ANNO
XLIII
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RIVISTA MILITARE
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ITALIANA .,.
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D ISPENSA
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1° G ENNAIO 1898
ROMA .I
VOGHERA
ENRICO
TIPOGllAFO-ll:OITORK
·1898
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IN. D[FES_A DEI PICCOLI
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Premettiamo le ragioni delerminrinLi questo nostro scritto, aprescindere da quella, che personalmente ri leniamo prima d. ogni altra in varore e riguardante la continuata offesa allo spirito di . uguaglianza, che in · breve tempo abhattè ogni privilegio di recli1tamento nelle nazioni anche più aristocratiche con il principio solenne: ogni suddito allo alle armi deve essere so ldato. La storia militare di questi decenni ci apprende che ogni qualvolta si rese necessario agli Stati di aumentare ragguardevolmente il contingente, il primo mezzo - che è -in sostanza anch e il più efficace - cui dovet.tero ricorrere ,. fu queilo di abbassare il limite minimo clèlla statura . Significa dunque che tale pratica ha battuto in ogni tempo alle porte per entrare come misura .normale di reclnt:-imento . In altri termini significa che si ricon.obbero sempre, negli individui sottratti nl servizio soltanto per moderata deficienza d.i statura , le altre qualità nece·ss:irie all a idone ità. Ogni popolo, di buone tradizioni mil itari, porge di ciò prove evidenti, sulle quali in parte àvremo oçcasione di fermarci; ma quelle che offre la storia· mili Lare del la Francia devono essere particolarmP-nte esemp lari a noi Italiani per il numero dei caratteri etnici ; che a tale nazione ci congiunge . Vediamo. Tn1.orno al ,J776 declina il periodo di predilezione per i soldati alti, messi alla moda da Federico il Grande, ed il minimum del la statura militare è ridotto da metri 1' ,67 a metri 1,65. Circa dieci . anni dopo, epoca delle grn ndi leve, viene abbassato a metri ;I ,G2, per non aver poi più limite durante la burrasca rivoluzionaria. Si fissa a metri '1,54 nell'anno 8°; ma quando i bisogni del!' impero àumenl.ano, nel ,J8·13, ridiscende a m,etri ·1,5'.2 . Perdura ordinato su i melri 1J>7 durante la calma europea, epperò alla vigilia della -rivoluzìòne del •I 830, torna a stabilirsi a metri 1,M. Seguono i ' decenni di tranquillitit generale e {li I uminosi trionfi per ia Francia, 1
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nelle lettere, nelle arti, nelle industrie, onde meno preoccupata del problema .mil itare, lascia che esso limite rimanga io quésto tempo a metri ,t ,56. Ma r1l termine di tàle periodo sorge il rnemorabilissimo momento <]ove il maresciallo Niel - ammaestralo dai . sanguinosi sconvolgiu1enti che avevano chiuso l'èra di pace, o sinistramente presago dell' immqne dramma che sovrastava alla patria - nel ;1868 addita ·ad essa una trasforrnazione còmpleta della organ izzazione mil'i-· tare, nella quale è compreso, per la statura, come minimum di idoneilà de' suoi figi i alle bandiere, metri 11,54:. Si fa invece calare sdlo a metri 1,M, non accettandosi quell'estremo che con l'ordinamento mi litare del lugl io 11872, amplificato _però dal fatto che gli uomini · inferiori a de.tta misura sono collocati nell'ausitia,ria. · .J;,'esemplarità di questa cronologia è così evidente che non ha bisogno di essere meditata . Nè meditazione occorre per argome~tare che se l'abbassamento del lim ite di statura fu tante volte imprescindib ile risorsa {~I passato, qnanto dovrtt essere ponderalo questo problema esscnz·iale del reclutamento oggi, in cui possiamo prevedere, particolarmente per le nuove armi, guerre in breve tempo micidialiS'sime, mentre già solo in conseguenza delle ultime campagne fo canceUato-dalla tattica il principio· « dei pochi ma buoni » perchè fosse sostituito da quello della superiorità. numerica. Agli scarsi diHldenti su questo punto, che ancora sembrano esistere, noi additiamo l'orientamento tormentoso ed incessante di ogni S,tato verso l'aumento, purchè sia, de! contingente generale, giovandosi, ol tre che .dell'ampio provved imento riferi~ile alla statura, di ogni altro minore possibile . Infatti noi vediamo la Germania decretare nel 11888, per la . prima volta, il servizio obbligatorio per tutti i sudditi dai ,J7 ai 45 anni, e, non ancora tranqui lla, reg0lare così il reclutamento negli anni ;J8~4-95 che l' effettivo è ancora notevolmente aumentato. L'Austria-Ungheria, nel ·I889, stab ilisce essa pure di non ammettere più al~una esenzione e di assegnare il servizio obbligatorio per tutti dai 1i 9 ai 4.2 anni. La Spagna, non potendo trarre aumento che dal coefficiente statura, con la legge del il 885 ::i.cc orda soltanto riforme per difetto d1 quella al disotto cli metri 1,50 . La Francia insoddisfatta della legge 11872, nel 11889 abo lisce tutte le dispense dal ·
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-serv1z10 sen1.a almeno un anno di presenza sollo le· armi; quindinel 1892 eleva a H> ann i il proscioglimento da qunlsiasi servizio, facili tando ancora, con vari àllettamenti, ingaggi e rafferme: In Russia, l'ukase imperiale del 26 gi u~no · 1888 , · non apr.e più dispense che al cle ro , e porge all o Tza:r il di ritto di chiamare ·1n caso di guerra tulli i cosacchi validi senza alcun limite di età. lo fine, seb bene nell' apparenza poco caìcolo si possa fa re del con •fronto con l' Inghil terra, perchè dispone solo <li arruolamenti volontari, pure non dobbiamo dimenticare che, con una specie di finzione legale, essa abolisce temporaneamen te tulli gli ann i fa le<rne secondo la quale ogni inglese no del 1757, sempre vigente, ~1 ·ido~ao deve essere soldato dai 18 ai ..i5 . Anche I' lnghilterra dunque, non smentendo mai le .trad izioni d'1 avvedutezza e di .praticità, tien e a portata il mezzo di ch iamare tutti i suo i sudditi, ·senza distinzione, imp rovvisando un grosso esercito intorno al ·nncleo dell'effettivo permanente, i cui uom ini contraggono nna ferma di sei ann i, rinnovabile <li sei in sei fino ai 45. Tull.ociò è pure ben chiaro. Passiamo dunque oltre. L'elenco delle infermi tà esimenti dal servizio subisce qnasi ogni .anno delle modìfi.cazioni, od .almeno dei ritocch i, per solito in senso s13mpre più lalo; Inol tre, in molti articol i il concetto fondamentale viene mod ificato, -remperato, da uno o più termini modera lori , tal volta anche ul tramoderatoi·i, quasi che il legislatore dopo avere veduto chiaramente e largamente sia slato co lto da 1penl.imento restri ttivo. Questo significa, ed anz i di certo con grande prevalenza, che si è sempre vigilanti nel bilanciare il va lore fisico della recl uta dì fronte alle particolaritit fisse e mu, 'L, bili, che costituiscono il servizio mili tare . Ciò significa ino ltre, e lo desumiamo in parte dagli ~rticoli più frequentemente ritoccati, che si è nne.he compresi , come lo siamo profondamente noi, delle luminosità po rtate man mano dal veloce càmmino della sci enza, in qu_esti nostri tempi, a taluni capitoli di patologia, e so,,ratutLo a quelli riguardan~i le tare costituzionali_ Ma ciò signi~ fica pnre che sebbene si sia attratti , per questo, a fal cidiare con genero-ità nr,lle m~ssi di ciascuna leva, onde togliere anche gli · -elerrienti appena sospetti di inettitudi ne, ci si trova poi, ad un <lato puuto, con le mani legate, sovratutto , noi pensiamo, dal 1
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dubbio che aulo_l'izzando m:1ggiori eliminazioni, si debba incorrere: nel pericolo di minorare il numero del · prescritto contingente di varia categori a, atteso ogn i anno dallo Stato. Ora è chiaro che, àbbassando il limite minimo della statura, questa preoccupazione scompari rebbe, e più d' un articolò, li ~e. rato dalle strettoie maggiori, favor:ir.ebbe t~n contingente mo lto, più scelto . · Da ultimo voglìamo ricordare che fino da i prim i anni dellanostra carriera, ogni qualvolta dovemmo dichiarare inabi li · individui atti per ogni altro senso al servizi o, ma solo detìcien.ti eh qualche linea nella statura, abbiilmo provato il rammarico di ch i si trova ·cC:Stretto a compiere una in_giustizia grave, ma d'altrondevol uta dalla legge . E ricordiamo anche che ogni quaho lta. ponemmo in disctiss ione o nei consigli di leva, od in rassegne, od alLrimenti .il nostro principio, trovammo sempre degli aderenti, mai degl i oppositori . . Da. allora sono trascor·si ornai più di venti ann i ; ebbene, il ma,ior senno, la maggior' esperienza, lungi dal farci ricredere, ci ha sempre più cons.olidato nel nostro con11incimenJ:o. Tali sono le ragioni, oltre a quella, capitale p~I' noi , premessa inciden talmente nel.l'esordio, .che ci indussero ad organ izzare questa nostra « difesa clei pic~oli. »
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« La sta:tura non dipende nè dalla latitudine, nè dal grado di, livell o del suolo, nè da agiatezza, i1è da miseria, nè dall'ali · ,< _mentazione, nè infine da alcurHt di quelle condizioni che sono « ~tate~ in.vocate. Dopo tutte queste eliminazioni successive, io << sono stato t;Ol}dotto a non ammettere che una so la influenza, << l' influenza 'etnica. » Con ·questi termini, in forma dogmati_ca, il Broca, facendò poi autorevole scuola, liquidava _nel 1872 le vedute· che prima si . erano conteso il posto di fattori .,econdari della statura, e stabi lendo allora un principio, che si è defin itivamen,.te consolidato , sal vo nuove riserve per parte di altri antropolog i sulle quali ver-ren~o prossimamellle. «
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Per tale concetto la statura, di massima dunque, va elencala con lutti gl i svariatissimi tlistintivì, che furono ad unanimità, od a uuioranza , · asseonati alla razza : colori dei capel li; forma del ma nn n cran io'; stamp0 scheletrico; direzione degl i occhi; piedepiatto del negro; ·steatopigi a delle Boschimane; pr()sperità demografica dei sem iti; potenza digestiva del basso ma forte Esquimese, che sempre · alleoro. malurado le brume perenni, dic..ono smaltire 4 o 5 ch in , "'· togrammi, fra carne e grassi, appoggiati da nn litro di olio . di balena. Ne consegue che le stature estreme della specie nostro., ·per · le qual i si distinguono talune razze e so llora,.ze, qual i gli alti patagoni od i piccoli ottentotti, non devono cons idernrsi elementi di fisica inferiorità, ma soltanto vari azioni tipiche della spec:e, -senza cioè pregiudizio per le prerogative comuni, com'è delle · acacie, sparse quasi al pari dell'uom? su-Ila superficie della terra, cb e pur presentando infin ite varietlt di tipo, perdono mai le prerooative "e'nerali di gentilezza e di' profumo. <'\ <"'> • • • E mestieri frattanto notare - come ci siamo or ora n serbati - che conlro le tendenze esclusivisLiche del Broca e ·dei suo i, antropol o1,(i, di buona fama, fra cu_i il nostro Livi, pur rispettando Ja fondamental jti.t del princ-ipio soprae,;posto, s'.intesero ' di nuovo a dimostrare l' influenza secondaria di nitri fattori, quali · appunto clima, alti tudine, costituzione geo logica, agiatez_.za, ambi ente, mestieri , professioni, ecc . , Su questo proposi to oggi il. lavoro organizzato dal Livi c\1e ,circondò di crescente considerazione anche fuor di paese il nome dell'uatore, merita il maggior credito perchè, oltre al suo valore in tri_n.:. seco e la sua data pi ù recente, esso è solo nel prender base sopra l'ingente materiai~ statistico di 300,000 foglietti san itari ìndividLta li dei nostri soldati, raccolti nel volgere di un quinquennio. · Dal la antroponiUria del Livi adunque, quanto a statura, e presci ndendo dal fattore etnico, rispettatovi sempre come di preronderante importanza, si possono trarre le seguenti s~1ccessi ve deduzioni: a) (;li uomin i bassi aumentano regolarmente di numero, quanto più alto è il luogo di nascita : gli uomini alti altrettanto, diminuiscono regolarmente con l'aumentare del le altitudin i. ·
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b) Fino ad un certo punLo dove sono sfavoeevoli le èòodi. zioni economiche i vi corrispondono le sta ture più basse. 'e) L'ampiezza l_oracica assoluta cresce normalmente con il crescere della statura: ma però l'ampiezza relativa, il rapporto cioè fra perimetro toracico e statura, segue sempre la legge'di Arnould, per la quale . tanto è maggiore il peeimetro, quanto è più bassa la siatnra. · · d) I contadin i, specie . i montanari, come in parte anche i mestieranti all'aria libera, presentano - salvo in Piem6nte · una statura inferiore al la media generale: ma hanno dovunque un perimetro .toracico assai shperiore alla stessa n1edia. e) Le classi più colte e priv ilegiate offrono· stature piLL alte, ma sono nel perimetro toracico « oos ì inf'el'ioi » ! per riprodurre la sola .frase. mondana, ma eflìcace, .usata dall'autorevole colleo-a . n nella ngorosa .e severa · sua logica. . D~ queste not_e ap.~~re evide~te che se l'inferiorità di statura, considerata ft10r1 del -fattore etnico, ed invece solo di fronte alle · vàrie speci'e di sotto fattor i, deve ritenersi come u'n difello costitinionale, secondo vorrebbe significare il cdnte~utd dei primi · due termini a, h, essa inferiorità viene compensata,' a·nzi largamen te compensala dai. termini successivi $peltanti al l'ampiezza · toracica. ,,, Altre argomentazioni si potrebbero dedurre tanto dal Livi quanto da altre precedenti pubblicazioni di autori vari apparse su con, simili propositi, ma. il cammino che guida ad esse è seminato da maggior_ contrasti. Oltre a ciò , pur . auenendosi alle risultanze testé esposte, od in gèoere all e meno discusse, siccome esse ' · po~giano con prevalenza sopra il materiale dei coscritti dei o-io. "' vani soldati, rimane. sempre cosa incerta , se esse· in fluenze secondarie arrestano - variandone · il tipo -,-. re,ilmen(e la statura · etnica, ovvero soltanto ne ritardano il tèrmine definitivo, che può raggiungersi ~om'é noto so lo tra il 25° ed il 30° ann9. In questo secondo . caso, più assai che nel primo, è evidente che tali J'at-. Lori minorativi, dalla cui dist illazione clirettament~ od .i~diretta~ mente resirlua in sosta nza, nella massima· parte, un coefficente • · · ur1ico-lamiseria - agirebbero sulla evoluzione della statura indi~,viduale non altrim enti che sull'evoluzjone generale dell'org~nismo,.
vale a dire i;iel modo stesso che sanno ostacolar.e, nella infonzia, fa dentizione, ed avviare al rachitismo .
Sia comungue: malgrado il credito che ha l'esclLtsivismo ·di Broca, e la fol la di razze e sottorazze perseveranti nella variela di statura e nelle altre note etniche, pur e.ssendo sparse e perfino contigue fra. loro io tutte le latitudini, longitudini, altezze, ,diversi là di cli ma, d'ambrente, di benessere (come Australi , Ma•lesi, Papunni uella Ocean<ta : Germanici, Fioni, Lapponi nella Scand inavia:· BreLOni e Normann i in Francia: Piemontesi · e Ve·neti in Ital ia; e chiaramente una volta per tutti, gli ebrei che, •nomadi e dispersi ovunque dn duemila an~i, si associarono bensì · costumi e iin"nao-L' " · n n.i io dei popoli di contatto, ma conservando sempre •i lol'O distintivi etnici di: mesaticffalia, prognatismo, spirito economico , medesimezza di intendimenti e via) malgradù questo, ·ripeliamo, ecl aftro ancora, noi lìberamente ammettiamo, senza pensiero, l'intervento di tali influenze secondarie, perocchè qui ,ci siamo proposti non di difericlere gli esili, ma i piccoli. Anzi , per ben concretare lo scopo nostro , diremo che ci pro·poniamo di porre in discussione J' idoneità al servizio mili tare degli Italiani alti metri ,J ,M·, ma scelti e ben costrutti, vale a di1:e quelli per i quali, presum ibi lmente, le inOuenze minoratrici portate in campo non furono in · gi uoco, onde il tipo della sta'tura si può, di massima, ritenere alla so la dipendenza della ragione etnica.
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** La statura degl i Italiani nelle varie regioni è varia, come va rie ·ne sono notoriamente le altre par1.ièolarità antropologiche: conseguènze tutte delle numerose immigrazioni - liguri, osci, pe•lasgi, j'apigi, euganeì, veneti, etruschi, magno greci, l'eni~i, galli, kharbari, ecc. - che si succedettero nella nostra penisola, sovrapponendosi nlle genti dell'età neol itica e fors'anche archeoliti ca , . allorchè stuoli di animali sul fare degli elefanti scorrevano i poggi -di valdarno e lomb ardi, e palme o magnolie ombreggiavano la ·vicina Svizzera. Le. medie pi11 alte del la nostra popolazione sontl date ai veneti ·(n1etri _1 ,65) le più basse dei sardi (metri 1,58)_: quelle delle
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altre province oscillano tra i metri I ,GO e 1,63 . La media generale ò di metri ·l ,62 . Con questa med ia il nostro limite minim o della statura militare è di metri ,f , o:5 . 1n Francia c0n la medin di metri 1 (35 il mi nimum è di metri if ,54 ed asse!!nazione nell'au siliaria de,,'li uo..: ., "' mini di statura.· inferiore. ln Germania con la media cli m. ,J ,67 (elemento biondo nordico prevalente metri 1,69 - elemento. slavo. del sud e sud- est metri I ,60) il minimun è di metri ,1,ii7 . Jn Austria-Ungheria con la media di metri ·1,64. (Germani slavi del nord metri ,J ,65 - slavi del sud media metri -1,63) ·ha il minimum cl i metri •I ,oo per !'.esercito aLLivo e metri ,f / i3 per la Landwehr. r: fn ghilterra con media di metri 1.70 ha un minim um ordinario di metri 1,59, ma fa vorisce ingaggi al disotto fi no ad un minimum cl i metri 1,.~O con asse~i1azioni spec iali , preparandoli intn nto alle armi nella,' previdente intenzione al trove accennata. ln Ru~sia con una media 1,69 (doppio tipo : · al nord media m·etri ,1, 72 al sud 11,66) cred iamo il mi nimuni essere. rna senzn. rigore, cli metri 1,56 . La Spagna , ch e vien cotsidernta assimilabile alle popolazioni dell' Italia meridional e, co n qualche mag_g ior inril trazion e <li visi · goti e scarsamente <lei mori , ha un minimum di metri 11,i-ìO. Consimili scv10 i limiti" di statura rtli litare del Portogallo . e le · condizioni etniche, salvo un a maggior preva lenza dell ' in crocio moresco . Le· medie delle varie nazioni che abbiamo qui esposto -sono la - ri sultanz:1. <l i un diligente e non facile raffronto - con co nside raiione pul'e della quarta cifra, se molto signi ficativa - tra le . d_i verse medie della statura etnica trovate da noi esposi e per ciascuna nazione, nei trallati e nelle memol'ie d'antropologia, più auLore,,oli , sul l'argomen to ; tenendo altrcsì ponderato calcolo di quando le cifre deri vava no da O$Servnzio ni scarse · o limi tate, come di quando fo ndavano sulla popolaz ione in aenere onero . n ' ~ol o su i coscritti, o solo sui soldati incot'porati, od nltl'imenti. Ft1. in tale raffronto, che, a parte i frequenti disaccordi, potemmo ri · levare come tali distinzioni ~iano state sovente trascurate anche da 1
àutori di fa ma, inducendoli con ciò nd apprezzamenti iuesalli; e fu pa rticolarrnell'te µoi in tale studio che potemmo interamente apprezzare il lavoro del nostro Li,,i, il quale - proporzioni fa tte - potrit al suo termine ben mettersi in linea co n la colossale opera del <.:ould . Abbiamo v.oluto tenere sul l'avviso il lettore circa all e medie ora prodotte, ed uniformate, naturalmente, da noi ad un criterio unico, onde egl i non abbia a sorprendere, se gli avvenisse di rilevare altrove qualche variante. Ad' esempio, leggere nel. ciassico atlante ~.tatistico pel Regno _d 'Italia del Bodio , che l'allezza media dei Sardi è di metri I ,08 e nel Volume I di Antropometria militare del Livi, risultare invece di metri 1,6-19 : dipendendo ciò dal fotto che, in questo second.o caso, si trattò delln media di militari idonei, non di éoscri Lti od altro, quindi escluse le stature inferio ri a metri 1,5o. • Riferendoci dunque al bilancio sopi·a esposto risolta evideut.emente che il nostro reclutamento stab ilisce un minimum di statura o io via assohtta, come avviene per la Fran.cia, Spagna e l'ortogallo, od in vi a· relatiya , nei rapporti cioè con la media della statura etnica , come avviene all 'incirca per le altri unzioni superiore a Lutti gli eser·citi sopra elencati. Cerchiamo di proporci le ca use presumibili di questo fa tto. È opin.ione corrente che gli uomini alti, e ben inteso con cor.rispondente sv iluppo muscolare, siano eccezionalm ente fo rti, e che , per questa qualità, essi siano pure_ in _modo privilegiato atti al servizio milital'e, · Per quanto pd'poli di bassa statura vantino pagine grnndi, glo.riose , epiche di storia militare; per quanto nella leggenda , che è ~empre, in tra~lato., il pr•odotto ri assuntivo dello spirito di q_sservazioue delle genti, sia Davide che abballe Golia ; per quanto da tempo trovasi ben provato, .in ispece dal l'opera memorabile ,(!Ice. mcm . med. milit . 180 1. 1'. Ì' ll di Sist.ach e quindi dnll e vedute anal oghe di Broca, di Baudin , di Li gneau, di Morache , di Laveran, ecc. « che le provi ncie piu leggere di esenzion i in ·'i. causa' d'iofermitù non :;ono quelle dove esistono le maggiori « esenzi oni per statura, ed anzi si ammeLLa che le razie alte -« danno i m~giori scarti di malattia »; per quanto l'acrol.iata 1
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E che perciò? Forse che il servizio militare consta di favori· tali da far tanto prediligere la forza muscolare come per il servizio dei fa.echini di porto ? Niente affatto - ben diverso è l'ideale d'un buon soldato. Esso risponde non ad una, ma ad un gruppo di facoltà: svariai.e. L' unilateralità predominante cli una data funzione è fisiolog icamente nolo stabilirsi con scap ito delle altre. A capo del mondo vegetale non stanno nè l'abete, nè il pino, nè il palmizio, malgrado sovrastino gl_i altri a.]beri con le cime superbe ; ma il castagno, il cedro, l'ul ivo, che dopo aver favorito e protei.Lo ·con mil_le rami l'uomo della loro ombra behelìca ed ospitale, lo ri<;olmano di fruua o di legni, utili , graditi, o ~ .lu,.,tari. Re:;!'gimenti d'a.tleti, uomini i;I:ordinario anche indolenti ; ed un tantino pure beoti, co~ti tu ireblÌ:ero , per opinione aenerale 'deo I; i ,rien isti °' ' truppe mediocri, od add iri ttnra deplorevoli. · · . L'idoneità .tipica del'le milizie vuol~ un concorso scelto. equilibra&; e simu.ltan~o di sveltezza, di elasticità, di cap ienza toracica', di pòLere d1ges1.1vo, di blion occhio, di buone ar~i , e particol armente di organica resi_stenza: il che è ben diverso, come sappiamo, della forza m_uscolare bruta: ~una dinamo equivaPente a smisurato numero di cavalli, ma costrult(lJ..Con presunzione di durala per venti anni , che si rende inservibile dopo due, fti una macchina forte, ~a l!lancò ·di resistenza ; quali.Là, che, riferita all'uomo, si traduce nel mezzo di farlo procedere fiero ed incolume fra. mille insidie morbose · per il maggiore numero d'anni. , 8. mi pare. che basti. . I Venne anche obbiettato un tempo che i soldati piccoli banno il passo più breve e qu indi toro.ano di pregiudizio al l'uniform ità delle marce. I graduali abbassamenti del minimum di s4'ltura, che si seguirono senza questo pensiero; nei varì esercii i ne sono ~iii. una contraddizione. Per conto nostro poi, non solo non ci accadde mai di verificare il fa tto, ma _consultando i passati registri d'osservazione es istenti del l'o·spedaJe militare di Torino, cu i •
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• siamo addetti, nou potemm·o trovnre un caso riferibile a queslo
che sostiene nei ,;irchi la piramide dei « fratelli » colpisca1 di solito, perchè tarchiato e non perchè alto, noi, vo?J~amo accogli ere senza riserva, la prima parte della sopra emessa. ' opin ione. . « fondamenta!~
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p,unto. Perocchè è eh iaro che per es istére tale incontro realmente · . occorre una disarmonia, tra Lronco ed arti inferiori, così apparenle da enlrare nei termin i. almeno dubbi, della. non idoneità. . Oltre a ciò, pur volendo ammettere tale appunto, una distribuzione ancor più ponderala del contingente fra i diversi corpi, sul ·che rilornereri10, basterebbe a risparmiarlo. Ad ogni modo poi la maggiore ampiezza toracica. della quale, secondo la legge e le · dimostrazioni preaccennate, dispongono 'I\ picco li in confronto delle alte stature, e la conseguente maggior funziona.li tò respiratoria, coeJiìcente queslo di ordine ad ogrri altro superiore ·per la resi- · stenza {1eJle marce ed anche ad al tre faliche, superano di gran lunga, in valore utile., ii presunto e non. dimostrato inconveniente · ·.del passo. Sovratutto a questo vali dissimo privilegio noi pensiamo doversi riferire il fatto, consegnato alla storia militare dal Larrey d1e nella ritirata di Russia gli u·omini del mezzogiorno resistelt,ero a marce, a . fr6ddi e privazioni più assai dei nordici . ·E poiché siamo intol'no all e prerogative delle basse stature, aggiungeremo che queste p~erogative non ~i 'ai:rest.ano alle testè ac,cµ,1rnate, peroccbè uomini .piccol i rappresentano ancora.un risparmio -,neìr abbtgliamento, ed occorrendo, pure nelf' a!imenlazione. Lad. do-ve· è minore la massa che si muove cli meno combustib ile ess:'l abbisogna. Non ci accadde mai infatti di concedere razioni supplemen- · tari all'infuori degli uomini colossali ; anzi è questa ta sola quali tà fis ica, veramente {lpprezzahile, su di cui poggia con fondamento il 11\edico milhare per tale concessione. Uomi ni piccoli inoltre sono · ' notoriamente più agili, più spediti, più. pronti, onde meglio essi si sanno Jirostrare ' drizzare an·ampicare, accantonare, occultare: \ . oltre a.I fallo ben provato che essi PO!'gono una minore vulnera.bi· 1ità per la minor.superficie presentata al fuoco e per la radenza dei proiettili. And iamo avanti. . La prima vol ta, crediamo, che in Francia si pose la question e del minimµiri a met.ri"' ,i )4 venne opposto che u~Ic~ misura sarebbe · tornata disaoevole alla carica .del fucile dalla bocca. 'Venuti i primi l'.> fucil-i a. retrocarica si parlò deila lunghezza dell'arma in genere nel rapporLo con la maggior brevità presso i soldati piccoli, della . }
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, apertura delle braccia; caus'.1 di sproporzione la quale aY!'ebbe dovuto p·ortare incertezza, trepidazione, infine -danni al puntamento. . Ora nessuno più di noi potè ampiamente rilevare questa.assurdità, che ad ogni modo oggi non avrebbe più ragione d'essere messa in campo, essendo il. nuovo fuc ile ancor più corto del Weuerly. Durante i cinque anni, dal ,J 8}JO, in cui ,fummo addetti alla . scuola di tiro di Parma, più volte alla settimana noi dovemmo ·passare lunghe ore del giorno sui ghiareti del Taro a presenziar_e tutti i tiri , collellivi e isolati, necessari per .i corsi o sperimenll, tanto del Wetterly quanto del model.lo 1189 11: li nostro spirito di osservazione, _in quelle in-terminabili attese, ebbe agio · di· esercitarsi in_mille modi; e poichè_ la questione che · trattiamo in questo scritto l' abbi~mo avuta sempre nel cuore, noi ci siamo applicati in infiniti confronti e note sul proposito. Orbene non abbiamo mai - ripetiamo mai - potut9 cogli.ere circo~tanze ch e in qualche modo gins'tificassero l'appunto in pa.:. ro ln. Particolarmenteisul proposito vogliami:n icordare che n~ll'autunno H393, avendo 'il Comando della scuola_espre~so il desiderio che avessimo a convol ge;,e nell~nsegname1Ho di </ Nozioni sanitarie » qualche dimostrazione rispecch iante l'influenz~ dell'esercizio dèl'la vista .e dell 'abitudine al puntamento sulla perfettibil ità . e prontezza del tiro, nello scopo di appoggiare la dottrina con · · risultati stati stici, istbtuimmo delle tavole è ove, oltre i divei.si te'r-.. min i necessarì all'argomento, introdncemi'no , per interesse nostro, · anche l'elemento statura. l. Altra destinnzione ci impedì di continnare nell~ internssanti ' . ricerche, ma anche per i primi corsi il ri sultato fu sempre in opposizione all'accusa sopra detta e che omai credi.amo di poter · liberamente abbandonare come insussistente. Vogliamo invece metterci di fronte la più.· importan'te, la pi ù · solenne delle obbiezioni , che ci par già t'li udi re'addita:ta a noi con mflle·e mille voct . Alludia1no al dubbio che ·uomini alti metri ,1,iH , non abb iano a sopportare non più le fatich e in genere, ma il peso dello zaino, largo e rigonfio; e di massima, il p~so dell'equi· . paggiamento . . Non j)oteùdo discutere con tante voci, ci at~enitimo ad una mi. sura equivalente, se pure nqn superiore. 1
Noi produri·emo l'opinione dei quattro autori, uno di · igiene generale. gli altri d, igiene militare, le cui opere sono note ed in credito presso tutte le nazioni. - Alludiamo evidentemente ~ll'Arnould, al ì\forache, al Laveran ed al Viry. L' Arnoul <l afferma chiaramente:· « facciamo notare che le pie« cole stature non sono meno atte al servizio· che le alte, anzi « è- piuttosto il con~rario ». Il Morache nell a prima edizione del ·1872 dice: « non si po« trebbe mai abbastanza lodare la legge del .29 luglio '1872 che « abbrma il minimum della statura fiuo a metri 1,54. · Lo stesso Morach e nella seco\nda ed ultima edizione, del ·1886, ~nvece produce questi termin i << l'impression e generale che ri« _' suita da quesLa esperienza di più di dodici anni, non sembra_ « fa vorevole alle pre~crizion i della legge 1872. Mii itarmente un sol« dato di metri •I ,:H è bcauco1.tp t1:op petit. Di farHeria sarà schiac· « ciatò sotto il peso del sac..:o .e dell'equipaggiamento; di cavai« ler·ia, egli non potrà mettere la sella sul dorso del suo cavallo. « Vi so·no delle eccezioni ma la maggior parte degli uomini di « metri 1,54., anche quelli che sono fisiologicamente ben costiLU iti, << potrebbero senza grandi inconvenienti , essere lasciati nella vita « civile, o tutt'al 'più essere impiegati· in certi servizi ausiliari « dell'armata che non saranno mai per richiedere il servizio ar<i. mato >Y . Il Ln veran, sul I rattato edi Lo nel '.I 896 , scrive: « la cifra di <<. metri 1,5/f sembra ragionevole . Un .uomo di metri 1,54 poò fare « un buon soldato di fanteria. » E oltre: « Se si adottasse una cifra « più elevata, com·e minimum di statura, si esenterebbe un gran « numero di uomini atti ad un buon servizio ; di più si pren« derebbero più nomini in cene regioni della Francia che nelle << al tre; si favorircbbern di conseguenza le provincie di piccola ·« statura ,>>. Il Viry, nel suo volume del 1896, nè si ·preoccupa· nè discute più l'argomento : soltanto appena riferito detto minimum attuale in Fr~ncia, egli prosegue: ·· « questa cifra non sembra potersi pi1'.1 abbassare di molto per « il servizio ar malo » come se egli fosse in il ttesa di qualche altra particolarità che giustificasse uòa nuova. diminuzione. Nel 1
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complesso poi il Viry d~t solo gran peso all'o sviluppo giusto ed armonico. delle proporzioni. del corpo quale primo attrib~to cui devono avvicinarsi tulle le sta.ture. Scindendo in due l'individualità del Morache, sopra cinque autol·evolissime opinioni, quallro sono in . deeiso, favore delle nostre vedute, Dovremmo dunque _ioalberaì·e bandiera. , .Ma la devozione che sentiamo per il Morache, da noi considerato serµpre capo degli scrittori di igiene militare, oltre esserne ~lato il volgarizzatore, ci ha imposto di 'ben ponderare· le sue parole. · ' · ,... Nou gli _faremo perciò l'appunto che n~lla stessa seconda edizione, quando accenna al primo tentativo fatto in Fran.cia nel 1868, . 9ltre ad altri prov.vedimen ti, di poI_:lare il li mite a metri ,J ,5!~, e'gl°i lamenta che « malheureusement non si riesce al Iora a convi~cerne il paese. » E p'iù avanti, dicendo clell'accettazi.one ·di me~ri •I ,5-f.. prosegue « la cui opportunità non sfugge ad alcuno» . Noi osserveremo in~~ce che la seconda edizione del iVIorache ~ata da c.irca dodici qnni ~ che, in questo rrattempu, alcuni capitoli ~i pa.tòtogia, cmne altrove si.t è <letto, hanno camminato assai. Ci tiamo in particolare quello deIJa tube,rcolosi , perchè ha tanto peso nell.a morbosità delle milizie, così già s9lo a cagione di ,e;;sa, noi pensiamo, c-he lo stesso Morache; posto ogg.i d.i '(ronte anche alla eveniuaii tà . di l\ ,D margine di -fi lcidiamento nel contingente di ogni anno, giudicherebbe essere assai meglio serbarlo a .quella serie di indizi èostifoziona:I i anche-lontani o dubbi · che "ci additano la proclivit~t .a detta infezione - e gli ìncj.ividui alti sanno qualcbe cosa d_i q~1esto - che alla statura . . Ma µ.ll'jnfuo,,i ; di ciò, e tralasciando ogni altra . i1:3otesi od . induzione per. tenerci ai fatti, noi diciamo: la, restrittiva del l\'Iorache, così opposta ai criteri della sua prima edizione, trae sua 1Jrigine dal grave peso dello zaino e dell'equipaggiamento . Evidentemente dunque se queste qualità negatìve fossero state alleggerite avanti il. 1886 egli non avrebbe avuto .ragion·e di adombrare il primo ultra fç.vore·vole giudizio sulle stature di metri ,1,54. Or appunto da quell'anno in poi, il carico del soldato di fanteria, oggeuo di continue preoccupazioni per tutti gli Stati, subì in. Francia e quasi ovunque sensibili d~minuzioni. 1
· Nel suo .trattalo il Morache, per la Francia, lo dava , nel ·1886, come alquanto . superi or~ ai 30 chilogram~1i ._o~g i inv{f~ è di ci re.a 26 chilogrammi, e prossrmameote lo sara cl, 23-24 chilogrammi. In Germania era ;1llora di 33 chilo~rammi, ed è. o~ i di ..2G chi logramm i. In Austria-Ungheria era di chilogrammi 28,200, ed è di ch i- . logrammi 25,260. t . . In Inghilterra· si trova tra i 22 ed i 33 chilowammi. · In Hnssia restò di chilogrammi 29, cred iamo, come nel ·1886 . ~.et Belgio fu portato a chilogrammi 28 e prossimamente sarà di chilo.)(rammi 24,600 Quanto a noi, il carico èra allora di circa 32 ch il ogrammi, ed attualmente, secondo le ricerche che ah~iamo compiuto · in questi giorni, è di chilogrammi 25Jfl8 così distribuito: Peso -riconosciuto
Vestiar io indossato (ultima taglia) Kg. 6,300 . Vestiario nello zaino (zaino, telo da tenda, gavetta ecc.) >> 10,060 2 razioni viveri di riserva (4 gallette grammi 800, 1,384 2 scn lolette di carne latta 'éompresa gramn1i 58/i-) . '& l'.'nci le, cinghia, e sciabola baionetta con fodero . » .i ,280 .1Bt1fotterie, cartucce ed accessori » 3,554
Tali sono le riduzioni di peso seguite dopo la-seconda edizione del Morache· e che raggiungono in taluni eserciti, come in Germania, perfino i 7 od 8 chilogrammi. Non è nemmeno tutto, perocchè, in questi ultimi tempi, con l'im piego dell'alluminio per bidoni , gavette, utensil( vari, elmo é sua punta ecc. ecc., con l'adozione degli stivali di riposo, con la riduzione dello zaino, delle munizioni da bocca e perfino da 'fuoco ecc. eseguite o da eseguirsi in vari paesi, 'il carico è e sarà presto, ancora alle~gerito. Sen,onchè,' facendo astrazione da quals iasi innovazione dispendiosa delle precitate or ora, ovvero ecce;:ional e, ed anzi rea!iz·Zé\11(:ÌO una economia, noi pensiamo , appropriatamente alla circostanza qui cliscnssa deg]i uomini di bassa statura., che sareb~e
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possibile presso noi, •gualche riduzione di peso ancora, ,rivol gendosi ad altri oggetti di equipaggiamento, sem pre in ùso, in particolareallo zaino e perfino alla tenda · In realtà, è ragionevole che il gruppo di soldati di bassa sJatura, cui abbisogna un corredo di ultima taglia, porti . uno zaino di cap:icità e di estensione uguale a quello cui occorre un corredo di prima taglia, lasciando oltre a Lutlo dei seducenti vani da riempire a .piacimento ? È ragionevole che uomini ~Ili m. 1,74 ·e più, . come i. granatieri, accampino sotto una tenda ug.uale a quella di uomini che sono più piccoli d.i ,19 cent.im . e oltre'? Obbietlare le ragioni di un iform ità di tipo, o di confezione, ed ogni altra di simile natura non avrebbe più fortuna qi1ahdo fosse possibila il provvedimento di assegnare, per esempio, a determinati reggimenti tutto· il ,gruppo di uomini di bassa -sl.atur:a poniamo tra il minimum e metri 1,60 od approssimativai;neille. · Se non che, portala la questione in tale campo, noi confessiamo che ci sentiamo ·attratti i~rso una mela meno comune, m'olto meno semplice di -qu&lla addotta, ,e che additiamo soltanto di passaggio per· non sminuire il ·senso del · nostro ~ ero argomento e perchè già da solo, questo secondo titolo. t ichiederebbe hen più <li~nsa e. p')nderata disertazione. · · La nostra mente dunque va pensando aWad·ozione·, liruitr,,ta•per tali truppe di quei mutamenti tnell'arredo eweri men lati fuori ed entro il paese nostro, di cui si parla da tempo con favore, ma alla cui · assunzione generale sf oppone sovra tutto la questione .di bilancio. Tali sono, .oltre all'iutenrento anche da noi dell'allum'ioio . nelle varie occorrenze - . l'alleggerimento del copricapo, la sostituzione dello zaino, la riduzione delle munizioni e così via fino ad abbordare il tormentoso quesi\o dell'abolizione della tenda. Noi vorremmo in altri termini, trasformare q1resti reggimenti di • uomini piccoli in veri e propri re.ggimenti di fanteria leggera. L'opposizione pit'.1 autorevole a: ciò sorge da!l'oslacolo che tale fanteria porterebbe alla brama.La rapidità di mobilitàzione col sistema regionale, anzi quasi territoriale, cui abbiamo tanto aspi. rato. Ma però se si pensa che malgrado questo rigoroso principio, si è tro'vato modo di mantenere la selezione delle stature . I per talune truppe speciali, e perfino _:_ eome ad esempio nei 1
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granat.ieri - solo in omaggio alle tradizioni ; vale a dire per un principio cavalleresco, ma in sostanza molto in feriore alle ragion i che sostengono i nostri propositi,. non si possono temere per il caso nostro difficoltà maggiori, speoittlmente quando si orientasse il reclutamento di questi reggihtenti in maniera che od esigtenza in genere, siedesse e fosse vi. la loro costituzione. I cin ,ore alle ,~ io_ni italia~e d_el_le popolazi?ni~più ~iceole, __come: Marche, Campan ia, Puglie, S1crl1a, Abruzzi, Calabria, Basilicata e . . Sardegna. . Nè si creda che abbiamo mancato di affacciarci altre contraddiiioni :illa nostra idea. Forse si eleveranno ragioni riguardanti la non convenienza di nuove truppe speciali, la varietà di trattamento, ' lo spirito di corpo, _la rivalità , infine ragioni lutto affatto secondarie, specie, oltre al principio di ugqaglianza, di fronte al bisogno da noi sentito di avvantaggiare il reclutamento, quando fosse possibile, · att11ccando il con tiqgente, torniamo a ripeterlo, in altro ca;npo fuori della ::;tatura. Ci siamo perfino proposti l' eveutualiti.t cl i nomignoli , che potr·e~:bero venire messi a carico di, questi,, uomini. Si dint0no forse ragazzi ? E sia. Ma ab ilm ~nté adop·erati, nelle loro prerogative, saranno' .i ragazzi i « figli d'IL,1lia » che sfonderanno trincee ecolonne ;nemiche, come les enfants de Paris costituenti i migliori bat taglioni di .Napol eone, senza più alcun limite di statura, sfondarono !è trincee di Smolenschi. Perocchè, ritornando - nelconcludere ad uno dei conci-~tti fondamenta li d' onde siamo partiti : la statura è' essenzialmente questione di razza. Essa sla dunqt~e ali' uomo, c.ome la metrica sta, per così dirè alla poesia: uomini. piccoli, ben guidati sapranno arditamente assaltare, o :,rloriosamente immolarsi come i brEwi senari sanno prestarsi alla satira mol'dente ed alla solennità degli inni eucaristici. I . Ben ricca d'esempi ne è la patria letteralurn.
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ANGIA N TI Maggiore -niedicn.
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UN NUOVO SIS'rEltÀ DI TENDA PER LA TRUPPA
UN NUOVO SISTEMA Di TENDA PER LA TRUPPA
Facevo parte del la spedizione del la Croce Hossa Italiana in soccorso ai prigionieri di Ad ua, e 'mi trovava in Harrar, la stazione più lontana dalla costa, ove i pri gion ierj afOuivano in sca~l ion i di centinaia e più, per poi essere· avviati per il deserto Somalo al mare, La spedizione supponendo che già si fosse pensato da alfri a provvedere di tende i prigionieri una volta resi, ne aveva un lim iMissimo num ero (300 teli); qnando poi .i l campo di Harrar comincinrono ad af'llnire i nos tri sold ati (e vi fu ur. momento in cu i asce$ero :1 750 uom in i) adollando l'ordinario sistema di alte.ndamAnto in uso ne~/ nostro eserci to, i teli di tenda n·on sa- , rebbero ..basta li a ricove rùre tutti quan ti. Mo ltiss imi si erano costruite, con quella in ~egnosa adat tabilità propria del nostro soldato, delle tende ,co n canne di bambù e con logori pezzi di te'Ja procu ratisi chi sa con quali sacrifìzi durante la prigionia. Misero riparò invero, poichè un C.Qlpo di·r,ven1t.O ,od un acquazzone bastava a scombusso!are quel!' em brione di casa di te:a. Del resto ~ra deco1;oso innanzi a),(li stranieri , e conveni ente c:ominci are subito a disci plinare un po' anche quegli immensi accampamenti di cenr-i sozzi e va riopinti cbe nel loro pittoresco colpo d'occhio troppo ricor1avano il recente / passato, un grande dolore e le lunghe miserie. ' Dietro consenso del signor capitano dott. ·cav . Angelo De Martino capo della nostra spedixione e della stazione di Harrar, pensai· di ado ttare un sistema di attendamento -che credo riuscirà nuovo e che hà dato dietro testimon ianza dd signor generale Albertone e di tutti_ gli alt ri ufficiali ottimi risultati. La dotazione nell'equipaggiamento normale del sol dato è di 11~ telo di tenda pe,· uomo e di due bastoni; noi no n disponevamo di un numero cosi rilevante di teli d.i tenda ma col sistema' adottato fummo ,ridotti in grado di poter r icoverare se fosse occorso
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con soli 300 teli, un numero quàsi doppio di uomini. Questo· . sistema, presBntato dall'autore alla Croce Rossa , fu da questa proposta al Ministero per · esperimenti che vennero esegui ti nelle ultime manovre di campagna del IX corpo d'armata. Da questi esperimenti è risultato che effettivamente il sistema presenta vantaggi ,sollo l'aspel.lo di tenei· riun iti una trentina di .soldati sotto la stessa tenda ; però presenta l'inconveniente di non reggere alla prova nelle giornate piovose e di fo rte vento. Ecco il sistema : Esso cònsiste nel ,potere costruire _dei capannoni capaci di ri· coverare !!Il numero assai superiore di uomini che non col sistema attualmente in, vigore nel regio esercito italiano (nella tenda per sei); con vantai;rgio dello spazio complessi,,o del!' accampamento, dell a ventilazione, della igiene in genere, _della sorveglianza) della c,1 pacità proporzionalmente assa i superiore a quella del sist'ema , gia in vigore, ·della speditezza del servizio, del numero limi tato di uomini (9) e di tempo neèessario a montare il tendone mentrr. altri uomini possono essere comandati per al tre incombenze. · La costruzione della tenda rich iede dei teli di tenda che i soldati possono portare con lo zaino come attualmente nel nostro esercito ·ma1 c:ol vantaggio seguente: che il numero dei teli da tenda necessari alla costruzione de.Ila capanna non è pari ma notevol1nenw in/"e1·iore a quello dei soldati ricoverabili, onde adottato il sistema: o, ogni soldato potrà portare un telo ridotto dallr. proporzioni attuali: o, nna parte dellct tnippa potril essere alleggerita del peso della tenda, per portare altri oggetti necessari all'armamento· del soldato. ' · Ogni telo di tenda (di robusta tela impermea·bile come quella at' tnah~ente in uso nel nostro eserc'ito) di forma quadrilatera e della dimensione del_ telo di tenda attualmente in uso, presenta ai .. qnattro angoli (v. fil,!, 3) -rispettivamente qiwttro grossi occhielli che possono essere infilati all'.(1,p'ice dei bastoni di sostegno della tenda Per ogni lato :del telo vi è una 1;er-ie di mez.zi d'i unione (per unire un telo all'altro per il lato corrispondente): questi mezz i di unione possono essere: legacci, . ganci, o megl io una serie di bottoni e occhielli ciascim lato del telo di · tend,a 0
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ON NlJOVO SlSTmfA. DI T ]\NDA PER LA 1'ROPPA
,UN NUOVI) SIST!sll!A DI 1:EKDA PER LA TRUPPA
Sl come attualmente è per un solo dei lati del · telo ora in uso nel nostro ·esercito. In prossimità degli estremi d'un lato del telo per due piccoli fori è passata una ansa di.cordicellà e fi:,sala con n9di, anse che servono ad attaccare il telo ai picchetti per terra. All'estremo di un altro dei lati del telo di tenda è fissala una cordicella \.li circa metri 2.30. I bastoni delta tenda (come quelli già in uso nel nostro esercito) sono .di legno di 2 centimetri éirca di spessore: da un e!· stremo presentano una diminuzione di grossezza di 4 millimetri · circa, per circa 3 centimetri della sua lunghezza limitata da un ta:glìo nello circolare. All'altro estremo sono muniti di un cannello di metallo che vuoto per circa 6 centimetri pnò ricevere l'altro estremo di un altro bastone . in modo da farne con questo metodo di due, tre, quattro bastoni uno solo che possa servi re di sostegno alla tenda (vedi fig. 4) . I picchetti sono quelli soliti di legno, in uso già per il sistema in vigore nell'esercito nostro. La variazione di dim~ns ioni del telo da tenda ·sia di tull.i i lati, quanto di due di essi, rion mula il qui esposto sistema di tenda · quando per l'unione-dei teli sì possa costruire una capanna second~ le nornie e ~on 1 n'lezzì e con i vanta-ggi che sono nel presente ·," scritto i)ldicati.
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(v. fig.
Disposizione dei · sostegni pe?. costruire una tenda di 32 uomfni in assetto di guerra.
·Sono sufficienti 8 uomi11i ed un graduato che dirige l'operazione . 'della montatura della tenda. Uno ' deC1li• -otto uomini' por"e i bastoni - due, n i teli e prepaFa . piantano. al suolo in e ecl in /' il primo telo A., il quale tirato per ~
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li.
Modo di montare. la tenda (v. fig. ·I ).
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gli altri due capi, per i rispettivi o.cchjel.li, v,i.ene soJ levato qal suolo e (issato su dne sostegn), (di tr•e basloni).'rnentre altri due nomini sorreggo:10 provvisor'iainen te i sostegni medesimi. - Il se· condo telo 8 viene aggiunto, abbouonanslolo e fissandolo per i suoi occhielli agli stessi sostegni in e e in g; mentre il soldato che re"creva provvisoriamente il so:;Leano in e Lira la cordicella ace ~n / ·1a fissa al suolo in a, altri due fissano gli altri due capi del telo B sui sostegni di 4- bastoni (serie mediana) in d ed in h facendo sostenere provvisoriamente il bastone in h da uno, e da un al_tro facendo tirare la cordicella d be facendola piantare al suolo. · . Succèssivamente nello stesso modo si aggiunge il telo C in d ed h abbottonandolo al telo B ed assicurandolo per altri clué so· stegni (di 3 bastoni - ~erie laterale} in i- ed l; si fa piantare la solita cordicella l a' e si viene inollre al telo .D fissato in ti sui sostegni già menzionati, ed, in n 1n con picchetti. al suolo. Posta questa prima serie cli teli si viene aHa seconda. Si comincia dal telo E assicurandoli ai pacchetti / ed o abbottonandolo al telo 11 per g f fissandolo ai sostegni (di 3 bastoni) g e p e cosi via di seguito si procederà .per gli altri teli o serie di teli. ~~
Con 20 teli di tenda, 54 bastoni ed una ventina di pfochetii si può. costruire una tenda capace di ricoverare comodamente 3.21.u,mini in pieno assetto di guerr:1, e un nnmero maggiore se disarmati. · La forma del tendone è di un prisma pentagonale di cui k lati eguali appartengono alla superficie ricoprente, ed il 5° lato alla base, sul suolo. Esso è montalo su tre·serie di sostegni, due laterali ed una media·na: ogni serie è composta di 5 sostegni. Le due serie laterali hanno ciaswn sostegno còmpos,to di 3 bastoni innestati; la serie mediana lia ciasè.im ·sostegno di 4 bastoni ; a ciascuna testala in corrispondenza della. serie mediana vi è un sostegno che dirò di . testata composto di 2 bastoni,. e serve a soll evare dal suolo i 2 teli ,. di chiusura.
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UN NUOVO SISTEMA Dl 'l'f>NDA PER [,a TRUPPA
UN NUOVO SISTEMA DJ TBNOA PCsR LA TRUP.PA
Alle testate si fa nel seguente modo: Il telo S è abbotto9.,ato al telo B e fis~ato ai sostegni e e cl per i sol iti occhielli, viène poi abbottonato al telo T in r d a sua volta abbottonato al telo e fissuto in d l; i due capi in ?' dei teli Se T vengotio per i 1'i:;pettivi occhielli assicurati ad un sostegno di due bastoni (sostegno di testata) mentre la cordicella?' b' è fissata in b' al suo'lo ed i dne c~pi s d.el telo S e t e del telo T' · vengono fortemente tirati in di.rezioqt' d-'> e d t e fissati con pie· chetti aLsuolo . . La manovra è più ìuhga a ·descriversi che a mettersi in ora· tica, ed.i soldati una volta esperimentatala la eseguiscono pi·esto e bene in 15 minuti o forse meno. Per la chiusur,1 Jella testata si tolgono i due rispettivi sostegni {di 2 bastoni). a ciascuna testata; onde i due teli di te$tata si abbassano sino a terra, e laLeralrnente possono così essere avvicinati con un~ cordicella passata per gli occhielli stess i alternativamente ora ad bino ed ora .all'altro telo; tirando· da ultimo e legando. · ' · I vnri teli essendo uniti ·con bott.oni, od al tri mezùdi unione, qualora si voglia tisufruire .dt altri ,mezzi di trasporto, possono es· sere lasciati così ripiegando· tutto il tendone· in nrndo che al bisogno per rimontarlo si economizza ancora del tempo.·- ,, ,. ,. Il tendone può sùbire .qualunque variazione di lunghezza, olt~ nendo questa proporzione: maggior lunghezza, maggior numero di ricoverati e minor quantità di teli su minore area. La disciplina che in un accampamento è assai più tliffic ile a sorvegliare che nelle camerate d'un gran quartiere, viene a guadagnare anche in questo caso, poichè 32 uomini disponendo di un tendone vi si· possono, come in una camerata, sorveglfare per mezzo di graduati posti alle testate. Le adunate possono essere perciò più rapide e Ja . levala del campo più sollecita. , Siccome i teli dispongono alle loro cordicelle che si trovano fissate ai picchetti ai lati: del tendone, cosi si può, piantando. le cordicelle ad una certa distRnza sopra una stessa linea di picchetti , sollevare i teli laterali legandoli alle cordicelle 8lesse passando per glì occhielli dei bottoni le cordicelle stes&e (V. fig. 4) trasformando
il te.lo a guisa di storino scorl'evole, e avendosi l'ag io di trasforma1:e, se si voglia, a gu'isa di pmbrellone, questo nuovo sistema di riparo, nelle ore più ·caJde e più ballute d:11 sole. Il sig. generale Albertone avendo visto il nuovo sistema di attendamento giil piantato nel campo di Harrar, mi fece eseguire l'esperimento della montatura dell'attendamento in presenza anche degli altri ufJiciali, e ciò richie;;e un tempo più breve di quello che io ~'>tesso credeva , e disponevo dì soldati che tacevano l'esperimento per la prima volta ; e l'unione dei vari teli di tenda era fatta con spilli sicurezza nei margini in cui mancavano lacci e bottoni. Lo sca:.:l ioné del generaleì·Albertone ebbe a sperimentare il sistema anche duranie ht marcia da Hanar nlla costa, e a detta cli lutti gli nflìciali che intcrrogaì , fu veramente ventura aver polnto disporre di quel tendone sotto i cocenti raggi del sole africano in mezzo al deserto ove la piccola tenda ordinaria è assol utamente da prescriver~i se si vog liono evit'are continue disgrazie. · L'esperimento fu ..poi ripetuto sotto gl i stessi miPi occhi nnche nel rimpatrio della nostra spedizione con l'ultimo scngl ione dei . prigidriieri co.i signori tenenti Moliedo e Marchion i i quali potranno .certificare se l'attendiimento funzionava con una regolarità supe· riore acl' ogni Hspettaliva. I soldati si. montavano il tendo oe con tale ·sveltezza che il campo sorgeva per incanto pochi minuto dopo l'alt di truppa, nè ebbe a· riscontrarsi alcun colpo · di calore così freguenti nell ' Eritrea , sotto le tende ciei nostri soldati·. Il Mi11istero della guerr:a con una so llecitudine assai lusin ghiera p,er l'amor proprio dèL proponente, presa çogoizi'one del sistema di tenda, dieLro rapporto trasmesso per gentile intervento del signor presidente della Ct;oce Rossa Italiana, generale senatore Rinaldo Ta verna, ordinò l'esperimenlo a quattro reggimenti di fanteria, nelle passate manovre dell'Umbria. Pei·ò l'unione dei vari teli di tendache ~on spilli di sicurezza ,avrebbe dovuto solo farsi in vi.a provvisori~ (come fu fatto in Africa) per dare sommariamente l'idea·del sistema, fu invece adottala nella fretta anche per l'esperimento su larga scala e (Jli inconvenienti che ne derivano, si dovettero·.essenzial, meùte a questo fallo. Le intemperie verainen~e eccezionali avute nel periodo delle manovre, e che non rispettarono neppure il
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UN NUOVO SISTE!lfA 01 TEZ,.'l)A PER LA TRUPPA
UN N UOVO SISTEMA DI TENDA PER LA TRUPPA
vecchio sistema, non magg ior clemenza prodigarono alla provvisorietà. dell'esperimen.:.o che C-OII)e credesi fermamente avrebbe pienamente corrisposto se i teli di tenda fossero stati modificati secondo le pr9poste falle. In fatti l'esperimen to dell a nuova tenda con i teli modifièati, aHenutO neJle grandi ma,novre del veronese dal 'piccolo reparl.O della Croce Rossa sol.bo ladirez ione del tenente colonnello professor Postempski, delle eccellente risultato e {j noti che la modi(icazione già imperfetta (perchè falla ,fretlolosamen te con lacci invece che con botton i) era stata apportai.a ~o pra teli alquanto logori.
Questo vantaggio del minor numerò dei teli dovrebùe ricadere sopra -una parte della truppa o su tulla ; razionalmente sem0 brerebbe che si dovesse studiare di apportarlo su tutla la truppa diminuendo cosi a ciascun soldato il peso della dotazione tenda..
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Inconvenienti notati. ·I O J>oca 11rote~ione dalla pioggia :
a.) pe1· la difettosa. nnione dei teli di tenda
e di c.iò è sta to gia accennato sopra e fu rilevato anche 'dngli_ esperim~nt.ator i che con un sistema di bottoni e occhielli per ogni lato l' inconveniente ,~del tutto eliminato ; · ,,. b) per la poca penden.=a dei tel'i d'i tenda d,il tetto in terreno inclinato : q11esto inco nveni,,mte :wvenne per essersi piantala la tenda con l'asse maggiore trasversalmente al senso di inclinazione del 1erreno venendo di conseguenza ~he il versa nte a monte A R
.,, Vantaggi riscontrati nelle manovre dell 'Umbria. ,1° Maggiore
ventilazio ne ecr igiene della tenda. 2° Possibi lità di starvi in piedi ; possibilità pel .soldato di accudire alla pul izi,t delle armi e ad altri servizi. 3° VanLaggio nel .mnntenimento della disciplina e del morale della truppa suscita;do vivo il ·senti mento ·di cameratismo - possih ilità di impartire rap idamente ordini , di fare istruzioni, di chiamare alle adunate. 4- Superficie necessaria all 'accampamento minore, ovvero maggiore iuLervallo e libertà di passaggio entro il recinto dell'accampamento se esso fosse esteso. 0° Dimi nuzione dei Leli di tenda ('D . A questo proposito nella succi tata relazione (6 agosto ·1897) si diceva che il· I.endone n 4. campate con 20 teli , 54. ba.stoni ed una ventina di pi cchett i aveva dato nell'esperimento in Africa, una capacità di una quaran tina d.i soldati prigionieri i quali erano disarmati e assai poco equipaggiati onde il vantaggio era della ¼ del nume ro dei teli di tenda. Qui in It:i lia nell'esperimènlo fatto da vari reggimenti con soldati eqtàpaggiati in pieno assetto di r11ierra ; la capacità dello stesso tendone fu rli 32 u.om'i?ii con 26 teli co;i guadagno di 12 (poco più di '/ 3) : e qualora a tulti i quattro angoli non completamente chi usi, invece di zaini opportunamente adattativi, o di maggiore stiramento dei margini dei teli adiacenti, si ponessero ·4. teli piegati a spicchio , il guadagno sarebbe di 1/ , e ciò il calcolo il pili largo - .
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/atto con spilli :
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era quasi orizzontal e; e quello a valle A C fort ement~ inclinato. Ciò non sarebbe avvenuto se il tendone ·fosse stalo piantato con l' asse maggiore dellrt 'tenda secon do l' inclinazione del terreno ; qualora si vo lesse a:;sol u1am enle, in co~iingenze eccezional_i piantare la tenda in senso trasversale non si avrebbe ché a pianta re
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nella serie lateral e a monte che 2 bastoni sovrappo!-Li invece di 3 e la pendenza del versante a monte sarebbe così subiLo riacquistata (vedi figura).
' 30
UN N UOVO SISTEMA DI TEN.DA PER LA TRUPPA
2° Poca resistenzci a~vento. - Qui è da notarsi che i mezzi di unione erano difettosi ; perché provvisori, e perciò i teli male. fissati;· che gli slessi teli di tenda non ·erano mun iti a tnLLi ,i qualtro gli a11goli -degli occhiel-li necessari per !nfilarci l'apice <lei sostegni e perciò non bene asss icurati ai medesimi ; che le cordicelle erano poco resistenti e troppo corCe; che i bastoni , vecchi , er<!,no già logorati dal lungo uso e perciò poco rigid' sostegni ~ che i picchetti erano un po' corti mentre sarebbe faci le farli più sotlili, più resistenti e più-lunghi. W S~a.mbio cli tél-i d·i tenda tra i · soldati. - Questo inconve- · niente ·sarebbe facilmente eliminabile qualora i numeri di matricola fossero in carattert} molto vi sibile. 4° Sto/la dei teli d'i. tendei andrebbe più ?'esistente : . e questo inconveniente qualora fosse eliminato andrebbe a vantaggio anch e del sistema attuale.
UN N UOV<J SISTE MA DI TE::,. DA PER LA TRU PPA
,
0SSEHVAZJO"I.
Enumerati i vantaggi generalmente riscontrati, ed esaminati gli inconrenienti notati ed eliminabil i qualora ìl sistema fosse definitivnmente _adottato, si può raccogliere quanto segue : ··· n 1° E necessario modiQcare i teli di tenda attualmente un uso nel nastrò esercito nel modo già espresso nella proposta 6 agosto: munire, cioè tutti i quattro lati del telo di una sèrie ·d i occhielli e botton i (vedi !ìgura) come pra è per un solo dei Jàti . del telo attuale, e ad ogni angolo praticare il grosso occhiello (preferibilmente mun ito di cerchietto di cuoio) cò me ora. è per due soli degli angol i. Due :10goli corrispondenti ad un làto , debbono portare · per due piccoli fori !D. solita ansa di cordicella per fissare il telocon picchetti al suolo; ad uno dE-gli altri due angoìi (o sempre a quell o di destra o sempre a quello di sinistra) passata per un pie- ' colo foro una cordicella con nodo all'éstremo, lunga almeno 1/ 3 più dell'attuale. . · 2° La modificazione suddetta non torna a svantaggio dell'àpplicaiione del sistema attuale· di attendamento qualora il numero degli uomini da ricoverare fosse molto piccolo. 1
I
31
4-• JI tèmpo necessàrio .per piantàre il tendone è breve : 20 minuti furono impiegati nel recente esperimento con i mezzi di unione provvisori spilli, e con soldati richiamati ed appena esercitali; 110 minuti sono più che suflìcienti con i teli mcidi!ìcati coi botton i. 3• Otto uomini sopra 32 bastano per piantare il tendone, gli altri 24 possono accudire intanto ad altri servizi. 6° In caso di allarme in cui sia necessario radunare la truppa al . più presto , oltre ad essere assai più sollecita l'adunata, quando la truppa stessa fosse obbligata a lasciare sul campo ogni impedimento. zaino e tenda, quest' ultima può essere facilmente raccolta, ripiegata · (senza sciogliere i teli) e caricata su carri o su. niuli per seguire la tro ppa e darli agio di trovare più fo~ilrnente if proprio attendamento in altra locali tà. 7° Il presente sistema avrebb e il vantaggio indisctitihile di una 1iiiglidre ricoverabilità dei soldati , an che con gli spigoli àel tendone non completamen re chiusi; nella tenda attuale per 3, una delle testate è completamente aperta, e~ i piedi del soldato restano fnori della t_enda; tanto nella tenda pe~ 3 che per 6, i soldati _che riposanr.i lateralménte, haii.no sul viso la parte della tenda che, se bagnata. dalla pioggia dive_nt_aycausa di malattie. · 8° L~ tendii proposta, nelle ore di maggior calore presenta vantaggi ; di gran lunga superiori à ciuelli della attuale ; per di più si può aprire lateralm.ente sollevando i tèli di tenda sbottonandoli , per gli occhielli alternativamente traversati dalle cordicelle piantate sul suolo ad una certa distanza (vedi figura). Il telo così sollevato può scorrere lungo la guida delle c~rdicelle . a guisa di · stol'ino; in tal modo inoltre può la tenda trasformai·si, sollerando tutti i teli laterali, in un ampio ombrellone. · . · 9° D'Ìminuzione dei teli . l/,'i tenda ,> diininf1,ziMw del peso. . a) ..1 vantaggio di nnci parte della trnppci che può portare altri oggetti: cartucce, vanghetta, ascia, ecc. !J) 9ppure rli1ninuzione de(. peso della dotazione tenda plW ciascun solclatn . A questo proposito il. telo potrebbe essere rido tto di 1/ 3 della sua grandezza alla forma di un rettangolo avente due lati opposi ug•1ali ai lati del telo attuale (:figura A) , e gli altri due equi valenti a 2/$ della lunghezza dei primi. sarebbero uniti da ochielli per i .quattro lati, di 4 occhiell i grossi agli angoli per
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33
U~ NUOVO SISTEMA DI TENDA P ER LA TR UPPA
UN NUOVO SlSTEMA DI T BNDA I•E(t LA TRUPPA
infilarli ai sostegni , occhiell i.,.ricoperli di una linguetta di stofra (figura B x) per impedire il passaggio d'aria, della solila cordi-
-in due serie ciascuna, le due testate (a e e o 111 n p) ed (/ d b q r s t) munite ciascuna di h, teli present.orebbero più perfe~ta chiusura. TI tendone sarebbe più largo e si otterrebbe perciò la possibilifa di ricoverare un numero superiore di uomini. Sarebbe possibile -anche con questa riduzion e della grandezza clel tel o di tenda di costruire la tenda col sistema attu a.le per un numero pi colo di uomini. li pero tmicla può essere così ridotto per ogni solda.to di circa -350 grammi.
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'PESù DELI, ,\ DOTAZIONE TENDA PER CIASCUN SOLDATO
cella, delle 2 ause di cordicella ai 2 angolj corrispondenti agli estremi di 11 lato maggiore. Portando ogni soldato il suo telo di tenda., 3.2 sol dati con 32 teli potrebbero disporre di un tendone a questo modo ( vedi figura C) . (
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e li tetto (a b e d e {) sarebbe pi ù stretto, e si ccome i sostegni sarebbero della stessa allezza, così i due versanti ugualmente formati di una serie di 4 teli per ciascuno, sare~bero più inclinati; le pareti. laterali (e f g h) ed (a b i l) sarebbero form ate di 8 teli
,10° Adotiando il- ~isLema pl'oposto con i teli della stessa grandezza degli alluali, ad ogni soldato può essere dato un piccolo oilin dro di legno semplice lungo circa. 40 centimetri e del diametro dei ba.stoni; su queslo picco lo cil indro può essere inastato ciascun sostegno delb, serie mediana del tendo ne, a veod.osi cosi una pendenz,1 macrgiore dei 2 versanti del Letlo il 'quale ri o mane pi LLinalzalo comi gnolo. 11 ° [l tendone può e;;sere piantato su qualunque terreno o\"e possa piantarsi nna tenda, ed il disagio dell a penclenza pel soldaLo ,è ugualmente sentilo a parità di condizioni anche col sistema .attuale. 3 -
A'INO Xl.Ili.
3!
UN
~uovo
SISTE!!A. 01 TENDA P&R LA TRUPPA
12° L'unione dei teli di tenda faua per mezzo di bottoni ed· occhielli, e l'adattabilità esatta del tendone ai sostegni per mezzo, degli occhielli grossi d'angol·o, fa sì che si ripara completamentedalla pioggia chi vi è ricoverato, ed assai meglio, per l'altezza maggiore, nella tenda proposta- che nella tend a. attualmente in usò,. 13" Dovendosi fare la modiijcazione di tali tende preferibi llllenle si adoperino teli nuovi; meglio ancora se la qualittt della, ·1ela fosse superiore per impermeabilità e leggerezza. 4 4° [ bastoni oltre ad essere più accurati nella confezione, potrebbero portare uno o due centimetri di più di estensione della. diminuzione di diametro che v'è attualmente verso l'estremo da inOlare ali' occhiello. ,, 5° TI tendone per modificazioni faci li ad apportarsi dal tipo regolamentare già proposto, può adattarsi alle varie esigenze con, lo stesso materiale : a) Per ricoverare una squadra, un plotone, ed un numero, superiore di uomini/aggiungendo delle campa~e di teli in modo, ·da anmentarne la lunghezz:i ; b) Può adattarsi a qualunque terreno sia piano cli e inclinato ( vedi sopra); e) Può adauarsi ai vari climi, nostrani e tropicali ; d) Può adattarsi per temporaneo ricovero di malati e· fel'iLi, e per la sua ampiezza vi si possono mellere delle brande· an che per ricovero di ufficiali, tavole per ufficio· di fore ria,.. mensa, ecc . 16° [l nuovo sistema potrebbe essere adoltato fin d'ora per· , R. trnppe d'Africa 17° La disposizione degli uomini ' può farsi. in due modi: O· con :? linee parallele al comignolo con le teste verso il centrO'lasciando una corsia centrale .di circa 50 éentimetri, oppure con due corsie laterali in corrispondenza dei piedi dei soldati. In terreno inclinato, tanto se la tenda è piantata con l'asse· maggi ore secondo la pendenza, o se trasversalmente ad essa, gli uomini siano posti con la testa a monte, in alto, e i piedi a valle, in basso, nè il passaggio ad esempio di notte, pnò essere agevole per quelli che sono nel centro della tenda poich é basta sbottonar&.uo telo laterale per uscirne fuori .
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NUOVO S IST EMA DI TENDA PER LA . TRUPPA, DE L DOTT . LINCOLN DE CASTRO
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Fig. 2a
Fig. 3a Scala ài 1: 40
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·. Scala di 1 : 100
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UN NUOVO SISTEMA DI TEI'iDA PER LA TRUPPA
35
,J8° La tenda può essere illuminata all'in terno con lanterna da r,ampo. Ecco le considerazioni generali che del re.sto mi hanno indotto a fare conoscere al pubblico mili tare questo nuovo sistema di tenda per la truppa che anche nell'esperimento sia pure imperfettamente eseguito, ha dato prova di potere essere realmente utile al nostro soldato ed infatti ne è conforto la favorevole impressione riscontrata nei circoli mi litari e negli stessi ufliciali supe1:iori.
Roma, novembre 1897.
Dott.
•
..
tenente
LI~COLN
·medico
Di
CASTRO
dell a • Ci·oce ,·ossa i ta liana. •
LA. CAVALLERI~ NEL
1897
37
36 PARTITO ·xoR o.
LA CAVALL~RIA NEL 1897
I O e 2• corpo d'arma La; i)•
division e di cavalleria; PARTITO SUD.
Conli>luazio1ie. -
Vedi Dispensa XXIV del t89ì
E pass iamo alla Francia. (·I)
Le grandi manovre franc esi, se pur non sono così importanli ., 1:ome le l~clesche pel numero delle lrnppe impiegatevi, pur nondimeno sono particolarm enle inLeressanti dal punto di vi sta dello sLudio da noi intr:1pr~so inLorno ali' impiego della cayalleri a nell e • manovre. 1 primi due giorni del ·1° periodo e i primi due giorni del 2" periodo, anzichè ili grandi manovre, presero piu ttosto I 'aspelto di orrrandi eserci tazioni di cavalleria, e perciò riescono per noi di speciale e sommo interesse, come facilmente si rileverà. dalla sue- \ cin ta relar.io ne che qu i faremo a simiglianzr1 d,j quanto abb iamo fatto per le manovre tedesch e. !'resero parLe alle grandi manovre: il 1° co rpo d'armai.a ; il 2° corpo <l'armala ; la 1°,· /4.• e i.i" divisione di cavalleria; e più tardi: un corpo d'armata provv isorio formalo coll a ·12• divisiolle .di fanteri,,, con una brigala di fanteria-marina ed una brigal a di f'anLeria e cacciatori. Dal 5 al 7 setten1b re il 1° corpo d'al'lnaLa coll a 6° divisione di cavalleria manovrò contro il 2° corpo d'armalo e la ·I· divi sione di cavalleria; dal 9 al 12 vi furono im•ece manovre d'armate, le quali eran così~ostituite: 1
1
(() Por te necessarie noliiie ci siamo giovati d~lla relazione mloruo alle grandi mànovrc rranc~si, pLLbblic,(l~ 110110 sco rso oitutirc dal 1llilitr1r- \VochenblaU . .
corpo d'armata provvisorio; 1• e 4• divisione di cavalleria. Lè manovre si svolsero fra Arras e St-Quentin e furono direlle dal generale de France, comandante il 1°.corpo d'armata.
,f PERIODO. O
(dal 5 al 7 .vettembre). Tema generale pel partito Nord.
Un'armata nemica si e impadronita delle città La Fère e Laon , ed ha accerchialo Reims. Un'armata francese, formatasi nel nord , la quale cleve operare contro le truppe che bloccano Reims, è coperta da un corpo d'armata radunalo pre.sso Lillers. In seguito alla notizia che forze rilevanti, .staccate dall'armata d'assedio, che si trovavano sulla sponda sini stra della Somme, si sono poste in marcia nel la direzione del nord, il comandante dell'armata del Nord ordin~ al corpo d'armala, postato a Lill ers, di avanzare contro di esse, di batterle e rigeltarl e al di là _della Somme. Tema generale pel partito Sud.
Un'armata si è impadroniLa delle cillà La L•'ère e Laon ed ha accerchialo Reims. Essa è ,!operta, all'ovest, da un corpo d'armata po- . stato sulla sponda si nistra. della Somme presso Rozi ères èn Santerre. Informata della presenza di forze riievanLi al norò , il
38
LA CAVALT, E RIA NBT,
1897 LA CAVALLERIA NEL
comandante delle truppe d'assedio ordina al corpo d'armata che lo copre di avanzare in direzione nord col· còmpilo: 1° di prendere il contai.lo colle truppe del nord e di osservarle; 2' di attaccarle e rigettarle sulla Scarpe, se tentassero avanzare al sud della lìnea Arr;as-Ooullens. Il 4 settembre le truppe de i due partiti erano cosi di$1ocate :
1897
39
·(del partito Sud) aveva raggiunto i pressi (al sud) di Monchy . . . ,aux Bois. Fra le m asse delle due . divisioni non era vi una distanza mag.giore di HS-20 chilo!l}elri; epperò la s~ra stessa del \ !e pattuglie.d i 1,coperta avE1v:1no già trovato il contallò colla cavalleria ~vversan.~. Il 5 il corpo d'armata del nord intraprese la ~rescr1t~a marci~ ver~o il sud e si portò· ad Anbigny (a circa 30 chilometn ~ ~ud di Lillers), assicur,rndosi sul proprio fronte no-n solo colla d1v1 s1one di cavalleria spinta innanzi a grande distanza, ma ~ncora co~ un avanguardia ·composta dalla briga~a di cavallel'la. d1 corp~ d ~rmata, da un reggimento di fantena , da ,J battagltone cacciatori e 3 billerie. La sezione ciclisti addetta alla brigata di èavalleria del .corpo d'armata, doveva tenere i! collegamento co lla divi,;ione . di ca· valleria. . Le due divisioni di cavalleria iniziarono pure il loro mornnento .(l'avanzata di buon mattino1 e presso Perles aux Bois (press' a poco .a metà strada fra le local ità sopramenzionate ove pernottaron o) . si trovarono di fronte e si attaccarono. li nenerale de France decise che la 5• divisione di ca,'.alleria ,era st;ta compl etamente battuta, e che aveva so[erto fo1'ti perdite, e ra mis11 fuori combattimento si rio alla ore 5 di sera. . . . La 1• di.;isione, in seguito all'attacco così felicemen te nu,5Clto, ebbe quindi tutto l'agio di portarsi innanzi., e co' suoi ,esploratori i'11 ggi unse le truppe avanzate del corpo d'armata. . ' La sera del 5 le truppe erano così distaccate:
1
PARTf l'O NOIID.
2° corpo d'arma intorno a Lillers; 5... divisione di cavalleria presso Houdain. PARTITO SU D. 1
1• corpo d'armata intorno a ~ozières en San terre: 1• divisione di cavalleria a Bray ·s ulla Somme.
1• GIO BNATA DI MAì\"OVRA .
1
(S settembre).
Lasciamo da parte la situazione strategica ideata, e teniamoci invece alla moneta spicciola. Trattasi di ;dqe corp i d'armata, l'uno proveniente da nord (LilJer~), l'altro da sud, llozières en Santerre, che si muovono incontro . . Ambedue i corpi d'armata poi sono riccamente dotati di cavai· leria, poichè: oltre alla brigata di cavall eria, di corpo d'armata, disppngono ancora di una divisione di cavalleria. Fra i due corpi d'armala , e cioè fra Lillers e Rosières en Santerre intercedono in linea rella ben 90 chilometri e fra le due divis.ioni di cavalleria, è cioè fra .Houdain e Bray sur Somme, vi sono 60 chilometri. Le operazion i però della cavalleria erano 'incominciale nel po.meriggio dél 4 settemb re. La 5• divisione di cavalleria (del parLito Nord) erasi avanzata -sin presso Wanquetin e Beau metz les Loges (a circa.25-30 chilometri al sud <li Houclain), e la 1' divisione
.;.
PARTITO NO!IO.
La 5• divisione cli cavall eria a Duisans (sulla Scarpe a 5 chitometri , ci rca al nord di Wanquetin ov' era giunta la sera pre. cedente); l' avarwuardia presso Habareq (sulla Scarpe a circa 7-8 ch i" di Duisans) ; fometri ad ovest il grosso nei dintorni .di Frévillers (a 15-5l0 chilometri dalla .linea della Scarpe}.
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LA CAVALLERIA NEL
1897
LA CAVALLERIA N EL
1897
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Anche questr, giornata la si può considerare come intieramente · dedicata ad esercitazioni di avanscoperta. La sera del 6 le truppe occupavano i seguenti accantonamenti: ·
PARTITO S UO .
La ,f divisione di cavalletia a Beanmetz les Loges, ove (a, ser,a precedente- aveva pernottato parte della divisione di cavalleria avversaria; la brigata di cavalleria del corpo d'armata a Miraurnont (a circa 20 chilometri al sud di Baumetz !es Loges; il grosso a Cappis e Chnigues, (a 15- 20 chilometri da Mi~ · raumont). 0
PARTITO NORO.
iS° divisione di cavalleria :Hamelincourt; Avanguardia: ·del ,1° corpo d' arm_ata Bien villers aux Boi s .· ·e Monchy aux Bc,is; , Grosso: Beaumetz les Loges e Gouy en Artois.
1
PARTITO SUD .
2• Gl'UHNATA DI MANOVRA .
divisione di cavalleria: Bapaum·e; brigata (2°) di cavalleria: Mailly; 2° corpo d'n rmal"a: Miraumont, Courr,eJetLe, Tyep val. ·1.a
( 6 setteni 'we) .
., .
Ambedue i partiti intendono proseguire nell'intrapresa offensiva. La 5a divisione di cavalleria si pose in 'marcia di buonissimo, . mattino, e :ille 4 ¼, mentre regnava ancora perfeua oscurità, sorprendeva gli accantonamenti di Baumetz les I.es Loges, Rivièrese Basseux les Loges,. ove stava la 1• divisione di cavalleria. La sorpresa riuscì compiutamente, furono presi i cannoni, e la maggior parte dei cavalieri nemici fuì·oqo colti immersi ancorane! sonno . Il generàle de France mise fuori combaitimento la 1" dfoisionedi cavalle·ria sino alle ore 5 della sera. La 5• divisione continua allora · ad avanzarsi, e scontratasi .colla brigata di cavalleria del corpo d'armata, l'allaccò e la respinse. La brigata di cavalleria fu dessa pure, come prima la divisione, posta fuori combattimento. La 15a divisione procede_ndo avanti nel suo movimento, presso Monchy aux Bois, trovò .Ja sezione ciclisti, li costrinse a ritirarsi e raggi un~e Monchy aux Bois. Ma frattanto erano giunti presso I quest'ultima località le punte del corpo d'armata nemico, diguisachè la divisione di cavalleria dovette ritirarsi.
3• (~IORNAT~ 0( MANOVRA.
(7 settemln'e) .
1
Coll a dislocazione sopra ri ferita i· due parl1t1 trovayansi, eia- scuno, stesi sopra due fronti quasi paralleli e distanti fra loro poco .. più di un.-i decina di chilometri , colle divisioni di cavalleria ad est, i corpi d'armata al centro e la brigata di cavalì eria ad ovest. . Continuando nell'offens iva da ambo le parti, le due Janterie vennero fi nalmente alle mani. Sembra che la lotta sia rimasta indecisa, in special inodo per q~ialche ritardo sopravvenuto nella marcia de'! 2° corpo d'armata, a cagione del cattivissimo terreno, reso . assai difficile dalla continua pioggia. · Le divisioni di cavalleria non presero parte all'azione delle fanterie: si fronteggiarono tutto il ,giorno, rispettivam ente sull'ala de--stra e sinistra delle proprie truppe, ma senza venire ad alcun . grande attacco. Con questa fazione ebbe termine il primo periodo .
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LA CAVALLERI A NEL
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LA CAVALLERIA NEL
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. Tema speciale.
II PERJODO.
PER Il, PARTITO NO HD.
Manovra d'armata.
L'armata del Nord avanza contro le forze nemiche, le quali . .a seconda delle notizi-e avute, si trovano presso Ribemo;1l.
Ripartizione delle truppe.
Tema speciale. AR~fATA DEL NORD. PEL PAHTITO SUO.
Comandante : generale de .Erance: ,1° corpo d'armata, 2° corpo d'armata, Corpo di cavalleria, composto della 5• · di visione di ca·valleria · e di una divisione mista formala dalle due brigate di cavalleria di · corpo d'~rmata e afCTdài'o al comando del gene1:ale conte Dnhesme. · ARMATA DEL SUD .
Comandante : generale Kessler: Corpo d'armata provvisorio, forrnato colla 12• divisione e la · divisione mista, , Corpo di cavalleria, composto della ,Ja e 4• divisione di ca. valleria, al comnnclo del generale Colbert. 1
In base alla no(izia che truppe nemiche da Arras muovono in ,direzione sud-est, il comandante dell 'armata d'accerchiamento ·rinforza le truppe postale presso Ribemont con una seconda divisione di cavalleria, e. ordina loro di avanzare contro Arras, col - · còmpito : . '1° di rintracciare l'armata del No rd·, 2° di trattenerne l'avanzata, sino al ··1 2: nel qual ~iorno ·l'arrivo a "S Quentin di un corpo di rinforzo, che a marci~ for·:zate proviene da Nenfch-atel sur l'Aisne (a 70 chi!. a sud-·esl di S. Quenlin) permetterà di prendere energicamente l'offensiva.
4" GIORNATA DI MANOVRA .
9 settembre. Tema generale.
Un'armata nemica si è impadronita d!llla città la Fère (20 chil. . al sud dì S. Qnentìn) e Laon, ed ha accerchiatq Reims. A coprire . l'acr-erchiament.o di Reims, furono spinti innanzi in direzione · nord-ovest sopra Ri bemont ('10 chil. a sud-est di S. Quentin) un · eorpo d'armata e una divisione di cavalleria. Un'armata francese, formata nel nord , si è messa in movi·, mento in direzione sud-est ed ha raggiunto la linea Arras-Doul' leos, (Arras a 20 chi I. al nord di Bapaume)_.
. A s_ciogli mento dei rispettivi temi ricevuti , il comandante il pa rtilo Nord (A) generale De France, decide di marciare sopra Ri·b1~mont, ed a quest'nopo si fa precedere dal corpo di cavalleria e dalla 4.• divi sione di fanteria quale avanguardia dell'armata . Il comandante il partito Sud , generai Kess·ler, intende di mar·ciare ·incontro all'armata del Nord sin o a che trovi una posizione
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(l) ì\oti(imo il generalci De Francci mentrn con$er;al'a l'ufficio <l i direttore delle ·manovre, 1n pal'I tempo aveva assunto il comando dell'armata del Nord. '
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conveniente sulla quale il corpo d'armata de! Sud possa il giorno, rn trattenere l'avanguardia .dell'armata nemica . .Quesla posizionedeve permettere al suo corpo d'arm~ta di ritirarsi lentamente senza esporsi a serio combattimento, e di poter essere la sern del ,13 sulla sponda sinistra ·del torrente Torli Ile, distante una sola giornnta di marcia da S. Quentin. Il corpo di cavalleria. ebbe l'ordine di muovere in avanscoperta. sopra Bapaume. · La sera dell'8 le · truppe erano così dishicate: Partii.o Nord: intorno ad Arras ; · Partito Sud: intorno a S. Qnentin. Le fanterie eran distante l'una dell'altra 60 chilometri. In conseguenza di 9uesti òrdini, le due cavallerie avversarie· si posero in marcia di buon mattino, ~ebbene la pioggia a tor-· renti e la nebbia rendessero assai difficile aver vista anche a pie-· cola distanza. . • Le due divisioni di cavalleria dell'armata d.el nord si rinntrono,. presso Fremicourt (a èirca ,4. chilometri ad est di Bapaume) ed effettuata. la riunione intendevnno marciare innanzi alla ri cerca della cavalleria nemica, ed a quest'uopo avevano spin~e avanti pattugl ie d'ufficiali e la compagn ia ciclisti del capitanò Gérard, la quale sin dal mattino, precedeva la div:sione di cavalleria mista. Avuta ragione dei cavalieri nemici, volevano poi avanzare alla ricerca delle-· punte della fanteria. Il corpo di cavalleria del partito Sud mosse già riunito alla. volta di Bapaume, di guisachè' per le direzioni di marcia prese· dai due corpi di cavalleria avversari, era inevit.abil~ che hen presto si venisse fra loro alla tenzone. ricercata. Dragoni della 1• divisione di cavalleri a avevano nelle prime ore del mallino occupato Bapaume; ma verso le ore 6 all'apparire dellepunte del corpo di cavalleria . del nord abh::ind~narono la ·città e· si ritrassero in direzione sud. Le divisioni 'dell'armata del Nord passarono allora la ferrovia e si diressero a sud ·verso il molino cli Fremicourt dove giunti, si arrestarono in attesa delle notizie che doveano gìungere spe· cialrnente dai ciclisti, spediti avanti a Haplincourt (a circa 8'. 1
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·-Chilometri a sud-est dì Bapaume) Poco di poi però desse pure si rimisero in marcia alla volta di Haplincourt. Sembra che il terreno ridotto io pessimo stato dalla pioggia dfli giorni precedenti, e, da quella persisLenLe della stessa giornata, presentasse serie difiìco ltà ai movimenti della cavalleria, e ::pe,.. ,cialmente a quelli dell'artiglieria. Fatto è che all' improvviso, e senza che il corpo di cavalleria nord avesse ricevuto nè dalle pattu){lie nè dai ciclisti alcuna notizia in· torno al nemico, si udirono colpi di cannone nella direz ione di Bertincourl, (fra Hapli ncourt e Bertincourt 4 ch ilometri ci rca) e subilo dopo comparve già spi~ga to l'intiero corpo di cavalleria del sud che attaccò il corpo di cavai Ieri a avversario. . Siamo veramente ·spiacenti d~ non aver·potuLo trovare i deuagli di questo cpmbattimento cui presero parte Lntte e èprnttro· le di visioni dei èue corpi avversari; ciò che avrebbe offerio molto in,teresse . Il risultato noto fu elle le dne divisioni d{ll nord ebbero la .. ,peggio e che il generale de France lo mise fuori co~nbattimeoto sino alla sera. li corpo di cavalleria sud oltrepassò Dapàume, e venne a scon· t rarsi 1:oll'avanguardia. dell'arinata (la 4• divis.ione di fanteria) che ·ca nnoneggiò. Attaccò di poi l' 8° battaglione cacciatori, il quale· .pure fu po~to fuoh combattimento. Subito dopo, fra mezzogiorno e la una; ebbe termine la rna·.nona, a cagione dell' acqua torrenziale che mai cessq un solo · ,momento. La fazione del H, come rilevasi and1e dal poco che abbiamo ·sapu.to dire, fu pertanto una vera eser~itazìone di avanscoperta , . a sitniglianza di quelle avvenute nelle prime due giornate di ma· 1novra. ~'IAHZ.IALE BIA NCHI o' AooA 'l'enen.te col01i.nello
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IL CICLISMO MILITARE ALLA FINE DEL 1897 Continuazione. -
Vedi dispens(i XXIV del J897
Considerazioni sull'esperimento del 48°. fanteria. · Per chi con indefessa fede combatte òa vari anni per lo $Viluppodel clicismo nell'esercito italiano ; è certamente poco soddisfacente il dover. ri!eri re il magro risultato ottenuto dal primo esperimen to ufficiale, e, se come ciclista, potrà trovare conforto nello apprendere gli strepit.ùsi success i ottenuti in Francia, in Russia , in Austria, in Germaoia, 'ì;in l s\'iù;era, Belgio, Olarida, ecc.; ecc ., come italiano se ne dov·rù. sentire acerbamente offeso nel suo amor proprio. Naturalmente questo primo insuccesso hn fatlo al largare il cuore a tulli i ciclo/obi, i quali senz'altro ne hanno tratte le seguenti considerazioni : ' O · I • Che i ·velocipedisti non pot·l'anl o mai sostittbirl' la cavalleri~i: cosa che nessun ciclista cl i senno ha mai potuto supporre nè teoncamente nè pratiea'mente , gi.acchè la cavalleria combatte essenzialmen te coll'urto ed incidentalmente col fuoco. mentre i ciclisti av61nno un grande predominio èome abilità n~l tiro. ma potranno servirs i della loro cavai calura solo come mèzzo di , tra· sporto e mai come mezzo di combattimento. . 2° Che anche l'adozione dell e inaccbioe pieghevoli non mod1ficherù le sorti del fan Lacci no -ciel ista, giacchè frltinare i m velocipide a mano o ca1·icarseto in ispcilla per trasporta?'lo ottmverso ! campi, sarà semp·re imbarazzanl'issùno; quasi che il cavallo pèl cav_alie1:e appiedato non fosse un imbarazzo molto, ma molto più . sel'lo d1 qual unque bicicletta portatile o no, ·e quasi che il vecch io zaino sia meno pesante e sia un divertimento pel soldato di lin ea. In ogni modo esiste una prova di fatto in mio favo re : in Francia. ed in Russia, dove hanno organizzàto compagn ie di ciclisti montati
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su macchine pieghevoÌi, gli esperimenti sono riusciti; nelle altre · nazi on i dove, come da noi, in fallo di pieghevolezza siamo orto : dossi, gli esperimenti dettero in genere risullati poco soddisfacenti. Questo fatto ha impressiouaLo S. M. l'imperatore di German ia, il quale ha bandito un concorso a premi per l'invenzione della mi- , ·gliore bicicletta pieghevole. 3° Cl;e i ,;elocipedisti col tempo cattù,o rimarrano inesorabilmentè a mezza strada. A che cosa spinge mai la ciclofobia I Forse che in Francia, specialmente nello scorso anno, i ciclisti . militari non hanno sempre manovrnto sotto la pioggia ·? Forse che le corse su strada non si esegn,iscono anche col tempo cattivo come recentemente la Milano-Bologna? .Forse che alle manovre del 1896 in Italia il servizio di starfe.tta - di notte e con un periodo di pioggia tanto eccezionale , da costringere ovnnque a rientrare nelle guarn igion i- non è stato . compiuto dai cidisti anzichè d:1i cavnlieri? .Ed anche in questo . anno con un'acqua torrenziale ché ha sempre perseguitato le no- stre povere truppe, il servizio di staffetta, prestalo da i cicl isti, non è stato ovunque ottimo, come risulta dai rapporti folti dai . comand i dei qua rtieri generali? Anche noi del 39°, nell'escursione di Firenze, abbiamo avuto due giornate cli pioggia, e forse per questo il viaggio non fu , compiuto ugualmente? E gli sportman che si avventurano in . viaggi mondia li non si espongono ad ogni intemperia? ' 11 resistere sotto la piog~ia in bicicletta è più questione disciplinare e cli buon volere di quello che di potere; se il plotone di esperimento sotto la. pioggia si è disor14an izzato, non è questione di impotenza ciclistica, ma insufficienza di preparazione e conseguente sfiducia ne lle proprie forze. La coesione, nei reparti ciclistici , deve essere mantenu,ta più coll'esempio e coll'autorevolezza mora le di quel lo che co i mezzi disciplinnri, che a nulla valgono quando resta. il dubbio se la disobbedienza dipenda da esaurimento di forze o da mancanza di volontà. Le rnacchiue del gen io hanno sempre fallo ottima prova anche , nelle gioi·naLe pio,•ose, le strade del mantovano sono sempre ottime, . 1
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·dunque sono alt.re le ragioni che hanno deLerminato la disorgauiz. zaz1one del reparto ·dei ci~Iisti a causa delle in temperie. li regolamento austriaco sul ciclismo non ammette che i velo. cipedisti si arrestino mai per difiicolliL di tempo e di terreno ed i risu!Lati che- si ollengono dagli allie\'i della scuola ciclis1ic~ di Graz sono superiori ad ogni elog,io; natnralmente .se in un reparto _cominciano i graduati ad, ammettere che sotto la pioggia non si può PEOHARE, i snidati si 1·itireranno alla primct circostan~a . .. come ,, avvenuto . . I~ f(n_e in nessun~ ~~zi,one hanno ·rauo buona prova i reparti ciclist1c1 1mprovv1sat1, 10 I ho sempre pu bblicato e con me tutti ol i scrillori mil itari del ciclismo. Le dif(icoltà di affiatamento e di co~sione sono in certo modo anc.or pi ù° difficili della cavalleria. Quale novità può riuscire completa e disciplinata e mano1•r iera se la organizziamo, riunendo gli elementi raccogliticci dalla sera a!la_ r~nttina; in Itali~. si è. credulo che per cus lituire un plotone c1clist1, bastasse forn rre di venti bicicleue altrettanti fa ntaccini ma ne ab biamo visti i risultati mal grado tnua la bnona vo lonlà ;nessaci dal sig. maggiore Tibaldi . looltre tale sistema ripetuto servirà · alla perf~zione per ri uni re tulli gli ineLti, gli inabili ed j fiacconi dell e vari e c~p11gn ie, i quali, senza nessun impegno morule 0 materiale, col solo ed esclusL!o ide~le del non po1'tare lo ;:oino, faranno sempre un servizio pessimo, ogni qnrdvolta le fatiche da sopportare saranno maggiori od _uguali a quelle. che dovrcbb&ro incontrare restando nei loro reparti organici. Ali' estero si lamentano clell' imprepara zione dei' loro repani , :3~pure cominciano ad istrnirli ai prim i di marzo per le manovre d1 settembre. In oltre nei succitati eserciti il co maudo ili tali reparti è affidato ad ufficiali che hanno fatto ta scuola di <ruerra e • . e> ' ~on a.g1?van1 sottotenenti , i qu ali non possono avere nè la p_ra· t1ca ne I autorevolezza per amalgamare elementi, come si è dello procl ivi all'indipendenza ed alla ind iscipl inatezza, e non posson~ essere al cnsu di prendersi delle iniziative, in mezzo alle situa- , zioni tauiche complicatissime e rapide di una divisione di ca. val leria. Prepariamo quindi i·ciclisti per stai·e in sel la su qualunque terreo? anche qnando piove; affidiamone la responsabilità a chi
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ha fatto studi speciali, o almeno a chi per pratica conosce l'an,damento di una manoHa di cavall eria, come potrebb e essere un ufficiale d~fl'a rma; non pretendiamo con 20 uomini di riso! vere ,.dei problemi tattici in mezzo a due corpi di armata, e, partendo ~a <Jli.esLi principi, organi zziamo degl i esperimenti, altrimenti disa-nim-eremo gli ufficiali studiosi come il sig. maggiore Tibaldi, e peggio ancora faremo ridere alle nostre spalle i camerati delt'estero. _ Dopo ciò esaminiamo comè hanno sapul.o lavorare i ciclisti ,fran~si al le loro grandi manovre, e cunforl iamoci se è possib ile. 1
t'La compagnia Gérard alle grandi manovre francesi del 18 9 7 ( 1).
Le grandi mano né del •I897 , che si sono svolte nella regione -del Nord della Fra ncia, sono state particolarmente carallerizzate -dall'eS{)erimento sull'i mpiego dei r.ir.listi, organizzali in nnitn tat:-ticbe ausili arie della ca vali eri a. In data del 'ii-> luglio ed in Yista delle grandi manorre, il ,mi,;tr-0 della guerra prescrisse all'87° di linea di organizzare, in · SainH}uin tia, una compagnia coll'elTellivo di 60 uomi ni sotto il -comando del capitano Gérard . . L'istruzione di questa compagnia fu condolla rapidamente; fi no , dal pr,i ncip.i o di agosto essa prend eva parte alle ma novre di guarni.gione, sotto gl i occhi del generale Brugère, èomandante del 2• -w,rpo d'armala, il quale espresse, in un ordine lasciato al reg. gimento~ tuLLa la sua soddisfazion e per l'istruzione della compagnia, -e la sua convinzione che questa unità nuova renderebbe in guerra ·.servigi mollo importanti. L'effettivo dei 60 uomini era molto ins1:fftcen1e, cosicc hè il ,generale lkugère domandò al ministero della guerra l'autorizza· zionc di portarlo a 90 indivi dui. ·30 soldati lurono in consegu enza, · aggi un li ai primi 60 e .montati su biciclette pieghavoli ài proprietil d,egti ullì.ciali dell'8i 0 di linea, i quali deLtero, in questa circo -stariza.. un esempio di spirito di corpo e di camera Lismo superio re .-ad ogni elogio •
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1 30 ciclisti di complemento non poterono tullavia essere inquadrati co61i altri che solo due giol'lli prima della partenza per· ie manovre. Per un istante si Lemetle che questa orga nizzazione· improvvisata portasse pregiudizio alle oper11zioni, ma ciò non avvenne, grazia all o zelo degli ufficiali (i l~ogotenenti Cody,. Beghin e Picard), ed all'impegno dei ciclisti co mbatten ti che com· ponevano la compagnia. · li 31 agosto, questa dovetLe dividersi in due: un grup po di 30 uomini fu inviato al primo corpo sotto il comando del .luogotenente Pi card. ed il rimanente (60 uomini) rimase col capitano Gùrard al 2° corpo di armata . Questi due gruppi doveva no rappresentare una compagnia col~l'elfettivo di 1150 uo mini ciascuno. I primi giorni delle manovre furono consacrati alle operazioni , di brigata e di divisione: la compagnia ciclisti del 2° corpo si prese una parte attiva, e, in condizioni consimili a quelle dello· scorso anno , dimostfà l' importanza di questi « fu cili volanti :i> nelle milre operazioni che essa potè eseguire, sia in avanti sia, sui fian chi , tanto nel corso dei comballimenti che durante i movimenti che li precedellcro. ì\la l'interesse degli esperimenti di velocipedismo militare co·· minciò ,n. far::; i sentire piu parLico làrrnente in quest'anno , all'epoca delle manone d.i corpo di armata contro corpo ài armata, le· qu::ili cominciarono il 5 settembre. Sono d1rnque queste manovre e quelle di armata che prece-· deranno loro, ch e noi seguiremo più particolarm ente, applicandovi sopratutto a far risaltare le operazioni della ·compagnia ciclisti e delle truppe di cavalleria, alle quali la stessa fu assegn:1 1a.
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Essa è coperta ad ovest da un corpo di armata (2° corpo) stabili to, sulla riva sinistra della Somme, a Ilozi eres- en-Santerre; la brigala di cavalleria di sicure:: ::a del corpo· di armata occupa Soyécourl; la compagnia ciclisti è addella a ques ta brigata. i nformalo che forze importanti $OD O riunite nella regione del . Nord verso Aire. il comandante del l'armata di investimento prescri ve al corpo di coprimento (2°) di portarsi nella direzione del Nord con la missione : ·1° Di prendere contatto co lle trnppe segnalale nella regione del Nord e di osservarle; 2° Oi combatterle e <li ricacciarle al ~ord della Scarpe, se esse tentano un ' oper11zione qnalunque al stid della linea A rrasDonllens.
Giornata del 5 !lettembre. - La compagnia ciclisti fa parte dell'avc1nguardia generale de l '3° corpo, composla della 2· brignta di cavall eria; di due baLLerie di arti glieria a cavallo, e dell'8° battaglione di cacciatori a piedi. Questa avanguardia generale, partendo da Soyécourt, deve ra•rnitin"ere nella iriornata il ruscello dell'Ancre, e stabilirsi nei nn n dintorni di Mirnumont. Pra Sovéconrt e Miraum ont, a- melit · strada, la Somma, non gnadahile: scende in una VHllala fian cheggia ùa col line, che ne dominano lulli gli sbocr.hi. Quello di Cappy, dove deve passare la brigata di cavalleria, è partico larmente pericoloso se il nemico occupa le al ture della riva destra. Era dunque -di grande importanza per il genorale di brigala di assicurarsi il possesso delle alture presso qu.esta riva, prima di impegnare la sua cavalleria in quella stretta lunga un chi lo metro. rn conseguenza egli prescrisse al la compagnia ci clisti di guadagnare rapidament~ la Somma e di prendere posizione sulla riva destra, nell o sbocco formato dal corso del fiu me fra .Bray e Suzanne. La compaonia rao..,iun!!e n nn ,, rapidamente Cappy e si stabilisce in . testa di ponte, coprendo la stretta. Se la cavalleria nemica si presenta, sarlt fermata dal fuoco dei ciclisti ; in· quanto al la artiglieria, essa non polrà prendere n
Manovre di corpi di armata contrapposti. Accenni :imo dapprima il tema che ha servito di base alle ope-· rdzioni: Un'armata nemica si è impadronita di La Fòre e di Laon, ed, ha inve.;tilo Reim s.
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posizione che all'infoori de.Ila zona battuta da questo sless..o fuoco, vale a dire lungi dalia stretta, che non può neppure ::.corgere~ . La compagnia_ ciclisti come s~fe~~ · _nella marci_a in ava.nti · d1 una troppa ·a1 cavallern.t, d1 un ultl1la incomparabile. Essa cpstituisce per la caval leria una specie di testa d-i_ponte uolante, da lanciare rapidamente ogni . voi La che il « terreno tiranno » obbligbi la cavalieria stessa a prendere una formazione che la paralizzi. ' E nna missione tutta nuova, che non si era mai pensalo e con ràgione - di far compiere dai sostegni di fanteria esperimentati fino ad oggi . [ battagl ioni di caccia.tori non : possono naturalmente marciare che dietro la cavalleria, e servirle di ripiego se è battnta .. La loro missione è piuttosto difensiva. La compagnia ciclisti deve al contrario marciare in avanti della cavalleria, o sui suoi fianchi,. per essicurarne l'avanzala: e prender parte all'off~~siva di questa arma. Noi la vedremo, ttaltronde nel cor~o delle m:inovre, assistere a tutti gli incontri della cavalleria, cosa che i battaglioni di cacciatori non possono fare, anche se trasportati in vettura, perchè quest'ultimo niezzo di locomozione non potrebbe dar loro nè abbastanza velocitit nè abbastanza mobil ità per seguire e sopratutto · per precedere la cavalleria. Essi non possono che mantener.si indietro ad una distanza più . o meno gr~mde, e per con~egnenza non possono partecipare aH'azjone della cavalleria se non in caso di insuccesso. Sotto la protezione della compagnia ciclisti, la brigata di cavalleria, s~guìta a distanza dal battaglione cacciatori, passa la slretra d.i Cappy; continuando in seguilo la sua marcia in avanti su Miraumont. Essa è preceduta dalla compagnia ciclisti, che, per l);l[ze rapide, prende successivamente posizione ai Boquete· aux - dall'altura a sud di Carnoy, ai villaggi di Mametz, Contalmaison, Pozières, Courceleltes - i quali formano per la cavai Ieri~ altrellanli punti di appoggio , peì- manovrarvi attorno nel caso di scontro colla cavalleria nemica. Verso mèzzogiorno la ca valleri:i si dispone in accanlonamen lo . sul .rnscello del!' Ancre, sotto la protezione della compngnia
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ciclisti, la quale ha traversato Miraumont e si è stabilita. in _a:amposti nella tenuta di Beauregard, cun posto distaccato a Pu1s1eux.
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Giornata del 6 setlembrt<. - Il 2° corpo d'armata deve portarsi sull'Ancre. coperto dalla sua avanguardia generale, la cni missione è cli prendere posizione sui poggi al n0rd, e più precisamente sulla iioea Monchy-aux-Bois, Bienville,:s-au-Bois. La compagnia, préceòendo la brigata di cavalleria, guadagna successivamente Puisie11x, Gomecourt, Fouquevillers, Ilannescamps, mantenendosi sempre collegata colla brigata stessa , la quale segue a traverso i campi la medesima direzione. Era imporLiinte di impadronirsi di Monch y-aux-Bois, . sulla linea che doveva occupare l'avanguardia generale. Prima. di penetrare nel villai!gio, la compngnia ·ciclisti, lo fa riconoscere da una pall.uglia di cavali \ ri, che ritorna senza aver visto nulla. Gli esploratori vi penetrano alla lo ro volla; ma essi non tardano ad urtarsi con un plotone cli ussari nemici, che entrava nel v'illaaoio dalla strada · di Barles-au.,-Bois. Alcuni coipi di. fuoco nn , allontanano rapidamente .i cavalieri, che si supponeva, rn conseauenza del. resoconto inesatto fatto dalla pattuglia incaricata di o . frugare il villaggio, non essere é.he pochi esploratori. Era, al r.ontrario . . la tesla di avanguardia della divisione di cavalleria indipendente dal corp() di armala nernic.o. Mentre la compagnia ciclisti melle le macchi ne in ispalla, i due squadroni di avanguardia della divisione, fanno piede a terra; un combattimento si impegna nell'interno del villa,!gio, combattimento che dura appena alcun i minuti; m~ntre nella realtà sa· rebbe durato un'ora . e forsfl più. Checéhè ne sia. la compagnia ciclisti deve cedere al numero e ripieaare · ma cruantunque debba abbandonare il villaggio di ~ ' . Monchy, essa ha nondimeno reso un segnalato servigio alla cava lleria, arrestando per alcuni istanti l'avangnardia della divisione nemica, i cui squadroni rimangono alquanto disordinati; e permettendole inoltre di a~taccare successivamente le brigate che sboccnno dal villap-gio, mentre la sua artiglieria. in posizione, cannone_ggia.
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La compagnia cicl isti in ritirata si distende 3:l m~lino, sulla strada di Hanoesca~ps; m_a non h~ n'ppur fi nito di sch ierarsi che una qunrla brigala d, cavalleria, la brigala .del 1° corpo d'armata sboc·ca nd ovest di Monchy; la \ma artiglieria si stabilisce in bntleria so tto il ru·oco della compagnia c,iclisti. La si tuazione della brigala di C,1valleria del 2° corpo non è più sostenibile ; il generale direlloré le prescrive di ripiegarsi, ciò che essa fa sotto la protezio ne dell a :sui artiglieria a cavallo e della sua com pagnia ciclisti, la qual e, con le biciclette io isp:i ll a, balte in ritirata per scaglioui. . · Non e,ra .ancora stata scoperta la cotnpagoia"'ciclislt dell'avver sario ; questa -appariva infatti ali' uscita del villanio di Hannescamps, e dirigeva i suoi fnoch i sulla cavatleria baltu La e sulla compag-nia ciclisti del 2° corpo. Il tempo è orribilmente cattiv·o :.lrn piovuto .lutto il oaiorno pre· ceden te e tntl:-i. la notte; ht marci:1 dell'artiglieria e della cavall eria a lraverso i cam pi div~ene pen osi3.sima. Si arri va nondimeno fi no alla tenuta della Bruyelle, dove l' artiglieria prerìde un' nilima posizio ne, appoggiata sulla sua destra dalla compagnia ciclisti ch e occupa i• caseggiati della ten uta . Si attende lit il ballaalio ne dei . l') cacc1aton che fa parte dell'avangu:i rdia ~enerale e che si era lasciato tutto intero - a torlo - a guardia dei ponti dell'Ancre. Onesta g iornata ha pernu'sso di custatare. - ciò c/11· ~ra !fÌà stato dimostrato nell'anno sco1-.~o - che i l ·cattìcb tempo non arresta i cicl isti com.battenti e che ess i possono rius-cire di un prezioso aiuto per proteggere la cavalleria battuta. Nella sera la 2" . brigata di c:ivall eria si ritira al!' al a si nistra del corpo di ·armata su )laill~·- ;\laillet. Giornafa clel 7 séllembre. - . f.a brigata di cavall eria deve proteg:.:ere il fianco sinistro del corpo di armata marciante sulla posizione. Bienvillers-au- Bois-)1on chy-:iu-Bois. e secondario ne l suo attacco al villaggio di B(eovil lers·. · · La compaiznia ciclisti deve appoaaiare la marcia e l'azi• on•' •~ Mù della cavalleria. La dire~ ione ge nerale del la rnarr.i a della bri gata ò Saill)·-au Boi s-S0nas1re. V
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r.ome nel aiorno precedente la compagnia ciclisti occupa suc,ces;ivamente ~i punti di appoggio sulla direzione di marcia, cioè : ·Sailly-au- Bois, Moulin de Boyenco urt, tenuta ? ella Haie1 ed in: 1106 la quota ·15·1 (ad ovest di FouqueYillers) 1n consei uenza d1 ,un cambiamento di ...dire1.ione dellrt -brigala. .Essa si avviava verso Sonastre, dm il generale vo leva te nere momentaneamente come punto di appoggio, allorqnand0 il ca n,oone si fece sentire. Era. l'artiglieria a can llo della bri ga la che .prendeva posizione e di rigeva il suo fuoco fra la brignt~ di ca•valleria nemica, la quale si trovava nel vallone seguito dalla -strada da Sonastre a llienvillers . La compagnia ciclisti fa immediàtamenle mezzo giro e prende -posizione, dietro dell'.1r1iglieria in un piccolo bosco, . pro~ta a sos tenere la sua cavalleri a nel caso in cu i questa fos se obbli ga ta di ripiegare. . .. . La cavalleria nemica, al contra rio, tlovelte ri t1rars1 verso Pom,rniers; la brigata conti nuò il suo movimento in avanti su lla slessa direzione. · All'allezw , di Bi enrillers, occupata. dal nemico , la compa gnia ciclisti, affine di restare in relazione piLt irnmediala colla sua ca·valleria mise le biciclelle in ispalla. · Dopo' avere all ont~nate alcune pallugli e di fanteria che tira-vano sulla brigata, essa prese posizione al nord della strada -Sonastre-Bienvillers, e diresse il suo tiro, dapprima contro le masse ci i c:i valleria cbe si · 1rovava no all'ovest del vill aggio, poi -sull'arti<l' lieri a, in posizio ne al muli no a quota ·I 68 . Oi~po~ la in scaglioni , fronte all':ila desLrn nemi~a, ess~ avrebbe molestato seriamente, in caso vero, le truppe d1 quesl ala ; pur ,mantenendosi sempre pronta ·per appoggiai:e ogni moviment o -della cà valle ria. Affine di fa r tacere il suo fuoco , un reggimento di c"cciatori le diri ge contro tre squadroni; ma un ::irbit.ro li fa ripiegare, giu~i·cando ch e essi non sareb bero potuti :i rri v~re fin o nlla compagni a. Nello stesso movimenlo la br igata, nascosta dietro un'accident a'Iità del. 1erreno, si porta all'attacco del spste.gno dell'n rtigl ieria <nemica. Per prot eggere questo, il reggi menlo di cacc_i ato_ri . a~,versari. che ha dovuto ripiegare davanti alla compagnia c1chst1,
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si spinge snl dinanzi della brigata, ma d\~ve per r.1ggin ngerlo,. passare nuovamen te di fianco sollo il fuoco della compagnia, ciclisti. ' . L'artiglieria della brigala è, durante questo tempo, minacciata da dne squadron i di dragoni nemici; il capitano Gérard accortosi· del pericolo che corrono le batterie, fa fare immedia1amente · fronte a sinistra a due plotoni, i quali dirigono i loro fuochi sugli · squadroni dell'avversario . Nella spazio di por.hi minuti si veri11ca una seri e di situazioni , straord inarie, alle quali la com pagnia ciclisti ,. polè far fro nte · istantaneamente, grazie alla posizione che essa occupava-; e che· le offriva da ogni parte un campo di tiro molto sco perto e molto. profondo. 11 suo concorso sarebbe stato preziosissimo alla brigata di c;1- · vallerià nell' esecuzione della sua mi ssione. Affi ne di permettere. _alla sua artigli eria di prendere posi'z ione · al coperto dei fuoch i della fan teria, e di cann oneggiare la fo rte· posizione di B:envillers, auaccata dall:1 4.• divisione di fanteria, .. il generale portò la sua brigata verso il mulino, a nord-e<;t diSonastre, coprendo colla ·sua compagn ia ciclisti la posizione al·· nord, sulla strada S:1int-Amand -Bienvillers . Il fuoco delle ballerie a cavallo avrebbe certamente contribnilomollo alla preparazione dell'attacco del villaggio . Anch e l'inimico, aveva per questa ragione interesse a farl o cessare. Egli inviò, in conseguenza, la sua bri gata di cavaller ia controla hrigala del 2° corpo; ma, oltre che la situazione di quest'ultima era vantaggiosa, la cavalleria nemica dovette preparare lui.Lo lo, spazio, che la separava dall'nv versaria, sÒtlo il fu oco della com- pagnia r.icfoti , le cui salve ernno direlle sul suo fiMco destro. Sbarrizzata dalla ,:avalleria nemica, la brigala del 2° corpo si portò r.apidamente in ava nti su Bienviller:;, appoggiata da una parte da ll 'artiglieria, che prendeva uria seconda posizi~ne, e dall'altra dal fuoco della sua compagnia ciclisti, la quale aveva se- guiLo il movimento . Così la brigata piomba all' improvviso sulle colonne doppie del-· i'avversario, che non hanno il tem po di prendere nna posizionequalunque per rispondere allk carica.
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In quest'ultima gi ornata, la co mpagnia cicli sti dimostrò che,· durante: la battaglia, es$a ha una parte seria a sosten&re sulle ali; sia che appoggi i movimenti della cavalleria contro le linee .di fan teria .nemi ca, sia che molesli .col suo fuoco il tiro dell'arti- · glieria avversaria, sia in fine che partec ipi ag li aggiramenti della cavalleria che si fanno su questa parte del campo di ballaglia. '-
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Manovre di armata. L' ipote~i genera le era la seguente. Un 'armata nemi ca si è im paòro nila di La Fè.re e di Laon; e;;sa . ha in ves tilo Reims. Un'qrmata nazionale formata nel ~ord, per operare contro le truppe di investimento di Reims, si è messa in movimento verso sud-est, ed ha ra)!giunto la via ferrata di Arràs a Ooullens. Questa ha per primo obbietti vo le forze nemi che, segnalate in osservazione sull'Oise verso Ribemonh L'armata del ~ord è composta del ·I O e '2° corpo di armatri e dell,a 5• divisione cli cavalleri a·. · Le due brigate di caviilleria dei due corpi di armata cost ilu iscono, con due ballerie di arli~lieria a cavallo e la compagnia cic:ist.i , una divisione provvisoria collocala sotto il comando del general e Cabrié. La compagnia ciclisti ha riavuto il plotone in viato al I corpo di armata; essa é ormai forte di 90 uomin i sollo il comando del capitano G·érard e rappresenta ·un effettivo di "1'$0 uomi ni. O
Giornata del 9 settembre. - La divisione provvisor·ia, cui ·elementi si sono acta ntonati , nella notte dall'8 al D, sulla linea. Bucquoi -Harnelinconrt, deve 1rovarsi al la crnota ·1'25 (·I chi lometro ad est di Coilrcelles-le-Comte), donde essa si porterò, per Ervilley , Sampil,(ny, Favreuil, su Beugmllre, e prenderà una formazione di ammassamento verso la qnota ·I 2 1, al nord di Beu~nàtre. Inoltre deve mettersi in coll egamento colla 6" divisio ne di cavall eria, che si ~ accantorrntn :: Vaux-Vrancou rt e vi llaggi cir-· conv icini .
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A .tre ore del mallino, a causa di una notte molto oscurn , un vento violento, ed una pioggia che cade· incessantemente, la compagnia ciclisti addetta alla divisione provvisoria abbandona Bue. ,,rooy e si porta, per Ab lainzevefle e Coorcelles-l~-Comtè, su Ervillers, dove essa prendf\ posizione durante l'ammassamento della divisione. Questa si mette 'in movimento a /~ ore e 1O' in co lonna sulla · ·strada; l'oscurità della no~te e lo sta to del terreno le vietano di passare attraverso i campi. 1 Questa marcia sn stracta sarà protetta d,1lla c2mpagnia ciclisti che forma l'avanguardia ed al coperto della quale la divisione potrà concentrarsi nel caso di incontro colla cavn lleria nemicn. · . I Durante la traversatn dei 11il!aggi di Favreuil e di Beugrn\lre, la compagnia ciclisti occupa la cresta fra quest'ultimo villaggio e ·· Saint-Aub in, poi prende posizione a sud di Beugnàtre, me.otre che .la clivi si'one si ammassa alla quota ·12 1. 8ssendosi la divisiotié messa in mov imento sn Fremicourt, per · congiungersi alla 5• divisione di cava ll eria e fo rmare un corpo di cavalleria sollo il comando del generale Dnhe:;me. la compagnia ·si porta per Saint-.\obin snlla straclét da Bapaume a Cambrai, al sud della via ferrala che la divisione deve attraversare. Superata qoesta. via e1I effettuato il concentramenLÒ dei .corpi di -,cavallerià a sud di Beugny; la compagnia cicl isti riceve Pordine : dal genernle Duchesne di portarsi su Haplincourt e cli cercare di . ,pr~ndere piede a Bara.,tre. · Il villagg io .di Haplincourt è attraversato senza incidenti; ma . arrivando in Beugn.ltre la compagn ia vi inco ntra uno squadrone nemico che, a cavallo, si ritira davanti al fuo_co dei ciclisti. . L'uscita snd .di Barastre è rapidamente occupata". All'istante ::stes~o in cni la comyagnia prendeva piede nel villag~io, LÙtta la " cavall eria nemica s(ilava ad est di Barastre ed offriva al tiro dei cicli$ti nn bersaglio immenso, che questi ri~roveranno tutti i giorni ·nel corso dell.e manovre di arm11t11 , Fu sollo il fuoco di questi 90 ciclisti che il corpo di cavalleria •· nemica si avanzò n.ella direzione gènerale di Beugny. · Ben presto questo spariva verso la quota ·133 per ricad~re quasi , tosto, colla sua ala $inistr·a, sotto il fuoco pi un plotone.. di ciclisti
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,che, dall'uscita sud del villaggio,. si era portato rapidamente n quella nord-est. In questo momento, su l ripia:no, fra lfaplincourt e Bertincourt, aveva luogo lo scontro fra i due corpi di cavalleria . Fu inviato uno squadrone per sbarazzarsi dei ciclisti, dei quali ,quello pensava senza dubbio di aver ragipne facilmente, ma aveva · f allo i conti senza ·una strada profondamente incassata, in · cui ,questi scomparvero in nn volgere d'occhio, . continuando a bersagliare i cavalieri nemici, che non potevano raggiungerli. Il plotone lascia to durante questo tempo all'uscita sud di ,Barastre si era balTicato; esso nveva trattenuto una brjgata di cavalleria. la quale, venendo da Rocquigny nè sapendo con :chi aveva da fare, e credendo il villaggio occupat~ · da forze di fanteria supe1;iori, si era fermata ed :weva fatto mettere pied.e a terra ad alconi cava li eri . .. Cosi, rbentre che il combat. .timenlo di cavalleria avveniva al nord, i fuochi del la compagnia ·Ciclisti fermavano una brigata la quale, (in da allora, non poteva _pn:ndervi parte. Cernimente, ;J60 uomini sembrav{lno <\ prima vista una qnan· ;tilà trascurabile a fianco di queste masse di cavalleria: pur tuttavia quanto non fu prezioso il concorso dei loro fuochi alla cavalleria; di cui essi sono i migliori ausiliari ? , $i può trascurare questa grandine di pa_llottole uscenti da 'I 50 •fucili , in ragione di 8 colpi in media al minuto per ciascun fn- \ cile, vale a dire ,J.200 pallottole in fasc io, non già inquadran ti il ·bersaglio , bensì inquadrate d.illo ste.sso? Quanti colpi potrebbero .andare a vuoto in queste masse enormi '? Quanto male questo pugno di fantacc in i farebbe all.1 cava lleria avversaria , di cui romperepbe per lo meno la coesione·, togliendolé ogni (ìducia sn sè si essa. Ma il tiro dei ciclisti sulla cavalleria non durò un solo minuto; durante quattro, cinque, e fino a dieci minuti esso ha potuto es·sere effettuato nelle stesse condizioni sulle linee nemiche . .. Nell'avvenire bisognerà tener calcolo del fuoco della fante ria ,n':lgli S1)ontri della cavalleria. Questo è un fattore nuovo che modifìchcril, più che 110'}, lo si · ,~~1pponga, la lattica della cavalleria .
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Dopo il combattimento di Barastre la divisione provvisoria si, ritirò sn .\firamont, all'ala destra dell'armata del nord.
GiO'l'na:ta del 10 settembre. - L'armata del nord continuando, il suo movimento .in avanti, e la divisione provvisoria di cavalleria è i ocaricata di proteggere .il suo tìancc destro. Essa si raccoglie alle iS,30 di mattino a sud di Pys, .sempre· protetta dalla compagnia ciclisti, la quale, per la prima, ha presoposizione alla quota ,106, in seguito occnpa successivamente il Sars ed Eaucourt- l'A.bbaye; da quest'ulti mo puQ_to allont~na col suo fuoco le ricognizi·oni del nemico che ,;engono per infor-· mazioni . · La divisione. di cavalleria è segnalata al sud di Flers ;t uncannoneggiamento si impegna fra le due iirtiglier;e a cavallo, poi la divisione provvisoria continua la sua marcia in avanti .. La compagnia ciclisti _. guadagna rapidamen te Flers e si stabi-· lisce al mulino a sud-é,st del villaggio, donde scopre tutta la cavalleria nemica, la cui artiglieria a cavallo ha preso posizione a ·1200 metri dal mulino. La compagnia apre il fuoco e non cessa il suo tiro che ,f O• minuti dopo; al momento in cui la divisione rrovvisoria sbocca fra Flers e Longueval. Affine di non vedere il .suo tiro molestato dalla divisione, la. compagnia sì porta al molino a nord-est di Flers, e riprende· le sue salve che dirige più specialmente sull'ala destra della divisiope nemica, eseguendo un attacco di fianco sulla sinistra della, divisione provvisoria. · èosì i ciclisti, che rappre;;entavano una forza· di "50 uomini,. avevano potuto tirare per due volte, durante cinque minuti, · sulla divisione nemica; il loro fuoco equivaleva in poche parole· a 12000 cartucce; bruciate contro bersagl i veramente facilissimi a raggiungere;'e frattanto la divisione provvisoria, a;uto.. rigtrnr.do senza dubbio alla sua inferiorità numerica, fu neutralizzata durante ~10'ora. · Come tono ciò cambierebbe colle palle nei fucili ! Sarebbe stato impossibile alla divisione nemica di resistere· sollo questa grandine di palle; q~esta non dovea dimenticare,.
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fo fatti, che, se la linea di mira del_ cannone, non può seguirb _nei suoi spostament.i, quella del fuc ile l'accompagnerà sempre; -l'arma sarà sempre puntata in· buona posizione quando il colpo partirà. A 9 ore del mattino, la divisione provvisoria riprende il suo movimento, e si porta su Gueudecourt, poi sul ripiano tra ,qt~esto villaggio ed il Translay; la compagnia ciclisti le sta vicino fronte a sud. Essendo stata segnalata la divisione nemica verw Morva! ed :a vendo l'ala destra dell'armata del Nord raggiunto il Translay, fa divisione . provvisoria si dirige su Morva!, preceduta dalla ·compag-nia ciclisti , che occupa il moiino di Morva!. · In que~to punto la compagnia scopre uno squadrone nemico mascherato ad e$t del villaggio, perciò vi dirige il fuoco e l'ob;bliga a ritirarsi . Nello stesso tempo, tutta la divisione di cavalleria avversnria si mostra sulla cresta ad est del villaggio; la compagùià spiegata ~omincia immediatamente il fuoco, che, in conseguenza del la sua situazione, essa ·può continuare fino a quando le due linee di ~avalleria vanno ad incontrarsi. Lo squadrone di cavalleria, bersagl iato alcun i minuti prin1a, era stato visto ad aggirare il villagg io dalla parte meridionale; -quindi andava ve)'osimilmente a sbucare all'uscita nord; per pa,rare ad un possibile aHacco di questo squadrone, una s~zi9ne ciclisti fa fronte all'uscita del villaggio, colle armi cariche pronte a far fuoco. Questa disposizione permette alla. compagnia di ferma re la carica di questo squadrone, carica che essa avrebbe ,potuto sopport,ire di rovescio. Obbligato a sbucare per quallro, sollo il fuoco della sezione ,disposta per farg li fronte , lo squadrone in questione non avrebbe potuto, nella realtà uscire ·dal villaggio; d'altra parte il tiro ,contro la divisione nemica avrebbe dovuto cessare, e tutta la ~ompngnia avrebbe avuto il tempo di prendere le sue disposizioni in scagl ioni per ricevere la carica di questo squadrone ,troppo focoso. Alla (ine della _giornata la divisione va a prendere i suoi ac<Cantonamenti sulla Somme a Cléry .
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. Gi~rna_t~ detl' 11 settembre. - li nemico (partito· Sud) è bat..:. tuto in r1t1ra1a nella direzione di Vermand; J'al'mata del Nord, lo segue. . La divisione prov_visoria, sempre all'ala destra, supera la Tortille presso Allaines mentre che la compagn,ia cicli s~i /a passa a Moislains . , II punto di riunio.ne ~ stato indi cato a Templeux-la-Fosse· la · compagnia ciclisti vi arriva per prima; essa si porta di là' aJ, bosco di Buire, aHine di osservare la valle della Cologna. · Essendo stata segnalala yerso Cartignv, la divisione di cavai - · /~ria nem ic~, il generale .comandan te ~'l divisio~e provvisoria prende la r1soluziòne di portarsi sulla riva sinistra della Colo"na 1~a~ affi~e -di assicurare il suo sbocco, prescrive alla compa;ni; c1chst1 d1 superare il cor~o d'acqua a Tincourt e di stabilirsi in, testa di ponte sulla riva opposta . Sotto la protezione di quest'ultima la divisione trave1'sa la Cologna, si ammassa e si d:i'.rige al trotto verso Cartigny, appoggiata · a _destra dalla compagnia ciclisti che occupa rapidamente Brusle. · . La divisione nemica è scom parsa ; da quel momento la divi-s,one pi·ovvisoria continua la sua marcia su· Vermàncl: Hancourt A.ix_ li~., Flechin · costituendo àltreLLanti. pll'nti che la compagni~c1cl1st1 occupa successivamente. , A partire da quest'ultim o villaggio e dopo · una ferma ta clj, ' un'ora, la ·divisione si dirige rapidamente su Yermaud, e riesce ad en trare in questo villaggio colla compagn ia ,ciclisti in testa~ senz~ ~be il n_cmico che l'occupava fosse in posizione di opporre la mm,ma, res1s1.enza . · • Questa fu una vera sorpresa. Nella serata· la di~isione riguada 0 nava ali accnntonamenti a ' 1? r • \ ra1gnes, Hancourt-Bouvaincourt.
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Giornata élel 1.2 sette~b1·c. - Questo è il 0oiorno della orande.battaglia che chiude le manovre di armata. ~ La _di vi~ione provvisoria aveva ricevnto la missione di supe~ · rare I Om,gnon :i. Tertry, poi di portarsi sulla Somme affine di distrnggerne tutti i passaggi fra Saint-Quentin- e Grand-Serancourt. Lo scopo di questa mis.sione era di ritardare l'arrivo sui
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campo di battaglia di un'arm,(ta di soccorso-. che era stata se· gnalata a sud di Sa in1.-Quentin. Lo sbocco dell'Omignon fu assicurato, come nei giorni precedenti, dalla compagnia ciclisti, formala in testa · di ponte sulla ri va sinistra del ruscello. Sortendo da Beauvo is, un plolone di uss_a ri nemici. che la nebb ia faceva confondere coi caccia,torì della brigata, può pervenire fìn contro la testa dell'avanguardi a della compagnia; la sorpresa gl i ha reso il successo fac ile, ma i ciclisti riprendono la rivincita. Infatti ; la divisione nemica, introvabile nella vigil ia, cade tutta intiera sollo i suoi fuochi ed in una situazione tale che è stata tagliata a pezzi. .Dopo aver sfilato, per quattro, a 1,000 metri sotto il fuoco dei ciclisti, i quali respinsero inoltre anche uno squad rone di corazzieri inviato contro di loro, la cavalleria si portò dinanzi alla divisione provvisoria che a~g irava il villaggio cli lleauvois . dalla pa rte meridionale. · Questa ultima, numel'icamente inferiore della metà, cloreva soccombere per il numero . Tutt~via, allorchè si· sarà ·più abituati all'àzione dei ciclisti combattenti, e che si vonà ben ammettere chP, il loro tiro non manca di effetto nei wmllallimenti di cavalleria, si riconoscerà che, in- una situazione analoga a queslo ulti1no scontro, 13 divisione nemicà, per portarsi davanti al suo avversario, sarebbe stata dapprima seriamente danneggiata', poi al momento in cui lo scontro aveva luogo, presa'" alle spalle dal fuoco {lei ciclisti (i qua.li avevano 1~angia10 di posizion e) si sarèbbe trO· · vala in una situazione ben cattiva per effettuare la carica . Lo squadrone dei dragoni , invialo contro la compagnia ciclisti, sarebbe stato insu lliciente; uno squadrone non può i.nfatti percorrere ;) .000 metri sotto il fuo co di •I l>O uomini distesi in catena . dietro un fosso di strada. e riparati diet ro gli alberi che lo fiancheggiano come era il c~so sulla strada da Beauvois a Vaux. La divis ione provvisoria, neulr~lizzata in conseguenza della sua inferiorità numerica, lasciava alla com.pagnia ciclisti la cura di , continuare la sua missione generale. QLiest' ultima ·da quel momento proseguì la sua marcin su Roupy,. poi su l Grand- Seranco urt; ma dovette lirnitare qui la sua azione.
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I ponti, infatti, erano occupati dal nemico; ed essa è troppo debole per poterglieli togliere, .malgrado un movimenl9 aggirante : e.seguito colle biciclettè in ispalla dentro il burrone che contorna la cresta 99 (strada da Roupy al Grand~Seraucour'l). L'armata di_ socéor;;o ( che non era eh~ supposia) poteva adnn .que attraversare la Somme ed arrivare sul campo di bauaglia, senza dover incontrare altro Qstacolo che la compagnia cicli~ti, rimasta solo in osservaz:ione all'ala destra dell'armata del nord. Così terminarono le operazioni della cornpagnia di esperimento, incaricala di assecondare l'aiione dellà cayalleria.
Conclusioni. Da tulli gli esperimenti fatti fino ad oggi, si può dedurne che il ciclismo militare troverà particolarmente il suo impiego di con. certo colla cavalleria. Sembra inutile di d lornare ancora su)la missione, che si è pensato d_i fargl i sostenere, nel servizio di esplorazione o piuttosto di ricognizione . L'esploratore ciclista è un mito che oggi non ammette . più neanche la discussione. . La missione della fanteria ciclistica cons isterà unicctmente nel - suo collegamento immediato colla cavalleria. Nella notte ,essa guarderà gli accantonamenti , per mezzo di ·, piccoli posti cosacchi, i quali circolando senza rnmore e senza · .fatica sulle strade, estenderanno così il loro raggio di sorvegl ianza. Nella 1 marcia su strada, essa forme!'à l'avanguardia della cavalleria e per sba lzi successivi progredirà di posizione in vosizione, . assicurando alla stessa , i "punti <li appoggio dietro i quali potrit . concentrarsi; sarit cltinqne . la sua testa di ponte volante, ogni. qua lvolta una stretta dovrà essere superala . Nella marcia di anicinamento, essa assicurerà alla divisione, . . colla sua mobil ità, i punti di appoggio in avanti o sui nancl1i, i perni di mauovra. che le perme!taoo di avanzare con sicurezza. Durante gli scontri, essa par.leciperà alla disorganizzazione delle . schiere avversarie coll(t potenza del suo fuoco, e decimerà gli ·. squadroni nemici, contribuendo alla vit~o,ria.
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La sua parte nell' insegnimento sarà non meno atti".a: gl'~zi~ alla sua rapidità di andatura, essa potrà. guadagnare I punti cl, passaggio sulla linea di ritirata dell'avvers~riò ed oc~uparli,. c~nsegnando cosi gli squadroni battuti alla. sciabola dei propn v10cen1i. Essa prol.eggerit infine la ritirata della sua cavalleria, se ques·ta . deve conoscere la disfatta. , Sempre in azione; non vi è unità tattica che possa esserle paragonata; essa sarà l'attività stessa e ciò senza fatica, perchè per ciclisti , non si· può calcolare, come una marcia forzata, questa passeggiata di 60 chilometri in media al giorno , eseguita per sbalzi di 5 :i ,1O chilometri al massimo. Si possono ineuere in paragone per nn solo 'istante i battagliùni di fanteria, sostegno clella cavalleria, con una compagnia di ciclisti? Mentre i primi non potranno agire che in caso cli disfalta ·della cavalleria, l'ultima servirà in ogni circostanza . La sua azione si farà sentire ad' ogni istan le della giornaia; nelle . fermate, in .marcia e nel combattimento. Essa no?J, domanda più ora, pe1· vù;ere. che un'organ'izzazione ' seria, giacchè. sarebbe 1tn pascersi iii vane chimere imma,ginm;e che ii~1:1mità di qnesto ualore possa essere improv1jisata dall'oggi al domani, L'organii.zazione di una prima compagnia s, ttnpone dunque prima di pensare a costituirne delle a·ltre; ci'ò che è stato fatto fino ad oggi' s~rvirà di punto di partenza per la formazione della prima tinità. Questa sarà una specie di scuola speciale della i'anteria montata, cli cui il problema è infine assolularnente risolto .
*** Qui termina l'articolo dell'accreditatissima Rev-ue du Cere/e 11iilitaire che natural mente io approvo. Forse in guerra vera uno stesso reparto non potrà certo partecipare a tanti episodi in una stessa gio1:nat:.i, ma alle manovre il Gérard ha fa tto benissimo a mostrare tutta l'attività di cui può essere capace una compagnia ciclisti, ta~to per persuadere, anche i più · increduli, che una
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ANNO XLII(.
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simile fan teria deve e~sere per eccellenza :·arma dell a decisione e dell'iniziativa, e non quella della dipen denza pagsi.va, che, nell a maggior parte dei cv.si, significa incertezza ed incapacità ! Noto cosi per incidente che i giornal i italiani, di tutte le manovre cicl istiche ·francesi, non ci hanno riportalo cbe nn episodio di insuccesso molto parziale, mentre si so no guardati bene di prendere nota anche di lJuantr) sopra io ho trndotto. [I lettore dovrà coÌwen ire con me clte questa è niente altro che ciclo/'obia !
La compagnia ciclisti alle grandi rnanovr.e dL Russia .
Dopo i trionfi delle macch ine pieghe,,oli in Fraricia, non dispiaceriL ai lettore, appassiona to ciclista, di ap pt;endere· da una tradnzione de!l'tnvalirlo rnsso altri e non meno impo rtanti trionfi! che la. hiciclerta Gérard h;1 ottenuto sn territorio non fr ,rnce::e . Se in Ital ia wl bictcleUn iuvece di veri'ire irn prigionatn spietatamente in nn magaztino _. perchè rea di essere pieghevole si fo~:;e assoggel!àlfl a qualch è esperimento; anche noi saremmo come i Frances i rnnvint.i del!' utili tà di tal genere. di macc hine. Ma ciò, malgrado le mi e ripetu le i, lanze, non si è vo luto lare, forse perr: hù si present.i va iI snccesso I
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I Io prev1 s1one delle mnpov:e, che hanno ruogo ne i ch1torn i di Hielostok. era st;1 to org.1~ izzato a metà tlel ,;1ese ;co rso, nelle circoscri%ioni mi li tar i di Vnrswi a, on ' plotone di cicli sti militari, coll' effettivo di ~{ ul).ì-~iàl i e Go nomini lÌ Ì truppa, dei qua li '7 sotlniìkiali. La maggior p,1r1.e de}l i uomini di 1ruppa erano entrati in servizio nel ·i 895, e qualcuno . nei , 89,L Ven t.isette corpi diffe renti hanno concor:;n alla forrnn%ione cl i questo plo tone : ·12 reg. girnenti di fan teria dell'arrnat,1, ·11 reggimenti di fan teria da fortezza e 4 haitaglion : d'aniglif:ri:1 da fo rtezza. immagin iamoci le dif'fìcoltà incontrate per l' organ izzazione e l' is trn'l,ione cli un gr·uppo cl i elementi così eterogenei , con quadri clte non conoscevano i loro uomini, dai quali dovevano separarsi
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defìniL;varnente dopo qualche mese. Bisogna rendere agli istrut"" tori giustizia riconowrndo che, malgrado il poco tempo di cui disponevano, sono pervenuLi, a . forza di zelo e di sacriricio, a formare una truppa omogenea e bene all a mano. Inconvenienti senza numero sono venuti ad intralciare il progresso del!' istruzione. Fino dal princi pio, .in conseguenza .dell a visi ta sa nitaria. un terzo circa degli uomini presenta ti dovett.ero essere rinvi.-i ti ai loro corpi .di orig ine per incapacità, fisica. Fra coloro cbe furono accew1ti, ~,H so lamente sapevano montare . in bicic!eua, e G erano velocipedisti reggimentali. Non fu che alla fine del mese di magg io (stile russo) che il pl otone ri, cevette le sue prime maccb in.e in numero di 10. Questo macchine, ·d el ruoclello regolamentare, cost.rnLte dall'artigli eria, erano pesantissime e poco rnhuste_; ve ne era costan temente la metà in ,;iparazione, di mani era .che gli uomin i non · potevano montare che per piccoli gropp i di i5 o t.i . · _t' istruzione t'u cominciata immediatamente e segu ita da tuLt0 il personale del plotone, u!Jiciali com presi . Questa misura d'altra parte si imponeva. Non vi era alcun punto cl i somiglhnza, fra l'esercizio in(l ividuale del hiciclista e lo evoluzioni cl' insieme a comando; inoltre, anche i velocipedisti de i c01·pi avevano molto èra apprendere, dal pu1Jto di vist,L deila maniera di montare . Durante un mese si dovei.te cosi contentarsi di montare por p icc~oli gru ppi; ogni gnrppo montava duti volte nella giornala, per ·:10 a 15 minuti al più ogn i volta, ciò che ern. insolficiente per mettersi bene in sella. li re,10 clel lempo era consacrato :d ia lettura delle ~arte, alla pratic~a della trasmissione degli ordini, agli esercizi di n:ianovra ed all a ginnastica, ecc. Inol tre gli uomini che sapevano leggere e scrive·re istrnivano gli anal[a.beti. Fu il 2·1 lugl io (2 agosloì solamente che il plotone ri'cevette un r·inforzo di biciclette pieghevo li del sistema (~érard . La prima sortita in ar mi ebbe luogo due giorni dopo ; il pio~ tone pet'corse in que.l giorno rn verste in terre110 variato ('I ) . ( Alla Cine di luglio le macchine messe a dispos izione erano 56, vale ~ dire: 36 p.ieglievoli : 33 Gérard, ,1 Stiria e 2 sanitarie ( i ) La. ver., ta è
eguale a
m. J.067.
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(pel traspo rlo dei feriti); 20 non pieg hevoli : 1O Osmond (marca locale) e •I O del modello regolamentare dell'artiglieria . Fu deciso all ora ch e l'effettivo del plotone sarebbe ri<l oLto di {>, · perchè era gia pqssibile di prevedere che non si potrebbe più contare sulle biciclette regolamentari , allorquando si abbandonava la pista pel terreno vari ato. Il plotone per gli eserr,izi si tii videva in due sezioni , provviste ciascuna di macchin e dello stesso modello , ed aven do per conseguenza nn effettivo. dilTerente. La prima sezio ne, suddivi sa in 2. mezze sezioni e .i- squadre, contava •12 fi le, e Cllsì i suoi uffic ial i e souu fnci ali , JO ciclisti provvisti d·i ma·cchine Géra rd. La seconda sezione aveva un effettivo di 12 uomini solamente, provvisti di macchine a quaclro' non pieghevoli ; per que:-La raoione ~ essa uon poteva essel'e form ata ch e i:n di un rango· per gli eser· c1z1 . A queste ci fre bisogna aggiungere i due meccanici per plotone, montati su di una bicicletta piegh evole òoppin, la quale po·~eva decomporsi_ i1r due biciclette semp li ci, e 2 uomini montati sulle due. bicicleue san itarie le qua li a stento seguivano le altre. Malgrado Lulle le dillicoltà in.cQntraW per-ll;istruzione, nllorchè quesla fn lerminata. il ploton e aveva una bu ona andat~1ra e se la cavava abhas.tauza bene nelle evoluzioni semplici del suo.regolamento imp1:ovvisato. Allre circostanze sopranenn ero per compl icare ancora la pre- , parazione di questa truppa alle. manovre. Essa doveva cos ti tuirsi per i iu nta una unita di un tipo nnovo , cotI esistenza propria. Per assicurare l'indipend enza e la mobilità di cruesta frazione, si era di fronte ad un dilemma : aum enlal'e il carico d; l soldato per ottenere il pr imo requi~ito, o ridurlo in vista· del secondo. Dal punto di vista dell'equi paggiamento e detrabhiglinrnento valsero le prescrizioni adouate per i velocipedisti dei corpi di Lrnppa, benché queste prescrizi oni non fossero asso lutamen te sodòisfacenti per una truppa in~aricn ta di operare come uniti.t tanica. Ogni uomo era armato del fu ~il e dei dragoni , che eg li pol'lava con cinghia; ed aveva due cartoccere alla ci ntura : un uomo ogni 6 era inoltre mun ito di nna haclwtte. Dietro la sella era fissata la gavella di ram~, contenen te il Lh e, lo zucchero, il sale, il cucchia io e la scatola delle conser ve ; sul m(mtibrio erano
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assicurali un caouLchouc, uno zaino con della biancheria di ricam bio, 4. pacchetti di cartucce, gli accessori della macchina, ed alcuni piccoli ogi;:etti. La b,1 ionella era attaccata lungo la forcella della r1t11ta ant~l'iore. li plotone di sponeva di una veunra a due cavall i per i pezzi di ricambi o, una riserva di viveri e di effetti ; i bagagli degli uflìciati, du e grandi tende dette yunrtes (una per gli uomini, ed una per te macc.hine) , e due tende per gli ufficiali. t rimarcheYol e che durante l' istrnzione, non si ebbe nè un ammalato nè un feri to per accidente. Nelle corse di fo ndo su terreno variato, le degradazi oni provenienti per colpa degl i uom ini furo no rarissime, mentre erano . numerosi ssime sul velodromo. Questo fai.lo si spiega fin o ad un certo punlo per la misura ado tta la di far seguire a piedi trasportando le loro macchine, coloro che le avevano deteriorate. Malgrado il cattivo tempo ch e ridu ceva quasi dell a metà il numero delle adunate duran te il mese di luglio, il ploLO ne era in buon ponto il 5/'17 agosto allorchè fu pnssato in rivista dal gener~le comand:1n 1.e le tru ppéi· tlell a· dir'cijscrizione ' rpili tare di Varsavia. Ouest'uffici ale oenera le dimostrò altamen te la sna soddisfazione ' n . a,:li istruttori ed agli allievi , e lì felicitò dei risultati .ollenut1. 11 plotone si mise in vioggio il ·I0/ 2'2 agosto ed arrivò il ·16/28 dell o stesso mese al pnnto di concentramento che gli era ~lato assegnato per le sùe manovre. lf.
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Le manovre della compa~nia ciclisti organizzata in Hussia dal oeneralema ooiore Pl outzinsky• , sono state ,!oronate da un pieno n . snccesso. Questo ò dovuto alla bicicletta pieghevole del capi tano Géra.rd, di cui quasi tuui gli uomini erano muniti . La macchina austriaca , lfl con tra!Tazionc tedesca (sic) e la bicicletta pieghevole a quadro , costrn tta da una casa t'rance_s~ -:esperi mentate in concorrenza - non ha nno dato d le cau1v1 r1:;ulta1.i. 011e~1.'ul1.imn macc hina sopratutto acq uista un t iuoco nell e sue artic~lazioni e perde rapidamente ogni sua rig idezza. Ci fa meraviglia che questo di fetto capitale non sia stato constatato in ~
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Francia, durante gli esperimen ti, ai quali questo modello è stato sottoposto . . C_orne in Francia, la compagnia ciclisti russa è stntn sopratu tto impiegata con la caval!ei·ia indipenden te e con quell a iocaricata del se rviz io di sicnrez:rn. Sodd i~falLissimo de i risullati ollen u ti, S. M. J'jmpe ra·tore di Huss1a .s1 è fatlq sfiLire due volte d: se,!.! uilo In compagnia ciclisti alla r1v1s1a che ila chiuso le manovre. 1 li min istro della gnerra. ha espresso tnlla la sna sodd isfazione al gener:ile Plou tzinsky, ed ha ;11.111ife;-;1a to il des iderio di vedere gli esperimenti 1·ipresi nell'anno prossimo su più vasta scal:i'. Il generale Plou tzinsky si .mostrn ginst:,rnente (i ero del successo del la. compagnia c·icl isti; ~opra1otto in ragione. delle diflìc? ltii di ~p ~i 11:it u ra che egli ha dovuto vi11cere dal· pnnto di vista dell organ1zznzione, dell' i., : ruzio ne e del fuuzionamento di quesln qneAI.;: nnova un_i là ( J ) :
NOTIZIE PC)LLT'ICO-.MJLIT'ART
Il uuc,vo Mini.;t.ro della guerr11, 7enera ie Snn Marz:mo, già comandante del IX. corro d'arnrnt;;, l11sciando l'antica per nssumerc la nuov:i · cari~a, t manò il seguente ordi11e dél g1orn,1: 'Ufficiali, sottii(ficia.li, capol'ali e soldat1· dPI I.\' corpo d'a1'1natu .
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, Il generale Ploutzinsk,,· è l'autore dell'op n~colo su lle [Jic·11clettes portaifoes di cni tani.o si è. occnpala la · stampa: egli vo,1Tebbe che i ciclisti fossero impiega ti su largà sca la per la <l ifosa. dell e grandi piazze fort i e dei campi trincerat i, per avere semp·re sottorns no dei f'orti nuclei da lanciare nei settori dove l'avversario si p resenta, in modo da non impegn,ire le 1·ruppe meno mobili cont ro le prime colonne del nemico, in on pun to in cui non avviene l'altacco prìncipale. · PI libro è interessnntiss imo e merita proprio di esser leit.o . (i) nalla. Re1mc du cel'cte· 1nilita-ire d i c111 PSt'Jn no, n. ,IO.
( Cont inua } :\ATA u
Luu;r
CAmLLO
Tenente n et 39• fanteria.
« Ghia mat.o dn ll a fiducia di Sua Maestà il no!'tro Augusto Sovrano al la ca rica di l\1iuistro del la guerra; rimetto il comando interina le del corpo d'annata al Jenentt! generale Orero ..:omanrlante la divisione di llorna . . « Nel prendt!re,. con rincrescimento, c,rn:imia to da voi mi è grato il ricordare d1e l'esercizio del co·rnando del [X. corpo di al'm ata è sempre stato per me fo nte di sorld i,f,1zio1ie , ~ia pel' la sa ldezza della discìp ìioa, . si,ì pe l' l'impPgno con cni ufficiali e graduali si ado perarono per l'rn cremento dell' i,:trn1,ionc ·~ della ed ncaziooe mili t:we dei loro sottoposti. ·« Abbiatev i tutti un saluto r,Ol'lliale del vostro vecch io comanch,nte, che vi avrà sempre pI'eseoti nel ~uo cuore di soldato. » Il ·l 6 corrente il :H1ovo mi nistro prese pos,e~so della sna ca l'ica. Il 20 · si ri:ipri il Parlamen to e l'on . l{udi ni presidente del Consiglio diede co,nu nicazioue alla r.arnera ed al Senato della soluzione del la crisi mi uistE'ri:de col nome dei uuovi Min istri nom inati dal l:le. Le co01u 11 icazioui del goveroo non diedero luogo ad alcuna osservazione nel Serrnto del Re7no; sollevHono invece una viva di:;cussione nella Ciimera dei deput11 ti . Pùrlarono io v,ìrio senso gli onorevoli Colombo, Sonn ino, Fortis, H~ccell i; r:spose l'on. Hud ini. Si terminò col votare so pra un ordine del giorno dell'on. Colombo, non accettato da l governo e cosi concepito : « La Camera , :itfmnto che il modo coi quale il :Miuist~ro è stato costitu ito gli rende difficile di concretare ed esplicare un progrnmma orgat1ico di Governo, pass:1 ali' ordine del giorno » . Qnest'o rdiue del giorno fu res pi nto d:i 200 voti contro 18 1 e ·I O ~stenuti.
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NOTIZIE POLITICO-liILITARI
NOTIZIE POLlTICO-M!LlTARI
Il giorno appresso (21) furnno discusse ed approvate a tamburo b11ttente alcune leggine urgenti ma d'interesse secondario e non mili tare; poi la Camera si aggiornò per le feste natalizie. Al l'indomani, approvate le stesse leggine già votate dalla Camern, si aggiornò il Senato.
Intanto, ad ovviare per quanto è pos-sibile 1l si grave inconven iente, valendosi del disposto dell'art. 5 della legge sull'avanzamento, furono indetti esami per i sottotenenti di. complemento clie si trovano nelle condiiioni di poter essere trasferi ti in servizio attivo permanente . Ma si può sin d'ora tssere certi che il · numero di essi sa11à ta le da non po· tere, se non in piccolissima p:irle, colmare i vuoti esistenti. " La legge rlel 38 giug no ·1 897 dà lteusì la fncollà di 1~oter tenere in servizio ulficia li di complemento fino alla concorrenza di un ql14lrto del.l'organico fissa to pei subalterni, ma nelle condizioni attuali 1ale fa. coltà non -si può esercitare per lo scarso numero di coloro che chiedono di prestard servizio temporaneo, non avendo il Governo quella di chiamMli alle llrrni, senza il loro consenso, se non in casi speciali determinati dalla legge 25 gennai(' '1888, ri~ettente gli obblighi di servizio degli ufficiali in congedo. ( Giit nel ·1872 si ebbe a verificare nell'arma di cav11lleria una con. dizione ana loga alla pre,:ente; ed il ministro della guerra di qu,el tempo vi provvide trasferendo in cavalleria ufficia li di fanteri11 . « AIlo stesso espediente è necessario ricorrere ora ; e poi chè la legge sul l'avanzamento vieta il trnsferimento di ufficiali dal ruolo della fanteria a quello della càvaJ,leria, co~~_yjene sottopost~_}lll'approvazione del Parlamf'nto un disegno di legge ·'·1;er , ottenere'. in via eccezionale e per un solo ll.!nnQ~,,la facoltà di potere eseguire tali trasferimenti. »
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La nonuna del generale San Marzano a Ministro della guerra fece nell'esercito la migliore impression~, tanto più che è noto aver egli in- · terizione di mantenere iu1i'iterate le basi fondamenta li dell'ordinamento lasciato dal suo predecessore e di proseguire sul!/ via. da esw tracciai;,.. Perciò, a quanto si assicura, 11on. San !\'.forzano manterrà so;tanzialmente i progetti di leggi mi liwri presentati al Parlamento da ll'onorevole Pelloux. Di questi progetti abbiamo già dello l'argomento e dato, nella precedente puntata, no sunto del più imporrante fra essi, quello che riflette ·le sp,~se militari strnordinarie per il prossimo quinquennio. ECCù gli aftri :· Il disegho1 'di legge pr.r il passaggio di uflìciali subalterni di fantìeria in r.avalleri~ è così 'éoncepitb': ··:,. '-'J"' • A'rt. 1. - È data facoltà al Ministro della gtferr,aL1d1i, trasferire durante l'anno 1898 nell'arma di Cavalleria ullìciali subalterni di Fant~ria, che ne facciano domanda, non superino l'età di anui 27 alla data dell <, promulgnione della presente legge, non abbiano, se tenenti, anzianità anteriore ,il 1° gennaio ·I 896, e soddisfacciano alle altre condizioni da stabilir3i con Decreto Reale. · « Art. \ - Gli ufficiali ?ubalterni di Fanteria, trasferi ti nell'arma . di Caval lena, sarllnno inscritti nel ruolo di .Cavalleria alla coda degli · uflicia li di pari anzian ità. ( Art. 3. - Gli ufficiali subalterni trasferiti uell'a-rma di Cavalleria riceveranno in dono un cavallo da. scegliersi nel reggimento cui_ saranno assegnati dopo aver frequentato un corso presso la scuola di cavalleria,. ed una indennità di lire ottocento. » Questo progetto è accompagnato dli una relazione che ne dimostra la necessi:à. Eccone un ~unto: « Da qualche tempo si verifica nell 'arma di Cava lleria una notevole ·deficienza nei gradi degli ullfoiali su balterni, cu i occorre senza· ulteriore indugio provvedere nel l'interesse del servizio e dell'arma ste,sa . · 1
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Altro di,egno di. legge è quello che riguarda la leva sui nati nel 1878. Esso è così concepito : « Art. ·1. Gii in\critti. della leva. stil la. c~as:;e 1,878. che_ saranno riconosci uti idonei Hlle arm, e non abbrnno dmtto ali assegnazione alla 3a categoria, saranno tutti arruolati in · ·1 a categoria . È fatta eccezione per quelli provenienti da leve auteriort a quella sulla classe, 1872 e per quelli provenienti dalla leva sulla classe ·1876, che pel :nin~ero_giit a~u_to in sorte, avessero dovuto essere assegnati alla 2a catego•·ia, 1 quali 10 caso di riconosciuta idoneità alle armi: saranoo arruolati in quella categoria . . . . « Art. 2, - Gli inscritti che furouo rimandati dalle leve precedenti sullti classi 1876 e ·1877 come rivendibili, a senso degli articoli 78 ed 80 della legge sul reclutamento, saranno dichiarati idonei ed arruolati nella I" categori:i nella leva su lla cl:i$se ·1878, assumeranno, quelli 1
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NO'l'IZJE POLITICO-MILITARI
NOTIZTE 1:'0L1TlCO- J\11U'l'ARl
nati nel ,1876, la ferma di -anni uno e quelli nati nel ,f 817 la ferma di arrni dne. Art. 3. - .È l'atta facoltà al ministro della guerra di stabil ire il numerù degli uomini nati nel "878 ed arruolati nella ,1« catec,oria che l ~ eovrannu ,Hsomere In ferma di an 11i due prevista dnlla le!!ae sul re·" cl utanrnn to . «
r( ArL IL Per gli effetti contemplati nella legge suddetta, nelle prov1uc1e della Venezia e in q uella di, .\'foutov:i, il distretto arn ministrnti1'11 rappresenta il mandamento . » Un altro disegoo di Jeg-ge riguarda la si:;iemazione del con to corren!D tenu to dal tesoro co ll'a n-ì'minist'razione dei personali miÙtari vari. Esso è del segoc1Ùe tenore: Q
«A rt. · . ,. ~ 1~ autorizzat,ì la instituzioue d i un nnovo capitolo nello s.tato ~lr _r.rev1~1one del la spesa del :,1 ia istero del tesoro per l"esercizio frnaoz1ar10 ·I 89_7-98, nella categoria « l\fov imen t(,) di càpi~ali » collo sta nz'.;m~en to di lr re ·12, 000, 000 e la dcnomiu.11,ione: « Anticipazioni al ~1 1n1 ~1ero della guerrà pel servizio di Cnssa dei corpi dell'e$crci to, <'. A1:t. 2. lo corre)pziqoe con l'articolo precedente, è nutoriz7ata la lUSlltuzioue di ttrì' ·nu'QVO capitolo nel lo St.1l0 di previsione dcll'enl l'..lta per l'esercizio Gnanziario ·1897-98 nella ('ategoria « Movimento dr cnpit,ili » cou lo stauziameuto di lire ·12,000,000 e la denominazione: «_ Hieupero delle anticipazion i date al Ministero della guerr·zi pel serv1z10 d, Cassn dei corpi dell'esercito. » · _ . « _Art. 3. - Negl i esercizi lì nauzin ri d,1 1 ·1898-~!J e seguenti potrà con trn '.rn re lo ~tanz1amento per la anticipazione di cu i ,,gli articol i pre ccdeut1, ma uon dovrà eccedere il limite rnas;irno di . , 0,000 ,000 ·di lire. « Art. 4. ~ Le modnlitit per la esecuzione della pre;ente !egge saranno determtnate per Decreto Re:jle d'accordo trn i rnihistri del tesoro e del la guern1. » •
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** Ecco fina lmente il disegno cli legge per indeunitù di equipaggiamento ai $O t!otenen1i nnovi promossi: di , . t< 3Art.. L - È stabilita ,una indennità di primo enui[)aoaiamento ., l:>l;) 1 re · .00 per tutti i sottotenenti di nuova nomi11a in ser vizio attivo per1 manente nel regio e5ernito, ·qnal unque ne si,1 la provenicuza . « Art. 2. - Alla spesa occorren te sa rà provved uto con :ippositi stanziamenti nel bilancio della g-uerrn .
« l\rt. 3. _ La pÌ·esen te legge andrit in vigore dal ·1° gennaio 1.8D8 » .
Questo dii'egoo di legge è iiccompagna to cl.1 nn!\ n,lazione dell:i quale ecco il su11to: P re,entemente lo· stipendio dei sottotenenti che no~ è che di anu_u e li re ,J800, su bisce notevoli folc idie uel primo anoo di carr1erc1 - cioè. quando· appunto mnggiori sooo i bisogn i - perchc\ in fo.n.a della legge g. r,gosLo ,189ti, e~s.i debbono sottostn re oltrn che al_le _n tenute per _la tassa proporzion:ilc :'- ugli st.ipend i ({ per la tnss~ d, ricchezza. mobile, . a\l'altr,J, ,;r-,n pi ù g1·.wc, del ·15 per ~eolo :;uli'rntet'O st1pend10. Non ricevend o poi e,,-i corn pP,11,-,1 ak t10 0 rwr le ,;pese del_pmno eq n1paggia nien1.0, ~i può f1)!gi u11;,er1: alle .1C('.Cll1J,llt~ . ,O Ul'.l ZlOlll nnche ~Oa q·uot.ì rnen,-i le di ;il meno :JO l1 r>-', q1w l~ raia 1: 1. ,conw del d~br to contratto ve.r~() il foruit,orn d,il qoa le i, ~i.~t,) l' ull 1c1Dle eq u1 pagg1ato_:. co-:;icc:hù rc,ta uo, ,lei nv,dc.::to :;tìpe11dio, pogo più di lire 90 rn eusd 1, le q uali non possouo r.,e rtameo te pel'mettere ad U)l giornne dt prov,,cdere ;il proprio mante'nirneo to ed a tutte le nit.re spese con r1ne1 decoro che e:;i<re l'onorala divisa dell' ,dlicia le, se,ozt1 anrlare incontro a f!l'H vi_ $[\ · crifiz i per parte sna O del la famigl ia, od avviar lo a contr;irre dc b1t1 sin dal priucipio della co rriera . ' .. . Gi ustizia rruindi vuole che sia adottai.o q n,ilche beoev~lo pLO~ ved1mento, mereù cu i cruesti giova ui, nel!' inizio <leila loro car.nern , posgano vivere, non dirò a)iiat.a mcnte, nH a lmeno in morlo CO!lVernen te al der.,O'.'O del loro gr[ido , e seil'l.<J le preoce11par.ioui rn nraÌ! der1v1mt1 naturalmenw da uno ~t;, to fi n~nziario irn'golar11 . . Eppena n,o :;i propon1J c·he a tt!lti i :;otto1cnen1.i di carrier:i, di _nuoYa nomi na. q1wl u11 q11 e 11e ,-ia In provenicnz.a, venga nsseg11.1ta una 1ndcnoit;\ rl1 prirna ve~tizione rii lirn ;lOO . . ·. P«I' i p!'Ol'l'Die11ti dagl; alìiev i degli i, tiluti mili tari , il provv.2d1 111 en10 ~arehbe r,n n,;igl,abi le ;i 11c.hH per In C:O!l:\idernionc c.: l1e, col fleg_io Decreto ,j;J OgllSlO •1891, 1•eo 1wro ~Oppres::;e le rneziè pension i grnt11 1te, ~ I ~ pe r UC!lt:t~)ere nze di fo mi!! li::i, sia pct' lll1{ri to per::-onaie, ne, colleg'. 111 d1tan ; rendendo cus i più gea vosr: le condizioni delle famiglie poco 1~vor1tr, d:i beni _di l'ortn nn, che inte11 dono :wv iare i loro fig li al la no lirle professiouc delle. arm i. . Ri,petto po~ai $0.lOtenenti ·provenienti dll i $0~tu{ficial i: 11,1 c~u-~es_si~ne di una congrua .indeuuità pel pruno erp11pngg1ament.o v alt1e,-1 iecl:imata dal fa~to i;he, c,,1 111 legge '2 lnglio 1896 per l\w:inzamer'.to nel regio e:;crcito, possono que51i e~ser prornoS$i .topo •ru::ittro aon1 clt grado -epperciò non nverc diriuo, all a lorn norn irna arl urfic1:ile, ad ak11na lll· dconi1~ per rafferme ol\ennte.
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Quanto alle conseguenze finanziar ie del progetto·, tenuto conto delle nomine a sottotenen ti che hanno luogo annualmente, si prevede che la s_omma necessaria per siffatta spesa difficilmente potrà eccedere le lire . .f 20,000, cui farà fronte il bilancio 1J'ormale cfolla guerra . . Nel s_ouoporre a,! :ostro esame il prest1nte disegno di legge, si crede ~1 compier~ un atto dt equità e_ di :giusti zia, fiducioso che esso sarà par incontrare il vost.ro appoggio,
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NOTIZIE POLITICO-MILITARI
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** .. In ràpport~ ai servizi, cui provvedono, _le spese si ripartono ~ome iu appresso: L. 2,423 ,4,00 Spese general i . Esercito: )) 100,666,900 Armi combattenti » 7,630,'100 Servizi accessori , ~5,300,800 Carabinieri reali » 3, ,139;•100 Scuole militari , Istituti 1,OOfi.,200 Compagnie disciplinari . · nr,rno Veterùni ed inv11lidi . 57,H5,t~oo Viveri, casermaggio, foraggio : ,l.,52.2,000 Rimonte. . . . . . /~,981.i,600' Asseoni indennità, as1)ettative; ausilii ti ' -13,58,l.,700 Materiali da. . . . » ~ o~o. Fabbricati (fatti nuovi) Totale L ~22,·129,800 • • >> •15,8H{ OOO Spese straordinarie Totale generale 1 . .237,947,800 1
Tra i progetti presen tati al Parlamento deli'ex Ministro rltilla O'Uerra vi .è quel lo che riflette il bilancio pr~ventivo per l'esercizio,4 898-i9 . La spesa apparente in questo bi lancio è indicata in lire 26/i, 726,'782.26; ma la spe,a reale, dedou_e 40,3,H, 782.76 , cioè :
lire 6,3:z.8,283.36 partite di giro lire 3(~,0"6,500.-IO debito vi:.alizio,' discende a sole lire 22:i,3~2,000. . Nè·que,;fo è àncora la spesa effettiva, che lo Stato sopportn per la sua difesa terre,tre, 1mperciocchù la somma di lire 2~4,382,000 deve essere, da una parte, aumentata di lire H,6·18,000 doma!ldate con legae , speciale e, dall'altra parte, diminuita di lire ,1,052,200 lé,quali O tf~vano riscontro nel bilancio dell'entrata o rappresentano spese non corrispood~nti ai biwgni dell'esercito. . EccJne la. dimostrazione: · Capitòlo 3° L. 17,9 4-0.00. Spe:fe postali. 20° » 1~25,000.00. Spesa man tenirneo\o allievi scuole mili tari. » ,i-5° » 1,%0.00. Premio Henrv. )> ,l.1° » .6·18,000.00. Tiro a segno: Sono pert,mt~ lire 2:-37,74-7,800 che effett ivamente l'erario asse()'na al Ministero del la guerr.i per i servizi militari diversi e per la dif~sa del territorio na.ziouale. · ' f ndicario la spesa ~rd inaria L. 22 1,900,800; le rimanenti L. ·16 038 000· rappresentano la spesa straordinaria . ' ' '
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_,., Con questa somma il Ministro inteurle di mantenere sotto le armi In forza di 13,5"6 uilìcia li ~·11,723 nomini di truppa ;.;on . 45,968 cavalli, dei qual i 9,752 di ufficiali . fo confronto alla forza organica quella bilanciata diminuisce di 4il8 ullìciali 5·2,770 uomini cli truppa 2,636 cavalli, dei qua li 2252 di truppa . . La maggior dilierenza di forza, come è facile immaginare si verifica nella fanteria, dove è di 36,210,000 nomini di truppa. Limita.ndo il nostro e;;ame alle arn:ii comba ttenti, abbiamo queste differenze : 1'63 ,!~18 - •127 ,208 - 36,2•10 22,,16 Fanteria. 25,7'17 - 2·1, 1100 - /~ ,317 '16,80 Cavalleria Artiglieria e genio. !~3,236 - 33,808 - 9,428 2·1,80 232,371 - •182,4-·16 - !19,955-21,49 Totale. 1
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NOTIZIE POf,!1'100-nI!I,l 'l' ARI
NOTIZJB ~LI'l'JCO - MJLl'l'ARl
:Velia Jorza l:a va 11i la cl iffe renza tra lè d ne forze è cl i 1,670 paii ~11'8 per cento nella cavalleri,i. 538 pari al ii ,36 per ~nto nelle arm i· di artiglieria e gen io. Non sarebbe nu gn1)1 che , se i cavalli mantenuti in $ervizio fossero tutti in condizioni di poter marciar.e e se~i l nu mero ohe l'organico ne assegna alle !wttcrie d'artiglieri a 110n fo sse g iil molto esiguo. F u detlo · di sopra che 111. :-pe~a ' re:iie del ,bilancio del.la anerra è di Iire 237, 91-7, 800 ; ma ~e da• e,;s:i si so\tragtouo le sorn me ~he.importa l'.uma J ei carabmieri mil i, cioè lire '29,'27'1 ,500, e quelle che il tesoro r eintroita per dive rsi titol i (escluse _ben intes·o le r itenute per la' ricchezza m~!J.ile, per le pen sion i e t11 t.te le aÌtre di carattere lisca ìe), cioè lire 3,o80, 000, la ,; µesa per l'cgercilO, o0 sio1 l'onere che J:1 fìnania sopporta pèr la- difesa del territvrio lln ioanle diminuisce e ~i riduce . a lire 205,096,300 nella misurn rii lire •17,0rl i ,.360 per ogoi co"f·po di arnwta e di lire 95ij a capo (t1 ffi <:iale o Ìl(lll10 di tru ppli) compreso il. cava llo, del qua le può es:;ere provvedn t:i nn,1 [1a rte degl i uom ini. • .\"on È' t.:ertamente una spesa eccessi l'a, iu co;froo to del costo corri,;pondentr, uegli ,1!tri e,;r. rciti contiueutali. Tutto :;tarclibe ;1 vede/e ~e, d:ita rp1e$ta spesa, I' istnnioue che si impartisce ,il so ldato sia 's ufl iciente, e 11<1i crediamo ch'e io ~ia; ma il dimo5tra rlo è questioue clie uscirebbe dal nostro com pi to e riaprireqbe il prohlema dei no::,tri. ordini milit11ri, che per consenso creuer,de -' 10 · · . d15~e anche l'onorevole Colombo nel l'ultima di~cussioue s,ul l:i po.litica del Governo _.:. è :;lato risoluto cou ia legge del lugl io scor~o . .
Egli porta specialmente la sna auenziout: ,ull' istruzione teori co-pratica degl i ufficia li e del la truppa; e sulle loro atÌitudi ni ai vari senizi; , sullo· stato dei cava lli, mas,ime di quelli Jfelle ulti me rimonte; sulle condizioni del nrnteriale d'equipaggiamento, compreso quel lo di mo bilitazione ; su ll'osservnnza dei regolamenti special i Jell'arma; sui docnrnenti e sulle misure preparatorie di mobilitazione sia degli squadroui permanenti sia di quell i di miiizi11 mobile. ;1. L';spettore di cavalleria estende lii sua al ta vigi lanz~ sulla scuola di c:nallerin e sui èlepositi d'alleva meotr, cav~lli. ~- lt"li è consultato dal Min istero : ci) 1,sn lle ma novre di grandi reparti, manovre coi crua dri e viaggi d'imnzione di cavalleria; b) su ll e destinnioni degli ulliciali snperiori e dei cnpitani di cav::i lleria; e) su tu tto ciò che rigunrda il se l'vizio delle rimout(l l',Wll il i; d) sui cambiamenti pro posti nel materi/Ile clel l'arm11 . 5. L'ispettore esplica il suo maudato per mezzo di i:;pezioni o visi te speciali. per Je qual i chiede YOlta pe1· volta l'autorizzazione del i1ini stero che ne dù :inù unzio ai comandirnti di corpo d1 armata. Si; per ·le ispezioni o visit11 da lu i proposte, sia per quelle ordin ate dal Nl inistero, dirige a <piesto uno speciale rapporto, comprendendovi quel le proposte che reputasse utili al servizio e provoca ndo, ove occorra, provvedimenti che non fos$e in sua faco l1it di prendere. 6. L'ispettore cl i cavnlle1·ia presiede !a con11ni$, ioue per_l',1 ccerta: mento del la idoneità allo avanzan1ento, degli ull iciali snper1or1 e dei ca pitani dell'::irma C ra parte del la commissione centrale cl 'a vanza~1ento nei casi sta bi liti dal regolamento per l'esecuzrone della legKe snll avanzamento. 7. Egli riceve e tiene copia delle note caratterisLiche degli urlìcia li dell'arma.
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" * f rn 'le più intt•r essa 11li disvosi?.iou i fni lita ri pubbticate uel mese dal · (,,i.orna .( l e -rm·t.ua.re · · Ie serruenti: not1.1rno ~
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Un Regio ·Decreto approvò 1111' istruzione mìni,,teriale che determina IH attrihmdon i del genera le ispettore di cavalleria. Ecco r1 uali sono ciueste attribuzioni . L L' ispettore di cava lleria, :sotto la direttn dipendenza del Ministero della guerra, esercita l':tlta direzione e vigi lanza su quanto ha ·fratto all'istruzione ed al se,'vizio tecnico dell'arma. · 3. Eg li deve di _sua inizia.tiva stud iar; e r ich iamare l'attenzionr~ del .:l:fini stero sn tutto ciò che può giovare al perfezionamento dell'arma. · In r elazione a tale, compito egli deve riconoscere )e cond iziou i e i bisogni speciali dei si ngoli i·eggirnenti e comur~ca lo ro, per. mezzr1 dei c?n~and_anti di br_igata, qnelle i:;truziooi che ritenesse opportune, pnrcllè nforer1tts1 escl usivamente al servizio tccnicù .
Veunero pure determinate e pubblicate le auribnzioni del coma~dante la ::;cuoia di applicazione d'artigl ierin e gen io e del1'acc::ide1111a militare. Ecco le principali: . · . ~. I l comandante della scuola d'applicazione, d'artiglierin e gerno e · dell'accadem ia militare ha il superiore goveroo disciplinare ed ammini. strativo deì due isti tuti e ne dirige l'insegnamento scientifico e pratico.
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NOTIZIE POLIT!CO-MlLITARl
NOTIZIE PO LIT I C' t MILITARI .
· 2. Esso di pende dal ministero della .guerra e pe:- tutto ciò che concerne la disciplina e l'andamento del servizio d.ei due istituti da l comanda nte del corpo d'arnrnta, in confor~ìtit delle prescrizion i contenute nel regolamento su l servizio Lèrri\oriale. 3. Rispetto ai due istituti, il comandante h~ le stesse attribuzioni ed è rivestito della stessa autorità che il regola mento cli disciplina conferisce ai coma ndanti di brigata rispetto ai re<rnimeoti di J)endenti• ~ù ,\.. Le proposte di nomine, promozion i, trasferimenti, ecc. del personale civile insegnaute e le proposte çli ufficiali per il governo e l'insegnamento, anche se d'iniziativa dei comandanti io 2°, debbcno far capo al comand:mte, cui spetta di svolgere le necessarie pratiche col Ministero. 5. Il comandante, coadiuvato da un con»igl io.. cl' istruzione da lui presieduto, e costitu ito dai comandanti in 2° dei <lue i:;tituti, dal direttore degli studi delle scuole d'applic37.ione e da un èonvl1ie11te numero d'insegnanti d&i due isti tuti, provvede al coo rdinamento deil'inse:;tnamento scientifico e pratico da impartirsi negli istituti medesimi e stc1tiilisce i singol i programmi da sottopor~i &ll'apprnvazi0ne del Ministero. Ha inoltre la perman.ente direzione e vigilanza Jello svolgimento dei programmi stessi. '·
I corpi suddetti continueranno a prelevare dall'ufficio d'amministrazione di personali militari vari, coi prospetti modeìfo 303, i fondi neces sari per l'accennate spese oltre quelli occorrenti per le piccole provviste. · Con l'a rticolo 3 della legge in data 4, luglio ·1 897 .n. 238 venne data facoltà al Ministero della guerra di fissare il numero degli uomin i che, nati nell'anno 1877 ed arruolati in ,t a categoria , debbono assumere la ferma . di anni due, previst,1 dall'articolo 124 del testo unico delle leggi sul reclutamento. Ora, in relazione a detta fàcoltà è stato determinato che la proporzione deO'li inscritti suddetti, i quali dovranno assumere la ferma di e) • due anni, sia del 50 per cento sul numero totale degli inscritti stessi, che in ciascun mandamento risultarono arruolati in ,1• categoria alla chi usura della. sessione della leva, cioè al ,15 ottobre scorso .
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Nella puntata precedente abbiamo ànuunziato avere il Ministro <;!ella guerra, seguendo il parere della (:(immissione centrnle di avanzamento, nominato una nuova Commissio.ne per decidere sulle ricompense proposte a favore dei va torosi che si distinsero. nella battaglia di Adua. Ora aggiungiamò che questa Commissione, esaminati i documenti che si trovano a tale riguardo presso il Ministero della guerra, ebbe a convincersi che i medesimi non sono sufficienti per decidere con piena cognizione di causa; epperciò chiesti a Massaua i rapporti e le informazioni che .mancano, si aggiornò fino si loro arrivo. Da Cassala ci giunse la notizia della cessione delìnitiva di quella piazza e del suo territorio. La cerimonia si i:i compita il 25 corrente a mezzogiorno. Ceduta la piazz11, ;).50 ascari costituenti la guarnigione di, Cassala e ·150 uom.ini delle bande sono pa$sati al servizio angloegiziano. Il maggiore Sainminiatelli con gli ufficiali e la truppa italiana ed il rimanente della truppa .iudigèn.:i ch'era a Cassala partì il 26 per Sabderat d'onde proseguì per Cheren. Il passo di Sah<lerat, a 27 chilometri da Cassata, ove sarà mantenuto un presidio italiano, segnerà l'estremo confine. ovest fra la colonia e dei possedimenti anglo egizi3ni.
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Vennero apportate alcune modificazioni al regolamenLo per le corse mil itari ed i concorsi ippici. Venne dato preavviso dei cambi di guarnigione che dovranno compiersi nel prossimo au tunno. · . I l Ministc,ro ha determinato che i' corpi appresso indica ti,. 1;er far ironte al le spese che possono loro occorrere per costruzioui di robe di corredo, comprendano trimestralmente, a cominciare dalla prima quindicina del venturo. trimestre, nella domanda <l'anticipazione prescritta con l':4tto 113'1 de} corrente ai.tuo, la seguente somma, inscrivendola· sul modulo stabilito con l'Atto ste,so distintamente da quella assennata per le piccole rnovviste, ma con la stessa imputazione di quest'u17irna: reggimenti alpini , d'artiglieria da cam pagna ed a cavallo, del genio, di cavalleria e legioni territoriali dei carabinieri reali lire 2000; · reggimento d'artiglieria da montagna e legione allievi carabinieri reali lire 3000; . distretti militari di Torino, .Milano, Padov:i, Brescia, Firenze, Roma, Napoli e Palermo lire 6000; rimanenti distretti lire 4000 .
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Roma, il 27 dicembre ,J897.
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ANNO XLII!.
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p NOTIZIE
NOTIZIE Ml LIT.ARI ESTER E .
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Il bilancio militare dell' e~ercito e della 1nar.ina p,el 1898. Il bilancio militare austriaco per l'anno ·1898 ammonta, in ct.ota le a fiorini 11H, 756,460 ; e p1;ecisamente;
Per l'esercito : Spese ordinarie Spese straordinarie Totale ·P.er l'esercito Per la marina: Spése ordinarie Spese stiaordinarie Totale per la marina
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Nella cavalleria, fu nel ~ 894- approvato l'aumento di 8i ufficiali snbalteroi, per gli sqt1adroni di riserva. Sino al '1897 ne furono nominati 60; nel ·1898 se ne nominarono altri 15, di guisachè non rimarranno pel ·1899 che altri 9 posti da coprire, per completare l'aumento prestabilito. Cosi per le truppe del treno, sull'approvato aumento di 85 subalterni, 60 furono già nominati e pel ·1898 se ne nomineranno altri ,15, . rimanendo pel 1899 solt~nto 1O nuovi posti da coprire. .Xel 189,i fu pure approvato l'aumento di 238 medici, e poichè sino ad ora ne fnrono nominati 208, nel ·1898 saranno nominati i 30 rimanenti; e lo stesso dicasi degli impiegati dell' intendenza militare che riel ·1898 saranno aumentati di ·1·1. Si intende inoltre di provvedere: all'aumento, già incominciato :;in dal 1895, del piede di pace dei cavalli da sell a pei sottutlìciali di artiglieria (288 cavalli) ed a quello de.i cavalli da tiro pesanté per le batterie da campo (6 cavalli per ogni batteria da campagna ed a cavallo) ; a montare i capitani d' artiglieria da campo e da fortezza fuori quadro; a montare tutti i capitani del genio; a dare il cavallo ai trombettieri di battaglione della fanteria; ad altri minori aumenti e perfezionamenti delle forze militari. Il bilancio per spese straordinarie non comprende alcuna spesa di grande sollievo. Notiamo so ltanto quella di 400,000 fiorin i per migliorare Ì cannoni da carnpè1gna. Il bilancio ordinario della marina nulla presenta di rilevante. In quello 'straordinario notiamo la richiesta di una maggior spesa di fiorini 2000 per gli stabilimenti, di fiorini ~40,00Ò pel matériale della !lotta, di fiorini 58,000 per armi, e finalmente di fiorini 18,000 per fahhricati. Bi:l.anc1:o militare per l'annv 1898 della B osni,a-Herzegowina. Il bilanl:io mi litare pel nuovo 2nno della Bosnia-Herzegowina aumenta a fiorini •19,-185,820. 1
AUSTRIA-UNGHERIA..
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MILlTARI ESTERE
fierini 12.8,194,793 >
H,980,!~07
»
14-0,175,2.00
. fiorini »
rn,663, 060 3,9,18,200
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·I 4-,58•1,260
Il bilancio ordinarjo della . guerra di fiorini 128,19,\., 793 presenta rispetto al bi lancio dell'anno precedtnte un aumento di f. 2.,812,28,1, mentre negli ultimi si eblìe sempre un aumento maggiore d1e varia fra i 3, ,\. ed anche 5 mi lioni . I bilani:i degli scorsi anni cornprendevat10 le spe,e necessarie, per · nuove formazioni e per modificazioni da introdtìrsi. nelle formazioni già esistenti. Il bilancio di quest'anno non co?templ11 alcuna spesa di questo ·genere e perthnto l'ordinamento dell'esercito non subirà variazioni. Nel cor$O dell'anno, giusta i credi ti assegnati' nel bilancio, si con ti-nuerà.nell'aumento degli ufficiali portato dalla legge approv&t.a nel 1894. Con deua legge fu aumentato un terzo ufficiale subalterno per ogni compagnia di fanteria. Furono per tal modo creati ·I826 posti di sot.totenente. Di questi ne furono già .nominati sìno al •1897, ·1490, e nel ·1898 saranno nominati i restanti 336 sottotenenti.
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GERMANIA.
Una nuova casa per gli orfani de i mili tar·i. - Sin dal 2·1 giugno del corrente anno era stata decisa la creazione di una terza casa per gli orfani dei militari.
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NOTIZIE MILITARI ES'l'ERE
Ben 41 città dell'impero chiesero r.he l'imp~ttante stabilimento sorgesse fra le loro mura. Il 29 dello scorso mese _la commissione incaricata, dopo minuto esame delle singole domande ed offerte, ha ad unv.: nimità stabilito che la nuova casa Ren_tha-Fìnk sia eretta in· Insbruck.
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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI ·
RUSSIA. Rivista marittima.
Creazione di tin mt0to corpo di cavalleria. Nella circoscrizione µii litare· di Va rsavia fu testè istituito un nuovo Corpo di cavalleria. Esso consta della ,t 5a divisione di cavalleria, staccata dal '151 corpo di armata, e di una divisione misw , formata colla 3.. brigata della 2~ divisione di cavalleria della guardia (ulani dell'imperatore e ussari di Grodno) e della !3a brigata ind ipendente, C(>mposta dai reggimenti 53° e 540 dragoni , creati nello scorso ottobre. Questo corpo di cavalleria prende il numero 2.
Decembre ·1897. -
I pro1Yoeditori .veneziani a Candia . .
Nella sua dotta memoria PonrrEo MoLMENTI riassume lo stato dell' isola al tempo delll.' dominazi.one veneziana. Tntti oramai sanno che la maggiore delle isole dell'arcipelago, l'antica Creta, favo losa dominatrice dei mari, circonfusa, nel pensiero dei Greci primitivi, dai poetici miti di Minosse e di Idomeneo, fu conquistata di Romani 67 anni avnnti <;risto, e poi a traverso il dominio dei Bizantiui e Jei Sarnceni, fu , dopo la conquista di Costantinopoli, venduta, il 12 agosto 1204, per diecimila marchi d'arg-ento, da Ilouifazio marches~ di Mooferrato, ai Veneziani. Ma del contratto pare non fossero molto soddisfatti i tubolenti Caudiotti, giacchè le sedizioni, le lotte, le stragi insanguinarono l'isola per oltre un secolo e mezzo. Alle rivolte degli indigeni s'aggiunsP-ro, uon meno terribiÌi, ciuelle dei coloni veneti, mandati dalla repubblica coll'intendimento di mescolarli agli indigeni e di comporre la quiete, la sic:urezza e la prosperità del paese . Invece nel 1363, i colooi, bramosi di ,Jmanciparsi dalla metropoli, si sollevarono, e il Senato·, esperiment.ate invano le vie pacifiche, mandò nel '13M Domenico Mich iel e Luchino dal Verme per ispegnere la rivolta. E domata fu, ma per poco, chè i Veneti riottosi e i Cand,otti anelami all 'indipendenza, nuovamente insorsero e n'on poterono e:.'-$ere vinti se non dopo una guerra sterminatrice . Spersi, scoraggiati, confusi i l'ibelli, Venezia mandò a reggere l'isola pacificata il patrizio Giovanni Zorzi, col titolo di capitano. Solo in qua lche paese i.nacce$~ibile, fra montagne impervie, gli indomabili sfakioti re~istevano ancora al dominio sl1'11niero . Delle terribili repressioni dei Veneziani e del Governo di San .Marco si parlò recentemente dì parecchi e con non molta esattezza, rionovaodo alla Repubblica le vecchie accuse di tir:rnnide, di f~rocia di perfidi,1. Non sembrano quindi ininili le notizie ehe con la solita imparzialità di provato storico adduce nel mo stud io il Molmenti, ricavandole dalle relazioni dei provved itori e specie da quella di s~bastiano Ven iero. 1
Sitl combattùnento fra napi.
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lfo ~t EO 8EnNOTTI.
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ilfahan e C(dlwell. -
Continuazione.
La gue(ra .di Crime:i, considerata come fondamento storico alla teorica del potere mariai1no, permise di c.oncfuùere cli.e i risultati comeguiti dalla oltrepotenza del poteré navale e continentale degli allenti , furono di gran lunga inferiori a quelli che· si doven11io e si potevano conseguire; che tale menomm:ione fu dovuta alla manca oza cli una ben compresa e sentita idealità .on~e, per imperfezione deìla direttin politica e mi litare rlel conf1itto, i · poteri mili tari non esplicarono tutta la efficacia· di cui era oo natural mente capaci e gli effetti d~l potere navale SUIJa Storia non adeguati HJla SUa influenza Sulle Operazionj dtgli eserciti e sulla risoluzione del conl1itto. I criteri sintetici derivati dhl con(litto orientale non costituiscono certamente Ìa' teorica del doniinio assoluto .ed incontrastato del m:ire, poicliè questo non ebbe occasione di estrinsec:H'$i con tulla la su:-i efficaci=l-, ma porgono un sostanziale coutribnto a questa parte della teorica generale del potere µia rittimo ed un pri mo addentellato 11ll'opera scientif:c;i e teoretica intuiw, 11 011 elaborata d~I Mapr,n e dal Callwell,,-. Il futllro accordo cominerciate fra /'Jt(i/i,a e yli Stati Uniti . I reat'i di pesca . - E~nrco. G1..\con1:-;1. . Lettere al dfrettore ., - Su ll't'(Jllipaggiamento dell'armata - .Sul le cal -
daie a tubi d'acqua-Lanciasiluri soprncquei e suuacq uei - A pro· posi to delle definizioni nei testi cli astronomia nautica, e di. navigazione. Rivista navale stranùra (Marin(i mili ta·re) . - .41tstria : Bilanéio del prossimo esercizio finanziario. - Chili: Costruzione della navescuola Chacabnco . - Chinà : Varo dell'incrociatore Hai-T?°cn. - Francia : La relazione al progetto di bilancio per il ·1898 Costruzione dell'incrociatore corazzato llfontcalm , - Costruzione delle controtorpediniere Frmnée e Yatagn.n - Torped iniere iE costruzione - P1;ovè degli incrociatori Dtt Chayla. e Ca,ssard Modificazion i della corazzata Amiral Bniidùi e dell'incrociatore Dupuy-cle-Ume - Investimen to della torpediniera Tourbillon e perdita della to1..pedinicra 138 - Esperimenti di segnalazioni eseguiti dalla squadra del ~ord. - Germania: Costruzione .della corazzata er~:itz l<onig Wilhelm, e di due torpediniere - Prove di artiglierie a tiro l'apido. - Giappone: Perd ita della corazzata Fu- So. :_ IngMlterra: Costruzione delle cornza te Vengeance, Form·idabile, Implacabile e Irresist·ibi./e - Notizie rlel . nuovo yact rea le Prince ,ilbert - \'aro degli incrociatori Vindicthe e Pomone,
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RIVISTA DEI .PERIODICI ll!ILlll'ARI
RlVISTA DE I PERIODICI MILITARI
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della contro - torpediniera Coquette e della cannoniera Nightingale - Prove della corazz,,ta Illustrious, dell'incrociatore .Pelorns, della · cannoniera Sheikh e della coutro·torpediniera Zebra .- Cambio delle caldaie dell'incrociatore Blanche e della . c,i'nnoniera-torpediniera SkiJ~iack - Esperimenti co,u telefoni ad alta voce sul la Co.razzata Caesar - Progetto di _lm nuovo. siluro. - . .Portogallo : Costrnzione dell'incrociatore Don Carlos I. - lhiman'ia: Costru. i iooe di sei cannoniere. - Russia: Navi e torpediniere io costruzione e da costrui1:e - Costruzione di due torpediniere con tubo- motori.- Prove deH' incrociatore Swùlana, dell'i ncrociatore corazzato · Vladimir Monomach e della torpediniera 1.36 - Provè di resistenza delle paratie stagne -- Ricupero della corazzata Gtingut - Adozione del combustibile li<ruido. -:-- Spar1na: Varo della contr0-torpediniera .Ptoserpinci e prove della contro-torpediniera Pluton. - Stati Uniti : Ili lancio per il 1898 - Notizie su i congegni per muovern le torri e le grosse artiglierie. - (Marina mercantile): - Turret steamers (V. M.Ar,FATT1) - Allungamento di piroscafi transat.lantici germiinici.
Journal des sciences militaires. ti
Dicembre ,18H7. - Il pericolo dell~ rniJiz,ie. - Continuazione . .:..,. Metodi per diminuire il servizio obbligatorio - Propositi di riduzione della ferma - Propositi di soppressione dell;ese.rcito permanente. Massime napoleoniche. -- Repertorio militare.·- Strategia. Ii terreno, gli iwmini 6 le armi a.lla,quer1·.,. - La geografi~ militare . Il Grande Fede1·ico. - Cambi.amento di linea cl' operazione. - Ciò che . si deve intendere per cambio di linea d'operazione - Difficoltà di questa manovra - Principali cambit1menti di linee eseguiti da Federico IL - - Sdoppiamento di linea di operazione prima della, battagl ia di Praga - Cambio di linea di operazione prima della fevata dell'assedio di Olmittz - l.\Iovimenti avanti la battaglia çli Hochkirch - Dopo questa battaglia Federico prende una nuova linea di operazionrl in Silesia - Non devesi confondere la marcia di fianco con il cambio di linea di operazione - Esempì - Prima della battaglia di Collin ..:... .Manovra . del Re prima della battaglia di Leuthen - Cambio di linea di -operazione prima di Zorndorf e·Kunersdorf - Conclusione.
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l R IVISTA DEI PERIO DlqI MÌLl'fARl '
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Note s1i:Lla sistemazione dello studio della geografia m'ihtare. - ' Coutiouazione e fine· del riassunto' dello studi-0 del tenente-coloonello Ponno. .
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Uno sguardo all'esernito turco e greco
L'esercito turco .
.L'ulficiale della· fonteri~ ottomana I/a due provenienze di origine: cioò la scuola militare di Pancaldi e la truppa, quest'ultimi però costitu iscooo la grande maggioranza . Gli _uOìciali provenienti dalla truppa sono di un' istruzione assai rudimentale ed ignorano ben sovente i primi · elementi ,della scrittura e della lettura . Gli stipendi csono vari ma raramente pagati; ed in questa rassegnazione gli officiali turchi sono ammirabili. L' av:rnzamenlo non /.i soggetto a vernn'altra regola che ali'arbitfio del padiscià. I marescialli abbond.ano : il direttore del servizio di sanità e 1rn marescial lo e tale'è anche il capo délla musica imperiale. ! sottuffìciali ~000 scelti ad arbitrio ciel capitano nella ri,;pettiva compagnia: l'assegnazione di questi gradi è adunque interamente dovuta al favori tismo ed al capriccio. Il :soldato turco non ha. alcaua di quelle doti .che' si ca ttivano le sim patie dello straniero, e piccolo di taglia, ossuto nei volto, con la barba rada, la tinta oscura; il vestiario è grossolano ·di panno azzurro scuro, .i pantaloni ampi sono serrati dagli stivali. La fa uteri a turca conta ·282 tabore, o baua gl ioni, ripartiti come segue: 18 bàttagl ioni di cacciatori; 66 -reggimenti di fa nteria; ·I reggirnent.o di zuavi (Arabi) ; 1 reggimento di zuavi (Arnauti); bauaglione di frontiera del Montenegio; ,f bsmaglioue a cavallo del_ Hedjaz; · reggimento zappatori-pompieri . Il servizio obbligatorio comincia a 2·1 anni ed è ripartito come segue : 6 anni nel nizam (esercito attivo) o ne1t',ich1Jaz (riserva dell'Psercito attivo) 8 anni nella redi( (esercito · di ri,erva) 6 anni nella mustahfiz (esercito territoriale). L'esercito greco -
L'1tfficiale .
L'amore della comune patria ellenica ù largo retaggio del corpo dell'ufficialità greca. L'uOìciale sorte in generale dalle più distinte famiglie del reame, ma la carriera è len ta; troppo lenta; causa il soverchio numero dei <(1Iadri. Infatti essi contano ·1,~55 ufficiali, vale .a dire per un effettivo di 23,000 uomini : ·1 ullìcial6 ogni ,15 uomini.
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RIVISTA DEI PEltIODICl mLITA.Rl
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. Le mcmo'Vre della fanteria - Il regolamento dell'avvenire. La scuola d{ compagnia. in ordine :;erralo - .Manovre della compagnia - Formazione di fianco - Colonne di · marcia - Combattimento della compagnia - Scuola. di baltaglione in ordine parato - Manovre del battaglione - Combattimento del ,battaglione - Scuola di reggimento - Riassunto dei. vant11ggi proposti. Rivista mensile del Club Apino Italiano.
Diceinbre ·I 897. - La spedizi one di S. A. n. il principe Luigi Amedeo di Sawia, d1tca. degli Abruzzi a Monte Sant' Elia nell'Alasca me. ,ridionale. Riassumiamo alcuni passi più salienti della conferenza del dott. De Filippi :. L'ascensione del Monte Sant' Elia è relativamente faciie. In nessun punto della lunga salita gli esploraton si trovarono alle prese con vere difficoltà alpinistiche. Sul ghiacciaio Newton, la complicazione maggiore è crea ta dalla nebbia, che rende dillìcile il tro vare una · via fra i numerosi crepacci, nel labirinto di seracchi; e dal I' abbondanza di neve fresca che non si riassoda neppure dopo più giorni di bel tempo, perchèJa temperatura è quasi sempre sotto lo zero. Si dovette far uso della corda quasi dappertutto. Anche attraversando il Malaspina iu salita, precedeva una carovana legata: ·avvolti nella nebbia, ·con uno spesso strato di neve sul ghiacciaio, non sarellbe stato pru- 0 . dente fidarsi del terreno sconosciuto. - Così nell'attrnversare il Seward e l'Agassiz, andava innanzi alle slitte una cordata di tre persone, sondando i ponti e riconoscendone la solidità. - · Sul ghiacciaio Newton nessuna carovana ca mminò mai senza far uso della corda. Non si ebbe mai a soffrire per il freddo: sul Newton la temperatura si mantenne sempre fra ·2° C. sopra lo zero a 5°-6° C. sotto, con podi i gradì di . differenza fra la mas:;;ima e la min ima delle 2,\. ore. Il clima umidis- · simo è la causa maggiore di sofferenza in una spedizione ali: Alasca o rende necessaria una gran cura nella scelta delle tende e nell'equipaggiamento in generale. Le giornate interamente belle sono rare, e la spe-. dizione ne deve aver contato appena dieci sui cinquanta giorni passati a terra. La vera ditlicoltà è quella di preparare, .equipaggiare ed organ izzare la spedizione. Da questo lavoro preliminare più che da ogni altra cosa c)ipende in gran pa rte la riuscita. Bisogna sa per prevedere tutto in una
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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI
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R IVISTA DEI
cam pago a do,·e ci si trova co;nplet.ih1eu1e isolati per un paio di 1nesi lonl~nissimi da og~1ì centro cl ! rifornii:i~nto, senza lo possibi lità dì rimediar~ ad .una dimenticanza, anche leggera, che da sola può essere causa. cli un insuccesso . E a spedizione ·avviata si deve p'rovvedere, con un piano accura tamegte stud iato, al servizio ùi rifornimento di Yiveri per. mezzo di ca rovane di porta~ori che facci:mo catena fra di loro retroguardia, mentre la carov:i oa .di testa si occupa della ricerca e della preparazione della via. La ha5e della montagna è oltre ·I 00 chilometri dal 1n~re : ·100 c.hilometri di ghiaccio, doye la fo ltn neb]) ia, le nevicate che caricellano 111 traccia fatta dalla C/H'ovana in avanglfardia, lfl.l ponte caduto, p.oss.ooo ritardare ul1eriornien1e l'inoltrarsi dei portatori. La ~ieve. co1'.11~c1a a cadere poco sopra :ii mille metri . .\lei ritoroo, in agosto, il gh1acc1a10 Seward era ancora coperto da uno spesso strato di neve l'erso i 900 m. sul livello del mare. li Sanl'Elia si eleva qui ndi ad o_l tre .~.500 I)), sopra il lim ite delle nev i perenni, condizioni che non s1 realizzano for:-e in n~suna ailra pane del mondo. S. A. R. ha ba11ezza 10 il colle fra il monte Sant 'Elia e il ~·ewton co l nrP1e di Rus~ell, che vi mise piede pel primo nel ,, 89 1; ed ha chiamato Col-01nbo il grande altipiano ghiacciato a nord-ovest del Sant'Elia, la cui testata sembra sepa rala d11 qnella del SewMd da nna bassa crestn che dalla punta rocciosn oc.cidentale del Log11n scer.de nella direzione della catena Newton-A ugusta . Per quanto si poti: osservare da lla vetta di .Sao t'El ia f'<me la via migliore per raggiungere il Colle Russell, sarebbe di ri~ sa(i re il Seward fino alla suo parie superiore, contornare i Corwin Chff~ (prolunga mento verso nord-est della catena J\ngusto),'e ari·ivare al piede del versante ovest del colle, sul giacciaio Colombo. Le condizioni della metà snperiore del Sewnrd e del ~olombo fo rse permetterebbero d1 far uso delle .slitte fìn~ ai piedi del colle. Ques.to vdotaggio, messo a cooeronto della d1fficoltà trovali\ nel risal ir'e il ghiacciaio Newton col ·pesante material e, sarebbe ampio compenso alla ma.,.t:tio1' l11n;hezza della via . ""
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Durante la sal ita· la spedizione potù vedere bene la grande cresta ov~st ?el Sant' Elia , rliruparn, in parte rocciosa. Essa pare separare ghiacc1a10 Colombo da quelli che scendono dalla parete sud-ovest del Sant' Elia, e che de nuiscono a sud verso il Pacifico. La paret.e meridion ale del Longan, alt:i forse più 3000 metri roccioso, rapidissima, probabilmente esposta a continue valnnohe di ghiaccio e sassi, offre poca prÒbabilità di poter essere salitn. ~ Le. dilrìcoltà di trasporto e l'i mpos~ibilit.à di fr.rm:ir~i per via, non permisero alla spedizione di occuparsi della fa una e dell·n nora dei
PEltIODICl
MH,ITAIU
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<;ontrafforti che si avanzano .nel Malaspina dalle catene principali . - Si dovette lasciare alln costa il materiale di r11ccolta, e nel ritorno si approfittò delle condizioni relativamente buone del mare per imbarcare subito, sapendQ che, anche dove avevamo preso terra ooi, la risacca rende talora impossibile alle barche di arrivare a terra per settimane iotiere. Oltre alln illustrn:done fotografica ciel grnppo es plorato, la spedizione ripo rtò una ~erie rego lare di O,-$ervazioni meteorologiche, continuale per due mesi, e una racrol ta mineral ogica, forza tamente limitata dalla natura del terreno perco1·so .
La pittura d'a ltri monla_rynu alla Mostra internazionale d'i Venezia. N. Vigna . C,·onaca Alpina. - Gite e Asce11sùmi: Nelle Alpi l\Iari1time - Punta dell'Argentera - Cimò dei Gelas - Punt:> .Frejus e Cimu Gran Vallone - i\1. Ter~iva e· Becco di Costazza - Sullo · spartiacqua tra le valli cl'A yas e di Grassoney - Nel grnppo. del M. Ros:i Nelle J'ennine Orien tali - Titlis. - Escttr8foni Sc:::ionali: Messino) A Rometta. - Carovane Scolastiche : Milano) A Mawgnaga. - R·icòveri e Sentùri: Sezione di Verona; Ioaugurnzione del Rifugio sulla Cima del Telegrafo (Monte Daldo) . Personalia. - Il Duca degli Abruzzi Socio Ònorario della Sezione di Milano del C. A. I. - Uo bancliotto in onore degli Alpini sti reduci dall'Alasca. Lettera.ti11·a ed Arte. - · Elenco ili escnr~ioni effettuabili da Torino in uno o due giorni. Hizzo : .Misure del calore solare snl M. Rosa. - E. S. Ilolden: Mountain Observatories in America and Europe. - Ka rtc der Sckweizer Al pen (ed: Raveustein). - Annuario della Sez . di i\l ilano. - Alpine Journal.- n evue Alpine de la Seuion Lyonuaise du C. A. F . ...:.. Bulleti n de la Sect. Alpes l\Iaritimes du C. A. F. - Bngad iner Winterbilcler. Atti tifficiali della Sede Centt·ale del C. A. I. - Sunto clellè deliberazioni del Consiglio direttiYo. - Circolari VII. e YIII. R eveu du service de l' intendance milita.ire.
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Luglio- agosto ·1 89i. - Studi.o sulla conseruazione delle cicende. Princip'ì genera li nella prep:irazione delle consen-e. Sostanze diverse compongono il regime nlimenwre umano ma la c;rne ò l':ili mento che meglio soddisfo alla riparnione degli organi e fo rnisce
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RIVISTA DEI PERIODICI MIL ITARI
loro maggiore sol idità e. re3istenza alla fatica. La conserva degli usi militari deve adunque essere un prndotto che contenga tutti gli elementi sostanziali della carne, e deve contenere delle materie albuminoidi, da sole e delle sostan ze estratti ve. In 11uesto senso la conserva militare soddisfa ~ tutti vari requisiti di nutritività, di dnrata e di -breve volume. "
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Spectateur Milit aire. ,t 5
Osservazioni generati sidle (wene. Riassunto sto1·,i,co ecl a1mninistrati ;;o della spedizion§ cli Alg;ri. La questione della spedizione di Algeri fu trattata da una commissione compost() da uflkiali di terra e di ma re, nel febbraio :18.30. La componevano 37,000 uomini e li-000 cavalli . Il barone Denoiee che fu intendente capo dell'esercito di sp~dizioue .o!\rn una relazione sull'andamento dei servizi amministrati vi, di sommo interesse:
dicembre 1897. - Il direttore dei giud-ic'i di campo d1trante le ma~ novre, - Còmpito del di.rettore e dei giudici. - I r~gol~menti francesi sul le manovre sono insufficienti nel dare delle diretl1ve. Necessità di un documento ufficiale specialmente destinàtò a regola~e l'azio11e dei giudici ed a definirne le funzioni . - Alcnpe indicazioni in merito di questa nuova istruzione ministeriale.
Decorazfoni, croci e medaglie. Vi troviamo un curioso particolare, non troppo noto, circa il ~ostn~~ napoleonico dell~ dotazioni istituite per rico~p~ns~re i grandi meriti militari applicati alle nostre guerre della patria 11rd1pendenza. Durante la cam.pagna del ·I 859 il generale Cialdini segnalatosi per valore,_~op1:a iutti i suoi collecrhi dell'esercito sardo fu ricompensato dal Re ,, 1ttorro Emanuele con ~na dotazione di diecimila lire. Ma il Cialdini la rifiutò tosto dichiarandosi abbastanza rimuneiato dal fatto di aver efl-ìcacemente contribuito a liberare la Lombardia dal giogo dello straniero.
Studio sulle macchine e su.gli stalilimenti frigoriferi. Gli stabilimenti l'rigor~feri banno per iscopo di assicurare, mediante l'applicazione di un fredcfo artificiale più o meno intenso, la conserva-· zione delle carni macellate per un tempo più o meno lnogo, senza alterarle notèvolmente neHe loro qua lità commestibi li- e nei principi nutritivi. La costittJzione dei locali e la potenza delle macchine impiegate è basata, nei servizi mi litari, sopra cinti fissi ed opportunamente -studiati; le camere di congelazione debbono e;;sere a 25 sotto zero, quelle di conserv~zione a - ,j. o ~ 6. Perchè una carne esca perfetr.a dalla camera ri i congelazione occorrono dalle 65 alle 72 ore. Per una congelazione lenta, io una cafT!en1 mantenuta co,t~ntemente a.d una temperatura - 3 a - 6, sono necessari _circa dodici giorn i. • L"importante studio si diffonde into'rnn ai dati tecnici del macchinilrio che si possono riassumere come in :ippresso: numero del le calorie negative uecessnrie alla congelazione lenta e rap ida. Capacità dei locali necessari. - Camera .di congelazione. - Camera di .conservazione. Venti lazione. - Numero e potenza delle macchine frigorifore. - Macch ine impiegate per la produzione ,lei freddo . - Organi principali del le macchine frigorifere. - Agenti fr igoriferi più comuni. - Macchine ad aria. - Macchine a gaz ed a vapori lique fatti . - Macchine a gaz solubili nell'acqua. - Disposizioni e maneggio delle macchine. - Rendimento e scelta delle nrnccbioe a fredd o.
La piccola g1ie;r1·ri ed il ser·vi:z,io di tappa. -:- Contint'.azione _de~la traduzione dell'opera del cardinal Widdern. - Corpi franchi d_1 cav<1I~ leria. - Ordinamento della piccola guerra da parte degh alleatJ nella campagna del 184 3. - L'esercito attend_e io. Sassoni::1 il n~mico in marcia. - I corpi franchi di cav:illeria spiccano r1cogmzioni offensive nei franchi~ sul tergo . - L'esercito in ritirata dalla Sassonia alla Silescà. - Passaggio dell'Elba. -:- Marcia attraverso l'Erzgebirge. - Sorpresa dei posti nemici. - Accantonamenti. . Il libro degli ordini di un re_qgùnento di fcmteria nel ./781. - Continuazione. Il cnpitano la Tour d' Au11ergne primo granatiere della Repubblica. La cava,lleria alle ult-ime grandi mcmovre.
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In Francia come in Germania si sono vedute quest'anno campegcriare alle manovre dei.le m11sse 'imponenti di cavalleria; forse · cento :quadroni per cadaun esercito ed entrambe l~ ~azion i,_ a~ imitazio~~ della Russia hanno ordinate le loro cavallene m corpi d armata. Cw rivela un n~ovo orientamen to della tattica e dell'organica dell'arma. Si crede ben volentieri alla necessità di far agire la cavalleria per masse
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RIVISTA. DEI PERIOPICl MILITARI
RIVISTA DEI PERIODI CI mLITARI
più forti al possibile nella persuasione che queste soltanfo sapranno preparare dei risultati decisivi. In luogo dell~esp lorazione si verranno così a còstituire del le forti masse autonome ·Cl;e avranno dei còmpi ti specialissimi nella battaglia.
di cava lleria abbandonati alla propria fo rza. - La vittoria confidata alla provvidenza. - Il servizio di esploraiìone. Il personale subalterno della squ.adrn. Tavole di tiro per i cannoni da campagna da 7- 5 cm. Mod·ificazioni apportate nel combattimento dalla polr;ere senza f'urno e . dal niwvo f'ucile· a ripetiz'ione. Arte mi litare nal)(tle. - La nave in guerra e la sua storia. Snlt'i.struzione JJr<itica de'i qiiadri.
La campagna di Russia del 1812.
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Revue Maritime.
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Dicembre 1897. - La geometria dei diagrammi. Questioni economiche nelle curvé di indicatore. - Regole pr;tiche. --:- Scosta- · menti del modulo . Della ventilazione wrtificiale studiata dal punto lli vista detlct sua applicazione al contro-torpediniere << Cou{lor ». Della circolazione de,ll' ~cquci in titbi delle caldaie ci lame d' acqiia. La r-icerca del 1iernico in mare. Dei segni cli ravvisamento dei beUi,geranti considerati nei rapporti della guerranava.te. - Ri~ssun·to di una conferenza pubblicata nel .Toiirnal of the R. U. Service' .fnstitution del ·gennaio u. ·s. . Delle marine estere. - La po litica maritt.ima con considerazioni sulle navi da· guerra delle principali potenze. - La politica delle costruzion i naval i. - Degli stati maggiori e degli equi paggi. - Colon;e e depositi di carbone. Influenza della lette.rati~rci siillo sviluppo dellct marina. - 'fraduzione dello studio del Vecchi pubblicati nella · Rivista. jJ,[ariUima del maggio u. s. Cronaca : lnghilte1'ra. - Notizie varie. - L'Arrogant, incrociatore di 3" classe. - Germania : I~ Kaiser Wilh6lm. - Ruffini. - L'incrociatore di ,1a classe, Russia. - No.tizie varie sui biland della marina. l/.ctl:ia: Bilancio della marina del ,1897-,1898 . - Argentina: La niwe s~uola Presidiente S(lrmiento.
Revue militaire Suisse.,
Dicembre ·1897. - Le manov,·e del n° corpo d'a,rmata, nel 1897. Conti nuazione . - Le manovre di brigata della 5a divisione 1'8 settembre .i881. - Idea generale. La tattica ; /ti.oco della f'anteria dal 1298, - Contributo ali' istoria della fanteria. - Periodo del fuci le a percussione fino ali' introduzione delle armi rigate. - Periodo delle àrmi rig::tte rino a\l'intro dtizione del fucile caricantesi per la culatta: Il cannone senza fiamma, rwnore e rinculo. Ln, rimonta della cavalleria, svizzei·li. - Risposta agl i :irticoli del maggiore veterinario Dutoit. Notizie e cronaca. - Notizie mi litari francesi. - Il nuovo malel'iale -per l'artiglieria da campagna. Bibliografia. - Il bombardamento di Parigi e Buzenvai di Alfredo Duquet. Atti u(fi.ciali. - Decreto relativo ali ' esecu1.ione della legge federa le sulla nuova orgauizzazione del corpo di artiglieria. __: Scioglimento di unità di. truppa nell'Eletta e nella Landwlwr. - Formazione di nuove uni tà. - Batterie montatè. - Batterie da montagna e con· vogli d'artiglieria. - .Artiglieria da posizione. - Parchi di artigl ieria. - Convogli delle troppe di sanità. - Esposizioni genera li circa il carreggio della Londwehr. _:_ P.rescrizioni gene.rati sul rior.dinamP.nto dell'arma di artiglieria. - Servizi di truppa e di vettovagliamento dell'esercito in campagna.
L'Arg entina militar.
Ottobre-novembre ,t 897. - Leggi e regolamenti. La cavalleria. - Premessa. - L'armamento dei nostri reggimenti. La lancia ingombrant~. - Sopravvento di ·quest'arma relativamente alla sciabola. - Opinioni del generale San Martin. - I cannoni. alla cavalleria. - Progetto del generale Godoy. ~ Gli tifficiali
Re vista Militar.
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'10 decembrn ,f 897. - La rimonta della caralleria portoghese. Art1:gl~eria. - R,iassunto di uno sqrdio pubblicato dalla Schu;eizerische ZeitscMift f'ur A.rtillerie 1md Genie dell'agosto u. s. éirca esperienze comparative di tiro con balistite e polvern nera.
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RIVISTA DE I PERIOD ICI MILl'fARI
Lei guerra a B'issau . - Memorie della c~mpagna di G'uinea nel 189/L Il priore do Cralo e l'invas-ione spagnuola nel 1580. - Addenda. .Memorie storiche del 1° reggimento cacùatori. - Guerra peninsulare. ·- 18,13. - Ingresso dell'esercito anglo-portoghese io Spago:i. Attacco dei francesi. - Loro ritir&ta oltre l'Ebro. - Combattimenti di S,m Milano e Morillas. - Battaglia d1 Victoria. - Lodi tribÙ tate al •IO battaglione cacciatori portoghesi per il contegno .dimostrato in questa battaglia. - Marcia notturna della divisione leggera. Bombardan1ento di Santa Barbara. - Di Yeri1 o Echalar. - Passaggio della nidassoa. - »attaglia di Niselle e drNive.
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ANNO
XLIII
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RIVISTA MILITARE ITALIANA
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DISPENSA II. -
16 GENNAIO 1898
f>er la Di1·ez.ione
Lònovrco Orso'iTI tenentecolo1m1llo Jt • .-t ., inctirlcato
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DEMARCHI CARLO ,
gerente.
ROMA VOG H
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ENRICO
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SOMl\tIARIO DELLE MATERIE CONTENUTE NELLA PRESENTE DISPENSA
CONSIDERAZIONI , SULLA GUERRA SERBO-BULGARA NEL 1885
Considerazioni sulla guerra Serbo -Bulgara nel 1885. -..:. Operazioni per l'investimento ed assedio di Viddino. - EUGENIO BARBARICH, tenente 78° fanter.fa . -:- (Con uno schizzo). . Pag.
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OPERAZIO~I .PER L'JN\ "E3'ril\:1ENTO BD ASSEDIO DI nDDU\0
La campagna inglese allà frontiera nord-ove!-t dell'India._; ARNOLDO N1 COLETTI-~\L'l'IMARI, capitano 69° fanteria » 114 Gli sbarchi di corpi d'operazione sopra coste nemiche. E LMSLrn:, maggiore della Reale artiglieria brittannica . . . » 134
I.
I libri nuovi, F:
Il teatro di guerra e le forze belligeranti.
La rifioritu r a dei ricordi napoleonici - La gioventù di Napoleone I suoi contempor;anei negli istituti di educazione e nel reggimento - I suoi scritti di scuola. e di gioventù - La prima guerra Napoleone in Russia - La.· p·reparazione di una gran guerra La storia militare - Libri italiani sull'Africa - Le istituzioni militari secondo uno scrittore si.agnuolo Manuali di vita pr atica __:_ Temi tattici di Mollke . . . . . ., . . . . » 14:'
Gli avvenimenti della campagna serbo- bulgara del 18$5, in quanto si riferiscono al teatro s~ttentrionale compreso nel ,. t riangolo fra ~rimoc, D anubio e Lom, fanno parte di una separata operazione di guerra il cui obietto unicamente t erritoriale non aveva relazione con quanto parallelamente, nP-1~ l'ordine del tempo, andava svolgendosi nella vallata' della Ni~sava attorno a Slivnizza (1)." Le o"perazioui (lOntro la for. tezza di Viddino ed il territorio della così detta vecchia Serbia formano perciò un episodio della breve campagna, il . quale pur avendo per movente principale la ragione politica, in effetto diede luogo ad una serie di combattimenti di campagna e di assedio .che. meritano di essere considerati.
Nota bib.l iografi.ca, B. D.: Rivista di cavalleria ctn1io I, .fascicolo, 1°, gen11Ctio 1898. Upog1·ajl a della
Roma,
Ca.sa editrice i ta/ia.na .
»
158
Nota statistica, B. D : Relazione sulle vicende sanitarie dell'imperiale e r~ale esercilo austriaco, nell'anno 1896 . . . . . . . » 160 ' <
Notizie politico-militari. -
X:
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16'1 (i) .Hanno ser\'itO da fo11te iu questo studio specialmente le opere seguenti: L'Olad.scbina. Rivista mensile di Serbia redatta dal dottor Vh1dan Giorge1•ic". Anni 4886-87. - H l'oenech Jounial redatto dat capo dello stato-maggiore IHilgaro,
Notizie militari estere: Austria-Ungheria: Rajfe1·me dei sottu jflciali. . . . . . . . » l'iS Giappone: Spese militari del 0-iappone nel 189'7- 98 - .1}f Mina da gue1·r·a - . Sviluppo della ,flotta com1ne1·ciale - R ete f e1·1·ov i M i a » l '19
Rivista del periodici mtlltà.il
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f CASA EDITRICE: LIBRARlA
E.
VOGHRRA ,.:... PROPRIE'I'A LETTERI.\RJA.
tenflnt,e co tonnelto Rateo Petro,•. - Operazioni del reggimento fanteria di Viddino e di Plevna. - Sofia. ~ An no I e IL ' - Il vohuno del Benclerev Ser/Jsco-JJotgarscaia Voina, i885 goda. - S. Poterburg, !892. - La Guen·a Serbo-JJulga·ra 11el 1885, ili.EU· genio Barbarich - Casanova, ·1894. - Die Kanip(e bei Slivnica a1n 17-18 •und 19 no· 11embe1· ib85 di Carlo Regensrursky - Vienna, :1895. - La Guerre de la &rbie contre la Tu.rqufo 1877-78 . - État-Major G(fo,1rat de l'A rmée Serbe - Belgrnde, 1879. - La Guerre d'Orient en t877-ì8 .,- Élude slratégiqu.e et lactique par un lacticien - Tome 111,· Paris, t883. - La JJulgarie d11ns l;i passé et le 1irésent. - Leone Lamouche, Paris 18~2. Per la ·cartografia ha serl'ìtO cli llas(l ta Carla na JJlgaria del Crivosciev alla scala d etl'-1 : 420,000 - Freitag e Derndt - Vi,)nna - Fogli i e 2. - Virldino, Loin etc. 7 -
ANNO XLlll.
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CONSIOERAZIONI
La Serbia desiderava di premunirsi con~ro le agitazioni dei Bulgari mediante il possessò del distretto di Viddino per ragione storica e per necessità" militare, come che questo fosse una piazza d\trme sugli accessi del. bacino della Nissava; talmente chè. uscì pE!r le stampe, in Belgrado, nell'estate. del 1885, . una carta dal regno serbo cui assegna vasi per t onfìni una linea dall'Adriatico al · fiume Ischer. Perciò la ragione politica nelle operazioni dei Serbi contro 1~ piaz,-,a di Viddino dettò leggi e s'impose alla militare: rapida e vivace dovE1va essere la loro azione acciocchè la sorpresa e l'importanza degli avvenimenti parlasse alto all'animo delle po- · pqlazioni e togliesse insieme facoltà al nemico di radunare · le sue forze esigue e sparpagliate all'ombra . delle fortezze. Favorivano i Serbi il terreno che consentiva la marcia ·concentrica e la manovra oltre che la forza e la qualità. delle loro truppe regol~ri; favorivano i Bulgari l'appoggio dei luoghi fortifìcati, la loro maestria nell'avvantaggiarsi degli ostacoli del terreno e nel crearne deg li improvvisati ed infine la libera navigazione per il Danubio la quale assicur ava agli assediati vittovaglie e riserve di uomini e di armi. · Chiaramente si erano adunque designati i cò~piti. Vantaggi ed ostacoli si bìlan1S4avauo sul teatro di guerra settentrionale e dell'una e dell'altra parte doveva decidere il valore dei combattenti, la fortuna ed il minore peso degli errori commessi. • Il distretto di Vìddino abbraccia l'_angolo nord-occiden. tale del Principato di Bulgaria ed il sno confine corre tra la Planina di Goliema Glava, la sinistra del fiume Timo.e . ed il Danubio, fino alla cittadella di Akciar, dove quest'ultima corrente svoltando con brusco gomito app~trta quel tratto di territorio della vec~hia Serbia dal resto_del Principato. La cit.tà di V iddino, nel 1885, contava 13,600 abitanti. Posta al confluente del Topolovizza nel Danubio, nel mezzo · di una o-rande pianura paludosa, ad essa mettono capo come a venta:lio le vie dalla Serbia Orientale sopra, viadotti g_U:asi b
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SULLA GUERRA SERil0-BULGARA NE L
18,85
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· sommersi nel fango di.>gli stagni circostanti. Soltanto alcune groppe di terra., o tumuli cli popolazioni antichissime (1) quali si incontrano sulla piana di ·Filippopoli rompono la monotoBia del terreno acquitrinoso ed eguale. • La forte posizione s_l;rategica di Viddino protetta dalle pa.ludi e malsana nell'aère, ma interamente padrona della navigazione del basso Danubio, congiunta a Calafat sull'opposta riva, formava al tempo dello impero musulmano la migliore base per fronteggiar Serbi, Bulgari e RoménL A' tempi più recenti, non ostante là perdita di buona parte dell'antico signifiéato militare, la fortezza di Viddino diminuiba ·aei territori che forono annessi nel 1879 al reame cli Serbia, conservava tuttavia una considerevole importanza come piazza di ~onfine come punto di appoggio dell.'esercito bii.lgaro nella difens:i, va e nell'offensiva'. Vecchie ragioni di diritto storico adouestavano le pretese dei Serbi sopra il territor io di Viddino che s'interna a guisa di cuneo nel loro regno e sembra minac0iarlo, e le pretese correvano fino al fiume Ischer, sulle città di L~m Palanca, di Bercoviza, ·di Yraza e di Rahovo. Ma Serbia, come tutti i ~lavi d'oggidì e le popolazioni balcaniche in ispecie, dopo la guerra, del 1.87.7-78, mirava ad uno sbocco al mare ·e le operazioni contro Viddino ed il basso Danubio dovevano essere il principio per pos.cia condurle lungo il territorio settentrionale dei Balcani forse fin o al Mar Nero. Così fu che ai primi indizi delle ostilità del 1885, aUo scopo di ottenere « adeguati compensi per restituire il necessario equilibrio turbato dagli avvenimenti della Ruinelia Orientale » (2) il Re Milano ordinò la costituzione di un
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(1)
È un genere lii monumenti assai no to ne, Balcani detti con nome turco Tee è (buig.
Ounca) la cui altezza niggiunge perfino i quaranta piedi. In alcune parU questi tumuli
sono disposti con simmetria, in altre confus:i.mente come monumenti sepolcrali. La loro frequenza nello pianure aperte P nelle adiacenze dello città indica lll relazioni dei tumuli con i grandi centri ahitati.. La Turquie d'Europe par Ami Boué - Tom. Il, pag. 31,9 - Paris, 1840. - Gui de,joannc - États du DanulJe et-<les Balkans - Oeuxiéme Partie - Tom. 2•ie, Scrbie-Bulgarie et ·Roumèlie Oriental e - Jlachetle, 1893, pag. 338-339. (2) Discorso tenuto il t• ottobre ·1885 alla Scoupciua dal Re Milan.
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CONSIDEHAZIQNI
corpo di osservazione che ebbe nome del Timoc 23 ottobre). Vecchie trad izioni di strategia ereditate nelle lunghe e gloriose guerre contro i Musulmani, da Caragio'rgio infino alle ultime che aveva condotti i Serbi.vittoriosi a Pirot, a Cnr. syiumilie ed a ·Vrania, insegnavano a· tener testa sovr;, più fronti; talchè mentre da una ·parte il corpo del1 Timoc accennava alla linea del Danubio e quello di :-ìisc a.Ila capitale della Bulgaria; quello destinato a Trn ed a Breznich voleva opporsi alle agitazioni dei Bulgit.ri nella Maéedonia Serba. Facile oggidì è rilevare l'errore che derivava al piano di guerra dei Serbi da quest~t mòlteplicit.à di obbi etti con forze inadeguate, ma non parve allora poichè le truppe bùlgare e rumeliotte erano impegnate sul confine musulmano ed a mezzo ottobre trentacinque mila uomini stavano i·accolti di · fronte Adrianopoli e diecimila nella vallata dello Struma,' di fronte ad Egri Pa:l.a nca. Cogliere i Bulg{iri a tergo., prevenirli nella marcia 'su Sofia, circondarli e dispe1:derli separatamente era l'obietto delle varie colonne dei Serbi, da Niegotin a ·Brezuich ed a . Trn in una specie di guerra da partigiani quale erano stat,i abituati a c.ondurla da ann i eontro il Turco. DalÌ'altra pltrte chi· fu presente . al quartier-generale bù.1garo di Filippopoli al momento deÌta dichiarazione della guerra, nella notte del 13 al 14 novembre, ben afferma che la notizia dell'avanzata dei Serbi produsse impressione enorme nell'animo del Principe Alessandro di' Battemberg, di Oaravelov e dei priricipaìi personaggi dell'esercito. Un momento funesto sembrava giunto per il giovane Stato bùlgaro cui la Serbia, per così dire, piombava. sulle spalle da ogni parte: centomila uomini, già pronti da alcune settimane, apparecchiavansi a penetrare fra qualche ora nelle terr e del Principato.
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L a città di Viddino si divide in tre parti distinte e sono la città moderna, sul vecchio ·s obborgo musulmano, la fortezza contro il Danubio e la cittadella a settentrione. Posta sulla destra del fiume, rimpetto a Calafat, a circa cinquanta
(Ocrug Viddina)
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SUI.LA GUERRA . SERBO-BULGARA NE L
CONSIDERAZIONI
ch~lometri dal .Tirnoc e dalla fr<;mtiera bùlgara verso la Ser.. bia, Viddino ebbe già una grande e notevole parte nelle g uerre della T ur chia e contava allora venticinque mila abitanti, fra Musulmani e Cristiani. Cir~onda.no la·fortezza due ciùte, una tutta di opere ,fJermlfnenti con fronti bastionati e fossi pieni d'acqua t'r atta dal fiume Peresit ohe sbocca nel Danubio ad occidente della città, · l'altra meno forte e regolare abbraccia il sobborgo. La cinta basliionata a settentrione ed a m.ezzodì poggia a due forti ed ha l'estensione di settemila passi: parzialmente distrutta dopo L'assed io dei Roméni, nel 1878, la fortezza conservava tuttavia ·'u n notevole valore difensivo, specie' dalla parte del castello dei BulgAri, o Baba- Vida, massiccia costruzione a n ord della cinta molto simile alle rocche medievali. Per il presidio e la difesa della fortezza sare l:obero occorsi non meno di ventimila., ._uomini, essendosi dimostrati di gran lunga insufficient i qùei dodicimila musulmani ohe nel gennaio del 1878 l'avevaÌ10 difesa agli ordini 'del ferico Izzet-Pascià. I Bnlgari disponevano invece nel distr:etto di Viddino delle seguenti forze: Cir condario di Bri egovo - 2 compagnie di riserva del 3° reggimento fanteria, Viddino, 600 ù(i,mini; 400 dell'opolcen ie o milizia (1) e ·312 volont~ri ohe allo scoppio delle ostilità ave~no stanza in ·Rabrovo, sulla strada _·d a Adlj è a Viddino - in totale circa 1300 combattenti. · Circoncla,·io di 1id{jè (Oula) - 1 compagnia di riserva. del 3° reggimento fanter ia, 328 uomini; 800 dell'opolcénie e 400 volontari - in totale ci-.·ca 1500 combattenti. Cfrcondario di Bielog,·adcich - 1 compagnia di riserva.. 250 uomini; 800 dell'opolcenie e 400 volontari di Plevna e . di Rusciuch - in totale circa 1500 combattenti. Oircon 1iario di Bei·coviza - 1 compagnia di riserva del• 4° reggimento fanteria di Plevna, 200 uomini e 1000 dèll'opolcénie - in totale circa 1200 combattenti . . (!) VOpolcénie è la mil izia locale che vienr. ~rmata in caso ri i gtterra. La parola trngge origine ci:11 motto 71o!c rei:(g imeuto e 1., negaz ione o opp ure olJ; e si esten(le a ~ tu tte le mi 1iz;e che non hanno cos liluzione o quadri permanenti nel tem po di pace. Nell'tlser~ilo bùlgaro è istiLUzione mi lit,ml int.rorlot!a 1fagli istru ttori russi.
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Presidio della (O?'tezz a cli Viddinò - Seltore clel fianco cle· stro ·_ 1 battaglione di riserva del 4• reggimento fanteria, 800 uomini; 100 volontari e 700 del battaglione dell'opolcénie di Bielogradoioh; - Setto1·e del fianco sinistro - 1 bat taglione di riserva del 5° reggimento fanteria, 800 uomini, 100 volontari e 700 del battaglione de ll;opolcenie di Adljè: Rise,·va. - Un battaglione provvisorio di riserva del 3° reggimento fanteria, 800 uomini, 200 volontari e 700 del battaglione dell'opolcdn.ie _di V iddino. In t otale stavano adunque nella fortezza tre battaglioni di· riserva (~500 uomini), tre battaglioni d ell'opolcénie (2000 uomini) e quattro compagnie di volontari (400 uomin~). Le truppe speciali bùlgare componevansi di 20S canno~ieri, di 47 zappatori del genio,-e di 60 guide della sotnia di $tra soemirov. Complessivamente la fortezza d i Viddino aveva adunque una gnarnigione di circa 5000 combattenti con 35 pezzi (1 ). · , Le truppe di campagna costituivano una colonna volante (Letusdi òtriad) composta ;di 3 compagnie di riserva (700 uomini }, d i 6 ca_n noni da oampaigna da 4 libbre e di uno squadron~ di gendarmi volontari. In totale 900 combattenti. . La riserva generale ò esterna era. formata da 3 battaglioni provvisori OJroplessivamente di 5 compagnie di riserva (700 uomini) e da 2000 delropolcen,ie - In totale 2700 combiittenti. _!. .
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(l) Se,;on lo i dati l'orniti dal ~apibno Caracanov.schi l' anna m,mto rii ViddinQ, nel novembre l8S5. ara ordinato cu me in appt'l'SSO : Fian co sinM-ro - lliilotta di Biel,>gradcich, { cannone chi. ccot. 9 - Su lla s trada I cannone a tiro ràpi 'o - Oastione N. 8, 2 cann or1i di . bronzo da 1, libbre - Bastione N. 7, I c.innorÌCJ rta 4 lihbrc e 2 c.11111oni da c,mt. 9 - Caclsci-lbisc-ù1pia o porta principale delta fortrzza, i caonon<l a tiro· r:ipido - A metà della cortina fra il bas i.ione N. 7 ed il ba,cione N. 6, &. cannor,i ria 4 li bbre. . Centro - Ba~tione N. 6, ·I mor taio <li bronzo d.. 6 pollici, { can none da 2~ libbre lun;:o, ·i " ca nnone da cen t. 9 - Snlla strada di Aclljè. 2 cannoni a tiro rapido - Bas tiono l\ 5, 3 cannoni ila cent 9 - Sulla cortina 1 cannonll eta ceni. 9 - Bastione N. 4, l cannone da 2t. lillbre er.t i cannone da 4 lil;p"re -· Sulla strada <li Br;egovo; i cannone a tiro rapido . Fianco destro - Oastio ne N. 3, rli,a.rmato - Basti,1ne N. 2, i cannone <I~.,'. libbre - _na,,ti()ne N. I, ·I cannon~ et.i :ii lib bre ecl i cannone da 4 li bh re - Rido tta dèl fianco destro, t cannoni ria ccnt. 9 - Torrione di Bab-i- l'ida, ! cann one da ceni. 9. Cnmplcs; ivamcnte I" forteaa di Viddino co ntava aclrrnquc : \lort~i, i - Cannoni da 2~ li bbre luoghi, 3 - Cannoni da 24 libbre cori.i , l - Cannoni eia .i libbre ili bronzo, ! 0 Cannoni rla..ccnt. !l d 'acciaio,-15 ..:. Cannoni a tirv ra1:>ido, 5 - In' tutto 35 pezz i ~
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SULLA. GUERRA SERBO- BULGARA NEL
CÒNSJDERAZIONl.
Riepilogando, nel teatro settentrionale all'inizio delle ostilità, erano dislocate 8 compagnie dì riserva.del 3° reggimento fanteria di Viddino, 5 del 4° reggimento fanteria di P levna, 4 del 5" reggimento fanteria del Danubio, 2 del -6° r eggi·. mento di Tirnovo - In tot.aie T9 compagnie di riservaf cui s.ol"tanto il. 24 novembre se ne aggiunsero 4 del!' 8° reggimento di P rimorje, in Lom-Palarica e due giorni appresso un intero battaglione· nim·eliotto di Burgas. Qneste forze regolari n-on superavano i 5600 uomini ed erano le uniche sulle quali poteva far assegnamento la difesa bùlgara; oltre ai volontari, non maggi ori di 1500 combattenti. L 'opolcenie poteva ascendere. a 7000 uomini, ma era milizia priva di qualunque coesione poco istrntta e peggio armata e ·doveva sfasciarsi al primo urto con l'avversario. La :flottiglia del Danubio conta~a gua.ttro navi ed undici imbarcazioni di minor conto, con una quindicina di ufficiali e 250 marinai. Comanda.va il corpo di Viddino il capitano Uzunov, che disimpegnò pure l'ufficio di comandante della piazza, ed era suo capo di stato-maggiore il capitano di cavalleàt -D ermancev. Ebbe il comando dell' artiglièria della fortezza il capitano Zelenogorov, con l'aiutante capi~no Caracanovschi; quello della colonna . volante il capitano T odorov e della riser;-a esterna 11 capitano Gheorghiev. · ln pochi giorni, non ostante la sorpresa ed il totale abbandono degli ufficiali . russi, furono sistemati alla meglio i . quadri delle truppe di rise·rva, ordinati" i serviii ed il piano di difesa. Il capitano Uzunov doveva attendere di piè fermo i Serbi sotto le mura di Viddino, cercando di trattenerli al possibile a mezza strada siJlle colline di A.dlj è, affine di dar tempo alla piazza di assettarsi e di app1:ovvigionarsi per via della libera navigazione sul Danubio.
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L'armata serba del Timoc compiva intanto la mobilitazione e la_ radunata, e la componeva le truppe della 5• d_ivisione, cioè il 13°, 14° e 15° reggimento di fanteria, il reg· gimento di •artiglie_ria del Tiinoc, a 4 batterie, 1 squadroné di
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cavalleria, · 1 compag,nia z~ppatori del genio, 1 di sanità ed 1 sezione staccata di pontie_ri, oltre allo squadrone· di riserva. Ma i quadri di queste unità, come nelle rimanenti q nattr o divisioni dell'esercito serbo, non poterono raggiungere il pre· visto e desiderato sviluppo, ·a causa del difficile sistema di mobilit!l,zione che prescriveva ad ogni unità di raddoppiarsi e perfino di triplicarsi nel fornire quadri ad altrettante unità del secondo bando dell'esercito (1). Ne avvenne una perturbazione abbastanza larga che si dovette attenuare prontamente per via di una serie di ripieghi. Il 14° reggimento fanteria e due batterie del T irooc passarono alla divisione della Morava, il 15° reggimento fanteria ed il 19° battaglione Real Guardie,furono aggregati dapprima alla divisione della Sciumandia., posci1.1 a quella del Danubio; in compenso la divisione del Timoc ricevette il 3" reggimento di fanteria da ·mobilizzarsi nel territorio di sua giurisdizione, ·un battaglione dell' 8' ed una batteria da montagna. In questa man:iera e nel giro di 20 giorni la divisione del Timoc riuscì à mobilitarsi su 7 battaglioni di fanteria, ,2 bat. terie da campagna ed una da montagna, 1 compagnia di zappatori del genio, 1 squadrone attivo e 2 d i riserva. La forza di queste truppe era la seguente: 2700 3° reggimento fanteria 2000 13° » » 700 » (1° battagl.) 8" 5400 'l'otale . 2' 1e 4" mezza batteria (2) da · campagna èd una . batteria da montagna (Cniasevaz e 380 · Zaiciar). 1 squadrone di cavalleria di170 visionale 280 Compagnia del genio. Totale 830
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Zaiciar ; Cniasevaz; Zaiciar;
uomini
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16 pezzi;
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Cniasevaz; Cniasevaz;
uomini.
(:l) Co~i dovevano formarsi per ogni reggimento Lii fanteria a tre bat taglioni tre reggimenti mobilizzati d i prima linea. (2J I.e hatlcrie serb() si mobilitarono su 8 pez~i.
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SOLLA OOERRA SERRO-BULGARA NEL
CONSIDERAZI ONI
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Com plessivamente 7230 combatten ti, comprendendo in questa cifra mille uomini di r iserva .e tre ospedali da campo in Oniasevaz, a. rincalzo dei quali altre truppe si aggiung evano ancora, di pari forza, cioè. il 13° (1), 8°, 9° e 14° reggimento fanteria. del 2° B ando che formavano nuova riservi di 16.battaglioni, pi1'.1 due squadroni . L·s· e 9" reggimento del 2' Bando doveva concentrarsi in Niegotin e costituire il Corpo del T imoc, ma per le difficoltà di mobili tazione il primo di questi reggimenti non potè. quivi radunarsi che molto tardi, cioè il 16 novembre, ed il 14° nelle identiche condizioni delr8° dovette completarsi con uomini tratti dall' eser'1ito permanente ed occupò con il 3° battaglione il passo cli Cadi Bogaz e con il 1° q nello di San Nicola. E fu davvero mirabile in questo difficile periodo della. mobilitazione serba. la rapidità, e la sicurezza con la quale fu. rono eliminati g li ostacoli di una organizzazione difettosa, talmente c_h è ogni perturbazione fu attemiata c'b°'n amore, con patriottismo s con ahnegazione indicibile. S~\fece géttito d i ogni vano formalismo e fu bene e l'iniziativa individuale e collettiva r a.ggiunse frutti meritevoli di essere considerati. · Difficoltà non minori ebbe a superare l'artig lieria che avea · pronti q uadri e materiale De Bangc, da sostituire ai vecchi cannoni d i bronzo ad avancarica d8l modello LA. Ritte e dovette entrare in campagna con ques ti ultimi. Il parco di assedio dovea comporsi d i 2 cannoni da centimetri 15, lunghi, di 2 da centimetri 15, corti, di 6 da centimetri 12 e d i 4 mortai del medesimo calibro: in totale 14 pezzi. L'istruzione delle truppe fu affrettata, l'ordinamento dei servizi semplificato e ridotto; nondimeno ogni battaglione di fanteria riusci a costituire il suo carreggio da combattimento ed a trasportare. in campagna 250 badili e 25 gravin·e di modello r egolamentare, oltre una certa dotnzione di van. ghette Linnemann_ .A. tutti infondeva fiducia il comandante, generale L escianin, eh~ nell' ultima guerra d' Oriente 111 analoga · si'ttiazione (lJ
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di guerra ope·rando contro. la fortezza di Viddino, ttvea saputo acquistare beglt a llori alle bandiere dei Serbi a Zaiciar, al Passo di San Nicola e ad .A.e-Palanca e nell'ultimo periodo, al comando del corpo della Morava, ave va conti·ibuito for te· mente alla resa della città di Nisc. R iepilogando, \ Serbi potevano disporre nel distretto ài Viddino di 15,000 combattenti, fra il 1° ed il 2" Bando dell'esercito; e più precisamente di 12,300 baionette,. di 500 sciabole, di 16 cannoni da campagna, di 4 da montag na (1) e di un parco di assedio di 14 pezzi di vario calibro. . Queste forze, intorno al 12 novembre, erano schierate lungo . la fronti era bùlgara nell'ordine che segue: Fianco cl('s[ro. - •.A. Prlita, sulle pendici · occidentali di Monte Izvor , il 13° reggimento d i: fanteria permanente e dietro ad esso, a Grlian, sulla strada di Zaiciar a Cniasevaz, la 2• batteria da campagna e la. compagnia di sanità. Centro. - - Presso Zaiciar, sulla strada a Vrsca-Ciuca, il l° battaglione delr 8 reggimento fanteria ed il 1° battaglione del 13° del 2• B ando il quale ultimo sostituì poscia i battag lioni del 3° réggimento sulle posizioni di R aicov Sabat e Rutnova l\fogbila. Lo squadrone divisionale ed entrambi quelli del 2° B ando, con la 4° batteria da campagna, avevano il campo nella vallata del Timoc ad oriente di Zaiciar. Fianco sinist1·0. - A Velichi Izvor , il 3° r eggimento di fanteria per manente, la co'mpagnia zappatori del genio ed il parco del genio. ' Le .t ruppe del 2° Bando formava.no la s~ccnda linea d i schieramento dei Serbi. I .tre g ruppi doveano t rasformarsi in tre distinte colonne d i invasione. Di quella di destra ebbe il comando il tenente· colonnello Putnich, della centrale il colonnello Diuchnic1.. agli ordini immediati del generale Lescianin e di quella di .s1n1stra il tenente-colonnello Dinic·.
(Il La 2• e 4a q;Lteria da campagna del Timoc si comµle tarono alla fine su otto pezzi ognuna e la battéria da montagna passò alla colonna destinata acl opfrare contro la rortezza di Bielogradcich.
Ufilcialmenlo chi:11n;it.o -1' reggimento.
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CON SIDERAZIONI
SULLA GUERRA SERBO-BULGARA N EL
Era comandante in capo dell'armata del Timoc il generale Lescianin, comandante della 5" d ivisione serba. Il 14 novembre, a mezza notte, vennero diramati da Grlian - gli ordini per il · passaggio d el confin~. bùlgaro (1). N·el teatro settentrionale la prevalenza numerica dei Serbi sui Bulgari non era adunque meno -manifesta che neìla valle della Nissava, con l'aggra_vante che nel distretto di Viddino i cl ue terzi delle forze bùlgare erano o richiamati dal congedo o volontari ed il rimanente milizie senza istruzione di sorta ; laddove i Serbi a pparecchiavansi all'attacco .con un' intera divisione dell'esercito attivo rinforzata da un·parco d'assedio. )fa le loro forze, dal Passo di S. Nicola e Nieo·otin o ,. , distende\·ansi· per centoventi chilometri sul fianco sinistro della linea di schierament,o, pressochè isolate dal grosso dell'armata Nissava e separatene da passi difficili e dalle. nevi che li rendevano imprat,icabili, a mezzo novembfe. a colonne cli t rnppa ed al carreggio. Perciò doveano ope;are da sè, senza contar su relazioni ed appoggi di · sorta. La più diretta _congiungen te da Zai.ciar a · Viddin0 , contava una sessa·n tina di chilometri e questa appunto era stata più volte prescelta come principale linea di operazione ·dei S e~bi contro i Musulmani, perchè si partiva da una base larga, vicina e . protetta da naturali ostacoli qnali sono il fiume Timoc e la Planina di Goliema, Glava e permetteva u na g rande libertà di m ovi mento. Infatti da Adljè (in turco Oula o fortilizio) a 14 ch ilometri qalla linea di frontiera, i Serbi potevano o marciare direttamente con tro-la fortezza di VicÌdino e raggiungerla dopo nna sola marcia ordinaria 130 chilometri} o attorniare la città da :nord- ovest per la buona strada di Boinizza·Rabrovo.-S~ordan (40 chilometrì) attaccando la fortezza dalla zona più favorevole per le artiglierie che è appunto quella di Smordan- Inovo-Oapetanovzi, coprendo nello stesso tempo gli accessi d i Belgrado; o interporsi .infine fra la fort_ezza di Viddino e quella di Bielogradcich, _p rendendo · (I) 0TADSCBTNA. -
Volume CXXVI, pag. 508-509.
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posizione in Alessandro~o (Adljè-Pseqerzi-Blcian - 28 chilometri) sulla più breve congiungente con il . fianco sinistro dell'armata Nissava (1). Fu detto che i Serbi avrebbero dovuto far massa delle loro forze in una sola direzione, o meglio verso . un solo obiettivo ben determinato, cioè sulla più diritta via di Viddino; . ma si deve anche considerare che i distaccament i lascia-ti dall'armata del Timoc a mezzodì ed a settentrione erano scusati rispettivamente dalla prese.n,za di forze bùlgare a Bielogradcich, .che appoggiau-dosi alla foi.-tezza ed allo scuro terreno d i sip.istra d ell'Akciar potevano molestare il fianco ed il tergo degli assedianti di Viddino, e dai campi bùlgari di Briegovo , e di Rabrovo. D'àltronde i S erbi, nella :fiducia della loro superiorità nu merica, non esitarono nell'attacco fi:ontale e ritenendosi si.curi della fortuna vollero che fosse accresciuta da un accerchiamento del nemico da dritta e da 1'ìlanèa; ht quale manovra -soltan to avrebb,e costretto i Bulg:tri ad una completa ritirnta -e d all' incontrastato dominio della linea del Danubio, dalle foci del Ti moc ~ Rahovo. · Ma fn detto ancora che i Serbi hanno contravvenuto a principi ed a regole immutabili della strategia e mentre dovevano vibrare u na puntata a fondo, trassero invece tre finte deboli e corte ; ma la strategia non è fogg iata come le scienze astratte che hanno verità generali e fisse sulle quali s' innestano le teorie e da cui rampollano le deduzioni. In guerra è lecito e doveroso richiedersi i n ogni singolo caso del ciò che precisamente m eglio convenga di fare, e la strategia diventa allora l'impiego di un certo .senso di opportunità e dì espe . .rienza applicata alla condotta delle grandi operazioni militari. Se così non fosse sarebbe sterile l'opera del genio del condottiero e la strategia d iventerebbe una specie di régolo di Pol icleto. A.dunque la sola teoria scientifica n on conduce sempre alla vittoria, ma l'arte consiste appunto nella suà_esecuzione (:l) Bielogradcich-Passo San Nicola-Pirot, SO chilometri circa.
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SULLA GUERHA SERBO·UULGARA NEL
CONSID.ERAZJ ONI
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larga zona di manovra adatta alla raccolta ed alla reqms1zione, A dava modo di . osservare e prevenire l' avversario . per via della colonna volante che, in questo easo, avrebbe in · teoria fatto a'3segnamento sopra i vantaggi dell'opei ·(tr~ per
che dipende da un infinito numero di fattori politici, stoi:ici e geografi<:i. Oltre a ciò, posto che i mi'gliori ammaestramenti si ritraggono dalla propria esperienza, i Serbi coJ tavano guella di tre annì di gloriose e ·sanguinose ca~pagne condotte in quegli stessi terreni contro i Musulmani. Nel 1876 i Serbi aveano provato difficoltà non poche a far vivere e manovrare cinquantaip.ila combattenti nel cuore dei Balcani occidentali; ora cou più di centomila desideravano aver più larghi quartieri an che per raccogliere più estesi ed intensi i pretesi frutti di un movimento irredeutista della. vecchia Serbia in quei medesimi terreni dove, nel. decewbre del 1877, ben 36 villaggi aveano fatto adesione al governo dell'allor~ P rincipe Milano (1) . · Riepilogando, la rapidità e l'energia avrebbero co11dotto i Serbi alla vittoria, con queste stesse disposizioni iniziali, se avessero acceler~to il loro movimento, avviluppando la fortezza di Viddino da ~ettentrione o àa mezzodì. Da parte dei Bulgari doveva valere l'esperienza di Osman Pascià nel 1876. In questo concetto il capitano Uzunov, impr ovvisamente elevato ~1 supremù comando del distretto di Viddino, soddisfaceva nel miglior modo al proptio còmpito disponendosi davanti alla linea che doveva, proteggere, prima che magg iori forze del nemico si fossero raccolte per avviluppàrlo .o staccarlo dalla fortezza. Anzitutt0 ·premeva la d ifesa della piazz~ .di, V iddino e la libera ·navigazione per il Danubio, epperciò agli attacchi contro il fronte meridionale, attorno Bielogradcich, . doveva dapprincipio rispondere la semplice osservazione della colonna volante e la difesa passiya che· avrebbe. apposto la sna cittadella. · · L'occupazione del terreno collinoso fra 'ropolovizza e Bainièka, nelle adiacenze di Adljè, mentre offriva numerosi appigli alla difesa ~~tiva assicurava alla piazza di Viddino una (·! ) Trenla.sei ,v illaggi del dis tretto di Adlj è si sottomi$ero al Principe rendendo a.Ile truppe Serbe ogni sor la. di buoni servizi. (Guerre de la Sei·bie co11l1-e la Tw·quie, !8i7-78
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Belgrado , ¾8i5 - Pag. ~2).
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lìnee intei·ne.
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Fu così ristretta la _linea d i schieramento dei Bulgari èhe non ·r~ggiunse i 70 chilometri e prescelta la posizione di Adlje, con quel felice e sicuro intuito dei pregi del t erreno che dovea spingerli a scegliere (1) per la grande battaglia quella di. Slivnizza. La posizione di Adljè doveva far g uadagnare tempo ed opportunamente aumentarsi nel suo valore difensivo con n uove opere improvvisate. I Serbi che marciavano incontro ad essa, in una sola colonna, ·avrebbero dovuto perdere tempo per r iunirsi e vincerne la resistenza, e gli ostacoli del terreno avrebbero così compensata l' inferiorità numerica dei Bulg(Lri rispetto ai loro nemici. La certezza poi che i Serpi, in alcun modo, avrebbero potuto pa. ralizzare l'azione della loro flottiglia se non col possesso di · . entrambe le sponde del Danubio, la qual cosa era impossibile stante la neutralità dei Roméni, rendeva certi i Bnlga.ri che qualunque attacco avessero tentato contro A kciar e Lom .. Palanca, non li avrebbe privati di quel prezioso e continuo aiuto di quattro vapori e d i venticinque imbarcazioni di varia grandezza {2) che mantenevano le comunicaz,i oni con l'esercito di campagna e con le città bùlgare del Danubio; é in ogni evento sarebbero !:,tati garantiti dall'accerchi.'amento e _ dall'assedio del fronte orientale, dalla parte di Calafat, dalla quale erano stati più sanguinosamente colpiti i Turchi dai Roméni nel gennaio del 1878. Se poi, dal campo delle considerazioni puramente teoriche si discende all'esame dei fatti, allora si porranno in evidenza
(i) Una trad izione bulgara, accolta. anche dal capilano Benderev nel suo libro sulla guerra serlJo-bul gara del ·I SS5, ass~gna il mcrilo della scelta del le posiz ioni di Slivnizza, al capitano Nicl1Horov, ,lllora min istro clclla guerra, il <1u"le essendo appassionato cacciatore aveva avuto modo di conoscei'() cri a11prezzare eia tempo i pregi di quel terreno, r ispetto alla difesa della ca 1litale ,,cl Princ.ipato. (2) Vapori: A!essa?l!tro I . - Goltibcicli - Opith - \!z1·iv, ·
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CONSIDERAZIONl
altre circostanze per giudicare clella situazione dei bellige· ranti sul teatro di guerr.a settentrionale. Per impadronirsi della fortezza. di Viddiuo, o con attacco di vi va forza o con -assedio, il cor po serbo del Timoc fu accresciuto di un quàrto dell'effettivo dell'esercito mobilizzato. È bensì vero che la maggior pal'te di questi rinforzi proveni~ano dai r eggimenti del 2° Ba~do, ma è anche giusto osservare che i Bulgari, nel teatro d'operazione settentrionale, erano in eguali condizioni circa la provenienza, la qual ità e l' istruzione delle loro milizie, poichè nel distretto di Viddino i Bulgari non avevano lasciato il più piccolo r½tarto dell'esercito permanente; all'infuori di un centinaio di uomini delle truppe tecniche. Quivi erano state raccolte unità di formazione r ecentissima e quasi tumultuaria; uomini di r iserva tratti da corpi dilfer e:i~i, elementi disparati e · difficilmente assimilabili, volontari, riservisti, valligiani dell'opolcenie '(1), e questi ultimi anche di fede inceda, sospetti d'irredentismo ed in niuna maniera ritenuti capaci di sacrificarsi sul campo di battaglia (2). Invece le milizie Serbe del 2° Bando aveano · quad~·i permanenti di ufficiali, quantunque scars_i; ma le bùlgare non ne possedevano affatto , come non possedevano i quadri stretto.mente neces,sari per le truppe di riser va. Circa la disciplina dei riservisti Bulg{Lri .in confronto dei Serbi poteva sembrare più solida quella, dei primi; ma la superiorità numerica dei secondi doveva e poteva aver ragione di tutto. I Serbi si disponeva.no ad attaccare in tre gruppi distinti cinque posti dei Bulgari, formati con truppe di riserva che potevano essere sbarn,gli'ate ai primi colpi di fucile; di conseguenza il pericolo dei Serbi di essere sopraffatti separatamente diminuiva. Inoltre i Serbi aveano meglio distribuite le loro for:1,e e guarnito il centro della linea, corrisponden te al perno di manovra, con 7 battaglioni del 1° Bando dell'esercito, 2 batterie da campagna, 3 squadroni ed una compagnia del genio; cioè con 6000 fucili, 16 cannoni e 500 cavalli. .
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SOLI. A OUEllRA- SERBO- BULGARA. NEL I 885
Q ueste forze dovevano essère più che sufficienti per rompel·e la sott ile fronte dei Bulgari e colpirli decisa.mente nel teatr o settentrionale, qualora avessero voluto tentare in campo .aperto ed all'infuoi·i della cerchia della fortezza le sorti di una giornata campale. Ma quest'ultima ipotesi sembrava affatto probabile. . · Il capitano Benderev afferma che i Bulgari non aveano un pi;no determinato di azione, e che in un momento di in·Certezza r ispetto alle forze degli assalitori essi avevano de·ciso di apprendersi ad un'offensiva risolutiva (1). Ma la partizione delle forze bùlgare in due gruppi distinti, fin dal primo inizio delle ostilità, cioè quello della colonna volante -e della ri;erva. da una parte, lungo la linea Adljè-Bielogradcich (3400 uomini) e della guarnigione di Viddino e di Briegovo (6000 uomini) dall'altra, rivelano un preciso e de·terminato concetto di azione, cioe quello_della difensiva sulla 1inea èli Viddino-Lom Palanca. (i ) B E~ l)BnllV. -
Op. ci t., rag.
Op. cit., pag.
423.
(Continua). E umi:Nro BARBA.rtICR Teuwte 73° fanto,-ia.
(l.J Quasi t utti vnlacehi di origine. (21 81!:NOERBV. -
11 3
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ANNO XLIII.
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LA CAMPAGNA INGLESE A LT.A
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( l) F: 20 cl1ilo111etri da l'eseiavnr.
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per la successi.on~ .al trons,, Yaln~b-Kl~an dive~1iva l'~m~r~ ~enza rivali~ ed aprìva senz'altro trattative d1 pace coi potenti v1.cu11. La pace fo sottoscri tta il 2G rna.ggi.o 1879 a c+ancla~1ak, e sot~o un'app~iren11,a appieno dignitosa per l'Afganistan, essa imponeva m realtà al regno cli Yakub-Khau una vera tutela politica. Nessun territorio er; devoluto a.!!:l'Inglesi, cht, ritenevano solo le valli di K~n·rum. Peskin. e Sibi a t i tolo di occupazione militare àmministrativa, e n~n come.1)roprietà assoluta (1), . Nella sostamm la t utela politica si esplicava e prendeva vigore clalle seo·uenti importanti disposizioni : J ° Con l'occupazione militare-amministrativa, ment re le l mportanti t re va.llate ·erano tenute per ogni g'aranzia necessaria ad osservare i vicini ecl i lontani, era unito il blando e formale impegno dell'Ing hilte.rra di consegnare all'E miro 1'ecced_ente delle entrate sulle spese. 2° Nelle gole d i Kaibar e l\:Iilrni , le Termopili dell'Afgani$tan, gl'Ingfosi tenevario la padronanza assoluta, o almeno era.no_garentiti cli nessuna ·pretesa dell'Emiro. 3° Il. bo·overno ano·lo-indiano per le occupazioni milita.ri-ammi' h nistrative e per alti'. i t itoli rilasciava . un sussidio annuo di sei lacs (2) di rupie. ·· . . . . . . · . . 4° L'Emi ro dell'Afganistan,si obbligava d1 servirsi cle1 cons1gh dell'Inghilterra nel dirigere la politica es tera; di accog liere e tenere in Kabul, con relativà scorta armata, un resiclent,e inglese eh~ aveva facoltà di mandare in alc1mi eas-i. suoi agenti ai confini afgam; d i oo·arentire trat tamento onorevole e sicurezza ai detti agenti in. glesi ; di permettere cl1e fossero stabilite t ra Kabul e Calcutta comunicà.zioni telegrafiche per la valle· di Kurrum. 5° Il governo anglo-indiano si obbligava di garcntire la sicui·ezza d~llo stato afgano dalle aggressioni esterne (3) . Come si vede chiaro n.clnngue, l'Afgai1ista11. entrava completament,e nella ::;fera d'infhrnnza inglese, ed Yaknb:Khan d iveniva sotto
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FRO NTI ÈRA NORD-OVEST DELL'INDIA
La campagna degli anglo-indiani contro gli Afridi e · le altr e, tribù della frontiera, nord-orientale dell'Indosta.n è un al tro .atto ,di:; non poca importanza del dramma che si va syolg~n.do neff Asia da . J)arecclù anni attraverso gelosie· e 11011 ingiusti:ficate diffidenze cli due gra11é:li riazioni europee. Il coÌosso della terraferma, la Rnssia~ con persevera11za e co11tinnW1, di progra.mma ha · compiuto import anti conquiste nell'Asia centrale, spingendo il. piede i,n:vasore sempre più a mezzodì.. ... La r;gina dei mari, la fiera InghiI.terra, scorgendo la patente minaccia a.I suo grande Ìmpero delle Indie, non si , dà posa, non si stano.a· di parare ad ogni colpo indiretto, ed agm za . lontanissimo lo sguardo. Quando nel 1877 scoppiò la g tterra turco-russa le inguiet,ndini del governo inglese divennero assai gravi : tutti gli sforzi furono . diretti ad allontanare ogni pericolo per le Indie, ed ogni mezzo. parve buono per r in:forzare ed assicura.re i proprii interessi : si , acquistarono le a11,ioni del Gana.le di Suez e col congresso di Berlino del 1878 si occupò l 'isola d i Cipro. Alla fine dell o stesso a.nno·scoppjava la g nerra con !'Afgan istan,. perchè l'Emiro Scir-1~H si era rifiutato di ricevere una. mission~ inglese, e l'a.ttacco di .Alì-J.\:Iu~gid (1) il 21 i~ovembre per parte delle-. t ruppe anglo-indiane pr eludeva alle ostilità. L'Emiro Scir-Ali nel ±'ebbra.io del seguente 1879 morivaa Mazariscerif in viaggio tra i confini dell'Afganistan e del Turchestan russo, mentre Yalrnb-Khan sno figliuolo, a capo delle forze afgane , s i o_pponeva alla meglio agli anglo-indiani. Dopo breve lotta civile;.
LA CAMPAG.NA INGLESE AJ,t,A F RONTIERA N ORD · OVEST DEI.T.'INDIA
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(i) Allr> stesso morlo o 1iresso a 1>oco, stanno gli lnglési a Cip ro e gli Austriaci nella Bosn ia ed Erzegovina . . . . . {2' li tac t.fi rupie equjvale :-, ci rca 250 mìla l ire, cioi, a iOO mila r upie. l i sussidio lnglese era prirciò d i un mil ione e mezzo di lire italiane. .. . . . . , ('1) Con l'obbliga rsi gli Inglesi (L difendere l'Emiro da possilJ1l1 nem1c1 ~ste'.'lll non difenl.lono che sè merlesimi. essendo !'Afganistan il loro antem ural e tlell Jnd1a dalla parte n ord -est Ne~su n arti colo de lla pace di Gandamak i mpeg11av11 d'altronde a_i;a: rantiro Yakub-Khar-1 dai p,·op rì sn(ld.iLi ove si rillcllassero . .E questo'. dati .1 paesi e 1 costumi, lascia sempre nn a valvola a 1ie rta che in qualunque caso pno ser vire .... ,
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Al, LA ~·RONT IE!<A NORD-OVEST DELJ,' ! NO I A
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L A CA~IPAGNA I NGLESE
illm;o1·i~. apparenze il vassallo ed i l pnP,illo dell'Inghilterra. 'Da capo un'msurre~ione del 1~aese poco dopo obbligava gl'lnglesi a riprendere le ~rnu con1;ro gli Afgani, qnautunqne Yàkub-Khan, non colpevole, s1 fosse presentate in settembre coi. suoi fii,linoli al campo inglese di Kushi al genei:ale Baker : eo·li s'inchina~a(' 1· ,.sll·d o . . d } t l no. Un ambasciata inglese a Kabul era stata mass~icrata: lo Emiro abdicò, e gl'Inglesi minacciarono di occupare la capitale ed alt,ri luoghi im portànti. · · · Il moto religioso e nazionale p ropagatosi di tribù in tribù ~opratutto per opera d i Ej ub <:/t Mi1'-Afzul, Khans (2)' di Herat e Fa~·ah • non si c~lmò ~e~pnr~ r;o~1 l'Dccupa.zione cli Ka.b uL Ogni giorno corpi nnmeros1ss1m1 dr Afgam, ascendenti perfino a 10 mila nomini ~i cimentaron.o con. varia fortuna col corpo inglese. e la situazione si aggr~va~a, perchè le truppe anglo-indiane 1·im~ser o perfino bloccate m I\..abul alla fìu.e del 187[1. . · Mà anche questa vol ta l'energia è la. pen;everanza inglese trionfarono . . ·
Gli anglo-indiani rinsciro_no fìnah;1ente a battere gli indigeni al passo cli Ma.lekarid e~poterono liberare la g uarnigione del forte. Il Citràl, semplicemente P(otetto, fo c~nqtiistato (1 ). I
Il sistema ,.m ontuoso dell' Afga.nistan essendo nella sua parte 011ienta le molto intricato ha per gl'Inglesi un'importanza non seéondaria per la difesa frontiera nord-est dell'immenso Impero indiano. Sn questo fronteJa. r egione è costi tnit,a da due catene principali : a) J}lndu-Ku~h, che si protende dal Pamir fino alla rogione del Kabul; 71) I monti, Snlej mftn, che par tendo dalla reg ione Kabul ra.g-, giungono i confini nord-orientali del Behwistan. . Dft entrambe le èatene, ma sopra t,ntto dalla prima, si staccano numerosi contrafforti che fo r.màno val li ris tr ette e paurose solcate ~da impetuosi torrenti. In qneste regioni, in cni la, civiltit cosi tardi annunzia il s uo an-ivo, non vi sono strade rotabili., nè ferrovié, cd i pochi ed aspri sentiei·i presentano enormi difficoltii alle"_opcrn.zioni. I n queste con trade e scoppiata la rivolta, la quale quan tunqne n~m minacci per nulla l'impero indiano, ha richiesto l ' invio d i for7,e numerose alla frontieni nord-Òrientale. L'occasione fn data dai '\:Vaziris·, tribit dei mon ti Sulejman, che abit a l'alfa valle dei Tochi a snd d i qne.ll a del Knrrum. Nel·g iugno 1897 una banda di vVaziris attaccò nn distaccamen to inglese, infliggendo la perdita di una cinqua.n timi di uom'ini t ra morti e feriti. A' q_nest{) incidente che .avrebbe potuto rinuinere isolato si agg:ilmse nn al tro fatto inopinato. Le trib{1 clella valle cli Swat, (al nord di P iscia var) sollevat.e da un fanatico chiamato « Mad Fakir » fr,ilci1·0 vwtto, attaccarono gl'Inglesi nei loro accampa men t,i ,di 1\fa-. lekand, tagliando loro le comunicazioni con la frontiera incliann . Il gènerale Bloçid accorse in tempo, non tardando a respingere gli assalit.ori nell'altf), valle.dello Swat. ,. Questo secondo episodio d iede l'allarme a. tutte le t ribù afgano della fro ntiern, che ri.ccorse in anni con l'én b1siasmo musfm lma.no
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~:
** N~l 18!J3, dopo an te.r iori altre lotte secondarie con le tribù afgane·poste al confine nord-orientale dell'india, l'Jnghilterra aveva concluso un trattato con l'Afgauistan che stabiliva la non sovranità dell'Emiro · sulle tribù dei \,Vrt~iris, èlegli Afridis, del Gitràl. e del ~ohist~n, i cui paesi in gran p'a rte erano stati già occupati dagl: Inglesi.. Questi avevano :finito con lo stabil irsi nei. contraffort;i dell'Indu-Kushi e di Sul~jman e nei paesi delle triM debellate. Col trattato del 1893 si togheva qualunque adidentellato a con.t estazioni future con !'Afganistan, perchè le tribù anzi dette ernno in realtà indipendenti e tali si dichiaravano ed a:iferrnavano ment re l'Emiro le riteneva sottorioste a lui di nome. ' All'Inghilterra, senti tasi troppo debole sull'antica frontiera del · lnng? corso. del.l'Indus, ~ra riuscito cosi dt impadronirsi . dei passi · ( ·~ dei monti dar quali s1 •può entrare 11ell'India. Nel 1895 ebbe qualche importanza una spedizione i.nn·lese nel Citràl, per l'invasione di un Khan vicino che assediò nel f:·te della stessa cittit la. guarnigione e sconfisse un· dist,ic;amento di soccorso.
(2)
Khan
=
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(-L) La ,cam11a gna ingl ese nel Cilràl cosLò a.I go verno indiano 160 l~cs di r upie (1,0 mil ioni ili liré italiane). IÌ Cilrili i: il p,into militare più avanr.ato della vecchia fron tiera natura le dnll'lncl ia, distando da Pnsciaval' JGO miglia. Nel IS% si ga renti ;,Ile tril ,ù. traver,o il cni ter ritorio si va a l Citrill, la loro indipendenza.
capo
1
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LA CAMPAG NA lNGLE!:IE
Al.LA FRON'l'IERA N ORD- OVEST DELL' I NDIA
~i u na guerra santa, .si gettarono sui . o;ti . o·l ... . , '. . . . . fecero i Mohmunds o·11· 01·ak' ; . 1· "f~ . . 111t> es1 pm ,-w1111.. Cos1 'o . z,11s o- 1 "- n dr ed lt . . dosi di qualche )osto ·ino·l .. ' 0 ·. • · , . :,; . a rJ., irnprtq ronenT.r .b I ti e::se spem.a.lmente nella famosa "t1·etta d'
.r\.al. ar.
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1
Ka.ibar., oo·ia da. u~ p ezzo . , occupa.ta, come vedemmo da(•·l'I ·l .. · . .. ·, . co::sta,-a loro un sussidio ann,· 10 a·" l . ct · . ' o·l' ng ' • .1. o acs 1 rnpie J)a"' t '[' e::s1, . . e nou pochi ìavorì di r iatta.ment0 . d ·t· . Q·. ' oli; o n.g i b.: ndi., , \f. . . · '' .1 e8a. ueste « Termopili ~ d l 1 1:. gamstan costituiscono una .stretta d ·ffi ·i · ... . . . ~ ehe " ·d t . ' l. Cl. 1ss1ma all·attacco per n. ,a un volta.' occo1;re 0o-ra.· 11 ,8 ,,v . . , 1,. 1•1· 1'1 z · d · . n ·1·0 1 nomini e o·· d I ' ·1· ·e per n 1)rendere L a .. , .. tt . 1 . d . ,:,Iau e an it,a • • , .. :-swe a. e a.stra a dirett d· K·l .. e lnuga 53 chilometri O la . . .. . a. a .' a ml a P18c1a.va.r: metri . è tutta . .. .. _s11a i;nassuna altitudine arriva a 1080 . ' a go1111,,1 e ::1m110sità iu . . . t f d "'a i 200 . "00 . . .. '' cassa a . ra ne roceie a.lte . • · e 1 i) metn ed e :;emp16 . t . · instabili e pericolosi. ' co::; eggiata da due tone11ti Questa importante posizione str.ateo-i' c a in molti p t·: . l 0 pena 3 o 4 metri 1 · . . . . . · un ,1 e a.rga apr . , ec 1nco1 ru.nc1a .dal lato orientale del vill &o. . ~\.-~-~am, che a sua volta è poco lungi da J amrud l\ l'7 chilo~,.,,,,_w d1 P 1::scrnvar. Da Ja.mrud (1) ad Ali-Mu . .· l . . . . . . .etu da g ui. al forte di Lundi-K~tal l 7 chil;n::t~: con o~10 18 clulometn: di dal for te Daldrn sul fiume K· I l D . . ' ~cl et>u~le d istanza corre '1 rn. · aria. Qui termma la s l,retta.
T i-a, l·1 .fi ume Kabul presso i·1 passo d.. ){ ·1 Knrrum abitano ,.,.Ji Af·· l' ; . ': . 1 ~al)at ,..e la. valle del. m1,tura enero-ica: le at:1;: p_opolalz. wne HTectnicta e guerriera la cu i . ''oldat· d Il,., < • < I li l lll seco an li caratteriz:cano riei mig•·liori "' · • 1 e a, 1·e 0 ·1one ] '.h , · . tt 1: . . senza o· "': • ' ·, come tu e 1e tnbu barbare e semibarbare ." ' boverno nspettato, autorevole e temuto 1 .. a ·. . .) e d1 ·· · t" . , a v1.ta .1 saccheo·o-JO .· I,~p1ua cos ltmsce per essi un elemento cli debole· . ·h _o,., . o tardi ne uccide l'indiJ)e n den .za.. .· z7,a, c e 1nesto Glì A.fridis . · campo dai 9.0 a· 9."'. . . . · possono mettere m 1 tenti. Durante l'nltirr . . ' "" ' ...,o .nu1a combMco;nbatte, f · 1 ia campagna contro l'Afganistan molti di. essi . 'ano i:a e t ruppe ano·lo indi . '11 . ferente ed irreqL·ieto l' t .; .. 0 • tme_, ma 1 oro carattere insof' l rascmava a contmue d · . · . h . .. • lSBrlllOlll, c e obbliirnrono o·l'InD·l· esi· a. 'c' , . o '.". ' . n on all'no1arne pm. . (Tl1 Orakza1s abitano le montaP·n · .., tr·a ]' a lt o .r\.urrum T." o e y l t. , sud del paese tenuto dagli Afridi··::s. Co me ques . t·1, sono irrequieti. . \.O 1a ·' ae V
'
(lJ ,Jarnmd clhta IO ciJ il omcLri <la Pisciava r. J.u od i-Kotal l i.
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-turbolenti, ed ins ieme a loro presero le armi, dopo che i .loro vicini -;del sud, i vVaziris, si so1levarono. , Al tre numerose e piccole tribù si stendono tra il Kalrnl-Daria ed i l Panjkora, lo Swat e il corso superiore dell'Indus, e per l'asperità ,,delle montagne, le inestricabili foreste e le d iftìcoltà straordinar~e -di vit1bilità forono esse ben fortunate di pot,ersi mant enere indipen·d,enti. Gli Swatis, g li Arkaris gli Hassanzais, i Kagarrais, i Mohmunds ·~ g li J onsofzà.is vivono all'est del Ktdiristan, a specialmente alle falde della « l\fontagna nera». Questa tribtt non sono seconde alle ·,11.!ti·e già mentova.te, in fierezza e turbolenza: 11\fohmunds abitano più specialmente la regione d i Swat e Pan,jkora :fino al fiume Kabul ed al distretto di Pisciavar: sono format,i da circa 25 mila famig lie ,governate da due Kha.ns ·(capi) e pare che possa.no armare fino a 12 mila. uomini. Varie volte gl 'Inglesi dovettero mandar truppe contro ti,~tte queste t ribi'.1 g uerriere irreq_u iete e smu,niose di i-apina. Scoppiata la 1·ivolta dei 'iVa.ziris pii\ sopra accennata, nel giugno 1897, gl'I:uglesi avevano dovuto sul 1_Jrincipio nella valle dello Swat tenersi sulla difensiva per avere avute tagliate le comunicazioni e pèi ripetuti attacch i nei loro accampamenti. L'arrivo del generale Blood. i.n agosto Jnigliorò la situazione, ricaccia.udo a monte dello .Swat gli a.ssa,litori. Ma costoro, g_uan.t~mque dispersi non furono in. · qu al tempo battuti in alcuna occasione decisi va, perch è 'si attennero .:à.l n10todo ti·adizionale della guerriglia. Erano giunt e frattanto le m10ve della rivolta di Afridis ed Ora.k .zàis; ed il generale Blood a.rrest;ò la marcia cli inseguimento contro gli Swatis. Le t ruppe anglo-indiane in'l.pegnate a nord di Pisciavar ed a sud ~della valle dal K urrum non potevano immediatamente dare addosso .:anche agli Afridis, perchè assai imprndente sarebbe stato impegnarsi nella difficile regione della stretta di Kaibat· e con forze non riunite. Fu in seguito a tale giusta riflessione che il generale Blood. si tenne al piano, nella speranza di attirare ad J amrud. gli Afridi, -.e quivi combatt.e{·li. E questi, lasciati liberi di oper'are a dista..nza 5 sem1a pericolo, attaccarono i posti inglesi della famosa :;tretta ,e si ipipadron irono dei forti)1i Mande, A.li-Mnsgid e Lundi-Kotàl, -~he caddero nelle mani cl.egli as,,mlitori clopo strenua resistenza. Nei presidi assediati erano parecchi indigeni Afridis, che pa,ssati
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LA CAMPAGNA INGLESF;
al nemico facilitarono la caduta. Ed ecco in qual modo O'li Afridis sicuri alle spalle, si spinsero fino quasi a Jamrnd, senzt però scen~ clore addirittura al piano. Dal lato dogli Orakzàis la rivolta teneva iu posizione cdtica t,utti i posti inglesi dei monti Samn.na e del Kurrum fiuo a Kohat. Forti distaccamenti furono inviati in ricognizioi~e dal .2:enerale Bigo·s ·· . . . ~ D ' ma questi non ritenne prudente avventurarli nei monti Samana edopo scaramuccia di poca importanza ritirò le truppe. La ritfr;ta imbaldanzì gli Oral<zàis, cho prima inseguirono i distaccamenti e, con fortnnati aggnati inflissero loro gravi perdite, e poi attaccarono vigorosamente e presero dopo accanita lotta il forte di Sara.zari'. . I forti Gullistan e L ockart (tra i quali serviva di s tazione ottica quello di Satazarl) furono bloccati. La tribt'.1 dei :Maranzàis, della regione del Kurrmn s i era sollevata: anch'essa. L'incendio divampava dovunque.
·•
Il governo dello Indie di fronte a timta estensione di rivolta riconobbe l'urgenza di concentrare molte truppe ai confini, ed alla. fine di agosto le forze nnglo-indiaue, scaglionate su di una linea di quasi 400 chilometÌ·i, ascendevano a 37 mila uomini, così ri))art iti~ a) nella valle del Tochi, contro i ·waziris, 7500; b) nella vallo dello Swat., contro lo \'n.rie 1,,·ihù del Kokista.n, 12,000; e) a R awal-Pindi , sulla ferrovia Pisciavar-Lahoro, 5500 ; d) a Pisciavar e K ohat, cont ro Afri dis e Orakzàis, 12,000. Per la na.tlu-a e lo scopo della. campagna, che s'imponeva essenzialmente offensiva, .le t ruppe non erano sufficienti sn cosi larga fronte, e poco dopo si dovettero avYia.re rinforzi che fecero ascendere il corpo d'operazione iu segnito fino n 65,000 uomini ;;otto il comando del generale Lockart (1). La configurazione accid~ntata del terreno e lo penose comm1icazioni frapposero non pochi ritardi al concentramento delle for ze,. cho dovevano affiuiro dai vari punti dell' India per l' unico linea' forroviaria. che da Lahoro condnce alla frontiera afgana.
(l ) 11 generalo Lockart, cl,e era in licenza in Europa, fu cil inmato co n tutt,L so llec·1tudine a dirige re le operazioni dcll 'imr1ortante campagna che ;i prepara1•a.
ALLA F R0:,1'1' IER A
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Obbiettivo del coi·po di Pisciavar a nord doveva esser c1uello di proteggere la strada del Citràl e il territorio di Dir, sgominare gli indio·eni .,, clella valle di Swat (gli SwatiR), e punire in modo esemplare j :liohmunds. . Riassumiamo intanto gli avvenimenti fin dal principio. Il 27 luglio il campo inglese a ì\ialekand fo attaccato da. circa un migliaio di r ivoltosi dello Swa.t,, capitanati dal f~moso F~ldro matto• E s imultaneamente era attaccato il posto fol't1fìcato d1 Ka.kdara, ad 11 miglia da :llalekaud, JJla infrnttuo,;a.mente. Fn tagliato il tele;gra.fo. All'attacco del 27 il colonnello Meiklejon che era p~r r iprendere la controffensiva si vido schierati contro, sulle a,ltnre di fronte, gran numero cli P atham ostili ; ì\ieiklejon inviò uu distaccamento ad occupare il passo di Kakda.ra., e la ba,tt.'l.glia dnrò tutta la giori1ata prolungandosi :fino a notte. All'alba il colomtello teutò t~ualche car ica. di cavalleria per scacciare il nemico; ma quest-0 ingrossava sempre, e lo truppe impiegato in q nesto tentativo poterono a stento r ipiegare a Kot.'\.1. Così dopo il vano tentat ivo di raggiungere il for te cli K akdara 1 il 0'0 ,.:rno anglo-in~ano ave,a ordinato importanti rinfori.i, perchè le t ruppe ascendevano a1lperni a 3000 uomini, men lire i ribolli mont,anàri doÌlo Swat non orano mèno di 30,000. L a parte nord. del campo Lnndi-Kotal rlovetto essere abbandoJ1.'.l,ta,. riducendo solo a Kotal il concentramento dello poche forze, molte perdite n.veva cagiouato agl.'Iuglosi il combatti111e11to di Kakdara, dur~toquasi ,18 ore! . Il 29 luglio, non mol.esta.to troppo dal nemico, il colonnello :lle1 klejon fece co:;truire alte piramidi di legna ai quattro lati del campo, per aGce11derle in cn.:;o cli nn nnovo a~tacco 11~tturno, e frattanto gran parte dello truppe riposava, })er l'eccessiva st.anchezz.a.: Il nemico la sera stessa del 29 n.vanz(), e le piramidi fnrono dagli Inglesi ineencliate, illuminando he11issimo il camp~ fi no all'al~a. Il combattimento durò dalle 21,30 fìno a.11.o 2,30, ed 111 qne;-;t,e crnque ore i ribelli ebbero ·enormi perdi te e fu rono ro:ipint,i. Il Macl-Faki-1' ferito, fu trascinato nella fuga e salvato a stento. Contemporaneamente gli Swatis avevano tentato nn nuovo attacco notturno a Ka.kdara ma. non ,·inscirono.
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LA CA)l!'AG:\'A 11'GL g S~
Mentre i ri nforzi continua vano ad afflni re sul Ma.lelrnnd l' i11surrezione si all.argava. I Sarrazàis, l)ar te dei Gudaizàis e gli Has,,mn:_ zitis si. . univano agli .Swatis, sommando t utt-i a.ssieme a circ11 50,000 armati. Fu allora che i.l governo anglo-indiano affidò il comando di nn intiero corpo à.J. generale Blood, con la l" briga.ta del colonnello M:eiklej on e la 2' del generale Jeffreys. Il 1° agosto arrivò il generale Blood, e fa. sua avanguardia col colonnello Reiél arrivò,.in tempo a r infrancare gli anglo-indian i. che da poco avevano a stento respinto un'altro att.acco. U n distaccamento di cavalleria fo mandato a Shabkadar: ma esso ~·u sempre molestato i n marcia, c perfino arrestato, accer~hiato, ·s ì che pote a ~tento tornare i.ndietro,. lasciando sul terreno parecchi mor ti. Due compagnie indigene chiuse a Kakda.ra, eh~ si battevano da quattro giorùi erano in g ravissimo pericolo. Ji'inalmente, con più forte colonna, il 2 settembre si ri unì.va à sbloccare·Kakdara. Contempora11eamente alla d ivisione Blood a.van.za.ntesi da. ovest, c ioè dal Bajaor, opera.va da sud (da P isciavar) la divisione del ge· nera.le Elles. Quest'ultima ebbe in ·complesso 'poche scaramuccie .durante la sua a:vanzttta a Slia.bkadar (nord di P is~ia.var) verso la reg ione del ìlfaleka.11d : rna la d ivisione Blood, e specialmente J effreys ebbero traversie che meritano di essere descr itte. I l. generale Jeffreys cori la 2" br igata fu attaccato una p ri ma volta a!Fàccampa.rn.ento cli R ama t, con la, perdita di circii 40 soldati : g li assalitori r espinti, avendo ri piegato nella valle di un affiuen t~ del Panj kora, furono attacca.ti i l 16 set tembre da tutta la brigata che aveva per corso 12 chilometri fra aspri monti e . terreni quasi impra.facàbili .. :i\ fa dopo ripetuti e vigorosi- assalti condotti con energia e bravura fu impossibile slo~·g ia.re gl'i.ndigeni dalle loro posizioni che occupava.no con forze preponderanti . . La br igata. ripiegò, tormentata alla retrogùardia, con accanimento, dopo essere riuscita tuttavia a distr uggere alcune torricelle . improvvisa.te, costi'utte dai dbelli sulle roccie. Questa breve e s for tunata 01)erazione costò la. perdita agli angloindiani di 9 nfficiali e 130 soldat i. Lo stesso genera.le Jeffreys fu .leggermente feri to. Furono prese dai Mohmunds 1;11tte le salmerie. L'energia,, la volontà ferma di intporsi ai ri belli non mancava: non ostante qnes to atta.eco fallito e l'atta.eco di sorpresa della notte ù rnauzi, il generale riprendendo l'offensiva appena pot~ riordinare _
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AL LA FRONT!ERA N ORD - OVEST DE LL INJ>IA
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le sue forze, s'impadroniva. delle posizioni nemiche p ress0 Domodoka. Ma anche qui il nemico ritornò più ardito e furi bondo, e la ,\:>rigata dovet te ret rocedere. La b1·ig ata 'v\7 oodhause (1) dalla sua parte sopportava nn vigoroso ;attacco 1~el st~o campo trincérato, ed i ribelli più volte con un \'Ìvissimo fuoco d i fucileria tentarono l'assalto, g iungendo fino a brevissima distanza dell'ar tiglierùt: Dopo ben cinque ore di lotta nott urna gli anglo-indiani riuscirono a fugare il nemico, ma questa volta rimpiansero pochissime perdite; 1 morto e 19 feriti (2). Il. br~gadiere ·w oodha.use era ferito al ginocchio. La progettat a conginn.zione delle di visioni Elles e B.lood potè finalmente ese1ruirsi il 21 settembre. A q ues;; primo periodo d_i operazioni così poco fo r tunato succede il secondo, i cui risulta.ti si possono annoverare tra i buoni successi . Parecchie migliaia di Mohmunds tenevano il passo di Beclmaniti , ~ parevano decisi a difendere ad ogni costo la posizione. La divisione Elles, composta delle brigate '\Vestmacott e Gra.ves , il 23 settembrn con abili manovre della fanteria e cavalleria e splendido irnnieo·o il nemico. I Mohmunds .I:' o di arti bo·lieria ' riuscì a sloggiare .. non poterono nemmeno r ipiegare con ordine, e la loro r itirata. fu .adéiii:ittnra u na fuga. . Le truppe a.nglp-indiane all'indomani 24 occupavano già Jarobi, d 'onde era fuggito il famoso « Mad Fakir » o ] 'akiro matto, ist;igatore ccl a,nima. della rivolta nella valle di S,vat. La r ibellione che non fu schiacciata snl ,suo nascere ha resa piit accani ta, la lotta, ~cl il ritardo frapposto alla repressione è andato t u,tto a scapito della facile riuscita. Con ri f,arélo le truppe angloindiane in forze numerose eurono avviate 'fra quelle inospi ti monfo messo ad as~ai t~g·ue ' e il bo·enio ·e la bravura di ca1)i e !!.'regari ...., ... dura prova. . Prima di passare lt rassegna gl i ul timi fatti g uerreschi d i questa campagna, non sarà inutile fare qualche cenno sull' ordinamento delle forze anglo-indiane, che qui oome i!l tutta le altre lotte coloniali diedero i n generale così buona prova.. (·ll Il g~nc,·ale Olood, comandante (]ella cli visioni:, en; con la brigat,1 Wood liause. (2) Fu caratteristico in qllesta occasione il mezze> adoperato dagli anglo-ind ian i per ,po ter parare allo conseguenze degli assal i.i notturni , sempre preferiti da i ribelli. Alle 9 'di sera era stato acceso un enoi: me (alò· a ci rca ·150 metri dal campo del w nerale Bloorl, e la fiammata, tenut,1 .sem11 re ,ilimentata, ill uroln:wa su!licientemen te ii campo -9cll.1 lotta.
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LA CAMPAGNA INGLESE: .
Fino al 1894 le forze indo-britanniche comprendevano tre eserciti ben distinti, sotto la dipèndenza di un comando supremo, erano: a) l'esercito del Bengala 11) quello di Bombay e) quello di Madras
·1.corrispondenti alleti:ePresidenze
~
..
nelle quali è di.viso il territoxio dell'India inglese.
Il reclntaménto della forza di ogni esercito si faceva nell'interno. della regione, e ciasct1no dei tre grandi corpi aveva le sue tradizioni speciali, i suoi usi e costmhi locali, frutt~ della scrupolosa. cura. degli Inglesi ne~ rispetto delle consuetudini delle religioni. Tal.e, ordinamento, solido pil'.1 che mai, durò dal 1857 senza importanti variazioni 37 anni. , In confronto al non piccolo vantaggio cli questi eserciti ,pura, mente regionali i quali, data la ribellione milita.re in una zona si potevano impiegare con garanzia l'uno contro l'altro, non pochi· inconvenienti si segnalarono col progresso dei tempi e delle conquiste. Riusciva complicata la ·condotta delle operazioni per gl' inevitabili rita.rdi, divari e .contrasti: il concentramento di tntte le, fo rze sotto un solo comando supremo in caso di guerra grossa non era facile, nè tanto meno ne e'ra agevole l' impiego sul tea.t.ro delle operazioni. Non èta da trascurarsi la spesa eccessiva causata dai tre organismi fonziominti con perfetta indipendenza uno da.ll'altro.. Nell' foghilterra e nell.' India fin dal 1879 cominciò ad accamparsi ~ la proposta di fondere i tre eserciti, ma tale imperioso bisogno f11. vivamente criticato e combattnto da lord Napier, il vincitore di Re 'I'eodoro d'Abissinia e uno dei più autorevoli genei,ali inglesi .. Opinava Napicr che politicamente la ~agheggiata fusione in 1111 esercito solo avrebbe for!;emente scossa. la compagine dell'Impero. indiano, creando ad un tratto una brosca comunione di sentimenti od interessi fra le varie parti,del territorio: era in sostanza il suo. principio quello del « dividere per dominare». i\ia se nei tempi anteriori occorreva. tenere molto conto delle esigenze politiche per lii non sicura garanzia di ordine e tranquillit.:i, al!' interno: col progredire degli anni le esigenze militari dovevano, avere il sopravvento. I pericoli che poteva.no~ possono anche oggi sovrnsta.re all'India vengono dall'esterno,. più che da.Il' in temo; più
ALL,, FRONTrnRA NORD - OVEST D E L!,' !~DIA.
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in altri. termini, s'imponeva l 'impiego della forza .alla d' · lose msurrez1om. 1ir9babile t' . ·he non per reprimere gran .1 "' per1co . , , . f 1 1so4 si· l}otè venire alla conclusione, e s1 m1ziaron ,1e1a. e l O Fu cosi c 1e ne • • , • d b . ·t t . . 1 . .. . la frtsioue dei t re eserc1t1 d1 truppe 111 , o- n . ,an. l'Ono l avor i per . . . lÒ rip•trtito in 4 corpi. d'armata. Cosi gli niche in un esel'cito so ' •· · , . . d'ar· . . . r Bombay e Madras formarono ciascuno un corpo . ·eserc1t1 e 1 . . ll del Beno·ala e quello del PendJab t e o·li altn clue corpi, que o · o , . ·d , ma ,a; o , ., . . Qnesto r1gua1. a,,a si formarono con 1 antico esercJ.·to del Bentrala. o le ctn~~pe/·et:!.::i ~~-~~ate inegolari, consistenti in truppe indigene e 11·a e dir)endent1 ., so1tan t o d. a l. bo·overnatore o• vice-re.. ·d . . uca , ··a nat•· • 1 ,,an , ' ' .. , d t e 4 corpi , ·l . . f . "t bilito che fossero graclata,mente rnqua r~ e n. i 1~g ~se, /~ auesta lenta, assimilazione portò la dim1nuz10ne. gra·d ar mat,t. Q 1 t: . el '896 o'li irregolari erano 91 rrnla, a ,duale d1 tah e emon 1 · n ~ · 0 . .t utto il 18D7 sono 85 mila. . . . . ·t a· 226 000 ' . N l co1nplesso o·l.i Ini:desi hanno nell' India un es01 ci ,o i. .i: e · o ~ , . · , · .. . . . r' 111ih. ino·Jesi e Hi5 mila indiam, c10e un t er·zo . d1 . trupJ)C .. 0 ' / tom1n1 . v • . . , Q ··t . l}porto che a prnna brittanniche e d11e terzi d1 rnd1gene. ues o rn 1 ·t· del.l·' a ·rin"' ' potrebbe sembrare non t roppo ada.tto per ,.;,ista t' e necess1 debb·t . .· . , d , in p·1ese conquistato, sembra m pra ica non ' · . 1ese, la, . qua.le ~·prn . euza d' 1cm ' pericolo per la nazione ing • ha ' avuto . . , .~erre 1 a L . . • t . 1 f deltà. e la d1sc1{inora frequenti occasioni di spenmen ,aie a e . ~) , d'iane considerat e complessiva.mente ("" . :Plina cl.elle .sue truppe 111 .
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' I' 't .. ' . o a()·l.i,avvenimenti. :\>l ouuam .o . , , .· ,. nella valle dello Swat cominciarono nel Durando le ope1 az1om . . . . a· insinuarsi gravi preoccupaz1om sul lontano p1eP"Overno m iano a ' · . . · . t t ·otte le ,o. cl : cl 1 Oitrà.l · cli cui mancavttno notizie per essere s a .e .1 . s1 io ~ . , . t 1 o· . fiche Assai difficile sarebbe stato nusc1re ad .comnmcaz10n1 e e,:,1a . . t . 1 I . -, O' o .. . . , . ... a nella piazza., ove ne fosse na o l .n:soo.n ' mvrnre s_occoisi q . . M· l l cl era pra.tio·iacchè fino a quando vi erano r1bell1 nel .a e ran n.on ·;abile la via di Gilgit.
. 51. ·1" . no . di trup()e, dell ' impero, truppe di feudi prin(t I Le forze rego l:i.n comp~'. ..,od 'iCllne altrA truppe speciali, comi\ <•olontari, ri,cipeschi a.I soldo rtell' lnghtltc11a e a , ,
. . . l li· .· lt· "onerale dell'India la propurzione delle tru pr,,i (2) Nel 1857, al prmc1p10 (e . ,t i.1vo. ,1."' ' ' . ,e ra cli .r,5 mila inglesi e 350 mllr, indiani, ·
,~erve, t'cc. .
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L A CAMPAGNA I N~BSR
D'altronde, angmanclosi il governo che i ribelli della linea dello 1:,wat potessero in due, mesi essere schiacciati, si poteva in seguito pensa.re alla bloccata g uarnigione, che si so.pevii avesse v!veri suf. Jicienti per altri otto mesi . Durante l'attivo lavoro per l'apprestamento della SJ)edizione Loclrnrt contro gli Afridis non mancavano altre notizìe grM·i snlln, situazione generale.Alla fine di ottobr e erano in_ri volta g!iSciamannis e minacciavano di saccheggiare Kurrum. Molti Afridis, pronti a resistere ad ogni costo, spedirn.no in· lunghissime carova11<7 le donne e i fanciulli t\ Ning ralrn.r, do...-e ora giunto profugo il Mollah Hndda,. sconfitto al campo di Bedma,na.i dalla divisione E lles. E nientre i Mohmunds, che. sembrarnno domati (1), oontinnnvauo rencle1:si J)OCO alla Yol ta consegnando armi e denari al generale Jeffreys,. non s i fa.cova straclti a.lcnna lusinga che gli .A.fridis e gli Or akzà.is accennassoro a calmarsi. Costoro aveva110 perfino rn:i.ndate loro deputazioni all'Emi ro dell'Afganistan a .Tala.labacl per otten ere appoggio e J:>rotozione, ma fnrono scaccia.ti gli emissari foori del territorio ii.fgano. , L'Emiro inflisse per sno conto con nn proclama la multa di 1000 rnpie ad ogni afgano ch e s'immischias!'le nella ribellione (2). Non manca,·ano fra le · contra.rietà senza numero alcune notizie che attenuassero, almeno 1)el momento, la gravità della situazion e. Gli Utmans consegnavano fucili in gran copia por ottenere perdono : i Tanas, i Ranas, i Ramizài.i e gli Abinzàis, trilJL\ d i 1fra destra. dello Swat, pagavano umi multa di 8i5,000 rupie. Ma, come se fosso i;critto che accanto a buone nuove dovessero sorgere sempre dei fatti spiacevoli in questa laboriosa campagna., il generale J offreys il 30 sottembre subiva a.ltro pol'dite. La. sua colonna si a;-anzò da. ,fa.maga,t-Killa contro i dnc villaggi Agràk e Got. v icinissimi tra loro : il nemico, a.nuuont.1.nte a 3000 uomini ad Agràk, feco un astuto stratagemma di nascondersi nella metà del villaggio, e a. notte alta sorp rese la colonna fiduciosa. Vi fu accanimento d'ambo le parti, ed J effrcys 1·i.uscì a rimanere padrone nel villaggio scaccia.ndone i Mohmunds... Ma parecchie vittime costò questa sorp resa
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(Il Fioo a tutto settembre i Mohmunds ebbero la distruzione di 30 villaggi e luoghi ' fortificati, e la conosca del grano di riser va e della loro ul tima raccolta. (2) Gl'lnglesi, per essere in buoni rapport i con l'Emiro dell'Argnuistan da 1,ssi stessi collocato su l lt'Ono, gli pagano un sussidio di 2t tacs di rnpie all'anno, cioti 6 milio11 i di lire italiane.
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:souo-ovi;ST OELL' IN DIA in .queste operazioni il generale a "li anglo-indiani'!. 'EYide1~ temente . J:ffreys uon ehbe molta fortuna . c1·, . e del «enel'ale L ockhart · t 11' aspettata spc uiiou i:, La. re::ns enza a • · . . . . a timore anzi con la spenel Tyrah si preparava d.f\l ~at~v~ ~~n z. ' . n· a d l. dannegcriare assa. 1 gl mvatsou. ·•- Sl· ro.v h"col o<>ono nella ,,alle di 1a z . . . v.., costamm inc1om1..a Gli Orakza1s con · · . ·l ·udi'nni·. i l\fomuzài1::, for. l ' [ g··o ao·t l 1 ano O-I Kanki per chrnc ero 1 pa :,; . e ,.. , i:; jo'lia ad ovei;t . · rafforzano a Sadorn, ,J m o · tificano I1a loro go1e O :;i < •' •• da<Yli Oralomis, tenGl. Ai·11 ··d1· s ··e1)ar i~1 mate11a.lment.e . o . di Ka1bar. l · · , " ' ' " dono a,11ch'os:;i a. Kaibar. . . Ka.ilrn.L' sono così in vericolo Kurrum, Samana ed aH:.n parti del Al.l,A
FRO"Tl ERA
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da va.rie direzioni . di :-.Jridis e Ovakz1\.is si presta.va alla.. In una g rande assemblea . . . . 1 Corauo che se una. ·1 1 nne "'rnramento :;n ' fìne di settembre l so e o . . ·l ·l' con. <rl'I:no·lesi . . : d . ,,.1. i ribolh ,·emsse :l( acco1c i b ., ' delle tnbu o Cl e uµp . , • t t' o·l' altri. Si convenne per. . cl . ...0 domandarsi J)el ,,n 1 b 1 ' . cl. l'ammst1a o,o~" . . d ll'I 1am ch è avesse fa.lt,1. accor l fino cho fosse dichiarato ne1mco e s per proprio conto. . ' h. d . tendere la ,:;pediziono del 'l'iràh~ Ed eccoci entn1.ti noll ortQ , e a at . •eS''e 1·1·"'oh·ere irrn,lì llarte del ))roblel\1a. c h e pareYa do\ " · .,
*** . 1 L 1 t v1·et he conclott,i non meno .. <>·l .. ~frl.clis il !!onera. o oc rnr a ' . . . T eeuuo.., O le OJ)eraz1on1 mi io·cnera11· e 11e1· t11ttc '· 1 l i.
.
·
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di 35 000 uo111 rn 1 , co1 ' ·· GO 000 nomillÌ. . , r T t r.e nolir'1udia riscendeYa,no gnt a ' .. tan le forze mo 11 1 a , 1 . 1d.i~uo la. sodclisfazione d1 . l «overno ano-1o-n Non era inancata. a " . R ···i.11 ,;pièL, vive e sinc.crc prnffer to cli . da. parecclll suoi aJ" · l ncovere ' ' d l· J . d. tedele attaccamento a.1 c. o.. 11 61. IlI"ovn. n on nù J)a, .1 aiuti ClO C 0 a ' . · · · d 1 "'0 \"0l'llO . ' . llI . ·, 1 di Gwalior mi;;e a d1sposrn10~0 e o , mrnaton . Il ;; aii1,J~ i . • 11 a· Ner)al offrivn. al Yicere . 1 o ·ito d1 fieno que o J • tni:,to il suo cc.p :; , ll·1 i·e1l1·ossiene e o·ià ai. primi , . t per conconero a , ' "' . , batteri a da montagna a rno,1:c1e . tutta la :;ua a1ma a 1 . l' ttohrc aveva mane tti,,~ una sno. ' el o . . ""·iuno·ere la spedizione L oclmrt. . . for7,,~te p01 me.,, 0 . _ 1. 10 contro gli .A.frid1s fosso 1 1 · t de,-a cl1e a "pc< z ne ~ ·l\Iontre si at en . . K 1 " ·1 o-rosso dei l\1ohmuncls sem·t.11·e cla. P1scrnYnr a o ia, i i ., , 1 pronta a. pa1 · . • . t' anto che il .Q·eLLerale .1!,;l es . . 0 e1. lo meuo t,ra11q111111, ~ . h r a110 arre::i,. }l_ . t·· ,, toroaro a Pisciavar. I ribelli .· non J?encolosn <l.i po o1:;ci1e . . . 8~0 l\te1Jne 1070 f ,'li alcune n.lt,re armi vano e o gli avevano consegua.to nei ' • 0
LA CAMPAGNA I NGLESE
A l.LA FltUN 7 lBH A NORD-O VES'l' . DEL!.'1'.'<0lA
scfo,bole, gli pagarono un tributo cli rupi.e 15,000 e gli avevano fornito vi veri e granaglie J)er 50,000 rupie a titolo di multa. Restavano frazioni d isper,,;e e poco numerose di Mohmuncls da, v unire; · v'erano Bajonri-.M:ohmunds, che uniti ad a1tri ribelli ven uti dal territorio clelFErniro dell'Afganistan (da cui erano stati ,scacciati) sembravano dispost,i a non cedere. I Bajouri-lVIolununds, attaccati dal ~enerale J effreys, erano bat.tnti con la perdit.a di 350 uomini, più 120 feriti. Al campo trincerato. d i ,Jamagat-K il la si ripeterono , numerosi .aJlarmi ,
~-.. della loro stessa t ribt'.t; indi_ si unirono 8:gli Oralrnàis a.ttaccando _,J.'i fo rti ino'1esi e i villa,ggi a.Ha frontiera , cli Kohat . · « Per qu:stc offese il g 'O\,erno sospende i sussidi accordati in · · '<< passato, pronto :J rinnovarli solo se lo crederà opport.uno. Sotto « ff rnio comando il governo · mnncla fo forze che giunte nel cuore . ~ del vostro paese detteranno i patti per la vost,ra sotton,l issione. « n Governo non ha intenzione cl' infliggere danni no~ neces ·« sari alle tribù, se queste si assoggettano subito a fare ammenda . « e a riparare al màl fatto. I pa1:ti li detterò in un'acluuan:,;a, ehe · « tenò a Tirah. ;< Sono a ntori:,;zat.o a costri{1gervi all' adem,Pim13ni;o dei vecchi « 11a t;ti e ad aggiungerne dei nuovi e più gravi se qual?he tribò o -<< parte si opporrà ai , miei ordini. Not:ifi~o perciò a tutti coloro ·.« che desidera.no vivere in pace con mc e salva.re il loro paese ..« dalla rovii;a, cli affretta.rsi all'obbedien,m; solo così s.i libereran no :« presbssimo cl~. ogni ulteriore occupa:,;ione inglese. « Og ni resi~tenza ecl opposizione alla mia ava117,a,tlt ::;,wh seven't·-<<. mente punita.. » · l\falgrado il chiaro ed. energico i)roclama, si aspettava. dai non illusi aeca,~1i ta Ia resistenza. :Mentre i l generale Locka,rt att.encle ultimi apprestament,i militari per m.tH)Vere verso il 'l'irah, da Koha.t cominciasi a constatare q,w.1,che buon effetto del suo proclama.. I nfatti : la d iscordia comincia, a · ,.serpeggiare fra. le trib_ù e va.rie cli esse si staccano dal grosso, alcune , decise a battersi 11er loro conto nei propr i paesi, alt.re addirittura per rimanere· neutrali e sal,v,we così. il loro t.erritoriò dagli orrori .; della gr1erra.. Gli Aclhms, per esempio, più vicini a Kohat, decisero a ,questo scopo di non mÒlesta:re gli Inglesi . Solo gli Orakzàis si mantenevano a capo del par tito dell'ostipazione; essi dal 14 ottobre occupavano le alt,u1·e di Sampagha (1) ecl ,ma m.onta.gn(t, all'ovest della, valle cli K lumgha. . , Su altro terreno propi'zio un l\folla.h (PowindaJ) continimva a. sollevare le tribù del la, valle del 'l'ochi con hnon successo, ·perchè Ìll . :finen tissi mo nella. contrada. Altrove anc~ra. dei l\!Iohmunds non si parlava più, t utta l'tttten...zionc r.i volgcndo;i all'imminente ~vam;ata del generale Lockart.
Intanto se le frequenti e sanguiuose sca.ramuccie toglievano ai tt~rbolenti nativi_pareechic vite; non meno san$'uinose erano- le perdr!,e clegh anglo-indiani. · · · · Fino alla m,e tà di ottobre i so li Inglesi rwevano a lamentare dal principio dellà. campagna ; Ufficiali mor ti 14, feriti H4; Soldati mor t.i 1,90, feriti 580. Non entra.no nel conto le perclite in nfficia.li e solda.t,i indigeni, ,certamente superiori a, quel.le di inglesi. Per dar principio alle 9per3:zioni contro gli Africlis nella prima decade di ottobre tre colonne inglesi era.no partite da Pisciavar verso i l passo di Ko.hat comaudat,e rispettivamente dai o·enerali Ralllilt,_0~1, \'Vestma,cotl; e da. Rempster; erano tre miglia da per~. -corrersi m due marcie perchè la stra.dii difetta d'acqua.. L e colonne furono equipaggiate con abiti da inverno e portavano· provviste da .cleposi.t.are a. Kohat per un inese,. · Gli Orakzàis il 12 ottobre decisero in :;olenne aduna.mia la.' lotta a.cl oltranza e minacciavano Jarnrnd. Essi, Ùùiti ai Bamìls ed. ai .Sakka, si rinforzarono I in masse nltmerosissirne, mentr·e i Gar-, . Dr:tkzhis e i l\fanmzhis osservava.no il fort,e di Sl;i1~vari sulla, strada -di Ku rrum. ·
,\ .
Il genera.le f,o<;lmr t diramò il seguente procla11ta a queste tnbù ; « Nell'anno 1881 gli Afridis del passo di Kaib:.ir acce1,t,arono di ·«. imvegnarsi col govemo inglese pel nia.ntenimento dell'ordine at·« traverso il passo; di punire le aggressioni che aeca,deva.no ; d i '<< fornire uomini per soldati e cli asl·enersi· dal commel;tere offes~ . ·« nel territorio ing.lese. . « Ffoo a.I mese di agosto q uesti patti furono assai fedel~ieute ·« osservati : ma. nel mese successivo essi ruppero la. fede attaccando « e saccheggia,n_clo fort.i e post.i di polizia che erano tenuti da, soldati
(l j 11 pas~o rii $amp:,gha é a nord-ove, t riel forte l.ockarr., ha l'al l i t.ud inc di circa ~ 000 m. ed 0 l ,int:p10 1~ mi;.:li:i dal r, ,r t•l r,ul l'istan. I ! passo mette in comu~icazròne la
•,vali~ i!el Kh,,ngra co l panse rleg li Orak zili-Oiral>. a J ~
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ANNO \ L III.
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LA C,\Ml'AùNA l~GLESE AL L A FIWNTrnilA NORD - OVEST irnLL'I NJ) JA
Ecco inta1ùo un sag·gio di r.isposte al proclama del ·capo della:·, :,;peclizione clel Tirah._I Mnssùnzàis mandarono un messagg.io del seguente tenoi·e : « Il Governo ha agito tre volte da tiranno : « 1 ° cessando la provvista. del. :;al.e; 1 « 2° prendendo possesso del versante dei monti Sa.mana dal' « quale non è ·più permesso l'accesso a n oi; · « 3° impadronendosi cli. t utto il 1>ae:;e del. Kaiba.r';, « Se il Governo cessa da questi t1·e att-i tiranni.ci, noi. resteTemo, « con esso in pace, e dovremo avere il. sale . a.J. prezzo di 4 •m.ondr;.· « per rupi.a.. Inolfrn si deve evacuare il Samana, si deve riconoscere, <<" nost,ro i) K.aiba.r,· e il Governo non s i deve mischiare· nei nostri « affari. » In sostanza., v'era dell'esagerazione nei fatti cla costoro imputati agl' inglesi, perché pare che la. forniimra del sale non fosse mai . cessata, che il Kaibar fosse stat.o :;empre tutto qua,nto in mano, degli .A.friclis, ecl. in ultimo che l'ocQupazione elci Sama.na, data,ta da,. parecchi anni, non avesse mai a.cl r~lcnno impedito i_l libero ti:ansito •.
Il 17 ottobre da, Kohat partiva per l'internb la 1" brigata cornan- . cla.ta dal colonnello .Jnle (1). La 2" col generale Symons s'a.vviò il 18~. ecl entrambe ebbero v.er obhiet.tivo Shimw,w.i ed usterzà.i-Kat1ger. Lealtre truppe partivano fra il 21, 22 e 23 ottobre con l'obbiettivo co-1 rnune alle prirnè due brigate, 'l'irah, nel cuore del paese degli .A.frìdis.. Le prime avvisaglie. I ribelli, che tenevaùo il ponte cl.i Dargài e minacciavano cosi· d iret,tamente le str:Hle di Khangra-Kotal e Karappa,, élopo un vi·vo, caimoneggiamento ne furono sloggial;i il 18 dagli ang lo-incliani,. proveniei.:iti cla Shimwari. 1'1~ distrui:to il villaggio Darg ai e alla. sera, si demoli rono le opere d1 difesa preparate presso al JJO-nte dal n ernico. Il rombo del cannone a,veva fatto accorrere nel vomerìggio dii sorpresa su di un fianco un grosso partito di .Afridis, che fu a stento. respin to dopo un accanito combattimento corpo a corpo.
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Due squadroni di cavalleria, spinti in esplol'azione su -Tarnrud, cadevano in un'imboscata, libera.ndosi a stento con precipitosa l'iti: . rata. Il nemico si addim.ostrava fin dall'inizio un duro avversario. I l passo cli Sampa.gha· aveva,attirato più della metti di forze combattenti di questi indomiti Afridis, che cosi;rni.vaiio allo sbocco della. stretta trincee e fossati. ' Il mattino del 20 _ottobre la 2" divisione comandata dal generale Biggs si av~n?:ò i,i.1 K.arappa. contro i ribelli, che appostati all'ovest della posizione, la t enevano fortemente. Dopo un primo attacco durato 4; ore nessun vantaggio poterono ottenere gl'. inglesi, ma più tardi ad nn seèondo tentativo con impiego più accanito di forzo, il nemico fu sloggiato, e la _divisione bivaècò la notte nella posizione nemica. Fu questo il combattimento cli Karappa, n el quale contro gli anglo-i~diani presero parte circa 12,000 uomini; erano gli Afridis del Ramandàn e di Kangarboor, ed il corpo dei Gar-Orakzi1is. Componevano il corpo di questi ultimi i ,J\famuzàis, gli Ali-Sherzitis e gli Alì-I< hels ed nn contingente di l\iibistis. Sta.zionava a Kangarboor il nerbo delle forze nemiche, e ment re primi 12,000 ribelli ripiegava.no nelfa valle di Khanka, all'ovest i di Karappa, i l generale Lockart poteva giungere col sno corpo a Karappa stessa ~enza soffrirne molestie. . In questo combattimento, data, la conosciut a abilità nel tiro dei ribelli e b. posizione coperta éla essi t.enuta, gl' inglesi ebbero _perdite assai ' maggiori degli Africlis cd allea.ti, che contarono soltanto 45 morti e · l.00 feri ti. Dalla parte degli anglo-indiani si ebbGro perfino ,due cornpa.gnio completamente distrutte t,ra mort.i e feriti, clman te la fog a di ben quat t·,ro assaJti. Le tre batterie della divisione Bigg;, avevano spar:1to 1100 colpi con perclite del nemico assai dubbie, dato l'ottimo appostamen to t ra le roccie e dietro i san[Jars (l) cli eirca m. 1,30 di spessore. È ·caratteristica la. tattica di questi fieri nemici, che d_opo una vittoria predilige le schiopettate notturne nel campo o adèliritturà gli attacchi di sorpresa. Ora gli. Orakzà.is, ora i Mussuzàis e l\fanmzàis non lasciano psissare nna not.te senza darsi n.l loro divertimento. Il camJ)O di Karappa fn varie volte attaccato, e sempre di , notte. Anche gli Afridis il 24 ottobre bersagliarono per cinque ore
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( l/ 11 gencr,i le Ì1 an1illo:1 cr:t caduto da i'~ra llo fratlnraurlo~i una gon·)\ia. Ma· H co- lonnello Juk, che teneva il coman,io inte.rina le della brip l,1, la;d,l\"a poco dopo lt, co ·1nrulo cl i rpie!la 1Jr1g-,ta per ,?., ,er,, gi unto ,11· ~amp o il g~.,··r:ile 1,n:;ad,: re 11:lrt. (IJ Sangars
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trincee, mn riccioli, fortini.
ALLA Fl<ONTIErtA N ORD-OV EST DELt.'JND IA
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LA . C,\_Mf'AG).A !NiJLJ,;SE
filate il cctmpo ingle::;e dai n~ont~ circostanti, infliggendo alcune perdi te in uomini e cavalli. Nella terza decade d i ottobre la situazione è a questo punto: le t rnppçi inglesi restano iner ti aì campo di Karappa, occupando le · montagne circostanti da cui i. ribelli. tiravano al ber.saglio. Il nemico ingrossa di g iorno in giorno al passo di Sanipagha, e si aspettano vettovaglie a Karappa per }Jroseguire l'avanzata e sloggiarlo. A Sa.d da si uniscono in forti e numerosi gruppi i Mamuzài8 ed i Mu::1::;uzà.is, decisi a piombar e su Kurrnm .' Ma il generale Lockart alla fine del mese con slancio suiwemo e brillante i mpiego di 36 pe7.zi d'artiglieria (3 batterie da ,montagna) rìusci ad. impadro~irsi di Sarnp:igha scacciando fori.osamentc gli A.fri.di:;, che nella r.i tinita incendiarono i villaggi Orakzàis e le pro, viste cli grano di costoro. li generale passò pure la gol~. di Arkanga con poca opposizione e {ì 2 novembre era g ià dinanzi al paese di . Tirah, dopo appena cinque giorni dalla partenza da valle Kanka . . Gli Afridi::; e il g rosso di altri ribelli si portavano a conceutra.rsi nelle valli di Bara e ~{ajpul. Il combattimento di Sampa.gha, che costò minori perdite di Karap}Ja agli Inglesi, dimostrò qua;H,o fosse importante il concorso giudizioso dell'artigl,ieria, che questa volta decise della giornata demoralù,1zando addirit1;nra gli Afridis. Non r estava che compiere l'opera cli c9rrezione e repressioue, seminando dovunque lo sgomento: ed i l genei·ale Lockart avrebbe certamente rii,dot tata là s1Ht vecchia t,att,ica di. r ipal'tire le forze fri. numerose colonne e scora.z_zare pel paese giungendo ai fianchi ed alle spalle del nemico, incond.iaudo villaggi r ibelli e distruggendo le provvigioni. :f rat,tanto, in seguito a.l combatt,imento ed a l]a. presa di Sampagha il genera.le Lockart so:;tava a Maidau per le dif~colta del vettovagliamento ; la lunga linea di r ifornimento da Shimwa.r i a Tirali cliven tava sempre pii1 d iffici le, . quantunqne ben guardata · da.l.le imboscate. Il nemico r iprende le sorpi·ese e fucilate nottume, che non si riesce ad evitare da, parte degl' inglesi. Nell,l valle d i Knrnun il genera.le H ill aveva uno ,;contro i mportante al villng·ggio cl.' Issar, r iuscendo a battere il nemico infiiggeu·dogli perdilie gravi. , In. vn.lle del Toehi il generai.e Birds marcia va il D novemhrc fino a Dalt,1-K hel, por tando via il Khan-Sadda ed alcuni capi JYiadda.: Khels in os tnggio.
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Non mancarono in questi giorrÌì pit\ o meno fortunate sorprese dei ribelli sulle carov;ne. Al pa.sso di Arkanga cadde in una imboscata un distaccamento di quattro compagnie che scortava.no vettovao-1ie e munizioni. ·c+J' inglesi riuscirono a stento a respingere i m1;nerosi assalitori, ma dopo aver perduto 12 casse di cartucce per 300 uomini, e molt i cavalli col ca1·ico. F u assalito, ma inv'ano, i~ passo di Sampagha.. Fn a.tti,cca_to ~ preso nn co11-voglio di cm~1melh diretto a l{aravpa.; all' indomn.ni m nn nuovo scontro alcum cammelli furono r ipresi, ma senza il carie~. . Un altro combatti mento sanguinoso ,ttccacl.eva ~mlle alture eh Km·mann , occnpa.te dalla colonna del generale Hill. Il 10 novembre gl' ii,glesi ne Arano tlcncciat i, ed il nemico rioccnpa.va la 1mpor tan t,e strada, assa.i stretta e diffkilc. . . Nella valle del Tochi jl clima. micidiale e la J)ossinrn. acqua toriTlent.ava.110 le tì·nppe, infliggendo loro perdi te nnmerose viì1 che guer ra colle trib1'1. ' Si attivavaJ1o febbril mente cla.g l' inglesi fortificn.zion i a Chakdarn., n, Malckand e a DargivL. AR.:-IOLl)Cì :NICOJ,J,T'rI-.A LTIMA!H c<;pilan.o G9° (an.leria.
CConti-mm.).
-$ L1 SBARCHI. lH CORPI 0 10PERA7.IONE SO PRA COSTE NEllICHZ
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IX'rl{ODUZIOXE .
GLI SBARCHf OJ CORPI D'OPERAZIONE S OP R A
COSTE
( Tratlu:.io11c d«ll' /1i[J/e sc con note) .
NEM ICH B L a questione degli sbarchi di corpi di spedizione è in sè ,eosì complessa _e dipende da tante e tali circostanze e da .f anti particolari di ogni genere, che riesce difficile il riassumerla in breve. P er eonoscere esattamente le cause di buona o cattiva :riuscita delle singole operazioni, oltre alla sola esteriorità degli avvenimenti, è anche necessario di considerare la situa;?;ione politica, le reciproche condizioni di dominio del mare dei due belligeranti, il carattere delle persone che ne reggono il governo, quello del popolo che tenta la spedizione, il prestigio e l'autorità del governo s_tesso nelle relazioni interne ed estere, il carattere personale degli ammiragli e g enerali cui_ viene affidata 'la condotta della spedizione, il morale e lo stato di salute degli uomini del corpo d'operazione. 'ru tta queste cose debbono essere accuratamente vagliate per tenere .il debito conto della influenza d a esse esercitata. · Aggiungendovi poi la parte grandissima dell'imprevisto, dipendente da circost.anze geografiche e locali, e pensando .al peso immediate:> di queste circostanze impreviste ed imprevedibili sull'andamento di operaz ioni di simil natura; già così delicate per loro stesse, si comprende come sia difficile il trattare simile materia. · La condotta d i u na spedizione attraverso ai mari può dirsi .costituisca u n ramo speciale dell'arte della guerra; e la let teratura militare e marittima, ricca d i trattati sulla guerra terrestre e marittima, difetta cli opere le quali trattino colla dovu.ta ampiezza la combinazione d elle due specie d i guerre la ·terrestre e la marittima, combinazione su cui si basano Ìe spedizioni marittime studiate nel presente lavoro. I n una nazione come l'Inglese, la cui speciale posizione geografi.ca, ,dà necessariamente carattere di s~arco alle operazioni di
' PRE]'AZIO NE.
~~o ; tudi~ d~l maggiore Elmslie snlle modalità da SeO'u~ri neg i _s arch1 d1 corpi di tn1ppa pubblicato nella punt:ta ~i mag_g10_ 1895 del: The Jou1·1tal o{ lhe Rovat Uniteci ,,;;;, r . ·,. l ~1stit,ttio1i, è il più completo lavoro che sottG il pu:i v1sta sperimentale con cui l'a.rgomento è t;attato bb : fiuo . l vedu~o la luce. , a ia norn Esso è · t t' · . impor an iss1mo per l'analisi accurata dei f tt' cenrnit1, e i:ier la aiustezza de1· ·,. . a· a i aci ~ cn~en rrettivi che f autore des ume dall'an~tlisi stesstt. Grinsegnamen ti che dal medesimo s1· possono t . . ·. . rarre nuscuanno senza fallo utilissimi ai nostri ufu 01. 1· d. . d· , 1 · · · a 1 1 terra e t ~ a1~ e a ~hrez1one della Rivista militare non otev laso1ars1 sfuggire l'occasione di offrir d . ~ a e a essi nno studio atto .· h · a r~c _ia_mare é~lle_loro menti i più difficili problemi strateo·icol?g1st~c1 e ad md1carue le più logiche soluzioni . Questo la:oro fu scn tto nel 1894 guaudo cioè la 0O'uerra. Cino G ' . , . . . 1apponese n . no eia anco1_a che a suoi pnmordi o quindi l'autore nou.h p_otnto :'ale~·s1 d~ll'espcrienzc fa tte in questa gnorra pur cos~ ricca d1 brillanti esempi di operazioni feliceme te . . La d ' . d ll . , n rmscate 1rez1~ne e a Rivista ha creduto opporti.mo an ·l . 1 per rendere 11 lavor o più· intel'essante di farlo co,, d , ud ~ t, d tt . 1· . ue ate a1 ia u on e i alcune note storiche agO'iungendo . l' d ·f t · ·, ' o v1 esaine ~1 a t1 p1u salienti della suddetta cainpaona valevoli a m . o·1or.me l;e ff, 1 . b ag o . . n. ~ ermare . a gmstezza delle conclusioni del distinto ufficiale superiore inglese.
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Gli SBAII CHl , L>l COll'l . D'OPE: RA ZIONB
guerra fu ori del proprio terÙtorio, il presente lavoro 1·iuscirà egualmente interessante al marinaio e al soldato de~tinati a darsi la mano e a muovere insieme per oompieretali imprese. Una fra le cause che giustificano la scarsità di studi sopra l'argomento che imprendiamo a trattare è questa : che le nazioni continentali in genere, hanno pochissima esperienza di t ali operazioni speciali. Diciamo specia li, primo, poichè il loro successo è del tutto basato sulla cooperazione dell'Esercito e della Marina, mentre l'uno e l'altra vengono a trovarsi per esse in conçlizioui affatto svantaggiose : il marinaio impiegato in servizi per lui insoliti come, lo scortare trasporti, imbarcare e sbarcare truppe, cavalli, cannoni, ecc.; il soldato fu ori del suo elemento a bordo dì una nave, inutile od impotente finchè non rimetta piede a terra; i cannoni e il loro munizio namento impiegabili solo a prezzo cli lunghe e delicate manovr e di sbarco; i cavalli inutilizzati finchè stanno sul mare, ecc.; se9ondo perchè quelle operazioni richiedono una preparazione più complèssa e difficile di uua pura spedizione terrestre ovvero di una esclusivamente navale. Mentre s'imprende a trattare qnesto argomento (settembre 1894) un'a grande guerra si è accesa tra Giappone I:' Cina,, nella quale trovasi direttJmente impegnata 1.1ua nazione insulare, al pari di quella Inglese; è quindi probabile che prima che questo lavoro sia pubblicato, qualche importante evento venga a gittare nuova e chiara luce sui problemi dei quali imprend.iamo lo stùdio. • L"atfondamento del trasporto cinese f(ow-f>ing operato da un incroc~atore giapponese e la sorpresa av venuta, . alÌa. foce del Yalu, della flotta cinese çli scorta ai trasporti dei rinforzi per la Corea, sorpresa operata dalla flotta giapponese, confermano nuovamente quanto, sia difficile compiere simili operazioni cli sbarco senza l'assoluta padronanza del mare. Questo speciale orgomento fu già trattato dall'ammiraglio Colomb nella sua opera Oiter,·a navale e gli esempi sopra citati illustrano maggiormente le sue conclusioni.
SO P llA COSTB N lèMl1·1rn
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Prima di entrare nei particolari di simili operazioni è conveniente considera~·e l'argomento sotto il suo punto di vista più generale. Lo sbarco sopra una costa nemica può essere effettuato ·da un piccolo nucleo di u·omini , collo scopo di , ~ntrapre~.dere qualche speciale operazione, come ad esempto u na piccola scorreria; oppure come operazione preliminare preparatoria allo sbarco successivo di grossi reparti per una grande operazione di guerra condotta con sapienza ed esperienz~ pratica da abi li comandanti e sostenuta con abbondanti mezzi di guerra. • I preliminari" di qnesti sbarchi e le condizioni cui sono sOCYCYetti dir)endono da cir0ostanze politiche, amministrativet 00 strategiche· e tattiche. . La scelta della regione ove sbarc::i.re di pende da esigenze politiche. Così la spedizione inglese in Egitto nel 1801 aveva per scopo di espellere i francesi da quel paese, l'altra effettuata nello stesso paese nel 1882 voleva impedire che esso cadesse in potere di uoloro che avrebbero nuociuto agli inglesi. Daterininata la regione, il punto di sbarco è fissato secondo propositi tattici e strategici combinati e l'obbi ett i •: o da raggiungersi vie11 suggerito da ciò che può chiamarsi << linea di resistenza minima » del nemico, basaudosi sL11le informazioni relative alla forza e alle disposizioni di esso, sulla facilità di sbarco e cli potersi spingere immediatamente sull'obbiettivo, sulla maggiore o minore quantità. di acqua, di provviste e trasporti. Dal carattere del paese e dei suoi abitanti e dall'obbiettivo dipendono la forza e la composizione del corpo di spedizione. Appare da uno sguardo generale dato al passato che la forz a cli ~111a spedizione att,raverso i mari dovrebbe essere comparat1vamonte limitata in relazione all'immensa mole degli eserciti mo· derni. Il grande numero delle disposizioni necessarie ed il tempo che si richiede per i preparativi preliminari aumentano in proporzione quasi geometrica coll'aumento clell_a ~orza della spedizione. Le difficoltà di riuscita con g randi forze ripartite su molto navi, colle truppe fuori del loro elemento
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(H .I S ll\HCIH Dl co :n'I ll <JP:-:HA7.]0:S. fi:
, quando probabil mente non ha ancora potuto stabilirsi comunanza d'idee e d'intenti tra comandanti navali e quelli delle t ruppe, sorio molto grandi, anche non ten endo conto della immensa responsabilità che si assume ìl com~ndante, quando imp rende l'operazione arrisch.iosa d i compiere uno sbarco sopra una costa nemica. Se. il numero degli t~omini da sbarcare è rilevante, fa d'.uopo, orgar1izzarli in più corpi d'armata ciascuno al completo e ciascuno capace di. compiere da sè lo sbarco. · Probabilmente una. delle più grandi spedizioni che sbarcò con successo sopra una costa distante ed ostiie fu · quella degli alleati .in Crùn ea nel 1854, sulla quale sarà necessario ritornare più tardi. In quella circostanza circa 63,000 uomini e 128 cannoni s barc~r ono successivamente sulle spiaggi e di un p.aese n mnico. Pérò_ le circostanze erano molto speciali. In p rimo luogo quest'esercito era. composto di 3 armate distinte: Inglese, Francese e 'l' urca . Ognuna di esse, realmente effettuò uno sbarco separato, sebbene tutte agissero di concerto. L e provvigìorii, ecc., per ciascùna di queste forze erano sommini strate dalla nazione che forni va il contingen te di sp edizione, le d isposizioni la r esponsabilità in quanto alle prov vig ioni n ori ricadeva perciò interarnente sn un nomo, o gl'nppo di uomini, ed il peso ricadeva sul terri torio e sulle risorse di tre regni . · Oltre a ciò il n emico, sulle di cui spiagge si era gittata la sp edizione dimostrò un'ignavia. rimarchevole e non fece ~essun tentativo per impedire lo sbarcò spresso Eupatori a. Tutto sommato non si deve argomentare dal succssso riportato che sarà sempre alt:.rettanto facile effettuare lo sbarco di up.a s p edizione di queJle pròpor.zioni ·sopra una costa n emica. Ad ogni modo bisogna tenere in mente che ogù i qualvolta il paese i1n.mediatamente circostante non sa!,·à sufficientementè r icco per sostenere l'intera forza posta sulla spiaggia, dal momento dello .sbarco la sp edizione sarà legata ;alla s piaggia fino . a che non saranno .accumulate_ sufficienti provvi:gioni e trasporti per perme ttere l'a,vanzata. Grossi reparti -
e
SOPRA COST E NEll!CfH:
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richiedono gra,udi quantità di provvigioni per le quali occor- ] rono grandi fiotte di trasporti, molto lavoro e tempo per ·. -sbarcarle. Esse occupano molto spazio per gli sbarc~toi e . rendono n ecessàri provvedimenti speciali per la distribuzione e pel ricovero nei depositi · appena sbarcate. Una volta stabilite, la destinazione, la forza o ht com po- . -sizionc della spedizione bisogna procedere alla scélta del comandante al quale si vuole affidarne· la condotta. Sebbene <::ÌÒ sia cosa della massima importanza i n tutte le operazioni militari, pure in nessuna opera.zione di guerra è assolnta-mente· necessa.r io come in questa, 'che il comandante sia a contatto e abbia Li confidenza dei suoi ufficiali e uomin i. Egli deve essere uomo di pronte decisioni, dì uarattere, di mente sana, tale insomma che, pur vedendo j pericoli così da prendere le misure per atfrontarli, n on d eve essere esageratai'n en te canto· o timido. · Non essendosi ancora preso in con siderazione n essuno dei particolari nelle operazioni di sbarco, sembra che sarebbe opportuno c1uì fare un bréve cenno di qualche spedizione, la quale, sebbene non abbia mai raggiunto idea.lmente lo scopo ci somministrasse tuttav ia utilissimi ammaestramenti. È ~m fatto, in vero, che un rovescio insegna molto d i pi_ù :di un buon successo, ma disgrar.iatamente, per coloro i quali sono ansios_i d i profittare della esperienza d eg li altri, ,i ri·-conii dei rovesci sono generalmente più o meno sepo!ti nell' oblio. Riconoscendo che qualunque deduzione, perchè sia a.tta a convincere, fa d'uopo che i . t ermini sui quali essa è basata siano posti avanti con chiarezza, si è pensato di descrivere molto brevemente le principali operazioni di sbàrco affinchè si possono rimwàre da esse gli ammaestramenti chè s i possanq applicare n el le eventualità future. ,Mi sembra opportuno eitare i vari esempi in ordine semp licemente cronologico, senza tener conto della· nazionalità . dei b elligerant i. Questo metodo ha il grande vantaggio di mettere in gri1do il lettore di tracciare la r elazione tra le ,div erse spedizioni int raprese in differenti epoche e di ve<lere come gli errori più appariscenti in una di esse, si evitarono n ella seg nente.
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OL>J SllA RC HI 01 .CORPI n'ot>ERAZJO;-;E
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L'autore per regola generale ha crednto di dover pre.scindere dallo esaminare, lo svolger.si delle operazioni sussegu_enti a quella di sbarco perchè un tal compito esorbitava i limiti impostisi nel presente la,,oxo. ·
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Esempi del passato . (q
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)folti dei punti accennati precede-Utee1ente sono bene illnst rati dalla spt3chzion_e inglese su Rochefort avvemlta nel 1757, e che abortì nei snoi primor di. La Francia e l'Ingh ilterra erano in guerra ed il Pitt, da ·poco tempo primo Ministro inglese con reputazione di uomod i stato molto energico, dpsiderava ur.o' sbarco suHa costa francese col doppi9 intento d i una diversione a favore del (A) L'esempio.. ci tato dall'Elmslie è trat.to d~lla guerra dei 7 a.nni, una delle pm strane guerre comba ttute nell'opaca moderna se si considera dal punto di vista JJOlitico. Si vide in fa tti nel 1755 un'allean;,,a i bridissima. fra la Francia. e l.'Austria, fino a quel gior~lO nemiche inconciliabili , e ad esse n111rs1· la R uss1,;1, che conunc1ava a far sentire il . sno peso snlle faccende politiche europee. . Tutto questo sforzo era diretto contro F ederi co U di Prnss:i.a. il qn ale in questa lotta inegnale ebbe compagna la :;ola I nghil tena.. · Natnralmente il maggior peso della guerra terrestre ' cadçle sulla Prussia· la quale eostretta, a :far fronte a .tre nerì1ici che la sorra.v ano da tutti i la~i, si t rovò pràecchie volte ridotta ~ mal pal'i,ito mal p·raclo 11. gemo guerri ero del. re. Un ica. v i.a libera il mare e da essorice\7eva. Federico II i rinfo n:i inviat,igli .dalla s ua allettta:, ri~forzi però sempre imJJari a.i. bù,ogni cl1 nna lotta mcm la P russia giocava la ,;ua esistenza contro nemici enonuemellte più potenti. · · L' Jnghilterra padrona dei mari. e p iù i n urto colla Francia 0he co lla R ussia e coll'Austria portò la guerra nelle colonie franccBi facendo nat,uralmente in questo modo il :;uo in teresse insieme a quello del sùo alleato. ~ssaan:lava a. scacciare dal Canadà i franco:;i e la. maggior parte de' snoi sforz1 :;1. volgono verso quei lontani lidi, ove sost'iene una lunga. g uerra, nella quale assa.i spesso le è avversa. la sorte delle al"mi, ma c~~ fi:nisce, cl9po 1~1<Jlt o· sangue versato è dopo lo sciupio d1 111olt1 n11l1orn, col.la conqm:;ta di quel.la importantissima colonia. P erò essa. com prende eh e l' impegna.i'c la Francia' in . màri cos ì.
SOPRA (;Q$T li l\E)TJ CIIE
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duca di Cnmb erland e del re di. Prussia, i quali op~ravano per terra e di stornare j.1 pericolo di un'invasione francese :molto temuta allora dall'Inghilterra. Un ufficiale inglese, Clar'ke, il quale aveva viaggiato attraverso la Francia occidentale tre an ni prima, riferì che la for tezza di Rochefort era in istato di abbandono, e che sarebbe -stato facile di; trnggere il naviglio nel suo porto, e è011 esso tutti i magazzini. P itt si decise di intraprendere questa ope-razione facendo studiare .tutti i mezzi che avrebbero potttto ,c oncorrere a favorire la sorpresa. Sebbene la stagione, (metà, · -di agosto) fosse t roppo avanzata per priuci piare una simile impresa, immediatame~1te si iniziarono i preparativi sott_o l'energico suo impulso. La veloci.tà colla quale procederono i medesimi non ha riscontro nel passato e la segretezza mantenuta circa la destinazione fn oggetto dello studio d i
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'l ontani , :;e può servire r,1.d allon tanarn la flo t ta: francese d:'t.l 1'.eatro .l.ella p;nerra europea; non rappresenta cl~e t1.n arnt<? molto n1c~1retto r1a.to al la, Prussia : e· rruincli non solo le rnvrn. a111t1. eh uom1m sotto gli ordini di val~nti generali, come il cluca di Onmberlan d., ma c.on n umerose spedi zioni sulle coste della Fra.ncrn. tend.e ad 1mped JJ"~ che tu tto l'esercito francese concorra al.la guerra per la ncces:;Hù di ,1ifenrlere le eoste rnina.cciate. Fra le m.olte sped izioni avvenute n.el corso della. c~·.l~lpaffna , que:;ta. citata dall'Elmsl.ie e cerl:o quella, che, per esser pm miseramen te abort,ita, offre maggior ca.mpo· a considerazion i sul modo con cnJ , elevano essere ~uida:te sirnjli irn.p rese le c1uali presentano t a.nte difficoltà d'indole' cliversis:;i.rna ecl in cui l' imprevi,;to gioca una p arte della massima, importan za. · ·A nost,ro avviso d.ne sono le can,;e princ:ipa.li che manrla.rono a ·vvoto J.a, spedizione da cui ta nto i-;i. :;pera.va per creare la pot,ent,c djvisione èli cui. avevano tant,o bisogn o i prussiani p remut i. m.oltn da vicino dalle t ruppe degli alleati. ·. ],a prima di essé r i:;iedc nell'as:;enza cl.i. un comandante in caJ)O d.elh~ spedizione. .. I nfatt.j la iiotta dipendeva chi, sir Edwarcl Hawke e le t,ruppe cl, sbarco clal gen eùtle sir J. Morcl,innt. . . . . - Le cronache del tempo ch e pur dan no tanti pa.r t,icolan St~lla fo rza e. c:oinposizione della sped iilionc, non dicono affa.t,to a chi cle1 dne speUasse il comaT1do su.premo, anzi. da e~se si ·capisce che l' am- . · miragli.o a,veva il comctnclo in mare e che s11· Monlannt, p ur potendo proporre ]e ·operazioni mili.tari che g li sembrassero più opportune, J10n. éloveva nssumere il coma.ndo <lelle trnppe che quando que:;t,e
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GI.l SHARCJJI Dl CORPI
SO Pl!A COSTE :-Sl! MlCll 1,
o·OPERAZI ONB
p rovvigioni. Tutto lasciava sperare un ottimo successo. La spedizione partì ignorando la sua destinazione; solo dopo si conobbe che dovevasi distruggere 7 b<Yiorni di navicrazioue b Rochefort oppure che incontrandovi forte r esistenza, si doveva procedere ad uno :;barco sn al tro punto per sp~rgere l' al~ larme lungo la costa. Il 20 settembre la sped1zt0ne scopn terra oltre l' isole Rhé; in quel pomeriggio una divisione della flotta ebbe l'ordine dì entrare nel canale tra l'isola di Rhé e Oléron per cercarvi un ancoraggio; la esplorazione venne interrotta dall' improvvjso apparire di una grossa nave da ,guerra francese. La divisione esplorante la inseguì inutilmente fin pr esso Bordeaux, ma la nave francese aveva oramai dato l'allarme ed il ·cannoneggiare dalla costa dimostr ò che l'impresa era scoperta. Il 21 settembre fo deciso di ancorare nel canale tra l' isola Rhé e Oléron, ma nell'accingersi a questa manovra il vento cominciò a soffi.are contrario ed essa non potè più effettuarsi che il 23 set~embre. Le navi rimasero allora immobilizzate da u n mare calmo, e dovettero aspettare la brezza per portarsi all' Ile de Aix che era in vist a. · Il 23 settembre il capitano Howe compiè una brillante dimostrazione navale .con cinque navi, contro il forte di A.ix, che fu v i<Yorosamente attaccato e cannoneggiato in modo che dopo b35 minuti il nemico l'abbandonò lasciandovi 5~ cannoni ed 8 mortai. Esso fo tosto occupato da truppe dt sbarco. Mentre le truppe rimanevano inoperose, il giovane .·v.rolf: che fu più tardi l'eroe cli Québec, ed allora er~ ma~g1ore cl~ stato maggiore di sir I. Mordannt, spiacente d1 lasciare tutti gli onori della spedizione alla marina, ottenne _d al ~uo cap~ il permesso di riconosc(\re la costa allo s~copo d1 effettuarvi ùuo sbarco. Si stabilì il piano, ed u.n vice-ammiraglio e 3 capitani, inviati dall'ammiraglio, concorsero alla esplorazione, incaricandosi della ricerca dei punti d i sbarco. Questi ufficiali compirono il 24 la loro missione e l'ammiraglio, dopo matura considerazione, fu del parere che si potesse sbarcare.
tutti. Si ebbe ordine di ~aricare sui bastimenti provvicrioni per G .~esi. Furono allestiti ponti d i approdo che pote;ano fissars1 1stan~~ea.meute e costruiti. in modo da permettere che _30 uomrn1 potessero con temporaneamente sbarcare; ad ogni nave tr~s~or~o fu_rono date 10 lancie 'capaci di conten~re 30 uo~m1, eh gmsa che l'intera forza. fosse in 0ara.do d1 sba.rcare 1n br evissimo tempo. La flotta era composta di 16 legni di linea a vela oJtre le fregate sotto il comando di ·sir "Edward Hawke. ' ~e .forze terrestri ammontava.no a 10,000 uomini sotto gli o~dqu del tenente g enerale sir I. Mordaun t, altre volte energico e valor_?SO, ma allora infermo di mente t i di corpo. Il 10 a?osto 17o~ tutta la forza ~i concentrò nell'isola d i ·wight, ma 1 trasporti non ancora pronti,· giunsero solo al 6 di settembre; le truppe vi s'imbarçarono avendo con loro abbondanti fo,;scro sbarcate. Auzi vi è qualcosa in esso cho pron~ il no ·t 1.0 _ serto. ~a flotta , era il 22 scttombro in arte;:a di o,·dirlt. p 1~e- - al~ · I cl B a~qucs.. QlllYJ · · ne1la sora di detto giorno la sC'ialttppa Vipern :-;;o .'I. iar a I poi:ta che svela. lo sco110 ··pe,1· · m. . t il dispaccio · . voro · c'e)lo ,l , <v ,-; e 1Zl0ll.O• .l',S:',!\,. I e.ove snlla.. costa cli · R.ocli.e~oi·t · · · ·.ontare l 1 p ·uno· sbarco ,· , ,. O,,. bene q ne l e11:;pacc10 e e . 1tt o Cli retto ad entrambi ·i comauc·lant 1• Oi·a s· ·. l . r 1· . . . ' ( < • ( '] capisco e !e 1~. ta_ 1 C<?nc iz1om e t_roppo facile che sorgano attriti e conflitti lh atti I bu~10n1, clepl?1:evoh e cl annosi sempre, ma a.clclirittura csiziilli quai,HIO tratta Ch lmpresa, la CUÌ l'ilhH,;i.ta risiede ;;pec:ialllLOlltA. 011.erg1a e uelln p ronte,-,za di decisione di chi fa d iri,;·e S11· llfor<lannt e sfr Hawkc furono ginclicai;,i al riton~o ·iu Inr,Jiilterra per la lor~ condotta ~acca. e certamonte se l'01·ano me.ritaro_ rna. le att~nnaut1 a.Ha loro c.olpa apparvero cosi grandi alla stcRs~ O01te iua.1 ,aale che entrambi. \7ennero. nssolti. ._L r~ se~?~da causa a cui deve essere ascrinto l'.immcce;;so del.la sped 1z10110 ~1s1.ecle nel p~co accordo che esil;t,etto in questa contiu"'criza f ra marma. ed e:serc1to. ,... " . ~a .rh?l~~ fra i ~ue elementi era spinta a tal punto che sn 10 . iawi. 1 lrn11t1 dolln, grnsta e santa emula,-,ione. Non si comprese }110 nel ~·agg_mugero ~O scopo \'Ì. Ol'a larg0 campo d i mierere all~rj 1)Ol' tnttl e :.;, vide chmro dallo :svilUJ)pO dell'oiiel'azioue cJ10 la< mci . ·p1· .oca . teiua e he.la g 1o~·ia to~casse all'uno piuttosto che all'altro fini di inceJJlJaro I-energica azione di entrambi . ? ~fin~~n:en.te qui.udi dico l'Elmsiie che questo esompfo è citato P~\ 1.nd1cate C.0111<: _le cr!se nr>n- ('.Cbbono .fcwsi, poi.cl,~ infatti fa spe:.. cbz10110, rnalg 1aclo l m1hom l:if)OSl per pl'eparal'la, portava fatalmente m sè stessa 11 germo dell' insnccesso.
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SOPRA COSTE NEMICHE
Gl.I Sll.lRClll O[ tOltPI o'or1m.1z10;,;1::
· Sir I. Mordannt, d i animo debole e poco desideroso di affrontare grandi r esponsabilità, r iunì un consiglio di guer ra il quale ed unanimità rigettò il propòsto tentativo come non consigliabile nè pratico, fondandosi su t ntte le seguenti r a· gioni: che le trnppe, in caso di cattivo tempo, non avreb- · bero potuto sbarcare, che per la poca profondità delle acqn~ le navi non avrebbero potuto avvicinarsi nè proteggere lo sbarco coi loro cannoni, cbe a questi ostacoli bisognava aggiungere i danni prodotti dalla lung a permanenza all'isòla di "\Vight, i r itardi sofferti' dalle nebbie, dalle oalme e dai Yenti contrari durante il viaggio, e il concentramento cli forze francesi nelle vicinanze del luogo di sbarco e la probabilità di trovare Rochefor t ormai ben disposto a d ifesa. L'ammiraglio accettò la decision,3 del consiglio, confortandola con apprezzamenti d.i altri ufficiali superiori delle truppe d i sbarco. Pareva si dovesse prendere una risoluzione, g iusta od erronea, ma non fu cosi; dopo altri due giorni di ulter iori discussioni fu, do po maturn deliberazione, :finalmente deciso di sbarcare le truppe nel minor tempo possibile. A llei mezzanotte del 28 settembre 1757 le trnppe lasciarono i trasporti imbarcandosi nelle lancie, ma compiuta appena quest8'. operazione arrivò loro l'ordine di ritornare a bordo. Furono date ragioni contradditorie per spiegar e il contrordine. Gli ufficiali di marina a.sserirono che il generale all'ultimo momento sospese lo sbarco ; quelli dell'eser~ito affermarono invece che, sopravvenuta l'alta marea, l'ammiraglio dichiarò che esso non si doves~e più tentare. Nel giorno seguente il generale fu infor mato dall'ammiraglio che se non vi fossero state altre operazioni militari <la proporre, tali da giustificare la permanenza della flotta, egli doveva fare immediatameute ritorno in Inghilterra. Il generale desiderò di r iunire n n terzo consiglio di guerra, al quale l'ammiraglio rifiutò di assistere dicendo che uomini d i mare nou potevano costituir~i g iudici di operazioni terrestrj, e dopo tutti questi. tentennamenti l'intera spedizione rientrò in Inghilterra. Così senza gloria. ebbe fine una spe<lizione che concentrò su d i sè l'attenzione di t utta l'Europa,
l.J :i
-se1mno lo spavento sulle coste francesi e costò agli in~lesi .un mig lione di sterline. Era una spedizione ben progettata ,e ben preparata, e se fosse stata affidata ad un capo ener.gico, sarebbe certamente r iuscita. Commer~ti. - Nulla può meglio riuscire di commento di u na lettera scr itta un mese più tardi ad un su o amico dal W olf che era quartiermastro genexale della spedizione abor1t ita, ed uno dei principali personaggi ·ohe vi presero parte. Egli così scrive il 5 di novembre 1757: « Non sono dolente di esservi stato, non ost.ante quanto è ·« Slicoesso. S i può sempre raccogliere qualche cosa di utile
,« dai più funesti errori. JY(i convinsi che un ammiraglio do·« vrebbe cercare di penetrare in un porto nttmico appena vi
« si presenta innanzi ; che dovrebbe ancorare i trasporti o le ·« fregate più vicino che gli sia possibile alla spiaggia; che 11 dovrebbe al più presto compiere l'esplorazione e non per« <Jere tempo a sbarcare le trnppe e che le disposizioni pre« liminari debbono es~ere gii~ date qua.udo avviene lo sbarco ·« delle truppe . .Dall'altro lato, l'esperienza mi ad dimostra che ·« in operazioni dipendeuti 'dall'energia e dalla prontezza, i « generali dovrebbero stabilire il loro piano di operazion i -« in modo da non essere costretti di perdere il tempo in oziosi ·-<< dibattiti o consultazioni allorquando si dovrebbe sguainare ·« sciabola ; che la riuscita specialment e in opera7.ioni di . « tal natura è solamente assicurata. clallo spingersi in avanti <1 con vio-oria e decisione; e che in"<ine non si devono ingio « gantire gli ostacoli che si oppongc,no all'impresa. In guerra « qua.lch.e cosa deve essere concesso alla sorte ed alla fortuna; << l'onore del proprio paese deve avere anch'esso qualche peso « nella bila ncia ed in circostanze e tempi non ordinari la per« d ita di un migliaio d'uomini non è di svantagg io ad un «: popolo, poichè la sua riputazionEi si rial:r,a, con questi bril~ « lauti tenta.tivi e che infine altrimenti facendo si affie volisce « il credito di ~n ·paese rovinandon~ l'esercito e seminando -« malcontento ~ malumore nella nazione ».
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A)..~(J X l.lii.
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GLI SBARCHI Dl CORPI D'Ol'~lU<IION!t SOl'R ,\ COS.TE NEMICHE
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La storia di questa spedizione, è stata deliberatamente esposta con qualche ampiezza, quale esempio convin~ente clel come le cose non · clovrebbe1·0 fa1·si e . per dimostrare quanto. poco giovino anche i più completi preparativi e le più ,energiche misure preventive, se vi osta il disaccordo fra color<>, cui è affidata la. parte esecutiva, e la loro incompetenza. La fuga della nave da guerra francese ed il conseguente allarme dato alla costa è un incidente che, come si .vèd.r~. · in seguito, ha riscontro in altre spedizioni. L'essere i bastimenti a vela d i quei tempi in pienà balìa. del vento e del tempo ha chiarar;nente· mostrato che la ·s egretezza assicurata dall" uso di ordini suggellati e da non. aprirsi che in alto marE11 è misura che non ha alcun valore. Sir I. :Mardannt fu giudicato da una Corte Marziale perla sua condotta durante la spedizione.
I LIBRI NUOVI <·) La rifioritura dei i·icord'i napoleonù;i - La gioventù di Napoleone -
I suo·i contemporanei negli istituti di editcazione e nel 1·eggime11:to di scuola e d'i gioventù - La pri rna guerra Napoleone in Russfo, - la preparazione di ima gran guerra La storia militare - Libri 'italiani sull'Af1·ica - Le istituzioni militari secondo imo scrittore spagmwlo - Manvali di v.i ta pratica - Temi lattici del JJfoltke.
-- r suo1· scritt·i
I .
( Gontin,ua).
Con tinua ia Francia l'opera di risurrezione delle memorie napoleoniche. Cominciano gli studi riassu ntivi, mentre non sono cessate le pubbli!lazioni e ri pubb1'1 cazioni dei ricordi di coloro che furono contempo · ranei all'uomo.
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. ELM S L IE
Il CHuQ ur,r, già cònosciuto per una rnrie di scr11t1 narrat1V1 sulle guerre della rivoluzione francese, ora ha messo in luce un ·volume di . quasi cinquecento pagine sulla .Jeunesse de Napoléon (èditeur A. Col.in. Parigi); nomina questo volume Brienne, .parla degli istituti in cui fu edu~ato il futuro imperatore, ma comprende la narrazione di C[!llln to si ~a di preciso circa l' infanzia di l'-l'apoleone e circa i particolari della sua vita di luogotenente in secondo nel reggimento Là Fère. Apre il volume. la copia di un disegno del proOlo _del giovane tenente Bonaparte quando nel i785 era ufliciale 10 quel reggimento. L'occhio si ferma col! interesse su lle marcate linee 'di quel ritratto del giovane cadetto che allora, ricevuta· l'indennità di via in lire ,157 e soldi •I6, usciva daJla Scuola militare dì Parigi, e montato sulla diligenza di Lion e, ,« una delle più « rinomate del regno per esat.te1.za di orario e prontezza di scambio di « cavalli, » arrivava in tre giorni per via di terra e poi per la Saona ed il Rodano a Valenza, ove era di guarnigione il reggimento cui era · destinato. Uodici anni.dopo quell'ullìc~aletto intimava la pace ali' impero d'Austria sulle Alpi e preparava la rovina della repubblica di Venezia. Il metodo del CHuQUET è quèsto: nella sua casa natale, nella. scuola .di Brienne, nella scuola militare di Parigi, nel reggimento, il giovine
Jlaggior e della Reale «rliglifria briltann.i ca_
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(") Sarà fatto cenno
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tutti i libri di ~ui sia r~a~dato esemplare alla Direzione.
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T IIA I LIBRI
Buon;,parte si è .iacontrnto ccrt(Jment,: con le r ersone, che dai ·documenti risultano essere state in quei luogl1 i qu11ndo egli vi era : Ciò premc;;so, tncitamentc egli raccogl ie, come può meglio, i cenni hiografì.:i di tutte quelle persone. ed esumo tut.:o un mondo di po renti , d' istruttori e di collegh i del futuro imperatore. Bisogna però aggiungere che questo com in cia a muoversi e vive dopo del momento iu cui fu a co111ano con qnell' interessante personaggio e poco se ne sa del tempo in cui gli era n. contntto; anzi, siccome oulln lasciava presagi re ai contem~ . , poranci d1}I giovinetto In sua futura grantlezzn, nel suo com plesso il li bro 11 0 11 :1ggiunge uni la :igli ,1nctlduti cl1e conoscevamo circa la gi,,veutù di Napoleone. Invece (1 libro gioverolibe d,1rci un'idea della inlluf'nza esercitata dalla Rivoluzione- fr:rncese sulle istitu1.ioni mil itari della Frn11cia. Su ci11quautollo luogotenenti in seconda di ;irtiglicria promossi il 10 settembre ·178t insieme cori .Vopolcone dc lluonaparte, solo dodici hanoo continuato il loro ser vizio dopo la emigr.izione della fi ne del 17!H e il tempesto~o periodo del principio del nn. Gli altri cp111:;i tutti emigr.irouo, portandosi nell'esercito del Condè ed jo e·so o sotto ,·essil lo str,1niero fecero le cn mpagoe del .p1:incipio dPI secolo. Si pensi che co~a do l'esse rimanere allorn l'esercito della Francia rimasto ua un momento all'altro privo della massima parte degli ufficiali, e le ina udite speranze co nce pitu dai pochi rimasti e dai sou111lìci,1li che cominciHouo a vedere l:i proba bilità di toccare il bastone di m:iresciallo. ~ia ciò spiegn pure gli snirsi risultati ottenuti dalle guerre <lolla Rivoluzioue che per quauro aH11i continu:1rono .i schioppettnre a cava llo dei confini Hatu rali della Fn,ncia, senza subire sconfitte irrepanibili, ma anche senza vi ttorie così decisive d~ por fiu c olio stato di guerra. Jn queste condizioni il luogotenente in seconcln Napoleone de Buollapnrte, come cm denominato nel Bolleuino di promozione, divenuto in nove a1111i geoernlc di brig~ta e ùel 096 incaricato del c0nrn11do dell'e,ercito d'I ta lia , con uno sforzo deci.;o rovesciò le stanche schiere degli e:;e1·ci!i che da quattro anni guardava no le Al pr, invase l' Italia iuerme e disperse le trn ppe che a gran flitica I' lm pero ornm ai rnccoglicv,1 per opporle alla sua marcia viuoriosa .
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Anello il Cu uQIJET fa iI ritratto fi sico e morale del giovi11e C(ì rso clic dominò I'E 11 ro pa . La gr:rnde fi gu rn del legisìa lore guerriero ter1tr1 tutti coloro che vi fi ssa no lo sguardo. l i Taine Yi trovò le lince del c,1 p1tauo di ventura italia uo, òegli Sforza e dei Famosi. Al C11 uQ11 1n che
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rassoO-:igli nJ un tùrso del xv1 11 ~ctolo, e dopo di aver descritto i ca J'atteri che distiugueva questi, trova che essi distiuguevano.anche Nnpo lconc. Egli lo dipinge infatti fi sic:imente basso· di statura, con begli occhi e bei denti, rd i cùrsi sono per lo più bassi di swtura e hanuo bei occhi e bei denti. Napoleone era sobrio, modesto nell'abito; affezionnto all:i forniglin, riconoscente a llllli coloro rhe gl i nvevano reso fJUOlche servizio, coraggioso e tenn('e, serio e med itativo. era in lui fa cile il sorri~o, rarissimo ed cc,;ezìo11ale il riso aperto; per:spicacc cd esperto cono,citore ,lej!li uomini ; pronto al pensiero, facile all a parol:i . Si piaceva cl i scutir,-i. I suoi ramiglinri lo vid ero spesso .passeggiare su e giu per la ca111ern e lascia rsi trascinare dall'argomento, purlare enfaticù; pa$Sare di pensiero in peo~iero a<I altrzm fauta sliche, infotu:mi delle sue parole. Così lo descrive M. de Remusal, t osi lo tlese ri vono i !,uoi co mpagni di esigiio aell' isola tli S:mt' Elena, e riportano le sublimi considern1.ioni che nl lora scorrevano dalle sne l:ihbrn ti' inspirato. La ste$Sn ispirazio·oe lo irnimav11 nei suoi proclami alle trnppe, nei suoi discor~i ni c,ipi e quell'eloquenzn attraeva ed nffa:;ci1rnva. Lo scrittore trova nncorn .1 ltre qunlitù che sono per,uliari in Nnpoleoue ed 11pparteogono al cnrattere dei cf,rsi. Noto la sna tcndema :dia supcr:;tizionc, e può essere che Xapolcone lo fos:;,• . Uu giorno gli ~fn :,r)!e di mano il ritrallo di C:iuseppina; si rornpe il vetro e Napoleone ne sente una streua al cuore; sua moglie ò malata od infedele ; u11a sera nlla Mal rnaison N:,poleono, allora primo CousolE>, :;i diverte a r:iccoutare ngli intimi cose di s petu·i, di nppnrizioni, ecc. Nè \' uno nè l'altro di q11e,ti foui uastano a fare di 1\apoleoae un su persti1.ioso; lo si potrebbe invece dire fatalista, convinto del clostino che lo spingeva verso uno scopo non ben definit-0, e dn lui indic.110 nella ~ua ~tclln . Sarebbe anche diffici le il dirlo vendicativo, o il con:a rc, come fa lo scrittore, una somiglian1.a tr:i · le condizioni d,dla donna rispetto :lll'uomo in Cor~ica e il ronc;etto che se ne facevn Napoleone, o che non si tenne da.I manifc~tnre :i pi ù riprese .
LP. impressioni i.lei primi un ni lasciano profo11da trnccia nellr @~nte e nel cuore degli uomini. A Brienue il giova ne 11onaparte sentì f'or te1pente l'affetto per la sua isola ; i suoi compagni lo vedevauo isola to e µe osiel'Oso e non gli ris parmiarono motteggi, come fosse swto uno stramero alla Francia. Le vicende receu ti cui ern sLa l3 assoggetLatn la Corsica lo addoloravano·; la grandezza sognat:1 per la sua i,ola dal r:1oli lo nttrael'a. Ma a questo Lreve periodo bisogua contrapporne un nitro
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TRA I LI BR [
,issai più lungo per misor:irc qi;in li modificazioni ,,bbia pol'lalo questo • sulle impressioni dovute ai primi anni di vira . A dicci ann i i'.\apoleone lasciò la Corsica per eotrare in coll egio militare. Mentre fu a Brienne non viJc che una vo lta sola suo padre, e ru la sola visita clic egli ebbe dalla :;na fa miglia, la sola gran gioi.-, e come il solo buffo di :wra còrsa r,he abJJi.1 allravcrsato la sua in fa nzia. La C,>rsicn fu per lui come il probab ile campo pel r1urtle avrebbe trovato sfogo l'insaziabi le ambizione che !!ià lo agitava. Rivendicare. la liber1i1 della Cor~ica era il suo ide:1le. L'alletto del r:igazzo verso l'isola in cnì nacque e in cui lasciò foni igl-ia, aoiici e conosccoti per recarsi in un paese in cui perii no la lingua er:1 diversa, la nostalgia dcli' isolano, sep pure essa fece rprn lclte volta capolioo nell'aniino di i\apoleone,. si rnutarouo in un fa ntastico sogno politico. Ri mane uoa · c:,1ricatura, uisegnat:i ingenuamente d:i l;ll co.mpagno ùi t\'apoleone nella scuola milita re ùi Parigi. ~:ssa rnpprcsenta Bona11arte che « corre, vola al so<.:cor~o di Paoli per lil;erarlo dalle mani dei nemici » come è scritto soLLo c % :i. l i giovane e disegnato coll'aria torv:i, col r,asso ùeciso, colle due mani appoggiato ,1d un bastone ; un vecchio proressore cerrn di trntteuerlò pwudendolo per la parrucc.i . li disegno, riprodotto nel volnme del C 11uQUET , rillette assai bene le idee di cui do,·eva nudrirsi il ~io('inello, eh~ era :1lla vigilia della sua uscita dalla scuola mili ta re, e lu scritta ricordo 111 vivaci tà della frase napoleonica . l'iù tardi uci pri mi tempi della rivoluzione, ~ apoleone, allora ulliciale, persuaso che le mutazioni imminen ti potessero esercitnre qua lche influ enza sul le condizioni del la Corsica, domandò una ficcnza ordinaria per reca rvisi. Il suo conteJ(nO laggiù fu quello cli un inlerprcte degli ord ini nuov i instaurali in Francia piulto.,;to cito di un dife 11sore degli autichi diri tti dell' isoln. La lu nga permanenza fuori dd la Corsica aveva già m11 ta1e mul te delle idee che si erano faite strada in lui nel primo decennio della sua vita. Può darsi che dell'antico ccìr.so qunlchc cosu sia rimusto in lu i,,.m11 vi rimase prof1Jndamente modific11 to da tuLto quello che l'cclm:azione avuta in Fran cia, il contatto coi grandi aVYeui meoti che sorpresero la Francia quando egli 11veva poco più di venti at101, e la sua com pless/J persona litil poteva 110 af!l{i ungervi . ** * Dobbiamo sfogliare il libro, iu cerca 'ui aneddoti ? I più sono conosciut.i, e n.on importa molto ricord:1re di uuovo le manon e dirntte dal giovi netto Bonapnr1te nell '11ssalto e uella dil'osa del fo rtino di neve costruito ucl cortiln di Brieunc, o la malagrnzia alquanto selvaggia con
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TRA J LIB!l.l
~ut trrrttava i suoi- compagni, e che i suoi compagni gli restit~i,•ano. .. , libro non arruiun rre nulla <li essenziale ; 1uuo al più, raccoghendo '.I. e:i ~ . d . tt ,frutti del Junl!O lavorio di critica frno da un ventennio a oggi, m~ t1 in. disparte d;cumenti apocrifi e leggendo inv~n.tate pi ù ~ardi y er ingrandire i meriti dell'eroe, o per vantare lo sp1r1to profeuco dt coloro -che lo circondav:mo 1ruando uon era ancora tale. . · Ad ogni modn però il lavoro del CtrnQu r.r , il quale co! I~ s~or~a de'. documenti rirostru isce l'ambiente in cui Napoleone passo I primi annt -della sua vita. sari, di graude aiuto per r,o loro i Cflrnli vori?nno stl~diare il carattere e l'a nimo dell' uomo nel quale seconJo 11 poe_to_ il ·Som mo Fattore volle stampare più larga orma del creatore suo spmto. tP erò hisogneril unirvi lo studio della collezione. cli_ scrilli _di Na~ol~o~e gio,·aue la (]Unle fu fatta dal Masson e d~I fl1 ag1 per rmtrac~1a1e 1~1 ·q uelle p:>gine il lavorio di una mente clte via .via prova la ~ropna forz,i ,è cerc:i di f'fl rmar;i un criterio proprio sn ci tiimto lo circonda e lo ì nteressa. Di quella collezi9ne la lh vi sta Mili t<ir e a suo tempo ha già parlato (i ). li-
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Era naturale che i c:opio~i documenti messi m luce dai signori 1ùrnus Mou,s circa la prima campagna ùi Napoleone in Ital~a, p~·ovQ•cassero desiderio di riprenderla io esame colla scorta delle testtmou,anze -di quanto realmente avvenne, :111zichil coi snggerimeuti tii coloro _c_he -ebbero per iscopo di fa re servire il racconto d_i r1uella. campag~a-~gli rn-teressi della propria eloq uenza e delle propne uottrrne. Le C01 i ~spon-dances di Na poleone erano troppo sca rso ~on~ri b1.1to per uno studio ~l~e 1 volesse vedere beo !lddeutro nette . overaz1on1 m1htar1 del 17~6. I :1 fe~ · · · 1 · d 1 1· •· 1 · I nici pa recchi aon, d1. mwi·res, sentii dai genera, e u 1c1a I napo eo o. •• -di~tanza e nella calma della loro vecch iaia. erano troppo lontani .da, •tempi di cni parlano, percliè la leggenda_, ch e g~rmogli nva rigogl_,.osa ·sui raui napoleonici, non alterasse an,:he I loro ricordi. Ora sul P111~ 0 ,.periodo della cam pagna del ·l 796, cioè quello ~he compr~ud~ 11 pa;sagg'.o ·Òel territorio alpino per scendere nel piano di Ìlfoudo:'• esiste Ull _copi a -di documenti da seguire i movimenti del!' esercito giorno per giorno, A
·ora per orn. . . .. Sarebbe stato desiderabile che un lavoro rii rcv,s,o ne losse ~tato ratto ·da qualche stndio,-o ita liano iu1orno al racconto passalo tradizion:dmonte · ( !) Napoléon i11connu,
Jtaliail a,
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XVIII , 1:; settembre 189~.
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T.RA I LIBRI
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in giudicato, delle operazioni mi litari dell'aprile ,f796 tra Sàvona_· e:· xlondovì. Invece il primo lavoro che ci vienti ira maui è di un france:;;e, il Cllpitano di nrtiglieria S. C. il quale fa uno studio di trecento 1)agine, Sur la campagne de 1796-9i en Ualie. (Pari,, édi.t. Baudoin 1898)Dopo il cenno lasciatoci d·al .Marmo.nt mll'accoglienza avuta dal generale Bonaparte, quando prese i I comando dell'e~ercito d'Italia, egli ci . rimase nella memoria come si trattasse di no incognito, un geoende · di penoa;.tolto agli androni del Dépot de la guerre ove era incaricato di studi e di monografie, per essere gratificato di un comando come regalo delle sue nozze. · Nu lla di tutto questo. La leggenda svtiuisce. Il generale Bonaparte-era assai conosciuto dai divisionari del!' esertito d' Italia, vi fu assai graziosamente accolto . .Massena gli scriveva, ram meritandogli èhe da · 110 pezzo rendeva giustizia ai suoi meriti militari; I' Augereau gli mandava il saluto del collega è si compiaceva di averlo a çapù per i ben conosciuti meriti militari di cui era dotato. Egli portava con sè un, programma ben definito maturato nell a sua mente Ooo dal 09,i: quello di compiere la separaziooe ùegli avversari già prepar:it:1 dalle loro dissensioni, già ahitua le in tutte le guerre in_cui piemontesi ed imperiali eran.si trovati insieme, giù ampiamente nota ai diplomatici .. Il concetto della campagua del ;[796 non è il colpo .di geuio che da, un momento all'altro io!iamma la test.a del generale Bonaparte e da. quella si irradia su tutti i dipendenti, è prodotto cli un luogo studio e di u.n complicato ragionamento le cui premesse sono ampiamente racco lte nei ip1attro ano i di gnerra precedenll, e nella esperienza delle p:1ssate guerre. Tanto peggio per coloro i quali credono che l'ispirazione-dd geoio sia fnlminea; quella·cbe guidò il grneral e Bonaparte 11011 lofu e t_u.ttavia egli non vi perdette nulla; anzi vi guadagnò 11ssai. Se nulla prova che il generale Bonaparte .abbia pronunciata la fa mo,a arringa:« Soldati, siete nudi e mal vestiti, ecc.,» o l'abbi:i fotta· conoscere sotto forma di procl,1ma o di ordine del giorno, quelle parole rispondono perfettamente ai sentimenti di cni era animato I' c,ercitofrancese. Esso non poteva vivere dovt\ (ll'lì , doveva avanzare o·retro-: cedere, così scriveva il generale Bonaparte. La puntata del genernle Cervoni su Voltri, con la quale si apre la, campagna del ,1796, / genera lmente ritenuta come nna sag11ce fiuta , fatta per deviare gli austriaci dai piemontesi. Invece il generale Boua-parte si dispiace di quel movimento che contraria i suoi progetti e u1os1ra questo dispiacere in una Jetten1 al Direttorio. Egli vuol scirpren· <lere i piemontesi prima che arrivino gli austriaci, prima. che entrino,
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m campagna, mentre sono nei loro accantonamenti invernal i, e quel· movimento ha dato loro l'allerta; perciò la puntata su Genova, la, quale ha per scopo di aggiungere la minaccia alla domanda di .un prestito e di una contribuzione di derrate, fu fatta in mal punto per li~ esecuzione del piano ideato dai generale che ha appunto allora avuto i~ comando dell'esercito. Ma poichè la puntala è avvenuta e gli au,triaò si sono svegli ati, egli accetta la situazione corue la trova e cerca di approffittarne. Fiochè gli austriaci tendevano a guardar Genova e le vieche da Genova vanno ad Alessandria, non si avvicinavano ai piemontesi, come sembra vi acceooi l'autore. Jf.
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* :;: Nel novembre del ,1798 i francesi dopo Lonno souo padroni di sboccare nel 1)iano del Piemonte, è non lo fanno: in vece il generale Bonaparte, dopo la gi.ornata di 013go, spinge innanzi l'esercito su Ceva eMondovì. Perchè? .Lo Schèrer, vittor.ioso a Loano, $Ì era perduto d',!llimoe non aveva saputo trarre profitto della vittoria. Co::i fu detto :ol lorn: e così fu ridetto in seguito. Ma non si ricorda la de(jcieoza dei mezzi d~ ·trasporto, le difficoltà dei rifornimenti, l'ingente nnmero delle bestie da soma necessarie per trasportarli, la si tuaziaue dell'esercito dello Schòrer · presa tra le probabiiiti1 di un nuovo combattimento per sbuccarl:l da lla montagna nel piano e il tempo mutato che va ingom brando di neve le· cime dei monti e le strade che fi traver:;ano. La sturia delle guerresegue di subito il rumore delle armi, il brio della vittori;i, i dolori rlella • sconfitta; dimentica la parte grandissima che le dillkoltà degli approv-. vigionamenti'esercitano sui risultati del le giorn/lle c:impa li. · Quando il generale Bonaparte prese il comando dell'esercito, il governo della Francia non potè dargli altro migliore appoggio di quello che ebbe lo Schèrer, l'inverno stava per cessare, mentre incrudiva ne~ gi:m1i dei combattimenti di Loano, e le pri me cure· del nuovo generalefnrono volte all'adnnata di un grandissimo numero di bestie da soma. Non ebbe certamente tutte quelle che avrebbe desiderato; durante la t~aversata della montagcia alcune aivisioni dovettero sbandarsi per cercare i mezzi di sussistenza, e ciò nocque all'andamento delle operazioni;. ma in complesso il generale Bonaparte si trovò in circostanze migliori. di q(1el le in cui si trovava lo Schèrer, e n'ebbe risultati migliori. Gli aggiunge merito lui l'avervi saputo provvedere in tempo, coli' attività, sua instancabile, e colla forza della sua volontà. Questo ci pare un punto di suprema importanza e non bastantemente_chiarito nel libro venutoci tanto opportunamente tra mano.
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T RA I Lll.lltl
TRA I LJJ!H l
Lo scri ttore continua a seguire il generale Bonaparte ed i mo,·imenti ·del suo esercito durante tulla la campagna e fìoo ai prelimionri di Leobeo, e non ci è possibi le di seguirlo Egli ne approfi tta per rac,cogliere tutte le asserzioni poco be.nevole ver:;o la nazione i:aliaon e la repnbb lica di Venezia impiegate dal gener:i le nonaparte nello scrivere al Direttorio i passi da lui tatti per sistema-re le ·cose d'It:1l ia. Ci sarebbe molto da dire a questo proposito. Unn sola cosa vogliamo ricorthire cd è questa che se il generale Ilonaparte nelle condizion i in cnr s.i trovava l'Ital ia da più di un paio di secoli potò risvegliarvi lo spirito guerresco ed adunarvi legioni clte lo sostennero nella seccmda fase della gnena del ,17%, furono durante i r ovesci del 1799 fedeli alla Francia, per le idee di cui essa erasi fot.ta interprete, e concorreva alla gloria na po leonica e lasciarono una pagina non osrnra deHe loro gesta·nell a -diffic,ile guerra di Spagua e nelle amarezze del disastro di Russia, bisogna c6n fessa re· che questo nazione meritava rruaJche parola direr$a da quelle poco bene~ole di cui il Bonapartl} le fu prodigo qn:indo volle scusare presso il suo governo l'arbitraria decisione presa ai da nni dèlla rep ubblica di Venezia .
Snlla _cam7Jagnadi Russia il maggiore l\IAnooERON ha st~mpato uo primo volume (Parigi, editore il Lavanzelle) di poco più che trecento pagine e sembra che ne debbano uscire altri due. Quest.o narra la preparazione della guerni, il st!condo con terrà l'adunata dell' e$ercito sul Niemen, il terzo rifletterà la marci(! su _Mosca e la dis11$trosa rit irnta rhe -vi tenne dietro. 11 MAHGUERON lia una curiosa maniera di. considerare la sinceri tù <lella stori:J come scienza positi\'a. « Là storia per eccellenza, egli dice, « è quel la che ha per base i documenti original i scrilli da eoloro clie -« hanno assisisto e preso p3rte agli avvenimenti . » E persnnso di questo principio raccoglie una serie di documenti e li pubblica testualmente da ca po a fondo, accomp(lgnandoli da qualche, succinta esposizione. Ma que~t<1 non è la storia; il documento non b~sta di per sè a spie· :gare la storia. Coloro che assiBtono o prendono parte agli :iv11enimenti hanno troppa r.igion i per non comprenderli per com prenderli ma le o per farli comprendere in modo dirnrso da quello che essi furono. -Gl i stessi · bollettini della guerra redat.ti da Napoleone hanno un va lore
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.assai rel.itivo per la csposiziGne della realtà dei f.atti, e ne hanno invece uno gr;iudissimo per spiegare la men te e le passioni di quell'_uomo. _Il VAND.\L, lo storico dei prelimina ri drtlla guerra napoleonica ·dt Russia, lo ste5so che per l'opera sua ebbe il sommo deco,Ji onori ac" . \ cordat1 ad uno scrittore francese, cioè l"ammissione ali' Accademia di Francia, esponendo l'analisi da lu i fotta di mol ti documenti e le risul tanze dei suoi raffronti, giunge a conclusioni assai diver$e sulla realtà ,dei fatti, da quella c~e la nuda parola dei documenti presenta. Se il comandan te M ,H\GllEHDN ha voluto darci una raccolta di docn-mént1, _ i quali direttamente o indirell1L1neo te riguardano il periodo durante Ii quale si preparò il futuro contl ittò tra. Napoleone cd i Ru ssi, noi gl iene siamo grati. Tuttavia ci ~embra che abbia eso rbi tato alquanto dal necessario. l\iolti dei documenti da lui riportati si riferiscono alle 1·elazioili diplomatir:he tra la Francia e 111 . Russi11 nel periodo anteriore .alla guerra , e non ha.nno che un legame assai indiretto della azione 1i1ilitare: altri , anche mi litari ri salgono ad una situnione così lootaoa ' ·da l.l'epoca in cui cominciò la tensione più acre t.ra i due flltnri belligeranti, che <[Uan to è in essi contenuto poteva essere ~cceoMto sommariamente, per lascia re da parte il superfluo; infine prendendo il ~,_bro ~omc uoa base di lungo studio devesi pensare ch9 colui il qun le s,_ accrng~ ad uno studio si mile, cerca i documenti ove essi sono 'giil -di pu·bbilca r,1gione e non sente il bisogno di una raccolta speciale. Il conr;etto di un libro come questo non pare giusti fica to se non traitRUdosi di docurne11ti inediti, e rari tanto da doversi ristampare, poi-chè i'n ogni al tro modo la raccolrn subisce l'apprezzamen to subbiettivo ·del compi tai.or~, ed allora ù sempre possibile che il di sintere$se voluto -da una parte sfugga immediat,Hnente dal l'a ltrn. Fttrono citati a p1·oposito di C[ttesto li bro il DE BAIUNTE cd il Turnnnv ·che coi fra mmenti di cronache· ristn bilirono avvenimenti antichi ssimi. Anzitutto il metodo di quei due non era quel lo di rid,ire i documenti ·originali , ma brmsi quello di sottoporli ad uu accuraio esame critico e . ·quin~ifonderli in una narrazione organi~:1. Erano storici e non compifato!·1. Poi_anche il loro metodti diede ragio11 e ad appunti che gli sono stati mossi. da scrittori positivisti del nostro tempo. La. storia è un dramma complesso, e nell'assistervi ognuno porta le :propne idee ed i propri fini, nessuno può afferrarne l'intero oraanismo. I documenti sono veramente il mezzo con cui far ri vivere quel dramma; mn a_uche i documenti debbono essere ri pòr:ati al tempo loro ed es:sere _rnterpretati, sicchè lo storico non potrà mai spogliarsi affatto dalla pas$JOnc.
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'l'J.l,A 1 LIBRI
Premessa questa di1•agazione collo scopo <l1 apprezza re nel suo giusto valore l'o pera del r,omandaote MAncuenoN dobbiamo riogrnzia rlo rlella chia ra esposizione del lo stato militare della Francia napoleonica nel i-uoapo~eo, e dei mezzi che ci offre per riC"ostrnirlo in og11i suo particola r!', ed attendere il volume seguente- per mettere le notizie contenuto in questo in correl3zione colla situazione militare e pnlitic3 del l'E nropa al la vigi lia del passaggio del ~ iernen. • Col volume del generale 13." llATIEHI sull'opera ~ua nell'Eritren (Me11w1·ie cl' A(rica , Bocca , Torino ·1898) uscì qunsi coiltemporaneo un volume anonimo [ nostri errol'Ì, - Tred'ici cmni fo Eri trea; edito dn l G:1sa oovn di Torino e da l complesso si ma.ni fe.s ta dovuto alla penna di perSOllfl che visse in mezzo agli uomini e Cose di cui narra, e le conobbe assai bene. Ora poi il ca pitano ME~An1N1giàa i11tante maggiore del fio reg-. ~i111r.nto d'Africa consacra al ricordo dei fa1ti avvenuti nella « tristi', ma gloriosa » giornata del ·I O mar1.o ·1896 alla brigata di cui faceva pnrle no libro col titolo: La brigata Dabonnida alla hattaglia d·i Adua (coo cinque schizzi, Naroli, ed. Detkeo). Vi racconta 1ruanto rammenta del giorno del la bnttaglia e uegli episod i della ritira ta comba ttuta pa,-,o a passo, qu:rnto vide dei suoi superiori e_dei suoi com1>ngo i, 1ioa schiera che aodò via assottigliandosi tra le offese ,lella popolazione ùi un esteso paese insorto nJ aperta r ibellione. La s•.oria, rnccogliendo le ma11ifcstaziooi ùi coloro che hauno as~i.sti lo al doloroso. dramma e vi hanno. partecipa to , segnerà a suo tempo la sua sentenza incancellabi le $OVra C$SO; n noi 'luelle pagine che parlnno con tan ta vivacil.à di persone cui ci stringevano i vincoli della sti ma e uell'amicizia; rinnovano il dolore della loro perdita ma ci con fermano oel coul'orto, dciil'animoso esempio di valore datoci nei momenti più arùui della terribi le giorna ta.
T RA 1 LlB!ll
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identifi ca quest'nltimfl nell' nttuaziooe e man ifc, tazior1e ti.d ia guerra , J'or,,~ s:irebbc pi ù ad11 uo nel sostituire la parola loun, comprendendov i lo sforzo che un:i nazione deve in ceni momenti della l'na vit:i svilu ppare per roves<:iare gli oswcoli che le si parano inu::inzi. A ques10 sforzo provvede l'esercilo costi tuito d,1 un nucleo permanente eJ educat11 rc dei ci ttadini :ille nl'li delln gue rra, e le clas~i di cittadini nlidi che via via ricevono l'i, truzionc cnili rnre, e l'o rmauo l'eserci to nazi ona le colle s ue ri~crve oltre gli altri dementi che possono eccezionalmente conror· rere ,il ln guern1. ' È notevole questo concetto che sorregge tutta l'opera del lo scrinore · milita re spagnuolo ed invece di riferire l'or,linamento dell'esercito alle 11ecessitì1 di ordine tecnico lo riconduce a quelle di ordi11 e sociall' , adattandpsi al. mutame11to da una trentina di anni avl'enuto nella indole deg li e$erciti europei dopo l'in tr,id uziorae del se rvizio militare ob bliga torio e del principio che con esso si lega. <0
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* * Citeremo pnre tra gl i invii un libriccino dell'avvocato TAV1>GG1 coo1enente '(uanto può rigaardare Il motl'imonio degli ufficiali rispetto ai fieni (edito dal Vog hera), uo 111anunle che cominciando d~I concetto giuridit.:o del matr i1l}onio nrriv,1 ai cenni su tnue le pr:itiche lega li che si connel.LOIJO col m:itri monio militare. · E vogliamo pure citarr. In traduzione itali:111a dei Temi lattic-i del i\lor.TKE, la quale i.· opera .del rimpianlo generale DAuonM1 DA, e fu testò pub blicata (editore Voghern) ceme gi usto rico rdo di un nome che oram~i ci è sacro è come rillesso del la mente del grande educatore degli ultìciali dell'esercito tedesco . Se i numerosi temi ' rign;11·da11 0 terreu i lonta ni da ~uelli del no,tro pae:.se, la precisione con cui sono esposti di quei lemi e l'oppor1uni1à delle questioni in essi formulate riescono cli somma. atiliti:t anche I -a noi come e:;empi . ?Ila specialmente uti le riusdrà la lettura delle :;oluziou i di quei tr mi, nelle quali app:iion" chiari ed evidenti i grauc!i principi dd la gnerrn esposti <:on quel l,1 sempliciti.t e con quell a esatte1.za che si conrenivnno alla lucida intelligeow del 1fol1J..e.
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"' * Tra i libri giunti al la H. ~L non vogliamo trascurare quello gentilmente inviai.o dal teoeote colonnello d·etl'esercitc, spagnuolo 8A1nHos . ,CARRIOS sulla Milicia come clenwito politico ,:ontcmporaneo (~fadrid, ed . Fè). L,1 scrittore che ebbe imponanti incarich i di governo nelle colonie e ru profe55ore di nrte militare ndl'Accademia mi litare geueralti di Madrid, affron ta il grave problema delle relazioui ~ra escrr.ito e s0cictà,. problema tanto ine;;attnmente presentantosi ai sociologi cpianto im perfettamente tratta to dnlla massima parte di loro. Se abbiamo compre;;o il pen3iero dello scrittore egli stabilisce le funzioui stauche e di11amiche di un gruppo d'uòmini costituiti in nazione
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NOTA BlBLlOGRAFICA
NOTA BIBLIOGRAFICA Rivista li cavalleria Anno I, fa scicolo ·1°, gennaio •1898. _ Roma tipografia della Casa .ediirice italiana. . ' Abbiamo ricevuto la Rivista di cavalle1·ia. Credevamo fermamente ad una. riproduzione dell'antica Rivist{i, ma fummo assai gradevolmente sorpresi nel constatare che tl'8ttasi di opera affatto nuova ,· e'che sorcre so tto i migliori auspici. ~ . Er.a iu~ero cosa assai spiacevole che l'arma di cavalleria, pe 1•. la sua. massima unportanza e per le molte questioni che la ricruardano e che sono oggetto, pres,o tutti gli eserciti, di ampia e controve:Sa discussione maucas~e d'una pubblicazione speciale che ne propugnasse gli interessi: ne st.uchasse n fondo gli svariati quesiti ad essa attinenti e rendesse conto delle vicende e dei progressi delle cavallerie estere . l'odierna opera risponde pertanto ad un bisogno altamente sentito e colma nn:i lar.una assai notevole; e noi siamo Ì)~n lieti di dare i.I henv~_Ulito alla consorella, d_i porgerle sinceri auguri di prospera vita,. per I rnteresse del la cavallern1 e dell'intiero esercito. Ecco i I contenuto del 1° fascico lo: · · . In ~rimo luogo po~he parole della Direzione nelle quali i.: spiega to . il ~obile scopo che s1 prefigge la nuova Rivista, poche parole ' sì, ma ~erme con cuore di soldato e che nutriamo · fiducia saranno favo~evolmente accolte dagli ufficiali dell'arma, i quali , indubbiamente, vorrannosorreigere, col loro appoggio e co' loro studi , la nuova palestra loro. ;1perta. . Sulle eooluzio·r1:i della cavalleria - Concetti e JJroposte pel <:olon~ello D'OTTONE. E uno studio ioteress:inte, ma sul r1uale aspettiamo 11, lormn~ar~ un .giudizio al lorchè sarà terminato. Dalla parte ora. pulibli-. ca ta st r.ileva, m modo non dubbio, che trattrisi di lavoro assai coscienzins_o e dettato da grande passione· per l'arma; epperò riuscirà di. utile e dilettevole studio agli ul1ìciali cui è diretto. La càvalleria in A/hca ; pl\J tenen te colqnnello L1am. Pregevole lavoro,_ n~I . quale si propugna la creazione di alcuni squadroni per la C•)lon1a Entrea; concetto al quale sottoscriviamo ben volentieri : L'autore per sostenere la sua tesi . accenna con rnpido esame alle nostre vicende, 1
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militari svoltesi nell'Africll, ma per provar troppo, - e non eravene proprio bisogno poichè tra1tasi di questione tanto evidente - I~~ talvolta ampliato di troppo le sue deduzioni.· L<i.preparazione della caMllerici moderna pel Dott. CounAmN 1. Loscrittore si prefì g~e di studiare i diff~renti organismi " che sono indi« spensalifli alla formaz ione degli elementi costitutivi dell'arma e neces• sari a mantenerla all'alLezza della missione che la scienza mi litare le« assegna nella guerra modàna ». L'entità dell'arma è costituita da tre elementi: il capo, il cavaliere, it: cavallo; e l'autore si propone :ippunto di ricercare ciò che si fa presso i principali eserciti europei rispetto a cote,,ti elementi costitutivi. In questa prima parte del l' interessante studio si prende in esame ci&. .~he al riguardo si pratica in Germania ed in Austria. · Sport na.zionale e militare per 11. Puc; r. Vi si prendono in esaml7 parecchie questioni che si agitano nel mondo de_llo Sport, e segnatamente quel le riguardanti le corse dei poledri a due ed a tre anni, le corse Jl1ilita.rys,' le corae di resistenza, ecc. È articolo assai interessan te, e truale può essei'e dettato dall'eminente· sportmann che è il tenente colonnello Puc;r .. Sull'alimentazione del ca.vallo d·i triippa; pel capitano veterinariodottor G. Cosco. Argomento antico, ma pur sempre di capitale impor-tanza, e l'autore lo svolge con molta padronanza della materia. Istruz·ione delle recliite a cavai.lo: Sono brevi consiaerazioni e schiarimenti alle prescri.zioni regola mentari, improntate a largo senso pratico,, che dimo5trnoo essere l'nno!)imo autore ufTiciale di grande competenza_ L'ibri - Rir,iste - Giornal-i, Notizi-e sulle cai;allerie estere. Not:izie rari.e .'- Corrispondenza dai reggimenti. Necrologio. Parte u{fiaiale.
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NOTA STATISTICA.
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Rispetto alle va rie a,·mi , come nell'anno pre~edente, il minor numero di·ammalati si verificò presso le truppe tecniche d'artiglieria con 423,7°/oo, dipoi presso la cavalieri~ con 704-,l °loo, Per contro, il maggior u_m~1et:o di ammalati nel 1896 si ebbe nei pionieri con 97·1 ,i 0/ oo e nell'art,gliena da fortezza .con 944,i °loo-
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NOT A S'T.ATIS1 I CA
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Relazione sulle _vicende sanitarie ,q.ell'imperiale e reale esercito austriaco, n ell'anno 1896.
Le giornate di malattia ammontarono : pr,r i curati presso i corpi a . per i curati negli stabilimenti di cura a
2.sos,9a7
e così in totale a giornate
3.8fia.G68
1,05 11,73·1
Donde si ha che su Ila forza media di 290,1!68 uomini di trn ppa, spettan·o ad ogni individuo 1.3,3 giornate d'ammalato, mentre nel ·1895 ne spettavano 1.3,8 e r,1el 189ti, 14,3. Pei curati presso i corpi, i qua li sono ammala ti leggieri e rappresentano, per malattia, gli uomini indisponibili pel servizio, si l~anno pei ~1edesimi 9155,092 giornate di malattia (contro :l,063,250 giornate dcli anno precedente); numero che diviso pel' 366 dà in media 2609 ammalati giornalieri e cioè il 9,0 °/ 0 ., della fol'za contro il 9,6 °/oo, del '18!.l!'.ì. Si ha pertanto, rispotto all'anno precedente, una diminuzione di ammalati di 0,(ì ¼oLa seguente tabella ci offre il mov imento di questi ammalati per ogni mese e per ogni corpo d'armata.
La terza seziono del!' Istitu to tecnico militare ha testè ·pubblicato il rapporto ann uale intorno alle vice.nde $anitarie . della. truppa, durnnte l'anno :1896. Dal mcde~imo e dai numerosi e particolareggìati stati che lo ,corredano, è dato rilevare tutto il m_ovi mento di spedalità, delle infermerie e degli stabili menti di bagni, e ciò non solo nel complesso, ma a seconda· ,dei corpi d'armata, delle diverse guarnigioni, delle varie armi, ecc. Da questa grnnde copia di notizie, ne spigoliamo le più interessanti. Sopra una forza media del i'a trup pa, coniprcsa la fan tcriit della BosniaErzego11ina, di 290,468 uomini, il numero degli ammalati am1non1ò a 213,703, dei quali entrarono nei luoghi di cuia 99,639, d•rnde si ha ri$pCttivamente un per 0 /oo di .735,7 (degli ammalati) e 34:J,O (degli entra ti nei luoghi tli cura). Nei du\l anni precedenti :iveansi avuti: nel :1894 23,1,707 ammala ti e nel 1895 225,6(/J, dei quali, entrati nei luoghi di cura 96,720 nel 1894 e :100,046 nel ]895; e di qui rilevasi che nel :1895, ri~pctto all':inno pre-eedente, il numero degli ammalati diminuì, e preci~a mente, riferendosi -sempre alla forza .media sotto le àrrni, del 54 4 °/oo, e co~ì pure che gi ebbe un minor numero di en trati negl i stabi linienti di cura del 7,3 °/ 00 ; ciò -che dimostra pure una diminuzione nell' in1ensitii delle malattie. 11 numero degli ammalati oscillò nei diver'si corpi d'armata fra 599,1. 0/ oo ·della fo rza media presso il 6° corpo d'armata e 932,6 ¼o presso il 3°. Al 6° corpo d' armala segue subito dappresso il fO col 614,8 ¼o e al 3• il comando militare di Zara con 880,:3°/oo di ammalati. È a notarsi che il :{0 corpo d'armata e il comando militare di Zara ebbero anche nel-. l'anno precedente il maggior numero di ammalati. li numero degli arnmalàti ù legge,·mente aumentato, in confronto al 1.895, nel 1.2°, 1.3° e 15° corpo d' armata, mentre è-diminuito presso il -l'o, 30, 40, 6° corpo di .armata e presso il comando militare di Zara .
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1\NNO '\L III
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NOTA STATISTICA
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Le mal~ tlie nei cu rati pre.,so i corpi che importarono il maggior numero di giornate di cura sono: Ascessi, postemi, foruncoli, antraci con giornate 224,397 'CatalTO bronch iale acuto, infiammazione catat·rale dei polmoni » 91.6fi9 Contusioni, piaghe per contusioni e feri te per morsicature . 8-1,878 Catan o dello stomaco, catal'ro acuto intestinale, it10rizia catarrale . · " 7'1,8;52 Ferite <lei piedi, scorticature. · . 59,989 E cosi con un totale giornate di malattia di 529,785 e c100 502,3 °/ 00 • che è superiore alla met:\ del tolale giomate di malattia presso i corpi. · Presso gli stabilimenti di sanità, le malattie che richiesero un maggior numero di giornate di cura si compendiano nelle seguenti: Malattie croniche d'infezione con . Malattie esterne. Malattie degli organi di respirazione Piaghe per ferite corporali .
giornate 822,558 , 388,064 » 370,43:l » 208,982
.Con un totale giornate di malattia -di -1,790,042 ossia il 637,2 °/.,o, e press'a poco i "h del totale giornate di malattia.
Movimenti degli ammalati negl-i stabilùnent·i di sanità. - li movimento degli ammalati curati negli stabilimenti di sanità, negli ospedali civili e nell'ospedale della marina in Pola, ·non compreso però quello degli stabilimenti di bagni, si può così riassumere: Ri masti in cura negli ospedali al .termine. dell'anno :l895 8,944. Ent1:ati nel 1896. Mililari del personale pel'manente Militari di truppa . '
·1,250
!06,62;5
Totale 107,875 eù inoltre individui non appartenenti all'esercito ({) n!31 numero di . . 24,877 ( t) Vecchi militari in\•alidi e pensionati.
...
161
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ì:\OT A ST,\'l'ISl'ICA
NOTA STATISTICA
u sàti nel l896.
Riferendo le perdite sopramenlionate alle varie armi e servizi si ha la seguente tabella che ne dà la percentu_ale :
Militari del pel'sona le permanente .Mil itari di truppa . .
1,274
,106,545
In,·iali i11 licenza Congedati
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Fanteria Cacciatori . Cavalleria . Artiglieria di campagna Artiglieria da fortezza Artiglieria tecnica Truppe del genio. Reggimento ferrovieri e telegrafisti Truppe di sanità . . Treno Altri slahilimenti Media per l'esercito aust.ri,,co. Fanteria della Bosnia ed Erlegovina Media totale
Tota le 107,/3'19 Individui non appartenenti all'esercito .
. . 24,G85
Alla fine del 1896 rimasero in cura negli ospeda li 8,839' pe1·sone. Sul totale degli usciti 132. 50!1, ne uscirono: · G1.1a1·iti . .. . . 1.0u.M8 _: 79G,G ) . Per morte . . 10.li. ) ¼odcll'intiero numero. In altra maniera . . -<.l,v,O _ H)3,0
e)·}~G ·-:::
Dei -107,8i!.l usciti appartenenti all'esercito, uscil'ono : Guariti. . . . . . 87,GGO - 813,0 Per morte . . . . . '1,0:rn -~ U,G ,. 0/,, 0 dell'intieronumero. In altra maniera (·I) . . . '19,120 -::: '177/l \
Ì
.
:12,6 38/1, 35,H 37,0
:rn,2
29,5 35,5 30,9
39\0
IA 3,5 O,G g.,o 3.0
·J8,(i 33,(-i :H.-,1 33,fl
15;1 31,0
35,8
· Totale ,t 9,797
== 67,0
Nei casi di morte sono compre$i: Wl3 casi di individui sotto le armi; 180 » » » ma non porta ti nella forza pre: sente; e cioè di individ ui trovantisi in licenza per ma lattia, od isolati in viaggio ecc. (J}
~iformati, 'ecc.
6:,5
3,9 8,7
20J
(,.,o
30,9
Volontari di un anno Arruolati nel ·1896 » i89o » » i894 » '1893 ·: » Di leve anteriori .
=
\
72,2 7(1.,5 81,5 25,4 87,7
tH
I•risultati ottenuti colla cura per questi ultimi sono alquanto sfovorevoli; ciò che del resto ~i comprende faci lmente trattandosi di individui vecebi e logori. ' · . Iwoiati i.n licenza per malattici, riformati e morti, per tittto l'esercito. Degli individui sotto le armi furono invi::i li in licenza: Fino a tre mesi e più per temporanea invaliòità. 10,084 3~l,6 I Cong,edati per riforma 9,259 == 30,9 o.'l oo ...... Casi di morte . ,J,198 == 4,0 1,
o,t
!J.2,(i
90,l
:.rnJt 7'1 ,5 38,2 (i8,i5 fiH,2 Ci8,5
0/oo del numero
tnvjati in licenza Congeclati
)
77,0
fd,6 28,.i lll,9 :J .! ,7
E riferendosi al te\npo di servi~io si ha il seguente per to,tale delle perdite :
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m.ì,7
3,1
18,9
<H,·l 37,;)
To ta le
:~,G
4,0 3,3
33,5
Infine dei 24,,685 usciti non appartenenti ·all'esercito uscirono: · Guariti . . ·17,888 - 7'14,7 ) Per morte . 3ll7 -= ,JJi.,O > °ioodcll'intieron urnero. In altra maniera ( 1). 6,450 ~ 2(H ,3 ) · 1
)!o rti
Morti
Perdita to tale
22
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12
20
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.({28
65
303 140 .78
358
214 371
296 172
ag
21
299 ,171 95
226, , 130 .
34
Negli individui che si trnvano in CO!}gedo si verificarono le seguenti perdite: . 9.706 ·congedati per riforma ~forti . 5;125 di guisachè la perdita totale dell'esercito austriaco negli individui di truppa sotto le armi ed in congedo fu nel 1.896 di 25,288 uomini e precisame~te di 18,965 congedati per ulteriore inabilità al servizio militare e di 6,323 mort.i in seguilo a malattia. Mortalità per malattia. - Lcasi di morte verinca tisi nel l89fi - esclusi i suicidii che furono 314 e 95 disgrazie con esito leti\1e - furo no 6'1 presso i cor pi e 943 negli stabilimenti :;anit:iri: in totale 1004, corrispof dente al . \
'
166
NO'rA STATISTICA
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3,46 per ¼o dégli ammalati, mentre nei due anni precedenti erano stati del 3,67 per °loo· Negli ultimi 20 anni la mortalità della forzn media sotto lo armi fu: Nel 189a del 3,67 per °/oo degli ammalati ; Nel 189i del 3,G7 per ¼o della forza presente sollo le armi; Nel 1893 del 3,9 • • » Nel 1892 del 4,ti ,, » Nel 1891 del 4.0 , , . Nel 1890 del 4,9 , • Nel 1889 del ti.,5 ~ >i Nel 1888 del 4.,9 • » Nel 188i del 5,·1 ) Nel 188fi .del 5,3 Nel :1880 del G,O Nel i 884 del 6,3 ) Nel 1883 riel 6,7 Nel 1882 del 8,0 •. Nel 1881 del 6,6 » ~el 1880 del 8,9 > • Nel 1879 del 12,5 Nel 1878 del 12,li ~ Nel 1877 del 7,6 Nel :1.876 del 7,9
NOTIZIE POLIT[OO-.MJLITARI
)
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D' onde dcducesi che la mortalità nei sei anni dal '1888 al 1803 fu in media del 4,4 °/oo, nei precedenti sei anni del 6,2 ¼o e finalmente dal 1.876 al i 88:I. del 9,3 °/oo· l.\'ell' ultimo ventennio fu in totale del G,3 0; 00 . La .mortalità nell'esercito aust.riaco è in complesso in continu a ·diminuzione, all'infuori di un leggiero regresso nel :1890 e 1892, e che perdura nel 4896. N_cl 1896 presso i vari corpi d'armata la mortalità oscillò dall':1,71 0; 00 degli ammalati preS$0 il 9° corpo e 2,32 °lo, presso il 50, sino a 5,8a ¼. presso J'H 0 e o,42 °/00 presso il rn•. Le truppe che soffrirono maggiore mortalità furono: i re?gimenti di fa ~teria della Bosnia Erzegovina con 9,75 °lo, degli ammalati, e le ti:_uppe d1 cavalleria con 7,2 ¼oli reggimento dei fenovieri e telegrafisti non ebbe :ilcuna mortalità e l'artiglieria tecnica fu quella che ne soffr'i meno con 1,4-2 °i 00 • ' '
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Durante Lulta la quindicina il Parlamen to fn chiuso e la politica fu in vacanza come il Parlamento . li governato re civile dell 'Eritrea, onor. ~fartini, è in viaggio per Massaua. A I suo arrivo sarà ricevuto dalle truppe cogli stessi onori già usati pei gùveroatori militari. Quando l'onor. Martini abbia preso possesso della sua caric:1, il generale Caneva, comandan te delle troppe nell'Eritrea e fo cientc-funzi oni di governatore, s' imbarcherà per J' Itai'ia. A i;iuovo éomandante delle delle truppe nel!'Erilrea fu destinala il colon nello Troia, che al momento in cui scrivi nmo si trova pure in viaggio per la sua destinazione. La cessione di Cas~ala è 110 fatto compiuto. La cerimonia si compì il giurno di Kai.ale e la guarnigione italiana c'3deue il posto all'angloegiziana. Le Lru ppe italiane si schierarono in linea al norJ dell'eutrata principale delle fortificazioni ; gli egiziani si posero di fronte . I sold.t ti italiani presentarono le armi e· gli egiziani resero il .saluto. Dopo ciò il colonnello Pearson, cavalcando attraverso le lince, chiese formalmente, in lingua araba, al colonnello Sammioiatelli, il permesso di entrare nel forte. Sa mrniuiatelli rispose io italiano affermativameole. Allo,·a un plotone di truppe egizia11e rilevò il plotooo. di guardia ita liauo e poco dopo, a mezzogiorno preciso, tut:.a la nuo va guarnigione fece la sua entrata nel forte. Mentre la bandiera italiana ven iva abbassata, ventun col pi di cannone, a due minuti d'intervallo l'uno dall'altro erano sparati dai can noni del forte; intanto le truppe italiane si allontanavano nella pianura, io direzione del passo di Sabdernt. Assisteva alla cerimonia tutta la popolazione dei din torni. li corri spondente del Times dice che questa;cerimonia riuscì cvidenmente dolorosa per gli ufficiali italiani « costrelli ad abban<lonare un territorio conquistato con un ardito combattimento, <love avev~no orgaoìzzatù con taoto amore e COD sì felice risultalo lo forze indigene, e <love lasciano tanti compagni morti ».
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NOTIZIE POLITICO - MILITARI
Tre giorni prima dell'atto materiale del la consegna della piazza, il . colonnello inglese Pearson aveva passalo in rivista gli ascari già nostri e quindi ordinato loro di mettersi in marcia per attaccnre i dervisci ad El-Fascer. Quest'ordine fu accolto con &rida di crioia ed • " e) ' eseguito cou rapidità e successo meraviglioso. I dervisci cacciati da El-Fascer si ritirarono ad Osobrì, ma anche da qui furono. scacciati ·pochi giorni appresso, dopo disperata difr-sa. ' La notizia di questi successi giunta in Ingh ilterra subito dopo quella dell'avvenuta cessione di Cassala, mostrò ai nostri amici l'importanza dell'acquisto; quindi i giornali inglesi non furono avari di lode all'Italia che per l'Inghilt~irr'a avea conquistato Cass~la e agli. ufficiali italiani che avevano istruito ed educato così bene parecchie centinaia di ascari. La cessione di Cassala e la sostituzione · del governatore civile a quel lo mii itare nell'Eritrea destò qualche timore nel le popolazioni della colonia di abbandono per parte del governo italiano. Su qualche giornale corse anzi la notizia che questo timore avesse in qua lche località dato luogo a .di8ordini; ma la diceria venne smentita ed è a c.redere che presto svanirà anche il tirnoi:e, percliè le disposizioni prese dal governo mostreranno che s'intende restare e assodarsi, non partire.
'Il primo giorno dell'anno, SP.condo il consueto, le Loro Maestà ricevettero in solenne·udienza le rappresentanze nazional i pr,r gli auguri di capo d'anno. I ricevimenti ebbero luogo nella sala del trono. Sua Maestà il Re vestiva la divisa di generale, e portava la decorazione dell'Ordine Supremo .della SS. A:nnuuziata. Agl i auguri della rappresentanza del Senato, · presieduta dal l'onore· vole Cremona, Sua Maestà il Re rispose: «
Si.gnor Presidente.
« Mi sono c11ri i voti e gli auguri ch'ella mi porge in nome del Se. nato del Regno. • Il nuovo anno incomincia é'tln auspici lieti e pacifici. Si può quindi a . ragione sperare che sarà fecondo di bene al popolo italiano. • li senno e il patriottismo del Senato mi allìdano che l'opera .sua efficace sarà v0lta a consegtiire quei benefici ai quali il paese a buon diritto aspira.
NO 'l'IZIE POLITICO -nilLITARI
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« Con questa fede, signor Presidente, io ricambio da l profondo del cuore i migliori auguri al Senato del Regno che tante prove di devozione diede alla mia Casa ed alla diletta uost.r{I Patria ) . Agli auguri dell a Camera dei deputati rispose così: «
Signor Presidente.
« Con animo grato e commosso io la ringriizio delle paroie or ora pronunziate a nome della Ra pp resentauza nazionale. • « Il mio cuore esulta al ri,cordo delle nobili tradizioni che ella rammenta. « Io por-go ora a lei, ai colleghi suoi, agli italiani ·tutti i più fervidi auguri di prosperità. « Consapevo le dei desideri i e.delle aspirazioni universa li, inaugurando la ventesima Legislazione io feci vnti che, me;;sa ,fa parte ngni lotta infe,·onda chil .l\1 rl:im~11to recassero conforto al po., ' ecrli at.ti e le lecr,ri e, .., . polo italiano. « Ocr1,i insisto nel medesimo voto e fo c:ilclo appell o al senno e al patrio;:i~rno dei suoi coi legh i, perchè ali., ripresa dei lavori pa rlamen · tari siiHio senza indugio discussi i di~egni di legge che stanno innanzi al la Camera eletti va, e perchè con amorevole sollecitudine siano presi in esame i nuovi disegni che il mio Governo vi presenterà. « L'opera della Camera elettiva, ispirnndosi , come n~ sono sicuro, al . patriottismo più puro e più alto, darà al Paese quelle legittime soddisfozioni che merita, le quali giovernnno a rendere sempre pi ù salda la fede nelle libera istitnzioni ,,. -
Il 9 corrente a un iversario della· morte del gran He Vittorio Emanuele vi fu il solito pellegrinaggio alla son tomba. Le LL . MM. il Re e la Regina e il Conte di Torinv, :issistettero, in forma privara a un rnrvizio religioso nella chiesa. del Pantileòu, poco . dopo giuugeva al tempio il lungo corteo del le associazioni militari e libera li col concerto comunale, bilhdiere e corone d1e venner0 depo,itate sulla tom ba . Quindi giungevano le rappresentanze provinciali e comu· nali, recando corone ed (lppoaendo IH fìrme su l libro dei visitatori. Infine furono aperti i cancelli al popolo, che si· river:;ò nel tempio. E dùrante tutto il pomeriggio è stato un continuo pellegrinaggio di genie d'ogni CPto, di ogni e1à. Il ·10 corrente le LL. AA. RR. il principe e la principessa di Napoli sbarcarono a Palermo per far e una visita all a me!ropoli della .Sicilia ~ furono accoJti con un eutu sillsmo iode:;c1·ivibile.
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N01'1ZIE POLITICO-MILlT ARI
NOTIZIE POLITICO-MlLITAJl.l
commissari nominati con le nuove norme. Sarebbe materialmente impossibile che il servikio procedesse in modo regola.re_, se da ogg'. a quel momento fossero sottratti al corpo, per mandarli m aspettativa per riduzione di corpo, tutti gli attuali uffic iali subalterni, e non venissero colmate le vacanze che avranno luogo nei capitani e negli uOiciali · superiori. D'altra parte, se per gli ufficiali subalterni meno anziani s1 pnò adottare il provvedimento dì trasferirl i nell'arma di fanteria o nel corpo contabile, eguale misura non è consigliabile per i tenenti commissari .più anziani che, per il già lungo servizio prestato nel corpo, hanno acquistato una esperienza apprezzata nel disimpegno delle incombenze r,elative, mentre che, se fossero trasferiti in fanteria o fra i contabili, dovrebbero fra breve assumere comando di compagoia od esercitare Cariche alle quali non furono affollo preparati dal. preceùente Sen'izio. Tali furono le oerravi eonsiderazioni che indussero la Commissione. del dicembre ,1896 a proporre, e il Ministro ad accettare, che i tenenti commissari, di anzianità anteriore al !892, potessero essere promossi capitani nel corpo e che gli altri fossero trasferiti gradualment~, ma non più tardi del 1900, nell'arma dj ·fanteria e nel corpo contabile._ Dopo il rifiuto della Corte, non rimanevano al Governo che tre vie: o collocare gli ufficiali suba lterni in a:;pettntiva per riduzione di corpo, o chiedere la registrazione del decreto con riserva, od emettere un decreto da convertirsi in legge dal . Parlamento . . Il primo provvedimento non può neppure prendersi in considera· zione: imperocchè oltre a generare un ginstificato·rnalcc.ntento in una clas·se di benemeriti ufficiali e nelle rispettive famiglie , recherebbe un vero scompiglio nel servizio di commissariato, che pure si .connette a vitali interessi dell'amministrazione dei corpi dell'~sercito e dello Stato. Il secondo mezzo, in una questione come que$ta, parve :il Ministero meno corretto del terzo. ·avendosi pienissima fiducia che il decreto fosse nelle facoltà del Governo; ma, in ottemperanza al parere della Corte dei conti che non lo. ammetteva, è sambrato miglior partito prendere volontariamente l'iniziativa di presentare la ,questione impregiudicata al Parlamento, aOlnchè riso\ va il dubbio e, quando pure giudichi la fac,,ltà dell'articolo 3 più lim itata di quanto il Ministero credeva, dia approvazione ad un provvedimento .che non si può procrastinare inarrrriormente stante l'avvicina rsi del termine fatale coucesso al M1;:,o ' uistero dall'articolo 3. • Nutro fiducia (conchinde il Ministro) che voi, onorevoli signori, convinti èlella validità delle ragioni che hanno ispirata la risoluzione
~
* * Il nuovo Ministro della guerra, generale · Di San Marzano, ha presentato al Parlamento un progetto per la conversione in legge del R. Decreto 25 novembre 1897, per la sistemazione degli ullìriali subalterni commissari. Quel R. Decreto i nostri lettori già lo conoscono; ecco un sunto della relazioue che accompagna il progetto per convertirlo in legge. Il generale Di San Marzano dice: « Il mio predècessore aveva preparato l'annesso progetto di legge, inteso ad ottenere la con versione in legge del Regio Decreto del 25 novembre, per la sisteìnaziuue degli ufficiali ~ubalterni commissari. « Condividendo completamente, in merito a wle questione, i criteri che hanno guidato il mio predecessore, io vi sottopongo il progetto colla relazione stessa stata da lui preparata. ) 1/tlx-ministro della guerra, generale Pelloux, in questa relazione presentata dal suo successore, dice che in seguito alle dichiarazioni fatte quando si discuteva la legge sul!' ordinamento dell'esercito e all'approvazione di qnesta legge, egli ritenev11 fermamente che tra le facoltà conce;;se al G0verpo dall'articolo 3, fosse compresa quella di provvedere al riordinamento del corpo di commissariato. Fece quindi preparare. due decreti, l'uno per regolare il modo col quale in avven ire si sarebbero reclutati i capitani commissari dagli uflfoia li delle al tre armi e corpi, e l'altro per provvedere al periodo inevitabile di transizione dal si,tema· finora seguito al nuovo, disponendo per il graduale passaggio degli ·ufficia li subalterni commissari nell'arma di fanteria e nel corpo contabile. Ma questi decreti trovarono opposizioue nella Corte dei conti, la quale, se dopo aver richiesto qualche moJificazione di forma, ha.registrato .il primo deere.to sul reclutamento dei capitani commissari, non ha ammesso a registrazione il secondo, contestando la facoltà al Governo di mantenere in servizio, sia pure in via provvisoria, gli uffi . ciali subalterni commissari che là legge del 28 giugno non contempla . più rella gerarchia di quel corpo. Orn la uece,sità di mantenere per un certo periodo di tempo in servizio codesti ufficiali è evidente. Il nuovo reclutamento dei capitani commissari richiede che gli aspiranti compiano un elevato corso di studi presso la scuola di guerra e quindi sottostiano ad un esperimento per accertare la loro idoneità pratica. Prima di tre anni pertanto, non si potranno 1111ere capitani
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NOTI ZIE . POLITICO-MlLITAR!
· XOTIZlE POLITI(;.O-MlLITAR!
del Governo, vorrete app.rovarla col vostro voto, e dare sol lecitamente suffragio favorevole al disegno di legge elle . sanziona provvedimenti . rntes1 ad ultimàre l'attuazione del nuovo ordinamento senza turbare il servizio e senza ledere legittimi interessi privati . ~ li ~isegno di legge consta di un solo llfticolo così .concepito: « E convertito in legg& il :Regio decreto del 25 novembre ,I897, . N. fi:90, per tla sistematione degli ufficirili suba lterni commissari. » ~
Per l'ordin_amento dèl Cvrpo di commissariato e del corpo contabile militare venne pubblicato negli tiltim i giorni qello scorso mese un altro RegioDecreto ne modifica i quadri organici . Esso è del seguente tenore: Art. ,1 alla tabella dell'art. 3 del R. Decreto N. 3!58 è sostituita la seguente: ,12 colonnelli commissari; ·12 tenenti colonnelli commissari; 27 maggiori commissari; ·I,17 capitani commis$ari. 1
·1165 tota le. Tale R. Decreto è precedu.to dalla seguente relazione ministeriale al Re: « Con la legge 28 giugno ,1897, n. 225, fu d11ta faco ltà al Governo di Vostra Maes.tà f]i poter attuare, fino a I 31 dicembre correo te, mediani.e decreti reali, i provvedimenti per il nuovo ordinamento dell'esercito che con quella legge ven iva approvato . . " Munite dell'August,1 firma della Maestà Vostra , si emana rono infatti disposizioni con cui furono rionlinati i vari servizi dell'e.;;ercito e stabiliti gli organici per ben disimpegnarli. « Prima però che l'accennata focoltà renga a mancare occorrerebbe .apportare lievi modificazioni agli organici del corpo di commissariato e del corpo contabile poichè essi risultano nou corri$pondenti al bisogno.
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<' L'esperienza ha dimostrato che ne!le direzioni di commi;sariato, per i rapporti di servizio ne!le direzioni stesse e per le reh,zioni con le diverse autoriti1 militari non è possibile che ad :i lcune rli esse di. rezioni Yengano preposti ullìciali commiss,1 ri rievstiti solL3nto d~l grado di tenente colonnello ma è indispensabile che · tutti i direttori ind istintamea te siano colonn el:i. « D'onde la neces$ità di portare a '12 il numero dei colonnelli eornmissa ri ehe sono 9, ginst.a il quadro orga nico 11ttuale. ' (< Migliorando, con questo aumento richiesto dalle esigenze di servizio, le cond izioni di avanzamento del corpo di commissariato si viene ~d agevolarne indirettamente il reclu tnmento, d'ora innanzi più diffi- coltoso, esigendosi, dagli ufficiali clte devono farne parte, studi su periori e prove nou faci li. « All11 stregua dei fatti ho dovuto inoltre riconoscere che il quadro organico fi ssa to pel corpo contabile militare, mentre per alcuni gradi il numero degl i ullkiali corri:;pondente ai bi wgui del servizio, per :litri è eccedente o deficeote. « Cosicchè riduzioni e aumenti in taluni gradi sono indi spensabi li, se non vuolsi affidare 11d ufficiali superiori contabil i attribuzioni elle possono <~ debbono essere disimpegnate da ufiicia li in fer iori. « E reputo che si avrà il persorrnle sufficiente per assici1rare il regolare anda'.!1ento dell'importante servizio affidato 11gli ufficiali contabi li faceuJ o discendere da 55 a <i8 il numero dei maggiori, da 775 a 769 ,quello complessivo dei teuenti e sòttoteneoti e portando da 329 a 335 il numero dei ca pirnni. « Anche con ,tale riduzione il corpo contabi le si troverù tut_tavia in . buone condizioni ~ier l'avanzamento, le qual i attua lmente sono vantaggiosissime in confronto a quel!,; delle altre armi . « Accenna-te le ragioni che mi fanoo ritenere utili e necessarie le modificazioni di cui è parola, mi onoro sottoporre :il la approvazione della Maestà Vostra il presente schema di decret0 nella speranza che . vorrù apporvi la Augusta sua firma. »
* *
168 totale. Art. 2 alla tabella del l'art. 4- dello stesso R. Decreto N. 358 è" sostituita la se.guente: ·I colonnello contabile; •12 tenenti colonnelli contabili; 4-8 maggiori contabili; 335 capitani contabili ; 769 tenenti e sottotenenti contabili .
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*
** Fra le altre disposizioni militari di maggiore importanza notiamo le seguenti: Fu pubblicato un regio decreto per il quale col 3•1 dicembre corrente sono soppresse le 98 compagnie permanenti dei distretti militari .. A decorrere dal ,t 0 gennaio 1898 i depositi di allevamento èav~ lli di Scordia e Portovecchio cessano dal funzionare come stabilimenti
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NOTIZIE POLITICO-MILITARI
NOTIZIE POLlTICO - MILlTARI
autonomi e vengono costituiti in sezioni staccat~ alla dipendenza rispettivamente dei depositi di Persano e Palmanova. Sono stati soppressi i corsi di allievi ufficiali istituiti presso i seguenti . reggimenti e reparti fl fu invece istituito un nuovo corso presso il ,i9() reggimento fanteria in Napoli. 9° reggimeuto fanr eria iu Sas$ari. ·I 0° reggimento fanteria in Cagliari. ·I ·I O reggimento artiglieria in Alessandria. 2a brigata artiglie1·ia da costa in Ancona. Reggimento artiglìeria a cavallo in Milano. In reguito a recenti os~ervazioni della Corte dei conti, la quale ri-· tiene che, allo stato della ll:lgislazion<1 attuale sugli stipendi del l'esercito (testo unico approvato con R. Decreto 27 agosto 1877), non si~ dovuto alcun assegno agli ufficiali in aspettativa per motivi di 'famiglia anche quando vengan'J ammessi a concorrere per. occupare i due terzi dei posti vacanti nella propria arma, gli uniciali passati in tale pf,sizione, laddove non possano contemporaneamente essere richiamati in servizio, continueranno d'ora innanzi, fino a che la questione non venga altrimenti risolta in via iegislati va, a rimanere in aspettativa sen;:a assegni. Essendosi riconosciuta l'opportunità di regolare il trattamento del personale oermanente di truppa addetto all'accademia, alla scuola ed ai collegi miÌita~i in modo più conforme alle disposizioni generali che regolano gli a5segni agli uomini di truppa, il Ministero ha determinato quanto segue: •I. Per gli uomini conviventi alle mense degli istitµti la quota-vitto compresa sull'assegno giornaliero è interamente dovuta alla massa generale. A quelli non conviventi saranno pagati i viveri in contanti nella stessa misura stabilita per gli altri corpi, cioè lire 1,·1O pei sottufficiali e lire 0,60 pei caporali e soldati. 2. Tanto ai conviventi qunnto ai non conviventi alle mense spetta, a carico della massa generale, uno speciale soprassoldo di servizio di centesimi 50 pei sottulffoiali e centesimi 25 pei caporali e soldati. 3. I soprassoldi fissi per il personale dovuti alle scuole continueranno ad essere introitati a favore della massa generale a parziale compenso della spesa per quello fissato nel numero precedente. 1-. Queste dispo$izioni entreranno in vigore col 1° gennaio 1898.
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**~ Nell'anno corrente, avranno luogo presso la scuola centrale di tiro di fanteri a i ~eguenti corsi d'istruzione per sottotenen_ti e per truppa di fanteria .' Corsi di sottotenenti: ·
10 corrn dal H febbraio al ,13 aprile; 20 id. dal ,15 aprile al t2 giugno; 30 id. dal H giugno al 7 agosto.
I sotlotenenti saranno chiamati ai corsi cl' istruzione per ordine di anzianità ed i loro nomi saranno pubblici1ti sul bollettino delle nomine. . I libretti personali dei deui ufficiali saranno dai _co~~i t_rasme~si ali~ scuoli1, e al termine di ciascun corso Sllranno rest1tu1t1 ai corpi stesst insieme coi risultati conseguiti da ciascun ufficiale. Il comandante della scu~la indicherà quali corpi dovnmno inviare a Parma un attendente, come pure i regolamenti ed oggetti che gli ufficiali dovranno portar seco. · Gli ~Hìciali avrnnno diritto pei primi ·1 O giorni di permanenza alla scuola alla indennità di tr:1sferta di secondi1 categoria e pei ri~an.enti a quella di accantorn,mento. Gli ufficiali chiamati ai corsi si presenteranno al comandante della scuola alle ore 45 del giorno precedènte quello fissato per l'inizio di ciascun corso. - Nell'anno corrente avranno luogo presso 111 stessa scuola centrale di fanteria seguenti : Corsi d'istruzione p er truppa. ,1° cor,o dal 7 al •IO aprile: iu1erveri1nno tre capora li maggiori o caporali o soldati per ciascun reggimento di fanteria e bersaglieri degli ultimi sei corpi d'armata; 2° corso lai 12 aprile al 12 giugno: interverranno tre caporali maggiori o c11porali o soldati per ciascun battaglione alpini; 30 corso dal ·1 i giugno a~ •14 agosto: intervei'ranuc tre caporali maggiori o caporali o soldati per eia. scun r.eggimento di fanteria e bersaglieri dei primi sei corpi d'armata. Ai 'eletti corsi di trnppa ciascun reggimento potrà, oltre il personale sopraindic:ito, inviare no sottufficiale, qualora ciò sia richiesto dalle
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J\"OT{;r,JE PULlTICO - MlLITAlH
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NO'l'!ZlE PO LI'l'!CO - MILITA RI
esigenze del servizio, previa autorizzazione del comandante del corpo d'armata, dandone avviso all a scuola centrale di tiro prima del 25 oeooaio ;:, ' onde il comand.inte della scuola pi)ssa Jare conoscere a ciascun corpo il corso a cui ciascun soltulliciale deve intervenire. Al termine di ogni corso i militari che vi presero parte, saranno sottoposti ad un esperimento, che servirà a fornire gli elemen ti di gindizio sul la capacità di ogui individuo a coprire la carica di sonuffi cil,le zappatore, di caporale maggiore zappatore, di caporale zappato re o di zappatore. Ntll venturo mese di febbraio snr:inno chiamati a sosten~re l'esame di idoneità all'avanzamento, giusta le norme couteuute nel!' Atto 80 · del ,J894, i tenenti d'artiglieria provenienti da lla scuola cl' applicnzione e t!l"l'.\nio ) aventi l' anzian ità a tutto agosto ,1~88, i qua li • d' artill"lieria t';) non si trovano nelle condizioni d'e,clusione specia le dell'Atto predetto . Gli elcmchi, di proposta, colle indicazion i richieste dal paragrafo 2 dell'Alto stesso, dovr3uno perven ire ,11 Ministero (direzione geuorn le Mtigli eria e genio), per la via gerarchica, non pi ù tardi del 3 1 corrente mese. V
*"" * 1 Venne pubblicato uo R. Decreto che ~tabilisce le norme di servizio per le direzioni autonome e gli uffici au:ouomi del genio per la regia ·· marina. . Vennero pubblicate le norme per .il « ser vizio cl i prima nomina da prestarsi dai sottotenenti di complemento >. Io seguito alla nuova legge sull'ordinamento del!' esercito, essendo necessario modificare le norme finora in v.igore rela ti ve agìi impieghi e destinnzioni special i di sottufficiro li anziani, il Ministero ha determ\ nat.o in proposito t1uanto segue: •l. È deleg11ta ni comandanti di cor po d'armata la facoltà: a) di nomin11re i sottuffieia ti agli impieghi di guardafor te, di guardam3gazzino e ·di guarda stazione; · . · b) di deliberare sulla esouerazione volontaria e di autor11à dagl'i mpieghi stessi e da quegl i altri in cui, secondo il disposto del paragrafo 139 del regolamento su llo stato dei sottullìcia li, è richiesto l'intervento del l\fin isterc. . e) di provvedere in ordine alle proposte di destinazioni speciali dei sottuflìciali, di cui al paragrafo 62 ('z 0 comma) cfol regolamento predetto.
f
~- fo conseguenza i comandan ti di corpo, invieranno ogni anno m e\ mese di dicembre ai ri$pett.ivi comandanti di corpo d'armata tutte ,,te <l~mande di sottnflkiali per _gl' impieghi e le de$tinazioni speciali nonchè le proposte per irasi'erimco to nel perso1rnle di governo delle ,·scuo le e <lei collegi rnili t11ri. :j. Le domande per gl'impiegbi di guardaforte, guardamagazzino e guardastnzione pòtranno fa rsi per una qua lnri:i11e delle sedi com~pt·c?se in un corpo d'armata. . Per r.oter far dÒrnanda dell' impiego <li gnardaforte o guard11staziùne ~I souufflcia le deve contare almeno ·16 anni di servizio e per gl' im_,~iéghi di gnardamagazzino in crua lnnque al'ma o specinlità ,1 <l. anni di ,servizio.. Ag-J i impieghi di guardamagr,zzino nelle armi d'artiglieria e del genio "5ar110110 n0minati rispetti vaìheote i sottuffi cia li delle armi stesse. Agli impieghi di gnardàmagnzino nei re1gimenti alpini-e nelle com • ·,pagnie di san,itù e sussis_tenza , compre$i quelli del casentiaggio (ar'ti~fo !> del regolamento 27 marzo ·1895) , a preferenza i sottuflìcia li ri-spettiv:nnente appartenenti a ta li $peci~lità , ed in manc11nza i sottuf~,ficial i di ,fante ria di linea e di bersaglieri. i. I souufficiali. che contino ·I O o più ann i di servizio potranno ,1:hie<lere iltrasferi mento in una data compagnia di san ità o $USsistenzil, /4ll a le relative dorriande possouo i,ssere fatte :soltanto da furieri mag. g iori per le funzioni di fu l'if're in una rlel!A dew~ compagn ie. ' 5. I sattnflìciali che contino ,f2 :rnn i di servizio e siano in altesa , d'impiego civile, pos~ono altresì far domanda di essere trasferiti effettct ivi al deposito della colonia Eritrea in Napoli ovvero di es•ervi co"maodati rume scritturali. . .Uom::i, li ·H gen naio ·1898. X
'5..12 -
ANNO X(..111.
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NO T IZIE MILITARI ESTE RE
NOTIZI E MI LIT ARI EST ERE AUSTRIA-UNGHERIA.
Ra/fe·rme dei sottuffi.cial( - Dai giornali viene annunziata una im-portante modificazione che provvisoriamente sarà apportnta alle prescrizion i del ·1873, tutt'ora in vigore, relative ai premi per raffe~me dei sottufficiali. · Anzitutto le nuove prescrizioni ~tabiliscono una distinzione tra sot-tll!lìcial i, die hanno incarichi escl usivamente tattici, e che vengonochiamati Fron t-un teroflìziere, e tutti gli al tri sottulTiciali cioè <r,ueMi drcootabi lità, di amministrazione, di sorveglianza, ecc. I Fnmt-unteroffiziere, che po,sianìo dire sottufficiali combMte-uti, riceveranno d'ora io poi pre_mi di rafferme graduali non più secondo il> grado, che rivestono, come è stato fino ad ora, ma anche setond-o gli, . an ni di servizio prestati. · Tutti i sottufficiali poi, i quali dopo 9 anni o più cessano dal servizio,. e quell i che per essere divenuti inabili per moiiYi di serYizio, ne escono. prima di tale termine, r_icevcranno 11 ll'atto del loro congedo una quota, in danaro equivalente ad un quarto dei prem i goduti a partire dall'anno, ,t 898 in poi. Questa disposizione non esi$teva affatto nelle vecchie prescrizioni: essa e:,igerà clw in a VYeni1'e si_assegni nel bilancio iina somma,. <li notevole entit:ì. Souo stati anmeotati rmche i prem i di rafferme i qua li finora erano· di fiorini 20,i. auu ua li pei fu rieri, "68 pei serge1Hi e ·1H pe-i caporalr. (Il caporale nell'esercito austro -ungarico è il primo gradioo dei sot--tu fficia Ii). I nuovi premi saranno: a):Pei sottufficiali combattenti (Front- unteroffiziere): ·1. Pei furreri: durante il !10, 5° e 6° anno di ser11izio 2 1O fiorini al-l'anno - dura'nte il 7°, 8° e 9° anno di servizio 2/iO - durante il ,Joc• anno. e i successi vi .270. 2. Pci sergenti: negli stessi limiti di tem p(I suaccennati pei fu rier~. rispettivamente ·180 Oorini, iz,1O e 240 ali' anno. 3. Pc(c,1poral i: rispettivamente ·120 fio rini, ,150 e 180.
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b) Per tutti gli altri soLtutnciali non si fa differenza di durata di ~erviiio: ,J. Pei furieri il premio annuale di raffei·ma è di fior ini :!A O. '.2 . Pei sergenti 180. · 3. Pei c~pornli '120. Per l'anno ·1898 il bilancio del' Min istero della guerra richiede pei premi dei sottu fficial i che sono iu servJ.zio un aumento considereYole di Oori ui (i00,000 fi orini) imperocehi: il numero 1foi ~ottufficia)i raffermati pare sia cresciuto di molto. La sta m.pa è ass11i favorevole ali ' nument.o dei premi di rafferme, aumento che segna un passo notevole verso la 5olmione della grave questione dei sotto ITTciali. Essa però_ritiene che Tau men to <li pochi fi orini all'anno non possa produrre un notevole miglioramento della condizi one del sotrnfficin le; vero e grande miglioramento costituirebbe invece la prospettiva di nvere a propria.disposizione a servizio ul timato ana somma considerevole; questa prospettiva sol leverebbe l'animo del sottufficiale durante tn tto il tempo del suo servizio. · Ciò che non ha incont.rato il favore di qu alche giornale è la distinzione odiosa tra sottulnciali combattenti e quelli di scriunrazi one, ed il diverso trattamento che viene loro fatto, mentre gli uni valgono gl i altri; a1Jzi, in causa del la sc:irsa istruzione della classe da cui provengono molti sottnflìciali , ù più clifficile avere i sottuflìeiali di ~J)ritturazione che non quel li combatten ti. . · Ecco, secondo quanto riferiscono i giornali, le parole della relazione ministeriale giustifìc:mt i il maggiore credito richiesto pei premi di rafferm,1 dei sottu fficia li: d i mantenimento in servizio di sottuffici:i li utilizzabili è una importante necessi tà dell 'istruzione dei soldati e del servizio rlei riparti minori. Il numero dei .sottufficial i che Yolont1iriamcntc prolungano i I servi~io sotto le armi è insufficiente. Allo scopo di indurre un numero maggi<,re di sottufficial i a ciò fare è indispensabi le la concessione di idteriori benenc, materinl i » . 1
GIAPPONE.
Spese militari del Giavpone nel ./897-98. Le spese per l'esercito e per la ma rina sono notevo lmente aumentate. La spesa ord inaria per l'esercito, che era prima cl, 60 mi lioni di li re circ~, aumentò t[nasi ~el doppio, fino a ,J 16 milioni; (tumentarooo s pecialmente le spese per viveri , l::i rimonta, il vestiario, il servizio sani tario ecc. H
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NOTIZJE MILITARI ESTERE
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NO'l'A BIBLIOGRAFICA.
~.
per Ja geoclarmeria . .La spesa strao rdinaria aumentò pnre da 60 a 1 ·16 milioni, specialmente a causa di provviste straordirwrie di materiali da guerù1 e per fortificazioni alla parte settentrionale deìl' I mpero. Con . ciò il Governo pnò mantenere sollo ie armi ·1(l.5,000 uomini e preparare l'org:inizzazione della riserv(l generale di altri 375,000 nomini. Per la flotta le ~pese aumentarono ancora di più; benchè le spl'se ordinari~ siano salite solo da '29 ,760,000 lire a :!7,200 ,000, le spese ~lraord inarie :;ubirono !:enorme aumento da ,1~ 6 milioni à 25,1 e ciò allo scopo di effcunarc il progetto di :rvere 65 nilvi da guer~a con _233,000 tonnellate di spostamento e ,126 torpediniere. Jllarinci da giterra. - Sono · attualmente i11 costruzione 8 corazzate di ·1a.,800 tonnellate ognnu_a e 4 incrociatori cornzzati di 9,600 toonellate e della velocità di 20 nodi (lii corazzate e 2 incr ociator i s1: col!truiscono nei cantieri Armstro:ny in ln!Jhilterra , 1 'incroC'iaton a SIP-ttìno ed 4 in lìrancia); altri due incrociatori di 5000 tonnellate e 211 uodi di velocità sono pure in co:;truz;one a S. Francesco ~d a Fi la·df'lphia; uu altro incrociatore di fi.300 tonnel late e della ste$Sa ve lolùcità presso i cantieri Armstron;:(; Hi navi min,iri sono in c;os.tnizione parte _al l'estero, nel parte Giappone stesso. Nei cantieri giapponesi · di Jokasuka s'intraprenderà tra breve la costruzione di un altro incrociatore corazzato di 9600 tonnellate e della veloci tà di 20 nodi Olt.racciò si sono ac1Jubwti ,!al Chili due incrociatori corazzati di UOOO tonnellate e della velocità di 2·1 nodi. Il giornaje · North Ame.rù;an Revù1w che dù que:;w notizie, dice che qnaodo tutte le navi iu costrnzioue :;arauno ultimate, la- Ootta gi~ppo. nese per numero di navi sari1 sol301ente inferiore alla llotta inglese, rivaleggerit col la flotta francese e supercrù in numero le navi che tutte le al tre potenze tengono normalmente uel Pacifico. Scopo principal,3 di questo grande aumento del la flotta sa reblrn quel lo di poter dominare libernmente uel l'Ot;e;ino Pacifico ed opporsi là ;illa Russia ed agli Stati· Uniti; il trn.uato di Sirnonosaki e le c1uistioni della Corea e delle isole di Sandwich hanno chiaramente dimostrnto quali sono i nemici contro cui il Giappone deve premunirsi . Svilnppo della flotta commcrcfole. - Anclle la fl otta commerciale giapponese sta prendendo nu vasto sviluppo. La principale società di navigazione Nippon-Yuse1i -Kaishci lrn aumentato il suo capi tale inizia le da 24-,300,000 a (H miliotii di franchi ed ha portato da (ì a 12 i piro:;cafi che fanno servizio coli' Europa; ogn i nuovo piroscafo, del costo medio 2,500,000 lire, ha la portala di ~'\800 tonnel late con velocit11 di ·I ,i nodi; :dtri" .6 piroscMi di gra ude {clocilà e dell a ponata di 6000 toouellate
vennero ordinati in Ioghilterrn e presteranno serv izio tra il Gi~ ppone e l'Americn. Le linee di navigazio'ne coli' America del'norcl faranno cap? _a tutte _lr~yrincipa li teste di linee ferrovinric degli Stnti f niti; altri .3 nnovt piroscafi saranno llggiunti n quelli che fanno servizio coli' Australia . · Ultimamente si formò una nuova società di navigazione, la Toyo-ld· sen-T\aisha pel commercio col Messico e coll'Europa; i piroscn6 di rruesw società gi ungono a Londra ad Amburgo e ad Anversa. Inoltre bavv i il progetto, ·H pare con certezza di effettuarlo,~lì fondare una nuova com pagaia volontaria di navigazione sult ipo del,la JY,;ppon- Yiisen- Ki~sha co l capita le di ifo milioni di fran chi e con 2.:3 piroscafi . Attualmente la flotta commerciale giapponese conia 866 piroscafi co n una portatn comple~si va di 425,000 tonnellate. · ' I l Governo giapponese è largo di prem ì e sussidi verso la flotta commerciale ; le varie s-ocietà di uavigazione·souo però obbligate al disimpegno del servizio postale ed al trasporto gratuito delle trup pe. I prezzi di trasporto sono in genere mol to più modici che su i piroscafi delle altre nazioni; su i pi rosèafi gi::i pponesi si paga quasi la metà che :-ui pirosca fi russi. Il Ministero del c::orn mercio d'intesa i;ol J\1inis1ero dt)l ln marina classifica le n:wi memintili in due gruppi; uno rii essi in caso di guerra fo rma la squadra degli incrociatori sussidinri, I' aI tro eutra a far parte del la !lotta attiva nella qual i1à di navi- trnspo rto . La guerra '<i~o-ginpponese dimostrò quanto sia stato importante l'ai uto della fl otta commerciale all a marina da guerra . Il Governo giappone$e inoltre prende molto a cuore il migl ioramento del porto di N,1gasaki sia come porto cornmcninle sia come piazza for1e ~(lrittirna. Va notato il fattocheveonero gii, dislocate delle truppe in qhella c1 t1à e che si fecero già gli studi °per le necessarie opere di fortificnione, Quesie notizie sono riferite in massirn11 parte da ll ' ammirarrlio russo 1;) Aleksiccv e meritano fede. Rete ferrm;jan·a. - Secondo informazion i nfnciiili ;erso la fine del ,1896'1a retefenoviariadelGiappone misurava 3681 chilometri, di cnila quarta parte circa di proprietà dello Stato; il resto di diverse società. Il bilancio 1896-97 assegnava per la costruzione di nu~ve ferrovi e 3z mil_ioni ~i lire circa; fì 110 -a tolto il ·1903 verranno spese per ·costruzioni ferroviarie ,109 mi lioni di lire circa, dimodochù vi sarà certamente in ogni anno un notevole aumento di nuovi tronchi ferroviari . 1
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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI
!lnfl11,enza àel nmnero ·in guerra. di te nelle battagl ie.
RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI
Assedi ed investimenti
Riea v1~mo q na Iche cifra utile alla statistica : Guerrn
Per o;. delle perdite degli a vverst, ri
Revue du. Cerde milit aire.
:Siberia (·174-1-1763) 23,50 -Guerre Napoleoniche (·1800-'1815). ·19 8,50 Russia contro, Polon ia (1834) Italia (4 s.r n-,~9). 5,50 ,,Crimea {-1854--56) 7b Italia ("1859) 1!l,50 1866 (Nord) •12
ra settimana mffitare
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Per 0 / 0 perdite rne<lie
del vincitor-;- uej°;:into
- A Sa mor); - La missione Nebout e Lefilliàtre - Il massacro della missione Braulot -:- L'esercito dell'Almany e la sua fabb rica d'armi - La pacificazione del Sudan . · L'esposiz'ione inter:nazionale degli e,erciti di · terrei e di mare nel 1800. - Concorso architettonico '- Con tinuazione .
25 gennaio 1897. :-
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Lo stato mititrire della Russia, quale è e qunlc dot>re/Jbe essere. il genio mil-iCarc. Le truppe del genio sono composte degli uomini più istrniti ed intelligenti del coutigente, ma si rimprovera ad e:;se il difetto di vivere troppo apparta te dalla vita genera le dell'esercito. L'eserci to da sua parte ò abituato a cori,idcrare le truppe del genio come un'arma affatto autonoma . Si redama aduuque un maggiore contatto con lè armi e la partecipazione della truppa del genio a marce, campi e manovre ed altre esercitazioni. Si pone io _dubbio l'utilità pra tica dei lavori cui cli frequente si dedicano le truppe del gen io russe, come la costruzione di magnifici forni da campagna, di hanicche iu legname ed iu muratura cd altri lnvori di fi11imeoto Circa i lavo ri di fortilìcazione I' art.ico lista dich i?rn che il tipo dei principali profi li àdottato deve essere modificato sostanzia Imente.
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·Cronaca (rcincese. Fascicoli di mobi litazione Quad ri ansiliari negli ospi tal i miliLari. .Notizie mi/.iiari estere: .- Inghilterra: La . sol levazione suIla frontiera indiana - Italia.: Nuo va denominazione dei reggimenti di cavalleria - Riordinamento del corpo commissariato e contabile - Uussia: Istruzione del la ca ,·a Ileria - Ferrovie nell'Asia centrale. Bollettino della società geografica.
Wescieo\o 12, Atti· della Saàetà - Admianze del Consiglio direttivo. .Comuniccizioni: e relazioni. - Un portulano turco. Dati marfometrici sid. lago di One,qa . .f luoghi santi della Pale.stina - Mosaico del 1V o V secolo sco1ie1-to . a Madebà . Notizie ed appunti. - A.sia : Esposizione italiana del lago di Urmia . - Africa: Giud,izi est.eri sillla seconda .spedizione Botlego.
Cronacci (rancese . - Cooce:;sione di cartucce per revolver agli ullicial i di riserva - Creazione di uu' ispettorato permanente delle fabbriche di artigiieria.· 8 gennaio 1898. - La settùmana rwilitarc . - li nuovo anno Scainbio di telegrnmmi frn lo Zar ed il Presidente della Repnb·blica - . I voti del corpo diplomatico - Il genern le Saussicr e l'eserc ito all'Eliseo. Servizio di sicurezzlt in staz-ione. - Disposizion i prese dal cornan. dante dello squad rone divi~ionario - Giustificazione delle misure adotta te - 2-0 problema - Disposizione del dettaglio del coman· dante del plotone di cava lleria. 1
La Belgiqae coloniale di Bmx.el le;; (n . 45, 7 novembre 1897). pub!hlicando un riassunto delle scoperte della spedizione, lo fa procedere dalle seguenti considerazioni: oc Le Butletin de la Société cle geographie italienne a publié le compte rendu de cette con férence (relazione Vannutell i ·e Citerni) qu i offre un intùr&t considérable. On ne saurait assez vivement déplorer la parte d'hommes tels que Bottega, Sacchi, qu i onl .apporté une contri bution ~ossi belle il In sciencc doot ils se son t foits il
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RlVlSTA DEI - PERIODICI MILITARI
RlVlSTA DEI PERIODICI ~III.ITARl
Jes héroi'ques serviteurs. « La partie polìtique de leur oe11vre apparaitr
donte comme Lien compromise N'em peche qu'ils ont ouverts !es voies dans une région longtemps inaccesible du contineut affi.cai-n; Ja priorité de lenrs eJTort5 lei1r vaut _à ja@ll5 la reconnaissance d'e leurscompatriotes, com me la haut estime du monde inci•:ilisé. ». E termina :· < lei se piace le triste événemeot ·qui a ·mis fin à l'expéd ition p,1r mort dl'.l chef, la capture des autres officiers italiens et là dispersion de leur · suite. Quoique interrom µu de si tragique façon, l'itiuéraire défà p:ircourn cornpte, comme on a pu l_e voir, parmi ]es plns longs tracés au " continent noir, parmi ceux qui ont ex igé les e~·orts le:; plus soutenuS:et !es plus vaillants. > Le Mouvement géograpMque de Bruxeires (l}. 3 1 ottobre 1897), che nel fascicolo del ~ O ottobre aveva pubblicato una Carta nel l'Abissinia, costrutt~ dal diretto re A. J. Wauters, ove erano.. crià riportate i!!tegralmente le scoperte del capitano Bottego, chiude Ul} ;rticolo nel quale si espougono i risu ltati geografici del la spedizione con · le parole : « L'expedition italienne a ainsi été doublement éprouvée-· par la mort d'aussi nobles hommes 1rue Bottega et Sacchi , ma,is le· · sacrifìce qu'ils ont foit de Jeur vie n'a pas été &:rns ré,rn ltat paur lilcause scienti'tìque qu'ils serva ient tous deux. De_puis longtemp; per&01rne, en ;\frique, n'avait reçueilli une plus abonda11te moisson de .conqu ii\t.es géogra phiques. » Della spediziòne Bottego parla anche il B11Uetin the Amtwican Geographical Society (XXIX, n, 3, ·1 89i), il quale dice: • Dal res9conto sommario della spedizione ri,-ulta che le sc-opertedevono annoveral'si fra le _più im portanti compiute da e,;plornt')rt afri-cani nei tempi recenti .>) S1H1 s
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Triangolazione nell' Afri.ca centrale bri;ttannica. Rivista di artiglieria e genio.
Dicembre 189i. - Ctrca il motore as·i1icrono moÒio(ase del' /Jrfi/.o'ff;, ed il suo a'oviamento col sistema Arnò . 1'auo!e iatistiche secondarie . I parafulmini e le nuove norme pro~ijisohe per stabUfrli neg ri edi-· fizi 1n-i li tar'i. le ope1·azioni attorno a Borgoforte nella campagna del 1866. -: · L'investimen to - Formazione del parco d'attacco - Parco dr artiol ieria - Parco del genio - Pr~mo piano d'attacco - Secon do piario d'attacco - Particolari delle opere - Ripostigli permunizion i - Trincee di guardia - Comunicazioni ponti ed ac-cessr - Òperazioni e lavori prepara tori dell'attacco Genio -
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Ausil iari - Costruzione delle batterie - La i" divisione dril "2 al 16 luglio - La difesa dal 5 a "6 luglio. - L'a ttacco - Di. sposizioni per l'apertura del fuoco - Il bombardamento - Effetti del tiro - Sgombro della testa di ponte - Le perd ite ì\fonizioni consu mate - Lo scioglimento del parco d'assedio Occupazione della testa di ponte - la me$Sa in ista to di dife~a . della testn di ponte - Oi alcuni atti di valore - Onorilìcenze roncesse. Miscellanea. - Artiglie1·fo cfas.çedio e da fortezza ùi Austr'ia-Un,9heria - .Proi;c ·d-i collaudazione d1: corazze e proietti esegu'ili a Spezia - Correzion·i nel tiro da costa in Rw,sict - La pa llottola l'weedie ed i (acili di piccolo ca/ ibro. 1
Neo~ li Stati Uniti di America . . del Nord sono state sperimen. tate pallottole per armi portr,tiJi di piccolo calibro tipo T weedie, aven ti l'ogil'a priva dell'involucro di metallo duro . Esse rappresen tano uno dei diversi tentativi fotti per aumentare l' ellìcacia o megl io l'instanta nei1à dell'ellicacia delle nuove armi di piccolo calibro contro bersagli :snimati. , Dalle esperienze è risultato qu::into segue: · 1• Colla pallottola Tweedie la precisione dell'arma è assai diminuita , specialmente alle gra~di distanze. A 600 rn circa la devi:izione- medi a verticale è risultata,di 0,'12 m coll a pallottola regolamentare e di 0,30 rn con Ja pa llotto la Tweedie. È probabile che per maggiori distllnze l'ésat· tezza di questo proietti le dehha ancora diminuire in con fronto a quella del proiettile regolamentare. 2°. ·11 maO'O'ior elTetto che si sperava ottenere colla pallottola Tweedie eè'I contro tessu ti animali in segui to allo schiacciamento dell'ogiva è 11pparso essere poca cosa. Si è trovato infatti elle contro tess.uti molli (carn.e) a. distanze minori di 3001n questi proietti realmente si sch iacciano a gui$il di fungo, perdono l'involucro duran te la penetrazione e prpdncono gravi feriie; ma a 300 m l'ell'ello di schiacciam_ento è già piccolo a .\ 00 m non v'è più traccia. Contro le ossa la p:illottola si schiaccia e produce elTetti di rompr.n ti a qualunque distanza, fino alla massima sperimentat a di 900 m. Invece il proiettile regolarmente com incia a deformarsi solo · allr, distanza di 250 1~· circa. D'altra parte però il maggiore effetto, prodotto dalle pallottole Tweedie in virtù della deformazione, è com peosa to da l così detto effeuo esplosivo che le pallottole ed involucro completo producono alle minori distanze. 3° Contro bersagli resisten ti, ,la penetrazione della pall ottola Tweedie è assai minore di quella della pall ottoia regolamen tare. Mentre quest' ultima a ·I tiO mdi distanza penetra in un mi1cugl io di terra e sabbia
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RIV ISTA DEI PERI OD!Cl M!Lrl'Al!l ,
R.IVIST A DEI P.t,;RI0D1C1 ~I1L1TAR1
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per !~3 cm, la p:i.llottola Tw.iedie a ·I·\ m penetra soltanto 18 a 19 c1n. A poca distanza dalla ,bocca dèl fu cile la pa,llottola regolamentare pe· netra 6·1 cm nel legoo di quercia e 1,07 m nel legno di ,pino. Tali penetrazioni si ricli~cono per la pall~ttola Tweedie a ,1O e 3,1 cm respeli iv;n.nente. Questi risultati hanno condotto a formu lare il giudizio che la pal lottola regolamentare è preferibile per gl i mi di g'uerra alla pallotlola Tweedie.
pon ti eh circostanza costrntti nelle Indie inglesi nel ·I 88,f. Un nuovo ·vol ume dello stesso periodico ('I 896) tratta ora dei ponti costruiti nel 189 1. sulla strada da Cachemir a Gilgi t, e cli :inaloghe opere intraprese nel cor:;o della campagna del Clutral. Lo studio si divide come in :1ppresso : Ponti sospesi nella strada da Cachemire :i Gilgit - Ponte di Purtap - Ponte ri i Ramghat - Ponti sospesi - Ponte ·cli !alala Ponte sullo Swat - _Ponte snlJa P:ioikora - Ponte sul Ch itral Vonte di cavrdletti sul lo Swat - Ponti a Darora.
Apparecchio Ro/lM· pet rid1.ir,re il rinculo dei pezzi -Il v allone cervo· 1Jolan!e Pa1·sewl. · Notizie. - Francia : Canno ne a tiro. celere da campagna - Riordinamen.10 della scuola di appl icazione di artiglieria e gen io. - Germanfa : Manovre dei f~r1·ovieri - Prove di grosse artiglierie a tiro rnpido - Radiazione cli forti Gcazioui. - Giappone: Note circa l'~ rtiglieria da campagna. - Inghilterra : Esercitazioni cli tiro a bordo delle naYi - Sco ppio di un cannone :i bordo del Galatea.
Fort'i~cazioni :_ Accasermamenti - Colombaje militari - EletlriC'ità.
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I
1
Rivista mensile del Club Alpino Italiano.
Decernbre ,1897. - fra la Tour Ronde ed il Colle del G'iyante . .tena del Moute Bianco .
•
Revue du Génie :M:ilitaire.
Costruzione dei ponti: d'i circostanza nell'India inglese. Sotto questo titolo la l{ir,ista frances e de l genio 'militare ha di già esH minata una memoria pubblicat;:i . nel Pro/èssional Papers relativa ai '
Sul tratto di catena di. Monte Bianco dove essa si abbassa fino a formare il colle del Gigante sorgono alcune vette che per elevazione, spiccatezza di form e ed importanza di salita la cedono alle altre del gruppo che più ardite e slancia.te attra,ì'sero più l'alpinista, Riguardo ad esse sono discordi le guide le carte topografièhe nel fi ssarne la no•menclatura considerando che tali cime spettano ad un gruppo di tanta Ìmportauza e sono situate presso un o dei suoi valichi più famosi e battuii, cioè il Colle del Gigante. E notisi 1che sorgendo esse nella linea di ,confine :;ono molto visi.liii i da Courmayeur. Per non accennare che al ln [Jubbl'icazione, più recente e senza dubbio più autorevole in Italia la ,(}uida Bobba·Vaccarone, pHrl:mclo di queste vette che sono iil. nu mero di quattro, dà per tutti indistintamente il norne cli Flambeaiix 1roppo generico per designare cime così di sfarmi e dissimili fra <li loro. Agostino Ferrari ed Adolfo Hess della sezione di Toriul) hanno com pi uto la sa lita di queste cime e ne hanno tracciato un preciso itiue·rario ~he toglie i dubbi e le discrep:inze delle carte e delle guide · fìnora pubblica te.
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Decembre ,1897. - St~tdio storico ,;ul corpo del genio. Gli utlìcial i del genio frnncese, afl'erm:i l'autore dello studio, trovano qnn lche ostacolo ne.I soddisfare la loro ·curiosità circa le origini della arma. Esistono inv::.ro due op,1re in materi'a , cioè quella dell'Ai;GoYAT: Aper!:li hist01·t'.qtle S ur les fortifications, ecc. e quella clell 'A LLE:--T : Jfis toirc du corps ùnpél'ial du Génie stampata per ord ine di Napoleone L Ma entrambi i libri hanno il difetto di arrestarsi uno al pri mo im pero, l'altro alla fin e. de! regno di Luigi XIV. La vera sw ia cl.e! corpo del genio fr:in cese trovasi spHrs:i in numerosi documenti che è necd~sario racc·ìgliere. Si acci nse all'opera il maggiore Legrand-Girarde co n un saggio che può servire di esempio a dare impulso anche fra noi :il le ricerche storiche e monografiche sui corpi tecnici ; memorie delle quali può stimarsi a ragione orgogliosa l'ar ma del genio iwliau o che conta scritti neila sua bandiera gli assedi di Pes:;hiera, di Capua, di O:ietn e cli Messina ed una belln e recentissima tracl izioge di onore acq ui.statasi tielle guerre d'A frica.
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Nelfo do lomiti di Cortina di Ampezzo. -
Recco del Mezzodì - Mollle Cristallo-:- Cro'da da lago - Trave rsa ta del Sorapiss - P iccola Cima di Savorcdo. Lcl colonici o,/p'ina « 111.ar,qhe·r tla » io Palerì110. Cronaca alpùia. - Nuo'Oe ascensioni: Pizzo Campanile - Pie Pao, ecc . - A-scen.s'Ìom: di Soci : Nelle Alpi Coziè - M. Girone M. Rouvì - Nell'Appennino Meridio1rn le. f ,;wrsioni seziona/1:: Boma, ~fojella e <hau Sa,:so.
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RIVJS'l'A DEI PE1tl0DICI MILJTARI
RIVISTA DEI PERIODICI MILTTAitl ,
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Lette1·atura ed arte. - Aunnles de l'Observatoirn Vallot du Blanc I Mader F.: Die hochsten Teile der Seealpen und Ligurischen Alpeo , ecc. - Regnare! P.: La cure d'altitude. - Revué Alpine dilla Sect. Lyoun. du C. A. F. - Indicateur des services de voi1.ure., dans _le dèpa·rtement. des Alpes Maritimcs. - Porro F. : Ved ute di ~orvegia . " Atti ufficiali della sede centrale del, C. A.. 1. - Yerbale della II As-· · semblea del 1897 e Bi lancio preventivo pel 1898 - Circo lnre lX. Cronaca delle sezioni. - Verbano - Sondrio. Altre soc'ietli alJJine. - I l XXV ritrovo degli alpinisti tridentini. - Circolo alpino Garessio.
t 'I
(;li inseg·~mnenti della tattica. - Continuazione. Il tiro della fanteria. - Studio. · L' cittacco alla baionettci è ancora poss'ibile o rcecessari o? No~itie militari esterci. ·
Internationale Revue iiber die Gesammten armeen und Flotten.
-Gennaio ·1898. - Il VI congresso delta Croce Rossa internazionale, ·I 9-25 settembre ·I 8H7. La /'ebbre gialla ld i suoi tumori sugli eqtiipaggi delle navi. .Sulle gra,ndi manoure d'i lJialostol., ·1897. Istruzione della cav<Jlleria russa nel passaggfo dei u1·ossi c01·si d'a cqua,. Ln grande armat,t di iVapoleone: :_ Continuazione. · L'eserci.to inglese. - Continuazione.
La società economica degi'i uffkicil·i dell'eserM,to,
Sull'esempio delle cooperative mi litari di Ioghi\terru e di Italia l'e· sercito rumeuo possiede ora una propria unione, a base di ecouomin e di credito. La durata dell'associazione è prevista di cinquant'anni , ma può essere proluugata oltre questo tempo1 I l capi tai~ sociale è form :Ho-' da· azioni, su ll'esempio di quel le dell'Unione ilhlitcu:e Ital'iana, da cinquanta a cento lei .. La socie\il mili tare rumena consta di una direzione, di u·u comirnto dirigente, di un comitato di controllo, di un'nsse,nblea generale dei soci e di un controllo eserci(ato dal Ministero della guer ra. li credito è fissnto a lire 300 per ogni ufficiale a piedi ed a lire Ji.00, per gli u(ììciali a cavallo.
ihoista ·chiruruìca. - Intorno all-'erni:. dell'inte:;tino cieco - Frattura della base e della volta del craoio per colpo d'arma da fuoco, ricerca del proiettile e gua rigione - Valore pratico del fi lo-sega. ,Ricista di ocidistica.
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Romania militara.
Decembre ·1897. rii-meno.
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Della funzioni~soc'iale dell'uffìc'iàle.
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Giornale medico del Regio esercito.
Interventi chirnrgici economici nei morti M'ticolari. App11,nti di anatomia patologica. - Eziologia del cancro. Siilla tnbercolosi articola,re del g·inocchio. - Diverse forme cliniche- Tempia. Decern bre ·1897. -
I
È nno studio applicato all'eserci to belga rna che di leggeri si puo appliearc a qualunqne esercito. Piccolo ne' suoi effettivi, l'eserci to belga .-conta nondimeno un grande numcr(l di ufliJ;ia li eruditi, in testa dei ,quali bri llano i nomi del Brialmont, del Liagre, del Wauwermaos, dell'Henrad, del Degnise, ciel Dufour e di molti al tri ancora . Ma la .tattica, la strategia e l'arte fortificatoria non sono lri uniche occupazioni iutel-lettuali e professiona li di questo piccolo esercito ma molti dei suoi componenti non esitano ad ava nzarsi uel dominio della filo sofia , della . ps.icologia e del le scienze sociali in quanto hanno tratlo alla vita ed -alla costi tuzione thigli eserciti ed alle reiazioni troppo trascurate, fra noi , che intercedono fra esercito stesso e nazione che lo alimenta. Dopo -alcuni anni di tentati vi e di conferenze in materia nna nuovissima se •ne tenue alla presanza del principe Alberto del Belgio, che vale la pena ·di riassumere. « Quando io era fanciullo, esordì il conferenziere, mi-rava nei libri illustrati i battaglioui e gli squadroni che hanno com .pinte le ~uerrc napoleoniche, e pensai che un certo tratto di unione . dovesse esistere fra quei brillanti ufliciali che li conducevano al la ,mischia ed il mio maestro di .morale e di catech ismo ... Oggi l'esercito non è più nella · società una società turbolenta e mobi le: i sentimenti ·di odio e di collera che dividevano i popoli europei si sooo aflievofoi . L'ufficiale nou combatte più come_ una volta e diventa invece, cli ,giorno iri giorno, un orgHno più e più caro nll'assetto degli Stati. La
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RIVISTA DEl PER.IODl•~I MILITARI
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sua influenza sorp:i.ssa la stretta cerchia della· caserma e dei campi di istr.uzione e diventa influenza sociale generale. 1/ntlìciale deve trasformare per le masse la scienzà in teoria ed in esercizì pratici chiari ed evidenti. E$1i deve dire al soldato che sorte dal popolo il perchè delle cose e nel medesimo ·tempo accostumarlo all11 legge della ragione che è lecrge di ordine e di · simmetria e deve infine educarne l'imaginaz ione, 0 il ~nore ed il sentimeo'to. La ragione non è assoluta nè infinita e non può vivere senza l'evidenza;· ora l'insegnamento esclusivamente util·itario non è suflìcient& a formìlfe ii' carattere dell'uomo e l'ufficinle deve romperlo inculcando quell'idP,alità che è il costrutto di ogni virtù. Il soldato deve essere preparnto ·a questo insegnamento morale. Alle reclute di fresco giunte ,,1 corpo, m3I in arnese nel le nuove uniformi, devesi far com prendere che la caserma è scuola della nazione, un:,:1 comunità di frate lli nella quale il compagno trova il compagno, ii l'ratel lo il fratello, l'operaio il collega di officina. E tutti qui vi si· raccolgono per il compimento del dovere comune e si formano per l'avvenire e per il bene dello Stato delle solide .e forti amicizie._E l'ufficiale parle1-it a qnesti nuovi soldati come si parla ad amici ed a vecchie co. • noscenze, cioè con sempl icità, buona fede e franchezza. Cosi facend-0 la caserma diventerà una scuola di onestà, di dovere e di bravura a vautaggio della prosperità della Patria». '
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Riv·ista straniera. - Germania: Dati su lla cassa pre.,Liti degli nffìciali · del l'esercito . - Austr-ia-Unyhe'l'ia : Qnalit4 militari delle varie stirpi dell'impero. - Belgio : Del problema militare nel regno. Bt1,/ga·ria : Progetti di rifo rme nell'esercito bulgaro . - Cina: Rifo rme militari. - Sta11; Uni ti: Proposte di aumento dell'esercito federale americano. - Francici: Contro la violazione esagerata del fuc ile di picco lo calibro . - Inghilterra; Aumento del potere mi litare. Jahrbiicher fiir die deutsche Armee und Marine.
Decembre ·1897. - Gli Hohenzollern come condottieri di eserciti. Pe1· la storia degli. ordini : De la generosi té e del/' orcline: J;>ou r , le . méri te. Snt tiro dell'artigt?°eria da campagna e sulla radenw dei moi fuochi. Due dei;iderata in materia di regolamento di esercizi e di eoolu:àonì per la fanteria. Nuovi dati sid contingente di reclutamento {ran·cese é ler;qe relativa del 1889 . 1.Votizie milùari estere. Rivi'sta del genio militare portoghese.
I
Lei .rivolta nelle Indie occidentali.
Estudios Milita res.
20 decembre f897 . - La campagna del 1859. :\'èl mese di maggio dell'anno •I859 fu nominata. una comm1ss1onedelle varie armi dell'esercito spagnuolo, allo scopo di segnire le operazioni della guerra presso il quartier generale sardo. La commissione redasse un rapporto di molta importanza e che vede ora la luce. H rapporto si divide nei seguenti capi: Considerazioni preliminari · L'esercito austriaco nell'anno •1859 - f\eclutamento - Ufficiali superiori - Ufficiali inferiori - Stato maggiore - Ufficiali generali Quadro organico. Ateneo d:i Madrid - Studi rnperior-i. - · Decima conferenza. Lo stato mo1·a-ie e morale dell'impero greco alla caditta d:i Costantinopoli.
RIVISTA DEI PERIODICI lU !LlTARI
· Dicembre , 897 . .:... Le fortificazioni di Copenaghen - Fortificazioni marittime - Batteria di Charlottenlund - Forte di ~iittelgrund _, Fo rte di Provesten - Opere di second:; linea - 13attèrie di Hev idore e Avedore -- Fortifì~azioni del fronte di terra - Batteria di Ghristia nsholm. - Intervall i di Christiausholm - Gardehoi Forte Fortuuem - natteria Bernstorf e Gentofte. Lavori della scuola pt·atica degli ingegneri, ,189i-95. - Corso dei sergenti del corpo dei ferrov ieri mil itari - Istruzione sul materiale delle li nee ferroviarie del Portogal lo. - Parte quarta: iVIateria le mobile - Locomotive - Treni - Carri e vagoni - Nomenclatura ,generale. · Spectateur Militaire.
·IO gennaio ·I898. - lnfluenzrL delle decisioni dei gùtdici di campo sull' Pdnwzione morale de/I.e truppe - Metod·i per conchirla Co·maiti del direttore delle manovre - la critica la fine delle manoi:re.
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R{V1STA DEI PERIODICI MILlT A.'RI t •
Decomzion'i, croci e medaglie. -,- Continuazione, {,a piccola guei-ra ed Ù SM'vizio di tappa, - J>icco[e sorprese e colpi di mano - Imboscate - Annientamento di una forte co lonna di artiglieria sorpresa marcia duranté. La, vita niil-itai·e xvm al secolo. - li liuro degli ordini di un reggimento di fanteria nel 178·1 - L'azione moralizzatrice del regolamento mi litare non s'arresta alla porta della caserma ed è giusto richiamo alle costumanze ed ai precetti educativi dei tempi nostri - Il libro degli ordini del reggimenM iii fanteria nel •1781 previene il soldato contro Ja tentazioni che provengono dall'esterno ed io special modo lo meuo·uo in guard ia contro il giuoco e proS<Tive perOno il giuoco del bigliardo - Segue un capitolo interes,ante snl re 6ime delle punizioni e sul moio di applicarle. li. wpitano La Toiir d'Aiivergne primo granat'iere della llepitbbhca . Sulla economia delle avene per l'eserc-ito. Rù:iFtci clei libri - Arte e storia militare - La campagna di Russia del. comandante· M:H>gueron. R evue du Service ~e l' Indendance Militaire.
Settembre -ottobre •1891. - Del diritto int-erna.zio1iale ·in tempo .. di gufrra. - Defì nizione della guerra - Caratteri general i della guerra - Guerre difensive e guerre offensive - Guerre giuste e guerr,e ·ingiusté - Guerre continentali e marittime - Guerre maniere e guerre civili - Chi ha il diritto di fare la guerra '? La dichiarazione di guerra deve precedere la guerra? - Effetti della dichiarazione di guerra da l punto di vista interriazion~le - Sonvi delle leggi di guerra? Delle ostilità - Della leva in massa. Composizione del grano saraceno. U vane deg/-i, ospitali di Parigi. Riassunto storica della spedizione <li Algeri. - Continuazione: Della coltura e preparazione del cafè. Siitdio sulle macchine e :sugli statrilùnenti frigoriferi. - Con ti nuazi,)ne. - --~':>.C<---
ANNO
XLIII
C1SOTTI
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RIVISTA MILITARE ITALIANA
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Per ta Direzione tt.:t11ntecol.Qt1nello Jt. ... .. incaricato ·
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RO MA V O GH ERA E N R I C O T IPOGRAFO-BDIT OR.B
1898
1898
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S O MMA RIO
CONSlDERAZlONI
D ELL E MATlrn rE CON TEN UTE N E L LA P nESENT E D I SP ENS A
SULL A GUERRA SERBO-BU LGAR A NEL 188 5 Considera1.io11i sulla gue rra Se rbo -Bulga 1·a nel 1885. .Oper azioni per l 'investimento ed ·ass edio di Viddino. - EUG ENIO B,rnBARICH, tenente '73• fan teria. - {Con l tamia, d ue lucidi a colori e due g rafici). - ( Contimea:#one) . . . . Pag. 193
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OPERAZIO~"I P:ER L'INV1LS'1'1MEKT0 ED ASSEDIO DI VIDDIKO
C-Onl iriuazicme. -
oi~lismo militare alla fine del 1897 . - N ATAL I Luw1 CA M ILLO, capitano nell'l 1° bersaglieri. (Continuazio,ie e fine) » 224
La cav alleria nel 1897. colo nnello. -
' l\L1 u.i:1 ALE B1AN Cm
( Cont imu,zione).
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D'ADDA, tenente . . . . » 243
Primo combattimento di Adljè (1).
{.t 5 no1;einbre 1885).
I libri nuovi, F: Storia della br igat a Alpi del C A NGl:!M I - Memorie autobiografiche ci un generale prussiano - Un ·11bro di storia antica e medi eval e - La le~a navale . . . . . . . . . . . . . . » 259
Notizie politloo-milltarl. -
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265
Notizie militari estere : Austria Ungheria : Costit11;:;ione delle 16 compagnie di fante1·ia bosnoci·zcgovina - Trombettieri a caval!o nei t·eggimm ti ili fanteria di l and1veM· ungherese - Nom ina di u n. 3° Ispettore gcnet·ale delle t1·uppe . . . . . . . . . . . . . . . • . » 215 Russia : Aum1;11(1J nelt'1Jt·gam'co degli uj/iciali i,i se1·tizio di stato maggiore - lt nuovo ministero serbo - I t culvnnello 11I iskovic (ca: minisb'o detlct gue1·1·a) - Nomine UjJi~i uU cl1ù1matt' p et scr11 izio di stato maggior-e - AmmissiOiJe all'accademia mihta1·e l'jficiali inviati all'estero pel perfezi1J;ia1ncnto t ecnico - 0-radi 011omri confc1·iti ài Princip i del Monte11eg1·0 » 2ì\l
Rivista dei p eriodici mllita.ri .
C AS A EDITRICE I.IORAR.IA
\'eài ài~pensa. li
E. V OGIIEl\A -
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PR OPRIETÀ LETTERARI A.
IL 1
Da Gr lian, n ella valle del Timoc, il 14 novombr e alle 6 / , di sera il gener ai.e Lescianin comandante del cor po serbo diramò g li or dini per il pa~saggio ciel confine e per la marcia da effettuarsi all'indomane. Già in quello stesi,O giorno nel la valle della Nissava ern àccaduto un primo scontro favorevole a i Serbi alle gole d i Zar1brod, verso S l'ivn izza. Nell'ordine di marcia d~l corpo dc.1,l T imoc si avvertiva che il g rosso dell'esercito b ùlgai.·o ~tava raccolto s0tto le mura di Vicld ino e che i posti avanzati da l confine r ipiegavano verso Adljè dove si presumeva. fossero raccolte truppe dell'opolcénie e dei volontari, se nza art,igl ieria e cavalleria. Era op inione diffusa che i Bulg,.'tri si d isponessero a battaglia in quei contorni, epperciò il corpo del 'rimoc doveva affrontare quelle forze, r eiipingerle e possibilmente staccar le dalla fort ezza (t) Vedi il lucido corrispondente alla tavola X. I. Combatiimt1tkl del :f.i5 novembre 1885
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ANNO Xl.Ili.
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SULLA GURltRA SERBO-T3ULGARA NEL
CONS!DERAUONI
manovrando per la sinistra. L'òrdi~e di marcia della co,l onna risulta dallo schema controsegnato. L'avanguardia muovendo dalla dorsale d i Vrsca-Oiuca do- " veva esplorare il terreno scuro · e boscoso iino ad Adlj è, respingendo i posti di confine ed i piccoli distaccamenti del AYnng1u1r<lin, _,_ nemico.· t batt. 8° r egg. fanteria. Il grosso seguiva l'avanguardia snlla medesima strada da· 3° batt. 3° rrgg. fanteria. Vrsca-Oiuca ad Adljè, A guar_r'_ _r'_ _r'_. dia del confine rimasero alcuni Squadrone di,. 1Ji1•isione del 2° O. distaccamenti del ·2J Bando, e cioè il 1° bftttaglione del 13° 2' batteria da campagna. reggimento fanteria in una posizione preparata fra #Rutnovo ! sezione pi!)nieri. Moghila . e· Raicovo Suvat, il reggimento di marcia restò a GL'OSSO, Zaiciar insieme al parco da mu_ ,_ _ ,_ n izioni di visionale. . t e 'zi.> ba tt. 3° reii . filntoria. _ , ,_ Ma il cattivo stato delle strat:) reggimento fanteria.' de ritardò alquanto fa marcia della colonna del Timoc con sensibile allungamento uell'or4" batt.cri::1 da campagna. dine di marcia e d ifetto di col_,_ legamento fra l'avanguardia ed 3 seiioni pionieri. il grosso; talchè mentre echeggiavano le prime fucilate delCompa~nia sanitil.. l'avanguardia nella valle diPoletcovo, di fronte Adljè (ore lÒ del mattino) il grosso riposava in ordine serrato sul fianco destro della strada da Zaiciar a Vrsca-Oiuca. a circa una dozzina di chilometri di dista,nza. Il rialto di Adljè è un breve rettangolo -rac".!hiuso fra i torrenti Topolovizz~, Oula, Macroviste e le boscaglie d1Dobrava e di Oecel e misura oltre dne chilometri di larghezza per tre cli lunghezza (1). Verso oriente il rialto è inciso dai valloucelli
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Vedi Tav. N. L
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di Salaor, di Selò e di Poletcovo ed alle loro sorgenti siede la piccola citfa di Ad lj è nel cui mezzo si leva una vecchia torre diroccata costrut'ta dai Romani; tut t' intorno il rialto è contornato da una antica cinta :fiancheggiata da quattro rocche. I frammenti di colonne ed i bassorilievi che freg uentemen te s'incontrano a,ttestano cho Adljè era una stazione dei legionari romani (1). Adljè nel 1885 non contava più di quattrocento case di legno; alcune poche in' inur:atura verso settentrione potevano servire da ridotto della posi;1,ione fortificata. Quindici opere · sèmipermanenti sull'ant ico tracciato della cinta romana rinforzavano la posizione che fu ·accresciuta, nei giorni che precedettero la dichiarazione della guerra, cou trincee ed abbattute. Intorù.o al rialto la pianura è coperta da folti vigneti ed alberata, ma facilmente accessihile da ogni parte per via dei vall-oncelli che da oriente ed occiden te salgono alla città. I Bulgari l' avevano ptesidiata con il meglio delle loro forze : una compagnia di riserva del tene~te N icolaiev (2) otto centinaia cli uomini clell'opolcènie e trecento volontari ; ma al primo avviso della guerra gli uomini dell'opolcénie abbandonarono i posti loro assegnati e· si dispersero, all'infuori cli pochi manipoli che si raccolsero in Adljè all'ombra dei posti fortificati. Rimase disponibile la sola z;ompagnia del tenente Nicolaiov perchè i volontari avevano ripiegato alquanto a settentrione di Adljè, a Boinizza, per tençlere una imboscata; un plotone d i essa occupò la ridotta N. 2 sulla strada di. 'Vrsca-Oiuca ed i rimanenti si posero sul rovescio della ridotta N. 1 e lungo le trincee scavate sui fianchi. L'ovolcénie stette a guard ia del Prato clegli Zingm·i (Pole Zin. gasca livada) oltre il rio di Oula. Erano le 10 del mattino quando un plotone di cavalleria dèll'avauguardia serba apparve contro la linea degli avamposti bùlga.ri presso la ridotta N. 2 e ne ripiegò tosto per far ritorno una rnezz' ora dopo appiedando. - Vi fu un
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(I) li KANIT7. nella sua opera Donau, Bulgarien i md dei· Balkan afferma clic Adll6 era· la Castra ,lfa.1·tis di Procopio. (Il) 2• com pagnia del 3• reggimento fanteria (Viddino).
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SULLA GUERRA St<:Rl:10-IlULGAflA NEL
CON SI DEltA?..IONl
vivace scambio di moschettate dall'una e dall'altra parte, nel qual tempo appunto il grosso dellà colonna del Timoc riprese la marcia verso A.dljè. -- . A.Ha fine i Bulgari ed i Serbi ripiegarono; quelli nella vicina ridotta questi sulla testa dell'avanguardia. Trascorse più di un'ora di t1;egua: in questo mentre l'avanguardia serba serrò gl'intervalli e si dispose al combattimento. Sul mezzodì il 1° batfaglione del!' 8° reggimento fanteria staccandosi ad or iente della strada di Vrsca-Ciuca, fu accolto diti fuochi a salve della compagnia bùlgara di riserva. -- Il combattimento durò un'ora o · quasi: i Serbi stendeansi· a gruppi· profittando .d egli ostacoli del terreno, delle boscaglie e dei vigneti; i Bulg(iri perfettamente coperti li mantenevano a distanza ove si avventurassero in qualche radura. Impaziente dell' indug io il comandante dell'avanguardia serba chiamò a _sè mezza batteria della 2" da campagna (4 pezzi) che aprì il fuoco a circa 1200 metri dalla ridotta N. 1, , sjcchè i Bulga.r i ~gombrarono tosto dalle loro posizioni arnn~ zate e ·si ritrassero in quest'ultima opera. Immediatamente il 1° battaglione dell' 8° regg iment.o occupò la ridotta N. 2 · e .le boscaglie adiacent i e f.id esso tenne dietro l'intera 2• batteria, da campagna che vi prese posizione. Erano le .l '/ 2 pomeridiane. - La di visione di cavalleria del 2° Bando discese nel la ,,all e di Topolovizza per avviluppare il · fianco sinistro delle posizioni bulga;·e, in osservanza del prescritto dell'ordine del comando del corpo del Timoc," mentre lo squadi·one d i vis iornde s'inoltrava cautamente verso l' estremo :fianco destro, con i ca{,àlli a mano, moschettaudo contro l' ovolcenie clai vigneti di Poletcovo. La sezione d i pionieri si raccolse d ietr o la 2' batteria, il 3° batta.glione del 3" reggimento rimase in r iserva. In questa maniera una sola compagnia bùlgara con dne centinaia di uomini dell' opolcénie riuscì a far schierare oltre duemila, baionette, cinquecento sciabole e otto pezzi della avanguardia serba. · Intanto il grosso della colonna s'avvicinava al s'ito del combattimento e passò in ordin~ di riserva,
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presso a poco in quelle stesse adiauenze dalle quali l'avang uardia aveva iniziato la marcia d'attacco. Tuttavia i Bulgari resistevano int ori:ro al ridotto N. 1, ed il ter reno frastagliato delle vallette impediva che vi giungesse l'eco dei colpi di fucile che da drir,ta e da manca scambiavano la cavalleria "serba e l'ovolcènie. Presuppon!3n1o fo rz~ di g ra n lunga maggiori. di quelle che avev; a fron te, il generalè L escianin decise impiegarvi,contro anche una parte del g rosso. Allora la •1:" batteria da campagna si s~hierò sul fianco sinistro della 2·•, due battaglioni del 3° reggimento · ed il 3° del 13°, spiegati sopra una sola linea di colon ne di compagnia, da entrnmbi i fianchi della strada, montarono all'assalto. Così la linea serba si avvicinò fino a 300 passi dalìa r idotta · nemica ma giunta a quel punto sostò alquanto, come aspe ttasse n uovi rinforzi. Fu chiamato da.lla riserva il 1° battaglione del 3° reggimento e spedito contro il fianco sinistro dei Bulgari, scendendo per la valletta di Poletcovo; una compagnia del 2° b'a ttaglione del 13° r egg imento girò ancora, più al largo, sulle orme dello squadrone d i visionale. In ris~rva non erano rimaste a questo punto che sette compagnie (1) . , Il combattimento fu ripreso con vivacità sul fronte e sui fianc hi: lo squ':l.drone cli visionale s.i spinse contro il Prato clegli ' Zingari e la colonna dei volontari prontamente accorsa da Boinizza al primo cenno dell'attacco dei Serbi, si schierò intorno alla ridotta N. 8 (2) per infilare la valle cli 'l'bpolovizz~. - Per poco tempo ancora dnrò la cannonata viva e frequente, mista al crepitì.o . delle fucilate, ma alla fin e il fooco dei B ulgari si affie volì e cessò completamente. Subito il 1° battaglione del1'8° reggimento ed il 1° del 3°, col sostegno delle riser ve si slanciarono sulle posizioni bùlgare. Minacctata da fianco (;) dà tergo, senza appoggio dall'opol.cenie' la comJ)aJ:>·nia del tenent.e Nicolai.ev retrocedette in di. o sordine scemata di metà della sua forza; sul posto del (ll Quattro compagnie rtol -t• h,11.taglioue e tre del 2• del i3' reggimento. (2) LtL
cosi delta
lJetlle1·ia t.iwca.
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CONSIDERAZIONI
combattimento rimasero una diecina di Bulgàri,. fra morti e feriti; oltre cinquanta caddero prigionieri è si perdettero circa cento fucili. Erano le "3 pomeridiane quando l'àzione cessò. Per sei ore dne centinaia di uom~ni sp~ovvisti di artiglierie 1!,Vevano sa· puto far testa a forze sei volte su periori, con pertinacia, con fede, con· valore ammirando; ed i primi a renderne i l ro~ritato tributo d'onore furono gli stessi Serbi che rneravi-gliar ono davanti alla pochezza delle forze nemiche. Conquistata la posizi9ne principale dei Bulgari il generale Lescianin vi lasciò a guardia il 2° battaglione del 13° reggimento; il 1° dell'8° spinse avanti oltre Adlj è, sulla strada di Viddino, i rimanenti cinq ne. battaglioni e le batter ie raccolse snl rialto ad occidente deUa città. La compagnia del tenente Nicolaiev si diressè al villaggio di Oecel, coperta dalle boscaglie, e di là passò )a notte a Boinizza mentre i yolontari ripiegavano sotto Vidclino. Soltanto pochi gruppi di tiratori sparsi qua e là tentarono un'ulteriore resistenza nelle macchie.di Dubrava e di Oecel, rooschettando contro le pattuglie di scoperta dei Serbi. Temendo nuove sorprese da parte di Viddino, il generale Lescianin risolse di snidare i Bulgari da quel terreno sc~uo ed insidioso, epperciò intorno alle 4 pomeridiane diede ordine al 3° battaglione del 3° reggimento, sostenuto dal lo e d~l 2° di muovere in linea ~piegata contro le boscaglie e di occuparle. Sul fian co di essi i battaglioni dell'avanguardia., il 13• reg-· g imento, la cavalleria e l'artiglieria costituirono una seconda schiera a rincalzo. della prima. Allora anche l'ultimo pugno dei difensot!- di Adljè abbandonò il campo, tormentati dall'artiglieria serba che schiantava i rami de' grossi alberi, accresceva il frastuono e la difficoltà di circolare in quel te;reno rotto ed intricato. Fra O.ecel e Dubrava la fucilata cessò intorno alle 5 cioè al calar della notte. Si erano sparati nel cotnbattime'nto 32,000 co lpi di fucile 12 per ogni t iratore - 290 granate - rn per ogni pezzo e 1780 colpi di moschetto - 6 per ogni cavaliere.
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Le perdite dei f?erbi nella giornata del 15 novembre ascesero a 20 morti, 40 feriti e 3 cavalli. Alla sera del combattimento la colonna del Timoc distaccò in avamposti il 13 · reggimento, il 1° battaglione del 3" e lo squadrone di cavalleria divisionale. Il primo di questi corpi prov:vide al presidio delle ridotte dal N. 8 al N. 12, sul fronte nord, il secondo, stette a guardia del Campo di J.Vleteris ed occupò con una compagnia Adljè per imporre soggezione agli abit ant,i. Ai posti avanzati dei Serbi fu dato l'ordine di trincerarsi snl terreno che occupavano valendosi dei propri utensili, cioè 250 badili e 40 gravine per ciascun reggimento trasportati da 7 bestie da soma. - Il l° battaglione dell'8° reggimento che più degli altri . era stato provato nella giornàta occupò la ridotta N. 1 e provvide a coll.egar:ii con la sinistra della linea del 13° reggimento, lungo le opere N. 6 e N. 7. - Il rimanente della colonna del 'l'imoc addiacciò sul r ialto di Adljè ad occidente della città, al centro de.Ila linea concava che segnano le opere dal N. 1 al N. 12; i servizi ed il comando accantonarono in Adlj è. Durante la ·notte il generale Lescianin uon emanò néssun ordine. · · Obiettivamente cor.isiderate le operazioni del corpo del Timoc, nella giornata del 15 novembre, prestano il :fianco ad una serie di appunti cri tici. I Serbi da offensori che erano limitano la loro occupazione in Adljè e conservano un'attitudine semplicemente difensiva di fronte ad un nemico che supponevano procedesse da Viddino, ma .anche nei rispett i della difensiva trascurano alcune norme dell'arte. D isponendo di t re squadroni di cavalleria, vale a dire di quanti ne conta la divisione italiam1, la colonna del Timoc· non spiccò nè pattug lie nè esploratori per avere notizie di quel p~1gno di Bulgari che strenuamente avevano difeso il rialto di Adlj è. - E tanto più era necessario avere notizie precise e molteplici in quanto che 'allo stato ma,ggiore serbo erano giunti avvisi erronei sulle forze e sugli intendimenti del nemico che conveniva appurare.
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Riepilogando, Adljè nelle ciréostanze del momento formava il perno della manovra dei Bnlgari e tale veramente apparve agli occhi del capitano di C'.avalleria Derma.ncev, capo di stato maggiore del corpo di V iddmo e del capitano •rodorov, comanchmte della colonna volante, sebbene entrambi alcun poco si disco.s tassero dalle opinioni del capitano Uznnov che temeva le mitggiori offese d'al1a parte di Briegovo.
Questi avvlSl tendevano a far credere che in Adljè si fossero raccolti tre o quattro migliaia d i combattenti e che nella regione irrigua fra Lom e Ti"moc ca.1hpeggiassero dai quattord ici ai quindicimila Bulgari; ciò non ostantelostato maggiore del corpo del T imoc dall'a e;asa Brnceva di Adljè, dove passò la notte sul 16, non spiccò una sola ordinanza verso le valli dell' Akciar e del Lom. allo scopo di accertiirsi della verità delle informazioni che aveva ricevute. Quanto ai Bulgari ritenevasi che le trnppe serbe comparse sotto Adlj è fossero un'avanguardia del corpo principale, oppure, data osservanza all'ipotesi che il principale attaeco del nemico avesse per d irettrice la linea Niegotin-Briegovo Inovo, non rappresentassero che una finta allo 'Scopo di stornare l'attenzione dei Bulgari dalla linea sopra menzionata. Di questo · ultimo avviso era più specialmente il capitano Uzunov, comandante in caJJO del distretto di Viddino, il quale coerentemente ad esso aveva ordinato alla colonna volante ed alla riserva esterna di marciare in direzione d i Adlj è, il pi'ù rapidamente possibile, per attacca·r vi il distaccamen!;o dimostratite o l'avanguardia dei Serbi ed arrestarla prima che ìl grosso .fosse· sboccato da Briegovo . · La riserva esterna doveva perciò sostenere la colonna volante da una posizione fra Goliem Turcin (1) e Racovizza, a 15 chilometri a mezzodì di. Adljè. Nel medesimo t empo una grande ricognizione doveva effettuarsi verso Briegovo allo scopo d i, controllare le notizie avute e studia.re anche da· quella parte una buona posizione da difesa quan:do fossero libere le forze spedite contro Adljè. In soccorro di B ielogradcich, sull'estremo fianco sinistro dei Bulg:tri, fu inviata da Viddino una compagnia (2) di fanteria e' quattro centinaia di uomini dell' opolcenie. Infine, di buon mattino,. il 16 novembre, la compagnia volontari cii Sciumla prese la vin di Adlj è per rincalzare l'attacco della colonna volante.
.Secondo combattimento cli Adljè (l) (itJ novembr.e 1885)
III. In corrispondenza agli ordini diramati h colonna volante e la riserva esterna nelle ore antimeridiane del 15 novembre mossero da Viadino verso il mezzodì d i à.dlj è, ma il capitano Gheorghiev comandante della riserva, contrariamente al prescritto, in luogo ' di pernottare a Goliem Turcin (2) sì ferinò al villaggio d i Gramada a dodici chilometri a sud-est di Adljè e q'uivi indusse a pernottare anche la colonna volante agli -ordini del capitano 'l 'odorov. Entrambi i comandanti forse r itennero di essere più a portata della colonna Serba nella sua marcia su Viddino, e stimarono valer meglio l'attaccarla così daccost9 che tentar l'alea di nna più :flagrante sorpresa marciandole incontro da mezzodì. - - A.dunque, da Gramada, a?lbo i comandanti bùlgari decisero d i attaccare l' iudomane secondo il piano che segue: Il ca.pitano 'l'odorov con il battaglione misto di Alessandrovo, lo squadrone di gendarmi e sei pezzi doveva affr ontare i Sei:_bi dal J?1·ato degli Zingari tenendo in riserva un battaglione de ll'opolccnie (2 compagnie) fornito dalla colonna Gheorghiev; quesfulti"ina con·i rimanenti due battaglioni del(1) Vedi il lucicl o co rl'ispo ndc nte a ll a Tav. N. L Combo.ttiniento àel 16 novembre 188:,.
Zar-Scismanovo del la caL"l.a IJulgarn. ali ' U,20.000 del Cri1·osdev. (2) L,t compagni,t rl'istrm.ione ,,li Sandrovo.
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(2) -Rocca d.ei Mllsulmani. I. .
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riaversi lé truppe eosì colte in riposo ed occupate a rifocillarsi, e riprese le a,rmi si riformarono in buon ordine nella valle di Topolovizza. Si ricostituirono i vincoli del comando e della disciplina così improvvisamente scossi e si pensò di opporre il cannone al cannone per risol~evar l'animo delle truppe. La 4" batteria da campagna fo. spedita nella ridotta N. 1 con la scorta del 1" battaglione deil'8° reggimento; nel frattempo un rapporto di ufficiali superiori della coloI,J.na del Timoc, sul rialto di Adljè ad occidente della città, studiavasi di còncretare un disegno d'azione. Il vecchio concetto di un attacco dei Bulgari dalla strada di Viddino, così. fulmineamente smentito dalla cannonata del Piano clegli Zinga;ri, scombtiiava le menti. D;altronde l'attacco era avvolgente da tutti i lati. L'artiglieria bùlgara che s.pesseggiava i suoi colpi da oriente pareva indicare che appunto da quella parte stesse per pronunziarsi il prin~ipale urto del nemico; ma contemporanei echeggiavano altri colpi di mosc);i.etteria. dallo stradale di Vrsca-Oiuca e dai vigneti di Poletcovo, sì che i Serbi stavano in forse sulle misure da prendere per ributtare l'inopinato assalto. Alla fine fu deciso di prendere norma d'azione dagli stessi avvenimenti. L e truppe serbe furono raccolte ·in una posizione al coperto: dalla parte di Viddino rimase a guardia il 13° reggimento fanteria cui si aggiunse nna sezione della 2• 15atteria, il 3° battaglione del · 3° reggimento occupò il margine orientale della città, fra il Campo cli Meteris e la valletta di Selò; le rimanenti truppe vale a dire due sezioni della 2° batteria, il .1. 0 e 2° battaglione del. 3° reggimento ed entrambi gli squadroni d i cavalleria del 2" Bando costituirono una riserva generale sul rialto di Adljè. Lo squadrone divisionale pattugliò nella valle di 'l'opolovizza snl :fianco delle boscaglie di Dubrava .. o Frattanto, dalla parte dei Bulgari, l'azione procedeva lenta . e circospetta,. - Il capitano Gheorghiev, attendeva che la co, lonna Todorov si fosse interamente spiegata e che la finta di attacco convenuta con i volontari di Sciurnla venisse alfine a pronunziarsi dalle boscaglie a settentrione di Adlj è, ed una quant.ità di tempo prezioso pa·s sava
l'opolcenie (3 compagnie) (1) -doveva attaccare il :fianco ed il tergo del nemico movendo dalla strada di Zaiciar-Adljè. Fissato questo concetto d'azione, il capitano Gheorghiev partì alle 6 del mattino del 16 novembre da Gramada, con la riserva esterna e dietro ad essa marciò lesta in ordine serrato la colonna volante. Erano le 11 11;, quando dalle posizioni contro il Prato degli Zingari rimbombò, come segna.le convenuto del principio dell'azione, il primo colpo di cannone dei Bulgari. Indicibile ne fu la sorpresa da parte dei Sérbi. Il gene.rale Lescianin, fino dalle 7 antimeridiane, av,;eva mandato lo squadrone divisionale ad esplorare la strada di Viddino, la Valle dei Tnrohi (Zar Petrovo) e Boinizza, ed in questo mentre ispezionava la linea degli avamposti e le opere occupate dal 13° reggimento fanteria. - Intorno alle 10, sempre attendendo notizie dalla propria cavalleria circa la presenza del nemico, il generale Lescianin aveva concretato l'ordine per · 1a ripresa della marcia contro Viddino e nelPattesa le truppe Serbe apparecchiavàno il rancio . . Alla fine, poco tempo prima che dal Campo clegli Zingari echeggiasse il primo colpo-di cannone dei Bulgari, una pattuglia serba trasse avanti al generale Lescianin due valligiani.i quali avvisarono che nemici, in grande numel'O, erano in marcia da Viddino contro Adljè ed in quel momento· appunto ne erano lontani di solo poche verste (2). La n ovella sorprese alquanto e subito altri cayalieri serbi furono spacciati allo. scopo di confermarla, mentre i cannonieri ed i pionieri della colonna del Timoc ricevevano ordine di accffl'lerare al possibile il lavoro del rovesciament;o di alcune opere snlla fronte di Viddino. Ernno le 11 1/ 2 • L'artiglieria bùlgara aveva già iniziato il suo , fuoco a circa 4000 metri ma la grande distanza lo rendeva inefficace sebb'e ne fosse ottimamente regohLto. La cannonata gittò la confusione nei campi serbi, ma non stettero molto a (3) La riserva estel'na. era. costituita da tre battai;lioni provvisori complessivamente . ·
di cinque grosse compagnie (4) La versta ti eguale a metri :l.06i.
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Jj:rauo le 1 del pomer iggio quando l'attacco dei Bulgari, secondo il con venuto, prese consistenza su tutta la fronte ed i Serbi si videro allora accerchiati da ogni parte ; pure, fermi nel loro concetto di azioue, seppero tenacemente resistere all'attratti va di disper dere le fo rze in parziali r i~cosse ma guardarono sottomano intatta la riserva sul rialto di Adljè. Dall'altro lato i Bulg,\.ri avevano eccessivamente disperse le truppe in due colonne numericamente quasi eguali (13001600 uomini) ma prive di collegamento; oltre un partito indipendente (300 uomini}, o quasi, che opera.v~ dalla parto di Viddino . Adunque circa 3000 B ulgari distesi sopra una fronte di otto chilometri dovevano combattere for ze tre volte superior i, con 16 pezzi e tre squadroni, collocate in posizioni difensive, fresche e raccolte. Nè lo sparpagliamento dei B ulgari s'arresta. Il capitano Gheorghiev distacca ancora una compagnia di r iserva che dà a comandare al tenente Cuzarov, con l'incarico di addentrarsi nella valle di Topolovizza e possibilmente di porger e mano, nelle boscaglie di Dubrava, a i volontari di Sciumla. - L acompagnia arditamente avanzò fin sotto alla B atteria tu,rca (N. 8) ' ma venne respinta daJle rinno vate cariche dello squadrone division,ale del Timoc. Gli effetti della sorpresa scemavano di momento in momento a danno dei B ulgàri. Rima.sto con due sole compagnie di riserva (1) il capitano Gheorghiev marniò avanti in catena rada dai vigneti di Poletcovo contro la ridotta N. 1 lasciando in -riserva l'op olcenie, non lungi, dietro la fronte. I Bulg{Lri si avvicinarono così fino a c1 nattrocento passi dall'opera con impeto irresistibile, talchè non ostante il 'oro fuoco poco pr eciso e generalmente alto i Serbi lentamen te ripiegarono, ma soccorsi dalla riserva con il 2° battaglione del 3° reggimento il generale Le:30ianin ordinò tosto di passare alle controffese. - A quest'atto I'opolcénù~ al comando del tenente Ma marcev ripiegò precipitosa-' mente las0iando prive di sostegn o le com1)agnie di riserva. ( I) I.a colonna Gheorghie1· n~ cont:1va tre.
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Anche il 1° battaglione del s~ reggimento e la compagnia zappatori del. genio si erano in q11csto tempo schierati sul fianco destro della riàotta, ed eseguendo una. conversione a destra erano r iusciti a controbbattere efficacemente la breve colonna del tenente Cuzar ov che, respinta dalla cavallerià, cercava di riannodarsi al grosso. Nell'intento di ritirarsi a Bielogradcich o Bercovizza, il capitano Gheorghiev raccolse i su'oi all'indietro, nelle boscaglie di Bran isto, ad occidente della, stra.da di Zaici ar, rompendo pgni collegamento con la colonna Todorov. Ma i Serbi incalzavano sempre più o la mischia divenne ognora più stret.ta. Il capitano Gheorghi.ev cadde rnortalmente fer ito e privi di comandante gli uomini che egli tanto valorosamente aveva condotto al fuoco, i~ parte caddero prigioni ed in parte si dispersero, e lo stesso Gheorgbie\' fu raccolto fra le linee dei Serbi del l " baUaglione del 3° reggimento. A qnesto pùnto tre battaglioni incalzavano le tre compagnie di Bulgari, nè l"esito poteva essere incel·to (l '. L'artiglieria dalla ridotta allungò i snoi tiri mentre la fanteria serba dopo n utL cor;,a d'inseguimento attraverso lo vallate di P oletcovo, di Glavovo e di Sta1·opatizza s'era soffermata per ripristinare i vincoli del comando. In q nesto tempo non correvano più propizie le sorti del combattimento presso la colonna volante. - L 'azione dapprincipio limitossi al solo fuoi.;o di artiglieria, a grande distanza, ma i Serb i ben schermiti dallo opere del Campo di J f elerig e singolarmente immuni da l l'effetto dei proiettili bùlgari che per ln. più parte non scoppiavano risentivano ben poco danno; sicchè vinta la prima impressione della sorpr esa e cloll':incer tezza aveano preso il sopra vvento la superiorità, delle fo rze, la coscienza del valore delle posi;,,ioni fortificate o !"animoso slancio delle truppe. Due compagnie del 3'' battaglione del 3'' r eggimento uscirono dalle opere ed avauzarono contro il rio di Cula per O)!; ~ e V~II più la compa~nia zappatori del genio.
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moschettare pit't da presso i cannonieri della batteria bùlgai:a. La scorta di essa (l' compagnia di riserva) volle contr~ttaccarle ma fu respinta con molte perdite dal fuoco del 1° e 3° battaglione del 3° reggimento, il primo dei quali nella sua conversione a sinistra iÌ:iseguendo gli avanzi della colonna Gheorghiev era disceso .nel vallonQello di l\facroviste fin cont ro al Prato degli Zingari. Anche i due battaglioni del 13° reggimento schierati contro la valle Salaor poterono contribuire, in qualche misura, a trattenere col fuoco l'animosa marc1a della scorta bùlgara. · Intanto l? opolcénie della co~mna Gheorghiev, con hl, sua sbandata, aveva sinistram·ente impressionato i combattenti · dèlla colonna volante e l'andace iniziativa dei battaglio~i serbi che l'insegui vano propagato l'impulso all'intera linea. Il 1~ ed il 3• ba,ttaglione .del 3° reggìmeuto ripresero l'attacco e vollero portarlo a éompimento, primierarnei:1t0 sostenuti in questa impresa dalfuoco dei riparti contigui e poscia da quello della 2" batteria che dal Campo cli Meteris avanzò a t iro efficacissimo contro la ne1J.1ica sul P1·ato degli' ~ingari. Erano le 3 pomeridiane. Il capitano 1rodorov omai abbandomito alle sole sue forzè ordinò ai suoi d i retrocedere di fronte ali' incalzare del nemico che gli stessi Bulgari, ,riconobbero « 'valoroso ecl eccellente » (1). · La 2" batteria accompagnò queUa ritirata _col fuoco e la di visione di cavalleria del 2° Bando si slanciò sulle orme della colonna volante allo soopo di distaccarla da Viddino. Poco appresso tutta la divisione del 'l'imoc, togliendosi da quella prudènte attesa che fece la fortuna delle armi selìbe nella giornata, passò ad nn 'Vivo contrattacco da ogni parte della fronte. Il ,.3(J reggimento fanter ia esplorò accuratamente le bosca.glie di Dubrava e di 'Cecel e spinse punte-dalla parte di Boinizza, all e calr.agna dei volontari di Sciumla ed a sudest contro la colonna '.l'odòrov, cui fece prigioni il. tenente SciopÒv e 97, dei suoi.
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Op. cit. pag. ~33.
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Alle 5 '/, di s~ra il calar della notte pose termine al combattimento ed i Serbi si raccolsero sul rialto di Adljè nell'ordine che segue: Pronte sud-est. - Il 2° battaglione del 3° reggimento, la compagnia pionieri, il 1° battaglione dell' 8° reggimento, a cav_allo della strada Adlj è- Urbabinze. Fronte est. - Sul Prato rlegli Zingari, il 1° e 3° battaglione del 3° reggimento, di due compagnie ciascuno. ,Fr·onte nord. -- Il 13° reggime1;1-to, meno il 2° batta.glione spinto oltre le boscaglie di Dùbrava, rimase in riserva ad occideute·della città. Lo squadrone divisionale per la valletta di Salaor manleneva il contatto fra le fronti; le due batterie con la scortii delle quattro compagnie tolte a.I 1° e 3° battaglione del 3° reggimento parcarono sul rialto di Adljè: La di~isione di cavalleri~t del 2° Bando continuò l' insegnimento della colonna Todorov, pervenne al guado di llecevo (Decev-Brod) verso Urbabinz~·e spinse patt~glie a quest'ultimo villaggio ed a Psaderze. Siffattamente le colonne bùlgare andarono quasi totalmente distrutte : quella del capitano Gheorghiev si sciolse, quella del capitano Todorov ·. ripiegò in disordine a mezzodì di Gram.ada e di quì a Vulcioc, d'onde riparò il dì seguentè in Akciar traendosi dietro le artiglierie. · Le perdite della giornata del 16 novembre furono rilevanti. I Bulgari ebbero 2 ufficiali prigionieri e 1320 uomini fra morti, fe~ iti o dispersi, cioè a dire oltre metà della forza delle dnè colonne ; i Serbi 2 uffi.t;iali e 130 nomini di truppa morti o feriti. I vincitori raccolsero nelle adiacenze di Adljè ' 400 fucili modello Berdan, 900 Krnka, 28 carrette, 4 trombe, ed 8 cassoni. Furono sparati nella giornata, da parte dei Serbi, 180,000 colpi di fucile (36 per ogni soldfito di fanteria) e 14,1 cartocci ( 12 per ogni pezzo) (1). Da altre fonti le perdite dei Bulgari si fauno ascendere a 500 prigionieri dell'opolcenie ed a 150 morti o feriti delle , 1
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(i) Queste cifre sono ricavate da fonti serbe.
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compagnie di riserva ( 1) e queste cifre sono forse ·pm conformi. al vero delle sovraesposte desunte da altri do:::nmenti. Le osservazioni alla seconda giornata di Adljè si possono r iassumere in brevi cenni. La sorpresa dei. Bulg,'.tri per la soverchia estensione della loro fronte, per il conseguente disseminamento delle forze e per il prezioso tempo perduto, fra le 11 antimeridian0 od il Locco, si risolvette in un attacco slegato e senza intesa, sì che fu facile ai Serbi che costantement~ mantennero intatta la massa delle· loro forze di respingerli separatamente 1 E di quest'ultimo atto vanno specialmente lodati il generale Lescianin ed. il colonnello Diuchnic' che sor pr esi nel modo il più. completo ~on le t ruppe in riposo seppero persister e calmi nel loro concetto temporeggiante, serbando i battaglioni freschi per la riscossn finale. E le cifre dieder o ragione a questa tattica, poichè 5000 baionette, 16 cannoni e 8 squadron i si trov~irono a combattere sopra una fronte proporzionata contro 3000 Bulgari, 6 cannoni ed 1 ~quadrone spar pagliati lungo quasi otto chilometri di fronte. I Bulgari voleano 1,astèggiare, ma a questa necessità mancò totalmente lo squadrone di gendarmi addetto alla colonna volante e della cui azione non si hanno ben precise notizie nella giornata del 16 novem bre. Y' ha taluno che obbietta la difficoltà del paese di montagna e la poca attitudine del cavallo bùlgaro a.lleoperazioni di guerra nelle prop::-ie contrade, adducendo l'esempio della batteria 'ro<lorov che dovette abbandonare i cassoni e ' raddoppiare le pariglie dei pe¼zi per salvarli in Akciar durante la faticosa ritirata da . Gramad} e Vulcioc; ma non sembrano ragioni sufficeuti per giustificare una così notevole mancanza nel ser vizio cfi esplorazione che d'altronde è condivisa con i trn squadr oùi ne- · rnici del corpo del T imoc. Il capitano Benderev fa segliire alla narrazione dell'episodio alcune riflessioni circa il valore delle mii izie improvvisate
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SULL A GUERltA S1.m11o-n ur, GA1l.A NRL
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dai Bulgari (1) ma non paiono del tutto opportune a questo punto, sia perchò l'opolcenie ed, i volb11tari èli Viddino non erano inquadrati, sia perchè le milizie bùlgare hanno ben note e gloriose' tradizioni milita1·i, a cominciare dall'O'polcénie dello Stolietov che si coperse di gloria. nella campagna del 1877-78 à )fonte San Giovanni di Scipea, Altra ragione della sconfitta doi Bulg{tri fu l'assenza delle r iserve mentre i Serbi ne guardavano una fortissima intatta. .!fiepilogando, si eombattè valorosamente da entrambe le parti, ma la superiorità del nnmel'O e la bontà delle disposizioni tattiche ebbero il sopravvento dalla parte dei Serbi.
Combattimenti di Briegovo e di Bielogradcich.
(15 -1.(j no;;emùre 1.885).
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IV. Il còmpito del distaccamento serbo di sinistra condotto dal tenente colonnello ·Michele Dinic' era a,bbastanza semplice e consisteva nell'assicurarsi, al primo momento delle ostililià, dei pa~saggi sul 'rimoc a Briegovo e di preven ire i B ulgari sulla più diretta via per Ghinzovo a Vicld in o (25 chilometri) . Il tenente colonnello Dinic' era un riputato ufficiale dell'esercito serbo, jller itamente· r.oto per la presa di B'iela Palanca · (2) il 24 decembre 18'7'7, nella quale da maggiore comandava la colonna di sinistri\, che passò la Nissava sopra un ponte.cli circostanza, lungo ottanta metri, e superò di viva forza con gran.de valore le posizioni fortificate dei Musulmani sotto Olissura e Oremenizza (3). I Bulg{~ri guardavano B riegovo ed i passi del Timoc, fr~ Rachitnizza e Ba.lei (9 chilometr i) con una colonna mobile O) Idem., pag. 435.
.
(2) Ovvero Ac-Palanc.t o )lustarà-f•asci.ì-flalanca, fra Nisc e Pirot. - La doi1ominazionc di pq!anca in linguaggio turco corrisponde a borgata. (3) Gue1·,·e de l a Se r bie contre la Tto·qulc t877- i878- Pag. t7. l4 -
A NNO X ~Il.
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CONSIDER1\ZIONI
S\!U, A GUERRA SERBO- BULGAltA NE L .
di tre compa.anie d'i riserva, mille uomini de.K'opolcenie, tre- • , b . cent,o volontari .ed una sezione di due pezzi da 4 libbre al ' comando del tenente Draganov. Qùesti ricevette ordine di varcart il Timoc fra ·Bluvanovaz e Briegovo, lasciando a g uardia del fia.rico destro_, verso Radue,:-az .(1) un distaccamento insignificante e di contrattaccare cQl .gl'osso delle forz·e i Serbi verso Za.iciar minacci_a ndo il tergo e . le comunicazioni dell'avversario. · Il 15 novembre i Serbi aveano disteso sul confine 6 çiom· pagnie del 13° reggimento fa,nteri~1 del 2° Bando, in una posizione preparata tra lo sbocco del rrimoc nel Danubio e le colline d i Bl11vanovaz, ossia lungo una fronte di più eh~ · dodici chilometr'i ; in riserva, presso le case di Balei, stavano due dompagnie ed a B l;lcovce quattro battaglioni del 9° reggimento del 2.- Bando : in totale sei, battaglioni d i fanteria. Ciò uullameno, all'alba del 15 novembre, i Bulgari varcarono il Timoc sovra .\m ,1~onte improvvisa~Q durante la nott"l ; ~ monte di Briegov~ sorpres~ro una compagn ia _s,~{ba del 13° reggime:U:to, del 2° Bando e la fi3cero per intiero p1,i 1 gioniera. Adunq ue, inosservate dal tenente colonnello D inic', le tre compagnie di risei·va e l'opolcénie, fi n dalle prime ore del 15 novembre erano penetrate nel territorio serbo, mentre i volontari condotti dal tenente Petrov spunta vano la linea oltre Bluva11ovaz ed accerchiavano un'altra c01npagnia nemica intorno al villaggio di T emnic' ~2). Poscia i trecent o del tenente Petrov imbaldanziti dal rapido successo corsero . a Brusnicovaz ed a Bucovce dove pernottarono. , In questo mentre la colonna del tenente Di:aganov fo at,taccata suHe , colline di Bluvanovaz da due compagnie spedite dalle cave di Balei allo scopo di prevenirvi i Bulgari; ma giunte in ritardo furono ributtate e disperse. Con veniva rapidamente guadagnar~ terreno in quell' anclace guerra d~ (·ll Sul Danubio itd orien te di Niegotin. (2) A circa sci chilometri arl occidente d i Aluvanovaz . .
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partìgiani, epperciò il tenente Draganov divise ì suoi in due partiti ed avviò l'uno per il letto del fiumicello Saculsca, che immette nel Timoc non lungi da Bluvanovaz e l'altro per il crine delle -'.:olline a guadagnare una posizione fra i monti. Era vicino il mezzodì. Il tenente colonnello Dinic' contrariato da . quello sfavorevole impiego di singoli reparti della sua colòun~, mandò coutro i Bulgari il 1° battaglione del 13° reggimento e da Bucovce i quattro battaglioni del 9° che prepararono un attacco avvolgente intorno alle colline di.Blu· vanovaz: Al· tocco la nebbia che veltwa le posizioni dei Bulgari si sollevò e scoprì ai Serbi la pochezza dei nemici, laonde ì cinque battaglioni mossero a.ll'assalto serrando l'avversari~ contro la riva del Timoc sprovvista d'ogni passaggio. A quel punto la zuffa s'appiccò acerba e disperata, ma a, sera i Bul~ gari furono costretti a ripassare sull'opposta riva, perdendo n9n pochi combattenti travolti nelle onde clel T'imoc. A nche la· colonna del tenente Petrov rimasta così isolata ripiegò durante la notte in. territorio bùlga,ro, poscia d1e tentò una sorprési ' coti'tM fa 'batteha serba schierata _in battaglia alla foce' del 'rirnoc; s'o rpresa che fu respinta dal fuoco dei ~uoi stessi s'e rventi. In forza di queste auélacissime incursioni, che a tutta prima sembra~o destituite d i scopo ed affatto slegate, 6 battaglioni serbi furono i~mobìlizzati da un partito dei Bulgari noli Sll· periore a,i duemilr-1 combattenti, poichè il tenente colonnello Dinic' non potè riprendere · 1a marcia su Ghinzovq che tre giorni ' 11ppr~sso; vale a dire il 18 novembre. È però ancora, discutibile il eonsiglio avanzato da uno degli scrittori d i questa guerra (1) se meglio si fosse convenuto ai Bulgari di attendere d i piè fermo i nemici in una posizione ritratta e preparata sotto Ghiuzovo, ad esempio di quella scelta sotto Adljè. Ma con~iderando che l' uno e l'altro pai:tito aveva per iscopo di ritardar e la marcia delle colonne nemiche e che q~esto· fu raggiunto tanto a Briegovo che ad A dlj è, è ben difficile giudicare astrattamente. quale delle due decisioni avesse, (·l) BENDEREV • 0(1. cit., pag. 1;37.
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CONS1DERAZIONI
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di Cnia.sevaz (2° Bando) a.i primi di clecembre del 1877 aveva attaccato ·fortunatamente, con pari forze, le rid'o tte turche al passo di $an Nicola difese da una g r?ssa tabor ~ ~,i niza1:1.(1). Sàpe vasi . che i Bulgari tenevano a Raco v1zza..,c Ohir:e:7, sulla frontiera, forti avamposti e precirnmente la compa.gma d i riserva e metà dell'opolcenie al comando del tenente· Oiolacov, , intenti ·a lévare spalleggiamenti e ridotte, e che al Passo di San Nicpla v'era l'altra metà dell' opolcen ie con, un manipolo di volontarì. · . . . . Il 15 novembre, a mezzodì, i Serbi forzarono la barnera montana a Racovizza, a Chiriev ed a San Nicola. Gli. .avamposti b(1lgari, senza opporre seria resistenz.a, ripiegar~n~ sotto la for tezza di Bielogradcich ed i volontari a mezzod1 d1 essa, .s ulla strada che per la vallata del fiume Lom mena a Lom Palanca. Grazie a questa debole resistenza il 4° battaglione del 14° fanteria potè. la notte ste.s sa del 15 novembre, appar.ir~ in vista di Bielogradcich percorre.udo una buona ta.ppa di circa ~5 chilometri in una zona montana aspra e difficile; dal .Passo di Sa~ Nicola per Oiuprema; ma non potè avventurarsi sotto , '1a. fortezza per timore della stretta che preclnde il passo da mezzodì. Anche la colonna principale .condotta ·dal tenente colonnello Pnt nich da Oadi Bogaz era discesa in questo frattempo nel vallone di Sala.se e per la stretta di Vedernich ;:espinse i distaccamenti hùlgari sotto ·1a fortezza. A.ll'alba del 16 il te nente colonnello P utnìch stese la mano alla colonna venuta da San Nicola, per mezzo di una compagnia che mandò a stabilirsi a Oi:flich nella valle di Golemo; ma non potè materialmente effettuare ht riunione delle proprie forze perchè il4° battaoolione, nell'intento di evitare l'ostacol9, avea g irato al largo intorno alla stretta cercando di congiungérsi al grosso da settentrione.
all'atto prat1co; più favorita la causa dei Bulgàri; ed anche ammesso che attendendo di piè· fermo i nemiòi il partito del tenente Draganov fosse stato in misura di. infliggere ai S erbi perdite più considerevoli non \·a trascurato in veruna guisa il contributo morale che un'offensiva così ardita apportò· nelle file dei Bulga,ri che dovevano difendere i rampari di Viddino. Le perdite di Briegovo, il 16 novembre fnrono da parte bulgara di 30 morti e di 60 feriti; da parte sei·ba di 10 morti,, 30 feritj é 40 prigionieri. ta Planina di San Nicola (Pl. 8vieli Nicola) fra il passo omonimo e quello di Cadi B og11,z misura oltre venti chilometri di crine alpina, più che mille metri alta e profonda. trentacinque chilometri, fra le vàllate del Timoc e del Lom. I due estremi della barriera montana furono guarniti - d ai Serbi co11 tre battaglioni e la batteria da montagna, a Cadi· Bogaz,' e con un battaglione al Passo cli San Nicola.- Il dista90am~nto di Cadi Bogaz .~veva per isqopo di ,iljlvestire 'la cittadella di Bielogradcich e cli .cooperare in seguito· neliè operazioni di assedio contro Viddino con la colon na centrale e con quel la di estrema sinistra. I Bulgari nel circondario montano di Bielogradcich con· tavano, come si disse, nna sola compagnia d i riserva, quattro centinaia di volontarì di P levna e d i Rusciuc ed altrettant i uomini dell'opolcenie cui si aggiunsero, il 14 novembre, l\na cornpagnia di studenti volontari ed altre q aattro cent inaia dell'opolcènie tolti dalht riserva generale bùlgarn di Vidclino, talmente che il cor po di Bielogradcich ascese a circa 1600 combattenti. Il distaccamento ser bo fu chito a comandare al tenente colonnello Putnich, anch'egli ,,aloroso ufficiale dell'esercito del Re :Milano e noto pel grande valore addimostrato alla presa di Pirot, nel decembre f8'77. Egli era ben conscio delle difficoltà che s'imponevano a.l còmpito suo con le poche truppe che aveva disponibili e gli ostacoli della zona mon tana in una stagione cot anto avanzata; ma in identiche circostanze il capita110 Glicia Franic' comandante della brigata
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(2) Guei-re de la Ser/1ie contre tci T,irqnie 1877-1878. - O~lgr,ido, pag. 6, 9, i-1..
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CONSIDERAZIONI
Da Adljè contra Viddino-Attorno Bielogradcich·. ('/7-1.8-1.9 novembre :l885).
V. Presso la colonna del Timoc l'intiera giornata del 17 novembre andò spesa nel ristorare le forze delle truppe duramente provate in due giorni consecutivi di. marce e di com-· battimenti. Occorrevano oltre a ciò nuove direttive di azione dopo quel prir.q.o urto con l'avversario, che i-n due dei tre pun'.ti di attacco a,reva sconvolto, o pressochè, i d isegnati piani di marcia concentrica contro la fortezza di Viddino. Il distaccamento di Briegovo doveva scegliere i passaggi più opportuni e facili sul fiume Timoc, quelli di Cadi Bogaz-e di San Nicola non davano affidamento di più sollecita riuscita a cagione degli ostacoli della zona montana e dell'in, toppp . OP,P.9~to da!la ~ittadell.a, di Bielogr(;Ldcich.' S.ijf;fattarµente un giorno di attesa sotto Adljè avrebbe, nelle idee del qomando in capo della divisione del Timoc paregg iato, nell;;r. dine di tempo, difficoltà e vantaggi presso le tre colonne · dei Serbi. . Intanto, sino dalla sera del 16, erasi si;narrito il contatto con le colonne dei tenenti Gheorghiev e T odorov e conveniva riacquistarlo il più presto possibile affine di ritrarne una qualche norma di azione. Dall"unanime ·testimonianza dei prigionieri bùlga'ri fatti sotto Adljè potevasi .constatare il pressochè completo sbandamento dell' opolcénie, onde ne · derivava una conseguenza ben degna di considerazione che la milizia, rotti i vincoli disciplinari, avrebbe pot uto -abban· donarsi ad una guerriglia, sui fianchi e sul tergo della linea serba molestando seriamente la colonna del Timoc nella sua marcia contro Viddino. Anzitutto· era necessario disarmare l'opolcénie ed _il consiglio semplice e pratico fu tosto attuato per ordine del generale Lescianin esperto capitano di guen;a da partigiani.
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Lo ;quadrone divisionale, nelle prime ore_ del ~ ~, esp~orò una }aro·à zona di terreno posta a nord-est d1 Adl;1e e spmse punte ~? Lipach Caraula, a Berilovzi ed a B~ache~z~, per u~ ra<Ygio cli più che 20 chilometri, allo scopo d1 re_qmsire ar_rn1, 1 di:perdere attruppamenti di mili~ia e p~e1:der~ n~fì.~~ n~t1z ~· delle soùi del distaccamento de1 Bulgari rot,to 11 d1 av an~L 1:, he }a divisione di cavalleria del . 2° Bando concorse m r.1..nC .e . . quest'opera di esplorazione tattica e r icon?.bbe le_adiacenz~ del campo d i battaglia verso sud- est, e pm specialmente ~ villaggi· di Gramada e di U rbabinze dove rinvenn~ le re:ent1 tracce del passaggio della colonna volante. Ma 11 capita.no rroclorov, grazie a.lh1 sua d iversione ~~ Sceglizza, sulla stra.da di Vidbol-Vi<ldino, a.vea fat.to perdere ai cavalieri serbi ~gni. indizio dell'ardita ritirata al Danubio, in Akciar. Medesimamente prive di informazioni fecero ritorno in Adlj è le pattuo·lie spedite a Staropa.tizza, Hamidiè, Racovizza <'I Vlacov.ic~. contro al la<Yhetto Rabscico, irnmediata,mente ~t mezzod1 di Adljè. Perciò l'incertez,m ~-i àccrebb~ circa_ la. ,d irezior~~ 1 presa:,Jdil'l'a ('Ìblònìfa G'hebrghìev ·o le . mtenz10U1 che plU ·n~tu'ralmeute potevale attr_ibuire il comando ~e~:rale del corpo del Timoc, nella giusta ipotesi che per ~md1care dell'ax,versario in g uerra convien sempre mettersi esattamente nelle situazioni di esso, e supporre che egli sia per prendere · le disposizioni più semplici ed appropri_ate. Temevasi perciò di una imboscata o di un agguato, che 11 terreno scuro favo· ~-iva grandemente r;;u ttmbo i fianclii della direttrice di marci~ dei Serbi e quelPassenza di noti-zie precise confermava 1 dubbi e faceva, stare sulle guardie. . Frattanto continuavano in Adljè i lavori intorno alle opere di difesa della vecchia cinta, ed il generale Lesciauin aveva stabilito di valeraene quale punto cli appoggio o di manovra er le future operazioni: le trincee rovesciate si 1~afforzarono !ei parapetti, e sL1l .Prato degli Zingari fon~n.o _a1:mentate in estensione ed in profonditi~ le abbattute art1hc1ah.
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Attorno alla cittadella di Bielogradcich, il tenente colon· nello Pntnich stimando difficile l'attaccarla di viva forza in
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SU LL A nUERRA SERBO-BULGARA NEL
CONSlDERAZlONJ
quello stesso giorno 17 novembre per riguardo alla naturale asprezza dei luoghi e pel mancato collegamento col 4° battaglione, deliberò nel· frattempo di investir!~ e di osservarla strettamente dalle alture che le sovrastanno da ovest. In questo mezzo il battaglione d isceso dal Passo di San Nicola attorniava il 17 la stretta fra la Planinct Stolosi ed il , I Veclernich, lunga più. che due chilometri efiancheggia,ta da ' pareti a picco, avanzando per la vallata del Lom, dalla quale contava di marciare poscia protetta e sicura il 18 contro il settentrione della fortez za; epperciò la colonna così distaccata dal grosso marciava cauta e lenta. - Anche la, nebbia e la difficoltà dei s~ntìeri ostacolavano g randemente lo sposta-
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ordin i. del t enente Dvorianov venne ad attaccarli da tergo: . tm comandante di battaglione ed un comandan te di batteria, · al dire dei Bulgari, caddero uccisi in qnella zuffa e due cannoni furono ilmon tatì. Il distaccamento di Cadi Bogàz tornò allora sui suoi passi, il 4° battao-lione alla strada che mena al" colle di S an Nicola e o la medjtata sorpresa di Bielogradcich fallì. Nello scontro cui parteciparono da parte d~i Serbi tre bat· taglioni e da par.te dei Bulgari una compagnia di riserva, cinque centinaia di volontari ed altrettanti · dell'opolcenie, si ebbero 20 morti, 50 fèriti ed 80 prigionieri dei primi, contro una trentina fra morti e feriti dei secondi.
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La cittadella di Bielogra:dcich, che è di origine molto. antica e si fa 1·isalire ai tempi cli R oma sorge sopra di un' eminen zit ~td oltre u n chilometro ad oècidente dell'abitato ed è presso·chè inaccessibile dal fronte volto a mezzodì, per 1~ pareti erte e scogliose che sopportano g li spalti; più agevole rna non menQ . aspro e difficile è l'accesso ,dalle · rimanenti parti del fron te. L'oper~ è cli foriila rettangolare con muri di pietra viva è terrapieno sufficente da permetter e la manovra delle artig lierie d i· grosso calibro. Fino al 1877 la cittadella ebbe gallerie, riservette e ricoveri alla prova, ma d opo quell'anno furono interrate per Qpera del governo bulgaro che pr ovvide invecè a migliorare i locali per uso di caserma, fino a renderli capaci di u na g uarnigione d i oltre quattromila. combattenti. Fide:µ te nella forza di questo baluardo poderoso per un nemico non provvisto che di sole artiglierie da montagna, il comandante della cittadella di Bielograclcieh, tenente Oiolacov, ben.e av.visato sulla.,.d ivisione della colonna serba volle prevenirne la riunione con un colpo audace. Improvvisamente formò una- colonna di sortita e verso le 11 del mattino del 18 la spinse all'assalto contro il fianco sinistro dei S ei-bi, vale a dire sulla congiungente p.eì due distaccamenti, mentre il 4° battaglione errava tuttora. Sorprese, le truppe del tenente colon nello Putnich ripiegarono in disordine e la confusione s' accrebbti allol'q uando una mano di studenti volontari:, agli
Il 18 novembre la colonna serba d el Timoc -g ittò nn ponte .sott,o Briègovo e ·per la via di Ghi:µzovo si diresse alla :volta di Viddino, con il 9'' e 13" reggimento fanteria d el 2" Bando. Il capit~no Uzunov ornai fattosi certo dell'entità e della direzione q.ell'attacco principale dei S ei:bi aveva richi1u?-ato sotto la fortezzp. il distaci3amento avanzato del ,tenente Dragan ov · ed in pari tempo, per via di U:n piroscafo austriaco, aveva spedito a Lom Palanca una compagnia di riserv1i a rincalzare le truppe agli ordini del te:qente Oiolacov, in Bielogradcich. Il 18 i Serbi ragg iunsero Inovo senza contrasto e ne occuparono le alture di. oriente, là dove più spesseggiano. i l'll,miili e si disegna alForizzonte il · ciglione di Ino-vo-Oapetanovzi. Pa Oladovo, la 3• compagnia da fortezza g iunse il 19 in Oobiscniz. traendo seco sei cannoni da cent . 12 ad avancarica e qu.attro da cent. 12 a retrocarica; laddove in questo tempo la l' compagnia era giunta : a Raduevaz. Di quèsta guisa la linea di schiera1nento dei Serbi prese forma d i un'obliqua alquanto avanzata per hi sinistra e ri.tratta all' estremo opposto, fino a Cadi Bogaz. . Il generale Lescian,in non mosse neppure il 17 _d ai contorni di Adlj è. ]'orse gli era pervenuto l'annunzio dei fortunati comba,tt,imentì del nemico· a Tern e Vl'abscia, e cli certo la voce dèlla prima battao·lia di Slivnizza (17) che faceva intoppo . b inatteso alla marciti dell'Armata N issa va contro la capitale
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SUl,LA GUERB.A SERBO-BULGARA NEL
CONSIDERAZIONI
Investimento di Viddino.
(20, 21, 22 novembre 1886). VI.
-' - - -(l) La divi;ione ilei Timoc contava allora le forze segue.nti: . 2:\00 uom_ini 2• 4• batteria éanipagna !900 id. Tre srrnad roni d i cavalleria. . 600 id: Compagnia da fortezza . s• regg. 2° Bando . . 2000 id . . · Tol,tfe . . .
iMO uomin i
420 200
id. id . .
860 nomini. . 6700 nt•mini (2) La 3" compagnia da fortezza raggiunse in questo giorno la co lonna Oin ic; e quattro cannoni di grosso calibro e due mortai parc,trono a Ghinzovo. 'I o tale .
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generale Lescianin pervenne al villaggio di Popadia, sulla strada_da Viddino a B ielogradcich, a due brevi tappe a sudest di Adljè; il tenente colonnello Diuchnic' ordinò in un regg imento misto le truppe rimaste so tto Adlj è affine. di r enderle più facilmente maneggevoli nella previsione di un'imminente avanzata contro Viddino. Infatti, nel pomeriggio del 19, giunse avviso al tenente colonnello Diuchnic' di marciare da Adljè contro Viddino e di prendere posizione al più presto fra Lipach- Òaraula ed il villaggio di Biela Rada e di cercare il contatto con la colonna serba che veniva dtL Brie'.. govo e che sapevasi in buòna posizione nei contorni di Ghinzovo e di Ciunguus. · In questo tempo il presidio hùlgaro di Vicld,ino ultimava l'approvvigionamento e l'armamento della fortezza; il fosso esterno fu riempiuto d'acqua, le riservette e le traverse rassettate. D a, Rusciuc e da Lom Palanca si trassero munizioni . ed armi per il Danubio, in g uisa, da portare la do'ta.zione di ciascun. fucile Martini a 150 colp{ e Krnka a 120; la riserva di munizioni per fucili Berdan '-s~.tlì a tre milioni ,di ca:ittucce. Jil:· vapore GoZ.ubcich-sbarcò lo squadrone di volontari del tenent.e Lilov ed una batteria da montagna di quattro pezzi; infine il capitano Uzunov diramò·ordine a tutti i distaccamenti ·volontari che operavano {nçlipendentemente, nelle adiacenze di Adljè e di Boinizza, di retrocedere sotto le mura di Viddino a;ffine di accrescerne il presidio.
del Principato, epperciò ii_generale L escianin prndente' ed accorto condottiero voleva.prendere consiglio dagli avvenimenti senza impegnare troppo quella, sua divisione del 1'imoc, che poteva credere più utile alle sorti della guerra verso Pirot che verso la paludosa Viddino. Intanto manteneva raocolti i suoi battaglioni sul rialto di AdJj è,, acquistato a così caro · prezzo e raddoppiava le ricognizioni verso est e sud-est d'on~e s'erano perdute le tracce della colonna volante (1). Da ultimo, i l 18, fu deciso che il principale cor po serbo avrebbe rL pr esa la marcia contro V iddino, ma per via di un largo giro per Urbabinze, Gramada ed Alessandrovo, affine di sostituire da qi1ella par te la · mancata azione del corpo d i Putnich, di assicurarsi definiti va monte della minaccia da fianco dellà colonna volante e di interporsi sulle comunicazioni fra la cittadella Bielogradcich e la fortezza, di Viddino. . La pÒchezza delle trnppe avrebbe agevolato lo spostamento del corpo ·di. L escianin che -si avviciimva., in ogni modo, per il P asso di San Nicola e Berilovzi, all'estrema .sinistra della ·propria· ai·mata tra Piro(; e ..Zaribroc1: _ ,1 , t((>, ,. " ' ·,, , Perciò lasciati in Adljè agli ordini del colonnello Dinchrnic' il battaglione dell'8° reggiment9 di prima linea ed i qnattro del 2° Bando, con la 2" hatte1:ia da campagna, lo squadrone "d i visionale e la seziol'l.e .di sanità, vale a dire circa 3500 uomini, il generale Les'Ciianin con le rimanenti forze (6 battaglioni, 2 squadroni, 1 batteria ed i servizi; in tutto 4000 uomini) mosse per la via di Gramada che raggiunse nella sera stessa del 18, dopo una marcia molto bre_v e che non superò i dòdici chilometri di percorso. · ·' Il 19, giorno della battaglia decisiva di Sli'vnizzil, la co...: lonna del tenente-colonnello Dinic' non mosse dalle trincare di Ghinzovo (2), . la divisione del 'rimoc agli ordini del
3° reggimento . . l3° ' id. i 0 batt. 8° regg, :
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Il g1'.osso del corpo serbo, da Adljè e da Popadia, mosse verso Viddino la mattina del 20 nell'ordine contro descritto. -Il 3° battagli'one dell' 8° reggimento del 2° Bando rimase di guarnigione in Adljè, unitamente al r eggimento di mar- · eia che· da Cnias.evaz era in questo tempo avanzato a
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CONSIOEHAZ!ONl
r incalzo delle truppe di prima linea con la colonna da munizioni della 5" clivj.sione del Timoc. La colonna agli ordini del generale L escianin mosse, alle 9 aut. dello stesso giorno, _d a Popadia per Nazir Macha lì (1) e Vidbol, allo scop.o di inA ,,aug1u1rd ia. vestire la fortezza da sud, mentre il distaccamen to del _r...._ · Squa.dl'Ono divi$ionalo tlcl Timoc. tenente colonnello Diuchnic' avrebbe compiuto quell'atto -1° balt. 8' ,·cgg. ~· batt. 8° regr;. 2• B. d d a est e i battaglioni del tenente colonnello Dinic' da nord. In ()_uesto concetto il -l seziono 2• batteria da. campagna. w~nerale Lescianin pensava di ovviare alla fallita cooGrosso. ~ --....!._ _ ! _ _ perazione della colonna Ì?ui 0 bntt. 13• regg. j'!• B. 2° 1• 1iau. s• regg. 2•B. tuich e di assicurarsi, nello stesso tempo, da ·ogni sor H H presa dalla cittadella di Bié. 2 sc,.ioni 2• batteria. logradcich. Abbastanza facile o speltetrog nar<lin. dita fu la marcia della co· _!__ -l com1i. 1. hatt. go rP.gg. 2° B. lonna Diuchnic fin o a dieci . . · chilometri da Adljè, cioè ol. tre Dolm Turcin, do'le l'avanguardia scontrossi con le prime vedette b11.lgare della sotnia di Strascemirov che l'obblio-a. rono .col fuoco a schierare una parte delle sue forze. Intornial toc~o. la marcia fu r ip~esa e lo squadrone divisionale attaccò appiedato alcuni ripari dei Bulgari eretti sulla fronte del villaggio di 'l 'atargich. Vil:l,ti gli ostacoli, i· cava lieri serbi occuparono le trincee fra. 'J"atargich e Biela Rada mentre il ?rosso della, colonna Diuchnic serrava dietro il villaggio di Buc_ovez, ~Ilo schermo dei folti vigneti. Gli avamposti furono stesi da Biela Rada a Bucovez e due compao-nie spinte oltre quest'ultima località., allo scopo di cercare contatto con la colon'na Di_nic' çhe veniva -da Ghinzovo ; ma la nebbia o la
SULLA GUERRA SERB0-1\ULGARA NET,
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{l) Il villaggio di .Gurcovo della car ta bùlgara dall'.J.1•20.000.
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pioggia impedirono a quel distaccamento di adempiere in quel giorno a.1 còmpito che gli era prescritto. La colonna de l generale Lescianiu occupò, nel pomeriggio del 20, il ponte di Ciuban ( Ciuban-most). sul rio di Biela Rada; il g rosso addiacciò nei contorni di Vidbol e di ·~azir Machalì, allo schermo di una linea scelta fra i moliui di Bu· covez e Vidbol, guarnita con due battaglioni. Furono spinte scorrerie verso il Danubio ed Akciar là dove, fino dal 17, erano r iparati i superstiti della colonna volante del capitano Todorov: Così, a sera del 20 novembre, ebbe prjncipio l'investimento della fortezza di Viddino, dal fronte sud e ovest: il dl. seg uente la colonna Dinic· doveva completarlo sulla linea Smordan-Capelianov~i. Il capitano Uzunov nulla ordinò di notevole in questo giorno, all'infuo ri dell'invito fa tto alla col onna 'rodorov di accorrere con le due compagnie dt riserva, due dei cannoni da montagna sbarcati dal Golubcich, un rµanipolo di gendarmi e di volontari in soccorso della cittadeUa. di Bielogradcich che stimavasi m pericolo più serio di qu ello che realmente non fosse.
1 Il 21 novembre una folta nebbia tolse la libertà dei mo· vi.menti agli assediati ed agli assedianti ; nondimeno si effettuò il congiungimento della colonna del centro con quella del fianco destro e dal fianco sinistro: Il reggimento misto ordinato dal tenente colonnello Diuchnic' occupò una serie di tumidi sulla sinistra, della strada di Adljè, e precisamente - fra questa ed il villaggio di Biela lfada, dove provvide ·a for tificarsi; sul rovescio di Tatargich rimase a guardia I'8°reggimeuto del 2" Bando con la 2a batteria da campagna e lo squadrone divisionale. Nella giornata nulla accadde di notevole, a.l l'infnori di poche cannonate ·in bianco rivolte dai Serbi che erano nelle adiacenze di Vidbol contro un piroscafo da guerra bùlgaro che sbarcava materia.li di varia specie. Il piroscafo innalzò bandiei·a austriaca e seguitò la sua rotta verso Viddino.
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223 gendarmi volontari bùlgari catturò la posta d'uffizio dei Serbi, diretta al comando di B iela Rada, talchè si r ive.lò eompletamente ai Bulgari la posizi:one e gli intendimenti del nemico. Laonde il capitano Uzunov, ben valutatene le forz e, non ~ imò _ conveniente cimentare le sue scarse contro gli undici battaglioni dei Serbi, in buone posizioni, preparate e guarnite di artiglierie. E così la giornata passò inoperosa. Il 21 il distaccarne'~to di Ghinzovo mosse contro V iddino all'D scopo di investi1~la da settentrione : i villaggi cli Srno_rdanOape~anovzi do·vevano essere occupati dai battaglioni del tenente colonnello Dinic' e presso di essi d'oveva prendere posto l'artiglieria da, fortezza: Sulle altre parti del fronte accaddero lievi spostamenti: una compagnia dell' 8° reggimento · del l" Bando occupò Rubzi e }a cavalleria si spinse oltre al villaggio, :fi,no 'sulhi strada di Oalvadcich. All'estremo fianco destro, fra Vidbol e Nazir ì\fachalì. due compagn i0 ebbero l'incarico di sorvegliare le rive del J?a~nl::>io, unitam~nte a du,e , }lez,zi che s : ipipostaroM in mod.o da infilarhe :)9., sp~cchio cl'a.cqua, sino aW,isola d i, .M:a.re; due altre compa.gnie guardarono la strada di Akc~ar-Lom Palanca. I riman.enti cinque battaglioni e sei pezzi mossero lungo il margine delle paludi di Biela Rada per riunirsi alla colonna del centro ed ingrossarla fra quest'ultimo villaggio e Novoselzi. A sera, dal tenente colonnelJo Dinic', -fu inviato un parlam,e ntario al capitano Uzunov con l'intimazione della resa della fortezza., dentro ventiqnattr'ore, ma il messo Serbo fo dichiarato iù arresto. ·L'accerchiamento d i Viddino era omai compiuto. . SULLA GUERRA SERBO - BULGARA NEL
. CONSIOERAZIONI
Da parte dei Bulgari, ancora nella notte sul 21, fu compiuta una ricognizione che aveva pc•r obietto il villaggio di (,}hinzovo e le adiacenze, che taluni informatori e va1ligiani asseri vano forte~ente munite con pezzi di grosso calibro dei Serbi. Perciò una comp·agnia di riserva ea una df volontari al' comando del tenente . Petrov, .uscite nottetempo dalla parte tuttora libera della qinta,- si spinsero contro i villao·o·i bb . di Oiungurus, Oalvadcich e Gbinzovo, sorprendendo poche scoltè nemiche e traendo seco ventidue prigionie1·i. La ricognizione non ebbe perciò il desiderato frutto, nè il tenente Petrov potè rendersi alcun conto delle posizioni dei Serbi avanti Ghinzovo. Dalla -parte di Bielogradcich il tenente Todorov, con la sua colonna, avanzò fino al villaggio di. Ruscenzi, ma erro1~eamente avvisato _dal sindaco de~ luogo (cmet) c_h e i Serbi occ;;'..pavano Dobn Dol, sulla strada da Akciar a Lom l)alanca, volle ripiegare in tutta fretta su quest'ultima città, sospendendo quà:lsiasi movimento offensivo contro il Danubio o . le i,montagne Vf3rso .Bieloo·1:adcich . . " Sulla: sera del 21 i Serbi à.veano aaunq'iie ·s~li1eratd;1 hmpetto Viddino, undici battaglioni di fanteria, tre squadri:ni'i e due batterie da campagna ed in breve ne avrebbei.·o aggiunti altri otto, della colonn~ Dini6', con le compagnie da fortezza ed il parco d'assedio. t::)
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Come giunse notizia al capitano Uzunov del fallito tentativo della colonna vol~nte Todorov, grandemente desideroso di riaprire a qualunque ·costo le còn1ttnicazioni fra la fortezza· di Vicidino e la cittad~lla di BieÌogradcich, e mercè di quelle la via fra la valle della Nissava ed il Danubio, ordinò tosto una nuova sortita contro il fianco destro dei Serbi, fra Tatargich e Vidbol. Doveva.no concorrere in questa azione dne colonne distinte delle quali una fu composta del 1° battaglione di riserva ed ebbe il còmpito di forzare la linea d'inve~timento a Vidbol; l'altra di due compagnie di volontari e di altri riparti minori, doveva eseguire un attacco dimostrativo sulla fronte di Novoselzi-Tatargich. Ma •un'improvvisa circostanza impedì che la sortita si effettuasse. Un drappello di
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(Contini ia) . EUGENIO ' BARJ:IARICR Tenente 7.9° fa-nte;:.!,a-
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lL CICLIS310 MILITA RI:: ALLA FINE DE.L
IL CICLISMO MILITARE ALLA FINE DEL 1897 Conli'II 1ia::io1ie e fine. -
' rlispt11,;11 Il \'rdi
Le Alpi. \
QuesL'aspra ed estesissima corona montana, che insieme col mare difende il bel paese è la prima nem,ica dell'esercito italiano. Licu rgo il grande legislatore, non ha ma i voluto che . Spnrta fosse cirita di mura, percli è il valore delle fo rtilìcazioni non affievolisse lo spirito militare dei suoi conciLtadini . Qualunque proposLa si faccia in Italia a favore dell'esercito, incontra· sempre ·mille difficoltà che ne osteggiano l'attuazione, per q nesta sola e principale ragione : ... Pere/tè ili Italia ci sono le Alpi I Se, per un'ipotesi molto azzardnta, da not si r iuscisse a sopprim ere, o per dir meglio a paral izzare il valore difens ivo di queste alti ssime giogaie~ l'eserci tà italiano ne risentirebbe grnndissimo vantaggio . Anzitutto cesserebbe si1bito quello stato transitorio di orù inamento, reclutamento, mobil!tazione, che da vari an ni pur troppo si è ra~icato fra noi, con grande danno dell9 sviluppo mi litare e éon grandissimo pericolo della patria nostra . · Si vedrebbero i rapprese11tan1i del paese accorrere numerosi al le di,-cussion i dei progolli mili tari , Lemendo che la loro ass~nza fosse notala e severamente commentala dagli eleuori. Si riconoscerebbe cho la ·cavalleria - come nelle ulLime guerre e più specialmente in quella g reco · turca - può (con immens i sacrifici è vero) ottene-re ancora sLrepiJos i ~uccessi sulle masse poco istruite e poco compalle dei!lric-hiamati , ed in conseguenza s1 darebbe un largo sviluppo· alla produzione equina (come fece I
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·Napoleone I ai suoi .tempi) e si porterebbero i .nostri reggimenti, rper numero e qualità, a livello di que!li dèlle altre nazioni . . Ma le Alpi non si possono abbauere e questa .sola ossen a·.zione basterebbe a far cadere if mio r11gionarnen to qualora le seguen ti co nsiderazioni Ì1on dimostrassero che non è del tulio un ,paradosso. Le Alpi sono è vero un ostacolo di primi$simo ordine, ma ciò 1non ha impedito per altro che in tutte le epoche siano state qua si -sempre attraversnte. Eserciti numero$i non. potranno mai vivere a lungo in quelle .aspre regioni, ed a qualunque costo bisognerà in pochi giorni , riso I vel'e la critica si tuazione, pressati dall' opfo ione pubbl icn, la , quale non ammel.lerà le enormi spese pel mantenimento dell e future armate allorchè queste rimanessero inoperose. Quindi, o pel valore delle armi, o per la rigidezza del clima, o per le scarse . ri~orse della regione, in breve nno degli eserciti dovdt cedere il . passo all'altro. Supponiamo che la. sorte ci arrida e che il nostro anersario ·ridiscenda nelle sue vallate; sebbene apparecchiati ad una guerra difen siva, noi saramo cos1,rotti, dall'opinionr} pubbli ca (oggi si influente) o da allre ra~ioni, arl approfiLLare drlla fortuna ed invadere il territorio nemico. Ed ecco che tutto l'ordinamento nostro, ·basalo su di una difensiva al di f(Ua delle Alpi , diverrebbe incom pleto ed 1nsurncien1e per tenere lesta ni mezzi òi cui dispon e . ravversario. Nè potrà prevalere l'idea di una difesa assolutamen te pas$iva, ..giacchè la guerra è come la scherma , dove fi nisce col busc:1rne colu i che pensa so lo a difendersi e non nd allaccare. Ma per attaccare è necessario di possedere per lo meno mezzi uguali a quelli di cui dispone l'avversario col quale combatLiamo; di man1 tener$ i al corrente colle sne innovaz ioni , e, quando qneste · sono buone, :1dottarle subilo, senza cercare giustificazioni al rìtardo nell'importanza militare della fro ntiera alpina. Delle moderne innovazioni la più riuscita è certo quel la del· •1'adoz1one di nn a bicicletta portaLile, la qua le riso lve pel'lettamente nna quest;one importan1issi ma in tutte le epoche, conce· , dendo 1111 rapido mez ~o di trasporto pet La· fanteria. t5 -
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IL CICLiSMO MILITA RE ALLA FINE DE r, ·· 1897
IL CICL ISMO )UL!'l'AJ:rn ALLA. ,FINE HEJ,
Distintissimi ufficial i hanno presentato, nei nVilri presidi, brillantt conferenze ed apprezza:tissimi progetti sulla fanteria montata, ma, ~eloro ottime intenzio ni non trovarono il favore che meritavano, sempre per quella benedella questione d~lle Alpi ; ammesso pP-rò anche . che le operazioni di una prossima guena si svo lgano tutte in u1Ja zona , alpina, naturalmente gli eserciti QOll rimnrranno a gu11.rda rsi su ll e creste <lei monti, e la loro azione sarà subordinata al le còrnunicazioni .stradali, le C[Uali in. ottime condizioni di fondo serpeggiano sulle vall i. At.t11a lri1eo te i nosti·i 1011risti an1ano molto i. viaggi internazionali per t.raver.sare le Alpi, il che è gin un ;i prova· più che sufflciente per dimostrare eh~ quell e non sono un ostacolo ciclisticamen te insormontabi le, po i tul ti gli espe rimenti italiani e più specialmente esteri hanno provato che co ll'aiuto del la bicicletta anche in monta~na si posso.no e~eguire marce straordi-nari~menle più. lunghe e più veloci di quello che non possano. fare i fantaccini od i cavàlieri. / Sarebbe stato mio desiderio esegn ire un esperimento di resistenza sulle A!pi, ma per varie conside'razioni fac ili a comprendersi doyelt.i limitarmi all 'Appennino, che, come si è detto in· altro c,ipi tolo, noi abbiamo attraversalo con buon esito in trepnn ti. 01,lla relazione di que;;ta escurs ione il lettore ha. }!ii~ .-ippreso, come ;n un a sola giornata si siano fatt i 4,rj cb ilomel i'i a piedi e 65 in bicicleut eseguendo così una marcia in mon~ tarrna di 11 IO chilometri. clie sa rebbe cert,unente stnto impos:silii le· . di eseguire a piedi. In una guerra · di montllgna le operaiioni si dovranno ·svolgere o sull e strane o nelle loro vicinanze; il ciclista appiedera nelle salite dove procederà cou pasS,) ugnale a r1uello del fantaccino . ed inforcherà la sua macch ina · nell e discese, dove, con velo<~i tà fulm inea, riacqu ister~t sub ii.o il tempo perduto;· àvrà a sua disposizione. un mezzo di trasporto che, quadruplicando le sue forze lo renderà superiore per la resistenza e la rapidit à nelÌe marce al pedone ed al cavaliere, giacchò il veloc ipede 1:! una cavalcatura senza esigenze. di foraggi, cl i buon'acqna potabile, l'i cover i, carreggio, ere., cose, ·tutte .queste diflìci li a trovarsi od a trasportarsi in· montagn::1. Se la hicicleua adottala sarit portati le; il ciclista po trà im pune· mente abbandonare le strade, e, divenuto alpino, avventurars i pe~ è)
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senlierì cla ,capre, fino a che non trovertt q~ia lche tratto in buone condizio.ni di ,pr,da,la/Jilità,, che gli permetta di guadagnare il lempo perd uto . · . Sbucati dalle Alpi poi, nn i,c: troveremo nella necess itù di avere trt1ppe di tutre le armi . in proporzione ta le da .poter con trobattere le forze dell 'avversario , e, ~iccume le nazi on i che ci circondano compresa la Svizzera,. st:inno giit acloltando il cicl ii;rno su larga ,-cala, noi non possiamo mantenerci inferiori sou.o· questo pnnto di vista. · Dal le precedenti consideraziòni pa rmi se ne possa dedurre, che le Alpi non debbano essere nn ostacolo per' lo sviluppo del cicl ismo, il quale vi polrà trovare un utile impiego, si'a pel servizio di staffetta, sia per quello di reparti celeri di i'an teria , e, tanto in un caso come nell':i ltro , potr/1 rendersi m-olto ma molto più utile - della cava ll eria, più pesante, più rumorosa, più visibile, piena di e·s igenze, ecc., ecc. Ch iudo il presente capitolo colla nanazione di nn esperimento · montano eseguito , in Ameri ca . il quale dimostrerit -molto meglio delle ·mie ra~ioni, come le dil'fìcoltit alpestri non '-inno quelle che impediscono,.ai cicl isti d_i eseg_uire i loro manda ti. .. « PrcJtJan1lo e riproolmdo » questa. era la mass ima del sorumo fìlo:;ol'o Bacone da Vernlamio, e dovrebbe essere quella anche di -no i mi litari. Organi7,ziamo esperimenti di va rio genere e su qnell i ba siamoci, non sttlle discussioni o sulle idee preconcet.1.e, che predominano ~ernpre quando trattasi di innovazion i. . I.
Un messaggio militare trasmesso dai ciclisti attraverso il gran continente americano.
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Nell 'ago:;to dell o scorso an no un messaggio mi litare (il) ed un dispaccio postnle vennero affidati a vari gruppi di ciclisti, i quali, successivamente ripartiti in posti di co rrispondenza - senza curarsi delle in temperie, e 1,',00 nna media di ·I 'I migl ia all'ora percorsero le· 3a.00 miglia (2) che separano San Francisco da Nuova-Yo rk in soli ,1'.i giorni. (il Dati tratti dallo Scienlifich american. 12) liammento che i l miglio americano co 1Tispontle a metri 1609.
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IL . CICLISMO , ~ÙLLTARE ALLA FIN:J; DEL
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L' intera distanza fu divisa in 220 scaml;>i, a ·I5 migl ia e mezzo circa l'uno dall'a ltro. Più di 4.00 biciclette, forn ite dalla Società Stearns Co,npany, furon•J imp iegate nello spec iale ser·vizio. Ad oani posto di corrispondenza vennero asse~nal.i 2 ciclisti. n • ('~ dei qriali uno portava la borsa col Mes::;aggio, e l'altro sP,g uiva il primo per aiutarlo o sost.ituirl6> a· seconda delle circostan,ze. 11 control lo fu organ izzato va lend,\s i delle varie autorità civ ili e mi litat'i, ..nonchè degli impiega ti, postali e di quelli fer rov iari del le linee più vicine alla strada batl.tlla dai ciclisti, prevenuti .dalla probabile ora di passaggio, affinchè fossero pronti per apporre i boUi di ufficio sul messaggio o snl dispaccio. Per quanto fu possibi le i pl)s.ti cli corrispondenza furono ·stabiliti nelle cìttil e nelle borgate, ma, nel le montagne scabrose e nei deserti dell'ovest, fu giocoforza lasciarl i in lontnnanza dall'abitato. In questi casi special i i ciclisti ricevettero una coperta di lana, ed i viveri necessari per restare in aùesa dei corrieri. Il messaggio mi litare, spedito dal comando di San Francisco a quel lo di Nuova-York, era inciso su di una lastra d'oro, rac.chiusa in un astuccio di pelle di foca, dal quale sporgeva una lista di pergamena per le !ìrme dei · governatori dei var i Stati, attraverso dei quali avveniva il transi to. 11 tuùo poi veniva trasportato in una 15orsa che i ciclisti si mettevano D. traco lla. Nella stessa borsa e;a conÌ.enuto il dispaccio , che il direttore dell'ufficio postale di San Francisco aveva diretto a quello di Nuova- York, e, sulla busta del òispacc io stesso, i vari capi degli 1if!ìci intermedi dovevano apporre i loro boll i. Questo viaggio fu l' impresa più segnalata compiuta militarmente 1~olla meravigliosa macchina . Nelle strade a fondo arti!ìciale della California .s i supera,·o.no le 20 migl ia all'ora, ma in qne!le dell'America occidentale - le qua li per cento miglia hanno diritto di .chiamarsi rotabili , come lo può avere una delle nostre mulat- · tiere ·- a mala pena si raggiunsero le •1O miglia all'ora. Naturalmente il viaggio fu pieno .d'incidenti (fortunatamente ssnz..i. gravi conseguenze) e molto faticoso, specia,lmente per coloro che dovettero attraversare le catene di montagne erte, scabrose ecl alle dai 7000 agli 8000 piedi, ovvero i deserti alcali ni dell 'ovest.
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Un ~aso hen orave e molto sin~olare fo quello capitato a due staffette, le quali - in una notte oscurissima a .causa di nn .l urioso temporale - correvano a precipizio su di una strada tagliata da un torrente ri gonfio , il cui ponle era stato trasportato poche ore prima dalla riumana. li primo dei due - ceri.o Ers,Yel - giunoeodo cli volata sugl i ava nzi del ponte, senti all' improvv iso man~1rsi il lerreno di :;ot10 e cadde colla macchina nell'acqua; un grido erl nn tonfò ,ivvertirono del pericolo il secondo corriere - cerlo Deitrick -- il quale però non poi.è arrestarsi e fu costretto a seauire il suo cùmpagno nel torrente. Fortnnal.amente entrambi erano ~ttimi nuotatori, e riesc irono a salvarsi agg-rappa r1dosi ai l'erri della saracinesca. Coll'aiuto di questi poterono ricuperare le loro m(ie · ch ine, su lle qual i poi divorarono altre 86 miglia, per raggiungere il primo ulticio lelegrafico (?!) . . Un altro corriere - dopo fatt i 4a miglia attraverso i cocenti deserti ·a lcalin i - rimase snlla via per esauri mento di l'orze, ed il s110 compagno presa la borsn ragl,!innse al pir'L presto una piccola borgata, dove fece inviare un carrello in soccorso dell'ammalato, q11incli si diresse al. posto di corrispondenza . Se si pensa al le 'gravi di i'fico llit superate, al viaggio che fn compin10· per una terza parte di notte, ed alla mnncanza .ai dis~razie, gincchè all' infuor i di qualche contùsione non accaclcle altro, s1 deve con<;ludere che, anche in questa circostanza, i cic;l isti dimostrarono che i! cavallo di. acciaio <: l' insuperabile fra i mezzi di trasporto individuali . I')
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Faccio notare che questo esperimento è stato eseguito in una regione la quele presen ta rl iffièoltit molto maggiori di queHe delle nostre valli alp in e, dove esistono ottime $trade, battute continuamente <lai ciclisti borghesi, i quali amano di preferenza simil i viaggi attra.v.erso i colli , come (Juefli che offrono le più belle soddi sfazioni. Certo che i· passi a 2 000 metri circ:t d'altezza non sono vali- . cabi li in tutte le stagion i, ma nell' inverno, allorquando vi saranno diflicoltà per i ciclisti , ve· ne saranno anche gravisstrne per tuLLe lo altre armi, specialmente per quelle a cavallo.
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Se ne può concludere dunque, che l'esperimento fallo dagli ame- · rica.ni è una prova di più per abbattere col'oro., ! quali osteggiano il cicli smo in Italia, ritenendolo inutile nelle nostre region i montane. Eppure tutti i nostri valichi sono (orniti cli ottime strade pecfolai,ili quasi sempre . giacchè il vénto ed il g-elo le !'endono, nella mag'gior parte dei giorn i dell'anno, mo lto più dure delle slr:1de ' di pianura.
• Le compagnie ciclisti. .·
La nuova istruzione su l servizio ciclistico prescrive ch e, all'atto dell a mobilitazione, vi siano non meno di ·1600 ciclisti in LutLo l'esercito, lasciando facoltà ai vart cornaT,ld i di averne anche un. numero maggiore. Ci avviamo qu indi alJ'imp iego del cicl ismo sn larga scala; e, siccome l'improvvisare tale servizio è pericoloso, perchè potrebbe dare risultati negativi, come recentemente è ,1v· venuto alle nostre grant"l i manovre, sarit molto conveniente riunire e preparare i nostri cicl isti. in una scuola militare, a sim ialia11za n di quanto si nsa all 'e~tero, nelle scuole di Joinville, Wiener- · Neuslad, Berna ecc.· , 11 Nei primi cap itol i spero di ;1vere abbastanza dimostrato, come pei reggimenti il servizio cicli stico - essendo un servizio molto accesso rio,. del quale gl i urficiali superiori si possono occupare lino ad un certo punto - ·è. piì1 un imbarazzo che nitro. La delìcienz,1 deg li is truttori, la nessuna uniJ'ormit.à. di istruzione . e la nessuna co_noscenza (in geoe re) del materiale da parte del personale addP,tlo e ch i'~ne ha la so rveglianza , rendono ta le servizio troppo cosi.oso e difettoso, come r isu lta anche da.i rapporti, che la direzione delle officine del gen io ha trasmesso al Ministero della guerra . Bisogna dunque logliere le biciclette · ai reggimenti di fanter~ , ed accentrare il ciclismo mil itare tutto in una scuola, i cui alli evi - come attualrnenl<~ le guide a cavallo - - all'epoca delle manovre passerebb ero aggregati ai quartieri generali ed a tJ uei reggime11ti dove fossero necessari, colle rispettive macchine, di cni rimarrebbero i conseynaw,ri e cl, · cui risponderebbero, \ essa te le· manone , a ll'amministrazione della scuola stessa .
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Ai reggimen ti si p~trehbe lasciare una sola bkicletta (h mi,...... :gi iore) per il portalettere o per il maestro di scherma, come usavasi in altri tempi, pel servizio di posta . Per le eventuali ~omunicazioni urgenti, non mancheranno mai nei corpi, giornni volonterosi possessori di macchine, i qual i si presteranno certa men te per la pronta trasm issione. I Esplorazione, scope!'ta, riconoscimenti , informazioni su l!' in imico, richiedono nn personale idoneo, ed una pratica tale di ~iclismo cli ccimpagna (mi sia pern'lesso rubare un t~rmine al l'eqni-tazione) che non è faci le trovare nella generalità dei reggimenti, dove, màn~ando istruttori, è impossibile impiantare il ciclismo ·sul serio. A· mio credere la città più adatta per istituirvi una simi le sc_uola snrebbe l'arma, e ciò per le seguenti ragioni : a) la ci ttà e la scuola stessa è un centro g"in nastico di molla importanza; . b) Parma; per la sua posizione geografica ,. è cent.ralissirna per le probabi li operazioni militari nella valle del Po, e trovasi a clue tappe cicli stiche, per qnelle della val le dell 'A rno. lo es::;a p~lrebbero facilmente accorrère i ciclisti richiamati ·d_al congedo , per e.,sere quindi avviati, o individualmente · o per riparti, aìle r ispellive destinnioni; e) . l'Emilia possiede uria rete stradal e ottima, in pianura ù!l in nfonta~na, per poter fare un corso· completo di ciclismo mi·l itare; d) la scuol a risiede in ollimi l6cali e la città lion manca ,cl i attrattive per coloro (e sarebbero certamente i più) i qua li volessero arruolarsi volonJariamente; e) alla scuola convengono annualmente molti giovan i uffì:ciali, i quali potrebbero ricevere speciali istruzioni su·J cicl ismo, complet,1te poi da un capi) tecnico nelle loca li officirre . Dell a loro ~ttitudine addimostrata in questa cireostanza, si terrebbe poi con to dai comandanti dei corpi, per l'affidamento dei particolari mandati, ,e qttesto sarebbe un criterio sulla scell.a certo preferibile a quel!,) del1e corse re(raimentali di velocità Nella stessa gu isa, anche agli allievi c1ell;1 s~:~la di 1tuerra sarebbe. bene impartire una. simile li_struzione, giacchè a Ì~ro sol,, come ufficia li dot.·iti di speciali
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IL CICLISMO M ILITARE ALLA F.!NE DED 1897
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co~nizioni, potranno essere affidate le difficil i missioni di pnnte· ciclistiche.
Ora che il succitato regolame1ito prescrive che gli utlìcial i di-· armamento dt:li corpi siano responsabi li de l servizio ciclistico e-della manutenzione delle macchine, più·mi indi~pensab ile che gli1 sLe:;si ricevano dalla scuola di Parma un'istruzione adalla. Il medesimo regolamento tìssa, olLre' all e istruzioni pratiche,. molte teori che pe!- i ciclisti rnggimenla li di un'importanza tale, . che non è possibile affidarle ad un gradualo di trnppa . . Ora per · quattro ciclisti non si può ten ere vincolalo un ufficia le quotidia- nam ente, mentre, qnando gli stessi fossero riuniti in una scuoia, sareb be assai più fac ile impartire la conven iente_istrnzione, senza, ch e gli allievi fossero continuamente di:5Lra~i o dai serrizi 0 da , altre occupazion i nell e rispettive compagnie. Queste 'I600 macchioe che, all 'atto della rnobi li taz.ione, sarebbero in oLLemperanza al predello regolamento necessarie, richie-derebbero un l.ivoro non indiffer.ente proprio nel momento in, cui vi sono troppe cose di maggiore importanza da . compiere. Se le macch ine fossero precellate, la loro requisizione richiederebbe un personal e idoneo , senza calcolare le frodi ed i n'on,. poch i inconvenienti, cui sì af1dei·ebbe incontro; se le macchin e fo ssero fornite dall'oflìcina di Pavia, non potrebbe questa inv iarle in un mornerll.o di tanto · lavoro ferroviario; infine, se fossero , r iunite in vari depos iti, come. se ne curerebbe la manuLenzione ?'
Nel la scuola di Parma potrebbe essere costituita la prim.i, .. ovvero le prime compagnie cicl isti, giacchè, come più volte si è-· detto, è vano sperare di improvvis:1re simili reparti in tempo di, guerra; le diflìcolt.à di affìatam en:o, di discipli na, . di· coesion e, di apprendere una t.alli•~a nuova ecc. esigono un'a"ccurala organiz-· zazione ed una lunga preparazione fino dal Lempo di pace, come· tutti gli altri corpi special i dell'esercito, indipendentemente dagli; attua li reggimenti di fanteria. A Parma la fan teria ciclistica, oltre ai vanlnggi già accennati, potrebbe ricevere i:;tnn ion i mecca niche più com plete; ap pren dere
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· · 2.33 .
l'uso delle materie esplosive assistendo ai relativi esperim~ ti di quelle; conoscere alla perfezione l'impiego del fuoco, giacchè è ass urdo ammettere simili reparti guerrigl ieri, senza che gli stessi rappresentino un valore reale come tiratori . . ·.Nella suddelta ciltit i ciclisti potrebbero eseguire esercitazioni combinate con la fanteria, con la cavalleria e con l' a1ti glier ia, pe1· pr~ndere l'ahitudi ne di regolarsi, a seconda dellè particolart .andature e della speciale tattica di ciascuna clelle tre armi. Essendo le missioni del la fanteria ciclistica di difficilissima esecuzione, sarà indispensabile che gli ufficiali , che ne avranno il comando ·siano energici ed autorevolissimi, pieni di capacità edi iniziativa. « Perciò dai reggimen ti di fanteria si sceglieranno quegli uf« (ì ciali che riuniscono le condizioni di salutfl, di gioventù, di « lìb;a, d'intelligenza, 'd i discernimento pronto e sicuro, di ini~ « ziativa, di decisione, senza tenere molto c~ lcolo della loro abilità « ciclistica . « È rim archevole infatti come cel'lun1 credano di divenire « capaci uJficiali ciclisti , pel solo fo tto che essi sono abi li nel, « l'arte di divorare lo spazio; ebbri della fo llia della velocità, (< essi obliano spesso lo scopo re_ ale ça ragg-iungere, per non 1< considerare che la soddisfazione di aver superato un gran nu« mero di chilometri in un tempo brevissimo. « ·A simi_li cnpi avverrebbe spessissimo di ridu rre i loro 1:eparti « avli ·estrem i, di seminare lungo la strada la meLà dei loro l> . « effet1ivi , e di offrire lo spettacolo poco soddisfacente di una « truppa indisciplinata senza coesione, e per conseguenza incapace << di ottenere il minimo risultato pratico. · <1 È <li mostrato che un reparto ciclis tico non può tenere · « velocità superiore ai 20 chilometri ali' ora senza perclei·e di « coesio ne, quindi nei fantacc ini cic:l'i sLi la velocità individuale « diviene quali tà. mollo secondaria. « La grande velocità è uno scoglio pel cicl ismo militare ; sotto «. pretest;J che ,dei recordmann hanno compiu to prodi gi di celerità, << ci si immagina, molto a torto, che le truppe di fanter ia cicl i:: tica « debhn no essere loro emule, e si parte dal pr incipio arcifalsc, << ch e piLt si va presto rnigliore deve essere il risultato ottcnhto.
IL ClCLlSMO M!Ll1'.~kh ALLA F!ìSE DEL
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I L CICLlSMO MII, ITARB ALLA FINE OEL
« Bisogn:i dunque rièercare negli · ufficiali, chiamati a seguire << i ·corsi d'istruzione, non le qualità. di un recordniann o di
« un acrobata , ma quell e necessarie ad un capo, potendo essi « assa i ~ovi!nte e_ssere abbandonati ,a sè stess i (1 ) ». Tali ullìciali poi dovrebbero frecruentare, ' per alcune settimane, 'lHl corso nelle officine del genio <li , Pav ia, per apprendere .a fondo l'anatomia .,.delle macch ine, i segreti del la loro costrnzione, e formarsi un 1 idea chiara degli sforzi che le macchine stesse. possono sostenere, · divenendo ottimi periti per le contest~zioni , nei casi di requ isizione previsti dal nominato regolamento. Anche i sottufficiali seguirnbbero simi li corsi, però meno completi, nelle ·offìcine della scuola stessa . Fra gli allievi cicli.sti si scegl ierebbero 'i tiratori per formare forgan icò del.la com1Jagn ia di fanteria · montata , mentre i r irn:rnenti e gli specialisti per veloc itò verrebbero destinati com e. staffette. Nella scnola di Parma si esperimenterebbero tutti i tipi di rrn1ccbine speciali, tntte le modificaz ioni ed invenzioni, tutte le nuove applicazion i tattiche, i regolamenti ciclistici ecc . écc. Gli ufficia li ciclisti poi , con escurs ioni indiYidua li ·o ,collettil'e nelle diverse stagion i, st.ud i~rebbero le varie reti stradali dei probabi li (eat.ri di operaz ione, in modo da fornrnrsi idee chiare sul loro valore dal punto di vista ciclistico, e stab ilire così - durnnte . il periodo invernalè ..- itinerari, progelli cli mobi li ta,zion e, di concentramen to e di . dislocazione per i Yeloci.pedisti di tutto il ; regno. Si è detto che nei reggi~'enli di f;rnteria dovrebbe riman ere una sola macchina, pe! servizio della corrispondenza, lasciata in ,consegna al maestro di scherma od al portalettere. Anche attual mente, ·siccome non esistono prescrizioni tassative in proposito , nelle manovre, cioè proprib quando le biciclette servono i reggimen ti - dovendo forn ire i velocipedisti per le bri ;;(ate, divisioni .e corpi d'armala - rimangono in rea ltà con una sola ma1·.cbina . di ordinanza o tn tl'al più to11 due. Secondo l:i mia idea adll nqtie,
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Ho piacere di tradurre quasi IeLteral n1en te le. considerazioni suesposte, che io pienamen te condivido, e che traggo dall a 1/evue clu Cere/e miUtaire.
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-si trauereblie di togliere add irittura le biciclelle ai reggimenti, per, mandarle alla scuola di fanter ia di Parma , e da questa .assegna rl e ni Yari comandi al i' epoca delle manovre. Per e/Telluare quindi il mio progetto , il Ministero dovrebbe or·dinare ai reggimenti di tr,1ttenere in caricamento la miglìòr macchina di, ultimo modello che attualmente hanno, e le altre tre spe~ -dirle alla sénola centrnlc di fanter ia. Le r ipai·azion i per rimettere comp letamente in serv izio.queste macch.ine sarebbero addebitali'~ ai reggimenti stessi, e l'erario non ne verrebbe aggravalo, essendo i -corpi ob.bligati a mantener sempre le biciclette in ottimo stato di servizio, come oggetti di mobil itazione, Nella scuola queste macchine verrebbero classificate m tre categorie: 4• macchine di mobilitazione: ga maccMne per · àllenamento; 3• macchine per istruzione. Alla prii11a c~tegoria apparterrebb'e tnlto il materiale destinato ,alla mobil itazione, sull a conservazione del quale dovrebbe essere ·esercitata la massima s0rveglianza. Le macchine di mob ilitazione sarebbero adoperate per turno, so lo da cidisti. riconosciu ti aL ilissimi, nelle marce e,eguite in buone condizioni stradali ed atmosferiche. I l numero necessari'o di biciclette di questa r.ategoria, -scelte fra ie più vecchie pe r data cli fabbr icaz ione , costi tuirebbe il materiale i)er le. m:1novre di campagna e le grand i manovre, e per -qualche gra~de e:;cursione . ' Alla :;econda categoria ve rre bbero assegnale le macchine migl iori avute òn i reggimenti , qL1elle di moùélli speciali da esperi1nentare, quelle di mobiliLaz ione usate per le manovrn annual i di ·cui sopra, e quelle nuove che non si fossero dimostrate buone. Le macch ine per allenamento verrebbero usate, dai -ciclisti già abi li nel le marce e nelle manovre . Alla terza catégoria p,1sserebbero lolle I~ m:1ccbine di vecchio modello, quelle mo lto usate avuLe dai reggimenti, o le scartale dalla seconda . Serv irebbero per la scnolct di palestra, per la ginna.<;tica in bicicletta, per l'istrnzione clei principianti, per i primi 11io1Ji. menti cli assieme, eil in una parola per tutti quegl i esercizi che sono di grande danno al materiale.
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Negli anni seguenti insieme cogli effettivi aumenterebbe anche iii numero delle staffette e delle compagnie, e l'organ ico dovrebbe ·, iportato, cogli arruolamenti volontari, a 972.ind'iviclui di truppa meno i sottufficiali. Secondo il mio modo di vedere questo perso·nale dovrebbe essere riparti to i·n 9 compagnie di circa '120 uomini ciascuna, permanentemente sul piede di gu~rra; di queste si for merebbero tre bé1Llaglioni da assegnare a ciascuna divisione di cavalleria di mobi litazione. Nellè manovre ann,uali due battaglioni per turno rimarrebbero cqsLituiti pel serv izio di fanteria montata, mentre il terzo verrebbe (fociolto pér fornire le siaffette ai vari comandi; gli ufficiali infe,ri<)ri di quest'ultimo battagli one servirebbero per le 1·icogni.zioni, .pimte, ecc. I cicl isti congedati sarebbero tenuti in nota dai distretti mili-tari, ed in caso di mobi litazione o rich iamo sotto le armi si presenterebbero in Parma , dove r icevere bbero le armi, lo specinle ,çorredo ed equ ipaggiamento nonchè una. bicicletta di ,t • caLegoria. Dopo un certo 'numero di ann i, colle ciassi in congedò di prima •l inea dovrebbero essere ascritti cirea ,t 944, ciel isl i, c~e, calcolate 4e perdite, sarebbero sufficienti a fornire il numero di staffette ridtiHste dal regolamento. · · Per i ciclisti necessa ri nlle milizie sarebbero date disposizioni speciali , come pure per quell i appartenenti ai distretti delle isole ,e dei corpi di armata di Ancona, .Bari e Napoli, dove sarebbero spedite per tempo le macch ine necessari e. Tale sistema, a mio credere, sarebbe preferibile all'attuale della 1precetta"ione delle macchine per semplicità -ed economia, ed imporrebbe meno carteggio e meno lavoro di quanto sarebbe n(;!Ces.sario per ottenere, all'atlo della mobilil.a;t,ione, le biciclette dal l'Òfficirrn del i:(enio di Pavin, la quale, per le difficoltà dei mezzi di trasporto, finirebbe l'invio delle macchi11e stesse certamente a guerra ultimata.
Ogni anno; dopo il congedarnent~ della classe, si farebbe il pas-sagl{io delle macchine cli mobilitaz ione di cui sopra alla seconda categoria, e cli cof!seguenza di altrNtante scelte fra le ' peggiori di quel! e di allenamento alla terza . Le peggiq}'i di quest'ultima classeservirebbero per ab ilitare gli allievi neUa scomposizione e~ricom· posiziobe e piccole rtj}arazioni . Le macchine dichiarate fuori usosarebbero vendute all 'asta.
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** Per la costituzione del personale ogn i anno, dopo il congedamento <lella classe, ciascun reggimento di fanteria - esclusi i granatieri e gli alpini - manderebbe alla scuola centrale tre mi-litari atti alla nuova arma e scelti pe,: fisico, conclott:1 , sveltezza, ab ili tà nel tiro, ecc. 1 proposti doHebl5ero avere tre anni cli ferma, dei quali non meno di sei mesi tr11scorsi in effeLLivo servizioal proprio reggimento. Siccome per le richie:>te cond izioni la scelta cadrebbe certamente sui capora li od all ievi capo1~l i, questi dovrebbero rir,unciare al loro grado : tale rinuncia la farebbero certamente vo lentien tutti coloro, che hanno grande passione per lo sport ciclistico, quelli che da horghe5i erano corridori di lettanti o profossionisti, co mmercianti di· biciclelte, mecc,rnici, ecc . Per i sottof'/icinli la scuola farebbe la scelta in base al le note di quelli che vi hanno già fre(juentato Cf)rsi speciali come zappatori od altro, ovvero prende!'ebbe, dopo un esperimento teorico -prnticosul ciclismo e sull a lettura delle carte , i migliori rr·a quelli dei corpi che ne faces:;ero regolare~domanda . All'epoca delle manovre il comando de,ll a scuola invierebbe il numerò complessivo di staffelle, richieste dalla Direzione delle ma-none stesse, dai comnndi di corpo di armata di formazione, edai comandi cl.elle divi~ion i di cava ller ia; i comandi, le direzioni in so Lt'ordine ed i regg imenti riceverebbero il numero necessario di staffette ,dai quartieri generali. Xel primo anno d,ei 3,18 ciclisti ne rimarl·ebbero _così alla scuola una novantina, i quali formerebbero la prim,l compagnia di fanteria mqntata, da destinare ad una divisione di caval leria di ma-. novra .
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Come si vede da quanto sopra, io pochi anni l'esercito italiano potrebbe disporre del numero prescritto di cicli sti ben addestrati. senzà che nulla gravi sull'attuale bilancio, ed anzi con sensib ile
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vantaggi o economico ottenuto per la migli ore manu tenzione dellemacchine, giacchè i cicl isti, ollr:e ad avere .la massima cura delle biciclette in consegna, dovreb bero con tinuamen.te pulire quelle di mob ilitazion e ricovéra te certam~nte jn ottimi magaz1.i.ni. Questa cura non lo potreb be avete l'offìcina del g~nio per mancanza di personal'e, nè i distretti t d i reggimenti, ~ove si' vol essero pia ntare depositi di macch ine, por mancanza di personale pratico · e spesso di loca li adaui. - Le compagni e ciclisti sarebbero cosi form ate fino dal. tempo èli . pace e non vari erebbero in guerra; durante l'anno costitu irebbero nn o~timo elemento por gli esperimenti sul tiro , ed anche pei lavori da 1.appalori, che continnamen1.e si esegKiscono nella scuola centrale. · ' Con tanti corridori , dileuanti e di professione, cu i interessa oltremodo conservarsi l'allenamento, non mancherebbero certo .te domande per gli arruolamenti· volontar i µella niHlM arma, la quale acqu isterebbe così uno spirito cli corpo, tutto propri o, che sarebbe la vera anima dello sviluppo ciclislico e del perfe tto funzionamento dello spe,ciale servizio. li timo re di ritornare ai reggi menti stimolerebbe i ciclisti a'' mostrars i sempre abili e re;istenLi ed impedirebbe loro, meglio di qualunque prescrizione regolainentare, di prestare le macchine a1l uàuali o superiori , . n come purtroppo avv iene attualmente ai nostri velocipedisti, i <JUa li non sanno come opporre un r ifi uto ag li ufficiali del proprio re,!.! gimento o della propria compagnia .
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Anche la que.,tione econòm ica, che in Italia t~1'pa le ali a qua- . lnnque idea nuova, non impedirebbe l'attuazione del mio progetto, giacchè il ciclismo basta a sè stesso. Poche cifre per dimostrare come io mi attenga al vero. f n Fr:incia giil da vari anni è applicata la tass11 su i velocipedi, e dalle statistiche ufficiali ricavo: Nel 1894 il numero totale delle macchine denunciate era di '203 ,026; nel 118% si ragg iunge in vece quello di 256,084, ed infine net ,1896 i ruò li primitiv i e supplementari registrano :rzn,srn 1
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·velo~ipedi, i qual i in quell'anno colla loro imposta banno ingrossato l' ernrio di tre milioni, du.ecenlo .~ettantadne m(la t1;ecenlo· trentanove franc hi e 7 4 centesùni. Dal I ~ennaio 1898 anche in Italia verrà applicata una tassa (eccessiva) di . lire ·I O su di og ni velocipede, ma, se t,Jle tassa rosse solo dì lire 5, che i proprietari paghere bbno •volentieri in compenso di ma:;rgior liberti\ di cireola1.iune, ,; i ollerrebbe in un soloan no quan to è necessa rio per l'impianto della comp<1gnia ciclisti, calcolando anche che da noi le macchine sono molto mi:no nume- · rose che in Francia. Per. il materiale di mobi litazione, corrispond ente alle prescrizioni regolamentari, basterelibe che l'officina di Pav ia costruisse· :30 maèch ine al mese, con una spesa di circa li re H 0,000 all'anno , per avere in cinque anni la dota1,io·ne al completo, e ques to sistema sarebbe migliore e meno ·costoso di quell o della precellazione. O
Conclusione . / ['I veloc ipedismo non abb i~ogna di raccomandazion i: si raccomanda abbastanza da sò. Una. volta poch issimi erano i conv inti dell' util ità del cicl ismo in gen ere e di quell o mi litare in ispecie, e ~i contavano sulla punta delle dita quel li che osavano sostenerlo pubbl icamente. Oggi in vece .inn umerevoli sono co loro, i quali , co n opnscoli, co nferenze e progeLLi, si dimostrano :nsl.ancàhi li fautori de ll'arte del pedalare. Gli avvenari più fe roci della bicic lùLt a,. non appena abbiano realmente provalo il sno meccanismo e constatata l' indiscu tibile ~na uti!ilit, ne divengono entusiasti ammiratori . . L'accanimento poi, col ciuale i. suo i detrattori hanno sempre · cercato di .osteggiarne la straordinaria rapidità di propnganda, & la prova più evidente del valore assoluto ed in discuti bi le del cavall() fin de siècle; se così non fos~e, nessuno si affonne rebbe a· so,stenere una cosa che .cade da sé: i bicicli eà i pclttini stradali, che nl)n presentavano nessuna praticil~t, non banno mai trovate> - ~h i abbia volu to perder tempo, a combat.terli !
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JL C! (.; LISMO MIT!TARE ALLA FINE DE L
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Un fenomeno, che io trovo molto strano, è quell o che i più cal di f;rn tori del cavallo di acciaio sono fra gli uffi ciali di artiglieria e tava lleria, i cruali !1 bitualmente adoperano quell o di carne , mentre . in fanter ia si cercano tull.e le maniere per osteggiarne lo sviluppo. Eppure è proprio all a fa,p teria che il ciclis mo fJO trebbe dare 'nuova 1ruportanza nelle operaz ioni di guerra, concedén~ole un rap ido mezzo per eseguire alcu ne dell e miss ion i, che fi no ad ora. sono -state particolare com pito dei caval ieri. . Più volte, cercando in vestigare le ragioni dello strano fen0men0,. mi sonO fe rm alD più specia lmente nell e due seguenti considerazioni: in fan te ri a non si. ha un'idea esatta d~i vnntaggi .e degli in· ,con ve11ienti che presenta il ~aval lo, e quindi non si pnò apprez.zare come me rita la bicicletta; alcuni urfièiali montati di fon te.i'ia vedono in genere mol to di malocchio g1iizzare tra le file il ilestriern di acciaio, temendo che i loro pacifici qu.ad ruped i drizzino le orecchie ed è per tale :rnLipaLia che il nuovo mezzo di trasporlo noii prende un più largo sv iluppo nella regina delle nrmi . )f
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Sovente mi sono chiesto quale parti lo avrebbe saputò trarre Napoleo ne I dai cicl isti : qnes.ta iG ea é ven ul;, anche nel un dis ti nto autore francese; il quale, in un suo- interessante lavoro, ha <limosl~-itO di quanta utilil à sarebberO 'S!ale, nelle v,nie cam.pagne del grand e generale, queste lrnppe mobil issime. Certamente quel {1llniine di giwrra non sarebbe slalo indeciso un sol o istante, per concep ire chi sa ma i quali bril lantissi me operazioni, mercè l'ai uto dei moderni fucili ·volanti. La storia militare ci dimostra in qnànli casi si sarebbe po tu to evitare un disnst.ro, col pronto invio di truppe (anche poco nume'-' _.r-ose) a grandi distanze, sia per colmare una . lacuna ·verificatas i sul piano dell e operazion i; sia per impedi re un :iggirnmento, uno -sbarco , un congiungimento di colon ne, un arrivo di rinforz i, ecc . .N on . si può am mettere che in avveni re questi casi non si ripetano , '
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.ed allora - in confronto degli altri meizi di trasporto .- si sentirà la necessità di ricorrere alle biciclette, e, se fino dal tempo di pace non si sarit provveduto all 'organ izzazione del le truppe ciclistiche, bisognerà rimediare con una requisiiione di velocipedi e con un personale raccogliticcio, che rimarrà qHasi tutto dissemi.: nato, colle macchine all~ mano, per le strade che doveva per· correre . . Molti uffic ial i, in occasione delle con ferenze invern ali, hanno la bontà di rivolgersi a me per avere consiglio circa la maniera di , trallare i temi sul ciclismo. Io non posso consigliare nessuno, ~a in ogni modo faccio presente ai miei collegh i, che oggi tale sog,.. getto è divenuto troppo vasto per poterlo svolgere complessivamente; . quiridi bisogna scegliere una delle tante applicazioni parziali e su quella d,iffondersi. Quale p1n bell'impiego dei ciclisti per le operazioni da sbarco, specialmente con macchine pieghevoli, per facilità di carico e scarico, di sistemazione a bordo, ecc.?. Le truppe ciclistiche in tali casi sostituirebbero la cavalleria per la di struzione delle comunicazioni, mentre non avrebbero tanti bisogrii di foraggio, acqua potabile, coperte, spazio pei loro mezzi di trasporto. Quale migli ore cosa che montare su b.icicl elte le sezioni di sa· nità, addette alle divisioni di cavalleria, giacch é, a pi edi come ;;ono attualmente, non possono certo seguire gli squadroni 1 Chi meglio dei cicl isti potrebbe adempiere le mi~sioni ai1ìdate attualmente agli zappatori di cavall eria, i quali fanno molto più rnmore ed hanno hisogno ·di scorta ai cavall i? Ho giii. detto come il generale russo Plioutsinsky h.a trattat.o splendi damente il tema dei ciclisti nella guerra di fortezza:. In Francia hanno così ben .compreso il valore delle truppe ciclistiche, che stanno stutfoindo il progetto del deputato Le Hérissé di istituire 25 compagnie, una per ciascun corpo di armata 13 per ciascuna division e di cavalleri a indipendente, previa costi tuzione di apposita scuola. • Pe,'. mio conto ho cercato far vedere come le idee, che si han.no oggi sul valore del ciclismo militare, siano in Italia poco esatte; come nei reggimen ti sia malinteso il servizio ciclistico·' come sa· . rebhe necessario studiare un tipo di macchina conforme alle i6 -
ANNO Xl.lii,
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esigenze dell'uso milita,:e; come~ per qu.ali ragioni =gl(esperi 1~1en.ti all'estero ri escono, mentre i nostri . .... non riescono; come il c1, clismo nelle Alpi, anzichè rimanere paralizzato, potrebbe trovare un utile impiego; come infine sia indisP,eosabile una scuola ciclòm.ilitar e, per' ottenere ui? servizio velocipedistico serio ed economico. Non mi rimane adùnque che attendere che. le mie povere idee, frutto forse di frenesia ciclistica, ma dettale dnlla cosci~nza e dalla speranztv di far bene, trovino un'eco nelle. alte sfere dell'esercito al quale tanto mi glorio di appartenere, prima di veder· mele ritornare e decantare quale cosa. nuova· d'oll:l''alpe, come è avvenuto ad. un mio precedente làvoro .
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LA CAVALLERIA NEL 1897 Continuazione. -
Vel!i · DiSPensa I
5" GIORNATA DI MANOVRA. (1. 0 settembre).
Milano , Novembre 1897. 1
NATALI LUIGI CAMILLO Capitctno neu·11• bersaglieri.
La sera G~el 9 le truppe dei due partiti erano cosi dislocate: PARTI'r0 NORD.'
La, .di visione d'avanguardia . al nord ed m immediata prossimità di Bapaume, 1° Corpo d'armata: Hamelincourt, 2° Corpo d'armata: Ablainzevelle, 5" Divisione ·di cavalle1:ia: Vaulx- Vraucourt, Divisione di cavalleria mist~t: Irles.
P aR'rT.'l'o Sun.
Il grosso sul Tortilla presso Nudi;i. Corpo di cavalleria : Bertincourt, Barastre, Beaulenconrt, • . e cioè dell'armata del Nord: i .due corpi cl 'armata trovansi al' nord di Bapaume e rispettivamente a circa 10 chilometri da cotest1.t città. Le due divisioni. di cavalleria più avanzate verso Bapaume, a nord-est eq. a nord- ovest della città. La divisione di avanguardia, la più avanzata, presso Bapan,me. L'armata del Sud, concentrata sul Tortilla presso Nurlu, è distante da Bapaume circa. 15-20 chilometri, ed è coperta su
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LA CAVALmRIA NEL ,
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LA CAVAT,LÈRIA
tutta la fronte dal corpo di ca\7 alleria spinto innanzi ad una decina di chilometri. . Il giorno 10 settembre l'armata ·del SucLint~nde continuare il sno movimento offensivo e raggiungere la linea TransloyBarastre sita immediata.mente dietro a quella tenuta dal corpo ' di cavalleria. ,, Già sin dalla sera del 9 il generale Kessler aveva spedito un battagl_ione a Sailly, ed un altro a Bus e Lechelle, affi.nchè. servissero di sostegno al corpo di cavalleria, al quale era com·· messo di conservare Transloy e Barastre, sino all'arrivo delle avanguardie dell'armata. L 'armata del Nord intende pure proser.;uire la sua marcia in avanti. Il nemico doveva essere subito' attaccato dovunque lo si incontrasse, procurando di tagliarlo da Saint Quentin. La divisione di avanguardia (avang uardia dell' f1rmata) doveva agi~e in unione colla cavalleria e mantenere almeno. una distanza di 10 chilometri dal grosso dell'armata per l.asciaro-li sufficiente spazio per manovrare. · .' La"'divisionè di avanguardia., spalleggiata sulle ali dalle due. divisioni di cavalleria, aveva per còmpito di respingere la cavalleria avversaria, di prendere il contatto colla fanteria nemica, e di condurai in modo da off\-ire al proprio grosso la possibilità di attaccare. , . . 1 All'annata del Sud riusci sm daLe prnue ore del mattino di occtl!,)are Barastre colla 12' di visione .d~ fanteri~ e 'rrans~oy · colla divisione provvisoria S'(>-nza essere d1sturbat1 dal nemico. Dell'armata del Nord la divisione d'avanguardia, alle 6 ' antimeridiane oitrepassò Bapaume e marciò sopra Villers en Flos, ù1entre la divisione d i cav,1,lleria mista ne assicurò il fianco destro, e la 5• di visione di cavalleria il sinistro. Dietro ad essi, ma a considerevole distanza marciavano i due corpi d'armata. . La 4" divisione (avanguardia) verso le ore 7, raggiunse colle sue punte Villers en Flos; frattanto la divisione n~ista di cavalleria, che proteggeva il suo fianco destro, eras1 urtata t pressoFlers colla l " divisione di cavalleria nemica, era venuta
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all'attacco, aì quale aveva pure preso vi'va parte la sezione ciclisti. Ciclisti e la divisione mista furono respinti, e questa llltima fu posta per parecchie ore fuori di combattimento. La divisione di avanguardia (4~), comprendendo d i trovarsi di fronte a forze di molto superiori alle sue, decise di mantenersi sulla difensiva con combattimento temporeggiante in att_esa di rinforzi, ed il partito Sud a sua volta accortosi che la 4° divisione era pel momento isolata, tentò di avvolgerla per la sinistra, approfittando del felice successo ottenuto dalla sua cavalleria {l8 divisione di cavalleria), e della momentanea superiorità delle sue truppe. La ~otta si svolse allora intorno a Villers en Flos e la 4" divisione . di fanteria fu costretta a indietreggiare ma per poco, , poichè g iunto al fine il grosso, il partito Sud iniziò subito la~ritirata. La divisione mista di cavalleria, posta prima, come abbiamo veduto, fuori combattimenb, alle ore 11 a.vanzò di bel nuovo ma sull'ala sinistra. Verso le 11 e mezza si scontrò colla 4" divisione di cavalleria, l'attaccò subito· ma fo nuovamente respinta. Il partito Snd si ritirò dietro il T or tille, quello Nord lo segni colle sue punte che ntgginnsero i pressi di. Massancourt. . Qu.està giornata di manovra è assai interessante dal punto di vista dell'es plorazione. Il comandante del partito Nord, ponsiderando che le dnfl armate avversarie stanno ormai di fronte, spinge innanzi una divisione di fanteria q1rale avanguardia dell'armata, col còmpito ben specificato, .non di servire di s.ostegno alla cavalleria esplorante, ma · di agire in unione colle di visioni di cavalleria, per giungere sino alle teste della fanteria nemica e dedurne le mosse e gli intendimenti. Si volle forse esperimentare ciò che in modo analogo ma non uguale, fu talvolta praticato da Nàpoleone I, ma l'esempio non calza., poichè Napoleone I noti pose mai la fanteria in prima linea ed a :fianco della cavalleria durante la esplornzione strategica, ma bensì. indietro ed a com·eniente distanza dalla cavalleria.
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LA CAVALT,ER.IA NE!J
· Notiamo pertanto che l'esperimento fattone nella manovra del 10 settembre non riuscì di certo favorevole a gnel dispo~ sitivo.
6° (:HORN.A.Tlt DI M.A.NOVR.A..
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(1.1. settembre). La s~ra del 10 settembre le truppe erano così dislocate: PARTITO
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Di visi op.e di cavalleria mista: Clery, . 5• divisio}le di cavalleria: Metz en Co~lture, 1° corpo d'armata : Lechelle, 2" corpo d'armata : Sailly. .·P A RT.i:To
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, •rutte le truppe sono riunite s,ulla sponda sinistra del r io Tortilla pr-esso Nurln e .A.izecourt les Bas. . · · Il partito Nord, cioè, di fronte ed in immediata vicinanza del rio Tortille, ha i suoi due corpi d'armata a l centr o e le · due divisioni di cavalleria sulle ·ali, d~steso sopr,a una linea di ben 20 chilometri. · Il partito S ud è tutto concentrato fra Nurlu ed Aizencourt le Bas, dietro il T ortille, in· uno spazio ristretto d i 8-10 chilometri, ed ,tl centro quasi della linea .tenuta dal nemico; ed a cavallo delle strade ch conducono a si. Quentin. Il comandante del partito Nord informato la sera del 10 della posizione occupata .dal nemico decide d i attaccarla ·nel mattino seg uente. La 5° divisione di cavalleria doveva operare contro il fianco destro nemico nella direzione di Heudicourt; la divisione di cavaller ia mista contro il fianco sinistro nella direzione di Templeux la Fosse.
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Il comandante il partito Sud decide ù1vece di abbandonare durante la notte le rive del Tortille, e di ritirarsi . presso St Quentin, ove il giorno 12 .· dov:evano giungere gli sperati · rinforzi. E realmente la ritirata fu compiuta nella notte e senza che il nemico ne avesse alcun sentore, sebbene le due d ivisioni d i cavalleria avversarie e il repar to ciclisti, avvolgessero quasi i fianch i della sua posizione. - Il c·)mandante del partito Nord ebbe contezza soltanto nelle prime ore del mattino dell'a vvenuta ritirata. Ordinò · allora alle due d i visioni di cavaller ia di seguire tosto il nemico sui fianchi e di rintra,cciarne il contatto. Nel fatto la manovra dell' 11 fu pel partito Nord .una g iornata fatic0sa di marcia ; ma il nemico a,veva tale sopravanzo che non fu 1 possibile raggiungerlo. - Evidentemente non può a meno d i recare sorpresa ìl fatto _ che la cavalleria 11011 seppe in tempo segnalare .la mossa retrograda del nemico, ma non ci è lecito esprimere un giudizio · intorno al medesimo, non essendoci noti gli ordini che dovevano regolare il servizio di scoperta durante la notte. · Còmunqne sia, la giornata, dell' 11 avrebbe potuto essere assai importante specialmente per l'azione della: cavalleria, , ed in vece ne fu nulla, perchè a tempo opportuno mancarono le · necessarie notizie. 7~ GIORN.A.'l 'A DI MANOVRA.:
(12 settembre).
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In questa giornata ebbe luogo la battaglia decisiva presso St Quentìn nella qnale il pal'tito Sud fn i·espi.nto sopra detta città. E ci limiteremo a queste poche parole, imperocchè la ca- . valleria prese lieve parte alla grande lotta impegnatasi fra le due arma.te. Così non ebbe luogo uè a,lcun grande attacco fra le due ca.:vall~rie 11.emiche, 118 taut otneno le masse cli cavalleria trQ, vai;:ono occasione di assaltare .q nelle della; fan teri~.
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LA OAV_A.LLERIA NEL
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LA CAVALLERIA NEL
(13 e 14 settembre).
Il giorno 13 fu giornata di riposo. Il 14 ebbe luogo presso Et,::eillers, la grande rivistainuanzi al presidente della Repubblica. · La cavalleria sfilò per la prima per brigate, al galoppo; quindi, durante il tempo che Burò lo sfilamento delle altre trnppe, andò a schierarsi ùi fronte alla tribuna presidenziale, è dipoi, al termine dello sfilamento, eseguì come è çli consuetudine alle grandi riviste francesi, un grande attacco contro la tribuna. Ed ora ci siano per.messe alcune considerazioni intorno al- ·· · l'impiego della cavalleria nelle grandi manovre francesi e tedesche del 1897, quale appare dal lieve riassunto che ne abbiamo fatto. Nat)lralmente ci troviamo sempre" di fronte alle grandi questioni che si agitano, e con opinioni diametralmente opposte, intorno all'arma di cavaHeria,· e cioè sulla sua azione e c.o ndot.ta nel servizio di esplorazione e di sicurezza, sul campo di battaglia, e sull'ordinamento delle sue grandi unità. . · Per quanto ha tratto alle .grandi manovre francesi, invero desse appaiono piutto;;to esercitazioni di cavalleria sopra vasta scala che grandi manovre delle tre armi riunite. Anzi s'affaccia, il dubbio, - che più ci si riflette sopra acquista quasi forma di certezzll, - che abbiasi con esse voluto sottoporre a largo esperimento le varie .prescrizioni regolamentari risguardanti l'impiego della cavalleria nell'avanscoperta, prescrizioni che, specialmente nelle grandi manovre dell'anno pre.cedente (1896) erano rimaste compiutamente lettera morta, seppure non sarebbe auche più esatto l'affermare che la cavalleria vi fu sempre impiegata in senso affatto contrario alle .varie disposizioni regolamentari. I1Rego.lamento frauce$e prescrive in forma abbastanza tassativa: · Ohe dell'esplorazione lontana sieno incaricate le divisioni indipendenti di cavalleria spinte innanzi quanto più sia possibile.
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O~e il servfzio di sicurezza è di speciale spettanza delle · brigate di cavalleria di corpo d'armata. E queste prescrizioni furono regolarmente e letteralmente ,osservate nel primo periodo e in ·parta anche nel secondo periodo delle grandi manovre. Ma a raggiungere lo scopo voluto, .era mestieri che i due partiti fossero collocati ad una distanza relativamente notevole, affinchè le due cavallerie avversarie a·vessero campo sufficiente di manovra. E così realmente fu fatto: ma non potendosi poi consacrare alle grandi manovre un tempo assai maggiore del solito, le manovre assunsero di fatto il carattere di esercitazioni di avanscoperta per la cavalleria. In generale i giornali e riviste militari francesi fp.rono larghi d'elogi per codesto programma delle manovre, il quaie permise alla cavalleria di esplicare la propria azione nelln im.porta1ùe servizio di esplorazione, di impratichirsi nello · stes~o a ::;econda delle norme regolamentari, e di dimostrare in maniera irrefutabile, la sua grande importanza ed utilità. E questo concetto è indubbiamente giustissimo, ed è indiscutibile che se nelle grandi manovre si potesse - pèr il tempo e per lo spazio - lasciar largo c~mpo all'esplorazione della ca- valleria, ne ridonderebbe grande vantaggio e alla cavalleria e a.-11•esercito stesso. Ma, generalmente, le giornate di manovre sono assai poche, e così il periodo d'inizio delle ·ope11azioni nel quale la cavalleria avrebbe il maggiore compito è di solito tolto di mezzo e magari rimpiazzato da un or.d ine del direttore che partecipa le notizie, che avrebbe dovuto fornire la cavalleria. Ed è appunto per aver seguito uu .s istema differente dal solito, che le ultime grandi manovre francesi offrono a noi particolare.interesse. Non si creda però che questo 'interesse risulti dal solo fatto che la cavalleria vi trovò occasione di addestrarsi nel servizio di esplorazione. No; questo interesse emerge in maniera affatto speciale dal modo con cui fu impiegata la cavalleria nell'a-vanscoperta; modo che ci offre larga materia èli studio.
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LA · CAVAU,ERIA NEL
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LA CAVALLERIA NEL
Si tratta dell'drmai ·veéchia questione di princ1p10, se la cavalleri~ in avanscoperta debba anzitutto ' ricer,3are la cavalleria nemica per batterla, per avere quindi, dopo averla respinta, campo li.bero per l'esplorazione. Questione ormai vecchia., abbiamo detto, ma che aspetta ancora la soluzione definitiva pratica, poichè quella teorica l'ha già avuta, molti regolamenti ammettendo tale Joncetto; questione cui noi abbiamo parecchie volte acc~nato in questa :stess9; Rivistai ma che importa di prendere 'nuovamente in esame I iu base al d ifferente punto di vista con cui ~i effettuarono le opera-. zioni dei cavalieri francesi e tedeschi nelle manovre dello scorso anno . Stabiliamo dapprima i fatti; vedremo di poi i r elativi regolamenti e le deduzioni che se ne possono ritrarre. Noi non abbiamo soU'occhi, nè ·abbiamo pot1:J.t o procu1;ar celi, gli ordini impartiti alle divisioni cli ca.valleria per le varie giornate èli manovra, ma la Re1fue cle cwvalerie nella puntato dello scorso· mese di ottobre (1) ci apprende che.: negli m·dini dì movirnento clel 4, 5, 7, 9 settembre la cavalleria ha per . eniissione di r ice1·ccwe e combattere la ca·valle1·ia av·versaria, poi, in caso d·i esito f avorevoie di spingei·si avanti sino alle colonne, di fanteria. E soggiunge: « i « termini di tale ordine sono perentori. :E;ssi indicano così « chiaramente l'òbbligo di ricercare e combattere ·la caval<< leria nemica, che supponendo : anche ch'essa non si op« ponesse all'a.zione esploratrice, si è tuttavia costretti a (( combatterla ·», ' E nel fatto, le divisioni di cavalleria~ i:p. ogni singola giornata di manovra, operarono secondo questo · concetto del direttore delle manov.r e e giusta gli ordini tassativì ric0;uti. Per ciò · vediamo che tutta la cavalleria si dispone a seconda delle prescrizioni regolamentari: in prima linea le divisioni di cavalleria le qua1i, prima di attenderei all'esplorazione, cercano e trovano la cavalleria nemica e l'attaccano. La divisione di cavalleria vincitrice procede allora inna~zi 0
(l) V~di artico lo : Leitres d'·•ui cavalier. La cavalerie.aux manoeuvres de 1807.
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per ·assumere informazioni intorno alle colonne di fanteria, mentre quella battuta è posta fuori d i combattimento per _ tutta la giornata. In seconda linea, ed a conveniente distan za dalla _prima, si muovono poi durante il 'primo periodo lé brigate di corpo·d'armata incaricate del servizio di sicurezza. Il dispositivo di tutta la cavalleria è pertanto quello voluto dai regolamenti: l'azione delle divisioni è str~ttamente regolata dagli ordini del comando .superiore il q11alEi,pri.ma delresplorazi9ne, vuole in maniera assoluta la ·lotta colla cavalleria nemica. In senso diametralmente opposto agisce la cavalleria tedesca, per quanto riflette il suo impiego nel servizio di esplorazione. Dessa in generale non copre la fronte delle truppe retrostanti ,!Ila manovra sulle, ali o sui fianchi del proprio par tito; ciò che per altro non può formare oggetto di rilievo, stante la differente situazione strategica fra le manovre tedesche e le francesi, e perchè le masse della fanteria tedesca. vennero ad immediato contatto sin dal primo giorno di manovra. Tuttavia - e qui sta l'essenz_iale dìfferenza nella condott~ della ·cavalleria - il servizio d'esplorazione è in modo par: ticolare disimpegnato a mezzo delle pattugli-e e distacca. ..,. menti e cioè per astuzia. Le divisioni di cavaHeria ...:.. come · g ià avvenne nelle manovre imperiali del 1896 - si fronteggiano bensì,. ma non · cercano punto di venire ad un attacco generale con tutte le loro forze: badaluccano, ne risultano scontri parziali di piccoli riparti, ma il grosso del_le forze è tennto indietro, pronto a combattere ma alieno dal provocare il combattimento·, che realmente in queste ultime manovre non si verifica mai durante il servizio' di esplorazione. La cavalleria francese adunque · vuole -anzitutto la lotta e pénserà poi all'eliplorazi~ne; la cavalleria tedesca attende in primo luogo all'avanscoperta, pronta a ricorrere alla pugna quando questa si dimostri l'unico mezzo . per aver agio di compiere la propria missione, rintuzzando i cavalieri nemici che vi·si opponessero. 0
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Noi di certo il.on censurei·emo !"operat o nè della cavalleria tedesca nè della francese, ma è fuori dubb.io che ci t~oviamo dinanzi ad una delle più. importanti ques'tioni interessa~1ti la arma di cavalleria, questione che te01·icamenle non può, a nostro parere, essere risoluta in m.oclb assoluto, e sulla quale, del resto, ci riserbiamo di esprimere in seguito la no;tra opinione. · IntanilO i regolamenti stessi che s'occupario della condotta della cavalleria nel servizio di avanscoP\_rta non sono affatto - ' · · -~ concordi fra loro. Il regolamen.t o francese sul Servizio delle arm~te in campagna, al titolo III Esplorazione, così si esprime: Còmpito éssenziale della cavalleria d'esplomzione è cli prendere il contatto col nemico e di 6onser•varlo costantemente, di combattere e di respingere la · cavalleria avvèrsaria, per' a,vvfoinm·si alle masse clella fanteria nemica e scoprir'n e le posizion~ ed i ' movim,enti. L'Istruzione pratica provvisoria del 24 dicembre 1896 sul servizio della cavalleria in campagna, parimenti al t itolo III Esplorazione, dopo aver detto che l'oggetto dell'esplorazione e lo scopo a .raggiungersi dalle' divisioni o corpi di · cavalleria incaricati di questo servizi o sono chiaramente ·specificati al titolo III del Servizio in campagna, soggiunge: Il gt·osso clelle forze dell'esplomzione, è, per quanto è possibile, mantenv.to riunito nella mano clel capo, per' essere costantemente in grado cli C(Y(l'ibatiere la cavalleria avversa1·ia, e di rompere, se ne è il caso.1 la r'esistenza che si potrebbe incontrare per stabilire la posizione o le linee cli marcia clella fanteria ne1nica, l'estensione e la profonclifà cli queste linee e. conservarne il con tatto. · ·' Dice, poi, che per risparmiare al grosso dell'esj1lorazione marcie e contromarci_e che cagionerebbero perdita di t empo e notevoli fattche, la cnra di ricercare il nemico è affidata ad elementi assai mobili, e cioè alle ricognizioni di ufficiali o distaccamenti di forza variab.ile, ed infine soggiunge: In generale ii grosso clelle forze di esplorazione si porta lentamente e per sbalzi successivi nella p1·esunta cli?·ezione
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del nemico, · sino a che le informazioni .rice·vute stabiliscano cJiùwamente la situazione e permettano cli prendere la t·isolitzione c}ie meglio co1wenga . . Abbiamo letto parecchie volte e colla ·massima attenzione questi capoversi dei due regolamenti francesi, ma confessiamo francamente che noi non. sappiamo scoprirvi il concetto secondo il quale operò la cavalleria fran cese nelle manovre dello scorso anno - che il, primo obie.ttivo della cavalferia in esplorazione debba essere quello di ricercare la cavalleria nemica per attaccarla e respingerla. n testo del Regolamento sul servizio delle armate in guerra non è forse abb:j,stanza chiaro, od :almeno poteva essere redatto in forma migliore e tale che non si prestasse ad int erpretazioni. Accenna bensì alla cavalleria nemica, e. stabilisce· -- ciò che è affatto D.aturale - ohe è pure compito della eavalleria di respingere l'avversaria; ma prima di parlare dell'opposizione della cavalleria nemica dice che la missione clellr.i cavalleria,in avanscopet'la è cli prendere H contatto col nemico e di conse1·var·lo. E perciò l'una delle due: o noi non sappiamo afferrare l'intero significato di ciò· che leggiamo, oppure abbiamo compiutamente ragione affermando che i r egolanienti francesi non comprendono affatto l'idea di combattere la cavalleria avversaria prima di intraprendere l'avanscoperta. Il Regola.mento tedesco sul servizio in guerra consacra all'esplorazione pochi articoli. : All'articolo 83. vi si legge : P1·esso le armate, e se i l nemico è ancora ad ima ce1·ta distanza, il servizio cli esplorazione spetta particola1·mente alle divisioni cli cavalleria. Precedendo a grande distanza le tesie di colonna~ esse procurano .i l mezzo, ricercando ciò che avviene p1:·essò il, nemico. di stabilir'e la sitv,aiione generale, ed in pari tempo cli copdre le mosse delle armate. E poco più avauti, l'articolo 86 dice: Vedere è nell'esplorazione la cosa capitale; 'il combattimento è soltanto i in mezzo per 1·aggiungere lo scopo.
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· Nella IÌI parte poi del Regolàmèntc sugli esercizi della cavalleria t'edesca, che tratta dell'impiego della caval-leria in guerra il N. 318 dice testualmeùt\3 : . « Nel servizio.di esplorazitme avanti ad un'armata, è neces« sario che il gr'osso della divisioue, se ha di froùte caval« leria nemictt, rimanga riunito, sino a ~he questa cavall~ria << sia stata scacciata dal teatro di operazione. » · Evidentemep.te havvi ·disaccordo fra i due regolamenti tedeschi. Qnello sul servizio in guerra ~ crive nel modo il più esplicito che il combattimento è soltanto u,n mezzo per conseguire lo scopo voluto: quello per - contro di esercizi vuole che la cavalleria nemica sia totalmente 1·espinla dal teatro di operazioni ; ciò che naturalmente importerebbe una lotta ad oltranza colla cavalleria nemica. Del resto i precetti. teorici dei regolamenti debbono servire • come norme direttive, nè possono in maniera assoluta .inceppare il modo di vedere•e l'azione del comandante la cavalleria · imperocchè q~est i sa'l."à' sempre costretto a prendere le prop1;i~ risoluzioni, a sé~~udiii della situazione di guerra, 'd el terreno e delle forze nèmiche'· che lo fronteggiano _ . cose tutte delle quali il Regolamento nÒn puo tenei' conto, perchè dovrebbe dettare regole e norme differenti prendendo in esame una infinità cli singoli casi. Frattanto é inte1:essante di constatare che nelle. manovre del 97, la cavalleria francese, n~l compiere l'esplorazione, seguì piuttosto le prescrizioni del r egolamento di esercizi della cavalleria tedesca che quella dei propri regolamenti, ~ che la cavalleria tedesca· non si curò affatto della prescrizione sopraimenzionata del Regolamento di esercizi ed osservò invece scrupolosamente quella contenuta nel proprio Regolam~nto sul servizio in guerra, attenendosi per tàl modo anche · '• . alle norme dei r egolamenti francesi. . Abbiamo detto che intendevamo, esprimere la npstra opinione intorno alla tanto dibattuta questione, e lo facciamo francamente dicendo tutto ciò che noi pensiamo in proposito, che è il frutto di molto stud io di storia militare, poichè da rnoiti anni ci sia,mo occupati del servizio di esplorazione, che,
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a ~1ostro parere, è oggidì. il principale ufficio della cavalleria in guerra, la quale, col medesimo, disimpegnato a dovere, può rendere inestimabil':l· vantaggio alFesercito. Che nn regolamento sul servizio in guerra non possa e non debba dettare regole o prescrizioni t rtssative per l'attuazione dell'avanscoperta, ma puramente norme direttive è cosa ormai risÌì.puta da· tutti. Ma per converso tutti i regolame·n ti, nessuno eccettuato, attenendosi in massima a questo concetto, vi hanno però intercalato delle prescriz.ioni quasi assolute. E questo persino in · Germania~ Nel regolamento sul servizio in campagna invano si cercherebbero prescrizioni poichè non vi sono enunciati cbe principi generali ; eppure nel regolamento di eser cizi abbiamo vedato che vi si accenna all'obbligo di ma,ntenere il grosso delle forze riunite per battere la cavalleria avv ersaria e scacciarla dal teatro d i operazione: pres0rizione peraltro affatto trascurata dalla cavalleria tedesca nelle grandi manovre di questi ultimi dne anni. Ma le Commissioni compilatrici dei r egolamenti .sono formate da persone comp~tenti, nè havvi dubbio eh~ hanno ben· pesa,to il valore tutto delle loro parole. · · È il ser vizio stesso, di cui si occupa.no. che. por ta a codesto risultato, ed infatti chi parla o scrive di esplorazione; non può a meno di pensare che_il nemico impiegherà pure la sua cavalleria all.o stesso scopo, e di qui scaturisca il pensiero della lotta colla cavalleria avversaria. Nulla-pertanto di più razionale del concetto, di dare ad· · dosso ai cava.lieri nemici; ma questo concetto è poi giusto e razionale in t·utti i. casi? S e io dispongo soltanto di una div isione di cavalleria e il nemico mi contrappone un corpo di cavalleria composto di parecchie divisioni, evidentemente quel concetto, ttffatto ra· zio'nale per il nemico, non è più. tale per me. E quando due eserciti dispongono press'a poco di ugual forza di cava:lleria, non si a,ddossa di certo poca responsa· bilità quègli. c:,e vuol g iuocare il tutto per il tutto in una lotta di pochi minuti. La cavalleria ,non s'improvvisa, ·e il disastro toc~ato ad un' intier,i divisione e peggio ancora ad
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Importa assolutamente che la cavalleria sia posta in condizioni tali da poter attendere al servizio di ~splo~·azione senza la costante preoccupa.zione della lotta èolla cavalleria avversaria; ossia in termini più chiari bisogna che· la cavalleria disponga di sufficienti forze, per destinarne il necessario all'esplorazione ed avere sotto mano una grossa massa per fronteggiare la cavalleria nemica. È i!l!,jossibile che una sola di visione di cavalleria •disimpegni il servizio di avanscoperta presso un'armata. Sono necessari grossi corpi di cavalleria di parecchie divisioni, ed in allora si potranno incaricare brigate di cavalleria leggiera dall'esploraz1one, pur conservando riunite grandi forze per riÌituzzare la cavalleria avversaria. Questo per la guerra vera : nelle grandi manovre poi del · tempo di pace si dovrebbe avere presente che una divisione od un cor po di cavalleria di due divisioni per un solo corpo d'armata o per un'armata di due corpi d'armata rappresen· tano già una grande massa di cavalleria, superiore nume· ricamente a· quella che in vi~ normale spetterebbe loro in guerra. Epperò, si dovrebbe seguire nell'attuazione dell' avanscoperta, lo stesso cdncet.to da noi sopra espresso, dista'c· cando le truppe necessarie per l'immediato servizio di avanscoperta, e conservando sotto mano le restanti truppe. Nelle manovre frances i ambedne le armate dispongono di 'un corpo di cavalleria di due divisioni, organicamente co · stitui.t o 1col suo comandante e relat ivo stato maggiore; ma p:resso l'armata del nord le due divi~ioni .agiscono quasi sempre isolate, ciascuna per p~oprio conto. La loro riunione in un corpo di cavalleria non ha quindi recato alcun vantaggio, perchè si rinunciò, non sappiamo per quale ragione, a servirsi della massa di cavalieri che avevasi creato. Nella manovra del 10 settembre, a mo' d'esempio, le divisioni di cavalleria e la divisione di avanguardia del partito Nord hanno ricevuto il mandat,o di spingers'i avanti sino alle , teste di colonna della fan teria. In luogo di tenere riunito il corpo di cavalleria e farlo spalleggiare- a breve distanza . dalla divis1one di fanteria d'avanguardia vediamo invece la
un corpo d i cavalleria, all' jnizio della c~mpagna, costituirà sempre una perdita irreparabi,le, oltreché si ripercuoterebbe sinistramente ·sul morale dell' iutiero es.er~ito. La lotta fra le due cavallerie é jndubbiameute inevitabile, ma una cosà è la lotta di sèontri parziali fra reparti di piccole forze (ben s'intende ·relativamente) ed altra oen differe~te quella, ad oltranza fra i grossi avversari. Per noi insomma primo còmpito è l'esplorazione ed al combattimento devesi soltanto ricorrere quando siavene la convenienza e ql}ando la cav!l.lleria avversaria si opponga assolutamente all'esecuzione della missio~Ce\·uta. Colle enormi masse \ che, costituiscono gli eserçiiti odierni l'esplorazione efficace, e cioè che fornisca al comando su· premo informazioni abbastanza ·esatte, sarà invero1 opera irta di difficoltà. Tuttavia questi ·enormi eserciti, per vivere e per marciare, occuperanno forzatamente fronti 1~olto estese e saranno pure scaglionati sopn. grande profondità. È pertanto impossibile eh(;) dappertutto si trovi a momento opportuno la massa dei cavalieti nemici, ed approfittando di tale circostanza un'abile cavalle'ria, sovratutto molto mobile, sarà in grado di evitare l' incontro dell'avversaria, se ne è il caso, ed eseguire a fondo l'esplorazione. A nessuno è dato stabilire a p,riori il metodo a seguirsi per compiere un servizio di avanscoperta, poichè il terreno ed il nemico s'imporranno e detteranno la legge, ma a nessuno è pur dato di conciliare termini diametralmente opposti · che si riscontrino nello stesso problema. · P er esplorare occorre assol.ntamente frazionamento di forze; per combattere in vece è mestieri conservare le proprie forze riunite. È per que.:3ta ragione che impressionati. dall' opposiz~one che da un momento all'altro può fare la cavalleriane mica, e per non essere colti _impreparati, si preferisce· ingaggiare prima le lotta colla cavalleria !:l,vversaria, e pensare poi all'avanscoperta, ma così agendo si trascura l'essenziale Wesplorazioue), accordando la preminenza· a ciò che è meno necessario. I
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fanteria al centro e le due . divisioni disposte sulle ali, · di. stese sopra lunga fronte. Non vi è dubbio, a nostro avviso, che ben altrimenti sareb· bero andate ie cose-, e che .la divi~ione d'avanguardia non si sarebbe trovata a mal par tito nelle prime ore della fazion:e, se codeste truppe avessero manovrato . riunite, formando' una g rossa massa di cavalleria sostenuta dalla fanteria.
Et cle hoc satis. (Continiw)
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BIANCIJI o' AOD A . Tenent~ colonnello
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I LIBRI NUOVI n
r Storz:a della brigata Alpi del C.1.NGEMr Memorie autobiografiche di 1m generale prussiano - Un l·ibro di storia antica e mcdfovale La Lega Navale. Coli' affetto dell'ufticiole verso il corpo, e quasi ero per cl.ire verso la famiglia di cui fa parte, il capitano A. CANGEMI ha raccolto le Memor'ie storiche ddla ·brigata Alpi (Mantova, stab. lipogr. Mondovì); un nuovo li bro di poco pi\'l di ,150 pagine, il quale viene ad aumentare la bibl io te.ca delle storif: reggimenta li . Una singo lare for tuna col lega le vitende di Cftiella brigata col nome di Giuse ppe Garibaldi e co11 iilcune del le più bel.le tra le pagine della nostra storia militare. Ern sul la fine di maggio del ·1859. L'esercito piemontese . sulla Sesia,· esposto all'urto di tt,tto l'esercito d'iuvasioae austriaco, copriva la grande marcia rii sposwmento che portò l'esercito fnincese dalle ad iacenze di Torto11a · e di V0gher,1 a Vercelli sulla strada di Milano. La situaz.io11e preparava le due giornàte di Palestro, il successivo passaggio del Ticino, la memoranda !Jattaglia di Magenta o la liberazione della Lombardia. I Cacciatori delle Alpi precedendo questo movimento, ava nguardia arditis:,ima del l'esen:ito, dovevano cogliere di sorpresa ·il pass~ggio del Tiei ìio, gettarsi nelle Prealpi, so llevare le popo· lazi'òni montanare, molestare I<{ retrovie dell' esercito austriaco che a ieva inv::iso b Lomellina, issare la b1mdiera tricolore io pien paese occupato dal n~rnico. Sette giorni pr.ima che avvenisse il primo scontro di Palestro, la bri-· gata dei Cacciatori del le Alpi ca lcava il suolo lombardo; il 2,6 di rnnggio respiog~va da Varese il .corpo d1·ll'Urban veuuto contr'essa a riscoss.-i; nel giorno seguente tornava a re,pingel'lo da San Fermo sotto Co rno. In questa giorna ta rimaneva ucciw il capitano De Cristoforis, della 3a èo!11pagnia. del 2° reggimento (poi 1>'1° di fanteria), lo scrittore dell'aureo libretto Che cosa è la g11erra? ove con bella sintesi e ch iara esposizione sono ridotti a i10n molte pagine concetti e notizie, che annebbiati da grande apparato . di accessori, ingombrano oggi volum inosi mannali, non sempre. altrettanto utili quanto sono pesan ti. (') ·Sarà fatto cenno di tutti i libri di r,ui sia mandalo esemplare atki Direziono.
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I LIBRl NUOVI
Il capitano CANGEMI ebbe la bella sorte ùi trattare due momenti culminanti, raccogliendo i ricordi del la sua brigata. Il precoce ingresso dell'avangua rdia guidata d2I generale Garibaldi in Lombardia nell11 guerra dél ·1859 e la tenace pugna sostenuta per 8 ore fra le alture cJi Custoza e il Belvedere il 24 giugno ·1 866 . Essi interessano u-on solo la brigata, ma l'intero esercito. Studiamo tanto quello che avvenne agli altri eserci1i; ed è bene. Ma perchè generalmente non aggiungiamo a quegl i studi anche quelli che rignardaoo le nostre guerre? Vi troveremmo certamente splendidi esempi di va lore, ma sopratutto imp11reremmo a conoscerci e non sarà poco vantaggio. Perciò queste storie reggimentali, che del resto . negli eserciti stran ieri oggi formano una copiosa sorgente di letteratura militare, raccogliendo i particolari dèlla nostra storia militare e sopratutto mirando alle gesta personali, riescono di comune utilità, si c.ompletano a vicenda e trovano un posto vantaggioso in tlllte le · biblioteche reggimentali. Il CANGEMI è ricorso non solo alle pubblicazioni conosciute come quelle del Cnrc~no, del Guerzoni, del Chiala, ecc. , ma anche ag.li archivi ed ai ricordi personali di coloro che parteciparono ai fatti nar. rati. Un copioso numero di illustrazioni concorre ad accrescere uti li tà a questo libro di ,;toria militare, non solo col di:;egno delle un iformi via via vestite dal reggimento, ma <1nche con quel lo dei. priuci pa li nvvenimenti ritratto da grandi quadri che per una fortunata circostanza sor10 anch'es-si opera di persone che presero pnrte di fatti rìcordati. Perciò quei quadri sono anclÌ'essi un documento storico e rammentano persone .e fisiouomie di persone realmente vissute. Anche i disegni topogr·alìci del terreno su cui sono ~tate com battute le principali fazioni segnate nella st.oria della brigata Alpi trov.ano pesto in questo elegante volumetto e ne rendono più facile la interessante lettura. Esso sarà ben aceol to non ·solo dai colleghi della brigata, ma anche dagli ufficiali del l'esercito .
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Dalla Germania ci arriva un primo volume' del ricordi autobiografiéi · del fu geuerale KRAFT voN II0 11ENLOHE, lo scrittore instancabile deHe 4ettere sulla strategia, sulla fanteria, rnlla car;alfo1'ia, rnlla art1;9Jieria, il comandònte d'aytiglieria nel la guerra del ,1870 e 7·1, morto il ·16- gennaio de l -1892. Questo primo volume (Ans meùiern L_eben. - Berlino, ,t891, ed . Mit-. tler) comincia colla rivoluzione che stava invadendo le vie di Berlino nel 184-8 1 ed arriva fino al 'I 85fi. Giovane · a diciotto anni nel luglio del ,18t~l'\ il principe Hohenlohe i; ufficiale nell':1r.tigfieria della guardia;
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261 nel ,1856 è arrivato al gr:ido di capitano, ed inviato a Vieo·na come addetto ·mi litare d'ambasciata ha reso tra il ·1854 ed il ,t856 utili servigi. Erano i tempi della guerra di Crimea. Nessuna nube tro I' Ausll•ia e la,Prnssia, il Benedeck incontrato, da llo scri ttore in Ita lia gli dava facoltà di vedere tutto quello che voleva, benchè ufficiale e straniero, ritenendo che rnai avrebbe da intervenire guerra tra l'Austria e la Prussia, e che il giorno in cui ciò fosse avvenuto, sarebbe stato da lui considerato come il più terribile tra quell i della sua vita. Povero geueraie Benedeck ; chi glielo avrebbe detto allora che proprio dieci anni dopo 111 guerra sarebbe scoppiata; e che proprio essa sarebbe stata una terribile sventura per lui . Il prin~ipe Hohenlo!ie arrivato a Vienna città assai piace vole per viverci , in cui avevano assai be!!e vissuto i suoi immediati predecessori, non aveva èhe da divertir3i. E le istruzioni che gli erano state date glielo · consentivanr, piena mente. Qlfando egli ne chiese al ministro della guerra, · questi gli rispose : « è atfore vostro il procurarvi come crederete più.opportuno gli elementi per le relazioni. » E dr,po un momenti) d1 esitazione aggiungeva: « al postutto in Austria si sa tntt<) qua udo si sa fare la corte alle signore. » Così racconta l'Hohenlohe dei lllrn pi suoi. · Il principe comiuciò dal for marsi un esatto criterio dell'ordina mento, dei'· rìp11rto e della dislocazione dell'esercito nustriaco ; poi le notizie, ' ricavàte dal contatto cogli ufficiali austriaci o comunque, incastra vn ci per dir così incasel lava in questo riparto che egli conosceva appieno. Aveva accesso alle conver;azioni dell11 Taglioni, la bal lerina ital iana cui non f'u consentito ad essere duchessa di Meclemburgo e divenne priocipessa di Windischgraetz. Vi conveniva tutta la ufficialità più brillante di Vienna e l'aristocrazia militare, Q~a le ampia messe per il giovane ufficiale molto osservatore, e piuttosto pessimista, come la maggior parte d~gli os:;,ervatori e più che non conveng<\ ad un addetto militare. Finita la conversazione ~erale, l'ufficiale prussiano coi colleghi au. striaci passava una gran parte tiel la notte restante uel ristoratore Sacher; poi coneva . a casa e raccpgl ieva, ordinava , e se era il caso rife riva al governo, quanto gl i era sem brato più interessante. Un bel giorno volle sapere di certe esperienze che con gran migtern si facevano allora in Austria col fulmicotone. Come fare'? Il solito informatol'e, un infol'matore uuiversa lcl, un avventuriero il cni nome vero è nascosto dietro a quel lo di Geremia datogli dallo scrittore, and11va di mattina assai presto a comunicargli quel lo che poteva essere necessario di sapere. Di- buon m11ttino gli addetti d'ambasciata dormono, e con questo preconcetto la polizia austriaca ra llentava la sorveglianza e il buon Geremia che lo sapeva, di buon mattino saliva le scale del I LlB'RI NUOVI
I LIBRI NUOVI 262 principe, e forse molte altre ancora. Nla il Geremia non ne sapeva nulla riguardo alle esperienze del fulmicotone. Come fare'? fl principe aspetta . la prim~ volta che si iucoutra col feld-mares,~iall o Han:;lauh, anticò precettore dcli' Imperatore e generale guprerno tl ell' artiglieria, ed a bruciapelo si cougr11tula con lui della via iu cui si era messa l'arti·glieria austriaca esperimentando i nuovi esplosivi, e si lagna della ·toutine che trattiene i suoi prnssiani dal!' imita rla. L' Hauslaub, per solito difiìdeote, preso di improvviso, non solo risponde della pro1•a fatta con la nuova polvere, ma aggi unge ancitl} del la cattiva riuscita foua . Era proprio quel lo che voleva sa pere !'·addetto militare che ne scri:;se subito al suo ministro . In generale l'accurata classificazione rli tutte le notizit1, dopo di averle solloposte ad uo'esaua critica, ed una buona dose di osservazione possono bastare a spingel'si ben addentro nella conoscenza delle cose. In questo rnorJo quandò urrivò a Vienna lo storico cananl della resa di Sebastopoli, che poi risultò non essere vera, l'ambasciatore prussiano, -che era il conte Aroirn , fioo dal primo momento saputo in quali Lermioi la notizia era stata· d'a ta, eo·ocepì molti dubbi. sulla sua verid icità. Tuttavia la telegrafò al suo governo; 1na· .deplorando di dover . telegrafare per la prima volta durante la sur. carrièra .una bugia a Berlino, non si tenne dall'aggiungere' che da pane sua non credeva ' nulla. Li; notizi,1 era venuta clall'ambasèiat.ore inglese; un Tartaro in viaggio per Ilnearest ne incontrò un altrn che tornava da Bucare,t, ed a voce gl i aveva òato la notizia che la re;;a era convenuta; il . vapore turco che avrebbe portato la noti:r,ia doveva partire quattro ore pi·ima della re:-a. Non c'era datn, non era arriv,,to a Costantinopoli ne-sòun vapore, era strano che una notizia di quel la natura dovesse essf\re comun icata solo a voce. L'Aruirn vi subodorò. un gioco di Borsa ed ebhe rngioue. i\fo la notizia corse. [foo1 a Pietroburgo · cd a Parigi , iu tutta l' Eurnpa, e fu creduta; e il tàrtaro riinasc famoso tr.i i contem po raneì. L'arn basciata prussiana a vflvn s111rnto la morLH dell' im peratorn Nicolò cinque ore prima di tutti a Vieuna·; perchè nou ùirmelo? esclamò l'ambasciatore olandese; una 11otir.ia di que:;t.a natura l' avrni p11gata trecentomila talleri. E pare che si giuocasse molto al la Borsa.
Nei suoi ricordi il principe è piuttosto maligno. Trova un corpo diplomatico che, per dire 111 verità, non fa grande onore a coloro che avevano inviato simili rappresentanti . ·urw peocol.i da una parte, !'_altro
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dall'altra. La fanteria è all'infimo grado d' isl{uzione, non sa che manovrare malamente, non ha alcuna idea dell'impiego del terreno; la cavalleria, la famosa cavalleria , non rispondeva alla sua aspettativa , la artiglieria Arasi fermata a un seéolo· addietro; le personalità famose per le vittorie del 18i8 e !~9, viste da vicino, gli paiono quasi tutte minori della fama: quelìe stPsse guerre erano state vinte per l'aiuto dato dalla Russia, ogni combattimen to era stato ingrandito fino a far lo figur.ire una ~rande battaglia; gli ~vvenimenti politici avévano ,scos;;o la compagine dell'esercito, e consumati i quadri . I nsomma si éomprende che al principe ndn abbia fatto strano il vedere pochi anni dopo il risultato della campagna <lei 1859, e sia riuscito di fare la bella analisi che egli fece nel le Lettere sulla strateuia circa al comando dell'esercito austr(aco uella prirr111 fase di quella campagn<1 .
In. un breve viaggio in Italia l'Hohenlohe vede il vecchio lllarescialloRadetsky allora novantenne, e si diceva che fosse anche più vecchio di anni. Piccolo, asciutto come una mummià, ma vivace e chiaro nel parlare; gli occhi alquanto indeboliti, circondati dalle palpebre rosse e tlll po' lagrimose. Regolato nel vivere, ama va dì avere una diecina di invitati: il discorso correva svelto ed egli di tempo in tempo vi interyen iva coo brevi osservazioni: sta bene, giusto così, e via di seguito. Mangiavn forte , e beveva solo nu po' di vino tirolese; del re3to prire ch6 la tavola non valesse gran cosa come eleganza di cibi. Una vol ta anche il Radetzky aveva giuocato appassion.itametlle come Blttcher: L'Imperatore gli aveva più volte pagati i debiti e l'ul.tima volta, nel 18,i.7 non o,-tante l'opposizione di coloro che circondav,rno il sovrano, il quale avuto un anno rlopo la notizia delle'. vittorie del suo generale in Italia notò di aver fotto 1111 bnon' affare nell'avergli pagati ancora una volta i debiti. L'esercito di occupazione gli sembra prepotente e sprezzante verso la popolazione. Cattivo metodo, seeondo lui, per cattivarsi le simpatie degli italiani. Infatti egli nota come la separazione fosse completa fra l'ufficialità e i cittadini. Raccolse le sue imrre;sioni in una relazione e dal purito di vista militare conelusc che -100 mila austriaci, ben condotti, potevano nel Quadrilatero tener vittoriosamente tesrn ad un :iggre~sore ùoppio di numero. Lasciando al lettore che ne abbia vogli11, il percorrere più ampiamente questo libro, ci fermiamo dall,o spigo larvi, persuasi che il poco
f LÙ!Rl NUOVt 264 detto iu queste ·pagine abJja copiosamente mostrato ép1ale sia I' indiri:J.zo · di queste memorie: moltissimi episodi , il van1aggio di cqnoscere nomini e tetnpi qrarnai lontani, una leggera tinta di disprezzo per,quello che non è l?.SCIUSivamente prussiano, qualche po' di pP.SSirnismo, ed Dn::t intonazione che ci riporta ai buoni tempi passat'i ricordati con molta verve dai Fliegende Blatter.
Cito ::i lettori un libro di 222 pagine storia antica e medioevale it~liana del teneote contabile Z1Pr1TELLI - Saggio di breo'i consideraz'ion·i sulla storia d' Itaha, con cemi·i di storia ·1etter-nria (Taranto, tip. del commercio). Nell'esporre cronologicamente i fa tti , aggiunge alcune considerazioni coll'intento ùi mostrare ai lettori il filo che li collega e la ragione della ·loro manifestazione. Questo è l' indirizzo che orama i va rendendosi necessario anche .nel le nostre sCUQle, di tornare coi nostri Graudi a considerare · la storia come un elf)tnènlo di meditazione e non come un ginoco memno11ico di date o un ésercizio di minuta erudizione. E non - possiamo a meno di citare, pure per richiamarvi l'attenzione del lettore, il seconélo numero della Lega navale, l'elegan te rivisla mensile che si propone di scuotere la nostra inerzia circa i nostri interessi navali e marittimi, e di r.orre in evidenza le relazioni numerose che corrono tra l'eserci to e l'armata, rimaste finora ti·oppo indipendenti tra loro. Vi torneremo sopra. F.
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NOTIZIE POLITI00-1\tILLIT ARI ' Da qua lche tempo era sentita nell' esercito la necessi là di nuove e più precise norme per i con~igli di discipli na . · Quando si còn,;ideri d1e i wede~.imi vennero istiLniti nel 1852, colla legge so llo stato degli ufficiali, e si tenga conto delle. varie « sostanz,iali modificazioni avvenute da quel l"epoca nella composizione e nell'ordiuamentp dell'esercitò ben si comprende quante disposiiioni sìensi dovute a più riprese ema nare per la formazione e la proced ura di questi consigli. Crelìta poi nel ,(889 la TV sezione del r.onsiglio di Stato, ed aperto così l'adito ai ricor~i per incompetenza, eccesso di potere o violazione di le0'Qn <1e aodie per riguardo a provvedimenti di carattere definitivo appiicati ad nllicia li del regio esercilO in· segui to a prot:edimcntì disciplinari, ::,Ì venne formando , mercè i prou unciati di quella suprema magistq1tura amministrativa, una giurisprudenza copiosa · e precis~ , per la varietà e spcciali 1à dei casi, circn la interpretazione delln legge su}J.9 stato degli ufficiali , in quella' parte che concerne aj)pun to le procedure disciplinari. Si rese quindi impel lente la necessi tà di redigere una istruzione la qnale ai precetti fondamentali della legge coordinasse, colla guida dell'ora accennata giurisprudenza, le molteplici disposizioni , che con regi decr"eti, atti e circolari erano venute man Jnano regolando la compoizione e la procedura dei detti consigl i. A questa necessi tà provvide un R. Decreto in data 9 d1cem.9re ·1897, l quale viene approvata una nuo.va istruzione circa le norme da s cruirsi nei consigli di discipi'iriarèggimentali e divisionali, ìl fu sLàbi ·to che le medesime abbiano vigore dal ,(0 gennaio corrente 'anno. on queste norme il Ministero ha cercato di.evitare gli inconvenienti a ii dava luogo l'ambiguitìi di alcune di,posizioni precedenti, onde i free enti ricorsi alla IV sezione del Consiglio di Statò. S orrendo le medesime non si può a meno di ' riconoscere che con moli chiarezr.a ed esattezza fu indicato il modo di procedere in tutti quei ·asi dubbi che altra volta avevano cinto luogo ai ricorsi. ' · I
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NOTIZIE POLITICO-mLl'l'ARI
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** L'istruzione si divide in tre pal'ti: la prima tratta dell11 con'Vocazione dei cqnsi~li d-i disciplina. , Dopo avere determ inato in · qual modo a da ch i un ufficia le può essere pro posto per la sottomissione ad un consigl io di disciplina ed · in qual modo le au torità superiori :i l proponente devono esprimere il loro parere è deuo: « Quaudo il Ministro della guerrn, sia in seguito ai rapporti trn )@essigli giusta le norme sopraindicate, sia d'ufficio, reputi opportuno di ordinare la convocazione di un consiglio di disci plina, ne trasmetterà l'ordine al comandante del corpo d'armata cui spètta, indicandogli la questione o le questioni da sottoporre alle deliberazioni del consiglio di discipl ina, ed unendo i dor.:umenti che ritiene aui ad illuminare il consiglio. « L'ordine di convocazione del consiglio emanerà dal comandante . del la rispetti~'a divisione mi litare ». La sec•H cfa parte tratta della formazione· dei con.sigli di disciplina reggimentali e divisionali . In essa sono date. regole preci,;e sui diversi elenchi per ordi ne di grado e di anziani tà, ~he devono tenersi presso ogui comando di divisione militare, per la co'mposizione delle due ~pecie di consigli, e viene indicato pèr ciascuna di esse, qual gr:ido e qual ità devono avere i membri del consiglio, secondo che l'ulJiciale appartiene ad arma combattente o a corpo non combatteu te, od è in attività o io congedo ecc. La terza parte riguarda il procecb:mento da segui,rsi nei consigli discipl ina . In essa è stabilito cbe le questioni da . sottopnàe alla votazione del consiglio di disciplina devono essere propòste successivamente nell'ordine stabilito da l Ministero. · Che quando su una questione la votazione è affermativa procede ad· ulteriori votazioni sui ques iti che seguono. Che qualora dall'inchiesta risultasse che, oltre alle questioni p poste dal Ministero; occorra far luogo a talun!altra delle questioni eviste_ dalla legge, il presidente dovrà proporre anche queste alla e lih.erazione del consiglio intercalandole a querle · proposte da l ~ii'ni: ero 11 seconda della loro gravi tà ; in · maniera cioè cbe le questioni rei tive alla rimozione precedano qnelle relati ve alla revocazione, e proce ndo poi. alla votazione nel modo sppra stabilito.
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All'istruzione di ctli abbiamo dato un sunto, il Ministro del la.guerra fa seguire alcune avvertenze speciali, che, per 111 loro im portanza .non possiamo passare sotto silenzio. Anzitutto .si ricorda es~er,3 sem pre in vigore la disposizione per la quale un uffici:ile chiamato davanti ad nu consiglio di disciplina non può fa rsi assistere da · un difensore . . l)oi, siccome l'articolo 58 della legge' 2!.i maggio ,1852 prescrive al relatore del cou~igl io di discipli na di comunicare all'uffìcinle soggetto :dl'inch iesta gli atti e documenti trasmessi al consigl io, il .M.ir.istro avve rte che tale comu.nica,zione HOn significa r imessione; sicchè J'uflìciale non può aspo rtare i docnmen ti di cui gli si:, data visione dal relatore, nè ottenerne, nè ricavarne copia, ma solamente ricever_ne lettura dal relatore preodendo quelle note che ravviserà utili al suo scopo. E poichè lo stesso articolo di legge prescrive tassativamente che l'ufficiale scggeuo al l'inch iesta riceva comun icazioue dei documen ti che lo ri guardano almeno tre giorni prima della seduta del consi~lio, così il Ministero avverte elle, sopra~giuogeud,o documenti nuovi, dei quali non si potesse dar comunicazione all'iuteressato nei li miti di tempo stabiliti, il presidente del consiglio ne debba riferire al comandante della divisione mili tare acciocchè questi provveda per la occorrente proroga del giorno fissato per la riunione . Di guisa che non avvenga mai che nella seduta del consiglio si dia lettura di un documento_del quale l'ulllcia le inquisito non abbia avuto comnnicazione almeno tre giorni prima deJla seduta . La pane più intcress11 11te pero di q11 este av vertenze riguarda il ·oer·detto. ·Gli uOìcia li sono avvertili che nel dare il loro voto devono (se11za troppo auer,dere agl i argomenti lt>gal i) consultare la propria coscienza e il sentimento dell'amore e del dovere. A qnesto proposito viene riportato un brano della relaziouc parla mentare che accompagnò :i lla Cam~ra il progetto dr legge sui consigl i di disçirlina. Eccolo · testualmente: « Questo procedimento ha un carattere sommario; ta nto più che !-i tratta non già d'indagare ed accertare l'autore t11lvolta s~~gret~ di ur'. delitto o di un crimine, ma ben'>Ì di determ inare se le condona od i fol li di'nn ufficiale permettano che egli contin ui a for parte del l'e1iercito s.enza detrimento del servizio, ìl cui dubbio non può sollevat·si se non rispetto
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ad una condotta od a fotti palesi e notori. D'altra p:i1·te, siccome Sl e già detto, si dovevtl conservare bene spiccata la distinz_ione fra questo procedimente dbciplinare ed un procedimen to criminale. ed evitare elle il consiglio di disciplina pigliasse aspetto di èoasiglio di guerra_ ed il suo parere sembiante di giudiziale con~anna. « Laonde non vi è in tale procedimen to nè m:igistrato che istruisca, uè ministero pubbli,co che svolga un'accusa, nè difenso1·e che la re--sp1nga; non vi ~ouo che documenti trasmessi dal Ministero, testimoni:mze orali, osservazioni deil' ufiiciale chiamato dal consiglio, una adunanza di giurati militari, e dirò meglio una cvrte' d'onore, la quale esprime uo avviso giusta il suo senso morale ed il seotimente dell'onore militare,, un avviso che non può riuscire ad inlliggere unR pena, ma solo ad indicare se l'u lilciale posso o non possa ancor.a continuare :i servire nelle arroi della .patria.» L'ultima parto delle :ivvertr.uze riguarda le formalità di procednra. 'f.
CLASS I DI L EVA ·11869,
CLASSI 01 LEVA
3~ ca-
1872, 1873 1874- e 1875. 1
1
Tutte le arrnì. - •I a e 2,a cntegoria. - Esercito permane ote. - 3a categori;;: - Milizia terriwriale. Lr.v A- 1876. ·
CL\SS1': DI
Tiitte le armi. - la categoria o 2a. 3a categoria. Milizia tf' 1·ritoriale, 1
CL1\.S$E DI LEVA
Esercito permaneote.
'1877.
Tutte le armi. - ·I" c111rgoria. - E,ercito permanente. 3a categoria. - Milizia territoriale. Io tal rnorlo appar1eogono : All'esercito petmanente. Tutti gli uomini di ·Ia categoria delle classi 18fì9, -1870, Hm, ·1872, 1873, 187 ,1875, ,t876 e 1877 . Tutti gli uomini delle compagn ie operai d'.artiglieria di ·I• catego ria delle dassi 1866, •1867 e 1868. Tutti gli uom io'i di 2• categoria delle clas3i ·I869, 1870, 187·1 e ·1876. Alla m,i/-izia niobile, Tutti gli u9mini, compresi i sottufficiali di ,ia e di 2.a categoria delle cJassi del 1863, 1864-, :l. 8'65, 1866, 1867 e H.!68, eccettuati gli uom ini non sottufficiali ascritti ai cara bioieri re,,li. alla cava lleria e alle compagnie operai d'artiglieriH. ;ll/a mil iz1:a territoriale. Tutti gli uomini di 1a e di 2.a categol'ia delle classi 1859, ·1860, 186•1 e 1862. Tutti gl i uomini di ·1 4 categoria ascritti ai cnrabinieri reali e alla cav:d Ieri a, meno i sottufficiali , dd le classi ,1863, .f864-, •1865 , 1866, 1867 e ·1868. Tutti gli uomioi d1 1" categorin a,crilti :ille compagnie opera i di arLigl ieri a <lH!le classi 1863, 1864- e,·1865. Tutti gli uomiui di 3• c;11tegoria netì negli anni 1859, 1860, 1861 1 1862, ',186:J, 186,)., 1865, 1866, 1867, 1868, 1869,' 1870, 1871, 1872, ·1873, ·187 4-, 1875, 1876 e 1877. Si avvene che ·i mil ita ri di cavalleria di 1." catl'!!oria delle classi 1869 e 1870, ascritti :.ili' esercito pcrrnao1mte, sono \ w,i 'trasferiti ai 1·eggimenti -cli artigl ieria e del gimio, continuando negli obblighi di serviziQ stabiliti por l'arm:i cui appartenevano. · · 1
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1859, 1860, ,I8M e ·I 862. 1
·I" categoria, ia id., 3a id. -
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Per norma delle antoriti, militnii e civili, il Ministero ha pubblicato il riparlo fra l'esercito permanente, la milizia mobile e la milizia tc:ir' l;itoriale . delle varie classi ~ categorie obbligate' al servizio militare alla data ùel ·1° gennaio 1898.
Tutte le armi. -
1870 e 187·1.
. Tutte te armi. - la categoria e 2". - Esercito permanente. , tegoria . ~ Mii izia territoriale.
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CLASSI 01 LEVA
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NO'.l'JZIE POLl'l'lCO-MILITARl
NOTIZIE l'OLITIC0-MILI1'AR1
Milizia territoria le. ·
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CLASSI DI LEVA
1863, 1864 e 18(ì5.
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·la categoria. Carabinieri reali e cava lleria, meno i sottufficiali, compagnie operai d'artiglieria. - Milizia territoriale. 1a categoria. Altre armi e corpi. - Milizia mobile. - 2a categoria. - Milizia mobile. - 3a categoria. - Milizia territoriale. .
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Cr.AssI DI
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,1866, 1867 e 1868: 1
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ia categoria. Carabinieri reali e cavalleria, meno i soùumciali. Milizia. territoriale. · ' 1a categoria. Compagnia operai d'artiglieria.:_ Esercito permanente. 1a categoria. A:ltre armi e corpi. - Milizia mobile. ·- 2a catecrorìa. --'"- Milizia mobile. - 3a categoria. - Milizia terri.toriale. <>
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** Fra le altre prinripali di;posizioni d'interesse militare emanale nella quindicina notiamo le ~egnenti: Vennero pubblicate nuove norme per .il servizio e per le istruzioni · delle brigate d'artiglieria da costa. Secondo qneste norme, le brioate di :artiglieria da _costa e da fortezrn cost.itui;cooo altretta nti reparti <li yuppa autouomi. Sono agli ordini diretti del proprio comandante per quanto s, riferisce alla disciplina, al servizio interno ed 11lle istruzioni· prntiche. Dipendono invece 1fal rispettivo ufficio d'amministrazione per la ge;tione 'ammin istrativa, contabilè ed economica del personale e del · materiale. · Gli ufficiali superiori comandanti titolari di briga;a da costa e da fortezza hanno le ,Htribuzioni d.i comandanti di reggimento; e sn l'personale dello staro maggiore di brigata e sulle compagnie dipe.ndenti hanno l'autorità conferit:i ai ..comandanti di reggimento medesimi, dai vigemi r:gola menti. Mantengono all'uopo col comandante d'artiglieria da cn1 d1peodo110, le relazioni di servizio che i corpi di fanteria e cavalleria lninuo col rispettivo comandan te di brigata. Vennero pubblicate im·portanti modiGcaziohi alt' Jstruzfone cornplementare al regolamento sul reclntamen10, rese necessarie dalle var!anti portate all'ordinameotò dell'esen;ito, s·pecialmente nella parte che l'lguarda la trasformazione dei distretti militari e la costituzione dei nuovi depositi nei reggime?ti di fanteria di linea e dei bersaglieri. Vennero pubblicate varie disposizioni riguardanti la 311 gnra geuern le di tiro a segno nnzionale, fra i quali notiamo che, avendo il Min istero h1sciata focolt.à ai tiratori militari che pftendera11u9 parte alla 3~ gara generale di 11ro a segno rrnzionale di impiegare il fucile modello !H nelle ca tegorie della gara mili tare cd in alcune di quelle della oara libera, ha prescritto · quanto segue per dnre, ai medesimi il mezz~ di esercitar~i col detto fucil e : I corpi e reparti non llrmati di fucile modello 9·1 richiederanno alle competenti direzioni di artiglieria i fucili mod. 9•1 loro ·occorre::iti per esercitare al tiro gli ufficiali e le rappresentanze mi'litari che prende ranoo parte alla gara generale suddettn . Alle direzioni stesse i suddetli corpi e r~parti ricliiederam10 le occorrenti cartucce a pallottola. Le direzioni d'aniglie ria soddisferanuo tali richieste distribuendo i rncili modell0 9·1 e le cartucce che hanoo disponibili; in difetto, ri · chiederanno i primi alla fabbrica d'armi viciniore e le.seconde al Ministero.
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NOTIZIE POLITICO •MILITARI
N OTIZJE POLITICO -MILl'l'Altl
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L'Atto 209 del 1896 riguardante gl i applicati di stato maggio1·e. venne sostituito dal $eguen te: « Posrnoo aspirare alla nomina di applic11ti di stato maggiore i ca pitani io servizio attivo permanente delle armi di fonteria e cavalleria. • La nomina di appìicato di stato maggiore noo putrà essere conseguita prima di aver compiuto due aoni di grado da capitano. li periodo massimo di tempo il quale gli applicati 'di stato maggiore potranno rimanere in tale carica è di 5 anni. « Gli applicati di stato maggiore quando compiono ·1 O anni di grado saranno trasferiti .id un reggimento della propria arma. , Gli applicati di stato rn~ggiore, che allo scadere del quinquennio raggiungano il 4-8° anno di età, potranno essere mantenuti in tale servizio, purchè ri~uocino all'avanzamento ». Come disposizione transitoria venne prescritto che gl i applicati, i quali conseguirono la nomi oa prima del citato Atto del 1896, rlebbano cessare dalla carica al termine del quadriennio. Potranno pèrò, su proposta delle autorità competenti, motivata da esigenze di servizio, essere lasciati io carica· per un altro anno. Gli applicati di stato maggiore, che hanno rinunciato all'avanzamento prima del 1O aprile ,J89·1, saranno Ja3ciati a tempo indeterm inato. In preparazione della trasformazione dei di.stretti militari, essendo stato tolto col 1° gennaio corrente l'ufficiale medico già addetto ai distretti medesimi, il Ministero ha determinato che per le visi te mediche da f:Hsi pres5o i distretti militari nel caso di arruolall)enti volontari ordinari di giovanì che chiedano di servire nei carabinieri reali o come musicanti effettivi, di arruolamenti di volontari di uo 11nno di giovani 'c\w intendono di ritardare la prestazione del servizio militare fino al 26° anno di età, di passaggi in 1 a categoria per libera elezione, di snrrogazio~i di fratello, di riammissioni iu servizio, i consigli di amministrazione dei distretti militari si valgano sino a nuovo ordine di uu ufficiale medico del presidio . . Per l'intervento del detto ufficiale medico i comandanti di distretto si rivolgeranno al comandante del presidio. Nell'intendimento di provvedere ad alcune vacanze esistenti nei quadri · degli ufficiali subalterni delle batterie da campagna e da - montagna e delle çompagn ie da costa e da fo rtezza, il Ministero ha determinato ·di ammettere in servizio tcm poraueo, con assegu i, gl,i, ufficiali di complemento di d~tte specialità, che accettino dLessere richiamati alle ar.m\. 1
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NOTIZIE POLITICO-HILITA.RI
· NOTIZIE PO LITICO - MI LITA Rl
I l servizio di cui sopra non potrà avere la durata inferiore a du e mesi . Le vacanze esislcoti non essendo ugualmente ripartite fra i vari corpi e reparti, gli ufficiali che aderiscono ad essere chiamati in servizio dovranno dichiarare se accettano oppur no qualunque destinazione. li Ministero mentre terrà conto, per cruamo possibile, d!3i desideri e,pressi dai singoli ufficiali circa la loro destinazione, si riserva di soddisfare quel numero di domande che ò consentito dalle esigenze del servizio . La GazoZetta u{{i..ciale ha pubbl ica to un regio decreto che stabilisce in lire mìlleseicento e m?°Uedtcecento la somma dn pagarsi per l'arruolamento volontario di un anoo rispellivamente nell'arma di cavalleria e nelle altre armi. l i 27 corren te fu pubbl icato un manifesto col quale sono chiamati alle armi i militari di truppa in congedo illim itato, rom presi i sottu ffi ciali, di tutti i distretti militari del regno, ascriiti alla prima categoria della classe ,1sn ed apparlenenti alla fanteria di linea, ai bersaglieri ed al personale permanente dei di:;treiti . La presentazione dei richiamati ebbe luogo per tn tti nelle ore de'\ m11tli l)o del 29 corrente. Il li] in istero avea fa tto giil conoscere con a.pposit11 Cfrcolare ai coman~ danli dei distretti militari i corpi ai . q11ali devono inviare i militari richiamati compresi quelli del personale permanente dei distreui. 1 Snranno circo 35,000 uomini, che verrannò ad aumentare l'ell'ottivo dell'esercito, che io questo periodo, detto della forza minùna, era notevolmen!e diminuit.o. Cl provved imtJato l!a ca r:\ttere di precauzione in visrn delle agitazioni, che i partiti estremi ,ten'taoo di provocare in rnlune provincie col pretesto del rincaro dei''pane. •
ili gioroo appresso la Camera approvò a scrutinio. segreto l'intiero 'Progetto di legge, il quale però dovette ritornare al Senato per alcuni ,.emendamenti che la Camera. vi apportò. . [n breve ecco la ~ostanza del progetto apprornto dalla Cnmera. ·1..a legge d'avanzamento 2 luglio ,1896 limi!av11, per la nomina, n :28 anoi l'età dei sottotenen ti medici, a 35 quelle dei souoteneoti delFarma dei càrabinieri : visto In diflicollà di poter giungere a quel grado ,con tale limite di etù, la nuovn legge li fì~sa rispettivamente a 30 e .a 36 anni. L'articolo 9 è modifì c:1to nel senso di considernre, per l'applicazi one dei limiti d'età, come già promossi al grado superiore quegli ufficiali iidonei all'avanzamento, ai <tuali, per vuoti esistenti nei gradi· superiori , . potesse aspettare la promozione. Colla modificazione all'art. •12 si provvede al vantaggio del corpo ·sanitario, permetteodo il passaggio io esso di qualunque ufficiale di com,plemento delle altre armi che abbia conseguito la laurea io medicina·. Secondo la legge del ·1896 gli ufficinli dimissionari passavano nlll •ruolo deg1i ufficiali di complemen to, contrariamente alla lel,(ge sullo -stato degli ufficiali: è quindi 11Lrogala tale disposizione e l'ufTil:iale di•mm1011ario perde il grado. 11 nuovo art. 35 fissa l'anzianità dei tenenti d'artiglieria e genio, ,,provenienti da uno stess.o cor50 della scuola d':ipplicazioue, in ragion e alla cla~sificazione ollenuta all 'uscita della suddetta scuoi.i, a quella dell'esame di uscita dall'accademia militare, n quella finale del primo corso della scuola d'applicazione P. a~ altri voti specinli riportati dai · sottotenenti allievi. Il nuovo arl. 36 adotta il criterio in variabi le del ruolo organico degli ufficiali subalterni di ciascun'arma o corpo. La durat:i delle aspeltatire per motivi di famigl ia o per infermità •temporarie non provenienti dal servizio, sarit d'ora innanzi fissata dal -decreto r-ea le da cui sono determinate. Per cin<iue anni dalla data della promulgazione della legge, i capitani eri i maggiori !-cel ti per il servizio nel corpo di staio maggiore ·vi potranno essere trasferiti dopo clie abbia no per un nnoo rispetti·vameo'te tenuto il comando o pres tato servizio nelle armi di loro pro-
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11 25 corrente. si ri pre,oro le sedute della Camera. Erano all'ordine del giorno, fra gli altri, i progetti mili to ri di cui abbinmo parlato 110.lle precedeuti puntate, fra qnesti il progetto per modificazioni alla legge d'ava nzamento, già approva to dal Senato e di cni restavano n discutersi dalla (;imera due articol i. Su proposta del Presideu te del Consiglio qùP.sto progetto venne posto sul tappeto per il primo ccl i due articoli che restuvano vcnoero :1pprova1i senza discussione.
venienza.
Per quattro anni dalla stessa data, i sottufficiali potranno essere ,nomi nati so ttotenenti nell'a rma dei carabinieri real i e nel corpo con·tabile militare, anche quando superino l'età prescritt11 nell'articolo ,i.,e purchè no.o oltrepassino rispellivamente il 39° e il 32° anno. l8 -
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ANNO XLIII.
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NOTIZIE POL11'1CO-MILITARI
I sottuflìciali ammessi al .corso speciale della scuola militare ante-riorrnente alla promulgazione della legge, potranno essere nomìnath sottotenenti anche se superino l'eia prescritta- dall'articolo 4.
** * . Il 31 gfnnaio questo . p1;ogetto ritornò al Senato per una 'modifica-· zione introdotta d<1lla Camera all'art. 62, colla quale ~i dava effetto· retroattive, alle disposizioni c!ell'art. 53, riguardanti l'aspettativa.
Tale emendamento, non accettato dall'ex Ministro della guerra, onorevole Pelloux, era stato causa della crisi ministeriale per cui al generale Pelloux :;ucc_esse il generale San Marzano. nuovo Ministro della guerra, ripresentando il progetto al S1mato, pregò questo di respingere il detto emendamento ed il Senato lo re-spinse senza discussione, approvando nel resto -J'intiero progetto; essodovrà quindi tornare ancora una volta alla Camera. ·1 )la oramai non resta dubbio che la Camera recederà dal suo emen-darnento e il progetto sarà definitivamente approvato.
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R0ma, il 3·1 gennaio ,1898-.
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NOTIZIE MILITARI ESTERE ' .
AUSTRIA-UNGHERIA.
Costitii.zione delle 16 compagnie di f"a.nteria bosno- er.zegovesi. - Con• disposizione imperiale inserta nel Nor-mal- Verordmmgsblatt N. 18 clel-' cor1·ente anno, il ·I O ottobre ·1897 sono state costitu ite le -16 compagn ie dei quarti battaglioni bosno-erzegovesi, dei quali fino ad ora esistevano.solo tre compagnie. Con la formazione di tali compagn ie ciascuno dei quattro reggimenti, di fanteria bosno-erzegovesi, giust.a quanto è previsto dagli organici, risulterà costitnito di: a) uno stato maggiore di reggiment_ o; b) · quattro b~ttaglioni da campo di quattro eompagnie ciascuno;· e) .un quadro di bauaglione di complemento. Trornbettieri a cava.llo nei reggùnenti di fanteria di Landwehr ungherese. - · Una disposizione speciale del Ministero della difesa unghe· rése prescrive che a 'partire dal ·I O g~nnaio ·1898 lo stato . maggiorereggimentale dei reggimenti di fonteria ungh~rese sia aumentato di un trombettiere a cavallo col grado di furiere. Tali trombettieri sarannoanche impiegati nel se1;~izio di staffe~ta (meldreiter) e sostitu iranno itrombettieri di battaglione che finora venivano impiegati nl?; presidi degli stati maggiori di reggimento. · I trombettieri montati satauno armati di revolver e scia_bola da uffi... ciale di fanteria. , Nomina di ·1tn 3° lsp'ettore generale delle tr1ippe. - Nell'aprile del· corrente anno fu nominato un terzo Ispettore genera i~ delle truppe. Questi ispettori sopraintendooo all'andamento generale delle istruzioni· in tempo di pace, sono organi della direzione suprema dell'esercito e stanno in relazione diretta con S. .M. l'In,peratore. Hanno sede in Vienna e loro spettano le competenze del grado che rivestono, un assegno di carica e una indennità di viaggio. Og'ui ispettore generale delle truppe ha in 'permanenza un maggiore· come aiutante di campo (Fhtgel-Adjutant) ed un ufficiale jnferiòre come · aiutante personale (Personal-Adjutan1).
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~OTIZ IE MILl'f ARI ES'i'ERE
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RUSSIA.
Awm-ento nell'organico degli it{'fi,ciali in serviz·io di sçato mag,9io1·e. - Con decreto 12/ 2/i novembre venne _ord.inato di portare a 55 il nu-, mero degli ufficia li che, in attesa d_i trasferimento nel corpo di stato·mag·giore, prestano servizio nel corpo stesso presso i vari comandi, con iocombense identiche a quelle degli ufficiali eITetti vi de) corpo. . , Questi ufficiali erano prima 30. Per tal modo il corpo di stato maggiore russo si compone in t~mpo di pace di 532 ufficiali effettivi e 55 in -servizio di stato' maggiore; 587 in totale . Il nuovo ministero serbo. - Coo decreto ,1,1-23 ottobre ,1897 ve·niva nominato il nuovo Ministero Serbo, cosi composto: Dott. Vladan Georgievic, preside'nte del consiglio dei ministri , e ,ministro degli affari e,teri ; -• · Stefano dott. Popovic, ministro delle finanze ; :Simone Losanic, ministro del commercio; .Andrea prof. Georgievic, ministro dell'istruzione; ·Geremia Andonovic, mini stro dell'interno; Costa N. i<ristic, ministro della giustizia; Colonnello Tovan Atanazkovic, ministro dei lavori pubblici; Colonnello di stato maggiòre Dragomir _Yutckovitc, ministro della ~guerra. . Il dott. Vladan Georgievic era ministro plenipotenziario di Serbia a ·Costantinopoli; il colonnello Atanazkovic era capo di. stato , maggiore dell'esercito serbo e il co\oanello Vutckovic aveva il comando della di·visione della Drina. ' Con decreto 1-13 novembre u. s. sono stati promossi' a grado immediatamente superiore:
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Nello stesso mese furono collocé!ti a riposo: 2 · colonnelli ili stato, . maggiore, 2 colonnelli e •I tenente èolonnello di fanteria, 2 colounel\i, di cavalleria, I colonnello e ,1 tenente colonnello d; artiglieria, 2 tenenti· colennelli del genio e 2 colonnelli d'amministrazione. IL ·colonnello MiskoviG (e:t mini$tro de.lla guei'~). - Fra i messi a riposo vi. è compreso . il colonnello Tovan M:iskov i-c-;-già min,istro della guerra, al ctuale ru con ferito il grado onorario di g_enerale della, riserva. N~ mine. - Furono nominati: il generale M. S. Pavlovic, direttore dell'accademia militne; i! ·culonnello ·rovan Stanic, comandante la divisione dellii Drina,. in sostitn1.ione del colonnello Vutckovic, ora ministro. della guerra; . · il, colonnello d'artigli(3ria K. Pantic, comandante lii fortezza di· Belgrado ; 1il tenente colonnello di caval leria L. N. Kristic, addetto militare a Pietrobnrgo ; il colonnello del genio K. Radisavlevic, presidente del comitato del geoio; il colonnello d'artiglieria P. Boshkovic, direttore della scuol:i di , ammiriistrazioue; ii tenente co lonnellc di cavalleria S. Paunovic, comandante il corpo delle guardie , di confine. Ufficiali chiamati pel sert,izio d'i, stato maggiore. - ·Que~t'~nn~ sono chiamati presso lo stato maggiore per prepararsi al ser vJZto d1 stato · maggiore alcuni ufficiali che soddisfino alle seguenti condizioni: · ,10 Pei tenenti: a) aver dimostrato esattezza e zelo nell'esercizio delle proprie attribuzioni; b) aver compiuto il corso superiore della ,acçadem ia militare (voioe akademije) colla nota di ottùno o di molto, bÙono; e) aver compit1lo almeno 3 anni di servizio con buon. ris.ultato. i!.0 Pei capitani: a) rispondere alle condizioni a) e b) prescritte pei lenenti·; e} aver comandato una unità della res pettiva arma corri. spondente al proprio grado, almeno per un anno con risul tato molto buono. Ammissione all'acccide1nfo militare. - Qoest'a:rno il numero degli· allievi da amrnetter5i uell'accademia militare per frequentarvi il corso infc:riore è stato (issato a 60. .(l(ficiali i nviati all'estero pel perfezionamento te 1;n-ico. -;- furono_aperti concorsi per inviare : a) in Russia due ufl1ciali di qua ls1asi arma per frequentare du,rante 3 anni l'accademia < Nicola » di stato maggiore;
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NOTIZIE MILITARI ESTERE
b) in ' Francia un ufficiale d'artiglieria ad.detto ' per un anno alla artiglieria da fortezza, e un ufficiale d'artiglieri~ per frequentare durante 2 .an!l,i il corso tecnico e 2 anni il C?rio' superiore d'artiglieria; . e) nel Belgio, un ufficiale del genio, assegnato per· 2. anni alla scuola del genio militare; · · · U) in Austria, un ufficiale del genio, a~ldetto per un anno alle truppe del genio (ferrovieri- tel~gra listi) ; e) in Germania due ufficiali, addetti per un anno, Ùno alle truppe ' -di fanteria, l'al tro a quelle di owal leria. Gradi ,onorari conferiti ai :P,·inc·ipi del MontenegrQ. - Con recente decreto reale furono nominati: i I Principe ereditario Danilo, del Mon·tenegro tenente colonueìlo nel 9° re~girnento· fanteria t P rincipe Ni·Cola I » e il_Principe Mirco, capitano di ~" classe dello stesso reg,gimento.
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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI
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Revue d'Artillerie.
•:Gennaio 1898. - Stud·io sulle rimonte. L'importante studio si suddivide in due parti: la prima ha per ob'-Oietto la ricerca delle ragioni che l1anno fatto adottare l'auuale sistema ,delle rimonte, lo studio del funzionamento di questo sistema e l'esame -'delle principal i critiche che gli furono mosse; la seconda tratta più specialmente la qut1stione dal punto di vista dell'artiglieria. Parlando ..'(ièl sistema delle rimonte l'articolista trova che allo Stato incombono cdue obblighi. Trovare un ordinamento qualsiasi che permetta all'esercito di procacciarsi, nel proprio territorio, i cavalli da guerra che sono ,11ecessari all'esercito ed ·assicuràrne poscia la produiione nel numero aovu\o. L'autore passa quindi a di$COrrere del le critiche Ul0$Se al sistema del le rimonte e dei mezzi proposti per migliorarlo. Egli af''ferma che in Francia le 1·isorse equine sono più che sufficienti ai bisogni ,Uell'esercito purchè siano convenientemente ordinate. Il servizio delle rimonte deve essere perciò riformato secondo alcune proposte fatte dal · ,,consiglio superiore delle razze. Nella seconda parte l'autore tratta del,le qualità del cavallo per l'artiglieria e ne definisce il tipo. Le opinioni -sono certamente discordi a ques'to riguardo, ma la maggioranza di esse ,conviene in pochi pnnti che sono indiscu:;~ì. L'articolista termina da ultimo esaminando partitamente le qualità delle varie tazze di cavalli ffrancesi.
Note sull'ordinamento del servi.zì? di artiglier ia ·in Italia. - Gli ispettorati di artiglieria: - La direzione superiore delle esperienze. -- Comandi e divisioni di artiglieria. e-- Stabilimenti d'artiglieria. Jl materiale da montagna dell'artig'lieria SJ)agntlola.
Il materiale da montagna sistema Plasencia ern in servizio fin dal .1 874 nel!' artiglieria spagn uola, ed orn cede il posto ad un altro
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RlVlSTA DEI PERIODICI lfI Ll'l'ARl
modello di bocca da fuoco più perfezionata. e più polen te. Il nuo;o can-· none da IJlOntagoa sarà in ncciaio e del calibro df mm . 75 , sistema, Krupp, con otturatore a cuneo e lanciante una cartuccia metallica. Le unità elettriche - ClassiGcazione generale dei vari sistemi di unità• elettriche. - Unità praliche. Notizù va-r·ie. - Germania. - Nolizie relati,,e all'avanrnmento degli, ufficiali dj artiglieria. - Prussia e Wurtemberg. - Baviera. Sassonia. - Esercitazioni de lle compagnie di ferrovieri . - Jngh:ilterra. - Composizione delle mitragliatrici aggi unte alle brigate· di fanter ia e di cavalleria·. ~ Spagna. - Creazione di un nuovo,, corpo d'armata. - Stati Uniti - Officine di Betlehm: Rivista marittima.
Gennaio 1898. -
I nostri eqiiipaggi.
~on è necessario possedere accezionale sav iezza e particolare acume·· di mente per adeguatamente apprezzare la importanza del le questionr concernenti l'equipaggio de.li' armato. L'argomento 'è anzi di capitale· gravità ed offre, senza fallo, largo cam po a studi ed osservazioni ed a proposte. _Stabililil di personale e movimento di navi sono i due se- · greti della formazione dei buoni equ ipaggi . Il giorno in cui la marina italiana riuscirà a mettere in pratica senza riserve questi dul! pre- · cetti gli equ ipaggi delle sue navi potranoo van taggiosamente e sotto . ogni· rnpporto competere con i migliori del mondo. la velocità .delle navi da guerra.
Il mondo navale e specialmente in Ftancia ed in Inghilterra, dove· più calorosamente si . dilJattono totte le 'questioui che inter'essano la marina, ha levato molto rumore una memoria del signor Norrnand,. il noto costruttore dell'Havre, intorno alla velocità dell<~ navi qa guerra. Il signor Normaud, il quale nella lotta che da anni si c~mbatte nel campo scientiGco ed in quello industriale. per produrre navi più veloci del le contemporanee, ha sempre fatto trionfare le sue idee contribuendo, ad elevare il limite delle velocità raggiunte in mare, ora fa sentire la au torevole sua voce per dimostrare la fallacia del sistema finora seguito per indurre i suoi connazionali a contentarsi di navi veloci quanto , ·Jo erano le migl iori di quindici o venti anni fa, ma più pratiche e· meno costose. Un gi udizio così paradossale, espresso io forma chiara,
RIVISTA DE! PEHIODICI MI LITARI
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e suffragato da matu ro esame dà un uomo competente come il signor Normand non poteva mancare di produrre sorpresa .e di sollevare discussioni fra i par!igiani delle velocità ele,,ate e quelli del le ·velocità moderate; i primi, accusaodo di .defezione il signor Normand, che finora, giuJic~ndolo d_ai ~uoi pro~otti, consideravano ~ap~stolo della loro scuola·; 1-seco!ld1, g,ovandos, del verbo emanato .daJ, s1.g.oor Nor - · mand cui, dicono, la nozione profonda dei sacriGzi , che il consegui mento delle alte Yelocità impone, ha fìoaimente il luminata la mente ed ha indotto a sconfessare pubblicamente l'uti lità di seguirlo nella via, finora hau.uta. Lè condiz,ioni della marina mercànt'ile ita/.iana.
Dalla Relazione sulle condiz-ioni della marina mercantile ·i taiìana al 31 dicembre 4896, testè pubblicata dal Ministero della marina si · riassumono alcu ni dati, che gioveranno ad accertare quale sia lo stato presen te della nostra marina di cominercio. La relazione del ,1896 pre- senta . anche uoo specia le interesse, perchè n1?l corso cli quell'anno venne · a scadere la legge del 6 dicembre ·1885 sui provvedimenti a favore della marina mercantile, ed entrò in vigore quella del 23 luglio ,1896, sebbene il periodo di tempo nel quale ébbe applicazione la llUOVà legge sia troppo briive per trarne con,eguenze assolute e presagi sicuri per l'avvenire. Si confro!lteranno poi i dati. più importanti del la marina nazionale con quelli che si riferiscono alle marine estere, recen· temente pubblicati dal Bureau 'Ve1·itas nel R.épertofre général 'de la marine marcha'.nde. Al 31 dicembre ·1895 gli inscritti nelle matricole e nei registri del la gente di mare erano 2.3!'.i,24-9, dei quali ,125;9,1,1 appHteuevano al la prima categoria - quella delle persoofJ che atteridono alla navigazione e al la pesca·- e ,109,:;35 alla secondD: quella degli ::iddetti alle arti e ~Ile industrie marittime . Tenuto conto delle diminuzioni e degli aumenti, .avvenuti nel corso del ,1896, troviamo, che al 31 dicembre di quell'anno gl'inscritti sal ivano a 2,}0,368, dei quali ,1%,5i0 'd i prima categoria e ·113,828 di seconda. In tutto la gente di mare crebbe di 5 1·19 uom ini in confronto del 1895. Come si vede, l'aumento è dornto in massima parte al la seconda categoria. Da qualche anno questa categoria cresce con progressione costante, che fa . bene sperare dell'avveni re delle industrie marittime. Nel ·1896 l' iiccresc.imento provenne principalmente dall'essere aumentato il numerodei pescatC1ri ·da 66,605 a 70,4-6·1 persone. Anclre i barcaioli crebbero da· 2·1,0-Vi a 22,076. Invece una piccola diminuzione s'ehbe negli operai 'addetti alle costrt1zioni navali (scesi da 21,139 a 20,77~). ·~ella primi',· 1
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RIVISTA DEI PERIODIOI )IILJTARI
RIVIS'J'A DE I PERIODICI MILITARI
· categoria continuò J.o diminuzione dei capitani superiori e di lungo · COf~O (da 3899 nel 189.i, a 3554, nel 189i:) e 3~6r nel ·1896), di quelli di gran cabotaggio (·1960 ne I ·189,i,, "8.26 n$i' 1891.> e 165.\. nel •t 896) e dei padroni (da 3528 uel 18i4 a 3,U 5 nel ·1 895 e a 3381 nel •I 896). Invec_e i ·marinai autorizzati al piccolo traffico e alla pesca il limitata si , mantennero sui 7000 (7020 nel ·1896 e 669~ nel ·1895, però 7218 uel 1891,). I capi-barca per il traffico nello Stato sal irono da 2625 • · nel 1895 a 28!~3, quelli per il 1raffico locale da ·1368 a ·I U.8; i ma, rinai e mozzi da 89. 122 a 90,4'50 ; i ma'cchinisti da 88·1 a . 905 i ·· fuochisti da 8399 a 8ti42. ~I~ 'luesti aumenti non bas1ano, come i~- · , portauza, a compensare delle diminuzioni nel numero dei capitani e padroni, le quali sòno troppo sproporzionate allo scèm11r del numero dei · 'bastimenti, e forse non irovano ragione se . non in un certo sconforto che ha invaso l'animo di moiti e li distoglie da l rivolgere le loro mire al mare. Grave è pure la perdita subita dal numero complessivo dei pescatori tl'alto mare, che sono discesi da 732,1, a 664-8. La proporzione delle per;one imbarcate, rispetto a qlldle ascritte alla prill)a ca. --t egoria, restò press'a poco eguale a quella del ·1895, superando genera lmente il 50 per cento degl'inscritti e giungendo per i macchinisti di prima classe e i pescatori d'alto mare al 76 e al 69 per cento. Lè costruzioni navali del 1896 non presentano importanza superiore· a .. quelle esegtJite nei nostri cantieri nel 1895. Nel 1896 vennero costruiti •t 83 bastimenti di ,10,530 tonnellate lorde e 660•3 nette, del valore ap.prossimati vo di lire 7,315,000, comprese le macch ine e gl'i attrezzi. :· Nel 1895 i bastimenti costruiti fnrono 249 di tonnel late lorde 95H e ' 6750 !!ette, con un valqre di 5,548,000 lii·e. V'è quindi nel 1896 una diminuzione di 66 bastimenti, ,t,1.4 tonnellate nette e un aumento di · 4O19 tonne! late lorde e di 1,769,000 !:ire. L'aumento del valore e del tonnellaggio lordo, non ostante la note'(ole .diminuzione nel numero - {!elle nuove costruzioni, è dovuto alla maggiore portata dei piroscafi di metallo costruiti nel •1896. Il tonnellaggio medio netto delle nuove co. struzioni fa di 36 tonnellate, come nel ·1894; nel '1895 in vece er~ - sceso a 27. Il massimo tonnelll'!ggio fu di 66'.2 tonnellate nette e ·1664 lorde, e ,venne presentato dai due piroscafi Marco Polo e Gal'ile.o Galilei, co.. struiti per conto della « Navigazione Generale Lta liana , dal cantiere ·Nicolò Od~ro di Se.stri P0nente . Lo stesso cantiere aveva costruito nel·l'anno precedente per la stessa Società il piroscafo Cristoforo Colombo -..<fi eguale tonnellaggio del Marco Polo e del Galileo Galilei. Per la ~ .-,medesima Sccietà il cantiere fravil li Orlando di Livorno varò nel •I 8.91
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f.(gnaz·io Florio, di 106~ tonnellate lorde e 635 nette. Questi piroscafi nuovi vennero costrniti,- com'è noto, per effetto dell'obbligo fatto .alla « Navigazione Generale Italiana » dalle nuove convenzioni marftti.rne. Ora però l'Ignazio Flor'io non fa più parte della marina nazionale, perchè l'amministrazione dr,lle poste di Romania, che dapprima , l'aveva preso a .nb)o e ne aveva esperimentate le otÌime qualità, l'ac,quistò, or non è molto, per usarlo nei :servizi degli scali del mar Nero. Il Marco Polo , il · Galileo Galilei e l'.(qnazio Florio sono i rÌ~g-ior~ piroscafi costruiti nel ·I 896. Altri due dj qualche irnportnnza usr.irono dal cantiere Nicolò Odero: i ferry boats, Scilla e Ca1·iddi, di H 2 e .4- 113 -tonnellate lorde e 18.3 e 18i nette, costru iti per conto della So-cietit delle strade ferrate della Sicilia. I piroscilfi con scafo in acciaio, -costruiti dai cantieri nazionali nel ,189;3, furono 9 di 64-38 tonnellate lorde in tutti; nessun veliere metallico fu varato in quell'anno. I piroscafi di legno furono due soli di 106 tonnel late lord~ complessive: .anzi uno sol tanto di 86 tonnella1e, se non si voglia tener conto d'un rimorchiatore di 11'> tonnellate di stazza lorda e 4 di stl'!zza netta, il ,quale più propriam.eute. va annoverato ,fra i galleggianti. I restanti ,t 72 ,bas,timenli, di 3991 tonnellate lorde e 38i1 nette erano a vela, speciàlmente golette, trabaccol i e bilancelle. Dopo quanto abbiamo detto, è superfluo aggiungere che i cantieri i qua li lavorarono di più furono -qu_elli Nicolò Odero di Sesrri Ponente, e fratelli Orlando di Livorno. I cantieri di Torre del Greco e Castel_lammare di Stabia olTrirono, come al solito, un cospièuo tonnellaggio (risp1mivamente 1035 e. fi.•12. ton. nellate nette) di bilancelle, per un valore còmple$sivo di circa 300 ,000 lire. Al 31 dicembre 189(> restavano in costr.uzione nei cantieri · nazionali privati 1O piroscafi, una nave coloniale e tre incrociMori, tutti .con scafo di acciaio o di ferro e due piroscafi - di cui uno rimorchiatore - con scafo di legno, oltre a varie golette, bilancelle e trabaccoli . I c:mtieri che· lavorarono nel ,1896 furono 33; nel 1895 · erano stati 39 e 34 ·nel ·1894 . 1
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La marina imperiale germanica. - Dante Parenti. '
·Quarto contribn,to alla cinematica nar:ale. . Le condiziom: della mar·inà mercantile ùaliana. Lettere al Di.rettore - Lanciasiluri subacqiiei e sop1·acquei -
Snl combat.t'imento fra na1Ji . . .Jnf'orma.zioni e notizie. - Mar ina inilitare - 4-ust.ria: Prove della. corazzata Budapest - . Brasile: L'iocrociatore Almirante Barroso . - Dan'imarca : Notizie, del bilancio 1898-99 - Francia : Costru-. zione · degli incrociatori corazzati Desaix e K.leber - Prove della /
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&!VISTA DEI PERIODICI MILITARI
corazz~ta Massena e dell'incrociatore l)'Assas - Miglioramenti' della corazzata R.edo1tlaGlc - Adozione generale delle chiglie di rollio - Istituzione del servizio della difesa mobile delia Corsica Isti tuzione del grado di capit:rno di corvetta. - Germania: Il progra mma di settennato per la ricostituzione della flotta -- Col- · lisione fra le corazzate Brandenbury e Wurttemberg e investimento della corazzala Dcutshlancl nel· canàle del Xord - Caldaie ucqi1atuLiolari sulle corazza te Baden, Bayern, Sachsen e Wù l'ttemberg. - Giappone: Lo svilup po della floua - Acquisto di incrociatori. - Inghilterra: Prove d~lla corazzata Hannibal e degli incrociatori .4 rrogante e Venus - Costruzione di una cootrolorpediniera con motori a turbina - Varo della controtorpecl iniera Exp1·ess - Prove delle controtorpediuiere ·crane, Violet e Star - · - Esperimenti con combustibile liquido a bordo delle cpnt.rotorpediniere - ~aove prove del cannone Vick.er5 di 452 mm. Esperienze con corazze - Gara di rapidità nel l' imbarco del carbone. - Rumania: Progetto di. riordinamento della marina. m,ssia : La corazzata Prince Potemkùn Zawritchesky e I' incrociatore corazzalo Gromoboy. - Spagna: Offerte private per l'in- · cremento della Outta. - Stati-Uniti : Notizie delle corazzate e delle torpediniere in · costruzione - Relazione sulle corazzate tipe Indiana e Jowa - Adozione del le caldaie a tubi d'acqua per le. nuove navi - Varo delle torpediniere 15 e IG e prove delln torpediniera 5 - Esperimenti con legno incombustibi le. - ,llm+na. mercantile. - L:i marin:i mercantile io Francia - i\fali e rimedi - Commercio iia lo-u1uisino - Certific:iti d'origine - Nuova linea di navigazione fra Amburgo e gli St.ati Uniti. - Notizie· i;arie. - Tubi e tubola ture - Xorme di sicurezza per gli impianti elettrid ad alta tensione - Esplorazione polare - ~larina ·da diporto. L a Marine Fra nçaise.
1°gennaio ·1898. -
Un giorno ed ogg·i.
Confronti fra il bilancio della marina del secondo impero e l'odierno. Dal Dahomey al N1·ger. Il ritorno della' missione idrografica del tenente di vascello Hourst . dal ~iger ha riaperto la questione sempre dibattuta con molto calore-
&!VISTA DEI PEl{JO DI CI Ml LlTARI
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•nel campo coloniale ; e la discussione si aggira anzitutto nell'occupa·zione effettiYa di quelle lontane regioni o sulla soggezione, che non si può esercitare éonvenientemente ed intensamente dovunque. Jl bilancio della 1!ia1"ina. - Continuazione. La velocità delle navi da guet·ra.
La prote;;ione delle coste e l'alimentazione di Parigi. Il . recente sbarco delle trupp.e elleniche nell' isola di Creta, il bloèco -dell'isola e la minaccia del Pireo da pa,rte di una fl otta internazionale hanno oggidi dimostrata l'importanza della difesa del le frontiere marittime. La guerra cino-giapponese ne aveva già offerti alcuni esempi -di notevole rilievo: la brusca irruzione delle forze ginpponesi nella Corea ed i loro successi su ll e trn ppe cinesi sono dovuti a strnrchi abil_mente pensati ed encrgicnmeute praticati. Ma sembrn all'articolist-ll ,che questi esempì non siano stati sufficienti per ill11min:ir·e gli uomini politici di Francia ed aggiunge alcune ipotesi che meritano esame. Poichè è logico e verosimile do\'ersi prevedere lo sLia rco di uno o di ,due corpi nemici sulla costa dell a Bassn Senna o della penisola del ·Cotentin, mentre la massa' dell'esercito della Repubblica guarderà le Alp~ od i. ~?gesi che .comp.ito spe~te.rebbe )Q.,, questo caso alla difesa -cosuera 9 L 10tera regione fra J?ang1 e la Manica è olt.remoc.lo ricca di risorse e fo rma il granaio della piazza di Parigi: la distrnzione o l'occupazione del porto di Havre e le incursioni del nemico nella Normand ia co1nprometterebbero in modo assoluto il riforn imento e·la difesa ,della capitale della Francia. Ora se si pensa ehe il campo trincerato -di Parigi ha d' uopo giornalmente di nn nu:tione e mezzo di chilo_grammi d-i pane, ciò che equivale a trecento sessanta mila quintali di .{ari:na al mese, supponendo di mezzo chilogrnmma la razione di cadaun individuo rinchiuso nella piazza, ne emerge la necessità assoluta della ·sicurezza e della difesa costiere di questa larga base di vettovagliamento senza ia quale Parigi nòn può resistere e difen ifersi. Di con·seguenza l'approvvigionamento della cittù, per sei mesi, equivarrebbe .a due milioni e se ttecentocinquantamila qui11tali di grnno e pressochè altrettanti di forine ad un milione e·mezzo di chilogrammi di carne, ecc. 'Tullo ciò possono forn ire le province del Nord e dell'Est che conviene .fortemente e larga mente proteggere dalla parte del mare. J;.a G1wmanùi in marcia. Riassunto delle discussioni relati ve all'aumento della flotta tedesc3 •
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RIVISTA DEI PERIOD1Cl MIL ITARI
RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI
Le manovre navah tedesche. - Baltico - :\:[ere del Nord - Con, elusione. Cronaca navale. - I quadri <l'avanzam.,ento - ' Iniziativa - Ii riordinamento del controllo - La rada di Brest - Marine e colonie.
Revue du Cercle Militaire. "5 gennaio ·1898. -
La settir'nana militare - Dall'Atlantico al mar Rosso - La conferenza del tenente Chaudine al -Circolo militare Il ritorno in Francia dell'esploratore Foa - Il monumento eretto· dalla città di Marsiglia al colonnello Bouvier ed ai suoi compagni d'armi - La situazione attuale nelle colonie francesi . Servizio di sicurezza in stazione:-' - Terzo problema : Disposizioni• genera.li prese dal comandante del· battaglione di Morvill_e . Quarto problema : Disposizioni generali prese dal comandante· della compagnia di Vaudoucourt - Giro di ispezione del éoman~ dante dei battaglione - Seconda ipotesi particolare: Avamposti della divisione in prossimilà dell'inimico nell'imminenza di. un attacco - d'isposizioni, prese dal comandante della divisione. Una .visita in un quartiere di cavalleria fr:ancese .. I Neue .Militétr·ische Bliitter hanno ultimamente pubblicat9 un articolo· che la Revue du Cerete brevemente riassume nelle sue linee generali. L'influenza <Ìel numero ·in guerra . Studi su l recente lìbro del capitano di stato maggiore austriaco, Berndt, che ha per titolo Die Zahl ùn Kriege . Cronaca francese. - Il cumulo delle. pen~ioni degli nlTiciali - Clas· sificazioni degli ufficiali di artiglieria della riserva ·e dell'eserci to . terri~oriale - Ufficiali ·dei corpi di truppa classificati per la gendarmeria - Chiamata. dei riservisti delle truppe deJla marina . nel ·1898 - Il reggimento tiragli atori senegalesi. Notizie mili!ari este1·e. - Ge1·1nania: ! ·Tedeschi in Cina - l'acuità visuale. - Inghilter-ra: Le riforme nell'esercito. - · 1lust1-iaUngheria: Il comandante superiore del la Boemia . - Spagna :. I serviìi telegrafico-militari a Cnba. - Stati-Uni ti : Il personale . della marina. - lt(dia: Depositi di allevamento cavalli .
287 .
Revista Técnica de Infanteria y Caballeria.
15 gennaio ,t 898. - La e<impa.gna cubana. - Il ser'IJ'ÌZio delle sitssì- stenze. - Produ?,ione dei vini dell'isola -=- Ùati del ministero delle colonie del 189 1- - Grani, farine, legumi, ecc. - La ra- . zione della truppa - 11 regime diatetico. L'occ1ipaz,ione di Kiao -Tcheou. - O~servazioni e considerazioni. Note s/01,iche. - La cassa militare. ' Docnmenti per servire alla sto'ria della dorninaz'ione spagnuola a - Cuba. - La· destituzione del generale Dulce. Yarietà. - La bandiera. Rassegna estera. - Francia: Effettivi dell'esercito francese :_ Os- servazioni e statistica tratti da giornali italiani e francesi. 1
Le Spectateur Militaire.
15 ge.nnaio •I 898 . -
le sorprese nella guerra del 1Sì 0 -71.
Il giornale tedesco L,à .Gazzetta, dei Cavalieri ha pubblicato nel gennaio e febbraio u. s. uno studi.o assa i completo suli<e sorprese accadute durante la campagna del ·1870-7·1. L'autore di questo . studio dopo di aver passato in rassegna successi v&mente tutte le sorprese eseguite ~ali' una e dall 'al tra parte dei bel ligeranti ha ricercate le cause della riuscita di esse e formulate alcune considerazioni e principi generali di molto rilievo. Risulta com plessivamente che la cavalleria . tedesr.a ha subiti 46 tentativi di sorpresa da parte d!llle truppe francesi, dei franchi tiratori e degli abitanti, mentre dalla parte dei . Tedeschi non si contano che 6 colpi di mano tentati contro il nemico . Queste cifre offrono il destro ad una lunga serie di considerazioni. Mentre nelle future guerre converrà 111 possibile prevenire le sorprese del nemico, sarà necessario apprendere da · esso la maniera di effet· ·tuarle pur astraendo dai sistemi poco regolari che egli avrà seguìto.
· . ·
··
Decorazioni , croci e medaglie. - Continuazione. La piccola guerra ed il ,çervizio d·i tappa. - I corpi franchi in ritirata · sul!' Elb1.1 - Passaggi difficil i - Inctmioni della caval leria e dei corpi franchi di tutte le armi per l'E lba in fe riore:
(
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RIVISTA I>E ( PERIODICI MILITARI
Il libro degli 01·rl in·i di
i~n
ANNO
reggimento di fanteria nel 1781.
XLIII
Segue la narrazione delle principali punizioni in u,,o nell'esercito ... reale di Francia ali& fine dello scorso secoLb. Predornin:.. quelia del . picchetto quindi trasforma to in una specie di comparsa in arme e bagaglio, come era sa~cita dal vecchio regolamento di servizio interno non è g1rnri abolito; il soldato doveva portare un fascio di arm i, cli Jancie o di mantelli, n titolo di punizione.
RIVIS_TA MILI1ARE
Il capitano la Tour d'Auvergne primo granalliere delìa Uejmbbt-ica. .Le fort1:fi,caziom· di Parigi . ·
..
ITALIANA . --~ s ; . . C < - -
/
DISPENSA
IV.
16 .FEBBRAIO 18.98
Per la Direzioné
Lonovrco
CrsOTTI
tentttletolonneUo Jt . .t ., lt1caritato
'
ROMA DEMARCHI CARLO,
gerente.
VOGHERA
ENRICO
TlPOGRA FO· BDITORR
1898
..------..,,---/ --.---·--· 289
SOMMARIO \
OEL L E M A T EfllG CON T ENUTE NELLA PR ES ENT E DI SPENSA
C0NS1DERAZ10N1 SULLA GUERRA SERB O- BULGARA NEL 188 5
/ C onsldera.ztonl sulla. guerra. Serbo-Blllga.ra nel 1885 . Operazioni per l'investimento ed. assedio di Viddino. tenente 73° fanteria. - (Con 1 tamia). -
D ARBARJCH,
E UGENIO
,OPEllAZIONl PEH. LT~ffESTT:\Lb:~·ro lW .àSS"EDIO DI VLDDINO
( Conti-
mwzione) . . .. . . . . . . . . . . . . . . . . Pag. 289 Gli sbarchi di corpi d'operazione sopra coste nemiche. -
\
'
E r.MSLIE, maggiore della Reale arti gl ieria brittannica. - {Continuaz ione) . · .""' . . . . . . . . . . . . . . . . >> 305
Continuazio ne. -
l'eài d,ispcnw li I
Sul fondamento scientifico degli s tudi g eografico-militari e sulla sua applicazione a.i lavori cartografici. - SPIN· OA1101 (.;ARLO,
maggior e '7S• reggimento fanteria . . · . .
La. cavalleria nel 1897. - MA RZIALE colonnello. - {Contt1mazione) .
D1 ANCH1
»
:316 .
»
32'7
.
D'AuoA, tenente
. . . . . . . .
Nota bibliografica: Gli eserciti e le flotte Ilei tempi odierni. "dei· Gegemtar t ): - DAN'l'E P ARENTI
Notizie politlco-mllltarl. -
VII. (23 novembre 1885).
.
L 'ultimo de' pit\ impor tanti assedi di Viddino fu quello del .g ennaio 1878 cni soggiacque la piazza per opera dell' esercito Roméno {l ). Cad uta Plevna, una parte dell'esercito russo si ricongiunse all'armata di operazioni, verso Sofia, un'altra fu aggregata all'ala sinistra, epperciò il generale •rodleben messo a disposizione del Granduca ereditario principiò l'assedio di R usciuch. Ma l'armistizio tolse il tempo oppor tuno al -compimento dei progettati disegni. In questo mentre l'èseroito R oméno fu rivolto a settentrione per espugnare la fortezza -di Viddin o ed in questa maniera il corno destr o dei Russi ed il sinistro dei Roméni steser o la ma.no ai Serb i che avevano nuovamente levate le ar mi dopo la resa di Plevna. Tre divisioni dei R oméni (1', 2· e 4") accerchiarono la fortezza :
( Die Hee1·e irnd Flotten
a:.
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335
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:352
Notizie militl!,ri_estere: Francia: Chiamata degli uomiui delle classi in c.ongedo - Rio1·dinam~11tu del sel'Vizio telegrafico militare - Adozione di una nuo·va tmda - Oumulo delle p ensioni degli ujjiÒia/i in Ji'1·a11ci a - 1lfodijic(lziuni all'o1·dinamento dei réggimenti tfragliatori malgasci l Upa,d izione delle batte?'ie f 1·a i 1·eggi'me1itt' di a1·t(qÙ:eri·a C,·eaz io11e di po11Ue1·i di :L" classe ,ielle compagnie zappatori-mi11ato?•i del geni o - Creazione di una ispezione permanente delle costruzi'o11i d-ell' artiglie;·ia Creazi one di u1i 4° 1·eggime1ito ti1'agliatori tonchinesi - JJspen ·menfo di gamòali i'n cuoio e di òandes mo1letieres pe1· le truppe di fanteria e del· genio » 365 Ru ssia: jJfovime1ito negli a lti comandi dell'esercito russo . » 3"il
Rivista dei periodiol militari . . . . . . .· . .
CASA EDITRIC E LIBRA RIA
E.
VOGHERA -
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PROPRIETÀ LETTER ARIA.
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·! I
(i) L 11p1t1l e llomlinìlor in resbel ul di11 1817-18 78 de T. C. V,>CARKSCu, colonel m reserva Arma tei. - Bucuresci, I888. Gli ese1·citi r omeni nello gue1·ra del 18 7 7- 78 di T. C. VACA R&scu. - Tracluiione italiana <li Tudor Dimitrescu. - Livorno, Vig:o, i89L Pag 367-399. - La G1wTt à'Ori ent en 1811. 78. - Etude stratégique et tactiquc des operations dcs armées russcs et tarq ue en Eoropc, ..\sic, etc., par un Tacticien. -Tom. Jll, 1883. Paris, Bau<loin. XVII, rag. 598·599. {9 -
A NNO XLtll,
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CONSH>ERAZJON I
una di esse guardò la linea Smordau-Florentin, l'altra lasciata una brigata a guardar Bielogradcich, presil!liò la linea da Bucovez a Tatargich, l'ultima occupò Vidbol e la strada, di Lom-Palanc~i. Il numero dei combattenti ascendeva a qtiindicirriila baionette, duemila cavalli ed ottan:taquattro cannoni sulla destra. r iva del Danubio, mentre sulla sinistra, fra Calafat e Ciu.perceni, avea posto campo la d ivisione di riserva condotta dal colonnello Slaniceanu. Da questa parte i Roméni aveano fortificato Calafat per via di una doppia cintura di opere destinate a proteggerla contro un attacco dei Musulmani,. e di più vi avevano disegnate otto batterie che tolsero nome· degli Eb1·ei, Rinascimento, Indipenclen.za, Stefano, Mi~·cea, Elisabetta, Pr·incipe Carlo e_Ciuperceni. Da parte dei Musulmani la linea Smordan-J novo era fortificata con t,re ridotte collegat e da 't rincere, che i Roméni gloriosamente- conquistarono il 24 gennaio, unitamente al villaggio_ di Capetanorni ed in seguito all'intera linea concava fra Smordan e Novoselzi. D 'allora cominciò il bombardamento _d ei Roméni. da ambo le rive del Danubio, che durò nove giorni e Vid.d ino bruciò in ogni parte come fosse un rogo, flnchè esausti i difensori della fortezza guidati · da_Izzet pa.scià lJvarono, i segui di resa. . L'esperienza· aveva adunque addimostrato ai Serbi che la linea Smordan-J uovo era signora ed arbitra della fortezza. di Viddino, e che sq quella conveniva radunare la maggioranza degli sforzi e dei mezzi di guerra per espugnarla,. perchè do.minante sulle altre e bene appoggiata sui fianch~; cioèalle paludi da ritta . ed al grande fiume da m~nca, e~ r~frne·. più adatta a coprire la linea naturale della comumcaz1one con l' interno del Regno. D'altronde, la diversità della situa- · zione dei Serbi in confronto dei Roméni che possedevano la sinistra riva del Danubio, e complessivamente · disponevano-di circa il doppio delle forze dei primi, senza il benefizio di una flo ttiglia da guerra da opporre a quella del nemic6,. non. potevano lusingare a tal segrio i Serbi da credersi ca-paci di ·cingere di regolare assedio la fortezza, ma soJtanto-
SULLA GUERRA SERBO-BULGARA NEL
\
1885
291'
di uno stretto investimento e di osservazi one sullo specchio· d'acque del fiume. E ben si sa che le p iazze non cadono se· no~ quando rono investite da arribo le rive del corso d'acqua che le attraversa. Cadqe Valenza· qua.udo il maresciallo Suchet spinse le cinque divisioni I{arispe, Musnier, Palombini, Reille e la_divisione di cavalleria Boussard a passare sùlla destra della Guadalaviar, contro il villaggio di Ribarjoja (dicem.' bre 1811) e cadde l'isola del Mississipì, tanto contesa dal generale Grant, quando occupò iÌÌew Madrid sulla destra del fiume e l'opposta riva del Kentucky, a Dan '\Vatson's (1). Da ultimo, nelle relazioni nnmeriche, i Serbi ben dovevano, \ conoscer0 che il minimo delle truppe necessario per osservare· una piazza e 'cingerla di blocco deve almeno eorrispondere a tre volte t11nto quelle della difesa (2 1. Adunque un vero e proprio assedio della fortezza di Viddino non poteva farsi dai Serbi; nè quest i ebbèro forse mai l'intenzione di effettuarlo, nel novembre 1885. Ad essi prenieva anzitutto la ricerca e l'annienta,mento del maggior nncleo nemico rifugiatos i dal confine sotto la fortezza, l'opporsi da un posto centrale alle parzialt r iscosse dell'avversario ed il padroneggiare infine la. linea fluviale ~el Danubio, da B elgrado a l mare. Il capitano Uzunov, intorno al 20 novembre, aveva di;:iPOste le sue truppe nell'ordine che segue: Fianco destro. - Comprendeva i ridotti in pietra di Baba: Vida e di Chel"im-Beg, le lunette ed i bastioni N. J., 2, 3, 4, che furono affidati in presidio al battaglione di riserva di Plevna (700 uomini) ad una compagnia di volontarì (100 uo1mini) ed fd battaglione dell'opolcénie d i Bielogradcich (700uomini). In totale circa 1500 uomini. Fianco sinistro. - Comprendeva i . bastioni N. 5, 6, 7, 8, la lunetta di Novoselzi e di Tatargich e la rcidotta di Bielogradcich che furono affidate in presidio al battaglione di (½) Génèral PrnnnoN .. - :lfélhoclcs de a1,er·re. Tom . (2) G~nèral Bn 1ALY0:-:-r . - flégions fotti(ièes.
m,
2• Partio, pag. 815, 821, 866.
292
../
çONSIDElt,IZ!ONI
riserva del Danubio (700 uomini) ad una compagnia di vo: lontari (100 nomioi) ed al battaglione de.ll'opolcdnie di Adlj è (700 uomini). In totale circa 1500 uomini. Componeva la riserva generale il battaglione misto della fortezza (700 uomini) due compagnie ·di volontari (300 uomini) ed il battaglione dell'opòlcénie d i Viddino (700 uomini). In totale circa 1600 uomini. Adunque la gr~arnigione della piazza componevasi di tre battaglioni di riserva, di altrettanti dell'opolcenie e di quattro compagnie di ·volont~ri; cioè di 4600 combattenti dei quali 2000 solt~1nto, di riserva, aveano ricevuta una qualche istruzione militare·. nelle fil~ dell'esercito bùlgaro. L'artiglieria da fortezza consisteva in tre cannoni lunghi da 24 libbre, in uno corto di egual calibro, in un mortaio da 6 pollici postati sui bastioni N. 1, 3, 5 e nel ridotto di Bielogradcich; l'artiglieria da cam pagna com ponevasi di 25 pezzi collocati lungo le cortine pronti a mu tar posizione a seconda delle evenienze. Oltre di ciò i Bnlga.ri disponev,mo di 5 obici postati contro gli accessi della città, cioè contro le strade d i Bielogradcich, di Adljè e d i Briegovo, in pos izioÌ1i -opportunamente preparate. L'angustia delle strade di Viddino e la loro tortuosità, -0ltre al cattivo stato delle case rendevano, malagevoli la comunicazioni fra ì due ·settori della difesa. Nondimeno fu distesa una comunicazione telegrafica per tutto il vallo della fortezza, con tre stazioni, dE\lle quali la. prima fu stabilita pr esso la riserva generale là dove il capitano Uzunov aveva fissata la sua residenza. Ali' infuori di queste stazioni telegrafi.che fu rono collocati in ogni bastione dei posti di corrispondenza, composti ca.danno -d i quattro ordinanze a cavallo, per il servizio delle comunicazioni in caso di rottnra o di impedimento della linea telegrafica. A vanti al ridotto d i Baba-Vida ed ai bastioni N. 1, 4, 5, 6 · ed all'opera di B ielogradcich fnrouo disposte · ,d elle fogate petriere. Per cadaun bastione Ye1mero organizzati drappelli di zappatori del genio e addestr_a ti a lanciare
1885
293 sul nemico, a mò di bombarde, delle cartucce di dinamite· altri _drappelli vennero istrutti nell'immetter l'acqua del Topotovizza no' serbatoì all'uopo preparati, per estinguer incendì, col soccorso di apposite squadre di cittadini. Col ripiegare dei distaccam~uti di frontiera sotto la fortezza, dopo le giornate cli Adljè, di B riegovo e di Bielogradcicb, la guarnigione di Viddino si accrebbe di tre compaanie cli riserva (600 uomini) e di altrettanti volontari · vale a°dire di circa 1200 combattenti (1) . J~' bensì vero che il' 17 novembre una_ compagnia di riserva fo spedita in soc.corso del pr:.esidio di Bielogradcich, oltre una com pagni a di volontari studenti che pre:;e imbarco per Lom Palanca, sopra. un battello a vapore che batteva bandiera austro ungarica, e che il 23 an~ora un'altra compagnia di riserva discese il Danubio per rngrossare la colonna volante Todor ov raccolta.si medesimamente in Lom Palanca, nondimeno se si considÒrano nel m.'.,vero dei difensori della fortezza anche i nuclei dell'opol·cenie ritrattisi dalla, frontiera, questi si possono l'itenere accresciuti di tanto da ritenerli pari a 5100 combattenti; e cioè 2200 di riserva, 800 vol ontarì, 2100 clell'opolcen:ie. SULLA GUERRA SERB0 - BULGA RA ::-,Er.
)
Il 23 i Serbi aveano collocato il corpo a.ssediante nell'ord ino ehe segue : Fianco sinist1·0. - Comandante tenente colonnello Dinic'. Due battaglion i e mezzo distesi sulla linea di Cherim Dea Ca.petauovzi, lnovo, Smordan e Ra.janovzi. Dietro Iuovo pre:; posizione un mezzo battaglione, d ietro Srnordau e sulla sinistra del villaggio due altri baUttglioui ; una compagnia fu concessa d i scorta alrar tiglieria ed un altra disposta d ietro al vi) laggio di Niegovfmzi. In totale, a settentrione del la fortezza: erano collocati cinque battaglioni e mezzo di fan teria i qua li còprivauo quaLtro batterie di a'lsed io dispost.e nell'ordine che segue: (2)
• {·l) Prol'enncro d;i l di,tacc,nnento d i t'll'ic.,01•0 rll•e co mpagni e r.li ri;erva e, trcce11to volontari; da <rucllo ,li AdlJé un;, cornµagnia di ri., crra e quattrocento votonlarì. (2) Vedi Tnvol;, N. li. - Operar. Ion i pt•r rinvestimento ed ns,erlio rii Viddino 20·29uo vemt; re l88;;. '
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SULLA GUERHA SERllO -llULGARA NE[,
CONSIDBRAZIO NI
N 1). A sud cli Smordan, daccanto al monumento dei 'Roméni; 2 ca~uoni da 12 centimetri a retrocarica e 2 mortai · él.i eguale calibro. N. 2). Fra Smordan ed Inovo due mortai da cen timetri 12. N . 3). A sud del villaggio di Oapetanovzi 2 mortai da cent imetri 12. N. 4J. Fra Oapetanovzi e Cherim-Beg, 4 cannoni da centimetri 12, e 4 mortai di egual calibro, a retrocarìca. Il pa,rco di artiglieria trovò posto dietro a, Smordan non appena fu allestita la batteria N. 4, a sera del 23 novembre. Adunqne, in totale, i Serbi avevano sul fianco sinistro il 13° r eggimento fanteria del 2• Bando - 1850 uomini - il 9° reggimento del 2° Bando - 2200 uomi11i - 4 batterie cfa fortezza ~cl il parco. In tutto circa 5000 uomini. Queste posizioni corrispondevano, presso a poco, a quelle delle antiche ridotte turche, collegate da, trincare e da fossi da t iratori, che fo ro no conquistate il 24fgennaio 1878 dalla seconda divisione roména condotta dal g enerale Oerchez. E fra Smor.dan ed Inovo i. Turchi avevano opposta la più fiera resistenza, abbanclo1~ando snlle linee quattrocento morti, un nn· me.ro. più. grande d i feriti e (1nasi treeento prigionieri (1). Centro. - Oonianclaute tenente colonnello Diuchnic'. Il r eggimento m isto presso hi Caser'ma di Viclclin o, fra i. Y·illagg i di Raj anovzi e di Rubzi, Ì il una posizione all'uopo preparat,a dietro il corso del 'l1 opolovizza .e dei canali che vi si immettono ccl afforzata dalla 2' batteria cht campagna a cavaliere d'ella strada da Mnsulrn ane, San Pietro, e Zar P etrovo (Dolin 'l'u,rcin). Il 13° reggimento del 1° B~mclo occupò una posizione presso T atargich e la strada di Adljè, coperta sulla fron te dal rio di B iehtradit. (Bielaradsca) e dalle paludi adiacenti. Una b uona linea di avamposti collegava le posizioni di Tatargich, da una parte, con la sinistra serba non lungi dal villaggio di R ubz: (t ) Secondo il VbGil resrn (Gli esercili r9me11i
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te dall'altra con la clestrn sulle colline di Bucovez. (1) In :tutto sul .centro della linea di investimento i Serbi disponevano di 3600 uomini. Ji'iani;o clest1·0. - Il 1• e 2° battaglione del 3° reggimento .con la 4" mezza batteria a sud di Tatargich ; un battag lione dello stesso reggimento sulle colline d( N azir Machalì ( Gur·COVO) col còmpito di osser vare il ponte di Ciuban ( Cìubanilfosi) sulla strada cli Vidbol. Una sezione di due pezzi fu ·impostata presso la riva del Da.nubi.o, al margine degli acquitrini, allo scopo di infilare lo specchio d'acqna fino agli ap ,prod i sotto la fortezza; ma era còmpito difficile a caus_a della .larghezza del fiume e degli isolotti che intercetta.no la vista. Perciò i legni dell a flottiglia bùlgara potevano liberamente continuare la loro navigazione, senza tema d i molestie .da parte della sezione di artiglieria serba troppo insuf:ficente .al còmpito che le era stato proposto, ed ancorare presso l'i. sola Mare dove erano dne scali protetti ciascuno con due pezzi a tiro rapido ; talmelite che in questo stesso giorno, .23 novembre, il yacht Alessanclro I sbai·cò a Loro Pa.lanca · .alquanti drapp<"lli del battaglione di Burgas, ed il dì seguen te .pot.erono sbarnare sotto Vidd ino circa ottocento mila dei tre milioni d i cartucce Berdan ordinate in R ussia al p rincipio -della guerra (2). ' Alla sorveglia,nza della riva destra del Danubio, fra Vidbol ,ed Akciar, il generale Lescianin destinò il 2° battaglione del .3° reggimento d el l" Bando (capitano Berchic'). ,In totale, le for ze :-;erbe sul fianco destro ascesero _dunque a 1700 uomini. Come riserva generale, d ietro il vilhLggio di Tatargich e ·sulla strada di Adljè, fo collocato 1'8° reggimento del 2° Bando di 1500 uomini. Riepilogando, il corpo d'assedio serbo contava 11,300 ba · ·f onette, 400 sciabole, 12, cannoni da campagna, 18 cannoni -da fortezzft ; cioè u u effettivo molto simile a quello che in
nell<i fìUC·tra ,del 1S77-i8) i Turchi
dbJ)o ncva no sulla linea Smorrl,w-l nol'u òi d 11 emi la uom ini, co 11 la rispettiva artiglieria, ,ecl i no111,,ni l'a ttaccaron o con circa quattromi la.
Presso lo vecch ie forti ficazion i di Vlasca tallia. ' (2) Circa duecentomila giunsero ii Lom Pala nca e due milioni rim asero a Bahovo.
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SULLA GUERRA SBRBO· BO LOARA NEL
CONSIDERAZIONI
analoga situazione di gnerra fu impiegato dai Roméni controi Turchi (1). Da parte dei Bulgar-i n ulla di notevole fu compiuto in q-µ esto giorno all'infuori delle quotidiane esplorazioni; un gruppo d i gendarmi a cavallo avanzò fin sotto all8 batterie di Smorèlau e di Inovo e di esse rilevò particolarmente la posizione e l'armamento. Le artiglierie dei bastioni N. 1, 2 e 3 aprirono uu fuoco lento contro le posizion i avanzate dei Serbi, ma non dur ò a lungo perchè il n.emico non rispondeva. Intanto, alle prime novelle della giornata di S livnizza, altre ne .e rano successe non più favorevoli alle armi del Re Milano. I Serbi ritiravansi sol;to P irot allo scopo di riformare l'ar-· mata Nissava, all'ind ietro, mercè l'appoggio di n uove riserve levate sul paese, epperciò i circoli di Valj evo, di Sabasc, di Belg rado, di Cazach, di Oraguievaz, cli Ouprjia e di Uscice· allestivano nuovi battaglioni da spedire alla frontiera. Il colonnello 1'o,palovic' era in questo tempo investito del comando supremo dell'armata Nissava, il tenente ('.Olonrrello Coca lvlilova.novic' delle funzion i d i capo di stato maggiore· generale (2 ), ed in questi frr,,ngenti speranze e t imori grandegg iavano sul conto del corpo del Timoe, condotto dal generale · Lescianin. Nè s'ignorava la disagiata situazione della colonna. Putnich, ornai isoh1ta attorno · al passo di Cadi Bogaz, e· sembrava urgente di trarnela mercè qualche azione risoluta. e decisa. S ulla sera del 23 il generale Lesciauin volle assicu~:arsi delle·,' comunicazioni della piazza anche dalla parte di Scef', e vi spedì un battaglione del 13" reggimento del 1° Bando toltodal centro dei Serbi; g li · stati mag.giori della d ivisione del 'l'imoc e del corpo da Timoc si fusero in uno, allo scopo di ottenere unità dì comando, prontezza e concordia d i sforzi_ (il Sulla destra del Oanubio il numero òei comtlattcn Li del corpo di investimen to romeno ascendev;1, il 23 gennaio -t8i8, a 15,435 baionet_tc, 2H9 uom ini di cavalleria con 84 cannoni. (~J E UG B!il-, 8A1UJAR1cu - La guerra. serbo biilgm:a nel ~885. - Le operazioni nei Codscia-Ba/c(l!,;,-Tni - Vrc,pt?re - Stivniz.za - Piro't. - Tprino, Casanorn rn96, pag. i96 ..
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Nella disposizione general,e delle truppe attorno alla piazza ~i Viddino, i Serbi si dimostrarono ligi a l principio. della ripartizione 'ineguale delle forze sopra la linea d'investimento ; epperciò radnnarouo b maggioranza deì loro battagl ioni so- · vra- i suoi punti di appoggio decisivi. ln questo concetto · servirono da determinanti la ragione storica e la topografica . e le voci corse, e largamente cli ffus ~ per via dei p1:igioi:iieri bùlgari, che il capitano U zunov cercasse di r ompere la linea d'assedio per il nord della piazza. Poteva mettere in prev~u- · zione i Serbi la prova dei Roméni, che in u na sola giornata di gloriosa e sanguinosa mischia, tra il 24 ed il 25 gennaio 1878, . r iuscirono ad annichilire la resistenza dei Tnrchi fra Smordau ed Inovo, ma dall'al~ro canto poteva r enderli fiducios i la potenza delle !oro artLglierie, avvicinate a tiro efficace contro la piazza. Infatti i Turchi di fronte a quella stessa linea che i Serbi guarniva.no, stimandosi troppo serrati ed oppressi, avevano abba.ndonato qualunque concetto tli offensiva dura nte i nove giorni de1l'assedio, fi ncgè la, pi~~zza non s'arrese conscia dell'inanità dei suoi sfo1:zi. J~pperciò a ben guarnire la linea fra S,1nordau ed I novo fn intesa tutta quanta l'attenzione dei Serbi; nullameno le r estanti parti del f ronte furon o sufficentemente d ifese e gli altri punti di appoggio, quali Tatargich e la Caserma di Vidclino, d ivisi in settori ed assegnati ad unità costituite. • Così i Serbi mirarono alla formazione d i un eccellente · cent ro di potenza e l'ebbero, non ostante i loro indugi e le traversie c ui andarono soggette le tre colonne destinate al. l'f1ssedio della fortezza; ciò che dimostra che di qualche bontà non era a'fatt,o privo il diseg:uo dei Serbi nel teatro di oper9:,zione settentrion~le . . :Più esitanti parver o invece i Bulgari, che n ulla tentarono · di decisiYo, fra il 20 ed il 23 novembre, allo scopo di im- . pedire che l' invest1meuto della piazza diventasse assedio. La prinu preoccupazione del difensor e deve essere quella di conoscere la direzione dei principali sforzi dell'avversario .. Ora i Bulgari potevano, prima del 20; occupare solidamente la linea cli Smordan-Inovo, come feC"ero i Turchi nel gen- · naio 187S, o contrasta.re dtl. quella parte con ripetute sortite-
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C0NS1f>ERAZI0 NI
J a costruzione delle batterie d i assed io"ivi colfocate dai Ser bi. Essi pref;rirono invece portare la loro attenzione verso il centro ed il fianco destro della linea nen;ica, per assicurare le comunicazioni :fl.u viali, i socoorsi pr ovenienti da Lom Palanca e daHe nltre parti del Principato, ed infine la strada del Passo di San Nicola, verso la vallata della. Nissava. E .così facendo s'appresero piuttosto ad una difensiva passiva, che è incapace di pfocurare al difensore dei posit i vi vantaggi.
VIII. Combattim·ento del 24 novembre 1885. Il ~-1 mattino, mentre il tenente colonnello Dinic· eseguiva d elle dimo,,trazioni sulla sinistra, il generale Lescianìn radunò le sue forze in Biela Rada, allo scopo di ricacciare i .posti avanzati dei B ulgari dentro la fortezza. La città di Vidd ino, come si disse, è a ttorniata da un vallo bastionato dell o sviluppo d i novo -a d ieci chilometri e provvisto di un fosso acqueo largo e profondo. Una sola porta mette capo alla città da me7.zogiorno ( Poda cl i Hielog1·urlcich), due da occidente ( Bastioni N. .4 e !3) ed una da setten trione ( Bastione N. :1). La pianura e praticabile nelle adiacenze della strnda che viene da Bielogradciclr, e più. spe· .cialmeute nel triangolo Vidbol-Bucovez-'r atargich, è invece Paludosa e ricca di acq ui trini sui fianchi della carreo·o-iabile oo . da A.dljè. Senza eccezione invece la pianura è agevole e spac· ciata dalla parte nord d~lla fortezza., cosparsa di numerosi a ppigli tattici quali i lwnuli ed i monticelli cho avanzano il piede in pendio dolciss imo fi no a due o tre chilometri dallo spalto di Vidclino, ed intersecata dal corso del Topolovizza che ha le r ive molli e ca,·alcate da deboli ponticelli . Quivi i B nlg,i.ri avevano collocata la loro linea di avamposti, in un dedalo cli p iccole eminenze, o a ppiattata dietro _a,i ru.J eri delle vecch ie fortificaz ioni di Viddino che attesti-mo passati assedi ed antiche memorie guerriere.
SU LLA GUERRA SERBO- BULGARA NEL 1885
La cinta oceiden tale, conosciuta anche sotto il nome di linea di Osman Ghazi, era la pi1\ forte e munita. I fossi a. cagioM della piena del Danubio, rigurgitavano di acque ed i B ulgJ.r i da questa parte avevano spinta oltre un·avanlinea fino alle lunette di Novosclzi e d i T atargich, che furono oc· cupati dalla 4' compagnia dol battaglione di riserva del Danubio e da una compagnia di ~olontari. S ulla fronte del bastione N. 5, nel villaggio di A lì Beg, fu collocata una par te della cavalleria con due cannoni da campagna. A queste forze dei Bulg,tri era.no opposti 11 battaglioni, 1 squadrone e 10 pa7.7.i; vale a. dire circa 6000 combattenti. Erano le 8 del mattino, qnando il fnoco dell'artiglieria b ùlga.ra principiò violento dai basti oni N. 1 P- 2 contro le linee di Smord1,1,n e di lnovo: rispose subito l"arf;iglieria. s~rba ed il generale Lesciauin impar tì rordine d · infilare quel tra!ito di fronte bas tj.ornito del nemico alla batteria di Oapetanovzi, che sembrava in buona postura per compiere quelratto . Poscia il comandante in capo del corpo del Timoc fece r itorno alla Case1·illa cli ricltlino e diede ordine al regg imento misto di prendere le armi (l i e di eseguire nn a,t tacco contro il centro dei Bnlga1,:. In breve cominciò il fuoco dei Serbi, d,1pprima sulla fronte del Yillaggio di Ra.i anovzi e poscia si ,propagò rapido per rtnbzi fino a Novoselzi e 'ratarg ich. Itispondeva la centur ia a. cavallo d i Strascemirov, appiedata e ben schermita dagli ostacoli del terreno • e presto s'aggiunse anche il f'uoco dolle lunette di NoYosel7.i e di T ata1·gich, cogliendo in Jianco la co lonna dol 3• r eggi· mento fanteria del l'' Bando. Perciò, avutone il permesso dal ge·uerale Lescianin, il comandante di quest'ultimo reggimento mosse alrattacco delle due lunette bùlgare mentre il reggime·nto misto seg uitava a moschettaro coadiuvato da una sezione di d ue pezzi della 2"' batteria da cam pagna. I ntorno alle 11 il combattimento a,eva trascinato sulla -linea di fuoco anche il 13' reggimento del 1° Bando quando (ll Era com11osto di L·e ball,1l!liooi cccolluatene due comp;og11ie eh~ mante1•cvano è Rubzi.
·il collcgam~nto fra Rnjan ol'zi
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CONS1DERAZ10N1
ritenendosi omai abbastanza appoggiato, dalle schiexe retrostant i il 3" si slanciò all'assalto delle hu1ett"e di Novoselzi e di 'l'atargjch. Il 1° battaglione attaccò là prima delle men- . zionate opere da est, il 2° ed il 3• si volse contro Tatargich avvolgendo da ambo i fianchi le posizioni dei volontari; la 4• batteria da campagna impostata in un vecchio fortilizio. dei Rornéni dapprima, e sopra un'altura rocciosa dietro il viHaggio di Tatargich d i poi, sostenne Fassalto della. fanteria. serba. Nel medesimo teni.po il 13° reggimento attaccò il villaggio di N ovoselzi ed nn battaglione del reggimento misto prese a mosch.ettare i posti bùlgari tra A.lì .Beg, R)1bzi ed i molini di Inovo. Nove battaglioni dei Serbi si erano a questo punto impegnati sopra una d'ist!3sa di quasi cinque chilometri, appoggiati da due batter ie ~a campagna. 'l'uttavia il ca.nnoneggiamento non ebbe grande effetto, poichè i projettili dei Serbi cadevano a qualche distarnza ~lalla cinta; ma più efficace riuscì in vece il fuoco .della foci, leria il qua:lcl alla fine costrinse i Bulgari, intorno al tocco, acl abbandonare le lunette di Novosebi. e dì Tatargich ed a ripiegare dentro la cinta di Viddino. Al tempo di qnesti combattimenti anche ii fianco sinistro dei Serbi aveva impegnato una parte dei suoi battaglioni allo scopo di concorrere al buon esito dell'azione contro il centro. I Serbi avanzarono fino a 1500 metri dalla cortina fra il 1° ed il 2° bastione, e quivi cominciarono a costrurre uno spalleggiamento per fanteria ,c he facilmente e maestre- . volmente condussero a: termine sottey il fuoco dell'artiglieria nemica. Questo fuoco appariva disordinato e poco efficace dapprima, ed anelò poscia man mano rettificandosi e migliorandoin pr ecisione, ma il nemico aveva a quell'ora. già costrutto il. primo approccio con grande yantaggio della sua, marcia in avanti. Al tocco, mentre i Serbi entravano a bandiere spiegate nei villaggi di Tatargich, di Novoselzi e di Alì Beg, sul fi anco dello spalleggitu:nento, un battaglione della colonna del 'l'imoc eseguì uno sbalzo innanzi contro la fortezza, ac- crescendo la fede e l'entusiasmo fra le linee degli attaccanti..
SULLA GOERRA SERBO-llULGAltA NEL <;
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Intanto sulla fronte di 'l'atargich e Novoselzi il 3° e 13° reggim; nto, dopo una breve sosta, avevano ripreso la marcià ,contro il bastione N. 7 e la p,orta nominata di AdsC'ibiscCap·it, sostenuti dalh1 2" batteria da campagna e da una sezione della 4•, che troppo bersagliata dell'artiglieria nemica ·era costretta a mutare d i frequente la posizione. La linea combattente venne ancora rinforzata con il 1° batt aglione del 13° reggimento del 2° Bando, talchè il contatto fu pr<~sto stabilito. Era il tocco. L'attacco .dei Serbi procedeva lento e cir,cospetto, ma sicuro, o ad ogni sb1.1lzo si trattenevano lunga pezza nella posizione che avevano conquistat:1 rassettandola ,come procedessero ad un attacco sistematico di parallelle e .di approcci. Dopo una mezz'ora di sosta essi compivano un ·. ·nuovo sbalzo e la truppa si lev~va unanime e ratta da quelle :trincee improvvisate grazie il soccorso della -vanghetta Linnemann; le catene incessantemente si rinforzavano ad ogni sbalzo con sostegni tratti dalle linee retrostanti o dalle ri,serve e le truppe fresche trascinavano con impeto irresisti·b ile la linea attaccante, che man mano ingrossava, come siepe umana folta e profonda. .-,I ntorno alle 2 pomeridiane, minac.ciati d~ fronte e da fianco i Bulga.ri correano serio pericolo di essere staccati dalla ,fortezza; nondimeno il loro fuoco ,continuava fitto e disperato, specie dalla lunetta di Novo:Selzi. Mancava loro l'aiuto delle riserve, e manca·va quelT impulso irresistibile che traiscina le truppe provate dal fuoco .allorquando sanno che dietro ad esse veglia il soccorso dei compagni per raccoglierle e restituirle alla pugna. Così f~ .che alle 4 del pomeriggio la f compagnia di riserva e 1 volontari del tenente Gospodinov rellentarono il fuoco e la resistenza:· senza indugio il 3° .ed il. 13° reggimento, rin,c alzati dal r eggimento misto, montarono all'assalto delle 1unette bùlgare di N ovÒselzi e di Tatargich e .le occuparono respingendo i nemici contro le cortine ed i bastioni N. 5, 6 e 7. Là notte e la nebbia posero termine il combattimento e tolsero ai.Serbi di spingere l'assalto sin contro gli spalti della
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COl'ISI DE RAZ JONJ
fortezza e di irrompere nella città; d'altronde anche i Serbi provavano J ifeUo di riserve ecl tl fuoco delle Ìoro artiglierie non aveva a sufficenza preparèito l'assalto per credere utile· di teutarlo con il semplice fooco della fanteria. Perciò i Serbi guardarono le posi;àoni che avev\no occupato e la 2" batteri.t da campagna si spinse avanti. sulla sinistra della stmda di Adljè, fino ad 800 metri dal bastione N. 4 .. A sera il generale Les0ianin impartì l'ord.ine all' intera. linea dei Serbi d i t rincerarsi e di rinforzare man mano il profilo delle opere che avrebbero costrutte, affine di impedire ogni eventuale sortita della guarnigione a;;sediata ; si colmarono anche le deficenze d i cartucce e dì vittovaglie e· si prescrissero delle istruzioni allo scopo di ovviare l'effetto. delle sorprese. L'8° reggimento del 2° Bando, tratto dalla r iserva generale, occupò la lunetta di Novoselzi, la 2" e la 4• batteria da campagna., ad intervalli, incominciarorro il fnoco sulla citth, a ·salve di sezione, allo scopo di intimorire la cittadinanza. · Presso la colonna di sinistra (Dinic') due cannoni da J.2 centimetr i tratti dalla batteria. N. 2 (Smordan) passarono ~1, rinforzare quella N. 5, presso il villaggio di N ovoselzi, a circa 1300 metri dalla cinta fortificata. d i Viddino ed in cambio la. batteria di Smordan si ebbe due cannoni Crupp, da centi-· métri 15 lunghi, vennti da Ola.dovo con la l" compagnia da for tezza. Queste due ultime bocche da fuoco furono allogate nella batteria N. 3 (Capetanovzi) la quale aveva cednte le sue alla batteria N. 4, intorno Cherim- Beg. Le perdite dei Bulgari nella giornàta del 24 novembreascesero a 2 ufficiali ferit i (1) a 4 morti ed a 4 feriti d i truppa: in tutto 30 uomini messi fuori di combattimento. L e perdite dei Serbi · toccarono i 150 uomini fra morti e feriti. Secondo le accurate statistiche pubblicate da questi ultimi, furono sparati dagli attaccanti 140,000 cartucce e 700 cartocci; cioè a dire 14 colpi per cadaun armato di fucile, in media, e 25·pe1+ (l) l tenenti Petrov cd il sottotenen te Gospodinov seçoudo il Oenderev. Op. cit., pflg. 453 .
SULLA GUEHR.t). sr,:rrno-BULOARA NE L
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la colonna del centro e del fianco destro, e 60 col pi per ogni ·· , pezzo. Nel corso della notte il fuoco continuò fitto da eutrnmbe le parti : trenta cannoni dei Bulg{iri risponde,·ano alle batterie · dei Serbi, e con maggiore -violenza dal 5° e dal 6° bastione . là dove erano i pezzi Orupp, i. mortai ed i cannon i a tiro rapido. Caddero proiettili nel mezzo della città e la popolazione ne ricevette impressione immediata e profonda. Il tentativo di sorprendere la piazza di Viddino. mercè un attacco d i viva forza, era adnnque fallito. Dopo un tenace combattimento, palmo a palmo, allo schermo delle vecchie opere di V iddino, antico V<~stigio del dominio dei suoi ve.zir , i B ulgàri aveano dovuto bensì ripieg,ir e dentro la cinta delle mura urbane ma i Serbi non ebbero nè iuodo nè animo di inseguirli con quello stesso àccanime11to che l i a,veva sorretti nella pugna durante la giornata. __: La fronte estesa., il terreno accidentato, la nebbia, la mancanza di truppe fresche a rincalzo t olsero agli assalitori di compiere l'opera. ·- Debole fu la dimostrazione sul fianco da parte della colonna Dinic', e per nulla valse a distrarre le forze del nemico da quella parte del fronte, a vanta.ggio degli attaccanti che movevano da Biela Rada. - D'altronde, ben cqnsiderando i due settori che er ano separati da una ' troppo larga distesa di territorio nella massima parte impraticabile e da. un considerevole ostacolo quale il corso del fiume 'fopolovi2za, si può presu mere che i successi o le intraprese di un fronte non aves::iero potuto in alcnn modogiovare e ripercuotersi su ll'altro. I R oméui, nel 1.878, ritennero anzi che le sorti del tratto di fronte compreso frn 'l\itargich e Novoselzi dovessero dipendere dall'esito di un fortunato c0mbattimento fra Smordau_ e Inovo, epperciò a quello fecero giustamente preceder~ questo nell'ordine del tempo. « P er at.t accare Novoselo o Novoselzi, punto p1u prossimo « alla fortezza di Viddino e contro il quale non si . poteva « avanzare che sulla strada Aclljè-Vidd in o, essendo il terreno
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CON SIDERAZIONJ
« paludoso, le nostre truppe dovevano in,couseguen za i mpos« sessarsi prima delle fortitlcaz ioui di S mordan-Inovo . » Così si esprime il colonnello Vàcàrescu nella sua rela. zione sulla campagna del 1877-78 (1). E poichè i Serbi già occupavano la detta linea fort ificata, d_a quella parte essi doveva,no .far procedere l'attacco principa1:e con il soccorso delle batt~rie d'assedio e· d.a campagna, ed · il secondario cl.alla linea Rubzi-Novoselzi, preçiisamente ~me il 24 geimaio 1878 ebbe l'.incarico di far e 1'8° reggimento d i fanteria roména, che avanzò sui fronti della diga della strada d i Novoselzi, mentre il generale Cerchez penetrava con il g rosso della d ivisione nelle ridotte <li Smordan e di Inov.o. E più ancora,· nel ricordare questi esèmpi del passato, si pone in evidenza l'errore dei Bulgàri derivato dal volontario abbandono della linea a nord-ovest della fortezza. Da parl;e dei Serbi, fallito i l tentativo dell'attacco di .yiva forza, non rimaneva altro che l'assedio~regolare della piazza, e vi si acc1nsero durante la stessa notte del 25 novembr e. (l) Luptule Romanilor 'in r esbelut à in 1877-7_8 . Pag. 5~3 -5H..
..(eontin·ua) . EUGENIO BARilARIOH Tene,He 7 3° fa1iteria .
..
,. Tav. II. 305.
OPERA.ZIONI PER L'INVESTIMENTO ED ASSEDIODI VIDDINO 20 - 29 Novembre 1885 Sca.la à i
i: 12/J,OOO
GLI SBARCHr DI CORPI O'OPERAZlONE SOPRA
COSTE
· Conl.i mu,izimie. -
N EMICHE
Vedi dispensa J/
Lò sbarco delle for~e inglesi, sotto gli ordini del generale Arnherst all'isola di Capo Breton ('8 giugno 1758. · La eostante espansione della Francia nell'Amei-ica settentrionale, rese evidente dal 1755· che presto sarebbe scoppiata coll'Inghilterra una lott~t ad ol~ranza pel predominio su quel . continente. I-Il 'ministro Pitt non disanimato dai precedenti insuccessi decise nel 1758 di condnrre le operazioni militari con molta . ma;ggior energia. Il suo progetto pella. campagna del 1758 aveva tre obbiettivi, tra i quali uno solo ci concE>rne: cioè fare per l' Inghilterra çlell'isola di Capo Breton ciò che allora era il porto · di Louisburg per la Francia e al tempo istesso avere la chiave del fiume San Lorenzo. Dovendo questa nuova impresa abbracciare una spedizione combinata navale e t errestr e, e non essendo· questo genere di · imprese mai .r{uscite appieno, la scelta di buoni comandanti · era di importanza capi ale. Nessuno de.gli ufficiali generali presenti in Inghilterra fu creduto adatto; perciò, senza . riguardi all'anzianità fu dato il comando della spedizione al colonnello Amherst segualatosi in Germania, il qua.le fu perciò richiamato in patria e promosso. Il corpo di spedizione si compose dì 14 reggimenti e di una flotta cli. circa 40 navi da guerra,. oltre i trasporti, ed 20 -
A~l\'0 Xl.lii.
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GLI SBAllCIII 01 CO!H'l U 0P!.sRAZL0Nli:
il giugno 1758 era in vista di Louisburg e si ancorava nella baia di Gabarouse. Nella stessa sera, nonostante il mare g rosso, la spiaggia vonn"l riconosciuta dal generale e dal suo brigadiere in una hiucia e all'alba dell'indomani si concretar ono le disposizioni per .lo sbarco. Ma ciò non doveva avvenire; g iorno per g iorno tempeste e nebbie vi s i opponevano. Più voltt:1 le truppe imbarcate :lrnlle lancie dovettero tornarsene a bordo, e nel frattempo i F ranceqÌ rin forzavano le loro posizioni con tutti i mezzi disponi• ili. Louisburg porto ben riparato, og g i poco frequentato, ma a:llora imppr tante, accoglieva la flot ta francese sotto la protezione dei for ti di cui era provvisto tanto dal lato di terra quanto fronte a mar e. 'rutti i punti su cui erano possibili sbarchi , per parecchie miglia dalla città, erano stati preparati a d ifesa con terrapieni; abbiittute e batterie. A mezzan otte del 7-8 g iugno calmatosi il mare, le truppe scese.ro nelle lancie e sull'albeggiare . i cannoni della fl otta aprirono il fu oco per proteggere lo sbar co; p oi le lancie divise in tre g ruppi si. avviarono ai tre punti dE1signati. Cinqne battaglioni· verso Est,, fingendo di voler sbarcare a '\Vhite Point, Louisburg : sei battaglioni direttamente verso F reshwater Co,·e, fi ngendo di voler sbarcare colà ; ma entrambi i gruppi si proponevano di divergere l'attenzione dall'attacco effettivo che dovea esser fatto sulla sinistra, da un repar to d i truppe scelte della for za di 4 battaglioni circa. Questo reparto fn ricevuto da un fuoco vivace di batterie e di moschetteria nascoste dietro ,abbattute, mentre i grossi marosi sbattevano le lancie contro gli scogli sfasciandole ed affondandone parecchie con numerose perdite di uomini. _ Nonostante la critica situazione nessun pensò a retrocedere; i battaglioni, guadagnando alla meglio la riva è riordinandovisi assalirono vigorosamente alla baionetta i posti nemici. Il r esto della brigata voltando allora di bordo venne a sbarcare nel medesimo posto ov'erano sbarcati i primi, e · là accorsero pure i rinforzi della flotta. I francesi battuti si ritirarono in città, lasciando che gli invasori si stabilissero
SO l•RA COS'!'" Nl-:M!Ctrn
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colnodamonte sulla spiaggia. La città fn poi assediata o qnindi presa (B).
Commenti. -- S iamo nnovamonte debitori a l "V\Tolf (il <prnlo comanda.va in (J nesf oucasione i.~ hrigata che effet.t,nù il primo
(B) Crediamo ntile accennare nn fo,1;t,o snccesso duran l;e l'l\SRedio di Lonisburg. :Nella città st~vano chiusi 4000 nomini di trnppe regolari e molto tn1ppe d i marina sotto il comando del cavaliere ai Dri:icour, i I quale :wova tentato tutto il possibile per impedire agli inglesi di s lmrcaro o di porro n:;sedio a.Un. for tezza. · I suoi sforzi ri uscirono vani ed in pochi g iorni la piazza fu cosi ben bldccata sia dal lato di terra che da quello del mare, che non poteva Rperare soccon;i da nessuna parte. Là ci t tà, non prevedendosi l'assed io, ei'a i11::mi1iciontome1d,e pro,·vista di v i\'el'i , anzi attendeva proSHimo l'anivo di nn i111 por ta11te C'onvoglio èlrdla l!'rancia. Da poco tempo gli inglesi a,01•ano accerchiata. .Louisbnrg quando avpnnto ò annunciato Pan·icinarsi del conYoglio ta,nto atteso dai fra11cesi. Esso com;l;:wa di tredici navi onerarie scortate da alc1mi legn i chi. guer ra . l i comauda.nte sapnto che Louisburg ò strettamente bloccata., deciso di fare un t.entativo per penetrare nel porto sperando di riuscirvi coll'aiuto della flotta francese che stuva r inchiusa nel porto stesso. 1\fa g li i11p:lesi vegli arnno e 0011 s:.ggie cli:;posizioni l'icscimno a. fr ustrare completame1lto le sporam\e del n emico. Essi avevano di".isa l;:i, lor? flotta, superiore a q nelhi dei francesi, in due squadre, e mentre l'una sotto il comando del Boscawen continuava a tener bloccato il porto in modo che i bastime nt i france::;i .non potessero uscirne, l'altra comand ata dal Cavaliere Ardi to c compo:;tn. di 8 vascelli di linea, ed nn n fregata, bordeggiava il largo por proteggere le navi occupa.te nel blocco. Contro questa seconda squadra venne ad urtare la spedizione fran cei-e e la lmttnglia cho ne successe fa cosi ben guidata dagli inglesi che tutte lo na \'i onerarie cd nna fregata rinrn:;ero in loro potere. Svaniva co::11. .l 'nltiurn, speran11.a per Louìsburg di a.v.ero :'!occorsi dall'esterno c la sua caçlnta di ven iYn in evitabile a breve scadenza. Xello ste,;so anno i11 oui si attnò <w. parte degli ing lesi le fe lice . spedizione cli Louù,btng, essi tentarf 110 altre operazioni snlle coste della F ra11cit1. che ci pare oppor tu no di accenna re brevemente perch é maggi.or111en te con:l·orm.i.no le conclusio11i fin.al i cl.el l' Elrns lie. Nel 17,18 l'Jng hiH,erra prese nna, parte pi 1ì attiva c lic mai a ll a. g nerra che p:i/1. da quMi quattro anni desolava l'Enropn. centrale cd il nord dell'America.
SOPRA COSTE NE MICH E
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GLI SBARCHI DI CORPI ·
n' OPE RAZIO NE
sbarco) di un commento di grande valore, perchè fatto solo poche sittimane dopo l'impresa. In una lettera privata egli scrive : « In generale può dirsi che abbiamo intrapreso un temerario e mal consigliato tent ativo d i sbarco, il quale pel'Ò riuscì per una fortuna in~perata.
Un g ran piano di gnerl':. si ora stabilito a Londra col fermo prop'Jsito di spingére ovunque a fondo lo operazioni. Nell'America, sostituito nel' comando supremo al conte di L ondonn il generale a, Abercombie, si intendeva di dare un colpo decisivo alla potenza francese. Diciasetto mila uomini. rad nnati nell'Albania, dovevano muovere all'attacco di For Cavillon e di Crown Point, mentre altri GOOO 110mini tratti dalla Pensilvania, dalla Virginia e dal ì\fariland dovevano operare sul fìmne Ohio intra.prnndendo l'assedio del forte du Qnesne. , In pari tempo altre flot te erano destinate ad agire contro la Guadalnpa, la ì\fartinic:i, al Senegal (o\·e si invfrwano rinforzi por assicm:are la conqnista d.el fo;:te Lnigi) e sulle co;;te di Ooromandel. Ma piit di tutto si faceva calcolo per vi11cere la potenza francese o per creare un'utile diversione alle truppe operanti nell'Eur opa centrale sopra una grande spedizione sulle coste francesi. spedizione che da molto tempo si preparaYa alacremente, tenendone segreto lo scopo. · Noi ci occuperemo soltaLito·di questa che interessa l'indole del nostro lavoro. . . La spedizione :weva la forza di 115 velo ed imbarcava circa 10,000 t1.omi11i con 60 cannoni . L a flot,tu fn d ivisa in due squadro, l'una sotto gli ordini dell',immiraglio Howe, l'altrn al conrn,ndo dell'ammiraglio Auson. Le truppe di sbarco dipendevano dal Dnca cli l\fo rl bouroug. Si dovevano eseguire degli sbarchi sulle coste della Brotta.gM o della Normandia,, incendiando JJer ogni dove i baRti menti fran cesi che si fossero 11otnti incontrare, rovinando i porti, distrnggoenclo i magazzini, i cantieri ed i depositi di att,rez7.i ma,rittimi e da gnarra. Negli sbarchi si erano dati ordini precisi perchè mentre una squadra esegniva lo sharco, l'altra provvedesse, borcleggùinclo :~l . lMgo, di p1·oteggorne l'esecnzionè, mantenendosi· specialmente verso Oressant e Brest ver tener qua;;·i bloccata la sqnadr:t frrtncose che stavasene jn quest'ultimo uorto. La r,,pedi1/,ione salpò il 25 i.naggio per concentrarsi all' isola di S. Elena, donde prese lo mosse il 1 ~ di·giugno. Dopo aVOJ' portato il terrore .snlla co1-ta di Vrt11villo mottondo in
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« Se avessimo conosciuto meglio il paese er1 opel'ato con maggior vigoria, metà della guarnigione almono (essendo tutta uscita foori} sarebbe caduta in nostro potere, appena sbarcati » È intAressante il notare l' influenza esercitata dai ritardi cagionati dal cattivo tempo e dal mare g rosso i quali diedero allarme il pn.ese e facendo accorrere le truppe del maresciallo conte cli Raymond, diede fondo il 4 g iugno all'altozza di S. l\Ialò. Il 5, appro fìtta11élo della ma.rea, :,;ì diros:;e a Canu.allo, hor~o a dtie lo•vhe cla S. :i'.l[alò. Accorsero trnppe franco:,;i lo qnah appoggiate alla htateria di Barbronle tental'OTlO di opponsi allo sharco, ma visto che ~li inglesi non si la:;ciarnno spaventare dal loro fooco, essi rient,rnro110 in S. ì\{n,lò. Infatti sotto gh ordini d i Lol'd Jackville fornno s barcati, _per mezzo cli scialupJ:)e, delle compagnie ~i 1ran3:tieri e di guardie a piedi , le quali si diedero tosto a costrn1~·e u.n nd~tto ~o~~·a 1111 co_lle vicino e.cl a preparare nn campo presso il v1llagg10 d1 \ 1llep;ar111er iu ottima posiziono difensiva. ) [entra si esegui va questo primo sbarco, una ;;qtw.dra si distaccava mnovonclo vei:so Brest l)er osi:;er vare i movimenLi della flottti francese. Il <•iorno U il Dnca cli hlarlbomong fece sharcnre j l rCl:;to dello Lrup1;e e sguinzagliatole, divise in forti distr-i~camoi:iti: nello località mari ttime cit-coi:;tanti riusci a distruggere nei cantieri 6 vascelli da :ruerra nuovi ed oltre 70 bastimenti_mow :mtili. ' 1l comandante De La Chatro temeva che ;rli inglesi si druido:;::lOro ad assalire B. Malò e i:;i prepai·ù a valida difesa, ma quando meno se lo attendeva, il g iorno 11 gli in;.deRi ricominciarono ad imbarcarsi ed. il o·iorno 12 tntto le trnppe erano rientrate a bordo. Il Duca di Marlb~nrong si fasciava così sfoggi.re l'occasione di otLenere qualcl1e importante spccesso; noi n,_on sappiamo trovaro le ra~ "'o·ioni del fatto., ma forse esse., data la ±ama del comandante a cm non si può certo lanciare un'accusa. di fiacchezza, stanno negli ordini se<>-reti ricevrtti da Londra, pei qnali si. dovéva recar il mag"ÌOr da.~mo al nemico senza impegnarsi a fondo tenendolo anzi :ompre nell'incertezza del punto che s4intendeva di c~lpire. Si tentò ancora qnalche cosa verso Uherb'ourg ma 11 11111.re catti vo foce falli re l'impresa. Dopo ciò la flot,tfi cominci ando a sentire penuria. di viveri ritorn(i in Inghilterra. , Sono deo·ne cli not,i le misure di sicnrezza prose clall11. flott.a per 0 protegn-ere lo sbarco e l' a)\iono pronta ed energica delle prf me tl'llppei:,sba.rcate pe~· co~solì~ar ::ii Sl,terreno ove av~vano post~i piede e mettersi in crmdo dt resistere a.cl 1m attacco francese svi luy,patosi mentre sta~,a sb_a rcando il grosso delh spedizione.
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GI,J S BAIU.: JJI lJ I CO RPI D .Ql' J,l{AZlONE
SQPRA COSTE Nl!M I CHE
ai Francesi, come del resto successe in altri simili occasioni, tutto l'agio di prepararsi ad impedire lo sbarco . In molti punti vi è analogia tra questa oper,azione ed un'altra. che discri veremo in seguito; cioè lo sbarco inglese in E gitto del 1801. Il generale Amherst dovendo usare molto energia, r iuscì temerario. ~gli era compre;:;o delta grande inportanM che il gov~rno annetteva all' impresa; era stato prescelto quale. comandante, con promozione a, scelta passava avanti a molti colleghi suoi più ~nziani, i quali con geloso occhio atten· devano i r is._ultati della spedizione a lui affidata; ma più di tur,to -,wev~t presente il rovescio subito dalla spedizione :M:or· daunt, e ·19ensava ;:i,l modo in cui sarnbbe stato ricevuto in · X .. patria qualora lo stesso fatto si fosse ripetuto. Queste furono prob,1.bilmente la ragioni che lo resero così ardito; la fortuna g li sorrise e la sua a.zione temeraria fu giustificata dalla riuscita.
. Si tratta di un.o sbarco su spiaggia aperta, di pieno gierno11 in facc ia a nemico for temente appostato e bene apparecch iato; un' .impresa temeraria, sebbene fel icemente terminata. :È interessante di esaminarne per un mornen to il retroscentL e l'investigare per· quali motivi sir R alph Abercrombie abbia tentato un'impresa così ardita . L e trnppe che vi preseso parte erano già dtL 6 mesi co· · stituite, e come corpo speciale mantenute dal governo con · grande dispendio. Nell'anno precedente, 1800, esse avevano tentato uno sbarco nel porto di P'erroi, in cui stazionavano 6 legni da guerra spagnuoli. Ridotti i forti al silenzio le truppe· sbarcarono snUa spiag·g ia della baia r icacciando il nemico; dopo aver però serenata· sul, posto, il generale comandante, impensierito
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La spedizione inglese in Egitto nel 1801,
Assai diversa dalla sped izione di Rochefort è quella ing.lese in Egitto, avvenuta 44 anni dopo sotto il- cori1ando di sir Ralph Abercroml;,ie nel 1801 (O).
(0). . LA. SPEDrZIO "J~ lWH,BSl•: l'.\ .B~G'.l'~'.W ~EL 1801.
Kel marzo 18QO parve che le ostilità fra francesi ed inglesi 1Jell'Egitto accennassero a finire e g ià un accordo si era stabilito fra Kleber e S~r Sidney per<:hè ]' eser cito fraMese potesse liberamente r ientrare in Francia. Però le trattative furono d'un trat to rotte e Kleher, in nna breve campag na contro forze qua.si doppie delle sue, col mare chin::;o dalla iiotta inglese, ottenne tali ris ultati con ~ro le trnppe turche da ridurre di11uovo h~ ma.ggior parte dell'Eg itto in mano dei Francesi. .òia, il 14 ~iug no Kleber fo a::;sassina to e gli successe il gene ra,le Me119n 11 quale occupò .l'autunno e l'inverno a consolidare la. sua posizione ed a mig.liorare l'ammmistrazione del paese, r.ifì ntando energicamente di accett.a re le vroposte del governo ino-lese. Gli inglesi decisero allora cli fare una spedizione per sc~cciare
i francesi dall'E,'.a!;it,to ove rappl'esèntavano una. continua mi1:iacci,t
al loro commerci~. ·· ' La spedizione avrebbe potuto si~lpare poco temp.? dopo, ma la alleanza di Napoleone l" console .colla Spagna_ ll ~ :tece sospendere prima la partenza e. poi costrinse i l governo _a cl11mmnrne gh effet;tivi poichè le minaccie della Spagna verso 11 Portogallo paraliz,m· vanò su qnelle coste l'a,,,,ione di J?~r_te della flotta. ing~es~. . Il corpo che poi.. eseguì. 1~ sped1z1011e era da 6 mesi numto, come . . . dice l'Elmslie, è qui giova fare ~lc~me_ os::;~n:a_z1~ru. Una parte di e~:,o da Mmorea fu .rn~ia.to m rrnfor½O agh a~stn ~c1 , che assediava.no Genov;~, ove pero ~punse tardi e. do,1:d~ ritorno a Minorea; nel sett,emhre 10,~)00 nonnm _sba.rcaron? a CT~b1lterra ove r icevettero 1111 rinforzo cons1dere vole g mdato da Sir ,James P nltemy . · Così il corpo di specfo:ion e raggiunse i 20,000 uo~ mi , e con ~sso si fece un ten tativo contro Ca.dice che anclc') fallito. Le t ruppe rientrarono a Gibiltena per tc1l1:1· di <·.on tri1,n:e una t,erribile epidemia che infieriva a Cadice. . S i fo ,db fine rl'ottobre che·giui1se d.n.Jl'l1)ghilterra l'ordine di la.· sciare mm par te de.Ile forze soÙo Sir P nltemy ve1:· guardare il Por~ men tre i I r est,o sòtto Si r Rn.l1)h Abel'comb1e doveva: portus1 t oo·allo :-,< ' .. d ]] ']. i.u,.Egitt,J, ove avrebbe operato _col concors~ .d~ t ru ppe tratt.e a... .n· d ii:t e d i un corpo t,nrco provemcnte dalla S1t·1tt . La sveclizione si concent,.rò a.i primi eh 11ovembre. t~ J\fa,lt,a edn, Mi11orea e verso la met,à dello :;tesso mese fu t·, nt t,a n umta a llfalt,t ove le tru[1pe sbarcarono e si 11roceclette ,tlln,_p1,1lit~r~ del~e r!avi . li 17 le trnppe 1:itc1rnarono a. bordo e la sped1z1one 11~ d.ne sca· !rlio11 i si diresse alla ha.ia cli }\farmorica sulla costa sucl d.ell Anatolia ove rJinL10VO j trasporti fotonO tntt"i 1·ifffit.i l>el' raccogliere le pl'OV·
.. :112
CLI SBARCH I
of
CORPI D;OPERAZ lONJo:
per le forze e difese spagnuole e per le informazioni avnte sui preparativi del nemico, fece rimbarcare le truppe e se ne tornò senz'altro a Gibilterra. Du~ mesi più tardi fecero nuova prova su Cadice ·c on 22 navi di linea, 37 fregate con lancie e con 80 traspor ti contenenti 18,000 uomini. Ebbero luugo dimostrazioni innanzi a lla piazza con sbarchi di poche tnippe; ma le·diffi.coltà aumentavan o ogni giorno e finalmente spaventati; dicesi, dalle chiacchiere di una terribile epidemia che faceva strage in città, la spedizione si ritirò senz'altro. Allora f'u decisa: la cacciata dei francesi dall'Egitto 001 con. eorso della flotta condotta da sir Abercrombie,· e di nn'altrn proveniente dalle Indie sot,to g li ordini di sir David Baircl, oltre a q110llo eh alcune forze turche. · . ' Ma <iuando sir R. Abercrombie, giunse nella baia di Mar·m orice nell'Asia Minore, non riuscì a saper nulla della {fotta proveniente dalle Indie. Il ca:so era grave:. gli ordini avuti posit;ivi e la reputazione dell'esercito inglese, dopo i due precedenti insuccessi, poteva essere offuscata . E gli perciò non ostante l'èLSsenza di coloro che avrebberq dov uto aiutarlo, il tempo ,veramente pessimo e tale che i piloti del luogo ebbero
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vjst,e ed i cavalli prom~s::;i da.lhi Pol't,. e pel' atle11dere alcuue navi • , tnruhe che do vevano coovern,rc all'impresa. . t de1;00 èj_j nota i l mòclo con cui si mise a profitto q[~est:o veriodo di a,::;peltati va . . .. . . Le trnppe veunero freque11ternente esercwitc a sbarcare dalle 11nba.rcazio11 i delle na'vi, e ciò senza dubbio cout,r ibt1i. a.J successo- clel!n, ::;peclizione. . . . . Mentf'e però gli ingl.e;;i perdevano 1l t,empo a trasferi1·::;1 rfa t:m 1ior l;o all'alt.ro, i · fì-ance's_i lit;;n~arono alenne ar~lite open1,~ioni. , . per c ni. pote~·ono trasporì,are in .Egitto molte p ro vviste e dei nnforz1 d1 uomiHi. Nel <:omplesso dei fatti suaccennati s i può concludere che in p l'i ucipio le open1.zioni. cle~li inglesi fnrono troppo _lente e circospeti;e, e ::;e si fos::;ero t,rova ti cli fro ute acl un nemico forte ':3cl 111trn.p renden te a.vrebbero potuto toccare qualche gra:ve sca.cco. . . ., l\ia la fortuna so1T1Se loro nel penoclo della preparr1v.1oue, i I pm critico, clat,a la situazione generale, e coll'energ ia. e col valorè cl).e dimostrarono nelle seguenti operazioni compensa.rono ad usura le i11ce1-te,,2e clei primi momenti.
SOPRA COSTE NEM!Cl!E
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a dichiarare che uno sbarco equivaleva ad una follia; la mancanza di carte del paese .mal supplite da vaghe iuforma;i.:ioni sull'entiti.t delle forze nemi_che,. decise ' d' intraprendere unmant.inenti lo sbarèo e colle sole sue. forze . ·Possediamo fortunatamente le disposizioni impartite per . questa spedizione; e siccome per ' molt,i anni esse furono in d icate come modello da seguirsi, crécliamo opportuno resa,minarle. ' Sir R. Abercrombie, dopo l'esperienza cli Ca~ice, cui si era trovato presente, utilizzò la fermata uelht Baia Marmorice · 1ier esercitare g iornalmente le sue trnppe ad eseguire rapidamente l e operazioni d ' i mbarco e di .sbarco. La spedizione, composta circa d i 12,000 uomini forniti dai Tispetti vi approvvigionamenti, s'imbarcò in 175 bastimenti a veht il giorno • 20 di febbraio 1801, ma non potè veleggiare che il 23 per il tempo avverso. Le difficoltà cui la spedizione andava giornalmente incontro av1:ebbero arrestato il più risoluto dei uo- . mandanti. . . Ma11cavè1,no i nformazioni sul paese, e :,ml nemico : il tempo era pessimo e cl.inneggiava la flottiglia; parecchie delle navi minori, 0ariche di artiglieria e cavalleria, dovettero rimanere ipdietro; un bastimento caricò- di mnli affondò adclirittnm. . Due ufficiali del genio, mandati in antecedenza per rieonosce1'e la bai~t di Abonkir per affettuarvi lo .sbarco, furono catturati dai francesi : nno di essi fu ucciso e l'altro tenuto prigione. Non solo i francesi dovevano già aver sentore dell'avvicinarsi della spedizione e del punt,o da essa prescelto per lo sbarco ; ma una fregata che faceva· vela ve1:so Al.essandrià il 2 marzo e che si seppe poi essere nave francese · dovetle conformare la notizia del prossimo sbarco degli inglesi. Certamente i francesi sospettavano le in enzioui degli inglesi ed intanto il mare grosso toglieva a questi la possibilità. .Ji operare. , Mentre gl' Inglesi dovevano rimanere· inoperosi di11anzi ad AboL1kd per il mare fortemente agitato, i ] ' rancesi ave...vano avuto l'agio di prepararsi, e sapevasi che lo sbarco sarebbe stato contrastato da almeno 2000 Francesi fortemente
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Gi,1 SBARCHI DI COHPl • n'opgitAZ IONE
SOPRA COST I~ NEM ! Cl IL,:
appostati con 15. pezzi situati sulla collina di 8a.lbici dominanti la spiaggia in aggiu~ta ai pezzi pesanti del castello di Abo ukir. Alle due antimeridiane dell' 8 marzo la l' divisione del corpo di spedizione forte d i 5500 uomini circa, sotto gli or. clini del maggiore generale Coot,e si riunì' nelle barche; guella parte che non trovò posto nelle barche, entrò iu pi'ccole navi di · poca pescagione ed avvicinandosi quanto più fu pos,;ibile alla · costa, vi rimase a rincalzo del primo sbarco. Alle 3 antimer i~liane fu dato alle barche il segnale di riunirsi presso una nave. ancorata che stava a un tiro da fucile dalh costa, ma erario così n umerose Je navi ancorate, che l'ordine nOt\ fu eseguito prima delle 9 antimeridiane. Ogni ala. delle barche era protetta da lancie abnate con cannoni; due navi erano situate in modo da proteggere col _fuoco lo sbarco, ed altre .tre ormeggiate da presentare il fianco contro la costa allo stesso scopo; la scarsa profondita. dell'acqua impedi-;a l'efficace concorso dell'intiera flotta. Le spiaggie della baia di A.boukir sono basse e poche alture sabbiose raggiungono l'altezza di circa 180 piedi. verso ,il centro della baia. Le barche della truppa eran schierate in 3 linée. L a prima era composta di grandi. barche a fondo piatto contenenti ciascuna 50 uomini. Esse avevano l'ordine di stare ad iO:terv1dli di 5 piedi l'una dall'altra ed in linea. La 2· e 3" linea composte allo stesso mod-o, dovevano sbarcare gli uomini negli intervalli· della l" linea. Le barche erano r ipm-tite J:ò. gruppi, ciascuno dei quali era diretto da un capitano di marina, il quale faceva eseguire i movimenti sega.dati dall'ufficia le che sopraintendeva allo sbar co. Il seguente estratto degli ordini di Sir R. Aberèrombie è interessante: « Appena ricevuto l'ordine di sbarcare, g li uomini d~v~uo -« mettersi al più presto nelle barche piatte, senza prec1p1ta« zione o disordine, sedersi nelle barche, ed a vvicinandosi « alla spiaggia conservare assoluto silenzio. Le truppe a.vranno
ord ~nc cli non: iniziare l'at;tacco prima di e::;sere riordinate « sul.la spiaggia. Il più. ~,ollecitamente possibile gli uomitii si « d isporranno in linea cli fronte nel punto ove ha,nuo sbarcato: « e gli uomini isolati, e reparti cui parrà di essere fuori posto, « non cercher_a nno di prenderlo senza un ordine dell'ufficiale « generale da cui dìpendono e dell'ufficiale piÌ1 anziano tra « i presenti .>> . çrn uomini. portavano 60 cartncce, tre Q~orui di vive~·i cotti' ~ è d ispunevano di altre t re razioni sbarcate a terra e prese incarico dai-qua.rtiermastri di ogni reggimento. Ognuno doveva av·e re la borraccia r ipiena di acqua ed i cavalli 3 giorni di fo. raggio. Era provvisto ai più minuti pa,rticolari, ed ,tltri ordini assai precisi regolavàno il servizio degli avamposti . · Allé 9 antimeridiane dell'S marzo 1801 fu dato alle barche il segnale di avanzare. Le truppe francesi appostate sulle colline di _sabbia a fronte concava per l~ difesa di un miglio circa, ncin potevano da principio persuadersi ,c he tale impresa sarebbe stak~ realmente. tentata. · Ma quando le barche fi1rono .a por tata, aprir ono sovr' esse uu terribile fuoco cli mitraglia·e di moschetteria, e ne 11ffon· daremo parecchie senza arrestare le altre, nè affie,,olire l'entusiasmo dei soldati, i qnali appena raggiunta la spìaggi,i si ordinavano avanzando; il 23° e 40° reggimento attaccarono le alture senza. sparare.un colpo, ed alla baionetta misero in 1·0-tta i battaglio~i che le difendevano. Disgraziatamente lo spazio non pe_rmettc d i entrare in più ì-ninnti particolari ri'. guardanti questo brillante sbarco il quale riusci completamente, costando la, vita a 650 dei valorosi che lo effettuarono.
( Contin:ua). EL)[::, LIE :lla!}gù,re d.;U«- Rr,:r,lè <trlif)tie'l·ia briuannica.
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316 ' SUL FONDAMRNTO SCIENT1FIC01 ECC.
SUL FONDAMENTO SCIENTIFICO IHi<..;T,l
STUDI GEOGRAFICO - JVI1LIT _A. Rl SUUASUA APPUCAZIO~~ Al LAVORI CARTOGIIAlllCl
Degli elernenLi principali della guerra, uomini, armi, tèri·eu9, l'nltimo è il meno variabile e quindi la sua influenza è relativamente costante. Così, fra le cause complesse che governr.tqo le operazioni militari: canse politiche, sociali, militari, geografiche,· queste ultime sono relativa.mente non variabili e la loro persistente influenza, dimostrata dal ripetersi d1 fatti d' armi in ,una stessa regione (come il quadrilatero italiano, la Boemia, la Alsazia, ecc.) .ci dimçistra che ad esse devono piega~si 10 operazioni militari. Ma l' infinenza clell' e.ìetnento geografico non solo è costante, ma va continuamente aumentando, perchè sebbene l'uomo col progredire della civiltà abbia a s ua disposizione · mezzi sempre più 11otenti per -combattere le difficoltà oppostegli dalla natura; non è riu'.;cito nè riescil'à mai a trasformare sensibilmente la superficie · ·terrestre; mentre gli eserciti odierni hanno maggiori bisogni che non gli an!;ichi, le grandi masse aumentarono · anche enormemente le dificol.ta logistiche di Jnovimento e di stazione e le nuove armi costrinsero ad adattare le formazionf al terreno. Non potendo sottrarsi a C}Uesta infiuEmza: della natura, bisogner,\ vincerla superando gli -'ostacoli ch'essa ci presenta, e prima c0ndizione per ottenere questo risultato è di conoscerla è perciò di studiarla.
3 17
Essa accompagna l'esercito in tutte le. sue fasi, dalla pre, parazicme all'urto. Si fa sentire sull'organica, sulla strategia, - sulla logistica e sulla tattica. Bisognerà, per conseguenza, ' che lo scopo dello studio sia di verso in queste varie fasi, perchè, se per l'attuazione d\m ,;pifknO strategico si deve conoscere il teatro di guerra nelle sue · gran.di linee e sapere dove e come sono disposte le zone di ostacolo .e quelle praticabili e di raccolta, la condotta delle g randi unità implica la conoscenza delle condizioni che favoriscono o contrarjauo ìa esecuzione del piano strategico, mentre l'impiego delle truppe di fronte al nemico, esige la conoscenza minuta e particolareggiata del terreno, cousiderat,a in relazione coi mezzi di offesa e difesa e con la praticabilità per parte anche dei piccoli reparti. Lasciando ora lo studio della parte strategica o logistica, non ci occuperemo di grosse masse . e piani di guerra, ma specialmente di quanto si riferisce alìa condotta delle pit.:cole unità,, cioè dello studio minuto e particolareggiato del terreno. 1 Bisogna confessare che sinora questa parte pnr tanto importante della scienza militare ·è stata molto trascùrata. Gli studi geografici furono sinora basati sul metodo idrogra· fico (1) che certamente non può servire al nostro scopo, poicl;è sarebbe necessario studiare a parte ogni tratto della superficie terrestre, descriverlo, esaminarlo ed afp.dare i risultati di questo studio, cioè una infinita quantità di dati e di. cifre alla memoria. Difatti a noi occorre, come si disse, . la conoscenza completa del terreno considerato sotto i suoi molteplici aspetti; e non basta, per es., sapere quante stntde conducono.da un luogo ad un altro, quanti corsi d'acqua si aovranno passare; ma bisognerà tener calcolo della qualitàclelle strade, del terreno in cui si svolgono, se facili' ad essere interrotte o riattate; delle località che attraversano, del come allog.gia.re le trupp~, dei prodotti del suolo, dei costumi, indole e (·lJ · P<ir notizie storicl1c e metoctologichc sngli studi di gcograna, verlasi tencnln colo11nello Ponna : Notti stilla sis/,mrnzione scienti(ir.n mito .1lurtio cle/.ln yeografi1i 111ilila·1·e in Rivista militare, ¾89(;,
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!>U f, l?O:'<D ,l~IRN1'0 SCIEN 'l'IFT <:O
ricchezza degli ~~bitanti , delle acque sorgenti o corren~.i e di q1ieste la natura, la profondità. e velocit.à, quale sponda abbia dominio, ecc. Tutte ') ueste cognizioni evidentemente la geoo-rafia de. o scritti va non ci può dare. e !"ufficiale non ha norme sicnre e regole g~nerali per potere a colpo d'occhio interpretare il terreno, ma s'affida alla carta ed alla esperienza. Ora l'esperienza basata unicamente sullo spirito più. o meno osservatore dell' individuo, !)UÒ ùare uu certo nu mero di coo-nizioni o ' ma ognuno vede come senza guida1 l'osservazione sola non potrà dar sempre quei risultati che ci so.no necessari. · E ge1Jel'A,lmentc l'ufficiale s'affida alla carta che è ntilis- . sima per rorientamento e a chi sa Jéggerla può suggerire una quantità di dati pratici, ma pochi sanno leggere dav,ero una car ta e per far questo bisogna. anzitutto a vere un buon fonda.mento di studio del terreno. Inolti'e l'aiuto della carta può manca.re; anzi qu:alche volta mancherà; ed anche se ben fatta (il che non sempre accade), non può evidentemente rappresentare tutto q uauto è necessario per la_ conoscenza completa del terrono. Tanto è vero che per lo studio delle operazioni milit.ari occorrono carte speciali, memorie, piani, monografie, ecc. Ma le cm:te attuali, dal punto di. vista militare, sono ben lungi dal soddisfare alle egigenze moderne, nè il sistema fìncra seguito potrà.. anche nell'avvenire, dare frutti di . ran lunga maggiori. La buona volontà, l' tibilità e la pratica di una eietta schiera cli wpogra.fi e l'intelligente direzione del nostro Istitnto geografico militare lo portarono a gareggiare e ~al volta superarn ;nelle proclnzioni. cartograliche i più riputati Istituti analoghi esteri; ma, per quanto si cerchi di ben rappresentare il terreno, tale rappresentazione è fatta con mezzi molto scarsi rispetto a quitnt.o si richiederebbe, od il topografo nel rilevamento è costretto ad 1.ma serie di convenzioni e di transazioni quasi sempre giudicate soltanto dalla sua abilità e dalle ·s ue cog nizioni che, generalm~nte, non sono militar i. Perciò nn accidente del terreno importante militarmente, non sarà rappresentato se non ha anche un valore topografico,
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DEGLI STU Ol O.B0Gll AFIC O·M 1Ll.1'AHl 1
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c10e se non ha: a seconda della scala, quelle date dimensioni, o se la combinazione non vi fa· passare una delle curve dì livello. Si cercò bensì. talvolta nel nostro Istituto geografico di riparare in parte a questo capitale difetto con istruzioni speciali; ma ognuno comprende come per riescire utili tali istruzioni, avrebbero dovuto essere impartite a ,mappatori che conoscessero il terreno dal punto di vista delle e!'igenze militari, e guesLe istruzion i riuscirono quindi inutili o quasi. Ad ogni modo anche qui regole e nor me cost,anti non si hanno; il topografo cerca rappresentare il terreno coi mezzi a na disposizione e vi riesce più o meno a seconda deila sua abilità od esperien:r.a L o stesso· terreno rilevato da mappat0ri diversi, viene, per conseguenza, sempre diversamente rappresentato, e se in due tavolette limitrofe si trova una certa uniformitit, il 'più delle volte ·questa non è già data dalla uniformità. dell' interpretà.zione del terreno, ma da una specie di mutuo soccors'O tra i disegnatori, per cui alcuno disegna, per es., tntte le rocce, altri una data specie ' faci le comprendere come ·questa cooperadi coltura, ecc. l!: zione aggravi i difetti delle carte, poichè si disegnano ter · reni non visti. Si osservino r ilevamenti cli monti granitici o dolomitici; se fatt i nello stesso tempo e, dagli stessi map · patori, sì troverà lo stesso identico tipo dì roccia couven,zionale, l'unica sinora adottata nelle nostre carte. Nè potrebbe avvenire, nè avverrà _diversamente fmchè si seguiranno i sistemi sinora in uso, e ciò per due cause prin~ipali - la mauc!l.u za di conoscenza · del . terreno per parte. dei topografi. a cui sarebbe facile rimediare, e l'insufficienza dei •sistemi di rilevamento. _N elle carte ora generalmente da noi usate le forme del terreno sono espresse per mezzo delle curve orizzontali o del tratteggio. · Il sistema delle curve ori7.zontall, forse eccellente in teoria, è lungi d'esser e il migliore in pratica. Difatti il mappatore . è quasi completamente preoccupato dalle curve di li vello, ne è quasi assorbito, le cerca tastaudo il terreno cogli strumenti
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DEGLI STUl'il OF.OGR.AFiCÒ-MIL!TARi 1 ECC.
SUL FONDAMENTO SCIENTÙ'ICO
e le ~e~ue_ nei l_oro g_iri che per lui. son.o il più delle volte capricci.osi e ~~:nzzarn ; ma quando il terreno è frastagliato, ~on puo seguire le curve in!tutte .le loro spezzature, in tutti 1 loro 8?alzi: in tutte le piccole sinuosità, quelle .appunto c~1 e_ dan_no 1 aspetto vero d~lla superficie terrestre; ma deve h~utar~n, .poichè i mezzi gèometrici e grafici non consentono di~e~samente, ad adattare· il terrei10 ai mezzi, cioè deve so. st1tmre un terreno convenzionale per così dire· geometrico. al. .reale. Nè è da augurarsi mao·gior libertà o mao-o-ior pre~ . b bb c1s10ne e minutezza di lavoro, perchè si cadrebbe {u difetti peggiori. Così se volessimo ravvicinare molto le curve Ìl c~e , dareb?e talvolta meglio l'espressione delle form;. ;1ast1che del terr~no, si coprirebbe il disegno e non si potrebbe rappresentare 11 resto: anzi il nostro Istituto O'eoo-rafico mil't t:, b 1 aFe venne nella determinazione, dopo aver già rilevato part_e cPitalia colle curve alla. distanza di '/, di millimetro grafico, di portare questa distanza ad un millimetro, eppur~ molte volte è ancora poca. Viceversa se si allontanassero di più, ne verrebbe il difetto qpposto ; le forme plastiche del ' terreno sare~bero troppo poco rappresentate e non si potrebbe talvolta capire l'aspetto della regione. Molte volte ufficiali prat~ci di carte e di terreno sono costretti, per fare qn~lche studio su taluna. carta a curve, a disegnare con lapis .azzurro le acque o dare delle tinte alle parti in ombra, ossia ad illustrare la carta per pote;da capire. Questo difetto è anche più sensibile quando si consideri che le curvè· riescono -lontaùe dove. la pendenza è minore, ~uindi nelle regioni colJinose o montane pitì. praticabili, cioè 1~ quelle appunto militarmente più. importanti. . Per poter rappresentare con una : aata approssimazione il terreno, bisognerebbe che le curve fossero distanti dove la pendenza è forte, ravvi~inate dove è, dolce, ossia si dov'.rebhe continuamente variare l'equidistanza, il che, come si comprende, è impossibile. Nè il vantaggio che hanno le curve di poter caicolare la pendenza è ordinariamente di molto valore, perchè a noi poco importa clu1 un terreno abbia tanto per cento di pendenza, ma invece dobbiamo sapere se .è prà,· ticabile ed m qual modo .
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Per la parte stradale, noi vedendo per esempio una strada di 1° class.e, sappiamo già che, salvo eccezioni, sarà praticabile da qualunque carro, perchè la sua pendenza sarà sempre limitat;:i e il fondo ne sarà buono , perchè la ghiaia occorrente se non si trova sul sito sarà portata dal luQgo più vicino,. Se -1a strada è di 4" classe, siccome sappiamo che non è a fondo artificiale, ne dedurremo che il suo grado di praticabiliti1 varierà a seconda della qualità del terreno che attr~versa, della stagione, ecc. Per la parte tattica poi bisogna riflettere che, nei nostri paesi, la percorribilità non è affatto in proporzione inversa . dell a pendenza e che talune regioni, come per esempio le colline del l\fonferr~tto, sebbene non a forti pendenze, sono _poco praticabili per la coltivazione a fi lari di viti soste1rnte da robusti fili metallici; ed altre piane, come la Lombardia e la· L omellina sono ancor meno praticabili delle colline, perchè intersecate da n umerosi e profondi canali, coltivate a risaie, marcite ecc. Se poi si volesse dar risalto alla carta, col lumeD·;·iamento ,_, 5 ' si cadrebbe in altri difetti. Il lumeggiamento pLtÒ essere a 45° ·o zenitale, a tratteggio o a tinte unite. S-e a 45° fa ben risalt-a re le forme del terreno, ma il dettaglio .della parte in ombra scompare quasi a.fratto, Se a luce zenitale anche il _vantaggio di mettere in evidenza la plastim1 del terreno si perde, perchè la luce zenitale appiattisce le sommità ed innalza il fondo delle valli. Per convincersene basta osservare dall'alto un paese, specialmente se collinoso ~ ;110ntuoso a mezzogiorno e a,l tramonto o al levar _del sole. E utile, anzi venne cer tamente bene applicata in regioni diverse delle n ostre. Osservando per esempio il campo . di battaglia di i\1etz, supponiamo da. S . Pri vat, si vede il terreno diaradare leno _tament.e in dolci ondulazioni che si perdono in lontananza. -Non siepi, alberi, fossi, ecc. interrompono l'uniformi tà dal {uolo _cl~e .e piatt~, unito, spi~mato, a ~endenze ra.ccordate. Solo 1 frtti bosclu mettono una ma.cdna scura, net,ta, ben 2t -
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sor. FOND AM ENTO SCIENTTFr GO
limitata da linee geometriche ed i Tari abitati si staccano sul fondo monotono del pa~saggio. S triscia d'ombra indicanò i ·valloni , specie di grandi trincee a scarpe r elativamente r ipide che sono appunto l'unica interruzione di questi terren i. Le carte dello stato maggiore t edesco,' non dovendo ispirarsi che alla muta. rappresentazione in iscala delle Yere linee del terreno, ·10 riproducono benissimo: qui, non essendovi dettaglio, è utile, importante e facil e calcolare le pendenze, poichè ànche fuori delle strade N terreno è quasi sempre praticabile non solo agli uomini, ma anche ai cavalli e ai carri. Qui la luce zenitale dà l'immagine del vero e si capiscono le batterie d i decine e decine. d i pezzi e le cariche d'int~re di.v isioni di cavalleri a. ~l s'istema del tratteggio copre quasi completamente il disegno; però rappresenta assai meglio del precedente la plastica del terreno, e,d nn disegnatore abile ed artista p nò copiarlo assai bene. E un sistema più artistico che geometrico e questo ~ appunto il suo difetto principale, poichè il risultato dipende çlall'abil ità del disegnatori;) e dalle sue cogni- . ::r,ìon i tecniche ed artistiche. Tuttavia una buona carta a tratteggi_o, nella quale i punti singolari del t.erreno fossero individuati da q note, ci sembra preferibile per i nostri paesi o per gli usi militari, ad una a curve. Parecchi fogli, specialmente di r egioni montuose, dell'antica carta degli S tati Sardi di 'l'erraferma, ma essenzialmente taluni di quella austriaca dell' I talia centra.lea.11'86,400, sono preferibili ai moderni a curve. La tinta poi, in qualunque modo usata, è certamente inferiore al tratteggio per· molte ragioni , ma la celerità e l'economia la fecero g iustamente scegliere in recenti lavori cartografici importanti e bisogna dire che, a parte l'eleganz a e la nitidezza, soddisfa e si adatta assai bene. Bisogna d'altr onde osservare che oggidì ·non sono più possibili lavori come la già accennata carta degli Stati Sardi al 50,000 o . quetlti .al 250,000: i metodi moderni di riproduzione.fecero ciuasi sparire il bulino e, per una grande carta, si preferir~~ il lavoro economico e celere delle macchine e delle
DEGLI STUDI OEOGRAFICO-MlL!TARI, ECC.
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combinazioni chimiche a quel.lo lungo e pav.iente per qua.nto bello dell'ar tista. Non parleremo dei ripieghi, cioè dei mezzi adottati per cercare d i ridurre por quanto possi bile i difetti accennati. L' nnionl) dei duo s istemi, porta in sè, come cousoguemr,a, i pregi e i difetti di entrambi; le carte policrome sono spesso · più chiare, ma a parte la spesa, i colori servono soltanto a leggere più facilmente la cart.a , se bene applicati, ma non introducono alcnn nuovo elemento. Certamente le carte potrebbero essere migliorate e vedremo in seguito come sarebbe facile; ma, per tornare al nostro stndio, si deve osservare che nè il metodo sinora seguito nè le carte attuali tengono conto di nn fattore importantissimo, la qualiM, delle rocce. Che non solo la disposi::r,ione ma anche ia natura dei materiali che formano la crosta terrestre abbia influenia sull'uomo e quant o lo circonda ò cosa che tutti hanno osservato; ma se andiamo ad esaminare le relazioni tra la terra o~ ~ snoi abitatori, vediamo come questa influenza è gra11d.1ss1ma, e liale 'c he l' uomo non vi si può sottrarre, anzi in taluni casi avendola contrariR, non vi resiste · che con una l~tta éontinua. Talora riesci con disboscamenti, dighe, bomfiche, escavav.ione d i po::r,zi, trasporti di fa una e di :flora a r endere. a,bita~1ili ed anche ricchi, luoghi prima inospitah ; ma se }·energia e lo condizioni storiche di un popolo lo resero in qualche caso vincitore della natura, non si riesci, giova _ripeterlo, a trasformare sensibilmente la superfici.e terrestre. · Le condizioni di una regione di pendono da causo storiche etniche e geografiche. Tralasciando le cause storiche ed etniche e tra le geografiche quelle che, sebbene importantissime e principali come il clima, la- d isposizione, dimensione, altitndin~ e for ma delle ~en~e a?itate, situazione degli oceani e dei mari, posizione e _cl1rez10nc delle catene di monti, ecc. n on entrano ;lirettamente nei limiti prefiss i@i, oss<Wveremo che anche la qualità
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SUL FON.t>An!ENTO S ? I.ENTll<'lCO
delle rocce ha parte importante sull' ambiente e quindi ha grande influenza sull'uomo (1). La vegeta~io1:e dalla. q uale i popoli civili traggono direttamente od rndirettarnente il loro n utrimen'to principal e è regolata. non solo dalle cause accennate ma dall'idroO'rafia e dalla qualità del suolo, perchò ciascun minerale ent;a nella composizione del terr eno vegetale, rendendolo adatto ad una piuttosto che ad altra coltura od anche contrariandola come quando il quarzo, la calce, il · gesso occupino larghe distesesenza mescol.anza d'elerneuti più foraci (Ricci). L a maggiore o minore permeabilità. delle rotice. la loro qualità, la disposizione degli strati, influisce pure ·s ull'idrog r~fi.a e sul regime delle acqué senza delle quali la vegetazione non è possibile. Se gli strati sono permeabili, l'acqua penetra profondamente e ne sorte poi a poco a poco mentre ne~ terreni impermeabili la pioggia, specialmente do,;'è disbo-. scat.o, precipita senza ritegno lungo i fianc..:hi dei monti e delle colline asportando col detrito, la terra vegetale. Dove il suolo è ca~ernoso l'acqua ~a corso sotterraneo, come nelle regioni classiche per questo rig uardo della Carinzia e della Carniola. Vediamo per conseguenza grandi agglomerazioni 'umane o.l~re c.he. presso i .mari, i laghi ed i fiumi, _nei luoghi fertih ed 1rngati, mentre talvolta paesi anche favo riti dal clima, nmangono sterili e disabitati. Nelle regioni metallifere e ricche di carbon fossile s'aggl omera pure la popolazione ed ivi fioriscono le industrie e ::ii sviluppa il commercio, sorgono officine, paesi e città. _ I luoghi abitati sono collegati da strade la cui quantitit e qualità è in ;·agione della loro· importanza, dell' attività degli abitanti e della natura del suolo che attraversano. L e ~randi ar~e:ie sono relativamente indipendenti da quest'ult,1ma cond1z10no, ma le strade secondarie sara nno più o meno. bu?1~e secondo la qualità della ghiaia adoperata pel fond o, gh1a1a. che si prende sul posto; quelle a fondo naturalo varieranno ancor più dello precedenti colla C}nalità del terreno (I)
P,•r notizie di :011t ror1ogeo;::ralla: ~. n1n·1m , llEr.1.us, tÌ1c,;1, flA1'1.F.1 ..
I DEOLI ST UD I GJ,:OGRAF[CO-M [ I.IT A R[ , ECC.
c;he attraversano e secondo le pendenze. le sLagiou i, il traf. fico, ecc Negli agglomer amenti umani spessegg iano le abitazioni che « hanno diverso aspetto a seconda del genio degli abi« tanti, della natura del suolo, delle condizi oni d'esistenza )) (Viez-zoli, Ant1·opogeogn1fia ,:on ispeaiale r-igua1·do agli agglome1·amenli umani) .
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Nelle pianure ag ricole della. Lombardia i caseggiati rurali sono a.mpi, abitati da numerose famiglie, provvisti di attrezzi e bestiame, ll_leutre sulle vette delle Alpi dove poca e magra erba offre scarso pascolo alle capre, le capanne sono fatte di pochi sassi e sprovviste di ogni comodità. B natuni,le che . in pianura dove abbonda l'argilla, le case siano costrutte in mattoni e ricoper te di tegole, mentre nelle regioni montuose s'adopera più generalmente la pietra e il legname e le abit4zioni sono coper te di ardesie o di altre rocce sfaldabili. A Roma s'impiega il travertino, in Grecia ed in C)Ua.lche pc:t,rtc clell,t Toscana si fa grande uso del ma.rn10, altrove si preferiscono arenarie, calcari, a seconda della vicinanze e della comodità. Nè può dirsi esagerata l'asserzione del generale Riva Palazzi che l'abbondanza dei marmi e dei serpentin i in Tosca,na abbia avuto influenza « sulla creaz.ione di quella. architettu1:a leggiadra e variopinta, di cui· Giotto ci lasciò nella sua torre il più. insigne monumento » nè che « l'abbondanz:1 delle argille sub-appenniniche sia causa non ultima per cui fiorirono anticamente e tendono a rifiorire in Italia i vari rami della industria ceramica. Sebbene siasi appena accennato a parte degli elementi geografici e facendo sempre astrazione dalle cause etniche e storiche, si può tuttavia dedurre che la qualità delle r,,cceavendo influenza sull'a.gricoltura, sull'idrografia, sull'industria e sul commercio, avrà pure influenza sull'uomo, esercitandosi sia sulla sua intelligenza che sul fisico; in modo talora energ ico, talora appena sensibile, ma continuo. Certamente, come già si osser vò, quest'influenza non è la la sola: « l'Egitto di Sesostri e la Grecia di Pericle sono le
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sur, l'ONl)Aì\IENTO SCrnNTlfl'ICO, ECC.
medesime terre oggidì; ma gli norhi~i sono differenti ». (~ic~i) .tut'tavia « è forse necessa,rio il dire che certe reli~ g10n1, .1 arte, l~ poesia, sono in g ran parte riflessi della na- • ~ura nem~nat1 d~ll'u~mo?. » (Vi_ezzoli). Cqsì non è à'uopo rnm~~ntare eh~ 1[ fisi co Sl rnod1:fica secondo l'ambiente, la nutnz10ne, 1a. ncchezza. la professione, ecc.
L:\ CAVALLERIA NE~ .l897 Ccn1fin,rn:ionc. -
Ve<li Oispeusn III
( Coni inita) 0.iRLO Srr:WAHDI ,llaggio,.a 1·.1• 1·egg. /imtcria ·
L·avvenimento capitale e di massima importanza verifica· tosi a lle grandi manovre di quest'anno, è la creazione di corpi di cavalleria tanto in F rancia quanto in Germania, e l'impiego fattone sul campo di battaglia nelle manovre imperiali tecl esche. È r imperatore stesso che si mettè alla testa <lel corpo di cavalleria e lo guida all'attacco od ordina al suo comandante di attaccarc1 le masse delle tre armi riunite. Giammai si vide spetta.colo più grandioso nelle manovre, ma questo lato· del pro blema è a tfatto trascurabile ; r esta in vece e giganteggia l'altro lato, con cui si proclama altarnen.te la possibilità ed utilità, delle 'grandi cariche di cavalleria sul campo di battaglia, sinora tanto discusse, e, diciamo pure, dalla generalità non ammesse. :i'!; una nuova tattica della cavalleria, <.: he si inaugura, qnelht delle masse, razionale e la sola che possa ancora dare ottimi risultati, guando vi co ncorrano favorevoli. circostanze, la tattica, in fondo, di Federico II e di Napoleone I. Dopo le manovre imperiali del 1896, come è noto, e come · a suo tempo fo rilevato dalla, Rfoista, la stampa tedesca militare e borghese non mancò, ed anche acerbamente, cli criticare l'operato in quelle manovre della cavalleria, la quale, specialmente durante le varie fazioni , vi aveva avuto una parte abbastanza negativa. Il largo impiego tattico pertanto fattone nelle manovre del 1897, è pur anco nna esauriente risposta agli appunti dell'anno procedènte. Quest'impiego pel' altro ha rimesso di nuovo sul tappeto la questione della possibilità ed utilità di queste grandi cariche; e tanto più la si discute con vivacità, inquantochè è
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I.A CAVALLl,IIIA NEI,
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abbastanza faci le addurre argoment i ,sia iu favore, sia rn senso contrario alla medesima. ~essuno è cArtamente così disennato di non volere am· mett':lre !'~norme por tata ed efficacia delle attuali armi da fuoco, ma nel tener conto di ciò, si dimentica compiutamente uno dei principali fat tori cioè l'uomo, il quale sul ca.mpo di battag lia, in mez7,o all'orgasmo ed alreccitazione della lotta - e ta luno Ftnclie colto dal timore e dal p,mico . non è in grado di spai·are con quella.calma ed esattezza di cui fa sfogg io alle esercita½ioni del tiro a bersaglio e nelle faz ioni del tempo di pace. Guai se tutù le palle colpissero ! la g uerra sarebbe i u breve tormiua.ta per mancanza di eombattenti ! S i dimentica ancòra, che i colossali eserciti odiern i sono costituiti piuttosto di reclute che di veri soldati, e perciò deficienti d i quella saldezza tanto necessaria per rintuzzare una grnncle procella equestre, eseguita da pareoehie migliaia di cav.ilieri, e che la tattica di fanteria non permettendo di avanzare gomito a gomito, ma esigendo il combattimento in ordine sparso od a frotte di p iccoli gruppi, facilita e favoreggia dL molto l'azione fl massa della ca.valleria; ed infine si dimentica, che la cavalleria tntte volte ba conseguito graud i risultati, ha ;tnche nei tempi pa'lsati ::;offerto perdite iùgeuti. Chi pnò a 2J1'io;·i sostenere a ragion vednL.t che uou :;i presen teraun1-, anche n oli' avvenire situazioni ta)i d~i poter essere usufruite dalla casaUeria con vant,tggio, quali presentavansi nei tempi passati in ogui battaglia? ìv(a sono masse d i cavalleria che occorrono; cd allora amruesso p ure che fo rse non si ripeteranno più quegli spleudidi risultati che ottenne la cavalleria di Federico II sotto Seidlitz, Ziethen, ecc., pur tuttavia è ammissibile ch'essa sarà in grado cli aiutare efficacemente le armi sorelle a strappctre la v ittoria, e talvolta fors 'anco ad avervi una parte prepouderante, decisiva. F~ argomento sul cjuale è inutile insistore, pernhè o lo ::;i sente, o non si lo comprender.'.i giammai.
I. A C AV~LLKIII>,_ Ngl,
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Data una ea.valloria animata da uno spirito eminentemente offensivo, 1.:he devo avvicigarsi non solo all'audacia, ma alla temerarietà; che s ia r.iun ita in grossi Oorpi, che sia stata convenientemente a"ldestrata in tempo cli pace e sovratntto che possieda nn coman dante 11,lraltezza del suo còmpito, non havvi dnbbio, ch·cs::;a è chiamata: a grandi eose ed a rinnovare fo rs'anco le gesta glorio.3e dei tem pi passati. Per uoi l'applica7,ione fatta dell"impiego tattico delle masse di cavalleria sul campo d i batt,agli a, è il fatto più saliente per l'a,rrria a cav~dlo dal 18'70 in poi, perchè segna la giu;;ta via e la sol1Jt che possa permE\ttere alla cavalleria di conservare la ,ma au.Lica importanza e mantenersi ali 'a,ltezza d elle altre armi. Ma è d'uopo perseverare in questo concetto - del che dol resto non rl.ubiLiamo - e proporzionare i mozzi ,ilio ::;copo ohe vuolsi ra.gginngere, ciò che n ecessariamente arre· · cheriL modificaz ion i all'ordintimeuto o all'istrn,,ione. Le manovre, pertanto, imperiali tedesche e quello frnncesi r i vesto uo, come ~ibbia.rno giii detto al principio del nosLru studio, una particolare imporLanza. per la cavalleria. J•~sse iniziano una n uova èra per la cavalleria, quella dello masse s ia nel servizio di esplori:Lzione, sia sul campo di battaglia. E con ciù torniamo, sn per g iù, all' imp iego strategico o tatLieo cii Napoleone I. R iassumendo, purtroppo m0 lto brevemoute, le grandi 111a11ovre francesi del Nord, non abbiamo ttccennato che pure g randi manovre ebbero luogo verso la fro ntiera dell' J<:st. , I A qnoste g randi manovre clell' Est presero parte I·1 711 corpo d'iLrmata eolla detta brig,1ta d i cavalleria e duo .divisioni di e::1.va.ll eria,.la 2a e la 7". Durante il ·periodo dell'adunata e precisamente dal ,J a l G sette'mbre, le due divisioni di cavall,)ria ::;i eserci tarono l'nna contro l'altra - collocate a circa 50 chi,lometri r una dall'altra - nel servizio d i esplorazione Da.11'8 al lO settembre le due divisioni furono riunite per com porre nn cor po di caval leria, il quale, sosten nto eia u na brigata di fanteria, manovrò contro il .7" corpo cl ' armata avente a sua disposizione la sola s ua brigata cli cavalleria.
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LA CAVALLERIA Ngl. 1897
Dal 12 al 13 settembre le due cli~i~ioni di ftÌnteria manovrarono l'una contro l'altra. Alla 14" di visi~ne fu addetta la 2• d ivisione di cavalleria; alla 13" ht 7• divisione di ca-· • valleria, più la brigata d i · ~ava.lleria del 7" corpo d'armat,a". . F inalmente, il giorno _14 settembre si 'i'ico mpose il corpo d 1 cavalle\·ia con una d ivisione di corazzieri a due brigate ed· una divisione di cavalleria a tre brigate (in totale 10 reggimenti) e con un~· brigata di fanteria di sostegno. Questo corpo ·di cavalleria formò il partito S ud e manovrò contro il p9:-rt~to Nord, fo rmato da tre brigate di fanteria, un battaglione di caccia tori e due brigate (4 reggimenti) di cavalleria leggiera. · Anche qui come alle grandi manovre del Nord, predomina ògnora il concetto di formare ed impiegare masse di càvalleria. Nelle manovre del Nord prevalse, almeno a nostro, avviso, il pensiero di studiare l'impiego strategico di coteste masse di cavalleriii. · In quelle dell' Est, per converso, sembra abbiasi avnto in vista di studiarne specialmente l'impiego tattico. . Comunque sia,· si tratta sempre, sia in avanscoperta, sia sul campo di b~ittaglia, di vere masse di-cavalleria Q,nesto "' è il punto essenziale e che v uol essere posto in rilievo. Ed ora passiamo all'Italia. Il Ministero della, guerra cura in modo particolare l'istruzione dell~t cavalleria, e così nell'es tate passata tutti i 24 reg .. gimenti dell'arma furono chiamati alle manovre prendendo ' ' . parte sia a~le grandi manovre, sia a, quelle d ì campagna del proprio corpo d'armata, sia ad ef?ercitazionì speciali di ·cavalleria. Nelle esercitazioni di cavalleria si a,ttese sovratutto alle manovre d'insieme, combinate talora con esercitazioni d i a va.nscoperta. Così manovrarono: nel I corpo d'armata: i reggimenti Piemonte.Reale (2°) e Rom~ (2.0° ) con 2 batterie del 5° artigl ieria , sulle brughiere dì Cameri;
LA CAVALLiHJA NHL
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nel H por po d' armata: i reggimenti Vittorio Eman uele (10°), Caserta (17°) da Savigliano a Borgo San Dalmazzo; ' Ml VI corpo d'armata i reggimenti Umberto I (23°) ed _Aosta (6°) con 2 batte~·ie da 7, fra Parma e Bologna; nell' VIII corpo d'armata: i reggime11ti Montebello (8°) e Foggia (11°), con 2 batterie de 1 7° artiglieria, a Pisa. N"el X corpo d'arma.ta infine furono riuniti a Capua quattro reggimenti con 1 batteria del 12° artiglierià al comando del maggiore generale De Renzis cav. Michele, e precisamente ì reggimenti : lancieri Novara (5") ( l' brigata; cavaUeria Alessandria (14°) \ lancieri Milano ('7°) (. 2' brigata. cavallegier i Guide (1H 0
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Alle grandi manovre fra Chiese ed Adige poi presero parte sei reggimenti : il reggimen/to Nizza cavalleria (l J, addetto alle truppe supplettìve del III corpo d'armata ; il reggimento cavalleggeri Lodi (15°),· ètddetto alle truppe ::mppletive del I corpo d'armata; ed una di visione di cavalleria così com posta : Comandante: maggiore generale Asinari di Bernezzo nobile Vittorio. Cètpo di stato ma,ggiore: tenenl;e co lonnello Porro cav. Carlo. 0
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brigata.
Comanda,nte : colonnello Costantini cav. :l!" erdinando: reggimento h1ncieri Firenze (H 0 ) ; id. cavalleggeri Vicenza (24) . I
.8' b1·igaict. Comandante : colonnello Avogaa.ro d i·Q,uinto cav. Felice : reggimento cavalleria Genova (4"); id. cavalleggeri Lucca (16).
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LA C,IVALT,ERJA NEf, ·
LA CA V.ALl,JWIA NEL
1897 .
B, ·igala m·tiglierfo: 2 batter.ie a cavallo, al coman2lo del maggiore .Ettore cav. Giuseppe. · !Vucleo ciclisti, comandato da.I sottotenente C;mpari sio·nor li'rancesco. . . · , · b
Noi vorremmo essere in grado di fornire un esteso r ìassnnto di tutte queste .esercitazioni di cavalleria, ma da un lato per la mancanza d i notizie particolareggiate e dall'altro perchè saremmo condotti troppo lontano eccedendo a dismisura i limit.i concessiei dalla Ri'visla, d~bbiamo restringerci a poche .Pag.me prendendo in esame sommario l'operato della. cava!J.ena nelle gr.andi manovre'. come queJlo che offre campo 1pag~i_ore ed as.;a1 rnteressante ad uno studio profi.cno intorno· all'impiego dell'arma sui. nostri terreni. ~e g randi. ?1anovre si svolsero nell a regione compresa .fra Cinese ed Adige al sud del lago di Garda, sullo storico terreno delle campagne del 1796, 1797, 1848, 1859 e .l8fi6, sotto la direzione superiore del tenenie generale Morra di Lavriauo e della r.fontà. Vi presero parte il III corpo d'arm~~ta., coma~1~at~ d~l tenente generale Mirri, colle sue truppe delle d1v1S1orn eh Milàno e Brescia ed il V corpo d'armata colle sue_ divisioni d i Verona e. Padovit, al comando del geuerale_~ro~1~·n_on, Vi~ì. una di \·isione mista, formata colle truppe · della rn1hz1a mobile. chiama all'uopo sotto ·le armi per istruzione. Le manovre furono d ivise in d ue periocl i: l'uno dal 10 al l L.l: settembre, di manovre a divisioni contrapposte nell'interno dei singoli corpi d'annata; l'altro, dal 15 al 20 settembre, di manovre a corpi d'armata contrapposti. Durante il primo periodo, soltanto i reggimenti Nizza (1") pel III corpo d'armata, e il reggimento cavalleggieri Lodi (15") p.el V, presero· parte alle manovre colle truppe di fanteria, sICcome cavallE)ria di visionale La divisione çli cavalleria della forza complessiva di 3140 c,1,valli ed 8 pezzi, e formata come sopra ibbiamo detto etfettuò il suo concentramento a Ghedi e durante il primo' periodo
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lt>97
3$3
attese alle esercitazioni proprie dell'arma. La l" brigata, cui fo assegi1ata nna batteria a cavalli, rappresentò il partito .Ovest; la 2" brigata, pure con una brigata a cavallo, formò , il partito Est. Tali esercitazioni furono : :LO settembr"e. - Esercita,.,ione a brigate contrapposte nelle vicinanze di Ghedi; ii sellembi"e. -·- Idem ; i4 setierabi'e. - Marcia manovra della di visione, con esercì. . tazioni di combattimento nella pianura di l\iedole. . Alla 1• brigata fu poi .assegnato il nucleo ciclisti, per essere impiegato nel servizio di esploraziqne, in q\1ello d i corrispon, danza e di collegamento fra i vari ripa;rti di cavalleria e nell'attuazione di speciali operazioni di piccola guerra, qualif occupazionè di pun ti avanzati, interruzioni ..di strade, ponti, linee telegrafiche, ecc. A porgere un'idea d i queste . esercitazioni, riassumiamo q ui quella. del 10 settembre. ESERCITAZIONE DI 00.MBA'r'rHifE NTO del i O setlemb1·e.
Il partito Ovest, battuto snlle collfne di Solferino e S . Martino ripiega ordinatamente su Breseia, h1scianclo a protezione della propria ritirata una brigata di cavalleria con .l batteria, a cavallo fra Gherla e Castenedolo. Il partito Est, vincitore, insegue il nemico, spingendo oltre il Chiese per Ghedi su B rescia nna brigata di cavaller ia con l batterìa a cavallo a· molestarne la ritirata. SVOLGI1V1EN'l'0 DELLA MANOVRA. Per le ore 7 e mezza la l" brigata trovavasi arnmàssata fra, · Ghedi e Castenedolo, fronte al Chiese, ed irradiava pattuglie su quella linea per tenere il contatto col nemico.
3.34
LA CAVAL LER IA NEL
1897
Verso le 8 queste avvertirono l'avanzarsi di una grossa. colonna di cavalleria ei artiglieria da Montechìaro su Ghedi. Il comandante della l " brigata decide allora di avanzare in direzione di tale strada ; questa avanzata peraltro è tost~_ avvertita dalle pattuglie della 2 ' brigata. Il comandante della 2 · brigata fa fronte a nord e per Ja brughiera guida i suoi dL}e ·reggimenti in tale direzione. L e due brigate prendono .la formazione in schiere, ambedue coll'artiglieria rispetti.v amente alla propria sinistra. Le schiere avanzano sotto la protezione del fuoco delle rispettive artiglierie. Ambedue le prime schiere quasi contemporaneam~nte iniziano la carica, ed avv-ieue l'urto avendo in linea la l " brigata 8 squad.ronì, la 2• brigata 9· squadroni. D?po la manovra la di visione sfilò al trotto innanzi al sno conumdante, generale Asinari di Berne;;;zo, m colonna di masse. (Continna). .VL\II ZLAI.K R1A :'lt..:11 1 n ' A·onA, .'l'eneut,, rotonnello.
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335
N01ÌA BIBLIOGRAFICA Gli eserciti e le flotte dei tempi odierni. (l)ie Herrr ~md F'lotfen · der Geyenll'art) ('1 ) . I nghilter·1·a.
Quest'opera pregevol i,;si ma, la cui direzione è staw ora 11ffidata al generale iu ritiro E. vrln Zepelin, ha per i i:;co po di far cono,cere nei t'oro differenti rami, gli ordinamenti militari di tutti gli Stati : l'importanza e l'opportunità di un tale studio ~ono evidenti, pert:h<~ il raffronto fra i regol11meoti organici, vigenti presso le grandi n~~ioni ci dà il mezzo sicuro di apprezzare la bontà relativa (lei nostri. Dalla pubblicazione suddetta è te;tè u~cito il secondo volu me fngli-i lterrci al quale col laborarono un uflìciale superiOfe dell'eserci to ingle~e per quan to concerne l'esercito e il co°1andante in ritiro nella marin a gcrmanic11 A. Stenzel, per qu:rnto rineue l'arma ta. · 11 volum~ è ricco di 2·1 tavole a colori, 33 tavole a chiaroscuro, 3 ca rte, 95 ritratti . Riassumi amo il più hr~vcmeote possihih} tè principnli notizie . La ripartizione deliri materie è la , seguente: Parte p,rima,.
Esercitò - Cen ni storici - Heclutamenti-Arniolamenti - Condizioni richieste per l' arruolamento - Rafferme - Coµtinuazioni divPrse del servizio - Conged i - Ser vizio nelia riser va. - Mi lizie - Servizio 1Jel1:i cavalleria - Servi-:io nei volon tHi. · Pill'ti componenti l'esercit(' regolare - Fan1Hri11 in tem po ili pnce e<I in tempo di guerra. . Artiolieria da campo...:.. Genio - Corpo san itario e conlabi le - Vete"rinari - C:1ppellani . _ Guardie del còrpo - Trnppe coloniali - Caval leria Yeomaury - Volontari - Compagnie Ji saniti, - di artiglieria - Comando Superioce ri i slitto rnaggioÌ-e in lempo di pace - Ministero guerra Distretti mili t:11·i - Divisione 1lell1i forza in tempo di pace - Mohilit.azioue in tempo di guerra - Servizio al campo . (t ) Ve;l i
Wvistri ntililrir,' iln.U1111.(1, l)ispens:1 XXI, pr irilo novemb~e t89i.
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NOTA BiBLIOGRi\l:"!CA
'.
NOTA BIBLIOGRAFICA
337
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Parte seconda.
Arm:imeuto delle truppe-: Tatticn. Parte, terza.
Nomine e promozioni dE>gli ufficinli e sottufficiali - Servi.r.io deo li 11ffìciali e sottuflÌçiali - Discipl iua - Giustizia mi litnre - s7abilimenti ·militari di pena....:_ Scuole - Paghe - Soprassoldo.....:. Pensioni - Isti tuti tecuici - Caserme e vita che vi ·si "cond uce Servi1.io s:Jnitario - Cavalli e rimonte - Brevi cemii sulle truppe coloui11li. · . Flotta.
Cenni storici - Azione rlella 11otta - Svilupp~ dell a notta - Animirrt'- • riigl in to - Politica mariuima - Con1itilto della dife.,a - Stazioni , navn li - Arsenali - Officine - Ospedali - C11serrne - - Swzioni nn~a~i :1ll'ester0 - Difesa del!e <·03te - Ullicia li - Impiegati Ull1c1al1 f.lelle truppe d1 marina - Iog1'gueri m~cchi11i~ti - Sanitari - Amministr:iti vi - Sottufficiali -- Equ ipaggi - Riserva nanavale ·- Pension i - Sussidi - Ospedale di Greenwich - Ed ucazione - Istruzione - Osserv:itori - Uniformi - Stendiirdi Servizio e disciplina sulle navi- Servizio sanitario - Ma t~riale Nuove navi da battagli:1 - Ar~iglierie ,._ Cornzze - Macchine Torpedini - Bilancio. · , Lista della nuorn Oot1a inglese - Navi da guerra di ·1 a classe - lucrociatori - Torpediniere - Contro torpediniere. Nella prima prirt.e rignanlante esclu$iv.irneotc l'esercito nu ll.1 è trascurato di qnanto si attiene alla snn costituzione, mobilitazione, r1gli stipend.i, indennità, ecc. ; so lta nto per le truppe colonia li brevis$i1;;0 1'. il cenno. Nei differenti rami del servizio militare, mentre -è snflìciim te ,come dice il gener,1le ThidJattt che cinscuno conosca i snoi doveri particolari, è còmpito del persouale dirigente di co noscere i doveri di ru tti. · perché quel personale direttivo nhbr:;cci.i tutto il meccan irnio dell~ guerr11. r: Iu~li iltcrrn per molto ten1po pensò ,al solo esen:ito e rn solo dopo clic le 1mpre,;e cQlouiali ebbero ·assunta maggiore esteusione ~ e dopo· che le l'';)lazion i delle po1enze eu ip)pee si fecero più intime che il Beano [!nito si trovò costretto a moclificare la pro pri a c1rganizzaziono etl :1
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,po1:t.are la sua attenzione allo sviluppo della marina per essa tanto ,necessaria . .In antico, quando i soldati erano reclutati da m~rceoari in Inghilterra 'l'esercito non 11veve nè molta popolaritil -nè molta simpatia. Per molto ,tempo fu detto che l'Inghilterra ooo aveva un esercito; errore gravis·simo, perchè se la cifra dei suoi soldati non egunglia quella di altre ·n'azioni di Eu~opa e se si riscontrano alcune anomalie, per quanto ha tratto al reclutamento e ad org:mizz~zioni diverse, pure i_n complesso ,il suo esercito rappresenta ora una forza notevole '. Fino al ·I 066 non vi sono tracce in Inghilterra di un vero esercito. .Alla chiamatil- dei capi, i brettoni ed i sassoni si riunivano per com-battere i perturbatori e glì invasori , ma terminato _il periodo guerresco, ritornavano ai focolari domestici. Guglielmo I, riconosciuto re d'Inghilterra · dopo la seconda battaglia ·nelle' vicinanze di York, applicò il sistema federale, sulla richiesta della Grande Assemblea del Regno, allo scopo di mettere il paese in istato di ,respingere I' inv;1sione cl11nese minacciante l'Inghilterra. Il vassallo d·oveva aiutare il suo padrone e difenderlo ,in caso di guerra e di co11testa~zi~ne, a sua volta il padrone o signòre doveva aiutare, difendere' e . protegg~re ii suo vassallo. Tutti i sudditi delle diver~e contee _eran~ - obbli"ati ad un sen'izio militare annunle di lO giorni, con obbligo di ,ohbedienza alla richiesta ciel Sovrano. Coloro che erano impossibilitatL al servizio provvedevano per un rimpiazzante. Il Sovrano cosi° clispo,neva di circa 70 mila uomini. · Quando Ia guerra o la spedizione durava più di t.O giorni, il Sovrano ,poteva ohblirrare i vass(llli a continuare il s·ervizio, ma il loro manteni. mento era a suo cariço. All'avvenimento al trono di Enrico II nel 1'155, fu rimpia1.zato il -ser vizio personale fra quelli che non volevano prendere parie alle spedizioni, con una imposta speciale che pagavano i vassalli esonerati dal servizio militnre. Il prodotto di quest'imposta permetteva di riunire in ,caso di guerra i soldati nazionali o stranieri ot:correoti e che venivano ,Mngedati a guerra finita. Eduardo II riunì una forza di 30 mila uomini ed il successore, '.Ed u;rdo III, cominciò la serie delle guerre cooosciqte sotto il nome di 11uerra dei 100 anni, avendo alla battaglia di Crecy circa iO mila ,uomini. Fino ·al ,1347, la lancia, l'arco ; la picozza, la bale5tra erano le sole -àrmi offensive impiegate in combattimento. '
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AJ'if\O XLUI.
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NOTA BIBLIOGRAFICA
Arma da difesa era lo scudo ;·ma ben tosto l'u_so dell'artiglieria segnò-· un periodo di rivoluzione nel l'arte della guerra,dirninuendo l'importanza ,del la vigorì~ del corpo, cd iniziando così il periodo della f;Cienza militare· ossia della tattica: Nel 1i\.86 Enrico VH istituiva il. corpo Yomen della guardia,. c11e va · considernto come la prima truppa nazionale régolal'mente organizzata ,e che può dìrsi il principio ed ìl nucleo dell'esercito inglese. Nel 15~9 Enrico VIII. alleato col Papa Leone X e coli' imperatore· M·assimilian?, riuniva una forza di 50 mìla uomini coli' intenzione· di conquistare ·1a-, Francia. Lord Cromwell (1653) sì occupò dì riorganizzare !-'esercito, e l'opera sua fu poi proseguita dal re Cariò IC che facendo principalmente tesoro·• dell'esperienza acquistata ·durante il suo esilio ed il suo soggiorno al la.· · Corte di Luigi XIV, organizzò il primo esercito ìnglese ('1660). . Sotto -il regno di Giacomo II l'esercito permanente contò, per poco· ·30,0QO uomini, ma il Parlamen to non avendo voluto. votare le somme - necessarie, il re vi sopperì colla lista civi le. · Per effetto del Jllutiny act e del B-ill of Rights che data dal regno.. · di Guglielmo e Mary (1688-89) il Sovrano non pnù in tempo di pace t'tmere un eserdto permanente che con l'as:;enso del Parlamento. Il Mtt·· tiny act prescrive anche ~he il Governo indichi annualmente il numer.o di .soldati da tener;i sotto le. armi, fi ssa la paga, il reclutamento· e la maniera di impiego. Così la base dell'organizzazione dell'esercito è annualmante stabilito.. dal p'arlamento. · Nel ·1104- e nel ·1707 ·furono presentati due progetti per la coscri, zione, ma vennero uno dopo l'altro re~pinti. 285,398 Fanteria e cavalleria (regolari e mil izia). -198,534-· Fanteria e cavalleria . ~ H,%1 Artiglieria . ,~,051 Triippe europee della Soeietà delle Indie orientali Hi,066 Volontari Gran BMtagna '75,3,i.O Volontàri Irlanda . 3,1,4,00 Soldati di mare . 98,600 i\'farinari della flotta In allora la popolazione del Reguo Unito ascendeva a H,94/2,64-6 e· non contando l·a milizia locale ed i volontari, si ha una forza armata permanente di 2,9 per ogni 100 abitanti in servizio stabile.
33-9
NOTA BJBLIOGRA FICA
Durante il periodo guerresco, si notò la teode~za a servirsi della milizia comune per operazioni all'estero : io fatti nel 18·13 dei battaglioni di milizia, coi propri nnìcial i fnrooo mandati in Francia per unirsi al duca di Well ington. ~egli 0110 anni fra il ·1805 e il 18·12 su 250 mila reclute dell'esercito regolare, •100 mi la fnrono adibite alla milizia. Dalle cifre suaccennate si rileva quali siano le foçze di riserva nel sist.ema militare britlannico, di quali fo rze combattenti (non contando le truppe coloniali e indigene) possa disporre in caso di guerra il Regn_o Un ito, ora che il tenitorio è più vasto e la popolazione notevolmente aumentata. Dopo la pace del 4816 l'esercito. fu molto trascùrato, la milizia e i volontari furono soppressi, e il bilancio dell'esercito regolare fu ridotlo a minimi termini, ta nto che nell'anno ·!82,1 nou contava che ,J0·1,03'1. uomini, di cui 31,:)72 per le cvlonie, ·19,:l67 per le Indie e 50 , 192 per il Regno. Nell'anno •I 829 la durata del servizio militare, che durante la guerra era stata ridotta a 7 anni pn la fanteria, a 1 O per la, cavalleria, a •12 per l'artigli\:lria, fu nuovamente rimesso a vita. L'artiglieria fu sensibi lmente ridotta , sia per ca·valli che per cannoni. Si è dal ·20 giugno ,1837, giorni_> dell'a:;sunzione al trono della Regina, Vi ttoria , che datano l,o sviluppo della prosperità dell'Inghilterra e la sna. fespansione. Da allora ad oggi ?Umerose furono le spedizioni intraprese e gli avvenimenti militari verificatisj.. ~el •1852 il bilancio dell'artiglieria da campo fu molto migliorato e nello stesso anno fu nuovamente stabilita la milizia, che fino dal ·18Hi· più non esisteva, quest'ultima per?!, reclutata mediante arruolamento volontario. All'obbligo gener,1le di leva si ricorreva solo quando una contea non dava il numero stabilito di volontari, ma occorreva in ogni caso l'assenso del· Parlamento. Tale ~istema è ancora in vigore attuai· men te. Al principio del ·185i la forza dell,esercito si componeva di 7·1 ;08·1 uomini per l'interno, 39,754. per le colonie, e 29,208 per le Indie. - In tutto H-0,0,rn. L'opera si occupa diffusamente del reclutllmento per arruolamenti di volontari, che tanta importanza ha nel sistema in ili tare inglese. Il reclutamento avviene sotto la direzione e dietro ordini di un ispettore superiore e del generale comandante i distretti. Vi · sono tre specie -di arrudlamenti ossia nell'esercito, nella milizia, e nei volontari. Gl-i :nruolamenti volontari sono fatti nelle principali città i Londra, Sheffield, Manchester, Birmingham, Liverpool, Glasgow, Edimburg e- . Dublino. 1
1
1
.. 341
, NOTA BIBLIOGRAFICA
340
Le condizioni Osiche per l'arruolamento sono le seguenti:
.t-\P'l'A B! Bl,IOGRAFICJ\
Nell'anno 1895 chiesero l'arruolamento 65,396 uomini e si ebbero i seguenti risultati:
Arma
Altezza mass. Altez7:a minim. Larg ..del petto
L803 0.9H ,Cavalleria guardia . . · '1.85'~ ,1.778 1.702 0.889 Cav alleria pesante . ·I. 727 1.651 0.899 Cavalleria leggi era ,1.753 . 1.62.6 0.899 Cavalleria mezzana L67G L626 0.864Artigl ieria . . .. ·1 .626 0.888 Id. operai ·I. 70'.2 1.626 0.86.l Genio 1.753 come per la cavali. Guardie a piedi . ,1.626 0.889 Fanteria . . . . · Le reclute per il genio addette alle conipagnie di sanit:, e treno devono saper leggere e scl'ivere, quelle del genio devono conoscere un 1
Respinti prima di avere il certificato di présentazione Noo' presei:Hatisi più . · Muniti di certificati di, presentazione ai C'orpi Rimandati dopo ottenuti i c.ertiftcati dagli ufficiali sanitari Di,;ertati . Riformati Ammessi e riconosciuti idonei
2.2, 9~7 8,708 33,638 3,915. 4.05 124~9,19,i.
La milizia è un 1·icco co1Jtingente per l'esercito regolare e nell'anno 1896 uon merio di ,J3,000 reclute ~ono pi:ssate dalla milizia all'esercito .régolare. ., Gli arruolamenti sono di due specie - per continuato servizio ·e per lion continuato servizio - il primo è di -12, anni sotto le armi,. senza obblig(\ di !'el'vire nella r iserva ed è limitato alla cavalleria della guardia, agli armaiuoli, ai 4 reggimenti per le Indie Orien_tali, m~-· sicanti, operai specialisti di artiglieria e genio. - Il non continuato servizio consta del servizio attivo e della riserva e ne yaria la durata a seconda delle armi cioè: Cavalleria di linea, artiglieria da campo e a piedi, fanteria di linea, artiglieria di l\falta, armaiuoli, 7 anni di servizio effettivo e 5 anni · di riserva . _ Se però il soldato al termine del suo servizio effettivo trovasi di guarnigione all'estero, è obbligato a servire •I ~ mesi di più e il servizio in riserva si riduce a 4 anni. Treno: 3 anni di servizio attivo, 9 anni in riserva con lo stesso obbligo di 4 anno di più di servizio attivo (8 anni in riserva). Guardie a piedi addette alle compagnie' di sanità , 7 nnni di servizio. attivo e 5 di risel'va, o B anni di serv1Z10 attivo e 9 in riserva, a scelta, con lo stesso obbligo di 1 anno di più di servizio ·atti1•0 nel quale ultimo caso gli anni di riserva si riducono r ispettivamente a 4 o a 8. Genio: 7 anni di serv1z10 e 5 di riserva, o 3 anni in servizio at.tivo e 9 in riserv.a, a scelta, ma a seconda d~I nuinero determinato dal Ministero, con !o stesso obbligo d1 un anno di più di servizio attivo. Addetti al servizio postale, telegralì$ti e servizio di ferrovi:i : 3 anni di servizio attivo e 3 anni di riserva.
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1
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mestiere. Sonv esclusi dall'arruolamento: , stato n1andato via dal- · ·I o eh.i pp,r cattl· va con dotta o ·ma b·t·t· 11a e l'esercito O dalla marina, o dalla gendarmeria irlandèse; 20 chi ha disertato prestando servizio all'estero ; 30 chi a riportato condanna. .' . . . Dei 29,581 arruolati uel ,t 895 (comprese le truppe coloniali) ·1,35li avevano 18 · anni non ancora compiuti 1 12 9 I 8 » ,19 » ' 6,092 » 20 » 3,.129 )) 21 2,378 )) ·1,7:37 1,030 792 H~I dai 25 ànni in su .
1
Furono: 2,4-61 5,962 6,2YO i ,733 '10,H9 di 16 29,581
al disotto di ·I .Gz.6 metri di altezza da L6'26 m. fino a L65 1 da ,J .651 m. fluo a ·I .(i76 da .J.676 m. fino a '1.702 da L702 m. e più 1:altezza non 0 indica ta.
..
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.NOTA Bll!LIOGRAFJCA
":Furono : 3,473 al disotto di 0.838 m. di larghezza di pelto 9,638 da 0.838 a 0.$649,435 da O.B64 a 0.889 . 7,019 da 0.889 ,f 6 la larghezza del petto .non è indicata.
di
2.9,58 1 1
Nel 1857 durante l'insurrezione dellé Indie, m·olti riofo;·zi fnronò colà i~viati e l'esperienza provò che le truppe britanniche del le Indie -erano msufficienti. - La Società delle Indie Orientn li manteneva :il suo soldo 9 ba ttaglioni di fanteria europea e circa 6,000 .soldati di artigli_eria _europei: inoltre vi era no in India 4 ·re,((gimenti di cavalleria br1tanmca e_22 _hattaglioni di _ra_uteria ; l'intier~ forza di truppe europee componevas1 d1 40,000 uomini , mentre le truppe indigene t:Òutava 110 un totale .di 'iH-0,000 uomini. . Dopc~ elle le Indie passarono sollo il domin io diretto di S1111 Maestù ·C la Soci~tà delle Indie Orientali fu sciolta, il 10 gennaio ,f859, · le le truppe appartenenti alla Società passarono i1J servizio dell'esercito britannico. · ' · L~ forza del_l'eser?ito britannico nell'India raggiunse allora i 65,000 -uomm1 e negli anni ·1887 e 1888 salì a 73,000 uomini. Come specialissima è in Inghilterra la costituzÌone dello arnmira.gliato, regolata dal decreto 19 marzo 187:2 e modificata dal decreto 1,0 m~r~o 18_82 e successive disposizioni del ,f 885; co;ì speciaie è I ammrn1straz1oue centr:ile del Ministero del la bouerra. . Fino al principio del x v secolo, gli affari nrnrittimi erano diretti dal Consiglio del fle e l'esecuzione degli ordini relati1•i nlla flotta era con~ ferita ai Keepers of the sea , più t11rdi chiamati :imrniragh; vi erano· inoltre i conserva tori delle navi del Re ~ e i conservatori dei porti di mare. ' Gli ammiragli erano collocati. alla testa di !lotte locali, ma è chi,;ro che sir Wi lliam ,cle Leybourne, nominato 1'8 marzo ·1287 Ammfrallus .Maris Anghae non ebbe mai funzioni $imili a quelle, cbe furono con forite più rardi ai lords grandi ammiragli. li Con te di Sommerset fu 'nominato nel H06 ammiraglio di Inghilt~rra con incarico cli riordinare l'armata britannica. Dopo la rivoluz10ne del 1690 fn votato un atto pubblico (2 Guglielmo e .Mari:,, sess. 2 ù 2) che è l'origine ufficiale dell'attuale costituzione dell'am~niragliato. 1
. NOTA BIBLI0 GR.4FlCA
343
"St. ·Vincent' a bordo della Ville de Paris scriveva a lord . Spencer ,--rlavanÙ II Cadice il 27 agosto Yot~ may rest assured the àdl branch . ef the navy is roiten to the 1,ery core. . . Lo stato d'elle cose che lord St. Vincent trovò qua?do pres~ la ~ire.zione dell'ammiragliato nel •180·1 sotto il ministro Addmgton, I rnc~11esta . relativa, ecc., i perfezionamenti portati da sir James. G-ra_ham lecero -addiyenire ad una rifo rma . nella costituzione · del l'amm1ragh~to : successivi cambiamenti introdotti portarono all'attuale formazione che è la seguente: ( 1) . j) 1:imo lord, primo lord navale, secondo lord navale, terzo lord e controllore commissari nominati per disimpegnare le funzioni di ;lorrl grande ammiraglio. Lord navale giovnnc, lord civile:
Segreta.rio pa,rlamenta1·e e finanziario: Segretario permanente .
Il primo Lord è responsabile davanti alla Corona e da:anti ,11 Par~ ·lamento di tutti i lavori dell'Ammiraglinto ed assegna a _crnsi.:uno degli ,altri lords o segretario un servizio defini to. . I l primo Lord navale, il seconde, Lord _na\'a!e e_ il ~~no an_z1ano . 5000 responsabi}i di fronte al primo Lord d1 tutti gh :1ft;,r1 relllt1v1 al •)ersonale della marina, ai movimenti ed allo stato del la flotta; ti con·~i:ollore è responsabile nell/ medesime condizioni del . m~te'.·iale _na:ale_:. ,i,I segretario parlamentarP- ù responsabile del le quest1on1 h_nan~1ai:ie, ti Lord civi le td il segreta rio permanente hanno delle attnbuz1on1 spe.cia li determ inate dal primo Lord . • Per l'amministrazione centrale della guerra, può dirsi c.;he vi è assoluta separaz.ioue tra il cornando e l'ammi~ i~trazione. Vi sono così due . ·rntorità un comandante in capo ed uCI 1.rnn1stro che per lungo tempo 'hanno fuiizìonato parallélamente. Ne! ·1870 e così per l'addietro il co-rnaodaute in capo era legalmente subordinato al :Ministro, sol? responsabile davanti al Parlameuto., Recenti disposizioni ·hanno clefìn, ta questa situazione. I l cOniaudante in capo nom inato dal Sovrano, nou esercita . }a sua autori tà che con l'approvazione e rntto la respons~bi_ìità_ p~rso_,.nale del Ministro del la guerra. Ma in pratica, tol te le qn1s11oni d1 bi:, lancio, la supremazia del Ministro che il controllo degli atti del coman, dante in capo. ( I) Ved i per magg_iori delt,1gli Riv islci ma,·itlim.<t.
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344 .
NOTA lllBLIOGRAFICA
di esercito io campagna ; 3° Emanazione delle norme di servizio; 4- Affari parlamentari, bibliotéca, archivio, distribuzione all'esercito dei fo r- · mulai·i di servizio e degli oggetti di cancelleria, stamperia . L'intero ·pe~sonale di questo ufficio centrale appartiene al _pe_rson~le ~ivil~ .. Il .Minis~ero della guerra è diviso io due grandi riparti: 11 militare · ed il finanziario: il primo ha carattere prevalentemente militare; il secondo esclusivamente civile. Quest'ultimo è presieduto dal segretario delle finanze: il quale è membro del Parlamento; il primo non ha alcun · c,1po, ma è gerito da un consiglio (army board) composto ~el generale in capo che lo pre,;iede, dell'aiutante generale, del qu:irtrermastro "enerale e degli ispettori generali delle fortilìcazio ni e dell'a rtigiieria. questo Consigl io vengono sottoposte tutte le questioni d'interesse ge~ nerale e quelle concernenti le promozioni degli ulliciali dal grado dr · ma""iore in su. Ciascuno dei suoi membri prepara il 'bilancio riOet- · ·tenf: il proprio ram,) di servizio. Come consiglieri di finanza, possono ' venire eventualmente chiamati impiegati dell'amministrazione finanz iaria od anche, per scopi speciali, ufficia li preposti ad .altri rami del\' amministrazione. Il Dicastero militare comprf,nde ,10 divisioni , alle quali sono pre- · posti i seguenti uflìciali: , 0
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IVar Office (1111:nistero della, guerra).· Al Ministero della guerra è prepost() il Ministro (Secretary of S tate· for Wcir) : è questi un Ministro di gàbioetto il quale risponde verso la Regina e verso il Governo dell' mnrnin.istrazione dell'esercito ed è coadiuva to da due sottosegretarì di Stato: di costoro uno è « parlamentare» fa cioè parte del Parlamento e rnppresenta nella Camera dei Comuni l'amministrazione militare, l'al tro è « permanente • ed è un alto funzionario ci_vile. Per assicùrare la cooperazione di tutti i rami dell'amministrazione militare è instituito un Consiglio presieduto dal ·:Ministro della guerra (War Office Council) <" composto del sottosegretario parlamentare, del segretario delle fìoanr.e, del gi>.oera le in c11po, dell'aiutante generale, del quartierm,astro generale e dell'ispettore ge·nerale delle fort ific11zioni e dell'artialieria. ' Questo Consiglio è convocato dal Ministro della guerra quando trat--. tasi di affari riguardauti il suo dicastero.~ Il Mi nistero della guerra ha inoltri? un uffi~io speciale denominato « Ufficio centrale», dipendente dal sotto.~egretHrio di Stato permanente e diviso in q. sezioni le quali si occupano rispettivamente delle seguenti materie: ·1 ° Registrazione del I' iutiero carteggio riOettente il M_inistero della guerra ; 2° Affa ri di ser ,·izio vari r.he non riouardano alcun'altra seziooe del Ministero e corri;pondenza col gener11 le cornanda nte un corpo
Comandante in capo dell'esercito (Commander in chief). 2° L'adjut?tnt generai to the l'orces. 3° Il Quartermaster generai to the forces. ti 0 L'Ispettore geoeralé delle forti ficazioni. 50 L' Ispettore ~enerale dell'àrtiglieria. ' 6u Il Dirett;:,re dell'educazione e ·istruzione militare. 70 L'Ispettore generale della cavalleria nel Regno Unito. 8° Il Cappellano generale. · 9° Il Dir·ett.ore genernle della sanità militare. ,t 0° Il Direttore generale. ,J o
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NOTA lllllLIOORAFI CA
li comandante in capo dell: esercito è nel tempo stesso capo del> dipartimento militare del M_injstero della guerra. La ~egi,aa è il capo supremo dell'esercito ; l'amministrazione di questoappartiene al Secretary o{ State (or war (\1inistro ~ella guerra) mentre il cod1ando diretto è afiìJato al comanda:ite in ca po dell' eserc;ito. La Corte di Sua Maestà si compone di tre aiutanti personali (Personal Ai,des-de-Camp) che sono le LL. A.'\. RR. il feld marescial lo duca di ' Cambridge, il felJ maresciallo principe di Galles, il generale duca di Coohaught e di 36 11i utanti (aides-de-camp) questi ultimi servono ~ol· · grado di colonnello e per lo più ricoprono altre cariche. La nomina ad_aiutante di campo della Regina vale come ricompensa di servi·"i segnalati; i titolari prestano servizio nelle cerimonie di Corte soltao~o. quando si trovano ne l Regno Unito. La metà ci rca degl i aiutanti ,di ~ampo app(lrtieoe alla milizia,a lla Yeomanry, ~ ai volontari.Al seguito mili tare sono inoltre ascritti 24- medici e ~ cappell11ni che non. prestano , servizio, essendo la loro cnrica puramente onoraria.
Al co~ anda(l.te io capo (11ttu:llmente il Feld Maresciallo Visconte Wol--seley) nppartiene l'alto comando di tutti _i corpi d'eser~ito, sl nell'_in- ., terno del Regno Uoito, che all'esterno; egli emana le ordinanze relative · all'e'sercito, a lui spelta l'ispezione delle truppe. Egli è il primo consi"liere militare del Mini~tro dèlla guerra ed ha la sorveglianza generale d;l dica,;tero militare; è a:;si~tito da un ulJìciale, che funge da segretario privato, e ~a q. aiutanti per~onal i. Sotto la sua immedi11ta _d'.pen : denza trovansi il « Mi litary Secretary », il direttore del stir_v1z10 di,;,
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N OTA HIHLlOGl!AflCA
l\OTA l3JJ3LIOGRAFICA
··. informazioni e !'.ufficio di . mobilitazione. Il " Military Secretary i> . cor·risponde al capo del gabinetto militare di S. M: l'I mperatore di Germania e promuove le nomine, l'avanzamento, il licenziamento degli uflìciali, la scelta degli ufficiali per lo stato maggiore generale e la con. cessione degli ordini cavallereschi e di altre onorificenze. o . Da In.i dipendono du_e « assistant-military·secretaries », dei quali uno 1>er gli a/fori del!' India. Il Direttore del servizio d' informazioni (maggior generale) riproduce in una certa misura il concetto del capo del G-rnnde Stato M~ggiore generale tedesco, essendo attribuzione sua il .formare i piani di mobilita1,ioue per la guerra offensiva e difen si va e ·, il raccogliere in formazioni e dati_sugli eserciti e sui paesi stranieri. Ai· suoi ufficì sono addetti ,12 ufficiali dello stato, maggiore genuale: a lui fanno capo i rapporti .degli 8 attachés milita ri, che hanno tntti grado -di « assistant·adjutant·generaÌ » e risiedono i; Parigi, Roma, Berl ino, , Costan trnopoli , Pietroburgo, Tokio e Teheran. L't1fficio di mobilita·zione, ~lei quale fanno parte un « assistant-adjutant-genera l » e 2 altri , ufficia li dell o stato maggiore generale, prepara i piani di rnobil itnione ..dell 'e.se rei to.
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)n tempo di pace i vari corpi dell'esercito regolare (ad eccezione di
quelli che risiedono nei campi permanenti) non sono organizzati in comandi superio_ri, ma si trovano sotto la immediat~ dipendenza dei generali che comandano i_singol i distr('tlÌ. La seguente tabella dà il dislocamento norma le dell'esercito nel ·1896, , non comprendendo i depositi delle diverse 11rmi e le compagnie Si)eci11 li .
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X O'T'A BIBLIOGRAFICA
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I bilanci pel ·1896-97 danuo un totale di 7'17.895 Ìra u!Ticiali e soldati con 56,0iO cavalli: e ripartiti come segue fra i diversi rami dell'esercito :
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In . tempo di pace l' esercito regolare dispone di 632 pezzi di ar,ti glieria (oltre le batterio da fortezza del l' India) e i volontari di .i,00 pezzi. La seguente t~'ll)ella dà i particolari del bilancio dell'esercito regolare insieme ai quadri delle truppe irregolari e della riserva : notisi che in caso di guerra l'eserrito regolnre può venire rinfo i·zato con 30,000 UO• mini di riserva della ·milizia :
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a) R egno Unito e Colonie: Stato mag giore gener!l.le
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Cttvt\lloria . Artig lier ia. Genio . . ltnntt,ria. . Tr•mo . . . "fr Ul'P'-' colonia li . Allri co rpi d'esercito Qund1•i dclht milizia, della Gcomanry o dei ,·o lonlat·i . . . . •Co n labili . . Veturi na.l'i . Cappellani. Medici .. . Js li luti militari d h;e rsi.
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b) India : <C:l\·all eria . Artiglieria . Genio . . . FttnLerhi . . A Ilri corpi. Amn,ontare C. S. nell' India. ,e) Riserva d!:ll'osercilo ,·egolarc l' e 2• classe: . . .
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N OTA BIBLIOG RAFICA
351
NOTA BIBLJO(lRAFICA
Il bilnncio per la guerra e delle Colouie del Regno Unito porta ~per ·· l'esercizio finanziario ·l 896-97 le seguenti cifre:
Gli stati delle truppe irre!!olar·1 ~ sono ·1 seguenti:
Lire il.
I . Soldo dell'esercito regolare e sua riserva 14-6,362,500 . 00 7,370,000 . 00 2. » del corpo sanitario ed istituti vari 13,700,000.00 3. » della milizia. ,1,825,000 . 00 4-. ~ della Yeomanry 15,61 2,;iOO . 00 o. Spese per i volon1ari 16,500,000. 00, G. Trnspo rli e rimonte. 62,997,500. 00 · 7. Vi veri e foraggi . 2· 1 ,.i65,000. 00 8. Spose d' abbigliamento 53 ,3 2; ; ,'000. oo · 9. d'armameoti '25,192,300. 00 10. Costru1.ìoni, edifizi militari, ecc. 2,\l\li,500. 00 11·I . Spose d'educllzione ed istruziouo 1, '285,000 . 00· 1'2. » diverse. 6,337,500 . 00 13. 1Iinistero della guerra . 1
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Genio . . . . . F~lnl-eria . . . . . . . . . . . . Cot·po sao i lari o . . . . . . . .\Iilizin (le llo i~ol~ I Al'Liglie ,fa . ·. del Canale / l,'anleria . . . .\lilizi:t delle colonie . .
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E dal punto di visla del comando, il territorio è diviso in 17 regioni: 10 per l' Inghilterra propriameote detta, nna per In Scozia, ,~ per l'Irlanda e 2 per le isole. Per difello di spazio dobbiamo astenerci da u lleriori cenni lo che facciamo a malincuore, raccomanclnndo vivamente a coloro cui inte· ressa lo studio degli attuali ordinamenti militari ed è fomigliare la lingua tedesca, la lennra di un libro tanto importante. · La seconda parte del volume,· come dicemmo in principio, riOeue ·, la marina e tutta la organizzazione ne è minutamente descrilla.
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Al ·1,0 gennaio •1896 _la forz~ effeLLiva delf'esercito regolare ne superava l_am~o~ta'.e nomwale d1 39,1.3 uomini di cui M5 di cavalleria, 670 d1 art,gliena da campo e 2728 di fantaria. La riserva del l'eserc1l0 conta~,a 78,168 uomini e la riserva della milizia 31 4-98 uomini . _,~!('epoca dell e ispeziooi annu;ili nel ·1 895 mancavano ~eoli stati d~lla m1liz1a '17,083 uomini ed in quelli della Yeomanry ·I 933 uon~ini al ,1o 00• vi:mbre 1895 mancavano in quelli dei volontari 29,26<\- uomini.
DANTE PAUE NTI • .
(1) Compresi 30,000 uomini cli riservi, della miliah1.
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« li Governo e la stessa maggioranza della Commissione che oggi ha (l'onore di riferirvi noo poterono associarsi a quell'emendamento, ed oggi non possiamo che raccomandarvi ancora di acco~liere il testo approvato -odieroa rriente dal Senato. Così avrete dato soddìfazìone a molteplici legittimi in teressi che da troppo tem po e non senza dan no;_aueudono la de6,nitiva .1pprovazione di r1uesti provved imenti legislativi. »
NOTIZIE POL ITf CO-J\11 Lrr ARI L'onor. Ministro della guerra ha ripresentato alla Camera il pro- · getto dì legge per modilìcazioni alla legge d'avanzamento. . Sono note le peripezie fii que:1to progetto. Approvato dal Senato,' modificato da lla Camera , e'ra ritornato al Senato ed ora rivenne al la 'camera. Al testo primìtiv~pprovato dal Senato, la Camera aveva apportato due emendamenti. Col primo-sopprimeva lo ~peciale limi te dì età che era stato adottatp per la cessa zione del servizio del presi dente del Tribuna le supremo di guerra . L'altro ramo del Parlament•> ha aderito a questo em,rndamento. 1 Io 1·ece 111 Camera vitaliiia non ha cred uto di ~ccoo-liere l'emendamento all'articolo 62, r.on cui davasi elTeuo retroattiva alie .nuove prescrizioni sulla decorrenza dell'anzianità per gl i ufficial i che chiedono l'aspettativa per motivi di famig lia o che vi sono colloc11ti per in ferm ità tempor 11 oee non provenienti dal servizio. I lettori sanno che quest'emendamento della Camera era stato causa .- dell'ultima crisi mi nisteriale. L'onor. Ministro df.Jla guerra nel ripresentar~ il progetto alla Camera lo accompagna con una relazione io coi nota essere superfluo accennare le ragioni che sconsigliano dal tradurre in legge il detto em endamento il quale col dare, lìoo all'evidenza, un carattere di retroattività ad una disposizione deUa lerge 2 luglio t 896, offenderebbe diritti acr1uisiti da amo numero di ufficiali e di più potrebbe, per taluni., pregiudicare la car;iera di fronte ai limiti di età per cessare dal servizio attivo permanente. e In qaest11 condiziono di cose (conchiude l'onor. Ministro) non sarebbe possibile concedere il proposto beneficio, sebbene esso riauardi non molti ufficiali, rnnza venir meno a giustizia ed equità; epperò, p"ur prescindendo da(I'altra considerazione che questi non molti ufficiali, andando in aspettativa, ben connscevano la sorte loro, io esprimo caldo voto che la Ca mera . sia per approvare il seguente disegno di legge senza l'emendamento. » Al momento in cui scriviamo tale disegno non è ancora venuto in discussione alla Camera, ma si ha quasi la certezza che questa vorrà approvarlo. Esso venne gil1 esaminato negli uffizi e ne usc.ì con una relazione dell'onor. Maurigi pienamente favorevole nella quale si legge:
NO'l'l?.:IE POLlTTCO - MILl'rA RJ '
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,Il progetto di legge per autorizzare il passaggio di sottoicoenti dall'arma -di fan teria in quella di caval leria, presentato alla Camera dal cessato Ministt'o della guerra e maoten nto dal l'attuale, avendo incontr.ito serie difficoltà negli uffizi della Carnera, fu dal Ministro ritirato. Non è ancora ·noto se s'intend11 ripresentarlo modiricato o provvedere altrimenti. Ceno i vuoti che esi!-tono nei subalterni dell'arma dì ca valleria bisogna colmarli e, volendo agire sollecitamente, non,è possibile raggiungere ,10 sco po se non con qualche e~ped ientc: o permettere il passaggio ad uf.fi cìali di altre armi in quel la <li cavalleria o s·ceglierc tra gli ufTicial i di .complemento dell'arma stessa ed ammetterli come ufficiali di carriera. Resterà poi da provvedere perchè i vuoti nou si rinnovino, ed a questo ., ri_guardo uon vediamo altro mezzo che migliorare le condizioni degli ,ufficial i dell 'a rma . Il Ministro dell 'interno ha present:ito alla Camera un progetlo di legge per l'aumeuto temporaneo di carabiuieri re~li in Sici lia. Quantunque si trolli di nn progetto presentato d11l ~lìnistro dell' in1terno, crecliamo utile farne paroln perchè riguarda un 'arma dell'esercito, e perchè con esso si dà il lodevole esem pio (li caricare la spesa relativa . a qucst' aumento (richiesto da ragioni d'ordine pubblico) oon già sul bidancio della guerra, ma su quello dell'interno. Ecco il disegno di legge : Art.~ . - È auLC,rizzata la spe,a di lire 60,000 da inscriversi nella parte straordioari:i dello stato di previsione dol ~linistero dell'interno per :·l'esercizio lìo:rnziarìo 1897-98 al nuovo capitolo n. ·J.16 b'is « Spese per aumentò temporaneo di carabinieri in Sicilia. , Art. ·2. - La prcdettn spesa resta com pens,1ta da corrispondente diminuzione, per lire ti8,000 sullo stanziamento del capitolo n. 06 « Ufficiali .e personali 'Vari di siciirez::;a pubblica» e per li re 2000 su quello del capitolo n. tn « Spese d·i maten'ale pei· la sicm·ezza pubblica. » . Questo disegno di legge è preceduto da nna relazione in cui è detto -~he le condizioni della pubblica sicurezza in Sicilia ren<lùno necessario .13 -
ANN O XJ.IIJ.
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NOTIZIE POLl'l'ICO-MILlTARI
un aumento di almeno centocinquanta carabinieri, da destinarsi per un· periodo di sei mesi nelJ'.isola. Questa forza però non può essere prele- · vata dalle altre sezioni dell'arma, _percl,è i carab inieri allèmede.:;ime as. _segnate sono appenn suOh:ienti ,ii bisogni del servizio, nè la spesa èhe porta lll]e nurnenlo di forza può essere sostenuta con gl i stanziamenti , fatti nel bilancio del Ministero della guerra . ~{endesi ·pemnto indispensabi le d1e questa spesa, d1f' si ca lcola in lire · 60,000, gravi sul hilanciq del Ministero dell'interno, e poich?i nel bi· lancio stesso non lrn vvi alcun capitolo a cui la spesa stessa possa far ca- · rico, occorre sia isti tu_iro ali' uopo un capitolo apposito che è appunto it· · cap itolo 14 6 bi.s. ' 'f.
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Venne p'i·esentato un di$Pgno di legge col qua le si propone che la .festa nazionale dell'uni tà d'Italia e del lo Statuto, che a norma <leìla legge del 5 marzo ,1861 r1. 7, dovrebbe celebrarsi In prima domenica di gìngoo, . sia quest'anno celebrata .in tutto il Regno, il giorno i marzo, cinquantesimo ann iversario d~lla prom ulgazione dello Statuto, Le ragioni di que,to progetto di legge sono splendidamente svolte · uclla re lazione che l'11cc0m pagna. · 11 giorno 4 del ventu ro mese di marzo ricade il ciuquantesimo anno del la promulgazione .dello Statuto. È scorso orama i mezzo secolo da quel grande avvenimento dovuto al la magnani mità di un Re troppo ,. presto ri'lpito dalla sventura, prima che dalla morte, al popolo suo. La generazione che fn gran parte della grande epopea delln libertà-, svoltasi nel ,[848 è già qu"si tu tta scomparsa; quel la che lt'.ù succe-· duta però sente fortemenrn il_dovere di celebrare i fosti gloriosi del nostro risorgi mento, del qua le il 1848 è l'aurora vernmente foriera della , luce novel la. , Già in Sicilia con l'i ntervento degli Augusti Principi fu festosamente · commemorata la rivt:ndicnione del diritto popolare. E da cru i a poco a:. ·. Toriuo si prepHa non meno com~1ovente solenn ità; per ricordare al popolo italiano le guarentigie costituziona li concesse da un Re che, precor- . :· rendo i tempi, aprì alla P"tria la· via· tilrga della libertà. SplenJida coincidenz11 in vero di due date èommemorative, e nonaccidentale coincideuza; una dell.1 rivoluzione determina ta dall'ira dr, un popolo oppresso, l',dtra di un ano di sapienza sovrana preludente ~nuovi e più ~, lti de;tini del paese. A Palermo coo l' intervento dei Prin-. cipi Reali il popolo richiamav,, al la sua n:ente una delle P!ù belle pagine.·
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della,sua storia: n Torino il popolo 'richiamerà' alla memoria una delle, più splendide pagine della storia di una · Monarch ia. Nella coincidenza di questo due date è tutto il concetto del nostro risorgimento: esso è· . pensiero e fatto del popolo, è pensiero e fatto della Monarchia. Ed è bene che in r1uesto periodo di tempo, mentre si esagerano i nostri, mali per artifizio dei nostri nemici , e si ricercano con ogni studio i rimedi ad essi per opera indefessa di tutte le forze vive della Nazione, s-i sollevi il popolo nostro ai puri orizzonti delle origini del nostro risor:.. girnento, e ritempri la sua fibra, non infiacchita, nè dorn.a ancora, a-igrandi ricordi patriottici . Or se, per ragioni che qui non è il caso di indicartl, nel ,186·1 ru. assegnata alla festa nazionale una data convenziona le, quella, cioè, d<!IJa. prima domenica di giugno, è parso e pare al Governo, che per questo, anno siffatta festa debba coincidere con la data che.essa ricorda. Sarebbe· assurdo, o per lo meno inopportuno, che passasse ino~servato il giorno . consacrato alla storia, per ricordare poi il grande avvenimento in esso. compiuto in al1ro giorno dell'anno. Nè vale l'osservazione che le fest.e di Torino avranno probabilmente principio dopo; il Governo si riserva di prendere per quelle feste ulteriori iniziative: ma non è ammissibile che anche, e più specialmente forse, in Torino, passi inosserv:ito il 4 rnifrzo, l'anno stesso in cui si celebra il cinquantesimo anniversario e· che si celebri dopo , quando sarà, in giugno, persino passata la data della· gloriosc1 apertura del Parlamento Snbal pino.
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* * Dopo avere accennato ai progetti di legge d'interesse militare diretto. o indiretto, che nel corso della quindicina furono presentati o ritirati o percorsero qualche stadio sul In via che devono seguire I per diventare leggi, diremo una parola di alcune interrogazioni rivolte al Ministero della guerra, alle quali brillantemente ed esauriencemente rispose· . -l'onorevole sottosegretario di Stato per la guerra, generale Afan de· Rivera. Il ,1° febbra io egli rispose ali' onorevole !\lazza che « desiderava sa-. pere se non ravvisasi ·opportuno cli sosp<mdere )' ordine mandato ai tenenti del corpo di commis:;;ariato perchè optino per l'arma di fanteria o pel corpo contabile, fino Il che non sia discussa in Parlamento .Ja legge che li 'r:oncerne. r, L'onorevole Afau de Hivera osservò'che per la sistemazione di quest. uflicìali, che diè motivo ali' interrogazione, ei·a indispensabile il provv/ dimento ministeriale ed ilggiunse che, trattandosi di nfficia li giovani ,.
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NOTIZIE POLITICO · M!LlTARl
il provvedimeuto stesso permellerà loro di fore un · ol!esta ed utile ·Carriern . . L'onorevole Mazza a vrnbbc voluto che nes3un11 disposizione fosse presa prima della discus:.ion'3 del decreto-legge che sta dinanzi alla Camera; -ora il sotto segretario di Stato ossicurò che la opzione imposta dal Miui · stHro agli ufnciali del comm issariato 0011 potrà avere effeuo se non dopo l'approvazione di quel decreto-legge. Conduse dichiarando che è fe rmo intendimento del Governo di concil iare le diverse ·esigenze del ser vizio -0011 c1uelle della carriera degli ufficiali in modo che i subaltcroÌ del commissa riato non vengano ad essere spostati nella grande famiglia militare. Il 3 febbrnio, lo 'Stesso oo. geu1Jrale Afnu De Hivera ri spose alla inter-rogazione dell ' ou4'5,1ntin1 « intorno all'Atto ministeriale 28 ottobre ,t.8 9ì. ·n. 20,~. col quale s'inverte a beneficio di una i:nituenda Cassa a fornre degli ullicja li in serv.izio attivo il fondo della soppressa associnione vestiario; costituito con i ver,:ameuti e colla percen tuale di aumen to dal!' ,J · al 5- per cento su l prezzo di acquisto, tranm: pochi, dagli ufficiali attualmente in posizione ansi linria, in riser va od a riposo>> . . Nel i 87 2 (disse l'on. Afan De l{iveraJ il mini strò della guerra preoc-cupato del grave disagio in cui si sarehhero trovati gl i ulliciali pdi radicali mutamenti all a div\sa che erano stati allora decretati, stabi lì che ,presso ciascun corpo si aprisse una speciale gestione col titolo di Associazione vestiario allo scopo di provvedere a credito ed alle più mi ti ,condizioni possibili gli oggetti di vestiario e di bardatura occorrenti agli ufficiali in servizio che credessero va lersi di questo mezzo. Allora le masse dei corpi erano mol to Ooride ed il Ministero mise a -<lisposiziooe di ciascun corpo unn so mma rogguagliata sul totale a lire150 .per ogni ufficiale a pie,li e lire 250 per ogni ufficiale a cavallo,c di questa somma affidò la gestione ai Consigli di nmministrazione. Gli ufficinli ·reinrngravano l'associazione della somma loro preswta, con riten ute .mensili. Per sopperire alle ~pese ed agli e,·enwali danni, i cousociati rila·sciavano una piccola contribuzione mensile di lire O 45 lire O 60 e ,1 90 ' ' ' '~ ' a $CConda del loro grado. Questi modici contributi furono non sola mente hastevoli a riparare le ,eventuali perdite dell'Amministrazione mi litare, che in compenso teneva impegnat-e per questo speciale servizio da lire 1,600,000 a 2,100,000. ma alla chiusa dei conti ne risul tò uo fondo di scorta di lire 7H7,000, ,chri oggi è divenuto di oltre lire %6,000. Kel 1890 sorse l'Unione militare e le associazioni vestiario non .aYevano più ragione di esistere.
li ~linistero le soppresse ed anzicbè far versare a favore dell'.\mministrnione - come a rigore avrebbe potLllo fare - il residuale attivo del fooùo di scorta , dispose cl' impiegarlo in servizi di utilità ed iuteresse generale degli uf6ciali. Quel foOflo di scorta venne in gr~u parte investito in buoni fruttiferi· presso l'Unione m'il'ilcire elle poi lo restituì. Si trattava di reimpiegarlo in servizi cl'interes:-c generale degli ufficiali ed in modo che il capitale non corre~rn ~eri perir.oli. Ed allora per mettere gli nffìciali sotto le arm i meglio in ~rado di l'ar fronte ai loro speciali oneri, cd adempiere i loro doveri che per le esigenze sociali si founo sempre maggiori; e specialmeute per ,ottr:irre i gio1 ani urfi ciali all'usum, si stobilì da l ,Jo genna io scorso la Cas~a-uffkiali, con In 'luale si provrnde a prestiti penonali a)?li uflicial i, :i sovvenzion i in ca,o di malattie, a. s pese di corpo, aoticip~zioni per mense, ecc. Questa istituzione nou solaniente ru appresa cou soddisfazione nell'esercito, ma ri.scosse molte lo<li anche ali' estero, senonchè furono avanzate delle pretese .di proprietà su questo fondo, d:i coloro che avevano contribuito a formarlo cou quelle ta li coÌHribuzioui mensili che ho poc'anzi acccuoat0. I l Ministero della guerra fu hcn :stupito che di tutto questo si parlasse dopo otto anni che l'Associazione ve$tiario era stata so ppressa; clrn se ne parlas8e in nn reimpiego di fondo secon,lo gli intendimenti fin da l ·1890 espregsi da l Ministero. Rimase stu piw che si ndd 11cessP.ro diritti su questo foucto da ulficia licbe, quando cr:ino entrati nella soppressa Associ:11.ione vestiario, nolla:iveva 110 messo in comune ; d:i ullici:i li che non ignoravano come la piccola t:01Hrih uzione mensua lè degli associati, a seconda del g1·ado, era destinata escl usivamente a sopperire alle ~pese cd ai danni e\•entuali. (I Mi nistero, pur ritencudo 111fondate le: pretese ebbe un momento di e:;itnione. Chiese il purere dcli\\ vvocat.ura generale erllri;'l le : parere che, escl use" qualunque base di attendibili tà >> alle pretese che eranostate manifestate. Alloro il Ministero pr:iscguì per la s1rn via, ed estese in pa ne i benefici della nuovn Cas,:11 'rinche agli ufficiali in congf!do,. prov'visli di pe11sione vitalizia, tener11lo però conto dei mi nori hi~ogni cui essi devooo soddisfare in confrnnto r, quelli degli ufficiali in attività, di $ervizio. E ciò fu fatto esclusiva mente pei dorn ti riguardi da usarsi a vdcchi e· benemeriti ufn cia li, non già come un ricono,cimeoto di 110 diritto che· su IJUC I fondo essi nssolutame11Lo non hanuo. · 1
NO]'lZ!.E POLITICO-MILITAR.I
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**·* Nella seduta del 9 lo stesso on. Afan De Rivera rispose al l'on. r.o~ta ·Che interroyava il Mirvistro della guerra su lle ragioni del la chiama ta ,della classe ·187,L L' on . Costa com prender.ii (cl isse iI sotto $egretario cl i Stato) ~ome; non ostante· il mio grande buon 'volere di . dargli una risposta esauriente, non lo posso fa re perchè qui siamo in tema di ur a disposiiione di Governo, presa nell'esercizio delle attrilmzioni proprie del potere esecutivo -~ di . c'.1i esso è resp,ons~ibile .vei•so il Parlamento . Per qnaoto riguarda 11 Mm1stro del la gnemi, esso non ha fotto altro che servirsi della facoltà concessagli d~l1; lcgge1 di sqttoporre alla firma del Re il decreto per il richiamo sollo le armi della classe 1874. Io non s~prei che ~ltro •rispondere -all'on. Costa. Egli sa che quando pochi giorni or sono il ì\'finistro. della guerra fu interrogato sul l'applic:Jzione di c1uesto reoio o decreto, nguardo a certe determinate persone, io mi feci un dovere di rispondere pront~mente appunto perchè credeva ~che ~iò fosse necessario ed io potessi farlo, adesso 1100 posso dire altr~ \\"el la stessa seduta egli r ispose ad una interrogazione dell'un. Bisso·lati « sull'nssegnazione di un soldato del 9° reggimento cavalleria, alla compagu ia di disciplina, pel solo motivo di essere stato accusato, p;·ima di venir chiamato so tto le armi, a termini dell'al't. 2n del Codice pe· nale; accusa da cu i fn prosciolto rper ·,;nes'istenza di reato da J. tribunale di ·Gen;iva con sentenza confermata dalla Corte di appello. » Ecco la risposta : Quel soldato appartiene al distretto di Ge!:!ova per fatto di len; fu processato. per cont.ravvenzione all'art. i ,\. 7 del Codice penale, quindi ricorse in appello e fu prosciolto dall'accusa; ma il procnratore gene,rale della Corte di appello cl i Genova, produsse appello contro quest:i sentenza. Le cose erano a questo stad io quando egli venne sotto le .armi. Naturalm ente non era possibile tenerlo nel co1:po. Ma vi è qualche cosa di più. Egli fn trovato possessore di una leLtera, la qua le nou fu po.·tuta ,ped ire, ed in cui espone propositi ben diversi da semplici manifestazioni di fede politica. E perchè il procuratore generale della Corte di appello di Genova aveva prodotto ricorso, il che vuol dire che l'accusa contro il Lorenzini <ira ancora pendente, e perchè egli era stato trovato in possesso di questa carta la quale entrava già nell'ord ine della proipagnnda, fu sottopt1sto ad un Consiglio di cfo:ciplina elle all' unanimitb lo 1
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, condannò ad andare alJa (Ompagnia di disciplina. Le autoriLà superiori .~pprovarono questo Yerdetto ed il Ministro non aveva da parte sua altra deliberazione da prendere perchè tutto era avvenuto nei modi previsti dal ,regolamento. . I l •10 corrente l'on . Afan de Rivera rispose al deputato Maregcalchi il ·(ruale voleva « sa pere se s'intenda dare sistemazione definitiva .alle ca. serme in Bologna, una delle quali ~i si tuat::1 in luogo ove impedisce neces·.sarie opere edilizie e nuoce all' igiene dKlla città. • L'assi<~nrò il sotto segretar io di stato che il genio militare 8la studiando il modo di lasciare libera la Cilscrma di S. Gervasio, ora occupata dalla ,caval leria, e spera che tali studi saranno sollecitamente condotti a .termine . Finalmente il ,12, ha risposto all'on. Socci il rrna le voleva oc Sa[lére se . sia a conoscenza del :Mini,tero della guerra che molti soldati dell« guarnigione di R.oma siano ascritti al Circolo ca ttolico Jell'Immacol,Ha Con- , . · --cezione. , L'on. Man de Rivera di,se risultare al Ministero che in alcune cittit -s'istitnirono i ricreatori militari ; espose da chi e come sono frequentati. L'autorità militare non ha creduto finora impedire ai propri dipendenti di frequentare questi Circoli, come è libero di frequentarli qua•luoque cittadino. Però nessun militare è soci-O e tai;ito meno promotore ,di essi . L'autorità militare vigila perchè coi sentimenti religiosi non ne siano •inculcati al tri che feriscano quell i della maggioranza della Nazione .e -non sieno consentanei al l'educazione mil itare e alla disciplina. Se ancor non si ii creduto finora di proibire ai militari l'intervento ai detti Circoli, si è procurato e si procura che questo ri ,pelto alla li bertà . ·non sia interpretato come tacito consenso, e che i soldati non ritengano ..-0ssenri maest!'i migliori dei loro propri ufficiali. [n conclusione la Camera pnò es$ere ;;icura che non si permetterà ,·che si sonraggano i mi liwn all' inlluenza benefica dei loro ca pi. ~
** Il ·12 corrente vennero pubblic:i te le disposizioni per l'arruolamenta ..<lei volontari di un anno. Eccone un sunto: I giovani che hanno compiuto '17 an ni di et~ .e che uou siano stati . ancora arruolati dal Consiglio rli leva possono contrarre !'arruolamento
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NOTIZIE POLITICO - MIL!'l'Attl
NOTIZIE POLITICO -MILITARI,
' ' obbligo di impreudere
volo·ntario di un an r!o con il servizio il 1o no-vembre del corrente apno, purchè compia no tu tte le relatiye pratiche· uon più tardi d~I 3 1 ottobre. ·. Detti giovani po~sonn pure essere ammessi ad imprendere servizio il 7 marzo p. v., io occasione cioè dell_a chiam ata generale alle armi deoli, i?scritti di ,fa ca tegori11 della classe ·1877, e in tal caso le relative pr~-·· ttche debbono essere compi ute emro il giorno 6 del le stesso mese di m11rzo. Tale arruolamen to si effettua presso ·il corpo nel quale l'aspirante in- · tende presta re servizio. . Nu Ila è in oovato nelle, disposizioni. normal i per quel i'i che intendono ritardare il servizio, e pn .quelli che hanno frequentato il tiro a segno . e per quelli che i~endnuo ritardare il ser:vizio fino 111 260 an no di età. Qli arruolamenti vo lontari di un :in no per coloi.o che intendono iu .. cominciate il servizio il 7 marzo o il 1° novembre del corrente anno · sono aperti .' In iutti i reggimenti di fante ria, cavalleria , ~r.tiglieria e genio (esclusa la !~rigata lagunare) ovunque staoziati e presso ' le brig111e d'artiglieria, da lortezza e da costa; Nelltl compngnie di saniti1 , presso in di r.eziooe <lell'osped31e mil itare,· · principale, in cui l'aspirante intende compiere 1'11 0110 di volontariato, purchè però esso comprov i di essere IMreato in medicina od abbia compiuto i tre co r~i universitari di farmac ia, oppure dimostri di essere · ministro di un culto religioso qnalnnque, e, SE' di que llo cattolico, -di essere insignito degli ordini maggiori; Nel l' sa rompagnia di . sussistenza in Fir~nze esclusivamente per quei gio,vani chè presen tino il diploma di licenza d'istituto tecnico, sezione commercio e rngioneria, od un tilo'lo superiore di studi nella materia stessa e ·che intendano assumere servizio il 1o novembre · venturo. Gli arruplamenti di volontari d1 un llnuo' potranno aver luogo irnciie direttamente presso il distaccamento iu Palermo del recmimento cavai-j Hggeri di Monferrato ('13°), da ·(jlJCgli aspiranti che desiderano di co mpiere il servizio in ('a valleria restando nell'iso la. I I militari che fnrono arruolati in 1a ca tegoria nel la leva della classe ,f877 e trovansi in congedo i,llirn ilato provvisorio ed i mili tari, studenti ri lanla tari del servizio a senso dell'art. "20 della legge sul, reclutamento, i qualli hanno l'obbligo di venire alle armi con gli inscritti delln eletta classe, possono .essere ammessi 111 vòlonrariato di un, anno a mente della tcige 4 agos'to ,18%, n. H9 . 1
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Nulla è mutato nel le dispc,sizioni per gli esami e per iì pagamen lo della tassa. La tassa per gli arrnolamenti volontari di un anno è f'.ssa t.a anche , pe~ l'anno ·1898 in lire 1600 per l'arma di cav:illena cd ll1 lire 4200 · per le altre armi. . . Il Ministéro ha determinato che gli inscri tti di ·1" categona della · le,·a sulla classe ·1 87i attualrneoLe in congedo il_lirnitato provvisorio siano chiamati c1lle armi da l giorno 7 al giorno 12 marzo pro.;;simo, fatta ec-:ezione per ffUel li dei distrntli di Lucca, Mil ano e Trapani, i qual sarannu eh inrna1i parte da I 9 al ·12. marzo e pa rte da I 2.2 à I 25, miirzo. Dovranno presentar$i co11 gli inscritti del ri,pettiro comune a~che gl 'i oscritti Mruol:1ti nel secondo periodo del l11 leva; que lli il ~u1 arruolameu to in ,1., ca1egoria avrà luogo posteriormente alla chiamata dovranno essere direlli al le armi di nrnno in mano che saranno arruolati dal rispettivo consiglio di leva0 • • Gli inscritti della classe 1877 stati ammessi al volontanato di un anno con obbligo di imprendere il ser.vizio alla chiamata dcl_la classe stessa, èd i volontari di un anno ritardari di classi precedcmt,, che IO· tendono di preudere servizio in occa:;ìone di tale chiamat!J., dovranno presenta rsi alle armi il 7 marzo prossimo, dovendo da questa data de: correre lu loro forma speciale di un anno, e ciò pPrchè il corso d1 istruzione da farsi pei detti volourn ri di uu :inno po:;sa aver principio p'ei· tutti nello stesso giorno. . . _. Per la identica ragione, il Ministero determina che per gli 111scntt1 dellél classe ,, 877 e pei ,militari· studenti ritardatari, i qua li, all 'ano della loro presentazione o durante il primo mese di permaneuza· 1n servizio, chiederanno di essere arnmO$Si al volomariato ·di un anno, · se~za \11 faco lti1 di ritHrdare il servizio sino àl 26° anno di età in ap-- · plicazionè dell11 legge n. 09 del l ago$tO ·1891.i, la ferm:i ~p~cia_lc di un anno dovrà decorrere da l 7 marzo prossimo, qualunque sin 11gwrno dell a loro venuta alle Hrni . 1
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,. * Furono pubblicate le uorme per l'a rnmes.;ione ai collegi militari nell'anno ,(898-99. Eccone un sunto: Per l'anno scolastico 1898-99 che avrà principio il ,17 ottobre p. v. saranno fo tte atl)missiooi di nuovi all ievi nei collegi mili tari di Napoli, e Roma. 1
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NOTIZlE l'OLITI CO -MlLITARl
Tali ammissioni avratl1lo ecce· · 0 1 3• e 40 anno di corso ; d al ,10 c:;..~a _,moecJnte 1nogo pe_r titoli. al ,10, 2°, li " « ie per c;a m1 numero massimo di :illiel'i da .. · ·1 • ammeucr.si 111 ciascun co;llea1·c, sar,-'t ' 1 seguent,e : v Collegio di Xapofi
Collegio di Roma
60 4.0
,1.0 30 30 30
,Jo 30110 di corso
20 30 40
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aver couipinto 1.1- anni e· 11 · . on superare i .f 7 al I o ago lo p. ,,. per gII aspiran_ti :il 20 corso ; a:er ~om p_into i 1;) ann i e non s uperare i ,18 al ,fo 3 " .. per gli :isp1rant1 nl 30 corso_: cO"to p. v. 11ver c~1upiuto i ,16 11noi e non superare i rn Ili ,10 e, ~ 3 per gli aspiranti al .~o corso. co,,to p. v. Gli e~am i !)er l'a · · I _, ' mm i~s10ne D 4• corso a vrnono I uoao , I • norme e con gli stessi pror,ram1 . . . . . .., ~on e ste,,se . . . o u1 prescritti per I amm1i:sione alla l a cl• sse d'1 1 st1tuto tecnico. · ' 0
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le disposizioni contenute nel terzo .comma del paragrafo 16 dell'Atto 2i7 -det 1897. ha determinato che a cominciare dal ,1O feLhraio corrente e per tutto l'anno in corso, la quota assegnata per In parte complcti·r;a del la razione viveri sia elevata da tre a cinque cemcsimi. Con I" data del ~ 0 aprile ·I 898 il plotone della ga compagnia sussistenza dist:iccato a Cagliari per i servizi di commissariato nell'iso la di Sardegna, sarà costituit-0 in distinta unità organica ed assumerà la de,nominazione cli: plotone aittonomo di sussistenza della divisiqne mihlare di Ca,qlia·ri. Il comando del plotone autonomo sarà alli<lato all'ufliciale contabile subalterno :iddetto al panificio militare di C::iglia ri. Il Minis1ero ha determinato che la caserma alpina in Ceva sia d'ora innanzi designata col nome cli: Crise·1·ma Gùiseppe Gallia,no, in onore del prode difensore di ?lfacallè. A parziale modificazione delle inrlicazioni contenute nel o. ,f del manifesto che fa seguito alla Circolare ,136 del 30 seuernhre iJ 897, aVl'ertesi che è stato soppresso il corso nllievi sergenti istitnito presso la 5a brigata artiglieria da fortezza in Aless:rndria, e sono stati invece -costituiti nuovi corsi presso i seguenti reggimenti d' artiglieria da campagna : 2° reggimento in Fenara ; ,1oo » >> Casertn; 190 » • · Firenze. Fu stabilito che nell 'anno corrente avrà luogo presso la scuola di cavalleria; dnl 1° nrnrzo al 3·1 maggio, un corso d'istruzione per zappatori di truppa dell'arma di cavalleria. I reggimenti di cavalleria invieranno a tempo opportuno al detto corso tre cnpornli, allievi zappa1ori o soldati, tenendo presentì le norme contenu te nella Circolare n. 3 del G·ionuile militare correute anuo. È stata effettuata la stampa del nuovo volume delle istru ziou i pratiche -dell'artiglieria avente per titolo: lstrnz·ione tattica per le batter·ie da ·montagna, cbe sostituisce: a) la parte del volume n', titolo Il relativa alla scuola di sezione e di batteria da montagna ed alle ev'olLtziooi di brigata (edizione ·1 882); b) l'istrnzione sulla scuola di posizione e sul rifornimento delle munizioni litografata, (edizione ·I 89 1·e ri;tampa 1897) che rimirne definitivamente abolita. Sono sta ti pubhlicati i capi toli d'c,neri per la forni tura della paglill pel ca,crmnggio militare <> pel combustibi le per le regie ll'uppe (edizione ~ 898). 1
Le condizioni di età cui delJboilo Id $OC isfa rc gli aspiranti sono : · aver compiuto 1.3 anni e O gii aspiran ti al 1• co•o; .• on superare i 46 al 40 agosto p. ·v. per
Fra le altre piii ·impor1ano· d'isposizioni d' in_ teresse militare . ie seguenti : notiamo È stato aperto un concoi"o pe . . . . . :,. r esame :11 posti d1 so~ 1i1u10 se"retario aggiunto nel personale della giu stizia militMe ,ai ·rrnali 1·1 'l": . , ravvi seril, 0 n 1u1stero µpo1 r uno e1·i provvedere a seconda ' d•·Il .· vizio, entro l'onoo ,i 89S. ' ' • e e a,.igeoze del serGli aspiranti che pos·ei:rr,00 · · . . . . . dI H I . , 'oo o I l'OfJ\'IIS1t1 d1 Cll t agl i artico li ,, 3 e ,~o e ego amento organico pel servizio dei trib11n·1·1 m·1· · o . ". 1 1.rnri,. approvato [' eon .1eg10 ecreto 2.2 dicembre ,1s7,> l'fì . I 9 dicembre 1886 r O -: e moi icato cl.i i Heg1 Decreti . dI e . iJ aoos10 ·18!J3. dovranno far per,·anire non più tard I e 28 febbraio ,f898 :ill'a , " .. ' . , • v1oca to t>enerale mil itare pl'csso il t 11··b una Ie supremo di "Uena e ma . .10 {'> I , . "' 'rrn:i, \Oma, a domanda io c:irta b0 Il ata da una lrra corredata (la 1 ' ..1 c · . ' . • • ' ' u 0 umeut1 se" uent1: fa 1n , c~nsegne_nza (foi buot1i risultati ollenuti r~elle contrattazioni or • fo1011ura dei \Heri durante l'anno corrente, il Mini stero, modifìca:do
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NOTIZIE POLITICO-MILITARI
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364 NOTIZIE POLITICO- il!I ~l'l'.! RI
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Questi capitoli d'~neri audrnnno in ." . • . corpo d'armata1 il il o luglio nei e . ~',o~re il ·I npnle p. v. nel rr ed i l 1o gennaio ,1899 nel XH or~1, . a11nata UI, V, VU ed VIII , seranno le attuali impre~e c,~rpo a1 mara mano rnano che vi ces-;, . ' · • pag !!1 o combustibile. · . ~, stato approvllto un Duovo alleoa-to , . v11.10 sanitario militare (Norm I o_., . _n: I al .' eg?lamento del serdi rruello annesso al rerrola e per ·" d~!.tll:,t1.ca sanr,arrn). in sostituzionemento p, e etlo, rn dat.1 3 aprile 1897. c)
NOTIZI E MILITARI ESTERE
.
Roma, il 14 febbraio 1898.
F RANCIA.
X.
Chiamata degli nomini d1 lle classi in congedo. - ·I° Kel corrente anno :f.898 saranno chiamati a compiere uc periodo d'esercizi o di manovre: a) gli uomini della disponibilitù (dispensali per ragione di studi e dispensati per ragioni famigl ia che ue foccinno domanda) appa rte· nenti alla c_llisse ·I 89i; b) gl i uomini di tulle le armi e di tulli i servizi della riserya dell'e,-ercito attivo delle classi 1888 e 18\H ; - per questo due classi la data . rii convocazione non è stabilita dal Ministero, nrn dovrù essere determinata dai com.mdanti di corpo -d'armata , i quol i decideranno anche se la chiamata avrit luogo in una o più serie, coll'avvertenza bensì di r.1ggiu11gere la forza di 450 uomini _.almeno per le compagn ie che preuderanoo parte alle manovre d' :rntunno (del 22 agosto il 18 set_tembre); e) gli uomini dell'esercito territoriale delle classi ·1 882 e rn83 appartenen ti alla fanteria, all a cavalleria, alFartiglieria ed al genio; d) gli nomi ni del l'esercito tdtTitoriale della classe 1882 appartenenti al treno degli equipaggi ed alle tru ppe d'11mministraziooe; - l'epoca di convocazione di queste due categorie d'uomini ò sta· bilita soltanto per quelli che appartengono ai reggimenti terri toriali di .fauteria, che dovranno essere formati oel periodo compreso fr a il congedamento della classe aoziana ~ l'arrivo della nuova; per tutti gli .altri dispongono i comandanti di corpo d'armata. 2° Saranno invece chiamati per una semplice rivista d'appello: a) gli uomini del la riserva del l'esercito tt>rritorialedella classe 1877; b) gli uomini dei servizi ausiliari delle classi 1877, •1882, 1887, :189,f e 1895 . · 3° Per qunnto rignai·dil le chiamate degli uomini in congedo in ceorsica, il Ministero non dà disposizioni ed incarica il comandante del 15° corpo di disporre. 1
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NOTIZIE MlLITA.Rt ESTERE
40 In Algéria e Trmisia fa ·I · . tutte Je armi del conting~nte ai ce;·1i:mllta avra. l~1ogo pei i iservisti di classi ,f 888 e 1893 e . . g . ~ e tttm sino a pparteoeo ti allepei " 11 uom1n1 dell' · . . esercrto territor;iale e sua riserva, e dei servi1.i ausilia~·i a . in Francia. . ' 'P(Mrte11eut1 nlle stesso classi chiamate
50 Della marina saranno chiamiti . a ) i disnensati per rn..,iooe èi " · d" d srrvisti delle classi ·1887 e ·189·1 . ~Lu i_ ella classe ·1894- od i ried agli armaiuo li di marina; nppm tenenti alla fa nteria, all'artiglieria b) i riservisti delle classi .J889 e ·I 89 1 d rrl. . . fl ottn; per questi la con voca1,io11e .· I • ~" i equipaggi della ) , avia uorro f1·1 il ,I. ed ·1 31 I I" J alle ripon111e disposizion i risu ltano aie o . ( . I i . ug ,o. essere rilevati: ,. . · um alti c 1 e merriano di
. '!o
Per la prima vol ta gi ·è derooato ali . . . ulum1 anni nella chia mat·1 dei rise . ~ . <l l~ norrr~e seguite in questi a tali norme i ri$ervis11· a·s~e,,oa11· i _v1st1 . e I esercito :1ttivo . In base . - n a1 re""lfllCDl. · · · mati .nel . 30 e 70 anno di serv1·1.·10· Il ee_ I au,v, vemvano chia-. ne a n serva El ( . r . aveva luogo la chiamata di 2 clas ··· . .·, . ': iu111c1 ogn, anno . . . . < si , 1 11::.erv1 st1 ascritti "i . · . d ' 1anten a dr riserva venivano iove . . " 1egg1ment1 . 1Hamao nel '>o 30 6o . . . ce c O d 1 serv1Z10 nel la risen•n ed · . . ~ , · , e 7 an no · ', in 0°n1 auno d ·11 . · · luogo fo chiamata di ,i. classi. Sec~ d , l i rni _ es,r~~ impari avcvarnati tutti i riservisti del le class"1 cnf. o _e nuove d1spos1z1oni sono chia1e s1 trovano nel i o ,.,0 • . serv1z10 oella riserva senza dist' . f · e , armo d1 · ' umoue ra quelli assoo t' · menti atti vi e quelli as,~riui ai regaimenti d" . . . e1rn • a, reggi. 20 e I ,I . l:) I rise, va . ,,or. a u.etermmazione dell 'epoca l . • l . gimenti territoriali di fan teria ~· ·. ' I ~t a convocazione dei reg11 "'' viene a rnnediare afm . a a scarsitl1 òeoli eJTeuivi nel bre , . d ooo in pa rte 30 È la e perro o della fo rza minima. . . p ma rnltn che JO un documento ufficiai . . . dr uu i;ontingente tun'isino . e si la conuo
ri .;
. . ,
Riot·dinamento del servizio telcg1·a(ico m ·t · .
, .
7 gra6co militare secondo i·~tttiafe O ." . • i Ua e. - . Il ser v1z10 tele-, " 1°nu11.zaz1011e · · sonale messo a disposiziono ct· I .. o . . , , e assicura to con un por. . e m101st1 o della "llOrra dall' . . c1 v1le delle poste e dei teleor ti" , ,o . ' . arnmm1,-t.rnzione 0 a ' e composto d1 funziona r· . . d d1 questa amministrazione valo 1an. o sooaetti per l ' I 1 e .a~enti ,. . . ' n oJ)ulrgh, del servizio militare. .:>o , a oro et.a , agli, Tale sistema ha l'inconvenie;te di ri v· . . . . .. . g_eneralo, il servizio civile dei tele"ra{ì ~i u,~ e, IU caso d1 moblf1taz1one O nmenta to, la cu i co·i.i·tu1.r·o . numeroso personale espe-~ · ne per mezzo d1 T · ·· L , aus, iar, m1l1tari non è assicurato che io modo im ) ·f ·1· ( c1 etto. e manovro del .. I .l , . serv1z10 le egrafì co m, ,tare esegui te nello scorso anno, rnnno po, messo in evidenza ahr~
?<OTIZm
MI LlTAEll ES'rr;;RE
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inconvenienti d'indole milit"8re e la conven ienza di mettere a ùisposizione del comando, in prima linea, elementi esclusivamente militari, costituiti iu precedenza e sempre diponibili. Tali coosi,lerazìoui hanrro indotto il ministro della gncrr11 , d'accordo con quelle delle poste dei telegrafi, a presentare uu progetto di legge basalo su i seguen ti criteri: 1 1° Un hnttaglioue di tru ppe speciali di telegrafia a 6 compagnie aggregato per l'amminis trazione ai 5° reggimento del genio (ferrovieri), fornirà -le formazioni di I a lioPa della t1:< legrafi a militare assegnate alle armate di campagna. 2° 11 personale necessario por portare questo ba ttaglione al piede di guerra ( ulliciali di riserva cd uomini di truppa della ri serva dell'esercito attiro) sarà prelevato dai riservisÌÌ provenienti sia dal battagl ione stesso, sia da lle altre. armi, o, in caso di insullìcienza ùi ques1e risorse, sa rit fo rnito dall'amm inistrazione del le poste e dei telegrafi Mi limiti e con le condizioni ùa dotel'lninarsi dai due minist.eri interessati. 3° Il serrizio di sefooda linea sarà assicurato, come oggidì, da uu personale fo rnito esclusivamente dall 'a mministrnzione dallt1 poste e dei telegrafi , costituito in unit;'t specia li dette .sezioni. tecniche d·i telegrafia. !~0 In qu,rn to concerne il servizio di telegrafia nelle pinze fort t, sembra possibi le assicurarlo con persona lo mili tare prelevato sulle truppe della guarnigiooe, restanto inte;o che in caso rl' iuvestimento 1'!:tu tori tà militare potrà disporre, senza restrizioni, del personale civile dell'ammioistrazione delle poste e <lei telegrafi normalmente im piegato nell'interno della lioea di iovestimeoto. 5° Il servizio del territo rio continuerà ad essere assicurato dall'a mmioi,traziooe delle pc.sto e dei telegrnfì ne.Ile condizioni normali . Tuttavia il personale civile dell'esercizio de ll a rete permanente nella zona delle operazioni sarà posto sotto gli ordini del comando in capo di ciascun ~ruppo di armate o di ciascuna armata che opera isolata· mente. I limiti di questa zona sa ranno determinati dal mini:;tro della guerra in seguito ad accordi col ministro del commercio, dell'i ndustria, delle poste e dei telegra fi . ' 6° .Pet· analogia con le disposizioni ammesse per lo studio del1' utilizz~zioue delle forrovie iu caso di mobilitazione, viene istituita una commissione militare superiore di telegrafia che potrà essere consultata su tuUi i provvedimenti da prernlersi per il huou fupzionamento del servizi o telegrafico in caso di guerra. Gli elfellil'i ùel tempo di pace del nuovo battnglione sarauuo:
' NOTIZIE MlLJT,\ RI ES'J'ERE
NOTIZIE aJILITAltl ESTERE
~lato maggiore: ·I tenente colonnello o mr,ggiore, ,f capitano aiu tanre rnaggrore. Piccolo stato maggiore : rn uomini di truppa, Compagnia: 3 ufficiali, 28 gradua ti 72 sold:iti. I conducenti ed i quadrupedi necessari al battaglione saranno forniti da lla compagnia 7,appntori conducenti dei reoaimento ferrovieri il cui effettivo viene numenrnto di 31l so ldati ~ dtto c1m1 1l i da tiro. ' Ado.zfone di 1ma nuoi,a tenda. - Il Ministero della oueJTa cori disposizione del 5 ottobre ultimo :-corso ha adottato una ;uova tenda in sostituzione della tenda Wadegi e dell'a ntico sac -tente·ab1'i. La nuova tenda, che viene chi arna ta tente:a,br·i-individuel/e, e in tela di cotone ·e sembra molto simiie alla nostra; i sostegn i (bastoni) però $Ono di bam,bù; divisi ciascuno in ,~ parti con le estremità rinforzate da ghiere '· , -di latta, ed i picchetti sono di acciaio dolce. Ogni soldato, che deve essere provvedtito, poI'ta: •I telo da tenda, che pesa <:irca . ) 2 pa rti di sostegno »
2 picchetti d'ac.ciaio )) » 1 cordicel la lunga 2 metri che pesa circa ~ co rdicel le da picchetti Inugbe metri O,.i-0 che pesa circ,1. Totale
chi logrammi 0,700 0,"85 0.'·150 0,0:H))
,O, 0-17
ehi1ogram rn i ·1,076
Cumulo delle pensioni degli ii(ficiali in Francia. - Una Jeooe in · -0ata 31 dicembre 1897 (pubblicata nel. Journal Officùl del 9 cr:;uaio -corrente anno) sta!liliscè che la legge 26 dicembre ·1896 sul cumulo · ~elle ~ensi~ni milit~ri con assegni civil_i pagati dallo .Stato. dai dipart1ment1, dai comuni o 1111 stabi li menti p'uJ)blici, sarà appl icabile solo quando l'ammontare dell'assegno civile e del la pensione supererà la somma di lir~ 6000 o l'ultimo stipendio di attività se questo e, superrore a tale cifra. Qu:mdo l'ammontare supererà questo massimo verrà SO$pesa una parte corrispondente della pensione militare, e quando il trnttameoto civile sarà eguale o superiore al massimo stesso verrà sospesa l'intera pensione. i'rfodifico.zi·oni all'ordinamento dei reggimenti tfragl·iat;ri malqasci. -:-- N~tevo.li mod ifi~azioni ne]l 'ol'dinamento e nella forza dei reggi~1enti ·, t1ra-gl~ator1 malgasci sono state apportate con decreto pre~idenziale del A7 dicembre •1897. · ~
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·Cou decreto luglio •I 897 il ·1° dei detti reggimenti fu portato da 3 .- a 4, battaglioni e la forza delle compagnie au mentata da 2•1,i._a 250 t_iragliatori (soldati semplici). Con successivo decreto 10 ottobre venne .creato uo 2° reggimento con lo ~te:;so ordinamento e la siessa forza del primo. Il nuovo decreto ricostituisce i due _reggimenti a ·3 soli battaglioni e riduce la forza dell~ compagnie a 2·14 ti raglia tori con qualclie .diminuzione anche nei quadri ufficiali ed aumen~o in quelli di truppa.. Il decret-0 lascia facoltà al Ministro di ricostituire in avvenire i quarti ,battaglioni . . I:,e ragioni delle auuali riduzioni devonsi probabilmente r icercare sol·,tanto nelle esigenze del bilancio. " ·ip<irtizione delle ba,uerie fra ·i, reg,q·imenti di arti,qlforia. - Con -decreto presidenziale 9 oltobre ultimo scorso venne nuovamente modi,ficata la i·ipartizione delle batterie mout:He fra i reggimenti d'artiglieria. Per effetto di. tali modificazioni 12 bri gate vengono ad avere fo rmazione identica, la (Juale comporta: · al ,f O r-eggimento della brigala 12 batterie montate; al 20 )> 9 » · " e 2 a cavallo (eccetto il 31° reggimento che ne ha,\.). Fanno eccezione a questa formazione: la 5-l brigata, che lrn il 3;) 0 reggimento con •rn batterie monta te; il 32° reggimento con ·H batterie montate e!~ a .e.avallo; la ~ brigata, che ha 1'8° reggimeuto con •12 batterie montate e 2 a -cavallo; il 25° reggimento con ·12. batterie montate e 4 a .cava Ho; fa oa brigata-bis, che ha il 39° reggimen to con. 9 bauerie montate; il 4-0° reggimento con 12 batterie monwte e '3 a ca vaHo ; la 9a brigata, che ha il 20° reggimento con 12 balterie montate, iI 330 re~gi mento con 12 Latterie montate e 2 e -cavallo; 1-1· 4 oa brigata che ha il 7° reggimento con 12 batterie montate'; il ·10° reggimento con ·11 batterie montate. e 2 .a cavallo~ 13. •I /~a brigata, che ha il '2.0 reggimento con ·11 batterie montate e 8 da ~onitagna; il 6° reggimento con -13 batterie montate e 2 1
2t -
ANNO Xl.Ili,
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NOTIZIE )JILITAHI ESTERE
NOTIZIE MILTTARl ESTERE
la ma hrigarn , cbe ha il ·1~0 reggimento con 11 batlerie montate e 5--~ da montagna; il 39° reggimento con 9 batterie montate, 1J da montagna e 2. a caval lo; la 19a 1Jrig11ta, che ha il 12° reggimento con \l batttrie montate· e·2.: acava llo(·1) ; , il ·13° reggimento con ,f O· batterie montate e 3a ·cavallo (1). 1
Con la nuova ripartizione il numero delle batterie montate del U 0 • corpo d'armata viene aumentato di ·1 e di 2 quello del ·15° Creazione di pontieri di 1a classe nelle campagnie .zappatori-mi- . .natori del genio. - t noto che con la soppressione dei due r~ggimeoti pontieri avvenu ta con la legge di riordinamento dell'artiglieria e genio-· del 21.l luglio ·189:3, il servizio dei ponti venne affidnto alle compagnie zappatori-min11tori, perdendo così ogni carattere di servizio· specialè. Pare però che in questo sistema ·s, si11no appalesati degli inconvenienti, notati specinlmente in una recente manovra di presidio nei dintorni d~ Parigi nel la quale i zapplltori-minatori non fecero · la più bella figura, nel gettamento di due potiti ·sulla Senna. . · Una recente disposizione, io data 13 ottobre,-· tende ora forse a miglio- . rare il servizio dei ponti, specializzandolo in certo modo · nell' internod_ell e compagnie, e ciò col creare in queste un certo nurne1:o di pontieri, di 1~ cl11sse ai qua li viene attribuito uno speciale distintivo. In ciascuna , compagnia il numero di pontieri di .,1a classe è ·illimitato per quantoriflette i sottufficiali, e stabilito a ,!O fra caporali e soldati per, ogni classe· di mobilitazione. Con questi elementi si costituiranno probabi lmente le · compagnie pontieri all'atto della mobilitazione. Crea:fio"ne di 'Una ispezione permanente delle costn,zione dell'artiglieria. - Con decreto presidenziale 16 , dicembre u. s. venne creata, una ~SJ~ezione permanente delle costruzioni -dell'artiglieria, affidandqla· ad un ufficiale generale, coad iuvato da un personale proporzionato ai, bisogni, nel quale un uJfo:iale superiore adempie le funz ioni di sotto~ isp~ttori>. In pari tempo venneftl soppresse l'ispezione generale delle fabbriche· di cartucce e l'ispezione delle fabbriche d'arm i. Il servizio del le oflìcine metal lurgiche (des /01:ges) incaricate di costruzioni e forniture per conto dell'amministrazione della gnerra, con l'attuale organizzazione , 1
(l/ Oltre le batterie distaccate in Algeria e Tunisia.
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('1 ispezione permanente e 5 sotto-ispezioni) passa alla dipendenza della
nuova ispezione. · , Creazione di un 4° reggimento tiragl·iatori tonchinesi. - Con · decreto presidenziale ,1O dicembre u. s. è stato creato un ,1, 0 reggimento tiragliaiori tonchinesi a 3 battaglioni di 3 compagnie, riducendo in pari tempo 11 3 battagl ioni il :1° reggimento che oe aveva 4 come il ,f O eù il 2° Il nuovo reggimento viene crmit.uito: ,1° Col"battaglione già reclutato nel ,f 8% ed aggregato provvisoriamente aJ ,f O reggimento. 20 Col 4-0 battaglione del 3° reggimento ridotto a 3: 3<> Con le due compagnie formate nel ·I 891 ed aggregate provvisoriamente al 2. 0 reggimento. 4-° Con 2 nuove èompa~oie da crearsi al pari d!)llo stato maggiore e della sezione fuori riga. · Il 30 ed il 4-,0 reggimento potranno in segnito essere portati a ff battaglioni per decisione ministeriale. EszJeril/nento di gàmbali in c-iioio e di · bandes niolletieres pe1· le truppe di fanteria e genio. _:_ Il ministro: ha dato facoltà ai comandanti di corpo d'armata di autorizzare· le truppe di fanteria e genio dell 'interno, eccettuate quel le dell11 ,14,• e ·I 5a regione, e fa r uso, a titolo d'esperimento. d'un piccolo gambn le in cuoio, alto mm. '170, da chiu· · dersi con laccio in cuoio. · Tale gambale dovrà e,sere adoperato nelle esercitazioni e nrnnovre, nelle corr,ées e con la tenuta di campagna. Le truppe di fanteria e genio ' dell 11 ,1~a e ,t5a regione potranno in vece esperimentare nelle stesse circostanze le bandes molletiéres (fast:ie d11 polpacci). RUSSIA.
l}fov-i?nento negli alti, comandi dell'eseròto russo. - Con ùecreto· del 31 dicembre ·1897 ('l'.2 gennaio 1898), veniva esonerato per motiv~ di salute, dalla carica dì capo di stato maggiore del'l'esòrcito il generale· Obrucev e. con decretQ del giorno successivo, pure per motivi di salute,. veniva eso.nerato dalla carica di ministro della guerra il generale Van· novski i. , l~ a questi due genera li che la Russia deve in massima parte l'attuale sviluppo dei suoi ordinamenti militari, sviluppo otten uto con con tinuità di concetti e .di sforzi dopo quasi 18 an.ni di costante lavoro. Il congedo di questi due generali dal servizio attivo, veniva accompagnato da bellissime lettere di commiato loro dirette dall'imperatore. Il, 1
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NO'l'IZlE MI_LJTARI ESTERE
,geoernle vafinoskii è ora nominato capo del ,t 31 ° reggimento fanteria q. Tiraspol, • il quale io avvenire porterà pure il nome del suo nuovo -capo. . Contemporaneamenté venne nominato ministro della guerra il tenente generale Kuropatkio, già comandante della circoscrizione militare dèl 'Transcaspio, e poco dopo veniva nominato capo di stato maggiore dell'esercito il maggiore generale Sakharov, capo di stato maggiore presso il · comando della circoscrizione militare di Odessa. Il nuovo ministero della guerra, Kuropatkin, per altissimi mer1ti, per profondo convivenza dell'esercito e del soldato, per le brillanti imprese -di guerra a cui prese parte· e pei suoi scritti eguale grandissima stima presso tutta ]a nazione russa. Il generale Dragornirov, continuan_do a rimanere comandante della -circoscr'izioQe militare di Kiev, viene nominnto governatore generale -dei Governi di 'Kiev, Pòdolia e Volinnia. · , Dei due corpi d'armata di nuova formazione (XX e X.XI) vennero nominati comandanti Dmitrov~lci (giil comandante del III c;orpo), e Vodar al comando del III corpo venne destinato il generale Maks·irnotic (giit del Ilcorpo), ed al comando del H corpo il generale Schcerbatov. . Il generale von Kalbalr·s è l'attuale comandante del II corpo d'a rmata -di ca\'alleria di recente formazione.
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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI·
Rivista di cavalleria.
Febbraio ,t898. - iVella ncbb-ict, per C
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CORSI.
È uno scritto, dovuto alla penna sapiente e in un tempo brillante det genE:rale Corsi. Si ricorda la battaglia di Belgrado, ntlla quale il 16 agosto -1717, il Principe Eugenio di Savoia con un esercito di Car]o VI imperatore ~confhse un esercito turco tre o qua,tro volte più numeroso e io c,ri la cllva lleria ebbe gran pa rte. . Il valoroso Principe, in quel gloriosissimo . giorno ebbe da fare con un nemico più tremend6 di tutte quelle migliaia di test'3 fasciati\: la nebbia J E poco ci mancò che fosse vinto ·dalla stessa, ma d' accord(} co'J sole, lii vinse e la sperperò in un monrnnto, alle 8 antirneridia!'le. Beo 3,1 reggimenti tra corazzieri e dragoni ('I 8 dei primi e ,t 3 dei secondi) ·quasi tutti di 7 squa,irooi, formanti un complesso di ben 23 a 2(1,000 cavalieri furono impief-(ati nella battagl ia. ,1·2 reggimenti (80 squa- . droo.i) 'erano disposti sull'al:i destra, con 3 reggimenti corazzieri e :J drauoni (4-2 squadroni) in ,ta scltièra e (i, reggimenti corazzieri e 2 dragoni (38 squadr~n i) io 2/' sc.hiera. Altri 12 reggimenti form~vano l'ala sinistra, e cioè, 3 reggimenti corazzieri e 3 dragoni (38 squadroni) io 1a schiera e 5 reggimenti corazzieri :?- -I dragoni (,\.2 squadroni) m 2" schiera. Il comandante geEerale della cavalléria era il feld-maresciallo conte Giovanni PàlfTy, che andò coll'ala destra. il diseo-no della battaglia era stato « ·di cominciare e vincere la bat0 taglia per la sinistra, m:, invece la destra s' è av\'antagg111ta et. e est par . elle q1t' on a pris l' enn.em1: en {lane». Lo effetto della nebbia ! V
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Snlle évolnzfoni della ccwallerùi. Concetti e proposte, pel colonnello D'Orroc-m (Cou tinn::zione). .
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In rruesto articolo si prendono in esame talune evoluzioni del reggimento e si formulano propost,~ intorno al l'ordinamento dell'arma, meritevoli di studio e di seria disciissione.
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·8.lVISTf DEI PERIODICI MILITARI
RIV ISTA DEI PERIODICI MlLlTARl
Il colonnello D'Ottone -vorrebbe : ·. che Io squadrone coost.asse di tre soli plotoni; che !I reggtmento avesse 5 squadroni invece di 6 ; che le brigate fòssero composte di ti·e reggimenti . Gli orga nici attuali permetterebbero così di aumentare di 6 il numero ·dei . reggim~nti for mando 30 reggimenti con H>O squadroni e ,i-50 pioton ,, quanti sono al presente, ·
~ Forse, si soggiunge, sarebbe più utile, più pratico, più razionale, ,fornire agli ottimi la possibi li tà di forzare il vicolo cieco dell'anzianità di servizib, dando prove indiscutibili di valore personale, e di quP-sto ,conr,etto, per quanto inviso agli ortodossi dell'anziani tà, infinite ed utili applicazioni potrebbero essere fatte, moltiplicando i mezzi, le occasioni ai giovani per farsi valere, facendo penetrare nei ,corpi un'onda vivi fica.trice di p·rofi cua emufozione » . · ' ·
L'inù,iativa e l'a;1ton01n-ia .'degli: squndroni, pel.ca pitaoo
AtHGN.ENTE . ·
Si vorrebbe k• completa autonomia degli squadroni, ma noi crediamo che !'autore abbia spinto In cosa al di là di quei limiti che è possibile rnggmngere .. Niuno più di noi è ca ldo font.ore di unn ben intesa ini.ziativa ed autonomia degli squadroui, ma sino a che il comandante del rnezzo-re,ggimen\o è responsabile dello stesso co~1e lo è il capi tano dello squadrone, .è ovvio e natu ra le che l'ufficiale superiore si tenga .al corrente e sorvegli tutto l'andamento degli Slfu\l,droni da Ìui dipendenti. · Noi del. resto, spoglia ti del la esagerazione sopra menzionàta, di iridiamo 1e idee tt,tte propugnate dall'Abigueute, speci(} poi pet' qun_nto ha tratto alle visit.e ed ispezioni de) generali; ep però crediamo che molti inconvenienti da lu i :icceòoati, se p11r si vQrificano ancora, si riscontr:iuo soltanto in qua lche reggimento. La preparazione de lla caralleria moder na, p~I dottor ConnA01N1 (Con. tinuazione).
L'autore tratta rla pr!rima quanto al riguardo si fa in llu,sia; dipoi prende in esame la delicatissima questione riguardante il modo cli avere abili coma 11da11ti dell'arma. A di· lui JH, rere, il ,;istema fondato sull'anzianità dd ~ervizio non può rispondere'. al lo scopo, percl,è l'anzianità è la negazione di quella grande vigoria fisica e psich ica, che è presupposto imprescindibile dell'atti tudine al comando di un'arma la cni c,1ra t· .teri,tica è l'impeto e la fu lminea rapidità dell'azione. · Hima,ne il giudizio delle commbsioni , ma l'jneste dovrebtiero ,ivere· sempre la cono,cenza irnmHrl i,1 ta rlel giud ic,1bile, averlo visto nell'azioue propria dell 'arma in ca mpagna e cioè nelle ma novre. l\'elle dichiarazioni d' inidoneità poi, il rigore dovrebbe essere ispira to, nllu solo al crite1:io positi1'0 delle qualità accertate, ma alla nec;e:,;si.Là della selezione indispensabi le, perchò il comando PiìSsa es~ere affidato agl i elementi assolurnmeute superiori.
;Pro-cavalleria, per L. B. R.
Si prendono in esame le cond izioni dell'avanzamento degli ufficiali ,dell 'arma e il. loro reclutamento : questioni ambedue di attualità, e che ,urge siano .prontamente risolte. ,Una ricognizione d'ufficiale alla manovm d'avanscoperta fra l'Arno e il Te vere ('1892); pel tenen te .DE M AnG H€RlTA CA n LO. È la narrazione particolareggiata della ricognìzione com piuta in quelle ,manovre daHo stesso tenente De l'ilargherita, a grande di~tanza dalla prcpria brigata. I dettagl i ne sono assai inte1essanti, e riusciran no utili ai ,giovani ufficiali.
Istruzione delle reclfMe a cavallo. (Continuazione). .Fra libn:, riviste e gfornali . .Not-izie sii /le cavallerie estere. Notizie varie. .Parte u(fic'ia le .
La Rivista di fanteFia.
Anno VII. fascicolo ,t O (gennaio 1898). - Gli italiani al fnoco: Una Hivisla france$e, discorrendo di un libro di statistic.he militnri -del capitano austriaco Berndt, scrive che gli Italiani, dovunque combat·terono, non subirot10 che leggicre perdite, e riporta la considerazione dì ,detto capitano, d1e la natura particolare d.cl teatro di guerra italiano spiega in parte il fa tto; ma cbe è dilJicile ammettere che ciò ne sia la -sola cagione, La Rivista di fa:nteri.a riutuzza l'offesa arrecata all'onor 'nostro d' italiani e di sol dati con ris posta tanto vigorosa, quanto esnu' riente.
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RIVISTA DEI PERIU Dl Cl MILITARl
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Le onorificenze. Si prende io esame la proposla , già più volle stata messa mnanzi, di cre:1re uno speciale ordine equestre pei militari; l'autore dell'articolo vi , è con trario, e propugoa in vere l'istituzione di un nuovo ordine che si potrebbe chiamare del me,·ito na;:;ionale unicameote destinalo a eom- . pensare i luoghi servizi resi allo Stato e diviso in d\te classi : una mililare pei mil itari, uno civile per gli im piegati, e ben distinte fra loro con segni appariscenti, per esempio, colla differenza del colore del nastro. llelmuth di illoltke.
È un breve cenno biografico dell'i llustre Maresciallo. Per sfilare 1;n parata.
Si ritiene afl;tto inuti le il Rego lamen to per le riviste e p:m,te, ba- . stando all'uopo per schierarsi e sfilare le prescrizioni del Regolamento di esercizi. ·
Le note carattehstiche degli u(fìcia/i.
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. Si vorrebbe che le note caralteristiche fosse ro la semplice esposizione dettagliata ed 'impal'ziale dei pregi e .dei difetti di ciascun uOì- . èiale senza giudiz·i complessivi e senza class'i-ficazfom:.
Un errore grave nello studio ~ella stol'ia militare. Si propugna l'adozione di Ulla scala nuica per i disegni delle bat- . taglie, sicchè saltino subito all'occhio le picèole ba ttaglie per piccole e le grandi per grandi , meotre orn avviene qua,i sempre precisamente il contrario.
Note ed appunti. Per la veri Là aritmetica . - I gazzettieri in guerra. - Per la valutazione delle distanze. Varietà. - Not izie ester e: I terreni d' i:.lruzion·e in Germania. Cronaca : Belgio. - Sti pendio degli ufficiati. Francia. - Peosioni ai mi litari ùi tru ppa. -
Il génerale Saussier. - · Spese per le scuole milito11i. - Peasioni degli ufficiali. Germania. - Bilancio coloniale. Rassegna della stampa mii-ilare.
Vojennji Sboruìch.
Gennaio ,1898. - Giovanna d'Arco. - DRAGOlmtov. Dell'elemento morale nelle mani d·i Pietro il Grande di Russia . Continuazione. Diario del comandan.te della scorta della spedizione militare russa in Abissinia.
Sulla strada dell'Abissinia. -
La spedizione, come si sa, fu ·condotta dal colonnello di sta to-maggiore ArLomanov ed è molto interessante riassumere dal diario alcuni fatti principali che ad essa si riferiscono : il diario è redailo dal capilano Crasnov, e narra pianamente e fam igliarm,mte le vicende nella .spedizione lontaua a cominciare dal moùo fortuit o per via del quale l'autore riusci a forne parte. Ritornato à Pietroburgo egli dice, dopo una lunga licenza, e leggendo le carte per:;ona li gi untemi duran te 1':1ssenza trova i una lettern relati va ii i la spedizione dei cosacchi della gua1·dia io ' Abissinia. \'isitare paesi ignoti , percorrere nuove regioni, ammirare una natura lussureggiante e sorprendente, assistere al rigiro di 110poti. come dice il Gogol , ed infine allargare al pos~ibile il cerchio della , propria attività personale, tutto questo insomma forma va una potente attrattiva per l'animo mio, tanto da trovar utile e conveniente di sacrificare io questa intrapresa tempo, lavoro ed 11gì. Perciò co~iaciai subitu ad adoperarmi allo scopo di partecipare allo meravigliosa spedizione del colonnello Artam:inov. Ma di primo acchito mi persuasi di aver sbagliato strnda . Troppo tardi mi si rispose da ogni parte e dal capo della speLlizioue militare destinntn in Addis-Abebà e dal vicedirettore del dipartimento asiatico del ministero degli esteri. Mi si disse che la spcdizioue era ormni fissata, quantitativamente ~ qualitativa mente, e nulla .era più possibile mutare rispetll\ a' suoi componenti. Pure il destiuo che governa le Sl)rti di ciascheduno di noi aveva forse stabilito che io dovessi recarmi in A bi$iìinia, perchè le difficoltà . che mi furono apposte furono alla fine vin te iu breve ora. Il distacca mento dei cosacchi della guardia imperiale aggregato alla spedizione Artamanov che dovea com porsi di cosacchi e di fante ria, da ultimò venoe a formar:;i esclusiva mente di cosacchi. Data que~ta circostanza polev:isi di leggeri presumere che il cQm~ adante del la scorta ùovesse nnche a pparteoere ai cosacchi dulla guMdia e le probabilità in mio favore :.i accrebbero a di;misnra. I l ,to ottobre 1897 ( 12 ottobre}
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RI VISTA DEI PERIODICI nHLITARI
~/ venne io caserma uno dei capi della spedizione mi litare, 1:ioè il còlon! nel lo di stato-rnaggiore Artamanov, e trasmise ufficia lmente l'ordine ai reg~imenti della brigata cosacchi della guardia di formare il distaccamen to di scorta per la spedizione in Abissinia. I soldati furonò scelti in esiguo numero dal reggimento della guardia del corpo di Ataman · (Leib-gvar«fi Atamanscavo polca) del!' Ural, 'dall'artiglieria della guardia, dai co~acchi del _Don, dagli usseri del!' Imperatore e da altri corpi ancora, ,che sarebbe snperfluo ed inuti le . di eoumernre partitamente. . A comàndante della scorta fu . dapprincipio pre,celto il luooo'-' . tenente A. K. Bulatovich, ed in sua assenza doveva surrogarlo uno degli · ufficiali della spedizione, a s<;elta del .suo capo; ma siccome la scorta · risultò, come si disse, esclusivamente composta di uomini di cavalleria, · cosi il capo esitanrlo nella scelta del Bulatovich che apparteneva alla . fanteria g-ettò al la Cine gli sguardi sopra di ·me, preconizzandorni al - comando della scorta della spedizione militare io Abissinia . .Fr:,ttanto, prima della definitiva destinazione al nuovo comando, il colonnello Ar. tamanov mi aflìdò la sorveglianza · su.li' ar mamento e sull'equipaggia. mento dei cosacchi. Ciascun cavaliere, ali' infuori della preswnza fisica e dell'a lta statura, doveva soddisfare a ta li doti e qualità di carattere e ,di indole da dare affidamento che s' imporrcebbero ~1 10 spirito ed alla ,fantasia delle popolazioni che andavano a visitare. La scorta militare doveva così aggiungere decoro e forza ali~ spedizione e costit11i 1:e un · prezioso elemento di riuscita per la medesima . I cosacchi così prescelti .. doyevano soddisfare alle più diflicili esigenze. Tnt!i di alta statura e · robusti possedevano una discreta coltura letteraria: alcuni fr,1 essi erano . artigiani come sarti, calzolai , e più genericamente u~mini Fvezzi a ·· trarsi d' impiccio, esperti nelle costruzioni in legname e cantori. Mi fu dato inoltre uno specchio delle robe che la spedizione doveva portar ·· seco. Gli oggetti furono classificati in tre categorie, secondo il modo di trasporto in Harrar ed Addis - Abebà, secondo il loro uso e secondo la · loro nlltura. AIla prima categoria furono i1ssegaate le robe destinate . ali' Abissini11 ed indispensabili durante la permanenza cÒlà e furono an. zilutto l'equipaggiamento dei cosacchi, il loro armamento, le sellerie, , biancherie ecc. ecc. L'elenco si può così riassumere: Grande un'iforme della gua rdia; piccola uniforme; trn paia di scarpe; guao ti di ·pelle · scamosciati; camiciotto di fatica; materasso da campo ; trofei; doni per . gli abissini. La maggioranz~ dei colli doveva essere ind irizzata a Gibuti. ,-Le sacre imagini fnroJ?O offerte alla &corta di,gli ufficia li della missione · e dagli ufficia li del la briga ta di cosacchi della g11ardi11. L' imagiae di ··.Gt'sù, l:ivoro a smal to di squ isita fattura, furacch iu~a in .un cofanetto.
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,di querci,1 e su di esso fu posta una targa di a,·~ento che rec~va la seouente iscrizione:. Àlla ~corta della missione diplohtat-ica dell' im-
·pe;·iale Russia all' Abissfoia. - . T com.ponenti della missione e de/.lc~ · br'igata cosaéchi. - 12 ottobre .f 897. A ciascun cosacco furon~ assegnati 400 rubli ·per l'acquisto di robe che lo Stato non_ poteva .r~rnire._ quale capo della scorta io_ r~i prov:,icii i? q_u~lità e~ ~o qua_nt11a. degli r~eotici oggetti dei quah s1 provvrd&ro I m1e1 uom 1n1. Aggm ag1 al_ cori~do uo'nbito da borghese ecl una scatola da pittore. La· preparazione Ieee rapidi e merav·i,gliosi progressi, grazi~ all'impulso _del colo1~nello Artamanov. La missione doveva lasciare Pietroburgo 11 4,4. ottobre. Frattanto, due giorni innanzi, · nella cappella dell11 !)rigata dei c?s~cchi d~ll~ ,<ruardia fu celebr:ito un santo uffizio e quasi tlllt3 la m,ssrone v1 s1 ' ;accolse devotamente per pregare. Avanti agli a:tri cosa_ccl~i, n~l mezzo ,della cappella, con le loro grandi uniformi ~a , .color, v1vac1, ,rosso, azzurro ei amaranto, sta vano i Co.sacchi destmatt alla s_c~rl~ d. onore .dell:1 spedizione. Da un lato stavano i membri e gl, ulhc,alr. d1 ~ssa, ciÒè : il colonnello di ~tato-:-rnaggior'e A.rtamanov, il segr~tano A:lov, i tenenti Jsmai lov ed Arnoldi della ~uardia del corpo. 1 tenenti Co,covschi, Davidov e Certocov d~l reggimento dell11 guardia a cavallo ; · medici Licbedin,chi e Brovzin ed i flebotomi Sasson e Coznenov . ~Ila sacra funzion ~ assistevano anche ambo i comandanti dei re?gimen'..i ,della brigata della gnarrlia. Il pope fece un gran sermone agli ~st~Oil, benedisse le sacre imagioi e donò a ciaschedun membro della m1ss100~ ~na piccola croce. Il '13 ottobre ebbi, un lungo col~O'.{nio.presso_ gli uffici del comando del corpo di stato maggiore. La sped1z1ooe, al la frne, completamente equipaggiat,1 partì il H ottobre da _P ietroburgo.'Gli uomini della scorta che si acciugevaoo al grnnde v1agg10 erano 20 e furono suddivisi in tre squadre. Il percorso fra Pietroburgo e Mosca fu eccezionalmente alleoro : i cosacchi nel fondo' di no carrozzone di terza classe l.rascriveva~o la .Marsigliese in caratteri ci rilli ci e la cantavano a squar,ciagolc1. J.l diario del capitano Craznov continua a narr;1re di{fosament~ dei cnsi d,~lla spedizione durante il viaggio fino ad Ode,sa. In Mosca _si aggiunse ad essa ua giovanetto allievo dell a scuola del corpo, n11to 10 ·Harrar. e che doveva seguire la missione. 11 ,t 9 ottobre arrivo in Kief, a I 17 in Odessa. La spedizione imbarcò sul piroscafo Zar e sostò alqua nto a Cost(lnti.nopoli. li diari~ narra an·Cora del vi:,<rnio da Costmitinopoli a Porto Sard e l)P,l\a prossima puntata ,del Voenn,]':%01·nil:h seguirà la narrazione del vi;,ggio della mi5s ioue rt\::'$ll fino nel Addis-i\belia.
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RIVISTA DEI PERI ODICI MILITARI
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Streffieur Osterreichische Militarische Zeitschrift. Le Specta.teur Milita.ire
1° febb raio 1898. - l e sorprese nella guerra del 1870-71. - Conti-· nuazione deJI' estratto dal giorna le tedesco La Gaz:etta dei ca-oalieri. Decorazioni, eroe·,; e medaglie. La piccola guerra ed il senJizio di tappa. - Incursione da Marwi tz. su Brunswich - incursione da Tscbernitschew su Casse! - lo-· cursione da Tettenboro su Brema- Ravas della cavalleria sul territorio di tappa in Sa ssonia ed in Turingia, durante la cr1s1 prece-· dente alla bauaglia di Li psia - Corpi fran chi di Tb ielmanu, ~leusdorfe e PlaLOw - Sorpresa di Weisseofels.
Il libro degli ordini di un re99imento di fanterià ·~el i781. /onne dei sottuf!ì.cia.li e dei soldati.
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Uni-
La cura delle uniformi Ot;eupnYa ·uua gran parte della vita soldalesca· e dijlle coinpilaziou i regolamentari del secolo xvm ed ern oggeuo di stuJio più che di semplice soddisfazione e vanità. Iofatti l'abito offri va al soldato quasi delle indicazioni .morali e rnggestive su lle sue condizioni,. sul mora le, sul carnwire e sn,IJr, abitudini . Oltre a ciò, approfondendo la . <JUCStiooe dell'uniforme, si è condoui a conoset>re una quantità di particolari nel servizio dell'amministrazione dell'epoca ed il funzionam ento di taluni ingranaggi che a tutta prima appaiono complicati. In tesi generale il Re forniva le armi ai soldati, ed i corpi s'impegnavano a mantenerle in buon ordine mediante i fondi assegna ti alle masse. Quanto agli oggetti di abbigliamento e di equi paggiamento essi erano in conto delle masse generali dei corpi. Delle prescrizioni minute regolavano l'uso delle uniformi nelle varie circostanze e determi navano le precauzion i da pren-dere ed i metodi di sorveglianza da seguire nelÌa esecuzione. La cura de ll'uniforme si estendeva fi no ai m1Jstacchi : , Ccux qui n'ont pas d.e « moustaches - dice il libro degli ordini - soot ohligés ù en porter , des postiches faites avec dù drap noir et du crio. , ·
Il capitano La Tour d'A1trergne - Primo.grnnatiere della repubblica.
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rGenoaio 1898. - L' Osterreichische M ilitarische Zeitsch,·~(t e~tra nel suo settantacinquesimo anno di vita che divide io due grandi pe~1od1 a seconda dell'impulso dato ad e;;so ed alla letteratura militare austriaca, io genere, dal l'arcidu~ Carlo e poscia Alberto d'Austria.
.Studio sulla campagna del 1 70-71 dopo
édan.
L; utore, ca pitano dei pionieri Rodolfo Seissl, comincia col _ri~evar~ ·l'importanz:i del secondo periodo della ?u~rra frnnco ~tedes~ oe1 rispetti ,morali. Dopo Sédan, aunientalo l'esercito 1mper1ale d1 Francia sem~rava ·.che la cruerra :;tesse per avere termine ed allora tutta la nazione rispose -con mi~abile slancio all'a ppello della patria. Gli eserciti rlclla repubblica .500 o un fenomeno sociale di grande rilievo che importa studiare io tutte le conseauenze che oe derivano, e la formola lever én masse ha servito .a concre;are poscia llue,lla della nazione arma ta. L'art_icolista lasciat_o il .campo sociale e schiettamente umano cbe pot~va sviluppare ~nagg1ormente, qualora si pensi all'importanz:i dell'argomento che aveva pr~so ~ . trattare, n:irra poscia gli avvenimenti della campagna e le battaglie d1 :Bea ugency e di Le Mans. · Rivista di Artiglieria e Genio.
,Gennaio 1898. - I paranietri c;mJJlementari nella balistiect razionale. S,Acc1 - Osser-oatori da guerra costnttti con materiale da vonte. Del modo di r iparare ad alcune imperfezioni nella condotta del tiro da costa . L'm·tiglieri a· d-i corpo ripartita
fm le dioisio~·i.
L'e~perienz:i delle ultime guerre ha dimostra to che l'attacco della fau•teria, ·anche quando sia condotto nel modo il più energico non può riuscire se prima l'artiglieria nemica non sia stata ridoua, almeno parzialmente, al silenzio. S.i rico nobbe sduaque la necessità di far entr.arc in azione, sino dal principio, il mi1ggior numero possibile di pezzi affine di ouenere la su perioritù di fuoco nell'artiglieria nemica. Così i precelli della moderna tat.Lica escludono le riserve Ji artiglieria e da tutti gli eserciti lfUest'arma i• assegnata per intero ai corpi di nrmata.
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RIVISTA DEI PERIODICI MIL!'fARI
Solo in Ilnssia fu adottato per l'artiglieria un ordinamento tattico diverl.,O poichè colà non esiste l'artiglieria di corpo d'armata e tutte le batter(e sono in ('aso 1i guerra distribuite uniformemente fra le divisioni. Ora i campi sono nuovamente divisi: i sostenitori dell'artiglieria : di corpo d'armata ved.ono in essa un mezzo per compensare fino ~cl, un certo punto gli inconvenienti derivati dall'essere le forze dell'arti- . glieria divise i11 due parti. Però da tutte le considerazioni teoriche che fnrono fatte emerge chi.ara la convenienza di abolire l'artiglieria di corpo· d'armata e di ripartirè tutte le ba tterie fra le divisioni. Questo ordi- · namento è infatti decisamente preferibile per le marce e per i combattenti d' incontro, agevola, ,i servizi logistici ·e ciò che più irnporta permette d'i far entrare subito in azione la maggior massa dei _pezzi . .
La rwle armata <li Francia ed il suo sciogli mento all'epoca della Hivoluzione.
Un sostegno art:icolato per la scuola d,i, pimtamento della famte1'ia russa ..
·t un sostegno largamente adottato nell'esercito russo, per la s.cuola del puntamento, e descritto dal tenente Eugenio Barbarich. · ! I sostegno proposto ricorda un poco il cavalletto di puntamento modello ,f884, prescritto dal I' Instruction su t: armament, les mtmitions les champs de t'ir et le rnater·iel de t'?°nf.an1erie, col vantaggio di una mai,rgiore facilità . di ·maneggio e di costruzione e con sensibile di vario di prezzo, perchè il chevalet de pointage è interamente metallico e quello in discorso èi.n parte costruito con legno forte e con legno dolce. L'apparecchio è di facile costruzione ed il suo prezzo può variare dalle due alle tre lire· e gli zappatori ddle compagnie di fanter ia possono facilmente costruirlo con i mezzi di cui dispongono. 11. sostegno proposto permette il coò.trol lo delle linee di mira nella istruzione delle reclute e può ag~volare genericamente la scuola di puntamento nelle compagnie qualora queste - si provvedano di un adeguato numero di silfotti apparecchi ed il puntamento sia eseguito contro sagome da bersaglio, poste a contatto o ad intervalli, in gui8a da ritrarre una qualunqtie situ·azione.di guerra.
È uuo studio di grande interesse e che varrà a cancellar:' n~ol.ti ~r~- ."iudizi porwti suÙ'esercito di Francia da una serie di err~n giac?b1m. infatti nella ma.,.D'ioranza deo\i storici, l'esercito dei Re di •Francia apoc, è) • pare come una quantità trascurabile, che si dilegua ~I pr1~0 ,~ peto· della bnfera rivoluzionaria. Ma non così apparve a!lo stol'lco Sybel, l'autore della Gesch-ichle der nevolutionzei:t von 1789 bis 1800 il qua le chiaramente intravvide quanta parte abbia avuto l'esercito reale rrancese nella costituziooe degli eserriti dell a repubblica e, dell'impero. Le· istituzioni militari non potevano infatti dileguarsi rii u1~ .tra~to. se~z~ la: sciare profonde traccie di sè medesime, C lo seppero l primi mrn1stn della guerra della Costituente e della Legislativa .. come Pele~-Narb~oue, Servan e Dellgraves, che trassero partito largh1ss1mo degli avanzi de\. l'esercito di Luigi XIV. Alla fine la cosi detta cimalgama v~nn.e a fo?dere in un solo eorpo il nuovo ed il vecchio esercito e spiano la vii, alle mezze bfr,ate ed alle divisioni del generale Napoleone Bonaparte. . Lo studio che" si inizia è diviso siste1na,ticamente, ed in que~t~ puntata tratta della forza dell'esercito reale fraocese, della sua sudd1V1s1one, __ dtl corpo degli ufficiali e dei sottuflìciali.
Gli 'interessi mi'1'ta·r i della pote,~za rna1·ittima coll'A.sìa 01·ientale-
L'ordinamento delle trunJe del genio nell'esercito russo.
Per la Direzione LODOVICO
0ISOTT 1
te-n~nte colonnell-o n.. ,( .. i11cnricMO
Neue Mflitarische Blatter.
Febbraio ,1898. - L' ùnportanza dell'iniziativa· nella redazione degli ordfn-i, in giterra. - Continuazione dello studio c!e.1tenente-generale Woide, tradotto dal 'Voerinf'i Sbornich di Pietroburgo. - Le battaglie sotto Metz.
"
DEMARCHI CARLO,
gerente_
ANNO
XLIII
RIVISTA MILITARE f
ITALI A NA
DISPENSA V. -
1° MARZO 1898
o ~
ROMA
V OG H E R A
E N R I CO
TIPOGRAPO-KDITOR&
LS9S
385
/
S0Ml\t1ARIO '
CONSIDERAZIONI
DE LL E MATERIE CONTENUTE NELLA PRES,ENTG D ISPENSA
SULLA GUERRA SERBO-BULGARA NEL 1885 s /
'Considerazioni sulla guerra Serbo-Bulgara nel 1885 . Operazioni per l'investimento ed asse dio di Viddino. -
BAnBA.RcCH, t-enente '13° fan te ria. -
EuGENJO
( Gontimutzione e ffoe) Pag. 385
<OPER.A.ZIOKI PJ~R L'INVESTBiEN'i'O lW ASSEDIO DI VIDDINO
Sul fqndamento scientifico degli studi geografico-militari e sulla sua applicazione ai lavori cartografici. - SPIN-
.-f
C? ntinua-:;ione e fine. -
GA.Rm CARLO, m::tggio re '13ò reg·gimento fanteria. - (Continua. zio ne e fine) . . . . . . . . . . . . . . . . . . » 399
Velli <Lispeusa. Il'
,
Gli sbarchi di corpi d'operazione sopra coste nemiche. maggiore de lla !leale arti g lieria. brittannica. --:-- ( Continuazione) . . . . . . . . . . -. . ·.» 410
E LMSLrn,
I X. Operazioni del 25 e 26 novembre.
I
Notizie politico-militari. -
x. · .
•
•
>)
442
Notizie militari estere: Russia : Flotta i'ussa a Po7'~-Lfrtltui· e 1 a-Lien-Kkvan. - B i'lancio » 452
_R ivista dei periodici militari
»
458
'
CASA EorrillCE LIBRARIA
E. V OGHE RA -
P R OP RIETÀ LE1"fERARIA,
Il. corpo d'assedio dei Serbi non eseguì spostamenti che -merit~no· m~nzione, ma provvide à r inforzare le trincee che ·,-aveva eretto il dì avanti, al termine del combattimento, e ,d i_ede ad esse il profilo che si co.s tuma uelle parallele..Qne·ste opere erano variamente distanti dalla cinta forti ficata della città, e cioè fra i. 600 · e gli 800 metri. La giornata ·neb biosa agevolava il lavoro degli assedianti sì che n ulla p otevasi scorgere anche a breve intervallo; d'onda parzia.li :sorprese, allarmi e zuffe singole che però nel loro complesso :n.on modificarono l'azione generale -dei Serbi. Avanti l'alba una mano· di volontari bùlgari si spinse ar,ditamente contro il reggimento misto che pit\ si era avvicinato alla fortezza e l' artiglieria della difesa li sovvenne in guella mischia che in breve si fece stretta e furiosa. Ma .dopo due ort,, circondati da ogni parte da un nemico di ,gran lunga superiore di numero, i volontari ripiegarono ~) -
ANNO Xl.lll .
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CONSIDERAZI ONI
dentro la città lasciando snl campo 70 dei loro fra mortr e feriti ed una ventina di prigionieri. E rano le 8 del mattino. Il fuoco delle art iglierie continuòl'azione. Qnelle dei Serbi miravan o all'abitato di Viddino allo scopo di suscitarvi incendii e rovine per in~utere ti.more alle popolazioni tanto da ridurle a trattative di r esa; quelle dei Bulgàri aveano il còmp ito più pr eciso di contrastare l'avanzat'a della fanteria degli assedianti e di controbbattere la · loro artiglieria. Ed in quel duello ne risentì. dànno più gr ave la batteria di Novoselzi (N. 5) eretta in fretta e rpressochè in una sola notte; i suoi parapetti fu .. rono disordinati e sconvolti, il servizio dei pezzi reso d if. fìcile del grandinare dei proiettili che la colpivano d'intornò· per larga distesa di territor io. Verso ie 10 ant . la fanteria serba riprese la marcia in, a v.ti. • F itte ca.t'ene furono segnalate a qualche centinaio di metri dai bastioni N. 5 e N. 6, cui s'opponeva il fuoco della moschetteria dei B ulgàri dagli spalti e dalle cortine; ma la nebbia. vietava la mira ed il fuoco era del tutto privo di efii.cacia e· di precisione, drizzandosi da quella parte !1'onde venivano più frequenti_i colpi della moschetteria nemica. Così si successeun grande numero di salve da parr,e dei Bnlgàri, nè i Serbi ottennero migliore e più pronto effetto dal loro fuoco. Durante questa fucilata · pervenne al generale Lescianin. l'ordine del comando in capo dell'armata N issava di cessare· dalle ostilità. Il 22 no;embre i Bulg{tri vittorio3i, usciti dalle posizioni' di Silvnizza, avevano attaccato con successo i nemici a Dragai! e si disponevano a. seguitare la marcia contro P irot.. Nel frattempo il R e Milano avviava delle trattative diplomat iche e dei n egoziati presso le potenze amiche, sì che il' 25 novembre, di buon mattino, fece offrire al Princip~ Alessandro di Battemberg un armistizio prima di otto e po&cia. di cinque giorni. Latore delle proposte di tregua, per incarico del ·colonnello Topalovic', capo di stato maggiore delr annata Nissa.va, era. il tenente colonnello :Marcn vic' che,
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venne ricevuto in ½aribrod df~ Nicolaiev e dagli altri ufficiali del seguito del Principe Aìessandro. L'intervento della politica nel dominio delle operazioni militari, invocato di · lnno·a mano dal R e Milano fondavasi sui buoni uffici dei b maggiori governi di Europa in favore della Serbia, ed i rappresentanti di Russia, Germania, Austria, I talia, F rancia ed Inghilterra avevano perciò rimesso in Belgrado mi a nota collettiva al ministro serbo Garascianin, allo scopo di porre termine alle ostilità (1). Assiso sopra un covone di fieno, in mezzo ai campi e fra le· tende de' suoi soldati, il P rincipe Alessandro aveva ri· sposto all'inviato del Re Milano: ~< Non doversi trattare di pane con i Serbi se non quando « essi abbiano ripassate le frontiere e le potenze interme« diarie siano mallevadrici per la Serbia del pagamento di « un'indennità di guerra di trenta milioni ». . E la lotta continuò (2). F rattanto, di questi negoziati, nulla era trapelato al comando dell'armata del Timoc all'infuori dell'ordine preciso del colonnello T opalovic' di desistere dalle offese in tutto il circondario di Viddino, ed il generale L escianin ossequente all'ordine r icevuto spiccò tosto .l'avviso all'intera linea combattente cli cessare il fuoco; di guisa che, in un quarto d'ora appena, lungo una distesa di più che dodici chilometri i desideri che provenivano dal Re furono prontamente esauditi da t ut ti i soldati dell'esercito serbo. Dalla parte contraria, i Bùlga.ri che non avevano ricevuto alcuna comunicazione al proposito seguitarono il fuoco fin· chè comparve dalla strada di Novoselzi un parlamentario che recava bandiera bianca. Un' aiutante del comandante délla divisione del Timoc venne ricevuto in Viddino e la proposizione di armistizio fo accolta dal capitano Uzunov,
Op. cit. pag . ISO seg. K. u. K. Oberst. - Die Aàmpfe bei Sli cmica, am t7-J8-f9 .Yo~em.ber 1885. - Wien 1896, pag. l 78- l i9. (! ) E"uGE NIO 0AR6AR ICH, (2) CARL R EGRXS PIJRH. -
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CONSIDERAZIONI
con riserva di ratifica da parte del comando m capG dell'esercito bùlgaro. Poscia il tenente Dragauov recatosi al quartier gen,·ale degli assedianti, in Biela Rada, significò al generale L escia· .nin che .il capitano Uzunov era bensì disposto ad a~cettare l'armistizio a patto che i S_erbi retrocedessero dalla linea .di Novoselzi, Tatargiclt, Capetanovzi: ' rispondessero i ~3erbi prima delle ore 3 del pomeriggio, dopo il qirnl tempo egli riserba.vasi piéna libertà di azione e dirìtto di ripigliare il fuoco dalla fortezza. Della ;,..egua trassero intanto profitto gli assedianti ·per raccoU:ciare-i parapetti più danneggiati dal fuoco della mattinata, ' per sistemare le posizioni della fanteria e per eseguire qualche lieve spostamento in avanti del quale furono però tost o ammoniti dal capitano Uzunov; ma a questi avvisi i Serbi risposero continuando nei loro lavori e rafforzando l'avanlinea ' con nuove opere in terra. I Bulga.ri stabilirono allora di riprendere il fuoco dalla.fortezza e designarono i singoli obiettivi dà battersi ripartendo la posizione decisiva di !novo Smordan fra i tre primi _bastio:11i, ed assegri.a~do quella di A li-Beg-Novoselzi-Tatargich ai cinque rimanenti. Alle 3, conforme al convenuto, non essendo giunta alcuna risposta dal comando in capo dell'armata del Timoc fu ria- , perto il fuoco dalla fortezza ed il nemico rispose con fuoco in breccia, egualmente intenso~ allo scopo di preparare l'assalto contro la cortina interposta fra bastioni N. 5 e N . 6. I Bulgari, dai bastioni, correa.no SQrte assai critica essendo colpiti da fronte e d'infilata dai fuochi della fanteria e dell'artiglieria dei Serbi; e attendendosi l'assalto di momento in moment~ avevano scalate le loro riserve, cioè la compagnia del Danubio, i volontari .e gli altri combattenti, in tutto 1200 baionette ·con due cannoni ed una mitragliatrice, fra il bastione N'. 6 e la porta di Adljè che meno sembravano colpite da quel grandinar fitto dei cannoni nemici. Alle :1 de1 pomeriggio il generale Lescianin òrdinò al comandante del 13° reggimento di spingere il suo 2° battaglione contro le mura della fortezza e questo, con slancio
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a.mmirabile, montò all'assalto: st,però di corsa gli ostacoli del terreno che precedono- lo spalto, raggiunse il fosso e vi si raccolse ailo schermo degli angoli morti. - Quivi ristette attendendo soccorsi infino alle 6 e mezzo di sera dopo l~ qual'ora abbandonò in buon ordine le posizioni che aveva conquistate a prezzo così alto di sangue, durante due ore di 0ombattimento. Sugli spalti rimasero 50 uomini del 2° battaglione del 13" reggimento serbo, fra ìnorti e feriti. La giornata costò agli assa.litori 150 uomini e sì spararono . 150 colpi per ogni armato dì fucile e 18 colpi per cada.un pezzo (1). . D urante la notte snl 26 continuarono i lavori regolari alle paralleie ed agli approcci. L'a.ttacco dei Serbi aveva per obbietto la occupazione del terreno immediatamente prossimo alle opere da espugnare, affin~ di portare l'azione della fucileria a grado a grado più v_icina alle opere della difesa. - Da parte dei Bnlgari nulla fu tentato per ostacolare il proced imento .di 'simili lavori, talmente li aveva spossati l'aziomi del 29 e la mancanza di truppe fresche a rincalzo. - Anche le numizioni scarséggiavano e conveniva esser _ parchi nell'impiegarle. Sicchè !?azione del 26 si limitò ad un cannoneggiamento lento e mistll'ato da entrambe le parti, I Bulg(u·i prendevano specialmente dì mira la 2" batteria da campagna dei Serbi e questi il tratto di fronte prospiciente alla linea Tatargich-Novoselzi; dalla.. parte di JnovoOapetanovzi una sola batteria, mantenne il fooco firio a mez· zodì, o poco oltre. Il difetto delle munizioni cominciava a sentirsi anche cla pa~·te dei Serbi e si pensava d i rispàrmiarle al possibile :
(i) oa taluni autori si acconna ad un enorme consumo di munizioni (la pa,:te dei !lulgitri clurnnl e la giornata ·ci el 25, e ~he il car,1 tano Uzuno1·, .1m1ire.ss1orrnto d:Jlbmm1neute di fetto di J)roicttili per l'artiglieria bulgarti, aresse tclcg ratato in proposito al
<1ua rtier-gcnerale pri nr.ipale a Pirot.
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CONS IDER.AZI ONI
dalla batteria sotto Ino.-b furono trasportati alla batteria di Novoselzi (N. 5) due mortai da centimetri 12 e due cannoni da centimetri 15 con l'aiuto di v~nti buoi, ~ causa del terreno acquitrinoso e difficile. - Fu· anche in questa. occasione costrutto un ponte di circostanza sul fiume T opolo,,izza. Sulla se1:a i Serbi avviarono verso la fortezza uu nuo,·o parlamentario che venne per'ò accolto con fuoco di artiglieria e di fucileria, talohè dovette far ritorno in esaudito alguartier-generale di Biela · Rada. In questo- medesimo giorno, 26 novembre, essendo giu1.1te . da Lom. Palane al villaggio di Slivata tre compagnie · di riserva di Burgas ed una de ll 'opolcenie al comando del capitano -Dermaricev, la colonna volante (lel'uscii rit,·iall) potè riformar~i e muovere . verso la piazza di Viddiuo, allo scopo di recarle quel soccorso di cui sentiva tanto bis~gno. S'~rano così radunate, dopo mirabili sforzi di abnegazione e di buona Yolontà _d a parte della flottiglia b11lgara, dieci compagnie di riserva, sei cannoni da 4 libbre ed una compagnia di volontari, perfettamente equipaggiati · e con essi un convoo-lio di o cartucce Berdan. Intorno alle 4 del pomeriggio, con un tempo scuro e brumoso, la colonna di soccorso si pose in marcia verso il nord suddivisa in due distaccamenti indipendenti: Le tre compagnie di Burgas con .l'opolcénie e la batteria agli ort;l.ini del capitano Dermancev seguirono la strada principale lungo il Danubio Yerso A.kciar, le rimanenti sette compagnie (1) con gli altri riparti dell'opolcénfo e lo squadrone dei gendarmi, al comando del capitano Todorov, tolsero una via più interna sulla destra del Danubio e che medesimamente mette capo in Akcìar. Quest't~ltimo distaccan;tento doveva minacciare la linea di ritirata dei Serbi che stavano in Akciar e cominciare per il
Ul Il battaglìon1· di V:1r.1a (4 com11agniel E'll il hatlaghono m i,t o di Ale»andro,-o (3 compagn ie). -
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jprimo l'azione, mentre il capitano Dermancev doveva coordinare e subordina.re le proprie. mosse a quelle della colonna ,del capitano Todorov. I Serbi avevano occupato la cittadella di Akciar, :fi.no dal '21 novembre, e la guardavano allo _scopo di esercitare · la _polizia sulla . destra del Danubio e di assicurare le.spalle del ,corpo che assediava Viddino. Essi. avevano perciò scalati alcuni posti di osservazione fra il villaggio di Gaitanzi e la cittadella sopra menzionata, e si erano rafforzati in alcune :vecchie opere che i Turchi avevano costrutto fino da.il' epoca ,d ell' tùtima guerra di Oriente. Uno di questi fortilizi sorgeva .acca,nto al Danubio, sul greto dove mette foce il fiume Akciar il fianco sinistro dei Serbi,' l'altro ne assicurava · e oo-"uardava . l~ spalle dietro il villaggio che avevano occupato, sulla strada verso Gaitanzi. Entrambe le vecchie opere.turche erano pre,sidiate _c on due compagnie dei Serbi e la posizione da esse •prescelta sembrava oltre ogni dire acconcia a lunga e valida -difesa, appoggiandosi da r un fianco al Danubio, dall'altro .alle co lline di Drascianizza, e cla fronte allo stesso fiume Akciar .che sebbene non cavalcato da ponti o passaggi stabili, pure potevasi attraversare in alcuni tratti a guado. Nè l'occupa.zione dei Serbi limitossi a quella breve cerchia di opere fortificate, ma raggiò tutt'intorno con ardite punte a DobriDol ad Iz,·or ed Alessandrovo, e più oltre ancora su1la strada ,che conduce a Bielogradcich; ma non essendosi raccolto indizio <li sorta sulla presenza del nemico si ritennero sicuri è limitarono alcun poco il vigilante servizio di sicurezza in quel terreno che è sing0larmente adatto alle sorprese ed agli ag,guati. Perciò l'apparire della colonna Todorov sorprese grandemente i difensori di Akciar, che aveano rivolta r attenzione 1ore> contro i soldati cli Dermancev, segnalati per primi; ma c~me nella seconda giornata 1i Adljè, i Bulgari non seppero subito trarre profitto della sorpresa ed indugiarono alcun poco nell'attacco attendendo che le colonne si riannodassero . Alle 2 'del pomeriggio una compagnia del battaglione di riserva di Varna, al comando del sottotenente Nedielcov, attaccò il
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. CONSIDERAZIONI .
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villaggio di Akciar dalla parte delle colline, mentre la colonna; Dermancev girava al largo per assaltaré il fortilizio occupato, , dai Serbi sul greto del Danubio. Due .cannoni sostennero la mar~ia èl'attacco mentre la foci-· le1:ia crepitava furiosa e contin~a. Al capitano Dermancev riuscì di occupare il ponte levatoio,rimpetto al vill!l.ggio di. A.kciar e di respingerne i difer1sori: ma la compagnia dei riservisti di Varna aveva bisogno di soccorso e soffriva perdite, graYi, sicchè l'attacco rima~e sospeso ed incerto. A.i due pezzi. · sè ne aggiunsero alti.i due, per restaurare le sorti dell'azione visibilmente .co_1 ftraria ai 'Bulgari, ed un nuovo appello fu. fatto ai riser,visti ~ Varna che armarono le baionette per çle. cidere JeHa giornata : assalirono il fortilizio sul greto ,e looccu pa1:ono senza bisogno di adoperare l'arma bianca. I Serbi. privi. di m.nui~iòni non contrattaccarono. Il battaglione di riserva di Burgas occupò la cittadella di~ Akciar unitamente a due compagnie dell'opolcènie. Le compagnie della difesa si ritrassero nell' opér'a sulla.· strada di Ga-itanzi a Viddino, sotto il fuoco dell' artigliexia bùlgara e della colonna del capitàno Todorov e quivi si rafforzarono in atteggiamento di ostinata .difesa. A sera i Serbi abbandonaro~o il vecchio fort ilizio musulmano e si ritrasseroverso Viddino per un~ strada sènra e boscosa. .I Bulgàri non inseguirono oltre, stanchi per la marcia e per il combattimento· della giornata. I gendarmi della colonna Todorov trovarono il terrenp così impacciato e difficile che fo loro impossibile seguitar oltre. le tracce delle compagnie' serbe che si ritiravanoLe perdite del 26 novembre, sotto Akciar, furono di pocorilievo: dà parte dei Serbi si contano solo due feriti e da. 1 parte dei Bulgari si ignorano. .Ma l'importanza del combattimento di quel g iorno deriva. anzitutto dall'essersi i Bulgari avvicinati talmente fl,lla linea · degli assedianti di Viddino da averne affidamento di vettÒva.gliarla e di rifornirla di munizioni, purchè fosse tentata una, · sortita delle truppe sottoposte al capitano Uzunov.
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X. Le ultime operazioni fino all'armistizio di Pirot (8.1-28
novembr·e). ·
Il 27, un poco avanti il giorno, i Bulgàri decisero di tentare un'energica sortita dal fronte sud-ovest. Il capitano Uzunov intendeva di facilitare così l'attacco della colonna volante e di aprire ad essa il varco nella fortezza attraverso le linee del corpo assediante. La colonna di sortita fu formata ~on· due compagnie di ' riserva e due c01~pagnie di volon- · tari, in totale oltre seicento uomini, che il comandante della fortezza di Viddino -diede a comandare al tenente Todorov. I Bulgiri dovevano uscire dalla porta di Sl1·asuen-b?'ieg e raggiungere il ro.ve;cio della prima_parallela dei Serbi per d istruggerla insieme alla batteria che ivi ernsi stabi. lita: il resto , del corpo assediato doveva assecondare la sortita dalle murn medi ante fuoco di fucileria e. di ,ntiglieria, ' I < e gridando per tutto il tempo iwrà. ·Jnoltre i trombettieri e i tamburini dovevano incessantemente battere la, carica. '.l'~li le d is,posizioni del capit,1no Uzunov, non prive di qna.l· che originalità. :M:a i Serbi ebbero sentore dei disegni del nemi00 e stettero tutta notte sulle guardie lavora.udo senza tregna alle fortificazioni; tuttavia, sebbene stessero attenti, intorno alle G del mattirio, quando si pronunziò l'attacco deì Bulgàri l'intera linea serba trovossi sorpresa perchè la nebbia fitta toglieva la vista e rendeva sommamente difficile la sorveglianza. - Durant~ la notte, ed a sera del 26, erano intanto accadute deUe modificazioni nell'ordiue di schie· ramento degli assedianti: dal fianco sinistro pç1,ssò al centro ·itJ. 3° battaglione del 13° reggimento fanteria., n:on appena al quartier · generale di Biela Rada · giunse l'avviso dell'i.m minente sortita dei Bulgàri. -- Questo stesso battagliÒne scortò i pezzi di assedio che si trasferirono sul centro, presso la batte1-.i.a N. 5, e cooperarono valiclameute al trasporto di e3si m quel terreno fangoso e ..difficile.
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CONSIDERAZIONI
Le compagnie del tenente Todorov attaccarono alla-baionetta con impeto e con coraggio ammirando quel tratto d i linea dei Serbi che era interposta fra il fia nco sinistro d i · questi ed il centro, e più precisamente gli accampamenti del 1° battaglione dell' s·-reggimento del 1° .Bando. I Serbi ripiegarono allora sulle linee retrostanti, attendendo appoggio da esse ed i Bulgàri, traendo profitto della confn· sione e della nebbia occuparono la prima parallela e si spinsero a stormi contro la 2" batteria da campagna e si dispone· vano ad accerchiarla quando cadde 'ucciso il tene:::.te 'roclorov. Privi del comandante i volontari ed i soldati di riserva; ·. sempre più molestati dal fuoco dei, Serbi e circondati dall'i~tero 13° reggimento del 1 e Bando r ipiegarono verso le mure. della for tezza, inseguiti a breve intervallo dal fuoco della 2" batteria. Accorse in quella anche il 1° battaglione dell"8° reggimento, prontamente r iordinato, ed ii reggimento · misto venuto insieme allo squadrone divisionale del Timòc. .La colonna b.ùlgara allora si sfasciò e la centuria dei gendarmi a cavallo di Strascemi:rov, slanciatasi incontro .ad essi per raccogl1erli, non giunse in tempo che a salvare un picciol numero di superstiti. - In un'ora o poco più di combattimento i Bulgà.ri lasciarono sul campo 150 morti, 50 feriti e 30 prigionieri, vale a dire il terzo della colonna di sortita. I Serbi ebbero 30 mo'rti, 70 feriti e 70 d ispe,rsi. Fu questo il combattimento più saugùinoso della campagna nel teatro settentrionale e devesi ascrivere alla mischia stretta accaduta intorno alla prima, ~ar~llela dei Serbi, al. l'uso ,dell'arma bianca ed. al tiro dell'artiglieria adoperato a d istanza brevissima, contro bersagli dens.i e profondi. L'azione degenerò in una cannonata fitta e continua da entrambe le parti. Ìn questo tempo i Serbi provvidero a rinforzare il profilo della batteria di Novoselzi (N. 5), a siste:.. mare i settori di ~ttacco e le altre opere in terra. . Nel tramestìo della sortita della mattina del 2·7 era giunta al generale Lescianin notizia dell' iufortmiio toccato al distaccamento che guardava Akciar, sì che . temendo per la
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s icurezza della linea assediante fra Bucovez e Vidbol egli inviò tosto, nella notte sul 27, il 1° battaglione dell' 8° reggimento del 2° :Bando verso Sceglizza allo scopo di riannodarvi i Serbi battut i da.Ila colonna volante del capitano 'l'odorov. Però ignorandosi ancora il sito preciso di raccolta delle comnao-nie serbe che avevano abbandonato Akciar, il distac-. b camento di soccorso procedeva cauto, raccogliendo avvisi e notizie. Poscia, nella mattina del 27, al 1° btlt taglione dell'8° reggimentQ del 2" B ando tennero dietro due altre compagnie del 13° reggimento, un batta,glione del 3° con una mezza bat. teria (1), e di queste truppe d i soccorso prese il comando il maggiore Radivoevic·. ~ · La colonna doveva marciai·e sul villaggio d i Gaidanzi ed afforzarsi sulle colline, fra la strada littoranea del Danubio e quella che c·onduce alla cittadella di B ielogradcich. Ma a.ppunto in quel -~orno di tempo, da A-lrniar, moveva contro ~ .quelle posizioni la colonna volante del. capitano Todorov, sicchè ne derivò un impi·ovviso combattimento d' incontro. L'azione si spezzò in una serie di episodì che fu imp.ossibile abbracciare e coordinare in cauS'a del terreno intricato e difficile. Alla fine ambo le parti ripiegarono: I Serbi retrocessero alqurrnto, verso Zar S imeonovo, e cli più ancora ripiegarono i Bulgàri, che si raccolsero nel villaggio di L agoscevzi, sul fiume Akciar, a dqdici chilometri .ad occidente della cittadella che avevano abbandonata nella stessa mattina. I Serbi perdettero 30 morti, 25 prigionieri ed un etmnone ; i Bulgari 105 morti e feri ti. Frattanto dopo due giornate di combattimenti intorno alla • città di Pirot (26-27 novembre) a sera del 27 il quartier ge· nerale del r e Milano si era trasferito in Nisc', sollecitando l'arrivo del generale Horvatovic', il Garibaldi de.i Serbi, che era allora ambasciatore presso la Corte di P ietroburgo. Dopo · la richiesta. di armistizio fatta dai Serbi in Zaribrod, presso ~
(1) Forse ·Jliù esattamente una ~ez ione di ,ine pezzi della 4a batteria d~ tampagna.
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CONSIDERAZIONI
la linea degli avampost i, ed in Tern, presso la colonna bùlgara P opov (26 _novembre ·, il Sultano aveva consigliato il principe Alessandro ad accettarne i patti ma senza alcun successo. Fu a questo punto che la politica austriaca intervenne e pose termine al conflitto s,e rbo-bulgaro e si convenne in Pil;'Ot una sospensione delle ostilita, il 27 novembre a sera, ed una linea provvisoria di delimitazione fra i belligeranti, oltre alla quale era vietato alle truppe di procedei·e. Le conseguenze di questi negoziati doveano·necessariamente ripercuot ersi nel teatro settentrionale. Il 28 passò intorno a Viddino senza avvenimenti che me ritano sj:i'eèiale rilievo. La cannonat~ durò continua da entramoe le parti, sino alle 6 di. sera, talchè le munizioni si eran0 d i molto assottigliate. Il parco divisionale del Timoc venne però in bu_o n punto a rincuorarè i Serbi e fu colloca.to da.I genetale L escianin dietro Smordan, posizione oltre ogni dire protetta e sicura. Ma d opo le 6 di sera il capitano Uzunov ricevette l'annunzio dell'armistizio d i Pirç,t, dalla parte di Oalafat, epperciò ordinò tosto all' intera linea bùlgara di desistere dal fuoco. Il 29 fu conchiuso l'armistizio fra il generale L esci~nin, comandante dell'armata del 'l 'imoc, ed il capitano Uzunov, comandante della piazz~ di Vidclino. Nondimeno furono da talun.i autori (1) incolpati i 1Bulgari di aver tentata una·sorpresa ai danni del nemico, pienamente conoscendo la conclusione dell'armisti½io, nella stessa sera del 7'l8 novembre. Anche il chiarissimo scrjttore di cose serbe che è lo Spir~dione Gopcevic', accoglie quella voce e g li da con sistenza , accennando ad un combattimento alle 9 e mezzo di sera del 28; ordinato dal capitano Uzunov nella speranza d i rompere la linea d'assedio prima che la denunzia dell'armistizio giungesse ai campi serbi. Ma, nessun documen to d~fonte bùlgara dà fede alla dicerìa. È pur vero che corse una voce fra le linee serbe che .la sortita del giorno avanti fosse it) DUJAC, 1'1:,jcis ,Le quelqms ca mpagnes conte11ipo,·aines, [. Dans les Ba!l,ans Pari:; iS93, pag. 325.
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p er rinnovarsi intorno a Novoselzi da parte dei nemici, epperciò fu radunato un consiglio di guerra allo scopo di pre· venirla ed ordinato alle truppe di mantenere un grande fnoco che non cessò che intorno alla mezzanotte ; ma nulla accenna a sorprese od a combattimenti, e tanto meno a malafede dalla parte dell'esercito bùlgaro; malafede che non potrebbesi scusare o attenuare del resto con l'ese:mpio del generale Franzesky, il 22 luglio 1866 al combattimento di Blumenau, invocato dal Bujac nel suo libro sulle moderne campagne cli · guerra nei Balcani. ·
In effetto le ostilità cessarono ·il 29 novembre per tutto il teatro settentrionale : 1'.ass<3dio di V iddino. era adunque durato cinque giorni· appena ed in essi furono sparati da parte dei S erbi i seguenti colpi di cannone : 24 novembre 700 26 » 150 120 )) 26 )) 700 27 28 » 1,200 In tutto dunque 2870 col pi di cannone . I Bulgari spararono: Con i cannoni da cent. 9 -
Granate S hrapnel Scattole a mitragÙ~ Con i cari.noni dà 4 libbre - Gran,ate Shrapnel . Scattole a mitraglia Con i cannoni da 24 libbre - Granate . Shrapnel . :In tutto dùnque 650 colpi di cannone (1).
1095 184 20 1023 107 14 613 37
I Bulgari consumarono in0ltre 600,000 cartucce per fucili Berdan. 2 milioni di cartucce Krnka e 700,000 cartucce Martini. T~1ttavia, second~ alcune font i, essi contav~no ancora (1) J dat.i di tiro circa i çannoni a tiro· rapido dei Bulgàri si ignorano.
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nella foi-tezza al momento dell'armistizio 2789 granate, 1411 shrapnel e 150 scattole a, mitraglia, e la loro forza effettiva nel teatro d'ope~·azione settentriona le era salita a 14,200 combattenti, ossia_ad. una for;;::a presso a poco eguale a quella q.ell'armata del Timoc (1). Così ebbe termine la breve campagna nel ci rcondario di Viddino. Le perdite complessive ascesero da parte dei Bulgàri a 2050 uomini, e cioè a 1350 nelle due giornate di Adlj è, a 400 s.otto la fortezza, a 100 a Briegovo ed a 200 a Bielogradcich e negli scontri 'minori; i Serbi -ebbero circa 760 ùomini fuori di combattimento fra morti e feriti. E di questa azione, pressoéhè isolata dal maggior teatro _della guerra, è giusto e doveroso conservare memoria. ' R acchiusi nei caldi abiti nazionali, coperti il capo della cfuba1·a e calzati delle opanche, che ' sono i sandali ·a.egli Slavi del mezzodì, i Bulgari difesero il loro territorio ed i Serbi l'attaccarono con pertinacia e valore. Questi ultimi seguitarono un. ideale, cioè quello di aprire uno sbocco al mare per la giovane nazione di Serbia e. se errori · vi furono nella condotta della campagna questi si attenuano o scopip~iono di fronte all'ideale che rimane, perchè altri possa raccoglierlo come cosa sempre viva ed attuale. I Bulgari del corpo del capitano Uzunov e la :flott~glia danubiana corrisposero alle necessità di . una buona e valida difesa attiva, in A.dljè, a Bielogradcich ed a Viddino, Essi degnamente gareggiarono in valore -eçl. in fortuna con i compagni d'a.rmi che pugnarono a Hlivnizza, a Tern ed a Pirot sotto gli occhi del · princip3 Alessandro. (-l) Cioè circa 5000 della riserl'a, 7000 dell'opolcènie, un battaglione.rnmeliotto (750 u.), i60 cavalieri, 50 zàppatori del genio, 300 artiglieri e 40 pezzi. Inoltre drca un migliaio
di ,·olontari. E UGENIO BARBARI CH · , 1'enante 7.9° (an teria.
SUL FO~DAMENTO SCIENTIFICO .DEGLI
STUDI GEOGRAFICO-MILITARI \
SULLA SUA APPLlCAZlO~E AI LA YORI CAllTOGRAFICI Contimwzi one e fine. -
l'edi dispensa I I'
Riassumendo potremo dire che la natura dei materiali di cui è composta la · crosta terrestre è parte importante del·l'elemento geografico, e che non può trascurarsi da chi v.oglia studiare il ter reno. Bisognerà quindi ricorrere ad una scienza che c'insegni a conoscere la natura, disposizione ed almeno in parte, l'origine delle rocce, ofsia bisognerà che la geografia si app_oggi alla geologia. · Questo fondamento scientifico è d'altronde naturale e sorgespontaneo in chi esanimi con attenzione la sup~rficie cl.ella. terra, poichè non sarà difficile scoprire l'intima relazione che esi5te tra la parte interna e la sui)er ficie. Precisamente come « nel corpo umano la conformazione dell'individuo è in i·apporto diretto con lo sviluppo normaleod anormale dello scheletro e con le funzio'ni inerenti a ciascuna parte» (1) nella così detta crosta terrestre, la superficie estèrna proviene cl.alla natura e disposizione degli strati di cui è formata. \< La costituzione geognostica dei terreni determina le loro forme principali; ad ogni formazione corrisponde la sua t opografia speciale e gli accidenti locali di ciascuna producono accidenti par ticolari » (Id .} e se è naturale che l'àrtista studi l'anatomia per conoscere le forme(Il RODRIG l, EZ DE GUJANO . La guerra !J la. geologia.. -
~hdrid . {876.
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. . SUI, F0.)1DAl!EKTO scrnNTIFI CO
esterne del corpo umano, sembra altrettanto natÙrale che il geografo studi la, .geologia . . Questo metodo ~ .altronde venne già _adottato nelle principali ' scuole sia in Ita}ia che· all'estero (1) e presso la nostra scuola di guerra l'insegnàmento incominciato con questo sistema del colonnello Z_uccari è òra proseguito con grande . amoi:e e pari competenza del tenente colonnello Poi·ro. Ma questo è poco, perchè la conoscenza del terreno non deve essere li~itata ai pochi i.lfficiali che frequent~no la scuola di guerra e d'altra parte pochissimi sono quelli che possono per proprio conto darsi a studi g eologici che r ichiedono mezzi difficilmen_te a disposizione degl i ufficiali. Anzi, un ve~o in.seguamento geologico non sar ebbe forse utile nè possibile ; ma lirnitando lo studio a quanto p~ò interessare.la praticabilità e la condotta dei piccoli reparti, non pare diffi.c ile 1:ie. sci re 'c olla guida -dei priri.ci pi geologici e la pr~tica e l' os~ servazione costante a conoscere la natura delle rocce formanti la · massima parte della crosta terrestre, la loro disposizione · supè1:fìciale e quei · fenomen i geologici più facili, sui quali non v'è discussione e che specialmente interessano lo ,stndio ,minuto del terreno, come sarebbero le dislocazioni della cros,t a · terrestre, il vulcanismo, i ghiacciai, la sedimentazione ed i fenomeni d'erosione. . · Certamente che lo studio meno incompleto della geologia sarà sempre il mezzo migliore per annientare le cognizioni geografiche-militari anche nella stretta cerchia accennata, ma n on è necessario addentrarci nei pi::oblemi intorno ai quali si affaticano g li scienziati, nè conoscère l'età dei terreni e . delle for.m,az ioni e nemmeno penetrare 'attraverso le epoche trascoi·se per cercare quali fossero le condizioni della vita sulla terra~ ecc. °):,ascieremo quindi la geologia .fisiografica, la st ratigrafica, la pal~ontologica, ecc., limitandoci a veder e la superficie terrestre come è e quali cause la modificano, l e quali cause- riterr emo aver sempre agit~ nello stesso modo se non nella stessa misura, cioè procederemo nello studio
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guidati cl~ll'assioma che i l presen te e il passato si rispondono sempre n ell'identico linguaggio degli identici effetti. Questo metoélo sembrerà a taluno eccessivamente semplice; ~ ma la conoscenza dei priucipì enun ciati è ptfre creduta snfficiente dal generale Riva P a lazzi, il quale nella prefazion e .allo schizzo descrittivo dell' Italia del Fischer d ice : « Se « grande è la portata e l'utilità delle nozioni che la geologia << fornisce alla geografia, non è men vero che le cogniz ioni « geologiche indispe~sabili per lo studio scientifico d i questa ·« sono sempìi,ci e si fermano, direi quasi, alla superficie del . « suolo ed a fatt i che a tutti è dato comprendere. Nè per lo « stu dio dovrebbe a r igor di termine essere necessario di r i« correre alla nomenclatura propria della geologia (per quanto « sia sempre utile un ling uagg io speciale e preciso in tutte « le scienze) : comechè i fatti sopra accennati essendo acces<1: sibili alla comune intelligenza ed a chiunque osser va i fe. « n omeni naturali quotidiani p ot rebbero tutti es.primersi nel « lingnaggio comune. >> Sarebbe tuttavia desiderabile che da tutti fosse seguito lo . , ' stesso sistema, perchè, sebbene elementare, si dovra pur sempre ricorrere a qualche classificazione, la quale (tanto più :quando si voglia proseguire negli stu di) è bene sia coordinata alla classificazione e alla nomeclatura generale, perchè non ne venga confusione a scapito di quella d isciplina ché .è necessaria anche · negli studi. Così pure. per la classificazione delle roccè sarebbe utile seguire quella adottata dalla Scuola di g uerra perchè più conosciu ta nell'esercito e fatta in vista dello studio geografi comilitare (1). Ma per coloro che non h anno cognizioni di geologia, si potrebbe anche rendere più semplice raggruppan do tutte le ·rocce in pochi tipi per modo di ottenere la massima semplicità. Questa semplificazione :non d ovrà esser spinta olt:e un dato limite, perchè volere ad ogni costo comprendere in (i) C,rnr.o r onno, ten. col. cli stato m~ggiore. - Guidn allo slitdio della geogrnfia militare. Compendio delle /.ezioni <Li geografici militare (parte generale) esposte agli_
(1)
Vedi tenente colonnello Porro, già citato.
~t/Tìcia!i allievi della Srnola di ytierra. ·- Torino, Uniono tipograflco-echtr1ce, 1898. 26 -
ÀNNO XLIII.
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SUL FONDAMENTO SCiENTIFICD
un solo diversi tipi di roccia (specialmente pei caratteri e~te~ni) come, per ~sempio, fa il Geikie (Stoppani) il quale riumsce tutte le rocce in tre tipi, può condurre al risultato opposto, cioè produrre confusione. · Stabiliti ì -limiti, il còncetto e il metoçlo, basterà accennare la via, « via larga e piana che non presenta difficoltà. « nè ostacoli, percbè l/l. conoscer1za- delle scienze naturali per « quello eh~ a . noi bccorre è facile e piacevole ad acqui- . « starsi » (Clerc). · . Part.endo, da quei pochi principi elementari, l'osservazione, congiunta alla riflessi one condurrà necessariamente a qhelle conclusioni che sono più naturali, cioè alle vere; e l'eserciziocontinuato farà acquistarè all'ufficiale il colpo d'occhio nel giudicare il terreno, quel colpo à'occhio tanto d ifficile a;d ot-tener~i ma ché mai fece difetto nei grandi capitani.· Lo .studio del terreno su questi razionali principi non po-trebbe andar disgi?nto da una corrispondente modificazionedelle carte, modificazfone altrettanto importante, facile ad ottenersi e necessaria. . Infatti gl' inèonvenienti del sistema a ttuale si son fatti più. volte sentire e diventeranno col progredire e col generalizzarsi della scienza, sempre maggiori. Invano si cercano talvolta nelle nostre carte qnei dati che ~i sono necessari, ed anzi nelle carte corografiche il metodo idrografico 1è spintoa tal punto che, tracciata l'iclrogra:6.a, 'non vi ha più · altra. guda nel disegnare le montagne, che le quote e i valichi. I cambiamenti dovuti alla diversa costituzione geologica non solo nou sono i:uessi in ~viclenza, ma non si possononepptire r intra.c ciare. Ne derivano difetti ed errori che anche i non esperti .di cose geografiche qualche volta rimarcano,, e per con vincersene basta paragonare alcune r egioni disegnate sulle nostre carte col vero od anche con un plàstico. 8i confronti p, es., l'anfiteatro morenico del lago di Garda. sulla carta al 500,000 e sul plastico del Lo.echi fatto eseguire, dalla Scùola di Guerra. Ma la differenza diventa ancor più sensibile quando si percorra il terreno colla ca.rta alla mano. Chi p. es., seguisse,
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la g~ande strada Acqui-Savona per la vaUe d~lla Bormida, non tarderebbe ad essere colpito dal cangiamento repent_iao del paesaggio che si osserva, specialmente a Terzo, Spigno, Dego, Ca.iro, Oadibona. A colline di argille gialle coltivate a campi e vigneti,, seguono marne grigie franose, poi rupi brune che danno alla valle un aspetto alpestre, alle vigne e · ai campi, , boschi e pascoli; insomma si percorrono paesi molto differenti di aspetto, rna che sulla carta sono tutti identicamente rappresentati. La geologia però ·ci dice che questa differenza è dovuta all'eruzioni dei serpentini, al passaggio dal plio.c ene al miocene, al triasico, al giurassico, al carbonifero. · · E se si· confrontassero altre regioni, si troverebbero differenze ancor più marcatè che provengono appunto dal non tener calcolo dei principi geologici. Fuvvi bensì nel 1891 un tentativo di applicazione di questi principi. In parte della tavoletta di ,C hitisaforte (F. 14 S. E.) un intelligente ufficiale se non eccellen te disegnatore (1) compresa l' imp6rtan~a della rappresentazione vera del terreno, cercò dare nel suo· lavoro le caratteristiche principali della valle di R esia e del Oanin. La mancanza di sufficiente preparazione e la non molta a.bilità, nel disegno non fecero del suo rilevamento l'ideale della carta topografica, ma tuttavia non è a negarsi che rappresenta un progresso, che p. es., la dolomia cariata del Cauin è ali>bastanza bene indicata, i massi erratici e di frana, nonchè i terrazzi da S. Giorgio di Resia a Stolvizza sono rappresentati. .Ma questo tentativo che si riduce a poco più di un quarto di tavoletta non solo non ebbe seguito, ma passò inosservato. Tuttavia sembra che basti a dimostrare come non sarebbe difficile introdurre nelle nostre carte quelle modificazioni suggerite dai prir~cipi scientifici e che possono darci la caratteristica dei vari terreni. Basterebbe che i mappatori avessero quelle elementari conoscenze di. geol'ogia cui accennammo e sarebbe sufficiente (Ì) !I tenent<i ITA LO MAzz1, morto ad Adua.
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SUL FONDA'.\18:STO SCJE:STlFICO
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un breve corso d'istruzione fatto anche per una sola ora al
per essere trascurata e nel n ostro istitL'.to g e?gratìco vi sono ufficiali ed impiegati in buon numero (170 circa) e debbono . .· prod urre una somma dì lavoro r agguarde~ole. . Nè sarebbe fuo r di luogo pensare fin d ora a1 l avon futun e stud iare i sistemi· di rilevamento e il tipo di disegn~ più conveniente, sistemi e tipo diverso dagli ~ttuali c.~e rimontando ad u na quarantina d 'anni non soddisfano: pm completamente alle moderne esigenze. Le scale attuali però sembrano convenienti e l' istrurn~nto pure sia quello ora adoperato, che ~e la tavole_tta. Pre~onana - è stata sinora il r e degli istrurnentl topografici, lo sara tant~ più nell'avveniTe, poichè ~a il pregi?, per q nesto g enere di hwori inestimabile, che il d isegno s1 fa sul terreno av~ndo innanzi agli occhi il modello. :Ma andrebbe adoperata diversamente : meno geometria e più occhio. Gl' istrumenti ser va~o a man tenere il topoirafo nelle volut e propor2io~i, a formre dati, a formare lo scheletro del rilievo, n on a disegnarlo. La rappresentazione della plastica d él suolo do:7rebbe esser fatta a chiaro scuro con luce a 45° usando una tmta leggera po ichè non è più possibile quasi nè conveniente all~ stato attuale delle arti e delle industrie avere un t rattegg10 . be~ fatto che. d'altronde, come già si d isse, copre t roppo 11 d1-
· giorno durante· il periodo in vernale per mettere in grado i molti ed abili operator i .che ha r ist,ituto geografico, i quali per la molta pratica e la conoscenza della plastica del t erren o debbono possedere in genno le cognizioni v olute, di inter· p retarlo bene e raP'presontarlo vera,mente sulle carte. Questo desi~erio è vivamente sentito da quanti si occupano di cose geografiche ~ venne espresso anche dal g enera.le Riva-Palazzi ~1ella già citata prefazione, dove si augL1ra che i rilevatori deff istituto geografico « abbiano quel .tanto di « oognizion i g eologiche che assicurino la migliore i nterpre« tazione e ri prod nzione dei caratteri· peculiiwi delle varie « specie e forme dei terreni )) . Questo sistema è d'altronde adottato i n altri paesi. Il corso elen~entare di geognosia fatto a.I D épòt Général de la GnArro d~l Rozet, stampato n el 1830, ci dimostra che fin d'allora si sentiva in Francia il bisogno di fa r conoscere ai topoo-rafi 0 le varie forme del terreno; e pel risultato dico l'antore che « le cours fut scrivi avec assiduité par un grand nombre « d 'officiers apparten an t nux corps royaux des ingénieurs « géographes et de l'état- major. Ces Messieurs compriront « très bien les avantages <]tùl doive11t retirer des connais« sances g éognostiqu es ». Certamente che dovendo le carte priucipalmeute' servire per scopo militare, sarebbe ~1tilissimo gli operator i fossero militari ed avessaro quelle coguizioni di logistica e tattica che possono indicare la di versa importanza degli accidenti topogxafici; ma si pr~ò tuttavia riteÙer e che q uando nelle carte vi fossero le n ecessarie in'dicazioni e negli · ufficiali la conoscenza delle leggi geologiche, delle 1·elazioui che corrono tra i vari terreni, dell'origin e di alcune fo1:m~izioni ·e della cost~tuzione delle principali qualitù di rocce, questi sap rebbero assai bene leggere le carte e t rarne quelle deduzioni che sono necessarie alle operazioni mi litari. N è serve opporre che ornmai essendo tanto avanzati i lav?ri di rilevamento per la. car ta d'Italia non vale più fa. pena d1 occuparsi a migliorarli. Questa parte è troppo impor tante
segrlo. mappatore oltre le cogn izioni già dette, '.lovrebbe avere quel tanto d' abili.tà da po~rlo esp~icare cop~ando da~ v_ero, vale a dire conoscere il disegno d1 paesagg10 ( 1) po1che se . il r ilevatore non h a nn po' di vena artistica, sarà se~n pre un ~ ediocre topografo. Dovrebbe avere un ~lbum p er disegna~~ i yari t ratti del suo lavoro facendo ne risaltare le ca.rattenstiche, dopo averne segna to lo schelet ro sn~la tavoletta. Sarebb ero utili alcune cur ve per rendersi conto ~ colpl~ d'occhio dell' ipsometria e per poter bene inquadrare 1 propri
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(Il I rileva tori della ca"rta austriaca ali' · \ facevano, prima di disegnare n~· fo86 00 lio, il bozzello ad olio a chiaro·~c uro, nel qn~ le cercavano ~ltenerc Hmas~ i1110 ctTello_ ~cl rapprc5 entare le caratteristiche riel t,irr,,nn. Questo ~ernva 1101 clt mo<lc Ilo pel dt s~gno a tratteggio.
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SUL FONDAIIENTO SCIENTII'lCO
schizzi; sui quali inoltre, come sul.la carta, sarebbero con numeros~ quote segnati i punti singolari del terreno. _I $~gm _co~venz~on~li andrebbero pure modificati ed accrescmti, _poic~e oramai crescendo i bisogni dell'esercito, cresc'o.no 1 da_ti che s_i voglfémo dal~e carte e non bastano più, per con~eguenza, 1 seg:µ1 che pnnìa erano sufficienti . . N ~I disegn_o d~l~e l; o~tre carte si ebbe sempre e sopratutto di mira la semplicità e la chiarezza; ma queste doti ora sem. brano esage~·ate,, .poichè dal prip.cipio della · costruzione della 1 carta d Italia ,u n certo progresso si è fatto indubitatamente nella coltura generale e specialmente degli uff.!c ·· puo· . .u 1·a1·1· e s1 • am_~ett~r~ che ch1 usa la carta topografica ha sufficienti cogmz10_n1 d1 ~eogra~a e topografi.a da poterla capire anche se . non di tan~a semplicità. In_ g~nere le nostre carte corrispond ~no pel ~1seg'.10, se non a1 sillabari, a.lmeno ai primi libri d:i .lettura, il cm scopo è·principàlmente quello di render facile a1. f~nciulli l'imparare a leggere, non quello di 'fornir loro utili cognizioni. ·
. In questi libri le lettere sono grandi, lontane· in rio·he dis~oste; poco i~po·~·ta il significato delle frasi; l~ preo;~u~azione, _costa~1te .e d1 . ~on mettervi troppe idee per non affaticare 1 mtelhgenza q.1 quei cari bimbi. , . ~a ~nvece ~hi usa la carta ha bisogno di qualche cosa di pm, v1 cerca. 11 massimo n umèro di indicazioni pos~ibili e vorrebbe nella carta non un libro di filo~ofia 1n · un sillabario. :; · ' a neppure . .si_ comprende che si debba porrè , i u· ~videnza ciò che pm. mter~~sa onde si possa con una rapida sintesi formarsi 1to . ~n 1de~ del 'terreno, ~uindi strade e 1~omi molto appanscent1. . ma in alcune delle nostre carte a ne J1e qm · · · · v1· f u es~gera~1?11e e la sintesi sarebbe ancora facile se le .strade e 1 nomi fossero più piccoli e con poche dozzine non ino-om0 brassero il foglio. Vi sono poi trascurate indica,zioni utilissime per altre di poca utilita.
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P e~~hè . non si potrebbero segnare s ulle · strade i chilo· metn, mdware ove occorra le linee telegrafiche e dare qualche
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DEGLI STUDI GEOGR,\FICO-i.lIILITARI , ECC ,
notizia sugli abitàti indicando la popolazione e gli uffici più importanti 1 . Anche mantenendo la suddivisione burocratica attuale in capoluoghi di provincia, circondario, mandamento e comune, la cifra della popolazione sarebbe una base ,eccellente per g iudicare con molta approssimazione dell'importanza _degli abitati, della loro capacità cl' accantonamento, delle risorse ,che vi si possono trovare, ecc. Ad ogni modo questo pic,colo numero collocato presso il nome sarebbe certamente più utile che non p. es. i confini di comune. Nè sarebbe fuor di luogo dtire parte più importante all'elemento geologico segnando sulle carte .anche la natura del suolo. Ammessa e conosciuta generalmente .u na classi:firazione dellé rocce, classificazione molto semplice, come si disse, molto\ eiernentare, ridotta a pochissimi tipi fondamentali,· ti.pi facilmente riconoscibili, si potrebbe stabilire u~rn · tinta, una lettera, lin<>a o altro segno· convenzionale per ma·scuno e tracciare schematicamente sul disegno i confini delle varie qualità dei teyreni. . . , 'Per quanto a prìma vista ciò possa sembrare d1ffic1le, e t uttavia attuabile anche senza colori. Se le specie di rocce son moìte, anche seguendo la classificazione della Scuola d i guerra, si potrebbero raggruppare · in cfrca 10 tipi (1). Se poi ,si considera che per ciascun foglio non ~e occor: · Tono in média che molto meno, forse quattro o cmque, si· -vede che non si verrebbe ad ingombràre la carta. Si abolisca p. es. il confine di comune (oram,ai tutti i ,comuni hanno le loro mappe) e si adoperi la linea a punti per segnare, mettiamo, il limite dei graniti. Altre, line~ spe.ciali segnerebbero altri limit i. La carta conterra cosi una -quantità ragguardevole d'indicazioni in più e non sarà meno (l) Che potrehbero essere le seguenti: i. Roccci Plutoniche. 2. • Vulcaniche. 3. , Arenarie e simi\.i (conglomerali ecc.). 1,.. , Jìocce silicee. "· " Calcari.
G. Rocce Argil'.ose. ; . • Carbonifere. 8. 9. 1.0.
• , ,
Gneiss.
,rarmi. Schis ti.
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OEGLl STUOl GEOGRAF ! CO~)!JLITARI, E CC , SUL FONDAMENTO SCIE~TIFICO
s~mplice delle attuali perchè generalmente queste linee taglierebbero le altre e quindi recherebbero' méno confusione che non i confir\i i quali per lo più segu~mo le linee del terreno. Altro sistema sar ebbe quello di aggiunger e a ciascun fo. glio uno schizzo geologic9 a. s'cala ridotta. Sopratutto poi è a desiderarsi . un risveglio n egli studi geografici. Che la conoscénza del terreno sia elemento importantissimo nelle opera:zioni militari, nessuno vorrà mettere in dubbio e, pur troppo, non si può nega.re,-che da noi è molto trascurato~ oh'e quasi nulla si fa per promuoverlo. Non basta il 1buon e;;empio della scuola di guerra, perchè i pochi ufficiali che ne escono giunti al corpo non banno più incitame11to nè mezzi per continuare lo studio, tanto meno per generalizzarlo. Un ufficiale che conosca le scale ed i segni éonvenzionali, sappia misurare le distanze col doppio decimetro, orienliarsi sul-terreno, distinguere una strada di l " da altra di 2' g randèzza, contare le curve e fare il calcolo delle differenze di livello, è tal volta persuaso di saper leggere le carte ed il non smarrire la via è un limite di perfezione non sempre ragg,iunto. Nè si può d ire abbia torto, perchè le nostre carte dicono poco di più; e chi conosce bene il terreno e sa iuter petrarlo dalle carte, deve questa abilitx-ì. ad una lunga pratica, . allo studio e all'osservazione costante, all'aver avu:to Occasione e mezzi per questo .sturlio che quantlo avessero un fon·damento scientifico gli sarebbero enormemente fa'cilitati. Molta strada r esta ancora a percorrere, ma questa strada è, come si disse, larga e bella, non presenta difficoltà nè ostacoli, perchè la conoscenza delle scienze naturali per q uel tanto che a noi occorre, è facile e p·i acevole ad ::..cquistarsi « l~ssa comprende, dice il Clerc, una serie di parti armoniche fra di loro che i nostri sensi possono facilmente perc(;)pire · e delle quali tutti abbiano l'intuizione, ·p~rchè tutti siaqio sempre sottomessi ai loro effetti e non è possibile non osservare quanto è r elativo ai fenomeni coi quali si manifesta. » L'ufficiale poi specialmente che per la sua professione vede spesso nuovi paesi e percorre quasi contintrnmente per le
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. . ·1 t ne trarrà oltre l'utile, non poca varie istn1z1on1 1 errano, , t· l . St · che « osserva 1 a 11 e converra co o oppal1l . . .sfazione Soddl · cio · tt ol o sulla via, oum . , a O'eolouica, ogm ~ lume d e11 a sc1enz o o h 1 a nveuranello d i arena sulla spiagg ia del mare, a a su . ol . e ed o<rni petraia ogni frana d iverrann o per lui solr · azion .. d · lto che a r oineffabile diletto e cosi non an ra mo . . sorgent e e 1 11 brevi pas;;eg· . · deliziosa compaO'na, ne e . 1o s~gmrn, geologia . .0 git1te coma nelle lnng he escnrs1om. >> 0AltLO $PfNGARDT J/aggiJJt"~ ; :J-> ,·agg (a.,tte,-ia.
/
410 1
GLI SBARCHI, D1 CORPI D 0PERA7.IONE SOPRA COSTE NEMICHZ
· coperto da possibili minacce da mare è pur e da tenersi presente, 'benchè sia da notarsi che non si aveva nessuna appre~sione d i essere molestati seriamente, giacche gl'Inglesi avevano .il dominio n.el Mediterraneo (D).
GLI SBARCH[ DI OORP[ D'OPERAZIONE SOP RÀ e o s
T E
. N E 1\1: I
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4l1
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Due incidenti nella guerra Chinese 1840.-41. Continua ;io11e. _
l'edi diipensa 11 .
La spédizione Inglese della China ne l 1840 ci somministra parecchi esempi di attacchi combinati da navi e truppe contro difese terrestri. Questi esempi sono degni di nota per r armonica cooperazione delle forze di terra· e di mare. Si seguì il sistema di sbarcare le truppe qualche chilometro sul fianco delle p osizioni chinesi con le navi ancorate i n
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Commenti.· - Giud icata secondo 1. f·re dd.i dettami. della . d enza e non tenendo conto d Il . pr ll-
. mento' l'1·m f e e circostanze speciali del mopresa u seuza d bb. t . , . Ab . . u 10 emeran t.~; ma se Si. R er:crombie avesse spiegata minor·e . . r. . . . enercr1a o st ~0 ~Me pensierito per le formidabir , • • ' O > J.I ::;::; }filbabile cl •J i pos1z1om dei Francesi, era prote a sua prudenza per t . . coinvolto l' . · t .. ' q uau O gmstificata avrebbe eserc1 o e .1111 in una vercrocrn . rabile, sebben e v. . I. .o. o a perpetua ed irrepadeliberatamente i l f.s1 a .mo to da ndire sul fa tto di sbàrcare d i artigli· . d 'n accia ~d un nem ico ben collocato, fornito er1a e t cavalleria Il non potere fare affl.d t flotte a 1 . . a men ,o sulla coop~razioue di due v e a provementi da punti lontani . volta confermata e si t ratte .. d . e ancora questa quando entrer ' . ia. l questo argomento più tardi . eruo nel periodo della locomozione delle . . , navi a vapore. L e navi a vela, è ovvio il ripeterlo . mercè dei venti e del tem .. .' sono alla completa. · · . P?, percw le d ifficoltà di mantenerle colleo·ate . o . e d1 assicurare il simultaneo a1·r1·vo cJell'' ,. . .t llhiero corpo d d· · ~ spe . 1z10ne su! posto prescelto furono . ~. . • d1ven1011i su punti dove d . c~s1 orand1, cl1e lo n on oveva avvenire 1 b Il scopo d'ingannare i dit .· . . o s arco, a o . . . . enso1 i , mducendoh a prendere f.allac1· d tspos1z1on1 parve · ' opera.z1ono tanto arrischiata cl f , nemmeno tentata. De! resto si ri . . 1e non n to1 n era. su questo arO'om~uto 0 PI. u. tar d 1.. L'a~rer cer t a· 1· . ca o i sceg iere nn punto di sbarco al
(D). LA SPEDI½IOXE IXGLESE IX
I
J.
E t: l'C'CO
XEL
1807.
Ritenin.mo utile, cc,me insegnamento del Ynlore che può a,·ere in una impresa in lontani. paesi la preparazione politica d.ell' impre,;n stessa e l'esatki concezio11e d ella sitnazione generale politico-militare, di agp:ir6:tgere come nota alla spedizione del 1801 quella ese· guita dagli inglesi nel 1807. la quale falli dopo a,er dato in principio ottimi risultati. Nell'anno 1807 i l goYcrno inglese era alleato colla Rnssia contro la Fra.ncia, ma n oll aveva recato un aiuto sostan:r.ia.le iii russi ai <1uali X apoleone aveva mosso g11erra. Il governo ingl,ese. la cui politica nùlitare era quella delle piccole spedizioni prendendo per tal modo dei pegni lontnni, polit ica di grande spesa con minimi risultati, determinò di esercitare p ressione s ulla 'J\1rchia, allora a ll.eata alla ]Prnncia. cd in g uerrn, colla R.Ltssia, coll'idea d i tener libere le truppe russe i mpegn[tte contro la Turchia. ' "Nel tempo stesso fo deciso di mandare una spedizione inglese in Egitto , ostenstbilmente per appoggiare i Boy contro la 1'nrchia, mn e:ffettiva1n.onte per dare un colpo alla Francia. Un corpo di spedizione di circ:1, 5000 uomini sotto gli ordini del generale Fra.ser, fu organizzato colle truppe che si troYn,·ano in Sicilia contro i francesi e tale spedizione prese il mare il 1, marzo. La cooperazione dei l\iamelucchi era ritonnta sicura e quindi si g iudicò snfriciente l'invio d i nna forr.a molto ]imitata. 16 mw·zo. - La fl otta inglese ccimpane avairti Alessanòrin e nolb sera del 17 cominciò lo sbarco senza resistenr.a a pochi chi lometri ad est <lolla punta di l\Iarabnt.
412 GLI SB.A RCIU DI CORPI ~' OPERAZIONE
SOPRA COS'l'B NEMICHE
faccia alle batterie in modo cl . • . pesanti, fino a che le teste d. al impegnarle coi loro cannoni 1 co onna delle t .J' tanto vicine al forte da t ·1 f ruppe non iossero po ere 1 uoco dell · . . e navi essere per esse pericoloso. P ortata l'o . peraz1one a questo t . . sbarcando dalle loro b t J · . · pun o 1 marinai a cm, assalivano le a· . mentre le truppe le as~a11·v 1· fi opere i fronte, • • • < :; ano e 1 ai1co. Descnz10111 . dettao-liate ù i que-t1· b h. . o :s s are J occup . bb . ·1· e1e ero· mo lto spazio e sarebbero a·1 . poca ut1 1tà · è tutt · . menzionare d ue episodii eh~ er 1 ,.. av1a necessano nir e utili 'nserr . t· p a loro indole bastano a for• 0 namen 1. Il repar to di truppe inrrlesi che 1·1 0- ] . cr h · .0 . ugho 1840 sbarcò. Pr esso T'lllo· ae ne occupo i sobbor hi . . ._ resistenza tenace ed esse i t a·g ' pero prevedendo una uc o ar 1 per'la sera si .acg uartierò . I 8 11,rirw. - Lo ,;barco. del .. cile. a causa del mare ingross~t~L~~te cl~Ho trnppo ~n a,;sai di !Tìd~c~se il generale di aprirsi la strad ~petto mal sicm? del tempo citta e così mantenersi in co . a _,erso la parto orientale della · d 1· Abo'llkir. · tnnmcazione colle s ne nav.1· ,,ncorato' . 1l e.11 a ')JJ aia Il ~l marzo Al'èssa.ndria ,·eni ;.;tenza poiché la g uarnì ofone e _1e do_ccupata dopo una debole resi.intlnediatameHte furo no ospedit/:n ~~/fus.tata con :ilfohammed A li.. trovava1Lsi nell'alto E<ritto essi. a1 Bey Mameluchi i quali n 31 marzo fu spedito t ~ · l . . setta. L e alture di Abuma~riitc~~1~ p~ pe1· m1pad~·onirsi d i Ro.senza colpo ferire : ma il o-e . '1 . ?m1;11ano la citta, furono prese con tutte le sue for~ se~iz1a101a e,d::.tnz1che fermarvi,;i,onf.rò in città N ,, pren ere nessuna · · ..t: on appena le t l'uppe furono dis )erso , m1sm·a prernntiva. a1)erto sn di esse un violent' 0 f l . pfe1 le anguste strade venne . a·i 180- morti fra . noco · te f'uon· con ll i l a perd ita ·1 e urono 1·1caccia e 2:i:3 (eriti . cn1 1 com::m dante generale Wauchopo ~ el fra.ttern po l\foJ1a1111ned \.I. .. . . ·1,·c,·a . d . • t .1veva hat.tuto l .B . d · •. rn otn a rompere fede ao-1' · O'I . ' ' ~y e qum i li );;Cacciare ?li invasori cristianf m,._ osi e ad alleal's1 con lui por . Il 7 apnle u11 corpo ino·{ese di 9.50() .. Rosetta e ne in tra1Jrese l'~~~ed. uom mi com parve da vanti ~edio .ed il can11oneo-o·ia111en~t~o fì1no. l g9.e(lnera~le Stewan contin nò l'as- • l . """' o a ~ (l,pn o in d . d. _1 giorno_ segue11te se i Mamelt1cchi i ' o· · ' . a ecJ~o l ritirn,i.•si .1J ma.gg1 ore )ladeod con nn cor i_o1J bnmgeva,no in sno ainto. ma11dato. ad EI-Hnmed circa 7 p~ mi sto. d1 812 nomini ern stato· JlOl' cop1·ire te c:om1111ica~ioni e j·ch,1lmn~t;r! a snd _ s11cl-~s t, d i Rosettrt to.-;o socco1·so. 800 albane i f ~cih ta.1o l t cong1nug-1mem o coll'atsorta. s ace,ano pane della gua1·nigione di Ro-
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a lla meglio rimettendo all'indomani rassalto. I soldati inglesi t r ~arono un gran deposito d i liquori e si nbbriaca.rono tal· mente che se i Cinesi se ne fossero-accorti o li a,·essero assaliti nessuno ne sarebbe uscito salvo. Un'altra volta il 5 maggio 184 1, mediante .sbarco su barche indigene, prov vedute da un ufficiale il quale. a.veva compiuta una ricognizione preliminare del terreno sul q,uale era stato p rogettato lo' sbarco, le truppe s'impossessarono d i alcuni · forti della cittiL di Canton; esse per ò dovettero arrestarsi per la mancanza di munizioni, essendo state iosufficienti, quelle sbarcate. Andò così perduta un'intera giornata prima di poter J'iprendere le operazioni.
/
).,
[l :11 di buon mattino il maggiore Macleod mandò nc,tizia che da ·60 a 70 gros~e navi disce11dernno i'l Nilo, indnbbiamonte con C'On side1·evoli rinforzi per il nemico. lmmcd iatamente fu SJ)edito nn messaggiero a i\lacleod con ordino di ripiegal'si sul corpo principale, ma il messo fn i ntercettato. Macleocl circondato, o dop') che ·ebbe consnmato tutte le sue mnnizion i fu obblig ato acl arr ender si. I prigionieri inglesi furono condotti al Cairo. e lnngo la strada che mena a Erhekiyeh ornno state posto conficcate sopra dei pali le teste dei loro compatriotti precodentemen1·,e cad~tt;i in mann del tic. mico. l\[e&lzin dico che vi erano .,l.;",I) teste esposte in tal modo. :,ccondo altre versioni il loro nnmoro sarebbe stato di 4fl0. Il briga,. <liero St,ewart rin n', in fre tt(l, il rimanente dello Stle forr.e, e si aJJri a \'iva forza la strada J)o1· Alessandria perdendo circa J ,000 nomini fra mort.i, fori ti o mà.ncanti; in qnesto tot;alo rn però com1)1'eso il ,cl i staccamento di ,E l-Hamed. )Iohammod Alì ora:;i po,;to alla te;;ta di ·.LOOO uomini por marci,ire contro gl'inglesi quando da parte di que,;t\ùtimi riccvò la propo:-::ta del loro abbandono di Alessandria. Kon os:;endosi veri'fìcat,o l'nttcs« cooperazione dei Bey gli iugl'esi avevano deposto ogni sporanzn. sul la rinscita dell'impresa. Gl'iuglesi otteunero la restituzione dei prig ionieri ad eccezione dei pochi che avevano alibracciat,o F i:;lami:<mo e :;alparono il 23 settembre. T,a disfatta di nu distaccamento non può compromet,tere l'esito -cli un ' intiern campagna, consegnenterno11te l' in:sncccsso di qne:<ta spedir,ionc è principalmente da att,ribuirsi alla piccole7,zn delle fo rze impiegate, e all'avere erroneamente fatto calcolo snlla cooperazione elci i\Imnel11cchi. Gli effot,t,i politici fol'ouo grnvi . Gl' inglesi pe1·d erouo tntt,o il pro:;tig io che avevn,no gnadngna,to colln, spedizione del 1801. od i turchi caddero totalmente ;;ot.to l' iuflnenzn della
Frn11c ia .
414
GLI .SBARCHI DI CORPI D'OPERAZIONE:
. C~m~aenti. - I due episodi sono troppo eloquent'1· p . ~erv1 b ' d" · er es:s . isogno l commentarli. E però interessante di ot che m questa spedizione per la prima volta fu . ~ are
navi ' a . . rouo impiegate . vapore espenmentandone la grand.e utilità (E) . (E). .
1
.LA
S PEDIZIO X:ll: JNGl,E:'.E I:-1
CHINA.
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41 f>
Lo sbarco degli alleati in Crimea 1854: Nel 185'1 si stabilì che le forze alleate della l!..,rancia, Inghilterra e Turchia, allora, operanti in Bulgaria, si .sarebbero trasferite in Orùnea.
1840.
Fm aa ~empi molto remori esistevano f Cl . .' . delle relazioni amichevoli e qilest'ntt · ra . llll'." ed Ing lulterra enropee er.i riuscita, ad "tt1·v·at·e J·n - ml1la, q nasi ~m1ca fra Io nazioni " a!hn ' · (t que et rernon1 , og.111· cura, ;; 1· tentava di tener chin;;e o. , cJ1 e con morosi co111merci. · ' nenza :S i·n.niem, importanti e nuPerò all'Inghilterra, cui premeva. eh 1 • , . ·. . . sero a. crenr;:;i colà delle co11dizio . . . ~, a ~ie naz1on1 ilon rrnsci.:;prog:resso o meo-lio la. ;;na infi•l.tr11~ JH'1v1 ogl·1a.te, .Pareva che i I suo .. .1 o ' · < az10ne ne JJaese proced . 1. p1un. r1ent-0diquantoavrebbe· -·b· . :. _e;;sernoto produzione a ctii occon-evano s:o ne ie,;to_ g11 rnteressi dell11 sull; i ;;empre ~ros~,-ti proclot.t( mpre nnov1 sbocchi per smerciare Lii, Ob ma ;:;1 mostriwa rnvece ]Jiù eh . . : be1·0 l'acce,:so nei suoi porti e nelle . e m~1. re~trn nd a~corclarn li0 1 .~ . • a ai me_rcan~1 stranieri. I chinesi, :;oddisfatti dello ·tat 1 vu1~0, evitavano più che fosse,; o:,;~ib:l~ ?tal1iz7,a~.1one ,m cui vivees;:;1 cm t1.na degr ada,7.ione il dedjcan;i 1 cont~t.ti co_U estero; _per le cose al 1rn11to da fare de1·' . . a. c01!1me~c10 e ,;1 era.no s1llute . d . mc1cant11nd1u·em un a ·l . pereh e a essi soli toccasse la mao h . L o , c asse spec:i.a1e nieri. Yere relazioni diJ>loma~iche f~. ial e Oah~cre rapporti cogli stra· ch e non erano ma.i esi. ft 1a a 111·1 e n·h Sta·•. puc1, e1ire ' o . < vl ~uro!)e1. s1. colte a Peki110 esse n on foron~<; l e_, ~. se ,delJ.e ambasc1a.~e im:ono a.c1wocità e di ug uaglianza ma p~~t~ ncevute sopi-a un piede di reci1~.1~ndom~gg10 [att-0 all~ celeste dinastia, alla qu;le rnniYa~~t~dC-Onff: 0 111 e on1 quasi vassnlh a sovrano. A.n7.i mai <J,ueste amba1;cia.te erano 't t . . dall'imperatore. • s a e ricevut,e per,;onalmente , :F'inchè durò il monopolio della com1>a()'ni I 11 I . . . perfet,to che regnava nelle trans"z ·o . ':5 11 a e e e odi.e, 11er l'ordine d l . l ,. ",1 ni co a compa<,.111a l' ·t · . el i ve_ n~e e e1 e irettori e per la specie di di .. r ... o <' per m:n a relazioni commerciali; l'1i1·monia. coll ;,"~.•]~ 111a c~e r~guava nello mai rotta, poichè molto si la-Sciava a: au_ ut~ ocah clnnesi_non fu 18 correndo dietro a dettagli. ì\Ia 8 irat ~a . .P~1 i:ion perdere 1J nitto quando il commercio libero cornh.1ciò: i!.Pt\iv~l~gio deUa_c_ompagriia, p reda onde impossessa1·sene JJri~na che o1t -~ts1 ~on av11h~a sn qneHa gh1lterra, allora cominciarono n-i'i ttra. 11 p_o esse. r~pirla all'Iulotte venture. ,.., a 1t1 e .si gettò il seme dello G.li agenti rlella comimn·nia dell I l'1 _ . sosti tniti con ao'enti ch e e,;110' . · et:tr~c. e, molto pieghevoli fni:0110 1 1 1 "' cl~re · t,t-a.men te dal governo in~lese. . . J)otere . e qnindi nmves 1 l elie· oro ' ieno ma eabil1. S1 commciarono a
J?
SOPRA COSTE ::-;EMICH E
f,rovare umiliant.i le fonnole ufficiali da u;;o rsi collo autorùà; ne seguirono delle p roteste e reclami, che resero necessaria l'ambasciata. cli lord Napior che come si sa ebbe un e:-;ito così infelice. Da qnesto momento ltf~cque u11a g rande tensione cli rapporti fra le d.ue potcnr.e, tensione che durò dal 1834- al 1839. · Uno dei J>rincipali prodotti che il commercio inglese introduceva in China era l'o))pio e~l ap?unto contro que~t? procl?tto si accanivano le ire della corte unpenale o clelle autorita locali. . Pot-eva rar.ionalmente l'Inghilterra lasci.are cl1e si spegnesse cli un colpo uu couunercio che da solo nell'anno 1838 aveva prodotto oltre 100 milioni cl' int.roiti (1/,1 del movimento annuale del commerci<> in o'lese in China), mentre tutto invece doveva spingerla ad al larga.re i s~wi affari, ad imJJOrre alla China le sue inclnstrie? . Certamente essa non poteva lasciare che si portasse un simile. colpo al suo commercio ed era naturale che da una -,,;imile condizione d.i cose dove:,;:,;cro 11ascore clelle grnvi complica7,io11 i appena nrnì. causa occa:-;iornile a~osse offer ta. propfaia oecasionc d i 111 11 1'11, r ca.rattere alla lotbi intmprm;a. E la causa occasionalo :;orse uel marzo do! 1830 ;;tesso. -C11a serie cli editti clel cormnissario ùuporiale J,in fecero ben presto. comprendere agli stranieri. residenti a Ca.JLton che I.e lo!'O vite, i. loro: averi erano i11 pericolo e che gh avvenimenti. ;;ta.vano per precipita.re. Il 2o maggio tutto le navi straniere furono sequestrate e gli onropei ;;i trovarono prigionieri a Canton. Furono pnre a.rrost11ti in quel giorno il sovrin teuclente inglese ecl il console a,merica.no. Il coml)li,;sario Lin ordinò la consegna dell'oppio ed i p1·igionieH non furono 1·ilasciati finchè tntLo l'oppio, anche quello che si trova:rn, sullo navi nel. basso fìnme non fu consegno.to. · Così il 5 ma.ggio g:li enropoi pot,erono lrisciaro Oa.nton (meno 12· che non furono me,;si in libertà otto giorni dopo) ed il ,J, giugno il commìssario Lin facem distuggèrc in sua presenza tutto l'oppio raccolto per un valo.re cli oltre 15 milioni di lire. Come ,:;e questa offesa non fosso stata sufficient,e il 2~b agosto una g:olet.ta ingle:,;e che na.vigava cla Macao a Hong-Kong fu cattmat'a. da navi chinesi e tutto l'equipaggio fn massacrato. L' Inghilterra non poteva senza disonorarsi lasciar impuniti ranti e così gravi i11sulti fath alla suo. bandiera e si decise ad una g rande ;;pecliziono di cni fanno parte i due incidenti segnalati dal mnggiore Elmslie nel sno studio.
GLI SBA llC Fl i DI (ORPI o'oPEfi,IZIONE
La Francia imbarcò (per l·a. · 24 000 . . d' " . e maggior parte su navi da auerra) . . ,:, ' . ,uomm1 l .tauter1a e 70 canno . senza cavalleria. nt, con 4 cavalli per p3zzo,. . L'Inghilterra imbarcò su trasporti 2S>. 000 . . . d' . . -, ' uom1n1 t fanteria, 1000 di cavalleria 60 c . . ' . annoni comp1etamente equipao-g iati pel t 1amo una complet 1 . . <=> mali da t· . d, ~ . a co onna d1 sussistenze con anin_o _e . una colonna trasporti di GO carri. . I T.urch1 imbarcarono d · 5 · c- . · . . · ai · a1 n mila uomini d · f: t · su navi da guerra propriè. • l an ena ~ L'· b · diqu~~o~:i~/t:-~!e t:i;~~e f1:anèes_i fo uitit1,1_ato 2 giorni prima di gnest'ult' . ipp . l ,:,l~s1, pel fatto che.I nnbarco dei cavalli u mo to ritardato a Cr.t,<>-ione del 0 Tan·t o 1e una · ,:;, . mare grosso navi .e rances1 che nnelle T . h . in<>-ornbr d · . -i mc e erano talmente b o e i trnppe che non sarebbero state in <>-rad d. ;ruaan~1:a sto .ne fosse presentata. l'opportuuità. {e t:·t~pomp~ o .o 1n eiamente su tra ·t" . . .ciò erano libere. < spor i, 1e navi da guerra per-
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Perchè l'arri'Vo fosse assicurato si stab1T Inglesi e Francesi di fare . . . ' . . l per parte degli pra piroscafi o tr . . via~g1are l loro corpi opel'anti so . "" asporti mossi dal vapore . la fl tt' l' , il ' settembre 1854 Oaiun<>-endo' a d t· : . o ig ia parti E o es 111az10ne il 9 ' splorata la costa, il generale inglese Lord R~ I per lo sbarco la spiagcria a Nord di ·s b t 1· g an scebe t . ., . _t>. . .e as opo r, pressoEu ::i ona, ov e1a una striscia. di t . . a· d Ia U . ' ena a ossata ad un lag ~ I 1
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d ivi~~ g:, : ~ ~!:.~t:e~~:eu::~i terr~no presce~to l'a~,1~:b~o~ 1 Turchi quella a Sud ed a ~ In I t~ assegnata a1 Francesi ~ U . . . ~0 1 gasi-quella a Nord. n . mcidente imprevisto o· t· . . .. notte del 13 settemb. . F o uas ?.queste d1spos1z1oni. Nella . Ie 1 rances1 mc .· t · d' · gavitello, accidentalmente o per deli:~;:01 : s1tu~re questo posero 11el posto stabilito. · P opos1to, non lo rd Lo Raglan , accor tosene . , tcomp~ ese pure che non .era quello il momento buon o per en rar d· · ·. . ,cesi, e l)roporre loro d1· 1·· _el in iscuss1one coi Frani imuovere I g av1·t Il M. 1 . mente deci·se d 1. 1asciar · corre . e o. 1 o to sav1ab baia vicina più a Nord; e l::s;as ar~a:·~ le sue truppe in una gli alleati nel , q dec1s1one, sebbene separasse momento dello sbarco, fu p1:eferibilc alla
SOPllA COSTE NEMIOII~
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controversia od alla confusione, e p~r quanto i piani degli Inglesi ne foss ero disturbati, pure essi si confor marono tosto alle nuove disposizioni. Lo sbarco degli alleati per l'ignavia dei R ussi potè effettuarsi senza contrasto; e così esso non presenta i caratteri salienti di quello compiuto per parte degli Inglesi in E gif:tto nel 1801. Il piano di sbarco fu ~odellato su quello, ed i trasporti e le barche· erano disposte in modo che la posizione relativa di ogni compagnia durante l'avvicinamento alla spiaggia fosse la medesima di q uella che avrebbe occupato una volta sbarcata.. Il domin io del mare per par te degli alleati essendo dubbio e temendo perciò di dovere sostenere un a:ttacco durante le operazioni di sbarco, da parte di una squadra russa che avrebbe potuto improvvi_'.,amente uscire dal vicino porto di Sebastopoli, la flotta venne divisa in una squadra esterna, che aveva per compito di parare ad un eventuale attacco del mar e, ed un'altra che doveva avvicinarsi il più possibile alla spiaggia per coprire lo sbarco. Al 14 di settembre lo 1:,barco incominciò alle 8.30 antimeridiane e nella sera. gia i Francesi avevano sbarcato 3 divisioni di fa~peria e 18 pezzi, e gl'Inglesi tntta la fanteria loro con qualche cannone. Lo sbarco avvenne simultanea.mente su tutta la linea, e appena ordinate le colonne si procedè all'occupazione delle circostanti colline. Le truppe per quella notte furono esposte a forti acquazzoni non disponendo di tende. Vi fn qualche' ritardo dovuto al mare agitato nello indomani, ma alla sera del 18 tutti erano a terra. S'impiegarono perciò 5 giorni per sbarcare 26,000 uomini di fanteria e artiglieria, 1000 di cavalleria, con una riserva di m'f1n~zioni e con razioni per 3 giorni. I Francesi impiegarono lo stesso tempo. Il piccolo corpo turco sbarcò per intèro in un gio~·no e disponendo di tende e pro~vigioni potè accamparsi con maggior- como.dità di quello francese e inglese. La forza totale così sbarcata ammontava a circa 50000 uomini, con 128 cannoni, che disponevano di sufficienti munizioni e di viveri per 3 giornj. · 27 -
ANNO
XLIII.
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GLI SBARCHI DI CORPI 'D'OPERAZIONE
SOPRA COSTE NEMICH E
Oltre a questo limite le lor.o provvigioni dovèvauo essere rifornite dalle navi. La spedizione però rimaneva confinata alla c6sta :fino a che fosse stato possibile' req nisire dei mezzi di trasporto.
sembrerebbe che si dovessero munire le truppe di uno speciale equipaggiamento da campo ogni qualvolta questé hanno da sbarcare in regioni di clima poco sano. L 'errore fondamentale nelle disposizioni prese per questa spedizione, fu la mancanza quasi assoluta di trasporti per via di terra e la conseguent e condizione creata alle truppe di non potere staccarsi dalla costa. È assai probabile cho se questo corpo di sbarco fosse stato realment e più mobile, e preparato per l'avanzata appena effettuato lo sbarco, la caduta di S ebastopoli sarebbe a vvenuta immediatamente. Lord Raglan poteva disporre di soli !30 carri portati con sè allorquando lasciò Varna; e sebbene ;;i fossero fatte requisizioni a ppeua compiuto lo sbarco per provvedere carri ed altri mezzi di trasporto ·nel distretto circosta1;1te, non si poterono avere che in numero insufficiente ed in pessimo stato di se~·vizio (14). L o sbarco si effettuò sopra un fronte molto esteso; ciascuna armata manovrando indipendentemente, e questo metodo risultò molto razionale.
Commenti. - Qua si ha una spedizione composta di truppe appartenenti a tre nazioni. " Non è possibile nello spazio consentito ,da questi brevi appunti, entrare a discutere delle relazioni esistenti tra il co• mandante .inglese Lord Raglan, ed il maresciallo francese \ Saint-Arnaud. Il valore della locomozione a vapore, che assicura con certezza il movimento simultaneo di molte navi, viene in questo caso .maggiormen te rioonosciuto e la decisione di fare muovere l' i~ era spedizione su navi a vapore segna una innovazione nella storia delle spedizioni attraverso i mari, le quali d'ora in poi non saranno più soggette ai capricci dei vent.i. o ad essere inabilitate a muoversi in momenti critici da l mare contrario o détlle calme, come avven{1e a Rochefort. L'aver e ingombrate con truppe da sbarco le navi da guerra è da ritenersi assolutamente come un errore commesso dai francesi e dai turchi. Si deva invece stabilire per principio che le tr uppe devono imbarcarsi su trasporti separati e mai permettere clie ciò si faccia a bordo delle navi combattenti le quali vengono così ridotte impotenti a ·combattere. · Si è già notato che le difficoltà di organizzare una spedizione di questa mole non si addossarono tutte ad una singola nazione, ma forono ripartite su tre, o meglio, essendo stato il contingente Turco relativamente piccolo, su · due naztom. Il corpo Tnrco, probabilmente per la sua piccolezza, potè attendarsi appena sbar cato, mentr e gl'Inglesi e Francesi dovettero stare esposti alle intemperie privi di qualunque eq tl i paggiarnento. Considerando i danni che avrebbero potuto derivare alla salute delle truppe sbarcate esponendosi alle intemperie
Lo sbarco deiie forze alleate Francesi ed Inglesi sotto gli ordini di Sir Hope Graut e del generale Montauban a Peh Jang · . (Umia} 1° agosto 1860 . (F).
Nol 30 luglio 1860 una spedizione combinata F rancese ed Inglese si concentrò in alto mare a 20 miglia a sud del fiume P eiko sostando alle bocche di esso coll'intento di effettuare uno sbarco. (F). !.E O.A.USE DELLA SPEDIZIOXB A:rn:r,o-FR.AXCESE IN CHI NA ~EL 1860. . P er trovare i precedenti bisogna risalire al 1842. Il 26 agosto 1842 gli inglesi imposero aJla ChiUtt, dopo tma brillanto campagna chiusasi coll' asseclio di N n.nkin, la cessione del1' isola Hong-Kon.o· e 11 aper turn al commel'cio inglese dei cinq L1e o-1·ancli porti cli Ca~t-0n; Shang-hai, Fon-t-cheou-fou, A.tuoy e Ning-po. 0 I francesi e gli americani gelosi cli questo 1-isultato pretesero ed
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GLI SBARCnr DI CORPI D 'OPERAZ IONF.
SOPRA COSTE NEMICHE
La stessa sera furono diramati g li ordini e stabilite ledisposizioni pei; effettuare lo. sb~rco n~ll'indomani; sfortunatamente il mare divenne così agitato durante la n otte che l'operazione d ovette rimandarsi al giorno successivo. P er quanto riguarda le forze Inglesi, la spedizione componevasi à i 14000 uomini circa formati. su due divisioni ciascuna costituita çlj 6 ba ttaglioni d i fanter~a, due bat~ 1 terie d i artiglieria montate, una compagnia del genio, una
brigata di cavalleria di 10 squadroni e di una batteria a cavallo, di una batteria da montagna ed u n piccolo parco di assedio. Larga provvigione di tende, di equipaggiamenti da campo ecc., accompagnava la spedizione e parecchie ampie navi furono t rasformate in qspedali. Il n umero totale dei trasporti ammontava a 120 e la forza della marina ascendeva a 70 navi da guerra1 comprese le cannoniere.
o,tteu~et·o sul~a fine d~l 184,,J, ngnali vantaggi commerciali con parti·cola.n t rattati. . \ ~ent,re le altre aut:<>rità c~in_es~ si_dimostrarouo disposte ad a-ecoghere be~evo~~ente 1 forest~en, 1L viceré di Canton si ostinò a dimo~~rars1 ?Sial!ss1mo ad essi e · questa sna ostilità diede origiue a pvatich~ d1p_~ma.tiche che durarono oltro 10 anni senza concludere nulla eh positivo. . Natm:a l~ en (;~ erano frequenti i litigi fra i ma.rinari Europei e gli llldige1~1 aizzati dal governo,. ma per evitare mali magg.ior'i si corcava d1.a.ccomoclare alla meglio lo cose. _P erò r:iul finir~ del .1856 i chinasi cattLtrarono una nave cho navigava sott~ bandiera inglese ene trassero in arrestol'equipao-o-iosotto l 'accusa di contrabando. · ""' . L'~zi~n~ .eMrgìca del CQJlsole foce restituire i prigionieri, ma il v1cere s1 rifiutò d1 far le scuse pretese dall'In<Yhilterra. Lord Seymour rispose 'al rifiuto attaccanclo forti situati fra W ampoa e ~an~n, bo°:bardò la città per 24 ore e vi esegtù uno sbarco sen~a uscu~ pero ad otte1_1ere il suo scopo. . Gli 1_11gles1 tro11po dcboh dovettero abbandonare la città, nella quale s1 accrebbero l'odio o le persecuzioni contro gli E uropei in genere. . ~l 3 di_cembre 185G tntte lo fattorie Euro11ee vennero distrutte e g1:i stranien dove~tero !·i~ugia.r~i a bordò dei rispettivi legni da g ue~ra. D1 front~ a qu_est1 fatti 1 lngln lterra decise la specl:izione del 1857 unendosi nell'impresa alht J!'i:ancia. Qnesta. spedizione fini col bo),llbardamento e collapresadi Canton ecl il vicerè fo fatto prigioni oro. · ' ~~ governo _chi~eso inyi~at~ invi~-re de~ plenipotenziari per definne le ~u~st1oru pendenti, si!·ifìutò ~ adorne alla richiesta e perciò 1~ flotta rng_lese e ~ra.ncese decisero d1 penetrare unite nelle acqtte d1 P e-t clu-h per vincere l'ostinazione. · · . ~l 20 ap_rile 1858 si presentarono le flotte alleat-e alla foce del ·P oi-ho e d.1 fronte a questa miD.accia fa eletto un plenipotenziario (il g?vernatore gener~.le del 'l'che-li) ma che però non aveva altra DDSSlOne_ ?ho quella d1 ascoltaro o riferfre al governo le proposte dea-li 0 'alleati.
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Per evita,re spargimento di sangue si accordò una çlilazione :fìno al 12 maggio, ma non.si ottenne che una 1·i:-,posta ambigua.. Diveniva necessal'io di ilgire col massimo vigore por p un ire la mala fede elci chinasi. Il 20 maggio il barone C+ros e lord Elg i1,- l\\'Vertirono il governo chineso elle si sarebbero avanzati verso la capitale per t.rn,ttaro clirettamente coll'imperatore e che frattanto esigevano per Ll loro sicurezza e p@":_gararitire gli appro vvigiona.men ti clal mar.o l'immediata conseg na. dei forti sulle due rive del :fìnmo. Essendo rimasto questo ultimatum seu:ta risposta, i forti vennero, appen1:t spirato il termine cli tempo ùOncesso at.taccati, e caddoro dopo breve ma energica l'Or:iis'tenza, nello mani dei due ammiragli, i qu ali avevano gL1iclato il combattimento dall'alto di una na;,;·e cho port.·wa uuit9 le bandiere cli. Fran.cin. e d'.ltlghilterrn.. Gli alleati erano decisi a non venire a t rattat.ive che do1lo avere p reso Tieu-sin, e quindi unn. flottiglia di cannoniere cariche cli s()Ldati di. marina risalirono il :fiume o dopo n on poeho cliffiùoltà m:~ senza combatt.imeuti si ancorarono presso la città. Un ,fatto curioso da notarsi si e che GOO giunche chinesi stazionanti nel fiume e che :wrcl>hero potuto clifendodo, alla prim:i intimazione scesero al mare. Col possesso dei forti alla. foce del finme lo comunicazioni fra la flotta ed il corpo che occup,wa la città en.tno assicurato e di p iù non potev~mo agli alleati venir :1 mancare risorse d'ogni genero essendo T .i en-sin il vero granaio elci.la capitale da cui non distava che solo 24 leghe. Questa ardita impresa immerse nello stupore il governo chillese ch9 p,ii:ve così. propenso f;t scendere a migliori consigli. , Infatti 1111 trattato fu sottoscritto i l 27 giugno 1858, però il mal'animo dei chiuesi studia,a già mentre lo sottoscriveva il mezzo di eh1d.erne i patti priricipali. Una delle clausole del trattato si era ehe la ratifi cazione di esso si sarebbe fatta nella capitale dell'impero. Il 20 g iugno J.859 il sig. cli Bon1·boulo11 ministro di .Francia ecl i.l sig. B rnce ministro d'lnghiltena, incarica.ti drti rispett.ivi governi di compiere la suaccennata formaJiti\, giunsero alla foce del Poi-ho, il
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4,22
G!,I SBARCHI lH CORPI D'OPEH,\ZIO NE
Seco~d o il, ·giudizio ç!i lord '\Volseley l'Ing~ilterra non ha, mai ~er 11 passat?, intrapreso \ma campagna con una forza cosi bene orgamzzata ed a,O'. o-uèrrita· · oo ·. All'una po1m~rìdiana ' del 1° agosto un reparto di sbarco composto della 2• brigata della 1° divisione con due batterie · , fo· r ì.morch1·"',,to nel .r,:11ime· d a11e· ·cannomere, c ·iascuna de.de qnah r imo1'Chìava ~6 barche contenenti ognuna 50 uomini.
primo sul _Duchayla ed il secondo S Ltl JH:agicienne scortati en trambi da.due navi da 'o·uerra, . 0 . Ir'. vis,t.a clelle ass1?nt:azioni J?a:ifiche fatte dalle autorità chinesi s1 c1ede,~'v c,h e n on si sarebbe fatta opposizione al p assa,ggio dei due 1 np?t,enz1an, ma le speranze svan.irono ben presto poichè l'annni1.~oho Hope che ,s1 era portato nelle acque di Pe-l;che-li.' per dare av,v iso del loro arnvo a.n e autorit à chinesi J)Oi;è convincersi. che il O'O5 vet:no ~1 preparava a, n uova resistenza. , Le -~orze_,de&·li allea,ti,. uon pres11pponendo tanta, perfid i.a., non cons,1stova110 eh.e 111 tre 11a.v1 da guerra. tuttavia si cr·edet"e cl'i·· t . J!<>r"ar·e . . , , 111 . c,;i,so ven isse . . '" po ,e1 11 u, , , 1.l p. a::;s,tgg-10 neo'ato. Il 9,9, 0 'iLWD O fu$' d' t . · o , ""-:' ,.,. " · , J,e 1 o m questo senso nu ultimatum ma non si. ebbe nsposta alcuna; allora nei g'iorn i 23 e 24 o,Ji alleat'.-1 ,' , : 11 l tt d'1venuta m · ev1tabile. · B· .. ' ' Sl piep.i,' ' l a1ono .a. a o , -a d -fil 2_6_ fu tentato l'attacco d~ifo rti che non r inscì ma.lgraclo l 'eroismo e e t1 uppe,ch e s1 spmsero fin sott.o le opere ch inesi. , T 11tt? 1 1 g10rno dtu·ò il combattimento· alla sera 5oJi iillea!i sti·emat1. eh f: ,,. ] , , . ' 0: · ' a ) o·o· ' · oize:, ~:ecima~L _oppre:ss1 da, un nemico molto supenore ed ' P~o_,.,9 iato a f?1 t;1fieaz10m, dovett.ero pensal'e alla r,i tirat,a che fu solo ii~~!~~ile merce l irresolutezza. clei ch inesi e p el propi7.io calar della
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. E~·a. i_fil])OSSibHe pemmre in quelle condizioni ad un r itorno offen sivo, ,g~i a lleat1 s1 nt11:arono a Shang-hai informando del faUo i r ispethti .o·overm· percLe pe1,'S, a:,,se10 ·· · a.11e misure ,., · •)er p unire , · e . . necessane cosi enorme per.fidia. . ~ _ L'Imp_eratore de~la China .approvando l 'opera,to, della a,utorìtà cli T'.1;' ?n d1mostr? chiaramente la sua inten:1.ione di la,cera.r:e.il tratta-tu eh .r\ei1,-sm e cb.ltra parte lo scacco ~ubìto a Pei-h_o poteva avere infl uenza_morale -Sulle altre popolaz10m colle qnali ] 'raneia ed Inofo.1- , terr~ ~1 trovav ano aJle prese in queI momento. . 0 L'onore ,~e~la ba,nc'i i~ra, gli inte1;essi nazionali imponeva'no un,t llllO V~ spedJZWUe e la ]'rancia _O ~'fogh ilterra Si misero d'accordo per attna1la, nel ~ m_or tempo poss1b1l.e e con tali forze da poter dettar la legge aJla Oh1!1,a nel.la s !;ess,a, capita.le clell'Impero. ,. A questa spechz10ne s1 r1fer1sce l'episodio citato cla.ll'Eimslie nel suo lavoro.
• ·SOPRA COST,E NEMJCtW :.
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La, flottiglia Francese si mosse contemporaneamente. · Gi.unte presso i forti ·interni proteggenti la foce del fiume, le cannoniere calarono le ancore e nella sera la brigata sbarcò .. Le barche non poterono toçcare la sponda cosicchè le trnppe dovettero raggiungere la riva a guado e tocca.tala si avvidero che essa non era che un vasto pantano e gli uomini dovettero percorrerlo per un miglio circa, affondando fino al ginocchio prima di trovare un terreno più. asciutto. · La brigata bìva.ccò colà, sprovvista di fuochi. La maggiore privazione consisteva nella mancanza assoluta cli acqu,a potabile; e sebbene gli uomini fossero sbarc~ì colle loro borracce ripiene, pure questa quantità fu del tutto insuffi ciente. L'indomani ma.ttina la città fu trovata a,bbandonata çlalla guarnigione e venne t osto occupata. L e truppe Inglesi attesero al riattamento, delle strade, a portar e acqua e prov· vigioni ecc., mentre i F rancesi rimanevano · inoperosi. Gli Inglesi sbarcarono con viveri per 8 ,gior ni ed i JJ'rancesi per fJ. L a mancanza clell' acqua ft~ una seria, difficoltà; q uella della città si esaurì tosto e così si dovettero mandare gior· nalmente delle bar:che al fiume per farne provvista, somministrando alla truppa una rnzim1e gior~1aliera dì circa litri 4 './4 rt testa. · La città venne divisa tra Inglesi e F rancesi ; la strada p~·fo~ipale costituiva la lineiL di demarcazione. , Il riattame.n to delle strade progredì rapid~mente, si ere.:'sero scali e sba1:catoi' di modo che t ruppe, animali e provvigioni poterono sbarcare con facilità. Ciò si dovette essenzialmente alle cannoniere Inglesi, le quali, mer~è il vapore e la loro pescagione di ·ap pena 6 piedi d'acqua furono della mas· sima utilità , I Francesi disponendo di 3 o 4 cannoniere soltanto ed aventi una forte , pescagione impiegarono molto tempo per sbarcare anche piccoli reparti senza cavallerià. In ultimo gli Inglesi prestarono loro due cannoniere. . . . . · I portatori in n umero cli circa 2 5 00 1·esero ottimi _se~vizi ; lavorarono molto bene e forono facilmente vettovagliati.
424
. . GLI SBARCHI DI CORPI D' OPERAZI ONE
SOPRA. COSTE NEMICHE
Commenti. - Questo sbarco fu del . più grande interesse, giacchè gli a mmaest,ramenti da esso tratti vennero poi messi in pratica nella campagpa Egiziana del 1882 che tratteFemo . . ' più tardi. · L'aver organizzata la forza in. due divisioni ed in una brigata di cavalleria; il ritardo 'nello sbarco cagionato dàl mare agitato, il punt.o prescelto poco adatto per lo sbarco, dovuto -al non ,aver compiuto ·una. ricognizione p1·eliminare, etrore che troveremo 'ripetuto in altre circostanze, la mancanza di acqua così ··frequente sulle coste, J'ampio uso di un buon nnme1'0 di piccoli legni a vapore per facil itare le operazioni di sbarco, sono le c.ose degne di nota in questa opera·v.ione militare. . f
Fu nell'ottobre del 1873 che sir 'Garnet '\Volseley, mentre si trovava al di là del Cape Ooast, decise di attaccare e di distrnggere tre villaggi noti so~to il n_o me di Essamen,
Uno ~barco- per sorpresa nella campagna dell'Ashanti nel 1873 (Africa occidentale J ( G ): L'operazione che siamo per descrivere sebbene di minore importanza delle precede11ti, fu prescelta perchè i:1-1.cchiude taluni particolçi,ri degni di speciale interesse e ci somrni·nistra un esempio dell'uso di quella grande arma di tutti i ooman, danti : lo spargimento cioè di notizie false. '(G) . L A CAi\fPAGNA DEL
1873
OONTJ:i.o
ctÌ,r As:a:iN'.l:r.
Essendo quest_a campa.gna_poco conosciuta e poten.do giovare la conoscenza del.la s1t;u,tz1011e generale a meglio appre;1,zare .o·li inseo·nam~nti che scaturiscono dal.l'esempio citatQ clafFElmsli; riteni1mo utile darne un breve cenn.o ai uoski. lettori~ · Si ignorano i motivi che spinsero il Re de.Il' Ashant,i ad invadere il territorio posto sotto la protezione inglese. Il 9 clicembre 18'72 partirono da Commassiè 40000 uomini. allo scopo di passare il fiume P rah, p1mta.r e al cuor·e della colonia in.o·lese e cbstrugo·ere t utto ciò 0 che incon tra.vano sul loro cammino. . " '· • La marcia procode):,te_però assai lentamente e le orde Ashantine, spargendo sm loro passJ. la rovma e la morte, non giu11sero al :fiume che il 29 gennaio. . . Mentre _le t ruppe regoJari d\:lll~ colonia (limitatissime cli numero) s1 niccoghevano alla costtL erans1 mosse coJitro g.li in.va.sori le tribù Fant1, ma nell'a1'>ri.le · e nel gingno esse furo no completamente sconfitte.
4~5
. Così era, libera la via, verso il mare. I mbaldanzito dalle vittorie sui Fant i, il Re decise di a.ttaccare Elmina, il cui presidi.o era stato rinforzato da marinai sbarcati dalla flotta. Sir Franci.s Festing, che comancfo,va ad Elmin~, infti.s_se una sol.enne sconfitta agli Ashanti, i quali però s:i,pendo.che 11 pres1dwer a debole nella speranza cli poter un gi.orr!.O o l'.:dr,ro ~ttenere m~a . 1Tvmc1ta s1 disloca,rono a.cl occidente di E lmrna, sorveghandola attentamente. Le operazi.ori i però sostarono per_q11a_lch~ tempo. • . -Frattanto il ca,pitano Glovpr vemva, 111.viato nella parte onentale del Protettorato per orga.nizf_are quel.le tribi'.1 onde tentare un movimento cli fianco· coutro il territorio degli Ashant1. Nel.lo stesso tempo Sir Ga.rnet vVolseley veniva invia.~o a_lla qosta d'Oro, ove egli tosto si diecle a.cl_ organi:r.za,re repart_1 mcl1~em eh~ rafforzò con poche truppe provement1 dalle Jud1e onenta.11 e poch,1 marina.i. . - At tendeva rinforzi dall'Inghilterra., ma questi ritardavano e 111tanto s'im'p oneva la. necessità cli allargare il cercllio che gli Ashanti a vevano fo rmato into11JO aèL Elmina.. · · Qui avvenne appunto la spedi;1,i_on~ ~he è descritta dall.'Jmmslie. . A.i primi. cli dicembre giunsero 1 nnforz1, ma 11:011 es~onrlo a,n corn ultimata la strù,da fino al fiume Pra.h le truppe mgles1 furono nmbarcate e 110n sbarca.rpno d i nuovo che alla fine di dic_embre. . Il \Volseley en1, riuscito in questo frattemp? ad attirare 11 n~m1co verso il fiume Prah e questo fiume fu passato 11 20 gennaio 18 1ér, dal corpo di spedizione. . . . . . . Il R e clell'Asb.ant i chiese pace ed 1nv1ò al campo mglese 1 m1ss10nari da lui imprigi.ouati. . Siecome però il Wolseley capiva che scop_o del n~ era cl1 guaclagna.r tempo, respinse le offerte di pace e prosegm nell 'avani::ata. . Il 31 o·ennaio s'impegnò una battag ki accanita. nel.la q_uale la v_1t~ tori.a. fu per gli inglesi. La pugna continuò q':1attro g10rm_ ~uccess1v1 e la sera del 4 febbraio gli inglesi entrarou.o m Commass1e. . S i intavolarono trattative che fallirono ed. il. 6 Sir Garnet,"\Volseley lasciò Commassié cl.opo averla incendiata ed iniziò il r itorno alla costa. . Dal canto suo sia John Glover avanzatosi dall'est con truppe Houssas ecl indigene giunse il 12 innanzi. a.Ile fumanti rovine di Oommassié. Il 13, messi spècliti cla.l Re, richiamato a ~ ig;liori consigli dalla clm·a ler,ione inflitl;rigli, raggi.unsero il campo cb S1r vVolseley a Fo.mnm:nah e q1ii fu firmatr:i la. pace. _ Con questo trattato il re rinunciava a qualunque_pret~sti Sl~ pro~ tettorato, s'impegna va d i proteggere 1 co~nmerc1ant1, eh rrnu~1c1are ai sao-rifici umani, cli mantenere la strada tino al fiume Prah rn buone co~.d izioui e cli pagare m.th indennità cli gµerra cli 50000 oncie d'oro . .
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SOPRA COS'l'E NEmOH&
GLI StlA HC HI DI cont.'l n'oP&RA :llONE
Amquana e Ampeuse, situati ad occidente della città di Elminti che a sua . volta è posta ad occidente del Gastle Cape Coast: eg'li sapeva tuttavia che il nemico trova.vasi con numerose forze a Mampou e quincli assai vicino, mentre le forze sue disponibili erano assai scarse, non avendo ai suoi ordini che 500 uomini e due cannoni. Il successo perciò non poteva essere che molto ii;icerto nel caso che l'attacco progettato fo:'lse venuto. a -conoscenza del nemico. Sapendosi ben issimo che qualunq ue cosa conosciuta a Cape Coast Castle o Elmìna sarebbe venuta a conoscenza del nemico in poche · ore, era di capitale importanza mantenere la · progèttata op~r azioue assolutamente segreta. Fortunatamente avvenne che un repar to sotto gli ordini del capita1.10 Glover stava operando verso Addah ad oriente d i Cape C0ast C,istle ; e si approfittò di questa circostanza per ~pargere a Cape Coast false notizie di un rovescio sofìerto. dal capitano e dell'intenzione d i sir Garnet d i accorrere in suo aiuto. Persino molti ufficiali dello stato maggiore prestarono fede a questa dicer ia. Al 13 ottobr e 1873 alle 6 pomeridiane il distaccamento del 2• V.,Test India R egiment, di stanza a Cape Coast fu fatto imbarcare in attesa di fare ,·ela verso Oriente per Accra o A.ddab. Si diresse invece ad Occidente ed alle 3 antimeridiane sbarcò presso Elmina. V.i fo g rande ritardo 11.·ellÒ sbfl,rcare le truppe essendovi soltanto un ufficiale a dirigere questa operazione mo.tivo per cui si dovettero superare non poche d_iffì.coltà. Qualche barca in:ipiegò un'ora e cinqua\lta minuti per portarsi dalla nave al punto di sbarco, di guisa che la n~arcia . in avanti fu di molto ritar da.La; invece di iniziarìa a.lle 4 ant imeridiane,' come era stato ordinato, l'avanguardia potè muoversi soltanto alle 4,30' ed il corpo principale non prima delle 5,15'. La marcia in g ran parte si:' eseguì lungo la costa e sebbene ogni uomo fosse provvisto della borraccia piena di acqua oltre a parecchie otri che venivano trasporta.te da indigeni, pure la quantità fu insufficiente.
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,, . 1 L'unica acqua che si trovò lungo 1a via era me mosa e assolutamente non pot;abile. S'impedì agli uomini di berne e parecchi rimasero sei ore privi d'acqua. P er fortuna una provvist_a venne mandata dalle navi, cosa. che sollevò di molto la truppa. Questa spedizione riuscì completamente essendo stato il nemico colto assolutamente per sorpresa. Con·imenti. Sebbene si tratti di u na piccola operazione, pure essa ci somministra utili esempi. La not,jzia falsa fu oppor tunamente divulgata e se non si potè compiere una ricognizieno pr el iminare, ciò lo si dovette alle circostanze aff.'at to ecce,:;ionali in cui si condusse tale operazione. L a necessità di provvedere un adegcrnto rifornimento di acqaa è nuovamente d imostrata. La cosfa ed i terreni acl essa ad iacenti certamente non erano posti adatti per t rovan·i acgua buona, mentre le fatiche che sono inerenti all,o openizioni d i sbarco necessitano che la truppa possa avere a disposizione acqua fresca ed in quantità. No11. si portarono appresso i cavalli iu :questo sbarco e gli ufficiali d i stato maggiore constatarono come l'ade~pi~re i loro speciali do veri a piedi sia compito oltremodo d1:ffic1le e fatico;o. E qni giova notar e come sia opportuno, sempre quando è possibile sbarcare i pochi cavalli oeco~·renti ag_li u:ffi,ciali di stato maggiore portando ~eco anche 11 foragg10 · per pochi giorni.
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GL I SBAR\Jlll DI CO RPr D'OPERAZIONE SOPRA COST E NEMJOfI E
Lo sbarco Chileno a Pisagua nel 1879 (H). I
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N,egli a.un, i 1879-80 infieriva la guer·r·a ~ tra il Chili ed il eru, quest u 1timo avendo alleata. la B l" . L . . geografica di questi pa esi sullo st1·etto o 1v1a a s1tuaz1one S po.rtiacque· 0 ·d t al e d el le Ande è singolare. cci en- .
p
(H ). Ù.AL"s:É DET,t,A c.m:imA TRA rt PERU' ED O lL HILÌ.
Crediamo Òpportnno accenuarc br t . fra q11esti due Stati. evemen e alle cause della gue1Ta. . l~ de::;erto di Atacama che si estende lun; Ì . fra· i_J 2Y', 30' ed i l 250 30' ln.t, sud a . . .,,o a cos~<t d?l P acifico sernt-0 fino al 1842 di conflue no ' ppa11,eJJeun_e alla J3oh via, iweva eh~ della .~oli_viu. é del Chili. llfa ~:t~~l~term~n~to fra lo repubb.li<le1 depositi d1 0"nano fatta in es·o l - m :segu1i,o a.Un. sco1)erta ·t · e ::; e e:;orto da un·1 c · ·one appo:;1 ni11e:1te mviatn.vi dal governo ·chilono, il 01 · r omm 1s_s.L 1 .-ero dire a documenti molto coni , · . ! . _ h appoggiandosi por Stato i depositi di o-na.no esistent:;ta1t11 (l) dtclnarò .Proprietà dello 1 il s no confino al .22".? lat. :;ud. su a COSl;a di .Ata{)ama .fissando La B?livia. in baso al diritto dell'1 t. ·z . . . . l·epubbhche ii;pano-america.ne al l' . t ' .posls1lG Jetis, nconosc1 uto dalle $ t · . · O})OCa e e a. loro em · · .os enlnRo _mSvece il suo confine estonclersi fino a'1 9.50 30' la1t1c1palinone., fiuo rt, io aposo o Ba.lato che son· . . ·1 l' . .~ ' a . sue, c100 de~ .O~li e il vicere:line del Perù ~:tva_1 im_ite fr~ la ca.pitaJJeria nn·mfinità di clocLUnenti lo provav~n to 11 e1om1mo cli Spagna, come . !,,o contestazioni si protrassero a h~;o-o l . . ch1lena Cl.'eava. nel deserto una COS >' t; elc mtant,o la, em1grn7.ione L n, t· ' -11cua. co oma . , . ~ues ioue J.) rese caru.ttero acuto nel 1863 11 _ost~ht.a J)a.re_rano quasi imminenti. ' , el q nalo anno le Nel. J.8_66 l governi di Sn.ntfrwo e di 8· 1, .. . . . . Stati Umti vennero a reciproch~ e r._poi mtrom1ss1one degli :6::isarono di comnno accoùlo il coufi1nce__ss.01~1 e col tratf~to del 1866 avrebbero clh-iso a metà i J1-ove t' 10 ,d 24. la.t,. sucl, st1puhmdo cho miniere cli deposito di o·ua1~01)0 ~ .d~\li;olUJdJo~te sui prodotti dello b ,; ,1 la 1 ·u o i l 250 lat. s nd . Questo
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(1) Ne lla ,·,u·ta ,fcrica rlello co.;te rl ol Chllr rii v • Spo;;_n:i nel H9'J •liii i\lini;lro rtolla marina i / _a1.;1 nel J?~O e preson1n1n ,i l Ile di grati, 22° e 38 · f..i t. sucl. ' rm rti riel Chrh tro, ansi segnat i rra i
Alla fine del secolo Kv111 la c.1pitancria ,, . ' .. Salato noi torritor io <lei vicc,·e uno tlel p . : .,e~c~.tle. dl'! !,hrlr fondò al norrl cll'I Ilio 1 1 11 6 't • l~z ? d r missionari dipenden te dal ''l'Sco,•acfo di Santiago; ma la corona <li
t~/'.
eh ~ dello terri torio clovetise rilorn·tre •ott '
'j°'1 .0rd' 11 ~ ~on decreto del
IO ottobre IS03
- , o ~ g1u nsd1z1one del vicereame del Peru.
,
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La difficoltà di comunicaz~ ne pér terra è grandissima; la struttura fisica del paese è caratterizzata. da numerose e fertili valli divise tra loro da altipiani e da deserti e la sua immensa estensione da nord a sud rende le comunicazioni tra.tta:to venne firmato ]ler par~e della Bolivia dal suo presidente, generale Melgarejo, salito a.l potern in seguito ad un pronunci.amento. Lo stesso generale nel settembre dello stesso anno 1866 concedeva. a due chile11i, i signori Ossa o Pnelma, vasti terreiii per l'estraiiorie del salnitro, concessione seguita uel 1868 cla un'altra in favore della , « Societad exploradora clel deserto d'Atacama» '(fondata dai detti Ossa e Puelma) con privilegio esclusi.vo per 15 a.uni di libera elaboraiione ed osportnzione dei salnitri. Ma n el 1871, caduto Melgal'8jo, l'assemblea dichiarò (agosto 1871) nulli gli atti compiuti dal governo illegale di }\[elgarejo, imponendo ai concessionar i dei teneni. di giustificare presso i tribunali i loro diritti. La. Societad exploradora non avendo ottémperato a qua nto ::;oprn, il governo con clecreto del gennaio 1872 dichiarò decadute le concessioni fu tte alla Soci.ctad exploradora. I capitalist,i ch ileni s 'appellarono a La P az contro questo decreto, e dopo varie prntiche infruttuoso, la « Compagni.a anonima dei salnitri e della ferrovia di Antofagost,a. » succeduta. alla Sociotacl exploradora, vonne nel novembre 1873 a transazione col governo bolivial:lo, kansazione che il con::;esso del 1874 avrebbe dov uto san½ionare. rua di. cui non trovò il tempo di .occuparsi. ' Intanto nel giugno 1873 il Perù e la, Rì1l.ivia, per prepiuarsi meglio a ritira.re lo concessioni fatte dal generale Melgarejo, le quali permette,7ano una. dannosa concorrenza ai loro commerci, o per troncare la pericolosa infl.n011za che acqnistavano i chileni, conchiusero in Lima un trattato cli alleanza difensiva. Questo tr at,tato venne ten.L1to segreto per non interrompere i negoi i.ati llonclenti o per servù·seno a momont-0 opportuno. Nel 1874 le relazioni fra h1 B olivia, od il Chili p resero una p iega migliore, ed in quell'anno appunto, riconosciuto come il patto sociale concluso col trattato cl.el 1806 circa, il provento delle imposte fosse so1·gente di continui reclami e discordie, il Chili e la. B olivia. addivennero a.cl un i:movo t.ra,ttato, col quale il coi1.fine veni.va conservato al 24° lat. sud, ed. il Chili. rinunciava alla sua parte dei cliritti di esporta,zione dei minora.li estratti, col patto però che essi d.iritti nella zona compresa fra i l 23° ecl il 25° lat. sud, non sarebbero stati aumentati e che le persone, le industrie ed i capitali chileni non verrebbero assoggel;tati ad a.ltre contri buzioni, oltre a quelle esistenti alla conclusione del trattato, e ciò per la durata. di 25 anni. Col trattato complementare clel 1875 poi si stabi liva che ove .sorgessero questioni circa l'interpretazione e l'esecuzione del t rattato del 1874 esse dovessero sottomettersi ad. nn arbitrato.
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GLl SBARCHl DI CORPI D' OPEÌtAZIONE
SOPRA COST E NE MICHE
estremamente difficili·, la costa , , per cont , · · f: · 1are, poco accidentata d r .. rario e acile e regosentauo ·secche i ·uort· a. ~cog I, I :6.:1rni alla foce non · pre1 vi sono ampi ' ,··,ù · . . . ~. mun1caz10ni marittime . . e s1e r1, sicche le co. . possono n tenersi agevoli. 'Il ~~rù semp~·e più strel;to da diffic r ., , · . . . concoue.nza ch1lena p oco d ·1 o.. t.~ :6.nanz1ane e r ov1nato cl ll· vemi de: ~_hilì e _della B ~livi!lili ~.id~·att~to _del 1874 propose atg·o'~ cles1mo i eo nue tnb utario . l' . t ~1,1e cli. comune -accordo un . a cni la ctncorren za f· tte-~: .esportazione dei salnitri Ma ·1 zionali a tal r i o-uardo l ll.l , ~'Va:, n:6.utò di prendere iiup~o·nj l~n t'e ~.~ 1, Q • b • b · , 1naOS1 stavano le cose qu anrlo l O mato a decidere sull;i tr < • • • 1 ongres~o boliviano del 1'878 ·h ·· l egge _se~uente : ansaz1one del 1813, votò il 14 febòr~fo lÌ: «• • A1·ticolo' · . s· · , ~ i tnico 1 ftpprova la tr . ,. · · . . . « t1vo D.e11 2' n ovembre 13~,3 l ansaz10ne conclusa da.Il' e«er· ~ ). , d . CO rappre·'en t t l C o v U.K.1 una ~l sa~nitri e ferrovia di An f; . an e a JOmpag.rùa ano« effet_tfi.va un'imposta di 10 c . . to agos~~ ,.a concl1~ione cli :fo,r . « salmtro. » · · ent. come mm1mo per qu int·>l d · C" . . . "" e 1 . ,10 c_ost1tu1va una violazione al , . . .· ,., . a.nomma iu~ocò la protezione del !~a;t~to del_ l814. La Compagnia. Bohv1a la :Nota 2 luglio 1874 · . erno clu leno che diresse all del 1874. i ec amando l'esecuzior1e del fa· t• ta I BJ.' . a aa,o . ..,a o _1via r eplicò adclucendo a .. . esset che 11 ca.pit·ale c ·lell . a O ~uo c h sca,n co molte rao-1·on1· · '· < om))agn1'1 , -, l .. ·< o · , e fra ))01[' a,i'.Ore, UO:H poteva Consicleràr si ·chils.::1enc O COStJt,ui to d~~ azioni al . nsistette i l o·overno di S ·. . _en o. sua v?lta cli r:o~per~ il tratt~~~1a!f ~1r ccia.ndo .!' 8 novembre .alla P er tut,ta risposta la Bol' . . , . ?on ~u1. . . f~tto cl.1. Cob~ja cli fare es .o·1 ~ 1~, ]s palllegguita dal P erLL ordinò a.I p J'1mpo"t 1 ·1 . e"'uu e .a eo·ge del 14 f bb ' . . r e.. e . ra.io e cli esigere . . · .:,; a e :1 g:10rno 1elhi eletta Je .:: lu e ~ 1 arretrati. Il governo del Cl ~fe' 1f10 ch e \3Cju1valeva a. 450 000 a. i;:;nte ldef_l trattato complemeu ta;:~ a:1 ~~a.:,~18 gennaio 1878) chiese a ne . . rattempo il governo dell .B 1· '. ~n arbi trato. e11a Comp · · -~ a o 1via m i·is t · , - agrua anomm.a., con decreto d 110'·:.. . . P?S a a1 r eclami .d. ·-· febb: a.io_1879 clichiam v~ _iece_s.::1a la transazione del 1s73 d. ~ veu J.1ca~10ne dei terr eni occup·it . l 1i C .11.:tmava ~·11 ordfoi. per la ri'Quest·atto pr ovoco' 1'8 1.{'ebb·· ,. . l e.a .a ompagm a. ·CO l qua · 1e 1ng1ungev:, · · ra10 un lt· · ' per par te del Ch ili· . alJ.a ' Bo]' . 1· u. n uatun,; ce~tava o no l 'ar bitrato. 1v1a e i d ichiarare entro 48 ore se aC-: n 12 dello stesso mese . . cat? d'afl'.ari del Ch ili ~ Lan~~- av~n~o !a .Bolivia_r isposto, l 'incai·iecl il 14 febbraio 2 corazz·ite ch/ 10.hiarava rotto il tmttato del 1874 soldati,_che senza-colp/f;rire i _ ene sbarcavai:o aél Antofag-osta 500 cla.inaz10ui dei mina tori. P o~o ac:npa~a1:10, la città., accolti dalle Mlones po ' eniv<mo pm:e occt1pate .. · F ' e Oaracoles . •· · <·, l\'[..eJ10 . ' iu cla1 primi d i gennaio de) 1879 1·1 p . . · ' eru viSt o la for te tensione
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Oltre a c10 la costanza del bel tempo permet te maggiore libertà di operazione per mare. Una delle più urgenti n~cessità prima di intraprendere una spedizione attraverso i.l mare, è, come già si è notato, di averne il dominio. dei r-a.ppor ti fr~ Bolivia e Chi_lì,.aveva offerto ¾,§llOi ?u~ni uifici, ch e ve1-1nero accol~1 favorevolmente clappn ma, e poi rcspm ti dal governo chileno, quando il. Perù mise come condizione pel proseguimento delle tr attative l'integrità, del territor io boliviano. _ T uttavia p iù tardi i negozia.ti vennero rip resi dal sig. L avalle, cla) Per ù a.ppositamen te invia.to a Santiago in qualità cli. ministro plenipotenziario. Il sig. Lava.lle a.J. suo sbarco in Valparaiso, ove giunse il 4 mar zo, fu fatto segno alle d imostrazion i ost.ili. della 1)lebe che voleva la guerr~-. A Santiago venne accolto coi maggiori. riguardi, ma siccome pe1· base dei negozia.t i esso chiedeva il ri tiro. delle k uppe dietro il 24° l_at . sud, ecl. il governo chileno aveva a vuto sentore d.el segr eto tn\ttato d 'allea.m:a esistente fra, la, Bolivia ed i l Perù, le trattative subirotJ.o n).lovi r itarçli. . · Anzi il 19 mar zo essendo giunta notizia in Sà.nt.iago del decreto P residen~iale del 1° ~narzo col quale la Bolfvia. vietava ogni. eomunicazion.e e commercio col Chili, ecl obbligava i sndcliti ch ileni ad abbando nare entro 10 giorni il. terr itorio cli quella rep\1bblica, il go!. verno del Ch ili ordinò l'oecupazione eh tutta. la costa boliv ii:ìna, e ~ise per condizione del p roseguimento élelle t rattativ,e che il P erù si dichiar asse neutrttle. Era impossibile che il goyerno del :Perù, stretto cl.al vincolo dell'allea.n.za, e sopratutfo da.11' opir1ione p ubblica ost,ilissima al Ch ilì, potesse a.ecettare simile p roposta. La guerra cliveniva inevitabile. Il 1° aprile i g iorna.li c1i San tiago pubblicarono che il govèrno aveva, chiesto l'a.u1;orizzazione dal Consiglio cli Stato cli dichiara.re l a guerra al P erù, e nella stessa ser a il popolo; stmppato clal Consolàto pernviano lo stemma cli quella rnt:òone, lo bruciò dinanzi alla chiesa della, Mer cede. In quel medesimo g iorno il sig. Lavalle domandò al governo chiJeno se quanto affermava la stamp,}- era ver o, ed il 3 a.pr ile 110 ebbe in risposta una Nota., nella quale si diceva che, stante il ri:6.n.to del P er ù cl.i dichiarar si neutrale, e l' esistenzu, clel tr attato d ' alleanza colla Bolivia officialmen te confermato, il governo del Chili non poteva m.an tenere r elazioni anùchevoli col govern o di L ima e rimetteva -i passaport.i al sig . L avalle. · Uguale dichiafazione faceva al govem o P eruviano nel cl.etto giorno 3 il ministro plenipotenziario chileno 111 L ima, chiedendo .i suo;i. p assaporti. ' . · Il 5 apri-le il Chili. dichiara.va g uerra al P erù, e questo p ubblicava il trat tato cl'alleanza colla Bolivia. . ·
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Nella guerra che adesso si prende in considerazione le preliminari operazioni navali consistettero da parte del Chilì ne.Ila cat~ura della nave P eruvianll, fluascar per assicurarsi la supremazia sul mare. Si iniziarono quindi immediatamente i pr eparativi per impadronirsi della ricca provincia di Tara.paca. Si noleggiarono ad Autofaga.sta dei bastimenti a vela che dov~vano ·.essere rimorchiati dai piroscafi.. S i acquistarono !:!,_n infali da soma e si munirono le navi di grosse barche piatte per lo sbarco. Terminati i preparati vi la spedizione composta d i navi da g uerra e di il.2 trasporti di t utte le.dimensioni portanti un corpo di 7000 uomini, partì da Autofaga-sta e giunse a Pisagua nel mattino del 2 novembre 1879. .La cii,tà .di P isagua è posta ai piedi ' d i un monte alto 1200 piedi, sulla, cui cima trovavasi un forte presidiato e • munito di ùua g ran quantità, di provvigioni. E ra intendimento dei Chileni coIQpiere una diversione su P isagua per attirare r attenzione dellà guarnigione del forte, mentr e il corpo princi-pale sbarcando a J amnia , qualche miglio a sud g irando la posizione doveva attacca.r e il for te .a tergo. Gli eventi tornarono diversamente. Un reparto di 700 uomini tentando uno sbarco a nord della città venne ricacciato, ma pqco dopo un reparto di forza quasi uguale· riuscì a sb_arcare a sud; qui avvenne un -combattimento pieno d i slancio ed ardimento, sebbene poco · disciplinato, poichè mentre le truppe sbarcate si slanciavano all'atta.eco i marinai lasciati a custodia delle ba;rche le abbandonavano per concorr er e a nch'essi al comba ttimento. Là città fu presa ed i Chiloni si accinsero a salire l'erta per ~ttaccare il forte, aiutati "dalle navi che bersagliavano le opere. In due ore la piazza con tutti i suoi magazzini era in pot ere dei chileni. Il corpo principale, sebbene avesse effettuato Iosbarco con tutta sollecitud ine, arrivò troppo tardi per prentlere par te al combattimento. Lo sbarco fu molto agevolato da grosse barche piatte cap aci di contener e 100 uomini ciascuna.
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Commenti. - La spedizione non subì interrnzioni avendo i Chileni il dominio del m~e. . . I loro preparativi fn.rono ben condottL e furono ~videntemente riconosciuti i vantaggi delle grosse barche piatte per il rapido trasporto delle truppe dalle_ navi al~a spia~gia. . . Come esempio evidente della sped itezza di questi ~e~zL d i sbarco si può citar e che un reggimento d i 1800 uom_1m con .tùtto il suo materiale sbarcò a Coq,,,nbo dalla Ikata m poco meno di 2 ore. Nel mentre non si può fare a meno di ricbn oscere lo slancio -col quale fu eseguito l'atta.cc', pure va ~otata la ~a.nc~nza di ,disciplina che poteva condurre ac1 un disastro, giacche man.cando i marinai, non si sarebbe potuto effettuare un secondo ,sbarco qualora fosse stato necessario. . .· . . Come erà da aspettarsi le perdite furono gravi: g h .assah·t or i lasciarono sul campo metà della loro forza. L a cooperazione data dalle navi alle _truppe d'a~ta~ o fu delle -più va lide g iacchè, appena esse si avvidero d1 c1ò che .avveniva,, il loro concorso fu pronto e completo. Lo sbarco chile110 a Pacocha nel 1880 .
In principio di quest"anno i Chileni imbarcarono a Pi~a? u~ "12600 uomini su 20 traspor t i e sbar carono 9000 uomm i d1 ·fanteria e 600 di cavalleria a Pacocha, mentre nel medesimo -tempo sbarcavano 3000 uomini a Vitor a 20 chilometri a sud ,d i P acocha. G·li sbarchi ebbero luogo il 25 febbraio 1880, senza . incon,trare opposizione e subito dopo i traspor ti furono mandati a Lud per le provviste di viveri necessari ad intrapre~dere 1~ .marcia attraverso il deserto che le t ruppe vvevano mnanz1 .a loro.
Com:menti. - S i è accenna to a questa sped izione per <limo~ stra.re i vantaggi che offr ono le g rosse navi mosse dal vajpOre. Noi tro viamo qui una spedizior e della medesi~a forza ~$ -
A:-i1'0 Xl,111.
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di quella di cui disponeva sir R. Abercombie nel 1801 imbarcata su 20 soli trasporti, non dipendenti dalla direzione dei ·ve.n ti ed atta ad essere trasferita. a qualunque punto della costa a volontà, munita di grosse baréhe e di lancie a vapor& pel rimòrchio. · Lo sbarco potè compiersi ~~n rapidità ed agevolment~ e len~vi, mere~ la ~?r za motrice ·ael vapore, poterono essere spedite pel nfori11mento ~di provvigioni. La consuetudine dei_ Chileùi di effettuare lo· sbarco su due punti della costa fu messa n uovamente ìn pr.a tica.
cost~etto; di cercare di comunicare cogli abitanti e ra.ccogliere informazioni sulla dis osizione della popolazion-· indigena e della guarnigione di Tunisi ; di esamina.re dal punto di vista militare l'isola, i suoi appr odi, il punto più conveniente per essere attaccata per mare ed il porto più adatto per lo sbarco. Compiuta l'esplorazione l' ufficia.le riferiva che con una nave armata. di grosse artiglierie si poteva ridurre il forte al silenzio, mentre un'altra nave avrebbe dovuto impedire che O'iungessero rinforzi dalla terra ferma ; che lo sbarco delle :ruppe sarebbe stato facile è che, una volta occupata l' isola, non vi sarebbero state difficoltà per impadronirsi del forte in terra fer ma. Il 17 aprile alle 4 pomeridiane la Surveillanle lasciò il porto di Bona trasportando 500 uom ini di fanteria, con un
-Gli sbarchi francesi a Tunisi nel 1881 (I).
Il 15 aprile del V381 la cannoniera llyène fu mandata ariconoscere le *coste di Tabarca. Il ~o mandante ricevette l'ordine di limitarsi a ll'esplorazione, della costa evitand.0 'il combattimento a meno che vi fosse (I ;. LA SPEDIZlO.NE FRAXC:RS]t D I T u.Nrn lA.
La rivoh1zione che sconvolse nel 18(>4 la Tunisia aveva reso ne-· ?es:-;a.rio l'int~rvento delle .Botte ing lese, francese e turca. per aiutare 11 ~ovcrno d1 }[ohammed es Sadok a domarla . Soffocata la rivolta ciascuna delle tro potenze che erano intervenute, allettat:i d all'importanza. della posizione di 'l'tmisi nel Med1ter~·a11eo si stnlliò di stabilirvi la propria inflnenza a danno delle nvah . La. 'l'urchia benchè il Beylicato si fosse posto sotto il suo alto· patronato fo presto vinta ·in questa lotta ove il denaro e l'accortezza pol_itica costitui:7an? i d~1e fattori p rincipali della riuscita,. la Francia dovette pe1 d1sastn del 1870 portare la sna attenzioue su alt.re più gravi qnest~oni, l'Inghilt~rra, visto che l'Italia a poco a poc? prendeva saldo piede _nella reg10~0, ne appoggiò la politica, perche a.veva t:ntta la convemenza a lasciar crescere la poteùza ita- . liana nel Mecl1terraneo a:ffin chè, essendo la ,Francia già padrona. dell'Algeria, ne venisse meglio controbilanciata l'influenza e si mantenesse inalterato l 'equilibrio. La Turchia non fu che di nome signora. di Tunisi. _ S.?orsero ~osi circa dieci anni nei quali il lavorio fatto dagli haham fo cosi potente e fecondo che il loro predomini o morale nella. reggenza fo stabilito incontrastabilmente. ' .Frattanto la Francia, riavntosi in brevissimo tempo delle scon-
fitte subite, pensò e1:1sere giunto il morr~ento ~i rial~are nel_l'Africa del nord il suo prestigio scosso da.Ba n voluz1011e cl~ Algena e dall'esito sfortunato della campagna contro la Germania. E la. ,ma mente si ri,·olse a Tnnisi il cu·i po;;sesso pote\'a. clarle in mano un punto cli ca.pitale importanza strategica. in una _g uerr~ n~I Mediterrn.neo ment,re recava un colpo alla potenza 1.tahana d1 cni essa vedeva assai cli mal'occhio i l rap1do e pro~rressivo svilnppo. Qui comincia alla cor te Beylica lo una lotta sorda conti_nua ed accanili<1. fra le due J1azioni gelose l'una, dell'altra tentanti d1 superarsi a vicenda. .. . . . . l,a Francia, che si .vedeva impotente a sostJ.tmrs1 all· Itaha con mezzi leciti, la~ciaÙdo cioè che i suoi cittadini imponesser? l'inflnenza della loro patria concorrendo al heness~r e ed allo sviluppo ~l~l~t\ 1 Tunisia, cho comprendeva quale minaccia rappresentasse l'ums1 in mano degli it,aliani (cosi\ che non avrebbe pot\lto ta-1:dl"l:re molto a verificarsi) ponsò di r .i correre ad uno stra.tagemma, eh far 1ta::;ce1:e cioè sui con1ini clell'Algoria tali disord ini che rendessero necessan o · il sno intervento nelle cose tunisino. ~a.cquero così i famosi lmuniri.11 ~ois ac_C~llna nel suo libro s~l½t 'l'nnisia alla guerra. che questi poveri. krum1n mnovevano alle tn bu confinarie doll' Algeria. ~ . pubblica opinione si co1mnosse_in~r~ncia; truppe dolle_guarnigioni cli Algeria pas;;arono i confì~1, vi_ furono. clep.;h scontn e la Jfrancia per vendicare il sano·ue dei sno1 soldati s1 deciso a.d una spedizione contro il Bey, il g~verno del ~uale (pr~ma del ~870 ~ra invece repntato molto avveduto ed energ1~0 J?ercbe a-1yogg1av:1 h_nflnenza frauce::ie) non s i ritenevn, cn.pace cli s1gnoreggrn.re hi d1ffic1le , sit-,nazionc. Le troppo francesi P.n1,raro110 nella Reggenza come :~miche ed al-
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picc?lo rep~rto di artjglieria e genio, con provvigioni, cavalli, rn_u h com_rfletamente equipaggiati·. . · La spedizione giunse il 22 di aprile e lo sbarco fu fissato pel 24, però' i~ te\npo _cattivo cagiouò un ritardo di 2 giorni. . Le ~eguent1 misure fu:i;ono. prese dai Francesi pel caso che 11 forte avesse opposto resi:'itenza. Si scelse per l? sbarco im punto riparato, a.ccessibile ed abbastanza esteso da perrnetterie il simultaneo sb'arcc, d i tutte le forze. · La località ·~celta per lo sbarco aveva a sinistra un fiume il di cui passaggib e~a assicurato da cannoniere aventi trupp~ a bordo .. Il terreno circostante poteva tenersi ·so-ombro dalla artiglie~ia' frait1cese. L e truppe perciò potevano sbarcare senza venire seriàmente molestate, pW,rchè la parte orientale del forte fosse ridotta al silenzio; ed ~ questo scopo fu deciso di
bombardarlo, prima di tentare lo sbarco.. Le navi perciò si disposero in formazione conveniente e si presero pure le disposizioni per intraprendere lo sbarco subito dopo il' bombardament o. Il 25 aprile il .mare si calmò e sembrava che avrebbe permesso di cominciare lo sbarco. ·S'intimò al forte di arrendersi e si aprì. il fuoco alle 4 pomeridiane, senza però avere avuto risposta. La parte orientale del forte fu demolita. Le cannoniere bersagliarono l'isola che venne abbandonata dalla sua guarnigione. Al mattino del 26 l'alta marea non permise di effettuare lo sbarco sulla terra ferma; l' isola però venne occupata senza resistenza. Nel pomeriggio si potè effettuare lo sbarco. Non appena sufficienti uomini furono a terra, vennero occupate le alture che dominano la spiaggia; in questo mentre un altro reparto s'impossessò c1el forte e g li arabi furono ricacciati dal fuoco delle mitragliatrici. Alle 4,30 del mattino successivo si iniziò lo sbarco delle provvigioni, ma, resasi la spiaggia impraticabile, si dovett.e sospenqere l'operazione; nessuna barca potè approdare fino al · 28 e solo poche ban~he poteronsi scaricare durante il 29. Fu finalmente riconosciuto che Ta.barca non era una buona base di operaz'i.onì e si occupò senza resistenza, lo splendido porto di Biserta il 3 maggio.
lea_te, ciò ~he però non ~mp~di a ~[_oharnmed es Sadok di protesta~·e pet la violazione del terntor10 tnn1srno 1 I. qu·1le em sotto l'alta 80 , . nit,à della Porta. ' · ' ' ' ' '' ua. Il :~ey_ aveva fatto i~ possibile per evitare l'invasione; aveva per~ s.11~0 mviato_ 3090 uomm1 delle sue trnp_pe contro i poveri krumiri Ja c111 co~pa pr~nc1pale era quella di confinare coll' Akeria e di non essere disposti~ tollerare _sempre i soprusi ehe le tril~i:1confinanti comme~tevano nei lor? paesi ~bnsando della. protezione della ]'rancia. Come era nusc1.~a rnutile la. prol;esta., così. del pari non ottennero a_lc~~I~ e~e-~to 1~ dnnost_razioni qel bnon volere del Bey e sulla frontie1.'t ,dgeriana _11 24 apnle 1881 enrno concentrati circa 25 000 francesi parte tolti dalle guar.nigioni dell.' Ala-eria parte s1):diti dalla Francia. ~ ' ~ L a _~tessa forz_a · ~el corpo d'operazio~~ dice troppo chi:aro che la "'pediz10ne non eia dll'e~t~ contro 1 kruuun,._ ma che il vero scopo cni si tendeva era la eonqmsta delht Tunisia. , J?a.l 26_ a.p.rile all'll_ magg_io. la conquista fn compiuta senza battagl_ie_ poic~e come tali non _si possono co11Siderare i pochi ed isolati fatti d ~rl~ll che ~uccessero i_n questo breve periodo di tempo. Il_16 g mgno 1 tr~. ~u11:rti del_ C?rpo d'operazione rimpatriavano · lasciando 6000 uonnm di g~1a.rmgione nella più fo rte localitit della Reggenza. ~ppena !ar~ite 1~ t ruppe. f\ancesi a. Kai~·ona? gÌi U_Iema predi~~~ono la onerra santa _c?nt~o i franc~s1_ e si fn iu segnito a questa iH.olta delle_ popolaz10m l~ldigene., cm rmsciva odioso il giogo francese e _che dis~rezzavano. 11 Bey a.ccusandolo di averle vendnte alla Franma, che 11 governo di Parigi decise nna seconda spedizione nella quale avvenne appunto lo sbarco a Sfax studiato daU'Elmslie.
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ComrÌtenti. - Sebbene questa. sia una piccola spedizione ·cl~e non incontrò opposizioni nello sbarco, si è creduto di menzionarla per il modo col quale fu condott,a. Gli ordin i speci11li dat~ alla nave esplorante possono servire di modello e cosi pure tutte le disposizioni prese per lò sbarco.
Lo sbar:co f rancese a Sfax (Tunisi) 16 luglio 1881. L 'operazione che presentemente imprendiamo a trattare · ebbe luogo su scala più vasta della precedente, ma fu come qnHlla condotta .con molta previdenza, coraggio e slancio.
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La dtt.à di Sfax era tutta circondata da· ·un alto muro al quale-gli Arabi aggiunsero delle ~pere -esterne bene armate. Il mare nelle vicinanze di queste spiaggie ~ra poco profondo, le lancie a vapore e le. barche più grosse non potevano · accostarsi ché a 3-400 metri dalla costa. Le sole piccole lancie . potevano raggiu1igere la spiaggia, in tempo di marea alta, ed il fondo in vicinanza della spiaggia era costituito da uno strato tli melma tantlo profondo che riusciva impossibilé a()'li 0 uomini raggiungere lai spiaggia a guaclo. Prima che liJ., spedizione arrivasse, si fecero bombardamenti parziali contro le difese da cannouiere e' lancie a vapore nei giorni 5, 6 e 7. luglio, effettuandone uno ma()'giore il bo-iorno o 8, ma. 0011 risultati che non meritano di essere ricordati. Le coraz.zate giunsere il 14i ancorandosi a seconda della loro pescagione a circa 6~500 metri coll.'ordine di bombardare la città col fuoco lento dei pezzi pesanti, mc-mtre lè cannonier e che potevano accostarsi a 2,200 metri, dovevano demolire le difese della spiaggia e fare la breccia al muro di cinta. /,eco il su11to delle disposizioni. Nel giorno fissato per lo sbarco dovevasi i1rnomi1.wiare un 'holento bombardamento all'alba dopo il segnale dat·o eou un colpo di cannone dalla nave ammiraglia. Tutte le barche ca· riche di uoinini dovevano portarsi il più vicino possibile aÌla spiaggia. prima delle 6 antimeridiane, quindi un segnale dato dalla cannoniera più vicina e che doveva essere ripetuto da tutte le navi, dQveva indicare il mo.mento di lanciarsi avanti e sbarcare. ' Le barche della marina insieme alle indigene reguisite~l)Otevano sbarca.re 3000 uomini in una volta. Si stabilì di sbar· care 1500 miLi:inai e 1600 soldati, le rimanenti truppe sareb: bero sbarcate appena · ,le barche ave3$ero fatto ritorno per prenderle. L'ammiraglio in persona sopraintendeva all'ordine, alla celerità ed alla. sicurezza dello sbarco. . ' in modo che una volta sbarcate, le truppe potessero essere avviate tosto ai p1mti nei guaii dovevano operare.
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La profond ità, del mare diminuiva uniformemente a misura ,che si avvicinava alla spiaggia; un punto solo permetteva .alle barche di accostl¾rsi a terra, ma questo punto era esposto .al fuoco delle batterie della città. L'am~1iraglio ordinò la costruzion:e di un ponte galleggiante. Ciascuna delle 6 corazzate della squadra ricevette l'ordine di costruire una zattera. Tutte queste zattere dpvevano essere rimorchiate dalle lancie a vapore durante la . notte, il più vicino possibile alla spiaggia. .. U~ capitano della marina doveva sopraintendere alla riunionE:l delle zattere in modo da formare uno sbarcatoio da ~imorchiarsi fino dove fosse po·s sibile presso la spiaggi.a e ,da spingersi poscia con pertiche fino a terra. Le lancie vapore di tre navi, armate ed equipaggiate, e -d ue lancie corazzate, ciascuna avente un obice, ebbero l'or-dine di trovarsi tra le 4,30 e le 5 antimeridiane il più vicino pEissibile alla spiaggia e di concorrere insieme alle cannoniere .a spazzare la spiaggia e proteggere -la flottiglia che trasportava la truppa. Questa flottiglia armata era composta: di 18 barche aventi ,5 piccoli cannoni e 15 mitragliatrici e di due lancie coraz7,ate ,avente a bordo un cannone ciascuna, le qnali prestarono ottimQ servizio. Ciascuna corazzata doveva somministrare un cert~ numero cl:i torpediniere , munite di .esplosivi e .·sacchi di sabbia. L'estrema destra dòveva mantenere un perfetto legame coll'estrema sinistra. Gli uomini dovevano portar provvigioni ,da bocca per una giornata e 96 cartucce; l'artiglieria 36 colpi per pezzo. . . · Gli or d°ini dati dalr nfììciale comandante la flo ttiglia armatà erano : 1° Avvicinarsi all'alqa il più che fosse possibile a terra. . 2" Spazzare la spiaggia con fuoco d'artiglieria e mo,s chetteria. 3" Ridurre al silenzio il forte a 1~ar e. 4"-Se il risultato dello sbarco non fosse stato fa,vorevole proteggere il rimbarco.
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GLI SBARCHI Dl CORPI D'OPERAZIONE
SOP IU COSTE !\EMICH E
Il primo gruppo di sbarco ·ib diviso in 3 battaglioni ed a·. eia.senno fu assegnato un .còmpito ben definito. Due battaglioni dovevano . sbarcare al medesimo· posto, ma uno doveva· precedere l'altro in tale operazione, mentre il ter zo doveva sbarcare a circa 300 metri a sud del.posto assegnato agli altri due. A.Ile 4,30 il ponte ga.l~eggiante era pronto o le barche della :flottiglia armata erano ammassate in ordine a 600 metri circa . dalla batteria a mare ,esposte ~d un fuoco uochissimo mirato del nemico. Al segnale dato per lo sbarco: le ba;.rche cariche di truppa si slapciarono verso la spiaggia. Il battaglione · che aveva ricevut? l'ordine di sbarcare per secondo, avendo fatto _uso di barche delle navi, riuscì a precedere quello che · doveva sh8.{car.e per primo, il quale era stato imbarcato·sop ra barche ind;gene; il terzo battaglione invece di sbarcare al posto che gli era stato assegnato, temendo di trovare colà acq1.1a troppo poco profonde, sbarcò al medesimo posto degli altri due. Lo slancio aggr essivo degli uomini, lo spazio disponibile, troppo limitato, ed il cambiamento imprevisto nell'ordine di sbar co, generò qualche confusione. 1n questo frattempo i trinceramellti arabi che erano mascherati con Asci di paglia ed erba, furono spazzati dal fuoco· delle navi ciò che li r ese in.sostenibili unitamente al gran fumoprodotto dall'erba. secca incendiatasi in parecchi punti. N~l medesimo tempo il fuoco dalle lance armate impedì che rin:forzi potessero p3rven~re dal di fuori. Le barche arma.te bersagliarono in pari tempo la batteria a mare ed i trinceramenti a sud, prendendoli d'infilata, cagionando gran confusione nelle file nemiche e coadiuvando potentemente così la. presa della batteria, e facili~ando l'avanzata. Il fuoco dalle navi cessò a ppena le truppe toccarono la. topiaggia. La batteria a mare ed i trinceramenti e sud furon opresi d'assalto. Non si riuscì ad aprire la breccia; però le cannoniere,. aiutate da alcuni torpedinieri, fecero saltare le porto e così la città poco dopo cadde in potere dei F rancesi. ·
Verso le 3 pomeridiané tutto essendo al sicuro e tutti i posti occupati da truppe francesi, l'intera b~·igata si riunì sulla spiaggia. Si aveva l' intenzione di fare alla t ruppa una distribuzione di pane e vino ma non si potè, essendo le provvigioni nelle lancie a vapore le quali si trovavano impiegate lontano a rimorchiare.
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Commenti. - Questa operazione in più larga scala della. precedente conferma ancora una volta la previdenza, l'abilità e lo slancio dei Francesi. La natura della spiaggia era poco adatta per lo sbarco di un grosso corpo,'però mercé le eccellenti disposizioni, esso fu compiuto con buon -successo di fronte a;l nemico. La costruzione del ponte _galleggiante fu un esperimento interessante che fece, a quanto si dice, buona. prova avendo potuto con questo mezzo la truppa sbar care a piedi asc~utti . l:?opra ima spiaggia a dolcissima pendenza, tale da non permettere l'approdo di piccole imbarcazioni. La confusio ne cagionata dalle truppe di sbarco che non si erano strettamente attenute agli ordini r icevuti, avr ebbe po· tuto avere conseguenze fatali e compromette.re il risultato dell'operazione, qualora si avesSEI avuto di fronte un nemico risoluto. ( Continttri) . ELMSLIE Jl!a!)f/iore della Reale a;·/ì!llicl'ia b.-illairnica.
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Fu presentato dal Governo ~lla Ca_mera u~ progetto d~' legge }e~ l'approvazione di una convenzione strpulata m Roma 11 :--·l, del 0 _en · so col la qu.1le dal Governo si conced~ a una Soc1eta anonima na,o scor , d . · . . rd1 commerciale, costituitasi in Milano, la gestione e, territori_ e sca I e Benadir dur11nte il periodo dal 1° maggio 1898 al 1° luglio 1946. Ecco i punti principali della deu~ convenzione: Il governo si obbli ga: . . a) di corrispondere al la Società, a data re _d~l ,1• _mag~po prossimo, una sovvenzione di li.re ol00,000 per i primi dod1c1anrn e d1 hre 350,000
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J)uraute il carnevale la politica fece sciopero o quasi, e la materia alla stampa giornaliera di tull~ l'Europa fu data dal proci>sso Zola, del quale non vogliamo occuparci neppure II titolo di cronaca . Oall' Eritiea non giunsero notizie di alcun a specie, se non quelle riguardanti l'imbarco di utlìciali o sold ati che rim patriano e di altri che· si. preparano a rimpatriare. Si assicura· 1:he Je tru ppe naziona li di cui fu stabilitp il rimpatrio ascend9no°' complessivamente a ci rc.a HOO uomini. Una piccòla parte di cjuesti si trova già in Yiaggio per FItalia; gli altri torneranno gradataroente. · Ciò prnva non solo che la _tranquillità è perfeu:1 nell'interno dell a co lonia e su ambedue i confini, occident:ile o meridionale, ma indica· pure èhe non si temono prossimi aVYenimenti i quali possano turbarla . Dai confini dell'Eritrea si ode il tuono cho rnmore:;rgia IC'otano al <li là di Cassa la, sull'Atb:i ra e sul Nilo, dove sta u~o ùi fronte inglesi e den•isci e acche pili io là, sH1 '.'-iiger, dove stanno quasi di fronte 1 inglesi e fran cesi; · ma la cosa non ci rigu:irda . Lasciamo dunque l'Eritrea; ma prima vogliamo notare che ful'o no pubbl icate nella quindicina le ricompense al valor militare per il combattimento di ~fai-~laret, le quali erano sta te so:;pese assieme a quelle e he si aspettano per la banaglia di Adu~. · La Commissione ceutra le d"avanzarneo to avendo però giudicnto che le propo~te per )fai-M11rt't erano stHte fatte regolarmente, in base alle ,,,., di sposizioni vigenti, opinò che fosse il caso di darvi corso. La Commi~sione· ordi na ria per !'esame d"Ol lr1 proposte al valor militare a\·endo accolte le proposte stesse, queste furon o sottòposto nlla san1.ione sovrana, e pubblicate taoto piti opportunamente in quanto che il 25 febbraio ricorreva il secondo anniversario di quel fotto d'a rme. Circa le ri compense ~i v:i lorosi della battaglia di Adua si assicura che la Commissione, presieduta dal· generale Heusch, incaricata di esaminare le relative proposte, h11 ormai terminato- il suo lavoro, sicchè ragionevolmente ~i spera di veder prci-to saldato anche questo debito. '<
per i rimanenti; · . . . . .. b) di ahbandona_rlc l'esazione de, dazr dogana h e delle. t~ssc, e) di accordarle il libero e gratuito godi mento. delle miniere, la g,:atuita facoltà di occupa re le t_er re, che saranno r,~ n~s~wte d~ma-_ niali al momento délla presa d1 possesso; e quell::i d1 nt1rare da, de positi governativ i le arm i e le roJJnizioni, che le 01:corrono, al prezzo di costo; d) di usufruire, fiu,,lmente, di tutte le facili tazioni che il protoco llo anglo-egiziano de I "'' ~'• marzo '189 '1 consenÌe all' Italia noi porto, di Kisrnajo. A sua volta l:i Società si obbl iga : . . . ·1) a provvedere all'incremento civile e rommerc,:ile della Colonrn , s·alvo al rroverno il diritto di v.igilarne l'op,mllo; 2) d~ pagare al sultano di Zanzibar l'annuo canone di 120,000 rupie (L. 200,000 circa); . . ... :3 di mllntenere almeno 600 guardie per la sicurezza delle st:1z10111, 1 4-) di amministrarn la giustizia; . . l'osservanza 5) di rispettare le leggi e ·I trattali· v1gen t1 e ct1rare • deoli atti generali di fl erl ino e Bruxelles; . . . . n 6) di esercitare il ~ervizio postale, co_nservare lll regolari condizioni di m:inuteozione i fabb ric<'lli esistenti; · , ) di consegniire, infine, al go,,erno it?liano i delinquenti che ,,i si rifuoiassero o di sfr;1 tlare quegli europei, che il Governo credesse o . utile di :illontanare dalla colonia . . . .. . Il governo non assuma responsabilitù per qual::;1:1s1,. ope::\7.lon_e.. di crerlit~ cht> la Societi, race,,r. nell'int.ero;S() della colon ia; Il (', c,rn:--ente éhe i ~riri l('J!Ì co:ici•.,;i ;,Ila So~ictà dalln Convenzione possnno essere ci>,lnti a teni .
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Lo statuto sociale, che fa parte integrnnte della Convenzione stabilisce che le azioni socia li siano esclusivamente nominativ·e e possedute per due terzi almeno da cittadini italiani. Cittadini italiani devono egualmente esse!'e tuui gli alti funzionari della Società e tutti i membr.i del suo consigl io di amministrazione. Le nomine dei governatori e sotto governatori devono ottenilfe l'approvazione del Governo del Re. È in facoltà del Governo di rescindere J3 convenzione dopo 23 anni, nel caso che volesse assumere direttamente il governo della Colonia o eserci tasse il diritto di opzione elle gli viene d::illa Convenzione col Zanzib1ir dell'agosto 1-892. Eguale focoltà è riconosciuta ::illn Società dopo il 22° anno di es·ercizio. Queste sono le claubole essenziali della Convenzione, souoposta alla approvazione del Parlomento. · li relativo progetto è Òra all'esame negli uffizi, presto verrà in di-· scussione ccl ha tutta la probabilità di essere approvato. Noi ne snremo lietissimi pcrchè crediamo fermamente che l'Italia, per il suo prestigio e il suo interesse presente ed avvenire, non possa disinteressarsi nelle questioni di poli tica coloniale, e debba prendere in Africa quella posizione ehe i suoi mezzi !e consentono. Se invece della ge~tione diretta si crede che convenga meglio la gestione per mezzo di una società, noi non abbiamo che dire; ci ra llegriamo anzi che i banchieri dd la città più antiarricanista ·d' Italia abbiano · trova to nell'Africa tenebrosn un lembo luminoso: il Benndir.
li ·16 corrente, dirnutendosi nella Gi un la generale del bilancio-l'organico presentato dal ministero delle poste e telegrafi, fu trattat11 incidental mente la questione dei vec:clti sottufficialJ in attesa di impiego, una parte dei quali avrebbe potuto trovarlo nel persouale del detto ministero e non ve lo trovò percl1ò la legge non fu eseguita . L:i discussione protratta a lungo mise in chiaro una profonda divergenza fra i membri della Giunta, la quale però in un punto fu concorde, nel biasimare l'opera di coloro i quali violando la legge che accordava metà dei posti d'impiegati d'ordine ai sottufficiali di terra e di rnnre, nominarono 1S'24 straordinari e non un so lo sottufficia le. In quanto :)I modo di escire <la questo stato di cose, le opinioni ' della Giunta del bilancio sono svariatissime. Dopo molto discutere si finì col rimandare la decisione ad altra seduta e giova sperare che, seaza fa re 1
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dormo a tan ti poveri spostati (chè tali sono gli st_raordiu1tri ~resi a servizio invece dei sottnfficiali), si trovi il modo d1 far vnlere I sacrosanti diritti dalla le!!t.re concessi ai sottn flì ciali stessi. Abbiamo parlato ~~I la precedente puntaw del progetto di legge per cui la Jesta nazionale de.ll'Unità d'Italia e rlel lo Statuto, elle a norma della legge 5 marzo 186 1, n. 7, dovrebbe celebrarsi la prim~ domenica di giugno, si proponeva che quest'nnno fosse c~lebrata ti giorno 4 marzo, cinquantesimo anniversario della promulgaz10ne dello Statuto. Or bt,ne, questo pl'ogetto, rapidamente approvato dalla Camel'a e dal Senato e i;amionato dal Re, è ormai legge promulgata. Nella seduto del 18 corrente alla Camera l'on. Hagnasco svolse una prùposto per aumentar& di lire duecentomila il fondo desti.nato ali~ pensioni dei veterani ·I8t.8-!i9, onde ne fruiscano anche quei veterani ciie non parceciparono :ille cam pagne su~cessiv_e. . . Il ministero consen ti alla pre:;n in cons1deraz1011e, s,cche il progetto fu passato agli uffici. · Il 22 t.rennaio si riunì la relativa commi:ssione. Inten~ennero alla riunioue gli on. Di Rudinì , P..residente del Consiglio, Luzzatti. Ministro del tegoro e Di San Marzano, Ministro dello guerrn, per spiegare gli intendimenti del Governo. Il ì\Iiuistero ,si dichiarò in massima favorevole al progetto ; soltanto fece qua lche riserva circa le conseguenze finanziarie, tenuto conto delle ristrettezze del bilancio. La commissione si i' radunatn nuovamente il 23 e modificò il progetto primitivo, approvantlone un altro che il giorno seguente ru presentato nlla Camera. Ecco il progetto dell~ CQmm issione : . . . « Art. 1o - fffondo $t:loziato al numero 36 del bilancio passivo del Ministero del tesoro per l'esercizio 1898-99 e succegsivi, è consolidnto in lire 1!, 1100,000. « Art. '2° - A comincia re dal 4° lui io 1898 gli assegni portati dalle leooi r. dicembre •1872, 22 luglio ·188•1, 3 lugl io 1888, 2 marzo 1884, 2'2~aprile 1886, 28 giugno 1891 e 24 dicembre ·I 896, saranno anche liquidati ai veterani che fecero unicnmente le guerre del ·I 8t.8-,rn, od . . . una sola di queste due. « A dat:ire dall11 stessa epoca gli r,ssegni aocorn da liqu,d~re a1 veterani saranuo per tutti indistintamente fissate in lire •100 annue. oc Art. 30 - Ove il fondo come sopra consolidato risulta sse insuflìciente a fornire assegno a tutti i veterani, che lo giustifichernnno coi requisìti, la precedenza sarà accordatn ai più vecchi d'età, . 1
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Nella seJuta del 2.3 alla Camera, !'on. Bonin (sottosegretario per gli affari esteri) rispose nl depurn to Snnti ni, che lo interrogava «perconoscere quale altitudine abbia assunto o pensi assumere il Governo italiano di fronte agli attuali gravi :1vve.nirnenti nell'estremo Oriente, specie nei 1·iguardi della politica comnH:rcial e internazionale, cònseguenza della vittorie dell'impero de! Giappone contro la Cina,. Gli avvenimenti dell'estremo Oriente (disse !'on. Bonin) che .alcune settimane or sono avevano preoccupato l'opinione pubblica in Europn, si sono poi venuti svolgendo ali' in fuori delle temute ri valità territoriali, ed accenua no sempre più a mantenersi sul terreno delle concorrenze commerciali, il che ii llontana i pericoli dì complic:izioni internazionali. Il regio Governo dopo :iver pro\•ved uto ad iissicurare la protezione dei connazionali mediante l'invio del Marco Polo nelle .acque cinesi, attenderà altresì a promuovere l'incremento dei n0stri rapporti economici con l'im pero cinese in modo che l'industria ed il commercio italiano non siano esclusi dai vantaigi inerenti al gr.aduale aprirsi di quel vasto mercato. Provvederà a questo incoragginudo per quaoto è possibile l'iniziativa privata, promuovendo ac{;ordi fra i prod ullori e commercianti italiani, adoperandosi :id :issicurnre loro favo revol i occ(1sioni d'avviare e di mantenere viva quella nuova conente d'esportazione, segnalando ad essi tutte le opportunità che verranno man mano presentandosi, istituendo nell'estremo Oriente nuove rappresentanze consolari di carriera, e curando sempre più .i.I servizio consolare di seconda categoria. In una parola il Governo ·del Re si rende conto di tutta l'importonza dell'argomento e vi dedica e continuerà a dedicarvi ttllta l'attenzione voluta . Nella seduta del 18, l'on. Afan Dc Rivera (sottosegI'etHio di St:ito per la guerra), rispose a due interrogazioni del deputato BissÒlati: ta • $olla assegnazione per due anni alle compagnie di disciplina del soldato Raffaele Ferrari, del 12° di~tretto (Siena.), pel fatto ài essere stato trovato in possesso di libri e opuscoli socialisti ; » 2• « Sull'a a::sPgnaziooe per sei mesi alla compagnia di disciplina di Ercole Hioni, soldat,o dello squi1drone di cavalleri:i residente a Terni per e$sere sto to sorpreso in caserma a leggersi il giornale Avanti,! » · Il Ferrari (disse l'on. Afan De Rivera), ch'era srnto renitente di leva.
cercava di far proseliti iu socialismo e però si dovette prendere un provvedimento contro di lui . Guanto al Bioni, noo fu mandato alla compagnia di discipl ina per· ave~va leuo l'Avanti 1, ma per i suoi precédénti; però, avendo egli serbllt(} ottimo cou teono verrà in breve li cenziato. L'on. Ri,~~la;i osservò che questi faÙi non costituiscooo motivi ~uffi~ cienti, a tenore del regolamen•.o, per l'a~segnaz:one alle compagnie dt disciplina, ed il sot10,egretorio di Stato replic~ c~1e, s~condo il re~olamento, del quale legge alcu11i articoli, le pene 1n01tte a1 due soldati fu rono ossolutameu te legit!ime. Nella seduta del l'ooorevole soti'osegretario di Stato pP.r gl'intern~ rispose alle interrogazioni di vari depu tali « ~ai disordi~i cli Troi~a ed'. )Iodica in Sici lia, su lle cause che li provocarono e sui provved1mont1 che il Governo intende di prendere. » , ~oti , i che quei disordioi furo no abbastanza grav_ì; la trup~a d?:ett~ intervenire ed usnre le armi; vi fu rono due morti e parecchi feri ti. Ecco un sunto della risposta dell'on. Arco!co : I disordini di Modica e Troioa sono isolati, e fra loro nòn vi [u, relazione. Acr.enna ·alle ca use del tumulto di Troiua per evitc1re il quale noo v/ll:;ero gli sforzi dei carabinieri o delle ,,utoritil, che furono accolt~ dalla folla con sassa te ; di qui la repressione. li contegno della pubblica fo rza è stato prudente, longanime, degno di elogio . . Le ori.,ini dei fatti di Modica non facevano preved.era le gravi couseoueuze che deriva rono. Nota l' opera pacificatrice delle autorità che non ~tteooero l'intento; onde la fo rza dovette intervenire per necessità impellente, per evit~re un pericolo immediato è difendere l'o.rd!ne pubblico. Questi fatti non po,sooo dare occas ione alla Camern d1d1:;cutere provvedimenti d'orJme oenerale. Ed infatti riJP,va come real mente :i Troma per le. condizioni to;ografìche nelle qu11li qufllla città si tro:a, i.I disagio economico debba forsi maggiormente sentire; ma qnesto d1sawo è specialissimo, nè si con nelle con la condizione generale economi"a del paeseAnche a )Jodica 1'13splosione della irritazione popolare più che al d1 sa aio economico, devesi attribui re atre lotte li mministrati ve e ad aItrfr ca~se che non possono coordinarsi :i condizioni d'i ndole generale. Ad ogni modo, dinanzi a fatti simili egli non può limitarsi ad una. questione di pubblica sicurezza, non può cootentar$i di avere l':!pplnu,? della Comera venendo n dichiarare che l'ordine è stato dovunque r1 stabil ito.
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N01' 1Zll!: POLl'rJCO - MJI..I'l'ARI
Altra e di ben cl iversa natura è l'azione cbe in tali cond izioni di cose è rich iesta dai· re:;rgitori della cosa pubblica . Il Governo si è molto preoccupato delle condizioni dell:1 Sicilia, e ne -s?no una prov~. i provvedimenti già presi come la legge sulla: unificaz1on~ dei p_rest1t1'. quella sulle opere pubbliche a Palermo, e l'altra per .allévrnre gli effetti della cri si agr·umaria. . 1 Conclude promettendo che il Go,·erno studierà cc,n araode :1more ed appl id1erit quei p,rovvedimenti che cred·erà pi ù :1dat1i p:r lenire -le cau~e di malcontento. · ·
« bisogni e le difficoltà onde è contristata la vita, e sarà nostro .onore « che la libertà mantenga per tutti 111 sua promessi,, di glori·a agl'ingegn i
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· -Per la ricorrenza del cinquantesimo anniversario .dello,Statuto In Cr.mera ha votato il seguente indi rizzo a S. M. il Re: ' « Sfre ! « Mezio secolo è corso dal giorno in che il Vostro kvo Maga11nimo « nella speran2:1 e nella fede del risorgimento itali:lno, procfomò la e"'ua« gl ianza civile, la indipendenza del pensiero e delle coscienze, la lil~ertà « pon tica; distribuì :li suoi popoli , a tutela delle liberali fran chiaie le « armi non ingloriose, e levò alto l:1 bandiera della· nazione sotto lài:q;ale "accorsero le divise genti italiane. · . « Fu questo un solen ne periodo di.sacrifizi, incontrati con au imo lieto « dì prudenti abnegazioni, di consigli sagaci, cli ardimentosi ·fo tti, :1bbia: « o pur no, sempre sorriso agli operatori la fortuna. • Ma le ire di pHte (e sia in ogni tem po conforto ai difensori del « v_ero) _non impedirono il fata le unirsi delle genti italiche sospinte tr~ i « silenzi del mondo, anzi da .manifesta prov videnza trasportate via dalla « stao~a do3lla gea~ros:1 Torino, e dà Ila sosta nella gentile Firenze a que&ta « patna delle patr1e, palladio dell'unità, a.Roma. · « P~r_iodo_ memo rando per vigore d.i p~poli dalla lunga servitù rial« zant1s1 ammosamente sotto il divino inOussò del le antiche memorie « con il miraggio nella mente dell'It:1lia futura, caldo il cuore dì una fed~ « eh~ per miseria di tempi, di Cl1Si e rigor di fortuna non vacil lò mai. · « E caro a noi rn ppresentami di questo . popolo .virtuoso, èr,uando un « mezzo se~ol~ tante cose cambia, io(ìacchisce, distrugge, lo attestare « come la Nazioo~, pur nelle sue distrette, riposa uell:1 fede delle libere « istituzioni e in Voi serba in qualunque sorte sacro e inviolabile il voto <( dei plebisciti, premio e incoraggiamento insieme all'animo del Re. , oc In <]Ues~a co~co~·dia, o Re, è 1~ vostra ~orza e la grandezza del « frono. Voi 11ell animo alto e gentile accogliete le i;.pernnze, sentite i
« di profitti al lavoro. Così questo virtuoso popolo, come tutta la Yostr~ « Augusta Casa, si avvii tranquill o verso quella grandezza che è un « portato della sua razza e un dovere della .sua storia. « A questa mira, senza timido pensiero, intendevano lo sguardù della « mente quei nobili spiriti che nello stesso, o in diversi campi, pure co« spiravano col · Re che primo venne :1 Roma e qui rimane inviolabile « nel suo avello cli bronzo e qui riceveri.1 l'o maggio pure dall'ultimo dei . « nostri nipoti.
« E giova in questo di ricordare il magnan imo scopo, perchè alla e~.« ten.a delle antiche glorie, .male si rinsa ldano gli :rnelli dell'età nuova, « se n<,n si rifanno vive quelle antiche virtù. e ai pericoli non è esempio <<
il -valore dei maggiori. ·« Sire.' «A
Voi, al.la graziosa Regina , a tutta la Vo,tra Augu$ta Casa por-
,< tìari10 l'augurio nostro, che è augurio della Nazione e per la Nazione. << Nuovo corso di altri memorabili anni incominci , e il primo secolo della risorta Italia e dei Re italiani per concordia di popolo e di So« ·vrnno, per virtù e prosperità dei cittadini, per gloria di arti. e di << scienze, per potenza di Stato, si chiuda con l'amicizia e il rispetto delle << altre Nazioni. »
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Fra le principali disposizioni d'interesse militare emanate nella qu in,dicina notiamo le seguenti; Nell'anno scolastico ,1898-99, che aYJ"à principio ai primi di ottobre prosssimo venturo, potranno essere :immessi al corso speciale della ,scuola militare ;( 02 nuovi allievi sottulTiciàli, dei quali 77 aspiranti "alla carriera nelle armi, da cui provengono, e 25 a quella nel corpo .contabile militare. I posti disponibili per gli aspiranti alla carriera nelle armi combattenti :,:;ouo così riaperti fra le varie armi : 38 per l'arma di fanteria ; ,15 id . di c.avalleria; id. di artiglieria; ·18 id. del genio. 6 .29 -
A1'NO XLIII.
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I posti disponibili in ciascun'arma e corpo potranno es5ere concess.ir fino a concorrenza dell11 metà, a sottufficiali provvisti di licenza liceale o d'istituto tecnico con di,pensa da tutti gli esami. Qualora il numero dei candidati provvisti di titoli di studio superasse la metà dei posti disponibili,. sarà data la preferenza ai candidati forniti di titoli di studio superiori alle licenze liceali o d'istituto tecnico, quindi. ai licenziati di liceo. . . A parità di titoli, sarà data la preferenza al più anziano di grado. . In conformità dell'art. 4- del la legge 2 luglio ,1896 sull'avanzamentonell'esercito, i sottuffida li proposti per il concorso non dovranno aversuperato l'età di )25 ann·i al •I O agosto 1898. · Non potranno essere · proposti p~r l'ammissione quei sottufficiali che· abbiano già. freq uentato ì.1 corso speciale e ne siano stati rimandati per.· insuccesso negli esami o per motivi disciplinari. . I sottufficiali provenienti da ufficiali di complemento non potrnunoe:;sere. proposti, se la loro dimissione da ufficiali di complemento non è anteriore al ,1° gennaio ·1898, ferme hen inteso resta udo per i me-· desimi tutte le altre condizioni volute per .l'ammissione al concorso Nello stesso anno scolastico ·I 898-99 saranno fatte Je nuove ammis--. sioni al primo anno di corso della scuola militare e dell'accademia. militare col le seg11en1i norme: · Il concorso sarà li mitato esclu,;ivamente fra i giovan i provvisti d~ licenza di liceo o d'istituto ternico (si,zioni flsico-materirntica, agrirnen-sura e commercio-ragioneria) ed i candidati sia che concorrano per· l'una o per l'altra di dette ammission i, saranno tutti sottoposti ad un· esame speciale, fermo restando l'obbligo del succes~ivo esame compie-· mentare pei concorrenti all'ammission~ all'accademia militare. . L'esame speciale cli cui .;,opra consisterà io un espe; imento scritto,· di lettere itali,1ne, matematiche e lingua francese su temi unici spedili da l Ministero. , , I detti esperimenti avranno luogo nei gior~i ·16, O e. ,18 a; osto p. v. presso ciascun comando di division.e. mi litare; perciò i concorrenti do-· vrauno nella domanda di ammissione, indicare presso quale di dr,it~ co:nandi intendano presentarsi. I .concorren ti dovranno aver compiuti i n anni e non oltrepassato il, 22° al ,1° agosto dell'anno tn cui ha luogo l'ammissione. Il numero degli allievi da ammettersi in ciascuno decrli accennati, istituti sarà di : ' ~ ,157 nella scu ola militare, dei quali Hz per l'arma di fanteria e 45- · per l'arma di cavalleria compre;i in questi numeri anche gli ,il lievi. proven ienti dai collegi militari.
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L'esame complementare per l'ammissione ali' Accademia, avrà luogo presso l'Accademia mil itare, la Sèuola militare ed i collegi militari in · Roma e Napoli. Il tempo utile per presentare le domande ed i documenti relativi, scadrà ii'revocahilmente il 5 agosto p. v. Per gli allièvi della Scuola militare, a:;piranti alla ravalleria , la somma per la provvista del correi:lo, da pagarsi all'atto dell'ammissione è fissata in L. ,1-50; mentre per gli aspiranti ali' arma di fanteria rimane fissata in L. 3i:i0. ..,.
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Le scuole di tiro dei ref[gimenti d'artiglieria da campagna ed a ca· vallo e delle brigate d'arti glieria da fortezza e da costa avranno luogo · quest'anno nei poligoni di S. Maurizio, di Lombardore, di Gossolengo, di' Somma, di Spilimbergo, di Porto Corsini, di Cecina, di Colfiorito, di Nettuno, di Bracciano, di piazza Armerina, di Maddalena. Venne aperto fra gli ufficiali inferiori del regio esercito permanente un concorso per esami alla carica di ufficia le sostituto istruttore agigiunto nei tribunali militari. Gli esami e le nomine seguiranno secondo il programma e le norme indicate uell 'Aito 333 della Raccoltci. Però le prove scritte avranno Juorro presso le sedi dei • tribunali mi litari di Torino, Alessandria, Mi· I;) l;:rno, Genova, Venezia , Bologna, Ancon·a, Firenze, Roma, Napo li, Bari, · Palermo, Messina e Cagliari . Le domande dovranno pervenire, per via gera.rchica, ai :Ministero della guerra non più tardi del ·15 mai·zo p: v. Gli esami avranno luogo nella prima quindicina di aprile, nei giorni che saranno a suo tempo annunziati. . Presso la direzione del -genio di Venezia l'ufficio locale del genio in Conegliano venne abolito e fu istituito,· in sua vece, l'ufficio locale di Treviso. Roma , il 27 febbraio ,t898. 'x.
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NOTI ZIE MILIT ARI EST ERE RUSSIA.
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Flotta russa a Port-Arthitr e J'a 0 Lien-Klwan. - Il '15 dicembre u. s. la flotta russa del Pacifico; sotto il comando del contrammiraglio Reunov e col· pieno consenso della China eu tra va a Port-Arthur per :,vernarvi. Benchè le comunicaziohi uflìci11li russe affermino es~ere solo temporanea la permaneoza della flotta in quel porto, tuùavia dai commenti che ne fanno ì gi0rnaìi russi, trapela che ben altro dev'essere lo scopo che la Russia si è pi·oposto. · Quei giornali dicono, ad esempio, che la Russia a,,eva pieno diriuo di fare entra1•e le sue navi a Port-Artltur perchò esso è compreso uella -zona di iolluenza riservata alla Hussia dopo il trattato di Simonosaky. Si ac~ cenoa forse ad accordi secreti tra i tre Stati intermediari di que l trattato, di cui si vedono ora le conseguenze. Certo si ·è che la Russia si considera colà come un po' in ca:;a propria e non sarà facile· quind i che spontaneamente abbandoni tosto una magnifica st:izione navale da luoghi anni agognata e che probabilmente, secondo· quanto dicono gli stessi giornali russi;. è destinata a divenire la testa di li nea della ferrovia · transibe riana. Del resto è stata sempre ciu~sta la linea di condotta della Russia verso la China : accarezzandola ed aiutandola e sp.ingendo intanto entro il territorio cinese le sue truppe, e,sa ha ottem~o finora una gran parte della va_lle dell'Amur, il territorio dell'Ussuri, parte della Manciuria e del Turkestan cinese, e tra breve otterrà forse tutto il rimanente della Manciuria, in cui de! resto già si trovano soldati russi. Questa linea di co~dott:i poco aggressiva, ma pur sempre feconda di risultati , si impone ·ora tanto più che non è colla sola China che la Russia deve trattare ·e che non è ancora compiuta la ferrovia transiberiana, la quale permetterà proba bi imente in avvenire alla Russia un' azione meno lenta e più decisa in quelle regioni. I giornali ann unzia.no pure che, stante la poca capacità di Port- Arthur, parte della flotta russa andò a svernare nel porto di Ta-Lien-Khvan,
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4.0 km. circa a ~ .-E. di Port- Arthur nella stessa penisola di Liao. Tung. Q;1esto fatto dimostrerebbe ancora più quali siano le rei:!li intenzioni della Russia. Per quanto Port- Arthur sia stato devastato d_ai Giappon_esi'. esso ha ancora capacità e comodità di ogni genere amprnrneute sulfic1ente p~r la squadra russa del Pacifico . Ma il lato debole di questo porto sotto 11 punto di vista del la su.a difesa è da ll a pane _d,_ terra e_ precisamente nella direzione di Ta-Lien-Khvan ed ù presnm1bile che sia st11ta qnesta la vera cansa dell'ingre,so di pan e della squadra rnssa in _quest'ultimo porto. Mediante l'occupaz_ione di Ta -Lieo-Khvan si può dire che Port. Arth or è a I sicuro rii ci ua Isi asi offesa nemica. . La squadra rus~a del Pacifico di cni buona parte trovasi ora nei due ( porti anzidetti è com posta d'1 : ~. . . · . . 6 incrociatori corazzati di -13 classe (Hossw, Uniril~, Pa,m-iat Azova, , A dmfral Korriilov, Dmi tri Donskoi, Vladimfr ilfonomach). ·2 incr~ciatori corazzati di 2,a cla~sr. (TCreiser e Labiaka). 6 cannoniere (Grerniasc'ii, Otoazniii, Korieetz, llfaudciu,r , Sivutc, Bobr) .
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2 incrociatori torpedinieri ( Vsadnik e Gaidaniwk) . Questa squadra sarà tra breve rinforzata dall'incrociatore di 2" c:lasse Hasboi n'ilc e dalla cannoniera Gh-ii'iak. · Diamo eroi al~uni brevi cenni su Port-Arthur e su Ta-Lieu-~h~an, di cui del resto si è già tanto parlato durante le opernz1on1 dell ultima _ · . , _ .. . guerra t ino-ginpponese. . Port-Arthiw (Liu-Schun-Kou in cinese) s1 trova all estrern1ta mendiooale della penisola dì Liao-tuog, verso I' i11gl'es_so del golfo di Pèt-ci-li, a 3s o. ,}8' di latitudine no rd e<f a '1'2·1° di longitudine ()rientale del meridiano di Greenwich. Dista 750 miglia dal porto pi ù vicino' del Giappone, ~agasaki; ;:350 da Cemnlpo (Corea}; ,125 dalle coste occi~eo t~li del golfo di Pet- ci - li. La sua posizione riva legg,_a con quel_la. d,_ Ve1hai-vei e di Ci-fì1 per importanza rispetto alle vie cornmerc,ah dl tu tta la parte nord-orientale dell' Asia; ha su <ruesti il van taggio di una sicurezza molto m.iggiore dall a parte di terra. Port-Arthur è co~titnito da un seno che penetra entro la cost:i sud\ rienta le della penisola di Liao-tung, quasi ovunque· circoscritto da roccie che cadono dirupa te. sul mare. L'ingresso dell'insenatura misura una larghezza di 2fi0 metri circa; rn:i l'insenatura stessa s_i suddivide poi in parecchi altri seni dì cui il più orientale (700 rn. d, lnnghezz~ per .tOO di liirghezza) forma i I vero por_to di Po_rt-Arthur att~ a.dar neo vero al!e più potenti navi e fornrLO di arsenali, docks, caut1er1 e ma-
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JS'OTI ZIE ~III,ITARI ESTERE
NOTIZIE MILITA Rl l~STE ltE
gazzinì, e l'occidentale (5000 m. di lunghezza per 2000 di Ja r.,.hezza m11s,sima), f~rma il cosidetto p·orto occidentale, il quale per la poca prolond1ta e attualmente solo usufruito per le torpedin iere. I lavori per rendere più profondo il porto orientale non presentano veruna difficoltà, ed ove esso fosse reso praticabi le alle grosse navi e!llì è certo che PortArthur assumerebbe una importanza commerciale i~ rnen~amfmle superiore all'attuale. , · · Port-Artbur era difeso da 8 batterie a ma re e ,12 batterie di terra ;, Giapponesi però recarono, tanto ad esse 'luanto ai cantieri, rnarrazzini, ec.:c,, gravi danni , i quali tuttavia vennero in parie ofa rip,~·ati dai Cbinesi , ~ Il gol fo di Ta-faen-f(lrnan il cui· ingresso, sba rrato in parie dalle isole di San-cchan-dao misqra ·12 chilometri c:irca di largh'ezza ,, penetra · . entro terra per 20 chilometri ed ha una lunghezza massima di 2,1 chilometri. Un::i stretl<) insenatura verso la parte nord-occidentale del golfo ,· lunga ,1O chilometri circa, penetra fino allo strettissimo istmo tra il mar Giallo ed il golfo di Pct-c.:i-li ·ove s_orge la città di Ta-Lieu-Khvan . Questo golfo form:1 le insenaLUre minori di Vi<:toria-bay, Iuuk Bav, And bay e Odi u-Kove, le st.esse isole di San-Scli an-dao offrono ottimi 'ricoveri per le n:ivi ; però attualmente la sola Inuk-Bay è sistemata a porto, .Per le sne immense dimensioni e pP.i pochi lavori necessari. per ridurre ad ottimi porti tntte le insenature del. golfo, esso· molto più di Port-Arthu1: si presterebbe a d·ivenire un porlo commerciale di ·1 ° ordin e. Anche Ta-Lieu-Khvan ern difesa da batteri.e a mare e·di terra prese dai Giapponesi nell'ultima guerra; (JUeste opere si trovano ora in pessime condizioni . Tanto Port-Arthu r quanto Ta-Lien- Klivan sono riuniti al la Mancit1ria con strada rotabile e telegrafo; ouime strade militari collegano i varii forti dei due porti. · · Ambedue le stn ioni navali ,sono libere dai gltiacci durante tntto l'anno. Così ù forse dopo, sforzi e tentativi seco lari che la Rnssi11 ha trovn to per IR prima · volta uno sbocco sul libero oceano t Ove essa riuscisse a ,t11hilirsi, egli è certo che Port-Arthur e ThaLien-Kh van diverrebbero lo sbocco della mas::;ima parte del la n11 ,sia Asiatica verso l'ocer,no Pacifico; ma ciò porterebbe eviden tr-Jmente con sè lù necessi!~ da parte della Russia di occupare non so lo la Manciuria cinese, ma forse parte della ì\foogol i:1 e della stessa China settentrio. nale, meu tre ehe per · la Corea, posta ali' inl'uori delle grandi li nce che conducono a Vladivostok e Port-A1'thur, basterebbe forse una semplice tutela, quale ora si s.ta organizzando.
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L'avvenire dirà tra non molto se i desideri i della Russia si potranno <realizzare. Egli /: ceno pt!rò che i vastissimi interessi commerciali de!f Inahilterra nell'impero cbi nese, col cui commercio si provvede in ·buo:a parte ai bis'ogni di tutti i possedimenti dell'India - interessi -che si trorerebbero minacciati da altri concorrenti e più ancora da un assorbimento della China da parte dBlla Russia, del quale non si pos. sono prevedere le future conseguenze - pongono ciuest:1 nazio~e diret·tamente di fronte alla Russia, e non per contese che la thplonwz1a possa faci lmente appianare, ma per quistioni <li così vitale importanza, che -potre!Ìbero ledere tutto l'assetto coloniale e commerciale dell'Inghilterra ,uell' A.sia, In condizioni ancora pi~ decise di antagonismo alla Russia si trove·rebbe il Giappone, che vede ora non solo r~ogliere da altri il !rutto delle sue recenti vittorie,i n modo così palese e si può dire violento qu:i le la -s toria forse n~n ricorda, ma vede pnre d1e si stanno troncando, e torse per .sempre, le sue aspirazioni di predominio sulla r:izza mongola e le -sue speranze su quelle zone del continente asiatico che avrebbero offerto ,uno sfo o-o troppo necessario all'esuberanza dei suoi prodotti e più ancora . " -della sua popolazione. Da informazioni concordi risulterebbe ora che il popolo giapponese, cousapavole della triste situazione che si va maturau_do a suo _dau~o, -spinto dallo sdegno, in lolta colle ristrettezze fin anziane, è ori~1a1 deciso :a rischiai·e il tutto snl tutto per sLOrnare il pericolo che lo mrnacc1a da ,pàrte della Russill, ' Se a ([UP.Sii sentimenti dei Giapponesi uniamo rinelli dell'Inghilterra -e le dichi11razioni ormai troppo ch inre dei suoi ministri, conYiene con,cluclere che se la Russia non si decide in primavera ::id abbandùnare Port-Arthur e Tha-Lien-Khvan, secondo le promesse fatte, si delineera. ·laggiù una situazione che forse la sola diplomazia ~on, ,Po_trà d~fiuire. Ua qua nto trapel11 dai giornali russi e da quanto s1 nleri_sc~ circa la stampa giapponese, sembra del resto che da ambe le partt s1 sia per-:,suasi che avvenimenti importantissi mi tlovranno tra breve accadere. '
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NOTIZIE MILI'f.~ RI E:iTlm&
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Amm inistrazione centrale (l ) rubli Ammi nistrazion e locale . » )) Servizi tecn ici e scuole . )) Servizio sanitario ed ospedali . . )) Arre damento ed equipag1?iamen to ') V iveri Fora,g·g io Stipendi o paghe . . . . . . >> Affitto d'immobili e piccola manu tenzione · » )) Costruzi oni Fabbricazione di pezzi e materiali di )) artiglieria, perfezionamenti . Artiglieria da campagna e da fortezza, ese rcii i di tiro . . . . )) Trasporti, spostamenti, corrieri e te)) legrammi . . . . . . Spese per l'incorporazione del contingent e ann uo . . . . . . . )) Chiamata alle armi delle truppe dell a )) riserva e detle Opolcenie Gratificazioni e soccorsi . . . . )) Rite nute da versare nella cassa emedtale per le pensioni . . . . . » Spesa del governo civile-militare del Turchestan e del T ran scaSJ)io . » )} Spese s traord ina ri e . . . . Spes e di esercizio J)er la rer rùvia del T rao sc-aspio . . . . . . . )) Lavor i pel migliommentodi detta linea » S pese diverse . . . . . » )) Trasformazione dell'armamento Preparazione di speciali risen·e di )) a pprovigionamento . · Credito d i r iservn . » >) Spese in conto del bilancio 1899
2,4 4·1,'i"0'1 8,580,981 8,109,494 ·1,160,202 28,582,062 45 02'ì' '159 1S;s2ù2'i 64,635,022
129,898 328,911 8,595,000
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885,872 266 621
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Amministraz ione cent rale e servizio dei porti rubli )) Gratificazioni e soccorsi . Scuole . . ")) Servizio sanitar io ed os pedali. ,. Stipendi e paghe )) Yiveri. )) Arredam ento )) Nav igazioue . . Sen•izio idrografico Artiglieria, torpedini e luce elettrica .,. Costruzion i navali Opifici e arse nali . Affitti, manutenzione immobili e oo· struzione . " ;\lissioni )) Spese d iverse . . . . Costruzione del porto Alessand ro III e miglioramento del porto di Yladivostok S11eso in conto del \J ilancio del 1899 » 'l\)TA LE
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RIV1STA DEl fERIODIGI MILITARI
RIVISTA' D_rnr PERIODICI MILITARI Voennij Sbornich.
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Febbraio 18~8. - Mentre a Pietroburgo, appunto di 11uesti giorni, sorte per le stampe un libro da lungo tempo a1,1n unziato :mila guerra dell'impel':itore Menel icl1 con gli Iia]iani nel 1895-96, libro non sem pre equani me e.favorevole.alle cose no:;tl'e, nrn t.uuavia l'unico che ancora si abbia relativamente ·1111a guerra d' Affrica , d~ parte abissina, il Voenn-ij Sbomich che già nella primavera dell'anno decorso diede una: primizia di questo lavoro 1;edatto dall'Blez con il titolo : La battaglia di Adva dal campo abissino e,da fonti russe, ora seguita le relazioni e le monografie russo-etiopiche, concedendo un largo sviluppo al nuovo diario del capitano Crasnov, comandante della scorta dei cosacchi incarica ta di proteggere la missione diplomatica rnsrn del colonnel lo Artarnanov. Il diario si intrattiene lungamen te sulla dimora della spedizi·one in Porto Said, che ìl capitano _Cr3snov .descrive come un ottimo porto per le navi che vanno e che vengono dall'Europa; ricco di commerci di agru,mi, banani, prodotti delle Indie e dell'Egitto. Tre grandi stra.de rigurgiwno di magazzini e depositi di merci, e l'occhio del moscovita, nuovo alla grnndiosità di questi traffici, ne rimane ammirato e sorpreso. La spedizione si sofferma a Porto Said alcuni giorni e poscia su di un piroscafo del le 1}Iessageries maritimes imprende la traversata del Mar Rosso. Il Cràsoov rileva la postura di Gibuti a ~3,:10' ed ,11 e 35'. Desc.ri1·e il pono francese e ne ricevè ,subito una men buona. impressione per i fay.ciulli somali , color cioccolatto, che si gittano nell'acqua per correre incontro al le imbarcazioni ed offrire i loro servigi ai nuovi rnnuti della missione russa. Gibuti ha ' mol i di pietra, ma accessibili solamente al tempo dell'alta marea: altrimenti le navi debbono restarsene al largo, a pi ù di un chilometro dalla costa . Lo sbarco della spedizione Artam:mov fu effettuato per mezzo di chiatte e di porti forn iti dall a società delle .Messageries maritimes ed :inche mediante sambuc arabi. li bag:iglio assai vistoso del la missione russa fu ·deposto nei magazzini della nom inata società di nnvigazione. Tutta la èitlà, nB!'ra il Crasnov, si riversò sul molo per · salutare i nuovi ven uti: Arabi, Somali ed Abissini offrivano
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i loro servi••i con inusi tiita insistenza . Là cittil appare squallida e dfl;;erta con due ·s~'ade ed una piMr.a in mezzo alla qtrnle sventola rn la ?andiera francese. Nella piazza trovasi l'Hotel des Arcacles ~ove alloggia_la missione . Intorno ai suoi membri eccheggi,ll'ono a squrciagola le .gn da di: Vive la Russ'ie / Vive la France! fìnchè i componenti della sped1Z1one liberati alfine da quelle accoglienze oneste e liete; pens.irono a pl'ovvcdersi dei mezzi di trasporto per il grancle ,·iaggio nell'interno. Si ricqiesero dei muÌi e gli Mabi, a tutta prima, si strinsero nel (~ spalle dicendo che non ve ne era~?· Altri affermavano che Ras Ma~ga_sc1a e Ras Nfaconnen li avrebbe forn iti. Intanto come cocdurre la rn1ss10ne da Gibuti ad Harrar èd attraversare il deserto'? Gli Arabi ind.irizzaron~ il colonnello Artamanov a Zei la, là dove .si avrebbe potuto ntrarre dei muli al prezzo di cento talleri ognuno. i\'fo il prezzo parve _ecc~ssivo e \'attesa troppÒ lunga. Cosi i membri. c~ella ~pedizi?ne mosc~v1ta s1 '.rovarouo subito ::ille prese C<Jn quelle d1fhcolta locali che essi non a,,evano rnenomamente previste, e che il lib ro dell'Elez, so prauominat.o, non co.m'· puta affatto come determinanti nel la sorte della guerra contro l\1~neltch . e gl i Abissini. Anche i buoni uflìci del governatore fran cese .Ma1~~got, a f.)vore dei colleghi russi non npprodarono a nulla. Con~;enne perc10 att,en<lere e comprendere quantl" e r1unli diJiìcoltà irn pong_a _m que1.terren1 I ordina mento di una carovana con scopi mil itari e polit1c1. Alla (me Yennero i muli e furono pagati io media 80 talleri cadauno: ::11 difetto di quadruped i si so pperì con cammelli. La sp~dizi?ne a~settata fina lmente e ~roY: .yista del necessario per il lungo viaggio puo muovere da G1but1 p_er narrar il 26 novemlJre 18H7. Nei prossi mi numeri dei Voennij _Sborn'.cl~ si annunzia la descrizione dell'r,rrivo in Harrar e delle accoglienze 1v1 avute da .Ras Maconocn. Il diario relativo al soggiorno in Adcli5-Abeba s;irà probabilmen te pubblicato entro il maggio. prossimo, non essendo ancora pervenuto in Europa il c,,rtegg,o relativo. 1
Internationale Revue iiber die gesammten armeen· und flotten .
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F~bbraio ,1898. - Contributo alla conoscenza del.la flotta ital.iana. È una monografia prege,·olissima del ca pitano · barone Graeveoit7: che con amore e con studio indefesso si occupa delle cose nostre e le fa co·noscere in Germania con l'ncume critico del tedesco, tempe~ato d? u_n impulso di cuore cordialmente favorevole all 'liali~ ~d agli. ltaham. Precede il lavoro un cenno crit.ico sull'opera del mm1stro Bnn e su llo
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RIVISTA DEI PERIO OIC l MIL I'l'ARi
RIVISTA DEI .PERIODICI MILITARI
·· sviluppo delÌa !lotta italiana tra il 1877 ed il 1894-. Segue l'esame dei bilanci della marina per il ·I 897-98 e ne constata gli sf.orzi intesi a mantenere il conveniente sviluppo alla marineria ·ed ai lavori di costruzione. Infine l'autore esamina i vari tipi . di navi da battaglia edelle torpediniere. Una marina belga. ·Uqo dei più distinti ufficiali belgi, il tenente di artigli~rra Lecointe, temporariamente comandato presso la marina da . guerra francese e comandante in seconda della spedizione antartica, ha pubblicato di recente un lib1:o con il titolo: La créatùJn d' une marine ,iationale beige. A quest'opera si riconnette i,I preseu'te studio dell' fnterncitionale Revue, certamente importante per la parte con cui le potenre secondarie di Europa accennano a. concorrere nella soluzione · del prQhlema colo-uiale. Infotti il_tenente Lecoint.e tiene subito a dichiarare che una marin~ da guerra bèJga dovrebbe servire da protezionP- e da nòcciolo ad una marina mercanti le nazionale. La flottiglia da guerra, rispetto · alla difesa dello Stato, dovrebbe completare l'azione dei forti del Basso · Escaut, la sorveglianza · delle linee di difesa accessorie e respinoerel'assalitore che miraste a chiudere il fiume nei pressi della frontiera olandese. Due mònitori e quattro controtorpediniere sarebbero all'uopo ?ufficienti. La protezione del littorale del mare dèl Nord avrebbe per js~opo di_ vi_etare gli sbarchì e di preservare le grandi città popolose da , danm d1 .,un bombHdamento. Iufo tti il bon}bardamento delle città a~erte costituisce uu modo energico di rappresaglia per ridu rre le popolazioni fortemente conglomerate e che rifiutano di sottomettersi. È uno dei mezzi morali dell'odierna grande guerra, che possiede molta efficacia sul l'animo delle masse e con viene tener °Junge al possibile. Quindi prendendo in esame un progeeto di guer~a nelle coste dell'Africa il tenente. Lecointe aggiunge: ' · « Le complicazioni d!plomatiche dei 13_ elgi in Africa non si effettuerallllo, probabilmente, che con i loro vicini di frontiera, va le a dire con gli Inglesi, i Tedeschi, i Francesi ed i Portwhesi . Come andranno · le cose qualora· la potenza avversaria fosse l'Inghilterra, la German.ia o la Franc;ia '? L' invasione del Belgio a tutta prima sembra impossi bi le, poichè le nazioni vicine, minacciate nei loro interessi, si opporrebbero al hisogno con la ragione delle armi . Necessariamente la ouerra 0 clivam peri.l adunq ue al Congo » Tale lo studio del tenente Lecointe, nelle sue linee mae~tre, il quale rivela un reconqit•) problema colonia le, o almeno non ~bbt1stauza bene
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studiato. L'avvenire del Belgio è fermamente e solidamente fìssat<> e collegato alJe. sorti dello Stat9 del Congo ed in esso là uruione si prepa·ra a combattere la grande battaglia per la supremazia dei commerci e della politica coloniale in Africa ed in Europa. Nelle Indù Nord Orient,ali. ovest del Pendscab.
I commovinienti nell e regioni nord-
Rivista Marittima.
I?ebbraio ,1-sç18. -
Il XII gennaio 1848 e la rivoluzione di Palermo.
Il Parlamento sici liano riunitosi il 25 marzo ·I 848 ebbe . dappriricipio il suo momento glorioso allorquando decretò la decadenw dei Borboni dal trono, ma forse inconsapevole della suprema necessità del ·momento, vale a dire armarsi per fa re la guerra al Borbone. Così la riy oluzione ~bortì e si spense in quello stt1sso anno ·18!~8. [I
silttro. -- Note sulla velocità, ml raggio di azione e nella e(ficac1·a distruttiva.
Il siluro che nella genesi delle idee ebbe la modesta origine cli un l)rnlotto automatico, di un antichissimo · ordigno di guerra, cioè nel quale alle anime eroicamente gr:mdi dei Canaris e dei Cfriaco si volevano sostituire meccanismi, rappresenta ::;enza dubbio la soluzione di' uno dei più aud.ici probl~mi meccanici. Ed è di fotto audace concezione assiepare e dar vita in un involucro di poco meno di mezzo metro cubo, sottoposto nel suo maneggio, e nel suo impiego ad urti talvolta violenti ·quel cumnlo cli piccoli epperciò anche delicati congegni che permettono all'arma nuova abbandonata a sè stessa di correre ve·locemente iu linea rett~, rimanere egualmente immersa nel suo p,ercorso, distruggere se in guerra urta, o invece, nelle esercitazioni di pace ritornare galleggian.te per potere essere poi, quante altre Yolte si vuole, con poche e facili operazioni rimessa in condizioni di nuovo impiego. - l\'la si comprende subito che in un meccanismo cosi complesso e costretto in sì angusto spazio , debbono necessariamente tutti - i suoi i·equisiti essere collegati fra loro da un compromesso armonico per il quale non sia possibile che- uno di essi esorbiti se non a sca- . pito degli altri. - Perciò l'autore, capitano di corvetta Mazzinghi, ha voluto, a corredo del suo studio, aggiungere delle tabelle in cui sono
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RI VISTA DEI PERIODICI :IIJLIT.~Ri
riuniti per i siluri di acciaio e di bronzo i dati prin~ipali che si riferiscono alla ~rolontà, al raggio di azione ed al peso della carica di queste armi le quali accuratamente furono disposte in ordine cronologico rispetto alla loro. data di fabbricazione. La battaglfa d·i Lepanto nell'arte della poesia e nella storia. Ora che Venezia ha decretato di elevilre un monumento a Sebastjano Veniero nella chiesa dei santi Giovanni e Paolo, i ricordi di ,Lepanto si affacciano a folla alla memoria, fatti ancora più vivi dai recénti avvenimenti dell'Oriente.· - D'.tl giorno che dalle sponde dell' Egeo e dall"antièa isola di Creta giunse in Europa un grido di rivolta apparvero ce1'to, alla m_e1ùe dì coloro eh~ hanno il culto del passato, le ombre deglt eroi latini che 11n -dì fecero la Croce vittoriosa sulla :Mezzaluna. Circonfusi di· lt\ce immortale splendono i nomi dei vincitori di Lepanto. e la gloriosa battaglia ridiventa argomento pr~diletto di studì e di ricerche. Giustaniente rievocò adunque quei gloriosi ricordi il pi:ofossore Molmento, cui non · parve opera yana il raccqgliere con intelletto di amore alcuni ricordi mal noti o dimenticati, ,.riton certo inutili all'istoria degli nomii;lÌ e dei tempi e che uniscono in · una sola e ~edesi ma gloria il nome di Venezia e quello del suo ammiraglio celeberrimo che è il Sebastiano Veniero. ;·
:llahan e Callwell,
Continua il comandante Bonamico a riassumere dall'opera del CallweH le relazioni derivate dal conllitto cino-giapponese. La forza di cui poteva razionalmente disporre il Giappone nel periodo iniziale del conflitto, · . prima che importanti avvenimenti modificassero la situazione militare uon poteva ·n·è doveva eccedere . i sessantamila uomini. E quando si considerino le enormi difficoltà cui va soggetti.\ una spedizione oceanica, le angustie del vettovllgliamento in un paese povero, parrà mirabile ardimento quello della flotta del SoJ'e Levante che seppe e volle disimpegnare . così bellamente il compito suo, nella supremazia marittim_a e nelle contigenze del trasp&to e del vettovagliamento delle truppe in paesi ·così lontani . e difficili. Più che ardimento, afferma a .'luesto proposito il maggiore Callwell, fu temerità non più rinnovatll dai tempi di Alessandro il Macedone, ed in essa poterono la. superiorità dell'organizzazione, della direttiva e della forza morale. Dall'altro canto l'esercito della Cina presentava ad evidenza i seguenti difetti che sì sarebbero fatti più intensi durante un poco fortunato cotlitto: mancanza di grandi
R I VISTA DE I PERIO Ol Cl MILITARI
463-
unità tattiche ed organiche dell'esercito e quindi in perfezione di direttive. Mancanza di solidarietà fra i vari e:;erciti i di cui generali si confideranno au tonomi e le cui truppe non avevano omogeneità di carattere ed i armamento. Insuffieenza di preparazi,me generale alla guerra che rendeva impossibile la mobi litazione ordinata e rapida dell'esercito. Mancanza· di addestramento tattico. Deficenza di individualità, combattivitii, . aggressività nel solda to. Tuuavia aggiunge i1 ~allweli, vi erano uomini di maturo giudizio, di larga· coscienza ed inti ma conoscenza del paese i quali nutri vano una coovinz.ione ·quasi su per5tiziosa circa la capacità combattente della Cina. Era quind i necessario che i giapponesi conoscessero molto bene l'ordinamento del le milizie cinesi per presuµier e una loro grande superiorità organica e morale che com· pensasse o bilanciasse la sproporzione qunntitativa delle truppe, senza di che l'impresa sarebbe stata una foHì a'. Riepilogando adunque le con' siderazioni precedenti emuoerate dal Callwel l permettono di concludere che le due nazioni belligeranti avevano forze milita ri sostanzialmente diverse, per le quali sostanzialmente diversa doveva ess~re anche la condotta della guerra. Sutl'~splorazione in mare.
Gli italiam: alla conq·uista del « Diamond l?ock )>. - È una breve ·ma elegante scrittura del Vecchi, che rammenta una gloria marinara italiana dimentic[lta. Al tempo ilei francesi le gesta degli it11liani risplendettero per ogni ,terra, ma una del le meno generalmente note si è la conquista del Diamond Roclc, luogo forlificato delle _AntilleJ!ù speci:ilmente conosciuto nell'istoria navale come 111 corvetta d, S. M'.iffl-1ttanica Diamond Roclc. L'equ-ipaggiamento dell'armata.
Heèlutamento del personale .
In{orma.zioni e Notù ie. - Brasile - Vendita di navi in costruzione Cina - Varo dell'incrociatore Hai-Chi, - Progetto di creazione di nuove ~asi di operazione - Francia - Prove della corazzata Massa1li1 e dell' incrociatore Cossard - Ulteriori notizie sull'adozione deile chiglie di rollio - Lanciasiluri subacquei della corazzata Ja1trégtiiberry - Modificazioni dell'avviso torpediniera Sah>e Giappone - Varo di nuovi incrociatori.
464
RIVJSTA DEI PERIODIC.l MILITAkl
I
\
ANNO
XLIII
Le Spectateur Militaire.
i 5 feb_braio 1898 - Le sorprese nella. giterra :1870-71 _:_ Del.le sette sorprese compiute dai te1eschi durante la •campagna. Sono setie operazioni mi litari specialmente scelte ed· esposte dal m·aggiore Kuntz nella sua mirabile opera di Haguenau d9po la battaglia ' di Worth e crnella di Rougemontier dopo il vittorioso combattimento . di Robert-le-Diable, hanno il carattere di combattirnentù di inseguim(ìnto; mentre le-sorprese con tro i campi della divisione. francese Tixier, il 45 agosto, per l'opera di riparti della 6a divi5fone di cavalleria, come le sorprese contro le divisioni di cavalleria di Fortori e de Valabréque, I ·I 6 agosto, sono classificate neJl.a specie dei coinbattimenti di ricog_nizione.
RIVISTA .MILITARE
Decoraziom:, Cl'oci e medciglie. - Stati Yen~ti - Reame di l'iapoli Ducati di Olèves e Berg - Ducati di Guastalla - Principato di Lucca - Grandi feudi .
ITALIANA
La p·iccola guerrn ed il servizio delle tappe. - Traduzione dal tedesco. Il libro degh ordini d·i ith reggfrnento d·i, fanteria nel 1781. - Del l'istruzione militare- Delle scuole individuali, di plotone e di conipagnia. ll capùano Lei Tour d' 11uvergne, primo 9ranatie1·i della Repiibblica.
DISPENSA
V,I.
16 MARZO 1898
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~ .
Per ta Direzione Lonovrco Crso TTl len~tHe colQn,t~l/Q / (. ., .. i ncark1Jto
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DEMARC HI CARLO,
gerente.
ROMA VOGHERA E N R I C O TIPOGRAF()· EDITORR
1898
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S0Mlv1ARI0
465
D ELLE MATERIE CONTENUTE NELLA P RESENJ:E DISPENSA
r
LA SOCIETA' DI PREVIDENZA TRA G LI
La società di previdenza tra gli ufficiali· del R. Esercito e della R. Marina nel regno d'Italia. - F. RoGicm; tenente generale. -
{Con un grafico)
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. Pag. 465
UFFICIALI DEL R. ESERCITO E DELLA R. MARINA NEL RE(} NO D'ITALIA •
Di alcuni - scrittori militari ita.llan.i del cinq't1ecento. P rof. G. RutG ! LL~ . . . • . • •. . ,. . . • • • , . >> 492 La sitltazlone in Uga11da._- Da una corrispondenza.del Times .
»
514
I libri nuovi, F : La fo?'tiflca ztone in montagnct del RoccHI Gli inse.(Jnamenti della storia nellct guerm ·navttle del G;, vo-rn ·- Memorie delle guei·iyj pit~ ·i'ecenti - . Il trattato di· tatti'ca del DE CCJi'<US - Intorno a Horgofor te nel 1.8{;6 del SEGRE ·.- Una delle edizioni del V OG HERA sulle avventu·rose vicende delto SLATIN . » 521
Notizie politic o.:.milHarl. -
a;. •
•
,
• .
» 528
Notizie milltari estere : Austria- Ungheria: C'irca i sottuj/iciali rrJ.(/'ei·mati . » 5'10 Germania: P RUSSI A: 6-rttndi manr,vre, manovre autunnali di camp agna, gi·andi e,frwcitazion.i .di JJionieri J>e1; il co1'?'ente anno » 541 Russia : Fonnazione di 2 nuovi corpi d'annata . . • • . . » 541
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Rivista dei periodloi militari. 1·ale DnAG0~1mov . . . .
CASA EDITIUCE LIBilAR[ A
Lu, Giovanna D'Arco del _qe11e.
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E. V OGHERA -; PrtOPIUE1'À LETTER ARIA.
Nel 1890, aleggiava nelle corporazioni militari lo spirito ·d'associazione. La cooparazione che in Italia conta fer venti -apostoli, .e ·personaggi dotti ed emiue~ti, si fece strada anche nel ramo militare, e nel 1889 sorse l'Unione M i litare, società -anonima -coo perativa di consumo e di credito tra gli ufficiali ·del rBgio esercito e della r egia marin<1. L'Unione 1vfilitare ·ebbe uu successo veramente splendido e superiore ad ogni aspettativa, perchè 'in breve tempo venne sottoscritto un ca·pitale di oltre un milione di lire, e ciò servì di incoragg iamento ad alcuni benemeriti ufficiali per la costituzione di .umi società di previdenza, che fosse di complemento all'Unione 11!filita1·e. Mentre questa infatti prov,·edev·a ai bisogni del pre·sente, la Previdenza s' interessava dei bisog ni dell'avvenire. .Ad invito dei promotori si raccolse il 12 febbraio 1890 un ·primo nucleo di 18 ufficiali, ai quali il presidente provvisorio ·d~ll'aclunanza, dopo aver resQ grazie della loro adesio:µe allo .invito, rivolse le seguenti parole : « Sonvi in Italia numerose associazioni tra mili tari ed « ex-militari. La maggior parte di es~e ha per iscopo di man« tenere vivo nei ~ittadiui il sen timento patrio ed il culto alle ·« gloriose memorie dei nostri fasti militari. - .Ben poche però « s i propongono atti di beneficenza a favore dei soci ; nessuna -« poi provvede alla vecchiaia. · 30 -
.~.~xo u111.
466
LA SOOIET,Ì DI PREVlUENZA
« È questa una lacuna che v uol essere colllUl.ta ; ed~ cie> « tende appun to la società che vi proponiamo di costituire « società che, inspirandosi ai priµcipi d'una sag,ria pr evidenza' "b . b ' , « contn mrà potentemente a cementare i vincoli che unire « devono fraternamente i membri tutti della famiglia militare « italiana. · « De!J.'attuazione pratica del progetto non è lecito dubitare « quando si consideÌ'i che .ben 20 mila ufficiali dell'ese.rcito e " dell'armata, attualtnente in congedo, potranno, volendolo, « far· parte del ·sodalizio. « P ossiamo inoltre ritenere con sicura ~erte~za che l'utilità. « e la nobiltà degli intenti g uadagneranno alla società nostra. « l'appoggio del governo e le- simpatie del paese. « L'~s~m~io d i quanto di consimile già si è compiuto pre:..so « eserc1t1 d1 altre nazioni ci sia di stimolo al sollecito compi« m~nto della c..:omrnendevole intrapresa». Gl' intervenuti si costituirono in comitato promotore e no-minarono nel loro seno un comitato esecutivo. r Questo in breve t empo attese alla compilazione dello statuto, che venne discusso ed appronto nell'adunanza del 18 ~a~zo ;890,. nella quale venne pure nominato il primo. consiglio d ammmistrazione. Il presidente provvisorio del comitato' promotore, allorchè rassegnò il suo mandato e diede la consegna deo-li effetti di spettanza della nuova società insieme col rendic~nto della.. situazione finanziaria, cosi si espresse : <r La società nostra non può fallire al proprio destino, perchè« ha fondamento e s'inspira a.l più -nobile dei sentimenti che« Dio pose nel cuore dell'uomo: l'amore del suo simile. E , « questo sentimento s' inca,rna es' i"mpern~ nello spirito della. « previdenza, prezìosa virtù del secolo, a cui sono dovuti « i miracoli delle associazioni operaie, delle banche popolari, « delle casse di r isparmio; e che di questi giorni ha registrato « nei suoi fasti gloriosi l' inaudito e colossale successo della « cooperativa Dfili tare. « P er l o scopo che si propone e per i benefici che sani per « recare la nostra istituzione completerà l'opera redentrice,
'fRA GLl UFFICIALT DEL R. ESE RCITO E DELLA R. ilfARINA, ECC.
467 .
« dell'Unione illfilitare· coll'assicurar~ a.Ila benemerita classe « degli ufficiali in congedo il pane nella vecchiaia. « Il còmpito è grande ed è perciò degno di voi, o signori, « che avete mente e cuore ». Il l. statuto della società, approvato, come si disse, nella adunanza dei promotori del 18 marzo 1890, era. intitolato : 0
Statuto clella Società di previdenza per le pensioni tm gli uffìciali in congedo clell'es13rcilo e dell'armata nel Regno d'Italia. Come si vo3de, le operazioni sociali erano limitate ai soli' ùfficiali in congedo soci effettivi, ed a ragione, perchè si riferì vano alle so_le pensioni ed ai sussidi, le une e gli altri inutili per gli ufficiali in attività di servizio. Per ò . questi erano indirettamento attratti nella società sotto il titolo di soci aggregati, affinchè si potesse, con una più. prolungata inscrizione nei ruoli sociali, . accrescere a loro vantaggio la pensione annua. Il contributo II).cnsile tanto dei soci effettivi che degli ag, gregati era di lire 3. La pensione non era in alcun modo determinata e dipendeva dal capitaìe accumulato, la cui r endita doveva in tutto od in ·parte essere divisa .fra i soci in congedo che avessero· 60 anni compiuti, e 10 anni almeno di aEPartenenza alla società. E rano tuttavia fissati due limiti a tale pensione, un ~inimo di lire 500, ed un massimo di lire 1500. Fra questi limiti dovevano essere ripartite le somme in modo che.le pensioni fossero proporzionali al numero di anni di inscrizione nella società . Venendo necessariamente a variare anno per anno le somme disponibili, il n umero. dei soci, .gli anni di a ppartenenza di ciascuno alla società, mutavano continuamente i dati delle . calcolaziou i e le pensioni restavano variabili di anno in anno, per la qual cosa i soci non potevano mai esser sicuri dello . assegno che sarebbe loro spBttato. Inoltre quei pochi soci del primo airno d' inscrizione, che all'undecimo anno si fossero trovati ' nelle condizioni volute
'
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LA SOCIBTÀ DI PRE VID8NZA
dallo s~atuto, p~t?v_an~ percepire per quell'anvo e per altri su~cess~v1, . p~ns10m eh favor~ ed ecc&zionali pel fatto che essi. pe1 primi godevano della rendita di un capitale accumulato cogli interessi composti per 10 anni consecutivi mentre i successor i, d i nmnero sempre c~·escente, avrebber~ dov~~to sot_tostare a condizioni molto meno vantaggiose. Si vem va cosi a creare nna ingiusta disparità di t ratta.mento verso so~i s?ttoposti ~i medes imi oner i, cosa assai deplorevole . e biasimevole, gw,cchè non vi può essere moralità dove regna l'ingiustizia. Ma un difet to radicale dello statuto 18 marzo 1890 era la i ncertezza, dell'adempimento degl' impegni uhe l'amministr:i.zione assumeva verso i suoi ammiuistrati. · A lcune società, o casse per le pensioni, sorte recentemen Le e basate su statuti cho io qualche modo somigliano a quello prode.~to, fu rono su questo punto più logiche, e pil'.1 avvedut~, porche esse pnr facendo balenare alla turba infinita dei crednli de_g li a~segni cospicui, in spsLanza non s'impegnano a nulla d1 preciso, non garantiscono neppure un minimo, che non avrebbero saputo nè potuto determinare a causa del sistema vago o capr:icoioso del loro svolgimento. Esse s'impegnano a dare quel eh~ c' è; ecco tutto. Pilò avvenire· che i soci ric~vano L. 2000 in un anno, ma può anche succedere che non ricevano nulla; e può perfino verificarsi il caso che sembrerebbe assurdo, che siano essi debitori verso 1~ uassa ; non è u n'iperbole quest'asserzione, ma bensì il risultato d i studi fatti sullo svolgimento regolare di dette casse e che non è gui il lnogo di riprodurre. ' Ritornando aHo statuto 18 marzo 1890 si o·s serva che in es~o è ~romessa ~ma pensione mini ma d i lire 500. I promotori a111m~t1 da sentimento d'amore e d i fratellanza e pieni di entusiasmo pel benessere dei loro colleghi del H,. esercito e della R. mar ina si porsua;;ero che fosse possibile assicurare quel m inimo di L. 500. E col cuore alla mano imaginarouo delle combinazioni e ritenner o come risultati di lunghi e maturi studi ciò che X:011 era altro ohe il frnttù di aspi razioni amorose dei promotori.
1'RA GL I UFE'ICIALl DEL R. E S ERC IT O. .E DELLA R , MAlt!N.~, ECC.
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A, benefiz io collettivo degli uffi.ziali. Essi ammisero ~he si sarebbero avuti subito 5000 soci, i quali avrebbero pagate L. 180,000 all'anno, che questi con tributi iu 10 anni dovessero dare cogli interessi composti 3 milioni, che altl'i 2 milioni si sarebbero ricavati da oblazioni , feste, lotterie ecc., e così. dopo il decennio si sarebbe potuto dispone cl i una rendita di L. 250,000 colla quale si sarebbe potuto , assegnare una pensione cli ·L. 500 a 500 soci. Nonostante ciuesto favoloso accumularsi di capita li, e la r iduzione dei pen$ionati, in un decennio ad ' ,u soltanto dei soci inscritti, la società di previdenza sarebbe riuscita a dare solo il mini mo della pensione prevista (11.
(! ) -'/on sarà inopportuno riprodurre qui le;tuatmentc una p.1rte della rela.zin110 i8 marr.o ~890 che arcompagna,•a il pri mo stal ulo per mostrare che, quando si è sotto il fascino ri i una Passion e po lente, si Lende a 111agnifi caro le propri() ind ur.ion i, e1 I a ritenere come asso luto ed i11d iscutil)ile ciò cho all'atl Q pratico 11 0 11 si realizza. all'alto: « Prevc fendo 11orò le obbiezioni a cui taluna delle piu C$Seozia1i disposizioni sta• tutario potrà dare luogo, trov iamo op portuno esporvi fin d'ora i principali cri leri che • ci condussero a s taliilirlc. • Prima d'ogni a lt ra si presenta <1uella cho chia meremo il ca11osaldo doli' 1stltuzioiw, • la determinazione, cioé, in L. 500 dol minimo, cù in L. fii()() del mas.,;imo delle pensio11i • vitalizie ai soc:i • L'argo111enlo, rorne faci lmente comprondoreLc. ru oggetl.o d i lunghi e ,natu ,·i • studi, s1,ecialmenle per 'lllMlo ha relazione alla ricerca dei mezzi più appropriati e e sicu ri ond e cos li Luire il fonclo pensioni. • All 'efl'c>tlo si ricorse clap1,ri ma nl l' osperirmza ·di r1urwlo si fece in Frnocia, c,v,1 ,la • oltre Ire anni è sorta una ~ociet."1 q11a,i identica a quella che noi intc ndia1110 '1i cosi i• L11irc, e che s· inlilola : Cllisse de nlr<tiles tles o((tcitn cle réser11e et de l'an11,'e ler-
• r iloria le. . « ·ouol sodai izi <,. la cui az iono è circoscritla nl sc>lo Diparlirner'iLn rlclla Senna, col! o
, fl)ntribuziool dei soci in I,. 5 mensili, e coi proventi straordi nari di elargizioni , doni, , roste. sovvenzioni go,•ernalive, ecc., d isp1 nc oggid1 <I' uu patrimonio di circa nove .. milioni.
• Lo si.esso sistema, nlotto per ra11por·to a l conll'iliut o dei soci a sole lire tr·e • mensrlr, ci parve meritevole di essere seguito come <1 uollo che più agevolmente può • condurci a lla coslituzione ciel fondo rwces,nl'io al pagamen to <lolle pensioni. • E<1 ocrovi in fo1·1.,Ldi ~uali argomentazioni siamo p~rvcnuli a formarci La le ]101'·
• suasioo,,. , Pro,<' per base le più recenti s lnti:;ticllP, rilevammo che oltre 20 mila ulliciali • <lell'e~oreito e dell ':ll'lnata trovansi in riosizione rii congedo. Sonza tener conto rleg li • ufliciali in attivilii di servi1.io, che, is1iiraodosi aÌJ 1c1 n sen1irne11to di giudiziosa pl'IJv i• denza, vorranno procurn rsi Ilo rt'or11 i benefici della società, inscrh•endllsi come sori • c1gg-reuc,ti, non crccl ia mo ,li nllontanarci dal voro nel ritenere cho a lmeno una quarta e pa rte rl c:,: li urlì cinll in congedo entn•rà a fa r pu rle della società. , :\e consegue che il $OIO contri buto mensile assicurerà al sod,·dizio un annu o in• troi to rii I, . ·ISO mila, il r1ua lo nel la,so di dieci aoor, coll'interesse composto, costi' tuirà un c:1pitale cl i circ:1 tre milioni. A q ues ta somma aggiungo11clo poi i proventi
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I
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LA SOCIET,\ DI Plt8VIDENZA
Til.A GLI IJFFlC! ALl DEl, R . ESErtCITO E DE LLA R. MA RJNA , ECC.
Il consiglio ·d'amministrazione, nominato dal comitato promotore, fin dalle sue prime adunanze prese in esame lo ~~:tut_o 18 ma~·zo _1890, ed eb be a riconoscerne subi to· i gravi i etti: fu_ qumd1 nominata una commissione di perso competenti coll'incarico di apportare ad es~o t tt 1 d1~e fi . , · · . · ::; u o e m o 1caz1oui necessarie per un regolare ed esatto f Ltnztonamento . . d e li a Società, ' basanclolo su elementi tecnici che .l!os . d. · ; f. d · , 11 . sero 1 ~1cu_1o. on a:n~nto per uno sviluppo normale e stabile dell· a Soc1eta.
.~ ssicurazioni vi era nello statuto sqltanto il germe delle operazioni. Infatti secondo l'artic&lo 12 i versamenti a quel fo ndo dovevano essere volontari, e per l'articolo 14 le ope· razioni di assicurazione dovevano essere iniziate quando il . -consiglio d'amministrazione avesse creduto opportuno farne proposta alla società, dovendo esso in quel caso sottoporre -all'approvazione dell'assemblea generale le relative tariffe. La modificazione più i mportante introdotta nel n uovo sta, tuto consisteva nell'avere coordinato il pagamento del contribut o coll'assegno delia pensione, e colle età di entrata nei -sodalizio e di incominciamento del godimento della pensione. ·Inoltre anche per le assicurazioni varie era stabilito, come si disse, che si dovevano presentare le r elative tariffe. Come -si scorge, la Società col n uovo Statu to, benchè alquanto em brionale, si mise sopra una via saggia e sicura, ed abban·donò del tutto le fantastiche promesse basa te su iperbolici introiti e per combinazioni f~rtunate imag inarie. È vero che il nuovo metodo non è_ fatto per adescare le facil i e nume~ rose ascrizioni, ma ha per sè il conforto della sincerità, della lealtà e dell'onestà, ed è tale da p~rmettere d i affrontal'e -con sicura coscienza il più lontano avvenire. . La società si p reoccupò grandemente di ot tenere la per-sonalità giuridica; a tal fine si iniziarono tosto le pratiche -001 Ministero d'agricoltura, industria e commercio, e coi con-sigli del medesimo e con al tre deliberazioni prese dai soci iu assemblea generale si addivenne alla compilazione del 3° statuto, il quale venne messo a base del regio decr eto -8 novembre 1892 n . DCCCIX (parte supplementare) col quale la società di previdenza fra gli ufficiali del regio esercito e della. r egia marina, con sede in' R oma, è riconosciuta -come corpo morale, su parere favo revole del Consiglio di S.ta.to, il quale si espresse con p'a role molto lusinghiere per g li amministratori. Questo statuto, che è tuttora quello vigente, tranne alcune aggiunte e varianti , d i cui si d irà in seguito, non differisce sostanzialmente dal precedente se non in ciò, che)e -operazioni varie di ,assicurazione sono in esse regolarmente
. Questi!, commissione si mise alacremente all'o t' 1 . pera e -p1esen o. o stat~to _m 9dificato, che venne discusso in varie sed ute del ~ons1glio d'amministrazio'n e ed approvato in quella del 13 grngno 1890. Il sodalizio prende in esso il nome d 1. e-, • t .. I',. • . ·1: • z· oocie u 1 1 a gli
u !, 101~ i del regio esercito e ctella r·egia marina nel Reono cl' Italia. ·
~~~ t.itolo non figura ~iù la q_ualifica; pe>, le pensioni, perche s~ volle ~are mag g1or e ampiezza aJle sue operazioni, e comprendervi an?he le assicurazioni vari~a favore dei soci e del.le ~ersone_d1 loro fam iglia o di altre da loro a~sìcurate N_ondu~ie~.o il servizio delle pensioni r imase ·tuttavia iÌ punto pm impor_tante . dello statuto, sia perchè su q uesto . r a.11:'~ fu_rono_fatti studi concreti, e determinate tutte le modahta, sia anche perchè 1. . . fii t . . . . soci e e tiv1 dovevano ascriversi necessanamen~~ al ,fond? pen~ioni, a favore del quale soltan to era stabilita .I obbhgatonotà dei contributi. P el fondo • strarwlinnri dell o lotter' r I· . ·. · · . • tive ecc che ,. , ' e ,11 g11.1on1, dor11, fes lc, beaeO cif1te, sovvm1zioni govern11.0 1 • c,·id,ente ·~he il a 1\ ,'=~~:e~~ ~:/ de~nnio non iuferiori ai due milìoni,' è • mento <lr,llo pensioni p~tri dis orro d' in çomincora :' deco rrere l'nhhligo riel 11agn, v,•dcre '>00 soc·, de ll , l . , . p L a rcncl rta d1 L. 250 000, su rncientò n ·prov. · a J. ens,onc annua rii L. 500. • ~om~ vcdc_te dunque le 110,tro previsioni non sono ne cervellotiche né esa"eralc 1 1.1~'.·t,'1,Ch~ che I es1wier1z:1 dei r•rimi esc:ci1,i aunu; li dimo; tr:;ss~ , 111~a;,:~i;·~~ . • ,lt•lla Croce Ro~sa r,c~; co ,, .'' v_remo, sem11re la risor~a _a cui d ? iii. rirorsa J':1ssociazi,J11 0 e ci<1é <l i 11 11 prestit~ a :~~;~~~:o 1~ la ~oc,et., ,re, giornalisti, l'emissione • Le s iinJ}atio c he 1, ".'. ,·, .,a , o,erno. • i11 Ji seu tibllc eliÒ il Gover::st,,: ns~ç;cta <l eds tera ccrt.amcnll\ n(! I IJHCSe e l'interesse • ci <'an no m . ' , o. ee,10 ulutame, prenderà al suo consolidamrnto • l •.' 1 .oti~o a -~p~rarc c.he, r1corren ·10 nel bbogno a crucst' ultim o mezzo il fondo 1,,, e pr ns1on1 s111a rn og n, caso os,icurat o. • •
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LA SOC!ET.\ DI PREY-ID.&NZA
stabilite in base a· tabelle tecniche, nelle quali si tien conto. delle probabilità di m·ortalità e di sopravvivenza, com'era.. già stato fatto prima pel servizio delle pensioni. Inoltre fu estesa l'ammissione nella società come soci effettivi, oltre che agli ufficiali, anche a tutti coloro che ap· .parte~gou.o od hanno appar tenuto al personale dei Ministeri. della guerra e marina con nomina regia. Le operazioni sociali stabilite da detto statuto so'oo 10> seguen ti: a) Costituire un fondo pensioni a profitto dei soci mediante i contributj obbligatori degli ascritti a tale fondo . (Tabella A) ; b) Fare assicurazioni varie a favore dei soci e delle persone di loro famiglia o di altre da loro designate, e cioè: 1° med iante i contributi obbligatori degli ascritti a tale fond o, per assicura.re ai loro eredi od aventi éausa una somma in Mso di morte (Tabella _E): 2° :assicurare ai soci un. sussidio d i vecchiaia vitalizio mediante contributi' volontari {Tabella C); 3° ·assicurare agli ~redi od aventi causa una somma determinata in caso di morte dei soci mecl ian'te contributi volontari {Tabella B). Come si vede le operazioni delle Tabelle B e C sono sussidiarie di qnelle r ispettive, .E ed A , affinchè mediante contributi volontari si possano ~ccresc~re le assi~urazioni o le pensioni al di là dei pmiti 1mpost1 dal contnbuto obbligatorio stabilito per essere socio. · effettivo ; e) Assegnare sussidi temporanei in caso di constatato. bisogno ai soci che non siano più in attività di servizio; d) Concedere sovvenzioni a lla vedova ed a t:,crli orfani bisognosi dei soci defunti ; e) Istituire borse di studio a favore dei fig li dei soci; lì Procurare a.i soci facilitazioni nei vari bisogni della. vita sociale ·e possibilmente anche onorevoli occupazioni 'a quei soci, non in attività di servizio che ne fossero privi per~ cause da loro indipendenti; g) R endere onoranze funebri ai soci mediante rappr e-sentanza, ove sia possibile.
'l'RA GU {JfFIC! ALI Ot·:L R. ESERCITO .E DELLA "R. MARINA, ECC.
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Con regio decreto ~8 gennaio 1894 n . LIII_ (pa~t~ Sl~pplementare) vennero aggiunte alcune nuove ~1spos1z10~1 allo statuto nello scopo cli alla1t;are la sfera cli sua azione, e secondare le possibili aspirazioni del peraonale nel quale potevasi fare il reclutamento di soci. Con questo decreto fu stabilito che i s?ci ~fl~ttivi. potessero versare alla ca·s sa sociale gli interessi e d1v1dend1 della Unione ·Militare e cli altre società cooperative di consumo allo scopo di conYertirli in una assicu:azione sull_a ~i~a od in un sussidio di vecchiaia, in base alle tabelle spec1ah rispetti ve ·F e G calcolate per tali operazioni. · F u stabilita pure l'iscrizione transitoria nella Socie~à di tutti gli nificiali ed impiegati che potevano essere soci, ma non lo erano, e che avessero acconsentito a fare le op~razioni anzidette relative alle società cooperative, coll'obbligo però di di,,entare soci effettivi nol 'termin~ ~i c~ngue anni. E così pure fu ammessa l'iscrizione provv1son.a n~lla so~ cietà deo-li allievi degl' istituti militari, salvo a dtvemre poi soci effe~ti vi colla loro nomina a sottotenent~ ocl a guardia. marina, e ciò . allo scopo di assicurar loro un aumento di pensione in base ad altra a~posita tabel~a .H. . , . di l!'"'ins.lmente fu pur e stabihta l'amm1ss1one tra nsnon~ . ufficiali in congedo coll' iscrizione al solo fondo sovvJ:inz1om e col solo pao-amento cli una lira mensile allo scopo di far loro godere dei b:nefizi indicati alle lettere u,. cl, e, f .e g· dell' art icolo 1° dello statuto e che furono innanzi trascritti. Questa inscrizione aveva una durata limitata, od è ve,nuta a cessare col 1° gennaio d_i quest'anno . Con regio decreto 22 luglio 1897 N. CC!XXVIII furono apportate alcune altre aggiunte importanti allo statuto mediante tre nuovi ar ticoli. Il l" riflette l'assicurazione cpntro il rischio di guerra. P er comprendere la nuova disposizione. aggiunta occ~r~~ conoscere che i-fondi sociali sono essenzialmente tre, c10e · . fondo pensioni, fondo assicurazioni e fondo sovvenzioni, co~ proventi determinati e contabilità distinte .per o~n~no dr · · -'"1. Al J!ondo assicurazioni è affidato anche 11 serv1z10 delle ess1. 1 1
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assicurazioni sulla vita in caso di guen·a · per quei soci eh~ essendo ascritti al ramo assicurazioni si trovassero esposti alle vicende di guerra; questa ;ipeciale assicurazione prende il nome di 1•ischio di [Ji1,e1"';"a. E evidente che il fondo assicurazioni correrebbe troppo grave pericolo d i essere rapi- . damente assorbitò in caso di mobilitazione, se dovesse far fronte da sè solo anche al rischio · di guerra, e quindi provvidamente lo statuto agli articoli 23 e 24 stabilisce che tutti i soci assiçu rati pel çaso di morte e che si troYino mobilizzàti debbano pagare rtn èoutributo di g uerra pari al 5 per .cento delle somme assicurate tanto col contributo obbligat orio, quan to con quelli volontari .. Cou,guesto aumen to del fondo assicurazioni la società può far fronte alla eventualità del rischio di guerra. Ciò premesso, l'a!ticolÒ aggiunto tende _appunto a sqllevare i soci dal pagamento del contributo suppletivo pel caso di guerra, facendovi fronte colla riserva del fondo sovvenzioni, e ciò fu suggerito dal fatto che non mancano oblazioni tendenti a rafforzare questo fondo in vista appunto di . venire in soccorso della società in caso di guerra. Ne segue che fino a che vi sarà. una riserva del fondo sovvenzioni i soci mobilizzati che si trovano assicurati pèl caso di morte non avranno da sopportare alcuno speciale aggravio per mantenere il loro_ d iritto anche durante le perigliose vicend e della g nerra. Il 2° articolo riguarda la decorrenza della pensione. Lo statuto stabilisce all'articolo 8 che la pensione debba essere assegnata agli ufficiali che abbiano appartenuto 12 anni alla società, ohe non sieuo più in a ttività di servizio e che abbiano non meno di 551anni di età. Quest'ultima condizione era consigliata dalle condizioni di avanzamento e di eliminazione dal R. esercito e dalla R. marina all'epoca in cu i fo compilato ed approvato lo statuto, ma dopo le recenti modificazioni apporta~ colle nuove leggi d'avanzamento nei due rami militari quella limitazione era evident emente insufficiente, potendo avvenire la cessazione dal servizio attivo molto prima del 56° anno di età. V enne quindi
'l'RA OLJ UFFICIALI D E I, R. ESE.RC l'l'O E l>ELLA R,' ]f.ARINA, ECC.
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s tabilito col 2° articolo· figgiunto che q~esta l!Juidazio~e p~tesse essere fatta anche a cominciare dal 45 anno d1 ~t~, fer ma rimanendo la condizio!ie di appar.tenenza_ all~ societa · · l') anni Pel periodo dal 45" al 54: anno cl 1 eta furono per .:., . . . d ' tà · d. stabilite nuove tabelle basate sugli elementi 1 e · qurn 1 . · tt· .anzidetta e cioè le tabelle A', C' ed F' completive nspe 1:vamente di quelle A, C ed P. . Col 3• articolo agginnto vien creata. una nuov~ operaz1~ne sociale, quella cioè di assicurare ai fi~li . (maschi e fem:m_e~ dei soci -un capitale non maggiore d1 h_re 5000 da ?at: > ar:: loro, se viventi, allorohè abb~ano . comp1~to 20 aru~1, e cw . mediante il pagamento di un premio speciale deter~mato da / fondo apposi·ta tabella I{. Qnesta operazione ed il relativo . . ora. allo stato· vi rtuale non essendosi ancor a ragsono per . . . . . . t ·1 numero di 50 iscrizioni stab1hto come num mo per g1un o 1 . . . . la traduzione i n atto della dispos1z1one. . . A c0~pletare l'enumer azione delle tabelle sociali manca solo qualche cenno relativo a quella D. Qu~$ta tabella ~~ ,. bilità n ella previsione che la persona a cui è devoluta a s~a . . :B . . e ao somma assicurata pel caso di mor te, pre eris:e mv~c b dere di una pensione vitalizia, e questa pensione viene a~. to determinata dalla detta tabella D la quale ~1·evede il : : : che l'usufruttuario d el vitalizio sia un maschio od una 0
femmina. . 1 ·e Fra tutt e le tabelle sociali quella A rim~s,e s.empre a pr ~ diletta della società d i previdenza e la ~rn .fav~revol~ d1 quante fossero state offerte dalle compagme d1 a~s1curaz_10ne ~ dalle società di mutuo soccorso legalm~nte . nconosc1u~e, . , f .catto fin dal principio della cost1tuz10ne d ell a so· e ClO U 1: • , • l' · . . . tà nello scopo di promnovere p1u facilmente rnscnz10u ~ cie . . . Q b 11 f basata sui dei g iovani nei ruoli sociali. uesta . ta e .a u . . dati statistici di eliminazione compless1 va dei pen~10nati delt Stato durante l'u~clecennio 1868-78, il saggi~ d'mt~res~e u calcolato al 4,~5 per cento,·e fu st.abilito che 1 con~nb~t1 do. . te l fondo pens1001 senza v essero essere versati rntegra 1men a . . . alcuna distrazione per le esigenze arnm1111strat1ve.
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L,\ •SOCIET,\ Dl PREVIDENZA
Le altre ·tabelle f~r c5no basate sulla \ tav· ola d1' sopravvi~~nza_ della ?opolazione italiana pubblicata nel 1892 da-Il u:ffi~1~ ~ecmco dell'amministrazione de.lla Cassa depositi 6 , ?1:est1t1: 11 sa~gio d'interesse fu limitato al solo 4 per cento ed moltre 1 .prem.1 f_urono sopracca.ricati del 7 per cent~ per avere un ma~gme d1 SlCurezza contro ogni eventualità sfavorevole, ~el.Ie v10eude umane, e per far fronte ai ·bisogni amminist.rati v,1 della società. · ln~at~i il fondo d'amministr~zione è formato dalle tasse di. . amm1~s1on~, dai proventi . stra-ordinar{ ~ da una quota n on · ~agg10re del 5 per c.ento delle. 'entrate al fondo assicurazioni sia ~er contributi obbligàtori, sia per .;ersamenti volontari. ma e _·ass~lutamente vietato di prelevare alcuna quota dai contnbut1 del fondo pensioni. · . · · . La .società d i previdenza è altera di poter fregiare il sno. tito~9 con d ue Augusti Nomi, ·e cioè quello di S. JvI. it Re· e dr S. A. R. il P1·incipe di Napoli che vollero deo-narsi di ~anife:'tare la loro benevolenza a ·prò .di essa, acce~tandone· rispettivamente la Presidenza onorar ia e la Vice Presidenza. onoraria. . Inolt.re tutti i tito1?,ri delle alte cariche militari del Regno. aggrad1rono la nomina a soci on orari, ed ì ministri della guerra e del.la marina accordarono alla società speciali favori. I
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La società di previdenza fra gli ufficiali del B,. esercito. e . della R. marina non è una società di à s~icurazione sulla. ~11ta nel senso ristretto della par ola, per chè non ne ha t utti . r c~rat_t~ri ~istinti~i .. Il capit~le accumulato per le sue oper~z1~m e d1 propneta dei soci, ma questi soci non sono azion~s~1, ~ lo st.atuto _vuol_e ~he quando il capita.le supera le pre~11s1.om. ~egh oneri so01ah, compresa una conveniente risei:va, 11 d1ppm debba essere distribuito ai soci. Quindi la società non è un. istituto di spèct~lazion~, e raccoglie quel tanto cli capitale strettamente necessario al mantenimento dei propri impegni.
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TRA GLI UFFICIALI DÉ L &. E SER9ITO E DELLA Il., MARINA, ECC. .
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Nel complesso la società militare di previdenza può dònsi·<lerarsi ed è una vera 1società cooperatiya di mutuo soccorso. Le tabelle termiche per pensioni e per assicurazioni in caso ·di morte dipendono da due "elementi essenziali, cioè il grado ·di_ eliminazione dalla società per morte o per altre cause,· ,ed il saggio d'inter esse dell'impiego dei capitali. P er. riguardo al primo elemento gli studi furono basati, ·come già si disse, per la tabella A ser vendosi dei dati di eliminazione complessiva dei pensionati dello ètato, e per le .altre tab~lle prendendo per base la tavola di sopravvivenza della popolazione italiana. - Nessuna ~elle dette d ue basi . si adatta perfettamente al ·pe1~sonale nel quale la società di previdenza recluta i suoi soci, ed è difficile per qualsiasi so-cietà conoscere a p1·i01~i in modo approssimato di g rande pro·'babìlità, il grado di eli minazione dei suoi soci: .sarebbe quindi a.ssai · utile che- ogni società per conto proprio facesse .appositi st~ldi.statistici al riguardo. ·-;- La societ à militare ·d i previdenza è s0rta da troppo poco tempo, e conta un nu· mero n on abbastanza grande di soci, perchè possa dare not izie statistiche cli qualche v.alore. Nondimeno nell'annesso specchio son riportate le poche notizie che poterono essere ra,ccolte sn questo argomento, e furono in esso considerate separatamente l_e perdite avvenute per morte da quelle derivanti da altre .cause. - Le percentuali di ogni anno presentano fra loro sbalzi molto notevoli, perchè i numeri sui ·quali si opera n on sono così alti da poter sottostare ad una leggè di probabilità, ma però le r isultanze ~edie deì 7 anni ,di vita della società acquistano già un certo valore appr~zzabile. · Esse dànno l' 1,096 per cento nelle perdite per morte ed i l 5,32Ì per cento in quèlle per altre cause diverse . E si deve p ur notare che le differenze più sensibili fra anno ed anno si verificano specialmente nelle perdite per ,c ause diverse. E la ragione sta non solo nella variabilità . e nella molteplicità di queste cause, ma anche in una .caustt tutta speciale a quelle società, che, come la nostra, non fanno speculazioni d i sorta, 1ion fanno pompa del loro. stato
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LA SOCIE'!'.\ DI PREVIDENZA
'.l'RA OLI UF EUCIALI D&I, R. ESERCITO E DEI.LA R. MARINA, ECC. I
patrimoniale, nè cercano d'attrarre gran. numero di soci con propaganda rosea, facendo assegnamento sulla loro radiazione, ma mirano al contrario unicamente al vantaggio individuale dei soci ispirandosi solo ai sentimenti di fratellanza. Non sarà inopportuno illustra..re più chiaramente questo concetto. I soci che siano in ritardo nei pagamenti dei contributi in relazione alle prescrizioni dello statuto aovrebbero essere cancellati dai ruoli della società. - L'ammin istrazione di essa ha interesse che tali radiazioni avvengano, se ha di mira soltanto la solidità. del bilancio e la stabilità delle sue tabelle I perchè le somme già versate dai soci morosi passano, senz' alcun onere futuro per la società, a benefizio dei fondi ai quali eranv inscritti ·i soci. radiati. - Ma la nostra società non si decide a tali radiazioni senza aver prima fa tti replicati ed energici tentativi per conservare i suoi soci, dimostrando loro che le sollecitazioni e le premure son fatte nell'interesse unic0, dei soci presi individualmente e non già collettivamen te. E quest'azione di fratellanza verso i consoci, e di cui essi dovrebbero essere grati all'amministrazione, è spinta al punto che talora è avvenuto an:che il fatto che qualche socio se ne è adontato ! Lo stesso dicasi poi soci d imissionari. Il risultato di queste sollecitazioni è spesso favorevo le pei soci morosi nel senso eh' essi si pongono presto, in r egola coi pagamenti, o sono mantenuti nei ruoli. Coloro, che ad onta di tutl;e le sollecitazioni persistono nelle stesse condizioni anteriori, debbono necessariamente essere cancellati, ma ciò avviene in epoca posteriore a quella vera, stando unicamente e severame.rite alle prescrizioni statutarie. - E ciò naturalmente fa sì che le perdito attribuite dallo specchio suddetto ad un amio non sono tutte di competenza di esso, in parte sono di spettanza dell'anno anteriore. Questa circostanza contribuisce quindi non poco a lle perturbazioni statistiche dei risultati registrati sullo specchio. Giova far qui presente che i soci morosi n ei pagamenti, e che regolano poi la ·1oro posizione, non pagano alcuna multa, e neppure interessi sulle somme versate in ritardo.
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E non solo l'amministrazione, ma lo stesso statuto è animato da sentimenti di "fratellanza verso i sÒci, perchè am.art. 35) che i soci cancellati come mç,rosi possano me tte ( . a· · t" rientrare nella società ed essere reintegrati nei loro 1nt 1, purchè ne facciano domanda nel _ter mi~e. d' un ~uno dal!~ radiazione, e paghino gli arretrati cogli mter~ss1 compost1 al 5 "/.. . . b 11 L'altro elemento che entra nelle calcolaz1om delle ta e e. · ·1 sao-aio d'inter esse. Nel 1891 e nel 1892 qua1~do furono e 1 oo . . li · con cretati gli studi per lo statuto so01ale, 11 cors~ d~ _a rendita era piuttosto basso, quindi parve allora amm1ss1bile ed abbastanza prudente il 4,25 °/ fissato per la tabella A (pensioni), e sicurissimo qt1ello del 4 °/.,perle 3:ltre tabelle. - Ora la rendita è quasi al 4 °fo, quindi la tabella A. potr~b.b~ essere pericolosa : tuttavia siccome il gross? de~ capi_tah ~~ tuali fu impiegato in condizioni favorevoli, e s1 possiede g_1a una riserva di previdenza, per ora si può soprassede_re da qualunque operazione di revisione, consid erando che ~~ servizio delle pensioni comincerà solo nel 1903; tanto piu che la tabella A. ò dichiarata provvisoria dallo statuto (art. 9). P iù innanzi si dovrà ritornare su questo argomento. . Si è detto innanzi che i versamenti fatti dai soci c~nceHa~ 1 dai ruoli della Società vanno a benefizio dei fo ndi sociali~ ciò deve intendersi solo pei. contributi obbligatori; pe:· qu~llt volontari la Societa restituisce una parte soltant_o d1 essi e trattiene ]'altra per il rischio corso nell'assicurazione. La poliu;a della nostra. società noo include al~un~ clausola aleatoria, o che possa dar luogo a contestazioni: co11:1e spesso si verifica in altre soc_ietà .. Pet:.fì.no l'assicuraz1on.~ 1.~ caso d i mor te, la quale in certL casi puo dar_ luogo a g~avL n schi vien fatta spesso sulla semplice dichiarazione d un sanita~io locale, e sul parere d'.Lm medico militare. .· . Questi elementi non sarebbero snf.ficienti,_ e ~e ~ltre s_ocLeta. . esigono una visita fatta dai medici della societa, 1 quali s?~o molto rigorosi nel loro gin cl izio provocando s pe~so conSiderevoli riduzioni negli assegni delle assicurazioni. La nostra società si affida. molto air onorabilità dei snoi soci, e l'unica. 0
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f,,A SOC·TETA DI PRBVIDENZA
T RA OLI UF FICIA[,! DEf, R. ESERCITO E VE l,LA R , ~Alt!NA, ECC,
~a.ranz~a prevista. dall~ statuto sta nella prescrizione che l'ass1curaz1one nou e vallda se non sono trascorsi 18 mesi d'a partef\enztt alla sMiel:à. p
-giovani e sani, e nella primavera della vita non è faci le pensare .al lontano autunno. Nel bilancio preventivo per l'anno 1898 le spese di amministrazione sono previste in L. 2,930, e quelle di propaganda in L . 500. Come si vede q_ueste spese sono contenute nei più ·stretti limiti di una severa economia. Ciò è dovuto in parte .ad alcune importanti facilitazioni di cui gode la soci~t-à., e cioc c~e tutti i contributi dei soci, che sono in attività di -servizio, sono trattenuti sui loro stipend i e versati a lla so-cietà per mezzo dell':ufficio d'amministrazione dei personali militari vari presso il Ministero della g uerra, o per mezzo -0E1lle direzioni di commissariato dei dipartimenti marittimi, -e ciò per gentili concessioni dei ministri della guerra e della marina. Inoltre molti soci pagano essi stessi direttamente i -contributi alla società, cosicchè le spese d'esazione a domi-cilio con aggio all'esattore son ridotte a minimi termini, e -quindi il servi zio del paga~ento dei contributi non costa ·qt1asi nulla. . , È in utiÌe il dire che tutte le cariche sociali ~ono gratuite, e -che il personale d'ufficio è limitato al minimo indispensabile, ,ed è retribuito molto modestamente. Le cifre suesposte parlano abbastanza chiara~ente da sè, e non hanno bisogno di .cornmenti. La società, · oltre i servizi di pensione e di assicurazioni, procura ai soci molti altri vantaggi, sia con proventi di varia provenienza, indipendentemente dai contributi, sia pro. ·vacando dalle autorità go~ernative e da Rltre aruministrazi0ni provvedimenti di favore. Così i soci, in servizio effettivo hanno il vantagg io già citato, e cioè che i contributi -sono passati, senz'alcuna operazione da parte loro, alla Cassa sociale. Per effetto di una convenzione colla societ-à Unione .Militare il dividendo agli acquisitori ed il valore delle ce-dole delle azioni sono riscossi dalla Società di previdenza, la quale cura il ritiro dei certificati di acquisto, ed amrni·m.istrn quei fondi nell'interesse dei soci ed in base alle operazioni sociali, sollevando i soci stessi dalle molestie di cotali -operazioni.
_Il _fondo d'amminis~raziòne è costituif:; dalle tasse d'amm1ss1~ne, . ed altre tasse fisse sulle assicurazioni mediante -0outnb~ti volontari, da una quota non mao-o·iore del 5 . ce to f' b . d 11.' . . oo per . n _sui cont 1. uta e 1ondo ass10uraz1oni e da entrate straord_1nane u ella misura che potrà o·c correre. Con questo fondo s1 deve provvedere a tutte le spese d'amministrazione comprese quelle di propaganda S u queste ultime spesE1 occofre alquanto soffermarsi . La pro~aganda ~el~a. nostr~ società è fatta in limiti molto mod ~st_1. L.a so01~ ta non s1 serve d'agenti reclu tatori stipend1at1, ne corrisponde alcun premio od ao-gio per OO' · ,· .ad . . o olll socio essa acqu1s1to, come si pratica da altre società, e specialmen te da ~uelle che fan no dell'associazione una specnlazione. L a sua_ propaga~da ~i ridu:e. alla diffusione per mezzo postai~ d1 . opuscoli comenent1 le notizie sommarie della cost1tuz1one. , Sna Questo ~istema potrebbe essere considèrato come un errore co1~e u~ cl 1fe_tto.' per~hè non è facile vincere l'inerzia degli as~ ,so~1~nd_1, ed 1 ~1?van_1, _f~·a i quali dovr ebbero in massima part; es::sere 1eclutati• 1 soCJ, sono troppo p·roc1 1·v 1·> per l a Ioro s t essa • • ·etA., ~Ila spensieratezza e all'imprévidenza cosicchè ." d bb h , . . , non v e u ~o e e_ un attiva e continua propaganda di agenti rimunerati potrebbe far crescere considerevolmente il n . .dei soci. umer o Tuttavia l'amministrazioHe. si fa un vanto del suo si· ,t · · 1·1.' : s ema, ·s ia p ur e 1rettoso, perchè ci. tiene ad un riO"ido impieD"o d l da . d . . S. . h o o e aO'eut· ·· 11a1 o e1 soci. 1 sa c e le retribuzioni deo-11· o o 1 sono m g~nerale molto elevate, e quindi non si potrebbo far fronte .a tali sp~se senza portare una diminuzione nelle quote assi.curate a1 soci. Se il personale nel quale vien fatto il reclutamento dei soci .comprendesse i benefici della nost1·a societa, le iscrizioni. do· vrebbero essere numerose, ma i più se ne disinteressano non . ' _pensano a Il' avvenire, credono di dover rimanere sempre
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LA SOCll<:T.\ Dl PllEVJD!!:NZA
La società di previdenza è essa stessa azionista dell' Unione Militare, e per tale qu alità apre un credito di L . 10(} presso quella cooperati,:,a ~ilitare a quei suoi soci che non hanno la qualità per essere anche soci dell' Unione Milita.re,. o che non h anno diritto al credito. Il :Min'istro della guerra ha concesso agli ufficiali in con-· gedo., che sono soci della nostra società, la facoltà di essere, ricoverati negli stabilimenti sanitari militari. La società fa anticipazioni ai soci pensionati di una somma pari ad un mese di assegno vitalizio. ]$sa col fondo sovvenzioni provvede, come g,ià si disse,. al pagamento del premio del rischio di guerra; nel limitedei mezzi di cui dispone dà sussidi ai soci bisognosi e sovv enzioni alle vedove ed agli orfani, provvede borse di studio ai figli di soci ed esercita in tutti i modi che sono a sua. disposizione un'azione ben efica verso i soci, avvalendosi de1 suo prestigio, del suo credito, della sua influenza specialmente nelle amministrazioni centrali della guerra e della, marina per agevolare le aspirazioni dei suoi soci, e procurar loro facilitazioni varie, conchiudendo convenzioni di favor eper cure mediche, bagni, teatri, pubblicazioni a stampa ecc. ecc.. La società di previdenza per tutte le cose esposte è una. associazione sotto ogni riguardo vantaggiosissima, per quantopossa esserlo una società della su.a natura. E ssa non teme la concorrenza di alcun'altra Società consimile, ed è sicura di sè, perchè basata. su saldo foo,dam ento. Fa la p ropaganda. nell'interesse dei n uovi soci da attrarre, ma- n on già n ell'interesse proprio, perchè anclie senza aumento di soci essa puòseg uire serenamente la sua via, e se si fa astrazione da qualche eventuale squ ilibrio statistico nelle tabelle di eliminazione, si può dire che essa vive da sè tanto con 1000 ·soci quanto con 10, perchè ognuno ha il suo asseg no, sul oapi tale sociale, subordinato però alle vicende della collet, · tività.
1'RA GLI UVFlCIALl D EL R, ES ERCITO E DELLA R , MAR INA , ECC,
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Il movimento dei soci dal 1° gennaio 1891 al 1° gennaio 1898 risu lta complessivamente dall'annesso specchio, n el quale fu. rono riportati i soci effettivi riuniti insieme,· tanto quelli cioè che optarono per una pensione come quelli che si ascrisser o al ra.mo assicurazioni, e non si tenne conto dei soci aderenti alla convenzione colrUnione Militare, essendo questi o-g li stessi soci effettivi innanzi detti o soci di natura transitoria, sul cui n umero non sarebbe prud ente istituire calcoli statistici e di probabilità. P erò dall'annesso grafico, nel quale furono tenute distinte le diverse specie d i ascrizione si può desumere quale sia stato il movimento particolareggiato -per ogni categ oria d i soci nel settennio . 1891-1897. Limitando l'esame alla categoria più interessante, quella dei soci e.i:'ettivi, si scorge che mentre gli ascritti al ramo assicurazioni sono in continuo aumento, quelli invece del ramo pensioni crebbero n ei primi anni, però in una misura più limita,ta, e poi si sono soffermati. Eppure le condizioni fatte dallo statuto e dalla tabel~a A al ramo pensioni, ch'è proprio il beniamino della società, sono cotanto favorevoli e privilegiate che costituiscono quasi un pericolo pel capitale sociPJe, perchè i fon di non pos~ono r endere più ogg i il preventivato 4,25 °/0 • 'l'utto avrebbe indotto a ritenere, che l' ascrizione al ra_m o pensioni sareobe stata numer osa e pro~ress~v11,men~e ere· scente, sia pei benefizi veramente eccezwnah cr eati dalla tabella A, sia perchè i. giovani specialmente, che abbiano il sentimento della previdenza, dovrebbero pensare in tempo a premunirsi, con un sacri6.zio pecuniario mensile m~nimo, contro le v icende finanziarie derivanti dal passagg io d!:!,1rattività di servizio alla posizione ausiliaria od alla riserva, · con nuo sbilancio g ravissimo n egli assegni annuali, m entre, n onostante l'età. non ancora cadente, non è facile trovare ad i mpiegare in misura lucrosa qu el residuo di attività
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LA SOCIET.\ DI PRRVIDE NZA
TRA GLl UFFICIALI DEL R, ESERCITO E DELLA R. MARINA, !>CC,
individuale,-giudicato àalla legge insufficiente per le esio-euze militari. b
benefica viene in alcun modo turbata per l'inerzia di coloro che ne.rifiutano o ne disdegnano i benefizi. Gl'impegni ehe la società ha assunto verso i soci in misura determinata dalle anzidette tabelle sono di due specie, quelli relativi alle pensioni, e quelli che r iflettono il ramo assicurazioni. Per riguardo alle pensioni il servizio non ha incominciato ancora a funzionare, essendo prescritto dallo statuto che il socio debba avere almeno 12 anni di appartenenza alla società, e questo al 1° gennaio 1897 ha compiuto appena il 7° anno d i sua esistenza. P erò si può registrare la riserva accumulata per c1 uel ramo in L. 44355,62. Il ramo assicurazioni, a quanto apparisce dal suo t itolo, specialmente poi se questo viene messo in confronto coll'altro ·delle pensioni, parrebbe che dovesse limita.re l'opera sua alla sola assicurazione in caso di morte ; ma effettivamente il suo campo di azione è molto più vasto, in quanto che esso com·p rende tutte le operazioni relative ai contributi volontari, i quali possono essere devol uti non solo per accrescere le indennita in caso d i morte in concorso degli assegni stabiliti dalla tabell11. E pei contributi obbligatori, ma anche a crea.re degli assegni vitalizi supplementari sotto il titolo di sussidi di vecchiaia. · Quest-0 servizio, così complesso, ha funzionato e .funziona regolarmente. La Società ha sempre po,gato puntualmente le indennità in caso di morLe, comprese quelle gravate del ri· · schio di guerra. Dovendo decorrere 18 mesi datriscrizione nella Società, pri.ma di aver diritto al conseguimento del!' indennità, nell'anno 1891 non poteva aver luogo a lcun pagamento, e non se ne ebbero neppure negli anni 1892 e 1893. l pagamenti avvenuti posteriormente ammontano come segue: '
Inoltre. il ramo pensioni ha un'·estensione alquanto più n?tevole del ramo assicurazioni, perchè permette di com-· bmare colla tabella A anche quella H, relative entrambe ai co~tributi obbligatori mens iE di L . 3, e si può cosi conseguire. una conveniente pensione anuua la quale sarà tanto maggiore per quanto più lontano è il cominciamento dell'ass~~no vitalizio, a volontà dell'assicurato, provvida di. sp.)s1z10ne la quale armonizza col grado del. socio, nell'atto che Jascia il servizio a ttivo, collo stipendio di eui fruiva. e_colla misura di agiatezza a cui per la sua posizione sociale e per la sua età era abituato. • Il ramo. ~ssicurazi_oni non presenta certamente vantaggi paragonab1h a quelli anzidetti, perchè la tabella E è stabilita su basi meno generose, ·e non è sussidiata da alcuna tabella paragonabile a quella H (pei' soli contributi obbligatori); quando il socio effettivo s i sia ascritt~ a qnel ramo all'età _minima di 18 anni, non assicur;;t ai suoi ~red i, in caso d1 mor te che la somma massima di .L. 2490 prevista dalla detta tabella E, la qua l somma servirà nei primi tempi a togliere da qualche imbarazzo -momE'ntaneo la fami. crJia del defunto, ma non è certamente tale da assicurarne 1~ so'rte ·futura. Ad Ol,lta dell'amorosa .cura rivolta dai fondatori e dai riformatori al ramo pensione, sul quale anzi era stata unicamente. is~itu~ta in origine la società, le previsioni dei promotori rmsc1rono fallaci: Vedi giudizio uman come· spesso erra.
Ma il torto non è nè dei fondatori nè dello statuto ma bens! dei giovani, che nella spensieratezza ordinaria della loro età non guardano che al presente, e non si curano abbastanza dell'avvenire, e manifestano perfino un sentimento di molestia se si fa loro qualche pressione in quel senso. La società, lo si è già detto, non fa propaganda rimunerata, e prosegue nel suo cammino sicura di sè; nè la sua opera
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al 1° gennaio del 1895 id. ' 1896 id. 189·7 · 1898 id.
L. 1 ,116. )) 6 :H9 17 382 » » 31100
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LA SOCfET.~ DI PREYIDENZA
TR~ OLI UFFICIALI DEL R. ESERCITO E DELLA R. MARINA, ECC .
La ~iserva accumulata per questo ramo al l;geimaio 1898 · . · · ascende a L. 187 502,6:4. I ~ue rami suddetti hanno ciascuno la -propria riserva di previdenza, di cui si dovrà. parlare più innanii, a proposi·to: del bilancio tecnico, e cioè: pel fondo pensione . . id. assicurazioni
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L. 1 122,04· » 9 375,97
. Il fondo sovvenzioni deve provvedere ad opere èventual i d1 fratell~nza,.e di mutuo soccorso, nonchè al rischio di guerrà. La sua riserva al l° gennaio 1898 ascende·va a L. 9 211 ,70. fo complesso il patrimonio' sociale, escluso il ·fondo sovv~nzipni là cui. natura e la cui origine lo rendono inça;ace d1 aumenti progi:essivi sistematici, è andato crescendo nel seguent~ modo: l ' . genn[;t,io 1892
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1893 1894 1895
1896 1897
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1898.
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. Nella ~omma relativa al 1° genna.io 1898 son comprese le riserve d1 previdenza suindicate, e che figurano nel . bilancio sqcialè solo dalla data suddetta, come si vedrà più innanzi. qua~do si parlerà del bilancio tecnico. Il capitale sociale è nella massima parte investito in titoli di re.ndit_a 1~omiuat!v~ dello Stato al 5 % e~ al 4 ';,·;.ed in obbhgaz1om ferroviarie garantite dallo S tato. · anch'esse intestate alla Società. Solo una piccolidsima parte del capitale è fluttuante pei bisogni correnti eventuali. · S i deve notare che il valore dei titoli, computato· nelle si: tuazioni ànnuali dé.l patrimonio sociale, è · quello del loro acquisto; quello attuale però è in realtà alquanto ·maggiore, a ca.usa del c~n·so depresso dei valori pubblici all'epoca del· l'acquisto della maggior parte dei suoi. titoli.
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4$7 .
·Per l'articolo 31 dello statuto la Societi\, deve pre_sentar~ ·al Minist.ero d'agricoltura, industri-a e commercio, ogm 5 anm a decorrere dal 1° gennaio 1892, entro ·il primo semes_tre eh~ sussegue il quinquennio, i suoi bilanci_ te:nici _allo sc?po d1 .avere conoscenza dell'onere della S0c1eta agh . effetti delle tabelle adottate. Il Consiglio d' amministrazione ha adempiuto J>er la prima volta a qnest'obbligo in principio ~ell'~nno 18~7. Il ramo pensioni ha dato luogo a~ 1.2;.~ sol~ b1~an~1~ tecn:c~ _ snlla base dei contributi obbligatori dei soci eftett1v1 ascritti .al' detto ramo (Tab~lla Aì (1); quello assicur_a~ioni i~vece richiese la compilazione ai cinque bilanci tecmc~, corns~on- . ,denti alle cinque .operazioni speciali da esso d1pendent1, e .cioè: . . a) assicurazione di una somma unica in c~s? di 1~o~te, in· base ai contributi obbligatori dei soci effett1v1 ascritti al ,detto ramo (Tabella E); b) assicurazione di un sussidio annuo in caso di morte . , ·(complementare a qu.ello anzidet~o) .d eriva~te dai contributi --volontari unici, annuali ·o mens1h (Tabella B) ; · · e) assicurazione di un sussidio vitalizi? di vecchiaia com-· 1.)lementare alla pensione della ~ab.e lla _A, a dec~rrrere ,. ?-all~ .: ,età di 55, 60 o 65 anni del socio, denvante dar contnbnt1 -volontari (Tabell~ C) ; . cl) a.ssicurazione di un sussidio unico ~n caso d1 _morte . ,(additìvo a quelli delle ,Tabelle E. e B anz1d_et~e) der'.vaute dal versamento dei dividendi e delle quote d1 :risparmio dell'Unione militare, per quei soci che hau fatto adesio1:e ~Il~ . <convenzione tra -l'Unione · militar.e medesima e la S0c1eta. dr :previde:nza (Tabella G) ;
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Si noti che all'epo~a delht comriilazione rlei bilanci tecnici non erano.state ancora .approvate le Tabelle complomentari .1', C' ed F', che prevedono il conseguimento rlella ,pensione dal 4.5° anno lii età. c\el socio. ·
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488
TRA GLI UFFlCJALl DEL R . ESERC ITO E DE LLA R. AIARl ~A, E C0.
LA SOCIET.\ DI PREVI DENZA
489 ,
4" L'impiego fruttifero fu calcolato al 4,25 ° pel fondo pensioni, ed al 4 °/ pel fondo assicnra~io~i, p~rcl~è co~ì era~~ state calcolate le relative tabelle sociali ed 1 b1lanc1 tecn1c1 debbono armonizzare cogli elementi statutari. Ciò non porta ~lcun turbamento nel computo del bilancio tecnico delle pensioni. essendo stato accertato che l'impiego attual e dei fondi sociali a causa dell' impiego favorevole di una parte considerev~le di essi nei primi anni della società, supera oggi di alcun _poco il 4,'2-0 °/ 0 , mentre pei bilanci del fondo assicura· zioni il computo del 4 °;0 .-dà un marg ine abbondante per la solidità dell'istituzione. Ciò premesso ecco i l r isuìt~to dei detti bilanci tecnici.
e) e finalmente assicurazione di un sussiçlio vitalizio dii vecchiaia., a cominciare dalle età ài 55, 60 e 65 anni (additivo colla pensione clella Tabella A e col sussidio vitaliziodella Tabella C) derivante dal versamento dei dividendi e, delle quote di t ispar mio oradette (Tabella F} . , I bilanci tecnici sono compilati, com'è noto, su questo concetto fondamentale, cioè ponendo all'attivo la riserva g ià ac~ cumulata alla data del bilancio ed il valore attuale dei contributi futurì dei soci in base alle tabelle d i eliminazioner e ponendo al passivo il valor e attuale degl'impegni che la. .Società ha assunto verso i soci. ' · ·~ Per tabella d i eliminazione fu scelta quella dei pepsionath dello S tato nel per iodo 1868-77. A questo concetto generale bisogna agg iungere le seguenti avvertenze : 1" L e riserve accumulate debbono essere calcolat~ non, già sul prezzo d'acquisto dei titoli, ,nè sul loro valore nominale, ma bensì sul prezzo. corrente dei titoli stessi. In conseguenza di ciò questi titoli furono valutati secondo il listino di borsa del 2 gennaio 1897 .e fu accertato un aument e>· di valor e di L. 4106,38 rispetto al prezzo d'acquisto, la qual somma dev'essere e fo ripartita proporzionalm_ente fra le diverse riserve costituenti il patrimonio sociale. 2" Ohe i contributi versati dag li allievi d' istituti militari, i quali non possono essere soci fino a quando non hannoconseguita la nomina di sott otenente o di guardia- marina, d ebbono essere considerati come so!!lme g iacenti in cassa a,, disposizione degli allievi, a cui debbono e~sere restituite, qualora i detti allieh non ottengano il g rado di ufficiale (arti- · coli 2° e) e 4° delle disposizioni aggiunte ·ano statuto con R egioDecreto 28 gennaio 1894). 3• I contributi futuri dei soci furono considerati nel lorovalore t otale pel bilancio tecnico delle pensioni (tabella A), perchè lo statuto così prescrive (art. 7° a), mentre quelli del fondo assicurazioni furono diminuiti del 5 ¼ per soddisfare, a quanto prescrive il comma cl) dell'art. 28 dello '.; tat uto;
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0
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Fondo pensioni. ATTIVO,
Valore attuale dei contri buti da esigers1 . Riserva al 1° gennaio 1837, com· pr esi i crediti versi i soci . Auménto di valore dei titoli .
L.
94 371,25
»
34 982,78 875,83
»
Totale dell'attivo L. 130 229,86 PASSI VO.
Valore attuale delle pensioni assiL. 125 297,24 curate . Contr ibuti ver sati da 16 allievi di istituti militari . )> 936,00 , Totale del passivo L. 126 233,24 B cLANOIO.
Attivo P assivo
L . 130 229,86 > 126 233,24 Rimanenza attiva L .
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LA SOCI ETÀ DI PREVIDENZA.
Fondo assicurazioni (pres..o complessivamente) . ·ATTIVO.
Valore attuale dei contributi da esiL. 364 977,9~ gersi . Riserva al 1° gennaio 1897, compresi i crediti verso i soci . > 119 378,93 Aumento di vafore dei titoli . » r. 2 991,80 , Totale dell'attivo L. 486 74B,71
...P ASS[VO. 'Valore attuale dei sussidi unici assicurati in caso di morte e dei sussidi vitalizi assicurati L. 451 760,34 --Totale del pàssivo L . 4:_51 76,S,3! B IJ,ANCIO.
Attivo Passivo
. . L. _486 748,71 » 451 760,34 Rimanenza aUiva L. 34 988,37
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Lo statuto allo stesso art. 3.!. succitato prevede il caso -delle rimanenze attive dimostrate dai. bilanci tecnici, e prer:;crive che le eccedenze utili siano ripartite fra i soci, conformemente alla natura della società, la quale è di mutuo ·soccorso e non fa speculazioni di sorta a pro' di alcuno, e neppure del fond~ sociale, ma tutto distribuisce o restituisce .ai soci. Ma prima di addivenire alla distribu.zione degli utili l o statuto prescrive la costituzione di una riserva 'di previ·denza per ciascun fondo fino alla concorrenza del 10 % della r iserva mn.tematica rispettiva. Le due rimanenze attive sono ·entrambe inferiori al 10 °/. -delle corrisponden ti riserve matematiche, quindi non ha po tuto aver luogo il previsto ripar to degli util i, e le somme ,s tesse debbono perciò andare a costituire le dette riserve -d i previdenza. Però bisogna notare che le riserve matematiche si compongono ciascuna di due parti, una che riguarda
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• TRA GLI UFFICIALI DEL R. ESE RCITO E DE LLA R, MAltINA, ECC.
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il fondo già accumulato nella cassa l?Ociale e l'altra che si r iferisce ai coutribùti futuri ; ne segue che anche le rimanenze attive debbono proporzionalmente essere divise in due parti, di cui soltanto quella che riguarda il fondo ,già accn m ulato deve andare a costituire subit0 la riserva di previdenza, mentre l'altra dovrà sott9stare alle vicende sociali future. Eseguito pertanto il riparto proporzionale nel senso -ora espresso, sono risultat'? le seguenti riserve di previdenza, già innanzi accennate, e cioè: pel fondo pensioni . pel fondo 'assicurazioni.
L. 1 122,04 » 9 375,97
I bilanci tecnièi suaccennati non diedero luogo ad alcuna osservazione da parte del Ministero d'agricoltura, industria ·e commè.rcio. La società può èon tali basi solide · e r azionali, e sotto la vigilanza del Ministero d'agricoltura,; industria e commercio, che ne verifica t utte le operazioni, 'afl\-ontare seren~mente, i'avvenire. Ro ma, mar zo 1898. Il /.,·nei; I e. gen e,·ale Presidente della societi
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• Di ALCUNI SCRl'rl'O&T Mll,ITARl ITALI ANI DEL CIN QUECENTO
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DI· ALCUNI
SCRiìTORI MILITARI ITALIANI DEL CINQUECENTO
Scrivo, per gli stndiosi di cose di guena, questi cenni intorno ad alcuni cinquecentisti, ignorati da.i più, e che certo portano un contribnt? alla storia della letteratura militare in. I talia. Le opere prese in esame si trovano· tutte nella hiblioteca della Regia accademia militare, che va ricca di edi~ioni antiche, alcune delle quali rarissime. Ho scelto, fra i vari autori, quelli che trattarono dell'arte guerresca in maniera da interessare anche i moderni, sia per ciò che si riferisce all'educazione dei soldati, sia per ciò cho:1 concerne il fondamento morale, immutabile· sempre, su cui deve posare un esercito ben costituito. Tutti questi seri! tori mirano a risollevare l'arte militare dal suo decadimento, e vogliono riformare le milizie, dimostrando, che prima di avere i maestri di guerra è necessario avere gli educatori del cuore e della · mente. Penso che questi cenni potranno, sia pel contenuto che per la forma, interessare non solo chi professa le militari discipline, ma. anche lo storico ed il bibliofilo. 1 nomi degli scrittori, qui ricordati, si trovano, è vero, segnati nella bibliografia del D'Ayala; ma ognuu sa che questa altro non è che un catalogo di libri militari, dove invano si cercherebbero copiosi apprezzamenti e giudizi intorno al valore delle opere di cui solo è ricordato il titolo e il nome dello scrittore. Il desi'derio di fare una più ampia conoscenza, con alcuni degli scrittori militari antichi, mi spinse a sfogliarne le pa· g ine; e vi trovai tale interessamento' da invogliarmi a comunicare ai lettori della Rivista, queste mie impressioni.
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L'arte militare ebbe il suo poeta nel piacentino AN·ro~rn CouNA.ZZANO, ~crittore noto per alt\e opere. Il ~uo trattat~ · in terza rima De 1·e militari se non pnò gareggiare con gli altri trattati in versi, di cui è ricco il cinguecento, pur n.o· nostante è opera non spregievole e tale da. attirare l'attenzione dello studioso. L'edizione, che q l1 i viené presa iu esame, è quell1; del 1536, fa tta, in Venezia nelle ca.se di Niccolini di Stabbìo, ed è pr e.: -sentata ai lettori dal fiorentino Bernardo di Filippo di Giunta, che la corregge dalle tante barbarie che la riempiono, pe1·chè ta,ita e si utile opera, pe;· la noticia che cl.a dell'ade militare non si spengesse. Ma il Giunta riesce solo a rendere l'opera più intelligibile, che twito e sommersa nella ·tombarda ~ar·bai·ie, da non poterl11. ridurre in pura. ed elegante forma italiana, molto più che furono serbate intatte le rime adoperate dall' autor e. In ogni modo, spera il correttore, che purgandola dagli errori, egli avrà data all'opera una più }unga vita; e ci invita a leggere i versi del Oornazzano, i quali se. non sono armoniosi e so:tvi, si prendano come uoa medicina. che produrra;mo frntto grandissimo. Ora, se uno dei Giunti ha corretto quest'opera poetica, ciò prova che egli ne riconobbe i meriti. In ogni modo, sfogliando il libro, noi Tammenteremo quanto è detto nella prefazione. Il Oornazzano divide l'opera sua in nove libri, che sono -suddivisi in tanti capitoli. Nel primo libro si cantano le lodi ,dell'arte militare, perchè: • Fra l'arle che si fan degne d'onore « A cui l'ingegno uman s'è industriato, « Milizia è il frutto e la scienza il flor e . »
Così si viene a stabilire il primato dell'arte della guerra sulle altre discipline. E per provarlo il poeta ricorre a quest,o . esempio: Un giorno fu chiesto a Milziade: chi vorresti essere -0 il forte Achille o il sagg io Omero ~ Ed egli rispose: che
·' 49·4
DI ALCUNI SCRl'FTORI MILITARI-l'l'AUAN I DEL CINQUECENTO
era mflglio ritornar vittorioso d'Olimpia c_h e cantare le lodi del vincitore. L'origine 'daj.l'arte militare la si deve cercare nel desiderio d i acquistar fama e gloria e di soggiogare gli. àltri alla propria fede. S iccome la guerra non si fa senza le armi, si ricordano color o che nei tempi favolosi e re~oti inventarono le armi ci/ punta e di taglio. Sfilano quindi i Cretesi, rinomati arcieri, e i centauri di '1,'ess~glia e .Nino, che per il primo adoperò l'acciaio e · arniò il cavallo, <<
E 1tli uomi di ferro travestili
" Al suon di tromba gli ·condusse in ballo. »
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Dalla scuola di Nino nacque l' arte guerresca; ma cadutol'impero assirio con Sardanapalo, anche quest' arte decade, finchè viene Alessandro , di Macedonia che là rissolleva conquistando il mondo ; e finalmente Roma eh;· libera ed armat_a « si fa regina di ciascun&. gente». Ma per compiere grandi imprese militari è necessario, che la scienza accompagni l'arte del combattere, poichè non ìl ni;tmero nè le armi,. ma la sola virtù dà la vittoria. Infatti:
La storia, nei suoi innumerevoli esempi èi dimostra questa. verità; ma i Romani ce lo provano più degli altri. Essi ebbero sempre dei, buoni soldati perchè sapevano bene educare la gioventù, tenendola lontana dalle sporche lascivie· e :piacer vani » e i giovani sempre· ', in campo, in prato " Erano in giostra, in corso, in trar di dadi, < O qualche peso a piè, portare armati »
<• .......
So~o ricordati tutti gli esercizi gi~nastici in uso presso ll Romani, e si parla specialmente di un bersaglio composto, .d i un. palo, a cui i giovani con Una m~zza ,i~ man di verde pian ta • Per vicespada, pur di doppio pondo, e, Dicono alcun che li bbre era <ruaranta,
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s1 esercitavano a tirare dei colpi indiavolati " Come ,tauro adirato in un drappello « Di giovenche a'morose in gelosia « Vien da se stesso al marzial duello, « Uscito fuor della pubblica via, « A qualche tronco d'una quercia v~cchia « S'accosta per provai· sua gagliardia . >>
Il nuoto è pure un esercizio a cui erano addestrati i soldatf di . Roma, chè il saper nuotare è utilissimo in guerra comelo provò Sartorio, che traversando il Rodano potè fuggireal nemico, e Cesare stesso che sarebbe perito con i suoi Commentari, se quando ebbe da Tolomeo briga e tr:avagli; non. avesse trovato nel mare un securo scampo. Dungue, si,eserciti il r.or po dei soldati alle fatiche, chè quando il corpo è· forte è più forte l'animo; e i Romani sapevano_anche educar· l'animo dei soldati in modo, che per essi fosse come: " . .... eredita rio ufrìcio « O di vi1Jcer.e in guena o di morire. » Si tengano lontani, coloro che vivono fra le armi, dalle lascivie che fanno gli uomini in armi chiar cli·venire stoltiEd infatti:.
" ... . tanto piu, quanto pur sia · . " L'esercito copioso· e non ben dotto e< Tanta pur gente va alla beccatia ! »
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Dl ALCUNI SCRITTORi° MILIT,IRI ITALIANI DEL CINQUECgNTO
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lVIentre che Ba'cco e Vener furo obliqui E ignoti ad Annibal, e' passò i monti « Confini .al cielo altissimi ed iniqui, » <<
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e superando le Alpi riportò tante vittorie .su i Romani, che· a rammentarle il poeta piange. lVIa quando il fiero cartaginese se ne stette oziando nella lussuriosa Capua, egli giuocò tutte le sue · vittorie, perchè «
Ogni condot!ier fe l'n morosa, • E me~ser Aonibal, ch'era un serpente, " Nella battaglia si fece una sposa ! >>
E dopo Annibale ché femmina' diventò, un altro effemminato;, Antonio, che cade vittima della lussuria qi Cleopatra; mentre Ottaviano, che seppe resistere alle lusinghe della maliarda. eg1z1ana, fece Romii pr incipessa del· mondo.
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DI AL CONI SCRITTORI MILITARI ITALIANI DE:L CINQUECENTO
DI ALCUNI SCRITTORI MILITARI ITALIANI DEI, 'c rnQU ECEN TO
Il soldato, il buono, deve essere duro di membra e cli scor.za, e comE\ dice il poeta: vil lan di co1·po e d'animo gentile. E chi fa animo gentile? la sapienza, e più specialmente
Il 1° libro si chiude con l'enumerare tutte quelle doti di <:ui deve essere fornito un capitano; le virtù di cui deve Ol'u arsi e i vizi che è in obbligo di fuggire; e come altret·.t anti\ipi di perfetti ~ pitani.da imitarsi, passano, innanzi al .lettore, t ntti i più famosi g uerrieri dell'antichità. Nel 2° libro si eantano le lodi del cavallo da guerra, se ne -dicono i pregi, e come questi si cono.sc~no . da cer~i ~e?ni -esteriori : Si discorre del modo di nutnrh , d1 armarli, dt ferr arli d.i curarli nelle malattie, tanto che qui il libro pàre un ·,t ra.t;ato di veteriu?tri~. E come deve essere un buon cavallo? .Prima di tntto deve avere un manto baio, e poi
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la letteratura: «
Però il garzon di milizia dotalo, rt Men tre esercita il cor po a tal laYoro « Abbia el pedante di lellere a lato, »
perchè ferisce più uno stocco armato di ·dottrina, che una lunghissima asta maneggiata. da un ignorante. E d infatti, -0hi furono i due più granai capitani eh~ dominarono il mon401 Alessandro e Cesare, e furono due dotti. Alessandro fu istruito da Arìstotile intorno ai mis ter,i della natura e .seppe
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« Quel ch'è fato, deslin, caso o .fo,r tuna ,
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come per virlù d'ogni pianeta, cc Monta un vapor che s u in l'oer s'aduna . ,,
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E Cesare? oltre ad essere un gran letterato, fece tante belle cc
·s coperte che non si possono dire; basti il ricordare che • Pose su la via dir etta el sole Apollo « E g:li diè stanza di dodici celle. ,i Anche la musica sia coltivata dal soldato, ma deve essere ·quella del tamburo, perchè le dolci meloèlie piacciono a Venere, mentre Marte ama il fragore del tuono. · Il poeta viene quindi a parlare dell'età che deve avere ,il sotdato, e q uesta dovrebbe variare dai 20 ai 50 anni. Circa poi al fisico egli deve essere ben proporzionato nelle membra, -con un volto maschio, o cotto dagli affanni, e non di sta tura molto alta, chè gli uomini mezzani sono i più forti e r esis tono di più. alle fati che. L e cica.trici sul volto aggiungono prestanza a_l soldato, e lo rend.ono invidiato da tntt;i. 11 Cornazzano poi si domanda : quale sono le terr e d'Italia che producono i migliori soldati ? ed egli afferma esser quelle ,di R oma, Perugia e Parma che hanno da to i più famosì soldati, benchè tutta la penisola, per essere posta in una.zona temperata, è la regione più adatta a dare dei buoni :figliuoli a Marte.
Abbia il capo mescliin , gli ocelli due IJ11ll'e Grosse, eminenti, el collo nllo e,I e r.,.llo, (< Chioma s upet'ba, e largo nelle !>palle, L'o recchia corte et ani mn~o· pelta, <( Gonfiate e · larghe nal'Ì, aliLa r ·vM to (?) « Cod a ùis te~a, e tutto el COL·po slrello.
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Salda ung hia, s ecco piè, gambe distese. •
I migliori cor rieri sono quelli di Sii;ia, di Cappadocia, di
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:S icilia e di Tagliacozzo. Nel 3• libro si parla di an:ni ed armature in uso presso gli antichi e i contemporanei del poeta, e se ne dimostrano i ;pregi e i difetti . Quindi segtle nua enumerazione di precetti militari a secònda della tattica e strategia del secolo, e del modo di condurre 1Ì3/ guerra, che per essere fortunata deve -sempre esser giusta. Si ramme~tano tutte quelle guerre ehe la storia antica r egistra infa~ste perchè appunto mossero da "cause inginste . I rimanenti libri offrono ben poco di curioso, aggirandosi intorno al modo di ammaestrare i soldati secondo i principi dell'arte militare dell'epoca.. La storia, la mitologia, la leg.o-enda si alternano in maniera assai confus a, per uffrire al ;oeta gli esempi di cui egli ha bisogno per pr~vare la veri~ degli ammaestramenti. Si giL1nge al fine di guest~ foresta d1 versi in gran parte disarmonici, accompagnato da n me strane, ,e da' barbare locuzioni, con l' inneggia.r e alla vittoria, e al 32 -
AXNO Xl.li i.
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DI ALCU?H
SCR!'l"l'O!U MlLI'I'ARI ITALIANI ngr, CINQUE CENTO
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trionfatore, ricordando le onoranze a cui questi erà fatto·· seguo nelle antichità. Il libro si chtude con questo avvertimento ai re : ~ammentino essi, che hL fortuna è istahile e bugiarda, e che cc Sua 1·unta non sta, che 110n l'i nchioda, e per inchiodare la ruota della fortuna , è necessario ·avere· dei buoni soldati. Questo è il ·libro del C.ornazzano; il solo, almeno io credo,. che abbia in un t rattato completo in versi parlato dell'arte militare, nel Cinquecento·. L'_autore, .che fo amico del Oolleoni,. e né scrisse a.uche la vita, ayrà certo tratto dall'amicizia a quel grand~ capitano, l'ispirazione al suo lavol'o. · U n anon imq, scrive un libro, che ri tengo .raro non aven-· dolo t rovato nella bib liografia del D '.A.yala, dal titolo Vallo . L'autore stesso ci d irà, frit breve perchè ha intitolato così il suo lavoro, che tratta, cli q1.ianto appa1'tiene a capitano 1"i'lenere p e1· foi·tificar·e una città con bastioni, èon nuovi arli(izi · cli f uoco ecc. · Come lo dicono queste parole, lo scrittor e si occupe1'.ebbe di . fortificazione, è presenterebbe ben poco interesse al lettore,. ~e esclusivamente parlasse di quest'arte . Ma g li è che il libro contiene in· fond o una specie di propost~ di codice cavalleresco da servire ai soldati del tempo; e qui l'opera di1 venta assai ir.:.teressant,e e curiosa, come ;,, ~remo. Come prefazione a ll'intiera opera, scritta .i n u na cattivis sima. prosa., che dimostra lo scrittore più atto a maneggiar~ la spada.) che la penna, stanno questi versi: /
« Se un animoso core acquistar brar~a « «
« «
« « «
Nell'arte miliLare onore egregio, E far dell'opre s'Ue volar la fama Nel quinto cielo al bellicoso seggio, l,egga questo lib re tto, il qual si chiama Yallo, che vale ogni tesoro e pregi o'. Per dar d~ll'a r me a! buon solda to lume. EJ adatta rlo a l m;;n·zial cos tume. >>
I versi certo non sono dell'anon imo, eh~ con le muse doveva avere ben poca dimestichezza. Scorriamo ora questo-
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t.rattato intorno al duello. Inco1ui.nci.a coll'affei-mare, che vi è maggiore nobiltà, nelle armi che nelle lettere. Egli, l'ttntore, l'ha coi letteratt e specialmente con gli avvocati, i quali, quando litigi non 'l)i f'osser·o morrebbe,·o di fame, e mangiano i denari del povero, mentre il soldato è sempre generoso, ai uta i poveri e vive co i denari dei signori che lo pagano. Fatt_a, questa dichiarazione, di cui a prima vista non si scorge il perchè, a meno di qualche litigio che l'autore abbia avuto con un letternto, si incomincia a parlar e di ' quelle ingiurie che vogliono u11a sodisfazi.one con le armi, e prima :viene la smentita. Si può da;re del: bugiardo in tre modi, sempre secondo l'anQnimo, cioè: tu non d ici il vero, tu menti per la gola, ~u menti per ·la gola come· un tristo ch0 tu sei, ed- è solo in questa ultima espressione che si tr ova il g rado d'ingiuria per dare il airitto, a chi la riceve, di chiedere soddisfazione con ·1e armi. Fra due litiganti si può evitare il .duello, quandò colui r.he è tli parere contrario dica: salva la grazia vostra, ma io non l'intendo così. Se uno dopo d i aver coperto d'ingiuri.e un altro soggiungesse: non so chi · mi t iene di darti uno schiaffo, rna non lo da, lo schiaffo si deve r itenere come ricevuto? No, per chè . una cosa pensata non si può d ir fa.ti;a, e in ciò vi è la stessa d itferenza che passa · fra peccato mortale e veniale, e l'ingiuria non accompagnata dai fatt i, ma rimasta nelle sole parole, è leggera. Quando due duellanti restano feriti uno alla mano e l'altro alla testa, il perditore è colui che resta ferito alla mano, perchè guasto è il membr o più. nobile dell'uomo, ser vendo esso a formare le cose più. grandi e n obili. E poi una ferita ·al capo n on fa brutto un soldato, mentre se egli è storpio deve lasciare le armi. Per conseguenza nei duelli si miri sempre al capo ·e si rispEtrmino le mani. Quan_do si va a combattere iu un duello, non è lecito inter rogare i pianeti. e affidarsi alhL loro influenza scegliendo per esempio, l'ora e il giorno in cui Marte entra nel seguo dello Scorpione, sperando così di aver vittoria sull'avversario: ciò saprebbe di ciurmaria e sarebbe contrario a.Ila lealtà d'un soldato . .ill 'inutile affidai·si alla occulta potenza delle costellazioni: si abbia fodt sol~ nelle proprie armi e nel proprio
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1)1 'ALCUNI SCRITTOB>! MILl'l'ARI ITALIANl DEL CINQ,UECENTO
coraggio .. La scielt,a delle àrmi la fa lo sfìda.to, il quale si riserberà di scieglierla sul terreno, dopo' dì avere ~tvvertito con lettera lo sfidatore ind icandogli l'ora e il luogo dello scontro. Se prima di cominciare il combattimento è dichiarato rimaner perditore colui che per il primo riceverà tre feri te, qualora ne ricevesse solo d ue la vertenza rimane sospesa. Nel duello ad oltranza se uno dei combattenti è a cavallo, e l'altro a piedi perchè non sa cavalcare, lo scontro avrà luogo ugualmente, perchè gli lecito a ciascuno ogn'i astuzia e 1,antaggio. Se uno è chiamato t1·aditore e cornuto, quale di qneste due ingiurie è la più grave~ La prima pe~·che essa annienta la patria e la seconda offende solo la famiglia. Un ufficiale non può rifmtars'ì dì incrociare li¾. spada con un semplice soldato - l'autore aveva una bene strana idea della disciplina :- perchè l'uno e l'altro esercitano onoratamente una nobilissima arte; potrà l'ufficiale r icusare la sfida, quando sia imminente là battaglia, o si stesse assediando tina fortezza,. Nàturalmente s'intende che la provocazione sia partita dall'ufficiale. Per la stesse !agioni, un nobile de qiiatt1·0 quarti non rifiuterà una partita d'o.nore con un soldato, perché la nobiltà che si eredi_ta non ·vale in écéellenza quella che si acquista militando. Quando uno non risponde , a tre lettere d i sfida, passati sei mesi dall'ultima lettera, sarà d isonorato e uòn potrà mai più battersi con alcuno. Allorchè in un combattimento singolare uno è stato fatto prigioniero, passa in eredità al primogenito del vincitore, qualora questi morisse dopo il duello. Queste norme l'anonimo autore le ~hiama fioretti di milizia, ed io volli per sommi capi notarle, per chi si diletta di codici cavallereschi, e anche per i bibliofili. L'edizione da cui trassi qt1este note è fatta in Venezia nel 1529 da Niccolò d'Aristòtile detto Zappino. Un trnttato completo sull'educazione militare e ·sull'arte della guerra lo abbiamo nelr opera la Disciplin a militare, scritta da AURELIO C 1cUTA, o ALFONsoADitIANO, come si.lcggè in altra edizione. Il libro si compone di . ben 600 pagin~
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fitte e scritte in uno · stile · chiaro, conciso, se no~ sempre puro, ed è divisa in tre parti. Neila prima si parla dell'origine della guerra e della elezione del capitano generale. Lucifero è .l' inventore cl.ella guerra: le sue schiere di angeli ribelli, sono vinte daglì aùgioli fedeli a Dio, capit,anati da Michele: soggiacquero i primi . perchè ar'piat,i d'ambizione, di cecità, d' ignonmza; vinsero i ·secondi, perchè corazzi.tti di infinita sapienza e armati con la spada della giustizia. La guerra dal cielo venne in terra, alimentata dalle nostre passioni, e vi resterà fìnchè vi saranno llOmini. A poco a poco però la guerra perde della sua ferocia, e diventa ùn'à.i:-te libe1:ale, cioè: non riceve, 'fna clona ·libe"l'amente allnii qiiel sufrraf;io con quella virtù, la quale con sapiente i-ndust1·ia si avr·à acquistata. Chi esercita quest'arte non deve considerarla c6mè un'industria meccanica che mira solo all'ntile e al guadagno; e perchè ciò no::-1 avven'ga è necessario che il soldato abbia un concetto sano della milizia e della guerra: siccome chi fa il buon soldato è il capitano, così è importantissima la scelta di un geu~r.a le. ·Mo1te·sono le virtù che esso deve possedere, e prima è la fedeltà verso il suo principe, e questa fedeltà, deve essere in lui istintiva come la si trova nei cani. E quì l'autore racconta una quantità di curiosissimi aÌ1eddoti sulla fedeltà delle bes'tie amiche dell'uomo, e dalle quali questi' potrebbe impara.re tale virtù. Il capitano deve mantenere sempre quello che promette ai soldati; deve essere veritiero, a meno che la bugia non sia necessaria per spronare ed animare r esercito. Sopra tutto che egli sia g iusto; inesorabile nel punfre chi manç:a a lle leggi militari; usi demenza ai. vin ti e non inveisca contro di essi. Sia modesto ' . ... . perchè la modestia regola il vivere umano. Questa virtù è paragonata ad un corpo con due braccia: il braccio sinistro corrisponde alla modestia femminile; il braccio destro a quella virile; il capitano dev~ essere modesto solo cla(br·accio destro, e portare impresso sul volto, co·me Demetrio, nn gentile animo. Che egli poi nori sia avaro, cioè non· ma.nchi nel dare · e non ecceda nel ricevere, chè il soldato deve amare il ferro e non l'oro. Qu•i !"autore parla della virtù della continenza, e
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DI ALCUNl SCRI'1"1'0!0 MlLlTARl JTALIANI llEL CINQUECENTO
DI A LCUNI SCRITTORI MlLl'l'A&l ITA LIAN I DEl, CINQUECENT O
discorr:e dell'amore in maniera da invogliarmi a riportare testualmente queste sue parole « È virtù amare, purchè l'a« more sia senza lacrime, senza sospìri e senza a ffanni, misti « con quei tormenti, che gli sciocchi e strabocchevoli innamo«' rati. sogliono patire, solo p'er lasci.viamer.t:e accozzare due « corpi iu uno; ma il ·m oderato amare è virtù senza alterazione « di cnore e di mente. L'amore lascivio è seg uitato da tor« menti, e sì fattameute affligge gli innamorati che li fa lari« gui:re, pianger e, sospirare e ridere nel medesimo tempo; e « l'uomo entrato in simile frenesia può guarire da tanto male, « soltanto giù dal sasso di Leucade. » Dopo di aver citafo esempi funesti prodotti df1lla lussuria, si avverte il capitano che 'si guardi da questo vizio, affinché non gli succeda quello che accadde a Oloferne e a Sansone; ed abbia presente che se egli sarà sobrio e continente, lo saranno del pari i snoi sold~ti, e potranno così conser vare la fortezza del corpo e queìla dello spirito Finalmente si dice come la paura debba essere sconosciuta ad. un capitano : che egli non disperi ·mai e sia àudace, ma senza tem~rità; prudente ed astuto a seconda dei casi. S i r icordi inoltre, che egli non deve porre a troppo r ischio la propria vita, se non vi è forzato da circostanze imperiose, perchè deve pensare di essere capitano e non un fan taccino. Nella seconda parte si parla del reclu tamento, e l'opera acquista importanza, per alcune riflessioni 'c he · hanno un certo valore anche ai g iorni nostri. L'autore, pri ma di tutto, afferma che i migliori soldati sono . ' q uelli- delle zone temperate, perchè i settentrionali, essendo lontani dal sole, hanno in vero grande stafora, gran forza e · abbondanza cl i sangue, ma sono considerati di poco COJ?.siglio, e- poco disposti al morire, e male accor t,i ; mentre i merid iona li , · per avere in · parte essiccato il sangue dl'!l sole, squo deboli, ma di ottimo consiglio, e inconsiderati di fronl;e alla morte. Fatta questa distinzione, si viene a eoncluclere, che essend o l' ItaJia uua regione temperata per eccellenza, essa dA. i mig liori s0ldati ,lel mondo, perrJhè ess i sa.nno morire c;on .
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Le reclute devono essére piuttosto piccole cl~ corpo, ma di g iusta statura e non deformi; col capo _fermo, g li occhi vivi e non sonnolenti, col collo rilevato di d ietro e alquanto hm.ghetto, col petto. ampio, con spalle muscolose e larghe;. ie braccia lunghe, la mano gra.nde con d ita lunghe e forti ; poco ventre, gambe non carnose, con la · polpa in sè ristretta alta., nervosa; il piede 1.dguanto lungo e ben piantato; feroce· di àspetto e di spaziosa fronte. I soldati novelli devono, prima tutto, essere abituati al silenzio, e poi a tutti g li altri precetti della disciplina. I migliori soldati sono i contadini, perchè questi cli quoticlianè fa· .tiche n·ut1·isco1w i loi·o pensier..i , ment1·e i cittadini cli o:;iosa .v ita pascono la mente'. Le uniformi non devono andar fregiat~ ,d'oro, nè esser debbono pompose, chè il soldato non ama 1 vani ornamenti, ma il ferro e la virtù. Nella terza parte si t,r~tta del modo cli governare gli eserciti in campagna, dei doveri d i mp. generale nel sa,per ben regolare lEj marce, nel mantenere la discipìina, e c?me egli possa pu.nirci e decimare i ribelli. E seguita l'opera a dar co~·sigli di g uerra, in.relazione alla tattica. del tempo, con descrizion i d i accampamenti, di passaggi di fiumi con ponti fatti .con otri ecc. Il libro sì chiudé con qtresta,per orazione, che mi piace d i tra. ,scrivere « R icordo a coloro, che della milizia sono vaghi, che « l'uomo civile non debba restare per spaventosa cosa che gli « si ~ppresenti nella guerra, cli non far quello che a generoso -« animo si conviene, stimando ·pu~· assai l' houorata et povera « morte che .la disonhora~a e ricca vita ; acciochè conseguisca « dopo morte quello che la gloria e la fàma promette di date, « nel farlo trionfare e del tempo e della fortuna, a malgrado ·« d i Lete, sedendo sopra il tumulo suo la fam~, la quale farà ·« col rimbombo del suo g rido, noto ai posteri, clall' Indo al (<· ·M auro, la virtù e hL g loria d i coh,1i., che osservando la mi« lizia, si porterà di·maniera · cli ben meritare del plauso del « principe e delle repubbliche. » Tutto il lavoro è ricchissimo d i esempi, di anecld~ti, tratti ,dalle storie di t utti i tempi e.di tutti i.paesi.
saldo giuctià,1.
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DI ALCUNI SCRITTORI ll1ILÌTAR.l lTAL1AN I DEL CI.NOU ECENTO
. D D'Ayala nella citata sua bibliografia, dice essere l'operai. scritta da Adriano Alfomo, che fu capitan9 del Cicuta, morto.nelle guerre contro i turchi nel 1571. , . L 'edizione presa in esame è di Venezia e del 157Z. GrnRGIERI LAURO di S . Angelo in Vado, scrivé un Trnttato· · della GU,erra, del Castellano, del solclato, e come ha da èsÙre· " H,n gene1·ale d'esercito. Il D' .\yala, come è suo costume, si limita a segnare i'l nome dell'autore G il titolo di q'u est'opera, senza aggiungere aìcuna· considerazione in proposito. A ·me, pare che il lavoro meriti un po' di esan'ie. · Prima cli tut.to, il Giorgieri seri ve allo scopo cl i frenare· la corruzione della milizia, così profonda in quei tempi; e, quanta questa corruzione fosse grande ce lo fa manifesto nella prefazione, in cui è detto <~ essere fa milizia tanto guasta, chfr' « ella ha mestieri di una totale riformazione. Oggi senza avere« considerazione alla qualitft e alla condizione delle person~,. «·si danno denari a quelli che p1:ìmi corron o al suono del tam« buro; ·i gradi si distri buiscono non a chi ne è degno, ma a. (< chi pil't è caro, e a chi più ha da spendere. I · soldati 1i:tale· « pagati, sono licenziosi e discoli: là dove aìloggiano i patroni « delle case n0n sono più patroni, e l'avarizia e_la libidine «, militare, tibito fa lecito in sua legge. Quando i soldati pas« sano per le strade pare ch6 i ladri ci passino ecc. ecc. » Vedendo la milizia cosi dècad uta gi usta::n.ente crede, che, per risollevarla, sia prima di tntto necessario rialzare il prestigio delle armi; e di ciò gli viene ampia lode. Premette· cheegli sarà breve, perchè la miglior forma' di dire è quella, ch·e· in' poche parole contiene cose d1 molta im1;ortanza e di gran significato; e poi perchè i soldati q uan'to debbono essere copiosi di fatti virtuosi, tanto hanno da essere parchi di parole. E. davvero la concisione è uno dei meriti di questo trattato .. La guerra deve, innanzi tutto, essere sempre giusta ; ed ègiusta quando è bandita. per i-iavere le· cose rapite e per difendersi dalle ingiustizie ,e dalle ingiurie, e deve esser fotta. senza cupidità di nuocere e senza crùdeltà. Quando ~ mossa da un tiranno è ingiusta, e questi non deve essere ubbid ito da alcuno.
DI ALCUNI SCRITTORI MILITARI ITALIANI DRL CIN(ìUECEN'l'O
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Dove l'autore c;J.imostra .pale~emente il fine a cui egli mira con l'opera sua, è là dove egli dice come dovrebbe' essere i l soldato; e siccome quello che egli élice può valere anche nei nostri tempi, ,cosi riporto le sue parole. , _ «· Colui che si dedica alle armi, deve essere bello di vita, « et alto di corpo, asciutto__et nervoso nelle membra,. ga« gliardo e presto camminatore (perchè quale è lento et tt1,rdo · « nei passi è il più delle volte d'animo fiacco e vile), nntrito « et a llevato non delicatamente, ma usato alla fatica, al <lor« mire al sereno, et al sole, paziente del freddo, et del caldo, << che non tema le, nevi e la piova, che si vergogni di tutte · « le. cose disoneste, che ami l'onore e la gloria, più che tutte « le cose, che ·sia feroce contro i nemici, umano e cortese coi « compagni, e timido nel fare alt,rui ingiuria, che si contenti « di moderati cibi, semplice nell'operare, ingegnoso ed ac « corto nelle .cose di guerra, e che sia valoroso. Non si chiama « forte però colui ooe essendogli quasi a noia là v~ta, cor,re, « co_rre come uria bestia ~td una certa e manifesta morte. Pe. « rocchè come il fuggirla è la più cattiva morte che sia, cosi « il voler morire senza ragione, e senza proposito è cosa da « pazzi et da bestiali; essendo la fortezza uu farsi beffe del « pericolo, ~na con ragione, con modo e senza temerità. )> . Parole d'oro queste, e che ogni educatore di soldati dovrebbe teùer presenti a lla niente. I n ultimo il Giorgieri d iscorre delle doti che deve possedere un comandante èti eserciti; e queste sono tanto belle e tanto grandi, che per esaltarle non · gli basta più il linguaggio di prosa, ma g li occoàe la poesia. E in una serie di versi sciolti, non sempre belli nè armoniosi, si cantano le virtù di un cond ottiero, che deve sapere <e
Qual ordine in andar debba servarsi « Per far più ardii i i suoi, timidi gii alt ri ; cc Corile $i ·accresca 11ei soldati ardire, « Et a glor ia s'accendo.no. i onore; « E la paura agli animi :;ci tolga, • In modo che al mor"ir prima sian pronti • Che A perder e il terreno ove han le phnle "·
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01 A LCUNI SC RITT ORI M ILJ'rARI ITAl,IAN l DEL CINQOENEN'l'O
Dl ALCUNI SCRITTORI MH,ITARI ITA LIANI DEL CINQUECENTO
àfolte cose bnone si trovano in, questo trattato, piccolo di mole, n~a pieno di giudiziose affermazioni, che potranno sempre interessare 1:erudito e lo studioso di cose militari, benchè lo stile nqn sia sempre forbito. L'edizione è del 1555, m Pesa.ro, appresso Bartolommeo Cesano.
italiana sarà temuta, esaltata e glorificata in eterno. Se i consigli del Brancaccio furon o ascoltati, l'Italia però continuava ad essere serva ed oppress·a: la nuova arme non fece il. mirncolo di redimere la patria. Ci voleva ben altr o che ·l'arma da fuoco per far del!' Italia una nazione unita e forte 1 L'antore, quindi, incomincia le sue illustrazioni ai Comtnentari che egli dice di avere letti e riletti tante e tant~ volte; e a questa sua affermazione ognuno crede scorrendo il libro, dove sono raccolte in tanti sunti, fatti con perfetta d iligenza. le imprese principali cli Cesare. Ogni sunto è poi seguito da 1.m avvertimento o n ota, nella quale è dimostrato, dall'esame delle imprese compiute da questo grande capitano, quanto in lui fosse grande l'arte della guerra. L e due prime campagne prese in considerazione sono quelle contro gli Elvezi e contro i Germani condotti dal loro re .Ariovisto. Cesare ha la vittoria per avere ordinati su tre linee i S\10i soldat,i; e di questa ordinanza se ne e - dicono tutti. i qo-randiss imi pregi ~ l'efficacia. Vengono poi ìe g uerre contro i Belgi e i Nen·i, nelle quali è dimostrata quanta cura avesse Cesare nello ac.campare il suo esercito, e come questa della castramentazione sia arte d ifficilissimi~ o importantissima. Seguitando a. par.l are delle guerre galliche si mmmentano le vitt0rie riportate dai luogotenenti dì Cesare, i quali seguivano tutti fedelmente gli ordini ricevuti dal loro capo supremo, e ne applicavano i precetti. La campagna contro Vincigetorige è narrata in tutti i suoi particolari tattici e strategici; ed è qui che il genio di Cesare si manifesta in tutta 1a _s ua potenza, rivela.udo in .lui il più grnnde clei capitani. È descritto l'assedio d'Orleans, d' A.lesia, e ciò porge occasione all'autore di discorrere degli assedi. Indi si lasciano i Com:mentar i di Cesare per segui re quel] i del suo luogotenente A1.1lo Irzio, che li continua, e si giunge fino all'anno in cui essendo consoli L. Paolo e C. Marcello, lit guerra nelle Gallio non offre p~ù alcuna importanza. 'ru tta l'opera a.bbond<i. di riflessioni eirca al modo di combattere non so lo dei Rom;ui, ma anche .di tutti i popoli da essi debella.ti, dicendo cose utilissime per la cono;cenza dell'art,e militare antica.
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BRANCA'TIO, o B.aANOACCIO, napoletano, scrive « Dell11 vera disciplina et arte militar.e sopra i Commenlad di Cesare cla lui riclolli in com,rpenclio per comodità clel solclrito. · Il titolo promette snbito che l'opera sarà interessante, specialmente dal lato storico, e la. è infatti. Il libro si apre con una pomposa pref~zioue, in ct~i il , Brancaccio, rivolgendosi i~i principi itàliani, d ice .che 1110. strerà come essi possano facilmente vince;e in guerra un potente esercito· ed esaltare cou le loro vittorie la nazioµe italiana. Quanta vent,ura per la patria se i signori del cin.quecento avess~ro ascoltato .l'autore! ... Il guale rammenta, che se ·è la, g uerra quella che dà g li stati e le signorie, queste si mantengono e vengono co~1ser vate dagli eserciti nazionali e ben costituiti . Maestra nel saper bene ordinare le milizie fo Rom.a : ai Romani dnnque si r icon'a per bene organizzare un esercito, ché furono maestri nella guerra, che la legione superò la falange. Con ]a caduta dell'impero d'occidente l'Italia perdeva ogni virtù militiu-e, m;:i. ebbe, pei·· fo rtuna, alcuni capitani che, nel medio evo, adoperando nuove armi e una m1ova tattica, fe0ero risorgere l'a.rte guerresc~. Così Vitellozzo Vitelli che per il primo.' t\SÒ la pic~a; ma qnest'arme presto decadde, perchè i soldati la g-uar·cla~;ano e la difendevano invece di penscwe che essa doveva guardarli e dife11.derli . E qui t'antore accenna ai difetti della picca, e la dice caus~i prima della .rotta d i Marign,ino. A perfezionare l'arte militare viene finalment e l'archibugio arma fiera e tremenda, che liberò i principi italiani dall'assoldare T edeschi e Svizzeri, che erano ritenuti i più abili maneggiatori della picca. Tutti i pr in cipi italiani armino i loro soldati col solo archibt1gio, e così facendo la nazione
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111 ALCUNI SC(UTTORI MILITARI 11'ALIANI DEL CINQUECENTO
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MoRA DoMENrco, bo,loguese, gentiiuomo grisone, cavaliere accademico · stordi,to, scrive-: « .Il soldato » cioè tutto qiiello che ad ùn vero solclato e nob,ile cavalim·e si dei:e sapere ed esercitare 11,el mestiei·e delle m·mi. Quest'opera fa parte d i una collana storica, . le cui. anell a sono chiamate gioie, e la. dedica a Ottavio Faruese duca di Parma. Quest'edizione contiene una prefazione. di Tommaso Porcacchi, scrittore reputato di cose militari, ·uella quale rivolgendosi al marchese Leopoldo Malaspina, loda il libro del Mora, e trova occasione cli tessere la genealogia ~ella famiglia dei Malaspina, magnificandone I.e origini. Secondo ·il Porcacchi, questi signori discendono dall'antichissima famiglia Marzia di Roma, che ébbe il console L. Marzio, il quale d~po avere _soggiogata la Mauritanìa, la Sarmazia e l'Egitto andò a riposarsi a Luna in Liguria. Da lui, .come c~postipite della famiglia, discendono una serie di uomini illustri, martiri, papi, è finalmente i marchesi di Toscana e della L~nigiana. << Il nome dei Malaspina incomincia da Accino, bellissimo· « fanciullo, il quale avendo, come dice l' aùtore, con · una ' monti Appennini Teodeberto r e « grossa spina ucciso nei « di F rancia, che gli aveva morto il p~dre, diede a se stesso « e per quello effetto et alla famiglia. it glorioso nome' » .. Ma veniamo al soldato del Mora. Prima è detto quali uomini si possono realmente chiamare soldati e cavalieri d'onore, perchè non basta ·vestire le · insegue e portare le armi per chiamarsi soldat,i, chè l'abito non fa il monaco, e il cantare non fa l'uomo musico. Per merifare il nome di soldato ci vuole la virtù; che si acquista solo da coloro che hanno militato, almeno per sette anni, e sempre onoratamente, ·sotto uno esperto capitano, e che hanno combattuto da valorosi in più battaglie. Non le doi·ature, le croci ·e le bellissime
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Insiste in ultimo, il Brancaccio nella necessità .assol ~ta di riformare le milizie, specialmente di fronte all'archibugio, da cui deve sorgere la nuova arte militare. L'edizione è bellissima ed è stata fatta in Venezia pre-;so Vittorio Baldini nel· 1582.
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spade fanno gli uomini cavalieri, ma la virtù la scienza da loro dimostrate nelle guerre. Un perfetto soldato deve e ssere anche un uomo colto, specialmente nella cosmografia, nella storia e nelle lingue latina e volgare. Colto, intendiamoci ma non dottore nè letterato; i dottori non potranno esser,e mai buoni soldati - anche il Mora l'ha con gli ~Ì,vvocati - ed hanno un gran t orto coloro che citano il verso: Caedant ar·ma togae, conceclat la'll,ra linguae, che è sba.gliato. Ed infatti quanto è più meritevole di o.,.~azioue il soldato? Egli va incontro sempre a pericoli, a sacrifi~i, e non ~ira al guadagno, come fa il d~ttore, ~er~hè. rrelle gu~rre non si guadagna un soldo, ma invece s1 p1ghano lanciate,. archibugiate, si perdono le gambe, le braccia, quando non ' si muore miseramente per difend~re la giustizia e il prin•cipe. Queste sono le :ricchezze che si guadagnano a fare il soldato! Dunque le toghe cedino il posto alle armi! E chi darebbe torto all'autore? Io no, <lì certo. Si viene inoltre a parlare del modo col quaìe un principe ·deve apparecchiarsi alla guei·ra, qu1mdo essa sia resa inevitabile. Prevenire e provvedere: in questi d'u e .v erbi sta tutto il segreto per riuscire nella impresa. Ma è necessario però di sceglier bene nel nominare il ca:pitano generale che deve .condurre i soldati alla guerra. « Questo sia prima di tutto « un uomo onorato, e che nelle fationi di guerra molte fi.ate . << con la propria · persona esercitato si sia.; de ve essere del · « l'età fra la gioventù e la vecchiezza, acciocchè possa con . « la prudenza acquistata per mezzo della pra~ica e degli studi « servire in tutte le occasioni della guerra. E necessario che « s.ia bel parlatore, di aspetto formato et garbato ·geiitiluomo, « e sappia acquistarsi la benevolenza dei soldati ». Il Mora quindi si ferma a parlare della cavaqeria di pre. ferenza delle altre armi, e ·delle qualità che de,re avere un bel ca~aliere. Gli ufficiaÌi, in special modo, devono essere espertissimi nel cavalcare, nel correre una lancia forte e r~el.l'armarsi leggiadri. Circa al modo di ordinare gli eserciti, vorrebbe che si avessero p1;esenti gli antichi romani, e circa al modo di combatt~re si rauimentasse la battaglia di
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DI ALCUNI S 0 RU'TOHI )11L1TAIH ITALIA~ > l>EL ù!NQIJECE}(''f0
Far.;;aglia. Di questa battaglia ripr.o duce il piano di Pompeo, cita l'orazione. che egli prima del combattimento fece ai suoi e soldati. Della memoranda giornata descrive e narra tutti gli epis?di, attribuendo la vittoria a Cesare per aver egli dispostele sue truppe in una 11uova ordiuauza, che l'autore chiama a forbice, perchè i nemici veni vano come cadere nel taglio di due gigantesche forbici. L'nltima part.e dell'opera è come un compendio di fortificazione permanente, e si aggira intorno agli assedì delle piazze forti . Il libro ò stampato a, Venezia. nel 15G~ presso Gabriele, Giohto di Ferrari. •
impadronir;,;i d'una provincia conquistata con le armi, della. espugnazione delle fortezze ec~., e rargomento segnita ad essere s,·olto più ampiamente · nel discorso terzo, sempre adoperando citazioni ed esempi. tratti da,ll'antichità. ~el quarto, rivolgendosi al cardinale A lessand ro Farnese, l"autore discorre del modo con· il quale "'u n generale deve tenere una piazza assed iata· e saperla anche difendere Moltissimi s.ono gli esempi dei più inemornbili assedi da cu i si traggono interessanti ed utili ammaestramenti. L e d iscordiecivili che più delle arti d'assedio sono quelle che fon cadere le citt~ in mano del nemico, vengon o giustamente maledette cd esecrate. ~ el quinto, dichiarato raro anche dallo stesso D'Ayala, il Oentorio rivolgendosi a Consalvo Ferrante duca di Sessa e al marchese di Cassano G. B. Castaldo, dice che egli intende di parlare in questo sno ultimo s·c ritto, come debba a mpliarsi e mantenersi un impero. V'i si parla dei re, a cui consiglia di mantenere i r egni, non con le stesse arti con le <Jnali li hanno conq t1istati, ma col mezzo della giustezza, della benevolenza e della libertà. Questo discorso, avuto riguardo all'epoca in cui fu scritto, contiene principi e masi .sime di governo, inspirate a tanta equità e saggezza che davvero fan meraviglia. Pare un trattato di politica in opposizione a guello famosiss imo di Macchiavelli. E ntrandopoi a parlare della condotta d'una guerra, ritorna agli ammaestrament i dati prima; e trova occasione per fare una tirata contro gli Svizzeri che dice i nvincibili nei loro paesi, ma facili a vincersi q nando ne escono fuori. Infine dimostra. come la gloria più duratura d'un re sia q nella che gli vienedalle anni, alle quali deve rivolgere ogni cura. Insomma. l'arte della g uerra e la politica si alternano in questa opera e la rendono interessante e istruttiva. Lo stile risente alquanto dell'epoca e della regione a cui apparliièné lo scrittore. Un letterato di fama presso i suoi contemporanei, F1u.Ncn:sco Boccuc fiorentino, scriv e fra le a ltre sue opere variet un Discol'SO a chi ctei mag(Jiori giter'ì'ieri, che insino a questo tempo so,w stati, si cleve la maggioran::a all,·ibuire.
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CExTonro AscANIO degli _Ortensi, milanese, scrittore di merito incontes.tato di cose militari, con i suoi Discorsi . di (!Uei-i·a, scrive l'opera sua migliore. In qu~sta edizione, che, è quella fatta in Venezia nel 1566 presso Gabriel Giolito, è compreso anche il qui~to Disco;'S(}, ritenuto r aro e che, difficilmente si ritrova nelle altre edi~ioui. ' Ogni discorso è dedicato ad un illustre personaggio deI tempo, sia egli principé o guerriero, e tutta l'opera si agg ira intorno a soggetti vari, tutti però attinenti all' arte militare. Il volume è dedicato all'illustrissimo signor F errante Ca· staldo, marchese di Cassano e capitano di gente d'a1·me del re di Spagna in L ombardia. Il primo discorso, che tratta dell'ufficio d'un condottiero di eserciti, <~ del modo con cui ~gli lo deve àclempiere è dedicato al marchese di Pesca.ra, luogotenente di S. M. nel P iemonte. Vi si parla della guerra in generale e come debba prepararsi la, vittoria : ogni consiglio è seguito da eser,npi tratti dalle storie antiche. Il secondo discorso, con dedica a Otta,·io Farnese duca di Parma, e scritto per S. A. S . il duca di Savoia> si acrcrira • Ob intorno alle norme che deve seguire un capitano generale, che muove g uerra per ordine del suo principe a un altro prì~cipe. Vi si parla di guerra offensiva, della maniera di
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L'opera. intiera consiste in una raocolta di vite parallele <lei più celebri capitani dell'autic.hità, e di alcuni dei tempi dell'autore, come quelle di Consalvo, di Carlo V, di Giovanni dalle Bande nere. Il Bocchi, esamina con ricca copia <li particolari storici, le gesta di quest i eccellenti capitani, facendone risaltare le s ingolari v.irtù. Sopra di tre sol,t però ~gli ferma l'ammirazione: sopra Annibale, Scipione e Cesar e; ma a questi dà il primato su tutti, perchè oltre ad essero stato \111 perfetto capitano, fo anche letterato e orat.ore ·valentissimo. Lo scrittore dimostra. una grande .erudiziou,3 classica, e riesce a interessare grandeme11te il .lettore per le belle considerazioni. intorno al carattere dei g'randi guerrieri, che · sorgono vivi dalla penna dello scrittore. Il libro ba importanza militare, spe0ia~mente là è ove enumera le qualità. di un buon condottiero di truppe, le quali si riassumono nelle· seguenti: Conoscei· bene la tattica e la stràtegia, l'arte degli .assedi, saper vincere gente agguerrita e superiore in numero, esser forte contro gli eventi contrari, non im pressionani troppo delle cose imprevedute, esser prestante e prode, esser pront0 nell'assalire, aver combattuto e vinte grandi battaglie, e infine essere affab ile, eloqnente e cauto . ~>ra, tutte queste doti si tl'Ovano raccolte in grado massimo sopra Cesare, per cui si conosce l'eccellenza cli lui meravigliosa, . e sop1·a et tutti agli alt1'i guei·1·iei-i incomparabile. lVIa questo grandissimo capitano ha anche « qnest.i meriti specialissimi: « benchè le difficoltà militari, e la fierezza dei nemici, la « iniquità della fort una, ~ le .d ,11rezze delle bisogne recassero ·« a· h.1i quei contrasti, che. si possono maggiori divisare, egli « nondimemo con l'animoso animo sommamente valoroso, e « sempre invincibile, i . nemici suoi abbattendo, al desiderato « .fine, seùza che alcuna battaglia gli riu1,cisse a ritroso, << pieno d'onori e di magnifici titoli, vittorioso si condusse ». Lò stile del Bocchi è alquanto manierato nel suo classico paludamento, e la frase ornata e soverchiamente studiata; ma. la lingna è bella e pura. Il libro è dedicato a S. A. S . Cosim o dei Medici, granduca di Toscana. 1n prima pagina
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trovasi una bella incisione in legno del busto di G. Cesare col motto: Micat armis inter omnes. L 'edizione è quella fatta in Firenze presso Giorgio Ma· rescotti nel 1573. Col Bocchi pongo fine a questo primo saggio intorno agli scrittori militari del cinquecento, e spero che il lettore, scorrendo questi appunti, avrà più d'una volta esclamato: O gran bontà degl~ scrittoi-i antiqui !
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ANNO XLIII.
B.A.rtGILLI.
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LA SlTUAZIONE IN UGAN DA DA UNA C0RRJ$P01'DENZA ·o ,er; t< T IME$">'> '
Non è da, sttlpirsi se il critico stato dolle cose nel Protettoratò. d' uganda ha fatt-0 poca. impressione nella pubblica op101one in- . glose. Gli occhi e le menti degli Inglesi in. questi ultimi tempi , sono stati fissi particolarmente sullo front,iere nord-occidentali delJ' impero india:no o sul mar della Cina, mentre nell'Africa l'at-/ teuzione è stata in mu.ssima parte concentrata snl Nilo e sul Niger. L' Ugau'cla non ha per conseguemm. an1t.o la' su~ I?insta parte. dcll'a.tt.enzione pubblica1 e la. gru.vita dei fo.tti cho si stu,nno anch e, ora decideudo sulle i,ponde del Victoria Nyanza è rimasta. pare, inos,servata. · Iu tali circostanze pnò esser giovevole claro di quei, recenti avvenime11ti una relazione coordim,ta, per qua,nto è pos:sibile, desumendola dalle yarie fonli <l'informazione a nostra disposizione.. È con...-onientei in pri11"V) lnogo, ricordare chi e che cosa sono questi so ldati suda.nasi che :si s.ono ammutinati . I fucilieri d'Ugando.' formanrno una milizia, ·forte in complessso di circa l GOO uomini. L 'origine cli que8to corpo ri,.;a:le ai giorni della Imperiale Compagnia, Ing:lese clell'.!:\.frica Orientale, il cui amrninistrato1·e locale: il capitano F . D . Ln~a1·d, indusse una qnant~tà d i vecchi soldati cli Eniin ~a:;cià ad abban donar~ il servizio cli Karn.lli per pu.ssare a quello della Compagnia in Uganda. Quando il goYcruo ht·itann ico si a,-,mnsc la dit-et t,a a1muinist,mzione del paese, questi Sudanesi formarono il nucleo cli um~ .milizia impe1·iale. Sir Geraldo Poi-tal ne nrruolò llll 460, e i successi,·i amministrat9r-i anmenta.rono q_uel numero e J)erfe½iona.rou.o l'ord i namento del corpo che, col nome di fucilieri cl'Ugauda, co:stHuivano il princip,de sostegno dell'autorità hritanuicn. nel Protèttoi:ato. Le · speranze che nut,ri-.:a Sir Geraldo P ortal quando a rrnolò qne:-;ti vecchi soldati di Emin, furono da. lu i specificate in nn dispaccio più tardi pubblicato in uno dei Libri B.leu. « L' csµerie11za fattn. in Egitto 0 altrove ha, d.imost1·at o » ,. scriveva i l cÒmmìssa1·io impedale, « che questi uomini sono ,;uscet« tibili di tra.sfonnarsi in eccelleut.i soldat,i, specialmeo.t,e sort,o gli « ordi1.1i d i. ufficiali inglesi..... Essi sar a.nno d'inestimabile val.oro « per lo !ffiluppo c la pacificazione del paese, e ci pennetteni.uno « inoltre di far ::ienza clei se1Tizi a:-;sa.i più dispendiosi m.a meno effi« caci dei solclo..tj :portati mcco da L'.;anzibar » . Ql1este spera,uzc.
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furono ampiamente realizzat,e. Xe::;suno mise mai in dnbldo le qualità. guerroscJ1 e dei Suclanesi ; sotto gli. ufficiali inglesi ess_i in IJrove tempo acquistano l'abito della discipli~a e dell'obb~ienz~. Molti d i quegli ufficiali banno pnbblicamente tatto fed~ dell~ io~lta o dello qualità militari dei fucìliçri d'Uganda. Fra altn basti ncor~la'.·e 11 colonnello Sfr Enrico dolvile, i maggiori Lugard, 'rhrnston, W 1lhams ed il capitano Vancleleur. l\fa, lasciando anclte da parte questo unanime vordetto, le loro stesse azioni, che troviamo inc,1,ncella: bilmente sc1·itte nella storia d'Uganda, più elor1ueot,emente d'og1ll parola parlano dei servizi che h anno reso a ll'Imper~. P~r 1~ezz? lor~ furono distrutti i grandi eserciti di Kabarega, e 1 1111:-;en ah1tant1 dell'Unyoro _vennero liberat~ da.ila schiavitù e dal_ dosJìotismo ~li qnel tiranuo. Con l'opera loro forono domate le nrnlte dello fa. zioni francesi o romano-cattoliche e delle pagane, e, più recen-temonte, essi comba'tterono e disfecero lo trtrppe. amrnutinat,o del Congo - ed erano, si disse, maomettane al par di loro - le quali sino allora .avevano senza uno scacco proceduto nella loro avanztita. vittoriosa. Allora .per la quarfa ·o l,t qLùut,~ vol ta salvarono l'U::,,a,nda. Lo morti fra i Sudanesi in queste varie azioni sono titate as:;ai numerose, o nessuna m\glior testirnonianzu, della loro bi·avura e lealtà può trovarsi di quella che è contenuta nella storia dei loro passati fatti d'arme. Quella storia, v,eramente, sembrerebbe assieurare rrettamentc aver il sentimento religioso nulla a:;solutamonte a che fare nel loro recente ammutinamento .. 'Cn incidente, ed uno solo, nell.~ storia anteri ore dol corpo al?pare in urto con tutte le altre loro eccellenti note, durante il breve intervallo di tempo interceduto fra la partenza di Sir Geraldo Porta i e l'arrivo del colc,nnello Oolvile per as;,;umero la carica di ammittistratore. Il capita.no, ora maggiore, J . R. L. Macdonald, dol genio militare. che avo,;ra assnnto temporaneamente il com1:mdo dell'Uganda, aveva trovato necessario d ì riunire le t ruppo suclanesl e d i cksarmarle sotto· la minaccia <lol fuoco di mitragliatrici Maxim. Le circoi;tan;te . cbo inclus;,;e;·o .il Macdona.ld ad adottare queste severe mìstu·o sono dettagliatamente e:;poste nel sno libro « Vita militare e ricogni. « r,ioni di terreno nell'Africa orientale brita.nnica », pubbl"icato l'anno scor;-;o; e non ~· necessario soffermarsi qui pii1 a lungo sul1' incidente se non per dire che in seguito quegli uomini prestarono sul Corano giuramento di fedeltà alla Regina, e che n.,ùla avvenne mai, v rima degli eventi dello scorso settembre, c.hc inclueesse ~e nomamente a sospettare della loro lea.ltà. colonnello Colv1le., rrimo amroinist,ratore del rico:;t,it,uito Protettorato, ha pnbblipamen te 0
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I,A SlTUAZIONE I N UGANDA
dichiarato, quando ginu:;e in Ingbilterra la uo tiziu della 1-iYolta, che egli « ha sempre avuto la più grande fiducia. nella.' « fed eltà di quest~ t,rnppe », e, come è già stat,o eletto, s i sa che altri ufficiali, che servirono nel corpo dei fncilieri d'Uga,nda., condividono qnesta fid ucia. L 'annuncio laconico, che 300 uomini dei fucilieri d'Uganda s'erano ammntinat,i, avevano rifiutato di accompagnare il magg·iore Macclonald nella missiolle a lui affidata clàl governo, e ret,rocedevano verso l'Ug,inda, fu pérciò cansa cli sor,presa e cli delusione per coloro cho ue conoscevano gli anteriori meriti. È ora possibile ricost.ruire Ja, storiiL abbastanza concatenata degli aYvonimeuh connessi alla r ivolta. Il maggiore l\focclonald .· aveva. aYnto dal governo una missione nell'Africa orientale. Varie ::lOno le \'Cl'Sioni rla.te ::;nllo SCOpo c]j_ eS8tL, "ma HO~ è necessario al presente dirne altro, se non che le autorità imperiali evidentemente la rigun,rdavano come es;,;enzialmente relati:va agli o interessi della nostra sfèra d'influenza nella. part-e orientale dell'Africa centrale. È ri,;aputo che per orgauizzarlrt fo rouo mes:;e a ehm.i. c~utribuzione tutto quan te le risorse del P rotettorato clella Cost.a orientale, e che non mai . part,i dalla costa una spedizione pitt completamente equi paggia.ta di qt10lla. Oltre ad una forza annata cli cinque o seiccut,0 Suahili :;celt,i, a,l rnaggiore iVfocdona,lcl fm,o no dat,i anche : umi scorta rli.f><J :,iiklr, cannoui Maxim, .munizioni in grande quantità, cd un servi:ào di sport,i iuclnde nte a::iini, camelli o mm1erosi rotabili. Fnrouo mandati ordini al comanda.nte dei fucilieri d 'Uganda di fornire 300 Suda~ nesi llCl servizio della spedizione. Quest'ordine giungeva in un mom ent,o est.remameut,e iuopportullo. Fra i Sttrl.auesi regnavo, un forte malcontento per le paghe, verament-0 assai basse, pel \'itto, e pel dnro lavoro imposto. Essi eransi tr ovn,ti ~in dal precedente febbraio continuamente impegnati in gnerre - priina contro le t,rnppo a,mrnutinate dello Stato lihoro del Congo le quali si era.no rihella.t,c al barone Dhanis, poi contro i Wa-Nandi (incluso u11 v ia.ggio di ol t,re 300 miglia), poi cli nuovo, retrocedendo Yerso B uddu per combar,1,ere contro )fwang .. ecl i snoi aderenti, cou tro i vVa~Singo ed alt.re 1·,ribù; perciò uon a torto aspira, ·ano ad un intorYa-llo di lihonà e tli quiet,e in ,me7,,10 a.lie loro famiglie nei quartieri pormnnent:i. In Budclu, uella lotta contro i \rYa-:E'ranza o ribolli caltolici che avevano aderito alla rivolta dell'ex-re Mwanga· conti-o l'amminist,razio ne hritanoica, os:;i avevano combattuto coll'usata loro bravura., e nulla permot.tova di ,:;ospetta,re della loro fedeUà, henchè fosse noto che la prolungata asso11za dalle loro n ormali g namigioni avesse ingenerato del malc:ont,ento.
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LA SITUAZIONE IN 00,\NDA
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F u appnnto al la conclusion~ dello opem7,ioni contro Jl:Iwang,, chfl g iunse l 'ordine per frecont-0 dei fucilieri di conginngersi alla spedi7.ione M:acclonalcl . L'ordine fo eseguito, o sotto il comando del maggiore Tornan, 101·0 C<>maudante, che nell 'assen7.t1. del sig. B erkeley fungeva <la Commissario imperiale, si diressero da B uddn, ar.traver:;o l'Ug:Hicla o l'Usog-a, ver;,O il càrnpo del mn,ggiore Ma.cdona.lcl che troYa.vasi nelle vicinanze clol lago Ba ringo. Il maggiore Tcrnan, che era Reria.men te ammalato non li accom1)a1.l.'nò sino al ca11ipo di )lacdonald, ma proseguì , erso la costa en 1·01ttf' per l'InghihE"rra,. I S ttdane:;i, quando, giunti t~l campo, appresero che doveva.no far parte di 1111a spoùiziono clirctb a d una r ogiono scono»cinta c per nn indefinito periodo di tempo, il malcon te nto, che aveva giù fott-o capolino, scoppiò. Sembra che (acesse1·0 dAlJo obbiezioni }"L certe prescri7,ioni relatirn alle loro donne. I Sudanesi sono notoriamcnt<' cli una razza assai a ttaccata a.Ile s ue donne; e;,;si da lungo tempo en1,Ùo lontani dalle mogli e dai figli, e la p1;ospettiva di una· an cor piit lunga assenza paro essere stata l'ult ima spinta. Pare che abbiano formulato le loro querele all'ufficia.le comandante della s pedi.7.ìone ma ~on ci è dato sa.pere quali disposizioni furono prese ller a~:;icu~ rars1 del maggiore o minore fondamento delle la.mentclo O per poterlo r imuovere. Ciò che è certo si è, che nel mattino fis sato por ]a part.enza cl.olla spcdiziono di ìlfocclonald tre quarti ét'ei Suda.uesi mossero subitamente incamminandosi verso la staziono del burrone cli Elcloma.. Risulta che, i.mm.~diatam~nte dopo la loro Jmrtenza il mao·. ' b giore 1'facdonald prese l'opportnnissima precauzione di mandare 11no dei suoi ufficiali - il capitano K irkpatriek - ad avvi:;are doll'accacluto l'uffi ciale direttore della S~'tzionc' di Eldoma. Il tenente lfield_ing, che era quest'ufficiale, usci fuori incontro alle trnppe ammutrnate accompagna1;o da, 1m ufficiale indio·eno per vedere come ]Joi . o ' ' scrisse : « so potessimo fare qualcosa per fermare il moYimen t-0 » . Fall~1·0110 n el loro intento ; ecl i rivoltosi a11dar0110 ad acca.mpl~rsi al piede dell'altura su cui so1·ge i] forte. Qni il tenente Fieldina diede agli uomini l'ordine cli deporre in un mucchio le anni 01: dine_ a·1 quale non obbedirono. Dopo qnest-0 rifiuto il capitano Kìrkpatrick, nella sua qualità. cli soperioi·e in grado a FieldinO' cliode 1· . . b> ag 1 uo1mm cinque mint1ti di tempo per lascia.re le armi n'iìnacciandoli, in caso contint1assero a rifiutarvisi, che li avrebbe fatti prendere a f ucilate. Essi. rifiuticwonsi ancora ) od alla oo·uarnio·ione o fedele fu dato ordine di far fuoco sugli ammutinat.i . . Ques~i furono i primi colpi sparati, e l'ordine fu disapprovato dal tenente Fielding, conoscitore dell'elemento sudanese. Siccome
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la coudottii del capitano Kirkpatrick for inorà probabilmen te argo-· mento di una inchie,;ta., è chiaro che non 8arebbe ora. convenient e p,:egiudicare la quost,ione, ma è ben d ifficile esagerai-e l'importanz:i. dell'illcidente. Al fnoco i ribolli r isposero col fnoco, ma, siccom e pare cho a,mbeduc le parti ahbiauo deliberatamente i>Lmtato a lto, uessnna disgrazia avvenne. In seguito il temente Fielcliug indnsse gli ammntiuati a tra8portare il loro accampament-0 in mn.1. località. a circa un migliaio di metri dal for te, ocl essi vi si t,rc)\·arnno già q uand o i11 quella ste:;slt sera, - probabi lmente verso la metà d( ~ett,embre - i l signor J ;ckson, fuuv.iouanto da conunissa.rio, il ma.ggiore Macdonald, quattro o cinque altri uf~iciali inglesi, 18 Sikh ed nu ropa r to di circa 250 Swahili armat,1 giuu;e alla sta.zio ne d i Eldoui.;1. Una cl.eputa½ioue degli amlJl ut,inati 1'~1 chiamatt1 nel forte, e i negoziati per g inngere ad un accordo SllÌ reclam i durarollo paJ"ecchi giorni. Qua.le anda-ment.o arnssero 'l.nest,i negoziat,i nQJ1 si ,.;a, -come neppure quali fo:-sero le domande mes8e avanti rh~gli nomini o le contro proposte del fuuzio 11 1wt.e da commissario e del mag~ioro ~acdow:t ld. Ciò che :--i conosce si è che, dopo pa.recchi g iorni spe,ii in futili trattative, gli ammut,itrn.ti partirono per Nandi , sulla st,ra<la. dell'Uganda, collo scopo, apparentemente, di indurre alt,ri loro compagni a far con es:;i causa comune. Un a lt.i·o punto, sul quttle le uoti?.io ·di fo nt.e pl'iva.ta, - le sole pel momento nt.il i. -·- rna,ucano di fai· qualche luce, è tiuollo delle disposizioni p1·e,ie dur,mto i g iorni passati in t.rattative per comunicare cogli.Europei stazionati fra il burrone d'El.doma e l'Uganda. Nessun pa~so, apparent,emenr,e, fu fat,to per cacciarsi io mezzo. fra l'Uganda o i. ri belli, perchè f1uan~o q_nest.'ultimi si misero in moto, le t.ruppe del maggiore 1'1focdonald (si assicura) li si>,g'nirouo, a.cl una g iornata. di distanza, per una st,rada parallela. I ribolli marciarono per Nandi e K avirondo, catturando bestiaJne c saccheggiando nel passltggio, e V{)rso la metil. di ottobre giunsero di fronte a Lubwas, un forte sitn:tto nell'Usoga., sulla riva settentrionale del Victoria Nianza, non. lontano dal Nilo Yittoria, e Yicino al punto in cui fu assassinato il vescovo H annington. A L ubwas era una g uarnigione sudanese di 60 uomini 11gli ordini del 8ignor ·wil so11. Non appena era giunta a K ampala notiziit della ri volt.a, il maggior Thru8ton, succeduto al maggiore Ternan nel comando dei focilieri d'Uganda, era partito per Lubwas, che domina i passaggi del Nilo, allo SGOJ?O di impedire agli ammutinati cli penetrare nell' Uganda. Al s uo arrivo la guarnigione del forte cadde ai suoi piedi protesta.udo fodel tà. Il 17 ottob1·e, qua udo già da forse una quindicina di giorni il maggioro Thr\1ston trovayasi
LA SlTOAZI OXE IN OGAJ\'OA
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in Lub wa;.i, ì ribelli giunsero d~wi\uti a,l forte. Fiduc:io::;o della lealtà deÌla gua.rnigione e convinto d i poter per suadere i ribelli a ''.l'itornare all'usat.a fedeltà, il maggiore Thruston ammise ad una conferenza nel forte una deputazione di 30 ribelli. Non si ,;a ancora tiuello che a,·venne, ma alla fine la guarnigione sudanese cli Lubwa.s :-.,i unì ai rihell.i, fece prigionieri. il maggiore Thrnstou, i l signor 'WilF:ou ed il .,;iguor Scott macchinista della scialuppa a vapore del govei·no, e si impadronì del forte. · Ne~ giorno segnento il signor Jackson ed il maggiore ~facdonalcl •eol.le loro truppe anivarono di fi:ont,e a Lubwas. La maggior parte ,della giornata .pare sia stata, sposa in negoziati che di hol nuovo riuscirono inutili, cd il 19 di primo mattino i Sudanesi si aYvicin~u-ono allo truppe del maggiore Ma.cdonald. Le informazioni qni discorda110 a.lqtrnnto in torno a ciò che pr eci;.iainente avvenne. I l'ivo lto8i avevano coutinuament,e protest~to che non cerc!.tva,uo cli combattere. Il reY. E . H . Hubbard, che trova.vasi a Kiknyu con sir Arturo Harcliuge, nostro console genernle a Zat1v.ihar e amministi-atore ~lel , Protettora,to della Co~'·a orientale, ,;criveva il 7 novembre, r iferen·dosi ai primi staclii"dolh1 rivol ta : « I rivolt.o::;i Jianno a.bbandonato ,<( il loro posto, lasciato la strada, e si sono dirotti verso l'Uganda cle« siderosi cli pacs, o intouzionati di sottopone i loro lagni al gin<< cli:ào del sig.Jacbon, il fon½ionaote cla commissario ..» In quanto al matt,ino dinnanzi a J..,ubwas riferi::;ce il dott.. .A..R. Cook, clc!Ja, Societi.t missionaria della ·Chiesa, che i Sudanesi « s'avanzarono ridendo e « scherzando e dicendo che 11011 Ye>levd.no combattere. » Ciò fu tuttavia eviden.l;emente r itenllto come un'astuzia, poichè, vedendoli « in « p:rocinto di attaccare,» il maggiore Macdona.ld aperse il fuoco , o ne segui un combattimento di pR.recchie ore. Il tenente Fielding fn ucciso, due altri Europei feriti, e le perdite ·delle due part,i fnrono grnvissi.me. Alla fine i Sudanesi venner6 r icacciati nel forte. I r ivoltosi mandarono di])oi ft chieder pace, ma ebbero in risposta che se ne .sarebbe parlato solo. quando aves8ero restituit,0 i tre Em·opei fatti prigionieri. Nel frattempo - la data non ò affatto cert,a - i tre Europei erano stati fucilati od uccisi a colpi d i lancia. Se la loro uccisiono avvenne per qL1est'ultimo mèv.zo, ciò von-ebbe significare .che colpev~li ne sarebbero non i Sudanesi st-cssi, ma i vVaganda maometurni che ad essi si erano uniti. Del rosto questa è cosa che sar~t senza dnbhio messa io chiaro col tempo. Del fatto dell'a:-;sassinio in se stesso pa.re, sgraziatamente, non vi possa, esser dubbio.
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LA SITUAZtONE IN UGANDA
P er due o tre giorni sembra che i rivoltosi non abbiau6 dato seguo, di vita;· e frattanto da Mengo, la capitala, erano giunti rinforzi di Waganda cristiani, mandati dal funzionante da commissario signor Wilson, il quale mandò ancho nuove provviste. di munizfoni delle quali il mà.ggiore lVIacdonald aveva grandemente bisogno. Erasi affermato che in breve tempo i rivoltasi avrebbero dovuto o arrendersi o essere sconfitti, ma le u ltime notizie t,eJegrafiche, che ,;,anno sino al 19 dicembre, dicono che Lubwas era ancora tenuto dai Sudanesi d ue mesi dopo il primo combattimento, e che in altro com- , · battimento avvenuto due altri Europei erano morti, il tenente Ma.cdonalcl ed il signor P ilkington della Società mistionaria della Chiesa. Noti zio dettagliate di q uesto fatt,.p d'arme mancano ancora, ma si 11.ferisce che il Macdonald ed il Pilkiugton perdettero la vita in UJl. tentativo fatto d'impadronirsi del forte dura.n te un';.i.ssenza. d~l maggiore Macdonal.d recatosi ali.a capitale. I vVaganda pro~-estanti; d;icevasi quando parti l'ultima posta, ora.no grandemente scoraggiati ed avevano nei combattimenti subire forti perdite. I rivoltosi aveyn.110 trovato un cannone Maxim sulla sciah1ppa a vaJJore cattm·ata quand(}. era stato fat~o prigioniero il macchinista di ·essa, e di qt\ello avevano. fatto attivo uso nel respingere gli attacchi al forte. Si aggiungeva, negli nltimi tole~rammi da Momba:,a e da Zanzibar eh.o era vi nua, , possibilit,à, che fa guarnigione cli B~tcldu facesse causa comune coi rivoltosi e cho perciò erano state mandate in tutta fretta delle trnppe per tenerla in rispett-0. Tali, in breve, s011? i fotti per qnanto il nostro presento stato ùi. informazione ci permette di ricostruirne la successione. Essi ci dàooo. della cosa un quadro abba.stanza se11.o. Truppe india,ne sono ora. mandar,e s11l. fron te per lottare contro il nostro antico p.rosidio dell'Uganda. I Sik hs dislocati a, l\fombasa ebbero ordino di partire per l' U~aod.a. non appena la nuoYa della ri,olta giunse alla costa. Il 27° fanteria di Bombay, arrivando dall' India, fu subito avviato al punto terminale della ferrovia orn in costnrnione. È stato rfobiesto, è risaput-0, un altro regg imento indiano, ed il go,·erno centralo chiese a quello dell'India di accordare l'arruolamento di 400 maomettani del Pundjab per servire nel protettorato clell' Uganda. E questa, domanda ebbe ris posta favorevole.
I LIBRI NUOVI n La fortijì.C{1zione in monlagn<i del RoccHI -
Gli insegnamenti della storia nella guerra na1Jale del GAVOTTI -:- 1l1emo1·ie delle 91ierre più rece,~t~ - Il trattato di tattica del DE Cums - lnlorno a Borgoforte nel ./866 del Si::GRE - Una delle edizioni del V oGHER A sulle avveuturose vir,ende dello SLATIN.
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Da.to il coocetto . l:), enerale a èu i oggi s'is1)ira l'arte della fortifi cazione, in qual modo si piegherà esso qnau1lo vien chiamato a sistemare me~ diante opere di limit.ato costo e di limitato sviluppo la µrotezi ooe dei confini di uoo Stato cioto da catene di mon rngne? Le pubblicazioni che riguardano le grandiose applicazioni dell' arte difensiv11 su va~ti territori sono numerose, scarseggiano invece quando Lrau:isi ~cl problema suaccenn11to. Il maggiore Hoccrn, coll a sua competenza, per colmare quei vuoto, · avanza alcune . idee sopra quel l'argomeµto in un interessaote fa scicolo testè venuto in lurn col titolo ben preciso : L<i forti ficazione in montagna (editore Voghern, pagiue 80 con tavole). Le conclusioni a cui lo scri ttore vuol giungere gli sì presentano iu questo modo: l'attacco in montagna ha caratteris tiche ~pecia li - ne derivano alcuni criteri i quali servi ranno di base per sistemare l'ordinamento a difesa ·dì uua barriera montuosa; - anche tecnicamente le fortificazioni di montagna soggiacciono 11d e,igenza che loro sono propriè, taotò più oggi dati gli uhimi progressi dell 'a rtiglieri:i che hanno reso insufficienti molte cose che fino a poco tempo fa bastav~no per difendersi da essa. . Ciò premesso, le opere sarunno situate costruite ed armate· secondo questo complesso di esigenze tattiche e tecniche se vogliono ri:.pondere . a quanto d:i es&e sì pretende per la difesa di noa frontiera momagnosa, e nel libro è appunto detto come debbano essere per rispondervi. Sarebbe difficile il passare in rassegna tulle le questioni SLrate~iche, tattiche e tecniche, per lo meno accenna~; se, nou accuratamente t,rattate in questo succoso fascicolo. Esso non pnò essere che citato in c1uesta rassegna, e leotameote letto, meditato e disr.usso da quanti iuteressa l'argomento sia direttamente dal punto di vista tecnico, sia indirettamente da quello più generale della scienza milit,ire.
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Sarà fatto cenno di tulli i libri di e.ui sta· mandato esem plare alla Direzione.
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I LIBRI° NUOVI
Il contrammiraglio G. G-..wour s1 è proposto di esaminare· la storia . delle guerre navali e di raccogliervi gli insegnamenti che possoo.o d,rre uorrne alle gnerre future comb,Htute stil n1are. Pubbl ica quindi i risult:iti del le sue osservazioni in nn libro ~6titolato: La tattica delle gran cli battaglie navali - Da Tem.isfocle e(. Ito (Roma, tipografìa del, Senato) e di esso ha visto la luce un volume che comprende la parte , prima ·e seconda, ,relative al . périodo dei poliremi e nel le navi a vela dalle battaglie di Artemisio e di Salamina e quelle di 't:rafalgar e ùi , Navarino, ·lasciandoci qu indi iutravedere nu nuovo· volume ~o. cui si tratti del periodo attuale. contradd istinto dall' impiego del· v~ pore come forza motrice e dei poderosi mezzi forn iti dal meraviglioso sviluppo della $Cienza e delle industrie .dei nostri terÌ1p,i. Alcuni diagramm i chiaramente clisegnati riassu·mono la rrianov.ra essenziale delle principali battaglie cni si riferisce lo sc1'.ittore 8 nelle quali egli ha trovato utili ed efficaci riscontri di qu:into può ancor oggi giovare ai marini come insegnamento. I volumi che va pubblicando l'insigne scrittore amer icano Mahan, le pubblicazioni del Calhvel l in Ingh ilterra, tralasciando di citare le altre meno importanti, dimostrano come le esperienze delle guerre passate· tornino P.d essere prese in' esam_e e fatte oggetto di studio e di insegnamento per qnanto ~gf(i i mezzi navali di guerra sieno essenzialmente· mutati da quelli che erano al tre volte. L'uomo ·e le relazion.i tra le operazioni della flotta e quelle di terra sono elementi imff\aneuti , e se l'importanza del pri,rio di es,i perdura· ed aumenta non ostan te la pane essenziale presa da lle macchine e rlagli strumenti ~li · guerra sui òavigli, le altre avr3;noo un'impor!aoza sempre magg.iore a rnistira che le potenze europee es.tenderanno la loro aziooe sui territori estraeuropei . Abbiamo scorso piuttostochè letto questo volume che in iscorcio ci r ichiama alla . memoria tutta la sto ria della guerra iparittima dai tempi de ll'antichità classica al principio di questo secolo ·e notato il. legame imi mo esistente trn l'azione ·della flotta e la guen:a terrestre. Sia che la flotta accompagni l'eserci to, e provveda al .suo approvvigiouamen.to come avvenne ai tempi del re persiano cht! invase la Grecia e :.;i rivide uei tempi della guerra di Secessione nmericana; sia cha essa provveda rapido eù inaspettato cambiameuto cfel teatro di operazioni, come
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neWepoc.a di Attilio Regolo e. di. nuovo 11ella recente guerra cino-giap· pones.e, il legarne .tra .le operazioni di mare e quelle di terra è sempre -evident~. Una volta fu trascqrato o .non compreso; e disgrnziatameo te ci diede {,issa e la diffìc_ile traversata del Veneto. Potrebbe auche darsi ~he in avvenire le op;rniooi di mare fossero chiamate ad esercitare più larg11 ppne che non la ebbero nelle guerre di questo secolo: la parte stessa loro serbata, per esempio, nel la storia mil1tare della repubblica di Venezia,:o di qualsiasi altro St::ito che abbia 11mpin base coloniale od -almeno commerciale marittima. Perciò la storia militare navale rlovr~bbe avere ornmai più -ampia 1:,)0siderazione che non l'abbi11 avuta finora nell'istruziooe degli ufficiali di terra . Queste irlee ci sorgevano sp.ontauee nel lo scorrere. il libro suaccen·na to, il qu,de comuJ.Jq11e abbia spec:ialrn~·nte di mira la tattica nava le, ,è tratto di tempo in· tempo a noto.re i riscontri fatti da un punto di vista assai più largo, riportnndola alle esigem:e dei giorni nostri. Si vedano, come ese~pio, a pr9posito del la battaglia di Ec.;uomo indicate 1e diffkolfit che oggi. pres~•lla una grande spedizione marittima di truppe ,da sbrirco linche quando chi la opera sia padrone del mare. Queste ,ragioni ci sembran9 assai valide per rammentare io <[Uesta Rassegna il vo lume testé uscito in luce sopra un argomento di natura e:-se11 zialmente marittima.
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* * Alle ricordanze dei tempi napoleonici, seguono quelle dei tempi in cui l'u conquistata dai Francesi l'Algeria, e avvennero le guerre del $econdo Impero, e fauno già capolirl'o le teslimouianze J i coloro che hanno preso parte al la grande gtierra del 1870 e sentono il bisogno di consacrare la penna al ricordo di fJUa11to hanno veduto e sentito nello svolgimento del terribile dramma. Lo scrittore cbe abbandonerà il vecchio sistema cla,;sico di descrivere la guerra come Ut: tragico avvenimento il qua le per la' sua sublime ap· parenza ripugna dagli episodi persona li o da fatti :più volgari, ed invece ricerclH•.rà colla freddezia del fisio logo il comple1-so delle grandi e ,piccole cause le quali concorrono :ii decisivi risultati del la vittoria e ,della sconfitta, avrà larga messe di documenti in questa vivace produ-~ione di Mém,oires. Solo che se !!e sappia valere e vagli quanto è evi·deo temente vero da quanto anche l'uomo più veriLiero abbia aggiunto ·sn,,turandol,) per effetto di c1uei cotauti imp~lsi che gli ·an imi nostri ,incoscientemente gubi~co110. ·
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l LIBRI NUOVI
· Ecco il primo volume dei Souveni rs ,nilitaires del gencralP. .\l ox(Pari gi - Libr. Delagrave) . Souotenente nel ,t 838. egl i ha f:ittÒle campagne d'Algeria, della Crimea e d'Italia', ed in quest'ultima era colonnello del <i 0 volleggiatori, nella 2• divisione della guardia. Saltiamodi piè pari lo prima e la sen nda parte; 1'11ltirna, dopo u.n'introduzione alquanto ingenua sulle cause della guerra d'Itali:i, entra a descrivere le· im pressioni avute in quella gtfer ra. Le osservaziQOi non sono nuove nè p~regrioe. « La partellZ,1 dell'esercito era slata così preci pito~a, e le di sposir.ioni dell'ammiuiSll'n- • zic,ne cosi insufficienti che i reggimenti hanno dovuto acquistare in Genova ca rri, muli e bagagli per il trasporto del materiale assegna.lo af reggi mento » (pag. 4,2·1). Non potrebbe invece essere avven~to che si sia comprato in I t:ilia quanto non conveniva portare di Francia e per mare?' Sotto Alessandri:i gli accampamenti cattivi , gli uomini nel fango, grandissimi i 1 gai con tro l' im previdenza cli C',oloroche er'ano preposti ' alla1 sistemazione dei campi ed all'approvvigion amentn del le tr~1ppe « si chiudono negli ulìici, tracciano matematicamente ('/) l;i situar.ione dei corp~ ~enza curarsi ne della na_tura dei luogh i nè dei bisogni del gi oi·i1o >>(paJ?. 4- ~9). Infine ecco la battnglia: il co mandante la briga ta generale Doc11en, « colla sua atti tudine marzia le e imponente raccomanda ai colon nelli di tener beue il soldato alla ma110, di curare i legami t.ra le unità e indici\ per direr.ioae alla marcia il campanile di Magenta. Al le quauro,. tlopo un'ora di aw~sr1, batte 111 c:.i rica: i ba ttaglioni pieni di slancio marciano sui campi, arrestali di tnato in taoto da lle siepi e dai filari delle viti. La fucilata diviene sempre più nociva, arriva ndo presso al vi llaggio: i più cadono sull'argioe della fe,-rovia. Infine il reggi mentc, tocca · Mageata e fo un fnoco d'iaferoo contro il c:1mpanile e contro le c:i::e io cui erano tri ncerati gli avversari; le d11e divisioni di destra e cli siuistra si avanzano sui fi11nchi: il nemico cede : i ziippatori sfondano le porte· della chiesa, due compagnie si avanzano per forvi prigionieri coloro che vi si erano trincerati. fl combrnimento co ntiaua per le strade e nelle case; cadono il generale Espinnsse e il c1,lo11oello De Chahrière tra gli. ~ nitri... A noue il fuoco diminuisce; il colonnello prende le sue misure controuna sorpresa del nemico, ed in caso. vuole che sia re$piot:i. C'olle baionette per evitare i panici o gli error i prodotti dnl fuoco. Tale la ba uaglia di Magentn per la parte pre,a da l reggimento del ,\.o voltcg,gintori . Qualche giorno dopo comincia la lc•at:i tra versa ta della lombaruia ;' marcie penose e fati cose, m,,lti incontri tra le colonne, molte lungaggiui TAUDON
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nel tocca re gli accampamenti, e molto caldo: quattordici giorni per per-correre trentn leghe e del nemico appena qua lche indizio. Infine la battaglia di Solferino; il reggimento chiamato da Castiglione, o:ve aveva gli ac.:ampa meati concorre alla rnnq nist.a della torre e del cimitero che ·erano ridotte a vere fortezze. ln complesso non vi troviamo uull:i di nuovo, ma nella sua sernp li,ci tà dal raccou to sommario di quanto il colonnello ha veduto traspa iono le impressioni dell'epoca in cu i egli era in I tal ia. Egli copia· un giornale -di note scritto a lnpis 6i giorno io giorn~; lo si sente dall a coacisione e -dalla energia della frase, da alcune avvertenze che l'esperienza gli suggerisce 11 vantaggio della salute e della comodità ùel soldato; lo si sente .pure dall'i11tooazioae di 11lcune note. Esse sono in generale poco b(incvole ,·erso i:li ufficiali di stato maggiore; in principio della campagna lo s,;riuore non ha trovato q uello slancio d'entusiasmo che egli si sarebbe . -a,pr•ttato e che trova poi eòt.rando, in Mi lano ed in Brescia; la interru:zioue òi Villafrànca smorzò alquanto quel I' i>ntusiasmo. Non sa rebbe diffici le di dar ragione di qu esto mutar d'intensità nelle mauife~tazioni -di riconoscenza ver,o !'. esercito che alla voce del suo Imperatore venivauo a dare il loro concorso per la ind ipeodenza di un paese che altre Yoltt:: eraoo ven uti a co uqui:;tare. Ne allora nè mai fu sconosciuto il pro·foud o seotimeuto di gratitudin e che 11egli ita liani la:;ciò CJl!CII' aVl'eni1Den10. *"*
li Trattato di tattica del colon nello DE Cum ~, (pubblicato dal Vo:ghera), rispoude ad nn program ma. Alle gener31iLà che pa rlano degli -elementi impiegati nel combatt.imento e dell 'essenza della lolla, segue l'analisi di ciascuna delle tre ~rmi che sono porwte a· combati.ere; poi il modo in cui esse si nccoppi'1no, e fiaalmeme la descrizione e l'c~ame del grande e defin itivo episodio che è la battaglia, nel quale si ri:issume e si definisce la lotta. Con ciò il libro noo potrebbe essere co mpleto. Pe~ciò vi aggiungono ,i capitoli riguardanti quelli che chiameremmo episodi della guerra n .comba uimenti acces;ori, quel li cioè affrontati in montagna, o in localilà speciali o di notte. · E fìa qui pa r la rispo5ta ad un vecchio programma; e sta bene che tal sia. In fin de'conti l'essenza della guerra non m!JUI e.le liuee ca r.dinali son sempre le stesse, nè v'è rngione di cambiare per vaghezza di novi 1à il riparto della scienza adotlato sulla base logica della espe:rienza acquist.'lla nell'insegnamento.
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1 LIBRI NUOVI
Nuovo è lcJ spm to che aleggia su l libl·o·; nuova l'opera rii coordi-. namento dei precetti ai progressi •fatti nell'ul timo v1mtennio da tutto il m,ateriale da guerra . . Lo spirito nuov9 si manifesta col desiderio di dare conveniente pnrte àllo ·studio ·dell'uomo colle' sue qual ità, come esse gli vengono « da l·1' insieme de ll'origi11e, d.elle tradizioni, dell'educazione e dei t:os~~1mi. » Le osserv~zioni fatte a proposi10 del cara ttere delle razze latine nei ri;pett.i ~ollà guerra ci sembrano un· buon indirizzo per gettarci in un campo nuovo e poco esplorato. L'accennare alla connessione esistente nel combattimento tra le attitudini morali e ki forza numerica ed· il concluderne cbe l'educàzioue .deve tenerne conto, imposta 11s5ai bene ilrroblema della preparazione dell'uomo per trasfoi·mnrlo in un soldato. svi luppando in lui quei caratieri di razza che favoriscono la vittoria e contenendo gli altri che le sono contrari. Come avve1'te il Darwin, ci'tato dall'Autore, la superiori tà degli eserciti sn lle mas$e barbare risulta da Ila fede di ognuno sui camerati_;· quindi l'autore ne conclude che l'ordin~ è in ultima nualisi un fatto psicologico: consiste nel sentire. l'obhl jgt} di coopen,re àl raggiungimeuto dell a vittoria e d'ipende da uu pa1,iente e intelligente lavoro di edu,~azione adatto agli uomini cu i si volge e~ allo scopo cui si intende. Non poteva ciò nè essere pensato, nè dettQ meglio che lo sia nel libro. Avremmo potuto citarvi l:1 cura nel raccogliere esemp i a bnse degli asserti, in 'oma ggio al metodo scientifico oggidì impost.o agli studi. Avremmo potnto notare l' impegno con cui sono raccolti i risul tati dei moltepl ici µerfezionamenti 'int,rodotti negl i ultimi anni in tutti i mezzi di guerra. Avremmo potuto richiamare l'attenzione sulle psgin1 in c:ui la hDttag]i:i è si.sternatica mente studiata in relazione agli uomini, a I terreno, allo scopo strategico, all'urto ed ai suoi risultati. Dovendo li~ mitarci, ci piacque accennare a quella p11rte che ci è sembrata nuovit e feconda di con,ideraziooi, ove si tra lt11 de'i ,Jegam i tra l'uomo e la guerrfl, e specialmente ·dell'uomo considerato co111e un'entità fisica, che ritrae da I paese in cni vi,,e le sue vi1'tua litit e non come un 'astrazione quabiasi. In que.,;t.i tc,rmini il concetto era stato finora appeaa ~r:orn to: l'averlo più largamente e:-posto dimostra l'innusso che su ll'autore esercita l'odierno andamento della scienza, la qua le con nuovi mezzi e con nnovi intendimènti ha ripreso h.rduo stndio delle facoltà umane. Trovi il linro, in questa m:oista, èhi più IHgamente lo e:;amini. ·Lo merita per i numerosi problemi che vi si affacciano e per le solu· zioni corroborille dàgl i ·o;ecn pi oelle ultime guerre e COl'rispoudeuti nUe attuali condizioni de"lt eserciti e delle loro armi. Ln ricerca di brio nellà
frase per rendèr \a più vibrata e scultoria può, talora aver trascinato lo scrittorP-, l'ossatura d.el libro, la quantità delle idee in e;;so conteu.ute e il loro coordinamento dà ali' intero trattato una importanza ed nn valore ne,u comune.
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I l racconto delle vicende. che :,ccompagnarono la gnerra del 4866, -ebbe un import.ante conti'ibu10 nella accurata monografì ... del tenente ·SEGI\E riguardante Le operazioni intorno ,i Borgoforte; vi sono unite· numerose c,1rte topografiche e q1Janto pnò . riuscire utile a ,chiarire gl i avvenimenti ra'ccootati con mol ti particolari · tolti dagli archivi dell 'ar- ' tirzlieria e a.enio e del lo stato mag:giore. '·E per lìunire, dobbiamo pur ricordare ai lettori la bel la ed izion~ italiana pubblicata dal Voghera delle memoriP- dello SLATtN, l'ardito rimasto per anni prigion iero dei Nfadisti. Doppialllent.e intere;sa11.te è que l li bro . perchè è una del le più complete fonti di no1 izie cirra quel gruppo dt soldati che in nome lii una riforma religiosa del mu,;ulmaui,mo, si è st.abil ita in seno ai popoli dell 'àlto Nilo e ne sfrt, tta i lavori e le braccia, di che il Ferrero trae argomento 'per toglierlo a tipo rlella sua cosidetta . orda gnerriera, e secondaria meote perchè tratta di pae~i e rii genti. dei q,rnli la pro,sima stori:i al'ricllnn avrà certamente da tenere gnìn c.onto. Iutanto nella elegante ed izione del Voghera possiamo vedere uomin > . e cose, ·e segu'ire il rac.conto delle ,;icende del pri gioniero con quel pia cere che arreca la novità dei costami e l'ard ire dell'uomo che si trovò in condizion i wn to avventurose. F.
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NOTIZIE POLITI.00-MILIT ARI I
La c.ommemorazione del cinquantesimo anniversario dello Stati1to {4 marzo);fu fe6teggiata cc.o grande entusiasmo in tutte le città d'Italia. 'In Roma la solennità ebbe imporW:lnza maggiore per la , presenza ·delle LL. MM. il Re e la Regina. - Nel milttino Su,d\1aestà il,Re passò in rivista le truppe del presidio agli, ordini del tenente generale Orero, comandante interinale del IX corpo d'3rmata. Nel .pomeriggio le LL. MM. il Re e la Regin3 con S. A. R. il Conte ,di Torino si recarono io· treno di grnn ga la al Campidoglio,. ove erano riunite le rappresentanze del Senatò e della Cam·era dei deputati, i sindaci delle p1·incipali città del regno e le ' altre autori là. PÒicbè le LL. MM . ebbero preso posto sul trono, il vice-presidente ,del Senato, on. Cremona e il presidente della Camera, on., Biancheri, diedero lettura deofiodirizzi votati dal Pàrlamento, da noi già pubo •blicati. . Prese quindi la parola il sindaco di Roma pronunciando un discor:;o ·in nome di tutti i siod11ci del regno. · . Ao'l'indirizzi del Parlamento e al discorso dei sindaci S. M. il Re Tispose: e)
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·Signori Senator-i - Signori Depiitati - Signori Sùidaci, « fa qu~sto giorno memorabile, da questo colle c<)nsacrato a gloria immortale, volgo il primo pensiero _al mio 'Magnanimo Avo e al Padre « della Pl.ltria poichè l'opera loro iniziò e compì il risorgimento na·( zionale. « Vi rinorazio deoli omaa()'i a me resi, giustament~ ispirati alla più v<':> oc profonda gratitudirw verso quei due Grandi, che, sorret~i dal forte ·« volere di tulio 11 popolo, diedero ali' Italia indipeudenza, uni1à e ·« libertà. 1 « Il Mii) animo esulta al ricordo delle origini delle nostre istituzioni ·« sacre a Me ed ai Miei predece,sori.' « Per la virtù di quesir istituzioni, riaffermale dai plebisciti, le ~parse ·« genti italiane si -composero io Nazione. -oc
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NOTIZII:': POLlTICO-MILI'l'AHI
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« La fede nen'Italia risorta d ha condotti a Roma: e in nome di questa << fede, che ci guiderà a più 11lti <l.estini, saluto i generosi che alla Patria « dedicarono il fervido e fecondo pensiero,- la potenza del[' ingegno,
l',;zione mirabilmente audace, e 'luaoti altri, gloriosi o ignornti, duci o soldati che col sacrificio della vita, nell'esercito, nell'armata e fra le schiere dei vo'loqtàri concorsero 3lla nostra liberazione .. « Ho voluto:> convocarvi in Campidoglio . . ·;< Da qui, ammirando le magnificenze della città eterna, opera di due ,1. civillà che da Roma illumin~rono il momlo, innalziamo voti a Dio, .« che volle l'nriità d'Italia, amnchè la patria sia prospera e grande. « Fra i maestosi avanzi della graudeua antica, non ci semb.ri modesta ·« la grandezi'a nuova. La prima fu, pe~ lo spirito del .tempo, universale;. , ,i la nuova è nàziooale. Da.Ila prima si ebbe un'Italia romana; si ha ·« dall'altra una Roma italiana Quella f.u effetto della forza, qu~sta è A: espres:;ione del diritto .: i>, come ogni diritto, Roma italiana è invio· ·« labile. -«
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Signori Senator.i - Signor·i Deputai-i -
s1·gnori Sindaci,
« A noi non par-lernn1!0 qu~ste subli'rni memorie di pr~dominio e di ·« conquist,1. Il diritto Q10derno segna a cia~cnna nazione ,i suoi confini. f'(< Questo,sacro prindpio ispirò l'epopea delia nostra rigenerazione politica. « Per compi\"e la nostra rigenerazione civile dobbi11mo mirare alle ,« due più alte ,~ alilà che il pensiero modérno addita ai popoli liberi: .4 l'operosità della vita e l'educazione ~ell'animo. 1n un p:.rnse allietato . (< da tanto sorri,o di cielo e da fet·ondità di suolo, ricco d'ingegno .e di « virtù , il lavJ)rO e la sr,uola 50110 i fottori di una vera e SÌCU ra gran·« dezza, l'usbergo e la difes~ oontro qualunque. pericolo. « A questi fa-uori di ogoi civile progresso volga il mio popolo l'opera ··« perseveranle: confidi in Me nel Mio fermo volere di conseguire la sua , (< felicità, abbia (ede nelle sue giovani-energie, nel suo gagliardo v.alore. · ·« E dal Mio cuore d1 Re.esce l'augurio che come nell'aurora del nostro r<< risorgimento tutti. gli ordini di cittadini si fusero per redimere la eatria, A oggi, solidali nel bene, fra ioro si aiutino. . « L'unione indisrnlubile della M.ia Casa rolle sorti del popolo, fondata ·« sulla conc.ordia del le idee e dei propositi, iin vigorita .dalle sventure e ... dalle g·loriP, 5arà il più ~icuro pre,idio d.rtlla patria italiana. >> Questo discoiso interrotto $pes,o da vivi applnusi fu eoronato in fine ,.da una grande e gimerale_ovazione.
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ANNO XLIII,
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~OTIZIE POLl't'J CO-MI LlT-'RI
NOTIZIE POLITICO-)!ILlTAfU
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risentirne le condizioni generali della classe operaia; giubilando cioè quegli operai a matricola che per età e per anni di servizio hanno diritto a pensione e licenziando gli operai cottimisti esterni, primi fra tutti quelli che furono assunti in servizio per 1ii~1 ori puramente temporanei. « A. rendere meno sensibile e penoso questo prossimo licenziamento il l\iini::tero determinò di non più coprire le vacanze che por qualsi..si motivo si facessero nelle varie classi del personale operaio delle fabbriche d'armi. « E. non ;;i tratta, onorevoli colleghi, di una piuttosto che cli un'altra fabbrica; le riduzioni dovranno farsi in tutte quattro, quincfi non è possibile assumere in servizio presso le altre gli operai che verranno licenziati in una qualunque di esse. «' Ciò premesso rimane la cruestione grossa: che faremo di quattro fabbriche n'armi quando sarà pressochè ultimata I~ fabbricllzione del fucile 189~ '? Ebbene io ripeterò qui alla Comer(l ciò che in privati colloqui ebbi l'onore cl i dire agli omici Della l:locca e De Prisco e cioè che cotesta ò una qnestior1e gravissimii. che va risoluta con molta ponderatezza e con la maggiore obbiettività, non perdendo nrni di mira il vantaggio del!' industria ed i diritti ac<Juisili. · « In questa crisi che minaccio le nostre fabbriche d'armi, quella di Terni è fuori questione per la sua ubicazione e pel suo potentissimo e nuovo macchinario, per le altre iI Ministero farà tutto quan to sarà pos· sibile per l\Derle iu piedi e studierà anche se potrà affidare loro taluni dei lavori c~e non siano della propria specialità pur di farl e vivere. Ed affinchò la Camero si formi un'idea comparativa delln potenzialità delle nostre f:1bbriche d'armi, accennerò che a Terni il fu~ile mod. 189 1 con la scinbala-baionetta ed accessori oltrechè ri esce di lavorazione più perfeua v10ne ora a costare lire 4.3,36 mentre a Torino costa lire t8,3&., a Brescia lire 4.6,25 ed a Torre :\nnunziala lire ,i5,'12.. « Vedano dunque da ciò, onorevoli colleghi, come anche sotto questo punto di vista il problema si presenta grave e complesso, ma d'altra parte il Governo ha anche il dovere di tutelare l'integrità del bilancio della guerra e quindi, 11 risolverlo equamehte fa assegnamento, e sono certo non indarno, s1111'nppoggio efficace elci Pnrli1mento. »
** L'attivilà del Parlamento si svolse nella quindicina intorno a proge~tii di legge 0he non hanno interesse mi litare, salvo quello per m~dificazioni alla lea"e d'avanzamento che i nostri leltori beo conoscono. La Camera, lo app;~vò dopo breve discussione com'era stato modificato dal Senato, .il Re lo sanzionò e fu promulgato. Vcùne pure approvato dai due rami del P11rlamento, s.i nzionato dal Re e promulgato come legge un disegno d'iniziativa parlamentare a fa vore dei veterani così concepito: . « n· fondo di lire 1,2.50,000 per le pensioni ai veterani 184:8-4:9, com pre$O nello s~aoz1amento del ca pitolo n. 36. del bil~ncio del tesoro· per l'esercizio 1898-90, è inscritto a uno spec,~ le. cap1'.olo, eleva~do lo alla somma di lire ,1,600,000 nella quale resterà consolidato per I esercizio predetto e per i successivi. » . . Trattando di discussioni parlamentari non possiamo omettere due 111teressailtissime risposte dell'on. Af'an de Rivera, sottosegrel!lrio di Stato· per la guerra, ad analoghe interrogazioni d, deputati. · La prima rigu~rd(l ie fa!lbriche d'armi. .. Nella seduta del 28 fobbrnio gli onorevoli P9nsini, De Prisco_e Della· Rocca interrogarono il Ministro della guerra « per sapere se vo·glia.·prov-· vedere ai posti rimasti vuoti e che potranno vacare nel personale delle fabbriche d'armi, occupando escl usivamentP., quelli ·licenziati per ridu· zione di personale dalla fabbrica d'armi di Torre Annunziata » e delt'on. Pantano « per sapere cosa oi sia di vero nella notizia riguardante, riduzione di personale nella fabbrica d'armi di Terni.)) L'on. ,\fan de Rivera ·rispose a queste, e contemporaneaménle ad· i~1errogazioni congeneri, con queste parole: . . « Gli onorevoli colleghi im~noganti sanno p~rfettamente eh~ .1 la von per la fabbricazione dei fucili mocl. ·1891 sono molto inoltrati e che'fra breve si dovranno rallentare facendo graduali riduzioni nel pe.rsonale opera.io di tutte quattro le fabbriche d'a rmi, onde e".itare il l_iceu~i~mento in massa, o quasi , di tutti gli operai al termme della fabbrt-· cazione. . « Queste rrraduali riduzioni avrebbero già dovuto cominciare:fìril> dalloscorso nove~bre; ma siccome i licenziati avrebbero avuto maggiore. diffh;ol 1à a trovar lavoro nella stagione invernale, cosi fu soprassedulo; ma fra breve. dovranno avere infallantemeu1e luogo, per ragioni im'prescindibili di bilancio, e vi si procederà in modo che meno vengano a
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..** Molto importanti furono pure le dichiarazioni dell'ou. A.fan de Rivera sulla questione della carriera nelle armi dell'artiglieria e del gen io. Nella seduta del 9 \'onorevole Palizzolo iotenogò il ministro della guerra • per sapere se, di froul,(l alla sperequazione di carriera degli
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ufficiàli di ·aniglieria e gen io con quella degli ufficiali delle altre armi combattenti e non comlialtenli, non riconosca la neces,ità di ampliare i quadri degli ufficiali di queste due armi. » . L'ori. A.fan de Rivera rispose: « Per rrie . che ho servito oltre quaranta anni nell'arma di artiglieria; per me che. vi rappresento _la quiut;i generazione ininterrottamen te da padre · in figlio e mio figlio vi ha già iniziato la sesta; nulla mi s:{rebbe più caro che di vedere paghi i voti degli ufficiali di artiglieria e quindi anche di quelli del genio che ormai percorrono la stessa sorte di' quelli d'artiglieria, come nulla mi è più..dolorosa di vedere ora gli ufficiali di quelle due nobilissime e gloriose armi trave1:sare un periodo non lieto ·che spero sia di breve durata ma che il Ministro· non può far cessare immediatamente come pur vorrel:>be. « La verità è questa. Le cause dell'attuale ristagno di cHriera in . queste due armi si devono al fatto che l'applicazione dei limiti di età stabiliti dalla legge 2 luglio 1896 ha prodotto molti più vuoti nel la fanteria dove l'i nvecchiamento degli ufficiali era maggiore, che nella artiglieria dove · gli ufficiali erano più gio.vani. Ma , una volta ris.tabilito l'equilibrio nell'età si dovrebbe ristabilire anché . l'equilibrio nelle . . carriere. ( Vi dovrebbe· essere l\Dzi uo avanzamento più celere nelle armi speciali che in fantéria perchè mentre in faote1:ia · i colonnelli,. i tenenti colonnelli ed i maggiori sono rispeuivamente il 22,06 - il 36,77 degli ufficiali, in arti"lieria sono - ed il 59;~2 per mille del totale . 1'>. invece il 2~,6,i. - il~36,39-:-- ed il 68,87. Cioè in complP,sso la fanteria ha ,1,18,75 ufficiali superiori fra mille, e l'artiglieria n·e ha 129,90. · • Però è eia òsservare che questa differenza potrà . forse non esserr sufficiente perchè il servizio principale delt'à fanteria essendo quello delle truppe, logora cli più e quindi un maggior numero di ufficiali •dovrà .lasciare i I servizio io età relativamente' giovane e· quindi si avrà un più. r:i pido srollamentu nei gradi su peri ori, che non nelle armi di artiglieria e genio. « In fanteria si verifica una più larga immissione di ufficiali pro-· venienti dai sottufficiali, i quali difficilmente arrivano al grado di ufficiali superiori. « Ora tutto questo non putrà dirlo che l'esperienza. Veni r~ ora, dopo pochi mesi dell'applicazione di una nuova legge di ordinamento che è costata anni di stv.di e di clisèussioni a proporre al Parlame.nto di modificare radic1Jlmente i quadri delle armi speciali, non sa rebbe serio e potrebbe anche essere pericoloso.
« Ciò non vuol dYre che il Minist.ro della guerra non debba occuparsi con_ amore ed interesse della cosa e non debba farsi un preciso do:'e'.·e cli far~ proposte c_oncrete di arn pii a mento dei quadri degli uffì~1al I generali e su,per1on delle due Hmi, quando l'esperienza avrà dimostrato che ciò sia una necessilà assoluta ed imprescinrlibile· ma l'on. _Palizzolo converrà meco che per q11anto sia vera~eote s~iaeevole 11 momento che trnversano gli ufficiali delle armi ·di 11rtio-lieria e genio, il Ministro non ha :rncora dati sufficienti per present~re al Pa_rla'.11ento una proposta concreta com'egli con tanto interessamento di CU I glt sono veramente grato, la invoca.» L'on. Pàlizzolo non _si è mostrato soddisfatto della risposta del "enerale Af~1n de Hivera ed ha dichia rato che avrebbe present:110 "'un disegno d1 legg~ per aptorizzare il Ministro della guerrn ad ampliare l~ '.abelle organiche <legli utlìciali di artiglieri~, pur rimanendo nel luntte della spesa dei 239 milioni. · . Difatti qualche giorno appresso . presentò alla Camera un progetto d1 leg/6e consistente m un artico lo così concepito: · • E data facoltà al gove"rno del Re di modificare cou decreto reale le tabelle di cni ai numeri VII ed VIII'annesse alla le""e del 28 criucrno 1897 n. 225. "1; " "' « Alla ·maggiore spesa occorrente si farà fronte con economie negli . altri rami del servizio. »
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In . occasione del cinquantesimo anniversario del lo statuto, S. .M. il Re si è degnato di concedere una larga amnistia ai renitenti ed omessi di leva ed 9i disertori e mancanti per inobbcdienza al la cI· ltarnaia alle armi. Ecco nn sunto del r<~lativo decreto: · Art. ·1. 1t concessa amnistia ai renitenti er.l agli omessi di leva che per ragione di età o cli inscrizione u~lle liste appartengono alle dassi ·1859 e seguenti, lìuo al la classe ·1877 inclns:1 se della le~a di terrn, e fino alla ?lasse •I 87(1 inclusa se della leva di mare, e che; 1fresentatisi o arrestati, siansi già costituiti, o si costituiscano entro il 3,1 dicembre 1898 alla autorità del regno, o regolino la lol'o posizione in alcuno dei modi ~tabiliti nell'articolo 2: Art. ~- Qn~lli . f~.1 i renitenti e gli omessi indicati nell'articolo precede~t~ 1 quali m1edono all'estero, sono ammessi al godimento della amrn,;t1a senza obbligo d1 rientr;ire nel regno nei,casi segoenti :
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NO'l'IZIE POLl'flCO-MIUTARI
a) se entro il 31 dicembre 1898 provino, mediante visita sanitaria avanti le re()'ie autorita diplomatiche o consolari, di essere affetti di ta~ , Ju~a delle imperfezioni o infermità che motivano 111 forma .degli in:,critti di leva; ' b) se chiedano, non più tardi del 3 1 dicembre ·I898, alle regie ~utoi:iti1 diplomatiche o consolari di essere arruolati per procura, quando pel numero avuto in sorte nella estrazione debbano essere assegnati alla .p categoria, ovvero trovansi al tempo del.la chiamata alla leva della loro classe nelle condizioni di aver diritto ali' assegnaz~ne alla terza ca·tegoria; e) se, essendo soggetti ad obblighi di servizio militare di prima categoria chiedano, entro il 31 dicembri) 1898 alle autorità di .leva nel· regno ed· ottengano di e%ere surrogati negli 0bblighi di servizio militare da un fratel:o che abbia tut!i i requisiti all'uopo richiesti; d) se, essendo soggetti ad obblighi di servizi.o militare di prima catrgoria ed avendo i presèrittj requisiti, chiedapo non più tardi del 31 dicembre 1898 alle re~ie autorità diplomatiche e consolari di essere ammessi all'arruolamento volontario di un anno anche con la focoltà di ritardare il servizio fi no àl 26° anno di età; e) se, essendo soggetti ad obblighi di se,rvizio militare di 1a categoria e trovandosi nelle condizioni previste dall'art. 120 della legge snl la leva di terra e dell'art. ,~3 della legge sulla leva di mare, chiedano non più tardi del 3 1 dicembre ·1898 per mezzo delle regie autorità diplomatiche e consolari di essere arrnolati per procura in ,1a categoria e di venire poscia ammessi al ritardo de) servizio fino al 26° anno .di età; · : f) se, essendo soggetti ad obblighi di servizio militare di 1a categoria ed appartenendo alla classe 1859, chieda no nel termine e nei ·modi indicati alla precedente' lettera b) di essere arruolati per procura. Art. 3. È pul'e eone.essa amnistia: a) ai militari stati denunciati disertori per~hè non risposero alla èhiamat-a .a lle armi della,rispettiva classe di leva per compier.e la ferma, i quali, presentatisi od arrestati, ·siansi già costituiti o si costituiscano . entro il 1H dicembre· '1.898 alle autoi'ità del regno, ovvero, senzn ob.bligo di rient_rare nel regno se residenti all'estero, provino entro il detto termine e nei modi stabiliti alla lettera a) d~I precedente art. 2 di essei-e inabili al servizio militare; b) ai militari stati denunciati disertori perchè non risposero alla · ch iamata alle armi fatta in applicazione dell'art. ·I 3·1 della legge su.Ila leva di r.nare, ed ai militari mancanti alla chiamata alle armi per. istruzione~ per rassegne; i quali, presentatisi o :mestati, siansi già costituiti 1
-0·si costituisca\ìlo alle autorita del reguo entro il 31 dicembre ·1898; ovvero, · trovandosi al l'estero, ottengano entro il detto termine il uulla osta 1Jer rimanere all'estero. · · ''Art.' ,t. I militari i rprnli, per av,ere {lià scbntat? la pena chè fosse loro -stata inflitta per taluno· dei reati indicali nei pçeceden ti articoli, nou potl'ebbero ora· essere a mmP,ssi a godere del beneficio del I' an1n istia, po1ranno essere surrogati da un fratello negli obblighi di serv izio ed .anche ove i1e abbiano acquistato _il titolo, essere trMferiti, alla 3a c:ite.goria, purchù, bene intern, abbiano regolato la propria posizione di rfronie agli obblighi coscrizion~li e di sen•izio militare.
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Venne pure pubblicato un regio decreto per condono o 1:iduzione .di punizione a militari e guardie incorporati nelle compag·niè di discipliu·a., 1 Eccone un sunto: , ·· Ar.t. ,,i., La permanenza alla 2a classe cli punizione di tutti coloro che · a'i1a data del presente decreto si trnvino, incorpotati nelle compagnie d.i disciplina di punizione, uoochè di quelli, per i quali .idla stessa clata -era · già stata pronunziata la incorporazione, è ridotta a due mesi. . , È condonata la restante _punizione a qnel) i fra i militari -suddetti che ·hanno già termiuat6 i loro obblighi di servizio e che alla data del pi·e. ~ente decreto si trovino ascritti alla '2.a classe di punizione. Art. 2. La permanenza nelle compagnie di disciplina di puu~ziope -dei militari sotto descritti i quali alla data del preseute decreto si trovino incorporati nelle compagnie stesse, uonchè ,()i.quelli per .i qtia1i · ·alla stessa d:1ta era già pronunciata l·a incorporazione, è ridotta a tre mesi: a) militari della regia marina incorporati temporaneamente; · b) gnardie di finanza incorporati tanto . temporaneamente che defi_.niti, 1amente; e) guardie di città.
· Fra le pi,ù importanti disposizinni d'interesse militare emanatP. nella ~rmndicina notiamo !e segnen ti : · Fu disposto perchè ai primi di marzo, coll'arrivo della nuova classe -sotto·lè armi, sieno gradatamente congedati.i richi·amati.della rlasse 1874, ,residenti in luogfii dove le condizioni della . pubblic:1 sicurezza non ri• ..chiedano rinforzi alle guarnigioni. Nella maggior parte dei r.orpi, al
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NOTIZIE POLITIC O- llllLITAltl
NÒTIZIÈ POLI1'1CO - MILITARI
momento in cui scriviamo, queste disposizioni ebbero già pieno etTelt_!r.. Furono date disposizioni per la chiamata alla leva dei giovani: nati:> nel ·1 878. La sessione di quest_a leva sarà ape1;ta il giorno 1 del mese di aprile· prossimo venturo. L'éstrazione a sorte incomincierà dal giorno 26 di aprile e sarà com-· piuta senza r itardo. Le sedute dei Consigli di leva per l'esame definirivo ed an:uolamento-degli inscritti avranno princi.pio il giorno 1° del mese di giugno. r. La sessione della leva sarà chiusa il ,15 oLtobre p. v. • Il manifes to per l'ord in'e del la leva sarà pubblicato colla dat-a de~·. ,to aprile •1898. · Affinchè le prenotazioni degli inscritti fi sici1ménte idonei pel servizio, dèl le armi a cavallo .possano esser fatte presso ~uui i Con~igli di levacon criteri uniformi e tali da assicurare ch e esse rispondano alla po-, tenzialità di ciascun circondario e conse.nrnno di completare la quota degli 'uomiui .da· assegnarsi alle armi suadette, il Ministero ha rico-·· iiosciuiÒ necessario éhe pres~o i Con:-;igl i di leva vengano destinati quali:uflicial i ·delegati, nffiéiali' delle armi stesse, in nume.ro maggiore .eh~ non avvenne nelle leve scorse. Perchè ciò possa conseguir,i senza. pregiudizio del ser.v1z10 pr.esso •· corpi è necess~rio che tali de,tinazioni siano equamenle ripartite fratutti i reggimenti delle armi a· ca vallo : ed a tale scopo. il Ministero, · ha. d~termiuato che le destinazioni degli ufficia li delegati alle ~eduteord.inarie. e su ppleti.ve dei Consigli di leva siano fatte , p~r sua dele-gazioue, anzichè dai comandan,ti delle divi sioni militari , come ~ detto; nel .paragrafo 56 del Regolamento sul reclutamen.to e nel cr1·po I della. Istruzione complementare al regolamento ·stesso, dai comandanti de~ corpi di armàta, così come .avviene per gli uf6,ciali medici. Spetterà parimenti ai comandanti di corpo d' armata anzichè a quelli• delle divisioni militari di prov,vedere per la des~inazione ai Consig-li> di leva degli ufficiali dei carabinieri reali, prendendo :ill'uopo gli opportuni accordi col comandante della . legione dell'arma, ·uonchè .dei· sottufijciali, caporali e. soldati che poss11no occorrere per coadiuvaré. nelle scritturazioni gli ufficiali delegati: e perciò si rende inutile l'invio per parte dei prefetti e so.ttoprefetti, ai comandanti delle divisioni mi- litari di qn esemplare del .manifesto per l'ordine dell.a . leva. Venne pubb li cato un decreto col quale si apporta1~0 le $eguent~ niodificazioni al regohimenJo di disciplina militare e a quello per. le,. compagnie di di~iplina e stahilimenti militari di pena . ·
Al •1° e 2° capoverso del § 152 d.el Regola mento di disciplina mi1itare. sono sostituiti i se~uenti: , « § i52. Il passaggio aile compagnie di disciplina, per i casi rre· visti dai capoversi a), b), d), e) del paragrafo precedente, è p\·oposto,. dietro il parere affermativo di una Commis;iOne di disciplina, dal comandante del corpo, per via gerarcb ica,' al comandante di corpo di armata, ed a questi spetta il deciderlo, previo però il giudizio dell'ispettorato di sanità militare per i simulatori di. inl'mnità. « Il comandante.di corpo quan,io la Commissione si pron uncia negativamente, ed il comandante di corpo <l'armata quando 0 (1 0 crede di· approva re la proposta per il pa,saggio ad ' uni com pagni~ di disciplina, possono applicare quell 'allrn punizione che credono del caso. • ~ Quando si tratta cl i uoo dei casi previsti da I ca po verso e) ogni decisione è devolnta al Ministero della guerra, sia sulla opp,ortunità> della Convocazione di una Commis$ione di disciplin-a, sia · per il passaggio ad tina compagnia di disciplina, 5ia · per: altro provvedimento qttando tale passaggio non nbbia luoÀo. Prrciò ad ,esso Ministero saranno trasqi.esse. per la via ger11 rchica, le proposte per' la convoca. zione di 'Comrrii;sioni di disci plina, documentate èd annotate dalle autor ità per le quali passanu ; e successìvamente, quando la çonvocazione sia stata. a.pprovata, ,i pareri emessi dalle Commissioni. « Per il caso contempla to dal capoverso f) nou occlirre il parere preventivo di una commissione di disciplina, e sulle proposte dei coman-, danti di corpo giudica, come negli altri Ca$i indicati nel primo capoverso del presente paragrafo; 'il co mandante di corpo d'11rm~. » Nel § -11 dell'allegato n. ,t2 al predetto regolamen to di disciplina militar~ (Regolamento per le compagnie di discipli na e psr gli stabilimenti militari di pena) dopo il capoverso e) aggiungere: · « Però per t utti i mi litari di qualsiasi arma · e corpo che debbouo essere trasferiti nelle com pago ie di disci pi ina per uno dei .moti vi indicati ·nella lettera e) dél predetto§ 75'1, la i.ncorporazioue in· tali comp11gnie è pronu11ciata dal Ministero della guerra, al quale è pure riservata la· facoltà di c,r,l'inare, su propo,ta dei coman ianti di corpo, la convocazione· delle comir:issioni di disciplina per i casi di cui al la lettera e) predetta.»· ''I'-
* * AuJlogamente 11 quanto fu. fatto nel decorso anno, il .Ministero allo· scopo di perfèziooa·re l'istruzione degli ufficiali d'artiglieria di compie-· mento appartenenti alle specialità da compagna , a cavallo e da montagn:i, ha determinato di indire - per quelli tra essi che ne pre3en1i no-
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NOTIZIE POLITICO-.MiLITARl
regolare domanda - alcuni corsi speciàli d'i&truzione; durante le scuole <li tiro dei reggimenti d'artiglieria da campagna e del reggimento di arti~H~ria a.cavallo. · 2. Gli ufficiali di complemento delle due specialità prima nominate -che pre.nderanno parte alle sctiole di tiro di unÒ dei reggimt>nti da cam· ~agna o del reggi mento a cava Ilo, dovranno prestare :i.Itri Hi giorni di servizio, nell'epoca immediata.mente preceder-de la scuola di tiro; per~ manendo co&t in servizio, a seconda dei reggimen ti nei quali saranno <lestinati, per il pori ode, complessivo di tempo sotto indjcato: ai reggimenti •1°) z0 , 5°, 6°, 7°, 9°, ,10°, H 0 , ·12.0 , 130,_,160, •17°, ,t8°, -J9o, 210, 2.3° e 24°; per 4-0 giorni; ai reggimenti 3°, -i- 0 , 80, H 0 , ·11> 0 , 20° e 22°, per 50 giorni. Il perioào di servizio sopradetto sarà, in rnassirrw, compiuto dagli ufficiali presso il rej:!gimento al quale essi sono attualmente assegnati. · 3. GIÌ _ufficiali di complemento della specialità da montagna si presentera nno alla sede del reggimento da momngna (Torino)- nel gibrno 30 maggio per rimanere in servizi_o durilnte _un periodo di 3 mesi presso le brigate alle quali saranno destinati dal comandante del reggimento . . Il Ministro della guerra fece noto che_è aperto un concorso per ti-toli per la oomio~ di 4-0 sottotenenti. medici nel corpo sanitario militare• .Per e~sere ammessi al concorso gli :ispiranti debbono: a.) ,wer giù ottenuto la nomina a sottotenente medico di complemento; b) non aver,i oltrepassato l'età di anni 30 al ,Jo·maggio p. v.; e) esseie celibi, o :;e ammogliati trasmettere i t.itoli legali per la co.stituzione a favore della moglie e della prole naia e nasci tura dell'annua r..eodita prescritta, da viucolàrsi nei modi voluti dalla legge 2,i. dicembre 1896 su\ matrimonio degli ufficia li. . . Le domande suindicate dovrnnoo pervenire al Ministero {Direzione .generale servizi amministrati,·i) non più tardi dèH5 apri le ,1898. . Fu notificato che nel mese di l1pri le p. v. saranno chiamati a soste- · nere l'esame di idoneità per l'avanzamento a ragioniere d'artiglieria di 2.a cla&se, gli aiutanti ragionieri aventi anzianità a tutto _il 17 luglio ·I 893, i quali trovinsi nelle condizioni indicate all'articolo ,i, del R. ·decreto 3 luglio ,1885 (mod ificato dal R. decreto ·IO luglio ·1887). Fu notificato che nel mese di aprile avranno luogo le rassegne di rimando semestrali per tntti i militari io .congedo il limitato, a qualunque classe·e ca tegoria ,!ppartengano; i quali per ragione di salute ritengano di non essere più idonei al servizio militare:. · 1
, In occasione della fausta ricorrenza del genetliaco di S. M. il Re (14, marzo) furono pubblicati! le ricompense ai valorosi che si segnala-
rono nella battaglia di Adua. · Nw1 si possono leggere senza profonda conirnozione le motivazioni di queste ricompense! Frutto di un lungo, pazient~, coscienzioso lavnro, l'elenco delle ricompense ai valorosi di Adua, è la più forma le smentita alle notizie di prima impressione che con imperdonabile leggerezza ci furono trasmes5e nel primi dispacci ufficiali sulla battaglia di Adua. Quest'elenco del le ricompense è un inno .di gloria ai · prodi che vi . eombatterono. Pur troppo per una grandissima parte di essi è un inno pos~umo, poichè lasciarono l,a vita su I cam~o. • Roma, il 14 marzo ·I 898. 1
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NOTIZIE MILITARI ESTERE
NOTIZIE MILITARI ESTERE
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g) Ai detti sottuniciali è concesso l'uniforme di stoffa mezzo fina, uniforme che viene fregi:ita di uno o più distintivi a seconda degli anni ,di servizio. GERMANIA .
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AUSTRIA-UNGHERIA.
(Prnssia)
Cina i sottuflìcù;,,li rafl'ermati. - Ollre a quello che si disse nella nostra puntala del 16 scor;;o gennaio circa i spuutlìciali raffermali dell'esercito austro-ungarico, . hanno caì·iittere ufficiale le segueDti alt.re disposizioni: I premi di ra fferma iono pagati. ·a rate mensil i e1ruivalenti ciascuna alla doditesima parte del premio cornple~sivo annuale. f sottufficinli comba uenti (Front-UnteroITiciere) sono quelli che fanno parte del le ~o mpagoie, degli squadroni e delle bauerie da campo, nonchè i souufliciali dei quadri di complemento dei reggimenti di cava lleria. Apposita com missione giudicH, in base alle proposte dei comàndantt di rip:irlo, sulla convenienza di concedere o no il premio. Questo, una volta concesso, non può essere ritolto se non in seguito a perdita del grado per . condanna legale o disci pl inare, od in seguito a congednmenlO per inettitudine a proseguire ' il se rvizio. La som ma equivalente al qu:irto dei premi goduti a partire dal 4 o gennaio · ·1898 vien concesf>a anche alle famigli e dei sottuilìciali che muoiono in serviz:o, abbiano o· no costoro servito ~ auoi. Ai sottufficiali raffermati sono concésse le seguenti facilitazion i di carattere disciplinare: a) Abo!iziooe della punizione della perdita del soldo giornaliero. b) Abolizione della punizione di 6 ore di reclusione coi ferri . e) Abolizione delle punizioni degli arresti inaspriti, di .rigore, isolati. d) Pei detti soltufficiali ha focoCtà. di riunire la commissiona di ammonimento (Warnungs-Constitut) non già il comandante del corpo ma una com missione di disciplina. e) Ai detti sottufficiali può eRsere c·oocùsso di restare fuori quartiere oltre la l'itirata per un tempo illimitato. /) Al sesto anno di servizio vengono cancellate dai fogli matricolari tutte le punizioni subite nei primi tre anni, ad eccezione di quelle che ru·rono inflitte per mancanze derivanti da colpevole avidità di guadagno.
Grandi manovre, manovre cmtimnali di w mpagna, graniti eser {;ilazioni di 1Jionieri per il corrente anno. - P renderanno pnrte alle manovre imperiali (grandi manovre) il VII corpo d'armata (M i.ioster) rinforzato da lla 7a divisione (Magdeburgo) e il X cor po (Hannover) rinforzato dalla 17a divisione (Schwerio); ad oguuno di essi sa rà assegnato un riparto-areostieri. I corpi d'armata non prendenti parte alle grandi manovre eseguiranno le solite manovre autunnali di campagna. In ogrruno di essi, la brirrata di fa nteria su 4 bauaglioni di recent..e forma zione farà le sue m~'lnovre di brigata in unione ad unn delle altre brigate (w 6 battao-lioni) dello stesso corpo d'armata , a meno che il. ministero della ~ guerra non ordini, dietro proposta. dei comandanti di corpo d'a rmata, che anche IP. suddette brigate di nuovn formazione, svolgano per lor~ -conto le indicate manovre ·di brigata. Grandi esercitazioni di pionieri avranno luogo presso Thoro, sulla i\Iulda e sull'Elba fra Grimma e Meissen e sul Reno presso Germersheim, secondo norme che verranno l:}mano te dalla isp!;lzione generale <lei corpo degli ingegneri e pionieri e delle fortifi cazioni. Il ritorno delle truppe a piedi alle rispettive sedi dovrà aver luogo io tempo tale, che il 30 sette mbre po;;sa es:;ere com piuto il loro congedarnento. RUSSIA .
Formazione di .2 nuovi corpi d'annata. - Come da due anni circa era stato prtidisposto, la 42 3 , ,j.5&, .\6" e 47" brigate fanteria di riserva 'Y'ennero testè trasformate in divisioni attive di prima linea (<i-2a, 45a, 43a. e H• divisione fanteria) ognuna con ·1 brigata di batterie di 6 batterie su 4- pezzi in pace ed 8 in guerra, con rispettivo parco di arti· ,glieria. Queste divisioni, accoppiate con altre già esistenti delle circoscrizioni militari di Vilna e Kiev, danno all'eserci to russo un aumento -di due corpi d'armata (XX e XX.I) . Il nuovo raggruppamento delle divisioni nei corpi d'armata delle suindicate circoscrizioni militari è il seguente.
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NOTIZ'IE )JILJTARI ESTERE
Nella circoscrizione militare di Vilna: · II corpo d'armata (Viloa), composto dalla · 263 ~ 4-3 3 divisione fanteria e 2a di cavalleria; Il( corpo d'armata (Ko·vno), composto dalla 2.7a e 283 divisione fanteria e 3a di cavalleria; IV corpo d'arma'ta (Minsk), composto dalla 30a e ·16a, la quale ultima ù però nella circoscrizione militare di Varsavia; · XVI corpo d'armata (Vitebsk); com posto dalla 253 e 4.1a di visione fanteria; · XX corpo d'armata (Riga) , composto dalla 29a e 4~" divisjone fanteria; · ,l,Oa division<~ fanteria del VI corpo d'armata, il qnale ha la sua sede a Varsavia. Nella circoscrizione militare di Kiev: IX corpo d'armala (Kiev), , composto dalla 5a. e H,a divisione fan~ · teria e 9· di· cavaJleria; X corpo d'armata (Cingniev), composto dalla ga e 31 a divisione fan. teria e ·I O dì çava lleria; · XI corpo d'armata (Gitomir), composto dalla Ha e 3'.2,a divisione. fanteria e 1,1" di cavalleria; · corpo d'annata (Vinnitza), composio dalla ,12,a e -l9a divisione XII fanteria e 12a di cavàlleria; XXI corpo d'arm11ta (Kiev), c.omposto dalla 33" e 42" divisione fanteria e 2" divisione cavalleria cosacchi. . L'esercito russo di 1a linea conta così attualmente in pace: 2,i col'pi· d'armata eh fanteria ('I della guardi-a, ,1 dei granatieri, 1 del Caucaso e 2·1 di Jinea) e due còrpi d.'armarn di c.ivalleria; 52 divisioni di fanteria e 23 di cavalleria, 209 reggimenti cli fanteria (836 battaglioni), ,134 battaglioni di fanterie specia li, 70·1 squadrpni e sotnie di caval leria, 492 baLte1:i1 di artiglieria da campagna , a èavall~,' di mortai e da montagna .. Metà delle batterie da campagna e da montagna e tutte ,le batterie a cavallo e di mortai hanno in tempo di pace in pezzi, cavalli e personale lo ste-;so organico del tP.rn po di guerra; clirnodochè tutte le batterie di artiglieria h:i'nno in complesso 2888 pezzi in pace, 3774- in guerra ..
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RIVISTA- DEI PERIODICI lVIILITARf
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Voennji Sbornich.
Febbraio 1898. 1
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G'iovanna D'Arco, del generale DRA001rrnov,
È un o studio redatto .con quell'acume di critica ed originalità di osservazion i che. è tutta propria del celebre generale russo. I nomi come· i libri, egli dice, hanno 111 ·Joro fortuna e Giovairna D'Mco ebbe al fonte· battesimale quello di sibilla, vale a dire d1 augure e di profetessa; ed il di lei uccisore, il vescovo di Boves, giudice venduto, ebbe il co:. gnome di Cauchon, ·ossia di animale immondo. Il generale Dragornirov trasse i materiali per questo suo studio da'I nuovo libro inglese di Marco Twen , che egli afferma opera ·cbe conquide il lettore, fino alla fine, vale a dire fino al rogo di Roueri . Giovanna D'Arco nacque nella notte del 5 gennaio 14,t6. Fin da lla prima infanziasi esaltò nei principi religiosi i più elevati e trascenden tali, grazie all'influsso della educazione materna. La pietà di Giovanna ru presto conosciuta: sapevasi che ella amava la chiesa ed il suono delle eam-' pane; la sua dolcezza e la sua simpatia per i mali al trui erano ben noti. Fantasia suggestiva al l'es.tremo, ella ebbe il presentimento di mettere fine ai mali della l1rancia. Una voce intero& · le comandava di recàrsi. ·presso il Delfino, di condurlo a Reims e di incoronarlo. Giovanna D'Arco esitava. Essà, una povera fanciu lla, montare in arcioni e fare'ia guerra l.. ... Ma la voce interna le tipeteva « Va in Francia! .. ... Va, iù Francia! ... ,. » Allora ebbe pr_incipio per la vergine martire quella dolorosa lotta che non s'interruppe che per brevi istanti. Essa non aveva, rivelato a nessuno la grandezza della -missione . che si era proposta ; pure il padre suo avea sognato che la gioviuetta figlia er'a fuggita conuna qiasnada di so ldati, ed aveva tosto dichian1to che avrebbe piuttosto annegata di sue mani Giòvaona, che acconsentire che ella se neandasse in ta le compagnia. Nondimeno le ripetute visioni, e le voci intese' fino a tre ,,olte nel corso dt una sola settimana non le lascia...'. rono pi~· tregua. Una èalam ità pubblica si era nel frattempo aggiunta; nel H28 i .Borgognoni all eatisi con gli Inglesi avevano invaso Domrémy. Questo avvenimento parve agl i occhi di Giovanna una pun izioneed no segno di Dio per la sua lunga , attesa . Aspe.Ilare ancora era-
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&!VISTA DEI PERIODICI lllLITAl!l
impossibile. Già prima che la novella dell 'assedio di Orléans fosse pervenuta in Lororw, ella risolvette di obbedire alla -.;oce che l'incitava senza treo-ua « Affrettali! ..... r a a Vaucouleurs. Va a trovare Roberto -de Baud~court. Per due volte egli ti rinrnoderà ,· ma alla terza egli ti condurrà al Delfino! ..... " E la giovanetta gi recò dunque a Yauco'11 leurs, accompagnata dallo zio cui si era confidata ~ che aveva fiducia nella fanciulla. Il buon uomo la recò innanzi al Baudricourt cui disse : · « Capita iue, sachez que Messire ~uquel appartient la France et qui -veut la donner en héritage au Daupbin. m'à commandè d'aller vers le Daupbin pour le fai re coui·onner et proclamer ro_i à la face de__se: enuemis !..... » Ma la vergine n'ebbe scortes~ accoglienza, e pemo s1 rinchiuse oelie preghiere e nelle espiazioni. La fama della pnlcclla si -diffuse rapidamente. Due nobili di I\Ietz e Poulangis, sedotti dai suoi -discorsi ~ per la sua aria inspirata si proffersero di accompagnarla sotto la condotta di Dio. La gente di Vaucouleurs si quotò .per pro-cacciare alla vergino un cavallo Ja guerra od un abito da uomo. Il capitano -Baudricourt, raHedulosi, I~ donò una . spada. e, la ~or~ì ~i -una scorta: sei cavalieri, un lnnterniere e clue valletti darmi . J1ra 11 2,\. febbraio ed altri dicono il 13: il viaggio fu di flìcile e perico)o,o. Doveasi infatti attraversare una distesa di ottanta leghe sottoposta alla .fazione auglo-borgogoooa, infesui ta in ogni senso da lle bande d..:i bri'ganti. E pperciil marce forzate, marce di notte attraverso ai c~m p_i, altra- · verso le selve, ·soito la pioggia ed it gelo. Ma la fede dt Giovanna .guadagnava man mano i compagni. della scorta « ils ne p_o!Jvaient ré·sister à sa volonté » afferma Lodovico Lecom te che fu paggio del la pulcella. Giunt:i ad Auxerre, città borgognona, essa intese con grande -devozione la messa nella cauedrale e poscia si recò a Gieo. Passata la Loire e,-sa per;enne alfine nei domini <lei Delfino. _D'al lora essa ,cessò di di~simulare e mentre volgevasi a Chinon, n,sidenza reale, la novella dell:I meravigliosa missione della pulcella ;;i diffnse su tutta la -terra e pervenne io Orléaos che fece cuore, attendendo grandi soccorsi. La si tuazione Jel Delfino era delle più critiche. I nemici dominavano la massima parte del regno e le casse non contenevano oma i più di quat.tro scudi. Presso di lui due partiti ~i combattevano senza tregua -e -sulle çovine del regno si disputavano il favo re del re. Dall'una parte la nonna di Corlu VII, Jolanda di Aragona, donna di grandi sentimenti .ed eo~rgica, provvista di un grande tatto politico e sinceramente devota al debole nepote. Era essa che coosigliava di ricevere Giovanna e che traendo prolitto della debolezza del re indicava quale suprema morsa ,o salvezza le virtù dell'entusiasmo popolare. Dall'altro lato i favoriLi , 1
ltlVJS'!'A DE! PElUOD ICI MILJ'l'ARI
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La l'rémo'ille in Lesta, erano al ieni dai partiti estremi. Alla fine vinse il partito di Jolanda. La prima questione da risolversi consisteva nella -scelta della linea. di operazione verso Orluans. Il passaggio più prossimo alla ,:ittil assediato che i l?rancesi avo:rno in loro potere era il ponte di Oloi:;. Di consegnenr.a potevasi marciare o per la dritta o per la manca -del grande corso d'acqua. Giovanna, come tutti i suoi famosi strateghi , volle andar dritt3 allo scopo e decise di marciare p<lr la rivn -destr~ . l nfotti, la marcia per la sinistra non avrebbe coudouo ad Orléans, ma beosì davanti Orléaos, perchè la ciuà giace sulla destra. A ( monte i Francesi nou possedevano alcun passaggio, era quindi giocofo rza g;rndagnare la città, al cospetto e di fronte :-illa resistenza degli .ass~dia uLi.
Orléa11s situata, come si disse, sulla destra del ln 1.oire era feudo del duca d'Orléo:; e teneva fortementt! e gloriosamente la fede alla ca usa del Delfino. Orléans estremo baloardo del regno proteggeva il se ttentrione ed i suoi magri domini e di conseguenza ri vestiva. una importanza strategie:\ e politica assai , grando. Caduta quella ciuà, ,Carlo Hl non avrebbe avuta altra risorsa che la fuga verso la Scozia ,o la Spagua, o la morte. Noo ostante i magnani mi sforzi di Jolanda .di Aragona la situ azione sembrava disperata; i parli ti favorevoli di·sertavooo dovunrrue e nulla valeva a rafTermarli nella fode . Gli Inglesi beo informati :devano giurato di fluirla con il re di Bourges o ,con il preteso Delfino. Signori di Beaugency e di Meung a valle della Loire e di .fargeau a monte cli essà, avevano posto l'assedio ad Orl(•ans fì 110 dall'8 ottohre H28. Gli assedianti volevano prenderla per fame epporciò avevano tracciato intorno al la cinta delle mura urbane una ·linea di trinceramenti : durante l'in verno del 1428 al H-29 gli Inglesi avevauo attivamente lavorato a rafforzarsi su tutti i punti. Undici -opere.tra bastiglie e baluardi avvilnppano la citti1 . Nondimeno da Blois, la giovinetta intimò per la prima volta agli Inglesi di sgomberare dalla terra di F rancia . Il 27 aprile, l'eserci to di soccorso avanzò in questo ordine siogolaris, simo: io testa un grn ppo di sacerdoti che ca nta va « Veni Creato1· Svi-rittts », dietro ad essi la bandiera di Giovanna d'-Arco i cui portatori ogni mattina ricevevano i sacramenti, e poscia Giovnnna accompagnata da Gaucourt e dagli al tri capit:mi. « Elle portait les harnois oussi gentiment que si· el le n'eiìt fait autre chose de sa vie ». Si passò la notte .:il bivacco. L'indomani Giovanna che dormiva per la prima volta con 35 -
ANNO XLIU.
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R l VJ S'!'4 IHi l P.ElRIOD 1Cl M[l,ITARl
RIV ISTA DEI P ERIODICI nrIUTARI
le armi indosso si svegliò affaticata ed inferma . Nondimeno, levat-0si per la prima oei campi, fece sorgere tutt:i la soldatesca e poscia comunicò sulln fronte delle truppe. l i 29 l'esercito di soccorso sfilò all'a ltezza di Orleans, innanzi alle basliglie di riva sinistra . Gli Inglesi colti ,:la panrosa superstizione oon avevano nel frattempo dato alcun segno cli vita. Da Orléaos, Giovanna ingiunse per lo seconda volta agli Inglesi di levare ·l'assedio e di abbandonare la Francia . I generali nemici risposero con delle ingiurie grossolane. I nfine, alla terza _volta, la pulcell~ recò essa medesima il cartello di sfida e lo lanciù alle pri me vedette cleglt· assedianti . Successero alquante e parziali tregue nei giorni ~.egnenti. L'8. ma ggio gli Inglesi sgo mbrarono dalle bastiglie ed abbnndonarono- . l'assedio fuggendo verso Beaugency e Jargean. A questo punt~ comparvero luminosamente ì pregi e la grandezza della figura dì Giovanna . . Da unti patte c,ssa è fan ciulla, dnll'altra la più savia ed ardita dei ·consiglieri e dei capit:IIli del l'esercito di Francia, un intrepido soldato, 11n logico focondo nella disputa, un morn lista profondamente versato nella conoscenza del cuore umnno . Un a visionaria, se si vuole, ma una robusta, forte e virile natura auacco.ta alle pratiche del culto o tult:1Vi a. esente da oo-ni superstizione. Le si recano, ad· esempio, degli anelli . o . ' pregandola di benedirli, eJ ella risponde tutta ingenua « Touchez-les vous m1\me, ils serout anssi bons I. .. ». E le dimandano : « No11 vi spa •. venta la gnerra'l » . Ed ella : « lo non temo che del tradimento!». Qnesta conclottier11 terribile cli masse di armati, poteva sterm inare !"avversario sen.za qua rtiere, ma nt n sapeva resistere al pianto vedendo saogne. E come- comprendeva mernvigliosamente le verità militari! Essa, ben sapeva che là dove « il bravo pone a repentaglio la sua vita, Iddio ai uta il meno va lente » e che con vien sempre mirare diritto allo scopo e colpire sino alla fine, senza dare Lampo al nimico di riaversi minimamente. Quanto agli Inglesi, essi medesimi avev~no provato.di quali energie ella fosse dotata per imporsi siffattamente ai cuori . Il panico. nella ritirata di Orléans fu sì grande che 13edford dovette bandire un decreto di fa r arrestace in tutti i porti della Manica i disertori che chie·devano di imbarcarsi per l'Inghi lterra. E nell'Inghilterra, i solda ti destinati a passare in Francia a rinforzare l'esercit-0, ritardavano con ogoi sorta di ripieghi la partenza, affine cli non incontrarsi con la pulcella. La dimane ~ella levata dell'assedio Giovanna, senza minimamente curarsi della ferita che aveva ricevut:i, va a render conto al Del fino delle sue imprese guerresche ed a supplicarlo di partir tosto per Reims. Ma nè ìl re nè i suoi consigl ieri furono d'accordo su questo punto. Ma il popolo e l'esercito spinsero ad alta voce ìl dubitoso : « A Reims!. .. A 1
Rei ms!. .. ,>. Alln fine il 29 di giugno il convoglio rea le si mi~e in moto: dodicimil:i fan ti, e tutta la cavalleria, per una strada lunga 250 ch ilometri. Ma le previsioni di Giovanna d'Arco si realizzarono perfeu:imente e tutt~ l~ città si ~chi usero al Delfìuo, come a legittimo prin cipe. JI ,16 foglio il convoglio giunse a Heirn s ed ·il 17 la sacrn fu celehrata. Era ioteuzione della pulcella di marciar dritto verso Pario-i. Yi furono delle esitnnze nei ca pi, ed allora Giovanna ·decise di cond:n re seco le truppe migliori senza l'ord ine del re. Il 26 ella en trò in Sa in t-Deni~ senza colpo feri re ed ai primi di settembre risolveue di a1taccare Parigi dalla porta Sa int-Honoré. l\Ia ·il consiglio dei · genera li deliberò indi .:ippresso di retrocedere fin o alla Loire. In r(l1estn tremenrla ritirata In pulcella earlde prigione degli Inglesi, a Compiègne. 1
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.. * Non è ,ì caso, che uno stnd io su Giovanna d'Areo venga fatto eia I gene~ale _Dr~go'.'1 1~01:; ma questi , megl io di ogni altro, pc,r le sue idee e per ·1.s~101 princ1p11 d1 carattere etico-mi litnre, è in grado di occuparsene molto felicemente. Il Dragom iro_v dice che occorre nnzi tutto dist.io(1uer bene i falli della Yita e del l'azione da quelli del rensiero: ua ta:lìo netto, pr~foodo, li divide. Sì che ogni teoria militare potrà, tutt;;-' 11i pii'!, descrivere o prevedere le forme dell'azione, non nitro. L'azione di per gj. ·ste,~a essendo complessa e tumultuaria, sfugge nl ragionan1e11tv, essa ·Oooedisce. a_d altr~ forze, come I' istinLo popolare, come la suggestione, la volonra mcosc,entc, come tulle quelle ragioni che muovono lo masse e dic l'intelligenza di un capo mette n profitto. Di qui tutto un sistema .fl°OclL'. cazioue. ~1ilitar_e e ~i sLrnt~gill. Poichè, :immesso che i principa li mezzi morali I quali agiscono sul campo di battaglia sono deriv;ui dal -sentime~ to e non dal ragionamen to, uc deriva che occorre preparare a (J~esta mnuenza del sentimen to, diciomo così, il soldato; e quando l'animo dell' ullkiale si sa rà reso padrone, avrà avvolto e sug~estionato quello dei suoi dipenuen ti, allora solo la menre direttiva potrù condurre cJ'oserciLo &Il a vittoria. Questo fu il foscioo di Giovanna d'Arco e la su1t ~oten~a : . in una Francia che a.rgom~n lava molto e agivn poco, nella l•_ra~c1a inglese del 11~25, essa non com par\"e a porta r nuovo rn:iteriale ,di d1ssertaz1oni e di parole; .ma ,1 · portar solo il contributo della sua buo'.ia v_olontà._E, grazie all"armonia che si stabilì fra questa sua ,·olo~ta . e 11 sr.n~1mento popolore, ogni rasso della pulcella divenne un inoolo ; _t'.n tno'.1fo dello spirito d'azione sullo spirito d'esame. ·Mi litarmenle, c10 che distinse e guidò alla viuoria Giovanna d'Arco fu l'idea
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R I VJST,'.). D~l PERIODICI MILITARI
ftIVlST .~ DEI PERIODICI MILITARI
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l'esercito del principe Costantino si ern riti rato nella notte dal o al 6 maggio, in due colonne, su Domocò e C<1ratsal i. Nei giorni seguenti ricevette in rinforzo alquanto migliaia di uomini provenienti dalle classi di riserv-a convoca te il 18 ed il 2.,1 aprile. La po,izione di Domocò è , costituita da nua serie di montagne che si distacc11no .il nord 'dei monti dell'Otrìde. Questa linea di alture domina la piana di Fnrsaglia. Una · sola ,:arrozzabile attraversa la~ posizione, cioè quella di .Farsaglia a Lamia per Domocò ed il col le dj Fu rca. Al tri sentieri ll]quanto ma lagevol i attraver~ano la (itHena da orien.te e da occidente. L'effetti vo del le l'orze greche poteva sal ire a )J,000 combattenti, ma il morale loro era depresso per le SLlccessive ri ti rate, e per le novel le di armistizio che correvano per )e file del l'esercito. Edhem Pascià attendeva intanto rinforzi: alli fine con cinque divisioni di -fan teri a (·1a, 2~, 3a, ti,a, 6·) la hrigllta di nizam venu ta di Adrianopol i, la brigat11 di c11valleria e la riserva di artiglieria risòive1.,e d1 attaccare. Avea seco 56,800 .. fanti, 1200 caval li e 2.8 batterie (20 montate, 3 a caval i~, 11 da mou tagna ed 1 di obici). La battaglia si frazionò in una quantità di parzi_ali combattimenti e.di episodì singoli. Così volle il 5oyerchio sparpngl iamento del le forze elleniche e delle fo rze ottomane, l'iniziativa delle truppe leg~ere ·e dei volontari accorsi a difesa della causa dell'Ellade, in tes_ta ai quali onorntamente e nlorosaménte figurav11no i ,Gariba ldiui italiani. La ritirata de'i grèci dal ·17 al ·18 maggio fu oltrnmodo_ peno,;a ,e tremenda. Grandi panici si manifestarono a· Lam ia e ver5o le Termopoli. Segu irono le operazioni della colonna condotta d,: I colonnel lo S111ole11 i1z, ri tira tosi dapprima a Souprì, rl'onde imbarcò i pezzi a Ne11 Mirmlà ; fino -all'armistizio segnato il 20 maggio ·1897.' L~ studio della Rei;ue 1Jrlilita-ire de l'Étranger è àdorno di una bella cari.a del la Tessag lia per segu ire ,le operazioni della guerra. ·
di dover segnir sempre la linea rètta invece della cnn:a, l' idea del l'offensiva invece delle manovre e della dimostrazione militari, l' idea del s-acri!ìcio ardito contro la prudenza e il temporeggiare. Questione capitale, que.stione eterna che Orléans rivide nel 1870 posta sullo Scaccli'iere come nel H28. Snl noir del l'ottobre del 1870 si trattava, anche questa volta, di liberare Orlén,is : l'anima di Giov11nna d'Arco , che è qùella della di fe,;1i nazioua le, per i Francesi, incuora va quel valorosoès0rcito, ma gli ammonimenti della pulcella eran stati dimenticati: e invece di. marciare sul nem ico, come essa avrebbe sempre voluto, si: marciò solo sulle città, punto neutro e senza alcuna importanza. Le con-· dizioni della Francia, in quel frangente, erano incerte e pericolose, ma non tali da giustincare uua tale inde,cisa azione tattica . Giov11nna d'Ar_CO· non ebbe ma i nè queste incertè;;ze, nè queste debolezze: .e il genèrale Dragòmìrov, nel suo articolo, ce. la dipinge infatic11bil~, rnpida, chiaroqnasi ' sempre errua le a se"'stessa . Nè a se stessa mancò ((lH\Ùdo "e""er~ 'ò~ ~ fu prioiooiera del nemico: man mano che · si avvicina al ln morte essadiviene."' più orande e più santa : e svelò, nella purezza della sua ferie, e ~ . ·I il suo sempl ice segreto di guerra: « No, non usavo ma leuc1 con t~·o . 1 nemico. Io dicevo ai solda ti : Lanciatevi arditament.e nelle nle degli In· alesi. Ed io ero alla lor testa ». g , quasi inspirata: « Non so se Iddio ~roteg~a o avversi gli Inglesi : io so solo che sa ran ricacciati tutti da Ila . terra fra ocese ». Essa era simi le ai grandi in~pirati che s:,nuo guidare al la vittori11. le· falangi ignoran.ti e barb.are: allucinati corn·e Maometto e sospinti, dli· una fo rza ignota , alle armi, alla guerra , al tri1rnro. Giovanna d'Arco riveste, a poco a poco, u11 carattere storico che nessun'altra figura sto-· rica non aveva ancora dimostrato, e che nessun'altra ha posseduto, in progresso di tempo. Non era sorta per la strage, ma per il sacrìfil}io; non per uccidere ma per morire: nlle volte un mite sentimento cristiano di amore· per il prossimo frenava l'11rd~re della sua naturn bellicosa. E mori, sul rogo,' sorridente perché l'opera sua era già a vanzata rapidamente sulla via d1illa rivendicazione e dell 11 liberazione della Francia . Gli Inglesi la bruciarono, e la sna ultima parola fu « Jesus! ... »·.
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Continuazione. - Opernzion i del 9 settembre. - Partito ovest. - Partito est. - Esecuzione deii'n 111nnov1·a - Gioruntn del ·1O settembre. - Tema del,la . mnnovra . "7 O,servn_zioui g(·nerali.
Le manou1·e ,i mperiali tedesche nel l 897. -
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L'n ltirna giornata delle 01a11ovre terminò con un'apoteosi. L.'iniziati va dei capi non poteva :i vere ne migliore ue più ampia applicazione di quest11 . vol ta. La fanteria dimostrò spicca tamente la sua tendenza ad impiegare le formazi oni di linea nella zon,1 di com battimento ad evitare quelle di colo1111a. InolLré vi dimostrò il desiderio di fondere di buon'ora i sostegni con le catene e perfino cnn le compagnie di seconda linea dei b11ttaalioni retrostanti. Siffauamente, intorno ai 600- 700 metri , il sistema no/com-
Revu e Militaire de l'Étranger.
Febbraio ·I 898. - lei guerra turco· greca. - Quarta p(J;r/e. Riflette le operazioni della Tessaglia e dopo quanto si è detto escritto per lé stampe in pro1~osito · lo studio acquista forma e sostanz~ di verità e di esposizione cri tici\ . Dopo il combattimento di Parsaglia,
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RIV1STA DEI PERIODICI MIUTARL
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ll.IVISTA DEI PERIO DICI :iULl'l'ARl
prende che due scaglioni cioè una catena ri1olto densa di tiratori ed . battagliorii di seconda s.cbiera.
L' ordiinamento àttiwle delle mi l·izie cosacche. - Popolazione e loro territorio. - ,Cosacchi del Don. - Cosacchi del Terek. - Cosacchi di Astracau. - Cosacchi .dell' Ural. - Cosacch i di Oren~urg. Cosa~cbi di Siberia. - Amministrazione dei Cos11cchi. - Amministrazione centrale comune a tutti i foischi cosacch i. - Siuwzione economica e finanziar ia dei distretti cosacchi. Notizie militn:1"i estere. - tnghi.lterra : Chiamata dei riservisti 1~lla . Ò·uardia. - Esercito ·delle lndie. - Medaglia co_mmemorati va: A·ustr'ia- Ungheria: Caml:,i nello stato maggiore.ge.uerale. - Gérman'ia: Cassa di soccorso fra gli ufficiali .
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"visa fra il te<1tro dell'Oceano Atlantico e quel lo del :.\'fare Mediterraneo . Di qui una prima cagione di debolezza. Se poi la notta inglese verrà in soccorso del l' ital iana ne potrebbero derivare del le difficoltà immense. L'.ar1icolista si diffonde poscia in probabili congiunture cli politica, affine di distacèare l'Italia dalla triplice alleanza, ma si' dichiara molto scettico .a questo proposito ed è forse più propenso ad accettare il concorso del!' impero cl' Austria che fidente nell'accessione dell'Ita lia alla duplfce.
Sttidio tatt·ico sovra un ca.rn concreto - Il combattimento.
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Le poche linee maestre tratteggiate nel lo svolgi~ento di un tema concreto di tat.tica hanno offtirto l'occasione all'articolista di formulare alquante conclusioni. dì ene1·oia . .La guerra è nna questione di attività, . e e di morale. E necessario compiere dei grandi e dei severi sforzi per battere il nemico. La ginnastica, la corsa, iI sa lto, il passo ginnastico, la scherma di baionetta contribuiscono ad accrescere fiducia ed ardimento n''el so ldato. E lo sv iluppo delle energie fisiche ha un grande influsso nelle moraU. L'uomo robusto bensì confidenza in sè medesimo ma lrn d'uopo di altre qua! ità e ·cli altre forze per so pportare i · grandi cimenti della goerr:i, La bon1à degli ufficiali ver,;o i solda ti', la cura che quelli avr.anno di trattar questi con grande benevolenza accrescerà la fiducia, la stima, il morale. E necessario che gli ufficiali parlino di sovente ai loro soldati e r.he colgano quante occasioni sono possibili :iflìne di educarli nei sentimenti elevati della morale e del la devozione alle grandi idealità. •
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Journal des sciences Militaires.
Febb1:1li"o ·189~. - Di(csa dei J.>rincipì genercil·i che _qo~ernano i pictni cli 91wrrn. - Del senso della parola . - Linea di operazione. · · base di operazioni. - Radunala dell'esercito e conc:lntramen'to. Linea di marcia.
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Massime Napoleoniche. - Il tempo . - Gli uomini . - Le truppe. Situazioni di guerr,1. Stralciamo qualche màssima che va singolarmente meditata: « Quali sono le ragioni di ·superioritp di un'esercito'? ,1°. L'ordinamento. - 2°. L'abitudine del la guerra negli ufficiali e· nel soldato. 3° . .La confìdeor.a di tutti in se medesimi; cioè a dire la virtù, la pazienza, e' tutti quanti l'idea di se stesso pnò conferir.e ai mezzi morali . » « La guerra è una questione di op inioni e. l'arte consiste nel ~aperseh conservare dopo il primo grande suèC,esso ottenuto ». ·
Li! vallata dell'Arve -
Montagne di cintura e massiccio isolato Massif io fra Arve e Giffre.
Pi°='eparazione della cop.pagnia, cil combattimento. Sono alcune osservazioni che l'autore concisamente riassume nei seguen ti aforismi :
Sul ma1·e - la marina. e la difesa nazioncilè - Le alleanze - Si -. tuazione coMreta di guerra fra l:<~rancia e Spagna - Spagna e Cuba - L'insurrezione cubana - Le al leanze - Russi e Inglesi ·Frnucia ed Italia. A quest'ultimo proposito l'articol ista così si esprime : Poichè l'Italia oggidì è in misura di_inqu ietare i Francesi per terra e mare è mestieri di occuparsene. Se la difesa delle AI pi è :;uffic1entemente assicurata da I lato· di teIT3 non è lo stesso sul mare dove l'Italia può liberamente disporre del!' intiera sua marina, ment1·e 111 francese è forzHtam entc di-
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« Ne famais entreprendre itne instruction sans plnn. » « Ne jarnais la condiiire sans -methode. » . « Ne jama'is entamer un exercice sans but. » « Ne jm\ia-is le terrnine1· sans résultat. »
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RIVI STA Dr: I PER IOJHC l MI l,lTA R I
R evue militaire suisse
Febbrnid 1898. - Materiale da campagna eia mm. 75 - Sistemo De Bange e Piffa rd. l e ,manovre del .l [ corpo d'armata nel 1897 - Continuazione. JJlisura delle distanze delle batterie in 11osi:sione. Not'izie di cronaca. Un nuovo regola mento sul!' uniforme dell'esercito è uscito _in Svizzera. Le stellette di grado h:mno sostitui to i galloni: furono soppressi il mantello scuro, i guanti di colore ed i paramani di velluto ed introdotla una pellegrina di panno azzurro cnpo presso a poco del colore dei pastrani e delle mantelline degli ufficiali dell a fanteria italiana, i guanti bi::rnchi, una nnppina dora-ta, rlelle contro5pallinc d'oro o di argento ed un col lt tto gallonato. Altre varian ti èoncern11no l' uniforme della truppa. Cronaca tedesca : Promozioni di ufficiali generali - Il colonnello barone di Seckendorff, ex addetto mi litare in Svizzera - Ca mbiamento nel corpo degli aereostieri - Nuovo ordinamento dello stato maggiore generale - Memorie di Rohen lohe - · Discussioni mi litari. Cronaca francese: La gi ustizia militare - Libri nuovi. Croncica rMsa: .LI generale Curapàtchnio ministro della guerra. C1·011aca italiana: L'armamento della fanteria con il fucile mod. ·1891 - Esperimenti con i cannoni a tiro rapido negli arsenrdi e nei poligoni di tiro.
Per la. Direzione
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