Scuola dell’Infanzia “Andersen” Sezione 5 anni, a. s. 2014 - ’15 Inss. Anna Aiolfi e Mariolina Nalesso

E UNA NOTTE DI LUNA PIENA… Alla scoperta di lavori e luoghi di un tempo passato


E UNA NOTTE DI LUNA PIENA…

DAL RACCONTO DI FINZIONE DI GABRIELLA BOSMIN ALLA SCOPERTA DI LAVORI E LUOGHI DI UN TEMPO PASSATO

Gruppo anni 5 - Sc. dell’ Infanzia Andersen – anno sc. 2014-15 Ins: Aiolfi Anna Nalesso Mariolina Documentazione a cura di Aiolfi Anna


Il racconto di finzione E UNA NOTTE DI LUNA PIENA… prende l’ispirazione da tre mestieri del passato due dei quali rappresentati dalle “fabbriche” ancora presenti nel territorio di Spinea come edifici di archeologia industriale: il forno e la filanda. Purtroppo lo scopificio è crollato alcuni anni fa. Tre giovani fratelli vi lavorano come apprendisti. In una gara per il prodotto migliore che come premio avrà la proprietà della fabbrica, i tre fratelli si cimenteranno. Senza esperienza ma con volontà e magia riusciranno nel loro intento. Dopo la lettura del racconto si svolge l’attività didattica che prevede prima il percorso di costruzione del prodotto, poi il confronto di ogni mestiere fra il passato e il presente.


Albino e il suo pane dorato Albino guardò nella credenza: era vuota, completamen-te vuota: “Dove prenderò la farina per fare il pane?” Allargò le braccia e si sedette sconsolato sul gradino di casa. S’incantò a guardare una fila di formiche operose, tutte trasportavano un chicco di grano. “Care, care formichine, dove avete preso quei chicchi?” Seguì la fila lunga lunga e, dietro un cespuglio, vide un sacchetto di frumento che qualcuno aveva perso. Era lì aperto e un po’ rovesciato. Lo raccolse, tutto contento. Rientrò a casa, pestò i semi finché divennero una bella farina Aggiunse un po’ d’acqua, un pizzico di sale, mescolò, impastò e mise in forno. Ne uscì una pagnotta dura e piatta. No, così non andava bene. Provò e riprovò: troppo gommosa, troppo cruda, troppo bruciata, troppo croccante … insomma che altro doveva fare? Gli rimaneva l’ultima farina e l’ultimo tentativo. Con l’impasto fra le mani uscì nella notte per prendere un po’ d’aria. Il cielo era stellato e la luna piena illuminava tutte le cose. Una leggera polvere dorata si posò sull’impasto che cominciò a crescere e diventò morbido e rotondo come la luna piena. Albino corse al forno ci infilò la pagnotta e rimase lì a guardala: si gonfiava, diventava liscia, da bianca si fece dorata. (da G. Bosmin, E una notte di luna piena)


La fabbrica del pane Ricordiamo con i bambini l’esperienza dell’anno scorso quando siamo andati a visitare il panifico

Rivediamo le esperienze fatte

…la fabbrica è dove si fanno tanti panini … dentro c’è il forno dove si cuociono.. La fabbrica deve avere tanti forni e fare tanti panini con tanti signori che lavorano, perché quella del mio papà è una bottega.

... dalla farina al pane …


I bambini si ricordano di una immagine usata lo scorso hanno che rappresentava un forno a legna vecchio… la cerchiamo nella documentazione. …io dico che Albino aveva un forno così , perché la storia dice che cuoceva il pane in un forno e diventava soffice .. E poi questo quadro è vecchio come il tempo dei re e delle regine…

Questa immagine diventa per i bambini l’illustrazione di questo pezzetto della storia

Anonimo romano del XVIII museo del folclore Roma


LA RACCOLTA DEL GRANO IN UN TEMPO VECCHIO

UN TEMPO “ANTICO”

Pitture dalle Tomba di Tebe

La falce

… Sono i contadini di una volta che tagliano il grano che era pronto.. Con la falce che è come un coltello curvo cosi si entra bene e si taglia bene… ...si vede che poi fanno i mazzi e li lasciano sul campo… … ci sono anche i bambini perché ci stanno anche le mamme che lavorano ... perché i bambini una volta lavoravano

Facendo una ricerca in internet troviamo delle immagini che i bambini dicono essere di “ un tempo antico” accettiamo questa definizione e leggiamo la frase: “L’antico Egitto è il granaio del mondo” cosa vuol dire? … che queste cose sono antiche e si vede dai vestiti… sono egiziani mia sorella li studia a scuola… tagliano anche loro le spighe di frumento con la falce … le portano in un grande cesto sopra le spalle… hanno i bastoni per battere il grano come abbiamo fatto finta di fare noi … anche loro seminavano e facevano il frumento perché gli serviva il pane…..

IL NOSTRO TEMPO: LE MACCHINE

Osserviamo in un filmato la forma e l’azione di due macchine utilizzate oggi per il lavoro nei campi.

La seminatrice: … davanti ha come dei denti che entrano nella terra cosi la spaccano e poi ci fanno delle righe e poi ci buttano dentro i semini ...

La trebbiatrice: Quando passa la sua bocca è aperta e sotto ha un coltello grande che taglia da sotto tutte le spighe le butta dentro con la ruotata e poi dentro gira tutto … forse dentro si batte con i bastoni e poi butta fuori dal tubo solo i chicchi che vanno dentro al camion … e sono pronti


Il raccolto del grano in un tempo vecchio (quello della storia) rappresentato con il carboncino Chiediamo ai bambini di immaginare con “gli occhi della mente” il momento della mietitura e prima di disegnarlo, con gli occhi chiusi proviamo a raccontare quello che succede nel campo di frumento: l’arrivo dei contadini, i carri trainati dai buoi, le spigolatrici, chi falcia, chi raccoglie con il forcone, chi forma i “ covoni” …



Il trasporto del grano (Tomb Mennah. Fine secolo XV. C.). Tebe.


Il nostro tempo: le macchine Osserviamo in un filmato la forma e l’azione di due macchine utilizzate oggi per il lavoro nei campi.

La seminatrice: ... Fa tutto la macchina però sopra c’è il contadino che la giuda e gli dice dove andare … La trebbiatrice: … si fa tanto presto perché c’è la macchina che fa tutto e poi non bisogna fare tanta fatica e poi non serve fare tanto lavoro …



TEMPI E PAESAGGI DIVERSI


Le azioni dei contadini disegnate dai bambini

SEMINARE FALCIARE BATTERE SETACCIARE

MACINARE


‌e disegnate dai pittori

Millet, Le spigolatrici

Vincent van Gogh, La meridiana o la siesta

Gustave Courbet, Le vagliatrici di grano


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