Gentilini - Auditorium Paganini

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MATERIALI POST UTILIZZO: DA INQUINANTI PERICOLOSI A RISORSE Patrizia Gentilini Parma 22 Settembre 2010


COSA CI ASPETTA? • 2030: cancro prima causa di morte nel mondo con 12 milioni di vittime in tutto il pianeta WHO Comunicato 09 novembre 2009

• in Italia la probabilità di ricevere una diagnosi di cancro nell’arco della vita (0-84 anni) è 1:2 per entrambi i sessi ITALIA: DATI REGISTRI TUMORI 2009

• nel Report AIRTUM del 2006 questo rapporto era rispettivamente 1:3 per i maschi ed 1:4 per le femmine.


dove viviamo?

I TUMORI NELLE DONNE ITA Rapporto AIRTUM 2008

Carcinomi della Mammella da 0 a 44 anni ( + 1% annuo 1998-05) (AIRTUM 09


Consumo di farmaci di classe A • Dosi di farmaci di Classe A assunti giornalmente da 1000 persone (DDD). • Sono stati calcolati dall' Agenzia nazionale del farmaco (AIFA-Osmed, 2009). • dal 2000 al 2009 le DDD sono aumentate del 60%, passando da 581 a 924 dosi giornaliere (ogni 1000 abitanti)! .


IlIlfumo fumotiti uccide… uccide…

INCENERITORI

?

• INCENERITORI: industrie insalubri di classe I (art.216 RD 1265/34 DM 5.9 /1994)… • Non idonee ad ospitare inceneritori le zone agricole caratterizzate per qualità e tipicità dei prodotti ( D. lgs 228 del 18/05/2001)


PRINCIPALI EMISSIONI DA INCENERITORI  Ossidi di Azoto  Particolato  Metalli Pesanti  Inquinanti Organici : IPA, PCB, furani, ftalati, chetoni, alcheni, diossine ….. La legge prevede monitoraggio solo di alcuni, per poche ore all’ anno, spesso con autocertificazione della ditta stessa o preavviso. Per le diossine previsti 24 ore di monitoraggio annuo su 8.000 ore di funzionamento


SOSTANZE ORGANICHE IDENTIFICATE NELLE EMISSIONI DI INCENERITORI


Effetti Cancerogeni delle sostanze emesse da inceneritori secondo la IARC (Ann. Ist. Sup.San.2004) Agente

Livello IARC

Effetto Cancerogeno

Arsenico

1

Pelle, polmoni, fegato, vescica,rene, colon

Berillio

1

Polmone

Cadmio

1

Polmone, prostata

Cromo

1

Polmone

Nickel

1

Polmone

Mercurio

2b

Polmone, pancreas, colon, prostata, encefalo, rene

Piombo

2a

Polmone, vescica, rene, gastroenterica

Benzene

1

Leucemia

Idrocarburi policiclici

2b

Fegato, polmone, leucemia

Cloroformio

2b

Vescica, rene, encefalo, linfoma

Clorofenoli

2b

Sarcomi tessuti molli, linfomi Hodgkin e non Hodgkin

Tricloroetilen

2a

Fegato, linfomi non Hodgkin

TCDD (DIOSSINA)

1

Linfomi, sarcomi non Hodgkin


la diffusione degli inquinanti: dai camini..ai polmoni, alla tavola... al cordone ombelicale ed al latte materno!


LE “IMPRONTE DIGITALI” DELL’INCENERITORE DI MONTALE: PCB dioxin like PCB - confronto inc-latte-polli 60,00

50,00

parti per cento

40,00

inceneritore latte materno carne pollo

30,00

20,00

10,00

0,00 77

81

105

114

118

123

126

congeneri PCB

156

157

167

169

189


Deposizione di diossina sui territori di: Italia, Francia, Germania Regno Unito (nanogrammi per m² all'anno). Meteorological Sinthesizing (sic) Centre- East di Mosca

l‘Italia è il paese più inquinato dalla Diossina: la Pianura Padana è più contaminata dei grandi distretti industriali delle altre nazioni. I massimi valori di contaminazione (quadretti rosso scuro, valori doppi rispetto ai massimi di Francia e Germania) si osservano in corrispondenza di Brescia e di Taranto Pubblicato da Marco Pagani in Impatto ambientale, inquinamento e rifiuti


con gli attuali livelli di contaminazione del latte materno un neonato assume, invece dei 2 pg per Kg di peso corporeo, indicati da OMS e UE per gli adulti, valori di diossine variabili da:

18-20 pg/Kg in zone rurali meno inquinate

della Cina o della Germania

80 pg/kg a Montale 240 pg/Kg a Taranto 1200 pg/Kg a Brescia- sito inquinato della

Caffaro ‌‌.e in Emilia Romagna?


?


Mappatura zone di provenienza di campioni latte contaminato da diossine (Asl Brescia, mappa 7 indagine 2008)


MONTECHIARI: DISCARICA DI SERVIZIO INC.DI BRESCIA

L’ INCENERITORE NON E’ UNA ALTERNATIVA ALLA DISCARICA !

L’inceneritore “modello”di Brescia produce per ogni tonnellata di rifiuto : - 180 Kg di ceneri pesanti oltre 20% - 41 Kg di polveri leggere Nel 2005 prodotte, 167.389 ton di ceneri di cui: - 136.268 tonnellate di ceneri pesanti - 31.121 tonnellate di ceneri leggere ovvero 882kg/abitante Brescia di rifiuto pericoloso! E le diossine nelle ceneri? si calcola che solo nel 2006 siano presenti ben 20 grammi di diossine nelle ceneri degli impianti (non conteggiate in alcun bilancio ambientale) Federico Valerio: E&P 2008, 32:244-253


ma per le ceneri c’è di peggio….


CENERI NEL CEMENTO ? NO GRAZIE!

….Inoltre, si raccomanda una implementazione graduale, in quanto permette di realizzare e poi di aumentare le capacità tecniche e di mettere a punto accordi con le pubbliche amministrazioni interessate. Lo sviluppo della co-utilizzazione, in questo senso, rappresenta una soluzione (….. ) nel settore della gestione integrata dei rifiuti del Paese.


Ma allora cosa dobbiamo fare dei nostri “rifiuti�?


Certamente NON INCENERIRLI!


RIFIUTI = RISORSE

……se adeguatamente raccolti, separati, riciclati ecc. “Ogni opportunità sprecata di recuperare materiali ancora utili nel ciclo produttivo produce un danno irreversibile all’ambiente, perché al posto di materia prima seconda le industrie utilizzeranno materia prima non rinnovabile”


RISORSE?

Sito di stoccaggio ecoballe – Taverna del Re

Al 2005 valutato in 300 milioni di euro il loro valore (in quanto avrebbero usufruito dei CIP6!) Dichiarazione del Commissario Tommaso Sodano nella Seduta della Commissione bicamerale sul ciclo dei rifiuti del 6 luglio 2005


Energia necessaria per produrre i materiali indicati da risorsa vergine o attraverso il riciclo (energia 10 joule)


RIFIUTI ECCO LA CURA 1째


e…gli imballaggi? • Gli imballaggi soggiacciono all’accordo nazionale ANCICO.NA.I. • Questo accordo prevede che quando una persona va al supermercato e compra le bottiglie d’acqua, paga l’acqua, paga l’imballaggio e paga anche il costo per portare gli imballaggi all’impianto di riciclo! Lo paga già. • Se poi nessuno si occupa della raccolta di quegli imballaggi, il cittadino paga due volte perché l’imballaggio finisce in discarica o nell’inceneritore. • Basterebbe quindi far applicare le leggi e gli accordi già esistenti per incentivare notevolmente la quantità e la qualità del riciclo dei rifiuti e la contestuale eliminazione del bisogno di nuove discariche o inceneritori


RIFIUTI: ECCO LA CURA 2째 Porta a Porta (PAP)


“PORTA A PORTA” o raccolta domiciliare


per esempio….

Il COMPOSTAGGIO


VANTAGGI DEL COMPOSTAGGIO • CONTRASTARE LA DESERTIFICAZIONE: - negli ultimi 20 anni circa l’8% dei terreni agricoli del pianeta è stata persa per processi di desertificazione - Ora dobbiamo sfamare circa il 10% in più di popolazione con l’8% in meno di capacità produttiva - Anche la Pianura Padana è in via di desertificazione (< 1,5% di sostanza organica)

• CONTRASTARE LA CO2


COMPOSTAGGIO E CO2

• Per ridurre la CO2 si incentiva la combustione di biomasse con effetti disastrosi

• Si dimentica che la fertilizzazione organica provoca nel tempo un accumulo di carbonio organico nel suolo, utile per la sottrazione di CO2 all’atmosfera

• Un aumento del solo 0.15% del carbonio organico nei suoli arabili italiani potrebbe fissare nel suolo la stessa quantità di carbonio che ad oggi è rilasciata per l’uso di combustibili fossili in un anno in Italia. http://europa.eu.int/comm/environment/climat/agriculturalsoils.htm


RACCOLTA DOMICILIARE: RISULTATI • attualmente circa 10 milioni di cittadini italiani praticano la raccolta domiciliare dei rifiuti • la raccolta domiciliare con separazione secco/umido, presenta sempre in modo nettissimo i migliori risultati, perché comporta: – riduzione della produzione di rifiuti – altissime rese di raccolta differenziata; – diminuzione dei costi procapite del servizio di igiene urbana (specialmente per i Comuni sopra 50mila abitanti!) • Dott. Natale Belosi Coord. Comitato Scientifico Ecoistituto di Faenza


TANTO PIU’ E TANTO MEGLIO SI DIFFERENZIA TANTO MENO SI SPENDE! I dati del grafico fanno riferimento ad un campione di comuni italiani analizzato dall’APAT. Tutti i comuni del campione utilizzano la tariffa.



LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEVE ESSERE FINALIZZATA AL RICICLO DELA MATERIA!


IL SOLE 24 ORE 15 maggio 2008



Centro Riciclo Vedelago Fase 1: Arrivo del rifiuto • raccolte differenziate multimateriale o monomateriale • rifiuti industriali, commerciali, artigianali, agricoli e di servizio conferiti da aziende private e/o da Comuni • Frazione secca RSU (rifiuto indifferenziato)

Fase 2 e 3: L'impianto di selezione e pressatura I rifiuti conferiti da RD vengono caricati sul nastro trasportatore e sottoposti a selezione mista manuale-meccanica per togliere le frazioni non compatibili. I materiali selezionati, escluso il vetro, vengono pressati in balle per ridurre il volume in fase di trasporto. Lo scarto di selezione viene avviato all’impianto di trattamento.

Fase 4: Gestione delle singole frazioni Le balle di plastica in uscita dalla pressa vengono trasferite e stoccate nella zona esterna, pronte per la consegna alle fabbriche. Le altre frazioni selezionate (vetro, materiali ferrosi, legno, carta,) vengono stoccate in box esterni pronte per la consegna alle fabbriche.

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Centro Riciclo Vedelago Valorizzazione dello scarto (produzione del granulato “sabbia sintetica”) Provenienza del rifiuto

Processo di lavorazione

potenzialità

scarti da selezione interna (plastiche sporche, elementi di arredo, ecc) Frazione secca residua urbana Scarti industriali e da impianti di selezione di terzi Controllo, asporto frazioni selezionabili, triturazione miscela Separazione dei materiali ferrosi e non ferrosi Estrusione Granulazione e vagliatura (per granulometria) 10.000 – 12.000 t/anno

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Centro Riciclo Vedelago CAMPO DI APPLICAZIONE DEL GRANULATO Denominato “sabbia sintetica”

Conforme alle Norme UNI EN 10667 - 14/2003 Classificato “ materia prima seconda” dall’art. 181 D.lg. 152/2006

EDILIZIA

INDUSTRIA PLASTICA

*MANUFATTI IN CEMENTO:

*STAMPAGGIO PER COMPRESSIONE E/O INIEZIONE

-Pavimentazioni autobloccanti (betonelle) -Cordonate stradali -Pozzetti -Prolunghe -Vasche raccolta acque di scarico -Blocchi per muratura strutturali e per tramezze

*MASETTI ALLEGGERITI PER SOLAI *ASFALTI (allo studio per prossima applicazione)

-Schienali e sedute per sedie da ufficio -Pavimenti autobloccanti e per prefabbricati -Pallets (bancali) -Cordonate e paraspigoli -Salvaprato per parcheggi -Elementi per rotatorie -Tavoli e panche da giardino -Canaline per scarichi acqua -Casseri a perdere per l’edilizia -Distanziatori per ferri d’armo -Tegole e scandole per copertura e rivestimento edifici - Barcole per ormeggi

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PONTE NELLE ALPI vincitore 2010 ”Comuni Ricicloni” • Nel 2007, quando è partita la raccolta porta a porta, la Raccolta Differenziata (RD) era al 24% • nel 2009 RD all’85,01% • 2006 : portate in discarica 2.938,24 tonnellate di rifiuto secco indifferenziato • 2009 solo 341 tonnellate, con una riduzione pari all’88,4%. • spesa per smaltire i rifiuti: da 475.000 Euro nel 2007 a 56.136 Euro nel 2009. • Una parte di questo risparmio (oltre 400.000 euro all’anno) è stato impiegato nell’incremento di manodopera, per offrire un servizio migliore e nella riduzione del costo complessivo del servizio.


IPOTESI DI GESTIONE RIFIUTI SOLIDI URBANI Abitanti 443.000 Produzione (pro-capite 350 kg/anno) 210.000 Ton / Anno RACCOLTA DIFFERENZIATA Umido Carta Imballaggi Ingombranti, Olii, Batterie Secco Residuo

30,0% 20,0% 21,0% 1,5% 27,5%

Ton Ton Ton Ton Ton

63.000 42.000 44.100 3.150 57.750

a COMPOSTAGGIO a RECUPERO a Selezione, Recupero, Riciclo a Selezione, Recupero, Riciclo a Selezione, Recupero, Riciclo

PIATTAFORMA SELEZIONE Ton 63.945 - IMBALLAGGI

Vetro Acciaio Alluminio Plastica Scarto

a RECUPERO 66,0% 5,0% 1,0% 18,0% 10,0%

Ton 29.106 Ton 2.205 Ton 441 Ton 7.938 Ton 4.410

a RECUPERO a RECUPERO (55%) Ton 4.366 a RECUPERO (45%) Ton 3.572 a Recupero - Riciclo a Trattamento - Recupero - Riciclo

IMPIANTO DI RICICLO Ton 3.150 - INGOMBRANTI Ton 57.750 - SECCO RESIDUO Ton 7.982 - SCARTI DA SELEZIONE PLASTICA (3.572+4,410) Ton 68.882

(45%) Ton 1.418 - Recupero (77%) Ton 1.334 - GRANULO (18%) Ton

Ingombranti

Ton 3.150

(55%) Ton 1.733 a Riciclo

(5%)

Ton

312 - Calo Processo 87 - SCARTO

(35%) Ton 20.213 - Recupero (77%) Ton 28.904 - GRANULO Secco Residuo

Ton 57750 (65%) Ton 37.538 a Riciclo

(18%) Ton

6.757 - Calo Processo

(5%)

1.877 - SCARTO

Ton

(10%) Ton Scarto da selezione Ton 7.982 Plastica

798 - Recupero

(77%) Ton 5.532 - GRANULO (90%) Ton 7.184 a Riciclo

(18%) Ton 1.293 - Calo Processo (5%)

Ton

359 - SCARTO


CONCLUSIONI


LEZIONI APPRESE IN RITARDO DA PERICOLI CONOSCIUTI IN ANTICIPO: IL PRINCIPIO DI PRECAUZIONE 1896-2000 Eur. Environ. Agency N°22 2001

           

CLOROFUOROCARBURI BENZENE POLICLOROBIFENILI PESTICIDI TRIBUTILSTAGNO TALIDOMIDE AMIANTO AMINE AROMATICHE CVM DES inceneritori..... .........


IL SONNO DELLA RAGIONE GENERA MOSTRI Francisco Goya)


e Parma?


GRAZIE PER L’ ATTENZIONE! “Dio pose l’ uomo nel giardino dell’Eden perché lo coltivasse e lo custodisse…” Gn 2,15


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