UFFICIO STORICO DELL'AERONAUTICA MILITARE
CRONISTORIA DELLA
AERONAUTICA MILITARE ITALIANA
III
L'AERONAUTICA MILITARE NELLA CAMPAGNA DI LIBIA ( Zona di Tripoli) DAL SETTEMBRE 1911 AL 30 APRILE 1912 Ristampa del fascicolo della Rivista Aeronautica n. III del 1928)
ROMA, 1989
Centro Cinefot<H.ipogro.fico A . M.
Di certo però noi sape'Vamo se non quel che gli a'Vialori ave'Vano potuto constatare. coi propri occhi e cioè che a Sud di Tripoli non eranvi più di cinque o sei mila uomini e che nell'oasi ci Jronteggia'Vano altre orde, ossia quelle che vi erano il 25 ollohre al passaggio del!' aeroplano». «
(Relazione Caneva - Campagna di Libia (Stato Maggiore del R. Esercito - Uffrcio Storico) Voi. I, pag. 127.
PREMESSA L'Italia [1i la prima nazione che 1isò gli aeroplani ed i clfrigibiU come rnezzi bellici, nel conflitto Italo-Turco- durante lo svolgersi <ìellc operazioni cli guerra, in 1'ripolitarnia e nella Cirenaica, Il 25 settembre del 1911, il giorno cioè in cui venne ordinata, la mobilitazione del Corpo d'Armata Speciale per la spediztvne Libica. l 'A.viazione I tali'.a.n a era 1ma, vera e, propria neona.ta.: contava' 1tn es-1.:-!JUO nucleo di ufficiali pilo-ti, ard~ti, pronti a t1itto· osare, ma p1tr· troppo forniti di ben pochi, piccoli e malsicuri apparecchi. Un prirno esperimento d'in1,piego di ·mezzi aerona1itici in g1ierra,
A ·1;·vertenzc1. - Nella compilazione del presente volume la .Sezione Storica, per la narrazione de·g·li -avvenimenti e per l 'esposi2Jione dei fatti relativi all 'oper,a dell'Aeronautica, si ò sciru.polosamente attenuta a quanto le risultava in modo positivo dai documenti di cui era particolarme11te in pos· sesso; per la visione del qun,dro grnernJ.e della guerra Italo-l'urca in cui l 'Aerona:utica si trovò ad esser-e per la prima v~lta impieg.afo;' ha se.guitt la tmc.cia <legE avvenimenti sulla Relazione ufficia.le del Gene:rale Canevà sulla. C,a mpagna di Libi.a .pubblicata dall'Ufficio Storico dello .Stato Maggiore Centrale. ·
LA SEZIONE STORICA.
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e precisam.ente còn un Parco Aerost,atico, era già stato tentato dall 'Tial,i(J) nella Campagna· d'Africa 1887-88. Di qitest,o esperime~to si riporta, pertanto, un. Estratto del Diario Btorico della Compàgnia Specialisti del Genio, rif eren.-be,si appunto al· l 'ùnpifJ(JO menzionato nella jmedetta Campagna.
COMPAGNIA SPECIALISTI CAMPAGNA D'AFRICA
DEL
GENIO.
1887-88.
(Estratto · dal Diàrio del Coman·do della Compagnia).
Il materia.le foto-elettrico e di telegrafia ottica giunse a l\!Iassaua nel dicembre 1887: quello ~erostat-ico . nella -prima . quindicina di geni1aio 1888 ;. tutta la Compagnia, accantonata ;nel Campo di Abdel-Kader, era pronta il 15-h88. · 25 gennaio ·-· La Compagnfa, si trasferisce· in Hamassat' ponendo il campo nella ridotta dello stesso nom~. Presenti in ·Hamassat il Capi-tano, i 'l1enenti Ca.vara, Ca:llig·aris e De Gennaro, 66 uomini di truppa~ ~8 muli e 15 cammelli con 5 cammellieri indigeni. A~enti: l d1stacc·amento- Macchinisti al Campo Abdèl-Kader col Tenente Magni e 19 individ.11-i di truppa; 1 dist. Macch. al Forte _Vittorio Emanuelè con 7 individui di truppa; le stazioni ottiche dì Comando . MasS;tna; Forte V Emanuele ·e Zeriba N. 4 (Piano delle Scimmie). S'impianta og·gi la sta.zuone1 ottica nel Fortino · A. · . 3Q , genna·io - Impianto, di una stazione di telegrafia ottica (appa· i·ecchio da 0,30 su tavolo) nel Forte di Archicò.
3 febbr·aio - La Compagnia si trasferisce a Sa.a.ti e mette il campo a 300 m. a est di detta località. Si prepara il materiale pel gonfia· mento del · pallone. 5 febbraio ~ Gonfiamento del pallone .Serrati (in bodruche). Si eseguisce in 1 ora e 1/2 impiegando 50 ciiindri. Il pà:Ilone . non ha che
7 ]80 metri cubi di capacità. Alle 9 ant. ascensione a 300 :::n. col verhC;.ello sull'accampamento. Nel pomeriggi.io ascensioni sul Fortino e la Batteria di Saa.ti fra 1 150 e i 250 m. Nel giorno stesso rifornimento· di 5 cilindri.
Saati - Compagnia Specialisti Genio, in Africa. Capitano Pecori conte Guglielmo.
6 febbraio - Ascensioni, dalle 7 alle 10 ant., sul Ridotto dei Bersttglieri a Sud Est di Saati e della Gran Guardia a· l\font,e l\,faraita. Nel pomeriggio, viento assai forte che impedisce le ascensioni. La sera esperimenti di trasmissione1 ottica col Poggio Comando mediante ,il palloncino luminoso. Questo perde moltissimo per le screpolature della veirnice che è pellicolare. L'esperimento non riesce. 7 febbraio - Si trasporta il pallone alla Gran Guardia degli Al~ :pini; ma là il pallone, benchè completamentie· gonfio, non ha più forza ascensionale .sufficiente pe1l sollevamento dell'aeronauta.. La sera gli espenimenti di segnalazione per mezzo del palloncino luminoso non hanno buon esito-.
- s8 febbraio Sgonfiamento del Se1·rati e preparazione del Volta per il gonfiamento. L'involucro (di seta) però .è molto asciutto e abbisogna di una buona vernicia.tura. Si decide di farla regolarmente mentre si attendono dal('Italia.. dei nuoYi cilindri . carichi di H compresso. 9 al 18 febbraio -
Si compie la suddetta verniciatura e la preparazione di tutto il materiale, del Volta. Si rimandano a ìVIassaua, per ferrovia, tutti i cilindri vuoti.
Saati - Veduta -g~nerale Corpo Genio Specialisti d'Africa. 19 febbraio - .A.rl"ivano a lVIassaua col S. Gottardo,· 100 cilindri di H,2 eliografi a due specchi e 4 diottrici da 0,30. 21 febbraio - Trasporto dell'apparecchio foto·-eleittrico N. 10 da Abd-el-Kader a Saati. Partenza alle ore 6, arrivo alle 14. Impiegate 10 j:)arigliie di muli, cioè 5 alla macch.ina, 4 al proiettore e 1 di riserva; 2 carrette da battaglione per tutti gli · access?ri e il" materiale miri.nto.. Per ·ferrovia si fa venÌl'e il materiale. p,er l'impianto del~e 4 grandi lampade ad arco Piette-Kri_zick sulla altura di Saati. 22 febbraio - S'incominciano i lavori per la illuminazione elettrica dell 'alturà . di Saa:ti onde poter eseguire·-di notte la . costruzione· del Fortino Sud.
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23 febbraio - Giunge al Campo per ferr ovia il materiale arrivato .a lVlassaua il 19 corrente. 26 febb ra1:o - Gonfiamento del pallone Volta con 69 cilindri , dalle 8 alle 9 1/4. Ascensioni dai 400 ai 5()0 m. tra le JO e le 15. Nulla di note1vole . 11 materiale si comporta beniRsirno. 27 febbraio - Ali 'alba rifornimento di 4 cilindri. Alì e 7 forza .ascensionale• di kg. 75, tra~porto del pallone a Monte l\faraita e colà ascensioni dalle 8 alle 9 1/2 e poi ritorno all'accampamen to. N el nornerigg)io ascensioni tra le 15 e le: 17 1/2. Nulla cli notevole. 28 febbi'aio - Allarme, prima dell'alba ; pallone a 230 m. pron to .al trasporto. ~ulla è avvenuto. Riforni1rn"-n to di 10 cilindri e ascn1sioni a 500 m. fino· alle ore 10 1/4. Forza ascensional e di kg. 80.
29 febbraio - A.ll 'alba rifornimen to con 6 cilindrii; alle or e 7 forza ;·1.seensionale di kg·. 2. D alle ore 7 alle 10 tra~porto del pallone alla Gran Guar d ia d1:~:li Alpini, ascensioni in quella località e ritorno allo accampamento. Prova dell 'appareechio foto-elettrico col proi,e ttore. l° marzo - All'alba :raiifor nimento di 4 tubi, poi asC('Dsioni sulla Batteria Hrnry e sulla Gran Guardia del 1" Battaglione Bersaglieri. Si ultimano i lavori d i illuminazione elettrica d el Fortino Sud. e la sera ~,e ne fanno le prove con e,s1ito molto soddisfacente. 2 marzo - Rifornimento con 8 0.ilindr ì ; forza ascensionale kg. 60. Giornata fresca, cielo coperto. Ascensioni a 250 m. sulle colline a Sud Est dei trinc,eramenti del 3° Bersaglieri, Nulla di notevole. Alle ore 20 nuovi esperimenti colle 4 grandi lampade elettriche e col p roiet tore : riis1ultato ottimo.
3 m.arzo - All 'alha rifornim ento di 4 ci lind ri. Piove e non si fanno ascensioni. 4 rnarzo - Rifornimento di 10 cili ndri; forza aseens ìonale cli kg. 40 0.irca. Ascensioni sull'accampamento a 400 m . .Alle ore 18 1/2, in causa cl i rumori di combattimento nella cl.irezione d i Arehico, asc,ensioni a 500 m. tra le 19 · e· le 21. Nulla d i notevole. Funzionamento d egli apparecchi foto-elettrici del Forte V Rma nuele e di Saati.
10 5 · marzo - .A.11 '?lba, tutte le truppe 0ssenclo nei trinceramenti in ordine cli combattimehto, il pallone fu dall e 6 alle 8 in posizione di aspetto nella conca a 8ud de11 '0pera Nord. Poi si fece ro ascensioni Sl1lla eletta opera a 250 m .
In questa notte e n elle seguenti fu nziona la iJlnmin a.zione elettrica sull 'altura di Saatj pei lavori di sterro de.I Forte. Arriva a :.VIassaua. collo S crivia il pallone Lana· (di boclr uche).
Capitano Pecori Giraldi Alessandro.
6 1na-rzo - All'alba rifornimento di 6 cilin dri ; fo rza a"censiona le di kg. 50 cir ca. Asceusioni sull'accampam ento a 500 m. tra le ore 7 e le 9. 7 marzo - Rifornim ento di 5 cilindri; forza ascensjon ale d i kg. 45. A~censioni a 350 m. sull'accampamento, tra le ore 7 e le 9.
8 niarzo - Riforn imento di 8 cilindri; forza
aBC.
<li kg. 48. Ascen-
sioni a 450 m . 9 ·marzo - Rifo rnimento di 6 cilinclri ; for L-a asc. di kg . 40. Ascen s-ioni a 250 m.
Giunge all'accampamento il materiale del Lana. La sera, t ra le 29 e le 24 illuminazione elettrica dei lavori dell '0p era :Kord mediante· il proiettore col vetro· dispersore. 10 marzo - Rifornimento di 5 cilindri; forza ascens.rionale di kg. 30. AscensionÌ sull'accampamento a 350 m.
-1 1 11 marzo -- Manca .il gas. Il pallone non ha che la forza ascensiomde residua d i kg. 20. Si può ancora salir e f ino a 250 111 . circa . 12 11iarzo - Sgonfiamento <lel Volta alle orr. 17 in ·1/2 ora. In attesa dd gas la Compagnia attende alla custrmion<' d::lla Coh,mbaia .}lilitare, v icino all'Opera N ord. 16 niw·zo - Giungono a Saati 64 cilindri cli H arrivati a ::'.\Iassana il 14 col Polcevera,, Si rinviano a Massau a 15G cili nclrj vnoti.
H) marzo - Gonfiamento del pallone Lana dalle•: G alle 7 ant. con 52 cilindri. Forza. asc. kg. GO . Ascensioni sul Monte :Yiaraii.ta. Nel pomeriggio ascensioni .sull 'a.ccampamento a ~-mo m. 20 ma1·z-o - AH 'alua rifornimento, di 2 cilindri. Ascrrnsion i dalle 7 1/2 alle ~) 1/2 alla. Gran Guard ia degli Alpini. Nulla di notevole. 21 ·marzo - Rifornimen to di 2 cifondr i e ascensioni sull 'a.ceamparu ento a 300 m. dalle 7 alle 9 1/2.
22 marzo - Rifornimento di 2 cilindri e ascensioni dalle 6 1/2 a.lle 9 alla Gran (}uardia del 3° Battaglione Bersaglieri. Perdita per dilatazione 2 a ;3 m. c. 23 nwrzo - H 1fornimento di 3 cilindri e ascensioni alla ridotta Adam dalle 6 1/2 alle 9 1/4. Durante l'as,censione si perde gas dai 100 ai 2[)0 m. per di.latazione (circa mc. 3,5). Altra perdita si ha v!:'rso il mezzogiorno (2 a 3 mc.). 24 niarzo - Rifornimento di. cilindri 2 1/2; ascensioni sull'Opera Nord dalle 6 1/2 all e 8 1/2. Sgoniuamc:nto del Lana e gonfiamento d el
V olla con 68 c. 25 -niarzo -
Rifornimento d i 3 cilindri ; ascensrnm a Monte l\Iarsita dalle 7 alle 9.
26 marzo - Rifornimento d.i 20 cilindri piccoli ( di quelli per g li appar ecchi d i teleg-rafia ottica). Ascensioni sull 'a,ccampamento del ~t· Battaglione Bersaglieri €) di poi (alle or,e 8) al nostro accampamento, a 500 rn. Nel pomeriggio il forte vento impedisce il sollevamento del pallone. 27 marzo - A llarme alla mezzanotte. Si trasporta il pallone sotto 1:o pera Nord e si attemle tntta la notte. All'alba ascensione per ve-
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dcre se il nemjco si vedesse ~cendere ,dalla gola di Ailet o dagl i altri sbocchi del Didgta. Nulla si scorge·. Ritorno all 'accampamento, r ifornimento <li 10 cilindri piccoli, ascension'i dalle 10, alle 11 1/ 2. Alle ore 17 immissione di altri 10 cilindri piccoli e 3Jscensioni... Nuovo allarme la nott,e alle ore 1 J/2, ma si resta aJl 'accampamento. 28 niarzo - Si riforn isce il pallone dii 15 cilindri grandi giunti la sera avanti da Massaua. All'alba il pallone è in posizione di aspetto sotto l'opera Nord. Alle 7 asc,ensione a Monte Maraita f ino alle 9 1/2; nulla ,sii scorge. La sera, al tramonto, malgr ado il forte vcntb, si· fa una ascensione sull 'accampamento ; ma non si vede nulla, benchè la v is;ibili tà fosse buona. 29 marzo -- Ri for-nimE'nto di 6 cilindr i alle 5 1/2 e poi ascensioni a. Mon te Maraita dalle 7 alle 9 1/2 e all'accampamento dall e 10 alle 1J . Violento acqnazzone nel pomeriggio e rifor nimento di 5 cilindr i. Ascensioni a 350 m. dalle 17 1/4 all e J8 1/4. Buona vis,i bilità, ma nulla si scorge d'interessante. 1
30 ·marzo - - All'alba rifor nimento di 3 cilindri, trasporto del pallone a l\font e lVIaraita e ascensioni dall e 6 1/2 alle 18 1/2. Al ritorno al] 1accampam ento, si solleva nnovamente il pallone a 400 m. e si scoprono nella conca al di là del Digdigta, fra Sabarguma e .A(ilet, le tende del · campo abissino. Si Yede distintamente' una gr ande tenda rossa con ica (del . . Jegus.) , altre due grandi tende bianche vicine a quella e qua e là una. tentina di punti bianchi che sembrano t ende più piccole. Se n e dà subito n otizia, come al solito, al P oggio Comando mediante la telegrafia. (Il pallone è sempre seguito da. una staz ione di telegrafia ottica che comunica con qu ella d~ Poggio Comando). Nel pomeriggio rifornimento di 3 cilindri e ascensioni che confermano quanto si vide la mattina. 31 marzo - Avanti l 'alba riferimento di 4 cilindri, poi ascensioni a 500 metri su l Mont e lVIaraita dalle 5 ½ alle 9 sull'Opera Nord e poi sull'accampamento. Nulla di cambiato nellaconca di Sabarguma . La se:ra, dalle 6· e ½ alle 11, for tissimo temporale. Il pallone Volta si comporta benissimo, J)erdendo però circa 40 mc. di gas. 2 aprile - A vanti l 'alba r ifornimento a 250 m., prima ~mll 'accampamento e poi al campo e si fa una ascensione a 500 m.; r ezione del nemico. La sera forte t emporale con perdita di
di 17 cilindri e ascensioni all 'Opera Nor.d. Si ritorna nulla di cambiato ne.Ua di25 mc. circa di gas.
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3 aprile - Rifornimento di 13 cilindri avanti l'alba e poi ascen')ione sull'Opera Nord. Il campo nemico è diradato, la grande tenda rossa e le due bianche :;ono scomparse. Si telegrafa subito tale· notizia a .Poggio Comando. La -sera il Comandante della Compagnia, recatosi, come al solito, a rapporto a Pogg·io Comando, ebbe questa dichiarazione : gli informat.ori giunti ora conf ennano la sua noti.z1:a di stamane, che gli abissini hanno lew1,to il campo. 4 aprile - Rifornimento di 12 0ilindri e a.-ice·nsioni a 500 metri; il campo nemico è completanHmte scomparso. Se ne dà notizia a Poggio Comando. 5 aprile - Ascensione a 200 m. tSul campo e levata a . vista delle posizioni attorno Saati. Alle or-e 18 sgonfiamento del pallone. 6 al 22 aprile ·-- Pr,eparazione del mater1iale aerostatico e foto-elettrico pel ritorno in patria. 23 aprile - Ritorno -della Compagnia da Sa.ati a Abd-el-Kader. Alla fine del mese la Compagnia s'imbarcò sul Domenico Balduino per l 'ltalia. col suo materiale, lasciando soltanto in Colonfa le stazioni di telegrafia ott,ica. (Firmato: PECORI-0IRALDI) .
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Le grandi manovre del 1911. Le grandi nianovre che nell'agosto del 1911 si erano svolte nel Monferrato sotto la, dir.ez·ione di S. E. il 1'en. Generale Pollio (erano capi dei partiti avversi il Generale CadorN~ ed il Generale Caneva) avevano inspirato in c1,lcuni mnbien.ti rnil-itar·i, non fiducia completa, 'MW qualche bnona. speranza di 1dile impie:10 dei rnezzi aerei nelle operazioni di gue1·ra., come rfrulta, clalla seguente 1'€laziune sulla esplor&zione a·e.rea, redatta nel 1912 dal Comando del Corpo di Stato Mag·· g1ore.
'Se
Il dirigibile P 3 alle manovre del 19 I I presso Casal Monferrato.
'' Esplorazione aerea Il serv,.1z10 di esplor azione a,,erea f u attuato, oltre che corr le sezjoni aerostatiche: assegnate; come di consueto, ai corpi di armata, anche con i p'i.ù recentì mezzi di ricognizione: due dirigibili e due gruppi cli aeroplani. L'uso di questi novissimi mezzi di guerra, fatto per la prima volta in esercitazioni militari di grande mole, seg·na indubbiamente per il nostro esercito un fatto ben meritevole di rilievo. <<
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Un breve cenno su questa prima prova, come'Chè ristretta nello &pazio e nel tempo, può fornire qualche elemento di giudizio sui ritmltati che rag·ionevolmente è lecito ripromettersi da.i dirigibili e dagli aeroplani in operazioni di guerra, quando dalle manovre si r isalga a queste cori criterio induttivo razionalmente guidato, non dimentican<lo che molte rise,r ve sono imposte da mutevolissime circostanze.
S. M. il Re alle manovre del 1911 (visita degli hangars). Le va.rie contrar:i:età che insidiarono la prova sitessa; lungi dal giustificare qualsiaisi deduztione, che sarebbe per lo meno prematura, persuadono però che l 'a.f fermazione della utilità di questi mezzi nuovi di eHploraz.ione a,e rea non potl~ebbe mai subordinarsi. alla condizione aS· soluta che il loro uso ablJ.ia a dimos:trans:i sicuro e spedito in qualunqne C'1rcostanza.. Premesso questo - ed jl premetterlo sembra doveroso perchè il campo delle altre prove future riesca assolutamente sgombro da preconcetti - si riassumerà brevissimamente la cronaca delle ricognizidni a( ree. 1
Aeroplani. - Gli aeroplani che prese,ro effettiva.mente parte alle grandi manovre, non tenendo conto di alcuni di riserva di ultima co· struzione o di recente acquisto, furono quattro per cia,s:c un partito.
22 Agosto. Partito rosso
Partito azzurro
Agli ordini d el capitano d'arLiglieria Pi n,zza fu messa la flottiglia così com posta: mon oplano Blériot a d un posto . capitano Pi azza ; monopla·no N'ièuporL a ù ue posti, cap itano M oizo ; biplano Savary a due posti, ten en Le Qu a,gli.a ; mono pla no Etrich a d ue posti, sott,otenente GavoU..i. I due prirni. g iunsero p er via aerea ùri, Cascina Malpen sa a Salussola (60 lm l.) e furono ricoverati in h an g ars Bessoneau, mentre gli altri due, giun ti a Cascin a lvfalpensa, vi furono t ratten uti il 22 dal cattivo tempo.
Si cosLituì in Novi Ligure la fl ott,iglia, segu ente, a,gli ordini <le i t enente cli vascello Gin occh io : monop lano Blériot ad u n pos to, tenente di vascello Ginocchio j m onoplano Blériot ad un posto, sotto tenente di vaseello Iloberti ; monoplano N'ièuport a due posti. sottotenente di v,isce 1 lo Rossi ; bi plano Fa,r man a duP. posti. t enen te De R ada. Gli a,pparecchi ftnono spediti .-,, )f ov i per f enovia. Nella piazza d'Armi. di Novi erano s t ati erett i t re hangars tipo Bessoneau, costruiti in Italia. per cur~ del rcpartoa via zi one.
23 Agosto. Partito rosso
Partito azzurro
I capitani lVIoizo e P iazza, a malg rado d el ven to, vol arono per riconoscere la spon da sin istra eù i pont i sul P o da Crescent ino a T rino, sud<l i videndosi la fronte La nebbia . res e diffi cil e l' osservaz ione : si po Le tuttavia rife rire che le sponde del Po a ppari vano sgom bre. V c rso sera i1 capitano Moizo ten t a va una r ic:ogn izio ne verso Moncalvo, ma un tempora-le lo cos tringeva. a retl'Ocederc. I due apparecchi <li Cas cina 1Vfa lpensa tentarono invar10 di partire.
Furono t entate le quattro ricognizioni ordinate il 22 sera : ricogn izion i per cui erano st.ate fi ssate le lin ee da seguire. insieme con il compito comune : osservar e la forza. e la dislo cEtzi one di forze: rosse presumibilmente moventi da Cigli ano . Sant hià., Tronznno. I 11 causa <lei \-cnto impetu oso, non fn possibil e eseguire le aeeeun a te ricognizioni .
24 Agosto. Partito ross o
P.artito azzurro
Il capitano P iaz:rn, compieva il percorso Salassola, F on t anetta, Palazzolo, Brusasc:h etto, Cerrin a , Gabi a no, S n.l u~sola, mi:'ntr e i l r.apitano
Le ricogni zion i t entate, con1P- n el giorno p-rece<lentt>, venivano interl'Otte dal mu.l t empo e dalla ne bbia , in ta nto ch e a C. d' Olmo si attend e-
17 Moizo si port.:1va su Crescentino e Verrua, ritornando per Brusasco, Murisengo e Pontestura. Da entrambe le ricognizioni 1·ilevavasi essere Venua tuttora occupata dagli azzurri (cicFsti), sgombre invece le adiacenze di Gabiano ; i·iievavansi · Ìnoltre foI'ti reparti di fanteria in marcia su la rotabile . a sud di Mombello. ed una batteria a· Camino. Il tenentr~ <,luaglia giungeva in vo-lo a Trino ·da Ca:;;cina Malpensa (80 km.); ii sottotenente Gavotti, partito nel pomeriggio da Casale, era costretto dai cattivo tempo ad atterrar~ al campo stesso, e rompeva un'ala dell'apparecchio per ragioni di ristrettezza di spazio ..
-e--
va
a riparare il carrello del n1onop\1ano Nièuport. Il tenente di vascello Ginocchio era costretto, da irregolarità di funzionamento dell'apparecchio. a scendere in un campo arato; il che però nor. diede luogo ad avarìe.
26 Agosto. Partito rosso·
Partito azzurro
Il capitano Moizo partiva alle 6 ; dopo un'ora e. trentacinque minuti di proficuo volo, dava particolareggiate informazioni su l'avanzata di colonrn·, azzurre verso la fronte Mombel.lo-Moncalvo. Il capitano Piazza era, invece costretto, appena giunto al Po, a ritornare al campo di Salussola. Il tenente Quaglia non poteva uscire dall'hangar. In un secondo volo della giornata (ore 19) 'il capi~ano Pia:lza avvist.ava un dirigibile, che veniva ·a riconoscere le posizioni !? i movimenti ·dei rossi. Nell'atterrare a Salussola, urta va violentemente contro la sponda di un fosso e il suo apparecchio rendevasi indisponibile per tutto il seguito d~lle manovre. 11 sottotenente Gavotti non vofo, causa. l'apparecchio: guasto.
Il sottotenente · di .vascello Rossi, con il capitano Caracciolo a bordo del suo Nièuport, ora riparato, pao.·tiva alle 5.30' da Occimiano, ricono, sceva sgombre le· rive del Po fino a Trino '; era di poi· costretto da un .temporale a retroce~ere fino a ()a. sale dove atterrava. Il sottotenente <li vascello Roberti1 partito da Novi col suo Blériot, vedeva il ponte militare di S. Maria e<l un draken-bàllon presso il ponte; verso . le 6.30' intravedeva truppe rosse (apprezzabilmente una divisio·· ne) verso Gabi.ano e Moncestino. , Dalla pioggia e dalla n~bbia veni v•a costretto a ritornare a Casale .. Il tenente De Rada1 col suo Far7 man partiva in ricognizione al pomeriggio, ma oltrepassato S. Salvatore. veniva s~rpresò dalla . bufera e costrett~ ad atterrare in un prato. Il tenente di vascello Ginocchio e-::ra,- irnpossil;>ilitato a partire, causa i1 éattivò fun~iona,rnentò del motore.
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27 Agosto. Pàrtito rosso
Partito azzurro
L a flottigEa. ri<luccvasi ai due apparecchi Nièuport (Moizo) e Savary (Quaglia). Si ebbero tentativi poco fortu nat i ed alcuni incidenti. .In complesso, per questa giornata- non si ebbero risulbiti pr-0fìcui.
Il sottotenente di vascello Ilobertì seguiva la valle della Stura., intrave deva nella nebbia una colonna carregg io dire tta verso S. Bernardino ; scorgeva inoltr e un accampa.. mento ai nord di C. Bertano. L a nebbia lo costringeva di poi a ritornar'.) a Casale .. Il sottotenente di vascello Rossi per cattivo funzionamento ·d ell'apparecchio, non poteva, partir e . Il lenente De Rada giungeva a Casale con l'app3.recch io b a.g nato. Non si ritenne prudente farlo prosegmre. Giùngeva pure a Casale, in volo, il tenente di va.scello Ginocchio.
28 Agost-0. Partito rosso
Partito azzurro
Si ripararono gli apparecch i guasti e si tentarono invano ricognizioni, ser iamente contrastate dal vento. 11 capitano Moizo attenò in una risa.ia con lievi danni. Il tenent e Quaglia, oltrepassato il Po e giunto a Ponte Stura, fu costre tto da ll'imperfetto fu nzion amento del motore a r itornare al campo.
Il sottotenente d i vascello Roberti eseguendo una ricognizione da Ca.sale verso Gabiamo, rilevava q uesta, posizione esser e sgombra. Gli a,ltri apparecchi non r iuscivano, a causa del ven to. a partire.
29 Agosto. P arti to rosso
Partito azzurro
Il tenente Quaglia faceva ùn tenta tivo verso le coll ine; non ritenendo però prudente a,ddentrarsi nelle a lture, per l a poca sicurezza dat agli dal motore eseguiva un volo lungo il Po e ritornava a Trino passando su :Morano Po. Il capitano Moizo recavasi a Casale per volare <li là col Nièuport (già appartenente agli a zzurri), ma per diffico ltà di v11.r.ia. indole doveva recedere da tale proposito.
I qua ttro a,pparecchi, cui era affidato il compitt• di osservare le colonne nemiche mina ccianti dalle alture di Ponzano, e indicare ùa qual parte il part ito rosso esercitasse lo sforzo m1:1ggiore, si trovarono nnpossibilitati a partini.
-19Il comandante della flottiglia rossa richiedeva al direttore del servizio aviazione l'apparecchio Nieuport cli ri~erva, fono allora in consegna al partito azzurro. Fra. le conclusioni cui perviene, nel proprio rapporto, il direttore del se:rvizio aviazione (1), converrà riportare obie.ttivamente le seguenti: Le ricognizioni eseguite in questa prima applicazione militare singolarmente difficile, dimostr.erebbero l'utilità di poter disporre di almeno 10 aeroplani per ciascun 'armata, acciò sia.vi sempre un sufficiente 1wmero di apparecchi pronti a partire. Si deline-ò nettamentie l'utilità di por.tare a bordo un osservatore. Gli inevitabili errori commessi nella preparazione degli apparecehi e dei rifornimenti, nella scelta dei campi intermedi e nella esecuzione degli ordini, dimostrano la necessità che ad una solida preparazione tecnica si un:isca una seria preparazione disciplinare e morale, sotto un <:ornando attivo e risoiuto. Dirigibili. - (2) Presero parte alle grandi manovre i due dirigibili P. 2 e P. 3, entrambi dislocati a Casale. Per .speciali esigenze, si rinunziò ad assegnarne siahilmente uno a ciascun partito: cosicchè, prescindendo dalle giornate in cui essi fec,ero ricognizioni con funzione -informatrice-neutra (per uso cioè della direzione delle· manovre), nelle rimanenti giornate: essi furono aissegnati volta a volta all'una od al1'altra delle due armate di manovra, sempre però facendo capo a Casale. Per tale speciale ragione, che pur non attenuando la importanza tecnica della prova compiuta dalle due aeronavi in un seguito di più giorni, toglieva però loro· per necessità quel caratteire che la loro funzione avrebbe avuto nn guerra, si può prescindere quindi da un particolareggiato resocònto delle singole ricognizioni compiute. Importantissim~ notizie furono comunicate dai due dirigibilfi al1'uno ed all'altro partito: le più notevoli sono state a suo tempo accennate nella parte narrativa delle operazioni». E così per le consideraziowi sopra riportate nella, forrnazione del Corpo di spedizione per la Tripolitanici fu compresa anche l'aeronau· tica nelle s1w tre diverse specù:ilità: Aviatori, Dirigibilisti ed A.ero· stwri. -
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( 1) Ten Col. Vittorio Corde.re di l\ifontezemolo. (2) Dingeva il servizio Dirigibili il_ Ten. di Vasr.. Giulio Scelsi.
PARTE GENERALE La dichiarazione di guerra alla ~rnrchia e la 111obilitazione del Corpo d' Ar1nata S1)eciale. L'Italia, nello svolgimento della sua pacifica missione commerciale in Tripolitania e in Cirenaica, aveva sempre trovato ostacoli e, qualehe volta, delle vere e propr.ie mani~
S. E.
il Tenente Generale Carlo Caneva
festazioni di nessuna amiciziiJ o di pochissima consitlerazione da parte del Governo Ottomano.
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La « Questione di Tripo.l i » t'he, per parecchi anni era stata agitata in Italia senza trovar mai una forrnula r.i::mht· tiva, tornò alla ribalta della discussione con 1naggior e intensi tà e maggior fervore verso la fine <l<~l 1910 : e per (~:-::-:a ::;i inYocò allora dal Parlamento e dalla Stampa una ::,oluzion e C'ompatibile con gl 'interes::::i che ] 'Italia aveva da proteg gel'e jn Libia. Il Governo Ottomano - incurante di ogni sollecitazione del Governo Italiano perchè più oltre non fo~se perseguita .f ra le popolazioni della Libia l 'agitazione contro l'Italia e non più si frapponessero ostacoli al commercio italiano in Tripolitania ed in Cir enaica - inviò, per tutta rispm;ta, a Tripoli la nave « Derna » con carico di materiale bellico. Il R. Governo, a questo atto o8tile, fece pervenire alla Turchia un « ultimatum » col quale le ingiungeva di non me· nomare oltre i diritti italiani in Libìa, diritti che erano già stati ricono8ciuti all'Italia dalle grandi potenze. La Sublime Porta diede una risposta evasiva e non soddisfacente. In conseguenza di tal fatto il Governo d'Italia, il giorno 2-9 settembre 1911, dichiara.va la guerra alla Turchia. L'ordine della mobilitazione d el Corpo d'Armata speciale per la spedizione in 'Tripolitania e Ciren aica, predisposta <lal Comando del Corpo di Stato . :M aggiore venne diramato il 25 ·settembre 1911, fissando il 28 quale primo giorno. Il 23 aveva avuto luogo la chiamata della clmù,e 1888 destinata, insieme alla classe 1890 sotto le armi, a coi-;tituire i reparti del Corpo di spedizione. Assunse il Comando del Ruddetto Corpo d'Armata Speciale il ':I1enente generale Carlo Caneva, il quale <la Napoli, in data 9 febbraio 1911 diresse alle Truppe <lel Corpo di Spedi zione H seguente Ordine del Giorno. Ufficiali, S0ttu,fficial1:, Cap orali e Soldati,
Per decreto di S. M. il Re , assumo il Comando del Corpo italiano di sp-ediziione in Tripolitania. Noi salpiamo dai lidi della Patria accompagnati dall 'unaninie con· senso e dai fervidi vot~ di tutto il popolo nostro, il quale fermamente vuole ehe, anche1 sulle opposte sponde del · mar Mediterraneo, sia -i•i-
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spettato a nome italiano e, con (-'sso, la dignità della rn~zione ed ì vitali interessi di nm;tra gente. Sono, questi , diritti sacro,.santi. P e,r sostenerlti noi portiamo in Tripolitania le armi cl 'Italia, contro il Turco; che, esercitando colà mh1o domiuio) li ha disconosciuti. Contro il rrnrco, che i nostri liberi commerci . ince.1:ipa e la vita dei nostri connazionali non assicura; che le giuste rimostranze, della Nazione nostra pone lin non cale; che ai danni del nome italiano aizza il fanatisrno mu::;sulmano e lancia, per 1e tn1ppe, pubblico vilipendio. :::-.;oi, portando iJl 'l'ripolitania le armi d'Italia, non moviarno a d~nno <lella tena e delle popolazio11i tri_p olit ane ; queste e quella debbono invcc>e, per opera italiana e ' 11011 (:onmnc beneficio.' essM·e redente a nuove civiltà ed a nuova ricchezza. <)n1, voi sentite appieno le alte: nalità della impresa, che la Patria ci affida. Alla tutela dei diritti nazionali provvederà la virtù ci.elle nostre armi. Le vie del mare, il nostro sbarco sulle coste, tripolitane, ·i nostri vincoli con la fatria, so·no a noi assicurati dalla potenza· e dal valore della R. Marina, che già così brillanti operazioni ha compiute, e che è con noi, fraternamente, nella nobile impresa. ·La diligenza della preparazione; la larghezza dei mezzi, la superiorità del n umero1 e della militare istruzione, la vostra disciplina ed il vostro 'v alore sono arra si<:ura cli prospero successo nelle operazioni in terra. Alla redenzione civile delle nuove g('nti provvedano la umanità, fa modrazione e la giustizia, che sono retaggio antico, e mai offusèa~o, di nostra stirpe. Il rispetto assoluto dei sentimenti e delle ·pratiche dell_'altrui religione, il rispetto . deferente alla _donna e della famiglia, il rispetto tutelare della proprietà, l'amore ed il culto de1ia giustizia, siano guida co~tante a ciascuno nelle relazioni, · pubbliche e private, ton· le popolazioni indigene·; e noi vedrf~mo fiorirci d'intorno il rispetto e la dGvozione. In quelle ter re, chè sono ora scadute per lunga barbarie e per incivile reggimento, in quelle terre fu un tempo Roma con le sue aquile vittoriose e con la sua civiltà redentrice. Ricordiamo, e il ricordo sia fiamma. alle. anime nostre.
Ufficiali, Soth.tJJiciali, Caporal~ e Soldati, Volgiamo, reverenti e . devoti, un pensiero al nostro Re, alla 110str-;:t Italia, al Popolo nostro e ~alpiamo, ~ereni e sicuri nena luc·e delle armi, e con la Yisione e la fede <lella n_ostra altissima missione. C. CANRVA .
L'Aeronautica Militare nella Campagna di Libia Mobilitnzioue dei repa.rti .Aeronautici ed Aero~tatici Formazione - Viaggio - lmba.rco · Sbar~o - Hislocazioue Difficoltà ed avrersità nei lavori iniziali
Aviatori. --- 11 Comando Battaglione ~pe<·iali~ti de.I Genio ton Online (< N'' 1 H.i~er vatis:-:imo » in data 28 Settembre .U)] l stabiliYa C'h(' i I dipendente Reparto A vi azione fornisse al Corpo d :Armata speciale da mobilitarsi in zone pianeggianti d 'oltre mare una « Flottiglia Aeroplani » con un di~ta cca1.11ento di :-H) uornini ed un graduat o. L 'ordine suddetto stabiliYa inoltn-' ehe per quanto ~i riferiva alla formazione del reparto ::;arehhero 8tati dati ordini diretti al co11iando interessa to. ~rale ordine colse il 2" R eparto (Aviazione) rlel Battagli one 8pecialisti in pien a cri::-i. Dopo aver parteC'ipato alle manovre, i migliori pi loti avevano ottenuto di parteci pa re al « raid » Bo1ognu-Venezia-Rirnini-Bologna. Appena t erminato tal e « raid )>, dal quale esi:;i erano usciti vittoriosi su alcuni dei migliori piloti francesi, si imponeva un pedodo di riposo per j pi loti , ed un completo tio n linamento di tutto i I setYizio, ri mettendo in buono ·stato il nurnero~o e vari o rnaterial(-l d~te·riorato, i deli cati apparecehi scar si · <li numero, logorati dall e Jnnghe .e<l ardue prove, (lai molteplici imballaggi, C'ornposi zioni e sconipos izioni ~ubite nei succe8sivi tra~ferimenti in volo: e per ferroYia attraverso 1'Alta Italia. :Ma fu necessario rinunciare a tutto ciò, per poter f-o ddi Rfa.re a1 lu8inghiero ordine di parteC'ipare alla guerra., ambito e sollecitato dai pHoti. L '.altissima importanza della proYa, prima nel mondo, allR quale era chiamata l 'aviazjone militare italiana esigeva almeno che questa potesse affrontarla con mezzi a<leguati: h nonj pi loti. uniformità e bontà degli appareC'chi, servizi genera1i. adeguati·. Non fu possibile. PoC'hi piloti, e da qualche mese soltanto brevettati; sei 1n tutto avevano preso parte attiva alle precedenti manovre, cinque soli. <li essi per mancanza di apparecchi potettero esRere atnme$~Ì a-1 rai<l ed uscire vittorjo~j daI1 'aRpra prova. Il giorno 29 Settembre, in esito all 'ordjne ~u r iportato, i1 Cornan<lant~ del Reparto Aviazione rren. Col. V. Cordero di
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Montezemolo fissava la formazione della ,flottiglia nel modo seguente :
Il Comandante del Reparto Aviatori V. Cordero di Montezemolo che organizzò la mobilitazione delle squadriglie per la Libia.
Piloti effettivi (con brevetto superiore) N° 5.
1° - .. Capitano Piazza Carlo · 2° - Capitano 1\1oizo Riccardo 3° - Tenente De Rada Leopoldo 4" - S. Ten. di V. Rossi Ugo 5" - S. Ten. di compl. Gavotti Giulio
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Piloti di riserva (con brevetto semplice N° 5.) 1° - Capitano Scaparro Felice
2° - Capitano Gilbert de "\i\Tinckel I gino 3° - Tenente medico Falèhi Luigi 4" - Tenente pilota militare Quaglia Costantjno
5° - Tenente Marro Ettore
6° - Tenente Poggi Andre:a.
T ruppa: Un sergente e 30 uom1ni.. Aeropl_ani: N° 9. . Apparecchi Blériot 50 I-IP.
N° 2
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Nieuport 50 HP.
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F arman 50 fIP.
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· Etrich 50 HP.
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Hangars: N° 9. Hangars ti po « Bessoneau » ~Iercandino »
N° 4 » 4
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«Fontana-Rava» » 1
Il giorno 9 ottobre, a Roma, con militari provenienti dai distaccamenti dei campi di :Malpensa ed Aviano, si forma il Reparto con la denominazione di « Plotone Autonomo destinato jn Tripolitania » e viene accasermato nella caserma Cavour del Battaglione Specialisti del Geni o con letti, brande e con diritto alla indennità di ·marcia. Il Reparto, al comando di -un ufficiale cren. Poggi) con 31 uomini di truppa , parte da Roma per .imharcarsi a Napoli, diretto in Tr ipolitania. Gli altri ufficiali de· stinati alla flottiglia aeroplani furono incaricati della raccolta e deJl a spedizione del materiale. Il Ten. Falchi, fu improvvisamente comandato ad imbarcarsi sul piroscafo « Solnnto » in qualità di ufficiale medico e quindi precedette il reparto a Tripoli.
TRIPOLI -f olografia aerea (2000 metri di quota).
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Il giorno 12 ottobre, a Napoli, i] reparto aviatori della fo-rza di 9 ufficiali e 29 uomini di truppa prende imharco nel seguente modo: Piroscafo « Enrichetta »: 6 ufficiali 21 uomini di truppa 2 apparecchi « :B.,arrnan » 3 apparecchi. « Nieuport » 8 I-Iangars ~1aterjali varii. Piroscafo «Sannio»: 3 ufficiali · 4 uomini di truppa 2 apparecchi « Blériot » l hangar « :Mercandino » :Materiali varn. Piroscafo « Plata »: 1 ufficiale (S. 'l~en. Gavotti) 4 uomini di .truppa 2 apparecchi « Etrich ». Il giorno 13 salpano da Napoli per Tripoli i piroscafi « Enrichetta » e « Sannio » ed il giorno 14 li segue il « Plata ». A1le ore 10 del 15 ottobre i piro~cafi gettano l'ancora davanti a Tripoli ad 1 km. dal porto. Sono nel frattempo attesi zatteroni . e rimo1·chiatori per lo sbarco degli uomini e del materiale, ma tali mezzi vengono per il momento a mancare al Reparto Aviatori, essendo stati impiegati per lo sbarco di altri reparti di truppa. Questo primo fatto fece capir subito ai nostri aviatori come essi fossero tenuti in poco conto e clie con i loro immensi cassoni di aeroplani e di hangars, · più che un vero e proprio organismo di guerra, costituissero un impaccio .
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Il comandante del Reparto Capitano Piazza, sceso a terra, il giorno dopo, ricercò con l'assistenza del Ten. Falchi un terreno adatto al lancio degli apparecchi, ed in mancanza di meglio dovette stabilire il campo ad Ovest-Sud-Ovest della città di Tripoli, in pros~imità del è~irnitero degli Ebrei. Presso questa località si potette anche usufruire di un piccolo :fabhricato
L' ufficiale medico-aviatore Luigi Falchi ..
di due pjani abbandonato dagli inquilini durante il bombardamento che aveva Jrt'{:!redut0 lo ~barco delle nostre truppe. QuP,Rto fabbricato dt::norninato << Hotel Co~tituzionale » fu sul)ito adibito all'alloggio degli ufficiali aviatori. Dopo molte preghiere ed insistenze del Comandante del reparto si riescì a sbarcare dal «Sannio» 2 apparecchi « Blél'iot » con un hangar Nlercandino. Per portare .a terra l'altro materiale bisognava attendere, pe1~chè i mezzi di ~b:lT(•.o <loYe-
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vano essere · impiegati per più impellenti necessità d i altre truppe. Nel ,frattempo s'iniziò la sistemazione del campo di lancio con squadre di arabi e con braccianti italiani, cosicchè alla sera del 17 si era potuto rnetteTe su l'hangar .Mercandino. La mattina dopo, suJla spiaggia, vennero tolti dai cassoni j 2 Blériot e, porta.te a mano le diverse parti degli apparecrhi sotto l'hangar -eretto, s'iniziò il montaggio de] Blériot 11° 1. Il giorno 19, mancando sempre i mezzi per poter sbarcare l'altro materiale, vengono requisiti 2 zatteroni. Fatti accostare al
I primi aeroplani sulla spiaggia di Tripoli.
pfroscafo «Enrichetta» furono caricati con i ca~:-.:;oni r.ontenenti un Nièuport ed: un Farman, ma essendo il mare agitati:-;simo, riuscì vano ogni tentativo per poter portare i cas~ont a terra. Finalmente, dopo sforzi inauditi e perdurati nei giorn1 20 e 21, si riuscì a sbarcare, se non tutto, almeno la maggiof· parte del materiale. Con 1'aiuto di rulli fu trascinato fino ~tl <:ampo di lancio il Farrnan n. 2, s 'iniziò l'erezione del :-;eeondo hangar 1\1ereand.i.no e si diede principio al montaggio del Nieuport n. 2 del Capitano :N.foizo. Il Blériot n. 1 del Capit. Piazz~ rra pronto ed il motore dava 150 kg. al dinamometro: sarehbe stato provato non appena la linea di partenza dal eampo :fo~se stata liberata dal rnate1·iale di rifiuto ivi da tempo agglomerato~
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Gl.i uomini di truppa componenti it reparto sbarcaron0 il giorno 21 e si accamparono al cimitero degli Ebrei. Lu .r nattina di domeniea, 22 ottobre, alle ore 6,15' il Capit. f'jazza con il suo Blériot s 'innab~ava per il primo volo di prova. · Elevatosi a 670 metri di. quota e passando all'esterno degli avampo~ti, raggiunse ~L1agiura e quindi 'rripoli. Notò piccol'i gruppi di poche persone attorno ai nostri avamposti nel secondo quadrante. Nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 6,30' il Capit. :Moi zo, con apparecchio Niénport esegue anche rl s uo volo di prova sul mare e ::;ulla città di Tripoli. Entrambi i voli di prova sono riusciti regolari.. Procedono pertanto faticosissimi i lavori per trasportare qualche cassone al rampo di lancio, si termina l'erezione del 2° hangar :Wf ercandino ma in maniera provvisoria per eh è alcune parti accessorie di esso trovansi ancora a bordo dei piroscafi. Il comando della 1 Divisione, avuto cognizione della buona riuscita dei voli di prova, a mezzo del capitano Gilbert, invita il Comandante della Flottiglia ad eseguire nel giorno seguente qualche volo di ricognizione ver so il Sud dell'oasi fino a 10 o 12 km. da Bn- ~I eliana. NeHa s,era dello stesso giorno il comandante P iazza si accorda col proprietario dell 'Hòtel Costituzionale circa l 'affitto per le 12 camere da adibirsi per gli ufficiali aviatori e ne fissa il prezzo jn L. 100 mensili, con contratto valevole fino al 31 dicembre 1911, come da ordine del Comando del Co1·po di Spedizione. a
Sezione Aerostatica di segnalazioni I n seguito all'ordine di mobilitazione il Comando Battaglione Speciali8ti del Genio costituisce anche la « Sezione Aerostatica di Segnalazioni » nel modo seguente: · Personale: 1 T enente (comandante)
4 graduati 11 specialisti f> conducenti (da ritirarsi in Napoli presso la caserma dell'll" Reggimenti Cavalleggeri Foggia)
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. Quadrupedi: 1 cavallo d'ufficiale
J 2 quadrupedi (da ritirarsi in K a poli presso il 24° Reggimento · Artiglieria da Campagna) Materiale:
5 carrette siciliane (da ritirarsi in Napoli dalla Direzione di Artiglieria) 4 casse contenenti 4 palloni da 50 m.8 sistema Ranza 4 cervi volanti ed accessori per manovre e riparazioni 2 casse con attrezzi da zoppatore 1 cassetta oggetti cancelleria e stàmpati 40 cilindri di idrogeno mod. 909. Allestito il giorno dopo il materiale e fatti i necessari preparativi per la partenza, alle ore 11 del 6 ottobre il materiale viene caricato alla stazione Termini di Roma e la sera, alle ore 22,30', la Sezione parte per Napoli ove arriva all.e 8,30' del mattino seguente. Quì il Comandante della Sezione Tenente di Tondo, dopo aver provveduto a far ritirare uomini, carrette e quadrupedi secondo le istruzioni ricevute, preleva dalla Direzione del Commissariato i viveri di riserva; e quindi gli elmetti e le custodie per culatta mobile dei moschetti 91. Il giorno 11 Ottobre il materiale ed i quadrupedi vennero jmbarcati sul piroscafo « Duca di Genova » ed il giorno 8eguente anche il pe1:sonale della Sezione Aerostatica, s'imbarcò sul medesimo piroscafo che alle ore 3 del mattino dopo salpò per ~I'ripoli, giungendovi il giorno 14, alle ore 11,30 antimeridiane. La mattina del 15 il tenente Di Tondo, in seguito ad un (irdine del .locale Comando del Genio, è invitato a sbarca.re subito dal piroscafo onde egli possa riparare d'urgenza il 1.notore a scoppio adibito per l'estrazione dell'acqua dai pozzi di Bu-1'Ieliana ed il motore dt~i :Wiolini del Banco di. Roma. Il giorno seguente si comincia a sbarcare parte del materiale ed il Comandante della Sezione Aerostatica, assieme agli aviatori, prende alloggio ali 'Hotel Costituzionale. Nella giornata del 17 si sbarca tutto il personale ed il materiale rimanente. Con 4 ~·arri presi a nolo dagl'indigeni vengono trasportati i 40 cilin<lri d'idrogeno dal molo della Dogana al campo di aviazione e
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viene con es::;i formata una catasta l'iparatàta dal :sole per mezzo di palme e copertoni da carreggio. Il Comandante sistema i soldati della sua Sezione n~i locaU a pianterreno dell 'H.òtel Costituzionale e coi mezzi dei quali può disporre, organjzza i SBrvizi del rifo111imento d'acqua, della spei::;a viveri e foraggi, del ritiro della po·sta per il suo reparto ed anche per quello degli aviatori.
I mulini del Banco di Roma.
Il 18 Ottobre il Ten. Di ~L\mdo istruisce i !->noi dipendenti al lancio e ricupero <lei _cervi volanti, e quindi esegue ricog-ri · zioni a Bu-.Meliana ed alla caserma di cavalleria per assicurarsi del funzjonarnento dei motori adibiti per il pompa.mento dell'acqua dai pozzi. Nei giorni successivi esegue dei rilievi topografici, ingrandirnenti di piante di Tripoli e dintorni pe:reonto del Comando del Genio.
Parco Aerostatico ln data 28 Ottobre viene ordinata la mobilitazione di nn Parco ~à.erostatico per Tripoli. Esso viene C08tituito in Roma presso il Battaglione Specialisti in 3 giorni, cm:ì <1he il l ..
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Novembre si può caricare il materiale alla stazione Termini ed i l personale può partire dalla detta stazione per Napoli alle ore 22,30 dello stesso giorno. Giunto a Napoli la mattina seguente e prelevati dai depositi prestabiliti le carrette alla siciliana, i quadrupedi, i meilicjnali ed altri vari materiali il Parco Aerostati co risufta costituito nel seguente modo: · Personale:
1 3 3 3 54 22 4
Capitano : P astine - Comandante. Tenenti: F errari - :Marenghi - Pastrovich. 1Yiarescja]li (2 specialisti - 1 treno) ·Sergenti (2 specialisti - 1 t r en-0) uomìni dì t ruppa (Specialisti) uomini di truppa (treno) Attendenti Quadrupedi:
4 cavalli di ufficiali 48 Quadrupedi di truppa. Materiale :
150 Cilindri con H compresso mod. 1909 7 Barili di soda caustica 10 Barili di silicio 11 Casse contenenti bardature 5 Carri a quattro ruote (Verricello :-- Involucri ti-asporti - due carri generatori Shukert) 12 Carri a due ruote (9 carette a11a siciliana e 3 da parco). Nella serata vengono irnbarcati sul « Sannio » i quadrupedi, i conducenti e gli attendenti. a ccompagnati dal maresciallo del. treno, e, nella notte stessa vengono diretti a Tripoli. Il giorno seguente 3 Novembre sul P irosrafo «Siracusa» s '.imbarca il personale specialisti e si carica il materiale. Il Parco, arrivato a Tripoli a1le ore 14 del 5 Novembre, pnò inizi.are lo scarico del materiale soltanto nella n otte del 6. ll Comandante Cap. P astine, recatosi subito al Comando del Corpo di Spedizjone pér ricevere ordini, è jnformato che i1
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Parco dipenderà dal Comando (Jenio e che farà par te dei servizi del Corpo d'Armata. I1 7, dopo una r icognizione e:-;eguita per ('erenre il. terreno adatto ove installare il Parco, se ne ::stabili~ce la dislocazione lungo il lato ::;ud de1la caserma imperiale e :,; 'inj:;,ia qujndi i l trasporto del wateriale . da1 la banchina all'accampamento. Gli uomini di truppa Hono aceantonati ne i lo<:nli di nn veccl,io macello. Il giorno dopo la « Sezione Aero~tatira (ll ~cgnal azi oni » (per::;onale, materiale e quadrupedi) passa a far 11arte del l'arco Aerostatico.
Cantiere Dirigibili In seguito ad ordine del giorn o n. -198 del. 2-1-11.:.1911 d<~1 Battaglione Specialisti del Genio fu costitu.ito a Brindisi, jn data l Ottobre, un Campo Aeronaubeo, composto dei dirigibili militari ,P. 2 e P . 3 e servizi annessi , al comando del T en. ùi Vascello Guido Scelsi. Il 80 Ottobre, avuto l'annunzio di un probabile trasferimento del cantiere a ~Cripoli s 'iniziò lo smontaggio dei due dfrigibili, e quindi le ,rarie parti controllate e verificate, furono poste nelle casse d 'jmballaggio, ehe vennero, a loro volta, tra·sportate al magazzino <lelJa Dogana pre~so la banchina <l 'orrneggio delle torpediniere. Durante il mese di NoYembre fu provveduto nllo smontaggio degli hangars ed all'approntamento del materiale a ecessorio. Il personale ed il materiale fu r ono suddivi si in due spedizioni. P er la prima spedizione il 25 Novembre, arrive) a Br indisi il piroscafo «Lombardia» e su <li esso s'iniziò subi t.o l'imbarco di tutto il materiale occorrente alla costruzione <li due hangars e del Cantiere Aeronautico <li Tripoli. Il materiale allogato nelle : :; tiv8 del detto piroscafo fu il seguente: a) 2 hangarg tipo Bosco-Terni b) Legname da costruzione ricavato d!i.lla demolizione delle baracrhe <lel Cantiere di Brindisi r.) Una intera officina smontabile composta di dnP. to111i ; <lne trapani; 1 sega da metalli; 1 sega a nastro per
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regnami ; 1 banco da congègnatori ; l banco <la falegname: 6 rnorse, la mola smeriglio r otativa, 1 mola per affilare, attrezzaggio completo per congegnatori, per falegnami, per mura-
Il Comandante D enti di Pirajno.
tor i e per forgiatori; 2 forgie da campo, 1 trasmissione completa per ener gia, contralheri con ciascun utensile comandato. · d) 1fateriale di consumo per il Cantiere e precisamente: Olii, benzina, carbone, cemento, cavi di canape e di acciaiò! sale di silicio per 25,000 m.3 di H ; materiale vario per sarti , rnuratori, fabbri, congegn atori, cal'.'buro di calce per illuminaz10ne.
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e) :M ateriale rnannaresco. f) 1\1:ateriale per usi di guerra; cartucce da fucile, esplosivi, bombe da a eronave. g ) Un generatore per gas H senza caldaia. h ) :M ateriale per impianto d'acqua da lavanda e da refrigeramento - 2 pompe per « N orton ». i ) :Material e di caserJ11aggio per Roldati. l) Pa.g ha e fo:mo. m ) Sacchi per costruire. trincee. n) 2 c_.amionf:; Fi at. o) :Mobilio vario. p) A.ttre'l..zj per cucina e men se . . q ) 6 tende tipo Roma. A l mattino del 1° Dicembre alle ore 10, tut to il personale che fa par te della prima spedizione è imbarcato sul piroscafo suddetto. Esso si compone: 'l'enente di Vasc. Guido Scelsi - Comandante Tenente di Vasc. Giu]jo Valli Tenente di Vasc. Emanuele Ponzio Tenente d i Art. Scelzo Lui gi Tenente del Genio Valle Giuseppe Tenente dei Bersaglieri ~1:anni Giuseppe S. Ten. di Vasc. Br ivonesi Bruno S. T en. del Genio Senza<lenar i Raffaele
I.Ja tr uppa conta un totale <li n. 235 uomini, compresi 3 sergenti e 18 marinai. Una seconùa spedizione seguirà la prima con altro piroscafo r ecando· il rimanente del personale, il materiale dei 2 dirig ibili deposHati sotto la tettoia della Dogana di Brindisi e 2500 cilindri d·i FI compresso. Verso le ore 11 una viva dimostrazione della cittadinanza di Brindisi ;:;a iutò Je truppe par tenti ed una rappresentanza della giunta muni cipale offrì doni in tabacchi e vini ai soldati . Al1 e 12 jl piroscafo uscì dal porto rispondendo al « saluto alla v oce» es~gnilo dagli equipaggi della R. Kave Lombardia, dai sommergibili, da 3 squadriglie <li torpediniere e dai forti. della piazza marittima.
- 87 Arrivati a Tripoli, alle ore 10 del mattino d~l giorno 3 dicembre, si sbarcarono sub.i to i soli 2 camions perchè per lo scarico del materiale non vi erano mezzi sufficienti, essendo stati danneggiati molti galleggianti dalle violenti mareggiate dei giorni precedenti. Il comandante del Cantiere, dopo essersi presentato al comando del Corpo di spedizione per prendere .i·li ordini e gli accordi . necessari all 'irnpianto dal cantiere stesso,
li tenente di vascello Emanuele Ponzio.
con .alcuni ufficiali si recò alla località « Cimitero degli E brei» per stabilire e tracciare l'orientamento degli hangars. Data la ristrettezza dello spazio concesso per i fabbricati preesistenti 0 I 'oasi prospiciente il mare, il Comandante decide che i 2 hangars vengano eretti paralleli a 6 m. di distanza l 'uno dal1'altro e con orientamento N.N .1V - S.S.E. Intanto, il giorno dopo, per sollecitare e facilitare lo sbarco del materiale del C'antiere diribili il << Lombardi a » lascia il porto e va a dar fondo davanti al sito prescelto per il n1ontaggio degli hangars. Il .Genio militare fornisce un pontile da sbarco che viene sollecitamente messo in opera presso il cimitero. S'iniziano subito i lavori di scari co con un zatterone, con le lance del piroscafo stesso e con una pirobarca for nita dalla R. Nave « C. Alberto ». Sono fatti innanzi tntto sbarcare 180 uomini appartenenti al
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cantiere lasciando gli altri del reparto stesso a bordo per j ]avori di stiva. Gli sbarcati si accasern1ano in 2 baracche· lasciate dal 4° Ospedaletto da Campo che si è avanzato verso le trincee. Nei giorni successivi, sino al 9 dicembre, si proseguirono i lavori di scarico del materiale e nel frattempo si adattò una casetta a mensa ufficiali e s'iniziò la costruzione delle centine degli hangar s. Si cominciò quindi i] montaggio del 1° hangar e si continuò sino al giorno 14 dicembre la costruzione della baracca ufficiali. Intanto in detto giorno arriva il «Solferino» recando a bordo i seguenti ufficiali: Ten. di V. Salvatore Denti di P irajno T en. di V. Castruccio Ca.stracane T en. del Genio rrullio Biffi ed altri uomini di t ruppa che, insieme con gli sbarcati comp1etarono la forza del Cantiere nel se.guente modo: 6 Uf:ticiali di. l\![arina· U,fficiali dell'Esercito 6 (1) Marescialli 1 Sergenti 4 270 Caporali e Soldati :Marinai 22 Il 15 dicembre si sba,rcò il materiale dei dirigibili P . 2 e P. 3 portati dal « Solferino » e si preparò l'alzamento della centina dell'hangar n. 2. Il giorno dopo, verso le ore 19, non appena i soldati lascia1·ono il lavoro per recarsi al rancio un violentissimo eolpo di vento da N.N.,V., investì gli h.angars sul loro fronte abbattendoli successivamente : prima quello di levante già ultimato, e poi, a poco a poco, anch e quello di ponente. La notte oscurissima e la pioggia viol enta non permettevano di determinare in modo preciso l 'entità dei danni. Nessuna disgrazia si ebbe a lamentare nel persona1e. Del grave accidente si diede subito avviso al Comando del Corpo di Spedizione. Il giorno seguente si procedette all'accertamento ~ei danni e 8 'iniziò lo sgombero del materiale: una fortunata formazione (1) Il giorno 12 dic:emb,r e era giunto n1 Cantiere anc,he H Capita no tlc,J Genio Luigi Minn .
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di spazi vuoti al. di sotto delle armature rovinate dell'hangar 11. 1 fece sì che tutto il materiale del P. 2 e buona parte <li
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Dell'hangar n. 1 recuperabili 16 piattine - 19 travette e 4 teloni. Dell 'hangar n. 2 recuperabili 3 centine complete, 2 trone:oni base, 2 tronconi 11. 2, 19 piattine, 74 travette, tutti i teloni meno una porta. P. 2: Trave intatta, involucro leggermente avariato. P . 3: Rotti 6 puntoni, 13 tra vette, 2 piani tubi intelaiatura, un travetto chiglia, involucro sensibilmente danneggiato. Di questi danni fu dato avviso telegrafico oltre che al Comando di Tripoli anche al Comando Battaglione Specialisti di Roma. Durante tutta la giornata del 17 alacremente si lavorò al riadattamento del materiale dei dirigibili ed alla sera il comandante ten. di Vasc. Scelsi, lasciando il comando interinale del campo al ten. di Vasc. Denti di Pirajno, in seguito ad ordine rJcevuto, partì per Roma con il S. ten. di V. Br ivonesi onde sollecjtare la ricerca e l'acquisto di un nuovo hangar e di studiare la convenzienza di riattarne uno più solido profittando del materiale ricuperabile degli hangars demoliti. Il giorno seguente il tempo è catti·vissimo: ciò nonostante si seguita lo sgon1bro del materiale. Il piroscafo «Solferino» ha ancora a bordo del materiale dei dirigibili e 2500 cilindri di H, che occorre scaricare àl più presto. :Ma le condizioni del mare agitato non permettono che lente, pericolose e fatic·ose operazioni di sbarco. . Un grosso pontone del Banco di Roma, preso a nolo per Jo sbarco, è andato in costa arenandosi man mano. Nella notte subisce la stessa sorte nna barca a vapore del « C. Alberto "i> e si sono danneggiate 2 lanci.e del « Solferino » e 3 «coralline>>, antecedentemente requi site sulla spiaggia. Per diversi giorni si continua a sg0mbrare il materiale e a preparare quello avariato che dovrà essere inviato in Italia, per il rjattamento. Nel frattempo il personale del Cantiere procede a sbarcare i cilindri di H dal « Solferin o » che vengono provv:isoriamente depositati nel porto delJa R. :Marina, inizia la costruzione di una centra.le elettrica, ed esegue i lavori di disincaglio della p'iroharca della « C. Alberto ». Il 22 Dicembre, non risultando sufficiente alle esigenze del Cantiere la prima baracca già costrmta, viene iniziata la costruzione di una seconda per il ricovero del materiale dei dirigibili.
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Gli ufficiali, intanto, verificano attentamente le parti deteTiorate dagli hangars e dei dirigibili da ritornare in Italia Il ~5 dicembre, gio.rno di Natale, per la prima volta da1l 'arrivo a Tripoli, viene seguito l'orario festivo dal personale del Cantiere, ed ai soldati vengono distribuiti doni provenienti dalla :Madre Patria.
Il pilota di dirigibile Giuseppe Valle.
Nei giorni seguenti sj proseguono i laYori di trasporto :al :Molo Sparto del materiale che dovrà essere imbarcato s11 l piroscafo «:Messina». Il giorno 28 Dicembre giunge al Comando del Cantiere l'ordine di tenere pronto il personale per contribuire alla difesa del]a città, qualora in un attacco notturno, il nemico t::t"
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g]iasse ]a prima linea di difesa nelle vicinanze della spiaggia. In esecuzione dell 'ordine t utto il personale addetto al Cantier e, ufficiali e truppa, si tiene vigile e pr onto a og1n 1ntervento. Il giorno dopo viene iniziata la costruzione di una baracca per f::isternarvi il personale e gl 'istrurnenti aerologici. Negli ultimi due giorni de11 'anno, essendo il mare molto agitato, si proseguono soltanto i lavori sul campo, ma n on si può c·on tinuare lo sbarco dei cilindri di H, ancora nella maggior pa rte sul « Solferino »; al quale pir oscafo intanto è giunto I 'ordine di partenza per l ~Ita lia . Il 2 Gennaio, essendo un po' il tempo migliorato, : :; i ~barca 11na n otevole quantità dei cilindri di H e si provvede all 'imbarco :-ml « Città di .Messina » di un involucr o dell'altro material e avariato dei dirigibi li. :Ma :--ul «Solferino » si t r ovano circa 1000 cilindri cli H tuttora da portare a terra. P er man canza: di galleggianti e di mezzi di trasporti si noleggia il piccolo piroscafo « Angelina» e su di questo si t r asbordano 400 cilindri, lasciandone 600 sul ~~ Solferino » che parte per l 'Asinara. Nella notte il mare torna ad essere agitatissimo tanto ehe col a a picco una barca contenente 12 casse di cerniere nonchè 2 « challands » cari chi di travette. Nella mattinata del gioril.o dopo Rono definitivamente imbar cati sul « Città · di )'[es~ina »~ ch e alle 11 parte per Napoli, gli involucri dei dirigibili , le parti avaria te del P. 3 e delle cernier e per l'hangar. Il materiale viene accompagnato dal ten. di V. Ponzio che dovrà farlo proseguire a l p iù presto per Roma. Dal -1- al 7 gennaio, in seguito ad ordini ricevuti da.I ComEindante Scelsi, r elati vi a ll 'i mp·ianto del nuovo hangar, si prepara il terreno nen a mi ~ura d i metri 90X40, perfettamente Ji.vellato ed orientato "\\ 7.N.W. - E.S.l~., t rasportando sul posto· per la . istemazione del terreno in parola circa 1000 m3. di tern ccio ed impiegandovi giornalmente 100 Rpecialisti e 15 carrette fornite dalla sussistenza militar e. Viene prosE:?-guito, nel frattempo anche il lavoro di r i:rnessa in mare de]] a pirobiì.rea gettata in co~ta dalla mareggiata del 16 dicembre; e h aspo1tan<lo detta imbarcazione a mezzo di un 'invasatura, per circa 1200 ,n., si potet te trovare alfin e un punto del mare, il cui fon dnlP r i~nl tas~f' eonvc-ni entp~1 1ente per il yar o.
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Nel cantiere .pertanto si procede sol.lecitamente ad altri lavori urgenti e neces::-;ari : viene costruita una l>aracca per sottufficiali ed operai borghesi e un 'a1tra harn cen per gli uffici
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44 meteorologici ed aerologici, Si procede alla sistemazione di un'officina-falegnami impiantandovi anche una sega a nastro mossa da motore elettrico. L 'officina meccanica esegue, nel contempo, riparazioni di diversa entità per la stazione Radio'l'elegrafìca, per il parco automobilistico, per le stazioni FotoElettriche e per il parco Aerostatico. In un apposito locale poi si confezionano le granate da lanciare dai dirigibili. Il giorno 8 gennaio rin1patria il capitano del Genio Luigi :Mina chiamato a prestar servizio al :Ministero, mentre il giorno 9, col piro.scafo « 1'1embur >~ fa ri.torno a Tripoli il Comandante del Cantiere ten. di V. Scelsi che ha provveduto a portare con lo stesso piroscafo il materiale occorrente per la fondazione del nuovo hangar. Nella mattinata del 26 gennaio arrivò da Napoli il piroscafo noleggiato « Valparaiso » recando a bordo il ·ten. di V. Ponzio ed il S. ten. di V. :Brivonesi che accompagnavano il materiale del nuovo hangar e quellç> riparato dei dirigibili. Si prepararono subito tutti i mezzi, sia marittimi che ter1·estri, per lo sbarco del materiale al !1:olo Sparto e vennero portati immediatamente al cantiere i 2 involucri dei dirigibHi lasc1andoli entro i rispettivi cassoni. / S'incontrarono però gravi difficoltà, sia nello sbarco che nel trasporto al campo, a causa dell 'enorme peso delle varie parti costituenti l 'ha.ngar. Da un primo sguardo dato al materiale si riconosce che il tipo di hàngar acquistato in Germania si avvicina più a quello fisso che a quello smontabile. 1\1:olti J)ezzi dell'hangar giungono al Cantiere notevolmente defor~ rnati e talvolta rotti. Alcune altre parti, dietro indicazioni deJl 'ingegnere montatore della ditta fornitrice, dovranno essere modificate. S'inizja il non facile lavoro adibendovi tutto il perRonale di officina. Lo scarico del materiale e del tras:)orto al campo si protrasse, a causa del mal tempo, del ma'.. e agitato, sino al 4 febbraio, e da questo giorno fino al 1° marzo vennero faticof:!amente ma definitivamente sistem~Hi l'erezione del nuovo han·gar e tutti gli altri servizi inerenti al Cantiere. Il giorno seguente s 'iniziò 1'allestimento . delle aeronavi: 11ella mattinata si gonfia il dirigibile P. 3, e nel pomeriggio il P . 2. Nella manovra non avviene nessun inconveniente e tutto procede molto bene : per il gonfiamento dei dirigibili sono occorsi 600 cilindri di H.
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Il 3 marzo si montano le chiglie ed i piani, si attaccano le navicelle ed il giorno dopo si fa una. verifica scrupolosa a tutti gli organi dei dirigibili, quindi si procede alla prova e taratura delle valvole e si provvede al rifornimento dell 'H eornpresso.
Il dirigibile al suo primo volo di prova.
Finalmente il giorno 5 marzo, dopo tante avversità atmosferiche, di mare tempestoso e di difficoltà di trasporti, la Rquadriglia è in perfetto assetto e pronta ad entrare in servizio. Tl Comandante del Cantjere consegna ai due comandanti dei dirigibili le « Norme di massima per 1'impiego dei dirigibili in guerra», norme ehe dovranno servire di base per le azioni mjlitari che 1 cliriP,,'ihili stessi S9-ranno presto chiamati a ro;npiere.
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L'IMPIEGO DELL'AERONAUTICA L'Aeronautica militare venne impiegata per la prima volta in guerra durante il conflitto italo-turco (ottobre 1911Bgosto 1912) e l'Italia, come già si è detto fu la prima nazione nel mondo che ebbe il vanto del glorioso esperimento. Ora - perchè il lettore possa rendersi esattamente edotto dell'azione svolta nella Campagna di Libia dai diversi reparti del Servizio Aeronautico - occorre prospettare una chiara, se pure concisa, visione generale del quadro bellico in cui gli avjatori, i dirigibilisti e gli aerostieri iniziarono e perseguirono sino alla vittoria la loro diuturna ed eroica fatica di guerra. (l)Il Governo Centrale, il giorno 2 ottobre 1911, ordinò ehe la R. ~farina, subordinatamente. alle esigenze militari, procedesse con la magg.iore sollecitudine al bombardamento della pjazza di Tripoli, senza aspettare l'an·ivo del Corpo di spedizione, il qQale poteva essere pronto a partire dall'Italia tra 1'8 e il 10 ottobre. Difatti, nella mattinata del 2 ottobre il Vice Ammiraglio 1 ] aravelli comandante della 2a Spa.dra, e con la divisione Navi-Scuola composta da11e navi « Re Umberto ». « Sicilia». ~<. Sardegna» e « Carlo Alberto», assumeva il comando superiore .di tutte le forze navali radunate nel 1nare della Piazza <li Tripoli ed intimava la resa della piazza stessa, dando tempo fino al mezzogiorno dell 'indornani. AH 'intimazione le locali autorità Ottomane, al solito, ri.Rposero tergiversando, ma il comandante navale italiano non esitò e, compiuti tutti gli atti preventivi prescritti dalle norme ·internazionali e dagli. usi di guerra, predispose senz'altro il bombardamento dei forti, che fece poi proseguire fino al giorno 4.Determinato a non perdere il buon . momento l'ammiraglio Favarelli, dopo aver chiesto a Roma il sollecito invio di truppe ài sbarco, il 5 ottobre sbarcava a Tripoli un Corpo di occupazione di marinai, al comando del Cap. di V. Umberto Cagni e prendeva possesso della città, inalberando la bandiera nazio(1) Campa,g na di Libia - (Relazione. ·Canev..a) - Ufficio Storico dello Stato Maggiore del R.. Esercito - Vol. 1.
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nale sugli edifici pubblici e sulle opere fortificate: a mezzogiorno la bandier3: italiana sventola,~a anche sul forte « Sultania », salutata dalle salve delle navi e dagli « hurràh » degU . . equ1pagg1. Il giorno 11 ottobre, all e 11 antimeridiane, sbarcavano le prime truppe del Corpo d'occupazione ed alla ser a esse occupavano le posizioni prestabilite, e già tenute per una settimana da un .p ugno di valorosi marinai. · Alle ore 8 del 12 ottobre il grosso del convoglio prendeva la fonda davanti a Tripoli e furono subito iniziate le operazioni per lo sbar èo delle truppe. Nel periodo di preparazione, che specialmente per gli apprestamenti logistici si presumeva non breve, a cagione della lentezza di servizio dei piroscafi del :secondo scaglione i quali portavano i serYizii, i materiali, e le derrate del corpo di spedizione, si sarebbe potuto completare bene la sistemazione a difesa della piazza. P er l 'esplora.zi one notturna e del terreno antistante alla linea si richiese un Parco foto-elettrico, utilizzandovi però nel frattempo i riflettori delle navi. Il comandante del Corpo di spedizione aveva, intanto 0rdinato la costruzione di baraccamenti-ricoveri, prescrivendo inoltre che le truppe cominciassero a far qualche mar cia, entro dati limiti, cioè non oltre la cerchia segnata dalle località di Tagiura, Ain-Zara e Zanzur. Il giorno 22 ottobre la squadra dell'ammiraglio Faravelli partiva per l'Italia, ]asciando in rada le navi della divisionescuola, la « Car lo Alberto», e qualche altra minore con alcune ~iluranti.
L' offensiva nenlica del 23 ottobre La notte del 22 al 23 passò t ranqui lla. Il mattino dopo, poco dopo le 8, gruppi nemici attaccarono la destr a della fronte meridional e ma furono facilmente respinti. Un po ' più tardi s'iniziò un 'azione da sud-est e da est contro il fortino :Mesri che, a poco a poco, venne intensificandosi ed estendendo·si a mano a mano da sud a nord contro la nostra fronte orientale e che divenne infine violentissima all 'estrerna sini stra, <love i reparti dell '11° bersaglieri - davanti al tratto
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fra il Cimitero di Rebab e Sciara-Sciat - battuti di fronte dal fuoco nemico ed assalito alle spalle dagli arabi dell'oasi, dopo una resistenza eroica, furono travolti.
L' insurrezione degl' indigeni. Verso le ore 13 dello stesso giorno ::;i rna.nif estarono dei tun1ulti in città: la gente correva per le straùe presa da un panico inspiegabile ; moltissimi, armati, riparavano sulle terrazze delle case per sfuggire ad un pericolo ignoto, i soldati addetti ai vari servizi dislocati in città e nei sobborghi impugnarono le armi. E ra corsa la voce che i Turchi, rotte le di.fese del fronte rneridionale, fos:-:;ero per arrivare a Tripoli dalla. · parte di Hammangi. Da per tutto si udirono colpi di fucili e di pistola ed una torma di arabi aggredì a bastonate ed a sa:Ssute 3 nostri soldati. Atti piu violenti furono tentati contro i soldati addetti al servizio trasporti e nPi sobborghi orièntali della; città, e dalle case di quei luoghi gli abitanti spararono. su i nostri. Fronteggiata la situazione che era in città diventata minacciosa e provveduto con le truppe disponibili a prevenfre altre sorp_re~e il Comando diede subito I 'ordine dell'applicazione immediata del bando del disarmo e delle perquisizioni nelle case degl 'indigeni. In seguito a tale ordine il comandante della Sezione Ael.'o~ statica di Segnalazioni (Ten. Di Tondo), essendosi manifestata anche nei dintorni dell'accantonamento del suo reparto 1'insurrezione di elementi indigeni, dispose i:m lla terrazza dell 'Hotet Costituzionale (alloggio anche degli ufficiali aviatori) 10 sold~ti armati di moschetti per difendere, ad · ogni evenienza la palazzina e pose il graduato ed i 4 conducenti a guardia dei quadrupedi; indi egli con un graduato e 2 specialisti, ·strisciando tra l'erba dietro le palme, si diresse verso nna casetta bianca. posta ad un chilometro dall 'accampamento perchè da quella partivano colpi di fucili :.Mauser sparati sui nostri soldati del 1a Genio, accampati nelle vicinanze. Con l'aiuto del capitano aviatore Gilbert de \Vinchel e di a]cuni dei detti soldati del Genio, si riuscì, sfondandone la porta, a. penetrare nella casa ~mddetta facendovi prigionieri 10 arabi trovati con le armi alla mano, fra i quali anche un zaptiè ribelle. Dopo un sommario
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interrogatorio, dal quale emersero subito le responsabilità di ognuno, fur~no rilasciati in libertà 7 arabi, mentre lo zaptiè ed altri 2 indigeni furono consegnati ai Reali carabinieri. Sedato nei dintorni dell'accantonamento il tentativo di ri· ,,olta degli indigeni, furono subito riorganizzati i servizi inerenti al Reparto Aerostatico. Intanto, la sera del 22 ottobre il comandante della l" Divi~done, conosciuti i buoni risultati dei voli di prova fatti dagli -aeroplani invitava il comandante della Flottiglia ad eseguire, nel giorno seguente, qualche volo di ricognizione verso il Sud (lell'oasi, fino a 10 o 12 km. da Bu-:Meliana.
I prin1i voli di guerra Nella mattina del 23 ottobre alle ore 6,19, il capitano Piazza si leva in volo e lungo la strada che conduce ad Azizia (a 6 - 8 1.0 Km. da . Tripoli) nota degli accampamenti nem1ci dai 150 11.i-200 uomini ciascuno; uno più importante per numero ne nota a 12 Km.; verso Sud in una zona di 4 - 5 Km. non avvista nulla di n ote:vole, quindi rientra al campo alle ore 7,20. Il Capitano l\1Ioizo, partito in volo anche lui alle ore 6130 . rientra al campo dopo 40 minuti senza aver notato nulla di · interessante nella zona espl6rata. Nella stessa giornata del 23, alle 17,30 il comandante della Divisione fa chiedere verbalmente al comandante della Flottiglia se, prima dell'imbrunire, si potranno far innalzare degli aeroplani che perlustrino le: zone verso Sud-Ovest, Sud e SudEst di T ripoli, davanti la linea dei nostri riferendone poi imrnediatamente. Il comandante · della 1Tlottiglia risponde per iscritto: « Cominciando ad imbrunire è impossibile eseguite l'esplorazione testè ordinata. Si prega volere tener presente Qhe .sa rebbe opportuno che gl_i ordini di esplorazione giungessero .a questo comando non più tardi delle or.e 17 ». Alle ore 19,30 S. E. Caneva dà verbalmente al capitano Piazza l'ordine seguente : « Oltre alla ricognizione desiderata dal comando della Divisione, eseguirne anche un 'altra ·in direzione di Azizia che si ritiene sia distante da Tripoli circa 80 Km».
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Il draken al campo del
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Cimitero degli Ebrei
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Prevedendosi da.gli aviatori che per questa ultima ricognizione sarebbe stata necessaria molta più benzina di quella che ne avesse potuto disporre un « Blériot », il capit. · Nioizo s'incaricò di eseguirla con il suo apparecchio « Niéuport », mentre l'altra, _più breve, sarebbe stata compiuta dal capit. Piazza~ lntanto nella stessa giornata er~no stati proseguiti .i lavori di sistemazione del campo di lancio e si era pure iniziato ii montaggio di un altro « Nieuport » per il ten. di V. De Rossi. Il giorno dopo, alle ore 6 del mattino, il capit. Moizo parte sul « Nieuport » ed esegue la ricognizione sul Gh~bel-Gatian e sulla linea Azizia rrripoli per Bu-Selim. Sul Garian nota una caserma con qualr~he tenda ,e pochi 'Turchi. Ad Azizia avvista un gro$SO squadrone di arabi che a r riva dal Sud. Accamparnen.t i e gruppi numerosi di truppa fino a Su-Selirn (circa 200 uomini) . La zona esplorata circa .10 -15 Km. è coltivata ad olivo ed è cosparsa di paesetti. Rientra al campo alle ore 8,5 '. Nella stessa giornata del 24 il capit. Piazza · s 'innalza in volo alle 6,15, compiendo una ricognizione sul · setto1·e meridionale dell'oasi di 'l,ripoli fra la direzione Sud-Ovest e quella Sud-Est .davanti ai nostri avamposti. Rileva che la zona suindicata per circa 6 - 7 Km. davanti alle ·nostre trinèee è sgon1br~ di grossi reparti, nota qualche individuo isolato in tale zona . completamente scoperta e rien. tra al campo alle ore 7,20. Alle ore 18 il comando di Divisione ordina verbalmente, a _mezzo del capit. J\tio.izo, di ripetere il giorno dopo le medesime ricognizioni. 1v1a il giorno 25 ottobre il capit. Piazza è ammalato con febbre e dissenteria e non può eseguire la ricognizione ordinatagli, e quindi ne affida il mandato al capitano J\tioizo, che vola in ricognizione, dalle 6,30 alle 7,33, per_Zanzur - Azizia Bir Akara - .A.in Zara - l\t[ellaha. Oltre alle · truppe avvistate la mattina del giorno avanti, l'aviatore scopre· degli assembra1nenti di arabi da Bu-Selim per Ain-Zara sino all'oasi (da 4 a ·6000 uomini). L'apparecchio è fatto .s egno a fuoco di fucileria e tre pallottole gli forano le ali senza danno apprezzabHe. Il Comando di divisione ordina quindi al Capitano 1\1:oizo di tenere d 'occhio i .nemiçi sul fronte sud esplorando anche 1'oasi di Tagiura.
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Alle ore 16,30 il Capitano 1foizo esegue un altre, volo lungo il fronte dei nostri avamposti sfmza scor gere nulla di notevoh;. Alla sera viene confermato l 'ordine del Comando di divisione di « esplorare ogni volta che si può il fronte degli avain_posti a 6 - 7 Km. in fuori, specialmente fra l'oasi di 'I~ripoli e quella di rragiura ».
Il campo del
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Cimitero degli Ebrei ».
L' aviazione co1nincia. ad a.ffermarsi L'aeroplano, che nella giornata del 25 aveva compiuto la ricognizione su riferita e che era stato fatto segno a vivo fuoco di fucileria, era servito inoltre a rivelare anche l'esistenza nel folto dell 'oasi di una linea continua di tiratori fino al mare, a distanza di circa un chilometro e mezzo dai trinceramenti. Ne approfittarono subito le batterie di terra e le navi per aggiustarvi il loro tiro, che poi continuarono a riprese durante la giornata per battere a zone quel terreno copertisslmo. In città intanto correvano voci sbalorditive: si diceva che erano già arrivati vicino al Garian 30.000 armati del Fezz~n
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provvj sti di rifornimenti portati da 8.000 cannnelli, si diceva c:he ad Azizia erano già raccolti innumerevoli annati e che a Yefren trova vasi una riserva di 6.000 cavalli; infine si assienrava che gli arabi avrebbero attaccato dopo la preghiera del venerdì .::;icuri, per le predicazjoni dei marabutti, <li poter travolgere le deboli schiere italiane sbarcate a Tripoli, con una violenta aziorw concon1e Ji tutti. Di cert o si sapeva solo quel che gli aviatori avevano potuto constatare con i propri occhi, e cioè che a sud di Tripoli non eranvi più di 5 o 6 mila uomin i, e che nel! 'oasi ci fronteggiavano altre orde, ossia quelle che si erano rivelate, il 25 ottobre, al passaggio dell'aeroplano. L a situazione nostra non era facil e: eon poco più di 9.000 fucili si doveva t enere un fron te di circa .1 O chilon1etri, dBi <1uali quattro nella zona orientale, coperta, insidiosissima e dove l'artiglieria non aveva gi uoco. Alle ore 16,30 di detto giorno il Comandante della Sezione Aerostatica ebbe ordine dal Comando del Genio di porre nella notte seguente segnalazioni aerostaticl1e a Sciara-Sciat, 1-[en ni e Fortino- ~Iesri per individuare alle navi. della R. ]\farina Je posizioni dei nostri, onde fare eseguire al cli là di esse, alle ore 5,30 del mattìno seguen te, il l1ombar<lamento d egli araboturchi. Gonfiat i subito tre palloni « Rarnm », e disposto il materiale di manovra su tre carrette il Comandante si accjngeva con 12 uomini a r ecarsi immediatamen te sui luoghi prestahiliti, ma il Comando del Genio ne revocò I 'ordine, non potendosi fornire la scorta per accompagnare i palloni ai posti d 'innalzamento perchè attraverso l 'oas.i i colpi di fucile si jncro ciavano in tutte le direzioni. E fu buona ventura la r evoca dell 'or<line perchè la Se7,ionc Aerostatica, in seguito al ripiega.mento dei nostri verso ~rripoli, sì sarebbe trovata a diretto contatto col nemico s.enza rne7,zj di difesa.
Il combatthnento del 26 ottobre La notte era scorsa abbastanza tranquilla : vi erano stati i soliti colpi di furile nell'oasi, quà e là delle vedette avevano provocato qualche allarme, subito però cessato. Qualcuno <lisse
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Il Garian.
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di aver scorto delle fun1ate lontane nel deserto e di aver udito suoni di tamburi. Poco prima delle cinque, il nemico col favore dell'oscurità attaccò su tutte le fronti, operando il maggiore sforzo a sud~ specialmente nel tratto corrispondente alla casa di Giamal bey, e ad est contro Henni. Alle ore 6 si leva in volo il Capitano Piazza per osservare i movimenti e le forze dell'avversario: Verso Zanzur, a 300 metri di quota sorvolando sulla nave «Sicilia », è preso in un violento vortice, a causo dello sparo di due colpi da 305. Rimesso subito l 'apparecchio e proseguendo nella ricognizione nota, ad 8 chilometri ad ovest di Tripoli, un accampamento nemico di 150-200 uomini celati dietro una duna. A 5-6 chilo· metri a sud dell'oasi tripolina, avvista quattro aggruppamenti ·di circa cento uomini ciascuno, a distanza di un chilometro cfrca l 'uno dall'altro. A sud-est di Tripoli vede 6 nuvolette bianche che sembravano prodotte da una salva di shrapnels di ·u na nostra batteria, scoppianti a 300 metri avanti la linea nemica, la qualè si allunga poi verso occidente· e dista 15-20 ettometri dal margine dell'oasi. Questa linea nemica ..gli risulta costituita da successive catene di 3~40 uomini su di una fronte di 3-400 metri. Fuoco rarissimo. Più indietro nota che gli ag gruppament~ suaccennati si coronano di nuvolette all 'avvicinarsi dell'aeroplano e vede un recinto di carovana, in direzione sud-est di Tripoli, occupato da un centinaio di uomini. L'a· viatore quindi segue la strada sud-ov~st :fino ·ad una cinquantina di chilometri da Azizia, che distingue nettamente. Gli aceampamenti quì si val}.Ilo diradando: il più lontano da noi è a circa 15 chilometri dal margine dell'oasi di Tripoli. A suct (]i Bu-1\feliana (2 - 3 chilometri dalle nostre trincee) avvista circa 100-200 cavalieri. In tutto egli ha veduto 3 - 4000 arabi con 600 cavalieri e ha notato segnali e fumate all'avvicinarsi dell'aeroplano. Il capitano Piazza jndi atterra al campo dopo un 'ora e quarantacinque minuti di volo. Alle ore 6,30 il S. ten. Gavotti faceva un 'altra ricognizione scoprendo ad Ain-Zara degli attendamenti arabi e turchi (circa 2000 uomini) . Rientrava felicemente dopo un'ora. Nel pomeriggio della ste.ssa giornata del 26, alle ore 15. il comando della Flottiglia Aeroplani riceve un ordine verbal e dal Capo di S. nf. del Corpo di spedizione e cioè: « Esplorare
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sulla fronte verso Sud, e. spingersi verso Azizia per vedere sJe colonne nemiche si · :ritfrano lungo la c:arovaniera Tripoli Azizia ». Parte per la ricognizione suddetta il capitano Piazza alle ore 16,30: « All'avvicinarsi dell'aeroplano si alzano tre nuvolette bianche da un posto di segnalazioni a 6 Km a Sud-Ovest .dell'oasi di Tripol.i. Non si rileva alcuna colonna in ritirata sulla strada Tripoli-Azizia fino a 10 Km. circa da tale ultima ]ocalità, ma soltanto una sola piccola colonna di. (j - 7 cammelli a 20 Km. da r:t1ripoli, avvicinantesi scortata da cavalieri che fanno fuoco. rrre accampamenti a 10 - 12 Km. circa da Tripoli vicino alla carovaniera suddetta nelle jsolate piccole oasi: ognuno di 200 - 300 uomini, il più lontano grande con tende». L'aviatore atterra al campo alle 17,40, dopo 70 minuti di volo. Durante l'azione offensiva turco-araba che si era svolta i I giorno 26 dalle 5 del niattino al mezzogiorno, e che dovunque €ra stata rintuzzata sanguinosamente, i nostri giovani soldati, sotto l'esperta guida dei loro bravi ufficiali, avevano ricevutù superbamente il battesimo del fuoco. Come nella giornata del 23 essi con fermezza esemplare e mirabile valore erano riusciti a spazzare dal loro tergo i ribelli dell'oasi ed a respingere dalla fronte l'audace nemico, dando prove insuperabili d 'cc~else virtù militari ili teri'eno affatto nuovo, insidiosissimo. e contro un nemico abilissimo negli agguati e sprezzante della. morte. Essi pertanto erano fieri di aver mostrato dj meritare tutta intera la fiducia della Nazione.
La nuova linea di difesa. Dopo i violenti attacchi del 23 e del 26 il nemico non si fece vivo éhe con qualche avvisaglia per molestare i noti lavori <li difesa. Intanto le condizioni delle forze disponibili, in relazione a11a situazione, consigliarono di restringere la nostra linea di djfesa, la quale per essere troppo estesa, impegnava tutte le truppe, ma se ragioni extra-militari facevano esitare sull'attuazione del detto provvedimento un fatto nuovo venne a togliere ogni indugio: il colera. Allora non esitò più e la linea di difesa venne ristretta.
-- 58 Il giorno 27 il Comando del Corpo <li spedizione, non r iuscendo ad avere notizie precise sulle forze a vversa rie che si tro vaYano neH 'interno dell ' oa~i T ri polina dalla linea ForteAmid.iè-S id-.Mesri fino a Tag iura (neppure gli ae roplani nel f ol to della vegetazione potevano scorgere le po:-;izioni e I 'entità delle forze n emiche), voJle sentire il parere del comandante della Sezione .Aerostatica (T en . Di Tondo) per l'eventuale impiego d ei « draken-ballons ». Avutone paTere favorevole, S. E. il Uen. Caneva r ich iP.se t elegrafìramen te in Italia l'invio a Tripoli <li un p arco aerostatico. Tntanto la Sezione Aerostatica ::;i occu pò di far procedere a llo shatco di drte anto-stazioni f oto-elettriche e di mett erle in fu n zione : una presso la batteria posta a : ud-oYest de1la Caserr11 a di cavalleria e ] 'altra a l fo rt ino vV. di Tripoli. Come s,.è detto, n egl i ultirnj giorni di Ottobre e nei primi cli novembre, jJ 11emico n on operò alcun atto n otevole. Soltanto il giorno 28 alcuni cannonj tur chi si rive larono con qualche colpo : poehi pezzi, ma così ben e nascosti e così rapidamente cambiati ad ogni salve che non si riusciva a .-coprirli. Si cercò d i batterli con hombarda mento sistematico da terra e da ma r e, nella zon a n ella quale si trovavan o. Nel frattem po la flottiglia aeroplani, che solo nel giorno 27 non a vc~va p otuto esplicare alcuna attività a ca usa del vento · jnten:-:o, ripre:-:c subito il 28, il suo alacr e, infaticabi le e preiio8o ~ervizio. E ccone difatti la laboriosa gio rnata ~ Il cap. P iazza parte in volo alle sei ed esegue una r icognizione della durata di 89 minu t i, dandone subito rapporto scritto a·1 comando della l " Divisione : « Drappelli a piedi e<l a cavallo ne11 'oasi alla radura di H enni. Diff icilissimo vedere tra le p al me. Nuclei di qualche centinaio ad Ain Zara e sul1a strada a :sud dell'oasi ». l i Cap. :Moizo, in 75 minuti di volo, rileva f orze ne111iche nelle stesse località :--egnalate il 2f5 ottobre, sebben e meno numerose. Il ten. di V. De R ossi, con a b ordo quale ossen1 a.tore il cap. Gilbert, esegue una ricognizione di 42 minuti di volo: "t Nessun rilevante repar to n emico è stato a vvistato tranne due granguardie con t ende, a circa 3 K m. a sud c1i Bu-.Meliana, coperte dietro in.'en ature del ter r eno».
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Il S. Ten. Gavotti esegue un volo di 70 minuti esplorando I )oasi di T1 agiura. Entro all'oasi, servendosi del binocolo (il cui impiego gli è consentito dalla grande stabilità di volo del1'apparecchio Etrich) scopre nell'interno dei cortili di molte case pftrecchi gruppi di persone.
Punta T agiura da Nord-Ovest
L'azione co1nbinata fra le navi. e gli aeroplani Alle ore 15 dello sterso giorno, ordine verbale del Ten. Col. Giardino del Comando del Corpo di spedizione, e cioè: Azione combinata daHe 15 in poi fra la nave «Sardegna» e gli aeroplani. La « Sardegna» farà fuoco nell'oasi di Zanzur ehe si ri· bene covo di nemici. Questi probabilmente, sotto il fuoco saTanno costretti ad uscire. Gli aeroplani riferiranno su di essi». Alle ore 16,40 partono subito il cap. Piazza ed il cap. l\1oiz0 per I 'esecuzione del :::;uddetto 1nandato.
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Il cap. Piazza resta in ~ria 76 minuti nonostante i vio·· lentissimi « rernous » avuti sia alla partenza che all 'atterraggio: Riferisce: « La «Sardegna», dopo lunga attesa, iniz1a il fuoéo sul Jen1bo dell'oasi, ove la carta al 50,000 (zona litoranea da Argub) segna un aggruppamento di case, ma dove effettivamente non esistono perchè l 'aggrupparnento principale si trova 8postato verso il centro dell '« oasi». Però i colpi, una diecina in tutto, vanno i.n seguito avvicinan<;losi al paesello, sulla cui parte centrale si nota un fabbricato principale con piazzetta antistante. Nessun movimento di truppe durante il tiro, nè in tale piazzetta e nè n elle poehe radure dell 'oasi. Nel :fitto delle 1mlme è i1npossibile vedere. Subito dopo L'ultimo scoppio circa cento cavalieri, non più, accorrono sul Jembo est :dell'oasi e si schierano su due linee, fronte ad est. Null'altro si nota. Comincia ad imbrunire. La « Sardegna» si ritira e l'aviatore si dirige a 'l'ripoli. Sopra l 'argine est dell.' oasi ·pochi arabi fanno fuoco: l'aviatore notò benissimo quando fu vicino a 'rripoli, a (j Km. circa sud ovest dell'oasi di Bu-Selim, lo scoppio di dne castagnole a fumafe, come già altre volte aveva notato». Il Cap~tano Moiz.o, pur r estando in volo per circa un 'ora·, nulla osservò di notevole nella zona esplorata. La mattina del 29 ottobre al campo sono pronti quattro apparec.:chi.: un Blèriot (capitano Piazza) un Niéuport (capitano 1Yi oizo) un Niéuport (S. ten. V. De Rossi) un Etrich n° 1 (sottotenente Gavotti). L :allestimento del Farman n" 1 (tipo militare leggero) del tenente De Rada è quasi terminato. Si è, nel frattempo, eretto eompletarnente un hangar l\;Jercandino e si è allestito un altro hangar in maniera provvisoria, non essendo ancora sbarcati tuttj i materiali accessori. Viene anche· iniziata la costruzione <ij un terzo hangar Mercandino. Nel campo di lancio proseguono, con altri 10 arabi, i lavori di spianamento e di ampliamento. Alle ore 10, ordine verbale del Comando del Corpo di spedizione e precisan1ente: « Da informazioni risulta che grossi i-eparti si riuniscono ad Ain Zara (si parla di 3- 4000 armati) e vetso l'oasi di Zammr. Occorre accertarsene, esplorando
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Piazza di Zanzur e dintorni.
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jnoltre se sulla carovaniera per Azizia e sulla Tripoli-Zanznr si notano movimenti di truppa». Il Comandante della Flottiglia dispone che il S. Tenente Gavotti esplori la zona fra 'l'ripoli-BenSaid-Tagiura e la linea ~rripoli-Ain Zara (quest'oasi compresa); il capitano J\1:oizo: l'oasi di Ain-Zara e la strada di Azizia r ornpresa ; il capitano Piazza: il settore fra la strada di Azizia· e costa occidentale fino all'oasi di Zanzur; il tenente di vascello De Rossi: di riserva. Alle ore 16,15 pa1·te Gavotti, ma è costretto a rj entra.re al <·ampo dopo 15 rninuti di volo per la ,,iolenza dei « remours ». Alle 16,30 parte :Moizo che rientra anch'egli dopo 15 minuti per la minaccia del cattivo tempo. Si r inuncia ad altri tentativi perchè sopraggiunge un t emporale. Il giorno segnente, 30 ottobre, un vento fortissimo e raffiche da sud con densi banchi di nebbia sul mare impediscono ogni tentativo di volo. Nella mattinata del 31 prosegue il vento forte ; nel p on1eriggio il capitan o lvfoizo ed il tenente Gavotti t~ntano una ricognizione, ma sono costretti ad atterrare dopo una quindicina di minuti di volo a causa della violenza dei « remous ». Sono giunte intanto le bombe « Cipelli » ed il capitano Mojzo ne studia il caricamento. Risultano buone, ma il loro funzionamento è alquanto difficile eon una sola mano. Si stndj a quindi il mezzo migliore per poterle jmpiegare. Il Tenente Quaglia ha, nel frattempo, impiantato il terzo hangar lvi ercanrlino. Il Comandante capitano Piazza per le eventuali ricognizioni da eseguire il giorno appresso, primo no-vembre, divide le zone di terreno da esplorare nel modo seguente fra i vari piloti: Gavotti - Settore fra la costa orientale e la linea Tripoli-AinZara. nioizo - Settore fra linea Tripoli-AinZara e la carovaniera per Azizia. De Rossi - · Settore fra la costa occidentale e la linea che va a sud-ovest di Tripoli. Piazza - Settore fra la carovanier a di Azizia e la costa occidentàle.
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.K egli ultimi giorni di ottobre, il nemico non operò alcun
atto notevole, limitandosi solo a molestare i lavori di difesa dell'oasi orientale, dove gli arabi nascosti abilmente fra le aecidentalità del terreno ed appollaiati sulle palrne, vigilavano i nostri movimenti, apvrofittando di ogni occasione per fare fuoco. Il disarmo poi non era bastato a garantire la sicurezza della zona fra la città e le trincee: infatti nuovi atti proditori erano avvenuti nell 'oasi durante l'azione del 26 ottobre. Si ricorse allora ad un mezzo più radicale, ossia allo sgombero di t utta la zona, concentrando gli ahìtanti in città e dì essi invjando i più turbolenti agli stabilimenti penali d'Italia. In q ueHo modo soltanto si potè assicurare la tranquilla percorribibtà a tergo delle truppe. :M entre così sì procedeva alla sistemazione dì tutte le opere di difesa intorno a.Il 'oasi; gli aviatori seguitavano giornalmente ad esplicare il loro mandato con vero spirito di sacrificio ed alto sentimento del dovere. Com 'era già prestabilito gli aviatori della flottiglia: nella mattinata del primo novembre, iniziarono i vo]i di ricognizione alle ore 6.45. Partono successivamente l\tfoizo, Piazza, Ga votti, De Rossi. 1'1oizo atterra poco dopo per riparare un filo spezzato; Gavotti è costret to a rientrare per un guasto al motore; De Rossi per un ratè torna al éampo poco dopo la partenza e, nell'atterrare) un colpo di vento fa sbattere l'apparecchio contro nn rnuricciolo: l'urto spezza un 'a.la e la n1olla a balestra dell'aeroplano: l'aviatore è incolume. Gavotti e 1\1Ioizo, riparati i piccoli guasti, ripartono subito. AHe otto dopo 85 minuti di volo, rientra Piazza il quale riferisce'. « Pattuglie di ·due e tre uomini a cavallo a due Km. I 'una .dal1'altra sulla strada Tripoli Gargaresch verso Zanzur. Vedette a piedi longo il mare. A. Zanzur 20-~W persorn~ davanti alla casa principale, al centro dell'oasi. Posto di segnalazione con ampia bandiera bianca a 6-7 Km. a Sud Ovest di Tripoli, doYe 1'altro giorno si vide fumo <h castagnole. Azizia. occupata da 2-300 persone presso 1a casa grande con tende. Da Azi7,ia a circa 15 Km. da Tripoli 4 accampamenti di 3-400 1">ersone con cavalleda e . tende nere. A Sud della Caserma di cavallerja un centinaio di uomini in catena rada. Nell'oasi di Tagiura non si potè vedere per la fitta vegetazione.
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P erò sono completamente sgombre le radure di I-Ienni e dello stagno lVlellaha. Fatto rapporto ai Comandi di Divisione e del Corpo di Spedizione ». Il Cap. :Moizo compie un volo di 84 minuti sul percorso· Tagiura-Ain Zara-Bir Akar-Azizia e Gargaresch, e ne dà resoeonto ai superiori comandi: « Situazione poco variata da quella del 28. Durante il volo il motore ha due arresti della durata di qualche Recando, che lo costringono a discendere a volo librato. La ricognizione vjene tuttavj a completata ».
Il primo lancio di bombe i.n guerra Il S. Ten. Gavotti esegue, in 80 minuti, l 'esplorazione del terreno tra Ain .Zara e ".I1a.giura. In entrambe le località nota degli accampamenti nemici e larn.;ja .. una bo1nba con visibile effetto su Ain Zara e 3 altre nell'oasi di Tagiura. Questo fu il primo lancio di bombe sul nemico eseguito, per la prima volta nel mondo, a mezzo di un aeroplano. Per due o tre giorni, causa il cattivo ten1po, gli aviatori non potet tero innalzarsi; ma al campo si lavorò per I'approntamento del Farman del Ten. De Rada. La mattina del 4 novembre, calmato un po' il vento~ e nonostante che il campo fosse cosparso di pozzanghere, alle ore 7,15 partono in volo Piazza e lVIoizo. Sono costretti a rientrare dopo circa 20 minuti di volo a causa di forti « remous » e dalla minaccia di un imminente temporale. Il Cap. :i\tfoizo ha però· notato, volando esternamente alle nostre trincee verso Sud Sud-E st, che il terreno è sgombro ed ha avvistato qualche· colpo di shrapnel turco sopra le nostre linee di avamposti. Alle 9.45 perviene al Comando della flottiglia un ordine dal Comando di Divisione, e cioè: « riconoscere e definire la. posizione della batteria turca che batte le nostre linee e, con q~alche colpo, anche la città>,,_ Ripartono subito Piazza e J\foizo. Il Capitano Piazza riferisce: Forti « remous », benchè a. terra ci sia pochissimo vento; cielo tempestoso. A 4 Km. dalla caserma di cavalleria, in direzione esattamente Sud E st verso Ain Zara, ci- sono due pezzi e due macchie più nere (e più vicine tra loro quasi sulla stessa linea). Non può definire altri parti-
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colari, nè precisarli per forti « ren1ous »: rientra dopo 45 m1·nuti ». Il Capitano 1\iloizo rientra a] campo dopo 20 minuti a causa dei forti « renwus ». Il Ten. De Rada esegue un volo di prova col nuovo Farrnan n. 1. Il pilota dice che questo ultimo modello, più ancora dei precedenti, si dimostra dotato di grande velocità, facilità di par-
La bomba
«
Cipelli
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tenza e di atterraggio, che ha completa visibilità per pilota e passeggero e che risulta inoltre ottirno « planeur ». Il giorno 5 gli aviatori dànno le seguenti attività: Il cap. Piazza parte in volo alle ore 6.30, compiendo un volo dì 85 minuti. Riferisce: « Fino a Zanzur situazione immutata. Batteria turca (4 pezzi) vista ieri a 4 Km.; Sud Est della CaS(~rma di cavalleria. Fuoco di raffiche di <cshrapnels » vicino
-,- 66 al limite Nord di nna radura verdeggiante. <Sono tre f-:uc·cessive serie di 5-6 nuvolette bianche, che l'aviatore YCde ad ogni sno giro sopra tale località). Snbito ad l1~st di Ain Zara c 'è il gro:-::·o dell 'accampamcnto che pullula di arabi con poehi tun·hi. L 'avjatore getta due bombe nell'oasi di Tagiu ra. Il cap. 11oizo parte aneli 'egli a lle 6.30 e Yola su n1elluha A.in Zara-Bir Akar-Bir Edin-Ain Zara. « Situm~ione poco va-
Capitano Carlo Piazza.
riata dal 1° noYembr e. Scorge distintamente 3 pezzi in batteria presso il margine Sud dell'oasi (Sud E st d.1 Forte lVIesri) senza cavalli nè cassoni. Lancia una homba « Cipe1li » ad Ain Zara ed un'altra neU'oasi ad E st di Tripoli. Rientra alle 7,30 ». Il ten. Gavot ti esegue nel pomeriggio ·brevi voli di prova con E trik n. 2, nuovo. :Ma 1'apparecchio si solleva a stento P, con grande pericolo data la pi~colezza del carnpo. Il ten. De Rada vola per 40 mjnuti H l tutto il fronte degli avnrnposti a circa -1 Km. all'infuori di essi. Nessuna. traccia <lel n~rni<-o. l\\ 11 'oasi di Tagiura la vegetazione impedisce di vedere. 1
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La conquista di Ahmedia In detto giorno, 5 novembre, intanto si costituisce a 'l1ripoli il Comando del 1° Corpo d'Armata Speciale. Alla sua dipendenza furono pos'ti tutti i corpi e reparti di Tripoli, nonchè i servizi di prìma linea e, limitatamente a quanto riguardava il funzionamento dei servizi per. la piazza, anche l'Intendenza e quelli di seconda linea. Con ordine del giorno del 6 novembre il Comandante del Corpo d'Armata Gen. Frugoni provvide ad un nuova sisternazione delle truppe, formando due settori principali : uno orientale, fra il mare ad }Jst di Tripoli e Sidì-:Mesri escluso; l'altro meridionale fra Sdì<Mesri compreso ed il mare ad Ovest di Tripoli. Con 1'arrivo dei rinforzi dall'Italia e con quelli che dovevano ancora 'giungere diveniva possibile incominciare il movimento di avanzata ·n~ll 'oasi orientale, al fine_di spazzare il nemico da quella zona intricatissima, e di estendere la nostra occupttzione, man mano, sino a Tagiura. Il 6 novembre come prima occupazione, dopo un combattimento iniziato alle ore 14 e finito alle ore 18, fn presa la posi.z.ione di Ahmedi.a e quindi collegata coi trinceramenti colla fronte orientale all'altezza delle tombe dei Caramanli. Il giorno seguente a questo combattin1ento gli aviatori esplorarono il terreno avversario e riferirono sugli spostamenti del nemico. Le cose però non migliorarono dopo quel combattime~to. 11 nemico continuò a disturbare ogni giorno la fronte orientale, cd a spar&,re le solite cannonate innocue, sebbene moleste. Da parte delle nostre truppe si continuò nelle diuturne ricognizioni, in 8pecial modo nell'oasi, dove ciascun corpo, oltre a disporre fuori delle trincee dei reparti per lo sg.omhero del del campo di tiro, altri reparti inviava a distanza maggiore _allo scopo di attaccare o scacciare i nemici più molesti. Non mancarono quindi vivaci scambi di fucilate. 11 mattino del 10 dicembre, il nemico tentò due attacchi vioJentissimi, sostenuti dall'artiglieria: furono r espinti sanguinosamente.
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Il Parco Aerostatico con1incia a funzionare JDra intanto arrivato dall'Italia un Parco .Aero~tatico, rjchiesto per l'osservazione lontana e per meglio dirigere il fuoco . delle artiglierie terrestri e navali, e appunto nel giorno 10 novembre s'incominciò :il tiro sistematico dal mare con le indicazioni date dall'alto del draken. Difatti, verso mezzogiorno, il. draken fu innalzato ad una quota di 550 metri e 2 ufficiali salirono a bordo della navicella. Prima dell 'ascensidne, scoppiarono, senza però arrecare alcun danno, 3 shrapne]s a 100. metri ad est del pallone. Durante la a~censione si avvistò un accampamento ad .Ain Zara. formato da circa 50 tende. Il fronte Sud-Ovest delle trincee apparve sgombro, mentre nell'oasi ,a levante, la vegetazione foltissima impediva çli vedere. Il Comando del Corpo d'Armata, jnformato del risultato delle osservazioni fatte, ordinò al Comando del Parco di prendere ~ccordi con il comandante della R. N. « Carlo .Alberto» onde, nel pomeriggio, ·battere. l'avvistato accampamento di A.in Zara. Stabilite apposite segnalazioni a bandiera fra il draken e la nave si eseguì, dalle 16 alle 17.15, una seconda ascensione nella stessa giornata. Si vide così I 'accampamento · di Ain Zara colpito in piéno dal tiro navale eseguito con cannoni. da 152 e si osservò che il nemico fuggiva verso Est. ** *
Nel frattempo, sempre nella giornata del 10 novembre, la flottiglia aeroplani esplica un attivo e proficuo lavoro. Il capitano .:Moizo in una ricognizione di ore lAO' su Zan· zur, nulla può rilevare; poi si dirige sulla battèria turca a sudest di Sidi-:Mesri, tentando di .corrispondere con una delle nostre batterie, per regolare i tiri di questa contro i pezzi turchL JJ tentativo non riesce perchè la sera avanti è stata cambiata, nella posizione nostra già convenuta, la batteria da 75 A e quindi il suo comandante col quale erano stati presi gli accordi. Vola quindi su Ain Zara, sulla quale lancia 4 bombe Cipelli. A Bir-Edim non trova più traccia dell 'accarnpamento già osservato. F'ra Bir-Edim e Zanzur nota, per le condizioni di luce sfavorevoli, solo 2 degli accampamenti già visti; in ognuno
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una tenda turca. Colonne in marcia (regolari ed ~rabi) verso Ain Zara dal Bi.r-Edirn e da ovest. Il ten. De Rossi ritorna dopo pochi minuti di volo per rates al motore. Il sottot. Gavotti appena partito (coll'Etrich n. 1 al quale fn messo il motore nuovo del n. 2) è costretto, pe! 1'insufficienzà
Capitano Riccardo Moizo
çlell 'apparecchio, ad a tterrare, con grave rischjo, nel cimitero degli ebrei, con rottura di un puntello e torsione di una forcella del carrello dell 'apparecchio. Il capitano Piazza esegue una ricognizione di 65': « Solito accampamento a ovest di Tripoli, un chilometro prima ·delle cave di Pietra presso Zanzur, con un centinaio di arabi e capre.
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Il solito posto di segnalazione a sud ovest di Tripoli quest a volht
non lancia segnali di fumo all'apparire dell'aviatore. L 'accampamento a sud di Bu-:-Serin pare aumentato (5-600 uomini con 20-30 tende). Ad Ain Zara 50-60 tende grandi e gTigie, arabj, cavalli e mandrie. Un chilometro a nord .d ella cava di pi etra di Ain Zara, 2-3000 uomini si dirigono a nord in lunga fila. Sulle dune (2 K m. ad est del :forte 1Iessri) altri 200 arabi circa. A Sciara 1Yianciur altro grosso accampamento. 150-200 uomini diretti ad ovest di Henni. Solita linea di vedette r arissime ad un J(m. dai nostri .avamposti ed a sud del margine dell'oasi fra la caserma di cavalleria ed il for te ~1essri ». La sera il vento cresce di' forz a ed il cielo minaccia la piog-· gia. Non si vola. Il giorno seguente infatti una forte pioggia impedì agli aviatori ed al draken di svolgere il loro lavoro. T1 mal tempo continuò per diversi giorni e le pioggie dirotte allagarono in molti punti la zona desertic~ bmitrofa all'oasi. TI giorno 16, in seguito appunto alla violenza delle pioggie l'Ua<li 1\1egenim straripò e ir ruppe attraverso le difese di Bu-:Meliana rovesciandosi poi impetuosamente in città. In qualche punto le trincee vennero tagliate fuori dalle acque ed i soldati che vi si trovavano 1~uro:no salvati a, stento, non senza però qualche perdita. Il giorno 18, ritornato. il bel tempo, gli araboturchi ripresero la guerriglia, facendo di tanto in tanto, delle ' . az10ni più arrischiate del solito :. però, sempre e dovunque, sanguinosamente ricacciati. Alle ore 7 del mattino del 18 usufruendo di una stretta Rtriscia di terreno libera dall'acqua, benchè melmosa il capit. J\f oizo riesce a partire in volo. Riconosce Tagiura - Ain Zara - Bir Edim - Zanzur. Ad Ain Zara, forse per l'effetto dei precedenti tiri delle navi, j turchi hanno cambiato le posìzioni degli accampamenti sparpagliandoli lungo Porlo sud della con ca. Il capitano P iazza tenta di par tire ma le ruote del suo Blériot affondano nella melma e lo costringono a rinunziare aJ volo. Nella stessa giornata in seguito 'ad ordine del Comando del Corpo d'Armata, il Parco àerostatico inizia la costruzione di tende Roma a J .u nen Bad (a sud-ovest d~lla città ) perchè ivi il Parco si trasferisca onde il .tiro qlwtidiano dell 'a.rtigfreria nemica non possa pregiudicarne il funzionamento.
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Il giorno seguente, 19 novembre, alle ore 6,55 il capitano lvloizo vola su Tagiura ed A.in Zara. « rL1agiura è sgorn bra: Ain Zara raccoglie circa 200 tende; vi lancia 4 bombe Cipelli. Vola a lungo sopra il terreno c01npreso tra la batteria da. 75 A e quella turca, per osservare e rettificare con le proprie indicazioni il tiro della prirrni. I 4 messaggi che egli lancia a tale scopo sono portati dal vento fuori delle trincee e non vengono perciò . raccolti ». Il capitano Piazza (ore 1,25 di volo) osserva che « La zona eostiera fino a 6 Krn. oltre Zanzur (ad ovest della seconda pie-
L'apparecchio Bleriot del capitano Piazza.
cola oasi) è sgombra da reparti. Nell'oasi di Zanzur gli è difficile . vedere. La riva è deserta di barche. Lancia una bornha svedese su Arn-Russ~ nella cui prossima piccola radura ·nota parecchi arabi. A Km. 4 circa ad est sud est, ·-aei due fabbricati di Ain Zara vede due accamparnenti vicini (uno di circa 40 tende, l'altro di 20 non meno). Una fi1a di tende lunga un chilometro circa (in tutto una sessantina) trff'\:as1 a sud e verso sud-est dei due fabbricati di Ain Zara. A nord···ai Ain Zara (2-: 3 Km.) un piccolo attendamento di una dieci:na-·di tende. ·Fra A.in Zara e il margine sud dell'oasi tripolina parecchi piccoli gruppi di cavalieri e pedoni. Una larga zona d'acqua stagnante a nord di Ain ZaTa e poi verso la caserma di cavalleria; essa gira ad ovest (sempre fuori deg·li avamposti) e poi a nord finendo in n1are a Fortino G. A nord di Ain ZaTa appare costrui-
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ia una trincea di parecchie centinaia di metri. La strada di Azizia, che è quasi tutta un pantano nei frequentatissimi tratti in cui è incassata, è oggi sgombra fino a 10 Km. da Tripoli. Il « Farman » n. 2 di De Rada e Gavotti e il « Nieuport » di De Rossi (riparato completamente) sono pronti per la prova, che per:ò non è possibile fare perchè la zona di lancio aseiutta è troppo piccola e il vento è forte. Infatti a causa del vento il capitano Piazza aveva asserito che egli nella ricognizione su riferita si era trovato malissimo. Aveva però nella stessa mattinata provate le bon1be. svedesi; le quali pur essendo molto potenti risultavano però più ingombranti d(~lle « Cipelli » presentando inoltre la minaccia che, eseguito il lancio, i fili di esse s'impigliassero nei comandi. Il Comando del Corpo d'Arrnata avverfi, nella giornata del 19. che per il giorno seguente d,jsiderava il servizio del draken,, nia consjderando ehe il trasporto de] carreggio e del materiale · a Jenen-Bad come aveva prestabilito richiederebbe gran tempo e considerando anche che la distanza avrebbe impedito le segnalazioni a bandiera con· la << Carlo Alberto»: decise che restasse a far servizio nelle> stesso accampamento. Djf atti, la. mattina del 20, alle ore 11 viene innalzato il draken, .oella cui navicella prendono posto 2 l1f:fici.ali: ad una quota di 500 metri verso la riva del mare ad ovest-sud-ovest del molo Sparto. Viene così regolato il tiro dei cannoni: della « Carlo Al. berto » sull'abitato di Am~Russ, che, secondo informazioni pervenute, rjsultava essere sede del Comando turco ed importante luogo di concentramento di truppe nemiche. L'abitato è ripetutamente colpito in pi.eno. Nel pomeriggio, dalle 14 alle 17, seconda ascensione ad una quota di 450 metri. Dal tiro della « Carlo Alberto» è distrutta la moschea di Henni, come pur~ ne è colpito il villaggio stesso: indi con buon risultato viene ripreso il bombardamento di Am-Russ. Frattanto, gli aviatori nello stesso giorno eseguiscono i fleguenti voli di ricognizione : Il Capitano Pja.zza parte alle ore 16' e rientra alle ore 17,15. Egli ha osservato che la strada per Zanzur è sgombra -fino a circa 8 Km. da Tripoli. La spiaggi.a ad est di batteria Harnidiè deserta di ùomini e di imbarcazioni. · L~ strade osservate nell'oasi, sono sgombre e ·così pure la ra<lura di Mella}ia; Ain Zara, sul versante sud è tutta occupata . da gruppi di tende allineate in numero di circa 60. Non ha rin-
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tracciato i 2 accampamenti ad est di Ain Zara di 40 e 20 tende, veduti nella ricognizione del giorno precedente. Osserva cbe il tiro della « Carlo Alberto» alle 16,15 è perfettamente aggiustato sulla moschea di llenni. Sul mare, a 3-4 km. dalla « Carlo . Alberto »J nota un piToscafo seguito <la 6-7 barche a rimorchio in fila indiana. L 'aviatore lanciò una bomba svedese a nord di Renni: come si temeva il filo della bon:1ba restò a cavallo del-
Il monoplano Nieuport.
l'equilibratore dell'apparecchio. Appena atterrato l'aviatore constatò, che per l'inconveniente avvenuto, l'uso di tali bombe sja 1nolto pericoloso. Il capitano Nioizo, levatosi in volo, tenta nuovamente ed . ancora senza frutto di rettificare il tiro di una nostra batteria su quella turca a sud-est di Niessri. Vola sull'oasi, osserva il bombardan1ento fatto dalla « Carlo .A..lberto » e quindi lancia 5 bombe Cipelli su Am-Russ. Il Capitano Piazza scrive al comando del Reparto di aviazione a Roma F-oUecitando l'invio di una macchina fotografica., la quale riuscirebbe utilissima per documentare le ricognizioni .
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Il giorno 21 novembre, dalle 13 alle 17,15, ascensione d<~l draken, quota 450, due ufficiali sulla navicella. Si osserva: La H. Nave « Carlo Alberto» batte (~fficacemente Am-Russ. Scortosi un accampamento a sud-est del lago ~1ellaha si fa dirigere su quello il fuoco, però la distanza e le co.ndizio:ni di luce impediscono l'osservazione del tiro. Sono battuti quindi di nuovo e con buon risultato i villaggi di Arn-Russ, Ben-Said, e nuclei dj truppa presso la strada Ben-Said-Henni. Nella stessa giornata del 21, al campo di aviazione si svolge la seguente attività: Parte per prhno in ricognizione il Capitano Piazza (un 'ora e 15' di volo). Riferisce: « La zona costiera di Zanzur sgombrR ·~ fino a 20 Km. da Tripoli. A sud-est di Zanzur, a 4 Km. circa da Zanzur, più di un centinaio di turco-arabi sulla carovaniera rhe va a sboccare s11lla strada- di Azizia. Strada di Azizia che in molti è ancora allagata e deserta da truppe fino a circa 15 I<m. da Tripoli . ..A.in""'Z ara: 4 K.m. cir~a ad est--sud-est del laghetto con isolotto verde; aggruppamenti di una sessantina. di tende con turchi e arabi (dal numero e dalla posizione sembrano quelle che costituivano i due accampamenti vicini, ma distinti~ ora invece sono riuniti.). Non s' è veduta la linea di tende notafo altra volta a un Km. circa a .sud e sud-est di Ain-Zara. Il recinto di carovana a est di Ain Zara appare deserto; deserta la casa più grande posta più ad est dell'oasi di Zanzur, quella più a ov·e st più bianca appare occupata da una cinquantina di individui. Essa ha un portico interno lungo i lati. Della bath.,rja turca a sud-est della caserma di cavalleria vi sono sol;:i.mente 3 pP-zzi, il 4" che era sulla strada non c'è più e neppure le macchie nere sulla strada più ad est. In dette due biforcazioni di strade, qualche arabo che va verso nord. Strada e radure da I-Ienni ad AnrRuss deserte.- Cupole della moschea di Henni diroccate per due terzi; assai danneggiato il fabbricato attiguo. L'aviatore ]ancia una bomba sYedese su Am-Russ. Sul margine dell'oasi di Gurgi si è formato un largo stagno e la zona di fronte ai nostri avampo~ti a sud e sud-est è allagata in molti punti così ·da rendere difficili=~ o per -lo meno molto tortuosa una nostra avanzata verso sud. La Zona però diventa asciutta nella direzione sud-est verso levante. Dato schizzo topografico ai superiori comandi de11 'oasi di Ain Zara: Case, strade a nord e batteria turca.
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Alle ore 16 parte il Capitano :Moizo (un'ora e 10' di volo). La sua relazione riconferma che le tende di Ain Zara sono ridotte ad una cinquantina circa. Vola a lungo sopra la batteria turca senia però che su di essa alcuna nostra batteria faccia fuoco. Constata il buon risultato del bombardamento fatto dalla R. Nave « Carlo Alberto » sui villaggi dell'oasi. Il Tenente De R.ada (35' di volo) nota l'assenza di truppe nemiche sul fronte per circa 5 km. di raggio. Il 22 novembre il draken fa un 'ascensione dalle 10,:30 alle 11,45. P remessa, coni.e per ogni ascensione, una esplorazione del ter~~eno fa quindi battere dalla « Carlo A.lbeTto » con buon esito, la località di Bu-Scerifa. Nella stessa giornata il Capitano Piazza e il Tenente GaYotti :partono in volo, ma sono costretti a rientrare per la violenza dei « remous » dopo 20 minuti. Nel tratto percorso verso Zanzur il Capitano Piazza nota che tale zona costiera è deserta di truppe fino a circa 8 Km. da Tripoli. Il Comando delle truppe di I{oms chiede al Comando del Corpo di. spedizione se sia possibile una ricognizione in aeroplano fino ·laggiù. Il comandante della squadriglia risponde : « Nebbia incombente rende inutil8 qualunque ricognizione; altre cousiderazion1. non consigliano tentare r icognizione ad Homs, senza averv.i prima preparato un posto di atterraggio. Per fut ure necessità, si propone di inviare ad Homs un ufficiale della flottiglia. per mezzo di u11 pfroscafo o di torpediniera ::t. cercarvi un campo di atterraggio, munirlo di punti di « repère » e provvederlo di benzina, olio e di un n1otorista. Si desidera jntanto almeno una carta di H oms. Non ostante tali premesse sono pronti a partire. per I-Ioms: il Capitano Piazza che dispone di b~nzina e olio per 120 Km., il Capitano ~loizo che ne dispone per 300 Km, ed il rrenente De Rada per 150 Km.; il rrenente Gavotti per 200 Km. (il Tenente di V. De Rossi fu omesso perchè dichiarò che il suo apparecchio non era del tutto a punto». Erano nel frattempo arrivate dall'Italia le truppe richieste in rinfoTzo, così che il giorno 23 novembre si avevano già. 25 llattaglioni fra granatieri, fanteria, bersaglieri e alpini, due ~quadroni cavalleggeri, 4 batterie 1906, 7 batterie da 75-A, 5 batterie da montagna, 2 compagnie artiglieria da fortezza. 6 compagnie zappatori del genio, una compagnia minatori, una compagnia telegrafisti e 3 compagnie CC. RR.
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Preparativi per l'operazione su llenni Per eseguire l'operazione su Henni si voleva aspettare l'arrivo anche delle batterie di rnedio calibro allo scopo di fare quella intensa preparazione di fuoco che avrebbe facilitata la marcia neJl 'oasi. :Ma., pofohè l 'ilnbarco in Italia di questi mezzi soffriva ritardo, mentre la situazione continuava tale da render nocivo ogni ulteriore indugio, l 'avanzata fu decisa per il giorno 26 novembre. Ed ecco come funiionarono i servizi aeronautici per la preparazione .della progettata operazione: Il giorno 24 novembre il draken fa un'ascensione dalle 14,30 alle 16,30, dirige con buon esito il tiro della H. Nave « Carlo Alberto» su Arn-Russ; vede cbP, una salva in pieno di 4 granate da 152 falcia, colpendola in pieno, una compagnia di regolari turchi che marcia in 01·dine chiuso sul rovescio dèl forte Henni; quindi dirige il tiro navale su Bu-Scerif. Nella stessa giornata, non ostante persjste:;sero la nebbia e l'aria afo;m, nel pomeriggio parte in ricognizione il Capitano :&{oizo su Zanzur, Bu Selim, Ain Zara. « Ad Ain Zara scorge una ventina di tende nel vecchi.o accampamento. A sud-est di 1,fessri osserva un ~olpo giusto contro i ~-3 soliti pezzi turrhi tirato dalla batteria del Capitano Serra». La nebbia ed il piovischio costringono l'aviatore a r ientrare dopo 40 minuti di volo. Era nel frattempo stato informato il comandante della flottiglia che il :Ministero della Guerra avvertiva come non fosse 11nprobabile l'andata di aeroplani a servizio dei turchi e che perciò conveniva escogitare mezzi di difesa ed offesa nonchè distintivi per i nostli.. Il Comando della flottiglia rispose che per la difesa l'offesa degli aeroplani nemici penseranno i piloti stessi manovrando in modo da «soffiarli» (poichè abbiamo gli apparecchi dei tipi più veloci che esistono) o di col. pirli col tiro delle pistole di cui i piloti sono tutti provvisti». Il ..giorno 25 novembre il Capitano Pi.azza esegue, in 45' <li volo la seguente ricognizione: Zona costiera fino a Zanzur sgombra, ma poi nel dirigersi verso Ain Zara, prendendo quota, Ja nebbia gli impedisce di osservare efficacemente e perciò Tientra.
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Il Tenente De Rada, all'inizio dell'esplorazione, è costretto a retrocedere per difetto di lubrificazione al motore e ad atterrttre presso il fortino C, subito dentro gli avamposti, producendo lievi guasti al carrello dell'apparecchio.
Il pilota Leopoldo De Rada.
Alla sera (a mezzo del Capitano PiazzaJ il Comando del Corpo d'Armata informò che le truppe di Tripoli eseguiranno nella mattina del giorno dopo una avanzata da « caserma di cavalleria» verso Est e ricupereranno le antiche trincee. Trattandosi di esplorazione prossima, e poichè I 'avanzata durerà a lungo, si decide che i diversi piloti disponibili si sussegui.no nelle esplorazioni e cioè: prim~ Rossi dalle 7 in poi, Piàzza dalle 8 in poi; infine J\tloizo dalle 9 -in avanti se il suo n1o.tore, che sta earnbiando all'apparecchio, sarà pronto.
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Il dracken esegue dalle 14,30 alle 16,30 del 25 sione nonostante il vento forte da sud-ovest. Nella salgono 2 ufficiali, tra. i quali .il tenente di vascello del tiro della « Carlo Alberto ». La nave esegue dei efficaci contro Arn-Russ e Sciara-Balsari.
Il draken sul brigantino
«
Caval Marino
un'ascennavicella direttore tiri poco
».
Il Comando del Corpo d'Armata avverte il Parco aeronautico che il giorno seguente vi sar~ l'avanzata generale sul fronte est fino al1a linea Fortino Niessri+Jenni-mare. Le navi « Re Umberto », «Sicilia», « C. Alberto », «Liguria», dalle 6 alle 7, batteranno la zona ponente del meridiano di Henni o, dalle 7 alle 8, quella a levante. Alle 6 il draken. deve es~ere pronto a far servizio. Difatti, la mattina del 26 il draken è pronto a far servi.zio alle 5,30. Vento forte da sud-ovest. Alle 6 e alle 7 si fanno 2 ascensioni di prova senza aeronauti in navicella. Il cavo è tormentato da tensione eccessiva e quindi il pallone è ricuperato. Alle. ore 9 si esegue un 'altra ascensione di prova con un ufficiale in navicella. Si misura il cavo-tensione ancor maggiore di queJla. precedente - quota 170 - Con difficoltà è ri-
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Amrus, vista dall'aeroplano.
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cuperato il pallone e ormeggiato. Durante l 'ascensione si osservano il forte :Messri fatto bersaglio ad intenso fuoco a gra· nata e a shrapnel per parte dell'artiglieria avyersaria, e l'oasi a ponente di Henni battuta a zone dalla nostra artiglieria. Dal :Molo .Spar to con camions è trasportata al ..campo 1~hangar per i drakens e s 'incomincia a montarlo. Si inizia per mezzo del generatore Schukert il gonfiamento del draken destinato ad imbarcare sul brigantino « Caval l\tia:r ino ». S'imbarcarono sul brigantino, per il rifor nimento, 40 cilindri, si caricano sul· « Garibaldi >> i 77 cilindri vuoti. Il Parco aerostatico riceve 30 aggregati del 37° Fanteria ed un ufficiale di artiglieria, per avere la possibiUtà di scindersi in due parti, e prestare servizio contemporaneanrnnte a boTdo e a terra. Gli aviatori, in questa giornata, a causa del temporale e delle .violentissime raffiche di vento, sono impediti di volare.
Il co1nbattiinento del 26 novembre (Henni-Sidi !Iessri) Il 25 novembre, alle ore 13, il generale :F'rugoni corr1andante · del Corpo d'Armata aveva diretto ai comandi dipendenti un 'ordine di operazione in cui diceva essere ·suo intendimento di avanzare (il giorno seguente) per occupare la linea est di batteria Ha'lnedià Henni-F. Messri, e che questa . avan· zàta doveva essere eseguita dalle truppe del settore orie.n tnle e sostenuta da una brigata rinforzata che doveeva agire per la destra in dfrezione di For tino 11essri. ìnfatti, prima della sera del giorno stabilito per detta operazione, 26 novembre, le posizioni della suddetta linea erano state occupate dai nostri od · a.n~he ra:ffor7.ate in modo tale da poter resistere a qualsiasi atto che il temico avesse tentato durante la notte. (1) Era :finita così gloriosamente questa giornata, in cui le nostre truppe validamente appoggiate dalla Marina, riconquistarono quella linea di Henni (sulla quale già due volte avevano seonfìtto il nemico un mese prima) operando con spirito (1) Campagna di Libia - . Rel. Caneva Storie.o.
Stato Maggiore Centrale_-
Ufficio
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offensivo mirabilmente accoppiato a grande avvedutezza · di manovra, sia nel campo scoperto del deserto, sia nell'oasi, dove la ]oro azione ebbe tutto l'aspetto di una vera battaglia di caccia in bosco. Il 27 novembre gli aviatori scorsero molto movimento fra· l'oasi ed .A.in Zara e varie colonne in marcia da quei:;ta località verso sud. Gli informatori a loro volta riferirono che le perdjte nemiche del giorno innanzi erano ;:;tate gravi e che nel1'oasi erano rimasti pochi combattenti. Altri informatori dD.vano notizie meno ottimiste. I nostri bravi aviatori avevano potuto constatare che le notizie meno ottimistiche non erano sprovviste di valoré ed ecco infatti quanto essi riferirono: Il ten. De Rossi (87' di volo) vola a 5 km. circa fuori degli avamposti senza notare traccia di truppe nen1i.che. Il cap. Piazza (ore 1,20' di volo) osserva che la zona costjera verso Zanzur è sgombra sino a 10 km. da Tripoli. A tale distanza la casa con giardino sulla 8trada costiera è occupata da circa 200 uomini, in prevalenza arabi (senza tende) . Linea Zanzur-Bu Selin sgombra. Dietro il lato sud del fonduco dì Bu Selin circa 20 tende turche (pochi uomini intorno ad esse). Sulla carovaniera Tagiura-Kars-Tarhuna ad est di Ain Zara il recinto delle carovane e adiacenze, è occupato da una sessantina di tende con un migliaio di turco-arabi e circa 300 cavalieri. Oasi di Ain Zara: sul margine sud del palmeto del fabbTicato est, circa 20 tende turche con 3 tende isolate più grandi, probabilmente di capi. Il posto occupato dalla batteria di 3 pezzi a nord-est di Ain Zara appare sconvolto dai nostri colpi; pTesso ognuna delle pi azzuole vi è ancora del materiale con probabili casematte, ;:;ull 'innanzi di ogni pezzo. Le radure dell'oasi ad est di H<~nni paiono sgombre. Contrariamenk ai sospetti elevati dagli osservatori de] draken, non riuscì a vedere attendamenti sulla radura fra l'oasi di T ripoli e quella di Tagiura. Presso H marabutto di Sidi Aziz (est di ~l1ripoli) è ancora una grossa barca col solo bompresso. Lanciata una bomba svedese sull~ fornaci ad est di Sidi 1\:Iessri. Il cap. Nloizo (ore 1,2B ') si spinge fino ad Azizia deve non osserva nulla di notevole. La linea di Bu Selin-...\jn Zarn, è sgombra. Una dozzina di tende a Bu Selin. Una colonna di 1500
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uom1n1 circa, a 15 km. da Ain Zara, marcia verso sud. Molto movimento ad Ain Zara e fra questa e l'oasi ~Iescia ('l'ripoli). l tre pezzi turchi appaiono nel le antiche posizioni. Le trincee costruite dalle truppe turche neJla giornata di. ieri, sono sgom'Lre. Il ten. De R.ada, partito per ultimo, verso le ore 9, è co.;tretto a ritornare dopo pochi minuti. Anche nella stessa giornata il draken fece due ascern,ioni. Una dalle 10,30 alle 11,45, e segnalava quanto segue: « Non si ;;coprono in ne~sun luogo, nè batterie, nè truppe, nè accampamenti avversari; tr anne che ad Ain Zara ove l 'accampamento hattuto il 10 è stato diradato e portato a sud. Su esso si fa rivolgere il tiro della « Carlo Alberto» che non può raggiungerlo causa la distanza superiore alla gittata dei nuovi rann on1. La seconda dal le ore 14,30 alle 16,·30 segnalando che il tiro contro il villaggio di .Ben Said aveva avuto buon risultato. Intanto un uffi ciale del parco aerostati co trasportava in (letto giorno a I/1ortino 1\'Jessri, 8otto il fuoco avversario, il parco auto foto-elettrico che trovavasi a Sidi :Wiessri. Senza da!lno al personal6 nè al 1nater iale il Parco r aggiungeva H suo posto. Il giorno seguente. 28 novembre al]a flottiglia aviatori si ha la seguente at tività. Al ten. Gavotti (20 ' ), all'inizio dell 'esp]orazione, appena raggiunta la quota di 500 metr i, il motore gli rnanea di forza ed egli è costretto a di scendere, atterrando a sud-est del Fortino G. entro alìe trincee. L'apparecchio incolume è r iportato :a braccia. Il cap. P iazza (ore l>, o8servava : Situazione generale come <1uella di ieri con le seguenti aggiunte e varianti: deserta la st.rada da 4 km. a sud di Tripoli fino a Bir Edirn (verso .Azizia). Aumentato l 'accamparnento a Bu Selirn di una dozzina di tende che-vBnnero poste a 2-300 m. ad ovest di quelle segnalate ieri. A. sud di :i3u Selirn e cioè Bir Akar-Bir Tobra-Sidi Saiah app aiono sgombr i di attendamenti. Ad Ain Za ra si è aggiunta un 'altra ventina dì tende turche a sud-est del fabbri cato grande vjcino al margine nord dello stagno. :Movimenti di truppa a c<.>entua.t:i subito a nord di Ain Zara, sul primo tratto di strada. Batteria ttrrca a nord nor d-ovest di Ain Zara : La piazzuola
Àin Z~ra_ e la strada per Bir T obras.
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di sinistra (per noi) appare provvista di pezzi, e invece ne fu posto uno ancora più a sinistra, accanto alla strada. Riconferma l'esistenza di casematte (rifugi coperti) nel parapetto della batteria turca. Il cap. Moizo (40') vola su :Mellaha ed Ain Zara. Rileva i soliti accampamenti nelle: località di Ain Zara. Uno di essi che prima era di una quarantina di tende, è quasi raddoppiato. La forza approssimativa di Ain Zara e dintorni è di circa 3000 uon1ini. Nessun n1ovimento tra Ain Zara e l'oasi, si nota solo nn reparto di circa 200 uomini fermi». I piloti in volo sono stati malissimo per vento forte e raffiche negli alti strati. Giunge l'autorizzazione del Comando Corpo di Spedizione <li mandare un ufficiale della flottiglia ad Homs con un motorista, benzina ed olio a stabilirvi un eventuale campò di atterramento. Viene destinato a ciò il tenente Quaglia. Il cap. Piazza prova il Blériot n. 2; H motore va bene, ma esige qualche ritocéo agli organi secondari. Nei due gjorni seguenti, a causa di vento forte, gli aviatori non potettero volare. Il capitano ~1oizo, soltanto, volò per una ora, scorgendo gran movimento avversaTio aéf Ain-Zara. Durante il volo una · palla nemica gli forò il longarone principale dell'ala :,inistra. Avendo il comando del corpo di occupazione deciso di far ·continuare dalla R. :M arina il bombardamento dei centri abitati dell'oasi orientale allora occupati dal nemico sino a 'l'agiura, presi gli accordi col comando militare marittimo, veniva negli ultimi giorni di novembre preparato per l'impiego aerostatico, togliendone l 'alberatura, il brigantino « Caval :Marino ». .A bordo il draken era tenuto all'ormeggio in coperta fra' i due casseri; e le ascensioni frenate :venivano eseguite mediante il carro verricello a motore, giunto dall'Italia ed istallato a prua: durante l'impiego lungo la cos_ta il brigantino era trasfedto a rimorchio. AlJo scopo di poter continuare il servizio anche a terra il comando del parco chiedeva ed otteneva un rinforzo di ausiliari di fanteria, che passavano aggregati a1 reparto. Il draken destinato a bordo del « CavaJ 1\1:arino >> vi fu imbarcato n mezzo di due zatteroni in lamiera riuniti di punta..
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Dalle 13,30 alle 16 si esegue un 'ascensione di prova <la mare. In navicella 2 ufficiale - quota 250 metri - Vjene d.iretto un tiro efficace contro le « Fornaci ». La sera si prendono a.ccordi per bombardare rragiura il giorno dopo.
Monoplano B leriot ed il draken al campo.
Il soldato Gamberaldi della << Sezione Aerostatica» e addP-tto al proiettore del fortino 1\'Ie~;;sri ha un polni.one traversato da un proiettile di ifauser. Nello stesso giorno 1° dicembre, gli aviatori svolsero la seguente attività: Il cap. Piazza esegue una ricognizione dalle 7,10 alle 8.25. . ~ Situazione generale invariata con le seguenti aggiunte e particolari: 7 km. al largo di Zanzur, alle 7,20, vi è un piroscafo <o torpediniera) e vicino una barca a vela. :Margine est di Gurgi ancora inaccessibile per acque stagnanti. Vari individui e cavalieri sulla zona costiera ad est e sud-est di Zanzur, 1a quale oasi pare disabitata. Circa 20 tende in ·m assima turche, a qual-
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che chilometro a .nord-est di Bu Selim. Strada per Azizia sgomln:a fino a circa 5 km. da Azizia; 40 tende beduine ad l km. cir.ca ad est di Bu Selim. Precisa la posizione delPaccampamento di 1200-1500 turco-arabi e oavaliBri ad est di. Ain· Zara e sopra la lettera K di Bir el Turki {carta al 400.000). Subito acl est della fornace di calce «militare» {carta originale turca a! 25.000) vi sono una trentina 'di tende quasi tutte .turche, bene ordinate in più file. A 750 m. dì quota sopra Ain Zara e sopra le fornaei, l'aeroplano è colpito da. tre pallottole; una al contagiri, una alla lamiera dietro al motore, la terza ad una crociera del « fuselage ». L'aviatore Piazza, dopo questa ricognizi011eJ dice che egli ritiene. uitlissimo battere coll~ artjglierie delle navi i due accatnpamenti ad est di Ain Zara e sopratutto quello · turco alle fornaci perchè si otter.rebbero ottimi risultati, data la loro ain- . piezz·a e la loro posizione precisata. . Alle ore 15, parte Ga.votti col Farman n. 2 e si alza fino a 700 metri:. ma è costretto a rientrare dopo 17' di volo per ripetuti « ratés » al motore. Si ·prova a cambiare . il' magnete. Riparte alle 16,50 e compie la ricognizione in 32' di volo. Osserva la solita batteria turca . a nord di Ain Zara e una trincea che .ne collega i pezzi. Concreta quàle sarebbe la strada più convincente uer recarsi ad Ain Zara, dato I 'allagamento del terreno. Alle ore 16, parte per l:foms il tenente Quaglia per recarsi a stabilirvi un campo df atterraggio; porta con sè il motorista Tosi, sei latte di benzina, due di olio di ricino e due di p~trolio. Il mattino del 2 dicembre, alle ore 7,30, il brigantino sul quale trovasi il draken, viene rimorchiato dalla nave.« Ercole», e quindi condotto a 2 km. ad est di Tagiura, ove giunge alle 9,3Ò. Il draken, tr'ovandosi a circa, 800 m. da riva, vien fatto subito segno al tiro di fucileria da alcuni gruppi di arabi, i quali vengono però tosto dispersi dai tiri del cannone del1 <( Ercòle ». Alle ore 10,30 prima ·ascensione a 530 nrntri di quota. Si nota che la corazzata « Re Umber to» _v enuta per bombardare gli arabo-turchi nella zona di Tagiura è troppo lontana dal draken perchè le segnalazioni possano riuscire effieaci. Si accosta così a mezzo di. rimorchio, il brigantino presso la detta corazzata. Quindi si esegue una seconda ascen-
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L'oasi di Zanzur (ovest).
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sione dalle 14,30 alle 17. Viene bombardato il paese di T agiura e quindi battuti i nuclei abitati che la circondano. Il risultato del tiro è stato efficace. perchè tra la navicella del draken e la nave s'è potuto comunicare per n1ezzo del n1egafono.
Il pilota aviatore Costantino Quaglia
Terminata l 'ascensione il brigantino viene rimorchiato nel porto. . In · questo giorno, il capitano Piazza, Ìlt una ricognizione eBeguita durante la mattinata ha notato :. « fino a Zanzur solite vedette già segnalate. A Bu Selim solita quindicina di tende tu_rche ; a est di Bu Selim accampamento solito di beduini. A Bir Edin1 3 tende turche con pochi arabi. Alla casa grande di
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Il sottotenente Giulio Gavotti e l'apparecchio
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Etrich
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Ain Zara le tende turche -furono spostate è poste a 200 m. a sud-est di essa, dietro una duna. Linea di trincee sul margine nord di Ain Zara. A -4-5 km ad est sud-est di Ain Zara il solito accampamento turco-arabo molto mbvimentato . .Ad 8 km. circa ad est di Ain Zara un accamparnento beduino con una quindi,. cina di capanne e 2-300 arabi, il tutto presso il recinto quadrato per carovana~ Àlle fornaci di calce (pres~o l'oasi di Tripoli a nord di Ain Zara) non vi sono più le tende turche citate l'altro ieri: Ad An1-Russ qualche fumo, indizio di gente, nonostante il ·tiro fattovi dalla marina ». Nel pomeriggio, il Tenente Gavotti .col Farrnan n. 1, ese.. gue un volo · di ricognizione su Ain Zara. Vi osserva un piccolo accampamento all'estremo limite ovest dell'oasi e molto movimento di gente nelle strade vicine, presso i soliti tre pezzi, ed in trincee poco lontane. Alle ore 16, il Comando del Co.rpo d'armata, a mezzo del eapitano Badoglio, informa il capitano Piazza che: « Domattina 4 dicembre si attaccherà Ain Zara e le posizioni turche intermedie, su tre colonne; la r dalla caserma di cavalleria si dirigerà a sud e poi ad est sud-est fino all'oasi di Ain Zara; 2:, colonna da Sidi J\iiessri si dirigerà a sud-est e poi ad est sulla batteria turca; 3" colonna da Fortino J\fessd ver.so sud». In considerazione della informazione data dal comando del rorpo d'armata il comandante della flottiglia ritenendo che, dopo le esau1~ienti indicazioni date dagli, -aviatori st'l.lle truppe nemiche fino al Gebel, l'opera immediata degli aeroplani non s ~imponeva e che quindi fosse più conveniente che essi esplorassero il fianco destro (3° quadrante di Tripoli) della l" colonna per proteggere le nostte truppe da eventuali sorprese da Bu Selim-Bir Edim-Bir Akara, dove furono già notate truppe uerniche, dispone: a cominciare· dalle ore 7 circa gli aviatori partiranno in questo ordine: Rossi, De Rada, Gavotti l\foizo, o Piazza. Il comandante Piazza informa pertanto il Comando del Corpo d'armata che in caso di minaccia alle nostre truppe, l 'arroplano che avrà ciò avvistato si dirigerà dalla truppa nemica minacciante verso i nostri, e sopra di questi eseguirà poi qualrhe evoluzione 1n forma di 8 quale avvertimento.
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L'operazione contro Ain Zara Nei giorni precedenti alla nuova operazione su Ain Zara il nemico aveva fatto piccoli attacchi: soltanto il giorno 27 si ebbe un vivace attacco contro la sinistra della fronte orientale, attacco che fu subito respinto dal fuoco delle trincee e della nave « Carlo Alberto». :Ma una constatazione bentriste venne fatta appunto nel giorno 27 presso una casa fra il cimitero di Rebàb e Henni, dove il 23 ottobre si era messo a riparo il tenente rnedico del 27° battaglione bersaglieri, De Murtas, per curare i feriti avuti dalla 6a compagnia dell'll° bersaglieri mentre recavasi ad Henni. Orribile era lo spettacolo dei cadaveri ammucchiati nelle adiacenze di quella casa! I poveri corpi dell'ufficiale, dei porta feriti, dei feriti e dei bersaglieri e de.I. plotone lasciato loro a protezione, erano tutti barbaramente martirizzati e n1utilati ! Tale scempio era stato fatto alla presenza dei regolari turchi, se non col loro consenso materiale, di quei turchi, che più tardi osarono elevare ripetute proteste contro ipotetici nostri bombardamenti dei loro stabilimenti sanitari. L'attività nemica il 28 novembre s'intensificò e nella giornata del 30 furono frequentissimi i colpi di fucili nell'oasj, e verso sera venne tentato una violentissima puntata contro Henni: nei giorni susseguenti l'attività nemica continuò sempre più viva con la .solita fucileria davanti alle difese dell'oasi 01·ientale e ·con qualche vivace puntata contro l'ala sinistra. Intanto, essendo già bene avviati i lavori di rafforzamento della linea occupata il 26 novembre e quelli per le installazioni delle batterie di medio calibro, si stabilì di compiere l'operazione contro Ain Zara il 4 dicembre, e nella giornata del 3 si eseguirono gli spostamenti prescritti dal comandante del corpo d'armata per il concentramento delle forze destinate a formare il grosso del corpo di operazione. Secondo le ultime notizie portate dagli aviatori. e dagli informatori l.a situazione nemica non appariva sensibilmente , mutata, quindi nel pomeriggio del 3 il comandante del corpo di armata emanò l'ordine di operazione col quale, manifestato (1)
(1) Campagna di Libia - Stato ì\faggiore Centrale, Ufficio Storico.
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l'intendìm·e nto di .attaccare l'ìndomani il nucleo principale nemico per impossessarsi di Ain Zara e tagliare le comunicaz.ioni fra il nemico e Voasi, dava le disposizioni necessarie ed inerenti àll'ordine- stesso d'operazione. Ed ecco come a questa azione · concorsero i servizi aeronautici: il brigantino sul quale trovasi ·il draken viene rimorc,hiato dal « Ciclope » ali 'altezza del lago lVIellaha ed è accompagnato dalla corazzata « Re Umberto». Giunto sul sito, il vento forte da vV. impedisce l'ascensione. Per la stessa ragione non esegue servizio il draken a terra, che ha tentato un 'ascensione di prova. Nel pomeriggio ·il draken a terra, dalle 16 alle 1.7) fa un 'ascensione scorgendo colonne n~miche in ritirata e avvistando le nostre truppe presso Ain Zara. Gli aviatori, non ostante il vento a raffiche, la minaccia di temporale e qualche scroscio di pioggia, volano lo stesso. Alle · ore 9 parte 11:oizo (ore 1 di volo) per Bu-Edim ed Ain Zara tenendosi con continui giri tra quest'ultima località ed il fronte delle . nostre .truppe, di cui rileva le posizioni. Scopre ad Ain Zara i -turco-arabi riuniti in due n1asse. Osserva il ·risultato dei tiri della nostra artiglieria sui 3 pezzi turchi più volte segnalati e getta un biglietto sopra la batteria nostra di . Sidi Messri, per correggere il tiro di questa. Il tenente De Rada parte . in volo con uno dei nuo;i appa~ recchi Farman giunti nel frattempo, ma ritorna poco dopo perchè l'aeroplano non è ancora ben regolato. Alle ore 15,20 parte il capitano Piazza e riferisce: Ad Ain Zara, che pare deserta, è rimasta qualche tenda al margine ovest dell'oasi e qualche altra a sud della casa principale. Qualche chilometro a sud di Ain Zara due nuclei di turchi che sem· brano diretti verso il Tarhuna; a 8 km. ad est di Ain Zara vjcino al gran recinto quadrato per carovane, un centinaio di beduini con qualche tenda. Deserta appare la zona costiera dai laghi Tagiura fino a E l Argub per una lunghezza di 6-7 km. Esplorazion~ assai difficile per evitare l'incrociarsi delle nubi temporalesche e per le raffiche di vento e piovischio. Una salve di shrapnels scoppia a nord di Ain Zara verso il -bivio delle due stra.de che vanno alla n1oschea Ben-Bu-Saad e al campo delle corse (caserma di cavalleria) (Ca,rta turca al -25.000). Due grandi guardie . nostre a 3-4 chilometri a sud sud-ovest di Bu
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l\ieliana. I grossi delle nostre truppe di attacco sono ad un ehilornetro ad ovest di Ain-Zara in due distinti nuclei, fronte ad est. Alle ore 15,30 parte Nloizo (55 ') dirigendosi su Ain Zara e quindi a sud di essa Vede 2000 uomini circa in ritirata verso sud. Sono scomparsi ì 2 accmnpanienti a sud di Ain Zara (rimane una sola tenda). Resta una debole occupazione turca a sud della casa orientale dell'oasi. Intravede fra le nubi, nella quali è avvolta la massa, l 'aggrupparnento orientale che sembra grosso e popoloso. Come si è potuto già cornprendere, leggendo quanto avevano riferito e visto i nostri aviatori, l'azione delle nostre truppe per I 'occupazione di Ain Zara riuscì perfettamente, tanto che caddero in nostra mano tutti i pezzi di artiglierja nemici (7 cannoni Krupp da 87) molti fucili, molti munizioni di artiglieria e di fucileria. La vittoria di Ain Zara aveva avuto l'effetto sperato di ricacciare le forze avversarie fuori del raggio d'azione dal.la piazza di Tripoli ed era servito in oltre a far cessare d 'un tratto la guerriglia che gli arabo-turchi avevano intrapreso nella zona dell 'oaP-i profittando appunto di quel terreno insidioso che vi si era prestato a meraviglia. :Ma, con1e s'era previstò, quella vittoria non aveva annientato il nucleo turco. Sebbene la forma avvolgente della nostra azione fosse riuscita imprevista e rapida i turchi furono prontissimi a dilegu~rsi, preparando in te1npo il ripiegamento, al (·ope-:rto di tenaci nuclei incaricati di succes_siva resistenza jn quel terreno adattissimo. Avevano dimostrato così ancora u11a volta di non volere abbandonare la linea di condotta, che era la più razionale per i loro interessi e per la loro situazione miUtare, quell8. cioè di sottrarsi costantemente ad ogni azione decisiva. Il giorno seguente fu eseguito dalle truppe l'inseguimento del nemico con brigate di fanteria fino a 6 km. ad est di Ain Zara e con la cavalleria sulle carovaniere di Tarhuna e di Azizia. Nella stessa giornata 5 dicembre il draken posto sul brigantino fa una ascensiorn~ dalle 10 alle 12 segnalando che: « E' battuto il villaggio di Sciara-l\:Iausier ». Dalle ore 16 alle 16,:-30 esegue una seconda .ascensione dirigendo ì tiri della nave snl vHlaggio di Sciara-Dahari.
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Il draken a terta collegato con linea telefonica diretta col · gruppo mobil.<~ di batterie d'assedio, esegue un 'ascensione dalle 9 .a lle 13,15: dirige il tiro dei cannoni da 149 sulla moschea. di Bin-Bu-Saad; e su piccoli gruppi abitati nelle adiacenze. Seconda ascensione dalle 15 alle 17 con lo stesso obiettivo. Risi1lfa,to del tiro, buono. Gli aYiatori eseguiscono le seguenti ricogniziG.nì: Ore 7,25 parte Piazza (ore 1,25 di volo). « Zona costiera iìno .a Zanzur vari piccoli posti vedette ad 8-10 km. da Tripoli. Settore contiguo a tale zona costiera senza reparti considerevoli fino ad 8-9 km. da Tripoli. A Bu Selim scomparse le tende, vi sono soltanto pochi uomini. Strada da Ain Zara per Bir .,A.kar e Bir ~l1obras, deserto fino a 5 km. a sud di tali pozzi. Ain Zara appare deserta. Il campo a 4 km ad est di Ain Zara appar~ aumentato: circa 2500 uomini con tende beduine in piccolo numero rispetto a tali forze. Un tiro di poteute artiglieria contro di esso sarebbe efficacissimo. Un centinaio di beduini si troYa a 5 km. a sud-est di ..A.in-Zara. Il grosso delle nostre truppe con le 3 batterie spiegate si trova ad l km. ad ovest di Ain Zara. Altro reparto a 7-800 rn. più a sud. A nord di tali grossi nuclei non appaiono grossi reparti. Lù zona delle batterle turche da tre pe½zi. è occupata da circa. 200 uomini. Una colonna di 400 uomini appare ne11a radura di forte l\:fessri e la moschea di Ben-Bu-Saad con direzione verso sud e la testa di colonna sul parallelo di forte l\'Iessri (carta turca al 25.000), 2 gran guardie a 3-4: km. a sud. sud-ovest di Bu .N.[eliana, 2 guardie minori a 1 km. a sud-ovest di fortino C. Il Capitano Nioizo (ore 1,5 di volo) esegue una ricognizione Sll Ain Zara-Bur Akar-Bir Edim. Vede 2 nuclei (rispettivamente 1000 e 500 uomini circa) a 10 km. a sud sud-est di Ain Zara. Altri 1000 uomini circa sono a Bir Edim. rrende beduine si scorgono nei recinti di Bir Akar. Il Ten. De Rada, per cattivo funzionamento del motore, è costretto ad atterrare dopo 10 minuti di volo senza grave danno alJ 'apparecchio. Con l'occupazione di Ain Zara si completava così la prima zona protetta e cioè un 'oasi fertiljssima di 60 chilometri qua· d:rati ove avrebbero potuto trovar<-:: posto quelle popolazioni che avessero voluto sottomettersi.
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Il governo centrale di Roma aveva espresso il dubbio che il ripopolam0nto deU'oasi pot~va preparare nuovi tradimenti e stragi come quelli di ottobre, perchè non era da fidarsi degli arabi fìnchè rimanesse in campo un nucleo turco. Osservava perciò che, se gli arabi volevano davvero essere trattati da arniei dovevano prima ribellarsi ai turchi aiutandoci .a distrug. gerli. Il Comando del corpo di spedizione ritenne che non era più oltre opportuno respingere gl 'indigeni che desideravano far ritorno alle proprie case e cominciò l'attuazione del ripopolamento dell'oasi, pur tenendo sempre la direttiva di rnas~dma di non lasciarsi sfuggire alcuna occasione di eccitare g-li iTldigeni contro i turchi, e per cercare di annientare jnsierne con ~ssi o senza di essi, il nucleo delle forze regolari turche. Avendo nel fratternpo la « Carlo Alberto» Ticevuto ordine dj non sparare più sui villaggi dell'oasi perchè in seguito alla presa di Ain Zara, molte tribù intendevano sottonrnttersi, il draken alzatosi n6lllo stesso gio:rno eseguì soltanto una esplorazione e delle fotografie. Il draken a terra invece in una ascensione fatta dalle 15 alle 16 diresse il tiro dei cannoni da 149 sulla moschea di Bir-Bu-Sahari ed adiacenze. In detto giorno il capitano Piazza ed il ten. Falchi si recano a cavallo ad Ain Zara e constatano l 'esattezza delle osser~ vazioni fatte in volo intorno alla topografia di tale oasi, anche nei più minuti particolari. Il Capitano :!Yloizo esegue in volo una ricognizione per AinZara-Sidi Sajah-Bir .El Turki-Bir Namusch. Scopre accampamenti sparsi a sud sud est di Ain Zara alla distanza di circa 8 km. ed oltre, della forza complm;siva di circa 2000- uomini, con salmerie in marcia verso Sidi Sajah. Due piccoli accampamenti a est di Ain Zara. Da essi una colonna di arabi si dirige a sud. Nelle vici"rwnze dell'oasi di Ain Z::1.ra, a sud, nessuna traccia di nemici >>. Per quasi tutto il mese di dicembre l'attività dei drakens fu ridottissima, sia per il mal tempo sia perchè non vi furono azioni di boro-b ardamento da dover dirigere. Soltanto l'ultimo giorno dell'anno nell'intento di far accompagnare dal drakeu posto sul brigantino la spedizione che, secondo l'ordine del comando del c-0rpo di spedizione, doveva recarsi a Zuara si pror,r.,dette al gonfiamento di un altro draken. Fu quindi esegui.t8
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un 'ascensione per vedere se fosse sgombro il terreno fra AinZara e Tagiura. Un 'altr a ascensione f u fatta nel pomeriggio a scopo esplorativo senza però scorgere nulla di notevole. E ssendosi calmato il mare si sbarcarono in detto giorno il carro generatore Cantono, i due carri da parco ed .un proiettore c-he erano pervenuti a Tripoli dall'Italia per il Parco aerostati co. Il gior no 7 dicembre gli aviatori proseguono nel loro lavoro c8plorativo: alle ore 8 parte P iazza, ma è cost retto però a rienrare dopo 15' di volo per la violenza del vento. N e1 pomeriggio dello stesso giorno egli tor na a volare dal le 16 alle 17,15 e quindi riferisce: « Strada per• Azizia completamente deserta fino . oltre Bir JDdiin. Strada Ain Zara-Sidi Saiah sgombra fino a 8 Km. da Sidi Saiah. Quivi ad est della strada, tre tende turche con una cinquantina di uomini. Ad ovest della ~trada a 4-500 metri da essa, una diecina di tende beduine con lln centinaio di uomini. Tutta la zona cornpresa fra Ain ZaraBir Tobras-crocevia a f>nd est di Bir E l Turki-Bir N arnusch assolutarnente deserta». Il Capitano .Moizo nel pomeriggio sj. pone a letto con febbre reumatica. Il giorno seguente il Tenente Gavotti. passando in volo s0pra Ain Zara, vede una colonna di 3-400 uomini a circa 5 Km. a sud-est di detta località: Suppone che siano i nostri in ricognlz10ne. Dato il mal tempo per parecchi giorni non fu possibile ag li aviatori di esplicare alcuna attività di volo. Ne] frattempo il 'Ien~nte Quaglia era ritornato da Homs, ove aveva trovato un campo di atterraggio impiantandovi un hangar di circostanza e lasciandovi il motorista con provviste di oJio e benzina. Il 13 dicembre era rimpatriato il Capitano Gilbert per ordine del 1viirdstero della Guerra. 11 giorno 16,- alle ore 20,30 lID ciclone improvviso distrusse alla flottiglia l'hangar Bessoneau italiano con i 2 apparecchi Farman. Il giorno 19 giunse alla squadriglia il Capitano del genio navale Guidoni con due operai borghesi. Egli recava con sè anche due apparecchi Farman, dei quali era pilota. Perdura il mal tempo sino al 20 dicembre, nel qual giorno perviene alla flottiglia il seguente telegramma del Comando del Corpo d 'armata speciale: « Ieri reggimento bersaglieri irnpeguossi in forte azione contro numerosi arabi a 10-12 Km. a sud di Ain Zara, ove si troverebbero tutt'ora. Furono 1~ inviati rin-
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forzi. Importerebbe avere possibilmente notizie situazione. Generale Frugoni ». Nonostante il desiderio intenso di eseguire tale ricognizione agli aviatori fu assolutamente impossibile volare durante quella giornata per il vento a raffiche violentissimo. Però, il giorno seguente il Capitano Moizo, in.curante del vento forte da ov~~t, parte in volo alle ore.8,10 e riferisce quanto segue: « A Bir Edim (carta al 400.000) , che forse (\ quella chiamata dagli indigeni Suani Beni Adem, 60 tende turche e! poche beduine: cir.ca ~000 uomini a sud sud-·est di esse. Due gruppi di tende beduine, nno di 15 e ·u no di 20 tende, con pochissima gente. Ad Azizia 30 tende turche e 30 beduine, circa 1500 uomini, tenuto conto dei fabbrjcati che vi sono. Le 2 strade a sud di Azizia sgombre per 10 KJ11. Lungo il Nlegenin 10--,15 chilometri a sud di Ain Zara 2 cas~ a cavallo della strada di Bir Akar. 8 tende turche e 20 beduine. rn una piccola oasi ad ovest di là, movimento di materiale e, di uomini, circa 3-400. In tutto negli 8 accampamenti, circa 2000 ~1.0mini. A 25-30 Km. a sùd di Ain Zara (Fonduk Ben Gascir) 5 tende turcl1e e 8 beduine, circa 500 uomini». Il giorno 28 dicembre il Comandante Scelsi del reparto dirigibili, d'ordine del Comando della Piazza e del corna~do l" Corpo d'armata, si accorda col Capitano Piazza per l 'impiego delle loro truppe nel caso improbabile, ma non impossibile, di un colpo di mano di fanatici sui loro « liangars » 4urante un eventuale attacco alle trincee ovest, come risulta dagl1informatori. Si stabilisce: il reparto dirigibili si schiererà. lungo il muro . ovest del cimitero degli ebrei, col necessarto numero di ufficiali; gli altri ufficiali dei dirigibilii quelli de~1'aviazione ed il plotone dell 'aviazione resteranno di risetv~ a tale linea p;resso il margine ovest del campo di lancio. L 'adunata in tale punto si darà al primo ·segnale d 'allarme. Proibito a chiunque di far fuoco se non dietro, ordine dei comandanti di linea. Tali prescrizioni sar anno adottate anche in seguito, h1 caso di allarme. I pochi uomini di truppa accantonati all'Ho.:.. ~el Costituzionale, vi rimarranno anche -in caso di allarme ag\i ord:.i1i dèl Tenente De Rossi, che si offre di comandarli e presi::. <liare ta"e c.1' ~fl. · Per 2 giorni non si potette volare a causa del cattivo tempo ma il giorno 31, dopo la forzata inazione, benchè il
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ve,nto fosse piuttosto forte si partì ugualmente e furono esegui te le seguenti ricognizioni: . Il Tenente De Rossi (40') ·p er Zanzur-Bu Selim-Zanzur-Bu 1\,feliana. A 3 Km. dalle trincee nota sul terreno una specie di sistema di trincea di cui non si sa rendere ragione. ~rorna quindi al campo risel"vandosi alla sera di osservare meglio, dopo aver ottenuto delucidazioni dal comando. Il Sottotenente Ga.votti · (ore 1 di volo) riferisce che Fon<luk ~Jl Tokar è sgombro e così pure Bir Edim. A Suani Beni A.dem l 'a.ccarnpa.mento segna.lato nell'ultima rj cognizione è molto aumentato (più che raddoppiato) sia di turchi che di arabi. L'accampamento Fonduk Ben Gascir è pure rnolto aurr1entato. Il Capitano :Moizo (dalle 7,35 alle 9,10), -o sserva: « Sulla strad·a di Sidi Sajah a 10 Km. da Ain Zara 30 tende beduine deserte. A 15 Km. da Ai.n Zara 30 tende beduine divise in vari accampamenti; in 2 di essi una tenda turca. Ad est del 11[ege- · nin (35-40 Kn1. a sud di Ain Zara) 15 tende <:~ 60-80 tende turche e so-100 beduine, molto movimento quadrupedi e materiali. Circa 6000 persone. In arrivo dall a direzione di ½anzur, 200 arabi con salmerie». Il Capitano Piazza (8,15-9,40) esegue un volo su Fon<luk Ben Gascir 15 Km. a sud di .Ain Zara e quindi riferisce : « Entro al grande fonduk principale 5 tende turche e qualche die·cina di tende beduine. Sulla strada che da Fonduk Ben Gascir con duce ad est sud-e::it (Tarhuna) una colonna di circa 400 persone. A Sidi Saja.h 10 Kui. circa a sud-est di Ain Zara 3-4 tende turche ed una diecina di tende arabe. Nei 5 fonduchi con pozzo e giardino cintato disseminato lungo la direzione Fonduk: Ben Gascir-Suani Ben Adem, qualche centinaio di a rabi in ognuno. A Suani Ben Adern; una diecina di tende turche in 2 nuclei distanti circa 1 Km.; ogni gruppo con una ventina di tende arabe. Nell'oasi che si trova subito ad est di Suani Br.n Adem (Bu Selim) circa 300 arabi con t ende beduine. Ad ovest di Suani Ben Adem (e dell a str ada Tripoli-Azizia) una rinn1one di 2-300 arabi. F ond uk 1\1:agguz, senza tende, appare oc<:upato da un centinaio di uomini.
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L'oasi di Zanzur (est)
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La perquisizione dell'Oasi Intanto il Comando del Corpo di spedizione, dopo aver avviate le trattative per la sottomissione degli indigeni del1'oasi orientale aveva fatto eseguire un'operazione per accertare che quella regione era realmente sgombera da ogni elemento combattente. Infatti essa .fu perquisita minutamente e furono ivi ritirat_e le armi che i pochi abitanti rimastivi consegnarono spontaneamente.
Strada e ridotta di Punta T agiura.
Giusta le istruzioni impartite in proposito dal Comando del Corpo di spedizione la detta operazione era stata iniziata il 10 djcembre. Le truppe non incontrarono 11ella loro marcia verso la meta prestabilita nessuna resistenza: trovarono soltanto delle armi vecchie e molte cartuccie di vario tipo. Le case erano quasi tutte abbandonate e saccheggiate, si contaro.no 400 abitanti dei quali poche diecine di validi; il re~to vecchj, do~ne e bambini. Fu poi notato un gran numero di $e-
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polture recenti, prova delle: gravi perdite subite dal nemico negli ultin1i combattimenti nell 'oasi. Infine furono scoperti quattro occhi umani inchiodati su una porta di una casa di .Amruss tragico epilogo delle atrocità commesse sui nostri soldati. Ad un Km. a sud di Sugh El-Giumaga fu rinvenuto anche un pozzo nel quale erano sepolti parecchi dei bersaglieri straziati il 23 ottobre. :Mentre si svolgeva questa operazione di perlustrazione e disanno nella detta zona un notabile di rragiura recatosi a Tripoli aveva assicurato il Comando che gli abitanti di questo paese si sarebbero sottomessi. Difatti il giorno 13 le truppe occuparono senza incidenti o contrasti Punta Tagiura. Così coi forti capisaldi di Ain Zara, delle F ornaci e di Punta Tagiura, e con le difese della fronte orientale di Tripoli si era ormai sicuri che il nemico non si sarebbe potuto più stabjlire in fo'r za dentro l'oasi.
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I prilni allori di guerra ·dell' .Aeronautica Per le operazioni alle quali avevano preso sempre intensamente parte i servizi aeronautici, S. E. il Generale Caneva Comandante del Corpo di spedizione in un ordine del giorno dell '8 dicembre 1911 diceva: L'efficacia deUe artiglierie ha bene e spesso trovato un preziosissimo a.usilio nelle osservazioni del tiro fatte e trasmesse dai drakenballons innalzati da terra o su apposito galleggiante. Ond 'è che io associo qui gli arditi ed intelligenti ufficiali aerostie-ri alla lode, che tributo ampia e ca] djsstima ai comanda11ti, agli ufficiali ed agli artiglieri tutti, di terra e di mare, senza. distinzione di specfalità o d'impiego ». <<
Lo stesso Comando, nello stesso g10rno 8 dicembre diramava il seguente ordine del giorno sull'opera degli ufficiali aviatori: « Con vivo compiacimento partecipo al Corpo di spedizione il segr{ente te1egramma di S. E. il Capo di Stato Maggiore dell'Esercito: S. E. Cane1.Ja - Tripoli
5686 - Sareii gTaditissimo V. E. se volesse esp1iime:rei mia sincera ammirazione agli ufficiali aviatori per loro coraggio tranquillo e coseiente e per la loro abilità. - Generale Pollio ». « Ai valorosi compagni nostri, i quali, con fede pari all'ardimento, hanno - primi' nel mondo - percorso le vie dell'aria fra i turbini dei p1~oiettili nemici, a questi benemeiriti esploratori, che, affrontando i pericoli di uno strumento non ancora sicuro, tanti preziosi elementi hanno saputo raccogliere per la condotta delle operazioni, giunga ora, per il meritato premio dèll 'alta lode ricevuta, l'eco· della soddiS1fazione mia e delle truppe tutte, che dalle trincee ogni gio,rno ne salutavano eon grida di ammirazione i voli superbi. - C. Caneva,, <<
Con questo ordinè del giorno l'Aeronautica :Militare Italiana, prima nel .Mondo, cingeva il primo serto del glorioso .lauro di guerra.
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La Preparazione per una nuova avanzata. Come si è rilevato dalle rela~ioni delle ric_;ognizioni aereè eseguite il 31 dicembre le forze nemiche, dislocate nei dintorni dell'oasi erano; in massima, così calcola te: A suani Beni Adem ci.rea 6000 uomini; a Fonduk Ben Gasdr 4000; lungo il Nlegenin 3000; ad oriente del Nìegenin 500; e sulla strada di Sidi-E::;-Saich 800. Quesh~ cifre concordavano approssimativamente anche <:on le infonnazioni fornite al. Comando da nostri emissari. La situazione si era aggravata. Tutte le tribù ci erano ostili, e tutte troYavansi ·più o meno in armi, ed esse stesse spingevano i turchi ad attaccarci.. : In questo stato di cose le condizioni militari per un 'avanzata all 'i:nterno divenivano sempre più sfavorevoli per la gione che ormai, invero, la guerra non si combatteva più con · fro i turchi.,, rna contro gli arabi. Il Comando, in conclusione si prefiggeva: avanzata diretta sn Garian con una sola linea ed una sola colonna, in un primo tempo, con azione avvolgente da ovest; poi, sdoppiando linea e colonna nell'ultimo tratto: però il risultato di costringere i i,n{,chi a battersi era tutt'altro che certo, ma, d'altra parte, non selnbrava ci foss<~ <li meglio da tentare per raggiungere questo supremo ~copo. Il Governo Centrale, intanto, aveva fatto presente l'opportunità di estendere l'occupazione della zona tripo~ Jina costiera fino a Zanzur: il Comando in Capo non ritenne ciò conveniente ed espresse invece l 'intend.i.mento di occupare per il momento Gargaresch soltanto. Ciò chè appunto fu fatto. Ed ecco come i $i?rvizi aeronautici si prestarono alla prc~parazione dj questa operazione e come poi direttamente con{'orsero allo svolgiment0 di essa. Il 5 gennaio alle ore 16, ·il Comando del r Corpo d'Armata inviò il seguente telegramma: « Urgente - Comando Flottiglia aviatori - Per norma si comunica che da Ain Zara è stato segnalato nemico in rnar0ia verso .A.in Zara e verso Gargaresch da sud sud-ovest .A.in Zara. F.to Generale Frugoni ». Fu risposto:« Comando l" Corpo d'Armata: 1V1oizo e Gavotti partiti ora per esplorazione indicata. :F'.to Capitano Piazza ».
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L 'accampamento di Suani Ben- Adem.
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Ecco la ricognizione del Sottotenente Gavotti: « Nelle vicinanze di Ain Zara non vi è traccia di nemico. A circa 6 Km. dj Ain Zara. e un I{m. ad est della strada del Nlegenin, 100-200 uomini fermi senza ten(ie. :Movimento di arabi sulla strada del Megenin in vicinanza di Fonduk Ben Gascir. A Fonduk Ben Gascir il solito accampamento forse un po' diminuito. Un grosso fonduk tra Fonduk Ben Gascir e Suani Beni Adem è pieno di gente che. spara fucilate contro l'aeroplano. A Suani Beni Adem il solito accampamento che pare aumentato. A un Km. a ovest un altro accampamento più piccolo. A 6-8 Km. a ovest molti fuochi riuniti. In tutta la regione a ovest pochi isolati. A sud di Zanzur 5-6 Km. in una piccola oasi verde 2 f onduchi con gente». Il Capitano !1oizo, di ritorno riferì verbalmente al Comando di Corpo d'Armata e della piazza intorno all'esito della sua ricognizione. Nel mattino della stessa giornata viene eseguita dal « draken » rma ricognizione ad Ain Zara per ta sistemazione di una Stazione. foto-elettrica. Nel pomeriggio dalle 14 alle 17 vennero fatte due ascensioni. Fu scorto un accampamento (sul quale verso le 17 si erano innalzate numerose fumate situato a circa 15 Km. a sudovest di Bu :Meliana. Tale osservazione fu confermata dagli aviatori. Il giorno 6 genn3:io eseguono delle ricognizioni il Capitano :Wioizo ed il 'renente De Rada: De Rada non ebbe nulla da segnalare, il Capitano Pia~za è ancora ammalato in camera con febbre reumatica. Il draken eseguì nel mattino delle aRcen~ioni dalle 8 alle 11. Nei giorni 7-3 vi fu maltempo; ciò non ostante il giorno 7 il. Parco aerostati~o si trovò pronto per trasferirsi alla Bu M:e1iana, come già prestabilito. Difatti alle ore 6,15 si inizia il trasporto <lel draken sulle funi raddoppiate attraverso l'oasi ma, dopo breve tratto, essendo rinforzato subitaneamente il vento (che dà al draken forti sbandamenti) si fu costretti a far ritorno all'hangar. Alle ore 8,30 il draken esegue un 'ascensione sul campo di manovra fino alla quota di 300 m., ma dopo 20 minuti si è costretti a ricuperare l'aerostato perchè il vento dà 'una grandisfijma tensione al cavo di ritegno. II giorno 8 il personale del Parco esegue una ricognizione fino ad Am Russ quindi trasporta il carro « Cantono » fino ai
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pozzi della Bumeliana dove bisogna impiantare un proiettore elettrico». Il giorno seguente, il Capitano Piazza, ristabilitosi, esegue una ricognizione a Fonduk lv1aguz (15 Km ciirca da Tripoli verso Azizia), che risn]ta « occupata da un centinaio di uon1ini nel fabbricato. Fuochi accesi. Poco a Sud di Angila una colonna di 200 cavalieri sulla strada verso Fomduk 1viaguz. A Suani Ben Ade1n m.olti fuochi accesi nell'accampamento a est della strada. Interrotta la ricognizione per i forti colpi di vento e per la f oschìa ~. Nel pomeriggio, alle ore 16 parte il rrenente Gavotti e riferisce: « Situazione invariata. a Suani Beni _A_dem e Fonduk Ben Gasc:ir. In quest'ultimo accampamento n1olta gente presso le due case. L'accampamento (Tende) però, non pare cresciuto. Sono scomparsi 200 uomini a 6 Km. da Ain Zara segnalati nelL~ultima ricognizione». Poco dopo le ore 16 parte il Tenente Rossi che fa un volo di 7 minuti ed atterra per :i « rémous » e per la f oschì.a. Moizo vola per 15 minuti ed atterra per il tempo cattivo. Nella stessa giornata, tanto nella mattinata che nel pomeriggio, il draken esegue delle ascensioni sul campo di manovra senza riuscire a notare nulla di interess.ante.
La Propaganda con i velivoli Verso la fine di dicembre alcune tribù aveva.no inviato a Tripoli alcuni messi per sentire se e come, irt caso di sottomissione, sarebbero state accolte; ma i turchi avevano. resa più stretta la vigilanza per impedire che gli arabi disposti a sottomettersi giungessero alla costa, esercitando, nel contempo, repressioni feroci contro i nostri emissari, facendoli senz'altro impiccare al minimo sospetto. Alle solite calunnie diffuse sul nostro conto altre ne avevano aggiunto per intimorire gli indigeni: le menzogne, ad esempio, che nel Sahel ed a Tagiura noi avevamo ucciso pacifici abitanti; e che a Tripoli s 'imprigjonavano o venivano impiccati tutti quelli che si presentavano ai nostri trinceramenti pet la sottomissione. Per smentire queste menzogne si pensò di far giungere agli arabi direttamente la nostra parola mediante proclami gettati
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dagli aeroplani. Con tal mezzo si sperava di combattere la propaganda turca dimostrando I 'infondatezza delle calunnie divulgate; di sventare in parte le arti malvagie usate per mantenere l'ostilità contro di noi, e di smascherare la .falsità delle notizie sparse per far credere che le armi ottomane passavano di vittoria in vittoria. · Ed ecco il testo dei primi proclami che gli aviatori, lancrnrono sulle località nemiche e sugli accampamenti deg_l i arabi.
I procla111i lanciati dagli aeroplani sui ca1npi nenlici. Nel nome di Dio: Indigeni ed arabi! L'Augusto Governo Haliano è venuto in questo paese per la tutela dei nostri comuni inter,essi e per scacciare per sempre i Turchi nostri nemici ed anche vostri nemici, i quali fingono di ~ssere vostri a.miei, i quali vi umiliarono sempre, uccisero i vositri grandi e i vostri notabili, vi fecero sempr,e promesse, cht~ poi non mantennero. Ascoltate, Arabi, le seguenti parole: Noi, prima d'i venire. in queste contrade, abbia,mo studiato .e, saputo il vostro ,stato ed i vostri costumi, come sapevamo la vostra storia passata.. Noi .sappiamo la fedeltà che portate alla vostra parola e sappiamo tutte le oppressioni e le ingiustizi,e che esercitano i turchi nella esa.zjone delle tai~'se, nel reclutare tra. Yoi soldati e· gendarmi. A noi è nota purei la prevaricazione dei .Junzionari, la vostra miseria. Tutto ciò ci è stato confermato da arabi stessi, f.idi a noi e che vogliono il bene nostro. Vogliamo redimervi dalle mani dei vostri oppressori. Con noi vi troverete bene e speriamo chei s:a rete riconoscenti per qnest 'opera nostra. Vogliamo farvi tutto il bene, mettere in salvo il vostro paese, che è stato troppo abbandonato e migliorare assai i Yostri terreni ·e così troveremo tutti grandissimi vantaggi. Non vi lasciate ingannare dalle menzogne di coloro che vi fanno ·Cl·e-dere che vog-liamo· togliervi i vost ei t erreni e gli altri beni per darli ai nostri. E' questa una sfacciata menzogna, una scaltra calunnia! Noi abbiamo in grandissima stima: la vostra, aug·usta reljgione di cui apprezziamo i meriti. Abbiamo in grande rispetto le vostre donne
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e sarà punito con ~t>verissime pene chi osasse di offenderle. I Turd1i, c-J1e ora vogJ.iono parere vostri amici, quante degne pr.rsone non vi uce:.i~<:'rO 1? Quan te nobili famiglie vostr,e non rovinarono 1 Noi, pur essendo di r eligione diverisa dalla vostra, abbiamo il libro e perèiò siamo giusti P siamo pietosi verso i vostri poveri. Sap pia1V) apprezzare il valore dell'uomo· e risp,ettare la razza a.r aba. Conosciamo Ja co8tra storia che parla deHa vostra generosità e della vostra lealtà. Noi pubblichiamo questo proclama. perchè vi guardiate di fare· la guerra uniti con i Turchi, versando inutilmente tanto sangue. Chi può fro·n teggiare un governo non può essere che un altro governo. come il forro non può essere lavorato se non col ferro. Voi siete degli b1digeni ·e, non avete a che· fare con la guerra. Noi con l'aiuto e eon la forza di Dio scaceeremo i 'furchi da questi paesi, e voi in quale C'jndizione vi trovere,te di fronte a noi se vi ostinate a fare causa comune con i Turchi~ Il Governo dispone cli eroi senza fine ed i nostri ~trumtmti di guerra sono come il fuoco che· brucia. Lasciate che noi ci misuriamo con loro finchè l'ordine stabilito da Dio « ab eteTno ,1 abbia la sua fine. Noi vi garantiamo, impegnando la nostra parola, che dimenticheremo il passato e che coloro i quali non faranno più causa comune c:on i Turchi, non avranno nulla da temer€, non S!aranno puniti nè 8a.rà fatta alcuna vendetta. Per lei grandi menzogne che spargono sul nostro conto abbiamo vure udito quella che ci accusano di aver ucciso le donne e i minorenni della lVIenscia. Lungi da noi quest'infame calunnia. Gli arabi stc~ssi se l'interrogate la smentiranno. Noi abbia.mo· ucciso quelli che, armati per istigazione dei 'l'urchi ci attaccavano a tradimento a1le spalle dopo averci giurato la loro fedeltà, mentre noi li difendevamo. A molti aHri abbiamo perdonato e oggi vivono contenti e felici. Non dimenticate che la. fedeJtà e la lealtà sono le, basi dell'umanità e che la. giustizia è quella che fa prosperare i regni. Ora è la stagione della ·Semina e da cinque anni la carestia vi fa soffrire. Abbandonate i 'l1urchi e noi vi fornir,emo tutta la semente e gli animali necessari. Ricordatevi che quelli che· verranno per i primi a noi avranno i favori ed i benefizi del potente Regno d'Italia e quelli che saranno sordi alle nostre parole· avranno i beni confiscati. lI nostro fermo proposito P. quello di alleggerire le vostre tasse, di esjmere il paese dal servizio militare, e dalle sottoscrizioni. Noi vogliamo chiamare i vostri notabili a coprire le cariche secondo gli usi e costumi del paes.e e li pagheremo molto bene ; così potranno fare 1
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la giustizia senza aggravare i più deboli. Se voi ci sarete riconoscenti, uoi saremo i vostri forti protettori. Il GoveTno Italiano sarà per voi un padre amoroso. Chi è: avvisato è mezzo salvato. Non vi fate ingannare da chi vuole la vostra perdizione come la polvere dispersa dal vento. Vedete come i Turchi vi fanno combattere e restano sempre indietro al coperto 1 Quando vi sveglierete 1 Temete Iddio per amore dei ·vostri figli e evitate una morte sicura. Saluto a chi segue il retto sentiero e impiega tutti i rne,zzi per evitare lo spargimento del sangue mussulmano. TDipoli, 2 gennaio 1912. L' Aiuta.nte Governatore
Gen. SALSA
Agli Arabi della Tripolitania. Che cosa asp,eittate per venire a noi~ Non sentite il bisogno di prega.re nelle vostre moschee, di vivere tranquilli con le vostre famig]ie, . di pascolare il vostro bestiame, di rlipr,enderei sicuri i vostri commerci, Noi abbia.mo il libro. Noi siamo religiosi e onesti. L'Italia è vostro padre perchè ha spos•a to la Tripolitania che è vostra madre. Io vi dico presentatevi sicuri a noi ,e nessun male vi sarà fatto e il passato sarà dim,enticato.- Io vi dico og·nuno che verrà a me col suo f w:ile e munizioni avrà un napoleone e un sacco di grano o _di orzo; i .capi politici e religiosi sara.n no riconosciuti come tali dal Governo Italìèmo e saranno pagati. La mia parola è una sola: Allah è grande; pregatelo che apra i vostri occhi alla. verità. 1
Tripoli, 15 gennaio 1912. CANEVA.
TL giorno 10 gennaio alle ore 7,45, parte il Capitano Piazza (un 'ora e 30' di volo); poi il Capitano NJoizo che rientra subito per << ratées » al motore, poi il Sottotenente 0-avotti, poi àncora }.tf.oizo, che rientra subito per lo stesso motivo. Il Capitano Piazza informa: « A sud di Ain Zara-Fonduk Ben Gascir circa 200 tende arabe ed una ventina di turche. In totale circa 3000 uomini: fanno fuoco all'apparire dell'aeroplano. L'aviatore getta 50 proclami. Occupati i fonduki verso ovest ciascuno da rm centinaio di arabi. Fonduk El Kerib: una
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trentina di tende arabe. Azizia: movimento di cavalli e materiali vicino al castello ed alle tre case, poche tende turche, circa
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F ac-simile di un proclama lanciato dagli aeroplani
venti beduine poco più a sud. In tutto nelle vicinanze circa 300 persone. 5 Km. a sud di Azizia, una diecina di tende turche e piccolo accampamento arabo.
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« Ritorno a Nord ~lianin (15 Km. a nord di Azizia). Casa
abitata e piccolo accampamento arabo (200-300 persone) . Suani Beni Adern: aumentato il grande accampamento presso la strada, prevalgono le tend8 turche. 5-6000 persone. Deserta tutta la strada per 1.'ripoli fino Fonduk El Togar. Alle ore 9 la casa è occupata da circa 200 uomini. Si distingue dinanzi ad pssa suJla strada, un nucleo di 50 cavalieri». Si riferisce quindi ~mlla topografia: « .L a strada con andamento parallelo al lVIegenjn e ad est di esso a ci rea 18 Km. di A.in Zara poco dopo la
Azizia
regione dei Fonduki (che si trovano ad · ovest) si biforca; un: ramo va verso sud ovest, si .dirige sul l\ilegenin, lo taglia di sbieco e va vf~T'$O Azi7,ia. l/altro ram.o si dirige a sud, sud-est ver~o i colli orientali cfolla linea di alture isolate disposte da est a ovest. La ~trada immediatamente a ovest del l\ifegenin, dopo aver oltrepassato Fonduk Ben Gascir si biforca, un ramo segue il l\1egenin verso sud, l 'altro obligno verso Azizia con un andamento assai tortuoso. 2 Krn . circa a sud di Suani Beni Adem una strada si dirige verso Zanzur (nord, nord-ovest) e dopo 6-8 Km. passa per un giardino con f onduk. Da Suani Beni .Adern una strada si dirige sud, sud-est ed ha alla sua de-
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stra, cioè verso sud, un fondu k con giardino crnta to e po7.zo, aJla sua sinistra, cioè verso nord-est, 3 giardini cintati con pozzo. A 3-4 K.n1. a sud-ovest di Ain Zara e poco distante dal margine ovest del ~fegenin, vi è un recinto per carovana».
L'allievo pilota Oreste Salomone Ufficiale d'amministrazione della Flottiglia aviatori
Il ~~enente Gavotti partito alle 6,45, al ritorno informa~ « Situazione invariata a Suani Beni Adem e Fonduk Ben Gasci r. Sgombra la zona fra la strada di Azizia e la strada di Bfr '.robras fino all'altezza degli accampamenti. Sulla strada di Azizia Fonduk :Maguz, una trentina di cavalieri (scuri) sulla f:trada di Bir rrobraR, a 6-7 Kn1. di Ain Zara, 20-30 cavalieri marciano verso Ain Zara.
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Dopo le ore 16 parte il sottotenente De Rossi (10 minuti) per Zanzur-Fonduk El 'rokar ad est verso il l\!Iegenin, che percorre al sud fino a scorgere le due case individuanti l'accampamento turco. Quindi ad Ain Zara e Gargaresch. Nessun movimento di truppa; la zona compresa fra Tripoli-Zanzur-Fonduk El TokarMegenin è sgombra. Il Farman del capitano Guidoni che sembrava disperso nP-lle operazioni di scarico dalla « San Giorgio » risulta invece trovarsi su di un zatterone al molo dello Sparto anzichè al cimitero degli Ebrei, dove era atteso. Si dispone perchè sia trasportato al campo. Verso le ore 16 Oavotti trasporta l 'Etrich aJ Forti.no C e lo prova fuori delle trincee. Nella notte dal 10 all'll il personale de) Parco parte -dall'hangar e si dirige col draken sulle .funi verso la Bu-l\iieliana dove giunge alle ore 10,15. Si esegue colà una ascensione dalle 10,45 alle 12 per rilievo fotografico dell'oasi a nord (quota rn. 270). Dalle 13,:30 alle 16 si eseguono altre 2 ascensioni per esplorare la zona desertica a sud (quota 650 rn.). Alle ore 16,30 dopo aver provveduto al rifornimento del draken si riparte per far ritorno all'accampamento dove il Parco giunge alle ore 17,20. Per tre giorni non si potette volare a causa del cattivo tf:mpo. I1 giorno 14 alla flottiglia aeroplani viene aggregato quale ufficiale d 'amministrazione il tenente Oreste ·Salomone. detti giorni il draken fece qualche brevissima ascensione a seopo esplora ti vo. Il. Comando del 1° Corpo d'Armata aveva intanto richiesto alla Flottiglia Aviatori una relazione quindicinale concernente il personale, il materiale ed i servizi da essa eseguiti. Ecco infatti rorne venne redatta questa relazione, la quale porta ancl1e delle interessanti annotazioni sui servizi inerenti alla flottiglia stessa.
In
Il trmct!rarnento di Gargaresch !otografato dal Drakcn ( 1912)
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Servizio di Aviazione Relazione quindicinale n. 1 (dal 1 al 16 gennaio 1912) MBZZI AT'l'UALI
Ufficiali: 5 piloti con brevetto superiore; 3 con brevetto sem· plice; 3 uff. allievi piloti, aiutanti. Truppa: 1 Sergente; 2 Cap. :Magg.; 2 Caporali; 36 soldati; 2 operai borghesi. Velivoli in uso: (l'esponente indica il numero dei posti); un :F'arman (2); due Etrich (2); (uno non è a punto, uno nuovo ed uno vecchio) dne Blériot (1 ) (logori); · tre Nieuport (2) ( uno logoro). Velivoli in arrivo: un Farman (2). Velivoli già ordinati: un Farrnan (2); un Blériot (2) . Velivoli deteriorati e pronti per essere spediti in Italia-: due Farman (2 ). Motori di riserva: 3 Gnome HP. Campo di lancio: piccolo, alquanto pericoloso. Presso le trincee si ::;ta adattando un carnpo rnig·liore per gli apparecchi in prova e per gli esercizi dei piloti con brevetto semplice. Hangars: 4 tipo l\!Iecandino; 2 Bessoneau, tutti in tela; esigono frequenti riparazioni; se ne richiesero in Italia 2 in legno. Impianto: Trasporto I-langars e velivoli riuscì assai laborioso per 1a mancanza di pontili e per la deficenza dei mezzi e materiali vari di scarico e di trasporto. Funzionamento: Piloti militari. Le diverse missioni (ricerca del nemico e determinazione delle~ ~ue posizioni; le informazioni topografiche per la correzione degli schizzi in uso presso le truppe; il lancio di bombe e di proclami; l'aggiustamento del tiio d'Artiglieria furono compiuti con rif:.ultati concreti da 3 dei fl piloti militari. Condizioni meteorologiche: Dai prirni dello scorso dicembre in poi poco favorevoli al volo; spesso proibitive. Truppa: Operai e uomini <li fatica funzionarono bene.
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Velivoli: ]~ccettuati gli « Etrich », che per la ristrettezza del campo noil poterono ancora essere messi completamente a punto, tutti gli altri funzionarono bene con un solo pilota a bordo. J\ pparecchi a due posti: I « Nieuport » dopo le prove fatte non si ritengono coi motori attuali di 50 HP di sufficente potenzialità per portare anche un osservatore neJle contingenze di guerra. Si provò un Farman (2) coll'osservatore, ma la prova non riuRcì perchè l'apparecchio· cadde subito da 10 metri fracassanc1osi; si rinnoveranno le prove. Gli Etrich verranno provati col passeggero, appena le condizioni del nuovo campo e quelle meteorologiche lo permetteranno. Hangar: I « Mercandino » funzionano bene. Il primo « Bessoneau » drizzato fu schiantato da un ciclone.
Ammaestramenti risultanti dall 'esp_erienza e proposte varie. Pjloti militari: Essendo numerose e complesse le doti necessa· rie al pilota per disimpegnar e il suo servizio jn guerra, s'impone la necessità di poter fare un 'accurata scelta su di un numero considerevole di piloti provvisti di brevetto superiore. Truppa : Operai: Urge provvedere una numerosa ed ottima maestranza, aumentando la ferma, con speciali soprassoldi, accaparrando i migliori a termine della fenna con retribuzioni proporzionate alla concorrenza borghese. Campi di lancio: L'opportunità della sicurezza generale concorda con quella di tenerli distanti dalla linea degli avamposti fino a ci.rea 15 km., distanza occorrente al pilota per prendere la necessaria quota di volo. Vrlivoli: In uso s'impone: 1° Il maggior campo visivo possibile (almeno 60-70 gradi sotto l'orizzonte) possìbilità di portare l'osservatore; e non potendosi ciò escogitare, avere almeno un binoco]o o monocolo che po'ssa essere usato utilmente dal pilota aumentando l'attuale stabilità automatica degli apparecchi (deficientissima ad esempio nel « Blériot », sufficiente nell '« Etrich »); 2° L'adozione di un opportuno appai·ecchio fotogra-
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fico che possa essere manovrato con una mano sola; 3~L'adozione di un meccanismo semplice per lasciare cadere bombe potenti e realmente efficaci: quelle usate finora sono deboli e non riescono che di effetto morale perchè la velocità verticale di cui sono animate (circa 110 metri al 1 ") cadendo da 700 metri fa sì che le scheggie e le pallottole s'interrino anzichè essere lanciate lateralmente ; 4° Per ragioni di sicn- . rezza relativa: una maggiore robustezza e semplicità di organi (come quelle del Nieuport p. esJ ed una almeno parziale corazzatura delle parti essenziali. Hangars: Per essere del tutto ottimi i « ~1:ercandino » esigono leggere modificazioni ; i « Bessonneau » sono ampi e solidi ma troppo voluminosi, pesanti, ingombranti ed offrono eccessiva presa al vento. · Organico della F lottiglia di manovra (escluso cioè il personale dei materiali per i servizi generali della flottiglia, dei quali si parlerà in altra relazione). · Ciascuna flottiglia, alla diretta dipendenza dei Comandi di grande unità (Corpo d'Armata, Divisione di Cavalleria, Brigata di Artiglieria, Piazza forte) sarà composta di 4-5 piloti militari con brevetto superiore e dichiarat~ ottimi ognuno dotato di un apparecchio e motori dello stesso tipo con una riserva del 50%: Comandante sarà un ufficiale possibilmente di- grado $Uperiore a quello di tutti gli altri piloti ; almeno capitano. Se egli stesso non piloterà effettivamente, è necessario che sia stato ottimo pilota militare. Operai: Per ogni pilota un motorista e due aiutanti di cui un allievo motorista. In più nella flottiglia, due falegnami, due fabbri, due lattonieri, un sellaio ed 8 uomini di truppa più un sergente o caporal maggiore e due caporali.
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L'occupazione di Gargaresch ln questa prima quindicina del mese di gènnaio il Comando d'Armata aveva fatto sovente eseguire delle r icognizioni da plotoni di cavalleria ma siccome non davano nessun risultato pratico, mentre esponevano i plotoni stessi ad insidie nemiche, furono fatte sospendere. Queste ricognizioni infatti non aggj nngevano nulla di nuovo a quello che già si sapeva a mezzo degli aviatori e degli emissari. Il nemico, non si era in questo tempo mostrato che con qualche gruppo d'osservazione a Fonduk El Tocar; furono però denunziate delle piccole razzie notturne nei dintorni di Gargaresch. Queste, anzichè veri atti di rapinar parvero invece degU atti simulati per trarre colà in agguato qualche nostro repar to, tanto più che in q.uelle parti dell 'oasi non vi era davvero più nulla da ruhare, come s'era già constatato con le nostre ordinarie esplorazioni. Le piccole razzie attorno a Gargaresch, dunque, Rembravano sospette e poichè s'era deciso I 'occupazione di detta località parve oppor tuno, anche per effetto morale, di eseguirla su· bito, e per tanto il Comando ne fissò l'azione per il 18 gennaio. Dell'operazione fu incaricato un distàccamento composto del 52° fanteria, di due squadroni guide, una sezione da 7S A ., una compagnia zappatori del genio ,e aliquote di servizi. Ne ebbe il comando il colonnello Arn.ari del 52° Reggimento col mandato di procedere alla costruzione di due r idotte 5n punti prestabiliti. Intanto i servizi aeronautici, in occasione della predetta operazione, prestano la seguente opera : Il giorno 16 gennaio il Capitano ìvfo izo parte in ricognizione D.Prea per S11ani Beni Aclern - Fonduk Ben Gascir - Bir ~robras. A Suani Beni Adem, in più, nuovi accampamenti ad un chilo· metro circa ù sud-est del boschetto. F ra Suani Adem e Fondnk Ben Gascir i recinti sono sgombri. L'accampamento a Fonduk Ben Gascir forse nn po' diminuite; nell'oasi 2-3 km. a ncrd·est 10 tende miste. Il Sottotenente Gavotti sulla sua ricogni7,ione riferisce : « A Suani Beni A<lem il solito acctimparncnto, forse un po' aumentato da numerose tende arahc' sparse a nord del boschetto. Sulla
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strada verso Fonduk J\:Iaguz a :1 km. da Suani Beni Ad.em 8-4 tende turche. :Movimento di arabi sulla strada». Il Tenente De Rada vola per 10 minuti ed è costretto ad atterrare per forti « rernous » ed anche perchè l'apparecchio <, molto leggero» balla troppo e non resiste al vento. Si è sbarcato nel frattempo e portato al campo il Farman n. 5 giunto dall'Italia sul piroscafo « Iv1endoza ». In questo giorno il parco aerostatico non eseguì ascensioni però nel pomeriggio si occupò, in seguito ad ordine del C·-~nando del genio, a trasferire la stazione auto-foto-elettrica dal fortino C al fortino B e monta un'altra stazione ad ovest di Bu· ~il eliana. Nella mattina del 17 gennaio volo di 15 minuti di Piazza, costretto ad atterrare perchè il motore testè cambiato non è a punto. rrenente De Rad.a (50 minuti) . Per Gargaresch - .A.in Zara :F'onduk Ben Gascir. A Fonduk Ben Gascir trovati i soliti ac-: campamenti turco-arabi. Capitano Iv1oizo (ore 1,10). Ricognizione: Bir El rrurch e Bir El Turki sgombri. Bir 1'obras - 2 accampamenti: 1 di 1000, l 'altro di 500. A Fonduk Ben Gascir, come ieri. L'accampamento beduino a sud-est di Suani Ben Adem appare popolato e con mandrie. Suani Ben Adem, come ieri. Agila più movimento. Da Agìla a Zanzur sgombero. Lancia 2 pacchi di proclami (n. 2 e n. 3) a Forduk Ben Gascir e Suani Ben Adem. Al campo di lancio s'inizia l'impianto· del Bessoneau n. 3 (francese) e si è tolto un Mercandino che si è trasportato dal campo al fortino B. Capitano Ivfoizo (45) : Ain Zara-Fonduk Ben Gascir. A Fonduk Ben Gascir l'accampamento pare ancora più diminuito. Pa uno schizzo del terreno fra Ain Zara e Fonduk Ben Gascir. Il giorno seguente, alle ore 8.30, parte il capitano Piazia per la zona sud dei laghi di Taginra: « Sgombera per 6-8 km. Bir El Tutki: un centinaio di uomini presso l'antico accampamento Bir Tennin e Didi Saiah (1~ km. a sud di Ain Zara) 2-300 nom1n1. L'accampamento di Fonduk Ben Gascir pare diminuito (circa 2000). Sono occupati i fonduchi vicino a sud-ovest. Suani. Ben Adem, invariato; molto movimento di cavalli (300 circa). I fonduchi che trovansi intorno a Suani Beni Adem e quelli lungo la strada per Zanzur sono occupati. In tutto 7800 uomini e po-
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chissime tendt~ nèlle vicinanze. Valle del l\:Iegenin e strade parallele attigue, sgombere da grossi r eparti; solo qualche individuo isolato. Lanciati i proclami a Bir Tobras e Suani .Bc-m · Adem ». Di ritorno dall 'esplor azione il capitano Piazza è preso da forte febbre r eumatica. Il comandante la squadr ig lia soltanto ver so le ore 1 O. di· ritorno dalle sue esplorazioni, apprende che dalle nostre truppe si è jniziata una avanzata presso Gargaresch ; se tal e azione fosse 8tata comuni cata alla squadriglia a tempo, almeno al mattino~ dì buon'ora, i capitani Piazza e .Moizo avrebbero p otuto essere a ssai u t ilmente im piega ti esplorando le zone d 'azione, invece di eseguire, corne. fecero, una ri cognizione in tutt'altra parte. Il rnòvim ento a<'cent.nato di cav alieri (cirea 300) a Suani Beni Adem, rilevato dal capitano Piazza verso le ore 9, era probabilmente cau. a to dalle prime informazi oni al n emico, giunte in iale località. <lal luogo del combattimento. Il tenonte Gavot6 , ri masto di riserva al camp o, verso le ore 8, vedendo alcuni reparti incamminati verso le trincee, e saputo da essi che si procedeva ad un 'avanzata verso Gargare~ch , parte in v ol o <lj sua iniziativa e compie nel mattino le brevi , ma proficue rjcognizi oni seguenti, il cui risul t ato eonmniea di volta in volta ai genera li p resenti al Fort ino B. 1° volo (ore 8.30): Il Litoral e fino a l limite est dj Zanznr completamente sgo111 bero. I nostri ·stanno avanzando oltre Gargaresch. La parte principale però è ferm a presso la p unta oriGntale <li Garga n~8r.l1. Prrr-;so Zanzur a 2 krn. ad est, t en<le b e<luine rhe :-::rmbrano ahhandonate. 2° volo (or e 9,30) : Sulla <luna a ·n or<l di Fonctuk El 'rocar, Cli rea .200 uomini fermi (30-50 cavalieri). Sulla strada da Suani B eni A dem e Fonduk Ji~l T ocar, a ltrettanti marcianti ver:;;o 11ord 3° volo (ore 14) : T nostri si son o alquan to ritira ti ed hanno abbandonato i trinreranHmti Rituati all'estremità occidentale di Gargare:;;ch occupa ndo invece quelli ver~o l'ei:;tremità orientale. Ad .ove::::t di Gargaresch, ·ad unn di stanza uguale alla lunghezza dell'oasi ste~sa~ 50~J 00 cavalieri (scuri) a ppiedati presso un piccolo fabbricato. Nella r egione compresa fra le dune, un migliaio e for~e più fra arabi e turchi. 4° volo (ore J !5,R0-16) : T nostri hanno ocrupato i trinceramenti ahhanèlonati ed hanno rostruito un 'altra trincea ad ove~t 0
Strada carovaniera e ridotta di Gargaresch
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di Garg:aresch normale alla spiaggia. La nostra cavalleria è poco twanti questa trincea, presso il mare. Il nemico si ritira verso Zanzur Alle 18,30 il capitano Scaparro, che seguì l'avanzata delle nostre truppe a Gargaresch, è trasportato alla sede della squadriglia, -con tre ferite all 'ascel1a destra ed ai calcagni ri,.. portate durante un 'azione contro gli arabo-turchi . ·Benchè ferito continuò a combattere ed avanzare coi reparti no· compagnia rlel 52° fanteria) incaricati di respingere il nemico minacciante mentre la nostra aveva ultimato le munizioni. Ferite non gravi ma complicatesi leggerrnente, per l'ulteriore lavoro del capitano Scaparro. , Nello stesso giorno, nell 'inten<lirnento di eseguire fotografie daI1 'alto, viene trasferito nel mattino il <lraken alla Bu ~1:eliana dove il Parco giunge alle ore 9,30. Vengono colà eseguite 2 ascensioni nel mattino. Alle ore 13, tenendo il dr.aken sul cavo a 350 m. di quota, e percorrendo la strada sul rovescio delle trincee il Parco prosegue sino al fortino C e poi fortino B dove sosta mezz'ora. Di là il parco torna all'accampamento segilendo la carovaniera Gargaresch-Tripoli. Alle or·e 18 il draken viene ormeggiato in hangar. Ecco intanto come s'era svolta l'azione delle nostre truppe pe'r l'occupazione di Gargaresch. (1) Alle 7 del 18 gennaio il distaccamento, al com·a ndo del colonnello Amari, mosse dalle nostre trincee in formazione di marcia nel deserto; verso le ore 8 lo squadrone di cavalleria di estrema avanguardia era. accolto da colpi di fucile sparati da gruppi di arabi, che si erano appostati verso la vecchia torre di Gargaresch. Arrivata l'avanguardia (battaglione granatieri) due chilometri di là dei margine dell 'oasi orientale; la colonna sostò per principiare la costruzione delle ridotte nei luoghi prestabiliti. Verso le 11,30 furono segnalati gruppi nemici in direzione di Fnndnk El 'l1ocar e di Zanzur. Poco dopo il mezzogiorno, preceduto da stormi di cavalieri, si manifestava un violento attacco contro i granatieri, con poche forze da. sud e moltissime da sudovest e da ovest, specialmente lungo la spiaggia, dalla qual parte sembrava che si volesse fa.re lo sforzo maggiore, per spuntare ···-
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(1) Campagna di Libia - Ministero Gnnra Maggiore - Ufficio Storico - Vol. II.
Comando del Corf)() di Stnt<>
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la nostra destra. Il Comandante della colonna, sia per sottrarre 1l battaglione granatieri ad un avvolgimento, facile a compiersi per la .velocità ed il modo di combattere degli arabi, sia per attirare j i nemico sotto il tiro ef:fieace dell'artiglieria, sia infine per concentrare le forie e procedere al contrattacco appena il nernjco si fosse impegnato a fondo, dispose che quel battaglione ripiegasse verso l 'oasi . , ll nemico continuò per quasi due ore il suo attacco e con vero accanimento contro la destra, dalla qual parte tentò ripetutamente d 'avanr,arsi spingendo det gruppi perfino in mare. Jn ultimo tentò nn più vigoroso sforzo contro j reparti schierati a, siniRtra dell'oasi, cacciandosi sotto a così breve distanza che la sezione da 75 A dovè far fuoco con gli shrapnels graduati a Z(•ro. J\tia, a questo punto, entrata in azione parte della nostra riserva e, intensificato il fuoco di tutti i pezzi, il nemico dovette fermarsi; poco dopo, controattaccato alla baionetta, indietreggiò e quindi con la sua consueta straordinaria velocità r iusc'ì a . sottrarsi prima che i squadroni di cavalleria, in parte appiedati, potessero mettersi in condizioni di pjombargli addosso. J\tlentre ferveva il com battimento l'aviatore tenente Gavotti - come si è potuto anche rilevare dalle relazioni dei suoi voli éra riuscito a volare sopra le linee nemiche ed a portare le sue . jnforrnazioni al fortino B. Quì trovavasi il generale Fara, comandante del settore, il quale saputo in tal modo che i nemici erano circa un migliaio e mezzo fra ara.bi e turchi ed avuto in quello stesso momento (ore 14,30) l'informazione che l'azione s'intensificava mandò a far presente la cosa al Comandante del Corpo d'Armata in Tr·ipoli. Questi ordinò allora che si recassero al fortino B un battaglione del reggimento bersaglieri ed un altro battaglione dell '82° fanteria ed inoltre autorizzò il ge· nerale Fara ad impiegare, occorrendo, le altre forze disponibili ehe trova vansi nel settore del fortino. :Mentre si eseguivano questi movimenti 1'avversario si ritirava, e quindi scompariva del tutto dalle adiacenze delle posizioni ronquistate di Gargaresch, ove si era portato anche il ge nera.le Fara. Sopraggiungendo però la sera e non potendosi i mando del Corpo d'Armata ordinò che il distaccamento operante nostri rafforzare convenientemente sulle nuove posi'.lioni il Co· faceRse ritorno a Tripoli, sicuro che, essendosi il nemfro ritirato con perdite gravis~irne, j] nostro ripiegamento non avrebbe po.,
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tuto essere jnterpretato come segno di debolezza. Tl · giorno ap"' pre:-;so, dopo una minuta perlustrazione dell'oasi di. Gargares<'h t· la co~truzione <li tre ridotte collegate fra loro da trinceramenti secondo il disegno prestabilito, i nostri occuparono definì ti \'amen te ]a località conquii:itata.
Le ricognizioni topografiche degli Aviatori. Per completare con altri particolari più minuti e più precisi io schizzo topografico al 200.000 della Zona da Tripoli al Garian ed anche a scopo di esercizio per qualche pilota, le cui esplorazioni erano riuscite deficienti, il Comandante.della Squadrig·lia A viatori con ordine del 15 gennaio suddivise la zona da esplorare a sud del parallelo di Ain-Zara in tre parti: assegnari<lo quella ad est del 1'1egenin al ~enente Rossi; quella ad ovest deHa carovaniera Tripofi-Azizia al tenente De Rada; la parte compresa fra esse fu assegnata al t~nente Gavotti; ai Capitani Piazza e :NI oizo furono affida ti la sorveglianza sul lavoro da espletare e il completarnento dei dati per tutta la zona sudd~tta, Dal 20 al 24 gennaio, gli aviatori eseguirono le dette ricognizioni (constatando inoltre la situazione invariata del nemico), ed il 25 gennaio presentarono le seguenti relazioni: Ricognizione del capitano Piazza - (comunicato ai superiori comandi con schizzi relativi). A.ggiunte e varianti allo schizzo topografico al 200.000 Tripoli - Uarian. Strada Ain Zara - Bir Tobras: La località denominata nello schizzo Bir · Tobras - Suani Beni G~ngia - Fonduk Caih - deve essere portata più .a nord e risulta precisamente a nord-est di Fonduk Ben Gascir. E 1 caratterizzata da una larga zona verdeggiante che spicca ·s ulla distesa ~falla circostante. In mezzo a tale zona vi è· un grandissimo giardino cintato (circa 500 metri per 150), che appare diviso in tre parti da due muri interni divisori paralleli. A sud-ovest di tale ampio giardin·o cintato, se ne trovano tre altri distinti, di arnyiie.zza normale. A nord-est un quarto che risulta a qualche .centinaio di metri dalla strada. A 4-5 km. a sud di tale riegione di fonduchi, la strada ~i biforca.; un ramo .si avvicina al Megenin e poi lo attraversa obliquamente dirigendosi verso Azizia; l'altro si volge a sud-est, in
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direzione dell'estremo orientale della linea caratteristica dei ± colli isolati, descritti in seguito. Strada ovest del Megenin e vicina ad esso : A sud di Fonduk Ben Uascir la strada ha un andamento spiccatamente rettilineo e dopo 4-5 ehilometri si divide in uno stesso punto) in tre altre: una verso sudovest si dirige ad Azizia, quella centrale verso sud, la terza Yerso sud-est.
Ain Zara e Bir Tobras. Strada Tripoli -- Suani Beni Adem: Le due a sud-ovest di Tripoli, fuori dell'oasi, hanno tutte andamento da nord a sud e so110 tutte leggermente concave· verso ovest. La località di Fonduk ,el Tocar, è caratterizzata, poco a nord cli essa, da due piccole zone verdeggianti una ad est, l'altra a sinistra della ~trada; questa, poco prima ddl 'unico fabbricato rettangolare, scavalca una piccola dorsale (lunga duna. fissa) r.he ha andamento estovest. Corona · la cresta della dorsale una fila di sette palmE' 'isolate, a larghi intervalli, talvolta di parecchie centinaia di metri. Il fabbricato è in mezzo ad una .zona verdeggiante molto più ampia cl<'lle due precedenti, e che si protende di più verso est.
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Il recinto segnato a sud-ovest di ~-,onduk El Tocar, è un fonduco ron giardino cintato. Il pozzo è sul margine ovest della strada. Fonduk Jfogguz. - Il fabbricato quadrato è sul margine della strada per Zanznr, vi è un gruppo di fonduchi; un chilometro più a nord ve n'è un terzo; nelle vicinanze di essi si trovano dei boschetti ad est della strada, quattro giardini cintati.
Fonduk Magguz.
Alcune caratt<~ristiche che precedono il Q.ebel (al nord di esso), e possono servire da ottimi punti di riferimento: a cfrca 5 eh ilometri ad ovest dì Azizia e un po' a sud) un 'altura brulla di un centinaio di metri di altezza, lunga 2-3 chilometri, corre da est ad ovest (non da nord a sud come era segnato nello schizzo), è a pendio ripido VC'n;o 11ord e degrada dolcemente verso il versante sud. Procedendo da questa verso oriente si trova : a) il colle isolato di Azizia coronato da un marabutto; b) tre colli isolat:i quasi esattamente in direzione sud di 'l'ripoli verso i quali pare corra il lVIegenin; 1uello centrale è più alto.
...... l~ -..1
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La strada che da Arizia porta al Garian attraverso Bu-Gheila.
128 e) altri quattro colli, 25 km. circa ad oriente dei precedenti l>) ed ad esis i ùel tutto somiglianti. Tutti appaiono brulli, disposti su L\lJa linea sola, con andamento da est ad ovest, e si giudichino I 'altezza variabile fra i 50 ed i 150 m. 11 ,Gebel retrostante, da essi diviso da una zona ondulata che
non presenta spiceate caratteristiche altimetriche, e larga <lai 15 km. (in corrispondenza dei colh) ai 25 km . (a i:md cli .A.zizia); si presenta come tm Ya::;to altipiano dai 5-700 metri di altezza, a pendio moito 1·ipido verso la pianura desertica, cioè verso nord. E' più ristretto in direzione di Azizia-Garian e ad est della direzione del l\Iegenin s i avanza deeisamente co n andamento nord-est. A sud snd-est di Tripoli Il suo margine nord si interromp e per 2-8 km. formando una la1·ga ,·alle ( origine del ì\fogenin?) cbe si addentra nell'altipiano.
Valle del }!egenùi. A sud di Ain Zara, il letto di detto nad·i, ~i fa spiccatamente tortuoso, e dopo l'ansa cli Fonduk Ben G,lscir, aurrienta leggermente di larghezza e le sue sponde paiono meno profonde. Il :. mo andamento g enerale i• verso 8Ucl, in direzi011P clei colli a). Se la valle del Gebel come segnata nello sch izzo fosse percorsa dal ;\i[egenin esso (ve.rso i eolli a)) clo\Tebbe volgere verso sud-est. Zona occidentale del Me,qen,in. Particolari: A sucl clel paralldo cli .Ain-Zara di circa UH ch ilometro e mezzo, e a poche c,e11ti naie di metl'i ad ovest d el ì\'fpge11Ì11) :::i trova 1m l'(\einto per em·ovana. Circa 5 c}11Jometri a sud di {'sso, <> C'ir(·n m1 chilometro r m ezzo vflrso oYest del :'11 cgen in si tro,·a m1 foncluco. ll bosc-o di ulivi risuhant e dallo schizzo a nord <li t ale fonduco è assai piìt piccolo di qnanto è segnato.
n eno·ini'nrtzioni
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zyiegat e. -
In questi appunti s i chiamano col
nome di « zona verdeggiante » quei _punti in cui l'umidità pem1;-rne più faeilmente; la vegetazione di tali zone (che si moltiplicano ed ingTanclisro110 assa i nella zo1rn d elIP pioggie) è d el tutto trascurahile p0reliè nichitiea e si limita. a piceoli eiuffi d'erba, poco sparto od afflorescenze saline; « R<\l•into pt>r carovana »: nn r ec·into di fol'!na spiccatamente quadrata con muri in terra senza Yeg-etazio1w nè altre earatteri::;tic!Jp Ìllternr, ad eccezione talvolta di un secondo pieeolo 1·1 '.cin to, pure quadrato rieavato in un angolo . Lungo il mnr·èi pfrù11et1·ale eOJT(~ un piceolo fol:iso che forniscp la terra neet·ssaria. 'l'ali recinti qnaclrati lrnnno il lato di lunghezze Yariabile da cirea 200 n 300 <' più nwtri; « 1·ondnk »: un recinto rettangolar<', per soJ'ito di un (·e11ti11nio di metr i cl i lato magg·iore·, in: ('Ui terreno coltivato (ql!a8i
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Il Garian e le abitazioni trogloditiche degli indigeni.
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sempre vi si trovano alberi dì alto fusto) un pozzo o cisterna o qualche locale coperto, in muratura, a pfanta rettangolare con piccolo cortile interno, sempre ad un sol pia.n o; << pozzi » sono contraddistinti dalle cisterne, dalle due ali in muratura che servono per facilitare I 'estrazione dell'acqua : spesso i pozzi e le cisterne, nei fonduchi, sono provveduti di una conca rettangolare in muratura per raccogliervi anche 1'acqua piovana per l'irrigazione. Nel deserto non si trovano altre opere artificiali oltre quelle indicate.
Ricognizione del tenent,e De Rada. - « In seguito all 'ordine datomi dal sig. capitano P:iazza, eomandante la Plottiglia aeroplani, riferisco q1ianto segue: Dalla data deli 'ordine (15 gennaio 1912) ho volato due volte. Nella prima (il 16 u. s.) dovetti atterrare subito causa i potentissimi remous; nella seeonda (il 17 corrente) volai per 50 minuti su Ain-Zara (a 500 m. di altezza) e poi su Fonduk Ben Gasc-ir ove ar• . rivai sui 1000 m. di quota. Notai prima di J?onduk Ben Gascir 2 grandi fonduchi dei quali feci uno schizzo approssimativo, che oltre ad essere compresi tutto intorno da un r:ec'into, contengono una casa ed un pozzo. Dal 17 corrente non ho più volato, per cagione del vento e <lei remous frequentissimi in questa zona che rendono faticosa, se non impossibile, la navigazione al mio appar,ecchio (Farman). R~oognizione · del tenente Gavotti - « Particolari topografici: Tra Fonduk el Tocar e Suani Beni Adem, c'è un giardino cintato, vicino a - questo sul margine destro della strada, vi è una piccolissima costruzione in muratur<1, con muretto di cinta rettangolare, che sembra di terra. Non racchfode coltivazioni. A circa un km. a nord-ovest di Suani Beni Adem, sul limite nord della zona verde di cui appresso, si trova un piccolo giardfoo cintato. Tra Fonduk Ben Gascir e Suani Beni Adem corre una lunga zona v,e rdeggiante. Ad un terzo di . esso. a partire da Fonduk Ben Gascir, tale zona si protende verso nordest con un lungo braccio verdeggiante -visibilissimo, il cui estremo giunge a poche centfoaie di metri dal Megenin. Prima di precisare tale correzione allo schizzo pubblicato, d€sidero assicurarmi meglio con altra ricognizione delle differenze riscontrate. Ricogn.izione del sottotenente di Vascello De Rossi. - « Per ora non ho potuto portare nessun contributo a questa ricognizione topografica. Nei decorsi 10 giorni non si è potuto continuamente volare; nei voli fatti ho eseg-uito ricognizioni dalla parte di Suani Beni Adr.m e Za1nnr, perl'hè c1·Pd('Yo di maggiore interesse del comando questa rico-
l:31 ···gniz ion1', ;:-;peeie dopo l'at.taceo d i (fargal'eS(' h del 18 g<' nn a.io. Dovendo inoltn· por1ar·t· s1tll P tr upp(• 1wniidw i J)l'OC'l an ,i dati dal <·Om;rndo, ho doYnto lll'Cl:';:;sm·ia11H·1ite d irig:1~uui d ,dla pm·te <kg; Ii ac-c,,mp:unenti an kN·(l ent erneutc at<·<., r l ati . ( 'unseg-n<·nt<> men1{~ all" rieognizionr· del ne· mi(·O, in più nurn<'rose esplorazion i eercherù di portare a <· n1wscr11zèl d ella · ::::ì. \'. tutte qnellP notizie topografi elt e che possono inteees~a r P il sl'ttore n me aff idato ».
L'attacco ue1nico ad .A.in-Zara. li 25 gennaio il Comando in capo di Tripoli veniva preavvisato cl1P l '.i ndornani vi ~a rebbe stato un forte attacco, w.a tnmne CfLta.lcl1e movimento d i lontane pattuglie e qualche razzi.a nel! 'oasi di Sahel e cli 'Tagiuru null'altro avvenne di straord .i nal'io. La sorvegliauza dc~! 1wrn.ieo, divenuta ancora più ::-:tretta, nmdeva molto diffieil <~ e p e ricoloso il pa~saggio dei nostri e.m issari (~ (legl 'indigeni che volevano far ritorno alle loro ea$e e q rrindi sottometten,i n noi. Ciò non ostante moltissimi dj questi .indi geni ri 11::-:ci rmw ad arrivare a11e nostre posizioni e taluno anche con le nrrni, per
eui parve che jl sistema dei proclami gettati dagli aviatori aves~e po1tato a qna leh p buon rit-iultato. La prorne:-::-:a fatta eon quei. proclami, di larghi compensi , a chi foss(~ ritornato in città con ]e armi, poteva infa tti fare accrescere il numero dc-'i profughi propensi alla sottornissione ; (J. quindi, per evitare equi.v oci alle trincee, qualora appari ssero pt~r son<) armat e pt'r sot tomettersi, furono <late opportunP di:-:posizioni. alk trupp<--!. TI 27 µ;<-rnnaio :-:i :-:<·-orsrro del le fu rnatr> v er:-;o .,\ in Zara: 0: rtu10 :-5<-)gnali µ;ià a noi nl)ti. Infatti. po<·.o primn dc·lla nwz:;,n·· notte, appan·e ro d<-) i gruppi 1w111iei davanti a (JargarP:-:<·ì1 , <'lw furono ::mhito n~:spinti. Il giorno H-'gnente, n ellP 1,rinw nrr d(·! mattino, altri gruppi s i rivPlarono snlla fro nh-· no r<h·:-:t di ::\ in ½ara, avYieinando:-::i foH) ai re-ticolati. ed allon1 1~\ 110.-.:tn' \·11· dette spararono. Jn quell 'i:-;1:nnt<· da n11 'nìtura vi<:ino {quotn ...J.!) ) p;ntl un fuoC'o Yiolrnti:-:;--:irno eh1' di mo~trè, e:-:;--:en' inhrnziorn· <i<-1 1wn1i<'o di tenta r e 1m ' incn ri-- imw 1wl n o~t:ro ('arnpo <'On rn1el t'i <li aw rla<:i t irato ri; 11w ()W·!,: fi furono snnz'altro r espinti all<1 pritrw
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nostre fuci]ate e dopo qualche colpo della batteria da. montagna. Verso le sei però si udì una. nuova scarica dalle dune a sud-est del fòrtino; quindi dei nuclei nemici, spiegati in estesa linea, e seguiti da più numerose forze in rincalzo, non ostante j } tiro della artiglierja, avanzarono verso le nostre posizioni 1 favoriti com 'erano dalla conformazione del terreno e dalJa folta vegetazione palustre di uno stagno ivi esistente. Allora i nostri aprirono il fuoco di fucileria e fecero funzionare le mitragliatrici. :Mentre l'azione in tal guisa s'intensificava presso est, apparivano delle dune a sud, (dinanzi alle trincee del II granatieri) altri nun1erosi nuclei di arabi e di regolari turchi, su larga fron te. J~ssendosi però questi fermati a una certa <li-· stanza furono controbattuti dalla sola artiglieria. Alle ore 8 iJ nemico cominc.fò ad indietreggiare ed alle 10 la sua ritirata era completa su tutta la fronte. Il giorno 26 · gennaio il draken esegue due ascensioni: Nel .mattino sono avvistati due accampamenti di grosse tende presso Suani Beni Adem, disposti a cavallo sulla strada di , Azizia. Fino alle 9,30 si notano numerose fumate nella zona Suani. .Arcara - Bu Selim - Suani - Suani Beni Adern. La zona sud delle nostre posizioni si presenta assolutamente sgombra da reparti e pattuglie di nemici. In questo stesso giorno il capitano lvloizo esegue una ricognizione sulla quale riferisce direttamente ai superiori comandi. Dai suoi appunti personali risulta: « Sidi Ben - Nur Hasrs - Tarhuna - Bir - J\1ilhara - Sidi - Saja - Ain Zara: A Sidi Ben NUr ] 50 tende sparse nei vari accampamenti fra la confluenza dei due uadi ed il Gebel. Lungo la val1e di Tarhuna 60-80 tende. A Tarhuna poche tende e movimento. A Bi.r J\1Iilhra poche tende. Nella valle di Sidi Sajah 5 accarnpanrnnti popolati.. Fa schizzo del1a regione. Lancia proclami a Sidi Ben Nur e Tarhuna. Si eseguiseono pure i seguenti voli: del tenente Rossi, che è interrotto, dopo mezz'ora, da rat.ès al motore: Ha visto due fumate a 100 metri a ovest di Fonduk El Tocar e una quind1cina di persone intorno alla casa; del tenente Fa]chi su Bleriot, vo]o di prova al fortino B. Descrive un circolo a sinistra, ed atterrando rompe l 'e1ica.
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Alle ore 8, il Sottotenente Gavotti prova in volo il nuovo Ji'arman n. 5, che risulta necessitare di piccole riparazioni. Alle ore 16, il sottotenente Gavotti, vola in ricognizione (16-17) per Fonduk 1m Tocar e Fonduk l\!Iagguz che appaiono sgombri; a Suani Beni Aden e Fonduk Ben Gascir situazione jnvariata; a Bu Selim due tende turche; il terreno a sud di .l\ ìn Zara è sgombro per. 7-8 chilometri.
F o:iduk
el-T ocar.
Nei giorni 27 e 28, a causa del vento forte, non vi furono voli, nè ascensioni. Il giorno seguente invece, essendosi un po' calmato il vento, vengono esegui.te dal draken due ascensioni a scopo esplorativo, senza pertanto scoprire nulla di notevole. Il 30 gennaio, volo di ricognizione del capitano l\!Ioizo (8)5-10) . « Kasr Gafera: un centinaio di tende arabe al massimo, molto sparse in piccoli accampamenti. Poco movimento nella località di Sidi Ben Nur. Circa 200 tende sparse lungo i due rami dell'Uadi Rambla in accampamenti di venti, quaranta tende l'uno. Il fabbricato ed il terreno vicino appaiono sgombri di r.iparti ed accampamenti. Zona ·,fra Tagiura e Sidi Ben Nur, e fra questo ed Ain Zara, assolutamente sgombere di re-
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parti e accampamenti. A 8 km. a est di Fonduk Ben Gascir l'accampamento già segnalato di circa 100 tende, di cui al· cune turche. L'oasi a nord-est di Fondùk Ben Gascir occupata dalle solite 10 tende arabe-turche. Fonduk Ben Gascir: circa 200 tende di cui 20 turche. Accampamento beduino a sud est di Suani Beni Adem, appare .cresciuto il numero delle tende (circa 60 in tutto), per quanto vi si veda poca gente. Suani Beni Adem: il numero delle tende appare circa lo stesso dPi giorni scorsi; gli accampamenti n1utano posto ogni tanto. Vi sono · circa 40 tende, tra cui 20 turche, in un recinto coltivato a nord di Suani Beni Ade:r:n. Zona verso Tripoli e :B'onduk Ben Gascir assolutamente sgombra di reparti. In questa ricognizione l'aeroplano venne colpito da due pallottole ». La ricognizione del S. Ten. Gavotti (7,45 - 8,45), d à la seguente importante informazione: « La forza di Fonduk Ben Gascir è di 3-4000 uomini e quella di Suani Beni Adem da 5 a 6000. A l?onduk :Wlagguz 50-100 arabi; nessuno a Fonduk el Tokar ». In detto giorno i1 sottotenE}nte di vascello Rossi rimpatria chiamato a Roma per servizio aeronautico. Il 31 Gennaio, a causa di raffiche violente di vento e di minaccia di temporale, è impossibi] e volare, tanto che anche 1 piroscafi. stanno al largo e non si possono sbarcare nè posta nè materiali. Alle . ore 18 un violento ciclone più forte di quello del dicembre scorso si scatena nei di.n torni. Non ostante l'opera degli ufficiali e dei soldati, il ciclone schianta al campo di 1anrio un hangar l\ferca.ndino danneggiando fortemente il Farman N. 4, che andava n10lto bene. P er maggior sicurezza si era posto accanto all'hangar, dalla parte dei venti più v iolenti, un cassone del Farman pesante 5 quintali contenente un motore. IJ casson e fu trasportato dal vento per 15 n1etri, si ruppe a metà una fune d'acciaio che contraventava la. capra deH 'hangar; i ganci delle altre funi furono contorti e tutto precipi.tò ~ul Farman. Il « Bessonnean » grande, tipo italiano, resistette, pur rimanendo assai deteriorato. F urono prese nel frattempo tutte le più minuziose misure di precauzione. · Per quattro giorni e precisamente dal 1 al 4 febbraio i servjzi aeronautici, a causa del vento fortissimo, potettero espletare ben p<.w a attività.
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Nella notte dall '1 al 2, la sabbia ricoperse i 1uotori e i carburatori che si trovavano depositati al Fortino C., e si dovette lavarli nonostante che fossero stati fasciati in antecedenza. Il giorno seguente il Capitano Moizo provò il Nieuport N. 3 di riserva con esito ottimo, il tenente Falchi tentò un volo con il Bleriot N. 1, ma dovette atterrare subito rompendo h elica. Il 3 febbraio il capitano Guidoni, verso le 9, provò il suo Farman, ma dopo aver fatto un ampio giro verso Ain-Zara, a causa delle forti scosse dell'apparecchio, atterrò al Campo del ~r'ortino B, ove nel prendere terra ruppe le aste del carrello ed egli venne proiettato fuori dell'aeroplano -riportando una contusione alle spalle. Il giorno seguente il tenente Gavotti provò il Farman N. 4, prima da solo, poi portando in volo come pasf:eggero il tenente Resio; il capitano Guidoni nella mattinata partì per l'Italia dietro ordine del J\finistero della :Marina; il ùapitano ed il tenente Gavotti, nel pomeriggio, fecero dei brevi voli di prova, ostacolati però dalla nebbia. Il personale del Parco Aerostatico nei suddetti giorni tentò solo qualche breve ascensione senza alcun risultato notevole . .Il giorno 2 s'imbarcò per J-Ioms il reparto del 2° Parco al qttnle erano passati effettivi ·3 ufficiali, 2 sottufficiali e 40 uomini di truppa, già appartenenti al 1° Parco. Il 5 febbraio. Ricognizione capitano Moizo (50'). « Fonduk Ben Gascir - Suani Beni Adem est di Zanzur: situazione invariata. Non riesce ad identificare i la:vori ad ovest di Gargaresch. Il tenente Gavotti (40'). Riferisce direttamente ai su~ periori comandi sull'esito della sua ricognizione. Volo di pro1:ra del tenente De Rada. Il Comando della squadriglia il giorno 6 febbraio, con riferimento alla circolare n. 1879 del 21 gennaio 1912 del comando 1° co~po speciale, propone al comando delJa piazza di Tripoli: Je seguenti « Varianti allo schizzo dimostrativo »: a) di stabilire un opportuno. segno convenzionale (ad esemnio
piccolo quadrato) per rappres·e ntare i recinti di carovane, muro in terra perimetrale dell'altezza di circa m. 1,30 con fosso, che sono abbastanza frequenti, e possono servire da utilissimi punti di r~tr"ovo e di orientamento precisamente sulle zone deserte di altri manufatti; b) di distinguere da essi i giardini cintati, riservando costantemente a questi, come segno dimostrativo, un piccolo rettangolo specialmente allungato;
-- 1H6 e) di indjcare i fonduchi con un rettangolo pieno; cl) abolire ogni nltrn più grande rettangolo vuoto che non si sa. clie cosa rappresenti, ad eccezione di g1 Atala (nord est di Fonduk Ben Gascir) che è abbastanza simile al vero.
Aggiunte e varianti alla Carta parz·iale dirnostrativa della, Tripolitania. a) Nella zona a sud di Tripoli sono segnate molte dune di secondaria jmportanza e si è messa quella a nord di Fonduk El 'T ocar
Fònduk Ben Gascir. (segnata in parte nello schizzo dimostrativo Tripoli- Garian), lunga 2 km. con andamento da est ad ovest, visibile dalla distanza di 10 e più ('hilometri, lungo la quale ,i l nemico tagliò sette palme largamente intervallate. b) .a Fonduk El Tocar nessun manufatto si trova ad est deJla .,;;trada; a questo si arriva dopo aver scavalcato 1iestremo est delle dune di cui al capoYcrso a); e) nella zona tra Fonduk Magguz ed Ajn Zara, furono omessi i quattro giardini cintati, che pure erano già segnati con sufficiente esattezz..:a sullo schizzo dimostrativo ».
Il tenente Gavotti precisò: « Il Fonduk segnato sullo schizzo ad est di Fonduk N.[agguz dev'essere portato ad est sml-
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est, restante sempre sulla strada (da segnarsi) che lo unisce a Fonduk Niagguz ». li giorno 7 fe bbraio eapitano Nioizo compie una ricognizione di circa un 'ora di volo, nota qualche spostamento nel campo arabo-turchi e rileva la linea di trincea avanti - est di Zanzur. Il giorno seguente altra ricog11izione dello stesso capitano 1\1:oizo: « :~l Atala-Suani Ben Gascir-Fonduk Ben Uasci r Suani Beni Adem-Zanznr. A. Fondulr Ben Gascir 250 tende arabe e 140 tende turche. Queste si sono in parte spostate in più a nord nord-est. Gente e tende in recinto ad est, e ad ovest, come pnrna ».
Da Gargarescb a. Zanzur. L'occupazione di GaTgaresch e le diverse e frequenti nostre ricognizionj avevano forse falto s upporre al nemico l '.intenzione d'una nostra nuova offensiva, tanto che esso pn~dispose un numero maggiore di guardie attraverso le carovani ere che da Tripoli conducono a Zanznr e fece inoltre iniziare la costruzione di trincee tra quest'ultima locai ità (~ Gargar~sch come fu appunto constatato il giorno 7 febbra.io dagli aviatori. Questi trinceramenti però non era:n o occupati che da v~dette mentre il grosso degli armati sembrava tr.ovarsi. . accarnpato entro ] 'oasi di Zanzur. Il Comando Turco faceva quanto poteva per accrescere il numero dei combattenti èd era ricorso anC'\n ad un bando col quale ·tntti i possessori di un fucile ernno chiamati a « com· battere per ·la fede». Nei loro sforzi per organizzare le rneha1le contro di noi i turchi erano validamente aiutati dai vari capi della 'I1ripolitania, i quali usavano di tutti i mezzi per Ti.uscire allo scopo. Dopo gl 'incidenti, ad esempio, sorti per la cattu ra del « Carthage » e del « Manouba » opm·ate dalle nostn.' nav i si f!':·<:E: credtffe agli arabi che la Turchja aveva l'appoggio. d~.11a Franda e che sarebbero quindi arrivati eannoni e munizioni: come già erano arrivati denari e vettovaglie attraverso il conJirn) tunjsino. Con tutto cjò l 'afflnen7,a di nuovi contingenti aJl<:-. armi fu molto scarso come si potette sapere dagli emissari ed in massima eonf;tatare a me7,7,o degli aeroplani.
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Intanto a Tripoli, per cura dell'ufficio Politico Militare, Ri Vfmiva formando il primo nucleo di volontari libici con an.1 bi del Gebel i quali avevano stabilito di fare rimanere~ in città le proprie :famiglie, a garanzia della loro fedeltà. Questo nuc]eo, oltre che dimostran~ al nemico che anche i ]oro correli, gjonari. accorrevano al nostro serv1z10, doveva inoltre servire
L'Oasi di Zanzur (parte centrale).
d'esperimento circa la fiducia che si sarebbe potuto a vere nelle milizi e locali. E così pure era giunto a Tripoli, il 7 febbnrio. il Battaglione Eritreo, che fu subjto impiegato in frequenti ed utili ricognizioni, e qualche volta, insieme con la cavalleria. I servizi aeronautici intanto seguitavano nella loro opera continua di e~plorazione e di segnalazione:
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Alle ore G,1 3 dell'otto fe bbraio il capitano ~Ioizo parte .in volo per El Ataìa-Suani B en Gangia-Fonduk Ben Uascir-Suani Beni Adern-Zanzur. H,jferisce: « L'accampamento Suani Ben Gangia si è spost ato a sud di El Atala. A Fonduk Ben Gascir 250 tente arahe e 15 turche. ]n un recinto a sud ovest 15 tende arabe. L'accampamento beduino permanente appare popolatu. A Suani Beni Adelll, circa ~-300 tende arabe e 140 t ende turche. Queste si sono in parte ~postate in più a nord nord-est. Gente e tende in un recinto ad est, · e ad ovest, come prima». Nella mattina del giorno 10 il capitano :Moizo ed il tenente Gavotti tentarono delle ricognizioni ma dovettero subito rienhare al campo per forti ren10us. Il giorno dopo il capitano }vfoizo eseguì la seguente esp1orazione: « Per Zanzur-Suani Ben Gangia-El Atala-Fonduk Ben Gascir-Suani Beni Adem-Fonduk El Tocar-Zanzur. Piccolo accampamento a Suani Ben Gangia-El A tala 15 tende turche e 30 arabe. Fonduk Ben Gascir, invariato, ma nel recinto a sud ~st tende arabe con molto movimento. Suani Beni Adern, invariato, Fonduk El Tocar, sgombero. Non riesce a vedere nell'oasi di Zanzur ». li tenente Gavotti eseguì anche nella stessa giornata una lunga ricognizione (90'), ma sull'esito di essa riferì direttamente ai superiori comandi.
Lè Ilrhne ricognizioni su Hon1s. Alle 7,30 Jel mattino seguente (12 febbraio) Gavotti, autorizzato dal Comando in capo, parte in volo per Horns. A b reve distanza di tempo lo segue anche il capitano :iVIoizo facendo rotta per la stessa località, ritornandone alle 11,:30 e r.iferendo quanto segue : « Costa fino a }forns sgombera. Poca gente a Sidi N ur, poche tende parse fra :Wioia Turgut e Gars Bu I-fonnin. Nessun a~semhrarnento di tende od uomini nel setthore sud-sud-ovest di Horn:::» . Il capitano l\foizo riferisce inoltre che il nemico è in proporzioni piccolissime intorno ad Horn;:; ed informa che Gavotti è rimasto in quella località perchè il motore era alquanto deficiente, ma che essendosi ad Horns nn otti mo motorista di Gnome, addetto a que] reparto aerostatir.o, si spera di mettere subito a posto il motore stesso.
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Il 13 febbraio a rnez7,ogiorno Gavotti telegrafa da Horns the ha eseguito colà una ricognizione ostacolata dal vento e che farù ritorno il gio1110 appresso se il tempo lo permetterà (ciò eh(~ non avvenne perchè il suo Farrnan restò alquanto <ié·teriorato nella ricognizione eseguita e quindi ebbe bisogno <li alcune riparazioni prima di poter tentare il volo di rito1110). ll 14 il capi.tano Piazza ed il tenente Falchi sono ammalati. Jn giornata, d'ordine superiore, la squadrigUa aerop~ani, per quanto riguarda ! 'amministrazione, la discip'I ina e comuni.· eazione degli ordini superiori, passa alla dipendenza de11a
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Schizzo delle trincee ad oriente di Zanzur (Eseguito dal Cap. Piazza) -
Manufatto, strada o trinceramento spiccatamente rettilineo, lungo circa un chilometro e visibilissimo.
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Trincee ed anfratti naturali.
2" Brigata mista al eomando del generale Fara: per le ricognizi on.i continua a dipendere dal Comando del I Corpo d 'Armata speciale. In detto giorno aì Parco Aerostatico, dalle ore. 8,30 alle 11, si compiono due ascensioni col draken sul campo di manovra presso I 'hangar a 6BO rn. di quota. Durante 1'esplorazione vengono avvistati gruppi arabi avanzati <lall 'Oasi di Zanzur alle cave di Gheran dove spariscono ed :i soliti posti di osservazione a Sud di Gargaresch. Nel pameriggio si ripete l'ascensione cla11e 18,30 alle 15,40: si v<~dono dalla navicella gruppi di arabi presso l'oasi di Zanznr che in breve spariscono nell'oasi stessa ed una .carovana di eamelli ehe marcia snlla strada Zanzur-Fonduk El Fondi. Pochi uomini si vedono p resso Fonduk ~~ogar. Il terreno a Snd di }, in Zara si presenta assolutamente sgombro.
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Nei due giorni seguenti :il vento forte impedì voli ed ascen-
s10rn. Il giorno 16, alle ore 21, perviene al Comando della S'quadriglia il segmmte fonogranuna circolare: « Sono segnalate importanti riunioni nemiche a Sud Ovest di Zanzur. T <:\lllpo permettendolo, prego eseguire accurate ricognjziÒni. - Generale Frugoni ».
Zanzur.
Perseverando ll vento ed ess,~nclosi -:wuti anc he (iei scrosci di pioggia, le ricognizioni ordinat<~ furono esegui te il giorno 18. Il draken però foce quattro brevi a~censioni ~111 eampo di manovra. avvistando pochi arabi nei dintorni di Ghernn e(l un gruppo di caval ieri tra le durn~ a ~nd d<~lla local iHl dlle « :3 Palme». Il 18 fahhraio finalmente ~i ha il ci<:•lo ~t:'reno. Rir.ognizfone del capitano Piazza (8-9)30'>. «Pochi. uomini presso .la trincea. nentica ad ovest di Gargaresclt; G-7 km. <lalla. (~osta, a1la rdtezza del!<:~ trincee, una grossa barca a vela; Kalle t El :F'argian, deserto ». A 8-9 chilon1etri a sucl-e.st di Ain-Zara poche tende ed un ,mbnaio ,di uomini; ic1mn a 8 chilom etri a sud di esso. Suani
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Ben Gangia e giardini prossimi, 2-300 uomini. Nei giardini e fonduclii della regione Fondnk Ben Gascir, 6-700 uomini. Occupati i giardini tra :B'onduk Ben Gascir e Suani Beni Aden1. Suani Ben .A.dem e giardini viciniori, in tutto 7-800 uomini, in parecchi gruppi di attendamenti. Lanciati 30 proclami e 40 li·· hretti a Suani Ben Gangia e Fonduk Ben Gascir. Topografia: Sette chilometri circa a sud di Suani Ben Uangia-Sidi Saìd vi è un unico giardino quadrato con fonduco. Ricognizione del capitano Nioizo (8-8,50): a Fonduk B·;n Gascir può constatare che vi è ancora l 'accamparnento, e credP. della stessa entità. Ad est di .A.in-Zara, il terreno è sgornbeto. A Suani Beni Adein vi sono 150 tende arabe presso · i due recjnti a nord-·est. A .Fonduk :Magguz 200 uomini. A :F'ond nk B~I l1ocar 200 uornini a piedi ed alcuni a cavallo. Piccola colonna sulla strada fra Suani Beni Adem e Fonduk :El 'l'ocar. Il tenente Gavotti telegrafa da Homs che il motore è pulitjssimo dalla sabbia; farà una ricognizione là, e poi potrà ritornare a Tripoli. Il draken, nella sua solita ascensione mattina.le, a causa della foschia bassa non può rilevare alcun movimento sul terreno circostante. Il tenente Gavotti telegrafa di nuovo la mattina del 19 avvertendo che a Homs il vento di 1.0 metri al secondo gli consiglia di rimandare la partenza. In detto giorno il capitano Piazza non appena rista bi lito (dopo circa un mese di ·febbri reuniatiehe) parte a'lle 8,10 in ncogn1z10ne. « La trincea (pare che dietro di questa vene sia un 'altra più corta) a ori,e nte di Zanzur è occupata da una cinquantina di uoi11ini al rnas-simo. Fuori d{'l margine ovest sud-ovest di Zanzur una ventina di tende beduine· in un ampio giardino con fonduk. Lanciati 20 biglietti proclami su Zanzur. Dinanzi a Fonduk El 'roear due plotoni di ea-valleria: 100 uomini circa; occupati i due giardini a 3- 4 ehi1omrtri di est di Fonduk Magguz. A Suani Beni Adem situazione invariata. La zona a nord di Fon.duk El Toear - Ain Zara ·- Bir, El 'rusel è sg·om bera da reparti nemici. Co,rrezioni topografiche a.r;l·i schizz,i dùnoslro.ti-vi. -- Il Megenin subito a sud di A.in-Zara div·e llta molto tortuoso con anse di . 3-600 metri. Esattamente ad est di A.in-Zara a ·· ;3 chilometri circa, due
l4B - · giardini cintati v1<:1111, uno quadrato prn piccolo, l'altro più grande, ed <1 poligono irregolare (B'ir Rl '.I'ntel) . .A J chilometri ad est nordc-st di questi, altri due to11 poca vegf~tazione. Fra queste due coppie di giardini, un punto da cui si irradiano sei strade, quasi a stella. Nélla carta dimostratint aì 200,000, .A.in-Zara dev'essere portata più a nord, perchè sia rnnntenu1n a proporz ione dell e distanze cla Tripoli-Ain Zm·a-
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Schizzo degli attendamenti di Fonduk-Ben Gascir. (Eseguito dal Capitano Carlo Piazza). 2 -
Giardini. Accampamenti beduini con qualche tenda turca.
'l'agiura. :3 d1ilometri ad est del.la carovaniera Fonduk El 'f-ocar-J?onduk :i\Iag-guz, c;one un 'altra strada che riunisce i vari giardini (vedi schizzo dimostratiYo al 200,000) e dopo m1 pozzo, il fonduco raggiunge la caroYani era a Fonduk ::.\fagguz. Il Yolo è stato t ormentato da rem011rs i:iolenti ».
Il Pa rco aerostatico non e~egue in que~to giorno attività aerea, ma i l personale del r<::parto compie una ncogn1z10ne fino àfl A rn-Rm:ss, dalle ore 8 alle 12,80.
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Il 20 febbraio esegue una ncogn1z10ne il capitano Piazza (1,10'): « Hare vedette, qualche cav aliere isolato sulla linea .F onduk El Tocar-Zanzur. Valle MegE·nin :--;g-ombera. Subito a sud dei giardini Suani Ben Gangia, s-i notano oggi circa 200 tende beduine con u na d iecina di ten<le turch e. Circa 1500 uomini nella regione. Fonduk Ben Gascir e Suani Beni Adem situazione inYa.r iata. A sud di Fonduk El Tocai· colonna di circa 100 cavaliel'i sulla
carovarnera. Da .Ain Zara., la strada che scende verso sud si mantiene para11ela al l\leg·enin , a l1 a distanza di circa 6 chilometri da esso almeno per una tren tin a di chjlornetr i. La strada eh e costeggia la sponda OYest del 1Iegeni n, dopo li\md uk BC>n Gaseir, assume un andamento kpiccatamente r ettilineo e appare di larghe;m1 u niforme e maggiore di prima, e ,·a trova. a 8 sco$tando::;ì poco a po~:o dal J\[egenin; fino al Trivio che ehilomctri a sud di B en Gascir, trivio che dista dal l\frgenin circa un <:hilornetro. A 3 chi lometri a nord di tale trivio, un po' ad ovest della :::;trada accennata, un giardino cintato. Quasi sullo stesso parallelo di questo, a circa un chilometro ad est del l\leg-enin) un gruppetto · isol::ito composto di m an.ufo tt i (pozzi ? fon duchi ?) senza giar dino; un p o' più d i ,.' n ehilomet nl ad est sud-est di tak gru ppetto, un giardi no cintato isobto. A 3-4 chilometri a nord di questo un 'altro giardino cintato. Si 1;roporn' mia éarta al 100.000 doYe possono apparir-e nell a dovuta for.rr1,1 1:. dunt>ll8Hmi tali parti colari>>.
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Il capitano Moizo tenta nna rfrognizione ma è eostretto a 1')entrare p 2r i rérnou::-;. Il tenenfo Gavotti t<:>l 0gra fa da l Lom::; chf' dopo due h~ntativi mal r iu~citi, em1:-;a rémon~ fort. isi-imi , è costr etto a r itardare il sno ritorr10 a Tripoli. Il Pai·co aerostatico, nella giornata <iel 21 , portando il <lraken sulle fnnj, si trasferisce ad Henni, ove compie una prima nscensione a J ;10 metri. <li quota ed esegue fotografie dell p nostre posizioni <lall'alto della navicella. N(~l pomeriggio fa ritorno all'hangar. Il 22 ricognizione <lr.I capitano Piazza (nn 'ora) . Riferisce: Carta parziale al 200.000. Situazione pres~ochè invariata. El A tala e dintorni circa 1500 uornjni ; zona di Fonduk Ben Gasdr da :3 a 4000. Snani. Beni Adern circa 8000: 4-5000 uomini nel giarclj no. cintato a f) chilometri a nord di 8nani B eni Adcm1.
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test della earovtmjera); 200 uomini con qualche tenda a For1duk El rrocar. 11 capitano l\Ioizo riferisce direttamente ai superiori co1:1andi sùll 'esìto della sua esplorazione (6,53-8) . Il tenente Falchi vola sul campo fortino B per Tagiu1·a è ritorno. 11 tenente GaYotti telegrafa da ll.orn::; di aver fatta una breve rieogn izione ::;u l ::.\1ergheb, rna che a cau::;a del motore msuHiciente non crede di poter far ritorno a ~L1ripoli. Il Parco, a <musa del vento, in que::;to giorno non esplica alcuna attività aerea: il pen;onale attende al riordinamento ed aJle riparazioni del materiale aero::::tatico. 'l'ra::;porta inoltre al campo due gruppi elet trogeni per proiettori Scukert da 0,75. N el]a notte del 23 febbraio si leva un fo r t e vento da nol'doYest the dura tutta la gior nata. Il comandante della squadriglia, ritenendo della mass.ima ui i I itù l'impiego della fotografia dall'aeroplano, fin dal novembre 1911 aveva richiesto al Cornnndo reparto aviazione in Homa che gli fo::::::-,e inviata una speeiale macchina fotografica. Sollecitò tale ::::pedizione nel dicembre successivo, ma non a vendo potuto ottenerla, alla fine cli febbraio ricorse per averne 11na in pre~tito alla ~ezione fotografica del Genio militare di Tripoli. Anzichè e~eguire le fotografie oblique rispetto al sog· getto, i l capitano Piazza, ritenendo. a:-::-:ai ·più utile agli effetti militari avere I 'immagine del terreno, c:ioè la pianta di esso, upplira la rnaceliina eoll 'obiettivo 1·iv olto in giù. N' on pot endosi fa re a bordo con una sola mano lo seamhio delle· lastre, toglit·n~ e riporre a :-:ìto la rnacehinn, e puntarla, è gioeoforz!l limitar:-:i ad una :-:ola fotografia per ogni volo. Tale ~i:-:terna d1 rih: YmHento del te1Teno offre il vantaggio di e:,~ere ad una sc·ala determinata dip endente dalle cnn.1.tter.i:::tiche della ninc ('bina P dalla quota di. volo. 11 capitano 'l\Ioizo studia pure i1 modo di a<lattare la rnacd1ina fotografiea, aYuta in pn:.:-:tito. al proprio appare('ehio. A ll e 21 un telegramma <lei Comando della 2" hrigata mi::;ta, inf orma che l 'in<lornani al matti.no il batt aglione e ritreo eseguirà una ricogniz1or1e verso Bir El Turki.
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Le prhue Fotografie di guerra dall'aeroi)lano. Il 2-1 febbraio, in relazione al telegrauuua del1a Brigata mjsta, il capitano :Moi7.o segue in volo la r icognizione del battaglione eritreo e gli getta un libretto informativo. Il capitano Piazza (8-8,55) nella sua ricognizione ril<~va: « Cornpletarnente sgombero il fronte Fonduk El ~rorar-AinZara. Situazione invariata a Fonduk Ben Gascir e Suani Beni Adern. Nel ;fonduco posto fra Fonduk :Niagguz e Fonduk }~l
La sede del Comando T ureo e gli accampamenti nemici (Prima /olografia aerea dal/' aereoplano ). a Suani - Beni-Adem.
Tocar un centinaio .di uomini. Rare Yed<~tte ~ul fronte Fonduk :~~.l Tocar e l~1 onduk El Sues:-;i (est di Zanzur). Lanciati 1O proclami e f otografati g li acrampament i nerniei a Suani-BeniAdem. ~; ella ste:-:~a giornat a ~i porta al :Molo un hangar NJereandino per ~pedirlo ad Homs onrle rieoverarvi l 'apparecchjo del tenente Gavotti . Il giorno seguente il eapitano Piazza, ·i n un volo di circa mezz'ora, rileva: « Rari uomini sul fronte e nell 'oa.si <li Zanzur in vicinanza dt·lle trincee nemiche. Rari gruppi dì vedette (3-J nomini eia-
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.senno) s ul fro nte ½anzur-Fonduk El rrocar. FotogTd.fati i particolari di a lcuni trinceramenti a nord de.lle t rincee di Zanzur ». Alle ore 21, arriva il Comandant e il Reparto aviazione, ten ente colonn ello Cordero di .Montezemolo; :::ìono con Ju i. i t enenti Gordesco e Coppini desti.nati alla squadriglia, come personale di gov(~rno. Esce dalFospeda le il capitano Scaparro, le cui ferite riportate n el combattimento di Gargaresch sono quasi rjrna.rginate del tutto, ma che non ancora gli permettono l'uso della spalla destra. .Sono giunte quattro cassette ]ancia bombe, con tre bombe cariche da esperirnentare. Dal Pareo :-:i e~egui.~cono quattro a~een:-;ioni col draken, 1na non ~i avvi:-:ta nulla di nuovo. Il rinforzo è giunto al reparto: il tenente Tagliasac.chi con un sottufficiale e 40 aerostieri.. Il 27 il personale de l Reparto aero~tatico com pie, agli ord.ini. di un ufficiale, una esercitazione di marcia fin o a Gargaresch. La squadriglia avjatorj, a causa del vento, resta inattiva . Il 28 febbraio dà invee(~ la seguente attivit~t : Ricognizio11e capitano Piazza (7,30-8,5). « La zona sud di Gargaresch-Ain Zara-Bir El rrurki, ~1 chilo.m etri ad est della Punta Tagiura., è sgombra da truppe n emiche. A 600 metri si vola.va malissimo, sotto i 600 non e 'era il più p iccolo rérnou~ ». V olo capitano 11:oizo (7 ,30-8,5), e:on passeggiero il tenente colonnello J\lontezemolo, sen7,a poter raggiungc~re i 300 metri d.i qu ota, per insufficenza del motore. D 'ordine del comandante .il reparto r impatriano per servizio aeronauticc,, a bordo del «Raven na'>, i tenenti. De Rada, Hesio e Casa.bella. II Comando del Corpo di occnpaz.ione autorizza il rimpRtrio te1nporaneo d el capitano P iazza per coadiuvare il Cap() de] re-:parto avim'jione, nella òirezione delle scuole di a vi azione. Intanto il capitano Piazza seguirà il tenente colonnello ·Montezemolo nel gir o d'ispezione in Libia. Il tenente Gavotti telegrafa da Homs di aver ieri (~seguito 1ma utile ricognizion0, e che gi u dica utilissimo eseguirne a ltre due o tre, prima di ritornare a Tripoli. Perciò si tratterrà a d Horns, salvo contr'ordini.
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Il Comando del P arco aerostatico provvede al movimento deile stazioni foto-elettriche cd alla loro installazione nelle opere staccate, di modo che esse, alla sera del 28 febbraio, ri· sultano così dislocate: P Stazione foto:-elettrica Snck ert-De Dion da 0,75, ad A1 n-Zara. 2· Stazione Auto Galileo da 0,75, alla local.ità Fornaci. 3" Stazione Suckcrt-Cantono da 0,90, a Bu-1\[eliana. -l-1 Stazione R . :Marina da 0,60, all e Trincee sud-ovest. 5' Stazior1e Sttclrnrt-De Di on da 0 ,75, a Gargaresch. T utte in perfetto stato di funzionamento . 11 giorno ~egnente il capitano Pi azza, in un 'ora di volo compie un 'importante ricogn izione, e r jferisce quanto ~e gite : 1
« Valle del Meg-en in assolutamente sgombera. El Atala: all 'c1ntìc0, si è aggiunto, poco a sud ovest un nuovo accampamento; in totale circa 3000 uomini. F onduk Ben Gasc.ir situ a,.:ione invarjata. F otografato l 'acea mpam ento beduin o ~etten trionàlc e i due fonduki gemelli caratter i~tjci. Zona a nord del parallelo di lT'onduk Ben Gascir per 8-9 chil ometri ùal ì\frg<'nin , sgom b1·a da grossi reparti . .Si ricon fe rma che 11011 C8iste alcnna strada o senti ero rmbito a<l ovest della valle del l\Iegenin e parallelamente a qu esto. Il senti ero corre n el letto del torrente, ed allontanandosi dalla sponda oYcst cli questo . si dirige direttamente a sn cl ».
Ver so la fine della ricognizione l'avjatore ayvj stò Ja nostrn <'ava.lleria. Per esercita1·:-3i nei ri leYÒ alcuni dati.
A.ddestranieuto degli nfficin1i a Yiatori. Il capitano Piazza, in r elazione ai <lati rilevati nel su ri ferito volo~ diresse al Comando del I Corpo d'Armata Special e la seguente lettera circa l 'addestnunento degli ufficiali aviatori : «E' ovvia. la somma im portanza cli e hanno l 'esatte'Zza e la valut azione di riparti nemici e delle aceidentalità. topografiche da parte di nn iwiatore. I n guena, ma ncand o in generale un con trollo a tale os servazione, è ùifficile affin ar e la facoltà ind ividuale di a p prezzamento c-he p er solito erra scn1pre in determinato se11so (cioè in più o in men o)_ E ' perciò che si intcl'cssa codesto Comando a voler favorire n el!<' O<;rnsioni che Yèrranno s<'g na!ate, i clAt i necessari per poter meglio ::id -
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destrare gli ufficiali aviator i in tale valutazione o quanto meno a voler s1.1ffragare con dati inoppugnabili le esatte osservazioni fat te, così <.:he l'ufficiale stesso, senza più dubbi o incertezze eviclenti, abbia la più <-ompleta e giusta fidueja nelle sue :facoltà di apprezzamento. NeUa fattispecie si prega di voler sottoporre all.'esamc del signor Comandante il teparto di cavalleria che starnane si 1·Pcò in rieogni,,,ione c1 Sud di Bu-ì\Ieliana la seguente ricognizione compiuta dall'aYiatore c·apitano Piazza, pr,egandola di voler dire : J) In quali particolari le fatte osservazio ni eYentualmente non concordano con la realtà; 2) :Nel caso che l 'aero1)lano del capitano Piazza fosse stato sco1·to dal reparto dire possibilmente se era visibile tanto da poter permettere 1m efficaee puntamento su di esso con le armi portatili, e 8e la sua altezza era tale da: indu rre a tralasciare qualsiasi ten tativo <li offesa con le aJ'mi da fuoco. Si prega codesto Comando di voler compiacersi di inviare con cortè~e sollecitudine a questo dette infor mazioni doYendo il sottoscritto Rssentars.i cla Tripoli col sjgnor Comandante il Reparto Aviazione pe1· un giro d'ispezione ai vari posti dì aviazione della Libia ed interessando comumcare a questi l 'eventua]e risultato, positiYo o negativo di tale tentativo».
La ricognizione di addestra1nento del cnpita.no Piazza.. Il giorno 29 il capitano Piazza riferisce: AJle or·e- 9 di stamane la nostra cavalleria si trova poco a Sud del p?.rallelo di Ain Zara, circa 4 km. a Ov,et:;t' del l\!egenin, sul margine Nord di alcune dune cosparse di ciuffi di erbe. Porza: circa 800 uomini. :B.,orrnazione: linea di colonne ( 4) front e a Sud. Linea di 6-7 gruppi di vedette ciaHcuna cl i 2-4 uomini) con andamento Nord Sud a circa 700 m. ad Est delle 4 colonne (cioè sul loro fianco sinistro). Si ha motivo di ritenere che 1e 4 colonne siano uscite in tale formazione· dall'oasi d i Bu l\Ieliana e di là si siano r ecate d-iretlconente a Sud in ta]e posizione. Questa presnnzione è suggerita dall'aver osservato 4 linee· parnllele (probabili traccie delle 4 colonne) che appunto hanno inizio <1al margine Sud dell'oasi (Bu ì\'Ieliana) e si dirigono al punto in cui le truppe furono scorte. Quota di volo (solita delle ricognizioni) 800 rn. ». <<
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In e:sito a tale ricogniiione il Cumando del Reggimento lancieri cli F'irenie (che era appunto il reparto avyi:-;tato) rispose che, in massima, le os~ervazioni :fatte dn Il. 'av iatore coneordavano con la realtà, e che l'aeroplano fu scorto dal reggimento al s uo passaggio e la quota di volo fu stimata di 800 n1. dal tenente Poggi, anche lui aviatore. Però, dato i l. 'sok~ che ilnp<~diva di fissare lungamente .l'aeroplano e la elevata quota di· volo, non si crede che sarebbe stato possibile un effkace puntamento su di esso con le armi portatili. In seguito a tale! prova il Comando del Corpo d 'Armata Speciale dire~se ai Comandi dipendenti la seguente lettera cir'" colare: « Allo scopo di fornire agli ufficiali aYiatori elementi pratici di gincljzio nella oss.cnaz ione dall'aeroplano, si è stabilito d 'acro.rdo con fl Comando della flottiglia, che i predetti ufficiali, si esercitino spesso a fare le loro osservazioni, volando sopra le nostre truppe e le nostre opere, p er tendere, mediante il controllo, a perfezionare questo importante servizio d 'informazioni. A tale scopo, tutte l<' <.llltorità, ,ille quali è diretta la presente c·ircolare, disporranno percb(\ ogni comandante di truppa. jn marc'Ìa, in manovra di stazione nei campi, in carovana, ai lavori, ecc .. ogni qual volta sente passare un 'a eroplano, prenda nota dell'ora, della località, <lella forza, delle formazio11i, delle c1ccidentalità esistenti in prossi rnità, ecc. Inoltre, i comandanti <li truppa, al momento in cni l'aerop]ano passa sopra <li essi, ne giudicheranno l 'alt itndine e giu cl'ieheranno della opportunità o meno c.he -vi sarebbe di farlo bersaglio a fuoco <li fnc·ileria ·in base alla maggiore o minore facilità d'i un efficac,e pulltarnento. Tutti i dati di cui sopra, do-vran no, volta a volta, cs:-;ere trasmessi, al più presto e direttamente, dal comandante della truppa al comando della flottig·lia ».
Là nostra situazione e (Jnella, uentica a fine febbraio. Nella seconda quindicina del mese <li febbraio, come d 'altronde si può rilevare attraYerso le relazioni delle ricognizion-i. eseguite dag]j ufficiali aviatori e da quelli del Parco .Aerostatico, jl nemico non dimostrò e non fece ehe dell'attività spicciola.
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Intanto, da parte nostra, s'era impiegato, sin dai prnrn giorni del suo arrivo, il Battaglione Eritreo in ricogn1z1oni a Tagiura, ChaHet, Bir Turki ed altre località, sia perchè prendesse conoscenza del terreno, sia per mostrarlo agli indigeni. In dette ricognjzioni scambiò solo qualche fucilata. Durante quest'ultimo tempo, il Comando turco aveva diramato un nuovo bando per chiamare altra gente alle armi, promettendo ad ogni possessore di fucile trenta franchi, ottanta alle famiglie dei morti e trenta ad ogni ferito ; ma il bando non ebbe altro risultato che quello di attrarre un contingente di 300 tunisini. Tutti gli sforzi del nemico sernbràvano inspirati dal timor('.) di una nostra avanzata, che si credeva probabile, verso Zanzur ~ in tale previsione esso miglioTÒ e rnoltiplicò i trinceramenti tn quella zona rinforzandol'i anche di guardie fisse .
.Le prove J)Cr
j
voli notturni..
Alla sera del 4 marzo verso le ore 21 il capitano Piaz7.a e il tenente Gavotti fanno una prova del volo di notte approfittando della luna, che si alza verso le ore 20 ed è quasi nel suo massimo fulgore (E ' stata piena H giorno 2). Atterrano felicemente dopo rnezz 'ora di volo. Si constatò che la visibilità delle diverse parti del velivolo (come: estremità delle ali, inclinazione della capote, equiUhratore anteriore-), per mantenerle nelle diverse posizioni di volo, era sufficiente. Lo sarebbe forse stato anche con una luce lunare meno intensa. Non si vedono i picco] i strumenti di bordo .a cagione delle ·1oro gradnaz.ioni minute. Soltanto l'ora fu visibile con un orologio a grandi sfere e grosse cifre, quando la luna ci batteva in pieno. Ad un certo punto la luna fu velata da un leggi.ero strato di nubi e così rima.se fino alla fine del volo. L'orientarn.ento avvenne sulla città segnalata dai suoi lumi e dal biancore delle sue, case; avrebbe potuto farsi anche osservando le stelle, non la sola stella polare, perchè essa non è di fronte che marciando a nord, ed è difficile prolungare I 'osservazione per riconoscerla abbandonando la sorveglianza dell 'appa.recchio. Si distinguono bene i lumi, anclrn i mmon,
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f1no a cjrca un chilometro; e:ssi però Yengono :::pe:-;so intetccttati da.gli o~tacoli viciniori più alti. Quota th volo : pe l F ar1 11n11, m. 250; pel Dleriot 111. 400. L'oasi appare nera, il deserto giallo t-icuro. Dal ha~:--o è dif~ :ficilissimo ~eguirc l'aeroplano coll'occhio f:' Ù una volta penluto di vist a è quasi iTnpossihile ritr ovarlo. Partenza ed atterraggio avvennero regolannente, petè> i I terreno cmti:-:;tante al punto di arriTo al suo occhio si pre~entò d'un tratto, prima del previsto, co~ì da costringere a qualche ::;alto brusco. P er le altre e8ercilazioni converrà : l '' di~porre segnali luminosi (fari all acetilene) caratterj stici per la loro dislocazione (p. e. in l in<=>a retta ad ugmd e distanza) isolati per molte centinaia di metri da ogni lato, ed jn ogni o,c;tacolo alto; 2" Permettere con un minuscolo ~istema ùi lampadine elettriche a pile a secco in serie (come quelle staccabili), o verniciando i quadranti con sostanza fosforescente, l'illuminazione dei diversi strumenti di hordo. Si ritiene ehe una città come Tripoli, prossima alla zona oscura del n1are, possa essere veduta e serva di richiamo fino alla dist anza di 15 ch i1ometri. Senza la spiaggia come guida, una città come Tripoli non è più veduta al di là di 4-f> chilometri .
Le pritne ricognizioni. dei nirigibili. Come si è ricordato nella parte riguardante la mobiljtazione e la <lisloca:òone dei repar ti a eronautici in ~r r ipolitania, la Flotti glia clei Dirigibili - in ~eguito ai gravi danni rip ortati dal ciclone scatenatosi a Tripoli il giorno 16 (licP.mbre -- fu pronta per rimpi.ego soltanto nei primi g iorni del mesP. di marzo 1912 : e difatti il giorno 4 <li d etto mese furono ese· guite le prove di volo, che r iuscirono· felieemcnte. Alle ore 8 del 5 marzo s'innalzano i <lue dirigibj 1i P . 2 e P. 3. I due dirigibili oltre al per sonale h.a nno a bordo provviste di benzina e olio p er 6 ore, gli apparecchi da ri morchio ed una ventina di granate. Raggiungono la quota di 1100 metri circa dirigen<lo$Ì verso Zanzur in linea d i fila a circa 3 km. da l.l a co~ta. « Oltrepa~~ata l'oasi di Zanzur si entra sulla terra
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pe1·correndo le evoluzioni del grafico unito e niantenendo costantern.ente la quota di 1100 m. Si identificano le posizi011i Jj é1 lcune trineee nemiche stabilite allo scopo di sterrare la strada fra Gargareseh e Zammr: Bsse sono deserte, salvo una. ridotta, posta a. S. della strada stessa, nella quale appaiono un centinaio di uomini con qualdie ca.vallo al pascolo. In questa ridotta si di rige da l P . 3 il getto di due granate, una delle quali esplode a qualche diecina di m etri dal suo fronte e l'altra no perchè cade per tra Yerso per di.fotto d'impennaggio.
Rotta dei Dirigibili P2 e P3 nella prima ascensione del 5 marzo I 912.
Non si scorgono accampamenti cospicl-Ìi nei dintorni di Zanzur. Alle 9,30 si riprende la navigazione sul mare iniziando In discesa e successivamente, alle 10,15, i dirigibÌ.li prendono terra al Campo. Tutto ha funzionato regolarmente : tempo bello, visibilità, vento in prua all'andata, in poppa. al ritorno». Al rapporto fattone al Comando si allig() uno schizzo fatto personalmente dal Con1andante della Squaddglia, capitano di Corvetta Guido Scelsi. Sullo schizzo furono esattamente tracciate tutte le opere di difesa fat te dal nemico a levante di Zanzur. Nella stessa giornata gli. aviatori esplicano la seguente attività: Ricognizione del capitano Piazza (dalle 7,5 alle 8,30). Solite vedette a metà strada fra Gargaresch e Zanzur sul meridiano dei due giardini. Gruppo di circa. 20 cavalieri a nordest di Fonduk El Tocar. Ricognizione del capitano :Moizo (7-8,15). - Solito giro degli aecamparnenti nemici passando a sud di Suani Beni
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Adem. Rileva nuovi lavori di trincee a Zanzur. Nuovo accampamento a Suani Beni Adem (sud-est). (~ualche tenda di più H ]~onduk Ben Gascir. Nella mattinata, dalle 8 alle 10,45, vengono compiute dal draken due ascensioni. Viene avvistato un gruppo di. eavalieri arabi ~ulle dune a 300 1netri a nord di J?on<luk ~l'oear. A :·md di Fonduk el Fondi si nota una carovana di pochi C'arnrnelli in
F onduk T ocar ( da ovest).
marcia verso Znani Beni Adern; inoltre vengono veduti presso le cave di Gheran due gruppi di arabi che però si allontanano. Il g iorno 6 marzo a mezzo del piroscafo « Stura », partirono i I tenente eo1onnello Confero di ~1ontezernolo e<l il capitano Piazza per un giro d'ispezione nei campi d'aviazione della . Cirenaica. Il capitano ScaparTo assun~e quindi. il comando della sqnadriglia aviatori. In que~to giorno, a carnm delle avverse condizioni atmosferiche non ebbero lnogò nè voli alla ~quadriglia nè ascensioni del draken.
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Soltanto, nel pomeriggio, il dirigibile « P 2 », al comando del capitano di corvetta Denti di Piraino esce dall'hangar verso le ore 17 e s'innalza a 400 111. di quota per eseguire qualche prova di lancio di bombe, ma a causa di un forte riscaldamento ad un « carter » di un 'ebca. atterra dopo circa 40 n1inuti di volo. 11 giorno seguente arriva dall 'Italia il tenente Palma dj Cesnola Giulio, pilota aviatore, ma il suo apparecchio è ancora . ' . 1n v1aggw. Il Parco Aerostatico, al completo, provvisto di tutto il materiale necessario, in seguito ad ordine ricevuto, parte dal proprio campo di manovra alle ore 7 per eseguite ascensioni e ricognizioni fotografiche in diverse località prestàbilite. Attraversa l'oasi fino alla Caserma di Cavalleria col draken sulle
La Caserma di Cavalleria.
funi; da questa locai it à poi prosegue col draken sul cavo di rjtegno (::350 m. di quota) fino alla Scuola di Agrjcoltura e qujndi si spinge fino ad A.in Zara, ove gi-n nge alle 10,15. Al le 11,30 il Parco, percorrendo la carovaniera, risale fino a] ridotto. delle Fornaci ove sosta per circa tre ore, per poi
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proseguire a Sidi J\fessri. Qui sosta per eseguire fotografie del terreno dall'alto e poi per l[annura-Dahra rientra al campo alle 17. Durante le esplorazioni eseguite ad Ain Zara ed alle Fornaci non fu notato nulla di nuovo nella zona occupata dal ne1n1co. Il giorno 8 marzo, causa il mal tempo, non vi fu alcuna attività aeronautica. Il capitano Nioizo, il giorno seguente, compiva una rieognizione osservando· che gli avamposti a nord di El-Atala si sono spostati di tre chilometri ad est di detta località., che gli accamparn<:mti di Suani Beni Adern si sono anch'essi maggiormente spostati verso i due recinti a nord e che vi è una piccola trincea a Zanznr. Un proiettile nemico colpisce l'apparecchio f.orandone un lo:ngarone. Il draken, dalle 8. alle 10,30 dello stesso giorno, esegue due ascensioni presso l'hangar a 350 1n. di quota. Osserva r,he il terreno a sud di Gargaresch e le carovaniere .a sud dell'oasi di Zanzur sono sgon1bre: scorge pochi arabi presso ll.,onduk 'Iocar e le solite vedette nemiche sulle dune a sud di Gargaresch. : / La mattina del giorno 10, alle ore 7,25, il capitano Nioizo compie un volo di circa 40 minuti senza avvistare nulla di (~ambiato. Il tenente Falchi esegue un volo per esercizio sul deserto oltre Gargaresch e poi sul mare fino all'altezza di Zanzur. Presso Gargaresch osserva sgombero il fonduco che il l" marzo era occupato dai regolari turchi. Scende dopo 45 minuti presso il Cimitero degli Ebrei, ma a causa del brusco atterraggio l'apparecchio rimane danneggiato. Alle 8,30 dello stesso giorno 10 i clirigihili, ad 800 metri di quota, compiono un volo di due ore. Il Comandante riferi se e quanto segue: « Fuori delle t rin0ee degli avamposti vengono esperimentate una granata grande ed una piccola che esplodono sulla sabbia morbida producendo dei cospicui buchi. Si nota un g-ruppo di cavalieri a sud di Gargaresch che si riconoscono per una nostra pattuglia in esplorazione . .Presso 'rocar il << P 2 >> lascia cadere alcune bombe che esplodono regolarmente. Fra Ain Zara e Tagiura si notano verso levante due accampamenti di una cinquantina di tende complessivamente sulle quali il « P 3 » lascia cadere 4 bombe e 5 il <<.P 2 >>. Raggiunto il mare
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'l'agiuru senza aver 8tOrto null'altro cli notevole, alle 10.30 i dirigibili atterrano e quindi rientrano in haIJgar ». Stt
ll giorno seguente il ::,otto tenente Oavotti esegue una ricognizione dalle 7,45 alle 9. 0::;serva: « Alle trincee di Zan;1;nr cin'.a 100 uomini intenti al lavoro. Fonduk Tolrnr sgo1nbero. A Fonduk ~1aggu;1; pochi uomini. A Suani Beni Adem il numero delle tende non appare aumentato, ma vi è un evidente spostan1ento del.L'accampamento verso nord. Tra il 1° e il 2° giardino (dei tre> avanti a Suani Beni. Adem qualche migliaio <li armati. manovra in ordine chiuso. « Eseguisce delle fotoi;rrafie delle trincee di Zan?:ur ' una di Fonduk Tocar. una di Konduk Maggn~ ed una del primo giardino di Suani Beni Adem ove vi sono delle tende turche. Dalle 9 alle ll,45 vengono compiute tre ascensioni col draken sen~a però rileva:i:e nulla di nuovo. 11 12 rnar?:o il sottot enente Gavotti compie una , ricog11i. . , .. zione, dalle 7,:-50 alle 8,30, ma non rileva di nuovo altro che nna cinquantina d'armati a Fonduk El ':l~ocar. Nel pomeriggio il draken fa due ascensioni rna non osserva nul1a di variato sulla situa,jone nemìca. Il giorno J 3 marzo il capitano l\foizo esegue una ricognizione sulla costa. ad ovest di Tripoli Jino all'oasi di Gars Gevein: trova tutta la zona sgombera da reparti nemici. Il sottotenente Gavotti deve interrompere il suo volo a causa dj forti « rémous »: atterra al campo del Fortino B. Il draken, nella mattina esegue due a~censioni avvistando dei gruppi arabi a Fonduk Tocar e tra l'oasi di Zanzur e le ca ve del Ghcran. Nei giorni 14-lG-16 e 17 un vento. vjolento da snd (Ghibli) .impedisce ogni attività aeronautica. Soltanto il draken il giorno 16 fece delle ascensioni notando un gruppo di cavalieri 21rabi in marcia sulla carovaniera Suani Beni AclE>m-Zanzur P rilevando le solite v<~dette nemfrlie sulle dune a ~nd di Gar~
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t,Cl.
Lo scontro degli stagni di Tagiura. Tl 17 aprile una compagnia del 18° fanteria doveva sc0rtare da Tripoli un convoglio con materiali del genio e munì· zioni diretto alla ridotta di Punta Tagiura. 1;n'altra cornpa·
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gnia pure del 18°, appartenente .al presidio della ridotta, le sarebbe venuta incontro fino a metà strada e, per maggior preeauzione, un intero Battaglione d01lo stesso reggimento avrebbe percorso fino al. punto d'incontro la via segnata dal convodio. La compagnia del forte, arrivata verso le 7,30 presso el Gamodi scorse una quarantina di cavalieri contro i quali aprì subito il fuoco riuscendo a sbandarli ed a farli indietreggiare; in quel momento un altro gruppo di una sessantina di armati comparve dalla direzione di Tagiura: arrestato dal fuo.co della nostra compagnia si diradò e poi tentò di aggi'rarla da destra, ma l'arrivo di un altro plotone inv:iato in rinforzo dalla ridotta di Punta '11 agiura sventò il tentativo nemico. Verso le ore 9 arrivò al di là dello stagno di :iYie1laha il convoglio diretto a Punta Tag1ura e venne avvjsato che molti nemici erano nel1'oa~i di 'l1agiura; quindi il Comandante accelerò la marcia del convoglio per raggiungere al più presto il punto stabilito per l 'incontro con la compagnia proveniente dal forte. Il Comando del Corpo d'Armata, avuto IJotizia del detto scontro, ordinò ai reparti eritrei ed alla banda del Garian ch0 si trovavano dentro l'oasi di dirigersi agli stagni di Tagiura allo scopo di tagliare la rjtirata a quei gruppi nernjci.. Il convoglio, ne] frattempo, era giunto alla ridotta senza altri inr>i· denti. Verso mezzogiorno. le estreme pattnglie della l" Compagnia degli eritre1 respinsero l'attacco di alcuni cavalieri :1 ~ud di Sidi Ahd-el-Chérim; ma poco dopo la èornpagnia fu fatta segno ad un vivo fuoco di. fucileria da parte di circa ;JOO armati, il doppio circa dei nostri ascari. Il capitan0 allora lanciò Ja compagnia a11 'assa1to: gli arabi, impressionati dall'impeto dflgli eritrei, fuggirono su di una poRizione retrostante e quindi Tjaprirono il fuoco. Sopraggiunse però la nostra banda del Garian a<l appoggiare l'azione degli eritrei ed al1ora i nemici si ritirarono rapidamente: ma gli eritrei, velocissimi, si. shl.Ticiarono all 'ìnseguimento e molti ne ucrisero con la baionetta. Quin<li la compagnia degli eritrei si riordinò e raccolti; i propri morti (due) ed i feriti (sei) sj dires8e a 'rripoli. Dei nemici furono contati una quarantina di morti. Questo scontro, seb.bene di poca importanza, servi però a garantirci di poter fare ormai affidamento su gli armati indigeni costituenti la banda del Garian. V
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Le co1nuuicazioui stradali di Suani Beni Ade1n Interes~arn1o al Comando di cono::;cere ::;e i.l nodo stradale di Bir Terrina è in diretta comunicazio1rn stradale con Suani Ben .A.dern, viene ordinato al Comandante del « P 2 » di torr,.are a Bir Terrina e dopo averla raggiunta. di dirigere per Suani Ben Adem per soddisfare la richiesta del Comando ste::;so, e di. approfittare nello ~tesso tempo per verifieare se vi ~ono mutamenti a Za.nzur. La mattina del. 18 marzo i l « P '2 » parte alle 10,20 con sei ore di marcia e venti bombe, e portato;.:;i ttl la quota. 1200 rn. si dirige per Zanzur. Riconosce }e solite trincee oceupate da nn maggi.or numero di persone che nei giorni precedenti e nota una nuova tr.inc<~ra pure con fronte Yer.so Oargarcse h occupata da un centinaio di fucili: in tota'le 1ma forza in trincea di ::3-400 uomini ::::.<-mza attendamenti . Sulle trincee~ suddette fa un segnale convenuto in precedenza allP batte1;·ie di Gargarescl1, per indicare che le trineee erano occn· pate; e dopo circa 5 minuti dalle batterie su<ldettc partono varie salve ehe si abhattono sulle trincee più v.i.cjne. Il dirigibile è fatto seg:no a nutrito f uoco di f uciìeria dall'oasi di Zan...... 7.111', ove getta 3 bombe :-;nll'abitato, con esito positivo, e prosegue quindi verso Bir Terrina. Raggiuntala dirige per Snani Beni Adem, notando lungo la via vari accampamenti bPcluini simili a quelli già altre volte riscontrati. A ponente di Suani Ben Adem, nota nn grosso accampamento di 11.0-130 tende di regol[\ri turchi ma non può trattenersi in detta località a causa <folle cattive condizioni atmosferiche che provocano· notevoli. sbalzi di quota. Da parte di numerosi reparti di truppe fra i quali alcuni regolari turchi il dir:i g:ihile è stato :fatto segno a nutrito fuoco di fucileria. Alle ore 13 il « P 2 » rientra in hangar. Vengono riscontrati alcuni fori nell'involucro ed uno nella navjcella. Nella stessa mattina, alle 6,30, il personale del Parco Aerostatico, portando il draken sul cavo çl.i ritegno, attraversa I 'oasi verso sud ovest e prosegue fino al Forte B, ove vengo.no eseguite due ascensioni, le di ·eui osservazioni danno come invariata la :::ituazione nemica. Rientra quindi al proprio campo alle 16,30.
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Bo1nbarda111enti e cine1natografi.e dei cani.pi neinici In esecuzione degli ordini ricevuti dal Comando Superiore 1 la mattina del 19 marzo poco prima dell'alba esce la squadriglia dirigibili per tentare di sorprendere il campo turco di Suani Beni Adem. A causa di specialissime condizioni atmosferiche che rendono molto rarefatto lo strato d'aria i <lirigibjli stentano ad ek~varsi a; quota utile. Il P 2 anz;i, trovando maggiori difficoltà, rientra ·in hangar. Il P 3 raggiunta la quota cli 9f>O, ed avendo ancora :-;oltanto 4 sacclrntti di zavorra, esegue un breve giro di esplorazione fino a Fonduk ~rocar, rilevando qualche pattugl ia nemica a piedi ed a cavallo, e ritorna anch'esso al campo, essendo volontà del Comandante di e!-ieguirc la importante operazione su S. B. Adem con l'intera . sqnadr.iglia. Alle D,lG esce nuovamente la squadrig1ia, c'he dopO' aver preso quota a 1100, fa; rotta verso il campo turco. 11 vento a tale quota è di circa 7 metri da libeccio e la navi b0·azione è ottirna. Si rilevano esattarrnmte col traguardo e col rilevamento alla bussola le posi7,joni di F. ~rocar, F . :i\1:agguz e S. B. Adem, nonchè la direzione della stra.da che unisce det ta località; si rilevano al.t:resì le posizioni occupate dai vari accampamenti nemici lungo il percorso e sul campo di S. B . .A.dern ove si giunge verso le 11 . geco intanto come il Comandante della squadriglia scrive nel rapporto: .
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« .Al giunger,e élei dirigibili sugli accampamenti, i nem'ici :Eugg'irono precipitosamente in gran parte dagli accampamenti sparpagliandosi isolatamente ed in piccoli gruppi nelle vicinanze ed .aprendo un fuoco general,e di fucileria contro i dirigibili stessi. 1\:lan mano che i dirigibili giungevano sugli accampamenti nemici o sn gruppi di solda~i, C'seguivano il bombardamento con serie di 3 o 4 granate. Tutte caddero in luoghi utili. Ogni scoppio produce una fuga pazza d eUe persone . che si trovavano nelle vicinanze, l'effetto generale prodotto sul nemico; dato il disordine che ne cons,e guiva deve esser e stato di un grande terrore. Nella. navicella ci accorgemmo subito che il dirig·ibilc veniva replicatamente colpito, sia per il rumore prodotto da proiettili contro parti .rnetallichc; sia per la continua dj.minuzione della prefìsione del g·as dcll 'involucro; pertanto, la. perdita cli spinta causata daJl 'influsso ciel gas attraverso i fori prodotti dai proiettili, veniva abhastan7,a 1
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compensata dall 'allegg~rimento che risentiva il dirigibile per lo scarico dei proiettil}. Verso la fine dell'azione, il motore del << P 3 » fece· avaria. per la rottura di una valvola di scappamento di un cilindro; ela navigazione di venne assai più cliff icile a causa di forti scuotimenti della navicella per lo Rquilibrio derivante nel movimento del motore,
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Campo Turco-Arabo di Suani-Beni-Adem. (Operazioni dei Dirigibili nel giorno 19 marzo 1912).
, e specialmente per la velocità neces~ariamente ridotta per la rnarcJa <li tre soli cilindri del motor,e, che causava un minor rendimento dinamico dei piani di profondità. Ultimato il lancio delle bombe, èd eseguita quindi comp]eta111ente la missione diressi la squadriglia verso il campo, ove si giunse senza altri inconvenienti, malgrado le difficoltà non comuni che i due dirigibili dovettero supera-re per le avarie riportate. Dalle accurate verifiche fatte venne constatato che il << P 3 >>
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fu colpito 33 volte ed il « P 2 » 26 volte. La maggior parte dei colpi furono riscontrati sull'involucro v,erso i compartimenti di poppa, alcuni colpirono le navicelle, ed altri le parti metalliche, i timoni, ecc., €'CC. Oltr,e, ai rilievi fatti furono dai dirigibili prese alcune fotografie, e dal << P 3 » il Comandante eseguì anche una s,erie .di cinematografie, alcune delle quali sul campo nemico durante I 'azione».
I dettagli dei . rilievi ed osservazioni fatte furono conseg1lati all'Ufficio Politico 1\!Iilitare. Gli equipaggi dei dirigibili erano così composti: P. 3: Ca.pitano di Corvetta SCELSI (Capo Squad.); ·Tenente di Vascello VALLI (Comandante); T·enente Artiglieria SCELZO; Meccanico CECIONI. P. 2: .Capitano di Corvetta DENTI (Comandante) ; Tenente di Vascello CASTRACANE; Sottotenente di Vascello BRIVONESI · Meccanico MAN'l'OVANI.
Nello stesso giorno il Capitano J\10:i.zo esegue una ricognizione su Zavia, Bir Terrina, Zanzur. Osserva: 150 tende a sud est di Zavia (4 km.) e piccoli avamposti di 15 tende ciascuno sparsi per le ·località sorvolate. Eseguisce inoltre, a vista, un rilievo delle trincee di Zanzur, che però sono sgombre. Il sottotenente Gavotti compie un 'altra ricognizione e riferisce che nessun nuovo lavoro si esegue a Zanzur, che Fonduk El '11ocar è sgombro e che a Fonduk Niagguz vi sono un centinaio di armati. A Suani Beni Ade1n non osserva nulla di variato. Nei giorni 20 e 21 le condizioni atmosferiche avverse impediscono voli ed ascensioni: quindi al Parco Aerostatico sj sgonfia il draken per alcune riparazioni ed al Cantiere Aerouau tico si lavora alla ricerca dei fori prodotti dai proiettili ai dirigibili, lavoro difficile e penoso, perchè alcuni, fatti da proiettili di piccolo calihro, sono poco visibili· ad occhio, ed occorre cercarli con I 'istrumento indicatore delle fughe di idrogeno. Il giorno 22 il Capitano ~1oizo esegue una ricognizione e riferisce : « Nulla di nuovo a El-Atala, Azizia, Suani Beni Adem e Fonduk El Tocar, salvo alcuni piccofi accampamenti a tergo dei campi fino ad Azizia. In questa località alcune tende-ospedale- ed alcune grandi tende turche». Eseguisce la
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fotografia di Azizia e lancia due pacchi di procìa_mi a Ben Gascir e Suani Beni Adem. Durante i giorni 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29 marzo, i dirigibili veng·ono completamente riparati e r.irnessi in perfette con-
Il Comandante Pilota di Dirigibile Giulio Valli
dizioni compatibilmente con la vetustà dei loro involucri ed all'uso dei motori che hanno già un numero di ore di funzionamento superiore a quello che può normalmente rich.iedersi per un utile servizio. Cinque giorni di «ghibli» violentissimo impediscono ai dirigibili di uscire, quindi tutto il personale viene adibito a rinforzare i teloni e le porte dell 'hangar che ,,engono dal vento continuamente danneggiate. Al Parco Aerostatico, in detti giorni, il personale attese ad istruzioni tecniche ed ai ]avori inerenti al materiale ed al1'hangar.
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La squadriglia Avjatori, il giorno 23, dà la. seguente attività: Il Capitano lvloizo, in un volo di un'ora, esplora le trincee di Zanzur, la zona a nord di Bir Terrina e quella a 10 km. ad ovest di Zanzur. Osserva gente nelle trincee, altra gente in marcia verso queste con provenienza da Zanzur, altra davanti
Il pilota aviatore Giulio Palma di Cesnola.
al paese più oceidentale : 600 in tutto. Vede un accampamento di 25 tende arabe (300 uomini) a sud-ovest di Zamrnr e nota <lei piccoli accampamenti sparsi. Il sottotenente Gavotti, nell a sua ricognizione, non osserva nulla di nuovo a Suani Beni Adem, vede soltanto 200 uomini a P-onduk 1\1:agguz. Il tenente Palma di Cesno la prova in volo il suo appare e- · chio, ma è costretto ad atterrare a circa 500 metri fuori delle nostre linee per cattivo funzionamento del motore: quindi riesce di nuovo a sollevarsi e rientra regolarmente al campo.
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Il 28 marzo il capitano 1\1:oizo prova un apparecchio Nieuport, al quale è stato adattato un tubo lancia bombe, però l'esito non è molto soddisfacente. ·
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Il tenente Palma esegue una ricogr11z10ne sulla località di Fon duk B·en Gascir-E l A t a la-Fonduk E l T ocar rilevando 300 ten de, in maggioranza arabe, s ulla sinistra del }.l eggen in ai due lati della strada . Il sottot en ente Gavotti, nel suo volo, osserva ch e n essun cam biamento è avvenuto n elle tri ncee di Zanznr: vi nota m oviment o di p ersone che sembrano intente a Jayori, qualche gruppo di arabi e qualche cavaliere. N el frattempo, in seguito ad ordini del Comand o del I Corpo d 'Armata il Parco Aerostatico do·r ette trasferirsi al F orte Su1tania. 1 la vori n ecessari per lo smontaggio del m ateriale a erostat ico, fot o-elet trico ed accessorio, per il t rasporto e per l 'i sta1lazionc del Par<'O ste:::~o al completo n ella nuova di slocazione, venn ero effettuati in una d.iccina di giorni . Il 29 · marzo il sottoten ent e Gavot ti esegue una r icognizion e nella mattinata a 600 metri di quota. Osserva : « 1'1:ovimento di cir ca 200 uomini. pre~:-;o le trincee di. Zanznr. Nel d etto paese circa :-mo arahi ». P r ende del le fotografie delle trincee di Zammr. K el pomeriggio cornpj(.:i un altro volo JW r r iferire sulle voci corse circa l'occupazione d i Fon<luk E l rI'o<'a r c1a pa r te del nem ico. Non osserva ne:;:suna i nH·r ia di ac ra rn pamenti nv.versar.i s ulla localiti1. Il capitano ~foizo e~egue anche ln i, nel p olllerigg io, 1111::t d cognj ziorw fra 1/,amrnr e l 'ornluk }~l T ocHr s<mia. no ta re nu ll a di nuovo. Nella stessa g iornata il tenente FalC'h i e$egue nn volo cli a]lenarn<m to :-:ul << Bl r r iot » ed il t r n0nte Palma t enta una ricogn iz ione che deYe interromp·c r e a causa del catti vo f un zionamen to de'I moto r e. Il 30 marzo il Ca ntiere Ae r onautico avendo _ricevuto or djne dal Comand o tli es(•guire una ,wc·urata J·icogni zione su l tr a tto di terren o com pre~o fra ,.J.1 r ipol i, Zavia, Bir rce rri n a , S. n. A dcm, T ripoli, dispone che la sq uad r igli a esea ~a lle 8,30, e mentre il P 2 si r c<'n. a ri con oscer e il tr a tto di t erreno co111· preso fr a. ~I.1 ripo1i , Bfr T ~rr ina, S . B . A <le111, 1'1,jpoli, H P 3 si reca a Zavia e r iconosee con preci sione quanto può in t er essa re il Comand o ci rca ]e truppe nemich <~ e le ;>pere <lifen sive e0struit e lungo t utto quel tratto e nei dintorni di Zavia. Oltre ag1i Rehi½zi escgniti, f- i con segn ano a l Cornarn1o Yarie fotografi e dei Juogl1i visitat i e degli a ccamparn enti sc:ort i. ·1
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dirigibili vengono colpiti da vari colpi di fucile che non arrecano però danni. In giornata vengono eseguite le riparazioni necessarie e la squadriglia. è perfettamente pronta per altra nlissione, della quale si dirà in seguito. L'ultimo giorno del mese di marzo, la squadriglia Aviatori dà la seguente attività: il tenente Palma eseguisce una r.icognizione a Suani Beni Adern confermando le osservazioni precedenti e non rilevando alcun movimento sulle diretti'ici: s.inistra del ìVIegenin, Fonduk Ben Ga::;cir, Suani Beni Adem, Zanzur. Il tenente Falchi vo1a fuori della ridotta occidentale di Gargàresch ed osserva a circa 3 krn. ad ovest di detta ridotta --- fra la strada di Zamrnr ed il mare - degli uomini armati che gli sembrano regolari turchi. Nel giardino, ad un chHo~ metro e mezzo a sud-ovest della ridotta, n. 3 di {Jargaresch vede circa 20 regolari turchi. (]) Durante il mese di marzo, ~peC'ialrnente nei primi ,tre giorni, si ebbero diverse piccole molest1e da parte del nemico, e si rinnovarono anche i tentativi di razzia nell'oasi. Subito da parte nostra, furono prese delle 1nisure di. polizia e, a tal uopo, fu disposto che il battaglione eritreo con un plotone di cavalleria. eseguisse una ricogniziolH·; per ]a carovaniera A.in Zara-Bir El Tu:rki, su Bir Itamdàn ese-Sceri, che era stato indicato corne luogo di raccolta dei predoni de11 'oasi, forse anche dei gruppi clie solevano tirare fucilate contro il nostro campo di Ain Zara. -. Questa ricognizione ebbe luogo il -1 marzo; mentre si eseguiva l'avanzata su Bir Ramdàn, che il plotone di . cavalleria aveva intanto raggi unto e trovato sgomhero, ma con traccie di un recente accampamento, alcune pattuglie del battaglione eÌ'itreo venivano fatte segno a colpi di fucile. Qualche ora dopo, seguitando nell'avanzata, il battaglione si trovò impegnato in un vero e proprio combattimento. Il nemico era apparso forte di circa 250 uomini, e poi crescendo n1an mano di numero e con la consueta abilità in quel terreno di sabbie mobili,. cercava di sopravanzare la destra dei nostri per tagliarli da Ain Zara. Vi.sto ciò, il pomandante del battagli.one iniziò il ripiegamento a scaglioni dalla sinjstra per (I) Campagna di Libia - Stato )Iaggiore Centrale - Vol. H.
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opporsi alla manovra inversa del nemico che cercava d 'estendere appunto la sua sinistra per compiere l'iniziato avvolgimento. · Alle ore 17, a Genan el-Arab, superata la zona sabbiosa. il battaglione riuscì a paralizzare l'aggressività del nemico e modificando il proprio schieramento, potè dispor.-i in senso obliquo alla fronte avYersaria, tanto <la sopra van7..arne la sinh;tra nella direzione di Ajn Zara. Allora il nern ico desistè <lal tentativo avvolgente e C'O:P, rapj dità si dil eguò verso nord-est. Gli eritr ei, rionhnati:-:i, fffoseguirono su 1\ in Zara, incontrando subito dopo i rinforzi ehc di là erario stati inviati, e che col loro appari re avevano probabilmente contribuito ad in<lurre l'avversario a ri tirar si . ~['erminava così (1uesto fatto d'an ni. in <·ui i nostri aseari eb· bero campo di confermare ]a loro hella fam a, ~ostenendo con calma ed ordi rn:; esemplari, fermeiza e disciplina straordinarie una lotta di parecchie ore C"ontro un nemiC"o Yalutato di parecchie centinaia. di f ucili più fo rte, ed estrernnmente ahile ed . aggr essivo in quella zona .di dune fatiro~ir--sirna e<l insidio:::a. Nel resto del mese <li marzo il nemi co non esplfrò rhe del1'attj vità minnta: rare ed improvYi:-:e azioni pri ve cl i fuoco ora contro Ain. Zara, ora contro GargaTeseh; azioni prive assolutamente <l ~impor tanza, senza alcun fin e concreto e senza la minima conseguenza.
Gli avvenilnenti e l'opera dell'Aeronautica nel mese di Aprile Nei primi giorni d<:l mese di april e, a C"arn::a .delle ca ttivP. condizioni atmosferielw . l '~ttività dei reparti aeronautici fu molto lirnitata. · · Nella mattinata del -! i.l tenente P ahi1a di Ce.-no1a eseguì un volo di ricogniziom.~ su Tagiura e la reg_ione cornpre~a fra Bir F a:r:es Terrina-Ben Oa~cir ed il cor~o del n1eggenin sen7.a però rileva1·e la presenza del nem ico che n el solo campo di Fonduk Ben Gascir che apparve aumentato di un centinaio di tende, delle quali cinque tu rche. Il Parco Aerostatico che, come già si è detto, si er a trasferito nel frattempo al Forte Sultania, eseguì. nel1a giornata
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del 5 tre ascensjoni sul campo di manovra situato davanti al1'ingresso del forte stesso. Date le buone condizioni di visi bilità fu possibile agli ufficia1i osservatori scorgere l'accampamento nemicò di Suani Beni Adem. Fu pure osservato un gruppo di arabi sulle dune immediatamente a nord di Fondnk Tocar, vennero avvistate numerose vedette avversarie spinte
Il draken al Forte Sultania.
fino a tre chilometri a sud di Gargaresch e si videro degli arabi che erano occupati in ]avori di fortificazioni presso il mare tra le cave di Glrnran e Sidi Ab el Gelil. Il giorno seguente il capitano ~1oizo compie una ricognizione di circa un'ora di volo e riferisce: Vi sono ancora le 2-300 tenc1e a 3-4 chilometri ad est di El Atala e le 300 tende a Fon·duc Ben Gascir. Nell'oasi a nord est cli El Atala mille uomini con pcche tende. Nell'oasi di fronte a Fonduk Ben Ga8cir sul Megg·enin altri mille uomini con poche t.ende. In un recinto a no1·d est di Ben Gascir qualche altra tenda. Esiste· ancora il posto di osBervazione visto il 9 marzo a 5 chilometri a nord ovest di Fonduk B,im Gascir. A Suani Benì Adem le tende sono ancora più sparse. Un ac· campamento si è spinto a 500 metri circa a nord dei r ecinti sulla strada_ Cinquanta uomini circa aFonduk Tocar ». · <<
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Nella stessa giornata ìl tenente Palma, sebbene indisposto, tenta una ricognizione ma deve rientrare al campo appena rag'giunta la quota di 600 rnetri ; il sottotenente Gavotti, partito in volo dal campo del Fortino B, è costretto ad atterrare dopo dieci minuti di volo per rottura della tubazione della benzina. 11 giorno 7 il draken eseguì delle ascensioni nella mattinata ma, a causa della foschia, rrulla potette osservare. Eseguita un 'altra ascensione rn~l pomeriggio avvistò le solite vedette nelle dune. di Gargaresch e pochi arabi presso il ).1arabutto di Sidi Abd el Gel.il. 01 i aviatori, nella giornata seguente, svo]se:ro la seguente attività: Il tenente Palma eseguisce una ricognizione su El Atala, Fonduk Ben Gascir, Suani Beni Adem e riferisce che la situazione è invariata. Il tenente Falchi fa un volo di allenamento fino a Gargaresch. Il capitano ~foizo prova l 'appar'ecchio col tubo .· lanciabombe modificato. Il sottotenente Gavotti parte col Farrnan dal campo del F<9rtino ed atterra quasi subito al campo del Cimitero degl.i Ebrei. Al Cantiere Aeronautico <lal l all '8 aprile si attende alle riparazioni del materiale dei dirigibili. Approfittando delle cattive condizioni atmosferiche ed avendo d'altra parte già fornito al Comando tutte le più esatte informazioni delle posizioni occupate dai varii reparti nerniei, n.ei dintorni di T'ripoli, si esegue una accuratissima verifica di tutti gli organi dei dirigibili, riparando le piccole avarie, cam hiando le parti più consumate. Anche gli involucri. sono fatti oggetto di minutissimo esame per la ricerca di qualche foro i:;fuggito alle verifiche precedenti, e difatti altri se ne trovano con gli strumenti cerca-fughe di idrogeno, e vengono chiusi ac curatamente. Pertanto gli involucri ormai vecchi e crivellati di colpi e pieni di toppe lasciano molto a desiderare come te nuta e come resistenza. La forza ascensior;te dei dirigibili è diminuita, specie sul P. 3~ che col earjco normale non riesce più che a grande stento a raggiungere i 1000 metri di quota. Si attendono nuovi involucri già richiesti, e che sono in avanzata costruzione a Roma. O
Veduta di Tripoli e della sua Oasi.
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La sera del giorno 8 il Comandante del Corpo di Occupazfone ordina di eseguire una ricognizione pres:::;o Bu-Charnez, per confm·rnare o meno le informazioni date, dopo l 'ultima ricognizione di Zuara, ~ull ;assenza di truppe nemiche ri scontrata in quella località dalla squadriglia dei dirigibili Questa ricognizione non potè ,,enire eseguita prima del giorno 12 a causa delle cattive condizioni a tmosfeeiche. Il giorno 10 il capitano :Moizo parte in volo di prova apparecchio ed esperimento di Janéio di bombe. Al Parco Aerostat ico rientra il teparto del 2° Parco da Homs, colà distaccato dal 2 fe bbraio. · Il giorno seguente il tenente Palma si leva in volo alle 7 portando a bordo come passeggero il sottotenente Gordesco, ma deve rientrare ~nhito al eampo per cattivo funzionamento del motore. Il Capitano J\.foizo esegue una ricog.ni.~ zione a F'onduk Ben Gascir, S uani Beni Adem, T r incee di Zanzur. A Fonduk Ben Gascir o::;::::PrYa ::.wo tende; a Suani Beni .Adern nu1la di cambi a to di ciò che è stato O:-:f.;crvato dal giorno 6: a Fonduk Tocar pochi cavaJi0ri; neìle trincee di Zanzur 200 uomù1i circa eostruiscono nna nuova trjncea più a sud. Il sottotenente Gavotti, du ranfo la sua ricognizione esegue 12 fotografie sulle trincee di Zanzur ed osserva che « una de.11<~ trincee (che dista 3800 m. dalla. ridotta N. 3 di Gargaresch) è un po' allungata e ch e attorno ad essa vi è nn movimento di un ~en tinaio di uomini. Le altre trincee più vicine a Zanzur sono invariate e non vi si scorge alcuna traccia dj nuovi lavori. Sulla strada fra l'oasi di Zanzur e l. 'nltima trincea. una cinquantina di uomini marciano in colonna verso Zanzur. A Zanzur circa 100 uomini ». Il tenente Falchi esegne, anch e nella st essa giornata, un volo di allenamento sn ..A.in Zara, ed un altro volo com.p ie il giorno seguente (12 aprile) seguendo · la linea del mare tra Gargareseh e Zanzur 0, poi ad ovest di quest 'ultjma località, ove osserva un movimento di uomini. In detto giorno il Parro Ae ro~tatico esegue al campo del Forte Su1tania quattro ascensioni- nella mattinata ed una nel pomeriggio. Durante le esplorazionj fatte dalla navicelÌa del draken vengono scorti gruppi di arabi ad est dell'oasi pjccola. di Zanzur in marcia verso Fonduk e t Fondi e pochi cavali.eri a sud <li Fonduk Tocar; veng ono inoltre avvistate le solite vedette a sud di Oargaresch e verso le ore 16 si scorgono numerose fumat e a circa un chilometro a nor<l di Suani Ben.i Adem.
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Il Ghibli abbatte haugars e distrugge apparecchi Il giorno 13, alle ore 18, un improvviso ciclone (vento violentissimo da sud ovest: « ghibli») distrugge al campo Aviatori di Ti'ipoli un hangar « Be;::;sonneau » ed il Farman di Gavotti. danneggia gravemente un altro hangar dello stesso tipo e pure· le tele di un hangar « 11ercandino ». Dell'apparecchio Fannan restano ::;oltanto utilizzabili la cellula, l 'elica ed il motore. Lo hangar «Gioia» ha re:::;istito abbastanza bene. Al campo aviatori del Fortino B due dei tre hangars « Nfer· candino » cadono per r ottura della capra e le tele ne restano gravemente danneggiate. L 'apparecchio « Etrich n° 2 » ed il ,~ Bleriot n° 1 » riportano la :-;paccatura del la fusol iera~ ma i motori, le eliche e le ali :-:ono ancora utilizzabili. Degli apparecchi danneggiati ::;olo il BJériot potrà essere riparato in squadriglia, gli apparecchi saranno rinviati in Italia con le parti utilizzabili degli hangar~ abbattuti. Alle ore 19 dello stesso giorno sulla R. Torpediniera « Calliope» s'inharcano il tenente Tagliasacchi e 4 uomini di truppa per recarsi a Sidi Said per preparare colà un campo di atterraggio. Portano _intanto con loro un hangar « :Mercandino » e vari mater:i ali di ricambio e consumo. Il <letto campo dovrà servi re per il tenente Palma che il 14 dovrebbe recarsi in volo a Sidi Said in seguito ad ordini del Comando del Corpo di spedizione: ma purtroppo, perseverando in quel giorno il vento, ta.l e volo dovette essere r imandato. Il personale della squadriglia Aviatori attende al recnpero dei materiali rimasti utilizzabili dopo il ciclone smontato l'hangàr rimasto al Fortino B. Il giorno seguente, 1G npdl e, continuano i lavori di sgombero e di recupero e tutto il materiale rimasto al carnpo del Ii'ortino B viene trasportato al campo di Tripoli (Cimitero degli Ebrei). Negli altri reparti aeronautici nei detti giorni, a causa del vento, non si svolse alcuna attività: nessun danno ebbero dal ciclone. Durante la prima quindicina di aprile l'azione del nernfr~o si manifestò debolissima, per quanto gli aiuti in vettovaglie e denaro inviati dalla Tunisia permettessero ai Turchi di mantenere viva l'ostilità degli arabi contro di noi.
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Nel frattempo il Governo ottomano aveva fatto pubblicare dai giornali arabi che grandi quantità d'armi e di munizioni erano potute arrivare al campo turco senza difficoltà; che Ne~ sciat Bey sperava di obligare gl'italiani ad abbandonar<! quanto prima molte del.le posizioni occupate; che lo stato al campo era eccellente, che .la paga si corrispondeva puntualmente e che, infine, perfetto er.a l'accordo fra regolari ed arabi. Dalla ~runisia erano infatti arrivati al nemico, complessivamente 5 o 6 mila combattenti; un informatore aveva riferito che una mehalla di 1500 uo:rnini proveniente da Gat, completamente arma.te di fucili a ripetizione e con un centinaio di mehari, era in marcia verso Suani Beni Adem; successivamente era stato anche annunciato l'arrivo al nemico di un 'altra mehalla, con una carovana di armi e munizioni di provenienza senussita. Ol'informatori ·i noltre riferivano che lo spirito bellicoso degli ara.bi da questi rinforzi aveva. tratto nuovo vigore e che era aumentata .la loro esaltazione per .la guerra di rei.ig1one. A Suani. Beni Adern erano stati trasportati anche due cannoni da campagna. Questa era. in massima la s ituazione generale quando 1m nostro di.staccamento (destinato al confine tunisino per sbarrare le carovaniere, che da Ben Garda.n vanno a Zuara - Regdalin) ::;i apprestava a sbarcare nelJa penisoletta di Ras el ·J\:facabez. La voce di questa nostra azione corse rapida al campo nemico e si divulgò la notizia che per detta spedizione da ~J:'ripoli erano stati tolti 8000 soldati e che nella rada non v'era più nessuna nave da guerra. Quindi il Comando turco~ con i 1·jnfor'.li ricevuti, pareva deciso :finalmente ad attaccare. Nei giorni 11 e 12 aprile erano state operate frequenti interruzioni alla linea telefonica collegante Tripoli con Ja ridotta di Punta 'l1agiura e, a diverse riprese, erano stati asportati molti pali e rno1tissirno filo: ciò accreditava la voce insistente e:he il nemico avrebbe comjnciato il suo attacco dall'oasi e probabilmente con un colpo di mano su1la ridotta di Tagiura. Fatto si è che nulla avvenne di concreto. Per la sicurezza dell'oasi da parte nostra continuarono gJi appostamenti del Battaglione Eritreo, · della banda del Garb.n e dei gendarmi dalle varie cabile sottomesse, che portavano spesso ad arresti di pérsone sospette ed a rinventimenti di . .. . anm e mnmzwm.
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Il giorno 16 aprile S. E. il generale Caneva, accompagnato dal suo stato :Maggiore, si recò a visitare il cantiere Aeronau· tjco, ove si procedeva alle verifiche generali di tutti gli organi dei dirigibili ed alle riparazioni degl 'involucri danneggiati dai proiettili nemici. Nello stesso giorno il tenente Palma di Cesnola, alle ore 6,30 del mattino, partì in volo per Sidi Said, ma fu costretto ad atterrare subito per cattivo f nnzionamento del motore. Riparato il guasto ripartì alle ore 7,5 ed alle ore 9,:30 giunse una comunicazione radiotelegrafiea da ·Sidi Said che avvertiva che l'aviatore era colà giunto felicemente alle ore 8,20. Il eapitano Nloizo fece una ricognizione cd osservò che :B'onduk Tocar era sgombero e che alle trincee di Zanzur v1 erano circa 1000 uomini. Durante i giorni di quasi tutta la seconda qnindicfr1a di aprile, a causa.: del mal tempo, l'attività dei reparti aeronautici fu ben poe,a : .il 17 H Comandante della squadriglia dirigi· bili capitano di corvetta Guido Scelsi partì per Roma per il collaudo e le prove del nuovo dirig.ibile :NL, lasciando il Co~ mando del Cantiere al capitano di corvetta Salvatore Denti di Piraino; il giorno 18 il draken eseguì un'ascensione notando qualche gruppo di arabi presso l'oasi di Zanzur; il 19 rirn patrjò il sottotenente Gavotti; il giorno 23 il capitano :J\1Ioizo tentò una ricognizione, ma dovette subito atterrare per le cattive condizioni atrnosfer:iche. Il giorno 23 i dirigibili eseguirono due ricognizioni, delh' quali i rispettivi Comandanti delle Aeronavi fecero i seguenti rapporti: Ascens1·one del « P 2 ». Piloti: C.te C. C. Denti di Pirajno Salvatore 'l'. V. Ponzio Emanuele S. T. V. Brivonesi Bruno Tenente Valle Giuseppe lVIecc. Mantovani Osvaldo Lascio l 'orìneggio alle 8,15 e recandomi sul mare mi elevo a circa D50 m. di quota. Alla partenza avevo in navicella 27 sacchetti, serbatoio benz'ina pieno ed una latta di benzina ( 6 bombe) Dirigo su Fonduk 'Ioear raggiungendo iù 1200 m. di quota.
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Giunt o in prossimità di esso· scorgo tra il Fonduk e le dune anti-. stanti circa 500 armati (dei quali la metà r egolari 1'urchi) molto sparpagliati. Vicino al Fonduk parecchi cavalli e due carri che potevano essere anche cannoni. E seguito un largo giro intorno al Fonduk avvicinandomi al Fonduk Magguz, scorgo Suani Beni Adem dove le for ze: sembrano avere uguale dislocazione che nei precedenti giorni. Faccio quindi rotta sull'hangar ove atterro alle 10,15 con 14 sacchetti ed una latta di benzina. in navicella oltre a'He 6 bombe che non vennero gettate». Ascension,e del « P 3 ».
P iloti: C.te C. di V. Salvator,e Den ti di Piraino T. V. Valli Giulio T. Art. Scelzo Luigi T. Genio Biffi Tullio )Ieccanico S . Arduino Ettore Alle 10 con a bordo una latta di benzina oltre il serbatoio, e 18 sacchetti di zavorra par tiamo dirigendo sul mare a ponente. Si defila lungo la costa di fronte a Gargaresch-Zanzur e a ZaYia. Non si avvistano opere di difesa nuoye oltre a quelle già s,egnalate nelle ascensioni precedenti su1la costa a N di Zavia. Le strade fra Zanzu1· e Zavia sono deserte, così pure ]e piccole trine:ee a ]evante• di Zanzur. Sulla spiaggia a N del posto cli guardia Sidi Abd el Gelil si nota una trentina di arabi. Quota massima rn. 1200. Alle 12,15 si rientra in cantiere>>.
Il giorno 25, essendosi calmato un po ' il vento ehe avevn imperversato anche nel1a giornata precedente, il draken eseguì delle ascen: ioni e osservando dei movimenti di arabi presso le cave di Gheran sulla costa; altri gruppi di arabi avvjsta ad ovest del marabutto di Si.di Abdul Geli l ed infine nota pochi cavali eri a sud diFo nduc 'l1 ocar. Alle ore 6,45 del giorno seguente il capitano Moizo, dopo aver compiuto due voli di pro va dell'apparecchio, parte di nuovo alle 8 per una ricognizione, durante la quale osserva : « A Fondue Ben Gascir i Tharhnna ~i sono avvicinati ad El-Atala; presso i due fonduchi le tende sono più sparpagliate; a Suani Beni Adem poca gente fuori delle tende; a Zanzur nessuno, nelle trincee di detta Iocalifà
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50 uorrnn1 circa; a Nord delle trincee nessuna traccja di altri nuovi lavori ». Anche nella stessa giornata del 26 i dirigibili -eseguirono due ascensioni. Eccone le relazioni dei comandanti: Ascensione del dirigibile « P 2 >>.
Piloti: T. V. Ponzio
'l\ V. Castracane S. 'l'. V. Brivonesi Ten. Valle Meccanico Mantovani Lascio l 'ormeg·gio alle ore 8,10 con 26 sacchetti e 2 latte di benzina. Mi elevo in circa mezz'ora a 1000 m. di quota ed eseguo la ricognizione ordinatami dal Comandante della Squadriglia seguendo la rotta tracciata dal grafico. Le forze nemiche risultano dalla seguente relazione che invio al Superiore Comando. Nell'ascensione di questa mattina 26 corrente si è eseguita dalle ore 8,10 alle 10,15 una. ricognizione seguendo la rotta segnata nel grafico e toccando successivamente Fonduk Tocar, Fonduk l\fagguz, Suani Beni Adem, Fonduk Ben Gas<.:ir, Bir Tobras, Bir el 'l'urk, la punta di Tagiura percorrendo in seguito da E a '\V l'oas i di Tagiura e di Tripoli. A Fonduk Tocar si sono notati 300 uomini con alcune tende turche e qualche araba, dislocate in modo simile a quello notato nella pre~edente ascensione del 23 corrente. Dei due carri che l'altra volta si erano veduti non se ne è avvistato che uno solo. Fonduk Magguz a.ppare sgombro A Suani Beni Adem gli attendamenti siano turclti che arabi sembrano inalterati ·Come numero e parrebbe che un campo di 60 tende cir· r.a: che sul grafico è segnato in A, prima non esistesse nella detta loca.lità, ma fosse situato nel punto B ora sgombro. Si giudica che a Suani Beni Adem vi siano circa 8000 armati. A li1 onduk Ben 1Gascir: entro dei g-randi campi coltivati e circondati da dune, si sono notati di,eci attendamenti alcuni dei q.uali molto numerosi ove erano sempre promiscuamente disseminate tende arabe e tnrche. Si giudica che nel campo di Fonduk Ben Gascir gli attendamenti corrispondano ad una forza di circa 5000 armati.
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Nella località l\'J:.ezzanghet Ternima in una grande zona cor,erta di verde si scoprono numerose tende arabe che si ritiene possano corrispondere ad un complessivo di 2000 armati. A Bir Tobras che è formato da un recinto rettangolare non troppo grande e ricco di alheri verdeggianti si conta una dozz.ina di tende turche e dette tende arabe per un complessivo di circa altri 1000 uom1n1. Si riconosce, Bir el Turki e Bir el Turk che è completamente sg·ombro. A metà .strada circa fra. Bir el 'l'urk e la punta di Tagùura si notano dj~tesi sul terreno in modo irregolari degli oggetti rettangolari verdastri in diverni raggruppamenti. · Questi oggetti J'ettang·olari son0 pi uttosto grandi e non si sa proprio pr1ecisare che cosa siano. Nelle vicinanze non si notano nè uomini, nè cavalli, nè armenti. Nell'oasi di Tagiura e di 'l'ripoli nessuna novità. Atterro alle ore 10,15 avendo ancora in navicella 13 sacchetti e due latte di benzina. Quota massima raggiunta 1150. Ascensione del dirigibile
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P 3 ».
Piloti: C.te Denti T. V. Valli 'l'. Art. Scelzo '11. Genio Biffi 1\ifoccanico Arduino Alle ore 7,15 si parte con a bordo 17 sacchetti e due latte di benzina, oltre alle 5 ore di marcia. Si prende quota 900 evoluendo sul mare indi si dirige per Fondnk Tocar la.sciandolo a levante. Si presegue per Fonduk l\,fag·guz e Suani Beni Adem. Dal campo turco di Suani Beni Adem partono diretti al dirigibile 8-10 colpi di cannone a shrapnel che esplodono lontani. Si dirig,e nei pressi di Bir Terrina, ind'i a Zanzur e a]le 10,30 diSC'esi a bassa quota sul mare si atterra e si rientra in hangar. Si ·diSC<'nde con 7 sacchetti. ( Copia d,e'l rwpporto delle ricO'gnizioni inviato al Comando delle truppe).
« Dietro le dune sabbiose che trovansi a N di Fonduk Tocar e a W della carovaniera sono sparsi circa 400 armati con qualche cavallo..
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Si vedono da queste località staccarsi verso Gargaresch delle traccie, molto appariscenti sul terreno di recente bagnato, lasciate da qualche esploratore. Fonduk Magguz è deserto.
.--Ror,.A
t?O.
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I Ricognizione dei Dirigibili P-2 e P-3 nel mattino del' 26 aprile 1912.
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Il campo di Suani Beni Adem appare presentemente come dallo unito schizzo. La variante principale da quello che era nel mese di marzo, è che appare il campo turco-arabo che era a S. deU 'alberata e se ne nota. uno nuovo a N dell'antico fronte. Dal punto segnato cannoni sono partiti dir,e tti al dirigibile 8-10 colpi cl-i S'hrapnel, di cui il seco1ido, il migliore, esplose a circa 500 metri dal pallone . e a venti circa di depressione. La quota d-el dirigibile era di 1000 m., la distanza orizzonta.le del cannone circa 3500 m. Il terreno è occupato fra Suani Beni Adem e Bir rrerrina da vari accampamenti; alcuni dei quali presentano i caratteri pastorizi, eome quello della regione di Za.via ed hanno annenti al pascolo, altri sono irreg·olari come quelli beduini del campo di Suani Beni Adem e probabi1mnte sono di belligeranti effettivi. Due piccole carovane si notano sulla strada da Bir Terrina a Zavia Bir Terrina è deserta o almeno non presenta segni di concentra- . mento o adunate. A Za.nzur nulla di variato. Si notano le stesse diecine di persone nei pressi del posto di vedetta Sidi Abd el Gelil .segna.late nella esplorazione del 23 corren1:B• ».
Negli ultimi giorni del mese, essendo jl tempo piovoso od imperversando il vento forte, i voli e le ascensioni subirono una stasi. Da parte del nemico, non si ebbe che qualche avvisaglia e qualche tentativo di razzia nell'oasi: la notte dal ] 9 al 20 circa duecento arabi si avvicinarono a Gargaresch, ma furono subito di.spersi con pochi colpi di fucile; altre fucilate vennero sparate la notte dal 24 al ·25 contro il forte di Ain Zara ed il giorno 29 ancota contra Gargaresch. In questo stesso giorno Ja banda del Garian compì una brillante operazione conb~o parecchi predoni che avevano razziato numeroso bestiame nel1 'oasi del Sahel: dopo un vivace combattimento la banda riuscì a catturare molti predoni e ad impadronirsi del bestiame. La crociera compiuta dai dirigibili - come si rileva dalle Tjportate relazioni del 26 aprile - aveva constatato un aumento di forze nemiche: ~i calcolava, complessivamen,te un totale di circa 17000 armatL e si era accertata la presenza di quattro cannoni a Suani Beni Adem. Pareva dunque che fossero veramente giunti i rinforzi riferiti dai nostri informatori; ma C'On tutto cio il preannunciato attacco generale contro di noi non si verifirava; nè si notavano preparativi che lo dicessero prossimo, se non a parole.
Grafico dimostrativo della Tripolitania
Grafico dimostrativo di Tripoli e dintorni.
L'AERONAUTICA NELLA
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CAMPAGNA DI LIBIA>>.
Elenco delle illustrazioni.
I. Saati - Compagnia specialisti Genio in Africa . PAc. 8 2. Saati - Veduta gerierale Corpo Genio specialisti. » 9 3, Capitano Pecori-Giraldi . » 11 4. Il Dirigibile P 3 alle manovre del 191 I . » 15 5. S. M. il Re alle manovre del 1911 ,, 16 6. S. E. il Tenente Generale Carlo Caneva » 21 7. Il Comand. del Rep. Av. Ten. Col. V. Cordero di Montezemolo » 25 8. Fotografia aerea di Tripoli . . fuori testo 9. L'Ufficiale medico aviatore Falchi . Luigi . » 28 IO. I primi aeroplani sulla spiaggia di Tripoli » 29 11 . Il Mulino del Banco di Rorna . » 32 12. Il comandante S. Denti di Pirajno. » 35 13. Il Ten. di Vasc. Emanuele Ponzio » 37 14. L'Hangar del P 3 dopo i! ciclone . • 39 15. Il pilota di dirigibile Giuseppe Valle . » 41 16. Erezione dell'Hangar • Miiller » ,~ 43 17. Un dirigibile al suo primo volo di prova . » 45 18. Il Draken al Campo del Cimitero Ebreo . » 51 19. Il Campo del << Cimitero degli Ebrei " » 53 20. Il Garian. » 55 21 . Punta T agiura da nord-ovest » 59 22. Piazza di Zanzur e dintorni . » 61 23. Tipo bombe « Cipetti » • '' 65 24. Capitano Carlo Piazza. » 66 25. Capitano Riccardo Moizo. » 69 26. L'apparecchio Bleriot. del Capitano Piazza » 71 27. Il Monoplano « Niéuport » » 73 28. Il pilota Leopoldo De Rada . » 77 29. Il draken sul « Cavai Marino» . » 78 30. Amru~ vista dall'aeroplano . • i9 31 . Ain Zara e la strada di Bir T obras » 83 32. Monoplano Bleriot ed il draken al campo » 85 33. Oasi di Zanzur (ovest) . » 87 34. Il pilota aviat(lre Costantino Quaglia . • 88 35. Il S. Ten. Gavotti e l'apparecchio e Etrich » • 89
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36. L'oasi di Zanzur (est). 37. Strada e ridotta di Punta T arquina 36. Ordine del giorno n. 44 . 39. L'accampamento arabo di Suani Beni Aden. 40. Proclama arabo lanciàto dagli aeroplani 41. Azizia. 42. L'allievo pilota aviatore Oreste Salomone. 43. I trinceramenti di Gargaresch fotografati dal draken 44. .Strada carovaniera e ridotta di Gargaresch 45. Ain Zara e Bir T obras 46. Fonduk Magguz. 47, Strada Azizia -Garian . 48. Il Garian e le abitazioni trogloditiche . 49. F onduk el T ocar 50. F onduk Ben Gascir 51.. Oasi di Zanzur (partè centrale) 52.. Schizzo delle trincee di Zanzur 53. Zanzur 54. Schizzo degli attendamenti di F onduk Ben Gascir . 55.. La sede dtl Comando T ureo 56. Rotte di cJirigibili nell'ascensione del 5-3-1912 57. F onduk Tocar ( da ovest) 58. La Caserma di Ca.valleria 59. Campo turco-arabo di Suaci Ben Aden 60. li Comandante Giulio Valli . 6 l. Il Pilota aviatore G. Palma di Cesnola 62. Bombardamento di Sidi Ben Nun 63. Draken al Forte ·Sultania 64. Veduta di Tripoli e della sua Oasi 65. Ricognizione dei dirigibili il 26-4-1912 66. Grafico dimostrativo della T ripolitania . 67. Grafico dimostrativo di Tripoli e dintorni .
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INDICE
Al lettore . Avvertenza. Premessa . La dichiarazione di guerra alla Turchia e mobilitazione Mobilitazione dei reparti Aeronautici ed Aerostatici L' impiego dell'Aeronautica L'offensiva nemica del 23 ottobre L' insurrezione degl' Indigeni . I primi voli di guerra . L'Aviazione comincia ad affermarsi Il combattimento del 26 ottobre. La nuova linea di difesa , L'azione combinata tra navi ed aeroplani Il primo lancio di bombe in guerra . La conquistia di Ahmedia . H Parco Aerostatico comincia a funzionare Preparativi per l'azione su Henni Il combattimento del 26 novembre L'operazione contro Ain Zara La perquisizione nell'oasi . I primi allori di guerra dell'Aeronautica La prepar~zione per una nuova avanzata La propaganda con i velivoli .
I Proclami lanciati da8Ii aeroplani sui
campi
nemici .
Servizio di aviazione L'occupazione di Gargaresch Le ricognizioni . topografiche degli aviatori L'attacco nemico ad Ain Zara Da Gargaresch a Zanzur . .Le prime ricogni~ioni su Homs Le prime fotografie di guerra dall'aeroplano Addestramento degli ufficiali aviatori La ricognizione di addestramento del Cap. Piazza La nostra situazione e quella nemica a fine febbraio
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Le prove per i voli notturni Le prime ricognizioni dei dirigibili Lo scontro degli stagni di T agiura Le comunicazioni stradali di Suavi Bendi Aden . Bombardamenti e cinematografie dei campi nemici Avvenimenti e l'opera dell'Aeronautica nel mese di aprile li ghibli· abbatte hangars e distrugge apparecchi Elenco delle illustrazioni .
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