RASSEGNA STAMPA SOFTWORK 2011
“Non esiste vento favorevole per il marinaio che non sa dove andare”. Seneca
La presente Rassegna Stampa espone in ordine cronologico il pubblicato che ha interessato Softwork nell’anno 2011.
ACTIVITY REPORT
2011
La piattaforma editoriale a cui Softwork comunica si suddivide in 2 principali tipologie, riconducibili a diversi contenuti ed obiettivi della comunicazione: Testate tecnologiche rivolte sia ad end-user (es. DataCollection, Logistica, Automazione Integrata) che agli operatori del settore (es. Computer Dealer&VAR, Top Trade Informatica, ElettronicaOggi), alle quali sono stati trasmessi annunci di nuovi prodotti, testimonial e contributi in survey; Testate verticali operative in specifici settori di mercato, informate su case history RFID del loro segmento (es. e-HealthCare e Security). La comunicazione ha seguito un percorso cross-mediale e sincronizzato, rivolto a svariati pubblici, mantenendo la coerenza della nostra mission: comunicazione verbale in occasione di convegni, istituzionale verso i media tradizionali e web. In particolare, ciò ha portato alla differenziazione tra stampa on line e cartacea, basata su un diverso confezionamento della notizia: la prima è infatti più adatta a fornire la semplice notizia, mentre la seconda si adatta maggiormente ad un suo approfondimento, ad un commento e ad una lettura meno frugale. La stampa di settore, votata all’approfondimento dei temi trattati e legata, più della stampa generalista, alla componente pubblicitaria, ha molto risentito dell’attuale congiuntura economica, riducendo il numero di pagine e di uscite annuali e vincolando pubblicazione di un articolo, anche se con contenuti informativi valoriali (case history), all’acquisto di spazi pubblicitari. Per far fronte a questa situazione, la nostra strategia di comunicazione ha “corretto” il percorso, puntando più sulla qualità che sulla quantità del pubblicato cartaceo; potenziata nel contempo l’attività online (web 1.0 e 2.0), con l’intento di cavalcare l’effetto virale e di condivisione tipico di questi canali ed aumentare l’eco mediatica del nostro brand ed il monitoraggio dei motori di ricerca (Google) – emblematico è l’articolo di RFID Italia “RFID italiano: quattro operatori a confronto” di gennaio ’11 che, con la sua struttura, i link ed i contenuti ha avuto un consistente impatto nella nostra visibilità e reputation: social network (es. LinkedIn, non solo con i profili personali, ma anche con i gruppi tematici, Twitter, Flickr), social news (editoria sociale) e social bookmark. Quest’architettura di Social Media Communication è visibile, ad esempio, nel “rimbalzo” dato all’annuncio di nuovi prodotti. Alcuni dati di sintesi sull’esito di questo percorso comunicativo: 16 pubblicazioni cartacee e 56 nel web di annunci di prodotti; 23 pubblicazioni cartacee e 29 nel web di case history; 12 pubblicazioni cartacee e 37 nel web di annunci di eventi, allenze o survey (la presenza on line è quindi più del doppio rispetto a quella off line, considerando anche la cura dedicata alla qualità – brand reputation). Nel corso del 2011 sono stati divulgati 6 comunicati stampa aventi per contenuto l’annuncio di nuovi prodotti o scelte strategiche/operative (es. eventi), mentre per le case history sono state pianificate comunicazioni mirate e ad hoc. Questa politica comunicativa ha registrato come risultato una presenza mediatica di spessore per quanto riguarda i testimonial RFID ed un potenziamento della visibilità on line, grazie alla reazione sinergica dei social media e dei canali web 1.0 nel disseminare la notizia nella rete. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa o a piè di pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato, non riproducibile.
Genn./Febbr. 2011
DATACollection
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pagg. 24, 25 e 26
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Gennaio 2011
Top Trade
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 57
Febbraio 2011
RFID Italia
Estratto dal web: Home page e sottopagina
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
gennaio 2011
RFID Italia
Estratto dal web (homepage + sottopagina)
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
gennaio 2011
RFID Italia
Estratto dal microsite Softwork
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Gennaio 2011
RFID Italia
Estratto dal web
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
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Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
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Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
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Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Identificazione automatica Vino
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GENNAIO 2011
Linea di confezionamento Ornellaia, dove ogni postazione è dotata di reader e antenne per associare ogni bottiglia alla confezione.
RFID per la produzione e la logistica All’interno di un’importante azienda vinicola toscana, l’RFID ha permesso di migliorare i processi produttivi, logistici e di inventario. Laura Palva
T
enuta dell’Ornellaia, fondata nel 1981, è parte della holding Tenute di Toscana, subholding controllata dal Gruppo Marchesi de’ Frescobaldi. Situata sulla strada del vino della “Costa degli Etruschi” sulle colline livornesi del Mar Tirreno, la tenuta è immersa in un rigoglio di vitigni e una lussureggiante vegetazione, caratterizzata da ulivi centenari e fitti boschi di macchia mediterranea: quasi 100 ettari di vigneti, sviluppati in due aree adiacenti tra loro (Ornellaia e Bellaria), divise dalla Via dei Cipressi
di carducciana memoria, per una produzione annua totale di circa 790.000 bottiglie, distribuite in 60 nazioni. La visione di Tenuta dell’Ornellaia si riassume in Qualità Globale, intesa come un sapiente mix di elementi della natura e di talento dell’uomo: scelta del posto giusto, le colline maremmane sul Mar Tirreno, del momento propizio per intervenire lungo la filiera produttiva, dalla cura e gestione del vitigno alla vendemmia, dalla selezione manuale di ogni grappolo e acino per eliminare anche la più piccola parte vegetale
residua alla vinificazione con assaggi metodici e quotidiani, per giungere all’affinamento in barriques di rovere francese prima e in bottiglia poi.
L’applicazione «All’avanguardia nell’innovazione tecnologica con impianti di fitodepurazione e pannelli fotovoltaici – racconta Paola Palestra, Direttore Acquisti & Investimenti in Tenuta Ornellaia e capo progetto Tenuta dell’Ornellaia conferma con il progetto RFID il valore del suo brand e il suo spirito pionieristico, prima azienda in Italia infatti ad adottare l’RFID per l’identificazione non solo del lotto, ma anche di ogni singola bottiglia». Il progetto mira infatti a tracciare ogni bottiglia dei due prodotti
di punta maggiormente premiati, Ornellaia e Masseto, nel processo sia produttivo e logistico all’interno dell’azienda sia distributivo all’esterno sui mercati mondiali, per un totale di circa 180.000 bottiglie all’anno. Per meglio rispondere a queste aspettative, l’architettura RFID in Tenuta dell’Ornellaia, firmata Softwork, è di natura mista, ossia HF e UHF: ogni bottiglia è dotata sul retro-etichetta di un tag RFID HF, mentre sulla scatola di legno o cartone contenente fino a 6 bottiglie è apposto un tag RFID UHF. In particolare, l’RFID entra in azione nella parte finale della linea di imbottigliamento della tenuta, senza intaccare e appesantire il consolidato flusso operativo e le relative tempistiche:
A fine linea (di confezionamento), l’operatore preleva la confezione (dotata di tag RFID UHF) per formare la composizione del pallet; in questa fase, la confezione è automaticamente identificata/ tracciata dalle antenne RFID.
Senza interferire minimamente con il design e l’estetica del packaging di Ornellaia, l’RFID non ha intaccato nemmeno le consolitate procedure operative della linea di confezionamento e composizione pallet: unico cambiamento richiesto dall’RFID, la sostituzione dei tavoli in cui avviene il confezionamento, prima in metallo e ora in legno.
«L’RFID ha permesso di migliorare i processi produttivi, logistici e di inventario interni dell’azienda, dotando ogni cartone/collo di tag UHF: gestione semplificata inventari, allineamento elettronico più sicuro tra il fisico e il contabile e unificazione delle procedure logistiche», conferma Palestra. A questo si affianca la dotazione per ogni singola bottiglia di Masseto e Ornellaia di una carta d’identità univoca per tracciarne il percorso distributivo sul mercato internazionale, al fine di prevenire la falsificazione e, quindi, tutelare ulteriormente il
valore del brand Ornellaia. Il sistema RFID in Ornellaia è di matrice “mista”, poiché unisce la banda HF ed UHF per meglio rispondere agli obiettivi individuati, con soluzioni anche ad hoc, appositamente studiate e realizzate per la tenuta. Ad ogni postazione di lavoro sulla linea di confezionamento opera un box custom che ospita al suo interno reader HF e UHF, dotati di led esterni e buzzer per segnalare la correttezza o l’eventuale errore nella procedura operativa. In particolare, l’UHF segue, ossia traccia, il tragitto della scatola contenente le bottiglie dal momento del confezionamento lungo il percorso logistico della tenuta: formazione pallet, entrata e uscita dei colli dal magazzino. Il versante UHF è composto da: moduli RFID UHF in ogni working station della linea di confezionamento; tag RFID UHF, adesivi; reader RFID MRU200, collegati
Particolare di fine linea, dove le confezioni di vino sono rilevate in automatico transitando sulla rulliera attraverso 2 antenne RFID.
ad antenne U250x250, posizionato alla fine della linea di confezionamento e sul muletto in magazzino; palmare industriale mobile RFIDF UHF, assegnato al magazziniere per le operazioni di picking & packing. L’HF accompagna invece la vita di ogni singola bottiglia, monitorandone le vie distributive sia in Italia che all’estero: gli Area Manager sono infatti dotati di appositi palmari per “leggere” l’etichetta HF, con la possibilità inoltre di accedere all’intranet digitando il codice univoco del tag, stampato in chiaro sull’etichetta della bottiglia, e acquisire così preziose informazioni: articolo, cliente e relativa anagrafica, dati di fatturazione e di spedizione, prodotto e numero d’ordine. L’architettura HF operativa in Ornellaia è composta da: P modulo RFID HF MRM101 in ogni working station della linea di confezionamento, collegato a un’antenna custom realizzata con circuito tuning MAT di FEIG; P tag RFID HF apposti sul retro-etichetta della bottiglia. K © RIPRODUZIONE RISERVATA
GENNAIO 2011
Perché RFID?
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P l’operatore associa il tag UHF alla scatola che sta confezionando e gli attribuisce le informazione necessarie avvicinando il tag al reader predisposto frontalmente alla postazione di lavoro; P l’operatore preleva dalla rulliera le bottiglie e le depone nella scatola: così facendo, i tag HF presenti sul retroetichetta della bottiglia sono automaticamente rilevati e associati al tag UHF della scatola grazie all’antenna RFID posta sotto il desk; P la confezione, adagiata sulla rulliera, arriva poi a fondo linea ed è automaticamente identificata da antenne RFID UHF prima della composizione dei pallet, con l’obiettivo di identificare in modo certo la composizione stessa; P trasportati in magazzino di circa 800 m2 con una capacità di stoccaggio di quasi 1000 pallet, dove il vino prosegue il suo affinamento, i pallet sono qui agevolmente movimentati e identificati in entrata e uscita grazie alla dotazione del muletto di reader UHF e palmari mobili RFID; P l’RFID vive anche quando la bottiglia è immessa sul mercato internazionale, con la possibilità di lettura del tag e, quindi, verifica del percorso di vendita.
gennaio 2011
e-Gov
Estratto dal web (homepage + sottopagina)
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Gennaio 2011
Advgroup.it
– Comunicati Stampa
Estratto dal web
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Gennaio 2011
RFID Italia
Estratto dal web
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Gennaio 2011
Automazione Industriale
Estratto dal web
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Standardizzazione vicina per il formato JT
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Paola Visentin Da:
Automazione Industriale [mailer.automazione@businessmedia24.com]
Inviato: giovedì 27 gennaio 2011 15.58 A:
Paola Visentin
Oggetto: Standardizzazione vicina per il formato JT Qualora non visualizzassi questa comunicazione correttamente, clicca qui per la versione online.
Automazione & Industria Il Pdf sfogliabile Automazione & Industria illustra le tecnologie di automazione che permettono di coniugare produttività, qualità ed efficienza. Tanti esempi di imprese che innovano, adottando nuove tecnologie, puntando sullo sviluppo di nuove competenze e sulla collaborazione tra gruppi e persone.
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Questa edizione di Automazione Industriale Newsletter è stata preparata dalla redazione di Automazione Industriale. Se desiderate inviare opinioni, commenti o suggerimenti, potete scrivere un messaggio all'indirizzo redazione.automazione@ilsole24ore.com.
27/01/2011
Gennaio 2011
FullPress Magazine di Tecnologie e Business
Estratto dal web
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Newsletter FullPress.it
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Paola Visentin Da:
Newsletter FullPress.it [noreply@fullpress.it]
Inviato: giovedì 27 gennaio 2011 20.15 A:
Paola Visentin
Oggetto: La rassegna stampa di FullPress.it del 27/01/2011 Newsletter n. 26 del 27 gennaio 2011
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Ultime News Telefisco 2011: Infracom presente e partner de Il Sole 24 Ore I servizi di audio-video streaming di Infracom permettono di diffondere i contenuti del convegno, sia in diretta che on demand, agli utenti in pay-per-view collegati al sito web de Il Sole 24 Ore.
Google acquisisce SayNow per i servizi vocali Google ha comprato SayNow, giovane azienda impegnata nello sviluppo di servizi voice messaging.
Siti torrent oscurati da Google Instant Google Instant oscura i siti torrent, filtrando determinate parole che potrebbero essere riconducibili a pratiche illegali di pirateria informatica.
Cabling Milano 2011: EDSlan presente all'evento sul cablaggio strutturato EDSlan rinnova ancora una volta la sua presenza a Cabling Milano (15 febbraio 2011, presso Milan Marriott Hotel, Via Washington 66 – Milano), l’unico evento nel panorama nazionale interamente dedicato al cablaggio strutturato.
* Dispositivo Rfid Max50.10 per controllo accessi: controller intelligente e reader RFID, da Softwork * Astaro annuncia risultati record e due acquisizioni nel 2010
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28/01/2011
Gennaio 2011
Comunicati-Stampa.net
Estratto dal web
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Gennaio 2011
DATACollection
Homepage + sottopagina
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
DATACollection Newsletter
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Paola Visentin Da:
mailinglist@datacollection.eu
Inviato: venerdì 28 gennaio 2011 11.56 A:
Paola Visentin
Oggetto: DATACollection newsletter
Newsletter - 28
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News RFID ID MAX50.10 di Softwork per il controllo accessi
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Softwork inaugura il 2011 con l’annuncio di un nuovo dispositivo RFID, l’RFID MAX50.10, in grado di gestire in modalità stand-alone fino a 9.000 (...)
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28/01/2011
Gennaio 2011
A-Zeta.it Aziende online
Estratto dal web
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Gennaio 2011
Comunicati-Stampa.com
Estratto dal web
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Gennaio 2011
01.net
Estratto da newsletter e web
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Febbraio 2011
Comunicati-stampa
Estratto dal web: Home page e sottopagina
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Gennaio 2011
Paper.li
Estratto dal web
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Genn./Febbr. 2011
DATACollection
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 50
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Marzo 2011
DATACollection
Estratto dal web Homepage e sottopagina
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Genn./Febbr. 2011
IEN Italia Industrial Engineering News
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Products News, pag. 22 Motori & Drives, pag. 23
Genn./Febbr. 2011
Italia Imballaggio
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 81
Genn./Febbr. 2011
Logistica Management
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pagg. 62, 63 Speciale Porti
Febbraio 2011
Security
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pagg. 62-66
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Febbraio 2011
RFID Italia
Estratto dall’homepage e sotto-pagina
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
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Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Febbraio 2011
RFID Italia
Estratto dal web
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Estratto da web; la proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte indicata in testa – Softwork, Area Comunicazione
Identificazione automatica Inchiesta
RFID, cavallo vincente
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febbraio 2011
Quali le prestazioni più importanti dell’RFID, i trend commerciali e tecnologici, le motivazioni all’adozione e le applicazioni più perseguite? Per rispondere a queste e altre domande abbiamo coinvolto non solo vendor di tecnologia, ma anche e soprattutto utenti finali. Aldo Cavalcoli
A
lla fine dello scorso anno erano disponibili numerosi report da accreditate società di ricerche di mercato, con statistiche indubbiamente eccitanti sulla crescita del mercato RFID e relativi fatturati. Ma che valore attribuire a questi dati? Proviamo a fare un passo indietro. Nel 2005 la IDTechEx in un report sull’identificazione in radiofrequenza per gli anni dal 2006 al 2016 dava una base di partenza 2005 del mercato globale RFID (tag, sistemi e servizi) di quasi 2 miliardi di dollari, con una proiezione a 24,50 miliardi nel 2015, indicando in 1,8 miliardi il numero di tag venduti nel 2005. Nel 2008 la società Gartner indicava in quasi un miliardo di dollari le “revenues” per l’RFID nel 2007, con proiezione a 3,5 miliardi nel 2012, indicando una transizione della tecnologia
da “compliance-oriented” a “revenue generating”, cioè si poteva pensare di iniziare a fare soldi. Ma sempre nel 2008 un altro report IDTechEx indicava in 5 miliardi di dollari le vendite RFID del 2007. Come si evidenzia, le cifre sono abbastanza contraddittorie, soprattutto se si tiene conto che nel marzo 2010 ABI Research prevedeva un global market RFID (per il 2010) di 5,35 miliardi di dollari (in effetti 4,47 escludendo gli immobilizer per auto) con una crescita del 15% rispetto al 2009, e un valore di mercato di 8,25 miliardi per il 2014, soprattutto per crescente diffusione in RTLS (Real Time Location Systems), gestione bagagli, identificazione animali, tagging a livello item nel fashion e nel retail. Sempre nel 2010 da IDTechEx una previsione per la fine 2010 di 5,63 miliardi di dollari (con
geometria e facili modalità di fissaggio e distanza di acquisizione, parametro, «Il progresso tecnologico questo, sottolineato anche è così veloce che già la da Marino Bandini, risposta a una domanda Amministratore Delegato di sulle applicazioni RFID Ceracarta, che aggiunge anche, rischia di essere obsoleta», insieme a Luca De Capitani, afferma Claudio Bettella, Sales Manager di IDlog, Responsabile Supply Chain garanzia di lettura al 100%. South Europe di Daikin Italy, che aggiunge: «Un’applicazione Le performance di lettura e scrittura sono evidenziate ormai base dell’RFID anche da Francesco Lertora, riguarda lo snellimento Responsabile delle attività delle attività operative di tecniche di Montalbano magazzino in fase inbound Technology, mentre Marco e outbound. La registrazione Facciano, Direttore Logistica in ingresso di tutta la merce Warnaco Italy-Calvin Klein, e l’identificazione univoca ripropone velocità, precisione della merce in evasione è e affidabilità, parametri cui ormai condizione necessaria Nicola Fumagalli, Customer affinchè un magazzino Service and Distribution riesca a soddisfare i variabili Manager, Supply Chain volumi quotidiani dettati Department di Rhiag dalla domanda “isterica” ed Group, aggiunge il fattore emotiva del mercato. Nel caso costo. Massimo Damiani, di Daikin ogni prodotto ha un Amministratore di Softwork, univoco numero seriale che ci ricorda una prestazione identifica una determinata spesso sottostimata: la macchina per una puntuale modularità dell’ecosistema rintracciabilità sul mercato RFID, ossia la possibilità di della stessa fino al singolo utilizzatore finale. La lettura di passare da una frequenza questo dato è a completamento a un’altra con dispositivi Dual Frequency senza del codice del prodotto e dover sviluppare un nuovo del lotto di produzione. Considerando che fra ingresso software. Luca Rossi, Regional Country Manager di CHEP e uscita il nostro logistic Italia, considera prioritaria provider gestisce per la sola la tracciabilità del prodotto Daikin Italia più di 1 milione mezzo di colli, la presenza dei lungo tutta la supply chain: «I nostri clienti ci affidano terminali in radiofrequenza la conduzione di collaudi e abbatte enormemente i tempi l’implementazione di soluzioni operativi». Fabio Polizzi, standard Gen 2, con il nostro Amministratore di Mizar Consulting cita sinteticamente software Track and Trace che garantisce completa visibilità quelle che, alla fine, sono le caratteristiche distintive della del trasporto in tempo reale tecnologia, e cioè lettura veloce lungo l’intera catena logistica». Sull’importanza, nel Supply e senza contatto visivo di una Chain Management, del gran quantità di oggetti che realtime dei dati essenziali possono avere associati una al costante controllo dei mole consistente di dati, e processi nel Supply Chain l’aggiornabilità dei tag. Paolo Management concorda anche Santi, Direttore Operations Zebra Technologies, mentre di Berloni indica robustezza, Ubaldo Montanari, President insensibilità ai radiodisturbi, lunga autonomia, autodiagnosi, CEO di Hi Pro Solutions, ci
febbraio 2011
La parola ai protagonisti
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I costi dei tag sono spesso visti come la principale barriera all’dozione dell’RFID, ma sono in arrivo nuovi tag basati sulle tecnologie della plastic electronics, che permetteranno di considerare il fattore costo assolutamente secondario.
vendita di 2,31 milioni di tag) rispetto ai 5,09 del 2009; da evidenziare una previsione di tutto rispetto: l’incremento di uso di tag UHF. E qui ci fermiamo perché dalla lettura dei dati precedenti non può che evidenziarsi una conclusione: le previsioni a breve (anno su anno) possono anche funzionare, ma, se si cerca di andare oltre, le valutazioni sono poco attendibili. La conseguenza logica di questa considerazione è che l’RFID rappresenta un mercato estremamente dinamico, poco aggredibile con gli usuali strumenti statistici, la cui evoluzione è sostanzialmente imprevedibile in quanto possono inserirsi comparti commerciali o industriali finora non toccati dall’identificazione in radiofrequenza, e allora i conti cambiano. Inoltre, la tecnologia, al di là della garanzia di base rappresentata dagli standard esistenti, non è ferma e i costi tendono al ribasso, senza dimenticare l’accumulo di esperienza applicativa che facilita il successo delle applicazioni. Resta un fatto: il mercato (poco, tanto o tantissimo) continua a crescere e il problema semmai è quello di essere coinvolti in questa crescita, cosa non certo automatica perché dipende inevitabilmente dalle condizioni di mercato delle singole regioni del globo. Per quanto riguarda il nostro Paese, la parola d’ordine sembra essere “resistere”. Resistere finchè l’onda lunga non arriverà anche a casa nostra. Se si deve puntare su un cavallo sicuramente vincente, questo è l’RFID. Tutto sta a vedere quando taglierà il traguardo e quanti saranno rimasti ad applaudire e ad andare a ritirare il premio.
Identificazione automatica Inchiesta
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febbraio 2011
Si espandono gli ambiti applicativi dell’RFID: in figura i tag utilizzati per l’identificazione dei bagagli.
propone ulteriori spunti, quali l’evoluzione nelle tecniche di lettura in anticollisione e nella gestione criptata di dati sensibili che ha aperto ad applicazioni particolari (carte di credito, gestione di dati biometrici, progetti ad alto livello di sicurezza). Tra le altre citazioni, le prestazioni sempre più performanti dei tag speciali per applicazione su metallo e la riduzione del gap prestazionale fra tag attivi e tag passivi a favore di questi ultimi.
I trend tecnologici e commerciali dell’RFID Non pochi tra i nostri interlocutori vedono nel prezzo dei tag un elemento determinante, anche se già non decisivo in certe applicazioni tipo fashion dove il valore degli item lo giustifica, ma l’ampliamento delle applicazioni innescheranno riduzioni di costi per effetto delle economie di scala. Per altri non è neppure più il caso di parlare di trend tecnologici e commerciali in quanto il segnale più importante è quello della crescente consapevolezza
verso la tecnologia, che c’è ed è potente, che realmente può dare vantaggi in termini di efficienza e riduzione errori. Resta il fatto che il fattore chiave nella diffusione dell’RFID risiede nella capacità di fornire soluzioni integrate complete in grado di interfacciarsi a tutti i livelli della catena logistica. Ulteriori spinte arriveranno dalle esigenze di tracciabilità nella piccola e grande distribuzione, che sta imponendo l’applicazione di tag alla fonte. Nel tessile, per esempio, è da prevedersi uno sviluppo notevole sia per esigenze di anticontraffazione che per la crescente consapevolezza dei produttori che questo modo di tracciare risolve molti dei problemi connessi sia alla produzione che alla logistica: il tag applicato all’inizio o durante la lavorazione segue infatti il capo in tutte le fasi produttive, dallo stoccaggio fino alla spedizione. Secondo alcuni direttori logistici che abbiamo intervistato, l’applicazione in modo totale dell’RFID sui prodotti permetterebbe di semplificare ulteriormente le attività di registrazione ingresso e uscita
prodotti, e già dal fine linea di produzione si potrebbero avere informazioni remote di quello che un magazzino riceverà. Il beneficio può espandersi all’after sales: basti pensare a grandi impianti che con un tag a matrice attiva riescono a memorizzare anni di interventi e manutenzioni periodiche e straordinarie in loco. Del resto, nell’attuale scenario di mercato per le aziende è di vitale importanza poter avere sotto controllo tutti gli aspetti dei beni che stanno spedendo. Più tutta la supply chain è controllata, minori sono i rischi di comportamenti non corretti, il tutto a beneficio dell’ultimo anello della catena che avrà così modo di ricevere prodotti in ottime condizioni. Resta il fatto che una spinta decisiva all’uso dell’RFID non potrà che arrivare dagli investimenti della grande distribuzione. Sul fronte tecnologico non c’è che l’imbarazzo della scelta. Nell’UHF, nuovi chip con aumentate performance e capacità di memoria Read/Write; tag con minore sensibilità all’ambiente fisico, ossia liquidi e metalli, e all’orientamento spaziale; sviluppo, nell’ambito dell’item level tagging, di transponder e antenne che sfruttano l’induzione elettromagnetica, riportando così i vantaggi dell’HF nella banda UHF. Nell’HF, sviluppo e diffusione di soluzioni NFC e di dispositivi per ticketing, payment e loyalty, e nuovi processi di produzione transponder (printed electronics) con conseguente diminuzione dei costi. Questi esempi - che non esauriscono l’evoluzione tecnologica in atto - sottolineano la raggiunta maturità dell’identificazione
in radiofrequenza.
I benefici dell’identificazione in radiofrequenza I nostri interlocutori, a vario livello, sono stati protagonisti di applicazioni RFID per cui possono ben indicarci i benefici che la tecnologia ha manifestato. Bettella (Daikin Italy) ha evidenziato puntuale e veloce gestione delle informazioni: «Il primo impatto positivo è stato l’abbattimento dei tempi di convalida d’ingresso a magazzino dei prodotti provenienti dagli stabilimenti con conseguente celerità nella resa disponibilità dei prodotti per la vendita. Anche la determinazione del controllo qualitativo ha consentito una puntuale determinazione delle sospette difettosità, evitando un blocco totale di un codice di prodotto e quindi una migliore selettività». Fumagalli (Rhiag Group) e De Capitani (IDlog) sottolineano riduzione dei tempi di controllo e disponibilità di informazioni certe e prima non disponibili, e Celante (Rotas Italia) cita eliminazione di errori di spedizione, controllo degli stati di avanzamento produzione, tracciabilità, gestione efficiente ed efficace dei resi, automatizzazione e controllo dei processi. Per Rossi (Chep Italia) si tratta di tracciabilità certa dei prodotti in filiera e gestione di tutta la catena senza dimenticare la tracciabilità dei componenti logistici (pallet e cassette). «Montalbano Technology - ci dice Lertora - opera nel settore dell’RFID dotato di sensoristica, e le nostre applicazioni integrano l’identificazione con associazione di dati ambientali, per esempio
Specifiche applicazioni dell’RFID
temperatura, per un dato bene». Montanari (Hi Pro Solutions) tra i benefici ricorrenti dei progetti RFID sviluppati negli anni, indica per il magazzino drastica riduzione di errori nelle fasi di ricevimento, versamento, prelievo e spedizione, per la logistica la tracciabilità totale, per il work in progress maggior controllo di pianificazione previsione dei tempi. Stessi concetti da Polizzi (Mizar Consulting) che aggiunge il supporto all’anticontraffazione per il fashion, cui va collegato il
concetto di rintracciabilità: «Con una rintracciabilità automatica dal produttore al negozio finale si può risalire all’originalità del prodotto seguendo a ritroso il percorso fino al canale distribuzione». Una sintesi da Damiani (Softwork): riduzione di tempi, presidi ed errori degli operatori: «Questi i benefici più evidenti dell’RFID che, tradotti in numeri, hanno portato a ridurre del 90% i tempi di inventario in magazzini con quasi un milione di item». Il focus di Zebra Technology è sulle
soluzioni, tra cui la stampante RP4T, la prima portatile a trasferimento termico con funzionalità di codifica e stampa di etichette Gen 2 EPC UHF direttamente sul punto di applicazione, adottata in produzione e gestione magazzini, in trasporti, logistica, sanità, vendita al dettaglio e nelle applicazioni per forza lavoro mobile.
I driver verso l’RFID I driver che abbiamo proposto sono stati così percentualmente indicati dai nostri interlocutori:
incremento di efficienza 20,5%, miglioramento e velocizzazione dei processi 18,5%, riduzione dei costi 13,5%, riduzione dei costi di inventario 13,5%, miglior gestione degli asset 11,5%, migliore visibilità dei dati aziendali 9%, maggiore qualità delle operazioni 9%, maggiori possibilità di pianificazione e schedulazione 4,5%. Fondamentalmente, anche se tutti i driver elencati impattano in modo positivo sull’adozione dell’RFID, i più motivanti sembrano essere incremento di efficienza e miglioramento e velocizzazione dei processi. In effetti occorrerebbe tener conto che i vantaggi derivanti dall’applicazione dell’RFID variano con le esigenze e la specificità dei processi, per cui con una chiave di lettura diversa, secondo un’ottica di dinamica delle operations, si potrebbero citare acquisizione dei dati e condivisione delle informazioni in Tra le molteplici evoluzioni tecnologiche dell’identificazione in radiofrequenza, le prestazioni sempre più performanti dei tag speciali per applicazione su metallo e la riduzione del gap prestazionale fra tag attivi e tag passivi a favore di questi ultimi.
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Le principali applicazioni dell’RFID.
febbraio 2011
Abbiamo sottoposto ai nostri interlocutori un elenco di possibili specifiche applicazioni, chiedendo in quali vi era stata esperienza diretta e in quali è prevedibile un ampliamento dell’uso dell’RFID. Aggregando i dati sui due aspetti, per evidenziare le applicazioni di maggior valenza, quindi considerando anche i progetti in medio e lungo periodo, ne è risultato il grafico 1. Come si vede, l’applicazione più perseguita è la gestione inventario, insieme a logistica inbound e outbound. Come ulteriore informazione, quella relativa ai settori applicativi. Tra questi si sono evidenziati Fashion, Sanità, Field Force Automation, Retail, Government (tracciatura documentale), Ticketing, Asset Management, Agroalimentare, Lavorazione Pietra naturale, Edutainment.
Identificazione automatica Inchiesta
76
febbraio 2011
Tra le motivazioni all’adozione dell’identificazione in radiofrequenza, è risultata al primo posto l’incremento di efficienza, subito seguito da miglioramento e velocizzazione dei processi.
tempo reale, manodopera e movimentazione dei prodotti ridotte, incremento della precisione nell’identificazione dei prodotti, miglioramento della gestione della catena logistica (elaborazione degli ordini più semplice ed errori di consegna ridotti), migliore utilizzo delle attrezzature, collaborazione potenziata nella catena logistica (visibilità delle scorte in tempo reale), miglioramento della gestione delle scorte (maggiore visibilità dei movimenti dei prodotti e più rapida rotazione delle scorte). Altra considerazione che ci è stata fatta è quella per cui l’RFID è pienamente abilitante quando non è confinato in un ambito isolato, ma si dilata su un’intera filiera, sia essa produttiva o distributiva, perché impatto economico dell’investimento e benefici possono spalmarsi su più punti della filiera stessa. In chiusura, una considerazione sulle applicazioni da Damiani (Softwork): «La peculiarità dell’ambito applicativo dell’RFID, invero estremamente variegato, non può che generare richieste e aspettative altrettanto tipiche e diverse in base alle aree d’implementazione».
Il problema del ROI È vero che la difficoltà di definire con precisione un ROI rappresenta il maggior ostacolo all’applicazione dell’identificazione in radiofrequenza? I nostri interlocutori si sono espressi al 50% per il sì e altrettanti per il no, ma con alcuni distinguo. «Stiamo
provandone la determinazione ci dice Bettella (Daikin Italy). Il rientro dell’investimento si può stimare sulla base delle vendite e quindi delle movimentazioni attese, e con una domanda fortemente stagionale e in buona parte determinata da fattori esogeni, come lo è per Daikin, non è semplice. Il vero ritorno dell’investimento è la gestione globale della supply chain. Si parte sempre da un’area ‘’pilota’’ che per quanto significativa è una porzione della totalità e quindi il vantaggio è visibile ma attenuato. Bisogna avere lungimiranza». Per Fumagalli (Rhiag Group) il principale problema è riuscire a farlo applicare nel punto più conveniente dell’intera filiera, fatto a metà della filiera dimezza i benefici e incrementa i costi. Per Rossi (Chep Italia) è importante una visione concreta sul ritorno dell’investimento, soprattutto in un momento di crisi economica generalizzata, mentre per De Capitani (IDlog) altri sono gli ostacoli: i costi
ancora relativamente alti e l’impatto sui processi esistenti in azienda. Sui costi concorda anche Zebra Technologies, che li vede riferiti soprattutto a infrastruttura del sistema, sviluppo/ evoluzione di database e applicazioni, e attività di consulenza. «La difficoltà oggettiva di determinare il ROI riguarda qualunque progetto tecnologico, in qualsiasi ambito, e l’RFID non è un’eccezione - afferma Montanari (Hi Pro Solutions) - e spesso, al di là del fatto che esista o meno una competenza atta a determinare un ROI, è addirittura difficile reperire i dati minimali per tentare di determinarlo». Polizzi (Mizar Consulting) aggiunge che spesso è proprio il cliente finale che non sa quanto gli costa “la non qualità” delle sue operations, e quasi mai sa valutare in maniera accurata i costi legati ai suoi ritardi, e questo impedisce una valutazione attendibile del ROI. «Spesso le difficoltà sul ROI nascono dal fatto
che di volta in volta viene privilegiato o l’aspetto tecnico o quello gestionale dei dati di tracciabilità raccolti, mentre le due cose sono inscindibili afferma Lertora (Montalbano Technology). Fornire soluzioni RFID avanzate come tag e lettori è importante quanto la capacità di poter aggregare i dati negli applicativi di gestione». Se i limiti che frenano l’RFID, stando a Damiani (Softwork), sono più di natura organizzativa che tecnica, il ROI resta sempre un parametro da valutare in un progetto RFID: «Per ottimizzare i benefici dell’RFID, anche come ROI, occorre talvolta una rivisitazione dei processi aziendali. Dalle applicazioni che abbiamo seguito possiamo dare alcune indicazioni di ROI soprattutto per logistica e inventario, per esempio riduzione del tempo di inventario del 90%, migliorie nella gestione aziendale del 40%, aumento delle vendite tra il 10% e il 20%.» K © RIPRODUZIONE RISERVATA
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Estratto da pag. 67
Esperienza aziendale
RFID per occhiali “intelligenti” rileva il passaggio di un’etichetta, l’RFID, oltre a questo, identifica lo specifico modello del prodotto, colore, misura, serie. Queste prestazioni hanno subito fatto intuire la realizzabilità di uno smart store in cui il cliente, supportato da un uso intelligente della tecnologia, potesse effettuare i propri acquisti con minori tempi di attesa e con la garanzia di trovare quanto cerca, semplificando la scelta di un prodotto che deve soddisfare molteplici requisiti a livello personale.
Una nota catena di ottica sta concludendo una sperimentazione triennale di tecnologie e processi innovativi per il punto vendita, tesi a definire un nuovo modello di store per il prossimo futuro.
Le linee guida del progetto
Nello store Avanzi dato che ogni paio di occhiali è munito di tag RFID e ogni scaffale intelligente prevede un lettore RFID, è possibile sapere in tempo reale quali prodotti e quante volte sono stati prelevati per prova da parte del cliente.
L’idea iniziale nasce nel 2007 da Stefano Sandri, Sales Director di Avanzi Holding, in occasione della modellazione di un concept store innovativo, ed è stata in seguito sviluppata attraverso la progettazione di alcuni prototipi. Questa idea, che fin dal primo momento avrebbe dovuto prevedere l’utilizzo di tecnologie RFID per l’identificazione sia di merci che di persone, ha poi subito un’evoluzione per un periodo di quasi tre anni, con un graduale impiego di ulteriori elementi, portando a una sua estensione a tutti i processi che si svolgono nel punto vendita. Nell’ambito del progetto è stata realizzata CartaBianca by Avanzi, una delle prime loyalty card contactless utilizzata in Italia e in Europa: in sintesi, uno strumento per il riconoscimento di sconti di fedeltà ai possessori della carta, con carico dell’importo sulla carta stessa per eventuale utilizzo su acquisti successivi,
ma anche strumento per altre funzionalità sul fronte dell’interattività del cliente. Tornando al progetto, questo ha portato anche al concepimento di alcuni Smart Store rappresentativi delle diverse tipologie di negozio che sono presenti nel network dell’azienda. Ottica Avanzi non è certo la prima società di fashion retail ad applicare nuove tecnologie di identificazione al punto vendita. Per esempio già nel 2001 Prada aveva utilizzato, prima al mondo, la tecnologia RFID nel suo store di Manhattan, e anche il Gruppo Metro aveva realizzato un prototipo di punto vendita in uno dei reparti di Galeria Kaufhof, ma Ottica Avanzi è sicuramente la prima che ne abbia concentrato l’utilizzo su tutti i processi di front-office per aumentare l’efficacia di una formula commerciale innovativa.
Le linee guida seguite nel progetto sono state infatti dettate dal miglioramento delle prestazioni di business e dalla qualità del servizio al cliente, piuttosto che dagli aspetti puramente tecnologici, ritenuti importanti solo in quanto funzionali alla creazione del valore per l’azienda e per il cliente stesso.
Gli elementi del progetto CartaBianca by Avanzi è stato il primo elemento proposto al consumatore da Ottica Avanzi fin dal 2007; si tratta di una carta loyalty, ma di tipo particolare essendo dotata di microchip contactless, come quello presente nelle carte di credito di nuovissima generazione, che consente la memorizzazione di una serie di informazioni oltre alla gestione del programma di fidelizzazione. Negli Smart Store, CartaBianca consente infatti una naturale interazione
MARZO 2011
Rocco Bombarda
83
O
ttica Avanzi, di Avanzi Holding, si colloca tra le primarie catene di ottica presenti in Italia con 125 punti vendita e 800 dipendenti, ed è parte di un gruppo leader a livello internazionale, il Gruppo Pearle Europe, con 2800 punti vendita in 27 Paesi. Gli obiettivi che l’azienda si era posta con il nuovo modello di store si possono sintetizzare in dinamismo, proattività e ricerca di efficienza, e per raggiungerli è stata attivata una collaborazione con H&S Custom, azienda di consulenza organizzativa e tecnologica per progettazione e realizzazione di sistemi informativi per industria, distribuzione e servizi, e con Softwork, distributore a valore aggiunto di tecnologie di identificazione, entrambe specializzate nell’uso della tecnologia RFID nei processi distributivi e produttivi. Avanzi Holding ha avuto sin dall’inizio una ben precisa chiave di lettura dell’RFID, e da questa sono state evidenziate le basi concettuali che hanno portato al progetto. Prima di tutto, è considerata come una tecnologia in rapida evoluzione che consente la lettura di dati attraverso onde radio emesse da un microchip contenuto in etichette o carte “contactless”; presenta poi alcuni elementi di somiglianza con i normali sistemi di antitaccheggio, per esempio piccole dimensioni, nessuna batteria, rilevazione con onde radio, ma rispetto a questi sistemi permette di identificare lo specifico oggetto e le sue caratteristiche in maniera univoca. In sintesi, se l’antitaccheggio
Esperienza aziendale del cliente con gli strumenti di comunicazione personale. A questo si aggiungono, gli “scaffali intelligenti”, che, grazie ai tag RFID HF apposti sugli occhiali, permettono di rilevare la presenza e la movimentazione del prodotto senza che sia necessario alcun intervento da parte del personale di vendita: questo ha come diretta conseguenza non solo una semplificazione delle attività di controllo, ma anche nuove possibilità nell’ambito del merchandising e della logistica. Il fattore umano è l’ultima, ma senz’altro la più importante componente del progetto: la tecnologia, infatti, deve essere assistita e utilizzata con facilità dal personale di vendita e dal cliente. Conseguentemente si è prestata particolare attenzione
ai fattori che abilitano o rallentano l’introduzione della tecnologia stessa, modellando e rimodellando i processi di vendita per arrivare al punto in cui fosse garantito l’ottenimento del massimo beneficio. Questa è la parte del progetto che rimarrà perennemente “in progress” in un’ottica di miglioramento continuo. Durante le fasi del progetto tutte le attività del processo di vendita sono state analizzate e valutate focalizzandosi su un aumento dell’efficienza e dell’efficacia attraverso l’applicazione della tecnologia, utilizzata per rilevare, automatizzare e misurare tutta una serie di parametri intimamente connessi con il processo di business, desunti dal comportamento dei clienti in negozio, in pratica un
sistema di monitoraggio della movimentazione sul punto vendita. Considerando infatti che ogni paio di occhiali è munito di tag RFID e che ogni scaffale intelligente prevede un lettore RFID, è possibile sapere quali prodotti e quante volte sono stati prelevati per prova da parte del cliente, e confrontare i dati tra venduto e non venduto in tempo reale. L’uso di queste informazioni può portare a decisioni diverse da parte del personale, da una diversa collocazione fisica sullo scaffale di un dato prodotto, se ritenuto non ben evidenziato cambiando il criterio espositivo, oppure attivare promozioni ad hoc, fino all’eliminazione di un prodotto non gradito. A questo si aggiunge la possibilità di un più rapido riassortimento: se un paio di occhiali prelevato
dallo scaffale viene venduto, il sistema non solo registra in automatico la mancanza del prodotto a scaffale ma avverte il gestionale che è necessario un riassorbimento del prodotto, azzerando di fatto il problema degli out of stock.
I risultati ottenuti Dal 2007 a oggi Ottica Avanzi ha distribuito più di 300.000 CartaBianca, accettate in tutti i punti vendita della catena: questi numeri non possono che testimoniare il successo del progetto e la diffusione di questa formula innovativa. Altro dato: su un volume di 450.000 paia di occhiali all’anno e 450.000 paia di lenti a contatto, l’uso dell’RFID ha permesso di incrementare del 22% le vendite. K © RIPRODUZIONE RISERVATA
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GUIDA AGLI ACQUISTI
& Measurement UTENSILI & Test ATTREZZATURE
V
Nuovo registratore
Contatori e tachimetri
Mobile computer
Asita di Faenza (RA) presenta il nuovo registratore con lettore palmare. Il registratore è dotato di memoria a due canali isolati ed è ultra compatto 8870-20. E' il primo vero registratore con memoria palmare, studiato per l'impiego durante la manutenzione e la ricerca guasti su impianti, macchine automatiche, ascensori ecc. La sua velocità di campionamento di 1MS/s, legata ai potenti trigger e alla sua grande memoria lo rendono ideale per la ricerca e la registrazione di fenomeni transitori, che possono causare malfunzionamenti ad apparecchiature elettriche e elettroniche, nella registrazione della corrente di spunto, nel controllo delle forme d'onda in uscita da inverter.
Crouzet Componenti di Cinisello Balsamo (MI) presenta la gamma di contatori e tachimetri con il lancio di una nuova serie concepita per rispondere alle esigenze del settore industriale e civile agevolando la scelta, l'installazione e l'uso del contatore. La nuova gamma, che conta ben 120 articoli, presenta una significativa evoluzione del design e dell'ergonomia, una maggior facilità di lettura (doppio display LCD bicolore o retroilluminato), frequenze di conteggio fino a 50 KHz, connettori estraibili per una facile installazione e una gamma dedicata per montaggio a barra DIN.
Softwork di Concesio (BS) presenta RFID mobile computer Merlin. E' l'ultima generazione di PDA RFID: due bande di frequenza (HF ed UHF), UHF RFID Cross Dipole per prestazioni RFID potenziate (distanza di lettura oltre i 3m) nell'identificare tag ISO 18000-6C (EPC 1 Gen 2) e barcode 1D/2D; ergonomico, processore più veloce, aumentata capacità di memoria e display touch screen più luminoso sono alcune migliorie evolutive del Merlin, disponibile anche in colori personalizzati e con una garanzia di due anni. Grazie anche alla ricarica rapida ed alla lunga durata delle batterie, Merlin è ideale per applicazioni nel commercio e nell'industria.
con lettore palmare
26786 su ien-italia.eu 16.3X11.4 GETECNO 25-05-2004 ????? ????? 44444 44444
per i settori civile ed industriale
16:19
Page 1
26787 su ien-italia.eu
con due bande di frequenza
26788 su ien-italia.eu
Nuovi datalogger
Sistema di controllo
Pulsante di enable
Delta Ohm di Caselle di Selvazzano (PD) presenta i nuovi datalogger in grado di misurare ememorizzare simultaneamente parametri come: umidità relativa UR, temperatura ambiente T, monossido di Carbonio CO (solo HD37AB17D), biossido di Carbonio CO2. Applicazioni tipiche sono l'esame della qualità dell'aria negli edifici dove vi è affollamento di persone (scuole, ospedali, auditori, mense, ecc.), negli ambienti di lavoro per ottimizzare il comfort e in generale per verificare se ci sono piccole perdite di CO, con pericolo di esplosioni o incendi. Tale analisi permette di regolare gli impianti di condizionamento e ventilazione (ricambi aria/ora). 16.3X11.4 GETECNO 25-05-2004 16:19 Page 1
Burster di Curno (BG) presenta il sistema di controllo con nuove procedure di analisi. I Digiforce mod. 9306 e 9310 vengono utilizzati con successo in innumerevoli applicazioni, sia come sistema di controllo di processo singolo che come attrezzatura di controllo multicanale. Il nuovo sistema di controllo si basa sull'esperienza trascorsa in queste applicazioni e sulla richiesta di nuovi standard. Con il nuovo Digiforce mod. 9307, Burster ha sviluppato un controllore universale estremamente versatile e performante basato su una struttura hardware e software più potente.
Pilz di Novedrate (CO) amplia la gamma dei prodotti con il nuovo interruttore di abilitazione PITenable; si tratta di un dispositivo azionato manualmente dall'operatore che gli consente di lavorare all'interno della zona pericolosa durante i cicli di regolazione/messa a punto e di manutenzione. Questi dispositivi vengono anche definiti come comandi per funzioni di Jog o per "uomo morto". L'interruttore di abilitazione a tre stadi ha una funzione di E-stop, che arresta immediatamente la macchina in caso di pericolo. Il dispositivo PITenable non richiede manutenzione ed è disponibile in due versioni: con connettore angolare da M12 o con un cavi a terminali libero.
per umidità relativa e temperatura
26789 su ien-italia.eu
con nuove procedure di analisi
26790 su ien-italia.eu
per operare in zone pericolose
26791 su ien-italia.eu
Sistema di monitoraggio visualizza in tempo reale
Valcom di Terranova Passerini (LO) presenta il sistema di monitoraggio, configurazione e programmazione remota HMI, è in grado di visualizzare in tempo reale tutte le variabili collegate, con funzioni di data-logging e alarm-setting, indispensabili per monitorare i trend e per prevenire situazioni di troppo vuoto o troppo pieno. I vantaggi della piattaforma sono: compatibilità garantita, monitoraggio e variazione parametri comodamente da PC nonché un flessibilità. Capace di rappresentare fino a 16 serbatoi per schermata, il software individua per ciascun canale la misura di interesse e il suo valore percentuale a mezzo bargraph. 26792 su ien-italia.eu
26557 su ien-italia.eu
22117 su ien-italia.eu ''&&, hj ^Zc"^iVa^V#Zj
ITALIA 1644 IEN IEN ITALIA >:C >I6A>6
N° 12 - Settembre 2009 C &' " HZiiZbWgZ '%%.
N° 4 - Aprile 2011
Aprile 2011
DATACollection
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Estratto da pag. 47
Aprile 2011
DATACollection
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Estratto da pagg. 38, 39 e 40
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
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Aprile 2011
DATACollection web
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Aprile 2011
Wireless4Innovation
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Estratto da pag. 17
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Estratto da newsletter
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Maggio 2011
RFID Italia
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Maggio 2011
Logistica Management
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Estratto da pag. 66 Speciale Green Logistics
Esperienza aziendale
Come l’identificazione in radiofrequenza può ottimizzare la completa gestione di un negozio, dalle attività di magazzino al front-desk? Un caso di innovazione coniuga maggiore utilità e minori costi.
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maggio 2011
RFID per la gestione del negozio
Emilio Griesser
P
R International nasce nel 2007 da un’idea di Romeo Piperno, imprenditore e stilista che lavora da molti anni nel mercato italiano della moda, per la gestione del marchio Tangram con un fashion store dedicato essenzialmente a scarpe, borse e accessori, inaugurato a Roma nel marzo 2009 nella centralissima via della Croce, vicino a Piazza di Spagna, in una delle zone più esclusive e dinamiche dello shopping capitolino. Tra gli obiettivi futuri vi è anche quello di dar vita nel tempo a una catena internazionale di negozi, riconoscibili per filosofia e immagine. L’elemento distintivo di PR International è centrato su un nuovo concetto di distribuzione, definito come “sales partnership”. L’azienda si occupa infatti di portare al pubblico i brand delle aziende partner, produttrici delle merci
trattate, prestando attenzione non solo a come i prodotti sono esposti, ma anche coinvolgendo al massimo le stesse aziende. Ne consegue che i partner ideali non sono più, quindi, semplici fornitori sganciati dai processi di vendita finali, ma sono rappresentati da aziende selezionate nel mondo della produzione di scarpe, borse e accessori sia per materiali, forme o altri elementi originali e creativi, ma anche perché hanno caratteristiche tai da porsi in sintonia con la filosofia Tangram, con disponibilità a essere coinvolti in tutti i processi, dalla scelta del prodotto alla gestione, dalla comunicazione alla vendita. In pratica, un approccio in cui tutto deve basarsi sulla condivisione dell’obiettivo e del risultato. Nei confronti del cliente finale, è stata adottata invece la formula del look emozionale, in linea con le tendenze più nuove, crocevia tra natura e ricerca che ha anche ispirato la scelta del nome adottato per i punti vendita: Tangram. Questo termine, che deriva da una antica leggenda cinese, rappresenta una filosofia di vita fondata sulla capacità di ricercare ciò che è bello e di riproporlo seguendo le vie più Nel progetto Tangram la tecnologia RFID ha giocato un ruolo fondamentale anche come integrabilità nell’idea concettuale del negozio, senza aggiunte visibili di sovrastrutture modificanti dello stile di proposta e di accoglienza della clientela.
naturali, che a volte sono le meno percorse.
Gli obiettivi e i partner del progetto RFID Il focus di PR International era centrato su stoccaggio, inventario e codifica della merce in magazzino, oltre che sugli ordini e sulle vendite di ogni prodotto. In questo progetto, proprio per sottolinearne al massimo il carattere innovativo, la tecnologia ha giocato un ruolo fondamentale sia come supporto gestionale che come integrabilità nell’idea concettuale del negozio: detto diversamente, doveva consentire il raggiungimento degli obettivi senza imporsi come aggiunta modificante dello stile di proposta e di accoglienza della clientela, con sovrastrutture invasive. In questo contesto è intervenuta la soluzione ShopMan, realizzata, su tecnologia RFID di Softwork, da Seret, gruppo che opera sul mercato italiano e internazionale nel settore dell’Information Technology, specializzata nella fornitura di sistemi di identificazione e sicurezza ambientale mediante tecnologia RFID, di pacchetti software e di sistemi informativi, oltre a progettazione e servizi di gestione documentale. Alla capogruppo Seret si affiancano Telcom, specializzata nel back-office, Seretmed, con sede a Tunisi, e Dataworld Processing Services, con sede a Calapan, nelle Filippine. L’altro
protagonista del progetto è stato Softwork, distributore a valore aggiunto di tecnologie RFID attive e passive nelle varie bande di frequenza, presente sul mercato dell’identificazione in radiofrequenza con partnership distributiva con produttori leader oltre che con produzione di apparati, anche customizzati, concepiti dal proprio dipartimento R&D.
Il principali elementi costituenti ShopMan Il sistema ShopMan, che consente la gestione del magazzino interno, la stampa dello scontrino e l’antitaccheggio, è costituito da tre applicazioni denominate CashMan, GateAlert e ShopManPocket. La prima permette di effettuare e anche consultare tutte le movimentazioni di vendita; si interfaccia direttamente con la cassa per produrre in automatico lo scontrino relativamente ai prodotti identificati, posti sul bancone, utilizzando un lettore RFID. GateAlert segnala gli eventi di anti-taccheggio nel momento in cui esce dal negozio un prodotto che non è stato venduto. In questa evenienza scatta un allarme visivo e acustico direttamente sul PC utilizzato per la vendita in cassa. L’applicazione su palmare ShopManPocket, infine, consente di effettuare la gestione del magazzino, ossia di eseguire movimentazioni di entrata e inventario e di reperire subito le disponibilità di un prodotto indicandone l’esatta ubicazione all’interno del magazzino, i colori e le taglie disponibili. ShopMan è centrato sull’identificazione in radiofrequenza nella banda UHF e grazie a questa base ha generato, fin dai primi giorni della sua installazione, visibili vantaggi. Le distanze di lettura, per esempio, hanno permesso
di realizzare un impianto antitaccheggio nascosto (senza varchi visibili), e questo è stato molto importante in quanto non è stato alterato il design d’allestimento del punto vendita, favorendo allo stesso tempo ottime prestazioni relativamente alla funzionalità di verifica d’inventario. Infatti, in pochi minuti è possibile effettuare un inventario preciso di tutti i prodotti a magazzino o in esposizione.
Conclusioni PR International ha dotato il suo punto vendita di tecnologie di ultima generazione, integrando, in software gestionali avanzati e interamente customizzati per il monitoraggio capillare e costante dei propri prodotti (attraverso consultazione online), sistemi RFID per la catalogazione, la codifica, lo stoccaggio e la sicurezza; questo permette alle aziende partner di consultare online in ogni momento dati marketing pre e post vendita, fondamentali per orientare l’attività commerciale delle aziende stesse. Il miglioramento della gestione del negozio, dall’inventario della merce all’anti-taccheggio, e l’automatizzazione del processo di movimentazione dei prodotti del negozio generano poi, come primo evidente esito, la drastica diminuzione degli errori e, quindi, un altrettanto considerevole risparmio sia in termini di costo del personale in fase di inventario che di prevenzione di furti della merce (si tratta spesso di prodotti costosi). Ideato in una logica aperta e modulare, il sistema ShopMan può essere personalizzato per gestire le movimentazioni di qualsiasi negozio e, dunque, per la gestione di qualsiasi prodotto, anche in ambiti diversi dal settore fashion. K © RIPRODUZIONE RISERVATA
Maggio 2011
Ien – Industrial Engineering News
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Estratto da pag. 10
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SOLUZIONI
RIFIUTI
GESTIONE GREEN DELLA DISCARICA RIFIUTI Il sito di raccolta per rifiuti non pericolosi della Farina Ezio a Desio, gestisce tramite la soluzione Sira l’intera filiera del dato per automatizzare con la tecnologia Rfid la maggior parte delle procedure operative: tra le migliorie nella gestione della discarica, spiccano la maggiore sicurezza e la velocità delle operazioni.
Paola Visentin*
Quello della produzione e smaltimento dei rifiuti è un tema attuale legato nel nostro contesto industrializzato ed urbanizzato alla richiesta di un ambiente sano e pulito, da rispettare anche attraverso soluzioni più idonee per il loro smaltimento. Accanto alle attività di recupero dei rifiuti, la normativa prevede anche il loro smaltimento in inceneritori o discariche: quest’ultima, meno favorita rispetto alle precedenti varianti perché non comporta la valorizzazione delle risorse, è consentita dal 2002 solamente per particolari tipologie di rifiuti, tra cui i materiali inerti non pericolosi trattati dalla discarica di Farina Ezio . In particolare, la normativa definisce l’attività di gestione del rifiuto come attività di pubblico interesse e individua le singole responsabilità a carico del produttore-detentore, del trasportatore e dello smaltitore. L’iter burocratico del processo di trattamento dei rifiuti prevede anche la compilazione del formulario, documento che indica i dati del produttore o detentore, del trasportatore, la tipologia, la quantità del rifiuto, nonché i dati del destinatario. Per una maggiore garanzia il decreto prevede la compilazione del registro di carico e scarico e la comunicazione annuale per il catasto rifiuti (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale, MUD). *Marketing e Comunicazione Softwork
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La delicatezza di questo settore, legata a questa stringente normativa in campo ambientale, ha fatto nascere in Farina Ezio la necessità di avere un sistema completamente automatizzato, efficiente e in linea con la normativa. Azienda operativa dal 1976 a Desio, in provincia di Monza Brianza, Farina Ezio ha vissuto nel corso dei decenni una continua espansione della propria attività, che comprende oggi la produzione e la distribuzione di inerti di cava, di calcestruzzo preconfezionato e dal 2008 il recupero e lo smaltimento di rifiuti inerti non pericolosi tramite una discarica con una capacità di 900.000 m3. Quest’ultima attività è completamente controllata dal Sistema Informativo Ripristino Ambientale (Sira), una soluzione tecnologica realizzata da Raise per la gestione operativa della discarica: in particolare Sira permette di gestire agevolmente i limiti tecnico-legali della discarica (fino a 50 bilici e a circa 1.500 tonnellate di materiale al giorno). Le attese della Farina Ezio Modellata attorno alle attese della Farina Ezio, la soluzione tecnologica Sira punta a precisi obiettivi: innanzitutto coprire l’intera filiera del dato, dall’acquisizione presso l’impianto (dati di formulario, del peso netto scaricato e delle condizioni meteorologiche), alla fatturazione al cliente, il tutto nel rigoroso rispetto delle vigenti leggi
n.2 maggio 2011
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Fasi operative di Sira In apertura: arrivo camion. Sopra: identificazione camion.
ambientali (statistiche, report, gestione della documentazione e del MUD). Da non dimenticare inoltre le richieste della Farina Ezio di snellire la gestione cartacea, di ridurre gli errori e i tempi dell’operatore, di avere il massimo controllo del tipo di materiale e della documentazione al momento del conferimento in discarica e soprattutto di avere la garanzia di accesso ai soli autotrasportatori con le corrette autorizzazioni rilasciate dalle autorità competenti. Soluzione tecnologica Sira È in un simile contesto che nasce Sira, una piattaforma appositamente studiata e realizzata da Raise per la gestione dei flussi lavorativi delle discariche di rifiuti non pericolosi: il sistema prevede l’automatizzazione di tutto il processo di ingresso, accesso, pesatura ed uscita dei mezzi dal sito di raccolta, registrando tutti i dati necessari per la fatturazione e la redazione del MUD. Nel riquadro vengono riportate nel dettaglio le fasi operative di Sira, in cui l’Rfid permette la precisa identificazione degli automezzi autorizzati e l’inizio di tutto il processo d’acquisizione dei dati. La parte coperta dalla tecnologia Rfid riguarda il controllo degli accessi degli automezzi all’impianto di pesatura: ogni mezzo è infatti dotato di tag Rfid apposto sul parabrezza in formato cartaceo, rilevato in automatico dalle apposite antenne poste nel piazzale dell’impianto e permettendo quindi l’accesso per l’acquisizione prima del peso lordo e poi della tara. La scelta di utilizzare dei tag passivi in carta ha permesso un’installazione semplice e senza alcuna modifica permanente alle cabine di
Il mezzo entra nel sito e procede a bassa velocità (5-10 km/h) verso l’impianto di pesatura. È riconosciuto tramite la rilevazione del tag Rfid apposto sul parabrezza del mezzo con le antenne montate presso l’impianto: il semaforo che regola l’acceso all’impianto di pesatura da rosso diventa verde e congiuntamente si solleva la sbarra autorizzandolo ad accedere alla pesa. Una volta che il mezzo è salito sulla pesa e che il semaforo è nuovamente tornato di colore rosso, Sira provvede alla memorizzazione dei dati riguardanti il peso lordo e delle condizioni meteorologiche; nel frattempo l’autista, sceso dall’automezzo, consegna il formulario all’operatore. Terminata la fase di acquisizione del peso, il semaforo da rosso torna nuovamente verde indicando all’autista che la fase di pesatura è terminata e può quindi procedere allo scarico del materiale nel rispetto dei protocolli operativi interni. Mentre l’automezzo scarica, l’operatore conferma le informazioni precedentemente inserite in Sira e riportate nel formulario. La procedura termina con il mezzo che, uscito dalla zona di messa in dimora del materiale, passa in un’area dotata di sistema automatico di lavaggio delle ruote. Con un nuovo accesso del mezzo alla pesa si verifica l’effettiva tara del mezzo, mentre l’autista si presenta nuovamente dall’operatore per ritirare la propria copia del formulario e il documento riportante le informazioni di controllo e per la fatturazione.
Pesatura camion.
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SOLUZIONI
RIFIUTI
Fine pesatura camion.
Antenna Rfid.
tidiano generato dai numerosi accessi: l’identificazione anticipata e univoca dell’automezzo permette di verificare la liceità dell’accesso da una parte e la preparazione del sistema informativo ad accogliere le nuove informazioni dall’altro. Architettura Rfid in Sira firmata Softwork Nel backstage del sistema Sira in Farina Ezio opera l’architettura Rfid in banda UHF firmata Softwork : il gate UHF è composto dal controller LRU2000-A collegato a 2 antenne, per la rilevazione automatica di tag cartacei DogBone UHF, mentre il controller RedWave PRU50 è utilizzato in ufficio per la programmazione dei tag da assegnare al conducente. Il software di gestione realizzato da Raise è invece composto da: - Lato front-end: Windows Presentation Foundation + SQL Server Compact Edition + Microsoft - Sincronyzation Framework per la sincronizzazione dei dati; - Lato back-office: Windows Presentation Foundation + SQL Server 2008; - Lato back-end: SQL Server 2008.
Scarico materiale.
guida degli automezzi; inoltre, per assicurare la piena legalità delle operazioni di scarico eliminando eventuali abusi, il tag cartaceo non è riutilizzabile spostandolo da un mezzo a un altro: qualsiasi tentativo di rimozione del tag installato ne compromette la funzionalità. In fase di sviluppo della soluzione Sira le principali problematiche affrontate riguardavano proprio l’esatta posizione del tag Rfid cartaceo all’interno della cabina delle motrici e delle antenne di rilevamento. Dopo vari test on-site è stata scelta l’installazione di due antenne in un unico gate in modo da minimizzare i disturbi e massimizzare la lettura dei dati. Perché Rfid? La scelta di Raise di integrare in Sira la tecnologia Rfid ha permesso una maggiore efficienza nello svolgimento del flusso di lavoro quo-
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Conclusioni Operativo dal settembre 2009 il sistema Sira nasce con l’intento di automatizzare l’intero iter che governa l’accesso dei mezzi in discarica e allo stesso tempo di garantire la gestione dell’intera filiera dei dati acquisiti: a oggi, detto scopo è stato pienamente raggiunto attraverso una soluzione completa, veloce ed efficiente, capace di garantire sicurezza grazie alla tracciabilità dei mezzi che hanno accesso in discarica e di snellire la burocrazia legata ad un comparto così delicato qual è quello della gestione rifiuti. L’automatizzazione di tutto il processo ha permesso di ottemperare a tutte le attività utilizzando solo 3 operatori per il funzionamento del sito stesso con la riduzione degli errori umani e del rischio di deporre nel sito materiale non autorizzato.
www.softwork.it
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Automazione Oggi
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Estratto da pag. 82 Rassegna RFID vs NFC
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RFID Italia
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RFID Italia
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Logistica Management
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Estratto da pag. 64
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Logistica
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Estratto da pag. 92
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Ambiente & Sicurezza Lavoro Sicuro Gruppo Il Sole 24 Ore
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Estratto da pagg. 70 - 76
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5 ottobre 2011
Elettronica & Automazione
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FullPress
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Newsletter FullPress.it
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Paola Visentin Da:
Newsletter FullPress.it [noreply@fullpress.it]
Inviato: martedì 22 marzo 2011 21.20 A:
Paola Visentin
Oggetto: La rassegna stampa di FullPress.it del 22/03/2011 Newsletter n. 80 del 22 marzo 2011
Home | News | Articoli | Guide | Tutorial
Ultime News Firefox 4: download della versione definitiva finalmente pronto Firefox 4 in download da qualche minuto: la novità della giornata è la release difinitiva di Firefox 4, finalmente in dirittura di arrivo sui pc degli affezionati a Mozilla. Al termine dell'articolo, anche il video di presentazione di Firefox 4.
Controller Rfid Red.Mru80-M2I della famiglia RedWave di Softwork
Assicurazione.it: solo le assicurazioni on line premiano le auto ecologiche Secondo l'indagine di Assicurazione.it sono Emilia Romagna, Marche e Piemonte le regioni che favoriscono maggiormente la diffusione delle auto ecologiche.
É online GreenStyle, il nuovo magazine sull'informazione ecosostenibile
La compagine Rfid del distributore si Gruppo HTML presenta GreenStyle arricchisce del nuovo dispositivo ( www.greenstyle.it ), il nuovo magazine Red.Mru80-M2I in banda Uhf: dispositivo incentrato sull'informazione dell’ultima generazione dalle piccole ecosostenibile, che ogni giorno, tramite dimensioni, mantiene elevate le news ed articoli, suggerisce come vivere performance prestazionali grazie all’ingegnerizzazione la società moderna adottando uno stile di messa a punto dal Dipartimento R&D di Softwork. vita green. * Fotolia partner del Creativity Day 2011 * Telenet virtualizza i data center in Belgio con l'ADC-VX di Radware * Panda Security e ADL American Dataline, insieme per il mercato della grande distribuzione * Kyocera Smart FS-C8020MFP e FS-C8025MFP anche a colori * iPhone App gratuita per gli utenti di Astaro Mail Archiving * Ip & Security Forum: full-immersion di security e privacy a Milanofiori il 14 aprile * ASUS alla Design Week 2011 di Milano con Senses Remix
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23/03/2011
Marzo 2011
DATACollection
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Network Comunicati-Stampa
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Il Governo promuove lo stoccaggio di CO2
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Paola Visentin Da:
Automazione Industriale [mailer.automazione@businessmedia24.com]
Inviato: giovedì 24 marzo 2011 14.30 A:
Paola Visentin
Oggetto: Il Governo promuove lo stoccaggio di CO2 Qualora non visualizzassi questa comunicazione correttamente, clicca qui per la versione online.
Le news della settimana: Cambio al vertice in GE Intelligent Platforms GE Home & Business Solutions nomina Jody Markopoulos presidente e amministratore delegato di GE Intelligent Platforms
Farnell distribuisce i condensatori serie FT Panasonic Farnell ha aggiunto la nuova serie FT Panasonic di condensatori elettrolitici in alluminio a montaggio superficiale al suo portafoglio prodotti
Autodesk presenta le nuove suite 2012 Le nuove suite consentono un accesso facilitato a un’ampia gamma di software di progettazione, simulazione e comunicazione visiva, dedicati ai settori media & entertainment, dell’edilizia, delle infrastrutture e dell’industria manifatturiera
Il Governo promuove lo stoccaggio di CO2 Via libera al decreto per lo stoccaggio di CO2. Il nostro Paese all’avanguardia nella riduzione di anidride carbonica
Un controller dal cuore Uhf Softwork annuncia l’ingresso nel parco prodotti del nuovo controller Red.Mru80-M2I, operativo in banda Uhf
Consumi sotto controllo con Profienergy Hms supporta la ‘green automation initiative’ dei produttori di automobili con il rilascio del modulo di comunicazione Profienergy embedded Anybus-CompactCom.
Relè a lunga durata I nuovi relè statici per carichi trifase Contactron di Phoenix Contact offrono fino a quattro funzioni per motori in un unico apparecchio
Abbonati ad Automazione Industriale il mensile tecnico per manager e tecnici del settore manifatturiero, dell'industria di processo, delle public utility e dei trasporti.
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24/03/2011
Marzo 2011
WEB
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RFID Italia
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Information Security
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SPECIALE
MECCANICA &AUTOMAZIONE
Potenziometri lineari
RFID RedWave
Software di design
Elap di Corsico (MI) ha recentemente presentato la nuova gamma di potenziometri lineari con uscita analogica. I trasduttori lineari Elap PLS-V forniscono in uscita un segnale analogico in tensione da 0÷10 Vcc proporzionale alla posizione raggiunta dallo stelo. L'elettronica attiva ne semplifica l'interfacciamento ai dispositivi esterni (PLC, controlli, visualizzatori ecc.) e garantisce la qualità del segnale. I potenziometri PLS-V sono alimentati con tensione 18÷30 Vcc ed offrono corse di misura da 50 a 950 mm. L'elemento resistivo in plastica conduttiva assicura una lunga durata, un'ottima linearità ed una risoluzione praticamente infinita.
Softwork di Concenisio (BS) ha presentato il nuovo sistema RFID RedWave proposto in quattro modelli ed in configurazioni modulabili, cui si affianca anche la versione Mid Gate: facile installazione, elegante silhouette, luce di lettura fino a 250cm, funzione di anti-collisione, rilevazione di transponder UHF EPC Gen. 2, ISO18000-6, interfacce I/O e relé sono alcune note tecniche del gate. Lo Slim Gate, che racchiude controller ed antenne multiplexate appositamente progettate, è ideale per identificazione hand-free di items e persone in svariati scenari, tra cui retail, industria e logistica.
Panasonic Electric Works di Bussolengo (VR) ha presentato il nuovo software di design. FP Web Designer è un editor facile da usare per creare siti web e visualizzare i dati elaborati e raccolti dal modulo FP Web-Server. Con un Editor WYSIWYG non è necessaria alcuna specifica conoscenza di programmazione dei linguaggi HTML, PHP, JavaScript o Java. Le pagine create, e quindi scaricate nel modulo FP Web Server, possono essere richiamate da un qualsiasi browser di un PC connesso ad una rete LAN o WAN, cosicché tutti i valori di processo sono mostrati automaticamente a video. Specifiche librerie ad oggetti aiutano gli utenti nel loro lavoro di design.
dotati di uscita analogica
27262 su ien-italia.eu
proposto in quattro modelli
27263 su ien-italia.eu
27264 su ien-italia.eu
Tecnologia SmartWire-DT
Trasduttore di spostamento
Centraline di controllo
Eaton Electric di Rodano (MI) ha recentemente sviluppato nuove tecnologie smart. Due tecnologie sviluppate sono, principalmente, al centro di questa rivoluzione, la tecnologia SmartWire-DT e la tecnologia HMI/PLC. Con SmartWire-DT, Eaton ha dato il via ad una nuova era della connettività tra i singoli componenti del quadro elettrico. SmartWire-DT sostituisce il cablaggio tradizionale di controllo in tutti i componenti, fino al sensore e rende possibile una comunicazione diretta e continua tra il PLC ed il campo dell'impianto. L'HMI-PLC combina le più avanzate tecnologie IT con la tecnologia PLC e HMI convenzionale.
Burster di Curno (BG) ha presentato il nuovo trasduttore di spostamento con amplificatore in-line. Il nuovo Trasduttore di spostamento LVDT burster mod. 8739 possiede il diametro standard industriale di 8mm ed è equipaggiato con il tastatore ball-bearing. Il trasduttore di spostamento raggiunge una flessibilità massima grazie al suo amplificatore a frequenza portante che ora è integrato in una piccola custodia - grande come quella di una scatola di fiammiferi interposto sul cavo di misura/alimentazione e per questo denominato In-Line. I trasduttori di spostamento con amplificatore a frequenza portante possono essere collegati direttamente o ad un indicatore.
Spraying Systems di Bollate (MI) ha recentemente presentato le centraline di controllo per applicazioni di marcatura, sigillatura e rivestimento. Le centraline di controllo AutoJet sono equipaggiate con un software specifico che consente all'ugello automatico PulsaJet di fornire i numerosi vantaggi. Un'alta ciclicità di spruzzatura e un sistema di temporizzazione avanzato assicura una copertura uniforme senza spreco di prodotto. Un preciso settaggio della pressione liquido e aria di atomizzazione forniscono una portata, angolo di spruzzo e gocciolometria costanti.
sostituisce il cablaggio tradizionale
27265 su ien-italia.eu
con amplificatore in-line e flessibilità
27293 su ien-italia.eu
Trasduttori di pressione
per applicazioni nel settore delle acque Valcom di Terranova Passerini (LO) ha recentemente presentato i trasduttori di pressione per applicazioni nel settore delle acque. I trasduttori della serie 85 prodotti coprono una vastissima gamma di applicazioni nel settore delle acque, nell'industria alimentare, e nell'industria di distribuzione del gas. Caratterizzati da uscita in tensione variabile in funzione del campo di misura, i modelli della serie 85 sono caratterizzati da grande versatilità di utilizzo, e le loro dimensioni ridotte permettono una vasta gamma di applicazioni nella misura di pressione di gas, liquidi e vapori. Il trasduttore viene fornito con cavo di segnale in uscita. 27298 su ien-italia.eu
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da usare per creare siti web
IEN ITALIA
per applicazioni di marcatura
27296 su ien-italia.eu
Relè per stato solido Telecamere altarisoluzione risoluzione Telecamere alta
due nuovimodelli modelli 8 megapixel due nuovi a 8amegapixel Image di Mariano Image S.Sdi Mariano Comense ha Comense (CO)(CO) ha recentemente presentato recentemente presentato telecamera ad alta una telecamera aduna alta risoluzione. Sono telecamere industrialirisoluzione. con CCD aSono 8 megapixel, telecamere industriali con CCD 8 megapixel, presentate in anteprima da aJAI all’ultima presentatedel in anteprima da JAIaall'ultima edizione salone Vision Stoccarda lo edizione del salone Vision a Stoccarda lo scorso novembre. I nuovi modelli uniscono alta scorso novembre. I nuovi modelli uniscono alta risoluzione, alta fedeltà e alta velocità (frame risoluzione, alta fedeltà e alta velocità (frame rate). Le telecamere, denominate AM-800CL rate). Le telecamere, denominate AM-800CL (versione monocromatica) e AB-800CL (versione (versione monocromatica) e AB-800CL a(versione colori), amontano entrambe il sensore quadcolori), montano entrambe il tap KAI-08050 di Kodak, capace di risoluzioni sensore quad-tap KAI-08050 di Kodak, capace piene da 3296 x 2472 pixel a 17 fps formati di risoluzioni piene da 3296 x 2472nei pixel a 17 monocromatici a colori con matrice Bayer. fps nei formati omonocromatici o a colori con 27300 su ien-italia.eu matrice Bayer. 27300 su ien-italia.eu
oparano nell'automazione Song Chuan di Trezzano sul Naviglio (MI) ha presentato la nuova gamma di Relè per stato solido. La gamma Solid State Relay è stata creata per soddisfare le esigenze e le richieste dei clienti che oparano nella automazione e nella elettronica di bordo macchine. Infatti data la loro particolare esecuzione, trovano impiego per il controllo delle resistenze, controllo di luci ed il controllo di valvole e motori elettrici. Tra le caratteristiche fondamentali dei relè si annoverano la resistenza alle vibrazioni, funzionamento silenzioso, nessuna sensibilità a campi magnetici, basso consumo e commutazione "zero cross". 27301 su ien-italia.eu N° 7/8 - Luglio/Agosto 2011
Luglio 2011
Esito web MR102
Estratto dai siti
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New entry nel parco prodotti Rfid di Softwork con il nuovo reader MR102 in banda HF, flessibile e articolato in più versioni
Energia e Industria
di processo Manutenzione Normative
Produzione Progettazione Ricerca & Sviluppo Utility & Trasporti Wireless
14 Luglio 2011
Si chiama Mid Range Reader MR102 il nuovo dispositivo Rfid di Feig Electronic in banda HF distribuito da Softwork. Proposto in più modelli, il dispositivo si presta in modo flessibile a numerosi sbocchi applicativi, con accorgimenti per facilitarne l'implementazione. Rispetto al precedente modello, con il quale è pienamente compatibile, il nuovo MR102 è proposto con diverse interfacce e un'aumentata potenza di emissione (1,2 Watt RF). Disponibile sia in versione housing in plastica IP30 che in versione Oem (modulo) per facilitarne l'integrazione in sistemi già esistenti, l'MR102 può operare in tre differenti modalità di lettura (Iso Host Mode, Scan Mode e Notification Mode), studiate per rispondere a esigenze modulari di lettura dei tag fino a 50/60 cm e con un consumo massimo di 6 W. Come tutta la gamma dei dispositivi Softwork, anche l'MR102 rispetta le normative sulle radio emissioni (EN 300 330 per l'Europa), sui campi elettromagnetici (Emc: EN 301 489) e sulla sicurezza.
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Eventi
http://www.automazioneindustriale.com/01NET/HP/0,1254,60_ART_4736,00.html
25/07/2011
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VETRINA
Nuovo reader RedWave
Laptop rugged convertibile Goma Elettronica ha introdotto Durabook U12C, un laptop convertibile rugged leggero e versatile, qualificato MIL-STD810G per caduta, shock e vibrazioni e con temperatura operativa -20°C +50°C con SSD. Dotato di un LCD LED 12” di tipo Sunreadable con touchscreen, può essere utilizzato in modalità tablet grazie a una semplice rotazione del display, mantenendo una elevata maneggevolezza grazie alla maniglia ergonomica integrata. E’ equipaggiato con scanner biometrico integrato e Smart Card reader per controllare gli accessi e garantisce una elevata connettività grazie al chip GOBI2000 per 3G, GPS e AGPS, Wifi con supporto 802,11 b/g/N e Bluetooth. Basato su processori della serie Calpella (I5/I7) offre HDD o SSD facilmente estraibili e SSD secondario di backup. Può essere configurato con diversi moduli per offrire: 2 x USB+RS232, 1 x USB + Smart Card Reader, Gobi (3G + GPS) e seconda telecamera da 2M pixel. I connettori di I/O sono protetti, il modulo LCD è provvisto di shock absorber ed il guscio in magnesio assicurano la massima protezione e robustezza Per informazioni: www.gomaelettronica.it
Softwork, il produttore e distributore di sistemi RFID, annuncia l’ingresso nella gamma dei suoi componenti RFID del nuovo RedWave Short Range Lan Controller UHF RED. MRU80-M2-E: il dispositivo appartiene alla famiglia RedWave “made by Softwork”, frutto della ricerca e sviluppo del Dipartimento Tecnico dopo aver raccolto i segnali di aspettativa dal mercato, ed in particolare dagli Integrator Partner. Rispetto agli altri modelli RED.MRU80-M2 il nuovo controller si differenzia innanzitutto per l’interfaccia Ethernet, facilitando così l’implementazione dell’hardware RFID e rendendo le proposte di Softwork ancora più dettagliate e modulari; operativo in banda UHF (860/960 MHz) per l’identificazione di tag EPC Gen 2 - ISO 18000-6C, il controller RedWave racchiude all’interno un multiplexer da collegare a 2 antenne esterne, mantenendo dimensioni contenute (110x70x27 mm) ed un prezzo vantaggioso. Con un consumo massimo di 2 W ed il firmware upgradabile, il controller RED.MRU80-M2-E raggiunge luce di lettura fino a 200 cm, ideale per svariati ambiti applicativi tra cui industry, Short Range Lan Gate, item level tagging e controllo accessi. Per informazioni: www.rf-id.it
Attuatore lineare motorizzato Il sistema lineare serie EZA di Oriental Motor garantisce un’alta affidabilità di posizionamento dei carichi trasportati. È dotato di guida di supporto integrata. Formata da un cilindro con guida e vite a ricircolo di sfere, pilotata da un motore passo passo con controllo della posizione ad anello chiuso e azionamento a micropassi, la serie garantisce un’alta precisione di posizionamento. Se utilizzata in applicazioni verticali può trasportare masse fino a 30 Kg. La forza di spinta generata dall’attuatore può inoltre essere regolata dall’utilizzatore. Questa funzione chiamata Push Motion, è ideale per applicazioni di marchiatura. La massima forza di spinta dei cilindri e di 500 N utilizzabile anche come forza statica permanente. Il sistema può muoversi con una corsa fino a 300 mm, con una precisione della ripetitività di posizionamento di ±0.02 mm. Il movimento dell’asse può essere gestito mediante un classico segnale di clock e direzione o l’utilizzo di un posizionatore integrato standard con 63 istruzioni in memoria, impostabili mediante programmatore o software dedicato. Per informazioni: www.orientalmotor.it
automazioneintegrata
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RFID Italia
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RFID Italia
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NewsImpresa Speciale “Identificazione Automatica”
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Elettronica Oggi
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Estratto da pagg. 49 e 51
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DATACollection
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DATACollection
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RFID Italia
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NewSImpresa
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Logistica Management
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Estratto da pagg. 38 e 39
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Logistica Management
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Estratto da pagg. 31, 32 e 33
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ATTUALITÀ
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EONEWS n. 546 - OTTOBRE 2011
Fujitsu Semiconductor, ripresa ‘lampo’ dopo il terremoto GIORGIO FUSARI
Una solida strategia di Bcm (Business continuity management) e ‘social responsibility’ ha consentito a Fujitsu Semiconductor di riparare rapidamente i danni subiti dalle proprie fabbriche e di avere la meglio sulle insidie e i guai logistici che hanno messo in pericolo il business dei semiconduttori in Giappone, dopo la catastrofe naturale del terremoto avvenuto in marzo e il disastro nucleare di Fukushima. Ne parla Brendan Mc Kearney, corporate vice president della casa madre Fujitsu Semicon-
Nonostante la catastrofe naturale e quella nucleare di Fukushima, in Giappone gli impianti del produttore di chip sono stati rimessi in funzione con tempestività vari blackout di energia elettrica, causati sia dai sistemi automatici di spegnimento di sicurezza delle centrali, sia ai black-out programmati per controbilanciare la riduzione di energia non erogata dagli impianti nucleari. PIANO DI RIPRISTINO AL LAVORO Inizialmente, il terremoto ha avuto pesanti conseguenze per Fujitsu Semiconductor, in particolare sull’impianto di Iwate, per la
BRENDAN MC KEARNEY, corporate vice president di Fujitsu Semiconductor e presidente di Fujitsu Semiconductor Europe (Fonte: Fujitsu Semiconductor)
La mappa degli impianti di Fujitsu Semiconductor colpiti durante il terremoto del Giappone (Fonte: Fujitsu Semiconductor)
ductor (www.fujitsu.com/emea) e presidente di Fujitsu Semiconductor Europe. In generale, gli effetti del sisma hanno avuto conseguenze più o meno pesanti sugli impianti dei diversi colossi nipponici che riforniscono l’industria dei semiconduttori, determinando la chiusura di fabbriche e blocchi della produzione, dovuti anche ai
produzione di wafer, e su quello di assemblaggio di chip a Miyagi, entrambi nel nord del Giappone e rimasti completamente fermi, sia a causa dei blackout elettrici e idrici, sia per il parziale danneggiamento di macchinari e attrezzature. “Ora però – spiega Mc Kearney – la situazione è tornata alla normalità, e tutte le fabbriche sono state riat-
Sistemi ad alta efficienza energetica La strada verso il modello ‘green’ e l’aumento dell’efficienza energetica in diversi campi applicativi è un trend decisamente chiaro e strategico in ogni mercato embedded dell’Europa. Così Brendan Mc Kearney di Fujitsu semiconductor Europe, traccia lo scenario di evoluzione futura del settore, in cui individua alcuni ambiti di utilizzo particolarmente ‘caldi’ delle soluzioni basate su semiconduttori: le applicazioni dei contatori intelligenti (smart meter) sulle reti di distribuzione dell’energia; i sistemi per il recupero di efficienza nelle abitazioni, tramite il ricorso a tecnologie di building automation; la progettazione di elettrodomestici ‘intelligenti’, come le lavatrici in grado di risparmiare corrente e acqua.
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tivate ritornando ai livelli di output esistenti prima del terremoto”. In particolare, i livelli di wafer in input sono stati ristabiliti al 100% già dopo metà aprile negli impianti di Iwate e Fset (Fujitsu Semiconductor Technology). Inoltre, nonostante il fatto di aver dovuto fronteggiare un certo numero di situazioni di consegna dei componenti con tempi ristretti, l’azienda è stata in grado di evitare crolli dei servizi di fornitura verso i propri utenti, ritornando alla normale operatività e ai lead time standard per i nuovi ordini, a partire da giugno. Come anticipato, il tempestivo ripristino di tutte le attività produttive è stato possibile grazie alla messa in atto di una robusta strategia di Bcm, improntata su una serie di misure chiave prese su fronti differenti, per tutelare, continua Mc Kearney, sia la sicurezza fisica degli impiegati, degli addetti e delle loro famiglie, sia quella degli impianti contro nuovi disastri, salvaguardando al contempo il business dei clienti. Da un lato, sono state attuate strategie di produzione multi-sito, la creazione di ‘buffer stock’ e di riserve per le materie prime, al fine di assicurare la continuità di fornitura nella supply chain. Dall’altro, è stato messo in campo un piano di rapido recupero della produzione fondato sulla minimizzazione dei danni agli edifici e alle attrezzature, attraverso sistemi di protezione anti-sismica su alcuni impianti; si sono predisposte tecnologie di backup dei sistemi di alimentazione e sono stati mantenuti inventari dei pezzi di ricambio dei macchinari. In aggiunta, un fattore molto importante per mitigare i danni e marciare verso la ripresa della normalità è stata anche la cooperazione trasparente con i clienti e gli utenti finali in Europa e nel mondo. Tale comunicazione ha permesso di assegnare priorità alle quantità minime di componenti essenziali da produrre per ciascun committente e ciò, nonostante le davvero dure circostanze, ha permesso agli impianti di proseguire con la fornitura di componenti in maniera affidabile e senza interruzioni.
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A CURA DELLA REDAZIONE
D: Quali sono le principali strate-
gie adottate dalla vostra società nel breve/medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato? R: La nostra attività di distribuzione è ispirata all’obiettivo di essere propositore di tecnologia RFID e non semplice fornitore: tra le varie attività, prevediamo così la continua immissione di nuove componenti dei sistemi RFID, riferite non solo ai marchi distribuiti già consolidati, tra cui spicca FEIG Electronic per l’RFID passivo, ma anche a nuove acquisizioni di distribuzione (l’ultima è datata 2010, con l’ingresso in Italia dei dispositivi mobili RFID di Nordic ID), progettazione e realizzazione di dispositivi custom per anticipare trend e aspettative, com’è il caso del brand RedWave, completando sempre più minuziosamente il ventaglio delle nostre proposte RFID, che contano ad oggi oltre 400 componenti a catalogo. Il puro hardware RFID è poi rivestito da una mirata serie di servizi valoriali, che accompagnano l’integrator partner lungo l’intera filiera d’implementazione: la formazione attraverso training suddivisi per contenuti e tipologie di tecnologia, la disponibilità presso la nostra sede dell’RFID Testing Center, non un semplice show-room ma un’officina attiva, dove collaudare i sistemi messi a punto dal dipartimento R&S e a disposizione dei partner e dei loro clienti, il supporto on site, ossia presso l’azienda utilizzatrice l’RFID, durante lo studio di fattibilità prima e il progetto pilota dopo, l’assistenza tecnica on line e telefonica, e, una volta avviata concretamente l’applicazione, servizi di comunicazione per darne visibilità nel mercato di riferimento. Insomma, il Partner è “avvolto” da molteplici servizi: tecnici, commerciali e di marketing. Chiave di volta in grado di tradurre tutto ciò in ulteriore valore per l’end-user è poi la personalizzazione della soluzione a opera dei nostri rivenditori: nel processo di implementazione di una soluzione RFID ogni attore coinvolto apporta cioé la propria competenza su un tassello del mosaico, dall’hardware alla sua corretta configurazione e adattabilità alle specifiche del progetto, dal software e integrazione di sistema in linea con le aspettative dell’end-user. Significativa è a tal proposito la soluzione Maintenance-ID realizzata da Dynamic ID e operativa presso la centrale termoelettrica Enel Maritza East 3 in Bulgaria (ora divenuta
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STRUMENTAZIONE PORTATILE
23
PAROLA ALLE AZIENDE EONEWS n. 546 - OTTOBRE 2011
Intervista a Paola Visentin, marketing & communication manager
Intervista a Andrea Casiraghi, direttore commerciale
Softwork
RadTech
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prezzo per soddisfare la diversa clientela (ARPA, ospedali, SOGIN, privati, INFN …).
A CURA DELLA REDAZIONE
D: Qual è la sua opinione riguardo l’andamento del mercato? Per quel che riguarda il nostro settore, radioprotezione in costante ma lieve crescita per decommissioning, decreti sui materiali ferrosi, emergenze radiologiche, e così via.
R:
D: Quali sono le principali strategie adottate dalla vostra società nel breve/medio periodo per soddisfare al meglio le richieste di questo mercato? R: Selezionare meglio i fornitori e cercare nell’ambito del mercato la strumentazione più adatta anche in termini di rapporto qualità
ANDREA CASIRAGHI
D:
In che modo state implementando queste strategie? R: Stiamo puntando molto sull’assunzione di personale esperto.
D: Quali sono le previsioni a medio/ lungo termine? R: Difficile predire il lungo termine soprattutto in questo periodo, ma una stabilità del mercato con lieve crescita è intravista. www.radtech.it
Atmel e Arduino collaborano per lo sviluppo di nuove piattaforme embedded Le società Atmel (www.atmel.com) e Arduino (www.arduino.cc) stanno collaborando per lo sviluppo congiunto di diverse schede embedded sfruttando i prodotti Atmel AVR e i microcontrollori basati su ARM. In particolare le nuove schede Arduino sono di semplice impiego e adottano numerosi prodotti Atmel, tra cui le MCU SAM3U basate su Cortex M3, ATmega32U4 e AVR UC3. Tra le prime piattaforme a essere presentate ci sono Arduino Leonardo (basata su Atmel ATmega32U4 e con incorporato il circuito Arduino Uno), Arduino Due (basata su Atmel Cortex M3) e Arduino WiFi (con modulo add-on basato su Atmel AVR). In-Stat: tablet e lettori ebook verso i 16 miliardi di dollari entro il 2015 Secondo una recente analisi condotta da In-Stat (www.in-stat.com) il mercato combinato di tablet e lettori ebook raggiungerà entro il 2015 un valore di circa 16 miliardi di dollari a livello globale, con una crescita di oltre il 720% alla fine del periodo in esame. La ricerca prevede inoltre più di 15 milioni di ebook venduti negli Stati Uniti entro il 2012, mentre più del 60% dei potenziali acquirenti di tablet ha dichiarato di prediligere versioni dotate di duplice connettività (Wi-Fi e 3G). Infine, entro il 2015 il 15% dei tablet venduti saranno destinati al settore business. Seminari tecnici incentrati sulla microboard Xilinx Spartan-6 FPGA LX9 La microboard Xilinx (www.xilinx.com) Spartan-6 FPGA LX9 è protagonista degli Emea SpeedWay Design Workshop, una serie di seminari tecnici organizzati da Silica, società del gruppo Avnet, e in programma in vari Paesi europei, compresa l’Italia. Unendo una parte teorica con istruttore a una parte pratica, i seminari tecnici della durata di una giornata intera o di mezza giornata, affrontano tutta una serie di argomenti utili a formare ingegneri e progettisti, dai principi fondamentali della progettazione FPGA alle ‘best practice’ per integrare i processori soft core Microblaze di Xilinx. Microlease acquisisce MetricTest Microlease (www.microlease.it) ha recentemente acquisito MetricTest (www.metrictest.com), azienda statunitense che fornisce soluzioni per l’acquisto, il noleggio e il leasing di apparecchiature elettroniche di test nuove e ricondizionate dei principali produttori (Agilent Technologies-www.agilent.com, Tektronix-www.tek. com, Advantest-www.advantest.com, Anritsu-www.anritsu.com, Keithley-www. keithley.com e Rohde & Schwarz-www.rohde-schwarz.com). A seguito dell’acquisizione, Microlease prevede che il fatturato negli USA supererà i 50 milioni di dollari nell’anno finanziario in corso e oltrepasserà i 90 milioni nei 12 mesi successivi.
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ContourGlobal Maritsa East e, nel caso specifico di 3): la soluzione tecnologiMorphic, particolarica, basata su palmari mobili tà di terminale “all in RFID Morphic, è in grado one”, poiché somma di monitorare la manutenle funzioni di datazione giornaliera degli imcollection e telefono, pianti, sia interni sia esterni eliminando la necesdella centrale, grazie al flussità di portare con sé PAOLA VISENTIN contemporaneamente so costante e in tempo reale delle informazioni, e di poter vari dispositivi. Infine, così intervenire tempestivatra gli apparati mobili mente in caso di malfunzionamento l’hand-held dual frequency di Feig dell’equipaggiamento. Electronic si contraddistingue per la capacità di operare in due bande di D: In che modo state implementan- frequenza, HF e UHF, incorporando do queste strategie? al suo interno 2 antenne, senza alR: Fondamentale è l’ascolto conti- cuna interferenza tra di loro: la comnuo e attento del mercato, coglien- mutabilità HF/UHF poggia su una done le aspettative per rispondere sola libreria software, permettendo prontamente, se non addirittura in così di preservare gli investimenti e anticipo, alle domande. Questa stra- lasciando la soluzione aperta in vista tegia, unita alla continua evoluzione di una possibile evoluzione e ampliatecnologica dell’RFID con feature mento del progetto. tecniche e quindi preD: Quali sono le previsioni a mestazioni all’avandio/lungo termine? guardia, ci ha R: Un incipit necessario per portati a meglio comprendere la nostra potenopinione è il profilo della nostra attività: come distributore a valore aggiunto di tecnologie RFID che si interfaccia con il canale degli operatori, Softwork (www.softwork.it) è ziare il no- un osservatorio “quadrangolare” del stro dipartimento mercato RFID, spaziando su tutto Ricerca&Sviluppo, il territorio italiano e sui molteplici interagendo con i pro- settori di mercato in cui l’RFID troduttori di dispositivi da noi va applicazione. In questo mercato distribuiti, per ingegnerizzazioni cu- abbiamo vissuto un trend di consolidamento, continuato anche negli ulstom di architetture RFID. I dispositivi portatili RFID figurano timi periodi di incertezza economica, così come add-on integrati in sistemi sia pur con percentuali più contenupiù complessi, apportando valore ag- te rispetto alle previsioni: da un lato i produttori di sistemi RFID (reader, giunto alla soluzione completa. Tra i casi più meritevoli, segnalia- antenne, tag e periferiche) da noi dimo lo smartphone di Samsung RFID stribuiti hanno evoluto il cuore tecNFC ready, innovativo tool ideale nologico con peculiarità prestaziosoprattutto per i pagamenti mobili, nali d’avanguardia; dall’altro ciò ha per azioni mirate di marketing all’in- aperto nuove opportunità e frontiere terno degli store (es. programmi fe- di concrete applicazioni dell’RFID, deltà, messaggi personalizzati) o per che risulta essere quindi una tecnoautenticare la persona (es. accesso a logia matura e sempre più “pervasiva”, anche nelle sue declinazioni un’area, log-in a PC). Sul versante RFID mobile compu- mobili. In particolare, dopo l’anno ting, i PDA di Nordic ID hanno am- 2009 di stasi, abbiamo registrato un pliato da un anno la gamma delle 2010 più rigoglioso, con un trend nostre proposte mobile, apportando di crescita a 2 cifre grazie al fiorire valenza alle soluzioni RFID: intuiti- di nuovi progetti e all’estensione di vità nell’utilizzo con un’interfaccia quelli già in essere come studi di fatutente “user-friendly” anche grazie tibilità; trattandosi poi di applicazioni alla tecnologia touch-screen, distan- di dimensioni significative, possiamo ze di lettura aumentate fino a 7 me- prevedere anche per l’attuale anno tri grazie alle antenne cross-dipole una soddisfacente crescita.
Ottobre 2011
DATACollection
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pagg. 18, 19 e 33
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Ottobre 2011
Automazione e Strumentazione
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Estratto da pagg. 66, 68 e 71
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Ottobre 2011
Automazione Oggi
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Estratto da pagg. 108, 109
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ottobre 2011
RFID Italia
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Ottobre 2011
Wireless4Innovation
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Sett./Ott. 2011
Softwork a SMAU Milano ‘11
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ottobre 2011
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Logistica Management
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Estratto da pagg. 37, 38
Novembre 2011
Layout – GDO Week
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Estratto da pag. 49
in field
RFID e sensoristica nei laboratori di analisi
I laboratori d’analisi dell’ULSS 10 “Veneto Orientale” gestiscono con la soluzione Secure Tube Track lo spostamento del materiale biologico tra le varie sedi: a San Donà e Portogruaro un significativo caso che fonde, grazie all’innovazione tecnologica, l’oculata gestione sanitaria con una riduzione dei costi alla maggior sicurezza e cura della salute del paziente, con dati puntuali e affidabili delle analisi
L
Azienda Unità Locale Socio Sanitaria n. 10 “Veneto Orientale” (ULSS 10) è un ente strumentale della Regione del Veneto, con sede a San Donà di Piave e attivo dal 1994 in 20 Comuni della provincia di Venezia con una popolazione di quasi 270.000 persone (dati del 31.12.2010); nel periodo estivo, caratterizzato da una forte concentrazione turistica sulle spiagge dell’Alto Adriatico (Jesolo Lido, Eraclea Mare, Caorle e Bibione) con punte di presenze turistiche giornaliere di oltre 200.000 persone, l’ULSS 10 vive poi un elevato impegno aggiuntivo nell’offerta di assistenza sanitaria e socio sanitaria. Per svolgere una simile mission di benessere fisico, psichico e sociale della popolazione, l’ULSS 10 è strutturata in più unità operative: gli ospedali di San Donà di Piave, Portogruaro e Jesolo, il Dipartimento di Prevenzione con una diverse
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in field attività, dalla sicurezza sul lavoro, igiene e sanità pubblica ai servizi veterinari, e cinque strutture private accreditate. Per snellire le attività di analisi preservando pienamente la sicurezza ed efficienza di una simile operazione, l’ULSS 10 ha centralizzato i relativi laboratori in un unico laboratorio diviso su due sedi negli ospedali di San Donà di Piave e Portogruaro. È proprio in questo comparto che opera l’innovazione tecnologica della soluzione Secure Tube Track, realizzata da Reggiani SpA avvalendosi anche delle prestazioni dell’RFID.
Le aspettative dell’ULSS 10 “Veneto Orientale” Nel 2008 la direzione sanitaria ha avviato una riorganizzazione ospedaliera per ridurre i costi e ottimizzare i servizi, concentrando nei presidi di San Donà e Portogruaro il laboratorio specializzato. Primo esito di una simile ristrutturazione è il notevole incremento delle provette che vengono movimentate tra le due sedi del laboratorio, con una media di circa 200 provette al giorno, suddivise equamente tra i due siti di analisi, con rischio di disfunzioni operative, quali: mancato recapito delle provette nella sede del laboratorio di destinazione; materiale non più idoneo all’analisi perché esposto a temperature troppo elevate; errata classificazione delle provette; problemi di pianificazione dello smistamento ed aumento dei costi causati dalla necessaria ripetizione degli esami. Proprio per risolvere simili problematiche e rispondere all’esigenza primaria dell’ULSS di movimentare in modo sicuro le provette con materiale biologico tra le due sedi di San Donà e di Portogruaro, interviene Secure Tube Track, la soluzione per l’identificazione e la tracciabilità delle provette in ambito Ospedaliero e nei laboratori d’analisi.
Soluzione tecnologica Secure Tube Track Implementato a maggio 2011 presso l’ULSS 10, Secure Tube Track permette il controllo dell’intero processo di trasporto delle provette tra le due sedi del laboratorio d’analisi, consentendo l’identificazione delle provette e la verifica delle condizioni ambientali durante il loro trasporto, al fine di garantire la congruità e l’integrità dei materiali biologici; ad oggi la soluzione è operante tra le due sedi di San Donà e Portogruaro, divisi da poco più di 30 chilometri di distanza, ciascuno dotato di postazioni complete per la gestione dell’invio e del ricevimento delle provette in uscita ed in entrata. La soluzione mixa la tecnologia barcode con l’RFID, assicurando l’identificazione sicura delle provette del loro stato tramite i due moduli principali: Check-In e Check-Out.
Il modulo di Check-In gestisce le provette nel punto di partenza del loro tragitto per altra locazione: la stampante produce le etichette RFID da applicare alle provette, trasportate tramite un apposito contenitore e rilevate da un gate RFID (tunnel) che identifica in modo automatico, quindi senza alcun intervento dell’operatore, le 40 provette alloggiate nel contenitore; il modulo attiva poi anche il tag RFID con sensore di temperatura apposto sul contenitore di fini di registrazione ambientale, ossia per misurare e memorizzare le temperature dei materiali biologici durante il trasporto. Una volta giunto nella sede di destinazione, il contenitore con le provette è gestito dal modulo di Check-Out, che attiva il “gate RFID”, ossia il varco, e traccia il ricevimento delle provette, registrandone l’arrivo e le temperature rilevate dal tag ambientale. I dati così rilevati sono pubblicati in rete (Intranet) e possono essere condivisi tra i vari punti di movimentazione; il sistema Secure Tube Track segnala le eventuali anomalie dovute al mancato arrivo del materiale e alle condizioni irregolari avvenute durante il trasporto. Infine, il sistema produce la reportistica riepilogativa, quale il foglio di lavoro suddiviso per tipologia di esame, elenco anomalie riscontrate durante il trasporto, elenco codici provette movimentate. Concepito in un’ottica di apertura, Secure Tube Track è integrabile con il sistema di gestione utilizzato dal laboratorio, consentendo lo scambio di dati per l’aggiornamento dei fogli lavoro giornalieri.
L’ecosistema RFID in Secure Tube Track La soluzione tecnologica di Reggiani si avvale della tecnologia RFID, sfruttandone le peculiarità prestazionali, tra cui: la capacità di tracciare contemporaneamente le 40 provette che transitando nel tunnel (funzione anti-collisione), eliminando così la loro rilevazione sequenziale, più lenta; la capacità di identificare le provette in modo automatico, eliminando quindi l’intervento dell’operatore e, quindi, la possibilità di errori; la sicurezza nell’identificazione, e la tracciabilità della storia termica dei materiali biologici. Nel backstage del sistema Secure Tube Track opera l’RFID in banda HF – standard ISO 15693, composta da una precisa architettura, frutto del supporto del Dipartimento R&S di Softwork e della successiva attività di ingegnerizzazione e perfezionamento strutturale di Reggiani Spa: - tag RFID di forma rettangolare (dimensioni 150x80x4) e in plastica, apposto sul contenitore delle provette per il rilevamento ambientale di temperatura; - tag su carta termica 45x42mm apposto sulla provetta;
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in field - il tunnel RFID è una soluzione custom, appositamente progettato e realizzato per rispondere al meglio alle aspettative del laboratorio. Integra il modulo LRM2000 (Long Range OEM Module), collegato al multiplexer (ANT.MUX-4) e a due antenne custom dotate di tecnologia DAT per la taratura automatica delle antenne (autotuning), che si svolge in circa 10 secondi dall’accensione del sistema; - stampante RFID a stampa termica diretta. Il software di gestione sviluppato da Reggiani è invece di tipo open source e poggia su XAMP.
Dalle aspettative iniziali agli obiettivi raggiunti I primi test presso le sedi del laboratorio dell’ULSS 10 Veneto Orientale risalgono a giugno 2010, proseguiti e alternati con verifiche presso i Laboratori di Reggiani SpA al fine di individuare la soluzione tecnologica migliore; considerando l’elevato grado di ingegnerizzazione e customizzazione dell’architettura tecnologica RFID, la fase di start-up si è protratta fino a giugno 2011, con l’avvio del sistema completo. In questa prima fase, infatti, sono stati affrontati alcuni ostacoli, relativi ad esempio alla configurazione dell’architettura RFID ideale, all’individuazione del tag RFID da apporre su superficie curva (provetta), performante nonostante le dimensioni mol-
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to ridotte, alle interferenze e disturbi elettromagnetici del contesto in cui la soluzione opera e al tag ambientale per la rilevazione della storia termica. Un volta individuata la configurazione ideale della RFID, Secure Tube Track ha generato indiscussi vantaggi nella gestione della movimentazione provette: - Identificazione sicura delle provette e dei contenitori portaprovette. - Verifica delle condizioni ambientali delle provette durante il trasporto (umidità e temperatura). - Localizzazione del contenitore porta-provette durante il trasporto, mediante associazione al fattorino addetto al trasporto al gruppo di contenitori di trasporto. - Ottimizzazione delle risorse del personale e analizzatori di laboratorio grazie alla produzione di fogli di lavorazione preventivi all’arrivo delle provette nel laboratorio ricevente. - Sistema semplice e veloce da attivare. - Possibilità di estendere le funzionalità e l’integrazione con altri sistemi/processi. - Possibilità di soluzioni “all-inclusive” in “Pay-per-Use”. - Adeguamento a standard di qualità e sicurezza. - Riduzione dei rischi. «La riorganizzazione del lavoro che ha coinvolto il nostro laboratorio, ha portato all’incremento del trasferimento del materiale biologico tra di essi. L’organizzazione ha necessariamente dovuto dotarsi
di un sistema di tracciabilità delle provette che ne assicuri, oltre ad una corretta movimentazione in grado di assicurare l’integrità del campione, anche la sua rintracciabilità» commenta il dott. Celio Lazzarini, primario dei laboratori, relativamente alle motivazioni che hanno spinto ad adottare questa soluzione tecnologica e alle aspettative riposte nel nuovo sistema. «Il sistema adottato, che consente di identificare il campione con etichette barcode contenenti un tag RFID, coniuga la tecnologia del codice a barre e quindi della tracciabilità univoca e veloce del campione con la tecnologia RFID, che consente di tenere traccia della movimentazione del campione. È evidente il salto di qualità rispetto alla situazione precedente, dove i campioni erano affidati a pratiche manuali senza alcun riscontro oggettivo. Inoltre, sistemi di tracciabilità del campione sono richiesti dai requisiti dell’accreditamento regionale sulla qualità secondo la Lrg.n.22/2002. Le nostre aspettative sono molto alte e siamo sicuri che il numero di provette giunte a destinazione in modo anomalo, o addirittura mai inviate, si ridurrà drasticamente, consentendo un sensibile risparmio in termini di efficienza e quindi dei costi generali dovuti alla gestione dell’errore (ad esempio, il richiamo del paziente/ utente per nuovi esami)».
Le prossime evoluzioni del sistema Reggiani SpA ha pianificato una serie di implementazioni al sistema Secure Tube Track, con ulteriori funzionalità: estensione del processo di gestione della tracciabilità delle provette provenienti dai centri di raccolta/prelievo ai laboratori d’analisi; localizzazione puntuale delle provette/porta-provette mediante sistema GPS durante le fasi del trasporto; passaggio alla banda di frequenza UHF. Siti web di riferimento: http://www.ulss10.veneto.it http://www.reggiani.it http://www.rf-id.it/
speciale Localizzazione con RFID per la sicurezza sul lavoro
Come può la tecnologia dell’ultima generazione aumentare la sicurezza dei lavoratori, senza rallentare o aggravare le loro consolidate procedure operative? Come coniugare il rispetto delle normative con una soluzione che, affidandosi all’automatismo, sia in grado di tutelare con efficienza il lavoro delle maestranze in aree così delicate come sotterranei e gallerie? La risposta concreta a questi quesiti, basata su tecnologia RFID, è in funzione dal 2010 presso il cantiere dell'alta velocità ferroviaria in Svizzera
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ei 57 km di gallerie ferroviarie per l’Alta Velocità in Svizzera (ALP Transit-San Gottardo), il Consorzio Matro Sud, che riunisce un pool di imprese consorziate, è attualmente impegnato nella costruzione della galleria di raccordo Vigana, a partire dal portale Nord (Bellinzona) della Galleria di Base del Ceneri. Qui lo scavo di due gallerie mediante tecnica drill and blast (brillamento di cariche esplosive) si inserisce in una campagna socio-governativa di ampio respiro definita “Stop Risk” perché particolarmente sensibile ai temi della tutela sicurezza lavoratori e prevenzione degli incidenti. Dal gennaio 2010, in questo cantiere sono in funzione i sistemi Tunnel Watcher™, realizzati da Smaac, società focalizzata su macchine e attrezzature per cantieri. Tali sistemi monitorano costantemente e in modo automatico, ossia senza alcun intervento volontario del lavoratore, l’entrata, l’uscita e quindi la presenza in galleria Vigana delle circa 150 persone qui impegnate. Prima nota distintiva del sistema è la tecnologia RFID attiva sulla quale poggia per rilevare la presenza di persone. Le maestranze impegnate nel cantiere svizzero del Consorzio Matro Sud operano infatti in condizioni gravose, con macchine operatrici in continuo movimento e un’unica via sia per l’accesso in galleria che per la fuga in caso di emergenza; in Italia, l’articolo 62 “Controllo della presenza in sotterraneo” del decreto legislativo 624 del 1996 recita «il direttore responsabile provvede affinché in ogni momento siano noti il numero e i nomi delle persone presenti in una miniera o in una cava sotterranea; l'elenco di tali persone deve essere esibito
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ad ogni richiesta dei funzionari dell'autorità di vigilanza competente». Mentre nel passato questo controllo era affidato al conteggio degli elmetti o dei tesserini mancanti in bacheca, ora il Consorzio Matro Sud si affida alla rilevazione delle persone basata su tecnologia RFID tramite i sistemi Tunnel Watcher™ Access: sul retro di ogni tesserino di riconoscimento è apposto un tag RFID che, transitando nelle vicinanze delle antenne poste una all’esterno e una all’interno della galleria, viene automaticamente rilevato, trasmettendo l’informazione alla sala controllo, sui cui monitor
Geolocalizzazione appare l’elenco del numero e dei nominativi delle persone attualmente presenti in galleria. La stessa logica governa la rilevazione dei transiti in uscita dalla galleria, mostrando sul monitor in sala controllo lo stato di “esterno” per il corrispondente codice identificativo del tag e, quindi, della persona uscita dal tunnel. In particolare, ogni varco è composto da un doppio reader RFID collegato a due antenne, la cui area di lettura del tag RFID assicura la copertura di tutta la sezione della galleria, rilevando così in modo certo e automatico tutti gli operatori muniti di tag in entrata o uscita, anche all'interno di automezzi in marcia. Il sistema a Vigana prevede poi un allarme nel caso in cui sia superata la permanenza in sotterraneo (limite impostato a 6 ore), calcolata a partire dalla rilevazione del tag, e quindi del lavoratore, in ingresso. Ritagliato attorno alle specificità di un sito in costruzione, Tunnel Watcher è un sistema aperto, in grado cioè di accogliere e gestire altri dati, tra cui le condizioni atmosferiche all’interno della galleria, facendo scattare in automatico un allarme sonoro e visivo nel caso in cui siano superati alcuni parametri di sicurezza e salubrità. Le migliorie che la tecnologia RFID può apportare al cantiere si estendono anche al controllo più esteso della galleria, consentendo la localizzazione per aree del personale/mezzi (Tunnel Watcher™ Master): è questo, ad esempio, il caso di squadre al lavoro lungo la galleria, del controllo del fronte di scavo o di più by pass tra canne parallele, del presidio di cameroni, di pozzi di evacuazione o containers rifugio di emergenza. Sfruttando le potenzialità della tecnologia RFID, è infatti possibile programmare l'azionamento di dispositivi e automatismi correlati alla rilevazione dei tag, come ad esempio l'apertura automatica di porte o accessi a zone rischio, l'azionamento di dispositivi d'allarme o di semafori e segnali, l'attivazione di ventilatori ausiliari ecc. permettendo anche il controllo da postazione remota. A vantaggio dello standard qualitativo dell’impresa costruttrice, in grado di fornire informazioni rapide ed affidabili sul materiale utilizzato e, quindi, di ripercorrere l’intera filiera di ogni singolo elemento prefabbricato, è invece la tracciabilità dei conci di rivestimento (manufatti in cemento armato che formano il rivestimento della galleria): la soluzione Tunnel Watcher LiningTM consiste nell’apporre o incorporare nel concio in fase di produzione un tag RFID, permettendone così la lettura dei dati, automaticamente resi a terminale, durante la posa e la vita dell’elemento prefabbricato. Grazie a questa soluzione, è possibile disporre di informazioni vitali: se il concio è stato posizionato in maniera corretta rispetto al progetto, se i giorni di maturazione hanno rispettato il limite teorico, la data di produzione del concio, l'ultima data di controllo tolleranze del cassero (stampo utilizzato per la produzione del concio), lo stabilimento di provenienza, il tipo di cemento utilizzato ecc. Attori e riferimenti web Consorzio Matro Sud - Pizzarotti SA, Bellinzona - Pizzarotti & C. S.p.A. Parma; Cossi Costruzioni S.p.A. Sondrio; Ennio Ferrari SA, Lodrino; LGV SA, Bellinzona; Rodio Geotechnik AG, Urdorf Soluzione tecnologica Tunnel Watcher™: www.tunnelwatcher.it Soluzione realizzata da Smaac: www.smaac.it Fornitura & Supporto per tecnologia RFID: Softwork: www.rf-id.it
Real Time Location Systems, da Zebra una proposta completa Zebra, colosso mondiale delle stampanti barcode, fisse e portatili, ha completato attraverso una serie di acquisizioni focalizzate una proposta molto interessante di sistemi di identificazione e localizzazione su aree vaste, basati su RFID attiva. Le soluzioni Zebra forniscono oggi varie tipologie di hardware e software per localizzare, tracciare, gestire e ottimizzare l'utilizzo di asset, strumentazione ad alto valore e soprattutto persone. Come prodotti si va quindi dalle tecnologie UWB alle soluzioni ex WhereNet a norma ISO/IEC 24730-2 e Cisco® CCX Wi-Fi. Sono sistemi utilizzati da anni in realtà come APL, Ford Motor Company, NYK Logistics, BMW e anche nell'esercito statunitense. La gamma di sistemi RTLS WhereNet ISO/IEC 24730-2 consente il tracciamento preciso in applicazioni all'interno o all'esterno di edifici. In particolare è stato appena lanciato il nuovo WhereLAN III, sensore di ultima generazione, capace di localizzare gli asset nel raggio di un metro, il tutto utilizzando meno energia e con maggior semplicità di installazione rispetto alle versioni precedenti. La trasmissione dei dati avviene a norma 802.11 b/g Wi-Fi. Nel campo dei prodotti Sapphire UWB, il sistema Zebra Dart Ultra-Wideband (UWB) consente la localizzazione, sempre sia in esterni che all'interno di un edificio, con il livello di efficienza e sicurezza tipico dei sistemi UWB, in grado di leggere contemporaneamente migliaia di tag al secondo distribuiti in un'area predefinita. Le soluzioni di telematica Zebra, infine, rappresentano il completamento ideale di questi prodotti per le applicazioni di fleet management di dispositivi mobili. In tal caso la modalità di comunicazione può essere di tipo Wi-Fi ma anche GPRS. Le applicazioni chiave di queste soluzioni comprendono: controllo e identificazione accessi, asset tracking, gestione flotte, gestione materiali e non conformità, sicurezza personale, supply chain management, gestione e tracciamento dei veicoli, parts replenishment e gestione delle aree vaste.
Industria Manifatturiera Softwork
Gestione granitica
con l’Rfid
La soluzione StoneID realizzata da Fcs Solutions, con la tecnologia Rfid di Softwork, rende più efficienti i processi in Antolini Luigi & C. ntolini Luigi & C. produce e distribuisce pietra naturale. Per rispondere all’esigenza di quantificare il materiale da lavorare presente in magazzino (circa10mila blocchi di materiale differente, in arrivo da tutti i Paesi del mondo) e gestire la collocazione delle circa 900mila lastre prodotte annualmente, Antolini ha scelto di implementare la soluzione StoneID di Fcs Solutions, basata su tecnologia Rfid di Softwork. La soluzione si compone di quattro moduli indipendenti: Gestione Lastre, Gestione Segagione, Lavorazione Lastre e Logistica Lastre. Con il modulo Gestione Lastre il blocco è identificato con un’etichetta (costituita da un foglio in formato A4, plastificato e dotato di tag Rfid) all’ingresso in azienda. Il codice alfanumerico identificativo, per ogni fase dei processi successivi, consentirà un facile richiamo al materiale originale. Il modulo Gestione Segagione permette di tracciare l’ingresso del blocco nel telaio e la successiva uscita delle lastre. All’uscita dal telaio, le lastre sono etichettate singolarmente. Nella fase di Lavorazione Lastre, l’omonimo modulo fa sì che i dati delle lastre siano memorizzati
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in un database che ne consente la tracciabilità durante le varie lavorazioni, rendendoli disponibili al gestionale di Antolini. Infine, il modulo Logistica Lastre, grazie alla velocità di lettura dei tag Uhf, consente una semplice gestione dello spostamento dei pacchi di lastre nei magazzini, sino a quando le stesse sono caricate in container o camion per la consegna ai clienti finali. La precisa identificazione dei depositi e dei paletti in metallo, sui quali sono appoggiate le lastre, grazie ai tag on-metal, garantisce la flessibilità necessaria a ogni tipologia di deposito, mentre l’uso dei palmari libera gli operatori di ogni necessità di ‘appunti’ manuali
e garantisce che non ci saranno errori nell’identificazione del posizionamento delle lastre. Anche l’attività commerciale si avvale di StoneID: il personale di vendita può sapere sempre, esattamente, la collocazione e lo stato di lavorazione della merce. Migliorare tempi e qualità Il tempo richiesto per l’inventario dei blocchi è diminuito dell’80%: l’inventario semestrale dei blocchi in deposito presso il cliente, prima, richiedeva il lavoro di due persone per più di due giorni in cantiere e il lavoro di un’operatrice in ufficio per quasi due settimane; ora l’intero processo richiede meno di tre ore e l’operatrice si limita a lanciare un programma che in pochi secondi segnala le differenze tra i dati ‘reali’ e quelli memorizzati nel gestionale. Il tempo richiesto per la gestione dei magazzini (carico-scarico) si stima sia diminuito del 40%. Grazie all’identificazione e al reperimento veloce del materiale, si evita poi la giacenza di materiali spesso molto costosi (alcune lastre possono raggiungere il valore di otto, diecimila euro), perché si possono evadere con celerità altre richieste. Infine, identificando automaticamente la tipologia di materiale prima della lavorazione è possibile programmare il macchinario in modo automatico, evitando errori di lavorazione.
Award 2011 - Automazione Industriale
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Softwork Utility
Rfid per una manutenzione
sicura
La soluzione Maintenance-ID, implementata da Dynamic ID con il supporto di Softwork presso una centrale termoelettrica Enel, in Bulgaria, migliora efďŹ cienza e sicurezza delle attivitĂ di manutenzione dell’impianto ynamic ID ha implementato, con il supporto di Softwork, la soluzione Maintenance-ID presso la centrale termoelettrica Enel Maritza East 3, in Bulgaria. L’impianto, alimentato a lignite e situato a circa 300 km a est di Sofia, è uno dei piĂš grandi in tutto il Paese, con 908 MW di potenza installata. La centrale bulgara, che segue dal febbraio 2009 un piano di modernizzazione, aveva bisogno di una soluzione in grado di monitorare la manutenzione giornaliera degli impianti, interni ed esterni, e di prevenire e intervenire tempestivamente in caso di malfunzionamento dell’equipaggiamento. Il sistema
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Automazione Industriale - Award 2011
avrebbe dovuto poi gestire anche i tour d’ispezione delle guardie, che operano sia di notte sia di giorno e usano lo stesso hardware dei manutentori per ispezionare circa 10mila punti. 'RSR DYHU LQL]LDOL]]DWR LO WDJ 5¿G GD DSSRUUH VX RJQL SXQWR ULOHYDQWH GL RJQL LPSLDQWR VDOYDQGR LO FRGLFH GHO SXQWR QHOOD PHPRULD GHO WDJ OD VROX]LRQH WHFQRORJLFD KD VHJXLWR XQ SUHFLVR ZRUNÀRZ LO WDJ 5¿G ,URQVLGH q VWDWR DSSOLFDWR DOOœLPSLDQWR SHUPHWWHQGRQH FRVu OœLGHQWL¿FD]LRQH XQLYRFD H D RJQL RSHUDLR DGGHWWR DOOD PDQXWHQ]LRQH q VWDWR FRQVHJQDWR XQ SDOPDUH 5¿G GRYœq PHPRUL]]DWR OœHOHQFR GHOOH DWWLYLWj SURJUDPPDWH $YYLFLQDQGR LO 3GD DOOœLPSLDQWR SHU OD ULOHYD]LRQH
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Softwork Logistica e trasporti
Trasporto studenti
più efficiente con l’Rfid
La soluzione E-Student, realizzata da Astacom su tecnologia Rfid di Softwork, offre più servizi e sicurezza agli studenti del Comune di Sant’Antonio Abate (NA) ant’Antonio Abate conta oltre 18mila abitanti, di cui quasi 3mila studenti. L’applicazione Rfid, denominata E-Student e realizzata da Astacom su tecnologia Rfid di Softwork, coinvolge le scuole elementari e medie di questo territorio e interessa circa mille alunni che usufruiscono del servizio di trasporto scolastico. La soluzione E-Student consente di coordinare i servizi di trasporto e di mensa scolastica del comune di Sant’Antonio Abate attraverso la rilevazione degli studenti con palmare dotato di lettori Rfid e modulo Gps. A ogni studente viene consegnato un badge Rfid (banda di frequenza HF), rilevato dall’operatore
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sul bus al momento della salita e della discesa; la lettura del tag può avvenire o tramite l’ausilio di un assistente dotato di palmare oppure avvicinando il badge ad apposite antenne Rfid, posizionate nella zona di salita nell’autobus. Sono così memorizzate importanti informazioni sul possessore del badge Rfid (data e ora di salita e discesa, posizione di salita e discesa attraverso il Gps, autorizzato o meno, ossia se il soggetto è un regolare abbonato oppure no) facendo scattare allarmi sonori o video nel caso di abbonamenti scaduti. Tutti questi dati sono poi trasferiti in tempo reale attraverso un Gprs al server presso gli uffici comunali, dove gli operatori possono effettuare controlli e analisi anche su cartografia. La tecnologia Rfid si adatta particolarmente alle problematiche del progetto, dovendo identificare in maniera puntuale l’utilizzo di un servizio senza richiedere agli studenti o agli operatori particolari operazioni, ma semplicemente esponendo e facendo rilevare il badge Rfid. Un altro plus dell’Rfid è la funzione di anticollisione, ossia la lettura multitag che si può verificare nel caso in cui più studenti
espongano contemporaneamente il loro badge all’antenna di rilevazione del bus, che elimina la necessità di una lettura sequenziale. Letture multitag L’applicazione della tecnologia Rfid, in questo caso, ha prodotto miglioramenti in termini di sicurezza ed efficienza. Parte integrante di E-Student è il servizio fornito ai genitori che, accedendo a internet attraverso un sistema sicuro, tale da garantire la privacy degli utenti, possono visualizzare i dati del trasporto relativi ai propri figli (punto di salita e/o discesa dall’autobus e relativo percorso, stato dell’abbonamento). Dal punto di vista dell’efficienza, il Comune ha potuto eseguire una raccolta precisa e affidabile dei dati per studiare l’andamento crescente o decrescente del servizio di trasporto, permettendo una programmazione dei servizi da erogare. Ne consegue anche un controllo economico e contabile, volto a evitare spese eccessive e non compensate da introiti da parte dei fruitori. Inoltre, la presenza di lettori Gps integrati con il palmare consente una rilevazione precisa (visualizzabile in back office anche su sistema cartografico) degli accessi (salita e discesa) degli studenti allo scuolabus, e una rilevazione dei percorsi reali effettuati dai singoli mezzi.
Logistica e Trasporti Softwork
Cicli di vendita
ottimizzati
La tecnologia Rfid di Softwork è il cuore del sistema realizzato da Agorà Med per automatizzare i cicli di vendita in Veneziano Costumi eneziano Costumi opera nel settore dei costumi di carnevale per neonati, bambini e ragazzi, con un’offerta di oltre 560 modelli. Per rendere più efficiente il processo di vendita, caratterizzato da una forte stagionalità, con picchi di lavoro nei mesi che precedono il Carnevale, si è scelto di implementare un sistema Rfid, realizzato da Agorà Med di Napoli, su tecnologia Rfid di Softwork. Durante l’anno Veneziano procede alle fasi di etichettatura, inscatolamento e stoccaggio dei costumi, la cui produzione avviene in outsourcing sulla base del disegno fornito dall’azienda. Ogni costume è confezionato in una scatola ed è identificato, tramite un tag Rfid, da un codice associato al prodotto, colore, taglia. Il processo di vendita prevede la preparazione di carrelli su cui sono poste le scatole, fino a un massimo di 150 costumi per carrello.
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Tag in costume La soluzione Rfid di Agorà prevede l’applicazione, durante
la fase di confezionamento/ stoccaggio, di un tag Rfid su ogni confezione. Il carrello su cui sono poste le scatole con tag nella fase di preparazione
dell’ordine per un cliente transita poi attraverso un varco Rfid equipaggiato con reader e antenne, rendendo possibile la verifica e l’acquisizione in pochi secondi dei codici prodotto, fino a un massimo di circa 200 confezioni/scatole. I codici sono poi acquisiti nell’applicazione gestionale che opera lo scarico di magazzino e la preparazione dei documenti di vendita. Il sistema Rfid opera alla banda Uhf passiva e si compone di due controller industriali Long Range, a ciascuno dei quali sono collegate quattro antenne a polarizzazione circolare, di tag Uhf Epc G2 e di due stampanti Rfid a trasferimento termico. Per l’applicazione middleware Agorà si è affidata alla tecnologia Microsoft.Net. I dati sono rilevati in automatico dai varchi Rfid e inviati in rete a un server centrale, da cui sono prelevati tramite un’interfaccia specifica dal sistema gestionale. Il nuovo sistema ha apportato, da gennaio 2010, significativi benefici in termini di efficienza e affidabilità, con riduzioni del 70% del tempo e del costo del processo. L’architettura Rfid assicura la tracciabilità del 100% delle 400mila confezioni movimentate ogni anno da Veneziano Costumi.
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SPECIALE
di Paola Visentin
Numero di matricola, marchio del fabbricante, dicitura ‘Made in Italy’, calibro, prove e controlli effettuati: tutto è tracciabile automaticamente grazie alle soluzioni proposte dal pool di aziende di Rfid Soluzioni
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orto nel 1975 dalla Comunità Artigiani Armaioli Bresciani, il Consorzio Armaioli Italiani riunisce oggi 110 aziende, tra produttori e indotto, nel cuore italiano dell’arte e della tradizionale armiera, ossia nella bresciana Val Trompia e in alcuni comuni della provincia: da allora il consorzio è attivo per tutelare e promuovere, nel rispetto dei dettami legislativi, la produzione dell’arma sportiva nella sua valenza storico-sociale-economica, divenendo portavoce nel mondo del Made in Italy e avviando molte singolari iniziative, tra cui l’inaugurazione del Museo delle Armi e della Tradizione Armiera nella cornice più ampia del progetto ‘Turismo Armiero’ e l’organizzazione di un ricco calendario di corsi di formazione.
Soluzione Rfid Gun Tracer
Prima di essere immesse nel mercato, le armi da fuoco sono sottoposte a collaudo e certificazione a opera del Banco Nazionale di Prova, che vi appone poi un punzone riconosciuto in reciprocità dai Banchi Prova dei vari Paesi in forza della Convenzione Internazionale di Bruxelles del 1 luglio 1969. Per l’Italia, il Banco Nazionale di Prova ha sede a Gardone Val Trompia (Brescia), con lo scopo di verificare le armi da immet-
tere sul mercato: la loro conformità al Catalogo Nazionale delle armi comuni da sparo e la sicurezza dell’utente finale, di chi usa l’arma; migliorare la qualità delle armi da fuoco e delle munizioni italiane accrescendo nel mondo il prestigio dell’industria armiera nazionale. Il produttore dell’arma, prima di presentare la stessa al Banco Nazionale di Prova, appone sulle canne e sulla bascula/carcassa dell’arma importanti dati: il numero di matricola, il marchio del fabbricante, la dicitura ‘Made in Italy’ e il calibro. Dopo il collaudo visivo e dimensionale dell’arma e dopo la prova di sparo il Banco Nazionale di Prova imprime sull’arma i punzoni che certificano il tipo di prova e controlli effettuati. È proprio lungo questo percorso che interviene la soluzione Gun Tracer, realizzata da Rfid Soluzioni per tracciare automaticamente, grazie alle peculiarità dell’Rfid, gli spostamenti delle armi in più fasi del percorso produttivo: dal produttore al Banco Nazionale di Prova; scrittura degli esiti dei test funzionali e meccanici da parte del Banco Nazionale di Prova e movimentazione inversa verso il produttore; movimentazione verso le armerie e/o verso terzi, ossia i canali di distribuzione all’estero. In particolare, il produttore ricava la nicchia o, generalmente, lo spazio per il collocamento del tag Rfid miniaturizzato in fase di costruzione del telaio dell’arma, quindi all’inizio del processo lavorativo, mentre il posizionamento del tag avviene al termine della filiera di lavorazione: il silicio del tag non può infatti superare le precedenti lavorazioni, come la cromatura, a causa dell’alta temperatura e dei trattamenti chimici. Il tag dispone al suo interno anche di un’area criptata, in cui l’azienda può scrivere dati sensibili del prodotto a sua com-
I partecipanti
Il tunnel Rfid presso il Banco di Prova, composto da controller LRU3000 collegato a 4 antenne UHF 160x160
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Al progetto Gun Tracer partecipano 6 aziende del settore produttrici di armi (Kimar srl, F.A.P. F.lli Pietta snc, F.lli Tanfoglio snc, Zoli Antonio srl, F.A.I.R srl e Caesar Guerini srl), oltre alla società di servizi Query SpA, con capofila il Consorzio Armaioli Italiani e Rfid Soluzioni quale fornitore della soluzione tecnologica.
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www.meklale.org
Colpo in canna
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Con Gun Tracer oltre a una certificazione manuale con punzonatura, l’arma dispone anche di una punzonatura informatica del tag Rfid pleta discrezione. Dopo essere apposto, il tag è ‘battezzato’, ossia tramite il reader UHF vengono inserite nella memoria del tag alcuni dati di riconoscimento della specifica arma, quali ad esempio il numero di matricola e il produttore. Giunta al Banco di Prova, l’arma è collaudata e l’esito di questa prova viene poi scritto dall’ente certificatore attraverso un’apposita postazione Rfid nella memoria del tag, che d’ora in poi porterà con sé preziose informazioni sulla sua originalità: con Gun Tracer, quindi, oltre a una certificazione manuale con punzonatura, l’arma dispone anche di una punzonatura informatica del tag Rfid.
Rfid Soluzioni Rfid Soluzioni è un pool di aziende , in cui ciascuna apporta la pr opria competenza nello studio e r ealizzazione di progetti Rfid: l’idea poggia sulla peculiarità dell’Rfid che non è una tecnologia da proporre e implementare a catalogo, ma una soluzione progettuale che richiede la c onoscenza del contesto applicativo, delle pr ecise esigenze gestionali da soddisfar e con l’apporto tecnologico, dell’architettura Rfid ideale per risponder e al meglio a tutti questi dettami e della r elativa integrazione con il sistema informativo dell’azienda. Rfid Soluzioni riunisce attori tra loro complementari, con mansioni e capacità specifiche attinenti al percorso implementativo, che c onvogliano in simbiosi nell’ecosistema Rfid: Novarex, produttore di etichette autoadesive bianche e stampate, cartellini e cartoncini, fogli laser, stampanti a trasferimento termico e relativo materiali di consumo; Ase, produttore e distributore di sistemi di stampa e applicazione e di identificazione automatica, dedicati soprattutto ai processi di produzione (tracciabilità e rintracciabilità del prodotto); Softwork, focalizzata sul puro hardware Rfid, dai moduli ai var chi, dai dispositivi fissi a quelli mobili, di cui è distribut ore ed in par te anche pr oduttore; Newtone, elabora sistemi informatici ed ERP per migliorare il business aziendale, dalla gestione dei processi alle applicazioni mobili per palmari.
Perché Rfid?
Gun Tracer poggia su tecnologia Rfid, avvalendosi delle sue doti prestazionali uniche: possibilità di scrivere sul tag dell’arma informazioni lungo gli step produttivi; garantire l’unicità di ogni singola arma/tag, riconducibile ai parametri dello standard ISO; performance del sistema Rfid con tag minuscolo e, quando possibile, anche invisibile. L’Rfid in Gun Tracer opera in banda UHF, standard ISO18000-3 e si compone di tag miniaturizzati (dimensioni12x7x3mm) G2 inMetal, inseriti nell’arma in posizioni differenti a seconda che si tratti di un’arma corta o di un’arma lunga (sono attualmente in studio e test altri tag, dalle dimensioni più contenute); controller UHF MRU80 con antenna a polarizzazione lineare per rilevare il tag dell’arma fino a 10 cm, operativi presso i produttori per il battezzo del tag; tunnel Rfid presso il Banco di Prova, composto da controller LRU3000 collegato a 4 antenne UHF 160x160. Meritevole di menzione è l’attività di ricerca finalizzata alla definizione del tag ideale per l’arma: il progetto Gun Tracer è tuttora in continuo esame e sviluppo grazie a sempre nuove tecnologie emergenti sul mercato, coniugando prestazioni tecnologiche e cura del design dell’arma. Considerando le peculiarità di quest’ultima, spesso raffinato manufatto con cesellature conforme alle armi storiche, l’obiettivo di Gun Tracer consiste infatti nel miniaturizzare il tag, facilitandone l’installazione nelle armi senza modificarne l’impianto originale di quest’ultime, lasciando nel contempo inalterate le performance di lettura/scrittura del sistema Rfid, che opera qui in prodotti fondamentalmente metallici e quindi ostili al campo elettromagnetico.
Risultati e benefici raggiunti
I test di Gun Tracer, iniziati a marzo 2011, si sono articolati in precise fasi. Si è iniziato con il test di resistenza termica, sottoponendo il tag a particolari fasi della produzione, come ad esempio la brunitura dell’arma a 140 °C, per verificarne la resistenza, con risultati incoraggianti sia per la resistenza mostrata dal case di protezione del tag, sia per la definizione di speciali resine epossidiche poste a protezione del tag stesso. Si è passati al test di lettura e scrittura del tag inserito nell’arma presso i produttori e il Banco Nazionale di Prova, al test di resistenza meccanica e prove di sparo per verificare se le forti sollecitazioni, a cui le armi sono sottoposte, potessero rovinare la funzionalità del tag; infine presso il Banco Nazionale di Prova sono state effettuate prove speciali di caduta, di temperatura (– 40 °C + 60 °C) e di sparo con munizioni a pressione speciale. Chiari e tangibili i benefit e le potenzialità di Gun Tracer: migliore e più estesa tracciabilità dell’arma, sul cui tag saranno registrati i diversi spostamenti dal produttore al Banco Nazionale di Prova prima e Distributore nazionale o estero poi; scambio digitale d’informazioni per una rapida risposta ai fini della Pubblica Sicurezza e un plus qualitativo del Made in Italy e lotta alla contraffazione. L’impossibilità di duplicare il tag Rfid e di asportarlo senza distruggere l’arma ne garantisce quindi la costante rintracciabilità, evidente deterrente a un qualsiasi uso dell’arma diverso da quello sportivo e quindi a rischio. Softwork
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