ALLA SCOPERTA DELL'OASI "NUOVE GEMME"

Page 1

RETE DELLE GEO STORIE A SCALA LOCALE

Alla scoperta dell’Oasi “Nuove Gemme” I.C. Spinea1 (VE)

Scuola Primaria “I. Nievo” A.S. 2013 – 2014

Classi terze Ins. Monica Bellin


Motivazione della scelta del tema Continuare le attività finalizzate alla conoscenza del paesaggio di vita dopo le esperienze svolte negli anni precedenti. Scoprire aspetti del paesaggio naturale presenti nei luoghi dell’esperienza quotidiana. Giungere ad una prima formalizzazione del concetto di paesaggio. Proporre una Unità di Apprendimento che permettesse di intrecciare le discipline della geografia, delle scienze e della storia


progettazione • • • • • • • • • Traguardi per lo sviluppo delle competenze L’alunno: Riconosce elementi significativi del suo ambiente di vita Usa strumenti di vario tipo, anche informatici, per ricercare le informazioni Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, tecnologie digitali, fotografiche, artistico- letterarie) Organizza le informazioni e le conoscenze attraverso modalità diverse (rappresentazioni grafiche, testi orali, scritti, scalette, schemi…) Obiettivi di apprendimento Ricavare da fonti di tipo diverso informazioni e conoscenze su aspetti del paesaggio Muoversi consapevolmente nello spazio circostante, orientandosi attraverso punti di riferimento, utilizzando gli indicatori topologici (avanti, dietro, sinistra, destra,..) e le mappe di spazi noti che si formano nella mente (carte mentali) Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta Leggere e interpretare la mappa dello spazio vicino Organizzare, rappresentare graficamente e verbalmente le informazioni Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane

• • • •


Andiamo all’oasi 6 novembre 2013

Con Luca e Marco le nostre guide


Osserviamo gli elementi Ascoltiamo i suoni, i rumori, le spiegazioni di Luca e Marco


Il parco Per andare all’oasi siamo passati dal Parco Nuove Gemme

Il parco è un ambiente creato dall’uomo con elementi naturali; parco e oasi non sono la stessa cosa, il parco è un ambiente artificiale, cioè è stato costruito dall’uomo

Testi tratti dalla registrazione audio, in corsivo le parole dei bambini


Perché questa quercia si chiama rossa?

In un parco possiamo trovare delle specie di alberi che potrebbero non essere quelle naturali/ originali di quella determinata zona per es. queste querce rosse provenienti dall’America, sono usate per motivi ornamentali, cioè che xe bea....

si chiama rossa perché il colore della corteccia è rosso, se la tagli puoi notare questo colore, in particolare tra le screpolature della corteccia. Se gli alberi sono più vecchi è più facile notare un gran numero di screpolature (tipo rughe dell’uomo). Anche la quercia rossa quando cresce ha queste screpolature; inoltre e soprattutto in inverno, quando un albero non ha le foglie, per saperlo riconoscere bisogna guardare la corteccia (il colore, la forma ecc…)


Al parco: materiali e sensazioni Proviamo a distinguere materiali diversi che al tatto hanno sensazioni diverse, se voi toccate questa corteccia come la sentite? caldina

ruvida umida fredda puzzaaaaaa‌

Se voi toccate questo palo di ferro come lo sentite?

Freddo, ghiacciato‌

la quercia trattiene il calore della nostra mano, il palo di ferro lo disperde è umida la quercia


Gli uccellini fanno altre cose, in particolare alcuni prendono in cima agli alberi il cibo per sè: insetti, animaletti dannosi o nocivi, vermi ecc. .Quindi sono degli antiparassitari naturali; Altri invece prendono i semini, portandoli in giro, perciò aiutano a diffondere le specie di alberi. Gli uccellini sono utili in un parco, essi trovano rifugio naturalmente negli alberi molto vecchi: buchi naturali che si formano o addirittura il picchio va a creare questi buchi perché lo fanno? Le casette negli alberi sono rifugi per gli uccellini, infatti vengono nel parco, proprio per questo: per loro è utile e per noi è bello vederli

Per trovare da mangiare

È vero, larve, insetti…, in alcuni casi scavano per costruirsi il nido; quando però il nido rimane abbandonato subentrano altri uccellini. Il picchio non va su un albero giovane perché dà per scontato che una pianta così recente è sana, non ha tante malattie, cresce in modo vigoroso, il picchio non viene perciò l’uomo deve mettere dei rifugi artificiali se vuole gli uccellini.


L’oasi

L’oasi è un paesaggio che è stato comunque costruito dall’uomo cercando di seguire le regole della natura,

ci sono molte specie di piante, c’è una disposizione casuale delle piante, ci sono delle zone lasciate alla naturale opera della natura, ci sono dei laghetti

Da quanto hanno costruito l’oasi Nuove Gemme? L’oasi Nuove Gemme è stata istituita intorno agli anni 90.


si chiama oasi perchè è una zona isolata in mezzo al paesaggio modificato dagli uomini; la chiameremmo foresta se non fosse isolata e se fosse all’interno di una zona più ampia tutta uguale…

l’oasi è un piccolo esempio di come era la zona, il paesaggio naturale una volta, Ora si trova in mezzo alla campagna coltivata, alla città o ad elementi diversi non più naturali.


Qui non c’è più il marciapiede

E’ solo erba, c’è il sentiero, con tanto fango e foglie


Le regole dell’oasi • Quando si entra in un oasi si fa silenzio o si parla a bassa voce • Si ascoltano i rumori e i suoni che ci sono intorno e • Non si raccoglie niente perché per esempio se ci troviamo in un bosco di montagna ci può essere una vipera o un nido di vespe, delle spine o un rifiuto lasciato dall’uomo che può tagliare, • Abituarsi a non mettere le mani per terra perché se lo si fa è sempre una pessima idea, lo fanno i responsabili dell’oasi perché conoscono molto bene l’ambiente • Nell’oasi non si raccoglie niente perché per esempio se raccogliamo una ghianda, quella ghianda può servire al povero scoiattolo per passare l’inverno.


Leggiamo la mappa dell’oasi Il laghetto

I fossi

Lo stagno Il ponte I cespugli

Riconosciamo gli elementi


Parco e Oasi, quali differenze? • Il parco deve essere in ordine pulito, sicuro per le persone che lo utilizzano, l’oasi non serve, deve rimanere il più naturale possibile. • Nel parco abbiamo due strati, due livelli: il primo è il piano terra dove si cammina, il secondo sono le chiome degli alberi. Noi non possiamo vivere sopra la chioma ma altre specie animali vivono lassù • Nell’oasi, invece, abbiamo più piani che si differenziano dal piano terra, un livello sopraelevato (cespuglio), ecc.. una specie di casa a più piani, dove molti animali possono trovare uno spazio dove vivere • In un parco se una pianta diventa vecchia, ha tanti buchi ecc..difficilmente la tengono, perché può cadere un ramo o tutta intera, risultando molto pericoloso, quindi viene sostituita. • In un oasi, invece, le piante vecchie, malate possono stare, infatti in essa l’uomo non interviene più di tanto per esempio a costruire le casette per gli uccellini, perché? A cosa serve un albero vecchio in un’oasi?


A che cosa serve un albero vecchio in un’oasi? • Perché è un habitat: complesso di abitanti e di case di un determinato posto geografico anche piccolissimo • Un albero vecchio fa da habitat, accoglie e offre rifugio agli ospiti dell’oasi • L’oasi per questo deve essere il più naturale possibile, per dare la possibilità agli animali di trovare un ambiente adatto alla loro vita senza che l’uomo li disturbi, • Perciò quando si entra in un oasi bisogna portare rispetto a quello che troviamo perché in essa ci sono le “case” degli animali dove possono trascorrere la loro vita o parte di essa.


Ontano nero

Rovi

Nell’oasi osserviamo : le piante Ci sono alberi appartenenti alla nostra pianura e molto facili da riconoscere e grandi cespugli, la maggior parte sono rovi

Carici, gigli palustri

Pioppo bianco


Nell’oasi osserviamo gli animali Eccola la ranocchia E’ una rana dalmantina Che bella! Che uccello è? Sembra un airone! E’ una garzetta

Che verme lungo, lunghissimo, è un lombrico Una chiocciola! Su questa foglia, che bella!

Guardate la ghiandaia sopra di noi, è un uccello, un bellissimo uccellino marroncino con le penne nere che ha una parte dell’ala coperta di penne blu e nere bellissime.


Nell’oasi osserviamo le acque • Questi piccoli corsi d’acqua, i fossi come questo con l’acqua pulita, trasparente, • Si può bere? • No, è pulita ma non è potabile, • Questa è un’acqua molto pulita e lo capiamo perché ci sono tanti animali Questo laghetto non è stato fatto qui a caso, in un’oasi qui in Pianura Padana vicino al mare è stato riprodotto un ambiente molto simile a quello che c’era naturalmente prima che l’uomo ci abitasse e lo trasformasse: paludi, laghetti, risorgive da dove esce l’acqua che è una ricchezza incredibile.


Osservare e discutere • • • • • • • • • • • • • • • • Guarda ci sono le uova, Sono uova di gambero, di gambero rosso. Non possono essere uova di rana e lo sapete perché? Quando nascono le rane come sono? Sono girini E dove vivono i girini? In acqua E allora la rana deporrà le uova sulla riva del fosso? Noo! Che tipo di animale è la rana? Un anfibio Quali altri tipi di anfibi conoscete? I serpenti, gli uccelli No, non sono anfibi, i serpenti sono rettili e gli uccelli sono uccelli La salamandra è un anfibio Bravo Daniel, ma la salamandra non vive nel nostro ambiente vive nei fiumi di montagna È simile alla rana, perché vive sia in acqua che sulla terraferma, ma ha la coda, è il tritone C’è anche il pelobate che vive nella nostra oasi


Individuare le relazioni Durante l’uscita, l’osservazione degli elementi dell’oasi permette di riflettere per cogliere i legami tra i diversi elementi del paesaggio e iniziare a comprendere che: Piante Animali e Acque sono in relazione E l’uomo? Qual è il suo ruolo?


La relazione pianta-animale La pianta offre cibo e rifugio agli animali • Nell’oasi ci sono grandi cespugli, la maggior parte di questi sono rovi in essi ci sono anche tante more, questo vuol dire che ci sono tanti uccellini. • Inoltre in mezzo a tutti questi cespugli c’è anche tanto rifugio, in particolare tantissime specie di uccellini amano andare a fare il nido proprio in mezzo ai rovi perché è tanto difficile per un predatore evitare tutte le spine per arrivare al nido allora ad es. volpi, tassi, faine, martore, donnole, la gazza ladra ecc…che vanno a nidi, inoltre i cuccioli di uccellini sono molto, molto piccoli (7-5 g come il regolo, più piccolo dello scricciolo) . la gazza non ruba bicchieri brillanti come nella pubblicità, ruba uova. • Qui nell’oasi ci sono tantissimi animali che nidificano soprattutto in inverno


La relazione acqua-esseri viventi L’acqua è un luogo di vita per piante e animali • Qui ci troviamo tra due laghetti, tempo fa non c’era più l’acqua, ma con le pompe siamo riusciti a riportare l’acqua e ciò è importante non solo perché è più bello da vedere ma anche perché è più importante dal punto di vista naturalistico è un ambiente che offre più possibilità di vita per molte specie di animali che possono abbeverarsi, oppure ci possono vivere dentro, altri possono viverci sopra, come gli uccelli acquatici come le anatre, gli aironi, le garzette, la gallinella, la folaga, la schiribilla… Quanti nomi di animali! Ora in pianura abbiamo solo città e centri commerciali fuori delle città; l’uomo ha completamente modificato l’ambiente naturale anche perché nelle pianure c’erano molte zanzare, qualcuna anche portava delle malattie pericolose per l’uomo come la malaria perciò l’ambiente è stato modificato… …però è stato eliminato tutto quell’ambiente, quell’habitat che permetteva la vita di tutti quegli animali che abbiamo visto fino adesso: insetti anche subacquei come la larva della libellula quando non è ancora adulta, non vola ancora, vive sott’acqua ed è un predatore si nutre di altre larve; poi le rane, gli anfibi, i rettili come i serpentelli e le bisce d’acqua tutti animali che hanno bisogno dell’ambiente umido. Ecco queste piante che vivono nell’acqua, sono i gigli palustri

• •


Un esempio: Acqua – ontano - lucherino • Una pianta che non si trova dappertutto che ha una grande importanza dal punto di vista ecologico sia per gli animali che per gli uomini che ne usano il legno è questo albero che vive sulle sponde di questo laghetto e tante volte si trova dentro in acqua, gli piace stare al fresco…


Osservate la foglia bella e grande, moltissime volte questa foglia è priva dell’apice, della punta, ha la forma a ventaglio, è l’unica latifoglia che ha delle pignette come le conifere, le aghifoglie

Sapete cosa c’è dentro a queste pignette? Cosa ci potrà essere dentro a una pigna? I frutti, i semi E se i semi non vengono utilizzati per la riproduzione della pianta, cioè per far nascere un’altra pianta ci sono degli animali che usano i semi che ci sono dentro le pignette di ontano come cibo, in particolare c’è un uccellino che frequenta le ontanete, è il lucherino


• Il lucherino, “ugarin” in dialetto: è un uccellino golosissimo di semi di ontano, è un uccellino che vive di solito in montagna passa l’estate al fresco in montagna, quando fa freddo in montagna e non trova più cibo scende in pianura e cerca questi alberi per cibarsi dei suoi semi quindi trova nelle oasi del cibo qui trova un posto adatto alla sua sopravvivenza in inverno perché si mangia i semi dell’ontano vivere in questo periodo perché trova cibo in abbondanza; è un uccellino giallo abbastanza grande, giallo e verde e la testina ha un cappuccio nero è un passeriforme.


Ecco il muschio, siamo in un bosco, non serve andare in montagna c’è Che tappeto di foglie! il bosco anche qui

Ho piantato questa pianticella, l’anno prossimo sarà cresciuta?... Penso che farò il naturalista

Mi sembra di essere nel paradiso!


Dopo la visita Cosa ricordo? Cosa mi ha interessato di piĂš?

Osserviamo insieme le foto dell’uscita, ascoltiamo brani della registrazione-audio, discutiamo usando gli appunti, raccogliamo le idee alla Lim


• Il pioppo bianco è un albero alto circa 40 metri e si chiama così perché ha la corteccia del tronco e dei rami biancastra come pure la pagina inferiore delle foglie (Riccardo)


• non bisogna abbandonare le tartarughe americane negli stagni o nei fossi o nelle paludi, perchÊ possono contagiare le tartarughe europee che non trovano cibo a sufficienza e si ammalano (Gianmarco)

nei fossi e negli stagni vivono le rane e i tritoni e anche dei piccoli serpenti (Emy)


• si può conoscere non solo guardando, ma anche toccando: il tronco di un albero è più caldo di un palo della luce di metallo (Giovanni) se tocchiamo una rana, questa si ustiona perché la temperatura del nostro corpo è molto più calda rispetto alla sua (Andrea)

la quercia rossa si chiama così dal colore rossiccio delle striature della corteccia e del tronco, soprattutto quando la pianta è vecchia (Giustina)


• Gli ontani sono alberi che crescono vicinissimi all’acqua, spesso hanno le radici in acqua (Oscar) • Gli ontani hanno delle piccole “pigne” che contengono i semi, ci sono degli uccellini, i lucherini, che sono golosissimi di questi semi (Francesca)


• Noi abitiamo in pianura, dove il suolo è piatto; la nostra pianura si chiama Pianura Padana ed è stata “costruita” dai fiumi, tanto tempo fa dove abitiamo noi c’era una foresta di querce (Giorgia) • Nell’oasi passa un fiume, è il Rio Cimetto, il fiume di Spinea (Agnese)


• Dove ora ci sono gli stagni, un tempo c’erano le cave, delle buche enormi fatte dagli uomini che hanno scavato per ricavare l’argilla con la quale costruivano vasi e mattoni di terracotta nella fornace Cavasin (Alice)


• Sulla riva del fosso c’erano delle piccole uova bianche dentro un buco, forse di gambero, non di rana, perché la rana le depone in acqua (Gianpaolo)

• Il picchio è un uccello che fa i buchi nella corteccia degli alberi vecchi per mangiare le larve (Aldon)


I materiali raccolti

Osserviamo e disegniamo i materiali raccolti


Un prima sintesi il paesaggio dell’oasi La ricerca delle informazioni e dei temi sui testi dei bambini permette di costruire insieme una tabella per raccogliere in sintesi e ordinare gli elementi osservati.


Il lavoro sul testo: le informazioni e i temi • Il pioppo bianco è un albero alto circa 40 metri e si chiama così perché ha la corteccia del tronco e dei rami biancastra come pure la pagina inferiore delle foglie si parla di PIANTE 1) Di chi/che cosa si parla? Del pioppo bianco Sottolineiamo sul testo

2) Che cos’è un pioppo bianco? Una pianta! Scriviamo dopo l’informazione



La sintesi collettiva: la tabella Tipo di elemento PIANTE ANIMALI

Elementi osservati nell’oasi Alberi: pioppo bianco, ontano, quercia rossa, biancospino; cespugli: rovi, canne di palude; erbe…. Uccelli: luccherino, picchio, scricciolo, ghiandaia, aironi; rane, gamberi, tartarughe, tritoni, piccoli serpenti, scoiattoli, lombrichi, larve, chiocciole

TERRENO

Cave, pianura (Pianura Padana)

ACQUE COSTRUZIONI dell’uomo

Stagni, fossi, fiume (Rio Cimetto) Ponti, sentieri, pompe per l’acqua, cave


La sintesi individuale: il testo scritto I bambini costruiscono il testo in brutta copia utilizzando gli appunti raccolti durante l’uscita, le registrazioni ascoltate in classe, le discussioni. Scrivono il testo al computer

• Mercoledì 6 novembre siamo andati all’oasi a fare una passeggiata e due esperti del w w f Luca e Marco ci hanno detto che là vivono tanti animali e tante piante. • Certi frutti si possono mangiare e abbiamo raccolto castagne, ghiande e foglie di menta … e pure saltato un ruscello che era un po’ difficile e all’ingresso abbiamo notato che gli alberi erano in fila, mentre all’ oasi erano sparsi • Sebastian

• Alle 8,50 siamo partiti, abbiamo visto la mamma di Saray e suo fratello. • Poi sono arrivati due naturalisti di nome Luca e Marco. • Abbiamo visto delle casette per gli uccelli, ho notato che gli alberi erano etichettati e Marco ci a detto che alcuni alberi sembrano giovani ma sono vecchi. • Abbiamo visto delle more e uova di rana. • Mi sono divertita. • Angelica


Il 6 novembre siamo partiti dalla scuola I. Nievo alle ore: 9 meno 5. Dopo un po’ di cammino siamo arrivati alla scuola Andersen e lì abbiamo incontrato due naturalisti che si chiamavano Luca e Marco. Ci hanno spiegato e fatto vedere un albero che aveva il nome di Pioppo bianco, con le foglie che da una parte erano biancastre e dall’altra parte avevano un colore giallo e dei puntini marroni. Ci hanno portato in un oasi che si trova all’interno del parco Nuove Gemme. All’inizio quando siamo entrati nell’oasi abbiamo visto un uccellino volare e Marco e Luca ci hanno detto che si chiamava ghiandaia. Poi abbiamo visto una rana e Luca ci ha detto che se la prendevamo in mano si sarebbe ustionata per la differenza di temperatura della rana e della nostra mano. Poi abbiamo visto delle uova minuscole e i due naturalisti ci hanno spiegato che forse erano di gambero, proseguendo c’erano due fossati con acqua e alcuni di noi hanno annotato che era sporca. Dopo aver camminato siamo ritornati a scuola con la classe 3 B e abbiamo iniziato a studiare. Alice

• •

• •

Noi siamo andati all’oasi con Marco e Luca che erano i guidatori. Quando stavamo per entrare in parco ci hanno spiegato come è formata la pianura con le montagne che ogni volta cadevano i sassi dalle montagne e cosi è formato la nostra pianura. Quando siamo entrati nel parco ci hanno detto se toccate le cortecce o dei tronchi degli alberi lo sapete che differenza hanno se sono il tronco o la corteccia del faro il tronco del albero era più caldo e quello corteccia del faro era più freddo. Siamo andati dove c’era una rana e ci hanno detto che se la teniamo troppo in mano si bruciano la nostra temperatura è più di 30 gradi e poi. Abbiamo camminato e c’era un pioppo bianco e un po’ biancastro e il tronco marroncino. Siamo andati e c’era uno stagno dove abitavano le tartarughe europee hanno detto che non bisogna abbandonare le tartarughe americane negli stagni perché potrebbero contagiare le tartarughe europee. Aldon


• • •

• •

• • • • •

Giovedì 7 novembre alle ore 8,55 siamo andati all’oasi del parco Nuove Gemme. Siamo stati accolti da Marco e Luca due naturalisti. Ci hanno spiegato che una volta Spinea, Noale, Salzano erano una immensa foresta di querce. Ci hanno anche spiegato che il parco è una cosa creata dall’ uomo si capisce dagli alberi che sono in riga,il tronco delle stesse dimensioni e gli alberi provengono dagli altri paesi. Mentre l’oasi è sempre costruita dall’ uomo ma con le regole naturali:gli alberi originali da l’ Italia, alberi dalle dimensioni diverse e sparpagliati a caso. Alle ore 9,50 siamo entrati nell’ oasi e ho visto: uno scoiattolo, una volpe e una rana nel fossato. Il fossato sapeva una gran puzza e ci vivevano: rane, gamberi e tritoni, sulla sponda in un buchetto c’erano delle uova. Il fossato era collegato a due cave vecchie trasformate in laghetti dove nell’ acqua vive un albero di nome ontano che fa delle “pignette” con dentro tanti semi, lucherino ne è ghiotto. Più avanti sull’ erba c’era la rugiada che è entrata a tutti sulle scarpe. Dopo ci siamo ritrovati su un altro laghetto dove ci avevano spiegato che non bisogna abbandonare le tartarughe americane perche possono fare ammalare le tartarughe europee. Per andare sul fiume Rio Cimetto abbiamo trovato un fungo bello grande e quando siamo arrivati al fiume ne abbiamo trovati degli altri. Poi abbiamo attraversato un ponte, abbiamo scavalcato il fossato e siamo tornati a scuola alle 11,00 È stato divertente e molto interessante. Andrea


• •

Il 6 novembre alle ore 8,55 siamo andati all’oasi nel parco “Nuove Gemme”, per arrivarci siamo andati in via Filande e poi abbiamo girato a destra in via Rossignago. Siamo andati dritti e abbiamo visto anche l’asilo Andersen dove andavo io. Abbiamo conosciuto le guide, Luca e Marco, e dopo aver parlato un pò con loro ci siamo messi in cammino per andare all’oasi. Luca e Marco, quando eravamo ancora nel parco, ci hanno detto che c’è un albero che si chiama quercia rossa perché quando diventava vecchia sul tronco si vedono striature rosse. Quando siamo entrati nell’oasi ci hanno detto altre cose: che non bisogna prendere in mano le rane perché sono abituate alla temperatura di 5 gradi invece noi siamo di 37 gradi quindi si brucia.Che non bisogna abbandonare le tartarughe americane negli stagni, fossi e nelle paludi perché possono provocare malattie alla tartaruga europea, è può morire. Che c’è un albero che si chiama Ontano vive vicino all’acqua o sull’acqua, l’Ontano ha delle pignette con dentro dei semi, che il Lucherino è golosissimo……poi siamo tornati a scuola. Francesca

• • •

• •

• •

Mercoledì noi di terza siamo andati a visitare l’oasi. Quando siamo arrivati c’erano già Marco e Luca,le nostre guide, che ci stavano aspettando. Siamo andati nel parco abbiamo fatto una lunga passeggiata, ci hanno fatto vedere e toccare le cortecce degli alberi, che erano un po’ ruvide. Nell’oasi non ci sono baobab, ma querce, faggi e betulle. Andando avanti ci hanno alcune cose sugli animali, ad esempio che non si devono abbandonare le tartarughe, perché quelle americane si ammalano e quelle europee no. Ci hanno detto che le rane non depongono le uova nell’acqua ma sul fondo. Noi abbiamo fatto delle domande e loro ci hanno dato le risposte. Agnese


• •

• •

Mercoledì 6 novembre siamo andati all’oasi del parco Nuove Gemme. Ci hanno spiegato tante cose tipo: che l’albero di ontano, ha delle radici che finiscono dentro all’acqua e ha delle pignette di legno dove degli uccelli ci vanno a mangiare. Che se tocchi una rana quella si può bruciare perché noi abbiamo 36 gradi sulla pelle,invece lei ha 4-5 gradi sulla sua pelle. All’ inizio c’erano piante di more (rovi), Luca e Marco, i naturalisti, ci hanno spiegato che sui rovi di more vanno animali come gli scoiattoli, gli uccelli, le bisce… Ho visto anche delle uova. Abbiamo passeggiato dentro all’ oasi del parco Nuove Gemme dove ho visto i fossi, gli alberi di pioppi che hanno una corteccia bianca, gli alberi di acero e delle foglie rosse di nome liquidambar. Quando eravamo alla fine del percorso abbiamo visto da lontano la fornace Cavasin, ritornando abbiamo visto i pulcini e ci siamo diretti a scuola. Giorgia

• • •

• •

• • •

Siamo usciti da scuola alle ore 8:55, entriamo in via Filande e in via Rossignago. Vedo l’asilo Andersen (il mio asilo), i due naturalisti che si chiamano Luca Marco ci faranno da guida. Luca e Marco ci hanno detto che molti alberi non erano di questo paese, erano di altri paesi. Non potevano portare dei Baobab nel parco “Nuove Gemme” perché il Baobab deve essere piantato in un posto caldo. Luca e Marco ci hanno detto che la quercia rossa si chiama così perché il tronco è rossiccio. Entriamo nell’ oasi alle ore 9:50, abbiamo visto anche un piccolo laghetto creato dall’uomo, c’era anche una rana piccola, Luca ci ha detto che se prendiamo una rana in mano di ustiona perché la nostra temperatura del corpo è molto più calda rispetto a quella della rana. Abbiamo visto anche delle piccole uova, forse sono di gambero ma non di rana. Torniamo a scuola alle ore 11:00. Giustina


• • • •

Noi abitiamo in pianura dove il suolo è piatto e si chiama Pianura Padana, è stata costruita dai fiumi tanto tempo fa. Dove abitiamo noi c’era una foresta di quercia dove ora ci sono gli stagni , un tempo c’erano le cave delle buche enormi fatte dagli uomini che hanno scavato per ricavare l’argilla

• • •

Gianpaolo

• • •

Mercoledì 6 novembre siamo andati all’ oasi dietro il parco N. Gemme. Adesso racconto quello che ho visto a Luca: 2 ragazzi del WWF hanno guidato l’uscita e siamo entrati nel parco. C’ erano delle querce rosse e bianche tutte allineate. Poi siamo entrati nell’ oasi dove abbiamo visto una ghiandaia, cioè un uccello che si nutre di ghiande. Poi Riccardo ha affermato di aver visto uno scoiattolo. In seguito abbiamo visto un rospetto; dopo abbiamo visto un lucherino. Infine abbiamo fatto una passeggiata vicino alla fornace, e poi siamo tornati a scuola. Daniel.


• • • • • • • • • • •

• • •

Passeggiata all’oasi Alle ore 8,54 siamo partiti per l’oasi. Mentre camminavamo c’era tappeto di foglie e dopo abbiamo incontrato la mamma di Saray con suo fratello. Un attimo dopo abbiamo incontrato due signori che a me stavano simpatici e ci hanno raccontato delle cose e questi signori si chiamavano Luca e Marco: come si è creata la nostra pianura. L’argilla è un materiale che serve agli uomini per questo si dice che è una risorsa. Abbiamo visto lombrichi. I signori ci hanno fatto vedere un pioppo bianco. Quando siamo arrivati al fosso erano le ore 8,50 Wow! C’erano una rana che poi è scappata e non solo anche delle uova. Ora parliamo di un uccello di nome Lucherino. Durante il tragitto abbiamo visto piante, acque e animali, una pianta è il biancospino. L’ontano produce un frutto con dentro dei semi, questi frutti sembrano bacche nere e secche. Il carice è una pianta, più che una pianta sembra un filo d’erba solo che è più lungo e poco dopo c’erano dei funghi, uno rotto, uno bello grande e intero e tanti funghi rotti e caduti. Il Rio Cimetto è il fiume di Spinea e noi lo abbiamo visto dall’ oasi. Chiara


• Siamo partiti alle 8,54, abbiamo visto la mamma della Saray e suo fratello, dopo sono arrivati due esperti di nome Luca Marco. • Abbiamo visto degli alberi tutti messi in fila, e ci hanno spiegato che l’oasi è da 90 anni abbiamo visto more rovi e 3 ranocchiette e delle uova di gambero rosso e 5 stagni. • E abbiamo visto dei funghi, dopo abbiamo saltato un fosso ci siamo divertiti un mondo. • Mi sono divertita perché sono stata a contatto con la natura. • Emma

• •

• • •

Mercoledì sei novembre noi delle classi terze siamo andati all’oasi. Oggi siamo usciti per visitare l’ oasi Nuove Gemme insieme a Luca e Marco, due naturalisti che ci hanno fatto da guida. Ci hanno fatto vedere un bosco al parco della Nuove Gemme a Spinea e ci hanno spiegato tante cose: Il pioppo bianco è un albero alto circa 40 metri e si chiama cosi perché ha la corteccia del tronco e dei rami bianchi come pure la pagina inferiore delle foglie. Non bisogna abbandonare le tartarughe americane Poi siamo andati in mezzo al bosco e abbiamo visto funghi piccoli e grandi. Alla fine del giro siamo ritornati a scuola. Emy


• • • • • • • • •

Il 6 novembre 2013 alle ore 8,55 con le maestre e i miei compagni mi sono recato al parco Nuove Gemme per visitare l’oasi. Lì ad aspettarci c’erano due naturalisti che ci hanno guidati in tutto il percorso e ci hanno spiegato che alcuni uomini, in passato, hanno modificato l’ambiente del nostro paese abbattendo molti alberi per lasciare il posto alle costruzioni. Inoltre, ci hanno raccontato che noi abitiamo in pianura padana e che è stata formata dai fiumi. Quando siamo entrati nell’oasi abbiamo visto il fiume Rio Cimetto, alcuni scoiattoli, grilli, rane, vermi, lombrichi e bruchi. Vicino al fosso c’erano delle piccole uova bianche forse di gambero, sicuramente non di rana, perché essa le depone in acqua. Ho scoperto che se tocchiamo una rana, questa si ustiona, perché la nostra temperatura è più calda rispetto alla sua. Abbiamo visto molti alberi come ghiandaie, pioppi e ontani, quest’ultimi spesso hanno le radici che crescono in acqua e le loro pigne contengono dei semi che piacciono molto agli uccelli lucherini. La guida ci ha detto di non abbandonare le tartarughe americane nei fossi, perché potrebbero contagiare quelle europee che non trovano cibo a sufficienza e si ammalano. Nell’oasi, vi erano molti funghi, alcuni piccoli altri grandi, bianchi, rossi, marroni e marrone scuro, poi vi erano degli uccelli guarde boy. Alle ore 11 abbiamo finito la visita e siamo usciti dall’oasi. Questa visita è stata molto interessante, perché mi ha fatto conoscere il mondo animale e vegetale del parco che io frequento. Gianmarco


• •

• •

Mercoledì 6 novembre 2013 siamo andati all’oasi parco “Nuove Gemme” e siamo partiti alle ore 8,50 e abbiamo visto i lombrichi, lo scricciolo, la ghiandaia, la ranocchia e il lucherino. Abbiamo visto animali bellissimi. Abbiamo visto il pioppo bianco, i rovi, le more, la robinia, l’ontano, delle pignette, il bianco spino, i calici, i giunchi il Rio Cimetto, dei funghi. Nell’ambiente artificiale c’erano solo due ripiani mentre nell’ambiente naturale c’erano più ripiani. C’erano alberi grandi e piccoli cespugli e siepi. Mi è piaciuto andare all’oasi ed imparare tante cose. Ho imparato che non si deve modificare sempre tutto. Marta

• •

Mercoledì 6 novembre siamo andati all’oasi del parco nuove gemme e siamo partiti alle ore 8,50 e abbiamo visto lombrichi, lo scricciolo, la ghiandaia ,la ranocchia, il lucherino. Abbiamo visto tanti animali ed erano bellissimi. Abbiamo visto i pioppi bianchi, i rovi, le more, le robinie, l’ontano, le pignette, il biancospino, i carici, i giunchi e i funghi. Nell’ambiente artificiale c’erano solo due ripiani: piano terra e piano alto, mentre nell’ambiente naturale c’erano più ripiani. Matteo


• Oggi siamo andati all’oasi del parco “Nuove Gemme” con delle guide del WWF (Marco e Luca). • Ci hanno spiegato tante cose interessanti: il pioppo bianco perché si chiama così e quanto è alto,la differenza di temperatura tra un albero e un palo della luce, che se prendi in mano una rana si ustiona…… • Abbiamo fatto il giro di gran parte dell’oasi osservando tante specie di piante. • Mi è piaciuto andare nell’oasi perché c’ero già stato e mi ero divertito. Riccardo C.

• Mercoledì 6 novembre siamo andati all’ oasi a fare una passeggiata e due esperti del wwf , Luca e Marco ci hanno spiegato che la vivono tanti animali e piante, che certi frutti si possono mangiare e abbiamo raccolto castagne, ghiande, foglie di menta… e pure saltato un ruscello che era un po’ difficile. • All’ingresso del parco abbiamo notato che gli alberi erano allineati e mentre all’ oasi erano sparsi. • Riccardo T


• • • • • • • • • • • • •

• • •

Il 6 novembre siamo usciti per andare a vedere l’ oasi del parco nuove Gemme. Quando siamo arrivati al cancello del parco abbiamo conosciuto Luca e Marco che sono due naturalisti. Poi siamo entrati nel parco e loro ci hanno fatto vedere tre file di alberi e ogni fila è una specie diversa. Loro ci hanno spiegato molte cose sulla quercia rossa. Ci hanno detto che i picchi fanno la casa sugli alberi giovani e su quelli vecchi cercano da mangiare. Quando siamo entrati nell’ oasi siamo andati un po’ avanti e abbiamo visto un fosso. Dentro il fosso c’ era una rana. Luca e Marco ci hanno spiegato che se tocchi una rana , si ustiona perché ha una temperatura di 5, 6 gradi. Siamo andati avanti e abbiamo visto un laghetto. Luca ci ha fatto notare che c’ erano degli alberi quasi sull’ acqua. Questi alberi si chiamano ontani che crescono vicinissimi all’ acqua e spesso hanno le radici in acqua. Poi siamo andati avanti e abbiamo visto altri due stagni. Sull’ ultimo stagno Luca ci ha spiegato che se lasci una tartaruga Americana vicino a una europea, quella europea si può ammalare perché a meno protezione. Dopo siamo tornati e abbiamo visto il fiume Rio Cimetto. Questa esperienza mi è piaciuta perché ho imparato nuove cose sulla natura. Oscar


• Ho visto mia mamma con mio fratello • Dopo arrivati due esperti di nome Luca e Marco. • Abbiamo visto dei alberi messi in ordine. • Ci hanno spiegato che l’oasi esiste da 90 anni. • Abbiamo visto delle more dai rovi 3 rane e uova di gambero rosso e un stagno e abbiamo visto dei funghi dopo abbiamo saltato in un laghetto . • Ci siamo divertiti un mondo. • Saray

• Mercoledì 6 novembre 2013 siamo andati all’oasi parco Nuove Gemme e siamo partiti alle ore 8,50 e abbiamo visto i lombrichi, lo scricciolo, la ghiandaia, le ranocchie e il lucherino. • Abbiamo visto tanti animali ed erano bellissimi. • Abbiamo visto il pioppo bianco, dei rovi, le more, la robinia, l’ontano, delle pignette, il biancospino, i carici, i giunchi, funghi, il Rio Cimetto. • Nell’ambiente artificiale c’erano ripiani piano terra e piano alto mentre nell’ambiente naturale c’erano più ripiani. Mi è piaciuto perché i paesaggi erano bellissimi e ho imparato che non bisogna disturbare gli animali. Taspia


• Siamo partiti alle ore 8,54. Siamo arrivati all’oasi alle ore 9,50. • Due esperti del wwf ci hanno spiegato perché una quercia si chiama quercia rossa. Si chiama quercia rossa perché quando fa le crepe si vede il rosso • C’è un uccellino di nome Lucherino). • Abbiamo visto degli alberi : uno si chiama pioppo bianco, un’altra era la quercia bianca ha il dietro della sua foglia era bianco. • Siamo andati su un ponte piccolo dove poi ci trovavamo vicino a una fabbrica ed eravamo vicino a Olmo. • Stavamo andando verso scuola e all’improvviso vedo un fungo a forma di ombrello: era carino, ma era velenoso. • Arrivati a scuola alle ore 11,00 non mi ero portata gli stivali alle ore e allora le scarpe le avevo piene di fango. • Mi è piaciuto perché ho sentito odore di menta e perché ho respirato aria pura. • Mi piacerebbe andare all’oasi e fare da guida a mia mamma. • Sara


L’analisi del testo informativo • Abbiamo imparato che un testo di informazioni è suddiviso in paragrafi • Su alcuni testi del nostro “libro dei saperi” abbiamo provato ad individuare i paragrafi di un testo cercando il punto a capo come “segnale” del paragrafo che finisce e del successivo che inizia; ritagliando o ricopiando sul quaderno i paragrafi di un testo • Di ogni paragrafo individuiamo l’argomento di cui si parla


Dalle informazioni ai temi • Riprendiamo i nostri testi scritti a computer sulla visita all’oasi e individuiamo i paragrafi: è il punto e a capo il “segnale” che ci guida. • Ritagliamo i paragrafi: ogni paragrafo è per noi un’informazione. • Rileggiamo ogni informazione e ci chiediamo: di quale argomento/tema si parla?


L’oasi - i temi • Visitando l’oasi abbiamo raccolto informazioni su: • LA FLORA, cioè le Piante che crescono spontaneamente • LA FAUNA, cioè gli Animali selvatici • LE ACQUE • LA FORMA DEL TERRENO • LE COSTRUZIONI dell’uomo • Sono questi i TEMI


La tematizzazione Di quale argomento/tema si parla in ogni informazione?

Incolliamo ogni informazione dei nostri testi sotto al tema a cui si riferisce


La sintesi collettiva Costruiamo un cartellone: usiamo le informazioni raccolte, le foto, scriviamo i titoli con word-art



Come continuare? Approfondire Dal particolare al generale L’uscita all’oasi ha aperto “piste di lavoro” che permettono di approfondire temi, conoscenze e concetti di diverso tipo e che riguardano discipline diverse, in particolare geografia, scienze, storia


Geografia • Cos’è un paesaggio? Come è fatto? Quali elementi compongono un paesaggio? • Ci sono delle relazioni tra gli elementi di un paesaggio? Quali? • Gli uomini e il paesaggio dove vivono, sono in relazione? • Noi viviamo in pianura: come è fatto il paesaggio di pianura?


Scienze • Le piante: conosciamo qualcosa di più sulle piante osservate all’oasi? come sono fatte le piante? Quali le “famiglie” delle piante? Quali sono le differenze? • Gli animali: ricerchiamo altre informazioni sugli animali osservati all’oasi. Conosciamo alcuni animali. Quali sono le “famiglie” degli animali?


Storia • Com’è il paesaggio di pianura oggi? Le costruzioni, i loro usi e le loro funzioni. Quali sono le attività che l’uomo oggi svolge in pianura? • Come era il paesaggio di pianura nel tempo passato? Che cosa offriva agli uomini? Quali erano le attività possibili? • Cosa è cambiato? Cosa è rimasto uguale?


Geografia: il paesaggio di vita • Riprendiamo le esperienze precedenti intorno al tema del PAESAGGIO della Via Rossignago (cl. Prima), della via Roma (cl. Seconda) e delle vacanze estive osservando le documentazioni prodotte


Il paesaggio delle mie vacanze

Ci siamo accorti che il paesaggio è fatto di ELEMENTI VISIVI, cioè che si possono vedere e toccare, e di ELEMENTI SONORI, che si possono sentire, udire…. In ogni paesaggio ci sono ELEMENTI NATURALI ed ELEMENTI ANTROPICI


Geografia: il paesaggio visivo… • Ricerchiamo foto e disegni di paesaggi, li osserviamo; individuiamo gli elementi, li ordiniamo

…E il paesaggio sonoro Quali suoni, rumori in un paesaggio come questo?


Il paesaggio: la sintesi GLI ELEMENTI DEL PAESAGGIO • Quando osservo un paesaggio come un geografo individuo: – – – – la FLORA, sono le piante che crescono spontaneamente; la FAUNA, sono gli animali selvatici; le ACQUE, sono i laghi, i fiumi, il mare; il TERRENO, si chiama PIANURA, quando il suolo è piatto, si dice COLLINA, se il terreno è leggermente in salita (ondulato), siamo in MONTAGNA, quando il suolo è molto ripido. Il terreno si può chiamare anche RILIEVO; – le COSTRUZIONI DELL’UOMO (OPERE UMANE), sono tutto ciò che gli uomini hanno costruito nel paesaggio naturale durante il tempo per migliorare le condizioni di vita e adattare il paesaggio alle proprie esigenze. Testo costruito collettivamente alla Lim con le parole dei bambini dopo la discussione che ha permesso di condividere le idee


Il paesaggio: cosa dice il libro di testo?

• Lavoriamo insieme: • • • • •

Leggiamo il testo Sottolineiamo le parole sconosciute Scopriamo il significato dal contesto o con il vocabolario Cerchiamo i paragrafi Sottolineiamo le parole-chiave, cioè le parole che ci danno informazioni

Tratto da “Tempo dei draghi3” ed. Mondadori Scuola - Milano


Il paesaggio: cosa dice il libro di testo? • Dal testo individuiamo le domande a cui esso risponde • • • • • • • • • Che cos’è la geografia? Quali paesaggi ci sono sulla Terra? Che cos’è un paesaggio naturale? Cosa sono le acque? Perché l’uomo modifica i paesaggi naturali? Come si chiamano i paesaggi che l’uomo costruisce? Come l’uomo modifica i paesaggi naturali? Chi modifica i paesaggi oltre all’uomo? Quali sono i movimenti lenti ma continui che modificano i paesaggi? Quali quelli improvvisi e violenti? Da dove deriva la parola “geografia”?


Il paesaggio: la verifica

Scheda redatta dall’insegnante e pubblicata su La Vita Scolastica n°3 2010 ed. Giunti


Il paesaggio di pianura • Noi abitiamo in pianura, nella Pianura Padana; riprendiamo le informazioni di Luca e Marco sulla pianura • Ricerchiamo immagini di paesaggi di pianura


Il paesaggio di pianura • Ricerchiamo sul libro di testo dove si parla della pianura: l’indice

• Cosa ci dice l’indice sulla pianura?


Il paesaggio di pianura • Il disegno del paesaggio di pianura In pianura: la campagna, è il paesaggio rurale; la città, è il paesaggio urbano,


In pianura, il paesaggio urbano: la città • Osserviamo la pagina del libro di testo • Individuiamo gli elementi: – – – – Il testo La foto Il disegno Il titolo

• Leggiamo il testo Tratto da “Tempo dei draghi3” ed. Mondadori Scuola - Milano


In pianura, il paesaggio urbano: la città • Dal testo….…alle informazioni…


In pianura, il paesaggio urbano: la città ‌.. alla mappa


Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.