IT341 Artrite reumatoide

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Aspetti medici

Come si pone la diagnosi? La diagnosi di artrite reumatoide richiede una certa esperienza. Non può essere posta solo sulla base di singoli esami del sangue o di radiografie. È necessaria la presenza contemporanea dei disturbi tipici (sintomi) e di determinati referti reumatologici. È importante arrivare velocemente a una diagnosi certa perché i danni alle articolazioni possono progredire molto rapidamente.

Anamnesi L’anamnesi consiste in una serie sistematica di domande che il medico pone a una persona sul suo stato di salute. L’anamnesi costituisce la base per la formulazione della diag­nosi di una patologia. Il medico non ha solo bisogno di una descrizione precisa dei sintomi presenti. È anche impor­ tante comunicare in che modo i disturbi si ripercuotono sulla vita quotidiana della persona colpita, se ci sono infezioni precedenti, se i disturbi variano a seconda dell’ora o se i dolori peggiorano a riposo o con il movimento. In caso di sospetta artrite reumatoide il medico si infor­ merà anche sulla presenza dei tipici disturbi concomitanti, come febbre, stanchezza, rigidità articolare al mattino, cam­ biamenti di peso e secchezza oculare, orale o nasale. Per la diagnosi è anche importante conoscere le patologie pregresse del paziente e dei familiari.

Esame clinico Nel corso dell’esame clinico si cercano, oltre ai tipici segni delle infiammazioni articolari, anche altri indizi che riconducano i disturbi ad altre cause. In più dell’80 % dei casi una reumatologa o un reumatologo con esperienza è già in grado di formulare una diagnosi dopo questo esame. 12

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