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Rassegna Stampa 2009
La presente Rassegna Stampa espone una parte del pubblicato off line che ha interessato Softwork nell’anno 2009: nuovi prodotti, alleanze distributive e case history RFID. La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa o a piè di pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato, non riproducibile.
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Gennaio 2009 53 e 59 – Dossier Barcode & RFID Intervista
RFID, TRACCIABILITÀ E SUPPLY CHAIN
PRECISA GESTIONE DELLA PRODUZIONE ■ Aldo Cavalcoli
RFID nelle linee di produzione Un produttore vicentino di lavelli e top in acciaio ha introdotto l’identificazione in radiofrequenza nella sua linea di fabbricazione, ottenendo tangibili miglioramenti in termini di resa e qualità.
F
ondata nel 1967, CM Lavelli, attualmente operativa con 4 linee di produzione e 100 addetti, è specializzata nella lavorazione dei metalli per la produzione di lavelli e top in acciaio inox, affermandosi come leader nel mercato di settore. Interpretando lo stile italiano, CM Lavelli ha saputo coniugare le qualità di durata, funzionalità e praticità dell’acciaio inox al design moderno: per
L’introduzione dell’identificazione in radiofrequenza nell’impianto di CM lavelli ha comportato una più precisa gestione della produzione e l’azzeramento del magazzino grazie a lavorazioni e spedizioni dei pezzi in tempo reale.
In CM lavelli, il plus tecnologico dell’RFID è intervenuto in un contesto produttivo focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti.
la sua produzione, infatti, CM si affida all’acciaio inossidabile 18/10 e a leghe di alta qualità, calcolando gli spessori in funzione dell’uso e ricorrendo a lavorazioni specializzate, con impianti ad alta tecnologia che mantengono una perfetta costanza di stabilità nelle lavorazioni. È in questo contesto produttivo, focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti, che è intervenuto il plus tecnologico dell’RFID. Tecniche, prodotti, servizi e fasi di implementazione L’azienda pone particolare attenzione al controllo della produzione per avere una percezione continua e veritiera dei vari reparti e dello stato di avanzamento di ogni singolo pezzo, ottenendo così in tempo reale tutte le informazioni relative non solo al processo produttivo, ma anche a una corretta e puntuale evasione degli ordini. Per monitorare costantemente gli oltre 4.000 articoli prodotti quotidianamente e tutte le possibili variabili in produzione, viene in aiuto la soluzione realizzata dalla software house Essedi Sviluppo di Vicenza, consistente in un sistema automatizzato che segue il work in progress della lavorazione garantendo una visione di tutta la catena di processo. Per una migliore comprensione dell’impatto ottimizzante dell’RFID, è utile un dettaglio delle fasi di lavorazione in CM, così suddivise: controllo zona saldatura; saldatura piano con vasca; situazione “On Demand” degli articoli in produzione; situazione “On Demand” degli scarti non conformi; stato avanzamento dell’ordine di lavoro, per stabilire quanto manca ancora da produrre per cliente o per articolo; rintracciabilità del lotto di lavoro; gestione completa del magazzino (stato articolo e situazione avanzamento); controllo delle non
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conformità; situazione aggiornata magazzino semilavorato (finito e dei vari componenti); controllo delle tempistiche e quindi rendimento dei vari reparti. Il programma di Essedi per la tracciabilità degli articoli è stato ideato fedelmente a queste fasi, seguendo una sequenza di operazioni che consentono la conservazione dei dati e il monitoraggio delle attività; inoltre, tutte le casistiche di errore sono state prese in considerazione e affrontate secondo uno standard deciso internamente. Flusso operativo della soluzione tecnologica Il flusso operativo si snoda attraverso una serie di step, il primo dei quali riguarda l’acquisizione ordine di produzione/cliente da mainframe, con import dal sistema gestionale degli ordini di produzione, secondo una priorità di evasione definita dall’ufficio commerciale. Segue il processo di prelievo piani da lavorare e l’associazione impegno cliente-articolo, con l’operatore che applica i tag RFID su ogni articolo prelevato da magazzino per la saldatura e accosta i lavelli all’antenna RFID di associazione (rilevamento volontario), abbinando così i tag di ogni lavello alla riga dell’impegno cliente: nel plant di produzione opera infatti un PC dove è visualizzato l’impegno cliente con le relative righe e la priorità di evasione; in tal modo è possibile conoscere l’avanzamento di produzione per ogni ordine e, per garantire all’operatore che l’acquisizione è avvenuta, un LED luminoso segnala la correttezza del passaggio. Inizia così la messa in lavoro alla saldatura (prima lavorazione) dei lavelli. È possibile rilevare lo stato di avanzamento del singolo pezzo (tracciabilità di produzione tramite RFID) grazie alle antenne posizionate lungo il tragitto dell’articolo. In particolare, operano 4 postazioni RFID di rilevamento
Inizio della linea di produzione in CM Lavelli: l’operatore applica il transponder sull’articolo prelevato da magazzino e avvicina il lavello all’antenna RFID di associazione, abbinando così il transponder applicato al lavello alla riga dell’Impegno Cliente. L’attuale disponibilità di una grande varietà di opzioni a livello tag e lettori, permette di configurare l’RFID come vera e propria tecnologia abilitante per l’ottimizzazione die processi produttivi.
tag all’inizio del processo produttivo con la saldatura, e 6 postazioni RFID di rilevamento automatico, 4 all’inizio di ogni nastro trasportatore, uno all’ingresso del tunnel di lavaggio e uno all’uscita dello stesso. La vasca di lavaggio è l’area dove si convogliano tutti i lavelli prodotti, provenienti cioè dalle varie linee di produzione e abbinati ai vari ordini. Il lavello con tag è appeso a una sorta di giostra per il lavaggio con acqua calda e acidi, affinché il suo ingresso e la sua uscita dal tunnel sia rilevato in automatico tramite 2 postazioni di rilevamento con fotocellula. Uscito l’articolo dal tunnel di lavaggio (fase finale), questo viene rilevato automaticamente dall’antenna RFID, segnando così la fine del processo produttivo; l’operatore stacca poi il tag e lo deposita in un apposito contenitore per successivo riutilizzato. Sul lavello è infine apposta un’etichetta adesiva che riporta un codice a barre associato all’impegno cliente e alle informazioni per gestire il foro, i componenti, l’imballo e quant’altro necessario. Per il carico lavello nell’area spedizioni, un lettore barcode rileva il pezzo e trasmette a dei monitor quali complementi e confezione sono da abbinare al prodotto; l’etichetta permette lo smistamento in funzione dell’ordine cliente, fotografando così la situazione di magazzino aggiornata al singolo pezzo, con la possibilità di evidenziare ammanchi per le consegne. Tramite terminali palmari wireless vengono poi stilate le bolle di spedizione direttamente da fabbrica, leggendo i vari barcode. La soluzione Essedi prevede quindi anche l’interazione tra barcode e RFID: a fine produzione leggendo il tag viene generata un’etichetta con due
Applicazione CM Lavelli: vista della linea di produzione.
Applicazione CM lavelli: particolare del tag RFID apposto sul lavello.
barcode, uno è destinato a CM per la gestione interna, mentre l’altro riporta il codice deciso dal cliente in modo che il prodotto sia già codificato una volta entrato in magazzino.
tunnel di lavaggio è assicurata dal Controller Industrial Mid Range (ID ISC.MR200-E Industrial Ethernet Mid Range Reader), collegato a un’antenna custom mobile di circa 35x24cm: si tratta di un’antenna snodata e parzialmente flessibile per consentire l’avvicinamento e l’eventuale urto del lavello, appositamente studiata e creata per CM Lavelli dal Dipartimento Ricerca & Sviluppo di Softwork. I tag RFID sono a forma circolare in epoxy, resina impermeabile e ad alta resistenza, ideale per l’ambiente industriale della produzione di lavelli; il tag è dotato di chip I-Code SL2 con dimensioni 30x1,6mm.
La tecnologia RFID adottata Si erano vagliate altre soluzioni, per esempio centrate solo su lettori barcode, ma alcune fasi di lavorazione, tra cui il lavaggio a 150° e il contatto con soda caustica, danneggiavano l’etichetta, e in più era imposta un’identificazione manuale pezzo per pezzo anzichè un rilevamento automatico con antenne dislocate lungo la linea di produzione. La scelta è quindi ricaduta sull’RFID con una soluzione basata su materiale fornito da Softwork, distributore a valore aggiunto di tecnologie RFID attive e passive nelle varie bande di frequenza (LF, HF e UHF), che è stato il partner tecnologico dell’applicazione. Il sistema RFID implementato opera alla frequenza 13,56MHz standard ISO 15693; in particolare, nella postazione di saldatura che segna l’ingresso dell’RFID, opera un Controller Long Range (ID ISC.LR2000A Long Range Reader) collegato, con multiplexer, a 4 antenne industriali 300x300. La rilevazione del passaggio del lavello nel
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Gli obiettivi raggiunti Dopo la fase iniziale di analisi e studio di fattibilità, nel luglio 2007 è decollato lo startup in CM Lavelli, facendo riscontrare a oggi un netto miglioramento del rendimento della produzione e un controllo preciso delle scorte. L’introduzione dell’RFID nell’impianto di lavorazione ha quindi permesso una più oculata economia di gestione, ottimizzandone tempi, rese e costi: gestione precisa della produzione, azzeramento del magazzino grazie alla lavorazione e spedizione dei pezzi realtime sono benefit di chiaro valore. ■
Testata
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Gennaio 2009 32, 33 – Sezione Servizi & Tecnologie Referenza Il Melograno
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Un’iniziativa all’avanguardia
RS Components, distri-
Rambus, azienda specializzata nell’architettura di
butore a catalogo, ha annunciato un ulteriore ampliamento della propria offerta, grazie a Power Integrations, azienda che produce circuiti analogici integrati ad alto voltaggio per conversione di potenza, all’avanguardia in termini di efficienza energetica. RS inserirà a catalogo oltre 120 prodotti di Power Integrations che integrano la tecnologia a efficienza energetica EcoSmart in grado di aumentare considerevolmente l’efficienza dell’alimentazione lungo l’intera gamma di carico. Inoltre, RS metterà a disposizione i kit di progettazione di riferimento di Power Integrations che includono modelli, tabelle e documentazione completa. “Power Integrations ha costruito la propria reputazione su integrati per la conversione di potenza innovativi e di ridotte dimensioni che semplificano lo sviluppo di alimentatori efficienti e a costi contenuti” afferma Ben Sutherland, direttore commerciale di Power Integrations. “RS Components ha
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KLAUS GOELDENBOT, RS Components
Quindicinale di notizie e commenti per l’industria elettronica
all’interno
VETRINA CONNETTORI: SI PUNTA SULL’INNOVAZIONE PAOLA VISENTIN, responsabile marketing & comunicazione di Softwork
RS Components e Power Integrations
pagina 8
DISTRIBUZIONE UN SANO OTTIMISMO NEL MERCATO RFID pagina 11
INTERVISTE SISTEMI OPERATIVI REAL TIME pagina 13
È POSSIBILE ACCEDERE DIRETTAMENTE AL SITO DI EONEWS DIGITANDO
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lavorato con noi per selezionare una combinazione di prodotti e servizi in grado di soddisfare le esigenze dei progettisti di oggi. RS condivide la nostra missione: entrambi lavoriamo per superare gli standard mondiali di efficienza energetica e di riduzione dell’impatto ambientale di produzione dell’energia, senza aumentare i costi dei prodotti elettronici”. Klaus Goeldenbot, regional general manager per l’Europa di RS Components, ha commentato: “La maggiore efficienza energetica nella progettazione e il power management sono le maggiori sfide che i nostri clienti si trovano a fronteggiare oggi, soprattutto se operano nel settore R&D. Per RS è quindi strategica la scelta di collaborare con questa azienda, che è un produttore all’avanguardia nel settore dell’elettronica e che ci permetterà di ampliare e migliorare la nostra offerta di prodotti per l’alimentazione”. readerservice.it Power Integrations n. 01 RS Components n. 02
Intel e la tecnologia di processo a 32 nm Intel Corporation ha completato la fase di sviluppo del processo di produzione di nuova generazione, che comporta un’ulteriore riduzione dei circuiti dei chip a 32 nanometri (un miliardesimo di metro). L’azienda è quindi in grado di rispettare i tempi di avvio della produzione per il quarto trimestre 2009. Questa futura generazione è basata su transistor ancora più efficienti dal punto di vista energetico, ad alta densità e a elevate prestazioni. Grazie al completamento della fase di sviluppo della tecnologia di processo a 32 nm e alla possibilità di avviare la produzione in questo periodo, Intel è in grado di rispettare i tempi ambiziosi di produzione e lancio di prodotti definiti nella propria strategia ‘ticktock’ che prevede l’alternanza tra l’introduzione di una microarchitettura dei pro -
cessori completamente nuova e un processo di MARK BOHR, produzione Intel all’avanguardia ogni 12 mesi circa. “Le nostre competenze nella produzione e i prodotti risultanti ci hanno consentito di consolidare la nostra leadership nelle prestazioni e nella durata della batteria dei notebook, server e PC desktop basati su architettura Intel” ha commentato Mark Bohr, Intel senior fellow e director of Process Architecture and Integration. “Come abbiamo dimostrato quest’anno, la strategia di produzione e l’esecuzione ci hanno permesso di creare linee di prodotti completamente nuove per Mid, dispositivi CE, computer embedded e notebook”. Intel readerservice.it n. 03
memorie ad alta velocità, ha annunciato la sua Mobile Memory Initiative: uno sforzo che si concentra su tecnologie di memoria a banda larga e a bassa potenza mirate a raggiungere una velocità di trasferimento dati di 4,3 Gbps per applicazioni portatili e a basso consumo. I progettisti potranno quindi ottenere con un unico dispositivo mobile Dram più di 17 gigabyte al secondo di larghezza di banda della memoria. Secondo Rambus, tale tecnologia permetterà la realizzazione di un’architettura di memoria ideale per la futura generazione di smartphone, netbook, giochi portatili, e prodotti multimediali portatili. Martin Scott, senior vice president of Research and Technology Development in Rambus, sostiene che “dal momento che le aspettative dei consumatori crescono soprattutto per le applicazioni di infotaitment su dispositivi mobili, le nuove soluzioni di memoria saranno necessarie per tenere il passo con la continua richiesta di larghezza di banda”. “Con le tecnologie innovative sviluppate attraverso la Mobile Memory Iniziati- MARTIN SCOTT, ve, Rambus renderà possibile Rambus tutta una vasta gamma di applicazioni mobile avanzate in grado di ‘arricchire’ la vita dei consumatori di tutto il mondo.” Rambus ha unito la sua esperienza nella banda larga a un’efficiente gestione della potenza di segnale per definire l’architettura Mmi. In particolare, per lo scambio di dati viene utilizzato un segnale differenziale a bassa tensione e altre tecniche circuitali ottimizzate per ridurre in modo massiccio il consumo di energia; un sistema di clock molto flessibile (FlexClocking Architecture) e adattativo, che permette di gestire operazioni ad alta velocità con un’interfaccia Dram semplificata; e una nuova modalità di gestione dell’energia, chiamata Advanced Power State Management, che consente di modificare il clock in tempo reale in funzione delle esigenze istantanee di prestazioni e consumi.
Rambus readerservice.it n. 04 Cari lettori, inviate le vostre opinioni, commenti e proposte di collaborazione. Antonella Cattaneo antonella.cattaneo@fieramilanoeditore.it eonews@fieramilanoeditore.it E' attivo il servizio di readerservice all'indirizzo:
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DISTRIBUZIONE
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EONEWS n. 508 - 25 FEBBRAIO 2009
ANDREA CATTANIA
Fondata nel 1987, Softwork ha
sede a Concesio (BS) e si qualifica come un distributore a valore aggiunto di tecnologie e soluzioni Rfid. Alle domande di EONews risponde Paola Visentin, responsabile marketing & comunicazione dell’azienda.
D: Quali sono i principali mercati di sbocco per le tecnologie e i prodotti di Softwork? R: Softwork si qualifica come distributore a valore aggiunto di tecnologie Rfid, attive e passive, che in virtù delle loro peculiarità tecniche e prestazionali sono etichettabili come trasversali; in altri termini, i nostri sistemi Rfid possono trovare concrete implementazioni in molteplici mercati, rispettando alcuni dogmi della fisica, tra cui la presenza di metallo e sostanze liquide. Con un flash back nel 2008 è possibile comunque individuare alcuni segmenti di mercato più ‘frizzanti’, dove la nostra tecnologia ha registrato un maggior impulso applicativo: l’agro-alimentare, in virtù anche della normativa che stabilisce l’obbligo di tracciare il prodotto in una logica da monte a valle (dal produttore fino al punto vendita) e viceversa, ha trovato nell’Rfid lo strumento tecnologico ideale per preservare la qualità e la sicurezza, quindi l’appeal del marchio, e migliorare in efficienza i processi di lavorazione; tra i più recenti testimonial di questo comparto figurano il Melograno, azienda riminese dedita ai prodotti della IV gamma (verdure pronte per l’uso e confezionate in busta) e la Cooperativa Agricola Ortoamico, che affida all’Rfid l’intero ciclo produttivo e distributivo delle sue colture, dalla serra fino ai centri logistici della Gdo. Anche il settore manifatturiero ha recepito i vantaggi dell’Rfid, soprattutto per automatizzare e meglio monitorare le linee produttive che operano in modalità justin-time, evitando stock di magazzino troppo onerosi e azzerando gli errori umani. Tra gli esempi più significativi spicca il caso di Antolini Luigi, terzo produttore e distributore al mondo di pietra naturale, la cui sede principale nel veronese si avvale di sistemi Rfid per gestire la logistica dei blocchi di materiale in arrivo da tutto il mondo e la collocazione delle circa 900.000 lastre prodotte annualmente, unitamente al controllo delle linee di produzione. Un semplice dato numerico esprime in modo chiaro il benefit
generato dall’introduzione dell’Rfid: l’inventory di circa 7.000 blocchi di marmo richiedeva l’impegno di un operatore per 14 giorni, mentre dopo l’implementazione dell’Rfid la medesima operazione richiede un giorno. Infine, i settori dell’edutainment, come nel caso dei cinque castelli leccesi dove l’Rfid si traduce in una guida multimediale che accompagna in modo divertente il turista nella loro visita, della security e del controllo accessi completano la lista di alcune tra le nostre più significative esperienze applicative nel 2008.
Un sano ottimismo nel mercato Rfid Softwork, azienda che opera nel mercato nazionale della tecnologia Rfid, coniuga l’attività di distribuzione con la produzione di apparati anche customizzati, offrendo al mercato consulenza, progettazione, realizzazione e fornitura di un’ampia gamma di soluzioni efficiente ai fini dell’anti-contraffazione e quindi della tutela del marchio.
D: In quale misura il settore risente dell’attuale situazione economica? R: Il 2008 si è concluso per Softwork con un bilancio in segno positivo, sia pur contenuto. L’esito va interpretato innanzitutto considerando una particolarità operativa dei progetti Rfid, che richiedono un tiPAOLA VISENTIN, ming di medio-lungo responsabile marketing & periodo: prove di labo- comunicazione di Softwork ratorio presso il nostro Rfid Testing Center, studio di fattibilità on-site, progetto pilota e infine progetto esteso sono le fasi di una corretta implementazione dell’Rfid, che impatta la nostra azienda nell’arco di un tempo altrettanto dilatato. Ciò può in parte spiegare perché, alla fine del 2008, non abbiamo risentito dei venti sfavorevoli che soffiavano sull’economia mondiale. Significativi sono poi in questo tema gli innesti che l’entità pubblica può apportare soprattutto alla piccola e media imprenditoria sotto forma di finanziamenti, controbilanciando l’incertezza economica del momento: la nostra azienda, ad esempio, ha partecipato come fornitore di hardware Rfid ad alcuni progetti metadistrettuali per la tutela del Fashion Made in Italy, dove l’Rfid opera come strumento
D: Quali sono il fatturato di Softwork e il suo market share nel mercato italiano dell’Rfid? R: In questo mercato non si è verificata quell’esplosione che era stata vaticinata dagli analisti di settore. Più realistica è risultata la previsione di Gartner, una fra le più importanti società di consulenza e ricerca nel campo dell’IT: dopo una fase iniziale di frenesia e di ampia popolarità, alimentata da aspettative non sempre corrette, il mercato è entrato verso la metà del 2008 nella fase di disillusione, per risalire poi lentamente e assestarsi su un volume più consono alla realtà e all’insegna del consolidamento. Un simile andamento di mercato, sintetizzato nell’espressione ‘hype cycle’, si è tradotto, nel nostro caso, in un fatturato 2008 di 1.300.000 euro: l’importo, fedelmente al nostro modus operandi di distributore, si riferisce alle componenti Rfid di natura hardware (reader, antenne, transponder, periferiche ecc.) e consulting ai nostri integrator partner nei progetti basati su tecnologia di identificazione automatica in radiofrequenza.
D: Come si ripartisce questo fat-
turato tra le differenti tipologie di prodotto? R: Lo scenario Rfid in Italia è mutato considerevolmente a seguito del decreto Gentiloni del luglio 2007, che ha stabilito la completa liberalizzazione della fascia di frequenze UHF usate dai tag Rfid passivi, sbloccando così la situazione di stallo in cui il nostro Paese si trovava relativamente a questa banda di frequenza. Gli effetti, per la nostra azienda, si sono sentiti soprattutto nel corso del 2008: continua immissione di nuovi dispositivi UHF e impulso ai HF Work-Tag, un prodotto progetti operativi su Rfid di Softwork
questa banda, cannibalizzando talvolta soluzioni basate sulla Rfid attiva. Nel contempo, il consolidamento dell’UHF e la consapevolezza dei suoi pregi e difetti ha rafforzato l’adozione dell’HF là dove questa frequenza meglio risponde alle aspettative dell’utente. Abbiamo registrato un positivo riscontro di mercato per i dispositivi Rfid made by Softwork, creati dalla Divisione R&D del nostro Dipartimento Tecnico a completamento del ventaglio di proposte del nostro catalogo: tra questi spiccano soprattutto il PR50 e il suo alter ego in banda UHF (PRU50), dispositivi di facile implementazione, dai costi contenuti e performanti.
D: Quali sono le previsioni e gli obiettivi di Softwork per i prossimi anni? R: Condividendo la frase pronunciata dal neo-eletto presidente Obama in occasione dell’inauguration day ‘abbiamo scelto la speranza, anziché la paura’, anche noi abbiamo individuato per il futuro obiettivi precisi, che si ispirano alla filosofia che abbiamo adottato fin dall’inizio: puntare sulla qualità dei dispositivi trattati, preventivamente sottoposti ai nostri meccanismi di test e collaudo, sulla competenza in tema Rfid - layer fisico, con una nutrita agenda di training per i Var e un nostro dipartimento tecnico più strutturato e forte di nuove figure professionali, in grado di studiare e realizzare anche sistemi Rfid custom e di eccellere nei servizi proposti ai Var, per i quali stiamo studiando un nuovo channel partner Program di supporto, agevolazioni e benefit. Questo non significa ignorare il delicato contesto economico dei nostri giorni, ma filtrarlo con la rete di un ragionevole ottimismo, credendo nella nostra mission aziendale e nella tecnologia trattata. readerservice.it Softwork n. 22
Testata
Automazione e Strumentazione
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Febbraio 2009 69, 70 e 71 – Speciale: Applicazioni food&beverage Referenza Cooperativa Agricola Ortoamico
Testata
Automazione Industriale
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Febbraio 2009 113 – Sezione: News Prodotti New Product Mid Range Reader MRU200i
Testata
DATACollection
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Gennaio / Febbraio 2009 24, 25 – Speciale: Survey AIDC 2008-2009 Contributo Softwork all’analisi di mercato
Testata
Data pubblicazione Pagina Argomento:
9 marzo ’09 46 – Inserto .ICT & Tech Solutions Referenza ASM Venaria
Testata
Top Trade Informatica
Data pubblicazione Pagina Argomento:
aprile 2009 87 Dossier Distributori: costruire la distribuzione di domani
Testata Automazione Industriale – Data pubblicazione Pagina Argomento:
marzo ’09 94, 95 e 96 Referenza Il Melograno
Testata
Linea EDP
Data pubblicazione Pagina Argomento:
2 marzo ’09 9 Referenza ASM Venaria Reale
Testata
DATACollection
Data pubblicazione Pagina Argomento:
aprile 2009 32, 33 e 34 Referenza Wolters Kluwer Italia
FILIERA
CIBIPRONTI
La leva innovativa dell’Rfid: il caso de “Il Melograno”
S
econdo quanto stabilito dal regolamento Ue 178/2002 è scattato l’obbligo per le aziende operanti nel settore alimentare di disporre di sistemi che consentano di fornire alle autorità competenti informazioni riguardanti tutte le fasi della produzione, della trasformazione e della distribuzione degli alimenti. Il tema della tracciabilità e rintracciabilità trova ne Il Melograno un testimonial esemplare: fondata nel 1987, l’azienda focalizza la sua attività nella lavorazione e trasformazione delle colture in insalate, verdure e frutta pronte per l’uso e confezionate in busta, vassoi filmati, vassoi in flowpack. L’obiettivo principale dell’azienda è quello del controllo e gestione dell’intera filiera: dalla coltivazione alla distribuzione finale. L’azienda vive una svolta decisiva nel 1990, quando stringe rapporti commerciali con la Gdo (Coop Italia,Conad); nel 1999 Il Melograno amplia i suoi programmi produttivi con aziende biologiche. A questo punto interviene l’Rfid nel processo produttivo, per meglio garantire l’affidabilità dei propri prodotti.
APPLICAZIONE RFID Il sistema Rfid implementato da Il Melograno raccoglie e quindi memorizza lungo la linea di produzione le informazioni rilevanti di avanzamento del singolo prodotto, lotto, unità di trasporto o di carico, rispondendo così all’esigenza di creare un legame certo tra il flusso logistico dei prodotti e quello delle informazioni nei sistemi software. Nel dettaglio, il flusso operativo de Il Melograno: • Ricevimento del prodotto: Al ricevimento, le materie prime sono sottoposte ad un controllo qualitativo e quantitativo: operazioni di pesatura e controllo visivo della qualità. La materia prima viene così “identificata” mediante la scrittura di un tag Rfid apposto al bancale. • Produzione: Nella fase di produzione, in cui il prodotto è sottoposto al lavaggio con acqua in apposite vasche e all’asciugatura, i cassoni contenenti i semilavorati sono identificati con un tag; ogni
lotto è automaticamente generato dal sistema e il suo riferimento univoco è scritto sul tag a fine linea di lavorazione. La lettura e smarcatura dei tag lungo le linee di produzione sono effettuate manualmente dagli operatori di linea che hanno come riferimento i reader Rfid di inizio linea di lavaggio e fine linea di lavaggio. • Confezionamento e spedizione: In questa fase il prodotto in uscita dalle linee di lavaggio (semilavorato) è caricato nelle linee di confezionamento mediante i cassoni (bin), ognuno identificato con un tag. Il risultato è quello di conoscere con esattezza il contenuto di ogni singolo bin. L’operatore responsabile dell’imbustatrice effettua la timbratura del tag Rfid nel relativo reader di inizio linea indicando così al sistema il codice lotto di produzione associato al cassone di semilavorato. Il sistema si collega alle timbratrici orizzontali e verticali, inserendo automaticamente il codice di tracciabilità sulla confezione e salvando lo stesso su database. A questo punto della filiera, il prodotto viene destinato alla vendita o stoccato nelle apposite celle frigorifere. L’architettura Rfid implementata opera alla frequenza 13.56MHz e si compone di: proximity reader PR101 con antenna integrata, appositamente customizzati da Softwork per Il Melograno, al fine di recepire una serie di I/O ed essere gestiti tramite interfacciamento ethernet. Per rispondere all’habitat operativo della linea di produzione de Il Melograno, caratterizzata dalla presenza di acqua e umidità, le componenti Rfid sono inglobate all’interno di un box di protezione in Pvc. www.ilmelograno.com www.softwork.it
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Testata
DATACollection
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Maggio 2009 Speciale RFID & Location Systems, pagg. 32-33 Referenza Comune di Sant’Antonio Abate
Testata
Selezione di Elettronica
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Giugno 2009 36 – Focus: Applicazioni RFID Referenza Consorzio Prosciutto San Daniele
Testata
IEN Italia
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Giugno 2009 5 – Sezione: Industry News MRU200i
identificazione automatica
La coltivazione della patata nel Fucino copre circa 4000 Ettari, pari al 30% della superficie dell’alveo dell’ex-lago prosciugato nel 1876, con una produzione annua fino a 2 milioni di quintali.
imballaggio
Confezionamento su misura del cliente Tramite l’RFID è stato possibile creare una procedura automatica che consente, in base alle richieste di quantità e caratteristiche del prodotto, di velocizzare prelievo e confezionamento, abbattendo drasticamente la possibilità di errori.
Il confezionamento e imballaggio di un prodotto, considerando le esigenze di un cliente, può essere standard o su misura. Questa semplificazione è indubbiamente eccessiva in quanto non tiene conto delle complessità che riguardano il mondo del packaging, ma ci aiuta a introdurre l’applicazione che proponiamo di seguito, relativa a un impianto di stoccaggio e confezionamento di patate della AMPP (Associazione Marsicana Produttori Patate) sito in San Benedetto dei Marsi, in privincia de L’Aquila. L’impianto ha una capacità di immagazzinamento di 110.000 quintali suddivisa in 11 celle, in ciascuna delle quali trovano posto circa 800 contenitori da 12 quintali.
Le operazioni preliminari
Il sistema RFID nel Fucino opera alla frequenza 13.56 MHz (HF), standard ISO 15693. In particolare, i carrelli sono stati equipaggiati con due antenne 300/300 montate sulle forche in modo da risultare centrate rispetto ai tag di due contenitori sovrapposti.
Le patate arrivano all’impianto dal campo di raccolta, allo stato sfuso su camion o rimorchi agricoli. Ad ogni carico è assegnato un codice di consegna (documento), sottoinsieme omogeneo del lotto a cui appartiene. Durante la pesatura in ingresso, i dati relativi al lotto-documento sono scritti su un tag “campione” che accompagna il mezzo alla stazione di scarico dove, con una prima cernita meccanica, si riempiono dei contenitori in legno con un tag RFID. Allo
Nell’applicazione è stato usato, tra gli altri componenti hardware, un controller industriale mid range ISC MR200 (in figura), mentre un altro controller ISC MR101A, con una Paddle Antenna A140/140, è collegato al computer installato nell’ufficio della bascula per la pesatura dei mezzi di trasporto.
scarico di un mezzo, il relativo tag “campione” è utilizzato per trasferire i dati, attraverso il sistema RFID installato sul carrello, al computer veicolare a bordo, evitando così di digitare i dati sul touch screen. Letto il tag “campione”, il carrellista sceglie la fila della cella preassegnata in cui depositare i contenitori, con determinazione automatica di stiva e livelli occupati; per i contenitori successivi è proposta la stessa fila fino al suo completamento. I dati del lotto-documento e le coordinate dei contenitori sono scritti sui tag apposti sui contenitori, registrati sul database del computer veicolare e trasferiti via rete wireless al server che gestisce l’applicazione.
Le fasi finali
Nell’architettura RFID realizzata tramite la collaborazione con il partner tecnologico Softwork, le antenne per la lettura dei tag sono collegate attraverso uno splitter a un controller montato sotto il tettuccio della cabina e collegato ad un computer veicolare con schermo touchscreen.
In fase di confezionamento, sulla base delle caratteristiche di prodotto richieste dai clienti, sono generati gli ordini di prelievo andando a ricercare i contenitori di un lotto-documento che soddisfa le caratteristiche richieste. Gli ordini di prelievo, definiti sul server, vengono trasmessi al carrello. Al momento del prelievo viene verificata la rispondenza dei dati letti dai tag con quelli ricevuti dal server. I contenitori selezionati sono trasportati alla linea di lavaggio, cernita manuale e confezionamento. I dati del lotto-documento sono trasferiti al computer che gestisce la stampa on line delle etichette barcode automaticamente applicate su ogni confezione di peso adeguato per il consumo finale.
Risultati e prospettive I benefici più tangibili riguardano la semplificazione delle operazioni di gestione dei contenitori. Per la tracciabilità, il sistema RFID operante a 13,56Mhz e basato su tecnologia fornita dal distributore a valore aggiunto Softwork garantisce l’assenza di involontari errori umani e mantiene memoria di tutte le operazioni effettuate sul singolo contenitore univocamente identificato dal codice seriale del tag applicato. In prospettiva vi è la possibilità di estendere l’applicazione anche ad altri prodotti ortofrutticoli coltivati nel Fucino e spesso lavorati negli stessi impianti delle patate. Per questi prodotti i contenitori, in materiale plastico, sono riempiti direttamente sul campo: la quantità di polvere o di fango che li ricopre rende praticamente impossibile l’uso di sistemi basati su codici a barre. Inoltre, la scelta dell’RFID rispetto al barcode è motivata anche dalla quantità di informazioni scrivibili direttamente dal carrello in fase di prelievo, e dalla possibilità di numerosi riutilizzi dei tag permanentemente attaccati ai contenitori.
I tag apposti nell’impianto di San Benedetto dei Marsi sono in PVC, formato Credit Card, con memoria 1Kbit.
27 settembre 2009 n. 4
Testata
Data pubblicazione Pagina Argomento:
Agosto 2009 911, 912 e 913 Referenza RFID in Molino Alimonti
speciale tracciabilità
L’importanza di fare innovazione di Gianmaria Francesconi
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ggi, le tecnologie per la tracciabilità che hanno raggiunto un elevato grado di maturità corrispondono normative ben definite ma non un’altrettanto approfondita conoscenza da parte degli end user. Eppure, a fronte di un investimento iniziale a volte impegnativo, i vantaggi sono evidenti: controllo di tutta la filiera, snellimento dei processi, risparmi economici, di tempo e di risorse, riduzione del margine d’errore e garanzia di qualità. I settori più sensibili sono noti: alimentare, healthcare, retail, trasporti e logistica. Ma i campi di applicazione sono potenzialmente infiniti e, purtroppo, ancora poco sfruttati. Come si cambia la situazione? È quello che abbiamo chiesto ad alcune aziende del settore. Che riassumono le loro idee in due parole: fare innovazione. L’unico modo per dare una spinta decisiva al cambiamento.
RfId: fra tecnologia, cultura e innovazione Oggi, la tecnologia RfId è matura e in continua evoluzione, affidabile e a livello normativo segue standard Iso ben definiti. Come ci spiega Massimo Damiani, Amministratore di Softwork, “L’RfId è una tecnologia in crescita costante; mentre all’inizio i prodotti erano general purpose, oggi si producono anche apparecchiature specializzate per applicazioni specifiche. Le tecnologie utilizzate sono diverse e hanno campi di applicabilità infiniti: anche per questo è necessario compiere studi di fattibilità, cercando di individuare la tecnologia più adatta e valutando costi e benefici”. Tra i settori più ricettivi, anche grazie a normative stringenti, sicuramente è presente l’agroalimentare. “Anche in questo settore – continua Damiani – le applicazioni in essere e in evoluzione sono diverse, già da parecchi anni. Qui l’RfId, pur avendo un costo iniziale importante, consente con il Massimo Damiani 52 - Sistemi&Impresa N.7 - luglio/agosto 2009
tempo risparmi maggiori rispetto, per esempio, al classico codice a barre. Risparmi non solo economici, ma anche di tempo e di risorse; inoltre, l’RfId riduce il margine d’errore e permette l’identificazione simultanea di interi stock, invece che dei singoli pezzi”. A fronte di un investimento iniziale quindi, solitamente legato alla necessità di rivedere il sistema informativo e di processo, seguono risparmi e benefici notevoli. “Come dimostra – conferma Damiani – il caso di un nostro cliente, la Cooperativa agricola Ortoamico, che ha adottato un sistema integrato basato su innovative tecnologie, tra cui l’RfId, combinate a Internet, che ha permesso il monitoraggio e la gestione in real time dell’intera filiera orticola. O il caso del Consorzio del Prosciutto di San Daniele, che da tre anni applica le tecnologie a radio frequenza lungo l’intero ciclo produttivo nel prosciuttificio, e sta lavorando alla standardizzazione dell’RfId intesa come must tecnologico per una maggiore tutela del marchio Dop, nell’ottica di estendere l’uso dell’RfId ai prosciuttifici associati al Consorzio”. Altri settori caldi? “Sicuramente – risponde Damiani – l’health care, in cui il valore aggiunto dell’RfId riguarda l’abbattimento del margine di errore, oppure la tracciabilità nel settore industriale attraverso l’automazione di processo e la logistica”. A fronte di infinite possibilità di applicazione, ci si trova però spesso a fare i conti con la difficoltà di diffondere l’uso dell’RfId; ma perché? “Il problema – ci spiega Damiani – è conoscitivo: la corretta conoscenza dell’RfId deve coinvolgere innanzitutto system integrator e operatori di settore, capaci così di proporre agli end-user soluzioni valide e fattibili, senza attribuire all’Rfid un’aura quasi magica. Perché anche la tecnologia ha dei limiti, che possono essere superati con la personalizzazione e lo studio di fattibilità, o cambiando le logiche di rilevamento. Altre difficoltà derivano dal difficile calcolo del Roi e della misurazione di vantaggi spesso intangibili”. O anche dal fatto di puntare a progetti grandi e costosi invece che a progetti più piccoli, ma mirati, funzionali e più facilmente gestibili: “Nelle aziende più piccole, invece, spesso l’imprenditore intuisce le potenzialità dell’RfId e guarda al progetto con lungimiranza: tutti fattori fondamentali, se si vuole fare innovazione. Proprio per questo, noi ci sforziamo di fare cultura e
AO automazioneoggi
Rfid
Fonte: www.salumi-italiani.it
Un ‘must’ per i salumi L’esperienza di Salumificio Sorrentino testimonia come la leva tecnologica possa tradursi in efficienza e sicurezza alimentare PAOLA VISENTIN
roduttore di insaccati e prosciutti dal 1982, Salumificio Sorrentino coniuga le tecnologie più avanzate con la tradizionale arte salumiera abruzzese, ponendo particolare cura alla qualità delle materie prime, dalla selezione degli allevamenti ai processi interni di lavora-
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zione. Lo stabilimento produttivo realizzato nel 2000 è sito in Mozzagrogna, in provincia di Chieti, su un terreno di 56.290 m2. L’intero ciclo di lavorazione, dalla macellazione alla stagionatura, è volto a garantire il riconoscimento e la tracciabilità del prodotto durante il ‘work-inprogress’, garantendo un risultato altamente qualitativo. La vocazione all’innovazione tecnologica del salumificio è confermata dal recente progetto Rfid nel processo di rintracciabilità dei lotti realizzato con la collaborazione di Agorà Med di Napoli, tra gli integrator partner più qualificati di Softwork.
Rfid: tecniche, prodotti, servizi, fasi d’implementazione
La merce in ingresso nello stabilimento di Salumificio Sorrentino, tipicamente in forma di cartoni, pallet, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione di tag
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Fedelmente a quanto stabilito dalla normativa CEE 178/2002, le aziende del comparto agroalimentare devono dotarsi di sistemi atti alla tracciabilità ‘end-to-end’ dei loro prodotti, per dimostrare in quali lotti di uscita sono presenti determinati lotti in ingresso, ai fini della sicurezza alimentare. È in questa cornice che opera la soluzione Rfid di Agorà per l’identificazione in ingresso di tutti gli articoli che entrano a far parte del prodotto finale, tra cui le confezioni di sale, spezie, budello e spago, a esclusione della carne fresca di suino, la cui rintracciabilità viene garantita a livello di sistema gestionale (essendo lavorata immediatamente, senza giacere in magazzino). La merce in esame, tipicamente in forma di cartoni, pallet, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione
AO automazioneoggi
di tag, prodotti da una stampante a trasferimento termico Rfid al momento dell’ingresso nello stabilimento. Il tag viene dunque ‘battezzato’, associando il suo codice univoco al lotto a cui è apposto, codice che è stampato in chiaro sul tag insieme ad altri dati significativi. I prodotti vengono poi stoccati in diverse aree di magazzino e rilevati in modo automatico, tramite il passaggio in appositi varchi equipaggiati con reader/antenne Rfid, per fornire al software gestionale in tempo reale le corrette informazioni relative ai lotti e allo stadio di lavorazione. In particolare i varchi al momento attivati sono tre, posti rispettivamente all’ingresso della sala produzione, all’ingresso dell’area salatura e all’ingresso dell’area stagionatura.
Perché scegliere la tecnologia Rfid?
Rfid
La tecnologia implementata ha offerto buone prestazioni in termini di distanza di lettura (fino a 6 m) e di letture massive, anche in ambienti ostici
Salumificio Sorrentino, insieme ad Agorà, ha individuato nell’Rfid uno strumento tecnologico affidabile ed efficiente a supporto del requisito di tracciabilità dei componenti che entrano a far parte del processo di produzione del prodotto finito. La possibilità di rilevare i prodotti posizionati sui carrelli in modo veloce e ‘involontario’, semplicemente transitando attraverso un varco o (nel caso dell’ingresso all’area di stagionatura) direttamente all’uscita di un montacarichi, ha apportato significativi benefici in termini di efficienza e affidabilità del processo, con conseguente riduzione dei costi. Accurati test relativi alle percentuali di rilevazioni corrette e al funzionamento della tecnologia, anche in un ambiente molto umido, hanno poi permesso di superare l’‘impasse’ del contesto operativo, a volte ostico. Inoltre, il sistema si è rivelato di particolare utilità nel seguire il percorso dei budelli. Lo stesso codice identificativo viene replicato su diversi tag, consentendo così di seguire il pro-
dotto quando questo viene estratto dal fusto in cui arriva e distribuito su diversi carrelli per essere sottoposto al processo di lavaggio. La tecnologia implementata presso il salumificio, di tipo passivo in banda UHF, ha offerto buone prestazioni anche in termini di distanza di lettura (fino a 6 m) e di letture massive.
Presente, passato, futuro…
Il primo contatto tra Agorà e Salumificio Sorrentino risale alla primavera 2008. Alle formalità di rito è seguito un sopralluogo dei tecnici Agorà, quindi il progetto è decollato con l’installazione a luglio delle antenne e l’elaborazione delle basi del primo ‘format’ software. Tra agosto e novembre vi è stata una lunga fase di raffinazione e miglioramento del processo di acquisizione dati, realizzata con il prezioso apporto del programmatore interno dell’azienda, e la realizzazione di un programma completo in grado di ‘battezzare’ e ‘seguire’ la vita di un elemento/prodotto dal suo primo Il sistema Rfid, firmato Softwork, opera alla banda UHF passiva e si compone di ingresso in azienda, fino alla controller industriali mid range MRU200, ciascuno collegato a due antenne a destinazione finale. Da gennaio 2009 il sistema polarizzazione circolare U250/250-EU, di tag UHF EPC G2 e stampante Rfid a Rfid di Agorà è normalmente trasferimento termico Toshiba, menin uso e l’obiettivo di ecceltre per l’applicazione middleware lenza nell’ambito della tracAgorà si è affidata alla tecnologia ciabilità e rintracciabilità semMicrosoft .NET. I dati vengono rilevabra aver trovato il suo sbocco ti in automatico dai varchi Rfid e naturale in modo efficace, inviati in rete a un server centrale, da veloce e con ampi margini di dove vengono prelevati tramite un’inflessibilità e miglioramento. ■
L’‘ecosistema’ Rfid in questione
terfaccia specifica dal sistema gestionale.
Softwork readerservice.it n. 79
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P.A. locali Comune di Venaria Reale
Una card, “n” possibilità: Venaria Reale è veramente e-gov L’ASMCard alla conquista della città: in una sola tessera Rfid multiservizi, tutto quello che serve per “vivere” e “condividere” Tutti i servizi dell’ASM L’ASM, acronimo di Azienda Speciale Multiservizi, è un’azienda del Comune di Venaria Reale (Torino), istituita nel 1972 e dotata di personalità giuridica, autonomia statutaria e imprenditoriale, nel rispetto delle linee guida tracciate dal Consiglio Comunale. L’azienda si struttura e caratterizza per i 3 settori in cui opera: - settore farmacie: ad oggi l’ASM gestisce 15 farmacie dislocate in Venaria ed altri comuni limitrofi del torinese, garantendo ai cittadini la fruizione di servizi quali misurazione della pressione e del peso, esami di autodiagnostica (glicemia, colesterolo, trigliceridi), prenotazione degli esami e delle visite specialistiche presso le relative A.S.L.; - settore servizi al cittadino/welfare: servizio mensa e trasporto scolastico per le scuole materne, elementari e medie di Venaria Reale, servizi per la gestione di due asili nido; - settore cultura: promozione di attività culturali, ricreative, turistiche, espositive e gestione dei relativi impianti coperti o all’aperto. Proprio per migliorare e rendere più fluida l’erogazione di questi servizi da parte del gestore e
la loro fruizione da parte del cittadino, l’ASM di Venaria ha adottato la soluzione Rfid di H&S Custom, denominata ASMCard. 61
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Tecniche, prodotti, servizi, fasi di implementazione ASMCard è una tessera Rfid multiservizi, che permette al cittadino l’accesso a più servizi erogati da ASM Venaria ed è basata sulla tecnologia Rfid “contactless” per il riconoscimento dell’utente, la memorizzazione ed il trasporto dei dati tra i vari punti del sistema. La carta personale viene consegnata all’utente che la utilizza come metodo di accesso ai servizi abilitati, ad esempio per prenotare un pasto alla mensa scolastica, per il pagamento dei pasti al punto di riscossione, per la memorizzazione di autoanalisi e pressione sanguigna presso le farmacie comunali. I dati trasferiti nelle basi dati dei vari sistemi vengono organizzati e resi visibili su web, accedendo con il codice carta ed una password assegnata o sugli appositi totem presso la sede di ASM Venaria ed in altri punti, avvicinando la carta ad un punto di lettura. Il genitore può così accedere al dettaglio dei pasti, avere l’estratto conto dei pagamenti della mensa effettuati o accedere all’elenco degli scontrini fiscali delle spese in farmaci ai fini della dichiarazione dei redditi. Un altro aspetto peculiare di ASMCard è la sicurezza. La carta non può essere duplicata e non può essere letta in caso di smarrimento, garantendo la privacy dell’utente.
Un futuro assicurato: parola di Sindaco Il primo progetto di gestione delle mense scolastiche con ASMCard, varato in dicembre 2006, è andato in produzione con l’inizio dell’anno scolastico 2007-2008, come pianificato. Il sistema è utilizzato ogni giorno da 2.500 alunni in 19 scuole e su 30 terminali e dalla società di catering che ogni giorno riceve le prenotazioni delle scuole e prepara 70 differenti diete per soddisfare le esigenze della popolazione scolastica del comune di Venaria. Oltre 300 famiglie accedono via Internet alla
rendicontazione del servizio mensa, mentre un numero crescente fa ricorso al totem di ASMVenaria. Sono attesi significativi benefici da una più efficiente gestione dei pagamenti dei pasti, che passano da post-pagati a pre-pagati e dal controllo automatico della morosità. Da settembre 2007 sono inoltre disponibili i servizi di rendicontazione delle spese farmaceutiche e sono in avviamento le registrazioni delle autoanalisi e della pressione sanguigna. Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori servizi basati su ASMCard, tra i quali la gestione dei prestiti nelle biblioteche comunali, il bike sharing, servizi di accesso ad attività culturali e sportive. Ma le potenzialità di ASMCard sono praticamente illimitate ed ogni giorno gli assessori del comuni di Venaria o ASM trovano possibili aree di interesse da applicare in un prossimo futuro. “Quando alcuni anni fa l’amministrazione comunale provò a misurarsi con la storica difficoltà a mantenere una reale equa distribuzione delle tariffe senza caricare eccessivamente le tariffe stesse di costi amministrativi quali costi di esazione, costi di recupero degli insoluti, costi di mancato recupero degli incassi, l’obiettivo sembrava assai difficile da raggiungere – dice il sindaco di Venaria Reale, Nicola Pollari –. La soluzione della nostra ASMCard ci sembrò subito risolutiva di molti problemi. Con il sistema delle tariffe prepagate abbiamo ridotto l’evasione delle tariffe trasferendo in gran parte al controllo sociale della comunità l’attività amministrativa di sorveglianza sul corretto pagamento che prima assumeva un carattere di separazione dal contesto e diventava quasi una questione “privata” tra amministrazione e utente inadempiente. La versatilità della card consente infatti di aggiungere alla sua prima funzionalità tutta una serie di possibilità aggiuntive che spaziano dalle attività di comunicazione all’accreditamento per la fruizione di servizi diversi. L’ASMCard è diventata a Venaria e lo diventerà sempre di più uno strumento per avvicinare cittadino e amministrazione in modo facile, economico, equo”. www.comune.venariareale.to.it www.softwork.it
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Wireless4Innovation Soluzioni per l’Innovazione del Business
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Ottobre 2009 38 – Sezione RFID Soluzione Mardom Pocket
Automazione Efficienza gestionale
RFID nelle linee di produzione Un produttore vicentino di lavelli e top in acciaio ha introdotto l’identificazione in radiofrequenza nella sua linea di fabbricazione, ottenendo tangibili miglioramenti in termini di resa e qualità.
a cura di Aldo Cavalcoli
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ondata nel 1967, CM Lavelli, attualmente operativa con 4 linee di produzione e 100 addetti, è specializzata nella lavorazione dei metalli per la produzione di lavelli e top in acciaio inox, affermandosi tra i leader nel mercato di settore. Interpretando lo stile italiano, CM Lavelli ha saputo coniugare le qualità di durata, funzionalità e praticità dell’acciaio inox al design moderno: per la sua produzione, infatti, CM si affida all’acciaio inossidabile 18/10 e a leghe di alta qualità, calcolando gli spessori in funzione dell’uso e ricorrendo a lavorazioni specializzate, con impianti ad alta tecnologia che mantengono una perfetta costanza di stabilità nelle lavorazioni. È in questo contesto produttivo, focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti, che è intervenuto il plus tecnologico dell’RFID.
TECNICHE, PRODOTTI, SERVIZI E FASI DI IMPLEMENTAZIONE L’azienda pone particolare attenzione al controllo della produzione per avere una percezione continua e veritiera dei vari reparti e dello stato di avanzamento di ogni singolo pezzo, ottenendo così in tempo reale tutte le informazioni relative non solo al processo produttivo, ma anche a una corretta e puntuale evasione degli ordini. Per monitorare costantemente gli oltre 4.000 articoli prodotti quotidianamente e tutte le possibili variabili in produzione, viene in aiuto la soluzione realizzata dalla software house Essedi Sviluppo di Vicenza, consistente in un sistema automatizzato che segue il work in progress della lavorazione garantendo una visione di tutta la catena di processo. Per una migliore comprensione dell’impatto ottimizzante dell’RFID, è utile un dettaglio delle fasi di lavorazione in CM, così suddivise: controllo zona saldatura; saldatura piano con va-
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Aprile 2009
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(sopra) In CM lavelli, il plus tecnologico dell’RFID è intervenuto in un contesto produttivo focalizzato su qualità e perfezione dei prodotti.
(a sinistra) L’introduzione dell’identificazione in radiofrequenza nell’impianto di CM lavelli ha comportato una più precisa gestione della produzione e l’azzeramento del magazzino grazie a lavorazioni e spedizioni dei pezzi in tempo reale. (a destra) Inizio della linea di produzione in CM Lavelli: l’operatore applica il transponder sull’articolo prelevato da magazzino e avvicina il lavello all’antenna RFID di associazione, abbinando così il transponder applicato al lavello alla riga dell’Impegno Cliente.
sca; situazione “On Demand” degli articoli in produzione; situazione “On Demand” degli scarti non conformi; stato avanzamento dell’ordine di lavoro, per stabilire quanto manca ancora da produrre per cliente o per articolo; rintracciabilità del lotto di lavoro; gestione completa del magazzino (stato articolo e situazione avanzamento); controllo delle non conformità; situazione aggiornata magazzino semilavorato (finito e dei vari componenti); controllo delle tempistiche e quindi rendimento dei vari reparti. Il programma di Essedi per la tracciabilità degli articoli è stato ideato fedelmente a queste fasi, seguendo una sequenza di operazioni che consentono la conservazione dei dati e il monitoraggio delle attività; inoltre, tutte le casistiche di errore sono state prese in considerazione e affrontate secondo uno standard deciso internamente.
L’attuale disponibilità di una grande varietà di opzioni a livello tag e lettori, permette di configurare l’RFID come vera e propria tecnologia abilitante per l’ottimizzazione die processi produttivi.
FLUID Trasmissioni di Potenza
FLUSSO OPERATIVO DELLA SOLUZIONE TECNOLOGICA Il flusso operativo si snoda attraverso una serie di step, il primo dei quali riguarda l’acquisizione ordine di produzione/cliente da mainframe, con import dal sistema gestionale degli ordini di produzione, secondo una priorità di evasione definita dall’ufficio commerciale. Segue il processo di prelievo piani da lavorare e l’associazione impegno cliente-articolo, con l’operatore che applica i tag RFID su ogni articolo prelevato da magazzino per la saldatura e accosta i lavelli all’antenna RFID di associazione (rilevamento volontario), abbinando così i tag di ogni lavello alla riga dell’impegno cliente: nel plant di produzione opera infatti un PC dove è visualizzato l’impegno cliente con le relative righe e la priorità di evasione; in tal modo è possibile conoscere l’avanzamento di produzione per ogni ordine e, per garantire all’operatore che l’acquisizione è avvenuta, un LED luminoso segnala la correttezza del passaggio. Inizia così la messa in lavoro alla saldatura (prima lavorazione) dei lavelli. È possibile rilevare lo stato di avanzamento del singolo pezzo (tracciabilità di produzione tramite RFID) grazie alle antenne posizionate lungo il tragitto dell’articolo. In particolare, operano 4 postazioni RFID di rilevamento tag
all’inizio del processo produttivo con la saldatura, e 6 postazioni RFID di rilevamento automatico, 4 all’inizio di ogni nastro trasportatore, uno all’ingresso del tunnel di lavaggio e uno all’uscita dello stesso. La vasca di lavaggio è l’area dove si convogliano tutti i lavelli prodotti, provenienti cioè dalle varie linee di produzione e abbinati ai vari ordini. Il lavello con tag è appeso a una sorta di giostra per il lavaggio con acqua calda e acidi, affinché il suo ingresso e la sua uscita dal tunnel sia rilevato in automatico tramite 2 postazioni di rilevamento con fotocellula. Uscito l’articolo dal tunnel di lavaggio (fase finale), questo viene rilevato automaticamente dall’antenna RFID, segnando così la fine del processo produttivo; l’operatore stacca poi il tag e lo deposita in un apposito contenitore per successivo riutilizzato. Sul lavello è infine apposta un’etichetta adesiva che riporta un codice a barre associato all’impegno cliente e alle informazioni per gestire il foro, i componenti, l’imballo e quant’altro necessario. Per il carico lavello nell’area spedizioni, un lettore barcode rileva il pezzo e trasmette a dei monitor quali complementi e confezione sono da abbinare al prodotto; l’etichetta permette lo smistamento in funzione dell’ordine cliente, fotografando così la situazione di magazzi-
no aggiornata al singolo pezzo, con la possibilità di evidenziare ammanchi per le consegne. Tramite terminali palmari wireless vengono poi stilate le bolle di spedizione direttamente da fabbrica, leggendo i vari barcode. La soluzione Essedi prevede quindi anche l’interazione tra barcode e RFID: a fine produzione leggendo il tag viene generata un’etichetta con due barcode, uno è destinato a CM per la gestione interna, mentre l’altro riporta il codice deciso dal cliente in modo che il prodotto sia già codificato una volta entrato in magazzino.
LA TECNOLOGIA RFID ADOTTATA Si erano vagliate altre soluzioni, per esempio centrate solo su lettori barcode, ma alcune fasi di lavorazione, tra cui il lavaggio a 150° e il contatto con soda caustica, danneggiavano l’etichetta, e in più era imposta un’identificazione manuale pezzo per pezzo anzichè un rilevamento automatico con antenne dislocate lungo la linea di produzione. La scelta è quindi ricaduta sull’RFID con una soluzione basata su materiale fornito da Softwork, distributore a valore aggiunto di tecnologie RFID attive e passive nelle varie bande di frequenza (LF, HF e UHF), che è stato il partner tecnologico dell’applicazione. Il sistema RFID implementato opera al-
la frequenza 13,56MHz standard ISO 15693; in particolare, nella postazione di saldatura che segna l’ingresso dell’RFID, opera un Controller Long Range (ID ISC.LR2000A Long Range Reader) collegato, con multiplexer, a 4 antenne industriali 300x300. La rilevazione del passaggio del lavello nel tunnel di lavaggio è assicurata dal Controller Industrial Mid Range (ID ISC. MR200-E Industrial Ethernet Mid Range Reader), collegato a un’antenna custom mobile di circa 35x24cm: si tratta di un’antenna snodata e parzialmente flessibile per consentire l’avvicinamento e l’eventuale urto del lavello, appositamente studiata e creata per CM Lavelli dal Dipartimento Ricerca & Sviluppo di Softwork. I tag RFID sono a forma circolare in epoxy, resina impermeabile e ad alta resistenza, ideale per l’ambiente industriale della produzione di lavelli; il tag è dotato di chip I-Code SL2 con dimensioni 30x1,6 mm.
GLI OBIETTIVI RAGGIUNTI Dopo la fase iniziale di analisi e studio di fattibilità, nel luglio 2007 è decollato lo start-up in CM Lavelli, facendo riscontrare a oggi un netto miglioramento del rendimento della produzione e un controllo preciso delle scorte. L’introduzione dell’RFID nell’impianto di lavorazione ha quindi permesso una più oculata economia di gestione, ottimizzandone tempi, rese e costi: gestione precisa della produzione, azzeramento del magazzino grazie alla lavorazione e spedizione dei pezzi realtime sono benefit di chiaro valore. ■
Scenari Paola Visentin Responsabile Marketing & Comunicazione Softwork
Radio Frequency Identification
Preludio all’RFID: il valore aggiunto
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60 e-HealthCare
L’RFID (Radio Frequency Identification) è una tecnologia che si basa sulla propagazione nell’etere di onde elettromagnetiche per la trasmissione di dati: basata su una precisa architettura hardware (tag, reader ed antenne), l’RFID è quindi in grado di identificare e tracciare entità statiche o in movimento, anche in modo automatico, ossia senza l’intervento volontario di un operatore. Sono così di spicco le prestazioni dell’RFID, che vale la pena elencare in modo conciso le capacità di questa auto-ID tecnology, in cui i tag sono detti anche transponder o più comunemente “etichette intelligenti”: 1) possibilità di lettura e scrittura del tag; 2) il tag può assumere varie forme, dimensioni e rivestimenti e può essere recuperabile; 3) un’unica operazione di lettura/scrittura del sistema può rilevare molti tag nel medesimo istante (anti collisione); 4) l’RFID può operare ad alte temperature ed in presenza di acqua, detergenti, coloranti, solventi ed agenti chimici; 5) in base alla tipologia di RFID (attiva o passiva) ed alla banda di frequenza (LF - HF UHF), il tag può essere rilevato fino a grandi distanze; 6) la rilevazione del tag può avvenire anche a “mano libera”; 7) con il tag l’informazione segue il prodotto e la sua storia (stati avanzamento, tracciabilità, rintracciabilità, autenticazione); 8) sicurezza: il tag non può essere fotocopiato; 9) l’RFID identifica il tag con qualsiasi orientamento. Se da un lato le potenzialità dell’RFID si intuiscono già da questo preambolo, dall’altro non bisogna però considerare questa tecnologia come una panacea, in grado di superare sempre ogni freno applicativo: oltre ai dogmi della fisica, tra cui la presenza di sostanze metalliche che possono schermare la propagazione elettro-magnetica, è doveroso considerare anche aspetti operativi legati al lean management di ogni organizzazione, quindi individuare l’architettura RFID idonea alle esigenze applicative ed un modus operandi in linea con
in camice bianco
l’utente, senza stravolgerne le normali e collaudate procedure lavorative. L’RFID infatti non è una tecnologia Plug&Play da catalogo, ma necessita di un collaudato know-how ed una gamma di iniziative ed attività lungo tutto il processo di proposizione, vendita ed implementazione, in un’unica dicitura “valore aggiunto”, tra cui training mirati, una gradazione completa di device RFID (layer fisico, quindi solo hardware), supporto in fase di proof-of-concept per verificare prima teoricamente e poi empiricamente la fattibilità della soluzione RFID, e la disponibilità dell’RFID Testing Center, che gli Integrator Partner possono visitare, anche con i loro clienti, per “toccare con mano” il funzionamento dell’RFID. La proposta RFID si è infatti recentemente arricchita sia sul versante dei tag che su quello dei lettori: tra i primi, figurano nuovi tag particolarmente idonei per le esigenze sanitarie (es. resistenza agli ambienti chimici della sterilizzazione e ad alte temperature; dimensioni ridotte ed applicabilità ai metalli per l’asset management); mentre nel parco dispositivi spicca il lettore mobile PRHD102 Dual Frequency, l’unico device sullo scenario internazionale in grado di operare in due bande di frequenza (HF e UHF). Traslando questi concetti in realtà
aziendali, proponiamo di seguito due referenze nel campo sanitario, entrambe basate su tecnologia RFID di Softwork, scelte significativamente perché testimoniano la natura poliedrica dell’RFID ed i svariati contesti in cui questa tecnologia può vantaggiosamente operare, per migliorare la gestione non solo di oggetti ma anche l’erogazione di servizi sanitari: il caso dell’Ospedale Santa Maria di Terni e quello di ASM Venaria per le farmacie convenzionate. Il primo si riferisce ad un’applicazione di logistica sanitaria, dove l’apporto dell’RFID mira a migliorare la gestione interna dei beni mobili ospedalieri, mentre la seconda case history, unica in Italia per la sua estensione, evidenzia il plus dell’RFID dell’erogazione di servizi da parte delle farmacie al cittadini di Venaria Reale.
Grazie alla sua versatilità, l’RFID si presenta come una tecnologia in grado di rispondere a svariate esigenze del mondo sanitario, dalla sicurezza dei pazienti e gestione degli asset ospedalieri all’erogazione di servizi sanitari: i casi dell’Ospedale Santa Maria di Terni e delle farmacie di ASM Venaria.
Ospedale Santa Maria di Terni: gestione interna dei cespiti tramite RFID
L’Azienda Ospedaliera Santa Maria di Terni rappresenta in termini di dotazione di posti letto il secondo ospedale dell’Umbria, composto da un corpo centrale con 6 piani e due seminterrati ed altri 7 edifici collegati, tra cui la Sala Conferenze, il distaccamento della Facoltà di Medicina dell’Università di Perugia, i Poliambulatori ed i e-HealthCare 61
Scenari
reparti di Neurofisiopatologia, di Nefrologia e Dialisi e di Malattie Infettive. L’ospedale annovera 575 posti letto medi complessivi, dei quali 488 in regime di degenza e 87 in regime diurno; registrando nel 2006 oltre 32.200 ricoveri complessivi con un tasso di occupazione intorno all’85%. In questa cornice interviene la soluzione realizzata di Maestrale Information Technology che, in collaborazione con il Centro Multimediale di Terni, mira a soddisfare precise esigenze dell’ospedale: censire, con la massima precisione, tutti i beni mobili in dotazione alla struttura ospedaliera, sia quelli di natura medico-scientifica (elettromedicali ed attrezzature per le sale operato-
lo istantaneamente con un lettore por tatile, risalendo così in tempo reale a tutte le informazioni ad esso collegato. Eventuali aggiornamenti sul bene stesso, come ad esempio la sua nuova ubicazione, possono essere effettuati in modo semplice utilizzando lo stesso lettore portatile. L’iter operativo previsto dell’applicazione RFID di Maestrale percorre le seguenti tappe: 1) all’arrivo del bene presso il magazzino dell’ospedale, viene inserito nell’applicazione software installata sul PC un record contenente i suoi dati descrittivi (produttore, modello, seriale) ed amministrativi (tipo di acquisto, numero bolla di consegna, centro di costo, ecc.);
RFID Reader Dual Frequency Softwork
rie) che gli altri più generici (mobili, arredi ed apparecchiature elettroniche). L’impiego della tecnologia RFID consente di identificare univocamente ciascun singolo bene, sul quale è apposto un transponder: dal momento in cui il bene risulta in tal modo etichettato, è possibile rilevar62 e-HealthCare
2) viene quindi stampata una smart label RFID recante sulla superficie il codice di inventario ed apposta sul bene stesso; la procedura di stampa legge anche il codice univoco presente sul TAG e lo associa univocamente al bene (al suo codice inventario) all’interno del database;
3) prima di inviare il bene al reparto assegnato vengono inserite le informazioni relative al consegnatario e all’ubicazione definitiva (edificio, piano e locale di destinazione); 4) ogni volta che il bene verrà trasferito o inviato all’esterno della struttura (ad es. per riparazione) saranno registrati il nuovo stato e la nuova ubicazione; 5) ogni qualvolta, inoltre, si renda necessario (e comunque al termine di ogni esercizio), è possibile effettuare una ricognizione (inventario), locale per locale, di tutti i beni, mediante un palmare collegato ad un handheld reader, così da identificare in modo automatico e veloce tutti i beni presenti nella struttura e la loro attuale ubicazione; la precedente codifica ed etichettatura mediante smart label dei locali consente, infine, di conoscere, semplicemente leggendo il codice del tag apposto sulla porta del locale, l’elenco di tutti i beni che risultano ubicati al suo interno. P erc hé RFI D? I benefici introdotti dall’uso della tecnologia RFID sono presto individuati: • Il censimento e la successiva etichettatura sono destinati a durare nel tempo e a rendere i beni in qualche modo parlanti (quando interrogati da un lettore portatile); • Le operazioni di inventario e di ricognizione dei beni risultano particolarmente semplici e veloci; • L’etichettatura dei locali, mediante un analogo transponder, consente di individuare istantanea-
Scenari
mente tutti i beni ivi collocati; • Le rettifiche di ubicazione avvengono in modo praticamente automatico: i beni individuati dal lettore portatile vengono associati automaticamente all’etichetta del locale corrispondente; • L’impiego in futuro di varchi RFId consentirà di tracciare spostamenti/uscite autorizzati e non autorizzati di beni mobili. Sono così definitivamente risolti gli annosi problemi di stimare correttamente il valore dei beni a disposizione della struttura, di evitare sprechi dovuti all’acquisto di beni superflui ed infine di ridurre la perdita legata alla sparizione di cespiti. C onc lusioni: g li obiet t ivi rag g iunt i Il censimento cespiti tramite la tecnologia RFID ha permesso all’Ospedale di Terni di raggiungere importanti obiettivi: • Stabilire con precisione il valore complessivo dei beni, • Localizzare il reparto e la loro esatta ubicazione, • Individuare il responsabile consegnatario, • Effettuare una stima dettagliata dei beni in manutenzione ed il loro valore attuale (utilizzato per la valutazione dell’importo del contratto di manutenzione stesso), • Identificare rapidamente eventuali trasferimenti e/o mancanze dei beni stessi, • Gestire la dismissione dei beni fuori uso. Ad oggi, l’applicazione RFID di Maestrale ha coinvolto il personale amministrativo dell’ospedale, principalmente il settore dell’Economato, ed il personale del magazzino merci,
Il censimento cespiti tramite la tecnologia RFID ha permesso allÊOspedale di Terni di raggiungere importanti obiettivi mentre il numero dei beni calcolato sulla base di una prima stima è all’incirca di 18.000 / 20.000 unità.
ASM di Venaria Reale: CartaFarma per monitorare lo stato salute tramite RFID
Acronimo di Azienda Speciale Multiser vizi, ASM Venaria è un’azienda del Comune di Venaria Reale (Torino) istituita nel 1972, focalizzata nei settori delle farmacie (ad oggi l’ASM gestisce 16 farmacie dislocate in Venaria ed altri comuni limitrofi del torinese), del welfare (servizio mensa e traspor to scolastico per le scuole materne, elementari e medie di Venaria Reale, ser vizi per la gestione di due asili nido) e della cultura (promozione di attività culturali, ricreative, turistiche, espositive e gestione dei relativi impianti coperti o all’aperto). L’ingresso dell’RFID in Venaria Reale risale al 2007 con la distribuzione di ASMCard, la tessera RFID multiservizi che permette al cittadino l’accesso a più ser vizi erogati da ASM Venaria, basata sulla tecnologia RFID “contactless” per il riconoscimento dell’utente, la memorizzazione ed il trasporto dei dati tra i vari punti del sistema: la carta personale, codificata da ASM Venaria nel sistema di sede, viene cioè consegnata all’utente che la utilizza come metodo di accesso ai servizi abilita-
ti, inizialmente per prenotare il pasto presso le mense scolastiche e per il relativo pagamento ai punti di riscossione. Da aprile 2008 è attiva C ar t aF arma per il riconoscimento dell’utente e per la memorizzazione sicura dei suoi dati presso le farmacie convenzionate: 1) Ges t ione dei dat i s anit ari Gli esami effettuati in farmacia (misurazione della pressione e del peso, esami di autodiagnostica tra cui glicemia, colesterolo, trigliceridi) possono essere conservati in modo sicuro ed efficiente nella CartaFarma personale: ad ogni esame effettuato, i dati della pressione sanguigna, del colesterolo o della glicemia o di altre autoanalisi vengono registrati insieme alla data di effettuazione. Ciò permette al cittadino di richiedere ad una delle 15 farmacie convenzionate la stampa storica degli esami ed il grafico che ne riflette l’andamento nel tempo, monitorando quindi in modo costante e sicuro lo stato della propria salute e facendo della tessera RFID una sorta di diario sanitario. CartaFarma diventa così per l’utente una carta personale della salute efficiente, discreta e sicura: i dati sanitari possono essere letti solo dall’applicazione della farmacia, dietro e-HealthCare 63
Scenari
il consenso dell’utente che ne abilita la lettura con una password; i dati sono criptati in modo da renderne impossibile la lettura anche in caso di smarrimento. L’utente ha sempre a portata di mano i propri esami e può accedervi entrando in una qualsiasi farmacia convenzionata o consultandoli sul WEB.
prodotti da banco e sui cosmetici venduti nelle proprie farmacie: attualmente CartaFarma dà infatti accesso a sconti per i clienti più fedeli, ma è in piano un programma a punti che permette di ottenere, oltre agli usuali premi, punti spendibili per gli altri servizi offerti da ASM e dal Comune di Venaria.
2) R iep il og o deg l i ac quis t i di farma c i Presentando CartaFarma al momento dell’acquisto si può alimentare il proprio estratto conto ed ottenere a richiesta il rendiconto periodico degli
P erc hé RF ID? CartaFarma, che come tutto il progetto ASMCard in Venaria Reale (farmacie, gestione mense scolastiche e gestione parcheggi per disabili) è un progetto realizzato da H&S Custom, poggia sulla tecnologia RFID contactless, in frequenza HF ed allo standard internazionale ISO14443/A, utilizzato per le carte di credito e nella realizzazione dei passaporti elettronici. Questa tecnologia, oltre ad una maggiore sicurezza richiesta dalla tipologia di applicazione, offre significativi vantaggi: • le carte possono essere create direttamente in farmacia, utilizzando gli stessi apparati RFID che vengono successivamente utilizzati per leggerle, i lettori PR50 con antenna interna, di dimensioni ridotte e quindi non ingombranti, • la capacità di memorizzare molti dati (a partire da 1000 caratteri nella versione base), che consente di conservare i dati anagrafici e degli esami anche esclusivamente sulla tessera, • la possibilità di evoluzione nel tempo, che permette, ad esempio, l’aggiunta di servizi senza cambiare la tessera, • lo standard è lo stesso utilizzato nel Near Field Communication
scontrini e degli importi corrisposti per ticket e acquisti presso la farmacia; il rendiconto poi potrà essere utilizzato come supporto alla propria contabilità personale, alla dichiarazione dei redditi o come allegato alle pratiche assicurative. Per l’utente, il servizio di estratto conto diventa un servizio a valore, mentre per la farmacia è uno strumento di fidelizzazione della clientela. 3) P rog rammi di fidelizzazione ASM Venaria ha deciso di realizzare un programma di fidelizzazione sui 64 e-HealthCare
NF C) ed apre la soluzione ad evo(N luzioni su cellulari. Vant ag g i I vantaggi per l’utente consistono in una maggiore riservatezza e sicurezza nella gestione delle proprie informazioni sanitarie, nella disponibilità dello storico delle analisi effettuate e del riepilogo delle spese farmaceutiche, oltre ai benefici offerti dai programmi di fidelizzazione. Per la farmacia CartaFarma offre un potente strumento di fidelizzazione e di marketing verso i propri clienti attraverso l’integrazione con programmi di Customer Relationship Management. ■ Info: w w w.r f-id.it
About Softwork
Distributore a valore aggiunto di Tecnologie RFID complete, SOFTWORK ha stretto accordi di partnership distributiva con produttori leader internazionali, quali FEIG Electronic per RFID passivi, Identec Solutions per RFID attivi, SkyeTek per soluzioni embedded, Psion Teklogix per mobile computing, STMicroelectronis per la componente chip e Toshiba TEC (RFID Printer). La produzione di propri apparati, anche customizzati, grazie all’impulso dato al dipartimento R&D, l’esperienza maturata “sul campo” da un team di progettisti, sistemisti e tecnici ed un network di rivenditori certificati garantiscono a SOFTWORK la leadership nelle soluzioni applicative RFId su tutto il territorio nazionale. Intensa anche l’attività educational di SOFTWORK, con un ricco calendario di training.
Novembre 2009
Fieldbus & Network
Estratto da pag. 40 Speciale: Dispositivi wireless per l’industria
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Italian Pharmacy Gains Loyalty With RFID Topics/Verticals: Payment Systems, Innovation, Retail, Pharmaceutical, More...
ASM Venaria's customers are using NFC-enabled cards to track prescription purchases and the results of screenings, such as those measuring glucose or blood pressure levels. By Claire Swedberg Oct. 23, 2009—In an effort to increase customer loyalty, Azienda Speciale Multiservizi (ASM) Venaria, a pharmacy chain in northwestern Italy, is offering an RFID-enabled card that allows its customers to create a health diary and track prescription purchases. After six months of piloting the system at a few of its stores, the company is now expanding its use to all 17 locations in the province of Turin. In the future, customers can expect to use the cards for other services, such as redeeming coupons and discounts. ASM Venaria—owned by the city of Venaria Reale—is responsible not only for the pharmacies, but two other city services as well: cafeterias for Venaria's primary and secondary schools, and public transportation. Eventually, the ASM Card will also be employed by local students for cafeteria payments, as well as by children and adults for transportation on local buses.
For now, however, the company is operating the system only at its pharmacies. Five thousand customers have been using the card since May 2009, and based on the trial's success, the system will now be expanded to thousands more, enabling those customers to store and track data regarding the health services they receive at the pharmacy.
Mario Corrado, director of ASM Venaria
At ASM Venaria, and at all other Italian pharmacies, customers can not only fill prescriptions written by their physicians, and buy other personal or household items, they can also receive diagnostic and other basic health-care procedures, such as glucose, uric acid, cholesterol and blood-pressure tests, administered by a pharmacist or other clinical staff member. What's more, as a result of those procedures, Italian pharmacies can assist customers by booking medical examinations or clinical tests at public hospitals.
In 2007, ASM Venaria first began considering options to entice its customers to continue utilizing ASM's services exclusively for their health-care screening needs, says Mario Corrado, the company's director. The store considered a loyalty program based on discounts and rewards, but management felt that option seemed too much like a retail offering. In addition, Italian law prohibits promotions for medications, though it does allow promotions on non-medicinal items, such as toothbrushes and shampoos. ASM Venaria decided to develop an idea that was more than just a loyalty card—one that could also be used for health-care services. The result was the ASM Card, which contains a passive 13.56 MHz RFID tag compliant with the ISO 14443 standard. Without the card, customers must track the records of their blood, blood pressure or other screening tests themselves, and the tests could be performed at any area drug store. With the ASM Card,
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however, customers have an incentive to continue returning to ASM Venaria stores for their medical procedures, as well as purchases, since a record of each visit can be stored on their card, or in a server accessible on the Internet. In addition, customers can provide the records to their physicians, and can also print the records and provide them to the government for tax purposes, or to insurance companies. Individuals can sign up for the card on ASM Venaria's Web site, or at one of the company's stores. They can select whether their information will be stored on the server, which they can then access via a password and personal identification number, or whether the encrypted data will be stored only on the card tag's 2 kilobytes of memory. In the latter case, a person could still use the card to access discounts, as well as his or her health diary data, at any of the 17 ASM Venaria stores, and store the diary information directly on the tag, not on the server. If the data were stored only on the tag, however, that information could not be recovered in the event that a customer were to lose the card. At the pharmacy, when paying for a diagnostic check, a customer taps the ASM Card near a FEIG Electronic OBID Classic-Pro RFID interrogator, which reads the ID number of the card's tag, as well as any other information stored on it. The readers—installed by systems integrator H&S Custom and supplied by Softwork (FEIG's Italian distribution partner)—send the data to ASM Venaria's server over an Ethernet connection. The server utilizes Farmaconsult software to manage the data (such as purchases or test results) resulting from the user's visit. That information is also written to the card's tag. The pharmacy staff can then input data related to that procedure, and link it to the ID number on the tag that was read. Every customer can receive his or her personal health diary in any of the chain's stores, simply by tapping the card next to a pharmacy reader. By January 2010, ASM Venaria plans to extend the services on the ASM Card to enable customers to load funds on an electronic wallet on the card, in order to pay for products or services at the company's stores. In addition, cardholders will be able to earn rewards for recycling plastic bottles, by accumulating points on the card for each bottle returned to the stores for recycling. The points can then be used for discounts when paying for goods at ASM Venaria. The electronic wallet, which can store up to €30 ($45), will let cardholders pay for products at the pharmacy, as well as for school meals and public transit fare. ASM Venaria hopes to distribute 30,000 cards during the next two years, to be used for these purposes. To that end, RFID interrogators have already been installed in the city's school cafeterias, and on its buses. Because the tags and readers comply with Near Field Communication (NFC) RFID specifications, a customer will also be able to use his or her own NFC-enabled mobile phone to serve as an ASM Card. NFC-enabled phones are expected to be sold in greater quantities within the next few years. "The initial introduction of the card was not easy for the diagnostic component," Corrado says, noting that middle-aged and elderly customers were initially suspicious of the technology. However, he adds,
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those participating in the pilot became comfortable with the system and saw benefits in tracking their health-care history, "and having all the purchases listed in a report at the end of the year for budget, tax or insurance purposes." Currently, approximately only 30 percent of ASM Card holders utilize the Web component. "We expect that it will grow in the future," Corrado states, as more participants become accustomed to accessing information over the Internet.
http://www.rfidjournal.com/article/view/5323
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24 Novembre 2009
Estratto da homepage sotto-pagina Tecnologia e Attrezzature newsletter
Softwork: si arricchisce l’offerta Rfid
Fa parte della linea High Frequency il dispositivo SDiD 1020, adatto per soluzioni di tracciabilità mobile. Grazie all’ accordo distributivo siglato con il produttore canadese Wireless Dynamics, l’azienda bresciana accresce la propria offerta di sistemi Rfid. Si tratta di dispositivi integrabili in Pda, mobile device e cellulari, che si prestano ad applicazioni variegate. La gamma Wireless Dynamics distribuita da Softwork si suddivide in due linee di prodotto: i dispositivi della linea High Frequency (13.56 MHz) e quelli della linea Low Frequency. Rientrano nella prima categoria il dispositivo SDiD 1010, che supporta lo standard ISO14443A e NFC (Near Field Communication), unico apparato presente nel mercato con funzioni read-write ed embedded smart-card, e il dispositivo SDiD 1020 (ISO 15693 ed ISO 14443A). Il primo modello è ideale per applicazioni contactless payment e di elevata sicurezza (credit & debit card, transit payment, e-ticketing e security access), mentre il secondo è adatto per soluzioni di tracciabilità mobile. La linea di prodotti Low Frequency, invece, è composta dall’SDiD 1210 SD Card, che supporta ISO 11784 ed ISO 11785 per la rilevazione di tag Half Duplex (HDX) e Full Duplex (FDX), e dall’SDiD 1212 SD Card dotato di memoria flash aggiuntiva da 2GByte. Entrambi i dispositivi, integrati in terminali mobili, si prestano a molteplici applicazioni, tra cui identificazione animali, asset tracking e logistica. Olimpia Ogliari
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
in breve dal mercato
verso iniziative strategiche di customer care. Le attività includeranno progetti volti all’inserimento dei feedback dei clienti all’interno delle roadmap di prodotto e servizi, oltre che all’evoluzione del supporto tecnico e dei programmi di formazione, per rispondere al meglio alle richieste e alle esigenze dei clienti. Robert Walker, che vanta più di trent’anni di esperienza nell’ingegneria dei software e nel supporto ai clienti, fa parte di Aspect dal 1999, dove ha ricoperto diversi ruoli manageriali e dirigenziali nelle aree del supporto ai servizi, servizio tecnico, supporto al canale e ingegnerizzazione del software.
>www.aspect.com
NCR INVESTE IN BRASILE CON UN CENTRO DI INNOVAZIONE E PRODUZIONE NCR Corporation ha annunciato la creazione in Brasile di un nuovo centro di produzione, ricerca e sviluppo destinato alla realizzazione di sportelli bancomat all’avanguardia per i mercati del Brasile, dell’America Latina e dei Caraibi. Il centro di innovazione e produzione sarà ampliato col tempo per lo sviluppo e la produzione di tecnologie self-service destinate anche ad altri settori. La struttura sarà operativa a partire dal dicembre 2009. Inizialmente il nuovo centro creerà circa 250 nuovi posti di lavoro e consentirà a NCR di offrire soluzioni avanzate e rafforzare la propria posizione competitiva in Brasile, un mercato chiave nella strategia di crescita dell’azienda. Il Brasile rappresenta
il terzo mercato al mondo nel settore degli sportelli bancomat e, in base alla Retail Banking Research, si prevede che crescerà del 16% entro il 2012. L’investimento iniziale per la realizzazione dell’impianto sarà di oltre 73 milioni di Real. La struttura sarà dedicata alla produzione della gamma di bancomat NCR SelfServ, dotati della maggiore efficienza e della più alta disponibilità attualmente sul mercato. Gli istituti finanziari brasiliani hanno un ampio parco bancomat e necessitano di personalizzare gli sportelli adeguandoli con l’immagine del brand; in altri casi in Brasile c’è la richiesta di specifiche funzionalità come l’identificazione biometrica e la stampa degli assegni, mentre tutti richiedono standard di sicurezza elevati e personalizzati. All’inizio di questo mese NCR ha annunciato l’apertura di una nuova struttura produttiva a Columbus (Georgia), per un totale di 870 nuovi posti di lavoro nell’ambito dell’azienda. La produzione di bancomat nell’America Settentrionale sarà concentrata in questa nuova struttura, che sarà operativa all’inizio del quarto trimestre 2009.
>www.ncr.com
CON MARDOM POCKET L’RFID COMUNICA CON IL CELLULARE Si sintetizza in poche ma decisive parole il quid distintivo della soluzione dello Studio Mardom: strumento tecnologico mobile, poco costoso, di poco ingombro e di facile utilizzo, che fa leva sulle performance dell’RFID e sulla pervasività dei telefoni cellulari. Prende il nome dal suo
BancaMatica settembre ’09
creatore, lo Studio Mardom di Milano, tra i più qualificati Channel Partner di Softwork, la perspicace soluzione RFID Mardom Pocket studiata per i cellulari ed in grado di leggere, inventariare e ricercare items etichettati con tag passivi sia HF che UHF (EPC, Class1 - Gen2). Ispirato al concetto della praticità che lo rende user-friendly, Mardom Pocket collega infatti il cellulare al reader RFID PRHD102 di Softwork via bluetooth, fornendo all’utente un facile e familiare strumento operativo come può essere il proprio cellulare; i dati, automaticamente memorizzati negli archivi del telefono, possono essere anche travasati su un foglio Excel o inviati direttamente ad un database centralizzato. La soluzione Mardom Pocket non richiede cellulari particolari, può essere installata anche su un comune cellulare di fascia bassa, purché dotato di bluetooth ed ambiente Java per cellulari. Inoltre Mardom Pocket è in grado di integrarsi con la soluzione Mardom Plug&Play per la scrittura dei tag RFID e per l’archiviazione sul personal computer dei dati rilevati.
>www.rf-id.it
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Testata
DATACollection
Data pubblicazione Pagina Argomento
Ottobre 2009 8 Distribuzione brand Confidex
Novembre 2009
DATACollection
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 7
Dicembre 2009
il Giornale della Logistica
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 107
Nov./Dic. 2009
e-HealthCare
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pagg. 91, 92 e 93
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Novembre 2009
IEN Italia Industrial Engineering News
Ritaglio stampa ad uso privato, non riproducibile – Softwork, Area Comunicazione
Estratto da pag. 25 Product News
in field
RFID per gestire la
di Paola Visentin
Importante produttore abruzzese di salumi e insaccati, il Salumificio Sorrentino ha inserito nei suoi processi un sistema di tracciabilità della produzione e raccolta dati mediante RFID. Dimostrando tutti i vantaggi che possono derivare dall'introduzione di questa tecnologia in un simile contesto, principalmente l'aumento dell'efficienza e della sicurezza 32 DATACollection DICEMBRE 2009
S
alumificio Sorrentino (www.salumisorrentino. com) nasce nel 1982 dalla saggezza artigianale di Marino Sorrentino, maestro dell'arte salumiera, arte poi tramandata dal padre al figlio Giovanni. Attivo nella produzione di insaccati e prosciutti, coniuga la tradizione dell’arte salumiera con le tecnologie più avanzate, ponendo particolare cura alla qualità delle materie prime, dalla selezione degli allevamenti ai processi interni di lavorazione. Lo stabilimento produttivo realizzato nel 2000 è sito in Mozzagrogna (provincia di Chieti) su un terreno di 56.290 mq. L’intero ciclo di lavorazione, dalla macellazione alla stagionatura, è rivolto a garantire il riconoscimento e la tracciabilità del prodotto durante il work-in-progress garantendo un risultato altamente qualitativo. Recentemente, è stato aggiunto il progetto RFID nel processo di rintracciabilità dei lotti, realizzato con la collaborazione di Agorà Med di Napoli (www.agora.it), integrator partner di Softwork.
in field
Applicazione RFID: prodotti e implementazione Fedelmente a quanto stabilito dalla normativa CEE 178/2002, le aziende del comparto agro-alimentare devono dotarsi di sistemi atti alla tracciabilità end-to-end dei loro prodotti, per dimostrare in quali lotti di uscita sono presenti determinati lotti in ingresso ai fini della sicurezza alimentare. È in questa cornice che opera la soluzione RFID di Agorà per l’identificazione in ingresso di tutti gli articoli che entrano a far parte del prodotto finale, tra cui le confezioni di sale, spezie, budello e spago, ad esclusione della carne fresca di suino, la cui rintracciabilità viene garantita a livello di sistema gestionale (essendo lavorata immediatamente senza giacere in magazzino). La merce in esame, tipicamente in forma di cartoni, pallet, sacchi o fusti, viene identificata tramite l’apposizione di tag prodotti da una stampante a trasferimento termico RFID al momento dell’ingresso nello stabilimento: il tag viene dunque battezzato, associando il suo codice univoco al lotto a cui è apposto, codice che è stampato in chiaro sul tag insieme ad altri dati significativi. I prodotti vengono poi stoccati in diverse aree di magazzino e rilevati in modo automatico, tramite il passaggio in appositi varchi equipaggiati con reader/antenne RFID, per fornire al software gestionale in tempo reale le corrette informazioni relative ai lotti ed allo stadio di lavorazione. In particolare i varchi al momento attivati sono tre: - all’ingresso della sala produzione, - all’ingresso dell’area salatura, - all’ingresso dell’area stagionatura.
Il sistema RFID Il Salumificio Sorrentino, insieme ad Agorà, ha individuato nella RFID uno strumento tecnologico affidabile ed efficiente a supporto del requisito di tracciabilità dei componenti che entrano a far parte del processo di produzione del prodotto finito. La possibilità di rilevare i prodotti posizionati sui carrelli in modo veloce e “involontario”, semplicemente transitando attraverso un varco o (nel caso dell’ingresso all’area di stagionatura) direttamente all’uscita di un montacarichi, ha apportato significativi
benefici in termini di efficienza e affidabilità, con conseguenti riduzioni del costo del processo. Accurati test relativi alle percentuali di rilevazioni corrette e al funzionamento della tecnologia anche in un ambiente molto umido hanno poi permesso di superare l’impasse del contesto operativo a volte ostico. Inoltre il sistema si è rivelato di particolare utilità nel seguire il percorso dei budelli. Lo stesso codice identificativo viene replicato su diversi tag, consentendo così di seguire il prodotto quando questo viene estratto dal fusto in cui arriva e distribuito su diversi carrelli per essere sottoposto al processo di lavaggio. La tecnologia implementata presso il Salumificio Sorrentino, di tipo passivo in banda UHF, ha poi consentito buone performance in termini di distanze di lettura (fino a 6 metri di distanza) e di letture massive. Il sistema RFID, firmato Softwork, opera alla banda UHF passiva e si compone di controller industriali mid range MRU200, ciascuno dei quali è collegato a due antenne a polarizzazione circolare U250/250-EU, di tag UHF EPC G2 e stampante RFID a trasferimento termico Toshiba, mentre per l’applicazione middleware Agorà si è affidata alla tecnologia Microsoft .NET I dati vengono rilevati in automatico dai varchi RFID e inviati in rete a un server centrale, da cui vengono prelevati tramite una interfaccia specifica dal sistema gestionale.
Obiettivi raggiunti ed evoluzioni future Il primo contatto tra Agorà e Salumificio Sorrentino avviene nella primavera 2008. Dopo le formalità contrattuali di rito a cui segue un sopralluogo dei tecnici Agorà, il progetto decolla a luglio con l’installazione delle antenne e l’elaborazione delle basi del primo format software. Segue, tra agosto e novembre, una lunga fase di raffinazione e miglioramento del processo di acquisizione dati, realizzata con il prezioso apporto del programmatore interno dell’azienda Enzo Candeloro, e la realizzazione di un programma finalmente completo che riesce a “battezzare” e “seguire” la vita di un elemento/prodotto dal suo primo ingresso in azienda fino alla sua destinazione finale. Da gennaio 2009 il sistema RFID di Agorà è normalmente in uso e l’obiettivo di eccellenza nell’ambito della tracciabilità e rintracciabilità sembra aver trovato finalmente il suo sbocco naturale in modo efficace, veloce e con ampi margini di flessibilità e miglioramenti.
DATACollection DICEMBRE 2009 33