L'UMANITà COME CONTESTO DI TUTTE LE CIVILTà

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L’umanità come contesto di tutte le civiltà Un’unità per cominciare a conoscere, riflettere e costruire

di Luisa Bordin

da Ernesto Perillo (a cura di), Storie plurali. Insegnare la storia in prospettiva interculturale, Milano, Franco Angeli, 2011

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Presentazione Il lavoro è nato all’interno di una proposta del gruppo di ricerca di Clio 92. Si voleva provare a sperimentare un’unità di apprendimento i cui scopi erano far acquisire ai bambini/e la consapevolezza che: o esiste l’umanità come insieme di tutte le donne e gli uomini che vivono sulla terra, cioè di tutte le civiltà oggi esistenti; o è possibile conoscere e descrivere l’umanità oggi; o l’umanità ha avuto un passato. Il progetto era ampio ed ambizioso. Partiva dalla individuazione di una prima lista di indicatori dell’umanità1 per consentire a bambini/e sulla base dei dati raccolti/scoperti la costruzione di un poster sull’ umanità di oggi. Si proponeva poi di ripetere un’analoga operazione per altri momenti del passato del mondo (ad esempio, l’umanità 20 mila anni fa, l’umanità nel 3000 a.C. etc.), al fine di realizzare alcuni planisferi tematici della storia del mondo: contesti generali all’interno dei quali collocare le informazioni più specifiche relative alle singole civiltà studiate e consentire confronti tra i diversi momenti della storia dell’umanità.

Il percorso didattico Il percorso che qui viene presentato è più limitato rispetto a quanto indicato nella presentazione ed è stato sperimentato in due classi quinte2 dell’Istituto Comprensivo di Carbonera (TV) nell’anno scolastico 2006-‘07. 1

La casa degli uomini e delle donne: il pianeta terra (continenti, ambienti, climi); la popolazione (quanti siamo); la localizzazione (dove siamo) nei diversi continenti/stati, nelle città/campagne; le grandi civiltà attuali; gli stati; le lingue; le visioni del mondo/ religioni; le principali attività economiche; gli scambi, migrazioni, comunicazioni. 2 Le classi quinte nelle quali è stato attuato il percorso erano composte da 19 e 21 alunni otto dei quali stranieri (due alunni rumeni, una dominicana, una marocchina, una brasiliana, un ivoriano, un cinese, una kosovara). La presenza di alunni stranieri è sempre variata sin dal primo anno. Alcuni alunni hanno frequentato tutti gli anni, altri sono arrivati durante il quinquennio, altri ancora se ne sono andati. Giunti alla conclusione del loro ciclo scolastico era arrivato il momento da un lato di valorizzare la presenza di questi alunni in quanto

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Prerequisiti:  conoscere il concetto di continente, stato, regione;  conoscere il concetto di clima e ambiente;  conoscere il concetto di indicatore di civiltà;  leggere una carta geografica e relativi simboli grafici;  riconoscere e distinguere varie tipologie di carte (geografica, storica e tematica);  possedere il concetto di planisfero;  leggere grafici, tabelle, istogrammi, dati statistici, ideogrammi;  leggere immagini, foto, testi di ambito storico e di geografia umana. Obiettivi specifici:  raccogliere e selezionare immagini che rappresentano il mondo attuale e l’umanità che lo popola e classificarle in base ai continenti o aree geografiche di appartenenza;  produrre/rappresentare, interpretare dati statistici;  confrontare tra loro carte geografiche e tematiche e ricavarne informazioni;  rappresentare su planisferi muti aspetti tematici relativi all’umanità;  produrre brevi testi riguardanti le informazioni ricavabili o deducibili dall’incrocio di dati disponibili (carte, foto, tabelle, grafici, testi, ecc.);  comprendere come è fatto il mondo di oggi, quali le civiltà/società che lo abitano; quali le loro principali caratteristiche, gli aspetti comuni, le differenze più significative. Pretesto Siamo partiti dalla lettura di un bel libro illustrato, Anna senza confini3, di Ornella Pozzolo del quale, per motivi di spazio, si riporta una sintesi.

testimoni, dall’altro verificare se e come si fosse evoluta la loro integrazione nel gruppo dei coetanei. 3

O. Pozzolo, N. Ceccoli, Anna senza confini, Arka, Milano. La storia è stata usata anche per il Progetto d’Istituto “Comenius”. È stata semplificata e tradotta in lingua inglese dalle classi e, corredata di illustrazioni, inviata alle scuole partner coinvolte nel progetto (due scuole turche e una rumena). Il racconto è stato trasformato in copione teatrale in lingua inglese ed interpretato dai ragazzi a conclusione dell’anno scolastico.

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Anna e Paolo, due fratelli stanno sfogliando un atlante e Paolo, che è il maggiore, spiega ad Anna che le linee nere tracciate sui territori si chiamano confini e che sono come muri che separano i paesi l’uno dall’altro. E ogni paese, poi, ha un colore diverso. Quando Paolo se ne va Anna resta a pensare a quel che le ha appena detto suo fratello e comincia a parlare con la sua amica tartaruga e le racconta di avere tante parole che le ronzano in testa ma soprattutto la parola “confini”. Quando la tartaruga le chiede cosa significhi la parola “confini” Anna le spiega che sono muri molto più alti di quelli che circondano la sua casa e che servono a dividere i paesi ognuno dei quali ha anche un colore diverso. Quando la tartaruga ribatte che non è vero perché lei ha visto il giardino confinante che è dello stesso colore di quello di Anna, la bambina non convinta decide di arrampicarsi sul muro per vedere di che colore sia. Quando constata che è verde come il suo giardino decide che quello non conta e che vuole andare a vedere com’è il mondo. Con l’aiuto di un gatto che l’accompagna al fiume, di un airone che le fa attraversare il fiume, di una capra che la porta in groppa su per la montagna, di un falchetto che la trasporta ancora più in alto sulla montagna, di un’aquila che la issa sopra un ghiacciaio, Anna pensa di poter finalmente vedere i confini oltre la montagna altissima, ma in groppa all’aquila si accorge che il paesaggio è lo stesso, i colori sono gli stessi. Allora chiede alle oche che migrano di portarla attraverso il mare per vedere se lì ci siano confini, ma anche stavolta vede solo acqua e niente muri, niente confini. Finalmente al di là del mare vede il verde delle palme, vede le facce di persone che le sorridono e vede cani e cammelli. Anna decide di tornare indietro e quando arriva a casa racconta alla sua amica tartaruga che neppure i libri conoscono la geografia perché dappertutto ci sono case e mamme e animaletti. E anche il verde è sempre uguale. Così Anna prende il colore rosa, il suo preferito, e ridisegna il mondo.

NOTE DI VIAGGIO: La storia è stata un pretesto per avviare discorsi altri. Le classi hanno colto subito il messaggio “nascosto” dietro la metafora del viaggio oltre i confini: la convenzionalità del concetto di confine e della sua reale inesistenza, il riferimento al fatto che ovunque ci si sposti le persone fanno le stesse cose, ecc.

Le preconoscenze Esercizio 1 Se dico UMANITÀ cosa ti viene in mente? Scrivilo con brevi frasi o rappresentalo con una mappa.  Gli uomini sono uguali perché tutti hanno due occhi, una bocca, due gambe, ecc… Ma sono diversi per il colore di pelle, per la religione, ecc… (Sabrina). 4


 La parola umanità mi fa pensare a PACE, ARMONIA e SPLENDORE IN TUTTO IL MONDO. Anche se ci sono genti diverse sono sempre uomini come noi (Lisa).  Per me la parola umanità significa che tutti possono esprimere le loro opinioni, andare a scuola e anche se si è in un altro paese bisogna accettarlo perché se vai nel loro paese loro ti accetteranno. L’umanità deve essere rispettata da tutti perché è con l’umanità che si creano le cose (le idee) (Freddy).  Siamo un popolo unito, anche se siamo in stati diversi. Una carnagione diversa e una lingua diversa. Abbiamo gli stessi diritti e doveri. Infatti non si dice umanità africana, umanità d’Italia, ma semplicemente umanità e vuol dire che siamo tutti una grande famiglia (Sara).  Per me vuol dire: mondo, popolo, aiutarsi a vicenda, comandare, vivere insieme, competere per far crescere l’umanità senza odio, in pace. L’umanità è formata da uomini, cercare di tenere pulito il mondo in cui viviamo, nessuna distinzione tra le razze, accordo (Martina).  Per me umanità vuol dire: UOMINI perché è composta da uomini; UGUAGLANZA perché tutta l’umanità dovrebbe avere gli stessi diritti, anche se alcuni dicono che siamo divisi in “razze”; la DIVERSITÀ D’ASPETTO perché siamo tutti diversi; PACE perché… perché è quello che l’umanità dovrebbe avere. (Silvia)

La mappa di Claudia

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La mappa di Davide

NOTE DI VIAGGIO: Le riflessioni espresse dai ragazzi sono del tutto spontanee, sono frutto delle loro pre-conoscenze intorno al tema. Emergono chiaramente gli stereotipi, ma anche incroci con il programma relativo alla religione cattolica e con le conoscenze-esperienze personali. Anche i bambini stranieri hanno sostanzialmente espresso concetti analoghi. Esercizio 2 Disegna cosa ti viene in mente quando dici la parola MONDO.

Il MONDO di Sara

Il MONDO di Federica

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Il MONDO di Francesca

NOTE DI VIAGGIO: I disegni riprodotti sono solo esemplificativi di alcune delle tipologie scelte per rappresentare la loro idea di mondo. Anche questa volta non ci sono stati suggerimenti per scegliere una rappresentazione piuttosto di un’altra. Si può notare, anche in questo caso, la presenza di stereotipi comuni: il globo, le razze umane, le bandiere. Una ragazzina ha preferito la rappresentazione di un paesaggio “umanizzato” motivandolo come “il luogo in cui vivono gli uomini”. Il passaggio successivo prevedeva la costruzione di una mappa condivisa sul concetto di umanità.

La mappa della classe 5 A

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La mappa della classe 5 B

NOTE DI VIAGGIO: Le due mappe generali sono l’esito della sintesi e della riflessione seguita al lavoro individuale. La discussione e il confronto tra i bambini/e hanno portato ai risultati illustrati dalle mappe. Mancano i collegamenti tra i vari temi, ma a livello orale erano già stati individuati i legami fondamentali.

Le conoscenze L’attività successiva prevedeva di partire da una domanda per avviare la costruzione delle conoscenze fondamentali sull’umanità di oggi attraverso la ricerca di immagini, la consultazione di planisferi tematici e la stesura di brevi testi.

Esercizio 3 Com’è fatta l’UMANITÀ oggi? Cerca foto tratte da giornali, depliant turistici4, riviste, libri che mostrino persone, luoghi naturali, ambienti, attività, città degli uomini che popolano la terra oggi.

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In questo senso si sono rivelati molto utili i depliant turistici poiché, spesso, associano proposte di visita alle realtà attuali e visite ai resti monumentali.

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Esercizio 4 Suddividete tutti i materiali in base ai continenti di appartenenza. Poi suddividete per temi: ad es. Asia -persone, attività, ambienti naturali, ambienti antropizzati (edifici pubblici e privati, monumenti antichi e moderni), ecc.

Alcuni esempi di cartelloni realizzati dalle classi

NOTE DI VIAGGIO: L’esperienza del cercare, ritagliare, classificare le immagini è stata molto gradita da tutti i ragazzi. Ho osservato discussioni molto vivaci tra loro nel momento in cui c’erano da decidere ulteriori selezioni di immagini per rendere più significativi i cartelloni sui quali si dovevano incollare le foto. L’effetto visivo finale ha fatto cogliere la contemporanea esistenza di ambienti, popoli e attività disparate. La presenza, inoltre, stratificata di architetture/resti storici appartenenti a periodi e civiltà diverse all’interno dei continenti è stata subito evidente.

Esercizio 5 Descrivete cosa osservate rispetto agli ambienti naturali/abitati, alle persone (aspetto fisico, abbigliamento…), ai modi di vivere e alle attività rappresentate (ad esempio: lavoro, artigianato, mezzi di trasporto …)

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ASIA: È un paese industrializzato in molti Paesi, come il Giappone, ma anche pieno di antichi monumenti greci e romani. Sono presenti molti grattacieli, alberghi e, nelle isole, molti villaggi turistici. Dal punto di vista storico ci sono resti greci e romani e di altre popolazioni come i Cinesi, costruttori della Grande Muraglia. Dal punto di vista religioso ci sono invece molte moschee e campanili mussulmani e alcune sinagoghe ebree. (Silvia e Tianhao) La carnagione degli asiatici passa dal marrone scuro degli indigeni a un colore più chiaro degli Arabi, fino a diventare un giallo chiaro dei Cinesi. Gli Indigeni si vestono leggeri con un abbigliamento molto antico, mentre gli arabi sono completamente coperti e quasi tutti con vestito bianco. I Cinesi hanno un modo di vestirsi molto simile al nostro. Le attività principali sono: l’agricoltura e le attività d’artigianato come la produzione di tappeti. (Andrea, Michele) AFRICA: È un paese abbastanza povero, ma è pieno di vita anche se le situazioni sono difficili: le famiglie spesso sono numerose. I vestiti sono leggeri perché in Africa spesso si raggiungono temperature oltre i 40°. Si vive grazie agli artigianati locali, che producono oggetti come vasi e collane e coltivando la frutta, principalmente esotica. La vita è difficile, spesso non si trova cibo e l’acqua scarseggia. In casa si vive con molte persone le quali, spesso, durante le carestie, muoiono per la fame. L’Africa però ospita anche gran parte degli animali del pianeta, come elefanti, ghepardi, scimmie, giraffe, leoni, … (Davide, Alessandro) NOTE DI VIAGGIO: I risultati sono stati parziali poiché –al di là dell’effetto visivo molto significativo che può dare la presenza di minareti accanto a rovine romane o buddiste, di grattacieli accanto a baracche o città bombardate– le foto incollate sui cartelloni sono state solo parzialmente filtrate5 da me perché ho preferito fossero loro a decidere cosa potesse essere interessante o no. Ritengo sia stato comunque importante che i ragazzi registrassero, almeno visivamente, che l’umanità ha dato risposte diverse ai problemi comuni, ad esempio della sopravvivenza, dell’alimentazione, del vivere sociale, ecc. convinta come sono che un’immagine sia molto più efficace di una sfilza di parole…

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Il controllo delle immagini scelte dai bambini è stato usato solo per gli errori palesi dati dalle limitate conoscenze geografiche di molti ragazzi. Ad esempio la collocazione di immagini delle città del nord Europa in Asia.

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Successivamente i ragazzi hanno avuto disposizione un planisfero tematico dedicato agli ambienti naturali per osservare la distribuzione degli ambienti a livello planetario. L’attività è servita essenzialmente a rinforzare le conoscenze che già possedevano di ambiente, vegetazione, fascia climatica, ecc. A questo punto si è passati all’analisi di planisferi tratti in gran parte da un atlante tematico per ragazzi edito dalla De Agostini6.

Esercizio 6 Leggete ed osservate ciascun planisfero e cercate di cogliere quelle che ritenete siano le informazioni più importanti. Ciascuna coppia di ragazzi doveva lavorare intorno a due planisferi che affrontavano i seguenti temi: A- Le ricchezze della Terra (risorse economiche) L’ambiente malato (inquinamento, rischi ambientali, …) B- Quanti siamo (popolazione, densità di…) Quanto viviamo (età, servizi sanitari, malattie) C- Dove viviamo (densità, città, campagna) In famiglia (demografia) D- Cosa e quanto mangiamo (consumi giornalieri e calorie, distribuzione delle tipologie di alimenti) La pace e la guerra (eserciti e costi, aree di conflitto e missioni di pace) E- Lingue e religioni (aree di distribuzione, scritture, analfabetismo) Le aree di civiltà7 (dieci macro-regioni definibili aree di…) F- Le vie del mondo (strade e numero di automobili per 1000 abitanti, rotte aeree e marittime) Le comunicazioni (mezzi di comunicazione: radio, tv, telefono, cellulare, computer) G- Uomini in movimento (emigrazione, rifugiati e profughi, turismo) Lavorare e produrre (occupazione totale, maschi/femmine, minori, disoccupati, settori produttivi) H- Ricchezza e povertà (reddito d’area e provenienza) Vivere bene, vivere male (sviluppo e sottosviluppo, terzo mondo, …)

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da Come gira il mondo, De Agostini, Novara, 2002. da Enciclopedia per ragazzi, vol. 15 Fabbri-Larousse, Milano, 1998

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NOTE DI VIAGGIO: Il lavoro ha dato esiti diversificati. Ci sono stati ragazzi che hanno colto l’essenziale dei dati rappresentati dai planisferi tematici, altri che si sono persi nei dati numerici o nei grafici. Forse sarebbe stato opportuno svolgere alcune attività di ripasso e di rinforzo della lettura di carte tematiche che avevo dato per acquisite. Sarebbe stato necessario dedicare molto più tempo a questa parte del lavoro proprio per condurre le classi al lavoro di unificazione dei dati raccolti fino a quel momento. I ragazzi, infatti, secondo me, hanno colto soprattutto le differenze esistenti tra le diverse aree del mondo rispetto ai dati unificanti. E forse in questo sta il nodo cruciale della questione umanità. Sanno che esistono problematiche comuni a molta parte del mondo (la ricchezza, la povertà, la guerra, l’infanzia sfruttata, …) e per arrivare ad una sintesi hanno bisogno di discutere tra loro e mettere in gioco anche le loro esperienze pregresse, ma la consapevolezza che le donne e gli uomini hanno necessità uguali o analoghe, appartengono a strutture sociali ed economiche simili fanno fatica a comprenderlo se posti in termini astratti. Lo comprendono molto di più se il loro vicino di banco arriva da un altro paese senza sapere una parola d’italiano e tuttavia ha voglia di giocare, mangiare, parlare, imparare come loro. Esercizio 7 Dobbiamo scegliere due temi per approfondirli insieme. Ciascuno esprima le sue preferenze in base a quelle che ritiene siano le problematiche più importanti da trattare collettivamente. Argomento Inquinamento Pace e guerra Ricchezza – povertà Vie di comunicazione Popolazione Risorse del pianeta Cibo Sistemi di comunicazione Famiglia – mortalità Lingue – religione – scritture Aree di civiltà Reddito Speranza di vita Lavoro – sviluppo Emigrazione – turismo Le scelte della 5 A

preferenze 9 9 8 4 2 2 1 1

Argomento Inquinamento Pace e guerra Lingue – religione – scritture Speranza di vita Cibo Risorse del pianeta Luoghi abitati Vie di comunicazione Lavoro – sviluppo Famiglia – mortalità Ricchezza – povertà Popolazione Sistemi di comunicazione Aree di civiltà Reddito Emigrazione – turismo Le scelte della 5 B

preferenze 12 7 3 3 3 3 2 1 1 1 1

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NOTE DI VIAGGIO: Il dato singolare che è emerso dalla raccolta delle preferenze è che entrambe le classi hanno indicano come temi più importanti: 1- L’ambiente malato 2- La pace e la guerra. Esercizio 8 Partendo dai planisferi tematici localizza e colora sui due planisferi muti tutte le aree inquinate e quelle in cui sta svolgendo un conflitto. Il primo tema è stato trasferito su un planisfero muto.

Planisfero delle aree inquinate

NOTE DI VIAGGIO: Il completamento di questo primo planisfero ha fatto riflettere i ragazzi su quante e quali siano le zone interessate da questo grave problema. C’è da aggiungere che anche in altri contesti scolastici, didattici ed educativi si sono affrontate le tematiche ambientali e ciò li ha resi nel tempo più sensibili. Anche il secondo tema è stato trasferito su un altro planisfero.

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Planisfero delle aree di guerra in atto (2002)

NOTE DI VIAGGIO: Mentre lo completavano i ragazzi riflettevano con i compagni se avessero avuto notizie od esperienze dirette o indirette di conflitti in atto o conclusi da poco. In questo caso la presenza di compagni stranieri in classe è stata d’aiuto perché alcuni di loro provenivano proprio da aree interessate da questo drammatico problema e si sono fatti testimoni della realtà. A questo punto sono stai ripresi tutti i planisferi tematici sui quali avevano già lavorato a coppie e ridistribuiti ad ognuno dei ragazzi. Lo scopo era condurli ad una nuova e più attenta riflessione sulla loro idea di mondo in quanto quadro di civiltà dell’oggi. Esercizio 9 Scrivi, dopo le discussioni in classe e dopo aver analizzato il planisfero e i dati in esso rappresentati, cosa hai capito rispetto al tema che esso illustra. Ecco un esempio di sintesi e rielaborazione dei dati emersi dal planisfero tematico “LAVORARE E PRODURRE”: Un tempo, gli uomini per guadagnarsi da vivere dovevano coltivare i campi e allevare il bestiame; oggi, invece, per guadagnarsi da vivere devono andare a lavorare nelle fabbriche, uffici, negozi, supermercati, ecc. dove si può trovare lavoro. 14


Oggi siamo più evoluti, più tecnologici e più modernizzati. Al giorno d’oggi, il lavoro è importantissimo perché i prodotti, gli oggetti che compri nei supermercati costano sempre di più e le esigenze dei figli aumentano. Loro dovrebbero andare a scuola, ma in certi paesi vengono schiavizzati perché lavorino nei campi, nelle fabbriche o addirittura nelle miniere e gli viene persino tolta la famiglia (Laura). NOTE DI VIAGGIO: Si tratta del risultato ottenuto dopo un secondo passaggio di analisi di un planisfero tematico. La riprova che il tempo per assimilare i concetti è necessario e non scontato. A questo punto si dovevano raccogliere i testi di tutti i ragazzi e farne la sintesi generale. Il passaggio è stato fatto solo a livello di discussione generale poiché è mancato il tempo per realizzarlo in forma scritta, ma le riflessioni emerse hanno dimostrato che il quadro di civiltà dell’umanità odierna si poteva comporre.

Strategie  lettura di testi;  discussioni collettive e a coppie;  lavori individuali e a coppie

Materiali utilizzati  Riviste, libri, depliant, fogli da disegno, fotografie, planisferi tematici, planisferi muti.

Strumenti per la verifica/valutazione  Conversazioni e confronti collettivi  Osservazioni in itinere  Realizzazione di un libro a “finestre” che sintetizza il concetto IO/MONDO/UMANITÀ

Materiali prodotti  cartelloni fotografici dei continenti  disegni  mappa collettiva 15


 mappe individuali  planisferi tematici  appunti

Riferimenti bibliografici AA.VV.(1998)Enciclopedia per ragazzi, vol. 15 Fabbri-Larousse, Milano. Chillè S. (2002), Come gira il mondo, De Agostini, Novara. O. Pozzolo, N. Ceccoli (2002), Anna senza confini, Arka, Milano. Atlanti che il docente può utilizzare, semplificandoli, per ricavare informazioni su scala mondiale: Bertin, J. (1997), Atlas historique universel. Panorama de l’histoire du monde, Editions Minerva, Genéve. AA.VV. (2009), Atlante - Un mondo capovolto, Le monde diplomatique - Il manifesto, Roma. Atlante della storia del mondo, (2007), Fabbri Editori, Milano.

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