CRONISTORIA DELL'AERONATICA MILITARE ITALIANA VOL IV

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UFFICIO STORICO DELL'AERONAUTICA MILITARE

CRONISTORIA DELL'AERONAUTICA MILITARE ITALIANA IV

L'AERONAUTICA MILITARE NELLA CAMPAGNA DI LIBIA (Zona di Tripoli) DAL 1 MAGGIO AL 20 OTTOBRE 1912

{ le operazioni ad Homs, a Zuara e al conii ne Tunisino)

( Ristampa anastatica del fascicolo della Rivista Aeronautica n. IV del 1928)

ROMA, 1989

CENTR O CIN.EFOTO TIPOGRAFICO A.M. • 1971 T 82/Q



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L'attività aeronautica nel nie~e (li . uutggio 1912. Il giorno 1 maggio dalla :squadriglia aviatori non furono eseguiti i consueti voli di ricognizione perehè, speeialinente nel pomeriggio, un Yento violento non permetteva agli . appn-

Il Comandante della Flottiglia Dirigibili di Tripoli Guido Scelsi.

recchi di restare in ai'ia per il tempo necessario alle·missioni da compiere. . In seguito ad ordine ministeriale devono rimpatriare i sot· totenenti Coppini e Gordeseo. Al Forte Sultania dalle ore 7,30 alle 11 del mattino hanno luogo tre ·ascensioni rol <lraken a 500 metri <li quota. Durante


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ie esplorazioni vengono avvistati nella zona a sud e sud-ovest di Uargaresch pochi gruppi di cavalieri e di arabi appiedati. Pn gruppo di arabi viene pure notato tra le cave di G-heran ed il marabutto di Sidi Abdul Gelil. La squadriglia dirigibili esegue le seguenti ascensioni:: ASCENSIONE DEL .DIRIGIBILE P. 3 DEL 1° MAGGIO 1912. - Piloti : Tenente di vascello Giulio Valli, Tenent1e: d.i vascello Ponz.io Emanuele, Tenente a:rt. Luigi Scelzo; meccanico sold. Arduino Ettore. Il di,rigibi1e si eleva alle 7,25 avendo a bordo 20 bombe, 6 ore di marcia e 14 sacchetti di zavorra. Prende quota 900 sul mare evoluende fra Tripoli e Zanzur,, seguendo il .P . 2 diritto a Bir Terrina ,e Azizia. Si notano i soliti p,osti di guardia sulla costa a nord di Zanzur. Quasi all'altezza di Snani Bcui Adem si verifica un accentuato riscaldamento al g~·unto poster1:ore del nwtore. Giudicando non opportuno proseguire e affrontare un lungo viaggio nell'interno si dirig·e sul campo turco~ara.bo di Suani Beni Adem per bombardarlo, gettando qualche bomba non innescata per a.ooelerare la. salita del pallone, difettando di zavorra. Alle 8,45 si trova sul recinto di tende tur.c,he, eh.e si è fin qui rite. nuto quello del comando del carnpo, a quota 1100. Vi S.i lascimw cade11tire bombe, due delle qua.li eslodono nell'interno del recinto e una subito dopo. Si vedono molti arabi che all'avvicinarsi del dirig·ibile sono usciti dal recinto di8p3rdendosi. I turchi sembra siano rimasti nel recinto presso le tende. Si dirige, accostando a nord, sul campo arabo, recentemente stabilito a nord diel fronte e forse appartenente alla mehalla. del Santone, 11ipote di Abd el Roder. Si prefari!'l~e bombardare questo campo non sol-0 per opportunità: di manovra, ma, sopratutto, perchè risulta che il d.e tto Santone goda, fra i suoi, la fama di neutralizzare l 'effctto delle armi italiane. Aggiustato il tiro con altre d'ue bombe durante il breve tragitto, se· ne lasciano cadere altre tre, le quali esplodono vicinissime alle tende e con effetto sicwro. Durante .il t ragitto di avvi.cinamento al primo campo, i cannoni nemici situati nella st,es..'3'a. posizione _segnalata nell' ascensione del 26 aprile, aprono il f'uoc.o a .~hrapnel snl dir1g-ibile con effetto nullo, €splo. <lendo i proiettili molto lontano. Durante l 'allP,ggerimento prodotto dal lancio delle bombe il dirigihile raggiunge la quota di 1300 metri.


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La rotta dei dirigibili P. ·2

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p · .,'l· nell' ascensione del 1° maggio 1912.


-6· ASCENSIONE DBL DIRIGIBILE P. 2 DEL 1° MAGGIO 1912. Piloti: Capitano di corvetta Denti di Piraino,, Tenente dj vascello Castruccio Castracane, S. Tenente di vascello Bruno Brivonesi ; meccanico soldato Mantovani Osvaldo. Alle ore 7,15 il P. 2 s'innalza sul mare dìrigendosi verso Zanzur. Lasciata sulla sinistra l'oasi di levante, prosegue per Bir 'l'letrina e quindi segue la carovaniera che mena ad Azizia. Lungo la strada lancia 4 bombe contro una carovana di cavalli diretta a Bir Terrina con esito positivo. Avvistata Azizia, costituita da un g111pp,o di circa 12 grandi case, ~i ~copre a ponente di essa a circa m. 1500 un fittissimo accampamento di tende turco-arabe, fra le quali, e tutto all'intorno, è un ammasso di oltre 2000 persone. In prossimità delle ca1,e si notano moHi aggruppamenti di .·persone .. Sulla collinetta a N-E di Azizia, in pl'ossimità di un marabutt,o, due cannoni sparano una quindicina di colpi .contro il dirigibile. Ad un chilometro a nord di Azù:ia sorgono due lunghe baracche dì legno con tetto zincato ed alcune grandi tende t urche. Il. dirigibùle percorre un areo. di cerchi.o a ponente del campo e alla distanza di ci-rea metri 3000 per mettersi.. in posizione favorevole per l'attacco col vento di S -W in poppa. Taglia il .campo ed il paese lllel senso della· lunghezza e lane:ia 25 bombe con esito ottimo, perrhè la gente del campo, forse tratta in inganno dalla manovra precedente, noll' si era ancora sbandata, e quando ha cominciato a farlo glie ne è mà.ncato il tempo. Nota che tanto le persone del campo, quanto quelle che sono nel paese, non appaiono coperte da indumenti biancheggianti come possono essere i barracani arabi, ma con vestjti ed uniformi nere. Compiuta Ja missione si dirjge per Tripoli, passando sul limite, di ponente dcel campo di Suani Beni Adem. Non si nota alcuno spostamento in questo camp~, rispetto alla situazione comunicata dopo I 'ultima ascensi,one d.el 26 aprile. Il dirigibile, durante tutta l'azione su Azizia, fu fatto segno a nu.t-rito fuoco d1'. fucilerw e di artiglierw. Alle o.re 1.0,15 atterra dinanzi alJ 'hangar. Lie·v·i danni all'involiwro causati da colpi di fucile, nessuno aJle persone. Alle 9 prende la via del Cantiere, persistendo. il riscaldamento del giunto, e prende terra alle 9,45. Malgrado il fnoco qi fueileria a cui è stato fatto inevitabilnientP s.egno il dirigihilr, non si verifirano che due perforazioni nell 'invo-


7 lucro c1 l seeondo compartime nto. Bi (·amhia jl g iunto, adottando quello cli rispetto.

Una discesa di dirigibile a Tripoli nel 1912,

Non app<:ma i dirjgihili f1frono r.i entrati in hangar vehnerl> riforniti <.1i :-300 rn. e. di ga:-; per cia;-;cuno a mezzo del generatore. Nel pomeriggio, al Cantiere Aeronautico, venne osservato l'orario festivo e fu dato al. personalt~ la libera uscita pér .:fr:~teggiare le riuscit<' miss ioni compiute dalle <lne aeronavi. Furono anche condonat<.\ tutte ]e punizioni. Il giorno ~eglwnte, 2 rnaggio, nè i d irigibi]i nè i d raJrnns €seguirono delle as<·<:1nsioni. Soltanto alla squadriglia aviatori il Capitano :Moizo fece una breve ricognizione di circa mez· i ~ora senza osservar nulla di nuovo. La ricognizione però fu: interrotta, avendo l'apparecchio riportato Ja rottura di un :filo di una candela del motore. Il Comando deJla 5'l Divisione di Ferua il gioTno 3 maggio richiede un pHota ed apparecchio per eseguire delle ricognizioni nei dintorni di quella località, ma la squadriglia aviatori


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non può dar corso alla richiesta in quanto non ha, per il momento alcun pilota disponibile. Però prepara un altro appa· recchio per poterlo spedire al Tenente Palma come di ricambio per i voli su Ferua, e di.fatti il giorno seguente a mezzo de!. vapore « Vincenzo Florio » il velivolo viene inviato a destina.zione assieme ad un soldato motorista. Nella stessa giornata giunge anche l'ordine che autorizza il Capitano Moizo a rimpatriare. Pure durante il giorno 4 il draken eseguì quattro ascensioni senza notare nulla di variato sulla situazione nemica nel terreno esplorato, ed altre due ascensioni esegue il giorno dopo con gli stessi risultati. Al Cantiere Aeronautico nei detti giorni si lavorò attorrn_ ) al gruppo propulsore dei dirigibili e, essendo arrivato dall'Italia il materiale per il prolungamento dell'hangar (circa 40 tonnellate di ferro) se ne iniziò subito il lavoro battendo i pali di fondazione nel terreno. Il 5 rimpatriarono i capitani osservatori dei dirigibili, Bastico e ~1aravigna. La mattina· del 6 le aeronavi compiono due ascensioni, delle quali ecco il rapporto dei relativi comandanti: ASCENSIONE D.BJL DIRIGIBILE .P. 2. -- Piloti: Capitano di corvetta Denti di Piraino, Tenente di v~ cello Castruccio Castracane, S. Tenente di vascello Bruno Brivonesi; meccanico soldato 1VIantovani Osvaldo. « Lasc.io · I 'ormeggio alle ore 7,15 e dirigo sul mare verso Zanzur, innalzandomi gradatamente fino alla quota di m. 900. Passata l'oasi dirigo per la carovaniera Bir T,eITina-Zavia, che raggiungo a circa 5 km. da Bir Terrina. Nel tratto visibile della carovaniera noto due carovane che si dirigono verso Zavia e tre verso Bir Terrina. Ognuna di queste era formata di circa 40-60 eamelli, con piccole scorte di uomini a cavallo. Seguendo la carovaniera 1aggiungo Azizia, intorno a e:ui in cattive condizioni atmosferiche, descrivo un arco di cerchi.o · verso 1evante per prendere dati e note precise relative alla località ed agli accampamenti. Finite queste operazioni, durante le quali il pallone è stato fatto segno a numerosi colpi di e.annone a shrapnel, provenient,i da due bocche da fuoco situate sulla coll:inetta in vicinanza de-1 marabutto·, seguendo la carovaniera, :faccio rotta per Suani Beni Adem. Faccio cadere 16 bombe sull'accampamento ·più a levante di detta località e continuo per Fonduk Tocar, le cui piccole trincee.


-9poste sul limite della zona sabbiosa, sono guarnite da circa 200 araboturchi con due piccoli attendamenti. Faccio cadere 5 bombe su qu.este. tende e dirigo per l'hangar, ove scendo senza novità alle ore 10,40. Notate alcune altre carovane in moto sui sentieri Fonduk Ben GascirAziz.iah. I

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Campo Turco-Arabo di Azizia (Dirigibile P. 2 - 6 maggio 1912). Riassunto: movimento carovane sulle carovaniere Bu Aissa, Zazia, Bir Terrina, Aziziah. Carovane n. 9 .con 450 camelli complessivamente; 4 provenienti da Aziziah e 5 dirette ad Aziziah ». ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3. - Piloti :Tenente di vascello Giulio Valli, 'fenente di vascello Emanuele Ponziò; Ten. artigl. Scelzo, Luigi; meccanico soldato Arduino Ettore.


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Dietro ordin i ricevuti dal Capo squadriglia, parto alle ore 7,:30 avendo a botdo: 6 ore di marcia, _14 sacchetti e 15 bombe. Dirigo lungo la costa a ponente di Tripoli cl r fi'lan do l ungo Zanzur- Zavia fino a Bu-Aissa. Si notano i soliti posti avanzati a N,ord rli Zanzur e le già avvistate trincee di Zavia che appaiono deserte. <<

Fonduk

MagguL.

Si ci1tra su terra a Bu A issa n quota 1000 alle or;c 8,30. F ra Bu J"'ì issa e Za-via si avYis ta no due ear.onme dirette a levante; si lasciano eader.e 2 bombe, le quali , 1rnr esplodendo in vie immza c1i esse, non g enerano nè danno n è scompigli-o. I concluc:enti aU 'avvir ina rsi del di.ri µ·ibil e restano indietro alle carovane e si sbandano, r enden do il tiro d iffici le. Si gettano s u Zav ia i manifesti conserr1ali dal Comando , eornu-


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nieanti agli indigeni l 'occnpazionè di Stampalia e Rodi da parte del1:Italia. Pereorro la carovaniera Zavia-Bir 'f,e rrina, tenendo computo del movimento dei cammeUi. Si nota che sono d.iminuiti gli accampamenti di pastori già stabiliti a est di Zavia, mentre son r imasti quelli a Sud Est.

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Campo T urco-Araho di Suani Beni Adem (Dirigibile P. 2

6 maggio I912).

A Bir Terrina non si notano camp.i p<:rmanenti, pe.rò nel t erritorio fra qt1.esta località e Suani Beni Adem, persistono gli stessi assembrarnenti di capanne, non ·p ai-toriz.ie, con qualche tenda turca, già avvistata nella ricognizione del 26 aprile. Da Bir Terrina dirigo su Suani Beni Adem. Riconosco gli attendamenti con la magg1or precisione possibil.e e lancio 8 bombe, alcun~


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delle quali con esito favorevole (vedi grafico a YÌsta dPI campo). N,~l1'allontanarsi dalla località, il dirigibile è fatto sPp:110 a q11ulche colpo d,i skra,pnel. Si lasciano cadere sul c.ampo ara.bo i mani l'l's1"i <'Ome sopra. In conformità agli ordini ricevuti, c,ereo di ident.ifi<,.a re la posiz.ione di Bu Selim, che, in armonia alle notizie deg·li infonn11tori, si può ritenere sia. il terzo ca.mpo recinto a Nord Est d(•Jla. zona occupata dai bellig·eranti. A F'onduk Togar 1:;i avvistano le pochissime centinaia di arabi p:i~ segnalatr, alcnni dei quali sono sdraiati a terra presso i pochi att<"n damenti, forse per far foo<'o più faeilmente, forne pe'r ripararsi daUe esplosioni delle bombe. Alle ore 11,10 eseguita la missione ricevuta, atter:to e ri1ent:ro in hangar ».

Durante tre giorni - cioè dal 7 al 10 - · non si potette svolgere nessuna attività aeronautica. Nei diversi r eparti il personale venne quin<li adibito ai lavori inerenti la sistemazjone degli hangars e dei campi. Soltanto il Parco Aero statico nella mattinata del 9, partendo dal Forte Snltania e recandosi a Gargaresch col draken portato sul cavo di ritegno. ésegue due ascensioni. Vengono scorte pattuglie di arabi a piedi a 500 m. ad ovest delle cave di Gheran e che si ritirano poi al marabutto di Sidi Abd el Gelil. Un gruppo di arabi ,;i nota fra le due om:i di Zanzur.. Pochi cavalieri si spostano sulle dune a nord di l<'ondnk 'I1ocar. Non sono visibili le solite ,redette a sud delle nostre posizioni a sud di Gargaresch. La mattina del giorno 11 i dirigibili eseguirono delle ri· cognizioni e dei bombardamenti. Le re1azioni dei rispettivi -comandanti delle aeronavi furono le seguenti: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P . 2. -

Piloti: Capitano di

r.orvetta Denti di Piraino, Tenente di vascello Castruceio Castracanc, S . . 'I~enente di vaseel.lo Bruno Brivon~'.si; rne0canico soldato Osvaldo

:Mantovani. Alle ore 7,40 seguìto da.I P. ;J Jaseio l'ormeggio e dirigo ·pe,r P. 'J'agiura-Bir Tulet, raggi ungendo -- in qnota 1150 - Bir Tobras e Mezanghet-Terrina. Con opportuna manovra bombardo i due campi arabi (v·edi schizzo) con 15 bombe ehe esplodono tutte in mezzo agli attendamenti. Quindi faccio rotta per Tripoli dando l ibertà di manovra a1 P 8. ì'\ell 'alY!'O del fiu1ne l\l<'p:en in incontro un reg-gimento


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Ricognizione dei dirigibili P. 2 e P. 3 del giorno 11 maggio 1912.

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di cavall eria italiana e con mcs::iaggio ronnrnieo l'avvenuto bombardamento e la confusione 1>rovocata nel campo nemico. Atterro 1:;enza novi tà a.Il e ore 9,f>O.

Il Marabutto di Sidi Abdul Gelil. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3. - Piloti : Tenente di ·vascello Giulio Valli, Tenente di vascello Ponzio Emanuele, rr -en . art. Luig·i Scelzo; meccanico soldato Arduino Ettore. Parto alle ore 7,40 avendo a bordo 7. ore di marcia, 26 bombe fra g randi e medie, 14 sacchetti di zavo,nra. Seguendo gli ordini verbali ricevuti dal Coma ndo di squadriglia, dirigo sul mare verso levante, per prender e quota di conserva col P. 2 . .Poco -p rima di P. Tagiura ~mtro nella terra a poco più di 900 metri di altez.za e dirigo p er Bir


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'11obra8. Riconosco l ·entità di questo accampamento e di quello seguente di Meza nghet Terr.ima dei quali eseguo il novero delle tende (v. grafico). Spirando vendo di Sud Est imito la manovra del P 2. Oltrepa..,~ando di poco il suddetto Lùtimo campo, dirigo su di -esS'O in ·poppa., lascio cadere il bombe fra grandi e medie, che esplodono in mezzo allt> tende e neUe vicinanze. Dil"igo poi sul campo di Atala (N-E d i Fonduk Ben Gaseir), e lasci,o cadere sui primi due reeinti di t ende, 13 hombe, in lmona po8i7,Ìone di effetto. Facendo rotta di ritorno verso il mare, avvisto nel letto de11 'radi il Reggimento Lancieri di Firenze. Lascio cadere un messaggio ( c.he Yien ra.ccolto) in cui confe rmo le note posizioni occupate dai nemiei e avverto d~lla vicinanza del rampo di Bir Tobras. Raggiungo il mare e faccio ritorno in Cantiere alle · ore 11.

Il giorno 12 il draken viene sgonfiato del tutto essendo di minuito .di forza ascem;ionale: al più pre~to po~sibile ~arà l'i messo in istato di. funzionamento facendolo rigonfiare pres~o jl Cantiere Aeronautico di Tripoli. Nello stesso g~orno il ·Tenente Falchi esegue un volo di prcva. su Gargaresch, Ain Zara, Henni. Arriva dall'Italia il Ci!,pituno pilota aviatore Novellis di Coarazze che porta con sè un avparecchio Bleriot àl completo ed un soldato meccanico. Alle ore 9 il Generale Caneva ed il Generale Garioni si reQano al Cantiere Aeronautico ·e dànno al Comandante del Reparto Dirigibili le norme generali per la istituzione di un sii;;tema di sorv~glianza de] campo entro ur. raggio di 700 metri. Il giorno seguente al campo d'aviazione non si eseguiscono voli, ma s 'injzia il montaggio dell'apparecchio del Capitan0 N ovellis ; al Parco aeronautico nemmeno si fanno ascensioni e si provvede alla verifica del materiale e si compiono manovre tecniche. Dal Cantiere dirigibili si esegue una ricognizione col P. 3 ed eccone la relazione: ASCEXS [ONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL ]3 MAGGIO 1912. - Pilot i: Capitano di corvetta Denti di Pirafoo, Tenente di Yascelk> Giulio Valli, Tenente art. Luigi Scelzo; meccanico sold. Ardujno Etto.re. Parto alle ore 7,30 avendo a hordo il Comandante la, squadriglia. Pesata : 6 ore di mareia, 10 bombe, 19 sacchetti cli' zavorra. Missione,


16 è quella di Yerificare contingenti a.r ahi che, si dice, debbano oggi convenire ai campi ce.ntrali peT I 'appello. Prendo quota sul mare a levante e ad 800 metri entro sull a terra presso gli stagni di Tagiura. Dirigo per Ain Zara e. B.ir Tobras, ele-

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/ Ricognizione del P 3 del 13 maggio 1912, (Schizzo a vista del terreno esplorato).


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La grande strada carovaniera che passa per Bir T obras. (Fotografia dal dirigibile P. 3 nell'ascensione del 13 maggio 1912).


- - 18 Yandomi a 1000 inetri. A 11 'avYicinarsi drl dirigibile uno sciam<-' di una quarantina di cavalier.i si disperde da Bir. 'l'obras ver~o Ovest. I campi di 1Vfezang}1et 'l'erri ma appariscono inalterati dalla ricognizione dell '11 rorn'nte . Proseguo a Sud verso le colline dei Ta:rhtma tenendomi snlla r i\'a destra del letto del Megenin fino a Sidi Sajah. Riconosco le posizioni di Fonclu k (Ja.ieh e dt>gli accampamenti vicini. A levante della grande carovaniera che corre quasi per meridiano passando per Bir. 'fobras, il tierrito,rfo. è occupato da numerosi accampament.i di pastori, e gruppi di 15-20 capanne. Quelli del lato Nord sembrano dediti all 'ovicoltura, perchè hanno le tende i,n fila con ovil<', simili a quelle degli Angila. I p,i ù meridionali hanno invece bovini e cammelli. Le loro baracche sono a pareti ve1rticali a guisa di scatole, ~ono disordinate ed l1anno i mucchi di foraggio, raccolto (sparto 1) e protetto da siepi. In tutta 1a zona qu.este tende si son-0 apprezzate a 400. Il b~stiame è n umerosissnno. Sidi Sajahh ha un fonduk, dei pozzi e un piccolo marabutto cintato, di pjù 9 grandi baracche del tipo su descritto. I,a carovaniera dirige per la valle. Da Sidi Sajah inverto la rotta, passo l'Uadi e percorro la sua riva sinistra passando per una località che potrebbe e.c;;R'f>Jre Sbea, o, secornlo altra carta, Fon<luk el Srerif. Anche questa zona è molto abitata da pastori. Rironoseo il campo d.i Fonduk Ben Gascir, di cui finora maneava l ;esatta entità

Il recinto ,più a Nord Ovest dell'ac.c ampamento, ron poche belle tende tnrche ed nn 'asta di bandiera, si ritjerne sia .il Comando col telegrafo. }'di avvicino a Suani Beni Adem di cui riconosco la situa1,ione invariata e scendendo di . (Jnota faccio r itorno all'hangar. Non si sono avvertiti movimenti di carovane, o di cospicui nuclei di perso,ne lungo la strada. Tutti g-li abitanti, all'avvicinarsi del dirigihi1'€l, si dfr:;!}•erdono jmmrdiatamente, rendendo il loro computo diffieile. Il vento non fresco ha spirato da t·rrra fino a 1000 metri, e da mare più in aHo. At mosfera movimentata verso i 700 inetri. Si attrrra con tntt;e le bombe e 12 sacchetti. Quota massimn m. 1150. Km. J6f5.

Nella giotnata flel giorno 14 non vi fu alcnna attiYità aer onautica.


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Il giorno seguente 15 maggio il personale del Parco Aeronautico ::,;i reca dal Forte Sultania al Cantiere dei Dirigibili a Tripoli, dove procede al gonfiamento del draken. Alle 19,30 il eletto per~onale ritorna al forte portando il draken f;Ul cavo di ritegno. I dirigibili, in detto giorno, non possono uscire perchè jl vento anclie nelle ba~;-;e quote, raggiunge velocità considerr voli. Si fanno pertanto dei preparativi per poter · eseguirl3 .ascensioni intese a stabilire con misure geometriche la posi,:ione dei punti principali del campo nemico. Il giorno 16 il Capitano Novellis esegue il primo suo volo di ricognizione del terreno dall(~ 6,30 alle 7,40. Nell'atterraggio, a causa di un remous, 1'appareecltio : -- 'ine]jna ~ull 'ala sinistra e si deteriora in modo da non poter essere riparato sul campo. Nello stesso giorno il Capitano Novellis prende il comando della Flottiglia . A.eroplani in sostituzione del Capitano Sca· parro che de-Ve rimpatriare. Si monta un apparecchio nuovo << Blériot » 50 H. P. Per cinque giorni in tutti i reparti aeronautici non vi fu attività ad eccezione di un volo eseguito dal Tenente Falchi su Bir Tobras, Fonduk Tocar, Zanzur. Vide rare vedette a Bir Tobras e pochissimo movimento di arabi a 2 km. ad ovest della . 1·idotta N. 3 di Gargaresch. Il giorno 21 il draken eseguì alcune ascensioni sul campo presso il Forte Sultania a scopo esplorativo, senza però osser.. vare nulla di notevole. · Nella stessa giornata il dirigibile P. 2, profittando del vento debole, esce per una ricognizione, della quale diamo più sotto la relazione del comandante. Per il Cantiere Aeronautico era ar-rivato il giorno avanti, a mezzo del piroscafo «Europa», il materiale per l'erezione di un nuovo hangar per dirigibili. Iniziatosene subito lo _scarico, si procede al trasporto del materiale della banchina al Cantiere. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 21 MAGGIO 1912. l'iloti. 'l'ep :?nte di vascello Ponzio Emanuele, Tenente di vascello èastrucieio 0astracane, S. Teniem.te di v,asceUo Bruno Brivonesi, Tenente del genio Giuseppe Valle; me,ccanioo roldato Osva1do Mantovani. Lascio l'ormeggio alle ore 7 recando in navicella coi· cinque aero.. · nauti, 10 bombe, due macchine fotograficihe ed un sestante. E' scopo


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dcll 'aseensione di vedere se è possihile stabilire l,e posizioni dei campi delle località oecupate dalle truppe nemiche, rned.iante la misura dj angoli di punti noti ,della costa (Gargaresch, Tripoli, P. Tagiura).

Accampamento turco presso Gargaresch.

L'atmosfera .:piuttosto fosca ed il modo col quaile si presentano punti sui quali devesi appoggiare l'osservazione goniometrica però jmpediscono di ieseguire il .lavoro. Una notevole eleva,zione di tempa. ratura nelle zone alte impedisce ali 'aeronave di alzarsi oltre i 900 m. senza levaTe il!a zavorra necessaria alla discesa (7 sacchetti). Partito in-fatti con 24 sacchetti giungo a 900 metri dopo un 'ora di moto con 7 sacchetti, 10 bombe e 4 latte di benzina. Prevedendo di non poter raggiungoetre la quota necessaria per bombardare il nemfoo, se.guo in quota 900 Ja rotta segnata dal grafico, eseguendo una attenta esplorazione dei campi nemici e contern poraneamente prendo numerose fotof,rrafie. Non si notano variazioni sensibili negli aceamp.amenti. Percorrendo la linea Ponduk Ben Gascir-Suani Beni Adem, noto che nei var1 fonduchi e campi coltivati, posti fra il campo ove si ritiene risie,da j


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il Corna,ndo di Fonduk Ben Gascir, e quello più orientale e già noto di Suani Beni Ac1em, non si vedono attendamenti nemici. Giunto a Suani Beni Adem metto la ·prora su Fonduk Tocar per <.•Òmp1etar,e il lancio di 200 messaggi (Presa di Rodi). All'altezza di Bu Selim si· rompe una molla di valvola di scappamento. Affretto la discesa che compio alle ore 10,10. All 'atterragg'ÌO mi -restano in navicel1a ]e bombe, le 4 latte di benzina ed un sacchetto >>.

Al Campo del Cantier~ nei giorni 22 e 23 si prosegue nel lavoro per l'erezione del nuovo hangar. Rimpatriano, richiamati a Roma per ragioni di servizio, il Ten. di vascello Castruccio Castracane ed il Ten. del Genio Valle Giuseppe. Il giorno 22 maggio, dalle ore 8 alle 11, hanno luogo deJle ascensioni col draken sul campo di manovra all'ingresso del FoTte Sultania. Nel pomeriggio il personale disponibile del Parco Aerostatico si reca a lavorare al Cantiere Aeronautico di Tripoli. Nel1a mattina dello stesso giorno il Capitano }..1-ovellis parte alle 5,20 per un volo <li prova col suo apparecchio Blériot, atterra dopo 70 minuti di volo e riferisce che la trincea di Zanzur appare sgombra. Il giorno· seguente, 23, il predetto ufficiale parte alle 6,15 per un volo di ricognizione, ma l 'appa· recchio non ancora bene regolato ed il vento forte lo obligano a discendere dopo pocl1i minuti .. Ripartito quasi subito in direzione di Ain Zara per alcuni ratés al motore deve rientrart al campo ove atterra alle 7,15. Nel pomeriggio il Capitano °:\Tovellis, alle 6,15, riparte in volo per Fonduk el Tocar, Suani Beni Adem, Zanzur, ma i rernous ed il vento, nort ostante 0gni suo volere di proseguire nel volo, lo obbligano a ritor· nare verso le nostre linee in prossimità della Scuola d'Agri('.Oltura. Cessato un pò il vento riparte in volo e rjentra al campo. Il 'giorno s,egnente, 24, lo stesso Capitano N ovellis esegue una ricognizione sulla rotta Zanzur, S.aijal, Bir Tobras, Fon<luk el Tocar, Zona a Sud ed Est di Ain Zara, allo scopo di riconoscere i lavori turchi a Zanzur e l'eventuale posizion<-> di una colonna turca che è stata segnalata ad Ain Zara. L 'aviatore compie la detta esplorazione in 80 minuti di volo e riferisce: « Osservate le solite trincee a Sud Est della strada Gargaresch-Zanzur; nessun movimento a Zanzur e dintorni;


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nessuna massa nemica di qualche entità in tutta la zona esplorata ». Il Tenente Falchi, anche nello stesso giorno, esplora la zona tra Gargaresch e Zanzur e quella fra Gargaresch ed .Ain Zara senza rilevare nulla di nuovo. Il Comandante del Cantiere Aeronautico, osservato che nella mattina del detto giorno il vento si mantiene debole nelle z<1ne inferiori ai 900 metri, decide di :fare un'ascensione col dirigibile P. 2 ed eccone la r~lazione: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILR P. 2 DEL 24 MAGG I O 1912. - Pil,oti: Capitano di <'.-Ol'vetta Denti di Piraino, Tenente di vascello Ponzio Emanuele, S. Tenente di vasce1lo Bruno Brivones:i; meccanico 8oldato Mantovani Osvaldo.

La rotta del P 2 nell'ascensione del 24 maggio 1912. Parto alle ore 8,40 ed innalzandomi a 900 metri dirigo su Zanzur per esegui.re una esplorazione dell'oasi e delle z-0ne vicine. Ho in navicella 3 latte di benzina, 27 sacc.hetti, 10 bombe, 5 bombe ad elica ed una bomba tipo Biego. Giungo a 900 metri gettando 14 sacrhetti. In quella quota troYo nmto teso da Nord che mi obblig·a a tenere un angolo di deriva di circa 35 gradi per fare r otta verso· Ovest. Non oltrepasso i %O metri perchè il lancio del pallone-sonda mi aveva già fatto noto che da 1050 metri in su il vento cresce fino, a J0- 11 m. s. Seguo la rotta segnata snl grafico e noto ehc le trincée già altre volte osservate e che si trovano a circa metà strada fra Zanzur e Ga:r-


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ga1,esch, nella zona fra la carovaniera litoranea ed il mare, sono state amplificate ed hanno assunto il tracciato che si viede nel. grafico qui allegato. A circa metà della prima oasi di Zanzur, ]ungo il mare, noto una profonda trinc.ea, con fronte a mare, e munita di ricoveri per truppa. Vi si contano pochi soldati.


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Lancio bombe su di essa con esito positivo. Quindi faccio rotta per 'I'ripoli e rientro al Cantiere alle ore 10,15 avendo in navicella 13 sacchetti e 3 latte· di benzina.

Al Parco Aerostatico, durante gli ultimi gioi·ni del mese di maggio, furono eseguite col draken diverse ascensioni a ~copo .esplorativo, mentre il personale disponibile si recava a lavor.a re al Cantiere Dirigibili perchè il Comando del 1° Corpo. <! 'Armata, con ordine del 26 maggio, dispose che il Parco .&.erostatico si trasferisse per la fine del detto mese al Cantiere Aeron_a utico, ~ difatti il giorno 30 maggio esso vi si trasforì ed accantonò col materiale e col personale. Durante i giorni 25 e 26 non vi fu alcuna attività aeronautica, a causa del vento forte. Il giorno 27 il Capitano Novellis vola su Tripoli per Zanzur, Suani Beni Adem, · ]J'onduk el r:rocar, Zona di Ain Zai·a. Precisa la posizione delle trincee a Zanzur, vede un accampamento arabo con qualche tenda turca presso Suani Beni Adem, non osserva nulla di nuovo nel rimanente della zona esplorata. Il Tenente Falchi esegue una ricognizione (44 minuti di volo) verso Bir rTobras e Bir '1.1urcki senza vedere nulla di notevole nè riscontrare alcun movimento nella zona adiacente ad Ain Zara. Nello stesso giorno il dirigibile P . 3 esegue la seguente ri<:ogn1z10ne: ASCENSIONE DEL DIRIHIBILE P. 3 DEL 27 :NIAGGIO 1912. Piloti: Capitano di corvetta Denti di Piraino, 1'enente di vascello Giulio Valli, 'l'enente art. Scelzo Luigi; mec.canico soldato Arduino Ettore. Dove;ndo eseguire una ricognizione di dettagli,o a scopo fotografico su Zanzwr e volendo mantenersi a bassa quota, il Capo squadriglia· dispone che il S. Tenente di vascello Br ivonesi si rechi aUa ridotta Sud Ovest di Gargaresch, donde esegua un segnale convenzionale nel caso che il dirigibile sia fatto seg·no a fucileria dalla guardia delle trincee di Zanzur (3 bandierie rosse snl teneno). Si parte alle 7 con 19 sacchetti, 6 ore di marcia, 10 granate grandi e 6 medie ad elica. Presa quota 750 sul mare, presso Gargaresc.h e atteso l'arrivo alla ridotta de-lJ 'oss,ervato~e, si prende la caroYanieta di.retta . a Zanzur, notando le nuove trincee ivi costruite, più a levante delle antiche.


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A Xord di dette trincee, che appaiono desc·rte, spa rsi su di un terreno sabbioso ·ed uniforme, si notano 8 grandi eoni molto r egolari, che logicamente corrispondono alle esplosioni dell e g nrn nt<' dei mo·r tai da 149 sparati il giorno 17. Si lasciano cadere 5 bombe sulle case della p rima. oasi ad Est di Zanzur. In q nella località si ha l'impressione éhe il dirigi hite sia stato fatto segno a colp.i di fucile (si v•erificano poi dne per:foraz:ioni). Si dirige ad Ovest lungo la strada che costeggia a Sud la gTande oasi ; si prendono fotografie delle altre oasi di Sciad ed El Maja, lasciando cadPr anche deìle bombe sull'abitato (in tutto 9 granate e 4 medie). Molti aggknneramcn6 di case di dette oasi di ponente sembrano deserte od in cattivo stato. Durante I 'alleggerimento del lancio delle bombe la quota ha raggiunto 1050 metri. Alle ore 9,30 il dirigibile rientra in Cantiere. Venti prevalenti da E N- 1: (7 . metri fra i 700 e 1000 metri). L'osser vatore a causa del vento contrario non ha avvert ito colpi dì fuc:ileria, nè quelli prodotti dall e bombe di cui ha visto bene il fumo.

Durante gli ultimi quattro giorni del mese (28, 29, 30, 31) a] Cantier e Aeronautico proseguono i laYori di sistemazione de] reparto del Parco Aero::;tati.co; la Ditta Gaj inizia i lavori di copertura dell'hangar e sì comincia I 'affondamento dei pali di fondazione delia testata fissa dell'hangar stesso, dopo averne ultimato l'attacco de11 e cellule. Il giorno 29 il Capitano Novellis esegue, nella mattinatn, una ricogni,'iione dalle ore 7 alle 8,30. Passando su Zanzur os·· serva molta attività nella costruzione~ da parte del nemico, di lavori in terra verso Gargaresch. Inoltre nota : Un accampamento <li circa 200 tende arabe a Suani Beni Adem e due plotoni di Tegolari turchi avanti a detta località. Il giorno seguente lo stesso ufficiale aviatore esegue unH r icognizione dall e ore 7,15 alle 8,40 (percorso: Fon<luk e1 To· car, Sud di Suani Beni Adem, Ben Gascir, Bir Akara, Tagiur~. rrripoli> . Vecle circa 100 r egolari t urchi a sud di Fonduk el Tocar e gruppi di uomini fra. Suani Beni Adem e Fonduk ·Ben Gascir. Il volo è ostacolato da1la nebbia. SITUAZIONE JDD A VVENIMENrrr DEL J\fl~SE DI 1\![AGfiTO Come jl lettore avrà rileYato, il primo maggio dagli uf. fie inl i o:-::-:pn·ntori dai diriµ:ihili t'l'a ~tata avvistata ad Azizia


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una nuova .formazione o, per meglio dire, un 'adunata di nemici. della quale non si era ancora a conoscenza. Durante la crociera

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fatta dai dirigibili il 6 maggio si contarono a Suani Beni A· dem :-394 tende arabe ed 80 turche; ad Azizia 200 tende arabe e 16 turche, e tutte le case occupate, più due cannoni. sull 'al-


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tura di Sidi Ràmadan, in complesso circa .J.000 arabi e 300 regolari turchi; a Fonduk el Tocar 300 armati; a Zammr risul-

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tarono deserte le trincee con pochi uomini sparsi entro l'oasi. Del campo di Fonduk Ben Gaseir non furono contate le tende, ma si osservò che le condizioni non erano diverse da quelle


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del 26 aprile, nel quale furono valutati 5000 gli armati ivi riuniti (1). Le forze dinanzi a Tripoli apparivano dunque aumentate: rna la situazione era stata chiarificata dall'opera degli aviatori e dei dirigibilisti, che avevano, come si è esposto, riferito minutamente sulle forze e sugli spostamenti del nemico in tutta Ja zona adiacente ed in comunicazione con l'oasi. A tenere vivo il ·fanatismo in tutte le regioni i turchi aye· vano propagato una nuova menzogna, ossia che a Tripoli l 'Italia aveva imposta la coscrizione e la cosa aveva trovato largo credito fra gli arabi. Da parte del nostro Comando continuavano le trattative per le sottomissioni con i capi indigeni di fuori; ma pofr~h,~ esse erano gravemente ostacolate o neutralizzate dai turchi, si diede maggiore sviluppo al sistema dei proclami gettati dagli aeroplani e dai dirigibili. Con tal mezzo si diffuse pure largamente, non solo nella zona di Tripoli, ma anche nelle altre nostre occupazioni, una ,< mazbata » redatta e· firmata spontaneamente da tutti i capi notabili presenti a Tripoli, nella quale essi esponevano il vero stato delle cose dopo il nostro arrivo, facevano cenno del no· siro modo di governare, delle nostre intenzioni e delle opere <la noi compiute: a sollievo della regione ed incitavano gli ar. mati a deporre le armi e le tribù di venire a noi per liberarsi <lalla .tirannia, dall'oppressione e dalle ingiustizie dei turchi, scongiurando tutti a n_o n prestar fede alle loro promesse ed a]· le Joro dicerie, perchè erano inganno e menzogne. L'opera dell'Aeronautica fu dunque veramente preziosa in questo sistema di propagànda, sebbene dai turchi e dai capi a noi più ostili si tentasse di combattere tale propaganda, facendo raccogliere da gente fi<lata tqtti i manifestini che ca· devano dai dirigibili e dagli aeroplani, onde sottrarli alla lettura degli arabi-. Durante il mese di maggio il nemico non si fece vivo: soltanto si ebbero le solite fucilate innocue e qualche rara rapina ài pochissima entità. Da parte nostra $1 iniziarono i lavori per ]a i-;istemazione <.lifensiva del margine sud delle oasi del Sàhel e di Tagiura. (l) Ci>.mpagna di Libia. Stato Maggiore Centrale. Relazione Caneva. Vol. 11.


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Tre opere ed una torre in muratura dovevano esserne i capisaldi collegati da un certo numero di ridotte intermedie. Questa sjstemaziorn~ era da tempo progettata per proteggere l'intera oasi orientale ed il tronco ferroviario di Tagiura_ da r1ualsiasi incursione del nemico o dalle rapine dei predoni.

L'in1piego dell'aeronautica nel n1ese di giugno. Il giorno 1 giugno, sabato, il Capitano Novellis esegue una ricognizione sul percorso: Tripoli, Punta Tagiura, Sidi Ben Nur Uadi Er Kassabla Bir Toliam, Bir el Turki, Ain Zara, 'I1ripoli. Quota 750, durata del volo: 7,15 - 8,40. Osserva: sulla riva sini~tra dell'Uadi due accampamenti nemici in corrispondenza di un 'ansa: quello più a nord di circa 300 tende, quello a sud di circa 150 tende; sulla destra del1'Uadi, di fronte a detti accampamenti, due fonduchi. Inoltre riscontra che, contrariamente a quanto risulta dalla carta, la distanza da Punta Tagiura a Sidi Ben Nur è di poco superion: a quella di · Tripoli, Punta Tagiura. Nel rimanente della zona ésplorata non avvista nulla di nuovo e di notevole. Nella mattinata dello stesso giorn·o il · Tenente }..,alchi esegue una ricognizione sul percorso ~1 ripoli, rragiura, Tombe Jviajadechin, Tripoli. Quota 600 metri. Durata del volo: 6,50 - 7,48. Osserva soltanto un gruppo di persone vestite di scuro a 6-8 chilorne tri da Punta Tagiura: p resto della zona esplorata gli appare deserta. Il Parco Aerostatico, trasferitosi come.s'è detto aì Cantiere Dirigibili, iinpiega il personale alla sistemazione dei' materiale, ed al funzionamento e manutenzione delle diverse stf-l.zioni fotoelettriche ad esso affidate. Prosegue in detti lavori fino al giorno 7 giugno, poichè il giorno 8, in seguito ad ordini del Com-ando del primo Corpo d'Armata, il Parco dovrà trasferirsi provvisoriamente a Gargaresch per le prime ore del mattino. Al Cantiere Aeronautico intanto - ove già si è sistemato definitivamente il _personale ed il materiale del Parco mediante la costruzione di una caserma per la truppa, di una baracca per gli ufficiali, di una baracca per l'officina, e del deposito per la benziua e della scuderia -- proseguono i lavorì per la copertura dell'hangar e si ultimano i saggi per l'esca· vazione di una trincea nell'hangar.


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Dal 1 al 7 giugno, persistendo i venti forti e lo stato nuvoloso del cielo, le aeronavi non potettero uscire. TI giorno 3 erano giunti al Cantiere i Sottotenenti Volla e Ferrero. Il Capitano N ovellis, il giorno 3, non ostante il vento e la nebbia, tentò una ricognizione su Zanzur, ove comunicazioni


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dell 'U.fficio Politico :Militare di Tripoli pre~urnevano l'arrivo di truppe da Suani Beni Adem. Purtroppo la ricognizione non ebbe esito favorevole perchè, raggiunti i 300 metri di quota, l 1aviatore nulla poteva scorgere a causa della nebbia. Ritentata la 8tessa ricognizione nel pomeriggio si ebbe l'identico risultato negativo. In detto giorno giunge alla Flottig]ia il s. 1'enente pilota Piero Manzini. Il 6 giugno il Comando del Corpo d'occupazioni richiede una ricognizione su Zanzur e Suani Beni Adfm, ove; secondo informazioni da controllarsL si concentrerebbfro delle forze di una certa entità. Il Capitano N ovellis parte in volo alle ore 7 e raggiunge Zanzur, ma su questa località dei ratès lo costringono a rientrare. Il giorno seguente viene comunicato alla Flottiglia Aeroplani l'ordine per ] 'azione del giorno 8, per cui agli aviatori è affidato l'incarico di esplorare, tempo permettendo, la Zona Zanzur-Suani Beni Adem. Parco Aerostatico - 8 Giugno. - Il Parco parte dal Cantiere Aeronautico alle ore 8, non essendo stato possibile aprire prima le porte dell'hangar dirigibili, a causa del forte vento. La marcia verso Gargaresch, recandosi il draken sulle funi, è resa tormentosa e difficile dal vento di Nord-Ovest che soffia a raffiche violentissime. Il Parco giunge a Gargaresch alle ore 9,30 e prende posto presso la terza ridotta. Viene subito innalzato il draken a :150 metri di quota per prestare servizio di osservazione sul terreno ove si svolge il combattimento già impegnato fra le nostre truppe uscite <la Gargaresch con obbiettivo Sidi Abd el Gelil ed il nemico accorso da Zanzur, Fonduk Tocar e Suani Beni Adem. La bassa foschia impe.disce di vedere oltre le posizioni già raggiunte dai ·nostri e ,maschera gli avversari sparpagliati sulle dune a sud di Gargaresch e le cave del Gheran. Alle ore 12,30, aumentando sempre più il vento, si è eostretti e recuperare il draken. Il Parco rientra al Cantiere alle ore 18. Flottiglia Aeroplani. - Lo stesso giorno 8, il Capitano Novellis parte alle ore 7 del mattino, ma deve rientrare dop() circa 40 minuti di volo perchè nella impossibilità assoluta di poter fare delle osservazioni a causa de1la grande foschia.


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Il Tenente Palma di Cesnola parte verso le ore 10, ma cade in mare a circa un chilometro. daUa costa. Fortunatamente per il pronto accorrere del battello del Cantiere aeronautico sul quale avevano preso posto il S. Tenente di vascello Drivonesi e cinque marinai l'aviatore naufragato potette essere condotto sano e salvo alla riva. Nel pomeriggio il Capitano Novellis riparte alle ore 18,30 ma, a ·causa del cielo nuvoloso e della nebbia spessa che toglie qualsiasi visione del terreno, lo scopo della ricognizione falli- · r,ce perchè l'aviatore doveva osservare ove si erano ritirate le eolonne nemiche messe in fuga dai nostri durante i combattjmenti della giornata. Durata del volo dalle ore 18130 alle 19,30.

Cantiere Aeronautico. - Sempre nel giorno 8, malgrado il tempo nuvoloso ed il vento teso, data la circostanza che le forze italiane s'impegnano iri combattimento con le avversarie verso · Zanzur, i] dirigibile P. 3 esce in ricogT1izione. Eccone il risultato come dal'la relazione del Com.a ndante: Piloti: Capitano di corvetta Denti di Piraino, Tenente di vaseeUo Giulio Valli; Tenente art. Sr.elzo Liuigi; mece[lniC'o soldato .Arduino J~tto,re. Ricognizione tattica in combinazione dell'azione terrestre e navale avente per obbiettivo l 'occ.npazione cli Sidi Abel el Gdi1 (mar abutto posto a nord di Zanznr). Al dirigibile è affidato l'incarico di vigilare la strada Snani Beni Arlem-Foncln.k 'f'ocm· e Zanz:ur, da dove si supp:one giungano rinforzi, per disturbare il fianco sinistro· d,e ne truppe che· aYanzano da Gargaresch a, Zanzur. Stant,e la vio1enza del ·. vento e le nubi in moto, non si pnò effettuare la partenza prima delle ore 9. Si parte, av,endo a bordo 29 bombe e 14 ·sa,cehetti di zavorr,ra. Vento costante da N-\V, fresco al disotto dri 700 metri. Si prende quota · sul mare nel tratto . Cantieire-Garga:resch. Poco dopo Gargaresch si entra sulla terra a quota 700 dirigendo a S-E su di una piccola oasi collinosa dove s,i vecle diretto il fnoc,o della. ter.za ridotta di Gargaresch. Intanto si scorge che la brip:ata Rainaldi, giunta a contatto con !E> trincee di Zanzur (Est) le fatte sgombrare. La brigata Giardina appare già giunta al marabutto di Sidi Ab el Gelil . A pochi cbÙometri a snd di Gar2;areseh si vedono impegnati g1i ascari e qualche hattagli-0ne di fa.n teria ( 37°J con la fanteria a,ra ha

ha


-- 33 provenuta dal Sud (Snani Beni Adem) J)('l' la {·m·ornnicra dirBtta }ungo l'Uadi Hira. Però queste forze non appaiono di forte entità, e data la. vicinanza del cornanclo (che trovasi alla terza ridotta di Gara.r,esch) si rihene che esso sia informato delle vicende dell 'a.zione, la . quale si s1 poi, a quell'ora era sul :finire. Si dirige su Fonduk Tocar, di cui le dune erbose prospicienti a Nord sono gremite di cavalleria araba (da 4 a 500 uomini) che si spostano a stonni, sp,arpagliandosi e fnggendo all'avvicinarsi del ,dirigibile. Questi reparti di cavalleria sono a breve· distanza dalla oo·lonna Montuori, che, uscita da. Bumeliana, ha. ap,punto lo scopo di .fronteggiare un 'avanzata da Sud. Si gettano delle bombe si di essi per provocarne lo sbanclamento. A F,onduk Tokar si nota qualche centinaio di a.rabi, parte a piedi, parte, a cavallo, situati senza atteggiamento di avanzare, sulle dune. Si nota una carovana di cammelli in sosta, che forse ha portato munizioni. Si dirige sulla strada di Suani Beni .A.dem ; a ,questo punto la quota del dirig·ibile è circa 1000 metri, dove spira un violento vento da ~ N-v\T; frequenti nubi avv,olgono completament•e I 'aeronave, provocando oltre che I 'occultazione della terra, anche dei sensibili sbalzi di quota e bruschi movimenti di beccheggio. Negli intervalli si può verificare che a Fonduk l\fagguz sono appoggiati, ·e dispersi p,er l 'approssirna.r si del dirigibile, varie centinaia di arabi a p-iedi. Non si nota. però movimento di armati sulla ca:rovani.era di Suani Beni Adem. Allo scopo di avere la Yisibilità non disturbata dalle nu,bi, si scende di quota invertendo la rotta e primeggiando in questa situazione, stante la vicinanza a terra e la poca velocità, l'aeronave è fatta i:;egno a varì colpi di fucile dalla cavaì1eria araba sul1a quale si ripassa avendo, invertita la rotta. Si dirige per il Cantiere· oltrepa.s::;ando la colonna Montuori e gettando altre bombe sui reparti nemici sotto~tanti. In vidna.nza del Cantiere si scorge il monoplano del tenente Palma partito per una ricognizione e caduto in mare. Si vede I 'aviatorie salvo e il battello del Cantiere diretto in suo soccorso. Poco dopo l 'aviator.e v~nne salvato. L'aeroplano affondò. Si at terra alTe ore 10,3.0. Il rapporto della ricognizione è portato a S. E. il Comandante il Corpo d'armata.

Il Combattimento di Zanzur. -- Alle 4 del mattino dell '8 gmgno la colonna di destra della 1a divisione si trovava già


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schierata a m.ille metri circa ad occidente delle trincee di Gar· garesc, all'altezza del posto d'osservazione, con la destra alla spiaggia; a quell'ora stessa la colonna di sinistra usciva daJle trincee. Sul mare la « Carlo Alberto» e la << Città di Siracusa'>>, collegate dall '«Ardea», si mantenevano in comunicazione ot· tica con la colonna di destra, pronte ad intervenire nell'azione. A sud di Gargàresc si era già ammassata la riserva a disposizione del comandante del Corpo d'armata, il quale diri· geva l 'az.ione della ridotta occidentale. All'altra riserva, quella formata dal generale De Chaurand. veniva più tardi ordinato di portarsi sulla strada di Fonduk el Tocar, a 3 chilometri e quindi più pronta ad agire contro even· tuali minacce nemiche da sud. AUe 4,40 echeggiarono i primi colpi di fucileria nemica sul· la fronte della colonna Giardina; contro gli appostamenti avversari in tal modo rivelatisi parti va dalla « Carlo Alberto » il primo colpo di rannone. Cominciava così il combattimento, che, con una serie di :p ause e di estrema violenza, durò fin verso le 16. In questa giornata combatterono 19 battaglioni, una com· pagnia di guardie di finanza, una compagnia di zappatori del genio, otto ;Squadroni, quattro hatterit~ da montagna, tre <la . ~arnpagna, e fecero Rentfre la voce potente i cannoni da 75 A, quelli da J-:1:9 e i mortai da 210 di Gargaresc. In totale 13.494 fucili, 12 mitragliatrici, 50 cannoni. Giornata memorabile per razionale concetto di manovra~ accordo perfetto d'esercito e marina, abile condotta di .truppe. e cooperazione mirabile di armi diverse e reparti della stessa arma fra loro, specialmente ,f ra artiglieria e fanteria. Questa ultima coopera7,ione ebbe appunto in questo combattimento la maggiore e più solidale manifestazione, e a testimonianza del perfetto accordo con cui si svolse l'azione delle due armi e della confidenza, con la quale le catene s'avanzavano o sostavano sotto le precise traiettorie degli shrapnels scoppianti a bre· ve distanza, risuona ancora l'eco del grido « Viva l 'artiglieTia » lanciato dai nostri valorosi fanti. I mezzi aerei non poterono essere impiegati come si sperò, a cagione della foschia e del vento: gli aeroplani tentarono più volte invano di sollevarsi, uno dei dirigibili potè spingersi -fin


Veduta del campo di battaglia dell '8 giugno 1912.


gopra Sunni Beni Adem, ma doYè :-;ubito riparare nel ::;no hangar. Grande fu il num ero dei cndaY eri la:-;eiati dal nerni<'o :--ul eampo, contro la sua abituale u~anza p ietosél- Solo nelle trincee ne furono trovati dai so'l<lati della br.iga ta Giardina 5-l:!'5; moltissimi altri furono visti :::;pan;i nel campo d'azione del le riserve. Ciò te8timoniava de ll 'anlore, col quale le nostre truppe~ per cooperazione di armi e <li na".i fortissimo, si :--pin::;ero alla conquista dei trinceramenti, che la baldanza nemica aveva vantata impnmdibili. La perdita delle tri n cee fu il segnale dell 'ahhnndono <lel · l'oasi di Zanzur per parte del nucleo di regolari turC'Jii; h=> rnehalle arabe poi s 'inearicarono d i farne allontanare gli ahitanti con la forza . Infatti, nell '~~plorazione r.l1e si feec due giorni àopo dalla brigata d i <·avalleria, n on si trovò che un e:--iguo numero di vecchi, donne e bambìni , e una ventina ~o ltanto ùi validi, ma disarmati e ~ottome:--si.

L'opera dell'Aeronautica dopo il combattimento di Zan·· zur. - Il giorno 9 il pen;onale del Parco attenùc a i servizi d el Canti ere e coopera alla :si:--ternazione dell'hangar d ir ig ibili; quindi, in ;-;eguito ad ordine de l Cornurnlo del CJenio, proYvc<le al trasferimento della stazione foto-el etfri<'a d l-'l }.,o rte B alla posizione di Sidi Abd el Uelil <·onquistata dal le nostre tn1pp(~ i I giorno innanzi. Durante tutto il mese di giugno il P arco :--volse poca a ttività aeronautiea, però il pen,onal e lavorò ininterrottamente per i servizi d el Cantiere, eseguì manovre n ell 'han gnr fl provvide giornalmente al la rnanntenziont! ed al funzionamento di tutte le stazioni foto-elettriche. Il drak en foee d el le aseen:--ioni i.I giorno 12 ed il giorno 15 semm ri levare nulla di notevole. Il giorno 9 il Capitano Novelli~ tenta una ricogniziorn-\ ma per guasto al motore deve interromperla. Il ~L'enente Falchi. partito a lle ore 6 atterra dopo circa un quarto d 'ora di vo lo a causa del vento. l n detto giorno il Comando del l" Corpo <l'Annata r ichiede una. ricogni7.ione su Smmi Beni Aden e },onduk el 'Tocar. TI 'renente Fakl1 i, innalzato:::;i in vo lo n el pomeriggio per C'ompi ere la detta ricognizione, è costretto ad atterrare f uori enrnpo (n <1uota 20) per guasto a l motore.


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.Anche nella stessa giornata del 9, in seguito ad ordine del Comando del l" Corpo d'Armata, esce in ricognizione il dirigi.bile P. 2. geco il rapporto del Comandante: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 9 GIUGNO 1912. - Piloti: Capitano di corvetta Denti di Piraino, Tenente di vascello Ponzio Emanuele, Tenente di vascello Valli Giulio, S Tenente di vaf;ceUo Brivone~i Bruno; meccanico soldato 1\fantovani Osvaldo. Lascio l'ormeggio alle . ore 15, 45. Il pallone sonda segnava alla partenza da G.a S metri fino a 900 metri, poi i valori cres0ent i fino 13 rnBtri a 1800 metri. Mi elevo fino 900 m. e non ,cl/i più per non en~ trare in un stato di vento troppo forte. Itinerario percorso: Costa di GaTgat·eseh, Zanzur vV, Fonduk el F'ondi, Suani Beni ..:\dem, li,onduk Tocar, hanp:ar . . Appare completata 1a cinta della. rid?tta. occupata ieri presso Sidi .Abd el Gelil. Le naYi da g11erra traf ficano (·on 1a terra m,ediante rimorchiatori ed . irn ba.reazioni che atterrano nella ì\larsa. Appaiono deserti i (1ne posti . di 08st~nazioue di Si<li Sliman e Sidi Belai. Contornando ad Ovest 0, a Snd l'oasi di Zanzur bassa quota (600 metri) e::isa è apparsa letterament,e des:erta sia nel1e vie che nei c.o rtili dei fondnchi. (~nella di 8ciacl invece è abitata. A Sud della steRsa oasi e prPcisameute 811i ,·m·ii fonduehi presso 1Tadi, si è notaio un cent~. naio di arabi df•i qua li aleuni a caYallo. Più a Sud, una tenda turca) 4. grandi arabe ed Hlc11ne .pi<~eol(>_ A Fonduk el Fondi 11011 si è notato alcun movimento.

Suani Beni 1iclem. -

L'accampamento appare come dal grafico n. 2. Le dil'ferenz;e e:-;senziali ris·pett,o alla S'ituazione, .relativa alla ricognizione dl'I. (i 1uaggio, sono le .seguenti : L ..Appare abha 11donato il giardino in cui ritenevasi fosse stabilito il CoHH111< !0 turco, elH~ forse è stato trasportato nell 'aiberata di ponente, don• si ~0110 11otatE> 26 tende turche nuove. 2. E· s('.OlTIJHLri;o il campo tu·rco·- arabo di 67 tend1e., situato a NW del Jll!O\'O strada!<~. 3. L 'ae.rmnpampnto arabo centrale g-ià di 140 tende risulta oggi di mo occùpant.i 11110 spazio p,iù grande. 4. L 'acca1nparne11to ~itmito presso la cavalleria, già di 2"/ tende arabe e qualcheduna t111·ea è ·OQ:gi costituito da 30 tende nuov.e turche, ale:une delle quali grandissjrne e circolari. 5. Nel primo g iardino a levante della strada dove prima ritenevasi fosse il Comando non appa.iono che 4 t.end<' tnrehe.


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(G,.Jico N. 2 ,..,.,,. d,l diògibtl, p. 2 il 9 g>ugn• 1912).


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39 -

G. Xel =-E-condo giardino situazione invariata, salvo che lè 60 ten<h• ar-alw imtuate a N-.E di el'l~O oerupan,o una zona molto più ampia <lE>lle 67 c·ontate l'altra volta. 7. }, l tt:1rzo giardino, situa~done invariata. 8. All 'acrnmpame11to Nord rhe appar,e s-ensihilme.nte dello stesso 11 umero di tnHfo, s-i è notato lo stesso l'lparpagliamento c1ell,e medesime. Queste differenze ora enunciate appaiono molto chiaramente nel grafico.

Foce dell'Uadi Rambla (Sidi Ben Nur). Sulla strada fra Suani Beni Adem e Fondnk )fogguz si è notata una pattuglia di 7 eavalieri turchi i quali hanno insegi..\ito pe1 un tratto il pallone e quindi hanno piegato verso Z,irnmr, segu,en,do la strada che si biforca a Fondnk lVlaggnz. Fonduk ::.\Iaggnz deserto. Nelle vicinanze di Foncluk 'l'ocar e sulle dune a X-\V di esso due o trecento persone molto sparpagliat,e con cavalli e c11111!lH'lli al pascolo. Si sono lanciate bombe sul punto A; nel pnnto B e :,;u Poncluk Tocar con esito positivo. Numno complessivo 20.


- 40 Si sono gettati 1000 manifesti fra Zanzur e Sciad, sui fonduchi presso l'Uadi, a Suani Beni Adem ed ·a Fonduk Tocar. Dal criterio generale della rìeognizione risulterebbe che le cmnunicazioni fra Zanzur e Su.ani Beni Adem si svo,lgono snlìa st,rada al Snd di Fonduk Magguz- Fond1ù: el Fondi, lungo la qnale è catena d.i piccoli passi. Il dirigibile è stato colpit,o da alcune f ucilate che si ritengono partite <lall 'oasi di Sciad. La quota ridotta, conservata lungo tutta la navigazione, permette di fare con la massima esattew:a l'intera ricognizione. Rientro al Cantiere alle ore 17,30 ».

Il giorno 10, essendo stato nella notte riparato il guasto al motore dell'apparecchio del Capitano Novellis, questi parte in volo al mattino di detto giorno alle ore 6,15. Riconosce Zanzur, zona ad ovest e sud di Zanzur, Suani Beni Aden, Fonduk el Tocar. Osserva che il terreno è·-sgombro da masse rilevanti di truppe avyersarie e che, salvo a Suani Beni Aden ove si sono riunite forze nemiche nella misura all 'iricirca che vi erano nei giorni precedenti al combattimento di Zanzur, null'altro appare di notevole. Il · Tenente Falchi, riparato iI motore, ri(jntra ir1 volo al campo partendo da quota 20 ove .e ra stato costretto ad atterrare la sera innanzi. Nello stesso giorno il dirigibile P. 3 eseguì la seguente ascensione: ASCENSIONE DRL DIRIGIBILE P. 3 DEL 10 GIUGNO 1912. ·- Piloti: Capitano di c,orvetta Denti di Piraino1 'l'enente di vascello Valli Luigi, Tenente di art. Scelso Luigi, Tenente del genio Tullio Biffi; meccanico soldato .Arduino Ettore. Ricognizione su1 territorio fra Zanzur, Sua<li Beni Adem. e Fon<luk Tocar. Si parte con 15 bombe e 14 sacchetti. Si prende quota sul ·mare approfittando per scorgere sul fondo il monoplano andato a picco i; 1 giorno 8 'e dare le 'indir.azi0ni al palombaro. Nella zona fra, Gaìr g'a.resch e. Zanzur si scorge il nutrito traffico di ~ami<ms. Parimenti nella ]\farsa del Marabutto Sid Abd el Gelil il tempo permette alle navi di t rafficare con la terra. La grande ridotta che cinge la costa a nord dell'oasi di Zanzur comprendendo il marabutt,o, è quasi ultimata. ed è lunga un chilometro


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41 -

<!Irca. Le truppe che l'hanno occupata sono intente ai lavori di trinceramento. Quattro squadroni di cavalleria sono in perlustrazione sulla. .,. \

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Campo arabo-turco di Suani Beni Aden. (Schizzo d_al Dirigibile P . .3 nell'ascensione del IO giugno 1912).

Btrada cl1e .fiancheggia a nord l 1oasi di Zanzur; uno di essi è penetrato nell'oasi e sosta nella piazza principale fra la caserma della gendarmeria ed il tribunale.


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42 -

L'oasi di Zanzur appare letteralmente deserta di abitanti indigeni : così anche la vicina Sciad. Oltrepassate queste, dirigendo a sud, si presentano alt,re pfocole oasi e quella di ll·\mduk el Fondi, che appaiono pure tutte deserte: Soltanto si nota un accampamento di poche tende arabe e una turca ,già fatta segno a colpi di bombe ieri dal P. 2 in una piiccola altura a levante della strada d.a Suani Beni Adem a Zanzur. Si .1Janc.iano sette bom!be su questa strada, dovie appaiono, i pali della linea telegrafica: non si vede traffico, salvo una piccola carovana di 5 pezzenti ed un asino che vanno verso Zanzur. Si rileva la situàzione del campo di Suani Beni Adem che appare come dall'unito grafico. Le differenze essenziali con la situazione del 6 maggio sono le seguenti: · r. Tutti i campi arabi, pur composti dello stesso numero c1i tenide, approssimativamente, sono molto più sparpagliati. 2°. Il camp.o del Comando turco sembra siasi trasferito dal giardino nord p,resso la strada, all 'alherata di ponente. 3°. Appa;re tolto il campo di ponente, già composto di 6_7 tende arabe. 4°. Un nuovo campo di 30 tende tnrche, 12 delle quali circola1·i e grandi trovasi presso le porte delJa c1avalleria. Forse è l'antico rinnovato e diffuso. All 'avvieinarsi del dirigibile tutte le persone si sparpagliano su ..·astissima zona, meno quelle del Comando tull'co. Eseguite delle fotografie si decide di bombardare questo camp-0. Poichè spira vento di S-E alla quota. di 950 metri, si oltrepassa un pò · il bersaglio, indi si imrerte rapidamente la rotta per batterlo col vento in :poppa. Si lasciano cadere 9 bombe alcune delle quali felicissime. Alcuni pro4ettili di fucileria a.rrivano al dirigibile; uno di questi attraversa i comandi delle valvole e perfora l'involucro. Si lasciano cadere varie centinaia di manifesti. Presso il campo turoo pascolano numerosissimi cavaUi. Fonduk Magguz appia.re deserto. Presso Fonduk Tocar si notano un paio di centinaia <li arabi a piedi con 5 tende; non vi è più la ca·· rovana di camme1li avvistata ieri I 'altro. Alle ore 10 si prende teirra al Cantiere. Si verificano due buchi n,ell 'involucro.


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43 -

Il giorno 12 giugno giunsero a rrripoli il Colonnello ·Moris, i1 Capitano Zicavo ed il Capitano De Cristofaro. Nella mattinata il Cap. Novellis esegue una ricognizio-r:ie . di 90 minuti di volo e quindi riferisce: « Campo di combattimento dell '8 giugno sgombro; Oasi di .Zanzur sgombra ; piccol1 gruppi di arabi tra ·I 'Oasi di Zanzur e quella piccola omonima ad Ovest; il campo di Suani Beni Adem aumentato di circa 1.00 tende di cui una quinclicina turche; a Fonduk el Tocar due nuclei di circa 1.00 uomini ciascuno di arabi con qualche regolare turco; nulla a Nord di Fonduk el Tocar ». Il giorno seguente , ]o stesso Capitano esegue una ricognizione nel pomeriggio dalle 17,15 alle 18,40 sul percorso Zanzur, Zavia, Bir el Belen, Suani Beni Adem, Ain . Zara osservando 1ma notevole diminuzione delle f orz·e nemiche. Il giorno 14 il Capitano Novellis· ·compie due ricognizioni, una la mattina da1le ore 6,15 alle 7,50, ed ùn 'altra nel pomerig· gio dalle 17,15 alle 18; Nella ricogp.izione del matti.no osserva: 1

Nulla nei dintorni di Zanzur per un raggiò di una diecina di chilometri; a 4-5 km. da Suani Berri .A.dem un accampamento divis,o in tre (a Nord-Est circa 80 tende beduine, nel. centro 35-40 tende turche, a Sud-Ovest circa 100 beduine; tre · tende turche presso il fonduco: i1 Comando~). Non si avYistano i due cannoni che - si dice- dovevano trovarsi a El Tokar, ma vedo invece in quella località una quin d;icina di tende, delle quali una turca; a Fonduk Magguz circa 25 tende beduine. Nessun attenda1hento nè movimento nelle adiacenze di Ain Zara. Neppure stasera ho visto i cannoni segnalati a F onduk Tocar. Non mi è stato possibile raggiungere poi Suani Beni Adem per i --remous fortissimi che mi costrinsero a ripiegare subito per Zanzur e dalla pa.rt.e del mare rientrar~ al campo.

Ripetuta qncsta rieognizione ~l giorno seguente dalle 6,J 5 rtLlo 7:30 il Capitano Novellis riferisce quanto segue: Della terra smossa presso Fonduk Tocar può far supp,orre che i due cannoni siano interrati. Il solito campo a Fondnk l\faggnz; quello a Nord-Ovest di Suani Beni Adem appare alquanto diminuito, Nulla attorno a Zanzur nè a Zavia. Calma quasi da per tutto. nella zona esplorata.


44: -

Al Cantiere Aeronautico, a causa delle condizioni aerologiche, per i giorni (11, 12, 13, 14) non vi fu attività di volo ma si proseguì nei lavori di erezione dell'hangar. Il g·iorno 15 esce in ricognizione il P . 2 e, non appena questo fu rientrato, uscì in ricogn1z10ne il P. 3. Eccone le relazioni dei rispettivi comandanti:

Il Capitano aviatore A. Novellis di Coarazze.

ASCENSIONE DBL DIRI GIBILE P. 2· DEL 15 GIUGNO 1912. (Atterramento fuori campo). - - Piloti: Cat>. di corvetta Denti, Ten . di vascello Ponzio, S. 'l',en. çli vascello Brivon esi, Ten. del genio Biffi; meooanico soldato l\1antoYani. Lascio l'ormeggio verso le ore 6,30 e dirigo su Zanzur tenendomi sul mare coll'inten zione di non oltrepassare gl1 800 metri di quota: perchè n elle zone superiori il vento da Nord-Ovest supera gli 8 m. s.


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45 -

Giunto all'altezza della l\farsa di Zanzur entro nella terra, seguendo la rotta segnata sul grafico, e noto: 1°) che dentro l'oasi, che appare totalmente disabitata e precisamente verso la sua est remità di Nord-Ovest, circa 5 o 6 cavalieri arabi- . ed uno turco galoppano in direzione di Sud.

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La rotta del P. 2 nell'ascensione del 15 giugno

I912.

2°) che le strade che da Zanzur vanno . a Suani Beni Adem sono completamente desert.eì e che è pure deser to il corso dell' Uadi che giunge presso Zanzur . . 3°) ehe sono scomparse le tende situate sui punti A e B segnati sul grafico e diei quali si era riferito dopo l'ascensione del P. 2 eseguita il giorno 9.


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46

4°) che nell'accampamento di Suani Beni Adem (vedi grafico

cmnesso e grafico del P. 3 del giorno 10 giugno 1912) sono scompa;rse le tende turche situate nel punto C presso il crocevia; che sono parimenti scomparse le tende turche situate nel punto D (grafico del P. 3 del 10 giugno 1912), che il resto ddl 'accampamento appare im_m utato; ma che talune piccole modificazioni accennerebbero se mai, ad una di~ minuzione anzichè ad un aumento delle forze nemiche. 5°) che a Fonduk Tocar i posti di guardia sono stati ridotti, poùthè infatti le 7 tende notate antecedentemente. sono attualmente 3. 6°) che a Fonduk :!Vfagguz però si sono notati parecchi armati . e alc,u ni cammelli sulla strada che da· Fonduk Magguz va a Suani Beni J~ dem. Questi armati furono fatti segno al lancio di 12 bombe che ebbero tutte effetto positivo. Non appena ultimato però il bombardamento, e mentre l'aeronave trovavasi nella quota di 180 m, sul punto ~egnato M del grafico, si verificò u n 'avaria · al carburatore cor~ rottura della valvola di scappamento del terzo cilindro. I primi téntativi per rimettere in moto il motore riuscirono vani ed il. vento da Ovest Nord-Ovest trovando il dirigibile alla quota di 800 mch~i, spingeva ·l'aero'nave Yeroo i campi di Suani Beni Adem. Il dirigibile intanto . cominciò a discendere, mentre i turco arabi di Fonduk lVlagguz che si erano sbandati in seguito al lancio delle bombe, si riu~irono, ed escguiron? un nutr ito fuoco di fucileria 0ontro l 'ae:ronave ( un colpo sfondava -uno dei travetti metallic.i sopra la na. vicella mentre altri perforavano l'involucro). Do.po numetosi tentativi, infine si riusciva. a mettie-re in moto adagio il motore; la velocità che così si riusciva a raggiungere era appena superiore a quella del vento di Nord-Ovest che contrariava la marcia, e non risultava certam<~nte superiore ai 10-12 km. all'ora. Intanto l 'aeronaYe continua.va a discende·re ed i timoni di profondità non funzionavano più, data la piccola velocità del dirigibile; cercai di allontanarmi per qnanto più possibile dalla strada di Fcnduk el To ·nr avvicinandomi a i nostri piccoli posti. Feci tutti i scg11ali di avaria, segnali che furono subito scorti dalle truppe· di Gargaresch e dal battaglione ascari che con · slancio ammir~revole, us0endo dalle trincet>, eorsero iricontro al dirigibile. Infine riuscii a pr1enòel'f' terra senz 'altre avar'i,e a poche decine di metri dal primo· piccolo posto a. Sud-Ovest di Gar.ga.resch. I mmediatamente i qnattro uomini del piccolo posto accorsero e ci aiutarono a trattenere il dirigihile, mentre a ç,'.)rsa velocissima sopraggiungevano gli ascari (prime le r eclute t ripoli ne) coi loro ufficiali alla testai ed·.


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altre truppe del 6° e del 37° ,coi loro ufficiali e col colonnello dli questu 'ultimo reggimento. Si organizzò immediatamente il trasporto: a braccia del dirigibile a mezzo degli ascari, prima a Gargaresch, quindi all'hangar, dove l 'aer-0nave veniva facilmente -ricoverata alle 10,30. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 15 GIUGNO 1912. Piloti: Col. Moris, Cap. di corvetta Denti, Ten. ,di vascello Valli, Ten. a.rt. Sc.elzi; meccan.ico soldato Arduino. Rieognizione .a d Est di Tripoli. -- Prendendo quota si naviga lungo la costa ad Est di Tripoli fino a P. 'flagiura., indi si entra sulla terra percorrendo la linea delle trincee e delle ridotte fino a Sidi lVIesri. Si riprende la linea costiera tornando verso il Cantiere ed all'e 12,30 si atterra.

Il giorno 16 non si ebbe attività di volo in nessun reparto aeronautico ; ma il giorno dopo il dirigibile P. 3 esce per dne volte in ricognizione, come ri]evasi dai sotto riportati rapporti del Comandante: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 17 GI UGNO 1912. ( mattino). - Piloti: Cap. di corvetta Denti, rr.en. di vascello Valli, Ten. art. Sc:elz.o, Ten. de l genio Biffi; mecic.anico soldato Arduino. Si esegue· dietro richiesta del Comando una ricognizione nel terrrno a Sud-Ovest di Zanzur che, dicesi, occupato dai nemici. Partiti alle 6,30 si dirige per il mare lungo la costa ad Ovest di 'l'ripoli. Si entra sulla. terra fra Zanzur e Sciad dirigendo verso Sud Oveist, nota.udo ed effettuando quanto segue : L'oasi di Zanzur è deserta, così pure qùella di Sciad:; soltanto una pattuglia di quattro cavalieri sostava sulla strada fra le due oasi. Il gruppo di <?.ase poste a Sud di Zanz,ur ( convento) è apparso .pur,e deserto, quantunque si sia notato del forno uscire dal fonduk principale. L 'inte1110 dei fonduki erano insolitamente ing,ombri di paglia e in grande disordine. A circa 8 km. a Sud-Ovest di Zanzur, presso ]a carovan:iera secon~ daria che va in quella direzione, laddove essa si incontra con l 'altra che va dall'oasi di El lVIaja verso Sud-Est, si notano quattro accampamenti. Essi sembrano di recente sistemazione, dato il poco traffico sul terreno circostant,e; le 1:,ende non hanno stile definito, sono piuttosto piccoJe e di miserrimo materiale; alcune sembrano turche, o almeno 1


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:fatte con vecchi teli di tende turche. Pascolano nelle vicinanze gruppi di pecore. 'l'ota.l,c. tende 86. Gli accampamenti sono apparsi poco abitati relativamente ,al nurriero delle tende: si vedevano delle donne. Più a Surl di quesiti vedesi un altro campo di 10 tende presso mi. fonduk, eh<~ sembra però di pastori e abbandonato.

Accampamento arabo di Bir T errina;

Sulla strada sunnominata che va a Sud-Est di Bl l\faja si è visto qualche cavalieTe, qualche .arabo con asinelli ed una carovana di 15 cammelli diretta a Sud-Est. Sui due campi centrali suddetti si sono lasciate cadere 15 bombe con esito positivo. La cantlleria italiana staziona. press,o la grande ridotta ara.ha.

ASCRNSIONE D J<)lJ DIRIGIBILE P. 3 DR L 17 GIUGNO 1912 (pomeriggio). - Piloti: Ten. di vascello Vall i, 'l'en. art. Scelzo, S. Tenente di vascello Brivonesi, 'l'el. del genio Biffi; meccanico soldato ludnino. Si eS'egue dietr o .richiesta del comando una ricognizione fra Za.nzur e Suani Beni Adem per verificare i possibili spostamenti del nemico


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Dislocazione del nemico tra Suani Beni

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anzur. Rie . . · ( ogmz1one del p. 3 del 17 grngno 1912).


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Campi attorno a Suani Beni Adem. (Ricognizione del P. 3 - . 17 giugno 1912).


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52 -

e se vi sono reparti con artiglieria diretti a Zanzur, come dichiarano gìi informatori. Si prende quota sul mare ad Ov.est di Tripoli e si segue la rotta segnata nel grafico: oltre i 700 metri, vento fresco da Nord. L',oasi d·i Zanzur, quella di Seiad e la strada litoranea sono de, serte fino a perdita d'occhio. Si conferma la posizione e l'entità degli accampa.menti beduini avvistati nell'ascensione di stamane a S-W di Zanzur: ·s km. (A). A Sud di Zanzur, circa 16 km. (B) in una località conforme a quella indicata dagli informatori si nota un accampamento che dovre1bhe esserie, della tribù degli Ursceffana. Esso si compone di due gruppi di tende arabe: 29 e 12; que<:;te ultime press,o un palmeto,. più 4 tende turche. A mezza strada da questo punto a Suani Beni Adem, . si incontrano altre 10 tende. Il -campo di Suani Beni .Adem si presenta come appresso. Le differenze con la situa.zion~ del 10 giugno sono le seguenti: Scomparso il campo tureo di 26 tende già situato nell'alberata · Ovest e riunite. Aumentate u:q.a trentina di tende nel cam.-po .,arabo c,entrale. Soomparso un campo di 60 tende già situato presso il terzo gia.rdino; (Per le differenze minori- vedi i segni). Fonduk Magguz è apparso deserto. Fon<luk Tocar è vigilato dal solito centinaio di armati. Contrastando molto il tempo da Nord-Ov-est, il cammino verso Zanzur, .si lascia cade1,e :il mes:-;ag·gio contenente le suddette informazioni nella prima ridott.a di Gargaresch, con preghiera di telefonarlo aHa. ridotta di Zanzur (Generaù.e Giardina) Alle ore 12,15 si pr,ende terra..

Il Capitano Novellis nella mattinata del 17 esegue due r1.. · · <,,.. C::"") • .R·1 · «N · a·1n1· a·1 eogmz10n1 ~>,,.>9 0 - 6,D°0 e 6,4,,..;) - 7,;:>;) . 1 eva: . e1· grnr Suani Beni Ad<~rn ci.rea 200 tende beduine con 10-15 turche; a 10 km. a Ovest di Zanzur :n n'accampamento beduino di circa 100 tende con qualche tenda turca sulla sinistra dell'Uadi Òl Rarnh]a; circa 200 uomini - quasi tutti regolari - a Fonduk el Tocar; a Zanzur parte del caseggiato delJe fumate apparenti jn tre località distanti fra loro di circa un km.: l e palme im-pe· <liscono di osservare se dette fumate provengono da accampamenti nell'oasi ».


Ridotta a 39 km. ad ovest dell'oasi .


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54 -

In detto giorno rimpatriano il Colonnello iioris e gli altri due ufficiali g}unti assieme a lui; il Tenente Falchi chiede di essere rimpatriato e si comincia perciò il lavoro d'imballaggio del suo appare·cchio. · Il giorno seguente a causa del rnaltempo, non vi furono nè voli nè ascensioni.

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La rotta del P. 2 nell'ascensione del 20 giugno 1912.

Il 19 · il Capitano N ove11is parte in volo a11e 7 del mattino ma è costretto a rientrare al campo perchè la bassa foschia non permette nessuna osservazione del terreno. Il 20, in una ricognizione eseguita dalle 5,30 alle 7 lo stesso capitano aviatore rileva: « Sgombri. i dintorni di Zanzur; diminuito l'accampamento a Sud-Est di Zanzur; aumentato quello ai Suani Beni


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Adem; contate circa 400 tende - più un centinaio sparpagliate --- a Fonduk Ben Gascir. Movimento attorno a dette tende; nessun movimento a Suani Beni Adem, a Fonduk el Tocar e Fonduk Magguz ». Nella stessa giornata del 20 il P. 2 esegue la seguente rico.. gmz10ne :

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Campo turco~arabo di F onduk Ben-Gascir. (Schizzo eseguito dal P. 2 nel!' ascensione del 20 giugno 1912).

Piloti: Cap,. di corvetta Denti, Ten. di vascello Ponzio, S, Ten. di vascello Brivonesi, 'ren. del genio Biffi; meccanico soldato Mantovani. Lascio il campo alle 6,50 elevandomi grado grado in 900 metri e seguendo la rotta segnata sul grafico. Eseguo nume·rose· fotografie durante l'ascensione e getto molti messaggi scritti in arabo.


- f>o Il v,ento è debole e spira. da Sud nelle quote alte. Noto quanto segne : 1°. L 'esistenza di un a.cc.ampamento arabo (già segnalato dal P. 3 nella ricognizione mattutina del 17 e confermato in quella del pomeriggio situato ad 8 km. a Sud Ovest di Zanzur ed al Sud di Sciad) che sembra pe,r·ò sensibilmente diminuito. 2°. L 'esistenza d,ell 'arcampamento degli Ursceffana (già segnalato dal P. 3 nel pomeriggio del 17 e situ3:to a 16 km. circa çla Zanzur, press.o tre fonduchi ed un palmeto. · 3°. Il campo di Suani Beni Ad,em è rimasto inalterato e pertanto ci si· rimanda al grafico della precedente ascensione. 4°. L'accampamento di Fonduk Ben Gascir in confronto. alla rioognizione dc11 'll maggio es-eguita dal P. 3 ha subito un aumento complessivo di oltre 300 tende arabe. 5°. L'accampamento <:li :J\:Iezanghet T,e rmina è rimasto invariato. 6°. L 'accampament o di Bir Tobras ha subìto. un aumento di 30 tende arabe in confronto della su citata ricognizione. Atterro senza novit~ alle ·ore 8,30.

Il 21 il Capitano Novellis compie nel mattino una ricognizione dalle ore 5,35 alle ·7 osservando: « Quattro tende turche (Comando '?) a nord di Fonduk Ben Gascir sei accamparnentì {400-500 ·tende) quasi tutte beduine (quelle turche presso i fon·duchi) ed un centinaio di quadrupedi nelle stesse adiacenze. A Suani Beni Aden situazione invariata: una stazione ottica ~ Sgombra la strada ':l1ripoli, F . B. Gascir, Suani Beni Aden, Fon.duk Tocar, Tripoli. Nulla a Fonduk Tocar ed a F. Magguz ». Nello stesso giorno il dirigibile P. 3 esegue un 'ascensione; ,d ella quale eccone il rapporto del Comandante: ASCENSIONE DEL DIRIGIBÌLE P. 3 DEL 21 GIUGNO 1912. Zanzur, Sciad, El Maja, carovaniera Zavia.- Bir 'l'errima, Suani Beni Adem, Fonduk Magguz, Tòkar. L'oasi di Zanzur è a.pparsa deserta, da quella di Sciad. si è visto uscire a Sud un arabo con un asinello, ed appare parimente deserta. L 'oasi di El ìVfaja presenta segni di scarsissima popolazione; si son viste non più di 6 persone d 'a..mbo i sessi, qualche cammello o bovino al pascolo. L 'ac.ca.mpamento di a.robi segnalato nella ric,ognizione del 17 (P. 3) a Sud-Ovest di Zanzur, già composto di 86 tende poverissime, è composto oggi del solo gruppo di 12 che aveva carattere pastorizio.


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Dall'oasi di El Maja ho djretto a Sud Sud-Ovest per raggiungere la · carovanie,r a Zavia-Bir 'ferrima, in questo tratto si trova il letto di un Uadi sulle cui riv.e si notano .vari campi non recenti a gruppi di 10-15 tende. Abbonda il bestiame al pascolo.


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Sulla car ovaniera Zavia-Bir Terrima che si è percorsa soltanto per un tratto di 8-10 km. si sono notate le s~guent,i carova.ille, tulttle dirette a Bir Terrima: 24 cammelli in marcia ; 32 id. id. ; 8 id. id. i 12 id. id.; 5 id. id. ; 43 id. id. ; 32 id. id : ,

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La rotta· del P. 3 nell'ascensione del 2 J giugno 1912.

Queste carovane erano fotse uscite dalla strada per disper dersi all'avvicinarsi del dirigibile, poichè i cammelli erano carichi. Su di esse si son lanciate 4 bombe. Gli uomini naturalmente- si sparpagliarono, abbandonando la carovana. P11esso Bir Terrina gi aceva il -ciarico di una carovana di 33 cammelli ( 66 colli). A Bir Terrima si abbeverarono una ventina di animali coi loro, conducenti. Ad Est e pr esso questa località giace il campo di circa 12 tende arabe.


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Altri accampamenti ( circa 6) di 12- 20 tende trovansi acl Est e Nord-Est <.li Bit Terrima, ma hanno carattere p,ermanente e sono muniti di bestiame. Si è seguita là strada di Bir Terrima-Gargar,esch T'elativamen.ue popolata da piccoli gruppi di tende, uno dei quali aveva due tende dall'apparenza turca con altre 8 arabe di recente sistemazione. L'accampamento arabo con 4 tende turche (l:rsceffana 1) segnalato j] 17 ed il 20 (P. 2 e P. 3) è inalterato. Apparendo aumentate le tende arabe a Suani Beni Adem si sono contate : campo centra.le 300 circa (290); campo Nord 230 cirea (210). Quelle turche sono invariate (con aumento quind!i di oltre 200 ten<le rispetto ai dati forniti nella ricognizione del giorno 17 giugno) . . La strada di Suani Beni .Adem-Fonduk T,ocar, era insolitamente :frequentata da pedoni, cavalieri e ca:mmelli, tutti dirictti a Sud. I cavalieri erano 10, i ,cammelli circa 30 in gruppi di 5 o 6, i pedoni circa 50. Dal recinto che trovasi a sin"istra ,de.Jla strada andando verso N(}rd poco dopo Fonduk Magguz, val'Ì arabi nascosti dietro i muriccioli han fatto fuoc,o sui dirigibili; si è loro lasciata cadere una bomba. A Fonduk Tocar : 5 tende bianche in fila sulla duna. Nord·Ovest; 4 tende arabe a Nord-Est; un posto <li o,ss,ervazione riparato dal sole, un centinaio e p iù uomini, più varii cavalli bardati al pascolo, qualche cammello. Erano in navicella: · Ten. di vasc,ello Valli, Ten. art. Scelzo, S. Ten. di vascello Brivonesì, 'rcn. del genio Biffi; soldato mecc. Arduino.

Il 22 il Capitano Novcllis vola dalle ore 6 alle 6,50 e poi di nuovo da11e 7 alle 8. Durante la prima· ricognizione, al di sopra di Ben Gascir, il motore ha dei ratés per cui 1~aviatore è costretto a rientrare al campo. Riparte dopo 10 minuti e compie una ricognizione su Zanznr, S. B . .Aden, Fonduk Ben Gasc1r, Bir Tohras, Ain Zara. Compila uno schizzo a vista del terreno ùsploratoNella medesima giornata esce in ricognjzione il Dirigibifo T'. 2. Eccone la relazione del Comandante: ASCENSIONE DI DIRIGIBILE P. 2 DEf1 22 GieGNO 1912. -- Piloti : Ten. ·d i vasecllo Ponzio, ·ren. art. Sce1zo, Ten. genio Biffi, S. 'l'en. di vascello Brivoncsi; meccanico soldato Arduino. Parto dall 'bangar alle ore 6. Seguo le rotte rettilinee s;r.gnate sul


··- 60 grafico eseguendo il giro nell'ordine segn,ente: Tripoli, Ain Zara, Bir Tobras, 1\•f.ezanghet Terrima, Zanznr, hangar.

Prendo, durante il percorso, i dati necessari per stabilire in seguito con venture ricognizioni che li completeranno una ·più esatta indicazione dei vari campi nemici. Noto a Bir Tobras un aumento di


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5 tende turche e 20 arabe. A Mezang·het Terrima campo invariato ma frequentato da alcune donpe. Invariati rispetto all'ultima ricognizione del P. 2 (20 giugno)

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dati riguardanti i varì accampamenti di Fonduk Ben Gascir; s1 notano alGune donne in qm1lche campo. Invariato l.'aceampamcnto di Suani Beni Adem e invariatì gli accampamenti al Sud di Zanzur (A). App,arent~mente vuota l'oasi d1 Sciad.


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Getto alcune bombe con effetto positivo su di un campo· popolato di nemici a Fonduk Ben Gascir e su di un altro a Suani Beni Adem. Rientro senz,a novità alle 8,10.

Nei giorni 23 e 24, a causa del forte vento a raffiche, non vi è alcuna attività aeronautica. Al Cantiere Aeronautico è fiI.Jito il lavoro di montaggio del nuovo hangar dirigibili, e quindi riparte per l'Italia il montatore jnviato dalla c.a sa costruttrjce dell'hangar stesso. Il giorno 24 rimpatriò il Tenente S.celzo per andare a d.cevere in Italia un nuovo involucro di dfrigibile. Il 25, calmato un po' il vento, il Capitano Novellis parte in ricognizione alle ore 6,15 e rientra alle 8,10. Durante il volo osserva: «·Nulla di nuovo a Fonduk Tocar; leggero aumento di tende turche a Suani Beni Aden; nuovo accampamento di 200 tende ad est di Fonduk Ben Gascir (El Atala); piccoli posti verso Ain Zara (a 6 km) ; nuovi accampamenti a cavallo .dell'Uadi el Rambla; nulla a Taruna ». Nello stesso giorno il Dirigibile P. 3 compie 1a seguente ascensione dalle ore 6,30 alle 8,40: .ASCENSIONI~ DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 25 GIUGNO 1912. Piloti: Cap. di corvetta Denti Pirajno, Ten. di vascello Valli, S. Ten. di vasoollo Brivonesi, Ten. genio Biffi; meccanico sold. .Arduino Rotta: Zanzur , Sciad, El Maj a, Oeddaem, Zavia. L 'oasi di Zanzur e quella di Sciad appai<mo deserte. In quella di El lVIaja si nota qualche abitante presso le bestie al pascolo o sulla soglia delle case; rarissima cavalieri e p:edoni sulla strada Sc.iad-El Maja. Sulla strada El . Maja.-Geddaem si sono notati 22 pedoni in gruppo, che si sparpagliano alla vista del dirigibile. Tra la strada litornnea che· attraversa le òasi di Geddaem e Zavia e la costa, sono situate ad intervalli uguali, 5 tende isolate, simili a quelle degli accampamenti dell'interno. Da es&e sono usciti gruppi arabi variabili fra 15-9 che si sono dispersi nelle vicinan ze. I ntorno a Zavia non si vedono accampamenti cospicui o nuovi. Le oper€J di difesa hanno fronte a mare e sono p ressochè le s'tesS'e di quelle mdicate n ella ricognizione del 12 marzo, ossia si compongono di pic(!Ole trincee e ridotte sulle collinette. La prima di quest.e ridotte che trovasi a Nord del limite Est dell'oasi di Zavia è stata di recente ampliata e munita di passaggio p rotetto dal fronte armato verso l 'interno,' simili a quella della collina di


- 63 Putiloff. In complesso la dif.esa accessoria di Zavia sembra premunirsi oontro un attacco da mare, anziehè da terra. Nelle oasi interne a quellt> di Zavia ed El Maja si vedono accampamenti pastori e buona quantità di ovini. Le seguenti distanze sono state rilevate durante l'ascensione: Hangar, Ridotta, Sidi Abd el Belil: km. 17.100; Ridotta Sidi Abd el Gelil, centro El ·~Iaja: km. 13.900; Centro El Maja, Geddaem: km.· 9.800; N Geda:em, limite Est Zavin.: km. ·4. o.

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Il 26, a causa del vento :forte, non è possibile volare. Al Campo Aviazione s1 smonta l'apparecchio del Capitano Novellis perch0 bisogna riparare il motore: la riparazione è fatta <turante la giornata stessa; al Cantiere Aeronautico U personale è impiegato in lavori di sistemazione di una stra· da entro il campo stesso. T1 .giorno seguente il Capitano Novellis tenta una ricogni· zione su Zanzur, ma è costretto a rientrare perchè il motore non funziona ancora bene. Il 28 ripete la ricognizione spingendosi sino a Zavia e riferisce:

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Trinceramenti davanti a Zavia ad un chilometro dal mare per una lunghezza di cir· ca 500 metri ; ridotta a nord di Zavia con circa 150 uomm1; mandrie di pecore a Fon<luk rrocar.

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Il 29 lo :-:te:-::-:o capi tano nviaton~compie, dalle 6. L1 n Ile· ,)50., 1m volo sul pereor:-:.o 7.;amrnr, ZaYia, Suani Beni Aden. l<'oncluk 1.'ocar, Tripoli. AvYi~ta qualehe t dncerarn cnto avanti a Il 'oasi

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di Ji~l o~rsi; a Srnmi B eni A<len trova la situazione invarjata. Nfl lllè\ ttino del rn<'<lesirno giorno il Dirigibjle P . 2 compie una ric·ognizion<' dPlla qualf' <>rrone la relazjone del comandante:


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ASCii~NSTONR DEl1 DlRIOIBILg P. 2 DEL 29 GIUGNO 1912. -- Piloti: Comand. della squadriglia. Cap. di corvetta Denti di Pirajno, 'l'en. .<li vm:;cello Pon zio, S. 1'en. <li va8rrllo Brivonesi; Fff. osservatore Capitano Carncciolo; rnecçanico soldato l\Ia.ntovani. · Parto alle ore 8,49 e salendo fino a rn. 900 mi reco a Zanznr; ,q uindi seguo, Ja rot.ta S'egnata sul grafico, prendendo tutti quei dati che occorrevano per completare il lavoro di controllo della cad:a dimostrativa delle reg'ioni oceupate dalle :forz.e nemiche. A Fonduk 'I1ocar noto un campo di 23 tende arabe situate a circa 1000 nwtri dal fonduco ed in direzione· di 811d-OYtest da e~o, cioè in p,rossimità, del pu.nto :n el qnalf' nell 'nltima ricognizione se ne erano notate solamente 4. Lancio e.on bnon ;risultato a1rune bombe su di esso. Il dirigibile da fuoco di fnc ilerfa ~·t>sta rolpito quattro volt,e nel suo involnero. Il campo cli S11ani Beni. Adt>m a·ppare inalterato. Mi reco snll'ac<>ampammto arabo di Nord-Est. e su di esso e sul rampo turco più prossimo (probabilmente q11el10 ckl coma1)(lo) e~w~uo il bombarclamento con rfrmltato poRitfro. Il eampo di Fon(h1k B<·n Gascir appare i11altrn1to. Attrr1·0 ::;( nza novità a11e orr. 10,40. 1

N01'1 'ultimo p;iorno dE>l nw:.::P di giug-no un vento forte irnpedi~r<) di voln re agli aviatori. C: inng:ono clall 'Ttalia j due apparN·rhi Bl0.riot a:c-;~egnuti al 8. Tt>n. ~fan:t,ini. TI dirigihilP P. 3, alle; ~eopo di riprndurre fotog:rafirarn<'nte J 'int<-'ra oa:-::i di Zanzur pn·rn1fl quota ~11 qm·:.::ta a 550 m., ma appena rs0p;nita quairhe fotog-rnfia si rompP la n10lla d(~lla v~1 lvola di un eili'qdro ed il motore romin<'ia a perdere molti colpi: l 'aeronavp è pereiò eo~trettn a ri(•T1trnrP ali ~hangar. Al Cnntif'l'<:> pt->rtanto si 1n·oel)<lf> allo ~p;onfimnento dPl P. 2 e ~e ne inir.ia lo ::-::rnontm1wnto c•muph•to; si ripara inoltre il mo· tore dE>l P. ~-

Gli a-vvenilneuti del 1ncs(• (li giugno o,. Nei giorni rhe seguirono i11rnw<1iatn11H·rlte qnel1o d<•I C'om · battimento di Zanzur, le notizie d(,)gli i11fo1·111atori e 11· ri('oµ:ui;;;ioni ·aPree confermarono <·he ]e nn·jè 111Pl1nlle ne111i('l11· Pnrno (1} Campagna di Libia. S. M. Oentrnle. Relazione Caneva. Vol.

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ritornate tutte ai campi rispettivi, tranne g]i Ursceffàna e g1i altri piccoli nuclei già dislocati a Zanzur, che furono riuniti a Suani Beni Aden. La situazione dunque appariva qual 'era a1la fine di maggio. Il 16 giugno venne però riferito che gli Ursceffàna erano stati spostati all'oasi di El Hasscian, a sud di Zanzur, presso il luogo dove la strada di Zanzur-Bir Terrina, attraversa l'Uadi el Hira; e l'informazione venne accertata dai dirig·ibili. L'oasi di Zanzur continuò a r.imanere sgombera, come poterono verificare le ripetute ricognizioni della cavalleria, degli ('ritrei f! delle truppe del presidio di Sidi Abd el Gelil. Durante queste ricognizioni i nostri reparti non furono rnai disturbati; solo qualche volta scambiarono pochi colpi di fucile con posti di osservazione nemici, appostati .fuori dcll 'oasi, lontano, verso sud-ovest. Spesso però gruppi entra vano di notte nell'oasi per razziare, e poi sparavano talvolta dal margine settentrionale innocue fucilate contro Sidi Abd el Gelil. Sulle altri fronti della piazza nnna avvenne di notevole per tutto il mese. La notte del 30 giugno si dispersero con pochi .colpi di cannone un paio di centinaia di armati, forse regolari turchi, che si erano avvicinati al forte di Ain Zara.

L'inipiego dell'aeronautica nel 1nese di luglio. Durante il mese di luglio il Parco Aerostatico non eseguì ascensioni, ma il suo personale venne quotidianamente impie· gato nei lavori di sistemazione del Cantiere Aeronautico e nei )avori di ispezione e manutenzione delle Stazioni Foto-elettriche di Tripoli~ Ain Zara, Zanzur, Gargaresch, Fornaci, Bu-Melìana e delle altre stazioni dislocate nell'oasi. Il giorno 22 lug1io, per ordine del Comando del Corpo di occupazione, il Tenente Marenghi Maddalena parte alla volta di Macabez perchè colà destinato al 2° -Parco Aerostatico. Il giorno 24 vi viene destiuato anche il Capitano Pastine per assmnere il comando del detto 2° Parco. Provvisoriamente quindi il S. Tenente :Menenti resta comandante del Parco di Tripoli. La « Flottiglia A.viatori >> e la « Jnottiglia Dirigibili» ese · guirono invece, quasi ogni giorno, delle ricognizioni sul nemico lanciando bombe e proclami.


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La ridotta di Mannura.

La ridotta di Sidi Abd el Geli!.


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Ecco il dettaglio delle attività svolte dalle due Flottiglie. Il primo luglio il Capitano Novellis, tenta una ricognizione, ma dopo circa 20 minuti di volo è costretto a rientrare al campo per fortissimi remous. II S. Ten. Manzini prova il nuovo Bleriot 70 H.P., ma non riesce a sollevarsi. Il giorno seguente il Capitano N ovellis, dalle ore ·6 alle 6,55, compie un volo con rotta Zanzur, Fonduk Magguz, Fond.nk 1'ocar, Nord parallelo di Ain Zara. La ricognizione però doveva proseguirsi. :fino a Taruna e Sidi Ben Nur, ma, a causa di un abbassamento al motore, l'aviatore è costretto ad atterrare .fuori campo ad est di Gargaresch. Il S. Tenente Manzini esegue un volo di prova col suo apparecchio. Al Cantiere Aeronautico, essendo arrivato dall'Italia il nuovo involucro, viene rigonfiato il P. 2 e se ne ~omincia l 'a11e· stimento. Il giorno 3 il Capitano Novellis esegue una lunga ricognizione dalle ore 5 alle ore 7 osservando: Piccolo a,cieampamento di 30 tende beduine- con 2 turche in una radura verde ad una diecina di chilometri circa a sud del fortino meridionale di Tagiura; :pon più visti i due accampamenti ad ovest delFUa<li el RaJ?lhla; un accampamento di una cinquantina di tende beduine oon B-4 turche a 8-10 chilometri a nord di Taruna; non più visto i] posto di osservazione allo sbocco d,ell 'U~di el Rambla; nessun movimento ·nella zona tra la strada Tagiura,.Sidi Ben Nur e quella TagiuraBir 1'aliana. Foschia. Molti rerno:us nella zona di passaggio dal mare alla terra.

Il S. Tenente Man~ini esegue un volo di venti minuti por· tando a bordo come passeggerò il Tenente 'l'agliasacchi. Nella stessa .giornata il P . 3, esce per eseguire dei r.ilievi su .Zanzur ed il Comandante nè dà la seguente relazione: ASCENSlONE DEL .DIRIGIBILE P. 3 DEL 3 LeGLIO 1912. - Piloti: Cap. di corvetta Denti, Ten di vascello Va1li, Ten. del genio Biffi; m~anico soldato Arduini. .Si parte alle 7,15 diretti sul mare a levante per prendere quota e .far~ il giro Bir Tobras-Fonduk Ben Gascir. Non si dispone che di 11 sacc,h etti e stante l'alta temperatura (32° a 300 m.) il pallone stenta notevolmente ad €levarsi. Ciò fa ritenere inattuabile ) 'esecuzione del prograinm~ e consiglia di riprendere t erra. Ciò che avviene alle ore 8.


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Dal giorn o 4 al giorno 9 presso il Campo Aviatori non vi fu attività <li volo a causa delle cattive condizioni atmosferiche,

per quanto·in tutti i detti giorni gli aviatori avessero fatto dei tentativi per recarsi in ricognizione. Soltanto il giorno 10 il Capitano Novellis potette eseguire una ricognizione, dalle ore


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7,,10 alle 6,20, sulla rotta Zanzur, Zavia, Suani Beni Adem, Fon· duk .Ben Gascir, constatando la situazione invariata in tutta ]a zona esplorata. Al Cantiere .Aeronautico proseguirono i lavori di allestimento del P. 2 :fino al giorno 7, giorno in cui I 'aeronave eseguì fo, seguente ascensione: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 7 LUGLIO 1912. - Piloti; Cap. di corvetta Denti, '1'en. di vascello Ponzio, Ten. cl i vas<!P.llo Valli, B. Ten: <li vascéllo B1·ivoncsi; meccaniro soldato Mantovani Lascio l 'ormeggio con debolissima forza a::;censionale e con il pallone pieno di gas alla pressione + 1 in navicella. Salgo lenti:mente cercando di non far mai andare in pressione il pallone affinchè la· stoffa del ballonnet di costruzione scarsa ed errata nelle sue dimensioni non abbia a soffrirne. Tiro quindi gas •prima che questo dilatandosi vuoti il ba.llonnet. Ciò però provoca UI).a salita irregolare ed un consumo di gas e zavorra certament.e superiore a quello naturale. Giungo in 550 metri consumando 8 sacchetti. Il g·overno del diri.gibilre e tutti i congegni fnn:r.ionano benissimo. Il motore ha qualche lievissima irregolarità dovuta alle valvole di scarico nuove non ancora C'.ompletamente aggiustat,f'. sul seggio. Malgrado che a terra la temperatura sia di ·~oli 25;5 gradi, a 500 metri questa sale a 33,5 eèl. il radiatore a 91. Pier ol'dine del Comandante ridiscendo dopo aver di poco oltrepassato lo stagno di Tag iura. Atterro senza novità. alle ore 8,15. Nel discendere noto che il dirigibile (al quale per la scar~zza de 1 don;o si è don1to sensibilmente modificare la fo rma del trave nurrwntandone la curvatura prodiera) trova qualche difficoltà ad inclinarsi in basso e riehiecle molta barra di timone o.rizzontale. L'inconveniente però non è gran' e si ha 1·agione di credere che potrà esser tolt.o quando la st.offa sotto lavoro avrà un po' ceduto .

. Il giorno 11. il Capitano Novellis, a bor<lo del biposto pi.Jotato dal S. Ten. Manr.ini, compie 1a seguente ascensione: « Volo dalle ore 5,:30 alle 6,25. Zanzur sgombra, Suani Beni Adem situazione invariata; a Fonduk Tocar un nuovo attendamento turco a cavallo della strada (12 tende turche), n essun reparto in vista. Esegù1te fotografie su Suani Beni ..A.dem, :F'onduk Ben Gascir e F onduk Tocar. (vento a raffiche, cielo sereno) . Ne11a stesia giornata dal Cantiere .Aeronautico si appronta un bersaglio per le e::;perienze di lancio di bombe, quindi il di-


Lavori di nostri trinceramenti a Gargaresch.


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rigibile P. 3 esce per una ricognizione verso Zanzur. Il Comandante ne fa il seguente rapporto: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DELL 'll Ll'GLIO 1912. - Piloti : Coman. Ten. di vascello Valli, 'l'en. artiglieria Scelzo, S. Ten. di vasciello Brivonesi, Ten. · g·enio Biffi; meccanico soldato Arduini. Parto alle ore 6,40 ~on 7 sacchetti di zavorra e 5 bombe. Dirig·o lungo la costa di ponente elevando gradatamente :fino a 700 m. consumando 2 sacchetti. L 'oasi di Zanzur e quella di Sciad appaiono sgombre, solo da un fondue.o della seconda esce del fumo. L 'oasi di El ì\faja è scarsament_e popolata. Sulla strada fra E l )faja e Sciad si nota qualche viandante ( quattro p ersone vestite di scuro ed una diecina con baraccano) e qualche raro cammello. Presso· El Maja poco bestiame al paseolo: le stesse tende avvistate nella ricognizione del 25 giugno 1912 che alloggiano probabili vedette, presso la costa a nord di Geddaem e di Zavia. Oggi, p:erò, presso di una pasc·olava una ·numerosissima mandria di pecore. Nulla di notevole nelle oper e di difesa di Zavia e nessuna traccia di trincee sulla costa ad ovest di Zanzur, così anche nelle strade a sud fino a perdita d'occhio. Il marabutto S.idi ~olmian è deserto. Si è notato soltanto la p.~esenza di qualche arabo in una buca (e.ava antica) posta a. nord della estremità est di S.ciad a mezza strada dalla c:osta. In questa buca è stata costruita una parete con la porta per mezzo di vece.hie tavole: il tutto coperto da una tenda scura che rimane al disotto del livello del suolo. Il violcent,o vento da sud-est rhe spirava al disopra dei 400 metri di quota ha obbligato il ritomo sul mare. a bassa quota ecl ha imp edito così di completare la ricognizione nell'interno. Si sono r accolti nuovi dati top,ogra:fici della r egione esplorata.

Il giorno 12 luglio il S. T en. ~1.anzini, in 75 minuti di volo, esegue una ricognizione su Zanzur, Godenir, Fonduk Tocar. Osserva del movimento nelle adiacenze dell'oasi di Zanzur a sud ed ad ovest ; presso l'oasi Scjad circa 40 tende beduine; situazione invariata a Fonduk Tocar. Nella stessa giornata esce il Dirigibile P. 2 per eseguire delle esperienze di la.nei.o ed eccorie il risultato come dal rapporto del Comandante :


··-··--·· Rotta

I Ricognizione

del P. 3

n e l g10rno . 11

Iuglio )'912.


·- 74 E SPERIE~ZE DI hANCIO lH BO)lB.E D..:\L DIRIGIBILE NI<~LL 'AS CENSIONE IH~L J>. ~ DEL 12 LUGLIO 1912.. - Piloti: Com. 'l'en. di \·a scell o Ponzio, S. '1'<•1 1. cli Ya:;cello Brivonesi, 'l'en. ar1 igli<'ria SC'elzo; mecr1rnico solda to ~lan to\·a11i . Lascio l 'ormcgg-io allr 6/26, nou ap pena dal campo di tiro preparato a. Uargan.•:-;c:h 1w1· le rs peric>n.ze delle bombe dai dirigibili, mi si HYYe1-tc che t.utto è pronf o. 1li elc,·o IPnta niente in 810 metri tc ncn<lomi ,il ven1o del b<·rsn.g:1io. Il Yent.o viene da e;-;t-sud-est con circa 7 metri di w•lociU1. rn qtwlla qnota a!'t11cco p<'r la prima volta <:on vento ·in prol'a il he1"Saglio lancin ndo con bnon r isultato nn a bomba Aasen con cong-l'g110 cli sicurl'zza ,Hl elica. Mentre a terra si esegue la verifica dei t-elo11i del bersaµ:l io <' clt•g-li e rfetti prodott i dalla bomba, mi .tiro 'al v·ento e raggiung-0 lf'n t..-1m0111r i 973 metri rhe ritengo utile non oltrepassar<" perchè più sopra 1·atmosfen1. comincia ad agitat'Ri. Dopo circ.a :20 minnti, <la t erra mi si segnala che il campo è sgomhro. Mi rero sul bersaglio e .sempre con hl !:i tessa rotta lancio con buon risultalo una bomba ti·po « Battaglione Bpe<:ialisti » con congegno di sic-nreZ7,a a spillo e spago. Dmante i lavori di Y('1· ifica cki risnltati del tiro mi r.eeo n F omlnk Tocat· pL'l' Hna ric·ognizione. Non noto nulla di importante, salrn rhe non esiste pitt il pic·colo accampamento di 20 tende bombar0

date> clal P 2. il 22 gfogno n. s. Hi chiarnato ~m l c·ampo p:<'tto s1d hersag·lio nna nuova bomba tipo suddetto con cong·f'gno <li sieurezza a spillo di rame rompen te. }Ia1graclo eh<" mia preeedmte llomba. Janeiata snl mare deUo stesso tipo abbia lH)c·o J)l'irna sroppiato ben issimo, quella f'hc cade sul bi>rsaglio non esplode; <>ssa si <·onfì rc;i compktame:ntc nf'I terreùo a p ochi metri clal cf'n1ro cl<'l hP1·sag-li o. 0 PYrsi snpporre che s iasi vrrifìrato nn eventnalP e1Tore nell 'im1esc·o (lPlla g:rnnata. Ri;:it.tacr,o n11ovamcntP il bersag·l io con vento in prorn l ' '1rnc·io nna hom lia. tipo « R iego » pf'sante. L 'impcnnag1:,>io di qnesta U<'ll<' forti indinazioni prese dalla bomba ;,1 P!'<Sa prima cli assestciri-ii sulla sna traiettorja rettilinea si rornpt> f> per detto mot ivo la bomha c·,Hlc a p,oehi metri ruori df'l bcrs111dio, qnant11nqnP il tiro fossf' hnon o. rna homha pTecNlf'ntf'mentc lan ciata sul mai·<" aye,·a 11crò dato tin 111iglior ris11ltc1to. Ri tr11go o:'r01Ta anmenfarne I 'impennap:gio e ren ckl'lo nii't solido. ~ eg-11nlo la erssazi,:1nP <lelle esperirn7.P P-d ho lanriat.o eon buon risnltato tr0 mf'ssag-.gi dnrant.~ le t'~p n ienzc. Ri r 11 tl'O senza alt1·e 110Yith in rantiPr~.

li 1'.1 11 Capitano ~oYelli~, dalle orr 5,1:'5 alle 6,20, comprn 1rnn rirognizion e nella qua1e o~:::crYa:


Bombardamento d1 1aruna .


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7fi -

Nessun movimento a sud di Ain Zara; ad ovest e ad est della strada e pre8$0 F'onduk Toca.r le solite tende a nord della duna; press,o il fonduco due reparti ( circa 200 uomini) ·di regolari insieme ad irregolari; posti di osservazione disposti in avanti sulla seconda duna; a Zanzur e adiacenze nulla di nuovo.

Nello stesso giorno dal personale del Cantiere Aeronautico viene smontato il bersaglio usato per l'esperimentò di lancio di. bombe dai Dirigibili. La mattina del giorno seguente il Dirigibile P. 3 eseguo una ascensione, della quale ·si trascrive la relazione del Comandante: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DI~L 14 LUGLIO 1912. - Piloti: Coman. Ten. di vascello Valli, Ten. artiglieria Scelw, S. Ten. di vascello Brivonesi, Ten. genio Biffi; meccanico soldato Arduino. Mi elevo alle 6,15 nell'intenzione di eseguire dei lanci di bomhe nello specchio di mare prospi,c,iente l 'hangar. Le bombe da esperimentare sono: · bomba Bieg~ ( esplosa fuori del bersaglio neille esperienze terrestri del 1912); bomba Battaglione spe(\ialisti nuovo mod.; bomba Battaglione specialisti vecchio mod. ; bomba . Aasen. Si è provveduto ad un bersaglio galleggiante. 4X4 ancorato 600_m. al largo, Nella speranza di poter foto.gra.fare dalla navicella la rosa di paJlette e pote.rne apprezzare le dimensioni. si è stabilito a terra una base di 100 m . limitata da bandi ere. Questa base dev 'essere fotografata volta per volta, dalla stessa quota di laneio delle bombe cui si esperimenta. Il pallone si mostra molto r estìo a salire. Si raggiungono i 100 m. gettando 4 sachetti e una latta di acqua. Si resta così con 4 soli sacchetti. Il pallone sale, prendendo equilibrio a 400 metri. Si eseguono· i tiri secondo il programma stabilito. Temperatura 84" massima a 550 metr i. l° eolpo: quota 435, -bomba Batt. spec. N. M. non esplode. 2° colpo: qu~ta 475, bomba Biego, esplode. 3• colpo: quota 475, bomba Batt.spec. N. M. non esplode: Fotografia base 485 metri. 4° colpo: quota 570: bomba Batt. spec. V. M. esplode sotto, fotografia base 570. 5° colpo: quota 570 : bomba Aasen , esplode fuori.


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Si ritiene che le due bombe Batt. spe·c ialisti nuovo modello non Biano esplose perchè con la. pic:cola reazione dell'urto in acqua. non si sia rotto lo spillo di sicurezza. La bomba Biego esplode bene con forte ,d donazione; si notano delle pallette giunte a cfrca 250 m. dallo scoppio, forse più. La bomba Batt. specialisti vecchio modello cspìocle sott' acqua, produce uh colpo sordo, poc.o fumo e qualche palletta si vede proiettata fuori. La homha Aasen esplode completamente fuori acq11a con forte detonazione. Si vedono delle pallette proiettate a un centinaio di metri. Si eseguon-0 fotografie del fondo del mare per studio. Stante l'alt.a temperatura. de,cido di rientrare in hangar e prendo terra alle 7,40.

Il 15, il Capitano Novellis esegue una ricognizione, dalle ore 5,15 alle 6,10, su A.in Zara, Fondnk Ben Gascir, Suani Beni. Adem, Fonduk 'l'ocar, 'rripoli, Zanzur, senza oRservare nulla. di nuovo. Nella stessa mattinata il S. Ten. l\Janzini tenta un volo ma è costretto a rien trare a causa dell'abbassamento del motore. Il giorno seguente il Capitano N ovelJis ripete la ricognizionH del giorno avanti e riferisce: « OsRervati piccoli posti a 6-8 chilometri a sud cli A in Zara; non visti mie.lei retrostanti; pi cco]i gruppi su di una duna a nord di Fonduk Tocar su una fronte di circa 5 chilometri; tra la detta duna ed un 'altrR immediatamente a nord. del Fonduco un cannone e_ due reparti , (circa :-300 uomini) a ridosso della duna meridionale. Durata. del volo: dalle 5,5 alle 6,20. Il P. 2, nella stessa giornata, esegue la seguente breve ascenswne: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 D1~L lG LUGLIO 1912. Piloti: Comand. 'l'en. di vascello Valli, .Ten. art. Scelzo, S. 'l'en. di Ya scello B rivonesi, Ten. genio Biffi; meccanico soldato Mantovani. Parto alle 6,15 con 11 'sacchetti. 'l'emper. atmosferica al suolo 25°. Appena il pallone si è elevat.:.J dal suolo si risente un o;;ensibile aumento· di temperatura che aumenta di. colpo a 37" all'atmosfera e 75° al radiatore app,e na messo in moto, a 100 metri cli quota. La eorrente di velocità è addirittnra asfissiante, fastidiosissima. agli oc-chi e alla go1a.


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Non reputando pos"ibile etfett11are un Yiagg-io di qualehe ntiljtà in quelle con<lizioni i-;-favorevoliss ime al motort>, deeido di riprendere terra ed atterro alle 6,35.

Il giorno 17 il S. Ten. Manzini tenta una ricogni7,1one, ma è co~tretto a rientrare a causa della grande foschia. Il 18 il Capitano Novcllis, dalle ore f5,15 alle 6,1G, compis una r.icogT1izione ::- ul percorso Tripoli, Fonduk Torar, Suani Beni .Adern, Azizia, ½ammr, },;enza osservare nulla di nuovo. Il S. ~ren. l\Ianzini parte in volo, 1na non riu:-;eendo a prendere {Juota p~r l'afosità atmosferica, è costretto ad atterrare. Gli aviatori, nei g·i orni 19 e 20 a causa delle cattive r.on· dizioni atmosferich<~ non possono volare. Anche al Cantiere Ac~ronautico dal giorno J7 al 23 non vi fu attività aerea ed il personale venne irnpiegato rn~i lavori di copertura de.ll'hangar ed in servizi .i nerPnti alla sistemar,ionc~ <lel campo e di manutenzione del rnaterial 0. ll giorno 22 parti r)er l 'Italin il Comandante Denti di Piraino. Furono iniziati in detti giorni dei. lavori per la costruzione rii una linea elet-

trica: 11 23 luglio il Capitano :Novellis compie una rieognizionE\ dalle 5,lG alle 7,45 ed osserva: /

Diminuzione di foàe a Suani Beni .A(lem ; amnf11to sulla lin ea P . Toc:ar-F. 1VIaggnz; posizione per a1-tiglieria a meno di un c.hilometro .a Sud di Zanzur sul me:ricliano delle nostre ridotte più a.vanzate.

Ne.lla stessa giornata il S. ~ren. Manzini, con a bordo corne 0sservntore :il ':Jìenente Salomone, compie una ricognir,ione durante la quale viene notato : Grupp i di arabi ad (}\·est di Zanzur; caro,,ana e cammrlli .in mar-eia verso F. l\fag-guz; movimento a Zanzur; gruppi a Fonduk lVIaggnz.

Jl giorno· seguei1te .il Capitano Kovellis, in un volo eseguito dalle ore 5,50 alle 7,30, nota: Diminuzione di forze a Fondnk Ben Gascir; situazione invariata a Suani Br.n J:\.dem e Fonduk Tocar; accampamento di circa 30 tende beduine a sud di El Maja.

li. S. Ten. Manzini, eon a bordo il Tenente Salomone, dal1 e 5,30 alle 6,1:\ vola ~n ½anzur, El l\Iaja, Fonduk ':rocar, Garga-


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resch: Nulla di nuovo viene aYvistato. Nella stessa giornata del :::i il Dirigibile P. 2 esegue la 8eguente ascensione: ASCENSIONE DEL, DIRIGIBil,R' P . 2 DEL 24 LrGLTO H>12. -- Piloti: Comand. 'l'en. di vascello Valli, Ten. art. Scel90, S. Ten . .di vascello Brivonesi; meccanico soldnto lVIa.ntovani. . . - · · - · · Rotta

La rotta del P. 2 nell'ascensione del 24 luglio 1912 ( dalle ore 6 alle 8). Parto alle 6 con circa GOOO proclami, 5 bombe Aas·en, 1 bomh~ B. S. 11 . M. e 16 saceihetti. Prendo quota. sul ma.r e per non sforzare le ·cuciture del hallonnèt. A 800 metri entl'o su.lla tèrra fra Triop,::ili e Punta 'l'agiura, dirigendo per .Ai n Zara. Pe,rcorro l'itinerario : Bir Tobras, El Atala, M. Terrima, Fondnk Ben Gascir, Suani Ben Adem, Fondu.k Tocar, a quota 1000-1050 osservando quanto risulta dallo &tralcio del rapporto al Comando quì tra,:;critt:o. TI pallone si è ben mant~nuto . .Temperatura atmosferica massima 26°, al radiatore 80°. P rendo terra alle ore 8 con 14 sacchetti.


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Stralcio del rapporto: Si è r icompilato il novero delle tende negli' ac:campamenti araboturchi delle località su menzionate, il quale risulta dal grafico unito~ to.lto dalla carta al 40.000 compilata da questo parco. Si riferiscono le varianti alla situazione del 17 al 20 giugno con i segni =, che indicano aumento o diminuzione da quella data. In comp,liesso il numero delle tende è aumentato di 540 negli accampamenti orientali e di 130 in quelli occidentali con diminuzi,one di J 2 tende turche. Specialmente nei primi e in quelli isolati a sud deìle deu rive del l\1egenin abbonda.no le dorme. Un gruppo di una dnqnant.ina di cavalieri arah1, ben compatto, si dirigeva dal campo di Snani Ben Aden vie1rs10 Sud (Azizia); una carovana di una trentina di cammell i :;i dirigeva da Bir Tobras verso levante. Il gruppo di tende turche, che si attribuivano al Comando a: Suani Ben A.dem e che stazi.onava, ora pre.sso l'alberata ad Ovest, ora. nel giardino presso la ~trada, è scomparso dopo la battaglia di Zanzur e non è più riapparso. Il Comando di F . Ben Gascir è tuttora nel giardino già altre volte indi<"ato. La strada fra Suani Ben .Adem e Ji'onduk Toka,r era notevo1mente frequentata da pedoni e <"ammel1i sparsi e diretti a Sud. Press,o Fomluk lVIagguz, a C'irr.a 600 metri a Nord-Est si è notata una trincea di fresca fattura cli una ottantina di metri di lunghezza t, deserta. Presso F'onduk l\Iagguz qualche cammello al J)ascolo. A Fonduk Toca.r nna c.inquantina di cammelli al pascolo e una cinquantina di arabi sparsi, non più tende e non più posto di vedetta sulla duna di Nord-Ovest QOll relativo paras,ole. Sembra invece, dalle piste>, ehe le vedette vigilano sulla duna posta un poco a levante della s trada, ma senza sistemazione fissa. Stamane non e 'era nessuno, ma si vedeva molta pratica di ca.va.Ili su.l culmine e in direzione del Fondnk e di Gargaresr.h: tracce conservate fresche da1l 'umidità della notte. Si è gettato nn rnPssaggio con la suceinta situazione al ReggimellL, lancieri che stà;zionava . s;nlla strada fra Bn :'.\fe1iana e Fondnk Tocar e prevenendoli c·h e avremo fatto Psplodere nna homha per e~5perimento. Infatti si è gettata in luogo deserto; e1·a de1 tipo nuoYO Batt specia.listi sulla cui efficienza nntri,·amo dei duhbi; ma ha regolarmente espJoso N1dendo c1a 550 mr.tl'i .

+, - ,


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8 1 --

~i sono gctt.af'i su i c·ampi di Fond 11k Ben Oaseir, Snan i Beni Adem

cirea 5000 proC'lami rigua.rclanti la ripopolazione dell 'oasi, I 'ultima azione cli Ridi Ab el Geli! e quella delle torpediniere ai Dardanelli. Giornata ecce;,:,ionalmente favorevole per la stagione corrente. l\"on si ere<l<' ch e 8i siano ricevuti colpi di fuc ile, anche ·perchè, pe.r rYitare ehe il nuoYo inYolucri vcn.isse forato, non si è passati snlle i ende turche da cn i partono ordi nariamt>nte i co1pi p iù esatti.

li Pilota di Dirigibile Bruno Brivonesi.

Gli aviatori dal giorno 26 al 31 luglio~ pur tentando quasi_ i:;-iornalmente delle rieognizion i. non poterono portarle a termine a causa della nebbia e del for te caldo umido. Al Cantiere Dirigibili nei giorni suddetti il personale seguitò ad essere impiegato nei lavori in cor so per la linea elettrica e per I 'hangar. Si ebbe una. r icogni zione fatta dal P. 2 il giorno 29 ed ecùOne la relazione : ASCENSI ONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DBL 29 L'CGLI O 1912. -- Piloti : Comand. Ten. di vascello V a.lli, S. Terl. di vascello Brivonesi, 'f en. del genio Bi f fi; metcauieo s,i,l dato Rapan elli .


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Region(i Argùt e A.msased.

Approfittando del vento di levante, favorevole al ritorno, .ho esegttito una ricognizione nella r egione posta ad Est di 'l'agiura che noi: era stata mai visitata dai dirigibili.

Ridotta a sud dell'oasi.

Ho percorw la c:osta ad una moderata altezza per evitare eccessivo riscaldamento al moto1:e. L'ascensione aveva anche lo scopo di esperì · mentare le variazioni termiche dell'atmosfera relativa ad una temperatura di 26 gradi al suolo. Si è avuto un massimo di 40° ad una quota bassa e sotto l'effetto di un'ondata di calore quasi isolata. Il r adfatore ha avuto 24°. Ma per la maggior parte del viaggio si è mantenuta di poco sotto i 90°. La r egione Argùt presenta fino a perdita d'occhio verso l'interno l'aspetto della più squallida desolazione. Rare e sparse sono le zone di· terreno da pasc.olo, frequenti le dune mobili, che in .alcuni punti si rovesciano direttamente in mare; rarissimi i pozzi o suani. La grande carovaniera che corre · lungo la costa e passa per i soli due pozzi esistenti fra 'J'agiura e Sidi Ben Nur è apparsa letteralmente deserta.


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8H -

,\ Si dì Brn Xnr, cht> si ( ompo1H' di nn fornlt1co. dm' haracclie e un pozzo p1·es~o la focr di t1n uadi, chr <là l 'illtL":>ÌOnE'J del Yf'rdeggian te, erano sette od otto arahì. La l'acc·iata <l(>! fomlu <·O ·presenta tre grandi .rrH1c·e.rie !'orse prodotte-' dai cannoni lla va li . L'l.'adi E l Hamhla risulta dall a <'011 flnenza d i due 1.·acti che percorrono un teneno dPsolatissimo. Pt>rò a levante del letto di questi, sparsi pel deserto, appaion o poC'hi suani, 6 in tutto, distanti notevol-

/!lotta Ji:l

La rotta del P. 2 nell'ascensione del 29 luglio 1912.

mente fra loro. Prl:'sso questi imani si sono notati varì aceampament1 in grup·pi di 48, 23, 12, 50, 10, 30, 18 tende : un totale di eirca 200 ten~e in una snperficie di Yari ehilonwtri quadrati. Non hanno certo bestiame a bbondante.

lVfercè i dati topografici e fotogTafici raccolti stamane, si è completata la carta al 40. della regione . .Alll:' ore 8,20 ho fatto r itorno ali 'hangar.


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Gli nvvenhncuti n1ilitari del mese

,u

l uglio.

Durante il me:-:(' <li )11glio non si Phlwro che in ~ignificanti av vi i--aglie <·on tro i I cli:-;bt<·cn111ento d i Sidi .A.b<l el C: elil e qual· che s<·a111hio di i'u<'ilatl-~ inn<.H'll(' durnnh' le r icognizio ni e:-:eguj tc ora dalla cavallP ri a <-' (faglj eritrei, ora dalle P-tesse truppe del <l i.staeeanrnnto i-- u<l<lrlto, sprcic rntr o I 'oa:-:i di Zanzur. Citiamo bn·vemenie. ] I 1° ]11µ;li o, coi eorn·or:-:;o dPlla butt(-'ri a a <'anrn1elli. una r i· rogn i;1,ione perln::;trò fo partP :-:d tPntrionale dcll ~oas i fino al marnhutto di 8 i<li Slirn un (S u l<-·i 111,m1), donde vennero sparati colpi di eannon(-' a :::.ropo d 'inqllaclramento del tf'rreno. A 11<" 6 <l el 3 a lcuni gr upp i nc•1 11i c·i, apposta.li a b uona p ortata di tiro, :::;pararono <'ontro il posto d 'o:-::-:ervazione stabilito n oni:::;t dell'opera; q uattrn e,111 nonat<' bastarono per disperd<~rli. La st0ssa mattina la brigata <li cavalleria in ricognizione :-:u F ond nk el 'I1 oear, seor;::e sn llr dune prc:::;::;o quella 1oca1ifa circa 300 armat i, ma non fu molestata. Le aYvi:::;agl i.e contro il presidio d i Sidi Abd el Gel il si ri-· peterono, semp re sen1,a conseguenze, ora da un a direzione, ora da un 'altra il 1:> luglio, il 17, il 18 e il :21; e non sempre or.<~urse r ispond e r <' al fuo('O nem ico. kulle altre front.i della piat.za tranqni 11ità perfe tta ; sol(' :-:i e hhe un tentativo di un g rn ppo di pn'doni la notte <lall '11 fl I 12 luglio per <lannep;giare il reticolato della. r j<lotta orienta le d i Gargarcs<' h, e <1mt!elie pfrC'ola razzia <lrl Sàhel e <li T agiura immediatamente reprcP-sa dai gregari <li quelle cabile.

L'i tnpiego clell'aeroua.ntica uel uaese òi ago:,.;to a, Tripoli. l i p pr:.;on c:1 1(-• d(·l 1e• P m:r.o J\ eronauti co di Tripoli d uran fo ~I me~e di ago:--to non fe<'<:> dell e ascensioni ma limitò la sua oµera ai. lavo ri ine renti a i Sl'rYi;1,i del Can tiere Aeronautfr t) <:d alla i~peziorn, (' rnunuten;1,ionr <li. tutte le stazioni foto-el<>th iehe. Gli a lt ri reparti a<Jrnrnrnt i<'i die<lero invece la seg uente at-

tività:


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Il 1° agosto il Capitano Novelli~, dalle ore 5,20 alle 6A01 eseguì una ricognizione nella zona di Bir Tohras e ne fer0 il rilievo dal terre:i.10. Nella stessa giornata il Dirigihile P. 2 compì l'ascensione quì riportata : ASCBNSIONE DEL DIH.IBIGILE P . ~ DEf1 1° AGOSTO 1912 ( dalle ore 6,40 alle ore 8). - Piloti : Comand. 'reu. di Yascello Va li i, S. T,en. di vasrello B.riv-0nesi, Tcn . del genio Biffi; mec(·aniro soldato Rapanelli ; a.Il. pilota Ten. di YM;crllo C.arniglia; T en. de) gE>nio Bo~io.

- - · - · Rottd

1 '

F.,+!af_fvl'

La rotta del P. 2 nell'ascensione del l" agosto 191 2.

AsC'ensione d i ::;cuoia sul ma l'f.' e sulla terra . Il 'l'en. di vascello Carniglia. asimrnc il eoma.ndo dei timoni \'ertieali da poco dopo la. partenza fino all 'at te1:raggio escluso. Il 'l'rn. ckl genio Bosio ha vigilato alla condotta del motore e alla manovra del gas. Amhed ue venivano man mano messi al eorrente dal Comandante e dal S. 'l'en. Briy·onesi .sulle vario operazioni che riguardano la mano,-ra e la condotta dt>lla navigazi,one, sia statica che dinamica, dimostrando pronto intuito e nessuna emozione cerebt'ale. Passando pet· Fond11k 'l'ocar si è verifi cata la presemr,a d rl solite> nucleo di vigilanr..a arabo. Sacchetti : alla partenza n. 17, a.Il 'arrivo n. 15.


-- 86 -Il 2 agosto il Capitano Novelli8 ed il S. Ten. Mam~ini com piono una ricognizione a scopo esplorativo nella zona Gedino, Suani Beni .Adern, l<,onduk Ben Gascir, Bir Tobras. Nella mattina dello stesso giorno il P. 2, recando a bordr> il Ten. col. Caviglia Ca.po di S. M. del Comando del 1° Corpo d'Armata, compie la seguente ascensione: ASCENSIONE DEL DIRl(HBILE P. 2 DEL 2 AGOS'l'O 1912 ( dalle ore 6,20 alle ore 7,40). -- Piloti : Comand. Ten. di vascello Valli, S. Ten. di vascello Brivonesi, Ten del genio Biffi; meccanico soldato Rapanelli; osservatore Ten. colonnello S. 1\/L Caviglia. Ricognizione del terreno posto fra Zanzur, Suani Ben Adem e Ponduk Toca.r. L'oasi a Zanznr appare sgombra. Sol-0 si nota. qualche raro indigeno e un po' di bestiame nell 'oa1:;·i dì Sciad. Dai fonduki della Mesciatra a sud di Za.nzur usc.iva. del fumo. Il terreno fra Zanz.ur e Suani Beni .Aclem è apparso disabitato e privo di opere. i/entità dell'accampamento di Snani Beni Adem è sembrata la stessa di quella verificata. nelJa ricognizione generale del 24 luglio. Presso :b-,onduk l\iiag·gnz, ad un p.ozzo, stazionavano degli animali; da quel punto sono partite delle fucilate all'indirizzo del dirigibile, una delle quali ha ·perforato il timone verticale di sinistra. Vicino al fonduk erano sparsi una ventina di arabi. Si è notata la stessa ridotta già ~gnalata. il giorno 24, post a su di un' èl ltu ra a Nord-Est del fonduk . A F,ondu1c Toear il solito centinaio e mezzo di arabi con qualche cammello e qualche cavallo. Sulle alture sabbiose Ovest e<l a N·.E la pratica fresca di vedette. Nes~nina opera di difesa. All'apparire del diI'igibile Si sono avvisita.te· le; solite fumate nei eampi d.i Suani Beni Aden, Fonduk Ben Gascir ed El Atala. Alle ore 7,40 ho ripreso t~rra. Verito da Nord-Est.

ad

Il giorno 4 agosto, in seguito ad un 'azione dimostrativa della l'1 Divisione verso Bfr ':I.1obras e Jronduk Tocar il Comando del 1° Corpo d'Armata richiede alla Flottiglia A viatori un'esp:Jorazione. sulle d0tte località e sui campi nemici retrostanti nel mentre si svolge l'azione. L'esplorazione viene eseguita con un apparecchio biposto J)ilotato dal S. Ten. Manzini con a bordo, in qualità di osser· vatore, il Capitano N ovellis. Si osserva: « A Fonduk Tocar un


Bir Jefren,


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gruppo di cavalieri a contatto delle no.strE: pattuglie di ('l:LYal· leria e circa 150 uomini di fanteri a; movimento a S uani Beni A.qen (pare un 'adunata>, nulla di nottwole nei campi di Fonduk Ben Ga:scir, M.ezanghet 'l~emina, Bir Tohras; a nord di P,i t' T obras ven;o Ain Zara movimento di cavalieri isolati. Gettato un messaggio .informatjvo al Comando Divisione su ..A.in Zara Durata del volo ; 6,10 - 6,45. Quota 800 metri»· .Alle 7,30 della stessa matti na il Capitano Novellis tenta una nuova r i.cogni:r,ione con un apparecchio Bleriot monoposto, ma per mancato sollevamento, l'aeroplano va ad urtar e contro un carro sulla strada adiacente al Cimitero degli Ebrei: l 'apparecchio ne rima ne danneggiato, l 'aviatore resta incoIume. Continuando l'azione dimostr ativa anche il g10rno ~e · guente, il Capita no N ovellis ed il S. Ten. Manzini r ipetono Ja éSplorazione sulle zone ove l'azione .stesra viene svolgendosi: La situazione del nemico non appare rnriata, salvo di un maggior numei'o di armat i (fanteria) a F,ond uk Tocar (circa GOO 11omini). Viene gettato nn ))'lessaggio informati\·O Ftd Ain Zar a. Durata del volo dalle ore 6,15 alle 7.

Mezz 'ora dopo il Capitano N ovelli s parte in volo di nu ovo ed informa che una ]inea di gruppi ed uomin i isolati . si trovano sulle dune sul parallelo di Fon<lnk el Figian con un po· sto di osservazione di detto fonduco. Quest 'operazjon e meritava alla l~'lottigl ia i l seguente en · comio:

CoM,\Koo o i:L

I

CORPO o' Ar.M ATA SPECIALE .

N. 6037 di protocollo. A.i Comc111 do della Pl.otliç1l.ia ar.ropl,ani - 'l'rizJoli. Nelle giornate del 4 e 5 ag,osto u. s. verso Bir Tolm1s e Foncluk Tocar la Flottigli<1 aeroplani ha prestato sr.rvizio vennnente utile e pratico al le operazioni .


Bombardamento di Zavisa.


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:Mentl'e mi comp iaccio veramente di L!on::;tatarlo, tributo all a S. :V. ed agli ufficiali dipendenti un encomio e ringrazio della coopel'azionP. in telligente e zelante prE>statami.

il Comandante del I Corpo <!,'Arrnata Sp,eCMile Firmato: Gen. O. Ragni

Pure nella rnatbnata del giorno 5 il dirigibile P . 2 esegue un 'ascensione durante l'azione delle nostre truppe. Eccone la 1 elazione del Comandante : ASCBNSIO_tl.iE DEL DIR IUIBILE P. 2 DEL 5 AGOSTO 1~12 (dalle ?re. 6,10 alle 9,10). - Piloti: Comand. 'I'en. di vascello Valli, ~. 'I'Pn. di vascello B rivonesi, Ten. del genio Biffi; sergente Rapanelli. Ricognizione <lel dirigibile duran te la dimostrazione delle truppe ver·so B ir Tobras .,c Fonùuk Tocai'. Parto alle 6,10 avendo a bordo 20 hombe medie e vad mes3aggi. Volendo esperimentare il servizio di informazioni a truppe avanza te, d ecido di recarmi sulla zona compresa t ra Ain Zara ,e Bir 'I'obras che sarà percorsa dalla colonna De Chaurand, su Fonduk 'I'ocar e pa 1·aggi verso cui tt>r:iderà la cavalleria. Spirando fin o a 600 metri ven to da S-E indi N-E decido di effettuare il giro per il levante prendendo quota sull'oasi. Alle 6,30 sono 8U Ain Zara e vedo truppe di fanteria incolonnate sulla caroYaniera di Bir 'l''obras. Precedono gli ascari e in avanguardia, <:On fiancheggiato11. di cavalleria, distinguo un grosso manipolo, che <:redo di carabinieri e eavalleggeri, e reputo sia il 0omanclo. La strada percorre un terreno erboilo e apparentemente confortevole. Solo a qualche chilometro da Bi r- Tohras incontra una vasta duna sabbiosa. Proc,e,dcndo con l'af'romwe su .Di r Tobl'as, avvisto qualche cavaliere d i vec.letta sul limit are a nord d ella zona. Pariment i avverto una caro Yana di ima trentina di cammelli che parte cla Bir 'fobras diretta ad Ovest Nord-Ovest. L'accampamento di Bir Tobras quantunque r ie.e.o di tende come di consneto, non appare eccessivamente popolato, per quant-0 lo possa far vedere lo sparpaglimnento che produce l 'avvicin arsi del dirigibil c. Torno a gettare u n messaggio sulla testa della colonna De Chaurand, informan dola di quan.to sopra. e gettando una bomba sulle vedette ara be per indicare la loro u bicazioue. Eseguo dop-0 20 minuti un altro giro simil e al primo assic11rando il Coman<lo dell a divisioll c che non vi sono mo,Yimenti. di armati verso Nord e che le Yedette ripiegano su B it 'l'obras. 4


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Uetto due bombe sulla. caroYaua in moto, pr1ma a,·yistata; essa si ::;c·.ompiglia ma non n oto caduti.

jl.i reco n~rso Fonduk 'l'ocar a )Jo1·d del t1uale stazionano i lancieri <li }'irenze oltre 1H zona saubiosa. ~:ìnlla st1·a dt1 che mena a Suani Beni Adem noto un cetto mo,virnento <li arabi a 1,iedi ed a cavallo diretti a Sud; 1in centinaio di arabi stazionano pt"eHso Fonduk To.ca.r c,on le Yedette arn11zate i:mlle dune, a Xol'd <1nalche cavallo e molti cammelli al pascolo. ( letto Ci bombe sul nucleo principa.1e di arabi presso Fo,nduk Tocar indi dirigo ::;ull'aYanguardia della cavallel'ia e getto un messaggio che Yiene ra<'colto. Torno ad effettuare un 'altra ricognizione fino al campo cl.i Sua ui Ben i .A.dem per assicurarmi che non vi sono nuclei d i armati dir1etti a .i\ ord. Verificato ciò torno sulla carnlleria e getto il messaggio che \"ien e pure raccolto. In questo tratto avviso che 1111 centinaio o meno di pedoni e cavalieri, all,ontanaudosi da Fonduk Tocar, si sono diretti verso Fonduk el Fondi e proc·e<lono l'elatiYamente compatti. Fingo cli diriger'e risolutament<> a l\orcl, ma giunto prc~o di loro acC'osto a sinistra e li sorprendo lanriando dne boml.,p che cadon0 Yicinh,sirne a loro. Srorgo distinta. mente qual.che eadnto; gli altri si disperdono. i rna pattuglia di nove eaYalini arabi wnuti a spiare ven,o Nord, faceva ritorno attarve,rso le dune verso Su<l-(h-e::.t. Gettato il secondo messaggio mi reco nuovamente im Bir To0bras, avverto la situazione invariata che comuni co al Comando dPlla divisione f01·mo p,resso la palma isolata. Dirigo HU Ai~ Zara sorpassando le truppe di fanteria che in pa1iie i:-ono <:listese in catena; gli ascari che stazionano serrati sulla carovaniera e la colonna delle salmerie che dirige per Ain Za,ra. Tento gettare un messaggi-o alla fanter ia, ma esso cade al momento in cui le truppe riformano i plotoni volgendo le spalle arl segnale per cui forse non vien e raccolto. La ricognizione è durata 3 ore, ad una quota media di 1000 metri. Tu.tto ha procedut-0 regolarmente. Alle 9,10 prendo terra avendo l anciate 10 bombe e 7 messaggi.

L'attacco all'opera di Sidi Abd el Gelil. - La mattina del 6 agosto, dopo le azioni dimostrative esegui te dalle nostre truppe nei giorni 4 e 5, il nemico tentò un violento attacco contro il ,forte di Sidi Abd el Gelil. Prima <lell ;alba, verso le 3,30, una viva scarica di fucileria partì dall e direzioni di est e di sud-est contro l'opera; su·


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bi to dopo il fuoco si estese s ulle altri fronti, con crescente in~ tem,ità. ln un momento le truppe del forte presero i r ispetti.vi posti di combattimento. Una linea continua di circa 1000 nemici circondaYa il for t0 u distanr.a di 3GO metri sulla fronte orienta.le, di 600 ven;o sud e più verso ovest. A lla prima scarica rispo:sero subito l 'artiglieria e la fanteria della fronte orientale ; poco dopo, acce:rrIl&ndo l 'avversario ad avvicinarsi anche da sud e da ovest, entrano in azione tutti i ri manenti reparti del presidio. Alle 4,30 si scorse verso Su<l.-Ovest un segnale a r azzo, al quale seguì un rallentamento del fuoco nemico. Pochi istanti. d opo il fuoco ridivenne violento come prima e poi seguitò :.td affievolirsi sulla frontè est e s ud-est, fin<'ltè cessò del t utto da questa parte. Pa l'<'Va eh <:! l 'a.vYersari o si spostas:::e a sud OVt"•:1. A.Ile 6 anche in quest 'ultinw settore il nc1nico cominciò a diminuire l ' intensità del tiro. E:so retrocedeva; verso le 8 scompariva del tutto. Nella mattina del 6, avenùo g li aviatori gli appa recchi rn riparazione non poterono volare. Il Dirigibile P. 2 e~eguì l:1 seguente ricognizione . .ASCENSIONE DEL DIItIOIJHLE P. 2 DEL 6 AUOSTO 1912 (dalle ore 7,10 alle 9). - Piloti : Comand. 'l'en. di vascello VaJ]j, S. Ten. d i vascello Brivoncsi, 'l'en. del genio Bi fti; seTg. maggiore Anlui110. :Persistendo un nutrito cannonegg iame11to dalla parte di .Zanzu:. .e chieste informazioni al Comando del Corpo cl ·armnta, parto alle 7,10 con 15 bombe, coll 'intenzionr di r iconoscere l'entità delle forze nemiche ·Che han no atta ccato la l'idotta d i ,Zan zu 1· e le lol'o disposizioni. Prendo quota sul mare oltrepassando la ridotta di Abd fl Geli!.

I p ezzi del fronte d i p~men l·e fanno ancora fnoco contro alcuni arabi sparsi mlle vicinanze del :\farab11tto Soliman. Alcuni di qne~ti sono 11as0osti l:'ntro crepacci na.tnrali del terreno, ~Itri si ag·girano presso profonde buche scavate e J·icopt~rte cli tronchi cli palma. Nel fo m1o di uno dei crepacci si vede distintamente il cada.vere di un araho. Presa qnota di 900 m etri en tJ·o sulla terra e dirig'o a sud della ridotta <love Yedo nascosti dal r-iglio della caroYaniera, un a trentina -di arabi che fanno fuoco yerso la r idotta . Li raggiungo ment.re es~ i fuggono ripa.raudosi presso un Fonduco vicino e lascio cadere tre lJombc che sono f spl ose molto Yicine ad essi, ,<>he g ià erano occultati in parte da ll e palme.


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Nell 'intemo clell 'oasi di .Zanzur circolarn110 vari 'Pedm1i e cavalieri, i quali non sono sufficienti a dare un 'idea della entità della forza che vi potrebbe ess,el'e nascosta. Lo ~tes::;o dicasi per l 'oasi di Sciaù. Però è notevole che m ia diffusa ma con:-;iderevolc quantità di arabi a piedi e a cavallo si allontanavano dall 'oasi di Zanzur dirigendo per la carovani·e1ra litorallea, per la strada verso Sud Ovest e quella di Snani Beni A.dem. Data Ja diffusione apparen te di questo movimento nel settore indicato si può ritenere che esso non 01t1~epa8Si il migliaio di belligeranti. La p resenza, nei gruppi, di qualche cammello può far credere che s1 allontanasse anche qualche abitante impaurito dalle cannonate del mattino. Sul letto d ella Zavie,t Hamura erano radunati un.a di,c1r ina di arabi, che all'avvicinarsi del dirigibile si oono rifugiati pe,r la scaletta interna . .Altri ara bi ::;taziona Yano nella lV[escia tra. Perlustrando la zona di terTeno fra Zanznr f~ Snani Beni A.clem, avvistando quà e la piccoli grupp:i, si son lasciate cadere altr1e cmque bombe, alcune delle quali con Yisibilc esit,o letale. · Ho dir etto ancora su Zanzur, limite e:,t, p er sorprendere ancora iJ grup,po di 30 arabi che poco prima facevano :fuoco dal ciglio della earovame-ra. Il luogo è apparso desert o, ma cert-0 qualcuno vi era nascosto, perchè poco dopo, alla quota <li 980 metri, la navicella è stata vio,1entemente fora ta da un proiettile dì ]-fortini prov<"niente da quella direzione. La pallottola ha verfora.to il :fasciame, un 'ordinata, ha s-f ondato il ::;erbatoio d ell'acqua di riserva, e si è arrestata contro la pariete opposta d el recipiente, provocandole 11na bngna. Ciò è st?to salutare, perc.hè 1n·osegnendo, awehbe sfondato il serhat-0io della benzina, o probabilmenk· colpito il Tenente Biff i. che, appoggiato al rec.ipiente, accudiva a Ila -vigilam:a clei manometri del gas e d elle valvole. Si è gettato un mt>ssa.gg·io con le informazioni principali ::illa ridotta di Zan:rnr, ma è caduto fuori di es~e verso Sncl-Ovcst e pr~)hahilmente non è stat o visto. A Ue 9 ho preso terra all'hangar. Tutto ha. funzionato re~olarmente.

Il giorno 7 il Capitano N ovellis ed il S. ~ren. :Manzini. il primo ossc~rvatore ed il secondo pilota, tentano una ricognizione, ma sono costretti ad interromperla dopo una diecina di minuti di volo a causa <lei fortjssimi rernons.


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In detto giorno il Dirigibile P. 2 esegue un 'ascensione per esplorazione di mine subacquee, esperienze di tiro in mare e scuola piloti. Eccone ] 'estratto di chiesuola redatto dal {;o· rnandan te: ASCE~SIU NE DE1.J DlHIGlBlLE P. 2 DEL 7 .AGOSTO 1912 ·( dalle or.o 6,30 alle 7,40). - Piloti: Comaml. 'l'en. di vascello Valli, ~- 'l'e11. di vascello Brivonesi, Tenenti del genio Biffi., Bosio e lVIemmti; meccanico sergente Rapanelli ~splorazi,one di mine subacquee -- Snola piloti. A.ilo scopo di csperimentarf~ la visibilità dall'alto di oggetti immersi nell'acqua, .simili in d imensioni e disposizioni alle torpedini da blocco, erano state ancor-ate su un fon dal-e da 12-J G metri nello specchio di mare, prospiciente il eanticre, tre botti galleggianti a. circa 3 metri di pr.of:ondità dipinte cli di verso colore (bianco, rosso e verde) e relativamente distanti Jra lot·o. Mi sono elevato avendo a bordo uri certo numero di bombe di vario t ipo, per provare il getto cli esse in vicinanza delle botti predisposte, tentandone !.o sf<mdamento. Alle bombe Batt. Specialist i ve.c.cl1io e nuovo modello era stato tolto l 'ostacolo d'interramento, per ritardare un poco l'esplosione facendola avYenire sott'acqua. Le bo1~1be Haasen non sono suscettibili di t,1le modifica. Si è preso quota successivamente fino a 600 metri, da dove le t;re IYJtti apparivano d is.tintamente ad occhio nudo. La ·rossa meno delle .altre. Sì ritiene che la visibilità nelle stesse condiz.ìoni atmosferi~he si possa ottenere anche a quota notevolmente su11eriore. Il mare era ealmo l'atmosfera limpida e lruninosa, i l sole alto circa 12·. Sì son lasciate cadere pre.stiO uno delle botti da quota 350 contem poranearnente 3 bombe Haasen; te quali hanno la prerogativa u tilissima per il loro natural{~ impiego terrestre, di esplodere a! primo l·eggeri::;simo contatto con una resistenza e non sòno suscettibili di modifica. Esse hanno esploso fuori acqua ad una q11 indi0ina di metri dalla hot.te la quale non ha risentito{) nulla. E' da notarsi che il moltiplicare i centr i di esplosione non costituisce una vefa e propria integraziÒne de] loro effetto, pcrchè il'1 parte sì disturbano a vicenda. Si è visto invece sul mar-e calmo una nutrita diffusione delle ·pallet.te molto con.ce.ntrato press<> il c·cntro éli esplosione, ciò che è un dato prezioso che si riotrebbe riferire alle esperienze d i detta bomba, effettuate su bersaglio terrestre, con laneio dal. dil'igìbile il 12 luglio scorso. Si soi:-o quindi lanciate contemporaneamente tre hornhe tipo Ba.tt. Spec. V. M. a cn1


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era stato tolto l 'osta<'olo e la rosetta d'interramento per ritardarne di poco l'esplosione. Si è ottenuto questo ,effetto; ma e8Sendo avwnnta l 'rsplos10ne m1 po' più lontano della prima, a causa del Yento considerevol,e clw spirava sotto la quota 450, da cui è avvenuto il lancio, il bersaglio non ha sofferto. Lo stesso è avYenuto per il terzo lancio da 550 metri, composto di due bombe Haasen, le quali hanno esploso contemporaneamente ma, per la ragione sopra detta, troppo vicino al bersaglio e troppo superficialmn1h: quest'ultima quantità di esplosiYo, che in totale era di circa 4 k~. ò.i tritolo, sarebbe stata, se concentrata., non disturbata dal lavoro di proiettare le pallette ed effet.tu11ta in m0zzo più denso, v,.e ramente f.ormidabile. Durante l 'ascrnsione il Te11. Bo:sio ha ar.cudito alla manovra . ,1e1 motore e a quella del gas. Tutto ha funzionato regolarmente.

Il giorno 8 gli aviatori, a causa delle condizioni atmo::;feriche, non possono Yolare e nemmeno i dirigibili fanno asc13ns10m. Nella mattinata del 9 il Capitano Novellis, in qualità di osservatore ed il S. Ten. Manzini pilota eseguono una ricognizione, dalle ore 5,40 alle 7, e riferiscono: « Nulla di notevole a Zanzur, Zavia, Bu-Aissa, Dabrusac, Zanzur. Linea di trincee ad est di El Maja con fronte ad ovest della strada al mare. Presso J}oasi. di Oheddaen 600-800 regolari turrhi . .Molto moviuiento nella zona di Zavia. Baraccamenti a sud-ovest dell'oasi. Nuove trincee su più linee .fronte a mare in aumento a quelle già osservate il 28, 29 giugno . .Acrampamento turco tra Sorman e Dahman. Carovane di cammelli. ad ovest di Zavia in marcia da ovest ad est. Numerose mandrie di bestiame». Gli aviatori chiedono al Comando del Corpo di Occupazione di potersi recare a Zuara. Il 10 il capitano Novellis, dalle 6 alle 6,55, compie una ricognizione sull'oasi di El Maja, Fonduk Tocar, Suani Ben1 Aden. Esegue un rilievo a vista del terreno senza notare nulla di nuovo nella situazione nemic'a. 11 S. Ten. Manzini tenta un volo ma non riuscendo a prendere quota sufficiente atterra dopo una ventina di minuti. Nella stesRa giornata il Dirigibile P. 2 esegue la seg·uente ricognizione:


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.ASCEN~IONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 10 AGOSrro 1912 (dalle ore 7,10 alle 8,24). - Piloti: Comand. Ten. di vascello Vallit S, Ten. di vascello Brivonesi, '.l'en. del g"Cni,o Biffi; meccanico serg,ente - Rapanelli ; marinaio Asano. · Parto alle ore 7,10 per eseguire una r icognizione speciale ordinata da S. E il Cornandantf il Corpo d '.Armatn . di ,~ui acduclo rappo'I'to. « Ho eseguit,o una r icognizione di dettaglio d'ella strada Ain ZaraBir Tobras corredandola di numerosi dati e fotografie <0he presenterò all 'E. V. non appena pi-onte. Dopo la palma isolata., si sono avvistate r are vedertte ii cavallo. Una èarovana · di nna quindicina di cammelli era ferma poco a No1:d-Est di Bir rrobras, sulla stessa via e prossimamente alla stessa ora in cui si avvistò una carovana simile, il giorno della dimostrazione di Bit Tobras. Sarebbe pre::;nrnibile che questa - carovana si dirigesse a Fonduk Tocar, forse perchè le vedette di là appartengono alla meha.lla di Bir Tobra.s. Questo però non risulterebbe dalla situazione militar,e demografica del 30 luglio. Si sono contate le tende degli ·a.ceamparr;enti di Bir Tobras, El Atala, ìVI. Temirna (-ca1ta dei dirigibili) trovando Bir Tobras 170 (aumentute 60 dal 24 luglio) El Atala 50 (irnmentate 20 dal .24 luglio). (~neste tende sono in gran parte nuove, di sparto, non piu <'A>perte di tela., e piccolis.si1ne. Non parrebbe dà escludersi che in esse abitasse una ,:;ola famiglia. La' densità delle persone sparpagliate fuo-ri d.elle tende è apparsa notevolmente diminuita. S1 sono gettati sopra vento agli accampaill'enti, tutti i proclami consegna.timi riguardanti la presa. di Zuara. Si eseguirà uno schizzo detta.gliat.o deUa carovaniern riconosciuta, riservandomi di eseguire la stessa ricognizione sulla strada Ain Zara- ~ uani Beni · Adem o sul terreno acce~stbilc, -che può unire le due località. Si sono intanto presi de-gli appunti e delle fotografie da lontano. Le alture di Tarhnna r la valle del Rambla, erano avvolte nella nebbia . .E' da notare che il Su ani, che deYe ap,parire verso Sud a chi trovasi presso la palma i:::,o lata, non è probabimentc Bir Tobras, ossia il grande Suani orcupato presen temente dalle 170 tende arabe, che trovasi invece dopo un lungo tratto d i dune sabbiose; ma è costituito da drn• ~iardini <'he t,rovansì poco a. ponente della strada e sono deserti . Allo ~ropo di accel'ta.rsenc dirò ehe gli albn·ì del Su.ani più cospic.no, qùéllo acì.: E'st, 'sonò ' una fìla''t~bmpattà di gelsi o albe·r i da frutta; ad Ovest ,ma diecina. di fichi; àd Est una ventina di palme di fresco potate, . <;ssia. mancanti delle foglie hassc e pioventi al centro.


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Nei giorni 11 e 12 non vi fu alcuna attività aerea a causa del vento e della sabbia.

· - · - · Rolla

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Temina

La rotta del P .. 2 nell'ascensione del 1O agosto 1912.

Il 13 il Capitano Novellis, dalle 6 alle 7,10, Gompie un volo su Fonduk .Tocar, Suani Beni Adem. Adiacenze d1 dette località, adiacenze Gargaresch e Zanzur. Nulla ~~ista di nuovo. Il s. Ten. IYianzini fa due tentativi di volo.


98 Al Cantiere Aeronautico, in detto giorno, vengono congedati i militari della classe 1889, i quali vengono sostituiti al Cantiere stesso da 100 fucilieri con un ufficiale. Il giorno seguente il Dirigibile P. 2 compie due ascensioni, delle quali eccone le relazioni del Comandante : ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 14 AGOSTO 1912 (Prima: dalle ore 6,50 alle 8,20). - Piloti : Comand. Ten. di vascello Valli, S. 1\en. di vascello Brivonesi,. Ten. del genio Biffi; allievo pilota Ten. di vascello Carniglia, Ten. del genio Bosio; meccanico seg, maggiore Arduino. Ricognizione topo·fotografica del terreno fra l'Uadi 1vlegenin e l'Uadi Hira - Scuola piloti. Parto alle 6,50 ~ol suddetto equipaggio, 13 sacchetti e 3 bombe, J)€r eseguire una dettagliata ricognizione delle possibili comunicazioni stradali fra Ain Zara e Suani Beni Adem, secondo ordini r ioovuti da S. E. il Comandante il Corpo d'armata. Presa quota 800 sul mar,e, a nord di A,in Zara, ,e ntro sulla terra e percorro la zona suddetta rile'\"ando uno schizzo del terreno ed eseguendo numerose fotografie da cui si è dedotto il grafico che si è inserito nella carta generale. Resta appurato che comunicazioni dirette da Ain Zara. a Suani Beni Adem non ve ne sono, salvo qualche piccola traccia, che, u tilizzando le zone erbose e dure, e scomparendo nelle frequenti dune sabbiose ar riva ai due giardini interposti in quella dil'lezione ricongiungendosi facilmente alla strada di ~uani Beni Aden, p,oco a Sud di F. l\1agguz. Tutte le comunicazioni che si dipartono da Ain Zaira e fi.an.cheggiano o tagl_i.ano il corso dell'Uadi l\1egenin sono probabilmente <lirette ai .giardini di Fonduk Ben Gascir e limitrofi. Non si è notato nulla di nuovo negli accampamenti orientali, nemmeno le solite fumate che ordinariamente accompagnano l'apparizione del dirigibile. Sulla strada di Fonduk Toca,r-l\fagguz transitavano pochi pedoni, ~ammelli e cavalieri. Due piccole carovane di cammelli erano sulla carovaniera che oongiung-e quella col giar<lino che potrebbe essere la casa del Pascià o Bu Selim. E' supponibile che questa località che appare frequentata ma non abitata, serYa per abbeverare il bestiame che staziona lungo la carovaniera principale. Fonduk Tocar era notevolment,~ <leserto; vi pascolano 5 ,o 6 cammelli ·e 13 cavalli. I posti di viedetta erano quasi sguerniti. Un piccolo accampamento era posto ad ovest del Fonduk pres~;o un pozzo isolato.


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Durante l'ascensione i 'allievo pilota Ten. di vascello Carniglia ha diretto il g·overno dei timoni verticali, e il 'fen del genio Bosio il mo· tòre e la manovra del gas. La partenza e l'atterraggio son stati diretti dal S. Ten. di vasc:ello Brivonesi. Tutto ha proceduto regolarmente. Atmosfora calda ed in movimento.

ASCENSIONE DJ~L DIRIGIBILE P. 2 DEL 14 AGOSTO 1912 (Seconda: dalle ore 9 alle 15). -- Pìloti: Comand. Ten. di vascello Valli, S. Ten. di vascello Brivonesi, 'l'en. del genio Biffi ; meccanico sergente maggiore Arduino . Sbarcati gli allievi piloti dall 'ase·ensione precedente, son partito per esperimentare ia sta.bilità di rimorchio di una sagoma di a:eroplano dì teila (fuselage), destinata all'esercitazione di tiro di :fucileria contT'O aeroplani. Esso è delQe ·dìimensioni del f'U,selage; di un Bleriot ordinario (m. 7,50), costituito da due striscie perpendicolari fra loro ed assicurate ad una crociera a cui è attaccato il cavo di ,rimorchio d'acciaio di 1 mm. di spessore. Il cavo è avvolto in un mulinello per potersi facil mente fil.are, o ricuperare presS'OJ il C'alca,gnolo di poppa, do~·~ passJa dentro un anello. Durante la marcia l 'apparecchio, pe·r fetta.mente equilibrato ed orizzontale è restatto,: con una c.aluma di 200 m., circa 80 m. al disotto del livello del dirigibi1e·, senza disturbarne menomamente la marcia t' l ;evoluzione. Si è navigato a 600 metri di altezza di. fronte alla città ti.ffinchè si ·potessero avere le impression i di sicurezza, o meno, che il sistema presenta. Data la mancanza di ali, la sagoma appare 1nolto meno ·a ppari, scente dell'aeroplano vero, ma verific.ata la facilità <li stabilità si stu.· dia di corredarlo di lllla l:eggera superficie portante, anche per tenerlo più alto. Per insegnare ai tiratori l 'appr-ezzamento della velocità del bersaglio si sono disposti sul cavo di rimorchio a partire da esso, du~ falsi scopi, posti a una o due lunghezze di distanza e di colore diverso. Poco prima dell'atterraggio si è ricuperato il bersaglio per non farlo andare in mare. Tutto ha proceduto regolarmente. 1

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Il 15 agosto il Capitano N ovellis, dalle 6,30 alle 7 ,20, ese-

gue una ricognizione su Zanzur, El Maja, Asciani, Fonduk 'rocar senza rilevare nulla di notevole. Il S. Ten. Manzini parte. in volo alle 6 ma, non riuscendo a prendere quota oltre i 400 metri, è costretto ad atterrare dopo una vent1na di minuti.


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Il giorno seguente il Capitano Novellis, in un volo .di 65 minuti, compie una ricognizione sul percorso Zanzur, El Maja, Fonduk Tocar, Callet el Fergian, Bir Tobras senza avvistarEl novità. Il S. Ten. Manzini, dalle 6 alle 6,35, esegue l'esplorazione della zona di terreno compresa fra Suani Beni Adem,. Fonduk Magguz e Fonduk '11ocar: nota delle diminuzioni di forze a_vversarie al campo di Suani Beni Adem. Alla sera giunge alla ];Iottiglìa Aeroplani un ordine del Comando del 1° Corpo d'Armata speciale con cui si richiede la esplorazione su Zanzur, Sìdi Soliman é dintorni. Nella stessa giornata il Dirigibile P. 2, recando a bordo il 'l1eil. Col. Caviglia Capo di S. M. del Comando del Corpo d'}.r·· mata, esegue la seguente ascensione: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 16 AGOSTO 191'2:, ·- Piloti : Comand. Ten. di vascello Valli,. S. Ten. d i vasciello Brivonesi,. 11en. del genio Biffi; meccanico sergente Rapanelli; osservatore Ten_ colonnello di S. 1VI. Caviglia. · Parto alle 6,30 con correnti alte provenienti dal 2• quaidrante, favorevoli pel ritorno dalla regione che interessa sia riconosciuta al Comando del Corpo d'Armata. Prende imbaroo in navicella il Ten. colonnello oov. Caviglia Capo di Stato l\faggioi:re di quel Comando. Sacchetti 16 alla partenza, 11 all'arrivo. Passo sulla c~ttà a quota inferiore a 300 per esperimentare I 'effetto sulla statica del pallone dell 'iradiazione termica. Essa è nulla. Prendo quota 600 sul mare a Nord dell'oasi indi dirigo per Ain. ,Zaira e Bir Tobras, percorrendo la carovaniera riconosciuta in dettagliò nella ascensione del 10 agosto. Poco oltre Ain Zara si riconosce· . rla lontano il terreno interposto fra questa località e S. B. Aden, che non è percorso da strade definite, ma cihe presenta delle zone dure, inter:calate da dune mobili utilizzabili per giungte,re alla ca:rovaniera di Azizia poco a sud di F. l\.fagguz. Il Col. Caviglia prende conoscenza deg·li accampamenti turco-. ~rabi, cui si assegna.:no i nuovi nomi, da poco definiti dagli infor-. matori. A nord-esit dell 'a:ccampamento di Saniet Bro·an (già Bir Tobras) su di una piccol3:_ altura circolare ricca di cespugli stazionavano una. quindicina di vedette arabe. Altrettante, con cavalli, erano sn di una duna mobile ad est dell'accampamento di Saniet Mohamed Agiase .(già. ritenuto :Mezzanget 'femima).


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Si fa uno scandagli,<> di computo e si trovano in questo accampamento circ,-a 500 tende. Nell'ultima ric.ognizione ( 10 agosto) esse semhravano 470.

L'esplorazione del P. 2 . eseguita il 16. agosto I912. A sud degli accampamenti, che hanno F. B. Gascir, lungo le due rive del Megenin se ·ne vedono molti di varia entità e pove,rissimi.


102 Il terreno posto a Sud est di l<'onduk Beni Ga$Cir e fra i d11e Uadi, :Megenin e lVIilra appal'.le verdeggia11te e praticabile, intersec.ato 1fa numerose strade secondarie che menano ai frequen ti pozzi da ·p,a.1:ieolo, i qual i sono generalmente ben riconoscibili perchè hanno qualche albero vicino. La carovaniera principale (oltre quella che conre lungo la riva ùestra del ~1egenin che passa per Sidi Saja ed entra nell'alta valle ,i,el lVIilra fra le colline Taruna) segue il bas.so corso di questo che si interra prossimamen te sul rrnrallelo di Sanict .Mohamed Agiase, poi app·rofittando di tratti di t€r1·cno rluro si ricongiunge ad Ain Zara presso l'acquadotto. Ambedue queste carovaniere po·r tano a Kars T aruna che, b rncihè alto 300 m. mal si distingueYa stamane. per la nebbia. Le colline dei Taruna (monti di l\faruf) non si ritengono, al primo scalino, più alte <li 200 m. Hanno forma tronco-canina, con i pendii 1 lolci alla base, più ripidi in alto. ~0110 intercalate da numerose Yalli. La regione che trovasi a leYantc élrlla carovaniera percorsa,, a \·alle a~I1 'Uadi Mi1rn, è d e~ofa ta e:: quasi des1?rta fino all'Uadi Rambb (vedi rc1azione cle'1 29 lng:!10 1912 P. 2). DisC'endo all 'hnngar all e 8,36.

Nelle prime ore del mattino del 17 Je cattive condizioni atmosferiche impediscono gli aviatori di eseguire le ricognjzioni richieste dal Comando del 1° Corpo <.l'Armata, ma alle 8,30, dileguatesi le nubi basse, parte in volo il Capitano Kovellis che riconoscere Zanzur, Sciad El Maja e la zona compresa fra queste località e Suani Beni Aden e Fon<luk 1.'orar. L'avi a· tore non rileva nulla di nuovo nè di notevole in relazione alla <limostrazione compiuta da lle no:::;tn~ truppe ad ovei;;t d i Sidi A bd e1 Gel il. Nella stessa giornata il Dirigibjle P. 2 esegue una ricognizione su Zammr durante la dimostrazione de11 e nostre trup pe verso il marabutto di Suleiman. E ccone la relazione de1 Comandan te. ASCENSIONE DBL DIRIGIBILE P . 2 DEL 17 AGOS'l'O 1912 (dalle ore 8,30. alle 10,0;'i). -: P ilota: Comand. Ten. di vascello Valli, S. 'Pen. <li vascello Brivonesi, Ten. del genio Biffi; meccanico sergente Rapanelli. Migliorate i:;ensibilmente le condizioni aerologic.h c esco per eseg11ire la ricogni zione su Zanzur ordinata da S. E. il Comandante del


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Uorpo d'Armata in: combinazione militame verso il marahutto cli S. Soliman. Uiungendo sui luogo alle 8,45 avvisto la situazione delle truppe. li mara·butto di 8. Soiiman è oecnpato e eoi:;ì le pie:c'Ole alture vieine. Cno :.-,quadrone di cavalleria, un battaglione di fanteria e gli ascari erano trincen.1 ti, o ammassati nel fondo dei torrentelli presso il •11arabuito :5te.sso. Dalla ridotta di S. Abd et Gel.il partivano frequenti colpi di s hrapnel, dir.etti sulle~ alture lungo la costa e all'oasi di Zanzu1 ~nlh~ rovine• deil ma,rabutto Sidi Belan (nord di Sc.iad) erano 7 arahi con 1m cavallo - qualehe altro, raro, era sulle colEnette a levante r.1) esso. F orse a questi era diretto il t iro <lell 'artiglieria. Ho lane.iato qualche' bomba su di essi. Ho 4uindi perlustrato .scrnpolosamentr l 'oasi di Zanzur ad una qtwta di m. 1000 e più. A.ppariYu no, di tanto in 'tanto, piccoli gruppi di fuggiaschi fra le palme e Je siepi di ficl1i cl 'indja delle strade, sotto -cui si occulta,ano; o si rifugiavano in qualche fonduk. Erano gruppi di non più •Ji 8ei o sette persone. Li ho inseguiti facendo cader sopra lor.o qualehe !>omba, più che altro per effetto morale. NPi paraggi di Zanzn1· e Sciacl e a sud di essi sc:trsissimo movimento di arah.i . Alle 9,15 una compaµ:n ia <li ascari si è vista attac.care il punto dell'oasi più vicino alla ridotta. Si è trincerata dietro una siepe di f'ichi cl 'india J)it'esoo un fondnk. Non si è potuto .capire se era impegm1ta co] nemico nas(·osto nell'oasi , per•ehè il fuoco non .si sentiva e questo non si vedeva. Ho lanciato n11 messaggio eon le informazioni suddette alla ridotta di Zanznr, ve,rso la qnale ho vist,o convergere le truppe .bianche dislocate est<~·rnamente. Presa la via del ritol'llo ho visto qu'a lchc movimento in avanti della ea.valleria, situata con 1111 hattap:lione d i fanteria (di cui una compagnia era trincerata) presso la collina Putiloff. Nel d11bhio della presenza del nemico mi son recato all'altezza dei nostri avamposti ec1 ho gettato un messaggio informando, che non appari-va presf\nza del nemico, almeno cospie.uo . .Alle J0,05 ho atterrato all'h angar.

Il giorno 18, domenica, a causa delle non buone condizioni ~dmosf8rirhe, non vi furono nè voli nè ascensionL Il 19 il Capitano Novell is esegue una ricognizione di Rf: minnti di volo recandosi fino a Zavia ed eseguendo schizzi a


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vista del terreno esplorato a Zanzur, Zavia e Suani Beni Adem. Dalle 6,20 alle 7,25 il S. Ten. Manzini esegue una ricognizione della regione compresa· fra Ain Zara e Bir Tobras com· pilando anche uno schizzo a vista del terreno esplorato. Il P. 2, nella stessa giornata, esegue un 'ascensione per esperienze di tiro contro aeroplani. Eccone l.a relazione del Comandante. ASCENSIONE DEJJ DIRIGIBIL.E P. 2 DEL 19 .AGOSTO 1912 (dalle ore 7,10 alle 8,25). Piloti: Coman. Ten. di vascello Valli, Ten. di vaseiello Ponzio, S. 'l'en. di vascello Brivonesi, Ten. del genio Biffi; mec.eanioo sergente Rapanelli.

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La ricognizione del P. 2 del I9 agosto I912. Esperienza di rimorchio di bersaglio per tiro di fucileria contro aeroplani, in presenza della seguente commissione: Ten. colonnello di Fanteria Troise; 'ren. colonnello di Artiglieria Fisanli ; Maggiore di Fanteria Guglielmotti ; Capitano di Art.ig'lieria Baldassairre. Nominata dal Comandante del Corpo di Armata per esaminare la p roposta del sottoscritto di adibire un bersaglio rimorchiato da un


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dirigibile per esercjtare la fanteria e le mitragliere al tiro contr,o aeroplani, ho eff,ettuato varie evoluzioni sulla costa e sul mare presso il Cantiere a quote comprese fra 400 e 700 m., rimo,rc.hiando a 200 m. U111:!, sagoma di tela raffig·nrante un aeroplano Bleriot. L'esperienza statica è riuscita soddisfacent.e. Con qualche detta~ljo definitive, essa sarà pe;:fottfl. Allo scopo .di mostrare con quale sistema di controllo si potrebbe procedere all'apprezzamento delle quote, distanze inclinate e velocità di apparecchi aerei per parte dei direttori del tiro, ·si è situato a terra .al posto di ,osservazione un teodolite, che dovrà fissare costantemente l'angolo di altezza del dirigibile. Contemporaneamente, da qu0.sto si segnalava la quota, esponendo una bandiera rossa. per ogni centinaio di metri oltre i 400. ]\forcè un piccolo grafico trigometrico I '.osservatore deduceva la distanza del bersaglio sulla linea di sito e controllava il suo giudizio. Si sono eseguiti va,ri defilamcnti, sja parallelamente all'orizzonte, -sìa zenitali. La commis,sione si ·è dimostrtita in massima favorev,ok . al sistema <li cui riferirà la critica al Comando del Corpo d'Armata. Il S. Tenente di vascello Brivonesi ha diretto I '.atterramento. ·. .

ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 del 20 agosto 1912 (dalle 6,40 alle 7,35). - Piloti: Comandante 'ren. di · vascelio 'Valli, Ten. di vascello Ponzio, S. Ten. di vasce11o Brivonesi; mecca.nico sergente RapaneHi, 'I'en. ~n. medico Ferrcro. Eseguo una breve ascensione sulla città e dintorni (A.in ZaraGargaresch) avendo in navicella. il T en. Generale medico Ferr:ero di Cavallerleone con autorizzazione di S. E . il Gen. Caneva. La gita ha breve durata pe:rchè si nota la rottura di una valvola di ammis'lionie, ciò (',onsiglia il ritorno.

Nel pomeriggio viene sgonfiato il dirigibile. P. 3. Nella mattina del giorno seguente ' il Capitano Novellic;;~ ·dalle ore 6,10 alle 7,15, vola su Zanzur, Suani Beni Aden, Fonduk Ben Gascir, Kallet el Forgian, senza avvistare nulla dì nuovo. Nella medesima mattina il S. Tenente :M:anzini compie In Ticognizione: Tripoli, Tagiura, regione verso Bir Faces, Bi r €1 Tutet, Ain Zara.


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Sempre nello stesso giorno il Dirigibile P. 2 compie una ascensione per scuola allievi-piloti e per esperienze di tiro con· tro gli aeroplani. Se ne riporta là relazione del Comandante: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 21 AGOSTO 1912 (daìle 7,40 alle 8,45) . .. _ PDoti: Comandante 'l'en. di vascello Valli,

Stagni

di Gurgi.

Ten. di vascello Ponzio, S. Ten. di vascello Brivonesi, 'l'en. del gemo Bosio; meccanico ser gente Rapanelli. Stabilito a rimorchio del dirigibile il bersaglio aeroplano di f.orma e dimensioni della ascensione 39" con leg-gere modifiche per assicura,rne la stabilità, mi elevo sullo specchio di mare prospiciente al cant-ie:ne, dove si effettuerà l'esperienza di tiro di fucileria contro il detto bersagli,o. Messo in moto il dirigibile il bersaglio si dispone in perfetta stabilità ed equilibrio, e viene filato con 300 m. di filo d'acciaio. Sulla spiaggia sono stati disposti 3 drappelli di fucilieri <li 10 tiratori ciascuno. Secondo le istruzioni date verbalmente all 'Ufficialé <li:ret.tore del tiro l'esperienza si svolge nella manie1ra seguente·: Il dirigibile ha defilato a mare dai tiratori parallelamente alh orizzonte, due volte con vento in poppa ed una volta con vento in prua,.


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ad una quota di 600 m. (500 per il ber1:>aglio) come era previsto. Un osse,rvatore al teodolit~ presso i tiratori misurava l 'angolo di altezza ael he1·saglio, da cui il direttore del tiro deduceva la distanza sulla, lmea di sito. Per angoli inferiori a ~11) una sezione faceva fuoco con alzo pe,r 100 e 200 metri in più. Per ang·oli superiori a 35° le due se~ zioni adoperavano alzo corrispondente a 100 e 200 metri in meno. Si erano prese tutte le precauzioni nef'.Pssarie alla esercitazione, sia per la dii;ciplina del fuoco, sia per la sicurezza del dirigibile e clell'abitato circostanbe. 11 bersaglio ha defilato successivamente ad angoli da :37°, iH.1° e J2". I fucilieri erano diretti nel tiro a proavia del falso sc:opo situato a 30 m. sul cavo di. rimorchio, dalla prua del ber~aglio aeroplano, a secondo che il sistema si muoveva <'On vento in poppa o con vento in prua . La distanza di 30 m. corrisponde allo spostamento del be.rsaglìo ·per 50 Km. di velocità durante il tragitto della pallottola alla distanza di poco inferiore a 1000 metri, su una linea di sito notevolmente inclinata. I tiratori hanno sparato complessivamente 457 colpi. Si sono rinvenuti sul bersaglio 3 buchi, uno nei timoni di profondità, una nel fosela.ge ed una nell:a.la sinistra. Si sono pres,e numeirose · fotografie e cinematografie de11 'esperienza, che correderanno il ravpori,o speciale. Si è effettuata la discesa statica per impedetto svolgimento del eavo di atterraggio alle ore 8,43. , L a manovra è riuscita perfettamente. Il Ten. del genio Bosio ha diretto completamente la manovra del motore e del gas. 0

Durante i giorni 22, 23 e 24 i reparti aeronautiei non potettero svolgere alcuna attività aerea. a causa del cattivo tempo.

La morte del S. Ten. Aviatore Piero Manzini. - Nella mattina del 25 il S. Ten. di Cavalleria pilota aviatore Piero Marn~ini parte in volo alle ore 6,10 per eseguire fotografie dal · l'aJto, esce dal eampo passando sopra all'angolo est del Cimi· tero degli IBbrei, vfra quindi a sinistra sul mare seguendo la li'nea delJa spiaggia. Pochi secondi dopo (si ritiene per un rern:ous dal quale l'aviatore non si sia potuto difendere per la bas8a quota di na· vigazione) l'apparecchio cade in mare a cirr.a 20 metri a nord della scogliera antistante fra il Cfrnitero degli Ebrei e l'HRR gar d(~Ì dirigibili.


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L'apparecchio galleggia per pochi minuti e quindi si sommerge trascinando seco l'aviatore che non riesce a svincolarsi.. Il S. Tenente Manzini viene estratto da una profondità. di circa 15 metri da un palombaro subito accorso. Sottoposto per misure precauzionali, e per più di un 'ora, a tutte le cure del caso, purtroppo senza risultato, alle 9,30 il Capitano :lYiedico prof. Niassaglia ne constata il decesso per annegamento.

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Il S. T e:ien~e Piero Manzini annegato in mue pe~ ndt1ta d:1.ll'aeroplano.

Più tardi viene ricuperato I 'apparecchio che, riportato ~ubito all'hangar, è accuratamente osservato dal Comandante della Flottiglia, però non si riscontra in esso alcun guasto che possa giustificare la disgrazia. .A.SCENSIONg DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 25 AGOSTO 1912 ( dalle, ore 9 alle ore 10,25). - Piloti : Comand. Te'n. di vascello Ponzio, S. Ten. di vascello Brivonesi, Ten. del genio Benigni; meccanico sergente Rapanelli. Mi elevo in 850 metri dirigendo su .A in Zara e seguendo la _s trada òhe da Ain Zara porta, traverso la palma isolata fino a Samiet Belan e Suani Bu Gangia. (Bir Tobras). Come ·aa ordini ricevuti da S. E. il Comandante· del Corpo d'armata eseguo numerose fotografie della strada stessa e ne osservo mi-


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nuziosamente le varie accidentalità topografiche, eomple.tan<lo il rilievo già eseguito il 10 agosto, allo scopo di determinare se sia opportuno e possibile gettare in breve tempo la linea f:erroviaria lungo la strada stessa. L'osser\'azione del terreno condurrebbe a ritenere che tale Ja\'oro, malgrado la presenza di qualche breve zona desertica, ·con opportuno tracciato della ferrovia, potrebb8 essere eseguito. l\f.entre mi dispongo . a dirigere sui Bir che trovansi a levante c11 Ain Zara allo scopo di ptecisarne la posizione, il motore ac0enna a cat~ tivo funzionamento nell'accensione, e sono obbligato a sollecitare il ritorno.

Il giorno 26 il Capitano Novellis, dalle 6,15 alle 7,30, esegue una ricognizione sulle seguenti località: Zanzur, El Maja, Bir Jaden, Suani Beni Adem, Fonduk Ben Gascir, Fonduk 'I1ocar. Osserva un nuovo accampamento vicino all'incrocio della strada Zanzur, Bir Fergian con la strada Zavia, Suani Beni Adem. Rileva inoltre degli accampamenti minori a sud di Suani Beni Adein. Il giorno seguente non vi furono nè voli, nè ascensioni.. Il 28 il Dirigibile P. 2, esegue la seguente ascensione: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 28 AGOSTO 1912 ( dalle ,ore 6,50 alle 8,25). - - Piloti: Comand. 'L'en. di vas.ceHo .Ponzio, 'l'en. artiglieria Scelzo, '.Deu. del genio Belligni; meccanico sergente Ra. panelli, marinaio Asoro. Vento da Est che in basse· quote ra:gg-iunge i 7 metri e mezzo. Dirigo al vento poi seguo la rotta Ain Zara, Mezanghet Temima (Saniet Katali) tenendomi a 6 km. dalla strada carovaniera. Il tempo è coperto e tutta la piana d-0ve si distende l 'acr..ampamento nemico è particolarmente coperta da un fitto strato di nebbia. Traverso questa però ri-esco·. a distinguere i campi armati, e malgrado la visibilità ·piuttosto scarsa mi pare di dov,e r rilevare: 1°) Che gli accampament i intorno a l~onduk Ben Gascir si siano· conservati quasi jnalterati salvo un sensibile aumento di ragg-ruppa~ mento nei due g·iardini posti sulla r iva. orientale del l\fegenine sulUa carovaniera :F'onduk Ben Gaseir-1\fezanghet Temima (Samiet Atala). 2°) Che gli aecampamentì più piccoli di Snani Ben Adtm si siano uniti al 'Campo principale nella posizione più avanzata rispetto al nostro fronte.


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3°) Ho notato un :µiccola carovana sulla strada Ain Zara Samiet Katali e qualche cavaliere turco. 4°) Fonduk 'l'ocar conserva la sua guardia di circa 200 uomini. Nei pressi d,el fonduco ho notato una carovana di una ventina di cammelli provenienti da Snani Beni Adem.

La ricognizione del P. 2 del 28 agosto 19 I2.

5°) Non ho visto tende a Bir el Tnrki. 6°) Sgombra la regione fra Ain Zara e Snani Beni Adem, salvo Je presenza di qualche cavali-ere.

Il giorno 29 la Flottiglia A viatori non eseguì ricognizioni. Il Dirigibile P. 2, eseguì la seguente ascensione: ASCENSION.Bi DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 29 AGOSTO 1912. - Piloti: Comand. Ten. di vascello Ponzio, Ten. artiglieria Scelso, Te11ente del gen io Benigni; meccanico segrente .Arduino. Alle ore 8,40 il lancio del pallone pilota indica una lieve diminn.zione del vento di Sud-Rst con una media di circa 8 metri nella quota .di navigazione.


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Lascio i 'ormeggio c con prua al vento dirigo su Fonduk B. Gascir ove giungo verso le 9,40. Con vento in favore seguo il fronte nemico e mi reco a Suani Beni Adem OYe eseguo rilievi fotografici. Noto inoltre:

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Ricognizione del P. 2 del 29 agosto 1912. (Tende arabe N. 400 - Tende turche N. 39).

1°) Invariato il campo di Foncluk Ben Gascir, salvo l' aumento di tend,e notato nell'ascensione di ieri nei campi segnati A B C 2°) Il campo di .Snani Ben Adcm r isulta disposto come nello


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schizzo qu i tmito, con nn complessivo di -100 tende ara.be ,e 39 tende turche. Si è notato che nn mino1· numero di persone era visibile p resso le t ende, in oonfront-0 a ~uanto si scorgeva nelle passate ricognizion i. 3°) Nel Fonclnk 1ifagguz erano circa 50 uomini con qualche regolare t urco. 4") Presso il Fon<luk Tocar snlla solita duna 12 t ende arabe e 3 turche e molti quadrupedi . .Nel ritorno da S11ani Beni Aùem a Trip ol i impi ego col dirigibile s.oli 16 minuti. Leggera 1wrdita d 'aeqna dalla camj cia di un cilindro che ha richiesto il cou surno <li 20 litri d'ac']11a .

Nella giornata del ~10 il Capitano Novellis tenta una rieognizione, ma dopo una quindicina di minuti di volo, a causa di ratés al motore e di scoppi al cal'ter, è costretto ad atter-

rare. Nello ste~so g iorno il P. 2, esegue la ~eguen te ascensione: ASCENSI ONE DT•}L DIRIGIBI LE P. 2 DEL 30 AGOSTO 1912 (dalle ore 7,25 alle 9,30). - Piloti: Comand. Ten. di vascello Ponzio, T en. artiglierina ScelsoJ 'l'en. del genio B enigni; meccanico lVIan tovani. Il lancio del pallon e pilota indica nn vento di B. S. E . di 8 metr i fino a 600 metri, diminuendo sino a 5 ½ n 1200 metri. L ascio l 'ormeggio alle 7,20 e l)ercorrendo la vallata d el Megenin passo tra Suani Beni Adem e Fonduk B <>n Gascir, dirigendo in Azizia ove giungo verso le ore 8,30 : quivi il dirig ibile è fatto segno a 7 colpi di cannone. Si nota. quanto segue : 1 °) La strada _che da Suani Beni Aden conduce ad Azizia s i· pre~enta ben delineata, talv()llta incassata fra un terreno coperto di cespugli. 2°) La strada da Azizia prosegue Yerso il Garian a perdita d'oc<'hio dir itta e ben dPlineata. 3°) Tutta la zon a al sud di Sua.ni Beni Adem e compresa fra il fron te nemico ed Azizia appar e assai meno desertica di quella al nor(~ dei campi n em ici. Sono numerosi i giardini, fra le zone cespugliose. Non si vedono che rare e leggere-dune di sabbia. Si ha r agione di credere che t11tto il terren o in questione sia facil mente percorribile e di eiò fanno fede i nume1'0sissimi sent ieri che c.o rrono tra una zona coltivata e l 'alt,ra. 4°) Lungo la strada fra .Srnrni B en i Adem ed Azizia si notano 6 pozzi nei giardini posti l11ngo hl, st rada stessa. l\fa molti altri sono ancl1 c dis~reminati nella regione cireostante.


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In (Jn~sta :wna si notano piceoli grnppi di ~ende '. rabe da pastori è si vedono disseminati gli armenti. 6°) la dislocazione delle forze nemiche ad Azizia. è rappresentata nello schizzt:> qui unito. :J 0 )

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Ricognizione del P. 2

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su Azizia - 30 agosto I9 12.

(Tende turche N. 76 - Tende arabe N. 99).

Comp,lessiv3:mente si vedono 76 tende turche, 99 arabe, oltre alle due baracche di legno con tetto zincato già segnalate nella ricognizione del P. 2 (1 maggio). 7°) L'artiglieria che ha fatto fuo co contro il dirigibile è situata nelle vicina.n.ze del marabutto. Bi ha rag-ione· cli supporre che si tratti


Oasi di Geddaen.


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di circa 4 pezzi posti sulla stessa linea di fuoco. Il dirigibile era in quota 1080 ed un shrapnel (il migliore) avrà raggiunto un'ordinata di scoppio di 900-950 metri. 8°) Le tende sia arabe che turche sono scnsibilment,e più grandi di quelle clegli altri accampamenti. 9°) 11 numero dei nemici sparpagliati intorno alle tende non è apparso grande. Il maggior numero non portava il baraccano. 10°) Intorno al paese si nota una quantità considerevole di bestiame. 11°) Lungo la strada che va a Snani Beni Adem si è vista una carovana di circa 20 cammelli. Dopo aver preso rilievi fotografici del paese, eseguendo un giro dinnanzi ad e!)<:iO, faccio rotta al Nord e mi r.e1eo nena posizione segnata A sullo schizzo, dove sono tre :l'oncluchi assai vicini e dove conto un ac,campa,mento di 59 tende arabe che parrebbero da pastore. Quindi dirigo sull'alberata di Suani Beni A.dem allo scopo di avvicinarmi al campo nemico per eseguirne rilievi fotografici. Per questo accampamento vale la relazione fatta dopo la ricognizione di ieri. Su Fond,uk Tocar ove notasi una piccola avanguardia di un centinaio di uomini lascio cadere a scopo di esercizio di tiro 6 bombe di cui due hanno presumibilmente avuto buon effetto. Atterro senza novità alle 9,35.

Il 31 il Capitano Novellis, dalle 7 alle 8,25, esegue unari~ognizione su Zanzur, Suani Be.n i Aden, Azizia, Bir .T errina, Fonduk Ben Gascir, Fonduk Tocar. Rimessi al corrente i dati riguardanti gli accampamenti di Azizia e Fonduk Ben Gascir rilevati precedentemente. Un 'altra ricognizione tentata mezza ora prima dallo stesso aviatore dovette essere interrotta perchè s'era spezzato un longherone dell'apparecchio. Nella stessa mattinata il P. 2, esegue la ricognizione ~eguente: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 31 AGOSTO 1912 (dalle 6,40 alle 8,45). -- Piloti: Comand. Ten. <li vascello P-0nzio, Ten. artiglieria Scelzo, Ten. del genio Benigni; meccanico Mantovani. Lascio l'ormeggio alle fj,40 e con vento debale da E-S-E <lirigo sn Punta Tagiura prima ,quindi s,u Si.di Ben Nur, dove giungo alle 7,85. Quivi con gettito di zàv-0rra mi innalzo a 900 metri ·per portarmi a pic'Co sull'estuario del fiume ove scorgo un posto di guardia nemieo di


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t16 -

C'irca 20 uomini sul quale lancio 5 hombe. l1a 611.rnrdia ri::. ponde con tiri di fucileria. Conf.e.rmo tutte le osservazi-0ni fatte nell 'aset'rn,ion e eseguita dal P. 2 il giorno 29 luglio p. p . ...-\ differenza di quanto si era notato in. que,l giorno, oggi si è veduto però un grosso armento di pecore e buoi. Lungo le due carovaniere nessun movimento importante. Solo a <'irca 7 km.. dalla ridotta orientale di 'l'agiura scorgo un gruppo di pa stori P,OndtH'cnti poco bestiame e 4 cavalieri arabi che all'avvicinarsi del dirigibile fuggono recandosi sopra un rialzo di terreno pres8o 1a carovaniera interna. Incontro poco dopo un mezzo squadrone di cavalleria italiana al .t1uale getto il segnale: Un gruppo di arabi armati a 2 km. da noi in direzione di N. E. La cavalleria raccoglie il messaggio. Rientro al CantieTe alle oee 8,45.

GLI AVVJDNil\:lENTI D:EJL. MESE DI .AGOSTO NELI,A ZONA DI r.I1RIPOLI. - Nel mese di agosto, oltre alle azioni di· mostrative eseguite dalle nostre truppe nei giorni 4 e 5 ed alle nostre ricognizioni a Sidi Bilal e Fonduk el 'I1ocar compiute il giorno 6 al Fortino di Sidi Abd el Gelil (come si è già narrato), vi fu qualche avvisaglia ,contro alcune ridotte e si tentò qualC'he razzia nell'oasi. Riassumiamo brevemente. Nella notte dall '8 al 9 agosto un nucleo di arabi si avvirinò ad Ain Zara; illuminato dal riflettore si appiattò. ' sparò qualche colpo di fucile e_scon1parve. La notte dal 16 al 17 alcunì predoni entrarono nel Sà.h el per rubare, ma ne furono subito scacciati dai nostri gregari della residenza. Il mattino del 19 alcuni gruppi di arabi fecero fuoco dal margine settentrionale dell'oasi di Zanztir contro il posto di osservazione esterno del forte di Sidi Abd el Gelil, ma sparivano dopo soli due colpi di cannone. Il 25 a sera furono sparati molti colpi contro il forte di .A.in Zara, cui risposero pochi tiratori scelti; più tardi, verso la mezzanotte, una compagnia appostata fuori del forte, sorprendeva una cinquantina <li arabi, i quali si dettero alla fuga, abbandonando guide di fèr· rovie ,:e attrezz.i da lav~ro,. che avevano rubato. .


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La notte del 23 al 26 nuovo tentativo di razzie nel Sàhe.l, ::;ventato dai nostri vigili gregari. La notte del 26 ai 27 nuova a.vvis_a glia contro 1~opera. di S idi Abd e l Uelil, da parte di gruppi nascosti nell 'oasi, che ~i dileguarono dopo due eannonate.

L'ilnpiego dell'aeronautica nel 1nese di sette1nbre. L'attività del Parco Aerostatico. -

Durante il mese set· tembr~, nella zona d i. rrrj poJj, il Parco Aerostatico ebbe una grande attività, sia per . le a:-:eens.ioni eseguite -col draken, sia per la <li81ocazione delle stazioni foto-elettriche. Si espone pertanto i I lavorn eseguito. Nella prima decade di :,(·!tternbre venne eo111piuto il ~olito quotidiano lav_oro dì manutenzione del rnat('riule neronautieo e di rifornimento alle stazioni foto-elettridte. 11 giorno 10 rientra du ~:faeab<:•:t, il Capitano Pastine che riprende quindi il Comando del Parco. li 12, il Comando dPI Uenio con lettera N. 219G di prot. ordina quanto :-,eg11e: l°) Sia eompletato fon persone e materiale il Parco .Aero~tatieo N. 2, che devfl giungt~rf' da ½nara e proseguire pflr Derna, a cura del Pareo di 'Tripoli. . . ' 2°) TI Ten. Beghi ~\ Ido pa:-::-:i a far servizio al Parco N. :2 -e si tra~h~ri::::ca a HlO t<•n1 po a Vt1nut. 0 ~~ ) Il Capitano l'c1:-:ti1w H·gun u Derna il 2° Parco e vi. resti ~ino a quando ÌI ('011ian<htntfl di qm~l Parco (Cap. De Benedetti) sia in grado di ('.ontinunn· da :-:olo il servizi.o. 1n ba:--e a tale on! i 11<·. il Cornarnhmte del 1° Parco, che:~ couoscc le ('OJHliiioni in ('lii :-:i troYa i I ))Pl'SOnale e il materiale del 2° Parco, ed i suoi l>i:-:ogni, dù !(~ prime disposizioni in rnerito. Si provvede nell 'oftirina del Pa n ·o. allo smontaggio della Yettura auto-foto-elettri<·n 21<' .clw ahlii::-wgna cli riparar,i oni e cambio del pignone a eornna .del di l'l'<~n·nziale e dei di~ehi delh1-frizionP. VE>ngono prelevati i din•r:-:i lJP;t,ZÌ di, rirarnhio al Pareo Automobilisti. Il 1;-5, dal Comando del 1° Corpo d 'An~J.ata: ~p.E><:ia l<\ si ha l'ordine di preparare il parco per un prossimo funzionamento


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a bordo del hrigautjno « Cavai .\ Iarino » già in1piega to per ~er Yizio aeronautico nello scon,o nov ernbn ~, e <li recan;i al Co11 1a11clo .ì\l. ~1arj tt imo p er p render e gli aecordi circa l'imbarcodel Parco s tesso. Jl giorno 18 Yierw pulito e Ye ri f'H·ato il carro verricello a bru<·eia <'1ie don·it c:-;~Pl'e .irnpi.egato a honlo jn lnogo <li quel l(J. a rnotore g ià l(,1 11ponuwa11112nte ceduto al 2" Pa r eo AernstatiC'o ::1. :\:ac·nh rr. e eh e t.roYa:-:i n bordo <le l 11iro:-:<'afo « Sun ni o » no n ancora giunto da Z uara. 11 eano vcl'l'i<'e llo e le cass<~ di. mate· riale twro:-:tat.ico, ve11 gono n el rnattino trasportate dal Cantiere al mo lo CastP11o por es!=:ern -jrnhar<'ati :--111 p ontone ('11 0 lia g ià i <'il.i nclri. Il Comandante~ militare ?ilariUin w ~t.ahi li:,:;<'~ che il trnsforiHH-mto del 11iaterjnl<., a hordo d(•l hrig nn t ino a hhia luogo al le ore l G~~. Alle 1-f1/.1 il 'l'cn. Hegl1i si r0<·a col personale del P arf'o al ::\folo <·n:4<-~llo pPr effrttuare le oprra7,ioni, ma c·aw-a altri i illpt>µ;n i del r imol'(·hiaton', <'Ì<> Yiene ritardato fino a11P ore 17. Alle ore~ ] 6 :il Cornandant(' del Pareo chiamato nl Comando clel l° Corpo d '1\ r rnata, rie<·YP. l'ordine di impiegare il draken n t<~ITa, am~ichè sul ma re, n ella pros!--Ìll1n azione. Il Parco dovrù inYe<'e b:asfo1·irsi alle· c·ffV<' di Ch enrn il giorno dopo e là ntiemlere ordini. Vje1rn c·o:-:ì :-:t1hito ::so~pei-::o l'inv io dei mate· rjal i a bordo del h rignntino 0 si procPc1c' al ]oro sharco dal pontone al molo Caste ll o. Dall<~ ore 20 al le 22 detti m ate riali vt:ngono tra!--portnti C'on anto<'arri a l Cahti rrP Aeronautiro. Il 19, giunge nel matt ino onlin r di i--er vizio del Comando del Genio il qual e rontic>rn~ le r.;e g-ue.nti dispo~iz ioni: l°) Il Parco .Aero:-:tati ro, ~i tnrnforirà in giornata alle ca ve <lPl Gheran e rei-;trrìi a di~posir.ione del Comando clel Corpo <l'Armata.

2°) Le due s tazi011i foto-elettri c]10. «Galileo » 2F e 3li1 ~i

1110Yenmno da Tripol i in g io rnata : mia ~tazione funzion erà al · ]a sc~ra alle cave di GlH~ran, 1111 'altrn all a ridotta N. 3 di Gm:gare~ch. Il ':Cen. Sig. :Ma renghi, jn<'arirato del servi7.io foto-elvttrico, si troverà alle C'ave <li Gheran a dj$posizione del Cornandante del Genio. Alle ore 8 si iniziano ]e operazioni di gonfiamento df>l <lra-


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ken impieganùo il generator e di 11 al :::;ilicio del ( 'nntiere. Dirige la manovra il Capitano Pastine coadiuvato dal 'l'<:>n. Beghi avendo a disposizione il seguente personale: sott '11fricjali 2, caporali ed aerostieri 36 (di cui 12 d.el secondo Pm·co) . .A.lle ore 12 il gonfiam<·m to è ultimato e il drakt'n Yiene te nnto ormeggiato non essendo possibile partire subito causa il vento. Vengono intanto inviati alle cave di Uhenrn 1-! cilindri di H :::tl autocarri del Cantiere, per poter provvedere ai r ifornimenti di gas che si verificheranno necessari. Causa il vento mantenutosi sempre forte, nel pomeriggio la partenza subi::;ce continui ritardi e nella speranza che il vento calmi, si viene a] le 19. Il trasporto del draken, viene esegui to fino <lall 'inizio attaccandolo al cavo di ritegno del verricel!o a hraceia, non essendo possi bile effettuarlo con le squadr e alle fnni di manovra, che sono in grado di sostenere le frequenti e forte raffiche. I1 Parco giunge senza incidenti alle ore 21 rin scendo ad attraversare ed evitare le varie linee fotografiche e 1.elefoniche distese sulla zona percorsa, ma all'altezza della ridotta N. 3 deve sostare e superare la triplice linea telegrafica che scende dalla r idotta al ìvfare, col draken basso ed operande, jJ passaggio delle funi una aUa volta. Durante la manovra di ricupero del draken col verricello. salta per lo sforzo a sbalzi del cavo, dovuto al vento ehe rinforza, la catena di trasmissione degli assi motori, e slitta irn · provvisarnente il freno a nastro del tarnburo di avvolgjmento; il che provoca nn rallentamento delle spine del cavo nelle gol~ dei tamburi di trasrnissiorn~ con conseguente uscita delle, spjne [-;tesse, che accavalcandosi restano gravemente deformate e rjportano la rottura dei lignoli in alcuni punti. Con lunga e faticosa manovra di ripiego si viene ugualmente a ricuperare iJ draken e ad eseguire il passaggio delJa linea. Ripresa la mar· eia col pallone si procede lentamente verso le cave di Gheran. Secondo l'ordino sopra citato, il Ten. :iYiarenghi si trasferù-;ce alh~ cave di Gheran, con le stazioni auto-foto·elettriche 3F lasciando Ja 2]? alla ridotta N. 2 di Gargaresch. Il giorno 20, il Parco giunge alle cave all'una ed ormeggia il draken solidamente sul fondo di una cava, dopo di che si procede alle occorrenti riparazioni al cavo del verricello. Alle ore 61/2 ultimate le .riparazioni, il draken viene attrez-


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zato ad ovest della ridotta. La foschia che vela i1 terreno e lo scotimento <lella navicella che ostacola l'impiego del binocolo, rendono poco efficace l'esplorazione della zona che deve essere raggiunta dalle nostre truppe. Viene osservato lo spostamento delle nostre truppe che oltrepassano il margine est dell 'oa:::i procede in azione. Fonduk el Fondi protetto fino oltre 5 Km. dai tiri di ar· tiglieria e successivamente l'avvicinamento della colonna mobile di Gargaresch. Si scorge poi il combattimento impegnatovi fra le truppe nostre coronanti il ciglione della duna che cinge a sud l'oasi di Zanznr, e le truppe nemiche schierate di fronte a circa un chilometro. Il terreno a nord-ovest <li .F onduk Tocar s1 presenta sgombro. Alle 10,45 vengono avvistate forte colonne nemiche avanzanti da sud, che sembrano provenienti da Snani Beni Aden e sono diretti verso il margine est dell'oasi: esse si presentano in testa a grupp~ sparsi ad una distanza di circa 5 Km. dall'oasi. Alle 11,45 ::-i nota che forze nemiche puntanti sul nostro fianco sinistro, benchè battuto dal tiro delle nostre artiglierie, continuano a minacciare col loro fuoco che appare ben nutri.t0. Altri reparti nemici, si ritirano per le dune a sud di Zanzui'. Non .è possibile valutare le forze. A.lJe 14 1/2 essendo aumentato ancora il vento che tor. menta seriamente il cavo con balzi _d i tensione, oltre i 700 Kg. 5 e riscontratosi oltremodo penoso il servizio della navicella, per le sue oscillazioni, viene deciso il recupero dell'aerostato. La manovra si eseguisce impiegando una carrucola di rimando perchè non è possibile usare le manoveJle del verricello ~ulle quali si rivela impotente ]e forze delle squadre. Giunto a terra il draken, e non potendo più oltre essere govc~rnato a braccia perchè preso in traverso dalle raffiche. il Comandante del Parco, ne esegue lo strappamento per sgonfiar]o rapidamente. Il Parco si · ritira a11e cave di Gheran, riordina il mate· riale e poi si mette in marcia verso Tripo]i per poter proce·· dere subito alla riparazione del draken e a quello del carrn ,; arriceI1o. TI Pareo giunge al Cantiere Aeronautico _alle ore 21.


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Il Comandante del Parco il giorno 25 prende gli accordi eol Comando del Genio, circa il richiesto passaggio di personale da 1 1~ al 2° Parco Aerostatico (ordine N. 2496 del giorno 12) che era rimasto sospeso fino a nuovo ordine e quindi viene dispost o : l° Il Ten. Beghi Aldo passa effettivo al 2° P arco e ne assume .il Comando. 2° N. 1 sottufficiale, caporali e ::;olda ti passano effetti.vi al 2° Parco a suo rinforzo.

L'attività della « Flottiglia Aviatori». Durante il mese di settembre 1.912, prestò servizio di volo alla « Flotti glia Aviatori» un solo pilota e cioè il Comandante della flot · tiglia ·s tessa Capitano Alberto N ovellis di Coarazze. E gli cornpì il seguente lavoro: Il giorno 6 esegne. nna ricogni zione sulla linéa nemica senza rilevare nulla di nuovo. Il 9 scopre un nuovo accampamento a Fonduk el Fondi. Il 14 consegna al Comando del corpo d'occupazione uno i::;chizzo contenente le accidentalità e la natura delle zone di terreno d~ possibile avanzata v en;o Suàni Beni Aden-Azizia, verso Zanzur-Zavia e verso .A.in Zara-Fonduk Ben :Q~tscir. Allo schizzo annette note circa la presunta natura e 'percorribilità delle suddette direttrici di marcia. · , · ·· · Il 15 esegue una ricognizione su ZanzurrSciad-El 1\1:'ajaHaschian-Suani Beni Aden, Fonduk Tòcar . · Il 19 compie una ricognizione · su <( Zarnmr-Sciad-E1 JYiaja.-Geddaem-Zavia-El Hascian~Suani Beni Aden-Fonduk El Tocar, « dietro ordini ricevuti in relazione all'azione stabmta pel giorno seguente su Sidi Belai e Zanzur ». Indi riceve dal Comando del Corpo di occupazione gli ordini per il giorno seguente: « Agli aeroplani è assegnata l'esplorazione del settore Fonduk Tocar-Suani Beni Aden-Fondnk Ben Gacsir-Bir Tohras per segnalare eventuali movimenti del · nemico verso k! trincee e l'oasi di Tripoli durante l 'azi9ne ». Il 20 riconosce Bir Tuteh, Bir El Gerni.fa, Fonduk El Seherif, Bir Tobras, Suani Bu Gancia, Fonduk Ben Gacsir, Bu Selim, Fonduk Tocar, Fonduk Ben Gascir, Bu Selim, Foncluk 'l'ocar, Snani Beni Aden, Zanzur, Sciad, Sidi Belai e la zona fra le strade Gargaresch-Zanzur e Fonduk Toear-Snani


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Beni Aden. « Riferisce le informazioni rig uar<lanti l 'azion~ del nemico verso N. oasi di ~rripoli ed i suoi movimenti verso Zanzur telefonandole dal Campo (collle da ordini ricevuti>. L'~· :-;piorazione è stata e~te::;a oltre i limiti. assegnati i I. gjorno 19 non avendo il dirigihile potuto u::-cire a cau~a <lel vento>>. Il giorno 21 riconosce sgombra tutta la zona fra Gargaresch ed Ain Zara, zona nella qua1e, a detta d 'jnfonnatori ::,1 annidano nnc]ei nemici per agire contro le trinre<~.

La .Kidotta del Garian.

Il 22 riconosce tutto il fronte nernico ,fra Gallet El For· gian-Fonduk 'l'ocar-Suani Beni Aden-Fonduk Gascir-Suani Ru Gancia-Bir Tobras-Est di Tagiura e ritorno verso ovest per Bir Eunianto-Sciad-Sidi Belai-Zanzur. Nota un concentramento generale del nemico sui soliti (·ampi di Suani Ben Adem e Fonduk Ben Gascir con nucl8i avanzati verso Zanzur-Fonduk El Tocar e Sciad. Il 23 fa una ricognizione su El Hascian-Gennifa-ZaviaGeddaem-El Maja.


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11 26 compie una ricognizione Hl Ain Zara-Albero lsolato FonJuk Ben Uascir-Collet JDl F ergian-'l 'agiura,

L'attività del cantiere Aeronautico. - .N'ei primi giorni del mese di sette111b1·e al Cantiere Aeronautico, essendo arrivato <lall ?Italia il nuovo involucro del Dirigibile P. 3, s'iniziò il lavoro per rimettere in perfetto stato di funzionamento la detta aeronave. Inoltre, in tutti i giorni nei quali non vennero eseguite delle ascensioni, il personale fu adibito ai lavori di sistemazione <.lel campo, dell'hangar · nuovo e della linea elettrica. Il giorno 27 si recarono a visitare il Cantiere Aeronautico S. A. R. il Duca di Spoleto, il Contrammiraglio Del Bono e gli allil~vi del 1° Corso dell'Accademia Navale. Nel mese di settembre furono compiute <lai dirigibili 13 ascensioni, dalle quali riportiamo quì sotto le relazioni dei Co· mandanti: ASCENSIONE U.El~ DIRIGIBILE P. 2 DEL 3 SETTEMBRE 1921. - Piloti: Cornand. 'l'en. <li vascello Ponzio, Ten. di artiglieria Scelzo, Ten. del genio B enigni; meccanico Mantovani; marinaio Asoro. P rofittando di un vento teso da Ovest Nord Ovest alle 7,55 dirig'CJ 'Verso Ovest per eseguire una ricognizione delle oasi di Zanzur Seiad ed El :i\faja. Noto quanto segue: Quattr o o ,cinque cavalieri arabi sulla carovaniera orientale tra Zanzur e Suani Beni Adem, al limite dell'oasi di Zanzur. Al passaggio, del dirigibile che è in quota 700 si nasc,ondono in un fonduk e SJJarano. Sulla earrovan.iera El. Sciad-Zanzur una diecina di cammelli sparpagliati. L 'oasi <li Zanznr appare Bgomhra. Solo poche persone nei fonduki me1ridiona:li da uno dei quali esce del fumo. L'oasi di El Sciad appare poco popolata. Non si scorgono cavalieri arabi, ma si vede del h('stiame. Sulla carovaniera El. Sciad-E1 l\faja, c.irca 10 c:avalioeri arabi che marciavano in direzione di Owst. A Sud di El Maja tre arabi appiedati e un cammello. El Ivlaja appare, benc.hè non molto, più ·popolata di El Sciad. A levante di EI Maja, a circa 600 metri dall'estremo deU'oasi si nota una nuova linea di trinceramente corrente da Nord a Sud da circa 500 metri dal mare sino a raggiungere la carovaniera principale. Le trincee appaiono ben fatte. In alcmni punti appare fatta con tracciato geometrico che po/


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trebbe far strp,porre si tratti di 1rn appostamento p er 4 can n<mi. Ve1·80 il centro la ]inea cli triilcea si raddoppia. per circa 150 metri. Pr-endo nurnero:,e .fotografie ron la marçhina teleobiettiva. La linea di trincee appare cornpl-etamente disabitatn . ·

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Tempo incostante. Vento basso da Suù Ovest e teso in alto dà Nord Ovest. Durante l'ascensione il vento dis,cende anche in basso per Ovest Nord Ovest. Attierro senza novità alle ore 9,15. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 6 SET1'EMBRE 1912. - Piloti: Cornand. 'l'en. di vascello Ponzi<>, Ten. d'artiglieria Scelso, 'ren. del genio Benigni; meccanico A1·duino; marinaio Asaro. Partito con 24. sacchetti, 20 latte di benzina e 40 kg. di acquH Sceso con 21 seeC'hetti, id.id. Lascio l'ormeggio alle 6,30 ed ·eseguo un largo giro verso Ain Zara allo scopo di assicnrarmi del buon funzionamento di tutti i congegni · e del motore, in vista del nuovo montamento del dirigibile. Poichè tutto agisce in modo perfetto, dirigo su Fonduk Ben Ga,scir seguendo ·I 'Uadi lVIe~enin. All'altezza della linea che congiunge la Palma isolata a Fonduk Tocar si scorgono 4 cavalieri turchi e nelle vicinanze un ·posto di guardia occupato da ·qualche arabo. La regione più a sud lungo il fiume appare oggi più popolata ch'e al consueto. Gli a1·1na.ti però sono pochissimi e molto sparp,agliati. Poco al no,rd dcll 'accaù1parnento occidentale di Fonduk Ben Gascir si scorge un gruppo di almeno 150 arma.ti a piedi che in formazione. assai sparsa marciano in direzione di Nord. Dirigo in segnito sulla strada Fonduk Toca.r-Fonduk l\fagguz e anche su questa noto un movimento accentuato di armati e di qualche cavaliere. Giudico che il complessivo degli armati in movimento su tutto il fronte possa essere di circa 300 persone. Credo debba trattarsi di una ricognizione. Alcuni arabi e qualche rego1are turco sono sulla. strada che da Fondnk Toear mena a Tripoli a. circa 1500 m. dal Fonduk Ritorno al sud ·di Ain Zara verso la palma isolata per acce-rtarmi che la strada che mena a Bir 'l'obras sia sgombra. E tale la trovo. Verso le 8,30 le punte prima avvistate (e tra. f\Ueste 5 cavalieri turchi galoppanti nel lVfogPnin) accennano a ritirarsi Percorr-o il fronte dell'oasi di 'l'agiura a cirea 3 km. dai forti passando per Bir el Turchi. 'l'ale fronte è ·completamente deserto. Atterro senza novità alle 9,15. ASCENSIONE DET1 DIRIGIBILE P. 2 DEL 7 SETTEIVTBRR 1912. - Piloti: Comand. Ten. di vascello Ponzio, Ten. d'artiglieria


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Scelzo, 'l'en del genio Benigni; meccanico Mantovani; Comandante del Gen io Colonnello Venturi AYendo a bordo il ComanJ.ante del genio cli Tripoli, dirigo sn Ain Zara prima, quindi su Bir Tobras mantcnend,omi fra il ì\ilegenin e ia carovaniera. Giunto in po:si%ione tale da poter ben di stinguere il :fronte nemico accosto a dritta pa:ssando dinanzi a Fonduk Den Gascir e Suani Beni Ad<'m; quindi dirigo su lfonduk Toear mantenendomi nella quot a media di 850 metri. Noto quanto segue : I nvariati i campi di Ji'onduk Ben Uascir e Suaui Beni Adem . Deserta. la strada verso Bir Tobras, e deserto il letto del Megen in. Sensibil mente aumentato il nucl eo di armati di Fondnk T•ocar. Giudico che fra F. l\Iagguz e 11'. Tocar possono essere distr ibuiti <!irca 100 uomini: 4 cavalieri ara bi si sono spinti fino a due chilometri circa dai n ostiri posti di gmircl ia . ~u questi armati lascio cadei1·e 4 bombe e ferisco nn cavaliere. Il dirigibile è fatto segno a fuoco di fuc ileria. Proseguo per l 'oasi cli Zanzur che non appare popolata; quella di ~ciad ha pochi pastori. ~elle i,;tracle che da Sciad vanno nell 'intern-0, noto due carovane di pochi cammelli e qualche cavaliere . F ra Sciad e il ma re noto nn piccolo ]>osto di guardia arabo di circa 10 arma t i sn i quali getto due hombe, di cui una cade assai vicina al bersaglio mirato. Da El lVIaj a si conferma la presenza delle note trincee : qneste bene c~serYate, dimostrano essere tnttP. destinate a truppe armate di fucile. Anche a parere del Comandante del genio, devesi eseludcrc la supposizione che il tracciato «a grec.a» di alcune cli esse clebha poter servire per appostamento di ·cannon i. Tale t racciato sembra abbia invece lo scopo di proteggere gli armati da l tiro di infilata sia dal mare che éla terra. Atterro senza noYità alle orr R,45. D nrante J 'intera ascensione il manometro del compa1timento 8 non ha funzio na to ·ed ha. segnato depressione.

ASCENSIONE DET1 DIRIGIBILE P . 3 DEL 9 SETTEMBRE ]912. - Piloti: Coman d. Ten. di vasc:ello Ponzio, Tien. d'artiglieria Scelzo, T en . del genio Benigni; meccanico Arduino; Maggiore di S. lVI.

Snarez. Per ordine ricevuto dal Supt?riore Comando mi reco a fare nna. ric ogni?.ione nell€ vicin anze di F . 1'ocar e nelle zonr éli teneno chr cir(·.onda110 l'oasi di Zanznr, doYe, secondo aìcune informazioni, risulterebhc che il n emico sta <'Ostruendo Hnei> cli trincee.


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:Malgrado il tempo fosco mi assicur,u che nessuna opera del genere trovasi nelle località dianzi accennate. Noto im;ece un sensibile mov imento di uomin i, cavalli e cammelli sulla caro,·aniera che uscendo dal lembo Snd Est dell'oa8i, dir igono verso S. B. Adern .

Bombardamento di Zuvisa. Tutti gli uomini ed i quadrupedi a piccoli gruppi ed abbastanza sparpagliati al passaggio del dirigibile camminano verso l'oasi. Ritengo trattasi di una spedizione armata. per eseguire il raccolto dei datteri da'i palmizi d i Zanzur. Giudico (~he il complessivo numeN dei nemici sia di circa JOO persone. L'oasi appare assai più popolata dell'ordinario. Scorgo qualche cava] iere e degli arabi che si appiattano nei fonduchi aprendo un fuoco di fucilt>ria assai vivace c,ontro l 'ae~ ronave. Getto tre bombe sul gruppo di arabi che percorre la carovaniera. Rseg110 quindi un completo giro deU 'oasi prendendo 24 fotografie dell 'oas1i stessa per poter fare un rilievo.


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Nel c:ontempo ed a sC'opo di espe1-irne11to, lane.io verso 'l'rip,oli 6 pie~ cioni Yiaggiatori che reca110 i due ::-.egncuti mes8agg i: « Nulla d i note. vole. Kon si vedono trincee: c:irca 100 nomi11i snl la cariovaniera Zanzur

:-::;uani Beni A<.len1. Circa 200 uom ini sulla carovaniera da ~c iad a Zavict lvfowiatta. I piccioni e::;eguoi10 qnalche gii-o intorno a l d irigibile, quindi si abbassano di C[UOta e di1·ig<mo su Trivoli. Tre <.li essi. però, eel'cano d i 1·i 1orna1·e a bordo prima cli ahbassarsi rd 11 no di essi si avvicina all 'diea destra. ~timo eht sarà neccs::.ario C<'l'Nlre il modo di evitare in seguito <mesto grave inco11n•nicn1e. Dall 'o·a sì d i S<'iacl O\·e :,;c,orgo <111alclH' anuato, ::;i s para 1ipetutanwnlt> contro il d.irigibile. 1.·n colpo rag~'.'Ìtmge la navice lla in qud~ 1ie parte meialli<'a. Dall 'irn,ieme delle osservaiioni .fatte panni do\·er d edurre c.:hC' il nem ito ha ripreso una notevo le attiYità ne i clinl'ou1i e nell 'inf"erno dell 'oasi. Ri,e ntl'o senza nov ità alle 8,':15 dopo chw ore <li moto vrr~o i 1000 metri t r ovo vento teso d,1 N'ord l·~st . .'.\ell 'involncro :-: i sono contati :-;·ei fo 1·j . :\SCE.\'}il()NE DEL DlUIGfBILJ·~ P. ::? DEL 10 :::il~'l"l'El\IBRB 1912. - - Piloti : Comand. 'l'en. d i vascello Pom~ io, 'l'en . d'art iglieria Sce.lzo, 'l'en del genio Benigni, S . Tc.'n. del geni o Se:nsaderni'ri; mecca 1u/ . co 11[ .v' .a n tonnn.' :\ii innahm gnicfatamen1e fino a s:io nl!'tr i. Srnpo d('llH a8,censionc è ClllE'll,o di <':~ereitarmi nel Lrnc io d i granate e d i eerc·a.1·e cl i [l g'ginn~rre qualche dato relativo all 'e[i'i('a cia di ('sse <'c1 al loro ra:gg"io d i ::izionc>. bersaglio è nn fayolone. Lancio eonscentivanwn1'e 10 horn he .A.1rn scn, (1tw B. S. tipo nuovo <) Lma B. S. t ipo wcchio. So lo le IJ,o rnbe Aasen f'S pl odono. Il t iro che in principio è im1wrfrtto, mig1iol'a in S('gnito, rd in ult im o mm salYa d i G l>ornl>e Aa;1sen la11<.' ia ta e.fa. 520 m. d i aJt07,:~a salt.a re in Snin1mni .ii hr~rsaglio.

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Nel roni:e1n p,c> c·erco cli i:l'oval'e Lll lè1 finta to l' pe<lin~ <' h i~ è stata ancorata a a metri dalla snpf.:'t·fic ie dE>ll :acqnR. N( ssm10 ne c·1mos('<',·c1 JR. 11bicazi011e. In 500 metri cli q11ota la si :-:'C'opre f'aci lmrnte <Hl <Wchio 1lltdo. Era pittur;ita cli rosso . Scendo srnzc1 novità. alle 8, 10. Durante il tiro rnclo ermf<'l'lllandomi 11t•H'op inionc dw ,cie,co1-rr., per nigg-:; ungerr nnR. d isC're1n alt0z;.:<1 , fal' sì c·I H' il timoniere poc,::.:a a,·ere 0


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sgombra al disotto la visuale, in modo da non perdere di vista il heri>aglio fino a che questo sia sulla vertieale dell 'aer-0nave. Hanno assistito all'intera manovra gìi allievi della R. Accademia ~ava.le.

ASCENSiç)NR DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 13 SETTEMBRE 1912. - .Piloti: Comand. Tc11. di vascello Ponzio, Ten. d 'artiglieria Scefao, 'l'cn. del genio Benig11i; meccanimo Arduino. Las·cio l 'orme,g gi,o alle ore 9 e mi porto al vento stù mare. L 'atmosfera è molto agitata ed il vento di Nord E st toglie moH.a velocità a I dirigibile. Giunti in 350 metri di quota, ritengo inutile proseguire nell 'ascen~ione ed atterro alle 9,45.

Nostri accampamenti con ridotte a Zavia .

.ASCENSIONE D"EL DIRIGIBILE P . 2 DEL 16 SETTEMBRE 1912. - Piloti : Corna.nel. Ten. di vasciello Ponzio, Ten. d 'artiglieria Scelzo, 'l'en . del genio Benigni; meccanico Mantovani. Lascio l 'ormeggio a.lle ore 6,30 e con giro sul mare entro in tetra g-im1ge:ndo a KaliLet el Fo,r gian in 900' metri Quindi seguo la ratta. F. T,ocar, S. B. Adein (campo), Zanznr, Sciad el i\faja, Geéldaem e Zavia.


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E' scopo dell'ascensione qmillo di controllare la situazione delle forze nemiche· segnalate dal Bollettino del 15 agosto. Noto quanto segue: a) La guardia di F. Tocar è come al solito ridotta ad un centinaio di uomini. Parecchi di essi sulle dune antistanti il fonduco. b) A Kallet el Forgian nessuna guardia.

e) Quasi deserta la strada da :F'. Tocar a S. B. Adem.

cl) Apparentemente invariato il campo di S. B. Adem.

Popolata di armati invece la strada che da S. B. Adem porta a Zanzur. Gli armati procedon tutti verso Zanzur. Pochi cavalieri. Il nemico marcia molto disordinatamente, a piccoli gruppi variabili in numero da 20 ·persone in giù. Nei pressi di Bir el :Manli noto tre attendamenti di 25, 30 é 10 tende arabe rispettivamente. Nel più meridionale una tenda turica. Invariato l'attendamento già noto di Ben Zalla, presso i tre fonduchi. A nord di El Ascian noto successivamente 5 gruppi di attendamenti arabi. In alcuni di essi delle spiccate macchie gialle sul terreno fanno credere trattarsi di ingenti raccolti di datteri esposti al sole. Nell'oasi di El Sciad poche tende arabe che si nascondono fra i palmeti. Deserte le trinc.ee di El l\Iaja. Entro l'oasi un piccolo accampamento arabo fra le palme, e due _tende turche. Nei dintorni di entrambe queste oasi, parecchi armati che non hanno direzione precisa. Poco popolate le oasi di Tina ·e Tuebia. Deserta l'oasi di Geddaein. Lungo la costiera. di El lVIaja e Zavia a circa ogni chilometro, piccoli posti di .guardia nascosti nelle buche -presso la costa. A Zavia, nel punto ove la strada -che viene da Est Nord Est e da Geddae-m un accampamento di 9 grosse tende turche e di una baracca che circonda del nostro tip,o « Roma ». Deserte ed inalterate le piccole trincee di Zavia prospettanti in mare. Nell'ultimo tratto fra El Maja e Z.avia essendo in quota 1100 la velocità dell'aeronave cresce sensibilmente. quando accosto per far !~itorno, infatti, un vento teso da Nord Est diminuisce moltissimo la velocità <lell 'aeronave. Poi<.~hè il mare ~ tranquillo stimo convenient•e·. ,di scendèrB in 500 metri, oxe jnfatti trovo minor vento. Sono obbligato però a non inoltrarmi in terra.. Tra I 'oasi di Sciad ed il mare scopro circa 300-400 armati che hanno il fronte verso Zanzur, benchè aìlungati su una duna parallela alla -costa. Un colpo da 149 dalle ridotte .S. A. G,elil mi avverte che questa ha aperto il fuoco sni detti armati. Lancio due, messaggi, core)


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rendo alternativamente fra i pezzi ed il bersaglio e comunicando il risultato dei colpi. Ben presto il tiro ristùta centrato ed il nemico infatti retrocede. Anche l'Etna ed una nave mino,r e , aprono il fuoco su El Sciad. In complesso, benchè sia assai difficile esprimere un esatto giudizio dato l'irregolare: sparpagliarnento delle forze nemiche, parmi dover ritenere che, eccezion :facendo degli armati che possono trovarsi nei varii accampa.menti, circa 1300 uomini dalle varie strade convergono sull'oasi di Zanzur. Nell'interno di questa non ho potuto scoprire forze note:voli. Alle ore 9,15 atterro senza novità all'hangar.

ASCENSIONE D~JL DIRIGIBILE P. 3 DEL 17 SE'l'TElVIBRE 1912. - Piloti: Cap. di corvetta Denti Pirajno; Comand. 'l'en. · di vascello Ponzi-0. Ten. d'artiglieria Scelzo, 'l'en. del genio Benigni; me<!,<'anico Arduino. Lascio l'ormeggio alle ore 7,10. Il Tenente Scelzo prende il comand,o della manovra ed in segl1ito resta ai timoni . . L 'atmosfera è agitata. Il ~irigibile fatica .molto a salire ed in 500 metr i resta con soli 10 sacchetti. Il motore accenna pure a· qualche irregolarità. Stimo conveniente desistP,re dall'eseguire una ricognjzione che non risulterebbe proficua. Il 'l'eneinte. Seelzo eseg·ue I 'atterraggio, che, benchè in condizioni difficili stante 1'.inc,ostanza dell'atmosfera, riesce bene. P ren do terra alle ore 7,55.

ASCENSIONE DBL DIRIGIBILE P. 2 DEL 19 SETTEMBRE 1912. - Piloti: Ca.p. di corv-etta Denti di Pirajno; Comand. Ten. di vascellù Ponzio, Ten. d 'artig·lieria Scelzo, Ten. del genio Benigni; meccanico Mantovani. Lascio l'oriueggio a.Jle ore 7,20 .e dirigo al vento che spira teso da E.S.E .. Giunto in 500 m. S~l territorio di Sidi Messri e Ain Zara dietro parere del Comandante del Cantiere poggio in poppa per la troppv forte velocità del Yento, per la foschia che si riscontra oltre i 550 m. e perchè il ca.rter dell'elica D scalda eccessivamente. Durante tutta la ascensione ha la dire!zione del dirigibile il Ten. Scelzo che, malgrado. l'atmosfera agitata, parte ed atterra assai regolarmente. PREVI.A. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 20 SETTEMBRE 1912. -· Piloti: Cap, <li ~orvctta Denti di ,P irajno; Comanrl.


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Ten. di vascello Ponzio, Ten. d 'artiglieria Scelzo; meccanico Arduino. Lascio l'ormeggio alle 6,15 in navicella; 7 ore di marcia, 40 bombe pìe;cole e la zavorra sufficente per raggiungere in 800 m. con un 1'€siduo di 6 sacchetti. Il pallone sonda avvertiva vento prcs<mo ai 10 m. verso i J 00-400 m. da Sud- Est. Giunto in quella quota infatti l'aeronave perde qnasi comp,l etamente la, sua velocità. P er ordinf c1?1 0-0mancl. Denti manc,, ·.: o ~ol1.ce.itamente per riprendere terra e rientrai-e in hangar. In seguito al tri palloni sonda indicano che il vento tende ad aumentare ancora. SJ;JCONDA ASCENSIOKE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 20 SETTEMBRE 191_2. -- P iloti: Cap. di corvetta Denti di P iraino; Comand . 'fen. ,di vascello P onzio, Ten. d 'a,r tiglieria Scelzc; m~ccanico A rduino. Laseio nuovamente l'ormeggio alle ore 9. 30 recando lo stesso carico di navicella. L'ultimo lancio di pallone indicava una media di circa 6 m. da Sud-Est, però nella quota 300-450 il vento da 9 m. salta va a 3m. e nel complesso l'atmosfera sembrava agitatissima. L'aenave infatt i anche verso i 250 m. è entrata in quota assoluta.mente non navigabile e tale da cimentare la. stt'nttura del dirigibile. Si sono certamente passati i 35° di beccheggio. I n conseguenza il Comandante ha ordinato di pr ender-e terra, ciò che ho eseguito con manovr a non tr,oppo facile alle 9,55.

ASCENSIOKE DBL DIRIGIBILE P. 3 DEL 22

SETTEM-

BRE 1912. - Piloti: Cap . di ·cor-vetta Denti di Piraino; Comand. Ten. di vascello Ponzio, 1'en. d 'artiglieria Scelzo; meccanico Arduino. Lascio l'ormeggio alle ore 7 e mi porto nella quota di 450 metri che per ordine del Comandante non supero data la foschia che nelle quote superiori impedirebbe di eseguire una p roficua esplorazione. P assando sul Blok-hanse di Gheran mi incontro sulle posizioni oacupate da noi nel combattimento del 20 settembre. ' Non scorgo nemici nella dfre zione <li sud rispetto a queste posizioni. Giunto al l'altezza dj Zaviet l\'fisciatta il dirigibile, che è nella bassa quota di '480 metri, è fatto segno a vivace fucileria tanto da obbligarlo con ra.pida accostata a, dirigire su Sìdi Belai pm·e occupato dalle nostre forze. Giudico che nella suddetta oasi di Zaviet Misci atta siano presenti circa 500 arrnati ma non posso sco,r gere quanto è occnl1a to d a i · palmeti e ,dal grosso caseggiato.


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Anche dall'oasi di Sciad partono numerosi colpi di fucile contro il dirigibile. Non si riesce a determinare esattamente le forze nemiche celate nell'oasi. Su Sidi Belai metto prora ad est, ma il vento di sud-est, che ha favorito il dirigibile nell'andata, ne ostacola il ritorno. Sono obbligato a :recarmi sul mare scendendo in 200 m. circa ove ritrovo la calma. Atterro ·Senza novità alle 8,15.

L'Anfiteatro romano presso Sabatta.

ASCENSIONE DEJJ DIRIGIBILE P. 2 DEL 27 SETTEMBRE 1912. - Piloti: Cap,. di corvetta Denti di Pir aino, Comand. Ten. ,di vasoello Ponzio, S. Ten. di vascello Brivonesi, S. A. R. il Duca di Spoleto, Contrammiraglio Del Bono, 1° 'ren. di vascello Negrotto Cambiaso.


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Lar:;cio 1'ormcgg io alle ore 7,4:i e rni trattengo, ju qu ota 11ot1 super-io1·e ai 250 m. perchè al dii-;orn·n d ei 3.>0 n1. soffia. Ycnto dc1 snd-ovest co11 forza media cli 12 m. Esrguo nn giro su T1·i p0J j ed attel'l'O senza novità ailc ore 8,1 3.

GLI A vv1,~.N'lM ~~Tl DEL )Lb~SE DJ S.f1~'11 '1''1~MB R,FJ. La Battaglia di Sidi Bilal. Corue si sarà rileYato da11e r ela~ioni de lle attivi fa . ,:\ ei:onuutica <lei mese <li settembre il. giorno 20 vi fu una battaglia sanguinosa fra le nostre truppe ed i turco-arabi nella zona di 'l'ri poli. Il Parco A.erosLutico concor~e efficacemente all 'esplorazione del terreno del campo Ji battaglia. I dirigibili tentarono due uscite per portar~i sul luogo ove si svolgeva il combattimento, n1a a causa delle condizioni atmosferiche forte· mente avverse non potettero raggi un gere l 'ohbiettivo. l/aeroplano riportò prer.iosc informazioni. l1Jcco intanto, brevemente, lo svolgimento e l'~sito della memoranda battaglia detta di Sidi Bi lal. L '.occupazione <lc'JJ 'altura di Sidi Abdul Gclil ci consenti va di dominare 1'oasi di Zanzur; in vista però di eventuali fntnre operazioni occorreva as~icurare il possesso materiale <lcll 'oasi e perciò spingere l'occupazione sia sulle alture che Ja cingono a sud, sia al cli là dell'uadi Hira; e precisamente sull'altura di Sidi. Bilal. E il 20 settembre 1912, tre giorni dopo la sanguinosa sconfitta toccata a Derna alle truppe di Enver Bey, il nemico lasciava a ltri 2000 nomi ni cir ca sul campo di battaglia di Sidi Bilal e la sua resistenia at torno a T ripoli venjva definitivamente fiaccata. L e nostre perdite fu ron o gravi ~ebbene di gran lunga inferiori. a quelle subite da] nemico: J O uf.ficiali morti e 22 feriti, 105 uomini di truppa morti e 411 feriti. Le truppe avevano <lovnto manovrare e com battere su un t erreno chE' rendeva faticoso la rnarcia e diffi.cili gli spost amenti; ]a temperatura in alcune OTe era stata caldissima (32° all 'ombra) ; eppure, guidati <la uffici.ab che seppero essere di splendido esempio, i so~ dati nostd di tutte le armi , di t:utti i corpi e quel1i coloni ali furono veramente mfra.bi.li sia per la prova di re::;isten7,a. data durante J2 ore <li comhattimento, sia per lo spirito elevatissimo <li cui furono animati.


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La ridotta di Sidi Sabbinan.

La ridotta di Sidi Belan.


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. L'impiego dell'aeronautica nel ntese di ottobre. L'attività del Parco Aerostatico. - Il Parco Aerostatico di .rripoli, durante il mese di ottobre, ebbe la seguente attività; Il giorno 4 ottobre, avendo il Comando del P residio rli Derna comunicato che non aveva più bisogno del 2° P arco Aer0 nautico, il Comando del Corpo d'Occupazione ordina che esso Ri sciolga ed i suoi elementi rientrfr10 al l° Parco che dovrà al più presto trasferirsi alle cave di Gheran (Zanzur) per procederf' colà all'esecuzione di un rilievo fotografico dell 'oasi di Zanzur, · delle opere staccate ed al servizjo di esplorazione della navicella. P er effetto di tale disposizione rientrano al 1° Parco il Ten. Beghi, il S. T en. Erani e 45 aerostieri. Nel pomeriggio per mezzo di camions e del carreggio del Parco stesso vengono trasportati al cantiere tutti i materiali aerostatirri ed i cilindri che trovansi al posto per essere imbarcati per Derna. IÌ giorno 6 il Parco parte da Tripoli alle ore 6 e giunge alle cave di Gheran alle ore 10 ostaco1ato durante H trasferimento <lal vento. Il draken è portato sul cavo di ritegno del verricello motore a 100 m. di·quota. · Alle cave di Gheran il draken deve essere ormeggiato ~mbito perchè non è possibile compiere ascensioni. L'aerometro segna 15 m. di vento a raffiche al suolo. Viene sistemato l 'accampamento e provveduto al ricovero dei materiali aeronautici. Il giorno 7 alle Cave del Gheran, hanno luogo nel mattino due ascensioni, dalle 7 alle 9,30 e dalle 10,15 alle 11,45, a quota di 650 m. Durante l'esplorazione vengono scorti movimenti poco a nord di Suani Beni Aden ed un gruppo di cavalieri presso il fonduco « Castel Pascià ». L a zona desertica. a sud si presenta completamente sgombera. Nel pomeriggio si riprendono le a;.;censioni che si protrag-· gono fino. alle ore 18,30 senza novità di ri]iffvo. Il 10 a11e Cave di Gh e:rn.n , nel mattino vento forte : alle ore 8 l'aeromometro segna 12 m. a terra. Non si fanno ascensioni. Il personale esegue un lavoro di sterro snl fondo della cava per sistemare meglio il draken alJ 'ormeggio in modo che sia meno tormentato dai venti di n ord. 1


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Nel pomeriggio si approfitta di una tregua del vento per eseguire un'ascensione alle 15,30; alle ore 17 si deve ricuperare il draken perchè il -vento ha nuovamente rinforzato. Durante l'esplorazione dalla navicella vengono avvistati <liversi gruppi nemici in vedetta a circa 5 km. sud di Zanzur e piccoF mo-vimenti al fonduco detto Castello del Pascià. Il draken viene solidamente ormeggiato alle ore 17,30. Il giorno 11 alle ore 7 mentre il personale attende al disor· meggio, per innalzare il draken, si leva un forte vento da le.. vante che costringe a sospendere l'ascensione. L'aerometro dà a teITa 14 m. Fino a mezzogiorno il personale continua il lavoro di protezione d'ormeggio. Alle ore 16 il vento cala e si può <;Ornpiere un'ascensione fino alle ore 17,45. Veng9no dalla navicella avvistate le solite vedette nelle <tune molto a sud di Zanzur, e numerose fumate, vicine a circa 2 km. nord-ovest di Suani Beni Adem. Alle ore 18 il draken viene ormeggiato. Il giorno 15, essendosi il vento calmato durante la notte, il P arco parte dalle cave alle ore 7,45 nella speranza che diradatesi le nubi sia possibile fruire del sole per eseguire le fotografie dall'alto dell'opera quota 39 e del margine orientale del1'<,asi di Zanzur. Vengono eseguite due fotografie dell'opera che :rieRcono poco bene causa cattive condizioni di luce. Durante l 'ascensione vengono scorte tende nel fonduco a Sud-Est della ridotta, a 5 km. circa (Castello del Pascià). Il giorno 17 il Parco parte alle ore 6,30 dalle Cave e si ilirige alle ridotte di Sidi Abdul Gelil da dove si dirige poi a sud ·fino a1l'oasi piccola di Zanzur. Durante le ascensioni ivi compiute dalle 9 alle 12,30 vengono scorte molte fumate a 10 km. sud di Zanzur e due gruppi di pochi cavalieri sulla· carovaniera Zanzur-Suani Beni Adem marcianti verso sud . . Alle ore 15,:30 il Parco rientra a11e cave di Gheran. Verso le ore 17 si leva improvvisamente un forte vento di N. E . <>he minaccia seriamente l'ormeggio del draken. Il vento continua durante la notte. Il giorno 19, dato il tempo incerto e saputo dal Cantiere Dirigibili che a 1000 m. di quota il vento è forte ed ha tendenza ad abbassarsi, il Parco rimane alle Cave. Alle ore 9 viene innalzato il draken a 450 m. di quota; la ascensione dura fino alle 11 in cui il draken viene ormeggiato


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essendo rinforzato il vento. Durante l'ascensione si scorgono diverse pattuglie arabe sparpagliate in ricognizione, all'altezza di Fonduk Tocar. Il giorno 20 il Parco parte alle ore 7 dalle Cave col .draken a 450 rn. e si dirige alla ridotta Sud-Oasi dove giunge alle ore 9. Vengono eseguite fotografi.e delle posizioni rafforzate per quanto l.e condizioni di luce poco buone, non diano affidamento di riuscita. Dalla ridotta Sud-Oasi il Parco risale a nord fino a Sìdi Abul Gelil da dove rientra alle cave lungo la costa. Nel1'ultimo tratto del percorso, il draken è molto ·tormentato dal vento che ha rinforzato.

L'attività degli aviatori. - Nel mese di ottobre, e precisamente dal 1 al 20 ottobre, ·giorno della cessazione delle ostilità, gli aviatori eseguirono ì seguenti voli·: Il giorno 2 il capitano Novellis compie una ricognizione per Ain Zara, Collet el Forgian, Bu Selim, Fonduk Ben Gàscir, San1ek Bugiafer, Zanzur. Constata . che gli accampamenti iridi· cati da informatori a San1et Bugiafer si riducono a un insignificante aggrùppamento di tende beduine: Il giorno 7 lo stesso aviatore 'esegue una ricognizione su .t-anzur, Sciad Hascian. Nessuna novità importante. ' Il giorno 12 si fanno due ricognizioni: una pel J\fegenin su Suani Bu Gangia, Fonduk Ben Gascir, Suani Beni Adem, Zan· . zur, Seiad el Maja, Hascian, Fonduk el Tocar (capitano Novellis); l'altra con percorso come sopra, però limitato a Fonduk Ben Gascir, Suani Beni .A.dem, lfònduk Tocar (S. ~I:1en. :Brunetta d'Usseaux). Si constata sparito l'accampamento turco di Smmi Beni Adem, diminuiti gli altri accampamenti' pure turchi . di Fonduk Ben Gascir., Suani Bu Gangia; gli accampamenti beduìni appaiono diradati. Il 17 non si riconosce nessuna novità notevole sul percor.!',O Zanzur, Sciad Asian, Uadi El Hira, Suani Beni Adem Bu Se~ lim, Fonduk Tocar. (capitano Novellis). Il giorno 20 il C0mando del Corpo d'Occupazione in cmiseguenza della firma dei preliminari di pace sospende fino a nuovo ordine i voli fiwri delle trincee. · Fino al giorno J 2 ottobre ha prestato servizio· un solo pi· lota: ,il Capitano Noverns; Dal giorno 12 in poi due piloti: Capitano Novellis e sottotenente Brunetta.


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L'attività del Cantiere Aeronautico. - I dirigibili P. 2, e P. 3 nel mese di ottobre compirono le seguenti ascensioni: ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 2 OTTOBRE 1912. -- Piloti: Cap. di corvetta Denti di Piraino, Comand. Ten. di vascello Ponzio, Ten. artiglieria ·scelzo; .meccanico Mantovani. Lascio l'ormeggio aile ore 6,40. Tempo fosco. Non è possibile elevarsi oltre i 500-600 metri, perchè la visibilità del terTeno oltre quelle quote diventa assai incel'ta. Dirigo su S. A. Gelil, quindi seguo il lemb,o settentrionale dell'oasi. Noto quanto segue: Nessuna forza nemica è visibile in qualsiasi direzione del centro di . Zanzur per un raggio dagli 8 ai 12 km .. Alle 7,10 giro la p·ro·r~ sul mare, quindi su 'l'ripoli abbassandomi gradatamente. 1:\.tterro senza novità all~ 7;15. Durante tutta l'ascensione ha manovrato il dirigibile con buon esito il Ten. di artiglieria Scelzo. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILI~ P. 2 DEL 2 O'r'l'OBRE 1912. - Piloti: 'l'en. di vascello Ponz10, Comand. 'l'en. di artiglieria Scelzo, S. Ten. di vascello Brivonesi, Ten. del genio Biffi; meccanico Mantovani. · L ascio l'ormeggio alle ore 7,55. Dirigo per levante al traverso della c.aserma detta Cavalleria a sinistra e dopo due giri sul porto di Tripoli atterro sen·za novità alle ore 8,30. quota di navigazione 400 metri. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 3 DEL 3 OTTOBRE 1912. Piloti: Cap. di corvetta Denti, Cornand. Ten. àì vascello Ponz'io, Ten. di artiglieria Scelm; meceanico Arduino. Il dirig•ibilc~ lasci,: l'ormeggio alle ore .10. Esegue du e giri sul mare ma causa forti perturbazioni atmosferiche è costretto a rientrare al Cantiere. Atterro senza novità alle ore 10,30. ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 15 OTTOBRE 1912. - PDoti: Gomand. 'l'en. di vascello Valli, · Ten. di vascello Ponzio, · S. Ten. di vascèllo Brivonesi; niecca.nico .Mantovani. · Tempo coperto, nuvole h1 mofo a quota. inforiore di 500 metri. Eseguo il percorso: Zam:l(.r-Sciad- Tripoli notando quanto segue: Z a-nz'l.lr. Le strade . e l'interno dei fondachi sono apparse completa-


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mente deserte. Molti di questi fonduchi sono ridotti m cattivo stato. Deserta pure appariva l'oasi di N[esciasta.

Sciad. E I apparsa deserta di persone e animali come Zanzur e come le strade adiacenti. El Maja. Non si v:edono persone, però da qualche fonduco della parte nord dell 'oasi usciva del fumo. I t rin ceramenti già segnalati e

fotografa.ti nella ascensione del 3 settembre sembrano immutati ·ed oo.~ cupano una estensione, per nord-sud, a nord della strada litoranea, pari alla larghezza della parte settentrionale dell'oasi. La ridotta Sidi-Belan faceva :fuoco di tanto in tanto con artiglieria; però le nubi frequenti e basse impedivano di · scorgere do.ve foSS1e diretto. La zona a sud di Sciad ,ed El Maja (E[ Hasc:ian-Garg11,,c:;1e e Tiua) era avvolta. dalle nubi. Si oono potuti così scorgere soltanto due aecampamenti alquanto distanti fra loro, uno di un centinaio e l'altro di una cinquantina di povere tende. Il terreno a sud di Zanzur appare sgombro: si sono notati soltanto due arabi i quali hanno tradito la loro presenza oon i colpi di fucile sparati contro il dirigibile, di cui la calma di vento sottostante ha insolitç.1mente permesso di sentire il rumore della navicella. Si1,am Ben Adem. I due grandi accampamenti già esistenti constano oggi: quello a Sud di circa 300 tende e quello a Nord di circa 200. A pochi chilometri, circa 3, a ponente di S. B Adem sulla caro~ vaniera che mena a l\Iensciasta si trovano due nuovi accampamenti, che costituiranno probabilmente nn SQlo nucleo. A ponente della strada 250 tende: a levante 100. Non sono apparsi i lavori di trinceramento segnalati nella situazione del 6 ottobre, però questa notizia merita conferma. E siste sempre la piccola trincea posta a Nord Est di F. l\.fagguz., su una piccola altura. La strada Suani Beni Adem- Fonduk 'focar appariva poco frequentata. N-élle vicinan7..e di El Toca..r e Fonduk lVIagguz non e 'era nes.suno; e la sabbia umida avrebbe facilmente rivelato il recente traffico , Attualmente appare molto battuta una strada, fin qui non notata, che mena d~lle ,colline sabbiose a No.,rid-Ovest <lì Fonduk Tocar (po~o di vedetta) a Fonduk :rvfaggu;1, biforcandosi forse per evitare un 'altura: qUJesto potJ.ie1bbe far crea·e re che le Yedettte provengano da Fonduk Ma,gguz invece che da Fonduk Tocar. Si sono e'seguite due fotog-rafie, riuscite. 1


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ASCENSIONE DEL DIRIGIBILE P. 2 DEL 17 OTTOBE 1912. --- Piloti: Comand. Ten. di vasc<ello Valli, 'l'en. di vascello Ponzio, Ten. di vascello Carniglia ( all. pilota), S. 'I'en. di vascello Brivonesi; meccanico Mantovani. Esco per eseguire una ricognizione sugli accampamenti di Levante, ma per un piccolo guasto nella tubazione della benzina, che obbfa>;a a stabili-re il rifornimento direttamente dalle Ja.tte1, ciredo conveniente Jar ritorn-0 al Cantiere, dopo aver preso qualche telefotografia. Il Tenente Carniglia è stato ai timoni verticali durante tutta la astBnsione, compI"c·so I 'atterraggio.


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L'IMPIEGO DELL'AERONAUTICA NELLE OPERAZIONI DI HOMS Il 1° ottobre del 1911, a rn czzanotte, un convoglio di tre piroscafi con a bordo del.le nostre truppe, salpav~ da Tripoli. scor tata daìle R. R. Navi « Varese» e « Arpia» e, l'indomani, alle ore 7 arrivava nella rada di Horns. Scorte sulla spiaggia trincee occupate da armati il Cuniandante de lla Spedizione Colonnello Maggiotto, mentre disponeva. per i preparativ3 iellù .sbareo, mandò a terra d<~i par.lamentari _p er intimare la re~a. (~ucsti ritornarono, poco dopo a bordo, çi.ccornpagnati dal « J\'.futasarif », <:~ dal. :Maggiore turco coma;ndante deìla piazza, i quali ;fomandarono qualche giorno di tempo per dare una risposta , .-:lovendo chiedere istn17,ioni al loro Governo. Furono allora rin-

Panorama

di Homs.

\: iati ed avver'titi che se, alle 13 di <1uel giorno stesso, non si fosse vista la bandiera bianea sulla caserma e sul castello di Horns :-;i sarebbe proceduto al hombardanH~nto. A quell'ora, in· fatti, non ess<~ndo apparso quel segno d1 resa, 1a «Varese» in· eomincÌ(> il bombardamento colpernlo quei dm>. edifici e le trincee.


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1~oichè era ormai tardi e la sera vicina, e d'altra parte il mare, dopo mezzanotte era diventato agitato, si dovè rimandare l'e:::;ecuzione dello sbarco al giorno successivo. J11tanto era::;i potuto constatare che per meglio assicurare l 'cper.m jone conveniva battere col cannone la zona adiacente a 1.i a città, contemporaneamente da levante a ponente. Fu perc·iò riehit~sto a Tripoli una seconda nave da guerra e venne la <, :Marco Polo» C'he apportò un altro vantaggio jmportante, quel.lo di eontrihuire coi snoi me:,,zi a rendere più sollecito lo shareo delle truppt'. l)unrntc~ la IJottc :-:i ~parò qualche colpo alla luce del rifletto re. 11 18 rwn ::: i poìt' ~J.,an·a:re per il .rrnne e la « Varese» ricoruineiò il bornbanltuuc•nto. Xel pornerigg·io alcuni cittadini mandarono a ehiedm·c prutvzioue, di(·l1inrarnlo d1e « tanto il governatore, il eapo dello ·Stato 1unggiore, eorn(~ pnre tutti i soldati, militari e volontari, u n·\·:rno alihnndorrnto la città rimasta in preda al saccheggio dt•µ;li arnhi. ». Il 19 comparve sulla e.iUù la lwndi(: rn bianca ma, essendo H mare agitato, si potE~tte sba.rcan~ soltanto il giorno 21. Iniziate le operazioni alle G~ dopo un 'ora e mezza già. nn battaglione era in città ed issava la bnndi<)ra nazfrmale ::,ul eastello, U nemico, intanto, e rasi riti rato <liefro ·1e alture di :El-1\fergheb ed ivi erasi accampato. · In 1'(~guito ad mu.nento fli nostre for7,e inviah~ nel settore di Homs il Comando della piazza fn affidato al Cfmerale Rei8oli. Per rompere la Enea teleg1;afica turea e per far 8Ì rhe i Jwdui11i raccolti nelle vicinanze di Lehda ·smettessero <fa.l tirare delle fuqilate contro i nostri soldati c}H~ si appref:itavano ai lavori delle opere della piazza, venne attaccato l 'avvér:::ar-io il giorno l dicembre e ne seguì uno scontro per noi vittorioso. Dopo questo combattimento non si ehhero da parte del nemico che insignificanti av,·isaglie. Però dalle alture del Mèrgheb Ja piazza era t<-muta in sog· gezione dall'avversar io che, di quando in quando, tirava anche qualche colpo di cannone sulla città. Ri rendeva quj ndi necessario occupare e presto quelle alture~. Il generale Reisoli, nel riferire al Comando <fol Corpo di Spedi1,ione sul fatto della pres<·m:r.a <li qualche cannone nemi<~o :=:ul J\fèrgheb, fece presente I 'oppor tunità di avere ad Horns un


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aeroplano -od un draken per meglio precisare la pos1z10ne dei pezzi dell 'artiglieria nemica e per chiarire anche la situazione

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delle forze avversarie che alcuni informatori facevano ammontare a cifre inverosimili . ..Ma giù fin dal 22 novembre, il Comandante de lla piazza di ' . Homs aveva chiesto se era possibile eseguire una ricognizione in a<~roplano da Tripoli ad Horns. lL Comandante della Squadriglia aeroplani capitano Piazza avéva risposto: << Nebbia incombente rende inutile qua lunq1w ricognizione ; altre considerazioni non consig1iano tentare rico · gnizione ad .Homs senza avervi prima. preparato un posto d i atterraggio». Nel contempo il capitano Piazza foce pnjsente al Comand0 del Corpo di spedi7,ione quanto segue : « Per fuh1ré necessità ~i propone di inviare ad Homs un uffìciah~ della Squadriglia y)er mezzo di un piroscafo o di una torpediniera a ctrcarvì un campo di atterraggio, munire questo di punti di << rèpere » {j provvederlo di benzina ed o.li.o e di un motorista. Si desidera intanto almeno una carta di lToms. Il Capitano Piazza eon benzina ed olio per 120 chilometri., il Capitano tfoizo con h<~m~ina ed olio per 300 chilometri, il Tenente De Rada per J f>O chilometri, il rrenente Gavotti per 200 chilometri sono pronti a. partire per Homs ». (Venne omesso il Tenente di Vascello De Rossi perchè dirhiarò che il suo apparecchio non era del tutto a punto). Il 28 novembre giunse alla flottiglia l 'a.ut01:iz7,azione del Comando Corpo di Spedizione di mandare un ufficiai<~ (folla ~""lottiglia ad }lorns con un motori::::ta, henzina ed olio a stabiJirvi un eventuale campo di atterraggio. Venne a ciò destjnato il ~l 1 enente Costantino Quaglia cl1e partì per Homs il 1° dicembre con il motorista Tosi, provvisti di sei latte di benzina, due di olio di ricino e due di petro1io. Il Tenente Quag1ia trovò ad J{oms il campo di atterragfdo impiantandovi anche un hangar di circostanza : il giorno 12 noYemhre rientrò a Tripoli ]asciando ad Homs i.l motorista con le poche provviste reeate. Intanto il 25 gennaio il Comandante del Parco Aerostati<;o d i rrripoli riceve un ordine verbale del Cornando del Corpo <li Occupazione di costituire un sec·ondo Parco A.erostatico, sdoyr piando quello esistente, per poter]o inviare ad Horns, facendo inoltre prc:~sente che esso venga provvisto del materia1e neces· ~ario per funzionare un mesE> rirra. Il corn~andante del II Parco


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li campo di manovra per il draken ad Homs.

L 'ormeggio del draken ad Homs - 14 febbraio 1912.

Capitano F errari Cristoforo parte per Hoins e quivi, ìn accordo col generale comandante del P residio, risolve di sistemare il Parco nèlla « Pressa d<~llo Sparto». Il giorno 5 febbraio col pi.. roscafo « Valparaiso » arriva a <l Homs il materiale eostituente


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11 II Parco Aerostatico. Nei giorni seguenti si esegmscono i lavori <li sistemazione e il giorno 8 febbraio arriva un draken a mezzo del piroscafo « "\\'a::;hington ». Il comandante prende ac.cordi con i 'ufficiale addetto al.I 'artiglieria della nave « Elba >> per l 'eventuale servizio di segnalazione e dii;ezione del tiro. E co::ù il giorno 11 febbraio, dalle 1.l,30 alle 13,30, viene eseguitri la prima ascensione ad Horn::; : ed eccone il risultalo: « Si riconosce il terreno per un largo raggio .attorno alla piazza e si può confermare essere ::;ufficiente esatto lo schizzo topografico in distrihuz.ione ai vari <'Ornandi compilato sul ;po8to JJer lo addietro dal Comando <.lei Presidio. Non si sono individuati appostamenti nemici, non e;:;i::;tono linee preçiispostP di trinceramenti :::ml Mèrgheb, non si sono scorti spostamenti per pezzi di artigli eria. Al di là del lWèrgh cb non si è sc01to, come si dubitava esistesse, alcun accampamento nemico per un lmon tratto. Non esistono obbiettivi. su eui possa convenire far diri gere il tiro, se si eccettua qualche gruppo ahitato nell'oasi di Sliten a levante di Homs. Dalla navicella si scorgono pochissimi ne.miei nei Yari fronti ». Il giorno 12 arrivano in volo ad Horn~ da Tri poli il Sottotenente Gavotti ed il Capitano l\foizo. Gli aviatori Jrnnno notato « Costa fino ad H oms sgombera. Poca gente a Sidi Ben Nur> poche tende sparse fra :Maia 'L'urgut e K asr Bu-Hertnin. Nessun attendamento di tende od nomini nel settore sud-sud-ovest di Homs ». Alle ore 11 de1la stessa mattinata del 12 il Capitano lloizo riparte per ~rripo]j, ove atterra alle 11,50, e r iferisce eh.e dalla ricognizione fatta risulta che jl n emico è in proporzioni piccolissime intorno ad Horn::,. Il Sottotenente Gavotti, che ha il motore dell'apparecchi.o alquanto deficiente, resta ad Homs e ricovera il velivolo in un hangar di circostanza. E ;:;senclo-\1 i però presso il r eparto Aerostatico un motorista pratico di motori « Gnome » si Rpera di poter rimettere presto I 'apparecchio a punto. Il 20 febbraio, alle ore 18, il Sottotenente Gavotti fa dne tentativi di volo, ma, a causa. dei forti ssimi « rernom; », è ro~tretto a rimandar e il suo Titorno a Tripoli. Il 22 lo stesso aviatore esegue una breYe ricogni zione ~ml Mèrgheb ed il giorno 27 compie un 'altra utilissima rkognizion<.: nei dintorni di Horns. Il personale del II Parco .Aerostatico dal giorno 1.4 a1 26


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a cau::;a del vento forte, non potette e~egnire ùelle ascensioni ma fu impiegato a lavori inerenti alla manutenzione del materiale. Una squadra di militari venne messa a disposizione del Sottotenente Gavotti per manovra e ricovero dell'apparecchio. Alle ore 17 del 26 il Comarnlante del Parco riceve l'ordine di operazione per il giorno seguente relativo all'occupazione del Mèrgheb. In detto ordine è prescritto che il draken sia pronto ad elevarsi alle ore 6 del mattino. Ma la mattina del 27, imperversando il vento a raffiche, non è poBsibile innalzare il draken Gli aggregati di fanteria sono stati inviati a presidiare ridotte e trincee della piazz.a, e la rimanente truppa s 'è tenuta pronta a .disposizione del Comando del Presidio. Nella stessa giornata del 27 il Sottotenente Gavotti compie un 'utilissima ricogniiiorte sul :Mèrgheb e dintorni di Homs riferendo direttamente al Comando del Presidio sull'esito di essa. Dall'altura del l\Ièrgheb la. piazza di Homs era tenuta in soggezione dal nemico, che, di quando in quando, tirava qualche colpo di cannone sulla città. Era quindi necessario occupare e presto quell'altura. L'operazione, come si è detto, fu decisa per il 27 febbraio. Per scemare la forza dei difensori della posizione in parola si attirarono verso Sliten buon numero di armati nemici con un ben simulato sbarco in quella località, mentre tre nostre co· lonne avanzavano verso il J\iièrgheb e vi giungevano di sorpresa con irnpaTeggiabile accordo. Il nemico .tentò allora un contrattacco violento, ma, dopo una 1nischia serrata ed accanita - prenmto sulle ali dalle no· stre colonne avvolgenti e pur contrattaccando a sua volta con gran<le impeto sul fronte·- venne definitivamente. ricacciato con la baionetta alle reni. E sulla, cima del Mèrgheb sventolò la bandiera nazionale. Il giorno seguente il draken, compiendo un 'ascensione dalle r, alle 12, constatava: « Il fronte ovest è completamente sgombro. Sul fronte est si nota che il tratto privo di vegetazione di circa 1500 metri di larghezza interposto fra l'oasi di Sliten e quella di Lebda (che giunge diradandosi fino all'abitato orientale di Homs, è percorso nei due sensi, ogni tanto, da gruppi di arabi formati di 20-30-40 armati. Altri gruppi si notano sul fondo incassato de]1'Uadi Lebda (che contorna il bordo est dell'oasi omonima). Dalla batteria di obici 149 del Faro si fa, ogni tanto, inviare


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qualche «shrapnel» sui vari gruppi trasmettendosi le indica· zioni relative al tiro per mezzo del megafono, dalla navicella alla batteria. Il tiro efficace infligge qualche perdita». Il primo marzo viene eseguita, dalle 8,30 alle 12, un 'altra ascensione dal draken a 400 metri di quota. Si osserva: « Il fronte ovest è sgombro. Sul fronte est si notano gruppi armati di arabi che vanno da un 'oasi all'altra come il giorno precedente. Sui gruppi più numerosi e più compatti si ,fa tirare

Il draken ali' ormeggio ad Homs -(26 febbraio 1912\.

qualche «shrapnel » dalle batteri e del Faro. E ffetto buono ». Nel pomeriggio, dalle 15 alle 18, il draken viene inalzato pe' la seconda volta : si ripetono le osservazioni del mattino. Gli arabi sentendosi esposti al tiro diretto del pallone marciano a grandi intervalli e non più a gruppi. Il loro numero però è certamente, come sempre, esiguo sul fronte est. Il fronte ovest è perfettamen te sgorn bero pereli è è più cla vicino dominato da] Mèrgl1 eb e perchè il terreno è, per largo tratto, quasi completamente spoglio di vegetazione e priva cli oasi ».


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RICOGNit.tONb: DEL CAPI'l'A NO PIAZZA AD I-I01fS. Il l" marzo ani.va in volo ad Horns il Capitano Piazza e riferisce: « Zona rl'ripoli-Homs per una larghezza di cir ca 10 chilometri dal mare (carta dimostrativa al 200.000). Sidi Ben Nur: poche persone intorno all'unico fabbricato grande. Nessuna tenda lungo l'uadi Rambla. A est di tali uadj, la zona comincia a cospargersi di giardini, provvisti di fonduco. Procedendo verso oriente, presso il capo Latara, i giardini abitati diventano più numerosi. Non visto tende. A. circa 20 chilometri ad ovest di Horns, 6-7 dalla costa (Fonduk N atasaV in una valle che corre parallelamente aUa costa, circa 40 tende t urche e i30 beduine vicino ad un grande fon<luco con giardino. Il settore nord-ovest di lforns fino a 7 chilometri circa da tale città è occupato da spessi ed ampi giardini. con fonduco, contigui, con vegetazione rara. Il terTeno coltivato nella zona viciniore alla costa, ora appare brullo in massima parte; qualcuno dei fonduki di cui s.opra appaTe abitato (fumo).

Correzioni topografiche della carta al 200.000. - La linea di pendici occidentali, · molto ripide, che corrono dalla parola « di » (monti « di » T arhuna) fino alle parole « albero piccolo isolato » a sud di Bfr ] ~l Turki, deve essere trasportata verso oriente di almeno 10 chilometri. Le cime Kasr 1'Iaazuf e Gebel Bu Tanif, non sono punto evidenti, come appaiono segnate. Da tali punti. j] margine nord del Gebel si va avvicinando al mare più rapidamente di quanto è segnato ·ed in pari tempo va scendendo verso est-nord-est. 1

Caratteristiche del Gebel. - Tale terreno collinoso può essere diviso in due parti : quella ad ovest del capo El Hanra e quella ad est di esso. J.,a prima è costituita da due e talvolta tre linee collinose parallele con andamento nord-est;' a sud di queste si notano vastissime conche pianeggianti cosparse di altre piccole alture collinose. La par1tc ad oriente del capo El Arnra, è costituita da un altipiano che arriva fin presso al mare :fittamente ondulato a dolcissimi pendii; è questa la zona in cui i giardini vanno spesseggiando avvicinandosi ad Horns. Strada costiera. - Pressochè esatta ed evidente come è segnata fino a Sidi Ben Nnr; procedendo ad est non vi è più traccia di essa presso la costa, ma nei pressi di K ars Karabuli no


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riappare un 'altra alla distanza di 6-7 chilometri dal mare, che si allontana dalla costa, dirigendoBi verso :Mèrgheb; 12 chilometri prima di giungervi, pur continuando a serpeggiare fra le successive ondulazioni, diventa ampia, ben distinta ed assume l'aspetto di vera opera artificiale. Due o tre chilometri a nord di essa e parallelamente a questa, corre un sentiero. Perfettamente e~atta la posizione del duplice picco di G. rrarafit sègnato sulla carta del territorio del.la Tripoli.tania al 400.000 a circa 50 chilometri a ::;ud di Honrn ». Giunto ad Homs, il Capitano Piaz,m riparte ~uhito in volo per rrrìpoli, dop·o aver visto partire il Tenente Gavotti. su « Farman » pure diretto verso tale città. Il Capitano Piazza rifà il percor~o tenernlo~i verso l'in· terno per controllare le osservazioni ,fatt<-~; il Tenente Gavotti fa il percorso lungo la spiaggia. Il Comando della Squa<lrig1ia .Aviatori di r.rripoli alla richiesta del comando di Homs circa il risultato de11e rirognizioni. compiute dal Capitano Piazza e Tenente Gavotti nei loro voli fra rrripoli ed Homs, ri~ponde col seguente t e]egramma in <hlta 2 marzo 1912: · « Difficile veden~ nei moltissimi giardini ad ovest di. Honu;.

Venti chilometri ad ovest di Horns, for:-:e foncluk Nnta:-:a, in una valletta presso la costa, 40 tende arabe e 30 beduine vicino a grande fonduco con giardino, in totale 1000 uomini. Conti nuando verso ovest e fino a Sidi Ben Nur, non visto tende, e j giardini abitati, sempre più radi. A Sidi Ben Nur poelw per sone nel fahhrieato grande. Nessuna t<mda lungo 1'un<li Rarn bla. 1~ernmt<~ Gavotti ritornato sopra mure. Capitan0 Piazza». Il 2 marzo, dalle 1.!'5 alle 18, il draken esegue una ascensionf• a 600 metri di quota. Si rileva: « Pronte ovest sgombro. Fronte est passaggio da un 'oasi all'altra di arabi e di qnalr]rn regolare turco. Bsaminati con la maggiore diligen%a i tre fronti per scoprire se esiste q·ualche·accampamento nemico non se ne scorge traccia in nessun luogo». Il giorno seguente, dal.le 9 alle 11, si esegue un'aseensiono che viene p·erò disturbata da forti « re111011:-; ». Si osserv:1. : sgombero il fronte ovest. Sul fronte est si avvistano i soliti movimenti di armati.


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Il 4 marzo il draken non può inalzarsi a causa di una grave· IJerdita di gas: lo si rifornisce fino a riempirlo e per tutta la giornata si sorvegliano e si esaminano con 1a maggiore attenzione l'involucro, 1a valvola e tutte le altre parti dell 'aerostato ~enza però poter individuare da dove e per quale ragione si effettui la perdita del gas. Si riferisce la cosa al Comando del Presidio . . Perdurando, anche nel giorno seguente, la :fuga del gas e, non ritenendosi conveniente travasare in altro involucro il gas già inquinato d'aria, si ,fa presente dal Com anelante del Parco

Homs - La cima del Mergheb occupata dai nostri.

al Comando del Presidio di Homs la necessità di procedere a1lo sgonfiamento del <lraken. Ciò viene eseguito nella giornata ~tessa e pertanto ~i richiedono 100 cilindri di idrogeno per poter eseguire un altro periodo di ascensioni. COMBATTL\HGNTO ~OTTURNO I)gL 'MIDRGHEB. .1\falgrado le perdite :-::nhìt<~ durante la nostra operazione pe1· l'occupazione <1ell 'altura del l\[èrghcb il nemico non ancora si rassegnava a l la sconfitta e nella notte dal G al 6 marzo tentavn. di riconqui stare con un furioso attacco le posizioni perdute. sperando forse in una non eccessiva nostra sorveglianza. Avendo però i nostri uffidali e soldati rafforzate le .posi:


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zioni conquistate e ·vigilando attentamente anche nelle ore notturne, lo sforzo dei turco-arabi s'infranse contro la calma sicu· r.ezza delle nostre truppe che inflissero al nemico perdite rilevantissime, mentre ad oriente di Homs veniva frustrato. un suo tentativo di attacco a scopò diversivo.

LA PARTENZA DA I-IOMS DEL 2" PARCO AEROSTArnco. - Dal giorno 6 marzo al 29 dello stesso mese :µon fu pos· sihile innalza.Te il draken per mancanza di gas idrogeno. Il Comando del Presidio trasmette al Parco l'ordine di far rientrare a Tripoli col primo marzo il Parco stesso e subito si ini7'iano i lavori preparatori per la partenza sistemando nel frattempo le dm~ stazioni foto-elettriche: una nelJa ridotta degli alpini· e I 'altra presso l'ex-ospedale turco. ~ron essendo possibile imbarcare il parco aerostatico sui piroscafi postali perchè i ]oro alberi di carico non hanno la ro · bustezza necessaria per sollevare il carro verricelJo, in seguito a pratiche fatte, il Comando del Corpo di spedizione ne ordina l'imbarco sul piroscafo« Suez», per poi ritornare a Tripoli toc· cando Napoli. Il giorno 10 aprile si ultima il carico del materiale e degli uomini sul detto pirm:icafo. I militari aggregati delle altre armi rientrano ai ri~pctlivi reparti ed aJle ore 17 il Parco col Comandante ed un subalterno parte per Napoli. Il piroscafo, tocca Napoli il giorno 14 alle ore 7 del mattino. L'Intendenza del Corpo di occupa~ione comunica al Comandante-~del Parco il seguente telegramma dal 1Iinjstero dùlla Guerra: « Conmndante Corpo Occupazione telegrafa che arriverà pirm,cafo « Suez » con materiale draken da rispedirsi a. Tripoli. Capitano Genio Ferrari Cristoforo giungente stes~o piroscafo, curato imbarcoi rientri battaglione specialisti - Fir, rnato Dall'Olio ». L'Intendenza ordina che il Parco trasbordi sul piroscafo «Piemonte» in partenza per Tripoli fra qualche giorno. °Il 15 aprile, eseguito il trasbordo in parola, il Capitano Ferrari cedo la con~egna d.el Parco al ~renente Marenghi e rientra al Battaglione Specialisti. Il 2° Parco parte da Napoli il giorno 18 aprile e rientra a Tripoli dopo tre giorni di viaggjo.


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l.J 'OCCUPA~IONE DI LJBBDÀ. - Attorno ad Homs, dv po rinforzata l'occupazione del :J\iiergheh, $i rendeva necessario Rpingersi su Lebàa, perehè le nostre truppe avessero anche ad oriente libertà <~ larghezza di manovra. Tenuto conto della dislocazione del nemico e dei mercati che in dati giorni sottraevano al campo arabo-turco un considerevole numero d'armati, l 'azione veniva ·decisa per il 2 maggio. Mentre il presidio del J\Ièrgheb teneva impegnate le truppe nemiche dislocate da quella parte, due nostre colonne avanzavano silenziose e concordi su Lebda per sorprendere ed accerchiare l'avversario. Questo però riusciva a sottrarsi alla stretta con una fuga pr~cjpitosa, ma subiva gravi perdite e lasciava in no~iro potere, in. quella vittoriosa giornata, gli avanzi di una antica città dell'impero romano. Mal 'attività del nemico non era fiaccata e fu soltanto dopo l'altro combattimento avvenuto il 2 giugno ai Monticelli di Lebda che l'avversario venne del tutto debellato in una con1.pleta e sanguinosa disfatta. Così si assicurò da parte nostra la padronanza assoluta del1a zona di Homs.



L'IMPIEGO DELL'AERONAUTICA NELLE OPERAZIONI AL CONFINE TUNISINO Per porre un freno al contrabha!ldo di guerra al confine rrunisino veniva deciso nefla seconda quindicina di settembre de.l 1911 uno sbarco a Zmna; ma il pessimo stato del mare durato per oltre tre ::;ettirnane,obbligava a rimandare ·l'impresa. Persistendo però la necessità di combattere l'accennato contrabbando il disegno di uno sbarco a Znara veniva ripreso · nc-Jl'aprile del 1~)12, ma per ragioni d'indole militare e nautiche si finì per p1:eferire lo sbarco sulla spiaggia e sulla penisola di Macabez. Ed ivi, in quattro giorni, <Jal 10 al 14 aprile del 1912, prendeva terra il corpo di spedizjone superando gravissime <lifficoltà idrografi.che, p(~r cui 1'opera della R. Marina in tale operazione fu verarnente preziosa sotto ogni rapporto. Veni va poi affer~nato il possesso della. spiaggia di F'erua oC'cupando il forte t:nrco di Bu Chamez, f.mlla r.arovaniera lungo la spiaggia e eh~ doveva servire d'appoggio per compiere punte offensive nell'interno, verso le nuove linee di comunicazione che gli arabo~turchi non avrebbero mancato di prescegliersi. 1

UNA RICOONIZIONii~ l)E}I DIRI(HBIJ..il A ZAVIA. Tl Comando del CorF, d.ì Occupazio1rn ave-\i'a. frattanto or· dinato al Comandante della Squadriglia Dirigibili di rintrac· ciare la via carovaniera che serviva per i rifornimenti del <'.ampo nemico, che aveva il suo nucleo principale a Snani Beni Aden . .r~s(~guito l'ordine, il Comandante del Dirigibile fecé il seguente rapporto: « Dispongo pertanto che snl mattino alle ore 9 del 13 marzo la squadriglia esca per eseguire ]a missione su<ldetta; e mentre ordino al « P 2 » di seguirmi fino a Zanzur e quindi di far rotta per S vV fino ad incontrare la carovaniera percorrendola poi flno a Bir ~rerrina ove ~i suppone dehha ginnger0, io prendo


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imbarco sul « P ~1 » col proponimento di raggiungere Zavja, volgere a sud fino a raggiungere la detta carovanieraJ percor 1erla per un tratto in un modo da individuarla esattamente .Ja quella parte. Il Comandante del « P 2 » potè identificare la strada carovaniera che passa (~ffettivarncmte per Bir Terrina.~


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la seguì per un tratto bersagliando alcune carovane che la per· correvano, rilevò la giusta posizione di Bir Terrina e delle varie

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strade che vi fann-0 capo; rilevò tutti i vari accampamenti be·· duini che si trovano sparpagliati tra Zanzur·Bir Terrina ed adiacenze lanciando su di essi alcune bombe e fece ritorno al eantiere dopo tre ore di navigazione avendo perfettamente


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adempiuto alla missione affidatagli. La rotta seguita dal « P 2 » e le <tose rilevate risultano da llo schizzo unjto. Il « P 3 » laf-ciato all'altezza di Zanzur il « P 2 » proseguì per Zavia, elevandosi gradatamente fino a 1100 rn., giunto all'altezza di Zazia ~i jnoltrò verso terra esplorando l'oasi e dintorni per ricercare fra le varie strade che vi fanno capo qua.le doveva ritenn-:i : fosse la carovaniera che da Zavia conduce ad Azizia.

Notabili di Zavia.

Venne subito notato che lungo tutta la spiaggia prospi· ci.ente all'oasi sono scavate abilmente molte trincee con fronte a mare intramezzate da piccole ridotte con ripari a forma ,ii caverna per ]a protezione dei soldati. Alcune di queste ridotte erano occupate da nuclei di soldati arabi con pochi rep;olar5 turchi che subito incominciarono un vivo fuoco di fueilerj a contro il dirigibile. Il dirigibile rispose con le f:ne bombe ben aggiustando il proprio tiro e crrusando sempre una generale fuga pazza del nerniro. If dirigibile wmne però subito colpito, di que. to ce ne accorgemmo dalla notevole di minuzione della pre:::;sione ne]! 'interno clell 'involucro, nonchè da una rap ida cl isce3a t:li e non fu possibile arrc~tare, talchè :-:i raggnm:-::r hcn pn. .~to


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la quota 8j0 111. Si dires::;c ::;ul mure, e dopo aver gu<:1dagnato ]a quota di 1000 rn. con getto di ½avorra, si fece nuovamente rotta ver::-;o l 'jnterno. Fu rilevata accuratarne11te la strada ca1·uvaniera che venne seguita per un tratto, notando su di es-::è.L due eai.ovanc di eirca f>O carnelli in marcia; e venne anclv~ <:t ccuratarnente rilevato una ;-;eri e di accampamenti beduini, e C.Ìf\L quali venne durante tutto il periodo della esplorazione mantenuto un fuoco 'dvi1:,simo di fucileria contro il dirigibile. F'nnrno da questo laneiate complessivamente 9 bombe su alcuni di tali accampamenti con e;-;ito positivo. 11 « P ;-~» passando su Zanzur ed avendo cura di segnare accuratamente i trinceramenti fattivi dal nemico, feee ritorno al campo dopo tre ore e un quarto di navj gazione essendo rjrnasto soltanto con 4 sacchetti di zavorra. Un attento esame <.lell 'involucro ~egnalò la presenza di qualche piccolo foro ed un considerevole strappo a ,forma di 7 (•ansato da un proiettile di traverso che pas~<> in tal guisa 5 strati di stoffa del le parti dell '.involncro. F'urono prese anche varie fotografie:~ di Zavia e <li Zanzur dal « P 3 » e <li Bir Ter· rina dal « P 2 », che furono consegnate al Comando.

Equipaggio del « P 3 »: Capitano di corvetta Scelsi (capo squadriglia); T ernmte di vascello Valli (Comandante); Tenente di artiglierja Scelzo (uf:f. bordo); Meccanico C~cioni.

Equipaggio del « P 2 »: Capitano di corvetta Denti (Comaiidante); ~~enente di vascello Castracane (uff. bordo); S. Ten. di yascello Dr1 vonesi (uff. bordo) ; Meccanico :Mantovani.



L'impiego dell'aeronautica nella Penisola di Ferua. Una squadriglia d'aeroplani. - Al mattino · de] giorno 1 ° aprile il tenente Tagliasacchi, a bordo della torpediniera <<Calliope», sbarca a Sidi-Said con 4 uomini di truppa, con il

Forte di Ferua - (Bu-Chemmasc),

materiale per l'erezione di un hangar e con i rifornimenti ne· cessari di benzina ed olio. Prescelto il campo di atterraggio a Ferua fa iniziare il tra<:;porto del materiale e dei rifornimenti: quindi ini½ia ::-:;uhito ln


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erezione dell'hangar, lavoro che diventa difficoltoso a causa del vento fortissimo. Ma, non ostante che il vento imperversasse furioso anche il giorno 15, l'hangar è pronto alle ore 17 di detto giorno. Alle -ore 7 del mattino seguente il tenente ~L1agliasacchi fa rnetìere due stricie "bianche sul terreno prescelto come campo c1 'atterraggio onde gli aviatori che verranno in volo possano riconoscere subito il luogo del1a discesa.

La R. Nave «Varese».

Alle ore 8,14 della stessa mattinata spunta da una nuvola. l'apparecchio del tenente Palma di Cesnola che atterra al punto indicato. Egli ha impiegato 71 minuti di volo per com-· piere il percorso Tri.poli-Ferua. · Il giorno dopo, a causa del vento impetuoso (ghibli) non è possibile eseguirn o tentare dei voli. Alle ore 16 del giorno 18 perviene aJla squadriglia un ordine del Comando della piazza per 11na ricognizione in aeroplano ad ovest di Bu Chamez. Il tenente Palma di Cesnola parte subito alle 16,10 e rientra alle17;8. Riferisce : « Quota 700 metri. Ricognizione sulla zona Si<li Said, Sidi Alì, Sidi Sultan, 5 chilometri a . sud di Si.di Sultan,.


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avvicinamento fino in prossimità del confine tunisino, ritorno con direzione nord est passando sul forte di Bu Chamez. l\tlolt0 in prossimità di Sidi Sultan, sopra un 'area di circa sei chilometri di estensione in direzione sud sud-est notate strane costruzioni rettilineari e non potute meglio precisare a causa della foschia. All'incrocio delle carovaniere provenienti da Ras Agir e Tuil Beslan a sud di Punta Macabez vi è un pozzo al <'entro di una specie di piazza tonda dove erano una trentina di cavalieri arabi e poco a nord di questo piazzale circa 200 arabi a cavallo, senza tende». La sera, a causa del funzionamento poco buono dell 'appa· recchio viene telegrafieamente richiesto alla Flottiglia di ~rri· poli un altro motore. IJ giorno 10 il tenente Palma, dalle 7,45 alle 8,45 compiù 1ma ricognizione ad 800 metri di quota. Sull'esito di essa riferì· sce: « Le strane costruzioni rettilineari, non potutesi meglio ieri .identificare, sono effettivamente dei baraccamenti di tipo permanente senza traccia alcuna di abitanti o di fuochi accei:;;i : all'estremità sud di essi 4 o 5 tende di colore verdastro. Nessuna traccia di nemici tranne un individuo che sparò due colpi contro l 'aeroplailo. Ritornato a causa di un guasto al contagiri e per l'imperfetto funzionamento del motore». Per due giorni, per il vento fortissimo, non si potettero eseguire voli. Il giorno 22 arriva da Tripoli il motore « Gno· me» di ricambio e nella giornata vien messo a posto sull'apparecchio. La mattina del 23, perviene un ordine del Comando rli verLficare se arrivavano rinforzi alle truppe turco·arahe che alle ore 8,10 avevano attaccato il forte di Ferua e, nel caso, ri scontrarne il numero. Il tenente Palrna 1 in seguito a detto ordine, parte in ricognizione alle 8,45, rientra alle 9,30 e subito -riferisce: « Notati baraccamenti seminterrati a forse un chilometro e mezzo a ~ud della seconda carovaniera sul prolungamento della linea Hangar-Forte di l<'erua in nurnero di 80·100 capaci forse di oltre 1000 uomini. I turchi hanno in prossimità delle nostre posizioni del forte, una trincea a ,sud est <lel forte stesso capace di circa 300 uomini. Un piccolo gruppo di cavalieri ( 1) arabi era davanH a Ha trincea. Non notata la provenienza di rinforzi da aleuna parte. Forti « rernous d'aria», motore di poco rendimento». A mezzogiorno ordine di ripartire in volo da parte del'>co·


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mandante generale Garioni perchè: « Pare che il nemico ha artiglieria verso sud-ovest di Bu Charnez. Precisi possibilmente sua postazione e veda anche se e quali truppe nemiche sono tra Si.di Said e Bu Chamez. Parta possibilmente subito - GeneralR Garioni ». Si fa notare al Comando la difficoltà del volo a causa ,lel1'ora caldissima, l'assenza completa di vento, la quasi impossibilità di vedere due pezzi d'artiglieria collocati forse uno lontano dall'altro. Si è costretti, pertanto, per il momento rinunciare alla r1 · C'Ognizione richiesta. Alle 16,50 dello stesso giorno, il tenente Palma ripartito ir1 ricognizione per lanciare pr<iclami a seguito della battaglia svoltasi nella giornata, deve atterrare dopo venti minuti di volo non avendo potuto elevarsi in detto tempo che solo a 300 metri di quota. IL CO~{BATTIM~NTO DI BU CHEMMACH (1). - La ~era del 22 aprile gruppi di arabi comparsi a buona portata di cannone dalle ridotte di Bu Chernmach, furono dispersi da pochi colpi del.la batteria 1906. Si scon.;ero intanto accampamenti a Sud di Sidi Said. La mattina del 23 il battaglione eritreo, inviato da Bu Chemrnàsc verso Sud Est per verificare fa esistenza di un pozzo che un informatore attendibile aveva detto trovarsi a due ore di marcia, giunto al margine delle seoche: 8. quattro chilometri da Bu Chemrnàsc, vide avanzarsi da Est a Sud forti nuclei nemici che provenivano dalla regione di Sidj Said. S'impegnò presto un combattimento, che divenne vivaci~. simo. A sostegno degli ascari il comandante di Bu Chemrnàsc mand<'> subito un battaglione del 60° fanteria con l'ordine di dii:;impegnarlo·e insieme poi ripiegare a scaglioni lentamente, per attirare l 'avver:::;ario sotto il fuoco <lelle ridotte. La manovra riuscì. Gli arabo-turchi, fattisj audaci per I ~accorrere di nuove schiere loro e per il ripiegamento dei nostri, s'avanzarono contro la fronte Sud-Est di Bu Chemmàsc venendo a cadere nel raggio di tiro efficace non solo delle batterie delle ridotte, ma anche di quelle delle penisole, che Ii tempestarono con fuochi <li fianco e di rovescio. (1) Stato Maggiore Centrule- Ufficio Storico - Campagna di Libia - V. III.


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Sbarco di artiglierie a Macabez.

Generale Garioni - Ammiraglio Borea Ricci T en. Palma di Cesnola.


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Erano alcuni migliaia d'armati e qualche centinaio di cavalieri, e nel momento culminante dell'azione svelarono il fuoco di due pezzi. Ma di fronte alla potente nostra azione concorde di fucileria e artiglieria, furono costretti a ritirarsi. Una parte però, girando al largo, ricomparvero ad Ovest; ma vennero ri · cacciati da un energico contrattacco degli eritrei, sostenuti dal fuoco della batteria da montagna di Bu chemmàsc, di quella della penisola, opportunamente spostata, e del cannone della cisterna gaJleggiante ancorata nella baia. Alle 12 l 'azione cessava del tutto. Sulla penisola il comandante della divisione aveva tenuto p r onto, presso il guado, il battaglione bersaglieri perchè all'evenienza potesse concorrer8 agendo sul fianco del nemico; ma questo reparto non ebbe occasione d'intervenire e si limitò ad agire dimostrativamento verso Sidi Sai.d, per impedire l'accorrere di altre orde da quella posizione. Sul terreno ove si era combattuto furono trovati 106 cadaveri, alcuni feriti, cavalli uccisi o feriti, armi, nrnnizioni e bardature.·Gli informatori e quei feriti informarono poi essere stati 400 morti e numerosissimi i feriti nemici. .. Da parte nostra si ebbero: 7 militari di truppa morti, dei quali 4 eritrei, un uffi.cjale e G6 mili.tari di trnppa feriti, dei quali 39 eritrei. Nel pomeriggio, come per affermare maggiormente la nostra forza e punire la temerarietà dei turco-arabi, fu fatto bombardare dalle navi e diroccare il marabutto di Sidi Said, che era stato sino allora rispettato. L'IMPIE!GO DEI SERVIZI .A"I~RONAUTICI A' FERUA NEI MESI DI JVIAGGIO E GIUGNO. - Il tenente Palma) 3, causa del cattivo funzionamento del motore, e, non ostante gli Rforzi fatti per poter mettere a punto l'apparecchio rimontando anche il vecchio motore con l'aiuto del personale fornitogli dalla R. Nave « Carlo Alberto», è costretto per parecchi giorni a. non poter volare. Nel frattempo il tenente Tagliasacchi si reca a Tripoli prn far presente al Comando di quella :B~lottiglia i bisogni della squadriglia di Ferua ed ottenere quindi di rjportare seco i pe7:zi di ricambio ed i necessari rifornimenti.


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Il giorno l. nrnggio, essendo tornato a Ferua l'ufficiale predetto con del nmteriale di ricambio s'inizia subito il lavorn di messo a pnnto dell'aeroplano. La mattina <lel 4 maggio ~i prova il motore, che funziona bc~ne. (~uincli il tenente Palma tenta di partire in volo dirigendosi verso il mare, Però l'apparecchio, appena elevatosi. di un metro da terra, per un irnprovv.iso arresto del motore, si Tiabbassa di botto e cad<~ in mare, a tre metri soltanto fuori del campo. Si verificano i danni che ris ultano lievissimi : la schiodatura pan:iale della tela all'estremità destra dell'ala ed una leç; gera piegatura al V del c~rrello. Ritirato l 'appareechio sulla sprnggm si constata che l 'nr1·esto del motore era avvenuto a causa della parziale ottn· razione del tubo di benzina. Nella stessa giornata riparte per Tripoli il tenente Tagliasacchi, perchè colà richiamato dal Comando. Il giorno seguente, 5 maggio, dopo paziente r,~golaggio di. tutto il motore e prova soddisfacente a terra del suo funzionamento il tenente Palma spicca il volo alle 9,15 raggiunge11du senza difficoltà i 450 metri di quota. Dopo 12 minuti di volo i] motore ces1:1a di funzionare. L'aviatore supponendo trattarsi ancora dell'otturazione cfol tubo della benzina inizia il ritorno al campo con un pTolrmgatissimo volo planato. Di tanto in tanto, a tratti, riesce a far ;funzionare il motore col chiudere l'aria ai caTbnratore. Cosi, infine, egli rjescc a riportarsi sulla peni~o·· letta di Ferua e, per evita.Te le antenne della radio Marconi, è costretto ad atterrare a circa 500 1netri prima del campo, fra due piccole dune sgombere. L'atterTaggio l)l'm;eo peT ]a rnancamm di velocità d(~ll'apparecchio h1 un luogo ristretto prodnce numerose avarie al 1'aeroplano. Il motore è il Ifrù danneggiato e I 'aviatore propone di rinviarlo in Ttalia per nna scrupolo~a riparazione e per le retti:fic}H~ n ecessarie. Durante la discesa <lal detto volo il tenente Palma pote riscontrare un gruppo importante nernico a poca distanza dalle nostre posizioni est sul contjnente. Giunto a Ferua l'aeroplano nnovo richiesto <la l roman<lu esso viene montato subito ed il giorno 13 maggio, dalle 7,15 allE:


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8,10, il tenente Palma esegue un primo volo su Sidi-Sultan, ma è costretto ad interromperlo a causa di un intorpidimento alla gamba destra. Ha notato circa 400 tende a Sidi Sultan. Il giorno seguente lo stesso aviatore parte in volo per ri: cognizione alle ore 6 e rientra al campo alle 7,5. Riferisce : « Stante il vento forte in alto e l'abbassamento barometrico la ricognizione è stata fatta a 650 metri di quota. Fu riscontrato il campo di Sidi-Sultan come ieri e furono notate a11 'incrocio di due carovaniere a sud di Punta Ras 1{acabez (ove c'è un pozzo entro un piazzale, come segnalato nella ricognizione del 18 aprile) un centinaio di tende beduine fra cui 7 od 8 bianche, presu111ibilmente turche. Il terreno · fra Sidi Sultan e detto attendamento è cosparso di molte trincee rappresentanti necessarie pos1z10m » Alle 6.30 del giorno 15 il tenente Palma s'innalza per compiere una ricognizione affidatagli dal Comando sul « Triangol0 lSidi Sult~n, Sidi Said, Sidi Alì, spingendosi anche verso Regdalin e verificando inoltre la viabilità fra Bu Chemmàsc e Sidi Sultan e quella località ed il pozzo segnalato a Sud-Sud-Est. L'aviatore, dopo aver raggiunto i 400 metri ·di quota, atterra per assicurarsi del rubinetto della benzina ed adattarsi meglio gli o~chiali sul passarnontagne, dovendo egli rinunziare a met· h~rsi il casco perchè questo gl 'impediva la necessaria scioltezza di movimenti, e lo irrigidiva· tra i tubi della « cabane >.). Riparte quindi alle 6.50 per rientrare alle 8.30 compiendo 1ma ricognizione a 800 metri di quota. Il volo fu compiuto sulle zone preinçlicate e l'aviatore si spinse sino a Zuara dandone dettagliate informazioni al Comando con schizzi dimostrativi . ! ~eco la relazione trascritta sul « Diario Storico ». « Si può passare da Sidi Said a Sidi Sultan ovunque per· chè è già terminata la parte acqua della « sebea»; bisogna fare un giro per andare al pozzo a Sn<l-Sud·OveRt. A Sidi Sultan notata una carovana con molta gente. Le tende sono aumentate rnJle vicinanze del noto pozzo. :Molti grandiosi accampamenti presso Zua ra e nei giardini deH 'oasi. Rettificato tracciato « sebeh e » e carovaniere. Giornata afosa ». Nel pomeriggio si prova il motore giunto da Tripoli,.moto-re che si è montato sul vecchio apparecchio. Il motore funziona


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bene ma bisogna accomodare l'estremità dell'ala destra dell 'aeroplano perchè ha tre centine scollate. Non si può provvedere subito alla detta riparazione perchè mancano gli strumenti necessari per eseguire il lavoro. Il giorno 16, alle 6.49, il 'renente Palma s'innalza per esplo· rare il Triangolo Ras Agir, Tuir Beilan, Forte Bu Chemmàsc, ma per cattivo funzionamento del motore ed.insistente vento da Est, col pericolo di atterrare in territorio nemico, prolunga il volo in Tunisia; ma a Ben Gardane, mentre si decideva ad at· terrare in quel paese., il motore riprese a funzionare con un buon ritmo, ed egli così potè rientrare al campo per la rotta più. breve. Su questo sconfinamento aereo il 'J..1enente Palma ha una lunga conferenza col Comando della Divisione. Prevedendosi l'arrivo di un altro apparecchio (Bleriot) si fanno lavori per l'allargamento del campo di lancio. Dal giorno 17 al giorno 23 maggio, a causa del forte vento che impedisce ogni attività di volo, si procede nei lavori di al.la.rgarnento del campo ed alle riparazioni all'ala del vecchio ae roplano. La mattina del 24, alle 6.30, il Tenente Palma s'innalza in volo, ma è costretto ~ rientrare dopo inezz 'ora, a, causa di cattivo fun7.ionamento di due valvole di scappamento .. Cambiate le valvole riparte alle 7.15 mentre ferve una viva -fucileria e si ode un frequente .cannoneggiare. Rientra alle 8.40, dopo aver volato sempre sul campo nemico ricercando una carovana ch'èra stata preannunciata. Ha lanciato parecchi proclami Rui nemici. L'aviatore, nel detto volo, ha notato un 1mo'°o campo di poche, rade n:1a grandi tende (forse quartiere gene, rale) a Suà Est di Bu Chemmàsc a forse a 5 chilometri dal1a nostra ridotta. Nessuna traccia di carovana, nessun nucleo di nemici nè sotto gli scoppi degli « shr apnels », nè sotto il fuoco oella nostra fncile1.'j,a. Ha visto solo una ventina di cammellieri che guatavano un braccio della « sebca » in direzione Ove~t, a Sud di Sidi El Ma. Nei giorni 25 e 26 non venne compiuta alcuna ricog1:tizione per il forte vento. Nel pomeriggio del 26 il Tenente Palma, in rappresentanza dei reparti aeronautici, assiste all 'inaugurazione dell'obelisco ai caduti presso il Forte di Bu Chemmàsc. La mattina del 27 il predetto ufficiale tenta un volo, ma è costretto subito ad atterrare per avverse condizioni atmosfe· riche.


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L'ABRIVO Dl~L PARCO AEROSTA'l'ICO. -

ln questo stesso giorno, 27 maggio, giunge dall'Italia il 'Parco Aero statico. Questo Parco era stato costituito a Roma in data 25 aprile € doveva essere inviato a Bengasi ma, a Napoli, il giorno 4 maggio, mentre era colà in attesa d'imbarco, ebbe l 'ordine della nuova destinazione. Il Parco risulta all'arrivo a Ferua così formato: N. 1 Capitano Comandante: Arnaud cav. Cesare. N. 1 Tenente aggregato di Fanteria: Grandi Oreste. N. 2 S.Tenenti di Complemento: F'oà Gastone, Berio "Prospero. N. 94 Militari di truppa. di cui 69 specialisti e 25 del reparto treno. N. 53 Quadrupedi. Il Comandante, dopo essersi presentato al Comando della 5" Divisione speciale per gli ordini e gli accordi relativi alle mansioni del Parco Aerostatico, subito presceglie il luogo più opportuno per l'ubicazione dell'hangar del drakén-ballon. Dal giorno 28 maggio al 16 giugno il persona1e del Parco venne irn:piegato allo sbarco del materiale, all'erezione del! 'hangar, alla costruzione di tettoie e baracche, allo scavo di pozzi <l'acqua ed agli altri lavori inerenti al funzionamento del Parco stesso. Il draken-ballon fu quindi pronto a funzionare nella mattina del 17 giugno.

Nel frattempo a Ferua l'ufficiale aviatore tenente Pal ma, a causa del vento forte, non potette eseguire che qualche tentativo di volo. Il giorno 4 giugno~ giunge a Feriia il S. Tenente Aviatore Sacerdoti. Al mattino del 6 jl tenente Palma tenta una ricognizione ma è costretto a rinunziarvi, dopo 12 minuti di volo, perchè a.ì1a quota di 300 metri ha trovato temperatura alti8sima e raffich 1~ di « ghibli». Nel pomeriggio il detto ufficiale parte per ritornare in Italia e cede il Comando della squadriglia al S. Tenente Sacerdoti.


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Il giorno 8 questi prova in volo uno degli apparecchi (N. 36) lasciati.gli in consegna dal tenente Palma, ma essendo Paeroplano sregolato discende a terra dopo pochi minuti. Il giorno seguente il S. Tenente Sacerdoti compie una prima ricognizione sul percorso Macabez, Sidi Alì, Sebca Bu Chemmasc. Quota raggiunta: metri 950. Durata del volo: 60 minuti. IJ giorno 12 lo stesso ufficiale tenta una ricognizione, ma a causa del cattivo funzionamento del motore, è costretto ad atterrare dopo un quarto d'ora. Il 14 compie un volo di 50 minuti lanciand·o manifestini sugli accampamenti nemici : quota massima 1300 motri. Percorso: Macabez, Sidi Sai.d, Zelten, 2" Carovaniera, Bn Chemmasch, Macabez. Il giorno 1H r:.:irmge a Ferua a mezzo dì un piroscafo l 'ap· parecchio N. 92 (Nieuport biposto). La mattina del 17 il draken fa la sua prima ascensione, ed una seconda ne esegue nel pomeriggio presso la Palazzina de1 Comando. A causa della foschia poco o nulla è stato possibile osservare. Il 19 giugno il draken s'innalza alle 7 del mattino a 850 metri dì quota. Salgono in navicella il Comandante del Parco ed il Capitano Alberti del Comando della 5a Divisione. Le osservazioni sono alquanto confuse a causa degli ef,fetti di lucee di ombre delle nuvole. Alle 6 del mattino del giorno seguent~. 20 giugno, i predetti due ufficiali compiono una nuova ascensione col draken. Il terreno si presenta abbastanza chiaro a Sud Ovest, fos~hia a Sud Est, però si vede discretamente. N eI pomeriggio viene ripetuta l'ascensione e si vede bene potendo così fare altre osservazioni a Sud Ovest verso Sidi Said e Sidi: Alì. Il giorno 21 il S. Tenente aviatore Sacerdoti tenta una ri· cognizione ma è costretto ad interrompere il volo a causa delle cattiv<~ condizioni atmosferiche. Nel mattjno della stessa giornata il d:raken compie un 'ascensione e salgono sulla navicella :iJ S. Tenente Foà ed il capitano Alberti. Nel pomeriggio il draken viene jnahato alle trincee verso Sidi Said e prendono po~to nella navicella il Comandante del Parco Capitano Arnaud ed J] Maggiore Grazioli del Comando. Il Pallone viene riportato all'hangar alle ore 20.


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Il 23 giugno il S. Tenente Sacerdoti esegue in aeroplano ùna ricognizione della durata di 95 minuti ed esplora la zona circoscritta dalle spezzate Macabez, Sidi Said, Sidi Alì, Zelten, 2" Carovaniera, Bu Chemmasc, Macahez. Riferisce direttamento al Comando di Divisione. Nel medesimo giorno il draken viene trasportato a Bn Chernmasc, ove esegue due ascensioni: Una con il Colonnelh, Cavaciocchi ed il S. rrenente Foà; l'altra con il Tenente Grandi ed il Capitano Alberti. Il pallone uscito dall'hangar alle ore 5,30 del mattino vi rientra alle ore 15. Il 24 il S. rrenente Sacerdoti compie un volo della durata di 99 minuti, a 1075 metri di quota, sul percorso Macabe~, Sidi Said, Sidi Alì, Zuara, Zelten, Fertassa, Macabez. Ne riferisce direttamente al Comando. Il giorno seguente il predetto ufficiale aviatore compie un volo della durata di 80 minuti, a f)70 metri di quota, recando a bordo come osservatore il Capitano Alberti in servizio <li Stato Maggiore presso il Comando della 5" Divisione. Viene Bseguito il percorso Macabez, Sidi Alì, Zelten, Fertassa, Jfacabez. Al riguardo di questa ricognizione viene rilevato: «No· tévole 1'impiego di binocolo Zeiss 8 ingrandimenti da parte <lel passeggero per l 'ottim,o risultato di osservazione» .. E' da notarsi che l'apparecchio biposto « Nieuport flO HP. », quando sia già da lungo tempo in uso come l 'apparecchio N. 92 in questione, può essere impiegato con sicurezza nella ricognizione sul nemico con passeggero, solo in conclizjoni atmosferiche buone e sempre che la durata del volo non si prolunghi di molto oltre un 'ora». Il draken il 27 giugno, fa un 'ascensione alle 7 presso la Palazzina del Comando. Salgono in navicella il S. Tenente Fo?t -col Capitano Alberti. A mezzogiorno il draken rimane ormegp:iato al verricello ed esegue una seconda ascensione verso le ore 15. ,Salgono. il Tenente Somma del Comando della DivisionP. ~d il ~renente Grandi. Si rientra in hangar alle 17,30. Il giorno seguente al mattino, alle ore 6, il draken viene ricondotto al posto del giorno innanzi e vi compie un'ascen· s jone. Sa]gono jn navicella il Comandante del Parco ed il S.


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'l'enente Foà. Si distinguono abbastanza bene le rnosse dei vari reparti operanti su Sidi Said. A mezzogiorno il pallone rientra in Ju:uigar. L'OCCUPAZIONE DI SIDI-SAID (1.). -- Le frequenti ricognizioni offeirnive eseguite dalle nostre truppe avevano pen1iesi:;o <li rilevare che sulla seconda carovaniera proveniente dalla Tunisia era possibile giungere sbaragliando i forti gruppi arabo turchi che la coprivano; ma non era aìtrettanto facile nè conveniente sostarvi e<1 affermarvisi per l'assoluta inospitalità della regione e per le difficoltà del.le comunicazioni attraverso la ininterrotta serie di acquitrini (sebche) che fasciano da mezzodì tutta la zona di Bu Chemasc. Il nemico, in parecchie migliaia di uomini con molti cavalli e qualche cannone, tendeva ad opporsi ad ogni nostro tentativo di avanzata contro le sue carovaniere interne; però. incerto sulla direzione dei nostri movimenti e continuamente tratto jn inganno dalla persistente nostra attività intorno a Bu Chemrnasc, aveva finito per distendersi a cordone su una fronte di circa 80 chilometri, fuori del raggio delle nostre artiglierie, appoggiando la destra alla forte posizione di Sidi Said e la sinistra poco a oriente del confine tunisino. Su quest'ampia fronte - non ostante fosse stato più volte battuto da'lle nostre truppe spintesi sino ad una . quindicina di chilometri dalla costa - esso si era andato man mano rafforzando con tr.incee profonde su più ordini di fuoco. Presa la decisione <li attaccarlo, e per evitare di procedere lungo l'inospitale regione prossima al confine tunisino, si sta·· biliva di muovere su due colonne rispettivarnente da1Ia pen1~ola di 1\facabez e da Bn Chemmasc, per far massa contro le! posizioni di Sidi Sai(l, la conquista delle quali avrebbe do· vuto determinare con molta probabilità la caduta di tutte l~ difese arabo-turche. E' così di.fatti avvenne: il piano d 'attacro metodico veniva coronato dal successo nelle vittoriose giornnte del 26, 27 e 28 giugno, che~ portavano al possesso di Si<li Said,

(t) Comando Corpo Stato Maggiore - Ufficio Coloniale - L'azione del· l'Esercito Italiano nella Guerra Italo,Turca.


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importantissima posizione sulla via di Zelten e di Zuara, che àava a noi l'incontrastato dominio di circa 40 chilometri dì costa dal confine tunisino a Sidi Said ed alla linea delle Sebrhe.

UN AT'l.1E.RRAGGI0 FORZATO IN rrERRITORIO NEJvlICO. - Il giorno 29 il S. rrenente Sacerdoti compie una rico gnizione sulla seconda carovaniera ma, dopo 55 minuti di volo. trovandosi nei pressi del confine tunisino, egli è costretto, a causa di un improvviso arresto al motore, ad atterrare in territorio nemico (Sebca Brega) non lungi dal confine tunisino ed a .poco più di 10 chilometri dalle nostre posizioni di Bu Chemmasc. Abbandonato I 'apparecchio sul posto raggiunge u piedi, in due ore· e mezza, Bu Chemmasc e quindi scortato da due nostri battaglioni ed una batteria da montagna, ritorna sul luogo, ove aveva dovuto discendere, per recuperare l'aeroplano, per nulla danneggiato nel forzato atterraggio. I nemici, che si trovavano probabilmente a circa 8 chHo metri più a nord non avevano potuto scorgere l'aeroplano abbandonato a causa di una serie continua di alture che s 'jnterpòneva tra essi ed il posto ove trovavasi l'apparecchio. Il velivolo viene quindi riportato a Bu Chemmasc ma, q.urante il trasporto, resta danneggiato alle ali ed avariato in qualche altro elemento.

I servizi aeronautici a ·Ferua nel 1nese di luglio. A causa del narrato danneggiamento dell'apparecchio « Nieuport 50 HP biposto» e nella impossibilità di poterlo ri · parare sul posto il S. Tenente Sacerdoti ne inviò le parti avariate in Italia (Somma Lombarda) insieme con l'altro aeroplano (K. 36) già da tempo inservibile. E così, per mancanza di apparecchi efficienti, egli si trovè., nella impossibilità di eseguiTe dei voli fino al 24 luglio. Durante i primi giorni del mese di luglio alcuni ufficiali. appartenenti al Parco Aerostatico si ammalarono quasi contemporaneamente: il 3 luglio il Comandante Capitano Armand. il 4 il S. Tenente Foà, il 5 il S. Tenente Berjo, Quest'ultimo perl il giorno 13 dello stesso mese al 12° Ospedale da campo e la 8alma venne sepolta nel Cimitero di Macabez. Il Capitano Ar-


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11,.rnd. ed jJ S. rl1 enente Foà guarirono e rimpatriarono il 17 luglio con la nave ospedale « Re d'Italia» . Intanto il 2 luglio il draken era stato portato a Bu Chemmasc ed inalza.to nei pressi della ridotta N. 3 ed aveva partecjpato aU'm.;servazione dalla navicella il Capitano Alberti. Nel pomeriggio il draken fu riportato all'hangar. A causa della malattia degli ufficiali e del forte vento il draken non (~seguì ascensioni durante i rimanenti giorni del mese di 1uglio. Però il giorno 13 del detto mese tutti i milita~·i disponi bili del Parco all'ordine del Tenente Grandi, si portarono alle trincee della penisola di Macabez e vi restarono anche il giorno appresso. IL COl\JBATTlJ\fgN~CO DI SIDI·ALI'. - Pochi giorni dopo la conquista di Sidi Said appariva chiara l'opportunità di estendere al più presto poHsihile la nostra oecupazione territoriale fino a Sidi Alì, altura posta a oHre 6 chilometri ad oriente di Sidi Said, che ci avrebbe assicurato. durante la nostra sosta in quest'ultima località, un posto avanzato ed un ottimo punto di vedetta sulla via di Zuara; ed .avrebbe impedito nel contempo ai turco arabj di. rafforzarvisi e di farne punto di appoggio per disturbare la nostra occupazione di Sidi Said. E l'operazione si compiva il 14 luglio dopo che hrilJanti ricognizioni di una nostra colonna volante, mettevano precedentemente in rilievo la poca probabilità di una serie minaccia da. parte di un nucleo nemico eh<~ erasi raccolto a sud di Bu Chemmasc. Il combattimento fu violento ed accanito per la presenza di numerosi contingenti nemici, nuovi giunti dal Sahel dopo la giornata di Bi.di f!aid: nn eal<lo afoso tendeva a deprimere le forze, ma la truppa mantenne, come sempre, lo spirito elevatissimo e la sua condotta fn rn.irabile. * ,r,

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Durante gli ultimi giorni del rnese di luglio e precisamente il giorno 24 il S. Tenente Sacerdoti poteva compiere un volo di prova con l'apparecchio N. 92 rimesso in ordine sostituendovi le ali dell'apparecchio N. 64. Dopo circa mezz'ora di volo è co·


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stretto ad atterrare perchè il velivolo non prei::;enta suffieienb sicurezza nella manovra del << gauscliissment ». I l giorno 28 ~i innalza ancora, ma dopo 10 minuti di volo, deve rientrare per· chè la forte foschia non permette akuna osservazione. Il giorno seguente, in considerazione dell 'imrninenza clel1'operazione delle nostre truppe s u Zuara, non ostante la malficura stabilità del velivolo, il predetto ufficiale compie una ricognizione della durata di· 93 rninuti ad una quota di 850 metri, sul percorso: .Macabez, Zuara, R.egdalin, Zelten, Sidi Said, Macabez. Hi.ferisce direttamente al Comando della Div1s10ne. Il detto giorno 29 arrivano a 1~,erua i due ufficiali aviatori tenente Girotta e sottotenente Suglia. Il 31 luglio assume il comando della :squadriglia Aero plani di Ferua il tenente Girotto Mario. Al 'Parco Aero:-;tatìco giungono da Tripoli, il 25 luglio, il capitano Pastine, il tenent<~ :Marenghi ed il :-;ottotenente Volla. Il giorno seguente fra i1 Comando del Parco Aerostatico ed il Comando del In Divisj one viene stabilita un 'asrensione da ~seguirsi col. draken a Sidi Said. Il 29 luglio ::;i carica il mat<ff ial e nere:-:sario a detta asren sione su di un pontone che parte per 'Sidi Said portando anche i.I personale del Parco. Si giunge alla detta località verso sera, ma, a causa del mare mosso, non si può sbarcare che soltanto il personale. li 31. luglio si sbarca il materiale. Nel frattempo a1 Parco perviene 1'ordine che l'ascensione or dinata si dovrà esegmre fra due giorni.

I servizi aeronautici di J?erua nel 1uese d'agosto. La matti na del 2 agosto il draken compie nei pressi di Sidi Said tre ascern;;ioni: la prima con gli ufficiali tenente Grandi e capitano ~Ail: .~1-ti, c•he però discende subito perchè ]a foschia e le condizioni di Iure non permettono l'osservazione; la sc~con<la con pnre i pn-! detti ufficiali, della durata di 90 minuti; la terza con ,il <'apitano Pastine. Compiute così le osservazioni necessar ie al Comando <1ellu V Div.i : :. ione, i I draken alle 11 viene sgonfiato e, alla sera, a mezzo di una coral.lina, rientra a l\ Iacabez. Il giorno 4 il Parro· ('hlw l 'or<li1w


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di compiere un 'altra ascensione a Sidi Said, ma que~ta non potè essere effettuata per mancanza di mezzi di trasporto. Cessa così l 'attiv.ità aerea del Parco Aerostatico a ],erua avendo esso avuto l'ordine di smontare il materiale aerostatico e di ternwsi pronto per trasferirsj altrove. Difatti il 6 settembre esso riceve l'ordine d'imbarcarsi sul piroscafo «Sannio » per recarsi provvisoriamente a Tripoli. Ivi giunto ricovera il materiale ed accantona il persona.le al Cantiere Aeronautico. Sotto la data del 5 ottobre il perso· nale, il materiale ed .i quadrupedi del 2° Parco passano effettivi al 1° Parco Aerostatico. La squadriglia Aeroplani di Ferua, durante il mese di agosto fu comandata, come si è detto, dal tenente Girotto e svolse la seguente attività aerea Il giorno 1 il tenente Sacerdoti, partito in ricognizione rientra dopo 22 minuti di volo, per cattivo .funzionamento del motore.. Giunti ne,l frattempo a F erua gli apparecchi « Blériot » per i tenenti Uirotto e Suglia si provvede, nei giorni 3 e 4, al montaggio. Il 5 il tenente Girotta eseguisce un volo sulle truppe della colonna del generale L equio che da Sidi Alì avanza su Zuara : rientra dopo 40 minuti di volo a causa della forte foschia. Nella stessa giornata il sottotenente Suglia compie una ricognizjone su Znara, Regdaline e Zelten. A Zuara lancia dej proclami ; rientra dopo 95 minuti di volo. Il tenente Girotta, nella rnathna del 7, eseguisce una ricognizione sull 'oasi di Regdaline e su Zelten in 80 minuti di volo. Il giorno 9 il sottotenente Suglia compie un volo di 80 minuti e8eguendo una ricognizione sul confin e tunisino. Nello stesso giorno il tenente Gfrotto esplora la '3econda carovaniera da Zelten a Fertassa e rientra dopo un 'ora. 11 sottotenente Sacerdotj, avendo cambiato motore all'apparecchio, fa un volo di prova della durata di 40 minuti. Il 10 il tenente Girotto torna a<l. esplorare la seconda carovaniera ed il sottotenente Sacerdoti compie un volo di 28 minùti. Il giorno seguente ripete ancora J 'esplorazione della ~econda carovaniera da F ertassa a Zelten in 45 minuti di volo. Il 13 il tenente Saleng0 parte per Zuara per scegliervi un


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campo di atterraggio. Il giorno appresso vi si reca anche il tenente Girotto con due soldati, un motorista ed un hangar. Il 18 egli rientra a F erua ed il 23 riparte in vol~ per Zuara alle 18,20. Il giorno 31 parte in volo anche per Zuara il sotto.. tenente Suglia. E così col 31 agosto 1912 termina I 'impiego <lei servizi aeronautici nella penisola di Ferua. 1


L'IMPIEGO DELL'AERONAUTICA NELLA REGIONE DI ZUARA U~A RTCOGNJ½JONi{: D.l~l DlHIUlBlLI. Dal -•.> marzo le erociere aeree, pur non tra::;curando il controllo de11:-i situazione negli altri ::-ettori della Piazza di. ~rripoli, ebbero la mi::;::;ione d 'im;i::;tere particolarmènte nella esplorazione su Zanzm· e .Za-via ; il draken ebbe l'online di :--po:-:tarsi nel settore occi dental e <1i rl'ri poli ed inaliarsi qùoti dianarnente p er Of,:Servare Zamm r e la SUè., oasi. Ciò doveva :servire per ingannare il nemico circa il nostro progettato ;-;barco sulla ::.:piaggia di .Zuara e fargli invece supporre una no~tra pros::;ima azione contro Zan:rnr. Intanto a rrri po]j a l Carit iere Aeronaut ico, n el pomeriggio. del giorno :10 rnarzo 1 S. E. Caneva dà l'ordine di eseguire una ricognizione a .Zuara perchè: « Le n otizie che si hanno (sia da jnfor1rn1%ioni del Comarnlo de l Corpo di S. JVL, ~ia da informatori indigeni, sia dai rapporti dei cornandanti le navi da guerra. che ebhf)ro a bom bardare a p iù riprese quella località) Hono tutte concordi n<~l lo stabilire che Zuara è difesa da ur: con~iderevole contingen te di arabo-turchi (da 10-20 mila uomini) non<'h<'• · da cospirne opere d i di fesa, r idotte, varie linee <li trin ecranu)nti, eee. · · Il Colllando de;-;iùera la confenna di tali noti zie, in vista specialmente della prof,:i:-irna occupazione di Zuara o di un nitro punto della costa pre~i:;o i l confine ». Difatti la mattina <1el BJ, a lle ore 8,J 5, i dirigibili P . 2 e 1\ ;-1 escono da 11 'hang-ar per e:-:eguire ]a missione ordim1 h:i ed eccone il rn p porto drl Comandante della Squadriglia: « P ren<lo irnharco ~ml P. 3, comhustibile per 9 ore di volo. :w gran ate, materiale· Pf'l' r imorchio <~ per ancoraggio in mare·. Segnitcj dal P. 2 a <li:--tm1,m normale d.i navigazione dirigo per Zuara seguendo la rotta tracciata sullo schizzo. Alle quote alte ::-:i troYa YPnto forte eonb·· ,nio c1a ,v.s.,~. A]l e 10,40 giunto all 'altez7,a di Zuara dirigo ~u terra per le ner.ef,:sarie ricogni · z ioni. An corato <lÌ fr onte al paei-:;e trova::;i l'incrociatore ausi~ Jiario « Città di Catania ». P er cjrca 30 mi nuti evoluisco con ()!_,


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la squadriglia sul paese e sui dintorni lanciando due bombe sull'abitato a titolo di punizione verso gli scarsi abitanti che fece1;0 fuoco contro i dirigibili. Il P. 2 ne lancia 6, gli effetti sui tetti delle case sono molto ragguardevoli. Conscio della spe· ciale importanza che questa esplorazione poteva assumere in vista de.lle prossime operazioni sulla costa stabilite dal Comando, ogni cura ed ogni massima attenzione sono poste nella ricerca e nella valutazione delle forze nemi che e nelle opere di difesa che potevano essere state fatte nei pressi di Zuara ». Il risultato di queste osservazioni riferite al rito1no a S. E. il Comandante del Corpo di Occupazione furono esposte nei seguenti termini : « Per un raggio dì 15 km. intorno a Zuara non vi sono che. pochissimi accampamenti abbandonati, alcuni dei quali completamente disertati, gli altri con poche persone. N ell 'in· terno del paese si nota una popolazione molto scarsa. Alcuni fecero fuoco contro i dirigi bili. Nessuna opera di difesa si trova lungo la costa prospiciente a Zuara o nell 'iuterno. Data 1'aècuratezza posta nell'osservazione « escludo nel modo più assoluto la possibilità della presenza in quella regione di qualsiasi opera di difesa e <li contingenti di armati di qualche entità ». Tutto il tratto di costa fra Zuara e Zavia e per ilna profondità di 10 km. è completamente sfornita di accampamenti di truppe arabo-turche, vi ·è soltanto qualche rarissimo be· duino. Nel tratto Zavia-'Pripoli si sono notate le stesse forze segnalate nelle precedenti esplorazioni».

RICOGNIZIONE D:E1I DIRIGIBILI FRA ZUARA. E BUCHA:MEZ. - La sera del giorno 8 aprile~ S. E. il generale Ca· neva ordinò al Comando della Flottiglia Dirigibili di eseguir0 una ricognizione presso Bu-Charnez 1 per confermare o meno le 'i nformazioni date dopo I 'ultima ricognizione su Zuara sull 'assenza di truppe nemiche in quella località. · Detta ricognizione non potè essere compiuta che il giorno l 2 aprile, ed ecco come il Comandante della Flottiglia Dirigibili ri:foriva in proposito al Comandante del Corpo di spedizione: « Mi · onoro trasm.ettere alla E . V. il rapporto dettagliato della missione eseguita il giorno 12 aprile dalla Squadrig-lia Dirigibili: Il giorno 9 corr. avevo ricevuto dall 'E. V. l'ordine


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Ricog~izione del P. 2 e del P. 3 compiuta fra Zuara e Bu-Chammez il 12 aprile I9 I 2.


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di esplorare il terreno compreso fra Zuara e Bu-Chamez e di riferire il risultato della esplorazione al Comando delle truppe sbarcate in quella località. Presi gli opportuni accordi col Comando della R. N. « Carlo Alberto» che doveva recarsi di fronte a Zuara e combinai con detta .nave alcuni segnali di circostanze. I<"eci imbarcare sul piroscafo « Hercoles » che era al seguito della « C. Alberto», del materjale per rifornimento dei dirigibili, facendolo accompagnare da un drappello di 10 specialisti, 4 marinai agli ordini del capitano Bastico e del tenente Biffi, ai quali diedi tutte Je istruzioni relative allt~ modalità di effettuazione del rifornimento stesso, che, in previsione di una lunga missione, ritenevo fosse inevitabile. rrutte le prevedibili circostanze che avrebbero potuto occorrere durante tale non facile operazione, erano state consideraH~, ed i provvedimenti presi furono tali, che i i:m ddetti ufficiali, per quanto novissimi a simili manovre, poterono adempiere al lor o compito con esattezza e rapidità. Il giorno 10 le condizioni meteorologiche non permiseTo alla squadriglia di uscire. Nel mattino del giorno 11 l'atmosfera era alquanto fo:::;ca, ma decisi ugualmente di uscire con la squadriglia per eseguire la missione. Partii alle 7, ma giunto nei pressi di Zavja, la nebbia divenne così fitta che a stento si distingueva la costa lontana circa un miglio; proseguii ancora per pochi chilometri, ma poi decisi di tornare al Campo perchè con l 'alzarsi del sole la nebbia accennava ad aumentare da quelle parti ed avrebbe resa inuti]0 la esplorazione e pericolosa la nostra navigazione. Finalmente il mattino del 12 alle ore 6,30 partii con la squadriglia avendo preso imbarco sul P. 3. Feci rotta direttamente per Zuara, se· guito a distanza normale di navigazione dal P. 2. Giunto a Zuara, allo scopo di esploraTe una zona di terreno più estesa, ·il P. 3 diresse a Po~ente, mentre il P. 2 fece rotta lungo la carovaniera che conduce a Regdaline. In tp..le modo, come risulta dallo schizzo annesso, la zona di terreno esplorata è stata eon~iderevole per cui le osservazioni fatte risultarono tali da poter servire al Comando de11e forze sbarcate di giusta norma per quelle operazioni immediate che avesse avuto in animo di compiere. Questa esplorazione venne ostacolata da un vento molto forte da S.S."\V. che alla quota di navigazione di circa 1000 m. era in certi istanti di poco inferiore alla velocità d<:~i dirigibili.


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Il messaggio lanciato dal P. 3 in prossimità del pontile di sbarco, avvertiva il. Comando locale che pochissima gente tro, vavasi a iuara, che nel tratto Zuara·Bu Chamez non vi erano che poche pattuglie di arabo-turchi, e qualche accampamento di pastori; che a Sud e ad Ovest di Bu-Cham.ez e per un raggio di 15 km. non vi era alcun gruppo di armati di considerevole importanza. Il messaggio lanciato dal P. 2 escludeva pure la presenza di nuclei importanti di uomini nel tratto di terreno esplorato a Sud di Zuara.' Causa della importanza che, date Je cfrcostanzc potevano assumere le informazioni date dai dirigibili, le osservazioni esegui te sul terreno furono fatte dalle due aeronavi con tale scrupolosità ed attenzione da escludere nel modo più assoluto che alla nostra ispezione possa essere sfuggita ia presenza di ùn nucleo importante di truppa. Il paese di Znara è attualmente poco abitato, e :fra il paese, la costa prospiciente e le adiacenze non si possono trovare complessivamente più di 5-600 combattenti fra regolari, arabi e pastori armati. Fra Zuara e Bu-Chamez e per una zona profonda una quindicina di km. dal mare non si trovano certo altrettanti armati, tenendo conto anche di tutti i pastori che sono disseminati in piccoli accampamenti non molto numerosi ed a corn;;i dere-vole distanza urto da11 'altro. Si è notato la presenza di vari accampamenti abbandonati, o meglio dei resti di accampamenti di pastori che, passati per quei luoghi debbano ora essersi traslocati in altri luoghi. Nessuna opera di difesa di qualche entità si trova nei pressi- di Zuara nè in altri posti delle località esplorate. Il terreno a Sud di Bu-Chamez si presenta molto paludoso e, ·c erto, quelle località hanno Paspetto di zone fortemente ma· lariche. Pertanto in previsione della possibilità di trovare dei gruppi nemici dì qualche entità che ostacolassero le operazioni di sbarco, avevo fat.to provvedere i dirigibili di un carico considerevole di esplosivi. ~fa per quanto 'i dirigibili fossero fatti segno continuamente· a fucilate di individui isolati o riuniti in piccolissimi gruppi, non si ebbe ad osservare alcun bersaglio che realmente valesse la pena di un tiro regolare di proietti. Ed il P. 2 su poche tende turco-arabe lasciò cadere 3 o 4 bombe mentre il P. 3 si limitava a lanciarne soltanto una su un gruppo di 5 cavalieri a Ponente di Zuara che facevano un tiro


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nutrito e che fuggirono poi di gran galoppo. Alle 12,30 dopo li ore di navigazione ed. essendosi il l>. .2 tornato a riunire col P. 3, decisi di scendere in mare presso l'« Hércoles », per rifornire di benzina e materie grasse. La manovra fu eseguita con molta precisione e poco dopo i due dirigibili si trovavano ancorati in mare nelle posizioni segnate sullo schizzo. Il mare fra alquanto agitato ed il vento che in basso era da grecale ed a raffiche aveva una forza di 8 o 9 metri al minuto. Pertanto, preso con i dirigibili l'assetto più conveniente per le operazioni di rifornimento si fece la provvista necessaria al motore, sbarcando una eguale quantità in peso di esplosivi. Le condizioni meteorologiche andavano intanto peggiorando e siccome al :e. 3 occorreva ancora qualche piccola operazione al motore, lasciai libero il P, 2 di partire per il campo occorrendo guadagnar tempo per quanto possibile. Sia per il ra( fre<ldamento del gas, che per le perdite attraverso i fori del1'invoiucro fatti dai proiettili nemici, la partenza presentò delle difficoltà. Come queste vennero superate dal P. 2 è detto nel rapporto del suo Comandante; mi limito quindi ad esporre quanto riguarda la partenza e la navigazione di ritorno del P . 3. Allorchè tutto fu ultimato a bordo, dopo aver convenientemente alleggerito il dirigibile, ed a.p pena questo cominciò a sollevarsi, diedi alla lancia che si trovava presso la fune dell'ancora, l'ordine di tagliare la fune stessa; nel medesimo istante. in cui questa operazic.m e veniva eseguita una raffica più forte di vento rigettava la navicella sul mare, e due ondate successivamente si rovesciarono nell'interno di essa. Non valse il pronto gettito di tutta la zavorra disponibile, nell 'azione dinamica dei piani con le eliche mosse subito avanti alla massima velocità; quella fu insufficiente a bilanciare l'aumento di peso delle ondate che · si andavano man mano rovesciandosi nena 1wvicel]a, mentre il motore si arrestò completamente a causa òell 'a11agamento del carburatore f.- del magnete. Il dirigibile intanto veniva trasportato alla deriva verso terra alla stc;~sn VP.locità del vento, senza nulla che lo trattenesse ed in cond1'.lioni che andavano sempre peggiorando. Re- · ~fava a bonfo ~,n.eora il pieeolo ancorotto soltanto, avendo fa · sciato alla lancia il grande; ·ma la fune di detto anco:rotto aveva sèrvito per il eono d'ancora per la manovra di ormeggio

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in mare, ed era tuttora aggrovigliata nel fondo della ria vicella insieme al resto delle funi di canape e metalliche ri~uperate alla svelta pochi istanti prima della partenza. Lavorando con la massima freddezza si riuscì in brevi istanti a mettere in perfetto ordine ancorotto e funi, e a dar fondo in modo che ogni cosa fosse libera da intralci che avrebbero potuto rendere nullo il funzionamento dell'ancora stessa. L 'an<'Orotto fece buona presa sul fondo del mare ed il dirigibile fu .arrestato esattamente a 1400 m. dalla costa. Tutte queste operazioni furono compiute in circa due minuti; con la velocità di deriva con la quale il dirigibile procedeva, in meno di altri tre minuti si sarebbe andati alla costa. Intanto lungo la costa prospiciente, erano accorsi una. ventina di a1 abo turchi che e,ominciarono subito un nutrito fuoco di fucileria contro il dirigibile, intc~rrottò pochi istanti dopo da 4 colpi di cannone che la « Carlo Alberto» e la « Città di Catania» con mirahi'le prontezza ed intuizione delle circostanze avevano ben aggiustato su di loro. Fummo ben presto raggiunti dalle nostre lande, ove sbarcammo tutti i pesi non indispensabili, rnentre .::;i :procedeva al vuotamento dell'acqua di cui la navicella era per più che metà piena. Dovetti anche sbarcare il tenente di vascello Valli, e finalmente il dirigibile così. alleggerito si sollevò cmi conveniente spinta. Il motore ripulito ed asciugato fu timesso in moto ed alle 14 precise, fatto tagliare dalla lancia la fune che ci tE>,neva ormeggiati, si ripartì dirigendo per il campo. Navigai fino all'a'ltezza di Zavia ad una quota di 500 m., ma siccome il vento che andava sempre più rinforzando da gre-cale contrastava la nostra marcia (avevamo impiegato 45' per percorrere poco più di 40 km.) dovetti salire fino a 1450 m. per trovare una zona in cui il vento da S."\.V. era più favoreyole ai no~tro cammino. Finalmente alle 16,45, con un atterraggio difficile data la violenza del vento, e la scarsità di mezzi di cui $i disponeva (quasi tutto il materiale di atterraggio era rimasto a Zuara) noncbè per il cattivo funzionamento del motore di. cui ·solo due ciHndri nJUirciavano normalmente, per la rottura Ji due m'olle di valvola di aspirazione. · il P. 3 fece ritorno al eampo, ove il P. 2 era già. arrivato da éirca 45' dopo una assaj difficile navigazione, ed avendo ancora soli 3 litri di benzina disponibile. Nelle critiche circostanze . più sopra descritte in <'UÌ queste aeronavi si sono trovate., gli equipaggi tutti hanno 1


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dato prova di airn11irevole fre<ldezza e di eccezionale abilità profe~sionale, di quella freddezza ed abilità che vah;ero a sor· monture gravi ed imprev<~dibili difficoltà, :::;alvan<lo i di rigibili da sieura perdita, p <~r ricondurli salYi in porto. dopo aver compiuto in modo esauriente la rnissione loro affidata. Sento pertanto il dovere di segnalare alla E. V. il contegno di questi t'quipaggi ehe an<'he in questa occa:-:;ione fu superiore ad ogni <'loµ;io. (; Jj equipaggi erano eosì em,tituiti:

P. 3 Tenente di va~ceno VALLI Giulio (Coni.te). Tenente a rtiglieria SCJ~LZO Luigi (Uff. bordo). Meeeanieo GECIONI.

P. 2 Capitano di corvetta DENTI Salvatore (Co1n.te). rren. di vase. CASrJ1RACANJD Castrueeio (Uff. bordo). Sottoten. di vasc. BRIVONESI Bruno (Uff. bordo) . :Meccanico 1vIANTOVANI. Rit enendo opportuno dopo un periodo così lungo di fun:;,ionnmento ininterrotto di provvedere ad .una accurata verifica dei motori e gruppi :propu1:=:.ori, ho dato ordine di proce~ere al ]oro ~montaggio; sicchè i dirigibili dovranno restare per tre giorni in hangar, a meno di urgenti necessità, nel qual enso tutto pnò essere rimesso a posto in circa 6 ore lavorative.

Il Cap. di corvetta Comandante la Squadriglia. G. SCE~LSI. L'OCCUPAZI0N1'J DJ ZUARA (1). - Le no::;tre truppe vi penetravano il 6 agof-:to 1912, quasi R<mza colpo ferire, dope di aver disperse poche pattuglie di retroguardia del nemico. Znara era l 'ohiettivo verso cui si erano orientate le operDzioni dopo la rinunzia -- per difficoltà cl 'ordine logistico·_ alla penetrazione lnngo il confine tunisino. JD~sa, oltre a rap(1) Comando Corpo Stato Maggiore - Ufficio Coloniale .. L'azione dello Esercito Italiano nella Guena It11Jo,Turca.


Schizzo .dimostrativo delle . carovaniere · da Ben

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Zuara.

Gar an . dell'originale annesso alla relazione . l Riproduzione

ea neva'.,


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presentare il centro abitato più importante di tutta la vaRta regione occidentale di confine,. raccoglie con Regdaline le principali vie carovaniere che dal confine procedono verso oriente. A sud di Regdaline il paese, arido e deserto, non presenta luoghi d 1acqua sufficienti per consentire il passaggio di carovane numerose. Occupata quindi la .z ona Zuara-Regdaline il fascio delle grandi carovaniere più prossimo al mare poteva dirsi effettivamente intercettato ed il grande contrabbando ricacciato alle lontane . vie dei monti, fra difficoltà molto maggiori e su percorsi molto più lunghi che non presso la costa. Ai due obbiettivi, Zuarà e Regdaline, non si poteva tendere contemporaneamente per insufficienza di forze; trovata però indifesa Zuara si sarebbe potuto proseguire nella stessa gior nata, o nelle· giornate immediatamente seguenti, nell'operazione offensiva verso Regdaline o verso la J\ienscia, per tagliare d'un _colpo il contrabbando sull 'intiero fascio di strade provenienti da occidente; Ma convenne astenersene ·in considerazione della temperatura elevatissima e dei forti disagi. cui erano soggette le truppe, prive dello più stretto necessario ancora tutto a bordo; e in causa del poco allenarnento delle classi più giovani. D'altra parte, nel giorno seguente all'occupazione della città si avevano prove non dubbie di una prossima resa di gran parte della popolàzione zuariila; e promesse ·atf.endihili che forse, date le strette relàzioni fra Zuara e Regdaline, anche le « mehalle » ancora armate in difesa di questa ultima località si :sarebbero arrese. LA SQUADRIGLIA DI AEROPLANI DI ZUARA. Dopo l 'occnpaziçme di Zuara precisamente, sotto la data del 13 agosto, venne costituita la « Squadriglia Aeroplani di Zuara » agli ordini del capitano Agostoni, che la comandò per soli 18 giorni e cioè fìno al 31 agosto. Essa fu- composta di: 2 Ufficiali piloti. 3 Apparecchi << Blériot » 50 HP. 5 Hangar tipo « Mercandino ». Il « campo di lancio >.), scelto con l'autorizzazione del Comando della Divisione, fu stabilito sulla Sebca, a 500 metri circa dal porto di Zuara.

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Durante il breve periodo che la squadriglia fu comandata dal Capitano Agostoni l'attività aerea svolta dalla squadriglia ~tessa fu la seguente. Le condizioni atmosferiche non troppo favorevoH. spess0 ostacolarono le ricognizioni che ebbero in tal modo a subire intenuzioni anche di non breve durata. Gli aviatori che _pilo· tarono apparecchi a Zuara in quel periodo furono: il tenente Girotto che, presa anteriore visione della località, vi giunse il 23 agosto con mezzi propri, il capitano Agostani ed il rapi~ano 'Moizo ed il tenente Suglia pure giuntovi con mezzi propri da l\1acabez il 31. di detto mese. Fra le ricognizioni principali, oltre i vari tentativi che non ebbero seguito pratico, causa le pessime condizioni atmo· sferiche, sono degne di nota quelle del tenente Girotto che il 25 -riesce ad individuare le oasi di Menscia, Gemil e Regda]ine dandone notizia sufficientemente approssimativa degli ac· campamenti nemici che vi si trovavano e quelfa del capitan•> Agostani, durata oltre un'ora e un quarto che ebbe per scopo Zelten e Sidi Said. Il capitano J\foizo non potè eseguire ehe un volo di prova essendogli arrivato I 'apparecchio solo il 29 di detto mese. Per non distogliere gli aviatori dallo scopo precipuo di utili no.tizie al Comando non furono lanciate bombe, furono però dal tenente Girotto lasciate cadere su Agarbia e Zerir p·toclami, essendo in detta località in gran parte raccolta la popolazione di Zuara.

L'OCCUPAZIONE DI REODALINE. - La ref.:a delle rnehalle tardava a verificarsi; sicchè, riorganizzati i servizi ed j rifornimenti, si procedeva il 15 agosto alla conquista di Regdaline. Il riemico, memore del nostro impeto offensivo e della nostra ferma volontà di vincere, esperimentati a Sidi Said e Sid Alì, si comportava come già a Znara: non osava cioè affrontarci con grandi masse. Avemmo quindi di fronte i più audaci che, raccolti poco alla volta sulla nostra estrema sinistra, opponevano una 'accanita resistern~a, ma le nostre truppe però non tardavano a fiaccarla con l'usato valore. In seguito si facevano delle ricognizioni offensive che originavano piccoli scontri; e si ·batteva con l'artiglieria qualche


carovana in distanza. Del resto la situazione generale restava invariata :fino a pace conclusa.

L'attività della squadriglia aeroplani di Zuara nel mese di sette1nbre. Il Comando della squadriglia di Zuara fu ceduto dal capitano Agostoni al tenente Girotto il 31 agosto. In seguito all'ordine del Comando del Corpo ili occupa. zione che richiamava a r:rripoli i piloti <li Nieuport, il capitano l\'.l ojzo, iL 10 settembre, partì in volo per Tripoli ma, quasi al termine del viaggio, costretto per una « panne » al motore ad atterrare in territorio nemico, venne fatto prigio:r,iiero. Lo stesso giorno arrivò a Zuara in volo da Macabez il sottotenente Sacerdoti, che il mattino seguente ripartì poi per ~rripoli.. Dalla metà di settembre in poi si ebbe una stasi nelle ricognizioni a cau~a delle pessime condizioni atmosferiche. Le ultime ricognizioni potut e eseguire in qualche rara giornata volativa del settembre servirono a confermare al Cornàndo le notizie date dagli informatori circa lo spostamento degli arabo·turchi in previsione dell'avanzata. su <letta localiHi da parte delle nostre truppe. Il capitano :Moizo venne restituito . dall'avversario il giorno 11 novembre, in seguito alla firma dei preliminari · di pace._



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ELENCO DELLE ILLUSTRAZIONI

Il Comandante della flottiglia Dirigibili di Tripoli. La rotta dei dirigibili P. 2 e P. 3 nell'ascensione del IO maggio 1912. Una discesa di dirigibile a T ri.poli nel 1912 . Campo turco-arabo di Arizi~ (dirigibile P. 2 - 6 maggio 1912) . F onduk Magguz . Campo turco-arabo di Suani-Beni Aden (dirigible P. 2 - 6 maggio., 1912). . . Ricognizione dei dirigibili P. 2 e P. 3 del giorno 11 maggio 1912. Il Marabutto di Sidi Abdul Geli) . Ricognizione del P. 3 del 13 maggio 1912 La. grande strada carovaniera che . passa per Bir T obras. Accampamento turco presso Gargaresch La rotta del P. 2 nel l'ascensione del 24 maggio 1912. Nostri attendamenti e lavori a Gargaresch. Trincee nemiche a Zanzur. Accampamento beduino fra le palme dell'Oasi L'Oasi di Zuara. Veduta del campo di battaglia dell'8 giugno 1912. Catnpo arabo-turco di Su~ni Beni Aden · · Foce dell'Uadi Rambla Sedi Beu Nur . Campo arabo-turco di Suani Beni Aden Il capitano aviatore A. Novellis di Coarazze . Là rotta del P. 2 nell'ascensione del 15 giugno 1912. Campo turco~arabo . di Suani Beni Aden ·Accampamento arabo di Bir Terrina Campi attorno a Suani Beni Aden .. . Ridotta a 39 km. ad ovest dellOasi La rotta del P. 2 nell'ascensione del 20 giugno I912 Campo turco-arabo .di F onduk Ben-Gascir. Quartiere turco a Suani Beni Aden. La rotta del P. 3 nell'ascensione del 21 giugno 1912 Sidi Be~ Nur. Schizzo del terreno esplorato dal P. 2 nella ricognizione del 22 giugno 1912. La ridotta di Mannura e di Sidi Abd el Geli) Trincee nemiche · di El Maja . Lavori di nostri trinceramenti a Gargaresch Ricognizione del P. 3 nel giorno 11 luglio 1912. Bombardamento di T aruna La · rotta del P. 2 nell'ascensione del 24 lu8lio 1912

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Il pilota del dirigibile Bruno Brivonesi . Ridotta a sud dell'Oasi La rotta del P. 2 nell 'aotensione del" 29 luglio 1912 La-rol:ta del P. 2 nell'ascensione del 1° agosto 1912 Bir Jefren. Bombardamento di Zavia . La rotta del P . 2 nell'ascensione del IO agosto 1912 L'esplorazione del P. 2 eseguita il 16 agosto 1912. La ricognizione del P. 2 del 19 agosto 1912 . Stagni di Gurgi . Il S. Tenente Piero Manzini annegato m mare per caduta dall'aeroplano . 'La ricogniz~one del P. 2 del 28 agosto 1912 Ricognizione del P . 2 del 29 agosto ·1912. R1cognizione del P. 2 su Ari zia del 30 agosto 1912 Oasi di Geddaen La ridotta del Garian . Schizzo eseguito dal dirigibile P. 2 nella ricognizione del 3 settembre

191 2 . Bombardamento di Z uvisa. Nostri accampamenti ridotti a Zavia L ' anfiteatro romano presso Sa batta . La ridotta di Sidi Sabbinam e di Sidi Belan . Panorama di Homs . C ampo di lancio di Homs. li campo di manovra per il draken ad H oms. L'ormeggio del draken ad H oms - 14 febbraio ·t91 2. Il draken ali' ormeggio ad H oms (26 febbraio I912). Homs - La cima del Mergheb occupata dai nostri . L'Oasi di Zavia. Ricognizione eseguita dal P. 2 e dal P. 3 su Zavia il 13 maT10 1912. Nota bili di Zavia Forte di F erua (Bu Chemmasc) . La R. Nave «Varese» Sbarco di artiglierie a Macabez . Generale Garioni - Ammiraglio Borea Ricci - T en. Palma di C esnola Zuara . Ricognizione del P. 2 e del P. 3 compiuta fra Zuara e Bu Chamrriez il 12 aprile 1912 . Schizzo dimostrativo · delle carovaniere da Ben Gardan a Zuara .

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PAc. · 3 L'attività Aeronautica nel mese di maggio . J912. L'impiego del!' Aeronautica nel mese di giugno 29 » G li avvenimenti del mese di giugno. 65 L'impiego dell' Aero~autica nel mese di luglio 66 84 Gli avvenimenti militari del mese di luglio. 84 L'impiego dell'Aeronautica nel mese di agosto a Tripoli .. 116 Gli avvenimenti del mese di agosto nella zona di Tripoli. 117 L'impiego dell'Aeronautica nel mese di settembre. 134 Gli avvenimenti del mese di settembre 136 L · impiego del!' Aeronautica nel mese di ottobre . 143 L'impiego dell'Aeronautica nelle operazioni di Homs 158 L'impiego delr Aeronautica nelle operazioni al confine tunisino 163 L'impiego dell'Aeronautica nella penisola di Ferua 168 L'impiego dei servizi aeronautici a Ferua nei mesi di maggio e giugno . 176 I servizi aeronautici a F erua nel mese di luglio . 178 I servizi aeronautici di F eru~ nel mese di agosto. 181 L'impiego dell'Aeronautica nella regione di Zuara » 183 . L'attività della squadriglia aeroplani di Zuara nel mese di settembre. ))

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