RIVISTA MILITARE 1898 TOMO IV

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RIVISTA MILITARE .

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·ITALIANA ... . . 1/

DISPENSA

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ROMA VOGHERA

ENRICO

TIPOGRAFO-EDITORI!

!898'

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1713

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SOMMARIO DELLE MAT EFUE CONTENUTE NELLA' PRESENTE DISPENSA !i

Il blooo·o nella storia. e nel diritto ~

E T'l'ORE BELTRAMI, mag- . giare d'artiglieria . . . . . . . . . · · · · ' · Pag. l'7lS.

Op~razioni militari attraverso 'a · rei;:ioni dese~te. -:DINÒ,

GIAR-

capitano 60 reggimento bersaglieri. -

(Conhnuazione). » f12'1 . . ( r, . ) )) 1'142 • E. F. c,On t.inuazione

La. guerra tspa.no-àmerlcana. -

Considerazlo'n i storiche sui oomba.ttlmentl · costieri ·A.

CALICHIOPUL o ;

tenente d'artiglieria ~ ( Continuazione) . J> l '161

N~ta. bibllogrà.fica.: colonnello a disposizione. -

GEORG CAì!DINAL VON WIDDER!I',

Kritische Tage (0-iorni critici). l" p~~tata._ -- Le, divisioni dì cavalleria durante lo schieramento dell ese1·cito (dall i al 7 agosto Con 3 carte . . . · . · . . . . . , , · · · · » lstruzione segreta di Federico Il ai suol ufficiali. ·- Versione italiana di. PAOLO SANI ma"'rriore nei bersaglieri (riservà) . . . , » ' "'"' Baikeft zum MilitarWochenòlatt. - Puntata. 9\ 1898. - SI' u I ~ I: terlore sviluppo della storia militare. - · Conferenza tenu~a nel Circolo Militare di Berlino il 15 dicembre 189'7 dal maggior generale von R EICHENAU • • . • • . . . . • • .. • . . . » Gli elementi della guerra moderna. - Conferenza tenuta al ç;ircolo Militare di Berlino il· 9 febbraio 1898 dal colonnello von BER· NHARDr, cap·o di stato maggiore ·del XVI . corpo d'armata ·» 1.870). -

GIOPPr nr TunKH EIM. -

Manuale di Criptografia

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» l '184

Notizie polltioo-mlllta.rl. - a;.• Enrloo Cosenz . . . . . . .

» 1'194

Notizie mtllta.rl ·estere: Bulgaria·: Progetto di riduzione delfesercito sul piede di pace Condizioni dell'esercito Bulgaro.

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Cambi dì guarnigione . .

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lnghilt,err~: Grandi manovre del 1.898_. Persia: .Btradli Enzeli-Tlteheran . Turchia: Pro1Jvedimànti militari .

. , . • , , » 1812

Rivista del perlodiol militari . CASA EDITRICE LIBRARIA

E.

VOGHERA -

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I.

I .

,; Il blocco è un'operazione legittima di guerrà e consiste • 1 nell'impedire al nemfoo ogni 'comunicazioùe per fa via di I mare. N;ella odierna guerra ispano-amerteana esso ha av-uto la più ' larga applitazione, ed è stato seguito soven:ti ,volte dai bombardamenti, che molti yorr~bbero banditi come contrari all~ civiltà eq. ai sentimenti Ulllil,nitari. Il blocc0-nell'àntichità aveva solo importanza militare, no:n importanza per effetti giuridici; m1:1, ancqe fa prima era assai limitata, p9i9,hè _la natu1:a delle fiG>tte dei tempi antic~i rendeva asssaì difficile ma,ntener e il blocco strett0 ed inviolahile come ~ uò mantener~ oggi. · Quanto agli en:..etti giuridici, è da,,notare che la' guerra interrompe.và immediatamente qu:;i.lunqt;e ragione comJl.lerciale ' tra, i ·.uemici, ed il bell'fgerante aveva il diritto di impedire . agli stati neutrali qualunque ·commercio coll'altro stato belligerau't e. . . evo le cose·.si . Nii meého .,,· . ." . mantennero allo' stesso stato '· al,. l'epoca delle distruzioni, delle barbarie ,~. feudalismi, bastava lo scoppiare 1ellà guerra: p·e r intérroif).pere qualunque comu-, :n,icazione cornfI!erciale non solo tra gli stati belligeranti, ma .anche con gli amici e con le nazioni neutrali: ce lo pro. vano i trat~ati del 1304 e del 1314 fra l' Inghilterra e la · F1:ancia. I Principi appena d_ichiarata la guerra: emanava:g.o proclami, che intèr.divano alle .n avi di apportare materiali da guerra al ' nemico, non solo, ma proibivano ogni r §llazione comm,erciale di. qualunque genere. Così .il blocc0 riusciva \

Francia : Precauzioni da pre1idé1·si durante le grandi manovre :..... ·

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IL BLOCCO NELLA STORIA E NEL Ì)]RJ~rTo - - - -- ·~

_;>_ 1818

" 1814 · '' 1815 » 1816 » 181'1

PROPRIETÀ LETTERARlA .

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' ANNO XLJll.


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IL BLOCCO NELLA STOIUA E N.EL DIRITTO

assolutamente inutile, bastando la parola autoritaria di uno dei belligeranti, che le leggi di quei tempi decretavano sacra. Al tempo dellè Crociate, i _Papi, ::1otto pena di scomuuioa, vietarono a tutta .la Cristianità di apportare soccorsi ai Saraceni. L'Inghilterra trovandosi in guerra' con la Scozia 'nel . ' 1315 e 1337 dichiarò che avrebbe distrutto tutti g li stabilimentì delle nazioni ·che avessero apportato soccorso agli Scozzesi. Così pure nel ' 1346 contro la Francia, in cui il re Eduardo III proclamò che sarebbe stata presa ed incendiata . qualunque nave straniera avesse approdato in un porto della Francia. In tal modo il blocco veniva implicitamente esteso alle potenze neutrali, obbligat3 a non aver più rapporti comrp.erèiali con ,gli stati belligeranti, e questi avevano ampia libertà di commettere abusi di ogni sorta a danno dei neutrali, masche1·andoli col nome di diritto di guerra. Tal~ abusi divennero verame~te deplo,revoli, nel tempo in cui i progressi della navigazione res~ro più faci li e più sviluppate le relazioni commerciali tra i popoli. . Queste le pratiche di guerra nel xv secolo; nei trattati che allora si stipulavano era di prammatica la sanzione del divieto ai neutrali di ponare merci o qualunque altra cosa agli Stati che erano in gnerr-a, e la confisca della proprietà nemica trovata sopra un bastimentò neutrale. Gli ste~si governi che protestavano con tro i rigori di queste leggi quando erano neutrali, erano quelli che maggior mente le applicavano allorchè diVelliVanO Combattenti. I Ma prima della invenzione delle armi da fuoco avvenuta nello scorcio del secolo n v, gli Stati non possedevano che piccole navi senza artiglieria, ed il blocco riusciva perciò infruttnoso; esso esisteva, ma confuso e limitato, e potevasi ritenere nè più nè meno che una applicazione senza confini del contrabbando di guerra. Con tale nome si designavano le armi, munizioni da guerra, viveri, dari.aro e generalmente tutto ciò che p oteva giovare allo stato bloccato.

IL llLOC_GO KELLA STORIA E NEL DIRITTO

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Col per!eiionars_i _P~~~ ~ell~ ar mi ~a fuoco e lo sviluppo della cos01enza. dei d1nt,t1 dei popoh neutrali il blocco fu . , . . ' nconoscmto come operazione di guerra, imperocchè era il sol~, nonchè unìco 'mezzo come impedire qualunque comunicazione dello stato belligerante con i popoli neutrali. E p~r ò nel ;;ecolo xvr e nel successivo xvrr in ogni trattrato s1 usava _enumerare gli oggetti che componevanQ' il contrabbando d1 guerra, usa1:1do la formola, secondo cui il com~erciò degli . altri oggetti era libero « Sol con le piazze assediate, bloccate od investite ». Quantunque riconosciuta e risentita l'immensa utilità dei blocchi, essi potevano rite11ersi semplici intimazioni O minacce; poichè lo stato belligerante non metteva all'uscita del porto nemico delle navi ad impedirne lo accesso e l'uscita . ma si ~o~tenta.va farne la proclamazione, affinchè i popoli neutrali interrompessero qualunque commercio con lo stat0 belligerante. È facile arguire quali gravi danni derivassero da tale inconsulto modo €li tenere bloccato il paese nemico; si convenne (quindi determinare meglio in che dovesse consistere questo ?locco come operazione di guerra, e quali rapporti dovess"' interrompere il paese bloccato oou i neutrali. A ciò si confor:°1arono l'Olanda e la S vezia nel 1667, l'Olanda e l' fo. gb1lterra nel 1674 o si ebbero diversi trattati. N~t~vole differenza si riscontra tra i ti·attati del secolo xvr e quelh del secolo xvn; ipiperocchè i primi ammettevano la confisca della proprietà nemica trovata sotto .bandiera neutrale, e miravano a vietare il traffico delle merci non di contrabband o; i s~uon~i pur mirando a questo stesso scopo, decretavano la hberta della merce nemica sotto bandiera neut~a~e. di più. In alcuni trattati si prescrivevano le condiziom del blocco effettivo, mentre in sostanza non si manteneva ch_e . fittizio; in altri si dichiarava esplicitamente il blocco. fittizio. Così la convenzione 24 settembre 1631 tra la F ranma ed il Mar occo e il trattato di Vitheal t~a FinO'hilterra · e gli ~tati Generali 'del 22 agosto 1689. NellH. prirna, prevedendo 11 caso che i l\farocchini si ribellassero al loro

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IL BLOCCO NELLA $TORI.I\. E NEL DIRITTO

IL BLOCCO NELLA STORIA E NEL DllHTTO

sovrano, si dichiarava che i sudditi di S. M. . Cristianissimo .,,. avrebbero potuto impedire e vietare che lnglesi o, altri 'avessero portato àrmi e. commerciato coi sudd,iti ribelli dell'imperatore del Marocc6-: Nella seconda le due potenze· s'impe· i gnavano far sequestrare quelle navi,' ie cui 'v:ele-riv'0lte ;ersb i portì del Re Cristianissimo, avesséro s~_spett9 di voler ~om- . merciare coi sudditi di detto Sovrano: lo stesso trattamento 1 avrebbero tutte le ,navi neutrali, trovate in qualsiasi punto · con ·cil.errate e merci dirette p~r· la Francia. · ' Nella guerra d'indipendenza degli Sltati Generali · contro ·il dominio spaguuolo, il blocco fu dichia:r.àto éd 0rdinato con qu,a ttro decreti successivL, aunùuziando .alle diverse . . . ,,.. potenze es·sere chiusi al commercio tutti i poi:ti di Fiandra, se~za, s' ~ntende, vi fosse b~sogno di na_;i perrtale opera- / ' zione militare. Venivano confiscate le navi che uscivano dai porti bloccati 'non. solo, ma ·altresì quelle che pel' passare ' troppo vicino alla costa potevano lontanament~ $npporre aver intelligenza col nemico; si confiscavano le navi incontrate anche in siti lontani, purchè nelle carte ,di .bordo si · trovasse la prova di esser:e state caricate in uno dei porti\ del.la Fiandra; e se ne sequestrava il cartco . Nella guerra mossa dall'Òlanda alleata all'Inghilterra c~ntro la Francia, ·alla fine del secolo xvrr, venne procla,mato il blocco a tutta la costa della Francia; e si mantenne l'assunto, e più d'un:~ riave di stato neutr~le fu cattuiata e me' nata in Inghilterra, dove dal tribunale di guerra venne-con- · dannata come. di buona preda per violazione di blocco. . Risultano chiari i danni derivanti dal blocco · :fittìzio per le potenze tanto bel_ligeranti qµa:nto neutrali; veniva inter- · detto il commerciq non ~_olo ad un por'to, ad una parte parte , della costa, ma a tutto il paese, ad un'intera estensione di terr_itorio, ledendo gli interessi commerciali di ogni' nazio-·. nalìtà. E però gli $tati n ~utrali volendo garantirsi contro sif-' fatti·abnsi ed atti di prepotenz~, reclamarono e protestarono. La S vezia e la Danimarca d'accordo, procedettero a rappr~ssaglie per ottenere favorevole e;;ito ai loro reclami; e

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qnesto ftì. ·u primo accordo, che un secolo dopo doveva far · capo nella. istituzione della neutralità armata. Sv:enturatameute pe:c il momento, 'ognì protesta, ogni reclamo fu vano, e· nozioni ' confuse e 'indèterminate in . materia di blocco si riscontra~o ancora nei ;;ecolo xvm: I trattati ·non fissavano . 1tkuu _limité pel blocco; e'ra raro, quasi unìco che qµalche tr'attatb 'c ontenesse le'pratiche e condizioni del blocco, -poichè 1~ Potenze, appena dfohiarata l'àpertura delle ostilit~ si credevano· nel diritto ·di emanare proclami ; tutti i porti nemici si tenevano blocc~ti senza . che tale dichiarazione fosse pro. · ci!duta· o seguita dallo invio di navi destinate a mantenere tale misur; di guerra. Da ciò risulta che t;1el x·vm secolo, il ,blocco s! 1,idu~eva ad una· semplice nota diplomatica, in se..,guito alla ·quale .s i dovevano ritenere interrotte l'e cornunicaziòni commerciali del pelligerr,11te,· s·enza tener conto se un ·dato porto od una data parte dello stato belligerante fosse blocG:ata ,d a navi da guerra. Quèsta prepotenza inaudita di 'far valere i' propri diritti di bellig~rante, e con -una semplice nota diplomatica inter-, r0rnpexe qualunque pratica ~ommercia1e con estese coste nemiche, onde 1esercitare più comodamente il 'diritto di cattul'a, sbllevò. proteste, specie cqntro l'Inghilterra, che per essere la pit\ forte potenza marittima, . spingeva fino agli ultimi limiti gli inconvenienti del blocc6 .fittizio. E al finire del xyrn secolo si stabilì una convenzione, .con cui pe:r la legi~timità cÌel bloc,co si esigeva una eccezionale autorità. · Così in taluJ'.\i trattati si stapili va esplicitamente se il 1:ilocco doveva essere. r eale o fittizr~; in altri si indioava il numero dell~ navi ·che dovevano mantenere effettivament~ il bloéco. Nel trattato d:el '1742 tra , la. Fraùcia e la Danimarca, si dichiarava che · nessun porto doveva' ritenersi bloccato se l'entrata non fosse stata chiusa almeno da dùi? nav'i da parte. del mare, ·e d~ U'!la batteria di cannoni da parte di terra. Ma anche :questo ·era poc~. E ·i governi delle potenze neutralj, visto che a quasi nulla approda~ano '.i loro rticlami contro gli· abusi.- dei belligeranti, si imirono per promuovere I un·~zione diplomatica collettiva,. c):le mirasse a tutelare il .,


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IL ' nr,occo NELLA STORIA E NEI, DIRITTO.

li, BLOCCO NJ,J LLA, STORIA E Nl>L Dl)tITTO

·rispetto alle leggi d,i diritto marittimo, più.· conformi agli effetti giuridici ,del ,blocco· stesse>; e ·cosi sorsero· le leghe armate, le quali prescrivevano che il blocco per. essere obbligatorio .doveva esf;,ere effettivo. Questo sistema che definiva i pril).Qipi della lega neutral~ armata, segna 'un punt o essenziale nella · sto~ia del diritto internazionale marittimo. E con le basi e le 'leggi delle leghe armate si ebbe il principio ctella grande riforn{a che :doveva avere il suo completo svolgimento nell'av\re:nir e. Con la gue1'.ra dèlla rivoluzione frahce,8e. ritornarono · gli abusi che nel nome del dir itte> della guerra s;erano comm~ssi nei secoli XVII e XVIII. Fur0no disconosciute le norme degli stati neutrali, e si ricorse al blocco fittizio co.rri.B quello ch e aveva conseguenze ·immediate e più rovinose pe1 commercio. · Le applicazioni di qu,est' operazione militare non· erano basate su n<:1ssunà teoria del diritto internazion~le :; e ,scop: piata la guèrra con' la Francia, nel periodo della r~voluzione, il governo ~nglese ordinò 'la· cattura di tutte le navi neutrali dirette a · qualsiasi porto della Francia.' La: so:la . Dani-, marca e di poi anche 'la Svezia, si levarono a protestare contro quest'atto d'ingiustizia, e stabilirono tra loro, degli accordi in cui si rinnovarono le convenzioni della neutralità armata. Gli Stati Uniti convennero in seguito con la Spagna « che le merci ·neutrali potessero essere trasportate li« beramente .nei porti nemici, purchè questi non fosse;ro as« sediati, bloccati ocl. investiti realmente. ». ' ' Per distruggere tale coalizione,< l'Inghilterra mosse o-uerra ' o alle, potenze che _a,vevauo :firmato l'atto dell.a neutralità armata ; e dopo l'attacco contro Copenaghen, conGhiuse colla Prussia un trattato i n cui non si determinava il numero di navi n'e cessarie al blocco, e si dava così origine al blocco per crociera. A questo trattato ben presto aderirono la Dmiimarca e la Svezia; con tutto ciò l'Inghilterra riaffermava-.le basi del sister.o,.a del blocco :fittizio; e con l'ordinanza del 16 maggio 1806 dichiarava bloccati tutti i porti, tutte le 6oste, tt1tti 1 i fiumi dall'Elba fino a, Brest. '

Una misura così dannosa non ·poteva non muovere l'indignazione della Francia; e ~apoleone I proclamava a rappressaglìa il blocco continentale, impedendo a chi{mque ogni .azione dì ·commercio_· e di co,1.llunicazione coll'Inghilterra. L'Inghilterra dal suo canto rispose applicando più larga"mente il sistema del blocco · :fittizio; ma avvedutasi che ciò tornava a su·o danno, poichè allontanarn la navigazione neu·trale ' dai porti brittam\ici, cercò di temperare gli effetti disast~osi, precisando meglio i limiti entro i .quali il blocco generltle contr,o . la F,rancia ed i paesi aggregati doveva estendersi. Dopo il ' 1815 le potenze 1andarono ristabilendo 1~ r elazioni marittime; e le norme dei trattati trovarono una vasta e se1·ia applicazione nella pratica:, Tu'ttavia il blocco :fi~tizip n on màn_cò d'esempi di applicazioni, e il Perù ed il Chili pot ettero interdire r eciprocamente l'accesso n,ei loro porti alle navi st11aniere; e 1:1ell'insurrezione di Barcellona nel 1842, fu sottoposta al blocco una lunga estensione di coste. · - L'Inghilterra che fino a-quel t~mp6 s:era ma11;t~nuta fedele alle 'antiche regole del dirit,t o marittimo, scopp~ata la guerra, tra la Russia e le tre pote~ze alleate; Inghilterra,, Franèia e ' Turchia, cui bén presto univasi anche -la Sardegna, per ne- · cessità d'alleanza cedette; ma r iunit isi i rappresentanti delle ' potenze al congresso di Parigi, si stabilì che i plocçhi per essere obbligatori, dovrebbero essere · mantenuti da ima forza , effettiva e sufficiente, affine di re'almente e-matèri~lmente im. pedjre l'adito al htorale nemico. . , . La definizione data nel 1856 non è,.molto precisa1 perchè non sì esclude il blocco per crociera; anzi la diç:hiarazione del 16 aprile "dello stesso a.uno lo autorizza:. giacchè nè si richiede . che le navi stazionino permanentemente in tanta - . prossimità del porto da mettére in pericolo le n~vi che volessero passare il cordone di blocco; nè si,richiede che nav i si dispongano in cerchio intorno al porto bloèdato, iu maniera che venga meno ogni 's peranza o probabilità. di forzare il cordone eludendo _la v'Ìgiianza' degli interessa~i, Allo scoppio dell'insurrezion~ degli Stati · del Sud 0oi1tro ' il g'overno degli Stati Uniti, , fn ordinato · da principio il

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IL BLOCCO NELLA STORIA E XEL DIRITTO

IL BLOCCO NELLA STORIA E NEL Dl1t1TT0

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blocco per crociera che venne modificato in seguito per m- . 1 sufficienza di navi. La Spagna nel 1865 dichiarava tutta la costa del Chili iu stato di blocco; ma in seguito a serie rimostranze della Francia, lo imitò in effetto· a sei porti; nella guerra tra la Germania e .la Franci1;1,, al principio del 1870, si dichiarò che le due potenze si sarebbero attenute esclusivamente alle norme del Congresso di Parigi del 1856. L'Italia durante la guerra contro l'Abissinia, stabilì il blocco per c~ociera lungo tutta la costa del mar Rosso. .

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russo-turca del 1877, e fran~o-inglese-turca contro la Russia nel 1854. Però gli stretti ed i canali che si annoverano come via di c~municazione, non possono patire il blocco, giacchè se così non fosse, sarebbe danneggiato non solo il commercio del nemico, ma e"ziandio quello dei neut.r ali; e ciò con trattato speciale ' detto di Santo Stefano venne ~ancito nel 3 marzo 1878. Perchè il blocco sia legittimo è necessario che venga pubblicamente notificato; due-son le maniere per le quali questa notificazione può avvenire ; la prima è soltanto diplomatica vien fatta dal governo ed annunziata con circolare scritta ,a i governi neutrali, coi quali si è in rapporti diplomatici, precisando la zona nautica che dovrà essere investita. La seconda è speciale; è fatta cioè dal comandante d,ell'armata bloc· cante a quella che vuol sorpassare la linea. di crociera. La notificazione gener ale e quella speciale mirano a due scopi differenti, poichè l'una può sussistere senza che l'altra vi sia; secondo taluni basta la notificazione generale per la co,noscenza del blocco; secondo altri si richiede la. notificazione · speciale. Questo sistema può dirsi italiano pe1,chè è sancito nell'ordinanza italiana del 20 giugno 1866, ed in una sene di convenzioni tra l'Italia e Stati stranieri. Nel 1800 non si considerava come violatrice di blocco quella nave che si dirigeva verso un portò bloccato nella ignoranza di ta.le_misura di guerra; ma sibbene se lo tentasse dòpo averne avuto avviso. Anche la giurisprudenza americana . prescrive la. notificazione speciale. ln ta~e senso si uniforma il trattat o tra.gli Stati Uniti e l'Inghilterra nel 17\14, e l'ordinanza sved'esc del 12 aprile 1808: Anche il sistema prussiano si assomiglia a quello dianzi esposto, poichè il tentativo di rompere i_l blocco non dev'essere imputato ad una nave neutrale eccettochè essa abbia .conoscenza ' del blocco. Tale conoscenza deve, desumersi dalle carte di bordo, dove dev'essere menz-ionata la notificazione del blocco speciale. Altri régolamenti contengono eguali disposizioni come pure il danese.

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II. Abbiamo già definito eh~ il blocco consiste nell'impedire al nemico ogni comunicazione per via di mare. Suo scopo precipuo però è quello di costringere le città àd arrendersi per fame, e si distingue dall'assedio perchè questo 's i 'opera dalla parli.e di terra; per cui una m~desima città ben può trovarsi con~emporaneameute assediata e bloccata. Quanto al fondamento giuridico di questa operazione militare, diverse sono le opinioni degli scrittori; queste però si possono raggruppare in due differenti categorie; l'una del diritto di . coi:quista, l'altra della necessità, e servono, direi quasi, di sub-stratum a due scuole assai tra loro diverse, rha che poi arrivano alla stessa conclusione. Il blocco dev'essere reale ed effettivo, ed è perciò logico e na.turale che la linea d'ingresso del p orto debba essere suf:ficie11temente difesa e guardata. Ma dovrà esso essere applicato solo alle piazze fortificate? Disparità grandiss~ma esiste tra gli intenditori in materia; noi· però azzardiamo l'opinione che il blocco possa eziandio estendersi. ai porti , di commercio ].).on fortificati, se il belligerante intende che anche in questo punto le comunicazioni sieno· rotte, affinché più presto il nemico si decida a con/ cludere la pace. Può applicarsi così al mare come alle foci dei fiutni, e prova ne sia la crociera messa alle foci del ' Dan nbio nella gu-erra

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II, BLOCCO NELLA-STORIA E NEL DIRITTO

In generale il sistema adoperato richiede la notificazione speciale; qu'ando essa è prescritta dai trattati e dai JJegola-; m en.ti nazionali, e · quando le circostanze iudioa~o ohe la nave n eutrale arrivando alla linea del blocco n·on cono-, sceva la esistenza di esso; ma sarebbe pitì. scenti:6.co e più razionale, . . S tabilire che una nave accusata di violazione di blooco1 sia messa in libertà allorchè il comandante di essa dichiari di non aver ricevuta la notificazione .p articolare, ma venga ritenuta quan do sia stata fatta la notificazione speciale. Gli so,rittori di diritto iutemazionale ' sono vari nei pareri; alcuni accettano Ìl sistema italia.no; · altri .il prussiano. Il diritto convenzionale italiano stabilisce l'obbligatorietà della' I • notificazione speciale eon questa clauso~a: « Un blocco n on « è di diritto riconosciuto d,a un bastimento che si dirige verso «. un porto bloccato, se non dopo che la notificazione speciale « sia stata inscritta sulle sue carte di bordo da uno doi ba« s~imenti da guerra bloccanti »; e però esso è conforme alle norme che la scienza esige. Nel t rattato tra la Sa:rdegna e la repubblica della Nuova Granata è stabilito che i cittadin1 in ogni caso potranno continuare il loro libero commercio in una delle regioni che sono in guerra, tranne le città che sian.o effettivamente bloc..cate. I n nessun caso un bastimento mercantile di una delle . due regioni potrà essere sequestrato o catturato, se~fa. che prima ìl comanda.nte dell'armata n ou gli abbia significato 1 l'esistenza del blocco con la formula dovuta. Cqnsimile trattato fu stip~lato tra la Sardegna ed il Chilì; anzi, àd evitare ogni specie di dut;>bio, doveansi ritener città bloccate quelle che erano attaccate da una forza possibile di impediré qualunque commerpio coi neutrali. Nel trattato tra l'Italia e il Nicaragua 6. .marzo 1868 è . disposto che il blocco dey'essere effettivo e dichiarato per essere obbligatorio; quindi in nessun_ caso la nave p otrà essere seq~estrata sen za la solita for mola.-' Dello stesso tenore sono gli altri trattati stipulati fra PItalia e la repubblica di Hond.ur~s, Messico, Stati Uniti e '

IL BLOCCO NELLA S'llO&IA E riEL DIRITTO

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repl:l-bblica dell'Uragnay, saivo m.odificazioni poco rilevanti che n oi per amor cli brevità tralasciamo. La violazione di blocco risulta tanto dal tentativo di pe, netrare nel porto, che dal tentativo di uscirne. Due possono · essere gli estremi: l'intenzione con.osce:rad0- il divieto, e gli atti di esecuzione. Q~i ci facciamo lecita una.domanda: È ginsto ed umani tario il sequestro d'una nave mercantile per caus11, di violazione di blocco? Sì, quando quello sia -O})eratò secondo le norme del diritt o internazionale, qu aJ?.dO cioè avvenga per parte di chi sia a tanto au torizzato con formole legali sancite nei t rattati; quando rompendo il blocc0 la nave dà segni- manifesti d'impedi~e un'operazione militare. ' Perciò è necessario che la ·nave sia sorpresa · in fragranza o immediatamente dopo aver compiuta la violazione, o quando uscita dal porto oontimfasse il viaggio di ritorno. La confisca della nave sequestrata non ha luogo se n on in seguito ad tiu fcirmale- giudizio che sarà, fatto innanzi al tribunale dello stato ,belligerant e la .. nave. h a operato il sequestro. Il b locco dura fìnch~ dura l'investimen to; quando questo è cessato s' intende che anche quello è fini to. Lo stato belligerante ha eziandio, il così detto diritt o di visita, cioè fermare le navi nièrcan tili 'in alto mare per assic:urars:i se porta.no oggettt di contrabbando. Due sono gli scopi di questo diritto: primo constatare la n azionalità della nave formata; secondo assicararsi della qualità del prodotto n~utro·. Il b elligerante l'Ìllerca ancorl:la se la nave fermata abbia . contrabbando di guerra, se si diriga verso un porto bloccato o ne esca, se tenga oggetti pertinenti al n emico. Durante la gi'.tena si può dichiarare qualche porto chiu~o ed impedirne lo accesso alle navi n eutrali come avvenne al principio della g ueTra franco- gei·manica., per cui il coman· dante dell'armata tedesca sul Balti,co d ichiarò chiuso il porto di Kiel. Nella sessione t en\ltasi a 'ror.ino il 1882 per rego.la.re le 0

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disposizioni concernenti il b!occo si stabilì che :

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IL BLOCCO NELLA STORIA E NEL DIRITTO

1° 11 blocco dichiarat,o e notificato è effettivo quando esiste un pericolo imminente P,er l'entrata e l'uscita del porto bloccato; 2P Lacdichiarazioue··del blocco deve deter~inare i .limiti di longitudine .e latitudine, il momento preciso in · èui esso incomincì.a, il termine ehe può essere aécordato alle navi mercantili per scai·icare, rica11care ed uscire dal porto; 3° Il comandante del blocco deve notificare la dichiàràzione alle autorità ed ai consoli del lu0go bloccato. 4° S.e le navi bloccanti si allon.tanauo dalla loro. stazione per motivi che non sia il cattivo tempo, il blocco è considerato come tolto, e deve venire ,novellamente dichiarato e ' ' notificato. ' I 59 .E viet"ato alle navi merca~tili di entrare ed uscire dai porti: 6° È I?ermeS"So a'lle navi mercail.tili di' entrare per_causa di cattivo tempo nel porto bloccato' dopo· la constatazione e l'assicurazione della persistenz'a della forza maggiore. 7° .Se. risulta_ che una nave mer.cantile non ha avuto conoscenza del blocco dichiarato ed effettivo di un ·dato porto, il comandante del hlocco ne ·darà conoscenza alla medesima, ne seri verà- l'avviso nelle carte di bordo e la inviterà ad allontanarsi, e dirigere. il suo .viaggio verso un ·porto . non bloccato. 8° Si ammette P ignoranza del blocco quando breve è il termine · della sua dichiarazione perchè la "nave era g_ià in yiaggio: 9° La nave mercantile sarà sequestrata per violazione .di blocco, quando ~vrà tentaJ;o per forza o per inga:nno· di · _penetrare nel porto, o. se dopo essere stata rèspint a una prima v.olta, ritorni. 10' Nè il ,f at to che una n ave di c-ommercio è diretta -verso un porto bloccato, nè il semplice noleggio, nè la ·sola destìnazion,e della ·nave per un da.to porto giustificano il ,sequestro per violaziotà~ di blocco.

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IL BLOCCO NELLA STORIA E NEL DI.RlTTO

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Il blocco pacifico consiste nella chiusura di p-orti o stretti a navi di un altro paese ~enza che. vi sia stato di guerra . dichiarato, e ciò per ~mpedire relazioni' commerciali ma- · ritt.im_e, ' I . In tal caso le potenze non interessate possono protestare contro simigliante misura. · La storia ci' serve di guida: .Nel 1827 Francia, Inghilterra e Russia bloccarono la costa· greco-turca se~za veruna dichiarazion e di guerra; e il _m e4esimo operò la Francia nel 1814 contro l' i\)ola di Formosa. , Intanto se il blòcco . è di per sè un atto di guerra, pure l'adoperarlo· in temp.o di pace è legittimo, giacchè. è cosa ottima ·l'esperimento di alcuni mezzi coercitivi ìn date circostanze. Quindi s'inferisce . che I o bisogna negare ìa; legittimità à tu~ti 'gli atti coercitivi in g_ilerr~, ed in tal caso il _blocco pàcifico non potrà giustificarsi; o si vuol riconoscere ;tra la 'pace e la guerra una via di mezzo, .ed in que~ta ipotesi 1ovrà dirsi . ~he il ·bJocco pacifico è un atto coerc~tivo sì, capace però di riparare un'ingiuria Eli uno Stato, evit~ndo il dramma fun~1,to della g~1erra, Il congresso di Parigi del 1856 ha definito· il blocco, mai non ha inteso di risolvere )a questione sulla legittimità _o me~o del blocco paci-6.c'o; ' o~d'è che la poten~a che a fanto _s~ è _decisa, dovrà limitarsi soltanto al sequéstro, non a!la confisca ·delle navi neutrali. ·•

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Siamo i primi 1/,, cob.venire che per un .gran, pe;z~ ancora la subbiettà materia rimarra argomento teorico di intermi- -· - nabili discussioni, I . ' Ma siccome i tempi volgpno propizii a dìstruggere i pregiudizi sentimentali che si hanno verso la _guerra; così. il

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! L .8LQCCO NET,LA ' STORIA E NE L lHlUTTò

.)72'1 1moderna,

concetto di questa sarà tanto più alla praticità quanto .più, e in tutti i suoi organismi ed in tutte le su~ conseguenze, spirerà quel so~o di giustizia uman.a che aiuta a tollerar tutto .:. -:- anche le amarezz'e, viatico inseparabiie nelle vicissitudini della vita .- sia 'quella degli' fndividui, sia- quella delle nazioni. · . Ha ,scritto il signor Alfonso di ~a Martina: « Spesso· la guerra è un flagello; ma più sovente è una « necessità inalienabile dai fati. · N 0n i i arriverà mai uè per « mare, nè per terra a sopprimerla. Bisogna accontentarsi a « ridurla. E sarà tutto di guadagnato. » · . Confessiamo che pe1: assere ·un poeta - e spèe1alm"'ente il_poeta delle Armonie -- il solitari.o nevroticp, cili l'Italia' non ha ancora perd9natò la infelicità d'una sciagq·rat'issima ,frase - non ha poi tutti i torti· - quando tocca al problema q.elle armi in azione!

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OPERAZIONt MILlTARl ATTR/'.1.. VERSO i\ REGIONI DESERTE

Continua.zio11e . -

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ma.ggiore à'a1·tiglie1·ia.

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Vedi dispe11s0; XVI Il

4. ' _:__ Avanscoperta.

Serv\,.i che può rendere l'avallscorerta - Necessità. di formal'e corpi -speciali di cavalIel',a· - Difficoltà quasi insupera bili opposte' in cer te regioni dalla sca rsità di risorse 1oc:1li· e ,dal difetto diacqua. ·

Napoli, lì 7 luglio 1898.

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Gli esempi a:i avanscoperta fanno assoluto difetto nella storia delle operazioni in regioni des"erte; non è possibile quindi che fare delle deduzioni teoriche, Dato ohe il nemico è estremamente mobilé, non ha linee di comunicazioni e non ha generalmente un piano meditato . di gue~ra, i servizi che l'avan:sc@perta può rendere ;n.e1le regioni deserte · sono senza dubbio 'assai inferiori a quelli che . \ rende in Europa; tuttavia; poichè il nemico · non ha cavall'er1a organizzata da c'ontrapporre utilmente 'alla 11.ostra, un forte 1:eparto indipende!).te di , quest'arma• avrebbe campo libero ai' colpi più arditi . e riuscirebbe facilmente a terrorizzare il paese. Ma anche questo ~ idealé: nella pratica le difficoltà ·c he incontra una cavalleria indipendente appaiono insormontabili. La mancanza di strade, e più la mancanza· di qartè, rendono difficilissimo l'orientamento di operazion i celeri e lontflt..ne : la conoscenza sola del ·paese può soccorrere m tali

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01.lERAZlONI MILlTAlH

circostanze, ma la conoscenza piena, sicura, minuta che sol-· tanto l'indigeno p0ssiedè. E d'altra part( oc~orrono cavallL che resistano' al clima delle .regioni in cui si deve operare: qualità che i cavalli e1.uopei generalmente _non hanno. Dunque almeno una parte del personale deve essere reclutato sul posto ed .i c~valli devono a@qi;iistarsi sul mo'mento; in complesso, ' una organizzazione nuova 7 tanto più dìffi~ile . quanto più vasta essa si'à. · .Ma quand'anche si abbia tempo e modo di superare questa d-ìf:fìcoltà, altre e più :gravi si oppongono all' i1?1piego di una massa di cavalleria in avanseoperta. Da noi · l'avanscoperta. ripete la sua libertà e celerità di movimento dal provvedere - sul posto, ove si ti-9.va, vi veri e foraggi : ma nelle regioni deserte o almeno nella maggior parte di esse, le risorsè locali -o mancano o sono insufficienti al bis'ogno ; i trasporti, e specialmente quelli di foraggi.o -che si disse già essere stati sperimentati ì più gravosi, paralizzerebbero pertanto ogni attività ed ogni energia. · ·, E fi nalmente, a tanti caval'li riu:nìti sarebbe fnnesta la .scarsità d'acqua; nè si è ancora trovato modo di. far acquist~re al cavallo la virtuosa astinenza del cammello. I Der- , visci, per po.tera. attra;,ersare da Cassala le lande senza acqua dell' H~mbul e deÌ Barca ed arri vara a razziare le mandre lontane, pervenivano con un allenamento speciale·,' privando metodicamente dell'acqua i loro cavalli- dongolesi ed abbeverandoli ç:on latte a certi intervalli sempre più lunghi, ~ poter fare a meno di acqua per, 3 e anchf? per 4 giorni. Ma si trat· tava di. p9chi.. e· scelti ca~alli, .di razza speciale, e di una preparazione. lunga e tranq.uilla. .. _ Si può dire insomma con fonda.mento ,~he non s~nza motivi _la storia delle guerre ,in regiorù dese~·pe. i.nan~a di. esémpi. di avanscoper.ta·. '(I ,

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ATTRAVERSO A REGIONI .DESERTE

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§ 5. -

Ricognizioni.

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Pericoli che corronò e necessità in_eluttàbile di eseguirle. - Loro forza e truppo da 1mp,egars,. - In qual misura possa impiegarsi la cavalleuia. - Ricognizioni eseguite · con t.ruppe indigene, con molta o con poca forza.

L e medesime ragioni, che sconsigliano dal frazionamento , delle f?rze pel servizio di sicurezza, tendono logicamente a proscriyere le ricognizioni; ma, anche per' queste, necessità non ha; l~gge. · · Ed invero in paese sconoschtto,_senza carte, con guide poco sicure, col bisogno assoluto di accertarsi dell'esistenza dell'acqua, dei luoghi adatti alle stazioni, ecc., è evid~nte .che le ricognizioni sono più necessarie ancora che in Europa. D'altra parte l'esperienza cci.nferma le deduzioni astratte: n~lla storia delle guerre coloniali è raro il éaso i:a .cui una' operazione non sia stata preceduta d~ Ùna o più ricognizioni . .Gli esempi sono troppi per poterne fare la !<litazione: ~ del resto 13 anni oramai di operazioni nostre nella ·colonia Eri. trea s_ono suffici, nti alla, più esauriente delle dim:ostrazioni: sono cose note a tutti, per k relazioni ehe ne furo~o pubblicate, e n,on · occorre ripeterle. Ammessa ii,dq.µqÙe .la necessità delle ricognizioni, resta a vedersi quali ti::uppe• co~venga impiegarvi e di /qu.ale forza, febbono ~sse~e._.L e_ ri?og,n izioni _fatt~ con poca .forza, si pensa da alcum, .sono vittima delle. imboscate: e ci:0 è in realtà qualche volta avvenuto. L e. riqog~izioni fatte con mo'l'te : forze, se .non si vuole· che siano egualmente vittima delle · imbos,..catè, riescono delle vere e proprie colonne in marcia, composte cioè di tutti gli eleme:çi.ti necessari ad una colo'n na . per~basta~e a sè stessa: ed · allora tanto ;vale, poici;iè colonne più grosse neUe regioni deserte non pos~ono muoversi, rnar~iare avanti addirittura. .... · · Lg, via giusta non è possibile trovàrla se' non impregando nelle ricognizi9ni tr~ppe specialmente adatte: cav'a lleria o . truppe indigene. !!2 -

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OPERAZIONI MILITAIH 1730 Parlando dell'avanscqperta, si è veduto quali sian'o le difficoltà che si oppongon0 alle mosse della cavalleri.a: pèrò, poichè la distanza che· giornalmente può percorrere il corpo principale 'è_ piccola come si disse altrove, bastano in genere ricognizioni ~i limitato 'percorso e di corta ' durata: e le diffi·èoltà si riducono. in conseguenza a t!ovar acqua per abbèyerare i cavalli. E se i cavalli sono di razza adatta alla regione · 'in cui si oper~, tale difficoltà, per le semplici ricognizioni, non sembra fa:oppo grave. ' , . Nella spe_dizione del Nilo il 1'9° ussari eta m5mtato si;i. cavalli arabi interi, della Siria e del hasso Egitto: nell'avanzata su Metemma questi cavalli marciarono 55 ore senza bere, ed una ventina· di essi non bevette per· 70 ore. Nè pare che ne a~biano sofferto molto, perchè dopo 9 mesi di campagna quel reggime:nto non aveva J?erduto, pe'r malattia, che 12 cavalli su 350. E i ripieghi usati dalla cavalleria in tanta scarsità d'acqua, furono varii. Allorchè l'a,cqua era limitata a litri 9,086 per cavallo.· veniva distribuita in piccole quant,i tà e non tutta in una volta: circa mezzo litro (litri 0,560) ,. serviva a bagnare la bocca. Unà volta i oavalli erano assai spossati, si era lontani dall'acqua cìr;ca 57 chilometri, e Ùon si avevano che litri 0,560 per cavallo (la 'coincìdenza di questa. misura farebbè supporre che fosse la qu_a ntità portata sulla sella); ì cavalli non potevano mangiare, tanto avevano la. bocca arsa. Con un sacco di farina di dura e con quella poca . ,.acqua si prepa;rò uu pastone che ·venne distribuito in pallottole ai cavalli -i qqali così poterono far.e i rimaùenti 57 chilometri. Questo ripiego fu suggerito ~a!l'uso dei Turcomanni, i quali· attr'àverso le steppe sogliono portare entro pelli pallottole-di farina impastata' con grasso ed olio. Come si ~ede si , può ottenere, quando i cavalli sian:o di razza adatta, p:i,ù di quanto occorra per una ricognizione ordina·ria. - Allorchè non si creda .d i poter richiedere sforzi di qu~sto. genere alla propri-a càvalleria, o guando il t~rreno mçmtuo'so otfra maggiorì vantaggi an( fanteria, è preferibile iq1piegaré' truppe 'i11dìgene . . Queste ha~no g1;ande· v~locità ·di marcia': non hanno, bisogno che di salmerie limitatissime, e, · per-

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AT'l'RAVERSO A REGIONI DESERTE

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ricognizioni brevi, ne possono fare: totalment.e a meno: ad esse basta poca acqua e so~Ò abili a cercarsel~ ed a provvedersela. Nepa colonia Eritrea furono g~neralmente impiegate bande assoldate e rip~rti di fanteria indigena come appare dai rapporçi pubbliqati sulle operazioni compiute; e tali truppe si dimostrarono adatte pienamente a quel gener è di servizio. Ma anche con truppe indigene non. sempre si possono fare ricognizioni con molta forza ; e vi sono casi in cui non è possibile compièrle ~e non con pochi uomini ed escludendo to. talmente i cavalli, fatta eccezione di quelli degli ufficiali. Questo accade dove per una larga zona non si possa fa re assegnament_o che su pozzi profondi e di scarsa portata, come s_ onò quelli che servono · a famiglie indigene isolate, sparse qua e là n ella regione deserta a larghi intervalli. Queste ricognizioni se la cavano generalmente con maggior facilità di quanto si possa ammagina.re. Certo devon o nsare parecchie pi.·E)cauzioni: essere perfettamente edot te della ubicazione di tutti i pozzi esistenti, anche alì'infuori della linea l\,avar. ,, di marcia,, poichè es~e non hanno i mezzi per 'f' selie·da sè e, d'altra parte, devono potersi sottrarre al nemico appoggiando in ogni direiione; non rifuggire dal prender e in ostaggio colui che ha date le "informazioni sui -punti di acqua, e dal farsi 1J,ccompagnare da lu1 da un punto all'altro; non dimenticare che i pozzi sono fragilissimi e che i loro padroni possono distruggerli, specie di notte, con estrema · facilità, e pertanto non farsi scrupolo di prendere le più sicure garanzie contro il lor9 malvolere, ecc. Queste ricognizioni haµno poco da temere .dal nemico, se procèdono oculat~; la loro preoccupazione maggiore è quella dell'acqu~. Ad ogni modo è bene riaffermare che la prospèttiva delle imboscate non deve trattenerà dall'es_eguire ricognizioni, che queste sono o con uno o coll'altro sistema possibili, e che finalmente i guai anche probabili di . una ricognizione sono . I • poca cosa in confronto della possibile catastrofe di una colonna che, per eccesso di prudenza, s1 sia privata di tale servizio.


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OPERAZION I MILI1'.'1.Rl

§ .6. -

Informt:tzìoni.

I.o ron ti d i infol·mazioni nelle regioni deserte: i p rigionieI"i, i d .is11rtori, gli aloi1a11li, gli informatori e modi di impiegarli. ·

L e popolazioni barbare hanno, per le operazioni di guerra, il pri"yilegio di non -avere nè giomali, nè giornalisti, nè uffici postali, nè uffici telegrafi.ci; e queste, che sono in Europa ottime fonti di· informazioni, mancano totalmente nelle regioni deserte. Ma, per contro, quelle sorgenti che da noi sono di minor utilità, od anche, quasi in disuso, come lo spionaggio, sono sensibilmente più produttive fra i barbari. I n Europa., come si sa, poco si ricava. dai prigionieri, poichè gli ufficiali non dicono verbo nè vi si possono forzare, e gli uomini di truppa non sanno niente d'importante: la sola risorsa sono le corrispondenze o i documenti che si possono t rovare addosso ad (;Issi. Fra i barbari succede l'inverso: corrispondenze e documenti non esistono, ma con interrogatori ben fatti si riesce a sapere molte ·cose. I capi in sottordine sono generalmente al corrente di tUtto; e quei soldati, g uerrieri per istinto, si interessano ta1:1-to degl{ avvenimenti e fanno vita così stretta coi loro capi eh.e conoscono qua.si sempre le forze, la loro . dislocazione e gli ordini dati, i quali essendo tutti verbali passano fa_cilmente di bocca in bocca. Più difficile è che vogliano rispondere e che dica.no il vero : ma, quando siano intérrogati con conveniente insistenza, sciolgono per lo più lo scilinguagnolo, specialmente se nessuno dei loro compagni li vede e li sente, e dal confronto di questi interrogatori qualche cosa di netto si ricava. Poichè sarebbe curioso farsi scrupolo di insistere troppo nell'obbligarli a dire il vero anche con mezzi non accettati dal diritto internazionale europeo : che cosa rappresenta mai la coercizione più severa di fronte alle crudeltà, per esempìo, . che essi esercitano sui feriti e sui prigionieri nostri? e

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. ATTRAVERSO A REGIONI DESERTE

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sarebbe fo:rse più umanp trattare il· nemico coi g uanti per esporre i nostri ad esser trucidati in up.a imboscata? Diranno gli umanitari che gli Europei debbono portare la ci ~iltà ai barbari, e non seguire quelli sulla via delle barbarie: ed hanno _ragione; ma la missione civilizzatrice non comincia, nè lo potrebbe, se non a guerra finita. Le stesse considerazioni ·esposte pei prigionieri valgono ad accrescere valore a quella fonte -di informazioni, che sono i disertori: tanto più che non di rado passano al campo del più forte, senza un rossore al mondo, anche capi o sottocapi di una certa importanza, i quali so110 in grado di rendere utilissimi ser vizi, quando si abbia buono in mano per ga· rantire della loro fresca dedizione, p. es. l'ostaggio de}la famiglia che essi venendo a noi non lasciano certo . nelle mani del nemi~o, se la loro decisione a nostro favore è sincera. La frequenza delle diserzioni è poi una caratteristica che tutti conoscono nelle guerr e contro i barbari. Parlando delle riso~se locali si è già detto con quanta facilità gli abitanti delle .r egioni. deserte si sottraggano al1' invasore; qµando non sfuggano, possono essere, come in E uropa, sorgente di informazioni, applicando ad essi gli stessi criteri che servono di guida nel fare investigazioni presso ·1 prigionieri. Trattandosi di popoli coi quali non si hanno naturalmente, relazioni diplomatiche, nessuna informazione è possibile avere da personale nostro residente nel paese nemico. Gli agenti non' possono · essere che indigeni ed è ihutile di fare, in questi, distinzioni sottili fra agenti segreti, spie, emissari, ecc.: comunque ' si voglia.no chiamare in Europa, nelleregioni deserte sono spie -vere e proprie, sia in tempo di pace, sia durante le operazioni: con parola meno cruda si possono chiamare informatori. In muropa pare ohe abbiano fatto il loro tempo: nelle regioni deserte sono una istituzione delle più fior enti. I metodi di valersi dei lor.o servizi devono essere vari, ma in vano si cercherebbe di farne un elenco e di studiarne il funzionamènto sulle relazioni pubblicate circa opera;ioni

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ATTRAVERSO A REGIONI DESERTE

OPERAZIONI MIUTAR[

guerresche: queste o tacciono affatto o non scendono a part~~olari che possano. ess~re di utile ammaestramento. Si può, c10 non ostante, accennare a qualcuno, basandosi su notizie più o meno esplicite. . In qualche caso, prii;na di rompere le ostilità, si è riusciti a mettersi in xelazio~e nel campo nemico con gualèhe capo pm o meno elevato, 11 quale, nella previsione del conflitto e nelle ansietà dell'esito dubbio, trovava la sua convenienza n~l tenersi sul giusto mezzo fino a quando non avesse capito chi era il più forte. E finchè non cominciò la lotta pare che il servizio non procedesse tanto male. Ma non v: è bisogno d i indagare più oltre i segrBti del servizio informazioni per vedere i lati deboli del sistema .. .All'aprirsi dell'ostilità l'andirivieni di messi, che proprio allora ~ovrebbe farsi più frequente, diventa naturalmente un manegg~o sospetto, che costituisce un pericolo p~rmanente, per 11 personaggio in questione. E()'li sente uro·ente il bisogno di decidersi prima di essere s:operto: allo:a, 0 passa al campo europeo e non sa più nulla di ciò che avviene dall'altra parte, oppure si decide per la fedeltà e tronca le r elazion~. In un caso o nell'altro, se non si hanno altre -corde al p·r opriò arco, si resta al buio nel momento critico. ~lt~e .vo_lte_si usò il sistema dei cosi detti capi .informat,~ri: o~oe s1 diede a qualche notabile delle pop_olazioni amiche ~ mcarico ~el servizio, ed egli pensava poi 8, mandare gli mform~ton P;~~so il nemico, ,a riceverli al ritor!!O ed aprese~tars1_ con essi per riferire. E il pessimo fra tutti i sistemi, ,e i. fatti lo hanno confermato. · . Ma anche senza ricorrere ai fatti, sempre spinosi in questo argomento, è chiaro che manca assolutamente il controllo e sulla fiducia poco oculata in un solo, od a lmeno .tutto riposa . r~ pochi, che, p_er ~uanto amici, sono, Dio sa quanto! sensib1h alle corruzioni, alle minacce, alle promesse. Inoltre v'è un altro inconveniente quasi altrettanto o-rave. In vi~t~ d,i. c:rte o?er_azioni_ .è necessari.9 raccoglier: una ·quant1ta d mformaz10ni part1,colari, le quali, coordinate sa, poco a poco, completano le basi su cui l'operazione riposa.

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, Ma ev.identemente tali informazioni non devono potersi coordina.re in sistema completo se non da un'ufficiale europeo: se è un · capo informatore che le coordina, se un solo infor.matore riunisce elementi sufficienti per penetrare lo scopo al quale si mira, l'operazione nòn ha più garanzia alcuna di non essere svelata innanzi tempo. , , ' Il metodo che sembra migliore è quello di valersi direttam~nte dell'opera degli informatori indigeni, procurandosi il personale necessario per mezzo dei, capi villaggio o capi tribù, i quali restano personalmente garanti del contegno e dell'opera dei loro dipendenti. È preferibile che gli informatori possiedano bestiame od altra cosa da potersi ritenere come cauzione; ciò rialza natgràlmente il prezzo dei loro servizi, ma li eccita alla fedeltà; è utile ancora che essi siano forniti da un gran numero di capi diversi e ohe al ritorno dalla loro missione siano scortati dai posti avanzati direttamente all'ufficiale che è incaricato di interrogarli. In tal modo, se gli informatori sono numerosi: si ottiene un controllo abbastanza efficace, e si è in grado sia d-i usare con tutta giustizia. la severità più inflessibile ai mentitori, sia di essere liberali cogli schietti: ·una doppia molla assai potente. Generalmente non è il 'c aso di indagare troppo pel sottile se questi informatori rendano qualche servizio al nemico: quella povera gente vi è talora obbligata se vuol avere un buon pretesto per entrare nelle file nemiche senza lasciarvi la pelle: ·e d'altra parte bisogna persuadersi che, per quanto si faccia, le nostre 'forze e la loro ubicazione il n emi:::o barbaro,, in paese suo, le conoscerà sempre, a meno di volersi fare d'intorno una- zona in.transitabile a chiunque, il che non è nell'interesse del nostro stesso servizio d'informazi oni, e non è attuabile se non: per il breve tempo in cui . si voglia tentare qualche colpo improvviso. Le prepara· zioni di lunga mano, gli ordini e le disposizionì nostre; restando nella cerchia di ufficiali europei difficilmente trapelano, mentre non altrettanto avviene per il nemico : e d'altraparte questi non ha generalmente la nostra ,abiEtà nel trarre

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OPER,AZIONI MILITARI

ATTRAVERSO

profitto di tali informazioni. Dunque i più interessati siaino noi a permettere quell'andirivieni di gente fra noi,.e l' avversario..

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Servizi logistici.

L'es.a me .dei , servizi logistici nelle règioni deserte sarà, c6me, quello delle operazionì, ristretto a quei servizi ed a quelle parti di essi _che prese:p.tano caràtteristiche degne di nota. . ' Così limita;to lo studio, il se1·vizio che darà argomento a più ampie osservazioni, sarà quello dei · trasporti e delle tappe: per gli altri non sarà. necessario che di mettere in' nanzi le ragioni, che consigli'ano parziali modificazioni.

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I._ - &m,izio di commissariato.

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Relazion i fr:i servizio commissariato e ser;,izio trasporti. - Le ris<lrse locali e l'affinenza. :-- ,I viveri d_i riserva. - 1 viveri ordinarr, la carne, lo scaglionamento delle ,·azioni, 11 pane, al tn generi. - Il servizi.o vestiario ed equipaggiamento,

._Nel funzionamentq dèi .servizi durante le operazioni su . Oartum, gl' Inglesi lamentarono la separ,azion·e del servizio di approvvigionamento da quello dei trasporti, notando che un u:fficial~ pur'.3-meE.te incaricato ·dei trasporti non _prova le simpatie_ commiss~ria~i e ~où è abbastanza,interessato a che le -~rovv1ste da hu fatte 1gmngano· in ,buono stato ed a tempo ut11e alle truppe, e proponendo di riunire i due servizi. Trattandosi di due servi¼i così importanti, cia~cuno dei · quali richiede per sè solo una b<Yran somma di attività e di . energia, è difficile accettare sènz'altro come buona l'idea di accui:n~larli; ma d'altra parte l'esperienza degli Inglesi in guerre coloniali· è troppo vasta ed il lorò spirito ·è troppo essenzialmente pratico, perchè si possa negar!:) a prio,·i ogni considerazione ad una loro p110pos f;a. Perciò la si · è citata, senza pretendere di ricercarne il ,valore.

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REGIONI DESEll.TE ·

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È statb detto a, suo tìilmpo come sulle risorse iocali, quando ve ne siano, non sia prcidente fare assegnamento n elle regioni de_serte: in conseguenza, contra;·iamente a ciò c,he a-v,_ viene in Europa, il servizio di vettovagliamento _n on . deve contare in modo sicuro se non sull'affluenza dai magazzini alle truppe. .Ancora più che in Europa i viveri .di. riserva, di poco volume, di facile trasporto e di molta durata, sarebbero prezi9si, per queste loro qu alità, a risolvere il difficile pro. blema dell'afflu~nza. Ma, per cont ro, nelle regioni deserte più che in Europà sono sensibili :t ·loro inconvenienti. Non si può senza danno, come fu già detto, privare di regola l'Europeo di! cibi caldi: e le carni in donserva son,o poi anche molto salate e producono sete ardente, cosicchè nelle regioni calde e di acqua scarsa si è verifica to che .i soldati si astenessero dal mangiare di quell~ carni per n'.on soffrire poi i tormenti della: sete. La nostra scatoletta, giova ripe• i • • . • terlo, è la migliore di tutte, ma da questo :mconvemente non va totalmente immune neanche essa. ..,, I v.iveri di riserva dovrebbei:o ess~re pertanto, alla lettera, vi veri di riserv( anzi di ultim~ riserva. Pur troppo la tirannia dei tra~porti impone di freq~ente la trasgressio·ne di_ questa regola.' Per i viveri ordinari, ciò che dà .minor fastidio ai trasporti e che si trova sul posto con minor difficoltà è la carne: ciò che è quasi impossibile avere è la verdura fresca, chè pure sarebbe tanto utile, specie n elle regioni calde. . La carne deve naturalmente segqire le truppe: · ca,·ne in · 1f?iedi. ½a specie' di foraggio o di pascoli, che si_trovano nella regione, obbliga quindi, anche indipendentemente dalle esigen~e di economi'a :aella sp~sa, ad acquistare il ~estìame sul posto, se si può, o in regioni di , caratter~ . analoghi:' altri. 'menti il bestiame non si .adatterebbe ai foraggi locali, ,mentre non si può neppure pensare . a trasportare il foraggio per il parco bestiame -da macello. Saranno. pe.rtanto · bu,oi, pecore, capre, a seconda delle circostan~e. La fatica di condurre il bestiame e dì custodirlo al pascolo è necessario ricada su

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OPERA?lON1 MILITARI

personale indigen6: il quale a sua vo'lt;;t,, ·specie se il bestiame è requisito sul posto, deve essere soggetto a_custodia _sicura e non interrotta. . · Per. la verdt~ra, non potendone avere della fresca; si ricorre a verdura ih scatole, la gual~ è· abbastanza ·gradita, se non se ne abusa. Lo scaglionamento regolare delle razioni viveri, come è fatto da noi, fra truppe, colonne viveri e magazzini avanzati, subisce nelle regioni . deserte modificazioni i'n;po,rtanti. In generale le derrate prdcedono dalla ·base . cl' operazioni all~ truppe mediante la costituzione di successivi magazzini presso i coma~di di tappa ; dall')lltimo magazzino alle truppe i v.iveri sono 'POl'tati con caroya11e di, vario genere, organizzate dall'ultimo comando di, .J;.ç1,ppa; le truppe poi· hanno generalmente con sè; mancand.0 Ja regolare c~tena della colonna viveh, che non sarebbé abbastan·za sicura se non , sco1;tata da forze ragguardevoli ogni giorno in moto, le ' razioni per più giorni con salmerie proprie. Xn complesso il servizio è volta per volta regolato secondo le circrostanze ... Nello sguardo che si è dato a varie campagne degli Inglesi, si notò coìne qualche volta le proyviste che seguivano · dir~ttamente le t:ru;ppe fossero tali da mutare quasi l'aspetto delle colonne operanti in quello di un convoglio f~rnito di scorta; e questo avviene naturalmente tutte le · volte che l'ultimo mag.azzino stabilito sia ,lasciato dalle truppe operanti a distanza eccessiva. ' Nelle operazi~ni del 2° · periodo •della campagna eritrea 1895-1 896, f~rono assegnati 10 mul! per ogni comando. di brigata e di reggimento e 60 per ognL battaglibue italiano, e con t~li quadrupedi .i comand~ _e, r e?arti dov_ev~no po~·tar~ al segmto una parte delle mu:i;nzwm, due giornate .viveri ordinari, meno.l~ .carne, due di orzo pei quadrupedi, e 2 barili per compagnia per l'a«;}qua: ogni militare italiano portava seco due razioni viveri di riserva: la carne occorrente ape distribuzioni giornalier~ ~:ffiuiva ìn piecli ai seguito delle truppe, e si distribu,iva. tn piecli ai reparti, i qaali provvedevano . direttamente' alla . macelLazione, provveduti

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all'uopo di appo:::iR:::;::~: s:~:ER:;zion~ sussist:::: \ era costituita per l'intero · corpo di operaz10ne che contava ) circa 43,000 uomini e oltre 10,000 quadrupedi (1). E gli esempi si potrebbero citare numerosi, ma ~anto vari · che non condurrebbero mai a concretare una norma veraaenerale: il metodo sopradetto dei magazzini succes=mente e, ' siv:i e delle razioni per più gio:mi . al seguito diretto delle truppe è il più frequentemente usat"o. Un'altra questione che presentò gravi dif:6.colt.à, _per ope-\ J razioni di lungo percorso, è quella del pane. Nella spedizione inglese contro Magdala la qnesti?ne del pane non si potè convenientemente I risolvere c0i forni di campagna; i panetti~ri avrebbero forse potuto seguire fino ad un certo punto le truppe in marcia, o tener dietro a breve distanza e ~pedire innanzi il pane, ma 'le difficoltà dei · trasporti sì opposero a questo sistema e sti.ccesse così che, lasciata la prima stazione· sull'altipiano, le ,truppe non ebbero pi\.\ pane fresco se non nelle marce di ritorno1 e si:\ dovettero accontentare per tre .mesi circa; di bisco~to e di{ focacce di fari~1a impastata con acqqa -e poi abbrustolita (2). Nelle_op.eraz1oni del Nilo si era ~Esposto affinc~è le truppe in mÒvimento consumassero galletta, ma in quasi tutte le · stazioni a vesserò pane fresco. Le difficoltà non furono poche, nè sempre superate. O_ltre la farina venuta dall'E uropa, si usava per far pane frumento indigeno e dura acquistati sul posto; ma queste ultime çlerrate si acquistavano naturalmente in grani, mancando ogni specie . di mulini nel paese .: per la macina~ione bisognava ricorrere alle pietre strofinaùti -degli indigeni, che dava~o appena 5 chilogrammi di farina al giorno _per ogni lavoratoreJ od a pietre circolari, che bisognava certamente someggiare (ed ognuno vede -quale· in· conveniente sia someggiare pietre da mulino,, ·per . quanto d i modeste dimensioni) e che non davano che 25 chilogrimmi ' (l) Relazione $U ll e operazioni militai·i nel 2~ pe1:ioi\o del!,, campag na li' Afrh:a ¼895-96. - Riv. m.ìlitare italiana. ·1 896. , (2j La spedizi1ne inglese ·i-n_,tbissinici 18'67-68. - Riv. ·militare italiana., aprile ·I 687. I

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OPERAZIONI MlL!TARI

di farina al giorno· pèr ogni paio di pietre mosse da 2 uomini. In entrambi i casi poi la farina riusciva mal macinata. Il pane veniva generalmente cotto in forni da campagna: in qualche eccezionale circostanza si adoperarono forni di argilla e fangor non facili a costruirsi, specie dove l'acqua era più scarsà. Altra difficoltà, si riscontrò, in quella non continua fabbricazione di pane, per il ljevito. Si ricorse ad un fornitore, che si prestò a confezionare il pane ma .non vi riuscì. In complesso il servizio procedette con ripieghi e con inter- . mittenze, e, come già si disse, era limitato ai luoghi di stazione. ( Nella campagna d'Africa i895- 96 (2° periodo) il pane era .Per lo più direttamente con:fezionato dalle truppe all' uso indigeno (1), ossia non era ~ltro che farina impastata con \acqua e poi abbrustolita. · . Vino e liquori sono più o meno utili a seconda del. clima; il caffè fece sempre parte di tutte le razioni ordinarie sotto tutti i climi. Gli Inglesi nella campagna del Nilo, oltre il caffè, distribuivano una razione di thè ed una di aequa di cedro, della quale ultima sembra siasi dimostrata indispensabile una raziQne .giornaliera di grammi 14 per individuo per tenere lontano lo scorbuto. Dei foraggi non occorre più parlare, dopo l'accenno che · se n'è fatto trattando delle risorse locali. ' · Quella parte del servizio di commissariato che riguarda ' il vestiario e l'equipaggiame:p.to :p.on differisce nel suo com/ plesso dal servizio · comunè in Europa; solo bisogna tener conto che i consumi sono notevolmente più rapidi per la mancanza di strade, per i modi più disagiosi di .s tazionare \ e per altre similì- cause. Piuttosto è da curarsi che vestiario ed equipaggiamento del soldato rispondano alle esigenze particolari d~lle r egioni in cui si opera. E anzitutto le esigenze sono due:· igiene e poco peso addosso al soldato. ·

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ATTRAVERSO A REOlONl DESERTE

Il vestiario sia adatto al clima, semplice, comodo e poco , appariscente: nelle regioni calde ~ indis.pensabile un copricapo leggero e che ripari bene dai raggi del s?le. . L'equipaggiamento deve comprendere tutto 11 necess~no, ma non altro che il necessario ; utilissimi sono strumenti da taglio, piccole falci, corde munite di .u~~ini t:ascinare ~ r imover e le spinose delle zeribe e sumh; utili_p~re sono 1 filtri, ma difficilmente se ne trova?,O che fonz1onmo a do~ vere; tutta roba da trasportarsi col someggio, per quanto s1 può, senza gravare il soldato. ~

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(Continua) Gu.B.DINo CtJpitano G0 reg·g . berw17lieri.

, (I.)

Reh11.ione sulle operazioni militari, ecc. - Riv. m ilitare itaLia11a, i89G.

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LA GUERRA ISPANQ-AMERICAN,A .

· ferma nella bontà dell'aforismo del Mendez Nunez, a; _Calla.o, , che valeva meglio l'onore senza le navi che le navi .s enza . l'on0re. · . E le operazioni contro Santiago continuarono, con quel sentimento più di_disperazione che di _.c oraggi~ ohe fu la caratte: ristica effettiva delle due battaglie uav3'.h .combattut~ dagh Spa.gnuòli alle Fi:lippine ed alle Antille.. · . · , Il 4 luglio l'ammiraglio Sampson tento d1 forzare 1 ~ntrat~ d~l porto di Santiago, ma fo respinto dal fuoco dei forti ·costieri: nel medesimo tempo u_n a parte della squadra ame. · ,bombardava il littorale ncana . . di l\fanzanillo. Il ,generale . Shafter conosciuta la d1struz10ne della flotta del1 a~m1raglio c:rvera domandò la· capitolazione di Santiago al ge· nera.le Torral, comandante del IV corpo d'armata. L ~ situa. zione della P,iazza era infatti assai critica: le .c~rt~cce s1 ~rano ridotte a meno di 300,000, i viveri de'fì.~ient1, 1 acqua mter,-

LA GU~RRA ISPANÒ~AMERICANA (1898)

Continuaz ione e ;,ine. -

Vedi dispen~a- XV/Il

VII. . ~a. dis~ruzion~ .della squadra 'dell'ammira~lio Cervera prec1p1to gh eventi della campagna ispano-americana: infatti perduto il dominio sul mare Caraibico la resistenza de.ll'esercito sHaguuo,lo }i Cu:ba nou. poteva che essere éontata, poichè mancando gli approvvigionamenti ed i rifornimenti di uomini, armi e munizioni, una controffensiva spagn.uola doveva completamente · escludersi come pure mettersi in dubbio al termine della -stagione delle pìoggie, allorquando fosser~ cessate le eccezionali condizioni climatiche che · vietano annualmente la condotta delle · grandi operazidni di guerra nell'is91a.. , Perduta .adunque parte orientale di Cuba, ,la caduta dell'occidentale èon l'Avaria, non poteva che essere questione di giorni. ' · · · · ·

cettata. , · · . . · ·. · · 1•· ·. . Gli Spagnuoli, nondimeno,'respmse~o 1mmantment: . :~t1-, mazione del generale americano, anzi affondarono, 1 ultima. nave superstite, cioè la Reyna 1v.lerced_es, .all'imboccatura del ·. porto, affine di: completarne l'ostrJ1.zione. · Il 5 luglio nuo.:.,a minaccia di bomb~rda_mento .d a parte dE\gli Americani che si rinno_v~ ~~e ~10r:1-1 appres~o: alla sera del 7 fu concluso u_n arm1st1z10 fra 1 g~neral~ T?rral , e 'Shafter, allo .scopo di concedère t~mpo al primo .~1 chieder ordini e istruzioni _aÙ' A vana circa· la possibilità d1 un'ulte:... riore resistenza in Santiago. In realtà il , caso no:i potev~ maggior~énte favorire il presidio spagn_u~la: se :gh Amen. cani non poterono subito. in:traprendere 11 bombard~m_en~o della piazza as~ediata _stante il difetto .di grosse . art1~h?ne? ,gli Spagnuoli ·durante la tregua p_otevano avere, facolta di , ·rinforzarsi e di ric;ievere oolon:ne d1 soccorso dal.l estern.o. · Gli Americani durante là tregua lusingavansi di provve, dersi di ~otehti mezzi atti a distruggere_ .i fo~ti e le . bat.. d1' spazzare le mine subacquee e -d1 schmdere s1ffatt ene, " · .. · N l ta~ente il pa~s<;> alle navi dell' am~iraglio Sampson. - e

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Nondi~eno gli Spagn4oli apparve1:o decisi nel continuare la lotta, malgrado la gravità del disastro che li aveva in- . colti a Santiago. Fu ostentazione di stoicismo e di spirito di sa:gri,ficio che a nulla d_ovev:a approdare, çome a null'a valsero le vantate prove di valore offerte dalla squadra dell'ammiraglio Montejo sacrificatasi a C~vite, o quelle della fl9Ua dell'ammiraglio _Cervera che .colò a picco ifl vista di Santjago,

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LA .GUERRA ISPANO-AMERICANA

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LA G.UEltRA ISPANO-AMERICA NA ,

caso che la .resistenza degli Spagnuoli fosse continuata, la squadl'à americana avrebbe sbarcate le sue ciurme. . Frattanto il 9, il. generalissimo Miles, col suo sfato maggiore partiva ,da Washington diretto a Santiago; nella sera stessa cessàv'a l'armistizio dappòichè il generale Torrai ri:6.ut'ò di acc_e,ttare le con.dizioni di resa ìncori.dizionata jmpostegli dal generale Shafter. ,. Il 10, mentre alcuni rinforzi .ginngevauo agli America.n i e sbarcava alquanto ~ateriale d'assedio, il bombardamento di Santiago fu ripreso e continuò nei giorn i successivi : la p@polazione della piazza ave'v:a abbandonato le abit'azioni ed in numero di 20,000 anime rifugiavasi al campo americano. Alleggerita di quel peso e di quelFimpaccio la gu,a rnigione spagnuola accingevasi a r esistere ad 0ltranza, impossibilitata come era a ritirarsi verso 1'0vest, poichè gli insorti di Callisto Garcia àvevano ·precluso il passo al presidio spagnuolo da quella parte, ed iil generale Shafter ,li aveva rinforzati con uù suo distaccamento volante. Il b.ombardamento era eseguito da tr.e navi della squadra disposta in linea ad un. quarto di miglia dalla s,pi~ggia: ma i proiettili, nEllla massima parte, oltrepassava.n o la città ed il bombardamento, come al solito, riuscì inefficace. ' Il 12 nuova azione· da parte delia flotta americana ·contro la piazza di Santiago. Seeoudo le notizie trasmesse dall'ammiraglio Sampson, Santiago avrebbe ·m olto soffe1;to dalla pioggia dei proiettili di cui fu ricoperta, talchb alcune chiese, edifizi pubblici~ riserve di munizioni ne sar ebbero stati incendiati. Mentre le nav·i' bo~hardavano l,a piazza, l'artigli~~ia del generale Shafter copriva cl.ei suoi fuoch~ le t~incere avan!?:ate degli Spagnuoli, sicchè questi . furon o · costre.tti ad abbandonarle: , · Nel medesimo giorno il generale Torral ebbe notizia che la piazza era; omai serrata da ogni parte dalle 'truppe americane, e che le ventimila persone rifugiatesi campo_nemico morivano di fame, difettando gli stessi America~i di viveri ·e di ogni altra cosa più necessaria.

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In questi frangenti una nuova intimazione di resa fu fatta al ·comandante delle truppe spagnuole, generale Torral, che _ rispose di appellarsene al g overno di Madrid.

Il 14 luglio, Santiago di Cuba capitolò in condizionatamènte, senza avere del tutto e ·fino all'ultimo esperito tutti quei mezzi di resistenza che pot evano concedere la piazza . ed· il valore dei suoi dife:o,sori. Con la resa della 'p iazza cad, · dero in mano degli Americani i t erritori posti ad oriente .d.ell'isola e compresi in una linea che pa~tendosi da Acerra- , dero, nella costa sud, terminava a Sagua di Tananco sulla . I costa nord; vale a dire circa il t erzo della provincia di Santiago. Nei particolari, la convenzione di resa di San- · tiago comprendeva i seguenti capi: (1) 1° I 20,000 fuggiaschi rifugiatisi nei campi americani saran,no restituiti alla èittà; 2° le pattuglie americane si impadroniranno delle stracle. - che accedot1.o a Santiago di Cuba e · delle porte; , · 3° i sanitari e gli infermieri americap.i curei'anno i fe riti spagnuoli; 1 . 4° tutte le truppe della .pro-vincia, di Santiago (compresi i '10,000 uomini d.i Holguin, ·al comando del generale Luque) si raduneranno ·dentro la città e saranno considerate prigioniere di guerra ; _ . 5° tutti i 0annoni, forti, batterie e mezzi di difesa di Santiago ancora in buone' condizioni di servizio saranno ~eduti aUe truppe ._americane; ,_ . , . 6° la ferrovia 'di J aragua, con i suoi materiali.mobili, sarà . 1 medesimamente ceduta per l'esercizio alle autorità americane; · 7° tutte le truppe spagnuole conse~·vano l'onore del'le armi; 8° le truppe çon le lor<,:> robe e gli ufficiali coù le loro .sciabole saranno r estituiti in , Ispagna a cura del· governo americano ; .. (! ) hfl,e rnationale Revtte ii.ber àie gesaniinten . A1·nieen ùnd F!otten, !2 fascicolo,

. settembre !898, pag. H2~. !U -

ANNO S·Lll!.

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LA GU1'RRA 1SPAK0-Al1ERICA.N'A

9° gli Spagnuoli a loro volta s'impegnano d i prestar mano agli Americani n ell'opera di distruzione delle mine e delle difesa subacquee, allo scopo di' aprire alla. flotta. americana il passo dentro il porto di Santiago. Il ritorno del presidio spagnu<:!lo alla ·madr'e patria fu motivato anzitutto dai peri_coli dell''i mportazione della febbre gialla negli Stati dell'Unione, secondariàmènte dal bisogno di immQbilizzare truppe americane attorno a Santiago per osservarlo nel caso che fosse colà rimasto inoperoso, e da ultimo dalla urgenza, di sottrarre da qualsivoglia contatto le milizie prigioniere spagnuole con gli insorti di Cuba. .J l generale Shafter fu nominato governatore della parte orientale dell'isola ed il generale_ lYiiles, giunto allora, ebbe il comando jn capo delle truppe mobili ; Santiago ricevette cinquemila uomini di presidio unitamente ad un distaccamento di ins~rti di Callisto Garcia. Col generale Torral si erano così· arresi agli Americani 23,000 uomini ; e cioè-. 12,000 del presidio di Santiago, 6000di Gnantanamo e Caimane:ra, 30QO di Saint-Luis, Palma e Soriano e 2000 di Sagua, e Berraco; più di un quarto di queste truppe era però inabile alle fatiche d'e lla g uerra, estenuate dai prolungati patimenti o sfì.brate · dalle malattie, dalla. febbre gialla e dalle ferite. · \ Il 17 luglio, alle 9 del .l).1attino, l'evacuazione di Santiago di Cuba ebbe effettivo prinoip10. Ai primi di agosto le truppe spagnuole doyerono rimpatriare. ·P er ·un momento, u·n a gran tregu::i, nelle operazioni parve s eguire in Cuba alla resa. della fortezza di Santiago : si disse ' che il presidente dell'Unione Mac Kinley era alieno dai mezzi estreJ'.l).i ed opponevasi ad un'azione immediata contro l' A.vana. I n realtà, la stagione delle pioggie, di già inolt_rata, vietava l'impiego delle truppe ali' infu01·i dei campi ·e forzatamente \ faceva rimettere all' autunno ogni maggiore ìmpresa guerresca. A.l 19 luglio erano infatti degenti intorno alla piazza · .conquistata.4279 uomini, tra i quali 3406 colpiti dalla febbre gialla: anche nei campi amer,icani di Mia.mi, n!lla Florida,

LA GUERRA 1SPA:SO-AMERICANA

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dove -stavano raccogliendosi circa ottomila volontari le con·dizioni ·s anitarie per l'imprevidenza dei servizi amministrativi militari erano tutt'altro che soddisfacenti. E dappoichè il generale Blanco poteva disporre a ncora di un esercito di centomila uomini stret ti in torno all'Avana e nelle adiacenze, parve prudente al generale Miles di atten~ dere gli eventi non sbilanciandosi in operazioru di rilievo, fìntantochè il sentimento degli insorti non si foss e meglio chiarito a riguardo dell,e armi americane. Questi dimostransi appunto assai malcontenti, dappoichè non era stata ad essi confidata dai vincitori l' ammìnistrazion~ del territorio · redento dal giogo spagnuolo. Corse anzi voce di completa rottura' fra le genti e le guerriglie di Callisto Garcia e le truppe del generale Shafter, <,he sdegnose ed intolleranti di comando eransi ritirate tra i monti della Sierra Maestra a segnitar da sole una nuova campagna contro gli Americani e contro gli Spagnuoli. La situazione estremamente difficile , rendeva adunque cauti e perplessi i vincitori e giustifica-va. la tregua Intanto, dappoichè apparve che Manzani:llo era escluso dalla capitolaz1.one del dipartimento di Santiago, l'ammiraglio Sampson diede ordine immediato di bombardarla, affine di ottenerne la ·~es~ Il 18 luglio, di buon mattino, il bombardament6 incominciò: le corazzate •New York e Jowa tra le altre navi vi presero parte. I forti spagnuoli vivacemente risposero, due cÒntrotorpediniere e due navi spagnuole fur ono distrutte: nondimeno il presidio di Manzani1lo tenne fePmo e r espinse alcuni tentativi di sbarco. Il 20 gli Americani chiesero la r eddizione di Guantanamo ohe venne rifìntata dal generale Pareja. Il giorno seguente fu bombardata la costa di Nipe; quivi le torpediniere peka ed Annapolis, unitamente a due altri vascelli, colarono a 'fondo la nave spagnuola F01·ge -JÙan. Circa milie uomini sbarcarono. nello stesso giorno sulla riva di Tagacobon, un altro distaccamento prese invece terra alla Ronda presso .Santo Espiritu.:

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LA GO]!,RRA JSPANO·AMERICANA

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La spedizìone prese terra il 25 luglio nelÌa rada di Guanica, pi~colo approdo sulla costa meridionale di Porto-Rico a 30 chilometri ·ad est di Ponce ed a 120 da San J uan. Il 28 la città di Ponce con 40,000 abitaùti si arrese alle truppe americane quasi senza resistenza : successivamente càddero nelle loro mani le località di J uaca, di Tallaboa, di Sabana, e di Ponuelas. Ponce che disponeva di un ottimo bacino di carenaggio, poteva servire di base per le ulteriori operazioni -della squadra attorno all'isola di Porto-Rico~ Nel fratte'mpo la piccola vanguardia che. aveva occupato· Ponce venne rinforzata dalla ·b rigata Henry, della divisione ' Brooke, ed appresso dalle brigate Schwan e Wilson. Sbarcarono ~ll'oriente dell'isola, nelle adiacenze di Fajardo, nel dìpartimen.to militare di Humacao. Qui vi, com~ a· Ponce, ' non stavano che poche · compagnie di v.ilontiHi spagnuoli ch(;I al primo apparire delle colonne' amer~calle si ritrassero in direzione di San J uau. Il generale Miles propose aLlora una marcia concentrica. contro la capitile dell'isola allo scopo di in-vestid~.•à.al lato di terra, mentre la squadra l'avrebbe attaccata · dal lat o di mare. In quinélfoi giorni il movimento· degii Americani doveva essere c01;npiuto.. . · In San J uan .il generale spagnuolo Machias ·non aveva po.t uto raccogliere che 7500 r~golari e qualche migliaio di volontarii: attesero febl:>rilmente à rafforzare la città dalla parte di terra, ma ogni, loro resistenza non poteva essere che temporanea ed inefficace allorquando San J uan fosse bloccata dal lato di rpare .

Due giorni appresso 1800 uomini sbarcarono presso M.ànzanillo (1): il.27 la città di appeha 9000 ·abitanti fu accerchiata ~alle ~ruppe americane, unitamente a qualche drappello di .msol't1. Se' gli Ame.ricani astenevausi da operazioni risolutive n~l1' isola cli Cuba, l'attitudine passiva degli Spàgnuoli che noh trassero .p rofitto da una certa serie di favorevoli circostanze p~r una riscossa offensiva nel dipartimento di Saùtiago, permJse alle truppe dell'Unione di intraprender-e la· spedizione contro l'isola di Porto Rico. La guarnigio'r1e ordina1,ia del1' isola comportava 4729 uomini, suddivisi. in quattordìci battaglioni di fanteria, una' sezione di ·cavalleria, un battaO'lione di . artiglieria da piazza, una sezione cl.i operai ed un d-istac· camento di sanità: la giurisdizione territoriale militare aòb~·acciava otto co~andi dipendenti .dal governo della piazza d1 Sa11. Juan, capitale dell'isola. Questi sotto-comandi comprende~a,no I.e città di ~ayamqn , di Arecib©, di Aguad'ila, di Mayaguez, d1 Ponce, d1 Gua.yama, di Humacao e delle isole Vieques. Su Porto Rico, da témpo, eransi àppuntati ali s~ardi degli ~mericani, sebbene quetl'is~la, avesse datè ;ro;e non dubb!e di le~ltà ~ di fedeltà :V~rso la.~adrepatria spagnuola. Gh apparecchi della sped1~10ne furono· cond.otti con sicu• rezza ~ con solle0itu~ine: li agevolavano la c6~ta nelle ope, ra~10m a Cuba ed 11 completo annientamento ' cl.ella flotta ~o~po di sbarco d6veva in origine comporsi di nemica. 25,000 .uomm1 al · comando dello .stesso generale Miles, ma sul momep.to n on· fu possibìle in alcuna guisa di rago·iun0 gere questa cifra prestabilita. . ~l 21 lugli? salparono da Guantanamo otto navi-'trasporto e cmque navi da guerra (Massachusset, Columbia, Dixe, Yale e Gl?ucester') e porta~ano il primo continge:p.t~ di truppe americane a Porto R100; vale a ·dire 3100 uomini cinqua . batterie da montagna ed a.Ìcuni mort~i. '

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. Nell'intervallo le condizioni sanitarie del 001130 americano• di Santiago incrudivano sensibilmente: 0ccorre;a far presto ed imporr~ una decjsione qualunque che avessé peso ·nelle trattative di pace che di già si stavano ventilando per intro- :missione di una potenza europea. · Infatti, alla fine di J ugiio, il ~umero dei rpalati americani . era salito a circa 4000 uomini, tra i ·quali 2925 ,colpiti di fèbbre ~ialla. Nuov'i ordiil.i e_rauò pe~venu,ti da ,Va$hington

.<•> Manzanillo a U5 chilometri a ovest nord·o,·e.~t di Sant,iago, domina la bella baia. di Buena .Esperanza e padroneggia lo sbocco del Rio Canto.

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LA G,UERRA ISPANO - AArERICANA

LA GUER,RA ISPANO-AMERÌCANA

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di rinnovare il corpo di occupazione cubano e di rinsanguarlo il più largamente possibile con nuove carne. . La campagna aveva costato fino allora agli Americani 1914 ufficiali o soldati uccisi, feriti o dispersi; e più specialmente 246 morti, tra i quali 21 ufficiali,-1584 feriti tra ctÌi 98 u~ciali, ed 84 dispersi., Dal 15 luglio 68 feriti eran~ morti, e la febbre gialla mieteva vittime in , numero assai consi~erevole. Ogni precauzione fu presa daoÙ · Americani apo sco~o _di ~ircoscriyere o di isolare lo svilu;po del morbof furo~o. 1st1tui~e ,delle ambulan~e multiple e .dei padiglioni spemah al cm servizio furono addetti medici ed·.infertnieri di già colpiti dalla febbre gialla, allo lìCopo di assicurarli dal rinnovarsi del morbo. Ma_ la stagione singolarmente adatta al propagarsi delle . febbri, la mancanza delle acque, ·n conglomeramentd delle ' ' pe~sone nei. camp~, la difficoltà di accantonare le truppe nelle adiacenze. d1 ~antiago e nell'interno della provincia, rendeva~~. la situazione ognora più difficile e pericolo-sa. • Pm confortanti erano invece le condizioni sanitarie della flotta americana i cui equipaggi, impi,egati in una vita più atti:a ed in un me2J20 del tut.to salubre, avendo minori con'tatt1. con l~ terraferma poterono mantenersi pressochè immum dal dilagare del funestissimo morbo. _Tr_a ~e truppe spagnuole le. condizioni sanitarie non erano ~gl_1or1; la guar~igione ai Santiago ed i presidi della provmc1a,. tormentati da ogni sorte di strettezze e logorati dalle mal,att1e dovevano ritornare in patria. L e truppe dovevano pero scontare delle_ quarantene preventive nei lazzaretti di .~orogna, d~ Vi~o e di Sa~tander: un ospitale militare spe01ale costnnvas1 ~ppunto m questa ultima città, quello di C~rogn~ d~veva_ mgrandirsi e l'infermeria di Vigo adattarsi all u~c10 __d1 _ospitale di primo ordine. Confi.davasi in questa ~amara di _d1sporr~ c~mplessi vame~ te di circa 2000· letti per ncovera~e 1 ~edu01 d1 Santiago e di . Cuba .. Gli,. ospitali di Valladohd, d1 Burgos e di Vittoria dovevane funzionare.da ospitali_ d~ sgomb:o o . di convalescenza e furo;no del pari a.ccrescmti nella rispettiva capacità. Dei treni militari stavano

organizzandosi per il trasporto degli infermi, allestiti a cura dei parchi di corpo' d'armata e dell'ufficio centrale di sanità : essi dovevano funzionare al prìmo sbarco dei ferit i spagnuoli nella madre patria e recarli agli ospitali loro asse- · gnati. Al servizio sanitario sovraintendeva. con cura infaticabile il medico capo Losada. VIII. A mezzo luglio, alle Filippine, gli insorti si impadronirono di Ltizon e la. dominazione spagnuola rimase circoscritta a l\fanilla e dinto'rni. A varie riprese i 'ragali tèntarono l'attacco della capitale ma furono sempre respinti; intanto gli Americani agevolarono lo sbarco del capo degh insorti Aguinaldo e reca~ano ad essi grande copia d.i fucili , e di munizioni: dall'altra parte, trasporti all)J3ricani carichi di truppe giungevano a Ca.vite. Era il 31 luglio quando il generale Merritt, con 11,000 com. battenti, si dispose a marciare contro Manilla. A .sera di quel medesimo giorno, dagli spalti della capitale delle Fi· lippine gli Spagnuqli dal nutrito e vivacissimo fuoco che veniva diretto contro· ad essi si av~iderò' che un nuovo e più poderoso nemieo; si ·era aggiunto al :fianco degli · insorti Tagali. Infatti la brigata americana. -del generale Green, il 31 luglio cominciò a dare l'assalto alla piaz2a. All'assalto delle trincere s.pa.gùuole gli Americani lascia- rono sul terreno circa 600 morti e feriti e si ritrassero. Il 2 agosto l'attacco fu rinnovato con doppio ardore dagli Americani comandati dallo stesso generale Anderson _e rinforzato dal reggimento r_~golare di Pennsilvania. Mai difonsori tennero ancora fermo e gli assalitori batterono di bel nuovo in ritirata. Dùe giorni appresso il generale Merritt, pratioata unaricogn izione, si convinse che la piazza era imprend_ibile sen~a il concorso di grandi masse e di insorti, e senza l'azione. della squadra dell'ammiraglio Dewey. · · . Perciò il blocco di Manilla fu ristretto sempr1:1 più: gli insorti, che vi si stringevanQ datto;no, col corpo di spedizione (

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LA GUElHLA ISPANO -AllfERlCANA

amencano, -sommavano allora 30,000 uomini. A Manilla ' per contro .p.on stavane che 7000 uomi.ni armati, t.r a Spa:' gnuoli e milizie inctigene, ed occupate alla dife~a di un perimetro di·· fronte che sorpassava ì qu'indici chilomet:i.'i. Mancavano ad essi le vettovaglie, i medic.inali,-1~ munizioni ~ l'artiglieria era del tutto insufficei::i,te. · · Si 'comp!endeva di legge;i che la r~siste;nza, non poteva prolungarsi di molto e che ove si fosse voh1to resistere si sarebbe avuto la peggio : nondimeno, esempio mirabile su tutti, jl goveri;:atore generale Augnstin non mov~va dagli spalti divenuto semplice gregario· alla difesa di essi, con un fuèile alla màno. , Il Comitato di difesa era però ,diviso; gli uni inclinavano alla capitolazione di Manilla, gli altri pe; la . rotta ad oltranza.. Il generale Augustin nell'incertezza e privo affatto di precise istruzioni da pa:r;te del governo, dichiarò che non ·assumerebbe mai la responsabilità di una resa; nè · di' una resistenza che pote'v'a risolversi nel sacrifizio inutil':3 di migliaia di persone. _ · · L'unica speranza concentravasi, nella s'quadra di riserva I del.l'all).miraglio Camara, ma come essa .rivolse le prore da Porto Said e fece ritornò in patria, p1ù nulla 'aì mondo poteva dar incoraggiamento agli Spagnuoli a resistere contro la marea crescente dei nemici. · Fu allora che, contrastato qa' due partiti ed incerto• egli . medesimo della bontà di entrambi, il generale Augustin· rassegnò il comando nelle .r;nani del vice-governa·~oré Ù generale Jaudenes. A partire da questo momento lo si vide costante. mente sugli spalti a combattére come semplice soldato·, esposto ai rischi ed ai pericoli più gravi. Otto giorni dopo che il generale Augustin aveva rassegnato il comando. supremo SQpravvenn.e l'ultimatum diretto ' alle autorità spagnuole dall'ammiraglio Dewey: alla piazza di .Manilla si accorda-. v.a no appena ventiquattro ore per capitolare. H Comitato di difesa si raccolse sotto la presidenza del nuovo governatore per delib.erare, ed il generale Augustin

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LA GUERRA ISPANO-AMERICANA .

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si , astenne dall'intervènirvi. pop'o una lunga ed. animata discussione fu deciso che J\fan.illa non s-i sarebbe arresa chè nel caso in cui la sua linea esterna dei trinceramenti fosse rotta. ~ Gli Americani si disposero allora all'assalto .. Le brigate Anderson e G;een, si spiegarono avànti alle posizioni avanzate degli Spagnuoli, assecondate da una forte massa di insorti: nello stesso tempo la squadra americana dell' ammiraglio, Dewey apparve in linea di ba.ttaglia.avpti a Manilla. L' Olympia aprì il fuoco coi suoi cannoni da 30 contro il fort e spagnuolo che sei-viva da ridotto della liue~: ai primi colpi un obice .penetrò nell'interno del forte ed uccise cii:· quanta uomini facendo per cohtro un numero assai esiguo di , feriti. I cannoni spagnuoli il cui fuoco non giungeva ai va·scelli ~emiei fur6no .in breve smontati e costretti,al silenzio. Distrutto il' forte, i proiettili americani infì.laro~o la linea esterna di difesa e minacciarono tutta la cinta dei trincera· menti spagnuoli. . Le ore ·di Manilla erano contate': rotta la line.a gli assalftori non avevano che a penetrare nella piazza protetti dai poderosi cannoni della··flotta. ' Alla fine la b'an:diera bianca. sveJ?.tolò sulla città e furono rapiçl.amente intavo_latf3 le trattative per .la capitolazione a gli Amerièani, in omaggi_o al lungo e mirabile valore dimostrato dagli Spagnuoli, ne accettarono tost9 tutte le proposizioni e tutti i preliminari. , E:ra il 13 agosto, il giorno stesso dell~ firma del protocollo tra gli Stati U:1iti e la Spagna, a Washingtor~. F ino dal 29 ·luglio H Consiglio dei ministri dell'Unione. Americana si era occ~pato delle con:òzioni di pace da imporre a.lì a ,Spagna : esse apparvero . dure e tali da porre a ' serio pericolo 1~ trattative sulle basi delle medesime. · ·· Impone~ano infatti ·1a cessione dell'isola di Porto-Rico, il riconoscimento dell'i~dipe~denza di Cuba, ~a cessione di una deQe isole dell'arcipelag;o d~i- Lad1:oni, a. lib~rò arb.itr~o de~l'U~ ne Am&ricana la ce.ss10ne d1 una stazwne d1 nform' mento ,alle Filippine e la rinu~zia çomple~a ad ogni sovranità

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LA .GUERRA ISPANO~AMERlCANA 1754 della Spagna-sulle' acque delle ~ndie ùccidentali e sul maJ;e Caraìbico. Gli Stati Uniti non dovevano in alcuna guisa assumersì i ·debiti dell'isola di Cuba e di Porto-Rico. , Le trattative dovevano impegnare inoltre l'annullamento dei trattati in vigore tra- Cuba, Porto-Rico :e~~ altre parti del regno spagnuolo, ma gli Stati 'Qniti riserbava~r,i 1a facoltà di sostituirne degli l),ltri. Il Consiglio dei· ministri americano fu oltre a. ,ciò fermo nella depisiqne ai non vol~r armistizi per 1~ trattat1ve, e si dimosti·ò pronto a_rinunziare ad_ 1 ogni indennità 'di guerra in danaro. · • La sorte' delle Filippine doveva esseré i:egolata da una com~issione di delegati della Spagna-e dell'Unione; dappoichè il Con;iglio' dei ministri, all' unanimità, si era dimostrato cont rario all'annessione dell'arcipelago. An:alizzando queste condizioni dI pace era ·evidente l'e.:. norme peso che si voleva imporre alla Spagna. La ~tazione di rifornimento delle Filippine, nell'animo degli Americani non poteva essere che 'M anilla stessa; il debito di Cuba e di Porto-Rico toccava ormai . un miliardo, e mezzo 'd i lire. i cui interessi solta;nto equi valevan? ad un'imposizione di guerra assai rilevante. ,' Nondimeno le trattativ:e continuarono, ni.e ntre a Po.r toRico gli Americani seguitavano·a.d avanzar.e ve:r:so San Juan., Ma più urgente di tu'tto presentavasi la faccenda del rim: patrio dfllle . truppe del geùerale Shafter da Sa;nti'ago: le na.vi che erano nel porto si riconobbero insu.fficenti per 'recare il eorpp americano a Montank, presso Long Island, ed .era urgente addivenire ad una immediata soluzione· p~rchè gli ,Americani erano travagliati da ogni sorte à.i malattie., e le unità organiqhe di truppa si .dissolvevano. Il 2 agosto gli ospitali di Santiago contavano 4290 ammalati, e tra yssi 3038 colpiti di febbr~ gialla. Dall'altr.o canto, in stre.ttezze ed angustie non· mono t er- ribili versava il presidio spagnuolo che avev~ capitolato. Lo 1 stato di estenua7,ioi;i.e dei soldati-gpagnuoli per la ristrettezza dei campi loro - assegnati dagli Americani destava inquie- · tende, .difettavano di'vivèri ,,e le piogge tudine: non avevano ..

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incessanti avevano provocato un crescendo· spaventoso nelle malattie. Circa 8000 malati, fra Spagnuoli ed' Amei;icani, affollavano glf ospitali e le case di Santiago, all'infuori. dei baraccamenti e delle ii-i.ferinerie provvisò;ie erette a Palmà,·, ' a San Luis ed a Jorgo. L a piccola ' città di Guantanamo ricoverava da sua part~ non. meno di 1500 malati eferiti ed altrettanti ·a Manzanillo .. ' Finalmente, intorno aJ 10 agosto, il rimpatrio dell,e truppe , spagnuole potè effettuarsi con qualche regolarità. Già dal 30 luglio i piroSC'afi. spagnuoli Gavadongoa,. Colon, Sastr·i<;. stegni, Leone XIII, Pan,,ri.y,· Li<,:zon ed Àlicante avevano sa}:• , pato dai porti_ della penisola per recarsi a Santiago. r<Dovevano compìère un doppio viaggio di andata e ritorno e con- esso il corpo del generale Ton;al sarebbe ~pato rest ituito ·alla madr,e patria dopo inerrabili stenti e sacrifizi. Al- · cune delle navi in~iate furono disposte-ad infer:me'.rie; talune · altre ad ospitale e tra esse più specialmente il piroscafo Alicante, sul quale furono appa:recchiati .oltre trecento lett1 e grande ·copia di materiale .sanitar~o. •

/.{i i2 agosto riel po~~riggio, ; piùesattàmente ~Ile 4,30 il ministro. Cii,mbon, amb.asciatore di Fr~nci~ a Washington per · delegazione dellà Spagna, ed il segretario Day, delegato della ·. Oonf~derazionè americàna, firmarono il protocofro dei preli, . minati di pace ìl cui testo-suona come appre.sso : - ·A ~ Spag11fl, rinunzia ai suoi diritti di sovranit~ sull'isola di Cuba. · . . . · · Art. 2. La Spagna cede agli ,St ati- Uniti di Ameri~a l'isola di Porto Rico e le altre isole che attualmente riconoscono la sovranità d~lla Spagna nelle Antille, e medesimamente cede all'Unione un'isola dell'arcipelago. dei Ladron.1 a libera .scelta . I 1 di quest'ultima. Art. 3. Gli Stati-Uniti occuperanno e conserveranno la ' città e la baia di Porto Rico ed il porto di . Manilla, in attesa 1 della .conclusione del trattato di pii,ce ché. d.oyrà specificare .il contratto e ~ specie di goverl'lo ris~rbat ò ah'·arcipelago delle F ifippine. . ' ..

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LA GUERRA ISPANO-'A MERICANA

Art. 4. La Spagna sgombrerà immediatamente dall'isola di Cuba, da quèlla di Porto Rico e da tutte quelle alt):"e isole chè al presente si trovano soggétte alla sovranità della Spagna alle Antille.. A questo scopo ì due governi, nello spazio di dieci giorni dalla firma del protocollo dei p~eliminari, delegheranno dei .commissari che si raduneranno all'Avana, allo s'copo di accordarsi sui particolari dello sgomb-ro delte truppe spagnuc:\le da Cuba, da Porto Rico e dàlle isole dipendenti. _ Art. 5. La Spagna e gli Stati-Uniti 'd i Ameiica. nomine- _ ranno, . per la çonclusioue del trattato. di pace, non più di cinque delegati per ciascheduna nazione. Essi dovranno raccogliersi a Parigi, non più tardi del 1° ottobre 1898, per procedere ai negoziati ed alla conclusione definitiva del trattato di pace. Questo trattato dovrà essere· in seguito notificato ·in conformità delle leggi costi,t uzionali vigenti nei due ·paesi. Art. 6. Ffrmato il protocollo dei preliminari le .o'&tilità cesseranno di pien diritto, e gli ordini necessari ·saranno a. tal uopo impartiti nel più breve tempo possibile a .tutti i co. mandanti delle forze di terra· e di. mare Idelle due nazioni . belligera,nti. Nella• medesima· sera le ostilità cessarono a Cuba: , anche gli insorti, conformandosi alle prèscriziçn;i.i del trattato preliminare, desistette~o dalle ostilità. nella provincia di Santiago e nelle adiacenze. Era il momento di pensare al ritorno dall'isÒla sventu. rata di Cuba, che tanto sangue 'e tanto danaro . aveva costato alla Spagna per venticinque anni, dell'esercitoche la nazio·n e' teneva colà dislocato. Impresa oltre ogni dire difficile e pericolosa per la· minaccia della diffusione dei morbi endemici, pel disagio economico e per il timore. dei fermenti e di commovimenti militari nella p!'lnisola. · queste circ0stanze assai gravi furono ~manati dal governo di Madrid degli ordi~i chiari e precisi, che valsero a stornare qualunque minaccia e che possono servire di, esempio · nelle operazioni della spede. I primi battaglioni dei reggimenti di fanteda e del genio stanziati a Cuba dovevano continuare a far parte de! rispettivi

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corpi peninsulari, i secondi battaglioni che dopo la partenza dei primi per l'isola avevano accresciuto il loro effettivo da quattro a sei compagnie, dovevano per il momento conservare immutato il loro organico. I dieci batt~glioni di cacciatori reduci da Cuba, unitamente ai dieci altri battaglioni che non avevano lasciata la _S pagna; avre~bero rico.stituite le meze,e brigate prescritte per la fantena \eggera spagnuola. Gli squadroni spedizionari di c~valle~ia, le. c~m: pagnie e le sezioni autonome di ~appaton o d_1 spec1ahst1 'del ·genio, i telegra:fisti e gli operai delle ferrovie dovevano invece sciogliersi all'atto ;tiella loro partenza da Cuba: inspe~tivi contingenti di trnppe sarebber_o stati ripartiti in rnodo equo fra le varie unità çli origine. Egualmente ~~vevano sopprimersi le guerriglie e tutti i riparti volontari improvvisati per la guerra, tanto in Cuba che in Porto Rico e nelle . . . ., · isole dipendenti delle Antille. Al momento dello sbarco nella madrepatria tuj;ti glr ufficiali ed assimilati, all'infuori d~i m·edici e dei farmacisti, potevano fruire di ui1a licenza di due mesi, a sol~o inti~rn'. o di quattro o più mesi se le condizioni ·. sanitarie spec1a~1 1o avessero richiesto. Ti1tti gli uomini di tru,ppa, eccetto 11 · pers6na1e addetto agli ospitali e~ alle. infermerie potevano fruì~e di un congedo di ·tre mesi o d1 quattro, secondo le ' . cìrc@stanze. , P ià.r quant? _si riferisce agli ufficiali _della rise:va__ che pre~ stav;1_0 serviz10 a Cuba ed a Porto Rico· fu demso che ess_ avrebb~~o una licenza a stipendio iutiero éonie gli ufficiali dalPeser~erman:e1:1te, terminata la quale do~e_van_ es~Jre nuovamente ascritti alla i;ispettiva zona di mob1htaz1o_ne ~d aggregati ai rispettivi reggimenti di fant.eria e di cavaHena di riserva. ' ' . · Invece per gli ufficiali · delle guerriglie IIl.Obiliz~ate e dei corpi irregolari for~ati eventualmentè p~r'la çianipagna c~~ bana, dopo il co:t;tgedo, il ministero della guerra nserbavas1 p.i provvedere: gli uomini di truppa, dopo l~ licenza'. d~ve. vano invece aggregarsi ai cotpi ~ di •trup?a· più ;tiros:1n:.1 ed · anche per essi il ministro della guerra rmpegnavasi d mteressarsi · in modo permanente. '

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LA GUERRA ISPANO-AMERICANA

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LA G'UERR:A. IS.PANO·AMERICANA

Così oltre· duegent? mila ~omini dovevano rientrare in patria: per essi o.ccorrevano cure urgenti ed amòrose, sol- · lecitùdini d'6gni. specie. nei gravi frangenti in cu,i versava la Spagna cfopo la sconfittaJ eppure la madre patria,.malgra,do tu.tto, s~ppe provvedervi in modo d~gno e· sic~ome dovevano , esigerlo la gratitudine .e la gentilezza della nazione. · P.e~ il rimpatrio, le t~uppe spagnuole· dovevàno essere suddivise in tre grandi categorie: gli_ uomini immuni da qualunque morbo o ferita; i feriti ed i m~lati; gli uomini· colpiti da malattie contagiose. Gli ufficiali medici dove,~ano accu. ratamente sovraintendere alla "ripartizione dei contingenti _ ne!Pordine cosiffatto, nell'interesse supremo dell'igiene 1della madre-patria e dell'igiene de.i rimpati:iandi che dovevano, ., durante una non breve traversata di mare, trovarsi al con-. tatto ·con persone o assolutamente immuni o affette dei medesimi nìÒrbi, affine di evitare ogni nu~v~ con.t agio: / Durante il 'viaggio di mare, n!;)lle due seconde cç1,tegorie i medici militari dovevano ' provvedere ad una nuova ripartizione,~e ,cioè al comparto dei maìati e dei feriti in convalescenti,, in malati o feriti il cui stato non presentava caratte1'i . imminenti di gravità, ed infine in malati o fetiti il cui stato era grave. Q"ualora la riparliizione di cui sopr-~ non potesse , essere effettuata durante la traversata, essa doveva compiersi durante la quarantena o l'osservazione nei porti spagnuoli. ' Gli uomini riconosciuti sani dopo due o tre 'g iorni di. osser. vazione dov.eyano essere inviati alle rispettive case; i màlati 1 ed i feriti diretti agli ospitali. · In Cuba l'attitqdine degli intorti pàrve più conciliante é pÌit mite al riguardo delle trnppe américane che avevano occupata l'isola: il governo provvisorio éubano rifiutò n0ndimeno di accettare "le dim~ssioni di C"allisto (farcia, e fu ~ol- ' tànto temporaneamente eso:ueratò dalla· carica di comandante dell'esercito dell'ovest, e. ciò per dare qualchè soddisfazione , al generale Shafter col quale il Garcia àve:7à avut6 n0n pochi dissidì all'epoca de!nn:vestimento di Santiago. . . Poco dopo il governo provvisorio dell'isola ingiunse a tutti i capi militai_:_i e subalterni obbedienza e sottomissione allè

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autÒrità :i:nilitari americane. Alla finè Cal1isto Garcia fu surrogato nel comando sup~emo .da Rodriguez, capitano generale .èi'ell'est e luogotenente di Massimo Gomez. La dedizione delle forze insurrezionali cubane ·alle forze dell'Unione fu a questo punto illimitata e C(')mpleta : i èapi insòrti di Pinar del Rio e dell'Avana domandarono protezione ·e soccorso ai generali amei·icani ed all'ombra delle salvaguardie concesse dai delegati della Confederazione vittoriosa ' i coloni ed ·i piantatori poterono far ritorno alla coltiva. zione dei campi, · abbandonati durante un periodo di guerra quinquennale. I generali Pando, Parra _e Figneroa fecero ritorno in Isp,agna; il generale Blanco differì la. ·sua partenza dal1'Avana.

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Terminata la guerra di Cuba, ' combattuta dapprima dalla libera Confeàerazione americana in nome della 1ibertà1 e del -diritto delle genti, ed ornai risolta la contes'a in seguito alla I ·occupazione militare ,c ostiera compiuta dalle truppe della Unio~e, f$orgeva il J;>foblema dell'assetto 1definitivo da concedersi , all'isola, . hsB~ttando quelle parvenze di nobilissii;n@ intervento 0he mosse dapprima l'America ad·agire, e non defrau.damdo in alcu~ guisa 1~ nazione vitto~iosru. di quei diritti che le concede-:·~no la. pienezzà). delle v1ttone o~tenute: Tr~ forme di governg · presentavans1 pertanto per l'isola d1 C~ba; ~utonomia, pro~torato limitato alle rel~zioni esterne ed annessione ·i:tll'Unione~ericana. ' . · . . Bilanciati i vantaggi ed i diseapiti delle tre· forme di reggenza, l'autonomia; con .una parvenza di protettorato ammini. strativo sarà 'almeno per il momento la forma più ptobabile è con;veniente per Cuba:, questo protéttorato; aggiunge il comandant~ Éonamico nei suoi st1,1di più volte citati, dovrà es, s~re di· poco dissimile da quello .de-ll'Inghilterra n ell'Egitto,. salvo la forma repubblicana corri'sponaente all'ind0le del~ l'Unione, e consentirà uha fut'ui'a annessione col rapido ' ~

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LA GUERRA JSPANO•AMERI'èANA.

sviluppo dell'elemento anglo-sassone e cons~guenM eliminazione dell'elemento spagnuolo. Porto Rico per contro, sarà annesso all;Unione e costituirà un vero e proprio -possesso militare strategico sul mare delle 4,.ntille e come l'ac1•9poli del suo dominio, cotan.t o caldeggiat'Ò <!lal· capitano Ma'han sul mare Caraibico. Così la guerra Cubana avra dischiuso all'Unione nuovi orizzon.ti di politica e di nazionale .econom.ia, éui essa mirava -con assidua cura da oltré un centennio. Le vittorie sull~ Spagna - la dichiarono grande potenza· marittima; la · conservazione del suo nuovo imperio coloniale la obbligherà quindi innanzi a lanc.iarsi sulla via della' trasformazione radicale e4 assoluta dei suoi ordinamenti militari. L'annessione delle isole conquistate, in un non lontano avvenire obbligheranno infatti gli Stati-Uniti di America a mantenere centomila uomini a presidio di Cuba, _di Porto Rie~, delle Filippine e dell'Arcipelago delle Hawai. Questo esercito potrà ·essere il fondamento ed il principio · di una nuov,a evoluzione dell'Unione, che per affermare e per difendere il' possesso dovrà integrare alla :fine le sue forze e completarle, sia dal lato di terra come da quello di mare. Molte. lacune, molti difetti, infiniti errori ed infiniti danni si rivelarono nel corso della recen~e campagna a causa del difettoso e scarso ordip.amento dell'esei'cito americano: difetti e lacùne posero a serio repen.taglio l'esito felice dellaI guerra e ne accrebbero in proporzione •inaudita le perdite dolorose. Qualora l'Unione pensasse a porvi rimedio in modo permanente, istitu_endÒ un forte esercito stanziale pronto a sorreggere l'Unione colla sua poderosa marina, una nuova potenza sarà sorta sull'orizzonte europeo a minacci_a rlo nei suoi più vitali .interessi avvenire E:F.

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Veniamo ora a considerare i ·mezzi di cui 'd ispone l'o.ffensiva navale. Dobbiamo distinguerè due specie di offensiva: , quella per la battaglia navale e quella per · i punti forti,ficati. Si è sempre ritenuta sufficiente la p;r:ima, anche pel seoondo · caso, oppure si sono costr~1ite. navi apposit·e per l'at tacc@ delle fortificazioni? · ' La storia ci dice che in generale si sono impiegati gli stessi m(;)zzi per le due offensive ; però, ·alcuni fatti atte. . stano l'impiego ' di materiate. eccezionale per gli attacchi oOstièri e di questi parletelf'6 più tardi. · La caratteristica più /importante del naviglio fu sempre, ed è tuttora, quella de la velocità. La nave da guerra deve essere veloce e procura\e di sopravanzare in tale pr9prietà . l'ayversario, per potere a\proprio piacimento, cèrcare, accet. tare, od· evitare il co,mbatèimento. 'Noi",vediamo fofatti, che . i pi·imi navigatori greci adàp~rono navi· piccole e veloci per esercitare la pirateria. Le costruzioni di queste veloci navi . influì sulle forme di quelle degl'i altri pope.li del l\'Ie.diterraneo. I Greci ne costr.ui1:ono alla loro volta delle altre ' più potenti, per aver ragione soprattutto dei Fenicì, e degli . Egiziani. Gipva anzi notare che i Greci inventa:rono l' inge.gnoso sistema della costruzione çellulare, analogo all'attuale dei c@mpartimeuti stagni. . • Circa la disposizione .de'i remi ·e "la grandezza delle navi .<lell'antfohità, non si hanno notizie sicure e gli storici e gli ~

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ANNO XLIIJ,


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CONSH>ERAZI0Nl_ STORlCHE

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archeologi non. sono ben d'a,c cordo su quel che dovevano essere le t··ieri, le pénlel"e, le hexere, le òdere, le ennere, ecc.; navi che latinamente, venivano chiam~te J ,·iremi, ·q~ìnque-. r,mii, ecc.; e che in genere po(fsono.. ]i>assare sotto· il no;me di poliremi. Alcuni ammettono che, in tali navi, il numero di cui · si compone· la parola denomin~nte iÌ tipo·d,i nave, sta_rebbe ad indicare il numero dei palchi dr+i quali · usciva una serie di remi; altri ammettono invece, che.il riumerq rappresenterèbbe gli uomini seduti all'_istesso ban?O di ·. yoga p~r ciascun remo. Jack la Bolina, per esempio, è del parere di questi ultimi e dice che il « triplice, il quadruplice, iJ quintuplice, il set- · « templice ordine dei remi messi a palchi sovrapposti non semr « brano cosa pratic~ ad o-cchio di marinaro. » ' Nei primi tempi della Repubblica, i Romani non avevano navi v,ere e proprie, ed una galea cartaginese naufragata sulle coste d'Italia servì d i modello per le costruzioni navali.romane. I Liburni, pirati delle coste. orientali dell'Adriatico, idea- ' rono un bel tipo di nave leggiera e veloce, semplicissim~ di forme. I Romani che dovendo col}'.lbattere ·questi pirati, ~i · erano trovati più volte a risultati poco felici, finirono per. adottare quel ti'po, e fra le loro navi da battaglia, le actuarie, figurarono pure· le liburni. · Nel nono secolo troviamo menzionata la gabea; che, in greco-bizantino, significherebbe pesce-spada 'per indica,re appunto la forma snella e la prora acuminata. Er_a nave da guerra e da commerciò ed oltre ai r emi, aveva una vela ' sussidiaria. Fu questo il tipo di nave impiegata nelle crociate. Le navi minori vennero denominate galeotte. Sulle galee da guerra, venivano messe . le macchine da gitto, baliste, manganelli,, tmbocchetti. Esse gettavano o grosse pietre o, barili .contenenti. materia incendiari~. Nel xm secolo, esistevanO' già i due tiri: !),reato e teso: . il primo eseguito dai mangane,lli, il secondo daill~ balestre meccaniche. ' Un tipo diverso dalla galea, e pure usato nel medio evo, fu la cocca, nave questa assai più grande e meno agile della '

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galea, obbligata al capriccio del .v ento, giacehè il motore -era dato da' questo .elemento, che soffia.va nelle v~le sostimute da · tre" altissimi alberi. I:ri. seguito, si_ehBero galee-miste. vale a dire con caratteristiche clre appartenevano ad entrambi i tipi : galèa e cocca. Nel xrv secolo, le~ bocche da fuoco cbminciaroù-o a prendere posto an~he sulle galee, e le bombarde surroga~ rono i manganelli. Le galee a vela1 rinforzate alquanto pel' resistere ag,li .effetti ,dello sparo delle bombarde, ed armate ' con tutte le . varietà di bocche da fuoco·: cannone, moiana, falcone, smeriglio, ecc.,· e spingarde su,lle coff'e, rimasero sino · alla fìAe del secolo scorso, giungendovi però col nome cam'b:iato, giacchè le galee più · graiidi che :veleggiavano nell'Oceano, vennero èhiamate va$celli, le più sottili fregate; e queste ultime nel XVII e XVIII secolo e~bero anche i. remi. Si nota inoltre l'intervento p.i reparti d,i navi da . guerra dette incendiarie, le quali entravf1,nO in azione. a battaglia ' inoltrata, quando' le navi nemiche erano già scosse dalie cannonate dei vascelli, e delle fregate; queste navi incendiarie · avrebbero .qualcpe 'p allida analogia con le ' attu~li torpedi• I • niere. . , Ma la navigazione a vela; venne presto SO'iltituita da quella a vapore. Dal tentativo del1'italìano Brauca nel 1629 per avere una macqhina mossa dal vapore, coll' intermezzo di tentativi. del francese Papin, si passò · alla ·macd1ìna dello scozz~se WaÙ nel 1769 e da questa al galleggia.nte a ruote dell'ame"o .. . r ican? Fult0n nel . Il propulsore a rub&,_~r:6 poco adatto per 'navi guerresche, e perciò dobbiamo ricercare la ·prim~ applicazione del propulsore -elica alla marina da · gue~-ra_, El troviam~ ch,e - que~ta è segnata con fa data del 1842. DaJ;a che· si riferisce all'applfoazione dell'elica al, pir.oscafo inglese da guerra Rattler di 777 ton~ellate ' e 200 cavalli. · ._ · Ma fu soltantò col. piroscafo Na-poleon de~ominato vascello rapiclo ,e dovuto al celebre Dupuy . de Lome, 0he si e-bbe la prima nave da guerra di rpassima ,po'tenza e di g ran velocità, ed essa venne messa in cantiere nel ·18~7 ~

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. Per div,erso tem,po si ebbero le armat~ composte di 1,1avi a vela . e di nayi a vapore che poteva).'l.o pur anche far uso, dèlle vele, dando lµogo al tipo delle piro-fr'egate. AlI'impiego d'el legno come materiale · di costruzione, degli ' sca:q; subentrò presto i'l ferro é l'acciaio, fin·o a giungElre alle navi moderne che hanno il loro prototipo nel monitor americano, ideato' dallo svedese Ericson all'aprirsi della guerra di secessione di ~merica, e costruito in soli cento giorni. · ; Sorvoliamo sulla descrizione dei.le navi df.l, g'uerra moderne, che tutti conoscono, :ù.ot.ando che P,er 1e consideraiioni che intendiamo svolgere, non interessa gran :che conoscere l'armamento e la·co1•azzatura più o meno potente delle diverse navi, bensì necessita considerare· le caratteristiche del moto. Non occorre fare studi pro.fondi suUa tattica che· impiegheranno Ie navi nell'~ttacico delle ooste, per comprendere come, soltanto eccezionalme:qte. esse si fermeranno, mentre normalmente avranno tutto l'interesse di muoversi sotto il fuoco delle batterie. Le ·navi moderne sono dotate di' grandissima · ~elocità; e men'tre squadra manterranno velocità ·di 10 nodi, pari a oirca 19 chilometri all'ora, si sa, che le ,grosse corazzate più recenti, possono in combattimento sviluppare persjno velo. cità doJ?pia; non parliamo delle torpediniere e dell.e contro· torpediniere che possono raggiungere anche i 30 nodi, vale \ a dire circa 56 chilometri all'ora, gareggiando per' éonseguenza coi treni ferroviari. Olt.re alla velocità, bisogna por mente anehe all'evolubiÌità, che è Ia faéoltà d i eseguire movimenti di rotazione. Gli elementi dell'evoluqilità sono l'ampiézza e la durata della rotazione. Una nfl,ve riesce t.antò.più efficace nell'azione, qua~to più ristretto è lo spazio in cùi può girare, e quanto più ra- . pida è la •rotazione, . per conseguenza si tenderà sempre a rendere minimi questi elementi. Una nave, quando per effetto del timon~ tenuto inclinato sotto un angolo costante, accosta· da un lato, descrive un . àrco q.i spirale; vale a dire, una curva di r aggio successivamente decrescente, fino a:d un certo punto in cui il raggio .

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diventa .costante. Il di;,tmetro corrispondente al primo trattò di curva, dicesi diametro .tattico, quello costante, cliam.etro di evolitzior,;e, ed essi n.on differiscono di moìto fra loro. Si. ?omprende .· di leggi eri,· come la difficolta di coÌpire una nave aumenterebl:>e. se questa,. invece di seguire rqtta diretta, potesse cambia~e senza regola la direzione del moto ed ora ac~<?stare a dritta ed ora a marica. La genèralità delle navi, non gode in modo superl'ativo di questa faco1tà; però, le mar.ine tendono ad ottenere navi molto m_anovriere, ed anzi, esistono già alcuni tipi di qi1este, di mole anche cop.siderevole, cbe possono m' pochi minuti, da 3 a 10, ·descrivere Una circo:q.ferenza COn ·Un raggio Variabile da un valore massimo di 500 metri ad uno mi:p.imo d.i lqO. Altre ·, navi, iiossono in due soli minuti, dal inoto · in avanti; con ' velocità di circa 40 chilometri all'ora, arrestarsi completamente. Qualche altra può, nello stesso tempo, non solo .arrestarsi, ma passare al moto indietro ·con discreta velocità. Tutto ciò, può dare un'idea delle diffic~ità da supera~~. · per ist~bilire regole sicure per ottener~ una certa probabilità di colpire ,alle grandi distanze, qualora la màggìoranza delle ' navi, po[:!sedessè così accentuate le qualità evolutive, ed inoltre farci comprendere ..c0me soltanto nn personale spe. ciale e ben fornito d' istr'umenti, potrebbe-riuscire a vincerle, con buon risi1lt~to. Siamo anzi in grado di · poter affermare che la nostra artiglieria da costa, non si troverebbe totalmente imprepaJ"a.ta, per esegùire efficacemente il tiro contro · siffatte navi. / · " Ciò premesso, entriamo neV.c ampo storico, e ~ediamo a~.: · zitutto.l'importanza che la d(fesa delle S9s'te ha av,,uto, ed ha tuttora, nella. guerra. ~

,, ' ~ · La caratterisuica più importante e che, più d;ogni altro fattore esplica ll:J, sua influenza nel~a st..orià è neil'arte militare· navaìe, è quella che si r1ferisce ai rrì~zzi impiegati per im: primere m?:vimento alle navi, 'Basandosi adunque sulle

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SO! ,COMBATTIMENTI COSTIERI

CONSÌDE&A2l~Nl STOl<l<.mE

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S0I COMBATTHIENT( COSTIERI

cO'NSIDERA ZIO!>'! · STORICHE

considerazioni del ·motore, la storia venne. di·visa in 'tre pec riodi: remico, velico e del .·vapore. · N~el primo ' periodo, sebb~ne le ,navi usassero anche la vel~ specialmente. nei viaggi, pure normalmente, esse usavano J~ ' forza muscolare dell'uomo .per muovetsi a· remi, e nei ·combattimenti le , vele venivano tolte e le evoluzioni tattiche si · ·· ' eseguivano esclusivamente a remi. Il pèriodo reniico è il più. lu:ç.g~, giacchè. per ricerca;nè le, oxìgini, biJ,ognerebbe ingolfarci nell'oscurità d,ella preisto.ria: nella quale forse esso ebbe attività per qualche decina· di se. coli. Nei limiti del campo storico, esso abbraccia tutta i'an~ tichità, ,i} medio-evo, e segna l'ultimo suo bagliore, ~on là · data del 7 ottobre 1571, giorno in cni ebbe luoo-o la bril0 la~te sì, ml sterile vittoria riportata a ~epanto dalle navi co~lega~e comandate da Marco-Antonio Colonna, contro quèlle ' dei Mussulmani. · · La caratteristica di questo· periodo è quella delle imprese ~9ntro le coste, ,facendo servir:e il naviglio piu che altro , come · mezzo di trasporto di truppe, per offendere località. Come conseguei:za di tale· ~istema, ne .vengono· i combatti"ment~ ~av?,li per_impedire o· per protegger~ sbarchi truppe. Ch1 v uole attmgere alle antiche fonti greche,' ricorra al padre, all'Omero della storia, Erodoto, e vedrà com'.esso ci · informi circa le guerre dei Persiani contro i Greci. Chi è amante della p·oesia legga Eschilo; prenda Tucidide, Senofonte, se vuole la descrizione della guerra peloponnesiaca. Prenda Polibio se vuole contezza delle guerre puniche. Noi ~ratteg?er '?mo in poche parole le i~prese dei Persiani ,.contro 1 Greci e _ dare.r;no uno sguardo a .qualche altra azione del - · . l'antichi_tà e del medfo evo, per ·affermare il carattere dominante' delle guerre del periodo remico. La .guerra scoppiata tra il Gr~n l{ e di Persia, e -la repubblica di AtEàne, si scinde .in . tre campagne marittime. · , Nella prima, Dati ed Astaferne, generali di Dario imbar;'cati 200 mila fanti e 10 mila cavalli sop~a 600 triere. :Uossero · v~rso la Grecia. Sottomisero ed assedi'arono incons~ltamente Caristos; assediaro1~0 e ~accheggia,ron~ Eretri~ e poscia

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trasferir·ouo il corpo di sbarco a Maratona dove vennero batt~ti dai Greci. Imbarcarano nuovamente le truppe e tenta1;ono di sorprendere Atene, ma fallirono nell'intento, perchè, trovate le mura guarnite di difensori, non giudicando impresa facile l'espl!lgnarle, drizzarono le prore per fiì;r ritorno in ~sia. ' Dieci anni dopo, Serse, figlio di Dario, r·iprese l'offensiva. Radunò u~ formidabile esercito sulla riva asiatica dei Dardarielli, un milione e. 7000 ubm:ini ed una' flotta di combattimento composta di 1200 navi fra triere ~ pentecontori, più 3000 navi pei trasporti, e passò l'Ellesponto su ponti galleggianti. Al capo Artemisio, sotto la direzione di . Temistocle, i Greci combatterono con per4ite gravissime e .furono costretti ad abbandonare quella bella posizione, mentre avevàno no· tizie che l'esercito persia.no aveva già forzato .il passo delle Termopil.i. Libero il canale di N egroponte, i P ~rsiani yi penetrar6no, ·ed in seguito E:bbe luogo la battaglia di Salamina, dopo la quale l'esercito persiano, non completamente disfatto,. fece ritorno in Asia. Nell~ terza campagna, ch'ebbe luogo l'anno. successivo, dopo lo sverno, '300 t riere del Gran Re, passarono Cyme, a primavera vogarono a S,amo, di là salparono l'ancora, vogarono verso Micale sul contineuter e lì, rimandate parte delle navi · e tratte a riva le rim;nenti,. fo-rmarono il campo. Intanto l'armata dei confedei;ati ·greci, salpò da Delos, si , divise in due parti, una prese terra di fronte al nemico ..e ne assaH i trinceram·enti; l'altra, sbaJ?éata fuori di vista, · li assalì a tergo.e)a vittoria fu comple-fu. · · · . f . . Jack la Bolina, osserva -che durante q.uest_~ campagne: « Verun atto di guerra dell'armata è inmp_en.-èlente dall'azione « binata coll'esercito, » e possiamo aggiungere . c~ Iè battaglie navali furotio ·una conseguenza dell'obbiettivo principale: l'azione sulle coste. · . Gli stessi caratteri d' impiegQ deJle nàvi' che si vedono attuati nelle guerre persia.ne, soil.'o .riprodotte dnraute tutto il periodo remico,' vale a dire :fì.~o al 1571. Infatti, vediamo

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SUI COM~.,1/l'TIMENTI . COSTJ ERl

l,\.les51and.ro il Macedone sèrvi:vsi della-nave come mezzo pertragl\ettare sulle_rhre dell'Asia l'esercit_o suo, e delle n·avi pure valersi p&r la sottorni.s sione delle città fenicie, èol bel: l'assedio di Tiro, La conquista deWA.sia, dall'Anatolia al kanato di _B okkara no.ri. richiese intervento di navi. . Nelle g,J1erre pi.iniche sono sempre eserciti che s'imbar..,' ,çan.o e combattono dopo lo sbarco, oppure .per merito dei corvi, · inventati · da D uilio, combattono sulle navi come ,se fossero in te1:ra, e più che ·ammiragli _abbiamo, generàli imbarcati su navi~ ' , · · · Nel medio evo, vediamo ripetersi le 'stesse modalità, le crociate sono lì a prova.re il sistema del trasporto di numerosi eserciti per mare. Ebbero luogo in quest'epoca diver$i attacchi di pu:p.ti: fortificati, giacchè le squadre avevario bi..sogno di luoghi di protezione e di r:ifogio, d.overido provvedere ai rifornimenti dell'acqua e alla pulitura e, raddobbo; delle navi. · · • ·

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Appena le marine ebbero u:m. certo ordinamento, richiesero· la costruzione di arsenali. « Il Pireo, il Porto .Marmor.eo d~ « Siracusa, il Cottron di Cartagine' ne sono un esempio. « I Romani usarano .Messina, Brindisi, Pirgo, .Marsiglia, « Arlì, c_ome arsenali. » In questo modo, si crearono sulle coste punti importanti che richiedevano valida protezione per parte del difensore e che inv~ce costituivano buoni obbiettivi per parte dell'attaqeante, come-oggi trovia!l}o Spezia, Tolone, ed altri porti militari di Europa. , .Dopo gl'importanti viaggi di Marco Polo, ed ancora più, dopo che Cristoforo Colombo segnò la via alìe lunghe navigazioni varcando le colonne d'Ercole, prese sviluppo il comm~rcio in lontané contrade, e si manifestò g:uindi per, le vane potenze la necessità di tutelare le navi del tra;ffico, . durante i_lunghi percorsi. Non potevano, per conseguenza, essere adoperate le riavi a remi, e la vela rillJ.asè l'unico mozzo per mettere in movimento le navi stesse. La strategia navale, mediante lunghi blocchi e battaglie decisive, tendeva al dominio assoluto del mare, per otten.ere: uou tale ~

possesso,-- libera la via de1la. ricchezza. I Léomb.attimento na- , vale non poteva succedere clìe peJ.· puro incontro, mancandoassolutamente .la possibilità di operare senza l'ausilio del ' vento, e qui~di inutili gli acc0rdi pèl congiung-imento di, forze navali e per isba.rcpi a date prestabilite. · · . Pàre p'e rò -che Napoleone nori. ritenesse impossibile una. azione combinata contro le ·uoste, giacchè nel suo disegno per la cliscesain Inghilterra, sembra ch'egli faceSSf:l molto àssegnamento sull' intervento delle squadre oceaniche; perchè a. tempo .opportuno guardassero il passaggio: trl;l, la costiera di Francia ed il lido britannico, mentre l'armatella cli Boulogne, costituita di _elementi speciali, avrebb~ navigato P,er invadere le coste dell'Inghilterra. Ma l'ammiraglio Villeneuve, non tanto per sua colpa, quanto per . le -difficoltà inerenti alla · ~avigazione a vela, non potè secondare i piani di Napoleone, il quale, dopo la sconfitta subìta da Villeneuve a Trafalgar, dovette aggiornare la disegnatft discesa in· Jn. ghilterra. Egli attribui:va all' inettitudine dei suoi ammiragli.' il mancato appuntamento' sul canale· della Manica, e sperava di rifare l'armata; ma non riuscì ad attuare la sua idea. · Il ,periodo, attt\.ale del vapore, assomiglia moltissimo al periodo remico ed i presenti ammiragli, pLu tenendo in considerazione anche il ·conc(i)tto strategico del periodo velico,. lasceranno da parte le bri)lanti impre;e di Nelson per istudi:are i_nveoe quelle di Ruggero' di Lauria, .Andrea Doria ecc. Co~e nel periodo :rnmico ebhero tanta parte le azioni contro le coste, così anche in ··quello attuale si.. _maiy{festa, e si mc1,- nife.sterà sempre più, la. ~endenza alle az10ni' ooncorda.te CO!)l'esercito, per operare sul terr,itprÌQ nemic?\ giacchè que IJo è il criterio fondamentale della gran guerra mQEierna. · E possiamo 1mmediàtamente fare _un paràlle" o ra _il 9pmpit9 che le navi ebbero con Aless~ndro il Grancrè, f:l le attribuzioni che il Giappo,ne asseg;nò alle sue squadre, . nella • · guerra cino--giapponese, là . quale, sebbene troppo recente per fornire dati sicuri pér la disc~ssibne, ci -p·orgé nomper- · tanto · f e\:)empio del vero compito · della marina militare. Vediam_o infatti l'intraprendente armata giapponese, proteggere-


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CONSJ DERAZIONI"STORICHE

',:fin dal principio il fianco sinistro della spedizione g iappo·nese in marcia dalla Corea verso l' I mpero Celeste, pr ovve - , dendo, anche alle esigenze del vettovagliamento. Poi, in ,omaggio alla strategia del periodo velico, rendersi padrona del mare con la battaglia di Yalù, ·ed in seguito, andare liberamente in lungo ed \ in largo, scortando convogli di truppe destinate a sbarcare sul territorio nemico. · Per riscontr~, v_e diamo Alessand ro il Macedone, dapp1:ima impiegare le navi per sottomet~ere le città fenicie, qui'ndi, nella prima ,campagna d'Asia minore, la squadra servire d'ala destra dell'esercito; d'ala sinistra invece, nella marcia di ritorno dall' India. Ed ancor prima del conflitto cino' ' · g iapponese ci porse occasione di vedere l'azione combinata della :flotta con l'esercito, la guerra di secessione di America, dove, tanto i federali quanto i ieonfed·e rati operar~no sempre contemporaneamente da terra e da ·mare. Soprattutto i federali. compresero l'im portanza delle azioni combinate, e sulF esempio di Alessandro, dapp1·ima operarono su vasta scala per mare, annientando le forze navali nemiche, 'danneggiando il commercio con un vasto blocco ed a.s sicurand osi il possesso di alcune località dell' Atlantico e del g9lfo del M.essiéo; di poi portando, sempre unitamente all'esercito, i loro ·colpi ne~le grandi riviere del ,Mississipì. e dell'..Alabama, nella prima per un lungo tratt.o, da Cairo fino ·al mare, · nello se.cond~, limit~ndosi alla baia di Mobile. . Giunti a questo punto, in cui speriamo di a,ver messo in evidenza il compito. delle forze navali nella guerra mode1;na, non sarebbe fuor, di proposito vedere se realmente converrebbe per '1'archi_tettura navale, attenersi esclusivamente al tipo di nave da battaglia, oppure, se oltre a quest o tipo, si riterrebbe ut ile studiarne altri più piccoli e speciali per cos~ituire squadrette per l'attacco delle coste; , ma riteniamo che questo quesito troverà assai più agevole la solu..zione, dopo avere esposte le considerazioni storiche che riguardano altri punti che ·molto interessano la difo~a d~ll~ località fortificate dàlle coste. •

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Sti l COM llA'f'l'I MENT'I C0STJ1?RI

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Nella storia vediamo molto spesso ripete,r si fenomeni che mant engo'uo in tut ti i t empi c:::.rattaristiche costanti, pur _v a·vatiando i mezzi' di operare e gli ambienti'. In generale, vediamo che l'influenza della scienza e dél tecnicismo solleva il fenomeno storico nel tempo, illuminandolo di luce novella e1 rendendo più smaglianti alcune manifestazioni; ma se da an fatto .recente si toglie lo strato di modernità, se si cambiano gli strumenti, gli at trezzi, le armi, con quelle di epoche ognor più remote, · no~ rivediamo quasi sempre ~li stessi uomini, gli stessi popoli, che operano sempre diretti dagli stessi criterì vincolati da pochà leggi immutabili. · P er ~iò che riguarda le azion i navali, abbiamo però visto che la qualità. del motore ebbe molta influenza nella storia e . dettfe anzi luogo ad una s11ddivisione razionale in tre periodi onde il primo e l'ultimo, appunt o per la caratteristica comune del motore, ·conservano moltissime analogie, differenziando in ciò soltanto eh~ ~i rifer isce alle c~ndizioni secondarie impost'~ dai tempi. Se si. esaminano però i due perio.di consecutivi, velico e del vapore, vediamo (oltre alla diversa qualità del motoré) essenzialissime differenze dovute , ai pèrfezionam~nti tecnici del perrodo attuale. ' . Così appunto accade per , la difesii, delle coste: essa allo stato presente è essenzialmente tecnica; il tiro dell'artiglieria non è, a rigore, diretto dal ·comandante della batteria; il sno tiro è invece affidato alla boni;à degli strunienti ausiliari èd alla capacità di chi li adopera, d i chi li interroga. . Il . coin~ndante della batteria è lì. per t enere- in pugno i suoi uomini, :p'.l.a d&J lu.tò tecnico egli nOJ?, è che un p_o rta-voce, se pm:e lo è, esistendo bat terie ·dove tutto si fa per m:3zzo di t rasmissioni meccaniche 'e d elett1i che ; dòve .i soldati non vedono nemmeno il mare, r irna~endo riparati coi pezzi _d ietro enormi parapetti ,alt~ fino a n?ve metri. Clii ti~ne le :fila di · tutto, .chi mttove tutto, .chi fa parlare a tempo oppor t'lmo i : pezzi, è il personale dei telemetri, di quei telemetr i che molto \

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CONS1DERA7.ION1 STORICHE

spesso hanno :un aiuto a due o tre chilometri di distauza; di quei telemetri che sono talvolta completamente fuori dell'opera, dove un ufficiale superiore può dirigere il fuoco di tutto un gruppo, avendo sottomano tanti strumenti quante sono le batterie dipendenti. E tutto ciò è sorto da pochi anni, da pochi mesi, e si può dire che non passi giorno senza che pervengano ai ministeri ,delle varie nazioni, disegni di nuovi congegni, di nuovi metodi. · Con tutta questa modernità di sistemi, con tutto questo muovere ben cauti i passi per tecnicismo invadente, bisogna ' . attingere nella storia regole ohe possano guidarci nel presente e nell'avvenire. Ciò nonostante. non è raro il caso di tro~are citazioni 'storiche in appoggio di qualche tesi modernissima; citazioni e dimostrazioni che po,ssouo bensì impressiona1·e i profani, D.la non possono assolutamente venir prese in seria considerazione da éhi ben conosce il valore storico delle azioni costiere del passato, e le condizioni tecniche dell'artiglieria da costa del presente. Ma perchè la nostra non semb1·i asserzione gratuita, prendiamo puri:i' in esame i fatti più recenti del }a storia e vediamo se le condizioni dell'attac0ante e del difensore del passato, possano rispecchiare le condizioni di atta-eco e di difesa del presente, per parte di stati europei, ben prepa'rati, per combattere seriamente ima guerra di costa. Esaminiamo adunque i fatti del periodo del vapore e vedremo, che non occorrerà molta sottigliezza di analisi per ricercare le cause complesse che produssero gli avvenimenti miii tari che c'interessano; ricordandoci che la critica positiva e scientifica c'insegna a comprendere ed interpretare le azioni militari, ma in par.i tempo anche a limita,·ne le spie~a, zioni (1). Bisognerà per conseguanza ricercare nei fatti storici quali furono le situazioni· complesse che determinarono un dato risultato. Confron tare i particolari del passato con le condizioni del presente e quelle presumibili per l'avvenire, per

SlJl COllBATTllllE:-'rl,COSTIERI

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giudicare se nelle future azioni fra potenze europee potrebbe riprodursi o no il feno meno e darci per conseguenza una norma. ' Ma vedremo come n·on occorrerà spingere le ricer che considerando tutti i fattori dell'evoluzione superorganica, perchè i oiù imoorta.nti si metteranno facilmente in evidenza e bast;ranuo ~ per darci un' idea del valore istruttivo .delle azioni del passato. Anzitutto occorre fare un'osservazione in or. dine all'appuramento dei fatti istorici, inguantochè e.i sembra che non si possa ammettere che nella narrazione anche dei recenti att11cchi costieri, i fatti ~iano appurati con lo stesso rigor e col quale ci vengono pr esentate le ultime guerre .combattute dagli eserciti su terra ferma. E questa deficienza riteniamo non sia imputabile agli storici, attesochè se relativamente facile può essere riuscita la ricerca dei documenti per la guerr~ franco-tedesca del 1870-71, dove i belligeranti, ,essenzialmente civili, documentavano ogni loro aziollE',, ogni disposizione; non altrettanto facile compito può dirsi sia stato :riserbato agÙ storici che narrarono i fatti che dovremo esaminare, perchè in questi abbiamo quasi sempre in conflitto uomini assai diversi fra di loro per razz~ e per civiltà, e per conseguenza da una delle parti, e talvolta anche da entrambe, mancano affatto i documenti; e se da un lato, da quello· del belligerante ci vile, se ne possono rintracciare, non possiamo certamente giurare che dal loro esame possa . risultare una narrazione imparziale e degna di tutta la fede, ·. come avremo occasione di vedere in seguite (1) . Questo adunque ci può far comprendere come sia mal sicuro il .terreno sul quale dovremo appoggiarci, tant~ più che non è nostro compito l'appuramento cli fatti cht:1 noi dovremo (Il Con questo 1',!0U vogliamo fare doli o scetticismo sto,·ico, sch hone non ci. rin.cresccrehbc di .trovarci d'accordo col Clausew 1tz ecl anche col Moltke. 11 quale ~lt1mo non voleva scri,,ero lo ~ue memorie sulla c.~mpa::ma del 70-71 perché: • Ciò ~hc si pubbli,,a in una storia di guerra è sempre apparecchiato dopo il successo; ma e un dovere d1 pieLa e· di amor patrio, il 11011 1!istrugge1·0 certi prestìg'i che collegano le vitto rio della nostra ~rmata a tleterminaLi 11ersoni1ggi "· In altro punto dice: , Nella descrizion,> cli avvenimenti storici, $'insi nuano, passano ai posteri, errori e leggende che più wrdi non è troppo racile rett1Uca_re • .

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CONSIDERAZIONI STORICHE SUI' COM BA 'JìTlMEKTI COS'rIERI

açcettare, pur esprimendo il nostro dubbio suUa 1or0 completa veridicit.à,. Daremo pertanto uno sguardo alle azioni costiere. del periodo del. v~po:re,, vale a dir o. dal 1850 in avanti, e vedre ruo che -dalla g uer:ra di. Crimèa fino od oggi, le nazioni cl;i.e vennero a conflitto e che av evano littorale da difendere,,n~n possono dare la men che minima idea. della moderna artiglieria da costa d~gli stati europei. . · Ed ora, senza tediare il lettore con l'esposizione cronologica delle diverse campagne combatt-µte sullè coste, accenneremo ad un gran numero di azioni . costiere classificandole ':. secondo alcuni criteri che più tardi commenteremo, valendoci appunto delle numerose citazioni per fare alcu-n e èonsiderazioni sintetiche sulle condizioni speciali delle diverse guel'.re per veder e sempre più spiccate le differenze che si 'riscontrano in tntte, . c~nfrontarnil.o~e ·còJ:.. caso di una g'll;erra ipotetica fra potenze europee. I

( Continua).

NOTA B1BLI0GRAFICA voN WwoEC\N, colonnello a disposizione. - Kritische c,rilici ) ,t a puntata, _;_ le divisio1ii rli ctivalleria durante lo schierarnento 'dell'esercito 7 agosto. i 87 O). - Con 3 . . (dall' ·1 al , carte. Berlino, ·I 898. R. Eisenschrnidt.

,GEOOG G:.\RDI:'IAL

tage ( Giorni

Un onovo librt,, ed anche questo dovuto a ·penna tedesca, riguardante l'impiego della cavalleria nella guerra del 11870-711, interessantissimo e somma mente istruttiv.o. Il noto scrittore Cardinal von Widdern prende a partico lareggiata disamina le operazioni duranté lo schieramento della 2a armata delle divisìoni di cavalleria 5a, comandata dal tenente _generale von Rheiilbaben (brigate von Barby, von Bredow, von Reder.n, 36 squadroni) e 6a agli ordini de): duca G·uglielmo di Metdenburg-Schwerin (brigate von Di-epenbfoik-Grtiter -e von Rauch, 16 squadroni). Ed un cenno è p1Jr fotto delle o_perazioni dèlla 3a divisione di cavalleria, compostll dalla brigat;-1 v. \V(irus e conte v. DQhna, comandata dal tenente generale'\ Grobeu e a ri detta alla •I" armat~. La 5a e 6" divisione avevano ricevuio il mandato di coprire lo schieramento ile_lla 2a armnta, di assumere inform azion i intllrnc al nemico e perciò di fa re il maggior numero possibile di prigion ieri. A que st'uopo dal 3 agosto esse si spiegarono sulla linea S11arl ouis- $t. IngbertNeunkirchen-Zweibrucken-Pirmasens, osservando fa poco discosta · frontie;·a. · · A quelle due divi,sioni di cavalleria', spinte innanzi , era toccata m,, vero la più. bella ma in pari tempo ardua missione, quell'a cjoè di ,cQprire l'adunata e lo sch ierame-qto della pro pria armata e di chit'lrire ·1e mosse e gl'in lendi1penti dell'avversario, apportando la luce.in c1nel, periÒdo di profonda oscurità che ,precede l'inizio d_elle _opepizioni di, guérra, oscurità .che grandemente importa al c,imando supremo sia al più presto dissipata, mentre è di massima convenienza pel nem ico che . ,sia a). niù lungo possibi le conservata. . Basta pertanto nominare il :;oggetto impreso a tr:attare dall' esimio scritto.re, per comprenderne e rilevarne la massima importanza. Ma 1

A . O ,"'- L r e H r o r u Lo t.enentè ai·tiglier·ici.

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1777

r,;OTA 1311.lLIOORA FI CA

NOTA BIBLIOGRA'PICA

non era facile opera quella assuolasi dal Cardinal v. Widdéro, impe" rocchè tale suo lavoro poteva soltanto avere la · sua ragion d'essere e riuscire real mente importante . ed istrntti\·o, qu11ndo soddisfocesse al -difficile requisi to di_sviscerare a fondo l'argomento, entrando nei più minuti particolari. · E questo appunto è ciò che il Widdero ha fatto. Cou una diligenza, fatica e cura da certosino egli ricercò e trovò il 'oeèessario materiale nelle carte e documenti conservati nell'archivio ,del grandfl stato mag~dore, nei va ri diari dei reggimenti, in rapporti pri v.1ti; a così pure non trascu1·ò di attingere tutte le notizie po3s1bili dalle pubblicazioni francesi, sia per determinare la precisa situazione di guerra del momento, sia per gi udicare della riuscita e dell'impor·tllt1za de ll é operazioni compiute dai cavnlieri tedeschi . In possesso di così ricco materiale, l'autore compi lò, con meticolosa precisione, un;i narra1.i0ne completa delle giornaliere ricognizioni ese•guite dalla cav:illeria tedesca. dal 3 al 7 agosto, e cioè in quei grorni ·nei quali il èorn ando supremo viveva nella massima preoccupazione per le poche e tonfuse notizie che avevansi iutorno alle . mosse del ,nemico, per la . temuta a-vauzata del medesimo oltre lo Saar, e faceva noico assegnamento sul le divisioni di cavalleria lanciate alla frontiera, per dissipare le tenebre nelle quali sentivasi avvolto . E il Widdera non ci present-' soltanto un diario minuto e ben fallo delle singole operazioni eseguite, ma le sottopone ad una critica ragiona ta e benevola, non peritanclosi per allro di ri levare, C()O quella competenza da tntti riconosciutagli, le mancanzee gl, errori com messi. I l Wirldern, a mo' cl'esempio, lamenta 111 poca iniziativa dei capi - comandanti delle di visioni e delle brigate; - fa loro appunto di essersi troppo occu pati di copri1·e lo schieramento della propria arma ta, dimentit ando quasi l'altro C!'>mpito importantissimo di procurare informazioni sul nemico, e, specie nelle gioroate del ,~ e 5 agosto, di aver wnuto t.rop po indietro il grosso delle loro forze, sparst:, in lon tani accnntonamenti, e pre0isn menLc a 8 e più chilometri dietro gli avamposti, mentre poi i loro c1uartieri genera li trova vansi ancora pi ù in·dietro, io luogo d'es:we posti al cen tro delle loro tru ppe. L'ant!l rc stesso però, a smç,rzare alquanto l'asprezza della sua critica, non ommette di notare C'he realmente il comando supremo, nei suoi ordini e nelle sue di rettive, non in$istè forse abbastanza uell'esig~re iniziati.va e ricognizi oni più ardite e più IÒntane, nel timore di provocare con tromisure dell'avversario e fors'anco un'avanzata del me<lesimo ; ciò, che avrebbe seriamente distur bato la marcia delle truppe tedesche; ma il

Widderu replica che .un'azione p'iù ardita avrebbe invee~ maggiormente disturbato l'avversario e avrebbe ancor più disordinato le ~ue mosse. Altro appunto è quello che le ricognizioni furono sempre eseguite con poche forze, - di solito con squadroni - e che al rientrare al corpo di queste, il contatto col nemico andava di nuovo perduto, invece di stre_tutmente conservar~o. non foss' altro a mezzo di .qualche pattuglia di utlicia li. " L'autore elogia molto invece la condotta dei vari ·comandanti degli avamposti e di mol ti capi di pattuglia - ufficiali inferiori ed anche ,s uperiori - d( cui -rip~rta i rapporti trasmessi . .In vero non sapremmo trovare un libro più praticamente istruttivo per l'ufficiale di cavalleria, ed anche per l'ufficiale di stato maggiore o per ogni ufficiale studioso.

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Istruzione segreta di Federico Il ai suoi ufficiali. - Versione italiana di PAOLO SANI, maggiore nei bersaglieri (riserva). - Rocca S. Casciano, tipografia Capelli, ·1898. Il maggiore Sani, sin da 'molti anni or s·ono, :iveva ideato di tradurre in iraliano l' Istruzione segreta, di Federico II ai suoi nffizia li (in realtà non è diretta ai su'oi uffiziali, ma sibbene a queJli di cavalleria), e intendendo dedica rla a S. M. l'imperatore Guglie! mo I, ne aveva chiesto a mezzo del Ministero degli estori, ed ottenuta l'autorizzazione. E ciò rilevasi dalla lettera di rett:igli, sin dall'ottobre •188·1 , dall' imperia le ambasciata .in Roma; epperò, oggi soltanto il Sani dà corpo al suo p,rogCltto, dopo infinite vicende, com'egli dice, che lo d-istrassero da lla pubblicazione del lavoro, e ne fa modesto omaggio, anzicbè all'augu~ta Persona, alla sua gloriosa memoria. 1 · L'autore, ,come del resto è beo noto, ba Lutta la ragione di dire che uon è una esumazione archeologica , ma che son pagine di una tale ..freschezza che paiono proprio· pagine d'oggi. Esse çootengono norme pa rtico la reggiate e sug~erimenti pratici ri- , ·gua~rlanti il servi.zio di campagna degli nffiziali di caval leria, e la loro condotta negli atto.echi , e che dettati dal Gran Re un secolo e mezzo fa, nulla hanno perduto del loro valore a1rche oggidì. La versione è' fotta con molta cura ed è scritta in buona li ngua, e perciò . siamo lieti di tributare meritati elogi al traduttore. Hl> -

AS~O XLIII,


1778

" , NOTA BJ:BLIOGRAFICA,

NOf,A BIBLIOGRA;Iì"lfA

B4iheft :zurri Mili(iir- JYochenbla.tt. ---: Puntata 9\ ·1898. - Sull'ulte: ~iore,svil~ppo ~~Ila stQria mil!,tare . ......; Conferenza tenuta nel Circ.olp Militare di Berlino· il 15 qicembr~ ,1897 dal ma~gior generale vòn REICH&NA'f ·

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•I 5. Dispersi e pr1g1onrer1; / 16. P.r,ede d'a.rmi ed altro · materiale da gì1erra ; ., 17. Rappresaglie contro gli abitanti nemici; 18. Ar'mi; 19. Consumo delle mu~izioni~ 20 .. ·vestiario; 21. Arrèdamento dell'1tomo e del cavallo;· ;l2. Utensili da campo, eccetto le armi; 23. :'Tote diverse. _ Ìf certo cl1e dopo una campagna !'~vere un siffatto cumulo .di dati certi e.cl esatti, non solo presenterà un reale interesse, may ervità pure come, vo_rrebbe l'autore della proposta, di uti le insegnamento per l'avven.ire. • Del resto, ~e non sopra una scala così vasta, ci pare chA, !>Q per giù, i Regola.ment1· ml serv'izio in ·guerra dei .varì eserciti prescriv,ono' ta raccolta della maggior parte di coteste notizie. L'original ità del concetto dell'autore, e J'a sua .importanza stanno \ in questo che il .ereo nern le von Reichenau non si propone affatto, e,iJla raccolta di queste notizie, di soddisfare al la natura le _cu6osità di avere da.ti statistici p11rticolareggiati, ma sibbeue di procacciarsi gli eleme9ti indispensabili ptlr rimovere gli inconveoienti v·erifìc~tisi, per studiare le cause delle .perdite, ecc., e qedurne nocme sicore per apprezzare il, valore materiale e morale · dell' esercito, ed a..iottare poi provvedimenti acconci a rialzare mag.giormen~e cotesto valore. È pregevole lavo1·0 e che si legge con molto intèressamento.

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· Nella cqnfere~~a. il maggiolì generale von Reichenau vorrebbe che la statistica rr.ilitare fosse posta in· grado di fornire 'notizie minute ed esatte intoi:no alle perdite· degli uomini, dei cavalli, delle armi, ~l.l'equipnggiamento, all'arreqamento,~al consumo delle munizioni , ecc. ecc.; dati che sarebbero di grande. valore e servirebbero di guida pe.r pro,. movere e prendere le opportune misure, atte ad·aumentare sempre più la forza morale e materiale dell'esercito . . [ ~ari argomefiti sono svolti ampiament~ e con !llolta competenza. Dì speciale interesse è quanto scrive l'autore intorno .alle. perdite della tl'uppa, le quali dovrebbero essere minutamente specificate secondo le cause che le produssero: perdite momentanee per ma latt[e, per escoriazioni ai pieèli ~causate dalle nuove scarpe nelle .prip:ie marcie· della camptgna ( 1); perdite per mort~ e feriti nel combattimento, per disgrazie accidental i, per dispersi, prigionieri e così 'via. . A quest'uopo l'autore· propone la Mm·pilazione giornaliera, da parte dei corpi, di pare~hie tabelle, da unirsi al . diario di guerra di cui .com~ pi-)a il 'modello e riguardanti : ,t . Ordine di battaglia e riparto del le truppe; 2. Forza; 3. Malattie ~. guarigioni; ,i.. Disgrazie accidentali ; o. Vitto; (ì. Alloggiamento; 7. Punizioni ; · 8. Condizioni atmosferiche; 9. Notizie importanti intorno · al nemico; · · , '10. Ordini im portanti ; 11 . Marcie; . t2. Trasporti sulle.'ferrovie 'e sulle navi; "3. Serv,izi prestati,. ad eccezione delle marcie, combattimento e rappresaglie; :14-. Perdite causnte dalle armi nemiche;-

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Gli elementi· della guerra moderna. - Conferenza ìenuta . al· Cii:colo Milit~re di Berlino il 9 febhraiQ Ù398 dal éolpnnel'lcf von BE11N1ùirnr, capo di sta to maggiore de!. XVI corpo d'armata.

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La cobferenzà del <;oloònello Bernhardi tratta indubbiàment.e. del la questione odierna mi litare più importante, ·e, diciamolo pure, più osc1Jrn, e sull~ quale ben pochi s'attentano di figgere lo sguardo. ,· . C'1H.! sarà la guerrn d~ll'avvenire, coi colossali,eserciti odierni? Comè dev'essere éoudotta? Éceo la domanda che ~i fa . fau tore, ed a cui l'ispnnde con ootevole profond ità e chiarezza di vecjute, e colle pÌù ampie considentzioni . . '11 lavoro· mal si presta ad essere riassunto, , per le tnolte osservazioni ed idee, che si seguono, legate le une alle altre JD logica serrata ed in· logico ne~so. -

(i) La fanteria tede,sca nel. l.870, nelle prime marcie della campagna, con tè~po. buono, e su buone strade perdette per questo motivo il ' °lo o della forza.

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NOTA· BIBLIOGRAFICA 1780 · Da· ua concetto non ~i passa : ad altro se·non quando il primo sia stato svis.cerato a fondo, ma tuttociò,' sv.olto brevemente, a grandi tratti: epperò, non• un periodo, non una parola v1 tro ì i che pos~~ dirsi sia esubirarite. Importe~·ebbe riportare l'iutierà couferenza cbe senza dubbio ,sarebbe letta da tutti · gli s~lid.iosi col _massimo interesse, rna non potendolo fare ·procureremo di accennare brevemente, e uel miglior modo. che· ci sia possib; le, ai punti più salienti. . . , . Le forze mi.litnri · dei grandi · s tati comprendono .l'tisercito e la flott,\, e ·perciò lè guerre venture si combatteranno per . 1~1-ra e per mare. luvero lo s~udio dell'azione ' ·unita delle forze 'di te,;ra e di mare riusciI rebhe interess'ante, ma l'autore vi rinuncia nella considerazione cb'esso pot;.ebbe essere soltanto astrat.to e limitato al la ge:t;1eralità e p~rciò s'occupà unicamente dell'esercito. . In · genera le si ha il torto di studiate re ·guerre passate e segnata-I mente l'ultima combattuta fra. la Francia e J.a .Germania, per frarne deduzioni .p,ra liche sulla condotta delle guerre future. Le grandi masse di truppe che costituiscono gli eserciti odierni, gli · enormi ,progressi tecnici verificatisi in quest'ultiò.10 ventennio, lo ~vil uppo preso dalle fe:rovie, e cosi· via,· sono tutte cose di cui importa tenere· il massimo èonto, e che foriatamente i:mpqrranno di condurre la gùerra in modo assai ,differente da quello tenuto pel passato. E l'impòrtànza delle, ferrovie è accresciu'ta a mi ilè doppi. Esse · non · solo debbono servite pel trasporto sul sito dell'adunata del'le truppe e dei riforn~menti, Jna debbono essere in grado di permettere di compiere lo schieramento dell'esercito .prima di quello dell'avversario, ciò che sarà, di capitale importanza ed assicurerà vantaggi che influiranno su tutto il corso della caro pagna. , ·1 Esse inoltre sarannp impiegate. per eseguire· improvvisi concentramen ti e così pure per trasferire truppe d'a nn tea'tro di guerra ad ,un altro. Le armate poi saranno legate ai loro magazzini da cui dovranno trarre i viver~ e tutti i rifornimenti necessari e di qui .la · U(>cessità di tener uniti questi magazzini colle ferrov ie del lo Stato e cli col-legarli -colle rispettive armate a mezzo di ferrovie da campo. La questione dell'offensiva e della difensiva è ampiamente sv:olta; costituisce anzi la tesi capliale presa in esame dall'~ntore· e su cni egli si è maggiormente diffuso studiandola sotto i princip;li punti di vi;,ta ed esaminandone partitamente i vantaggi e gli svantaggi. · Il ·colonnello Bernhardi' si pronuncia a fa~'ore dell'offeusiva, siccqme .la sola che permett~ di conser~are l'iniziati ~a; tuttavia pone in rilievo

NOTA. BIBLIOGRAFICA

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1781

le grandi difficoltà 'che si dovranno ·s;perare per conseguire la vittoria contro un nemico posto sul la difensiva; ciò che s.arà soltanto fattibile· studiando e preparando accuratamente la manovra offensiva che deve condurre alla battaglia decisiva, fa cendovi concerrère le truppe tutte e, agendo colla mas.si ina arditezza. ,. L'autore accenna pu.1·e alla tendenza di qualche stnto a sba1;ra.re, per cosi dire, tutta la frontiera a meZZL> di fortificaziòOi, ma è d'avviso sia miglior cons]gl io l'impiega re le rile1ranti somme di denaro, che in esse sj profondono, a vantaggio dell'esel'cito. Altro Y. uesito, .toccato dal Bernpardi, è qneVo ritleLtente le convulsionidell'odierna società, nella qtiale si diffondono sempre .più le.idee socialistiche ad anarchiQh~, le quali ,a()ì.evoliscono i sentimenti del dovere~ del . patriottismo~ e nòn possono a meno di riperéuotersi su lle .condizioni in-· . ierne dell'esercito e I su. quelle specialmente delle• classi ricl1iamate dal • congedo per la guerra e che formano gran parte dell'esercito camp~le; Di qui la necessità della maggiore possibile educazione degli elementi perman(}_nti dell'ese~cito: llff:iciali, sottufficiali e volontari ordinari, sui, qua.li sarà me~tieri fare il più largo assegnamento. Di qui l'origiÒale pròposta: di preparare ed · im-piegare, le masse di 2a e 3• linea con criteri· differenti da quelli che debbono servire per l'impiego. della 1a linea e precisamente adibendole ad operazioni di secondo ordine e tenendolecome grande riserva di complemento per, l'esercito d'operazione.. · Originale puré' la' proposta che sin dal tetf!_po di pace debbasi orga~ nizzare nei miJJimi particolari ja guerra popolare, imperocchè nessu,fo, Stato vorrà oggidi- rinunziare a 11uesto P,otente e)e\nen~o. · , « L' arm~mento genera'le del pop_olo, scrive l'autore, dev'ess~re pre-parato col ripartite le armi e le munizioni necessarie in opportuni cJ:e., positi; Ja. difesa ~elle localiti1, e specie di. quelle situate ,sui con6ni , aperti, vuol essere prevista; la passione pel tiro e pel maneggio del fu cile dev'essere svegliata· nel popolo e così pure devesi . di contiuub man.tener vivo nel popolo il pensiero della guerra popolare, Hd i singoli, gruppi debbono essere ordin~ti in riparti loca!i, per modo che, all'atto· , . della mobilitazione, il nemico irrompente inconfri dovuµq'ue la pili aspra1 resistenza in un e1emento, diviso in migliaia di piccoii cenlri, d1'C mai si può aff<~rrare nè schiacci~re. ~ Nulla di nuÒ~'O in tutto questÒ, dice lo stesso Bernhardi, ma soJamente delle verità, che importa di'aver sempre presenti, per studiare e . ~preparare la guerra in hase-al le.mèaesime. . \ L'autore 11vrà ragione; ~;se saranno delle verità, ma sta di fatto chenon da molti esse sono intr·avednte.

B. O.

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1782 G10PPI D1 TuRKHEIM, }iilano ·1898.

NOTA BIBLIOGRAFICA

NOTA BIBLIOGRAFICA, -

Manuale di Criptografia.' - ì\1au1rnli Hoepli '

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9ue].l'iostancabile, intelligente, benemerito editore che è l'fl,)epli ha . arricchito 6n dallo scorso anno la splendida eollaoa dei suoi Manunli . co·n· un g.ioi~llo ~el quale è a lamentare che_ la stampa tecnica e quella m1htare rn 18pec1e, non si sia occupata con tutta la .meritata attenzione. l\!a l'ar~or:µento, sebbene d'indole altm"!leiite militaré e diplom.itic11, è d1 quelli che trovano la loro unica base sopra studi pazien ti, positi v1, di natura quasi rriatpmatica, che escludono o quasi il dilettanti· srno e ~ai .q uali la gran maggioranza rifugge perchè richiedono un ?1spe~d10 d1 forz_a intellettuale inadeguato ul paragone degli se.arsi quanto rncert, co~peus1 dell'amor proprio e della utilità personale., È perciò naturale clie tale argomento sia ignoto o quasi io It.ili.i dnve il rasp~re a fior di suolo dà di solito, nel cam po rno,:ale .e scientifico miglior rac~olt{) di benefici che non il coltivare a piena vanga. ' Intendiamo far cenno del libro la C,r-ittografia ossia ·l'arte di cifr.are. e ~ecifr_are_ le ~~rrispondenzc segrete del conte dottor Luigi G,opp, -~1 Tur~l1e11.n g1a noto autore poligloua di lodate pubblicazioni della p1u s\fanata 1udole scientifica ed industriale. ll nol,il uomo, ora sottoprereuo a Melfi1 notando la mancanza assoluta in I1alia di un opera che, pur calcando le orme di autori iovlesi francesi e tedeschi , divulgasse l'arte, l'ars 1ioLarwn o zyphera:um: <:he pnrc ebbe · uo tempo nel nostro paese culto ed onore, è stato attratto a . pubb licare il 'suo ottimo saggio del quale, se non avesse dovuto nascer ristretto negli angusti limiti di un manualetto, diremmo ·che il solo difetto è la soverchia concisi&ne e brevità. L'opera parca di pagine m:1 doviziosa di notizi e e di insegnamenti, accenna brevemente alla storia della V ittogr:i fia ed ai metodi usati da.gli antichi per ~elare ai non ~niziaLi il senso delle proprie corrisponrlen.z~; passa po, alla sommaria descrizione di alcuni appare·cchi mec,can,c, _p,er os?urare le s~ritturo; espone i·così detti metodi a repertorio e a dlZlooano nonchò I sistemi seguiti per la corrispondenza telearafica internazionale; discute poscia il valore dei modemi metodi cifra~ento e con sintesi chiara, semplice!.- ~oncisa, t;fltteg~ia quelli di de· ·c1framento. · . Il chiilro autore, con forma spigliata ed attraente, spo"I ia l'argo· mento, già troppo serio di sua natura, di una parte del lac sua ari<iezza citando aneddoti 1rmeni e curiosità criuografiche.

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1783

·L' opera ha veste simpatica ed è. corred~ta da · una biografia, completa o quasi della materia. , Kon ricordiamo che, dopo lo studio dell'allora capitano di corvetta cav. Aristide Garelli, pubblicato nella Ri'vista Jliaritt1·ma del 1888, siò stato 'reso pubblico nel nostro paese altro saggio così esteso ed importante sull'arte criuogratica la quale, giova saperlo, ba occupato :n questi ultimi anni elette menti straniere. Il marchese De Viaris il dotto criptologo francese, già ufficiale del genio, ha testò pubblicato il suo, da tempo annu nziato, « A. B. C. » (1)' ~d è peccato che il "manuale del conte Gioppi non abbia fotto io tempo, per essere stato pubblicato prima ; a farne menzione. . Noi che abbiamo avuto l'agio di esaminare e di ammirare l'opera in.gegnosa del cbiarissi'mo autore francese, de~idererel!lmo che un valente cultore della scienza oscurografica quale ò il conte Gioppi espriqiesse il suo .patere sul metodo testè proposto dal De Viaris, metodo che, lo diciamo senza nmbagi, adattatissimo alla corrispondenza privata e corrimerciale, non ci semhra punto foggiato per la corrispondenza militare di guerra. Vorremmo anzi, se ci è lecito esprimerci co::;ì, che l'esimio autore italiano soffermandosi di preferenza su quanto ha tratto con là necessità della segreta corrispondenza bellica, ricbiam~sse l'attenzione del nostro )llondo mrlitare sulla pon liev~ questione divulgando tutta pna· uità ed incoosisteài;a dei soliti cil'rari sui qualì~poggia, per quanto ci · consta, il nostro sistema di corrispondànza segr~ta diplomatica e mili, tare. Saremmo lieti di offrirgli all'uopo \'ospitalità di queste pagine. I ristre(ti limiti di questi appunti bibliografici non · ci permettono di estenderci più oltre come sarebbe desiderio nostro, intorno al libro del cC1nte Gioppi. Ma facciamo voti che non sfugga esso inavvertito. dai nostri ufficiali ognuno dei quali potrebbe trovarsi lÌU giorno non so lo . nella necessità di corrispondere in cifra-, ma in quello. bén più penosa ed ardua di decifrare dispacci intercettati al nemico. (i) Le repertoire A. 8. C. de le M. ma~quis Di: V1A1us, Dicliom1aire àe corrisponclence cryplographique, Paris {898; chez l'auteur, prix 25 rrc.


1784 .

NOTIZIE POLITICO-MILITARI

1785

Il varo riuscì egregiamente e la popolazione accorsa da tutta la Puglia manifestò la sua gioia accia-mando calorosamente i Principi e da questo varo - il primo avvenuto nel port.o di Taran to· - trasse felice augurio per un miglior avvenire di quel porto e di quell'arsenale.

NOTIZIE POLITICO-MILITARI ,

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** La ricorrenza del XX Settembre fu festeggiata con grande entusiasmo in Roma, in tutta l' Italia e nelle colonie italiane all'estero. Non ci fermeremo in descrizioni di feste, ma non possiamo astenerci dal riportare i due telegrammi scambiatisi tra il sindaco di Roma e il Re: Il sindac.o scrisse: • Alla Maestà Vostra, forte e $icuro presid io della Patria"'e delle libertà popola ri, invio l'omaggio della cittadinanza romana, nell'odierno ricordo della sua riunione all'Itali:i libera e civile.> S. M. il Re rispose: « Il saluto che Roma mi rivolge in questo giorno, che sa rà eternamente ricordato, riesce tanto più caro al mio cuore nell'anno in cui· l'Italia ha celebrato il primo giubileo delle istituzioni nazionali , sotto l'egida <!elle quali, per concordia di Principe e di Popolò, si co~pieva il fatidico voto che, dalla capitale del Piemonte, proclaprnva Roma capitale d'Italia. ' , Il ricordo delle ot;enute conquiste infonde nei nostri animi il CO· raggio nel perseverare e la fede necessar_i per raggiungere quella grandezza e quella gloria che il nome di Roma ci addita. » 'I< Jf

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Tra i più salienti fatti di cronaca militare nella quindicina notiamo· avere il Miuistero della guerra ordinato. che si facciano i cambi di guarnigione già stabiliti e poi stati sospesi. Il movimento cominciò il 27 corrente. I reggimenti destinati a mutare sede apparte.ngono tutti alla fanteria e ai bersaglieri essendo per la< éavnlleria il cambio già avvenuto: Noteremo pure il vàro dell'incrociatore Puglia, avveuuto a Taranto ii' 22 corrente coll' intervento del principe è della principessa di Napoli. Nel viaggio da Napoli a Taranto lo DL AA. RR. furono scortate dalla squad ra comandata dall'ammiraglio Morin, e composta delle navi Lepanto, Sardegna, Umberto I, Ruggero di Lau:rùi, Doria, Calatafi.mi e Goito.

Dall'estero giunsero tristi noiizie sulla cosiddetta caccia agl'Italiani, cioè sui maltrattnmeoti e le sevizie a cui furono sottoposti gli operai italiani io qua~i tutti i pae~i d'Europa e specia lmente in Austria. Traendo pretesto dal dèlitto di un pazzo (italiano di nome e francesè di nascita) che :;nJlc. ri~e del lago di Ginevra u'ccise, COD un colpo di pugnale l'imperatrice Elisabeùa d'Austria, non solo si licenziarono improvvisa·meute da moltissime fabbrich e,, mettendoli sul lastrico, i nostri bra~i e tranquilli connazionali, ma si organizzarono contro essi , in molti luoghi, vere aggressioni in massa, eseguite _da!Ja plebaglia, ma condotte quasi sèmrre da gen te che· per condizione socia le stanno u,n poco 11 \ disopra della plebaglia. . 1 Molti di quei nostri operai furono derubati, spogliati, alcuni vi lascia· rono la vità, moltissimi furono obbligati ad abbandonare i paesi che fe· condavano col loro lavoro e donde traevano sostentamento per sè e per le loro famiglie. La cosa è tanto più ingitBtificata e deplorevole in quanto che l'Italia fu la prima a riprovare C(ln 1{1tta l'anima il delitto che.servi di pretesto a questi a Itri delitti. Il governo del Re, i principali municipi, l'opinione pnbblica per mezzo della stampa ebbero parole d'orrore per il'vile assassino e di compianto vittima. S. M. il Re si fece rappresentare. da S. A. It il Per l'auousta o -Principe ereditario ai solenni funera li che se ne fecero in Vienna. O dunque perchè queste bar.bare rappresngl.ie? In verità non potrebbero dirsi rappresaglie, perchè la rapp~esagl ia presuppone un' offos~; è guerra di concorrenti. Io questi .nostri civil issimi tempi, ogni mezzo è buono per séhiacciare il concorrente, come per vincere il nemico; anzi il nemico è appunto il con<lorrénte. - Nt:l dolÒre di védere ta.rrte migliaia di operai italiani obbligati a vagare in tu.tti i paesi d'Europa (o[ tre l'emigrazione propriameote detta in America) per guadagnarsi col proprio :-.udore· quel pane che non possono guadagnare io patria, ed essere esposti a tanti pericoli a tanti soprusi, una cosa ci consol,1 ed è, che, senza ,Prandi qualità, in


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NOTIZIE POLlTICO-MILITARI

NOTIZIE POLITICO-MILITA.lU

tali condizioni, non potrebbero sostenere la concorrenza con quelli del paese .e non desterebbero tante gelosie. · Qualche ragione ci dev' ess_ere. se, malgrado l'avversione popolare, condivisa dai capi fabbri ca e dagli :ippaltatoFi, costoro accetwno operai italiani e spesso danno loro la preferenza su quelli del paese. Siffatte qua lità, che li mettono in grado di lottare per l'esisumza in condizioni cosi svantaggiose, sono un capitale prezioso che frutterà all'Italia quando l'Italia potrà valersi di tutti i suoi capitali.

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Gl'Inglesi nel Sudan, occupata Ondurman e Cartum, ~istrutti o dispersi gli ultimi attruppamenti dei Dervisci, continuarono a rimontare il Nilo, mirando a Fashoda. · Frattanto giunse in Europa la notizia che Fashoda era. già occupata da una spedizione francese, con a capo il capitano )Jarchand, venuta cfa · Sud. La cosa fece im pressione, se ne discusse vivamente e i giornali fantM ticarono un possibiJe conflitto con 'gra vi conseguenze, quando le truppe anglo-egiziane condotte dal Sirdar in persona fossero giunte a Fashoda e _'avessero trovata occnpata dai Francesi. fnvece niente di tuttociò : un giorno giunse un dispaccio dal quale 11ppariva essere il Sirdar arrivato a Fashod11, avèrvi piantato là han~ di era inglese, avervi lasciata buona guarnigione e avere preso la strada del ritorno. · Che cosa era avveo uto tra Inglesi e France~i? Non si sa ancora bene, ma è cer}o che non avvenIJ..e alcun conflitto. Pare che, giunto a F:ishoda, il Sirdar vi :ibbia trovato effettivamente .Marcband, il quale vi ave,•a inalberata bandiera francese. Il Sirdar lo informò che doveva occupare quella località in nomè del Kedive~ Il colloquio fu am ichevole; nondimeno Marchand rifiutò di abbassare la bandiera e di ritirarsi, finchè non avesse ricevuto ordine dal suo governo. . Che fare in queste condizioni? Il Sirdar Kitchener trovò una sortita inglese : ebbene, disse, io ,,i co11sidererò come una spedizione scienti fica; state '))ure; io occupo e guernisco la località per conto mio. La diplomazia se la sbrigherà. Pare che il go~erno inglese sia stato contento della condotta di Kitchener, perchè un dispaccio annunzia eh' egli' fu nominiito pari ' d'Inghilterra.

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** A Creta l'ordine fu ristabilito; gli autori dei recenti disordini vennero arrestati e, quel che è - n:,ieglio, pare che le potenze abbiano deciso. di finirla colle mezze misure è prendere disposizioni che assicurino l'ordrne in modo normale, senza bisogno di truppe e di squadre internazionali. Esse avrebbero rappresentato al sultano la necessità di ritirare dall' isola tutte le truppe turche, e non ~· è dubbio che il sult11no, sebbene a malincuore, fluirà col piegare la testa . Dopo ciò .le potenze proceder11nno alla nomina di un governatore tale che possa conten:tare i Cretesi. Se si fosse fatto prima, quante spese, qoanto sangue (non mettendo in conto le chiacchiere irmtili) si sarebbe risparmiato! Ma, henchè tardi, si è sempre io tempo . Speriamo quindi .di vede,r presto to_rna~e da quel~ l' isofo i nostrì' soldati e dai suoi paraggi le nostre navi, nmaste cola tanto tempo con tanto disagio per gli uomini e sprer.o di denaro ~er il governo, senza che un vantaggio (alme!lO per quanto appare) ne.sia venuto ·o possa venime a paese. ·

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·. Abbiamo già parla(o nelle preeedenti puntate della verten~a fra l' ltal i_a e la Colombia e del suo comp9nimento. Ora parve, per un istante, che 11 lissidio si riaprisse più vivo che mai e potesse d~r 1,uogo a serie conseguenze, . . . Avendo il rappresentante italiano- provv1sor1a~ent~ l~sc1~to I~ Co~ lombia, rimettt:ndo all'agente inglese la tutela degl Italiani cola res1dent1 e dei loro interessi, il governo colombiano mostrò di prendere in cat~\va · pi,rte questo fatto sem plicissimo, onde venne telegraficamente .annuoz1a~o · avere il p11esidente di quella repubblica firm~to ~o decret~,.col quale d1cbia ravansi rotte le relàzioni con I' Ifalin, nt1rata la legazione della C~lombia a Ronfa, non ammesso alfun agente italiano a Ilogota e tolti ai consoli italiani g)i exequatur. . Collo stesso decreto si dichiar-0va che agi' Italiani residenti in Colombia 0 che potrebbero recarvisi era consentita soltanto la protezione che loro accordavano le leggi locali. . . . Con ciò la Colombia veniva in certo qual modo a porsi fuor1 ,del diritto <lelle genti che ammet~e la protezione di plomatic~ aqche in tempo di guert·a. E la Colombià la negava in condi1..ioui normali!

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NOTIZIE .POLITICO-MILITARI

Là rrotizia produsse in Italia (11ù meravigl_ia che sdegno. L'opinione pubblica attribuì l'atto del governo colombiano a dispetto per aver dovuto piegare la testa nel la. soluzione della nota -vertenza , .d a un pretesto. per riaprire la vertenza stessa, e si aspettavano tranquillamente le JUis:.ire che av1:ebbe preso il governo del Re, quanc)u urteriori telegrammi recarono che la Colombia era venuta a più miti consitrli nelle sue decisioni . riguàrdo alle relazioni diplomatiche coll'Italia ed acconsentivà che aJ'interessi degl' Itàliani fossero trattati dall 'agenté 'ingle~e accredit:to a Bogota. · · · ·, Si. finì coll'annunziare che l'atto') nsensato del presidente della Co-·. lombia era dovuto ad un equivoco. Meglio così, s~ è così. Ma siccome l'affare Cerruti,'oggetto della precedente vertenza, non è ancora l'iqui dato, cioè i denari non. sono . ancora stati pagati, .perciò. resta il dubbio che sia un pretesto, anzichè un equi. voco e che la cruestione non sia. ancora finita. ' . ~

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. ~ella proposta del lo Czar per la pace e il disarmo, a!ibi~-m~ parlato, diffosa.mente nella precedente pt~ntata, e non vi torne-remo sopra se non . per dire che oggi si conosce la risposta del governo italiàno, rìmessa all'arril:>as.ciatore ru~so il •I 5 corrènte. Questa risposta è importante non solo per sè stessa, ma perchè dimostra q\(ale, in sostanza, fu o sarà la risposta del la Germania e dell' Au~ stria, n0n essendo ammissibile che in questione di ta!}.ta importan za. l'Italia abbia agito senza preventiya intesa colle sue alleate. Ecco. testualmente questa risposta:

,, Signor. arnbasciatore, < Vostra Eccellenza mi ha fatto pervenire, coll'ultimò corriere cli · gabinetto, la circolare in data del 13 agosto (vecchio stile)° che S. E. il . ministro degli affori esteri di Russia le aveva consegnato e di cui Vostra, Eccellenza mi segnalava immediatamente il contenuto con un telegramma dello stesso giorno. . ' ' «.La circolare del conte Muravieff la cui iniziativa si deve al Sovrano• S!~SSO, constata Che Ja conservazione della pace è, già .dç1 , molti .anni , lo scopo della politic;t internazionale, che potenti alleanze si sono for -. mate a questo fine e che sempre in _nome cl.ella pace i grandi Stati banno impres~o, allo svilupp,o delle loro forze militari, un impulso che finor~. era sconosciuto. \ .

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« Disoi·r,ziatamente - constata ancora la circolare russ~ - questa ' esacreraziooe di armamenti, senza dare quella sicurezza che ci si faceva J'dl: 1sione di trovarvi, non ha fauo che creare una situazione intollera-, bile, la quale, se dovesse prolungarsi, farebbe capo fata lmente alla catastrofe che si voleva ri,,;parmiar~ all'nmanità. « Il ministro imperia le, interprete del pensiero del suo augusto Signore, propou·e Ja riunione di una Conferenza, la cui missione s~J·ebbe q~ella di mettere un termine agli armamenti . I l.nuovo secolo che si appross1 ma, \i aprirebbe_così sotto il miglio.re degl~ aus·pici: . ", • Il Governo del Re ba fatto della Nota del conte .Murav1eff I oggetto di uno studio ,.a ttento . PriJUa ancor.a di intraprenderlo abbiamo tenuto ' ad esprim'ere, fino dal primo moniento, i voti .Più.sincer! per l'opera grandiosa che S. M. l'Imperatore di Russia ~ia pr~so so_uo 1\ ~no .p_atronato, come pure i senti menti di risp~ttosa s1mpat1a cq1 quali abbiamo. àpplandito a)la sua iniziativa. · · . · , « Ora il nostro esame· è giunto al suo termine. ti prob lema che I Auiusto Sovrano sottomette ali' ar:eopago delle potenze non è certo senza difficoltà. Accan to alla questione 'degli armameuti, se ne posso~o _1mnw,inare altre verso le qu:.ili i di[erenti punti di vista non c01nc1derebbero forse abllastanza e che,. messi in · discussione, potrebbero accentuare nel seno stesso della Conferenza progettata, un conflitto di opioi~oi, le cui cons~guenze eventuali non ci lascerebbero senza preocçupazione. ' · · . _ . . · . « illa queste difficohà non hanno, a1 nostr.1 occhi, unila d1 assoluto nè <l'i inestricabile. ,,.. « Basta che si elimini dal piano della riunione tutto ciq che non· _ha_ ,. necessario rapporto coll'opern di pace che noi propugniamo o che _po: , tesse compromettere il successo ; basta che si svincoli dalle qu~~t1om multi pie e complesse cbe non si impon~o~o ~o.me una ne?e~s1ta d_~L momento, l' idea semplice e nett~ che ha 1sp1rato 1l potente ~~viano, Il· guardo lilla quale l'accordo tra i Gabinetti è cei;~o possibile _q_u~n.do ~tti.ngao~ la decisione rie!I~ coscienza stessa del la lorn res_ponsab1fi.t~.·· . « Basta, in una parola, che un programma seriamente conc_ep1to _e . fissato chiaramente mantenga la discussione s~pra un terreno d1 conci1 liazione e di pacificazione reciproca. « ~petta natntalrnentè, alla cancelleria imperiale formu lare questo .progi·amma. · . . .... , . ,e Noi abbiamo fioo da ora la piena fiducia cl1e esso sara tale quale noi ,lo at1crnriamo e noo abbiamo bisocrno di aspettarlo per prendP,re verso la proposta che ci vien fatta, ima risoluzione fo rmale. . ~

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« -Vengo in conseguenza oggi a pregare Vostra Eccell;~za .ai dichia-

rare al minis~ro imperiale degli affari estèri"'che il Gover.ho del Ite ac,. ceuà ~'.int~rvenire ~Ila _Co?ferenza, a_lla quale il _Governo dell'Imperatore c1 10v1ta e che noi sia·mo pronti a contribuire con .tutti i nostri sforzi all'esito felice della intrapresa. « Vostra Eccellenza è autorizzata a · dare Lettu·ra del presente dispaccio a Sua Eccellenza il ministro de(111· ,~tfa1·t· esteri· e. a r1·1·asciar· gliene una copia se tale è il suo desiderio.· ' c)

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ç,-radisca, ecc. (( CANEVARO. ))

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N O'll! ZIE POIJTICO·dlILITARI

NOTIZIE PO.IJX'TlCO·MltlTARI

Fra le più importanti disposizioni d'interesse militare emanate nel inesè ' notiamo le seguenti : - Il Ministero ha determinato che nell'anno scoJas.tico 1898-99 ab-, b!ano luog? alla $çuola di g~en a, altri due corsi speciali d'istruzione, . di ' tre mes_, ognu?o, p,ei ?api tani ,commissari che non 'presero parte' ai pr1m1 corsi e pe1 tenenti comm1ssari, già riconosciuti idonei ali' avanzamento. . , _ , Detti corsi avranno principio rispettivamente il ·1° novembre 1898 ed il ·! 5 febbraio ,J899. I I A ciascun corso concorreranl'lo in massima· due degli ufficial i di cui · sopra per ogni direzione-di commissariato, e alcuni di quelli addetti' ~ali 11 ltri uffici. r · · , "' . , . 1~oltre vi ~renderanno parte, però soltanto in qu~i t_à di uditori, magg1on e tenenti colonnelli commissari nella misura che sarà ,consintita dalla necessità del servizio. t • 1 Spetta di comandanti di -corpo d'armata la designazione de~li ufficiali ammitendi ai singoli corsi. ~ ufii~ia li superiori sarann? dispensati dall'esperi,men;o prfscri t;o e per~LO nelle lo~o ca~te pe{so_nali sarà solo f1,to risultare , la loro pa~tecipaz1one a1 detti cots1 spect'ah come uditori. - Il Minisler? _ha ~.ur~~er~inato e e siano riattivati, presso I~ scucia centr.ale d1 tiro d, fanterrn, pei sottotenenti, ordina ti con la Circolare n. 3 del gennaio u. s. e sospesi nello scorso maggio ; ed all'uopo dispose : ' · , a) che dal ,1° ottobre al ·I O dicembre del corrente anno, siano chiam~ti presso detta scuola ad no corso d'is1ràzione tntti qnei sottoteneuti

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di fanteria che avrebbero dovuto frequen tarlo nelle epoche fissate d~lla ' \ suddetta Circolare; , b) 'che·dal 26 settembre al 27 novem~re abbia luogo presso la stessa scuola un corso p'er zappatori rii truppa. . . . di _ Vennero P,ub~licate nuov.e norme ,rer l'assegnazione de, cava)h • carica nei re(To-iment11 d'artiglieria da campagna ed a cavallo. . · <>le>, · 1·1or1· sa:anno_ r1 partiti Alcuni cavalli, detti di carica, sce \ ti fra 1· m1g .. . . fra Jé batterie ,dei detti reggimenti per essere assegnati a~h uffic111lt subalterni, dei reggimenti stessi, e ve{'ranno inscritti sui ruoli c;ome gh altri cavalli di truP.pa. . . . . . , . Il cavallo di carica-è-o~bligatorio p~r gl i uffic1ah subalterrn, p~ro 1 com;rndanti di. corpo potranno aQtorizzare gli ufficiali: '_c~e ne facc iano _domand~, a rinunziare al cava llo di carica ed a sostmmlo con altro di loro privata proprietà. _· . . . . . ·, Eccezionalment_e potrà esse)'e concesso dal Mm1stero, su pro-p?sta ~el co mandante di corpo ,e per un tempo limitato, un cavallo d1 canea • • • t ,' •• anche a_cap1t.an1. . . . . . . . ·Il cavallo di carica viene montato in servmo ed lQ quei casi fuori d1 servizio ; he il comand!ln!e del corpo crederà conveniente. , .. Qualora venga riconosciuto non più' sùfficientement~ _atto al serv1z10 cui ù destinato, passerà defrnitivarnent~ a prestar serv1z10 come cavallo di trnppa. . , ' . . . ·' . Se la rnenòm.a'ra attitudine del cavallo d1 qarica provenisse da p1ovata ' incuria dell'ufficiale, il ~onsiglio di amministrazione ad_debiterà al conto rimonta dell'ufficiale utente .la'_ somo:1::1 rappresentan_te il deprezzamento subito. · . . . _ Vennero stabilite le attribuzioni dei distretti-di za cla,:ise c'.rca vane specie di arruolamenti volontari,. cioè_ il ·.ìVtj~islero ~a deterr~un:to che. gli uomini i quali risiedono nel te_rr.1Jor'.u di un d1stret~o . dt 2. ~!ass: potranno_coinpiere press·o il_ ~ed~s1µ1? d1stret,to_le prat1,che prel_1m1_na~ 1 che loro occorrono, a seconda dei ca~,, p9r l arruolamento, anz1che nvolaersi per tal uopo ad un distr~tto di 1• classe o ad un corpo. , comandante riconoscerà la regolarità dei d?cu_men~1; ac?e:tera _I~ idoneità fisica dP-i ric_hiedenti; si procurerà" la d1ch1araz1one d1. 1donell~ mornle, se trattasi di ,uomini che aspirano all'arruòlame1:to nei car~b1~ nieri reali; provvederà per gli esan;ii:di colt~ra . gener~le, se trattasi d1 giovani che chiedono l'arruolamento volontario d1 un anno, ecc .. .. . Dopo ciò trasmetterà l'incartamento al comando del distretto mil itar? di ,1a classe ed avvi~rà i. rich,iedeoti al medesimo ~el g1oruo che sara· . all'uopo_stabilito di comuµe accordo.

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NOTIZIIE POLITlCO-MlLl'.t'ARI

No:r1z1E POLITICO-!HLÌTARI

intrecciati, uno di quercia e l'altr? d'alloro , fruttati , con in mezzo inciso un accenno 'del fatto pel quale ..la _medaglf~ ,,iene con~essa. . .. « Art. 3. La medaglia dovrà appendersi al gonfalone mumc1pale con un nastro formato da una fascia turchina verticale al centro, fiancheggiata dal tricolore della ba9diera nazionale. .. . '. . « Arti 4. La Commissione per le ricompen~e al valor m1l~tare .,st1tu1t~ ·con nostro decreto dfll ·I 5 dicembre 1887, rimane anche mcaricata d1 esamjnare iJ merito dell'azione e dare il parere per la concessirne della medacrlia di cui al pres~nte decreto. Tale parere verrà a noi riferito dal minis~ro dell'interno -per le nostre determinazioni. »

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• Venne pubblicato un R. deçreto ctte approva il regoiamento per concorsi degli ufficiali ·del ge~ al pr/mio Henry. - Venne pubbl/c~ta I' « I~~·uzione sulle strade ordinarie e sui lavori di accampamento », che costituisce il volume 8° della nuova collezione delle istrnzioni pratich~ del genio, e con tale pùbblicazione ra, stano abolite: I' « Istruzione}i.il~e strade ordinarie_» e·I' ·« Istruzione' pei lavori di accampamento » ·e relativa appendice. · · · - Venne pubblicato u1i'dect'eto ministeriale rigua~dante le spese di ufficio ' per le direzioni autonorrìe del genio. per . il ·1° semestre dell'e-sercizio finanziririo ·1898-99. "I · . E' sta'to aperto un concodo di 20 posti di volontario ne!J 'ammini• • ' t, " strazione centrale della guerri ;' Il volontariato sarà gratuito dure~à upn meno di sei mesi: trascorsi i qu·al i i volontari che nel f~att inpo abbiàno dato prova di zelo e tenuto lodevole condotta saranno· nominati vice-segretari di 3a classe con lo stipendio di lire ·1 ago man manQ che si vèrificheràno.:i criancanie. Gli esami saranno dati in Roma a principiare dal 11ofobbrai·o •1899. li termine utile per la presentazione delle -domande è fissato al 30 novembre 1898. - Venne notificato 'che in seguito ad accordi presi colla Società anonima dei tramwan vercellesi, à-da1.are dal ·1° giugno ·1,898 sono state concesse dalla Società stessa le seguenti facilitazioni per trasporti mi litari sulla tramvia Vercelli-Biel la, Vercelli-Trino, Vercelli-Aranco-Borgosesia. 1. Agli ufficiali ed ai militari di truppa, sia isolati . che indrappellati, vien.~ accordato il ribasso del 25 °/0 • . '2. La .lassa per il trasporto bagagli degli u!ficiali è di L. 0,50 per un peso !lOn oltrepassaùte i 50 chilogrammi e per qualunque distanza. - Sulla proposta del Ministro dell'interno, presidente del ConsiaJio, e del Ministro della guerra, S. M. il Re .ha firmato e fu pubbli~ato il seguente decreto. · , << Art. •I. È creato un distintivo d'onore consistente in' una medacrlia d'or·o per rimerita1:e le azioni altamente pa triottiche compiute dalle città italiane nel periodo del risorgimento miziooale. , « Art. 2 La medaglia è del diametro di centimetri .5 e 5 millimetri; essa porterà da una parte la nostrn effige con intorno il motto « Umberto I Ile d'Italia »e clall'altrn parte una corona compo:;ta di due rami

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Roma, il '28 set~embre 1.898. X,

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ENRICO CçSÉNZ

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Ben pr esto ci separa _ una sessantina cli anni da quelPepoca, e le mutazioni avven1.1te nell'organismo politico e

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ENRICO C.OSENZ

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nato in Gaeta il 20 genna{o :1820, mo1·to irt Roma il 28 settembre :1898'~

I primi ,gradi;

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.Il çosenz, futuro generale dell'esercito· cli GaribaJdi e, f1~turo Capo di stato maggiore dell'esercito italianQ,.rice;evà nel !840 le spalline cli ufficiale nel Real Corpo d'artiglieria del regno delle .Due Sicilie (1). · (1) Alunno alfiere d'~rtiglieria., 1° marzo 1840.' ~ Primo tenente 4 ot. tobre 1844. - Cessò dal servizio récandosi in Ven_ezia, 23 agosto 1848. Capitano nell'artiglieria, 4 luglio 1848. -,- Maggiore, 7 maggio 1849.- · Tenente colonnello comandante il primo cir contfario di-clifesa del Veneto, 17 giugno 1~9. - Colonnello comandarite' la pl'ima linea dì difesa al Ponte della Laguna, 10 luglio . 1849. - Cessò dal servizio alla capitola:1.ione di Venezia, 29 agosto 1849. Luogotenente colonnello comandante il 1° reggimento cacciatori delle Alpi, 20 marzo 18/59. -:- DimE)sso dal_servizio pe:it sua domanda, 7 settembre 1859. - Colon;nello capo di stato maggiore dell'll" di. visione dell' esercito . Italiano nell'Italia centrale, 15 agosto 1.859. Colonnello comandante la; brigata Ferrara, 20 ottobre 1859. - 'Dimesso clal servizio per sua domanda, 27 ~aggio 1860. "Colonnello brigadiere nell'esercito meridionale, 1° hlglio i860. -'-Co~anda.nte la ma divisione, 1° luglio· 1860. - Maggiore generale, 19 luglio 1860. - Ministro .p e1· gli affari della gueri:a a Napoli, 8 set-- tembre 1860. - Luogotenente generale coma~dante della divisione di Napoli, 29 ottobre 1860. - M~mbl'ò clell_a Commi~ione incaricata ' di esaminare i titoli relativi agli , uffiziali del corpo volontario clel , generale Garibaldi, 22 novembre 1860. - Prefetto di Bari 23 marzo 1862. - Collocato a disposizione Ministero Guerra, 30 ma,rzo 1862. Comandante la 20" -divisione attiva. dell'esercito, '31 luglio 1862. Aiuta,nte di campo effettivQ di S. M., 27 settembre 1862. - ì\lfem.bro . annuale della Commissione. permanente pei· la · difesa generale deÌlo Stato, 7 gennaio 1863. - Coma-nda.nte la 6" divisi:bne dell'esercito, 10 giugn_o 1866. - qomandante gen.e rale della divi~one di Bologna, 26 sett.embre 1866. - Comandante generàle della 2" divisione attiva '(Bologna l O corpo d'esercì to), 6 luglio 1869. - A di~posizione del Mini~_

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stero, 14 agosto 1870. - Incaricato del comando generale della 11" Divisione attiva presso il Corpo d'osserva:1.ione nell'Italia Centrale, 14 agosto 1870. - Comand~ntc generale la divisione di Roma, 9 ottobre 1870. - Cqmandimte del I corpo d'armatft Torino, 17 maggio 1877. - :Membro effettivo del Consiglio dell'Oi'dine Militar e cli Savoia, 11 luglio 1877. - P residente del Comitato cli stato maggiore generale, :26 ottobre 188:l. - Capo éli stato maggiore dell'esercito, CO· mandate il corpo di·. stato maggiore, 5 agosto 1882. Collocato, a sua domanda;, nelht posi.z:ione di servìzio ausiliario dal l O dicem.h~e .1893, 3 \tovemhre 1893. .- Collocat o 11, ti poso, per ragione d'età. conservando il grado e l'onore deH'uniforme, 31 a.gos to 189ib. H~. fatto le cnmpagne di gu.ena_- 18-1$-49 per l' inclipencleuza d'I~alia nel ·veneto. Riportò t re ferite. Citmpagna del 1859: Menzione onorevole per essersi distint~ all::t cacciata degli austriaci da Varese e · Como. - Decorato della croce di ·uinciale dell'Ordine militar~ di Sa.voia, per avere éon poche forze, assalito numerose schiere nemiqhe a 'rreponti e le respinse ed_insegui fino a Castenedolo, 12 lugl,i.o 1859 - clella croce di cavali.ere clei Ss. Mau· rizio e La,zzaro, 25 marzo 1860. Ca~npagna dell'Jt.alia Meridionale clel l860 : l!'erito al collo a Mil'azzo, 20 giugn:o 1860. - Commenclatore dei S~. j\faurizio e L az,zaro, 17 novem,bre 1860 ·e déll'Ordin~ militare_di Savoia per la campagna del 1860, 12 g i:i:igno 1861. - ' Grande ufficiale èlei Ss. Ma:~:riz Lo e La-z zaro, 21. ag,isto 1862 Campagna d'Italia clel 1866: Commendatore clell'01·çl irie della Coi:ona d'Italia, 22 aprile 1868. - Croce di, gi:ande ·ufficiale della Corona·d'I· talia, 1.7 febbraio 1869. - Gran cordqne clella : corona d'Italia, 8 ot· ,tòbre 18"70. Campagna clel 1870 per l'occupazione d'i R om~: (iÙn croée dell'Ordine dei Ss. Matirizio e L az,mro, 30 maggio 1878. - 1fodaglia Mam'iziana per 10 lustri di servizio militare, 1° m~rzo· 1890. - Decorato del CollaTe dell'Ordine Supremo della SS. A.ntrnnzi'ata, 14 marzo 1890. - Cavaliere Gran croce dell'Orcline militare cli Savo·ia di rnotii JYl'opri"o di S. M., 15 novembre 1893. -' Deputato al Parlamento naziona.le nella 7", sa, 9", 10t> e 11a legislatura, e cioè deputat o nel I collegio di Como nella 7" legislatura.; nell'8" èletto a Montesarchio ed a Pesaro, rappresentò C[uesto secondo collegio; nel corso. nella 9a fu deputato di Fo.l'll; clurante la 10" del IV collegio di Napoli e finalmente nell'lP, tli quello di Piove di Sacco, :senatore clel Reg~o, 7 novembre 1872.


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sociale del riostro paese durante quel periodo sono così profonde e ma:nifeste come raramente av'irenne in passato in simile lasso di tempo. È l'impressione dataci dall'accenno dei mo1~enti ·storici ricordati sopra per segnare quelli culminanti nella caniera del Cosenz ; ed è segno cli gran drìttura nella mente dell'uomo, che ieri ci fu tolt·o l'aver traversato tutto il fortunoso periodo mantenéndosi sempre uguale a s~ medesimo, fedele ai principi con cui erasi aff~cciat0 alla vita del mondo. . . Usciva dal collegio clella Nunzìatella, centro assai reputato di istruzione la:i:gainente militare. Vi avevanò ·deposto il germe dei loro elevati sentimenti, maestri come il :0'4,.yala,, il De Sanctis, e il S0ttemb17ìni: dato l' indfrizzo delle prime idee pensatori come il Blanch. }i.lla scuola ed al pensiero loro e degli altri insegnanti si educò untt coorte di giovani che si proponeva di rilevare colla solidità dell~ convinzioni, colla ferme~za ·a.egli esempi, la stima dell'esercito di cui si sentivano chiamati a far parte, e contro il qu~Le sentivano non raramente lanciare ignobili e ,s cioeche accuse, voh+te con astuta arte di governo nella -Corte stessa del monarca, nella quale temevasi, più che non amasse, questa milizia nazionale, e pei· ragioni politiche le si preferì va d'assai quella assoldata fuori di paese. L'eccitamento al fare cercato nel ricordo del passato e più specialmente ne1la partè pres; dall'esercito n~poletano , alle grandi guerre napoleoniche, lo studio di. quanto riguardava la guerra, la cura per il migliorameD;tO del materiale oocµpavano intant0 quel gruppo di giovani ufficiali. l\fa se si. fosse avverato un grande avvenimento da cui avesse avuto da venir bene al paese cui appartenevano, · essi avrebbero .colta con slancio l'occasìont;) per dimostrare ciò che in cuor ' loro si sentivano· capaci dì fare.In questa condizione degli animi cominciò a· manìfestarsr ed a crescere quel sobbollimento di confuse aspirazioni, il quale precedette il 1848 e· diede a quel periodo un carattere singolare se non unico. Senza che ben si sapesse nè come., nè con quale determinato indirizzo dovesse avvenire,

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pareva sempre ;più vicina l'ora dell'azione. È d~ ìmmagjna~e· come fosse attesa da quello stuolo di ufficiali, che per af~ f'etfo all'esercito cui appa,rtenevano ed al bene del_loro paese, si ·sentivano impazienti della lunga pace e sopratutto della . disistima in cui, non ostante i loro sforzi, vedevano t<?nute le armi nfLzionali. Avvenne ·lo scoppio rivoluzionario contro il dominio straniero nelle regioni clell' Italia settentrionale, ed il contracolpo fu g-rande in Napoli e tra gli ufficiali." Come i cittadini chièdevano che l'esercito napoletano concorresse alla guerra d'indipendenza sul Po, così gli ' ufficìa,li domanda-, vano eh potervi p!J,rtecipare individualmente, se non era possibile che ciò avvenisse di farlo col resto dell'es-ercito. Alcuni 'Lifficialì ottennero le dimiss:i,oni a questo scopo·; e J?OCO dopo il Gove~no pro~v~sorìo d~ Yen~~a, ~Ìl~acciat0 dallà riscossa degh Austriaci e deficiente d1 ufficiali, e specialmente'- di , ufficiali · di artiglieria bene addestrati, ne faceva richiesta al <9-ovérno di N~poli il quale concedeva che alcuni dei st1oì aderissero ai desideri dei Veneziani. Così avvenne . ohe si trovassero intorno al generale Pep~ alla difesa di. V enezi:a p~recchi u:ffìcialì che come l' Ulloa 7 il Luigi Mezzacapo, il Boldoni, il Musto, il Virgili e altri e con essi il Oo'senz. Essi furono la mente direttiva di quella. difesa; n e riordinarono gli · elementi; le dettero indirizzo; alle virtù di tenacità, di coraggio e di abnegazione dì cui. fecero prova i Ve11:eziamì a.ggiunsero le propri~.. E llì difesa di Venezia durata per più di un anno rimase memoranda. nella storia militare come nella civile dei popoli.

\ Venezia. Arrivando a Venezia il Cosenz fu chiamato allo stato maggiore, e come capitano assistè alla sortita detta del. OavaÌlìno del 22 ottobre J.848. E ra la prima delle puntate volute dai difensori per rendere più lenta l'opera di accerchiamento cui avev~no già dato principio gli assedianti e


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,due lin.ee combattenti, fi.nchè il capitano Oosenz, accorto.sene, non corse a raccoglierlo . . Infine, dopo un attacco per tre volte ripreso, il ponte fu superato, ma gli Austriaci, proteggendosi colle colonne del portica.to della piazza, e cogli svolti delle vie, lent.amente si ritirarono. Tuttavia per gli sforzi fatti in Mestre e per i1 concorso delle'altre due colonne, la borgata fu sgombra alle 3 pomeridiane. Il combattimento era finito, e gli Austriaci in ritirata. La vittoria costò molte perdite e non ebbe risultati duraturi. Mestre fu di nuovo abbandonata per l'impossibilità di tenerla ,&e gli Austriaci fossero tornati a riscossa. L'Assanti, che fù poi generale nell'esercito italiano, ed ìn quella g,iornata accompagnava col Cosenz la colonna destinata ·all'attacco cli Mestre, ricordava ancora negli estremi I giorni della sua vita e raccontava con chiarezza i _partico. lari del vigoroso combattimento. Tra essi il calmo coraggio ed i saggi suggerimenti del capitano di sfato maggiore, che ' rivedeva ancora ovunque era più forte il pericolo e colla divisa lacera per lo sforzo fatto nel traversare gli sterpi onde erano conteste le gabbionate che formavano la batteria presa agli Austriaci· sulla strada di Mestre. Dopo questa calda giornata le operazioni avevano qualche tregua, ed i difensori se ne approfittavano per migliorare e coordinare i mezzi della difesa. Il capitano Cosenz tra le altre occupazioni, durante l'inverno, si assunse a.nche quella di istruire e formare gli ufficiali ed i g raduati dell'artiglieria veneta, ponendosi alla testa di una scuola destinata a tale . incarico. Da parte loro gli Austriaci preparavano i mezzi per l'attacco regolare della città, che, contro ogni prevision~ loro, durava con tanta "f ermezza nella resistenza. Finita la guerra sul Ticino, dedicarono tutti i loro sforzi alla sommissione di Venezia. Il .4 maggio 1849 fu destinato al bombàirdamento del forte di Malghera che da parte di terra ferma sbarra la entrata in città per le Lagune. Si disse che gli Austr,i aci abbiano gettat<,. in quel giorno da sette .mila proiettili sul forte, la cui di&sa era stata il

nello stesso t,empo per raccoglioro mezzi di approvvigionamento per la città sovra la quale si presagiva imminente un lungo e gra,ve blocco. Pochi gtorni dopo era tentata una .nuova sortita per occupare Mestre, la grossa borgata che poteva essere riten.utf.1 vera testa di ponte verso t erraferma· olt:re la Laguna veneta. Con qualche spensieratezza essa era stata la.sciata in potere degli Austriaci, i quali se ne valevano c;ome cli uno dei più importanti appoggi alla loro linea d'investimento. Il 27 d'ottobre un paio di migliaia di uom{ni,. d1visi in tre colonne, sotto la direzione del generale Pep~ dov~vano concorrere alla occupazione di Mestre, e stabilirvisi ·a fÒrza. Il Cosenz, come ·capitano di stato maggiore, ebbe l' incarico, di accompagnare e di dirigere la colonna ai destra, la quale sotto gli ordini del comandante Livio Zambeccari mirava direttamente a Mestre. Le altre due avevano per scopo, l'una la stazione di Mestre, l'altra una diversione dalla part.e di' Fusina. · . . All'avanguardia della colonna accompagnata dal Oosenz stavano una settantina di bolognesi comandati da Felice Orsini. Favorita dalla nebbia essa sorprese una batteria che sbarrava l'argine per il quale marcia-./a.. I cannoni non arrivarono a sparare, ma sul terrapieno scoppiò una energica e tenace zuffa tra i cannonieri a difesa dei pezzi e gli attaccanti che volevano loro toglierli. L'apparire di una squadra del gro,5so alle spalle dei çlifensori decise le sorti della batteria. La colonna riunita degli italiani riprese la marcia -contro Mestre, penetrò in essa e riattifzÒ nelle vie l'interrott~· pugna, la quale andò a riassumersi nella conquista di un ponte gettat;o s~ù canale che traversa e divide in due la borgata, e in quel momento separava i due avversari. Da una riva all'altra' continuava lo schioppeiitìo. In uno dei tentativi più volte ripetuti per passare il pon~e e conquistare la riva opposta, cadde il napoletano Alessandro Poerio, gentil pueta ed animoso patriotta. Una · palla gli aveva spezzata una gamba, ecl una scìabolata lo aveva ferito sulla testa. Giacque per qua.lche- téropo tra le

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primo maggio affidata alla direzione del Cosenz per la sua intelligenza. calma e s~rena. I capi infatti ne facevan gran""" . conto. l\fociesto, laborioso, alieno affa;tt0 dai dissidi politbi che di tanto in tanto facevano capolino anche in- Venezia, persuaso ·0he la vittoria fosse · supremo scopo e tale che . ogni altro perdeva d' impòrtanza di fronte ad essa, a misura che si svolgevano le operazioni, il s1lo concoi·so manifestavasi più proficuo e.d era meglio apprezz.a to. Nel giorno del bombardamento, nonosta:r;i,te le febbri ché lo travaglia~3:no, il Cosenz trovavasi sul piazzale_e colla calma, cogli avvisi dati a mezza voce come si trattasse delle cose più naturali del mondo, e. còlla stessa sobri.età delle parole in- · fondeva la virile· tranquillità ne0es_saria pe; far fronte al fragore ed a.I nembo della bi.,fera o_n d'era colpita la fortezza. Alto di persona, bello di faccia, i suoi occhiali lo avevano reso popolare tra i' cannonieri. · 'Nella foga del bombardamento un cannoniere colpito GJadd~ sul pezzo; un altro lo sostituì 'e d immediatamente u~ proiettile gli portò via la, testa; un terzo tolse il grembiale a,ll'ucciso, l'indossò è stav.a per prendere il servizio. Il, capitano Cosenz_assai calµ.io lo avvisò di sospendere per qualche poco il tia:o. Fumatore ostinato, 'mentre chiacchierava coll' Assanti, · stava facendosi una sigaretta. Scoppiò una bomba e un frammento venn:e a colpirlo leggermente in un fìanco. Non per questo egli Gessò dal compiere la siga.retta e dall'accende:da. . Cinque giorni dopo era di tluovo ferito in mi'a_sortita da lui condotta per rovesci~re e distruggere le opere cominciate dagli Austriaci per la seconda,· para!llella.' La sfuriata dei primo ·bombardamento non intimidì i difensori. Nei g'ÌOrni successivi ricominciò il monotono e lentissimo scambio dei colpi .. Alla fine il 24 maggio gli Austriaci' replicarono il bornbardamento con i pezz:i situati nella seconda para.llela. Più di un quarto d·e i cannonieri del forte furono posti fuori di combattimento, Le paliziate·erano . rase; i parapetti spianati, i ponti di èomunicazione intransit~bili; sconvolto -il terreno, ~fondate le easematte. Venne

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l'ordine di abbandonare quel lembo di terra pieno di cruenti· ricordi. Alcuni piansero. · La ritirata fu calma e sagace. Ultimi uscirono i maggiori 00se]1z e Sirtori e l'Ulloa, comandante · della ·fortezza. Nel mattino seguente gli Austriaci non si erano peranco ac·corti che, la fortezza era stata abbandonata. La difesa avèva fatto un passo addietro e si era arrestata. alla estremità del gran ponte·sulla laguna, ove esso era stato inter:rotto. Il gran piazza.le era stato ridotto a ' batteria con dieci pezzi e foriria va il' centro di una linea che da una parte per il forte di S. Secondo prolungavasi verso . Oampalto, e dall'altra per il forte di S., Giovanni in A].ga verso quellodi S. Angelo della Polvere ..' , · · - Il Oose1-Ìz P.romosso maggiore sotto 'i l fuoco cli Malghera, e ben presto tenente colonnello, dal 17 giugno ebbe il comando .di questa lfnea di difesa. Pose il suo quartiere nel gran piazzale e badò ad ampli_arne la difesa e lo sviluppo della linea. di fuoco. A vanti al piazzale sorgevano dall'acqua i piloni mezzo. ruinati e taluno -degli archi sconnessi e non distrutti dalle mine. I Venezian,,i, lavorando di ,notte, cercavan o di compiere la· distruzione di quegli avanzi : e gli Austriaci d'impedirlo, lorQ per valersene ad, appostarvi mortai. Sicchè ogni notte. tra qu~lle ruine avveniva una gueh·i0ciuola piena di astuzier di sorprese, di episodi e di scontri. Le pattuglie delle due parti, in barGJhetta, guazzfmclo 'o d a nuoto ne partivano in' cerca di informa~ioni. Il duello che di giorno succedeva tra artiglierie ed artiglierie, di notte si mutava in zuffa corpo a corpo. La batteria del gran piazz.a le aveva resistito al bombardamento; venne la volta della sorpresà, . Nella notte del 6 di luglio le batterie austriache avevano sospeso il tiro alle 10. Verso mezzanotte i difensori credettero cli vedere che qualche cosa di grosso traversasse le acque verso S. Giuliano. Vi -fu tirato contro qualche ca,nnonata e qualche colpo di metraglia. Poi' i lavori di sòstituzione di~f cannone, per un moment~ interrotti, furono ripresi.


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Verso le .tina, parve di vedere tra le tenebre una gra,n -massa nera,· che galleggiasse ve~endo da San Sec0udo alle .. \ spalle della batteria, e poco dopo .un brul otto venne a sba,t"tere contro il ponte, e' prese fuoco una gran quàntità di libbre di polvere da guerra. I danni non furono gravi, lll'a le sorprese pèr quella notte , · ·non si'. fermarono. · _ · Di lì a mezz'ora fu visto sa.lire dalla parte cli ·campalto un pallone luminoso, e nello stesso tempo presso al piazzale alcune barchette, alcune delle quali illumina~e e le · altre al buio.·Foteva trattarsi di , un secondo brulotto., Il ·t enen te col~nnello Oosenz, interrotti nuovarnente i lavori, fect:, dare di piglio ai fucili prender di mira le ba.rchette. Il tiro della ·metraglia accompagnava i co~pi dei fucili. Ma era tardi. Gli -assalitori, appro:fi.ttanao della notte buia,· si erano già-portati liell' angolo morto, ed arditamente arrampica.ndosi per lo ,sconnesso ·parapetto spuntavano, dalle cannoniere e pe~1etravano nelìa batteria. . Il momento era t erribile. L'ufficiale austriaco_alla testa <lei suoi gettavasi sui _cannonieri veneziani e li sciabolava; ,alcuni di essi ebbero le_ dita tagliate, altri furono fe:r;iti dì 'baionetta. Il tenente di vascello :f>aresj, che dirigeva i l!J,v oi:i, fu spinto nell'acqua. Il Oosenz, anima.t i i suoi alla resistenza, si scagliò contro· l't~f:ficiale austriaco nello scontro lo colpì mortalmente, e ne fu ferito leggermente alla faccia ed alla spalla. Ma stava per essere trafitto ~a. uno dei sol·dati austriaci, se un barcaiuolo, accorgendosene non ostante il buio, non gli riparavt} il colpo. Alla mischia si uniròùo a lcuni dei lavoranti borghesi, altri erano fuggiti addi etro verso le riserve, ·che accorrevano, non così pronte da non dar · tempo agli assa.litori di inchiodare s.ei dei set te cannoni che · erano in batteria. L a loro c9rsa era imbarazzata dallo scon: volgimento de.lla via- prodotto dallo scoppio del bn.1Iotto. Il CoseJ.):Z le anim,a; esse rispondono colla sorpresa alla sorpresa· e respingon o ~1 furia gli assalitori dalla batteria prima che ne avve11is,se maggior d'anno. ·

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· N ell' Archiv10 dei Frari di Venezia, in mez.zo alla1 voluminosa raccolta· di documenti riguarclanti l'eroica difesa, sta u n fascicolo contenente il diario della batteria. Sobrio di particolari, tra le righe volute dal burocratico modello _segna gli avvenimenti più ì:r;nportanti: una bomba che scoppia, un proiettile che traversa una palizzata, :un cannoniere c~e cade col cranio spaccato-li il drappello che, ben acc9lto, ar:·1~a per la muta. Quegli appunti, cQlla loro monotona brev1ta, colle loro ripet izioni, per:qno cogli N . N. senza addiettivi, senza ·giudizi parlano pie:ti di eloquenza. Una pagina' contiene _la -descrizione della sorpresa avvenuta :çi.ella notte del 6 luglio, e corrisponde alla relazione inviata al comando. Non vi si le-o:O"e affatto la parte presa pe-rsonahnente da'l Cosenz nello bb ~ cl 1· ·stornare il pericolo dalla batteria ì.~inacciata.,..e eg 1 non . figltra che nèlla firma da lui, quale ·comandante, _app?sta al · documento. L'ordine del giorno del gene,rale Pepe diede la , dovuta lode -a,lla .br~vura ed 111 sangue freddo del Oosenz, .8 . ,la voce di coloro che gli .stavai:to· vicini durant e la lotta ;rese pubblico Patto valoroso di cui per la sua modestia non . ·s'aCCOrSe C()}Ui che lo COlllpieVa. .I Dopo la t erribile notte, Venez;ia continuò ancora la difesa fino al 29 d'.agosto passando dhrissiine prove. Infine, consumata ogni sorta di provvigioni, deso_lata dal colèr~, s'aiTe~e. Con urra parte degli esuli il Cosenz prese la via del Pie.monte e riparò in G'enova.

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Il periodo di pr epar azione.

I nove a.nni che · corsero dal 1850 al 1859 furono un p~Tiodo di efficace riflessione e di foco11da preparazione. Perciò l'opera unitaria ciel 1859 e del 1860 proruppe impetu9sa ed irresistibile, rovesciando meravigliosamente gli ostacoli di ogni natura. Nel suo traxiquillò recesso di Genova , il Oosenz consacrò quel tempo nel perf~ziol).~re ,le sue ~dee ,e le sue cognizioni ,circa la con,clotta della guerra. A Venezia aveva. v eduto su

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Rn campo, se non largo, sufficientemente agitato, svolg·ersi il dramma contenuto nella guerra; aveva trovata l'occasicme c~1i eg}i ed i suoi compagni cli c_ollegio · anelavano per decimare a:.l .va~ta~gio .del paese la propria persona e le cognizioni nuhtan d1 cu1 erano provvisti. Ma quelle c9gnizioni eran? poco estese. al d~ là di quanto riguardava l'impi·ego tecmc? delle armi, o d1 quanto aveva p9tuto suggerir e una g.uerra d'as~edio, sebbene combattuta in circostante affat to eccezio~ali: Occorreva oramai spingere st1 pii;t, 1argo campo la med1taz16ne, e volgere l'esperiénza fatta allo. studio dei J:iù complicati e più elevati problemi milit~ri. L a storia, meditata èon una mente avvezza per il. carat · tere e per il t emperamento dell'uomo che la possedeva a. trar profitto dal pr oprio studio, e i trattati dei mi&liori tra gli scrittori militari studiati con l'attitudine eh chi cerca di assimilare quanto legge e di ordi:µare un corredo di idee fondamentali in cui trovare utile indirizzo à.n qualunque caso presenti la vita pratica, furono le sorgenti a cui att~se il C~s~r~z · per pr~:rararsi all'avvenire cli una guerra la. cm probab1hta facevasi sempre più evidente per gli Italiani e~ alla quale e'gli avrebbe preso parte _come. ad eseguiment; d1 un dovere profondamente sentito. I n ·questi studi il Cosenz, impiegò alacremente il suo tempo · durante la permanenza in Genova. Alien6 dal soverchio romore, n on solit~rio, manteneva con qualche amico e compagno d'arme, esule come lui anelante come· lui élei nuovi. tempi, relazioni di provata e' duratura amicizia. E intanto. parallellamente alla sua _prepar~zione militare svolgevasi quella politica degli Italiani che nello studio deO'Ii 5 errori passati cèrcavauo i mezzi per evitarli nell'avvenire~ .Non fu. facile l'opera; di riconoscimento della propria cos01enza d1 tutto un popolo. Il sentimento 'unitario , che ba-. lenò a' radi intervalli dura,nte il periodo del 1848 e 1849 andò trasformandosi in convinzione quasi inavvertita, ma. profonda ed efficace, nell' intervallo che corse fin o al 1860: Ma, quanti tentativi, quanti_pensieri prima c1Ùrovare la formula pratica ohe risolvette il problem·a nazionale, , riunendo in. I

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1.m ·solo concetto .la tradizione di una monarchia italiana, colle forme del governo costituziona.I~ e col proposito di ·dare ni.lova vita alla nazione italiana. · Un giorno, e fu tra il 1854 ed il 1855, parve ad alcuni esuli :napoletani pi,ù impazienti che il p1~oblema dovesse essere piì1 facilmente risoluto colla sostituzione della stirpe del Murat a quella dei Borboni sul trono di Napoli, e qlÌindi ·colla .creazione di aue forti. regni. concordi . nell'indirizzo del governo, tra i ·quali fosse divisa politicamente la penisola. I ter!lpi, l'ascendente politico di Nap~leone III in Europa, la speranza cl~ averlo favorevole in una gue1Ta d'indipen1 cl~nza, il deside;rio di giovare agli amici politici, ad uomini ,di caratter~ illibato come il Settembrini, il _Poerio, lo Spar '\Tenta e tanti altri, i quali l)agavano nelle earceri de.I regno napoletano la parte pres~t nella cosa pubblica durante il 1848, suggerivano il nuovo proposito . Ma appimto dalle carceri del Regno venne la voce autotevole dello-Spaventa e del Settembrini e respinse sdegnosamente quel progetto che cercaya .salvezza per l'Italia fuori che nel pensiero u:q.itario. , Là storia abituata a segui1·e le ·manifestazioni clamorose "de~ pensieri . e d~i sentimenti che agitano i popoli pone ~n .seconda linea ·o I lascia quasi ignorate le fasi a t raverso lè ,qualj passa l'animo loro. Questa corrente murattìana che / improvvisamente solcò il campo dei . pensieri na,ziom1li italian,i, come tante altre, repubblicane, mo11archiche, munici~ pali, ueoguelfe e perfino conciliatrici collo straniero, segna aùch'esse un importante momento nella storia del nostrq Tisorgimento nazionale. Apparve e scomparve come un. malgrachto sogno. La v0ce eh~ ve·niva dai carcerati di Ponza ·. e di Nisida sì uILÌ. a quelle dei patriotti di Napoli e d~gli esuli del Piemonte. Una vigorosa protesta, fu :fì.rmata cla questi ultimi èontro una 1:estaurazione murattiana che avrebbe allontanato e n on agevolato la sol;zione dei problema nazionale. · Tra i nomi dei firmatari :figura anche quello del Cosen,z, ,e fu forse l'unica volta che in vita s;a parteci passe ad un atto cl'i indole essenzialmente ed escÌush,a~ mente politico. Rigido nelle convinzioni che lega:,,ano la sua


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ENRICO COSJ>NZ

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persona; all'Italia, consacratosi ali'a,zione, soldato e patriotta, tenne pèr fermo che_ a lqi spettasse çli tenersi aS'solutamente alieno dall'a.rruffio politico, e che solamente potesse allonta- · µarsi da tale massima nei supremi momenti in cui i grandi interessi del paese potevano essere violati. •

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Napoli, il Cosenz ebbe il difficile. in~ar1co di rimanervi per .ordinarvi gli elementi onde continuare la guerra so~to. le fortezze e provvedere alla raccolta di uoniini, materiali .eappr.ovvigionamenti, sicchè successiv~mente ebbe anche 11 titolo di ministro deUa guerra. Tra uno' Stato in isfacelo, l'arrivo di un esercito-d_i v~,lon'.tari formatosi tumultuariamente con gli elementi pm diversi · 1a caduta del governo monarchico e le incertezze del nu~vo o·overno· oscillante tra le ambizioni e le utopie· dei diversi bpartiti, colla gue1Ta combathtta a pochi chilometri dalla cit tà; l'opera del Cosenz dovette essere delle più . attive e clell&più contrastate. Gli archivi di quell'epoca forse un giorno daranno i mezzi 'per illustra.d a ..c .e r~a~ente . si èlovette· alla calma intelligente ed alla tenac;ta pazient~ del Cosenz ;se in mezzo all; conJusi011e di quei giorni l'esl1rcito garibaldino potè supplire f!,p e prime esige.nze ~el~a~ s~m esistenza. Non si trattava di 'r aggiungere un ideale drfhcilea realizzarsi in quèlle con,diziori.i, ma di scorgere con sagace ,intuito quanto p9tesse giovare, e fa,f , tutt(? co~verg~re . al mio·lior risultato possibile. A ciò la mente coordmatnce, la inf:ticabilità - del lavoro e la modestia dell'animo del Cosenz. adattàvansi ~ssai bene, e percio potè nella posizione assegnatagli · allora dal Garibaldi, co~e ~i.ù .tardi in q_uella ~i ,·capo di stato maggiore dell'eserc1t.o italiano, 'rendere ennnenti servigi. ,

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L'unità italiana.

I tempi maturavano; e so~to la saggiadireiion.é del Cavollrtutti gli uomini più eminenti si raccoglievano in un solo pensiero formulato nelle aue parole Italìa e Vittwio Em,manitele, e della concordia lorq era,frutto quel mirabile e ra,. pido svolgersi cli eventi, che ·cominciò colla guerra d''i ndipendenza del 1859, e toccò l'apogeo nella speéLiziçme di ' Sicilia. . . " Chian;ato Garibaldi ad ordinare nélla brigata dei Cacciatori delle Alpi le forze dei volo11tari italiani che dovevano preuder parte alla guerra imminente per la liberazique della , Lombardia dal clomjnio austriaco, egli assegnò naturl:!,lmente al Cosenz il comando del 1° reggimento di quella brigata. Nel combattimento di Varese quel reggimen'.to con un attaQco , di :6.an?o decise il nemico alla ritirata : ebbe molta part_e :q_el combattimento di Como, e sostenne quasi da solo il tenace combattimento di Tre ponti presso Rezza.te,. nel quale colla , audacia dell'offensiva il ·cosenz tra.ttenne la soverchianza. numerica del nemico. Alla spedizione d1 1 Sicilia del ·1860 il Cosenz partecipò dai . primi di' luglio portandov;i çl.a Genova fra ìl 3 ed il 6 di quel mese un rinforzo di 2600 volontari, con i quali potè sostenere il Medici nell'attacco di Milazzo. Dopo quella giornata non si. scostò mài da Garibaldi, il' quale, secondo ne corre la' fama, ne apprezzava assai il preciso c<;msiglio e. il,modestoatteggiamento. Fu tenuto per ispiratore della bella opera. zione con cui eludendo · 1a · vigilanza della :flotta avversariar i garibaldini traversarono lo stretto di Messina e afferrarono presso Melito -la sp1agg1a calabrese. Entrat0 Gm:ibaldi in-

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Nell'esercito italiane> .

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· 1807'

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Il riordinamento militare, come il politico del nuovo· regnod'Italia sotto per effetto dei _m irabili eventi q.el .1859 e 1860,. prèsentava serie, difficoltà. 'l'~·a_ queste,_ no.n ~iccola .quell~ dell'unificazione dei vari eserciti provementi dai caduti Stati 0 formati in seguito ai bisogni stessi 1ella gu_erra e delle minacce dovute all'occupazione austriaca ancora pern~nente nel Veneto. Il generale Cosenz fu chiamato a portare 11. suo. autorevole consiglio nei provvedimenti voluti dalla fus-1on~·

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1808 ' .

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ENRIC(:) COSENZ

.ne1l'esercito, che già stava per divenire italiano, aegli u:ffi-c iali dell'esercito gari:baldi~o che aveva cooperato llla liberazione della Sicilia e del' Napoletano. In mezzo ai partiti che agitf),vano il pa~se: di fronte agli ostacoli rinascenti ·per le ·suscettibilità di ogni genere s9llevate dai nuovi provve<limenti prevalsero l'amor di patria e lo spirito di concordia. A poèo ar poco il riiflesso delle passioni eccitate .dall' av-ve;nuto movimentò di uomini e di interessi andò quet8;ndosi. Anche l'organismo 'del nuovo esercito pren:deva via via fisonomia e compagine propria. Il Cose11z 1¼el passarvi -conservò il grado di luogotenente generale, ed ebbè comandi ed incarichi corrispondenti ·ad esso ed adeguati alla stima -che facevasi del suo cons1grio. Nella campagna del 1866 ebbe il comando della 6" divisione appartenente al II corpo d'armata, quello che nella giornata di Cu~toza fu per metà distratto a guardia della fortezza di Mantova e per metà tenuto troppo lontano per .accorrere in tempo àd una riseossa. La 6~ divisione fu destinata a guardia d~lle uscite bccidentali di Mantova nei: luoghi medesimi nei quali diciotto a.nni prima i corpi to·.scani erano stati, nonostante ogni }oro sforzo,. soverchiati. Durante il secondo periodo della campagna la divi~ione comandata dal Cosen~ era col · III corpo a Vicenza. Quando si sentì chiamata a sostenere l'audace puntata del Medici contro il Trentino, l'armistizio venne a troncare le ·òperazioni. Quattro anni dopo, quando Italia mosse al riacquisto della sua capitale, il Cosenz ebbe . il co111ai1do della 11• divisione attiva,·una tra q·uelle del corpo di spedizione contro Roma. 11 20 settem19re la . divisione era in ·faccia a Porta ·Sa.lara e vi concorse all'apertura della breccia fatta nelle mura tra quella Porta e la Porta Pia ed all'assalto. · Il ciclo delle guerre per l'indipendenza e per l'unità.italiana era chiuso, ed il Cosen.z non era mancato a nessuna di esse. Più difficile sarebbe il descrivere la parte d1L lui avuta più tardi nell'ordinamento ,d ell'esercito per renderlo .ca'Pace della difesa del paese.

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E NRICO COSENZ

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1809

Durante l'intenso lavorio di trasform;zi0ne deH~ nostre 1sti.tuzioni militari, dovuto alla stima che le vittori~ del 1870 procurarono agli orainamenti tedeschi, era sembrato utile . e necessai'io che anche in Ita~ia, come a1Ùove, fosse chiamato un co~siclerevole personaggio coll'incaricò cli studiare e di proporre 'à l Ministero quanto via via gli foss·e sembrat~ . conveniente per il 'miglioramento dell'esercito 'nelle Ì·elazioni col suò impiego in guerra. A questo scopò fu istituito coll'ordina.mento d_el 30 settembre 1873 un Comitato di stato maggior generale. ' ,. Le, attribuzioni del Presidente di questo elevato ufficio furono determinate nel maggio dell'anno seguente. 'l'rattavasi di sta:bilire nett3<me~t~ i confini della responsabilità, e quindi la dipendenza · re9iproca tra questo Presidente· di Comitato e il 'M inistro della guerra acciocchè fosse valev~le l'àzione dell'uno risp~tto al vantaggio delle istituzioni militari 0' non sov~rchiamente imbarazz~ti: qtrnlla d~ll'altro nei suoi riguardi costituzionali. È noto · coine quella carica sia stata , per breve tempo occu-pata dal · Cialdini e più nominalmente che altro, e c9me quindi sfo, rimasta vaca~te per qua,lche anno, poco dqpo la data in cui erano state determinate le , attribuzioni ad essa inerenti, e q1+ando proprio fu maggiore il lavorio di .-iordinamento clell'esercito. I :ri.:fìne dopo la lunga vacanz~ di sette anni, fu nell' o·ttobre del 1881 chiam,a to il generale Cosenz all'elevato uf- · ficio qriginariamente destinato al Cialdini; ma nell'agosto successivo fu in un certo modo cambiato il titolo a quell'ufficio; il Comitato sparve, ed il Cosenz fu nominato co. mandante del corpo ' di stato maggiore, e capo dello' stat~ maggiore deH'esercito, modificançlo le relazioni sue col Ministero della guerra riguardo a tal~ qualità. Sarebbe assolutamente fuori cli luogo i:l discutere quali difficoltà ab1?ia a sno tempo sollevato il definire le funzioni di_ questa elevatissi1µa carica dell'esercito in relazione con l'altra del Minister~ della guerra. Certamente il generale Cosenz avev_a le doti ne·cessarie per- rendere proficua l'operÀ propria evitando gli screzi che . potevano avvenirne c01 . H7 -

ANNO XLIII.,


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181{)

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ENRICO COSE)n

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ENRICO COSENZ

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Mini.stero, di cui per trediei anni fu consigli~re infaticabile quanto ~odesto e coadiuviLtore ,indefesso. A v~,v~ compreso. come per le i·.e spqnsabiJità che ricadono· sul: Mm1stero della gner:ca il sùo altissimo {1:fficio dovesse limitarsi ad. av~r~ un . carattere ·consultivo nelle cose dèll' orditiame'nto .militare quand_o vi fosse còinvolta qu~lche ~ttinenza p0-litica o finanziaria;. Tùttavìa non si stancò mai da.l promuovere quanto gli parve n eèessàrio per rendere-l'esercito capace della, sua alta · funzione. Alcune· delle sue proposte non poter:ono essere accettate altre furono modificate, altre ancora rÌmèss.e a t~mpi ' . sorges- , · più maturi. Egli col suo -carattere seppe impedire che sero attriti mai non esager.ò i dissensi, ed anzi benchè non prendes;e ~ai parte nelle discussioni deL Parlamento, egli con L'autorità di cui gocle~a facilitò sempre nei qonsessi par- · lamentari l'adozione dei provvedimenti ministeriali. Quando cedendo alle esige11ze dell'età dovette lasciare l'ufficio fino .allora occupato; pote-vi giusta:qi.ente co3;I1piaoersi riguardare i risultati del suo concorso nel lavorìo. di pe,rfezionaménto degli ordini militari, ma più di ogni altr;3,. cosa nel comprendere come egli aveva <ml .s uo tatto e col suo carattere reso oram.'ai possibile presso ' di noi il funz~onainentQ di un u:ffi.ci'.o impori.antissimo che in passato sembra"'.:a doversi most rare assolutamente incompatibile colle nostre traaizioni, colle no· .stre fstituzioni poli'tich~ e col nostro carattere All'infuori della ·cerchia strettamente militare il Cosenz fu chiamato a rappresentare il paese alla, Camera dei depu.tati in quattro legi8ilat1-ue, e da) 1872 compreso tra i senatori. Naturale renitenza, e ~quasi una vera difficoltà lo trattennero sempre dal parl~re in p,u.bblico: sicchè la sua voce non fu sentita che eccezionalmente dallo scanno cl).e egli ebbe su'c.cessivamente nelle due Aule parlamenta,ri. · In privato parlava brève · e concettoso, sicchè era d~votamente . ascoltato. Il s.uo voto spécialmente in q1,1.estioni. militari aveva peso grand'issimq. fra i colleghi. Di consueto segnava con b;revi accenni quanto voleva che fosse in suo nome scritto, e li dava-, a svolgere agli ord.inari _interpreti del suo _pensiero. Tuttavia la Rivista JYiilitar.e

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1811

.ha l'onore di averlo cont~to tr,a i suoi collabo.ratori. Tra,,le. altre volte ciò avvenne . quando egli volle far conoscere le sue impressioni circa la allora recente campagna del'1870-71. PeJ:·ò ai suoi scritti si limitava di apporre le sigle ini~iali dèl nome e cognome. }fon li voleva anonimi, ma desiderava mo- <lestamente che essi valessero pe1\ ciò che co:Ì:J.tenewano più I I • ,che per la :fama dello scrittore. RitirE1:tosi a vita ·privata erl:l, conosciutissimo in Roma, ove colla sua figura asciutta, col suo passo deciso e sicuro non ostante l'.età, e colla semp1icità delle sue abitudini rammentava gli an-tichissimì generali romani, di cui racconta Tito · L ivio riferendosi ai primi tempi della repubblica. E, per noi, era anch~ lui uomo d'altri .tempi: di quelli che accompagnaremo e J.'esero possibile il nostro,risorgimento nazionale perchè era in loro profonda devozione al dovere, affetto disìnteressato ,per la 'patria, e fede nell'avvenÌre di essa. ,,

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·,117• - · ANNO

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XLII!,

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18L2 ·

NOTIZIE MILITARI ESTERE

NOTIZIE MILITAR I ESTERI I

BUL GARIA.

(A lf.qerneine Zeitung). '

Progetto di 1·iduzion·e clell' esm,itÒ .siil piede d'i, pa~e. ~ V ese~·cit~ a~iivo della Billgarià è ,attualmente di ,1,3;23i uomir)f oon ';&S07 uffic1al1. In seouito alle ristrettezze finanziai"ie del priuòipato una CJ)mmissione pi:!rla~entare ha proposto una economia di 5 milioni e mezzo di lire su1: l'esercito, riducencYone la fo.rza a 35,000 uomini; ossia ad 1 soldato ogm ,100 abitanti (la Bulgaria ha attual m,ente 3,350,000. abitanti), non. to?· c;ando ir numero d~gli ufficiali. Si tratt~rebbe pure di abolil'e )a tlottiglia di onerra che si ritiene inutile, e di fa re rile_vanti econqmie sul personale bo1~rhese dell'am.ministrazione, che è di .molto esuberante ai bisogni . Iufi ne10 verrebbe proposta la form:izione di un fondo di guerra di· 20 mi-. !ioni, da forrnars: con versamenti d! 2 milioni per •l"O anni. (Allgemeine Zeitu:n,q ). 1

Condizioni dell'esercito btilgaro. - Si sta ultimando il completa-· mento dell'artiglieria con 45 batterie da campagna e 6 da mootngna; il, tutto forni.to da Kru pp. Con questo aumento si otterrà il pareggiamento dell'artiglieria nei v~rii reggim,:nti i qua li- d'ora innanzi saranno su 3 divisioni ciascuno di 3 baLterie da campagna ognuna (9 batter,ie da campagna in totale) e :z batterie da montagna. I 6 reggimenti artigli~ria dell;\ Bnlgaria che avevar.o finora 39 batterie da campagna e 6 batterie da montagna complessivamente, avranno penai modo io complesso 5t batterie ~a campagn.a e '12 da mo.ntagna. L'esércitò bulgaro .(e$ercito attivo e riserva) puo or.-i entrnre 1ll campagna con ~4-0,00.0 nom io.i e 6:z4- cannoni con buon armamento ed ~qui· Mancano ancor.a nell'esercito ufficial i di n~ , elevata istruz10ne; Pn•T<>iamento. ma la fanter i·a è ottima e co~ì pure l'artiglieria , benchè alquanto lenta, a ' causa dei pesanti cannoni Krnpp da 9 cen.timetri che male si a?attano al . traino pe1: le cattive strade del paese. : , . La caval leria buloara non vale molto; non s1 fa addestrare 11 caYal lo, vi è trascuratezz~ tutto, uèl' materiale, nelle bardature, qcc. Gran di fetto è la mancanza di un treno per l'ese{cito in guerra.

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1813

· Le compagn ie dei varii reggimenti banno bensì i loro carri e i reggimenti artiglieria ancbe ,una compagnia ,treno; ma . il treno delle grandi unità dovrebbe tutto essere impr\ivvisato e requ i, ito. La legge p'rescrive che ogni -'.200 case abbiano pronto un carro con rispetti_vi cava lli per l'esemto m caso di guerra; ma negli esperimenti ciò ha già dato cattiva prova. Si sta ora studiando la formazione di un treno dell'esercito comprando il materiale e costituendone i qu11dri. '

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F RANCIA.

Precauz'ioni da prender·5'i durante- le ,grandi rnanovre. - Il M:inist.ro delliJ guerra ha tlirnmato la circol:ire seguen te : Dove la temperatura sarà più mite.• l' istrnzione riprenderà iI suo c:orso normale a condizione di prendere tutte quelle inisure ai precauzione necessarie_per evitare il ripetersi degli inconvenienti che si· sono prodotti in questi ultimi- giorni,.' Le savie presuizioni della nota ministeriale del 30 màrzo ,189'5 danno. tutte le facilitazioni per evitarli, e lasciano una la1:ga in iziativa ai comandanti delle colonne/ ai comandanti di corpo o di distaccnmento. Occorre inspirarsi ad e,se durante le gr:indi manovre allorchè le esigenze atmosferiche · lo rithiedernnoo. ·n Ministro lasci:i a tale effetto- la maggiore latitudine ai direttori delle manovre per moilifìcare i, programmi in caso di bisogno, ' per aumentare Ì ·giorni di riposo O SOpprirnere alcune OlaOOVl'e, esegnendCI solo il cambio degli alJoggiamenti, per continuare il programma dei giorù i segneo ti. Le ma,rcic per il cambio degl i alloggiamenti dovranno in cruesto caso effettuarsi prima ·ctelle ore 9 del mattino, se la temperatura l'esigerà. In caso di necessità si potranno sospendere per più giorn i le manovre, ed il programma ne sarà modiGcato . I direttori non dirnenti~b.eranno che ;i corpi sono spesso obbligati :1d esegui~e lunghe marce dopo delle manovre per recnrsi ai loro accan. . tonamenti. Essi -qrenderanno quindi tutte le disposizioni necP-ssarie, nel la dislooaziouP, delle trnppe, per evitare loro fatiche inutili. Nel le marce di dislocazione L comandanti di colonna, corpo o distaccameato dovr(lnno prendere, sotto la loro respousabiiità, tutte le precauzioni stabilite per la .circostanza.

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1814

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NOTIZIE M!LlTA!tl ESTERE

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Cambi di gua1·ni9ione. -

La 1a e la 3a brigata cornzzieri cambieranno fra loro ne.l p,ossimo autunno. • Gli s~ti maggiori ed i reggimenti di queste brigate occuperanno, a movimento compiuto le sedi seguenti: Stato maggiore del fa 1a brigata corazzieri a Tours. · 5° reggimento cornzzieri a Tours. 8° reggimento cora1.zieri a Tours. Stato maggi~re della 3a brigata corazzieri a Saint' 01enehould. 3° reggimento corazzieri a Reims-Vouziers. 6° reggimento corazzieri a Cbàlons-Saint' Menehouli

Una brigata cli cavall eria indipendente.

Tre divisìon{ ogni divisione comprendev::i : INGHILTERRA.

Trn ppe non ;,quadcaw

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nelle divisioni. ...j

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3 reggimenti di cavalleria. 1 ba tteria di artiglieria a cavallo. 1 /i distaccamento montato del genio. ~ sezione di mitragliatrici . ~ co mpagnie di fa nteria moutata . '1 compagnia d'intendenza. · 3 brigate di· fanteria a 6 battaglioni ed ,1 compagnia d'intendenza. '1 squadrone divisionale. 3 batterie. ·1 colonn::i di munizioni. 1 compagnia del genio. ·1 compagnia d'intendenza. 2 reggimenti di cava lleria. 3 batterie a cavallo. 2 groppi di batterie montate. 1 / ! battaglione di pontieri . 1 distaccamento cli telegrafisti. '/ 1 sezione d'iierostieri. ~ parco del genio. 1 1 battaglione di fon tcria leggiera. '1 compagnia d'intendenza. ,1 comp::ignia d'infe rmieri.

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L'armata del Nord al comando di S. A. R. il 'duca di Conna ught comprendeva in tutto 26, 9,16 ufficiali e soldati, 4-828 cava lli, 94- cannoni, 29 mitragliatrici e 244- vetture. ~ L'armata del Sud al comando del generale sir Redvers -Buller comprendeva 26,690 ufficiali e SQldati, ,1628 c::ivalli, 88 cannoni, 30 mitragliatrici e 24-2 velture. Il direttorn delle manovre era il generale lord Wolseley com::111dante ' in capo dell'esercito britannico . .

, PERSIA.

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La _composizione di ogni corpo d'armata di manovra era la seguente:

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Grandi manovi-e del 1898. - E' per la prima volta che in lngh ilterra hanno avuto luogo grandi mano".re nel vero senso della parola. .Fino ad ora l'autorità militare aveva dovuto limitare le sue esercita· zioni ai soli terreni dei due granùi campi militari di Aldershot e di Curragh . i\:on ,~sisteva i_nfotti uessuoa legge che autorizzasse di fa r passare truppe durante le manovre ànraverso alle proprietà private. La legge delle 11U1no11re milita1·i presentata nel ,J897 ha colmatò questa lacuna e dà facoltà a S. M. la Regina di dich iarare, pCÌ' mezzo di una semplice ordinanza, che in una regione qual siasi avranno luogo le manovre. Il programma delle manovre di quest'anno era il seguente: il •I8 di, agosto si costituirono due corpi d'armata, ,quello del Nord e del Sud , ed eseguirono per un periodo di quindici giorni, evoluzioni di brigat,l e di divisione. li corpo d'armala del Sud si concentrò tra Dorchester e Warlham. Il grosso del corpo d'armata del Nord comprendeva la guarnigione di Aldorshot che manovrò sul terreno del campo stesso, il rimanente si concentrò per eseguire evoluzioni nella pianura di _Salisbury. Il corpo d'arma ta al completò si concentrò presso Salisbusy prima che le manovre d'insieme incominciassero. I battaglioni di milizia raggiunsero i loro rispettivi corpi di armata il 26 di agosto. Dal 1° al 1 settembre i corpi d' armata Nord e Sud eseguirono manovre d' iusieme del Dorsetshire ed in parte nel vViltshire. L'8 settembre i due corpi d'armat:i furon o passati in rivista.

1815

Strada Enzel-i-Teheràn. - Si è recentemente ultimato il primo tronco della strada rotabile che deve congiungere Eozeli nel Mar Ca~pio con Teheran ; questo primo tronco da Enzcli a Kazvin misura 21·1 chilometri.


• 1816

1817

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.!S'OTrnIE nIILl'l'ARl .EST.ERE

Questa stràda sarà -'tutta costruua con capitali russi e d.a ingegneri russi; , essa in altri termini sarà una delle inanifestazioni del la lotta di predominio 1ra Russi e1 Inglesi in Persia. Là strada · stess(l oori ~m~ncherà di avere un certo ·,,a)ore militare a favoré del la Rus~ia ; poichè · metterà la capitale della Persia a poche tapp~ di distanza da l .Mar Caspio, su cui la ~ussia è padrona assoluta . •

RIVISTA DEI ·PERIODICI MILITARI Journal des Sciences Militaires.

TURCHIA . . \

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Provved·iment.'i mil·itcvr·i. -

Secondo · l'Al(qenwine. Zeitu~g le voci corse circa la formazione di un nuovo corpo d'armata. iri Alb~nia_ sarebbero infondate; si tratterebbe i_nvece di ric~iamare. alle :armi ogni anno pe1· un mese in quella regione i Tertib -Sani (spetie di riserva di complemento stal3ilita con legge del 1887, forma ta colla 2a porzione di questa milizie) i quali finora non vennero chiamati alle armi che individualmente. · Inoltre v~rrà ~bolita l'esenzione dal servizio militare dflgl_i abitanti di Costantinopoli e di _(litre città, con che in 6 anni si otterrebbe un aumento di 200-250 mila nizam, mentrechè attualmente la popolazione mnssul- . mana del!' impero non può fornirne il numero sulfìciente.

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Settembre. •I 898. -

Il combattimento ' . completo.

A corroborare la sua teoria snlcombattimento co-m pleto il generale LRwAt offre alcune deduzioni interessanti nèl cawpo del la storia militare : infatti le campagn'e di Napoleone e di Wellington dim9strano una connessione sorprendente della forma offensiva con la difensiva. Napoleone in quasi tutte le sue campagne usò del la difensiva·, pur e~senM s,truordina_riamente offensivo nei suoi atti e riserbandosi . in modo assoluto l'iniziati'va delle operazioni. Rivoli , classificata a torto da talun i autori di tattica fra le · batta~lie offensive è invece una battaglia essenzialmente strategica. Si trarnwu infatti di prote~gere l'assedio cli Mantova e di arrestare la marcia delle colonne austriache cq,i discendevano dal Tirolo . A questo duplice còmpito· dovevano rispondere le divisioni francesi: la divisione Rey a Brescia, doveva gua rdare la strada di Milano e gli sbocchi occìdeot{lli del lllgo di Garda; la divisione Joubert, avanti .a Rivoli, sbHrare la strada di Trento; la divisione Massena, a Vérona, chiudere ' gli sbocch i orientali del saliente tirolese; la divisione Au~ereau a .Legnago, proteggere lo scacchiere di manovra da sud-est. Adunque, ben considerando, questa c11mpagna di guerra, da tutti i lati i Francesi sono in osservazione: si vegl ia e si attendono gli avvenimenti .~on quella medesima intensità che caratterizzò il primo pe_riodo de11:t ~ampagna del l'aprile deHo stesso ahno, allorquando Napoleone fece per un momento sost;i ,sul crine del le Alpi Marittimè prima di discendere nel la piana di Mondovì. La tattica è identica ed è bene che si sappia e , s.i mediti:· non è una difensiva pr9priament,e detta ma ùn ~ttitudine tempoi'eii iante, beu difTerente dal comune concetto scolastic_o eh.e ordinariamente si porta sull'offensiva napoleonir.a. Bonaparte era molto preoccupato dall'attitudine dell'Austria ed insieme a Massena ed a Joubert aveva studiato la posizione di Rivoli come la più adatta alla bisogna: senza dubbio il pensiero dominante del generale in capo doveva essere ;1lla fine l'offensiva, nondimeno egli comincia con una ' difensiva ben decisa e ben precisa: « L'objet impor:ant, egli scriv'eva Infatti a f

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1818

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,RIVISTA. DEI PERIODICI Mf LITARI

J_g.~bert, est que Vanbois préviènne l' énnemi à .La Oorçma et -y tienne ie plus longtemps possi'ble. Les renforts rénvoyes doivenLmeure .Vaubois à merne di tenir quelques jours à La Corona, G{Uelq.ue soieot les eftorts de l'ennemie. » Ed incalzando iÌ tempo, "l~ona-._ parte mise in movimento le sue truppe m guisa da giungere a Rivoli -a-Ila' p1t.ma lÙce del HL 'Quivi l'esercito francese, ben serrato, attese i rinforzi. La resistenza corraggiosa e disperata di Joubert .e la sua ritirata sull'altopiano di Rivqli permise-ai rinfòrzi di giungere in tempo. Le cose mutarono subitamente faccia e Napoleone poté passare ·al contrattaccti. I franeesi presero l'offeni;iva contro le coloune austriache collocate .Ìll terreno difficile, e disperse in cimjue campi . Esse furono respinte,· qisperse e la vittoria rimase a Napoleone. . . . Adunque la battaglia di Rivoli è una battaglia difensiva, · o difensiva , at.tiva, caratterizzata dallo sco po di arrestare il nemico e di adoperare. le truppe alla fllanovra controffensi,a. · ·

Ad Austerlitz ed 11 Waterloo, Bonaparte adot.ta egualmente la difensiva e poscia si abbandona ad una rigorosa controffesa. Forzato dalle circo~tanze; si potrebbe dire che egii subisce questo sistema piu ttosto che volerlo : Austerlitz ù infattL la battaglia arcbetipo, la più mirabile delle battaglie moderne ~ome afferma il generale Foy, e la battaglia ,!Ilodello come la disse il Tl,iistow. Ciò dipende anzituttQdalla gra~dezza dei risultati. ottenuti e, {Ìoscia dal lato 'dell'arte; da ciò che Austerlitz presenta una mi- _ rabile riunione ed armonia nelle due forme 'dell'azione difensiva ed'olfen~iva. Si ricordi infatti che Napoleone aveva seguitato l'esercito austl'O"'l'USSO oltre Bruno, nella direzione di Olmiitz, allo ·scopo di ino-ago-iar~ O una battaglia eh.e ponesse termine alla campagna : aveva stabilito ad Austerlitz ,il corpo di So_ult e di Lanues, la cavalleria dl.Murat, i granatieri di Oudinot e la g.uardia; ciqè all'incirca cinquantamila uomini. A Iglau, sulle strade della Boemia, a due marce indietro i) corpo di B_ernardo'tte osservava, la Boemia: il corpp di Davoust sta·va tra Vienna e 'Presburgo. Aduuqu~, due modi di azione si offrivano a Napoleone: portarsi avanti contro gli Austro-Russi, o attenderli di piè fermo. L'imperatore~ceglie il secondo metodo. Alla sera del ·1 ° dicembre ·1805 le tru ppe francesi . . . . sono concentrate: se· 1 nem1c1 avessero attaccato 1n questo intervallo, Napoleone avrebbe 1:etrocesso a Brùnn, dietro la Schwarzaw3:. In un ca~o o nell'altro egli com inciav_a adunqu~ con una operazione difensiva, azione che si'ripete in cento altre battaglie e combattimenti. ...

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Massime napoleoniche - Teatr{ di-operazi one., Napoleone gi udica del_~alore delle Alpi-MHittime: Un esercito, egli dice, in posizione sulla cresta superiore delle Alpi-Marittime ed appoggiando la sinistra al colle dell 'Argente.ra e la destra a quelio di Tenda, copre tutta la contea di Nizza. Esso si trova dalle quindici alle diciotto~igl ia distante dal rm1 re; vale a di~e tre-giorua_te di marcia da esso.. Questo esercito ha- dietro a se un gran numero di buone posizioni per · riannodarsi ed arresta.re la marcia' del yincito.re; ·esso ha tempo di ritirar~i a suo talento sia sopra Genova che sul Varo; ed il teatro di operazione è all'uo po assai profondo per poter essere-difeso con grande van,.. taggio. un · esercito 'che occupa la cresta superiore degli Appennini, <1aì Tanarello fino al San Bernardo, copre una parte della riviera di Ponente, gùarnisQe delle posizioni distanti appena due giorni dal mare ed ha dietro a sè i nodi importanti di Monte ·Grande, di San Bartolomeo,. di Rocca Barbena ; la linea dell'Arrosia e<l Albenga . Questo esercito invece può coprire Ooeglia e marciare su Genova o su Nizza a suo talento . E più o'ltre Napoleone continua: La Roja è i9- veri tà -la migliore delle linee per coprire Genova da un attacco proveni'ente d·alla Francia: se siete obbligato a sgombrare da G'enova appoggiatevia Savona. . 0

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Tiro di _guerra ed ese1·C'izi p1·atici del campo di Chàlons.· La lttce elettrica nelle operaziori,i nottiirne. - Considerazioni gene-

;ali - Riassunto · storico '- Lampade elettriche - Illuminazione elettrica in tempo di guèrra . :_ Nel le guerre d'assedio - Nelle operazioni di canìpagna - Materiale foto-elettrico· - Màcchine elettriche - Motori - Projettori - Apparecchi di campagna. ,Gli alzi pratici del tiro collettivo di guerra.

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. I,n Egitto, Napoleone· marciò rapidamente e ·dispose difensivamente le sue truppe per combattere: Desaix , opera in modo identico nelf'AltoEgitto·. , · Cç>ncludendo, il generale LEWAL imputa ad una·terminologia difettosal'érrore di concetto circa una duplicità di azione, militare: difensiva ed : offensiva si compenetrano nei caràtteri supremi della lo~ta e nella ne, cessità della guerra. E' d'uopo, egli dice, mcir dall'erro;·e e sostituire tecnicamente l'iniziatìva deU'azione di due metodi di lotta, ed in pra· tica apprendersi ali' integra nte delle due fo rme; cioè al combattimento. completo che è il so)Q realmènte praticabile. -

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RIVISTA DEI PERI ODICI MILITARI

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1820

R,IVISTA Dl;l PERl0Dl0I l\llLIT:A.l!I

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RIVlS'l'A. DEI PE.&IODICJ MILITA.&!

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Revue du Cercle militaire.

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" 47 settembre ,1898. :_ Là sett'i-mana mìlitare. =- Le grandi mano.vre -

Il ricevichento d·eoali ufficiali stranieri a mezzo del genera le Négrier . La resistenza alle fatiche del soldato frances~ - L'epopea coloniale contemporanea. Rttpporto di. 1·icognizione. Posto che ogni ufficiale di cavallèria deve es~ere in grado dj i·iconoscere truppe di tutte le armi e fornire t1l comandante io capo dati precisi ed esat.Li, l'autore si ·propone di red igere '!llla ~pecie di' ricettario acconcio al le circostanze ed alle necessità di guerra. Sorvolando sulla metodistica troppo comune dell'indicazione delle ore, del luogo, della direzione presa dalle truppe nemiche, l'articolista insiste su ll'ulti.mo capo, cioè quello deH'opportunità del temr.o per i rapporti ea aggiunge: un rapporto per quanto prezioso esso sia non pie nnlln quando non giunge in tempo opportuno al comandante che ba ord inata la ricognizione. . · Importanza dell'istrnzioni delle triivpe· in tempo di pace. E' un riassu~to ai un importante studio del generale russo Vom.E. Egli, passando in rapido esame i va'.i metodi cli istruzione de)le truppé pr.aticati io Russia, e med itandosull'esempiodelle grandi manovre svoltosi al campo di Bielostock. l'anno passato, si sforza di.dimostrare per via di esempi e di aneddoti acutamente prescelti il grande divario che corre fra le manovre del tempo di pace e la ve·ra guerra. ·Egli afferma sull'autorità di 'questi esern pi che i metodi di istruzione comunemente praticati falsano le idee . òelle truppe intorno alla guerra, ed ingenerano iu esse delle cattive abituòini poscia difficili a sradicare o~Jle masse.

Estçnsione deita -Rv,ssia come potenza mm·ittima.. Cronaca militare francese - Istruzioùe del·le truppe territoriali Rimonta dogli ufficiali dell'e,erèitù territoriale-,- Cambi di guarniaione a Pariaj L'ultima legge Q .......... sn lle amnistie.....,.. Giberne di cavaileria model lo ,1898. Notizie milita1·i estere. -- La guerra ispano-americana. ~ ·Spagna: Le bo-randi manovre del 6° corr)o tesercito. - Chiamata sollo le armi. - Portogallo: Il riuovo ministro della guerra. ~

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1821

2.4 settembre ,1898. - La settimana milÙare. - · Fine delle manovre dell'8° e 13° corpo d'esercito. - La rivista sull'altipiano di Genoetines. - Le ovazioni alle truppe e le accoglienze agli ufficiali esteri . - Il generale Chanoioe, ministro della guena. - Uno s\'ìuardo sullo sta to di servizio del nuovo ministro. ,Esarni di ammiss·ione alla scuola superiore d·i guer1·a nel 189i. ' . È la soluzione di un tema di tattica applicata proposto ai candidati: . 41fiancheggiamento di un corpo di armata che occupa Otléans consta di -due reggimenti di fanteria, di trEI battetie di artiglieria e di due squadroni di cavalleri4. Una compagnia sull'estremo lìanco e3pQsto, è inca-ricata dt distendere i suoi avam'posti, di difendere un villaggio contro la cavalleria del parti to_ avl'ersario e di. ritirarsi poscia da esso in tempo -opportuno. Importanza dell'istruzione delle trupve in tempo di pace. È la continuazione dello stud.io del genera le rnsso VomE. Egli rileva .anzitutto una lacnna considerevole nel l'istruzione .degli uflfoiali, la quale procede effettivamente in ·sens0 ·inveise) da quello che normal_mente si 11si con la truppa. Infatti per gli ufficiali gli stnd-i teorici hanno la precedenzà sugli studi pratici, mentre per le truppa ·:iccade precisaaiente il contrario. Ma poiché nelle scuola militari non è altrimenti possibile di di procedere, a cagione dell'elevato grado di coltura teoretica che d~,~e sono cerca:odo d1 m1t1r aaaiuno-ere ç) , è d'uopo accettare le cose come '. gade irei Sl}Oi nffetti. L' istruzione del glovane ufficiale non trova infatti il s110 complemento che nell'unità del reggimento; poiché corre un arande divario fra il conoscere ed il fnre, tra il sapere ed ~ . il potere. È però superfluo di aggiungere, ~ontinua il generale Yo1de, · che la Hratica del servizio 1·egzi mentale deve avere per base e fondamento una tiuona e sol ida istruzione teorica, che svi luppi lo spirito e l'intelligenza e stimoli le forze moral i. · •

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Due 1;aloros'i, della 5Ja mezza-brigaJa di linea rid Arcole. Cronaca m;i,litare francese . - Armolamimti volontari di tre anni per il •1898 .. - Gli impiegh i riserbati ai sottufficiali. -:-- Istruzione del personale torpediniere negli ·equipaggi della flòtta. - Riassoldamenti nella 1narina. Cronaca militm·e stra,iiera·. - Germania: Il nuovo cannone da cam- Le bauerie d'obiÒi. - Cambi di guarnigione. -Austria..., pao-na. [Jngheria: La . l1ottiglia da gnerra snl · Danubio. - La 9·uerra ispano- àmer'icana. - Rttssia: Esecuziona del programma cl.elle <.:ostruzioni navali.


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1822

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&1VI STA DEI PERIODICI MILITARI

~ evue des Deux-Mondes.

RIVISTA DEI PERIODI CI MILITARI

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1823

{)elio splendido e memorando ciclo che ha impreso a narrare ·ed a stud iare con penna di artista ·e con meo te di filosofo, ciclo che principia "<)OD il •18 13 e·term ina COU )a Catastrofe supfèffi3 del!' impero militare di Napoleone a Waterloo.

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' 1- '15 agosto ·I 898. La pregevole Ri'Vista politica e letteraria· di Francia ba ' voluto, porgere una primizia' ai suoi lettori, consistente nl;llla de$'crizione e nella ricostruzione della battaglia di Waterloo : l'opera appartiene al noto· scrittore de.1 18·13 e 1814 l'floussAYE, il qua le ha _ri,preso per il 18 15 tutte le numerose narrazioni di coloro ·i quali, da tuttl i lati , e cioè da parte prussiana, come da parte francese ed inglese, hanno partecipato alla battaglia e furono de vis1.i testimoni dei vari episodi della lotta .. L'Houssaye ha fuso insieme tu tti questi el'ementi e li lrn ricomposti in guisa da ricavarne uµa pittura veramente effic~ce e compiuta. Questa nuova narrazione della battaglia di 'Waterloo non è la d~s.cri1,ion~ geometrizzata di Adolfo Thiers nella quale è 'sacrificata vplen, tieri tutto ciò che .nuoce alla simmetria delle parti, o tutto ciò che reca, imbarazzo alla chiarezza. L'opera dell'J:Ioussaye è un'opera veramente filosofica ; il racconto psicologico e vero di un dramma passionale che· va a mano a mano crescendo di intensità fino al In rabbiosa tenacìa con cui la Vecchia Guardia sostiene ancora, per un .momento, le sorti del-I' l'impero·f!lilitare. napoleon ico cui essa ha collegato la propria fama, la propria gloria, la vita stessa. La narrazione aumenta di elficacia fino· alla crisi finale sorvenÙt.a alla sera, quando si spezzano i legami di sci. plinari che tenevano insieme avvin ti i soldati di Francia e l' indivicino. ridotto solo, affamato·, lacero' e g1:ondame sangue, ripiega alla fine di fronte alla foga dei battaglioni prussiani che nuovi .fresch i, gr'ossi e~ 11ppena giunti prendono la vittoria di mano 11gli Inglesi e si incaricano deH' insegui menta. È però a dire che que,La descrizione della battaglia di Waterloo, . dovuta alla penna di uno dei migliori scrittori di Francia, non dege- · nera punto in un esercizio di r.etto~ica , ma se pure ve ne esiste essa risalta dalla grandezza dei casi e d·ella potenza degli episodì di questo mondo che crolla e che rovina e dalla disposizione secondo la quale gli avvenimenti stessi sono éomposti nel grande quad~o. Perciò anche la p11rte mil itare appoggiata al vero risalta mirabilmente e semplicemente, affidata come è ad un racconto grande e meraviglioso. E l'Houssnye ha ben saputo cogliere questo particolare con efficaci_a ed evidenza storica, sì da rendere la sqa opera sul 18 15 una delle più complete e perfette

Revue Rouge et Scientifique.

•I 5 agosto •I898.

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Il · signor REYGNAULD trattando partitamente dei coefficienti della villoria non sa rendersi ragione come gli storici, nel parlare delle cause determinanti di essa si riferiscano piuttosto al numero dei com·battenti ed al!' abi lità dei . generali in capo e dimentichino ben di so-. vente uno dei · principali fattori della riuscita, cioè il movente di or.·dine psichico il quale si riassume nella fede della vittoria. Orn lo stesso antore in un conciso articolo avverte che la superiorità dell' armacoento è anch' esso fattore di vittoria e persiste fino a. quando il popolo vinto non abbia raggiunto il.medesimo gra<io di civiltà del vincitore. L'autore a convalidare~ corrobornre il' suo asserto osserva che la supe·riorità del!' armamento ha dovuto di già esistere al i' epoca pl'eistorica. Egli infatti pone ~ raffronto la lancia dell'epoca paleol itica col giayellotto, la sarissa greca con la laucia rersiana, il pi'lo dei romani con la saris;a . liJ complesso il signor Jleygnauld viehe così a scoprire una verità già troppo evidente, di per se st~ssa,: e cioè che il m.eglio armato ha un vantaggio veramente enorme sul peggio armato, anche ponendo in non cale i fattori di indole morale. L' importànte del· prob lema posto dallo scrittore del la Revtie Roiige et Sci entifiqiie, coosiSte piutrosto nel conoscere la portata di tutti quegli altri fatt.ori di indole morale che posso!10 {lom rensare e colmare- di gran lunga la lacuna dell' inferi?rità delle .armi o il difetto dei comandanti ; ed in particolare in· che cosa mai con' ìnfel'iorità di un'arma rispetto ad un'altra; della sarissa . sista ·la decisa .rispetto al pilo, della lancia rispetto all'arco, della frombo la rispetto alla la'ncia e così dicendo. Per ferrriar~i all'antico, il pilo romano era una specie di giav~llotto; come è dunque che egli ebbe alla fine ragione sulla sarissa e sulla lancia? Ogg i poi che _le· diffe1,enze materiali nell'armamento sono affatto inapprezzabili, che il divario dei c;i.libri dei fucilì si riduce a frazioni di millimetro, ché le dotazioni di cartucce ,sono ~ pre~so a poco eguali , che il soldato europeo tende. con ogni .sforzo mtateriale e morale ad uniformarsi ad un tipo, ad una specie di sagoma,

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1824

RIVISTA D.El PERIODl0I MILITARI

RIVISTA DEI PERIODICI MILITAR.I

è lecito domardarci col signor Reygnauld che così attentr.mente e con spirito di evoluzionii ta si è dato a studiare l' armamento deg!i ~r~ti(l.bi, a che cosa mai va'lgono queste differen ze e quale contributo esse abbiano nella decisione fina le sul ·ca1niJo di . batÌaglia. A che mai valgono la radenza del ~i,·o, la moltepl icità dei proiettili, la lungbezza delle , traiettori~ efficaci, l'urto, ecc.? La tesi sembra adunque alqtÌanto accademica, e l' autore è mol,to meno ispirato cb~ nei suoi precedenti stutli sul~e questioni militari , in cruanto hanno tratto ai fenomen i.di psicologia e d1 morale. Sono. studi e remiuiseenze fondate sulle teorie evolutive, e fors'anco inspii·ati dalle letture del Letourneau e dei sociologi che gli tengono bordone. Essi non hanno in alcun modo compreso che !a guerra e tutte le manifeslazioni sue, sia nel campo dell'attività materiale come quello dell'attività mornle,' non tragge origine, COIJle essi credono, da un fenomen9 semplicissimo, da un turbamento qualunque dell'equil ibri'() stra tale; ma si riconnette bensì per :via del le sue molteplici mani festnziooi al più complesso, solenne e labori()so degli atti _dell'attività umana .

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Rivista storica del Risorgimento Italiano.

Agosto :1898. -

Il Duca di Modena e la campagna del 1859:

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È nno studio assai interessante wl le mil izie modenesi nel 1859.

· mi lizie del pari che le altre italiche che l.'lbbero vitii fra il 18!~8 ed, il ,1859, del t,1tto o quasi dimenticate; i~eo tre sarebbero pur,cÌe11ne di una storia. Io qualche parte sngli tvanzi di queste dell' Emilia si formò il nocciolo del èorpo di esercito dell'Ita lia Centrale ~ dell'esercito della Lega , che ,~bbe a suo c~po il g~nerale J\fanfredo Fanti. Il 27 d'aprile ai soldati, il 29 ai popolì del regno ed a' quelli de l resto della ,, penisola il re Vittorio Emanuele annunziava che l'Austria gli aveva .intimato la guerra. Dai paesi soggetti agli Estensi primi a levarsi: contro Francesco Y, furono .l\:Iassa, Carrara, Avenza e Mon tignoso, • dove la bandiera tricolore fu inalberata la sern dei 28 di quel lo stesso. mese. Ne segui tarono l'esempio,Caste lnuovo e le altre terre di Garfagnana . Intanto, mentre si combattev·a i~ Lombardia jl principe Gero · )amo Napoleone, éol qu,intp corpo, 1alla Toscana si avviava verso il Mi lanese. Il Duca, vistosi abbandonato dai ~uoi, partì da Modena e corse·a Mantova a concertarsi col Wirn pffen. l.nrnnto le tr.µp11e, dopo fatta una sosta a No,vella_ra, si àvvia.rono a Gùastal la; dove il Duc.a le raggiuose di1 lì a poco, e il 11!~ le menò ·.a Man tova, pas~ando i I Po a Borgoforte. D0po

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1825

aver tolto da' diversi corpi gli uomini meno atti allo strapazzo rlella campagna, de' quali fece un depo~ito di riserva; dopo aver formato de' dragoni, che fino allora ave,,ano avuLo il servizio della polizia, uno squadronè · di cavalleria e due compagrìie scel te di gendarmi da campo ; dopo aver ~omposto de' pionieri e degli artiglieri un corpo del génio: lo spodestato Francesco V cnnfermò a! generale Agostino Saccozzi il comando dell'intiera brigata : della qoaJe facevano pur parte tre battagl ioni attivi di linea e una batteria· di .cannoni; e venne assegnaìa alla divisione del tenente marescia llo Herdy, appartenente al secondo corpo d'armata, che era sollo gli ordini del principe Odoardo Liechtenstein. Il Giulay, rhe aveva . fatta così cattiva prova, fo Jicenzia~o; e lo stesso iniperatore Francesco Giuseppe, il 18 di giugno, assunse il comando supre-mo, lasciando alla testa del la prima armata il tenente maresciaì lo Wi mplfen e affidando quello della seconda al tenente maresciallo Scblick. « Il comandante della prima armata» - cosi scrive Francesco V nelle sue hfomorù~ autobiogmfiche - « si espresse fJ1(\CO con molto scoraggiamento: Wir sind fii,r die gute Sache gohopfert! li G rl i luglio il generale lì leury reca va , ali' Imperatore d'Austria ùna le,ttera di Napoleone III, con cui gli proponeva una sospensioned'armj. « Al le mie osservazioni sulla stranezza della domanda d'armistizio per parte del vincitore» - se,rive Francesco V - « l'Arciduca Ferdinando Massimiliano, che diceva di conoscere a fondn Napoleone,' rispondeva essere ~gli certo non prode come -lo zio, ma solo vanaglorioso , amante degli agi sibaritici, stanco per couseguenzà dei disagi gùerreschi, annoiato dell'eccessivo calore estivo, desideroso più che mai dei riposi e dell'e delizie di Compiègne. Soggiungeva che, vist'.o le difficoltà. di sta'ccar:;i con onore e presto dalle posizioni dell'Adige, 'ardeva dal desiderio di celebrare per il 15 ago:;to iI sqo trionfo a . Parigì, dopo una ca.mpagna forse incompleta, ma della qua le pot~va dire siccome Cesare; oeni, in·d1:, 1Yià, ». L'Arèiduca l<'erdinando Massimiliano, che -gli dava a bere que::;te baie, è Massimiliano I, il ·qu_a lepoi dalle ,Plani appunto di Napoleone III, che si vantnva di « conoscere a fondo », doveva pigliare la corona del Messico e lasciar là così miseram_ente la vita l Della pace di Villafra,ica si trova questo accen·uo ne' ricordi auto· biografici rlel l'uhi;ùo Ducà di ~iodena: « La maUioa del '1'.iì loglio Su:i Maestà venne a"Q,che una volt& da me, per parteciparmi che i preli min:iri erano stati combinati; su di che ebbe a di.rm 1 a un dipresso cosi: - L'Imperatore Napoleone è stato franco con me, mi ha comunicato le condizioni eh.e le altre Potenze avrebbero voluto


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1826

RIVISTA DEI PERIODICI _JUILlTARI

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-impormi, peggiori <li quelle che egli stesso mi offriva. Cominciò per1ao to col progettarmi la cessione ··def Lombardo-Veneto _in fa v<,:>re , di mio fratello Arciduca :Nfassimiliano : proposizione che, senza esitare, -rifiutai, siccome tendente a suséitare discordia in· famiglia ed espofre mio fratello all'alternativa, o di essere ben . tosto rovesciato dal trono, -o di seguire una politica ostil,e .all'Austria. Risposi ali' Imperatore Na' poleone ohe tale sua proposta involgeva una quistione di principio, su -<:ui mi era impossibile transigere, e che piuttostQ avrei continuata la guerra sino' sotto le mnra di Vienna. Invece ero pronto a fare il sa·Ct·ifizio di una provinci11 qua le la Lombar.dia, per p1:ocurare 111 pace , a tutte le altre.

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Per la Dinzione Lo no v 10 o e r s o TT 1

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Tenent11colom1eÙo Il . A-> 1ncciricato

DEMARCHI CARLO,

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ANNO XLIII

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RIVISTA MILITARE ITALIANA

DISPENSA I

XX. - Ì 6 OTTOBRE 1898

ROMA V O G 1-1 ERA . E N

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{898

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1827

DE LLE MATER IE CONT EN UT E N E L L A PRESE NT E DISP ENS 1,

L' ESP ERIMENTO

DELL'AMBULANZA FLUVIALE ., ALFONSO Ll'ITA ,,

L 'esperimento dell'ambulanza fluvi ale « Alfon.so Litta • d~ Mllano·a V enezia. - E. M ANGIANTI, maggiore medico Pàg. 1827

DA MILANO A VENEZIA

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Operazioni militari attraverso a reg ioni deserte. - GunDINo, capitano 6° reggimento bersaglier i. (Contìnuaz:eftne). » 1847 Considerazioni storiche sul oombattlmentl oostleri A. CALICHIOP ULO, tenente d'artiglieria -

( Cont inuazione) . ,. 1871

Della leva. sui giovani natl nel 1876 e delle vicende dell 'eserolto dal 1° luglio 1896 al SO giugno 189 7. - B. D.» 1889 Notizie polltlco-mUita.rt. - ~. : . . . . . . . . » 1908 Notizie militari es tere : Francia: Dispensati dal servizio mi'litare - Istituzione di un seg1·eta1·io gme1·ale aggiunto p resso il 1lfi1tiste1·0 della guerm - Con• » 1918 gedamento di classi . . . . . . . . . Svizzer a: n ritiro della munizirme d'urgenza . » 19 I 9 Russia : I1idennit à e stipendio pe1· gli uj/tcialì . » 19 l!J

llivlsta del periocllol militari . . . . . . . . . . .

C ASA E DITR ICE L IBRARIA

E.

VOGHERA -

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19.21

P R OPRIETÀ LETTERARIA.

...

Invitati, con atto di significante ed indimenticabile cortesia, dal P residente della Croce Rossa italiana, a seguire questo esperimento, vi assistemmo animati da tutto l' interesse che i nostri precedenti studi sull'argomento ci inspira.vano. ~'} mestieri ben imprimere che lo sgomber o degli ammalati o feriti dai lnoghi di primo ricovero, e quindi la disseminazione di essi in quelli pil\ interni ed anche più lontani del paese, sono· la .base del servizio sanitari~-logistico di guerra. Qneste pratiche dunque vogliono essere compiute attivamente e con la massima oculatezza - sempre - anche quando, in altri termini, causa. eccezionali circostanze, fosser o per costare qualche sensibile sacrific,,i o a carico dei t i·asport,ati. Negli stabilimenti poi meno vicini all'azione - dove tale servizio può organizzarsi più facilmente - esso deve mirare con metodo, a tenere ogni g iorno il più elevato numero di letti disponibili. - T utto ciò fino da principio, durante cioè la mo, bilitazione o l'adunata, perocchè, se appena queste si protraggono, per forza di fatt ori varii, ~be qui non è luogo di elencare, in breve si potranno affacciare esaurimenti di r icoveri priJ)la. nemmeno sospettati. Il che significa.: pericolo, più avanti, di agglqineramenti e di infezioni spedaliere - impossibilità di ijtornare alle armate gli ospedali mobili difficoltà di sbarazzarla dagli uomini inetti - mancanza al ,d overe di cur ar e gli infermi con le µ1aggiori risorse, oltre al mondo di ost'acoli che tali condizioni elevano alle altre importanti operazioni logistiche, prevedibili ed imprevedibili, HS -

ANXO XLIII.

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1828

DELL'AlIBtJLANZA FLUVIALE

L'BSPERillENTO

svo.lgentisi in una campEJ.gua, Per l'ennesima volta v~gliam6 rammentare che nella grande confer enza internazionale della Croce Rossa, tenuta in Ginevra alcunj anni sono, fu rilevato che non ostante la maggiore copia di mezzi di soccorso vi- . genti oggi in confron'to del ' passato, _nelle precedenti ult;ime guerre era salito ancora al 40 per cento circa il numero dei feriti ehe un tardo aiuto aveva fasciato perire od obbligato ad amputare. ~i perdon~o i convinti se insistiamo su questo punto, anzi_se ~sortiamo ancora a scolpire ·questi prin.cipii nelle a_mp10 misure_ e modi, che àbbiamo esposto, perchè noi vi siamo condotti da esempi sempre vivi che essi non si trovano ben generalizzati e con l'intensità a loro spettante. Consegue da tali viste il dovere ben noto di valer~i di ttttte le vio disponibili'. princìpal.mente delle vie fluviali , specie quando, manco dirlo, queste vie presentano condizioni di navigabilità buone, almeno per l'ordine delle nost.re vedute· e meglio poi se si allacciano, come appunto potrebbe avve~ nire del Po, direttamente con il campo d'operazioni, essendo esse non soltanto le più economiche, ma ancora le più. dolci e_ gr_adite agli infermi, perocchò: non scosse,· non trepidaz1om, non polvere, non fumo, non scintille, non particole di carbone; invece, più. aereazione, maggiot· largo nella scelta dei feriti, e~ in genere maggiore salubrita di ambiente. Così le v~e fh~v~ali. ri~scirono di grande risorsa nella guerra degli Stati Uniti,_a1 piroscafi che solcano il Missisipi, l'Hudson il canaled'Eriè, devolti allora, in particolare, per la condotta dei feriti. Ottimi uffici in egual modo porse il trasporto dei feriti sui fi~mi, nella guerra turco-russa e nella campagna della ~o~ma. Lo stesso ancora dovette rilevare il corpo di sped1z1one fr!t~cese d~l Tonchino sulla Claire e sul Song-Cau, benchè vemssero di necessità impiegati I:,o-alleg()'ianti affatto • • b 1mpropr1 e adattati li per lì ; i sampan cioè, specie · di ceste ovali in bambù ed i giitnchi, mezzi ancora più singolari e senza fon~o. unito. Tant'è che sulla somma di questi buoni esempi oggi in sostanza francia, Austria e Germania, si trovano dotate stabilmente di ambulanze fluviali regolate con ogni

« ALFONSO

LITTA

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ECC.

1829

pr evidenza e varietit di mezzi, cui comprenderemo, per un diré, le gru onde pigliare le barelle dalla sponda e girarle sul galleggiante senza muovere l'infermo. Basandoci sopra questi criteri e nozioni, allora da noi elencate con dettaglio, n.el 1889 studiammo e divulgammo un progetto di Sgombero acqueo dei feriti nella valle del Po (1) meàiante l'adattamento in vario senso dei numerosi barconi che 'si trovano sul Po e su suoi maggiori tributari, secondo appunto tentò la. Croce Rossa alcuni anni dopo, ed eseguì poi attua.lmente con un esperimento sotto og:n.i rapporto decisivo ed importante, tanto per estension e, quanto per ordine di servizio e completezza di materiale.

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L'ambulanza fluviale « Alfonso L itta » consta in realtà di 10 barconi, 7 dei quali destinati ad uso infermeria, i restanti. per i diversi servizi. Montata completamente potrà trasportare 214 infermi coricati. Nove uffic4tli e 48 uomini costitui scono il personale stabilito per la direzionf::l e l'assistenza. . . Per la prova attuale, con ragionevole principio d'economia, furono arredati , solo quattro bar.:ioni: tre tipo Lago Maggiore ed uno t ipo Po. Il loro corpo, o cassero, in genere 'occupa due terzi della lunghezza - in media 10- 12 metri circa - È largo al centro intorno a 4-5 metri, epperò le d~<1 sponde sembrano mantenersi parallele tanto è impercettibile la couvergonza verso gli estremi, che invece a poppa ed. a prua avviene in modo brusco e deciso. Il fondo del, 'cassero ed i làti sono resi piani dai costrali ; vale a dire da una connessione di tavole che poggiano sui travicelli, o costole, della carcassa. L'altezza delle pareti in modia tocca int orno ai metri 1,20-1,30, di cui 30-40 centimetri son destina.ti alP immersione. N ~i barconi però dell' « Alfonso L itta » oltre che i oostrali vi sono nuovi e migliori per

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Giornale medico àel R. esercito e marina, {890. I

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1830

L'E,SPERUIENTO

più

proprietà e forma: le pareti del ca:ssen-o si tì-ovaJ:?,O alte d,i 80 ..centimetri, per l'eleva.,rp.ento del tavolato parieti~le, sopra i bordi. In queste .parti laterali e sporgenti si aprono anche le finestre a coulisse; esse poi sostengono la 'copertura generale del cassero, costituita da un tetto s~mplice a capanna. In tal modo la capacità delle infermerie dell'ambulanza corrisponde .a circa 1~0-130 m. c.. Uno dei quattro barconi era.adibito a farmacia ed alloggio / del·personale direttivo - un secondo 'a éucina, tinello e dispensa - un terzo ad inferméria ufficiali - il, quatto ad infermer{a uomini. Nel~e infermerie si accede da prua, per due boccapo~ti laterali, da poppa p~r un.o centrale. In r ealtà appaiono alquanto stretti, di fronte alle manovre di carico è sdarico, sebbene una bottola a cataratta dischiusa nel tetto renda, queste aperture · alquanto più agevoli. V arreda.m ento generale, per i diversi servizi, e· analogo a q.uello dei treni ospedali della Croce R ossa : in. tal -rilodò ·opportuna;mente molti elementi dell'arredo potranno scambiarsi, ma sovrattutto i letticcioli-barelle e senza mu'.overe gli infermi: Queste · lettighe sono disposte nel senso della lunghezza dell'ambiente ed occupano, nei maggior.numero, la sezione centrale . del cassero mercè montanti, sopporti e ~ensole apP,ropriate. Ogni ' barcone è.. fornito di« pompa aspirai;i.te ~,..premente» . per sv-uotare l'acqua d'infiltra~ione del fondo, quanto per ·'pescarne direttam:nte dal, fiume, o cariale, sacondo i bisogni diversi e ·nel caso d'incendio. Il personale direttivo e d'assistenza nel viaggio attuale, ' . I era -così costituit o: Direttore· (ispettore àmministrativo) Mòrandi dei Rizzoni oonte Giacomo, deputato. N 131 _nominarlo, sentiamo ancora l'eco d'ammirazione di tutti per la vigilant~ ~ttività spiegata da lui in ogni se.uso. Nòi lo ricordiamo guidare con previ. <lenza, ·quasi cortesemente apprensiva, la, gamma abbastanztt estesa dei vari s~r~izi g iornalieri come un maestro di valore scorre 'Ognora con successo la tastiera, malgrado il panico che gli incut~ la prima volta; ' un,_ pubblico nuovo a lui.

DELL' A:MBUL.\NZA FLUVÌALE

« ALFONSO

LITTA

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1831

)\fed.icÒ 1capo: Losio dott. Scipione. - Medici assistenti : Cavaliih i dott . Fr~ncesco e Efoaccabarozzi dott. Antonio, che 'c oncorsero al governo dell'equipaggio e mantennero un diario di µote intorno al servizio interno ed allè funzioni di dettaglìo dell'arr&lo, su cui, appunto per ·q u_esto, non crediamo di doverci ii;i.trattene1;e. :_ Contabile: Muttoni Michele. - Far- · macista: dott. Valaperta. · Erano a bordo·~ accompagnato dal suo , segretario, Ridolfì cav. Giacomo, acuto e genialissimo compa.gno, il presidente generale senatore Taverna conte Rin,aldo -. E inen Angeu. blick ! - Emigrato ael '59 - Campagna del '60 - Quadrato di CÙstoza ,:- Tre medaglie ~l valore militare - Due missioni in · Gei·maJJ,ia - Insegnante di storia e d'arte militare alla scuola ··• di stato m~ggiore .-- Addetto d'ambasciata a ;Berlino - A iutante di _S. M. - Due legislature - Senatore. dal '90 - Presidente della Croce Rossa italiana. Ecco le pietre miliari di una vita illustre- e percor.sa, essenzialmente, tra due virtù solenni: patriottismo e rettitudine. Hoch ! I:foch! Delegato dal corpo di stato maggiore, trovavasi l'amico· capitano Rostagno, Parteciparono pure all' inte1:o viaggio il generale, Bigotti ed il maggiore del genio T~cci, memori del Comitato per la: navigazione fluviale interna, a scopo compi~rciale, cqstituitosi ora a Venezia ed a cui si legàno, n~turalmente, reciprocità d'interessi : · L' itinerario fu il seguent e:., 2 9 giugno. - Esposizione dell'ambulanza fluviale : alla . I darsena. di P orta Ticinese in Milano. 30 giugno. - Partenza per Pavia due ore avanti giorno; · arrivo i Pavia verso lè ore 12 - Nel p9meriggio : Esposizione - Pernottasi a Pavià. :1° luglio. - T:agitto·' Pavia-P iacenza . Pernottasi'. a P iacenza. 2 - luglio. ~ Esposizione a P iac~nza - Pa1:tenza alle ore 12 - Pernottasi a Cremona. 3 · luglio. - Esposizione /- P ernottasi .a Cremona.' 4 luglio. :...._ T ragitto Cremona-Casalmaggiore - Esposizioné - Pernottasi a Casalmaggior.e .

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DELL' Al\18Ul.ANZA FLUVIALE

1832

. r. 'ì~SPERIJ\fENTO I

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1833

quale, come 1si sa, dopo ia Sesia ed il Tanaro, 'Sc?rr~ fra due r ive piane. non predominanti l'una sull'altra, qumd1 sempre accessibili allo sbarco, rendendo in tal modo facile ovunque lo s~~rico, od il carico degli ammalati, i rifornimenti ed ogni altra analoga pratica, verso i molti grandi e piccoli ce.r~tri, _eh~ sta~no. prossimi alle due sponde ; ovvero alle comumcaz10m di ferrovie' e ·strade quasi tutte insommergibili - di argini · praticabili, di porti. fìs..si e girevoli, di ponti, mulini, mmtieri, ecc. che ai centri meno · vicini conducono. Da Milano ,a Pavia i parconi avanzarono con l'alaggio ed i r emi ; indi fino a Pontelàgoscuro col favore della corr~nte, agevolata da un battello rimorehiatore a quattro rem_1 -:-d'ordinario, uno ogni due barconi - i.n particolar modo mdi.··. ri~zato à.'s-postare il convoglio in ricerca della maggior corrente. Da Pont ela.goscuro a .Venezia abbreviò il decorso un rimorchiatore a vapore .della brigata lagunare, offerto dal Ministero della guerra. Per quanto esso rendesse più ~e~er~ il- cammin o dei barconi:, e questi.'fossero entrati in cond1z10m di maggior agitazione d'acqua, pure nel, loro.intern_o_ venne conservata sempre così stabile dolcezza da dare quasi 11 senso dell' immobilità · tanto . che qualsiasi att o chirurgico avrebbe . . potut o;· com.e prima, agevolment~. e _sicu~ame~te c?mp1ers1: Bino a Pontebgoscuro, compresi 1 ritardi per il varco degli ostacoli, sì camminò con la velocità media di 6-7 chilometri aU'ora ; .oltre, alquanto superiore a dieci. In rott a, anche nelle ore più calde, la temperatura nelle infermerie osc:i:llò suì 27 cg. Generalmente venne usufruito per il viaggio soltanto una metà della gi6rnata utile, dedicando invece, di solito, l'altra metà all'esposizione deLmateriale n ei luoghi di sosta come era stabilito nel programma-itinerario. Per tal ragione, tenuto ~alcolo che' il 3 luglio fo interamente'di fermata a Cremona, si impiegarono, in sostanza, sei ore, di 9 giorni. · Ora se in~ vece il viaggio fosse stato compiuto di seguito - perchè 1 servizi di . pulizia, rancio, mensa, ecc. , si eseguirono anche in marcia - e second9 avrebbe potuto esigere l'evento di caso effettivo, ne sarebbero bastati la metà od anche meno; specie . dopo una maggior · pratica dell' impr.esa barcaioli,. - fratelli

5 luglio. Tragitto Casalmaggiore~Borgoforte P ernottas{ a Borgoforte. \ 6 luglio. ~ Mattina : E sposizione a Borgòforte - Pomeriggio : tragitto Boi·goforte-Ostiglia - Pernottasi ad Ostiglia. 1 1 luglio . - Fino alle ore 9 esposizione ad Ost~glia A.Ile ore 9 partenza per Pontelagoscuro - Fermata a Sermide di un'ora ~ Esposizione - Pernb.ttasi a Pontelagoscuro. , 8 lugli o. - Tragitto Pontelagoscuro- Càvanella,P o - Fermata a Crespino di un'ora - Pernottasi .,a Oavanella-Po. 9 luglio. - Tragitto . Oa..:an~lla Po-Brondolo-Oh\9ggia Pernottàsi a Chioggia. iO luglip. -;- Esposizione a Qhioggia .,_,. ,Tragitto ,Chioggia-Venezia. 1.1, i2, 1:3, i4 luglio. - Soggiorno a Venezia. i 5 lug lio. - :Riitorno del personale per ferrovia a Milano. j 6 luglio. - Partenza del ma~eriale per la via fluviale per 1 Milano. ·. · · Sui canali i barconi procedettero ad uno ad uno, sui fiumi binati. Il che per noi costituisce, come vedremo, una circostanza di grande interesse. Si superarono una quindicina di conche ed una diecina di, ponti in barche; per il passaggio , di questi furono . aperte due portiere. Il varco delle ·conche riuscì, al solito, molt o lento, diremo anzi di una lentezza desolante, interpretando il pensi~ro di chi vorrebbe regolàrsi sokfl,nto sl1i meizi di locomozione odierna,, o n'on ha visti gli innumer evoli, s.trani e tormentosi mezzi'._cui si deve ricorrere nei giorni di dolore. Per lo scopo nostro poi e sovratutto nelle condizioni di buon ricovero che troverebbero i feriti entro l'ambulanza :8.~vi.ale, la velocità, tutto sommato, di,v enta quest ione presso che di t erz'ordine. P iù agevole invece, di massima, tor:nq ,i l passo di quasi t~tti i ponti in barche. Lo scatenarsi di furioso .temporale, a montE) di Borgoforte, consigliò, più che costringere, a rimanere ancorati oltre due -ore. Qùesto vals,e ancora una volta a p~·ovare praticamente.la possibilità di fermarsi ip. qi\alsiasi punto del nostro P0, il

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1834

· t'.ESPERIMENTO

Morandotti - espertissimi dei canali navigliari del Ticino e del Po Lombardo;ma meno del tratto ulteriore i e ben int~so, date sempre le buone condizioni di navigabilità della stagione attuale. Valendosi poi di ·un piroscafo rimorchiatore per tutto il viaggio, questo sar ebbe stato fatto in due o tre giorni, convenuto - ugualmente - di rimanere fermi dal1' imbrunire al, sorgere del sole. Vogliamo ricordar"' a proposito di tempo impiegabile con la navigazione a vapore, quella appunto délla ditta P erelli e P aradisi e successivamente del Loyd austriaco; dal 1847 al 1860, dotata di 90 barche, in ferro o legno, e di 8 piroscafi. della forza ciascuno di 80 cavalli; con cui le dette barche venivano trainate in numero da 6 a 10 per volta e gravate di carichi ingomb~anti dall'Adriatico a Pavia, perfino in 24 ore di viaggio, a norma cioè del carico e delle condizioni della corrente. Notizie queste ancora confermateci da due vecchi rematori che servirono nel viaggio attuale e che furono già, in qu~i tempi, alla dipendenza appunto del Loyd. · Poichè siamo sempre in materia di tempo vogliamo dire anche il ris11ltato delle nostre inchieste sul viaggiare la notte. Rimanendo nel campo pratico, riferiamo che i fratelli Peirano - noti barcaioli . di Torino, i quali fanno tuttora frequenti viaggi da Tori~o Casale, ·e non sono m,olti anni ne compirono uno ~ino a Venezia con imbarcazione da diporto ma abbastanza pesanti dei canottieri Cerea - ci a:ffermarono di averé sovente percorso il Po anche nelle notti non oscure, ma però meglio se senza luna. I Morandotti precitati si dichiararono in genere non favorevoli. Diversi « pa.roni » delle grosse barche di commercio, da noi interpellati in questa. occasione ad Ostiglia, a Revere a Pontelagoscuro, invece non lo mettono nemmeno in dubbio per il semplice fatto che nelle occasioni di lavoro notevole, essi trasportano pure la notte. Senza eccezione poi, di massima., pressochè tutti riterrebl;>ero realizzabile il viaggio notturno mercè l'aiuto di proiettori di alta. portata. Essenzialmente le obbiezioni di rilievo, contro questo proposito, che ci furono additate dagli uomini del mestiere, sono: lo stabilirsi

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DELT}AMBULANZ~ F r,UVIAL E

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di vortici, ed i mutamenti di letto - quasi inattesi - in taluni tratti del Po, affacciantisi talvolta dopo seri eventi meteorologici; inolt~e gli spostamenti frequenti, alla ricerca della corrente utile, che compiono i mulini gallegg ianti in grande numero sul P o, dopo Casalmaggiore. Tutto considerato però - e le necessarie prove potranno con ogaj probabilità confermarlo - noi riteniamo oggi, come dieci a:r;iui sono, che sia possibile condursi, occorrendo , anche la notte, mediante spec_iali cautele, come sarebbero: il pilotaggio per sezioni - 11 valersi. in ogni caso di gente esperta maggiori precauzioni durante i periodi di piena, che il Lombardini limita in media ad una ventina. di giorni all'anno il coll'ocamento, st• si vuole di pali, o galleggianti illuminati, · in qualche t~atto, che segnino la rotta - l'obbligo ai mulini di tenere ugualmente segnali di riconoscimento - contatto e rapporti informativi (il che vale pressochè quanto tutti gli altrii con i cantonieri argina li del genio civile o delle provincie, i quali si trovano sempre organizzati in servizio, sui nostri fiumi. • Ma ritorniamo al viaggio dell'ambulanza. Esso dunque fu eseguito nelle misure di tempo e luogo stabilite, malgrado Ù vento sovente contrario. Non insorse mai alcun incidente calcolabile; nè nautico, nè di servizio, nè di arredo, nè di manovra, nè disciplinare, nè altrimenti. Quasi dovunque dalle autqrità, dai sottocomitati, dai canottieri, e dalla popolazione stessa si ebbero testimonianze della più cordiale simpl:l,tia, che a Sermide, a Crespino, a Ferrara a Chioggia, a Venezia tocèarono · quasi le forme dell' entusiasmo - anche tarando la parte ufficiale ed il gruppo immancabile della folla di grandi e piccini, che in ogni dimostrazione si libra inconsciamente agli « evviva )> od agli « abbasso» come ad uno sport eéonomico delle rispettive corde vocali·. Memorabilmente solenne riuscì l'entrata in laguna e l'approdo a piazza S . Marco. La nostra squadra incontratasi ' a Chioggia con le barche dell'ambulanza lagunare allestite dal sotto comitato G. R. locale,- che salvo un certo addossamento delle barelle, si presenta.no addatte e spedite per il

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1836

L'ESPERIMENTO

DELL' A1\!BULÀNZA Ff,UVIALE

carico e sc~ri~o di infer~i negli_ a~prodi dell'estuario_ pro~ ce_dette poi d1 conserva, rimorch1at1 tutti, da una cannoniera. F 1a.ncheggiava110 il convoglio l'ammiraglio comandante il ri. p~rto marittimo in una lancia a vapore, ed i cannottieri « Bu cint~1·0 » ~ccla~anti, dalle loro svelte e geniali imbarcazioni. L · espenmento dunque è completamente riuscito ed in so.stanza~ ciò e~~ ~iù interessa - con massima e quasi sorp1endeute. semphcita. - A noi ora, più di .ogni altro converrebbe malberare bandiera! ' Ma noi pens~amo che la quiescienza ott imistica è un sistem~ ~oco ~bile p~r consolidare questioni e generalizza.re convm~1ment1. Vogliamo perciò seguire invece una via meno tranqmlla ma più efficace e duratura; quella cioè di sollevare. a noi stessi delle obbiezioni, per discuterle; ed inoltre vogliamo. to~care ancora alcuni principi , cardinali che oi furono d1. guida n~l nostro precedente studio, perocchè nulla ~vvenne m questi anni, o ci iCpparve nella prova fatta da mdurre a mutarli, anzi piuttosto il contrario.

1837

nel Tonchino, si conducevano, in media, sei feriti o malati per volta, soventi tre, due, ed anche uno, accovacciati nel fondo del veicolo, per sei o--sette giorni, e non di rado senza alcuna assistenza, anzi affidando a loro stessi l'incarico del remare. Ormai la navigabilità dal Po da Pavia all' Adriatico, a vapore od altrimenti; perfino fors'anche con i grnndi intendimenti commerciali cui miravano le opere scritte del Lombardini e del Mattei - fon:ti entrambe di ogni altro progetto successivo, per quanto con esemplare spirito di ... indipendenza si cerchino èi mascherarle dagli eredi - fu troppe volte accertata, anche dopo la cessazione della prova più evident e :di tutte, quella del L oyd, che non occorre ce~to di essa ancora occuparsi. Conviene piuttosto considerare il viaggio dell' « Alfonso Litta » sotto questo punto di vista, come il suggello di un definitivo « bene stare » in ogni eienso. Merita invece di soffermarci sul g rado cli navigabilità del P~ a monte di Pavia, vale a dire lungo il nuovo tratto da noi invocato. Secondo i dati del Legrené (1) del Krantz cui rimandiamo il lettore (2) rapportati ai modesti bisogni del servizio che ci intrattiene - se prescindiamo per un momento dalle opere idrauliche sorte negli ultimi decenni - si dovrebbe ritenere, ·come seri veva già ne' suoi Saggi il Sironi, il :6.~1me navigabile da Torino in poi anche con barch~ di grossa portata. Anzi si ricordano ancora i trasporti cli legna e di materia.li · analoghi su « navi» da Villafranca-Piemonte a rrorino: traf:lìco spentosi poi per effetto delle numerose rete tramviarie che aprirono ad esso insuperabile concorrenza. Da rammentar:-ii pure sono allo stesso proposito i viaggi eseguiti fino a.i 1874 da Valenza sul Po, e talvolta anche sul 'ricino a valle di Bereguardo, rimorchiando quando occon:eva 4 o 5 barconi o pont~te, i vaporini dei nostr i pontieri Sesia·e Ga,1·igliano - scafi e macchine uscite· da rinomate case inglesi di quei tempi

*** . Il .cor~o. come la p0sizione geografica del Po, ed altre ragwm, Cl impongono, una volta messi sulla strada d1' . l . d. ' va. ers1 1 esso - almeno per lo scopo cui mir iamo noi·.,_ seco.ndo la s~a massima estensione. Diremo anzi, dopo il riu~c1to es.perimen~o lungo la sua parte inferiore, che dobbiamo ~n partwolare n volgere le mire nel senso ppposto, verso cioè 11 tl'atto del fiume a monte di Pavia· In alt ri· t ermm1 · · pro• porsi: P o -:- ~econdo gli even ti della campagna - vena od a:ter1a_ pn~c1pale d'onde per i tributari maggiori sono da d1ssemmars1, ~vvero dove debbono convergere, gli infermi - anche parzialmente ed alla spicciolata trasbordandoli se occorre, · eon l_e più umili imbarcazioni. - Non si diffidi ~n àpprezzament1 superficiali di questa nostra ultima a.ffermaz10ne; ben di peggio ci insegna sul proposito la storia delle passa.te ~uerre. Nei giunchi, nei samp.ans, a ltrove citati e che riuscirono, come si disse, di tanto beneficio alla Francia

« ALFONS O LlTTA >;, ECC ,

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(I) Cours àe 11avigC11ion inlérieiwe. Pa ris, ·ouoncl !880: (2) Rapporls stir- !Cl ni:wigati,m intfrlct1re. 11es, cleJrAssemblea l'\aziooale, 18i2-74 .


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183.8 I

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, DELL'. MIBOLANZA F LOVlA.L~ (( ALFONSO LITTA

giunto . in pezzi a Casale ove furono poi ponnessi ,e collau~ati. Si trovaron? luµ~hi 28 metri, larghi 9 circa, e pescanti mtorno a 75 centimetri, ognuno della forza di 60 caV'alli. -Nè· vanno d.i menticati finalmente gli esercizi dei· pontieri, un tempo di presidio a Casale, con i loro pesanti imbarchi ;".ùè Ia· bella copia di viaggi organizzati e fatti nel decorso trentennio, pure in partenza da 'Casale per Vepezia, per '11iieste, o pe~ fncoria --,. passando · per Po . d.i Goro, con -barche pescanti mtorno a 60 centimetri e con tempo non di rado impropizio, dall'appassionato nauta il conte San Gior~io dei . . 0 ' q1:_ah potemmo con~ultare i diari, il.ove r isulta anche che ,il tratto appunto tra Casale e Pavia poteva compiersi in nove ore. Se non che ~ rientrando nell'atti.lalità - il vero e podero~o ~stacolo ad una viabilità non interrotta, anche per le mmon .pretese del servizio di sgombero feriti, ri~iede nella presa d'acqua del Capale Cavour, che sottrae a Chivasso là ,... immane quantità dì 110 metri cubi d'iicqua al minuto secondo e ne riversa nel Ticino meno della metà. In tal modo essò smagrisce talmente il Po, nel corrispondente tratto, che b.uon~ parte dell'annT'.l nei punti delle diga, o salto, il fiume · riesce quasi guadabile: , ' Di fronte a tale ostacolo cessa ogni importariza allo smagrimen~o del Po pel concorso di qualche altro emuntorio minore, come pure all'obbiezione della più elevata ve'l ocità che assume talvolta la corrente - del resto facilmènte riparabile ~ sotto ~li ·_a rchi·. d:i due ponti di C~sale e di Valenza, per · effetto dei nspett1v1 grandi piloni e dei marosi addossativi di rinforzo, che la rompono e la coartano. Or bene - ciuando pure non Si voglia ammettere in caso ' d1. guerra, come nel nostro precedente lavoro già accennammo i~ v~ntaggio del solo s~rvizio di trasporto feriti, l 'espedient~ · d1 chrndere le cataratte defoanale Cavour lasciandolo in secco · e rendere così praticabile il Po,fino a 'l'orino - noi crediamo ' di ~ssere nella verità. affermando che ~nche nei tempi ordinari esso Po deve riuscire, dopo le cose ora dette senza . . ' preoccupaz10m, metodicamente acce;<3i.bile agli stessi imbarchi _,

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1839

·ché compiron~ Ì'attuale viaggi~, anch~ già .appena f vall~ ~i , 'Valenza; e cioè da uha zona la .quale rappresei;i.ta qnas1 11 centro di convergen~a del ventaglio di valli alpice, che co.stituiscono la' frontiera nord-ovest.· , 1 · Passiamo ad altro. Presso che ~d ogni sosta del viaggio, aq ogni soggiorno, abbiamo udito ripetere da molti visitatori , anche di b,uona marca, ;he sarebbe molto me·gl-io vah,rsi del rimorchio a va'. ,, pore, nei d ue sensi dell~ corren te. La ved_uta « profo~da >~ secondo la qualità delle persone, .Parve partir e da due d1vers1 punti_. ..L:,u no super:_ficial~ e riferibile a qqe~la fatua, generale tendenza di voler dire la « sua » ad ogn,1 .costo, senz;:i. ,dar · 1uogo al p1ù piccolo sforzo di r ~fl.e~sione. E u,niJ, compiaoen_za puerile ohe non ~al la pena d1 discuter~. L altro , pl.mto lll· vece merita qualche considerazione. '\7 ediamo. . A noi sembra divenuto quasi un assioma _di logistica che 1 per il metodico traspo}'."tO e .scaricQ degli inferm~ dagli ·stabilim~nti di prima linea agli interni si debba « ap~rofitt.ar~.» stiamo ,per dire - imprescindibilmente - dei tre~1, o_ del .· càrr~ggio, o dei,,convogli, o c~e~li a~imali .d~ sal~a:.-°1:8 ~1tor: n,ano vuoti dal campo dopo 1 nfornnnent1 d1 maueuah d 0~111, sp~cie. Questo ·s enza dubbio è un prin~ipio retto, econo~1co, ragionevolissimo; ma non deve t enersi per ~sso~uto cosi d~ condn,rre fino quasi ad. ,un1 avversione dottrmaria contro 11 caso di stabilire un servizio esclusivo ed anche· opposto di and~ta cioè vuoti, e di ritorno invece carichi a profitto solo / degli ·infermi - come del resto è la missione ordinaria: precisamente della Croce r ossa. Ora, gli oppositori trova.ti ·sulla · strada, in que;,to senso, vedendo la sezione dell'ambulanza, . « Alfonso Litta » procedere di massima soltanto col favore della éorrente andavano evidentemente a pensare che in caso reale, or~anizzando il servizio in questo modo, ' . . si .sarebbe dovuto, dopo scaricati i feriti od ·ammalati, ritornare al campo con l'alaggio; cioè con un mezzo non usufru}bile per altri servizi, e perdendo g ~orni e giorni in un ritorno senza, canco e desol~nte.

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1840 ·

L ESPERU!ENTO

DELL' AMBULANZ4. FLUVIALE

Senonchè - .a par te che moltiplicando Ìl numero, dei barconi da requisirsi nei termini cui di riferiremo più oltre, con la continuità del giro si rimedierebbe all'inconveniente percl'iè verrebbe stabilito un ser.vizio senza interruzione - cotesto ~he noi siamo andati adducendo è semp,icemente un argomentare fuori ~i base, t3 senza scopo, a vvegnachè il rimor- . chio a vapoi'e era, nel viaggio attuale; estraneo ad. ogni pro, posito;..essendosi il generale Taverna pi'efisso come programma dell'esperimento, questa volta, ben altri . e ben più nf:}cessari intendimenti. Egli mirava in primo luogo a rièo~10scere nel modo più positivo -:-- qnello della prova pratica -,. per una larga ed efficace, estensione, il funzionamento dei vari servizi intrinseci cui sono cl.es tinati i barconi dell' àmbulanza' ovvero esti:inseci in genere, per rispett o cioè ai mezzi d' ap· prodo, agli ostacoli da superare, alle misure di rifornimento, al t ipo di campagna che si stende sulle due rive. e~c. In secondo luogo egli si era ,prefisso di constatare pr~cisamente l'opposto di quanto veniva invocato dalle due spècie di visitatori « brontoloni » vale a ' dir e il grado d'àffidamento da . conceder~i - nei casi di bisogno, che possono affacciarsi in .una campagna - .al trasporto · con i mezzi comuni - più facili, più alla mano, ma meno da desiderarsi - e 'cioè: favore della corrente, remi ed alaggio. ·E infatti poteva forse portare qualche nuovo ed util; ammaestramento il rimorchio a vapore, dopo le tante e certe ,p rove date della sua attuabilità, quando che sia: anzi dopo che perfin9 venti giorni prima un vaporinò appunto della brigata lagurrare aveva eseguito lo st!:)sso viaggio, di andata . e ritorno, al servizio della ·p rogettata Società com~erciale di navigazione interna? Ovvero era forse-giudizioso e prudente . . ' mentre la -croce rossa compiva la prima prova .v eramente concreta, decisi va ed estesa,, far costrurre un piroscafo rimorchiato di tutta modernità, rion solo, ma anche che razionalmente, speci'e per la piccola pescata di pochi decimetri, come si trovano sull'Elba, corrispondesse alle peculiari esigenze . della navigazione sul Po?

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« ALFONSO

LITTA

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1841

La r isposta è ben semplice, come è ~e:1 semplice il presumere che una·volta organizzatoil serv1z10,.ma~ovratutto stabilito il su~ grado di estensione, verrà indnbb.1am~nte ?rovveduto au'che ai piroscafi. per il rimorchio. .A..nz1 no1 crediamo: dopo l'esperi€tnza fatta, e senza ritenerci per questo profet~ di ·grande chiaroveggenza, che saluteremo nemmeno molto tardi l'apparizione di. essi sul Po. Ed allora,_ questo nostro aran fiume ritenuto si ,può dire fino ad oggi soltanto come 6stacolo, 0 ~ome difesa delle armate belligeranti, entrerà nell~ consideraziou-e· an~he ,come via importante di trasporto d1 O'Uerra di OD'Ui specie su cui le Intendenfe fonderanno pro~ ;ositi e pro;etti sino· dal tempo di pace, o_n~e. pi~ non avve~g~ di usarne seùza preparazione ed a prec1p1z10 in tal~ .s.euso, s.econdo accadde crediamo nel 1848 guando f?' . ~est1en tra: sportare ,con barche e battell~ i~adatti, r~qms1t1 a sten~o ~ per lì cannoni ed altri matenah da fuoco da A'.essandna . per il Tanaro ed il Po -· a Gremo1;1a, . av:7egn~che ·~utte le vie erano intralciate, o destinate -ad altri b1~og~1. Ovver_o co~e ·avvenne nel 1866 quando appunto i vaporetti.lagunari f~cero p~sànt i e inattesi .rimorchi da guerra, fra _cm, se b_en rico~~ diai:no, la trazione da Casalmaggiore a ~1acenza ci~ .50 e prn portiere, che costituivano quel ponte, subito dopo :1fatto 1:1e~ diante lo stesso materiale, ritornato/sul posto son l m_e~esimi mezzi per dar passaggio al I e II corpo d'armata mob1l_1zzato. Ora veniamo a dire intorno all'adattamento segmto per barconi dell'ambulanza « Alfonso .Litta » ed in genere al fine più specificato di simili servizi. . · . di Nel nostr.o studio del 1889, noi progettavam~ due ~od\. adatta~ento dei barconi, secondo cioè un dopp10 ordme dmtendimenti. _ . ~ In un senso _ il prévalente - miravamo d1 affidare ad essi e rispettivamente ·alla via fluviale, un ~e~vizio c_onc~tenato da Casale-Valenza all'Adriatico - dmg~ndos1 p_o1 verso Venezia pe.r i canali, o verso Ancona per 1..t:'e rami pm cospicui del Delta - al solo scopo di tr~sporto e d1 sgo~ber~ • .1: mi, infine. nello stesso modo che per terra .sono mier · p disposti d dalle Intendenze un certo numero di treni-ferroviari. ren ere

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DELL'AM BULANZA FLUVaL.El

'1842

L'ESPERUlElSTO

ammalati, feriti , convalescenti, stiamo per dire giornalmente, dagli ospedali più vicini al canipo, e lasciarl~ a~le sta~ zioni di approdo perchè siano internati; trattenerh, i_n ~ltn termini, sui barconi il minor tempo possibile: ecco la m1ss10ne da noi presunta per questo servizio. Di ccinseg~en~a f~cendo preponderare il crite_rio d'un gran numero d1 ve1coh, all~ qualità od agiatezza del loro arred~men~o ~ a meno d1 disporre, per caso, ai larghi assegm - md1cav~mo allor~ l'adattamento meno dispendioso di questi barcom, da requisirsi sul P o e su suoi tributari, valendosi, nella maggior possibile misura dei mezzi che essi medeslmi erano-nel caso d'offrir e. Fra l'altro, ad esempio, usare ~ei loro costrali ler il piano e pareti, e come amplificazione , del cassero e copèrtura,_ usufruire deCYli archi di sostegno, ed occorrendo, pure delle. b . stesse stuoie che vi si appoggiano, le quali sono da ritenersi impermeab1iii pel fatto ultra co~vinc~nt~ c_he sogliono proteCYgere dalle intemperie anche 1 carichi d1 calce molto freq:en.ti da Ostiglia in poi. Questo economico t~tto opportu· namente fenestrato, qualche altra moderata misura, ed un modesto arredo basterebbero di massima al}' ufficio sopra. detto. A. lato di tale organizzazione, seguendo il secondo intendimento, concreta':amo la costruzione di infermerie galleggianti, a mezzo di baraccamenti molto :7icini all'attuale_ dell~ ambulanza « A.lfonso L itta i, ma elevati sopra una portiera 11 cui piano poggiasse su degli zoccoli alti così da rende~·e i <~as~ seri delle due barche congiunte, sufficientemente anegg1at1 e pratic~bili per alloggio del pe~sonale infe~i~re d' ~~sis~en~~· per cucina ecc. ecc. : in modo d1 avere t\1tt1 1 ser:71z: nu~1t1, nella proporzione, s'intende, della dotazione letti r~spett1va: Insomma stabilire sul Po con il corrispondente materiale degh ospedali od ospedaletti da campo della C. R., altrettanti ~icoveri piani, graditi, accessibilissimi, ed infine con il vantaggio, su quelli di terra, di poter muovere in totalità : ~rredo, ~~­ biente infermi ed assistenti, per 30, 50, 100 chilometri in avanti ed indietro secondo gli eventi della campagna, invece ' • 1 • cli dover lasciare parte di questi elementi in mam a,tru1.

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ALFO:-so LITTA

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ECC.

1843

Nel progettàre questo noi però sentivamo allora, il bisogno di subordinare il tutto ad esperimènti da pral,icarsi: orbene la prova fatta e sovratutto il procedere così.semplice dei barconi binati ci ha condotti oggi a consigliare senza più alcuna esitazione anche tale impianto. Evidentemente, la prova dunque, lungi dallo indurci a modificare le vedute originar ie ci ha portato a confermarle in un modo defìniti..vo. Giunti a questo noi, ci dom:andiamo: a quale tipo, dei due descritti, corrispondono i barconi della Alfonso Litta? Con predominio al P!Ìmo, ma lasciando però un posto più che discreto a talune pre-rogative del secondo. Il che senza dubbio fu buon provvodime;1to, ma fino ad e.erto· punto ; perocchè date le nostre ragioni arriva,un momento che liale dupplicità di scopi cessa. di essere opportuna. Infatti, soltanto come mezzi di trasporto e di ev~cuazione ' fluviale d'informi, tali barconi portano essenzialmente un arr edamento troppo costoso, e oppongono una certa difficoltà alle manovre di carico e scarico; mentre queste dovrebberò, specie per l'uso di tra.sporto, essere invece oltremodo spedite. Da altra parte come barconi-infermerie, od ospedali galleggianti, porgono il fianco all'appunto di dover rimanere riuniti in squadra per la dipèndenza dei vari servizi uno dall'altro; e di più il materiale letterecoio vi sarebbe t roppo accumulato, c~1i1 dè'ficenza di larghi bastevoli ad operazioni di r ilievo ; infine il tetto semplice a capanna risulterebbe in tal caso troppo basso e. -scarsamente aeri:,ato. Si sa che fu giuocoforza co- · struirlo in questi termini appunto per il passaggio degli ostacoli navigliari -"-- essendosi preso per luoghi di partenza i laghi ei Milano -aggiungeremo ane;ora che malgrado questo, come altrove venne detto, non si raggiunsero mai temperature intollerabili durante la ?'"Otta :1 ma. ben divèrso sarebbe il caso davanti all'immob'ilità di più giorni, c4e richiederebbe sovente l'uso di questa ambulanza prevalentemente in qualità di ospedale da campo e simili. . E allor_a? A.llora - intendiamoci - sia l'ambulanza « !.lfonso Litta » sempre ed in ogni senso la benvenuta, tl9 -

ANNO ~ LIII.

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1844

L'ESJ{ll:tnMENTO

DELL'AMBULANZA FLUVIAI,E

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, perocchè oggi con essa la ·patria ndstra si .è dotata. di du ricco convoglio fluviale da t 7asporto e da ricov~r.o infermì, èhe non solo può agevolmente percorrere il. Po, rna ben anche, - ì suoi ma'ggiori tributari ed internarsi nei piani' della Lombardia e del Veneto, raggiungendo così cospicui centri di car1tà e 'di soccorso. Ma :o.oi diciamo · pure · che per corrispondere a questo ordine di particolarità i çlieci barconi· della ·squadra fluviale Alfonso Litt,a sono peì· ora sufficienti, e che. conviene orientarsi separatam~nt_e verso i ,due se;nsi testè richiamato in campo. · .T occhiamo ora un ultimo punto, ·poi abbi~mo fi.nÙo. Dopo la Croce. Rossa, 'volgendoci alla, Società canottieri e 9-el Rowing-clrib, chiudevamQ la nostra pubblicazione in questi termini: ' Pens·ate voi pu1·e a p1Jrgere lero (i feriti) cure pazienti, a riani'inarli, a tener luogo delle famiglie 'lontanç, a , - .' f01·tificare od ass1,imere il sistema dello .Stato pel cammino dei mesti convogli fiuviali'; · a ridurre infine un gior·no i vostri z,,ggiadri convrt.gn:i in pietosi stazioni di sosta o di 1·i'Sto~·o... '. , Sorte volle che non fossero parole gittate, peroèchè g~ado grado _:µegli anni successivi la C: R., andò appunto associandosi con tali intendimenti. i canottieri di Torino, di Milano, di CorÌ).o, non che quelli, trovatj sulla nostr~ rotta, di Pavi'a, di Piàcenza, di - Cremonà, di Vènezia, e che accorsero · al nostro incontro nelle loro eleganti imbarcazioni; distingue 11. dosi poi, per l' ospitaiità offefta, i soèi della Bucintoro di ·Venezia - ·perocchè di molto~maggior durata f~ quivi il soggiorno. ,Malgrado ciò - ed ammettiamo volentieri dipendere questo dall'essere stato, l'attuale, un primo esperimento - non .ci parvero però avviate tra i sotto-comitati regionali della C. R :, e le società de' ca,nottieri, quella necessaria intesa e quella , corrispo~denza di vedute,' che ·varranno ad,agevolare, a di. stinguere: a rendere oltremod,o .utile il servizio di soccorso· fluviale. ·P er esempio - a meglio spiegarci - noi avrenµno visto molto volentieri le ambulanze lagùnari preparate dal comitato d~lla O. R. di Venezia, sottoposte al governo d'3lla

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« ALFONSO .LrTTA », ECC,

1845

Bucintoro; e le manovre di carico e scarico od altrimenti, eseguite, se non da canottieri stessi - perocchè corrono tempi tropp·o contrari anche alle sole visioni del patriottismo sentimentale ·- da per.s onale di sua dipendenza. ·· Ci venn~ obbiettatb che gli scopi sportivi di queste istituzioni, e la giova~ile mobilità dei soci costitui,scono ele- ' menti di distrazio~e, di spensieratezzà, non concordi con la severità de,i principi e dei bisogni che in0ombono all11 O. R. Su questo proposito noi crediamo di poter anche a.mmettere ,che il convolgere questi brillanti e · vÌ.vaci . sod.ali~i alle n ostre mire, in ..terrlpo d{ paqe, debba c~stare qualche pena, ma · nuJ)a .più; perocchè pensiamo che infine si tratta 'di giovent1\ forte e di spiriti educati, i quali si sono riuniti per dedi. carsi a gi17ochi em1{lativi .e concorrere a.gare dove è facile, non ìpeno·. che frequente, assurgere alle regioni degli entusiasmi. Di conseguenze riteniamo ohe .s e si affidasse la propaganda a_d elementi autorevoli e sovratutto o.perosi, mettendo a riposo ogni titolp dt rivalità, si raggiungerebbe senza grab di ~atiche l'ut ile fusione· propizia all'ordinamento di questo servizio nei termini cui aspiriamo. Cioè_ a dire, •all' incirca : creare con le varie società élei cannottieri sopra nominate, una specie di Divisione di soccorso lungo le linee :fluviali da perc;iorrersi, alla1dipendenza dei comitati Fegionali, od anche, se si vuole, autonoma, ma· in tal caso . sempre agli ordini diretti della presidenza generale della Croce · Rossa. . Anzi 'a tal riguardo, non crediamo, senza alcuna restrinzione, specie dopo la bella e riuscita- attuale iniziativa della ·Croce Rossa, che si debba lasciare - salvo i necessari contatti, ed accordi direttivi con il nostro servizi.o d'intendenza - nelle mani della benefica istituzione, l'organizzazione di tale .tra- · sporto fluviale. E questo in primo luogo perchè - lasciato nei confini e negli intendimenti retro ·e spressi - esso si maiL• . I t errà un servizio di seconda linea, e lontano, comunque, di massima, dalla · ·zona attiva d'operazion.i; secondariamente '· per~hè d?,te le cospicue risorse d'ogni qualità, di cui la Croce Rossa dispone e che potemmo anche noi · in questo viaggio

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1846

1847

L'ESPERl~fE'NTO DELL'..ùrnur:A~Z;\. FLUVIALE , ECC.

più da vicino riconoscere, esso servizio raggiu,ngerà in ogni 'l'amo comp,lE1tamente - senza carico ,...dello Stato :__ la meta desiderabilè. Maggiormente poi è0nfìdiamo in questo ·p er le quàlità dell'uomo che oggi presiede il nobile e· santo sodalizio; avvegnacchè egli, alle virtù. civili per cui un plebiscito di mille e mille voci l' indicarono come su:ccessore àl Della Somaglia, associa esperienza, sapere, e passione n).ilitare. 'Noi lo ' lo vedemmo, senza tregua, ogni gi~rno d i viaggio, non allon.,tanai;si uiai da sopra coper ta - saettata ·dal sol di luglio ..,....:. ·per rendersi preciso conto di tutti i particolari della rotta, o delle campagne eh~ si stendevano sui :fianchi del grande fiume. Noi lo udimmo evocare, con compiacenza_, precisi ricorài di.storia -e d'arte militare, o formulare chiari e pratici. propositi per l'avvenire in ordine appunto al servizio che s'andava speri:rnen-· tando. Vogliamo a~zi ricordàre, fra i à.iversi d i questi, che già al secondo giorno di viaggio, giunti . a Pavia, ~opo il lento passaggio degli ostacoli navigliari, egh st!3,biliva di portare· il deposito de1 materiale d'arredo dell'ambulanza ecc., da . Milano a P iacenza ; e di far centro poi, questa città, per le ulter iori prove· ed esercitazioni sul Po e suoi tributari mag.gi~ri, a monte ed a valle di essa ; scegliendo altresì con di- - · zioni di tempo, di navigabilità e di materiali meno confortevoli:. Misure ed intenzioni che a noi sembrano già garanzie· di risultati fecondi. 1 Con questa fondata lusinga chiudiamo le n9stre considera- . zioni principali intorno alla prova fatta; epperò ---" avan ti . noi sentiamo, forse più di ogni altro, il bisogno d.: esprimere la nostra riconoscenza verso la muni.fic~nty dama lombarda - duchessa Litta di Belgioioso - che nello schianto d,i_ madre, vide e seguì, come via di mesta ,rassegnazione, quella · che gui.d a alla pietà più elett~, la pietà verso, i morenti per .amore della patria..

E.

MANGI,ANTI

:llaqgiore inedico .

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OPERAZ[ONI MILITARI

ATTR AVERqO

A

REGIONI DESERTE

Co11Anuazione ~ fine. -

§ 2. -

Vedi dispensa XIX

Serv,izio sanùario.

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· Cam e cl10 ne .it1mentano l'entità nell~ regior~ d.escrte. - Trasporto di ma;abi e <li fer iti. - Gli stabi limen ti. '

Dalla statistica dei feriti che ' si ebbero in 50 fatti d'armi ; ostenuti dalle truppe inglesi n_el venten~io 1867-87 con v\i,ria fortuna (1), si rileva 'è he il loro numero è sempre assai limitato; fatt a eccezione dei combattimenti contr~ i Boeri, i .quali, come -si sa, sono Olandesi stabiliti appena da sessanta anni nell'Africa meridionale. e qurndi alquanto imbarbariti per l'isolamento, ma non barbari, si raggiunge di rado r 8 · o 9 / 0 • E si spiega : quando .si ~'ince, , dato l'ar~amento e \ ' l'istruzione' inferiori del nemico barbaro e la sua poca attit:udine alla resistenza ad oltranza, si vince con poche perdite; qua~cilò si è vìnui, in quelle guerre sen~a quartìere, pochi feriti restano da curare. Non sono dunque le conseguenze del combattimento che erescono nelle regioni deserte l'entità del sel'vizio sanitario; ma sono le malattie,,più: o meno frequenti secondo i climi, e la necessità di non lasc{are ·indietro. alcun isolato. Inoltre, di carità cittadina, di locali, di aiuti di qu alsiasi ge~ere, non è neppur a.a. parlare, come non è da parlare d i convenzion~ (t) 'l'abella agglt1nta dal

colonnello Oal- Vermc

all 'opera del Callwell già citata.

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1848·

OPERAZIONI MILl'rARI

V

li:TTRA VERSO A REGIONI DESERTE

internaz.ionali umanitarie. Queste cfrcostanze impongono un sensibile aumento di me.zzi e provvedimenti di varia ùatura. . Per esempio, n~lla guerra in Afganistan del 1878-79 jl) l.e truppe inglesi avevano direttamente al ~oro seguito i.ma b~reHa ogni 10 uomini, portata da 6 1ortatori se trattavasi di un europ~o, da 4 se trattavasi di u n indigeno; si veniva c0sì ad avere un numer.o. di portat?ri di" barelle uguale alla metà dei combattenti. La cifra fu trovata esagerata ·anche da alc~ni ufficiali inglesi ; . ma è bene tener conto che f:i;a quei montanari, de0isamente ostìli, ogni uonio lasciato indietro·, era un t1omo perduto. . Anche nella lotta contro i Mahdisti fu trovato provvidenziale dagli Inglesi àvere un gran numero di barelle per tras~or,tar~ i. feriti insieme ai q'l!adrati che mpvevano sul campo d1 battaglia, sottraendoli così a morte sicura. · Per il trasporto d~i feriti . e ·malati agli stabilimenti di - cura, i quali non possono essere scaglionati altrove che nei 'luoghi difesi, mancando la protezione della croce di neutra- / lità, si sono speÌ·imentati ·vari mèzzi. Nella campagna 1895·96 in Eritrea (2) ad ogni sezione di sanità furono dati 80 muletti per il. trasporto dei feriti o. malati ché potevano reggersi"a ,cavallo e 80 portatori per il , tréi,sporto in b~rella ~i quelli che non potevano cavalca;re; le barelle pieghevoli si trovò éhe non resistevàno a lu~ghi tragitti e si preferivano le' barellè •impr;yvisate o gli angareb · iu.digeni. Il numero di portatori risultò però insufficiente del / tutto ai l,)isogni. Nella campagna · del Nilo gli Inglesi usarono 1rasportare feriti e malati su lettighe di varie specie, someggiate·, e tro.v arono che il cammello è adatt<;> a tale ufficio perchè docile, forte e impavido al rumore del fuoco; ma , la s·ua andatura speciale imprime una oscillazione che. è dannosa nei casi gravi, pei quali è preferibile il mulo. Con tali .sistemi di tra, '

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' § 3. -

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Servi7io d'ar_tiglieria.

Circos tanze che ;;a limit.ano i còmpil:i. I mat.erfali, i magazzini, i laboratori, il rifornimento delle mun.izion"r, i parchi. ·

. . · I cònÌpiti del serv1z10 d'artiglieria nelle operazioni in regioni dese1:te sono naturalmente molto m\3no vasti çhe non ip. Europa, sia perchè ·non v.i si combattono gra~di battaglie cli lunga durata e minori SOJJ.O perciò le esigenze del munizio:Ùamen to, sia perchè pochi sono i materiali. dei quali tale servizio deve occuparsi. ' ' Il carreggio generalmente ÙQn esiste, i materiali t,olti al nerpicò non meritàno per lo più S!3 non di essere d1strutti, , e le difficoltà ·dei trasporti consigliano . spesso la distruzione ' a;ncbe d.e i nosti;i matèriali inservibili; ad ogni m'odo, come per ogni altro serviz~O, magal/iZeni è laboratori, non .p0SS0ll0 stabilirsi che 1.n luoghi difesi, generalmente presso i comai;tdi di tappa. , Quanto al i·iforni.mento di muni~ioni, giova ~otar~ che le campagne coloniali non dànno es~mpio di battaglie che du., r.ino più .di una giornata e rari sono i casi in c'u i esse durino una intera gio.nata o si succedano a intervalli molto brevi. Il nemico, come si, n otò g.ià, non ha virtii d~ tenacia ,nella resistenza;, e la cont inuità dell'azione non è familiare a !ui, ,eh.e ama trattenersì a preda:ì-e il. campo dopo la vittoria e che I ena a riave~·si dopo la sconfitta, non avendo nè servizi, nè risorse scaglionate dietro a sè,' .e non è di solito possibile a noi, ,legati come siamo dai trasporti, dal bisogno di rafforzare punti' successivi prima di procedere e da· altre, I , simUi esigenze> · 1

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(t) Le MARCH~NO , op. cit. (2) /liv . 1ni'l. ilal., l.896. Relazion e citata.

sporto è uti:lissimo che le barelle siano mun1te di ,un riparo : ' contro. il sole. _ ·, Gli stabilimenti di cura sono impiantati con tende, barac · che in legname, in pietre o in paglia, à seconda delle circo' stanze.

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1849

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1850

OPERAZiONI MILITARI

1851

AT'fR AVERS0 A REGIONT DESERTE I

E il c~ris{imo delle mm1izioni in ogni c,ombattirnento ;non · risulta èssere molto grande. ., \ · Ad Ahmèd Kehl ~ell',A.fganista:u si 'spa~aro·uo (1) 9 co·l pi per fuèile; ad Ulundi·e Ginginlovo n ello Zululand poco .di più; a· Charasiah, ancora nell' A.fganistan, un r eggimentò éhe sostenneJa lottà per molte .ore, -sparò .30 colpi per fucil~ ; a El Teb ed a T am11i. nel Sudan Orientale le truppe più impegnate consu'maron<? circa 50 colpi, ma iÌ capitano Oallwell 1 nota che tal consumo appàre molto superiore alla media. . A . Oo,a tit in due giorni di combattil'.l}e.ato lé truppe e;itree non con$umarono che 4:2 colpi per fucile (2). consumo d i munizioni d' artigli~ria sembra non abbia' mai stiperato, ed anche pei: alci{ni pezzi soltanto, un ~a~simo ' eccezionale di 100,colpi per pezzo'. La tattica del nemico ohe esp0ne facilmente l'artiglieria alla lotta vicina sembra ìnoltre consigliare ~ma maggi.ore proporzione di scatole a mitraglia. Il più limitato bisqgno di r ifornimento, la :diffi~oltà di pro· teggere. i parchi e di farvi_assegnamento nel rapido svolgersi delle azioni tattiche, indusse n ella gran maggioranza dei casi àd assegnare il munizi0namento da battaglia direttamente ai repart i rifornendoli al ·bisogno gon carovane dai magazzini. Tale sistema fu seguito anche nella 2" parte della campa:gµ a d'Africa 1895-96 : . · ·' · 1 . • • « Pei corpi italiani, di fanteria armati di fucile o moschetto « mod. 70/87 fu st,a qilito che 96 cartucce fos.sero portate dai «: soldato e t~ltre 30, pev ogni fucilé• o moschetto; sulle sal« merie. Pei corpi armàti di fucile mod. 91 la d otazione presso << il soldato fu :fissata a 162, e quella aeue salmerie a. 36. « Ber le batterie da montagna 1taliane fu stabilito, il 25' « marzo, un organico di 196 uomini di truppa e di 110 qua<< drupedj. Con tali· mezzi ogni ba!t;teria doveva costituire una · « sezione da parco pel trasporto di 50 colpi per pezzo, e tra-' << sportare al seguito due giornate di viveri ordinari meno· << la carne, , due di 0rzo pei quadru pe~i, .e 2 b1J,rili p!l servizio

« dell'acqua. Per tal modo ogni batteria aveva un mu:nizio-

« na~ ento di 180 colpi e 6 scatole a mitraglia per pezzo. « In \ og11i brigata di batterie le sezioni di parco potevano <~ riuu;irsi sotto il comando di un capitano e di un uffic,ìale « subalterno a ciò espressamente a~segnati nel quadrg del CO· « mando di brigata. · « Non furono costituiti parchi d'artiglieria divisionali o di « corpo d'armata, sia in causa delle forti perdite di I quadru, • 1« pedi per tifo climatico ed esaurimento~ per cn,ì era già molto « diffidle mantenere al completo glj.' organici. delle batterie e delle salm~1·ie dei corp i, sia per p on fqri:nàre troppo hmg~e · « e pesanti colonne destinate a muoversi, per lo più, per soli « sèntieri d( montagna » (1),. , 1 Circa i 1 numero di colpi ~isponibili per la, fucileria e il m odo; di .portarli- il Callwell, nellçi studio più v olte cifato, offre una grande .abbondanza d.i ·dati, dai quah si rileva -che le riserve reggimentali di mun~ziqni furono portate, a seconda . delle vàrie regioni in cui si oper~va, cop. carri, con portatori o · con , muli, i quali ultimì furono spèri m{;lntati i mezzi più ~datti; che le ordinarie casse da cartucce non sono d i pratico impiego ·e che sono da preferirsi .cassette più legg~re che possono essere portate a braccia sul carppo di battaglia; che il _sistema di portare cartu cce sciolte entro sacchi diede cattivi risultati, perchè guastava 1e munizioni; che il nu.mero di cartucce porfato d_al soldato variò nelle diverse . campagne da 60 a 1.50. · . Ma anche p.ell'opera del Callwell si parla di trasporti reggimentali, di salmerie, di cartucce in consegna al :;;oldato, mai di pl).Tch,i, come noi~i usiamo in Europa." «:

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(!) CAt.LWELL . (2) BARATIERI. -

Op. cft. Op. cit.

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·Rì,vistri mili/.a1·e ìtatilnia, i896. Relazione éitata.

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1852

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OPERAUO~I MILITARI

ATTRAVERSO A REGIONI DESERTE

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§ 4. -

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Ser·vizio del genio.

' · Proporzione delle t ruppe d;I genio nei corpi operanti in reqioni deserte. - Servizio degH zappato:i e dei minatori, servizio di corrispondenza~ pontieri; areosticri,' ferroy1cr1, rifornimento rli materiali e di st.rumeoti, p~rchi. '

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_ A! ?orl.trari~ ~i quanto avvien,e per quello d'artiglieria: il . serv1zw del gemo nelle regioni deserte vede aumentata d{ assai l'entità dei suoi còni.piti, benchè alcuni suoi ·rami siano m'olto ridotti 9 del tuttp soppressi. Lavori stradali, scavi di pozzi, ripari contro o-li eff~tti del l' ' b e .1ma, e opere di difesa sono necessità assai più frequenti che non in Euro~a; pe~ciò nei corpi operanti in r egioni deser te la proporzione q1 trùppe del genio è generalmente alquanto superio~e aWordinari~. La spedizione co'ntro ì\iiagdala su u~ tot~le di_1~,000 combattenti aveva 9 compagnie zappato~1 ~ ~l~étto;n d1 Madras (900.,.1000 uomini) ed 1 compagnia spec1ahst1. La spedizione egiziana contro Re Giovanni aveva 800 uomini.del genio su 13,700 combarttenti. :Nella spedizione; del ~878-79 contro l' Afganistan su 16,000 combattenti si avevano 6 compagnie del genio calcolabili a circa 100, uo~ini cias_cu~a; in una delle tre c9lonne op,.eranti ogni brigata d~.fan~er~a (1) aveva una di tali co.mpagnÌe. Nella spedizione d1 Suach.1m la proporzione del genio era di ·550 uommi su 12,000. Nella seconda parte della ca211p~gna· d'Africa 95- 96 ~u 47 bat_taglioni si avevan9 7 compa.gn.ie del genio; e se le · compagnie genio eran,o di effettivo ridotto, lo erano i 40 battaglioni italiani nella ste;sa misura, (2). · , Dai còmpiti ordinari degli zappatori e dei minatori del genio vanno radiati in genere quelli ,che ~ono ine~nti all'assedio di piazze forti, alle distruzioni di oner~ d'arte ' ~d · I

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(1) La Orig~ta . di_ rame1fa era di 3 b:tttagfion_i; ogni b~ttaglione di tO compagnie di mo uomm1 circa c1a,cu11a, 111 complesso la brigata corrispondeva quasi aò un reggimeotò

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nostro. (2)

Opere citate per le varie campagne.

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1853

al gittamento à.i ponti con materiale regolamentare;_ e le ra, gioni ne sono evidenti. P er . contro l'impie~o di ta~i tru:ppe assùme proporzioni eccezionali per guanto riguarda 1~ rafforzam·entò di località, la costruzione o il riattamento di strade, e 'i lavorì di castrametazione; si ,è veduto ·come occorr,a afforzarsi sempre: e dovunque, come le vere str.ade -manchino del tutto e le·vie siaino deplorevoli, specie nelJe regioni.montuose,. come sia necessario nelle regioni calde e nelle stagiqni piovose, ripara; e le_trup.Pe dalle. tristi influenze del clim~ anch~ nelle stazioni di breve durata. Ma oltre a questo vr sono i . pozzi da scavare , i serbatoi, abbevèratoi, ecc. da costruir~, pompe da impiantare ,e da maneggiar~; bisogna fare f~rm. bisog.n a abbattere alberi per · provvedere la l~gna d~ arder~ ' . alle truppe; · bisogna, ìnsomma, come, fecel'o i nostn repar~1 del genio nella 2" parte della ca_mpagna 1895-96 e c?me i~ comandante supremo affermò, fare miracoli; e fare miracoli lottando contro il rifornimento di strumenti e ,m ateriali, difficile e scarso a cagione del som~ggio ~ delle strade cattive. Varie circostanze ~oncorrono ,nelle r~gioni deserte ad au. men tare l'importanza ·e l'entità del servizio t elegrafico da . ca~po: la lentezza delle altre comuni~azioni in conseguenza della mancanza di strade, l'assenza di una rete telegrafica p~rmanente, 1a necessttà ai ~oIUeggia~e, ne1~a ~~gg~or pàrt~ dei casi , il materiale telegrafico, le difficolta d impianto, d1 ' conservazione e di esercizio delle linee telegrafiche. Nei'de- · s~rti sabbiosi, pèr esempio, .non è cosa ·s emplice stabilire i pali i11 modo conven.iente, Gli ~giziani nel Sudan (1) ave: . vano ricorso a pali di ferro vuoto impèrniati in zoccoli. massicci sepolti nelle sabbie, ma dove le sabbie erano mo- . -bil( il vento li atterrava ugualmente. Gli animali ' selvaggi sono un'altra cagione Jell'abbattimento dei pali nè la rrotezione di spinose è semprd sufficiente. .Ma sopratutt~·il ne: mico è terribile al telegrafo: se i luoghi .di tappa e 1 passi importanti si fortificano, non si può fortificare una r ete te: legrafièa : si · rico;se alle linee int~rrate, ma come non e

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(-il Notizie s11,l/.e provincie egiziane cl el Sudan, g,a citato.

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1854

OPERA.ZJONI nf!LITARI

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possibilé muovere un sasso senza che l'istint~ del barbaro lo: scopra e. ne comprenda il motivo, anche queste furono · rette · in breve, e diedero a.n zi luogo a maggiori difficoltà per riattivarle. ' · Per esempio, nelle campagna di Suachim, 1885, una linea interrata fu stesa .al seguito di un distaccament~ che avanzò dr 9 ·chilometri dalla costa verso l'interno: .il deserto sab-· bioso costiero . è certamente il terreno · riel qual!:) più facil~ente si può dissimulare la traccia delì'.interrame11to, eppui·e la linea non funzionò che poche ore, ir nemico 'la scoprì e la tagliò, nè potè essere riattivata. Tµtto questo, ment~e rende più gr.avoso il servi~i; · telegrafico, fa spiccare l'importanza della telegrafia ottica, quando il t erreno vi si Pl'.esti. Soltanto grazie ad essa Cassala potè mantenere comunicazione'.col resto del.la colonia durante la campagna èhe finì · a Tucruf. . Mezzi di corrispondenza, non dipendenti per altro dal genio, sono nelle regioni· deserte corrieri indigeni a piedi o montati su cammelli cÒrridori. I corrieri indigeni a piedi hanno naturalmente tutte le qualità del selvaggio: sono agiliss~mi, cèleri, passano ovunque, sfuggono ad· ogni insidia·: la loro celerità e la sicurezzà del r ecapito dipendono quasi esclusivameuto dai talleri che sono loro prome:;;si e, ,a serv1z10 compiuto, pagati. I cammelli corridori non~ servono che per le regioni · assolut~mente pia;ne: sono cammèll1 di . razza speciale, e possono trottare, quando siano convenientemente nutriti, ed allenati, anche dodici ore d'i. seguito con · velocità di una diecina di chilometri all'ora. Naturalme:nte non possono essere montati che da indigeni, i quali si alle- · narro a t.al~ corse, si fasciano strettamente il busto é montano il cammello seduti e non inforcati. Un tempo la cor!ispon~enza fra Oheren e Biscia era fatta giornalmente con cammelli corridori, eran cinia 100 chilometri che · veni vano percorsi d'un fiato in 10 o 12 ore. I cammelli t estavano in servizio 15 giorni, poi cedev.ano il posto ad un altro gruppo_ ed essi andavanò per 15 g1orni al pascblo in regione adatta

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1855

,\.TTRASJ::RSO A HEGlONl DESERTE

e;tava.no nel più completo riposo : quindi per

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altri' 15 giorni erano in all;namento e poi riprendevano servizio . . · 'Nella stao-ione asciutta nòn v'è generalmente bisogno del "' . . . servizio dei pontieri: nella stagione delle p1oggie troppe -~ltre "ragioni, che emergono da quaiuto fu già detto, si o.ppongono alle operazioni in regioni deserte. Oomùnqu~ sia, . laddove' il someo·o·iò è obbligatorio, esso tronca senz altro ,:,e, ,. ' ogni q nestione in propo~ito. , . . . IJ servizio areostatico ·darebbe ,certo nsultat1 eccellenti, anche per la grande impressione morale _che fa su~ barbari, ma la sua attuazione è pure subordinata a,r trasporti. Il .servizi"o fen:ovieri riesce genèralmel:).te assai lim~tato quantq ad . esèrcizio. di tronchi 'ferroviari; può .tà~?ra. in_:7eoo assumere grande im portau·ze quanto . a costruz10rn d1 lmee, .che, siano pur br evi, offrono ·difficoltà non cO'mu~1i spec~e per il clima sotto cui si lavora-. Del vario ~enere d~, ferro~1e impiegate ·in regioni deserte si dirà esammando 11, fu11z10· namento dei trasporti. . . Quanto al rifornimentò dt materi.a li, per il servà.zio dei ,gen,io come per quel!o·.d'artiglieria, di rado i?Ì trovano parchi costituiti separatamente dalle trnppe. . . Da ·Ull lato vi . è .la diffico1.tà di someggiare molti rr:a\erìali e stmmenti riuniti e di proteggere le colonue ql?.e ne risnlterebbero: dall'altro v'ha la convenienza che le truppe àeUe varie armi abbian0- con sè in P,ermanenz.a gli strumenti E.ece;sari ai J.avori ·campali, che ~pesso sono d'urgenza im:med.iata. I rifornimenti si farebbero, come per tutto il resto, .dall'ultimo comando di tàpp'a col mez>!IO delle solite carovane. 1

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1856

ATTflAVERSO A REGl6N I DESERTE

~PERAZ'lONI MÌLl'fARI

. § 5. :- Servizio clei trasporti e delle tappe. '

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La b~se di ope.razion!: La base secondaria e importanza deila sua completa costituz1ooe. La linea d1 tappa ; i comandi di tapp~, intervallo fra essi,' loro a.lJorzamento 'JorQ presid_io, servizi e magazzini <!a stabilirsi présso di essi, necessità. di spinger; .la tappa eh testa fìoo alle spalle del le truppe operanti. Il servi'zio trasporti in relazione colle varie sezioni della linea di tappa. Mezzi di trasporto: \e ferrovie· il ~n:eggio, someggio_, i portatori, 'i diversi quadrupedi da trasporto ; quantitii 0 d1sc1phna do1 mezzi eh trasporto; la trasformazione dei carichi. Quale ,potrebbe essere l'organizzazione tipica de!Ja linea di com!)nicazione. ·

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1857

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I servizi veterinario, postale e dei carabìnieri non presentanq.o .caratteristiche notevoli, non resta ad esaminare che il servizio d~i' trasporti e delle tappe. , · L'esa~e della costituzione della linea di cdmunicazioni e del funzfonamento dei cor,n.andi di tappa e del servizio trasporti, quali risultail-0 consigliati dall'esperienza, spiegherà forse meglio le ragioni per · cui mancano generalmente n~l congegno dei servizi logistici attravers·o a r;.e gioni deserte · alcuni elementi, come le C6lonne viveri, i par chi, ecc. · Nelle guerre .nostre base .di operazi.oni è l'intero territorio na7;ionale, e la linea di comunicazioni ,o di tappa si svo1ge fra le stazioni di transito e gli stabilimenti avanzati; , nelle guerre in regioni deserte, eccèttuato il caso di opera- zioui che prendano le mosse da colonia ·così fiorente da bastare da sè alle sue , guerre, · come per esempio l'India, tutto ciò subisce sensibili varianti. La base ·d'operazioni; intesa in largo senso, si stende oltre i confini nazionali, la · stazione di transito è una costa · m~ri.ttima sulla quale si sbarca, la linea ?'i , tappa si spinge molto di più alle spalle · · · , dei combattimti. Infatti .non avvien·e generalmente per le, guerre contr~ i barl;>ari che alleanze, neutraliti1 o convènienze internazionali .limitin? i mercati .dai quali la nazione belligerante può trarre risorse per 1a guerra: e le comunicazioni ma~·ittime non sono in alcun caso minacciate dal nemico. La base di operaz,.ioni . si estende pertanto dovunque esistono risorse, ' poichè su tutte si può in genera.le fare assegnamento.

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Dal territ9rio nazionale e dai mercati esteri tutto affluisce · per mare al punto di costa, dalla quale muovono le operazioni. E #n qui, la totale mancanza , di potere marittimo per parte del nemico togliendo ogni diffioltà ai trasport~ ed all,o sbarco,· non occorre altro che aver molte navi a disposizio:ie : la logistica .è ·nelle migliori condizioni P?ssibili, anzi il mo·vimento può svolgersi in gran parte senza intervento ~iretto di autorità o cli personali militari come appunto· avviene ·da noi all'indietro delle stazioni di transito. Neppure la ' distanza, logisticamente parlando, potrebbe dir~i .un inconveniente serio, poichè si compensa, ,in ·gran .p arte, con ade,I guato numero d.i. navi. . Dallo sbarco in poi tutto rientra ,sotto l'aut orità militare, come dà noi oltre le stazioni cli ·transito. In questo cas,o però la stazìbne .di° transito assu~è l'entità e l'.irriportania di una base seeondaria di · operazioni· per varie ragioni, e principalmente per la distanza dal terri~orio nazionale e per i1 cambiamento radicale dei mezzi di ·trasporto. Non può, senza ,esporsi a gravi' rischi, una spedizione avventurai'si attraverso a regioni deserte, se la costituzione completa di tale base ·.' non le assicur~ pien~meri.te le ris~rse necessarie, poichè, là · dové tri.t to manca, a tutto· devesi provvedere da questa base. Inolt!e si' è già . detto altrove perchè non vi' sia quasi mai ll ovt>pt.'•b\ . urgenza di iniziare le operaziori.i ; giova aggiungere che I , q,ualsiasi sost-a nelle oper1;1,zi~ni co;n.i~c\ate è interpret'a~a ~~l . t,v,.,,,, ~ ~ J nemico come debolezza . ed accresce m conseguenza le d1ffi· C-:;.4v ;1 · colti dell'impresa. « Le tribÌì selvagge non: hanno idea delle « risorse e dei bisogni·della civiliz~azione: incapaci di trarre «·presagi che sarebbero infallibili per un pratico osservatore, • « esse .non vedono. ne11e;nto pro,cedere dell' invasore che un « segno sicuro di timidità..~ cli impotenza, ed allora accoryonò « in massa sotto le bandiere nemiche e la resistenza da vin· ( « cer;i è decuplic?,ta. Pertanto,' ciò 'che impo;ta non è già di ·« assumere. prontamente l'offensiva1 ma di assicurare vigore ~ ed energia alle operazioni, un.a volta intraprese » (1). E

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Op.

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1858

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1.

OPERAZIONI AllLITARI \ _

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Op. cit.

Rivista -màitare italiàna, aprile !887. r • f

1859

ATTRAVERSO A REGIONI DES]i)R.TE

ciò si ottiene soltanto col raccogliere preventivamente ,alla .' base tutto ciò che · è necessario. , N.ella guerra d'A.fganistan del 1878-7-9, la preparazione di due mesi parv-e troppo lunga alla stampa ing l-ese (1), com.mossa di non ;veder vendicato suJ momento l'affronto fatto al · rappresentant~ della Gran Brettagna. Epj:>urp, n;i.alg.rado la zelo di tutti, i 'due mesi non erano stati sufficienti; la co~ ,stituzioce della base era i,n completa, mòlt~ servizi, anzi quasi tutti, dovettero ent.r are in campagna sprovvis·ti del neces_sario, ·1e truppe soffrirono assai, ed a 65 chilometri di q.i- ' .stanza la polonna principale dovette sostare p·e r fare allora çiò che non s'era fatto a tempo debito. Per fortuna qui la base s;appogiava alle Indie, e l'A.fganistan non era privo di :risorse locali; ma i guai non furono 'tuttavia pochi, come si vedrà' r ttornando su questi fatti a proposito d~lla linea di tappa. ,, . Di -ben altro esempio è la preparazione della base a Zula . per la spedizione contro Re Teodoro. A costituirla ed a mant enerla furono impiegati; oltre a non poche navi da guerra) ~91 grossi b~stimenti espressamente uoleggiati, che durante 8 m~si vi sbarcarono 35,000 quadrupedi ed ogni s,o rta di ma- ' t eriali e di provviste in quantità immense; furon costitÙite gittate ·e banchine per lo sbarèo; tronchi ferroviari collega.rono le banchine coi v~rii punti dell'accampamt'nto ; si ~izzarono tende; si costruirono bara.cche; 'si tra-eciarono q uar_tierì ~ si_impianta,rono distillatori per ottenere acqua pota, bile; si formò insomma uno stabiliment9 dei più ordinati, .<lei più regolari, de( più largamente provveduti (2). Dalla base sul mare comincia a svolgersi la lin1:1a di tappà, la quale, se è sempre delicat a, lo è particolarmente nelle re- , .gioni deserte, di fronte a nemico che è dovunque perchè :n:on ha linee di comunicazioni e che ha per sistema di dar la caccia alle frazioni staccate, ,ai convogli,, ed a simili fa.., ,-0ili. pred~; uè fa d'uopo ricordarè ancora che alla particolare

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delicatezza cor{·isponde un~ .·par.ticolare importan~a · perc'hè, mancando 1e risorse lo?ali, essa è soventi la sola sorg~nte· di vita per il corpo operante. I comandi di tappa sono quindi generalmentè qisposti a brevi intervalli, fortificati, ben presidiati, provvisti di tutti ' i servizi e di ·magazzini di · ogni· specie. · L' interv;tllo fra due successivi comandi di t appa non deve superare, come da noi, la lu.nghezza di una marcia ordinaria, tenendo però conto della lunghezza che le marce possono avere in quella data· regione. . , . Il presidio non. sòlo deve basta.re alla difesa del punto fortificat o, ma deve 'provved'ere a scortare fdrtemeùte i conroglì, a tutelare i lavori ·d i progressivo miglioramento delle strade, ad ese·o-uire anche la·vori di ogni genere come costrue, ' . zione e miglioramento d i baracche, d i pozzi, di magazzini, ecc.; non v'è cosa alcuna e tutto deve sorgere p~r opera sua affìnchè il comando di · tappa ogni giorno meg-li0 corrisponda all'ufficio suo. · , / · Nessun servizio deve m~mcare presso questi comandi, sia éorq.e organi, sia come mezzi· e \ m~gazzip.i, Anzitutto sono fortezze disposte a sostenersi contro imprese nemiche anche di ~otevole entità e· debbono perciò aver tutto .il necessario; poi sono anche il solo appoggio e la sola risorsa dellè :truppe oper~n_tì per ogni evenienza. Nflssun deposito può essere al sicuro · fu,Òri della loro tutela ; ,e d'altra. parte la poca pro· duttività delle comunicazioni impone, come da noi in montagna, di stabilire magazzini successivi: i quali ,corrispon· dono app1mto ai luoghi di· tappa. · ' ··. Gli Egiziani nella spedizione del 1876. su Gnra avevanÒ 5 posti' fortificati su· 100 erhilometri di ' percorso. Nella .spedizio,ne di Suachim si è già ve~uto come, in vista dell'avanzata, il primo posto di. tappà e di depos1to fosse stabilito a 9 chilometri dalla base: 'due b~tag1ioni con 4 mitragliere ~ una compa.gnia genio erano destinati a pr4sidiarlo. Nelle camp'ag:rìe nella colonia Eritrea il sistema di pro-) cedere di tappa in tappa fortificando, presidiando, costituendo ) !20 -

ANNO Xl.LII. '

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.; TTRA VERSO A REGIONI DESERTE

1860

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OPERAZION I MILITARI

,,, magazzm1 più o meno ricchi, p1,1ò dirsi che in ,massima sia stato seguito, come è noto: soltanto, gli in,tervalli fra qi.lesti · punti essenziali della linea di co~uni~azioni fur~no g~ne~almente assailo-randi mai meno cioè d1 una trentma d1 chiloo ' . . , :giet~i, e talora il doppio o il triplo. Fi~chè gli eventi' fur:ono_ prosperi non si ebbero inconvenienti: quando le cose volsero a male, a tutt1 è noto che gl'inconvenieuti non m\ncarono davvero. , Nelle operazioni della colonna Stewart attravérS? _il deserto da Korti a Metemma, su 276 chilometri n on fn stabilito che u.n solo posto ih.t ermedio., che meriti davvero nome 'd i posto di tappa; esso idove;va avere 2 mesi di viveri per l'intero . corp~ d'operazione,. e fu convenientemente fortificàto: ma era a ·155 chilometri da Korti, con cui non era collegato che da un piccolo posto ~i sorveglianza a cir©a metà strada ; i c;nvogli norl' poteva:ao procedere a tl:l,ppe regolari, non trovavano a distanze ·convenienti i:l dovuto ristoro per g li animali, e benchè il nemico non disturbasse la linea di comunica, zioni, lo sfinimento degli ·animali fu tale, come nota il Callwelt, che cqugiunto all'assott!gliamento della colonna, per le scorte che essa stess?, dovette foiznire ai convogli nel ritorno, la potenza del corpo operante ne era fiaccata. · , ·. Esempio pi~ cJ,iaro della nr-icessità çl~lla regolare costituzione della linea di tappa si ha nell'Afganistan, dove..'. come g~à si disse, l'insufficiente prepai;azione aveva ari'est~te le operazioni a · soh 65 . chilome~ri dalla base. . Qu~sto . ar;·est~ dava naturalmente smgolare mcremento agh attacchi d ogm genere contro· la linea di conmnicaziorie. La colonna forte di 4 brigate (corrispondenti, come si notò già, a reggimenti ordinari) , che invadeva, !'Afganistan per il passo di Kh:yber, ·dovette .Iàsciare a 30 chilometri dalla base quasi due delle sue brigate, e stabilire sugli altri 35 chilometri un-posto intermedio dì 1 battaglione, per la protezione delle èo,rnunicazionL Distaccamenti abbastanza forti collegavan·o g iornalmente questi p')sti, scortando i ccmvogìi, ciascuno fino a me;za strada dal posto_vicino; nia ben. presto ciò si climo- · strò insufficiente contro le agg ressioni ormai scatenate.

1861

Ed allora questi presidii di t appa dovettero organizzare delle colonne mobili per dar la caccia agli aggressor i e inseguirli .nelle lord montagne, organizzare ed armare le tribù amiche e · lanciarle contro le nemiche, intraprendere insomma tutta ·una vera serie' di operazioni. Tutto ~iò prova quanto sia necessario che i comand~ di tappa siano veramente i saldi anelli di ·una catena non interrotta, se si vuole che le comunicazioni possano svolge;.-si con una certa sicurnzza dall'uno all'altro di essi. 1 Finalmente, da quanto si ,è detto circa la fragilità delle comùnicazioni e i mezzi di proteggerle, risulta logic~mente la convenienza di spingere la linea. di tappa fino alle spalle del corpo operante. Infatti,· gli stabilimenti dei comandi di tappa sono i soli sui quali_si possa contare e sono n~cessa~ riamente stabilìmenti fi::3si. Da la tappa cli base a quella cli testa ogni magazzino rifornisce il successivo. e protegg~ il rifornimento con mezzi proprii; ma la tappa di testa, quando il corpo operante se ne allontani di troppo, non · può più riforni~l0 con sicurezza se non a\spone di un presidio eccezionalmente forte per dare le scorte. Ed allora sembra chiaro che si ottengono notevoli vantaggi .pel re.gelare movimento dei 0onyogli impiantando èon parte cli questo presidio un nuovo comando di tappa più avanzato. Esaµiin ato cosi sommariament·e • a quali condizioni debbano rispondere i capisaldi della linea, éli comunicazioni, si · può ora ricercare quale conv:enga che sia la· costituzione ed .i i funzionamento degli elementi mobili di essa, ossia del ser:vizio trasporti. Richiamando le conclusioni fatte a proposito della viabi'. li tà in regioni deserte, il mezzo del quale più comunemente potrà valersi il servizio tr~ porti è il someggio_ Tuttavia, man mano che le operazioni procedono e che i giorni passano, le strade, a comi.aciare dalla base, saranno continuamente aperte e migliorate; in alcuni tratti più facili della lin~a di co.m unicazioni, anche non adiacenti alla base, sarà possibile avere . prontamente dei tronchi carreggiabili; si potrà cominciare dalla co'sta la ' costruzione di ferrovie. La

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1862

OPE RAZlONI MILITARI

linea di coinunicazioni ver;à così ad essei' divisa in sezioni di 'varia facilità, su" ?gnuna delle quali sarà conveµiente e possibile impiegare mezzi di versi: ferrovie, carri, .quadrupedi da soma e portàtori indigeni. 'I n talune regioni si~possono anche sfruttar~ vie acquee; ma per queste non havvi ev_identemente alcuna differenza fra regioni deserte e regioni ordinarie, all'infuori della maggiore utilità che esse offrono laddove le ferrovie souo un'eccezione e le strade carregg·iabili hanno sviluppo generalmente assai limitato. ' , L' impianto di ferrovie è certamente assai 0ost'oso: pure, quando fu possibile, vi si ricorse volentieri, sia_ perchè la spesa trova un compenso sensibile ne.I risparmio dì quadrupedi da soma, spesso difficili a provvedersi ed a mantenersi, . sia perchè, . naturalmente, il seryizio' trasporti · acqufsta · in quel tratto rapidità .e d esattezza assai maggiori. ~ella spedizione di Snachim furono impiantati circa 18 chilometri dì fe~rovi'a da Suachim ad H;ndub: le operazioni furono troncate troppo presto perchè se ne ·sentisse il giovamento. Assai paJese fu invece l'utilità deì 19 chilometri di ferrovia stabìliti · da Zula a KoÌnailo .nella ~pedizione di lord Napier. La costruzione nqu fo compiu§a che dopo 4 mesi e costò 150,000 lire, non compreso il materiale; ma appena un tratto era ultimato entrava ,subito in esercizio per formare alla testa di linea un deposito di provvigioni, che venivano di là -someggiate all'interno. Così diminuiva gradatamente il numero dei quadrupedi necessari alla base, quadrupedi che là occorreva abbeverare con acqua distillata che veniva a co~tare 30 ce!\tesimi al litro (1). N el~a colonia Eritrea i 27 chilometri circa di ferrovia da l\fassaua a Saati furono sempre prezios1 per i trasporti. attraverso a quella torrida zo.na, che specialmente n el.I' estate opponeva non'. poche difficoltà ad u n regolare movimento.

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ATTR.AVERSO A REGIONI DESER'fE

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1863

Nella guerra d'Afganistan del 1878-79, in presenza d~lle . enor~i difficoltà dei trasporti, ~u argomento di éritiche vivaci l'inesplicabile negligenza colla quale si erano trascurate le costruzioni ferroviarie fino alla frontiera afgana, malgrap.o l'esperienza delle spedizioni avvenute 30 anni addietro (1). Nè sempre è necessario che le ferrovie, per essere utìli, siano ferrovie ordinarie o a. scartamento ridotto: · anche le ferrov ie portatili, sul ge~ere. delle Decauville, possono rendere servizi importanti, come quel.li della Massaua-Archico (12 chilometri) sulla lù1ea di comunicazione Massaua- Majo.Adi Cajè nelle nostre ultime campagne ·africane. E quand'anche la poca solidità del terrenq, su q.1.i posano direttamente .le rotaie di queste ferrovie, impedisca l'impiego delle locomotive, il mezzo. non è aJcora da trascurarsi, poichè i vagoncini posson o trainarsi a cavalli: così fecero i l!"'rancesi in Tunisia: così fecero i Russì nel Turkestan per 110 · chilometri, ottenendo u n rendimento giornaliero di 1000 chi10grammi per cavallo e per 40 chilometri. Nelle regioni desf3rte non è risorsa disprezza.bile. Dell'impieg o di carreggio ·si è -già dato -µn cenno parlando delle strade al principio di' questo studio: non occorre neppure aggiungere che, dovunque si possa, anche per tratti isolati esso è molto più produttivo del someggfo ed è perciò da adottarsi. · ,. Il someggi6 ed il trasporto con portatori vanno considerati rispetto al genere ed al ' numero di uomini e di qua: drupedi da impiegarsi ed alla -direzione e sorveglianza dei convogli. I portatori devono . natud'l.mente essere indigeni o almeno nati vi di regioni affini, a:ffinchè resistano al climit ed alle fatiche e sia uniforme il loro abituale nutrimento a scanso di complicazioni. Sono dotati di grande mobilità in qualunque terreno, ma il loro carico è generalmente limita1;o

La spedizione inglese in Abissinin. - Rivista militare ai·tigtie1·ia, aprile i8Si. (I) Li;; }L~HC!IAl'òO, ,Ofl. cit.

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1865

ATTRAVERSO A REGIONI DESffiRTE

1864

OJ?ERAZIONI MILITARI '

a 20 chilogrammi, e in conseguenza le colonne traspçl'rti riescono assai numerose ;· oltre a ciò le diserzioni e i panici sono frequenti, ed una disciplina ferrea è indispens~bile. Neli'Ascianti, nello Zùluland (1), nella coÌonia Eritrea reser.o buoni servigi, ma dovettero essere ra;ggruppati solidamer;i.te .e rigorosamente disciplinati. 'Il cammello, la leggendaria barca del deserto, ha realmente molte bùone qualità, ma l'esperienza ne ha sfatata no-' tevolmente la fama, almeno in 1:elazione con operazioni di guerra. Può portare un carico da 150 a 200 chilogrammi camminando per 8 ore a 4 chilometri all'ora: per un lavoro con~inuato è impossibile pretendere di più sen0a mettere, fuori servi~io gli animali in pochi giorni. La sobrietà del cammello è stata spesso esagerata: è vero che egli vive guasi cli nulla, ma solo a patto di stare in completo r iposo; quando lavora ha bisogno di una nutrizioi1e regolare, e, se il lavoro è continuo, anche di una razione di granaglie: inoltre è così lento nel mangiare che abbisog:µ a di frequenti r iposi di un giorno intero pe.r chè abbia tempo di pascol'are. Anche la sua re.sisteneia alla sete è minore di quanto volgarmente _si· dice; i cammelli- che resistono 5, 7 · o più giorni senza bere, non sono i cammelli che lavorano: questi devono bere almeno ·ogJJ.i . due giorni, o meglio ap. coni. ogni giorno. Il cammello è una macchina: non dà lavoro se~za consumo di carbone e il suo · lavoro deve essere regolare; ogni sforzo straordinario logo~a rapidamente 'il · materiale senza rimedio. Finalmente il cammello non serve in terreni montuosi; è .questa una fatica che- non può 'affrontare e la mortalità sale a ,c ifre enormi; rielle montagne dell'Afganistan in 4 mesi di campagna ·si perdettero 94~6 cammelli su 13,840 (2), più dei 2/,. In queste qon,clusioni concorda.no. l'autorevolissimo parere di Gordon e tutt.e le esperienze delle operazioni nell'India, della spedizione del Nilo, della colonna Stewart nel deserto di Bajùda, della guerra

afgana,, e delle varie ; perazioni, specie .le ultime, e~eguit~ nella colonia ·Eritrea. Ciò non pertanto 11 cammello e assai l1tile: si acquista facilmente in molte regioni, è forte, docile, facÙe a caricarsi ed a f:lCaricarsi, facilissimo a condursi nç\n occorrendo più di un conducente indigenp o~ni 3 o 4 a~imali, non ha paura del fuoco e quando è colpito .g uarda mtorno con stupore e :muore senza agitazioni disordinate. e senza disordinar.e glì altri. Solo occorre impiegarlo 1n pia. nora ed in lavori metodicamente regolari. L 'elefante, usato da,gli I ngle:;1i nelle Indie, ~ da essi im~ piegato -anche sull'altipian(j) etiopico, sèmbra ad.atto ~d ?gm terreno e porta un· peso da ~00 a 1000 chilogramm~ circa; sembra però che sia difficile abituarlo al fnoco. Non si hanno sottomano a.,ltri dati a suo rigua;rdo, . ma dopo tutto è un un . animale di cui non è facile· procurarsi un numero conveniente. Il mulo di cui sono note le ottime qualità come.. animale . da soma, è indi;;;pensabile per. 1le $almerie al seguito 1mme: d.iat o delie truppe ed ·è il mezzo preferibile pei tra~por~1 nei terreni montuosi. Esso ha oramai dimostrato d1 resistere abbastanza ad ogni clima; vive, se il caso 16 port~? con sola avena : non ha bisogno di conducenti indigeni pOl· chè il suo uso è còmune in Europa; presenta in conf~onto del · cammello il solp svantaggio di richiedere l'abbeverata due volte al oO'Ìorno e di. pretendere~ acqua buona, rifiutando . . . . persino dì bere negli abbeveratoi dove ~bb1an bevuto _1 cammelli· finalmente non è facilè · acquistarne sul .posto rn nu· 1 mero' suffi.cienté, , come ~vvienè pei cammelli. · . Il bue fu pure adopera~o qualche volt~ co~e besti~ d~ soma,; març:ia in pianura ed in montagna, ha bisogno d.1 mi.nor quantità ~' acqua che non il mulo, si può ac~m~ta~espesso sul posto, ed offre il. ;vantaggio. di avanzare; 1~sièm~ col ba'gaglio che porta, anche la carne da mf!.c~llo: ma !a s~a marcia è troppo ienta per seguire le trupl?.e .Cl), è d1:ffi?.1le )

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(.[} ;e ne eobe dolorosa prova nella· c~mpagna d'Argaoistan .. dove per~t~le cau~i I~ (i) CALLWELL. (2) CALWE~L. -

Op. cit. Op. cit.

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brigata Ti•tler ebbe a mancare cli viveri.

L B MARCIIANl>,

op. cit.

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-----~-----__,--~----;-,~ ----~---------1866

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OPE&AZIONI MILITARI

A'fTRA VERSO A REGI,ONI DESE RTE

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· assestargli- bene il carico addosso, e se gli mancano i pascoli od il fieno ben pres~o non è più in grado di porta-re il bagaglio e della carne non rimangono che le ossa. Ultimo per mole, ma non cer to per utilità, l'asino: forte, io'stancabile, pazi1n te, di sobrietà est!'ema. Ne furono usati molti con ottimi risultati, specie nella spedizione del Nilo. Come si vede, ciascuno dei mezzi e:o.nmer ati ha qualità particolari e risponde più o meno alle condizioni di ciascun tratto della linea di comunicazioni. In conseguenza poi della poca produttività del someggio il .numero dei quadrupedi' da impiegarsi è sempre grandissimo. Se convenga acquistar.e i quadmpedi o valersi di no- leggi e ~di imprese, non è facile dire: nel Sudan, nell'Africa meridionale e, in certi periodi, nella colonia Ei:itrea, il noleggio o le imprese diedero risultati soddisfacenti, mentre nell' Afganistan e nella n?stra ultima campagna d'Africa si dimosti'arono del tu'iitÒ inadatti, almeno nella zona più avanzata. Ma, siano acquistati o noleggiati, i mezzi di trasporto devono essere raggruppati, disciplinati, sorvegliati _e protetti. E la sorveglianza dei conducenti indigeni non è punto facile per le truppe europee, le quali non hanno pratica delle diverse specie di quadrupedi e ne ignorano ie qualità e le esigenze nel modo di condurle. E final mente è da notarsi che i carichi do vranno essere conveU:ientement~ trasformati, · tanto ~el peso ~ ella forma, quando cambia il mezzo di trasporto. Riassumendo1 si può dire che la linèa di comunicazioni _risulterà divisa in sezioni di varia natura ; verso la base si avri} forse. la ferrovia, poi ad intervalli, tratti carreggiabili: e tratti possibili soltanto al someggio; di questi ultimi poi àlçuni saranno adatti ai cammelli, altri ai muli, altri ai portatori, eco. Ogni tratto dovi·à. essere servito dai mezz·i più r ispondenti alla strada., ed 1 carichi dovranno rispondere' ai mezzi impiegati.

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1867

.E in base .. ciò l'ordinamento e il funz ionamento tipo del ser vizio trasporti potrebbe essere questo; Ad ogni comando di tappa sia assegnata stabilmente la q.uantità necessar ia dei mezzi di trasporto meglio rispon denti aì tratto di linea che conduce alla tappa successiva, e questi mezzi muovano esclusiva.mente fra questi due comandi. Così in ogni comando il per sonale acquista pratica perfetta nella trasformazione .dei carichi e nell'impiego, sorveglianza e tutela dei mezzi di trasporto: e, siccome i trasporti senza_ pa;agone più gravosi sono · quelli che procedono verso le t m pP.e, i quadrupedi alternerebbero, con notevole vantaggio, i gio~ui di fatica ed i g iorni di Tiposo procedendo carichi alla tappa successi va e ritornando scarichi o quasi a quella dà cui dipendon o. Non è questo un metodismo soverchio in regioni dove i · trasporti furono tante volte sorgente di · inconvenienti gravissimi. E çl.iede risultati ottimi nelle operazioni del 1889 per l'occ~pazione d'Asmara : dalla base Massaua alla tapp~ di Saati funzionava la ferrovia ; il comando di tappa d1 Saà.ti pr ov-vedeva ai trasporti :fino a Ghinda con cammelli, ai quali la. strada era stata adattata;' oltre Ghinda la via era per -la maggior parte asp1·a e faticosa e 'il comando di Ghinda impiegava pei trasporti portatori, muli, muletti• e e asini che costituivano tre sezioni, ognuna delle qµali si .r ecavc1, carie~ all'Asmara, ne tornava. scarica il domani e riposava alla .s ua sede il terzo giorno: questa catena man- · tenne sempre perfetto il funzionamento del servizio senza detrimento dei mezzi impiegati. Ben diversa, dolorosam.enté' diversa fu l'esperienza della campagna che :6.J.1.ì ad Abba-Garima. Il numero dei quadrupedi si dimol;ltrò insufficiente, ma sarebbe iuteressaute, ad ammaestramento per il futuro, indagare a fondo, senza pericolose ritrosie, quanta parte abbia avuta in quella insufficienza l'essersi radicalmente allontanati dal sistema sopra esposto, affrontando in conseguenza perdite numerosissime di quadrupedi.


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OPElUZ\ONI )llLlTAlU

1868

ATTRA VEns'O A REGIONI D ESERTE

Manca,no . i documenti per approfondire lo studio, ma, da quanto fu reso di pubblica ragione, qualchè utile deduzione si può fare egualmente. I mezzi di trasporto non erano stabilmente assegnati ai ?omandi éli t appa: ogni caro-;aha procedeva diret.t amente dalla base alle truppe, affrontando cogli stessi mezzi condizioni diversissime, ora propizie ed ora' mortali, di viabilità e di clima, cambiando spesso di dipendenza e di direzione, . senza avere insomma un padrone fisso e geloso della conservazione dei mezzi; ·sistema che all'occasione· semina sul1' intera linea di comunicazioni le · malattie che facilmente si sviluppano fra tanti quadrupedi. ' · · Quando. un ufficio di Intendenza fu stabilito; i casi erano già troppo urgenti perchè si potesse riord:inàre ràdicalmente il ser vizio su basi più regolari. Le perdite di guadru~edi furon o ,immense ed al 23 'febbraio 1896 si versava i~ con.dizioni ·gravissime. - « I qua« drupedi da trasporto mancavano ·sempre, manc.~vano piii. . . « che mai, coll'aggravante ora che molti cammellieri coi « proprii cammelli fuggi,;a~o per sottrarsi al ·gravissimo << servizio ed al pericolo di cadere nell'insidia dei ribelli: i << quadrupedi che ancor rimanevano erano ridotti la maggior « parte in uno stato da far pietà: ed i lol'o p1'oprietari e condu« centi reclamavano, volta a volta pregando e :protesta~do ' « energi,camente, per le loro bestie un riposo che quasi · rn:ai. « poteva venire accordato. Non si sapeva come ·tirar aV'anti: « gli arrivi da ·Massa-a.a andavano sempre più illanuuidendo « i magazzini erano quasi ·vuoti (1) ». 1. L'Intenden za chiedeva nuovi mezzi di trasportò al Comando di Massaua, il quale alla sua volta ne mancava per .le proprié spedizioni. Infatti i quadrupedi della base non limitavano il loro ser vizio fra la base e la prima tappa, ma andavano a finire alla tappa di teRta, di . dove non era . •

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(i) Colonnello R1PA>10NT1, già Intendente del corpo· d'operaziorÌi. Àppunti e considerazioni sut se_rvizio di intmàenza. Rivista m-ilitMe italiana, 1896. I

1869

p'ùssibile riaverli. Il Vice-Gove:no, a sua volta, \ do~ « veva esso pure mancare di ,mezzi, anzi esso da tempo , « tempestava di proteste, assicurando che se non .gli si . ,:• , « fossero r~mandati indietro i quadl'upedi da trasporto , . « avrebbe finito col dover senz'altro sospendere il riforni« mento. E non solo non si· poteva rimandare indietro nep:.. ,.' « pure un quadrupede, ma quelli che trovavansi da Adì « in Oajè avànti erano i:i;i.suffic{enti ( 1) ». E le cause della insufficienza generale del numero di quadrupedi erano a:r.punto in gr8cn parte derivanti dal sistema di laudiare i mezzi di trasporto diretta~ente dalh ba.se alle truppe, sistèma che faceva affrontare ai cammelli le fatiche mortali della montagna e che rendeva impo.s sibile la sorveglianza délle carovane e la cura del necessario riposo a i quadrupedi. I ' « Tenuto conto di tutti i quadrupedi provenienti dalla « retrovia, _i quali dall~ :6.1:e 4i ge!}naio in poi. 'erano st:1ti « trattenu.t1 e spinti vei:so-il c6rpo d'operazione, dedotti pure « quelli assorbiti dal corpo stesso, avrebbero dovuto trovarsi « .a tlisposizione 'dell'Intendenza al 23 febbraio circa 5000 « q~mmelli. Chiamate e raccolte le situazioni il giorno 25, « risultavano- invece a mala pena 2300..... Tre g iorni dopo i « 2300 erano divenuti 1700 ! Dove erano aÌ1,dati gli altri? « Morti di stenti e di. fatiche, oppure fuggiti. Certo, i cam« mellieri, visto che le loro rimostranze, le loi;o preghiere, le a _« l~ro proteste a n ulla approdavano, si erano appigliati al « sistema, tacito e di più sie;uro risu,l tato, di evadere. -E la «' cosa non •tornava loro difficiie, dal momento che' 1~ n~tte_, . ' . · « 1 cammelli, i quadrupedi in genere, erano lasciati in libertà: « e dovevano per forza essere lasciati in libertà, percbè po« t~s~ero _aP-profittare dei .p.ochi e magri pascoli, che per via « si mcontravano, salvo, m caso contrario à morire oltrechè « di stenti / anche di fame; con necessità 'anche di scostarsi « parecchi chilometri dal · lnogo di r~ccolta, senza mezzi " « adeguati per gli ufficiali carovanièri di poterli suffici~nte'J)ÌÙ

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Colonnello

lhPMIONTI.

Op. cit. Rivista milito:re i/.aliana., 1896.

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1870

1871.

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« mente fa.r sorvegliare. Che dire poi delle derrate che in « tal modo ed in guei giorni andarono lasciate per via, « perdute, asportate, rnanomesse, rubate? Eppure si doveva « andare avanti., si andava avanti; ma la soluziop.e della crisi << non poteva tardare. Quale.sarebbe stata? (1) » Fu A.bba-Gar.ima; l'esperiènza è dolo.rosa, ma giova q1:1i ripetere ancora che più doloroso sarebbe se le sventure r~manessero sterili di. ammaestramenti.

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OPERAZIONI MJLITARI ATTRAVERSO A RÉG~ONI DESERTE

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COMB ATT IM E N TI COSTIERI

.' Continuazione. -

Torino, aprile 1898.

(i) Co lonnello HJPAMONTr.

CONSIDERAZIONI STORICHE

VP.di çlispensa XIX

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Op. cit. Ri vista m.Uitare italiana.• !896.

GIARDINO C1,p i tano ,6°

i·egg,. bersagUeri.

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Le gesta della vecchia artiglieria, ci mostrano che la flotta da sola non può cimen:tarsi contro opere costiere ben situate e contro piazze marittime ben fortificate. Nella guerra cont ro la Russia nel 1854-56 abbiamo. sul Baltico l'assalto .della fort ezza di Bomarsund; vedetta Jì'u~sa . sulla costiera b,altico-· 's candinava. L'8 'agosto 185°4' le . tr~ppe francesi, protette da due. va-scelli; sbarcarono senza incontrar resistenza mentre contemp~raneame~te il generale ip.glese Harry J ones metteva a terra da altra part.e 800 u0mini ed un reggimento di fanteria coloniale francese. Il generale Baraguay protetto dalla squadra, pose le batterie d'assedio. Il 15 agosto, la fortezza bersagliata da terra e da mare, dove le navi avevano gittata l'ancora a 2000 metri dai forti, rovinata dal tiro curvo dei mortai, resistette sino a mezzodì del giorno seguente, arrendendosi e consegnando,2400 uomini; 180 cannoni e, ricc~i · magazzini. . Sempre 'nel Baltico vediamo, nell'agosto dell'anno su-ccessivo, gli alleati disposti ad i:.tttorniare Sveaborg. I ntorno alla piazza giaqcionb 3 isole; una delle quali, chiamata A:braham, dista 2200 metri da~la cinta. Venne sbarca~a trupp·~ su quest'i· sola e stabilita una batteria di mortai. Il 9 agos.to, la, batteria e le bombarde ancorate a ·4000 metri apriro·no il fnOco contro città, mentre le navi s:impegnavano con le, altre batterie. Il giorno dopo, il fuoco fu ~ncora più intenso ed efficace

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l872

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CO~SIDERAZIONI STORICHE

perchè· i grossi cannoni delle navi sbarcate' in terra e sot·terrate a bocca in su, servivano da mortai. Il bombardaro,ento continuo durò 45 ore, gettando sulla città (costruita in legno) 5921 bombe e 12522 fra granate e . . palle cave, e la città fu minata. N'el mar Nero, vediamo çbe Sebastopoli fu attaccata da · terra e da mare, e circa il primo atta~co Jack la B.olin.a 1 scrive che~« Nel complesso, il fatto d'armi del 17 ottobre 1854 « non fu lieto per l'armata, giacchè in tal giorno la marina « ricevetta una lezione, la quale poteva formularsi cqs_ì: . « Fronte di mare ben difeso, non teme il tiro di lancio delle « navi,·se a questo non si aggit\ngeunnukito fuoco in arcata.» Alcuni particolari di quest'azione li vedremo in se~uit_o. , Dopo un anno preciso, abbiamo il no~o attacco. d1 Kmburn preparato e coadiuvato da 10,000 ùoro,ini del _g~ne~ale ~azaine sbarcati sotto la· protezione di 4 cannoniere mgles1 e 4 francesi,· 1a notte del 14 ottobre. Dalla parte di mare erano pi;esènti, fra navi francesi ed inglesi, 10 vascelli, 3 fre?ate,_ 3 corvette, 22 cannoniere, _3 batterie cor~zzate francesi costruite da poco, ed 8 bombarde inglesi. Aprirono il fuoco le, tre, batterie corazzate dando fondo ~ 1000 metri, secondate dal tiro delle bombarde e delle navi minori. . • . Bazaine co~andò lascalata ela cittadella capitolò dopo circa. quattro ore di fuoco. · Nel dicembre 1857, il contrammiragliçi inglese. Seymou,r ed il francese Rigault de Genouilly assalirono la città. di ?anton. 1 con un piccolo esercito di 5600 uomini, e. con 28 navi. Bombardata la città coi mortai, ne conquistarono le mura esteriori· e l'anno dipoi · nel maggio, 4 cannoniere francesi e , ' 2 inglesi, smantellar?no simultaneame~te. i fo1:ti che d'J! l!ende:vano a destra ep. a sinistra la foce del Pe1-Ho. A.l cannonegI · O'iamento . tenne dietro lo sbarco, r,nentre la squadretta risaliva il :fiume si.no a Tien-Sin, dove, l'opera diplomatica surrogò quella dell'armi. . Nel giugno ,1859 i Cinesi, a;vendo miglior~te le ~ort~fic~zioni, ammonirono il vice-ammiraglio Hope d1 non risalire 11 .

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SUI ·COMBATTn!ENTI C,O S1'IERI

1873

Pei-Ho, coma era sua intenzione, e di l;l.llontanarsi. L'ammiraglio inglese, dopo aver subìt9 forti perdite di ~omini, e aver ve,~uto affondare 4 cannoniere, dovette ritirarsi.· Riprese l'assalto in unione del vice-ammiraglio Ohamer con 61 navi fra~cesi ed 8000 soldati da sbarco; l'Inghilterra aveva 77 navi e 12,000 soldati. Un notevole naviglio merca.n tile accora. pagnò coteste forze, le quali occuparono fortemente l'isola di Qhusan, e, servendosene come base ·ai op~·a~ione, sbarcarono a settentrione dei forti. dei I quali s'impadronirono il 21 agosito. · ·:~ Alla presa di _Gaéta, la flotta ,vi ebbe parte po~o efficace, giacchè l'azionedella,marinafu affat_to secondaria, mentre tutto devesi alle truppe comandate· dal gen~rale Cialdini. Del resto, l'impresa non sarebbe stata adeguata per ia squadra comandata dall'ammiraglio P er sano; il quale nella sua relazione dice che « le batterie che stavano a difesa di Gaeta dal lato del « ma;re, erano così numero;e ed imP,onenti, da rendere poco « probabile alla' marina la- possibil~ta 'di attacca.rlo con sue' « cesso ...» Anche durant'e la · guerra di secessione di America. si ebbero ~olti esempi di aziçHÌe combinata fra le navi e l'esercito e di . insuccessi nel caso di sola operazione navale. Difendevano le acque interne dei Sciuuds i forti di H.atteras con 25 cannoni sull'inlet di Hatteras, jn posizione molto favorevole alla difensiva, ed il 31 agosto 1861 il commodoro Silas Shingham con 7 navi armate di 150 cannoni impegnò combat·timento per' due giorni coi fo:i:ti ed appena soverchiati m'andò a te.rra la truppa. Lasciò sul passo le navi miri.ori le quali con frequenti sbarchi , e collo smantell~mento di bat-· terie secondarie tartassarono assai i confederati. Il 7 novembre 18fJi, davanti a Port-Royal, il forte Walter sull'Hilton Head1, ed il . forte Beauregancl (1) sull' oppostai. riva di Bay-Point venn'ero battuti dalle navi del cqmi:nodoro .· Samutle Deipo;i;i.t e .s ubito a~bandona:fìi dai rispettivi presidii (i) I forti erano distanti ,fra di loro due miglia e mezzo ec! il tiancheggiamento era stato amdut.o ad una squadretta di mediocri cuunonicre. '


.1874 .

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SUI COMBAT'l'Ill1ENTI 'coSTIE)Rl

CONSIDEl!AZlONI STORICHE

perchè questi sapevano che con la squadra eranvi truppe da- . ~barce le quali infatti occuparono i forti à Port -Royal. ' · Per po·t er -ancora difendere i Sounds, i confederati passarono dai. forti di H atteras a~llisola Roanoke, sulla _quale costrussero alcune batterie nell'intento di proteggere l'arsenale di Norfolk alle spalle del quale, mediante alcuni canali, si, . poteva passare dall'Albemarle Sounds. La squadra cii blocòo' dell'Atlantico settentrionale, comandata dal commodoro Golclsborough e· secondata da 17 mila uomini del generale Burnside, dopo aver subite perdite dì navi e di- uomini in causa _ dì una tempesta; s'accìnse il gtorno 7 febbraio i86'2 a dire l'assalto all'isola Roanoke, dietro la, quale trovavasi anche una squadr a di 7 pirosc:3-fi confederati. Il primo g iorno' s'Ìrn· pegnaron o le navi, il giorno successivo il combattimento divenne decisivo in grazia dell'assalto vigoroso che le truppe di sbarco di Burnside dettero ai 5 mila uomini ben trincerati e forti di 28 pezzi rigati'. Caduta RoR.noke il commodoro federale si spinse arditamente all'assalto della squadra cpn· federata e bri111mtemente la vinse il 10 febbraio. ' Lo stesso commodoro il 12 _del s_eguenté marzo lo tro-yiamo sotto a Newbern difesa da opere armate con 27 cannoni e da sbarramenti di torpedini che allora erano reputati formidabili. Dopo aver proceduto allo sbarco di truppe, riposa · nella notte, ed al mattino seguente procede felicemente a ll'assalto. , · A questo punto Jack 1a B olin8' qsserva che « il concòrso « dell'esercito è stat'o non s0lo valido ai marinari, ma, non « credo errare osservando· che senza di esso la marina sarebbe « stata respmta, perchè tanto ad Hatteras, come a Roanoke, a · « Hilton H ead ed a N ewbern, le fortificazioni ei;ano aper~e alla « gola ed il g irarle agevolissimo. Chè, se Dupont non adoperò << le milizie, il nemico sapeva che -1e aveva sottomano ». In seguito vedremo ancor più confermato questo apprezzamento. Il 25 aprile 1862, lo stesso Goldsbarough, non giudicando facile impresa dare l'assalto al forte Ma.con, veecbio castello in muratura, sito allii boccà del porto di B eaufort, armato.' . con 50 cannoni in casamatta, preferì sbarcare i suoi cannoni e disporli, in batterie. di posizione.

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1875

Il 4 febbraio 1862, l'amiraglio Foote martoriò le opere del forte Henry ed insieme· alle truppe de] generale Grant dopo tre' giorni di combattimento ridusse la piazza a capitolare, Poehi g iorni 4opo, 18 mila uomini di Grant e le navi di Fòote investirono forte D onelson. difeso da 15 mila u0mini. Nel marzo, i generali Sherman e Foote con alcune navi ed una divisione di bo11tbarde s'impadroniscono di Columbus difesa da batterie e da torpedini. , Al,la Nuova:-Orleans, dopo il combattimento dei forti di Jackson e S. Filippo, di_cui parleremo i~ seguito, la truppa a aisposizìone di Ferragu~ occupò i forti e le città. L'ammiraglio Ferragut ricevette nel giugno',1862 l'ordine di portar le sue ~avi contro Vicksburgh, la Gibilterra dl:)l , ~ississipì. Questa città giace. in un gomito acutissimo del :fiume, dove comrergon·o tl'Jazoo e du~ linee ferroviarie. Le batterie, alte pressochè )00 metri, prendev;ano d'infilata· chiunque si avanzasse da monte e da · valle. •. · · Nella notte del 26 giugno il contrammiraglio P.orter situò opportunamente le squadrette· delle scune bombardiere e durante tre giorni spararono continuamente'. _ Al ma~tino dJl 28 la squadra di 14' tra corvette e canno,niere, mosse per forzare il passo. Tre navi non riuscirono a ; risali1:e; :B.,erragut con le rimanenti ebbe la peggio i~ un combattimeuto con l'~riete confederato Arkansas, e dovette ,ri_çliscendere il Mississipì; fino a Bato~-Rouge. In· questo attaçco non' presero par~e truppe di ·terra, mentre con l'aiuto delle truppe del g~~erale Grant fu possibile far cadere Vicksburg il 4 lùglio 1863. In questo secondo attacco il continuo tirar~ a granata della sguadra, l'opera della squadretta bombardiera e d'una batteria a terra di tredici cannoni di grosso calibro sbarcati dalle navi servite dai marinai « secon·dò » l'azione dell'esercito. Circa tremila pr'o ietti di .sc0ppi0 da ·33 -ce.µtimetri furono lanciati dalle bombarde dÙrante quar·antadue giorni 'di fuouo, e molti da· 22 centimetri sparò la batteria a terra. I I( totale spararonsi 16 ·mila proietti da swppio <lalle artiglierie della ma'r ina: Dopo Vi0ksburo. o, anche PortoHudson il 9 luglio dovette arrendersi al ge~erale Banks.che .:C{2i -

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ANNO XLill .

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1876

CONSIDERAZIONI STORICHE

l'assediava da alcune settimane, mentre nel mezzo dello stesso anno l'ammir~glio Ferragut tentando da solo di passai:_e da ·Port-Hudson sotto il fuoco di 19 pezzi! 8 dei quali rigati: vi riuscì con una nave sola, mentre le altrt:), riportando gravi ·avarie, clovettern rinunziare al pa_ssaggio ed una ~ndò per· dutà. ·Il forte Fisher, che difendeva il passo di ponente della ·Cape-Fear-Riwer, entro la quale trovasi l'impo_rtante città di Wilmington, resis.tette nel dicembre 1864 al vivace boi;nbar· <lamento di 33 navi del contrammiraglio P orter e non potè 1 esser preso per mancanza di truppe di sbar ~o._ Ma ne~ successivo O'ennaio vennero inviati 8 mila uomm1 sotto 11 comando del O'enerale .Terry ed allora Porter con 44 navi o . . ritentò l' attanco. Il 13 gennaio 1865 1 quattro monitors an. corarono a 550 metri, l'Ironside a 800, le . altre navi come. · poterono, ma al largo: Mentre la. sq~1adra fulminava, le truppe sbarcarono alle 4 del pomengg10; ~u~·ante la notte. le corazzate continuarono a sparare, le navi m legno p~re. Il O'iorno seguent.e continuò la ca,nnonata fino a sera, e Terry pr:parò tutto per· la sca.lata, ct~i pigliarono parte altresì le compagnie da sbarco della squ~d:a. . . , , Alle 11 del giorno 15, le nay1 naprirono 11 fuo~o, che dur~ sino alle 3 pomeridiane ed a questo punto ie schiere fe~e~·ah si slanciarono all'assalto. Cinque ore di combattere ostmato con la carabina. e la baionetta diedero la finale vittoria c~e fu acquistata a prezzo ai molto sangue, e ~uesta f~ l' ul: ti.ma azione costiera della gµerra di separaz10ne degli Stati Uniti d'America. Nell'attacco dell'isola di Lissa del giorno 18 ltiglio, è ormai universalmente ,riconosciuto che dopo aver fatto saltare la batteria Smythe la polveriera del forte S. Giorgio., l'ammi· raglio Persano av:r'e bbe dovuto operare lo sbarco delle trupp~ tanto più che si sapeva esser-le opere aperte alla gol~. Cosi sarebbe stato agevole aver ragione anche delle batterie alte, · ed il contram~ ra~lio Vacca_ e~ i~ vice-ammiraglio ~lbini non avrebbero sprecato le mun1z1òm contro la battena Ma~1:1-aremi a Porto Comisa e contro la batteria NadpostranJe a

SUI COMBATTIMENTI COS~IERl

. 1877

Porto Manego. Il giorno seguente Albini vuol rep:licare, speran_do sempre di ricevere l'ordine per uno sbarco, dopo u'u'òra . di fu~co inutile, accingevasi allo sbarco, ma mentre la truppa st,ava per pren~ere ,terra giunse il contrordine dell' ammiraglio Persano e gli uomini ritornarono a bordo. Pel giorno 20, Persano dette ordine di ritentare l'azione ..contro Magnaremi con la Varese e la Terribile con ]'e altre . ' corazzate contro Porto S. Gio.rgiò. Si decise pure àd ordi nare lo sbarco delle.schiere co~and~te dal capitano di _;.ascello ,conte di 1\fonalè. , Alle 8 del mattino, tutti erano al loro posto e cominciarono le operazioni di s½a'rco; senonchè, nello stesso momento veni· vano segnalate le navi nemiche, e le truppe dovettero ritor· - nare anche questa volta a bordo, e cosf rimase infruttuoHo un .attacco che invece avfebbé. potuto dare ottimi.risultati. Nella guerra di Brasiliani e Argent~ni contF~ il Perù, ve~i~mo che il solo attacco da teJ:'.ra (22settembrè 1866) ~on riesce contro Curupaity, la potente città peruviana. Dopo Un anno di Sfol'ZÌ combinati 'fra terra e mare, finalmente il 15 agosto 1867 il contrammiraglio ·Ignacio con 9 corazzate sforza il passo e pigl~a al rovescio alcuni punti della città. .Fra il settembre ed il novembre 1868,, lo stesso contrammiraglio con le sue corazzate coadiuvò brillal'.\temente le mosse dell'esercito che espugnò Angostura. · La flotta giapponese non si arrischiò ad attàccare da. mare Porto Arturo, perchè l'impre~a.v·e niva reputata d'esito molto dubbio, visto le numerose batterie bene armate che difendevano · la piazza. Venne in~ece deciso l'attac~o dalla parte di terra, e questo riuscì. · Un altro-attacco combinato fo quello di Wei-Hai- vVei, dove la _squadra cinese aveva riparato, dopo la battaglia di Yalù. Infatti, essendo cadute le battei-:ie di scirocco in mano dell'esercito giapponese, come pure quéllé dall' altra pàrt~ della terra ferma, n·o n rimanevano a contrastare l'attacco da terra e da mare, che le batterie dell'isola Liu-.lùtng.:;tau, dietro la quale era ri~arata la squadra, ed il' forte d~ll'i~olotto Ja-tau, ehe mantenevano un fuoco ben nutrito. Se·però l'ammiraglio

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1878

CONSIDERAZlO NI S'llO~ICHE

SUI COMl!A'l'TIMENTI COSTlERl

Ito non avesse ricorso ad. atta:cchi notturni con torpediniere 00 ntro la stremata squadra cinese/ certamente non sarebbé venuta la capitolazione'. capitolazione chi~ del resto, si fece . attendere ben undici g iorni. _ Si-comprende ad~nque ;omei porti mi litari fortificati della forza di quelli di J:>orto Arturo, ,yale a dire Tolone, Spezia ed altri, non stimolano l'ardimento delle navi, le quali be,n sanno , che in' un ;;ombattime~to colle batterie costiere, avrebbero tutto çla perdere, anche quando nulla dovessero temere à ana. .flotta avversaria (1). ....

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Non ·sarà certamente privo d'inter•sse fare un pas,o ' indietro entrando per un momentq nel pei·iodo velie.o peÌ· ammirar1, un l~elliss!mo esempio di pia_z.za ·marittima difesa con opere formidabi li tanto dal lato d1 terra come da c1uello dl mare. Intendiamo parlare <lei porto di Ou<1,1(1·rque. Il Belì,lor (Arcfl.itcch.we hi àraulique) <lice a proposito dello splenrlore rii Ounke.rr111e prima·df-1 !!I&.: . . , ., • une fortHlcation .-les plus, res1iectables, sér.onrtee dos mondat,ons que l on forfua1t . , à volonté jusqu'au:I' port•s des ,•il los voisioe,, par l'ingén i•use distribution des " eaux, anÌlonr,~it à l'ennemi tlu còté de. terrP, qu' il y aurait de la témerité d'en• trl'prençlre de les surmonter, tandis que du. C(Ì lé de la mer. SiX gra nds (Orts ~Uni~ • d'nne nombrense artillerie, sontrnus et croi~•:ls. par cellr de la cittadelle clefendaJeuta • plus d'une Hené en ·;tvant l' accé; du po rt, et assuraient le repos d.es hahitans • en empécha11 t le borub,irdement • . .. . ,; ll Belidor ci da inoltre alcune notizie storiche dalle qnal, emerge l'importanza e la potenza c 1e ebbe quel MVO di arditi co.rsari; riteniamo per co,nsegucnza prezzo dell'opera il daroe un piccolo cenno. . . . . (n dominio de"'li Spa::(nooli. viene. nel !558 la c1tta presa d' ~ssalto dai Francesi, sacctfoggiata e dis~rutta; rir1assata poco 1to}Jo ad_i ~pagnuoli viene, per _merito di _Fi~ Jippo 11, rico., truita più tiella di r•rima. ·Nel ¾591 i .Du nkerquPns1mgrand1scono la c1tta e la fortificano :t loro spese. Danno . srmpre noia al commerdo olandese, e oel 1627 prP.clano a questi 20 na.vi caric'lle rii ricche mercanzie. - N<'l 1630 i corsari tolgono alle Provincie Un ite più di SO vascelli, con111iu~n,10 per ~onseguen•za ad aver m0iz1 per costrolre opero, cinte ecc., tanto che nel _!61.0 costruiscono una nuova cmta. li principe di Conde nel t646 matura '.1 d,segoo di (>rendere, on_nkerque_, nnpresa reputata invero degna di QMSIO JJrincipe il qual~ seppe , approl~tta1.e della JDCe~tezza dei generali spagauoli elle da ~ieuµo_rt. non rlll_scivan1> a vemre a,ut? d1. Dunkerque e nPppure a ra_r entrare .Jn città uom1r11 e. munmon1 Popq ,13 giorni d1 trl!lcea ~~erta Duukerqoe s i arrese. Ma nel t6~2 J?lì Spagnuol i gu1clal1 dall arc1dnca Leopoldo nprenrlono ouÒkerque. Nel .i656 fi'rancia e lql(ll ilterra si accorda110 per riavere Dunkerq_ue èhe danneii-gia assai il commercio in:;ilese. Turenna cinge d'assed io Dunkerque 1mr,1eganrto ancbe troppe inglesi. Gli Spagnuoli ~i .riuniscono. ad _Ypres. per. so~:orrere la città assediata; attaccano· Torenn,i., ma questi Il si:onflgge pienamente (batta.,h~ delle Dune). In seguito poi a lla morte del marchese di Leda, g.overoa~ore <!ella c1tta, la piazza si arrende ,1op~ 8 giorni di assettlo. Oopo la pace tra Francia e Sp~gn_a Du~. kerque pass:i agl'[ngle~1 che poi la .rendon'o a i Francesi nel 1661. I Francesi _de~tero lll ·seaui1o incarico al celebre Vaollau oi p~ifozion:tre· e completare )e forti~eazio~, . . 0 louti le rammentare le brillanti e notissilne imprese de.I corsaro Jean Bart 11 ~uale. ebbe anche l'o nore di com;tn!lare una squadra di legni d:i: guerra. Nel rn9.r,. vediamo

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1_879

Là: grande superiorità ·delle batterie alte suHe batterie basse è ·anthe confermata dalla storia, facendoci comprender/!· come queste ultime debbano · ayere_ protezione fortissima, 'non potendo le batterie in barbetta assolutamente sostenerst quan~o hanno poco dominio sul mare. . 1A Sebastopoli abbiamo un bell'esempio nel gruppo delle tre opere del Capo Costantino, due delle quali e.lev,a te ·sul mare: la batteria Telegrafo opera · in terra alla qu'ota di 35 metri e armata con 17 cari.noni ( 1). La torre clella Vespa armata con 6 cannoni' (2) incavalcata su carretti a pe~no centrale e .alta 45'~metti sul mare.• Il. Castello Costantino inI vece poco elevato sul mar.e era armato con 101 cannoni. Durante l'attacco quest'ultimo forte dovette soffrire molto dal fuoco delle :navi ed una . parte _dei cannonieri fu coI stretta. ad abbandonare le piazzuole e ricover:arsi nelle casamatta. Le altre due opere invece costrinsero sei nayi inglesi a ritirarsi. La batteria Telegrafo che era .la più bersagliata non soffrì alcuna perdita nè di uomini, nè di materiale. Sotto ad Ancona, ,nel 1860, vedi.amo il Carlo Alberto che costringe i pontificì ad abbandonare la batteria bassa in barbetta della L(IJYl,terna, ·ma non riesce efficace, nemmeno. con l'intervento di altre navi, a far tacere la sottostante bat- . teria con cannoni in casam11,tta. ~'i. Gaeta, si riscontra· la nessuna effi_c acia della Ga;·ibaldi contro la batteria alta di J.l:lonte-Odando.

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DunkerquP attaccata eia cento quattord,ei vele. Le galeotte a boniba, spararono in un giorno più di !200 bombe senza risultato, eil alla sera si ritirarono Ne l 1706 Vauban fa coslruirè un campo trincerato da"anti alla città; ultimo lavoro, poiché in conseguenza dei trattali rli pace corsi tra il t709 _e,1 il 1712. l'Inghilterra me-. more dei danni che le inllissero i corsari di Ounkerq.oe, impose la cotldizione che V\\nissero demolite le fort.illcazioni di terra e (la costa di quella terri bi)e città, demolizione che "enne eseguifa nel 1·7l4. . Ben aveva ra~ione il IJelidor, alla fine dello scorso secolo, di prendore come tipo cU piazza marittima quel For.midabile asilo di corsari i ' · · (t) Il capitano Jackson (Sbips vertils fortes - Royal engineeì-s Ìnstitttle occasiona! • , (2) Lo stesso capitano'laèkson accenna ad un ~rmamentp di 8 cannoni di cu i 5 sùltanto verso il mare.

pop~rs, vo i. XX, 1889); acc•nna invece a 5· soli cannon'i.

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1880

al riparo dei boschi, delle rive, e coll'ornare di fronde verdi le aiberaturfi. :Al mattino del 18 -aprile, il bombardamento cominciò~ r eplica~9no i castelli producendo gualche avaria, e alla sera Jaekson fu p~rzialmente incendiato dalle bombe ed 'il fuoco ralle~tò. Tra il. 18 ed il 24 furono lanciate 16800 bombe, e le , scunee tra la concussione subìta pel tiro 'proprio ed il fuoco avversario; furono sconipagi.nate; ~nzi, uni!, affondò. Intanto . Ferragut sul mattino del 24 salpò e oltrepassò i castelli già scossi dal fuoco ,delle bombarde e verso m~zzodì' giunse a Nuova-Or~eans, dov~ le' truppe çlì Butler entrarono in possesso della fremente metropoli meridionale. ' Il giçiru.o 18 lugliq 1866 a Lissa, 'tanto, il.contrammiraglio Vacca a Porto Oomisa (batteria .Nlag11ar.e mi) quanto il vice ,ammiraglio Albini davanti a'Porto Manego (batterie NadpO:stranje) sono costretti a rinunciare alla lotte contro le batterie alte, le quali non risentendo al~u:ri danno "dalle na; i, ne in:fligL gevano, invece a queste. Jack la Bolina dice che: « l'ordine dato dal Persano al « Vacca ed all' Albini diuot8 imperizia in ciò che concerne « l'uso delle artiglierie contro batterie elevate ». Lo · s~esso giorno, }{ammiraglio Persano con otto co.razzate attaccava le batterie basse che difendevano a destra ed a sinistra Porto · S. Giorgio (1) Dopo due ore di combattimento un magazzino a polvere saltava a sinistra del porto distruggendo una batteria dì sei pezzi · di grosso calibro; scoppip che veniva seguìto con i'intervàllo di mezz'ora da un altro dovuto acl un magazzino a -polvère· della parte destra.

Nella guerra di secessione,d'Ainerica vediamo molto spesso la fortuna arridere ai federali,, nel forzamento dei passi appunto in grazia del poco çlominio delle batterie confederate. Le batterie .basse, armate con cannoni lisci, dell'isola nuJ)'.lero 10 sul Mississipì non riescon~ nella notte del 4 aprile i862 ad impedire il passaggio della cannoniera Ga1·ondelet del ,commodoro Foote, e neppure 1'8 aprile riesc~no a trattenere la 'cannoniera Pittsbou1'"g. All'imboccatura del Mississipì erano a difesa. della Nu.ovaOrleans due forti pochissimo elevati sull'acqua; il forte San. Filippo ed forte J ackson, a grande distanza fra di loro e colìegati ~oltauto mediante catene sostenute da otto pontoni. Il forle Jacksori, costruito con pietra e cemento.in forma di stella con casamatte, aveva 4_3 . bocche da fuoco irr- barbetta ,e 20 in casamatta. Il castello S. Filippo situato sull'altra sponda, circa mezzo miglio in ammon,te di J ackson, « copriva una grande area » era « aperto », << senza casamatte », costruito solidamente in pietra e· mattoni ed era armato con 53 bocche da fuoco, tutte in bar~etta (1). I confederati oltre a questa difesa, tenevano pronte al combattiméuto dietro aJlo. sbarramento sei navi e sette rimor- · chiatori; inoltre essi avevano in riserva alcun13 zattere incendiarie . . Il 16 aprile ·1862, Ferragut ancorò a 3. miglia in avvalle dei ·_castelii ed informò P.orter che .poteva iniziar~ il bombardamento con la squadretta delle scune bombardiere. Non sarà privo d'interesse esporre come procedette la preparazione_per questo tiro. Il lùogotenente G~rdes, col piroscafo Sachem della commi~.,;ione éartografica degli Stati Uniti, determinò il posto d'ormeggio delle singole scune bombardiere, nonchè la distanza tra la bocca di ogni mortaio ed il centro dei castelli. Porter, fatto così sicuro del puntamento ·esatto, vegJ,!.ò all'invisibilità delle sue scune col situarle

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(!.) Parole dell'ammiraglio Porter.

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SUI- CO~t,UATTIMENTI COSTIERI

CONSIDEltAZlOijl STORICHE

Ed ora passiamo ·ad un altro criterio. Nel · periodo velieo ·N elscin aveva dimostrato il gran vantaggio che hanno le navi di fermarsi, ossia . imbozzare per tirare contro un muro. .·,

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·, O) In rondo al porto era vi la b.atter\a ,11/ad,onnà, opA~a in mu~atura, .però non ca_-.. samattata, armata di 8 pezzi, con la· (juale .ebbe a combattere il giorno dopo, h, }?ormiaalitle' allora comandata dal c0mplafrtO',•Saint'ÌlOn. . . . '' . ·,

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1,882

\ CONSIDERAZIONI STORICl'IE

Sotto ad .An.cona, la maggior parte delle navi italiane seguirono que~to principio, ma ciò ,nonostant~ la batteria casamattata ·della Lanterna non accennava a desistere dal fuoco, c~ntinuando a danneggiare le navi Il· Vittorio Emanuele, che era rimasto al largo, domandò allora di entrare in combattiménto con libertà di manovra; avendone avuto il consenso, il comandante, conte -Battista Albii;i.i, · portò il Vittorio Emanuele a gran velocità a tiro di pistola dalla batteria, scaricandqle addosso una :fìaacata in conseguenza della quale, poco dopo, l'opera saltò in aria, dete,rminando la resa della città << Però, dice il solito storico; il << trarre dei pontefici non fu spregevole, perchè il' : Carlo Al« berta ebbe una quarant~na di proietti,, 36 nello scafo, gli « altri nell'alberatura Il Vittodo Emanitele, che si e{a man'. « tenuto in moto, ebbe invece pochi proietti, che non recarono «-danno ». , . Sotto Gaeta, le piro- cannoniere Gon'f?,enza e Vinzaglio, ' non possono resistere ferme a poca distanza dalle batt~;rie nemi~he; mentre tu.tta la s~uadra 'soffre pochiseimo danno, defilando. parecchie volte sotto le · batterie, ed attaccando queste con fiancate e fuochi di fila, da costringere gli av·v~rsari a diminuire la veemenza del fuoco. Nella guerra di secessione degli Stati Unit'i d'A,merica, vediamo seguir~ 19 stes~o- per .la squadra dell'ammiraglio Dupont, che a Port-Royal, fa sfilare per .tre volte le sue ,navi davanti ai forti Walter ·e B eauregard, ordinando di sparare i4 moto. I forti vennero abbandonati e l'ammiraglio scrisse 'al Ministro che: « Navi ~ vapore convenientemente « maneggiate, potevano combattere trion:falmente lavori mo« derni di fortificazione con sicurezza relativa sì, ma suffi(( ciente ».· Affermazione questa forse troppo. ~ssoluta, ma che ,in ogni modo dimostra· la grande fiducia riposta negli effetti cl~lla mano.v r\ sotto il fu~co .. , . · ) A. Lissa, davanti Porto San Giorgio, .Porto , Ma.nego ·e Porto Comisa, dice Yack la Bolina, che: \< tanto · il grosso <~ dell'armata èhe le due divisio_n,i sparar.oìÌo ten_endòsi shlle «· màc~hine e sfilando contrcole batterie; · usar o~; .lo scher~o:.

SUI COMBATTDJENTI COSTIERI

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1-883

« di variare le distanze a ciò il nemico dovesse mutare gli « alzi; al che attribuisco ,l'incertezza del tiro àustriaco, il « quale fece poca strage )>.

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Qualsiasi misi;tra di prudenza può essere trascurata, qualsii:i,st temerità può riuscire fortunata, q uando l'avversario è , sprovvisto di doti militati o di capaci.tà tecnica, ed alJora l'attaccante, facendo assegnamento sulla debolezza · del ne, mico) può_ violare qualsiasi prinéipio di dife~si va dal lato della t ecnica ed àttenersi soltanto lrl criterio d'infliggere, perdite al nemico senza curarsi di quelle insignificanti che quest'ultimo potrà 1.)rocurargli . . · Gli Egiziani erano poco esperti. e facilmente demoralizzabili ed il capitano_,Btone (1) a proposito del bombardamento · di Alessandria 11,eguìto l' 11 l uglio 1882, dice: « Il « forte :M:ex di costruzione antichissima, armato di 5 cannoni « rig.a ti di . grosso qalibro, di 9 cannon i l isci e di 5 m ortai, « fu attaccato dal 1vf onar·ch, dalla Penel(Jpe, dall'Invincibile \ « a 1100 metri e dal Terae1·afre a 3200 metri. Il fuoco durò « quasi 4 ore e, un'ora prima della fine, T Infiexible venne « ad aggiungersi agli 11-ltri vascelli, ed aprì il fuoco a 3500 «·metri. Durante questa lotta_di artigli'eria non un solo can« none egiziano fu smontato; dne soli furono leggermente « colpiti, nonostante che la :flotta inglese lanciasse 580 pro« ietti di grosso calibro, e 340 di piccolo. D'altra parte l' In. < ·vincibile fu colpito 15 volte e la Penelope 6. - « Se -i cannoni egiziani fossero s¼ti capaci di ben impie« gare ' i loro pezzi e se all'armamento qel forte fosse stata « aggiunta qualche ·mitragliathce e qualche cannone a tiro « rapido, gl'Inglesi sarebbero rimasti r:q.olto probabilµiente « batfoti )>. · ,. Anzi, l'ammiraglio che comandava la squadra inglese in quell'operazione, afferma nel su o rapporto che, . se la guarnigione delle opere fosse stata composta di Euro~ei, il_giorno · li) Qu.ich {i.ring gu;1s for fortress Dt (ense by ccipifu.ine F. G. Slo11e, - Rivista artiglieria e genio , !895, voi. I V, pag, t23.. · ·

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1884

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SUI C0MBA.TTIMEN.TI COSTIERI

CONSIDERAZIONI STORICHE

successivo a quello del bombardamento, tutti i pezzi sareb. bero stati rimessi in stato di far ftioco,-perchè quelli stati smontati, non erano però resi del tutto inservibili., Ma gli Egiziani erano assoluta)llente demoralizzati e rimasero inattivi. • Il capitano Jaskson (1) per fare ~lcune considerazioni circa, :µ modo di combattere da fermo o in moto, accenna anche 'esso al bombardamento di Alessandria e dice: « L' Invinci~ « bile e.la Penolope rimasero al.l'ancora durante tutta l'azione: «,il lvlonarch si tenne in movimento sopra una -li;eà paral« lela alla costa; il Sultan, l' Alexand1·ia e il Superb comin« ciarono il combattimento muovendosi sopra una linea el« littica allungata che Jllassava a 1400 metri dalle batterie · « del faro, ma dopo esser passati così due volte davanti ~ « queste batterie, gettarono l'ancora modificando poi la loro « posizione secondo le circostanze. Il Ternei·aù·e seguì 1o « stesso metodo; l' Jnfiexible mise in 1?-are una piccola bq~ / « a distanza nota dal suo ·bersaglio e si avvicinò ad essa « ogni volta che fece fuoco». Secondo il capitano Goodrich (2) della . marina degli Stati Uniti che assisteva al combattimento, il tir? dell' Infiea,--ible e· del _Temem'ire fu in particolar modo soddisfacente; il metodo di tiro in moto si mostrò peggiore di tutti gli altri. Sir V{. Hunt Gruble, che comaindava la dìvisione di rise'.nrn (Sultan, Alexandra, Superb) non fece che due salve in moto; poi gettò l'ancora per ottenere maggior precisione. Nella guer.11a del T0nchino, i Francesi fecero grande assegnamento stil poco valore tecnico e militare degli avversari;, A Kelung, dove eranvi tre opere difensive di poco valore, due navi prantaronsj l'una a 120 ip.etri da un fortino, l'altra, a 900 metri dall'opera principale, eseguirono il . t iro 'comè se fpssero al balipedio, C\'§aindo d'imboccare le cannonie re. Dopo poche ore,. uno sbarco di 200 uomini fu ·sufficiente per, conquistare i forti ,e farli saltare. . . "

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Più tardi, alla Pagoda, dopo che l'ammiraglio Oom'bet ebbe colato ~ fondo varie navi cinesi mettendo in fuga le · r-i manenti, il fuoco dei forti lo obbligarono ad ordinare alla squadr~ . d'ancorare fuori · del tiro. Il giorno dopo i cannoni . Krupp 'd ella Padoga venner9 conquistati dalle c?mpagnie 1 di sharco. · T;e giorni impiegò l'ammiraglio Oombet a discer:.dere il fiume Min, dove smantellò sei -punti fortificati adottando il sistein~ d'imbozzare a poca distanza:, imboccare le cannonì~re e inviare riparti d'u.omini a terra per far saltare le Òpere col fulmicotone. L'attacco dalla, pa"l>te di terra .di Poi;to-Arturo, riuscì in . grazia del poco valore del difen!>ore « giacchè se gli artiglieri. «.dei forti ave;sero avu·te le più ·elementari nozioni di pun« tamento, la fanrosa colonna di assalto del :!YJ:i:.tsumitsu sa« rebbe stata letteralmente distrutta (1). » Ed ora, non sarà certamente su'perfiuo parlare dell'impiego ' di mezzi. eccezionali (tiro curvo, navi speciali ecc.) che di tanto in tanto fanno capolino nella storùi e che anchè. in questo momento pare vogliano ritornare SJ1lla scena del mondo sotto . la forma di battelli- mortai. Qualche accenno assai imperfetto per l'applicazione del tiro curvo da mare si ebbe, oomegià vedemmo, aBomarsund, a Sebastopoli, · a Sweaburg, a K inbum, ma senza grande effetto. ' ' I ·Francesi furono i prirrii che ricorsero all'idea di armare galleggianti con boc(}he da fuoèo che esèguìssero il tiro curvo1 riconoscendo nei canno11i ch'e armavano te galee ben poca efficacia contro le fortificazioni dei littorali. Sì ebbe così la galeotta bombardiera. , , Per opera. dell'ingegnere Bernard .Ren aud, .e 'c on assentimento di Luigi, 'X IV, venne esperimentato questo galleggiante originale. « Nello scafo assomigliava ad una piocolru' « e tozza fregata. Nella parte do_ve dove~ansi collocare i 1

('1) Opei;a citata:: .

(2) Wv ista 1wUglieria e genio, i895, voi. I.V, pag. {25.

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1885

(i ) l/evue d'artillerie, ¼895.


SUI COMBATTlMENTl ,COSTIERI

CONS!DERAZlONI s·rORICHE 1886 « mortai, era senz~ ponte e a· fondo piatto, sul quale eleva« vasi .un .massiccio di muratura, intelaiata entio robusta «,travatura di ' quercia con legamenti di ferro, perchè rèsi« stesse alla pressione ed alle vibrazioni prodotte dallo sparo." La parte anteriore dello scafo era rivestita con uno stratq « di cordami, perèhè le palle di cannone snon potesseJ.·o tra-, « forarla: Fu anzi detto ch'essa 1·ibùttasse senza danno qual~ /' « siasi _cannonata e che neppu1·e l'iwto di un pro·ietto, fosse

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sufficiente ad interrompere momentaneamente le sue' opera· < · • .

« zioni (1). » .

Ogni galeotta 'ayeva nella . sua parte centrale ·due mortai dietro ad un- parapetto abbastanza alto in , modo da proteggere il personale di servizio. L'elevazione veniva ·dat~ per . mezzo di una graduazione dell'affusto; la direzione veniva regolata dall'èsterno ,mediante l'azione di una scialuppa che· si çollocava ad una certa dista~za dal'l a ~aleotta. La dotà·zione di -munizioni trovavasi a bordo dei vascelli, e da questi, le éariche· veni vano mano à mano portate alla bombardiera. CÙ1que di queste galeotte ;ennero condotte da Du-Quesne _nel-1682 ·q avanti ad Algeri; più tardi, nel 1683, sette di esse, guidate dallo stesso Du-Quesne, vell;nero sotto Geiiova. , Ogni bomhardiera gittò di notte tempo un'ancora a 200' 1 metri circa dalla cinta, e tenne il capo libero -della fune di ormeggio, lÙnga circa 1000 metri. Per ·~ezzo di un'altra fun~, d'id,e ntica lunghezza;. era in collegaments con un' va-· scello che si trovava più indietro. Tenendo molto lenta la· fune, la bombardiera poteva, a suo talento avvicinarsi od allontanarsi di qualche centinaio di metri dalla cinta. Il bombardamente di qenova'in qhest'occasione non riusci decisivo, g iacchè,' inancanà.o assolutamente Fazione dalla parte di terra, la, popolazione potè schermirsi · dal fuoco e dalla fame., Luigi XIV,, non ebbe intenzione d' i,m,padronirsi di .Genova, ,ma soltanto ·d i umiliarla. Così non accadde pe:cò" .~el 1800 quando, bloccata da mare dalle navi inglési . di'lord /

O) VERO~ G10. -

Genova ed i bomba:rda·1ienti da mare.

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;1887

K ei!;h, , e assediata da terra dagli Austriaci, il generale Massena dovet~ capitolare. Accem;i.ammo, alcune pagine addietro, all'armatella di Bou; logne; .essa consta va di tre ti pi: l° le bm·che cMinonieré a carena piatta, buone a remi e a vela, armate di 3 cannon~: 2° i battelli cannònieri .con 1 can:aone: 3° le penici, armate di un piccolo cannone. Mancava però nell'armamento la ,bocc·a da f'Ì10co p·e1 . tiro ' curvo; arma che invece troviamo installata sopr~ 'scune adatt,a te all'uopo, e che dura.nte la guerra · di secessione di America. (New-Orlea'.'ns, Viscksburg) cvennero utilmente impiegate, nascondendole 'dietro boschetti nel Mississipì. Nella.;guerra di seèessione,,com'2_ già dicemmo, tutto il naviglio federnle· era stato costruito appositamente per com?at~ere con.trp le fortificazioni delle c9ste e delle grand_i riviere americane, g.iacchè nei· concorsi banditi 'nei primi momenti della guerra, venne esplicitamente enuncià~a tale condizione. Si ebbero così i monitors di Giovanni Ericton, che vennero appuntò ideati é l ostrutti per soddisfare alle ,summenzionate esigenze e le cannoniere fluviali. di Eads che noi vedemmo nell'alto MississipL Ma anche nella guer;ra del 1854-56, abbiamo visto che la Francia fece costruire tre cannoniere corazzate di disegno speciale per portarle poi sotto Kinburn. L'Inghilterra~per non rimanere indietro volev:a anch'essa preparare 80 Janno,nieré ad élica di tipo speciale, per combattere i _Russi nel Baltico, ma la sopraggiunta pice, impedì che questi mezzi d'offesa venissero impiegati. ' Adesso ritornano ad occupàre -i. tecnici nuovi tipi di galleggianti, ed i Francesi che ci presentarono dapprima il batteUo-cannone « Gabriel-Charmes. » , proposto ,nel. 1886 dall'ammiraglio Aube, capo della jeun_e école, ci presentano ora il battello-mortaio « J;;a Dragonne » del signor Lockroy. E mentre il primo era armato di un poteri.te cannone di 138 millimetri, ,sul seco1:1_'d o venne stabilito un obice da 155 millimetri per il lancio di proietti co~ potentissima carica" di · ""· scoppio. Dall'esit~ delle esperienze eh~ si s~anno eseguendo con questo tipo di battello-mortaio, i seguaci della jeune-école

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1888

1889

CONSIDJ!;RA.ZIONI STOR1pHE, ECC,

sperano di poter ben definire le modalità per la costruzione di numerosi battelli analoglìi, coi qual~, dice il signor Lockroy, « si verrà. a dotare la flotta di una nuova arma pro« babilmente dannosa per le navi, certamente rovinosa per « le difese costiere. » . Ed i fautori di questi ba.ttelli, nella speranza di poter la~'ciare proietti con la carica interna anche superio;e _a 5? chilogrammi di melinite, soggiungono' che: «· 1~ scoppio d1 tale « caric'a contro la parte di'lamiera e le strutture esterne, « della nave ed anche contro i -più robusti blindamenti, pro« durrà risultati considerevoli: ~ infalti provato che il solo « scuotimento dell'aria, dovuto all'esplosione, è sufficiente a « sconnettere le parti della corazzatura ed a spezzare gli at« trezzam~nti di bordo; in una parola ~ cagionarJ ·t ali avarie, . ; da compromettere la sicurezza della nave colpita (1). » « Non è poi da sollevare ve~·un dubbio ,sulla possibilità « di eseguire a distanza, coll'anzidetta bocca da fuoco, il « tiro ar'èato o di sfondo, contro · una piazzn. marittima, o ~< contro le diverse opere di un littorale: batterie, semafori;, « bacini, dighe, ecc. » Non sarà certamente quistione nè di mesi, nè di pochi anni, m~, senza atteggiarci a profet~, possiamo prevedere che fra non molto le -marine, oltre alle squadre da batta· . glia~ con scopo essenzialmente str8,tegico per o,tteneTe il dciminio del mare, avranno anche le squadrette per l';:i,ttacco delle coste·,.e pér gli a'itri compiti speciali e secondarì, pei quali si , richiederà archìtettura . ed armamento assai diversi da quelli delle navi da battaglia.

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DKLLA LHYA SUI GIOVANI NATI NEL :18 76' E

DAL

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(i) E. Rocc~,. - . La difesa dellP- c,o~te - I battelli-moi·taio.

(Continua).

A.

CA.LI OJ:II'O p

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tenent-e artiglieria.

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DELLE

.,

VICENDE DELL'ESERCITO lo LOGLIO 189,6 .AL 30 0~UGNO 189'7

Per .cura della;. Dire:ione delle leve e dell~ truppa fu testè pubblicata la Re1azion e a S. E. ìl Ministro della g uerra intorna _a lla leva della classe 1876 e alle vicende dell' esèrcito - dal 1° luglio 1896 al 30 giugno J.897. r Compilata colla massima cura e diligenza ci offre ricchissima messe di ,notizie e' di particol~ri assai importanti e di grande int eresse. CosCrétt.i alla maggior possibile brevità, ci I • limitiamo a rilevarnè i èlati principali. ' Per la chiamata alla leva militare · dei giovani nati :qell'anno 1875 furono stabilite le seguenti à.ate: A,Pertura della sessione il 2 marzo 1896; . :)i)strazione a sorte dei nume'i:i dal 1° aprile in poi; Esame definitivo ed arruola~ento dal 15 maggio; Chiusura 9ella sessione i1 30 settembre. 1 Successivamente alla pubblicazione dell'ordine di ·chiamata ,a lla leva furono emanate le successive istruzioni da seguirsi nell'esame definitivo dd. arruolamento degli inscrittì. Di tali istruzioni meritano anzitutto' speciale m,enzione quelle relative alfa formazione del contingente di l " categoria, date . in relg,zione al disegno di legge sulla leva dei nati nel 1876 che stava per essere prese~t ato al, Parlamento · e che divenne poi legge dello Stato (1) col quale fu determinato un contingente fisso di 1• categm:ia. · Nel giorno i:Li apertura della sessione i·isultarono compresi · '· sulle liste di leva: Capilista'. . 115,818 Omessi di leve antecedenti 1,960 Inscritti nell'anno 1896. 334,423 • Totale. '452,201 (l) Legge it luglio l.896, N. 292.

I

..


1890

DELLA LEVA SUI GIOVANI NA'rl NEL

1876 ,..

. visitat i

. E OEI;IJE VIOENJH~ DELl.'ESERCI,TQ, ECC. ·

Verificate però le liste di leva, i commissari cancellaJ?OnQ dalle medesime 10,003 indiviGlui, ·e perciò il numero degli inscritti sulle liste di leva si ridusse a 442,198. Dopo l'estrazione a sorte furono aggiunti sulle lis'te di leva e di estra- _ zioue 1.,195 giovani di leve anteriori, e quindi il numero- ' totale degli inscritti ascese a 443,393. E poichè gli inscritti d,e lla leva dell'anno precedente (nati nel 187q) erano risultati 404,352, si ebb~ per la l eva del 1876' un maggior num·ero di 39.,04( inscritti. Da uno specchio particolareggiato e relativo al trasporto ferroviario-a tariffa militare degli inscritti nell'occasione della visita e dell'arruolamento, deduciamo i dati seguenti rispetto ~gli inscrit~i d'ogni regi,o ne:

N~tm_e'ro cleg li inscritti per regione

. I

Piemonte Liguria . Lombardia . Veneto ,._ Emilia ' / T oscana. M?,rche ·. -Umbria; Lazio. A.bruzzi e M.olist'. -·· . Campania ·Puglia Basilicata 1, Calabria. S'araegna Sicilia

47,381 _11,724 56,604 41,961 31,511 34,971 12,995 8,193 ,12,750 20,506 45,391 26,583 8,426 27,067 12,205 49,125

Totale .ge~ rale.

44q,393

~

/

.

'

. furono . 396,824 (l) si ha che sopra 100 ne furono riformati 27~30, e cioè: ;Per infermità ed imperfezioni . 87,014 nel'la proporz.' del 21,~3 per 0 / 0 ;· P er deficienza di 21,312 » statura. » 5,37 » 0!. Totali

108,326

. 27,30 »

°lo

Il ·numero dei riformati è ' in continuo aumento, e piuttosto sensibil,e per la classe di leva che prendiamo a disamina. Infatti i r'i forll¼9-ti dell1y classe 1874 furono 16,91 per 0 / 0 , queHi della cl:Sse 18-75 20,77 • per e finalmente quelli della classe 1876 27;30 per °j. . È però da osservare che si ebbe un parziale ,compenso nella diminuz,ione degli inscritti ma~dati rived~bili alla leva successiva. Essi furono il 25,16 per 0/ 0 , mentre per le classi 1874 e 1875 E)'r ano stati il 27,99 e 30,73 per 0 • L e. imperfezioni ed infermità. che furono causa di maggior numero di riforme, sono indicate nel seguente specch~o: 0

/ .,,

\

Il numero totale degli insqritti riformati in seguito ,a lle varie visite innanzi ' ai Consigli di leva, presso i distretti e .. presso i corpi, ascese a 108,326. ~ poichè gl~ inscritti visitati

1891,

0

/

I,

• (i ) Gli inscritti, per vari motivi, non visita,t, {llr11no 46;569, che agginnti ai 396,824 visitati, ,danno i:l 1rnmeri:> totale degl i' insérittl di 443,343. ·

l 22 -

ANJftl' ;um,


.~ .

.

(

DELLA BEVA SUI GIOVANI NATI NEL

1876

È DELLE VICENDE DELI/ ESERCIT0, 'EC.C. i

~

I •renitenti finàlmente furono 28,669; epperò il- numero; effettivo dei ,giovani che non hanno risposto alla chiamata di le.v a" s~ ,deve Fidurre a circa. ,19,000 . (nell'ap.no precedente 16,000), potendosi calcolare che 12,00p individui vennero. -inseritti sulle liste di leva e d'estrazione quantunqµe 1 fossero sconosciuti' e propabilmente morti. ~ , -. Le ·regioni che diede'r.o ~l maggior numero di renitenti furo~o la.'Basilicata (ed ebbe q~esto primato pure nell'anno preceçlente), fa Liguria e il Veneto; e quelle che ne ebbero - meno forono. l'Umbria, le M_archè, la' Sardegna, e precisa, mep.te: ,

J.Ji--.. ,--_:_-\ .,. __ -~

Proporzione per cen'to

...L.._

I

MALA.T'J:IE ED IMPERFEZIONI

~ ~ S=., ~~ =·~,.. :ifa~§.§ .

o "O

Debolezza di costituzione Deficienza dello sviluppo toracico Ernie viscerali Oligoemia ed altre cachessie congeneri. ; Vizi di conformazione del casso tora. ' iCICO.

\

sul numero

Jtu:!rl) degli

sul numero

dei

inscritti

comp1e~s1vo

visitati sulle liste

, de, a t·1

d'estrazioge r 1LOrm

~ o

;,.

'

\

"-o

23,912~ 21,003 4,~24 ·4;110

2,732.

I\

6,03 5,29 l;l '7 1,04

5,39 4,'74 1,04 I 0,93

22,0'7 19,39 4,2'7 -3,79

0,69

. 0,62

--2,52

•-•

'

2,512' .. 0,63' 0,5'7 Congiuntiviti cré:miche manifestament~ persisten~i oltre il.periodo .. della rivedibilità. . .~ · 0,49 0,54 G·ozzi che pe1· antichità, volume, du2'.158 rezza e'sede costituiscono deformità I . o c·ompromettono le funzioni del re' spiro o del circolo. · '<' ·0;48 2,134 o,?4 Varici 0,37 !,633 ' 1 0,41 Àlterazioni organiche e malattie insani};bili del globo dell'oc~hio. 1,420 Gibbosità e vistosi deviamenti della 0,36 ·1 0,32 ,' colonna vertebrale. ' 0,26 0;30 Eccessiva convergenza dei g inocchi. 1,172 0,26 0,23 1,035 Atrqfia notevole degli arti .. _, 920 0,23 0,21 Cirsocele 0,20 809 Collo voluminoso 0,18 0,18, 808 0,20 Mancanza o carie estesa o profonda a gr'an numero di denti.

'. I

2,S2

la Basilicata sopra 8426 inscritti ebbe 1224 renitenti: il 14,89 °/,.: . ,la Liguria sopra 11,724 iri.sci:itti diede 1413 renitenti e cioè il 12,0p."/. ; il Veneto . con 41961 inscritti fornì 4774 renitenti: fll,38 °/° ; l'Umbria sopra 8193 inscritti diede 84 renitenti: l' 1,03 °/o le Marche co.n 12,995 inscritti ebbero 246 r enitenti : l' 1,89 °/. ia SardE1gna · infine con 12,205 inscritti diede 257 reni~ tenti, e cioè il 2,11 °j..

·. f,99'

1,9'1 l;\51

.

1,31.

1,08 0,96 0,85 0,'75_ 0,75~

Gli inscritti poi rinviati, m totaÌe, alla leva. successiva ascesero in complesso a; 103,566, mentre nell'anno precedente· eràno stati 115,483. · ' E precisamente: Per infermità presunte.sanabili. 57,700, il 14,54 per·; ~ 36,622, » 9,23 » Per d@bolezza di costitu&,one 5,527, » 1,39 » Per dAfetto di statura Perchè riconosciuti inabili in visita all'ester,o . 285, » 0,07 » ·· Pù legitmni ·impe'd jmenti · ··: ·3,432, » 0,87 ·» 1 T'ò tali ·' '. ' 103,566, il 26,10 per _0/ 0

'

.,

. .,

E passiamo· alla par:-te essenziale: degli arruol.ati. nella 1~ categoria e degli assegnati alla 2• e 3• categoria. . La .leva sulla classe 1876 non fu eseguita col sistema della categ,oria unica, come erasi fatto nelle leve delle classi 1872 , 1873, 1874 e 1875, ma venne eseguita invece col sistema del contingente fisso ·di 1" categoria. Colla legge . del 12 l~glio 1896, n. 292, fu stabilito che questo contingente fosse di, 98,000 uomini, e che si assegnassero alla 2• categoria tutti gli altri inscritti non aventi diritto all'a.sseg~azione alla 3a categoria. .,, E colla stessa legge · fu pure _stabilito che dei predltti 98,000 uomini, metà assumessero la ferma cli tre anni e

- .-

.:

/

1893

,,


1894

DELLA LEVA SUI GIO"ANJ NATI NEL

1

, metà quella di due; e che fosse limitata aa' uno o due a~ni rispettivamente la ferma degli inscritti provenienti COD?,e rivedibili dalle leve su1le classi 1874 e 1875, calcolando , tanto gli uni quanto gli altri nella parte del contingente con fe1,ma di due anni. Colla legge stessa fu inolfa1e modificato l'articolo Ì24 de}la legge sul reclutamento riducendo .la ferma degli inscritti· asse'gnati all'arma di cavalleria da anni ·quattro a tre: In, complesso si eb.b ero 108,48.3 inscritti dichiarati idonei alle armi, dei quali 91,305 ri~ultarono assegnati alla 1• cate-goria, e 17,178 alla 2·, per ragione del numero estratto. Ih seguito poi agli aumenti e diminuzioni avvenute durante il 2° periodo della leva, e ai trasferimenti operati dalla 21 all~ l" categoria, .al termine di questo periodo s1 ~bbero: . ,,. I

Arruolati di la categoria ·. Assegnati alla 2· categoria·

1895

B DELLE VICENDE DELL ESERÒrro, ECO.

1876

.' 94,695 1,681

diguisachè di fronte al contingente fissato per la 1" · catetegoria di 98,000 uomini si ebbe una deficienza di 3305 che . non fu possibile dì ripianare. Alla 3• categoria ·inµne furono complessivamente assegnati 92,273 inscritti, con un _,,, aumento. sulfa leva precedente di ben 3101 giovani. ·. · . · Nel seguente specchio sono indicati i titoli · che diedero diritto. aU'assegn~zione alla 3• categoria.

'/

======~:====-================= ' TlTOLJ PER L'ASSEGNAZIONE ALLA 3• CATEG0RIA'

lr I

Numero degli assegna\! e trasferiti alla 8• categoria

Proporzione per cento sul numero totale d,,gll inscritt; sulle liste di

estrazione

Unico figlio di padre vivente .

25,58'7

5.'7'7

Figlio primogenito di padre che non abbia altro .f iglio maggiore di 12 anni.

18,393

3.02

Fig!Ìò primogenito di padre entrato nel '70° anno ,di età.

262

0.06

6,'712

1,52

'1,191,

1.62

:

60

O.ùl

Nipote primogenito di avolo entrato nel '10° anno di età. e che non abbia figli maschi.

96

0.02

Nipote unico di avoll!, tuttora vedova. e che non abbia figli maschi.

86

0.02

Nipote primog~nito di avola tuttora vedova e che non abbia figli maschi ·

194

0.04

1,405

0.32

1,189

0.26 •

Figlio unico di mad;e tuttora vedova. .

~

Figlio primogenito di madf'e tuttora vedova Nipote unico di avolo che non abbia figli maschi

I

Primogenito di orfani di pa.1re e di madre . Fratello unico di sorelle nubili orfane di padre madre.

e di

-

Maggiore nato di orfani di padre e di madré, se il primogenito suo fratello consanguineo si trovi in alcune delle co11di:tioni previste dai numeri 1, 2, 3 e 4 dell'art. 93. _

20

001

Ultimo nato di orfani di padre e di madre, quandp i fratelli e le sorelle maggiori si trovino in al· cune delle condizioni di cui al numero precjÌdente.

4

))

Inscritto in uria stessa lista di leva con un fratello nat.o nello stesso anno, 'q uando il fratello abbia estratto uri 'n umero minore e sia in condizione di prendere il servizio militare, salvo che ad uno dei fratelli competa l'esenzione per altro titolo

185

O.Ò4

Inscritto avente un fratello consanguineo al servizio militàre del.lo Stato.

84,400

'7.76

90,'734

,J,.04'7

Da ripodarsi


1896

DELLA LEVA SUI ·oIOVAN,l .NATL NEL

1876

""''

•J"~ . .

P roporzione per cento sul numero totale assegnati .deg li PER. L'ASSEGNAZIONE ALLA 3a ,CATE.GOR.IA · e trasfèriti inscritti sulle liste a_lla I di 3• categoria estrazione

TI;rOLI

SULLE LIS'rE D'ESTRAZ19NII: ~~

~-

-.

\

I ..90,734 ,.I

Riporto

/'

2.047

Inscritto avente un fratello Mris'anguineo in· ritfro per ferite o per i nfermit~. 'dipendenti dal serv.izio.

20

))

Inscritto il cui fratello morì meri tre ·era· sott-0 le armi.

280

0.06

Inscritto il cui fratello mori mentre era in .con .. gedç> illimitato nel s'olo caso che la: morte sia avvenuta in conseguenza di ferite od ·infermità dipendenti dal servizio.

6,

Inscritto il cui fratello mori mentre era in riforma per ferite ricevute o per infermità.dipeQ<liintl dal servizio. · •· · ' ·

5

'

-,

. . ~ategoria .

6,46

28,669 94,695

I'

1,681

21,36 0,38

92,273

'20,81

.

443,393

Totale degli inscritti sttHe liste d'estrazione

I

1_~0 ~

91:;045 . . iò.53' ·, ' ·.88'1' . . . 0.20 .

Trasferiti in :3a categoria in ' vittii dell'ar.ti'c6lò ··96 della legge sul reclutamento.

.

'.,

.

91,93~ ,

Tota\e deglilassegnf!,ti qe.ti1,1itivamente alla 3• ca· tegoria. ~

Assegnati t~mporaneamente alla 3' categoria in virtù dell'articolo 94 de~la legge, sul reclutamento. • ,i ! Numero complessivo deg,li assegnati alla . 3"cate ·

·-

14,183 · '3,20 108,326 24,43 103,566 23,36

))

/

'

Cancellat i .• . ' . Rifonnati .' : · Rim~udati alla prossima leva · ··Re.nitenti . . · : , . . . . •Arruolati e computati nella l• Id. nella ·2" categoria . .. Id. nella 3• id. '

Assegnati definitivame nt~ alla 3a categoria

goria.

Numero degl i inserllti Proporzione · sulle llsle per cento d'estrazione .

ESITO ,AVUTO DEGLI -INSC~ITTI

Numero d~gli

{'

20.73 ,.

•. 341

0.08

92,213

r 20.81

·

:[ /esito· infine della leva del 1876 fu ·il seguente: . ' . :· ,,

t

~

',!',

I

. •

1 ,

'

'Gli uomini di 1· categoria furono chiamati alle armi 'in, due wolte. Il 26 novembre ebb,e luo.go . la, chiamata · degli uomil;1i assegnati alle. armi .a cav~llq (c~valleria ed artigheria a cavallo-e da campagna meno ~i' treno) ;che risultarono nel .. · . , . ·; numero d 1' 1'.6, 193 ~ ,, . . /. • .• . .. . . ·. - Là Ghiamata . generale poi ebbe- Juogq nei , giorni 4,, 6 e. 9 marzo 1897, ad .ecce,zi.one di alcul;l.i distretti che, per,i'nsuf:ficienza di locah, la esegui;ron,o parte il 15 .febbri:i,io e .p arte il 6 marzo . , . ~, Per effetto. di .cotéste due,chiamate,avr~bbero dQyµto essere · asseg_n ati ai ,cwpi 98,000 uo1+1ini. ,. . Nel fatto {uronCl a~egnati ai corpi ;oltanto ?'9,Q.1), perchè gli altri 18,989 :risqltarono :. •' . r

.M:or,ti dopo l'arruolam,,ento· Ammessi a \.~tardare jl §leryizio q'qali ,stu.. denti ,di . università .o ~i istitutj. ]'_ad: ~sse .- a~similati , . , ~ - . . . . Rifo,i;mati o dichiarati r\v~di,bili ._in.raSEìegna ~· .~·,473 C speciale , . ... ·_,

...

...

• 1

... .. '

, .,.

'·

Riporto ·

•,

.

-

0,000

1

...


1898

DÉLLA LEVA BUI GIOVANI NA'l'-I NEL

,

1876

, . . A riporta:l'~i 00,000 , Assegµç1,ti ovvero trasferiti 'alla. 3• ·c ategoria · · dopo la chiamata della classe 980 Incorpo;ati nelle guardie ·di :finanza . 865 , Tffficiàli; allievi negli istituti ~ilitari, voiop.t-ari ordinari e di µn anno . 4,7_77 . Manc11inti·à.lla éhia- ·I per giustificato motivo. 542 ·m ata . ( senza id. , . id. . 664 Rimasti in forza. ai distretto in attesa di . , , :rass,e gna o per altre caus~ . 485 ~

Totale

~

,,.

.18,9~9

Codesti 79,011 u9mm1 furono poi così ripartititi fra ~rmi corpi: Gr~natieri Fanteria di Ìinea . Distretti · militari Alpini ·Bersaglieri . . ' Cavalleria Artiglieria da cain. pagna . .,,_ I d. a cavallo Id; da costa Id. da fortezza Id. da monts.gna , Id. operai Genio_ Treno d'artiglier ia Id. del genio Carabinieri_reali ·. Ailievi ufficiali, . . Compagnie di sanìtà. di sussistenza Id. A)lievi serg·e nti

935 37,987 2,249 4,()88

5,241 .. - 8,556 6,610 260 1,680 1,691 892

'.

Tot1'l.le

2'08

,

1899

'E DELLE. VfCENDE .DEL1}ESERClTO, E(;C. -

I

3,116 1,482 378 1,507 . 203 1,030 820 118

- - -

79,011

Termineremo questa .parte riflettente le operazioni della leva c0n pochi cenni intorno alle -spese sostenute per , l'esecuzione delle medesime, le qualì ammontarono m compless'o ·: . A carico dei comuni a L. ~A carico del 1\1:inistero dell'interno. »· A carico del Ministero della guerra. »

628,365.50 82,340.00 993,087.94

.

.

. .L. 1,703,793.44

e così. in totale a . . .

Ed or!!, _passiamo alla. seconda parte dell'importante lavoro, a g u ella cioè delle vicende deli'esercito. Ufficiali. . \ Le notizie riguardanti gli ufficiali sono dimostrate in parec0hi prospetti, dai quali rileva&i che la forz~ dei medesimi era la' seguente: l'

FORZA .A.L

LUGLIO

1896.

E,sercito perman_ente. Ufficiali in attività,, di servizio Uffic~ali in. disponibilità ed in aspettatiya. · Jlfiliz'ia

14,414 222

mobìle.

47

Ufficiali effettivi. 1 '

Ufficiali di complemento (l).

t

.

.

Ufficiali di complemento dell'esercito per. . ' mauent~. ' Ufficiali di complemento di i:nilizia mobile

6,294 4,476

Totale 10,770 ({) Glì ufficiali di complemento formando un ruolo -unìco qualunqu~,~ia Il!- loro e~ furono ora riuniti in un solo prospetto, tanto quelli ùell'"esercito permanente quanto quelli della milizia mobile. ·

• '


,

\

1900

D~LLA :i;;EVA SUI GWVA-Nl NA'lJ NEL

- ..

Milìz.i a territoriàlè. ·

Ufficiali

• .

. •

.••

1.

..... '

5,49G

~ ·

.

I'

, . Donde rilevasi che al 30 giugno 1897 il numer9 totale de· gli ufficiali r·aggiungeva la cifra; di 3?,142, mentre al 1°,·1u. glio 1896 erano ·38,839 .i epperò una dim.inuzio:i:ie nell'anno di 26917 . ufficiali. I

.. , In posizione di servizio ausilia1·io. ( . .- , . . . - ' ~ ' :U{ficiali

.~

30

GIUGNO

1897.

In seguito al movimento di aumenti

.

• I

-

\

H5

' Stato maggiore generale . ·

6,807 ·

Ufficiali .A.L

~.-~

I 14,076 ufficiali poi ch'erano sotto le armi al 30 'g iugno 1897 si ripartiscono fra. armi e co-rpi · come d!:!- appresso:

1,083

. Nella riserva.

F o:&ZA.

e. diminuzione; di

, passaggi e promozioni, av·v enutò nel periodo contemplato:

- O,orpo gi Stato maggiore Corpo· in validi e veterani . A.rma déi .carabinieri reali » di fan tèria . ..... » di cavalleria · . d'artiglieria .. » . )) del genio · P er,s onale permap.ente dei distretti I delle fortezze I• .» Corp<:> sanitario . . . . » del commissariàt'o . ~ t )) - ·contabile ~··. ~ » veterinario Sono poi ripartiti per grado : Generale d' esE;ircito . Tenenti generali . Maggiori generali .. . Oolonnelli Tenentt colonrielli Maggiori '. / · . Capitani 'T enenti . ~Sottotenenti Oapi-:-inusica · .

129 11 547 ·7,568 907 ' 1,641 585 231 57 592 321 1,156 : 186

/ •

Esercito permanente. Uf,ficiali in attività di servizio . Uffièiàli in disponibilità ed asl?ettativa

14,076, 248

' .'.·: Milizia mobile. 18

Ufficiali effettivi . Uffioip,li ,di . oom,rplemento (1~. : ,. : ·,,.

.

,

bell'eserc~tò per~an~nte e di m1lizia rn6biie ..C• 9,8Ù

.-:: ...._ . '/, ' ',

, Ufficiali ~n po,siziane_ di se1·vizio _ausiliario . . ,, ,. ., , .. -:.·..· _ 1,196 Uf:fièiali . . . . ,,

'

.,

.

..

.

.

.

<

,,

• ·1,

,,

.... ·'··'

Nella riserva. . 6,116

Ufficiali ,,. ,, t •,

; '

(I) ·Ruolo unico.

i

..

• .... :

/

..,

.

Milizia territoriale.

',

1901

,E DELLE VWENOE . DELL ESERCITO, EOC,

187!3

'' : '

· ,

Al

30 ·giugn~

1J

:i, ..

.... ,.•:i.:'·.· .; _-.

'I

.,

1 -48 90 , 322 391 872 4,158 6,616 · 1,483 95

1897 erano ammogliati 5325 uffiiiali.

I

,I


1902

Nèl corso dell'anno moriro~o 117 -ufficiali - nell'anno p~eced~nte ne moriro~o ·140 - e . precisamente:

ç

..

.

Tenenti generali . Mll,ggiori g,e nerali . Colonnelli . . Tenenti colonnelli Maggiori Capitani. Tenenti . Sottotenenti Capi musica . dei quali: per maJattia ' . per suicidio per infortunio per cause diverse

/

'

;.

2 3 7 7 7

'-

\

?

40 42 8 1 100 13 3 1 ·' '

. 'J;'RUPPA.

La forza complessiva dei militari di truppa dell'esercito permanente. della milizia mobile e della milizia territoriale al 30 giugno 1897 era di uomini 3,263,297, ·così ripartita:

-

1903

E . DELLE V\ CENDE p,u;ESER~IT01 _ECC. ,

Esercito

Milizia

lllilizia

permanente

mobile

terr itoriale

,

23.7,660 Sotto le armi In congedo· illimitato 556,984 475,972 1,992,681 ' Totale generale 794,644 475,972 1,~92,681

,,

..

Volontari orclinori. I giqva.ni, che non avendo obbligo di se~vizìo, si arruola· rono ·volontariamenté nei· vari corpi dell';esercìto e nell'arma dei reali carabinieri _furono 3,530, ed i militari che per libera elezione fécero passaggio · dalla 2• o' 3• categoria · alla ·1• furono complessivamente 36J ; <i_IUÌndì il totale di coloro che vennero volontariamente sotto le armi fu di 3,899. Il maggior nu.me~Ò di essi, e cioè 1165~ pr ese arruolamento nei carabinieri reali.

Volontari. d'un anno. Dal 1• luglio 1896 al 30 giugno J.897 furono ammessi al volontariato, di un amno 1,22·4 giovani, dei quali : ottennero di ritardare il servizio fino al 26° 433 a_q nod'età. 253 si trovavano sotto le armi. 538 impresero servizio il l " novembre 6896 1224

Totale.

I volontitri poi che intrapresero il servizio al 1° novembre ...

l896 ammontar~mo a 1,,110 .dei quali :

si arruolar ono nei vari corpi a tutto il 3,1 . ottobre 1896 . . . . . . ; . erano volon.~ari di un a.uno r~rdatari T otale.

580 530 1110

Rispetto ai sottufficiali al 30 giugj o 1897, erano: ./

.sotto le armi . Esercito permanente ! in congedoT otale.

15,807 9,468 25,27,5

Milizia mobile . Milizia territoriale

9,387 14,377

. Allievi sergenti.

n 1~ cor;o d' istruzii.o~e principiato il 1° gennaio 1895 ebbe termine. n~l mese di ,settemb1:e 1896. I giovani che intrapre~ro questo corso furono ·7i?5; . però non lo terml.naron.o che 530 allievi e di questi ne risnltaron.o idonei 499. I


1904

DELLA LEVA SUI GIOVANI NATl NEL

1876

I 499 riconosciuti idonei e promossi sergenti furono assegnati nel modo seguente : · Granateri . ' . Fanteria di linea Alpini . .Bei;saglieJ:i Cavalleria Artiglieria da campagna. · » da for\ezza · }) da costa . . » da montagna." }) a cavallo Genio

.5 250

Nel seguen'.te specchio abbiamo riassunto i d'at'i relativi alle rafferme accordate nell'anno e al :p.umero totale dei raffermati al termip.e del medesimo.

3

28 102 58 4

3, 1 ' 4 41 499

Allievi ufficiali' di complemento. Dei militari stati ammessi ai corsi allievi ufficiali iniziati il 1° gennaio 1896, ne rimanevano al 30 giugno 1896 a seguire i corsi 846. Di questi, per aver superato con successo la prova di esami del dicembre 1896 e quella di riparazione del febbraio 1897, risultarono idonei 689 ; 59 furono dichiarati non idonei e 60 cessa1:ono dalla qualità di aspiranti .. Gli ammessi poi ai corsi allievi ufficia.li iniziati col 1° ,gen. naìo 1897 forono 1,068 : di questi pe;rò al 30 giugno 1897 ne rimanevano soltanto 901. Raffermati-. . Giova anzitutto notare che il Ministro della guerra in ana. logia alle prescrizioni circa i limiti d'età per gli ufficiali stabilite dalìa nuova legge sull'avanz~ento del 2 luglio 1896, determinò che a datare dal l gennaio 1898 non fossero più concesse rafferme di un anno ai sottufficiali i quali r iunissero le du~ condizioni di aver compiuto i 42 anni d'età ed il 25° anno di servizio, eccettuati però quelli dei carabinieri r eali, degli stabilimenti militari di pena, i musicanti e glì armaiuoli. O

l 905

E DELLE VICENDE DELL'ESERCITO, ECC.

Rafferme acco r date ne ll 'anno ,

30 giugno 1897

2,981

2,981

3,001

11,281

'704

. 2,065

594

1,845

511

2,449

Rafferme d{ un anno senza premio

Totale Raffermali al

ltafferme con premio secondo la legge 14 g iugno 18'14 {ora abolita per la legg.e 28 · gi ugno 1891). . ·. . . ·. . . . . .

590 (1)

Rafferme secondo la legge 28 giugco 1891.

, , ( di lire 109.50 . . Raffer.ine con sopras- ) d' . , soldo annuo. ) 1 1ire 219·00 · · di lire 365.00 . .

. l

I

....

(i) Di quesÌi 590 i 80 avevano i rafferma, 247 ne a,•,ivano 2 e 203 3,· costitueudo in totale 1,363 premi di ratre_rma. .

Al 30 giugno 1897 eranvi · inoltre 49 sottufficiali, i quali godevano ancora della differenza fra l'abolito caposoldo di L. 150 e l'aumento dell' assegno giornaliero di paga di cui all'arti~olo 130 d~lla legge 8 luglio 1883.

Chiam,ate alle armi per 'l'. ist~uzione rli militari in congedo illimitato. , Coi Regi Decreti deWll marzo e 11 agosto 1897 ·vennero · . st~b~lit~ ~arie chi~m~te alle arm~ ~er_ truzione degl~ uomini ,di .1 categoria m copgedo. 1lhm1tato appartenent1 al-, l'esercito permanente, alla milizia mobile ed alla milizia terr itoriale, da 1eseguirsi nello stesso anno 1897. In ·complesso furono chiamati alle armi, per un periodo variante fra i 15: .e i 30 gior.ni : · dell'esercito permanente. 86,089 uomini della milizia mobile . 24·,604 » della milizia·territoriale. 5,28~ · )>

l'f

115,918 uomini


1906

DELLA ~EVA SUI GIOVANI NATI NEL

1876

1

E DELI,E VICENDE DELt ESERCITO, ECC.

Di questi · non si presentarono 39,662 uomini; epperò i manoa.nti senza giustificati motivi furono soltanto 3,835, ed i deferiti ai tribunali 2,980, poichè i rìmanenti 855 seppero in seguito giustificare la lor o assenza.

MiUtari in congedo illimitato recatisi aU'estero con 'regolare per-messo. Durante l'anno dal 1° luglio 1896 al 30 giugno 1897 i militàri .di l" e 2' categoria in congedo illimitato ed . appartenenti all'esercito permanente e alla milizia. mobile, i quali ottennero il nulla osta per recar:si all'estero furono 30,449.

T ucruf sono eompletamente accertati. Quelli invece r elativi alla battaglia di Adua. ed agli scontri che precedettero la battaglia stessa sono stati b~sì calcolati tenendo conto delle verifiche eseguite colla massima accortezza a tutt'oggi; ma non € tuttavia da escludere che, i~ seguito agli ulteriori accertamenti ancora in corso, non possan~ subire qualche modificazione. Ad ogni- modo _però, anche quali sono, i datj stessi possono ritenersi, se non esattissimi, assai vicinie al vro. Ecco il relativo. specchio, che ci conferma in via ufficiale le enormi perdite sofferte, attesta pure in modo irrefutabile del grande valore e degli ufficiali, della truppa:

Militari di tru'f>1)a morti sotto le ar-mi. ~

. ~

I militari di truppa. morti sotto le armi nel corso dell'anno furono 913 (nell'anno preced.e nte erano sta.ti 1,203), e precisamente: Sottufficiali Caporali Soldati.

82 160 671 Totale.

913

I morti per causa,.di servizio furono 30, fra cui 12 carabinieri, e per suicidio 57. Nella relazione dello scorso anno .non si poterono pub blioare i dati relativi ai mlitarì italiani, morti o scomparsi in Africa, nel periodo al quale ·la relazione stessa si riferiva, perchè non si possedevano ancora tutti gli' elementi all'uopo occorrenti; epperò ne rimanda.va la pubblicazione a questa Relazione. Sciogliendo infatti l' .impegno preJ la .Re~azi~n.e ~ _Pr9:" senta il segnante specchio nel qua.le sono md1oat1 1 mihtan italiani caduti o dichiarati irreperibili nell'ultima oam pagna d'Africa dal l° luglio 1885 al 30 giugno 1896, destinti per gradi o per fatti d' arme. La Relazione trova però opportuno di avvertire ohe i dati relativi ai combattimenti di Amba-Alagé, di Maca.llè e di

1907

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. Maggiori generali -Coloonelli Tenenti colonnelli . Maggiori. -Capitani "Tenenti Sottotenenti .

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Totale u ffici~li Furieri maggiori F urieri Sergenti Caporali maggiori . , Ca.p orali Soldati

scontd che precedettero

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Totale g e nerale dai militari caduti

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13 69 135 48

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112 384 8,281

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3,978

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4,240

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Totale truppa

Totale gener ale

B. D. i ~3 -

ANNO XLIII,


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NOTIZIE -P.OLITICO:.MILITARL .·

..

Da qualche tempo grandi avvenimenti si maturano·nell'estreri10 Oriente, ed ora le cos~ sono giu~te al punto da·dover interessare anche il lét· · tore italiano, benchè si svolgano all'infuori d'ogni partecipazione diretta dell'Italia. · · Dopo che !a 'China fu ~inta dal Giappone, gli a~ri interni dell'impéro Celeste andarono di male in ~ggio e le potenze europee, che avevano messo lo zàhi pino nelle cond izioni di pace, -continuarono a tenerlo negli affari interni del vinto. Le navi da guerra inglesi, francesi, g~rmaniche e russe non abb:wdonarono piu i paraggi della Chi.na; distaccament~ europei sbarcarono su questo o srf quel pi1nto del terri torio chi]!ese. È detto antico che, trovandosi a contatto la civiltà di sua natura invadente e la bàrbarie di sua nat_:ura offrente pretesti all'i!)vasione, la pace· , non può durare a lungo. · · Il detto si confermà anche in China. Le disgrazie del millenario e vastissimo impero suscitarono malumore fra le sue popolazioni innumere·voli, deboli, ignorantissime; che le attribuirqno all'influenza e all'intervento straniero. Il nb~e di e1Ìropeo , sempre antipa.tico fra Ì Celesti~ di- . venne aborrito. Il Governo chinese posto fra la m11raglia della China rappresentata dal sentimento pubblico e le potenze enropee che in noq.te della civiltà, ma òascuna )lei proprio interesse, vogliono abbtttere questa muraglia, domandando libertà di commerci e ·sicurezza, anzi privilegi, per i propri connazionali; il Governo chinese si divise in due partiti , e la djscordia mise ca,po a tragedie di Corte; soluziòne naturale nei governi 1dispotici e tradizionale in China. Ma questa volta non mutò la situazione, perchè la domina un elemento nuovo, le potenze europee, che non mutano pen~iero nè atteggiamento per mutar di ministri o d'imperatori nell'im pero Celeste. . Anche là plebaglia ricorse all'antica soluzione : dare . aqdosso agli europei stabiliti in China; ma questa volta c'era chi . non aspettava· altro. Distaccamenti di truppe inglesi, tedèsc;he e rnsse (che stavano in attesa di questo fatto previsto e forse desiderato) 'chiesti dallo rispettive , legazioni, che avevano istruzione di chiederli, sono entrati in Pechino .

NOTIZIE P0LITIC0 - 111ILITARI

& .

1909

**~

' , Il Governo chinese fecè di n~cessità virtù anzi fece buon viso a cattivo gioco: ~'entrata ~elle tr~lppe .europee fu un'entrata trionfale. .Mezzo squadrone d1 cosacchi marciava m tes.ta; poi venivano i marinai ino-Jesi con un cannone; seguivano i marinai tedeschi; i marinai russi chi:1devano la marcia . · · · . Alla .porta della città il.prefetto di Pechino-si mise alla testa del corteo · segui.vano a titolo d'·onore ventimila <)hinesi. ' ~eco ~uòque la capit~le dell'impero chinese occupata da truppe internazionali europee coma Creta. Però fra queste truppe l'esercito italiano al momento in cui scriviamo,. non è rappresentato· nè ci si fa premura "'d'inviarne, CQme ci si fa d'io viarne in Creta. ' Un dispaccio però. dice che si aspettano a Pèchino le scorte italiana francese e giapponese per le rispettive leg.nioni. . ' L'occupazione di Pechino, che non è un fatto casnale ma luno-amente • <;j premeditato, può avere conseguenze . d'importanza mondiale. Qnesto inter<r~n.to ha per iscopo _diretto e immediato la tut.ela degli Europei ; ma .quah .,gara.nzre pnò dare 11 Governo chinese che questa tutela sarà assicu-r.at-a in avvenire, .se i ?istaccamenti partissero? Nessuna. Perciò non partiranno. Allg. Chma si apparecchia la sortè delle Indie; ma non sarà l'Ingbilerra· so)a a godere. · · . · · ' Se 1'01:dine .non fosse prés.to ristabilito, se il Governo o il popolo chilnese offnsse µn pretesto pla\1sibilc (e non è diffici le che l'offra) , la spartizione del grande e i_mbelle Stato potrebbe presto cominciare. . Alcune potenze non desiderano di meglio, e in pvevisione appunto di questa eyentualità hanno già preso le loro posizioni. · Prima a · ~are l'esempio fu la Germania, che divenne pad1g~a della penisola di Cbang-Toung fino dal giorno in cui 'sbarcò i suoi marinai a Kiao-Tchiao, inalberandovi bandiera tedesca .· La Russia, . occupando r.orto Mtur, si aggiudicò tutta la par te settentrionale della Manciuria, . situata al pord di Pech ino e confi na_nte colla Siberia orientale. L'Ing~1ilter ra si è riservata la valle del Yany-Tse, là parte più grassa del1'1mpero. La Francia rettifica in modo molto largo i suoi confini del ,Ton_chino. Anche gli Stati Uniti si affrettano di venire al banchetto. · Il_colosso dai pie.di di creta e dalla testa di legno , assalito io questo modo, non difendesi, come il cadavere non!può difendersi dao-li avoltoi·' o ma procederanno sempre d'accordo i roditori? Che il concerto europeo dovesse sciogliersi in China e la guerra venisse dall'impero celeste? i.ì,

\


' 'NOTIZl:S1 POLlT100 -MILITARI

1910

I , NOTIZIE POLITJCO-~ILITARI

Che le reciprodie gelosie delle · potenze, per cui si mantienJ in ·vita tur,·o, debbano avere gli stessi effetti per l'impero Celeste? Ovvero questo, la cui esistenza qua Iche ,an~o fa non era neppure aii~ nacciata, dovrà cadere prima dì quello la cui rovina si dice imminente. ( da oltre mezzo ·secolo? È clitfìcìle la ri~posta; ma giova osservare che- l'impero tm;co ha sul ebiuese Ùn grande vantaggio; i Turchi si battono. Siffatta qualitfi della razza ba servi10 e :;erve quan·tò le gelosie delle potenze a tenere · ·in piedi quel tarlatissimo impero. · · ~\.d ogni modo ades,o abbiamo due questioni d' Oriente,, quella del prossimo e quella del remòto od estret!}O, es). ar.nbedt1e sono capaci di · sconvolgere non solo ·l'Oriente, ma pure l'Occidente. Frattanto in Germania, in Francia, in Ingllilterra, in Russia, si lavora at1ivàmeote ad accrescere gli armamenti marittimi e. la proposta dello Czar per il disarmo fa un contrasto così stridente con la situa~ zione generale da sembrare un' ironia. ·

r impero

19 l l

~ =-sono cosl quattro b~ttaglipùi,Jli fante.ria che I' halia .ora ti_eoe 'nel, l'isola con una forza ccimplesslva (com p'resi i riparti di altre armi) di •circa 2500 ·!1omipi. ,All'au mentò delle truppe in terra corrbpooderà , quello delle navi da guerra . nei paraggi dell'isola, e già ricevettero or-' dine di partire la Castelfidardo e l'Affondatore. · Forse non ci fermeremo lì; bè meno· imponenti sono' le f9fze che hanno colà le altre tre pote~ze sopra inomi oate. Dunque- le truppe turche sgombreranno l'isola, .piaccia o, non piaccia ad esse, piaccia o non piaècìa al Sultano. Ma poi'? Si dice '" che l'isola sarà divisa in_quauro zone e che ciascuna delle poten,ze occupanti assumerà il governo e I' amrninistr'azione di una zona·. , Un bell'i,mpicçio !. E poi? Si dice che le potenze nomineranno un governatore. Ma chi ha impedito loro finora di nominarlo? For$e le truppe turcbe ? Colla partenza di queste è bensì , eliminato ogni pericolo di conflitto con ess'é, ~a quanto .al resto, siamo al punto di prima.

~

* * In Creta dove non c'è nulla da morqere -

epperciò si fa ail'Italia larga àozi lar;ihissima p .rte - va disegnandosi una situazione che, per ildominio turco è il pnocip10 della fine, ma p_er il (iompito delle potenze ci sernbra appt!na la fine del pri'ncipio. 1 LP. quattro di 1>sse che occupano l'isola (Fr11ncia, Ingh.ilterra, Russia, . It:ilia) inviMoho al Sultano l'ult'imatttm di cui ' da qnalche tempo si parl~va, col qmile ~li si fi$Sa· un termine perentorio per far sgombrare' le truppe turche. Il Sultano esita e cerca, come al solito, di guadagnar tempo; ma è certo che Gn,rà per cedere, Frattanto i go vero i, per non essere colti , all' improvvista dal caso molto improbabile che la Porta non ottem-.. perasse all'ultimatum; o da quello meno improbabile che, malgrado 'l'ordine della Porta, le truppe turche non volessero sgombrare, decisero d'inviare ('Olà tale 0udeo di forze da r,fldere. impossibile ogni tentativo di resistenza. L'Iwlia, invitata, :mandò anch'essa il suo contingente di rinforzo. Il 9 corrente, sul piroseafo Cariddi, part.iva da Catania, salutatodalla 1popolazione, un battaglione del 93° fant~ria ed ·un drappel(o di artilflieria. , ) Al momento in cui seri via mo sta per partire un .drappello di carabinieri.

I

Un'altra località attualmeute occupata da trnppe internazionali (al .. menò da quelle di due potenze), ma che rron sembra doverlo stare a lungo, è Fashoda nell'alta val le 'del Nilo. È noto che gli Anglo-Egiziani, giun1i colà , vi trovarono i Franc1>si , affrettatisi di giungervi prim~ dalla parte opposta . È nofo pure che il comandante anglo-egiziano,. in presenza di qt1esto fatto. non volendo impegnare un conflitto, lasciò i Francesi restat,ero nelle loro posizioni. e ne occupò altre accanto ad essi .• Sospesa così l'azione. militare, la qnes.tione fu rimessa alla diplomazia dei rispetti;vi governi, e 600 dal. principio, parve questione grave. Le ultime notizie la farebbero apparire ,- grav~sima. . . · I! Governo inglese ha pubblicato un Blue Book ·(libro azzurro) in-, -titolato: « Corrispondenza col Governo francese riguardo alla vaìle superiorn del Nilo. » . .ln questo libro s1 contengono le conversazioni fra l'ambasciatore inglese a Parigi .ed il ministro degli affari esteri in Francia. Il linguaggio. deÙ'ambasciator·e inglese è molto energico. Egli sostieno che io seguito ali.a .presa· di Cartnm il Governo anglo-egiziano è per diri\to di congu_ista padrone di tutti _i ten:itori ' che già appartenevano al Califfato e , prima di esso aJI' Egitto.


1912

NOTIZ1E POLITICO-MILITARI

'

Esso afferma recisamente che la Francia non può rimanere a Fashoda ; che l'Inghilterra noò acconsentirà mai a transigere su questo punto. I l governo. francese, per guarlagnar tempo, disse che aspetta il rapporto dol capitano l\farchaod, i l comandante delle tru ppe che occupa · rono I•'ashoda. L'ambasciatore , inglese dichii,rò che, comunque sia questo rapporto, l'Ioghilterra non avrebbe cambiato affatto il suo modo di vedere. Tutta la stampa inglese approva vivamente il ) in11ua11gio ener11ico ' l!) I'> l!) deIl ' am basc1.atore e la condotta del Governo in questn faccenda. I documenti del Blue Book e più ancora !'_averli pubblicati, ben sapendo l'effetto che avrebbero fatto sull'opinione pubbli.ca, sono indizi sicuri che l'Inghilterra non cederà. Che cosa farà la . Francia? Alcuni giungono fino al punto di pronosticare una guerra fra le due potenze. Noi noi crediamo. Non è per simi li caoioni che due grandi potenze si fanno la guerra. La Francia_ cederà; trf)verà un mezzo termine, tirerà le cose in lungo, ma fin irà per cedere. Nella peggiore ipotesi, la questione sarà rimessa a un arbitrato. Se altre ~a use più potenti non concorrono, la guerrn' da· l?ashoda non ce l'aspettiamo.

..*

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Ohre la proposta del Governo russo per una conferenza cbe discuta il disarmo, ve n'è un'altra allo studio della diplomazia europea : la proposta di una conferenza che discuta i mezzi per difendere la società dagli attacchi degli anar.chici. · L'iniziativa di qu~sta proposta 4a prese l'Italia. Ecco tesLUalmente la circolare in'l'iata in proposito dal Governo italiano ai suoi rappresentanti in Europa: · · .«_ I Governi si trovano, già da parecd1i ann~nel compimento (!ella m1ss1one che loro spett.a, di vigi lare alla sicurezza dello Stato ed a quella dei cittadini, di fronte ad un fallo la cui gravità è eccezionale e che richiama al più alto grado la loro attenzione e la loro sollecitudine. (( In tutti i paesi le autorità segnalano l'esiste~za _di una classe, più o . meno numerosa, di uomini di principii perversi, la cui caratteristica è fornita dal fatto cbe le loro mene e i loro cri mini non banno altro scopo che quello, d'altronde apertamente con(essato, di scalzare le basi su cui poggia la società, quale è ora costituita, e di sconvolgerla da cima a fondo.

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NOTlZIB POLl'l'lCO-lflLlTARl I

1913

« Questi esaltati, che non indietreggiant> di fronte all'esecuzione di ([Ulllsiasi attentato, di quelli più feroci al pa,ri di quelli più insensati, fpnno professione di prin~pii che essi stessi chiamano « principii auarc,hici , e che diffondono nelle loro peregrinazioni auraverso l'Europa, aiutati in questa propaganda da una stampa clandestina che non cessa ,qal fare appello a tutte ìe violenze, che glorifica i crimini più ~diosi e li preconizza come i mezzi più, efficaci per continuare ad oltranza la guerra -dichiarata all'intera società. « I Governi si sono studiati fiaora, colla stretta esecuzione delle leggi esistenti e: in alcuni casi, coll'applicazione di provved imenti eccezionali , di frenare, per quantQ era possibile, il propagarsi di queste criminose teorie. È const3tato però che, tali sfa.rzi, rimflsti -sin qui isolati, non sono sufficientement&efficaci per domare i! male e per impedire le mene colle quali gli 'anarchici di tu tti i paesi cercano e riescono talvolta ad intendersi e ad orf.);anizz,arsi. Pertanto, ai Governi, che si sentono solida li di fronte al pericolo comune, sembra imporsi la necessità di mettersi in grado di potersi prestare mutua[Qente un continuo concorso, stabilito ·sopra un sistema di comune difesa, studiato in tutti i suoi particohiri. « Il Governo di S. M. è entrato por parte sua da lungo tem po in <jnest'ordine d' ide0 nel quale si è trovalo sempre più confermato di fronte ad una lunga serie di crimini anarchie(, i qua:i, specie l'assassinio di S. E. il Presidente dell a Repubblica francese ed il tentativo due volte diretto contro l'Augusta persona di S. M. il Re nostro Sovrano, hanno sollevato l'orrore del mondo intero. « Lo spaventevole misfatto testè consumato a Ginevra e che dà proprio la misura di quanto qnésti miserabili senza fede e senza patria sono solo capaci, ha deciso il Regio Governo a prendere l'iniziativa ,di uno scambio di vedute preliminari , destinato a.condurre ad accordi internazionali nel senso dianzi indicato. L'accoglienza che quest' ini,ziativa ha finora incontrato constata che il modo di vedere del Regio Governo è condiviso in massi ma, e che il mezzo meglio in~icatq per raggiunger lo scopo sembra essere la riunione entro un breve termine di una Conferenza internazionale, alla quale le Potenze europee sarebbéro rappresentate, non soltanto da delegati diplomatici, ma benanco -dai delegati tecnici delle rispe,ttive Amministrazioni della g,iustizia e dell'interno. e Quest.o modi<s procedendi essendo interamente conforme al le ve,du te del Governo d~I Re, vi pre~o di portare quanto precede a conoscenza cli S. E. il M\nistro degli affari esteri del <1overno prosso cui siete accreditato e di dargli copia di questo dispaccio, comunicandogli ,


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1914 ,

..

NOTl~IE POUTIC O-MlLlTA.RX

/

NOTIZIE POLITICO - MILlTARl

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la proposta formale _che ho l'.onore di dirigergli affinchè si compiaccia•. dare la sua adesione alla riunione di una Conferenza internazionale, che avrà per iscopo di stabilire tra le Potenze europee, nel!' interesse della difesa sociale, una intésa pratica e permanente ·destinata a corri-· battere ~on successo le aswciazioni· anarchiche ed i loro affigliati. « Nel pr-egarvi di ·'farmi conoscere al più presto la decisione che verrà pres_a riguardo alla nostra proposta, profitto, ecc; , · « N. CANEVARO ».

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Tra i fatti di cronaca più saljenti nqtiamo l'incontro dell'impera-· tore di Germania col nostro Re a Venezia, stabilitoJ per il 13 corr~nte. Al momento in cui scri-viamo ('1'.2 ottobre) non ebbe ancora luog9 . Assisteranno al convegoo l'on. Pelloux, Presidente del Consiglio, e iMinistri degli affari esteri d'Ital ia e di Germania. · Tra i progetti che direttamente o indirettamente interessano il Ministero della guerra e che saranno presentati all'apertura del Parlamento, dicesi esservi quel lo sulla tassa militare e quello p'er dar ca- . rattere Stabi)e e definitivo alla COnCe{>Sione di SOCCOrsi alle famiglie povere dei milttari richiamàt.i sotto le armi. Ne parleremo quando questi progetti saranrio co.nosciuti nella loro integrità. - , La Commissione incaricata dell'esame dei reclami avaniat1 circa la concessione delle ricompense per atti di valore nella battaglia di Adua ha ultimato i suoi lavori. I reclami erano circa 250·; tutti vennero· esam inati ,e ' su tutti fu presa una deliberazione. Appunto in questi giorni detta commissione ha presentato · al ·Ministro della guerra la sua relazione. Dall'E'ritrea giunge notizia che .Mangascià si· è ;ibellato a l\1en.elik; questa notizia che in altri ternpi avrebbe .avuto una certa importanza: per l'Italia, oggi ci lascia indifferenti. Nella col?'ll'ia la· tranq,uillità è perfetta, si attende a lavori agricoli e stradali e alla distribuzione gratuita di terreni a privati, . . Buone nòtizié giungono dal Benadir. · Tutte le strade · dalla costa , ali' in'terno ,sono aperte e rese sièufe dall1 tranquillità che 'regna 'da,

1915

lungo tempo in tutto il t~rritorio della colo.nia. Le abbondanti pìoggie padute a tempo opportuno assicurano un ottimo · raccolto. La Società del Benadir (LI~a la quale ,-;~. il Governo è.intervenuto UD accordo prov•· visorio per l'ammissione della medesima nel' possesso dell'amministrazione del Bena,dir iu attesa che il Parlamento approvi la relativa con· venzione) non potrebbe assumei:e l'amministrazione in miglior punto.

Questa pro post~ per un oggetto cb~ è d' int~resse comune quanto H disarmo, e che presenta difficoltà immediata·mente minori, fu generai.., mente bene ,accolta dai Governi esteri; la relativa circolare, pubblicata èlai gior'nali, fece ottima impres~ione in Italia. ·

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Fra le più interessanti di~posiiìimi' militari emanate nella quiudina notian.10 I~ seguenti : Venne notificato che, nel pro$simo mese di dicembre e nei giorni che verranno appresso indicati, avranno luogo gli esa mi d'idoneità per l'avanzamento ad· anzianità dei tenenti contabili con anzia.nità a tutto il 1890. In seguito 11vrnnnò luogo gli esami per l'avanz11rnento a scel ta. · I tenenti contabili, già dichiara ~i idonei per anzianità in esame precedente, potranno ripeterlo per conseguire l'ammissione agli esami per l'a'.vanzaroeoto a scelta. Quelli che ·non, riuscissero ad ottenere la classificazione. per ta le arnm.issione o fallissero nell'esame a scelta conser-1 veranno il diritto attuale per l'avanzamento ad anzianità. - Vennero pubblicate le norme per la somministrazione dei medicinali a pagamento agli ufficiali ed altri personali dipeudenti dal .M.iaistero della guer~a. Eccone un sunto: È fatta · facoltà di, aéquistare medicinali ed oggetti di medicatura a pagamento dalle farmacie mil itari: a) agli ufficiali in servizio attivo permanente ed agli, ufficiali di complemento e di milizia mobile temporaneameùtp in servizio con assegno ; ' b), agli ufficiali in servizio ausiliario, in disponibilità ed in aspet-· tativa purchè provvisti d'assegno; è) agli impiegati del .Ministero della guerra in qualunque posizione purchè provvisti di ~ssegno; d) ai sottullìciali ammogliati, come pure ai sottullìciali con impieghi speciali ; , e) agli ufficia li e impiegati deHa R. · marina io qualunque posi- ' zi?ne, purchè provvisti di assegno, . , Segnoll'o ]e norme sul modo di fare le richieste, il pagamento, ecc.: - In seguito a·llà trasformaziono dei distretti, per la quale-gli uffi..'. ciali di complemento sono passati in\nassima parte effettivi aÌ' corpi

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NOTIZIE POLITICO-;-MlL ITARI

dell'arm; rispettiva, venne stabilito chè i certificati d'iscrizione ai ruoli degli ufficiali predetti (sieno questi ascritti, ali' esercito permanente o' alla milizia mobile) vengano rilasciati dal co':Ilarrdo' 'del corpo o del distretto secoqdo che l'ufficiale si trovi effettivo a:11-'u no o all'al tro. ,

b) I giovani che, muniti dì licenza liceale o d'istituto tecnico, sod·dis6no alle condizioni richieste per l'ammissione negli istituti militari, coll'avvertenza però che,°fèrmo restando a· 17 anni il limile inferiore di età stapiliro per c,lncorrere, .il limite superiore è, i_n via eccezionale, portato a 23 anni. I posti di,-ponibili sooo in numero di 20 ; ad a coprirli concorreranno indistint~mente per ordine di 1il'nssificazione tanto . gli aspiranti di cni al comma a) q·uanto quelli di cui al comma b) ; avvertendo che i primi ripeteranno soltanto la prova in cui risulteranno deficienti nel concorso test~ chiuso. ' Gli esami av,ranD"ù luogo con-le consuete no/me 'presso ogni comando -di divisione militare uei ·giorni 3, ,i- e 5 novem bre prossimo venturo. - Fu pubblicato un R. Decreto col quale si stabilisce che l'esame spedale per i tenenti del corpo saoitario, riconosciuti idonei al l'esame per l'avanzamento ad anzianità, i qua l, aspirino all'avanzamento a scelta, debba consistere· nello svolgimento per fscritto di Ùn tema d'igiene. Fu pubbl icato uo R. Decreto che modifica la circoscriziane militare territoriale, ordinando il passaggio del comando del I V. corpo d'armata -da Piacenze a .Genova. - Fii pubblicata la 2• dispensa delle Disposiziom; speciali per l'~r~ ,tigl'ieria.

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1.917

NOTIZIE POLlTICO•MILlTARl

1916.

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- F:u pubblicato un R. decreto per il quale viene costituito io ente morale il legato disposto dal defunto generale Orazio Dogliotti, allo scopo di istituire due premi da distribuirsi annualmente a· quelle ilu_e famiglie di militari di truppa dell'arma di artiglieria che nell'anno ab· biano dato maggiori prove di rno'rigeratezza e di affezione al dovere. Contemporaneamente ve.nne approvato lo statuto organico ·di detta fondazione. • , -- Un altro R. decreto ha costituito in ente morale il legato disposto dallo ste.sso generale .Orazio Dogliotti, allo scopo di istituire due premi da distribuirsi annualmente a quei due sottufficiali dell'arma d'artiglieria che· nell'anno diano maggioi·'i prove di . coraggio e di abnegazione, e contemporanealnente venne .pur approvato lo statuto organico di detta fondazione. - In seguito ad a"Ceordi presi col :Ministero della marina, il Mintstero della, guerra ha determinato cbe i giovani i quali dichiarino di voler concorrere all'arruolamento volontario nel corpo reali equipaggi ( che rimarrà aperto da 1 ·1 ° novembre al 3·1 dicembre del cori'ente anno~ possano essere sottoposti a· visita medica presso i distretti militari d1 residenza, senza che occorra perciè>, come negli anni scorsi, una richiesta ,speciale del le autorità marittime. Le visite dovranno essere fatte col maggiore rigore possibile, special- , ~ente per quanto 1:iguarda l'acutezza ,visiva e la esatta percezione dei colori. · . , . Oòmpiuta la visita, i distretti consegberanno agli aspiranti un certi. ficato da cui risulti se essi siano oppur no idonei al servizio della· regia marina, affinchè i medesimi possano preseni~rlo, insieme -agli altri documellli, alle autorità marittime incaricate di esaminar.e le aomande di ~00~.

Roma, il -12 ottobre ,t 898. X.

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- Venne indetto un nuovo conc,orso pe'r l'ammissione al primo anno della scuola militare di_allievi aspiranti all'arma di cavalleria. Sono ammessi a tale concorso : . a) 1;. giovani cbe nel concorso precedènte non siano risultati idonei per l'arrimissione agli)stituti P1ilitari superiori;

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NOTI,Zl,E MILlTARI ES'l.'.ERE

1918

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NÒTIZlE. MILIT.ARI ESl'ERE (

•1919

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.pretrdere \a raffernta, e la domanda è stata accettata dai consigli' reggimentali o dai comandanfodi corpo. Saran~o inoltre inviaii' il!,congedo i militari delle classi ·1>895-96 eh~ si trovano in una dellè cÒI\\.!izioni previste dagli articoli 2l, ·2 2 e 23 della legge, eccetto quelli che non meritano questo vantaggio per cattiva .condotta o deficiente ist1'uzione mili tare.

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. FRANCIA.

SVIZZERA.

Dispensati dal ser1nzw 111,ilitare. - Apprendiamo dal giornale Le -Temps che due proposte saranno sottoposte al\'a ppro~azione de,lla Camera d_ei deputati. , · . La prima tendente ad accordai·e agli allievi esterni laureati dalla. scuola superiore delle mine ed a quelli della scuola di ponti e strade 11 van- . 1aggio di prorogare dai 26 ai 2.7 anni, l'età per la ~qua-le ·questi giovani debbono aver Ottenuto .il brevettli che li drspensa dai :2. anni di servizio attivo . Tale pi'opost:-i è basata sull'au~entat,o sviluppo degli studi c.he si compiono nei due istituti, in armonia col crescente progresso delle smenze. industriali e della concorrenza estera. · La seconda· proposta è per l'esenzione dal servizio militare, a titcrlo di sostegno di famiglia ,'·del primo figlio, quando la famiglia conti 5 figliuoli. Questo benellcio, maggiormente sentito nel le famig lie operaie, farà apprezzare àl paese l'interesse che lo Stato p rende per· le famiglie numerose. Jstù'll.z·ione di un segretario generale aggiiinto presso 1,l Jfrwistero della gi,erra. - Con decreto 7 novembre 1890 fu istituito presso il Ministero della guerra un segretario generale, im pieg9 presso a poco co.rrispondente a.I nostrQ sotto-segretario di Stato. Con ·recente decreto, in data 7 agosto tL s. venne creato anche un segretario genera le aggiunto' destinato a sostituire il segretario generale in caso di assenza o d' impe· dimento. Nelle circostanze normali il segretario geoerale aggiunto ha la firma. per delegazione di una parte delle pratiche spettante fino ad ora al segretario generale. . · ' Congedamento di clqssi. - Il M.inistro della marina ha ordin~to che gli uomini ·della classe .1894- siano inviati in congedo contern poraneam_ente. a quelli della stessa classe dell'esercito. Le operazioni comincia; ranno il '1 7 seu.embre. Saranno tratteno ti i militarj pro posti per il -r.itiro, e che desiderano aspettarè sotto I~ armi .la liciq.idazione della loro pensione, gli anuofati v,olontari o raffermati con pi:emio, i militari che hpnno domandato di

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Tl ritiro della muniz;ione d'nrgenza. - Dietro proposta del dipar- · · tiriiento milit:ire il Consiglio federale ha modificato l'ordfoe ,1° mario ·I 892, riguardante l'organizzazione della guardia alla frontiera, e quella del '.2.8 novembre ,t893, sull'armamento ed equipaggiamento della landsturm. Esso ha deciso che a tutti i soldati dell'eserci to: élite, laod·wer e fandsturm, venga ritirata la -scatola di 30 èartncce che costituiva la munizione d'urgenza, ·e ,che veniva custodita, unitamente al fucileid'~l'dinanza, d.a ci;scun individuo sino d~I tempo di pace. · Questa decisione è basata sui rapporti dei go vernatori cantonali, ed è .motivata .da due considerazioni, cihè da una parte gli accidenti causati dalla mu~izione d' urgenza, in caso d'incedio, e dall'altra la limitata utilità dal punto di vista militare di uo~ tale misura. In caso di mobilitazione- oli uomini del l'élite e della Iandwer chiamati alle armi prenderanno le 1~ro munizioni nelle oia·zze di radunata e non si com pr~n de il vantaooio di ~unirli precedentemente delle 30 cartucce, che molti · dimenti~heranno a casa od avraaìio perdute o deterjorate. Per il, landsturm si progetta di siabilire deì depositi contenenti ,100 cartucce per ,individl,!9, e d·islocati presso i comàndaoti delle sezioni o nei mag·azzini a polvere. ,~ _ Il ritiro delle muni.ziooi di cui si tr.att&, avrà luogo per l'éliie. e la ,landwer, nell'occasione dell'ispezione d'armi dell'anno ve~turo; ed i .depositi di cartucce nei magazzini s·aranno aumentati in relazione. Per, gli assegnati al landsturm il versamento dellé munizioni si efJettuerà egualmente nel corso· d~ll'anno prossimo. , RUSSIA. ,

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Indennità· e st1:pendio per gli -iiffì.cìali.' - È noto come il trattamento , ,degli ufficiali russi sia inferiore _forse,a, quello degli ufficiali ~i q11alsiasi • :altro grande esercito europeo ·; peggio ancora può dirsi per la truppa,

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1920

NOTIZIE. ~IILITARI ESTERE

la quale anzi sovente è obbligata pa,gnre· 'del proprio per sopperire alle spese dello Sta~ durante il periodo · del servizio militlre. Da tempo si vanno lamentando queste condizioni e pare ohe ormai il Governo russo siasi proposto seriamen te di migliorarle.· l ~ta~to con decreto del 15 (27) maggio u. s. vennero stab_ilite per gli ufficiali e per la truppe delle speciali indennità di alloggio, di riscaldamento· e di illumiuazionr, con un rilevante aumento· sulle·indénnità prima esrsteuti. . Per quan:o riguarda gli ufficiali, le varie local ità dell'impero per rt~pe.tto alle (ndennità di alloggio vennero divise in_ 8 categorie: c\ella pnme categona fanno parte solo 4- Ci ltà: P ietroburgo, Mosca, . Odessa e Vladivostok, della 8a tutte le piccole guarnigioni in cui' la vita è meno costosa; le indennità per quest'ultima cateuoria sono ali' incirca . o n<lotte ad '/, di quelle di ·1• categoria, le categorie intermedie hanno . tra di loro 1/ 6 in m~dia del la· differenza tra la ,Ja e la 8a catecroria . ·così: i generali in C'llpO riceveranno per la ·I" categ. rubli 2000 pe~ la 8a 500 i tenenti genernli. . » , » » ,i;:;oo » » 4.00 i moggiori generali ~ » » » ·1000 » » 800 gli ufliciali superiori comandanti di corpo . 800 , ) 250 • gli altri ufficiali superiori. » 600 » mo gli nfficiali inferiori comandanti di riparto . , , , ,iOO , » 4 00 gli altri ufficiali inferiori . » » , 2.50 » » 70 Queste indennità andranno in vigore dal 1° gennaio 1900 in tutte le località dell'impero, meno la Finlandia, la Polonia, il Caucaso, il · Turkestan e le provincie del Trauscaspio e di Semiriecensk . . Presso il Ministero della guerra una apposita commissione sta attualmeute elaborando il progeuo per oumentare anche lo stipendio deo\i ufficiali. Secondo quanto si conosce al riguardo, lo stipendio del ~enentc da 3,12 rubli verrebbe portato a 720, quello da capitano da 350 in media a 84-0, ecc., il che segnerebbe un notevolissimo migliorament.o nelle condizioni ecouomiche del corpo degli ufficiai i. . La stessa commissione sta studiando il modo di sem1>lificare tutto quanto riguarda l'uniforme o gli oggetti di' arredamento del l' ufficiale, in modo da ridurre notevolmente le spese che l'ufficiale deve ora so stenere al riguardo.

1921

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RIVISTA DEI PÈlUODICI MILI'rARI Le Specta.teur Milita.ire.

15 sett.em bre •I 898. - .lettere del gen~rale E·ugenio Cavaiynac s1dt' Al-

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geria.

Lt questione, della colonizzazione dell 'A lgeria diede -luogo, a suo tempo, ad appassiona te discussioni nel P,arlomento francese o nella stampa. La si tuazione ricorda iofaui alcun poco uno dei travagliati periodi della colonnizzazione italiana in Africa, anteriormente e rosteriormeote aUa battaglia di Monte Raj o. Come è noto,. il m11rcsciallo Bugeaud aveva energicamente preconizzato la colonizzazione militare. << L'esercito, egli diceva, è tutto in Africa: esso solo può edificare, esso solo ha conquistato il territorio e può a sua volta fecondarlo con pubblici lavori e renderlo atto 11 nutrire una numerosa popolazione ci vile. )) Nell' idea del maresciallo Bugeaud, tutto imb.evuto nello lettura degli antichi autori latini, l'Algeria dove,·a tramutarsi iu centro di colonizzaziouo militare francese, cui sarelibero stati chiamati i veterani o i soldati che dovevano <1ncora compiere un ,erto servizio sotto le armi. In corrispoqdeoza di queste idee furono praticati dei saggi e degli esperimenti : il colonnello Randoo, ad esempio, comandante del 2° reggimento dei cocciatori d'A fri ca, eseguì su, larga scala nel 1838 e •1840 dei lavori agricoli nella provincia di Orano; lavori che riuscirono alla perfezione. Il generalo Lamoricière caldeggiava i9vece un sistema dd tutto contrario al metodo del Bugeaud. Egli desidera ,,a che la colonizzazione fosse uu'opera del tutto. individuale, eventualmente sostenuta ed appoggiata dal govérno. Il Lomoricière desiderava in modo assoluto che l'esercito si limitasse alla· difesa del patrio suolo, lasciando alla libera.iniziativa dei cittadini l'atto colonizzatore. · , Le nuove lotLere del generale Cavaignac recano una bella Joce sulla agitata questione, che essendo pur vecchia di oltre cinquant'anni, è nondimeno palpitante di vitn e di concetti modernissimi. Decorationi, croci e medaglie. -

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Continuazione.


1922

RIVISTA DEI PERIO DICì'. MI LITARI

RIVISTA DEI PERIO D1Cl MILITARI

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La guerra jspano-americana - _Le' Filippine, insurrezione ta, /gala - .Principi e cause immediate della rivolta - .IJ generale Polavjeia surroga il ,gene~~ie Bl~nco ' - Operazioni secondarie nella provincia di Bulacan ~ ·operaziòni princip:ili a Ca;vite, Lilau, Presa. · del l\fofino, Salitran, Irnus, Noveleta - Il generale Primo de Ri- · vera compie la pacificazione e conclude cotl Aguin:ildo la .convenzione ·di Qia~ua-Biato - Il commodoro Dewey alle Filippine . Bawiglia di Cavite - Aguinaldo con l'aiuto degli Stati-UoitJ-provoca una nuova insurre"zioue - Investimento e blocco. di Manilla . - Corpo spediziouario del genérale Mertitt - Inazione degli Ame, ric:>ni - Capitolazione di Manilla e sospen.,ione delle ostilità. Rivista di artiglieria e genio, · I

· 4° settembre ,1898. - l' artiglier'ia dello Stato' Romano durante la guerr-ci dell'indipendenza d'Italia del 1848·49 .

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È uno sturlio arcurato e dilig~nte del Da Mosto, tenente d'artiglieria

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1923

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territoriale. Egli attingendo a -varie fonti e specialmentè ai documenti uffiiali è riuscito a comporre una monografia storica di molto rilievo intorno all'artiglieria pontificia del ,1848-49 ed alla parte presa dalla medesima alla prima gu~rra dell'indipendenza n~zionale. Il 3 luglio ;1849 B.oma era caduta. I francesi la occupavano. Nel po. meriggio di questo .!_1ledesimo. giorno una ilatleria di artiglieria attra-versava il Cor~o per ritornare in quartiere. Il popolo romano memore del suo eroismo- icnp1'ovvisava · commosso un'imponente dimostrazione. -Sul Corso, in piazza Colonna gremiti di gent~ si gridava àgitando i ··cappelli ed i fa·zzoletti: Vi-va la nostra artigliet·ial... b1o1·te ag'li stranieri! ... Ed- il popolo aveva ragione'. .Fra i corpi militari dello Stato Romano. quello che maggiormente si era distinto sui campi del Veneto :a Bologna,' ad Aocopa, a Roma fu per .certo l'artiglieria. Su ciò soi:Jo d'accordo tutti quelli che scrissero di storia di quei memorandi fott i ,d'armi, da Giuseppe GMibaldi al generale francese Vaillant. Sui campi del Veneto· nel 184-8 diedero bella prova di sè Ìa 1a batteria indigena, la batteria estera, le artiglierie del_la milizia civica di Roma e·Bolo{lna e dei volontari dell'Alto Reno. Nelle glor.iose giornate -di Bologna del maggio •1~i9 _si trovaronò oltre alJa compagnia de~li ~rtiglieri civici _di quella città manipoli di artiglieri appartenenti a\la batteria mobile bolognese, alla direzione ·territoriale ed 1111a batteria -estera. Nel fatto di Velìetri ej)bero bella parte la 1a e 2a batteria in-

digena e nella difesa . di Ancona la 4 compagnia da fortezza .e metà della 1a i~digeni e 'le artiglierie ci\•iche di Pesaro ed Urbino, di Ravenna ed Ancona . La pagina più gloriosa però l'artiglieria romana la scrisse nella difesa di Roma, ~o~e concorse,t.o quasi t.utte le membra d( quel corpo,· sorte e sparse d:tpprima in tutli i punti dello Stato. Prova non dubbia del suo valor~ sono le perdite toccate. Su meno di 1200 uomini !'arti· glieria permanente indigena ed estera ne ebbe circa un centinaio fuori di combattimento, compresi ·12 ufficiali. Le civiche ed i volontari soffersero perdite molto minori, peréhè si trovarono in punti m.eno esposti . T uttavia su 300 uomi,ni si annover·arono 20 fra morti e feriti dei quali 2. .u'fficiali. Della parte presa dall'artiglieril"l nei fatti ricordati fu scritto a sufficienza da competenti, come il Calandrelli, il Torre, il Ravioli, l'Hoff:,tetter, che furono insieme attori ·e spettatori . L'autore èonsidera perciò in special modo le condizioni del suo personale EL del materiale, cercando di mettere ,il lettore in grado di comprendere ciò che_fo sse quel corpo durante la ri,i_oluzione, mercè r_es~osizi?ne g~~uina di quanto gli fu dato rintracciiire !)egli atti ufficiah deH ex-Mrn1stero deHe armi pontificie e della Repubblica romana: atti per la maggior parte conservati nel R. Archivio di Stato di Roma e in parte anche (per ciò che riguarda l'artiglieria civica romana) nel l'archivio comunale. di detta città. Questo studio dunque si riduce ad · uno spoglio di do~umenti: e come tale non ha certo la prete$a di dilettare, specialmente di fronte all'aridità dell'argomento e all'esclusione degli episodii storici che, togliendo alla tela la possibi lità di un ordito consegpe~te, dà all'insieme l' improntix poco attraente di un catalogo. Tuttavia il Da Mosto · fece· cosa assai utile pubblicandolo; anzi gliene debbono essere grati gli studiosi delle ricerche storiche del nostro ri• sorgim_ento, gia~chè in questl:l pagiµe troveranno argomento per molte e svariate considerazioni e deduzioni, e fors'anche motivo di rettifiche -O correzioni: , , C?nsiderare partitamente il lavoro è opera troppo luQga, . tanto è ii mento e la varietà dell'11rgomento traJtato. Riassumeremo soltanto a s~mt~ì. ca_r( il lavoro d~I Da Mosto. Gli affa ri riguardanti il personale ~ art1~lt_er1_a _er.ano_ trattati secondo la loro i~dole nei diversi dipartimenti mcm_ S'..._dlVldeva ti _Ministero delle armi pontificie. L'artiglieria com ponevasi d1 un reggimento di artiglieria indigena e di una batteria ester:i. Per l '_artì~lieria da fortezza il mat~riale era di vari modelli e dei piu ~omplicat,, molto male provvisto ·dei necessari armamenti, e non tutto IIl b,uone ~ondizioni. A eccezione di 1O-mortai, tutti gli altri pezzi, di bronzo o di ferro, erano cannoni di c?libro svaria.tissimù, d:t 54, io, 36,, 11

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ANNO Xtm.

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1924

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RJVI_STA _DEI l'ERIOIH,CI l\IlLITARl

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RIVISTA DEI l'ERIODICI M·I LITARI

27, 2'.2, 18, 167 12, ,!O, 9, 8, 1: 6, 4~e 3 libbre.. Fra gli a.O'~s.ti v,e ne erano di vecchio modello da costa, e di modello nuovo da ·p~azza e da CO.sta, ed affusti d'assedio. La tinta era verde pel legno, nera per le f~rtamenta e bianèa per le iscrizioni. Nelle. casematte si adoperavano caro· nate da 36, .·118, 16, e Hi libbre. Il calibro dei mortai variava fra 12, 9 ed 8 po!Fci. Meno i pochi canµoni regalati da .Venezia ~Ila .~iltà di_ An~ cona i ,} 5 ritrovati nella fortezza di Comacchio, ed-alcuni altri acqu1stat1 da 1;n privato, t utto il materiale_d~ !or~ezza ~ da costa, _elle servì ·ali~ difesa dello Stato romano, esistevà nei 'forti e nei magazz101. Armamen~i ~ilovi per )''artiglieria d;i fortez~a furono richiesti ,dal c.otnando del regg!· mento al Ministero della guena il 22 marzo .1849. S1 pro.vv1der? tutti,_ m~no quelli per i mortai, essendovene uno solo· a Ro~a ed avendo t\1tto . l'occorrente queili di Ancona e di Civitavecchia. Di. qu~sto _mateJ.11ale l'autore parla più particolarfi!entè ·esaminando la sua d1.s~r1.buz1one. nelle tre principali piazze forti dello Stato (Roma, Ancona ·e CIV!tavecchra).

Apparecchi per le pro·ve delle tra'f!ature metalliche 'JYiiovo liicchetto a scatto per il ca1·reggfo da campagna. Il tiro e l' aMnzata della fanteria nei comba.ttùnent9Miscellanea. - Coosiderazio.ni sul riordinamento dell'artiglieria da cam. pagna conseguente dall'adozione del nuovo materiai~ a ti:o rapidoL'aria liquida - Esperienze francesi con un fucile _di p1c~olo calibro - Pistole automatiche e pistole regolamentan - Circa la, disp'ùsiziohe di un soccorritore ottico automatico - Croiiogr·afoSmith. . . Not-izie milita1"i estere. - .4.u.stria-UngheriCl: Esperienze con cannom a tiro rapido - Fucili a ripetizione - La panclastite nuov? espio-· si-vo. -:-·Belg1:o: Pistole a ripetizione. - . Inghilterra: Granate a melinite.

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Rivista mensile del Club Alpino Italiano. .

Settembre · ·1898. - P!!,nta Merciantaira e Gra.n Glay.za (con 2 illustrazioni) • La C,iina Marguareis: 14 asc. dalla Val Pesi0 (con ·1 -illustrazione), -r .M. CERADÌNI. P~r. iin ·rifugio nelle Prealpi Br~sc'iane. - A..B. _CACCJMfAL~. Cr~na,~a Alpina. - Nuo va' ascensioni Colle Zurbrigge~-: P1z~o ,V~rona..:.. Gqlmihorner - )?iz M:)chel, ecc. - Ascensioni varie: ~te .d'Asti ~ Ciamarella, Bessanese e Croce Rossa - Da· Balme ah

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• 1'925

M. Bianco - iEq:iiliu", Nix, Testa dell'Orgère, Berio _Blanc e Grand Charmoz, Dente del . Gigante, Grand Combin, Chàteau des Dames, Grand Flambeaù; Aig. de la Brenva., Dent e Tour de Jetoula, Aiguillettes du ~cui - Nei gruppi del M. Rosa e del M. Biànco - Nelle Lepontine occidentali - Scais e Rfldotta _:, M. Disgrazia - Adamello ,- · Cima Tosa - Nel!' Appennino meridionale. - Escu1·s-ioni sezionali: (Como) Al ì\'.L. Duria (Perugia) Al M. B_runette (Vèrbano) ....i Al Sarro del Ferro'. - Ricovwi e sentieri: Inaugurazioni dei Rifugi Genova, Scais, . Magdeb(irge~ rbutte e al Vesuvio . - DisfJraz·ie: La morte di Norman-Neruda a!la Punta Cinque Dita. l.etterat·nro, ed arte. - Rey e Saragal: Alpinismo a quattro mani Guide de la vallée de l'Ubaye, ecc. - F. Mondini: Guida alla Serra dell' Argentera. - G. MHinelli: Gui.da della Carnia. - G. Castelli : Elencò prime as'censioni nelle Alpi. Bergamasche. - Re·1azione della Sezione di Bergamo. - Sicula. - Bull. C. A. Francese. - Bui!'. C. A. Belga. - Indici d·egliJ Annuari della S. T. Delfinesi e dei Bollettini della Sez. Sud-Ovest del C. A. F. Bull. de l' Association p'our la prptection des plantes. Revue du Cercle militaire. ~0

Ottobre 1l:!98. - La setti.mana militare. - li riposo relativo dei quadri - La chia mata dell'esercito territoriale - Il prossimo .contingente e le società di tiro e di_ ginnastica - Il ministro della guerra alla Marna - La sol idarietà dei quadri tra esercito permanente e· riserva . ·Quarta eserc1:tazione sulla ca·rta. - Sòluzione di problemi pratici di tauica. Le mano·ore d'assieme dell'8° e 13° ,corpo d'esercito nel 1898. - Operazioni della compagnia ciel isti. Alla fine di giugno di quest'anno 1'87° reggimento di fanteria francese fu incaricato della costituzione di una piccola compagnia di cidisti al comando del capitano Gérard. La comp9nevano 60 uomini tra sottufficiali e soldati. L'equipaggiamento e l'armamento non fu per nù lla modificato e si U$arono ,le biciclette pieghevol-i del modello Gérard. · L'istruzione della compagma procedette assai sollecitamente. 11 6 settembre essa partiva dà San Quintino per recar3i a Ja lligny. L'utilità della biciclettç1 pieghevole si rese ass~i evidente e la compagnia ciclista, alla fine di agosto, aveva di già acquistato un tale grado di istruzione da essere capace di edeguire i tiri:- di guerra in bicicletta.


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192-6

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Due valorosi della 5ta .brigata di linea. Eser~itazioni speciali di sanità intomo a Parigi. Notizie militm·i" {ranèes'i. - Il gabinetto di· stato maggiore al mmi-

stero dell~ guerra - . Creazi~ne delle brigate di gend~rmeria in Algeria~ Passaggio di corsi d'acqua da parte della cavalleria -'...... Cambiamenti .al Senegal - Soqietà di tiro al cannone a Parigi: Notizie-mil-itar i estere. - Germania : Istituto di equitazione militare -ali'Annover. -Austria-Ungheria: 'Fucile a ripetizione modello 1895. .:- Spagt1,a: Gli s1abilimenti di pena e _la campagna di Cuba. Italia: Corsi speciali per il commissariato militare - Cavalli di agevolezza per gli ufficiali di artiglieria . - Portogallo : Collegio . reale militare. , . ' 0

Revue du Génie militaire. ·

1o Settembre ,1898. - Studi sulla ·cost1·uzione di una ·strada da Tananari·v a a Moramanga.

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La carrozzabile dl1 Tananariva a Morarnanga fu compiuta felicemente dal genio militare. - Superò due ostacoli di grande rilievo e cìoè l'uno, · fra Beforona e Analamazotra , costituiti · da una catena- di montagna con direzione· pressochè da Nord -a Sud, perpendicolarmente :i Ila di,: . / rettrice della strada; Val tra dalla catena dei monti a Imerina. U, studio dell'opera compiuta-del genio compre~de i.I dettaglio del lavoro esterno, la descrizione ·del terreno, la. redazione dell' av~np1:ogetto, il profi lo dei tipi adottati ed infine un corredo di noiizie scientifiche positive, raggruppato in un sistema di. formu le. Anno ,168(} - Vauban ·visita le forlezze di Blage e Bordeaux e Bayonne--. Viarrrrio nella Franca Contea, Alsazia, e Tre Vescovati - Vauò<> han è nominato governatore •ai Donai. Periodfoi militari. - Scienze matematfohe: Sulla costruzioM dei viaggi rifratli - Sulla legittimità della legge del trapezio in certi casi particolari - Acque fluviali e sorgive - Sul decreto legge relativo de\1'8 aprile ·1898 sul regime delle acque in. Francio - Dei fiumi navigabili e sulle deriva~ioni delle acque - Concessione delle forze idrauliche - De\l.e servitù - Della distribuzìone del personale incaricatot d~lla sorveglianza idraulica - Regole generali e transito- ' rie in materia.

· Anahsi ed es·tr atti dalla corri:~pondenza del Vauban. -

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RIVISTA DEI PERIODICI Mil,ITARl

RIVISTA DE I PERIOD~Cl MILITA&I \

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1927

~ .o llett ino della . Società Geografica italiana.

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Ott?bre ,1898. ..!... 'Il setti.mo vi,e_ggio in Montenegro del, Baldacci. E una splendida relazione di viaggio compiuta dal dottor Baldacci nel Montenegro. J,' itinerario comp·1 uto fu il segu'ente: 30 giugno, da Podgorica a Medun; · ,1 ° luglio, da Meaun ad Orahovo per Duciéi ; 2 id., visita ai dintorni · di Orahovo e p'artenza per 1:'rijepsi sul ciglione che dom'ina a picco la profonda' valle· dfll la Cijevna e segna confine .colla Turchia; 3 id., visita al confine da Skala Smedec verso Han Grabom · 4- id., da Trijepsi alle capanne· di Korita ('1 300 metri ·circa) per Poprat; 5 id., sa lita del M. Soko ( ·I 600 ·metri· circa) al di là del confine albanese, esplorazione. del ciglione a picco che domina Selce, ritorno alle capanne di KoI:ita e partenza per le capanne del· M. Hu m Orahovski; 6 ìd., esplorazione del le quattrr principali cime del lVl . Hum Orahovski o Helm (4833 met~i); 7 id., ·escursione al M. Kunj Kostié(1750 metri circa) snl confine albanese sopra .Selce, ritorno alle capanne del M. .}Ium: 9 id., dalle capanne del M. ·Hum al_le capaoné di Ko. stié\ sotto _il M. l)ibala ;_ ·1O id ., sal ita del M. Dibala (circa 2.000 metti); H 1a., salita, del M. V1h1.(circa 2000 metri); ·13 id., dalle capanne di Kostiéa ,alle capanne di Gornj Rikàvac (H,50 metri circa) · sul ghetto dello stesso porne, vi.sita alle rupi ·oltre il confine (Skalii Rikavac); H. icL, escursione entro il labirinto orografico fra i M. Kariman e Surdub; esplorazione delle doline di J.l1t ioce~-do e sali ta al M. Pe~injak sotto la pioggia a dirotto; ,15 id., da lle capanne di Goroj .Rikav~c alle capanne del Prous sotto il M~glié per Sirokar; 16 id., visita alla selva di Vucin-potok ver:so il confine, partenza per Carine ('188,i. metri). sollo il M. Kom attravel"so le selve e le' prn terie dei contrafforti dell; divina montagna ; ·,17.id., salita del M. Planinica (2·100 metri circa) net. g.ru ppo del M. Mojan sul ~onfine; 19 id ., dalle capanne di Carine ad• A:ndrije_vica (827 metri) per le selve e prateri e di Varda e il villaggio. d, KonJuxe; 2,1 id., da Andrijevica a Velika sul confine sopra Flava seguendo la _valle del Lim pér Luge, !\forin o e Arzanicii; 22. id., ritorno forzato in. Antirijevica/causa le guerriglie di confine, la pioggia e la nebbia; ~H id., salit,i del M. Balj, veduta nella pianura di Berane del teiitro <legli. avvenimenti. di giugno ; 2.5 id., da Andrijevica alle capanne di Stavnà sotto il l\L Kom Vasojeviéi per Bozici e Veliki Krs; 26 id,.., dalle capiinne di Stavnà ii i « kan » Vernsa. nella Lijeva Rijeka per Ljubanj, Margariti, Opasiiuica; 27 id ., dal « kau » Verusa a Podgorica per la tri~ù dei Bratan,ozici; 3,t id., d11 Podgohca a Scutari;

1~:


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'

RIVISTA :DEI PEIUOD,cr JUJLlTA!n 1928 .. .. ii. agosto, da Scuta.ri a Cetinje per Rijeka; 8 id., da Cetinje a Rijeka ;

9 id., da Rijelrn , in: Antivari per Vir-pazar; i'3 id., partenia per l' Italia; '15 id. t.arrivo a Bologìta. Questo splepdido viaggio, 'ricchissimo cli risuÙati scientifici e di osservazioni generall •e speciali sulla. fis,onomia del paese e sugli usi e costumi degli abitanti dell'alto :Monten~gro orientale, può dividersi in tre fasi .. La prima ed esseuziale riguarda la "nahij a ,, dei Kuoi, la seconda quella dei Vasojeviéi, la terza riflette il viaggio di ritorno. La floi'a <iel paese dei Kuci era stata principalmente esplorata dal dott. Szyszylo\vicz dal :23 luglio al ,1O 11gosto 1886' coli' itinerario : Medun, ·Orahovo, ~i. Rum Orahovski , Sirokar, M. Magl ié, Mokro, Cebeza (Dziebez~). Skrobotusa, M. Vila, Rikavac, !VI. Kom; contrafforti del M. l\1o]an. International Revue iiber die Gesammten Armeen und Marine.

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Ottobre ,1898. - Il porto d·i An1Jer,ça. · L_e 'relazioni di Anversa con la Germania ri~afgono ai primi tempi dell'~s1stenza della metr~poli belga. Esistono delle tracce nell'vm secolo per via di rapporti commerciali . Nel x11 secolo il comm·ercio di Anversa era di già fiorente ; una nave venuta· di Amburgo, il Toscana, fu la prima che rimontasse l'Escaut nel 1796. Nel. 1800 su 82 va-scelli giunti ad Anversa 7:2 provenivano dai porti tedeschi. L'Escaut fu collegato al Reno fino dal 15 ottobre 18,i.3 per via di un sis1ema com'pleto di linee ferrov iarie affine di disimpegna1:e ai bisogni del traffico e dei cresciuti commerci. Il nuovo pi:ogetto del porto di Anversa comprende ora l' idea di ricollegare le due sponde dell'Escaut per· via di gallerie ed agevolare in siliatta guisa la circolazione dei treni da Gand ad Anversa. Questa nuova comunicazione non impedirà in alcuna guisa la navigazione ordinaria, e l'Escaut correrà attraverso la città di Anversa come · la ìVJersey a Liverpool. , La guerra nell'Egitto Sudanese. Il combattimento di Omdurman. - Il corpo dì spedizione an<rlO e<riziano si componeva delle truppe seguenti: comandante in capo Sir Henry Kitchner, Slatin l?ascià capo dello stato maggiore; una divisione di fant.eria in'glese (2 brigate a 4 battaglioni), quattro brigate di fanteria egizian:1 (:2 sud·anesi e 2 egiziane), cavalleria ed armi, ausiliarie. La gi1.erra ispano-a;rnericana nel ·1898. - Ammaestramenti della guerra Marina - Esercito - Co.nsiderazioni definitive. '

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RIVISTA DEI PERIODICI lllLJTARI

1929

Giornaì~ medico del R. esercito italiano:

Ottobre 1898. - Osservazion·i sulle ·recenti ferite della guerra ùpanoamericana. • · L'autore prende in esame' alquanti casi di ferite prodotte dai fucili di piccolo calibro a Simtiago di Cuba. L~ piccole ferite tubulari fatte dalle palle ìVIauser erano circondate da una zona ci rcoscritta di tessut contusi, e lo ~pazi_o s~esso . ~ella ferita· era ripieno di sangue liquid,o o coagulato. Nei casi nei qua li la palla passava attraverso i tessuti a una superficie cutanea, la ubicazione e la direzione del tramite della, ferita erano indicate da. uno.sc?lor~mento ~ella pelle che avveniva p~chi giorni dopo. In parecchi casi d1 ferite asett\che, nei f{Uali la palla si era conficcata ~.ei tes~uti, e.d è st~ta r_im.oss,a 8 ~- '10 giorni più tardi, egli ha avuto ,?ccas1~~e di.studiare gli ,effetti remoti della ·lesione sopra i tessuti, ,ed m tutti I casi ha veduto che il gon(iamento dei tessuti aveva intieramente · ?q~asi, o~litera,t? il tramite tubulare d~l'la ferita, l,a cui ubicazione er; 10d1cata ,da un !orte scoloramento, da resti di sangue liquido o coa<rulato,_e _da un'area ).i mitata d'infiltrazione edematosa . Queste condiz~ni ser~1vano_ come guida per seguire il tragitto percorso dalla palla, che v.en1v~ , n~rovata gen~ra_Jmeute isolata e libera in una piccola cavità riempita d, sangue o d1 siero, mentre una più estesa zona d'infiltrazione indicava lo stato precoce d'incapsu lazione. Fu uni\ sorpresa nel trovare che nel 1O per cento e più di tutte le ferite le palle erano rimaste nei tess,uti, propo~zion~ molto s~perior~ a quel'la as~ettat<Le cause però di, enner?. ev1dent1 quando lu studiata la coud1z1one delle palle ritrovate, le qual, m massima parte erano sformate per avere manifestame~ te battuto contro un corpo duro, o passato attraverso un mezzo ' resistente prima di ~in'ngere a produrre la fer ita. E difatti il terreno sopra il .quale la battagl'.a fu combat~uta era sassoso e-coperto di alberi e di pfaote che favonva~o. la deviane dei proiettili. Aggiungasi a ciQ il fatto che bene spesso il fuoco era cominciato a grandi distanze, cosicche furono spesso trovate dene palle nei tessuti molli senza lesione del le ossa . La ?eviazione dei proiettili nel corpo fu constatata· raramente. Come reoola 1 11 ~ra~ite della ferita ,era rt!ttilineo, per cui, segueudo la traccia dei di1e onficll non era diagnosticare l'organo o gli orga ni implicati nella lesione .

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.r RIV:1STA DEI PERIODICI MILITARI ' .~·

1930

ANNO XLIII

Revue m,...aritime et coloniale-.

Agosto 1898. - Sanità .~ginnastica del marinaio: - Prima parte - Stato della quisti0ne - Il marinaio-combattente dell' epoca mgderna ·- lmportanza che ac'quista il suo benessere . fisico - La gino~sti'ca di bordo - Pratiche igieniche -- Scuola normale. di· Lorient - Conclusione. 1

RIVISTA MILITARE

Del l'ibero uso della bandie1·a fo ternpo di gtterra marittima. La spedi:zione d·i Djidjelli. - 466(1.. - Ca by.li e Turchi. ·Confronto tra le (.orze naMli di Spagna e deg~i Stati Un'iti'..

. Sono appre;;f.jenti ri levati nella massima parte da rivÌste tedesche ed in ispecie ~alla Marine Rimdschau e dall' Internationale Re1nie. Quest'ultima ha partitamente esaminati tutti gli avvenimenti che precedettero là guerra con grande cura e copia di materiali e notizie. Il primo urto, già:tda tem po, sapevasi che doveva accadere sul mare; l'America pJovjide perciò a trova11si forte da cp1ella parte .seguendo i consigli del 1Mahan. · La guerra marittima {i présentò perciò ih tgtta l'integrità d~]J.e-jsue forme: at!acco delle,piazze forti, sbarchi in regioni nemiche, hloe'éhi, protezione di convogli, guerra commerciale e di : ·.J' squadra. · ·

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Rio1·dina7Jiento del personale militare della marina ame1"icana.

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ITALIANA

DISPENSA

XXI. -

1° NOVEMBRE 1898

Del ~er4'y.te · - Dei marinai 'meccanfoi -:- Inconvenienti dell'avanza.afento ad anzianità - .Modificazioni generali di· organico - L.a ~ enza militare di una fiottii dipende dal valore degli equipaggi./.

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- - ~:,.e,-

• Per la Direzione 0 ISOTTI

LoDOVI-00

Tentnt• colomull() R. ..« ,, incaricalo

ROMA VOGHERA

ENRICO

TIPOGR Al'O-Rl)ITORB

D EMAR.C HI CAB.Lo,

ge rente.

!898


1931

S0M1\r1ARIO .... DELLE MATERIE CONTENUTE NELLA PRESENTE DISPENSA

· IMPIEGO

DEGLl ZAPPATOR I DEL GENIO Impiego degli zappatori del genio nella gl1erra di fortezza. - B. ZANO'l''l'1, maggiore del genio • . . . Pag. 1931 Servizio i:;anitarlo ferroviario in guerra. pitano medico . . . .

NELLA GUERRA DI FORTEZZA

G. MAZZEI, ca. ·. •. .

.

»

19~6

Con:iliderazioni storiche sui combattimenti costieri. A. CALICHIOPULO, tenente d'artiglieria - ( Continuazione e fine ) ,, 1963

« La guer'1"a di fortezza differisce da quella in àperta campagna per l'impiego fatto su larga scala dal difensore cl~i « mezzi di' protezione che lo pongono in grado· di presentare « una lunga resistenza ~nche a forze pxepònderanti. « La distruzione dei mezzi di protezione richiede, per parte « dell'assalitore, ·l'impiego di mi consiàerevole numero di « bocche da fuoco pesanti, a contr~battere le quali la difesa « dovrà, a sua volta, mettere in azione considerevoli masse « d'artigli~ria, cne obbligano l'attaccante · a ricorrere (a diffe<< renza di quanto avviene in campagna) a mezzi artificiali « di protezione. « Per questa condizione di cose e perch.è, nella guerra· di « fortezza, l'obbiettivo dell'attaccante, anzi che dalle forze « vive dell'avversario, è frequentemente costituito dalla po<< sizione occupata {come è posto in evidenza dalla capitola« zione di piazze forti, nelle quali fu accordato al presidio « di ritirarsi liberamente coll'armi alla mano), le operazioni « di attacco· e difesa assumono un carattere speciale, essen, « zialmente differente da quello delle operazioni campali» (1). Con vien notare però· che la differenza fra .le due specie di guerre, quella campale e quella di fortezza, è oggidì, colle piazze a grande campo prÌncerato od a .regione fortificat a, «

La futura. posizione del Giappone tra. le grandi potenze » 1986 Notizie politlco-milita.rl. -

x ..

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• .

• » 199'i

Notizie militari estere: Austria-lJngheria: Va1·ianti all'ordinamento della .fanteria della .. . . . . . . . . . . . . » Landwehr Oisleita1ut Bulgaria: Fer1·ovie in cost1·uzione. . . . . . . . . . . » Francia : La riforma temporanea ed i disvensati - Stato de'i sot.tu.fflciali - Scitola superio1·e di mMina - U.ffe~iali òrevettati della scuola superio1·e iU via1·ina - Rinf01·zi inviati a -Candia - 1'enuta degli u.ffeciali di cavaUeria - Ca1·11.e in conserva Il gabi1ietto del ,11'inistt·o della gue1-ra - · Il coma:1dante della scuol(t supet·io1·e di gue1·ra - Gli ar ruolamen&i e le 1·a.-(J'erme 1iella 1narina - Impieghi ;·iservati ai sottujJZciali . . . » Persia: Fe1·rovia p1•ogettatà . . . . . . • . . . . . . . » Svizzera: Assegnazione di fondi nel bilancio del 1.899 per nuove provvi'ste di mate1·ùtli . . . . . . . . . . . . . . »

Rivista del perlodiol mllltari .

CASA EOI'l'RICE LIBRARIA

E.

VOGHERA -

2005 2005

, 2006 2010 2010

» 2011

PROPRIETÀ LETTERARIA.

'

(1) Veggasi VoN L i;;nnNEH, La fortificazione permanente e la gut1-r,~ da fortezza, vol. I (traduzione del maggiore Roccm}. - Roma, V oghera, i895. <125 -

ANNO XLlll.

I


1932

UJJ?IÈGO DEGLI ZAPJ?A TO Rl DEL GENIO

NEJ.,LA GUJ:;RRA DI FOR'l'fi:ZZA

meno accentuata eh~ n 0n per il ;passato; a?zi, una tal differenza non si av-\rerte quàsi, quando si tratta delle operazioni_ d'investime~to e del ·primo periodo (o periodo preparator io)_ dell'assedio regolare. Qui, di fatto, l) zione ·s i svolge a~l' esterno delle opere permanenti della piazza forte, le quali servohò soltanto di punti d'appoggio alle truppe del difensore; obbligato a ritirarsi dalle posizioni es.t erne 'a vanzate. La differenza predetta appare invece se trattasi di assedio regolar e, d·urante il periodo dell'at tacco lont~no e, s~ecia~mente, durante l'attacco vicino, non: che negh attacchi spe: ciali, cioè bombardamento, attacco per sotpres~, attacco d1 viva forza. , . Per fare il caso più generale, nel quale è .facile poi comprendere i casi particolari, prenderemo in esame l'a~ta~co, e la conseguente difesa, di un campo . trincerato, commc1ando dall'attacco, perocchè nella g uerra d i fortezza, come in quella di campagna, l' indirizzo dell'azione spetta, in masslma, all'assalitore. A ) Attacco.

Come è noto, si distinguono generalmente i seguenti cinque modi di attaccare una piazza forte: · l'investimento o blocco, il bombardamento, . , l'attacco p~r ~orp~esa o colf° a~..in.ano, l'attacco d1 viva forzt , _ · : l'assedio o attacco regolare. f.

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I primi quattr o modi diconsi anche attacchi irregolari. L 'assedio regolare è sempre preceduto dall'investimento, e può essere accompagnato dagli altri tre ' modi di attacco. Ciascuno_di questi ultimi poi può . essere im:piegato da sol~ o come ausiliario dell'investimento. Prima di tratta.re dei compiti affidati agli zappatori del genio in ciascuno dei predetti modi di attacco, accenneremo

1933

ad un'altra operazi0né,: l'osservazùme di una piazza forte, mediante· la quale un esercito campale, mettendosi in posizione a conveniente distanza dalla piazza, mira a paralizzarne l'azione offensiva. · La posizione da occuparsi .dall'esercito destinato all'o~ser- . vazione di una piazza dovrà essere rafforzata, secondo i casi, c o~.' car&,ttere offj3nsivo o con carattere difènsivo-offensivo, ip. modo ani:rlogo a quello indicato trattando dell'Impiego degli . z appatori del genio n ella guerra di campagna, pubblièato su. questa stessa Rivista (agosto-settem?re 189'7).

1)

Investi merito o .blocco.

Lo scopo· dell' investimento, applicato come _mezzo princi. pale di attaccò, è quello di iso'l are la g uarnigione della piazza per paralizzarne l'azione, oppure pe,r pr ovocarne la resa per fame: . nel primo caso, l' investimento può anche essere in.completo. A pplicato come operazione prelimin,are dell'assedio regolare, coi' blocco mirasi sia ad impedire al difensore di ricevere soccorsi dall'esterno, sia ad obbligarlo a tener pr e sidiate tutte le fronti della piazza. Il comandan,te della grande unit,à di guerra destinata a bloccare una piazza forte fa precedere il g ro~so delle proprie truppe, di una o di due giornate, da un ripar~,o comp osto di cavalleria, di artiglier ia preferibilmente a cavallo e di zappatori del genio montati· su carri. , Questo rìparto, giunto rapidamente sotto · 1a piazzia, procede ad un blocc~ parziale, 9ccupando specialmente le zone .attraversate dalle grandi arterie stradali che irradiano dall~ piazza, e vi si rafforna ·con opere di carattere speditivo. Esso, inoltre, eseguisbe tutti i lavori di distruzione· che mirano a isolar e la piazza dall'esterno, o che c.reàno difficoltà di ogni -sorta ai d ifensori e agli abitanti della piazza 1:1tessa; così_ vengono interrotte le linee ferroviar ie e quelle telegrafiche ; si deviano i" condotti -di acqua potabile od i canali diretti alla piazza, producendo inondazioni all'esterno della medesima;


• TMPf!!)GO DEGLI ZAf>l'ATOftl DEL GENIO 1934 si· tagliano i: cavi od i cond,uttori d~lla elettricità per la illuminazione o per il trasporto di.forza motrice a;dìstanza; e~ç. In tutti questi lavori, gli zappatori del genio ?,vranno una parte principale. Frattanto, il grosso del corpo d'investimento sarà pure giu'nto sotto le piazza, e le sue varie unità (corpi d'armata 0 divisioni), ·o ccuperanno successivamente i vari settori che il comanda1+te in capo, previe ricqgnizioni fatte eseguire, e. in base a dati procurati.si avrà loro. assegnati, distaccando ()'li a,vamposti e cercando di respingere· il difensore dallè_' ;osizioni più avanzàte. Ciò ottenuto, ogni corpo d'armata: · (o divisione1 procederà tosto a mettere in stato di di{esa la posizione da . esso · occupata. · L'i:i:isieme delle posizioni occu- · pate dalle varie unità del corpo d'investimento tutt'attorno alla -p iazza costituisce la così dètta zona d'investimento. Nell'organizzare a difead, questa zona, la qualE;\ avrà il margine anteriore a 4 .o, 5 chilometri dalle opere pÌll. esterne della piazza, si seguiranno le norme indicate tl'attando nello studio già citato del Servizio sui campo di battaglia, tenendo però presente che, siccome la car_atteris~~ca ge~eral~ ~e~ bl_occo è la difénsiva puramente passiva, cosi pochi e d1 limitata estensione saranno i tratti della zona d'investimento organizzati offensivamente. Anche qui pertanto, come . nella guerra di campagna, i riparti ~appatori,del genio ad~etti ai corpi d'armata ad alle divisioni, dopo· che i rispettivi ufficiali avranno fatte le .occorrenti ricognizioni, dovranùo eseguire, col concorso delle .altre truppe, lavori di comunieazione, lavori di fortificazione e lavori di distruzione. È bene però avvertire che : ri()'uardo ai. la·vori di comunièazione, si darà ai medesimi u: maggiore sviluppo, e fra i ponti da costruirsi alcuni dovranno avere la solidità necessaria da per'mèttere il passaggio ai parchi mo bili d'assedio; riguardo ai lavori cli f 01·tifì,c'azione, questi .d~vranno. es- . sere sbozzati rapidamente, salvo a completarli 1ll segmto, e comprenderanno spesso bat~erie per le bocche da fuoco di medio calib-ro facenti ·parte dei parchi mobili predetti;.

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·,

NELf:A GU ERRA DI FORTEZZA

'

19.35

. inoltre, saranno frequenti i casi in cui si ricotrerà alla doppia linea di difesa, e talvolta se ne costruirà anche una terza. come fecero i Tedeschi nell'investimento di Parigi, dal lato' di Versailles, dove si tr·ovava Re Guglielmo col suo gran .q1fartier generale; · ' riguardo ai lavori . di di'Struzione, questi saranno di maggiore entità, 'trattél.ndosi di posizioni sit uate all'intorno di città talvolta popolose o molto industriose, come Parigi, Lione, A.nversa, Magonza, ecc. ' , In caso di s-ortita della guarnigione bloccata, gli zappatori del genio potranno essere chiamati a combattere come kÙppa di fanteria. Essi potranno inoltre venire impiegati, durante il combattimento, o dopo, ·uell'est,inziénie di incendi e nel dar sepoltnra ai morti. Nell'investimento di una piazza acquistano una particolare importanza i lavori di castrametazione e qitelli r'igua1·élanti l'igiene, spettant i agli zappittori del genio, poichè in !nassima si tratt~t di provvedere le · truppe di blocco 8.i alloggiamenti di lunga d1irata. Nei lavori d( casti·ametazione sarA compresa la costruzione di mi.merose baracche destinate ad uso caserma e ad uso ospeda:le per le truppe (1), oppure per · servire da magazzino di materiali e di vettovaglie. Per la costruzione delle baracche si potrà, occorrendo, impiegare anche operai borghesi (2). Per facrlitare ·la trasmissio.ne degli ordini, è poi necessari.o che all'ingresso di ciascun alloggiamento sian.o collocate tabellette coll'ind~cazione dei comandi, ufficio, o riparti di t.ru ppa èhe vi si trovano. E in paesi poco civilizzf1,ti o dei q·n ali i nostri soldati non conoscono la lingua, c'onverrà affiggere altre tabellette coi nomi nuovi, nella nostra lingua,' delle vie e delle piazze. ' e-0nve1-rà costruire una ghiacciaia. (·I) Annessa ad ogni ospedale, (2) Presso i vari eserciti, fin dal tempo dì pace, si tengono preparati i materiali occorrenti per l'impianto di un certo .numero di baracche o di tende-baracche smontabili, te quali, all'occo rrenza, possono trasportarsi sotto una piazza forte investita. 11 nostro 11/anuale 1)e1' l',u f{ìciale del ge11io i n gu.e>'ra offro diversi tipi di si mili baracche. /


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NELLA . GUERRA Dl FORT EZZA

H!PlEG_O DEGLI ,Z.APP.l).TORI ·D EL GENIO 1936 " . L'importan,i;a dei -lavori riguar:danti l'igiene ~on sarà mai abbastanza raccomandata, rifiettendo che la trascuranza di. qualche norma igienica può far sviluppare ma~attie infettive in agglomeramenti di pe'rsony, quali si hanno appunto , negli alloggiamenti a ttorno ad ima P,iazza . forte blocc.ata. Detti lavori sono analoghi a quelli occorrenti negli alloggiam~nti di campagna, ma sì dovranno talvolta aggiungere altri lavori necessari pE1r l'impianto di macelli e per la preparazione di cimiteri. . · Tanto i macelli quant o i cimiteri dovranno essere situa:ti . a grande distanza dagl~ allogg iamenti e sotto vento rispetto · · a questi ultimi. I m~cellÌ, inoltre, ~i co~cheranno in prossim1tà di corsi d'acqµa e a valle degli alloggiamenti. Nei cimiteri si doy ranno fare piantagioni, le quali sono consigliate dall'igiene come mezzo per disinfettare il suolo. Le fo13se vi saranno scavate alqnanto profonde e piuttosto distanti l'una dall'altra. \

« Il genio venne qestinato, come di ragione, alla costru<< zione di opere campali, trinceramenti e batterie, ad aprir e

« -strade, canali, ,nella costruzione di forni, e, quando era ne« cessario, anche a seppèllire i morti, ed infatti venne anche « il mio turno di fare il b~cchino presso l'ospedale che prov« .visoriamente era stato impiantato sotto tende e. capannè di « fronde secche ne'l la vicinanz~ di Balaklava. « Dopo aver diretto alcuni fa,vori di fortificazione al monte del zig i'lag ed alla Roccia dei Piemontesi, non che di molte <( strade, venni mandato alla costnrzione di un ·secondo ospe« dale vicino a queùo. già quasi ultimato (dalla compagnia « del capitan~ Carbonazzi) e che poi tutti e due presero il « nome di ospedali della Marina, perchè situati sopra 'un al« t ipiano in riva al mare tra BalaklaYa e là valle di Baidar. « lVIi ricordo quanto dovetti fare per pi·ovvf?dere q.i acqua « l'ospedale numero due, ma ottenni l'intento, perchè l'acqua « veniva in abbondanza mediante :un acquedotto costrutto « con alberi vuoti, cÒme ne avèva viJto in usb ad Exilles. « Sicuramente che non era un acquedottQ romano ! )) Dopo .la presa dì Sebastopoli (8 settembre 1855), siccome i russi occupavano tuttavia buon.e posizioni di fronte a quelle degli ~lleati, . così noìl era prevedibile quando la guérra sarebbe ·finifa. E il Gianotti continua: . ' « Ma l'inverno s'avvicinava ed era mestieri il pensare a « ripararsi dai rig.ori della cattiva stagione, perchè fin o al« lora eravamo sempre stati attendati . . . . Tuttochè conser« vando l e nostre posizioni s' incominciarono a costrurre i « gour bis per la tr,u ppa, dov.e i soldati :finivan; per star be« nissimo. Per gli stati maggiori si costrussero baracche per << opera del genio. · « Ultimato l'ospedale, venni mandato colla compagnia per « mettere insieme lo stabilimento delle sussistenze militari. « Coll'aiuto degl'inglesi, si costrusse una ferrovia hmga 2500 « metri, 'che da Balaklava veniva al detto stabilimento (1), >>

Esempi : 1°. _;_ All'invest~mento, 1:iarziale di Sebastopoli (settembre 1854-settembre 1855), che precedette ed accompagnò l'assedio regolare della piazza, gli alleati fecero eseguit·e dai. loro zappatori del genio ogni specie di lavori, tra 1 i quali ebbero un grande_sviluppo quelli di castramet,a zione per riparare -le truppe contro la rigidità della stagi9ne e quelli riguardanti l'igiene, i quali u ltimi erano tanto più necessari in quanto che aveva infierì to il colera fra le t ruppe stesse. Nel piccok> corpo (di 15,00.0 uÒmini) dell'esercito sardo, che al comando del generale Là Marm01:a prese parte a quella guerra, erano comprese sei compag niè del genio (la 1", '2•, 3", 6", 71t e 8" del corpo zappatori).. Il capitano Gianotti', comandante della 3" compagnia, in un libro di suoi ricordi, pub- . blicato più tardi, quando era generale comandante dell'accademia militare (1), a proposito dei lavori eseguiti !Il Crimea, scrive: (·! ) G1ANOTT1 - Da Toi•ino a Rorn11., l'icor,li di un anti~o allievo della Regia milital'e accademia di Torino. - Torin.o, Candelletti J.888.

1937

V

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A quell'epoca

11011

esisteva ancora la specìalitn. ferrovieri.


H!l?IEGO DBGLI ZAPPATORI DEL GENIO 1938 .. « il quale poco a po.co .finì · pe~ essere un piccolo villaggio . « svizzero. ~ , · 2° - Dopo la triplice battaglia (del 14, 16 e 18 agosto 1870j attorn o a kletz, una massa di circa 200,000 Tedeschi, composta di otto corpi d'armata (1°, 2°, 3"', 7:, 8°, 9°, 10° e un9 di riserva) con t re divisioni di cavalleria (1", 3" e una di riserva), sotto .il comando del principe Federico Cado, circondò c·ompletamente quella piazza, :o,ella quale stavano flhiusi 170,000 francesi ' e venne tosto interrotta la forrovia da .Metz a Thion°, . . ville (1). Il giorno 19 il colonnello Leuthaus, com'a ndatite il genio della II armata, venne incaricato di rìcò)i_oscere il terreno att9rU:o alla piazza., sul quale stabilire la zona d'investimento; compiuta la ricognizione, ,egli prAsentò tosto il pro'getto sommario dei lavori da eseguirsi, che fu approvato dal comandante in .capo. Questi 1·ipartì la zoùa predetta in tanti . sèttori ·quanti erano i corpi d'armata, e ognuno di \uesti doveva studia,re i particolari dei ]avori da eseguire nel r ispettivo settore- I corpi d'armata erano in gran parte ~ulla riva sinistra della M:osa per sbarrare ai francesi la via di Parigi ; sulla· riva destra non c'era che il 1° corpo d'armata, la 14" divisione, la, 3• divisione di riserva e la 3" divisione di cavalleria. I lavori d'-investimento cominciarono su tutta ' la- ~zona il I " 20 agosto e furono diretti sulla riva sinistra dal colonnello Leuthaus sopra menzionato e sulla riva destra dal maggior generale Biehler, comandai;i.te il genio della I armata. Il comandante del genio di ogrii corpo d'armata poi sopraintendeva ai ·1av0Ii eseguiti nel pr0prio 's ettore e ad dgni comandante di compagnia pionì'eri spettava ìa responsabilità dei ,lavori assegnati alla di visione cni era addetto. Nei primi giorni del blocco vennero sistemati i ponti esistenti e gettati nuovi ponti sulla 1Yiosa, a monte ed a valle 1

('I} Vegga.s i: OJérations dti corp.s du gçnie cillem.and, par GoETrn, capitained u génie prussien. (T:·Aduction française. - Pa ris, ouma ine, I8i3) .

NE~L A GUE&ltA DI FORTEZZA .

1939

I

della piazza, al iìpe di: permettere alle truppe di passare Ì'apida1nente da una r iva àll'altr a. I ponti esistenti furono accuratamente visitati pe~· vedere se erano mi:iaati ; in quello tra Ars è J ouy-aux-Arches si rinvennero quattro fornelli, .che furono scaricati dopo aver tolto il mezzo di accensione, .ma pochi giorni dopo, in séguito ad ordine del comando in capo, il ponte venne di nuovo minato. A sud della piazza : a Arnavillè, la 3• compagnia p ionieri del 9° corpo, fino dal 17 agosto avevi cbstrutto un ponte di cavalletti; a Cdrny ia l" comp:::i,g nia del 7° corpo costrusse il 21 pure un ponte di caval\etti con materiale di circostanza; e ad Ancy, vennero gettati 3 pont,i col materiale di equipaggio dei pionieri del 7° e dell'S° corpo d'armata. nelle giornate del 22 e 23. Aggiu:ageudo a questi, 3 ponti esistenti, si avevano _in totale s· ponti a sud di l\fotz. · A valle, cioè a nord deHa pi~zza, non esistevano ptinti, ed i pionieri del l°' e del 10° corpo 11e gettarono 3 oou materiale di equipaggio fra, Hauco_ncourt e Argancy. Quanto ai lavori di for tificazione propriamente detti, qu.e ' / st:.i vennero continuat~ senza interruzione per tutto il tempo (10 settimane circ~) che d.urò l' iuvestiment?, rinforzandoli: successivamente, e n1odificandoli o correggendoli qua e là.in base a i cambiamenti che sopravvenivano nella situazione, alla fo rza disponibile e alla maggior e o minore probabilità di un attacco. I lavori erano eseguiti dalle compagnie pi01iieri (3 per ogni corpo d'armata, ad eccezione del 3° che ne aveva 4), a ' disposizione ,delle quali si mettevano giornalmente ausiliari di fanter ia, sempre per compagnie o per battaglioni interi. I pi:mieri di fanteria furono poco impiegati, sia perchè molti di essi erano caduti 11elJe battaglie précedeuti, sia per non assottigliare troppe? le unità di truppa. Sulla costituzione della zona d'investimento, ecco quanto scrive il Goetze (l ì : ( l) Opera citata.

I.


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1940

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• NELLA GUERRA lll F ORTEZZA

IMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DE_L GEm O

« In generale, la prima l1nèa non consisteva che di una « posizi0ue ai avam·p osti pochissimo fortificata, sufficiente, . « per proteggere i difensori contro gli attacchi dei ,piccoli di« stàccamenti, ma troppo debole per'c hè fosse .possibile man-

tenervis'i contro forze alquanto superiori. Dietro trovaV:asi la linea principale di combattimento, diligentémente pre.-_ « para,ta per una difesa energica; infine, su m9lti tratti, esi~ « steva più indiétro ancora una posizione di ritirata. « Agli avamposti si poteva arrivar.e per mezzo di n umeros~· « e defilate comunica.zioni, 'El si ,preparavano ricoyer i per le « gran guardie e per le r-iserve, là . dove non- esistevano pb« sizioni naturalmente protette. Quando il grosso degli avam« posti si trovava sul davanti della linea principale di com« battimento, venivano protetti. con opere di fortificazione « nelle quali le gran guardie ripiegavano per dare alle truppe « retrostanti il tempo di spiegarsi sulla lih~a. di :battaglia. » . • Lo sviluppo della linea princìpale di combattimento era di circa 38 chiloinetri. ' I francesi tentarono parecchi attacchi per uscire d·a lla ptazza, , ma furono sempre respinti. Non abbbiamo trova.te notizie particolareggiate sui lavori di ÒMtrametaziò:iJ.e e su quelli riguardanti l'igiene eseguiti dai T edeschi sotto Metz: il Goetze dice solo che, fin dalle prime settimane del bl occo, vennero costrutti rico:veri e baracche· per le riserve destinate a portarsi r apidamente sulle po~izioui mina~ciate. . 3~ - Dopo la battaglia di Sédan (-1° settembr e 1870), le due armate tedesche III e IV si diresser o su Parigi, la prima per :&eims e per la valle della l\far~a, l'altra per , le valli del. ' l'A.isue e dell' Qise. Giunte in prossimità della capitale francese il 15 di d~ttò mese, fecero circondare rapidamente la piazza dalle loro divisioni cli cavalleria ' (2'" e 4", 5" e 6") e subito . dopo i loro ,c orpi d'armata· :p.e effettuarono l' investimento, oçcupando ,la III armata il settor e snd-est fra Marna e Senna (a monte) n:on che il settore sul-ovest sulla sinistra della Senna e disponeudosi la TV armata nel settore nord-est fra la Senna (a valle) e la Marna. Nell'eseguire «

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1941

l'accerchiamento i ·prci,ssiani non incontraron<? che -un po' di resistenza sulle alture di Chatillon, ovè avvenn'3 il 19 un combattimento, sfavoreyole per gli accerchiati. Nell'ora,detto giorno il blocco era già compiuto sopra una linea di 83 chilometri dì sviluppo: le· forze bloccanti erano cli 130,000 uomini, e più tardi salirono a 190,000. I lavori eseguiti dai tedesehi nella zona d'investimento .... I attorno a Parigi sono ana loghi a quelli accennati per il blocco di Ilfetz, e perciò non ci fermeremo su di essi . Faremo solo risaltare -che nei quattro mesi e mezzo circa che . ' passarono fra l'arrivo degl' jnvasori sott.9 .la piazza e la capitolaziòne dì questa (28 gennaio 1871), le compagnie pionieri addette ai corpi bloccanti gettarono sulla Senna, sulla Marna e sull'Oise co.mplessivame;te 52 · ponti, di cui L..1:1 con materiale di equipaggio ed 11 d i circostanza. Crediamo ancora oppo~tuno di accennare ad alcuni lavori speciali fatti dai pionieri stessi, che questi non, ebbero occa:si_one di eseguire sotto Metz. . , Il 27 dicembr e, la l "' compagnia pionieri del 6° corpo preparò un passa.ggio sul ghiaccio della Senna a 'Villeneli. veS:' Geqrges ; ·e' venne artifìc_ialmente aumentata la g rossez>1a del -ghiaccio spargendov.i paglia sulla superficie di questo e inaffiandola. Un simile passaggio dùr ò sino al 20 gennaio · successivo. Il 9 gennaio, la 4• compag1_1ia pionieri del 1_;3° eorpq ·fece saltare presso Livry, mediante nove fornelli caricati ciascuno con 11 '/ ~ a 16 chilogrammi d i · polvere, un fumaio lo alto 35 metri per impedire che ser visse di mira all'artiglieria d~l difensor~. . , .. ' I pionieri- del 6° corpo ostruir"ono la Senna a ,Choisy, a l _posto di un ponte di muratura stato d istrutto, mediante vagoni carichi, alberi, ecc. e tesero attraverso il :6.t{rne una rete di filo di ferro e di fnnicella ·al fine d' intercettare le corrispondern~e che i fra.µ.c esi tentavano di far penetrare nella piazza racchiuse in bottiglie. Inoltre, i pionieri stessi sbarrarono un canale navigabile che attraversava.. il settore ' oc~ cupato dal corpo d'armata.

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1942

1943

IMPIEGO D€0.'.;J ZAPPATORI DEL GEiXIO

• NELLA GOERRA DI FOR'rEZZA

Nel settore compreso tra la valle del Crotrld e la Marna, una sola di visione (la 2• ~i fanteria dellà guardia) doveva. oc-. . cupare un fronte di circa 11 chilometri di lunghezza, cioè da Aulnay-les-Bondy a Dngny; d'altra parte, il terreno male.si prestava ad un'organizzazione difensiva sia perchè scoper.to, sia perchè alle spalle, fino alla d.istanza di 8 chilometri, non . si trovava alcun yillaggio o gruppo ·di case per appoggit),rvi una posizione di riserva. Si pensò allora di produrvi una inondazione mediante le acque del '?8.nale dell'Ourcq. A tale.· scopo, si r ese necessaria la,costr.uzione d~dighe e si dovettero rinforzare argini, lavori che furono eseguiti dalle tre compaghie pionieri del corpo della guardia e dalla 3" e 4• compagnia dei pionieri sassoni. Le dighe poi, una volta costrutte, richiesero continui lavori di manutenzione. Inoltre, sopraggiunto l'inverno ed essendò gelata l'acqua dell' inondazione, i pionieri ebbero un lavoro non· indifferente a rompere ed ·a trasportare altrove il ghiaccio, a :fin che la inondazione non diventasse inutile.

b) Verso nord-ovest. ad un distac.cd'ment o del principe .Alber to figlio (3 battaglioni, 8 squadroni e 2 batterie), che . occupava Ja regione compresa fra l' Oise e la Senna (fino alla metà di ottobre); · e) Verso ovest, al corpo del granduca di Mecklemburgo, concentrato a Chartres e che' occupava fortemente Evreux; d) Verso sud, dove il pericolo era più serio, poichè i francesi riunivano una grande armata dietro Ja Loira, :fino ai primi giorni di ottobre, la 4• divisione di cavalleria, rinforzata da fanteria, esplorò il t erreno spingendosi fino a 15 chilometri da Orléaus, ma poi dovette ripiegare sino a Etampes, davanti a forze nemichè molto superiori. Allora venne costituito un corpo speciale, composto del 1° corpo bavar ese, della 22" divisione di fanteria e della 2• e 4 11 divisione di cavalleria, il qùale corpo àttaccò . i Francesi, li ricacciò oltre la Loira ed occt1pò 1'11 ottobre Orléans. Questa città fn ripresa dai francesi un mese dopo; ma·sopraggiunta la II armata tedesca in rinforzo del cor pò d'osservazione, dopo la battaglia di Beaune la Rolande, essa fu di nuovo occupata da.i tedeschi, ai primi di dicembre, e rimase ,poi definitivamente in loro possesso. Orléans fu allora potentemente organizzata a difesa. Un bell'esempio di organizzazione a difesa di una posizione alle spalle di un corpo bloccante una piazza forte ci è offerto dalla linea della Lisaine ad ovest ed a sud- ovest di Belf'or·t. Questa piazza era stata investita, il 3 novembre, dalla t' divisione di riserva. tedesca sotto il comando del generale Treskow. Ai primi di gennaio, Bourbaki con un'armata di circa 150,000 uomini marciava verso l'alta Saone per t entare di sbloccare Belfort, riprendere l'Alsazia e minacciare· le linee di uperazione mimiche. Ma a protezione del corpo bloccante stava a Digione, con circa 45,000 uomini, il generale W erder, il quale, vista la grande superiorità del nemico, ripiegava poi sino a pochi chilometri dalla linea d'investimento che cingeva Belfort, e disponeva le · sue truppe lungo la ~isa.ine, che offr i va una

Ossei··vazione. - Al fine di proteggere il corpo d'investimento di una piazza forte, contrò le truppe che possono giungere dall'esterno in soccorso dei difensori, si ricorre oggidì. all'impiego di corpi speciali, convenientemente dislocati sul rovescio della linea di blocco e a distanza varia bile col terreno e colla forza dei corpi stessi, che diconsi corpi cl'osservazfone. Questi occupano, secondo . i casi, posizioni offensive o difensive, oppure offensive-difensive. le quali vengono organizzate come se. si trattasse di guerr~ in campo aperto. · · Sotto Padgi, l'incarico di coprire il corpo di blocco era affidato: a) Nella dirP,zione del no~·cl, prima alla di,risione cli cavallei-ia sassone rafforzata da 3. battaglioni e da 3 batterie, e più tardi alla I armata; la quale il 20 novembre occupava la linea Compiògne-Noyon, e verso·la-metà di dicembre concentrò la ,;ua massa pri~èipale a Beauvai~, mante~endo occupati Rouen, Amiens e Saint-Qileutin;

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1944

buona linea .d ifensiva, lung~ circa· 20 ,chilometri, a.ppoggiàta a sinistra a MOJJ.tbéfiard, àl canale del Rodano e _. al Doubs, al 'c entro ad H èric~mrt ~d a destra al · villaggio di :B'rahier. La linea fu. tosto preparata à difesa, _mettendovi pure in batteria parecchi pezzi d'a~sedio che si trovavanò prima rivolti contro la piazza. '· .[ corpi a:armata francesi, avanzando tral'Ognon e il Doubs, obbligano il 13 gennaio ·i picco)i posti tedeschi a ritirarsi dietro la Lisaine. Ne~ giorni 15, 16 ~, 17 dello stesso mese 13ssi, tentano ripetuti attacchi della forte pos~ione dei tedeschi, ottenendo qualche parziale successo; ma alla fine -sono obbligati a 1'itirarsi. I tedeschi poterono così. continuaro a mantenere Belfort investita.

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2) .Bombardamento.

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Questo modo di attacc0 può essere usato sia da solo, sia come mezzo sussidiario dell'investimento, dell'assedio regoìare, O, specialmente, dell'attacco ai viva forza. L'esperienza delle ultime guerre ha dimostrato ché, per otte~1ere qualche effetto, il boµibardamento dev'essere- eséguito con artiglierie di medio calibro, non avendo quelle da campagna che un'azione molto Limitata sull'abitato di u,na città, senza contare che in molti casi 'la ,minor portata di queste ultime rende impossibile il bombardamento stesso (1). Se questq· è impiegato conie i::µ.ezzo sussidiario dell' inve, stimento o dell'assedio regolare, esso ,può effettuarsi con batterie dfaposte in posizioni c<;mvenienti nella zona d'investimento e sulla fronte d'attacco. In tal caso, gli zappatori del genio saranno chiamati a coadiuvar e l'artiglieria nella costruzione delle batterie e dovranno pure talvolta riattare. o

(I) Nel ·1870, su i piazze bombardate con pezzi di campagna, due ~·ole (Marsal e llocro i) si arresero, ma, più che pel bombardameuto, per effetto di favorevoli combi-

nazioni.

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1945

NELLA GUERRA DI FORTEZZA .

DIPlEGO -DEGLI ZAPPATORI DEL GENIO

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costruire tronchi di str~d~ di accesso alle batterie, non che erigere maschere sul davanti di queste. · , Se, invece, il bombardamento e impiegato da solo oppure come aqsilio all'attacco di viva forza, esso viene per lo più effettuato da batterie costruite nel settore corrispondente ana· linea di marcia del corpo~ ~he ne è incaricato, oppure nei settori attigui. A protezione di qu~ste · batterie couver-rà costruire una linea di difesa per fanteria, posta ad almeno 400 metri sul dinpanzi delle batterie, come pure trinceramenti e trincee di battaglia posti lateralme11te alle batterie - per le truppe destinate a sostegno delle medesime. I lavori stradali e la costruzione di piccoli ponti, per accedere alle posizioni · scelte per mettervi in batteria i pezzi, saranno preferibilmente assegnati agli zappa.tori del genio, i quali potranno pure essere chiamati e coadiuvare, l' artiglieria nella costruzione delle batterie e la f~nteria nel pre· parare i propri appostamenti. ( Gontiniia). /

B.

ZANOTTI

1lfaggio1·e

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genio


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1946

SERVIZIO St\NITARIO FERROVIARIO IN GUERRA I

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Le guerre moderne, per le g;andi masse dei combattent,i e pel micidiale perfeziona?lento delle armi, portarono qi necessità l'impiego delle ferrovie in servizio dell'esercito a·. scopo logistico e strategico, e quindi anche pel trasporto dei malati e dei feriti a.ll'in.~ietro della zona d'operazioni. ... L'effettivo. delle · masse combattenti, oggi enormement~ aècresciuto - si calcola che_ nelle guerre future sarà dal GO al 70 °fo superiore in confronto del passato - ed. il perfezionamentV delle annj, sono, la causa dell'ingente numerò di feriti che, si può dire, caratterizza le guerre moderne. Aggiungendo a questo numero quello pure grandissimo di malati, ched urante una campagna si hanno sempre per le comuni e più frequenti cause di malattie, si comprenderà com.e gli ospedali e gli altri stabilimenti sanitari di prima e seconda linea rimarrebbero presto· ingom~ri, inceppando le mosse dell'esercito e rendendo impossibile il soccorrere i caduti di nuove battaglie. Per tal.i ragioni, oltre le umanitarie, si è riconosciuto· fra le altre la necessità in;i.periosa del raP,ido allo:danamento della zona d'operazion.i dei malati e feriti. Questo scopo può solo ottenersi colle ferrovie . . È soltanto negli ultimi tempi che, anche in ossequio ai precetti che il progresso delle scienze mediche ha additato, si è rivolta. l'attenzione sulla necessità di avere · sèmpre sgombri e pronti gli stabilimenti sanitari di pi:ima e seconda. linea, durante la guerra, e sui vantaggi che cosi si conseguono. Di questi basterà che ·ne accenni alcuni; ad esempio: quello di liberare l'esercito operante dai non ·valori, contribuendo così a mantenerlo in grado di valersi in qualunque momento, di tut,te le sue forze morali e materiali; quello di

S)>RVIZIO SANI'fARlÒ FERROVIARIO lN GUERRA

dividere Ìl la~oro e di far 3Ì che il personale , e ' il materiale sanifa:ri siano semp1·e ~u:fficienti e pronti, e q~indi sia nel modo più conveniente provveduto ai soccorsi e alla sistema. zione dei mala,ti e feriti che giornalmente si avranno·. Noto incidentalmente _clie limitatissimo è i l numero 'dei malati o feriti che soffrono·o socèombono.'pel trasporto, e che l'e's perienza h::t cli.mos~rato :che sù 100 ·ferÙi 70 circa son trasportabili. Finalmente accennerò il vantaggio; oramai universalmente noto, di evitare 1'agg1omera·m euto in limitati spazi di ammalati è feriti : il che · è la. ' primissima conclizione perchè le epid·e n~ie .non abbian' campo dì sviluppci.rsi o d'estendersi. I

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Allo scopo di far rilevare1 l' im1jo1;ta:uza e l'enyità del servizio sanitario in guerra (del · quale servizio· è parte' importantissiina l'allontanamento dei 'inalati é ferìti ., dalla zotia d'operaz'i6{1i) debbo' qui riportare, ··pr1m·a d'entra~·e· in argomento, alcuni dati relativi' al u·i'.:trrlero dei ferìtiJe dei ma,lati cui occorré'd1, 'Ilrovvèdére nélle ' guèrte future. Da questi, dati s i vedrà hriche quanto grandi e di qttànto· valore sia'.uo stati 1 i benefici:. kf'fet&i• tihe si 'sòn o I raggiu:rit:ù alloi:chè si ··è) • prov11 veduto:· ad' òl'na buona e ·corripleta1òrganizzàzione ddi servizi · ··, ·l · '· 1 ·, · , ·, ;l' ,1· · . "':t ,:x1.1 :·, ·1 , -sanitari." · · ' Il d'ottoì· Bauni.anh cà.lèola cb'.e nelle g rÌei're.'futui·e il I mero' dei: feriti ' sarà'. ' S·a·4 volte- 1maggforé I éhe· n:ella guerra del 1870-71 in cui per es., tra il 14 i:fil' '. iB agdstci inn.'anizi di, Ilfètz 'fu1;611 0 ·ra'ècòlti e'curati' 31,ÒOO' f'eri't i ·tedeschi,(Pe-ittsohe mi l'itaréirttlièhb Zeitschr"ì'(t; no-vem'l3re ·189:l!)i. ·Il dottor Grossl'LEfiirl dièe' 'c b'e 'p\iò ·'à1~\n'ett'ersi :-che · nel'lè·' fu-t'&l'è 1gue:i:'l'e la ìrièdii · totale· 'delle1 pe'rd1te :i'àggi'i.1i1gèrà:' 1-i? 20 °/~ deÌPe~ercito dbinbattente;ilépiii.i'c1i ;,pèrl 1 uii'arbata'. ·'dt 1 ' 109' mila uomini il t'otàl·e ·'dellè' pet'di:'te' ';(m.6i·t1 •errférili:) 's lrà' iìf •éifra: :tò:i:rda' 22 mila';· e· iamìri~tteh dot·j::}fè fdi es~i m'tidia:no' 'ditJttta:lriehtè 5000 sùF'danip6 ·Hi ·bilteagliii/ rre- rim'ài:Ygdn6''17 1·mua:· i 'quali: aboi's.Ògiutnd :,at·: saci'èo1's6 'meéEco'. T. ~/~' ài•; 1questi-,=- èi6è '.11,:!00 p'éss'onb essJr; consid:eratiÌco:rne fehti leggteri, el l'altro terzo,

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Ì947

Al'òNO Hlll.

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1948

1949

S.ij:RVIZ[Q SANI T ARIO :FERROVIARIO IN GUERRA

SERVIZIO SANI'l'ARJO FE R ROVÌARIO I N GUERRA

cioè 5,700 come fer,iti gravi: gli . 11,400 feriti leggieri,. me· dica ti e 'r istorati, possono esser e mandati ind ietro· p~:ontamente; dai 5700 gravi poi se ne possono escludere, in ·cifra. tonda, 700 feriti alle estremità superiori, i quali pm:e in breve tempo possono esser messi in condizioni d'esse~ trasportabili (Deutsche militéirar·ztliche Zeitwhrift, 1894). · ;, Dalla tabella delle perdite, pubblicate dal g rande stato maggiore tedesco, risulta che: · alla battaglia di Rezonville-Mars-la-'l'our in 12 ore ~i ebbero 13,548 fra morti e feriti tedeschi (il 2~ 0 dei co.r,xi_battenti); la 5" divisione (10,988 uomim) ne perse 29~6 (26,8 •; 0) ; la 3" (11,391) 3372 cioè 29,5 °/ 0 ' , '. a Gravelotte-Saint-Privat la 1• div.i sione della guardia prussiana in 6 ore perse il 26 °/ la 2° il 28,7 °j. . Il sti~ attacco di Saint-Pri-vat costò il 35 "/ 0 ; dal 4 al 18 agosto, 16 reggimenti persero ciascuno più d i 800 uomini (25 °/o circa) e fra questi il 16° fanteria 3° 'vVestfalia - il gibrno 16 ebbe in 2 ore 1361 morti oi feriti - più dei terzo dell'effettivo. In riguàrdo alla prop:)rzione percentuale fra morti e feriti in combattimento, fino alle ultime guerre, malgrado il perfezionamento della portata e della precisione delle armi, non._ si accrebbe il per cento della mortalità per traumatismi' di guerra. Anzi dagli studi comparativi fatti specialmente dal l'illustre dottor Chenu, medico capo dell'esercito francese, ·risulta che il numero percentuale det moni per ferite, è andato sempre diminuendo. Nelle guerre napoleoniche si sono ri;;;contrati in media 2 feriti per 1 morto; in Crimea 4 ±eritt per 1 morto; nelle guerre di secessione e franco-germanica 5 feriti per ..1 morto,. e in quella del 1859, 6 feriti per 1 morto. Ma questà di~ minuzione di mortalità sul campo si può presumere che continuerà, come moltì credono? Se le statistiche saranno . fatte calcolando le perdite in rapporto alle ingenti masse mobilitate, è a ritenersi che, a guerra finita_. questa legge della progressiva diminuzione si mantenga, E si può fondatamente sperarlo considerando i progressi della chir~rgia,.

il perfezionamento del servizio sanitario e l'importanza ed estensione maggiori che a questo servizio oggi si sono giustamente riconosciute ed attribuite. I pronti soccorsi sul campo, soleva dire Napoleone, diminuiscono le morti della metà: .oggi poi, mercè i progressi della chirurgia, si può prevedere che~ se il personale sanitario sarà sufficiente per numero e per mezzi di soccorso, i morti per ferite diminuiranno moltissimo più della metà e che, anzi, la massima parte del numero enorme dei feriti che si avranno potrà essere strappata alla morte. Il prof. Frankel inaugurando un corso di conferenze sulla chirurgia militare al collegio medico di Vienna, trattando del soccorso medico-chirurgico in prima e seconda lineai così si esprimeva: « Il fucile a r ipetizione e il metodo antisettico verranno a misurarsi in una prossima guerra: il metodo antisettico riporterà _v ittoria». Anche il nostro illustre e compian to Tosi nel suo scritto « !,'azione 'vu lnerante clelle armi da fuoco di niwvo modello e il servizio sq.nitario railita'f'e . in prima linea » rileva ·che in ragione diretta del perfezibnamento delle armi si è avveÌ·ata una, progressiva diminuzione delle perdite. Da calcoli compiessivi da lui fatti sulle grandi guerre del secolo gli risulta che le perdite complessive (morti e feriti) nelle grandi battaglie sono stati, lil media:

0

/

0 ;

0

'

nelle nella nella nella

guerre guerra guerra guerra

napoleoniche ,. !ii Crimea del 1859. franco-germanica .

24,00 15,00 12,29 13,26

(

)

per 100

e quindi pone la domanda: « Come si può spiegare che l'aumentato perfezionamento delle armi ha prodotto simili effetti? » A questa -domanda egli risponde .in modo che mi sembra interessante ed ntile di riportare: « Credo che le cause siano molteplici; ma senza dubbio un grande fattore di questa diminuzione sta nel fatto che al progressivo perfezionamento delle armi non ha corrisposto nè può corrispondere un progressivo aumento della resistenza morale delle schiere combattenti. Quanto più sono progredite _le


1950

1951

SERVIZIO SANITARIO F!•KROVL\RIO IN GUERRA

S.EltVlZIO SANITARIO F F.RROVIARIO I N GUE RRA

scienze che sono applicabili all'a,rte della g uerra, guanto pi.ù precise sono diventate le ar mi da fuoco, quanto piiÌ. adeguata la tattica, tanto più presto ò l'una o l'altra delle linee comçattenti ha d,ovuto ripiegarsi e cedere. R eputereì qu~si che non sia' ora più esatto il dire che debba cedere ÌJ.uella delle due parti che più presto dèll' altra abbia subìto . 'mia tale maggior e perdita per cui la forza effetti va. sup~·stite più non valga a resistere : credo invece che si possa megliò r it~nero che nelle guerre future cederà quell a parte clie sarà prima a risentire una minore resistenza morale per gli urti mioidi.ali estesi ed insieme intensi del combattimento, e per altre condizioni svantaggiose, qualunque sia il numero delle perdite. >> · . ·J' · Il dottor Chenu prendendo a base il numero dei feri ti e dei morti per ferite in Crimea (1 morto per 53 combattenti anglo-franchi-sardi ed 1 ferito per 7); nel. 1859 (1 morto. per 45 e 1 ferito per 8 sull'effettivo dei 3 belligeranti); nel 1870-71 (1 morto per 53 e 1 ferito per 7 - armata tedesca)~ deduce che un combattente avrebbe 44 probabilità contro 1 di non ess.e ro ucciso. e 7 contro 1 di non esser ferito; che la proporzione fra morti e feriti sul campo è 6,3 per l morto, 6,3 ; che, per pratica conseguenza, dal cioè 7: 44 : : 1 : a; numero dei morti lasciati sul campò dal nemico sconfitto, si avrebbe un mezzo probabile per stabilire la perdita totale da esso subita. Sia m il numero dei morti, x il numero d·ei feriti, si avrà 1 : 6,3 : : m : x 6,3 Y . m .. Facendo, per es. m 200 si avrebbe m 1260 uomini foori di combattimento per ferite. · Queste valutazioni, senza avere la esattezza matematica, hanno però un valore pratico che le deve fare apprez;are e tenere in consideI;azione.

la radunata con relativa lentezza, parte per ferrovia e parteI . per via ordiuaria, si otterrebbe, col vaglio delle prime marcie, la necessaria separazione dei buoni dai mediocri e dai nulli; ma ~ causa del rapidissimo sistema cli mobilitazione che 'oggi le r egole di guerra impongono, avviene che sul luogo di radunata vengono trasportati tutti, forti e deboli, e quindi se non si provvedesso adeguatamente si avrebbe fino dai primi gior'\li il subitaneo affolla.monto degli. stabilimenti sanitari dì l " linea ed il conseguente imgombro delle linee di tappa. . Dai dati che si hanno e da quanto l'esperienza ha mostrato pel passato, sappiamo che il numero dei malati giornalieri comuni è nei primi g iorni rilevantissimo - forse più del .20 "/ 0 : va però prontamente scemando fino a rag giungere circa il 3 °/. dopo i primi 7 od 8 giorni. Fino dai primi giorni dunque, assumerà una grande importanza il servizio di sgombro di questi malati. Durante la campagna poi, ben m.aggfore· ·è il numer o dei malati che può aversi, come risulta dai dati che qui sotto riporto. Il numero dei malati e lo pordite per malattie, sino alle guerre più recenti, sono stati sempre grandemente superiori allo perdite por combat:.imento, a causa di epidemie, contagi, circostanzè speci.-t.li di clima e di stagione, di teatro di guerra, di privazioni e di fatiche. Il colonnello tedesco von Bochn ha desunto dall'esame delle g uerre che generalmente le perdtte causate da malattie sono cinque volte maggiori di quelle pe1: comb1Utimento. Ecco qui i dati relativi, che ho tolto in par te da uno scritto del comkJianto generale comm. Celestino Rossi, intitolato: « Alc'une ·idee cù·ca la convenienza di svolgei·e l'educazione clel soldato dallo studio delle crisi e delle pe;·clite che avvengono nei combcutime,ui e

=

=

=

=

...

nelle guer1·e in generale)>:

,

,

SPEDIZIONE F.RJ\:J:WESE A.

Dopo avere esposto i dati relativi al numero dei feri ti c.1t'.i f?corr~tà. pr ovved,ére, ventéW, a . pa~lare de1i malati. J L a guerra è e sarà sempre 11 campo d'azione de'i soli forti fìsicamonte e moralmente. Se si potesse fare come una volta

\

8 . DoliIXGO (1802).

f/ effettivo del corpo cli spedizione partito da Brést era 58,545. Quattro mesi dopo lo sbarco era ridotto a 8 ,275. Cioè erano morti di malattie e specialmente di febbre gialla 50,270; fra

;

~-----


1952

SERVIZIO SANITAR I O l'ERRÒ't"IARI O IN GUER RA.

SERVIZIO SA NITARIO F 8 RR0VIARI0 IX GUERRA

i superstiti ve ne erano 3000 malati· e feriti. Nel 1809. cioe 7 anni dopo, di questa bella ·armata nou r ientrava~o iu

Jtse1 ·cito a:ustriaco.

Francia che 300 uomini soli! G uEn.1tA DI S eAGNA

Entrati in \ fer iti 13,372. di cm por morirono 294 luoghi di °'u ra l malati 69,092 , » }> 1946 (dal 1810 al '14).

Effettivo medio giornaliero presente ìl'f orti per comb~ttimento . » per malattie . Gu.1urnA. nr

N nniero totale, in cifra tonda, <lei morti per ferite e malattie 13,600.

62,°000 8;889

Esercito fr·ancese.

25,000

Morti sul campo 2,536 F eriti . 15,898 di cui poi morirono 2,424 (152.5 °foo). Malati . .· ., 112,476 » }) 13,788(118.l°fu.).

0.&IME A ( 1855- 56) .

Ri guardo all'Esercito sw ·do si sa soltanto che di 60,000 combattenti 961 morirono e 4689 furon feriti. Il Myrdacz nota. che i servizi sanitari da ambo le parti lasciaron molto a desiderare, specialmente pe,:- ciò.. che si r iferisce ai trasporti dei malati e feriti, e clie da qu·esta guerra hanno avuto origine la Conven~ione cli (}i~ev;·a e tutti i nuovi sistemi di for mazioni sanitarie e di trasporto dei malati l:l feri ti in guerra. Come esempio di diffusione di malatti s in alcuni corpi di truppa egli cita il caso del reggimento di fanteria austriaco n. 8 (3500 uomini), che nel mese di luglio inviò 305 malati agli ospedali cd ebbe inoltre 1012 sfiniti: ciò che corrisponde ad una morbosità del 376 °/ 00 e ad una entrata nei luoghi di cura di 87 ° 00, in un mese; nel reggimento n. 14 le stesse medie nell o stesso mese furono r espetti vamente di 143 e di 90 ; ne l 4° battaglione oa,cciatori furono 368 e 142.

Esei·cito f,·ancese. Effettivo . Morti per combattimeuto » per malattie. Entrati agli ospedali .

309,268 20,240 75.375 436,144 (1)

\

GuEltRA . n 'hALlA (185U ì.

Il Rossi por ta le seguenti cifre: hse, ·cito fì·anc:o-italiano. Etfettivo Mor ti per combattimento » per malattie. Entrati agli ospedali per ferite » » per malatLie

187,956 6,000 2,000 2l,000 105,000

GUERRA D'AMERICA.

(1864- 651.

Sull'effettivo dei due eserciti si ebbero: 4,142 · . ufficiali. 1.ùorti· 1n comb att1mento 62,896 . t ruppa . 2,223 ~ ufficiali . Morti in seguito 40,777 per le ferite riportate I truppa . 2,795 ufficiali. Morti ver malattie 221,791 truppa .

Il dott. l\fyrdacz nella sua elaborata Relazione sanitm·ia della gue1·m del 1859 (:Vienna 1896) riporta le seguen ti cifre:

(1) Si c.111bce

1953

1\,r

j

~

che uno i>IC,so inlfh·iduo può essere en trato piit vol te all'ospedale.

4


1954

SÉRVIZIO SANI't,; RIO FERR!fv.IAR10 IN GU t,;RRA

ebbero 'dunque: .·. { dal nemico . 66. 23 \ · Ufficiali uccisi 29. ~1 ( petcento . } dalle malattie ( da altre caus~ · 4. b6 ) ;- . dal n emico . . 30. 00 ) :. . . • ~ dalle malattie . 63. 00 ·· U omini di truppa da altre cause per cento · UCClSl \~ (infortuni, sui7. 00 i / cicli, pene).

In proporzione

1955

SERVIZIO SANITARlO FERROVI ARIO IN GUERRA

s1

SPEDIZÌONE FRANCESE

(1866).

Esercito pr·ussiano. Effettivo . Morti per combat timen to )) . per malattie. Entrati agli ospedali per ferite » )> per malattie GUERRA FRANCO~'l'EDESCA

326,000 4,450 61427 17,000 41,000

(1870-:7lì, GUEl't.l:l,A

Ese1·cilo tedesco. Effettivo Morti per combattimento. )) per malattie .

(1895) .

A tutto seti;embre si erano avuti 2000 morti, di cui solo cinq_iie per combattimento. Iu tutta la campagna· la Francia ha perduto n on meno d'i 5000 dei suoi soldati, di cui 3000 europei. L'effettiv o di questi era di 12,000 uomini e guindi si è avuto 1-morto ogni 4 individui. Responsabile di questa strage n on è stata la guerra guerreggiata; ma le malattie; i~f~tti i ~ una ~am·p ag11~ che ha durato 8 mesi i, morti in combattimento sòno· stati ttppena 7 ed ì feriti 94 in tutto . .Ma oltre · ai mortì. bisogna notare che qu asi tutti gli uomini formanti il corpo' d i spedizione sono stati colpi ti dalla febbre palustre e non pochi anzi in modo così dis~tstroso che sarà m ol to iunga e difficile la lorò 'guarigione. Basti dire _che al 1° settembre ' gli a,mrrudati erano 8000: fra. i morti vi so.n o 25 ufficiali fra_ cui 3 medici, 3 ca.P.pellani, 1 uflìcia}e d'amministrazione e 1 interprete. , Que,s ta spedizione _è. stata una v era ecatombe,. e qnelle sole. di S.• Domingo e ,del Messico possono sostenerne il paragone! · (Esercito italiano, n. 10, 1896).

(1l1·my and Na·vy Journal, 1892): GUEitRA. AUS1'RO-PRUSSIAK A

AL MA~AG~:'ìCAR

C.tJ.INO·GIAP.PONESE (1894-95).

.Questa gnerra ha sempre più conferm,a to quella legge <li epidemiologia m ilitare che ha così poche eccezioni, cioè che il numero dei feriti è inferiore ·a, quello dei mal_ati . · Si stima a 200,000 l' effettivo delle truppe giapponesi impegnate nella lotta : dal 17 giugno '94 all'8 g iugno :95 s1 e):>b13ro, fra morti, feriti e malati, 60,979 così ripartiti:

1,115,000 28,600 12,GOO (1 °/ 0 circa)

SPEDIZIONE FH.ANCESE AL T oNCRr.NO (1886-88). Dal 1886 a tutto marzo '88 entrarono agli ospedali 41,623 dei qu ali p iù di 20,000 si perdettero per morte o per r1forma. Le perdite per combattimento furono insignificanti, al con· fronto. Infatti nel 1886 · su 3778 morti solo 809 lo furono per ferite ; e su 16,891 entrati agli ospedali ·15,559 erano .malati ordinari e 1332 ' feriti. (Ri-vista militare italian a, nov. 1888),

Colpiti dal fuoco n emièo . · .,, · Malati ordinari 11

• '

(

\•

I .colpi.ti dal fuoco n emico hanno dato: l\fort1 sul campo . . . . . . · )> nel corso della cur'a . ' ~I,. Gua.ritl . I

'

3,978 57,001 739 230 3,009

~-


,, 1956

.

I malati dettero 3148 morti, cioè: . . Malattie ordinarie Colera · Totale dei morti 4117 (esercito di terra).

1,546 _ 1,602

(Mèdecine moderne, 189.6}.. SPEDIZIONE sP AGNUOLA A

CunA.

Notizie ufficiali del novembre 1896 recavano che il n umero degli ammalati andava crescendo in proporzioni allar~· manti di giorno in giorno. I 432 ufficiali m)tdici addetti a., quell'epoca all'esercito di Cuba erano insufficienti e il o-en:e"' . rale '\Veyler chiedeva d'inviargliene al più presto altri cento: Si noti che il numero degli ufficiali medici rimasti in Spagna nelle guarnigioni non arrivava al centinaio. Dai dati ufficiali poi, pubblicati d11l principio dell'insurrezione al principio del 1897, consta che la Spagna aveva inviato: A Cuba A Porto Rico . Alle Filippine. ·

Gen,,i·::t.li

UiT. sup .

Utficiali

Uomiui

40

564

3 6

25 84:

6185 178 684

179,174 4,500 25,046

773

7047

208,730

~-

49

1957

SERVIZIO. SANITARIO FERROV IARIO I N GUERRA

S0RVIZIO SANITARIO FJWROV IARIO IN GUERRA .

Secondo una relazione del corrispondente del Times dall'Avana risulta che al principio del 1898 l'esercito era diminuito di circa metà · del suo piede normale, I morti sul campo e i deceduti per ferite e per malattie ammontavano a 52,000; inoltre erano stati rimpatriati 47,000 uomini dichiarati inabili al servizio, e negli ospedali dell'Isola erano · tuttora ricoverati ,altri 42,000 pure inabili. Il d ott. Brunner, inviato fino dal 1897 a Cuba dal go~ verno americano per studiarvi le condizioni sanit11rie, riferiva nel m11ggio 1898 nel J.l!Iedical Neios, che nell'ultima estate erano morti a Cuba 3:d,534 soldah spagnuoli, dei quali 6034 per febbre gialla, 2500 per tifo, 7000 per malaria e 17,000 per altre malattie, A questi devono aggiungersi le molte migliaia che ven_nero rimandati, per stabilii:si, in Spagna e che, invece, poco dopo giuntivi, morirono. Finalmente l'elenco ufficiale delle perdite americane, uell'ul tima guerra, pubblicato nel settembre 1898 dai Segretariati della guerra e della. marina, porta i seguenti dati: Morti in battaglia o in seguito, per ferite. » per infortunii )) per malattie Totale.

346 30 2225 2101

Fino alla fine di gennaio 1897 l'esercito di Cuba aveva subìto le seguenti perdite: · Morti

Sul campo Per febbre gialla. Per malattie ordinarie .

1

1 2 4

1!.,eriti.

-

12 30 24

107 287 89

1,707 10,475 10,900

66

483

23,082

40

401

7,631

Erano stati rimpatriati più di 20,000 infermi ed invalidi, parecchi dei quali morirono per via o dopo l'arrivo in patria. In sostanza le perdite dell'esercito spagnuolo ,1 Cuba superav~no a quella data i 45,000 .uomini. lii

Le cifre suesposte non abbisognano di commenti- La vistosissima diminuzione di malati e di morti per malattie verificatasi nella campagna del 1870-71 per l'esercito germanico, nella quale la proporzione ·fra malati e ferit i venne, si può dire, ad essere invertita - come con ginsto orgoglio nota h, relazione ufficiale tedesca - fo dovuta essenzialmente alla oculata pr~videnza con cui erano stati organizzati i servizi sanitari ed alla benefica e sa'lut~ire azione di questi. La relazione ufficiale tedesca aggiunge queste parole: « L'attività previdente e di soccorsq dei medici militari, con« tribuì in alto grado alla conservazione delle forze e perciò,


1958

SERVIZIO ·sANITA.RIO FERllOJ'IARIO IN GUERRA

« indirettamente al successo . delle armi tedesche. In tutte « le classi dell'esercito il personale sànitario si è acquistato, « colla sua abnegazione e attività, la ma.s sima riconoscenza. « Adempiendo scrupolosamente ai doveri di lor professione « buon numero cl i medici militari foron vittime idel fuoco rie« mico e delle mahttie; ma in compenso migliai~ e mighaìa « di feri ti e malati debbono la vita alle cure che loro furono « prodiga te. )) Questo risultato è così importante per l'esercito e per la nazione, per le sue conseguenze morali e materiali .c he·im· pone di assicurare in guerra nel più largo senso il servizio sanitario. · · · ~ · ... Il sapere poi largamente assicurato il serv1210 sanitario, esercita una grande azion e morale delle truppe perchè man° .' tiene nel combattente la :fiducia che, ove abbia la sfortuna di esser ferito o malconcio sul campo o di cadere ammalato, ci sarà uf.i.a mano amiea che lo rialzerà e g li porgerà un soccorso efficace. Ciò lo renderà più aniinoso e :fidente e compirà il suo dovere con maggiore ardimento e perciò con mig lior ri_sultato. Quanta importanzii abfoa questa confidenza e sicurezza, si può comprendere mettendo Fistinto della propria conservazione - innato nell'uomo - a fronte dei pericoli sovra- . stanti sul campo dì battaglia, oggi ·enormemente p iù che pel passato, Il ·soldato che alla patria sacrifica la salute e la vita, ha il sacrosanto diritto di esser soccorso a dov ere quando cade ferito o malato. }] perciò stretto dovere di chi regge i destini della patria il provvedere ed attivare quelle misure di previdenza che si riconoscono pi'tì. efficaci a :pareggiàre, per quanto è umanamente possibile, ogni differenza fra i mezzi cli distruzione e quelli d i conservazione. ·:N'essun · risparmio deve farsi quando si tratta del· soldato ferito. · Le storie paurose, narrate dai nostri nonni, di quelle batt aglie terribili in cui i feriti cadevano a mucchi sul terreno e rimanevano là a.bbandonati fra le angosc1e d. un'agonia

SERVl¼TO SA'N'ITARW FERROVIARIO IN GUERR~

1959

crudele, se pure non li attendeva la sorte peggiore di esser sepolti prima che l'ultimo alito di Yita fosse spirato dalle loro labbra, queste storie -- dico - rimangono profondameute impresse nella mente dei giovani soldati : e l'ide·a che in vece di quell'abbandono spietato oggi si provvede largan1,ente al soccorso dei feriti st1l campo ed al loro trasporto in luoghi ove- sono loro prodigate le cure più diligenti, solleva fortemente il ~orale ed accresce nel soldttto quel di; sprezzo di ogni' pei·icolo, che è così fecondo d'atti nobili ed eroici: e per le lontane 'f amig lie è un conforto g rand/ssirno. Le numerose diserzioni durante la guerra tra Federico II e Maria T eresa avevano la loro principale· causa nelle cattive e insufficienti cure che trovàvano i feriti e i malati -nei lnoghi di medicazione e negli ospedali. Nella campagna russo-turca del 1877-78, ove era imperfetto e insuffi ciente il servizio sanitario, si verificarono desolantissime condizioni sanitarie e, per la quasi assoluta mancanza di pronti e adatti soccorsi, fu tanto abbattuto il morale delle truppe che il · corpo della g uardia, che aveva 20,000 malati di tifo, preso da nostalgia si ammutinò presso Tschweldti.s. (S~il sen;izio sanitario nella g1,ier>ra tu1"CO -1·ussa, dott. Schaper, maggiore medico . .Deiitsche militti?·M·ztliche Zeitschrift, febbraio 1891). Nell1:1, Relazione sanitm·ia sugli ese1·citi germanici nella guerra contro la Francia si legge alla sezione II, Servizio swnitario in battaglia: ·« ... Allorchè nella. truppa era presente « un solo medico sorgeva il dilemma se sarebbe stato più « utile che egli avesse adempito il ' suo servizio in prima « linea per animare i combattenti, o · all'indietro. La scelta, « affidata all'assennatezza del . comandante, fu il pi1ì. delle « volte determinata dalla benefica influenza che esercitava « sul morale delle t ruppe il medico che le accompagnava. « Oosicchè avvenne che i medici di alcuni reggimenti, du..: « rante l'intiern·ca~pagna, non stabilirono mai alcun posto « di medica~ione, nè furon comandati alle sezioni di sanità )>. . È ben giustificato quanto affermava il Derblich, che le istituziòni sanitarie costituiscono uno clei più impor·tanti (atto1·i della 'potenzci'cli im esercito. · ·


1960

SERVIZI O SANITARIO )TERROVIARIO IN GUERRA

Precipuo scopo d' una buona organizzazione del servizio sanitario 'i n guerra è evidentemente quello d\rnpedire l'accumulazione dei malati e feriti nella zona d'operaziorii.' . Il mezzo di trasporto che meglio risponde a questa ,Jie7' cessità sono, naturalmente, le ferrovie, che possono essere. utilizzate qua~i dovunque n ei paesi inciv ilit i e che inolt r·e · perme~to~o l.o :Pa~·pa~liam~nto, a grandi c~is~anz~ e .su grandi . ; estens10m d1 terntono; C1tero ad esemp10 11 25 viaggio del' · treno- ospedate bavarese, nefta campagna del 1870-71, che dur ò 3 settimane, ed .il fatto che d urante quella campagna ~ tutta l'Europa cen trale fu letteralmente coperta di malat{ e feriti, dai Pirenei all' Oder e alla Vistola o dal Mar Bal tico:'-· del N ord alle Alpi. 1 soli due treni-ospedale del \lìTtir-· t emberg fucero 22 viaggi, trasportando 4400 feriti, come riferisce il dottor Sirnon nella sua relazione I t1·eni sanitari clel liViirtemberg. Il dottor Peltzer, che era medico militare di tappa alla stazione di Nancy, dice nella sua relazione: Il trasporl o clei malati e feriti ed i treni sanitari tedeschi che dal 23 agosto !!,l 5 maggio passarono. da quella stazione · 83 tren i-ospedale con 17,385 malati e feriti gravi. Qnesto numero però non rappresenta che una parte minima, seb- · bene importante, dello straordinario movimento effettuatosi, poichè nel periodo citato transitarono da quella stazion e, à testimonianza dello stesso dottor Peltzer, alt ri 305 tren i: comuni utilizzati pel trasporto di 127,582 malati e feriti . Il dottor Mu ndy poi, basandosi su dati ufficiali, calcola che il movimen to totale dei malati e feriti tedeschi sulle ferrovie in quella campagna, superò la. 'r ilevante cifra di 400,000.

Uno dei pmni impieghi .delle ferrovie a questo scopo fu posto in atto, in modo assai rudimentale, nella guerra d.i Crimea sul tronco costruito dagli alleati fra Sebastopoli e

SE RVIZI O S ANITARIO FERRO VIARIO JN . GUEltRA

1961

Balaclava. Il trasporto si faceva coi carri mer ci, con un o · stra to di pa.glii!, steso s ul pavimento . . In Italia, n elle g uerre d'indipendenza, l'impiego delle ferrovie pel trasporto dei malati e feriti fu assai limitato, ed imperfetto . Anche qui, come in Crimea, si usarouo i carri merci cou paglia. Il rapido succedersi di molte battag lie in poco tempo, .1,a g r~de agglomerazione di truppe sul teatro della guerra e la · poca previdenza nel r egolare questo ~erviiio, lo paralizzaron o quasi completamente. Così pu re la guerra del 1866, guerreggiata sopra un terreno ri,;tretto in mezzo a g randi città, non attirò abbastan:ta l'a ttenzione sull'importanza del servizio stesso. An ch e nel 1864 e '66, in Danimarca e in Boemia, si usarono solo i carri con paglia; con danno e sofferenze indicibili dei feriti, esposti alle scossè dei grossolani carri merci, alle intemperie ed alla mancanza d'ogni conforto, perfino d'acqua! Lo stato miserand o che presentavano quesf;i feri ti al loro giungere in patria, commosse gli animi e fece yensare seriamente alla necessità d i migliorare e regolare tale importantissima parte del servizio sanitario in guerra. Dal 1866 al '70, in German ia, fo un periodo cÌi stpdi, di prepar.a zione, di prove e discussioni, che resero colà sempre p iù. popolare l'argomento del trasporto dei feriti per ferrovia: tantochè durante la guerra · le due Confederazioni, del Nord e del Sud , poterono apprestare ben 21 treni.ospedale. Dopo la guerra furon contin uati gli studi per per fe, zionare questo servizio e nel 1878 ven iva pubblicata a pposita istruzione, minutamente dettagliata, sul servizio .d elle tappe e delle ferrovie pel trasporto dei malati e feriti . L' Austria·Ungheria pure cominciò a provvedere dopo il 70 ed ora possiede nna completa organizzazione di tren ios pedale, regolata de apposita istruzione pubblicatii n el 1877 . In Russia e in Svizzera pure si è adeguatamente p rovveduto. La Francia n el 1870 n on aveva provveduto ad organizzare un servizio regolare. Come per tutti gli altri servizi , essa fn sorpresa impreparata. Soltan to sulla fine della

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1963

SERVIZ:O SANITARIO FEl\)lOVIAtiIO I N GUERR.A

'."' c<1mpagna Gambetta ordinò l'allestii;ùento di un treno apposito;

ma cess~to ~l bisog~o, questa q,uest1oue co,n tinuò . lJ.- prepccupare ass;u poco 11. governo francese: e solo col'· nuovo r egolamento sul servizio sanitario in guerra . (24 agosto· 1884) furono emanate le neces$arie disposizioni di massimà,' ' In Ita.lia :fii-io da_l 18~0 il g~verno si inter essò dell' i~po1:. tantè questione. Presso le · ai·.diate belhgeranti furono-' ib.:7iati l'~llustr,e generale meaico Cortese ed il capitano" ,mea dico Bellina, che pubblicò ·poi sul Giornàle di 1nèdicin·~i-~iiiitcwe (settembre ·_1872) uu'a p l'.egevole relazforie : 1a tr·eni..'. ·

CONSIDERAZIONI STORICHE 1'

SUI COMBATTIM E NTI COSTIERI

Cont.inttazione e fine. -

l'edi dispensCt. XX

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ospedale della Germanici nella guerr·a' f'ranco-germanica.'NèI. 73 fu nominata u na commissione di cui facevano par'te 'i l colonnello di stato maggiore D i L enna e il dottor Tosi·~ fu allo'r a .esaminata 'a nche la q~1estioné dell' adatta.mentJ del mater1ale ferro~ia~io esistente, al trasporto dei foal~tÙ} feriti. Anche al :Ministero della; guerra, col concoi·so di u:'f . fì.ciali di"stato·:in~ggiore e ~edic( si fecero ' pregevolis~iini stu1·i. ,Nel 1877 il colo,n nello mjélclico·Tosi ed il maggior~· medico Di Fede, vennero incaricati di iluovi stùcl.i ' s'ull' adaÙ~ mento dei ~agoni, e presentarono molte 'proposte pratich~ 'e 1 1 semp1 ici, in nìassìma parte poi a:c1ottate e s~ucite ne1 R~go1amento pubbTicato il 24 ~6veinbre 1889. · . E oggi anch~ l'It1,tlia può prov vedere·· sufficient~mente :,al bis ogu:o, cori. 14 treni-.ti-a.~pÒ,~(Ò aliestit'i ~ r cur'a clell'im$inisti'aiione nii'lìta1:'e ·e · 12 t11eni-ospeclalè deÌh~ Croc,e Rois~ COn UUO di i iserva, , ,P ' 0

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Dopo quanto abbiamo esposto, dobbiamo riconoscere che, -senza fare alcun torto alla storia, il passato ci può dire ben poca cosa che, in questo caso, torni utile per l'avvenire. Nella storia vedemmo affermato il principio che g li attacchi ad una piazza mari ttima o ad opere importanti debbono essere .simultanei da terra e da mare, ed inoltre trovanimo confermato il vantaggio che le batterie alte hanno su quelle basse, nonchè quello che il naviglio speciale con armamento ,di obici e di mortai ha in confronto di quello e.on architettura e con armamento ordinario. .Ma i tecnici potrebbero esclamare : (< sapevamcelo senza la storia.! » E difatti era proprio .n ecessario sfogliare i libri di storia per essere colpiti dalla evid enza di guei principi? Non_ bastavano forse le sole consid~razioni tecniche per dìmostrarnè la verità? A questo abbiamo vol uto mirare col presen te lavoro, non solo, ma ci siamo anche assu nti il còmpito di far sentire come per . l'attacco e per la difesa dei punti fortificati delle coste, gli argomenti storici non hanno, all' i~fuori della .confer ma dei principì suesposti, quel valore che in generale si v uol loro attribuire e che appunto il solo tecnieismo, quel tecnicismo che fornisce i potentissimi mezzi di attacco e di difesa, potrà aiutarci, per vedere un po' addentro nell'av.::venire e darci u n'idea vicina al vero per comprendere che 117 -

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1964

CONSIDERAZIONI STORICHE

SUl COMIIATT IME.~T I C0ST1E 1i1

cosa. saranno costretti a fare gli ammiragli' ed i comandanti sotto il fuoco delle batterie. Abbiamo appunto . vòluto raggrupparEt· i fatti storici in. ordine a qùei pochi principì. per aver can'.l.po di escludere qualsiasi altra tesi che si v_oglia ritenere dimostrabile 'con quegli avvenimenti. E così, reputiamo opera vana la ricerc~ se la supremazia dell'efficacia debba at tribuirsi all'offesa o alla difesa; se converrà alle navi dar fondo all' ànçora. o tirare in moto, se le navi dovranno avere corazzatui.'a completa o parziale, ·armamento di grosse artiglierie o _d i _: . medio calibro ; per contro se le batterie dovranno essere in ba1•betta, casamattate, corazzate, con torri girevoli, ecc., ecc'. Tutti questi problemi noi li r iteniamo di competenza tedtic.~ ed affatto estranei alla storia. E che la storia non possa dirci · gran cosa se vogliam·o interrogarla per conoscere le· norme· di attacco e di. difesa , .. applicabili a due potenze ,ew·opee, potremo subito capi.d o. facendo alcune considerazioni generali sulle situazioni complesse dei vari fatti principali delle guerre nel periodo del vapore. Essenzialmente ~asterà · osservare, oltre ad alcuni fattori speciali, la gran disparità di potenza fra l'offensore ed il difensore, e per ultimo accennare all'influenza del tecnicismo che ha totalmente cambiate le caratteristiche del tiro della difesa. Una volta assodate queste poche proposizioni, sarà inutile per dere tempo in altr e sottigliezze per riconoscere come, in questo caso eccezionale, il valore i.struttivo della storia sia quasi n ullo per chi voglia trarne insegnamenti per un probabile conflitto tra nazioni europee di po- ~· tenza quasi uguale. Riguardo alla. guerra combattuta in Crimea e nel Baltico1 abbiamo ben poco da faticare per far comprendere che la sola Russia non avrebbe potuto tener testa alle potenze occidentali collegate; lo dimostra in modo luminoso soprattutto la potenza industi-iale della Francia e dell' Inghilterra,. alla qual-e non poteva certamente far riscontro il solo.

1965

arsenale russo di Nicolajef', sebbene in esso alacrement e si lavorasse nel 1854 per l'allestimento di navi da guerra, tanto più che anc!J.'es~, dopo la presa di K inburn, rimase bloccato come gli alt ri arsenali della Russia. Napoleone III, secondo i desideri di Dupuy du Lòme, decretò la costruzione di alcune batterie galleggianti, corazzate, disegnate dalF ing. Guiyesse, e furono appunto queste batterie che sotto Kinburn « vendicarono lo _scacco « patito dalle navi di legno l'anno precedent e a Sebasto<~ poli >). · Sebbene in ritardo, l'operosità dell'Inghilterra, si dimo strò più intensa di quella della Francia. L'ammiragliato inglese, il 25 ottobre 1855 commise alla casa Laird di B ir kenhead, la costruzione d i un tipo di cannoniera ad elica, e lo scafo venne consegnato 1' 11 novembre, ossia dopo 17 giorni. L'opera della casa Laird continuò, e fu , talmente savia la divisione e l'associazione del lavoro, che giunse a consegnare imo scafo al giorno. Le motricì venivano costruite dalla casa Penn e figlio di Greenwich che s' impegnò a consegnare 8 O macchine clella forza cli 6 O cavalli l'una, dal dicembre '55 all'aprile '56, circa, una rnacchina al giorno. Le cannoniere ~lrmaronsi con un obice prodiero da 22 centimetri e 4 cannoni da 15 sui fianchi. L ' Inghilterra iniziò la g uerra con 212 navi armate e la chiuse nel 1856 con 590. 'S orprendente fu anche il servizio d i trasporto delle truppe per mare, nel quale servizio ebbero pure tanta parte le navi sarde. La Francii costrusse per tale scopo una· trentina di grosse navi onera.rie ad elica, adatte per l'imbarco e lo sbarco di reggimenti d i cavalleria.

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Non deve quindi recar meraviglia se, avendo a disposizione così abbondante mater iale , Francia e Inghilterra poterono imporsi anche alla Cina negli anni 1857-58-59 a Canton, e ad Hai-Po, sebbene l'ammiraglio Hope dovesse una volta ritirarsi ba.ttuto, come già vedemmo.


1966

CO::s'SID.ièR AZIONI STORICHE

SUJ COMl3ATTU1BNTI COSTIERI

Abbiamo pure da considerare come guerra fra belligeranti impari, quella degli Spagnuoli contro il Marocco ·nel 1859, di Francia ed· Inghilterra contro i Daìmios giapponesi nel biennio 1863- 64. « Le scarse ed ineflì.<!aci° armi. di quei ne« miei, agevolar ono agli occidentali ~é" vitttfrie, t olitica!}?.ente ~ importantissime, militarmente a malapena notevoli.. Di . « uguale natura quelle dei Françesi contro la Repubblica « del Messico ed in favore dell'imperatore Massimilia_no. « Tra il 1862 ed il 1_8 67 gli ammiragli J urien de la Graviere\ « Adolfo Bouot, Bosse, M:azière e Olouè presiederon~ . « lavori d'ogni genere, marittimi e campa.li, sinchè La R ou« cière de N oury trasse in patria le trnppe sba1'cate. » ) · .

Nella guerra di secessione di America si conferma ancora la potenza dei mezzi industriali, che ridondò completame~te a favore dei federali, i quali in una relazione presentata· al ·. parlamento da Douald. l\fackay, poterono dire : « Sarebbe « agevole per noi poter costruire in un anno cinquecento « navi cla gurrrra, clalla piccola cannoniera alla gigantes,ca « corazzata. E noto che anch~ in un anno abbiamo (tra ve« lieri e vapori) costruitÒ 2034 navi della portata totale di « 583,450 tonnellate e ciò che abbiamo fatto possiamo rifare. « Più di cento dei nostri opifici privn.ti po$sono' fucinare le mao« chine motrici. La nostra potenzialità di costruzione ed arma« mento non è diminuita dalla secessione degli sta.ti meridio« nali, perchè essi non mai apportarono torze indigene alla « co:itruzione di nav.i, e per centodieci clippers da noi varati « nel 1.8 6 0 essi ne hanno varato uno solo. Laonde la potèn« zialità degli stati ribelli al patto federale rispetto alla. '· « nostra, sta nella. rà.gione di uno a cento. » E difatti nelle relazioni annuali, fatte in seguito al con- . g resso, troviamo, circa le navi armate; 1° luglio 1861 82 navi pronte, alcune delle quali veliere; 1° dicembre 1861 - 264 » poche veliere; 1° )> 1862 - 427 )> tutti piroscafi.; }} 7 » 1863 - 588 · )} » 10 )} » )) 1864 - 671 ))

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1967

Ciò, riguardo a l numero ; per quello che riguarda il tipo, vediamo effettuarsi 1~ costruzione di naviglio d'alto mare,, di n'a viglio da. fiume e di naviglio pel combattimento dei forti. Vediamo così, oltre alle corazzate di alto mare, le cannoniere corazzate fluviali di Giacomo B. E ads, ed i monilors dello svedese Giovanni Ericson. Cronologicamente sorse primo il monito;·, nave corazzata con cannoni di grnn potenza entro torre girevole ; il primo esemplare di esso fu apprestato in cento gio,•ni a. partire dalla imposta.tura della chiglia. L'ingegnere navale Eads improvvisò a Oarondelet uu arsenale e sì accinse a preparar e una squadra di 20 navi spe· ciali per discendere il Mississipi. Ciascuna nave era corazzata., lateralmente per lo spessore di circa 7 centimetri, oriziontalmente per 2 centimetri e mezzo. I n princip io ogui nave aveva una torre girevole con 2 cannoni da 23 centimetri e mezzo; le ultime ebbero due tòrri mosse du.l vapor~ e facevano fuoco ogni 45 secondi. A tanta potenza industriale fa riscontro invece la scarsezza di mezzi dei confederati, i quali, dediti quasi esclusivamente al commercio del cotone, erano privi di vasti opifici e dovettero anzi, nel fortificare, ricorrere spesso a blinde di balle di colone. Aggiungas i poi che il blocco contribuì n on poco a fare man mano esaurire le forze dei meridionali. Dice Jack la Bolina: « I due chiari elementi di vittoria, <S. che sono uomini e, danaro in abbondanza, furono assicu- . « rati al settentrione, cui il mare, mercè lo sviluppo· della « marina milita.re, era aperto. Lentamente e progressivamente « srainuirono entrambi nel mezzogiorno cui l'armata chiuse « l'adito ai rinforzi ed al credito. » In altro punto, parlando delle gesta delle squadre federali, dice : « Industre e prode era il nemico, cui mancarono « invero le navi, ma g iovarono la giacitura e la. natura. della « costiera, ed il lento corso dei fiumi adatti alla seminagione << di tor pedini fisse ed all'impianto di palafitte ed ostacoli di << ogni guisa. »


1968

SUI COMBATTIMENT I COST! E f<l

00.NSIDERA ZIONI STORICHE

Industri furono invero i confederati, ·n on nello stetto senso della parola, ma nel creare ripieghi per rimediare alla scarmezzi e degli elementi indispensabili alla bo-nerra:' sezza dei . ; basta rammentare che il fefro salì al bel prezzo d i quasi tre_mila lire per tonnellata, mentre il cotone a "\Vilmingto~ ~ra sceso. al prezzo di 40 centesimi la -libbra, aveiir du. poicls, ed in Inghilterra valeva invece due lire e cinquanta: La lunghezza della costiera ed i lunghi corsi dei :fi1,1mi; _fe. cero sparpagliare le forze dei confederati rendendoli deboli dappertutto, méntre poi il littorale basso di molt issimi pl{n,ti, fortificati rese facile il compito dell'attaccante, come ebb~mò occasione di vedere. ' . Per quanto riguarda poi le . torpedini, possiamo dire 'chè esse riuscirono q·uasi innocue ai federali, lasciando appdnto quel quasi, per rammentare l'unica nave che affondò pe1' ef. fotto di torpedini : la Tecumsché a Mobile. . D el r esto, lo stesso Jack ,la Bolina, d ice in altro mo1~ento : . « Le medesime ditricoltà che i confederati incontrarono nel « forni r di buone motrici le improvvise corazzate, sussiste« roiJ.o per concedere loro torpedini efficaci. Che vale si « sterna bene studiato, se 1 materiali per la costruzione di« fettano? » Allo sbarramento di Newbern i federali trovarono 82 to1·pedini d i fondo e cavalli di' fr isa; orbe.ne, la nave capita.nà col segnale « seguitemi » « diede in pieno nei cavalli di frisa « e fe' scoppiare le to~pedini senza g ran danno pFoprio. >> An_oora a Mobile, sotto il fo rte 1.Yl.organ, F erragut collo · Ifartford, p reso il posto del Br·ooklyn, che aveva deviato per ischivar·e un grappolo di torpedini, non subi alcun danno da questo, perchè le torpedini erano state affondate qualche mese prima e non produssero l'effetto temuto, Oltre i vantaggi' industriali, q1.1elli del Nord ebbero anche dalla loro parte il beneficio della perfetta conoscenza delle località meridionali, inquantochè il personale di marina· aveva avuto campo, prima della secessione, di farvi rilievi e studi d'ogni genere. Così i federali annoveravano fra i loro am miragli il ·com~odoro Porter che, da capitano mercantile, ¾

1969

aveva lungament6!,_navigato nel golfo del Messico, e nei grandi . estua1;i che ivi sl]occano; per consegnenza, facile cosa poteva riu~cire a questo intelligente ufficiale il disporre convenientemente quelle famose squadrette di scune bombardiere tantb all'.imb~ccatura del M:ississipì per battere i for ti J ackson e , S. Filippo, come più sopra nelle vicinanze di Vicksburg. Altrettanto facile doveva riuscire lo stabilire i dati di puntamento delle scune bombardier e, giacchè fu per cura .del luogotenente Gerdes del piroscafo Sachem, della commissione cartogra.:6.ca degli Stati Uniti, che ven ner o esattamente de- · terminate le distanze tra i varì mortai ed i due fort i so.prannominati. Gioverà ancora .notare come in quella stessa azione il personale della difesa non era forse molto ben predisposto alla resisténza, poichè << ognuno dei castelli conte<< neva press'a poco 700 uomini, taluni dei quali erano oriundi « settentrionali, gli altri 'l'edeschi od I rlandesi. » « I settentrionali. avevano desiderato ser vir nei castelli allo « scopo di non combattere i loro confratelli, ~vvegnachè fosse « stato loro assicurato dal colonnello comandante, che niun « .ufficiale di marina avrebbe osato assalire luoghi sì formi « <labili >> (parole dell'ammiraglio P orter). Circa poi al valore formidabile attribuito a questi castelli, nonchè alle opere difensive di altri punti importanti, come p. es. Vicksburg, g iova far osservare com'esso sia esagerato. Così, per l'appunto, - nella Gibilterra del .ìYiississipì, le opere erano sparpaglittte per conseguenza, le navi che forzavano i set tori difesi dalle singole opere, avevano volta per volta la preponderanza in artiglierìa, tanto dal lato numerico, come da quello qualitativo, poichè, non solo a Vicksburg, ma in tutte le opere della d ifesa, la gran maggioranza delle artiglierie era costituita da cannoni lisci di poca potenza, mentre quasi tutte le navi feélerah avevano l'armamento potente e perfezionato, e che facilmente poteva aver ragione di quelle opere quasi t utte in mur·a tura.

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Nella no~tra sfortunata campagna marittima del 1866, vediamo come.la potente flotta dell'ammiraglio Persano, sarebbé


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CONSIDERAZIONI ST ORICHE

SUI COlllBA TTUfE:NTi COSTIERI

stata più che sufficiente per stabilire nell'isola di Lissa un punto d'appoggio soperchiando l'azione dì quei forti che abbiamo visto resistere soltanto perchè· non si volle procecedere ad un pronto sbarco di truppe. Restano in tal caso inutili le considerazioni in ordine alla tattica ed . alla tecnica·,, giacch_è, per la poca avvedutezza del comandante supremo,. le operazioni non s'iniziarono coi sani ·criteri dell'arte militare, e per conseguenza si pretesero dàl ~ateriale .e d~l ·. personale sforzi inadeguati. Per contro, potrémo ~mpre vè- . dere COme, il genio del COffiandante SU premo riesca, .per .la , I sua iniziativa, far sorridere la vittoria, quando la situa:- . zione generale avrebbe in.vece prodotto, per un altro comandante qualsiasi, la disfatta o ia ritirata. Basti, ad illu strare . questo crite1·io, rivolgere il pensiero alla situazione . dì Nelson sotto Copenaghen per comprendere come anch~ · un buon ammiraglio che fosse stato al suo posto, non avrebbe : " assolutamente potuto regge,re, mentre Nelson seppe t al. mente dissimulare la sua cattiva posizione, che riuscì an.zi ad impor~i con ottimo risultato. .iVIa la sana critica, nello studiare il passato, non deve tener conto dei risultati infelici o brillanti, dovuti all'inettitu~ dine od al genio di un uo~o. D'altra parte, nel trarre prognostici per l'avve·n ire, non deve fare assegnamento sull'inettitudine del probabile nemico, nè sul genio dei . propri generali. Le considerazioni tattiche e tecniche, debbono essenzialmente essere basate sull'esame delle condiiiion.i generali del materiale e del personale. È quindi impo'rtantissimo, pel critico, lo studio delle situazioni complesse per poter discernere se un dato risultato dovrà ascriversi alle condizioni generali del materiale e del personale, oppure se dovrà attribuirsi all' influenza individuale di un capo, o a qualsiasi altro fattore in apparenza secondario, ma che in realtà abbia invece potuto piegare gli avvenimenti.

un bravo ammiraglio come il cinese Ting; al quale s'impongono e si cambiano segnali di manovra come alla battaglia di. Yalù; am~iraglio al <tqnale si affidano truppe e marinai come, a Wei-Hai-'\Vei, che da più settimane non ricevevano la paga e che, ciò nonostante, egli riuscì a t enere in pugno fino al giorno della capitolazione, alla quale non seppe sopravvivere.

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Nella recente guerra cino · giapponese, abbiamo un esèmpio del potere deleterio che può esercitare l'elemento corrotto di un :M:inist~ro, che ha saputo mettere le· pastoie ad

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. ,l\!fa lasciamo il dramma cinese e torniamo qualche passo. indietro, ·per accennare di volo alla disparità di forze fra Inghilterra ed Egitto nel 1882, tra Francia e Cina nel _1884-8& e con.eludere esprimendo il nostro convincimento sull'impossibilità di paragonare le azioni del passato con quelle ipotetiche, che potrebbero dar luogo ad uno studio utile per l'avvenire. Ci piace nonpertanto accennare ad alcune affermazioni, sentenze, a.forismi, che ad ogni tratto s'incontrano nei libri e nelle r iviste che trattano di sto1:ia e di azioni costiere. Ricordiamo ancora l'impressione chericevemmoqnaudo non era ancor spenta l'eco dell'ultima cannona~a sparata alla battaglia di Yah\ : sec:oudo qualcuno, quella battaglia aveva dimostrato la superioritft degli · incrocia tor.i sulle grosse corazzate e · 1a superiorità dei iuedì calibri sui grossi. Invece la bat taglia di Yalù, aveva semplicemente çlimostrato la superiorità dei Giapponesi sui Cinesi, e, molto probabilmente, la disfatta di questi ultimi sarebbe stata più schiacciante se le. grosse corazzate ed i grandi calibri li avessero avuti i Giapponesi .e gl'incrociatori armati di medio calibro fossero sta ti in mano ai Cinesi. - Ma così è ; ogni avvenimento deve insegnare molte cose, e guai a chi desse retta. In questò caso, ogui nazione, per dar~ ascolto ai famosi insegnamenti, avrebbe dovuto trasformare in navi-osped~li o nE!,vi-caserme le grosse corazzate e vendere per ferraccio i cannoni di grosso calibro; a meno che, non avesse dato retta alla buona idea di tener tutto in serbo per una pros sima occasione, quando ·cioè un altro duello navale fosse vem{to a dimostra1·e precisamente il viceversa, fac.e ndo ritornare in auge i grossi mostri.


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CONSIDERAZIONI ST ORICHE

Più che altro, g li autori si sono preoccupati di ricaYare dalla :itoria proposizioni chA stabiliscano se la priorità spetti ;alle navi o alle fortezze. Ci occorre p. es. di leggere: « Qua.n·« tunque le geste oncle furono teatro Algeri, S. Giovanni « d'Ulloa, Obbligado, Tangeri, Mogador, S. Giovanni d'Ac1{ ·« e quelli d' Inglesi in· Birmania ed. in Cina, avessero pro-· -<< vata, mercè l'esperimento, la superiorità relativa della nave « sulla fortezza; pure, avuto riguardo clie·i èa,nnoni di te.rÌ·a · « erano stati in . quella circostanza maneggiati da inesperhi ; « artiglieri anzi che nò, e che invece _nella gtterra'tli Pr,us:.. « siani e Danesi del 1848, alle navi era toccato soccombere « sotto il tiro dei cannoni ben puntati, gli autori militari g iu~ « stamente in voga avevano stabilito il principio seguente >. « Una batteria di quattro pezzi cli· grosso calibro ben sitiiatci « e ben se1"vita. dev e metter· fuori di combattirnento un ,vascello· « di 12 O cannoni. » Lo scacco' di Sebastopoli, ,dicesi insegnasse come i forti )· erano preparati a combattere con vantaggio ·scafi di legno, come il tiro di lancio fosse ineffir.ace contro i forti specialmente contro , le batterie alte. Kinburn invece, insegnò come i forti: non potevano resistere il tiro delle corazzate. E l'ammiraglio Dupont, fiden te nei suoi monitm·s, andò troppo tranquillamente all'ingresso di Charleston dove le batterie ben disposte e sicure del fatto loro, attendevano l'incauto ammiraglio a 500 metri e quindi aprirono un fuoco tanto efficace da indurlo a ritirarsi con serie avarie e con la conseguenza di una nave affondata nel giorno seguente. Non fu certamente la temft di urtare nelle torpedini, che consigliò la ritirata! Per m olti, la guerra di secessione ha insegnato che le navi non posson o impunemente forzare i passi fortificati e noi non ci ·fermeremo ·a ripetere che per lo più erano batterie basse, molto distanti fra loro, ecc. Subito dopo la guerra in Crimea e nel Baltico, ·si dichiarò « la inanità dell' imbozv.arsi contro fortezze » m~tssima che in seguito venne talvol ta applicata e tal'altra dimenticata con buon esito jn .entrambi i casi.

SUI COMBA'tTIMENTI COS'l'!ERI

. 1973

Infm:mino il nostro G. B. Albini sotto Ancona, l'ammiraglio Dupont· a Port-Royal, i federali in molti forzamenti di passi, Persano d~vanti Porto S . Giorgio, che ·tirarono mantenendosi in rµoto; .per contro, informino i tiri forta· nati all'ancora della guerra di secessione, del bombardamento di Al.e ssandria e della gU;erra del Tonchino. Come all'aprirsi della guerra di Crimea, la superiorità era àccordata alle batterie costiere, così al finire della guerra di secessione, ·si dichiarò che mai. così come allora « la su« periorità del cannone a bordo, relativamente al cannone « da. muro, erasi palesata. » · · In questo momento vi sono molti comandanti ed anuniragli che riconoscono impossibile un duello fra navi e bat- . terie, e r itengono che soltanto in condizioni eccezionali, una squadra potrà. cercare di passare sotto il fuoco delle batterie per forzare uno stretto. In ogni caso, le navi dovranno manovrare rapidamente sottò il fuoco. Altri, ammettono l'i~piego di piccole navi che operino per sorpresa, di notte, o con la nebbia, per togliere gli sbarramenti, ostruzioni, ecc. Vi sono poi diversi scrittori inglesi, i quali, avendo in· terrogata la storia, ne t rassero come responso, il principio di gettar l'ancora a piccolissima distètnza dalle batterie, per operare contro di esse. A noi sembra che l'unico insegnamento- che si possa ricavare, sia il segùente, che potrebbe anche sembrare un' ingenuità : « Le diverse azioni cost iere dimostrano come l'at« taccant e debba piegare la sua tattica a seconda della po« t enza difensiva della costa e dell'abilità e del militarismo , « del' difensore. » Sembra un' ingenuità, un assioma, eppure non sempre si riesce a tener presente i principi più. semplici: più ovvi. · Visto che a Sebastopoli le navi in legno ebbero la peggio, la F rancia costrusse le batterie galleggianti . corazzate per andare l'anno s uccessivo a Kinburn. Vista la gran resistenza delle corazzate sotto Kinburn, i federali prepararono un ben inteso sistema di batterie all'1ngresso di Charleston e


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CONSIDERAZr'ONI STORICHE

riescirono a battere D~pònt anch'esso memore di Kinburn, ma noncurante che la lezione stessa avesse potuto insegnare, qualche cosa anche alla difesa. · Il governo impose a Ferragut di impadronirsi di. ViksbnrO'· b} questi, pur obbedendo, mani~estò la propria impotenza .sém:'a l'aiuto delle trµppe e di altre navi. Quando.i rinforzi ven~ nero, l'impresa riuscì. Sarebbe riuscit~ ugualrpente que~to . secondo attacco se la difesa fosse stata più raggruppat{ e.·.. non così disseminata? Ferragut avrebbe chiesto altri .J"Ìl1-·. forzi, od avrebbe rinunziato all'impresa·? ' ; Persano doveva approfittare della circostanza che i fotltr,' di Lissa erano aperti a.Ila gola per prenderli di rovescio ~on truppe di sbarco, ma non lo fece. . Ognuno ·sa che si tira meglio. da fermo ed alle piccole distanze, che non in moto e alle grandi distanze. Ma, sarebbe temerario chi, rimanendo fermo e vicino a. batterie bene armate . e ben servite, . vedesse poì in pochi momenti colare a fondo ad una ad ùna le proprie navi. Per contro, sarebbe troppo pr·u,clente (per non dir altro) chi rimanesse al largo e in :moto avendo a che fare con opere di poco valore difensivo e con personai'e male istruito e p~co militare. Sotto Alessandria fecero benissimo l' Jn,v ineibile, la Penelope e le altre navi che rimasero all'ancora.; ben potevano arrischiarsi sotto i forti egiziani! Ben fece. l'ammiraglio Courbet al Tonchino, ad eseguire sempre il tiro imbozzando come se fosse al balipedio; ben gli poteva riuscire d'imboccare le cannoniere nella discesa del fiume 1vfin tanto più che le opere erano state costruite per battere ne: m ico che risalisse la corrente, mentre lui scendendo, aveva. sempre da batter.e i punti più deboli delle opere. Ma in qµante altre circostanze furono invece le 11avi costrette a muover~i! ~

Nella maggior parte dei casi, abbiamo visto assai potente l'attaccante, debole, inetto il difensore; epp ure, ci capitò qi leggere continue osanna all'arditezza, alla sapienza dell'offensore; e di necessaria conseguenza, vedemmo spesso

SUI COMl3AT'rJMENTI COSTIERI

1975

-esaltato il potere diMnsivo delle opere e ·1a bravura delle truppe costiere; per far p~overe maggior luce di glo_ria sull'attacante. ' Oi'ò si spiega con la considerazione che gli scrittori che trattano:di combattimenti costieri sono tutti marinai, ai quali, anche inconscientemente, oécorre d i essere parziale e di rivestire dei più bei -colori le imprese combattute dai marinai contro le opei·e terrestri. · :Ed anche il nostro egregio Yack la Bolina, menomando ]'austerità e la severità dello storico, ci dice a proposito della ~ua: · Sto1·ia qéne1·ale della .1v. iarina militare: « Ho pensato '<< questo libr~ come u~ inno alla maestria ed all'audacia marinaresche. » . E che talvolta la rigida imparzialità dello storico V'?nga ridotta alquanto elastic~i, lo attestano in primo l uogo le ±:on~i ove egli attinse le notizie, sia per esaltare alcune az10u1, sia per passarne quasi sotto sile~zio al.cune altre .. Per esporre la guerra comba~tuta dalla Francia contro 1~ Cina nel 1884-85, e_gli attinge al libro del Loire sull'amm1raJ:>'lio ·Courbet, e per conseguenza, più che la descrizione 'irr~parziale degli avvenimenti, abbiamo l'apologia dell'ammira()'lio francese. Pel bombardamento di Alessandria, ci appaga con la relazione di un giornalist~t degli Stati-Uniti imbarcato sull'Jn~ vincibile. Sarà stata certa.mente persona competente, u1a ci ·offre un' incompleta narrazione che risente dell'esagerazione del momento e mentre non ci dà che scarse notizie tattiche ' . . e tecniche che abbiamo dovuto completare altrove, c1 ma.m' . . . . . festa naturalmente la propria am1mraz10ne pe1 cannomen inglesi che mordono il freno vicino ai pezzi prima d~l. com~ ,battimento, e che in un batter d' occhio riducono t utti 1 forti in un mucchio di macerie. Nella guerra di secessione, Yaèk . la Bolina non fa cenn o delle O'l'andi avarìe subìte da Dupc,nt davanti Charleston e b . d dell'affondamento del Keucuk seguìto il giorno opo ; preferisce citare un brano della r eiazion e del ìYiinistro al congresso, relazione nella quale, per ragioni ovvie, si trova inolto


1976

CONSIDERAZIONI STORICHE

attenuato lo scaécò subito dal Dupont e si riferisce così la ritirata: « Per cagione degli ostacoli sommersi, la cui natura non « .era palese, non fu giudicato buono il tentativo di risalire « sino alla città; e dopo una zuffa .di die~i ore, alzato il 'se-· . «' gnale di ritirata. Il danno inferto alle navi a torri fu co~- '. · « parativamente lieve ed in questa rimarchevole contesa morì « nn uomo solo. Mai lies_;una nave avev·a sostenuto fuoco.co~ì « concentrato, sì che ottenemmo la prova delle doti di resi ; « stenza di cotal classe di navi: Erasi concertato rinnov;r& ,,, · « la dimane l'assalto; ma il diseg~o fu dimesso e la squadrà :· · « tratta fuori dalla barra nella tema che mal comportasse « le tempeste della stagione. ed il fuoco nemico. Il co:i:i.trani« miraglio Dupont avendo espresso d'3siderio di lasciar la « carica occupata durante 18 mesi, il contrammiraglio Andrea « H . Foote fu nominato in suo luogo. » Pare invece che a Dupont fosse stata tolta la carica d'.autorità, come lo stesso Jack la Bolina accenna in altro l'uogo. Si nota, p. es., ben volentieri l'inseguimento della ca.valleria Morgan., continuato per 500 miglia dai piroscafi lungo l'Ohio sino a cattura finale di essa; ma non si parla affatto dell'intervento del generale Sherman per trarre d'imbarazzo e salvare l'ammiraglio Porter avventuratosi in un canale vicino a Vicksburg; mentre invece con gran compiacimento si parla delle straordinarie· e romanzesche avventure ·di Cùshing, subito dopo di aver fatta la dichiarazione che il libro dev'essere « un inno · alla maestria ed all'audacia marina« resche. » Con questo, non intendiamo di .m~nomare il valore del potent issimo. libro del Vecchj, nè insimi.are l'idea che lo storico abbia voluto, a mente fredda, attenuare gli scacchi, o esaltare i trionfi marinareschi; abbiamo vQluto soltanto metter e in luce questa tendenza naturale, questa parzialità incosciente, irresponsabile, per aggiungere ancora un elemento in favore del concetto · riguardante il poco valore istruttivo ricavabile dalle narrazioni dei coo;i.battimenti costier.i del

SUI~COM BATTIMÈNTl COSTIERI

1977

passato, e l'impossibilità di poter paragonare questi, con quelli dell'avvenir~. (1) E p'er megilio avvalorare quest'ultima affermazione, cercheremo di fare ancor più risaltare le differenze esistenti fra le ·caratteristiche. della difesa del passato e quelle del presente, inquantochè dai primi capitoli di questo studio, si può comprendere come la vera caratteristica dell'artiglieria da costa attuale, no~ si trova già nei calibri delle bocche da fuoco, bensì nei metodi di puntamento; e che per conseguenza, bisogna risvolgere lo sguardo al potentissimo ed essenziale ausiliario: 'il telemetr·o. · La vecchia artiglieria da muro, che . nella storia del passato dovrebbe rappresentare l' artigli6ria da costa, manca affatto di questa caratteristica, e per conseguenza, poco o nessun valore hanno tutte le deduzioni che si possono trarre dai fatti storici, nei quali figura sempre la vecchia artiglieria da muro, e non la giovine, la vera artiglieria da costa così poco conosciuta anche da alcuni fra quegli scrittori che mtendono parlarne. Riferendoci ai metodi di puntamento e misura delle distanze, abbiamo nel 1866 un esempio di ingegnoso ripiego per compensare la mancanza dei telemetri, riportandoci . davanti alle batterie del Oallao, le quali, preparandosi a (1) Anche llfahan, chiamato da Yack la Aolina " il più chiaro storico vivente del mare » anche Mahan, pare si sia lasciato vincere dal sentimento rii parzialità, di simpatia verso Nelson in confronto di Ferragut. Infatti A. V. Vecchi nel s1io ,irticolo , Ferrau1Lt e 1Vetson secondo ,lfohan» pubblicato nella Hivista Marittima del giugn0 !898, stigmatizza la parzialità. (teli' autore amP.rit~ano dicendo: , secondo me il senso pa• triottico doveva consigli:1rlo a diffondersi egualmente nell'opera di gloriO cazione del•· l'ammir,wlio americano e dell'inglese. , A noi sembra, veramente, che il senso di giustizia a;rebb·e dovuto consigliare lo storico, assai più del senso patriottico che talvolta può mettere, se non la benda, almeno il velo agii occhi. Più in là riscontra come al Mahan sia sfuggita la considerazione che il sentimento del dovere fosse sentito diversamente dai due ammiragli, e sia pure sfuggita la ragioue etnica che ' decise l'crragut a schierarsi coi federali. In comple.sso l'illustre A. v. Vecchi giustamento mette in evidenza come il ~lah,tn abbia lu1nPggiato poco la Ognra di Ferragut e sia ·stato invece troppo indulgente per le cleboler.ze di Nelson : • Pieno t'animo di una indulgenr.a che non esito a chiamare colpevole, l'illustre Ilio• grafo sottilizza e bizantineggia per discoprire una scusante ai casi di Napo li eh& • suoneranno sempre disonorevoli alla memoria cli Nelson. "


1978

SUI COMBATTlllENTl COSTfER I

CONS1DERAZ10 N1 STOR!CU E

contrastare l'azione delle navi spagnuole, avevano disseminati sul mare gavitelli di diverso colore che indicavano le distanze; ma questo grossolano ripiègo era ben poca éosa in confronto di quello che si studiò più tardi in Europa quando , cominciarono a comparire i primi modelli di telemetri da costa. Senza prendere in considerazione altri S tati, ci" basti osservare il progredire ed il lavoro della nostra artiglieria da costa. Sebben1:1 le nostre batterie e le nostre bocch~ da fuo co non sieno fra le migliori, pure ·1a bo~tà di tuttò Ù complesso del personale (messo a,l corrente delle riotizf·e delle ista·uzloni . marinar esc,:he necessarie) e dei sistemi- di puntamento, mette la nostra artiglieria da costa fra le prime del mondo. .• L 'anno 1874 può dirsi quello che segnò f inizio degli sforzi , per dare al tiro da costa la sua vera. caratteristica. Verso quell'anno tutte le nazioni che possedevano artiglieria da costa, prèoccu pate per la poca efficacia del tiro cli quelle costose bocche da fuoco, si die1::fero con ardore allo studio di strumenti misuratori delle distanze e di metodi razionali per battere le navi in moto. Nel 1874 al campo di S. Maurizio, nel 1875 a Genova, vennero fatte accurate esperienze su vari t ipi di telemetri dovuti ad autori italiani e st ranieri e si confrontarono fra loro il-telemetrografo Siemens e Halshe, il telemetro del Madsen, del N olan modificato dal compianto colonnello Pozzi (allora maggiore), del TVatk in; nonchè il telemetro Pai·ravicino e rautosladiometro Plebo.ni. Nello stesso anno l'ingegnere Salmoir·aghi ideò il suo telemetro; nel 1•anno successivo il compian to capitano G. B . Amici disegnò il suo a visione diretta pubblicandone la descrizione nel Giornale d' a1·tiglieria e genio (parte II, 1877). Le esperienze si sussegllirono· negli anrri 1878-79-81 allo scopo di decidere sulla bontà dei varì · telemetri, Pcwi•avicino (modificato ), Salmoii·aghi, Amici, e sui dìYersi metodi di punta.mento. . Prima che venissero studiate le varie quistioni de l puntamento da costa, il procedimento era assai grossolano. Avuto

e

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riguardo a!Poperazione materiale del puntamento, l'istrumento normale era l'alzo ordinario amovibile, dimodochè il puntatore, una volta puntato il pezzo, toglieva l'alzo, scend~va dal ~ott"~ffu~to e face~a partire il colpo. Il metodo per :'1ca:7are 1 tlatt d1 _puutame.nto ~ra affatto analogo a quello 1mp1egato contro 1 bersagli fissi, e la generalità deo-li artiglieri si confortava pensanJo che le deviazioni prod~tte dal moto del bersaglio ,veni vano comp~nsat;e dalle (J'randi cli men. . de1le 1uvi. ° s1om Fino dal 1872 il lll:.aggiore (ora generale) P ,Lrravicino aveva fatto delle proposte per perfezionare il metodo 'Jfadsen munendo il telemetro di questo autore cli una tavoletta quadrettata analoga a que11a che si trovò (più tardi) applicata al telemetrografo Siemens e Haltke. Quasi contemporaneament.e, in Ger mania, il maggiore T~ichmann, comandante l'artiglieria da costa, sperimentava un suo metodo molto somigliante a quello 1'V.Iadsen mocli:fì.cato dal Parravicino. Il T eichmann accennava in modo ingeo-noso al metodo di prepa1·a1·e il puntamento tenendo contoe delle . deviazioni laterali e longitudinali del bersaglio nella durata ·della traiettoria. Negli studi che da noi si fecero, si procurò di dividere le difficoltà stabilendo per le varie distanze compiti diversi agli strumenti ausiliari. Dapprincipio si riconobbe la necessità <li ado tt,are d ue sistemi di telemetri; cioè, uno indicatore di posi,:ione a grande baso ed un telemetro a piccola base da chiamarsi telemetro da batteria. Più tardi, per la comparsa clell'al.z-o automatico S. Bon, la questione si ridusse nei seguenti termini : Alle piccole distanze: Puntamento individuale mediante l'alzo S. Bon. Con questo metodo non vi era, e non vi è, necessità di rlssare i dati di pun tamento, perchè basta che il puntator e diriga fa linea di mira alla linea di .galleggiamento perchè il pezzo assuma automaticamente la inclinazione che gli conviene per la distanza del bersaglio. Si consideraro:q.o poi puntamenti preparati per le medie .e per le grandi distanze: HO -

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1979

.o\X:-10 XLIII.


1980

CONSIDEll.AZlçlNI STORlCJ:lE

Le prime: dal limite d'impiego dell'alzo automatico fino, · a 4000 metri;

Le seconclè: dai 4000 metri fin o alla gittata massima delle · bocche da fuoco. . _ Le prime esperienze con l'alzo S. Bon, vennero fatte· a Spezia nell'aprile del 1877 alla bat.teria bassa della Castagni. Da quell'epoca,, fino al 1881, si continuarono le esperienze e le modificazioni fino ad ottenere un modello soddisfacente non solo per l'uso del puntamento individu8:le, ma, an_qb~· pel punlamento p1·eparato facendolo servire da,iudicatoré'd'Èll· l'elevazione mediante l'aggiunta della voluta-quadrante. L' a:l~ lora capitano L uig i Falta propose anch'esso una modifica-, zio ne per rei;i.dere meno vol mniuoso e quindi meno. _vulnerabile l'alzo autom_a tiéo. . Veniamo ora al primo passo c'he venne fatto sulla buona via per ottenere un puntamento preparato razionale. Il merito del primo studio e delle idee che sèrvirono poi di g uida sicura agli studi successivi è dovuto· al generale .Parravicino, a.Bora maggiore. Nel sno studio Sul ti1·o in arcàta clelle batterie cla costa egli preoccupavasi del tiro degli obici poichè vedeva in essi un mezzo efficacissimo di offesa, ma che aveva bisogno di un buoil metodo d i puntamento ·per dare una discreta probabilità di colpire. Senza ent rare in particolari, diremo che il metodo Parravicino consisteva nel fare due osservazioni telemetriche in un certo intervallo di tempo ; da queste ricavare la p1·evisione che dopo un egual spazio di tempo il bersaglio si sarebbe tro~ato ad una certa d istanza alla quale si prefiggeva di colpirlo dando alle bocche da fuoco i dati necessari e indicando opportunamente il momento dello sparo. Questo sistema venne esperimentato nel 1878 ed i buoni: risultati incorn,ggiarono a perfezionare il metodo. Nel 1879 si eseguirono altre esperieuze pel tiro in arcata col puntamento Parravicino modificato, adoperando però i,l telemetro Salmoiraghi al qu.ale si erano a.ggiunte delle parti speciali allo scopo· di facilitare le operazioni. Le esperienze ebbero 'Però risultato infelice e si stava per ritornare al primo metodo quand()

SUI COMBATTlMENTI COS'l'JERI

1981

l'adozione,. del telemetro ;<Ìmici a visione diretta fece sperare in un metodo migliore." Pel tiro di lancio alle distanze medie si sperimentò un metodo chiamato pwitamento pr·epcwcito semplice. La carattéristica di esso era di non tener conto nè della çlurata della traiettoria, riè di alcuno scostamento, e ciò in omaggio alla semplicità ed alla celerità; consisteva nel determinare la distanza cli tiro,_ e dare il comando /oc, quando il bersaglio· giung~va a quella distanza. · N e.l 1878 la- br igata di · artiglieria di Spezia aveva già fatte alcune esperienze; riel 1879, col telemetro Amici e con la volula-qiiadrante de}t'alzo S. Bon se ne fecero di più soddisfacenti. Per le graudi distanze si sperimentò il puntamento prepar·ato doppio. Si chiamava appunto doppio, perchè oltre a sta-· . bilire l'elevazione per la distanza di tiro, preparava anche il puntamento eliminando completamente l'intervento del puntatore. Questo metodo diede origine ai telemetri a racldoppio e a t?·iplo. Però questi telemetri e questo metodo non erano rigorosi a J)?"'iori e tanto meuo diedero buoni risultati. Il capitano (ora colonnello) Lorenzo Sollier, volendo estendere a tutti i casi uno stes::10 metodo di puntamento preparato tenendo conto dello spostamento longitudinale e laterale del bersaglio nella durata della traiettoria, propose il piinlamento preparato generale che non è altro che il sistema attualmente in vigore quale risulta dalle nostre istruzioni pratiche. Per la determinazione dello scostam ento egli ricorse ingegnosamente ad un metodo analogo a quello proposto dal maggiore 'reichmann dell'artiglieria ,germanica. Al colonnello Sollier è pure dovuta la feliciss ima idea del telegoniomeÌ;ro (o telemetro esterno) il quale r ende immensi servigi e ne reùderiL ancor .più quando sarà ben definita la· ~attica pel tiro di gruppo cli batterie. Resterebbe ancora a parlare eì,elle esperienze importantissime fatte nel 1884 sui telemetri da costa a base orizzontale e sul tiro areato-indiretto. Basti dire che venn_e ro esperimentati i telemetri Le Goai:ant de 1'romelin e tre tipi del capitano


, 1982

C0~S1 DE!!AZ10NI STORlCJ:IE

(ora maggior e) B racciali ni; e adatti per le batterie basse. P el tiro areato indiretto le con ch1sioni furono interessantissime sotto molti aspetti, ma non è qui luogo per riforirle; solt.anto ci piace a~ennare che, sebbene non fosse nel progrnmma, venne esperimentato un modello di telemetro a base verticale presentato dal capitano Braccialini, e costituente una :fort~uiatà semplificazione del telemetro Amici. Esso non era altro che· il primo modello del telemetro a base verticale Mod. 1886 o'ra in dotazione alle batterie di quota superiore a 20 metri. . ; .· Ma ritornando ai combattimenti costieri del passato,.-ve- · diamo che le batterie confederate, i for ti · egiziani d i Ales- . sandria non avevano telemetri, la Cina n on aveva ;neppur • · essa fino a ieri un servizio 'telemetrico vero e proprio, e soltanto il Giappone può oggi garoggia1'e con noi per le d isposizioni telemetriche, e possiamo ad onor nostro affermare che la men te organizzatrice del loro ser vizio apparteneva alla nostra ar tig lieria da costa, e che l'officina eh.o costruì. gF istrumenti è la rinomata « officina Galileo » di Firenze. Il Giappone I?erò, n ell'ultimo conflitto, non ebbe occasione di sparare nemmeno un colpo a proiettile colle artiglierie _ da costa, e sparò forse soltanto a salve per salutare la pr opria armata che r iconduceva, come trofei di vittoria, gli avanzi della squadra cinese. :Punque, nella storia, non troviamo la vera artiglieria da costa, e se la v ecchia artiglieria da muro .ottenne qualche buon r isultato potremo dire che, a fortiori, li otterr à la g iovane. Ma per qu el che riguarda ·1a tattica navale, bisogna andar ben guardinghi, e gli ufficiali di marina, insieme alla storia, dovran nQ dar 1polto, ma. moltio peso alle considerazioni tecniche del presente e dell'avveuire per non vedere sprofondare insieme alle navi qualche loro idea troppo otti- . mista. Ed a questo proposito, ci piace -ritornare un'altra volta sui criteri che alcuni scrittori inglesi trassero dalla storia, di gettare cioè l'ancora a piccolissima distanza dalle batterie, per operare contro di esse. · A noi sembra ch e dalla storia dovrebbe trarsi il principio opposto, così bene applicato per la prima volta dal nostro

suf COMBATTL\1ENT!

COS'l' JEJ.ll

1983

Battista Albini sotto Ancona, ed imi tato in seguito da altri.

. In ogni modo, gli artiglieri da costa dovrebbero rallegrarsi nel "?eder fiorire nelle marine estere tali princip1, giacchè potrebbe rephtarsi ben fortunato quel comandante di batteria, che vedesse una nave dar fon do all"ancora a poca d istanza dall a pr opria linea di fuoco. Siamo certi che l'anoora non avrebbe ancor fatto presa, che già la nave sarebbe anelata a tenerle compagnia. . L'artigliere nqn dovrà però a sua volta farsi delle illusioni, e sperare cht1 le navi stiano fer me s9tto il tiro, giacchè guei pochi ammiragli o comandan ti che impiegassero qnesta tattica, non tarderebbero a cambiarla dopo l'esperienza di qualche nave ~tffond a.ta. Per quello che abbiamo avuto occasi one di studiare nel campo tecnico, p ossiamo r iten ere che le navi non si fermeranno sotto il tiro. ma invece manovreranno a corto raggio, procurando d i rimanere più poco che sia possibile sotto il fuoco delk~ batter ie. Qualora avessero per obbiettivo di bombardare la piazza difesa dai forti, en trerebbero uua alla volta nel settore di tiro delle batterie, lancerebbero la loro fiancata, eppoi riparerebbero al largo lasciando libero il campo ad altra nave, p or aspettare nuovamente il -proprio turno. Volendo forzare • I un passo, le navi della. squadra prenderanno preventivam ente i concerti per una marcia intrecciata con evoluz ioni a corto raggio, e a l più presto p asseranno sotto il fnoco delle batterie, se pure non saranno costrette a fermarsi o a retrocedere. In tutti i ca.si, vediamo che le batterie avranno a che far e c~ntro bersagli mobilissimi senza direzione p·r estabilita, e con brevissima pennanenza sotto il fu oco. Da queste proprietà delle n avi a~taccanti, si può subito formarsi un 'idea g enerale circa le regole di tiro e la tattica dello batterie da costa e comprend ere come esse tegole, dovranno assolutamente essere diverse da quello delle altre specialità del! 'artiglieria. A tutta prima, sembrerebbe che un comandante di batteria, da campagna, no11 dov~sse desiderare nulla di meglio che avere davanti a. sè la bella ed uniforme superficie del mare,


1984

SUI COMBA'l'TlillENTI COSTIERl

CONSIDERAZ ION I STORICHE

per batterla da posizioni alte 50, 100 ed anche prn metri. Egli non potrebbe davvero trovarsi in condizioni migliori per l'osservazione <lel tiro .e per la rapidità dell'aggiustamento. Ma se si f.J ensa che su q nel bigliardo non si muoverà fanteria in linea ·o in. linea di colonne.' e non manovrer;uu·o . . sqnadroni di ·cavalleria, ma che invee~ il bersaglio da battere ·s arà resistente e il tiro a shrapnel v~rrà di consegne11za abolito perchò non si potrà fare assegnamento che sui pr:o-·. . ietti che colpiranno -direttamente il bersaglio,. si capirà,: ct1e·. il t iro .si troverà in condizioni ben diverse. Necessiterà· perciò di una preparazione che dia maggio.re esattezz~, poichè. assai pit\ difficile riesce a qualsiasi cacciator.e sparai:e a palla·· che non a pallini, contro selvaggìm\ anche grossa, ma che per poco tempo r:imanga nél settore del tiro, sposta,ndosi -ccin grande r ttpiditit. D'altra parte, il comandante di una hll;-tteria da campagna dovrebbe ancl1e pensal;'e che·, ml?utre i suoi pezzi si caricano e si puntano in pochissimi istanti, i pezzi da costa esigono invece cfa quattro · a sei minuti primi,. e che per conseguenza, ben poche saranno le salve che si potranno sparare utilmente contro una squadra che faccia manovrare le sue navi nel modo precedentemente accennato. Riferendoci ancora al paragone delht caccia, la batteria, da campagna rappr.esenterebbe il moderno cacciatore munito di 'fucile a retrocarica ; la batteria da costa in vece, sar.eb be · simbolegg iata dal povem cacciatore con fucile a b<tcchetfa. Dmique, l'a.rtiglieria da çosta dovrà ricercare altre regole; per ottenere pronti effetti seuza ricorrere all'aggiustamento del tiro basato sull'osservazioue del risultato dei colpi. Può darsi che conve?glL ricercare metodo di puntamento preparato pel moto cnrvilineo delle navi e che, per batterie armate di numerosi pezzi con venga scalare gli alzi per disperdere il tiro in una ciletenninata zona comprendente la posizione del bers,1glio; può darsi cp.e un gruppo di più batterie abbia la convenienza di distr ibuire il fuoco con crited tntt'affatto speciali ; ma non è questo il momento per entra.re nel merito di queste considerazioni tecniche e tat~iClhe ci basti far rilevare che l'artiglieria da costa.ha an cora

1985

molti quesiti da risotvere e molto cammino da percorrere, perchè, come dicemmo, essa è ancora giovane, ed aspetta dal t ecnicism.'o. l'aiu'to potente dei suoi i.Uezzi; dall' intelligenza dei suoi u:ffioia1i quel soffio cli modernità di conce~ti che · ancora le manca per rendersi indipendente dai vecchi principi che r egolano, e ·possono ancora ben regolare; le altre specialità. > · Il tecnicismo si fa strada dappertutto e chissà che col tempo non · si debba vedere ànche l'arma di cavalleria, mo- · -dificare le sue tradizionali caratteristich~ per concedere nn po' di spazio al tecnicismo, a quel tecnicismo che i nostri antenati non av rebbero certamente sognato di vedere nelle mani dei combattenti. Allo slancio dell'anima, subentra oggi la calma della mente che deve valersi del tecnicismo in mezzo ai pericoli, in mezzo alla strage che il tecnicismo stesso rendé ognor più. terribile. Al calore della pugna, subentra la freddezza dei calcoli che esigc;mo di dominare il tilmulto delle pitssioni nei momenti in cui, altra volta, l'esalta,zione di esse, prendendo il sopravvento, creava gli eroi. L'eroismo moderno, cttmbiando d i forma, si è reso meno accessibiìe, ma più ragg iante, e sovratutto, più eosciente di guello antico. ANTONIO 0ALICHIOPU L O lenecnie d'arliqliel'ici.

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L A FUT~RA POSIZ IONE 'OEL GI APPON E, ECC.

1986

1987

• immischi.arsi

LA FUTURA POSIZIONE DEL GIAPPONE TRA

LE

GRANDI

POTE N ZE

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La presente forza militare e navale del Giappone sembr~ che ormai dia a quel popolo il diritto di r eclamare un postò: fra le Grandi Potenze; e tale forza diverrà anche maggioi·e ,· allorquando esso abbia svolto tutto quel programma di espansione che par · éerto. si sia propost o di mettere in' esecuz10ne. Dalla prnna volta in cui discesero nell'arena del mondo quali vincitori in una lotta titanica con 'la Cina, i Giiapponesi hanno centuplicato i loro sforzi onde raggiunger~. il primato fra le nazioni del lontano Oriente e potersi, consegL1entemente, mettere in grado di trat tare da pari a pari con le Grandi Potenze. I recenti avvenimenti. hanno dimostrato che il popolo giapponese ben s'apponeva tenendosi pronto ad ogni possibile evento : e mostrando cosi di conoscere la giustezza · di quel principio' il quale 'insegna che l'essere bene agguerriti significa spesso . t utelare la causa della pace.· · Ma la prima domanda che naturalmente -sorge alla mente, è questa: Si limiterà egli, il Gia ppone, ad Ùsar dell'attnale sua poterizialità a solo scopo di legittima difesa in patria, e per il mantenimento e la tutela de'suoi diritti e de'suoi ci_ttadini all'estero, o non piuttùsto - data la sna indole battagliera ...:_ sarà egli ,s ospinto istintivamente a valersi della sua forza, per estendersi sempre più appena gli si offrano le circostanze propizie-? · (:ll D« uno Stltd io del signor C. Pt·'OUNl>ES, pubblicat.o rccentein entH 11 cll'U-ni!ed -Service Jlagàzine. Recensione di A. ll1~cONTll\t.

P retesti per negli affari degli altri e per turbare l'altrui pace non son? mai mancati a chi ha voluto, e di simili esempi il lon tano Oriente ha dovizia. Ciò premesso, ne consegue naturalmente che la posizione del Giappone fra ~le Grandi Potenze sia divenuta oggetto di g rande importanza e di studio non soltanto da parte delle Autoùtà militari d'ogni p~ese e degli uomini di Stato, ma di quanti appartengono à.lle :finanze, all' industria , al commercio, a ~tatist,i a,d economi e via dicendo. Noi pertan to richiamèremo, in questo breve studio, l'attenzione de' lettori sopra alcnni punti che ci sembrano di non lieve importanza.

·• Può calcolarsi ·- senza t ema d'andare errati - che la popolazione del Gran cle Impero ascerrda a circa ·quarantacinque milioni. Il numero tuttavia non ha grande valore, poichè non sono i milioni d'abitanti quelli che effettivamente costituiscono la grandezza e la potenza di una nazione, sibbene alcune caratteristiche speciali di razza, alcuni avvenimenti storici particolari; e la nobiltà delle tradizioni. k a tutto ciò che si deve quel complesso di sentimenti nazionali che sono l'origine e forman o la base della potenzialita battagliera d'un paese e élegl' ist,inti aggressivi. d'un popolo. ~ ra è da notarsi un fenomeno non nuovo, ma cer tamente strano. Al momento _in cui scoppiò la guerra tra la Cina e il Giap· pone, la po polazione di quest'ultimo paese fo come còlba: da una rnde scossa cbe la destò hrnscameute da n na . specie di oscuro e fiducioso dorm_iveglia nel quale pareva g iacesse da lunghi anni. E questo pericolosÒ letargo opprimev11 non soltant0 la plebe, ma coloro anche, che occnpaudo posizioni elevate nella società. e nei pubblici uffici, sono in dovere di tenersi ben desti e nei quali l'al tezza della condizione dovrebbe essere en rapport col senno e colhi prudenza.


HJSS

1989

LA F U'l' UR,A P0SlZ10NI); DEL GIAPPONE

1'RA LE GltANDl POTENZE

Ma il popolo Giapponese era ancor troppo ligio alle tradizioni de'suoi antenati. L'adorazione ch'egli ha per essi forma la base, il fondamento, dell'immenso suo patriottismo e dell'a- · more franco, sincero, leale, ch'egli nutre per la propria Dinastia.. La feudalità, fatta sistema, era in pieno vigore nfficiatmente poco più di trent'anni 01; sono : e se l'attacMmenf;0 pei g randi dalle due code e da.lle .due .spade, che formi).va la caratteristica saliente dei buoni vassalli, ora si è -concen-.. trata nell'Imperatore, i Giapponesi, ciò nonostante, vene1;~~0 ·. ancora le famiglie degli antichi Capi cli tribù, e tale ;ai: dezza d i sentimenti si rispecchia in tutto ciò che colà av:. viene, sia d'ordine mora.le che in politica. ' Sebbene i soldati siano reclutati, tanto per l'esercito cli~ pe1; la marina; in tùtte le classi senza, distinzione, tuttavia tale distinzione, virtualmente, esiste ~ncora.: ed i nobil i, i grandi, i n ipoti, insomma, degli antichi gue1·1·iei·i, segùitano a tenere iì monop9lio d i tue.ti gli impieghi per q},tanto questi possano essere modesti e miseramente retribuiti. L,t polizia, le poste, i telegrafi ed ogni altro ufficio pubblico e privato) sono nelle loro mani; n essuna meraviglia quindi che anche le migliori cariche nell'esercito e nella marina passino di diritto ad essi e ai loro discendenti. A vendo pot,uto godere per prim·a dei vantaggi della moderna educazione, la çlasse privilegiata è rimasta alla direzione delle pubblice cose ; e valendosi della propritt po~en·za, si è data, con ogni suo mezzo, a favorire l'industria ed il com. mercio, non isdegnando, quando occorreva, di mettere le nobili mani sui registri di contabilita e di partita doppia. Contemporaneamente la classe degli insegnanti, con un fervore degno V\;lramente della nobile causa, ma11tenevauo vivo lo spirito battagliero tra le · popolazioni, nelle quali questa. corda vibra eon meravigliosa potenza. Il mondo, pei. bnoni Giapponesi, è, infatti, diviso in dne parti: Giappone ecl alt1·i paesi ; l'umanità è costituita da d ue classi : Giarpponesi e straniei ·i. E ccessivamente suscettibili quando si tratti della loro patria, essi non ci tengon'o gran fatto all'osservanza di quel

linguaggio cortese, d0Ii9ato e rispettoso che dovrebb'essere una legge per tutti ; e parla'hdo tra loro di stranieri non si fanno punto scrupolo c1·actoprare delle frasi che offenderebbero chi le udisse, perchè gonfie d'al terigia, di disprezzo e pegg10. Questo ii sentimento deÌ popolo.

Un Principe imperiale, il presidente della Camera dei Pari, fu recentemente, e per lungo tempo, oggetto degli strali d'un periodico popolai·e che ivi si pubblicava. In esso vaticina~ vami le più strane cose del mondo e si dava . come inevitEtbile una conflagrazion e tra l'Occidente e l'Orient e, tra i Gialli ed 'i bianchi com'essi usano generalmente· distinguere e determinare le d ue razze. Consigliavasi in quel periodico una pr onta alleanza con la Cina, e con ciò intendevasi, naturalmente, cli significare che il Giappone sarebbe poi diventato il più esteso, il più popoloso, l'irntico Impero del mondo per eccellenza; giacchè nulltL è più facile, e sino a un certo punto anehe piacevole, in ispecie dopo una buona digestione, che fare e disfare le nazioni a piacimento, distribuendole come meglio aggrada, o come vuole.il qnarto d'ora d'nmor gaio, · Due o trecento anni or sono, del resto, i porti del Grande Impero ~rano chiusi a qualsiasi. industria occidentàle, e perdurando le gelose discordie fra le nazioni europee, ogni tentativo per rompere quella cerchia d'acciaio, per vincere la rigida ripulsione degli indigeni, r iusciva assolutamente vano. Nel momento attuale i Giappcnesi sono meno diffidenti perchò hanno la coscienza clelhL loro forza e sono pronti, in ogni evento, a difendersi contro qualunque nemico, di cui uno solo, forse, guardano con gelosa diffidenza : il russo. Non è facile, del resto, che una nazione invadente possa lusingarsi di porre durevole stanza fra un popolo siffattamente valoroso, lea.le, patriottico: e noi crediamo che nessuna potenza si t rovi, per ora, nel caso di mandare colà


1990

T&A LE GRANDI POTIJ:NZE

I.A FUTURA POSJZJONE DEL G, l~ PP?NE

forze militari sufficie~1ti per tentare con esse una sìmile impresa. Ma ove ciò avvenisse, bisogna ricordare che il Giap-. pone, quando sia fornito di buona scorta di carbone e di generi alimentari, non ha più bisogno d i ricorrere a!l al-cuno : bisogna rnmmentare che esso pu ò mettere in .p iede di guerra un contingente enorme di t ruppe : e quale si-a il valor~ di esse tutti hanno visto negli ultimi avveniinenti svoltisi durante la campagna contro la Cina e in C~rea. . Là · storia., e le leg gende s(;anno lì a dimostrare che l'antico·.v9: lore di quel popolo non è ancoi·a spento. · · 0 -

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Questi i vanta.ggi. .. Esaminiamo ora il rovescio della medaglia. E, innanzi tutto, noi siamo di parere che il Gia.pponenon. possa, C011 :jUO vantaggio, prendere per pri.mo un'atti- . tndine d'offensiva o di. aggressione. D ifficilmente, infatti, esso potrà mettere in piede di guerra un esercito di grande poten:àalità servendosi di mercenari cinesi, di truppe ragunaticcie, o di ciuelle di qual?he alleato; ma ancorchè vi r iu. scisse, non sembra probabife che con tale esercito egli si possa lusingar di volare di vittoria in vittoria. Il Giappone uon può e. non deve _quindi contare che su se stesso e sulle proprie forze nazionali; ma le finanze saranno sempre il principal_e e forse l' insuperabile ostacolo per qualsiasi g rande impresa, com·esse lo furono per Na· poleone e per altri prima e, dopo di lui. . La campagna del 189•.l:-95 - corta relativtunente - ha inSeO'nato molte ed utili cose su ta.le argòmento. b Finchè si trattò di aver a nemici i Oi.nesi, a null'altro intesi che a tenersi sulla difesa, il combattere e vincere era bene agevole; ma, con un nemico agguerrito e prqnto a prendere l'offe nsiva, a distruggere la marina merca..ntile, a dannego-iare le coste giapponesi, ad assalire le altre forze navali: :parse nei vari porti delF impero, con un nemico siffatto -

1991

-é:liciamo - la guerra assumerebbe ben ~ltro aspetto, presenterebbe ben. altre difficoW1. L a sféra d'azione giapponese sarebbe, d'altro canto, assai }imitata se esso dovesse scendere da solo iu una guerra qualunque. Le coste del P-acifico dalla parte delle Due Americhe giacciono nell'estre11;-o oriente e gli · Stati-U ~iti - ~ fors'anche altre Potenze - starebbero gelosamente rn sullo avviso, e probftb ilmente, interverrebbero eontro qualsiasi ten· tativo di espansione e di co.nquista in quella direzione . La Russi~, dal canto suo, chiude ogni sbocco da.Ha parte eh nord-ovest, e quando avrà compiuta la linea ferroviaria transiberiana, essi!; si troverà in grado di assumere una più. deci~ siva e determinata attitudine per quanto rignarda gli affan della Corea . .A. sud, la Gran Brettagna vigila sull'Australia. In Po li· nesia le gra.ndi Potenze hanno già messo un piede, nè, del resto, vale la pena di spa~·gere del sangue per quel lembo di terra. Intor~o al Giappone non v'è. luogo che possa essere oc·cupato senza che si sollevino ovunqu: proteste ~ minaccie, e senza che possa aver luogo probabilmente un az10ne of. fensiva da parte delle Potenze che vi sono intéressa~e. . Rimangono le possessioni oland!si e spagnuole, le 1~ole d1 Sumatra, di Giava, le :B,ili.ppine, i~ B orneo, la ~elaues1a ~cc_:, ma anche colà vi .sono le grandi Potenze: e ancorche 11 Giappone riuscisse vittorioso degli Olandes~ e c~egli Spa: O'nuoli, esso avrebbe pur sempre da lottare coi nem101 europei ~he abitano nel suo territorio : e, a ogni modo, non potrebbe inseguire i fuggenti nemici fin sui mari europei. Certo è che se tra le Potenze occidentali sorgessero nuove complicazioni e nnove discordie, , queste potrebbero fargl i buon giuoco : ma i vantaggi che ne risentirebbe verrebbero .assai in ritardo.


1992

TRA LE GRAND I POTENZE

LA FUTURA POSIZION E DEL GIAPPONE

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J993

r estituita, mediante un aumento cl' indennità delle spese d i guerra. Fu appunto in vista di ciò, che a quel tempo circolavano voci di guerra contro la nazìone moscovita, la quale, del resto, ha fatto sempre del s1w meglio per rendersi invisa al Giappone. · · In ogni modo, noi siamo i'n clinati a credere che se i Cinesi non si fossero lasciati sobillare da infl.uem:e straniere ' se avessero trasportato la Corte !unge da Pechino per modo da poter prolungare la resistenza, l'esito della campagna avrebbe potuto essere diversn da quello che realmente è stato . I cinesi dovevano far sì che ii- tesoro e le forze del Giappone si trovassero esausti, e attender quindi che le Po. tenze straniere ttd esso contrarie intervèuissero. Il C~leste I mpero ne avrebbe cer tamente g uadagnato. ~

I punti ne' quali il Giappone si trov~ più. esposto .agli ) asstdti del nemico sono, per la niaggior parte, sitt1ati in quell1l lunga concatenazione d'isole che dalla Formosa si stende a settentrione. Quali danni ne risentirebbe per conseguenza la sua marina, ognuno comprende : e. la guerra civile- d~,g li ., Stati-Uniti (or son 35 anni) è lì a provare come sia facile -~.i-.. struggere una for za navale sparsa )ungo un immenso' e frast,agli~to litorale. Giova quindi chiedersi ripetutamente: in qual?condizioni' verrebbe a trovarsi il Giappone se le sue navi venissero . bloccate nei · porti e forse catturate e distrutte? Esso dovrebbe, evidentemente, abbandon.are subito molte delle principali possessioni che più. si-; trovassero esposte, e lasciarle in balìa del nemico per un tempo i~determ.inato, foi's'anche per se.rnpre.

I pericoli d'una politica d'espansione non sono tuttavia peranco compresi da colm~o (e ve · ne sono molti anche colà) che pongono troppo facile ascolto a' parolai da bottega di caffè : e, sventuratamente, il . popolo in materia di relazioni ~nternazionali è ivi perfettamente all'osçuro. · L'ultima guerra con i Cinesi - g iova ripeterlo .:_:_ fu condotta in condizioni eccezionalmente favorevoli al Giappone, e tuttavia lo sforzo sostenuto fu tale, che questa nazione ne risente ancora le gravi conseguenze. Ciò prova, non foss'a.Itro, che qualche volta la gloria costa un po' cara . Un fatto fu notevole, fra gli altri, in quella circostanza, questo: ehe sebbene i Giapponesi avessero alteramente respinte le proposte delle grandi Potenze desiderose di por fine ad un ulteriore spargimento d i sangne, all'impero russo tuttavia riuscì d'ottenere che la penisola di Liau-tung fosse

Nel 1894, ancor prnua della dichiara?.ione di guerra, le discordie tra gli uomini politici giapponesi com promisero ser iamente gl' interessi di quel paese. La guerra foce sì, che, per il momento, ogni odio personale fosse d imenticato ma non mancarono anche in quel tempo i partiti estremi i quali osai'ono dichiarare, senza retìcenza alcuna, che la nazione era stata ti·ascinata slealmente in una g uerra che non aveva alcun motivo di essere. Tali accuse sono state - non è molto - ripetute, ed ora' è opinione generale che una prossima guerra si sia resa inevitabile. La proposta di aprire le ostilità contro la Russia è stata rimessa sul tappeto, ma si comprende di leggieri che, dato pure, e non concesso, che i Giapponesi rìuscissero a sconfiggerne la flotta, a impadronirsi di ·viadivostock, cli Port Arthur e via dicendo, essi, non per questo 7 avrebbero ancor molto cammino da pf.J rcorrere prima di riuscir a costringere la Russia a firmare un trattato di' pace, e, tanto · meno, a pagar loro un' indénnità di gnerra.


1994

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LA FUTURA POSIZIONE DEL GIAPPONE

Queste verità nel Gia,ppone non si vog liono comprendere e g uai a chi osasse sostenerle apertamente : verrebbe giudicato folle o nemico della patria. • Sn tale argo~ento gli adulator i e gli ignòranti godono d i assai miglior fortuna . Gli studiosi d'economia politica sono intanto in allarme per l'enorme aumento della popolazione e pel° consegneµ te sproporzionato consumo dei generi àlimentari, mentre, per convP,rso, l'emigrazione è considerata (e a ragione forse) c'~mè ' " . un vero disastro. . · L'espansione. Ecco c iò · che si domanda, ciò che si v uole a qualunque costo, coprendo la bramosia, di conquista ·col pretesto che le colonie ·sono una necess.ilà dei tempi, citando · anzi a q ué'sto p1:oposito l'esempio delle Grandi PotJPnze europee, e delì~. spogliazi~:me dei popoli facendo così una forma di mod(jrno d iritto. ' Contemporaneament e si sorvegliano i turbolen ti, é la vigilante e tradizionale polizia giapponese manda a mor_ire altrove coloro che stima pericolosi in patria. L e prime spedi-. zioni in Corea furono appunto costituite di siffatti elementi, i quali, è superfluo tlirlo, vi trovarono tutti la morte.

Irritati pel fatto che nessuna alleanza sia stata ancora conchiusa, fanno di necessità virtù, ma, ancorchè isolati, 'non indietreggiano ? innanzi ad alcnn sforzo pur d~ rendere la loro patria sempre più. a,gguerrita e temu ta. . Sono persuasi che l' Inghilterra ' non intènda intervenire nelle questioni e divergenze degli altri popoli, e limiti la · sua influenza alla protezione de' suoi cittadini e de' suoi interessi. Da essa quindi n on temono è non sperano n ulla. Un'alleanza con la Russia non . incontra il favore dei Giapponesi, che temono poi di non aver la lor o parte di bottino. In onta di tali svantaggi, un fatto rimane certo ed è questo . che se -il Giappone si saprà gio,;are della posizione

TRA LE GRANDI POTENZE

1995

che si è formata, se saprà rinunciare alla politica d" isolamento alla quale si è da .~osì gran tempo attenuto, se, ·finalmente, si terrà in una dignitosa vigilanza, esso, col tempo, potrà veramente trovar posto fra le Grandi Potenze ; mentre se, in pari tempo, ora che il · pericolo d'una guerra sembra lontano, impiegherà le energie e le risorse del popolo e del paese ad imprese produttive, èsso raggiungerà una prospe· rità e una richezza le quali 'potrebbero riuscire utili .alle altre nazioni e che certamente saranno pel Giappone la base d 'un grandioso avvenire.

Frattanto, l'emigrazione dei superf:l.'10 della popolazione dovrebb'essere assecondata e favorita da società ferroviarie '6 di navigazione cui il Governo desse un proporzionato compenso pecuniario. Scopo loro dovrebbe esser quello di provv edere di mano d'opera i paesi che ne facessero richiesta ,e che fossero · in grado di · .equamente retribuir e il lavoro. Per il restant.e degli scontenti, degli oziosi, dei turbo~ 'lenti, si potrebbero trovar e altri mezzi che al Giappone non hanno mai fatto difetto. L' emigrazione dell'elemento buono dovrebb' essere, per quanto fosse possibile impedita, mediante l'offerta, in patria, di sufficiente lavoro.. Il paese, del resto, è così ricco di risorse, e.tanto è risentita la mancanza d'uomini verament~ capaci, ·Che le richieste saranno sempre inferiori al bisogno. La storia spagnuo la del x.vrsecolo s_ta là a provare di -quale gran danno riesca a una nazione il porre in non cale le indus.t rie ed il commercio, per inseguire dei vani fantasmi di conquista. · . Il diventare un Isma~le tra le nazioni, e ciò per pura diffidenza o aperta ostilità, può qualche volta esser cagione di un fataJe quanto tardivo pentimento. · Un paese dt1ve ambire a diventar grande acciocchè la sua voce sia favorevolmente udita nel consesso delle altre n a.zioni. P er mantener e un esercito ed una m~rina costosissimi, 1~9 -

ANNO X I. lii.


1996

LA FU TURA POSIZIONE DEL GI APPONE, ECC.

fa d't1'0po di risorse molto, ma molto solide, e la pace dev~, averle rese tali. Il possedere gran copia di macchine ~~ ?~erra, di_ v~~ scelli d'ultimo modello, d'armi e di mumz10p.1, non sigmfica essere una grande nazione: ben altre cose ci · vogliono, e ·fra q aeste - per un modo di dire - il coraggio. , · .. La lealtà, il patriottismo dei Giapponesi si s.ono mostrati:. · al mondo chiaramente e sono stati da esso degnamente ~ap-,. prezzati: ma ben altre razze, ben ' altre nazioni possiedon.~ ·, eguale lealtà, eguale patriottismo: mentre u? · popolo ~~<i> meritarsi la stima con, altre ·virtù che non siano esclusivamente quelle della guerra. , I Giapponesi han richiamato su di loro l'àttenzione universale, sii per· mezzo della loro. prodigiosa attività, che:·pei. trionfi guerreschi. Essi che godevano .g~à una merit ata rinomanza nelle arti che prosperano con Ia pace, . rec!am:ano. ora un posto fra le grandi nazioni, le quali :\lan mf~to . di., scusso su tale argomento. . Orbene; esse si sono accordate in questo concetto: che il Giappone è tuttora - in certo modo - in uno stato di formazione e che. molto cammino resta ancora ad esso da percorrere per esser annoverato a buon diritto f:ta le Grand( Pot.enze, com'è suo vivo desiderio.

Kobe (Giappone), maggio 1898.

1997

.NOTIZIE POLITf CO-MILITARI La questione di Fashoda continuò ad essere sospesa come una minnccia sulla p:1ce europea ed a fo rn·ire materia di 'congett11 re e discussioni alla stampa periodica per tu'tta la qviudici rw . Abbiamo già parlato nella precedente puntata del Libro azzurro pubb licato su ta le questione dal governo inglese; ora il governo francese vi contrappose la pubblicazione di un Libro giallo , contenente i rlocurnenti del la questione stessa dal lato francese. Ed il governo inglese pubblicò un secondo Libro azzurro in cui sono esposte le trattative fatte fino :i questi ultimi giorni, le quali llndarono cornptelamente a vuoto. Sono abbastanza insoli te queste pubb licazioni di documenti nel momento stesso in cui la questione si trntta e non giovano certo alia risoluzione della medesima; perchè mettendo · iu .Pubblico le rispettive divergenze e le ragioni su cui queste si appoggiano, i governi si precludono la strad:i al le transazioni. Rrattanto dai ·documenti che vennero in luce comincia ad apparire chiaramente che la questione 'di Fashoda non è, come credevasi in · principio, una .questione di poch i metri quadrati di terreno sabbioso, ma è la questione del .Nilo. Ed il Ni lo - dicono gi''In.glesi non senza ragione - è l'Egitlo. La presenza ciel cap irnno Mnrchand a. Fa shoda non è un incidente secondario, un fatto casuale e isolato, ma è il proseguimento di un piano concepito con idee grandiose ed attuato con la massima energia. L:i Frnncia vuole uno sbocco sul Nilo. L' logh iIterra che ha la vista lunga, pen,a alla diffico ltit di conservare l'Egitto quando potesse venire attaccato dalla parte di terra . Dunque non si tratta di puntiglio; si tratta di questione che tocca le bnsi della politica coloni,1le dell e due potenze.

*" * Come finirà? o~ I linguaggio del governo e della stampa si può desumere, senza tema di errnre, che l' Inghilterra non ha la menoma iotenzione di cedere ,, n <junnto crede suo diritto; cioè sul dominio di


NOTIZIE POLITICO-MIUTAR! NOTIZIE POLITICO-MILlTAlU 1998 tutti I territori che già apparlfmevano all'Egitto prima della comparsa del mahdism·o. L'opinione pubblica è concorde su questo punto e vi l'lnnette un'importanza grandissima. . . . In Fraucia l'opinione pubblica distratta da tant' altre questLOnr no~ si è riscaldata finora per il Nilo, anzi da molti indizi apparisèe qhe ben volentieri si rimanderebbe a tempi migliori l' incresciosa faccenda; ma l' Incrhilterra insiste e il governo francese si trova in un gra~de imbaraz~~. perchè la resistenza ~ I~ guerra; la .;~tir~t~ è uno sc~?co. E quell'opinione pubblica che oggi s1 mostra quasi mddlerente ~llajue: ., stione, domani for.se chiederebbe stretto conto non sqlo aI l\1101stero, ma al regime repubblicano, dello scacco sùbìto. . . · . · Ad oooi modo noi siamo certi che un mezzo termrne per masche~·a~e la ritir:ta si troverà; il governo fi:aocese, ccualunque sia, affronterà . più volentieri il risentirne.nto dell'opinione pubblica che i pericoli ·di. una guerra col I' foghilterra . '. . ' .. . . ' . .. In questa convinzione, non ci fermeremo a passare in rassegna le fo1ze dei due paesi, come già fanno molti giornali'. Diremo solo c!rn Inghilterrn ha una posizione privilegiata nel mondo : non può essere"_attacca t~ in terra se non è vinta in mare. E vincerla in mare è cosa di11ìcrle assa1. L' ideale di avere una flo tta superiore in forze alle !lolle dì due grandi potenze riunite è oggidi pienamente raggiunto . La (lot_ta dell' ~nghi! terra supera quella della Francia e della Russia prese 111s1e_me; s1 ~ggmnga la superiorità tecnica del personale chf! nessuno mette dubb10, e non si può non ded~1roe che le maggiori proba~ilità di vittona sa_reb?e_ro per l'Ingh ilterra, s· anco la Russia - cosa 1mprobabile - s u111s~e alla Francia.

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** Colla nuova questione del Sudan ha, qua lche uddentellato la nuova questione dell'Abissinia, o, almeno molli_c:edono che. l'f'.bbia. Vi è una nuova questione dell'Abiss1n1a? Pare d1 si. Abbiamo già accennato nella passata rassegna alle. voci conenti in~ to.rno ad una ribellione di ras Mangf,scià contro il negus; que.,te voci vennero confermate e si aggiunsero i ·seguenti particolari . ., Da qua lche tempo ~fangascià dava segno di _non rispettare l'autonta di Meuelik . Questi gli mandò un messo per ncluamarlo al do:ere, ma il messo venne imprigionato. Allora Menelik ordinò una sped1z10ne ~, quarantamila uomini sotto il c~mando di. M~:,om~en per sott?rnettere ti ribel le; essi sono già in marcia verso ti l1gre. l\iangasc1a pure ha

. 1999

chiamato all'armi suoi, ma difficilmente potrà radunare più di dieci mila uomini. Egli hl\ fatto ripetute pro.teste di amicizia e proposte di alleanza al governo dell'Eritrea, ma gli,.fu sempre risposto che l'Italia non vuole immisi:hiarsi negli affari interni del l'Abissinia. Frattanto nell11 colonia regna tranquill ità perfetta e si sono prese m_i· sure di precauzione ai confini. Queste sono le notizie cel'te, e intorno ad esse si raggruppano una qunntità di notizie incerte e d'ipotesi. •. Si dice anzitutto che alla ribelli<lne di i\fang.flscià non sia estranea 1'Inghilterr1, ma lcontenta di Menelik rnggirato dai Francesi . Si dice che Menel ik avesse promesso aiuto alla spedizione del capitano March:rnd sn Fashoda e che perciò appunto costui siasi arrischiato tanto. Si dice fì. nalmente che Menel ik sia in procinto di muovere o ~iasi già mosso con tutto il suo eser.;ito e si domanda i! perchè. La ribellione di Maogascià e il pericoro che qua lche altro ras ne imiti l'esempio non sembra scopo sufficiente a t~µto movimento. *

* * I rapporti di Menelik coli' Italia si assicura essere eccel len ti. Il nostro inviato, capiiano Ciccodicola è sempre ad Ad is Abeba, ri spettato e ben veduto. È vero bensì che la questione dei confini fra I' Italia e l'Etiopia non è ancora risoluta, ma si afferma (e può crndersi) che in questo momento Menelik non ha prem ura di ris9lverla, perchtl di qnauto ci ri'tirassimo noi di altretta nto si a'vanzerebbe .Mangascià; e se ·di risolverla non ha premura Men 1lik, ne abbiamo anche meno noi. Dunque pare che tutto induca ad essere sicuri che nessunn nube s'addensa per noi mli' orizzonte eritreo; contutto.ciò lo sta to delI' Abiss'mia non tralascia di destare qualche mquietudine in Italia. Il 20 corrente è pa rtito per l'Eritrea il governatore onorevole Martini che da qualche tempo si trovava in Italia. Il bÙancio dell' Eritrea per l' esercizio venturo fu stabilito in una somma press' a poco eguale a rruell~ dell' anno prec~denLe. 1

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** Le truppe turche sono partite da Creta tranquìlle e in buon' ordine. Il governo turco, aderendo ali' intimazione di sgombro, av~va richiesto che almeno si lasciasse la band iera turca su ll e principali fortezze,


NOTI ZIIE POLITIC0-111ILITARI 2000 coo distaccamenti a guardarla, come segnacolo del\' alta sovrauità del sultano. Gli fu risposto che le truppe dovevano parti re tutte; quanto alla bandiera od altro segnacolo dell 'alta ~ovranità del sultano, se ne sarebbe parlato poi. . Ora dunque il terreno è sgombro. Vedremo che cosa farannÒ. le potenze. In China tutto per ora è stazionario. Pech ino, se proprìamentè non ' può dirsi occupato da truppe internazional i, alloggia però distaccamenti di varie potenze europee, i quali si sorvegliano l'uno col l' alti-o,· più· che u·ou sorveglino i Chinesi. È una situazione che non può durare a lungo. Grandi avvenimenti si ematurano nell'estremo Òrien te, rna · · 1 nessuno può dire quundo saranno maLuri. : Nell' Orien te prossimù, viaj;!gia l'imperatore Guglie\.rno col la sua , augusta conwrte. Dopo l'intervista - cui abbiamo fatto cenno ~ noi , nostri ,sovrani a Venezia, l' im peratore e· l'imp.eratrice partirono pl}t' Costantinopoli o'v' ebbero dal sult"3.no ;1ccoglieoze splendidissime; ora visitano Terra Santa con cuore da crùciati, ma il loro viaggio . no.n saril senza 'risultati per l' iuflnenza politica èd i commercì d.ella Gf;.l'· maoia uell' impero turco. In Fn1ncia è caduto il ministero in un modo singolare : dopo var·ie votazioni favorevoli uoa appresso dell'altra, ebbe un voto · di sfiducia come conclusione. In fondo vi era la questione Dreyrus, e in fondo alla que,tioue Dreyfus vi è uoa lotta tra il potere civile e il militare, che si accentua ogni giorno e s' in garbuglia colle idee e i sentimenti rlei uazional isti aspira o ti alla tevanche, degl i orlea nisti e degl' i mperiaIi aspir~nti a restaurazione di trooi caduti , ùei clericali odia nti gli ebrei · e dei socialisti pescanti nel torqido. Sembra di assistere ai primi ~, tti di una tragicommedia di cui nessuno può prevedere Ja conclusione. Sorvoliamo.

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** Il 23 corrente la citta di Palermo ebbe l'onore di tre discorsi di ministri in un solo _banchetto. In -generale i discorsi dei ministri, a Parlamento chiuso, qua odo non siano una vera . esposizione di programma, vengono sottoposti a minuta analisi per estrarne il programma che dovrebbe trovarsi nascosto fra le righe, ma . i discorsi pronunziati dacrli o ònorevoli Nasi, .Finocchiaro e Fortis . al banchetto loro oITerto dal l'associazione progressista di Palermo, per quanto torturati, non mettono fuori il programma, perché non c'è, come disse chiaram'ente nel

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suo esordio l'onor. Finocchiaro: <, non•spetta a noi esporre il programma e l'indirizzo del Governo, specialmente perchè fra non molto un'augusta parola verrà ri volta al Parlamento e al paese» . Perciò non ci fermeremo a lungo su questi discorsi, ma crediamo utile riportare un brano di quello' dell 'onor. Nasi, perche, se non esp<rne un prograµima, espone io mo.lo generale le idee e le intenzioni del Gabinetto: · . « Il Governo - egli disse - raccolse dal sentimento del Paese il compito su·premo di provvedere alla difesa~delle istituzioni con mano ferma e senza preoccupazioni interparlamentari, senza debolezze, senza transazioni, e provvedere alla ·pacificaz ione del Paese senza violenze, senza illusioni, tenendo fede ai priocipii liberali, « Ness11no di noi può confondere la ca lma che segue .illa tempeslà colla pace prov~nieute dal benessere. Nessuno di noi desidera che la ·sicurezza e la trnnqni llità si ottengano riducendo il Paese in una morta gora . Nessuno più di noi è convinto che per ricondurre l'Italia nella via del suo risorgimen to economico e politico bisogna compiere una rivoluzione mora le. «Appunto per ciò non hasrnno gli sforzi del Governo. Occorre la fid ucia e la solidarietà del Paese, Tristissimo sintomo di decadenza e di pericolo è il vedere in un grande pa.ese le classi men favorite dalla for tuna porre ogni ·speranza rn•lle conseguenze della rivolta, e le classi dirigenti tirnrsi in disparte, sature di malcontento o di paura, sicchè si è venuta · man mano formando la convinzione che il Governo può tutto, fi no all'arbitrio, ' • E' tempo di finirla coi pregi udizi e colle superstizioni del liberalismo. Amici, e non dell'ultima ora, nè per l'occasione, delle libertà, noi ne ·ammetteremo solo quella di L,re il bene. Non ammetteremo che il di ritto della stmnpa, qm:llo del voto, ddl'associazione servano ad organizzare forze evidentemente ~ontrarie alle istituzioni. La libertà pregiamo solo io quanto essa conduca a1la giustizia, e giustizia reclamrno i popoli. ~fa per giustizia non intendo quella amm inistrata da·l guar· dasigilli. • Perchè l'azione dello Stato influisca bene sul movi mento intellettuale, economico e .mor;1Je della nazione, occorre che i rappresentami ilei pubblici poteri abbiano il desiderio, la capacità e la volontà di lottare C()nt)'O gli interessi e le passioni opponentisi al lo svolgimento della giusti.zia. Ministri di questa giustizia sono tutti i funzrouari e tutti i cittadini.»


2002

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NOTIZIE P0LlTIC0-!!1LlTARI

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** Proseguendo la sua escursioue in Sicilia, lo stesso Ministro onorevole Nasi ricevette a Trapan i i rappresentanti della colon ia itàl iana di Tunisi e tenne davanti ad essi un altro interessante discorso. ' « È vano - egli disse - recriminare sui fatti compiuti ma il passato non dev'essere senz'ammaestramento per l'avvenirè. ' . « Se anche minore fosse il numero degli Italiani residenti a 'J;unjsi, le questioni che si riferiscono a questa ciuà sono sempre di un gr.ande . interesse.italiano. « La storia di tutti i tempi c'insegna che I' It~lia non p1fò :l\'ere s·icu- , rezza se non !'.ottiene nel rn;ire che fu chiamato suo; se la dift!sa ·nostÌ'a .non, sia proporzionata ai pericoli che possono sorgere dove un te;npo sorse Cartagine. . . · , . . : oc L'avvenirf\ nostro sarà sempre minacci~to qMhè l'equilibrio del ~i,editerr11neo saÌ'à difettoso. · .. · ·. « L'Italia conscia dei suoi nuovi destini desidera raccogliersi ·~. deliicarsi all'opera del suo risorgimento; ma essa non deve comprHe l'amtcizia di àltre potenze abbandonando i sùoi diritti e ' rinunziando ai com pensi che deve ~vere. cc Sono lieto di poter affermare che la politica della rinunzia non avrà seguito per quanto riguarda il presente governo. « Mentre tutte le potenze si contendono il dominio di lontane terre e fino nell'in terno più orrido dell'Africa la pace è minacciata, sarebbe, non imperdonabile errore, ma coi pa di leso patriottismo dimenticare la difesa delle nostre colonie, il diritto nostro di avere la nostra parte d'influenza nel mondo e a:;sicurare alla Ùostra emigrazione vie sicure, prospere e rispettate. Amici vogliamo essere di tutti, ma a patto di assoluta reciprocità ». , L'on. Na~i ha soggiunto p(ù innanzi: q Non volli partire da Roma senza avere anche una parte di confor to per il mio paese nativo (Trapani). Per una serie di vicende digraziate, questo nostro porto che sta di fronte a Biserta e che ha conquistato la sua prima classe per l'i mportanza del commercio; fu sempre abbandonato alle sue natura li risorse. X< Io posso dirvi che tutte le questioni del porto avranno ben presto la loro attuazione. • -

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2003

Il 22 ottobre ,;egna un giorno fausto per la Casa Savoia e per l'Italia perchè in questo giorno S. A. R. la duchessa d'Aosta ha dato 11Jla luce un figlio. S. A. R. •il duca d'Aosta ha vo luto par1ecipare al capo del governo onorevole Pelloux il lieto avvenimonto con t.elegramma personale. L'onorevole Pelloux con telgramma circoJare ne dava comunicazione agli al tri Ministri ed ordinava che in tutti i pubblici uffici e stabilimenti venisse innalzata la bandiera nazion11 le in segno di festa; contemperanearnente inyiava a nome del gabineuo un telegramma di fel icitazioni e di buona augurio alle LL. A.A. RH . i duchi d' Aos1a. Il 26 a To.rino, nel palazzo del 'duca, è stato redatto l'atto di nascita del Principino, presenti lo stesso duca d'Aosta e il duca degli Abruzzi coi rispettivi seguiti, il prefet~o, il' 5indaco, l'alla magistratura ed altre autorità civi li ' e militari . Funzionava da Jiot.aro del la Corona il presidente del Consiglio e mi-. nistro dell'interno, onorevole generale Pel loux, e da ufficiale dello stato civile il presidente del Senato; onorevole Farini. Furono testimoni il duca degli Abruzzi e l'onorevole senatore Ferraris. Vennero imposti al neonato i nom i di Amedeo, Umberto ed Isàbella. "f.

* * Era le più iinportanti disposizioni di carattere mil itare emanate nel la quindicina notiamo le seguenti: . Il Ministero ha stabilito e noti ficato le loca lità ed i corpi presso i quali possono e~sere cosntuiti i corsi di aJlievi sergen1.i che dovranno aver principio col ,, 0 gennaio 1899. .Le ammissioni ai medesimi sono aperti fino al ·15 novembre prossimo. Ai cor$i di alcune armi il numero degli allievi ammessibili è limitato come segue: . 60 allievi in ciascun corso di fanteria; 40 in ciascun corso d'artiglieria da c&mpagna; 25 in ciascun corso di cavalleria; 20 per il corso del secondo reggimento genio (·IO dei quali per la specialità treoo}; 12 per il corso del quinto reggimento genio; 5 pel corso del la brigata ferrovi eri. Per gli aitri corsi il numero degli allievi è illimitato. In seguito-a loro domanda, possono essere ammessi ai corsi·degli allievi sergenti: a) i giovani che abbiano compiuto -17 anni, nrn non abbiano ancora concorso alla leva e ch iedano d1 arruolarsi volontariamente; b} gl'inscrittì della leva in corso; e) i militari in congedo ill imitato che non superi J'e1à di 26 anni e chiedano la riammissione in servizio e il pa'3saggio in ,1a categor.ia; d) i caporali e soldati in servizio sotto le,1rmi.


'2004

2005

NOTIZIE POLITICO-MILITARI

Tutti gli aspiranti devono sa,.pera leggere e scrivere, avere buona condotta ed attitudine speciale all 'arma cui aspirano. - H Ministero ha determinato che l'arruolamento dei volontari nel R esercito sia aperto dal 1° di novembre p. v. a tutto il 30 aprile 1899. JI numero dei volontari che possono essere ammessi è di 15 per ogni i:eg~ gimeuto di 11ua lsiasi arma , e di 8 per ogni brigata d'artiglieria. I ·conian-, 'danti del 3° reggimento genio e della brigata ferrovieri sono autorizzati· -ad arruolare un numero di volontari superiore a quello indicato per tali un ità, purchè i giovani da ~rruolarsi comprovino di possede1:e i rnquisiti · necessari. - Il Ministero del la guerra ha dispos.to che il comando del IY carpo ·. -d'armata con la rispettiva direzione di sanità e rii comm issariato, attllalmente a Piacenza, si trovino al 4° del prossimo noyembre nella .loro nuova sede a Gtl,nova . . . - A modificazione di disposizioni precedenti il .M ini,tero ha de~rmi~.' _nato che gli esami ai rjuali dovranno sottoporsi i giovani che prenderanno .parte al Concorso per J'ammission.è all a scuòla (Diii tare, come aspira1Ùi {l)l'arma di Mvalleria, abbiano luogo i giorni 7,. 8 e 9 del prossi(f!b novembre. · , - Un R. Decreto ha stabilito 1:be i capitani aspiranti ad essere am·ìnessi al corpo di stato maggiore debbano prima mostrare la loro, attitudine al servizio nel corpo stes,o, mediante un corso speciale di esperimento, / che avrà luogo dopo il corso presso la scuola di guerra. _Al termine dello esperimento una commissione presie<:luta dal capo di stato maggiore del- , ., l'esercito giudicherà definitivamente in proposito. - Un R. Decreto ba determ inato le attribuzioni dei :;indaci per IÒ invio ai distretti ed ai corpi degl'inscritti di leva, dei militari in congedo rich iamati sotto le armi e dei mil itari isolati. Vennero pubblicate le relati ve istruzioni. - Vennero apportate alcune modificazioni alle norme speciali per l'avanzamento dei tenenti medici ._Le modificazioni ('.onsistouo nell'aver. prescritto che, .per ciascuna materia d'esame, la rispetti vii sottocommissione faccia due distinte votazioni: una per determinare l' idoneità o non idoneità del candidato in quella materia; l'altra per i pnnti di merito. L'e:Same speciale per l'avanzamento a scelta sarà giudicato da tutta la comimis:;ioue riunita, la quale dopo ciascun esame farà una semplice votazione iper sì e per no . Risulteranno promovibili a scelta cruelli che avranno riportato la maggioranza. .Roma , 28 ottobre ·1898. :i:. 1

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NOTIZIE MILITARI ESTERE AUS TRIA - UNGHERIA. Varianti aU'ordincimento della, fanteria della Landirehr C·isleùana . _ Col ·1o ottobre corrente anuo sono state apport~le le ~eguen~i it~portallti modifi1:azioni all'ordinamen·t.o della fanteria di Landwehr C1sle1taoa. · ,1• È ~tato istituito un nuovo coq1ando di brigata di Landwehr con . ·sede a Czernowitz, nel comando di Landwehr di Lemberg. 2• Sono stati wosformati i 4 reggimenti di fanteria del comando d1 Landwehr di ;rosefstad t (reggimenti n. 9, ,I O, 11 .e -12), dei_ c!u:ili 3 er.am'. a 3 battaglioni .cd ,1 a 4, io 5 reggim'en ti formati ciascuno d1 3 hattagho01 -da campo e ,1 quadro di battaglione di com~leineo.to. Ifann_o con.corso formare il nuovo reggimento i i battagliom d1 riserva dei det.ll reggimenti ed il 4° b~uaglione da campo del reggimento n. 110. 11.nnovo '.eggimento porta il n. 30 ed ha sede a Hohenman_th. . 3• Sono stati trasformati i 3 reggimenti d1 fanteria del comando di Land·wehr-di Lembe.rg (reggimenti 11, ·19, 20 e ~2), i qua_li erauo tutti a 4 batÌaglioni, in 5 reggimenti formati cia;cu?o di 3 battaglioni ~a campo ·e 1 quadro di ba ttaglione di complemento. Ha1~no concorso_ a for'.nare 1 due nuo vi reggimenti i quadri di hattagl1one di riserva ~rl I quarti ~attaùliooi da campo dei reggimenti preesis:enti. I due nuovi regg1men11 por- . ;ano i numeri 35 e 36 ed hanno sede rispettiva mente a Zkoczòw e-Ko.komea . \ 1

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BULGARIA. ·

Ferrovie 1;n costruzione. - Secondo l'Allyeme'ine Zeitwig i lavori per la ferrovia, che da .Radomir per Kusteodil mette al coonne turco in -direzione di Egri-Palankn , saranno iniziati tra breve. Sarà questa n_na !ferro.via strategica, la quale sembra suggei·,ta ed appoggiata dalla Russia . Una di retta coruunic~zione tra Varna e Sofia è solo questione di tempo, ed il tronco ferròviariei Romnn-Schumla è qua;;i ultimato. Allora vi sarà una diretta comun icazi·one tra il Mar Nero e la Macedo1m, cosiccbè la Russia in 22 ore da Varna potrebbe portare $O Ida ti in Macedonia, sempre


NOTIZIE mL1TARI E STERE 2006 su territorio bulgaro e indipendentèmente quindi dalla Serbia e dalla, Rumania . Sarèbhe desiderio della Russia che la ferrovia Radomir-Ku-· s~~ndil fosse proseguita fino a Kumanova per innestar; i così sulla linea gia costrutta Nisch-Salonicco, con che si potrebbero più faci lmente rarrgiuugere i punti strategici importantissimi di Kumanovo ed Ushib; ~a . a questo progetto si oppone energicamente la Turchia e vi si opporranno: , certamente più tardi Serbia ed Austria-Ungheria. . · ,· ·

FR~NCIA. La riforma tempomnea ed i dispensati . - Il Consio-Jio di Stato hadato !e sue decisioni sn aìcune questioni riflettenti la rifo~-ma ternporan~arecentemente istitu ita. ..i· . ·1° I_ ~ispensati degli articoli 2°1 e 22. (wstegni ·di famitzlia) ed 81· .' (res1deot1 m Alger_ia _o in determinate colonie), riconosciutj a~ti alla fine-· d~I lor~ ~ong~do d1 nforma , devono ·essere ch iamati .a compiere un ann~. d1 .serv1z10 pnma del passaggio ~della loro classe alla riserva. . · · · · · Per i dispensati dell'artico 23 (per ragione di sludio, eèc.) clie veò, °' gano a t.ro:ars1 ?~Ile condizioni ·dei .precedenti l'obblig9 .di _completare · un a_n~o d'. servlZl~ per~iste fino al 29° anno per i dottori· in legge..ed ii~ med1cma,. 1 fo rmac1st1 d, ,1• classe e gl' interni degli ospedali nominati al, ~oncorso 111 una città ove esiste una Facoltà di medicina; fino al 28oauno mvece per le altre categorie di dispensati der,li articoli 23 e 24- ·,eao-e 45 luglio ,1889. M Inft~e per i giovani la mi dispensa è previs~a dafarticolo 82 (inscrÌtt~ n~lle h~te della metropoli ma residenti in determinate colonié) l'obbligo d1 serv1Z10 cessa al compiere del loro 300 anno. . · . . 2° ~a riforma temporanea non conferisce mai la dispensa, dal serv1z10 al lratello che già è sot.to le armi. 3~ La morte ~v.venu~a di un_individuo in riforma temporanea non conferisce alcun diritto d1 dispensa ai fratelli del morto perchè il decesso. ~n è avvenuto in attività di servizio. S~ato de.i sot.tii{/ìctali: ~ Da molti anni si cercano tutti i mezzi per a.ve1e ~e1 buoni s?ttu.mc1ah ed a tale scopo leggi, decreti e regolamer:ti s1 seguirono, tutti miranti allo scopo, nrn senza raggiungerlo . . Ora sembra che la legge in preparazione, e di cui è relatMe il · signor Bazille, possa finalmente accorda·re ai sottufficiali tal i vantarro-~ durante il servizio, da renderli desiderosi di restare sotto le armt"e dw loro una discreta posizione quando lasceranno l'esercito . ' l')

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NOTIZIE 1if!LITARI ESTERE

2007

Le principali disposilioni della legge sarebbero le seguenti: 1° I sottufficiali potranno prendere rafferme di ,1, 2, 3, 4, o 5 anni, x1 loro scelta. 2.0 Il trattamento sariÌ unificato per grado nel seguente modo : "800 lire all'anno per gli 11iutanti; ,1300 n » per 1 ~ergenti maggiori; ·F200 » per i sergenti. 3° Il sottu fficiale che subisce la punizione de!la. Cassazione può a· sua scelta restare io servizio per riguadagnare il grado, oppure ri. · / tirarsi dall'es,:rcito. 1. 0 Il sottufficiale a cui venne rifiutata l'autorizzazione per prender moglie, dal proprio comandante di corpo, può rivolgersi direttamente al Min istero . 5° Per la tenuta saranno considerati come ufficiali. Essi potranno provvedere direttàmente al loro vestiario servendosi di qua:1onque sarto. Ricevernnno dallo . Stato un assegno dì prima vestizioue e qu indi un premio . annuo per la manutenzione del corredo. 6° Conoscendosi il desiderio che spiuge tutti i raffermati di ar:. rivare al grado d'aiutante, se ne aumenterà il numero, e la promo zione a tale grado nvn sarà più esclusivamente a scelta, bensì un terzo ,dei posti disponibili sarà riservato all'anzianità. 7° In marcia ed alle grandi manovre, il sottufficiale è dispensato da l portare lo z9ino. In. caserma avrà una camern a parte ed il diritto di rientrare all' 1 del mattino. I permessi di noue gli sarnnno sempre nccordati. l permessi per allontanarsi dalla guarnigione sarauno -a paga intiera . so Il trattamento degli u{ficiali verso i sottufficiali sarà migliorato, n modo che, pur mantenendo i! prestigio dell'ufficiale, venga aumentato .quello dei sottufficia!i. Scuola· superiore di marina. - Questa scuola fu istituita nel ·1895 .dal Lockroy allora mi.oistro della. marina, a bordo di navi annate. Il successivo Ministro, ammiraglio Besnard,. la modificò notevol mente trapiantandola a Parigi col nome -di « Scuola degli alti studi di marioa. » Il Lockroy, appena'tornato al potere, le ha restituito il primitivo nome, modificandola in base alla esperienza degli auni precedenti . ·· La scuo la superiore della marina ha lo sco po di permettere ad un eerto nnmero di tenenti di vascello, i rprnli siansi distinti in antece· -denti servizi, di compl<-'tare la · loro istruzione sotto il punto di vista del comando e delle fuoiioni superiori che essi possono essere chiamati ad esercitare. L'nmmission: ha 'luogo per concorso. Il corso dura 0


2008

NOTrnIE MIUTA.RI ESTEllE

un anno e comprende un soggiorno alla scuola •propriamente detta, stabi lita a Parigi, ed uu periodo d'imbarco su navi ' armate che .costituiscono una divisione .navale d'applicazion.e, facente p3.rte, secondo le circostanze, della squadra del Nord o di . quella del Mediterraneo. . .Gli ufficiali i quali superi110 gli esami finali ricevono un brevetto superiore, che co:;tituisce nn titolo per essere destinati a tutti· gl' im- '. pieghi di aiutan te di ·Campo d'ogni comandante iu capo e d'ogni ufficiale generale incaricato di un comando in mare, ed a tutti gl'i mp·i~gh• ' . nello stato maggiore g,merale a Parigi e negli sta ti maggiori dei prefeu.i marittimi, dopo un prescritto peri,,do cl' imbarco. ., Uflicia.li brevettati della scuola :mpe1·1:ore cli marina. - Il Ministro · ' della marin~ lrn ordinato che siano riservati agli ufficia li brevettati delli scuola superiore di marina i posti di aiutanÌe di èampo degli ammi..: , ragli che hanno comando su l mare, e tutti i posti di aiutanti di div{.,_ vione.(lei capitani di vascello co mandanti le divisioni navali.. Rin(orzi inv·iati a Candia. - La cornzzata Boii·vet ha lasciato To'~ Ione il ·12 settembre, essa trasporta a Candia tre comr.agoie di fanteria m0rina del !~ 0 ed 8° reggimen to di guarnigione a Tolone. · · l Una quarta compagnia del 3° reggimento di fanteria. mar ina, più 200 uomini , sono stati diretti da R.ochefort a Tolone per prendervi imbarco, destinati ugualmente a Caudia . Tenuta degli uflicial'i, di cavalleria . - li Ministro ha .1utorizzati gl·~ officiali di cavalleria leggera a far uso di un dolman senza trecce, e agli ufficial i dei corazzieri e dei dragoni di fa r praticare alleJoro toniche di seconda tenuta due tasche esteriori nel petto. Questo dolman si può portare nella temiti, cli ma~tina, in quella del giorno, in marcia, in manovra ed, in geriere, ogni qualvolta la trnppa indossi la giubba. . Il dolman senza trecce è' dello stesso panno del dolman regolamentare e dello stesso colore, è interamente foderato di sa tin nero. La hrnghezza ed i bottoni· sono come quell i del dolman ordinario. Esso è provvisto di dne tasche esteriori sul petto. I J istintivi di grado come quelli della lunic::i dei corazzieri vi sono attaccati ~ulle manicbe. Carne ùi conser va. - Il Ministro della guerra, allo scopo -di evitare per l'avvenire nuovi inconvenienti, quali quelli che ebbero a manifestarsi ultimamente presso alcuni corpi_, ha ordinatò che vengano tosto distrntte tutte le scatole di carne in çonserva fabbricate nel 1g9,1 e negl i aoni precedenti. · Quelle del ·1892 verranno consumate nel corrente anuo, ed il 3·1 di, cembre dovranno e~sere distrutte le .esuberanti.

NOTIZIE mLI TARl ESTERE

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2009,

Nel ·1899 saranno consumate quelle del •I893 e 94-, nP,] 4900 quelle del ,f 895 e 96, nel 1904 quelle d'el ,1897 e così di seguito. Procedendo in tal modo n!)O si avranno per l'avvenire scatole di carnefabbricate più di 4 anni avanti. . . Jt gabinetto _del Minist1·0 cleUa guerra . - Il nuovo M1 mstro dell.a. guerra ora dimissionario, aveva nominato capo del suo gabmetto il : eneraÌe Brunet che comandava à Vincenoe la ·I 9a brigai.a d'artiglieria .. ~. Sotto capo di gabinetto ù stato @m inato il cor~an dante Benan, g1a .. . capo di stato maggiore della ,ta divisione di fanter1,1. Ha inoltre nominati quattordici utficiali delle diverse 11rmi per suoi ufficiali d'ordinanw. fl comandante clella swola snperi ore di gue1·1·a. Il genera le· Langlois, comandante della n ·.. divisio1le di fantP.ria, è slato nominato comandante della scuola superiore di guerra al po~to del g,merale . Renouard . · 1 • • li generale Langlois, già membro del comi tato tecnico ~elio _si~to maggiore, aveva svolto alla scuqla di gnerra , o~ sono al~um anrn, un, corso di tattica dell'artiglieri a, pubblicato in seguito col titolo: L'artiglieria da campagna. in relazione alle altre armi. . . Gli arnwlamenti e le rafferme. nella marina. - A causa dei vuoti. esistenti attualmente nelle troppe della marina, il Ministero ha deciso . che vencr::mo abrocra te tutte le disposizioni restrittive apportate all'accettazione de"li a1-ru~lamenti volontari ed alle rafferme, nell'artiglieria e-. l, nella fanteria di marina. . In conseguenza, al presente gli arrnolamenti volontari possono farsi per l'armata coloniale per 3, 4. o.5 anni e _le raITerme p~r ".I, :z,_3 o 5, anni tanto per gli uomin i presenti alle armi che pe~q~1elh ~ella 1:1serva: Impieghi riservati ai sotttif!iciali . - La com_m1_ss1one mcancata d1 esa minare le domande per impieghi dei sottuftìcrn li ba dovuto constatare che malgrado i consigli che semestralmeote il Ministro del I~ ?oerra. dà ai sottufficiali, questi continuano a portare la loro scelta quasi escln: si va mente sull'impiego di.: esattore, commesso di d.ogana, comm~sso di. co'ltura,· spedizioniere; impieghi nei quali le vacanze so_no. poch issimo numerose, mentre che per altri impieghi, q·uali: gnard1an1 delle .case-. centrali e penitenziari agricoli, guardiani di carceri e case cel hJl~n per· le brevi condanne, preposto di dogana in Franéia, prepo~to d1 t,a _e. 3a classe delle contribuzioni dirette, palafrenieri di mancina, gnardie deman iali in Francia- ed Algeria, agente di posta a Parigi, agente nei, dipartimenti, sorvegliante militare degl i stab;l.imenti militari, comrnèssi.,


2010

2011

NOTIZIE MILITARI E STERE

di coltivazione, di posta e telegrafo, gardiens de la paix, si ebbero nel corso del l'anno 1897 un numero di 2,2/i.3 vaca nze e pochissime domande.

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RIVISTA DEI .PERIODICI MILITARI

PERSIA.

Fei-rovia progettata. - Seèondo il 1)forni ng Post la Russia ha progeuat.o di costmrre una ferrovia attraverso il territo:-io persinno, In . (J uale da Asterabad per Meschhed metterebbe capo a Nazirabad (Dellu- . cis1an) ed a Bender Abbas (sullo stretto di Ormuz). Qucstn ferro~ia . · avrebbe carattere esclusivamente strntegico e quando fosse costrutta faci-· ' literebbe di molto ai Russi un attacco· contro l'India inglese e la con..~ . q uis1a dell' Afga II istan.

R evue du Cercle milita.ire. I

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ottobre -1898. - La, settimana mil'itare. - Nelle regioni africane. Le bande dei Samory al Soudon. - La missione del maggiore Marchand a Fascioda . - Il ricevimento a Bordeau;x del governatore 11enerale dell'Oebanrrhi. - Elogio degli ufficiali frances i. ,..t) t ~

SVIZZERA.

Assegnazione di fondi nel bilancio del 1899 per. nuove provviste • -di materiali. - L'assegnazione ai corpi d' armata delle trn ppe d i ' laodwer, 1° bando ha fatLO sorgt'rc la necessità di provvederle di ma teriali identici a quell i in distribuzio11e presso le truppe dell' Elite. ' li bilancio del 1899 prevede quindi l'acquisto dei furgoni per le -brigate ed i r~ggimeoti e le vetture sanitarie reggimentali. È previsto inol tre il primo quarto della :rom rna necessaria per dotare i battaglioni di furgoni e carrette per munizioni ed attrezzi da zappatori . Si calcola influe di com pletare il materiale di cucina <li tutti i battaglioni del l' Elite a della Lw 1° b. , distribuendo loro dei cavalletti · metal lici pieghevoli, per la sospensione delle marmitte. Nel bila ncio fi gu rano pure altre somme, . da -destinarsi oome segue: Primo acquisto di materiali per il parco delle c.ompagnie aerostieri ; P\ovvista di materia li d'artigl ieria da fortezza , per incominciare a c.ostituire una riserva, at.tualmente man caule, e cioè : 2 cauuoni da ·12 centimetri accinio-nickel, 2 cannon i a tiro rapido da 5,3 centimetri e :2 obici di 112 centimetri per il Gotta rdo; 4: cannoni da :l2 centimetri per Saint-Maurice; Adatt(J,ilento cli freni di rinculo idraulici ai cannoni da 12 centimetri. 1

La rivista 1·eale a Raulcwn. È un' cenno s~lla prima rivista milit~re testè passata dalla regina

Gurrlielmina di Olanda, dopo la sun incoronazione: l'ordine dello sch ierar::ento delle truppe comprendeva due Jiriee. Nella prima un distaccamento di due compagnie con la musica della riservii coloniale, un reiroimento di tre battaglioni composto di rappresentanze dei corpi cl11i 00 assist.e-vano alla rivista e cioè una compagnia di grauatieri, una di cacciatori, del r.,• e 70 di liuea , di :1uattro reggimenti di ~rtiglieria da , fortezza, di pontieri e torpedinieri. Ln 2" e la 3a divisione di fan teria erano al completo e cioè il 1°, 50, 8°, 2°, 3° e 6° reggimento di fanteria a quattro battaglioni disposti a moss~ per ~ompagnie spiegai~. Ali~ r~vista due compaooie del genio. Segmvano m seconda le arnu specialt. À; questa rivista ~partecipò pressochè la metà dell'esercito oeer)an clese.

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ilfanoore contrapposte dell'8° e 13° corpo d'a1·mata, nel 1898. - Operazioni della compagnia ciclista. Questo terzi;> anno delle esperienie ~iclistico- militari ha dimos1ra~o all'evidenza l' importanza delle nuove trnppe munite di bicicleua ed addestrate allo speciale servizio di guerra, specie alla ,dipendenza delle divisioni di cavalleria. La fanteria-ciclista sa rà, come un ufficiale superiore l'ha 11iustamente definita in Francia, il satellite fedele della cao f . valleria in ut~te le sue operazioni. Nè tutt'a ltra cosa u in questo temp? e periodo di miinòvre la compagnia ciclista della 6• divisione di c~valleria: la compagnia ciclista procurò di render,i utile. a q~est' ullu~rn co!ne meglio le fu possibile e ci riuscì nella IJontà dei suoi propon1ment1 e dei suoi scopi. !30 -

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ANNO XLill •

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20 12

RIVIS,TA DEI 1'ERI0DI0I MI LITA RI

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

Importan:rn dette truppe in tempo dì pace. Continua la disanima dei pregi e dei difetti del l'-ufficiale russo· in relazione di ~metod 1 di educaziime mode.ma: allo studio è aunessd un rrontna:io di temi_da svolgersi, specialmf\nte di indole tattica·, intesì"allo sc~po dt formare ti criterio militare pratico dell'ufficia le. · : • ,· Cronaca militare francese. - Riforma tem porari.i -del servizio di ' un anno. - Arruolamenti volon_tari òi indigeni n"élie truppe d' Africti. 2.,. Indenn ità agli ufficiali di approvvigionamento. - Creazione dell 11 specialità degli ufficiali torped,inie'ri elettricisti. . · : ·· . Notiz·i~ militari estere. - Gerinamìa : Le canzoni al passo di strada .:_:_,' Austria- Ungheria: Medaglia d'onore per i fu nzionari militari . .;_,. · Spagna: Stato maggio.re g~,nerale. - Stat~-Un_iti ·d!Ì, Anurie~\: Sembra definitivamente fissata la composizio1ie dell'esercito americano _desti~ato -ad occupare çuba , Porto- Rico, lè Filippine- e le isole Hawa1. Ascenderebbe' ~4 85,000 uomini. così ripartiti : 50,000 a. C~~a, 12,000 a Porto-Rico., 20 ,000 alle Ftiippine, 3, 0.00 al] arc1pela$0 .delle ~a:vai. I distaccamenti .di Ctiba e del I(} li'ilippine sa_rnb~ero ~oll!r,ost_J d1 rappres_eotanz~ ~i t?tte le armi; quelli d_estmatt a I orto-R1co . ed alle Hawa1 risulterebbei'o di sola fanteria con i relativi servizi. - Ritssìa.: Creazi'one di due uuoyi corpi d,i cadetti . 1

Sp ect~teur mi~it aire.

1°ouobre,1898. - Dell'u.t i#t~ delle s,trade ferrate nella futura g11erra. Lo sìudio delle comunicazioni è ornai diventato un.o dei rami più lltili e necessari del lo scibil,e militare . ed ba preso costrutto di vera ~ · propria scienza: si pu~ quasi dire infa tti che le strade ferrate, nei ri~ goa1:di delle opet'~zior~i di guen a, son() diventate 'le ausiliarie più pos-· sent_1 c~elle 1concez10ni della str~tegia e della gran tattica. Le ferro.vie. cosmm_scono le linee strategiche importanti poichè sono le linee di comuuicaz_ione ,~iù brevi e rapide per i trasporti : esse perméttono al momento 1n cui la gu6rra scoppia di eseguire rapidi concentrameuti<li forze• sul teatro delle operazioni: durante il corso della ò"uerra le ferrov-ie ravvicinano considerevolmente le masse in contatto c~ll'avver~ s:wio e permettono di trane parti to delle riserve in guisa rapida e sicura . Le ferrovie. consentono inoltre di Stàb\lire ambulanze ed ospita li a considerevole d,,stanza da l campo dr battaglia, di collegare le fort~zz~, di sgornhrare il campo di hattagl\a dai prigioni8ri, 1i costrnirè

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2013

infine con il materiale di cui h.anilo d' UO[)O una' serie numei·osa di o.;tacoli tattioi di molto rilieyo. Premesse queste considerazioni ,di in d0le generale, l'articolista si propone di esaminare i mezzi di· attacco e di difesa delle ferrovie. Quanto all'attacco, i mezzi cu i devesi tendere in questo genefe di operazioni sono essenzia lmente le (ruppe mobil i ed i distaccamenti indi pendenti cli truppe leggere, provviste di qnanto è necessario agli scopi dell'azione. Qnesti elementi dovranno compqrsi di elementi tecnici incaricati specialmente dei lavori di distruzione e di ristabilimento delle linee ferroviarie, e di elementi combattenti col còmpito di proteggere e di secondare l'opera degli· elr,menti tecn ici . .Condizione prìncipale del.la riuscita ·sarà sempre di aver un piano d'insieme ben studia to in tutti i suoi particolari e di attuarlo nel più graude segreto, con metodo, simultanei,tà e puntual-ità. La rapidi~à nella esecuzione delle decisioni, un éstremo vigore nell'at(tacco, una grande tenaci_tà e sopra tutto uno spirito di sacrifizio hen in,teso sono doti indispensabili per assicurare il successo in questo genere · di,~ntraprese mil itari. Per rrssicurare il successo l'articolista consiglia di conservare il segreto clelle marce più a Jiiugo. possibile, di riposare di giorno nelie foreste e nei lnoghì occulti e di camminarè noltete.mpo. I metqdi proposti arieggiano infatti un poco con quelli usati dal capitano Bernard per" la famosa sorpresa di Fonteiioy sur l\foselle nel ,1874. Affi ne di essere assolutamente indipend/lnti dagl i abitanti conviene che il distaccamento incaricato di operazioni contro le ferrov ie sia munito in abbondanza di viveri di riserva : il lavoro di distruzione deve essere contemporaneamente tentnto sopra più punii, affinchè s·e uno dei tentativi è ostacolnto o distnrbato dar nemico, almeno uno dei tanti intrapresi possa cond~rsi fe li cemen'te a compimento. r;~tacco contro i posti di osserva-· zione pell'avversnrio deve esser c:ondotto a. fondo: la superi~rità d·el nu-, m'ero non deve ma.i impressiona re l'attaccante poichè questo ha dal la sua, l'effetto incal,olabile della sc;rpresa. Si .deve operare il più delle volte · all'arma biancr, o alla baionetta se l\iziooe si sv,olge, come è preferi bile, 1 nottetempo. I distaccamenti debbono essere indipendenti gli Ùni dagli al tri e non ma i intralciar$i a vicenda oelle operazioni. Circa alle .di$truzioni da <'ompiersi, nell'ordine dell'urgenza e dell'importanza vanno annoverati: la <llstruzione . delle, vie e ·degli apparecchi telegr:lfìci,. ~I sequestrò del personal:e, l'intcrrnziope del servizio delle staiioni, la distruzione delle opere d'arte, ponti, v.iadotti ed altro. Circa ai caratteri generali alla composizione e reclutamento dei distaccamenti incaricati di ' - operare contro 1e linee ferrate, l'artico]i$ta 'defrnisce il còmpito di essi

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RÌVIS'U DEI PEltIOD.JCJ lt1LI1' AR1

.RIVIST À DEI PERlODIOl MILITARI

che è qu~llo di colpire il uemko' distn{ggeudone i mezzi che gli sono in special, modo mili e le sorgenti delle quali può valersi per rin;iediare alle momentanee .int.erruzioni. La tattica dei distaccamenti che operano couiro le fe_rrovie d~ve essere mol,to alfioe nelle sue caratteristiche alle· ~peraz1orn 1dell a p1ccoln guerrn. La èrual ità delle truppe dovrà in ogni caso c~der~ _al nu_mero. Q~anto ai confa ndnnì,i si richiede unZalta e spiécata ca.- . pat:1ta tattica congmnta a.d en!:)rgia ed a tenacia. • ··

speciali detei·fninanti che intluiroòo sugli esert:iti, ma sopratutto in virtù dello scopo che questi si proposero di , raggiungere e della conseguente funzione che as$egnarono all'arma a cavallo .. · E questo int.ende l'autore far emlé'rgere in questo suo studio, nel pnssare in rassegna, per somrni•ca_pì, la storia della cavalleria, lirnitatameute al suo servizio nel campo speciale dell'avanscopena e della strategin, dove si manifestò e sì ,estrinseca anche oggi, una parte tanto importante della sua missione. E qui il D'O'l'TONE en tra subito in materia, prendendo a disamina, molto succintarneute, com'àasi prefi~.so : Antich ità e Medio Evo; Epoca di Gustavo Adolfo e di Federico II; Campagne di Napoleone I sino a qneJle del 1813-H-. , Lavoro pregevole che si legge con .molto interesse, ma che richiede, per apprezzare a dovere il valore delle deduzioni1, che il lettore conosca à fonoo la storia militare delle campagne esaminate.

,Revue mari time.,

.

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Agosto ·I898. - .Sctn_1:tà1 e yinnaÙ'ica · del 1na1·ùiaio ·_ Prima parie; .' Stato d?llaqoestione_ - , Il mari?aio combattente attua le - Impo 1:. tanza d1 .conservare m mtegro il suo stato sanitario. - Secondli parte: La ·ginnastica di bordo - Pratiche.· igieniche ,'- La scuola . nwmal'e di Lorient :- Conclusione. , ' · Del Libero uso della bçindie{a in tempo di gwwra marittirna. · La spedizione di. Djdjeli (166,i) (oòntinn.izlone). Mizrin~ straniere. - ConfronJi tr:i. ldlotte dcli~ Spagna è degl i Stati Uniti di America - Riordinamento del personale, ulliciali e ma,rinai della mnrina americana. · · · Reclittl.l;mento ieì marincd in Inghilterr~ . , . L'Hermes, ·incroc'iatore inglese-di 2a classe - Il ya,iit imperiale russo Standart - Saggi sulla coldaia Yarrow a tubi d'acqua - Gombust'ione spontanea del carbone .!_ Gombust'ibile l,tquido. • Not'i.zie m:ilitq,ri 'l'ltaval'i. - Inghilterra: La Terribile, incrociatore di :la classe - I l Fur·ious, incro,ciatore di 2a classe. - Gerrnam·a: Il pers~nale della marina da guerra nel ·1 898 - Il canale im pèrator~ Guglielmo. - Stati Unitf La nuova corazzata .Alabama. 1htstria-Unghe1·ia : Progr{mmi di riordinamento della marineria austi'o-ungarica.

\

Norme per l'ammaestramento tattic'O della ccivallerfo (Cont.innazione) · pel maggjor genei:ale STEFAriO 1VIAJNONI· o' I.N'l'IGNANO. È questa I.a seconda parte dell' impohante studio, nella qual~ il gene• ra le l\1AJNON1 intende occuparsi: 1° delle esercita iion i preparatorie al èornbatti~ento ; ~o delle ~sercitazioni di combattimento a partiti con~ , trapposti . Le esercitazioni preparatorie al combattimento si possono dividere in, sei parti : 1

6 I.

a)

istruzione dei gri'\'duati;

b) istruzione individuale; e) isfruzione delle unità elementari ·;

istruzione del plotpne; (}) istruzione dello squadrone; f) istrnzione di più squadroni .

d)

/

In questa dispensa l'autore svolge quanto ba tratto ali' istruzione dei

Rivista di cavallerià.

gradua.ti.

Fasc!colo X, ottobre 1898. - Sitnto st01·ico e deterwinant·i della funzione Str·a. tegfoa e d' (Jll)an8COpM·ta delta cavalleria , pel colounelJo ~ ' D'OTTONE. . '

Questioni ·ippiche, . per R. Pum.

.,.

La mission_e in genere della e.a valleria è vecchia quanto è vecchia la guerra, ed essa andò fovmando:;i a poco a poco, ed ebbe, come avrà pnr sem pre, i suoi, ricorsi storicì di sviluppo e di decadenzti in base a

2015

lt

Con molta competenza l'autore espone idee assennate fS ginstissim~ intoroo al nostro allevamento ippico, considerato dal punto di vista militare, di ,cui rileva j· progtessi conseguiti ed il cammino , che tuttora ci 1:imane a percorrere, sia per migl iorare la qualità, sia, e tanto più, per . aumentarne la quantità. I


2016

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

RIVISTA DEI PEli!ÙDICI h!ILITARI

Spe?zata poi una lancia in favore del puro sangue ìn'glese come riprod_µuore, analizza quindi sommariamente la trafila, eom'egli dice, per cui l'interesse militare si collega con quello del tu1·f'. , · Da ultimo accen1rn abbastanza diffusamente alle proposte Scheibler, le quali si riassumono in questo: uaturaljìzazione delle cavalle impor tate dall 'ester0; naturalizzazione dei vannini venuti in Italia al seguito di unà fattrice, sotto la condizione che la madre s' intenda impegoaw. a restare in Italia come riproduttrice; proposte che il PuG1, con molto garbo, réspinge, ~iccome premature.

Vedere o CQprire, , pel colonnerlo M.

,

Ne~e militarische Blatter.

Dispensa di ottobre 1898. - Le mano'Vre imperiali S1l~ Weser nel 1898. Breve ma accurat~ rela.zione intorno alle manovre imperiali dello ' · scorso autunn~. In questa prima, parte sono riassunte le operazioni del , 6 e 7 settembre. L'articolista rileva che contrariamente a quanto erasi praticato negli scorsi anni, in quest'anno si ritornò al vecchio sistema di far mapoyrare un corpo d'armata contro altro corpo d'armata, Z.1 luogo di foi,:mare i partiti contrapposti di armate, sebbene il numero di trupp/3 chiamate a prender parte ali.e manovre permettesse quest'ultima formaz ione. " Nel fotto, vuol si : rilevare fa. particoh1rità che quattro delle divisioni dest.inate alle manovre avevano una terza brigata ,di fan teri.a, costitnfo1 ·co ll e nµove formazioni di fau1eria create jl 1° a.prile 1897 e che il VII corpo d'armata fu rinforzato con 'altra djvis\one tratta da l IV co.rpo, .(} il X con una divisione del IX corpo. Con queste due divisioni e colle terze brigate sopra menzionate dispoo~vasi della quantità di truppe su.ffi.sieote per formare due ,armate forti ciascitna di due corpi d'arma ta. In quella vece si preferì il, sistema di ~ormare ogni corpo d'annata con quattro diyisioni di fanteria . Io effetto il VII cofpo d'armata {partito Ovest) prese p.ar,te alle gra:u,di manovre con 4-5 battaglioni,· 15 squadroni e 3,i. batterie con 160°pezzi; ed il X corpo d'armat.a (partito Est), era fol'te cli H battaglioni, :~5 squad1·,mi H 35 batterie con •156 pezzi. È pure da notarsi che il partito Ovest non a-ve.va cavalleria 1ndi pendente n1a soltanto i reggimentj addetti a·ile' divisioni di fanteria, mentre il parti_t,o Est, oltre alla cavalle11ia divisiona le, dispoue~a di umi divisione di ca.vaJJeria, forte di tre brigate.

Br.ÙICHI D'ADDA.

Vi si tratta abb(lstanza: 'diffusamente dell;avanscoperta, e lo scrittore esprime l'opinione che allo· stato attuale delle ·cose, non è nè possibj]e nè o'pportuuo di regolare il ·servizio d'avanscoperta nemmeno con norme ' direttiv,e, nè dettare pl'incipi fondament_ali ci1i debba i1iformarsi J'·ese,cuzio@ di codesto servizio. Non solo i1.terren,o e le forze di cavalleria di cui si dispone e quelle pure di cui è fornito l'avversario, ma essen, ' zia Imente !a situ'azione· di gnèrra è qu~lla che deve imporrè ·ed impo1:rà indubbialllente nelle guerre future; la maniera di ripartire e d'·irn piegah>- l'e truppe nell'avanscoperta·. ·

,

lé fanf'arc ·nei reggirnenti di ca·valle1"ia , pe] capitanò

GIOVANNI

VJJ, LANl.

1

Le fanfare o si vogl io~o o noµ si vogliono, Se si devono tenere, si propone: 1° Che i suonatori , sa Jv·ù poche eccezioni, noq sieno 1rombettieri; per evitare i gravi inconvenienti che ne derivano; 2° Che vi sieno aI meno le prime parti co'o ferma specin le, .e con paga ~pecia·le (alta paga), e soltanto •alcuni soldati quali allievi mnsicanti ' pe_r rfompitivi e parti d'accompag;(lam,ento.

'

[l

Gli it(ficiali suba/.terni, i sott-nfficiali ed il ser'Vizio interno, pel ca pitai1o F. AB1GNE.NT.E.

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I '

maggior general,e A. W. von Thii,na e i.l SM regg1:mento di f'ante1·1a .N. 23 d,al 1778 al 1786. ·

lo stJilitPJJO m·ilitare del G·iappone dal 1895.

Biografie sport.i11e. fr,mco. L'ibri - lh·cùte - Giornali. Notiz-ie sitlle cavallerie estere. Notjz'ie tJari e.

Sin dal 1872 era stato adottato un ordinamento militare foggiato sul .sistema tedesco e avente per base l'obbligo per !_nlti i ciu~dini di prestare il servizio militare. TutLavia·, sia per 6sigenze fì oaozia rie, sia per altri motivi, allo scoppiar della guerra colla China (•I 89',\.-95), il Giappone co.n n.na pop0Jazio~1e di iH milioni' non fu in gr•ado di portare in campo che un esercito di circa 100;0,00 uomini, avente però dietro a sè .nel paese altri ·125,000 uomini circa di truppe di guarnigione, di 1

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2017


2018

ANNO XLIII

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

complemento? di riserva, ecc. Il G-iappone per altro non s'adagiò tranquillamente sugli allori conquistati nel l'ultima· guerra ml! auende ·con diligenza, e senza scosse, ad at1mentare e perfezionare sempre· più .il · proprio stato militare. · · . I seguenti ·dati possono dare un' idea abba~ta nza. esatta del lo ~v1luppo , . verificatqsi in questi ultimi, anni nell'esercito giappones·e.: · ., 1 Anno finanziarjo 94/95 - Ufficiali 2,806 - Sottufficiali 62,z,l. ....'... Soldati 54,,004 . , Anno finanziario 95/ 96 - Ufficiali :2.95'0 - Sottufficiali 6360· Soldati 56,300. Il . An-no finanziario 96/ 97 e 97/98 - Ufficiali 3 128 - Sottufficìal·i . • 6538 - Soldati 77,685. • E queste forze erano, aIla fine del 1897, ripartite. in : 2,8 reggimenti di fanteria., .7 · » · di cava~l~ria, 7 » - d'artiglieria, 7 l>attaglioni di pionieri, 1 7 » del treno, ,i reggimenti d'artiglieri.a da fortezza. La di,visione - e ve ne sono 7, una , def!a Guardia e sei di linen - sino ad ora è la grande un_ità · strategica e amrpinistrativa a simiglianza del corpo d'armata europeo. ' Pel 1901 finalmente è .previsto un ra.ddoppiamento dell 'esercito, il quale c'omprenderà allora: 156 battaglioni, 1 39 squadroni; 78 batterie, col relaiivo numero delle armi e serv1z1 speciali, e con una forz11 to· tale di 6500 u!ficiali, "3,000 sottufficiali .e ·1 50,000 uomini di truppa.

RIVISTA :MILITARE

1

DIS·PENSA XXII.

16 NOVEMBRE 1898

1

La gue1·ra f'ra la Spagna e gli Stati. Ur1,it1: d'' IÌmerica . . I tentati·vi di Federico il G1·ànde per l'irnpìanto d·i colònie mUitari. Cor•rispondenza dalla Francia.

Notizie estere.

o

·

Letteratiirci.'

--~~·~- - I

6\

,

ROMA

Per la Direzione

VOGHERA

LODOVICO . C1SOTTI Temmtetolotrnello n. ,( -~ incart'cMo DEMARCHI CARLO,

gerente .

ENRICO

TIPOG RA FO· ll:DITOR g

l.898 (~


2019 '

SOMMARIO

L'ORGANICA

Ol~ L LE MAT8HIB CONT!ìNUTB NELT, A PRESENTE DI SPENSA

A' 1rEllPI DI MON'rEOUCCOLI E DI LOUVOIS

L ' organica a ' tempi dl Monteouoooli e di Louvols. maggiore . .

CHAPPERON ALESSIO,

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. Pag. 2010

,

Impiego degli zappatori del genio nella guerra di fortezz a. - B.. ZANOTTI, mngg·iore del genit>. - {Conti&azione e fine) .

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Servi.zio sanitario ferroviario in. guerra. . p1tano medico. - (dontìntfazion'e e ,fine) . ·

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G. •

·

·

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·

2038

ca-

MAZZE1, •

»

.

»

2059

La piccola.gt~erra nel 1870- 71 . - A proposito di recrntÌssime · pubbllcaz1on1. - MAllZIALB BIAJ:\'CIII D'ADDA , coI onnel lo . . . » 2068 Nota statistica : Gli avvenimenti militari negli anni 1848 e 1849 in Italia.

Notizie polltloo-mllltarl. _

a;. •

» 2082 •> 2087

Notizie mllitarl estere :

Aus~ria-Ungheria: P1·01;wzioni nell'ese1·cito . Setg,o: Nu01Jo alzo pe1· i l fucile Muser . . . . . ,. 209·; Francia· L · · · · · · · · · · » 2101

. . e: an;missio1ti negli istituti militari per l'anno 1.899 Gli esami d ~mmissione alla swota di Versailles - Covdizioni alle_ qu~li .gli uj/iciali possono accettare la presidenza nelle distribuzioni di p remi o in altre solcn111·ta. » 2101

Rivista del perlodioi mllit~rl. . . .

» 2103

Mi parve interessante lo studio organico dell'epoca di storia militare che va dal trattato di Vestfalia a quello di Ryswyk, la s,e conda metà cioè del secolo xvrr. Fu l'epoca in cui Condè, Turenne, Montecuccoli, Guglielmo III , Baden, Lorena, Lux.embourg, vincevano batta.glie e prendevano piazze, l'epoca di S. Gottardo, di Senef, di Steinkerke, di Namur; ma fu altresì il momento.storico in cui ebbe inizio .l'organica moderna, il punto di partenza delle attuali istituzioni militari e_delle tradizioni che imperano ancora nei no· stri eserciti; il tempo 'in cui Louvois organizzava e Montecuccoli scriveva, in cui Guglielmo d' Orange e Vittorio Amedeo II formavano eserciti e li portavano al fuoco, ed il Grande Elettore poneva. le basi deila. grandezza prussiana. Non mi sarebbe stato difficile di accrescere la mole del lavoro, dandogli apparénza più erudita e rendendolo forse più interessante-, qualora fossi entrato in minuti particolari di ..ordinamento, di istruzione e di disciplina; ma mi parve che, .allora, il mio studio non avrebbe avuto che uno scarso valore di curiosità storica; riflettei che per essere istruttiva la .storia non deve starsene contenta al quia; e trovai più utile il ricercare le cause delle istituzioni, dei fenomeni. organici; non valendomi di particolari che per colorire e rendere più ,evidente il quadro sintet ico che avevo in mente. In questa ricerca cli cause, ebbi sempn, di guida questi .aforismi od assiomi: Ogni fatto storico deve averé una spiegaziòne logica. Si deve ricorrere solo in mancanza di meglio alla spiegazione volgare del raziocinio poco svi~uppato dei nostri predecessori: spiegazione comoda, vanitosa e spesso insufficiente, t.31 -

ASNO Xl.lii.

"


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2020

L'ORGANICA A' TEIJÌ>l DI MONTECUCCOLI E Dl LOUVOi$

,Per no~ sbagliare, è meglio · ammettere, a priori e :fino a prova del contrario·, che i nostri bisnonni erano, p& )o meno, intelligenti quanto noi, e facevano il possibile coi mezzi di cui dispone.;ano'. Se abbiamo tocci:l,to un punto più ~lto di progresso, si è che noi ci ' giovammo della loro espir-i enza;, dei passi che essi fecero fare a1la scienza. Rispettiamo i vec- . ,_ chi, per ottenere rispetto dai nost;ri nepoti! . · , ' Partendo .da tali idee, ho spiegato, o èrèd uto spiegare," le- · .usanze, le 'pratiche, che a ·noi sembrano strane e che ci ri-: chia)]iano alle labbra il sorriso; e sarei lieto se, 'c hi mi leg- ·· · gerà, verrà alla conclusione istruttiva che mi ' pare emerga' dal mio studio; che, cioè, ih una determinata ef -0ca,. le isti- .' tuzioni militari possono essere più o meno progredite presso uno od un -altro eserçit<?·; ma, prese nel loro complesso, rapI!rese'ntano ·quello che di meglio: di meno imperfetto, si potè ottenere coi mezzi disponibili, nel\'ambiente, nelle _condizioni·· politiche e militari :in ou~. si viveva al1ora. In ~ltri termi~i; se, il maresciallo v. Roon foss,e vissuto sotto Luigi XIV, non · 'avrebbe saputo fare di meglio dell'esercito di Louvois. Prima di cominciare; sarà bene che io /citi, una volta per tut te, 1e fonti-a;lle quali ho attinti gli elèmel!,ti del mio studio. Pri!J.cipali: la' Storia di Loitvois, di O~millo Rousset; il l° vo'lume delle ·campagne del principe Eugenio di Savoia, dello . Stato_Maggiore austriaco; gli Aforismi deU' arte bellica, del Mon-tepuccoli; la Storia militare del Piemonte, del Salµzzo. In seconda.Enea, la Storia d'lngliilterra ed i Saggi di Mao:. Aulay; la Storia della fanteria francese di Suzanne; la Sto1·ia , del principe JJ}ugenio di Arn~'th; il Montecuccoli .del Ca_mpori. ,

I.

-L

Caratteristiche politico-sociali delllepoca.

Tra il regime feudalé che caratterizzò quasi ovunque il medio evo europeo, ed ,il costituzionalismo contempor~neo, imperò per due secoli il potere 'regio, non più diminuito, come. per , l' addietro, dalle usurpazioni, dalle attribuzioni

L'ORGANICA A' 'l'E:MPJ Dl MONTEOUCCOLI E DI LOUVOIS

2021

sovrane dei grandi ba11oni, non ancora limitat o, come oggi, dall'obbligo di consultare i popoli. _ Tra i re ed i grandi feudatari, la lotta era stata lunga ed_ aspra; un regno debole, una reggenza, un cambiamento di dinastia, facevano riperdere spesso in pochi anni alla monarchia il terreno faticosamente conqùistato; ma alla lunga, contro avversari discordi, divisi da intèressi, da odi, mancanti di .direzione, doveva prevalere la politica costante, l'ac,c entramento di forze delle dinastie, che trovarono inoltre un valido aiuto nelle borghesie. La nobiltà vinta, spogliata quasi ovunque delle sue prerògative sovrane, rovinatà dalle lunghe lotte, s'era andata a:dattando al nuovo ordine di cose; non potendo più contrastare ar.mata mano, l'autorità regia, cercava di sfruttarla. La guerra da operetta della Fronda era stato l'ultimo tentativo di ribellione; non più, oramai, spedizioni di re contro vassalli, non . più leghe di yassalli contro re; neppure più invocazioni di aiuti stranieri; erano cose riserbate oramai alla Polonia ed all'Ungheria; ma nell'Europa occidentale era' , un sorreggersi ~ vicenda della nobiltà e del sovrano; questi pagav-a, 1'a.ltra ;erviva; una servitù dorata, una gara ad ubbidire fedelmente. Il barone ·padre avrebbe fatto impiccare ai merli del suo castello· il borghese che si fosse arrischiato sulle sue terre per presentargli un'intimazione giudiziaria:; il barpne figlio faceva anticamera per ottenere un reggimento, un governo, un incaricato diplomatico dal borghese diventato cancelliere, ministro, consigliere aulico, senatore. GÌi è che la nobiltà, da quasi sovrana divenuta semplice proprietaria del ,suolo, aveva visto scemat·e molto le sue rendjte. Le prero~g ative sov.rane non su.onavano solamente bene all'orecchio, ma fruttavano. L'imporre tasse e dazi, l'amministrare la giustizia penal~ e civile, il fare guerra ai vicini più deboli, il battere moneta avariata, 'erano cespiti non indifferenti .di entrate, che la monai·chia si era appropriati. R idotti al solo frutto delle loro .terre, i nobili si stringevano ai panni del re per riavere sotto altra forma il lor0 danaro.


2022

L' OllGANICA A; TEMPI Dl MONTECUCCOLI E DI LOU VOIS

L'ORGaNU.:A A' TEMPI DI MONTECUCOOLI E Dl LOUVOIS

Dal suo canto l'invida e ricca borghesia era per allora contenta di essersi liberata dalla oppressione irregolare, ineguale dei feudatari : in quella su.a luna di miele col potei:e sovrano, godev~ della quasi eguaglianza ottenuta, dell'annichilimento di tutti davanti alla maestà del trono. P iù tardi s'accorgerà che a lei, la vera vincitrice della lotta, s~no toc- . · ca.te le spoglie più misere, che la monarchia.ha trovato modo di farsi la parte del leone, e che la nobiltà per via indiretta ha ricuperata la sua iniiuenza ; allora penserà a mettersi lei in seggio; non le basteranno più le sicure ricchezze, vorrà anche gli onori; vorrà dirigere la. propria azienda ed averè parte nella direzione dello Stato; vincere -le dattaglie del foro e quelle vere, fa1:e la guerra e Pindustria, la pace ed il commercio; ma nella seconda metà d~l secolo xvu, è contenta di non essere sola ad ubbidire; non pensa ancora a divorare; le basta di non essere più divorat~ e tili ricevere qualche interesse pel danaro ohe impresta. In quanto alla plebe, essa non ha ancora coscienza di sè· nelle città g li strati superiori di essa si confondono, si com~ penetrano colla borghesia; ma gli strati infimi delle plebi cittadine e le plebi rustiche lavorano, pagano, amano, soffrono in silenzio. Nessun spiraglio di luce su quel formicolio di esseri viventi, agitantisi al buio: è la fauna delle infinite profondità sottomarine, dove il sole non penetra mai, dove nessun scandaglio arriva : una fauna che adatta la ·s ua vita vegetacte all'enorme pressione che le incombe, che compie, con piccoli lavori unitari, un'immensa mole di lavoro invi• sibile. Un rivolgimento metterà a .n udo il fondo del mare e gli esseri mostruosi, mai più visti, che lo popolano e l'opera che nel freddo silenzio di molti secoli si è compiuta : ma quel momento non è ancora giunto. Parallelo al consolidamento dell'autorità regia, s'era andato svolgendo un altro movimento, che si accentuò durante la guerra dei Trent'anni. · Nella seconda m~tà del secolo xvi, i popoli si erano cqme raccolti in sè per badare meglio alle loro faccende interne, alle loro guerre. intestine, politiche o religiose; poi 1 motivi

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isolati di guerra si fus ero, dal 1618 al 1648, in una grande conflagrazione sinfonica. ohe tenne in :fiamme l'Europa dal Baltico all'Adriatico, da.i Carpazi ai Pirenei, dalla Vistola alla Mosa. « Per una strana marcia degli eventi, dice Schiller, « questa conflagrazione fu ciò ohe più strettamente congiunse « i popoli. Fu davvero terribile il primo effetto di quella, ga« nerale simpatia politica (Allgemeine Staatensympathie); una « guerra devastatrice di trent' anni... che spopolò le terre. « calpestò le messi, ridusse in, cenere città e villaggi; una « guerra che fece perire migliaia e migliaia di combattenti... « Ma in questa terribile guerra, l'Europa dovette riconoscersi « per la prima volta, come un'unione di Stati obbligati a con«. vivere; e quella solidarieta di Stati che allora realmente per « la prima volta si formò, fu per sè un tale vantaggio da ri« conciliare il cittadino del mondo con quelle stragi... L e trac« cie della guerra sono scomparse e ne sono rimasti i benefici « effetti. » · Non è forse completamente esatto ·che dalla guerra dei trent' anni dati l' Allgemeine-Staatensympathie: credo fosse già nata prima ; le guerre d'Italia avevano, sul principiare dell'evo moderno, già intrecciati gli interessi degli Stati europei del centro, e del sud; ma ~i può ben dire che, dalla pace di Vestfalia in poi, un td.le movimento non abbia più sofferto interruzioni, intermittenze, e che, di 'guerra in guerra, abbia avvicinati i popoli e poste le basi di un Europeismo nuovo, destinato a lotte, economiche o guerreggiate, col giovane americanismo e col pullulante asiaticismo. Comunque, dopo la pace di Vestfalia, non può p1u uno stato· europeo isolarsi, o limitarsi a sorvegliare i suoi vicini immediati; una cannona~a sulle sponde dell' azzurro Egeo eccheggia fin tra le nebbie del Baltico; i popoli delle foci del Reno drizzano l'orecchio inquieto e vigile ad ogni rumore di lotta al delta del Danubio. Un terzo fatto dava carattere all'epoca : i dissidi religiosi erano qua,si scomparsi. Le agitazioni ugonotte in Francia, le guerricciuole dei Barbetti in Piemonte, i moti Puritani in Scozia erano ben poca cosa in paragone delle gran.di


2024

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L'ORGANICA A' Tt::MPI DI llONTECUCCOf.l •k; DI LOOVOIS

L' ORGANICA A' TEMPI J) l MONTECUCCOLI E DI LOUVOIS

guerr~ di religione del secolo xvr e della prima metà del xvrr. Il mondo s'era calmato aveya trovato il suo assetto· religioso stabile. Non era certo la tolieranza la libertà di culto l'ateismo deUo stato, cose moderne. AlÌa tranquillità reÙ~ giosa s'era giunti col principio: un re, una fede; ogni stato 'a veva il suo credo, che doveva essere anche quello dei sin- .. goli sudditi ; i pochi dissidenti erano espulsi; o se tollerati, · lo erano a patto di astenersi da ogni manifestazione esterna · del loro culto. Era cessata, d'altra. parte, la. forza d'espansionE} . della riforma; il cattolicismo non perdeva più terreno·; aveva fatta la sua riforma interna, aveva definitivam~te preci-, sati i suoi dogmi aveva resa più severa la sua discipliua; non era piu possibile parlare in buona fede della corruzione della grande prostituta ; i preti cattolici davano ai ministri protestanti esempi di dottrina, di onestà di costumi, di austerità, di distacco· dalle cose terren&, di disciplinatezza; mentre il protestantesimo si scindeva in cento sette, scomunicantisi fra di loro, ed il suo clero, o non aveva gerarchia, od aveva gerarchie troppo dipendenti dall'autorità secolare. Era infine trascorsa l'éra dei grandi rivolgimenti religiosi e non era ancora giunta quella della incredulità e dell'ateismo. Non si discuteva più e non si negava ancora; tempi aurei per, la r eligione. ::3impatia generale degli Stati non voleva dire che guerre n~n ci dovessero essere. Anzi le facilitava l' autorità reg ia dwentata assoluta, che aveva ogni agevolezza, disponavà di tutte le risorse 1dello Stato, non aveva da temere ostacoli int~rni. ~d, ancora, generalizzava le guerre appunto quella s1mpat1a che non lasciava indifferenti gli Stati a quanto avveniva lungi dai loro confini. ' La Svezia era, tratta ad ingerirsi, non solo di quanto succede:va attorno al suo Mediterraneo baltico, ma spingeva lo sguardo fino ai Due Ponti renani e prestava attenzione alle vicende di una guerra in ·Rossiglione; ed allà Spagna non era punto indifferente che i Turchi prendessero Vienna, ? fossero b~ttu ~i dal Sofì, o ohe sul T amigi regnasse uno ' Stuart od un Orange.

La grande questione che agitò, gli animi- dei principi europei in quegli anni aveva d'altronde un carattere talmente gen~rale, che a nessuno era deto disinteressarsi, chiudère • l'orecchio alle voci di guerra che veni.vano da lontano, distinguere tra gli interessi del ·proprio Stato e quelli generali di E uropa. Alla minaccia d'un egemonia. austro- spagnuola, con• tro la quale, Francesco I, Elisabetta, gli Orange-Nassau, Enrico IV, H,ichelieu, Gustavo Adolfo avevano combattuto con l'armi e la diplomazia, · teneva dietro la minaccia non meno urgente d' un predominio francese. Al centro d'.Eu- , ropa, tra le Fiandre, la Germania, l'Italia, l'Inghilterra, la. Spagna, un giovane re amoizioso comandava ad una popolazione densissirqa per l'epoca, di venti milioni, e comandava in modo assoluto, 'l1ra la polverizzttzio~e in piccoli Stati • dell-;Italia e della Germania, le discordie inglesi, la decadenza spagnuola, la piccolezza batava, quello Stato in cui 'il movimento unitario aveva ,portati i ma~simi effetti, giganteggiava.. Una pleiade di grandi uomini circondava· la fortunata gioventù di Luigi XIV, che ebbe la-visione chiara della sua potenza e non nascose neppur e il suo sogno di supremazia sull'Europa. Un sogno che svanì ; la solidarietà tra gli Stati non permetteva che rimparo assistesse 1.mpassibile all'oppressione d' Olanda; eranq più .vigilCcustodi del Brabante gli Stati generali che non lo stesso gabinetto del· l'.Escuriale, e, quando Yittorio Amedeo si ribellava. alla prepot,mza gallica, trovav~ aiuto fin nella lontana Inghilterra. Non solamente le guerre ~i coalizione fecero fede del- ' ·l'estender~i delle r elazioni tra gli sta.ti. Si vide allora comparini è generalizzarsi l' uso delle diplomazia permanente. . Nei secoli precedenti, non esistevano che ambasciate straordinarie. Insorgeva un dis~idio fra du~ potenze, si sentiva il bisogno di stringere un' alleanza o d'ingannare qualcuno? Partivà una legazionè, ,che riconosceva prima l'ambiente / nuovo in cui veniva a trovarsi, cercava di orientarsi a tastoni sul terreno mutevole della corte presso cui era accreditata, studiava uomini e cose, lo spirito delli:j, nazione, vedeva quale partito era da trarsi dalle fazioni politiche,


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1..'C>R.GANICA. A' TEMPI Di MO!'ITECOCùOLI E DI LOUY01S

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oonchiudeva o n'on Mnchiudeva, se ne ritornava, trionfante ~o battuta. e le tela~ioni fra i due StB,ti erano interrotte fino - a hUovo incidente. ' . ,. -, La guerra generàle dei Trent~ anni, l'annos9 congrèsso di Vestfàlia, sostituirono a questo apparato intermittente un , sistema di ambasciate ordinarie. Non con~iene esagera're tròppo i servigi chè poteva -rendere tale diplomàzia. ,se oggi • la 'èÌiplom.azia pratica, spoglia d'oghi formalismo, dotata ·di -personale apposito, animata quasi sempre da spiriti conci-: . lianti, disponendo di mezzi rapid.i di comunicàzione, dà spes;so scarsi risultati, possiamo facilmente figurarci quell~ che ac- , cadeva allora. Già troppo spesso le ambasciate. tendevano a trasfo!marsi in, un centro_d'intrighi, e serviv~no, non a pre• venire, ma a preparare le guerre; ma ahche quando eraho in buona fede, e volevanò sinceramente conciliare la paee coll'interessè del l0rò paese, la loro azione era inceppata dalla difficoltà di avere in tempo istruzioni e di m~ndare comuni- · cazioni, da . ingerenze estranèe alla dìp~omazia e sopratutto dalla passione delle formalità, propria de1 secolo. Perder'e pinttqsto una piazza che cedere il passo all'ambasciatore di mia po,tenza rivale. A Ryswyk parecchie sedute del cong1·esso furono ìmpiègate a ~determinare il numero di cocchi, di cavalli, di set'vi che ogni ministro poteva portare .seco, se i servi avrebbero por.tate spade o canne, c.om:e do~evansi comportare le carrozze dei ministri incontrandosi. << La cura mag. « giore dègli amtasciatori francese ed imperiale era il sorve- · « gliarsi le g~rnbe ~n de111altfo., La dignità: ,delle rispettive « corone esigeva che·noi:ts'affrettassero, unò incontro a.ll'a1tro; « se uno s' ac~orgeva d'avere fatto un passo troppo lungo « avanti, ritornava all'µscio e l'imponente minuetto .ricomin- . « cia'7a. A metà ~prile ogn-qno sapeva che . re Carlo Xi di << Svezia era m0rtò; ma era contrario all'etichetta .eh~ i ple'« nipotenziari dimostrassero saperlo prima éhe il ministro di « Svezia ne avesse dato l'ànnimtio ufficiale; e lo svedese sti- " « nìàva non menò opportuno èomuhicare · la notizia, prima « eh~ la sua casa avesse preso il lutto. Finalmente a .metà « giugno arrivò in un cocchio di lutto con servi abbrunati., . .

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« ed annunziò al congresso che era piaciuto a Dio di richia« mare a sè re Carlo. Condoglianze dei diplomatici per quella « nuova t~nto triste, quanto inattesa, e s1 toglie la seduta per « andarsi ve~tire di lutto. » ' Comunque, malgrado le, solenni ciaticiaf:rmscole in cui per, deva il meglio del suo tempo, la diplomazia permanente era una prova di buÒn vicinato,_,giovava ad, agevolare le relazioni; diffonèleva nozioni più esatte sui vari stati, ed alla lunga :finiva per assumrre forme più concilianti, quasi amichevoli. Gli stati non rifacevano più conoscenza. ogni volta che avevano bisogno un dell'altro, o che insorgeva una lite; non oomunicl!,vano più uniçamente nei momenti di crisi .e 1 d'ira; ma avevano·· relazioni seguite, una specie _d i vita sociale, da cui nasceva dimestichezza ed anche una sorta di amicizia teciproca. . Il calmarsi delle passioni religiose, il cònsolidamento in-_ terno degli Stati, l'estendersi deFe relazioni illternazionali avevano condo_tta la -diplomazia a ·determinare nuovi aggrup: patnenti di potenze,. Non si t.rattava piu. di sapere se A~stri~e erit i:lliperari orbi itniversr:>, nè se il papa avrebbe spinto 11 suo potere sino ~ll'Oceano glaciale, o se invece i preti avrebbero preso moglie stille riV'e del Po del ~ago; ora pr·eoccupava t utti i politici la possibilità di vedere le cavalle nor:· manne !ibbeverarsi neUe acque .del Danubio e della Severn. Contro Francia s'univano da una parte Spagna, Austria, Savoia, dall'altra Olanda ed Inghilterrà; per darle aiuto, la Svezia luterana devastava il -luterano Brandeburgo, e dai · piani· di Adrianopoli uscivano periodicam.ehte. orde , di giannizzeri e d{ spahi ad inondare i comitati ungheresi e ad infrangersi contro. le mura di Vienna. )Tirano gli unici alleati di Franèia, perchè tanto lòntani da non-avère timori immediati; ma il papa stesso appoggiava, più o menò palestimente, i calvinisti di Olanda e gli anglicani éontro il Cristianissimo, al quale non pote\à perdonare l'invasio:n,.è di Avignone, le prepotenze del duca' di Créquy e 'l'appoggio dato alle libertà gallicane. Sono andato esponendo le cond1zioni generali politico-sociali di Eùropa; ho accennato all~ car~tteristiche dell'epoca,

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L'ORGANICA A' TE~fpf DI MONTECOCCOLI E DI LOUVOIS

L 0ROANIOA A' TEMPI DI MONTECUCCOLI E DI LOUVOIS

solidarietà internazionale, assol13-tismo monarchico, pacificazione religibsa; ma, in ciascuno stato; d'Europa questi fatti salienti s'erano svolti secbndo le speciali circostanze, secondq il particolare terreno che avevano · incontrato; alle caùse ,ge- · nerali che li avevano prodotti, s'erano aggiunte, moltiplicatrici, moderatrici ò modificatrici, altre cause locali, storiche, ' tradizionali, geografi.che. Gli effetti erano st'ati svariati· ed il quadro che ho traccia~o, vero per tutta Europa, noh sa~~bbe perfettamente esatto se lo si volesse riferire ad un solo &tatq . etJ.ropeo. Vedasi ad esempio l'Impero: negli stati ereditari di Casa ' d'Austria, negli stati dei singoli membri dell'Impero (ReicJI stande) eccetto poche città libere e gli elettorati ecclesiastici infrenati dai loro capitoli, l'autorità sovranà era divenuta assoluta; ma in quel corpo federativo a, quel, punto s'era fermato il movimento assolutista; ,l 'Impero, nel ·suo complesso, èra tuttora una· massa disgregata; anzi il rinvio-orirsi · della ' b ~utorità dei singoli membri permetteva -loro maggiore indipendenza . di prima; e scemava d'altrettanto la forza del potere centrale. L'Imperatore, ubbidito nei suoi stati ereditari ·d'.Austria, Stiria, Tirolo, ~?emia, Slesia, Moravia (l'Ungheria non contava : era in uno stato di ribellione cronica) per fare eseguire le sue volontà_ne11' impero era costretto ad eterne trattative od all'uso della forza. Gli elettori (Treviri, . Magonza, Colonia, Brandeburgo,, Sassonia, Palatino), i duchi di Baviera, Wurtemberg, .Annover, ,i marchesi di Bà.den_pr~sta/ vano al Oes~re . di Vienna un rationabile obsequ,i·um; stavano dalla sua finchè torna va. loro cont9; <)el r~sto si serbava.no ampia facoltà di conéhiu.d ere alleanze con chi piaceva loro ed anche ·di portare, le armi contro il loro sovrano. · Dalla guerra dei t·r ent'anni l'a Germania era uscita in uno stato deplorevole.' ~< Dall'interna Boemia sino ·alle foci della « Schelda, campagne , prive di abitanti, città e villaggi in ro• « vina; distrutte per mezzo secolo le discipline scienti'fiche « c4,e s'andavano sviluppando; ritratti all'antica ferocia « i costumi 'che appena · ingentilivano. · ». Due poten.ze st~~niere vi avevano posto piede: gli Svedesi dalla Pomerania r

premevano sulla Bassa Germania; i Francesi dall'Alsazia attraevano nella loro orbita gli elettori ecclesiastici e i duchi del sud e segregavano dall'Impero la Lorena. L'.Austria che avrebbe avuto volontà, e forse potenza, di' liberare la Germània dàllo straniero, doveva pensare alla sua stessa esistenza. La Turchia, sotto i gran.visirati dei Kapruli, aveva ritrovata la sua ~nergia del tempo di Suleyman El-Kanuni ed aveva posto stabile piede a l3ada, minaccia incessante per Vienna; mentre ardeva la sua casa particolare sul Danubio, Cesare n on aveva ·a gio di badare agli Ucalegonti del Reno; e , doveva per forza l!),sciare che i principi tedeschi s' ingegnassero. Non .mai •la Germa,nià ebbe minore influenza politica che nei tempo ti:a la pace di Vestfalia ed il trattato di Utrecht. Prima della guerra dei trent'anni, l'autorità imperiale, sorretta dalla potenza spagnuola, era ancora vigorosa; dopo Utrecht, un nuovo regno sorto nel nord de!J.a Germania potè frenare Scandinavi e Slavi, e ,parlare forte quando a Vienna si taceva ;· gli elettori'di Annover, diventati re d'Inghilterra, sorvegliavano gelosamente le cose tedesche; ma ai tempi di Leopoldo d'Austria, la Germania_fu quello che, per_ per molti anni Ancora, ri19-ase P!talia., un campo aperto alle , in:fl.uenze, aglì eserciti stranieri. E la povera Italia? Metà sotto il dominio decadente, decrepito ,di: Spagna; parte sotto· le dinastie logore, morenti per obesa impotenza, dei Medici, dei Far nese, dei . Gonzaga e degli Estensi; a Roma i papi a~sorti nelle cure assidue del piccolo nepotismo; no~ erano più i Borgia, i Riari, i Farnese, che lavoravano per porre in càpo ai 1;epoti :od ai figli ·una corot;.1.a e.reditaria; i Borghese, gli .Altieri, i Barberini si limitavano ad arricchire lè loro famiglie e Roma si cingeva della sua coro~a :di ville. Venezia spendeva quanto di vitalità. le rimaneva per· contendere ai Turchi . Ùandia, la Morea, Negroponte, gli avanzi de:l suo quarto e mezzo dèll'impero greco. 1 Pel Piemonte erano corsi tristi tempi dopo la morte di Vittorio Amedeo I; la regge~za te~ pestosa di Madama Reale; le guerre civili coi ,principi. Tommaso e Maurizio'; il regno paci- . fico delF .Adriano del Piemonte coll'ingloriosa impresa di

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Genova; la sµccessiva r eggenza di Giovanna di N emonrs, avevano scemate le virtù militari del Piemonte, scalzata la tradizionale fedeltà della nobiltà e del popolo, introdqtte. abitudini di disordine. La Spagna era così debole che ài prin, · cipi di Sa'Voia non era più possibile barcamenarsi t~a Parigi e Milano; la Francia aveva acquistata troppa preponderanza ed occor$e tutta la giovanile ·energia e la precoce accortezza di Vittorio Amedeo II per scuotere il giogo dei proconsoli mandati da Luigi XÌV, per liberarsi dalle spine di•Pinerolo e di Casale. Ma, pet troppo lungo témpoi il ducato di SavQ.ia : non fu· considerato che come un gran feudo della Francia; · qualcìosa di simile al regno di Olanda di Luigi Bonapa~te od al Beilicato di Tunisi sott0 la terza repubblica;; uno stato di cose al quale si ribellavano, ma invano, perfino il mite Carlo Emanuele IJ, per.fino le reggenze francesi. Non mi dilungo sul marasma della società italian~ d'allora; il vuoto e gonfio seicento è stato abbastanza descritto ed è argomento più da letteratura ohe da .storia militare. .All';pposto lembo-d'Europa, l'assolutismo monarchico lottava; ma con eccezionale cattivo esito, in IJ?-ghilterra. Là, no' b_iltà normanna e comuni sassoni s'erano trovati uniti per porre limiti all'autorità regia, che sotto ' gli S tuardi aveva riperso il tetreno guadagnato dagli energici Tudor. Pur nondim~no, i due ultimi re St11ardi si consumarono · in isforzi per arrivare all'invidiata onnipot~za di Versa-illes · ma a ' . nulla giovarono le brillantf qualità, l'amabilità, il pr:estigio persona!~ di Carlo II, a· nnlla la caparbietà bigotta di _Giacomo II; la resistenza ~ella nazione era invincibile, e quando · finì l'ultima speranza cli huoù accord·o tra paese e dina~tia, bastò che a Torbay sbarcassero gli Olandesi di Guglielmo, perchè cadessero i~gloriosamente e per sempre gli Stuairdi. Se da una parte ,la posizione insulare dell'Inghilterra la . rendeva meno ~ocessibile ai timori che agitavano il conti- , nente, lo sviluppo del suo commercio le vietava di disinteressarsene completamente ed, à poco a poco, entrò anch'es.s a nel vortice della politica europea. Giacomo I aveva baua.rdato . impassibìle l'oppressione della, parte protestante in Getmania,

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il suo genero stesso, privo dell'eiettorato, cacciàt0 dalla Boemia dapprima, dal . Palatinato poi. Carlo I avev~ avute ben altre p~eoco·n pazioni; ma Cromwell aveva segulte con atten'zion~ le cose d'Oltr.e -Manica e se ;n'era spesso ingerito; dalla ris.t anrazione sino all'ascensione al trono della casa di . Annoyer, l'Inghilterra fu trascinata in sensi opposti da due geni: l'Olanda, il genio beùefico, il cui calvinismo, le libe:-"e istituzio.J1i attraevano le simpatie della nazione; la Francia, · genio ma)efìco, col danar~, l'assolutismo, la r èligione, a:ffas?i: 11ava gli Stuardi. Carlo II per gusto, Giacomo II per necessita pendettero dalla Francia; Guglielmo III fu naturalmente tutto olandese e la buona regina Ann~ fu olandese c9n . M~rlbor~ugh @ francese con Bolingbroke. La potenza della nazione non era ancora quello che fu nel secolo xvrn; la sua marina eta ancora inferiore alle flotte· che . uscivano daJ Texel, Marlborough noi:i aveva ancora data: fama alle armi britanniche, '1e quali nei trecento anni da .A.gincourt a Ramillies non avevano presa parte principale alle grandi gnefre continentali; ma il commercio aveva ripreso il suo moto ascendente interrotto dalle discordie e dallo. sgoverno della prima n;i.età del secolo, e si vedevano dapertutt0 spuntare i germi ·della imminente grandezza. . . . L'Olanda era invece al vertice della parabola; vmta la semisecolare lotta conia Spagna, non era ancora diventata, rispetto all'Inghilterra, la scialuppa rimorchiata· da un vasc~llp .alla quale Jfl. paragonò Federico II. Le sue navi toz~e. e ca~a_ci coprivano gli Oceani, le sue banche popolat~ d1 1sr~eht'!. _P?rtoo-hesi e di arminiani neerlandesi, ri~urgitavano d1 fìonm e sc~ntavano le cambiali di mezzo mon do; la sua dipl?mazia . canta, bonaria, vigilante, si agitaiva in tutte le corti d'Eu~ ropa; le . flotte cli Tromp e di Rnyter er ano invitte_; d~ tutt~ i paesi accorrevano mércenari al servi~io ben .retribuito dei S ignori Stati Geuerali. Poteva · l'Olanda conte~por~ne3:.mente conquistare le colonie francesi e portoghesi e difendere le Fia~dre per conto ·dell'antico avversario di Spagna. 11 ·s uo regime e~a repubblican~ oligarchico; un pacifico Gran Pensionario con un numero ristretto di rappresentanti delle.


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sette Provincie Unite ne dirigeva la politica estera; ma se i tempi s'intorbidavano, sapeva sempre trovare qualche s'ta-

tho!der in quella casa d'Orange inesauribile in grandi capitani e profonqi politici; i castellacci della Gheldria e della Frisia fornivan@ ufficiali, 'le città marinare di Olanda e Ze- , Janda ammiragli impareggiabili. Nel secolo successivo Voltaire la definì con tre parole : Canards, canauco, canaille ma nell'a seconda metà del secolo xvn quei grassi mynheers. ama.udi tulipani, di pipe, di ceramiche, di quadri grotteS\.ì!Ìi, . dalle loro vecchie città affumicate, dalle loro ville variopinte,, dalle loro campagne senza orizzonte e cosparse di mulini a v.ento, di dietro le dighe dei loro canali, favorivano le libertà inglesi, in.frenavano la Francia, animavano l'Impero alla lotta, sorreggevano la -Spagna; la Aja era il centro politico d'Europa, come Amsterdam nè era il centro commerciale e Leid~ quello jntellettuate. Rapida effl.orescen~a. d'un popolo, la cm potenza non .cessò ohe per l'aumento delle forze altrui. .. Nel secolo successivo i Paesi Bassi non furono meno floridi. nè meno avveduti, ma non furono più i soli ricchi, e dovet~ tero, per forza di cose, diventare un elemento secondario nel concerto europeo. Delle due vecchie nemiche, di tanto era sorta l'Olanda, di quanto era sprofondata la Spagna. Grave problema storico questo della precipitosa decadenza spagnuola. Secondo le scuole, varie cause ne furono proposte: serie di sovrani , inett~; disperdimento di energie in conquiste e colonie: oppress10ne del pensiero; i galioni d'oro del Messico e del P erù: r&gioni che appagono poco: gli stessi fatti prodottisi altrove non ebbero effetti cosi deleteri. Non soddisfa neppure pienamente la spiegazione psicologica del Taine. Forse, la conco1?-itanza, fortuita , o concatenata, di tutte queste e d'altra cause. Ci basti il fatto dell'esaurimento della nazione. Era trasc:orso poco più di mezzo secolo dai giorni in cui Filippo II era sovrano di mezza Europa ed al resto dava ordini dal suo gabinetto dell'Escuriale, in cui l'Olanda e l'Inghilterra sole osavano tenergli testa, in cui non v'l?ra truppa che potesse reggere davanti ai tercios viejos di Farnese e di Spinola, in

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cui gli elementi, più ohe la flotta di Drake, lioeravano Eltsabetta. dall'incubo dell'invincibile Armada; e re Carlo II dalla lunga chioma bionda piena d'insetti, si vedeva togliere, una dopo l'altta ·1e piazze di Fiandra, la !ranca Contea conquistata in uaa settimana, la turbolenta ed infida Catalogna invasa; e non, potere armare un esercito, una squadra, e dovere .implorare aiuto dagli eretièi odiati, dai successori del Taciturno e della Regin-a Vergine. Eppure nessuna discordia intestina. era intervenuta ad i!ldebolire la monarchia, l'autorità dei re non era limitata che dai loro pregiudizi, dalla loro indolenza, dalla loro religiosità; essi potevano a lungo abbandonare le cure dello Stato a primi ministri onnipotenti, ai L erma, agli Olivares, agli Haro, senza che venisse menomata ll1 lealtà degli Spagnuoli, il loro rispetto iperdulico per la discend~nza di Giovanna la Pazza, senza che s'alzasse una voce di protesta in quel mondo religioso e mariuolo, pezzenteesuperbo ... prode a giorni, che la letteratura pic!l.resca ci ha v~vacemente descritto nelle corti, nelle posadas, nelle piazze di tori, nelle anticam·ere. Grave problema, ma intanto Vienna non riceveva più l'impulso dalla primogenita Madrid, ma lo dava; lunge dal soggiogare, la Spagna ave va bisogno dell'appoggio altr.ui per difendersi; essa non intimoriva più alcuno, non faceva più illusione ad alcuno, meno che, ad intervalli, a .sè stessa. · La Svezia sotto il regno di Gustavo Adolfo e la lunga reggenza di Ox.enstiern era cresciut:a, ad un grado di potenza, sproporzionato alla sua scarsa popolazione, alla sua povertà; potenza unicamente militare, le vittorie ài Gustavo Adolfo la fecero assurgere e primeggia.re nel n ord; le scopfìtte di Carlo .XII la ricondussero al rango che le spettava; ma, ai tempi di cui parliamo. aveva ancora tutto il suo prestigio; ~l Baltico era un lago svedese; Helsingfors, Riga, Stettino, il luogo ove doveva sorgere S. Pietroburgo erano sotto la ban~ diera gialla ed azzurra. Nessun vj.cino poteva dar o~bra a1 W asa; non la~Danimarca sempre vinta; non la Russia, tuttora Mosco:via; nè l'anarchia di Polonia, nè gli stati della Germania del nord, frazionati ed avvezzi a subirne l'inftuenza. Appena il Brandeburgo osava avere velleità di


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resistenza, e F!élhrbe~lin des~ava gran rumore e passava per un fortunato atto d1 audacia, da non ritentarsi. Quando al principio del secolo xvr, la Svezia s'era liberata ~al giogo danese, s'era costituita di p.ome in règ:no, di fatt.o rn _una ~epub~l~.ca, il · cui do.ge era ereditario. Ma per ,.le emment1 quahtà della maggior parte dei principi di .casa' -wasa, ~'era a~dato man mano restringendo il potere del se. na~o · ohgarchwo, ave~a perso au.torità l'ordine dei cçmtv:Iini, e 11 potere monarchico era diventato così assoluto ohe ?arlo XII, . mezzo prigioniero in Turchia, potè mina;c;iare. 11 sen_ato d1. ma~dargli come presidente uno dei propri st{ .. -valonr, se s1 ostmava ad avere opinioni differenti da quelle del re. ·

rallegrò di vittorie, le dovette in massima parte a quella beHic{lsa stirp~. Ma tutta l'Europa gravita.va attorno alla Francia. Là, la violenza di Richelieu, l'astuzia del Mazzarino avevano domata per sempre la nobiltà; morto l'ultimo, Luigi XIV avea .assunte le redini del governo ed aveva regnato solo; am.bizioso, supeÌ·bo, v:anitoso anche, il Re Sole incarnava in sè la Francia, ed era giunto ad un punto caratteristico d'infatuazione; non solo egli coiisiderava ogni cosa dal suo punto particolare dì vista; ma gli pareva in buona fede che la .Francia, le altre nazioni, gli altri sovrani, dovessero riferire .ogni loi'.o atto, ogni loro a-spirazione, al suo servizio, ai de.sideri che neppur sempre si degnava manifestare e che bisognava spesso indovinare. Quando una piazza, che non era mai stat.h. sua, gli faéeva gola non la chiedeva per non esporsi, diceva lui, ad un rifiuto, ma s'a'1irava, come per un'ingiuria _p ersonale se il legittimo possessore di essa non preveniva :i..,suoi desideri, offrendogliela spontaneamente. Egli s'era .avvezzo a.. considerare il proprio ombilico come il centro ,dell'universo. Si gonfi.ava moralm~nte come fisicamente. < Aveva un modo di contenersi, di marciare, di gonfiarsi il « petto e di adergere il capo che faceva illusione a.Ila folla; « i suoi contemporanei lo reputarono di alta statura, mentre .« in realtà era basso. » .A. quella immensa infatuazione, unica forse nella storia, ,13' aggiungano qualità veramente r egie, di laboriosità, di .coscienza, di energia, un intelletto non comune; se « pren.deva. l'emetico e !lè subiva le conseguenze in gran pompa,» se alla sua corte ·ançhe Padulterio aveva la sua. etichetta ~ed il ·suo cerimoniale, egli era dignitoso. anche in tutto il .complesso della sua vita; la sua condotta inspirava rispettò, insieme ad odio, ai vicini; rispetto, se non amore ai sudditi; si c;iomprenderà quindi facilmente quanto -pericoloso dovesse essere al vicinato un sovrano assoluto di quella .tempra, per poco avesse avuti mezzi commisura.ti agli appetiti. I mezzi non facevano difetto: una doppia dinastia d' illustri ministri lo circondava ; i Colbert imperavano sulle .. I

A lungo la. Svezia fu l'alleata fedele della Francia· la lontananza, il ricorc).o dei Trent'anni, l'avere nemici com~ni 1~ avvi~inavano. Si disgustarono per l'appropriazione inde, bit.a dei Dt~e Pop.ti commessa da Luigi XIV e ·d, arllora in poi Carlo XI, che t1·a le sue vi1·tù non contava quella di sapei· perdonare, agì potentemente ia favore della lega di Augsburgo, ~ 0arlo _XII ebbe sempre una marcata antipatia per la Franma e pe1 ]'rancesi. · Si sentiv~ spesso parlar? allora d'un .piccolo stato ora sc~~parso, 11 ducato di Lorena, la cui posizione nella zona grigia fra~o-gennanica, aveva molte analogie con quella della Savoia a sud- est della Francia; ad entrambi o-li stati la situazione geografica imponeva una politica co:tinua~ente oscillant~ tra le grandi potenze; ma quando l'Alsazia d~~enue francese, ai duchi di Lorena, per non essere assorb1t1, convenne gittarsi compleiamente nelle braccia del1'Austria. Il dtwato, che non aveva lo scherm~ dell'Alpi, fu mvaso ed occupato per molti anni dai Francesi, ed i duchi posero la loro, spada al servizio dei discendenti di Carlo il Temerario, in attesa di rissanguarnè la dinastia. Proài audaci, sia che facessero guerra di partigiani, -sia che cGn~ ducessero eserciti cesarei, fnrono temibili avversari dell'usurP3;tore del loro patrimonio, .e, se negli anni corsero tra il ritiro di Montecuccoli ed il :fiorire di Eugenio, l'Austria si

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finanze, sulla marip.a; i Letellier avevano la guerra, la diplomazia, la giustizia. Nel lungo r ègno, tre generazioni di abili capitani si su~cedettero e perpetuarono la fama delle armi francesi. Dapprima Turenne, Gondè; i superstiti della guerra dei Trent'anni; poi gli Epigoni, Luxembo\ug, Créquy, Cat inat ;' da ultimo i generali dei t empi tristi, Vend6m~, Vil~ . lars, Berwick. La nazione. rotta al giogo, ricca, era allora di' gran lnnga la più numerosa d'Europa. Era ben chiaro che, posti tanti mezzi nelle mani d'un fa~ re, egli dovesse fare infiniti sogni, di grandezza. Già da un. secolo, la politica francese aveva rinunziato alle conquiste chimeriche d'Italia, tomba dei Galli, ed aveva rivolte le sue cupidigie al confine settentrionale che off'.riva prede più sicur e, più vantaggiose; le Fiandre che la debole mano di Spagna si lasciava, sgranare piazza dopo piazza, i paesi renani, aggregazione di sovranità molecolari, bi~ognose, deboli, nido di liti; erano due campi ampiamente aperti alle ambizioni francesi che vi si diedero carriera con un ardore continuato, con una fortunata sfrenatezza. L uigi prosegue l'opera dei suoi predecessori; mà in grande; sul Reno continua Mazzarino, in Italia riprende l'opera di Francesco I; di suo vi aggiunge dei modi sorprendenti, un assoluto disprezzo del dil'itto delle genti e dell'equità, che non si spiega se non colla profonda convinzione, che tutti i popoli fossero al mondo per comodo della Francia, che i sovrani non avesser o diritto che ai possedimeati, all'indipendenza che Luigi XIV credeva confacente alla sua magnanimità di lasciare loro. Nessun trat tato era sacro; le gu~rre si f~cevano per pre· testi futili ed anche senza: quando la stanchezza dei popoli, l'esaurimento dell'erario obbligava a paci erano « paci invadenti e rodenti » peggiori delle guerre. La grande, l'unica ragione che si adduce per giustificare le usurpa~ioni più inique, lè devastazioni più odiose, le falsificazioni di documenti più sfacciate è che < ciò esige il servizio del re.» È pel servizio del re che funzionano le chambres de r·eunion e truffano, con una procedura e sentenze straordinarie, principi inermi, e defraudano della loro eredità amici fidati come

L'OnGANICA A' TEMPI DI MONTECUCCOLI E Dl LOUVOIS

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' i re' di Svezia. Neppure Napoleone nella sua onnipotenza fece c~sì poco caso della giustizia e del1'uma_nità; per tro· vare un paragone acconcio ai modi di agire di Lu,igi e di Louvois, conviene rileggere la storia della conquista. del Bengala per mano cfi Warren Hastings, la gu"erra dei Rohillas, la spogliazione delle Begums. Così si andarono maturando le grandi coa1izioni che prima arrestarono l'espansione della Francia, poi la prostrarono. Quando, dopo Malplaquet, il triumvil'ato di Eugenio; Heinsio, Marlborough sì ·mostrò implacabile pel settant enne 1amante della Maintènon, lo animava il ricordo di tanti trattati conchiusi in mala fede e tosto violati, ,d i tante infrazioni dell'onestà politica, della occupazione di Strasburgo e dei Due Ponti', ijelle 'fr<'>di · di Dinan~ e di Trauerbach. Quando il 1 re inJecchiò e la Francia si stancò· ed i grandi ministri morirono e furono sostituiti da giovani inesperti (il re di Francia è curioso, diceva Guglielmo III, sceglie un'amante vecchia ed lfn ministro giovane),· allora prevalsero gli odi accumulati nei lunghi anni di prosperità.

(Continua). ' CHAPPERON ALESSIO magyiore

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i038 IMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DEL GENIO, E CC,

Iì\1:PI;EGO

DEGL I ZAP PA TO RI DEL GENI O NELLJ\ GUERRA DI FORTEZZA Co-nti1111azione e fine. -

Esempi: 1°. -

Vedi dispensa XXI

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Non appena giunti sotto Sebastopoli gli ,a lleati vollero preparare (17 ottobre 1854) un attacco di viva forza con un grand1e Qombardamento mediante [26 pezzi dal lato di terra,. e mediante le artiglierie della flotta. Il fuoco -durò tremendo tutto il giorno, ma senza risultato alcuno. 2. La piazza di Gaeta, assediat a da Cialdini nell'inverno 1860- 61, cedette specialmente in seguito al pot ente bombardamento eseguito colle batterie costruite sulla fronte d'attacco. 3°. - _Durante la campagna del 1870-71 parecchie piccole piazze francesi, tra cui, Thionville, lvlontmedy, lvlezières, si arresero in seguito ad un bombardamento effettuato dai prussiani dopo a'1erne compiuto l'i1:1vestimento e prima di intraprendere l':1sse.,dio regolare. La fortezza di Oharleville poi fu pr esa dai tedeschi mediante il semplice bombardamento. ' 0

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· Il compito principale degli zappator i del genio in simili attacchi sarà quello di rimove~e gli ostacoli che rendo!!O difficile alle colonne d'attacco l'avvicinarsi all'oper a a cui si mira, di trasportare ·e collocare a posto le scale e i ponticelli' portatili, occorrenti per il passaggio del fosso o per dar la scalata alle mura od ai rampari, e di precedere le colonne nell'entrare nell'opera stessa. P enetrati nell'interno, essi dovranno fortificate gli sbocchi conquistati con spalleggiamenti per :facilitare l'arrivo delle riserve o per coprfre la ritirata. Qualora l'attacco fo~se diretto ad una porta o ad una poter~a dell'opera, gli zappatori del genio dovranno abbatterne le chiusure mediante potenti esplosivi o con strumenti da gt:$,st!l-~ore.

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4)

Attacco di vjva fO'l'za.

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3) Attacco per SO'tp1·esa .

L'attacco per sorpresa, o colpo di ~ano, può avere qualche probabilità di riuscita· solo quando si abbiano intelligenze coi difensori, oppure quando le condizioni interne della piazza o dei difensori stessi facciano presumere che non si incontrerà una; resi$tenza nè energica nè tenace. Gli attacchi per sorpresa, nell'epoca moderna, hanno probabilità di riuscita tutt'al più contro piccole fortezze a semplice cinta continua, oppure contr~ qualche for te staccato di un campo trincerato. ·

A questa specie di attacco conviene ricorrere· quando si prevede che, dopo un vivo cannoneggiamento l'artiglieria della difesa sarà, almeno momentaneamente paralizzata, ed i rampari sar~nno così sconvolt1 da renderne difficile l'occupazione ·per parte della fucileria nemica. L'attacco di viva forza si impiega da solo o come mezzo ausiliario deU'investi~en to o dell'a"Ssedio regolare. Nei primi due casi, il cannoneggiamento è . eseguito aa bat terie di campagna, nell'altro caso, invece, è effettuato dalle artiglierie d'assedio per smontare i pezzi e per sconvolgere i .rampar i dell'opera, e dalle oradette artiglierie ed anche da · que!ie di' campagna per tener sgombri i terra pie~i dai difensori. Circa l'impianto delle batterie occorrenti per la preparazione della specie d'attacco in parola, valga quanto si è detto trattando del Bombardamento e di quanto si dirà sul-

1' Assedio 1·egolare. Ma nell'attacco di vivà forza gli zapp;tori del genio hanno una missione molto più importante nella sua esecuzione, ossia qqando si procede all'assalto. In questà operazione drappelli di zappatori del genio precedono le colonne d'assalto, per: a) prepara.re la strada fino


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• NELLA GUERRA DI FORTEZZA

IMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DEL GJi:NIO

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alla controscarpa rimovendo le difese a~cessorie, distruggendo le fogate, ta2:liandone i fili conduttori o seO'nalan-1 <iole a chi guida 1'.assalto per evitarle; b) preparare i pas: • saggi del fosso mediante ponticelli portatili e scale a mano, o mediante galleggianti; e) aprire od abbattere porté e ' barriere; paralizzare l'azione delle opere fiancheggianti, imboccando le feritoie o le, cannoniere con sostanze esplosive, od asfissianti, o chiudendole con tavole, fascine, fasci di· paglia, ecc.; d) stabilire comunicazioni più facili att~averso il · fosso, quando le prime éOlonne d'assalto siano riuscite ad impossessarsi dell'opera (1); e) mettere in stato di difesa i rampari verso la linea di ritirata del nemico, per potergli opporre una maggiore resisteD:za qualora esso tentasse una riscossa. Nelle manovre d'1J,ssedio eseguite a Magonza nel 1892, per il passaggio d.~un fosso acqueo venne impiegato u~ ponte di zattere costrutto con otri e con casse ermeticamente chius~. Collocate a posto le zattere, si dispose sopra queste un tavolato articolato a cerniera, che due uomini fissarono poi alla riva. Un simile ponte permise il passaggio delle colonne d'ass~lto.· Su un altro fosso acqueo vennero gettati tre ponti d'assalto costr~iti con legno scelto t3 rivestiti da ogni lato di sughero e di stoffa impermeabile, perchè fossei·o più resistenti alla sommersion~ : tali ponti furono trasportati a spalla fino alla controscarpa iiel fosso e quindi in pochi minuti vennero collocati a posto da alcuni uomini entrati nell'acqua dopo essersi muniti di cinti di salvataggio. Le colonne d'assalto vi passarono sopra di corsa, ma, per effetto delle oscillazioni, alcuni soldati caddero nell'~cqua. Il cammino da per'corersi da queste colonne nell'oscurità era stato tracciato dai pionieri mediante larghi nastri bianchi (2). Nell'attacco di viva forza di piazze forti e di forti staccati od isolati, come del resto anche di posizioni campali rafforzate, occorre che gli zappatori del genio siano ben disciplinati e ben istruiti ne' compiti loro affidati, sopratutto .._.,

(t) Veggasi: ,llanualt 1m· l'uflicìale <ùl genio in guc1·ra (!895). (2) Veggasi: Rivista d'artiglieria e genio, aprile !893.

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ill seguito all'aumentata efficacia delle armi da fuoco odierne. Malgrado ciò, la riuscita di una simile specie di attacco :Sarà in av.venire molto problematica. · Come esempi di attacco di viva forza. impiegato come metodo diretto per impossesarsi di una fortezza, citeremo i seguenti: 1°. - Quello fatto dalle truppe italiane a Pe,·ugia (14 settembre 1860), ove molto si distinse la l4 compagnia del 2• reggimen~o zappatori del genio. 2°. - Quello eseguito da.Ile truppe italiane, il 20 settembre 18~0, contro Roma, la guale si arrese dopo un breve -cannoneggiamento ed in 3eguito all'assalto dato alla breccia .aperta pre::;so P orta Pia. 3°. , Quello ' della cittadella di Amiens per parte dei prussiani, il 29 novembre 1870. L a mattina del giorno oradetto, il comandante della 16" divisione, il quale aveva 'preso già possesso della città, incaricò il capitano Pagenstecher, comandante la compagnÌa di pionieri addetta alla divisione di tentare un attacco di viva forza contro la citt;adella con un drappello di pionieri e un plotone di fanteria. Dop~ .averlo preparato con un vivo fuoco di fucileria, il capitano si slanciò all'assalto alla testa de' suoi uomini, provvisti di scale, di sacchi di polvere, ecc. ; ma, essendo stato ferito prima di giungere alla porta che si doveva sfondare, l'at- . -tacco non riuscì. , 4°. - Quello operato dai russi alle opere staccate della piazzà di Kars nella notte _dal 17 al 18 novembre 1877. Le truppe mossero all' attacco in sette colonne, quattro delle quali avevano per obbiettivo un forte ciascuna e le altre tre erano destinate a simulare attacchi contro altri forti. Ad ogni colonna era assegnato un distaccamento del genio con strudienti ~a zappatore e da. guastatore, scale ,e dinamite. I turchi opposero una yigoròsa resistenza e non cedettero che contro le forze soverchianti del nemico. Alcuni esempi di :J,ttacco di viva forza impiegato come mezzo sussidiario dell'assedio regolare daremo trattando di quest'ultimo metodo di attacco.


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\.. IMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DEL GENIO

5) Assedio regolcwe Come si è accennato pm indietro, l'assedio r egolare di una piazza forte è sempre .preceduto · dàll' investimento di ' questa; è noto poi che esso si' eseguisce in corrispondenza di i.. una o di più fronti della piazza, e che il tratto di zona d'investi:· mento corrispondente a detti fronti chiamasi settore d'attacco. L 'assedio regolare consiste nel conquistare passo a passo, mediante lavori di zap pa, il terreno compreso fra la zona d' investimento e le opere attaccate (terreno esterno), nel mettere in bii,tteria, in posizioni convenienti dell'oradetto, terreno, un buon numero di bocche da fuoco di medio· calibro, le quali sono dèstinate a rendere possibile l'attacco, di viva forza delle opere predette, se col loro fnoco riesc~mo a soverchiare quello del difensore. Fino a questi ultimi anni, il metodo generalmente seguitonell'attaccare le piazze forti era. quello detto alla Vauban, che tutti conosciamo, e che, dopo il 1860, aveva solo subito alcune modificazioni in relazione all'impiego dei cannoni rigati e all'organizzazione delle piazze a campo trincerato~ Ora, in seguito agli uÌtimi progressi fatti dall'artiglieria,specialmente coll'applicazione delle grànate cariche di potenti esplosivi e coll'impiego su larga scala del tiro curvo,. v' è chi ritiene doversi e~cludere oggidì, in modo assoluto, la necessiti di conquistare passo a passo il terreno esternoalle opere attaccate col metodo Va uban, sia pure modificato,. ritenendosi che basti il fuoco potente 'delle batterie d'assedio per ottener e la resa di quelle opere. Altri, invece, pur non escludendo che, in qualche caso speciale, possa l'assediant e riuscire a conquistare le 9perè attaccate nel modo ora accennato, sostengono che, in massima, trattandosi di .piazze organizzate secondo i principi della fortificazione odierna, si dovrà procedere alla conquista del terreno esterno alle opere per poter avvicinare il più possi- , bile a queste, al coperto, le truppe destinate all'assalto finale; e che talvolta si dovrà pure ricorrere a cammina.menti

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sotterranei per giungere a distruggere colla mina le parti più vitali (indistruttibili da lontano) delle opere stesse. Si noti però che le differenze fra il procedimento ora in~ dicato e quello ,metodico di Vauban saranno in avvenire più sentite che non lo siano stato in questi u ltimi tempi, e cioè i lavori di zappa non avranno più un carattere speciale, ma si ridurranno a trinceramenti ben poco diversi da quelli impiegati-nella fortificazione campale. Ciò che precede abbiamo ritenuto opportuno di esporre per· far t4eglio compreqdere quanto stiamo per dire sui compiti as~egnati agli zappa.tori del genio nell'assedio regola.re di una piazza forte. Il n umero delle compagnie zappatori da asseg narsi ad ogni corp9 d'assedio, ossia di quel cor po, costituito in massima parte di truppe speciali che si aggiunge al corpo di investimento nel settore d'attacco, varia coll'importanza della piazza forte attaccata, varia · colla qualità de' suoi difensori, dalla, quale si può presumere se la difesa sarà più o meno energica, e varia colla natura e configurazione del terreno d'attacco. Un tale numero, pertanto, non può venire deter· minato se non caso per caso. Si può però ritenere che, a parità qi tutte le altre circostanze, in avvenire esso sarà più piccolo chl:l non per il passato, perocchè come si è già detto, i lavori d'approccio diversifìcanclo poco da quelli della fortificazione campale, nella loro esecuzione si potrà fare un pii\ largo impiego di ausiliari d i fanterià.. Af corpo d'assedio è poi assegnato un parco del genio, il quale comprende: a) il g,·an parco, con istrumenti da zappa e min~, da guastatore, di topografia, ecc., sacchi da terra, e materia.li per. blindamenti, non che esplosivi ; b) il piccolo parco, con laboratori di riparazione del materiale, carreggio ed attrezzi. Tanto il gran parco che il piccolo parco sono collocati a circa 8 chilometri dalle opere· attaccate. c) i depositi di trincea, ossia piccoli depositi di strumenti e materiali, che si costituiscono in prossimità. degli approcci. ·

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ÌMPJEGO DEGf.l ZAPPATORI DEL GEN10

Naturalmentei, i parchi del genio di corp·o d'armata e quelli d'armata co'ntribuiranno molto nella costituzione del parco d'assedio del genio per l'a:ttacco di una piazza. l Il terreno compreso fra la zona d'investimento e la linea delle opère attaccate conviene distinguere in'due zone, quella delle posizioni esterne inolto avanzate . della difesa e quella delle posizioni esterne della piazza battute efficacemente. dall~ opere permanenti (veggasi l'unita :6,gura).

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Ora, anch~ la conquista delle posizioni comprese nella · prima di queste due zone l5ostituirà un'operazione ordinaria della guerra campale, ossia tale conquist~ sarà fatta con fan- , teria e con artiglieria da camp;gna - tutt'al più vi potrà concorrere qualche batteria mobile d'assedio - mentre la vera guerra d'assedio còmincierà solo ~o)l' espugnazione·delle posizioni della seconda delle zone predette, dopo che sarà stato compiuto finvestimento ristrP.tto, coJ portare la linea degli avamposti in RR". · Esaminiamo successivamente le varie operazioni deJl'assedio regolare, nelle quali hann9 una .parte più o meno importante gli zappatoridel gen\o (1). La prima di queste operazioni consiste nell'ordinamento µella posizione dJcisiva clell' artiglieda, che ~i colloca alla I

(l.) Nell'esame ~he faremo di elette operazioni, prenderemo per guida La forti{icazionepennanente e la giien·a di fo1·tezza del barone LEITHNEn, giit citata.

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distanza di 2500 a 3500 metri dalla linea delle opere staccatè, ossia circa 500 metri più indietro della linea .d' avamposti. In tale ope.razione, sarà compito degli zappatori del genio: di coadiuvare, occorrend_?, l'artiglieria nella costruzione delle batterie, la, quale si effettuerà in massima di n0tt~; di riattar.e tron~hi di strada o di costruirne dei nuovi per accedere alle posizioni occupate dalle batterie stesse, e così r-endere possibile il loro armamento e il rifornimento delle , munizioni ; di erigere maschere sul da vanti di _q uelle batterie o di guei tratti di strade d i rifornimento, che, per le condizioni del terreno, non è possibile sottrarre alìa vista del difensore. Contemporaneamente all' e·s ecuzione dei sopradetti lavori, si rafforzerà, il margine RR' çl°ella zona d'investimento ristretta, occupato dagli ,avamposti, in modo che 1questi poss~no .facilm.enve proteggei;e le batterie decisive contro at· tacchi tentati dagli assediati. · Il · margin·e predetto costituirà cost una linea di sicurezza, la qu,a le corrisponde alla prima paralleta del metodo d'attacco di Vauban, è stato applicato, ' con maggiori o ~inori modificazioni., sino a questi ultimi anni. L'ordinamento di detta linea però sar.à arqua'nto diverso da qµello della parallela ora menzionata, sia riguardo al tracciato sia riguardo 1 al .profilo: al tracciato, . perchè tale linea di sicurezza, dovendb corrispondere non: ,più soltanto a fronti poco estese d i cinte èontinue o ad opere staccate, .ma a dué o tre di queste· opere e agli intervalli fra esse compresi, talvolta armati più potentemente delle opère stesse, verrà a risultare di un grande sviluppo e, perciò _non sarà una linea continua, ma ad inter valli; riguardo al profilo, perchè ~ssèndo la linea di che si tratta esclusivamente destinata alla fanteria, od a qualche pezzo di· piccolo calibro, non O'?correrà più darl,e un profilo i;nolto robu_sto, ma basterà. applicarvi un profilo di trinceramento campale. ,Su alcuni tratti di essa linea poi sara~no costrutti blindamenti per proteggere i suoi difensori cÒntro il tiro areato a shrapnel. / Anche la costruzione della · linea di sicurezza, come quella delle batterie decisive, si effettuerà iu ~rau pi:i,rte di notte, '


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IMPIEGO DEG>Ll ZAPPATORI DEL , GENIO

e sarà affidata alla fanteria con qualche riparto di zappatori del genio. ' Per l'accesso ai· vari tratti della linea di siqurezza che consideriamo, in terreno coperto alla .vista converrà tracciare vie di colonne, analogamente a quanto fu detto trattando, in uno studio preced,_ente (1 ), dei lavori di· comunicazione sul campo di battaglia n~lla gi,erra di campagna, e in terreno scoperto, si dovrà ricorrere ad approcci a zig-~ag per evitare i tiri,d'infilata. Questi a ppr;cci si faranno, in generale, a profilo leggero, 1 avendo essi per ·fine di coprire gl'i spostamenti di truppe dalla vista del nemico' ; su qualche tratto però sarà bene dare una maggiore grossezza 'a lla loro massa coprente, per offrire a( reparti di trùppa che ·li percorrono un riparo sicuro contr~ i ti{·i del nemico allorq'uando ques.t ' u~timo battesse gli approcci stessi con un fuoco generai.e e persis.tente. Il tracciamento di detti approcci' spetta agli zappatori ; del genio, i quali poi ne· dirigono la costruzione che, in massima, viene effettuata da ausiliari, di fan'teria. A inano a mano che il tiro deile batterie decisive produrrà effetti sempre più sensibili sùlle opere attaccate, la . fanteria occuperà, sul terrenq antistante alla linea, di sicu, . rezza, successiye posiizioni che rafforzerà, di notte, in modo analogo a quello indicato· per la linea oradetta (2). Queste posizioni di fanteria saranno messe · in coi.nunicazione fra loro e colla linea di sicurezza· retrostante mediante trincee di comuni~azione o approcci con andamento a zig-zag e possibilmente defilate alla vista dei' difensori occupanti 'le frontiere attaccate. Dietro ' ad alcun~ posi~ioni di fantèria, ed in corrispondenza degli intervalli, verranno poi ,preparati a,ppostamenti per artiglierie mobili d'assedio e da campagna, le quali .sussidieranno l'azione della fanteria, . e le più avanzate di e~se contri~uiranno, a tempo. opportuno; a preparare l'assalto. Veggansi fascicoli di agosto-settembre l.897. (2Ì ·Tali posizioni corrisJ?ondono alle successive parallele del metoclo d'attacco seguito fino .a questi ultimi tempi. (i)

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Il numero de!Je predette posizioni di fanteria da costruirsi di penderà essenzialmente dall'energia con cui si svolgerà la difesa, e l'ultima,, di esse si organizzerà a 200 o 300 metri dalla li~ea di fuoco_J>rinci pale della fronte attaccata (1 ), e co,s tituirà la posizio1ie d'assalto; in essa cioè si raccoglieranno le truppe .destinate all'attacco <;l.i viva forza. A questo .scopo, le trincee costituenti l'oradetta posi3ione avranno lo scavo un po' più largo delle altre trincee retrostanti. La costruzione delle posizioni di fanteria, specialmente di quella d'essalto (come già l'apertura delle parallele e del coronamento dello spalto) costituirà una delle operazioni più delicate dell'assedio regolare, e tanto più dìfficili oggidì in quanto che la difesa FtUÒ disporre ~i proiettori elet· ' trici p'er. illuminare ii terreno esterno. E per ciò che le truppe destinate alla costruzione di tali posizioni, come pure degli approcci, dovranno essere non solo inquadrate da graduati e da zappatori del genio ma anche ben istruite in precedenza nel modo di 'procedére alla costruzione medesima.. Qualora la fronte attaccata avesse opere corazzate, si dovrebbero costruire, ·per rovinare queste opere, batterie speciali alla distanz'a di circa 1000 metri; ciò si dovrebbe fare non appe'ua che fosse organizzata ~na posizione ·d·i fanteria dista;nte 700 od 800 metri dalle opere stesse,, -poichè questa posizione servirebbe di linea di sicurezza per tali bat\ terie. ' ·· Anche la costruzione delle batterie oradette, la, quàle sarà. molto contrastata dall'assediato, verrà .affidata all'artiglieria od agli zappatori del genio. . Nella maggior parte dèi casi, dalla posizione d'assalto· si potranno lanciare le colonne d'assalto, dopo che l'artiglieria - a.vrà. eseguito un· potente fuoco su tutta la fronte attaccata. L'assalto va dH-etto contro i p·u nti d'appoggio della fronte predetta non che contro alcuni p~ti degli intervalli, sia 0

(1) Non più di 200 o 300 metri perchè lo spazio che (lcvono percorrere le trupJ)e da lànciarsi poi 3Jl' assalto sia minimo, non meno perchò l' artii:lieria. de,ll 'assediante possa continua.re a-preparare col proprio fuoco l'assalto senza pericolo di 01Tenden1 le truppe su dette.

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lMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DEL GENIO

NELLA GUE RRA DI FOR'l'EZZA

perchè possa più facilmente riusci-te, sia per renderne completo il successo. Esso verrà eseguito nel modo indicato trattando dell'attacco di vfoa forza. È bene a;vvertire pe,rò che, in massima, · qui l'assalto sarà reso meno'. difficile per ' l'esistenza delle breccie che sarann6 ~tate praticate in pre· ceden0a dall'artiglieria. Qualora poi, per la robustezza dell'e opere attaccate, per ' l'esistenza di .contr omine e per l'energia sviluppata dalla difesa, si riconosca troppo pericoloso di far, attraversare alle colonne lo s:pazio di 200 a 300 metri che separa la posi~ione d'assalto dalle predette opere e di far loro superare il fosso, si dovrà 'ricorrere all'attacco a passo a passo, applicato fino a questi: ultimi tempi, ' avvertendo che in esso . dov rà farsi un làrgo· impiego' del+a zappa piena profonda e della zappa ' coperta. Contempo:ràneamente 'SÌ eseguiranno· dai n1ina'tori lavori di mina per distruggere le contromine della difesa. L'attacco passo a .passo, diretto specialmellte contro i punti d'appoggio, sarà affidato esclusivamente agli zappatori (ed ai minatori) del genio. Giunti così al coperto sino alla controscarpa del fosso, si distruggeranno colle mine gli organi di fiancheggiamento ancora. intatti, e quindi si cercherà, pure coll'impiego di esplosivi, di ?,prire le breccie e di rovìnare le parti più vitali delle opere, cioè le cas·amafte metalliche, gli affusti corazzati, · le torrette a scomp~r~a, e si~ili (.1). Nessuna opera, per quanto robusta, potrà resistere all'azione combinata del fuoco d'artiglieria e delle mine. Sarà quistione di tempo, ma l'opera dovrà cadere. Non è qui il caso di esaminare le operazioni successiv e dell'assediq regolare di una piazza forte a più linee di difesa, poichè in esse i compiti degli zappatori d_el genio non varieranno essenzialmente-da quelli più sopra indicati. Diremo

invece delle aì*yertep.ze da aversi e dei lavori da esegmrs1 dall'attaccante, dopo che questi sia riuscito ad occupare un'opera qualunque. Riuscito l'attaccante ad impossessarsi di una piccola piazza 1 ò di -un forte staccato dì campo trincerato, sia mediante l'assedio -regolare, sia con un altro qualunque degli altri modi d'attacco, gli fappa\ ori del 1 genio, coadiuvati, all' occorrenza, da àusiliari di fanteria, saranno incaricati di: ricercare e' scaricare i fornelli di inina stabiliti ,dal difensore (1) ; distruggete le comunicazioni el~ttriche; riparare i magazzini' per munizioni ed i ricoveri per la truppa; costruire· fuori dell' opera e lateralmente a questa trincera· menti per fanteria e ripari -per pezzi ;· r iparare o costruire. a nuovo difese accessorie attorii,o all'opera in modo da rendere sempre più }ifficile un contro-attacco di viva forza·; scavar~ il terTeno esterno dalla parte del fronte di gola per__ ricercare i conduttori elettrici che possono trovarvisi interrati. Fra 'i còmpiti ora accennati il •più importante, e il più de-' licato ad un tempo, è quello che· si riferisce alle ricerca ed alla scarica de{ fornelli di mina, .A. questo proposito, giova , · ricordare che il 9 settembre 1870, mentre un corpo di truppa prussiano, procedeva all'occupazione della cittadella di Laon, che .ave7a' capitolato quel giorn~ stesso, il magazzino a · polvere ~ella cittadella esplose, cagionando gravi perdite ~I ,rincitore. Non si potè assodare se tale e~plosione doveva attribuirsi ad un' imprudenzà oppure ad un tradimento. Ma, in seguito a quel disgraziato accidente; il gran quartier generale tedesco prescrisse che, d'allora in poi, al momento in cui una ·piazza si' arrendeva, i magazzini JJ, polvere dovessero venire occupati da· distaccamenti di artiglieria e di pionieri, e che i fornelli di miria fossero 'riceFcati da ufficiali del. g enio, ·prima di far entrare le truppe nella piazza (2). Savia prescrizione, che fu poi scrupolosamente osservata: , il 29 ottobre alla pres~ di possesso dei forti staccati di Metz;

(!) Se sarà possibile, siffatte distruzioni verranno tentate s ubito dopo ulti1rn1ta. l'organizzazione della posizione d'assalto, superando allo scoper·to il terreno compres·o. ff'a detta posizione e l'opera, é ciò per evitare l' atfacco alla zappa, molto lento . In ogni caso, i lavori di mina non potranno essere ommessi se esisteranno contromine sotto lo spalto. '

(i) Tale operazione sarà di competenza: speciale dei riparti minatori o pionieri da fortezza, qualora il corpo d'assedio abbla di tali riparti. (2) Veggasi GoE'fZE, Opè ra citata.

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IMPIEGO DEGLI ZAPPATORI DEL GENIO

il 2 gennaio, a l\1Iezières e a Charleville,; negli ultimi giorni di gennaio, . all'occupazione dei forti staccati di Parigi; ecc.

Esempi: 1°. - Abbiamo già accennato all'investimento di Sebastopoli del 1854-55, come mezzo sussidiario di attacco dell'assedio r.egolare, al quale gli aileati dovettero .poi ricor~:ere per riuscire ad impossessarsi di quella piazza. Ora aggiungéremo qui ch'e i lavori d'approccio "sotto la piazza, cominciati il 9 ottobre 1854, coll'apertura della prima parallela ad 800 metri dalle opere nemiche, ,procedettero len · tamente a motivo della.roccia che sì trovava a poca profondità, e dell'energia con cui veniva difesa la piazza. Pr,ima <li giungere fino agli spalti clelle opere, gli assedianti avevano. tentato parecchi attacchi di viv~ forza, ma erano sempre stati respint,i. . . Gli alleati dovettero proprio conquistar~ a palmo a palmo · .tutto il terreno esterno alla; prazza, e quindi preparare. con un fuoco potente d'artiglieria (circa 700 pezzi) l'assaltofi.Jale. ·Questo venne dato 1'8 settembre 1855 ed ebbe un esito felice, ma dopo una lotta, accanita, poichè gli assecfianti dovettero superare terreni minati che ad ogni passo si aprivano sotto i loro piedi e respingere i ripetuti ritorni offensivi tentati dai prodi difensori. 2°. ~ Nel mano 1864, i prussia1:1,i sotto il comando de~ prin-cipe Federico Carl9, assediavano le opere di1 Duppel (1), e il 29 di detto mese iniziavano i lavori di approccio. Il 17 aprile -erano già costrutte quattro parallele e trentatre batterie aventi un armamento complessivo di 188 pezzi, di cui 104 '.r igati. L'assalto venne fissato pel giorno, seguente: Esso doveva esé. .! , guirsi mediante sei colonne di forza diversa (in totale 46 compagnie 'di fanteria e ·6 comp'agnie pioùieri), sostenute da ri-serve speciali e da una riserva generale. " Il principe Federico Carlo aveva, prima dell'assalto, date direttamente ai generali e ai comandanti deile èolonne

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Veggasì Co\1sr, S0nmia1·io di stoi·ia milita,:e. Torino, Candelett.i, iS85.

NELLA GUERRA DI F.ORTEZZA

,

istruzioni particolari, delle quali crediamo · conveniente · di riassumere le più importanti. ,x Ciascuna delle colonne 2, 4', 6 sara accompagnata da una « -intera compagui~ di ·pionieri ; le colonne 1, 3, 5 ne av.ranno .« mezza. , « Ogni colonna sa.rà preceduta da una compagnia 'di fan,«<teria co~ _o.r_dine di stender_si ·in cacc~atori. Su:bito dietro ·« marcerà 11 distaccamento dei lavoratori con armi a tracolla, << composto dei pionieri mùniti· di badili, gravi11é, piccozz~, ·« palailchini, ecc., come pure di sacch.t contenenti 30 libbre -<< di polverè ciascun~; in ogni colonna una compagnia di << f~nterìa porterà !'!Cale, tavo,le, sacch'i. di fì~no ed altri ma·« teriali. . _ \ -« Diet,ro la 5• colonna marcrerà un ufficiale d'artiglieria e « mezza còmpagnia di pionieri provvisti di pale, piccozze, « gravine, palanchini,- pinzette e sarà ,suo compito distrug« gere le barricate poste fra le ridotte n. 4 e 5 a sgombrare t< il.camminò . .« Le colonne d'assalto saranno formate sul Buffel-Koppe~; << di là gli ufficiali del genio le condurranno alla 2" paraJ: -« lela, ove dovranno giungere prima dell'alba; ivi saranno « distribuiti ' ai lavorç1,tori gli utensili già innanzi preparati, « e a · ciascun uomo delle colonne un sacco da terra, vuoto. -« D_i poi le còloi:me stesse si ditig,e rannq ·'Terso la ·3· paral-« lela, ove si apposterannÒ in buon ordine ». , · « Gli ufficiali .del genio in testa all,e colonne dara,nno la ·« direzione. «.I blockhaus, che non fossero ancora distrutti dal nostro « fuoco, saranno rovinati .dai pionieri mediante i sacchi di -« polvere, non appena che il presidio- ne sarà stat'o scacciato, « oppure si disporranno fàs~eni di fieno nelle feritoie e vì si -« darà fuoco al fine di obbligare i difensori ad· uscire. « Qualora il nemico abbandona~se una · ridotta senza prè,<< sentare resistenza alcuna, la si farà sgombrare dalle trµppe ,< che vi fosser~ p~netr~te, si disporranno q~este ultime d'ietro « la scarpa esterna, e si :farà esaminar~ la ridotta ·stessa da -<< un sottuffì,ci,ale del genio seguito da due altri uomini, al fine • {33 -

ANNO ](I.lii .

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2052

1MP1EGO l>F.GLI ZAPf,\TORI l>EL (,lENIO

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« di vedere se vi fossero lavori . di mina tanto . nell'op~ra « quai;ito ~el ridotto (l » •

1:

205'3

NELLA GUERRA Dl FORTEZZA

I forti deUe Perches furono poi dagli assedian'ti occupat1 · l' 8 febbraio, essep.dosene ritirati i difensori che non li pote- . vano più sostenere. Ma la fortezza non fu ceduta dai Francesi èhè in _seguito alle trattativé di pace. ·

· Il 18, aprile, ,d opo sei ore .di fuoco di tutte ìe batterie; alle ·10 ant. cominciò .l'assalto, e, dopo q'uattro ore di -accanito combattimento, i prgssia~i s'impadronirono delle opere attaccate. 3°. - Durante la -campagna del 1870-71, i tedeschi asse: diarono, tra. le altre, la piccola piaiza forte di 'Belfort. µ' assedio, incominciato ·ai ·primi di novembre, continuò sino alla fine della' ca_mpagna. · · · : · .· Dapprima i tedeschì avevano diretto i lor9 sforzi contro i fronti nord ed est della fortezza, ma, visti i meschini 1:isultati ivi ottenuti nei pri:ç:i.i due mesi, decisero (sul prin.:' èipio di gennaio) di attaccare il fronte sud-est,' cioè di' impadronirsi dei villaggi ·di Pérouse_ e Danjoutin, non che. dei due forti di Hautes-P"erches e di Basses"-Perches, per poi procedere da quelle alture all'espugnazidne della cittadella. L'~ffettuazione di questo progetto d'attacco. fu molto contrastato dai difensori: Darijoutin fu preso nella notte dal 7 all'8 gennaio, 1:érouse il 20, e n~lla 1;10tte dal 21 al 22 fu aperta la prima parallela. · Dal 22 al 26 genriaio i lavori. d'approccio furono spinti con grç1,nde alacrità fin sotto i forti . delle Perches, e gli assediantì speravano in un felice esito dell'assalto ·.:6.nale . .Questo di fatto, ve~ne ,tentato nelll} notte dàl 26 al 27. « Ma l'fu« sufficienza degli attaccanti, la mancanza _di riserve, la man: · « canza di scale e di · altri ordigni per su:p erare i fossi e p~r « distruggere le difese accessorie, furono causa dell'insuccesso. « _Una ~ompagnia discesa con i pio_n ieri nel fosso del fort~ di « Basses-:Perches rimase prigioniera, non potendo entrar'e nel « forte per la ripidezza della scarpa, nè più usci_r~; un'altra < compagnia presso l'opera fu pur~ fatta prigioniera, non es« sendosi accorta <!,ell'avvì~inarsi dei francesi (2). _»

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B). - Difesa.

I compiti ass'ègnati agli zappatori del . genio facenti parte _d el presidio di una piazza forte in tempo di guerra variano c9lla estensione di questa,, col tipo delle opere che la costituiscono, colla configurazione. e colla n~tura del terreno in cui essa sorge e varia ancora' secondo che l'attaccante ricorre · · o no all'a·ssedio regolare. Da questa premessa è facile compre~dere come non si possano dare norme generali in base alle quali calcolare, per ogni piazza che si deve difende·re, la quantità .di truppa ,aella predetta . specialità del geni'o che deve entrare a ,far · parte del presidio difensivo delhCpiazza stessa (1). Un simile cal, colo, non . si può fare che caso per caso, per ogni singola piazza, e nel farlo converrà tener presente che la deficien·za di zappatori del genio,. istruiti e allenati nell'esecuzione di lavori speciali, ha spesso resa difiìcile, se non. impossibile, una buona difes-a : esempio Strasburgo, assedia_ta. dai tedeschi nel 1870. ·· · I riparti zappatori del genio verranno distribuiti nei vari settori in . cui sarà stata. s:uddivisa }a piaz>fa, conservando qualche riparto per la ris<7rva generale. Gli strumenti e ma- . ter'iali loro ·occorrenti sara~no ripartiti in diversi depositi . ' · convenientemente dislocati nelle opere principali od in località esterne più avanzate. · Come abbi;i.mo accennato più , ind·ietro, noi considereremo la difes,a di una piazza a campo trincerato, e riterre1110 questa piazza eretta in terreno ordinario. Supporremo ancora che la piazza stessa debba premunirsi non .solo contro gli attacchi 1

(I.) Vliggasi: CAROJNAL voN Wroo'ER!'I., ,llanuale pe1· la condotta delle tr-uppe. Traduzione francese. - Parigi, i88:1. (2) Veggasi: SPACCAMEL A, Fortificazione tm.provvisatà. - Roma, Voghera, !89L

I

(i) Non consideriamo il presidio offensivo dell a piazza, poiché esso sarà costiI

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tu.ito da intere grandi unitb cli guerra, coi rispelt.i vi riparti di truppe tecniche loro assegnati dalle tabelle di fonnazione di gnerra dP.ll'eserci to.


.. 2051

IMPIEGO DEGJ.I ZAPPATO)tl DEL GENIO

NELLA. GUERRA Dl ,FORTEZZA

irregolari (investimento, bombardamento, sorpresa e attacco di viva forza), ma àebba inoltre sostenere ~1 assedio regolare. I primi lavori da eseguirsi dagli zappatQri del genio, saranno qUelli occorrenti a. premunire i forti . staccati ·e· la cinta couti:aua contro le sorprese, e consistenti essènzialmente nell'aumentare le difese. accessorie e nel prendere i provvedimenti necessari per poter prontamente interrompere, al momento opportuno, le comunicazioni (1). . In seguito ,. si passerà ai lavo:i occorrenti per .1·en dere_ difficile un attacco cli viva forza, e cioè: _verrà sgombrato il- campo . di tiro, possibilmente sino a ·1000 metr~ sul davanti delle opere; si qostruiranno trinceramenti, trincee o ripa;ri per -pezzi mobili all'esterno delle opere stesse, al fìné di battere colla massima intensità di fuoco le colonne ' 1 d'a~alto·; si prepareranno. depmiiti di terra o di sacchi ripieni di terra e difese acces.s01,:ie -mobili (triboli, ~rpici, ecc.), nell'interno della opere, per riparare" le breccie o per co;pargere quest,e di ostacoli. Vengono . poi i lavori da farsi o le disposizioni cla pren dersi contro 1Mi bombardamento, eh~ consistono nel preparare, ove mancassero, locali alla prova per munizioni, materiali, viveri e truppe (questi lavori saranno. ser:ì).pre di una certa importanza nélle opere intermedie), e nel predisporre i rp.ezzi per estinguere o l{mitare gli incen,di. .· I lavori più importanti tra quelli · da eseguirsi ~n '!ma piazza forte per premunirla contro . gli attacchi irregola;ri, s'ono quelli, intesi a r enderne cli(!ìcile, se non impossibile, l'investimento. Detti lavori, se si avra:t;tno gli occorrenti r_iparti di ~appatori del genio, s'intraprenderanno contemporaneamente a quelli precedentemente indi-0ati; altrimenti non appenà sarà possibile. Se si riflette che il blocco di una piazza forte richiede forze tanto più numerQse, quanto più .estesa viene ·a risultare 0

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(i) NP-lle manovre d'assedio eseguite attorno a Magonza nel !892, i ·difensori, allo scopo di essere avvertiti di oirni tentati,vo di passaggio attraverso ai reticolalì di filo di ferro avevano attaccati a questi ultimi parecchi campanelli; ma i pionieri dell' àttaccant; giunsero a 1togliere questi camrianelli senza far rumore.

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205f>

la linea d'investimento, si comprende come sia della massima convenienza l'occupare, per parte della difesa, posizioni avanzate tutto . all'intorno della piazza. Quest~ posizioni però non dovranno distare più di 4 a 5 chilometri dalla linea delle opere staccate a fine che le truppe che occ~pano tali ,)Osiziorii possano, in caso di ri.t irata, essere pròtette dall'azione çlelle opere medesime. , Come · si è visto. pm indietro, il terreno esterno compreso nel limite di 4 a 5 chilometri· su indicato, va distinto in - du.e zone: quella più esterna sarà dagli assediati organizzata a difesa in modo quasi identico a quello indicato pe1· un campo di- battaglia difensivo ( l'unica d1fferenza consistendo in cip, che non occorrerà peÙ!are alla preparazionedelle posizioni di ritirata); in quella più interna si dov~à · completare possibilmente lo sgombro del campo di tiro eorganizzare a difest alcune posizioni specialmente_adatte per costituire posti avanzati della linea d~lle opere .staccate, e ciò per rendere difficile all'attacèante, il quale sìa riuscito ad occupare la prima zona, o~sia a compiere l'investimento, ristretto,. di eseguire attacchi di viva forza. L'esecuzione di tali lavori sarà in massima affidata ai riparti di zappatori del genio assegnati ai corpi d'a_rmata. od alle divisioni poste a difesa dei vari settori in cui 'sarà stata suddivisa la piazza, rinforzando all'uopo tali . riparti. co~ · a~siliari di fanteria. Passiamo ora ai la·vori necessari contro l'assedio.regolare. '. Per ogni piazza f?rte, fì'n dal tempo di pace, e elaboratoil progetto per il suo apprestamento a ·difesa, nel quale· progetto, per quanto riguarda la difesa contro l'attacco regolare, fatte una o più ipotesi che l'attacco sia diretto controdeterminati fronti della piazza (fronti di più probabile at· tacco), sono enumerati .tutti i lavori da es.e gnirsi per ognuna. delle ipotesi stesse. . Fra questi lavori sono di grande ~mportanza qrèeHi assegnati agli zappatori del genio. . Fino a che l'assediante non avrà scelta la fronte d'attacco, alcuni di tali lavori saranno· esegÙiti su tutte le fronti di

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2056

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IMPIEGO DEGLI _Z APPATORI DEL GENIO

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probabile attacco, poichè, qualunque sarà _poi la front!:) pre-· scèlta la difesa si t roverà certo in migliori condizioni . che ~on s'e ave~se attesa... la scelta su detta per mettersi al lavoro. Qui enumereremo tutti i lav0ri che ,gli,zappatori del geni~, da soli oppure' coll'ausilio della fanteria o dì operai borgl:iesi, od in concorso coll'artiglieria, so~o i~caricati d~-es~guire, senza indicare quali vanno esegu~t1 prima e quali por, sarebbe difficile a stabilirsi. . ciò che' del resto, . Tali lavori sono: . 1°. - Completare io sgombro del campo di tiro e abbauterE_:l gli ostacoli favorevoli al nemico sul terreno · ,e sternò alle opere_e alle posizioni avanzate · da occupa1;'si, almei+o fino ad .una distanza di 1000 metri. -· .. 2°. - Preparare ·interruzioni od eseguire sbaqament1 nelle vie di çomunicazione (strade Qrdinàrie, ferrovie, corsi di acqua), che. possono essere utilizv.ate dall'assediante. . 3°. - Migliorare le comunicazioni stradali esistenti ecostruire tr0nchi di strada nuovi, non che ponti con materiale· di circostanza o con quello delle sezioni da ponte divisionali, sia sul terreno antistante alla linea delle opere staccate e battute da queste, sia nell'interno del campo trincerato. , 4°. - Completare l'ordinamento a difesa delle posizioni avanzate e degli intervalli, traendo partito delle esistenti accidentalità del terreno. 1 • 5°. - Costruire osservatorii stabili di)egna.me odi ferro per l'artiglieria (questo lavoro sar~ fatto preferibilmente da operai borghesi): . , · . · ·. 6°. - Sistemar~i rampari-nelle opere di terra, rafforzarvi, all'occorrenza~ in l_ocali casamattati esistenti e costruirvene dei nuovi. ~ 7°. - Costruire o completare, in concorso coll'artiglieria, le batterie occasionali annesse od intèrmedie della linea dei forti staccati, coprendole alla vista del nemico m~diante maschere. · 8°. .:_ Demolire ~all'interno sia·dei forti òradètti sia della cinta continua tµtte le p'a rti facilmente incendiabili.

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NELLA ' GUERRA J?I FORTEZZA"

20~7

9°. - Aumentare.le difes~ accessorie, e produrre le ~noìidazioni se possibile tantç> sul terreno -esterno delle opere per ritatdare la marcia delle colonne çl'assalto, guanto nei punti · più debQ.li del}.a cinte per renderne d~:fficilé la scalatt1.. 10°. - Coadiuvare i minatori·nel completare o nel preparare a .nuovo un sistema di contromine. . . Oltre ai compiti sopra ' enunciati, gli zappatori del ge1iio a ~~anno, du·rante lo sviluppo dell'assedio regolare, questi I altri : . 11°. - Riparare i gu_a sti che l'artiglieria nemica produrrà nelle opere, nelle comunica,; ioni stradali o negli sbarramenti di strade o di ~rsi d'acqua. . . . / 12°. _:_ Precedere le colonne che eseguiscono le sortite, per distruggere, con strumenti da guastatore o con esplosivi'. le batterie, le trincee, i ~icoveri, gli osservatori, ecc. er-ett1 dall'assediante. • . 13°. - 0ostruire contrapprocci sul davanti delle opere attaccàte . per contr_a stare i lavori di approccio, · spingendo~i, se possibile, sino a 500 .o 600 ~ètri dallE_:l opere stesse, 1~ modo da assediare quasi l'assediante stesso, com~ feçei:o 1 • • I , russi a Sebastopoli . · · , · 14°. - Rendere inacces.s ibili ie breccia aperte dal nemico con 'ogni specie di ostacoli, come_ fu accennato iié1la · difesa contro l'attacco di viva forza. , . 15°. - Costruire' trinceramenti interni per fare difese successive dietro·· la linea dei forti staccati o nelFinte.r no della cinta coittinua. ·

Esempi: Non ci fe;mer~mo a da,r.e esempi particolareggiati

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relativi alla difesa di piazze forti contro l'assedio regolare, offertici sia 'pure dalle guerre combatt~te nella se-conda metà del corrente secolo, perchè' i medesimi non potr~bbero dare u~a O'iusta i~i'ea dei lavori di afforzamento del terreno·esterno e di iistemazione delle opere delle gra1Ìdi piazze oc;liern,e. Citeremo, ·invece, semplicemente al~uni .esempi-relativi a pi~zze, le quali, sebbene male organizzate in tempo di pace, furo;110, al momento del bisogno, così bene preparate a


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2@a8

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difesa e opposer0 una. oosi valida resistenza, da obbligare. l'attaccante ad un • l.u.ng0 assedi0. • I ' Essi sono: 1°. - La difesa di Sebastopol,i,. durata .un anno ci:i:ca (set-tembre 1854;-se~t~mb,r ,e 18551),, di cui ' il merit o prinqipale ' spetta al capitano· del genio . Tod!tleb~n.,· il quale in .premio 1 ottenne la promozione . a gen.ellale. . 2°. - La difesa di Belfort (dal 3 novembre 1870 al 18 febbraio 1871 ), condotta dal . colonnello del genio Denfert-. Rochereau. · 3°. - La difesa.di Plewna (dalla .metà di luglio alla metà', di dicembre 1877), energicamente sosten.Ùta da Osman~pascià. Contr9. l'investimen~o e gli altll'i attacchi irregolari poi 1 meritai speci!i.le menzi0ne la difesa tli Pai;>igi (dal 19 settembre 1870 al 28 gennaio 1871). CONCLUSIONE. Da qu~nto è stato precedentemeute esposto appare che, se non occorre pi~ avere oggidì truppe dei genio più par. ti_coiarmerit e esercitate nella guerra di fortezza, perchè in questa specie pi gu,erra d'o~a ìµnanzi si eseguir.anno in mas.· sima parte la.vo:Fi poco diversi d~ quelli ticµ.iesti ne\le opecampo aperto, pur tuttavia l'impo:i:tanza clegli . razioni zappa~ori del genio nell?, g.uerra stessa non è per nulla· dimi-: nuita, e ciò in conseguenza ·della grande estensione data alle . ·piazze forù ' a~pliate od erette a nuov~ in ·q,u esti ultimi anni. : · ' Non c'è quindi bisogno di essere profeta, nè :figli~ di profeta, per prevedere che an?he in avvenire, comE? pel pas,sato, la deficienza delle truppe del genio della specialità, . sopradetta sar~ sentita, pià che in qualsiasi altra operazione di guerra, ne.11' attacco e nella difesa · di piazze forti im- 1 • I port?,nti. Roma,. settembre 1898. • B. Z ANOTTI

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i:!059

lMPIEGO DEGLI ZAPJ,'ÀTO.Rl DEL GENIO, ECC.

Maggiore d el genio

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{ • I

SERVIZIO SANITARIO FERROVIARIO IN 'GUE~RA Conlinu.azione e fine. -

Vedi dispensa XXI

Il regoliJ.,re i~pianto e funzionamento del serv1z10 sanitario ferroviario in guerra, suggeriti dal sentimento urpanitario e dall~ esigenze dell'igien.e, si cominciò a veder solo in Arperica durante la guerra di secessione. Fu ·allora che si . adoperarono per la pri'ma volta ';ettnre da. · viaggiatori aq:attati con barelle. A. tutti è not8t 11a forma ·speciale, a corridoio centrale, dei vagoni àmericani, che per~iò si · prestan.o benissim.Ò a tale adattamento.' Ogni vettura conteneva 30 barelle disposte; su tre. piani e. sospese ,con anelli di gomma e con cinghie. Il generale medico russo Heifelder dice .nel' suo Mànuale. di chirurgia, di gi,e1·ra cli.e i treni sinitari · ed i batelli~ospedale si avanzavano fin quasi sul campò di battaglia, vi operavano il loro caricamento e quindi tras,p ortavano i feriti ai luoghi di .cura dispensando loro duraJ1te il tragitto le · cure e i soccorsi 11ecessari. · Ben diverso fu il quadro nel 1812 quando ·i francesi giorno pe11 giorp.o dovettero trascinar seco i loro feriti durante la ritiralt,a çl.alla Russia! Ed anche nella campagna russo-turca 1 d:el 1877- 78 , tn cui, per imperfetta organizzazione dei servizi sanitari, disimpegnati altre.sì da un personale non autonomo ed insufficiente, si ebbe a deplorare u11:a: spaventevole ,epi- . de.inia di tifo petecchiale nell'esercito russo, per cui si ebbero 44;000 morti nell'armata del Danubio e a1:ooo. in quella del Caucaso. Il colonnello medico russo Michaelis descrive.con vivi colori, :r;iella sua dotta relazione, il modo infelice ·coh cui . furono compiuti il trasporto.dei feriti e malati e le disinfezioni


2060

SERVIZIO SANI'.I'All.IO FERROVIÀRIO IN GOER,RA.

SERVIZIO . 8ANITA·RJQ FRRROVIAH; O IN GUERRA

I

dei vagoni, · (')Spedali, accampainent i, ecc. qhe eran0 dive.nuti tanti. centri d'infezione, per cui il tifo petecchi_a le si sparse in tutte la t~ppe e . nelle ct'ttà, dove. le yittime furono innumerevoli! Alla battaglia di icopol (!5 luglio) il 9°· còrpo ebbe 1000 feriti pei quali ilon furono suffo{enti i mezzi di trasporto e di ricovero, tantochè rimasero 3 giorni a cielo scoperto finchè pot~ron esser trasportati a SimnÌtza, a .75 verste di dista.nza, con inaudite sofferenze e persino senza il vitto e l'assjstenza necessaria. Tutti gli ampu tati morirono~; e quanà.o, dopo pochi giorni, successe il primo ~ttacco di Plewna, non si potè stabilire nemmeno un posto di medi:, cazio;ne, a causa dell'ingombro peì feriti di Nicopol: e~d il soccorso ai· feriti, affatto i·nsufficiente, potè iniziarsi soltanto • quando ( russi erano già in !'itirata; fèriti e medici, rimasti indietro, furono tutti massacrati dai tur.c hi ! .Alla presa«ii Gòrny-Dubujack"manc~rono il personale e i , mezzi di socco.rso ; ~d i feriti rimasero molte ore ·sot to · il ,. fuoco, per cui alcuni ebbero perfino 12 e più ferite: Jl dottor von Bergmann riferisce che si · potè drizzare le ·tend~ . di rped1cazione solta.nto · 24 or~ dopo 'i l combattime{i_to. Final- . mente, aggiungerò che la _mortalità dei feriti, anche leggieri, neìluoghi' di cura aveva raggiunto alla fine del 1877 la spaventosa cifra del 40 °/ ! Mentre · in America la mortalità dei malati e. feriti nei luoghi di cura, raggiunse appena il . · tre per c,ento :' Anche dal .lato. della Turchia si verificarono, su per giù, le stesse condizioni, se non peggiori. ' A o,n:or del vero debbo però' notare che la Russia, nella stessa campagna, a:veva organizzato alcuni t~en~-ospédale ove i feriti trovarono profusione ,di comodità ~ perfino di lusHO. I letti. poggiavano su 'quattro rotelle di g~mma ed erano trasfo!mabili in poltrone; /una cassa di ghià~uio attraversata . dall'aria che serviva alla ventilazione, mantene~a fresco l'àmbiente e al tempo stesso lo disinfettava, ·po.ichè . l'aria attraversava delle soluzioni feni,c ate; ogni letto aveva anche un campànello ele_ttrico. Ma come abbiamo visto, ci voleva ben altro che alcimi treni! ...

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* ,. Quasi tutti i paesi 0-ivili posseggono oggi treni sa,uitari che sono ·veri ospedali mobili, provvisti in per~onale e mate~iale di tutto quanto ·è necessario per medicar~,' curare ed alimentare i malati e i feriti. '·Dal quadro seguente si vede la composizione dei tr.eni.- ospedale quali funzionarono e quali furono adottati in Europa; e ci si può formare una CYiusta' idea.sui òriteri che hanno ·guidato alla composizione di ~uesti trem: · '

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2061

A_nche nella gubrra per l'occu:pazione .della Bosnia ed Erzeg_ov1.na furono ~srifruiti due · treni-ospedale posti a disposi- • z1one del~'Austr1a dal gran priorato di 'Boemia dell;Ordine di Malta. · Ma fu · solo. nella guerra d;America' e nella campagna del . 1870-71 che s1 ebbe organizzato su larga sca,la ed in,mòdo . suffi~iente all'uopo il servizio ferroviario sanitario. Nessuna .• epidemia si . verificò e parecchie migliaia di, malati · e feriti dovettero la vita alle cure di cui poterono fruire.

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t 2062 AUSTR,IA

FRANCIA

BAVIERA

(in Bosnia}

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- Conduttol'e . Comandante del tredoemedici ~ Provvigioni :::i Cucina e:: Refettorio

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DepositQ materassi

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Calorifero . ·e personale ::::: Magazzino Carbone - Commestibili + :::i Comando1. · amministrazione ...L e Magazzino Cessi - Carro con freni e: Cucina grande e cucinieri e segnali

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N.B. - Ogni t renoospedale deve contenere normahnente 200 feriti. Le ferrovie italiane hanno carrozze capaci 12, 14 e 18 ba1·elle, perciò il numero <lelle carrozze pci feriti è vnriauile nella composizione dei treni-ospedale.

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+ Cucina Provianda

Bagagli prov- - Combustibile vigioni farma- = ·v ettùra per . . eia, utensili. con val~cen te. a Vetture salo~ ne pei medici. Personale ~

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WURTEMBERG

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SVIZZERA

- Magazzino Cucina

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RUSSIA

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11.fed1ci ::::i Cucina principale e: Cucina supplementare + . e F armacia e = Nfagazzino magazzino viveri o PersQnale inferiore o Cucina

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- Combustibile Bagagli c::i Medico capo - Magazzino _ , e assistente Medici e::. Aiutanti

+ . Prima mefo + delle .:w Co\nandante carrozze per feriti

PRUSSIA (Regola.meato 1878)

(1870)

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Bagagli -. Bagagli · - Bagagliàio e provvigioni :::i Personale supèriore :::::, Personale AmministraMeditli ::::i ~ione e uffici +, generali e su- -jpel'iori feriti.

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PALATINATO

(Regolamento'l889)

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PRUSSIA

ITALIA

2063

SÈI\VIZIO SANITARIO FERROVIARIO lN GUERRA

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SERVIZIO SANITARIO FERRO'flARlO 1N GUERRA

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Cucina Provviste da bocca

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28 veicoli

l '1 veicoli

. 28 vaicoli

Segni convenzionali: - Carro merci.+ Vettura ccn barelle. o ·vettura da viaggiatciri.

27 v~icoli

- Combustibile · 1 41 veicoli

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22 ve.icoli

15 veicoli

16 veicoli


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2064

SERVIZIO SANITARIO FERllOVIA nIO

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SERVIZIO SANITARIO FE RROVIARIO IN GUERRA

GUERRA

da!

Pel trasporto dei malati e ferit{, in gn,er!a, f'id-eale punto di vista sanitario. 8arepbe naturalment~ che ques~1 trasporti si ·facessero esclusivame~te. oon trelll·?spedale, d1·, retti da medici e serviti da inferm1er1; con cucina e fa~ma. a d atta t·1 1·u m'odo da ·rendere possibile la circolazione . eia, , interna da un capo all'altro del treno e da ren~er~ per quanto è possibile leggiere le scosse che i trasportati n~entono_ ~el . · to· del treno: in modo insomma che. s1a poss1b1le movimen . . trasportare i malati e i !eriti _fino nelle più in~~rne r~g1?n1 · del paesEf senza inte.rruz10ne d1 c~ra. Alla guerra ?er_o s1 fa. quel che si può e non quel ché _s1 vo:-rebbe: e poi · b1sog~a considerare anche che i costosi. treni- ospedale, _dan~o ingombro alle linee per la molteplicità dei loto v1~gg1, non provved ono che al trasporto di un · numero relativamente · d · piccolo d'infermi ~ come ho già fatto ril~vare sopra, Cl~an o . 1azion · e d e1·dot~or Peltzer - • mentre 11• numero• • dei, _tra. )a re Q • • • ta.ndi sarà come sappiamo, rilevant1ss11no. Per010 1 trem:spor , . . 1 . .!! ·t· h bb1 ospedale saranno utilizzati solo pei ma a~: e ieri 1 e e a · sognano di cure più lunghe e ohe perc10 debbono esser~ · · ·. t 1· 1·1 p1',ì E , guerra. 1nv1a , lontano possibile dal. teatro . della t ·tà · ·to dell'autorità sanitaria il determinare 1 oppor um compi . . ,, . di impiegare o no questi tr~n~. · . . Per tal i considerazioni si e provveduto a che_ si_ p~ssano trasportare i ~alati e feriti anche coi t~·~ni _v uoti d1 r_1to~no d 1 1 0 di radunata durante la mob1htaz10ne (t?·eni p1 ov· ~ogtr asporto. maiati e ,,Periti) e. con. treni visori, . sp eciali durante la guerra, formati di carri merci chms~, che ve~~?no prontamente attrezzati mediante adattame:at1 prestab1ht1 ·-::- com~ . a·iro· poi· _ atti a collocarvi sospese le barelle regolamentari . . , P. ·t · ·m numero di· 8 per carro (trerri attrezzati, trasporto , I .eri i e. i li) La composizione adottata in Italia per questi treni ma a · è la seguente: 1 carro bagag1·i, 18 attrezzati . . carri· attre,zzati per feriti, 1 carrozza per gli ufficiali med1c1, 1 carro scorta .

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pel materiale d'arredamento, di soccorso eco., 17 oa.rri attrezzati; t;tale 38 .veicoli-. Il materiale d' ~ttrezzamento è già pronto ed il nu~ero di questi treni è stabilito in 14, come ho accennato sopr a.

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P er la sospensione delle b~rell~ e' per Ù loro adattamento nei vagoni, varii e molteplici sono .i ripieghi idea ti, e lungo sarebbe il fermarsi a descriverli. Parlerò solo del sistema adottato in Italia, secondo le proposte del già ricordato generale medico Tosi: tale sistema. si presta ottimamente a ridurre con facilità e prontezza qualunque vagone, chiuso e senza scompartimenti, atto a trasportare le barelle so~pese. Il tempo impiegato ad attrezzare un treno è verame~te minimo, potendo 2 opera.i col materiale di un; cassa cl'attrezzamento (che serve per 3 cirri) attrezzare i 3 carri in un'ora e mezzo: cosicohè 12 operai possono a ttrezzare i 35 carri del treno in ugual tempo. L e condizioni cui si deve ottemperare per la sospensione . delle barelle sono : che queste siano isolate quanto è, possibile dalle pareti e dal pavimento del carro, per non risentire troppo li scuotimenti inevitabili nella COFSa del treno e che sono mal tollerati dai soffer enti ; che le barelle· sian disposte in modo da· poter esser levate e messe, una indipendentemente dalle altre, onde possa farsi con facilità il carico e lo sca.rico d'un ferito senza che esso ne soffra, impiegandovi il minimo tempo possibile. 'A queste esigenze il sistema Tosi, adottat9 in I tali-a, risponde benissimo: non è che fl sistema svizzero, ad ansa, modiµcato. La sospensione si fa col mezzo di montanti squadrati d'abete, fissati con staffe. di ferro ~ cuscir>etti di legno contro le pareti laterali del vag~ne, alti :metri 2,05, la~ghi 0,14, grossi 0,03, con 2 fori ovali ciascuno a conveniente altezza per introdurvi delle grappe ad uncino, alle qua.li si appendono 1 per mezzo di un anello, le cinghie di canapa che sostengono le barelle.

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SERVIZIO SANITARIO F.ÉRROVll\RIO 11'.' GUERRA

SERVIZIO SANITARIO F ERROVIARIO IN GUERRA _

-1ungo il viaggip, sul treno o nelle stazioni di transito e di tappa sono argomenti tecnici e ,q ui non è il caso di tr~t-tarne. Solo accennerò che i malati e i feriti debbono mv iatsi tanto più ~ontani dal teatro della guerra, quanto più -si preveda limisa.la loro degenza ~ei lµoghi di cura. . . - . · È assolutamente I1ecessario che l'accordo fra la d1rez10ne -sanitaria e le altre autorità militari sia perfetto allorchè -trattisi dì effettuare un · trasporto important e di mal~ti e ·feriti: poichè un ordine di sgombro dato a sproposito può ,c ostare la viti a migliaia di feriti, come nota il sommo chirurgc, militare russo Pirog?ff; anz_i, egli aggiunge : cleUe vit,time ne s01w già state fatte troppe! ! Ripeto dunque che l.'esecuziont di questo servizio esige il ·più. perfetto accordo fra le varie ~utorìtà militari da c~i di~ · ·_pende, altrimenti si avranno sempre a· d~plora;-e_ quei tah ,disastrosi risultati , della guerra russo-turca.

.~ . I treni ferroviari ~anitari sono. costituiti.all'atto d-ella mobilitazione e vanno annoverati ·fra gli ,.t~bilimenti avanzati di 2" linea, Hanno lo scopo ~i trasP,ortare i malati e i feriti ~agli _stabilimenti sani~ari, di 1 hnea (ospeda~i cla campo, che servono di ricovero temporaneo,. sezioni di sanitq,, ecc.) \ agli stabilimenti sanitari stabili. Cominciano già :i, fun2ionare durante la ra_d unata e, come ho giàfatto rilevare sopra, il movimento sarà :fin ·d'~llora assai intenso. Per la formazione dei treni-ospedale il Ministero della . guerra, per mezzo della direzione qenerale dei trasporti, ordina il concentramento dei veicoli nelie sta:ziori.i di quelle -. città oye la eroe~ rossa h~ deposito di materiale d'attrèz•zamento, che viene eseguito ~dal personale già designato. Allestiti ì. treni-ospedale e provvis.t i del personale e materiale occorrenti, vengono spediti alle stazioni, lungo la linea di tappe, già designate dall'a,utorità militare. · Così pure pei l1·eni-trasporto,- all'atto della mobilitàzione ògni ip.tendente d'armata dispone pe,rchè sia inviato allo stabilimento avanzato e messo a disposizione della dirèzione di' s.anità d'armata tutto il materiale d'attrezzamento e sanitario. I malati e feriti son portati alle stazioni coi mezzi di tra.sporto procurati dai direttori degli stabilimenti sanitari che debbono essere sgombrati. ·1 treni sanitari, finchè circolano s·ulle linee di tappa, sono alla dipendenza dei. rispettivi intèndenti di armata; fuori delle linee dì tappa dipendono direttamente qal Ministero -,, della guerra. · Tutti i treni sanitari debbpno portare i segnali di neutralità nei modi e forme prescritti. Il modo di caricare, trasportare e scaricare i '.teriti e i malati sui - carri; · i criterL che g uidano laI scelta dei traspor, ta.bili e non. trasportabili, da inviarsi vicino o lontano, da far viaggiare seduti o in barella; le modalità d'assistenza

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MAZZE!

capitano ·medico.

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LA PICCOLA GUERRA NEL

LA PICCOLA GUERRA NEL 1870-71 I -

A PROPOSITO DI RECENTISSIME PUBBLICAZIONI

I Tedeschi, od almeno un gran numero cli ess:, dopo I.a grande vittoria di Sédan, ritenevano per fermo che la guerra fosse ormai per volgere al :.uo termine. Anche nel!~ fil e dell'esercito nutriv<15i codesta sper&nza, per nul la però divisa dal Re Guglìelm·o il c1uale, meglio ',1pprezzaodo il sentimento patriottico della Francia non indugiava un momento a riprendere b'l µ1arcia so1rra Parigi , ch'era stata sospesa per le mosse dell'armata del m:iresciallo Mac-1\1abon. Nel,fouo il vecchio mqnarca ayeva pienpmente ragione, e beo cinque mesi di :ispra lotta dovevano ·trascorrere prima che fosse possibile di conchiudere la pace. Caduto l'impero, insieme alla repubblica immediat:imente erasi proclamat!l la guerr:i ad oltranza. Tuui i cittadini ancora validi erano stati chiamati alle armi, e grazie alla feoomt:nale tinergia di Gambetto e alle· enormi risorse ùella Francia in br.eve furon o improvvisati centinaia di migliaia di combattenti. . E nulla fu omesso per ritardare le operazioni delle armate tedesche. Mentre, con aÌtività febbrile , attenclevasLad organizzare ed istruire i corpi d'armata e le armate di nuova creazione, d'ogiii parte sorgevano bande . di {ranc-tirewrs, e piccoÌi distaccamenti di battaglioni e reggimen!i d'i marcia, particolarmentè, incombenzati cl.i arrestarti ed o~tacolare l'avan-· zata dei Tedeschi, od almeno di recar loro il maggior danno possibile. E così fu organizzata e presè largo s1•ilu ppo la , vera guerra popolare con tutto il suo fanatismo e il suo furore, guerra che se mai fu in grado di far sentire il suo peso sulle grandi operazioni del nemico, pur nondimeno arrecò danni giornalieri ed impose non di rado di éontare seriamente con essa. E non è esagerato l'affermare che tale guerra ove fosse stato possibile disporre di truppa -più istru ita, e di capi più abili, e di numerosa cavalleria, avrebbe, specialmente sulle retrovie tedesche, creato i più gravi imbarazzi :J'll'avversario e intralciato pure le manovre de' suoi grossi corpi.

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1870-71

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Xessuna ca mpagna di g11erra come la franco-germanica del ,1870-71, fu tab(o studiata e sviscerata ne' minimi particolari , per quanto ha trailo alla strategia, alla tattica, alla logistica, ecc. Questo studio, particolarmente, per ciò cbe rifle tte le opernioni tedesche, fu faci litato - e direi quasi che senza volerlo vi si fu al medesimo invita~i - dalla ricca messe di notizie particolareggiate, couteoute nelle innumerevoli pubblicazioni che videro la luce intorno a quella cpmpagna. Una grande lacuna per altro era rimasta non ancora colmata nella letteratura militare ·: quella appunto rignardanle la piccola gue1·ra, cui, dalla parte francese si ricorse e che -fu attuata sopra vasta scala nella seconda parle della campagna. . In questi ultimi tempi però la stampa militar~ tedesca ed anche quella francese hanno rivo lto la loro attenzione sopra codesto importante argomento, e parecchi opuscoli di stimati sc1juori presero a trattare ampiamente della pi~cola guerra. E vuolsi pure notare che in Germania si fa strada una corrente ammaestrata dalla dura esperienza della campagna del 18'70, la qua le, per le lotte dell'avvenire, propugna caldamente la piccol'a guerra popolare. In una conferenza militare tenuta nello scorso inverno a Berl ino, - di cui la Riv·ista ·1n1:l'ita1·e ha reso conto (·1) - il colonnello di stato magoiore von Bernbardt nou solo annette alla piccola guerra popolare una ~assima importanza, .ma propone che sin dal tem po,,di paee sia organizzata ne' suoi minimi particolari . Riteniamo pertanto che ai lettori della Rivista non riuscirà discaro lo svolgimento di questo tema che inteudinmo fare colla scorta di due recenti pubblicazioni tedesche: l'una del maggiore von Ditfurth: Considerazioni sulla piccol,i guerra del 1870-71, e che"si occupa esclusivamente delle'operazioni della fanteria, e l'altra del ca pitaoo Junk riguardante le operazioni delle tre armi e in modo speciale di quelle della cavalleria.

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E cominciamo dalla Conferenza del maggiore ,•ou Ditfurth (2) . .Le opera1.ioni della piccola guerra, per quanto possano essere di[~renti, purtuttavia nel fondo si rassomigliano tutte, diguisachè lo studio (t) Vedi: dispensa <lei t6 seLtembre ! 898: Gli eleme11U àella gtlerra mod-e rna. t::onfe.re01.a del colonnello von lJ1rnNBAROT, . (2) Consideraz'ioni sulla.piccola {fUe1·1·a del 1870-7t pel maggiore voN DnFURTH. Coofe.reo1a tenuta alla Società milit:>rc in Berlino il 23 marLO189S e pubblicata nella iO' punlata ·del Jleih-eft .::mn Jl/ititiir Wocllenbtalt dello scorso mese di ottobre.


LA J?ICCOLA GUERRA NEL

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LA PICCOLA. <.iOE&RA NEL

1870-71

di pochi episodi del passato è sufncien.te per trarne utili ammaestramenti per l'avvenire. .. I Francesi nel 1870 impiegartino la- picco là guerra: dapprìma. sulla frontiera ma in minime proporzicni e con .nessun utile ,ris_u!tato; di poi', dopo Sédan, .sopra vastissima scàla innanzi al fronte e alle spalle . dell'esercito invasore. ' Della piccola guerra sulla frontiera il maggiore v. Ditfurth non si occupa, giacchè essa fu di niun co'o to e si limita ad accennare come. dessa, in una guei'ra futura, debba essere speuaoz.i dello truppe. di landwebr. E , neppure intende occuparsi della piccola guerra fatta innanzi a~ fronte dell'esercito, 'percbè compiutasi in circostanze affatto speciali e che. ben difficilmente potranno rinnovarsi, quando cioè l'esercito imperialè francese era distrutto e le bande di volontari, formate lì per lì, s'ingegnavano di rimpiazzare la inancante cavalleria per aver notizie intorno . , al nemico e· difficoltarnè l'avanzata. La soa attenzione pertanto si .ferma sulla piccola guerra eseguita sulle retrovie tedesche, ove uh ne!llico n,umeroso, ma div.iso in piccole frazioni, attivo e quasi sempre inafferrabile perchè trovante rifugio nei boschi o un appoggio nelle fortezze wttora in mano dei Francesi, mise i Tedeschi a dure prove per assicurare 1e 1oro 1uni11e Iiuee di tappa. A formarsi un concetto abbastanza esatto della situazione dei Tedeschi e delle grandi difficoltà che ne risnltavano, basti ricordare che trattavasi di assicurare un territorio di circ11 1300 miglia qua<lrate. Nel fatto alla fine del gennaio 187·1 dai tre Governi generali del!' Alsazia, deUa Lorena e di Reims dipendevano ,J 2.4- 1/ ~ battaglioni, /~2 squadroni, 43 batterie, in cifra rotonda 12.0, 000 uomini ma1 sparsi in 300 località a stento erano in gòdo di sopperire al difficile e pesante servizio. I Francesi invece trova,•ano appoggio e sicurezza nelle fortezze, ov.e · · si raccoglievano per spingersi poi alle più ardite scorrerie. Così Thionville (Diedeohofen), Longwy, Montmédy:_, Mézières, Rocroi p·resso la frontiera belga, e nel sud Belfort e principalmente Langres ebbero pei Tedeschi.JJna ben sinistra influenza, sino a che non fu loro dato di ,impadronirsene. ' La piccola guerra praticata sopra ampia scala, come fecero i Francesi nel 1870, Ira un ca ratte.re affatto speciale, che non ,può a meno di impressionare l'oserei te regolare, e ciò tanto più che a combatterla non sono chiamate. le ' truppe della 1a linea e quindi non le migliori. Le . trqppe tedesche, nelle guerre del 186i e del ·I 866 non avevano avuto a lottare che· coll'esercito, regolare nemico, e fd soltanto nel 1.870 che .dovettero apprendere a contare con un nemico, di solito invisibile, ma 1

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che d'un tratto compariva e scompariva senza lasciarsi raggiungere, lasciandole in cont:inua e snervante incertezza. Tuttavia il soldato tedesco sostenne questa nuova guerra di sorprese con animo leggiero ed anzi si può dire focendo rin t.roppa a fidanza sul lo propria forza, e non apprezzando al suo giusto '(ll lore ·r avversario, poichè così .soltanto è dato spieg:1re i numerosi colpi di · mano del nemico, riusciti in gran pHte · per l.l trascuranza d·elle normP. regQlamentari di sicurezza. Comunque· sia, noteremo frattanto che nello studio de.Ila guerra del 1870-7 1 non \Si può assolutamente astrarre dalla piccola guerra, mentre invece sono pochissimi, fra gli innumerevoli studiosi di quella campagna, coloro che hanno accordato alla ,p1edesima l'importanza che merita. Sono continuo sorprese, eontinui col pi di mano che si succedono l'un l' altro, si ripetono or quà or là; ed è pur giuocoforza convenire che le inaudite catastrofi che colpirono le ar'lni (.rancesi non avevano punto fiaccato nè il patriottismo nè lo spirito militare del paese. 11 maggiore v. Ditfo'rth, fra le molte imprese ten tate dai Francesi annovera le seguenti : , Il colpo di mano intr11preso il 3 settembre, da un disìaccamento del presidio di Langres - e che fn il primo - il quale per ferrovia si portò a Vaucouleur::; e vi sorprese e, grazie .alla sua scbiac.ciante s;periorità, catturò uu _reparto. di l~ndwehr bavarese che vi ten~va stanza ; , Il '17 settembre la sorpresa di UJ]a mezza compagnia di Jandwehr in marcia . sopra Sterrny, riuscita felicemente per opera çli un distacca· mento della fortezza di Montm.edy; Pochi ~tiorni ·dopo : la sorpresa della 12a compagnia del 35° reggimento fucilieri che da lla linea d' accerchiamenlÒ di Metz spedito ad Arrancy per compiervi unn tolta, cadde nel raggio d'azione della for.tezza di Longwy; L' 8 ottobre la città di St. Quentio respinse vittoriosamente una scorreria tedesca : fatto, di molto esagerato da Gambetta e .che gli servì quale 1·eclaine per eccitare il popolo a sollevarsi ; L H ottobre di nuovo MontmE>dy che riuscì a far prigioniere.quasi · tutte le truppe del' servizio di tappa di Stenay; Alla lìne dello stesso mes.e parecchie scorrerie intraprese da franchi tiratori, appoggiati alla fortezza di Rocroy, contro le poche truppe di osservazione postate innanzi a ·Mézière, e che fecero deragliarè un treno ferrov·iario mil itare presso Lannois. E nello stesso torno di tempo un attacco compiuto in pieno giorno ·dalle stesse bande contro le compagnie di landwehr stanziate in Vaux e Houvroy; attacco. però rintùzzato malgradò la superiorità tlel nemico che ebbe gravi perdite; 1


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LA PICCOLA GUERRA NEL

1870-71

LA PIC COLA. GUERRA NEL

Il 19 novembre il colpo di mano sopra Cbàtillon elìettuato da Ricciotti Garibaldi cui riuscìr con ;l.00 guardie mobili, di sorprendée quel presidio forte di 3 compagnie di laudwehr ed uno squad rone, e· di discacciarlo dalla ciuà, infliggendogli gr~vi perdite; · Il 25 novemhre altro colpo di mano, e parimenti felicerpente riuscito, compiuto da l\fonoui Garibaldi cqutro un reparto del 35ò reggi mento fu cilieri di stnnza in A uxon; · Il 3 dicembre una schiera di franchi tiratori attacca uu distaccamento del 35° reggimento fucìli eri in Egriselle, ma il suo comandante, tenente von Bischoffshausen, si rinchiude nella chiesii del viHaggio, preparata per passarvi ln notte, e :.:ctll a so!a perdita di due soli uomini costringe il riemico II ritirarsi; · Il 6 dicembre altra sorpresa felicemente riu scita pei Francesi. Un drap- · pello di tolta spedito da Chaumont a Nogent è auaccato da I.angres e respinto. Il giorno seguente s' ir1traprcnde di nuovo con maggior forze la spedizione su Nogent ma dess11 pure è costretta a ripiegare, ed è soltanto il ·12 dicembre che si riesce ad avere unn superiorilà sul nemico. La noLte di Xatale però questi se ne _vendica , facendo deragliare presso Dricon, non molto lungi da Chaumont, un treno militaro. Dal 9 all' 1I ,1 dicembre guardie mobili usr.ite da Péronoe im pediscono i lavori di ria l.lamento su ll a linen ferroviaria l.a Fère-Amieus, dopo aver fatto prigioniero in Ram una sezione di ferrovieri e la sua scorta del- · l' 81° reggimento. Il 2 gennaio un drappello di cacciatori della riserva, in marcia su Troyes, presso M.arci)ly è llttaccato da un.o stuolo di gente del popolo armala che lo coslringe soffrendo molle perdite a precipitosa ritirnta; episod io, come dice scherzosamente il Ditfurth, che dimostr:i di qunle potenza di marcia sia capace una truppa spinta dal desiderio di porsi rn salvo, poichè quel drappello, senza quasi mai arrestarsi, percorse in ·18 ore· 81 chilometri. · Ed ora verso fa une del gennaio comincia una serie di imprese contro le 'ferrovie. Il 22 ~enoni9 i Francesi fonno saltare il ponte di Fontenoye sul la Mosci la. Il 25 gennaio guardie mobili in gran numero si presentano innanzi a Brieu'on, attaccano quel pre;idio di toppa e durnnte il combattimento fanno saltare il pon te ferrovia rio presso La Roche. Dopo valorosa resistenza, fanno prigio11iel'i i pochi soldati ch'erano a guardia di-quella sta- · ziooe e finalmenle distruggono, almeno io parte, il ponte della ferro,,ia sull'Arman~on pr~sso Crcly, che trovano non occupato. Nello stesso

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1870-71

giorno però u11 altro colpo 4i mano fu diretto da ,Auxerre, per .disi_ruggere un secondo poule sull' Armançon presso Bulion, m~ non rm.scl pc~ la casuole comparsa di un battaglione prussiano, mentre I Francesi eraus~ già impadro11iti del ponte. Otto giomi _dopo un drappel.lo di t~uppe d~ Garibaldi provenienti da Dijon tentò d1 nuovo la stessa lmpresa, che gh ,riusci iotiera mente e 'facilmente eerchò trovò il ponte non occupato. · Finalmente alla lì.ne di gennaio due altri arditi col pi di mano; l'uno: -che so rprese. e catturò in Elnoms un trasporto di prigionieri e la sua sèorta, e l'altro: la sorpresa del 2° battaglione del 61° reggimento in F rauthoy, chiudono la lunga serie di queste ardile imprese, che per la maocrior parte ebbero il più lieto successo . - E tutto ciò però, senza tèuer -0on~~. degli innumerevoli attacchi, ·sì1~cessi ~el fra.lte'.11po e_ più o men~ riusciti contro il servizio postale da campo, 1 posti d1 cornspondenza, 1 traspor~i di munizioni e di vi r.rcri, cont1:o pattuglie e picco li reparti, ~ delle interruzioni delle fer rovie, rotture_tli pimti e strade, ecc., ecc,, fotti tutii che se non potevano esercitare etficace inrluenza sul~andamento 'della guerra, erano atti per altro, pel loro insieme, a.generare un sentimento deprimente di generale in~rtezza.

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* * Dopo aver accennato alle operazioni soprame~zionate, il .ma~giore

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funti prende in esame due questioni, l'una n guardante. 11 s1s tema. più 1

~cconcio per opporsi a que~ta piccola guerra sulle retrov ie del! esercito e la seconda ri flelten te i mezzi più adatti per attuarla. B.i~petto al pri mo quesito il Di1Jurth si estende dì molto; epperò noi do riassumeremo iI più brevemente possibile. · . 'L'esperienza fatta nell'ultima guerra ha chiar~meut~ dimostrato cl~è, il sistema sEWUito dai Tedeschi di sparpagl iare le ,tru ppe in molte local 1ta e tenersi sulia difensi va, limitandosi ad un regolare servizio di pattuglie e all'esecuzione di qualc:he scorreria, non è il più conveniente e non risponde affatto allo scopo . . . . . . .. . ll Ditfurtli è partioiauo invece d1 un sistema d1colonne mobili; sistema per altro non nuov/ percbè già raccomanda~o e pre:critto da Nnpo.leon~ I nella campagna del 18"3, quando le scor~·er'. e pru~siane e r.usse mmacc1~vano di continuo le sue _retrovie. , È m10 mtenz1one, scriveva allora 1~ Gran C!).pita.no, che il sistema delle guarnigioni di toppa ~erm11oe~~1 abbia a cess;1re e che sia riampiazzato da un si$tema di colonne mobili. Questo presenta iii vantaggio rli respingere l'avversario auaccandolo, .a $econda delle esigenze di comparire ora qua e ora là, e nel giorno seguente )


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LA PICCOLA GlJER'RA NEL

LA PICCOLA GUERRA NEL

1870-71

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animato da gran spirito offensivo. Collocata presso la froµtiei:a belga, sopra un cono montano presso il Chiers; ;1 metà strada fra Sédan t} Dieçlenhoffen (Thionville), armata male, non _avrebbe potuto resi,-t,ere ad un serio attacco, ed infatti cadde dopo due soli giorni di bombar-: damento. Tut~avia un lentativo d' impad ronirsene coi m~zzi della guena campa le - 1 brigata e 8 batterie - non era riusciw. Sino al la metà di dicembre non fu possibilé trasportarvi i grossi cannoni necessari pel bombar.damento e per accerchiarla si mancava di truppa. Così quel la piazza eccetto qualche interruzioDce, rimase nou molestata, 1 ~ebbene soltanto a un miglio e mezzo dal la medesima passasse la pri~cipal linea di tappa, sulla quale .dopo Sédan avevan luogo in gran numero trasporti d'ogni genere. La sicurezza di questa linea era affidata alle poche truppe che trovavansi presso •Diedenhoffeo incomben~ zate dell'accerdliamento, e queste erano ri pa rtite fra i grandi villaggi post.i ·sulla strada ed a distanza da 16 a 25 chilometri. · Le due località principali, nella vicinan~a di l\1ÒnternécJy erano ~amvillers e Stenay, ognuna delle qual.i er.a occupata d,a una compagnia del reggimento di fanter ia n. _6l Per quanto lo pennetteva ·i,l,servizio, esse facevano llll regolare servizio d1 pattµg lia vdso la fortezza pos.ta a sole due miglia da Steuay, e intrapresero anche Iuughe , scorre1:ie tut,tevolte èra segnalalo l'avvicinarsi del nemico; ma di sol ito non si otteneva alcun risultato, poichè i F1;ancesi, bene infonnati, :'elocemente scon1 parivano corb.e eran venuti; anzi essi approfittavano d'ogni occasione per tenderè iùsidie e molestare i trasporti .tedeschi, per facilitare la fuga dei prigionieri , insomma .per danneggiare i Tedeschi e recar loro disturbo, tostochè il potevano,. l . . Il 17 settembre il . comandante di Montmédy inviò due compagnie di Jiuea e di gu.ardia nazionale 1i Chau vency-le-Chateau - a {i. chilometri dalla fortezza sulla strada di ~ten.ii'y - per ricacciarne gl i ulani prussiani, che dicevasi vi fossero apparsi in gran uurnero. La ' notizia era fa lsa; nè da vicino, nè da iontano era possibile di vedere un ulano, e no.O potevèlSÌ vederne alcuno, imperocchè il servizio di iappa, con suo danno, non disponeva nemm.euo di un solo cava liere. / La bramosìa d'agire .dei Prancesi non trovò quindi alcuna soddisfazione; epperò per .non rientrare alla propria sede_senza allori, rad unato ·un piccolo consigl io di guerra fu deciso d'agire per proprio conto, di .:rndare alla ricemi de l leone nella sna tana, e cioè di intraprendere un'ardita ricogniziorJe verso St~nay; - impresa stoltamente spensierata, poichè se do,vevasi -credere alla voce diffusa, del resto molto esagerata, che Stenay 'era occupata da 800 uomini e 2 batteri.e, un

di trovarsi in tutt'ahra local ità. È questo l'uuico mezzo pe1: mante,neresgombra di nemici la zona di tappe, e per assicurare la libertà di movim~nto lungo la medesima ... Soltanto la località principale di iappa dev'es'sere occupata in modo pe.rmanente, é ques-ta-, vuole,essere tfortificata ìn maniera tale che 4500 uomini vi possano resistere per un mese contro un'intiera armata.>> Il Ditfurth, pur accettando compi utamente- ·questo sistema, osserva giustamente cb'esso vqol essere intelligentemente · applicato ed opportunamente modificato, poichè ai tempi di Napoleone I . non esistevano le linee-telegrafich[:) e le ferrovie, le· qua li devono essere sorveglia tè con la massirr.ia cura, e dqrant.e tutto il loro percorso, essendo, esse l'arteria capitale ·dell a vita degli. eserciti odiern(1 ' L'autore.accenna di poi al sistema degli ostaggi e delle rappresaglie,,_, ' di cui i Tedeschi fecero largo uso nel 1870. I Tedeschi, in compl~sso, ne trassero vmitaggio, ma è un'arma a doppio tag:io di cui co.nviene servirsi, parcamente. In via generale tutie volte f>i pr~nda un borghese coll'armi· alla mano o,trattisi di flagrante trad imento, il castigo dev'essere immediato ed eseguito ed inflitto al la pubblica vista, ed allora sérve di efficace-' lezione e-riesce utile ad ambedue le parti; ma .negli altri ca-si ·conv iene forse agire con molta moderazione. ~ È pure mestieri non dimen ticare che in segu'ito alla guerra gran, par.tè della popolazione viene a mancare di lavoro e piomba nella miseria, ciò che aumenta a mille doHi il ma lcontento e l'odio verso il nem ico; èppettan to ll conveniente eh~ i comandanti di tappa volgano, la lor~ attenzione ad- allievare 1 pesi della guerra ed a forn ire un lavoro rimuneratore a1 disoccupati e_ miserabili. ,

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Qualunque sistema per alt.ro, si adotti, è evidente che la sua efffoaèia; andrà sempre diminuendo dal centrn del paese oceupato alla frontiera.· ' È quindi oppoxtuno' di prendere a disamina le norme tattiche da, SP,guirsi nella piccola guerra, e il me\o~lo migliore è quello di dedurli da, casi concreti, poichè, anche qui l'esempio è il maestro migliore. E valgano i due seguenti esempi, che noi stimiamo prezzo dell'opera di riportare quasi testua lmente pen:hè sono veramente caratteristici, e perchè scritti con un humou1· impareggiabile.

*** Fra Je f~rtezze, che si segnalanJno· per le continue minàccie alle retrovie · tedesche, vuolsi notare _Montmédy il cui presid io, da.pprima assai debolema di poi notevolmente aumentato dai fu~giaschi-di Sédan , fu oanora , vv ~

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attacco in pteno giorno, uel caso · più fortunato, non poteva condurre che a gravi perdite. , Ma all'uomo ardito, o, . per meglio dire, allo stolto sorride la forttma , e anche qni si ver1ficò il caso. Allorchè i. Fnnoesi fuIQ!_!Q vicini a Baf lon, , una· pauuglia fiancheggiante a sinistra informò che una piccoi'a colonna di Prussiani avauzava' sulla -stràda di Qam~iller~. I Francesi si oettarono subito ·Verso snd, e ad est di Baa loo· si postarono dietro' un: piccola altura, attraverso alla strada che conduce a Damvillers e aspettarÒno l'11p.prossimar5i ,del nemico. · . / , , · , . Questi consisteva in una mezza compagn ia di laodwehr, con 2 uffi-zia li, 8 sottuflìciali e M soldati, la qtrnle, destinata a rinforzare il 'pre- · . sidiò di Stena·y, era giu nta la sera a"'anti a Damvillers, e ìo qu'el &iorno proseguiva la marcia per)a sua destin·azione. Comandante e trup;a non pensavano di certo che i Frances·i ·fossero capaci di una cattiveria. Essi marci11 vano senza alcuna curà, p,ress'a poco come in tempo di pace, "in una Jungn coloJ1na disordin:ita, seguiti a distanza variabile da due carri sui quali erano ,caricati il bagaglio.degli ufficiali ed i sacchi dei soldati'. La sola misura di sicurezza, visto che Lrovavansi io paese nemico, che era staia presa, era Cfùel la di spedire innanzi a Jmwe distanza unaseiione, pre, cedu ta a sua volta da tre uomini di purità, i qùali poi erano glì unici · che avessero l'arma carica . Una 'perlustrazioùe ·del terreno circostante era impos_sibile, imperòcchè, app<'na à 100 sino a 200 métri a sud della· strada, stendevasi quasi inintenottamente un gran bo,;co, La piccola colonna, senza disturbo, ,verso le i del pomeriggio era arrivata nei pressi di Baalon; ciò che lascia supporre o ch'era partila ad ora abbastanza tarda o, ciò che è più, pçobabi le, che marciò. con tutto il sùo comodo. / Ad un trau-0 la punta .si arres tò, ed un soldato, correndo velocemente indietr:o, gridò al comandant.edella compagn ia che gli accor.reva incontro: « Innanzi a noi vi,sono rnoi ti Francesi wl fucil e! ». Il comarufa,ue si portò · · · ndietro presso la sezione di punta e comandò di caricare le armi · ma già una grandinata di palle spazzava la ~trada , e subito dopo, se~u.ita da un reparto in ordine cbiuso, avanzò celereoiente una linea di cacciatori, le cui ali a passo di corsa teU'devano a circondare la colonna prussiana. I proietti li cadenti qua _e là tolsero la calma non solo alla truppa , ma anche al cava llo d~I comandante la compagnia, ìl qnale, poco fi'dàn~ dosi . nella· sua arte di cavalcare, smontò da cavallo, e, conduèendo l'anima le _rer 19 redini, cercò di raggiungere i suoi soldat.i, cbe, la m,aggior parte, avevano già iniziato un deciso moviu1ento di 'ritirata, mentre il restante cercava un riparo nei piccoli foss i fiancheggianti la strada. Un comando a voce d' arrestarsi non ftt udito, e il segnale 1

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• comandato di alt non potè essere ripetuto dall a tromba, una palla maliziosa avendola spezzata, I Flrancesi continuarono' a sparare ...'... veramente'trecando poco danno - e ad avanzare, e ·ormai anche le ultime sezioni eh~ avevano tenuto testa, ernno volte in ritirata sempre più ac. celerata, e con esse, di buona o cattiva volontà, era pur trascinato il capitano, principalmente occupato a tenere il proprio ca vil ilo. Finalmente una palla colpì l'anima le, che diede uu colpo nel petto al capitano, e gli sfuggì. Il c·apitano cadde a ierra intontito e quando dop9 poch i minuti, rinvenne, si trovò prigioniem nel le mani del nemico . Il fur iere della compagnia riu scì ad impadronirsi ciel cavallo del capitano che scorazzava qua e )à; e paventando evidentemente più i Francesi che il cattivo umore dell'irragionevole animale, con pronta de'crsione fu in sella, e cavallo e cavaliere giunsero poi a tarda sera a Leu ppy, -dove eransi ri fugiati i pochi , scampati ai Francesi . Il furiere ~icbiarò con un'arditezza che con maggior onore avrebbe potuto spiegare durante il combatti mento, che avev11 voluto andare in cerca di rinforzi, sebbene gli dovesse essere ben noto che nel raggio cli parecchie miglia non ve,n'erano affntto. Caduto il comandante' della compagnia, l'altro ufficiale cercò di salvare ciò che potevasi salvare. M11 i ~oldati avevano compiutamente perduto la testa; si ritirarono nel massimo disordine, e senza opporre resisten za si diedero prigionieri. L'esempio più triste lo diedero i sottufficì!1Ì i, come lo prova il fa tto che sopra otto di essi, cinque, non ferit~ furono fatti prigionieri. · L'uffiziale gridò ài soldati che gli stavano più vicini: « A destra iu, dietro nel bosco », ed ivi si portò ègli stesso, riuscendog li così di raccogliere un 20 uomini e di calmarli .. Con essi aprì il fuoco contro il nemico, che subito si fermò e desistè da qua lsiasi ioseguimento. I Francesi s'impad ronirouo del carro portante i sacchi dei soldati - l'altro col bagagli o, con grande soddisfazione del!' ufficiale era fuggito - si raccolsero dietro un boschetto a nord della strada e di poi si ritirarono celeremente sopra Montmédy, conducendo con essi 30 prigionieri, rr·a i q,uali un ferito. Non avevano subito al'cuna rerdita, come non si avesse sparato ·su di essi sino all'u ltimo momento. Oltre ai prigionieri, la mezza compagnia perdette ancora un -morto e 1 feri ti: in tota le la metil della sua fo rza. Scomparso il nemico, l'uflìzia le radunò i rimasti e li couuusse a' Louppy, dove passò la notte ·in. un castello. Tre fer it.i, spediti con vettura a , DHmvillers, vi portaròno la notizia dell'aécaduto. In· seguito a ciò il mattino segnente due compag.nie di linea giunsero a Louppy, per scortare, come dice il loro diario, la landwehr a· Baa lqn, dove altra compagnia, ,,enuta da Stenay, la accolse e la condusse con sicurezza alla sua meta.

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Ed ecco altm esempio, di maggiore importanza, e 1•erameote caratteristico : quello della sorpresa di Stenay. Stenay, vecchia cittadina di circ'a 3000 abitanti, con strade per la maggior parte strette e in sal ita, giace snlla spo~da de~u;a della_Mosa ,. 1 su lla quale, come sul canale che le scorre parallelo, hav-vi un ·solido ponte. Eccetto la parte rivolta al fiume, il restante .della città è cir- · condato da mura abbastanza alte, nelle . quali soltanto a· nord; est e sud trovasi' una porta d'accesso. La porta orientale è c'ostituita da una volta lunga circa 25 passi e larga 8, e so prn di essa s'eleva un fabbricato ad un piano,, robustamente costruito, abitato, e dalle cui finestre si ha una lunga vP-duta s,ulla str~da di .Montmedy. . Stena.y , aveva, pet· 1.1so della guarnigiope una Cl\serma posta presso al ·ponte; e circondata da mura, ma le truppe della tappa non ne usufruivano·. I soldati erano per lo più accantonati indrv\dualmente presso gli abitanti; grave P-rrore che doveva_recare severa punizione. Il servizio di sicurezza, dm;ante il giomo era fatto da una guardia forte di 1 sottufficiale e 30 uom.ini, e colìocata in un fabbricato sulla piazza del mercato al centro della .città; essa forniva alcuni' po~ti interni, e tre posti doppi fuori delle pòrte. Di notte le subentrava una guardia d'allarme dcli& stessa forza, la ' quale occupav.:i il municipio sito presso la porta orientale, e lé incombeva di mantenere posti fissi sul la strada di Mootmedy ed inviare pattuglie nell'interno ed all'esterno delJ,a città. ,NP-1 caso di un attacco la guardia doveva occupare la porta orientale e la tru ppa raccogliersi sulla piazza del mercat0.' Di fronte a forze superiori era prevista la ritirata sulla ~Iosa . Il ,t O ottobre un panettiere da Stenay giunse a Montmédy, ed interogato_intorno alle forze dei tedeschi, diede I' informaz ione che giorna lmente si pi-elevavano da lui ,t 90 razioni di pane; dato che permetteva di fare apprezza·menti abbastanza esau[. Era già néto, come : la ,tru ppa era accantonata , come era regolatp il se.rvìzio di sicurezza, ed anche che da poco tempo le truppè di liÒeà erano sta te sostitnite dalla landwe br, , la qua le - a torto ,od 'a ragione - era considerata meno temibile, Il comandante perciò pensò che le circostanze fossero assai favorevoli per una sorpresa, e non indugiò un minuto a trarne profitto. Egli destinò all'oper:izione 6 ufficiali e 300 uomini di linea ma comunicò loro lo scopo dell' impresa soltanto a tarda· sera prima della partenza;· ottiuia disposizione che, .specie in paese nemico, dovrebbe sempre essere seguita. Alla manca.nza assai -sorprendente, di un piano di Stenay, vena.~ in aiuto un ufficiai.e, proprio allora reduce da prigionia il quale non solo seppe fare a memoria uno sch izzo della

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local ità, ma vi notò pure gli alloggi degli ufficiali, dimostrando così che bene aveva impiegato il tempo passato a Stenay quale prigioniero. Verso mezzal1otte la . colonna partì da n'loo tmédy, e à motivo del chiaro di luna non segui la strada nazionale ma una strada di campagna che per Chauveney, Sa iot-Hubert-B.ronennes mette a ChàteauBrouelle, dove giunse verso le, tre antimeridiane. Qui il distaccamento. fu diviso in t.re colonne di ugual foha; esse dovevanno irrompere in Stenay : l'una da nord passando pP,r S~rvisy, la centra le da e,t, e la terza da sud, passando ad ovest di Baalon . . La colonna centrale era destinata · ad eseguire il primo attacco, e le colonne d'ala, tostochè 'udissero il rumore del combattimento, dovev.ano avanzare contem po·raneamente, e quella di sinistra impadronirsi deT ponte sulla Mosa , e così tagliare ia ritir:Jta al nemico. I Francesi verso le 5 raggiunsero la città, dapprima da est e subito dopo da nord, senza che le ' pattuglie prussi'tuie, ie pure ve n'erano sulla strada, s'accorgessero del suo avvicinarsi. -.ll. po~o collocato innanzi alla porta orienta le fu soprafatto, senza poter spara're un ,sol co lpo, e poichè al la porta non .eravi guardia nè era 'sbarrata, il ~emico se ne impadronì e da qui senza indugio pl,'lnetrò nella città. Il primo che avvertì il nemico fu il posto di collegamento colla guardia d'allarme. Es'so fece subho fuoco e la guardia sì precipitò sulla strada;. ma invece di muovere , incontro al nemico; il, quale al primo colpo erasi · arrestato, si mise a sparare di qua é, di là, ciò che non eb be alcuna efficacia e servì soltanto ad allarma11e la guarnigione. Quando poi i francesi di nuovo si portarono avanti, la guardià non oppose più resistenza e si ritirò verso il ponte della l\fosa, dapprima adagio adagio, ma ben tosto con passo accelerato ed emettendo alte grida, le quali rnssomigliavano assai più al sa-iwe qui peut dei Fr~ucesi che all'urrà dei Tetleschi. Durante il cammino, le si unirono una trentioa di uomini ch'eral'l.si affrett.ati :i portarsi alla piazza d'allarme. Vuolsi notare larisposta del sergente di guardia. )< I francesi, egl i disse, risposero al nostro fuoco con una salva, la quale invero non. ci cagionò alcun danno ma ci obbligò a rit_irarsi. » ~embra che a quel brav'uomo non sia nemmeno passato per la testa, che soltanto gravi perdite possono scusare la ritirata, e cht un fnoco del nemico senza efficacia a null'a ltro, ma proprio a null'al tro doveva obbligare che ad intraprendere un attacco deci~o contro lo stesso. Il posto innanzi alla porta nord,' per l'oscurità e la nebbia, aveya riconosciuto il nemico quando gli fu sopra: fece fuoco ma in breve fu soprafs fatto. I francesi Bi sparsero celeremente per tut.te le strade, penetrarono


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nelle case e presero prigionieri i singoli soldati che 'ne uscivano ' precipitosamente, La massa· principale, come torrente, si precipitò sulla P!azza iunanz'. all'alloggio del c~rnandante, di tappa . Lo stesso padrone ; · d1 casa ne apri la porta, -un ufficiale con alcuni soldati vi entrò subito · e fece prigioniero 11 comandante. __ La guar~i_a principale soltanto oppose qua !ché resistenza. Al primo segnale d'allarme era accorsa fuori del corpo di, guÙdia; aveva fortunatament~ potuto prendere i fncili, - i quali, per una dispos.izioue. incomprensibile ed in ogni modo assai condannabi le-erano collocati fuori della casa , - e sparato qualche colpo ; ma poi e~asi ritirata nel fabbricato, e dalle finestre dei vari piani continuò il fuoco sul nemico occupaqte la piazza . Per altro questo fuoco fu beu poco efficace, se devesi giudi~ carlo dalle perdite inflitte . ai francesi che forouo di 5 fer iti lea(Termi:mte. In ogni modo la· resistenza della difesa uon fu postii a nessuna dura prova, poichè i francesi si acconte_otaror:o di sparare qua lche colpo contro le finestre. Fra le· _6 e ' le 1 ore si sparse la voce dell'arrivo di una ·co_loona prussiana, ed i vincitori. non indu<•iarono a portare in. 9alvo la preda fo tta e ve~so le 8 si ritirarono, saiu'tati con entusiasmo io tutte le località per le quali passarono, e conducendo con sè prigionieri 3 ufficiali, 181 uomini di truppa, 7 carri e ,15 cavalli. La disamina di questi due esempi storici, nei quali i Francesi agendo con moltà arditezza e subendo quasi nessuna perdita, riportarono in()Ontrastabilmente uu grande successo, mette per altro in luce, ch'essi furono di molto favoriti dallo nt.lgligenza dei due conì_andanti, i quali trascurarono le più elementari misure di sicurezza. L' uno marcia in paese nemico e notoriamente infestato da bande di scorridori, come se fosse in piena pace; l'altro alloggia i soldati presso gli abitanti in l;uogo di servirsi della caserma esistente e lascia di notte le porte della città aperte-,.· in luogo di chi_uderle e sbarrarle, ciò che lo a'vrebbe assicurato pienamente contro qualsiasi tentativo di sorprese da parte dell'avversario. Rispetto _poi agli in,segnamenti a trarsi ' per l'esecoziona di scorrerie e col pi di mano, essi si restringono a poche norme, le quali per altro si attagliano _a tutti i casi e che strettamente osservate presentano una certa qual ga'ranzia di favorevole evento méntrechè trasct1raté si può esser certi in precedenza di andare incontro ad un insuccesso. Il comandante deve, anzitutto, mantenere con rutti il più rigoroso secreto sull'impresa che intende com~iere od ordinare d·i esegtiire, sino al momento della partenza del distaccamento, rendendo così assolutamente impossibile che nulla ne trapeli di fuori, a simiglianza di quanto fece il comandante di Montmédy per la sorpresa di Stenay. . -

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· Le disposizioni poi d'a adottarsi per la. marci·a, per l'attacco, ecc. voessere imp1·ontate alla maggiore possibile semplicità. Così il Dìt. fnrt critica, nella _spedizio_ne. sopra Stenay, l'ordine dato di marcifre sopra tre colonne, aventi ciascuna un differente obbiettivo. Nel fatto dne sole co.lonne rius~i,·ono ad impegnarsi , e la terza diretta al ponte della Mosa non · si fece vi va. Qui la teo1~a che vuole sì marci · di-vi~i, è in opposizione colla pratica, ma è questa che d~ve avere il sopravvento, e ciò .tanto piµ di notte, iii cui è così faci le smarrire la strada producendo talvolta gravi ìnconvenjenti, compreso q:uello, molte volte accaduto, che due colonne dello stesso partito 's'incontrino, si scambino pe,r nemiche, e facciano fra loro a fµcilate. Il Ditfurt poi mette in rilievo che il drapp~llo avanzato francese che pel primo anivò alla piazza d'allarme teaes~a, al primo colpo sparato dalla guardia· si arrestò subito, e fimase inattivo per qua lche tempo in preda aH' i ocertezza del da farsi. Il Ditfu-rt nota che per :i' impressione che sempre eserçita il primo colpo di fuoco che si riceve, di solito avviene questa fermata, mentre in . siffa_tte. circosta_nze di sorpresa, anzichè' arrestarsi, ci si dovrebbe gettarsi risolutamente sull'.avversario . Ad ovviare a questo inconveniente, egli suggerisce qi porre alb tèsta del reparto av;inzato no ufficiale molto ardito, e.che sia·stato prév:enuto al rigua-rdo. Al postutto, poi,chè in guerra non si a.pplica che quanto s,i è praticato in pace,- l'ess~nzi.ale è che appunto nel. tempo di pace si studi se,, riamente anche la piccola guerra e che della medesima sia impartita una larga e pratica istruzio_ne specialmente agli utlìciali ed ai sottufficiali. ~ gliono

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( Continua,) MARZIALE BIANCHI

· Colom1ello.

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~OTA 1\V\Ll90.RAFICA

NOTA 'B IBLIOGRAFICA .,

·Gti avvenimenti militari negli anni 1848 e 1849 in Italia (1). Discrepanze ed incertezze nel concetto pol itico, differenza di intenti nei Governi degli Stati italiani, idee di muuici pa\ isrno, di federazi'one·, -di repubblica e di monarchia ·incrociandosi tra loro furono le cause precipue per cui negli ;.\nni 18ii8 e /19 gli sforzi compi1,1ti dolle popo- _ laziooi per redimersi dalla domim,zione straniera andassero fa ll iti. A questo· conviene· aggiungete la defìcienZ/\ quasi completa nella mente ,degli fo lin ni di qunlsiasi idea su tiò- ch e fosse la rfla ltà della guerrn. A narrare le vicende fortunose che segnarono l'alba del riscatto nà~ zionale non poche furono le pubblicazioni; ma, fru uo inevi tabi le del1' ambien te agitato in cui vissero gli autori, esse lasciano chiaramente trasparire che, passione di parte, simpatie di persone, intento di sc\1.gionare dalle accuse accusando, furono generalmente i sentimenti che le anirn:irono; siccbè alterandosi il vero storico fu turbata la serenità -dei giudizi su Ile c:iuse che ci condussero alle sconfitte di Custoza, di .Milano e di Novara. Inoltre, nelle narrazioni dei fa tti vennero troppo spesso di mentica te 'le relazioni che correvano tra i movimenLi del l'esercito piemontose. e quelli degli altri eserci ti italiani o dei corpi Yolontt1ri, relazione mol to stretta specialmen te _nel.primo periodo ,Jella campagua, quello che elette i buoni frutti delle nostre prime viuorie. , Per lo più ognuno scrisse quanto vide ed osservò senza curarsi dei' nesso esistente tra gli avvenimenti narrati e quelli che si compierono fuor i dal proprio raggio. di osservnione. Poi continuò copiosa la pubblicazione dei documenti che riguardavano quell'epoca e quelle guerre, ma fu pubblicazione assai slegata la quale ebbe anch'essa scopi speci ali, ,ovveio nou fu altro che quello. di provvedere i materiali per i futuri (i) Pubblicazione dell'ufficio storico del corpo di stato maggiore. Narrniono del Colonnello CEc1qo FAums. Editori, Roux e Fnvale Torino, Pinz:m Solferia:o. - Parte J,

voi. I e Il.

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~ompilatori. E questi no'n mancarono nemmeno loro, ma la corrente ornai era indirizzata e si attennero alla falsariga consacrata. Siccbè parev,a nece,ssario di poi:re alf\ne le m~n,i nel gigantesco cumulo di materiali che in cioquant'au.ui eraosi ac1:atastati per provvedere ad un p!'imo riordinamento fatto nel la calma che necessariamente deve so rgerc1 su questo glorioso passato che vo via via allontanandos1 da noi . .Conveniva riunire tutte lé pubblicezioni fatte e dalle più auto1·evoli, t\fagliando il vero, e colla scorta di documenti autentici, sintetizzare di q uel periodo 11gi tato le C/I US~ e gli effetti e narrnndp le non in,glpriose nostre vicende militari dar maniera a.Ila generazione nuova di formarsi .un'idea serenamente imparziale ed esatta sulle personfl · e sugli avve,nimenti, insomma sul bene· e sul male che-anche allora cqµ>e sempre .accade nella ,•i ta umana ; sicchè dall' ammitazione per la magnanimità dol pensiero e delle azioni dai nostri padri e dei ·nostri nonni tutte ·inspirant!:!si ad un caldo, immenso amor pa~rio dalla g~µerositi1 degli sforzi, .e spontaneità dei~sacri6ci essa tragia stimolo forte per emulare quei grnndi nel mantenere viva quella concordia ed nnità di sentimento che ·lanto sono necessarie per consenare l'integ~it~ della patria e farla grande ,e apprezzata. l i colonnel'lo di fanteria. CE CI LIO FA RRIS s-i è accinto a col mare questa lacuna colla pubblicazione della sua storia .~ugli Avueriimenti mi litari .degli anni 1848 e 49 in Italia ; ed il suo nome noto noò solo nel mondo militare per. altri pregevolissi mi lavori ~t()rici, ci dà fidanza del.l'e-sattezza scrupolosa e minuta con i;ui il non litn~e nè foci le .cpmpito venne eseguito. · « Ricondurre iwmini ed a~'Denimenti ai tempi i n. etti furono ed ai ·« concetti ohe li animavano » fu ìl criterio costante dell'autop-1 nella .compilazione del suo lavoro: il libro non è 9uind i una sempi ice espo-sizione nuda e cruda degli avvenimenti mi litari svohisi nella campagna di guerra. Le condizioni specioli~sime in cui essi si compierono non .lo .permettevano a meno di esporsi a vedere la narrozione monca ed oscura . Perciò ,in essa sono rias:;;unte anche la situazioue pol itico generale, le -condizioni. sociali e morali,, e lo staJQ d'noimo anormale in cui si trovavano le )opolazioni e i Governi italiani poco pri ma dello scoppio dellt:1 -ostilità e durante di esse. Le numerosissime note fan no prova della premu,rosa cura d,ell':iu tore .avnta nel formare i suoi giudizi che volle ,sempre confortati dallii pat·ola .<li autorevoli scrittori e contemporanei ; ma l'opera del FAon,s acq uista ,un valore storico superiore a qualsiasi altr:i pubblicazioo,e sull' argomento per il nuovo materiale da éui auinse. t sso oltre al raccogl iere (35 -

ANNO Xl,111.


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NOTA . BIBLIOG:R.AFICA

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N OTA BIBLlOCl"RAFICA

_ quanto di pm atten-tlevolé era stato detto sulle vicende del 18,i 8 è. 4-9 - si servì largamente del -yoluminoso carteggio e rlei documenti dellii--cam~·. pagna di guerra c;onservati nell'archivio del comando del. corpo di s,tato \ maggiore e di ·altri docume~ti conservati negli altri' archivi dello Stato•.

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La diyisione di questa prima parte risponde a ques·ti concetti . Pre: cede un'introduzione, nella qu11le è delineata la speciale situazione creata ai diversi Stati ita liani nel congresso di Vienna e su·sseguente trattato di Lubiana; situazione .così voluta da ll'Austria che oltre al possesso de] Lombardo-Veneto pretendeva al predominio sul rimanente d'Italia, e voleva i mezzi per mantenei:lo. In altri termini erfl la' tutela ch'èssa voleva imporre ai ,Governi italiani, e che era più o menq tollerata o consentita dal Re e dai P rincipi regnanti, eccezione del re Carlo Alberto per il . Piemonte. ' Le insurrezioni che precedettero lo scoppio del.le ostilità, sono narrate ~el primo capitolo in rapida e ·chiara sinte'si \per cui riesce facile a ohi legge di farsi un'idea ben precisa -sul le ,cai1se dirette ed indirette che le pr~vocarono e sugli effetti che n_e derivarono. . Le 'di-fficoltà enormi che l'esercito Piemonte)le, dovetie superare dal n;iomento in cui Carlo Alberto, obbedendo all'intimo s111i desiderio, accoglieva l'invito di portare socrorso ai .Milanesi, passava il_ Ticino fino al suo arrivo al Mincio sono ammirevolmente commentate nel secondo capitolo e vengono posti ·in evidenza -nou solo, gli erculei sforzi e la audacia di quel piccolo esercito che affidando a Dio ln sua fortuna cs~va sfidare un •altro. esercito· più forte in numero e tra i più agguerriti di 1 . . ad apprezzare Ia costanza tenace e' l' abnegaz10ne . ' . E uropa, ma 1mparas1 J!l'and-issima che 'animavano capi e gregari nel çercare di raggiungere . . il comnne intento. I pvimi scontri fortunatl e l'eco entusiasta che la notizia destò in tu'tta l' Italia, l'ebumrrazione delle forze eombattenti dei due e~erciti la costituzione degll eserciti italiani alleati, e delle varie legioni di volontari, la traversata del Veneto per part.e dell'esercito austriaco di riserva che tendeva a Véi·Qna per recar soccorso al Radetsky e mantenere libere le linee di operazione nel Tirolo e sull'Isonzo, le rliverse operazioni degli ·eserciti Pontificio nel Venéto e dei Toscani sotto Mantova, la ,difesa cominciata a Osoppo, a 'Palmanova, e su i Passi del Cadore, la loua di Vicenza per parte delle milizie. e .dei volontari, !e operazioni di quest'u ltimi in Val O-iudicaria, i combattimenti sopportati dall'esercito sul l\1incio, princio pali tr,a questi P11strengo è S. Lucia, l'investimento di Peschiera, sonn,arrati nei ri-manenti cinque capitoli di questa prima parte dell'opera. Questa parte, come si addice a un: libro d' iudole principalmente militare! è esposta con rnol ta abbondanza d.i particolari in modo da permettere di seouire nella {oro marcia e n1:1i combattimenti, passo passo, . le i.ruppe combattenti iu ogni singolo momento dell'azione, e da fornire al lettore il meizo di formarsi un g·iudizio proprio sulle ope~azi,on i compiutesi fino alla resa di Peschiern.

II.

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. Il periodo del 184.8 e 4-9 in Italia ;ipparv,: al lo scrittore diviso sto-· , ricamante in tre fasi distinte: nella _prima l'accordo degli sforzi in t~tti per raggiungere nno scopo gross_o'lanamente segn,1to nella indipendenza del paese; nella seconda il distacco degli eserciti regolari italiani da quello· . del Piemonte il quale si· é:a ·assunto la parte princiP,ale nella guerra; nella terza il dissidio in mille modi· rinascente per la -soverchia importanza gàta al problem~ interno go:v!3rn'ativo intorno al quale si affollavano utopie e passioni in modo· che -il movimento tanto favorevolmente ini- - · zi,Ùo finì in un vorticoso moto privo ~i efficaci ris.ultati. Ed infatti la ,,ia parve piJna ed i risultati furono copiosi .nella prima fase della campagna la quale va fino alla caduta di Peschiera. Impona poco se il proble·ma n:Ìilitare fu afferratò più o meno giustamente; vero è che per la concordia degU sforzi nei gi"orui fortunati che corsero dal 17 al · 22 marzv ·184-8 in tutto iI Lombardo-Veneto I;esercJtò austriaco dovette sgombrare dalle città d[iinanzi alla 'volontà dei. cittadini, e. via via quell'esercito fu stretto sotto a Verona dagli eserciti italiani açcorsi a combattere contro di lui,. la giornata decisiva .. . ' Sotto lii ferrea ·stretta ,vol le im,ano divfocolarsi il vecchio marescìalio RaJetsky c~I tentativo di Goito e"'ne sarebbo riuscito a nulla e forse si sarebbe 11,vviato alla c~astrofe, ·se il Re di Na poli .rimanendo fedele alle promesse non avesse richiamato indietro l'esercito. proprio nel momento che doveva varcare ìl Po per porta~e lo sfor.zo dei suoi dodicimi la ùomiui · in aiuto dell'esercito pontificio acèantonato a Vicenza. ' (.)nello fu il. momento decisivo nel corso degli avvenimenti mil itad del ·1848; per es?o si leganÒ ·intimamente aJle,condizioni politiche del1 . l'Italia in quell'epoca. Quindi fu necessaria Ùna · larga espo(lzione di queste condizion i ed a ciò risponde assai ampiamente il l'ibro del colon~ nèllo FABUTs;· il qnale c9'gliendo dalle memorie _del l'epoc.a, ci preset1ta come in un gra~n quadro il pensiero, le tendenze, le aspirazioni e il modo di essere degli llaliani nel periodo che .preMde ed accompagna lo scoppio della guérra e dà ragione delle difficoltà che ~ssa avrebbe, immancabilmeote .sollevato.' ' · ·

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NOTA BIBLI0GRé..F lC4-

Chi ude la p.11rte prima un ~lenco delle ricompense date ai più··~alor.~si di:::tintisi ne! le va~ie pugne. ' All'opera sono aggiunti num.erosi schizzi per rendere più spedita e facile l' interpreta-zi.one delle oper.azioni qiilitari, e son.vi pui:e annessi -i· ritra tti dni principali. personaggi cbe presero parte· alla campagna , e i disegni dellè varie uniformi indossate dai militari regolari e volontari. · Gome èbbi gi~ a dire, il nome dell'autore ·è troppo co1{osciuto perchb le mie lodi possono aumentargli fama, t.engo però a dire cbe egli, non fece solo una buona opera letteraria, ma un'opera altamente utile e pa: triottica; oltre alla narrazione spassionata e sincera di quelle glorio~é vicende, ha il merito. di uscire a cinquant'anni di distanza, per tav-· vivare Ja fede e per insegnare ai giovani d'oggidì, quanti dolpri e quanti . sacrifici sia costat11 c1uest' Italia ai uostri padri; che pieni d'ent.usiasmo e di fervore per,Ja, causa dell'indipendenza non esitarono mai a sacrÌ'.ficare ìa propria personalità d~ fro.nte agli interessi su premi della patri_a:

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La questione di Creta sta per fini re, e se altra non si svolge da essa, è lecito sperà re che, fra poco, una parte al menò delle truppe internazionali che occupano l'isola e delle navi che stazionano ue' suoi paraggi possano ritornare ai rispettivi paesi. Le truppe turchèsono partite tutte; forse meno ordinata'mente di quanto si è detto, ma sono partite. Ora comip.cia l'esodo délla popolaiione turca. • Si Pipete in Creta cic) che è successo iu tutti I paesi sottuatti al dominio dir~tto della Porta: i Turchi spariscono. Sono scomparsi dalla Grecia, dalla Romania, ' dalla Serbia, quasi scomparsi dalla Bttlgl!,ria, dalla Bqsnia e dall'Erzegovina; scompariranno da Creta. E snrà meglio; così finiranno i contlitti fra Cris~iani e Turchi e 6niril per le potenze l'océasione o· il pr.etesto di ten·e1• occnpata l'isola.· Oramai pare accettata la nomina del principe Giorgio di Grecia a gov~roatore ,di Cretn, o meglio a commissario straordinario in Creta. La differenza' di nome non implica differenza di sostanza e neppure di forma, ma si crede che urti meno la suscettibilità del sultano. Questi non ammette il principe ,Giorgio nè come governatore nè come commissario, ma lo subisce in pace ed è quanto bast/ In un suo recente discorso lord Salisbury; primo ministro inglese, parlando della questione di C1ieta, disse che il' concerto europeo, • muòveudo1come una macchina spiana't.1:ice, si è avanzato bensì lentamente, ma ha schiacciato tnttociò che si wovava come ostacolo sul suo senti~ro. H risuJtato fu ·chè la promessa dell'Europa aJ· popolo di Candia, che avrebbe avuto l'autonomia sottO l'alta sovranità del sultano, è or.a praticamente ademp_iuta. » Resterebbe solo a. domandare (diciamo noi) se il concert0 europeo · - dato eh~ fosse realmente concerto_e.avesse · sempre mirato· a questo scopo - avea bisogno \ii tant<J tempo e tanto spreco di danaro, materiale fatica e sa11gue per venire a qÙesto risultato.


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_ Però . uh · curioso disp;ccio· di questi ubimi giorni reca che «- fra gli Abissini e gli Anglo-Egiziani avvennero .risse sui Nilo Aznrro. »- 'Bello ' quel 1·isse I · Una' questioncella nata come uu fun·gci e che non rnerit~rebbe di ,, -essere ·notata se non ci riguardasse direttamente è quella di" Raeit.a. Il Sultano della local ità così nomio·a ta', anti"co e indegno nostro protetto, si è. ribellato. Av;enne uùa zuffa tl'a ascari nostri e suoi, vi furono feriti e qualche morto. Il Sultano è fuggito ·nel vicino possedÌménto francese- di Obock e di là invoca Russi e Fra~esi perchè )o aiutino a riconquistare il seggfo su cui ,venne sostituito da un suo patente, . Qualche giornale russo ·più o meno' uffieioso h;-i fatto la t:ov.at~ che l'Italia, rinunciando al trnttato di Uccialli , ha., i·rnunciato .anche ..al protettorato di Raeita. Ma se non, lo sa la stamp~ russa, sa uno certo tutte ·le cancellerie europee che il nostro protettorato·su Raeita è di parecchi. aoÒi anteriore e affatto indipend~nte dal trattato di Uccial~i.. ·

** La questione di Fashoda, così picèo,J.a in sè :-tessa e così m_inacçios.a, · lp avuto t)n principio di so luzione r.ou ·1a ritirata della Fran.cia dnlla · detia località. Questo fatto non ha nullll d'inaspettato; tutti lo prevedevano. Fa solo un poco di meraviglia la calma con cui la Francra ha accolto lo scacco subìto dal sul'! g-ovtrn'o. . · .llfa la questiorie, se è uscita d'al periodo acuto, non può dirsi piepa!. mente risolta. L'Inghilterra chiede che la Fraucia sgombri tutw la regiore di Bar el Ghazal. di- cui llashoda è un punto, e non pare che a questo ·1a Francia.'· abbia ancora acconsentito. .Insomma la Francia· vuole uno. sbocco nella . valle del Nilo: uno sbocco che le perrr{etta un'eventuale azione in questa ,' valle, e l'Inghilterra non è disposta ad accon~entirglielo. GI' Inglesi ,anno che l'Egitto sarebbe perdu to per essi il giorno in ctii potesse venir attaccato dalla pane di terra; sanno che uno sbocco concesso alla Jfrancia nell'. alto Nilo, unito al'lo sbocco che vi ha naturnl-' ment.e l'Abissinia e date le simpatie franco-ru; se del negus., sarebbe una minaccia continua e terribrfe contro il più impòrtante dei loro possedimenti in Africa. Per ciò si mostrarono cosi risolud nella qùesticine çli IJaslioda, perciò si mostreranno altrettanto risoluti in qualun'q.~e questioùe che implichi pericoli per la loro posizione in Egittò. . Ne viene che la questione di F'ashoda non era. che un incidente della · que1,tione del Nilo; appianato l'incidente restà sempre la questione. ,

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... ** E la marcia di Meuelik e la ribellione di Maogascià che avevan·o e ' . parevano avere un'attinènza colla questione del Ni lo a che punto si trovano'? È difficile indovinarlo,-· Il lavoro del telegrafo in ·questa quindicina fu di smentire o metlere in dubbio quanto aveva-annunziato nella quindicina precedente. .. Oggi si accerta che l\fenelik non si è mai nìosso e si mette anche in dubbio che siasi mosso .Maconnen. Della ribeJliooe di Mangascià p itì ' non si parla; di quella dei ras del Goggiam meno che mai. Si di rebbe che l'allontanamento del pericolo di_guena. tra l'Inghil terra e ia Francia abbia tarpato l'ali alla fan'tasia dei corrispondenti .d'Africa e più di quelli che le corrispondenze e i telegrammi dafl' Africa scr.ivono in, Europa.

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Una que<;tione che, senza essere minacciosa, richi.ama ìn ·qu~sti giorn i l'attenzion~ dei Gabinetti europeeè quella delle Filippine. . Le prete~sioni degli Stati Uniti contro la Spagna diventano semp1:e più esorbitanii. D'altra parte la Spagna, incoraggiata da qualche Gabmetto europeo, mostra delle velleità di resis~enza . Le t~attati:v~ di ~a~e fra i de~ legati spagnoli ed americani furono interrotté. Gh Amenc~n1 r.16utano di assumere il debito di Cuba e vogliono l'annessione p'ura e semplice delle Filippine. La Spagna minacl:ia di ritirare i, suoi delegati aalla conferenza in segno di protesta. · Tuttociò può non avere una grande importanza; ma l'ha_il_fa~to del!a . entrnta degli. Stati Uniti nel numero delle grandi potenzem1l!tan che, m -concerto o senza concerto, governano il mondo.; ' · V irn_portauza di qn~;to fatto venne anche notata da lord' Sal.isbu(y nel suo ultimo discorso'io cui è detto: « essere questo nn avvenimento grave · e serio ché nou può promuovere gl' interessi della p.ace, quantunque in ocrn i caso possa p.romuovere quelli della Gran Brettagna. » . . 0 Non com prendial{lO-quest' uiiima· affermazione .del ~in1stro_ mglese: perc:bè non abbiamo mai saputo che' l' Inghilterra abbia. 1~teress1 comun.'. . còll' America; ma conveniamo pienamente che l'entrata rn cam~o degli Stati Uniti non è fatta per promuovere gl' interessi della pace. Epperciò conveniamo pure col ministro inglese nel ritener'e"'che, l:a:proposta delro Czar pèr la pace _e-11 disarmo non poteva essei·e fa:tta m un 1

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NOTIZIE· POLITICO~ Ml'LlTAR<l,

NOTIZIE- POLl'l'JCO'-MII:.ITAR'l

momento meno propizcio. L'àtlesione di •alcuni Stati e specia lmente dell'Inghilterra ~Ila relll'tiv:a éonférenza è una vera ironia. Chi ne dubitas~e non ha.che:, leggere il citato discorso dr lord s~lisbusy. «· L'intera· nostra' esistenza, e nbn si:llo l'ìntera· nostra prosperità, di' pende (egli disse)'dall!essere Iiòi in grado di difendere le nostre coste contro o~ni :ittacco:· e tale possibìlità dipend~ qal pot~re in qt.ra lsiasi mu-· menm; chiamare in nostro aiuto una fo:rza marittima di gran lun~a mag-, giore di qu-elfa che qualsiasi ·opposfiore poss'a portare contro di noi. Se voi ponderate bene tutto·ciò, vedrete che non pi:>ssiaroo ammettere nello, staio att'ual~ · del mondi:> e n'elle· 'dis·posizioni presenti, di sospenct·ere le: nostr~ pre:cauzioni n.a'vali 'e mil'itari. Esse deb·~ouo essere tenute co.sJan- . .·t temente vive: >>

travolse governo e dinastia. Cer.to · i moti ~i rvplano, anche se vittoriosi, non avrebbero avuto, tale risultato, perc!iè se anche dal pa lazzo Marino fosse stata proclamata la repubblica federale, l'Italia che non è nè repubblicana, nè fédera le, avrebbe facilmente ricottquistato Milano; ma quante vittime, quanti guai, che· vergogna, che danno!

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* * _Vennero pubblicati i rapporti del generale 'Bava Beccaris comabdante · il III corpo d'armata e del generale Oel Mayno comandante la divisione di Milano sulla sommossa avvenuta .in~quella c1tt:à dal 6,al 9 maggìÒ ·1898. Vimpr.essione prodott~ d·a qnesra pubblicazione non poteva es-sere mi, gliore. La stampa pil1 o meno demagogica l'accolse a denti 'stretti; queHa devora alfordine a alle. istituzi·oni ,commenliò assai favorevolment'e detti rapporìi. Dai .méd'esimi si ved'.e che i disord'Ìni di Milano in quelle tristi giornate furoai:l una cosa· abbastanza seria, e che solo l'intervento pro.nito · ed en'ergico del governo, l'abilità dei comandanti militari,, la devozio.ne e la disciplina degli ,oflkial'i della tru<ppa, soffoéando la fiamma al suo nascere, ìmpedfròuo un i'll'cendio di cui· nes.;;uno 11vrebbe potuto misurar·e / ' . · . . 1e conseguenze. (!fuesta pnbblica?Ji'Olle era ll'ecessaria per sfatare la leggerrda clre la sommossa di Milàno sia stata una cosa da nuMa, una gonfiatura deHe autorità politiche e mil'itari; che qu indi si asi ecceduto nella. repressione. . Ttrtfe le sommossé comi'nciaro~o sempre da pi~coli inizii. Sulle prime si hlrnno turbe.di ,schiamazzanti inermi, , poi tutto diventa arma: furo1· arma min'istrat; infine ~ col successo - le turbe trovano i fuci li. Per chi deve reprimere u'oa sommossa, , i'I p·unto sta nell'.impedire i primi successi. Se non ci riesce, la sommossa può tra~formarsi in rivòlu~ ziooe, Le giornate del 1830 e del ·1·8i8 a Parigi ebbero un principio anche più meschino che i fatt~ del maggio ,J,898 a Milano. Ma ' là i sol~ati erano condotti da generali incerti o infidi;• epper6iò in un attimo il mov.iménto iniziato da un sassol ino divènµe .valanga che \n tre giorni

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La rélazione· del l;)oenerale Del M,ayno ripresenta alla mente inciqentì , • • luttuosi il cui ricòrdo non è del tutto cancellato 8'd a, cm accenmamo soltanto per trarne una conclusione di ca:pitale i'ibportiinza., éioè eh~, come egli si esprime, « la tenacia nel_costrurre e ricostmrre le b~Trt' ,cate, l'opportuira scelta del centro d'i resistenza, l'a'bile con·cetto d_iretd·vo emero-enté da 11' ubicazione e ree i proca rt1lazione d.elle barricate s·t:es-se, me~te in chiara luce lb· studio prev_entivo di questi mezzi di rivoluzione )). 11 La ·s-ommossa si svolgeva n'e' suoi_ episodi cori una certa tattica'; nei iuo.,.hi :foche più lontapi si rivelava i~'entìtà di provvedimenti ·e di conte~~o ; quantunque sia s'tàtn ferltlata al p~rio~o ~ei. sassi,. del l'e t.e~ole'.' dei proiettili avventizi;;. pure vi furono ·ep1sod1 dL smgolar~ grav1t~. ~1 legga il racconto d'éll' assalto all'uffizio di questura in v_,a Toma'Dl.' quello ;dei c·ombattimenti alle b:micate del Garrobbio e d1 porta Garibaldi, l'assa•lto al gazometrç>, e poi si dica se questi fatti non erano il proporzionato esordio di una grande rivolta. ' : ì\'la ciò ·che è più gr~ve sono gf'indizi evidenti di una préparall1one, non a:nèora matura,, ma bene studiata, l'esistenza di..: un pi,1n·o p'tlestabilito con chìa ,:a visio'n'é del'Jo scopo da r~ggiungere. È che un pensiero dirigente vi fossé, è ptovato a:nche dalla premùra cvn cui fino dai primi momenti sì cer.cò dì promuovere lo sciopero dei ferrovieri. · La' chfav6' àella riùsçlita stava in gran parte 1ì. Se le ferrovfe si fossero fermate, co·n quant,a m{lggìore difficoltà la scarsa guarnigione e l'energia di chi la comandava avrebbero potuto tener tes'ta !il molo' che s' ing,rO'ssava colle schiere aftluenti· dalla campagna! Que'ste risnlt-anze che emergono dt\'lJa r1;1lazione del gene·rale Del l\'1ayno, sono di grande momenito per' giudi.care detla nec~ssìtà o no di una en11rgica repressione qu'ale ~i ebbe' a Milano; esse vengono suffragate dal rapporto, del generale Bava.


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~nteressantissima nel ra pporto del generale Bava è l'esp~sizione che egli fa del contegno della truppa in confronto a quello dei ri voi tosi.. « Credo opportuno - egli dice - rilevare in modo particolare il contogoo ~e~ameat_e <'O t~ m_endevo le della truppa; tanto quella appartenente a! pres1~10,stabtl_e dt Mtla~o, _a cu i. toccò la _rarte essenzia le della rep~ess10ne dei tu m'.1lt1, ,quanto. 1 r1nfol'z1 successi vamea te arrivat/, furono ve,, rar.n~nte ammirevoli per contogao calmo e sereno, per la resistenza alle fauche, ~er la _non.cu~anza dei pericoli. ed anche per la longanimità e la moderaz1on.e d1 cm diedero prova. « Meritano spec!ale menzione i richiamati; essi si presentarono reqolarmente fin dalla sera del 6, .ed inquadrati nella notte dal 7 all'8, ;er quanto. appartenenti alla provincia e molti di essi alla ciuà stessa di Milano, non ebbero un momento di esitazione, e tennero anch'essi una condotta .veramante ammirevole. « Sol_o_ i fer'.ti gra~i abb~n_donarono la..lotta e fu1:onor icoverati all'ospe~ale militare, molti a Itri mvece contmuarono nell'azione, dimodochè 11 numero. totale è sensibilmente superiore a quèllo già notificato a code~t? M101stero, sa le cioè ad un soldato morto, 4 ufficiali e 44 soldati fent1, ohre ad una guardia di pttbblica sicurezza uccisa e tre "llardié 0 ferite. . . « Alla moderazion?, alla dis\iplina sem pre mantenuta dagli ufficia li , s1 deve se, su zona s1 larg.a ed 111 tanti scontri coi rivol tosi, si ebbe a lamentare un numero relativamente limitato di vittime. · «Si. fece fuoco solo quando_ fu strettamente necess_ario per sgombrHe le barricate, ed anche allora s1 esegui qualche sparo a comando · certo se. si. fosse. usufruito della celerità di tiro del nostro. fucil e' ben ~agg1·0 r1'. , vittime v1 sarebbero state. . « Se si imp_iegò an~~1e il cannone a Porta Ticinese nel pomeriggio del giorno 8, lo s1 fece p1u che altro per incutere un salutare timore· tant'è vero che, io seguito all'unico colpo a mitraglia, sparato apposit~monte al~o, s1 ebbero a deplorare solo tre morti, riuscendo per contrario a scioghere ·t . completamente i rivoltosi, che con estrema noncuranza della na cout1nuav.auo a rimanere tJSposti al fuoco della fucile ria. « E non è a dir_e che le provocazioni mancassero. Oltre ai colpi .di revol_ver che parti vano dalle case ed alla pioggia delle tegole, ed alle ~as~arnol~, che accoglievano_ l'iniz.io ,d'ogni movimento di tr~ppe, non vi e Htuperio che la folla, briaca d1 anarchismo, non abbia loro lanciato.

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« I fischi, gli urli e le imprecazioni dimostrav~no pur troppo l'effetto di anni ed anni di dissolvimento morale. « Vi furono parecchie vittime innocenti, special men te nei giorni 7 e 8, e ciò si ,de.ve attribuire in partit:olar modo al fatto che la popolazione, per malsana curiosità, assisteva dalle 6oestr·a al combattimento c~e aveva Iuogo nel le vie. « li .mio bando del 7 corrente presc.rivente la ch iusura delle finestre, mise riparo ad un tale gravissimo inconveniente. « Al contegno calmo dell a trnppa (con tinua il generale Baya) fa ceva s'trano contrasto quello dei rivolt0si. Le· donne si segnalavano in modo speciale per la noncuranza del pericolo e per gl' insulti che prodigavano all'eserci to. « P,~rsuasi dalle debolezze del passato, che la truppa non avrebbe fatto fuoco, si immaginarono certamente che presentaodosi iu grandi masse presso la Piazza del Duomo avrebbero senza•a'lt.ro trionfato. Per quanLo relativamente pochi di essi fossero armati di revolver, col coraggio cli uenfiti, si esponevano al fuoco delle truppe, si riannodavano dopo ogni scarica per modo che,· a Porta Ticinese, il so lo effetto del cann(!oe pQlè indurli a sciogliersi. « AIJ., maggioranza di illusi e di pervertiti dallo teorie repubblicane e socialisie, va nggiuoto il solito codazzo della genlè di mal affare, deili anarchici, e di tutti quelli ·cbe pescano nel torbido di ogni rivolta. « I saccheggi, fortunatamente repressi al loro inizio, del palazzo SaporiLi, di altre case del Corso Venezia, ciel Corso Porta Ticinese, di via 1 Torino dimostrano che anche numeroso' era il contingente di questi bnssi fondi della plebe milanese. , /

La conclu sione del rapporto del generale Bava è che se i disordini sono stati repressi, pur troppo permangono .!e ca use; onde essi si rinnoveranno in un tempo non lontano, con miglior· preparazione e con l'ammaestramento dell'esperienza , se quéste non sa raui10 con oculata cura rimosse. I tumulti di Milano non costituiscono un fatto accidt>nlale, ma sono una conseguenza del lavoro dei partiti sovversivi e dcll'opatia delle classi dirigenti. Mentre da' un lato i socialisti predican'u alle classi operaie non più couténute dalla fede ed anela nti ad un illu~orio avvenire di prosperità, dall'nltro « t,duni sacerdoti special menttl i vice-pa rroci giovani, nelle campag_ne , predicano ni contad ini la guerra c·ontro ·


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le i.;tituzioni, nell'evi1ente intento da far sorgere disordini e nella svera11Za di ristabil ire, colla disgregniaoe e rovinii della patria, il potere · temporale. E così i socialisti, profittando· dell'apatia generale, si irn. padrooiscono di gran parte dei consigl i di amministrazione, delle so· cietà cooperative,. s' in61trano nei municipi, creano le camere di lavoro, ed II poco a poco, con la vorio costante, Jentu e dissolvente, domionno. .moralmente e materialmente gli _operni, che fa nno scioperare e muovere a loro talento. ». · 1 • , L'ill.usfre generale dimostra a quale punto di potenza e d'audacia. erano giunti i socialisti io Milano, indi soggiunge: , , P al lato opposto, il giovane clero, che riceve le sue ispirazioni' · da ~n .giorn~le coIP-e 1:osser11t,tore cattolico, è ben diverso da quellopatrtottaco d1 un tempo; questo, anche al giorno d'oggi, spiega la sua azione bene~c~ a sol~ fio~ religiosi e morali, ma oppresso èlalln oppo· s1z1one degli mtraos1gen t1 è costretto a rimanersene in disparte· il aio. ' elio~ " · vane clero mvece dal pergamo, e con una fi tta re:e di comitati cesani e parrocebiali, compie in· altro senso l'opera dissolvente nelle campa:,(Dé, inocu la il disprezzo al Re, ·all'esèrcitÒ, alle autorit!t, ·e· riesce cosi allo stesso fine, potente alleato dei socialisti e dei r~pubblicani . « Uoa tale azione deleteria è ceotuplic11ta da una stampa sovvertitrice che diffoild~ ovunque ·j h veleno, e trova spesso l' impun ità nella indeter: minatezza nelle disposizioni legislatiYe che ne regolano le funzioni ed i · diritti ed olfrooo la possibilità di essere interpretate troppo benevolmente. « A tutte queste cause un'altra .e grave se ne deve aooiunoere: la . /' . l>I!> I> propagan da, cioè, atta liberamente nelle scuole·; non pochi maestri delle scuole primarie qui io Milano sono ferventi apostoli del sociaUs~o; ~~ofessioni pubbliche di socialismo sono fatte da professori di · UuI vers11a, e con quale effeuo? Basti !'.osservare come ntJlla vicina Pavia la gran maggioranza degli studenti professa dottrine contrarie alle nostre istituzioni. , È adunque necessaria un'opera di risanamento morale, la quale solo sa rà possibile coll'azione concorde, perseverante ed eoeruica di tutte le • • • • • I> 1stt tuz1om governative, congiunta ad una saggia legislaziene. Bisogna ,im.pedire la propaganda delle idee sovversive, proteggere ollìcacemente tl lavoro onesto, prendere in amorevole considerazione i bisogni delle d assi sofferenti. Così - risanato Vambieote e rimoss« le cause - sarà lecito sperare che mai più la p:itria sarà esposta a tanto ~ericolo, nè l'esercito chiamato a così dolorose prove.

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Fra le più importanti di:;posizioni di carattere· militare emanate nella <Juindicina notiamo le seguenti : -- Fm·ono chiamati alle armi per il 5 prossimo dice:o;,i.bre gl'iÌ:tsc~itti di prima categoria della classe 4878 dicbiarnti .idooei per la cavalleria e per l'Htiglieria a cavallo, da c_arnpagna e da montagna . Sono esclusi dalla chiamata : a) quelli che, sebbene prenotati per le armi a cavallo, risultino ascritti alla forma di un anno, siccbme rivedibili di due leve precedenii; b) quelli che aspii:;ino all'assegnazione ~I genio in qu::ilità rii telegrafisti o ferrovieri ovvero alle compagQie di I sanità e che, aon più tardi del 20 corrente novembre, facciano pervenire nl risp-ettivo distretto un certificato dal quale rh,ulti che sono telegrafisti-trasmettitori ov,,ero macchinisti, fuoch isti, cantonieri al ser. vizio delle ferrovie ordioatrie, ovvero fa rmacisti o stu~enti che abbiano compiuto con successo il 3° corso della scuola xli farmacia, ed infine ecclesiastici insigniti degli ordini maggiori; c) quèlli che, sebbene prP. · notn.ti per le armi a cavallo, appartengono a comuni di reclu_ta men10 delle truppe alpine. Potranno essere ammessi a questa chiamata quegl'inscritti della classe 1878 che, pur no!l essendovi c.ompresi, facciano domanda di ammissione alla paneoza anticipata con assegnazione alla cavalleria. ' L'i nvi'o d~gl'inscritti ai corpi sarà fatto l'H diMmbre. - Venne sta bilito che durante la prossima stagione invernale abbiano luogo al poligono di Nettuno due corsi ìristruzione, per l'artiglieria da campagna, a cavallo e da montagna. Il primo cùrso sarà dal 28 dicembre p. v. al 30 gennaio 4899; il secondo dal i febbraio al 9 rnarzo 1899. . · A freq uentare ognuno di questi consi sa ranno :immessi 13 capit:111i scelti fra i più anziani che non siano intervenuti ad altri corsi. durante gli ultimi tre anni. Gl i ufficiali da.inviarsi alla scuola sa,ranno,desigo11ti dall'ispettore d'artiglieria da campagna; pel servizio della scuola sono destioote tre b~tterie. - Analogamente a quanto fu rlisposto negli scorsi anni , il Mioi· stero ha determinato che i sottotenenti di complemento (eccettuati quelli medici e quelli veterinari) i quali proveugoI).o dai militari di 1 a categoria, che presero servizio colla classe 1876 in qualità rii allievi uf. lìciali di complemento, sieno inviati in congèdo illimitato, non appena abbiano prestato tre ·mesi di effettivo servizio decorrenti dal giorno della l<rro presentazione al corpo. 1


;

2096

NOTIZIE POLl'I'ICO-MILITARI

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2097:

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NOTIZIE MILITARI ESTER E

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. A lllOdific_;\ZÌOùe del I' .4.tto 10,1 dell'anno ,1895, il Ministero ha determinato-r,he la mantellina per gli ufficiali del corpo di stato i:na"giore, di fanteria dì linea, degli alpini e tlel corpo contabile abbi/ii _bavero in velluto nero. · · • Tale ' modificazioM, che avrà effetto ·dal 1° gennaio 1899, fu estéga anche ~ lla divi~a d~g~i ufficiali in congedo dell'arma, specialitf e co.rpi predetti ._· Con d1spos1z1one successiva ·venne poi estesa agli ufficiali in servizio permanente e io congedo dE>i bersaglieri, del corpo sanitario e di quello del commissariato: , ,·. -:- _Il Ministero ha d; termioato che in quest'anno il periodo di tern po s1.abil1to per la ,,presentazione del modello numero 4.7 da parte dei mi- · litari studenti ritardatari ché desiderano continuare nel ritardo del se,'.- .:, ·, vizio, sia prorogato a t'uttoi l 31 . gennaio ·1899. · - Venne pubbli_c11to il riparlò in .legioni, di\'is,ioÙì, compagnie, te~enze, sezio?i' di ·1 a e di ·2a classè e stazioni dell'arma dei carabi- · nieri reali: - -Fu pubblicata· lo ,convenzione pei \ras1 porti mil·itarì sulla linea ferroviaria A!'ezzo-Fossatò. r · • . - Fu pubblicato l'elenco degli ufficia li ammoss-i a prelevare un cavallo di agevcjlezza presso il · rnggimento dì cavalleria per ciasé'uno i~dicato, nella distribuzione genera le -che av.rà luogo il 19 del corrente ' , inese. , Vennero pubblicate le disposizioni per le quali ì militari rn congedo, sia dell'e~ercito sia dell'armata, appartenenti al personaie ferro-· . viario, postale e telegrafico possono essere riclt i<1mati ,in sen;izio militare per il tempo che il governo giudicherà necessario, pur continuando nell'uffizio delle rispettive funzioni ed irrnombenze e. percependo dalle amministrazìo,ni ferroviarie gli , asseg!)i lorÒ dovuti, senza d.iritto ad al'cun assegno sul_ bilancio della guerra. - Furono pubblicati i capitoli d'oneri per la~ fornitm;a del forai>oio durante 11 venturo anno 1899. · , - ,...Ji'urono pubhlicate alcune modificazioni al regolamento sulle li' Cenze del regio esercito.

- ~ - --

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,AUS TRIA-UNGHERIA.

Prornoziotii nell'esercito. - Verso la fine del t.rascor,;o ottobre è stato ,pubbl icato in Austria-Ungherii il grande Bollet?'no semestrflle, detto d'au tuono, il qua le contiene numerose promozioni nei vari gradi e nel le 1 ~ · varie armi e corpi dell'esercito. - ,J...e promozioni da sottotèuentr in su nel corpo di stato maggiore e nello stato maggiore del genio (, 1), -nelle armi .combattenti, nel corpo sanitario · milita1;e e nel treno sono qu i appresso nume1·icaqiente riepilogate. "Promossi al grado digenerale di .corpo d'armata (feldzeugmeist~r): ' 5 tenenti marescialli (feldmarschall lieutenarits), di cui ·1 era della promozi<fii'e deWòttobre ·e 1 del novembre ·1890, 1 · dell'aprile, 1 del maggio e 1 dell'ot~obre 1891. Promo.ssi al grado di te~ente maresciallo,: , ,,, ·12 maggiori -genera li (geµera 1-majors), di c~1i 6 erano della promozione del novembre '!894-, 4 dell'aprile e 2 del maggio ,1895. Promossi al grado dì maggior generale: ' 23 colonnelli, dei quali ·l'era della promozione del novembre ,189·1, 1 del giugno, 1 dell'Òttobre, 11·I del novembre, 3 del dicembre e 6 del · maggio 1892. · ' Promossi al grado dì co!onnel lo: ·-, a)- nel corpo di stato maggiore: . , /~ tenenti colonnelli della promozione del novembre 1895; b) nello 'stato maggiore del genio.: , 2 tenenti colonnelli !]ella proni~zione del novembre 1895; e) nelle armi di fanteria e truppe tec:nicbe (2): . , ;i,'7 tenenti colonnelli della promozione del novembre ·1895; d) nell'arma di cavalleria : · 3 tenenti colonnelli della promozione del novembre ·1895; · . e) nell'arma~di artiglieria da campagna: . . \ 4- tene?ti colonnelli della promohone dél novembre ·1895; 1

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~ 1')

Roma, iLU. novembre 1898. 1

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Nellèeserci to austro-ungarico esiste anche·Jo stato maggiore ciel genio. (~) Le t,ruppe tecniche t;h!) cons tano déi pionieri e del reggimento ferrovie.ri-telegraflsti, formano un ruolo un ico coll'arma di rant.eri,1. (l.)

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NOTIZIE MILITAR.I ESTERE

2098

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i del gennaio 4, del maggio e 1 del novembre ·1889, •I del maggio e 1

NOTIZIE !IILITARI ESTERE

f) nell'arma di artiglieria da fortezza:

·I tenente cqlonp.ello del la .promozione del novembre 1895; · g~ nel corpo sanitario m'ifoare: 2 tenenti colonnelli, di cui •I della promozione del novembre 1895 e l'altro del maggio 1Ì896; · h) nelle truppe del treno: . I, 1 tenente' coloµnell-0 ·della promozione del maggio ·1895 . Promossi al grado di tenente colonnello: a) nel Gorpo di stato maggiore: · 5 maggiori della promozione del maggio 1896 ; b) nello stato maggiore del genio: '. ~ . · 6 maggiori della promozione del maggio ·1896 ; e) nell'a1,ma di ·fanteria e nelle trnppe tecniche; 29 magg,iori, dì cui 8 della promozione del novembre 1,893, 12-del maggio 1,894, 9 a scelta del novembre •1895; d) nell'a1:ma di cavalleria : . ,/ 7 maggiori della promozìone.del novembre 1895; ;e) .nell'artiglieria da campo:·· '' . '5 maggiori, di cui 2 ciella promozione dèl gerina,io 1894, 2 del maggio 1894 ed 1 a scelta del novembre •1895; · l) òe,11' artiglieria da fortezza, 1

"-

1

N. N.;

g) nel corpo sanitario militare: i-1 maggiore comandante d, sezione (1) della promozione del maggio 1L894, 3 m~ggiod medici del la promozione del maggio 1.894.; h) nelle truppe del treno: 2 maggiori, di cui 1 er:1 della promozione del maggio 1894, l'altro del maggio •I 895. Promossi.al gr-ado di maggipre: a) Nel c_ orpo dì stato maggiore: . 13 ç,apitani .della prom.ozio[)e .del no vembre ·1 8,9 2; b) Neilo' stato_ maggiore del genio: 5 capitani Jì cui 1 delha promozione del maggio 1892 e. ,i. dèl novembre 18~2; c) ,nell'arrna d.i fanteria e nelle trnppe tecniche: · 33 capirnui di ,1a classe, di cui 4 della promozione del novembre 4885, 1 del rnaggi·o e ·15 del novembre 1887, 6 del maggio 1888,

'

2099

del no\<embre ·1 890 e 1 del novembre 1891. Gli ultimi 10 sono stati promossi a ~celta ; d) nell'arma di cavalleria: rn capitani di ,1a classe, di cui 6 della promozione del maggìC1 e •1 del novembre 1887, 2 del gennaio e 1 del maggio 1889. G-Ji ultimi 4 sono stati promossi a scelta; e) nell'artiglieria da campagna : 4 capitani di i a classe, di cui 2 della promozione del maggio e 1 .del novembre 1886, 1 d~l maggio 1887; /) nell'artiglieria da fortezza: 1

1

N. N.; " g) nel corpo sanitario militare : . 5 capitani medici di 1a classe, dì cui 2 della promozione del

maggio 1880 e 3 del novembre 1880. Promossi capitani di 1 • classtl: con trasferimento nel corpo di stato maggiore: -13 capitani di 2• classe, dì cui ·1 2 di fanteria e ,1 cli cavalleria · tutti del.l:i. p~omozìone a capitano di 2a classe del novembre 1896, rima• nendo nella propria arma ; a) (1) nel corpo di stato maggiore; N. N.; b) (1) nello stato maggiore d~l genio: N. N.;

e) 87 capitani di 2• classe dell'arma di fanteria e nelle truppe teèniche .t utti della promozione del novembre 1895; d) .nell'arma di cavalleria: 23 capitani di 2• classe di cui 1O erano della promozione del maggio e 13 del novembre 18~5; e) nell'artiglieria da campagna: . 20 capitani di ia classe tutti.della promozione del maggio ·1896•; f) nell'artiglieria da fortezza: · , 5 capitani di 2 classe della promoìione del maggio 1896; g) nel corpo sanitario militare: i 7 capiiani medici di 2a classe, di cui 13 della promozione del novembre 1895 e 4 del maggio 1896; ·

1

(i) I capitani del corpo di stato maggiore e dello stato maggiore del genio sono tutti · (:l) Nell'esercito aus tro-ungarico il comandp delle trupp~ di sanità è affidato ad uffi-

'

ciali non medie.i provenienti dall'apposita sezione della scuola cadetti di ·fanteria di Presshurg.

.di t• classe.

{36 - ANNO XLIII.


2100

N,qTIZIE MILITAR.I ESTERE

NOTIZIE !1ILIT·ARJ ESTERE

h) nelle truppe del t_rrno : .· 4 càpitani di ~a classe della promozione del novembre 11895.

e) neltartiglieria da campagna:

. ·A.O so~totenenti-, cioè fino all a promozione a sottotenmte del' gmgno

~ Promossi capitani di 2.a'classe:

a.) n·e1 corpo di stato maggiore: .N. N.; b) neilo stato maggiore del genio: N. N. ( ·I );

.

1895; ' d) nell'artiglieria. da\ fortezza: 2 sottotenenti, cioè quelli della promozione a, sottotenente del giugno,1895; e) nel corpo sanita-rio militare: ii, sottotenenti delle trnp.pe di sanità del la promozione del novembre -t 89,t (1); () rn(llle truppe del treno: ·16 sottotenenti, cioè fino ai promossi sottotenenti nel gennaio 1·895.

e) nell'arma di fanteria e nelJe .'truppe tecniche: ': · ,t 1-1 tenenti, di cui 71 ad anzianità e 40 a scelta. Dei promossi ad anzianità ·64 erano della promozione del novembre ·I 890 e 7. del maggio 189,1 ; dei promossi a scelta 2 erano della promozione del maggio-e 14 _ del novembre 189 1, 3 del maggio e 1 del novembre 1892, ·I del no-. vembre ~ 893, ,i- del maggio e ,~ del novembre •I894 , 1O del novembre · 1895 e -1 del maggio ·i 896; d) nell'arma di cavalleria : . . ,1-Q tenenti, di cui 33 ad anzianità e 7 a scelta. I promossi ad an-. zianità erano tutti della promozione del novembre 1890; dei 7 a :scelta .1 era della promozione del gennaio e •I d~I maggio 189•1~ 1 del maggio . 1852, 2 del novembre 1894, 1 del magg10 e ~ del no_vembre ·1895; e) nell'arti<Ylieria da campagna: ·16 tene~\, di cui 7 ad an·zianità della promozione _del novembre ·1890 e 9 a scelta di cui 1 della promozione del maggio 1891 , 3 del gen• · naio 1892, 1 del maggio 1893; 4 del maggio ·1894 ; f) nell'artiglieria da fortezza: . i tenenti ad anzianità della promozione del novembre 1.890; g) nel corpo sanitario: · .. . 22 tenenti medici tutti della promozione del maggio 1896; h) nelle truppe del treno: . . . . 4 tenenti ad anzianità della promoztone del novembre •I890., Promossi al grado di tenente: . a) nell'arma di fauteria e nelle ~ruppe \ecnic~1e: . . 459 sottotenenti, cioè fino alla metà della lista dei promossi sottotenenti nel maggio 1895; b) nell'arma di cavalleria: 66 sottotenenti, cioè fino alla promozione a sottotenente del gennaio 18.95;

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' BELGIO.

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1

Nuovo alzo per il fucile Maii..ser. -1. Il dipartimento della guerra ha messo in esperimento un nuovo alzo, nel quale la tacca dì mira trian· gol-are è ~ostitnìta d·a iacd1e rettangolari yerticali; pare che queste tac-_ che siano due, una di millimetri 6. e una di millimetri 5.. 1 . La Belgique militaire osserva che questa modificazione presepta i se. '_ guentt vantngg1. : . . Per la ristrettezza della tacca è reso più faci le il cercare il: pu•nto, ·per 1 il . quale occorre fa l -passaFe la linea di mira; la somrrlità 1iel· mirino è m·anteouta. esattamente nel mezzo;, gli spostamenti · che il soldato, può commettere son-0 meno ,sensibili. La tac.ca rettangolare- non· è soggetta a deg.radazionì. Adattandosi 'due larghezze d·i- t.acca di mira, una di millimetri 6 per le distanze in.fèriori a 500 metri, ed una· di, millimetri, 5 per le distanze superiori, l'immagine formata dal mirino· neHa tacca di mi,ra è sempre uguale. \" 1 Nelle esperienze-eseguite colla nuova tacca i tiratò.ri hanno messo meno tempo a punt;Jre,che cou quella attualmente in_uso ed hanno. provato un minore affaticamento del la-vista. · FRANCIA.

Le . ammissioni. negl1: istituti mil-itari per l'.anno _J899. - Per l'anno ,1899 le amrnis~ioni alle scuole mi litari d_i St. Maixent, Saumur e St. Cyr saranno sensibilmente I'idot~e.

(!.) Nel corpo di stato ma.ggiore e nello stato maggiore del genio il .gra1fo meno el~

vato è qu·c110 di capitano.

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2.1b1

(2) Vedi nota (tl !.36• -

a pal/:,

ANNO XLIII,

i.


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2102

-

2103

NOTIÌIE MI LIT A.RI . ESTERE

Le Petit Var, dal quale si ap.prend·e tale notizia, soggiunge· che questa mis,urà fu adottata dal ministro dell;l guena per evitai·e· m avveqire una esuberanza di quadri che riuscirebbe- pregiudi~ievole alJ'avanzame?tO.., Gli esami d'ammiss1:one alla scuola d:i Versailles. - In seguito all'adozi,one del .nuovo. materiale d'artiglieria. in un certo nul!)ero di batterie da campagna, è stato giudica-io conveniente, per evitare ·delle, difficoltà al momento dei prossimi esami di coocorso, di precisare in. antecedenza e per quacilò riguarda il se~vizio dei cannoni da campagna, le ·materie, sulle quali i candidati saranno interrogati. In sonseguenza il ministro della guerra ha emanato le seguenti disposizioni: · , , . I sottufficiali appartenenti ,alle batterie da campagna ' che hanno od avranno ricevuto al momento degli esami il materiale da 75 millime~ri. potranno .a loro scelta essere interrogati sui regolamenti di mano\•h e di tiro che riguardano questo materiale ,o su quelli riferentisi al mate- . riale eia 80 e da 90 millimetri. · ' - . Essi dovranno far c'onosc~re la loro· scelta al presidente de.Ila commis- . sione incaricata degli esami orali al princ~pio de[ loro esame d' isiru-

zione t.ecn!ca. . . . . , .,. . . . 1 • Tut-t1 gh allr1 sottufficrnli d arugl1erta, senza eccez10ne saranno 1.nterrogati esclusivamente sui regolamenti di manovra e di tiro riferentisi ~i cannoni:da 80 e da 90 millimetri. · Condizioni alle quali gli ufficial·i possono accet4...are l,a pr,esidenza nelle distribuzioni d:i prèmi o in altre solenn·ità. - Il m~nistro della

guerra, in seguito a qualche inconveniente verificatosi, ha ordinato che le prescrizioni delle due circolari (8 ·settembre 1876 e i2 luglio ·1881)· riguardanti tale argomento, debbono essere, tenute in vigore e cioè: . I governatori militari .ed i comandanti di corpo d'ar.i,iata possono au- : . torizzare; senza rifèrirne al ministro della g~1efra,. gli ufficiali generali, colonnelli o assimilati, · ad accettare la presldenza iu ocçasione di distri-buzioue di premi negli istituti d'istruzione, pu'bJ)lid1,dipendenti dall'università . . .Per quanto invece concer,ne gl' istitutì d'istruzione ·uon dipendeJJti dalle università, l'autorizzazione non può essere data che dal ministro. \

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RIVISTA DEI .PERIODICI MILITARI . I '

..

Rivis~a marittima.

Fascicolo X. ~ Ottobre •1898. - Etica del comando, per A.· V.

V•ECCHJ.

Abba'co per il calcolo della latitudine• mediante un'altezza circwinme•I • • ridiana, per G. PEsc1. Cervo volante, per D. C. .Alcuni inse9na1nenti della guerrn di Cuba, per C. C.

Carattere di singolare Ì[llportanzé\ riveste la pubblicazione dell'ultima ,parte 'dello studio:

,.

Conflitto ispano-amM"icano, per D. BoNAMrco.

Dopo avere accennato ai principali fatti del 111ese d1 agosto, onde fa cronaca del conflitto risul.tasse completa, sono argomento di quest'til-

-tima parte dell'interessante studio: le· conseguenze, la· critica e gli inse·gnamenti che possono fio d'ora prevedersi, formularsi e .dedursi dal conflitt.9 'testè terminato. , Sono poche pàgine; ma tutte :piene di considerazjpili e deduzioni, esposte con forma così stringente che mal si prestano ad essere riassunte; epperò .dobbiamo limitarci ad accennare soltanto alle princinali e più importantL , · / , Già Ù&l suo primo articolo il B0NAM1co aveva affermato che il conflitto ispano-a!llericano non era un problema territoriale, ma ))ensì un probltima navale, essenzialmente navale che poteva rapidamente e completarr:ent~ essere risolto per effetto del solÒ,domillio del ·mare, senza ·l'impiego di truppe, ben('hè queste potessero essére utilmente in1pie. gate, a sµopo di chiassosità, di teatral ità e di appagamento della pubblica opinione: E_ soggiungeva: se la flotta spagnuola non riuscirà a ~ontrastare pe.r qualche tempo; con· quei mezzi ·e quei sistemi che lo - consentono, il dòminio del mare, la superiorità numerica delle truppe spagnuole diviene causa di rapido esaurimento e può provocare una red<lizione del!' \Sola e perciò la risoluzione del cònOitto. . , . Gli avveninrenti haunò esamimente cÒ4fermata !a ver.ità di q'ueste previsioni, ma il ,BONA~l[CQ'.. va ancora . più io 'là -ed afferma c'he, ammesso anche che le truppe spagnuole fossero riuscite vittoriose, per ,]e

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2104

RIVISTA Dll:l PERIODICI MILITA~!

R'lV1STA DEI PERIO'DlCI MILITAR,!

rnisere condizioni cui furono ridotte, la reddizione dell'isola era inevitabile pl}r l'anniepta_men10 del ;potere .navale della Spagna: Le esigenze pertari'to degli Amtli'icani rispetto a ·Cuba e Portorico furono perfetiameiite cbrrispondenti alla· ragione militare t> alla situazione del conflitto, e la Spag-na ha saggiamente concluso, risparmiando all'esercito. coloniale le soffere.nze e le vergogne .di una inèvitabile· capitolazione per esaurimento. , Rispetto aHe ç-on~eguenze del conflitto, l'autore esamina prima q1Jelle ahe_parrebbero derivare dalla parteci pa;,;ione al consorzio internazion11le . di dtie grandi potenze marittime extra-europee, il ·G;iappone ·e l'tJni<;me, ,,,e spera che l'Europa, in vista del pericolo; saprà far fronte alla riµova sitnazion.e con tutti i mezzi d.i cui può disporre e ché varranno• a raJforzare il' suo primato mondiale. · ' Rer ila Spagu;i., è interamente Rerduto il ,potere coloniale, e quest1:1· perdita produce quella del traffico, l'esaurimento delle •graÒdi ,com- . ' pagoie di navigazione, la stagnazione del commercio, ecc. Essa ormai n~m può pensare che a raccogliersi. « 'De.caduta, conch_iude N BON·AMICO, . ci-.vilm,ente e militall~eu,te no.n '.ha at\tPa ,alternativa :che quella deHa ,rivoluzio.ne .-allo stato latente, se non aitti,vo, o~pure di ·una nigenena0ione lt1;nga, .,di.ffioile, dQlorosa, 1per la ,quale -si l'.ichieggono ·e11oismi ci,vil,i i~ooraiti purtroppo ,daUe ,naiioni latine; situazione grav.e, ma che non ,è originata unicamente dai disastri' recenti, ed .è bensì. -il ;portato deg,li eO'eui ine,vitabi.li della patQlogia nazionale, clie r,ibeUe ad ogni corret.ti vo, t11as(orma gLi •Sitaii ,in 0ada.veri semoventi. )) .Ri~petto agli Stati Uniti d'America, ,le ,conseguenze, come q,ue!le derivanti dalla buona fortuna sono· meno prevedibili. Comunq,oe, ,colla incipiente colonizzazione · cessano di essere, come fu11ono. uno · Sta10, chiuso in se stesso .e s·ahvagua,rdato d·al '8-UO isolamento politico -q1.ia:n:tfi> .dalle sue c0,ndizioni geografiche.; per divenire ,uno Stato ,politicamente e colonialmeute vulnerab.ile. ~ ' L'Unione è quindi còsbretta _dalle cons.eg1.1enze del conflitto e ,dall,e nuove ide2ilìtà roilita.ri e politiche ad un'enorme 1~rofusione ,di denaro, per creare u.i:i.a g,rarD. flotta,; · per sistei;na.re la ·difeusiva costieri! e fl1u•viale; per sistemar.e la re.te :logistica .e strategica, senza èli che la difesa. costiera ,sacrebbe incompleta e insufficiente; per ·organizzare un esercito a base di reclutamento' volonta.rio, la cui en.tità in tempo,di pace non potrehbe essere minore .di centomila uomini; per costituire un corpo coloniale, il ct~i eifettiv:o, anche nel.le condizioni presenti uon potrebbe essere inferiore ai :vi;,ntimila uo~iui. 1

. 2105

Per I' E~1ropa, s'impone la ·creazio'De d,i nn grm:1de potere navafo, che l'au,tore ehiama potere navale europeo, e di cui ha già dimostrato 'la necessiità si(da quattro anni or sono; cre:rnione éh'egÌi ritiene facil·e e pros: sima, perchè necessaria. L'aùtore passa quindi a ·esami11:1re la direttù1ità della giterra, per concbiudere che .<< l'Un ione e la Spagna specia·lmente hanno ùato uno s·pettacolo assai miserando de.Ila loro ·efficienza mi lita re e che le razze Ialina ed ·ang'l0-sass0ne, che già tennero il primato delle armi , debboM oggi imparare dal Giappone la scienza della guerra. ,» Per quanto ba tratto agli insegnamenti del . conflitto, il 'BoNAM1co li divide in strategici e tattici. Dei primi -egli fa ~rn·a lunga enumerazione che non. possiamo perciò riportare; e d'i qnell 1 tattici meue principalrneute in rilie1•0 l'importanza delle grandi navi, della velocità delle m~. desime, , degli alti espl.osivi.'Le pic'Cole artiglierie poi sono troppo vulnerabili e non lasciano ~ro.ppa speranza di utilizzaÌ'le convenientemente nei coqibattimenti di squadre~ e le grandi artigl ierie non hanno ancora flltto una prova sufficiente per permettere un giudizio risol utivo. E il BoNAM1co conc;hi ude: «. Il conflitto cino-giapponese e quello ispano-americano furono fenomèni troppo liO)itati e troppo irregolari per fornire in'segoamenti attendibili, specia .lmente per qu:into riguarda il rostro ed il siluro, e soltanto una .grande guerra come quella del periodo velico, combattuta fra 1randi armate, in condizioni di grande effi· cienza, potrà fornire gli elementi sperimentali della futura tattica delle armate. » Informazioni e notizie. Bibliografia.

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Revue du Cercle militaire.

N. 43 e U, 22 e 29 ottobre 1898. 1

Nella cronaca della Settimana militare, si . accenna alle visite fatte ilai ministri della marina e 'della guerra in Algeritt·è Tunis;a, e al campo cli Cbàlons. Il Lo'ckroy, mini'3tro· della marina, accompagnato dal generale Delambre deì geni/) e dal generale Brnnet dell'artiglieria volle studi·are sul, posto, su quelle coste ora così estese dell'Africa francese, i ptrnti più ·adatti per crearvi porti di rifugio eventuali per le flotte fran" · CP;Si, i .punti d'appoggio per le opera2ioni offensive o difensive cf1'.essefossero chiamate a compiern nel Mediterraneo.

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_Il generale, Chanòine; per contro, si recò a Chàlons per assistervi a manovre interes3anti d'artiglieria cui presero parte quaranta batterie d'artiglieria da forte~za. La parte 'più interessante di queste màrÌ·ovre · ' fu l'impiego, . sopra grande. scala, delle strade. ferrate. nelle operazioni d'ati,acco e di difesa· dl}l]e · piazzi forti. A quest'uopo io pocl1i giorni furono costruiti- non ·meno di 20 chi lo metri di quelle ferrovie a scartamento ridotto, su lle ~quali d€ibbono muoversi, i pezzi ct'assedio e. da fortezza, acquistando _così una mobilità qllasi superiore a quel'la de~can,boni , da campagna.. . Ma queste ferrovie non sarebbero così utili quanto potrebbero· esserlo, / se non permettesser·o ai cannoni del più grosso calibro di far fuoc:o sénza toglierl,i da~ carri che li trasportano. . Il gener-a.le Peiguè da molto tempo erasi dedicato a risolvere il difficile r.roblema, pt<i_blema che, a, detta dell'articolistà, negli esperimenti testè eseguiti a Chàlons alla presenza del Ministro della guerra avrebbe -ottenuto la più completa soluzione: . • Questa sol uzione la si sarebbe trovata'- nell' impiego di alfostÌ.:.truck, inventati dal Peignè, i qual.i, rimanendo sulla feirovia, vi si arr'3sta,no a piacimento e permettono ai più,grossi cannon i dì ·sparare- sotto qualsiasi angolo e in tutle le direzioni. : · Iniziativa in sott'or1ine, pel ten·eute ''colonnello A. Dx. .

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RIVISTA DEl PERIODICI MILITARI

RIVIST:A." DEI PEitlODICI MILITARI

Nelle ultime guerre napoleoniche erasi dimenticato il principio fondamentale che nessbno, nemmeno un Napoleone, può provvedere a tutto, e che la peggiore · decisione che 1.10 coll'.,landante in sott'ordi ne possa prèndere ~ quella di 1iou prenderne nessuna. ' Nel lungo periodo dal 18,15 al ·18i0 ' (campagn~ di Crimea, d'Italia, d'Algeria, del l\iessico, ecc.) non si trova alcun esempio d'iniziativa. Nel ·1866 dapprima e poi nel 11870, il Gran comando ,tedesco vuole la massima iniziati va in tutti i suoi subordinati e cade in t10a vera esagerazione, che generò non pochi errori. L'aù'tore analizza, a sostegno della sua tesi , parecchi-fatti della guerra del 1870, e chiud'e la prima patte del suo lavoro.colle seguenti giuste considerazioni': Dopo il 1870 gl i eserciti hanno preso proporzioni tali òhe sino al. Iora erano sconosciute: (;olle n nove .dìst.anzè di · frorite e di , profo~dità, gl:i ordini forrria li (formè.ls) ,non giungeranno mai in tempo a'lle ;; i11·gqle unità, ·e di con,,eguenza i IQr.o capi ·dovranno .costantemente esercitare là loro iniziativa persoÌlalè nàl senso dello scopo generale. E difficollà analoghe s' iucòntrèrnnno nelle marcie, agli · avamposti, _per gli · accantonamenti. L' inizia_tiva pertantò dei capi in sott'ordine s'impone·

forzatamente negli eserciti oµierni, imperocc;hè più -aumenteranno le difficoltà e ·tanto più il comandante si troverà. nell'impossibilità. di prevederle, di ri~olverle con ordini ema,nati a distal).za. Questa iniziativa pe· · ràltr,o potrà esercitarsi soltanto n queste condizione sine qtia non : che il comando su peri ore non si perda in ordini di dettaglio, fa:;ti'diosi ed inutili. e rivolga invece una costante attenzione nel cenere i suoi subordinati ' al corrente dello siiopo generale che v,uole raggiµnger~. rimettendosi, pe( restante, alla loro iniziativa. · Nella seconda parte si pone in rllievo che i regolamenti sul s~rvizio in 1:werra tedeschi e russi raccomandano vivamente I' iniziat1v11. Il reuolan • O mento.franceS'e per contro quasi nulla dice a questo riguardo,poicliè ac7 cenna all'iniziativa nel solo caso di un incontro imprormùo col nemico, · 'e allora prescri_ve, come n01·ma generale, di attaccare; ciò che di so~ vente èpstituirà un errore, .da recare consegu~nze irreparabili . E_come è laconico intorno all'.iniziativ::t, il regolamento francese non lo è Ìneno sulla maniera di· compilare gli ordini, per quanto ha tratto a quelle prescrizioni che potrebb~ro favo,rire .1' iniziativa .' È fuori cjubbio che la compilazione degli ordini ha .una.grande influenza si:JI'esercizio ·di questa grnnde façolll\ militare; ed a questo si si accenna all'ordine dettato da Moltke la sera di Beaumont, di una decina, di' righe, e che, sebbene così breve; pure bastò per guid,ire le armate tedesche sino alla battaglia di Sédan inclus&. Ord'ini bre1yi, e larghi ci vogliono, ·giusta il ~todo seguito in Germania ed orn adottato in Russia, e così sarà possibile di contrarre l'abitudine sin dal tempo di pace di esercitare la propri'a iniziativa sotto un comando larga e realmente emancipatore. È. necessario qnindi una l'iforma nell'esercito francese s.ouo il triplice punto di vista dei regolamenti, della compi lazione degli ordini, e dellti abitudini del tempo di pace. ' ·

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l'opinione delfo1wmiraglio Maka'rof sulle corazzate. -Tmp01·tanza dell' ist1·uzione p,el-tempo di pace. be mano1Jre,'impwiali tedesche del 1898. -r· Notizù. · Bibliografi;;. /

Revue milital.re suisse. /

N. ·,1O ottobi:.e ,18~8. ~ Il gene1·ate Amédée , De la Harpe, pel colon.nello· brìg,,diere Ep. SECRETANT. . Interessante articolo, nel quale, a proposito del'ia vita del generale D·e la Harpe, ~i fa la ~arr~zione delle campagne del ,1'795 (batt'aglia


RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

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RlVlST~ DEl PERI.O.DICI M!LlTAnI l . "

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d~ Loano) e del 1796, sino ai cornbat~ime_nti di_Deg_o e ~font~no!t~ m: elusi, nei q)lali il prode geneFale assicuro la v1ttor1a co suoi v1go.r.os1 e.,arditi attacc~i. 1I_I Rregio principale dj questo non studio sta però Ml racconto di qµelle oper;izioili milita11i nei.te a-tutti,, ma bensì nelle nume~ rose lettere dei generale De la 'Harpe, che v,i sono riportate, Jra le ' quah eminentemente caratteristiche e tipiche quelle dirette al generale, in capo, Bonapal'te, pe!' oh(edere viveri che, malgrado tutte le _prom~sse ~att~gli_, non gli arrivano mai, •e in cui_ gli rende conto della massima mù1sc1~lina. che regna nel!e truppe, _e d( cui uon possiaµio ,ce:to farsene- u.n~ içlea, Il g.enerale clned·e a. va.rie pp.rese almeno un po dt pane e un po_ d'.a.cquayite, ma invano; e9 i .s.oldati continuavan©. ad abban_donare,..gh . ac_camRamenti per andare in cer,ca di che sfamarsi, ruban~o; saccheggiandQ, devastando tutto. Il La Harpe ne è disperato, e ti. 17 aprile chiede a Boria parte la propFia dimissione- coHa seguente noht-le _let~era: 1

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Mioglia,· 28 ·germinale, anno IV.

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Generale,

« Il disordine-sfr~nato al quale s'abl:landon,a l~ truppa e cui non si può rimediare poichè non si ha il diritto di far fucilare un furfante, ci spinge .al.Ja rovina e ci disonora e ci prepara i più crudeli rovesci. li · mio carattere non potendo piegarsi a vedere tali cose e ancor meno a tollerarle., ·non mi resta ctre un solo partito, quello d,i riti:rarmi. Perciò, di accettare la mia dimissione e d''inviare un ufficiale "rrenerale , vi pie"O ~ per prendere il coIW1ndo che mi è affidato, preferendo lavora~e la terra p·er vivere, al trovarmi 1,1Jla testa di gente peggiore dei Va'ndal,. « LA HARPE. »

Tuttavia le dimi'ssioni non sono ;iccettate ed i soldati, informati del pas.so stato.fatto dal loro generale, gli promettono di tenere buona ~c,n dotta. Ma le cose uon cambiano; i viveri non arrivano ed i sold~ti, r,ostrettivi dalla fame, si sbandano alla ricerca' di un tozzo di pane. Il 20, aprile il generale La IÌarpe scrive nuovamell.te a BO'naparte, e fr~ le altre sono assai notevoli queste righe ; << Domani saremo senza un'oncia di pane.... Tutti gli agenti, le guardie- magazzini ed altr.b. iu tuue le amrmnisti:azioui, fanno requisizioni a torto ed a traverso; i contadini di q'nesto paese sono rasso,lutame.nte, rovinati e nella mis;ria, ed i' capi nella desola.zione. I birbanti soli si arricchiscono. Generale, nòn .vi -è un·momento da perdere, se ,si vuole. _salvai:e l'armata e se si vuole evitar.e che noi pas~iamo nel Piemonte- per uomini peggiori dei Goti e dei Vandali, adottatet-sever.~r

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· misure con tro i birbanti, diminuite il numero di que;;te sanguis ughe pubbliche, che nç,n· si vedouo mai_ quando . trattasi di recar :soll_ievo alle truppe, 'ma che si' trovano sempre laddove possono approfittare del di$Ordine. . « ...... Generale, è urgente che arrestiate questo nugolo rli requisizioni illegali, o se debbono continuare. tnnto varreb~e riun\re g!\ abitanti, fucilarli e terminare dopo la devastazione; poichè sarà la stessa eosa, essi morranno di fome -: Del pane, del pnne, e ancora'ciel pane! Altre lett~re del La -Harpe, non meno interessanti, scritte ari a_mic1, rendono conto degli avvenimenti militari cui prese parte e pei quali ricevette particolari elogi cki. Bonaparte e dal Direttorio stesso.

Le manovre (svizzere) del V corpo d'armata. · A lcnme paro le sulla cavalle1"ia<hvisior~ale aUe grandi manovre svizzere. .. Breve articolo nel quale si, elogia1io gli squadroni divisionali, ma si lamenta- e ' si censura il grande numero di uomini distaccati quali 1neldereite1·, ordinanze, ecc., superi.ore di gran lunga .a quello previsto dai regolamenti.

Cronaca svizzera, tedesca, autriaca, francese, ·italiana, belga. Bib [io grafia. Revue maTitime.

H-3 puntata, agosto , 1898. -:-- Nota sull'ordinarnento deyti arsenali aU'estero, per M. BARTHES, tenente di vascello. . L'autore si domanda se gli arsenali 'della marina in Francia sono ordinati nel miglior modo per farli funzionare in buone èondizioni; ma sebbene sià una questione assai importante e , quasi d'attualità pur non si sente competente a trattarla. In quella véce svolge brevemente l'ordinamento de~li arsenali della marina in Francia, in Germania in Austria-Ungheria ed in Italia. Eccone le conch iusioni per quanto ha tratto all 'Italia. II punto saliente dell'òrdinamentò · degli arsenali italiani, è l'aut~nomia assoluta di cui godono i direttori èlei làvori, e che rende il servizio più faci le _e. Rèrmette di stabilire nettamente le responsabilità. In un al'tro ord'ine di' idee, si può meravigl iarsi del grande numero dì stabilime~Ìi marittimi. Con bilanci quasi aMloghi, la Germania non ne ha che tre, mentre l'Italia ne possiede il doppio. È questo un grave peso che non può giustificare la grande estensione delle coste del paese


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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

,e che trova soltanto una plausibile spiegazione in considerazioni .d'or,dine politico. Altro articolo notevole tratta degli Ocean.og'rafì di Frand a Giorgio

Aimé, pel professore M. J. TouLÉ. Marine estere. Cronaca. Biblior1rafìa marittima. Pesche marittime, con numerosi e dettagliati quadri della pesca a,'. yenute ed il valore attri'buitogli durante il mese di giugno del 1898 in tutte le località della costa francese. Journal . of-the Royal United. Service Institution.

XLIII·

~NNO

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RIVISTA MILITARE

Voi. XLII, october 1898, N. ~4:8. Porta in prima pagina il disegno della nave nostra di 1a clàsse le· panto. Seguono tre pregevoli articoli : Ricordi pe,·sonali dell' e·voluzione delle ar.mi da fuoco e delle mitagliere dal 1863 al giorno d'oggi, pel tenente-colonnello W. W. LocKY..ER, ispettore capo delle armi. · L'impiego dei raggi Roentgen in guerra,pel maggiore medico W. E .

ITALIANA

.8EEVOR.

Si rende conto in modo particolareggiato degli esperimenti fatti dall'autore coi raggi Roentgen sopra parecchi feriti nell'ultima spedizione alla frontieri:i delle Indie; esperimenti i q.uali provane che \' impiego dei detti raggi può riuscire assai utile nella chirurgia militare. Illustrano l'articolo dod.ici rilievi fotografici, riflettenti dodici casi curati con tale mezzo.

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DISPENSA

XXIII.. -

1 ° DICEMBRE 1898

La guerra sulla frontiera nord-ovest. Notizie naval'i. Notizie militari. Bibliografia.

PÙ la Direzione Lonovzc·o OrsOTTI T,nent, eok,nnellò R. A., ineaf'itoto

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ROMA DEMARCHI CARLO,

gerente.

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S0Mlv1ARIO DELLE MATERIE CONTENUTE _N ELLA PRESENTE DISPENSA

CONDIZibNE GlDRIDICA ED OBBLIGHI DI LEVA DEI RIPUT.A.'l1I Cl'lvrADINI ITALIANI E STRANIERI I

Condizione giuridica ed obblighi di leva dei rip11tati cit.. tadini italiani e stra.nleri. - Dott. ANDRE A ZENDRINI Pag. 211Ì L'organica a· tempi di .Monteouocoli e di Lo11vois. - . • » 2144 CHAl>PERON ALESSJO, maggiore. - ( Continuazione) Notizie polltlco-.militarl. -

. ,, 2158

x.

Notizie militari estere: Belgio: Uri discorso del gene1·ale Ben1ae1·t - Velocipedismo militare » Francia: Riorganizzazione della scuola d'applicazione del servizio· di sanità milita1·e - Jst1·uzione tecnica delle truppe del genio - Condiziorii dell' avanza1nento degli ujjlciali - Proposte di legge attualmenle in esame dava,nti al Parlamento - [fjflciali to111edinie1'i elettricisti - Liste d'imbar.co - Governo ammi:nist1'ativo e disciplinar·e dei battagUoni di fa11te1·ia da fortezia Nuova ttmica per gli allievi della scuola St. Cyr . » Inghilterra: Eserciti coloniali - Mar·ina __ '» Olanda: Se1o.i;izio personale . . . . . » Svizzera: Tassa militare - Dimissioni. >>

Rivista dei perlodioi milltari.

CASA EOITIUCE L113R'ARIA

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VOGHERA -

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21 '72

21 '13 2180 2181 2181 2183

PROPRIETÀ LETTF.RARJA.

Agli effetti della cittadinanza e 8el servizio militare, il -codice ciyile italia:!10 distingue an·zitutto le persone in due grandi categorie principali: in cittadini, cioè, ed 1n stranieri. I cittadini, come . è ben ·n aturale, sono .s~ggetti .alla leva nel regno : e non possono esimersi in modo alcuno dagli obblighi di servizio militare, neppure nel ·caso _che perdano la qualità di italiani (a1·ticolo 12 del codice .civile). Gll str,anìe1··i, pe~ (;)Ontr'o, non solo non hanno nessun obbligo ,coscrizionale nel regno, ma non , possono nem'.meno sponta/ neamente concorrervi alla leva:' e, a senso dell'articolo 113 · ,della legge sul reclutamento del regio esercito e dell'arti.colo 76 della legge sulla leva marittima, non hanuo il diritto di contrat re i'arruolamento volontario nè nell'eseraito nè nell'armata senza una special~· autorizzazione del Re, la quale, in pratica, viene concessa soltanto in casi assoluta· .mente eccezionali. . Vero è che ii § 15 del :regolamento sul reclutamento dell'esercito prescrive _che debbano in~criversi sulle liste di leva· a'nche i giovani stranieri nati all'estero i quali siano domicili.ati nel regno, salvo ad ordinarsene la cancellazione .allorquando .essi ne fac~iano domanda provando ,di essere stranieri: ma ciò non deve ingènerare il dubbio che silt in facoltà dei giovani stessi di prender parte alla leva senza invbcarne esenzione. per la foro qualità di stranieri, giacchè, giu:sta la interpretazione che alla disposizione ora citata . vien data dall' A.mmin_istrazioné, se i giovani di cui sopra .concorrono effettivamente ~Ila leva e sono arruolati ed in· .corporati nel regio esercitq; e· poscia, ad istanza del , Governo ,dello Stato di cui sonq originari o per altra circostanza ;l.3J -

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CONDIZIONE GIURIDICA ED OBBLIGHI 'DI L'EVA •

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qualsi~si, si viene, in qualunque tempo a riconoscere. la loro qualità di stranieri, essi debho:ti.o essere prosciolti dal servizio quand'anche esprimano inv~ce il desider~o- di prose, guire in esso.

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Oltre alle anzidette ·due categorie principali di persone, il codice civile patrio alcune altre ne oo.ntempla, determinando a loro riguardo, per quanto concerne la nazionalità, ed il servizio militare: di verse condizi."oni speciali : e fi:a esse, per ' tacere di quelle cui la presente trattazione non ' riguarda, · devons~ annoverare coloro' 9he dal codice sono riputati 'cittadini 'con · la facoltà di eleggere_la -qualità di . str1pniero, o, ri;pittati stranieri con la facoltà di eleggere la·· · · qualità di cittadino, ed i figli ·minori di colui ohe aoquistà o _p erde la ,cittadinanza italiana::

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Sono dal codice civile ri-putati cittadini il figlio · nato nel regno dopo che il _padre perdette la cittadinanza e residente nel regno (arl'ticolo 5} ed ) 1 figJio n_ato nel regno da uno straniero che vi abb_ia fissato _il suo domicilio da diec~ anni non interrotti (a:l'tiaolo 8). Costoro possono, entro 1' anno ': · dalla, età maggiore determinata secondo la legge deJ ·regno, eleggere la qualità di straniero, facendone la dichiara~ione davanti l'iiffi,ciale dello stato_ civile della loro resid.enza o, se si trovano in paese estero, davanti { :i;egi agenti diplomatici o consolari. , Sqno invece riputati str-anieri il figlio nato in paese estero da padre ohe perdette la cittadinanza prima del' suo nascimento (ar:ticolo 6) e il figlio nato , nel regno da uno straniero oh!3 non vi l!,bbia fissato· da di,eci anni il suo domicilio (articolo ·8, / secondo capov~1·so}. Costoro possono tuttavia eleggere la qualità di cittadino, purçhè ne facciano la dichìarazione ~on, le nor.me sovra · enunciate ed ino.ltre,

DE I RIPUTA.Tl CITTADINI ITALIANI E STRANIERI ' .

quanto al primo, purchè fissi il suo_ domicilio nel regno entro l'anno dalla fatta aichiarazione. « Pe1·ò - dice a loro · « rig~ardo il seconde capoverso dell'articolo 6 - se hanno. « accettato un impiego pubblioo nel ?·egno, oppu1·e hanno <~.servito o servono nell' armata nazionale cli terra o cli (( mare, od hanno altrimenti socldisfatto al.la letia militare « senza invocarne esenzione per la qitalità d'i straniero, « essi saranno senz'altro ripidati cittadini. » · I figli minori dello straniero che ha ottenuto la cittadinanza italiana, se fissano anch'essi la loro residenza nel reg.uo, ' divengono cittadini, ma possono scegliere la -qualità di straniero facendone la dichiarazione con le nonne. di cui sopra ( articolo :1 O, ultimo capoverso). Infine; i figli minori di colui che l;ia perdutò la cittadinanza dfoen_gono stranier·i, salvo che abbian o continuato a tener la loro residenza nel regno. Nondimeno possono riacquistare la cittadinanza facendone la dichiarazione é on le solite norme_. oppure· accettando u~ impiego pubblico nel i·egnÒ, o servendo nell'esercito o nel!~ marina, o soddisfaa~ndo _altrimenti alla leva senza invocarne esenzione per la gulJ,lità di straniero (m·ticolo 1.i, ultimo capoverso).

Per il combinato disposto delle prescrizioni ,ora esaminate e di quelle della -legge sul I"eclutamento f del regolamento · relativo (§§ 17, 18, 95 e 1.53 lettere' b) e c), e ~55), (1) i giovani di cui sopra devono essere inscritti sulle liste di leva del regno: ma possono chiedere di essere; siccome stranieri, prosciolti da ogni obbligo di leva. /

r1i·u regolamento pèr l'esecuzione, della legge sul lit leva mari tLima non contiene venrna norma per la risoluzione delle quisiioni di cittadinanza, limitandosi a disporre (r.trUcolo 14) che • quando sorga contestazione intorno alla nazionalità di alcuno fra gli • inscrittì sulle note preparatorie o sulla lista delinitiv'a di leva mari ttima, se ne farit , relazione al Ministero, il quale, fatta risolvere la controversia, se ne crede il caso, ." per le vie diplomatiche, darà isti·uzioni alla capitaoeria di porto •: salvo all'inscrittodi rivolgersi ai t rilmnali ove si ritenga gravato dal {Jrovvedirnento:

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CONDIZIONE GIOP.IDIOA ED OBRL!GRI l) ! LEVA

DE I RIPU'l'A'l'l Cl'l"l'ADJN f I'rALl:i.Nr E S'l'RAN IERI

talB ricorso, se sono r iputati stranie1·i vengono cancellati senz'altro dalle liste: ed è a notarsi che, in questo caso, se dopo di aver raggiunta l'età maggiore ess.i fanno · la formale d ichiarazione di eleggere la qua~ità di ,cittadino, non assumono, per una esplicita disposizione del § 19 del regolamento dianzi citato, vernn obbligo coscrizionall:\ e .n.o n debbono quindi neppure esser e aggiunti sulle hste .di leva.(1). Se invece sono 1·iputati italiani o si ricono.sce aver essi acquistato la cittadinanza italiana per effetto della naturalità concessa al padre loro, vengono rimandati di ~eva in· leva :fino a quando abbiano compit o l'anno dalla età maggiore: al quale termine, se provano di avere reo·olarmente eletto ' la b qualità di straniero vengono de:finitivarnente cancellati dalle liste di leva, e in caso contrario rimangono definitivamente cittadini e come t ali debbono soddisfare alla l~va.

gli atti in -~same, conservino tuttavia la facoltà di optare per la loro originaria cittadinanza estera e di tale facoltà si valgano, dovranno, per la loro qualità di str.anieri, es.~ere prosciolti:- dal servizio militare che spontaneamente assunsero? Queste quistioni, fra quelle alle quali può dare origine la nostra legge in materia di nazionalità, sono forse le più gravi non solo per l'importa:Ò.zà che hanno per i giovani i quali trovansi nella condizione anzidetta, ma anche per l'interesse che pr esentano per l'amministrazione militare. P ur tuttavia. esse non formr,1,rono :finora, almeno che io mi sappia, oggetto di speciale esame p.er parte dei tribunali, e nemmeno in vi9, amministrativa venne adottata riguardo ad esse una decisione che possa ritenersi definitiva: e però, io cre,do op· portuno di accennare a qualche argomentazione che, parmi, potrebbe servire _di norma per la loro risoluzione. Al che mi inducono anche due altre considerazioni: la prima, che i _commentatori del codice civile, quantunque le guistioni in parola non siano loro passate inosse_rvate, se ne occuparono tuttavia _assai più brevemente e meno profondamente di quanto ess·e non •a vrebbe~o meritato: l'alt_ra, che le quistioni in materia di cittadinanza, rarissime una volta, vanno ora faeendosi anche presso di noi sempre · più frequenti per la oguor crescente imm(grazione di stranieri, e ciò consiglia l'ammi_nistrazione ad avvisare fin da orn ai criteri coi quali meglio •,;onvenga di risolverle.

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Ma se, durando ancora l'età minore, i giovani in parola accettino un impiego pubblico o contrao·aauo l'arruolamerit~ 00 . volontario· nel regno, o vi concorrano alla leva senza in,vocarne esenzione per la qualità di straniero, quale efficacia avranno peri essi tali fatti, in relazione alle citate disposizioni degli articoli 6P 8, 10 ed 11 del codice? Varra,nno i fatti stessi, ,di per ,sè soli, ad attribuir loro in modo defi.nitivo la qualità di cittadino, sì da farli decadere dalla facoltà di eleggere quella -di stranieri allorchè ~iano divenuti maggiorenni? E dato invece che i detti giovani, nonostante (f) È noto che· i d isegni di legge sul rechitarnento presentati al P,tr lameuto nel {89~ dal Aliuist.ro della gnerm on. Pelloux e nel !895 dai Ministeri de ll'Interno, della Guerra e del la Marina del tempo, ori. Crispi, Afocenni e Moriu, proponevano, assai provvidamente, che chiunque avesse acquistato la cittadinanza italiann dopo il concorso àlla leva della classe cui avrebbe rlovuto appartenere per ragione rii etiJ,, dovesse. ess,ere soggetto a lla leva. Io non posso astenermi dall'invocare che, ove non possa riprodursi Ul\a simile disposizione legislativa nei rapporti (ii tutti gli stranieri che ottengono la cittadinanza ita lian~, si abroghi almeno la irrazionale dispos izione del § l.9 del rego lamento, in g uisa che i riputati stranieri, quando dichiarino di eleggere la qualità di cittadino, debbaoo conco~rere alla leva nel regno, cowe vi concorrono i r iputatj cittadini che non si v;,11: . !{Olio della facolta di eleggere la qualità di stran iero.

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. Come gia vedemmo, il codice civile. italiano 'non contiene• nessuna esplicita disposizione relativamente a colui che ac. cetta un impiego pubblico od assui:ne il servizio militare. nel regno, o vi concorre alla leva, essendo riputato italiano: ma accenna con due diverse disposizioni a.Ila efficacia degli àtti medesi~i in quanto· vengono compiuti da coloro che sono, per esse, '>"iputati stranieri, e da coloro che divennero stranier'i per avere il padr e loro perduto la cittadinanza italiaua.


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' CONDIZIONE GlURID!CA ED OBBLIGHI Dl J,E:VA

DEI HIP11TATT CITTADINI ITALIANI E &TRANIERI

dura~te la l~ro età minore. E infatti riguardo a1 p;imi dispone c.b,e, 1n segmto ad uno degli,atti in es! me, saranno sen.z'alt,r·o rip'!"tati cittadini (secondo capover·so degli artice~i 6 ecl 8); e riguardo agli altri determina che, per effetto degli atti me·· desimi, 1·iacquistano la cittadinan.zq, (articolo 11, ultimo ,capo-

verso).

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« perchè tutti portan.o con sè Ìiimpronfa .no:ç. solo de~ disc~r: <$ nimento, ma di propositi risoluti e fermi di colm, che h « compie, sicchè fa acqu,istare la cittadin,an.za, ind~penden · ~ « temente da a1tre condizioni. » Con la quale argomentazione' egli lascia comprendere, sebbene non 19 d~ca esplicitamente, essere suo i vviso che pei fatti in discorso divenga a maggior ragione cittadino senz'altro, anche. in assenza di una esplicita disposizione, colui che, per essere riputato cit.. tadino, ha con la patr-ia italiana vincoli assai maggiori di .,q uegli. che è semplicemente co1:,siderato straniero: rimanendo per' :t,al modo decaduto egli pure dalla facoltà di eleggere alla età maggiore la cittadinanza di origine.

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· Ora, che con l'à.ssunzion~ dell'impiego o del servizio· in.ili-. tare o con lo spontaneo concorso alla leva ritornino italiani ~n modo definitivo i minorenni divenuti stranieri· per ave.re 11 padre loro. perduto la cittadinanza italia,na, non potrebbe · ~eno~amente mettersi in dubbio : inquantochè l'espressione 1·zacquistano la citiaclinanza adoperata a loro riguardo dal-la legge_ è _tropp~ ~reqisa e categorica per non esclnd~ra per ès-si quals1as1 po~s.1b1~ità d'~na successiva dic4iarazione èli eleggere la quahta d1 stramero. . · · .· · . Ma potrà attribuirsi identica efficacia alla diversa espress10ne sar·anno senz'altro riputati oittadini che il codfoe adopera allorquando intende di dete:çminare gli eftètti degli atti medesimi in quanto vé'ugano compiti da· coloro che sono 1•ipulati stranieri? e in caso affermativo, dovrà ritenersi che per effe~tQ degli atti stessi divenga definitivamente. cittadino. . nonost~nte il silenzio. a questo proposito serbato dalla legg~ a suo riguardo, anche colui che è riputàto italjano?

.... I;>iverse sono le risposte c4e danno a questi quesi,ti i commentator~del codice: e però non sarà fuor di luogo esaminare ciò che pe11sano in propqsito i più valenti di essi. ' Il' Pacifici Mazzoni,. parlando, 1:1elle sue ls{itùzioni di di:ii'itto c~vile (1), de~ fatti di che ci stiamo oceupaudo nei rapporti. d~l' ripictato straniero, dice che qualunque dei fatt i stessi, « benchè ~ compiuto in età minore, include tacila dichiarazione di « élegge1·e la cittadijian.za, non essendo, rispetto a veruno di « essi, richiesta dalla legge la condizione dell'~tà maggiore, ( I) Erl izioue dei {88! , voi. lf, pag. '.!7.

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Contro l'opinione del .Pacifici l\fazzoni si sono invece pronunziati il Ricci (1) ed il ,Borsari (2): i quali ritengono che gli atti in ~same cos~ituiscano una semplice p1·esun~~one· di aequisto della cittadinanza, la quale, essend~ ~tab1hta ad esclusivo favore deH' interessato, deve cedere d1 fronte ad una contraria ed esplicita volontà, da manifestarsi allorchè egli abbia acquistato la piena capac~tà giuridica. « L? ~tato . << dice il Borsari riguardo agli individui di cui discorriamo « ~ u~n potrebbe pronunciare in forma categorica sono cit« tadini'. non derivando 't ale cittadinanza dalla intimità del. . « 'proprio diritto pubblico. Essi sono. citt~din~ nel!a estim_a~ « ti·va del legislato1·e, al qu1:1,le sembra che tali ·!l'tti.e serviz~ « siano luminose prove della volontà di starsene attaccati « alla propria patria. Si rep-u:tano tali sen..z'alt:f'o, cioè senza « obbligo di altra manifestazione. di volontà; e si amr:A.e~tono « all'esercizio dei dirittl politici come qualunque cittadino, , « salvo che non esp1·imano' in qualunque -t empo ima volontà «

contraria. ('1) (2)

'

»

Corso teorico p1-atico <li diritto civile, !883, vo i. ., , pag. .\8. Comin.entcirio al cod'ice civile, i87i, vol. I, pag. I56.


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CON DIZIONE GIURIDICA ED OBBLIGHI DI LEVA

DEI RIPUTATI Cl'l'TADINI ITALIANI B STRANIERI

Per vero dire? a me sembra che col Borsari non si possa convenire circa quest'ultima affermazione: inquaiatochè è manifesto, pel complesso del sistema cui il nostro codice si attiene in materia di cittadinanza, che il fogislatore, pur tenendo nel massimo conto gli interessi degli individui e delle famiglie; ha giustamente voluto che dii fronte alle- leo·o-i uooo stre ognuno debba essere, decisamente, o cittadino o straniero e·ntro l'anno dalla età maggiore, e nulla induce a ritenere che a tale principio egli _abbia voluto derogare nel caso in. esame, in guisa da concedere che la -dichiarazione di elezione della originaria cittadinanza estera possa farsi, da coloro clie si trovano nella condizione regolata dal secondo capoverso degli articoli 6 ed 8, anche dopo quel termine senza dotermina~ione di un altro qualunque limite di tempo. · Ma, prescindendo da questo particolare, io, pur riconoscendo che sarebbe stato logico e desiderabile che il legislato1:e si pronunciasse· chiaramente nel senso propugnato dal P acifici Mazzoni, mi affretto ad avvertire come, a mio avviso. la lettera e lo spirito della legge inducano . invece, allo stato delle cose, ad accogliere, piuttosto che l'opinione . del P acifici, quella del Borsari e del R.icci. E invero, non essendo esplicitamente affermato dal codice civile che l'accettare un impiego o l'assumere il servizio milit are o il concorrere spontaneamente alla leva per parte del 1·iputato cittadino pof?sano costituire per costui un modo di acquistare definitivamente la cittadinanza italiani!,, ancor meno possono gli atti stessi aver e tanta efficacia n ei rapporti del riputato st1·aniero: il quale non fa quindi, per essi, che fuutare la sua posizione in quella di riputato cittadino, conser vando così la facol.tà di eleggere la sua cittadinanza originaria.

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Un primo argomento efficacissimo a sostegno del mio assunto ce l'offrirebbe - se i confronti con leggi d'altri paesi potessero esercitare una qualche influenza nella soluzione della controversia che ne occupa - un esempio tratto dalla legislazione francese.

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Questa, infatti, anteriormente all'anno 1883 si atteneva, r elativamente alla condizione dei figli nati in Francia da stranieri, a norme identiche a quelle che dianzi esaminammo del nostro codice civile (1): e, atteso il rilevante numero di stranieri r·esidenti in F rancia, non era per esse infreqnente il caso che giovani ai quali spettava la facoltà di optare entro l'anno dalla età maggiore fra la cittadinanza francese e quella del loro paese di origine contraessero l'arruolamento volontario nell'esercito o nell'armata della repubblica e poscia, divenuti maggioi:enni, invocassero il diritto di eleggere la qualità di stranieri per essere poi, in considerazione di questa, pro· sciolti dal· servizio · militar e. Grave era il danno che. da questo stato di cose derivava all'amministrazione ; la quale dovette q,1indi avvisar e ai provvedimenti necessari ad evitare che i fatti che si lamentavano avessero a ripetersi. Ma per ottenere tale intento essa conscia delle gravi difficoltà giuridiche che le si sarebbero opposte ove avesse tentato di far affermare dai tribunali che, pel solo fatto di avere assunto il servizio milita.re nell'esercito francese, i detti giovani ave~sero perduto la facoltà di eleggere· la cittadinanza originaria - preferì di risolvere la quistionemediante una apposita legge (che, se ben rammento, portava la data del 28 giugno 1883) in forza della quale ,,.. tutti i giovani di origine straniera, dei quali la condizione rriuriclica. di fronte alla cittadinanza poteva essere definitib . vamente stabilita soltanto alla l~ro età maggiore, non pot evano, prima di questo termine, arruolars(nell'esercito o nell'armata od essere ammessi nelle scuole militari o governative se non a condizione che rinitnc,iasse,·o •p,·eventivamente alla facoltà di elegge're la cittadinanza di origine_. E non sarà fuor del caso aggiungere che di questo scrupolo _della legislazione france.s e di determina~e ~hi~r~m~nt~ l' efficacia del servizio militare assunto dagli mdi:v1dm d1 (I) Dello s"olgìmento della legislazione francese in materia di nazionalità. ebbi già aò occuparm i diffusamente In altro studi6 Della nazìonalilà nel suoi rappotl~ col se,-., vizio 1nili!are, pub b.licato nella Rivista 1nilitm·e rtcl !893: nel fJUa ie fu pure ncconna,to,

inci<lentalmP,n le. alla presente •1uislio11e.


2120

CONDiiIONE GIURIDICA ED OBBLIGH I DI L !,;VA

origine straniera si trova traccia anche nel codice civile _quale fo modificato con la legge sulla nazionalità del 26 ~i~gno 1889. Infatti, l'articolo 9 del codice stesso di~pone esplicitamente che i figli di st raniero nati in Fran'cia ma domiciliati altrove quando raggiungono l'età maggiore (i quali sono; in massima, considerati stranieri) divengono fi··ancesi se, essendo stati inscritti sulle liste di leva, abbian preso parte alle operazioni del reclutamento senza eccepire la loro qualità di strànierì.

Ma per non dilungarmi troppo fuori del campo della legislazione nazionale, sarà opportuno di ricordare che anche la nostra Amministrazione ebbe recentemente a riconosc~re la ~~ces~it~ di risolvere. la quist1one accennata e la opportun1ta d1 risolverla, ~egho che con contestazioni giudiziarie delle quali l'esito si presenterebbe tutt'altro che sicuro mediante una esplicita disposizione legislativa. ' E infatti, nella relazione che precedeva il disegno di legge sul reclutamento del regio· esercito e della regia madna stato pre:,ent_ato. al Senato del Regno nella tornata del 12 giugno_1890 dagli onorevoli Ministri dell'Interno, della Guerra e àella Marina del tempo (1), si accennava essersi riconosciuto opportuno di introd urre nel progetto « l'avvertenza ché co<< l~~·o_che il codice reputa ita.Iiani o stranieri non potessero « pm u;vocare ta~e spe.ciale ·condizione se prima del compi. << mento del vent1dues1mo anno di età avessero spontanea« mente concorso alla leva. nel r egno od avessero altrimenti « assunto servizio nell'esercito o nell'armata: avvertenza che << mentre sarebbe stata in relazione col disposto del second~ « capoverso dell'articolo 6 del codice civile, avrebbe servito « di n orma agli interessati nel determinare se conviene lo,ro « di invocare o men'o la cancellazione dalle liste di leva « ovvero di entrare a far parte qell'esercito . » (I) SllNATQ n~:L lleGxo, Legislatura XIX, t• Sessione 1895 Documento n. H , pag. 20.

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DlH RIP UTATI CITTADINI ITALIAN I E STRANIERI

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E. in relazione ~ tale concetto,. il disegno di legge conteu~va appunto un articolo (2°), 0he io credo opportuno di riprodurre nella sua integrità : « I giovani 'riputalì itàliani, a ter mini degli articoli 5, 8 « e 10 del codice civile, hanno l'obbligo di concorrere alla « leva nel regno se, compito l'a,nnò dalla maggiore età, non « faccianq la regolare dichiarazione di eleggere la cittadi-. « uanza straniera del padre loro. « I giovani riputati stranie1·i a termini degli articoli 6 e « 8, secondo capoverso, del Codice stesso, hanno l'obbligo di « concorrere a lla leva nel Regno, se entro l'anno della mag« oo'iore età facciano• la regolare dichiarazione di eleggere la « cittadinanza italiana. << Gli uni e gli altri pei·ò, se p?"ima del termine sovra indi-. « calo abbiano concorso alla leva nel 1·egno o abbiano atlri« menti assunto servizio nell'esel'cito ~ nell'armata senza ec« cepire la lor·o speciale conc/;izione, non possono più invo« cada. « Così pure essi . sar anno obbligati alla leva nel . regno « se, dopo di essersi valsi della. facoltà di optare per la I « cittadinanza straniera e prima di aver compito _il t renta« <iuesimo anno di età, ottengono la naturalità italiana nei « modi previsti dal codice civile. » Ed anzi, dagli studi preparatori del detto progetto di legge si rileva come l'amministrazione avesse in animo di , pn:parare al riguardo una disposizione Eljlche più logica e, sovra 'tutto, più. completa, giusta la quale il concorso alla leva é l'assunzione del servizio militare nel r egno per parte dei giovani di origine straniera. nati nel r egno, avrebbero conferito loro in modo definitivo la cittadinanza italiana: e se tale disposizione fu sostituita con quella, sovra riferita, che si limitava a determinare l'efficacia degli atti medesimi nei soli rapporti del servizio militare, lasciando così impr egiudicata la quistione se essi impor tassero il vero e proprio acqu_isto della cittadinanza, ciò fu solo perchè si ritenne non opportuno che una semplice prescrizione incidentale della logge di leva potesse appor tare una modificazione, od anche


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C0ND1Zl0NÈ GiùRIDICA ED OBBLlGHI DI LEVA

DEI RIPUTATI CITTADINI ITALIAN I E STRANIERI "

una semplice interpretazione autentJi.ca dei principi cui sì . a~t.iene il ~odic~. civile in materia di tanta importanza quale si e la naz1onahtà.

·Gli esempi ora i:arnmenta~i basterebbero anche di per sè ~ dimostrard quanto siano fondate le considerazìoni del R icci e .del Borsari: ma ~ darne una. dimostrazione ancor più convmcente con~ribuirà singolarmente l'esame degli argomenti . che. po.trebbero .addursi a sostegno della tesi p1;opugnat~ dar Pacrfic1 l\!lazzon1: argome.n ti dei q,u ali alcuni si fonà.ano sulla. int13rpretazione lettèra!e della legge ed_altri sullo spirito di questft, e che, s.e mal non. in'appongo, si riducono, oltre a. quelli già riferiti del Pacifici Mazzoni medesimo, ai, seguenti; · 1° Il secondo capoverso dell'arti·colo 11 del codice civile, dice che i minorenni divenuti stranieri per avere il padre· loro perduto la cittadinanza possono riaccp,tistare la, cittadi· nanfu nei casi e modi espr·essi nei due capoversi dell'artioo(o 6 : e ciò starèbbe .a dimostrare· che l'assunzione del1' impiego o del servizio militare e lo spont~neo concorso. a.Ha leva costituiscono anche per il riputato straniero di cui agli articoli 6 ed 8 veri 'e propri modi di acquisto della ' cittadinanza; . · . 90 T l . . ., a e opm10ne sarebbe suffragata. dalla espressrone sarà· s;nz:0rltro hpit:tato cittadino. che. nel secondo capoverso del- ~ l artwolo 6 Sl adopera. a ngua.rdo del riputato Straniero; ~iacchè le parole senz'altro, le quali non trovansi rip~tube · rn, _ne~sun'~l~ra delle disposizioni che si riferiscono ai ripu- ' tati cit4adim, sembrano escludere la possibilità di un successivo m.ul;amento della condizione · giuridica di chi compie. uno degli atti in esame ; . 3° Il legislatore negli articoli 5 .ed 8, coi quali regolò. · la co!ldizione dei r·iputati cittadùii., a~cordò espressamente a questi la facoltà dl eleggere la qualità di straniero . me· diante ~a formale dichiarazione. Invece nel secondo capoverso degli articoli 6 ed 8 si limitò a: disporre che il riputato I

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-5·.tranie:·o, compiendo un.o dei menzionati atti, sarà senz'altro riputato cittadino, senza accennare ·che egli pure abbia 14. ' facoltà di fare la medesima dichiarazione d'elezione della ,qualità di'stran,iero. '· . . . Ora, poichè il legislatore ubi 1.ioluit dix it, itbi noluit tacuit, il silenzio ch'egli tenne in proposito concorrerebbè esso pure a dimostrare aver egli voluto attribuire. ai fatti suddetti . }/efficacia di conf~rire la cittadinanza italiana in ,modo irre-· vòcabile; i Tarito pm bisognerebbe -·venire a tale conclusio3-e _ .0 ve si considerasse che .i.l legislatore non può aver avuto la intenzione di attribuire agli atti medesimi una diversa e:ffi·cacia secondo che siano stati compiuti dagli individui menzionati nell'articolo 6, pvvero da quelli menzionàti nell'arti_colo 11; 5° Così pure non sembra ammissibile· ch'egli abbia inte:so di mutare la posizione di colui che compie uno degli atti· in parola da qùella indefinita ~ transitoria di rip:dato s~r·aniero; in quella di riputato cittadùio non meno rndefimta e transitoria; 6° Poichè le anzidette disposizioni .del:la legge' accordano, . g.ì.u:sta le argomentazio~i 'ora accennate, al riputato straniei·o la facoltà di divenire cittadino in modo definitivo anche du· rante l'età minore con l'assumere un impiego-od il servizio ' militare'll~l ·regno o col concorrervi .a lla leva, ne verrebbe la ,consegueu;a che· per i fatti medesimi diviene parimenti citta-dino 1n modo definitivo 'il riputato cittad-ino, come quello che ~lla nostra patria è · maggiormente vincolato. Ohe ai1zi ap~ punto questi maggiori vin~oli avre~bero r~so s.uperfìu~ o_g.Ill -disposizione che regola,sse l'efficacia degli atti medes1m1 m q uanto fossero da lui compiti, essendo di intuitiv~ eviè.enza che il ripulato cittadino., se spontaneamente fa atti che provino la,. sua inténzione cli voler acquistare definitivamente la -cittadinanza italiana, debba perdere la facoltà di sceglie'rsi · in seguito una diversa condiz1one.

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·COND,IZIONE GIURIDICA ED OBBLIGHI DI LEVA '

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.DEI R~PUTATI CITT AJ?lNl ITALIANI E STRANIERI

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le parole sono loro applicabili le disposizioni dei due ca;po·iyersi deU'àrticolo 6, delle quali si servì nel secondo, ·capové"rso dell'articolo 8 relativo ad altri individui cç.e sono riputati stranieri c~me quelli designati Jiell'art~c0l~ 6. . Il secondo aro-omento, poi, ha un valore assai minore d1 .b .. quello precedente, Infatti, nella espressione ~ar~nno ~en!a altro riputati cittadini che la legge adopera nguardo ai giovani · di cui ci occupiamo, le parole senz'altro trovano la loro ragio:µ d'es~ere nella in,tenzione deI le?i~latore ~-i determinare che. i giovani stessi, allorquando siano stati am. messi all'impiego od al servizio militare nel r~gno; dèbbano essere riputati italiani · in considerazion~ _di qu~sto solo fatto, e cioè indipendentemente da quals1as7 ulter10re manifestatzione di volontà da parte loro e prescindendo dalle indagin1i circa la loro residenza nel reg~o ? cir~a il do~icilio paterno, che nelle ipotes~ previste dal ~odice so~o m~ dispensabili perchè possa farsi luogo a tale. P~.esunz1one. ma non bastano a dimostrare che con esse siasi v:oluto attribuir loro in ~odo definitivo la qualità di cittadino, essendo lecito supporre ché, in tal caso, il legislatore avrebbe omesso 'la parola r·iputati, la quale all'espressione stessa attribuis'c e una ben più limitata efficacia, dichiarandoli cìtlc4-

Sono ben- lontano dal dissimularmi che siffatte argomentazioni, se si corisidernno. nel loro co~plesso, so~o tutt'altro· che prive ' di i~ portanza e che alcune di .esse presentano . un valore speqiale anche esaminate singolarmente: ma ciononostante esse non mi sembrano così decisive che n on possano essere confutate. · ' · ,E invero - per incominciare da~Ìe tre prime' che si fondano sulla lettera della legge - conviene avvertire anzitutto che l'espressione dell'ultimo capovei·so dell'articolo n eh~ i ~inori di chi perdette la cittadinanza la 1·iaccjuistano nei casi e modi esp1·essi nei due capoversi dell' m·ticolo 6 non dice già, interpretata 'secondo il suo significato gram: maticale, che l'impiego e il servizio milita~·e e il concorso all_a leva cos~itui~cano casi e modi di acqu,isto vero e pr~pno della 01ttadmanza anche nell'ipotesi del· detto articolo 6; ma non fa che riferirsi, per analogia e brevità di locu_zione, ai ~atti che in quell'articolo si trovano specificati, l?,smando pero allè altre parti delle disposizioni in esame di determinare l'efficacia dei fatti medesimi. . · Or~, '1~ diversità, ·delle espressi?ni ~do.p erate dal legislatore m ciascuna delle due disposizioni, non solo non è sufficiente a far ritenere che fra queste siasi voluto ·'Stabili~e un rapporto di perfetta rispondenza, ma autori~za anzi il' dubbfo che i l 1egislatorè abbia inteso appunto di attribuire nei due casi, ai fatti: stessi una divers~ efficacia. Che s; aves_se _realme~te v~luto ·che questi dovessero in ,ogni caso costituire modi '?en e propri di acquisto della cittadinanza in vece di dire che per effetto di essi i riputati st?·q,nie'ri saranno senz'altro riputati cittadini, egli si sarebbe valso . a,!1che_ n_ell'articolo 6 delle locuzioni pit\ prècise divéngona · cittadini o acquistano la cittadinanza che adoperò quando lo credette necessario : o, quanto meno, in-vece di dire, nel1'1:t.rticolo 11, che i minori 1·iacquistano la cittadinanza cas,i e modi ecc., avrebbe adoperate anche a loro riguardo 1

dini senz'altro.

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, E nemmeno si potrebbe, a mio avviso, giungere a diversa opinione_ in, consider:a:zione della cifoostan~a che ~a~ca una esplici~a avvertenza in base a cui possa nt~ners1 _riservata ai giovani che- sono riputati italiani nella ipotesi del ser co~do capoverso dell'articolo ·6 del ·codice la facoltà di eleg. gere, alla età maggiore, la cittadinanza origina~ia. . Il complesso del1e _dis~osizioni del titolo p~im~ del prn~o libro del Codice civile, infatti; di;mostra all evidenza che della espressione ' ripittato cittaclino e dell'altra corrispon~ dente nputato stran-iero il legislatore si valse sempre che intese di dete:rminare la condizione .di coloro che posspno, allorchè 'raggiungono l'età maggìore, eleggere una ~itt~dinanza diversa 9-a quella che la legge nostra loro ~ttr1b~1sc~ · finchè sono ~inorenni: e basterebbequestas0lacons1derazione . ' ,

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DEI RIPUTATI CITTADINI ITALIANI E STRANIE~

CONDIZJOXE GIORIDICA .ED OBBtlGUI DI LEVA

a d~ssipare il dubbio che alla espressione medesima -r1 abbia voluto attribuire un diverso valore ne· l caso eg · ~ 11' · enuno~~to n~ art~cofo 6. Ma il dubbio non sembra assolutamente ~m :ecito :quando si avverta che l'ultimo capoverso del1 arti~olo · 10 oo.no~d~ la facoltà di eleggere la qualità di straniero al figlio m~nore di colui che acq_uistò la oittadi-. n_anza, sebbene finche du.ra la sua età minore egli sia considerat_o quale vero e proprio oittl'!,dino: nulla essendovi che possa mdurre _alla .supposizione ohe 1a legge abbja inteso di acc?~d~re _al cittadrno un modo di svincolarsi dalla nazionalità 1tah~na ~on concesso a colui dhe è semplicemente . . presunto cittadino. · · ·

Dimos~rato con ciò che nella lettera della legge non si trova v?run ar~oment~ che valga a definire Ia controversia, . . oonverra ora di esaminare ·brevemente le· cons·d d· · · · 1 eraz1on1 ianz1 nass~nte ohe potrebbero ~edursi dallo spirito della legge medesima. . · Fra ta.li considerazioni, quella che il legislatore non . aver ~e~sat~ d~ attr~b~i.r~ agli atti in paroll!,, quando s~:: compiuti dai g10vam mdroati negli articoli 6 8 10 effi · · d. , e , una cac~~ 1m~or~ i ~u_ell~ lo~o chiaramente attribuita nei rappo1 t1 de1 g10vam indicati nell'articolo 11 sa bb .~ h ffi · . , re e p11:1 o e , s~ 01ente a _dissipare il dubbio che sorge in pr.o osito dalla m_t~rpretaz10ne letterale della legge ove identiotf. 1~ ~o~d1z10ne degli individui ai quali ci~souna delle di~;s~ . s1z10~1_ st~sse si riferisce : rn..a costoro si trovano invece ? oond1z1om così di.ssimili, che l'esame di queste non potreb~n eh<> confermare viemmeglio nel concetto che il l . 1 t e abbia voluto appunt;o usar loro trattament· d. . eg1s a ore I f1 . . . i 1vers1. ~ att;1, r riputati st,·anieri di cui a{)'li articoli 6. d 8 d l Codice sono individui che nacquero d: ge..,itori st e . .e ohe t . ~ ranieri e .. , ~ome . a1r, ;1on hanno_ verso la patria nostra nessun diri_rito e ne_ssun do~ere all' mfuori di quelli che al legislatore ,Piacque d1 conferir loro: sicohè non v'ha ragione alcuna di

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ritenere che per essi il Codice abbia inteso di derogare ai prin01p1 generali da esso medesimo stabiliti e privarli della facoltà di eleggersi la cittadinanza che lor? piaccia allor quando abbiano acquistata la piena capacità giuridica. Ma be~ diversa è la condizione dei figli mi.nori di colui I che perde la cittadinanza italiana, ai quali si riferiscono i <lue capoversi dell'articolo 11. Riguardo a costoro, infatti, con viene tener presente che . _la legge, in omaggio al principio che il figlio durant~ l'età minore deve seguire la condizione giuridica del padre, imppne ad essi la perdita della oibtadinanz.a, ma cionono- · stante (non potendo distruggere il fatto che nacquero citta<lini, assumendo con ciò verso la terra che loro diede la vita dove,i sacr osanti dalFosservanza dei quali nemmeno la legge, per considerazioni altissime d'or.dine morale, potrebbe dispensarli) disp?ne che essi, sebbene non più cittadini, non sono esenti dagli obblighi del servizio, militare nel regno nò dalle pene inflitte a chi porta le armi contro la patria (a1·tìcolo 12) (1); e pensando a ciò uon si potrà ·a meno ~i trovare ben naturale ohe il legislatore abbia ravvisato la necessità d.i derogare, a loro favore ed a loro favore soltanto, al principio genera.le ora accennato con l'ammetterli .a riacquistare incondizionatamente, benchè minorenni, la .cittadinanza non appena intervenga per parte loro un fatto

-· (!) I trib unali del regno fllfono chia1na1.i più volte a pronunziare, conl.ro l'assunto -ciel Mioistero della guerra, che l'arLicolo i2 del Codice civile si riferisce soJtanLo a colui che perdette la ciUadioan1.a per un faLto proprio e che quindi non 1rnò trovare applicazione nei rapporti dei suoi figli minori: perché, essendo la leggo stessa che a questi 11ltimi impone In perdita delh, quali ti, cli cittadini in considerazione di un fatto al quale 1,, loro volon tà riman e assolutamen te estranea, sarebbe eccessivo est11nrlere ad essi pure le s11n1.ioni dal detto articolo comminate. l,'11 11 a e l'altra opinioru) furono sostenu1e con t..~nta copia di argomenti, che il riassumerne ànche soltanto quelli 11iù importaoti ci condurrebbe troppo in !tingo. )li limiterò perciò ad accennare che - come . lo provano le sentenze in causa Gallino del Tribunato o della Corte cli appollo di Gen9va e delia Cass~zione di 'l'orino (3 1 agosto i877 Q iG aprile e 28 dicem bro i 878); queile in causa Amato délla Cassazioue di Palerm o (30 ottobre 4882); quelle in cau~a Gennari del Tribunale di PaYia e della Corte (li appello.di Milano H5 aprilo o 2i dicembre 1886) e 11 uella della Cassazione cli Roma in causa Nebula (2 luglio f889) - la giurisprudenza fu costante nel ritenere che l'articolo 12 del Codice stesso de.vo applicarsi anche ai figli mi11ori di co lui che perdette la cittarlinanza, non sonza soggiungere che u lo interpretazione pare a me pienamente conforme alla lettera ed allo spirito della le/;:gc.

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ANNO Xl.lii.


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CONDIZIONE GIURIDICA ED OBBLIGHI DI LEVA

che possa far ritenere con qualche fondamento avere essi intenzione di sottrarsi alle dolorose conseguenze della posizione irregolai:e in cui la legge li pose senza riguardo alla 101:0 , volontà.

' Un altro deg li argomenti che si addussero a sostegno della tesi propugnata dal Pacifici Mazzoni abb~am visto esser quello che il legislatore non possa avere inteso di mutare la condizione dei 1·iputati "st1·anie1·i che assumono un impiego od un servizio militare nel regno in quella di riputati cittadini, dal momento che quest'ultima condizione non sarebbe meno indefinita e transitoria della prima, e. che perciò il _ cangiare l'una nell'altra non .avrebbe alcuna efficacia pra: tica.Ma a me sembra che anche questa osservazione non possa esercitare . veruna influenza nella risoluzione della controversia. A questo proposito, infatti, giova avvertire che la determinazione delle circostanze 'per c1,1i un giovane debba essere rip utato cittadino ovvero riputato straniero deve farsi al solo eà esclusivo intento di accertare se, per conse_rvare la originaria cittadinanza straniera, il g iova!!EI stesso. debba farne oppur no formale dichiarazione : la quale considerazione porterebbe a ritenere che le disposizioni' del secondo capove;so. degli articoli 6 ed 8 del codice vadano ~nterpretate non nel senso che, con l'assumere l'impiego od il servizio militare nel r egno, i giovani in essi menzionati mutino la lorp condizione giuridica da quella di ? ipidati stmnieri in quella di ripulali cittadini, ma in vece nel senso che tali fatti hanno, agli effetti della loro cittadinanza, la stessa efficacia della circostanz~ dell'esser nati nel r egllo da padre domiciliatovi da 'tm decennio, rendendo in tal modo inutile qualsiasi indagine sulla condizione . in cui essi avrebbero potuto tro· varsi indipendentemente dai fatti stessi. Tale opinione è avvalorata dalla espressione sa,.·à senzc6 è~ltro r'iputato - ciltaclino, la quale sembra appunto escludere 0

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DE[ UIPOTA'l'I C1TTAD1Kl l'rA LlANl E STRANIEltl

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l'ipotesi di un cangiamento di stato n~i giovani ~uddetti : ~a pur volendo consentire che un cangiamento d1 stato abbia luogo con vien rammentare che, nel re'g olare l'instituto della cittadinanza, il legislator e s i. attenne al concetto cl.i a~ruette~e al o-odimento cl,ella cittadinanza, ove essi medes1m1 lo cles1deitno, tutti indistintamente quei giovani che, pur non ?otendo essere dichiarati cittadini in forza di legge, a?b1a~ tutta~ia qualche vincolo verso la patria : preoccupan~?s1 ? e~o di rendere più o meno agevole l'acquisto della q~ahta_d1c c1t: tadini a seconda che le spèciali condizioni dei g1ov~m ~tess~ sian tali eia far presumere in essi p iuttosto il. d~s1deno ~ 1 divenire italiani ovvero quello di rimanere stranieri. Ed anzi, egli spinse tale preoccupazione al punto, che non _si ac~o~tentò di instituiae le categorie di coloro che sono ri1:utati ctt~ taclini con la facoltà di eleggere la qualità di straniero e cl~ coloro che sono ·,··iputali st1·anieri con la facoltà di eleggere la qualitt~ di cittadino : ma, come già si disse, r it~nn~ oppor tuno di iistituire accanto ad esse le altre categorie eh coloro che, pnre e~sendo durante l'età min~re ~eri e'~ropri s_tranie~i cittadini veri e-propri, possono pero, d1venut1 mag?1orenm, 0 optare per quella delle due cittadinan~e che pr~fe~1scano. ·ora io ammetto volentieri che - mvec~ ~ 1 ~1correre_ ~ tante distinzioni le quali, ben lungi dall'essere md1sp~ns~b1h , ingenerano una confusion e che sarebbe stato bene d1.ev1t~r~ perthè in nessuna materiti quanto in questa della n az10naht~ è indispensabile che ognuno possa ben comprendere tutto }l valore delle disposizioni che lo concernono - sarebbe ?onve~ nuto assai maglio di usare, riguardo a tutti coloro_ dei quali la cittadinanza può essere definitivamente determinata sol. tanto dopo che essi siano divenut~ maggiorenni, un solo ed identico trattamento. 1VIa qualunque sia il giudizio che oggi vu?l da1:si di quelle distinzioni, non può mettersi in dubbio che 11 ~eg1sl~tore, nel determinarle, ha seguito un criterio graduatorio log wamente rigoroso e che non consente la supposizione che nel ~uo concetto esse fosser cosa cli sì poco mo mento da potersi negare ogni ,valore alla facolt:à di mutare la condizione di 1·iputato


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CONDIZIONJ,; (HORIDIO.A. ED OBBLIGIJI DI LEVA

orn

RIPOTATI 01TTADIN1 I TALIANI E STRANIERI

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str·anie1'0 in quella di r·iputato cittadino, e quindi di fare un passo verso l'acquisto definitivo della qualità di italiauo. Tale facoltà, infatti, si presenterebbe tutt'altro ~he priva di impo·rtanza quand'anche altra efficacia non avesse all' infuori di quella di dar modo al 1·iputato stnmie1'0 di di venire • cittadino senza doversi perciò assoggettate al disturbo di farne la formale dichiarazione : ma la ,importanza sua riesc~ anche più evidente se si tie.n conto di un'altra circostanza. Ove fosse mancata una. esplicita. disposizione in contrario, la distinzione stabilita dal codice fra i 1·iputali cittadini ed i riputa.t i st1·anieri avrebbe, agli effetti del servizio militare, portato a questa conseguenza necessaria: che i primi avrebbero potuto, come i cittadini veri e propri, essere ammessi al serviz~o militare nel regno, mentre gli altri ne sarebbero rimasti esclusi, come i veri e propri stranieri, almeno fino a quando, raggiunta l'età maggiore, avessero formalmente eletto la qualità di cittadino. Ora. il legislatore ritenne, e con ragione, che se i giovani che si trovano nelle condizioni di cui al secondo capoverso degli articoli 6 ~d 8 hanno con la patria italiana siffatti vincoli per cui debba loro concedersi la. facoltà di ottenere la cit~adinanza in base ad una semplice loro dichiarazione, non solo non vi fosse nessuna ragione di escluderli, durante l'età minore, dai vantaggi che posson derivare dall'assnnzionè di un impiego o del servizio militare nel regno, ma fosse anzi sommamente opportuno di ammetterli al servizio dello Stato gtacchè in tal modo la maggior parte di essi sarebbe stata indotta a conservare la cittadinanza italiana. E considerando che la condizione dei giovani stessi sarebbe stata ben differ ente a ·seconda che avessero assunto oppur no l'impiego o il servizio militare - perchè nel primo caso· avrebbero, a differenza che nell'altro, dimostrato la intenzione di divenire italiani - egli dispose appunto che i giovani in parola debbano considerarsi stranieri quando abbiano invocato la esenzione dalla ieva, ed altrimenti debbano considerarsi citt adini.

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Da quanto ho · detto finora parmi si p~ssa ?on~ludere che la disposizione del secondo capoverso degli a1~1coll 6 ed 8 de~ codice civile de·ve ritenersi intesa ad esclusivo favore dei giovani cui si riférisce, e che perciò, n~n avendo._il legislatore espressamente stabilito il co11tra~1~, no~1 ?uo ~ver valore di privare i giovani stessi del d1ntto d1 nvend10are la nazionalità del padre loro, conseguito che abbiano la piena capacità giuridica. · Per giungere a conclusione diversa converrebbe accettare per dimostrato r ultimo degli argome~ti che ho . preso .a confutare : ammetter e cioè che il g iovane 11 quale viene r'llputato citla.clino nelle ipotesi degli articoli 5 ed 8 del codice per esser nato nel r egno da padre che perdette la cittadinan_za o da padre straniero domiciliato nel regno da un clecenn10, e il minorenne divenuto cittadino, per l'ultimo capoverso del. l'articolo 10. in seguito· al conferimento della naturalità italiana al padre sno, non possano assumere un impiego pub: blico ocl il se1·vizio militare in Italia senza perdere la facoltà dl eleggere la qualità di straniero. . , lVIa qual valore può avere a questo riguard~ l . affermazione che ciò è di intuitiva evidenza e che qumcl1 sarebbe stato superfluo che il legislatore avesse risoluto tale questione mediante una esplicita disposizione~

L 'aver raggiunto l'età maggiore è una condizione che la nostra legge esige, per principio generale ed ~ssc,lut?, p er· la validità di qualsiasi atto giuridico di ben minore importanza che non sia ,il cambiamento della cittadinanza. ~ che essa siasi anche preoccupata cb,e nessuno poss_a acq~1star~ perdere definitivamente la qualità di cittadino prima di 0 aver raggiunto l'età maggiore, lo dill!-ostrano ad esu?eranza tutte le disposizioni che siam venuti finora esamlllando:


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COND1ZIONE GIURIDICA ED OB8C.IGr!I DI LEV .\

DEI RI PUTA'N. ClTTAD INI ITALI ANI E _STRANIERI

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ritener e per provato che essa abbia ii valore di attri'bu~re aO'li individui1 in quelle di~posizioni contemplati la qualità ve:o e proprio cittadino, com e potrebbe infe!irsene. che n ell' identici condizione si tr ovino i ripiitati oitlaclini, mentre il leO'islatore nulla si è cnrato di dire a foro riguardo? 1 . L'::ffèrmare che per costoro una analoga disp~sizione sar ebbe stata superflua perchè è di intuitiva evidenza che il minorenne il q-aale,, essendo dalla legge riputato cittadino, fa atti che provino la sua intenzione d i rimaner e tale; deve intendersi decaduto dalla facoltà di eleggere una diversa condizione, è un iirgomento che, ben h:ngi dal prov.ar, qu~lcosa, s i ritorce contto coloro che l'adoperano: perche se v e cosa di intuitiva evidenza si è quella che di nessuna efficacia riu, scirebber.o la disposizione per cui il figlio ininoreune dello .straniero viene riputato cittadino e la distinzione che la legge s tabilisce f;a esso e il riputato st1·aniero, ove gli fosse ne~ . .gata la facoltà di comportarsi come_un _citta~ino :7ero e proprio, e _quindi di compie~e t ut~i g h atti al_~itt~d1~0 co~sentiti, senza con ciò compromettere la facolta d1 _nvend10are a tempo opportuno la gtialità di st raniero, . · ' In tale stato' di cose, ove si fosse voluto che l'assnnz1one dell' impiego o del servizio mìlitare nel regno avesse ,pel riputato cittadino una_efficacia clefinitiva1 sarebbe stata necess aria ancor più che non lo fosse nei rapporti del-rirputato straniero --- a,ve la logiéa l'avesse consentita -- una categori?a .disposizione. Questa .manc~ndo, se ne deve dedurre che il leg i;latore ~olle lasciare ampia libertà al r iputato cittadino. ,d i svincolarsi dalla nazionalità italiana, col farne la formale dichiar.azione entro l'anno dall'età maggioré, quand'anche egli. avesse precedentemente ·corqpiuto alcuno degli atti di c:1ì sopra : -e poichè non può ammettersi clre il legis~atore sia. caduto nell'assurdo rendere, più agevole l'acquisto della cittadinànza e di imporre maggiori obblighi al riputato stranie1"0 che non al 1°iputato italiano mentre questi è unito alla patria nostra da più forti: legami del primo, pare a m~ che se ne debba conchiudere che il secondo capoverso degh articoli 6 ed 8 del codice non eollera interpretazione diversa

giacchè è soltanto a questo termine che i ripidati ·itali~ni di cui agli articoli 5 ed 8, ed i_·figli di colui che ottenne la citta_dinanza di cui all' ultimo capoverso dell'articolo 10 po.s-. sono far la formale dichiarazione di eleO'O'ere la oriO"i·naria , cittàdinanza estera, e che i riputati str·a:tieri di' cut' al .sé·condo cap~verso degli articoli 6 ed 8 _possono . diclìiarai:é ·ai optare per lw q ualità di cit tadino. Eviden~e, i~ questo stato di cose, che la facoltà di acqui,star'e la c1ttadmanza fin dall'età minore in considerazione dell' impieg0 o del ser~izio militare o dello spontaneo co~corso alla leva costit~irebbe un modo di acquisto della cittadinanza pe1· elezione tacita che - sia per la sua indole eccezionale, sia, e più anéora, perchè deroo·herebbe ad un . . b ternu ne rispondente ad un _principio generale dì diritto quale si è quéllo dell'età :maggiore - non potrebbe, ammettersi se non nei rapporti di quelle per'son e soltanto alle qua.Ii la legge l'avesse espressamente accordato e nei limiti della legge stessa espress~~~n.te s_tabiliti_: ~i~anendo c9sì esclusa al riguardo' la possib1hta d1 qualsiasi interpretazione. estensiva. Ora sta in fatto eh.e soltanto riguardo · ai fi~li minori dì colui che perdette la cittadinanza, indicati nelPulti'mo capoverso dell'articolo 11, la legge dice chiaramente che ·per ef·fetto dei fatti in discorso essi riacquistano la cittadinanza in ~odo d_efiniti:70 :_ ed abbiamo anche visto più sopra quali gravi cous1deraz10n1 consigliàssero di adottare a loro favore ~n éosì ec~~zio_uale-provv'?d(mento. Ma tale disposizione non si_ t rov~ p~u r~petuta nel codice(; e soltanto nei rapporti dei g10vam d1 cm al secondo capoverso,,degli articoli 6 ed 8 · - i quali altrim~enti do,,rebbeto ~iputarsi stranieri ...,.... vien detto che in seguito ai fatti suddetti saranno senz :al6ro ri· putati cittadini. I Col complesso. delle consid~r azioni già svolte io credo di aver dimostrato che questa espressione non fa che stabilire una semplice pr esunzione la quale, logicamente, dovrebbe ammettere anche in questo caso, come l'ammette in tutti O'li · altri .in cui la trovìamo·adoperatà, una pro·va in contrar:: ma anche p_resci udendò da ciò, e volendo per un momento

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,,, DEl RIPU'l'ATI CI'l'Tl\DINI ITA\'.,!ANI E STRANIERI

da quelh consentita _dal valore letterale dellè 'parole, sicchè g~ at~i _in_ esame non p~ivano neppure i giovani da• quella d~sposiz~one contemplati della facoltà di elegg~re la qualitìi, dI straniero entro i. anno dall'età· maggiore.

E invero, men tre la legge sulla leva ma1~ttima consente di contrarre l'arruolamento volontario indipendentemente da 1 qualsiasi ai.ltorizzazione della persona chè esercita sull'arruolando la patria potestà (perchè di siffatta autorizzazion,e non fa menomamente menzione negli articoli 75 e 79 · coi quali determina le condizioni per l'ammissioné all' arr.uolamento volon tario), la leggè sul reclutamento del regio esercito esige in ;ece, affinchè possa darsi corso all'arruolamento volontario, il èonsensò del padre o, in mancanza di B\:JS O, della madre o; in mancanza di entrambi, del tutore autorizzato dal consio-lio di famio·liu, (articoli iii e ii6). Ed è superfluo aggiuno "' gere che, nella pratica, tale disposizione è cos~ osseguios~mente osservata, che dal contratto arruolamento volq_ntano resta immediatamente prosciolto chiunque venga a riconos~ersi esservi stato ammesso in forza di un atto di ~ntorizzazione che non rispondesse rigorosamente alle condiziÒni suddétte. · In u,n .caso solo la legge sul · reclutame!1to dell'esercito prescinde, per . la validità dell'arruòlamento volontario, dalla condizione dell:autorizzazio'ne paterna, e cioè (w·ticolo 115) nel caso dello speciale arruolamento contratto per la sofa durata clella guerra. Ma questa disposizione - - come pure la considerazione che le diffe.renze più sopra rilevate fra le due leo·o-i leva hanno la loro ragione d'essere in ciò~ che (di- . v:i.·~am~nte da quanto, in circostanze normali, si verifica per l'esercito) per assicurare i servizi del_la flotta è necessario d~ favorire con o.o-ni mezzo l'ammissione nelle file dell'armata d1 , o un oo-ran numero di individui in molto giovane età - ren· , dono sempre più evidente che relativamente all'arruolamento ·volontario 'ia nostra legislazione deroga talvolta alle n orme con cui ha r~golato -l'instituto della età maggiore non già perchè abbia voluto attribuire al minorenne eh~ si ar~uo.l~ volontario un discernimento ed una fermezza d1 propos1t1 màggiori di quelli che si richiedono per la vaEdità di qual· siasi altra obbligazione: . ma solo perchè ritenne che ciò fosse consigliato dalla necessità ali provvedere alle supreme èsi-. genze della patria le quali consentono di tollerare che, nel

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CONDIZIONE GIURIDICA E D OUBL!Gl:!I DI LEVA

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Nè · fi rmare ta1e a ff'.ermazione può valere ia co·.nside. aa in razione che il Pacifici Mazzoni adduce, come già si disse, · per -difuostrare che gli àtti di cui sopra sono tali da d-e;o. gare al termine dell'et~ maggiore, quella -cioè che tanto l'acCE'ttazione dell'impiego pubblico o del sei·vizio militare nel regno quanto lo spontaneo concorso alla léva siall' fatti che, portano con sè' l'impronta cli tale disce1·nimento, e di p?·oposil-i così risolidi e /èrm·i de abilitare colui che li compie . a _mutare Ja cittadi n·anza : inquantochè tale argomento, per · quanto ha tratto alla volontaria assunzione del servizio militare, si trova, nella nostra legislazione, çontraddetto da ca· ' tegoriche disposizioni. V ei·o è, infatti, che il codice ci vile, col disporre ( come fa con l'articolo 221) che il fi,glio non può abbanclonare la casa patern,,a, o quella che il padr·e gli abbia destinata, -senza p~?·missione del medesimo, salvo per ca·usa cli volontario arriiolamento n ell'esercito nazionale, pu? ingenerare il dubbio che, nel concetto deJ patrio legislatore, l'assunzione volontaria del servizio milìtare foss'e atto di natura così eccezio.nàle da dover e~ser sottratto al!e norme generali che governano l' instituto della età maggiore. Ma non deve dimenJ;icarsi· .che, nonostante questa prescrizione - della quale del resto, le ragioni sono ben facili a comprendersi se si rifletta che, nelle condizioni in cni si trovava l'Italia allorchè i,l codice fu redatto, p,i dòveri e all'affetto del cittadino verso la patria doveva necessariaim1:mte accordarsi il sopravvento sugli altri tutti - è oggi ancora ben controverso nella legislazione italiana se il minorenne possa, per un fatto dipendente dalla sua semplice ·volontà, validam.e nte vincolarsi al servizio militare -prima del tempo in cui vi 'è soggetto per imperio di legge.

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di

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CONDlZIONE GlUltlDlCA. ED 0BBLTGHT DI LEVA . ,

DE! RE PUTATI CITTA DJNI ITALIANI E STR ANIERI

mmòrenne, il sentimento possa prevalere al discernimento complei::_o quale è determinato _dall'età maggiore. E ad ogni .modo, sia qualsivoglia il concetto che deve aversi dal graq.o di discernimento richiesto per vincolarsi al ser vizi,o mili'ta:re, cer to è che soltanto in forza di tassative disposizioni d i' legge il minorenne arruo]arsi vo'lontario: e però non saprei comprendere come mai, in assenza d'una · a~tra d is~osizione bene esplici'ta, possa a 1tale fatto, già eccez10na,le d1 per sè,. attribuirsi l'efficacia di rend~re valido ! ed , anzi di a"'.ere; eom~ conseguenza neéess~ria, l'atto giu;idic~~ente più ~mportante che l 'individuo possa compiere, e c.1oe quello , d1 mutare )a propria cittadinanza, ~entre nessun.o potrebbe neppur supporre ·che esso valO'a a convalidare quals~asi_ alti:o atto g.i uridico che il volont:rio possa av,er co~prnto dura-nt,) la sua età miuo1;e, quantunque guest'atto abbia :_1na importauz11 di gran lun~a minore di quello.

può

. P~rmi adunque dimostr~to che i giovani indi,~ti negli articoli 5, 6, 8 e 10 del codice ci.vile conservano la facoltà di eleggere la qualità d i straniero, nel tempo. e con le forme dal c~dice stesso prescritte, quand'anche abbiano ~ssunto . im. piego od il servizio n'i.ilitare: ma rimane ancora a d~termi~iar~ ~e qu~lli d_i essi eh~ si val.gon~ di tale facoltà abbian pure 11 dmtto d1 cluedere d1_'essere prosciolti !Jal servizio militare nel.regn? i~ con~derazione della loi;p qualità di straniero. La .,: \ quale qmst10ne è pur essa assai meno' semplice di quanto potrebb6 a tutta prima apparire, non essendo il caso di ricorrere, per risolverla; ~i già. rammentati articoii 113 della legge sul reelutamento dl?l regio esercito e 76 di quella suUa leva marittima, in forza dei quali lo straniero non può contrarre . F_a rru~lamento volontario nel regno· senza una speciale· a uto-. nzzaz10ne del re : i~quantochè i giovani di cui sopra non/ possono, a questo nguardo, essere equiparati agli stranieri vei-i e propri, dal momento che a cont rarre l'arrnolameuto • volontario fµrono . espressamente autorizzati dagli articoli 6

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eÉi 8 del codic~ civile e chè la lorq inscrizione sulle liste di , iev;a era - co;ne vedemmo - imposta dalla legge sul recÌU. · tamento e· poteva essere annullata· soltanto nel caso ·che essi stessi ne avessero fat ta Jlomanda eccependo la loro qualità <li straniero. A questo proposito pensano taluni che l'obbligo del servizio militare conie quello che ha la sua origine e la sua . ragio~ d'esse;e riel principio della sovranità dello S tato, ·dipenda essenzialmente dalla qualità di _cittadino : che l'~rr uolamento volontario · è lo spontaneo concorso alla leva non bastino cli per sè, se manchi quella qualità, a creare ì'obt>ligo stesso e non facciano quindi che regolare la' mi- · sura e il modo di prestazione del ser vizio: e che perc10 l'am~issione riel regio esercito o n'ella regia marina, per, l'uno o per l'altro dei di.;e1,titoli sovraindieati, dei giovani , che sono ri'pJ:1,tati italiani o stranieri· possa aver luogo .soltanto col tacito accordo che qual.ora venga a infrangersi quel vincolo con la patria italiana in considerazipné dèl quale fu consentita, nessun imperio po~san più avere sui giovani stessi Je -µòs tre leggi di-leva. ~ Che 'i l costringere quei giovani a rimane1:e nelle. file dell'èsercito, sebbene abbian rivendicato la originaria cittadina11za estera, possa ravvisarsi .soverchiamente rigoros.o, lo si comprende facilmente, come non è dubbio che l'a,'.fferinazione che gli Stati possono tenei· soggetti agli obblighi :i;ni.litar.i. ~oltanto i propri .cittadini risponde perfettam'ente, in tesi astratta, al principio della sovr anità dello 'St ato. Ma non bi sogna scordare chè le legisìa·zioni europee non si sono finora adattate a quel principio, ·per quanto riflette gli obblighi ~ilitari, senza appprtar;vi numerose restrizioni ed eccezioni. .' P.er non parlare di quelle nazioni dov~ .{come avviene in InO'hilterra ed anche, per quanto concerne la legione , stra-: ni:ra· d'A lgeria, in: Francia) l'obbligo del ser vizio milita:ré trova il suo fondamen to in un semplice rapporto contrattuale al quale possono par-tecÌpare .!l,nChe g li stranieri, e di quelle altre che, come Ia S vizzera; assoggettan? gli str·ani~ri : stessi al pagamento della tassa militare, conviene avvertire

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DEI RIP OTATI èiTTAOINI ITALIANI E ST.f!.ANJERI

CONDIZIONE GI URID ICA ED OBBLIGHI DI LEVA

che anche presso cli noi i giovarti in discorso non sarebbero i soli strai).ieri ai quali verrebbe imposto l'obbligo di servizio militate . E . invero, come già si vide, in ' .forza dell'articolo 12 del éodice civile si trovano nella 'identicà con~ dizione .coloro che · perdettero la cittadinanza in uno dei casi menzioi;i.ati nell' articolo precedente, ed anche i lor,o figli minori; con la differenza che questì u ltimi sarebbero più meritevo!i di rig~a1·di per.chè -vengono p~sti nella con-. dizione medesima per un fatto indipendente Elalla loro volontà ed imputabile solo al padre loro, mentre i giovani· dei quali ci siamo fin qui occupati vi ci si trovérebbero per un ' fattò proprio e del quale sarebbero stati, liberi di vàhttare per tempo tutte. le conseguenze. E ri{iettenclo a ciò; iq penso . che, ove la quistione dovesse risolversi con criteri puramente giuridici, non mancherebber(_) nella nostra legislazione gli elementi per sostenE;)re - qualora ciò si ravvisasse op- . portuuo - che l'elezione della qua1ità di straniero non possa essere invocata dai 'l'iputati cittadini e dai rriputati , strap,ier i per ottenere il . p1·oscioglimento dal servizio militare spontanearnei;i.te assunto.

... Bisogna infatti ricordare èhé l' ai'ruolamento volontario quando sia stato contratto con le for~e dalla legge stah>ilite,' · e lo spont,an'eo ?Oncorso alla leva SO_no atti. aÌ quali la nostra . 'legislazione attri buisce piena efficacia anche se compiti d urante l'età min0re ; che la legge ammétte esplicitaµi.ente a compierli anche i giovani di cui articoli 5, 6, 8 e, 10 del codice, indi pendentemen,te e senza pregiudizio della dichi~- ' razione cli ele:11iot\e della orig inaria cittadinanza . estera, da farsi ,allorchè essi conseguono la piena 1capacità giuridica; · dhe dalla assunzione del servizio militare derivano a chi lo impi·ende diritti e vantaggi mat eriali tutt'altro che trascurabili (pr imo fra tutti quello di percorrere una ben regolata carriera), per cui è ben giusto che 'c ,,i lo contrae si assoo·ò·ett:i: · bO a tutti i doveri che ne sono la conseguenza : e, sovratutto,

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che - all'infuori del paso dello speciale arruolamento volontario per la sola durata della guerra di cui agli ar_ticoli 115 della legge _sul reclutamento e 78 di" quella sulla le,:a ~nari.t tima - per le nostre leggi. di leva chi cont rae l'arruola- . mento volont ario si intende obbligato al servizio militare per tutta la durata di esso quale è determinata 'dalle leggi _ medesime (a?".licoiò i), e cioè fino al 31 dicembre dell'anno in cui .egli compie il tr ~gesimonono di sua età, senza che_ a tale limite ;;ia fatta espressa eccezione relativamente ai g10·· , van i di cui ci stiamo o.ccupando. E tutte queste considera. zioni rendono tutt.'}1ltro che ardita, a mio av.viso, la suppo- sizione che anche riguardo ai giovani stessi, come riguardo ai veri e propri cittadini, l'assumiione. spontane:" del ~e~vizio militare nel r egno possa1costitui:i;e una obbligazione d1 mdole speciale bensì, ma perfettamente valida e da no~ po~er.si ri-solvere, prima della sua; scadenza, soltanto perche essi 1~ vo: g liano; e che perc1ò i giovai:J.ijn parola, pure essendo hberi di rivendicare ·1a qualità di stranìero entro il termine per ciò stabilit~, debb.ano però r imane.r e obbligati al servizio militare :finchè non I abbiano raggiunto li quarantesimo anno • di età .. E tanto prn agevole sarebbe di giungere a questa conclusicme, inquantochè, 'ridotta nei ter mini in cui venne posta in quest'ultima parte del presente atudio, la quistione vertirebbe non più sullo stato, sulla cittadinanza dei giovani .in parola (dacchè non si ~ontesterebbe che essi abbiano la facoltà di eleggere fa, qualità di straniero), ma soltanto sulla determinazione degli effetti del loro spontaneo concorso alla leva o volontario arruolameIJ,tO : e qu'i ndi, giusta la giurisprudenza orama;i costante della Corte. d,i Cassazione di Roma, essa sarebbe sottratta alla comp~tenza 'dei ·tribun~li civili e deferita inveçe 'alla inappellal;>ile decisione della; sola autorità ammi- · nistrativa. ,,

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' COND17:ION;E) GIURIDICA ED OBBLIGHI DI LEVA .

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. DEI RIPU'~A1'1 CITTADI N I 11':ALIAN.J

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E STRANIERI

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~ezzo_ di ~attrarsi ai rigori della d isciJ_Dlina e della giurisdizione milìt.are; potrebbe, _con l'andar del tempo, dar luogo · ·ad inconvenienti troppo facili a comprendersi perchè occorra di accennarli. ~e uostre condizioni demogra:fiche sono, per bu~na sorte, / tali che non solò non cì fanno sentire il bisogno di ricorrere a misure coercitive sugli individui di origine str-aniara per assicurar~ all'esercito e,d all'armata. il contingente per essi necessari, ma è i _cons·entirebbero anzi di provvedere a che questo contingente sia costituito esclasivamente di elementi che diano sicura garanzia di affetto e di devo~ione alla patria italiana:. e perciò io· credo che il · miglior modo di risolvere la quistioue ohe stiahi.o trattando sarebbe quéllo di escludere. rigorosamente. tutti i g iovani che si trovano in alcuna delle concliziòni di cui agli articoli 5, Q, 8 e 10 d·e l codice civile dall'arruola1n:ento volontario e dal concorso alla leva prima del termine stabilito _dal codice perchè abbian potuto divenire in modo definitivo cittadin:vitaliani. · E questa è infatti la sol1:1zione adottata dalla, legge 2 lu. glio 1896, n . 254, ·s ull'avanz·amento del r~gio esercito rela-' ' . tivamente al reclutamento degli ufficiali. Che anzi, l'articolo 2 . della legge st essy. non si limita ad esigere,, pel conseguimento ' della nomin¼'l' al g rado di sottotenente,. la condiziop.e dell'essere cittadino italiano: ma pre,tendè inoltre, riguardo' ai non. 0

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Questa soluzione potrebbe, aclunque,·--trovar fondamento nelle disposiziÒni della legge.: ma io credo che ·nel risolvere. quistioni_di tal natura ed impor.ta_nza i criteri puramente giuridici non sia-qo i soli dai quali debba lasciarsi gt{idare 1~Am., ministrazione, essendo necessario di tenère nel debito conto ·anche le considerizioui di ordine morale, e politico. Qu.èstè, ne! caso in esame, potrebbero consigliare di far ricprso àl rigore . della legge soltanto nel caso che impellenti ragioni lo rendessero necessario ; e poichè la quistioné si · è :fino ad ora 'presentata rarissime volte e non ha mai dato luogo _ad in- · convenienti di sorta, pare a· me che s'aggiamente operi l' Amministrazione militare, la quale sègu~ la· massima ,che c_o loro., ' che fanno la d ichiarazione di eleggere la .qualità di stranierei , debbano intendersi esonerati da qualsiasi obbligo di servizio ' militare nel regno sol che n~ facciano domanda. Seuonchè, come avvertii sul princ1p10 di questa trattazione, le quis_tioni di cittadinanza - data,la ognoi· crescente ' i·mmigrazione di stranie1:i ì1el nostro paese - tendono anche presso d i noi a divenire sempre più frequenti, e perciò mi pare che conv(;lrrebbe avvisare fin d'ora a disciplinare questa intricata materìa con più razionali nirme legislative atte ad evi'.tare la immissione di questi elementi stranieri nelle.· file dell'esercito e dell'armata : non sofo per;h~ non può gio- · . vare alla compagine delle nostre fòr,?;e militari che, in luogo di giovani su_i quali possa farsi sicuro assegnameiito per tutta la durata normale d~ll'obbligo. di servizio, si presentino alle ai;mi, per esse.re ve~titi, mantenuti ed istruiti a spese dello Stato, persone che dopo poco tempo si fanno cittadini · di un aitro Stato per farsi poi cancell~re dai ruoli militari, ma anche, e più ancora, perchè, d.ata la -trasformazione continua _d~i nostri ordi~amenti militari, la presenza, sia -pur -pa;seg: gera, nell'esercito e nell'annata di inaividt~i ;he, con la p ossibilità di declinare la qualità di italian'.i. banno così fa~ile

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y·egnicol.i ehe abbiano _olleni~to la cittadinanza,_che essi ·non abbiano obblighi di servizio militm·e d;a adempiere nello. Stato cloncle pervengono. Dis-posizione questa; veramente provvida e· liberale ed inspi·rata alle esigenze dell'esercito: p-erchè chi, per essere cittadino di du.e Stati al tempo istesso, ·si tr ova obbligato i~ entrambi al · seryizio · fUilitare :_ e di costoro, in causa dei frequenti conflitti fi;a le legislazioni dei diversi paesi in materia di cittadinanza, 'è pur·t roppo tutt'altro che scarso il numero - verrebbe, in caso di conflagrazione fra gli Stati medesimi, a t rqvarsi una condizion'e ,oltremodo ·penosa che -gli toglierebl?e la serenità d'animo necessaria al disimpegno delle delicate attribuzioni dell'ufficiale.

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CONDIZIO~E GIURIDICA ED.OBBLIGHI 01 LEVA

DEI REPUTATI CITTA DINI ITALlANl E STRANIERI

Ma se sarebbe agevole escludere i giovani in parola dall'arruolamento volontario (perche, avvenendo questo ·esclusivamente in seguito a domanda degli interessati, si potrebbe facilmente imporre ad essi l'obbligo di fornire la prova della loro qualità di cittadini), non sarebbe altrettanto agevole evit.are il lor o spontaneo concorso alla leva: Infatti le' liste di leva vengono - ·e _non pòtrebbe essere diversamente compilate d'ufficio in base alle risultanze dei registri degli atti di nascita e di popolazione; e poichè in questi non è sempre indicata la cittadinanza di coloro che vi figurano, sarebbe impossibile di evitare l'inscrizione ed il conseguente arruolamento dei giovani cl i origine straniera i quali- non eccepissero questa loro qualità. · In tale stat-0 di cose non baster~bbe nemmeno, a risolvere la quistione, il prescrivere, analogamente a quanto fece la legge francese del 1883 che già abbiamo av_uto OC · casione di vedere, che i-giovani che debbono essere r-ipir:tati italiani o st;·anie?'i non possano entrare nell'esercito se non a condizione di rinunziare preventivamentè alla. facoltà dì eleggere la nazionalità di origine, poiohè non sarebbero noti coloro che dovrebbero, a ll' atto dell' arruolamento, fare la detta rinunzia: e perciò io credo che converrà limitarsi a ben chiarire l'efficacia che dovrebbe avere per i giovani suddetti lo spontaneo concorso a ila leva nel regno. Ciò ,po,tr ebbe ottenersi o con l' intr~durre nelle leggi di leva una disposizione analoga a quella del disegno di-legge del 1895 che abbiamo più addietro menzionato, pèr cui si prescriva che i giovani in parola i quali n,on abbiano, all'atto del loro arru)lamento, eccepita la loro facoltà di rivendicare la originaria cittadinanza estera, non possa.no essere prosciolti dagli obblighi di servizio ~ilitare prima del termine nor' male di questo; ovvero col modificare il• secondo cap,ov~rso dell'articolo 6 del codice civile nel senso che lo spontaneo concorso alla leva costituisca pei giovani stessi un vero e proprio acquisto della qualità di uittadino. Il quale ultimo provvedimento sarebbe, a parer mio più consigliabile; perchè-inentre eviterebbe che fossero intr odotte nella legge di leva

disposizioni che possano sembrare in contraddizione con · quelle del codice civile, porgerebbe altresì propizia occasione di qualche altro ritocco alle norme relative alla cittadinanza nel senso di renderle più appropriate alle odierne condizioni del nostro paese e .al tempo istesso - mediante la eliminazione di quelle inutili distinzioni alle quali ho più sopra accennato - più facilmente intelligibili agli interessati. · In tal modo si av1·ebbe la sicurezza di ammettere nell'esercito e µell'armata soltant0 persone animate dalla irrevocabile i~tenzione di acquistare.la cittadinanza italiana, e cioè quelle verso le quali è più giustificata la concessione ,d ei benefici dipendenti dall'assunzione del servizio militare: in()_uantocM la chiara disposizione deVa legge indurrebbe gli altri a chiedere che la determinazione dei loro obblighi militari fosse rimandata fino a ohe essi non avesser o raggiunta l'età maggiore, in guisa da non precludersi la facoltà di eleggere :fino a questo termine l'originaria qualità di straniero. Farmi ad ogni modo dimostrato che, allo stato attuale ,della nostra legislazione, manchi l' assoluta certezza che i giovani i quali - essendo, a tenore del codice civile, ripu-tati cittadini o stranieri - si pongano in alcuna delle condizioni menzionate nel secondo capoverso dell'articolo 6 del ,codice stesso, conser vino nulla meno il diritto di ottenere il proscioglimento dal servizio militare n el regno: e perciò io ritengo che fino a quando la quistione non sia stata ri-soluta con acconcie disposizioni legislative, sia interesse dei giovani stessi di astenersi dall'entrare, per fatto di leva o mediante l'arruolamento volontario, nell'esercito o nell'armata _prima di esser di venuti maggiorenni. Dott.

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A:SNO XLIII.

A NDREA ZENUBINr.


L'ORGANICA A' TEMPI DI llONTECUCCOLI E DI LOOVOIS

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L'ORGANICA A' TEMPI DI MONTECUCCOLI E J)l LOUYOIS

.• Contùm.azione. -

II. -

Vedi dispensa XXII

Caratteristiche militari.

Stringiamo più da v1cmo l'argomento. L'arte della guerra progredisce coÙ'alternarsi delle guerre e dei periodi di pace. Durante le guerre, in ispecie se ·l unghe, si accumulano tesori di esperienza ; gli errori, gli abusi del tempo di pace sono sfatati, scompaio:r;io; le scuole, le teorie militari si cimentano alla pro:va decisiva dei fatti ; le une s'inabissano nel grande limbo delle illusioni umane, le altre si modificano, si corr~ggono, si ritemprano. Come delle idee, così degli uomini. Chi era reputato sommo( generale, o· per prove fatte in guerre prècedenti, o ·per stima universale, spesso si rivela, o 1nsufficie nte, od invecchiato, o troppo teorico per esser e pratico; sorgono nuovi astri, brillanti di valore, di fortuna, di scienza; un terribile Donsumo di fame. Durante la guerra v'ha poco tempo ed agio di formolare teorie, preme la necessità imperiosa, e convien agire come si sa, come si può. Ma venga la pace e comincia il regno dei teorici ; essi frugano nel tesoro d'esperienza pratiche formatosi e danno opera all'eterno lavoro di trarn e regole, assiomi, aforismi. Attorno ai grandi generali che invecchiano, si stringono ~lientele di g iovani ufficiali, di teorici che desiderano corroborare le loro tesi coll'autorità dei sommi; ed 1 ecco r iformarsi scuole, maniere, correnti di opinioni. I grandi capitani scompaiono, i giovani maturano pnv1 dei soccorsi

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dell'esperienza propria, . ruminano metafisicamente precetti, ne traggono corollari, li coordinap.o in nuove teorie; mentre altri accetta ciecamente l' Ipse dix it, così comodo nella sua . modestia a chi vuole risparmiare fatica mentale. Così tra i dubbi di alcuni studiosi, le esagerazioni di alcuni altri, la rimessività dei più., si va avanti un po' a t astoni, :finchè una nuova guerra viène a correggere illusioni, a sostituire du bbi vecehi con dubbi nuovi, a cambiare mode. Un progresso lento, come quello di scienza essenzialmente sperimentale, a cui sia negata la frequenza delle esperien.ze. L'età in cui visse Louvois e grandeggiò Montecuccoli succedette immediatamente alla convulsione europea della guerra dei Trent'anni ed è appunto in questa che dobbiamo cercare le origini ed il perchè della loro o;rganica. Dal 1618 al 1648, l'Europa intera era stata in guerra; dalla Germania l'incendio s'era sparso dovunque; aveva r idestato sui Pirenei ed in Fiandra l'antagonismo franco-spagnuolo male sopito a Vervins; in I talia ;iveva riaccesa l'a,mbizione di Carlo Emanuele I ; aveva disgelate le potenze del Nord, e per la prima volta la Scandinavia e Ìa Polonia s' ingerivano nei fatti dell'Europa centrale ; il Turco, visto l' I mpero distratto verso ponente, non aveva tralasciata l'opportunità d'estendersi in Ungh~ria; alla nuova guerra s;era intrecciata la vecchia che in F iandra combattevano Neerlandesi _e Spagnuoli; e perfino l'Inghilterra, malgrado l'apatia di Giacomo, la sua riluttanza . a quanto era arma, si commosse alle svent ure dell'effimero re di Boemia ed all'oppressione della parte protestante. Una guerra di quella estensione di tempo e di luogo non poteva. 1ion l~sciare profonde orme nello sviluppo dell'arte ·militare. Se le F iandre continuavano ad essere la scuola Europèa dell'arte di prendere e difendere le piazza, in Germania si andò ad imparare la scienza delle operazioni cam. pali, il modo di levare esercit i, di farli marciare e sussistere, di schierarli in battaglia. I migliori generali della generazione irrimediatamente successiva vi avevano fatte le loro prime armi negli eserciti di Francia, d i Svezia o di Cesare,


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vi avevano studiata l'arte militare, e, nelle guerre successive, nell'organizzazione degli eserciti, furono guidati, oltre che dal proprio intelletto, da quanto avevano esperimentato prima del.la pace di Vestfalia. È · però i:ù.dispensabile, prima di studiare l'organica della seconda metà del secol6, di vedere quali progressi aveva fatta l'arte militare -nella prima . m~. • . Si disse che, durante i Trent'anni, si posero le qasi della strategia; che là per la pr ima volta, nell'età moderna, .si vide nelle operazioni, la fusione della mobilità coll'urto; ma che alla strategia audace, spigliata d'allora, succedette un modo di fare la guerra, riguardoso, poco risolutivo, curante più di · evitare le battaglie che di darle, guerra d'assedi, guerra di posizione. « I fattori d'ogni guerra efficace, la mobilith e 1< l'urto, si separarono, e ·la guerra, . o fu mobile, ma, senza « il suggello delle battaglie, o fu tarda, e di posizjone col << suggello dell'urto, ma questo di rado efficacissimo'; dap« prima concetti larghi, mE1schini, mezzi di attuazione, poi il « contrario; crebbe la grandiosità dell'esercito e scemò la fa. « cilità di muoverlo e manovrare .. .. La guerra si pone i cal« zari di piombo... diviene greve e tarda, di posizioni anzi « che di movimenti, s'irretisce nell~ forme meccaniche e ste·« reo ti pate. » L'autorità di chi scrisse queste parole è tale che esito a dire che esse non mi persuadono del tutto. E ppure così è : non m'entra quel regresso strategico; non mi pare possibile ·che Condè e Turenne abbiano manovrato ad un modo, prima, e ad un altro, dopo la pace .di Vestfalia; che Montecuccoli ·abbia agito e scritto contrariamente all'esperiei;iza di 18 anni ·di guerra: che Luxembt1rg abbia dimenticate le sue prime ,campagne. Mi parrebbe più conforme a giustizia il dire che nella prima, come nella seconda metà del secolo, e forse più, agi- . vano le cause determinanti di quello speciale modo di campeggiare che fu detto guerra di posizione; che, in entrambi i periodi, i grandi uomini mandarono bagliori d'arte strategica , ogni qual volta lo poterono ; che la spigliatezza delle

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campagne nella prima metà del secolo dipese da ~anse s~e. ciali fra le quali non si deve annoverare la maggiore razlO· ·11alità delle idee strategiche. Questa tesi convien sia suffragata da un doppio ordine di dimostrazioni. Prima: esaminare le determinanti de_lla guerra di p~sizione e -provare che esistono anche nella guerra di Trent'anni. P oi, dimostrare che effettivamente nella guérra dei. Trent'anni la guerra di posi'zione era in fiore e che i movimenti rapidi, arditi non furono determinati per lo più da, criteri stmteg.ici. Prima causa déterminante: lo s_v antaggio dell'offesa di fronte . alla difesa . . In quel secolo, le rvoluzioni della fanteria non erano an~ cora progredite al punto di consentirle rapidi spostamenti sul campo di battaglia; esse erano straordinariamente ostacolate dal doppio frazionamento della fanteria in unità oro·aniche e tattiche ; la cavalleria era poco più spedita, e la :rtiglieria non aveva, si può dire, maggiore mobilità degli ' attuali nostri pezzi d'assedio; a quei t empi poi la via;bilità era scarsa e, se la campagna era meno coltivata 'd'adesso, era in gran parte coperta di alberi e paludi che ne scemavano ~a percorribilità. Una volta compiuto lo schieramento a battaglia dell'esercito, operazione lunga e faticosa, il manovrare era un ·problema arduo, quasi insolubile (l~ggasi al riguardo la descrizione della battaglia di F leurus vinta da Luxembourg contro ViTaldeck). T olta così la possibilità d'usare l'ordine obliquo, il fuoco cr~sciuto a quei tempi coll'inversione della proporzione' tra picchieri e moschettieri, dava tale vantaggio a chi occupav~ una buona posizione afforzata, che .difficilmente i generali s' induc!:)vano ad attacchi ove avrebbe~o perduto fama ed uomini, merce allora preziosa, e non facilmente sostituibile. Era prese.nte a tutti il ricordo di Nordlingen ove le schiere svedesi, finora invitte, erano state terribilmente battute, appunto in un temerario attacco contro posizi~ni afforzate. La fredda audacia di Guglielmo d' Orange lo mduceva di continuo a battaglie offensive, ma siccome non gliene andò bene che una, ed ancora contro avversari come

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Giacomo II e le sue cenciose truppe irlandesi, i l suo esempio non era guarì incoraggiante. Gli altri generali preferìvan,o manovrare cautamente fuori portata di cannone, cercando.di farsi attaccare, o di indur re ravversario a qualche mossa in~~uta_ per coglierlo in flagrante. L o. nostra ultima campagna d Africa pr ova del resto che la guerra di posizione non è ancora composta nella tomba.. Seconda causa: i vincoli che inceppavano la strategia. Esistevano circostanze, abitudini, coi·renti di idee, necessità che condu0eva~o alla guerra di posizione. Anzitutto, i vestigi del feudalismo. La lotta fra l'autorità regia e la nobiltà era cessata da troppo poco tempo, perchè si lasciassero le redini · lunghe ai generali. V'erano esempi recenti; Wallenstein, Turenne, l\fonk, il duca d'Ossuna, Bernardo di "\Neimar insegnavano ai governi che ·un generale vittorioso alla testa d'un esercito devoto, era sempre portato a lavo:·are per so stesso, per crearsi una sovranità proprià, o quanto meno per attuare disegni polit ici contrari a quelli della sua corte. La condotta del gran Condè ammoniva che non era àa fidarsi neppu~e dei principi del sangue. Quando il sovrano non poteva o non voleva assumere in persona il comando, lasciava, naturalmente, e per forza delle cose, le mani libere al generale sul campo tattico, ma in quanto a condotta della guerra, gli fissava obbiettivi successivi, il che equi\·aleva a vincolarne e rallentarne le operazioni. Nè alla uffi~ialità di quegli eserciti poteva dispiacere un metodo di g· uerreO'aiare . bb , che rnterrompeva con lunghe soste i periodi di attività fatico~a, che permetteva ogni sorta di agi nella vita dei campi; poi :v'era.no i quartieri d.' inverno ; ai reggimenti non rimanevano che gli ufficiali di fortuna, gli scarponi; gli altri, i più, andavano a riposare nelle loro terre od a farfalleggiare acmte. · Neppure è da trascurarsi il fatto dei predomini0 degli obbiettivi . territoriali sngli obbiettivi campali. Le piazze avevano acquistata una grande importanza; .esse sbarravano allora realmente, materialmente, le poche strade esistenti, il numero ristretto di passaggi sui corsi d'acqua, che, non

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essendovi canali e prese d'acq ua ed il corso essendo libero di arginature, costituivano ostacoli più seri di adesso. Le piazze erano i centri di approvvigiona mento, le basi successive di operazioni dell'esercito; chi più ne possedeva, maggiore libertà di movimenti aveva. Esse erano infine preziosi iegni pel momento della pace generale; nelle trattative ·contava di più una piazza presa che una battaglia vinta: quindi uno studio continuo di prendere fortezze una dopo l'altra; le le battaglie non erano· spesso che incidenti della gu~rra di assedio; lotte tra eserciti di soccorso ed eserciti che proteggevano gli assedianti. · Ora, dico, questo complesso di cause, che s'opponevano. alla rettà. applicazione della strategia, esisteva anche . nella prima metà del secolo; ed è cionondimeno vera l'affermazione che allora si vide un guerreggiare spigliato, e sfrenato, uno scorazzare audace che nelle guerre successive scomparve. Ma era veramente attuazione di concetti strategici, o non era piuttosto una modalità. imposta da esigenze logistiche? . . B una· questione che mi pare interessante, e vale. la pena che io mi ci soffermi per poco. Anzitutto, la tendenza, forse la mania fortificatrice, nella. prima metà del s·ecolo si limitava alla Fiandra; in Gerroania le piazze non erano molte ed offrivano poca resistenza; lor0 influenza sulla guerra era ristretta. l\'[a un'altra causa ben più importante produceva la grande mobilità di quelli eserciti. Quello che a distanza pare spigliatezza strategica., non era che una irrequietezza sterile dipendent e dal bisogno di sussi'3tere e da esigenze politiche. Un esercito correva dalla P omerania in Sassoni.a, dall'Elba al Danubio, dalla Moravia al Palatinato, senz'altro motivo che di passare da una regione esausta ad altra che, offrendo maggiori risorse, avrebbe permesso alle truppe di soggiornarvi qualchP, tempo. Altre volte bisognava obbligare qualche corte alla neutralità, castigare, r icattandolo, qualche principotto ostile, rinfrancare la fede d'un margravio o d'un principe- vescovo. Non conviene dimenticare il singolare frammischiamento dei

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1,'onGAN ICA A' '('EMPI TJI MONTECUCCO[.l E DI LOUVOJS

belli~eranti: i Francesi sul medio R eno : poi, nelle F iand1:e~ Spagnuoli ed Olandesi : in Vestfalia e sul ·basso Reno, ipriti·· cipati ecclesiastici; alle foci dell' Elba i D anesi incerti fra l'odio agli Svedesi ed il fanatismo luterano; ·poi la Polonia ed il B randeburgo, basi d' operazioni degli esercìti svedesi continuamente in moto; la Sassonia, ora imperiaÌe, ora svedese ; l'Austria e la Bavièra. In mezzo a quei · maggiori belligeranti, d isposti come per una quadriglia, gli Dii min01·um gentii~m, messi giù. alla rinfusa in Svevia, Turingia, Franconia, Assia, neutrali o partitanti secondo il loro interesse o le imperiose esigen~è del momento. · Trascurando i generali imperiali e francesi, vediamo qualche operazione dei capitani svedesi. Se qualcuno deve avere. ereditati sul campo di Ltitzen, i principii della scienza strategica, sono certo Banner' e Torstensohn. Vediamoli all'opera. · Banner, a primavera del 1637, è in S assonia, circondato da ogni lato dai Cesarei; riesce con miracoli di destrezza e di rapidità a disimpegnarsi , rifugiandosi sulla sua base di Pomerania; e fin gui la strategia c'entra. .l\fa nel 1638, rifatto l'esercito, egli muove di nuovo verso la Sassonia; per Magdeburgo, però, tanto è rovinato il Brandeburgo, da obbligarlo .a fare il giro largo. Battuti gli Imperiali in Sassonia, entra in Boemia, la guasta tutta, vi si trov'a male, passa in Slesia e tanto s'indugia fra Boemia e Slesia, che·perde l'occasione di marciare su Vienna; lascia tempo all'imperatore · d i raccogliere truppe e finisce col farsi cacciare anche dalla Boemia, nel 1640. Iu vece di ritirarsi ancora i u Pomerania, marcia ad ovest incontro a cer ti soccorsi che. gli venivano dal1' Assia; .e lì un lungo campeggiamento senza battaglie, contro Piccolomini; poi i due nemici si separano e l'Italiano a svernare in Franconia e lo Svedese in Assia. P er poco però, nell'inverno stesso si unisce ai vVeimariaui del Guèbriant fa una rapidà corsa su Ratisbona per sciogliere la dieta là riunita, non :7ì riesce ed a stento sfugge all'inseguimento degli Imperiali. . . Banner, bel giovane, amava la g uerra ed i piacer i; ciò trebbe spiegare le sue alternative d( indolenza e d'attività

straordinaria. Ma Torstensohn era afflitto dalla podagra; . i piaceri gli erano vietati r igorosamente; eppure anch'egli soggiace alle stesse necessità. Nel 1642 assembra i suoi a L uneburgo; pel B randeburgo e la S~_esia, va in Mora via, .d ove non era penetrato sin a llora esercito nemico e che par ei~ era stat~ adocchiata da Banner prima di morire. Vi accorre P1ccolom1m e là tra Olmutz, Troppau e Glogau, i d ue poderosi avversari si os:;ervano, si sorvegliano a lungo, senza battaglia, finchè T orstensohn retrocede rapidamente per la Lusazia e la Misnia e va ad assediare Lipsia e Freyberg, che non erane> state taglieggiate da 10 anni e proi;nettevano un bottino succolento, Lipsia cade, ina Piccolomini arriva in tempo a salvare F reyberg e Torstensohn si rit iro?' in Brande~urgo. Anche in questa campagna, rapidità d i mosse, audama, da una. parte e dall'altra; r isultato nullo. Nel 1643, iiuova punta svedese in Moravia; questa volt~ - Piccolomini non vi è più, e, da Tobitschau, T orsten~ohn m111acci~1 ancora Vienna;.ma inopinatamente alza il campo, rifà la via, spargendo voce di volere andare nel Palatinato; se- . nonchè ad un certo punto svolta ed annunzia all'esercito dolcemente stupefatto, che si va nell'Holstein contro i Danesi. Pretesto di tale voltafaccia il cast igare Cristiano lV di certi atti ostili: causrt v era il bisogno d i campeggiare in una provincia ancora intatta. Là trascorre l'anno 1644; nel 1645 ecco di n novo gli Svedesi in Moravia; Vienna trema di nuovo: ma di nuovo tutto si risolve in campeggia.menti: Brunn, resiste, i Transilvani non danno l'aiuto aspettato, e Torstensohn retrocede in Boemia dove lascia il comando a l.Vrangel. . Lo stesso Gustavo, le cui prime mosse per crearsi una base d_i opBrazio~ sul Baltico, per assicurare la sua linea d i operazioni attraverso la Marca d i Brandeburgo, sono napoleoniche, cede dopo Lipsia all' influenza di quel ~e~tro ~,i guerra frastagliato, in cui bisognava fare della pol.1tica pm che della strategia, cede alle esigenze del vettovagliamento. I nvece di marciare su Vienrn1 e di continuare la rotta di Tilly, se ne va in Fran conia· ~ poi sul Reno; formatavisi una

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nuova base di operazioni, appoggiate le spalle alla Francia, incomincia nuove operazioni contro la Baviera. Si è detto che in Baviera, non in Austria, fosse il cuore del cattolicismo ; può darsi, ma allora perchè noi1 marciare subito su Monaco, perché lasciare a Tilly il tempo di rifarsi e di contendergli il passo del L ech. E le operazioni sotto Norimberga, non sono esse schietta guerra di posizione? P er tre mesi gli eserciti stanno di fron te senza arrischiare battag lia;· ciascuno di essi perde da 30 a 4-D,OOO uomini per malattie O' diserzioni, e senza risultato. Le brillanti manovre stesse che precedettero la battaglia di Lùtzen sono caratteristiche dei tempi; quel fingere di prendere i quartieri d'inverno per indurre Wallenstein a sparpagliare le sue forze, quel pronto raccogliersi, quell'attaccàre folmineo, non si potrebbero ri- ' produrre con le modal ità della guerra dei tempi nostri. Insomma, per conchiudere finalmente, mi pa~·e che prima e dopo la pace di Vestfalia, i g randi capitani facessero una strategia loro, diversa della nostra, perchè doveva tener conto di istituzioni, organiche, tattiche, logistiche, ben differenti. Il pensiero strategico, quella sublimazione del buo·n senso, esisteva allora, come ora, come sempre; i mezzi di attuazione erano deficienti ed il capitano che voglia ottenere un risultato purchessia, bisogna pure che commisuri il pensiero alla : stregua dei mezzi. R ileggasi 1·aforisma LVII del M.ontecuccoli e si vedrà chiaro apparirne il contrasto, di cui parlo, fra la teoria e la pratica: « Piantar fermo il piede, stabilirsi in qualche posto, che, « come punto fisso, vaglia a sostenere ciascun m~to, impa« dronirsi dei :fiumi r eali e d~i passi; formar bene la linea « delle comunicazioni e delle corrispondenze » ... « Cacciare « il nemico dalle for tezze e dalla campagnacombattend9lo » ... « Dar battaglia » ... « immaginarsi di far grandi conquiste in « guerra senza combattere ha del chimerico ». Fin qui sono precetti che lo stratega moderno non sconfesserebbe; v'è tutto il modo attuale di fare la gueua, la base e le linee d'operazioni, i~ _cercare il nemico e batterlo ovunque lo si trovi.

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Una riga più sotto, ripiombiamo nella pedestre realtà della guerra di posizione : . . . . « T agliare i viveri del nemico; levargli i magazzem o d1 « sorpresa o di forza; fronteggiarlo di presso e stringerlo; « porsi tra lui .e i luoghi di sua comunicazione, occupar~ con « presidii i luoghi del contorno; circondarlo c~n fort1fì~a« zioni · distru()'gerlo parte a parte col battergli le partite, ' b . (< i foraggieri, i convogli, abbruciargli il campo e le mum« zioni ; gettargli fumi pestiferi; distruggergli _le cam~agne « all'int orno, le ville, i mulin i ; corromperlo d1 morbi con« taD'iosi · seminaré dissensioni fra le sue genti >>. b ' l . Di maggior momento, di maggior efficacia sallo svo gers~ dell'organica, erano i progressi tattici dovuti alla guerra d1 Trent'anni. Il fuoco aveva trasformato la tattica ; senza risalire ad Orazio Cuclite, ed a Riccardo Cuor di Leone, erano trascorsi poco più di cento cinquanta anni, dacchè Ca~·lo V e Francesco I si sfidavano a singolar tenzone ed Ennco II di Francia mor iva sotto la lancia di Montgomery e « fra i « centoventimila nomini raccolti attorno a Neerwinden, i due « più deboli di corpo e.rane, da una parte, il nano gobbo (< che conduceva l'impetuoso assalto dei Francesi e, dall'altro, « lo scheletro asmatico che copriva la lenta ritirata dell'eser« cito inglese )>. . . .' • Il fuoco aveva prodotto questi effetti ; ma non s1 inspiro a pri~cipt razionali che per opera di Gustavo Adolfo e di Maurizio di Nassau. Nella prima metà del secolo s'ebbe uno scambio di forme tattiche fra i vari eserciti, che co? dusse all'unità della tattica europea. Nel secolo precedente, invece, le truppe delle varie nazioni si eoi;i.tesero la vittorie colle armi loro proprie, coi loro modi particolari di comba~tere. Le fanterie svizzere erano diverse dalle spc1.guuole ; 1 T e- · deschi tendevano, ma con varianti, ad imitare gH Svizzeri; gli Italiani s'assimilavano da lunge le form e spag.nuole; la fanteria francese contava poco, ma la gendarmeria contrastava il campo ai r eitri tedeschi, pur avendo un ~ odo ~ivers~ di comportarsi nell'azione ; y'erano perfino f~ntene, l; mgles1: che stentavano ad abbandonare l'arco nazionale, 1 arma d1


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L ORGANICA A' 'l'EllfPI DI )!ONTECUCCOLI E DI ~OUVOIS

Crècy. Alle forme _tattiche .ereditate d·a l medio evo si sovrappose la. moschett~na, che ciascuno adattò, -come megho seppe, al gemo delle · proprie truppe. I combattimenti d'allora dovettero somigliare a quelli del crotalo e del serpentario del coccodrillo e del leopardo. ' . La ~nerr~_ ~ei Trent'anni fu il campo di Boulogne, il ~rogmol? :n cui s1 fusero questi metalli diversi ; dopo una lunga ebulhz10ne, ne venne fuori una lega, quasi uniforme, una lega europea. D'allora in poi Tedeschi, Francesi, Spagnuoli, Inglesi, Svizzeri, ebbero gli stessi ordini, le stesse armi, lo stesso modo di evolvere, modificati unicamente dalla diversa tempra che l'indole di ciascuna nazione seppe dare all'unica lega. Le battaglie non sono più fra uccelli e rettili ma tra mammiferi, anzi tra felin( differenti tra loro unicarn:nte per pelarn':l e forza. In tutti gli eserciti, dopo la guerra ·dei 'l'reut'anni, si vede la stessa proporzione tra moschetti e picche, la stessa for. mazione relativamente sottile, in modo da consentire un laro-o fronte di fuoco, lo stesso alternarsi di picchieri e di mosch;t. tieri; se . l'arma bianca .e l'ar~a da fuoco non sono ancora · portate dallo stesso soldato, sono però distribuite in modo da d ~rsi. reciproco aiuto; la fanteria ai grossi battaglioni quadrati eh parecchie migliaia d'uomini, ne ha sostituiti dei piccoli più. f~cilmente maneggevoli sul campo di battaglia. Il. passagg10 msornma dall'ordine falangit ico alF ordine leg1onale. Ciò nondimeno, la fanteria ha acquistato importanza, ma non è. ancora al posto che le compete e che occuperà p.oi. La preponderanza tattica le è contesa., con qualche vantaggio, daìla cavalleria: Le. armi da fuoco sono ancora poco progredite: il moschetto è lungo da caricare : scarico · non è che un bastone mal costrutto. Contro la cavalleria occorrono le picche, un doppio armamento che porta le conseguenze d' una tattica difettosa. Lo squadrone era omoo·eneo cornp~tto'. il battaglione comprendeva due specie di s~ldati: la cu1 azione. non era s.imultanea, ma successiva : da lunge face~a. fuo.co 11 moschettiere ed il picchiere,stava a guardare: da vw:no 11 moschettiere smetteva di combattere « spettatore

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L.OltGANICA A' TEMl'I DI JIIONTEC UCCOLI E DI LOUVO!S

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« ozioso, ma non disinteressato del combattimento : poichè, « se

ii picchiere si lasciava vincere, era perduto anche il suo

« compagno; senza contare che il picchiere, cavandosi d'im« paccio per conto suo, lasciava spesso il moschettiere pagare « per due ». ·Pe.r quanto desiderio si avesse .d'estendere la linea di fuoco, . si' dovev,:1, disporre il battaglione, perchè po · , tesse reggere all'urto dei c~tvalli, su sei od otto file, mentre lo squadrone caricava su tre. Si osservino gli schizzi di battaglie dell'epoca, e si noti quanta parte dello schieramento occupano le lunghe righe della cavalleria e quanto poca i piccoli battaglioni raggomitolati. L'introduzione della baio- · n etta unificherà la fanteria, ne raddoppierà la potenza di fuoco, le · darà il primato ; ma è un fatto che si manifesta alla fine del secolo ed avrà effetto sulla tattica, e quindi sull'organica, del periodo successivo. Il grande fenomeno organico che, si produce dopo la pace di Vestfalia, è l'ingrossarsi, il generalizzarsi degli eserciti permanenti. · Esistevano anche prima; i sovrani usavano nel secolo precedente tenere truppe continuamente assoldate; ma erano piccoli nuclei per la guardia personale del sovrano, per la custodia di piazze importanti, per sedare tumulti interni ; per le grosse guerre erano affatto insufficienti e bisognava improvvisare un esercito ; formare nuovi corpi, stipendiare truppe estere, chiamare alle armi l'eribanno. A. guerra finita si rimandavano al più presto, a casa loro, gl{ esteri, si ringraziava la nobiltà, si scioglievano i corpi nazionali. Ma l'andamento europeo, preso dalla politica dei singoli stati, aveva aumentate le probabilità di guerre generali; gli stati dovevano guardarsi da ogni parte, tenersi pronti a muovere guerra su ogni confine. Il l argo sviluppo dato alla fortificazione, parava in una certa misura a questa necessità; si poteva guadagnare· tempo, èònservare t erreno su un confine minacciato, in attesa del concentramento dell'esercito ; ma occorrevano soldati, non solo per l'esercito di operazione, ma anche per le infinite guarnigioni, e si dovette aumentare la forza tenuta permanent,emen te alle armi. I grossi eserciti


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J)ORGANICA A' 1'EMP1 DI MONTECUt:COLI E DI LOUVOIS

improvvisati di Mansfel<l e di Wallenstein avevano disillusi tutti; nessupo ne voleva più sapere. Un generale vittorioso, famoso, transigente sul bottino, riuniva facilmente cinquanta mila uomini od anche molti più sotto le sue bandiere, sopra.tutto se v'era speranza d'andare a portare .la guerra in qualche provincia intatta, in buono stato di nutrizione; ma quelle agglomerazioni caotiche si erano riveìate più formidabili al borghese, al contadino, che al nemico; era più l'effetto morale che· producevano, che non il danno vero. Le malattie, le diserzioni ne diradavano rapidamente le file e, quando s'arrivava alla prova della battaglia, ed il generale raccoglieva in pugno l'esercito, s'accorgeva che gli erano rimaste sole le sue.vecchie trnppe fidate, ch'erano poi sempre quelle, che eternamente rinnovantesi; pagavano di persona. Non fo ultima causa della poca decisività dei successi militari durante i Trent'al).ni, quella straordinaria instabilità degli effettivi. Durante la guerra stessa furono tenu.te in sommo conto le truppe vecchie, solide, n~lle quali si poteva sempre riporre fiducia, nella buona sqrte ~ nella cattiva, che davano poco contingente alla diserzione, non inferiori alle a.ltre nel saccheggiare, ma infinitamente superiori nel combattere, sempre presenti, resistenti per lunga selezione alle · fatiche ed alle malattie, ben note per prova al nemico. Sono quest.e qualità che produssero la lunga invincibilità dei te,·cios spagnuoli, ..spiegarono le vittorie degli Svedesi, e causarono, dopo la morte di Weimar, la gara dei belligeranti per assicurarsi i servigi del suo piccolo, ma agguerrito, esercito. Le lezioni non andarono perdute~ Cesare alla paei.e non congedò tutti i suoi numerosi reggimenti; le guerre intestine della Fronda ritardarono, non impedirono, in Francia la formazione d'un esercito stanziale. In Inghilterra, malgrado la gelosia della nazione, memore di Carlo I, memore della tirannide militare di Cromwell, malgrado la sicurezza della posizione insulare dello stàto, vi fu, anche sotto gli ultimi Stuardi, un nucleo non molto forte in verità, ma rispettabile di abiti rossi.

L'ORGAN ICA A' TEMPI DI MON'l'ECUCCOLI E DI r,OUVOIS

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Ad oo-ni pace è semp1:e minora la proporzione di corpi ri-. b . formati per economia; anzi, per lo più si riformano_ 1 r eggi: menti e non i soldati; gli uomini d'un reggimento son versati in un altro; e si ha. cura di sciogliere reggimenti che non a.bbiano fatta buona prova o che, formati da poco, non ebbero tempo di agguerrirsi. _ Mi rimane ad ·accennare alle' sommità militari dell'epoca di cui ho enumerate le .caratteristiche. La ·guerra dei Trent'anni non aveva consumati solamente soldati, ma anche generali. J:?i ferite · erano morti il colossale Gustavo ed il piccolo Tilly; Pappenheim il corazziere ed il · brettone Gue'briant; di malattia misteriosa Bernardo di ·weimar; di esaurimento il bastardo .Mansfeld, il duca di Luneburo·o, il bel Banner ; Wallenstein era stato soppresso; i d ue grandi avversari, Spinola e Maurizio di Nassau, a pochi ann~ di distanza, soccombono entrambi al crepacuore; mentre 1 · diplomatici trattano a Munster ed a Osnabruck, scompaiono Federico Enrico di Nassau e perfino .quel buon Gallas, a nessuno secondo, fu detto, nel mandare un esercito in rovina. Dopo la pace una moria porta via in pochi· anni quasi tutti i superstiti; Cromwell, Torstensohn, Gi·ovanni di W erth, \tmoso tra i Parigini per la paura che mise h1ro addosso l'anno di Oorbie, il senese Piccolomini, continuo salvatore della monarchia di Absburgo. Alla prossima guerra sarà un rinnovamento completo ~i personale. Condè soltanto e Turenne hanno comandato_ m capo; gli altri e Montecuccoli. stesso, sono stati in sottor.dme.· ( Continua). CHAPPERON _A LESSIO

magyiore.


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NOTIZIE P OLlTiCO-MlLITJ.Rl

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NOTIZIE POLITICO-MILITARI Il 2!~ nnvembre, col solito cerimoniale, si ri:iprì il Parlamento e Sua )1acs1à il Re innugurò la 12a sessione della XX legislatura col seguente lliscorso: Signori Senatori.' Signori ])eputati: L'~nno che volge al suo termine, allietato sul principio da feste in:ese _a commemor~1·e _le _prim~ mosse del risorgimento italiano, e il primo "'iub1leo delle_ ist1tuz1o n1 naz10nali, si oscurò poi per d isordini, i quali perturbarono 11 paese, e profondamente contr istarono l'animo mio. Ri~lab'.lita la calm~ per il buon senso delle popolazioni, e pel contegno amm1rab1le dell 1 esercito, che seppe in circostanze difficilissime adem~i~re, con abnegazione e_ <levozi~ne i!Hmitata, ai doveri assa.i pe~osi, per ch. i comandava. e per chi obbediva, do bbiamo ora , per quanto è d a no i rimuovere ogni causa di nuovi dolori, e conseguire quella pacifica · · ' · h • . . z10ne d egI 1 _arnmi, c_ e e la ~1~hore garanzia dell'ordine pubbfreo. (Applausi). Se 10 alcum luoghi I tumulti derivarono da una propaganda t' . _ · tt· d an 1pa t i:10 1cn. e a _uu ve~o spir'.to ~i l'ibellione, in altre p!!,rti rl'Italia scopp1~ r~ no per effetto d1 un disagio economico, nbilmente sfruttato; e tri st1ss1me ne furono le conseguenze . Il P~r~ _della _patria disse un giorno che i popoli amano e preg·iano le 1st1tuz1on1 m ragione dei beneficii cho loro apport,ano. 11 pi_ù _g: rande benencio che aspettano ogg·i gl'Italiani è' quello della t~anquillità, per ~oter rag·giungere, col lavoro, quel migliore assetto sociale che è da tutti invocat-0. 1Ia non ~ poss!bil_e lavoro proficuo senza il più assoluto ri~petto alle leggi, alle 1st1tuz1oni ed agli ordini sociali. (Bene!), le sterili convulsioni, i moti inconsulti ' ad alt r0 Le ngitazioni. illegali, . . non possono riuscire se non ad aumentare il malessere, ad indugiare ogni progresso, a menomare le pubbliche libertà. Il rnio cuore anela all' istante in cui, nella sicurez1.a accertata che non potranno rinn_?varsi ~ iorni ~efasti come quelli che deploriamo: io potrò . · far uso del pm gradito. fra . I diritti che mi conferisce lo Stat u to, 1est1t uen~o alle lor~ famiglie (applausi) quegli sconsigliati (applausi) che, 11lus1 da fi . fallaci speranze fatte ad essi balenare, furono vittim e d e11 a or~a _m~annatrice . perversa sotto cui vennero pt·opagate nelle masse asp1raz1om umanitarie. (Qualche applauso). · '

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Ad affrettare que.l giorno, al mio popolo che con ine si addolora e si allieta, che nella lunga corrispondenza d i affetti ieri gioiva di un fausto avvenimento della mia casa, al mio popolo mi volgo, fidente e sicùro che vorrà confortare il mio governo nell'opera santa e desiderata di ri. sanare al più presto dolorose piaghe non ancora rimarginate. (Bene!). · · Le nostre rela:doni con tutte le potenze sono cordialissime. Ne è prova il modo con cui fu risposto alla iniziativa che il mio governo ba creduto di pr11ndere in questioni che altamente interessano la pace e la tranquillità. del mondo civile. E fra pochi giorni si riunirà. in Roma, una conferenza. a cui abbiamo invitate tutte le potenze d' Europa : scopo di essa, il cercare, con mezzi corrispondenti alla civiltà odierna, di mettere un freno a propositi criminosi, i quali anche testè si manifestarono nella forma. più orrenda coll'assassinio di una augusta donna, buona e caritatevole. (Applausi prolungati). La sistemazione dell'isola di Creta è avviata ad una · soluzione soddisfacente. lu Africa, è fermo proposito nostro di seguire una politica di pace e di raccoglimento, quale si conviene ai nostri intendimenti coloniali, ed ai nost,ri interessi in Europa. All'interno, si veglierà a tenere le istituzioni e le franchigie statutarie in cosi elevata sfera da imporne a tutti il rispetto e la leale osservanza. Urge provvedere affincbè le rappresentanze le quali sorgono dal voto popolare, siano acelte colla. lealtà e colla indipendenza necessaria, per riescire la vera cspre,;sione della volontà degli elettorL È suprema necessità sociale e politica tener alto il prestigio della g iustizia; ed il migliorare le procedure penali e civili, alla stregua dell' esperienza e del p1·ogresso della scienza giuridica, sarà argomento dei vostri studi. 1l mio governo seguirà, nei rapporti colla chiesa, quella politica di libertà che è fondata nelle tl'adizioni e nel sentimento del popolo italiano; e, riverente sempre alla. religione, saprà custodire, in ogni ca.so, i diritti della potestà civile. (Applausi). Vi saranno ripresentate proposte per migliorare le condizioni di quella parte del clero che trovasi in rapporto più éliretto colle popolazioni, e che eserciterà le sue funzioni, inspirandosi ai doveri che ha verso la religione e verso la patria. (Benissimo). Le condizioni finanziarie del Paese si mantengono soddisfacenti, e ~iglioreranno col risveglio della sua. attività economica. E di questo se ne ebbe una splendida prova, nel successo dell'Esposizione nazionale che tanto lustro diede in questi ultimi mesi alla nostra cara e benemerita città di Torino. (Vivi applausi). Tale risveglìo sarà seguìto da più feryida. operosità. ne i val'! rami della produzione e del ~ommercio. UO -

Al<~O Xl.lii.


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NOTIZIE POLITICO-"ll!lLI'l'ARI

Speciali cure ;~ranno rivolte all'agricoltura, nel cui incremento dobbianw confidare; e vi raccomando lo studio amorevole di quelle proposte che possono rendere più agevoli e più proficue le condizioni del lavoro • agricolo ed industriale. (Applausi). Cercando di attenua~e le asprezze delle leg·gi d'imposta, fin dove è possibile, senza venir meno alla solidità del bilancio a cui stl'etta.mente si connettono gli interessi economici della nazione, sarà studio del mio . governo di fare con una amministrazione prudente ed oculata, il miglior uso delle risorse pubbliche, in modo da alleggerire i pesi e le sofferenze, là dove sono maggiori; e vi saranno presentate all'. uopo delle proposte, le quali ci avvi~ranno anche, colla cautela voluta in simile ·m ateria, a quella più equa ripartizione di g;ravezza e di tributi che la gius.tizia, ·1a scienza e la rag·ione di Stato impongono! I nuovi ordinamenti dell'esercito appena compiuti, doveMiero sottopol'si . a dura prova, che superarono assai facilmente; e dopo alcuni ritocchi riconosciut i necessari, , avranno raggiunto quella relativa stabilità che è desiderabile in og'ni opera umana. Pur tenendo in gelose cura il bilancio dello Stato, ·porteremo gradatamen te le nostre forze di mare, e per numero e per qualità di navi a quell'altezza che la nostra situazione geografica, e la. difesa dei nostri legitt imi interessi richiedono; mettendole in relazioni agli aumenti portati dagli altri grandi Stati d'Europa alle lor.o flotte. (Applausi). Sarà opera saggia favorire l ' incremento nazionale dei lavori pubblici . e le iniziative private, specialmente nelle costruzioni ferroviarie; traendo il mig lior frutto da tutte le forze disponibili; corrispondendo, coi voluti mezzi, allo sviluppo crescente del traffico; migliorando e r isanando g ra, dualmente terre paludose, plaghe incolte, regioni insalubri; provvedendo a rimboscare i nostri monti ed a. regolare i corsi dei nostri torrenti; e sarà anche provveduto s tudiare 'il modo di fornire d'acqua, ampie pro~ vincie che ancora ne difettano. (Applausi). 'l'utto ciò, che cost{tuisce un programmar di lavoro di lunga lena, già in parte · iniziato, sarà, in ragione dei mezzi disponibili, proseguito colla più viva sollecitudine dal mio governo, che cercherà pure di r isolvere senza danno della finanza, un "gran· proble1na di pl'.evidenza a van taggio del numeroso personale delle am minist razioni ferroviarie. Per la pubblica istrnzione, le proposte che vi saranno fatte, tendenti all'educare oltrechè all'istruire, mirano ad infondere maggiormente nella gioventù il sentimento della disciplina é del dovere; a costituire nella scuola popolare un vivaio di cittadini e di soldati; a preparare in modo. razionale i giovani alla vita pratica cui, per ,condizioni proprie, ·s aranno più probabilmente destinati; indirizzando mediante scuole adatte, quelli della campagna, all'ar te agricola; ed all'ar~ industriale quelli della cittàLa scuola tecnica deve essere fatta centro delle scuole professionali, ed il liceo deve ammodernarsi collo studio delle lingue vive.

NOTIZIE POLl'l'ICO-MlLI'l'ARI

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Il concetto della autonomia delle Università essenda omai maturo, vi sarà proposto di .attuarlo. Vi sarà pure proposto cli risolvere la . diuturna questione delle gallerie· fidecommissarie in modo da tener conto, colla dovuta equità, dei rispettivi diritti. Dopo lungo tempo è invocato promesso ed atteso l'assetto del personale ·. postale o teleg-rafìco; sarà atto di giustizia il non ritardarlo maggior_ mente. Sistemato il personale, saranno \1,nche rese più facili le riforme necessarie a.Il' ordinamento. di taluni dei servizi che più interessano le nostre relazioni commerciali. Signori Senatori I Signori Deputati I

L'azione nostra nel· concetto delle potenze è semp_re stata diretta, insieme a qnella dei nostri alleati, ad un intento supremo .che è nella coscienza di tutti, al mantenimento della pace. Perciò ci siamo affrettati· ad annuire alla generosa iniziativa di un Sovrano amico, per studiare,. in un Congresso europeo, intorno alla possibilità del disarmo. (Comme1~!). Aspettando la soluzio ne che potrà avere il grave problema, volg!amo con piena fiducia lo sguardo ali' avvenire. L' Italia ha bisog·no di pace ali' estero e ali' interno; per dedicarsi con rìfo;me t l'ibutarie prudenti ed equanimi, con g iustizia serena al conseg uimento del vero bene dei suoi figli. 11 raggiungere questa mèta sia per Voi 'il supremo scopo, il maggior conforto; come fu sem_pre per Me l' atnbizioue della . mili vita, la glor ia desiderata del Mio regno. Applausi prolungati e vivissimi a ll '.uscita.

Vi"va il Re-:-- Applausi e Viva i l Re·

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* * Questo d·iscorso fec~ in l La li:i e all'estero la migliore impressione; se ne rilevò con lode il carattere pacifico, l'importanza d:ita alle questioni. economiche, le as$eonate parole, a proposito del l'nrunistia per i fatti dello scorso maggio e l'accenno alla necessità d.i rinforzare la marina da guena . Il Parlamento cominciò subito dopo i suoi lavori : la Camera sotto la pl'esidenza delJ'oo . Zanardelli, nuovo , presidente elett~; . il ~enato sotto la presiderìza dell'on. Saracco, nominato da · S. M. Il Re m sostituzione dell'on. FHini dimissionario. Ì•'ino dal giorno 118 l'on. San Marzano Ministro della guerra, pre· sentò al Senato il progetto di legge : Pro:l'Oga delle riduzion·ì nelle ecceclcnze de·,; quadri dcgl-i uffic·i ah di fanteria. Avvertì che questo progelto era già stato approvato dai Senato e clte or::i r itorna.va, non avendolo


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NOTI:.:lE POLITI CO-mLITAR1

potuto approvare la Camera ed essendo qu indi" decaduto per Ja ch iu. sura della sessione. Chiese che fo sse deferito aJJa merlesima .commissione che lo aveva esam inato nella sessione precedente e così fu stabilito. L' ~ugenza di quesLO pro~et.to era ev idente. Basti not11re che ogni anuo ' il Mrn1s1ro della guerra trov11 opposizione nella Corte dei conti alla registrazione dei decreti di nomina a sottotenenti degli allievi che han 11o s1ipera to felicemeute il corso presso la seuola mi litare. Il Miuistero della gnerra ha l'obbli(!ù di concedN:e a rruesti "iovani il arado che t·u loro 'J b promesso al mom_ento della loro am missione alla scuola; dall'altra parie la Corte dei conti rifiuta di registr·are quelle nomine che risultano i.n eccedenza ~Ile tabelle organ iche. . Come se. n'esce? Con ri t11rdi, con es1ìedieoti ed infine coll:i registrazione con n serva. Ma qnesta non può e,sere una soluzione di massima. .Unica uscita è modificare la legge, all uogando i termini entro i quali il numero dei subaiteroi del le di verse armi dev'essere ridotto nelle nuove tabelle organiche. Qùesto è fo scopo del progetto in discorso; progetto che il Senato con lndevole so llecitudine approvò nella seduta del 2:0 corren te e che fu quindi dalJ'on. Ministro del!a guerra presentato alla Camera. ~

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*"* Il 2:5 l'on. Ministro del la guerra presentò al Seoato un prog.etto di legge per la sistenrnzio11e dei subalterui commissari . Ta lr1 progetto è la riproduzione di quel lo stato presen.tnto al Parl~mento nella preéedeute sessione, per quanto riguarda le disposizioni re lative, sìa alla nom ina a capitt1no commissario, sia al trasferim ento nel corpo contabile dei tenenti commissari giudicati non idonei all'avanzc1mento, diseguo di legge che, per la ohiu.sura della sessione, non potè essere approvato dai dne ram i del Parlamento; nè differisce tn.vece in quanto che permette qi conservare transitoriamente in ~ervizio nel corpo, cu I attualmente ;:ppartengono, non soltanto i tenenti conimissari d'an. zianità antt!riore al ,1° ·gennaio ·1892, ma eziandio tutti gli altri u!Jiciali subalterni commissari, sa lvo a trasferire nel corpo con\abile, quell i cbe saranno. riconosciuti non idonei al grado superiore nel corpo di comrhis,ariato. Ecco le ragioni di tale modifi cazione : Posteriormente all'epoca in cui sono state concretnte le prime disposizioni, ebbero luogo presso la scuoln di guerra due corsi speciali pei·

NOTIZIE POl,lTibO-llflLl'l'ARI I

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i rnpitani e per quelli trn i tenenti comm iss11 ri con anzianità anteriore :,I ·1892, che énino già stati giudica ti idonei all'avanzamento, ed am -

hP.il ne quei corsi hanno avnto esito mol to soddisfacente. ' Quesii ri§nltnti, che hanno datò modo di constatare come il corpo di co111 missnriato possieda, nei grad i inferiori , otti.mi elementi, dei quali nù n c~onvier!e disfarsi, consigliano di non privnrsi neppure dell'opera degli altri ufficiali di anzGnità~posteriore 11 quelli gill giud icr1t.i idonei nll'avanzamento e di uti lizzarli invece, tenendoli in servizi o nel corpo cui ora appartengono. PeJ' tal modo, mentre si ottiene elle il corpo di commissariato continui a funzionare sen7.n le perturbazioni che evirlenternente risentirebbe, si evita alt.resi di obbli gare ad uscire diii corpo di loro elezione ufficia li clic potrebbero conti 11 uarvi con interesse del servizio. Giova inoltre notare che il loro trasfe rimento nell'armn di fanteria accri:iscerebbe ancora maggiormente l'eccedenz.i di nfficiali subalterni che si verific11 .nei 1prndri del l'ar.ma per effetto della Ciò prnmesso, ecco testun lmente il disegno di legge : Art. ,1. I eapitnni commissari saranno nominati fra i tenenti delle nrmi di fanterin, cavallerill, artiglieri a ·e: genio, e del corpo cont~ile, che soddisfino alle condi1.ioni stabilite con regolamento da approvarsi cou decreto reale. Il trasferimento dei predetti ufficiali riel corpc di commissariato mi~ litare, potrà aver lti'ogo all'atto della loro promozione al grado di capitano o. posteriormente lllla medesima , in relnzione ai posti disponibili nel ruolo org11nico dei capitani· del corpo stesso. :\rt. 2. I tenenti e sottotenenti del corpo di-commiss~riato, attualmeute . ' in ,;ervizio attivo permanente ( compresi quelli in aspettativn) saranno, transitoriamente conservati nei quadri del corpo stesso, e, se dichia rnti idonei all'av:mzameuto, conseguiranno l'avanzam~nto ai gradi superiori . Art. 3. I sotloteoeuti commissari attùn lmente in servizio att.ivo perman.ente e che sono dichiarati promovibili nel corpo di commissariato, 11 i sarnnno promossi contemporaneamente ai sottotenenti , di pari anziani tà, .del l'Hma di fonteria, e coloro che già fo ssero stati pretermessi nella promozione per effetto della legge 28 giugno ·I 897, n. 225, saranuo promossi tenenti , prendendo l'anzianità ÙHi. teneuti 'cli fan teri11 che avevano la ste,sn loro anzianità nel grado di sottotenente. :\rt. A. J tenen ti e i souotenenti commissari, non idonei all'avanza-. mento, saranno gradatamente trasferiti nel corpo con tabile e prenderanno posto nel ruolo di questo, grado per grado, immediatamen te dopo. . quelli di pari anzrnni tà che già vi si trovano inscri tti .


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. NOTIZIE POLITICO - MILI'l'ARI

*** ,\Ila Camera dei deputati il Ministro del la guerra e-11uel lo de l tesoro preseutarono _un progetto di legge per aumentare gli assegni ai veterani del ,1811-8-4-9 . Questo disegno consi5te io oo solo articolo cosi concepito: .U fondo per gli assegni ai veterani delle guene per l'indipendenza nazionale del 1848 e ,t84-H , stabi lito nella somma rii lire ·1,600,000 dall" legge 4- · marzo ·i 898, n. Mì, è portato alla cifra <li due milioni di lire pel corrente esercizio e pei successivi, fìoc hè,non risulti esuberante ;,Ila ,piena a pplicHzione del la <leua legge e delle precedenti io e.;sa ricordate. Ragioni di patriottismo, di nrnau ità di ricoooscenza mi li ta no in favo re di questo. proietto e non crediamo spendervi iutorno ul.eriori pc1 role; piuttosto ci sembra utile notare varie ioterrognzioni al governo e relntive risposte ch'cb l>ero. luogo nella Camera dei deputnti. < . Ne lla seduta del 2,1 correote gli onorevoli Santini e de Novelli:; · interrogarono il Ministro clegl i affari ester i ·sullo s tato attua le clella questione colombiana di cu i abbiamo altra volta parlato . L'onorevole Canevaro rispose: La questione df,ll'Italia colla Colombia si divide io due fasi: lé.l prima e.bbe termine coll'apparizione delle nostre navi nel le accrne colombiane; la seconda cominciò dopo la partenza delle navi stesse e dura a tull'o<rai. . . · · 00 La prima fase el.Jbe soluzione per noi soddisfacenLe. La Colombi,ì si ostina va a uou ricoooscere pu intero il ludo Clevelal)(], uell'nffare Cerrnti, al punto di stancare la bencvQlenza e la pazienza dell'ltali.a, ma dovè cedere alla intimazione fatta dal rerrio ' 0 governo per mezzo dell 'ammiraglio Candiaoi, ricouoscendo per intero il risultato dell'arbitraggio, dando la . garnnzia di mezzo tù ilione di lire e pl'Ornetten.do li berare d. Cerrnti, .in tempo di 8 mesi, da ogni molestia da parte dei credi tori." Io questo frattempo i'ammiraglio Càodiani, i suoi uffiéial i e i ma ri1rni. avevuuo tenuto un co11tegno corretto ed ::imiçhevole verso la pr,. pnlazione di Cartagena, sebbene fossero rermì qel proposito della fatta intimazione . Le uostre navi ed i per,onale di C5se furooo sempre in tal i buon i r,1pponi coi citt~dini, da lasciare quel porto io condizioni ùa ritenere che l'amicizia fra i due pae, i non si sarebbe ri sen tita dall'iocideole io tutto esaurit0. Partite le navi, si verifico uei colombiani, più specin lmente a San.t.a Fè di Bogot,1, no risveglio di nervositii o sisentimento a 11ostro riguardo.

NOTIZ18 POLrrrcO-MILITARI

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Di fronte all'af:(itazione oel Parlamento colombiano, ispirata da sen. timeot.i di suscettibi lità, rnn più ,1ocora da lotta. di partiti locali, il go1'erno della repubbl ica fu condotto n fare dichiarazioni e permettere manifesti e firmare decreti, diretti · con tro l'Italia, minacciando i nostri compatrioti . colà residenti, lasciando credere che sarebbero stati rotti i trattati pattniti col regio gov,m10, ed interrompendo le relaziont diplomatiche fra i dne paesi! Mentre tutto cio ci veo iva vagamente segna lato da di là dell'oceano, qui a Roma il mini:;tro co lombiano non ne sapeva nulla ed attribuiva que:;ti fatti a malintesi che egli stc3SO si adoperò a chiarire, sebbene in pari u,mpo cessasse la sua missione in Italia. Le cose ora stanno <.:OSÌ . ~oi :;iamo t'appreseutati a S,rn tn Fè di Bogota da l m101stro d' Inghilterra, ~li italiani in Colombia non hanno in nulla a\'UlO a soffrire, non un $Ola reclamo essendoci pervenu to ed i trattat·i sono rispettati ! ·~oi confidiamo che più del tr~mpo la saviezza farà il suo effetti:> naturale ; ad ogni modo nspettiamo in perfetta serenità e calma, sicuri del nostro di ritto. ** * :'{ella :iedntn del 21 ' lo :;tes,o Ministro rlegli affari esteri rispose ad uo·illte rrogazione d.el l'onorevole Socci, il quale voleva sapere se il governo. aderendo alla conferenza pel disarmo. abbia r iserbato ia questione s ui confini u:1 turali d'Ita li n. li governo (disse l'onorevole ministro) ha creduto di accettare con entusiasmo la prorosta di partecipare alla confereuza pel disarmo, ispi1·aodosi ai sentimenti pacifiò al paese. Quaoto ai coofin i naturali dell"Ita lia noo è il caso di parforne. Noi re31ia mo fedeli ai trattati ed al.le nostre n\Jeanze. Nella seduta dei 23 l'onorevole Nofrì iot.errogò il ministro dei lavori pubblici sulla permanenza della mi litnrizzazione dei fer rovieri, la quale. secondo lni, è un provvedimento arbitrario e daqooso alla ìi·bertà e 11gl' interes,i dei ferrovieri militarizzati. Ris pose l'onorevole Chiapusso, sottosegretario ,di sta to al ministero dei lavori pubblici, dicendo che la misura f,1 presa e si mantiene nell' intere::;se dell'ordine pubblico. L'uoorevole San Marzaoo, ministro delln guerra, si associò all e parole · dell'onorevole Chiapusso, nel riconoscere la legalità del provvedimento ed aggin nse che il ~rnnte~erlo tuttora è uoa questione di oppor-


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NOTIZIE POLITICO - MILlTARl

tunità nelle quale non v~ol entrare. RettifLca ndo poi alcnnf affermazioni dell'interrogante, affermò che non sooo 20 mila, ma poco più di nove mila i fe'rrovieri militarizzati, che non vi fu angheria di sorta nell'applicazione della legge e che iofiue detti ferrovieri cornriono iodevolm1mte iI loro servizio. ' ~ella seduta dèl '21~ l'onorevole Pelloux, presidente del Consiglio e Ministro deìl'interno, rispose alle interrogazioni di vari depùtati sulla . condotta del governo nell'impedire manifestazioni pubbliche erl 11gitazioni relative . .1ll'amoisti.1 eia concedersi ai condannati per i fatti del maggio -ultimo scorso. La sostanza di queste risposte si è che · 1·onorevole Peli'oux. come uomo, deplora quanto altri mai, lo stato dei condannati, ma come ministro, che sente tutto il peso della proprià responsabilità, nou può sottopporre alla firma di Sua Maestà proposte di amnistia se uon sotto determ inate condizioni che oggi ancora non si verificano, e non può sopportare· a questo riguardo nè pression i di municipi, nò agi tazioni di piazza. . La Cam~ra approvò queste dichiar::izioni, come a vea appmvato quelle onde abbiamo fotto Dccenno precedentemeote di altri ministri sopra , altri argo~enti . \

_,,.

** Verso la metà del mese, nacque, come un fungo, un piccolo incidente con la Francia, durato poco e felicemente risolto. Il il7 un dispaccio della Stef'a.wi annunziava: q Si ha da Assab c:he in un punto della costa dipendente dal sul tanato di Raheita, era sbarcuto dall' incrociatòre francese Scorpion, un agente con sei marinai e due ascari. Essendosi recato su l luogo, con mezza compagnia, l' ufficia le iw lianO comandante il presidio di Raheita, ed avendo chie,te spiegazioni all',l'gent.e, questi rispose sostenendo che q·~1el punto già trova vasi entro il ~on fine france:;e; però consentì a ritirarsi a bordo coi marinai, lasciando a terra i due ascari ' a cui si l1""iunse ,w c)è) suo subalterno borghese. Accanto a costoro l'ufficiale italiano lasciò nn plotone, in attesa che la controversia sia risoluta fra i due ;:,"Overni ' a cui fu tosto riferito. i> Questa notizia fece in Italia la peggiore impressione, tanto pii:t che era fresca quella della ribellione e della fuga del sultano di B.aheit11, e si sapeva che costui, dal suo asi lo nel possedimento francese di Obock, brigava in tutti i modi per essere rim!)sso su l seggio.

NOTIZIE POLl'l'lOO-MILITARl

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~la subito si vide che la stampa francese non dava irnporta1ùa ali' incidente e pocù appresso si venne a conoscere che non ve la dava ne~pure . il governo francese, onde si conchiuse che il fatto fosse dovuto, p1u che ad altro, ad equivoco. La cosa fu portata in Parlamento il giorno 21 dall'on. deputato Va lle che interrogò in proposito il Ministro dogli i1 ffari esteri. L' on . Canevaro rispose : « Non $i tr.1tta di una questione di Raheita, il nostro diritto su questa località non essendo stato messo in discussione da nessun'o; « Vi è stato un breve sconfinamento in vicinanza di Ras D11meir;1. Il governo francese e l'italiano hanno già trnttato e risolto l'ilrgomento ~el modo più 11michevole o soddisfa cente, . « Noi restrnròo, come per lo innanzi, in possesso della costa sino a Ras Dùmeira· e del versaute nord di questo promontori~, il versante sud rimanendo ai Francesi, cpme già si orn trattato sin dal ·189·1. « Una commissione speciale profitterà di quest'.occasione per meglio delimitare i 'confini verso I' interrio in modo <ihe gli inconvenienti non abbiano a ripetersi. » A questo punto ]'on. Val le avendo chiesto se gli ascari. fr.ancesi. che approda rono a nord di Ras Dumeira si fossero rimbarcati, 11 mm1,tro decr]i affari esteri rispose: · :< Non essendo faci li le comunicazioni tele~rafiche fra Raheita e Roma, le notizie pervengono'al governo con un certo ritardo! ma in ogni modo posso assicurare l' on. Va Ile che quel!' ufficia lo e quegli ascan lusc1enrn no Raheita dietro ordina del loro governo. »

"'*

*

· Prima di lasciare il Parlamento, diremo essere cominciata alla Carnera la discussione dei bilanci 1898-1899 che non poterono essere discussi p~r mancanza ,di tempo nella pass11ta sessione, onde vennero concessi sei dodicesimi di esercizio provvisorio. . · Al momento in cui scriviamo fu già qsau rita la discussione del bilancio dei lavori pubbl ici, e si annunzia prossima quella del bilaocio della guerra. . . Il 26 fu distribuita la relazione della commissione su questo bilancio. Il relatore, on. ~!arazzi, dice che le condi1.ioni di tempo e di opportunità non consentono unii lunga relazione; poichè ove si credessH u.li affrontare questioni di indole tecnica, o genera le,. la s~de pi.ù confacente all'uopo dovrebbe e,,ere qnel la della successiva d1scns:;101rn . del


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. NOTIZIE PO'LITlCO-MILITA&I

NOTIZIE P0Lf').'~CO-MIL1TAR1

bi lancio ,J899-1900: in essa si avrà a"ÌO di ponderare e p.1 d . 0 "l'avi e sva · f bl · ovve ere ai . . ria l pro emi che si connettono al111 difesa del . qua li, sia per il progresso scientifico cJ e , 1• • p~ese, I altri popoli si pre·euta·oo . , i ~et g , arn1ament1 degli · ' • sempt e sotto nuovi aspetti ed · d. quella stabilità che, se è ne l· desiderio dec,J' . . im pe isc~no 0 .'

'.~a r~~::~!i:ei;atti, :e. ?OOSigJieranno pr~~V:~;:~n~O~h~:::: a e:~~:~

;: 1

svolgersi degli e:e::rz1ano, permett~no di attendere con fiducia io Quindi il. Pelatore passa in ras·eon · d. . . . e arri vato Jl · • . . , 0 a 1 ,versi capitoli approvandol i a a spesa stn1ordrnan a scrive: Stanno nel lel,l':iri_az!oni per la spe~a straordinaria tfue somme af. •~us,1 , ·d·I .alle famwlie . . h,sorrnose . di, , Tnuove, . .que. a d,. lire . 200 . , 000 per Ili rtarr, r1cluamat1 sotto le armi (\ quella di 600 del le truppe in Oriente. , . · pe1 1 1nv10

fott:

eoo . ,"'. .

« La prime spesa merita tutta la nostra . .. un prncedente che sarà ce ·t . . approvazione, ma stalnlisce . c1uei n T t . ·J , .amente rnvocato anche per le fom i"lie di 0 1 1 1 ari cie occou era nchiamare · , · . ,. , sempl ice scopo d'istruzione. J.'ond l' m a:~en,,r_e, fo:;s anche per lancio ordinario una . . e opportun1t,1 d impostare nel bi·1· . ' apposita somma, o meo!io di creare un" e m1 ilare. , come n u assa . . ~c,i·'a s1· e, /lccenuato, per rar fronte a e gente dr spese. • ' ruesta nuova sor-

«, La seconda delle cifre accennate non ric,uarda direttamente l fi . . ~a;.zaj e noi perciò ci limitiamo ad accenna~la, osservando che :e~ , ~ci mente potrebbe il bilancio della 0"uerra sop[)Ortare . . d. nana d'ff J I · • rn via or t' • J , a c 11, cosi ragguardevol i quale si è quello di lire 600 000 e di n~:o~:tai~:~ :ell_a. sp_es~. da ded!carsi_alla costruziClne di cuo~e à1:mi del la ca )i ta l , . ca~10m umane rnvannta, solo si accelerano le difese . cost~ e 1_. ~ e _d, _Ca pua, ral lenta~d_o alcun poco i lavori a di fesa delle , . de·1 I'11c1·1·1 nuovi. c,1.a' . ::.1 , d1rnrnu1sce la· spesa d1 1-abbricazione ' · lno lt 0 ,n anzata, per dedicare '-> T · , . ~ rrl ier· a d . .., tm 10111 e mezzo al materiale d' 'arti.,, 1, a ca mpagna. b

,..

* ,.. Le questioni iutemaziona li che aucorà un mese fa minaccia . I pace eu 1:opea,_,si sono rippianate·o sono entrate in un )eriod ':an~ a ~n. m101stro inglese diss~ che l' incideule di Fa-shod! ha _so~ta. J onzzonte e, per ora almeno, pare che sia vero ' i,c 1w.1ato , - In China nulla di nuovo, salv~ Ji ;anto. · w l ·I · · . 111 tanto l' uccisione di q. ,: c ,e m1ss1ona no; ma pare che c.ruesti inciden1,· . c10e sieno prematuri, . non covvenga ancora cogl ierli a pretesto.

i~/;

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Nell'Abissinia, l\fonel ik ha radunato 80 mila armati nel cam po <li Borumieda ed a quest'ora è in marcia alla loro testa. Il nostro residente allo Scioa , capi tano Ciccodicola, lo segue. Tutto questo oramai p<1re certo. ì\13 contro chi si mar,:ia '? Questo è incerto ' ancora. Le maggiori proba bilit1l sono che si marci contro Mi,ogascià ed altri ras ribelli; ma non sono del tutto assnrde ;,ltr'l 1pot.esi . Ved remo. - Le questioni ancora pendenti t.ra la Sp,)_gna e gli Stati Uniti ~tMno per ten nioarn nel modo cbe il vincitore impone al vinto. Il debito di Cuba resterà alla Spagna ; gli Stati Uniti avranno le Fili ppine e pagheranno al la Spagna alcuni mi lioni d' indennità. - La questione di Creta è fini ta. Le truppe internazionali si sciolgono o al meno si assottigliano di molto, ritornando in gran parte ai loro paesi . Di quel le itali:11rn molte sono tornate e le altre si annunzia che stieno per toronre. Questo fol ice sciogìimento è d<w\lto alla partenza delle truppe iurche cd alla nomina del principe Giorgio di G·recia a governatore dell 'isolà. - La conferenzn internazionale, proposta dal governo italiano per stutliare ed adottare i mezzi di porre un freno alla propaganda ed alle agitazioni anarchiche, si è radunata a Roma e tiene le sue sedute sotto la presidenza dell'on . Canevaro ministro degli affari esteri. - Tra la Francia e l'Italia fu conchiuso un accordo commerciale da ,cui le due nazioni aspettano molti benefizi. Non conosciamo i particolari di quest'accordo/ nè, conoscendoli, vorremmo discuterne; dobbiamo constatare però che la notizia dell'accordo fu accolta con soddisfazione dalla gran mnggiora nza del paese.

***

Fra le principa li disposizioni d' interesse mili tare atcennate nella quin· ,dicina notiamo le seguenti: ...,.. Conformemente:) quanto venne QJ'ilticato lo scorso anno per gli inscritti dell a classe ·1887 vennero chiamati sotto le ar mi anche io quest'anno nei pri mi giorni del prossimo mese di dicembre e precisamente il giorno '12 gli uomini della classe di leva 1878 ascritti alla ferma di un anno loro spettante a tenore di legge~ perchè stati rimandati e dichia-rati rivedibili per due leve consecutive. Si è ritenuto necessario chiamare anticipatamente questi uomini con la ferma di un anno perchè, se nvessero dovuto ragginngerc le-bandiere a marzo del prossimo anno con tutti gli altri della classe 1818, i[ tempo di -e ffettivo servizio da presu, rsi sotto le armi si sarebbe ridotto a meno di -otto mesi, as,oltrta mente insufTicicnti per far divenire la recluta un sold1Jto istruito e disciplina to.


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NOT!Zl.Ei: POLITICO-MILI'l'ARl

Qnesti inscritti di prima categoria chiamati anticipatamente sotto le armi ascendono a circa novo mi.la o verr:rnuo ;isseguati a reggimenti di fan teria di linea e di bersaglieri. - V!3nne determinato che MIia data del 29 corrente abbiano principio le operazioni per l' iavio in congedo illimitato: a) dei militari di 1~ categoria della classe ,f 815 con ferma di tre anni, di tulle le armi, cor pi e specialità; b) dei militari di prima categoria della ch\s~e ·1876 ascritti o desigu:1Li per la fe rma di due anni , appartenenti all'artiglier ia da campagna e a c:iva ll o, compreso il treno di amendlle le <;pcciaiiti1, ed all'n rtiglioria da montagna; e) dei militari di <I" categoria ascritti all:i classe ,!8i7, ~i qnalunquo ferma, qua li provimieuti da leve anteriori come omessi, reni tenti ecc., che nel corrente anno abbiano compi uto o ~ompiano il 39° an·no di età.. Collo stesso giorno 1° dicembre e successivamente sar}mno inviali in congedo illi mi tnto per anticipazione i militari della classe 1877 e quelli giunti allo armi colla stessti classe, di <rua lunque fenna ed arma, dei quali si:> stato accerta lo ·il titolo al congednmento anticipato. · - Per faci li1are ai giovani che nspir(lilo ad impreudere servizio nell:i re~ia marioa in qualitil di mozzi, le ·pratiche per l'arruolamento volontario ordinario uel corpo reali equi paggi. il Miuistero della gnerra in seguito ad acc-0rdi presi con quello della marina, ha determinnto che i giovaui stessi possono essere sottoposti a visita medica non solo presso i distretti militari, ma anche presso tutti i comandi di reggi mento, e cio sen1.a che occorra uoa speciale richiesta delle nutorità mariitime. - In omaggio al vnlore cd alle vi rtù militnri dei generali Cosenz e Cin ldini, tl i cui l'esercito serbn veneratn memoria, e. dei qun li il primo ebbe i natali io G:ieta, e l'altro illustrò mnggiormente il suo nome nel memorabile a,-sedio di quella piazza, il Ministero ha determinato che, da ora innanzi, la caserma di quella città che orn porta il nome di Annun- . ziatn, sia denominat.i caserma Cosenz, e che quelln ora detta caserma l'i-ranaio sia chiamata cas,m na Cialdini. l.- Il l\linistero ha determinato: 1° che ai cavalli dei reggimenti di c:ivalleria nllc islruzioni di tiro sia somministrata la razione di marci:i per via ordinaria, qnnlora durante le dette istruzioo i si eseguiscano anche manovre od altre c~ercit:izioo i proprie dell'arma ; 2° che a dotare dn l giorno 2,1 corran te ai cavalli di .carica assegnati agli ufficìnli dei reggimenti cavalleggeri sia somministrata In razione [ornggio di primo grado. 1

N OTIZIE POLITICO-lll!,l'l' ARI

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* "• - A senso della circolare n. ,160 del corrente anno, con. la qual~ ~u.·o indetti esami d'idoneità all'avanzamento dei tene.nil .co..ntab1h 1.l ro1. • . bi . l "0 il .,,orno ·1 ,I, d ,. Ministero Ila cletermin11to r,he,l esame scntto a i1a uo,, " . cembro 11898. . .. . .· _ Il miuistero ha determinato che, col g1~rn~ ·I o. dicembre _Prossimo venturo, faccia no p,ìssaggio alla milizia m?btle 1 militari t.!1 prima e seconda categ,.,ria della clas,e ·1869 ad eccez10ne.: . • . . . .· . 1. dei militari appa rtenenti alle compngme o~erai. d a1t1gli~11.a '. . 20 dei militari (non sottu!liciali) appartenenti ali arma dei ca1ab1-

nieri rea li ; . Il .· 30 dei militari (non sottufficiali) già appar tenenti all11 cava 011a e swti trasferiti ai reggimenti d'artiglieria e genio. ,. _ Yisti 11li articoli ·I25 e 127 del testo uni~o dell,i leggi sul reclutalo dell';serci to e coosidorn to che, col a·I chcembre del corrente anno, men b.) d. T . d. 4a e 2acate . deve cessare l'ascrizione a\l:i milizia mo i e e1 m1 itar1 t "oriiì delle classi di )on1 ,, 863, •1864 e ·I 865, cl'.e fu. r.rotratta per eflei~o ~ell'art. 2 .della legge 28 giugno ,189~, n: ~·16, il M1mst~ro ha deter~1~ ·I" d·cen 11li nornrn 1 appartenenti alle dette cla::.s1 1t) rC p•,, naLOCle, I CO I ';) I •, o . . . . •· .·. e categorie facciano pas!>aggio alla m1!1Z1a temto11ale, qualunque sia l'arma alla quale a ppartcngano. . . I' .1 •o ciel testo unico delle leggi sul reclutamento del regio ,. 1St0 81 , '' d. b . · ·1 M· · ·tei·o della oue1-ra ha llichiar~to che col 3i 1cem re p. v ., e,e1ci1' o 1 111 1~ o · · I ' ·1' . oedo assoluto a tut~i i mili tari di ,ta 2a e 3a categoria nall ne· spetta 1 eone . . . \';nino ,i 859, a qualunque classe di leva $Ì~no stati .ascr1tt1. . . . . nuove uorme per il trasfenmtmto degli ulflc1ah - F urono pu l1 I>l.cate 1 • • e del 11enio e nel r uolo d1 quelli delle fortene, e deIle arm 1· d'"l·ti11lieri:1 " o , o . . . . . · d. f .· . ne per · 1 •,·nsferi mento dc11h ulficrnlt delle a1m1• •1 ante11a, 1 • •· nuove noi 1 <> • • -c~v:illeria, artiglieria e genio nel per,on.ile permanente dei d1strett1 n11lit,iri. 1.. 1 r 1890 - Furono pubblicate alcune modificazioni al regolamento'." llg 10 ·. . per l'applicazione della convcnzidne 28 se.ttembre 1882 pe1 traspor11 militari sulle ferrovie del regno e sul l:;,go d1 Garda . .. .- Furono pubblicate alcune varianti alle norme pel serv1z10 ufficiale posta le e telegrafico. Roma, il 28 novembre 11898.

X.


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NOTIZIE M!LlTAfU ESTERE

2173

alle volte la cavalleria per occupare rapidamente uu punto i1;11portante ecG. Queste compagnie ricevono I' istruzione militare ordinaria, devono concorrere a tntti i servizi di guarn.igione e conservare, a piedi, la tenuta completa delle altre compagnie.

NOTI ZIE MILITAR I ESTER.E

FRANCIA. BELGIO.

Un dùcono_ del generale Bernaert. - - In un bancliett.o dei cacciatori. della guardia civica di Anversa, presieduto da S. A: R. il p1'incipe· Al- · herto, il generale Uemaert pronunziò iin energico e brioso discorso in , favore del servizio persona le. Egli fece notare che il Belgio è il solo Stato d'l~uropa che dii ancora lo spettacolo del rimpiazzo nell'esercito ed esortò Lutti a riunire i propri sforzi per uni~care le leggi e sop primere un privilegio iniquo &:e è la tratta del bianco fatta da l bianco. Conchiuse che tutti, grandi e piccoli, potenti e bisognosi, senza distinzione, devono servire il pa1~se, come i" loro principi ne hnnno dato sempre e ne danno ancora l'esempio. Velocipedism,o militare. - Fin dal ,1894- fu istituita pressn !a scuola reggimentale dei carabinieri una sezione velocipedistica col solo scopo d'istruire c01'1·ieri e staffette. Durante le manovre del ,1896 si formò. un plotone di ciclisti combattenti, che ;1bilmente impiegato, mostrò i grand i vantaggi che la bicicletta può dare per il rapido trasporto di truppe di fanteria da un punto all'altro; poco dopo il dipartimento della guerra ordinò la formazione di una sezione ciclisti per ognuno dei {i, battaglioni del reggimento carabinieri. Con queste 4 · sezioni si formòuel 1897 una compagnia di ,rn7 ciclisti, la quale prese parte alle mnuovre, che si svolsero .in quel!' anno auorn~ a Lebbeke,· in terreno, cattivissimo, e diede ottimi risultati. Ora il mini-stro della guerra ha deciso che le quarte compagnie del 3° e 4° bauaglioue del reggimento carabinieri siauo trnsformate in compagnie ciclisti, quadri e truppa: e ·che tale trasformazione abbia pur luogo successivamente per le quarte compagni e del 2° e ·1 o ba~tagl ione, quando si sarà formato un maggior numero di ciclisti e vi · saranno le macchine necessarie. Compito di queste compagn ie cicliste sarà di servire di sostegno alla c:iv:illeria e artig!i.eria: alleviare il servizio della cav11Jleria prendendo parte a pattugiie ufficia li e ricognizioni a grandi distanze: precedere

R'iorganizzaz'ione della sciiola d'applicazione del servizio di san1:tà mihtare. - Con decreto del 29 ottobre u. s. furono apportate le seguenti modificazioni all'ordinamento di questa scuola. Stato maggiore.

medico .ispettore, direttore. medico principale di_ ,1• rlasse, sottodirettore. 11 medico maggiore di 11a id. , bibliotecario. 3 medici maggiori di 2.n id . Aiuwnti maggiori di ,1a id., sorveglianti. :1 ufficiale d'ammin istrazione di 11" id., coùtabiJe del mn teriale e te_soriere. Personale tnseg1iante.

7 professori del grado di medico maggiore di •Ia classe per lo meno o di medico principale di ,1• classe al più. . . . 7 professori aggiunti, del grado di medico maggiore di 1a o d1 2a classe. Piccolo stato 1naggio1·e.

aiutante allievo d'amministrazione. seraente infermiere di. visita . . :o 5 sergenti in fermieri commessi al le scritture. 1 sergente m11estro d' arme. 7 caporali _infermieri. 1'.2 soldati infermieri .

,1

1

/;

Qani allievo della scuola del· servizio di sanità militare, riconosciuto dott~·e in medicina, è ammesso di pieno diritto alla scuola d'applicazione il ·I o febbraio, ed è nominato all'atto di tale ammissione medico aiutante maggiore di 2,a classe allievo. La scuola poi può ricevere nella stessa


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NOTIZIE 11ILITARI ESTERE NOTIZIE MILITARI ESTERE 2174 epoca, in qua lità di medico o farmacista stag~·aires, i doltori in medicina ed i fa rmacisti di ~ • classe che sono direuamente ammessi alla scuola in seguito a conco1·so. A cominciare dalln loro nomina i medici aiutanti maggiori di 2a classe allievi ed i stagiaires (medici e rarm;icisti) ricevono le indennità determinnte dal la tariffa del f.o ldo; spetta loro inoltre una indennità di primo corredo. htru,zione tecnica deUe truppe del genio.• - È noto che l'ordinamouto delle truppe del genio in Francia non è basato sulle specialità dei servizi, fatta .eccezione per i ferrovier i, che costituiscono uno specialè reggimento e per il serriziq aereostatico cui sono addette apposite compag11-ie. In rmssima ogni compagnia dei battaglioq i zappatori-minatori in tutte le altre specialità del servizio. Però un nuovo regolam~nto in preparazione tende a specializzare l'istruzione. Frattanto per l'anno 1899 il l\1iuistro ha ordi11ato che la massn degli uomini ricevano soltanto l' istruzione elementare nei va ri servizi, ed il perfezionamento sia impanito a quelli che sono destin:iti a costi tuire reparti speci:ili ali'atto'della mobili tazione. In conseguenza l'istruzio11e speciale sulle mine sarà impartita idlc compagnie di piazza coll'elfotti vo çompleto, e ~er l'istruzione sui ponti di eq uipaggio è disposto quanto segue: ,t 0 Jswuzione efomentare. - S;irà fo tta nelle guarnigioni a tutte le compagnie zappatori-minatori. Essa comprenderà: Nomenclatura del materiale, principi di navigazione, metodi per la costruzione dei ponti più comun i, manovre di forza e carico e scarico del mater.inie. I comanda nti di corpo (isseranno il numero cli esercizi per lo svolgimento di tale istruzione. 2° Istruzione di perfezfonamento. - Ha per scopo di fami liarizzare unà pa rte delle truppe co lle diffico ltà di una correme rapida. Vi si svolgerà tutta la serie completa degli esercizi di navigazione e gettamento di ponti e le manovre di forza prescritte da l regolamento 2fi. dicembre •I 877 . ~ questa prenderanno parte sul Rodano de!le compagnie di manovre costituite in ragione di una per battaglione di z:ippatori-minatori. La durata di ta le istruzione sarà di 4- settimane. I.e località prescelte sono: Estressin (presso Lione): 6°, fi. 0 , 1° e 3° reggimento; vi si succederanno da l 15 apri le all'8 agosto. Avignon: 2°, 4° (un battaglione) e 7° reggimento; nelle' epoche che ' saranno fissate dai comandanti di corpo. 3° .llfanovr e d'1'nsieme. - Saranno effeunate dal le compngnie di mnnovra dianzi accennate nei dintorni delle rispettivll guarnigioni.

Comprenderanno 2 serie di esercizi: traspor~o del _materiale per acqua e trasporto per via ordinaria. Il giuameoto dei p_ontl dura~t~ queste manovre sarà fatto sempre .in base ad un tema tattrco prestabil ito . . Le compagnie di maDovra sanrnno es~lusi:amen~e fo rmnt~ col _c?ncorso delle compagnie znppatori-minatori, destmatc, in caso dt mobthtazione, a formare unità di guerra. In massima ciascuna sarà così costilu it:i: 3 ufficiali (~ capitano e 2 lenenti) . ·120 o ,J 60 uomini di truppa, secondo che il battaglione destinato a for marle ha 3 o 4. compagnie <li campagoo . Nella fo rza indicata dovranno essere com presi il maggior numero possibile di graduati, tutti i pontieri di 1a classe e gli aspi ranti pontieri delle compagnie di campagnn. . _. . I comandanti di corpo faranno tuuo il poss1b1le per far assistere successivamente.i comandanti di battaglione e gli nllicial i delle compagniedi campagna agli esercizi sul Rodano, ed_ a _tale effetto dirigeranno per tempo le loro proposte alle autorità superior1. . · Condizioni dell'avanzamento degli u fTic·iali. - In seguito alla promozione dell'11 novembre, l'anzianità Jei capitani è la seguente :

Arm:l

II

Da ta de lla promozione

Grado

.

) Capitano 1 19 nov. 1884 · I Tenente 115magg. 1891 Capitano l2 febbr. 1886 Cavalleria Tenente 15 aprile 1890 Capitano 11 luglio 1882 Artiglieria · Tenente 1 ottob. 1890 I Capitano 30 ottob. 1sso Genio. · Tenente 11 marzo 1894 Capitano 2'7 febbr. 1884 Treno . Tenente 22 febbr. 1890 Capitano 30 aprile 1887 Gendarmeria Tenente 6 luglio 1888 I

Fanteria .

.i i i

Anni cl i pennanonza nel grado

.

Tempo impi<>gato pe r :it'l'ivnre ad ufficiale superioro

, ,., .. ·\ 7

»

e6 mesi

21 anni e 6 mesi.

12 • e\l )) \ 21 anni e 4 mesi 8 » e '7 " I 16 » e4 » ~ 24 anni e 5 mes 8 • e1 " I 18 )) · · · { 22 anni e 8 mes 4 " e 8 mesi .~ 14 » e 9 » ~ 23 anni e 6 mes 8 » e9 » I 11 » e6 » ~ 21 anni e 10 mes 10 » e4 » I

Se si considera che oli attuali ca pit~ui di fa nter ia e- cavalleria passa;ono 2 anni nel grado d i sottotenente più dei loro compagni delle altre H l -

ANNO XLlll.


.

'2116

NOTI ZIE Mll,IT.A.l!.I ESTEHE

·armi, si può confermare che una vera pereqtiazione si è stabilita nella ·carriera militare~ per raggiungere il grado di nfliciale superiore· Propo[ite di legge attualmente 'in esame davanti al Parlamento. « Sul tradimento. i, ' O_ttenne· l'approvazione della Camera, manca quelJa del Senato. « Funziona,mento del Parlamento in guerra. » .Presa in considerazione nel giugno ,J89ti. « Per prevénire il rinvio-degli impiegati ed operai dai loro uffici o lp.· ·vori, .dopo di aver compiuto un periodo di istruzione di 13_o '28 giorni sotto le armi. » , Ottenne l'approvazione della Camera, manca ·quella del Senato. « Riorganizzazione della fanteria e dell'artiglieria di marina e· creazion·e di un esercito colouia le dipendente dal ministro della marina .'.,. Presentata al Senato ma non discussa. . oc Obblighi dei membri del Parlamento io tempo di guerra: ,, Pre3entata al Senato ma non discussa ancora. 1889 , . « Modificazione da apportarsi all'articolo ,~5 della le<rne ~o 15 luolio o sul reclu tamento dell'esercito, per autorizzare i congedi agricoli militari., Presa io considerazione il 22 giugno 1897. « Modificazioni da apportarsi all'articolo 2,1 del la legge sul reclutamento per l'esel'cito dispensa da concedersi ai gio1,(J:ni; che hanno contrattato il matrimonio prima del Cons·iglio di revisfone. » Presentata al Senato nel ·1 89ì. ' « A pplicaiione delle cireostanzi~ attenuanti in certi casi previsti dal Codice di giustizia militare per l'esercito e da quello di giustizia marittima per la mariu'a. » · ~rcsentata al Senato nel ,t897. « Legge per garantire il lavoro e gli impieghi ai riservisti richiamati. _per un periodo d' istrnzione. » Approvata dalla Camera e già presentata al Senato. . • « Unificazione del!~ pensioni proporzionali dei sottufficiali, caporali e soldati raITermati o commissionati. » · Approvata dalla Camera e g[à tr,1smessa al Senato. « Modificazioni in favore degl i ufficiali d'amministrazione dei servizi d'intendenza, di sanità, sussistenze, magazzini di abbiglia~ento erl ospedali , delle leggi 16 marzo 1882 ed 1 luglìo 1889; sull'amministrazione dell'esercito. » Presenw.ta al Senato nell'aprile 1898. « Modificazioni da apportarsi alla legge sul reclutamento dell'esercito d;ispensa da accordarsi al primo,genito di 5 fi.qliuoli. » 1

(

NOTIZIE MILITA'RII ESTERE

2177

Pfeseutat,a alla Carnera nel' ,1898. « Modificazioni <1lla legge sul reclutamento per l'esercito, in quanto concerne la presenza di un fratello sotto le armi . » Presentata alla Camera nel ~iugno ,t 898. « Concessione agli all ievi estern i che otteònero il di ploma dalla scuola superiore delle mine e da quella di ponti e strade, del beneficio dell'arli_colo 2-1- §§ •I e 12, del la legge H.i luglio •1889, sul reclutamen to,, modifi<Jata da quella del 13 Iugl io 1895, >i Presentata ,alla Cam.era nel gi ugno ,1898. « Modificazioni all'articolo 3 delle leggi 26 gennaio, 3 maggio e 5 giugno 1890 , relativo alle scuole: Politecnica; speciale militare ed alla Scuola navale di Rrest. » Approva ta da molto terh po da I Senato. Presentata alla Camertl nel giugno 1~98. , «' Concessione di una medaglia com_ memorativa ai comf1atte11ti del 1

. 1870-7,1. »

Presentata alla Camera nel giugno 1898. « Modificazioni agli articoli, 5, 4-8 e 59 della legge •15 luglio ,1889, sul redutameuto per l'esercito antecede'~Pi giudiziat·i. » Approvata dal Senato. « Soppressione dell'esercito permanente e sua trasformazione .progressiva in milizia nazionale permanente. » Presentata alla Camera in giugno 1898. , l\lJodificazioni al § 3 dell'articolo 2•1 , legge del ·15 luglio 1889 sul reclutamen.to famiglici d·i, 7 fìgliu.oli. » Presentata al la èa.mera nel giugno 11898. • e< Ref.(ime delle compagnie di disciplina,- reclutamento ed organizzazione d~i battaglioni di fantetia leggiera, applicazione della legge 26 marzo ·I89 ! (legge Bérenger) ai condannati dai Consigli di guerra. » . Presentata alla Camera nel luglio •I898. ,< Modificazioni da introdursi nel Codice di giustizia militare. ) Presentata aUa Camera nel luglio 1898. « Dispensa agli operai agricoltori del 3° anno di servizio nel l'esercito ·attivo. » , Presentata alla Camera nel luglio ·1898. « Conce, sione della franchigia postale ai sottufficiali, caporali e so!<).ati, 6nchè sono sotto le arm i. » « P resentata alla Camera nel luglio 1898. . << Aggregazione al Ministero della guerra dell'eser.cito coloniale e di tutti i servizi militari attualmente alla dipendenza, del Ministero delle eolonie. » 1

if.t• -

ANXO Xl.lii,

... \


I

2178

NOTIZIE MILITARI ESTERE

Presentata alla Carnera nel luglio 1898. «''Dispensa dai richiami per istruzione di alcune categorie di ri_servisti e territoriali. » · Presentata alla Cnn1ern nel lugho 1898. « ~lodifìcazione :ill'articolo 58 della legge ·sul reclutamento per l'esercito; il t·iseroista o tert·itoriale padre di 4 fìg littoli 71assa di diritto netta riser va nell'esercito territorùile. » Presentata :11\a Camera in luglio ·I 898. « Modificnione all'articolo 21~ . delf,1 legge snl r~clutamento per l'esercito, circa i trattenuti sotto le armi per cattiva copdotta o .deficienza di istruzione militare.» Presentata alla Camera nel luglio 1898. « Di~pensa dai periodi di esercizi ' previsti dal l'articolo +9 della legge sul reclutamento, da accordarsi ai soldati che presero parte :i lla spedizione di Madagascar. Presentata :illa Camera in luglio ·1898. , « Stato dei sottufficiali. Presentata alla Camera nel luglio 1898. « Hiduzioue del servizio milita re a du·e anni ed organizzazione delle truppe coloniali. P resentata alla Camera nel luglio 11898. « Indennità da accordarsi ai sottufficiali riformati col congedo N. I . Presentata alla Camera uel luglio 1898. UfliC'iali torpedinieri-elett1·icisti. - Il ministro della marina io considerazione del crescente impiego dell'elettricità o bordo delle navi da guerra e negli stabilimenti militari marittimi, ha ordinato la creazione di una categori~ di ufficiali detti torped·inieri-elettricisti. Essi saranno reclutati fra gli ufficiali torpedin ieri brevettati pr6ve nienti dalla scuola ufficiali torpedini~ri di Tolone, che .ne faranno domanda. Questi ufficia li seguiranno il corso della scupla superiore di elettricità cli' Parigi, e vi sosterrann'o l'esame fin ale davanti ad apposita commissione. Quelli che vi otteuanno il diploma entreranno a fa r parte del la nuova specialità e saraouo de:ltinati, a bordo delle navi armate od in allestimento, provviste d'iost~IIMioni elettriche impo1:tanti, in ciascuno dei cinque porti militari, come ufficiale aggiunto al di rettore della difesa sottomarina, 111 servizio centrale di torpedini ed elet.tricità a Parigi e quale aggiunto al vice ammiraglio pre~idente del consiglio dei lavori . Le liste d'imbarco. - La creazion~ della scuola superiore . di guerra ha portato unn modificazione nelle liste d'imbarco dei tenenti di vascello. 1

1

1

1

... I

· NOTiZIE MILI'l'ARI ESTERE

2179

Difattì, per l'ammissione a detta scuoln il can.didato deve avere tre anni d' imbarco col grado di tenente di vascello, e gli ufficial i di tale grado non avrebbero al momento tutti la stessa facilità per potersi trova-re nella condizione richiesta. Finora essi erano designati per l'i mbarco secondo il loro posto d'inscrizione sulla lista tenuta nell'ufficio del capo di stato ma<111iore di O"ni circond::irio marittimo; per cònsegueuza il turno d' trnei;, · l,:irco era per "essi subordinato :ill'attivi!à_di movimemo del loro porto d'1 destinazione. · Allo scopo di dare a tutti un eguale tratwmento·, in quanto riguarda il servizio a bordo, le liste d' imbarco per porto sono soppre~se e rimpiazzate con una lista noica tenut:i a Parigi-:Una. identica rlispo~izione sarn presa a.I rigua rdo délle insegne di vascello; la listn ·di questi nltimi sarà divisa in i.r e parti, nelle quali vi saranno inscritti secondo la loro anzianità di grado. Quelli compresi nel primo t~rio della lista, cioè i più anziani, saranno destinati ad imbarcare sn lle corazzale come aggiunti ai tenenti . di vascello ~apì servizio e snUe navi-scnole; quelli del secondo . terzo della lisl.-'\ im_barcheranno come ufficiali di quarta sugli incrociator i ecl avvisi di s<ruadrn, a qu~ll1 dell'ultimo terzo ~11ranuo destinati alle"stazioni lont8ne. ~ Go'Verne çunm1·nist:rativo e disciplintire dei: battaglioni di fanteria da fortezza. - Il Ministro della guerra ha ordinato che quando un batt.a<Tlione è distaccato come Lattaglione da fortezza, i diritti del colon-· nellc°io quanto corfcerne la disciplino, l'edncazione e l'istruzione milit:ire, 111 pulizia, la teoutn, il ser viiio giornnliero, Figieoe, i. permes~i ~ le ptlnizioni discipliuad, sono devolu ti al copo dol gruppo d1 battaglw~u da fortezza. Resta devoluta al colonnello, comandflnte del reggimento, ogni decisione circa le retrocessioni, le cessozioni ed il rinvio dei soldati dalla ,1a alla 2a classe. · · ' Nuova tunfra per gli alliel)?° della Scuola di St. Cyr. - Per deci, sione ministeriale gli pllievi di detta scuola saranno provvisti di una nuova tunica. Questa è di panno nero ad una sola bottouiera, essa si adatta alla persona seJJza esser troppo attillata. Un passante destinato a sostenere il ccntnrino è collocato soli' an•ea sinistra. Le falde sul di dietro e sul davanti sono leggermente allunga te, non tanto però, in modo da evitare che vadano ad impigli:irsi sotto l'allievo allorchè questo è a cavallo o seduto. In$omtna è un clolman senza alamari, col cinturino indossato di sopra.


.\ 2180

NOTIZIE nllLl'l'ARI ESTERE

INGHILTERRA

..

.Eseroiti coloniali: - È stata decisa dal Ministero delll'I guerra ìa formazione di un bauagliooe ch inese del la ·forza li i 1000 uorn.ini comandato da of6ciali inglesi per pre$iéliare Wei- hai - Wei . J?arimcnti si sta formando un battag.!ione di )fondis (in d).geni) a Sierra · Leone per prestar ;,ervizio nell'AJrìca Orientale ed anche altrove se oo.. ' ·' · conesse. Mwrfoà. - li ,i7 corrente, io presenza del caoèelliere dello scac, ·chiere, del primo lord dell'amm iragliiito e sli ,;ltri notabili· della marina \uglese, nouchè di lady Hicks Beach, che ne fu, m·ad,riua, venne va.rata a Portsmoutht la corazzata Fonnidable. _ , Questa nave, come pure l'fm.placable in costruzione a Devonpo1:t e I' h'resistible in costruzione a Cbatham venne costrnirn su disegni di -sir Will iam Wh ite,. pirettore delle èostruzioo i .na vali , ed è del_tipò dei .Majest'ic. modificato e migliorato. · Le differen:-e prinèipal i tra i due tipi s1 possono vedere d3l.lgi tabella , se~u~nte:

,I Lunghezza- tra. le perpendicolari ,.

m. 121.92

Larghezza

,m. 22.86

.

.

Dislocamento .

.,

I

.,

·

.

Majastic

. 1 mm.. 118.8'1 22.86 .

l

m.

15.000 .

'/

OLANDA ..

8.38 ;2.000.

tonn. . 1.8.50

2.100 .

- I nodi 18

4 cannoni da mm. 305 .'

,,

nodi 1'7.5 4 cannoni da. mm. 305

12 · •

a tiro rapido da 12 » a tiro rapido da. , mm. 152 ' mm. 152

'

Se1·1yizio personale . - La prima Carnera degli stati generali ha approvato il progetto di legge, .c'l1e riguarda il servizio obbl igatorio e personale: e siccome tale -progeuo era già 3tato votato anteriormente dalla s~cònda Camera, e san~ionato il /1, 'iuglio u. s. da Ila regina reggeot,e, cosi; ora ha/ forza di legge.

·'

Armamento.

16 cannoni da 12 liobre a. 16 cannoni da 12 libbre a tiro rapido ' tiro ra-pido 2 cannoni da.12 libbre (pe2 cannoni da. 12 libbre fpe· so kg, 363) (per imbarso kg.-363) (per imbarcazioni)' · · cazioni) · • 12 cannoni da 3 libbre a. 12 ca-nnoni da 8 libbre tiro rapido \ 8 ea.nno'ni Maxim . ·1

.

.

8

»'

Maxim.

. I

Dal che si vede che, pur pescando menò, i I Formidable por,ta nua c1L1auti tà maggiore di carbone, ·e q~antunèruc no.n vi sia differenza nel peso del1'arrnatnento vf è un notevole' aumento nella celerità di tiro. Ln rùwe sai·à munita di doppia _elica, ·ognuua tnO$sa da macèhine a . triplice espansione dellà forza di 7::iOO cavalli v11pore; il vapore v;errà -dato eia 2 0 ca ldaie tubolari Bellevil le. ~a corazzatt;ra, d'acciaio ioclnrito co l sistema_Harvey migliorato, dell? spr,1,sore di metri o.~28, profondrrnet.rì ,\. ,57. e lunga metri 65,83, pro• ·teggerà circa il M ¾ dei fi11ncb i della nave e ad essa si uh irarìno le pa' ratie corazzate in modo da protesgere del tu tto lecpllfti vitali della nave. Di più per evitare danni seri nell'uso .dell'ariete, e.nassa· d'acciaio fuso del peSQ di olfre 30 tonnellate, i fianchi anteriori della nave SOll O rinforzati con piastre di acciaio nichelato di ~netri 0,05. Vi sono due pon ti pr.otetti: .i 4. pezzi da .millimetri 305 saranno . protetti dà scudo di metri 0,203 ed il 1.macch inaPio idraul ico pel loro ma• neggio da ridotta circola re di metri 0,304. Per l'armam~nto ausi li:i.rio v,•nnero adottati i ca1inoni Vicker a tiro rapido da rnillimetri 152, dei qnali 8 saran oo montati in batteria e fk sul ponté scoperto; · 8 dei pezzi ~a 12 ljbbre a tiro rapido saranno c?llocati in batteria e gli ~I tri 8 sul ponte scoperto, i '12 pezzi da 3 libbre a tiro rapido ~ulle coffe. La nave po.rterà pure 4 tubi tubi lancia siluri sommersi; due a pror~ e due a poppa .. L'equ ipaggio consterà di 789 tra ufficiali_e marinai.

. 1 tonn. 14.\lOO

m . · 8.15

Capacitàdic\l,rbone tonn. ·vélocità . .

·'

. tonn. 15.000

Immersione ·media Cavalli vapore .

Formidab le

"2181

NOTIZIE mLlT.t\R'l ESTERE

SVIZZERA.

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.

· Tassa militare. - Il Consiglio· degli Stati nella seduta del 25 ottobre esa minò un progetto di'iegge complemeotare·a quella del 28 giµgno 1878 sulla tassa di esenzione dal servizio militare, 'tendente a stabilire che (jO· · loro, i guaii ·non possono pagare questa lassa, si assoggettino a lavori 1

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. ..·

21i2

2183

N01'1ZIE MILITARl .0S1°EltE

personali, ca!colindosi. 3 ~nm,chi .ogni giorno di lavoro. Ma io seguito a · proposi~ d~I ~1gnor _Pytton ne ~u rn~:wndata la ?isc~ssione, ,per dar tempo alla comm1ss10ne d1 accordarsi col capo del d1parnmento militare sopi'a un nuovo. progetto inodifìcato: . · .· .Dimissioni . .'-e:- hConsiglìo feder-ale l~a accolte le domande di dimìs, sione, .Pe.r ragione di . età e di salu te, d'el colonn~llo Ceresole, , coman : dante 11 I corpo d'armata, e del co~onnelJp Berlingér, comandante i'l TI corpo· d'~·mata.

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Fascicolo V, 1898. 1

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Arresti in casermri. \

· È logico che gli arresti sjano una punizione variamente graduala; -è logica la distinzione degli. :\rresti semplici da quelli di rigore, ma non è così logica - o ·non pare - la distrnzione degli arresti a secoQda

del luogo dove si debbono scontare: ' ~iette~do in .disparte gli arresti ia forteiza, i quali hanno una loro particolare ragione d'essere pel fatto delle conseguenze morali che producono, lo scrittore dell'articolo è contrario agli arresti - siano semplici o di rigore - scontati in caserma irnzichè io casa, perchè tale pu·nizione menoma ,il pre$tigio dell'ufficiale innanzi al soldato, che è fatto . consapevole degli arresti inflitti al suo superiore.

I ,

Rivista di fan.teria. I

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RIVI~TA DEI . PERIODICI MILITARI

l pfrcoli eser citi d'EiirofJa.

Ritenendo che a taluno può essere necessario e a molti utile sapere degli esi,rciti piccoli come sianoAostituiti, la Rivista ha pensato di compendiare in poche pagine le notizie più importanti relative a ciascuno dei dieci o dodici eserciti secondari <l'Europa. E incomincia dal!'esercito belga, di cui svolge, in poche pagine il reclutamento, l'oi:- . dinamento e la forza : Ne str~l,ciamo i segu~nti dati: E.m·cito sitl 1Jiede di pace : Fanteria 58 battaglioni attivi e 39 di riser ~a 1745 ufficia li e 27933 gregari. Cavalieri:, 40 squadroni attivi e 8 di deposito. = 304 ufficiali e 5760 gregari. · Actiglieria cl.a campo 34 battaglioni attive e 10 di deposito 53,i- ufficiali e 8.205 gregari. Artiglieria da fortezza , 58 batterie attive' e 8 di deposito = 53tl ufficiali e 8'.205 gregari . . ' Gei:iio 17 compagnie attive e 4 cli deposito H,6 ufficiali e 1'703 gregari.

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21 85

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

RIVI STA DEI PERWD!Cl MIL!TARl

Servizi vari (treno, sanità e amm inistrazione) =: 63·1 urSciali e 829 gregari. Tota li 3360 µffi ~ial i e 4H30 gregari. Organico di gy,erra: · Stati maggiori e servizi ufficiali 888 e gregari 23 9 » 20,1O Fanteria . » , 9;H.·19 Criva lleria ,,~ :3,1.q. » 8326 Artiglieria • 665 » 22·16'8 Genio ·166 » 5,1.02 Treno » 80 » · 5370 Totali ;> 11, 153 ·» 137 136 \ l tambun·. . ' Di quando io quando fà capolino sui giornali la proposta di dda re i tamburi alla fanteria di. linea. L'a~tore che dice aver visto con piacere la soppressiòùe dei tamburi, espone le ragioì1i per . le quali crede che il risuscitarli sarebbe un'errore dei più grossi ..

- « Potevano ieri i soldati di Francia fa rsi innanzi e.invncare loro, pur ma<rari l'accnsa, il Ìurne di un palese ~·aiudizio che fugasse ;;,:, ' sde<rnaudo ~

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Il primo ~nno di limiti d' e.tà,. Dai molti dati presi a disamina, l'autore 'viene alle seguenti conchiusioni: che fi no al 3,1 dicembre 1895 per ogni 100 ufficiali che lasciavano il servizio, più di 54. avevàno meno età di qqella stabilita ora per l'uscita dal servizio; invece nel primo ,tnno do po l'adozione . dei limiti d'età, per ogni ·100 ullìciali tolti dal. servizio 20 soli non avevano ancor raggiunto il rispettivo limite d'età. I limiti d'etit pertanto avrebbero mandato via qualche vecchio che se~za di essi sarebbe rimasto, avrebbero poi trattenuto parecchi giovani che senza di essi sarebbero andati via. Di qni la previsione, tratta dall'esperiniento del primo anno: i lilmiti d'eta non prO'dttranno acceler amento di'cariera può darsi anzi che producano un 1·allentamento .

,,

l'ombra di ogni sospetto: non hanno voluto o si,puto. « Potevano ieri cedere decorosamente all'invito del sòldato e del poeta che si 'ponevano contro la rolla per far largo 9.lla giustizia. • Non vollero, e cedono oggi alle im posizioni dtii socialisti che si pongono invece a capo della fo lla perchè apra la vìa all~ violenza . . (< Ieri che l'agitazione dreyfuswoa era composta e muoveva drit ta a un nitido lume di giustizia si è detto superbamente di no.: oggi che ·l'agitazione serpeggia torbida a non ben. noti fìn i di sovvertimento so-, ciale e politico ' o<rgi si è costretti a , dire umilmente di sì. ~ i icquard ...... è oggi in carcere. Zola.... .. è in esili.o. ·1 (f Intanto, Jatù;és il èleputato dei socialisti - è a Pa rigi e trionfa. « Qui i fa tti hanno una .terribi le eloqueuza; oh come terri bi lmente ammonisce il nome I Dreyfu s,! ». -,. ,Rivista di cavalleria.

1

D·r eyftts. L'autore non entra ii.ffatto, e a ragione, nell a questione Dreyfus, ma trae occasione dal'la medesima per toccare con mano maestra e iu splendida forma , la p:aga .che rode la società moderna. « Ogni esercito, egli esdam,a, è una meschinella guardia nazionale, quando -della folla, pazza, incomposta, t•3rne l'fosulto o sollecita il plauso, - quando trae norma per quello che deve fare non da l dovere che l'incombe, ma dagli umori isterici della piazza, - quando · prima di agire non si domanda se quello che sta per fare sia i iusto, ma si chiede invece se gli frutterà applausi o fischi . »

Fascicolo XL Novembre 1898. - Simto stor:ico e detei·mina1ite della · funzione st.ra~e.9ica e d'a·nanscope1·ta (continuazione) pel colonueilo 1

D'O t'tONE. .

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In questa seconda parte di questo pregevole Javoro ,sono riassunte le guerre dal 1830 al 1864, la guerra di secessione fra gli Stati Uniti del Nord e del Sud, e la guerra austro-prussiana del 1866. . Nella guerra russo-polacca del 18,30-3,f, del 18,i 8-iì.9 in Ungheria ed in Italia, nella campagna del ·1859 pure in Italia, ed in quella da110tedesca dèl 1864., noo , avvenne una propria e vasta azione strategica, non tanto pel terreno frastagliato, e per le limitate forze delle cavallerie avversarie, ma essenzial mente perche il comando supr~mo non seppe servirsi clell'a rm a. ·~ .Nella guerra di 'secessione l'impiego della cavalleria assume un carat: tere speciale determinato dagli immensi spazi disabitati del teMro cli guerra e da.Ila scarsa abi lità manovriera di ·quell'arma improvvisata ; epperò i suoi condottieri seppt>ro brillantemente servirsene trasforma.ndola in arma indipendente per imprese isoh,te, e m<::ttendo d1 nuovo m evidenza l'importanza del servizio strategico della cavalleria. . Nel la guerra del 1866 in Boeroia ,la ca,•alleria austriaca dimostrò d! aver compreso meglio di quella prussiana la fiinzione., che spetta oggi 1

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·Norm,_e per l'~mmaestramento tat/Ji:co della cavdlle1·ia (continuaziòne) pel m?ggior generale STE FANO MAJNONI o 'lNTIGNANo ., , . .I.n ques~o si préndono in esame l'istruzione individualé e quella dell~ unità tattiche elementari. , Per la prima la progre.ssione da tenersi, e ché ·è. amriamente svolta ,,è quella d'insegnare individualmen te ai soldati: · · ·19 l'impiego dP.lle va rie accidentalità pei' avanzare coperti verso il nemico; 2° l'imp~rtauza dell,e loca lità nemich~; 3° l'impiego del le accidentali tà nemiche; 4° le proprietà dei vari ostacoli' io rappor\o agli appiedamenti ; 5° gli indizi del nemico. fer l' istruzione- del le unità elementari si prende · a dis&mina quella da impartirsi: alla pattuglia, allo stormo, 11lla squadriglia. Il metodo proposto dall'egregio generale è ràzioi;i.ale e pratico ed è trattato iç modo assai pa rtieo la!·eggiato . Ve<le1•e o cop1·fre, pèl colonnello M. B1ANCHr o'ADDA. L'autore cosi conchiude : L' esplor!)zione e il conihattimento sono e sHanno semp.re le' due grandi missioni della ~avall,~ria ; e dì qui la necessità di forma rla annualmente in grandi masse e di esercitarla, negli svariati cò'rnpi ti che le spettano. Il cop rire, qua le lo si vttole intendere oggidì, potrà in taluni esei:citi co·stifuire un'altra delle sue missioni; m ogni mo'do not1 sarà ma i che una missione secondaria. I

Tmpiego/delle rn'itragliatrùj co1i caroalleria, pel capitano ·L ECCA. . Il capitano Lecca sin dall'aprile 1886, in un artico1o pubblicato nellà Riv'ista rnilitare, propugnò l' impiego delle mi tragliere co lla 'cay;a] leria . Ora egli ritvrna, e con ra.gione, sull'argomento, che si può dire essere oggidì questione d'attualità . '

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Stato µon può sopperire del wtto ai cootinéii imprevisti cl!e li minac·ci_~no. Quindi se, in teoria, sarebbe opportuno che nella scel'ta stessa prevalessero al tri criter i, _necessità vuole che da questo non si transiga. Ma se non çdnvie.ne· rinunciare ad un primo piccolo tributo dì denaro che offra una cer.ta quale gHaozia di agi<1tezza, si dev~ pe;.Ò ricorrere a mPz~i adatti onde rendere fin da princi"pio, più serio l'ullici<1le ed esporlo_~ · meno ai pericc}IÌ _derivan ti rla ll' inesperienzi1 e dal fuoco dei vent'ano i. Talj mezzi potrebbero essere questi: ,1° n~ssuna distmzione di nessun gen'e\·e, rru gli all ievi della scuola ·militare; ' 2° solo u!Ùmati gli esari1i ·final i, quel li che aspirano alla cavaHeria ne facciano domanda i·nsieme al deposi to del denaro; 3° -il corso di P inerolo pr.ol ungato . quanto si ritiene necessario; gli\ .aspiranti tuttora al.lievì e acca-;ermati, così al co rso di Tor di-Quinto; t~· la promozione ad ufficiale consegui ta solo nel raggiungere defini.ti'vameote il e2rpo, · ·

al.la caval leria, m~ seppe soltanto trar-re profitto in pa rte,più ,della prussiana, delle lezioni. cha entrambe avevano ricevuto dalla cavaflerìa-napoleonica,' e niente pi ù. Nessuna del le due potenze ehbé a .servirsi d,i q,uesia arma, con un grande concetto strategico in base cioè ad wi piano p1·estabilito, ccme ne aveva, dato J'.e?einpio Napoleone I e come fecero poi i Te.deschi nel_la guerra del 1870-7~ ed i Russi in quella del ·1877-78.

• I

R.IV!STA DE I PERIODICI MILITARI

I

RlVIS'l'A DEI PERIODICI MILITARI

Fabbisogno cli canalli

in im regyimento di oa.valleria, per F. M.

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In- luogo de[ 96 cava lli giovani che oggidì riceve annualmente ogni - reggimento, l'articolista ne vorrnbbe ·I 0·1 per tenere l'au.uale forza n1assima_di 808 cavall i e 11,'12, quando .lo si volesse portarla 'ad 895, còpie ritiene sia necessario. I

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Non esageriamo-, pel maggiore E. EnBA. L'autore tratta con molto buon senso pr_atico della lotta odier~a fra il yeccbio e il nuovq sistema d' istruzione ed essenzialmente di quella che ri fl ette l'ufficiale. . / , , l:ligu'ardo alie corse cgl'i scrive: s'incoraggino p.ure co loro_ che per 1 fi i ico, naturale tendenza e. mezzi pecnniari danno atficiamento cli poter, • ' in'. corse p1Ìbbliche, tener ai'to ,il decoro, · il prestigio e la fama di arditi cavalieri nella nostra cavalleria, ,,11a rion si esageri al punto da prom1wver~ false emulazioni spingendo tutti a misurarsi in un eserç;iho difficile, costoso e che. ricbiede cavalli e qualità speciali. Pàrole d'oro che vorremmo lette e ponderate da ogni giovane ùfTiciale di cavalleria.

Per (im:iz,io della carri,era, per X. , Finchè vi'saranuo esigenze da soddisfare, la scelta degli ì1.lficiali di cav:ille,:ia sarà in parte, e iu certo s_enso, a basé aristocratica, poichè ' 10

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2188

RlVJSTA 'DEI PE'RlODlC! MILI'l'AR l

Rl VISTA DEI l;'ER10Dl CI )IILi'rARl

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Rivista d'artiglieria e genio..

Voi. VI, ottobre ,1898. - .Studio sulla resistenza elast-ica delle costriizfoni. a 6a.se di cemento con ossatura metallica,, pel tenen te colonnello.del geu io FIGARr.

La gran,Je resistenza .:illa rottura per trazione e ~pecialmenle p~r com- · pressione presentata dai materia li a base di cemento, ma più ancora la for te aderenza di quest' ul~imo col ferro bam10 suggerito l' idea di a~:;soeil1re· il ferro al cemento medi,rnte costrnzioni fatte di -getto·,co;1 ~.:rte. nale, a base di cemento, :ivvi lnpi)aote u1l'os.sattirn metal lica di ferro o rl'acci:iio. · · Tale ienere di costrpziooe fu rle:oomi'nalo di cemento ;ir1Mlo e in questi ultimi al,lni ebb~ applicazioni veramente ilrdit; dal punto di visr.a della resistenza elastica déi materi.di; tuttavia molti ingegneri si dimostrano assai titu banti nell'accogliere il nno~o . genel"e di. éostru1.io~e -con · tutto queJ favore di cui è meritevole per le ìttilissiroe 3pplicazioni che può av!:lre, specialmente rrel le opere di Jortificar.ioni~ .l i Fig:1ri 'in questo suo pregevolo lavùro fr1 conoscere alcuni suoi ~tudi · s1111' argomento di cui tr!I ttasi. pèr porta re iI suo (:011 tributo alla soluzione del dilficile problema, tendente a slahil ire nn giusto indirizzo all,1 teoria ;,ulla resistenza elastica dei materiali di ~emento armato. . Le conchiusoni principali dedotte dal 11igari, e che dimostrerebbero, sino a prova contraria di esperienze dirette, la grande resistenza elastica del cemento armato o del calcestrn.zzo d·i cemento,çirmato, e ciò PS· senzialmentt: perchè il leg.ame fra le varie parti dell'o,;-satura di ferro è a.,;:;icurato daJla sola azione del materiale cem'ent.izio e spècialmenie da lla forte aderenza del cemento al ferro. · 1

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scopo di p't>ter accertare nel miglior mo.do l'abilità dei singol i tiratori, e · rii perfezionare cod~sta abi lità individuale, sulla· qualé occorre poter. fa re sicuro e·tllnmioato assegaamen~o. L'esimio generale svolge quindi minutamente le varie modificazioni, da ia\.rodursi nella Istruzione Sltl iiro per la: fant.e ri~. Per esse sare])bero abolili i tiri collettivi di plptone e di compagai:i , essendo sufiìc-ieme, per l'avanzata. in linea di file nel metodo proposto ; che i comandanti di plotone, di compagnia e di battaglione abbiano un'esatta conosc&nza dell'abi lità del tiro dei sin goli individu i delle squadre.

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Le Spectateur militaire .

' Puntata del '15 otiobre e il O ·o.ovembre -1898. - le decorazioni, croci e rnedaglù; pel sott~- intendente militare C. Bd1ssoN&T. , Ri leveremo !'>OI Lanto, di questo lungo e interessante articolo, cbe fra gli ordini'cavallerescbi stranieri - che sono accettati e possono e~sere pnrtati nell'esercito francese - è·notata pel Regno cl'i Sar·de,gna, la sola medaglia al valore militare. , Fra le me,daglie commemorative poi è' compresa la medcigha di Mentan.a, l'autore soggitrnge: dal combattimento d' Asp1·omonte, mentre tutti ·sauno che que~to ebbe luogo uel ,! 862. e contro Garibaldi.

gior generale Dn:aronc;1s. '

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È Ja vo_ro di massimo ioteres8e, nel quale il maggior generale rewle

conto di hrìa lunga serie di studi e di esperimenti, tendenti a dimostrarela vulnerabil ità della formaz1onc~ .e , del!' avanzata in line~ d:i file, in relazione colla vulnerabilità del la formaz ione regolamentare , e la vantaggiosa superiorità della formazione io linea di fi le, rispetto a quella regolamentare. · ' Ammesso che fos~e adottata la proposta forrnazionf:l in lioea di fi le, , sarebbe necessiirio di ritoccare l'istruzione sul ti rn per la fanteria nll o

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le truppe alpine in Italia ed in Francia, pél maggiore B.

Studio assai ben -fatto intorno 11lla parte srorica. all'ordinamen to, :il reclutamento, alla mobilit()zioile, all'istruzione, all'armamento e alla . , tattica 'delle trup11e alpine ital iane e francesi. fn questi dqe fascicoli è svol to a1npiamente tutto ciò' cbe ha tratto ·all'Òrdinamento, ·alla mobilita. eione, e all'a_rrnarnento. Del nostro fo cile l'autore fa una particolareggiat:1 descrizione ammettendo, che, per leggerezza, solidità, facilita di mane!l'!!io 'giustezia, portat~ , penetrazione e morlicità di prezzo, esso i; superiore, sotto tutti i ra pporti, a quello di tulle le altre grandi ,poténze. ~. ('. ,

Jl tfro e l' a'lianzamento della f'atiter-ia rìeJ combattùmenlo, pel miig-

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La gi,erra spag:iiwla-ò,mer'icana (continuazione).

Latour-D' iluiier-gne, pel capitano S 1M0N. (Continunione). {I ca.pitano Sirnon, ;; ragione, 1continua 'ad esporre minutamente la vit" del capitano Latour, che. veramente può coosiderarsi come il tipo del bravo soldato. Egli mori per un colpo di lancia ricevuto nel comtxlttimentcr di Neuburg il .9 ,messidoro del l'anno VIII. Il generale,~1oreau stabili che il sno nome fosse coo,-3rva10 sullo ~tato della compagn ia J./, capitano


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f:e manovre imper(ali tedesche del 1898. · · Alla narrazione del le manovre, l'articolista fa seguire alcane notizie, tratte dai giornali tedeschi, intorno al funzionamento dei vari servizi, all' impiego tattico rJelle varie armi, e particolarmente interessanti sono quelle che rillettorlo la trasmissione degli ordini e dei rapporti. Per le notizie importanti i Tedescbi si sono $erviti ·dei piccioni che la ,divisione • di cavalleria portava con sè. I piccioni erano chiusi in gabbie di tela o di cuoio, le quali erano porta le sul petto o sn l dorso da soldati del reggimento corazzieri di West.falia N. ,i-. I rnpporti erano trasrnessi al colombaio mi litare pi1;1 vicino, a Mind·cn, per mezzo di questi piccioni. E largo u~o si fece pure: di biciclisti, dei q,uali un distaccamento di 2 u f. ciali e 60 soldati era addetto alla divisione di cavalleria; della telegra fia ·' mili tare, cui si procurò di ~are la massirrrn mobilità possibile ; del la te• legrafìa ottica, che dai risultati ottenuti sembra sia stata impiegata con 'molto ,vaqtaggio, e influe degli areostati, dei quali eravene una.tsezione presso ogni corpo d'n rma~a, della forza di parecchi ufficiali, 150 uomini di' t,ruppa; 80 cavalli col relativo personal.e del treno.

'di cui faceva parte, e che un monumento gli fosse er~tto sul po; Lo stesso, sul quale aveva incontrato morte gloriosa. Nel faw, 11n semplice monumenro J u innalzato il, ~o settembre , 800 per qura dell'armata dei, Reno e consacrato dal clern di Oberbausen. Napoleone, poi il ·1 ° giugno •I 803, dispose che il cuore co~servato p1:esso la sua compagnia di . ~a Tour d' Auvergne, primo granatiere· della Repubblica continuas~e ad essere portato dal fur.iere'_della. compagnia del 46° reggimento in. cui aveva servito-; ch'fgl i fosse _chiam?.to in tutti gli appelli e che il càporale della sua squadra rispoQ.dcsse; Morto .m l campo d';nore. . .

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Revue du .cercle militair,e.

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e -,i.6, 5 e 12 novembre ,i898. - Cronaca.settim~nale. 1

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Si accenna agli esperimenti d'artiglierìa esegu iti al ca mpo.di Cbaloa; :, , testè terminati e che avretibero dato risultati assai soddisfacenti . L 'al'tigl ieria francese, in seguito ai ~edesiihi, avrebbe potuto. formarsi un" esatto CQncetto intorno all'efficacia dei pezii di c,ui è armata,' ossia ·pel' dir meglio, dei proietti destinati ad essere lanciati da questi pezzi. Gli attuali esplosivi, e specialmeote la melenite usala dai Francesi, possiedvoo una p0leoza tale che nullà potrà loro resistere, dìguisachè, da un lato· si ha. che, le stesse fortificazioni permanenti non saranno pit'ì in grado di proteggere le fortezze contro i loro colpi, e dall'a ltro che agli · asse- · dianti sarà impossibile ionalzare spa!J eggiamenti abbastanza solidi _per riparnre le batterie da servire contro gli :issediati. Gli esperimenti fatti avrebbero in particolH modo, me$SO in evidenza questa.duplice dimostrazione. Vi si tr~vd pure un cenno . iiltor'no alle Soàetà d' iit1·wzione ed 1.ii;htcazione mil~tat·e, che fu rono isti,tuite per i'rnparti re-una prima istruzione ·· militare. ai giovani che ,desiderano di avprenderla prima di essere mc.9r[~orati nell'esercito. Di,questa Società, hrna' d_elle più itnpo_m nti è·quel la detta dei Touristes, la qua le çompi:ende ,15 sezioni i.n Parigi e; 2 nei sobborghi. Quesia Società- ba ora, con una festa ·solenne, distribuito premi conseguiti nel la gara .<li · tiro. ' Operazioni militar·i in montagna. È la traduzione letterale, ' fatta dal co)onnello Foucher, · della ·parte riguardante le operazioni in montagna del trattato di tattica del nostro colonnell o DE ·cinr1s, di cui tesse i meritati elogi. E noi- siamo lieti di . rilevare che- co_testa nos'tta im.portante pubblicazione sia nota-al l'estero e ·convenientemente ~ pprezzata .

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_R IVIS'l' A DEI ,P F;RIODICI JllILITARI

RlV,l ~TA DEI PERIOD!CI !11ILITARI

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Importanza dell'istruzione delle t1'uppe nel t.empo di pace. (Contiaua1.ione e fine). ' ' l l servizio di due anni nella f1interia tedesca. /

È la tradu~ioue d;un lungo artico!~ pubblicato sull'importante que. stione dalla Gazzetta ·di Colonia. Come è noto, con legge del 3 agosto ,1893 fu ammessa la ferma di 2. anni pfl r la fanteria tedesca da esperimentarsi per 5 anni. Il quesi to pertanto è d'nttualità, poichè l'esperi~ento avrà &ne col 3•1 marzo ·1899. Jahrbucher fiir die deutsche A rmee und Marine.

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N. -35_ O~tobre 1898. '- Le forze ,m,i litar~ di Stato pel capitano

PETER-

MANN.

Oggidì trnppo d1 so_veute si ode designare l'esercito colle ·parole di stato militwre troppo ca1·0 , gi 1l1'ihtr11'ii;1no 1lfolooh, di carnpo generale · d·i soldati; e perciò _sem bra opportuno cli esaminare davvicino il pro-' blema dell'influen_za eserci tata dalle varie forme degli eserciti statali, dal punto' di vista rnilit~re politico, morale e dell'economia popolare. L'autore colla abituale pacatezza · germanica ma con logica stringen.te, colla: scorta della storia , e rilevando le attual i condizioni dell'industria, del commercio e del\'.economia popolare ~uo le chiarire, se e fino a qiial

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R.IV:TSTA DEI PE.R!Ot>ICI lllILlTARl

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punto, lo ;vìluppo degl i eserciti abbia influito ed influis~a, fa,,orctvolmente o no, ostacolando o promovendo, . sulla cultura, sul' commerc10, sull ' indu5tria e. sul benes,sere dei popoli d'Europa. Ogni Stato, ti per l'ordine iuterno e per t1.Jte\are le proprie ragioni all'estero, ha bisogno di una forza militare. Lo Stato, a preparar questa, può segui're due vie, quella cioè del servizio volon.tario, o. del servizio obbligato1:io. Di qdi le differenze ~he si riscontrano nei v~ri eserciti ~tanziali; ma trattisi. di eserciti· permanenti (orma!i col servizio obbligatorio_ o vnlontario - come quello dell'Inghilterra - o di milizie -- Svizzera! Stati Uniti d'America - la spesa dei medesimi grava sem pre sul paese. Entrando quiu.di nel vivo del quesito pròpostosi l'aut\1re studia minùtiirnf'n te le varie fo1:01e di costituzione degli eserciti, e ne specifica le ,singole conseguenze finanziarie, ed. i benefici è gli svantaggi· 0he hanno reca'Lo o recano al paese, dimostrando chiarameitte che,, al presente, scf tanto u·!1 foi·te esercito. ben ordinato può procurare allo Stato l' indipendenza e permettergli ili godere dei vantaggi di una lunga pace. '

Del/.' origine della fanteria tedesca . . Considera zioni sugli , :nseg1àmenti nelle guerre di Federico il Grande, ' di Napoleone I e de'i tempi od'ierni, pel maggiore von Scr-11EnORAND.

Lo' scopo della guerra è quello di soggiogare il nemico sino aire~ stremo, ed a raggiungerlo di solito oon basta la vittoria riportata sul campo di hat.taglia ma oGco.rre l' iusegnimento dell'avversario fugato. Federico il Grande, tutte le volte gli" fu possibile, completò la vittoria coli' immediato inseguimento; così a Leuthen ed a Rossbach t\cl a Czas.lau. - Napol'eo~e [ però è il gr:in nostro maestro degli inseguimenti a f,ondo , e se memorabili sono cjnelli · intrapresi nelle cam pagne d~I 1796 e 97, assolntameute leggendari sou quell i' esegui~i dopo le battaglie di Ulrna e di Jena. I suoi avversari tottav_ia impararono molto alla sua scuola, e memorabi li rimarranno sempre gl' insegaimeÙti compiuti da Bliiober dopo la battaglia della Katzbach ~ di Waterloo. Nella guerra del ,1870-7·1, nel le battaglie combattute sotto Metz, la . fortezz,;1 impedì ai Tedeschi di . trarre profitto, del.la vittoria; ed a Beaumont, la Mosa e \'qsc.orità della nott~ non permisero l'avanzata del la ,12a divisioue ,qi cavalleria . Dopo la battaglia di Le 1\-fans invece forti distaccamenti di ca~alleria furono spinti sopra Lavai e sino alla Ma · yerme, non lasciando tregua al nem ico. . Nella guerra del 1877-78 è notevole l'insego i1!1ento guidato da Gurko. Alla testa cH 70,000 uomini ; passa i Balcani di Etropol, s'i mpo~sessa 1

RIVISTA DEI PÈR.l0DICI MIL1TARI

2193

di Sofia, e di qui con quattro colonne insegu·e e batte le truppe di Shakir Pacha e di Suleiman , le disperdé e giunge vittorioso a_lle poFte di Co'stantinopoli. · Conclusione: solamente uri inseguimento a fondo costringe l'avversario a prendere in mano la pe.nna per firmare la pace. . Contiene pure altri pregevoli lavori: su di [In nuovo schema fran·cese per l'attacco normale, sull'littacco alla baionetta, per von ZEP&LIN, e sulla Superstizione miti:tare, e sulla Pace i.n ,qiterra che riflette. ricordi della campagna del 1864- nel Jutland.

Neue Militarische Blatter.

Novero bre -1898. :- Le tiianovre imper·ial'i snl 'Weser nel 1898. (Continuazione e 'fine). Rimarchevoli le considerazioni finali sull'impiego delle varie armi e segnatameo'te dell'artiglieria di corpo d'armata, la qu;tle, presso il VII corpo d'armata fu tutta conservaia a disposizione del comandaute, . il quale rinforzava con una parte di essa, questa o tal :iltra divisione ·a seconda delle circostanze. Presso il X corpo d'armata invece si" seguì 'altro principio ripartendo normalmente l'artiglieria ·di corpo d'armata in parti eguali, fra due divisioni , ad eccezione della seconda giornata di manovra, nella quale il comandante ne trattenne a sua disppsiiioue la metà. Le truppe che presero parte alle grandi manovre contavano in totale 1·1,4-00 uomini e ,1,~,300 cavalli. Erano combattenti 53,500 fucili 7,800 cavalieri, e 316 pezzi.. Al termine delle manovre furono inviati alle loro sedi per fer rovia 53,000 uomini, '.2,200 cavalli, ~ ·I ,i. e.arri, 572 biciclette, '27,000 chilogrammi di bagaglio. • · . Le truppe furùno sempre nutrite con conserve, e portavano con sè la razione giornalierà e la legna, diguisachè appena giunte al bivacco o all'accontonamento potevano cucinare il loro rancio. Nel pomeriggio -0 la sera veuiva distribuita la razione viveri e così pure il foraggio pei cavalli. Le razioni di conserva, la paglia, il foraggio e la legna erano stati · raccolti dall'ammioistraziooe militare in appositi magazzini militari, e da .questi erano trasportati alle singole truppe a mezzo di carri. A que_st'uopo ogni divisione disponeva di due colonne-viveri, formate, ognuna, da "6 carri a-d un cavallo e da 32 a due cavalli. Il bagaglio del tempo <li pace era stato diviso fra due scaglioni: il primo scaglione seguiva


2194

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

le truppe a due chi lometri di distanz'a e componevasi dei ·carri degli stati maggiori dalla brigata in sù, dei cavalli a ma)Jo e .di un carro con viveri e colla cuci na degli ufficiali per ogni battaglione, reggimento di caval leria e ri1)11rti di artiglieria. Il secondo scaglione col b11gaglio di pace ed i carri del vivandiere. richiedevn p&t ogni corpo d'armata HS carri a;J un cavallo e 175. a due cavalli, era c9mandato da un uffiziale mont.1to, e il inovimento era regolato dagli ordini del comando generalE'. La .9uen·a fra la Sp, a.gna e _qli Stati OniM d'America. (Continuazione).

Lo sviluppo milita1·e del Giappone da.l 1895. Io quest'ultimo articolo si tratta della . mobilitazione e della forma-

zione di guerra dell'esercito gia pponese e della marina. Riguardo alle sopfameozionate operazioni dell'esercito, non è possibile avere notizie precise. Da ciò che è noto si può Jedurro che dal 1899 il Giappone pòtrà mobili tare 30 0,000 uom ini. Il Giappone per altro tende nou solo ad aumcut11re l'esercito ma con indefessa cura s'or,cupa dell 'incremento della sua marina. Già oel -1895 fu stabilita 111 costruzione di '117 nuove navi, da dividersi in due periodi. Nel primo periodo- 1896-97 sino al ~ 90,1-02 debbono costruirsi 54 navi con una capac)t.à in cifra rotonda di &-6,000 tonnellate. Nel secondo periodo 1902-03 sino al ·1905 -06 63 navi con una capacità di 70,000 tonnellate. Di queste H 7 navi, 95 sar11nno costruite nei ca ntiori giapponesi, e 22 all'estero: ciò che dimostra l'enorme progresso realizzato de\ Giappoue iu questi nltimi anni. Lo scrittore termiua il suo importantissimo studio esprimendo l'opinione, che se al pres@te il Giappone non è an·cora abbastanza potente per abbattere lo stato attuale dell'Asia orientale, é tuttavia forte a sufficienza per non temere la rottura della pace.

ANNO

XLIII

RÌVISTA MILITARE ITALIANA

16 DICEMBRE 1898

DISPENSA XX1V.

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Pe,r la Direzione O l SOTT I.

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L ODO V I CO

T,n,ntf colon n,llo n. d., incar,'cnto

ROMA V O G H

DEMARCH I c~RLO,

gerente.

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TIPOGRAPO-BDITORB

t898

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2195

.. .S0Mlv1ARIO

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L'ORGANICA

DELLE MATERIE CONTENUTE NELLA PRESE~'PE DISPENSA

A' 'r EMPI ·DI MON'l'ECUCCOLI E DI LOUYOIS

- ·Contin,.1azi one. .!. VP.di ttisJ)ensn X X Il I

L' organica a' tempi di Monteouocoll e di -Louvols. _ CHAPPERON ALESSIO,

magg·iore. ;_ {Gont-i11uazione) . • . Pag. 21~5

La. pioc~la_g~erra nel 1870-71. - A prop~sito dLrecentissime p~bbllc~z,on,. - MARZIALE BIANCHI D'ADDA, colonnello. - (Continuazione) . .

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III. .-

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Notizie polltloo-milltarl. -

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» 2230'

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» 2239

Notizie militari estere: Aus~ri.a-U.ngheria:_ Pel giuòileo dell'imperatore (l848-:t898) . » 22 49 Belgio: ~ut~mobz~z. - Case1•maggio milita1·e . .. . . . . . . » 225l Francia .. R zpartzzzone del cqntingente - :!'ruppe di marz'na - Volon_ta1·i dell'esercito pe1· le truppe di ma-rina - J1se1·cito d' À· f1·zca - 1'1·asmissione pe1· vosta dei p1·ecetti personali per le del, tempo di pace · ' ' • · · • • • • • , • > chiamate · lngh1lte~ra: L esercito inglese nel 1897. - Ma1·ina _ . Colonie » Nor~eg1a_:, Equipaggiamento della fante1·ia. . . · • . . . . » Stati Uniti: 1Wa1•ùut . . . . . . . · S • n • · ' • • • · · • » v1zzera: rassaggio di categoi·ie - Passaggio, alla landwlter _ _Passa~gìo n~l la-r'.dstunn ~ JJomanda di c1·edi'ti'sup:plementari 7 8ociela degli uj}bcùtli del Cantone 1'icino »

,Rivista dei perlodlol militari_. . Indice sistematico dell'11.nno 1898

CASA EDil'RIGE LIBRARIA

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PROPRIETÀ LETTERARIA.

.In tutto .il medio evo e nei primi tempi dell'evo moderno, l'ordinamento feudale . (li quasi tutta la socie.tà europea . ripercosse negli ordini militari. Non è facile lo spiegare quali fossero allorf1 le basi gi.uriaiche dell'obbligo di servizio militare. Il feudalesimo era, · più eh~ un completo sistema sociale, una · tendenza d'ordinamento, che si esplicava in vincoli d'ogni specie, vari di paese .in paese, di provincia in pro-vincia, secondo le di verse condizioni del signore e cl el vassallo, i bisog ni del primo, le attidndini del secondo. Senza sprofondarmi nel ·tema scabroso· e controverso dell'ordinamento della società medioevale, non· credo errare troppo, dicendo che la base del reclutamento consisteva nell'obbligo al servizio mi. litare dovnto dal vassallo, in cambio di determinati vantaggi concessi' una volt.a tanto. Quando un re muoveva guerra, convocava i grandi vassalli ai quali erano state infeudate provincie; questi si rivolgevano ai sottovassalli, valvassori, signori d i castelli e di borghi, i quali alla lor volta facevano appello ai loro uomini d'ar mi, ai loro servi. Le · città, in cambio delle loro franchigie. mandavano milizie in campo. Parecchie conseguenze, poco vantaggiose per la buona condotta, della guerra: anzitutto, il vassallo non armava vo. lentieri se non quando i suoi interessi, o· le sue passioni, coincidevano con quelli del sovrano ; se poteva farlo senza,

si

Le vie mllita.ri romane ohe passa.van~ per Firenze. _ TORQUATO GUARDUCCI •

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Il reclutamento.

ANNO XLlll.


2196

L'ORGANICA A' TEMPI D~ MO.NTECUCCOLl E DI LOUVOIS

timore, si esimeva volentieri da un obbligo costoso e poco rimuneratore A questa incertezza dell-a base di reclutamento s'aggiungeva che le campagne doveva~o essere necessatiamente di breve durata, si~ per la difficqltà di far sussister e qnelle specie di uhitet, sia anche per l'impossibilità di tenere a lungo raccolto l'esercito; il funzionan1ento del comando con tutta quella nobiltà avvezza a spadroneggiare a · casa sua era scabroso; fa, cavalleria poteva di.rsi l'unica arma e difficilmente si · poteva ottenere da essa un'azione collettiva, opportuna; la fanteria, migÌiaia di piccoli contingenti di servi, milizie agognanti a ritornare ai loro focolari, non aveva alcuna consistenza, non faceva che numero. Al secolo nostro invece s'è. completamente· mutata Ja base dell'esercito; llobbligo di servizio da . reale è divenuto personale; non si deve più combattere perchè possessore d'un feudo, perchè astrettovi in corrispondenza .di fav.:ori altre volte ricevuti; ma come cittadino cointeressato alla grandezza dello Stato. · Per quanto differenti,' l'ordinamento feudale e l'ordinamento nazionale hanno un punto di contatlo ; quello dell'obbligo in tutti i regnicoli, di concorrere alla difesa del sovrano o del paese, obbligo che ora il goven~o. pretende direttamente dall'individuo, e che nel medio ·evo veniva giù, protendendosi per gradi declinanti, dal re al gran. barone da q{esti al semplice nobile, all'nomo libero, .al b'orghese'. al servo. Tra le due epoche ve ne tn un1altra intermedia, l'epoca regia, quella del reclutamento mercen~rio, in cui Ja çlifesa dello stato è affidata ad uomini a ciò pag,,_ati, non più militi, ma soldati. Il crescere della potenza monarchica produsse per una doppia azione, il sorgere di questo modo di reclutamento. I sovrani se ne valsero per accentrare nelle, lo;o mani l'a~1torità; poi non ne poterono più fare a meno. :pato il regime feudale era necessità vitale pei re l\ivere una forza loro propria, che nelle guerre esterne li dispensasse da dip0ndere unicamente dai capricci dei loro vassalli;

L'OHGA rllCA A' .TEMPI l>l MONTECUCCOr.1 E DI LOUVOIS

che li a.iutasse a ridurre alla soggezione i vassalli stessi; in. sufficienti ()'li abitanti dei domini diretti, ereditari del so. vrano, so~·s: l'abito di pagare tr.uppe per guardia del territorio, per formare il n ucleo dell' esercito feu~ale. A~che · ladd0ve, come in Ita.lia, il feudalesimo non dommava, 1 comuni sovrani, cresciuti in ricche.zza, amarono ben presto esonerare i loro grassi mercatanti dalle armi e valersi nelle loro continue guerre di gente pagata a farsi ammazzare per la maggior gloria del giglio o del leone alato·. Era dolce di sen tire proclamare dai banditori che s'erano. vinte caste~la-, c~e s'era rotta l'oste nemica, che s'era andati a correre 11 palio sotto le mura della città rivale e non sentirsi amareggiare la gioià da pianti di vedove, di madri risuonant i inarmonicamente sulle piazze, sotto le logge. Le stesse :,;confitte erano .. accolte con dignitosa calma. N~lle guerre esterne gli eserciti di tipo feudale facevano prova mediocre; nelle guerre intestine la facevano sempre pessima. Quando il re muoveva in armi pe·r :fiaccare le velleità di indipendenza d'un suo vassallo, avrebbe. dato prova (h poco senno, facendo molto assegnamento sull' a~sistenza degli altri. Per quanto fra di loro rivaleggiasseFo, s1 battesSe1'0 si odiassero, i baroni sentivano bene che contro la IDOnar;hia, la causa d;uno era. la causa di tutti, ed il meglio che si potesse t rarre era una vigilante neutralità. In quanto alle .città partitanti pel potere regio, a vevano danaro, ma le loro milizie discrete nel difendere le mura cittadine, erano ge' ueralmente troppo dedite agli sbandamenti in aperta cam~ pagua; poi, costavano caro pel lavoro che facevano~ ?gn~ volta che il re ne abbisognava, d'oveva pagare con pn v1leg1 nuovi quelle braccia poco omicide. Da tutti i punti di vista, era consigliabile prendére danaro ai comuni, col denar? . levare le t ruppe proprie, dipendenti dal solo sovrano, e far la O'u'e rra ai nobili coi danari dei borghesi. · 0 Domata la nobiltà, le truppe assoldate rimasero indispensabili. Il re, diventato assoluto, non pi~ limitato di privilegi, d'ordini, a veva grandi diritti, ma non minori doveri. Col feudalesimo erano caduti anche g li eserciti fen,dali1 ed, in


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caso di guerra straniera, lo stato risicava di trova1;;i inerme. Inutile sarebbe stato ricorrere ai baroni. Non era possibile dire a un conte: « In tempi normali non manterrai u9mini · « armati, ma in gu~rra dovrai concorrere alla difesa dello « stato con un conting~nte di fanti e di cavalli; ti proibisco « di far guerra ai tuoi vicini, ma quando !3,Vrò bisogno di te, · « devi accorrere armato di ~utto punto; in pace i tuoi castelli « dovranno rimanere ·smantellati, '?}a, 11èl -caso, dovranno op« porre resistenza all'invasore. » Il 0onte avr ebbe chiesto: « Quali ser.vigi potrò render e in guerra, se ora non tengo ar « mati, se non mi conservo in esercizio, se colmo i miei fos« sati, se lascio arrugginire la mia spada,· se il mio cavallo « .invecchia obesamente in scuderia? » I re s'accorsero tosto cho col toglierle i privilegi, avevano reciso ogni nerv~ della nobiltà; dovettero cercar altrove; avevano sottomano lo strumento che avev~ servito a stabilire il loro dominio assoluto; lo adoperarono anche per la difesa esterna. In quanto alla borghesia, seguita.va a pagare, lieta in sullo prime di non dovere più cingere spade, indossare corazze pesanti e darsi ad esercizi insalubri. Queste le cause p1:incipali del servizio militare mercenario; ve n'erano anche delle minori. In ogni tempo f'uron~ ap· prezzati i, veterani, la. loro resistenza. alle fatiche ed alle malattie, l'esperienza di guerra, la loro· poca impressionabilità. Ma nell'epoca di CllÌ discorro, v'erano ragioni particolari che ne facevano ricercare maggiormente i servigi. Non solo le reclnte venivano alle armi più idiote di adesso, ma il mestiere era anche più difficile. Non parliamo dell~ picca, al maneggio della quale si dovevano destinare i migliori soldati delle compagnie; ma l'arma da fuoco nt:>n era il fucile a percussione, non era neppure il fucile a pietra del se· colo xvm; era il moschetto, a serpentino ed a forchetta, che prendeva· fuoco press'à poco come un cannone di quei tempi. Tempo ci voleva perchè il soldato s'avve:!izasse a por· tare il complicato equipaggiamento; tempo ancora per imparare le manovre difficili n'ella loro stessa informità rudimentale, per impratichirsi delle minutissime regole del servizio

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.di piazza. E la cavalleria, colle sue armi difensi~e ed offe~sive, aveva pure ·bisogno di vecchi maUres; ~d 11 _maneggio di quei pezzi che ci fanno sonidere quando ~t veji1a~o ~ull~ spianate degli arsenali, esigeva maggiore pratica degh o_dier~1 macchinari dell'artiglieria da costa, appunto per la 1m~er fezione della loro costruzione e la irregolarità del loro tiro. Vecchi soldati occorrevano dunque, e, per averli vecchi, ·con· . ve~iva. fossero di mestiere. Ed elementi non mancavano. E ravamo ben lungi dallo sviluppo -economico d'oggi. Le ind.ustrie .eran_o l?caliz~ate é la ,. ·one commisurata al consumo d1 regioni relat,1vamente · h pro d uzi ristrette; il commercio mondiale era scarso; l'America, c e oli E uropei avevano spopolata di selvaggi, I?,On s'era ~nc_ora ; ipopolata: mercato aperto, m_a che chiedeva poco ; l'Asi~_e l'Africa qua.si chiuse; l'Oceama ignota ; poc~e le bracma adibite all'industria, poche quindi quelle dedicate al ~ommercio · abbondanza d'uomini sul mercato. Anche l'agricoltura, d~va il suo contingente a.gli eserciti; le guerre sono flao·ello adesso per le provincie ove si svolgoilo; lo eran? be: più. allora: le devastazioni dell~ guerra dei 'rrent'ann:, dell'Olanda , dopo il famoso -passaggio del Reno, del P~l~t1nato per· opera di Turenne e di Dur~s non erano .ca~1 IS~lati; quando in una provin'ciii. i cavalli av'eva~o _mang1~to 11 grano in erba, ' gli alberi _fruttiferi erano stati _a~operat1 p~r fuochi di bivacco, il bestiame era stato reqms1~, le ca,,e bruciate, al· contadino affamato, senza speranza in un ~rossimo raccolto, non rimaneva altra risorsa ohe quell~ di arruolarsi, di prendere pa1•tito, pe\' vedere di s~cc~egg1a~e un poco alla sua volta. S'aggiungano i cento modi cl~ seduz~on~, con cui la giòventù atta alle armi era t ratta ad 10gagg1a~~s1, l'abilità dei capitani e dei sergenti cli reclutamento, _l mdustria del servizio mercenario in fiore pres~o ~lum popoli, e non sembrerà straordinario .che la F ra~~ia . potess~ far scendere in campo duecento 1mla volontari. ai nostn giorni. stessi, nazioni civili e progrt:ldite come la ~landa e l'Inghilterra hanno eserciti, costitt~iti, totalment e od m parte, di ·mercenari.


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Il seguito di guesto studio dimostrerà come allo stringere dei conti, quel modo' di formazione degfi eserciti non fosse allora molto più costoso del servizio obbligatorio. Vediamo ora le modalità del reclutamento. Colle nostre idee moderne, col nostro pòtente organismo statale, un principe che volesse levare truppe mercenarie, · aprirebbe arruolamenti, inviter~bbe i volontari.a presentarsi in determinati luoghi per èsservi visitati ed arruolati. Messo assie~e il uumero d'uo_m ini occorrenti, lo si dividerebbe .per armi, lo si raggruppen~bbe in compagnie, battagliorii,- reggimenti; si des~inerehbero graduati ed ~fficiali per l' istruzione e la disciplina. Così si procederebbe . ora, così si procedeva. alla fine del secolo xvm in parecchi Stati; ma nel secolo xvrr la còsa sarebbe stata troppo difficile. Il -potere centrale con tutta · la sua · assolutezza disponeva di un sistema amministrativo ancora rudimentale; la difficoltà e la lentezza' delle comunicazioni, lo scarso nu~ero di funzionari dipendenti dal potere centrale, la mancanza di leggi e di regolamenti che servissero loro di guida, gli attriti derivanti da privilegi, dalla gelosia delle autorità provinciali, -i vestigi del feudalismo, rallentavano l'azione del govern(ll dal centro alla periferia. Ora, combattiamo, come dannoso allo spirito d'iniziativa, al self-government, la centralizzazione, l'eccessiva regolamentazione; allora se ne sentiva il bisogno. Il sovrano che avesse voluto dir.igere dalla capitale le operazioni cl.i leva, avrebbe perso un'infinità di tempo ed, in ultima analisi, avrebbe speso di più. · L'Austria allora usava ripartire, una parte del contingente occorrente tra le provincie; ma sapeva bene il Consiglio Aulico quanto seri vere, quanto sudare, era necessario per ottenere che gli Stati provinciali fornisser'b le loro quote prima del termine della campagna: R eso d'impossibile attuazione il sistema della leva diretta per conto dello Stato dalla difficoltà di ordinare e di· sorvegli'are, conveniva ricorrere in ciò, come in molti altri rami dell'amministrazione, al sistema ad impresa così generaliz- . zato nei secoli passati. Il modo generale di reclutamento

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era · dunque questo : che lo stato affidava ad un i1:i,dividuo ,l'incarico di levare, tenere al completo, ed anche mantenere, un determinato reparto, ed, in compenso, gli concedeva un tanto per la léva, un · tanto pel mantenimento. Siccome allox:a, come adesso,· nessuno fa qualcosa per niente, i corrispettivi ·erano calcolati in modo da lasciare margine ad un onesto guadagno,· sufficientemente adescante per l'impresario militare, capitano o colonnello che fosse. Ammesso però quasi esclusivamente il sistema ad impresa, il sovrano aveva la scelta fra i vari modi d i att,uarlo, secondo le circos_tanze, Ì' indole dello Stato, l'urgenza del bi. . sogno. Poteva ad esempio conced ere ad un· certo numero di capitani il levare compagnie, poi riunirle in reggimento e dare i,l, reggimento ad un colonneHo. Pote\;a concedere ad un colonnello di levare un intero reggimento, lasciandogli la briga1 di ripartire il lavoro ed il danaro tra i capitani. Poteva levare ~,ruppe nel proprio territorio, o, con autorizzazione, nel -t~rritorio altrui; comperare o noleggiare addiriLtura un reggimento estero .già formato; fare capitolazioni coi cantoni svizzeri per ottenerne reggimenti. Modi che si applicavano, come ho detto, secondo le par. ticolari convenienze. Il levare compagnie isolate si· confaceva '°eglio a Stati ?ompatti, unificati, ~i ,stes~a ling_ua;..la leva di interi reggimenti era una necessita nei paesi d· impero, frazionati, con diversità d1 lingue; da u;na par.te le trattative erano semplificate, dovendosi contrattare con un ristretto numerò di colonnelli, e dall'altra era necessario che i rego-imenti fossero composti di connazionali, di correligionari; b . gli Svizzeri solavano pattuire di non essere obbligati a combattere i loro compaesani ed a portare guerra nel territorio dell'impero. P er' levare truppe estere occorrevano poi non brevi trattative di-plomatiche, ~ clausole, e restri?.:ioni, e beneplaciti. Qualunque metodo si usasse la cellula dE\l reclutamento era 1:>empre la compagnia. 11 capitano doveva presenta1:Ja al completo entro un certo lasso di tempo; gli si fornivano

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per coadiuvarlo, vecchi soldati, esperti sergenti sopratutto, e se non ci pensava lo Stato od il colonnello, se li procu-. rava nelle bettole, nei rioni loschi, · dove s'aggiravan~ 1 veterani ·riformati; indi lanciava quei suoÌ bracchi nella circoscrizione assegnatagli. Ed allora incòminciava quella caccia all'uomo che in Franc~a fu detta 'racolçige. I sergenti perc~rrevano i sobb~rghi ed i villaggi, a suon d i timpani, splendidamente vestiti, ben pasciuti, le tasche piene di danaro· coll'occhio grif~gno cercavano i soggetti che ·potesser~ con'. venire loro; quando avevano trovato un bel g iovane corto a quattrini, disper:ato d:'amore, discolo o ;;emplicemente curioso d'uniformi, lo circuivano, gli riempivano la testa di chiacchiere lusinghiere, lo . coùduce.vano in una· bettola, lo inebbriavano di vino e di promesse; davanti a quella mente squilibrata, turbata dal bere, facevano sfilare ~ vicenda visio~i _di gloria ~ d'amore, di ricchezza e di sangu'e ; i gallorn, _1 saccheggi, gli amoretti · colle piccole borghesi, gli stupn, l'ozio gradito delle gu·arnigioni. Spesso qualche don· nina pandemia. collaborava 0oi racoleur·s, e. là sul tavolo della bettola o nel vicino lupanare, il giovane . ,pr•en·deva va1·tito, apponeva la sua croce a:ppiè d'un atto; e d'orinnauzi si chiamava Bellagamba, Rubacuori, Tulipa.no o Terr ore; il re, o il duca, o l'elettore aveva un eroe di più al ;uo serv1z10. Queste le grandi linee dell'operazione; ma i raco le1,ws, i 'fVerber erano ver i artisti nel loro gen~re; :fisionomisti, psicologi, _sapevano ".ar iare i loro mezzi suasori, non ~olo s:con_do l'individuo da accalappi.are, ma secondo il paese m cm agrvano. Le ba1;zdletlie, i racconti galanti che trascinav~no i Francesi, erano privi d'effetto .sui Fiamminghi : sugl~ Ingle~i; questi, bisogna va riempirli d i bevande per mdurh ~d 1.ilienaré la loro libertà; ai Tedeschi era lieta. prospet~iva quella di conquistare un gioi-no, nella grata o~cupaz1one di dare e ricevere busse, i cospicui gallon~ di vwe-Feldwebel; l'idea del saccheggio faceva accorrere tutti, e particolarmente Croati e Schiavoni. In uno stesso Stato, in Savoiit il reclut~mento era agevole sempre, mentre i Piemontesi d'allora erano rest ii ad arruolarsi in tempi normali

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e non affl\livano . alle umi che in tempQ di guerra. In Svizzera, bas.tava <.ihe rullasse un tamburo nei villagg_i alpestri, ed i g iovanotti baciava~o le · lor~ amanti e partivano a frotte come · per andare · al lavoro. Ma le cose 11011 andavano sempre così liscie ; spesso malgrado la pre,ridenza di delimitare le circoscrizioni, le zone di caccia tra i reggimenti e le compagnie, parecchi reclutatori si incontravano sugli stessi luoghi ed era allora una lotta omerica di parole, un crescendo di promesse, un raddoppiare di seduzioni,. un va~tare la propria arma od il proprio Q.Orpo, un denigrare l'avversario: « Non date ret_ta « a. quell'altro; io sono sincero, non vi voglio ingannare ; « la verità' pnra ;· al mio reggimento non si dà piatto dolce « che aUa domenica. » Altre volte, specialmente nel corso d'una guerra mal co- · minciata, gli ai;fari erano rnagri, le reclute ;11011 abboccavano; cor revano scure not izie di sofferenze e stragi dal teatrp della guerra; le strade che ne venivano era.no coperte di soldati storpi o malati; e si aveva Ùn be-1 rullare, un bel far discorsi iperbolici; la carne da cannone se ne stava tappata o, quel ' ch'era peggio, beveva il vino del _ racoléu1· mentre amici e parenti stavano pronti ad intervenire al momento opportuno per liberarla. Ed allora, il tempo stringeva, si r icorreva a mezzi eroici;_ il sergente s'arricciava ferocemente i baffi, smetteva la sua maschera di buon umore cordiale, si appiattava, aspettando il momento buono per àfferrare il disg raziato che sembrava atto al servizio, e che recalcitrava, per buttarlo in "una carrozza, condurlo in una . · casa remota; là a fur ia di minaccie e di legnate, lo si faeeva firmare, ed -il colpo era fatto. Nelle campagne, all'ann unzio dell'apparire di qualche banda d i reclutatori, i bei giovani si chiudevano, ·come le belle ragazze, dove facevano tappa g li ussari; se uscivano, era a frotte, iu modo da potersi prestare scambievole aiuto. Cionondimeno, ogni tanto spari va qualche giovanotto ; la, famiglia lo ricercava un pezzo, poi pensava al reclutamento, si rassegnava ad un caso troppo comune, e lo teneva per morto; raramente, qualche

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anno dopo, lo rivedeva diventato r·acnleu1· esso ; tesso, o con una gamba di meno é l'onorevole pr1vifegio di men- . . .· • dicare. · . Spesse v~lte le popolàzioni insorgevano c~ntro !';pera v10lenta dei recluta~ori, che coi loro modi d'agire sostituivano all'arruolamento volontario l'arrno,lamento forzato; ciò che più sdegnava, era che quella non era una contribuzione levata in modo equo dallo Stato, ma un'esazione lasciata , all'arbitrio ·pqco illuminato di individui non raccomand!].bili per moralità. Era poi ovunque proibito di arruolare criminali· ma in quei tempi p~ivi di fedine penali, la tolieranza, ~u quel punto era. molta; quando 9ccorrevano soldati, agli occhi semichiusi . dei reclutatori, i marchi d'infamia sembravano nèi naturali; quando un avanzo di galera aveva conservate intatte le orecqhie ed il naso, poteva aspirare a mangiare il pane nero del re. Nel formalista esercito austriaco, s'era pensato a regolarizzare la cosa , quando un bel giovane . ' ' l~dro autentico, voleva soccorrere Cesare col braccio, prima di ammetterlo in mezzo agli altri galantuomini, lo ·si riabilitava.. Dopo un acconcio discorso morale del maggiore del re?'gimento, si agitavano le .Jbandiere del corpo sul capo del reietto, che asperso così d'issopo, mondo, ribenedetto, entrava nei. ranghi. Ladro era e ladro rimaneva : ma era . ent:·ato nelìa carriera dell'onore. Se ricadeva nel pe~catuccio antwo, la corda gli veniva adattata al collo dalle mani ono · rate del profosso, anzi che da quelle vili e banali di un qualunque boia borghese; e non si' può negare che ciò fosse · . lusinghiero. Finalmente l'opera dei reclutatori finiva ed incominciava quella del capitano; egli vestiva, calzava più o meno uniformemente i suoi uomini, li forniva di cavalli se così esigeva l'arma, e li presentava al commissario rassegnatore. Questi e~a~in~va la compagnia e se trovava tutto in regola, faceva dtstribuire la parte di a!"mamento fornita dallo Stato (in generale le ~rmi da fuoco), e pagava al capitano il premio di leva; vario ma in media di 50 lire per fante e 200 per

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cavalieri'\ montato. D'allora in poi il capitano doveva tenere la sua truppa a numero, pr0curarsi le reclute occorrenti .a rimpiazzare i morti non sul campo ~i battaglia, i riformati, i d1sertori. Non era piccolo lavoro; i disertori erano la piaga di quegli. eserciti; erano eccezioni citate i reggimenti di Spagnuoli naturali-'che no.n disertavano e g li Inglesi che disertavano poco; · ma le altre truppe fon devano quale neve al sole. Quando la recluta giunta al corpo, vedeva le miserie della . vita mtlitare, · e non ne ~poteva comprendere le grandezze; s'accorgeva ~he non solo non v'era piatto dolce alla domenica, ma che troppi giorni s.i faceva vigilia ; vedeva !e poche prooa.bilit~ d'avanzamento; le alternati ve di licenza sbrigliata e di crudele sever.i tà, ~ovute alla mancanza di r egolamenti e di codici: gli amori sognati erano amorazzi; la paga era scarsa· e·non puntuale, e tutti vi rasc~iavano sopra; ed il ,gioyane soldato, spesso anc~e obbligato a fare il fan, taccino, mentre s'era arruolato pei dragoni, partiva una bella notte, lasciando nelle peste, la lancia spezzata, il sergente ed il capitano. Le punizioni più severe non giovavano contro quel cancro roditore della d iserzione, quel male sottile degli eserciti, tanto pi1ì che spesso il .disertore, per star meglio, o semplicemente per sfuggire alle punizioni, o per ris<:motere nn altro premio d'ingaggio, cambiava nome-; da B ellarosa si tramutava .in Gambacorta e s'arruolava in un altro reggimento, di cui aveva sentito parlar bene; i reggimenti, anzi, spesso facevano a rubarsi i soldati l'uno all'altro. Ma coll'ingrossare' degli eserciti, ·v enne un momento in cui gli arruolamenti volontari furono insufficienti ; si stentava sopratutto a riparar:e alle perdite in campagna, e bisognava pensare ad altri mezzi. Uno ne propose l\fontecuccoli. « Dovriasi in ciascheduna « provincia forma.re un'accademia ad imitazione dei .gian« nizzeri del Serraglio, dove istruiti alla guerra vemssero « gli orfani, i mendicanti, i bastardi ed i poveri che negli « ospedali si sogliono alimentare; » ma non pare che t~de idea abbia mai avuto attuazione.


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L' ORGANICA: A' TEIIIPI

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Invece altri sistemi eraJlO frequentemente applicati; lasciamo stare quello tentato con poco esito· in P1emonte, di lasciare agli stranieri ed ai vagabondi la scelta tra l'adiwlamento volontario e lo sfratto; . di solito· si ricorreva 'agli arruolamenti s.t ranieri ed alla leva per sortèggio. Ho già accennato agli arruolamenti straniéri ; fornivano buoni soldati, ma non erano scevri d'iuconvenienti. Degli Svizzeri abbiamo già visto che non erano adoperabili in qualsiasi guerd, in qualsiasi . circostanza d i guerfa, Svantaggi simili offrivano anche le altre truppe stranier e·. Anzitutt o, quando le guerre si fecero generali, quel fonte d i reclutamento inaridì ; ciascun principe teneva per sè i suoi reggimei;iti, e non permetteva eh.e i reclutatori venissero a dar la caccia sul suo territorio.,.Dopo la battaglia della Boyne, Luigi XIV potè prendere al su:o servizio dieci o quindici mila Irlandesi che foggi vano .le vendette deo·li O~ano-istì.· ma erano . . t:, b ' buone fortune che capitavano raramente. Poi le truppe ·estere costavano assai; il prezzo cresceva in ragione dei se~·vizi precedentemente resi dal corpo assoldato; bisognava ,pagare spese di viaggio, spendere ancora per ottenere l'autorizzazione del sovrano estero. Il rifornimento degli uomini era difficile ed in breve quei reggimenti si riducevano a schelet.ri, per quanto s'usasse la precauzione di tenere al.l'inizio le compagnie più for ti di quelle n~zionali. Ancora, quei corpi. cambiavano facilmente bandiera; fatti prigionieri, si acconciavano senza scrupolo al servizio del vìncitore. · A Blenheim, un reggiment o francese fu fatto prigioniero ; l'elettore di Sassonia, re di Polonia, ne fece il suo reggimento di guardie a piedi ; a Frau~nstadt, allorché i Sassoni furono rotti <la Òarlo XII, l'intero reggimento passò al-servizio svedese, accompagnò il r e · nella sua disastrosa calllpagna d'Ucrania; ma, dopo Pultava, cambiò una . quarta volta bfmdiera e finì agli stipendi. dello Tzar. La presenza di reggimenti forestieri negli eserciti complicava le operazioni; indipendentemente dalle · gare di precedenza, dalla riluttanza ad assoo·o gettarsi alla disciplina comune ·dell' esercito, dalle risse inevitabili, succedeva anche che ogni tanto qualcuno di quei

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corpi si piantasse e rifiutasse di prendere parte ad operazioni contro alleati o parenti del suo sovrano. Qualche potenza a:veva speciali risorse di reclutamento. P er non pa;·lare ·dei. giannizzeri, degli spahi e dei timarioti del turco,· la Svezi.·a aveva la sua istituzione, ancora vigente adesso, per quantÒ adattata ai nuovi tempi, .delle truppe incleita. « Ha li Svezia desti.nato in ciascuna provincia un « certo numero di ca~e e di campi, come timari, pel mante« nimento dei soldati, con sì bell'ordine esercitati ch'eUa può « d'ora in ora radunare forze . considerevoli per m,are e per « t erra. » Una r'iserva d'uomini copiosa, non 'inesauribile, come finì col convincersene anche Carlo XII. Non tutti potevano ave1'e la vastità di territori della Svezia in confronto della popolazione; non tutti avevano fatto mano basstt-sui beni del clero ; quindi negli altri Sta.ti, q uando l'arruolaniento volontario era scarso, quando non si potevano, o non si volevano, assoldare stranieri, e gli eserciti dovevano diventare sempre più forti e cresceva continuamente il numero delle piazze da presidiare, si doveva ricorr ere al reclutamento obbligatorio. La cosa era pe~·fettarnente ammessa e non aveva alcun carattere odioso. Il reclutamento volontario era generalmente preferito, perchè, secondo i più, forniva migliori soldati, per rltgioni politiche ed anc.he economiche ; non si volevano togliere uomini utili all'agricoltura ed all'industria e si desiderava piuttosto reclutare l'esercito tra gente sfaccendata, priva ·di mestiere proficuo; ma in quei tempi di potere regio . illimitato, ~on era in alcun modo escluso nel sovrano il diritto di obbligare alle armi i suoi sudditi. A tale diritto il sovrano non aveva rinunziato, nè lo lasciava cadere in ,desuetudine. E ra r imastà, dal reg ime feudale, una veneranda forma d i servizio miliare obbligatorio; l'eribanno (ar i~ière-ban) della nobiltà. Così ·nel 1G7L.l:, quando gli Imperiali minacciavano di entrare nei Tre Vescovadi, Luigi XIV chiamò alle armi per due mesi la metà della nobiltà nelle province poste a meno di cento leghe da.l confine; un :mese di fampo per equipaggiarsi. Ma fu tm~i lustra; la. parte mobilizzabile della nobiltà


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L ORGANICA A' TEMPI D I MONTECUCCOLI E Dl LO!JVO JS

L'ORGANICA A' TEMPI DI MONTECUCCOLI E JH 1.0UVOIS

era già nell'esercito di campagna: nelle provincie non era.ho : rimasti che poveri, malcontenti od incap~ci. Filrono autorizzati ad :quip~ggiarsi da dr~gone anzichè da cavalleggier~, iJ · c~e e9'.m_valeva ad esonerarli dal provvedersi di pistole e d i st1valom; ma non bas tò e convenne · aiutame ·.finauziariar~1e~te pa1:eccbi. (-J,uando infi ne quei cirrque o ·sei mila cavalieri furono raccolti, incominciarono col dimostrare una grande_ ripugnanzà ad avanzare; saccheggiavano i villaggi per cm passavano come plebei lanzichenecchi : ma di battersi col nemico, poca voglia; in cambio, pettegolezzi e duelli insùbord inazione. Nessuna .fiducia. poteva· riporsi in loro: no_b i!tà angioina è sorpresa nei suoi quartieri e portata via png10ne dc'.l. un partito di cavalleria lorenese; quella di Borgogna lascia rubare alle porte di Metz, sen~a osare uaricare i predoni, i bagagli del maresciallo di Créqui che aveva lo spinoso incaric0 di condurre al ~emico quel terribile eribanno. P~i :finiscono _col tornarsene- a casa, alla spicciolata dapprima, poi_a frotte d_1 due o trecento. Bisognò « scioglierli pel cat« t1vo esempio che davano alle truppe regolari. » Fu l'ultima comparsa eh quella truppa; la monarchia assoluta e l'eriban~o erano termini incompatibili; d'allora in poi, Louvois. non s1 vale delle convocazioni che per spillare danaro a chi se ne voleva. esimere. . Fu più serio ed efficace il reclutamento obbligatorio esercitato ·sulla plebe, La cavalleria deo·]i eserciti feudali aveva b . perso ogni valore militare, dappoichè se n'erano tratti i mi~liori elementi per l'ufficialità dei nuovi eserciti p~rmanenti; rimaneva a vedere, se si poteva· tra·rre miO'lior partito dalle . h .f' ' b antic e ianterie medioevali. In tutto il medio-evo erano esistite milizie a p~edi, convocate in ':ia straordinaria quando qualche gran pencolo premeva, milizie cittadin~, provinciali paesane, cerne, franchi-arcieri, guardie urbane. Di solito vi erano ascritti tutti 'gli atti alle armi, ma era previsto anche il_ caso d~ doverne trarre fuori un'elett11, un Aus~ug, d'impiego utile e più facile che quelle masse incoerenti. Quelle milizie erano andate in disuso nel secolo xv11, ma ne rimanevano ancora tracce, tradizioni, ed, in dritto, esse esistevano ancora.

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A quelle :milizie si· diè mano per completare gli eserciti permanenti. In vario modo: in Austria, per esempio, gli Stati provinciali dovèvano fornire ogni anno un certo contingente di reclute a i reggimenti imperiali : veramente i colonnelli facevàno poco buon viso agli elementi somministrati dal reclutament<;>" statale; arrivavano tardi ed erano pÒco volonterosi; davano una soverchia proporzione di disertori; ma era un ripiego al qu~le bisognava adattarsi. In Piemonte, dai_.colC,Unellati di Emanuele F iliberto, si venne per una serie 'di contir.iue selezioni, ad estrarre una decina di reggimenti di milizie (quelli che forono poi ·i reggimenti provinciiili), ~operabili ic campagna e non meno valorosi dei r eggimenti d'ordinanza. In Olanda le guardie urbane non s'adopravano che . nella difesa delle numerose piazze, ed in I nghilterra la milizia e la Yeomanry non ebbero mai occasione di dar prova del loro valore. In Francia, nelle ultime campagne di Luigi X IV il bisogno di uomini fu tale che si dovettero formare in parte gli eserciti di campagna con reggimenti di milizie. Ogni parrocchia doveva1 contribuire con qualche mili te; si univano cinquanta nomini' di parrocchie vicine per formare una compagnia; parecchie compagnie costituivano un reggimento che prendeva nome dalla provincia in 0ui era stato levato. Così si ebbe una trentina di reggimenti, 25,000 uom'ini in tutto, che furono adoperati, oltre. che nelle guarnigioni, negli eserciti di Piemonte e di Rossiglione. Corpi di valore assai variabile, secondo la provincia m cui. si reclutavano e gli ufficiali che li comandavano. REcLu'rAMENTO DEGLI UFFICIALI. - I n massima gli ufficiali si reclutavanp dalla bassa forza. Il giovane, nobile o vivente nobilmente, il nobleman od il gentleman, che voleva fare carriera, entrava al servizio come semplice soldato, d istinto dagli altri unicamente dal titolo. di cadetto; dopo un tirocinio più o meno lungo, secondo gli appoggi di cui poteva disporre, otteneva d'essere presentato da un qualche colon- . · nello, come ufficiale subalterno; nel linguaggio nostro, il


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L'ORGANICA A' Tmf PI DI 1110NTE OUCCOLI E D I LOU VOIS

colonnello nominava gli ufficiali subalterni del suo rego-imento ed·, in massima, li scegli~va · tra i cadetci od i sott~f. ficia.li: Qu~sto in teoria. ; in pratica., v'erano larghi tempera.r~en tr. Da una parte, alla più alta nobiltà ripug nava il vivere, sta. ~ure per pochissimo tempo, in mezzo alla truppa; epperc1ò, qua e là, e sopra tutto in F rancia, fnrono istituiti corpi privilegiati, nqbili, dai quali il sovrano si riserbava di nominare ufficiali, imponendoli ai colonnelli ; e questi dall'altro lato, ammettevano in principio la necessità, per la. buona composizione del corpo degli ufficiali, di non nominare sottotenenti che giovani già addestrati alle armi, già rotti alla vita militare ; ma erano anche proclivi a fare eccezioni; a presentare come ufficiali, giovani danarosi o fortem!:lnte raccomandati, che avessero fatto un tirocin io insuf: :6.ciente o derisorio. Quella faccenda della pr esentazione fatta direttamente dal sovrano al reggimento era un bruscolo negli occhi del colonnello, che non amava gli si imponess~ro ufficiali; e ciò sia, per ragioni morali di tutti i tempi, sia per ragioni d' interesse proprio dell' epoca. L ' ufficiale, fra le innumerevoli tasse di buon ingresso che doveva pagare al . ~orpo, era obbliga to a certi regali, tradizionali o pattmt, .caso per cas~, al pres~ntatore ; <\uesta larvata vendita di gra,d1 era uno dei proven ti del colonneUo, che vi rinunciava proprio di mal grado. Ma la cosa. non si poteva evitare; oltre ag li nfficiali _provenienti dai, corpi privilegia ti, ogniqualvolta un cor po era sciolto al termine di una guerra, erano for ti • dogl~aùz.e degli uffic iali messi sql lastrico ; servizi r esi, i11grat1tud1ue del sovrano alla cui glo1·ia s'era, con tribuito, fe. r ite riportate, tutta la ·solita lira .. Il r e, ~nche per togliere cause di disordin e, curava di distribuire gli ufficiali riformati tra i reggimenti tenuti fo piedi. Allora incominciavano lo lagnanze dei colonnelli, i quali finiv!l,no col tenersi quegli intrnsi che non pagavano bu·on ingresso, à la suite, fìnchè fossero trasfer ti in qualche nuove, eorpo o passasser o effett i vi al regg imento presso cui facevano ser vizio, ed allora paga vano e tutti erano contenti, r o, colonnello, ufficiali. Nel per iodo stor ico che ci occupa, si fece ,q ualche progresso nel reclutamento degli uffìoiali..Anche alla' nobiltà non aulfoa,

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rincresceva mandare. i figli giovanetti a far servizio con soldati reclutati goneralmento, dil'ei quasi per istituto, nelle classi più basse del popolo; le. compagnie privilegiate avevano un numer o ristretto di posti e d'altronde il mantenervisi costava carissimo. D'altra parte, si era notat o che, pur troppo, molti cadetti si sciupavano al contatto della tr uppa, vi prendevano cattive a bitudini di crapula e d' indisciplina, vi acquistavano una medio0rissima istruzione e :finivano col far e pessimi ufficiali. L' interesse ùella famiglia e quello dello Stato congiuravano contro questo stato di cose ; ed iu .Francia, ed in qualche esercito germanico, come nel brandeburghei:;e, si iropiantaroIJO accademie, scuole militari, compagnie di cadetti, ove gli aspiranti ufficia li potevano compire il loro t irocinio, lontani dal contatto corruttore della truppa ed ave· vano a nche agio di ricevere una certa . istr uzione generale e professionale; lettura, scrittura, un po' di aritmetica, molta manovr a, scherma, equitazione, nuoto. I risultati forono in complesso ·buoni; si trovava a ridire ali' indisciplina dei cadetti, al loro umore indocile e turbolento; alle loro frequen ti rivolte ; in .IPrancia convenne scioglier e qualche compagnia e far fucilare qualche cadetto per cc1ln1are gli altri; ma malgsado questi inconvenienti si ottenne da quei repar ti d'istrn:.1ione un abbondante reclutamento d' uffici ali subalterni sufficientemente istruiti. Ho elet to sub,alterni, perchè infatLi le varie fo nt i di reclutamento che ho enumerate, non fornivano che subalterni, rassegnati a r imaner tali tutta la loro vita. Non bastava l'uscire dai cadetti per conseg uire il grado di capitano. T utti i capitani e gli ufficiali superiori dovevano aver ser vito come subalt-erni, ma la reciproca non era esatta : la maggior parte dei subalterni non passava capitano. L a causa di ciò stava nel sistema amministra tivo e nella venalità dei grad i. L'uf. ficiale, finchè subalterno, era semplicemente ufficialo; da capi tau o in sù la sua personalità si sdoppiava, ed era anche ap· paltatore. Non tutti potavano quindi acquistare quel grado che fo per lungo tempo vena le. « La proprietà d' un reggi« mento, d'una. compagnia era una proprietà., come quella cli ·143 -

AN NO XLII!.


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!.'ORGANICA A ' TEMPI 01 MONTECOCCOLI E 01 1.0 0VOiS

« un muli110, d'un campo. L e commissioni di reggim enti e « di compagnie divenivano nelle mani di chi n'era provvisto « veri titoli, di proprietà. I colonnelli nei reggimenti, i capi« tani nelle compagnie di~ponevano delle cariche inferiori, « le davano o le vendevano, secondo la loro genero-;ità e i « bisogni della loro borsa. }.) Il reggimento, la compagnia erano una specie di convitto privato, ohe si sfruttava quanto più si poteva, ma che esigeva un certo capitale pel suo ac· quisto e per la sua messa in rapporto. P erciò, a meno di meriti eccezionali, di concessioni di ['aYore, l'esclusione doi subalterni poveri dal comando di compagnia., ed i reggimenti riserbati a gran signori. Perciò, anche, due categorie di uffi· oiali, fra le quali la ricchezza costituì va un ostacolo quasi i:nsonnontabile; i subalterni poveri, sfrnt!tàti, completamento dipendenti; i capitani ed i colonnelli danarosi, spadroneg· gianti a torto ed a traverso. Proprietari di stabilimenti industriali e capi opera.i ; direttori di collegi e prefetti. Con ciò non intendo dire che il traffico dei gradi fosse cosa legale; era anzi proibita in quasi tutti gli eserciti, ma l'uso faceva legge e spesso hi penuria dell'erario imponeva di chiudere l'occhio su abusi. Per le cariche militari « v'era un mer« cato sempre aperto, e sottoposto alle oscillazioni del ribasso « e del rialzo. Al principio, nel forte d'una campa~na questi « valori di nuovo genere erano molti ricercati e quindi assai « cari ; la fatica dei belligeranti, i r omori di pace, gli a r« mistizi le deprezzavano oltre modo. La pace li anuulla.va « perchè la pace era la rifor ma, il licenziamento su vasta « scala. I corpi più an.ziani 01:ano soli mante'n uti, onde il loro « valore costante ed altissimo. » ' Quando "tratterò della ger archia e del comando, dirò quali ripieghi si erano escogitati, perchè, inalgraclo la venalità dei gradi, i quadri non scemassero di valore militare; ed occupandomi del sistema amministrativo accennerò .alle cause della venalità delle cariche, i cni effetti ho in parte enunciati. Un'altra risorsa di r eclutameò.to si aveva ancor~ nella categoria numerosa. allora degli ufficiali di for tuna. Parecchie

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cause avevano cooperato a creare quella classe di militari che aveva rappresentanti in ogni gradino della gerarchia. A.i giorni nostr i, in tempo di pace, i generali hanno un comando stabile, truppe ai loro ordini da istruire, da prepai-are alla guerra, o guanto meno sono adoperati dal governo, secondo le loro a.ttitudini ; la loro attività ha così un largo campo di espansione. Non così uel secolo X\7 II: come vedremo in seguito, i generali non avevano comando fisso neppure in guerra; in pace poi non ricevevano impiego, nè coma?do di t ruppe; nulla da faro, un'inazione pesante, demoralizzante, una pe· nosa diminuzione di au torità e di proventi. Dopo la pace di Nimega, i du o avversari, Guglielmo d'Orange e Luxem~ourg si fanno visita e fra le altre cortesie si 13cambiano condoglianze sulla inutilità in ctti ciascuno di essi andrebbe a trovarsi in pace e sulla necessità di darsi alla caccia per f\lggire la noia. Pare veramente che la caccia riuscisse inefficace distrazione; perchè l'Orange impiegò il suo tempo a. m~~are il ~ro?o d~l suocero, e Lùxembonrg ad impeciarsi in certi 1ntrugh dnnag1a e di av\·elenamenti che per poco non gli costarono il capo. · Gli altri ufficiali che non avevano le altissime posizioni di quei due e non potevano permettersi le loro distrazioni politiche e venatorie, cercavano fuori del paese uno sfogo al loro bisogno di agire; andavano in cerca di lavoro; offrivano i loro ser vigi ai sovrani che si trovavano in guerra, combattendo ora con l'uno, ora con l'altro, colla stessa fedeltà e lo stesso valore. A. questa categoria di generali appartenevano ~ Bussy-Rabutin, i Ruvigny, i F eversham, e, più illustre d1 tutti il maresciallo di Schonb~rg « che ricordava, supera.n« doÌi. i famosi condottieri del secolo xv o meglio ancora i « grandi avventuriori della guerra dei T re~t'anni, suoi. com· (< compaesani . .A. vero dire, n on ebbe patria; ne adotto ~uc, « cessi.va.mente parecchie... Nella guerra cercava l'occaswne « di esercita.re i suoi talenti e d'acq uista.re gloria, senza tra· « scurar e interessi più volgari. Se il principe che egli s'era « impegnato a servire un tempo, non lo ricompensava in pro« porzione di quanto egli credev~ di J.l\eri~i·e, o &e la


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L'ORGANICA A' TEt~.PI

DI

MONTECUCCOLI E DI LOUV01S

« ricompensa si faceva aspettare; reclamava od andava a cer« care fortuna altrove. » Così passò dalla Germania, in Portogallo, in Francia, nel B ra.ndeburgo, in Olanda ed in Inghilterra, dove alla ·Boyne trovò la morte, caricando con ardore giovanile i dragoni irlauè!.esi. Nei gradi inferiori }e frequenti riforme di reggimenti, la instabile posizione degli ufficiali, avevano determinato l'esistenz~t d'un elemento militare fluttuante, 'internazionale, che passava da un esercito all'altro, attrattovi dalla fama dei capitani, dalla speranza di guerra, da· spirito irrequieto di novità, da desiderio di paga· maggiore; spesso anche costretto da qualche marachella a cercare aria migliore . . Walter Scott, che, allo studio, u·nì un profondo senso d'intuizione storica tratteggiò, l'ufficiale di· ven tura di quell'e· poca nel suo rittmaster Dugald Dalgetty di Drumthwacket, che, dal servizio del Leone del Nord, del baluardo_della fede protestante, passa nelle bande dj W allestein ; . poi disgustato, dice lui, perchè il suo maggiore gli aveva dato un ordine colla canna alzata, a.nzi che volta a terra, come sì con viene tra gentiluomini, ya in Fiandra: buona paga, buon vit½o·, poco da fare, ma è intollerabile l'orgoglio dei colonnelli spagnuoli, e l'obbligo di andare a messa. Nuovo cambiamento; in Olanda questa volta. I Signori Stati potrebbero essere modello a tutta Europa in quanto ad esattezza di p~ghe; ma è gente rigida e pedante un confatclino' che reclami per una testa rotta, una maledetta donna che gridi troppo forte, ed un cavaliere d'onore non è sottopo.,sto alla Corte marziale del suo reggimento, ma è trascinato davanti al borgomastro ed agli .scabini; per cui il r·ittmasler se ne disgnstò e si decide, sentendo che v'è qualcosa da fare in Iscozia a ve:p.ire a mettere a servizio dei suoi cari concittadini (il partito non gli importa) l'esperienza acquistata, in timti anni di guerre, assedi, accampamenti, saccheggi e rnassiwri. ( Continita). C.1.u.P PEHON ALEssrn maggiore.

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LA l)ICCOLA GUERRA NEL 18'70-71 A PROPOSITO DI REOENTISSllliE PUBBLICAZIONI

(Vedi dispensct del 16 novembre).

Nella prima parte di questo stud io abbiamo preso a disamina ln _piccola guerra sulle retrovie, col la scorta del pregevole lavoro del maggwre Ditfurth. Come abbiamo visto, le sorprese e gÌi attacchi agli accaut.ouameoti , ai piccoli posti , alle pnttuglie, ai corrieri postal i, le rotture delle ferrovie e i ponti delle rneflesimil fatti qaJtare ecc. ecc., furo no, _dop? l_ a cata: strofe di Sédao, le quotidiane operazion i cui piccoli rn an 1pol1 lrances1 di t.rnppa e cl i bande irregolari attesero con grande arditezza, a_ppoggi:rndosi in particolar modo sulle fortezze, alle spalle dell'esercito tedesco penetrante nel cuore della Francia, . Il Ditforth, accennando di volo alla piccola guerra combattuta mvece dai Francesi, con non minor costanza ed arri ire di quella iotra pre8a sulle retrovie tedesche, contro il fronte ed i fianch i dell'esercito invasore, clice elle di questa piccola guerra non volle occuparsi, imperocchè ·essa fn il portato di circo·stanze str:1ordinarie, quali assai difficilmente potr:rnno verifìct,rsi in altra campagna. Noi non intendiamo ,,ffatto d'impognare questa sua opinione: quello che è certo, è che la piccola guerra s'accese per tutto il terri1orio francese che le truppe tedesche andavano man mnuo occupando, e che si est.ese a tal punto e raggiunse tale importanza che i Tedeschi dovetter~ seriamen te contare con essa, e subire altresì non pochi scacchi t'I talnm anche di qualche rilievo; e perciò è chiaro che dall'esame di essa si possono dedurre utili insegnamenti. . . . Come abbiamo detto nel la prima parte, è essenzialmente della p1ccol_a guerra sostenuta dalla cavalleria 1edesca, che ora i_uteodia_mo occupa~c1, di quella gaerra nel l,, quale ebbe a lottare per mesi e mesi e da mattina


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"LA PICCOLÀ GUERRA NEL

LA .PICCOLA GUERRA NEL

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a sera contro no nemico imperterrito: ed au.dace, e contro il qualt• non credeva di certo di doversi scontrare, dòpo le grandi vittorie rirortate sull'esercito imperia le. E per questo stndio che a noi sembra rivesta carattere di massimo interesse, ci serviremo della recentissima pubb licazione del capitano .Tunk: La 5° divisione di cai,alleria dal 3 settembre 1870 sino al 25 maggio 1871 (1). ~

* * E auzituuo alcune parole intorno a q nesto rimarchevole lavoro del capitano Jtmk. . Lil 5a divisione di cavalleria fu quella, rispetto alle iiitre divisioni dell'arma, che iiisieme alla 6• colse i maooiori allori nel la aue1-r11 dr.I ~0 1870-71 Il senizio strategico d'esplorazione, disimpegnato precorrendo alle truppe de lla 2a armata, da lla frontiera sino a Metz, e la parte brillante e gloriosa presa· a Il a battaglia ùi Vionville-.Mars-la-Tour (16 agosto) le hanno ass iuurato un posto c·apitale nella storia mii.itare di quella cam· pagna, e nella storia speciale dell'arma. Dopo Sédau, non più grandi operazioni di cavalleria, uon più ali-ori da cogliere; ma sibbene l'a lotta continua di tutti i momenti, di tutte ]'ore coi (ra,nctire1irs, e con reggimenti di marcia. Giornaliere ricognizioni, imprese di lieve conto ma che importano fatiche le quali non logorano le forze del cavaliere, ma le stancano, e richiedono indubbiamente maggior coraggio clie per andare all'a ttacco sul campo di batt~gl ia. E in questo lavoro impròbo e punto simpatico fu appunto impiegata la 5a divisione. tede,ca di cavalleria, la quale, all'infuori delle punte di breve durata sop1,a Nogen t-le-Rotroli, Rouen, ed Rontleur, fu quasi sempre srno al termine della campagna, accantonata nei dintorni, ad ovest di Parigi, indefessamente occupata nella piccola guerra. . Di questa lunga lotta il capi tano J unk cì porge la narrnziooe, descrivendo giornCl per giorno le singole operazioni a com inciare da quelle delle piccoie pattuglie. Invero uou si sa se .encomiare più l'amore pel grande pregio del suo. studio o per 111 costanza e la diligenza da lui imp.iegata nel la ricerca delle innumerevoli not izie e dei da li occorrenti alla compilazione di un'opera uosì particohll'eggiata. Naturalmen te lo

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scopo primo. lo scopo principale del Cll pitauo Junk non fu quello d'illustrare la piccola guerra del ·1870-7,1. Egli volle celebra re le gesta ~e non hri llan ti, pure tanto valorose, compiute nel secondo periodo della campagna dalla divisione di cavalleria cui appartenue:Ma nello stesso tempo, per conseguire il suo in tento, ri,uscì a mettern insieme un prezi(}sO manuale sulla piccola guerra basato intieramente sulla storill e di indiscutibile e grande va lore. Ma, fra testo ed allegati, traltasi di un volume di . più che trecento pagine, di guisachè ti è impossibile di seguire passo passo le operaz\oui della divisione dal settembre al mese di maggio; e dobbiamo limitarci a prendere in esame le di verse fasi per le quali passò la divisione mètténdo in rilievo i metodi differenti adottati a seconda delle varie circostanze, sia per auuare sia per com battere la piccola guerra.

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Ciò premesso entriamo a piè pari nell'argomen to. La 5a di visione di-cavalleria forte di 36 squadroni ('I) muove il giorJ:\O 3 settembre d,1i pre~si di Altigny ov'era accantonata alla volta di P11rigi, dirigendosi su Reims seguìta a Lreve ·~istanza dal VI corpo d'a rmata. l i 5 entra in .Reims, già occupata sin dal giorno precedente dallo squadrone del capitano von Vaerst, 1'4 ·1 è a Braine, il ,1;2 a Moret., il ,13 a Villers-Couerets, il '15 a Nanteuil, il 18 e ,19 a Pontoise, ove passa (·l} La 5" divisione di cavalJeria era cosi formata : Comanclante: Tenente ge1Jera lc barone V. RHEINUAUR N.

11• Bt·igata di cavaltril'i<i. Comand,1ntc : Maggior generale v . 1,0 Heggimcnto corazz ier i.. i 3° • ulani. dr agoni.

n, 11nY.

12• Brigata di c{ivatteria. Comandante: Maggior generale v. 13rmoow. 1° Heggimcnto con1zzieri. !6° ulan i. dragoni. .tH• .lì-rigala di cavallel'ia.

n•

Comandante: Maggior genera le ,, . .10• Reggimento us$arL u• ussasi. us, ari.

Rr.01,11N

Arti glieria,. .(i) Dic fii.nfte Kavallei'ie- D~vision -vom ,1 seplember 1870 bis zmn 25 1nai 1871, Nach •\en Krieg$ · Ac tcn, Tagebf1cho~n an(leren handscri ftlh;ltcn· Aufzeichnungen, 11:trgcstellt, von JuNK, llittr.nei~ter a. O. - flcrl in, {89S. /l/il-itil·1· Vei·lag n. Fclix.

:t.• BJtteria a cavallo flcl ,,o reggimento. 2" del {00 To t,d c 36 sr1uarlroni, :l.2 pezzi.


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1870-71 · l'Oise e il 22 raggiunge Saint-Nom a circa 11O chilorneLri a nord-ovest

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LA PICCOLA. GUER!l.A NEL

LA PICCOLA GUER.RA NEL

di Versailles dove terrà lunga stanza. S' intènde che le loGalit'à sopra designate sono quelle che furono ·occupate dallo stato maggiore della divisione. mentre le brigate ed i reggirntmti stanziarono nei pressi, colla fronte per ultimo rivolta a Versai lle:;. La marcia per al tro da Attigoy a Parigi fu eseguita co;1 tutti i comodi del tèmpo di pace, ma <.olfe norme di sicurezza richieste per la marcia in paese nemico, e in complesso senza incontrare opposizione da parte del nemico. Iuvero sin da l primo giorno settembre) avevasi fatto conoscenza 1;on pochi fhmctci1·eurs postati a La vannes, ma che furono di,;persi dopo lieve re~isLenza . Così pure la pattugl ia (un ~ùrgente e due soldati) che prim11 enti·ù in Beims era stata circondata da una massa di popolo, ma un sol colpo di revolver che stese morto al suolo un op.iraio, bastò a gettare lo scompiglio in quei popolani ed a permettere all.1 p'attuglia di mettersi in salvo .. Il capi tano ·von Vaerst occupò qui ndi la città col suo squadrone, e col suo contegno risoluto • seppe imporre alla popol3Zione. · Nell'ulteriore marcia anzichè incontrare ·resistenza i cavalieri tedesch i trovarono non di raùo i villaggi sgombri affatto, poichè gl i abitanti, · asportan?o i loro averi ne erano fuggiti . Ciò in primo luogo aumentò se1:iamente le diilìcoltà per provvedere i necessari viveri e for11ggi e specialmente questi ultimi, e secondariamente pose in evidenza che la speranza in una prossima pace era una vera illusione, e che l'appello fatto da Gambetta al paese d'insorgere e d'apprestarsi a continullfe la lotta, incontrava nel paese la più favorevo le accoglienza (·I).

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(1.) Sin dal 25 agosto era st,ùo co111u11içato 1111 ordi ne ai reggimenti clella divisione c:ol qnale si partecipav,t loro che nei vari dipartimenti francesi si organizzava.no corpi ri i volontari, col nome ;·[i f1·ancti1·enrs. L'ol'dine soggi11ngcva che gli individui che ne raccwan parte, non er;u10 soldati, o che, in conseguenza.; se tlresi colle armi alla m,uw, ilovcsscro e.ssere trattat i ser,oudo le leggi militari e COQdannati alla morte. D'!Lltra parte il sottoprefetto del dipartimento cieli' Oise aveva diramato ai si nd:ici cla lui dipendenti la seguente cir·colaro : · · Monsien r le Mairc. Les grands m1Llheurs qui vienoent cle nous attcindre obligent chaçun dc nous de se prdoccuper al'llemmrnt de la défonse òu pays. On a pensé à Senlis, que l'organisation d'un corps de rrnnctirenrs rép ondrait aux nècessités de .la situation: déjà une Jren taine d'hommes do bonne volonté sonts inscrits ici. le vous prio de faire un appet emp rossé anx hommes de bopne volonté, surs, (\éterminés, sachant se servir d'un fusil. lls se rcnd raient à Senli~ Jeudi, à 2 hcures, pour s'organiser c'L désigner eux-mèrnes lours chers. Ur.e souscription s'ouvre ici pour habiller ccux de ces volont,tires qui ne pouvr,tient pas suppor ter cette dépense; .i ·espère quo de votre coté vous vou<lrez bien y co ncou rir. Agréez, Mons ieur le maire, l'as.rnrance Je ma cons(rlèra tion la plus 1listi:1guc\c. Le Sotts-Pré{et d'Anray.

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Questa la situazione realù, al momento in cui la 5" divisione giungeva ad ovest della capitale francese: da un lato i Tedeschi che $Lavano compiendo l'accer,:hiamento di Parigi, e si insediavano in Versailles il gran comando della 3a armata (Principe Reale) e il gran quartiere genera le con S. M. il Re che vi arrivava il g ottobre; dall'altro lato i Fr11ncesi, tutt'altro che fiaccati dallH grandi sconfìllc patite, ed intenti con mer;ivigl iosa attivi tà ed energia, a fo rmare nuove armate ed a preparare ovunque la guerra popùlare, la piccol::i guerra. dove trovavansi truppe nemiche. Tostochè fu fortemente presidiato Versailles, la 5" divisione (e con essa, s'intende, le al tre divisioni di cav:illeria che erano accantonate a nordovest, ad ovest ed a sud-ove$t di Parigi e di Versailles) (•I) ebbe l'ordine di proteggere la nuova sede del governo tedesco: epperò di volgere le spa lle a Versailles, facendo fronte all' infuori . Primo còmpito imparti to alla 5a divisione di cava lleria fu quello di eseguire tolte al fìnù di requisire, in specia l modo, buoi, montoni, e biada, miele e sale, per rifornire i vasti m::igazzini che stavasi impi antando in Versai llùs. A ({llùst'uopo ad ogni brigata fu fissata una ZOll(l da perquisire, e in pari tempo fu ordi nato che per la roba asportata si rilasciassero òuon·i 11i sindaci. · La piccola g1rnrra era rp1indi regol::irmente in izia:a da i Tedes·chi, ma sin da l primo gioÌ·no i franctfrewrs, occupanti M:antes (ch'era nel raggio d'azioue della 12a brigata) impedirono agli squadroni tedeschi di penetrare io quella.piccola ci ttà. E lo stesso avvùnne a Mézières. La brigata . Hredow 1·icevette l'ord ine di respingere quei le piccole baocle, ciò che di ìatto avvenne sotto 111 direzione immediata del generale stHsso, dando luogo a parecchie scaramucciù, nelle cruali ambo le parti ebbero parecchi morti e feriti . I f1·anctirewrs erano scacciati , ma la siruazionù non presentavasi affatto soddisfacente, imperoccliè le notizie raccolte recavano che grosse bande armate andavano formandosi e rnccogliendosi nei pressi di M:rntes, a Dreux. e a Meulan. Lo stesso sindaco cli ~fantùs 3pediva messi al generale Bredow, per prevenirlo di coteste formazion i, e per prega rlo di risparmiare la città . La chasse ciux Prussiens era incominciata e vigorosamente condotta. La cava lleria tedesca spargeva pattuglie o ricognizioni in tntte le direzioni e di giorno e di notte, ma alla fin Gne presenti va la 'propria inferiorità' cli fronte a qnei soldati improvvisati, ma pratici del paese e 1

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N. 2", t,• e Gn 1lh•isione e i" brigata della gnat·dia.


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animati da patriottico furore contro il neinico, e chiedeva rinforzi di fanteria; sia per oc~upare punti adatti, sia per sp·aJleggia re la cava lleria nelle sue operazion i. . . Così stavano le cose, quancl,> il gran comando della III armata, il 28 $ett.embre, diramò a Ile divisioni di caval leria, che prote(!r:revauo le spa lle di Versail les, il seguente ordine: ci, (( .Poichè le requisizioni èseguite da lle divisioni di cavalleria sino ad ora non banno dato un risu ltato sodd i$faCente, e poichè il vettova g]1amento, e specialmente il besti11me, già minaccia di mancare, si ordina quanto segue: « Ad ogoi divisione di caval leria sa rà fissata una zona ben chiaramente delineata nella quale dovra nno esegui rsi regolarmente le requisizion i colla massima enel'gia e secondo le ind icazioni già ricev ute. « Ad ogni d-iv'isione• snrà addetto un distacwmento cli f'anteria del 1° corpo cl' nrmata bavarese. . ·« Questa fanter ia è dà impiegarsi ia tale gu i~a, che essa giornalmente s1_a portata al centro del paese d1l perlustrare nella giornata , per servire cl, point de. 1·clilfoment. · . « Da 4uesti battaglioni potranno essere accorciati piccoli distaccamenti ai singol i drappell i di requisizione, tuttevolte il terreno lo renda necessario; thttavia non dovrà aver luogo un grande fra1.ionamento rlella fanteria , e ia particola r modo non laddove è noto che trovansi f(Ìà riuniti ,grossi nuclei di franctfretlrs o di truppe di linea frances i. "· « I l riparto delle zone è il ~eguen te: « La 5a divisione di cava lleria fra le local ità : Challet (a 1 miglio e 3/r,. al n~rcl di Ch artres), Bouglai nval, Mnin tenoo, Hanches, Eperuon, le Bois D1eu, ~01goy; le_s Bréviaires, Saint Remy, Trem blay, Glancourt, Trappes, Saint Cyr, mcluse, e al nord da esse sino alla Senna. La divisione riceve due battagli(mi di truppe bavaresi, i qual i il 29 giungeranno a Trappes e dintorni.

1 . · b·lll'1olioni asseoaati :tlla 5" divisione furono il ·1" ed il 3° del 2° reg0 è> r:rimento reale bavarese, e il loro comandante, colonnello, barone von ~od zu cler Tann, n'e l pomeriggio dello stesso giorno 29 ricevette da l cornnudo del111 divisione l'9rdine seguente: « I rea li battaglioni si porranno in marcia domani (20) , in modo che essi al la sera ar~ivino a Marei l, possibilmen te inosservati, dopoche in Beynes. li avrà raggiunti uno squadrone del 16° u!anL . _ « Trattasi il ·I o ottobre, di sorprendere nella direzione dt Mantes e d1 accerch iare bande di franctireur·s, le qua li sco1-r11zzano fra Mante,; e Maule, per appiicar loro ~olla massima severità le leggi milita ri . A questo ~copo · già nel la sera del 30 da Mareil-sur-Mandre si circonderù ed :.1ttaccli erà Nlaula da ogni parte, ·10 modo che nessun abitante o franctireur possa dilToudere la notizia dell'arrivo dei battaglioni. Il ·1 ° ottobre il generale v. Bredow con cav,allc ria ed artiglieria ardverù a Mau le e dirigerà le ulteriori operazioni . A questo fine i due battaglioni sono posti so_tto i · di lui ordini, sino 'ad altra disposizione. « Questa sera ("29) ·12 carri leggeri arriveranno a Trappes, per trasportare durante la marcia i zaini dei battaglioni. « Qni uuita una carta della :;e;1,ione Parigi, che si prega. di restituire al termine del la spedizione . · ..

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« Tenente genercile

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« Il •I O corpp d'armata bavarese ha già avu t~ l'~rdine ·di dis;acc~re: il mattino del 29, 6 battaglioni giusta quanto ò detto sopra e di metterl i a disposizione.dei relativi comandi delle divisioni di caval leria. « Per il ritorno dei battagl ioni al loro corpo d'a rmata saranno emanati ulteriori ordini. · « Il ·1° ottobre, ed in seguito ogn i dne gioro i, i comand i delle div i~ioni di cav'.il leria trasmetteranno a questo comando uu breve n1ppc•rto mtorno ~I risu k ,to del le requ isi1.ioni. . « ll capo d1: stnto maggiore. delln Jl[ ar-1natc1, V. BLUllENTHAf, ».

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RHEINJ3ABE'.'s)).

In con formità all'ordine so pra menzionato inviato al comandante dei due battaglioni , il maggior generale v. Rredow aveva ricevuto \'incarico di volgersi il 30 ottobre contro i frauctireurs e soldati che occupavano J~ lin;~ del Mandre, e nei seguenti giorni di spazzare la contrada circostonte dai franctireurs che l' infestavano ed eseguire copiose tolte di bestiame e binda . . Come appare chiaramente, non lrat.tavasi più di piccola spedizione , ma di u;rn grande scorreria - sia purP di piccola guerra - della ~u~·ata d, tiarecchi giorni, e.d a cui erano destinate truppe delle tre arm i, in nu mero abbastanza rilevante, ma con preva lenza di ca valle ria. Nel fatto il generale Bredow, oltre ai due battaglioni di fanteria - io tutto 6 sole c;~pagnie, poichè due erano in quel momento comanda~e al trove, della forza complessiva di soli (1.50 fucili - oltre alle fo rze disponibili del la sna brigata accarn pata presso Fouchc~·olles, . dispose anco ra di 4- squadroni della 13" bri~ata e clella batteria Sch,rmer, post.a sotto i suoi ordini per quella operar.ione.


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LA ('ICCOLA (HJE!tRA NI,;L

Il 30 settembre si diè principio alla spedizione, la quale durò sino al ·1 O ottobre, in cui, col combat.timeuto di Che risy, riuscì al generale Bredow, di 1;endersi padrone· di tutto il paese ad ovest di Versailles sino alla linea rfoll'Eure (1) . Il 30 settembre si comliattè a les Alfuets ed a Maule e il ,JO ottobre a lVIautes cbe, fti' occupa ta dopo breve scaramuccia. La resistenza innanzi a _questa piccola città fu invero assai debole, e si limitò a pochi col pi sparati contro le pattuglie, da una locomotiva corazzata, che manovrava a poca distanza da lla stazione. I l 2 e 3 settembr~ il corpo di spedizione stette fermo in · Mantes, impiegando quelle due giornate ad eseguire nei dio torni requisizioni . e tolte cui attesero drappell i de)le- tre armi, e precisamente ·di due squad roni, una compagnia e due pezzi, accompagnati dH alcuni impiegati del]' intendenza. Questi drappelli avevano inoltre l' incarico di rompere le ferrovie in differenti punti, e nelle singole località attraversate dovevano pure ritirare le armi dagli .abitanti e immediatamente renderle inservibil i. In nessun luogo fu incontrata resistenza. , Il 4 ottobre l<1 scorreria continnò la s·na nrnrcia aÌla volta di Bon. nières. Anche duran te la marcia, nei villaggi situati sulle strade per corse .o sui fìancl1i in prossimità delle stesse, si operarono requisizioni e fu im posta la consegna delle armi, che sul posto erano · distrutte. . Bonnières fu occupata dopo un insignificaute combattimento dell'avanguardia con un manipolo di franct ireur,s che qnasi subito si ritirarono sopra nn treno ferrovi11 rio al l'uopo al lestito. Quest'u ltimo tentò ancora di portarsi avanti, .ma cannoneggiato - però, senza alcun risultato dall'artiglieria, scom parve definiti 1;amente, ri piegando sopra Veroon. Nella giornata il generaie Rredow fu informato che in Vernon tro~ vavansi guardie mobili e fra nctireurs, che P,1cy era dagli ste;;si occo pata, e ch'ern loro intenzione, siccome pun ta di una forte colonna di 2000 nomin i,. di marciare soprn Mantes. Il generale Bredow decise pertanto cli portaÌ-si il giorno seguente 5 a Pacy. La marcia fu intrapresa come al soli to su ampia fronte (ciò che vedrnmo di poi), spingendo pure ricogniziooi e pattuglie sino ~ V.ernou ed al bosco stendentesi al sud della ci ttà. Si combattè a Aiglav11le, dove le gua rdie mobili lasciarono entrare il plotone di ussari, ch'era puuta dell'avanguardia, e i due SCJLtadrou i che lo serruivaoo e è) ,

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poi aprirono il fuoco, costringendo la cavalleria a sgombrare frettolosamente il villaggio,dopo di, che si gettarono alla campagna e scomparvero senza poler essere molestati. P resso Pacy la colonna trovò piHe resistenza da guardie mobili postate 11el bosco vicino e ali' ingresso della cittadina che ern ba1Ti cato; eiò che ric:hiese l'intervento della fanteria e dell'artigl ieria. Il sindaco di Pacy mosse incontro alla colonna tedesca con baudiera bi,mca assicu rando che il vi llaggio era sgombro di nemici ; ma in ogni modo i,d evit.are Il i tre spiacevo!i consegueuze, nll'occupazione del paese precedette un'accurata perlustrnzione esegu ita rl~ll'avanguardia. Due compagnie furono quinci.i ripartite fra gli sbocch i della città con forti guardie, e due squadron i, collocarono avamposti sulle due sponde del1' Eure; ciò che dimostra in mnniera evidente che la guerra popolare co11doùa dai Francesi suscit.Ava serie preoccupazioni nel nem ico. Il 6 ottobre i Tedeschi soggiornarono in Pacy, impieg,indo però la giornata nell'operare requisizion i nel vicino territorio, e spingendo forti pattuglie di ricognizione sino a Veruon ed Evreux, senza' per altro trovare traccia alcuna del nemiéo. Il 7 ottobre il aenerale Bredow volgendosi al sud, si portò a Brèval, e il giorno 8 ad Uoudan. lu questo stesso giorno il ca pitano v. Kaisenbero con un plotone del rno sq uadrone riconobbe Dreux, che n·ovò occnpa~a da ,130 guardie nazionali, ed al ritorno in Cherisy, fu assal ito da franctireur e da contadini e perdette 1 soldato e 4 cavallo. Ma le bande armate che già trovavansi nel territorio prima percorso dalÌe truppe del generale v. Rredow, tosto chè ne fu partito dir igendosi al sue], imrnecliat:1mente riapparvero, rendendo mal sicu1·0 il paese ali<~ spal le della scorreria spiatasi su '.fioudan, e nel giorno 8 interrompendo persino le comunicazioni frn il. generale . v. Bredow e le poche truppe di cavalleria lasciate indietro pel serviLio di corrispondenza e per l'occupazione di alcune locali tà. I Francesi per tal modo ostacolarono jl servizio delle pattuglie tedesche, e l'esHcuzione cli tolte ma si lim,taroiio a creare imbarnzzi al nemico, a far fuoco sni ·piccoli drappelli, senza ingaggiare lotta aperta. Seria e tenace resistenza dov.evano invece incontrare le truppe del generale v. Bredow presso Dreux. Pel 11iorno 9 ottobre il generale v. B1·edow incaricò il maggiore . v. 0 Garnier co' suoi tre squ·adroni, ,1 compagnia e 2 pezzi, di eseguire una grande requisizione su Dreux, di imporvi la consegna di tutte le anni, e distruggervi la stazione, la ferrov ia e il telegrafo. ~

(!) Vedans i 11er più prceisa conoscenza ,li quC'ste operazioni le Carte (l'insieme 11. 5 e 7 annesse alla storia del :1.870-71 del Grande Stato 'Maggiore prussiano.

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i l mattino alle ore otto il maggiore v. Garnier si diresse a Dreux, ma d plotone d'avanguardia , giun to presso Chcrisy, fu accolto da vivo fuoco partente da un vicino bosco, ed in pari tempo potè constatare che .Cherisy era fortemente occupato. S' iugaggiò tosto il comba ttimenti) da parte de ll;i fanter ia e dell'aniaiieria; ai Bavaresi riosci 1rnre di penetrare in paste~ del villl,,rnio rna il nemico, già forte sin dal principio, di circa HiOO · uomini, fra frnnctireur, guardie ·mobili del di partimen to dell' Eure· e contad ini, ricevette al tri rinforzi, e il maggiore Garnier si vidde costretto ad interrompere la pugna, durata si n allora poco più di mezz' oru, e ritornare a Goussain vi lle. Spedizione invero poco fo rtuuata per cagione, specialmente, del terreno che non pr.rmetteva l' im piego della cavH!leria . Frntta nto lo stesso giorno del 9 ottobre il gen1~ra le Bredow ricevette ordine dal comando della divisione di chiarire le intenzioni e i1 conteg-no dPll:i popolazione al di quii dell 'Eure, e di procu rare notizie sulla fo rza e posizione del nem ico, e di qo.ali armi esso fo sse com posto. A quest'oopo il '10 mattina, il generale si diresse, coli' iu tiero distaccamento a' sno i ordini, alla vo lta di Dreux. La colonna principale e quel la dcli' aia destra si radunarono alle ore .fO ad est di Goussaiuvi lle, l'avanguardia della prima ad ovest dello ste:;so vil laggio. La colonna dell'ala sinistra doveva trovarsi per le ore ,1O in Dannema rie, esplorare sul fian co sinistro è cercare il collerruo . mento colla 6a divisione di cavalleria (che si trovava a Rambouillet). Le truppe erano così ripartite : Colonna principale (al centro) avanguardia· maggiore v. Garnier, •I compagnia del 2° rei;(gimento i:li fanteria bavarese, 2° e ,\: 0 squadrone del •I 0° ussari, ).1,0 squadrone dell' H O ussari, bat.teria a cavallo del 4.o ree11~(1iment0 arti11lieria ' ò ,· Grosso: colonnello v: d. Tano, ~a, 3a e ti~ co mpagnia del 2e reggimento fanteri a bavarese, .J e e 3° squadrone del ·130 dragoni, 3° squndrone del 19° dragoni; · Colonna di destra: primo tenente v. Negelein, •1° squadrone del ·I 9° dragoni ; Colonna di sim:stra : maggiore v. .Hosenberg •I o, 30 e 1J.0 sq uadrone del .f9° ulani. La colonna princìpale segui la stradf\ nazionale che mette a Dreux la ffuale incontra .l' Eure ad ovest del v·illaggio di Cherisy, e ad e,t dello stesso forma una stretta lunga circa 3000 metri. Le colli ne, coperte di vigneti e di boschi , ed ergentisi d'ambo i lati della. strada, V

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hau uo 1l carattere di una specie di pianoro. Al nord si perdono pel bosco cli DÌ'eux, al sud si estendono si no a Mézières. La discesa all'Enre ù in taluni pun ti assa i ripida . I.a pos1z1one di cui Cherisy è la chi ave, era occu pata da l nemico con un reggimento di guardie mobili, e con guardie nazionali di Dreux ; un posto avanzr,to teneya Marchezais con poi:he forze, d1e senza fatica fu rono co-· stretttJ a riti rnrsi. li 3° squadrone del '19° dr~ goni (del grosso) fu incarica to . di ::issicurare il fianco sinistro marciando a sud della stl'ada e 11d ..altczzo. dell'avf\ngunrdia. All'altezza del cascina le la Mésaugère la punta e I.i pattuglia di sin_istrn ebbero !"noco da i piccoli boschi situati innanzi ed a destra e sinistra del la strada. li tenente Griepenkerl ricevette una contusione al piede, e lo squadrone dovette cessar~ la sua avanzata .' Tutto il paese ad est di Cherisy era, a quanto sembrava, fortemente occupato dal nem ico. La compagnia d'avanguardia ricevette perciò l'ordine di avanzarf\ contro le colli ne poste a nord-est di Cherisy, e la batteria di prender posizione sulla strada a 600 metri dal villaggio e di aprire il fuo co. La za compagnia occu pò i vigneti sni due lati della strada e diresse il suo fuo co contro l'entrata est di Cherisy. Un plotone della 3a compagnia cotmndàtu da l tenen te, in unione all a 2a compagnia, aveva occupato la coll ina a vigneto posta a sud del la strada, e insieme alla cavalleria provvedeva alla sicurezza del fianco sinistro del distacca mento . Il resta nte della 3a e la .ta compagnia fo rmarono la riserva, su lla strada. Il generale Bredow si collocò in prossimità della battevia. I tirag!i,ttori nemici ripiegarono subi to su Cherisy, che nel frattempo era ca nnoneggjato dal l'artiglieria. Alla 2a compagnia fu ordinato di prendere il vi llaggio e alla 3a conipagn ia e ad •I plotone della /i." di ava nza re contro il ponte della ferrovia ancc,ra occupato dal nemico. Respinta dappri ma, riusci poi alla 2• compagnia di penetrare in Cherisy e di av11nz.irc sino all'Eure. Colle sue sponde erte e boscose esso 1iresentavasi com~ un notevole ostacolo fronta le, tanto più che il nemico occupavà l,1 sponda opposta e con vivo fuoco impedi va il passaggio ai havareà Le colonne nemiche visibili sulle colline fra Dreux e Cherisy furono cannoneggiate con gran de ellìcacia dalla batteria Bode dalla distanza di •! 000 a 1500 passi. Vedia mo ora le colonne laternli. Il 1° squadrone del "9° dragoni, qu:i\e colon na dell'ala destra, ern avanzato sopra Hrissard, ma in vicinanzf\ di c1oel villaggio fu prèso a . fuci late. Il tenente v. d. Marwitz stese il suo plotone in catena e si 1

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avvicinò al villaggio, rispondendo vivamente al fuoco. Il fuoco Jei dragoni · ebbe eccellente risultato, poichè il nemico, qu11ndo più tardi si ritirò, lasciò sul posto sette morti. Prima pe.rò' di ritirarsi, esso tentò di sboccare da Briss:1rd e portarsi innanzi, ciò che non gli riu sci per l'ottimo contegno dei dragoni che appena. scortolo, gli mosse incontro al gal'lppo . . Il sottullìèiale Groteltischen cGn una pattuglia. di '12 ·cavalli er:i stato spedito ad Abond,rnt. Da lì r:: gli si portò a Brissarcl, e rilevò che le guardi€' mobili avevano abbandonato il villaggio, ma che cercavano di difenderlo alcuni contadini armati. Scoia esitare, il sottulliciale Gr'oteltischen si precipitò nel villaggio co' suoi soldati . I contadini spavent~ti spararono sì i loro fueili, ma subito dopo li gettarono via, e fuggirono nel bosco vicino. Il sottuffic iale Groteluscheo s'impadronì di '15 fuc~ili di vnria costruiiòne, e incendiò due cascina li, da i qtrnli i contadini avevano principalmente sparato. La colonna di sinistra erasi diretta n Mézières, ma in viciuauza del paese, .111 punta fu accolta dal fuoco, e costretta a ripiegare. I! comandante la colonna, .la trattenne fuori della iiortata del iiro, e fece ri ch iesta di due pezzi alla colonna principale. Prima che questi arrivas· sero, il nemico sgombrò .Mézières. Il reggirnènto attraversò al trotto il vi llaggio, e sebbene ricevesse fuci late dalle colline a vignyti ch e si inalzaoò nd ()Vest, gli riuscì, insieme ai due pp;1,1,i ormai giunti, di prendere posizione 1contro Dreux. Furono visti due battaglioni di guardie mobi li, della forza ognuno di 700 nom ini, i qua li ritiravausi verso sud, e furono cannoneggiati con successo; ma il terreno montagnoso e coperto da boschi impedi al l11 cavalleria di attaccarli . Presso la colonna principale il comb11ttimento fu continuato coll'Eure fra i dne partiti, Il generale v. Bredow, perù quando s'accorse del grande effetto pi·odotto dal fuoco dell' artiglìeri'a sopra lo colon no nemiche, e eh' esse in conseguenza del medesimo, ancli,vano ritirandosi su Dreux, ordinò ai Bavaresi d'inseguir<:\ il nemico al di là dell'Eure. Con molta calma e rim.irchevole velocità - cosi riferisce il genera le v. Bredow - - i Bavaresi si precipitarono sull'altra sponda, si coprirono alla meglio dietro i g-rossi allJeri e diressero un fuoco efficace contro i tiragliatori nemici postati a non più. di ,100 passi dt distanza. L'artiglieria li appoggiò colle sue granate, dimiouendo così la gi~ poca precisione di tiro del nemico, diguisachè le perdite dei Bavaresi furono insignificanti.

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' Ora però trattavail con nuove fol'ze di avanzare contro il ponte della ferrovia, ma il comandante del battaglione avv.ertì che ogni soldato non aveva più che tre cartuccie. In coornguenza il generale v. Bredow, nella congiderazione che ormai era stato posto in sodo che Dreux e la linea dell'Eure erano occupati da forti masse di trnppe - quelle contro cui avevasi combattuto erano state stimate dai 3 ai iOOO uomini conrnndò di por fine al combattimento e di marciarè per Goussainville sopra Houdan. · Erano le 4 pom. Il nemico non tentò affatto d'inseguire. Le pattuglie inviat& durante la notte poterono stabilire che esso non erasi ancorfl portatq al cli qua dell'.Eure. Alle 7 1t~ di sera il distaccamento giungeva ad Houdan. ~ Il rriorno seguente il dist,accamento si portò a l\fontfort, ove doveva sciog~ersi, e il generale v. Bredow, prima della partenza; diresse al comandante della divi~ione ii seguente rapporto : « Su tutta la linea del!' Enre da Vernon fino a Cherisy tutti i riparti nemici furono rigettati al di là dell' Eure; la città di Houdan e dintorni hanno fornito ogni possibile , reqnisiiione; la ferrovia e la stazione di . Houdan furono distrutte, la fanteria ha 9onsumato le sue muuiziqni ed anche' la èavç1lle1·ia ne soffre difetto; perciò alle ore ,11 inizio là marcia sopra Monfort. ,

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Ed ora brevi considerazioni. È un 1am po di ·genio la concezione strategica di Moltk.e con cui, nella notte stessa del -18 al ·19 agosto, mentre ancora non è spenta l'eco delle ultime fucilate e non gli sono ancora pervenuti tutti i rapporti sulla battarr)ia di Gravelotte, testè terminat11, intuendo' la grande portata della consegu ita vittoria osa di,,porre che la ,ta armata e parte della 2a rinserrino Metz e l'esercito francese appoggiatosi a quella fortezza e che la III armata e quella della Mosa di nuova formazione marcino sopra Chal6ns e Parigi. Fedele al suo .grande concetto subito dopo Sédan, Moltke ordina la ripresa della marcia alla volta della capitale francese, ma si marcia lentamente e sopra estesa fronte per risparmiare le truppe e fornir loro le maggiori possibili comodità. Frattanto si perde un tempo prezioso, della quale il nemico approfitta per approvvigionare Parigi e renderle per tal modo fattibile una lunga resistenza. 1")

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ANNO XLIII.


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N'oi, e sino da molti anni fa, abbiamo scritto in questa Riv'ista che se dopo Sédan si fosse spint-a su Parigi, colla massima velocità, la gran massa di ca'va lleria di cui disponevasi, seguita da poch i battaglioni di cacciatori trasport-ati sui carri, coll'incarico di tagliare le comunicnioni della gl'~n città coll'esterno, Parigi sarebbe caduta in breve tempo, e certamente, come avven.ne poi, colla presa della capitale avrebbe pure avuto termine la guerra. Questo concetto l'abbiamo poi letto molte volte io pubblicazioni che trattavano dell'impiego della cavalleria nella guerra del 1870-71 e lo troviamo orn ripetuto n~ll'opera del capitano Junk. Il fatto è che la cavalleria precedette bensì le colonne di fanteria ma . a piccole tappe senza scostarsi mai di molto dalle truppe che copriva di guisacbè impiegò quasi 15 giorni per portarsi da Sédan a Parigi. La 5a divisione di cavalleria a mo' d'esempio, il 5 settembre travavasi a soli 130 chilometri da P.irigi, e non passò l'Oise che il giorno 18. E in questo frattempo i Francesi, non solo accumulavano enormi approvvigionamenti per la capitale, ma preparavano ancor~ la guerra popolare. In sill'atte terribili circostanze, perchè sfasciato l' impero e l' esercito imperiale, per una paÌ·te accerchiato in Melz e per l'altra prigioniero di guerra in Germania, il popolo francese, nonchè accasciarsi, trovò invece tanta energia e tanta audacia da organizzare la piccola guerra. Ammirauile esempio di patriottismo e di spirito militare che non sarà mai abuastanza ammirato ed apprezzato! La tattica impiegata da queste bande, sia piccole, sia numerose, è quella che consente la loro formazione con individui di valore personale ma di poca o nessuna istruzione militare, armati co·o ogni soi·ta di fucili e guidati da capi poco esperimentati; è tattica difensiva , ma io pari tempo abile e la sola conveniente. Se pochi fauno il loro colpo di fuci le e poi scompaiono rendendosi inafferrabili : se ·numerosi scelgono adatta posizione e combattono sino al momento opportuno di ritirarsi per non essere sopraffatti. Così combattono a Mantes, a Bonnières, a Pacy; a Cheri~y, come abbiamo veduto. l\ia costretti oggi ad abbandonare questa localià, o vi ritornano domani con maggiori forze o compaiono in altro punto. Dalla parte tedesca a domare cotesto infaticabile nemico, pa'ttuglie inviate ogni giorno in tutte le direzioni; rappresaglie che si -esplicano coll'incendio dei cascinali nella cui vicinanza è partito qualche colpo di fucile, e con taglie imposte a città e villaggi, ed infine l' impiego di distacca, menti di varia forza a seconda delle differenti contingenze.

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La spedizione del ~cnerale v. Bredow è indubbiamente caratteristica . Notevole b di'sposir.ione di marcia. Egli marc(ò s~mpre su tre c~lonne, fra IÒro coÌ legate e abbraccianti un fronte di 8 a 1 O chilometri; ~isposizione che sempre ri:.uhò assai coovenientè e vantaggiosa, perchè permise di perlustrare una zon:1 di paese :1bbastanza vasta. . . , Questa spedizione riuséì , momentaneamente, a sgoJ!lhrare 11 paese srno all'Euro dalle band,: nemic1ie, e non poteva essere di ffor~ntemente per Ja quàn\ità di t1:uppe impiegatevi . Tuttavia in pa~i t.em1lo, mise io evidenza che la cavalleria senza appoggio della fanteria ern impotente a com- .. battere ed a tener sgombro il paese da ·quel nemico improvvisato; e che a quest'uopo occorreva fanteria per presidiare stabilmente le loci,lità importanti. • Questo dovettero riconoscere ed ammettere i ca pi delle truppe tede~chc.' malgrado l'abiliti\ e il valore impiegati; o invero non è poco, e co~utuiscò il reaggior elogio dei vantaggi che si possono ritrarre dalla piccola guerra. (Continua). M ARZ IALE B1ANCH1 n'ÀooA

Colonnello.

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.., LE VIE MILITAR} ROMANlll CHE PASSAVANO PER FlRENZE

2230

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LE VIE MILITARI RQMANE

CHE PASSAV ANO PER F 1RENZE

Tratto. car~ttemttco del genio politi'co-militare di Roma antica fu . l'aprir-e comode vie attrayerso le provincie debellate. al triplice s<,opo d1 wnere ,o_ccupate 1~ mi\izie in tempo ff i pace, di agevolare ii passaggio a~li eserc1t1 per vegliare sui popoli assoggettati, e di' farsi adito a sempre nuove conquiste. La magnificenza di siffatte strade, deLte militari o consolari, e, le dill).coltà tecpiche superate nella costi•uziooe di egse, formano anche oggi lo stupore e .l'ammirazione del mondo civile. Leon Battista A.lberti _('I) dopo. avere ~on~idera~e le memorie che di tali opere grand1ose gmnsero hno a 001, s1 esprimeva eloquentemente cos·ì: « In tutte · le vie militari si veggono le n1pi spaccate,, jnci::ii i monti, sp ianati i ' c?l!i, co lmate le valli, con spesa incredibile ed opera che sa di (Jl'O· d1g10 », Esse erano tenute molto larghe, di guisa eh~ l' agget·, o _parte-mediana, fosse fiancheggiato' da comodi marciapiedi che ·erano detti margines; diritte e piane fino all'ultimo limite del possibile, a segno che si trovàno monti (come il Furio e Posilipo~ forati al solo scopo di evitare di valicarne le cime. La strutmra loro presentava una meravigliosa stabilità. Su una platea scavata alla pr''ofondità sufficiente perchè.offrisse un piano di ~ppoggio invariabil'e, erano disposti ·strati successivi di cemento, di . pietre sfaldate conglomerate dà una ma!.ta tenace, di-altre pietre ridotte a fòr.ma rozzamente cubica, e di.una sorta di creta. SuH'ultimo di questi · ~trat.J, . ognuno dei qtta li aveva il suo nome particolare: si appoggiava '.l 11av1mento, detto. swrnma. crusta, fa tto di s~lcj tagliate collo scarpello , Jn forma para'llelep1peda o semplicemente spezzate, e talvolta di ciottoli. I;e vie. s~lci~te precedeuero in Qrdiné di tem·pò le alu:e : in valse poi l t'.so dr li,m'. t~re la selciatura alle vie urbane, ma fatta esperienza della mmore stahil.1tà e durata che offrivano quelle coperte di ciottoli, sì ritornò a lastncare an,che le strade fuori . di città (2). Ad ogni miglio un

cippo. alzato su un piedistallo portava jncisa la distanza che corre'\(a da esso alla porta di Roma cui la via faceva capo, oppure (dopo Augusto) al rn illiare aureo posto nel fòro romano. Credè alcnno (4) che da Roma si spingesse la numerazione fino ad centesim1wi, e indi in poi si con.: tassero le miglia_ da qualche colonia illustre : ma si oppone l'esempio contrario offerto dlllla colonna conservata· nel Camposanto urbano di Pis~, che porta il numern 188. Nei pul,)ti in cui s'incrociavano più strade; stavano i Lari Viali;. cioè termini aventi effigie di ~Iercurio Gompitali,zio e Viaco, ,li Apollo, ·di Bacco, di Ercole, con indicazione delle varie direzioni. pgoi tanti passi si trovava un montatoio per i cavalieri. Molti e superbi i ponti gettati sui corsi d'acqua, e i viadotti c~he scavalcavano le. valli -ristrette. Si aggiungano le fontane, gli abbeyeratoi, gli alberi piantati per fare ombra, i templi, i portici, le osterie, le botteghe, e molte altre c~se che rendevano queste' vie non meno comodt~ che g,randiose. · · Completavano tali comodità le poste, che i 'Romani chiamavano cursus , pttblici. Non è faci le deter~inare quando e dn chi ne fosse introdotto l'nso . Vi è qualche indizio di tale istituzione sotto la repubblica, trovandosi memoria di Iuogbi detti- s'ta tiqnes, e di ...messaggeri chiamati. 'statores; ma il se1:vizio di Stato fu instaurato da Angusto, e rimase poi serù pre in mano degli imperatori e rivolto a pubblico beneficio, tantoc;hè quelli che 1 ne approfittavano non erano tenuti a sborsare alcuna r.etribuzii:me. {)Jtred1è nelle ciuà e nèi borghi, si trovavanò luogo le vie militari due sorta di luoghi nei qun li,da un apposito personale si tenevano cavalli e carri a disposizione dei viandanti; e questi si dicevano mutationes o mans'iones a seconda che cor:rispondevano alle moderne stazioni di posia (realis), oppure agli albergh i. La· Toscana, di buon'ora assoggettata, fn altresì presto solcata da vie mi litari: tanto più che ì conquisunori io tendevano che essa aprisse loro il passo ad estendere la crescente dominazione, Ma chi ripensi al progredito stato di civiltà e floridezza degli Etruschi avanti la conrp1 ista, c)Ìi ricordi che T. ,Livio potè scrivere: Tuscormn r es ante r·ornanum im' peritim longe tateque patuere, si convin0erà .di leggierì che, secondo quanto non mancarono di ,accennare Cosimo Della Rena (2) e mons. :tl'lario Guarnacci (3),. non è . Qubitabile avere la Toscana avute già da .prima le sue proprie vie di comu nicazione, almeno tra i centri ,

' .

(i) De Re ~edeficatoria, lib. 8, cap. I. , (2) BERGIER N1CoLAS, - llistoire des grands chemins de 't'èmpire 1·omàin

pag. 140,

·

tomo 1,

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2231

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(il Ibidem, tomo II, pag. 762. (2) Dei àuchj e marchesi -di Toscana , pag . .AO. {3) Origini i tal'iche.


-. 2232

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1LE VIE lÙLITAltl ROlIANE OHE PASSAVANO PER FIRENZE ' . '

LE VIE MIUTARl ROMANE OHE PASSAVANO PER FIRENZE

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p(·i~cip~Ji dell'egemonia e~ru~c~. Nè faccia ostacolo a crederlo quanto Tito LJVJo dwe della Selva C1mrn1a (montagna di Vitér15o) descritta da lui così impervia ed orrenda qii'am niiper fuere·germanic,i saltus (I) · es,send. o I\1am'festo clrn .ta I J' > 1 parale si riferiscono solo a quel territorio a Mora aspr? ed inaccessibile, mentre lo storico stesso ci assicura che altre vie di comunicazione erano aperte' tra ·la Toscana ed il J,azio. Per una di qu~ste, se tutta non è leggenda la storia dei re, dovè pas,;are Tarquinio' Prisco Der portare la. guerra in Toscana ; da altre le orde dei Galli Senoni .guidate da :Brenno poterono giungere fino · al Campidoglio. A noi di tali vie antichissime non è giunta uç,tizia: è pel'ò verisimile che alcune di esse si mantenessero lungamente in .uso, confondendosi, coll'andar del tempo, con quelle traccia_te dai Romani che le avrar111o prolungate e. restaurate . Ed è anzi credibile' che alcuue v.ia, anco al dà d'oggi battute in Toscana, si~uo nelle lbro linee generai.i quelle stesse aperte dagli Etrusc~i ptìm11 del dominio dei conquistatorj del mondo (2). Tornan~o .alle str~de che si sanno o si credono pei'tin~nti all'epoca romana, e da notarsr che esse si distinguono in due classi : vie militari ?.consolari~,fa'tte o sotto la rei{ubblica o d~gli imperatori, e vi·e · mumc1pali apert,e da co lonie e mu~rcipi a scopo di comunicazioni colle prime e tra loro. Nè può escludersi clie di ,ìueste talune fossero co2 struite per ,decret~ e con sus~idio del governo di Roma. La huonà ccnservazione del le vie miJitari er<l· aflìdaia a màgistrati detti miratores viarum, i quali non · è: esaùo venissero instituiti da Augusto come, afferma- Svetonio, percM sappiamo dii PIutarco che Cesare fu investito di t.a li fùnzioni per la via Appia che èra .riguardata come ;·egina. ·viarwn. ~'alta sorveglianza dHIJe· strade fu da prima ti serbata ai censori: · (3) ma nel 51 O di Roma vennero a ciò deputati-quattro cittadini chiamati qiwtuo,rviri che; portati in seguito a sei, presero secondo Varrone il no~1e di tJiocuri, e furono ord inati per modo. che quattro di essi sopra1?~endess~1·0 alle_ vie 4rb1me ~ 'due alle mi~itari. Augus-to 11bolì q:uesti u!t1m1, _nommando rn loro vece t curàtores con tale autorità e Jarghezta di mezzi, da D:1etterli in grado di adempiert all'ufficio )oro con dispendìo ed opera cbe oggi appen_a si ci·ederebbero possi.bili. Questa alla carica molto più onorifìca · di qndla dei v'iocim:,., salì in tale estimazione éhe · i. ~iiù illustri per;,onaggi gareggiavano . per ottenerla; e fu dopo siffaua nforma che Augusto instituì il miil'iare aure·nm, attribuendo ai nuovi

magistratL la responsabilità della ret.ta collocazione delle colo_nne fiari e. Le misµ r_e itinerarie incise in queste erano espresse in miglia composte di 8 stadi di 125 passi_. Nicola Sanson so~1e~ne che ~ues_te mic,lia equivalevano alle moderne. Riferendosi al m1gho fiorentmo m. usi in Toscana, il P. Riccioli pretese che l'antico fosse più lungo; ma Cosimo bella Rena (2) e Vincenzio Borghinì ('I) ritennero che il mig!io r'omano ne difTerisse per un quinto in meno. Secondo ~uesto ragguaglio, che credo il più esatto, l'unità itineraria dei Romani equiva.rrebbe _a metri 13·23. Si noterà che l'unità elementare, .cioè il passo, viene a nsultare di lnnrrhezza circa doppia di quella che• noi .riteniamQ quale ç) . • • misura media del passo dell'uomo. Su queste misure I t.merane s1 consu lti quanto ~e sèrisse il Cassini (3). 1

II. Firenze fu dedotta colonia mb legge .Tul1:a, ma verisimilmente sotto Augusto; cioè dopo la battagl ia di Filippi, nell'anno .702 di Roma ~ssia avant.i G. C. qu:-1rant'arini. Ma l'esistenz[\ di un cospicuo centro abitato nei dintorni dell'anticbissimo ponte gewno sull'Arno, nel punto stesso dove è ora il Ponte Vecchio, per opera cli quel nucleo di mcrc11tanti che discèse di Fiesole ab antico

è di gran lunga più remota-, ed anteriore senza dubbi_6 all a s,>,conda guerra

Punica. Attorno a quel ponte, fondato nel luogo opportunissimo in cui dal le radici del colle di S'an Giorgio, che ne proteggono le fondamenta, il fiume · è c,ostretto a cQrrere inalYeato in un canale angusto e invariabile, ~ovettero sorgere di buon'ora osterie, botteghe 'da fabbro, da rnanescalco, da mastro d'ascia, per comodità dei viandanti che vi passavano per andare nei territori dellè celonie di Pisa, di Volterra e di Siena; e poi le borgate di Vil la Arnina e di Camarzo, indizi antelucani della fuiura metropoli dell'Arno, precorritrici pagane della città del Battista. E da quel ponte prendevano le mosse, o su di .esso varcavano il fi ume, le vie militari delle quali mi accingo a porgere un cenno sommario, ma, se mi verrà fatto, completo. I

(l)

l/istoriae ·1·omanae, lib. 8.

'

'

(1)

' - llelaziom <l1 almm 1,iaggi fatti in <tiverse pai·ti della Toscana, (~ G,o' 'l',1,nG1oxt. Lomo lX, f>ag. :158.. (3) 'l'.

fimo. - !Jistoriae romanae,

lib:

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·1

r.

c., pag. 43.

Discorsi, tomo !, pag. 12,1., 134. (3) com11ara-ison des mesures itinerair'es anciennes· avec les 1noder-nes, nelle 1/lemoires de l' Academie des sciences, anno :1702 , pag. 20 (2)

,


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LE ''!E MILITARI ROMANE CHEì PASSAVANO PER FIRENZJ.: 7

Vie da Fiesole a Siena e l olten·a. - Scendendo da Fiesol~, una strada ric'onoscibile a chiari segni per ,via militare a causa dell'antichissimo marciapiede che G. '.fargioni osservò tra le rovine .da S. Girolamo alla moderna piazza , passava l'Arno dopo · avere attraversal<l la vecchia Firenze per tendere con due rami ai finitimi territori di Siena e di Volterra. . Varcata la Greve, la via per Siena si dirigeva indubbiamente alla volta di Decimo, luogo che derivò il nome dalla decima pietl'a milliare che cadeva costà; e dove fu poi eretta la chiesa plebana di Sant:J Ceci lia a' Decimo, nominata nell'apografo Nonantolano che contiene la dona?ioue di Carlo Magno a quella badìa. Presso a Decimo surse in processo di tempo la terra di San Case)ano, che dovè essere originala da una posta o man-: sione· di questa strada. Un marmo sepolcrale risalente al tenwo della colonia fiorentina fu rinvenuto qualche secolo fà nei dintorni di San Casciano: trasportato in una vicina chiesetta vi giacque più anni ignorato, e forse non sarebl)e più venuto in luce senza l'amore alle patr-ie memorie di Piero Vettori il Juniore, per cura, sollé~ita del quale fu allogato degnamente nel pubblico pa tagio di Firenie donde passò alla ga lleria granducale(·!). Da Decimo non può arguirsi se la strada tirasse al l'antichissimo Vico Marturi, posto dove è oggi Po7giboosi , seguendo l'andamento dell'attuale via per Ba-rberino e Tave1:nclle, oppure passasse per Semifonte, terra cospicu2e di ~lta antichità (SumRm1s Fons) , che i .Fiorentini spianarono nel ,1202. Ma il Targioni (2) crede alla probabilità di esattezza della prima ipotesi, riflettendo che quelli di Semifonte erano soliti assa lire i mercatanti fiorentini sul la via maestra, secondo il racconto di Pace -da Certaldo (8); mentre, se questa fosse passata per la· loro tena, avrebbero potuto imporre· peda~gi e tributi con minor r isch io e maggior profitto·. Semifonte avrà dunque avuto cournnicazione per una traversa colla via militare; la quale, varcata la Pesa in un punlo poco <liffiirente da quello del Pon te Nuovo attuale, dovè essere condotta press' a -poco sull'andamento della odierna, Senese, a Tiserva che nel pro~egu imento avrà tifato p.er Colle per non aLtraversare tante volte la St-aggia. Un tratto di strada antichissim·a, oggi in gran parte spa,rito, andava a Siena per il Chianti._ Da Montebuoni tirando lungo la Greve, passava sotto Castelbonsi e-saliva a .Casarotta , scendendo per il piano deÌ Melagrano al torrente Terzona. Da questo si distaccava per salire a Montefiridolfi; donde, pianeggiando fino a Fabbrica, calava in Pesa, e per la I

(i) ·B011GH1N1. - Discorsi, tomo I, pag. 60. - Go1u. - Inswiptionmn antùzuarwn, tomo I, pag. 28, ,. (2l J. c., tomo IX, pa·g. 289. (3) Gue1·1·a di Se1nifonte.

LE V!E MlLl TARI ROMANE !)HE PAS°sAVANO PER FIRENZE

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Sambuca (come la strada attuale) saliva a S. Donato in Poggio e alla Castelli,nà, mettendo per Querciegrossa a Siena. Questa via era ancora berf delineata verso la metà del secolo passato, e fu descritt.a al Targioni da Giuseppe Bracci medico di San Casciano. Da Siena -s.i doveva tendere a Roma mediante una traversa che raggiungeva a Bolsena la_ via Cassia, dalla qua le si_ dirama~a la via Ciminia che per la montagna di Viterbo metteva a Sutri: fors.e Il ~onte c.e1~tino sul fi.ume Pagl ia pnò aver pre:;o il nome dalla centesima pietra mill1<ma di queste) stradn, cbe seguiva presso a poco l'andamento della moderna via Romana per Siena. Crede però il Targioni che la strada più battuta dovesse essere la Claudia colla quale, evi tando la montagna e la sel va Ciminia, per Buonconvento e Ponte Centino. (voltando a sud-est ~ co·steggiando la sponda meridionale del lago di Bolsena), si ~aggiungesse liì via Flaminia passando per To~canella, (Toscanum) e San Liberato (For-wm Claud·ii) aWest di Manzian'.a. · È probabile che la via ll).ilitare per Volterra staccandosi, come al presente, dalla Senese al confluente delJ'Ema colla Greve,-seguisse l'andamento o~nerale dell' attua le antichissima via per Castelfiorentino. S'intende q:rnle era prima delle numerose ret,tilìche e variami, che le sono state apportate in questo secolo alla costa di Giogo li, fra Treggiaja e Cerbaja, alla costa di Montagnana, al C:istagno, a S. Ottaviano, e al passo dell'Era. Così, diraml ndosi dalla Sen~se al :ecch_io. Ga.lluzzo' sotto la costa del Portico, la. strada doveva sahre a G1ogoli, mdi alia Romola, e per i luoghi dove sono ora Montegufoni, Montespertoli, Castelfioren: tino, la Fattoria del Castagno e S. Ottaviano, andare a VoltE',rra . Puo ritenersi che ftno a Gambassi fosse raddoppiata dà una tra versa che, staccandosi da Decimo sulla ~enese, per Lu0ignano di Yaldipesa, (ex gente Licvnia) p~·;it veLustissimo Lucardo (Cornitatu,s Lucardiis del l'ap,J· gra,fo NoJ?.antolano), e per Cenaldo tirasse a Gambassi, Via da. Filren:ze a ,Pisa. - Pisa, antichissima città e, colouia ro.,. aiana, era congiunta a Firenze da una via militare, _che dalla Tavola 1 Peutìngeriana si rileva avere 11vuto tre poste o .Mansiòner Valvata, a 9 miglia romane da Pisa, itn ]?01·tum,. a 41 miglia da Val'Vata., e ad Arn.u"'m /Lu'Ditirn, della quale la distanza non è arri vata fino a noi. I nomi di tali poste sono oggi caduti totalmente in disuso, nè ci consentono di determinare quale fosse l'andamento della strada . Possiamo però ammettere senza tema di enore che essa passasse, come la moderna, sulla sh1istra dell' Aruo, per evitare i poggi che non interrottamente in<1ombrano la destra da Si(Jna a San Gio. al la Véna , e le paludi che a ~uel tempo dovevano stendersi fra tal-i colli. La riva sinistra invece


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LE VIE MILITARI ROMANE

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PASSAVt. NO PEU FIRENZE

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non offre .pendenze, ad eccezione delle· facili · colline di Castel del Bosco , di San Romano e della R:otta; che forse anco, a q_uei tempi potevano evitarsi, se l'Arno passava alquanto più discosto dalle loro radici di ciò ·che fa attua)lllente. E pertanto la via militare non poteva discostarsi gran fatto dall'andamento della odierna strada . . Il Cluverio, nella tavola della Toscana antica, segna la posta ad · Ar'.1'um a Capraja, e là ill nwa così: « Quattro m{glia sopra Empoli era un ponte sull'Arno;_ con un borgo vicino, il quale' perciò prese il nome ad Arnu'm. » Capraja però giace su lla sponda destra , e non potendosi amméttere che la strada corresse su quella,· l'ipotesi del Cluverio dovrebbe escludersi sé non intervenisse a si,ffragarla la circostanza d.el ponte ; non ripugnando che i viandanti potessero deviare per breve tratto per r;ercare la posta al di.Jà di questo. Ciò però non toglie che il Cluverio possa essersi ingannato, e ché la posta fosse. più verisimilmente nel punto della r iva opposta dove fu poi. il castello dì Malbor- ghetto appartenente ai conti Alberti da Capraja, che i Fiorentini spianarono nel rno3; edificando, a dileggio dei conti, ·1a ròcca di MonteJupo, di cui tuttora durano gl i avanzi . Per giungere a questo punto da Firenze, è indubitato che la strada dove,,Ìt seguire la riva sinistra perchè troppo aspra è la destta; nè si può supporre che passasse per D colle dl. Malmantile, trascurando l'andame?to faci le e piano attraverso la stretta della Golfoliua, come poi avvenne nei ' bassi tempi. Forse quando i Fiorenti ni fecero la strada sul poggio tra la Lastra a Si'gua e M.alborgheuo, vollero meglio aJ:l'orzarsi contro le scorrerìe de'i nemici; forse, in c1uei primi tempi in cui si ord inarono a libertà, i territori della Golfol i-na e di Artimino non appàrten evanò a loro, ma sibbeue ai terrieri di Signa (che allora si reggevano a Comune) e ai dinasti di Capraja. Se pure non obbedirono unicaménte all'uso dei tempi, che cercava senz'altro Ja via più breve, pos.tergapdq ogni consicl,llrazone di_3gevolezza e di comodità, cui i mezzi di trasporto comunemen te usati, cioè la cavalcatnra e iì' someggio, conferivano unà limitata importanza . La strada militare, correndo nella pianura a sinistra di Arno, doveva· toccare il_luogo che p rese il nome dalla settima pietra mi!liare, e per la I,as~ra ed il borgo del Ponte a Signa penetrare nella. : stretta ed uscirne a i\.fontelupo ; come fa la moderna via che segue quell'andamento da che i Fiorentini, conclusa Jlel 1369 la pace coi Pi., sani, deli berfrono ai 6 agosto di « far passare la strada.lungo Arno per la Golfoli na (1), acciò i carri andassero liberàmente "·

dito di artisti dei secoli .Yl V, X V e XVI.

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Filza n. 59 in Gaye-Cartegyio ine(i)

Hodpepoticon, tomo I, pag. 18, in Detié!a'e ertiditrrum, tomo X.

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Conforta la supposizione stessa il fatto cbe .nel secolo passato fu l'inve-. · nuto e deposto nel cimitero della chiesa di San M.ichele a L,!lCiano un cippo milliario appartenente a ques.ta via. Ora la ch.iesa di Luciano e sulle pendici-del poggio di :Ma)mantile che acqua?endono ali' ~rno, ~ · prossima alla moderna strada della Golfol ilia a c~rca du~ ch1lometn da Montelupo; laonde riesce più probabile che 11 c1ppo venisse traspor' tato a Luciano da q nesta che dalla strada, a.ssai piu discosta, del ìl'.Ialmanti le. Questa pietra porta un' iscrizione col nome di T. Quinzio Flaminino T. F.; e, se si trattasse di coni olt romani , sarebbe fissata l'epoca .del console T. Q. Flaminino, che ebbe eer J ollega Q. Cecil io. Metel lo l'anno 680 di Roma (·120 o ,1:2.3 avanti l'era volgare), e determ111'.'ta 1 la data di quesia vi'a militare. Ma i nomi dei consoli romani _non venivano mai consegnati alle iscrizioni individualmente ; e d'altra parte non · vi è sicurezza alcuna che il padre del console. Flaminino avesse nome Tit~, come hn igla T. F. esprime a rigu.irdo di quel)o di cui è menzionè ne! cippo. Bisogna dunque ritenere, come ,,ncbe com_prova una,,_aua!og~ colonna milliare trovata a Pietrafitta presso Empoli, tranarst qm d1 consoli' muni.cipali o di cruei decurioni che ~ssumevano il nome di consnles colonici. .1 ' La ,seconda posta in Purtum è collocata dal Cluverio ad E~poli '. l_a Tavola Peutin"eriana la· pone pirt vicino a Firenze, e lo $tesso fa il Dempsterio nella Tayolà annessa all'Etrw:ia re,g~lis. ~enchè jl Lami inclini in questa sentenza ('1) io, malgrado la mia deferenza per cotesti dottissimi uomini, non saprei vedere come ci,:i_ possa sosteners1. Poichè ;e la. posta ùi Port:um era più vicina a Firenzè, veuiva a risu~tare vicinissiorn, oppure una stessa cosa con quella ad Arnwm; o altrimenti qnest; a t~ovarsi a monte di Capraja (o Ma!borghetto) . Due cose che mi sembrano difficili ad ammettere. ·V , ali!,atci secondo Nicola· Sa;:;-son sarebbe Cascina, e ad o~inione del· Cluverio Pontedera. • ., \ Via da Roma a Fi,1·enze-Luni. oc Tre, lasciò scritto Cicerone, sono fe vie che da Roma conducono a M.odena: la ·Flaminia per la parte 1dell'Adriatico, la Cassia per H mezzo della Toscana, l'Aurelia lungo ' le spiaggie ciel mare inferio re. » _. . . Dì queste tre, §.Olo la_ Cas si:i passava ,per Firenze. Queg! 1 che !e diede il nome fu, per testimonianza di Festo e cli P. Vittore, CaJO C3ss10. Lon"ino che esercitò la censura con Marco l\1essala in un tempo, a dett; di' Plinio, poco posteriore aila guerra Nlacedonica t11r~ninata nell'anno a87 ai Roma. In tale opinione, accettata dal Paocirolo e dal '

(i) Archivio delle rifo1"magioni-P·rovvisioni . -

LE VIE .MILITARI ROM4l'<E _C HE J?ASSAVANO l?ER FlRENZE

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LE VIE !IIL!'rAB.I ROMANE CH E PASSAVANO PER FIRENZE

Guazzesi (4), non consentì il Lami; secondo il quale l' autore della strada sarebbe. Quiato Cassio Longino, console nel 590 (2). Checchè ne sia, certo- è che la via .Cassia fu aperta per imperiose considerazioni politico-militari dopo che i.Romani , {atti accorti dalla marcia di Annibale attraverso , la Toscana dell,1 importanza stl'ategica della linea Fiesole. Arezzo-Chiusi, sentirono la necessita di poterla facilmente percorrere cogli eserciti. In ogni tempo ,quèst.a Pra stata ri tenuta la via retta ed agevole, la vera strada militare per passare .dal' bacino dell' Arno ·in quello del Tevere: Flamfoio; secondo il cantore delle Puniche, i:lveva detto. di Anniba le, stando in Arezzo :

·Nc)rf.IZIE POLITlCO-J\iIILI'T·ARl

llinc Clusinà petat, _posi1'enio m oeni (i Rornae (3).

Strabone narra cbe gli cser~iti romani , per trasferirsi nella Ga llia, prendevano la via rasente il Tras11neuo (4); e Lucano cantò che Arezz() e Chiusi erano sul c1.1mo.1ino del la guerra, quante volte .(a fortuna met- teva a eimento la fortezza di Roma : . Quoties Romani fo1·t1ma lacessit, llac iter est bet!i (5).

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Fn questa la strada ~enuta da Catilina1quando, vista scop·erta la congiura da lui ordita, finse di anda re in esilio a Marsiglia; lmrrendo invece presso C. Flaminio Fiamma nel te)'ritorio aretiÙo, p~r quindi muovere, coi fasci ' e colle (lltrn insegne del Consolato, agli accampamenti ·di Manlio e dei suoi seguaci ·nelle campagne di trieso le. bi fatti Cicerone, che fn console n~l 691 di Roma e che S'ventò le mene de l pericoloso agitatore, potev-a già parlare della via Cassia come di opera non- recente. E éosì cl.elle grandi vie militari romane attraverso l'lta l1a, prima rimane in ordine di .t.emflO come di magniftcen2a· la via Ap· pia -(anno 442) ; , secoo,da risult.a la via Aurelia o Emilià di Scauro (a nno 512), terza la via Flaminia (anno 533 forse terminata pi·ù tardi) . Delle· nove strade che si diramavano da quest'11ltima, pi.ù antica è la Emilia di Lepido, quindi· viene la Cassia .

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( Conti riua)

TORQUATO GuAnnucc1 ·ma.g11io1·e <l' art-iglie1·i(t. (l.) Dtssertazione 'i'ntomo alla via Cassia, .di Firenze, to mo Il, pag. :L03. .

{2)

Lezioni di antich-ità toscane, tomo i, pag. 65.

(3) Siliiitalici - P1mico1·u,n, li b. V. (~) Geogrnphiae, lib. V. (5)

nelle Afemorie del.la Società colombaria

Pharsalia,

lib. I.

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Il 2 co11rente venne in discussione alla ùimera il bilancìo dell~ ,,.uerra per gli esercizi 1898-~9. In quest'oc~asiooe l'on. Colonna _peror? la causa· deo-li ufficiilli di cavalleria che disse arretrati nella ca rnera l'I· spetto a qu~lli delle altre armi; !'on. Frascara ~s11m(nò. il . bilancio ~al lato fina nziario, quindi prese a parlare delle fort1ficaz1 on1 e del.le _se~v1tù mil~tari di Alessandria; altri toccò de\l'isìruzione dei sottuffic,ah d1ceudola in~ùfficieote, altri propose modificazipni alla.legge d'avanzamento per gli ufficiali. . ./ · Rispose a tutti !'on. San Marzano, ~u01_stro della g11erra_- Per q~1aoto rignarda . l'avanzamento in cavalle~·ia disse _che dalle cifre d~ll onorevole Colonna non si possono trarre deduz1on1 assolute. Noto essere bensì vero che in questi ul'timi tempi la fanteria fu alquanto avvantag~ giata nell'avanzamento sulle a!tre armi; ma ancora qualch e anno f~ s1 era in condizioni opposte; il ritardo precedente ba portato l attuale acceleramento, perchè la legge sni liÌniti cl"età ha fatto più vuot~ ~el la fan·teria che nelle altre armi. Ma ROn continuerà ad essere cosi qu<1ndo la foc,ge funzioni da un certo tempo e le cose si sieno equilibrante. ll)L'òn. tl'.liuistro disse che non rifiuta di studia re le proposte deJl'onore~ vole Colonna, ma crede che la causa per cui molti ufficia li di cavalleria -0bbandonii'no la carriera dipenda più da ragioni eoonomiche che da ra.gioni d'i,vanzamento. , Riguardo alle servitù -militari disse _che a_vrebbe_tost~ presentato un ap· posito disegno di legge e lo presentò 10fatt1 ~u? g1or~1 appr_es~o. . Rispetto ai sottufficiali disse che la sevent~ _degh ~sarru e ga~anz1a dell'istruzione; affermò che la nostra scuola. militare d1 :.;c.berma e una · -delle ~ialiori in Eu'ropa. Ritor:audo, per conchindere, all'avanzamento, dis_se che ~a prudenza consi "lia :cti non fare modificazioni alle vigente legge d1 recent1ss1ma data, . .almeio finchè l'esperienza non dimostri che sono proprio necessarie. 1

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NOTIZIE POLl'l'lOO-MILl'rARl

Jl10Tl ~IE 'PULl'Tlt;Q-ililLITAR,l

·Notevol i ·soprattutto furono le parole risposte dall' on. Ministro della guerra alt'on. Farinet, il quale si era arrischiato di affermare che, nel nostro esercito, il, militare di truppa è maltrattato. . Quest'affermazione snscitò rumori di 4isapprovaz'iòne in tlltta la Camera. ,Il ~Ìinisiro imme·diatamente rispose: « Questo assolutamente òon sussiste: se vi è una qua lità che emerga nella uflici1J.litii italiana, lo dico proprio francamente, è qnel la del niodo fraterno , paterno, alliorevo)e col quale si. trattano i soldati. <e Ho vissuto nell'esercito, lo conosco intimamen'te e so i sentimenti che si hanno dagli u!Eciali versn i. loro dipendenti. -Ho vissuto anche in contàtto di molti altri eserciti·: non spetta a me fare raffronti, ma certamente non credo che in nessun altro esercito il soldato sia meglio trattato e con migliori maJ'.!iere. « Tutti coloro che hanno avuto occasiqne 'di conoscere que.llo che si passa fuori d'Italia, certamente non potranno contradirmi. « ~on nego, vi saranno stati ·fatti c}blorosi e se alle volte, specie negli alpini, si spingono fino tròppo le esercitazioni , allo scopo sempre d'istruzione, non posso ammettere nemmeno per un momento che si faccia allo sc<?,po di danneggiare la salute del soldato. " Il Ministero lo ba fatto altre volte, e lo farà ancora, di moderare; perchè se si è ecceduto ciò avvenne per spirito .d'intrapresa, per·• arri- . vare ad irn punto a cui fors~ non sono arrivati altri corpi che ci stanno dL fronte. « Infine per quanto si· tratta di curare la salute del solda'to, creda l'onorevole Farinet che. ncn la si trascura, '~ti anzi le questioni d'igiene sono portate ad un puo'to che, se non fossi i) capo dell'esercito, chiamerei eccessivo. _ « .M.i dispiace di avere ·i~terì·otto la discussion~, ·ma pareva mi opportuno chiarire questo punto. » La Camera· applaudì calorosamente queste pa'role dell'on. Ministro. I La discussjone degli articoli non suscitò questioni importanti ; ess i venner.o rapidamente approvati, e nella votàzione a scrutinio segreto iI disegno di legge ebbe una gra'D.de maggioranza favorevole.

La somma comp]e$siva del bilancio del.la guerrà, dedotti il debito vitalizio e le partite d,i giro, rimane ferma a 239 milioni, consolidata dal precedente Ministero, ma, in confronto del bilancio presentato dall'amministrazione Rudi'nì nel novembre dell'anno scorso, presenta alcune variazioni tra capitolo e ·capitolo. / Sono principali . cause di variazioni : in meno, la ·soppressione delle grandi manovre e del richiamo di · classi a scopo d'istruzione;, in più, le esigenze della pubblica sicurezza, il m~ggior costo del grano, gli afl,'ari d'Oriente e l'eccedenza degli organici. Queste variazioni finanziariamente si equilibrano. Una variazione degna di nota apparisce nella parte straordinaria del bilancio. Lo stanziamento sulla fabbricazione dei ~uovi · fucili, ch'era stato fissato in cinqÌ1e milioni, diminuisce della r~età, e la differenza è portata al capitolo che riguardà il materiale d'artiglieria da campagna, quale ca~ pitolO' da tre mi·lioni sale .a cinque mi lioni e .mezzo. , Questa maggiore spesa è dovuta alla trasformazione in corso del materiale dell'artigl ieria da càmpagna, che si rende sempre più necessaria· ed urgente mentre la fabbricazione dei nuovi fucili si trova oramai a ' rallentata. tal punto da' poter essere senza d:inno , · Riassumendo le risultanze finali del bilancio, abbiamo queste cifre: Spesa ordin.

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StraÒrdin.

2,4,,1o,sr~o 220,000 Spese generali. 3,768;000 2.19 71H ·160 Esercito. ~ ' , ' Fortificazioni e di12,850,000 fesa dello Stato .

Totale

2.,630,8,W :z:23,509, 160 ·12.,850,000

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Totali L. 222,162,000 '16,838,000 239,000,000

Alle L. 22.0 mila, che fi aurano nella · parte sìraordinaria delle spese generali ; cont'ribuiscono lire, 200 mila i sussidi alle famiglie bisoanose dei militari richiamati sotto le armi; spesa ,questa che·fìgura pe; la prima volta nel bilancio, ma che ,d'ora in poi, stabilito il precedente, dovrà assumere un carattere definitivo.

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NOTIZIE POLITICO- MILITARI

NOTIZIE POLl'l'IOO-MILITA&I

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Soggiunse che il nostro rappresentante alla corte del ' Negus non trova 'benigno ascolto in questa facoenda, perchè non è ancora definita la questione dei conlì0i fra l'Eritrea e l'Abi$sinii e consigliò infine di cedere a· Menelik quanti chilometri di territorio vuole, pur di riavere quei prigionieri che secondo lui (l'onorevole di Rudinì) dovrebbero ancora .trovarsi in Africa. Replicò l'onorevole Ministro assicurando che il nostro rappresentante presso il Negus trovasi col medesimo·nei migliori rapporti; e che la questione dei confini non ebbe mai la menoma inlluenza in tale faccenda. · , Nella seduta del 1 O l'orrorevole Marsengo, sottosegretario di stato al Ministero degli affari esteri, rispose ad un'iQ.terrogazione dell'onorevole ]fasolati, sulla minacciata espulsione da Milano del pubbliçista Walter Moccl1i, ex ulficiale d'artiglieria. Costui, disse l'onorevole Marseogo, doveile lasciare il servizio pe' suoi priil.cipii rivoluzionari e sovversivi . Uscito dall'esercito fece propaganda attivissim.1, specialmente a Milano, nelle .fi le dell'esercito stesso. Per queste ragioni, l'autorità di pubblic11 · sicurezza, appoggiandosi al)_e vigenti disposizioni di legge, ha fatto il suo dovere. .. I . Nella stessa seduta, lo stesso onorevole Marsengo ri'spose_ad altra interrogazione dell'onorevole Bissolati che voleva. sapere, se sia vero che « l'autorità politica 1i _Palermo _a~bia fatto ~ratich~ dirette ad otte~ere la punizione del maggiore Masc1lh e del capitano Prnto, per la testimonianza favorevole agli impulnti data da essi nel processo Barbato e socialisti palermitani. , L'onorevole Marsengo espose il fatto e poi disse che l'autorità politica , richiamò semplicemente l'attenzione dell'autorità militare sulle relazioni che questi due militari ave,•auo avuto e avevano con alcuui degli imputati; ma non sindacò le loro deposizìo~i e molto meno chìese prov,vedimenti spectali contro di essi.

L'esercito propriamente detto C!)Sta circa duecento ventitrè milioni e mezzo, ma questa cifra comprende alcune spese puramente figurative, che tl'ovano corrispondenza nel bilan.cio dell'entrata, ed altre per servizi non strettamente partenenti all'esercito (oltre 3,1· milioni fra carabinieri e tiro a segno), sicchè la spesa reale che il paese sopporta per il mantenimento dell'esercito discende a meno di 192. milioni ; cioè ,J 6 milioni m ·cifra tonda per ogni corp'1 d'armata.

*** Ci siamo fermati -alquanto sul biìancio della guerra; non ci fermeremo sugl i altri che, prima e dopo di esso, vennero rapidamente approvati daUa Camera, compreso quel lo della marina. Dei progetti di leggi milit~ri in pendenza davanti al Parlamento diremo soltanto ohe iI Senato, dopo breve discussione,. approvò quello per la sistemazione dei subalterni commissari e la Camera quello per aumentare di lire cinquecentomila il fondo di sussidio ai veterani d~lle guerre 1848-1~9. Noteremo piuttosto alcune interrogazioni di deputati al go:verno e . relative risposte. Nella sed1ita del!' 8 corrente l'onorevole Di Rudini Carlo interrogò il Ministro degli affari esteri per sapere se sia attendibile la notizia c.he si trovin.o ancora dei prigionieri italiani allo Scioa, e, in caso affermativo, quali misure il governo pensi d_i vrendere. Rispose l'onorevole Canevaro, Ministro degli affari'esieri, ricordando la cura posta da I i;ioverno nel provvedere alla raccolta e al rìmpatrio dei prigionieri in Africa; aggi un:,e che, in seguito a. voci e dubbi sorti che alt!'i prigionieri fossero rimasti in Abissinia, il gov.erno , per .mezzo del nostro rappresentante presso il Negus, fece nuove e diligenti ricerche; detto rappresentante fu anche a_utorizzato a stabilire premi per ottenere notizie· ed a mettersi in dirètìa comunicazione coi ras · ma le ricerche fatte accertarono che nessun aÌtro prigionierò esiste i~ Abissinia, o almeno non lasciarono motivq di credere che possa esservene a'lcuu6. · ·i L'onorevole di Ru~inì rispose di non essere dello stesso parere e -citò notizie di giornali esteri e lettere di provenienti dall'Abissinia dalle quali risultere.obe che vt sono ancora in A.frica alcuni prigio. nieri ·italiani, non però in Abissinia, ma nei paesi (lei galla ed in altre regioni anche prù lontane, ( dove non giunge l'autorità nè il braccio di Menelik._•

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Il 5 ·correntè al Quirinale ebbe luogo il ricevimento delle deput.1zioni del Senato e della Camera che presentarono gl'indirizzi di risposta al discorso- della Co~ona. ~ L'onorevole Saracco, pFesidente ~el Senato e capo della deputazione del medesimo lesse l'indirizzo. S. M, il Re .rispose nei seguenti termini: « La parola alta e serena che Voi mi indirizzaste giunse gratissima all'animo mio. Essa mi porta il prezioso concorso della sapienza ed !45 -

ANNO XLIII.


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NOTIZIE POLl'l'lCO -MitlTARl

esperienza politica e rni rinfranca nell'ardua missione affidatami dalla P rovvidenza. Il Senato 0he partecipa tanto efficacemente alla vita della nazione, mi dà poderosi e fidati Cdoperatori nella via di UD sano e fruttuoso progresso. • Potremo così addimostrare coi fatti a tutte le nazioni colle quali siamo· iu cordiali rapporti quanta sia i.n nòi ·fautori <lolla pace, la religione della patria;· quant.:> vivace sia lo studio pel bene di quest.o popolo che .ha avuto con noi più sicura corrispondenza d'i affetti, ed in mezzo al quale viviamo fiden ti co.me io una grande e fedele famiglia ». Uscita la deputazione del Senato entrò quella della Camera. L'onorevole Zanardelli presidente di questa lesse l'indirizzo e S. 1\1. il Re rispo·se con queste parole: « Signor _prt1sidonte, signori deputati, vivo conforto è sempre al mio cuore, trovarmi fra voi, eletti della nazione, e con voi concorde in 110 pensiero, in un affetto, in una voldntà per il benessere ciel mio popolo. « A questa missione, che dev'essere comune intento di noi tutti, non verremo mai meno e ci auguriamo che ogni lieta nostra previsione si avveri , come sappianio che sarà mantenuta ogni nostra promessa . • Ben accette saranno a voi tulle le leggi che assicurino il progres- · ;,ivo miglioramento materiale, morale ed intelleLtuale del le nostre popolazioni; menlre le relazioni amiche con le potenze tutte, il valore dell'esercito e dell'armala, la fede indefettibile alle nostre alleanze ne assicurano per terra e per mare. « Del concorde nostro lavoro avremo la più ambita ricompensa nella prosperità della patria. »

** Da Creta è tornato nella quindicina ii' nostro battaglione bersaglieri. Vi restano d1 truppe italiane soltanto due battaglioni di fanter ia ed uwa batteria che .presto torneranno. Anche le truppe inglesi, francesi e russe s'appresta no a rimpatriare. La nomina del principe Giorgio di Grecia a governatore, malgrado le sterili proteste della Porta, pare che abbia risolto la questione, e resa inulile l'occupazinntl in1ernaziopale. Per mettere il nuovo principe qi Creta in grado d'i,mpiantare solidamente il suo governo,' le quattro potenze occupanti decisero d'imprestargli ciascuna un milione in oro senza in leressi. Per quanto riguarda l' Italia, il relativo progetto di legge fu già presentato alla Camera e sol lecitamente approvato. Nella 1:elativa discuisi<,ne l'onorevole Canevaro, ministro degli .affari esteri, disse ch'esso,

NO'l'IZIE POLITICO -~IILITARl

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per .<ruauto modesto, mira a tutelare gl'interessi italiani nel Mediterraneo. TI danaro che le potenze imprestano a Creta <leve servire a ristabilire pie namente e mantenere l'ordine nell'isofo, a ricostruire le case distrutte, ' a sollevare quelle popolnioni dallo stato di miseria in cui sono cadute. In questn circostanza (soggiunse l'onQrevole ministm) benchè l'Italia abbia seguìto una via differente. dalla Germani~ e dall'Austria, non si è scostato menomamente da lln triplice aneanza; n<ii conserviamo coi nostri alleati i migliori rnpprirti. La differenza di condotta nel caso speciale dipende da iuteressi parLicolori che.. non riguardano quelli molto m:iggiori per cni fu contr;itta l'al leanza. ,.. ** In Abissinia le cose sono sempre allo stesso punto, o per megl io diro, progrediscÒno sen1.a che si capisca bene in qual senso. Le notizie che !'.Ì hanno io Europa (quelle almeno in rlominio del pubblico) non s~uo sufficienti per stabil ire in modo r.erto a quale intento miri Menelik colla sua marcia dallo Scio:i verso il Tigrè alla testa di \lll numeroso esercito. Le ultime notizie lo danno giu11to al lago Ascianghi, dove si sarebbe fermato per attendere i messi di Mangascià, che devono portargli la sottomissione del ras ribelle. È I~ sp iega1.ione più somplice, ma non da tutti creduta, perchè lo scopo semlm1 troppo piccolo in confronto dell'importan1.a del movimento eseguito d.il Negus. Altre nuvole sull'orizzonte pol iti co per il momenìo non so ne v11dooo, ma bisognn dire che chi è nddentro nlle segrete cose le vedn ria lontano perchè gl i armamenli conti nuano d11ppertnllo in modo vernmente allarmante. Non pnrliamo del Inuovo esercito regolarn e perm aneute che si stan110 organizznndo gl i Stati Uniti, la· cui necessità si $pieg(I facilm ente colle recenti co11q11istc e la nuova attillldinc del govl}rno del l' Unione nell:i politica mondi11le. , Non parliamo degli armamenti francesi ed inglesi che non sono _nna novità in se stessi, ma il proseguimento cli piaui da tempo-stabiliti cloi quali si affretta fcbri lmente l'esecuzione. Ciò che im pressiona maggiormente in qnwi giorni è la notizia di ,so millioni di rubli a,ccordati dnlle Czar per la rnpida trnsform11zione dell'artigliP-ria dell'esercito ru~so. e più ancora i pro~etti prèsentnti al Roicbstag ·germanico per un rilevante aumento dell 'errettivo del l'esercito tedesco in tempo di pace. E tuttociò men.tre sta per radunarsi In con fer<1111.a poi disarmo. I


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N01'1ZIE P0Ll1'1CÒ-MILl'l"AR1

Nè meno significanti •sono i discorsi di ministri e ambasciatol'i inglesi, discorsi che si succedono come fuochi di fila e-mostrano il proioodo dissidio che esiste tra l' Irlghilterrn e ·fa Francia ; il quale non si sa b~ne in che cosa consista,' ma deve esistere ad essere grave, se ministri e ambasciatori parla~o così. ,,

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Fra le più i,mportanti djspo; i3"ion-i di carattere miVitare accenate nella quindicina, notiamo le seguenti: Furono stabilite m;ove norme ·prr constatare l'ido11eità all'avanza1 mento nei gradi di truppa e per la composizione delle relative commissioni · - Fu' stabili io che il servizio, viveri pe\ caporali e soÌdati del regio . esercito per l'anno ·1899 proseguirà ad essere fatto come per l'anno volgente e cioè: ' ri) per le truppe stanziate ,nei presidi capoluoghi di divisione dei primi sei corpi d'armata mediante tre imprese viveri, una per il I e III, una pel II e IV ed ·una pel V e VI; b) in tutti gli altri presidi direttament~ a cura dei corpi; - Il :Ministero ha determinato che nel mese di marzo p. v. ed in quei giorni che verranno ulteriormente designati, siano chiamati a sostenere l'esame cli idoneirà nell'a,ranzamento i teneQti veterinari con :rnzianità a· tutto il •I 889, i q1rnli non si presentarono o non 'ottenero l'idoneità negli esami del dicembre ,t,897. - Il Ministero ha determinato che agli effetti dell,'avaniamento degli ufficiali di complemento e di milizia territoriale, ,il servizio di cui al comma e) del paragrafo 20~ del regolamento. Hl maggio 1898, dovrà e9sere prestato presso. U·ll corpo o reparto,"di truppa, ed e3sefo del la durata continuativa di almeno •115 giorni, per potere venir considerato C.Ollle titolo àlla dispensa dagli esami od esperimenti prescritti per lo accertamento della idoneità al grado superiore; _ - Furono stabil ite nuove norme per la costituzione dei quadri della milizia territoriale e la destinazione degli ufliclali di detta mil izia; - Fu dato.preavviso dei cambi di guarnigione che avranno luogo nell'autunno 1899, in relazione alle norme stabil ite per. il reclutamento e per la mobilitazione dei reggimenti'di fanteria. ' Fu stabi lito chù nella prima quindicina del mese di marzo p. v. sa.ranno chiamati a sostenere gli esami di idoneita all'avanzamento, ·i

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NOTIZIE POLl'rICO-MILlT ARI

tenenti dì artigl ieria non provenienti .dali'a scuola di. applicazione di ar.: tigli!:lria e genio, aventi l'anzianità a tutto ottobre 1888. - Furonçi portate le seguenti modificazioni alle divise: 10 La giubba degli ufficiali ,del reggimento Savoia cavalleria (3°) avrà ia filettatura di panno scarlatto aJ bav_ero ed al!~ manopole; 20 La giubba degli ufficiali del reggimento lancieri di Montebello (8°) avrà le manopole di velluto ne,ro. - Fu preséritto che i ruoli alfabetici modello 71 dovranno essere impiantati da tutti i corpi_:_ a cominciare dagl i uomjni che verrannosot.to Je armi colla classe ,J 878 - colle norme contenute nel Regolamento di amministrazione : per gli uomini sotto le armi potrà essere lasciata sussistere la rubrica antica, - Fll adottato un nuovo distintivo per gli osservatori\ goniometri da fortezza, consistente in uùa st?lla ad otto punte, ricamata in.oro pei sottufficiali · e in seLa gialla pei caporali e soldati·, da portarsi sulla manica sinistra delfo giubba . 1

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** Il Ministéro ha deterrn.ioato che colla data del 20 corrente sia effettuato l'invio in congedo_ illimitato: \ a) dei militari di 1a categoria della classe •I 876 ascritti o designati per la ferma di due anni; i quali si trovino tutfora alle armi, compresi. beninteso· anche quelli di essi rimasti in congedo illimitato provvisorio a disp9sizione del governo e chiama~i quindi in servizio coli~ Circolare n. H5 del ·1897; , · , b) dei militari di ,ta categoria dell~ classe •1817 ascritti alla ferma di un anno,"perchè rivedibili di due Jeye. A cominciare dal giorno 18 corrente, saranno inoltre inviati in congedo i militari di tutte le armi e col'pi i qual i si trovano in una delle ,se<>uenti e . indicate . condizioni. e ne facciano domanda al rispettivo comllndante, di corpo: a) quelli della classe ·1876 con fe rma di tre anni, com presi beni n: tes~ i volontari ordinari, che imprese1·0 isolatamente servizio sotto I~ :irmi dal ~ marzo :1896 sino a tutto il giorno 3 marzo ·1897, precedente a quello in cui fu iniziata la chiamata generàle della classe 11876, m:m 1 mano che vengono a compiere 30 mesi di efieltiva permanenza alle armi; b) queli i delia classe ·1877 ascritti alla ferma di due anni che impresero isolat~mente il, servizio dal 1° aprile 1897 sino a tutto il giorno~

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• NOTIZIE POClTWO-MILITAltl

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' 6 marzo ·1898, p,ecedente a quel lo in cui fu iniziata la chiamata Ne_nera le-dei mìlita'ri .d~lla-cfasse :187ì, m<1n mano. che vengono a compi!re .18 me~i' di effettiva permanenza alle armi; e) quell i deHe classi ' e r.olle ferme suddette che, avendo servilo prima ·del loro concorso alla levà per meno di ' s~i mesi quali volontari prosciolti dal servizio, non poterono , pel paragrafo 846 del rec,olamento . I Q ' · su I , reclutamento essere trasfel'iti alla .classe anteribre. Collo stesso g'f,01·no 18 corrente suddetto, saranno inoltre, per cura .dei corpi, inviati in congedo per anticipazione i militari di ,, a categoria con ,ferm4 ,_di quattro -anni che, iu 11pplicaziope dell'articolo 4 30 della legge sul re,clutnmento furono trnsferiti alla classe 1875, cruelli con ferm,1 di anni 3 stati per la stessa ragione trasferiti alla classe 1876 e quelli con:- ferma di 'anni 2 trasferiti alla cl'asse 1877.

-'.N.O.TIZIE MILITARI ESTERE

Ro~a, 11 1'.2. di'cem bre 1898, 1

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Pel giitbi'leo dell'irnperatore (-f848-·l 898), - In occasione del 50° anniversario della sua 11ssnnzione al trono, S, M. l'imperatore Francesco Giuseppe ha concesso amnistia a tutti i renitenti dell'eserc.ito e della marina, Il relativo a_tto pubblicato nel Giornal,e milita1·e iifficiale è del seguente tenore: " È condonata la restante pena a tutti i militari appartenenti all'eser-c1to e' alla m,1rin1t da guerra, condannati per renitenza o per diserzione, piuchè non puniti o ricercati anche per altro delitto. . « Cesserà ogni ricerca ed ogn\ pena pei milit;iri appartenenti all'esercito ed alla mnrina ricercali per renitenz 1·o per diserzione, o che sieno perciò in attesa di giudizio o di punizione ~isci plinrire; purchè non pu- , niti o ricercati anche per altro del itto, E pure concessa amnistia agli inquisiti ed a coloro 'che sono in attesa di giudizio o dì punizione disci-, plinare, a patio che entro un anno dalla promulgazione dell'amnistia ess~ chiedano di esservi compresi e, nel caso che sieno già stati dichiarati disertori, ma non ancora definitivamente giudicati, ri~unzino alla carica \ che avevano. » I , • Ad esecuzione di qu,est.o atto di clemenza sovrana, il Ministero della guerra imperiale ordinli: q Col 2. dicembre 1898 · saranho lasciate in libertà tutte le persone punite per renitenza o per diserzione, nonchè i ricercati per simili reati, , purchè11on puniti o [icercati per 11ltro delitto. 1 oc I comandi mili t_ari tefritoriali (e l'ammiragliato del porto di Pola) . son:o incaricati del disbrigo delle domande relatfve all'amil.ist-ia. » 1

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.AUSTRIA-pNGHERIA, '

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Nella stessa occasione del suo giubileo, }''imperatore ha diretto- al~ l,'esercito il seguente ordine del giorno : « Ciò che il mio esercito tutto prova per me e con me in questo , giorno, nel quale, or sono cinquanta anni, io mi posi pien~ di speranza


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. NOTIZIE MILl'l'.A.RI ESTERE.

alla· sua testa come. capo supremo, io Ìo sento ne\ più profondo del1' anima. (( i~ sapevo e so d,i essere intimamente unito alle centinaia e centinaia di migliaia di valorosi soldati, i quali sotto le bandiere, stendardi e ves,. silli austro-~ngarici mi hanno prestato il gi'uramento di fedeltà, che fo hanno manienuto nelle tempeste e nei pericoli, 'comunque questi rumoreggiassero e incombessero; una legge inviolabile e santa ci 'unisce: il dovere verso la cara patria, dovere che noi dobbiamo compiere o morire. « Io tributo ,\I più. cordiale ringraziamento al mio esercito pel suo leale appoggio, per la sua disinteressata abnegazione, per la bravura spesso luminosamente dimostrata; di un doloroso senso di riconoscenza mi 'riempie il ricordo dei bravi, che da gran tempo non sono pìù; profondainente comI)'losso io consacro nél mio cuore un ramo di alloro al nostro ultimo ·v,ttorioso Feld -Maresciallo (,1) èd ai no~tri condottieri dell'esercito e dell'armata recentementi morti. · « Per quanto sieno aspri i dolori :e difficili le prov.e che anche nel corso di 50 anni la Pr,ovvidenza ha voluto imporre a me ed alla monarchia, io ve~o chiarame.J'!te che, oggi come nel lonta1w avvenire, l'esercito austro-ungarico continuerà ad essere scudo e presidio. del trono e della patria. · « Che l'Onnipotente benedica il mio fedele esercito, al quale io intendo consacrare !ncessantemente le mie più affettuose cure: ,,,.

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NOTIZIE MILITARI ESTERE )

Qnesta medaglia sarà portata dai' reggimenti di ·fanteria sulla bandiera ,dfl reggimento, dai reggiment,i di cavalleria su di una trombetta d'.ooore d'àrgento. BELGIO.

A1.1,tòmobìli. - Dal comitato tecnico militare belga si stanno facendo espéi'ieuze con una automobile a petrol,iq per grossi carichi, per l' ev'entuale introduzìone di questo nuovo mezzo di locomozione nel!' esercito. Si tvovò che· su di una strada un treno-trasporto occupa nella colonna · ~no spazio 5 volte miu.ore che se si faccia uso di cavarn, e ('be per un lungo percorso si ha nella spesa una grande ~conomia. Una vettura automobile della forza di. ·i O cavalli non costa che 5 centesimi .all'ora per lavorare e cammina più rapidamente. Le nuove auto mobili inoltre possono essere adoperate per. muovere grossi cannoni da fortezza.. Case1·ma,ggio m·ilitare. - · Lo Stato ha assunto il servizio di casermaggio militare, che da circa 30 a·nni era . affidato al~a compagnia dei letti militari. Un ,decreto reale autorizza · J! entrata in v'igore d'un ·. regolamento ·su ·tale ,servizio, contenen{e molte buon.e prernrizioni a ·, vantaurrio del benessere: del soldato e della disciplina. Si spera itloltre ~Q • di ottenere per l' avv7njre, col nuovo modo di amministrazione, un forte · risparmio nella spesa.

« Vienna, 1° dicembre .1898. «

Nella stessa fausta ricorrenza · i· imperator11 F'rancesco' Giuseppe l;a decorato di una medaglia comn;iernol'ativa quei reggimenti, di cui egli è colonnello proprietario da 50 anni almeno.'·, · I reggimenti a cui questa medaglia (Inh;b'er,-Jubiliiums-Medaillej è stata conferita sono.: ' . Il reggim,ento di fanteria n. 1. I ii reggimenti cacciatori tirolesi. I reggimenti dragoni n. 1 e n. H. Il reggimento ussari n. 1 . I reggimenti ulani n. i e n. 6. \

(il

Arciduca Alberto.

FRANCIA.

FHNCESCO GIUSEPPE. ))

... Ripartizione del continçwnte. - Ecco la ripartizione delle nuove reclute del le classi 1896 e 1'897 che raggiunsero nei giorni scorsi i loro corpi. · Corpi

Fwnteria di li nea Cacciatori a piedi. Zuavi· . Tiragliatori algerini. Zappatori-pompieri . Reggimenti stranieri.

per il s·ervizio di2 o 3 anni

per il servizio di t anno·

92,,130 7,140 2,578

60,109

,168

4·1 0 4-

Totali. 103,0!JO

2,442.

'» ) )

63,151

Totali

152,839 10,18;2. 2,518 168 41 O 4166,181

I

/


2252

Cwva.lle,ria. Corazzieri Dragoni Cacciatori a. cavallo . Us-sari : Cacciatori d'ì\Jrica Spahis·. Scuola di cavalleria.

'3,530 7,732 5,Hl 3,17 1 1

_,, ,252

8·1

2.

Tùtali . 20,9·12

ArtirJlieria a piedi Artig.,_rµontata ea cavallo Operai. Artificierf ,

»

»

))

2

))

20 ,'912

29,037

Genio .

3,876

1,2·1 8

5,094

Treno. '

2,040

,1,2,,s

3.,258

2,4-,i8 1,428

2,041

4,489 ·1,428

/

Totali gen.ei·ali

))

6.460 22,4-38 130

»

9

))

.

\

Le reclule che domandaronq di servire nelJ'ai·tiglierìa di marina sono state assegnate : Al 1° reggimento a Lorient quelle dei corpi d'armata 8°, 90, .j,ro, 1<zo, ·13°, 1 i 0, "5°, 16, "7° e 18° e del governo militare di Lione . . N° 57 " Al ~/) reggimento a Cherhonrg quelle dei corpi cl'armata I ,f o, 2.°, 3°, 40, 5°, 6°, 7a, ,16° e 20° e del governo rrii.litare di Parigi ,. 1 • » 78 I Totale N° 135

154, 124 ·

76,275

230,399

~

5,9 17 1

Ckeròourg.

Al ,1, regpimento le reclure' dei corpi d'armata 1o e 200. N° 53 Al 50 » » » • . ·» 20, 30; 50 e 6° e quelle del governò militare di Parigi . » 55

' /

' . Volonia1·i dell'ese,r,C'ito pM" le truppe di marina .:- In seguito liii' invito fatto à. volontari dell'esercito di pass,)re nelle lruppe di marina, 4350 uomini sono stati incorporati nella fanteria . 'd'i marina e 757 nell'artiglieria a datare dal ·1° dicetl/bre corrente mese. Questi vol-ontari sono assçgilati ai corpi di stanza nei porti e non potranno Q.!;sere ob~ligati ~l servizio coionja]e a meno che ne facci ano · do'manda in inscritto. . . / 1\l porto di Cherbou·rg sono assegnati ,1•150 uomini di fanteria (provenienti dai corpi d'armata 1°, 2°; 30, ·5° e 110°) e ,f 7,1 d'.artigl ieria (provenienti ,da i corpi cl'armata , o' 2°' 3° e 10°). - ' Al porto di Brest 1700 uomini· ·. di f,anter ia (provenienti dai corpi d'ai·ni'a a ,\. 0 , 7°, 8?, 90, ,f ,f \! , ,1'.2.0 e 18°) e 356 uq.mini d'artiglieria (provenienti dai corpi d'armata ft. 0; 5°;7°, 8°... 9°, ·1 110,-12:0 e, 118°). Al porto di Tolone 1500· uomini di fanteria·e ~30 cl'art.iglieria (provenienti dai corpi d'armata ,,t,3°, if4.o, 15°, if6° e 0°). I In conseguenza dell'incorporazione di ques10 contingente, i battaglioni di linea mancl'ati · nei porti, ' per riforzare l'eITettivo àel presidio, in seguito alla questione di '· Fascioda, sar:au~o rimessi a disposizione , del ministro della .guerra. .-1

/

1

1

'

\

I

...

Tenendf però conto delle di~ inuzioni ' procjone dalle riforme con~ g:di di rimancjo, d~cessi, ,, ecc. , la cifra' totale di 230,399 1 uorr:ini si ndurrà a quel la di 225,000 circa. ' ' , Truppe di marina. - Le reclute dell~, classe rn97, che àl , momemo delle oterazioni del consiglio di re;isione, domandarono di entra,re nelle trnppe. della marina furono 24-9 e vennero chiamate in. servizio il 16 novembre u. s. QtJe lle c:he domaod3rono di servire nella fanter ia -di marina sono state ass~gn~te ai sottoindic:ati porti: ' · 0

,

1

. 2,041

1

Al 3° reggimento le· recinte dei corpi d'iirmata 7~. e 5° e » 53 del go·vernQ militare di Lione Al -7° reggimento le reclute dei corp.1 d'armata 12°, 13°, » 53 H,o, <f6Ò, 170 e 180. ': . 'rotale 24-9

1

. 3,876 1

Rockefort.

sr

' ))

8,647

'·Totali

1

1

)

Totali . .20,390

, Amm. Commessi e operai Infermieri .

Al 2° reggimento _la reclute dei-corpi d'armata 4°, 8° e il 0° » 18 Al 6° • ~ .. » » - » 9° e 11 ° » 17

1

2,M6 6, ·1O·l

1

Brest.

3,530 7,732 5,H4 3, 171 1,252

»

3,9H 16,337 130 9

1

2253

NOTIZIE MILITARI BS'l'ERE

,NOTIZIE MILITARI ,ESTERE;

''

'

1


~254

Per l'artiglieria, il numero delle batterie rimesse a disposizione del Ministro d~lla guerr~ ~arà . ìn _r.a'gione de\le nupve unità, che por.ranno forma rsi coi volont~n gmnt, nei porti. EserC'i,to a'Africa. - Il contingente di reclute assecruato all 'esercito d'Africa, per i corpi di truppa di stanza in Alge;.ia è>e Tunisia è di 6,357, l1imbarco è stato fatto a Marsiglia e Porto-Vei,dres. La ripartizione del contingente era fa tta prima della desicrnaz.ione del nntìvo capo _di sy,to maggiore dell'esercito. Secondo· lepi:o,p~ste del ge- . nera le Larcbey, wmandante il 19° corpo, i ·soldati con un ànno di servizio dovranno e~sere mandati nell'anno prossimo proporzione molto minore; poichè al partire della classe congedata e llno all'<!-rrivo 'delle reclutè .di riovembre alcuni porli e opere fortificate dell'Algeria e Tunisia non possono più essere suffièientemente presidfo,ti, · Trasm·iss ione per -posta. dei precett·i persona/;i · per: le chia,1nate nel tempo dì pace. - Nel prossimo anno 1899 sarà sperimentata nei corpi d'armata 20, a- 0 • H- 0 , ·17° la trasmissione per posta dei precetti personali . ~er le chiam~te del tempo_ di pace. Il precetto (ordre d'appel individu-el) e contenuto rn uno spec1a_le bollettino di corrispotidenza di modello analogo a quello delle cartoline con risposta pagata: mia parte contient; sul retto l'indirizzo del destinatarìo e sul rovescio l'ordine di chiamata; l'altra pa rte sul · retto l'indirizzo del comandante l'ufficio di reclutamento e stri rovescio la rice,,uta dell'ordine: Tutte le iildica;,ioni · sono scritte anticipatamente, eccetto firma e diita della' ricevuta. Questi ordini dtwono pervenire agl'interessati possibil menté du,~ mesi prima del giorno stabilito per la presen'tazion,1, Al momento opportuno i comandanti di reclutamento li ~imettono all 'àmrnioistrazione delle poste, · la quale dispone di 8 giorni pér farl i recapitare:, qua udo il numero . dei bollettin i è considerevole si stabilistono accordi per cliyiderl i' in più spedizioni. In caso d'assenza del destinatario, l'ordine può essere lasciato al suo domicilio, se il portalettere, vi trova clìi se ne faccia garante; altrimenti è restituito all'ufJìcio di reclutamento, dopo chr. il portalettere avrà scritto sull'inqirizzo.,· iu apposita casella, le indicazioni che_ avrà potuto raccogliere sul nuovo domicil io dèl destinatario. L' interessato che riceYe l'ordine ·aispòne di 8 giorni per firmare e restituire la rice,'uta. Per gli ord ini, che la posta non ha poruto rimettere, e per quelli la cui ricefuta non è tornata nell o spazio di 20 criorni <ìali'iovio, il comandante di teclutamento compila ordini di chia!ata e )i trn'smette a mezzo della gendarm:er.ia, La parte _del bo.I lettino che contiene l'ordine deve essere presentata dagli uomini all'arrivo :il corpo; viene poi restituita loro all4 partenza in corìgedo, do.po che vi sarnnno state scritte le relative ind icazion i.

I

INGHILTERR A ,

1

1

in

1

/

'

I

225;5

NOTIZIE MIL1'l'AR1 ESTERE

NOT lZlE .MILITARI ESTERE

L'esercito inglese nei 1897. :_ È stato p~bblicato sotto forma di l ì b1·0 azziirro il rapporto dell'esercito inglese per l'anno 1897. , La forma media di tutte Le armi nel 18S7 fu di 2,19,283 uomini, di cui ,t,t 7;1 28 in servizio nelle colonie. La distribuzione cli essi al 1° gennario 11898 era come segue : 1,347 Household cavalleria (de_Jla gnar.dia) . 17,721 Cavalleria di linea . ' 3,642 Artiglieria a cavallo . H,677 » da campagna ,1,,1611 » da montagna 117,830 » da fortezza . 7,792 Genio . 6,l.19·1 Guardia (fanteria) -136,16:l Fanteria di linea . 5,666 Corpi cùloniali . . 3,5~9 Sussistenze e trasporti 1,3·16 Servivio de.I -materiale 2,65•1 Servizio sanitario . 1

1

1

I

Totale

220,426

Il risu ltnto netto del ·reclutamento nel Regno- Unito durante il· 4897. -ecome\egue: Inghilterra, 26,284; Scozia, 3,56'1-; Irlanda,B ,926; totale 33,77,1 . . Dal rapporto dei cons)gli di guerra risulta che ne furono tenuti 8,, 061 nel Regno e q,'117 nelle Ool onie, in totale 13, 1,78 . Di essi fu rono p.ronunziate 5 161 sentenze nel Regno e 36-32 nelle colonie, totale 8,793 . Il numero cli umini fregiati di medaglia di buona condotta era di' 867, e quello degli uomini con distintivo di buona condotta 103,'193. Le nazionalità della truppa erano Je seg.penti: I nglèsi, ·158,566; Scozzesi, 46,485; Irlandesi, 26,374; nati nell'India o nelle Co1onie, 8,275; esteri H2; incel'ti 2,55·1 . Le denominazioni. religiose alle quali appartenevano i detti uomini erano: Anglicani 142,290; Presbiteriani 15,022; Wesleyani _1·1,280; altri Protestµnti 2,170; Cattolici ro'mani 36,959; Maomettani; Indiani ecc. 2,121; incerti 2,554 , Di tutta la truppa in servizio al ,1° gennaio, in totale 213,3H uomini, il 37, ,\.8 ¼ possedeva certificati d' istruzione e 5,766 certificati di prima

1

1

1


2256

'

N:OTIZJE MILITARI ESTERE

.classe; nel '.1896 furono guadagp.ati ·16-'-8'2i:i cértificati, dei qual i ,1,064di prima classe. . , Il uumero medio di cavalli e muìi in servizio 11elle di'ver:;e armi fu di 27,926, d1 cui '15,44.8 nel Regno e 42,4-78 in India. .I l rapporto generale della rh;erv11, mil izia, Yeòmamy e volootari dà i seguenti .numeri: Riserva di _1a classe 8~,005 » di 2a. classe !)$. Milizia ,t,1(1,,588Yeornanry '10,'19,I ,· .Volontari· 231,798

'

· trauamento speciale; il soldo verrà Joru tri plicato, inolt.re thi ha cono scenza della: lingua chinese riceverà un premio. di lire italiane 50G. Il nuovo Ùggimento sarà rec\utato ed istruito col ·sistema adoperato ·nell'esercito egiziano da sir :h.velyn \V,ood eI sir Francis' Greufell . NORVEGIA. •

1

Totale arruolati

,Marina . - Il 26 dicembre dai cantieri di W. H. Potter è Sous a Liverpool venne varata la , cannoni1ra Bramble. La sua lunghezza è di met.ri 54-, 76, la larghezza metri 40,05 e spo,sta 711O tonnellate. Sarà armata con due cannoni da mii'l imetri 102. a tirn rapido,· due cannoni da 12 libbre a tiro rapido e diecj mitragliatrici Maxim. ' . Il suo equipaggi o sarà di 10· trn ufficiali ~d uomini. H'/1 due macchine a tripli ce espansione della forza di 1300 cavalli. . Il primo_ lord navale, ammirag'lio &ir Frt}deric Wi lliam Riclrnrds, ca~a.11 ere gran croce dell'ordine del Bagno, è stato promos~o al orado supremo di ammiraglio della Ootta per i benemeriti ·se.rvizi resi.~Eoli continuerà u.el suo posto all'amm iragliato fino alla ·m,età dell'anno ,~muro. Egli fu promosso contrammiraglio il 9 giugno 1882, ,,foe ammiraglio {1 25.. ?ttobre ·1'888 ed :irnmiraglio il 1° settembre ·1893. . 1 E stato 'emanato un'ordine dall'ammiragliato ai cantieri dì Portsmouth ~he irn.pòne gra~di ~estri zioni sulle corpmunicaziorii ai giornalisti. D'ora 1nuanz1 nessun 1mp1egato, all'infuori de~ capi-,dipartinien10, potrà dare alc~na n,otiz!a o~ (nf?rmaz_io~e e si prenderanòo precauzioni speciali acc10c0e gli ordiu1 g1ornal1en non vengano a conoscenza di persone non autorizzllte. · ; · _ ~olonie: - A comandare il nuovo reggimento (o battaglione-) ch inese JQ formazione a Wei-h ai-wei è stato des.tinato il tenente colonnello M. A Wood del 1° ,battaglrone Nortburnberland.Fusilier~ . Il 1° dicembre partì un distaccamento di istri1ttori per con_conere nel. recJutan~ento ed istruzione 'del detto reg.g.imentu. Essi furon o scelti da"i battaglio_ni di ~anteria di ·stanza nel Regoo-Unito e _sono' sel'genti giovani e scapoh; essi furono tutti promossi al grado superiore ed ,wranno nn 1

. ,.

i38,64-0 .

2257

NOTIZIE MILl'l'A,RI ESTERE

I

\.

Egu1:paggiamen~o della fantei:-ia.. - ,Il maggiore medico dell'esercito norvegese · Jorger Eitzen Thesen, descrive nel Militii.,1·- Wochenblatt il nuovo equip~ggiameuto adottato per la fapteria norvegese. · Abolito il cappotto esso venne sostituito da un sacco per dormi re e da una - mollo grossa giacca di lana. Il sacco, fli sotli\e stoffa impermeabile, è lungo centill).etri 170, largo c~ntimetri 70, superiormente e centimetri 55 ai piedi. Pesa chilogrammi 1 1/2; protegge assai bene dal freddo e dal-' l'umido. ·11a gtfcCa è lunga ' centimetri il.O e pesa 1 cbilogràmma: si indossa di notte al bivacco e, sotto la giubba di panno. ~ -,. In luogo dello-zaino sì ha uu s~cco senza special) scomparti menti. Alto 45 ceni.imetri; largo 44 centimetri., pesa circa ·1320 grammi com~ presa la spèciale arma~ura per port;.1rlo. Ha lateralménte ed esterne due tasche per cartu9ce, ed è CO$Ì ampio· che ,hon richiede alcuna cura, io caso 1di alJa·rme, per cacciar de1~tro tutto ciò .che il soldato deve portare. L'armatura de1lo zaino è quella stessa usata anticamente e sempre ancora dai montanari. Si compone di tre aste di legno - due verticali e una orizzontale - · còngii.mte fra loro e incurvate convenientemente. Il pes2 viene così portato in basso, oss~ll. sul bacino, la parte meglio adatta per sopportarlo. 1

\.

·I

I

STATI-UNITI.

Marina . -

1)

nuovo vascel lo <li linea di 'prima classe Wisconsin

fu varato a S. Fraocisço _il 26 del rnese scorso . Porterà 4 pezzi da

millimetri 230 e H cannoni da mil limetri '15t a tiro rapido. Sposta ,12,325 tonnèllate ed avrà una velocità di 16 l/i nod i. ' È cap,we dY 1500 to_nnellate di carbone,· " . SVIZZERA . ,

1

I

Passaggio di categorie. - Al 31 dicembre avverranno 1 seguenti passaggi alla laudwehr e'd al landsturm, e liberazioni dal servizio militare: Passaggiq alla landwehr. - à) Ufficiali : I capitani.nati nei 4860; i primi tenenti e tenenti nati .nel 186i. b) Sottufficiali e soldati: I sot.

-

I

, I


2258·

NOTIZIE MILiTARI ES'l'~&E

2259

.,

tufficiali di tutti i gradi e i soldati di fan tetia, artiglieria, genio, truppe sanitarie e d' amministrazione, nati nel ·1866; i sottufficiali, trombettieri è soldati di cavalleria, che contano ,1O anni di servizio effettivo; Passag.gio nel landsturm. -,- ,a) Ufficiali: capitani, primi tenenti e tenenti nati nel 1850 ; · gli ufficiali su periori (maggiori, tenen~i colon· nel li e colonnelli) ·ai 48 aòni compiuti, che ne fecero domanda prima della fine d( fehbra10 i89,8. b) Sottufficia li e so.ldati nati nel 1854; Liberazione dal _servizio . à) . Gli ufficiai! di ' tutti i gradi, 'nati nel 1843, che non - hanno dichiarato di voler COJ!tinuiù-e a servire; b) I sottufficiali e soldati di tutte .le armi nati nel 184-8. Dom0;nda ài crediti supplementa;ri. - Il consiglio federa le ha diretto al.le · CamerE\ la domanda di una terza serie di crediti supplementari per il 1898, per l'ammontare di 3,5'19,3,i.3 franchi. Tale somma comprende le, seguenti rubriche principali: 900,000 franchi quale sovvenzione per il perforamento del Sempione: 738,793 franch i per scuole di recl ute, corsi di ~ ipetizione .e per vestimenta, questo aumento è dovuto ag li effettivi di truppa più çonsidere,voli ed ai prezzi più} ele,•ati di quelli che erano stati previsti: 446,500 franchi per compra di terreno e rostruzione di edi6zi, compi·eso quello della polveriera di Coira :. 70,000 franchi per aumenti di spese del corpo di guardia-frontiere. Società, degli iiffìcwt/ del Cantone di Zurigo. - La so(;ietà degli ufficia li del Cantone di Zurigo si riunì il 20 novembre a Wintertbour in numero di circa 150 ufficiali di tutte le armi . Le relazioni presentate' riguardavano specialmente i cor"i ,di ripetizione e gli esercizii di distaccamenti, cioè, di reggimento di fanteria contro reggimento di fanteria col conco'rso della ca va Ile ria ed artiglieria. Furono letti lavori molto importanti dal cohinnello Isler, istruttore di circondario, · da·l maggiore d' artiglieria Bubler e dal capitano di cavalleria Straeuli, i quali dimostrarono che questi .esercizi di distaccamenti .diedero.risultati - molto soddisfacenti per tutte IE' armi che vi presero parté. Varie osserv:izioni.furono esposte su soggetti speciali e ' specialmente -si fece ·notare la mancanza di cavalli per l'artiglieria ed il genìo, come pure si domandò , che le carte d1 m·a_novre siano più largamente dis~ribuite agli ufficiali e lasciate in loro mani.

RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

T:l\e United Sery ice Magazin.

Fascicolo del dicembre ·1898. -

·'

Trattando di questo gran padre della strategia moderna (com' egli venne chiamato in progresso di tempo) l'autore di questo studio dà, anzitutto, un rapirlò sguardo ai progressi che, uscendo dalle tenebre del medio-evo, fec~ l'arte della guerra nel mondo; progressi qua,,i inosservati ne' primi tempi, ma che dal xvi e xvn secòlo e giù giù insino a' nostri giorni, semlll'aoo oramai essere giunti a tale, mediante il genio e le invenzioni diverse, d~ poter dire che es,:.i abbiano soggiogato la potenza, della natura. Napoleone stesso, se rivivesse, potrebbe egli credere a' suoi ?echi vedendo che uno de' suoi condottieri nelle campagne d1 Jena ~ di Austerlitz potrebbe ora co1,1durre - a così poca distanza di tempo - un esercito contro quello· comandato da Moltke? Mn è apptinto a cagione di tale meraviglioso progresso che, passan~o da eccesso in eccesso, al giorno d'oggi, si attribuisce forse soverchia importanza alla potenzialità numerica ed al macchinario da guerra, non dandone quasi punta - o poca - ali' iniziativa del genio personale, mentre non si pone attenzione al fatto che le mosse di Annibale - quand' e"li ebbe a combattere con due forze nemiche - somigliano a quelle di Napoleone : e che se il vincitore d' Arcole si fosse trovato di .front~ a Moltke, la campagna del 1870-71 avrebbe certam~nte avuto. esito diverso da ~uello che essa ebbe in r~altà. Questo rapido e quasi ac~1dentale raffronto, porta l'autore ad un minuto esame dell'arte della guerra; egli ci fa rivivere a quei tempi in cui le battaglie - così diver~e dalle · nostre e, comparativamente, di così poca importanza - som1oliavano a risse selvagge nelle quali le cavallerie si gettavano a preci;izio ululando le une coritro le altre, e in cui laverà arte_deUe fortificaziooi può dirsi non esistesse; finchè sorgono le monarchie e un uomo scopre la polvere da cannone, la quale -:- no~ parrebbe vero -~ ebbe forza di diminuire nei primi istanti , I' mtensHà delle battaglie; forse !46 -

/

•I

T11renne, di \V. O'. CoN~OR .MoRRIS.

ANNO XLIII .

,


2260

RIVISTA -vll:I PE RIODfCl MILITARI

RI VIS'l'A ))El PERIODICI lULITAltl

perchè l'archibugio era ancora troppo inferiore alla balestra aenovese e certamente al terribile .arco degli ·yeomen inglesi . . · Ma dopo l' in.venzio1ie dell a p·O'lvere sorge un'era novella e l'Europa tutta sembra divenuta un cao1po .di battaglia; fina lmente, nella o:uerra dei trent'anni I~ case d'Austria· trasvolano dàlle Alpi al Ba itic~ e le armi del protestantesimo e de_lla Francia di Richelieu risuon,ino dalla Sassonia alla Boemia, fin sul Danubio. Eppur fra queste batta<>l ie, in. · cui rnnte forti !ns~stenze ebbero modo di mànifest.arsi, l'arte della ;ueri·a, nel suo vero s1gni6cato, non era per nnco seguita e facevale d' uopo del!' uomo di genio, il quale (come in parte Wallensteio, il grande r.e svevo e Guébriant) avesse la visione precisa che in una guerra non si tratta: soltanto di v:ncere, ma di scompaginare, di di,.;~ruggere l'organizzazione del nemico, senza perdita alcuna di tempo o inutile spreco di fÒr7.e. Quest' uomo fu Turenne. . · Egli era nato in un te°:1pò in cui pareva che la guerra altro scopo· non avesse se non quello d1 porre a ferro e a fuoco il paese nemico e cercare di soggiogar qualche provincia. Tale, del resto, il carattere di tulta la guerra dei trent'anni, i cui difetti principal i si possono riassumere in questi: · · ,·1° Eserci to composto di troppo varii elementi tra cui nobiltà mista ad aItre classi s0ciali; · 2° Inferiorità so·verchia nella fanteria di fronte alla cavalleria · 3° Ta 1·da e di f)Ochissim;i efficacia l' artirrlieria · · ' è) ' 4° Niuna mostra di conoscenza tattica, la' formnzione di un ordine di battaglia essendo quasi sem pre la medesima, e, cioè, disposta nel seguente modo : fanteria nel centro, alle a li la cavalleria, e la scarsa artigl ieria collocata in prima linea. Quando due nemici si scontravano essi venivano· ali' assalto di fronte; se allora una delle cava llerie ~io~ .;civa ad impadronirsi d'una posizione vantnggio,-a, il co·useguimen to della vittoria era definitivamente assicurato con un attacco· di fianco. In questo modo Condè aveva trionfato a R.ocroy., A ciò che è stato detto si ag~iunga che la dislocazione delle_truppe aveva devastato - sopra tutto Hl Germani.a - migliaia di chjrometri quadrati di terreno già fecondo, e che quindi il passaggio ulteriore per quelle immense e desolate pianure erasi reso estremamente difficile e pericoloso: oltre di che un generale doveva fare dèl suo meglio per iscansarle onde gli riuscisse fatto dj porre i suoi quartieri in una provincia ove il Fifornimento dèi viveri I mezzi . . . per le. truppe non fosse troppo disaaevole. o . di comurncaz1one quasi problematici, i pochi ponti e le grandi strade o scom· parsi o in pessimo stato, immense pal-udi finalmente, e form idabi li

2261

rortifica·1.ioni mentre ritardavano le marce in modo, per noi, incredibi le,. rendevano (appunto per la poca potenza delle armi) enormemente resistenti le città sopra tutto iu Italia e nei Paesi Bas,.;i_; e gli assedii di An~werp, di La . Rochelle e in ispecie quello di Ostenda, ne sono un esempi~ evidente. Era necessario --'- giova ripetèrlo - · un nomo rii genio che, sb~ndite le antiche idée, si facesse pers:iaso 1he l~ fortunn d'una campagna devesi per, la maggior parte più all' efficaci11 della fanteria che ·a quella cl.ella cava lleria; e che cond izioni di vittoria sono, anzitutto, la massima celeri~à del le marce e la oèssuna perdita di tempo e di forze in inutili ,{ssedi . La Francia ebbe l'onore di dare i natali a cfuest' uomo di genio. Dopo aver dimo,;tmto come i snoi soldati - se condotti da grandi capitani - sappiano volarè alla gloria, essa provò giorni di amare disillusioni. Dopo aver veduto Rossbach - scrive l'lrntore - essa vide .Tena, dopo .Tena vide Metz e Sédan, ma ciò è scritto nel fato di tulle le nazioni . Di tu tte le nazioni, pur troppo - sogginngiamo noi - Di tutte le nazioni!

1!)

Vojenni Sborn_ick. N: ·I O, ottobre 11898. - Le attrib1A,:;fo·n-i del capo di stato magyiore. ,Se-

condo Moltke. - V. Ilon1sov. Si espongono, e commentano, le <lisposizioni date da ì\foltke ti 3·1 I uglio ,J870 (periodo di riconoscimento). Si r,H1no varie coosidern ioni . su 1lo spiegamento rielle forze nella guerra del 1866 e 1870 ( periodo delle ostiliti1 ), cl imostrando come effettiva men te si avverassero i piani del grandest.ratega. Lo stt1dio è consacl'ato agli uffi1:iali di stato maggiore.. Spe.dfaioni màrittime comb inate (~eguito) cli OunucEv. In viaggti,o per l' Ab-i.ssinici. - Dal diario del comaudante di una spedizione. -:- l\. MAkAnOFF (seguito). 0

Il prèseute articolo offre descrizioui di luoghi, di uomini e di usi del1' i\bissinia • Un fu O.race sauardO' aali avvenimenti tenrlc a stabilire le conr> V

diiioni politiche del paese...... .. · ..... « Conosciut;:. la morte del re Giovanni, Meoelik. partì per Vokdar ed ivi s'incor~oò 1;e dei re; disfece il ,uo antico allHato Tekla-Hairnanot,

,

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RIVJS'rA DEI PERIODICI }llLlTARI

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R.IVISTA D&I P&RlODlCl MlLlTARl

e cominciò a cingerne lo Stato da ogni parte. Nel ,1887, si rappacificò coll'Harrar, nel 1892 coi Voi.o.... · « Frattanto mentre j.[ grido di guerra d' Aigume echeggiava nelle selve di Cercer e del Volo, !!Eritrea insensibilmente cresceva, il nemico bianèo europeo addent.ravasi nel cuore c!el paese, è l'antiço amico e l'alleato minaccia,ca divenir un. avversario. • · Gl i eserciti dell'Africa doverono misurarsi coli' esercito d'Europ:i, la baionetta era per opporsi alla lancia, la p~lla all'agile piede... ma le condizioni non risultarono eguali, ed ecco che, per aumentar le forze, per.a~ere le armi indispensabili, Menelik cerca un nuovo aHeato nella Francia e riceve da essa fucili e cartucce... Nel 1895 cominciò la guerra coll'Italia. Il i 7 febbraio ·1896 ebbe luogo la battaglia di Adua, senza esempio nelle storie del le guerre coloniali. L'Ilalia si rinchiuse nell' Eritr~a ed il capo di Menelik fu coperto della gloria di grande generale, di · esperto· gnerriero. Capi di provincie e ras si rappaciJ-icaron~ con lui, ma conveniva procedere con occhio vigile, costantemente tl:)ner di mira la loro ambizione e governarsi sa via mente, insensibilmen te operando inno· vaziou i, senza inimicarsi uè ·i soldati nè i funzionari. « Sangue e tradimento è all'intorno ... A ch i credere? A chi rivolgere preghiera nelle ore critiche della vita? ... Io una profezia di [Raul Ottiè Zaclinghil è eletto che un imperatore del settentrione formerà coll' imperatore d'Etiopia come una sola an ima ed un solo cuore ». Dopo uu breve cenno sull'as.s istenza prestaca dai medici (hakim) russi ai feriti abissini, senza verun interesse o scopo di conquiste, soggiunge l'ufficiale russo: « Chi pensò di m11ndare questi soccorsi in Abissinia? Il pocente Imperatore del settentrione, lo Tiar delle H.ussie. E nel nomé dello Tzar russo si formò il concetto dell'amicizia disinteressata e della beneGceuza cristiana: • .Franzis; » « Ali, >> questi sono bianchi che possono far dauno, questi non son cristiani secondo il coni:etto dell'abissino. Cristiani sono unicamente i russi ... « Voi siet.e anieli, ci diceva il vecchio vescovo « Icitiè, • voi cristiani e noi cristiani ... fratelli.;. angel i... »

,Romania militara.

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N. 3, settembre ,1898. battagl-ici.

Si propone di fìssu re a 235 il numero delle cartnccie a disposizione del soldato rumeno sul campo di batu,glia: 200 portate dal soldato, 112 ;;omegginte dai <prndru pedi della compagnia (totalH 2880 cartuccie) e ::2./3 trasponat~ dal carro del battaglione (totale 22t~oo cartuccie). Ciò non aumenta il carico ciel soldat.o, giacchò egli, quando era armato dell'nn~ tii:o fuci le modello 1879, trasport~va ,105 cartuccie del peso cli grammi 52 H ciascuna (tota le chilogrammi 5,474), mèntre assegnandogli ora 200 cai'.tuccie modello 11893, da gr:immi 22, 1\.0 (totale chilogrnmmi 4.,480) con 40 c~ricatori da grammi 0, ,107 (totale grammi 428), esso trasporterebbe in tutto r,hilograrnmi !•,908. . L'articolo /~ completato dai dati sni fucili e sulle cartuccie attualmente in servizio presso i principali' eserciti.

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Alcune zJarole rnlla cost#uzione del/et capcillerùi. La cavalleria deve essere totalmente pronta alla guerra fin dal tempo di pace, cd essa sarà un'arma di nessun va Iore o,'.e faccia c?nto di ?ompletare in tempo di guerra i suoi effettivi in uom!n1, co.l ncl'. 1ar~o dei con· (fedati, e in caval li, mediante la requisir.ione . S, dovra qurnd1 dare alla ~avalleria nna costituzione til le che, emanato il decreto cli mobilitazione essa sia in orado cli .pnrtire immediatamente per la frontiera colla forza completa guerra, affine di .soddisfare almeno il suo primo compito (agevolare la mobilitazione e la rndunata del proprio ese1:c1to). . . La H.orna:nia fìuo a questi ultimi tempi aveva ,11 regg1men t1 d1 cala· rasci (ca valleria semipermanente o territorinle), raggruppati in qn11u1:o brigate (una per corpo d'armata) , e 4 reggimenti roscfori (cava!leria permanente), riuniti in una divisione indipendente, comandata dall'ispettore oenerale della ca va lleria. . Oi~a questa divisione, l'anno scorso, venne sciolta, subol'd inando le due brigate (ciascuna di 3 reggimenti) rii comandanti dei co1:ri. d':1 1:rn~t~ nel cui territorio esse sono dislocate. La di visione roscion si ncost1tu1ra, ed il generale ispettore della cavalleria ne assn~rn~il il comnnd~, s~ltant~ durante le manovre estiv<~ ed in ca,o di mobil1tnz1one. Lo stnd10 , n levat1 <,]'inconvenienti di qne~ta disposizione e fJIIClli derivanti dagli effettivi di pace troppo esigui degli squadroni, fa alcune proposte per rimuoYerl i.

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novembre 1898. - Dal camp"O della strate,q1;a. - Commenti all'articolo del sig. P ETROFF: Qiwstioni strategù~he, pubblicato ne'l'ojenni Sbornik, N. 12, 18.97 . . Le accademie mi/.i tari dei princivati Stati d' Eiiropa. La, 111·eparazione tattica dell'artiglieria da carnpagna. Considerazioni s:n alcuni 1"isultati del resoconto della fova. hssi si rife- · riscono ai 1O anni .J 881-;l 896 N.

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H riforn·imento delle munizioni ml wmpo di

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RIVISTA

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PERIOUH,J M!l.l'rA.RI

La similitudine nel moto dei proietti. Lo studio tèn.de a lìssare le condir.ioni d.i sim,Jitudioe nel rnoio di rotazione clei proietti, e in seguito qnelle della sicnilitndine nel moto di traslazione.

T:.ri costituzfone dei poligon'i cli (anterici negli eser,;'i tì esteri (con àisegni). La mar·ina da (Jtterra austriaca. L'ospedcitè centrale dell'esrwcito e suo còmp·ito. D.e D1mosr11EN. Invalido Russo.

N. 2·1·1, seuembre 1898. I progressi erono,nici della reg1·one del J'nmscaspio nel periodo 1890-98. Ques111 regione, riunita nel dicembre 1897, 11 I governo genera lo del Turkestan, prosegue d~ otto anni a questa parte nella vi:i del progre~so e del benessere economico, prepa rando così impl ici tnmente la sua fu sione definitiva all'impero russe. . Seco~do _l'ult(mo c~nsimen_to, la popolazione del Transcaspio cr:i di ;372,,19;) ab1taot1 (305,000 dei r1uali indigeni). L'n mmiuistrazione locnle pose ogn i stu~io per auir.i re nella regione gli emigranti russi, e questi ora occupano il prnno. posto fra gli altri (persiani, ebrei e tartari), attesa I~ loro abi liti~ nel!~ c~ltura del ~otone: u_ell'agrico ltura e nella pesca . :'\ ella popolazione md1gena, ded11a princ1palmeote alla pnstorizi:i, va ora sviluppando5i il gusto per l'agricoltura. Nel 1892 furoùo seminati 2,i-6,000 pttd (1) di cereali; nel 1898, pud H2,000. . L' irrigazione riceve un seusibilé inrremeor.o, specie dopo l'ado,r.ione del $iStema persiano, di condotti coperti sott'acq ua, detti sul sito Kiarisami. La_ co ltura_dt•I cotone va ~empre più ,sviluppandosi, particolarmente nel d1stre1to di ~Jerv; nrl ·1890 si raccol~ero 20,000 J)u.tl di cotooP., nel !89_8 pud 622'.000. Molto pure ha progredito la coJtura degli alberi fruttiferi, ma specrn le sviluppo ha preso il rirnhosc~menro, util izzando P?ss!bi lmente le piante local i; i risultati furouo soddisfacenti: pei lavori d, r1mb?scameoto forono spesi negli ultimi aooi 75,000 rubli (2), mentre ti commercio del legname rappresenta un'entrata di ,1,f 6,000 rubli. · 1

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(·I) Pnd chilogi·ammi l.G,380. (~I Ruhlo ,,alore nominale lire &..

R.lVlSTA DEI PERIODICI lflLITARI

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L'allevamen to del bestiame è la principale ricchezza della popolazione. Nel 4897 esistel'ano 2 12,000 camelli, 50,000 animali bovini, 105,000 cavalli, 3,35!~,ooo pecore, capre, ecc., 19,000 asini; cioè rispetto al '1890, 2 '/ 1 di più di camelli e il doppio degli altri tlllirn~li. La vendirn della lana, del cuoiame, ecc., rappresentava oel 1897 uo' entrata di 1,500,000 ru bli . · N'clla vita economica del terriLorio hanno pure imporraozu gli scambi commerciali, f:ivo rili special mento dalla ferrovia transcaspiaua. ~el 4897 furono impomti ,J ,8,i6,000 pud di merci ed esporta ti ··I ,662,000 pud. ' Le carovane poi Lrasport~rono dalla Russia nel Knuato di Bulrnra e nel Turkestao 3,000,000 pud di merci, e ne importarono nella Russia 5,500 ,000 fra cui 4.,500,000 pud di cotone. Il commercio esterno si esercì ta coll:i Persi:i e coli' Afganistan, e per incoraggiarlo furono esentati da ogni dazio i prodotti usuali della vita. L'anno scorso vennero importa ti da lla Persia 4,700,000 rubli di merci ed esportati in Pèrsia 3,700,000 rubli. Stante le relazioni non troppo amichevoli della Russia coll'Afganistan, l'importo di merci in Russia è rappresentato sollanto da 169,000 rubli. Nel 1890 esistevano nel Trnriscaspio 6 scuole, con 235 alliflv i; nel "897 si avevano .rn rra istituti e scuole, con ,1838 frequentanti . Grande cura si pone per :itlirare nelle scuole rus~e i. giovaui mussulmani e per trasfor mare le scuole loro ~d un tipo unico al lo scopo di clilrondere la coltura e la lingua ru:;so. Le scuole indigene Eono ora in numero di 4 25, con 2235 frequelllanti. N. 212. Il telemetro-binocolo Soiichet. Questo telemetro, esperimentato da alcuni corpi di tru ppa dellè circoscrizioni militari di Pietroburgo, Varsavia e Kiev, come pure dalla scuola di tiro degli ufficial i, avendo dato ottimi risultati per riguordo alla esat· 1ezza delle distanze valutate, al la comodità dell'uso ed alla solidità, fu con circolare dello stato maggiore dell'esercito, raccomand::ito in modo specia le·alle truppe. Allo circo lare è unita la descrizione dello strumento e l'istruzione pel suo impiego.

Conferenza siill' Abiss1:n'ia, tecnta nell11 imperiale accademin di medicina dal medico dei la marina russa, P. V. Sc1us1w~·, testè ritornato dal suo viaggio in quei paesi. N. 213, ottobre. Funzionamento ~el ser·v-iz'io S/1.nitario nelt' esercito americano durante l<b guerra colla Spagna. N. 2,15, Sciabola d·o,ioi·e al capitatio d·i cavalle,·ia Btdtavic confe'rtagli da ras Valdié-Ghe01·gh'is per citt-i d·i -valore comJJiuti nella cam-. pagna del le truppe abissine nei pressi del lago RudolJ: e lettera perso-nate del negus iltenelik.


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RIVISTA DEI PERIODICI MILITARI

RIVISTA DEI PERIODICI J\ULlTARI

Swoaro(! nei suoi tratti caratteristici, secondo un contemporaneo, cioè il generale Laugeron , che passò al s~rviz'io d.,ella Russia e prese parte alle guerre contro Napoleone . N. 216. Gli tf fficiali che compirono nel 1898 il corso di perfezionamento all'accademia{< Nicola» di stato maygio1·e.

Le masse tedesche e italiane tostochè riunite penetreranno nella regione del Jura per occupare le posizioni degli altipiani Sequanais e di Champagnolle. È uno studio elle merita d' ess.ere letto a titolo di curiosità e per le molte notizie geografiche e topogrnfiche che fornisce.

Tota le 79; di questi: <1-8 passarono nello ,stato maggiore, 2·1 com piro no con esito il corso, ma non coll'assegnazione allo stato maggiore, 4O furono rimandati . Dei passati nello stllto maggiore : 5 hanno 26 anni di età, 4O ne hanno 27, e '12 ne hanuo 28, gli altn

Il tiro di guerra e gli esercizi pratici del campo di CMlons. Dei· metodi d'·istruzione del tiro 'Ìn Franci<i. Il Grnn Federico, pel colonnello Bounouu . La forti ficazione d'i campagna combinata r.ollci tatt'ica, per il capitouo C11ATILLON.

Journal des sciences militaires.

Organ der milìtar-wissens chaftlichen Vereìne.

Dispense di ottobre e novembre 1898. - La p1·ossim'li r,uerrn. Da una parte la Francia e la Russia, dall'altra la Ge1wumia, I' Aust1·ia e l'Italia pel capitnno HAnT. Il ca pitano Hart dice che in formazioni ed indizi lo hanno messo io grado di conoscere il piano di guerra compila to dal grande stato maggiore tedesco, pel caso venisse a scoppiare un:1 nuova guerra. E questo piano egli svolge· in manier~ particolareggiata. Per quanto ha tratto alle fo rze italiane, esse si radunerebbero in Svizzera, ove, unendosi a grosso nerbo di forze tedesche, si costitu irebbe un'armata di 350 000 uomini, riparti ti in 1Ocorpi d'armata e che p~enderebbe il nome di armata. L' obbiettivo di questa armata sarebbe quel lo di au1:aversare la regione del .Tura e sboccare nel M.orvan, utii izza-udo le depressioni determinate dal canale di Boiwgogne e da quello del Centro e le vie di comunicazione vicine per superare le alture del la Cote d'Or, che forman o la linea di div isione delle acque fra i '.bacini del la Saùne e il Morvan (bacini della Senna e della Loira). A quest'armata, in riassunto, spetterebbe il còmpito, già disimpegna to dalla 33 armata tedesca nella guerra del ·1870, di aggirare al largo le forze nemiche. Lo stato. maggiore prnssiano penserebbe che l'occupazione del Morvan e del suo'bastione avanzato, l'altipinno di Langres, condurrebbe alla fin e della lotta, quando le forze nemiche non: vi si potessero mantenere. La Francia colpita in pieno cuore, sarebbe immediatamente ridoua a capitolare, poiché le sue direse sarebbero girai.e, a menochè le riesca di respingere l'avversario. Le truppe tedesche, destinate a riunirsi a quelle ita liane, si radunerebbero sul la base Huningen-Sltlhlingen, per passare poi il Reno e penetrare in Svizzera, allo scopo di dar la mano ali' esercito italiano ·sboccante da tutti i collì esistenti.fra Chiavenna e il Gran S. Bernardo. .

III

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Tomo 57, 3a e 4,n dispensa, ·1898. - Le opernzioni della 2" armata e del riparto rl'armata del Granduca di Meldembui·g da,lla seconda presa di Orléans sino ctlt'armistizfo, per T. V. H. Pregevole studio, nel quale con stile stringato ma con ammirabile chiarezza si esam inano le operazioni compiute.dallo armate tedesche nel sud-ovest di Parigi, dal 5 dicembre in cui fu rioccu pata la città di Orléans sino al termine della guerra. Considerar.ioni rimarchevoli illustrano ooni siuoola operazione ' ed in esse è domiounte la uota seguente : e cioè l!> • che mentre i Francesi spiegarono non solo nell'improvvisare armate ma ancora nella condotta delle medesime la massima attività ed energia, dalla parte tede;;cn invece sombta che nella seconda parte della guerra siasi rinunziato di proposito, sia per evitare grosse p11rdite, sia per ri sparmiare al possibile le truppe, a quello spirito offensivo e a quelta vigorosa azione cui dcl>bonsi ascrive.re i meravigliosi risultati ottenuti dal principio della guerra fino alla battaglia di Sédan. L'autore ritiene che se in luogo di limitarsi a respingere l'avanzata delle trnppe francesi, si fosse t1gito· con una enllrgica oll'ensiva e con un inseguimento a fondo da parte della c.walleria, l'oppos\zione nemica sarebbe stata fiaccata io breve tempo. l')

Il. pallone frenato al seroizio del mpremo coma·ndante nella guerra

campale; per un

UFFICIALE DELLO STATO lfA GCIORE .

Articolo assai interessante nel quale lo scrittore, basando~i sopra dati di fatto e sulla propria personale esperienza, studio ampiamente il problema d'attu.1lità, dell' impiego in guerra del pallone frenato. In complesso l'autore ritiene che il pa llone frenato possa riuscire :assai utile nel


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RIVISTA DEI f>E.RIODICI MILI'l'AR.I

RIVISTA DEI· PERIODICI MILITARI

giorno della battaglia al comandantfl supr'emo dell'esercito, imperocchè quando f'ulficiale· incaricato abbia acquistata la. necessaria pratica, non è difficile rilevare con sufficiente esattezza ciò che. avviene nel campo nemico e nell'imm.ediata vicinanza del medesimo. Tuttavia gli ufficiali da impiegarsi. in questo servizio d~bbond essere nel medesimo accuratamente ammaestrati, essendo concesso soltanto ad un occhio molto esercitato di scorgere le mosse delle truppe, distinguere le varie armi, e stimarne approssimativamente la forz;i. L'autore s'occupa pure di molti dettagli tecnici costilUendo così uno degli studi più completi al riguardo.

guerra dalla Prussia. Signori miei, per fortuna all'estero non vi si presterà fede così facilmente ed io posso assicurarvi che se riterremo necessario di fare la guerra, la faremo con o senza il suo beneplacito. > E valga per ultima quest'altra citazione: quando il 23 e 2.4 gennaio •I 87·1 ebbero luogo fra Bismark e Jnles Favre le prime trattative che condussero all 'armistizio e al la pace, fu 3ismark. che in certa sua maniera ne diede cootezza all'esercito. Un generale suo am ico, incontratolo, gli chiese come andavano le cose. Bismark mise un dito alla bocca e fischiò il segnale: Armi ù! riposo . Adun'lue armistizio, domandò il generale. Di nuovo nessuna risposta ma la ripetizione del segna le di caccia: Hallali!

Jahrbiicher fiir die deutsche Armee und Marine.

Puntata del novembre ,f 898. zioni coli;' esercito.

Il principe Bisrnark. e le sile rela- .

Volendo riferire tuito quanto ha tratto ai rapporti del principe Bismark coll'esercito sarebbe nesssario tessere l'intiera sua biogralìa. L'articolista si limita quindi alla narrazione di alcuni fatti earatteristici i quali denotano la grande stima e il grande affetto portati sempre dal principe alle forze armate del. suo paese. Bismark cominciò nel ;1838 la su~ carriera miiitare nei cacciatori della guardi11 come volootario di uu anno e passò quindi nel la landwehr come tenente di cavalleria. Da· quel momento soltanto di tìmto· in tanto fu chiamato a prestare servizio attiv.o; ciò nonostante egli manténo'e sempre co li' esercito continui rapporti, e nessuno più di lui ha tànto op1::rato pel suo bene. · La sna nom i,ua a ministro la dovette al suo costante interessamento dimostrato per l'eserciÌo. Re Gugl'ielmo voleva riordinare l'esercito, e il ministro del la guerra lloon indicò al suo sovrano Bismark come· l'unico uomo che sarebbe stato ca pace di difenderè ·e portare in porto il nuovo ordinamento. I l Re interpellò il Bismark, non sul suo progrnmma, ma unicamente sulla questione dell'ordinamento dell'e~ercito, e cioè se l'avrebbe sosteuuto con, senza o cont1'0 la rappresentanza popolare. La lotta fu assai aspra ma fu vi'nta da Ilismark, e a lui perciò deve l'esercito etenrn riconoscenza. E quanta fede poi avesse nell'esercito lo prova bi sua risposta all'interpellan~a Twesten il n apri le ·1863: « L'onorevole signore ha cercato di tranquillizzare la Danirrwrca, col dire che in questo momento, per le nostre cattive condizioni interne. ed esterne, non .è da aspettarsi una

Nella stessa puntata sono pure altri notevoli articoli:

ll Re di Sassonia quale soldato e comandant,e in g·uerra. Sulla questione dei segnali e il loro impiego in guerra. Intorno all'esercito e alla {fottei, d'Italia 1iel primo semestre 1898.

Per la Di,;e.zione

Lopovr _oo OrsoTTI Tenente eolo11nello R . ..f . • incaricato

DEMARCH( CARLO,

gerente.


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INDICE SISTEMATICO DELLE MATEH.IE CONl'El'\lJTh: NELLA RIVÌSTA il/lLl'l'AIIE l'I'Al,IANA

F a s cicoli p ubbli cati nel 1898

Armi e t ir.o. Adozione di due cannoni a tiro celere per la g·uerra da fortezza in Austria-Ungheria . Pag. Ar mamento in Russia . >J O uaina di cuoio per foderi di sciabola in Francia J> Scuola di t iro col nuovo materiale da campagna in .Frància J> Armamento e riordinamento di truppe nella Siberia orientale ;, Nuovo materiale d'ar tig lier ia da campagn11 in Francia . ,, Una nuov:1 cartuccia per il fucile Lebcl in Francia . » Esercizi p1·atici di t iro per ufficiali generali e superiori in Francia >J Nuovo proiettile in esperimento presso la fanteria inglese » Il ritiro delle munizioni d'urgenza in Svizzera . , >J Nuovo alzo per• il fucile i\faiiser in A~stria - Ungheria »

630 634 '725 92'1 11:1.9 1311 1501 1504 1608 1919 2101

A rte milit are. Luig i Camillo Natali, tenente di fanteria. - ,Il ciclismo militare alla fine del 189'7. Pag. 46 Barbarich Eugenio, tenen te di fanteria. - Considerazioni sulla guerra serbo-bulgara nel 1885 . Pag. Q'1, 193, 289 e 385 .Elmsliè. - Gli sbarchi di corpi di operazioni sopra coste nemiche Pag. 13,1, 305, 410, 598, 993 e '1'13 Beltrami Et tore, maggiore d'artiglieria. - A)cune idee sulla ·g uena delle masse . Pag. 553 Riva Palazzi G.·, maggior generale. - Per la conclusione sull'indirizzo degli studi di geogràfia militare . » · ti'i"4 De Rossi E ugenio, capitano dei bersaglier i. - La guerra d'inverno nelle Alpi . Pag. '745, 860 e 945 Segato Luig i. - Le automobili e il loro impiego in guena . Pag. 1249 Giardino, capitano dei bersaglieri. - Opel'azioni militari at traverso a regioni deserte . .Pag. 1329, 1442, 1511, 1658, 1'12'1 e 184'1


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INDICE SISTEMATICO

Bonolis Roberto, mag·g iore. - C7nsiderazion{ sulla tattica . Pag. l.425. Calichiopulo A., tenente d'artiglieria. - Considerazioni storiche sui Prt g. 1621, 1761, 1871 e 1963· combattimenti CQStieri . Zanotti B., maggiore del genio. - Impiego degl i zappatori del genio Pag. 1931 e 2038 nella guerra di fortezza . Chapperon Alessio, maggiore. - L'organica a' tempi di Montecuccoli Pag. 2019, 2144 e 2195 e di Louvois . Bianchi D'Adda M., colonnello. - La piccola g uerra nel 18'10-71, a propos ito di recentissime pubblicazioni . Pag. . 2068 e 22U\.

Artiglieria Creazione di una ispezione permanen te ùelle costi-uzioni dell' artiglieria in Francia . . Pag. 3'10 Adozione di due cannoni a tiro celere per . la guerra da fortezza in Austria- Ungheria ,, 6:~0. Manovl'e· ed esperimenti di mobilitazione d'artig iieria in F rancia ,, ~32 Scuola di tiro col n uovo materiale da campag·na in Francia. » 927 Nuovo materiale d'artiglieria da campag na in Francia. 11 ]311 » 1411 Riordinamento dell'a1·tigl~eria di riserva in Russia Governo amministrativo o disciplinare dei batt:1glioni di fanteria dà ·fortezza in Francia » 21'1\t

DEI,J,',\ XNO

1898

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B iografie è necrologie .

Benedetto Brio . Giuseppe Dezza . Il generale ·(;orvetto Enrico Cosenz.

Pag. 1014 » 1018 )) 1389 )) 1794

Cam:pi e manovre. ' Marziale Bianchi D'Adda. - La cavalleria nel ~897 Pag . 36, 32'1 e 582 Grandi manovre, manovre autunnali di campagna, grandi esercitaii 541 zioni di pionieri per il corrente anno in Germania . Manovre ed esperimenti di mobilitazione d'ar tiglieria in Francia ,, 682 :Manovre imperiali ed esercitazioni t-attiche annuali nel!' es,wcito /) ai.1stro-ungarico . '120 l) '122 Quarti battaglioni alle manovre in Francia. 1) 1Il'1 Manovre naval i austro -ungariche nell'Adriatico » 1314 Esercitazioni estive dell'esercito in Russia nel, !898 . » 1504 Grandi manovre in Svizzera . . . . . / . . . » 16\)6 Le truppe cli rnal'ina al le grandi manovre in Francia )) 1814 Grandi manovre del 1898 in Francia .

Carte e. piani. Bilanci e spese militari. Il . bilancio militare dell'esercito 'e della marina pel 1898 in AuPa,q. 82 stl'ia- Ungheria •. Bilancio m ilitare per l'anno 18!)8 della Bosnia-Herzegowina. » 83 Spese militari del Giappone nel 1891- 98 . » 1'19 Bilancio in Russià . )) . 456 Bilancio del ministero della difesa ungherese per l'anno ' 1898 .. » 630. .. Fondi per il perfezionamento del materiale d'armamento in .F rancia. » 'i25 Miglioramenti introdott i nella situazione generale dell'esercito col bilancio del 1898 in Francia . ,1 928 " 1219 . Spese _militari io ~orvegia . Bilanèio di previs ione dell'eserci~o austro-ungarico per l'anno 1899 ,, 1309 Amministrazione della guerra in Romania. ." • >J 1'.(.12 Va.dazione al bilancio della màrina in Inghilter;·a . » HÌ06 Assegnazione. di fondi nel bilancio del 1899 per nuove provviste di ,i 2010 materiali .

Schizzo di mostrat ivo del dipartimento di Viddino Pag. 101 'l're schizzi delle operazioni per l'investin;iento ed assedio di Vicldino, posizioni di Adljé (Cula) 15 e 16 novembre 1895 . » Grafico dimostrante il movimento avvenuto durante gli anni 18911892- 93-94-!J5- 96- 9'1 e 98 . ,> 4\)0

Cavalleria.. -

Ippologia -

Corse .

Marziale Bianchi D'Adda. ·- La. ca.valle1;ia nel 1891 Pag. 36, 243 e 32'1 Creazione di un nuovo corpo di cavaileria in Russia Pag. 84 {Decreto 9 febbraio). Trasformazione della ~avallerir1 regolare ussari ' nella Siberia. orientale (finora 2 sq uadroni) . '728 Trasformazione. in u n reggimento dragoni avente ,1 suqadroni, nell'anno 1898, 5 sq,u adroni nel 1899 e 6 squadroni nel 1900 J) 728 in Russia . >) 2008 Tenut,a deg·li ufficiali di cavalleria. in Francia. .


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DEI,t) ANNO

INDICE SISTE}IA'!; ICO

Colonie. La si.tuazione in Uganda. - Da una corrispondenza del 'l'imes Pag. 514 Truppe coloniali in Francia Pag. 923 e 1122 Eserciti coloniali in Inghilterra . . » 2180

Equipaggiamento. Dott. Lincoln De Castro. -- Un nuovo sistema. di tenda . per la t ruppa . · Pag. Adozione di una ·nuova tenda in Francia . . Esperimento cli gambali in cuoio e di l~andes molletières per le truppe di fanteria e del genio in l<'rancia . » Una nuova tunica per fanteria in francia·. . » Distintivo degli ufficiali dell'esercito territoriale in Fra ncia . » Bottoni e tamburi d'ali uminio in Francia » Freg io per il berretto degli artiglieri delle batterie a lpine in Francia." UniforinP. dllgli ufficiali generali in Francia , Calzature a macchina io Francia. .» Abolizione del ca.piiot.to da. campagna in Francia. >, Nuova tunica per gli allievi alla scuola di St. Cyr in Francia . 11 Equipaggiamento della fanteria in Norvergia . >)

22

..

227 5-

Riva Palazzi G., maggior generale. - Per la conclusione sull'indiParr. · (i'14'-' rizzo degli studi di geografia militare . . F errovia Transiberiana jn Russia . » 930 Progetto per l;i, costruzione di nuove li nee ferroviarie in Austria/) 1117 Ungheria . , • 1130 Canale tra il Mar Bal,tico e il Ma{ Neto ·~ Gundie alle vie di comunicazione in Fra.ncia . " 1410 » 1412 Rete ferl'o'l<iaria telegrafica e telefonica in Russia » I895, · Strada Enzèli-Theheran in Persia ., » 2005, Ferrovia in costi·uzione in Bulgaiia . » 2010, Ferrovia progettata in Persia" Guarduccl T., maggiQre d' artiglieriat - · Le vie romane che passa. per F'1renze . . 'I ~230 vano . . . » ;;; •

368

/ Genio e fortlflcazionl. /

371 928 1123 1123 1410 1500 1501 160'6 2179 2251

Venturi Giuseppe, maggiore del genio. Note sulle ridotte ·campali Pag. '759 Ponti cli cii·costanza in ·F rancia » 1312' Misure per la sicurezza delle opere di fortificazione in Francia . » 1312 Zanotti B.,· maggiore del genio. ~ ImpieMt> degli zappatori· del genio , nella go erra di fortezza . Pag. 1931' e 203B Istrnzione tecnica d~lle t ruppe del genio in Franlia >> 2174

Legislazione e l),mmlnistrazio.µe militare.

Fanteria. Natali Luigi Ca.milio. - Il ciclismo militare alla fine del 1897 Pag. 46 Creazione di una compagn.ia ciclisti in Francia . Pag: Aumento di truppa nella Liberia orien taie' , . ,, Formazione del 5' reggimento della guardia in Serbia » Nuovo ordinamento del reggimento tiragliatori sudanesi ,, Nuovo proiettile in esperimento presso la fanteria ingl ese >>

1898

e 224 721 728 , ,128 923 1G08

Ferrovie, geografia, topografia e viaggi. Rete ferroviaria nel Giappone Pctg. 181 Spingardi Carlo. - Sul fondamento scientifico degli studi geogra. fici-militari e sulla sua applicazione a.i lavori cartografici . Pag. 316- 399

1

Cumolo delle pensioni degli ufficiali in Francia . Pag. 368 , Esami di avanzamento al gradb di maggior~ in Austria- Ungheria » 629 Tassa militare in Fra.n cia . Pag. ,721 e 828 Promoziol\i di capitani al grado di t,mente colonnello in Russia. Pag. 726 Indennità' vitalizia ai 'deçorati con Ìnedaglia a l , va.lor militare in · Aust;ria~- Ung;heria . ,> 8~7 Quadri d'avan~amento per g li ufficiali in F.rancia ,, 829 Dott. Venzi Emilio, tenente d'artiglieria. - La teoria del bombardamento nel' ct'tritto intemazionale . ,, 849 Indennità alle famiglie ~lei riservisti e territoriali chià.mati alle · armi per istruzioni in Francia ·.. » 9.23 C. E. - Il çegolamento per la legge sull' avanzau,1entd nell'eserP,ag. 1041, 1145 e 1233 cito . · Migliora.mento del vitto del soldato in Germania Pctg. 1125 Provvedimenti éontro lo spionaggio in Francia • 1313 Pensioni militari in Germania ,.. 1313 Esami per ottenere il brevet to ' di stato maggiore in Francia ' . » 1408 !47 . "- ANNO. XT.111.


,/

2276

DELL'ANNO

INl)JCEI SIST&MATICO

Amministrazione dell.a gu,.erra in Romania : . . Pag. 1412 Santanera G. - Il regolaimento d' amministra,.,.ione pei r,orpi dell'esercito . . . >> 151'1 Condiiiioni ·per la nomina dei 'generali di divis ione e comandanti " di corpo d'armata in F_:canèja . . ,, 1605 Meiza razione supplementare di caffè e zuccaro in Francia . . » 1606 Indennità alie famiglie bisog110se dei richiai;nati in Francia . >> 1697 Beltrami Ettore, maggìore d'artiglieria. - 11 blocco nella storia e · . » l '113 nel diritto Indennità e stipendio ·per gli ufficiali in Russia . » 1921 Stato dei sottufficiali -in Francia . . ., . • 2006 Carne 'in conserva. in F,;ancia .. . . " 2008 zendrini dott. Andrea. - Consideraziorle giuridièa ed obblighi di » 2111 · leva dei riputati cittadini italiani e stranieri . Proposto di legge attualmente in esame davanti al Parlamenno in Francia.' ' · " 21'16 Amnistia pel g iubileo dell'Imperatore d'Austria .· . ;> :!249

Letteratura mi.l itare.

Nota bibliografica: pensieri sul combattimento · odierno, per V'ittorio Carpi, maggiore 5° alpini . , • . » 70'1 Leggendo . . . . . . . " 996 B. D. - Nota bibliografica - Coulant A. cap-itano Squadrone esplorante - Pro scherma; appunti e imp.ressioni . . '> ·1105 B: D - I disordini in ltalia nel- mese di mag·gio 1898 ,e la stampa . tedesca, ' . · . . » 1863 B. D. - Notè statistica: Annuario statistico italiano 1898, compi- , lato per pura della Direzione generale Qella statistica, preJ:1so il 'Ministero di agricoltura, industria e commercio Pctg. 1869 e 148'1 Bismarch e tà guerra . . . . . . . /?~g. 14'18 B. D. _ Nota bibliografica: L'eco militare '..._ Circa 2300 citazioni intorno allo stato militaTe, alla guerra e alla condotta della guerra pel il e r. tenente colonnello di stato maggiore Gustavo Wolf . >? 16../3 B. D. .,_ Nicola D'Amato, tenente medico. - Da Adua ad Addis» 16'78 Abeba Ricord i di un prigioniero.

Nota bib-liografica - Georg·· Cardinal von Widder.n col onnelLo a disposizione - Kritische Tage (Giorni oriticiJ 18 pun-. tata - Le division i di cavallefia durante lo schieramento dell'esercito [dal J O al '1 a~osto ·lS.70), con tre carte P ag. l ì'15. B. D. --; Istruziones egreta_di Féderico II ai suoi ufficiali - Versione , italiana di Paolo Sani magg iore nei . bersaglieri (riserva) >> l"'/'i7 B. D. - Beiheft zum Militar, Woc!ienòlatt; puntata 9" 1898 ·.:._ Sull'ulteriore sviluppo della storia militare - Conferenza tenuta al Circolo militare di' Berlino il 15 dicembre 1897 dal . » • 1'7'18 maggior generale von Reicbenau .. Gli , elementi della guerra moderna. Confere,nza . tenuta al circolo .militare di Berlino il 9 -febbraio 1898 dal colonnello von ·Bernhardi capo di stato magg·iore del XVI corpo d'·armata · » i:779 Gioppi di Turkheim. - Manuale d i C'riptografia . . •>' 1'182 P. G. Gli avvenimenti militari negli anni 184'8 e •l 849 iri Italia .. 2082

' Marina. Il bilancio mili~are d~ ll' esercfto ~ della /marina 'pel 18$!,8 in' Austria-Ungheria · . Pag. · 82 Elmslie. · 1- Gli sba~chi di corpi rii operazione sopra coste nemiche . . ~· Pag. 184,,.205, 410, 598, 698 e '1'13 Ma,rina da guerra nel Giappone Pa/ 180 Sviluppo della flotta commerciale nel Giappone -. » 180 Flotta russa a Port-Arthur e Ta7 Lien-Khvan. . . . ,» 452 » 82'7 Aumenti nella marina da guerra' in A1,1stria-Ungheria. Esperimento di )llObili,tazione della squadra pel Nord in Francia >> . 92'ì .ManovJ·e navali austro- ungariche nell'Adriatico . » -111'7 Varo e c~,;truzioni di nuove navi .da guerr.ainAustria-Ungheria » 111'1 Invio di una corvetta àust1;0-ungarica. nell'Asia ·Orientale » 1118 Notizie sulla marina .e sull'esercito g iapponese · . » 1126 . '.· ' . · . . ,> 1216 Marina1 da guerra i~ Germania. f,a flotta in azione : . , » 1582 Capo di stat o maggiore della marina in Francia. . , . » 1606 Calichiopu10' A., tenente d'artiglieria. - .ConsideFazÌ~ni storiche sui combattiment~ .. ~ostieri. , Pag .. 1621, l'i61, 1871 ; 1963 . L.e tr1;tppe di marina .all~ grand{ rqanovre in Francia . Pag. 1696 Scuola ·superiore gi marina in Franéia . » 200'1 Ufllciali brevettati . della scuola 13uperior~ di marina. » 2008 ·Gli arruolamenti e lll rafferme nella marina in Francia >> 2009 » 21 "18 Le liste d'imbarco in Francia Ufficiali torpedinieri eletttricisti- in Francia . >> 2178 1,n ..

1

..

2277

_· · B. D. -

I '

.. Pag. 14'1 F. - Tra i libri . 259 F. - ·I libri nuovi. Dante Parenti. - Nota bibl,i'ografica : Gli eserciti e lè .. flotte ..dei - tempi odierni [Die Heere und Flo&ten dei• 0-engen11Jart) ... ' ,, 835 Pref. Bargilli G,. - Di alcuni scrittori militari italiani del cinquecento . . . .. . . . >) 492 F. - I' libri nuovi . . » ' 521

1.8~8

--

ANNO X1.1n.

'


2279'

1898

INDICE SISTEMATICO

· DEL'!..'A.NNO

Pr;,g. 2180 Varo della corazza,ta F01"midabile a Portsmontht » 2252 Reclute delle truppe di marina della classEJ del 189'1 in Francia » 2253 Volontari dell'esercito francese, per le truppe di marina. ,,. » 2256 Marina inglese · » 225'1 Marina;· degli Stati Uniti.

Aumento dell'organico degli ufficiali in sel'vizio di stato maggiore io Russia . . P(tg. Riordinamento ,d el servizio te legrafico militare in F ranci a . . » ' Modifica:zioni 'all'ordinamento de i regg·imenti tirag li:j.tori malgasci in · Fran<lia . · » R ipartizione del le, batterie fra i reggimenti di-artiglieria in Francia » Cr'eazione di pontieri di l • classe delle cornpag-nie zappa.tori ·minatori de l genio in Fra ncia . » Creaz._ione di una iapezione perm.anen te delle costruzioni d'artig·lieria · » in F rancia. Creazione di un 4° reggimento tiragliatori to nchines i iQ. Francia » Circa i sot tufficiali raffermat i in Aus tria-Ungheria . )) Fo rmazione di du e nuov-i corpi d'ar ~ata in Russia . Progetto di creazione di un 3° r eggimento stranieri i n Francia. )) Aument i di altre truppe e se rvizi in Russia . )) Riorganizzazione del servizio telegrafico mi litare in F ranci\j, . Creazione tli on~ · compag nia ciclisti in Francia )) Sdoppiamento del VI corpo d'armata in F)'ancia Ammissione dei sottufficia li alla Scuola militare di Saint-Maixent in, Frnncia. Ammissione alla Scuola s peciale mil itare qi Saint Cyr in Francia " Istruzione degli allievi ufficiali di riserva i in Romania ·. . . . • Aumento di truppe nella Siberia orientale . » Formazione del 5° reggim~n,to de lla guardia in Serbia Tassa militar.e in Fra.Mia . Ciuadri d'avanzamento per gli ufficiali in Francia. Modificazioni organiche in Germania . >> Dot t. De -Renzis G., ·colonn ello medico. - Alcµne considerazioni e proposte sulla scuola di applicazione di sanità mi litar~. Truppe colonia.li in F rancia . » Consiglio superiore della guerra e sua composizione in Francia » Riorganizzazione delle ispezioni generali in F t·ancia. >> Periodo d' is;ruzione pei capitani' del genio impiegati allo sta to maggiore del l'arma in .Francia . . » Situazione dello stato maggiore generale francese al marzo 1898' ,, 'R iordinamento delle circo11crizioni mi litarj della S iberia e dell'Asia centrale in Russia. ,, Formazione di un corpo di truppa a pro~zione della capitale della ' China • » Truppe· coloniali in Francia. » ' lspezioni d 'arma~ in F rancia . ,. Creazioné di nuove unità in Fran cia Rimonta dei capitani di fantel'ia in Francia. )) » Notizie sulla marina e sull'esercito giapponese.

2278 ·

Noti-zie politiche-militari italiane. X. - Dal 16 al 31 dicembre 189'1 Dall 1 al 15 gennaio 1898 Dal 16 al 31 genna.ìo. Dal 1° al -15 f!,lbbraio : ., · Dal 16 al 28 febbraio. Dal l '' al 15 marzo. Dal 16; al 31 marzo Dal l O al . 15 ' aprile . Dà.l H~ al 30 a,prile. .Dal 1° al .15 maggio Dal 16 a.I 31 maggio Dal 1° al 1.5 giugno ., Dal 16 al 30 giugno Dà.I l° al 15 luglio . Dal 16 al 31 luglio. Da.I 1 al 15 a gosto. Daf 16 al 31 agos.t o. Da,l 1° al 15 's ettembre Dal al 30 setteìnb_re 'Dar l O al 15 otto.b re. Dal 16 al 31 ottobre Dal l° al 15· novembre. Dal 16 al 30 novembre. Dal 1 ° al ·15 dicembre . ·

P{tg. 22'11 » 16'1 » 265

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1

°

16

' Ordina:mento degit eserciti.

84

Creazione cli un nuovo corpo di cavalleria' in Russia Pag. Costit~zione di 16 compagnie di fanteria bosno- erzegovina in Au· stri.a-Ungheria . ' , » 275 Trombettieri a cavallo nei reggimenti. di fanteria di La.ndwehr ungherese. » 2'15 Nomina di un 3' ispettore generale delle truppe in Austria-Un » 2'15. gheria

))

))

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2"16 366 368 369

:370 370 3'i'l 540 ·

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633 633 '121 '721 '122

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924 924 92'i' 928

!J29 1122

1]22 1122 1123

1124 112G

.. ' /


2280

INDICE SISTEMA'Ì'lCO

Pag. 1129 Istruzione dei- rise'rvis ti .nel 1891 in Russia. Armameotò e riordinamento di truppa nella Sib,er~a orientale " Il29 » ll30 Altr.i au'rnenti di truppa. in Asia. » 1131 Riordinament o dell'esercito serbo 1 Disposizioni orgal)iche concernenti i maestri militari di scb erma in » 1213 A ust ria-Uo gheria . ' . Riordinamento del!' o~fanotl'ofio militare di Fiscban in Austria» 121'! • Ungheria . ., . )) 1215 Istituti ' d' istruzione e di educaz,ione di landwehr ungherese. )) 1316 'I'ras~rmazipne di' ba.ttaglioni in reggiment,i in Serbia . » 1408 Formazione del 21 ° co'rpo d'armata in Francia. ,. 1408 Esami per ottenere il brevetto di stato magg iore in Franc·ia .,. 1408 Compagnia di ciclisti in Francia. » 1410 Guardie allieve di comunicazione in Francia . , » l4ll Riordinamento dell'artigHeria di riserva in Russia Riordinamento della scuol9. normale di tiro ed istituzione' delle » 1501 ' scuole d'applicazione di tiro in Francia » 1604 L'automobilismo nell'esercito in F rancia . Qiclismo militare in Francia » , 1604 Quadrupedi di complemento per i carreggi degli stati mag.giori dei cor'pi di fanteria e servizi durante le manovre in Fraucia » 1604 Riorganizzazione 1iei, regg·imei1ti tiragliatori tonchinesi. » 1G06 Stabilità delle gu!!,rnigioni in Francia . » 160ti Rit'.orno dei riservisti ~ali 'esercito .attivo in Inghilterra. >> 160'1 Istruzione della scherma in fanteria in Francia » 1fi96 Riparti~ione delle diverse classi cbe compongono l'esercito fran» 169'7 cese . Modificazioni introdotte nel corpo sanitario ~ilitare inglese '. » Hi98 Progetto 1i riduzione dell'eser~ito sul piede · di pace iu B~lgaria » 1812 · Con.dizioni dell'esercito bulgaro . » 1812 Istituzione di un segretario generale aggiunto presso il Ministero della guerra . . . . . ., . » 1918 Va_rianti all'ordinamento della fanteria della Landwehr Ci~leitana in » 2005 Austria- Ungheria . '-, )) 2009 Impieghi riservati ai sottufficialt iµ' Francia )) 21 '12 Velocipedismo militare nel Belgio Riorg~nizzaziQne della Scuola d'applicazione del servizio di sanità ,; 2113 ·militare in Francia )) 2180 Eserciti coloniali in Inghilterra . 22,51 Automobili nel Belgio. )) 2295 L'esercito inglese nel 18\l"1 . • 2258 ' ·Domanda di crediti supplementari in Svizz_er~ per il 1898

DELI,' ANNO

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11:5198

2281

Reclutamento. Rafferme dei sottu~ciali in Aus tria- Ungheria . Pag. 178 Ch iamata degli uomini delle classi in congedo in Francia . » 365 Circa i sottufficiali rafferma~i. in Austria-Ungheria . . » 540 Nuo ve disposizioni reìative all'ammissione rielle accademie militari dell'esercito austro-ungai·ico . .,. 720 1 Ammissione .dei sottufficiali alla scuola di M . Saint-Maixent in F rancia. » '124 Ammissione alla scu,ola speciale militare di Sainb:Cvr in Francia » 124 Risultati della chiamata della 'ieva 189'1 in Russia •. » '12c'1 .La leva, della classe 1898 in Bulgaria. · . » 923 Situazione dJllO stato maggiore generale francese a,.l 10 marzo 1898 )) 928 qoogedi agricoli in Francia. » 1312 Dispensa a tutela de.g li studi delle professioni ecc. in Francia . ,) 140'1 Chiamata degli uomin i delle classi in congedo in Francia. ,i 1408 )) 1409 Il reclutamento nell'anno 1, 89'1 in Francia . ,Cong·edi di r'iforma temporanea in Francia . . . . . » 1605 Ritorno dei l'iservist,i nell'esercito attivo /in Inghilterra. . » 160'1 Ripartizione· delle diverse classi che compougono l'esercito fran• . )> 169'7 cese . r dispensati dal servizio mWtare percliè residenti ali' éstero, f\10ri del! 'Europa in Francia . » Hi9'7 / , P rovvedimenti militari in Turchia . . . . » 1816 B. D. - Della leva sui g iovani tiati nel 18'16 e delle vicende del- ,, J 889 l'esercito dal 1° luglio 1896 al 30 g'iugno 189'1 Dispensati dal servizio militare in Fral,lcia » 1918 Congedamen°to <li classi in F,rancia. » HllS .La r iforma temporanea e i dispensati in Francia. ., . » 2006 Stato dei sottufficiali in Francia . >) 2006 » 2009 Gli arruolam~nti e le rafferme milla marina in Francia " 2009 Impieghi risetvati ai sottufficiali in Francia I . » 217'2 Un discorso del generale Bernaer nel Belgio )>. 2181 Servizio personale in Olanda . )) 2181' Tassa militare in Svizzera . · . )) 2l51 Ripartizione del cont.ingent~ in Francia delle élassi 1896-9'7 Rechite delle truppe di marina della classe 1897' in Francia J). ~252 )) 2'253 'Volontari dell'eserci~o Francese per l e truppe ' di inarina )) 2~54 Reclute per l'esercito francese d'Africa Trasm.i5sione p,!lr posta dei preéetti person1l.li per le chiamate in · )) ~254 tempo di pace in Francia Passaggio di categoria in Svizzera >l 2237

I

'


'2282

JKDIOE SISTEM,(1-TIOO

Rivista 'dei periodi~i militari e Bollettino bibliografico. \ · Pag 85,· 15§,, l82, 21\l, 13'13, 458, 543·, 63'1, 729 835 !)331 102'7 1132 1221,· 131'1, 1413, 1505, 1609, 1'102, 1817, 1921, 2on.' 2103'. 2183, 2259.

Scuole militari. \

Ammiosione all'accademia militare in Russia . Pag. 2'11 Nuove disposizioni relative all'ammissione nelle accademie militari nell'esercito au,s tro- urigarico » 720 Ammissione dei sottufficiali alla scuola di Saint - Maixent in Francia . » 724 Ammissione alfa scuola speciale militare di .Saint Cyr in Francia » '124 Istituti d'ist1·uzione e di educazione di landwehr unghere,se. . ·» · 1215 Le ammissioni negli istituti militari per l 'anrio 1899 in Francia » 2101 Gli esami d'ammissione alle scuole di Versailles in F1·ancia . » 2102

Se,;vizi d' intendenza · sanitario e veterinario E. Mangianti. - In difesa dei piccoli, . Pag. 5 ll D~ ..:.... Re lazione sulle vicende sanitarie deil'imperiale e reale esercito austriaco nell'anno 1896 )) 160 Dott. De Renzis G. colonnello medic;o. - Àlcune conside1·azioni e proposte sulla scuola di applicazione di sanità militare' " 905 Nota statistica. - · Relazione medico statistica delle condizioni sanitarie del r'egio esercito italianq_ nell:anno 1896, compilata dall'ispettorato di sanità militarè {Ufficio statistica)·sotto la · direzione del colonnello medico ispettore -dottor Cocchi 1> 1286 Esercitazioni' speciali del servizio di sanità in Francia. ,> 1312 Esercfai ·~eciali del servizio sanitario in campagna in Francia >i l()97 Modificazioni introdotte nel corpo sanitario militare ing lese. >i 1698 Precauzioni da prendersi duran te le grandi manovre in Francia » 1813 Mangianti E., maggiore medico - L'esperimento dell'ambuI3.nza fluviale • Alfonso Littà " da Milano a Venezia . >, 182'7 Mazzei G. capitano m~dico. - Servizio sanitario ferroviar io in guerra . Pa.g. 19461 e 2050 Riorganizzazione della Scuola d'applicazione del servizio di sanità militare in Francia » 2l'i3

DELL'ANNO

1898

22b3

Storia militare e generale. Ba.rbarich Eugehio. - - Copsiderazioni sulla. guerra serbo-bulgara . nel 1885 . . Pag. 97, 193, 289 e 385 Nicoletti-Altimari Arnoldo. - La. campagna inglese ·alla frontiera Pag. U4 nord-ovest,dell'India . La situazione in Uganda - Da una cordspondenza del Pimes-. " 514 De Rossi Eugenio, capitano dei bersagli~ri. - La g uerra d'inverno sulle/ Alpi. Pag. '145, 860 e 945 Pa_q. '184 -Cappello Girolamo, tenente di fanteria · - Frastro . F . A. - La guerra Cubana . ,. . Pag. '79'1, 8!30, 96! e 1081 Delle mura di Genova. - Cenno Torelli E capitano di fanteria. stori~o . .. Pag. 985 e 1180 :Pag 1020 La campagna in India del 189'1 . Gua;rducci Torquato, maggiore cl'artigliei·ia -L'esercito 'piemontese nella campagna deI 1815 Pag. 1Ò66, ll64, 1273 e 1348 Y - Leggendo Pag. 1192 Paul De Lauribar. Douze ans en B D. - Nota bibliografica. Aby~sinie Souvenir d'un offièier. >i 1119 F. - Leggendo " 1280 ·F. A. - La guerra: is,pano~america~a Pag, 1454, 1559, 1636 e l '142 Presa di Ondurman » 1'100

'

Uf.fiolali. 11 colonnel!o Miskovi:x: (ex ministro 'della guèrra in Russia) . Pag. 2'17 Ufficiali chia·m ati pel servizio (li stato maggiore in Russia . . ,1 • 271 U:ffi.ciàli inviati all'estero pel perfezioharnento tecnico ,in Russia » 2'ì'1 • Gradi o:qorad conferiti ai Principi del Montenegro in Russia ~ " 2'78 MovimeQ.to negli alti comandi dell'esercito ,russo . . . ,. » 371 Promozioni di capitani al g rado di tenente colonnello in Russia " '126 »- ,829 Quàdri d'avanzamento. per gli ufficiaii in Francia Consig.Jio. superiore della guerra, sua composi:r.ione in F rancia . ,> 924 Richiamo in servizio dell'Arciduca Francesco Ferdinando in Aust~ia» 1118 Ungheria ' Collocamento ~ ri~oso del t~nente generale VÒn Samonigg in A'.ustria. Ungheria . » ll18 Promozioni in Aust.ria-Ungheria ,, 1118 yariazione nello stato maggio1·e genera.l e in Austria-Ungheria , » 121,:1, Nomine ~ promozioni nell'alt.o .personale dell'esercito germanico- " 1219 » 1314 Movimento nell'alto personale dell'esercito in Germ;mia .


2284

2285

INDICE SIS'I'RllfATICO

Va1·iazìoni nello stato maggiore generaie in Austria-Ungheria' Pag. Yiaggio di stato maggiore in Francia . » Viaggio degli ufficiali della scuola di guer ra in Francia . » Capo di stato maggiore nella marina in Francia » Consiglio superiore della g uerra in Francia » Ufficiali brevettati dalla scuola supe1:iore di marina in Francia ,. Il gabinetto del Ministro cìella guerra in Francia . ,. Il comando della ~Qu ola superiore di guerl'a in Fl·ancia » PfomoÌ:ioni nell'esercito austro-ungarico » Condizioni dell'avA.nzamento degli ufficiali in Francia >> ·ufficiali torpedin.ieri elettricisti in Francia » Dimissioni in Svjzzel'a. »

1500 1504 1604 1606 1696 2008 2009 2009 209'i' 2175 21 'i8 2182

Varietà. Una nuova casa per gli orfani dei militari in Germania . Pag. nuovo ministro serbo in Russia . » 11 colonnello Miskovjx uix ministro della g uerra in Russia) " Rogier F., tenente generale. - La società di previdenza tra g li ufficiali del R. esercito e del la marina n el Regno d 'Italia. ,. Prof. Bargilli G. - Di alcuni scrittori militari italiani del cinque» cento Medag·lia commemorativa ·io- occasione deU'anniversario cl.ell'assun, zione al trono dell'Imperatore F~ancescoGiuseppe in AustriaUngher ia . >> Truppe' russe verso il confine chinese. " Corsi C., tenente g enerale. - 11 militarismo. ....: Dieci conferen ze di Guglielmo Fel'l'ero. . ,. >> Probabili· avvenimenti verso il confine Persiano in Russia ,. Quadri rappresentanti le uniformi deg li eserciti stranieri in Francia » Licenze ai militari di truppa pei lavori del raccolto in Francia ;> • L'impiego dei colombi viaggiatori in ma.re in Francia . » Canale tra il Mar Baltico e il Mar -Nero . » La Serbia e la situazione militare nei Balcani secondo una nuova » pubblicaziorte russa . Bismarck e la guerra » A. Biscontini. - J_,a,.flo~ta in azione » Cambi di g·uarnìgione in F rancia ,, La futura posizione del Giappone tra le grandi potenze » Rinforzi inviati a Candia dalla Francia . , . » Condizio~i ;lle quali g li ufficiali possono accettare la presidenza nelle distribuzioni di premi o in altra golennità in Francia » Società -deg·l i ,ufficiali del Cantone di '.lurigo »

n

83 276 277 465

4-92

632 684 649 834 923 929 1123 1130

l:'!80 1418 1582 1814 1986 2008 210,2 2258

Notizie militari estere . Austria- Ungheria. Pag. 1 · bilancio mil itare dell'eset·cit.o e della marina pel 1898 . » Bilancio militare per l'anno 1898 della Dosnia-Herzegovina. » Rafferme dei sottufficiali. Costituzione delle lli compagnie di fanteria bosoo-erzegovesi .,. Trombettieri a cavallo nei reggimenti di fanteria di Landwehr un)) gherese. :)) Nomina di un 3' ispettore generale dehe truppe ,, Circ!l. i sott.u fflciali ra !fermati . • I Esami di avanzamento al grado di maggiore . » Adozione di due cannoni a tiro celere p er la guerra da fortezza » Bilancio del ministero della difesa u ngarese per l'anno 18\l8 .. Medaglia commemorativa in occasione dell'anni versario dell'assunzione al trono dell'Imperator.e Francesco Gìuseppe . . » Manone imperiali ed esercitazioni tattiche ann uali nell' 'e set·(lito austro-ungarico . >> Nuove disposizioni relative all'ammissione nelle accademie militari dell'esercito austro-ungarico . » )) Aumenti nella marina da guerra . Indennibà vitalizia ai decornti. con medag lia al valore militare. ,. Progetto per la costruzione di nuove linee ferroviarie . » Manovre na,•ali nell'Adriatico . » Va'ro e costruzioni di nuove navi da gue1Ta Invio di una corvetta nell'Asia Orientale . " >) R ichiamo in servizio dell'Arcid uca F rancesco . ,, Collocamento a riposo del tenente generale von Samonig » Promozioni Disposizioni ot·ganiche concernen ti. i maestri militari di scherma » » Yadazioni nello st~to maggiore generale . » Riordinamento dell'orfanott·ofio militare di Fischau . Istituti d'istruzione e di educazione di Landwehr ungarese . » ·Bilancio dell'esercito austro-ungarico per l'anno 1899 " Variazioni ne llo stato mag·g iore generale » Yarianti all'ordinamento delll! fanteria della Landwebr Cisleitana ,, Promozioni nell'esercito . ,, ;~mnistia pel g·iubileo dell'hnperatore (1848-1898). »

,,

82 83

l '18 2'i'5 275 275 540 629 630 630

632 120 'i20 82'1 827 1117 111'1 lll'ì' 1118 1118 ll_ 18 1118 1213 1214 , 1214 1215 1309 1500 2005 209'7 2249

Belgio . Kuovo alzo per il fucile .Mai.iser Un discorso del generale Bel'Oaert , Yelocipedismo militare

» 2101 » 2172 • 2172

,


2286

lNDlCE SISTEMATICO .

'

Le automopili Casermaggio mìlitare .

DELL'ANNO

Pag. 2251

· )) 2251

Bulgaria . . .

. I

.

La leva della classe 1898 . P,l'ogetto di· riduzio1,1è d,elJ'eserC'ito sul piede di pace Condizioni dell'esercitn. bulgaro Fer1,o~ie in costruzione .

Pag:

9.23

»

HU2

" 181.2 » 2005

.China .

Formazione di un . corpo di truppa, a protezione della capitale Pag. 1122 Frithcia.

Chiamata degli uomini delle classi in congedo Pag. Riordinamento del servizio wlegrafl.co militare. )) Adozione cli \mi'!, nuov.a tenda . Cumo10· delle pensioni degli ufficiali . » Modificazioni all'orqinamento dei reggimenti tiragliatori malgasci >> Ripartizione delle batterie fra i reggimenti d'artiglieria. ·. >> Creazione di pontieri di prima classe derle ~ompagnie zappatori minatori del g·enio . » Creazione di una ispezione permanente delle costruzioni dell' artiglieria . » Creazione ,di un 4° reggimento I tiragliatori ton.chinesi » Esperimento di gambali in cuoio e cli bandes molletz'è1·es perle truppe di fanteria e genio. '· » Manovr•e ed espel'imenti di mobilitazione d'artiglieria ,. Progetto di creazione di ·un 1terzo reggim~n to ·s,tranieri. » Riorganizzazione del servizio teleg,rafìco militare . ,, Creazione cli una compagnia ciclisti. » Tassa, militare •11 Quarti battaglioni alle manovre >> Sdoppiamento del Vl corpo d'armata ,. . " Ammissione dei sottufficiali alla scuola di mai ina dì Saint-Maixent » · Ammissione alla scu&la speciale militare di Saint-Cyr. » Fondi per il perfezionamento del ma~riale d'ar~amento ,, Guaina di cuoio per f()deri di sciabola » ·Tassa militare )) Quadri d'avanzamento per gl.i ufficiali. » Quadri ra,ppresentanti le uniformi degli eserciti s tranieri. » 'fru.ppe coloniali. " Nuovo ordinamento del regg·irnento tirag·liatori sudanesi . » Indennità alle farnig·lie dei riser visti.e terl'itoriali chiamati alle armi per istruzioni . » ))

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865 366

368

868 368 869 3'i'O 370 371 3"11

682 633 '721 '121 '7:21 '722 • 722 '124 '124 .

'125, '125 828

829 923 923 923

923

1898

2287

Consiglio superiore deila g1lerra - Sua composizione Pag. 924 924 Riorganizzazione delle ispezioni generali . » Espel'imento di 1nobilitaz ione della squadra .del nprd » 92'7 Scuola · di tiro col 'nuovo materiale da camragna. » 92'1 Periodo d'isti:uzione per i capitani ciel genio impiegati allo stato magg·iore dell'arm~ ,, 927 Una nuova tunica pe1; fanteria. , . . » 9.28 Situazione clel(o stato maggiore generale 'rrancese al 1° marzo 1898" 9.28 Miglivramenti introdotti nella situazione g enerale dell'esercito col " 928 bilancio · del 1898 . 929 ,. Licenze ai militari di truppa pei lavori del raccolto » 1122 T ruppe coloniali. ,, 1122 Ispezioni d'armata in Francia . » 1123 Distintivo d~g·Ii ufficiali dell'esercito territori;le ,, 1123 Bottoni . e tamburi d'alluminio » 1123 ·Creazione di nuove uni tà » 1123 L'impiego dei colombi viagg iatori in mare )) 1124 Rimonta dei capitani di fanteria . » 1311 Nuovo matel'iale d'artiglie1·ia da campag·n:i, » 1812 Cong·edì agricoli. . . · · · · · i · )) 1312 Esercitazioni speciali' del servizio di sanità » 1312, Ponti cli circostanza . )) 1312 :Misure per la' sicurezza delle opere di fortificazione . )) 13J:1 Provvedimenti contro lo spionaggio. " 1,10'1 .Dispensa a tutela, degli studi delle professioni ecc. » 1408 Chiamata degli uomini delle classi in congedo. » 1408 Formazione del 21° corpo d'armata . 1408 . Esa mi per ottenere il bre:vetto di . stato magg iore . )) 1408. :Compagnia di ciclisti 1409 Il reclutamento nell'anno 189'7 » 1410 -Guardie alle vie di comu~icazioòè !) 1410 J:i'reg'io per il berret to degli ,irtiglìeri delle batterie alpine >) 1410 t.::::;" )(Nuovo materia'.e per. l' _a rtìglìeria da campagna . Uniforme deglr ufficiali g enerali. . . . . , "1500 Calzature a rnacchina. .:> 1501 Una nuova cartuccia per ii fucile Lebel . » 1501 Riordinamento de1i'a scuola normale di tiro ed ist ituzione delle scuole ,1. 1501 d 'applicazione di tiro. . Esercizi pratici cli tiro per ufficia.li genera li e · superi_o ri >> 1504 V i,ig·gio di stato magg iore . » 1504 viaggio degli u fficiali della scuola di guerra . » 1604 L'automobilismò nell'eserci to . ,. " 1604 1604 ., Ciclismo militare. . Quadrupedi di complemento per i carreggi degli stati maggiori di )> l(i()it · corpi dì fanteria e serviz1 durante le manovre.

l


2288

I~DICE S1STEA!ATJCO

Condizion~ per la nomina dei generali di divisione e comandanti di Pag. 1605 corpo d'armata . . . Congedi di riforma temporanea . : >> 1605 Riorg·anizzazione dei reggiment i tiragliatori tonchinesi . » 1(\06 Capo. di stato maggiore della marina . » 1606 Abolizione •del cappotto da campag na. » 1606Jviezi;1 razione su'Pplement are di caffè e zucchero . HiOo Sta bilità. di g·uarnigioni . " 1606 Consiglio .superiore della guerra . » 1G96 Ts truzione della scherma in fanteria >> 1G9o Le t,ruppe di marina alle grandi manovre . . » 1696 Indennità alle famiglie bisognose dei richiamati . . . . . . 169'ì Ripartizione delle diverse classi cl?e compongono l'esercito françese • 1G97 Esercizi speciali del servi:do sanitario· in campag·na . . . » 1G97 I dispensati dal servizio militare perchè residenti ali' est.ero fuori . , . ., lG!l'ì' dell'Europa . .Precauzioni da prendersi durante le grandi manovre ,> 1813 Cambi di guarnigione. ,, 1814 Dispensati dal serviziò militare . » 1918 Istituzione di un seg retario generale ag·g iunt.o pr esso il l\finistel'o della g·uena . » 1918 Congeda.mento di classi ,. )918 La riforma temporanea ed i dispensati. » 2006Stato dei sottufficiali . ,, 2006 Séuola superiore di marina. . . ,, 2007 Ufficiali brevettati della scuola superiore di marina. ~ 2008 Rinforzi inviati a Candia. . . . » 200S. Tenuta degli ufficiali di. cavalleria . ·. ,. 2008 ,, 2008 Carne in conserva . Il g-abin ~tto del Ministro' della g·uerra . . . » 2009 · Il comandante della scuola superiore di guerra. » 2009 Gli arruolamenti e le ra.fferille nella marin a » 2009 Impieghi 1'.iserva ti ai sottufficiali. . . . . . J> .2009· _Le ammissioni negli istituti militari per l'ano~ 1899 i> :2 101 Gli esami d'ammissione alla scuola di Versailles~ . i> 2102 Coudizioni alle quali gli ul'fj.ciali possono accettare la presidenza tielle dist,ribuzioni di premi o in altre solennità . . . " 2102. Riorganizzazione della scuola d'applicazione del servizio di sanità militare . . ., ,, 2173 Istruzione tecnica delle truppe del g enio . . » .21 '14 Condizioni dell'a vjnzamento degli ufficiali . . ,, 2175 Proposte di legge attual ment.e in esame davant i al Parlamento. >) 2116 Ufficiai i torped inieri-elettr icisti » 217S Le liste d'imbarco . ' . . . . » 2178

_..,,. I\

DE LL'ANNO

2289

1898

Governo amministrativo e disciplinare dei battaglioni di fanteria da fortezza . . ' • Nuova tunica pel' gli allievi della scuola di Saint-Cyr . " » Ripartizione del contingente Truppe di marina . . • Volontari deM'esercito per le truppe di marina. » Eserci,to d'Africa. . •> Trasmissione per posta dei precetti personali per le Clhiamate n el tempo di pace . »

217!) 2179 2251 2252 2253 2254. 2254

Germania. Una nuo va caso. per g li orfani militari . P,ag. 83 Graucl i manovre, manovre au tun nali di campagna, g randi esercitazioni di pionieri per il corrente anno . » 541 Modificazioni organiche 832 Mig·liÒraroen to del vitto del soldat.o. » ll 25 » 1216 Ma rina da guerra . » 1219 Nomine e promozioni nell'alto personale dell'esercito » 1313 Pens ioni militari » 1314 ~lovimento nell'alto personale dell'esercjto Giappone . Pag. »

Spese militari del Giappone nel 1897- 98 . • Mi,.rina da guerra . Sviluppo della flotta commerciale .. . Rete ferroviaria . . . . Notizie sulla marina e sull'esercito giapponese La futuru pos izione dél Giappone, t ra le g randi potenz,1

.

Inghilterra.

»

119 180 ,

180

181 » 1126 » 1986 )'

'

Pay. 1020 La campagna in IJ,?,dia nel 1897 . . » 1606 Variazione al bilancio della, marina . » 160'1 B.it9rno dei riservisti nell'esercito attivo . » -1608 Nuovo proiettore in es perimento presso la fanteria inglese » 1698 Modificazioni introdòtte nel corpo sanitario mili tare inglese . » 1'100 Presa di Ondurman. . » 1814 Grandi manovre del 1898 . . . . » 2180 Eserciti coloniali >' 2180 Va.ro della corazzata Formidabile a Portsmouth » 2255 L'esercito 1ing lese nel 189'1 . » 2256 Maina )) 2265 'Colonie .

/

~~

>·


i2go

H'1DICE SISTE~IATICO

Norvegia.

Spese mili,tari.ì Equipaggiamento, di _fanteria

Pag_. 1219 .

;) 225'7

Olanda; Servizio personale

Petg. 218 1 Persia.

Strada Enzeli- Theheran Ferròvia progettata

\

Pag. 1815 )) 2010

22\ll

Riordinamento delle circoscrizioni militari della Siberia e dell'Asia centrale. • . Pag. 929 Ferrovia Transiberiana '• . » -... 930 Istr~zione dei riservisti nel !89'1: » 1129 Armamenti e riordinamento di truppe nella Siberia orientale » 1129 Canale tra il mar Baltico e il mar Nero . » 1130 j~ltri aumenti dì truppa in Asia. . . , ,> 1180 :'E sercitazioni estive dell'esercito russo nel 1898 >> 1814 >) 1411 · Riordinamento dell'artiglieria di riserva » 1412 Rete fe"rroviaria telegrafica e telefonica · Indennità e stipendio per gli ufficiali . » 1919

Romania.

Istruzione d.egli allievi ufficiali di riserva Amministrazione della guerra.

189R

DELL' .~NNO

Serbia.

725 )) 14]2

Pag.

'

·1

Formazione del 5° reggimento della Guardia Rior~inamento dell'esercito , . . . . . . Trasformazione <U battaglioni in . reg gimenti.

Russia.

.: Pag.

728

» 1131

:» 13lo

Svizzera.

Creazione di UJ! nuovo . corpo di ca\alleria . . . Pctg. Aumento nelrorganico degli ufficiali in servizio di stato maggiore » Il nuovo minist,ro serbo . . . » · Il colonnello Misko:vic (ex ministro della g·uerra . 1 • » Nomine . . » {lfficiali cbiamati p~l servizio di ~tato maggiore . . » Amministrazione all'accademia militare . >> l)fficiali inviati all'estero pel perfezionamento tecnico >> Gradi onorari conferiti· principi del Montenegro » » Movimento negli alti èoi.:nandi dell'eser0ito ru'sso . )) Flotta russa a Port- Arthur e Ta- Lieil-Kb:van . )) . . . .. . Bilancio 1898. Formazione, di due nuovi corpi d'armatà . » Aumenti di altre truppe e sel·vizi Armamento >) Truppe russe verso 11 confine chinese ., ,. » Promozioqi di . capitani al grado di teneÌÌ'1;e colonnello . » Risultati della chiamata della leva 1897 . '. . •» Aum_ento di truppa nella Siberia orienta~e . . .» T1·asformazione dei l O battaglioni della Siberia orientale in 10 reggimenti di due battaglioni ognuno. . >> (Decret.o 9 febbrai@) . Tra-sformazione della c·avalleria regolare dell'Ussurè .nel\a Siberia orientale (finora 2 squadroni) . » Trasformazione di un reggin_iento' dragoni aveI~i 4 squadroni nel 1898, 5 squadroni nel 1899, e 6 squadroni nel 1900 » Probabili avvenimenti verso il confine persiano · . »

ai

·~

))

84 27G ·

276 2'7'i 21'7 2'7'7 277 2'77

2'18 3'11 452

GrandJ manovre . • . . Pp_g. 1504 Il ritiro delle munizioni d'urgenza • » 1919 Assegnazione di fondi nel bilancio del 1899 per nuove pro'Vviste di materiali » 2Ql0 Tassa militare . » 2181 ., I » 2182 Dimissioni . . )) 2257 Passaggio' di categorie }?assaggiò nel landsturm )) 2258 )) 2258 Liberazione dal servizio . Domanda di crediti supplementari » 2258 So.c ietà degli' ufficiali del Cantone di Zurig·o )) 2:258

..

456 541

633

Turchia.

, Provvedimenti militar.i'

634

Pag. 1816

634 '126

Indice alfabetico dei nomi degli autori.

727 728

' Barbarjcb. Eugenio, t enente. - Considerazioni sv.lla guerra serbobulgàra nel 1885. - Operazioni per l 'investimento ed asPag. 9'7, 193) 289 e 385 sedio di Viddino . Bargilli prof. G. - Di alcuni scrittori militari italiani del cinque· ce{1to ' . . Pag. 492 Beltrami Ettore, maggiore. -Alcune idee sulla guerra delle massé » 451 Beltrami Ettore, maggiore. - Il blocco nella storia e nel diritto >i 1'118 Bianchi D'Adda Marziale, tenente colonnello. - La cavalleria nel 189'1. ' Pag. 86, 2481 82'1 e 582

728 '128 728 831!

\

'


2292

INDICE SISTEMA'l'I CO

Biancbi D'Addà M., colonnello. - "La piccola guerra nel 18'10- 'il. . ,:...... A _proposito di recentissime _pu bblicazioni Pag . 2068 e 22.15 B. D:-'.'.._ I diso~di ni . in I ta lia nel mese di maggio 1898. e la stampa ~~ ·, ~ 1 ~ · ~ Bisconfini À. - La flott a in azione . » l 582 Bonolis Roberto, maggiore. -- <::onsideraziq~i, sulle tattica » 1425 CaJichioPu10 A., tenente d'artiglieria. - Coo;-i dera.zioni storielle sui · combattimenti costieri . Pag. 1121, 1'161, 18'71 e 1963 (;appello Gi1;olamo, tenente.' - 'Fastro. . .. , . Pccg. '784 ' e la!l95 . Chapperon Alessio, maggiore~ :,__ L 'o~·gauica a' tempi di Montecuccoli · e di Louvois· . . . . Pag. 2019, 2144 .Corsi C., tenente gen.eràle . - 11 mìlita rismo. - Dieci conferenze . · di Guglielmo Fer rer0. - . . . ' Ptig. 649 ' De Renzis dot t. G., colon nello. - Alcune considerazioni e proposte -sufla scuola di applicazione, di sanità rnil}tare . » 905 ~ e Rossi Eugenio, cii:pitano - La g uena d'inverno. Pag. 745;, 860 ~ 945 Elmslie. maggiore della reale a rtig·lieria britta.nnica. - Gli s barchi di corpi d'operazione sopra coste neniiche . . • Pag. 134 t • 305, .416, 598, 6'93 e 7'ì3 F. A. - La guerra cubana. . . . Pag. 79'1, 880, 961 e i 08} F. A - ~a g uerra ispano-,americana. Pag. 1°454, ,1559, 1636 e 1742 Gi~1·dino, èapita® aei bersaglieri. - Oper'azioni militari attraverso a regioni deserte . Pag. 1339, 1442, 1541, 1658, 1'12'7 e i84'7 Guarducci Torqu ato, n;ag·giorè d'artiglieria.·_ L'esercito -piemontese nella cainp~gna ciel 1815 . . Pag. 10615, 1164,, 1273 e 1348. 'Id. Le vie militari rornanè .cbe passavano per F irenze . »· 2230 Lincoln De Castro; tenent è medico. - Un n).lovo sistema d.i tenda per la truppa ~ · . · . · . 'Pag. 22 Mangianti E ., maggior( medico. -:- rn· difesa dei piccoli . ·~ . >> 5 Mangiant i E., ll1aggLòre mE)dico - L'esperimento dell'ambu lanza . fluviale « Alfonso Litta » da Milano a Venezia . ·. . » 1827 . » 1389 Mariotti Temistocle. - 11 generale Corvet ta. l\fazrèi G., capitano medico. - Servizio sa~itario ferroviario in g uerra.

, • ' Pag. 1946 e .2059 Na tali Luigi Camillo, tenen te. - 11 ciclismo mìlitare alla fine del 1897 . . Pag. 46 è, 224 Nicoletti-Altimari Arnoldo, capitano. ·- La campagna inglese . alla _ frontiera: ~ ~ ~s:_ dell'India . . . 'Pag. 114 Parenti Dante. .._ Nota bibliogràfica : gli eserciti e le flotte dei t'e~pi • m oderni (Die Heere und Flotten àer (}egewroa1·t) . . • » 335 1 P. G. - Gli avvenimenti militari negli a nn i 1848 e 1849 in Italia . Pag. 2082 Riva Palazzi ·G., maggior generale. - Per la conclusione sull'indi· · rizzo aegli studi di geografia militare. . » 6'74

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