WARFARE SIMULATION NEL TEATRO MEDITERRANEO

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Maurizio COCCIA Colonnello di fanteria meccanizzata, proviene dal 17° Corso dell' Accademia Militare di Modena. Nel tempo, ha frequentato la Scuola di Applicazione d'Arma di Torino, il 101° Corso di Scuola di Guerra, la Scuola di Guerra negli USA, I'Army War College, massimo istituto di studi americano ed il Centro Alti Studi della Difesa. Ha comandato il 59° Battaglione di fanteria meccanizzata « Calabria » della Brigata Isonzo ed ha espletato numerosi incarichi di Stato Maggiore presso il Comando del 5° Corpo d'Armata e lo Stato Maggiore dell'Esercito. Dal 1989 è Comandante del Distretto Militare Regionale di Roma.

Direttore Responsabile Pier Giorgio Franzosi © 1990 Prooroeta leueraroa arustoc:a e sc•entJf.ca t1servata

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MAURIZ IO COCCI A

WARFARE SIMULATION NEL TEATRO MEDITERRANEO Un modello globale di sùnulazione operativa per /'Italia, alla luce delle esigenze strategiche e delle possibilità offerte dalla tecnologiçz più avanzata

Dicembre 1989


INDI CL Premessa CAP. l

Introdu zione alla simulazione operativa ed ai giochi di guerra ................................ . Elementi di base sui giochi di guerra . . . . . . . . Significato attuale della simulazione operativa La linea di tendenza futura . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Tra Arte e Scienza: l'approccio nazionale alla simulazione opera tiva ................. .. .... .. .... Considerazioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

CAP. II

Analisi del Teatro mediterraneo: realtà ed esigenze di simulazione E le me nti di base de lle situazioni di crisi e di conflitto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il T eat ro mediterraneo nel suo insieme . . . . . G li interessi italiani . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G li interessi dei Paesi mediterrane i e delle aggregazioni a Sud . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . G li inte ressi e uropei e NATO .. ... ... ......... Gli effetti del confronto locale tra Est ed Ovest I req uis iti del modello di simulazione . . . . . . .

C AP. II I Lo sviluppo della simulazione oper ativa negli U.S.A.: capacità attuali e del prossimo futuro

Il punto di situazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un modello a livello politico militare: POLI CON . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Un modello a live llo di Teatro interforze: JTLS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Un mode llo a live llo wtticn : .1/\1'\ US Pag. » Il mode llo di s imul azio n ~.: globale : RSAS Struttura c caratteristiche . . . . . . . . . . . . . » Il tempe ra me nto BLÙ (Sam) c ROSSO (lvan) » Il comportame nto dc i VERDI (Paesi T e rzi) » Considerazio ni sul RSAS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . » » Le capacità attuali c del prossimo futuro

CA P. IV Confronto tra i r equisiti e le capacità

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La possibile st ruttura d e l modello d i simulazione operativa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . Il Centro di simulazio ne .........................

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Conclusioni

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Impiego d ella simul azione operativa .. ....... Il mo de llo proposto . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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Bibliognlfia

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Allegati . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

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l . Le o rganizzazio ni di studio c di a nalisi ne ii'Escrcit,o U.S.A. . ....... ...... ... . .. ... ...... ...... .... .......... ......... 2 . Schede tecniche dci principa li modelli impiegali nc iI'Esc rcilo U.S./\. .. ........... . .............. .... .......... ..

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PREMESSA Il soggetto di questo studio è la simulazione operativa, i ntesa come rappresentazione artificiale il più possi bile completa di situazioni di crisi o di conflitto, rea li o ipoteti che. Lo scopo è di delinea re una struttura di simu lazione calibrata alle esigenze di difesa italiane.

La ricerca trova la sua ragione cd il suo sviluppo in quattro co nsiderazioni di base. La prima riguarda il ruolo ed il contributo della sim ul azione operativa (war fare simulation) neJranalisi strategica e nell a concezio ne opera ti va nei Paesi avanzati. Un ruolo già oggi import ante c destinato a divenire decisivo nel prossimo futuro, no n fosse altro che per ragioni di costo-e fficaci a. L a seco nda. immediatamente conseguente, è che anch e il nostro Paese dovrebbe disporre di un o strumento di simula;ionc capace di esaminare in tutta la loro estensione quegli eve nti che, ove si realizzassero. po trebbe ro min acciare o add iI i11 ura cnmprom ellcre gli interessi nazional i. G li esiti di tale continua indagine nel futuro possono, infatti, risul tare di grande intcrc~~c nd processo di concezione, aggiornamento e coordinamento delle strategie nazi enali c nella ·conseguente pi;lnil"ica;itHH.' t)pcra ti va della co mponente militare. La terza co nsiderazione deriva daJrevidcnza ·che gli in tel ~_·,,j lk ll' Italia ~ono c~~c n zialment e influenzati dal livello di ~ t abilitù del T eat ro Mediterraneo. Un a stabilità che è co ntinua1111.'1111.' rninacciat;1 da cri~i locali che interagiscono con il confronto tra Nord c Sud c tra Est ed Ovest, con effetti di risonan;;l c,t~.· rna degli C\ enti c di indice di reazione così elevati da richiedere una analisi di portata mondiale per qualsiasi apprez/,ttl ll.'nto di ~it ua zionc locale. D a qui l'esigenza di concentrare l'intcrcssc strategico itali ano su questo Teatro anche nel campo d~·lla 'imula;ionc ~· con un orizzonte di ricerca esteso all' intero panorama delle relazioni internazionali. L a quarta cd ultima co nsiderazione è riCcrita alla necessit;·l .


in sede di irlll"''"ttrnrh: d~..· l po:-.:-.IIHk modello, di tenere i n tkhit;l con-..idna; i\Hll..' k· capaci tù di si mul azione più avanzate: questi.! coi nciùono con lo sta to dell'arte negli U .S.A., detentori d,.:ll;t tllil:!lior~..· II..'L'rwlogia c di lunga esperienza e militanza nello specifico settore. < ·~~n qu~..":-.tc prcmL'ssc di base. che trovano adeguato svi- • luppo nd tl..!sto, lo studio: introduL'I.' al significato stesso di sim ul azione ed al suo impatto t:on la cultura nazionale; analina la complessa realtà del Teatro Mediterraneo per· individuare i requisiti caratterizzanti ai fini della sua simul;llillrh: : - va luta le capaciti! c le limitazioni dei più significativi rllPtklli impi~..·gati nl.'ll'ambito del Dipartimento della Difesa degli U.S.A.; l'\lllfnmta i n:quisiti caratterizzanti del T eatro con le attuali capacità di simulazione , allo scopo di selezionare i principali clementi costitutivi del modello.

L o studio si conclude con considerazioni final i relative all'impil.'go della simulazione ed al ma.dcllo preposto. Queste ultime intendono esclusivamente rappresentare un pcrsnnak contributo di pensiero al dialogo in campo strategico. rivolto agli addetti ai lavori così come a coloro che si avvicinano per la prima vol ta alla simulazione per gli scopi operativi.

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CAPITOLO l

INTRODUZIONE ALLA RICERCA OPERATIVA ED AI GIOCHI DI GUERRA « L'Ammiraglio Chester NIMITZ affermò che nessuno dei principali evemi della campagna del Pacifico lo aveva sorpreso, poiché lllfli erano stati giocati in una serie di wargames a Newport (Virginia) prima della seconda guerra mondiale. Riconobbe una sola eccezione nell'uso dei Kamikaze da parte giapponese >> .

La teoria della simulazione estende ed applica ad ogni possibile aspetto della materia e delle relazioni il noto concetto di « simulare, fingere di », normalmente riferito al comportame nto umano. In quanto tale, può essere definita comc « la rappresentazione di qualunque sistema o organismo da parte di un altro sistema o modello , concepito in maniera tale da avere una rilevante simi larità di comportamento con l'originale ». La simulazione operativa è la branca della si mulazione che trova applicazione nel processo decisionale. Ovc c quando impiegata in campo politico-militare è più nota come warfare simulation cd in italiano resta simulazione operativa. I giochi di guerra o wargames rappresentano la componente più nota della si mil azione operativa e sono caratterizzati dall'impiego dell'uomo per svolgere (giocare) il proprio od altro ruolo in una situazione , appunto, simulata.

Elementi di base sui giochi di guerra l giochi di gue rra hann o radici p ro fonde nella storia dell'uomo. Ne è una conferma il ritrovamento archeologico di una serie di miniature di soldati egizi che potrebbero essere stati usati dai fi gli della nobilità di allo ra - cui competeva il comando militare - p~r addl'stramcntn preliminare.

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cl ll.:mpo, l'evoluzione è stata continua: dalle miniature aliti ~cacchicra. fino t~i sofi~ticati computers di oggi. Lo scopo è rimasto lo stesso: sviluppare. in tempo di pace la dottrina, la tattica c la pianificazione che potrebbero risultare utili per l'impiego in tempo di crisi o guerra. Il Dipartimento della Difesa U.S.A. ne dà la seguente definizione: (( una !,imu lazionc. con qualunque mezzo. di una . . ituazione politico-militare o di una operazione militare intcrcs~ante due o più forze contrapposte, con l'impiego di regole, dati di ba~c c procedure concepiti per rappresentare una situa:tionc reale o ipotetica » . L'impiego dci giochi di guerra in campo militare - almeno negli U.S.A. - è essenzialme nte rivolto alla soluzio ne di proh h: mi organizzativi c di pianificazione, st rategici c tattici. La loro estensione è potenzialmente senza limiti: possono ahhran:iare l'intero ~peltro di una cri~i o di una guerra. generale o limit ata; possono C!,Sere concepiti nell'o tti ca di Forza n nata o l111erforze. Il livello di comando a cui vengono giocati dipende dagli 'copi che ~i intende raggiungere ed influisce direttamen te sulla ~celta c sull'ampiezza delle operazioni da esaminare (politiche/ -..trategichc. operative/di T eatro. locali/tattiche), su l tipo di unità rappresentate c, conseguentemente, sul tipo di risultati. Un gioco di guerra può e~~crc condotto manualmente c in questo caso viene definito (( interazi one ume~na libera ». può c'~cre as~i~tito dal compu ter o può essere pressochè completamente automatizzato. Il principale van taggio del ~up porto automatizzato consiste nella pos~ibilitù di simu lare in tempi ristretti la stessa situazione in condizioni diver~c c tante volte da poter apprezzare anche la variabilitft dci risultati. L'impiego del computer presuppone l'e-..i~t cnza c la disponibilitft di un modello o programma che con tiene le regole. le procedure c la logica richiesti per condurre il gioco. Dal punto di vista strutturale , un gioco di guerra è il risull<lto dell 'impegno congiunto di diverse categorie di ~_·,pcrt i : storici , strat eghi, analisti, disegnatori di modelli di 'imul<lliunç c tecnici di 'aria natura.


Politico strategico

Operativo di Teatro

Locale tattico

Livello di decisione c di gioco

Comando nazionale

Comandante in capo

Corpo d'armata o inferiore

Scopi

Migliore prospettiva . Va lutazione di una strategia. Identificazione punti critici.

Situazioni specifiche. l ndividuazione prohkmi di T eatro cd arce da approfondire.

Migliore prospettiva. Comparazione tattiche c forze. Aree da approfondire.

Concentrato su

Cri:.i, inizio li'.. t il itĂŹl. escalation, fine dl'l conflitto.

Opzioni delle forze disponibili per assolvere missioni specifiche

Impiego forze c sistemi d'arma. Relazione tra arce.

Risultati principali

Qualitativi. l ntcrprctaLioni.

Oualitativi con supporto di dati

Qualitativi c quantitativi .

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dati di base; m odello o imieme dei m odelli: regole e procedure; - giocatori. Gli obiettivi o scopi rappresentano la ragione stessa della co~truz ion ~

del gioco c la n ecc~~aria guida per i disegnatori del modello c per gli analisti , cui compete la responsabilit à di identificare co m ~ cd in che modo possa essere fornito il tipo di informazioni necessarie per raggiungere gli obiettivi fissati. L o scenario è la situazione iniziale con cui i giocatori debbono co nfrontar~ i . Nel panoram a general e dci giochi di guerra tradizionali, lo sce nario risulta spesso poco dettagliato, mentre wolge un ruolo fondamental e nel processo d ec i ~ i o nal e dci gi ocatori. Un gioco credibile non solo deve disporre di uno scenari o adeguato , ma deve anche presentare un contesto il più possibile completo per garantire la comune comprensione da parte dci giocato ri dcll"ambientc generale su cui poggia lo scenario ed in cui v~ n go n o prc~ i in c~a m c c gioca ti problemi politico-militari . Il contesto non solo approfondisce l'esam e della si tuazione di partcn7a ma ne è la matrice. perché chiari sce le ragio ni cd i legami tra eve nti verificatisi , caratteristiche dell'area in esame c ~itu <l/i o n c ini ziale. Po iché il Teatro M editerra neo è cm·atterizzato da uno ccnario c da un contesto decisam ente compl es~i. la r i r~ rca ì: pa rti cn la r m ~ nt e ri volta ad indi viduare l"obietti va poss ibi l it ~l di potcrli ~ imulare efficacemente. I dati di base sono l 'insieme delle informazioni a disposizione dci gioca tori per co Jbc nt i r~ loro di giungere a decisioni logiche c m o ti va i ~. Il processo di selezio ne e di quantificazione dei dati di ba~c ç(h ti tu i..,(.;l.! una fa :-.~ partil:olarm<.: ntc delicatu c ~ truttu r al ­ mentc difficile della costruzione di un gioco. L e informazioni di i ntl.!n.'..,..,l.! po. . . . onn '>c mpr~ c~~cre ripart i te in due ca tego rie principali: obiettive c !- O~~ç tt i ve. L e prim1.' comprendono elementi di


per sé quantificabili o comunque agevolmente quantificahili (ad L'Sempio. il numero di carri armati o la durata presumibile del -..ostegno logistico di un esercito). Le seconde. che pure devono L'sscre quanti fi cate per poter disporre elc i supporto automatizzato. comprendono elementi e~scnzialmente qualitativi (ad esempio, il morale o la capaci tà di comando); la loro valutazione può va ri are da ana lista ad analista. co n conseguenze immaginabi li in termini eli cred i bilità dci risultati del gioco. Il modello è l'insieme delle espressioni - general mente matema tich e - che t raducono i dati di base c le decisioni dci gioca tori in even ti di gioco, dando dinamicitù il più possibile reale agli clementi componenti. I l modello o i modelli sono genera lmente ca ratterizzati da un ce rto grado di flessibilit~t. per poter assorbire decisioni non previste o variazioni dci dati di base gioco durante. L e r egol e c le procedure fissano i limiti del gioco in conseguenza della sua strut tura cd inseriscono i gioca tori in un clinw decisionale prossimo a quel lo reale: l dcfi ni!-.cono ciò che i giocatori possono c non possono fa re c perché; - assicurano il giusto dosaggio di informazioni nel tempo cd a seconda della situazione; - includono errori e ritardi premedita ti , ccc. l giocatori sono soggetto c l'oggetto del gioco. in quanto k loro decisioni influenzano c !-.Ono influenzate dal cor!-.o degli eventi. La loro capaci t ~1 di svo lgere il ruo lo assegnato, in sieme con l a conoscenza dci limiti c delle possibilit~1 del modello impiegato, sono presupposti fondamentali per la buona riuscita elci gioco. Passando dall'esame tecnico c strutturale a quello di impiego per !>Copi di analisi !>trategica c eli ricerca operativa. il gioco di guerra si configura come elemento componente di una t riade. compl eta ta dall'analisi o rice rca opera ti va c dalle esercitazioni. Tale triade costituisce l'essenza dell'intera simulazione operativa politico-militare. l ruoli integrati delle tre com ponenti possono esse re così riassunti: - il gioco di guerra è un esperimento eli interazionc 11111 111a pl· l ).!iungere ad una decisione;

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- l'analisi o ri ce rc~• open 1th a è un metodo scientificoma tema tico di quantifica.donc delle i nft>rma;runi necessarie per giungere a delle decisioni. La trasformazione della rea lt~1 in dati di ba~c. a loro volta lega t i da un mode llo che ne regol a la loro i nt crazio ne, è un processo , co me g i ~• dello , delicato c personale . che tende a scmplific<m.: la rca lt ~1 frantum andola in clementi ~c mpli c i c quanti ficab ili , elimin ando tutto ciò che non è ritenuto import ant e o che non è riproducibilc . M olte volte, ad C!-.c mpio, trascura in buona par te o completamente il fattore umano che. in quant o !'>ogge tt o. è difficile da quanti fi ca re e da '>i m ularc; - le esercitazioni ~ono alli vità che prevedono !"impiego n~ a lc di forze mi l itari in una !-.illlazione !-.i mul ata cd hanno fin al it e'~ addestrativc, speriment ali , di raccolta c di co ntrollo dci dati di ha!->c. Co mpl essiva mente, giochi di guerra, anal isi cd eserci tazioni. quando ~o n o i rnpi ega ti congiuntamente per le stesse finalità di simul azione. conce ntrando l a loro attenzione, in un continuo ciclo di ri ce rca. !-lui differenti aspetti dell a rca lt ~1 operati va militare, forn endo in fo rmazioni integrate, origin ate da fonti diver-.c . L o !->Copo è quello di acq uistare un a completa conoscenza delle problematiche connesse con le possibili situazioni be lliche c prchcllichc attual i o future. Q uan to sopra evidenzia i l ruolo generale dell a simulazione i n ca mpo milit are cd il !->UO coll egament o funzionale con gli clementi fondament ali di ogni Forza Armat a, qu ali l'organizzazione dell e forze , la pianifi cazione c l'addestramento .

Significato attuale della simulazione operati va l l no t ~' ok potere di un gioco di guerra di com unicare c di con' ince re rapprese nta una po tenzial e fonte di pericolo , poiché puu portare a condu:--.ioni a!'>~oluta m ente pri ve di fondamento. Ba!->ta ri co rdare come gli addetti alla sua costruzione, discgnatnri c d anali!-.ti. p os~a n o. sia pure se nza i nt enzione, fa lsarn e i dati di base, lo sce nari o, la successione degli eventi c quindi i 1 i-, lrlt ati . Si tralt a di un a dell e limitazioni intri nseche. cnn-...~·


guenti al fatto che la realtà non può mai essere simulata completamente. Queste limitazioni richiedono adeguati correttivi: - i risultati vanno interpret ati dall'esperienza e dal buon senso e vanno confrontati con quelli della ricerca classica; - come qualsiasi attività desti nata a generare ed a chiarire le idee, anche i giochi di guerra presuppongono sperimentazione e valutazione, per stabilirne l'aderenza alla realtà da simul are, l'utilià e l'efficacia. Pur con questi limiti , che non vanno mai dimenticati. le possibilità di applicazione dei giochi di guerra sono innumerevoli c le ragioni p er il loro impi ego sono in continua crescita. L 'importanza di sempre è dovuta al fatto che l a simulazione, specialmente quando è rivo lta al futuro , addestra ed aiuta a comprendere. Forza ndo i partecipanti al gioco a studiare la rea ltà da una diversa prospettiva, ne può modificare anche notevolmente le percezioni , così come può agevo lare la scoperta di clementi la cui importanza era stata precedentemente non considerata o sottovalutata. L a realtà attuale sottolinea altre esige nze di impiego. La strategia e la tattica del tempo di pace sono proiettate verso un impiego futuro e quindi non possono esse re valutate realisticamente. Il processo di aggiornamento interno alle Fo rze Armate è ca ratterizzato da ll a continua valutazione di piani, proced ure c sistemi complessi : allerta, comando controllo e comuni cazioni. progettazione e sviluppo di materiali etc.: tutte atti vità che no n possono obiettivamente essere val utate o perché futuribili o per evi denti ragioni di o pportunità, di disponibilità delle necessa ri e strumentazioni della real tà . Durante la seconda guerra mondiale i risultati di mo lti giochi di gue rra precedenti vennero provati su i campi di battaglia a conferma di un a esigenza eli preparazione che talora è stata disattesa c che oggi risulta sempre più necessa ri a. Negli U.S.A. l"impiego del la simul azione è se mpre più esteso . ri supporto ai vertici decisionali nazionali e militari interessa moltepli ci aspett i: - un a migliore comprensio ne della logica dell'avversario in termini di azio ni e reazio ni ; - la valutazione an ti cipata tki pllnt i di for7.a e dei punti l-l


deboli delle propn'-· lu11.~. d~1 pi <llll d1 11p~razioni e delle proced ure; - una maggiore comprensione dell 'impatto dell 'elemento umano sui futuri campi di battaglia; - la co nvergenza, su particol ari problemi , dell'esperienza , della ricerca e dell'analisi di tutto il potenziale nazionale, anche oltre i limiti strutturali del Dipartimento della Difesa; - l'esplorazione di tutta la gamma delle possibili opzioni in presenza di determinate situ azioni e la scelta della più logica, rea listica ed efficace; - la va lutazione delle scelte fatte, prima ancor a di doverle compiere realm ente, in presenza di situazioni compless~. non chiare c non controllabi li . Non si tratta più , quindi , di un approccio e di un sostegno sporadico c frammentario, ma di un a esigenza perm anente, originata dal fatto che gli attuali problemi della difesa sono sempre pill complessi c se mpre più legati a fattori sociali , culturali, eco nomici , poi i t ici e di opinione interni ed esterni al Paese. La comp lessità dci problemi e dell'intreccio di relazione in cu i si sviluppano ri chi ede un congruo supporto tecnologico rivolto alla disponibilità delle necessarie in formazioni ma anche alla loro interpretazione ed alla loro gestione per fini decisionali. La simulazione ha questo potenziale e costituisce , già oggi , lo strumento più adeguato per congiu ngere l'uomo all a macchina del processo decisiona le. Una esigenza permanente richiede un a struttura permanente cd uno strumento di simul azione adeguato , per poter esaminare a ciclo cont inuo problemi futuri nell'ottica di una politica aderente al la rea le evoluzione della situazione internazional e, delle conseguenti esige nze di difesa e delle capacità nazionali .

La linea di tendenza futura Prendendo a campione lo sviluppo della simulazione negli U.S.A .. per i motivi già esposti , si può affermare che il periodo antcriPrL' al 1970 è stato caratterin;Jtll d ;1 un ruolo minore e di 15


semp lice supporto dei giochi di g,u ~ rra \ l.' r:,o i problem i fondamentali di difesa. L a pi ena comprensione cd utilizzazione della simulazione operativa risale al 1970 cd è co ll egata ad un punto di situazione del Dipartimento del la D ifesa i n cui si prende atto della esigenza di una analisi sistematica della rea lt ~t sempre pi ù complessa, della crescita degli impegni U.S.A . i n materia d i difesa in un quadro permanentemente limi tato di riso rse. della diffi coltà di gestire al meglio ed in forma coordinata le molteplici vari abili che i nfluenzano l'organizzazione c l' impiego delle forze, della necessità di valutare compi utament e la reale efficacia delle fo rze a disposizione c la, loro aderenza ad assolve re i cresce nti compiti di portata mo ndiale. Per gestire tali probl ematichc si fa. per la prima volta. pieno affidam ento sulla si mulazione operativa . Conseguentemente, qu esta si sv iluppa in form a macroscopi ca. Contemporaneamente, cresce l'interesse per i giochi cd il lo ro impiego, prima limit ato essenzialmente all'ambiente militare. si estende a qudlo politico. L a ricerca coin volge il mondo accademico c qudlo ~.' COnom i co . Di cci ann i dopo il risultato generale consiste in un a vasta cll ltu r.t <.li massa cd in un eccellente li vello di ri ce rca c sviluppo. Ndlo stesso tempo però cd a ca usa del fio rire di sordi nato di mo lteplici iniziative. si è in prese nza di un a estesa gamma di mc toclologic, spesso contrastanti giù nell e definizioni , nell a tecnica di rice rca c di co ncezione dci giochi , nel la se lezione dci dati di base, fi no al la valutazione dci risultati. Co mplessivament e, nel 1980, la ~ itu azi o n c è ca ratterizza ta dalla incompatibilità dci modelli tra di loro c dall 'asse nza dci modelli unit ari (in grado di esaminare tutta l a estensione di una determinat a situazione) c globali (ad estensione di scenari o mondi ale). An cora una vo l ta i l nuovo corso è conseguente ad un pun to di situazione del Di parti mento della Di fesa che, preso atto di qu c~ t o panorama per certi ve rsi caotico . chiede coordinamento dell a ri ce rca c dci modelli. L a risposta put) essere sint etizzata nell'i mpegno del la R AND Co rporation (una delle maggiori ditte specializzate nel settore) di unire tutt e le c~p e ri e n zc, la rice rca c la ca pac it i~

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dell a modern a scienza dci co mputers per ridurre i limiti propri dell a simul azione c tendere a soddi sfare le cresce nti ri chi este degli utenti politici e milit ari . Il risultato già in parte realizza to , è un prototipo di modello globa le e uni tari o che vc rr~l esaminato dettagliatamente in seguito ma che può esse re introdotto giù a questo punto della rice rca . qu ale sintesi dell a linea di tendenza futura nel campo della simulazione ope rati va . Il modello RSAS ( Rand Strategy A sscssment Systcm) . anche noto come « A gent M odcl », impiega l' in telligenza artificiale, considera uno sce nari o mo ndial e cd ha la capacità di essere appli ca to dal livell o politi co/strategico fino a quello opera ti vo/di T ea tro. utilizza ndo a cicl o chiuso gli stessi dati di base c le decisioni dci diversi li velli di gioco . I n sintesi è un gioco eli ~ u e rr a buono per tutte le situ azioni c per tutte le es igenze politi co- militari. Il RSA S consiste di cinque A genti o modelli c eli un Sistema D ati di Situazione mondiali. L a component e um ana è di per sé simulat a ma eventuali giocato ri possono assumere qualsiasi ruolo nel l 'ambito dei cinque Agenti. Gli A genti BLÙ , ROSSO e VERD E so no modelli clecisiomtli che rappresentano, ri spettivamente, il comando nazion ale c militare U.S. A., quello sov ietico c di ve rtici decisionali eli tutti gli altri Paesi del mondo . Questi A genti o i loro sostituti um ani emanano ordini , in co nseguenza delle decisioni prese, ad un quarto A gente (FORCE o CAMPA I GN) che comprende una se ri e di modelli operativi: strategico- nucl ea re. strategicoope rativo c di T eatro marittimo . L 'ultimo A gente (CONT ROL) co nse nt e agli an alisti di effettuare cambiamenti nei parametri di simulazione per effetto del gioco o di altre esi genze di aggiorn amento , se nza interferire ncll'attivitù di simulazione in corso. L a linea di tendenza della simul azione operati va per il prossimo futuro delineata dal RSAS può essere così ri assunta: - concentrazione del supporto di simulazione operativa in un unico sistema continuamente in aggiorn amento, superando il cri teri o eli appl icazione di modelli diversi c situazioni parziali ; - sostituzione di buona parte dell e decisioni um ane con

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l'applicazione dell'intelligenza artificiale, con consegue nte estensione della computcrizzazione e quegli clementi qualitativi prima trattati superfi cialm ente o non considerati ; - crescen te influenza del mondo scien tifico e quindi in parte di quello economico - che del precedente è lo sponsor principale - nell'analisi strategica e nel potenziale con trollo del rei<Hivo processo decisiona le; - maggior rigore nell a concezione c costruzione dci modelli tradizionali dei giochi di guerra, per soddisfare le richieste di utilizzatori sempre più esigenti c preparati.

T ra Arte e Scienza: l'ap proccio nazionale alla simulazione operativa L 'evoluzione delineata potrebbe portare all a sost ituzio ne dell'uomo con la macchina anche nel processo decisionale strategico cd operativo. in una disciplin a. la strategia. da sempre definita punto di incontro tra arte e scienza. L a simulazione opera ti va tradizionale include da se mpre ambedue queste componenti. Quella artistica coincide con la dimensione umana c con la soggettività delle sue decisioni . Quella scientifica è spesso identificata nel computer, mentre è più generalmente data dal la razionalizzazionc a priori dell a realtà che si vuole simulare, nei suoi termini statici (dati eli hasc) c dinamici (loro interazione). D 'altro canto, la tendenza a ricorrere in forma sem pre più ampia alla componente scientifica a scapito di quella artistica o umana trova il suo presupposto nell e crescenti capacità della scienza dci computer cd ha un a sua logica: potcrsi co nfront are con scenari sempre pii:1 com plessi in tempi reali e restando oggett ivi. In questo dibattito cu lturale tra uomo c macchina il nostro Paese, protagonista dello studi o c potenziale utilizzatorc del modell o da definire non so lo propende per la dimensione artistica ma vi prevale da lungo tempo cd a buon ragione. La patria di Leonardo da Vinci resta ancora oggi un ambien te artistico capace di esprimere h.·r noln~i ; L TI tk'i~n italiano c~t e~o


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a ll a inte ra ga m1nn ~kll .• qu .IIII H:at a c ricercata produzio ne nazio nale è una cuntinua m a nifes t m~i o n c di questa te ndenza naturale. Co n questa premessa , no n deve sorpre nde re che i complessi modelli mate matici di simul azione non a bbiano raggiunto in Ita li a lo stesso live ll o di impi ego degli altri Paesi a conno tazione scie ntifica, quali gli U .S.A. , il Regno Unito d' Inghilte rra o la Re pubblica Fede rale Tedesca, né deve sorpre ndere se il live llo di cultura specifica individuale è sottotono. Nel nostro Paese la simul azion e a livello di inte razione um ana, sia pure assistita dal compute r, è da tempo pa rte in tegral e de l processo decisio nale, mentre s ussis te una buo na dose di scetticismo sug li esiti de ll 'a nalisi matematica pura a pplicata a p ro ble mi stra tegici, specialme nte quando questi risultano divers i da quell i raggiunti con il buon senso, con l'esperie nza e per e ffe tto di co nfro nto c di pe nsiero. È un o sce tticismo che tro va la sua ragio ne nella consapevo lezza che i dati di base ed i risultati possono essere agevo lme nte m anipo lati , me ntre mo lto spesso non possono essere contro ll ati . Prescinde ndo da ll'o ttimo livell o di ri cerca delle co munità accademica e sce ntifica, un a eccezione positiva s i riscontra nel Paese ne lla comunità econo mica , esse nzialm ente pe r ragioni connesse co n l'este nsio ne dei ra ppo rti co mm erciali , con i lega mi multinazio nali e con la se rrata competizio ne in ca mpo pro duttivo: tutte buo ne ragioni che spingono ve rso la ri cerca e l"impi ego de l s upporto tecno logico pe r restare al passo con gli altri Paesi industrializzati . Lo stesso in buona parte vale per !. 1 comunità milit are soprattutto a causa del lega me fun zi o n;d ~ dato da ll'a pparte ne nza alla NATO. A li vello ge ne rale. mentre s i te nde a non perde re la connotazion e artis tico-umani stica, che resta un punto di fo rza del Paese. si este nde la consapevo lezza del pote nzial e offerto dall a simul azi one e dalla tecno logia applicata in questo campo per po ter va lutare s ituazio ni c lince di tende nza nell'ottica di un a oculata gestio ne di tutte le risorse del Paese, ivi inclusa la compone nte milita re . Anche la capacità di sviluppo tecno logico è late nte . Quello che manca è soltanto un buo n motivo per conce ntra re l'atte nzio ne c le capaciti'! naziPnali su tale settore . l SI


In questo qu ;tdrn di -;itua7in ne . la Jisponibilità di un modello unitario c globale rispo ndente ai bisogni della Difesa e che possa legarsi in forma coordinata al resto del Paese può costituire. un a prim a buona risposta alle attuali limitazioni nel settore. La soluzione ottimalc, infatti , non è data esclusivament e dall a esistenza eli un modello e dalla disponibilità della più aggiornata e rispondente tecnologia ma anche dal li vello di gioco c dall a sce lta dei giocatori , cioé dal li vello di co invo lgimento elci vertici decisionali del Paese e dal livell o eli coordinament o in campo nazionale. N on se mbra, infatti , sufficiente che la percezione della rca ltù co nflittuale c dell a possibile evoluzione - così come viene presentata dalla simulazione operativa - resti monopo li o dell a so la classe dirigente militare. Sembra, invece . necessario ch e tal e apprezza mento possa esse re condivi so con i ve rtici decisionali politi ci cd economi ci c possa essere esteso a live llo di informazione all 'intera popolazio ne per ri ccve rn e il co nsapevole supporto . L a simul azione operati va, qu ale che sia la sua composizione intern a in termini eli arte c scienza, non rappresenta la soluzione general e di uno Stato per la preparazione alla guerra c per il coordin amento democratico . ma un mode ll o di simulazio ne ad apertura nazio nale può rive larsi anche un va lido strum ento el i coesione, per prepararsi insieme alle sfide del futuro .

Considerazioni I l primo approccio con la simul azione c co n la situazione del suo impi ego in Itali a conse nte di delin ea re alcuni dci requisiti del n1od cll o che si intende proporre: - globalità, intesa come capacità di espl orare le ipotesi dello scenario med iterraneo, ovc si conce ntrano gli interessi c !" applicazione dell a strategia nazionale, senza perdere di vista la din amica del le rel azioni internazionali a livello mon diale; - unitari età, intesa com e capacità strutturale eli esa me .l,·l k iptl ll'ti chc situa zio ni dal li ve llo politi co-strategico fin o a


quello operativo c tattlru. P~'''ibilnwnte utilizzando a ciclo c hiu~o gli ~te~~i dati e k deci!.. ioni de1 vari livelli: - compatibilit3 con gli utilizzatori , tenendo conto, nella ~ ua co~truzionc. del ruolo fondamentale da attribuire alla crcativit i't cd all'espe rienza della componente umana: - aderenza alle peculiari caratteristiche del Teatro. considerando cd interpretando in pro fondità le origini cd i significati del contesto c dell o scenario locali. - scmplicit~t c possibi l itù di cont rollo dci meccan ism i eli gioco. per garantire la crcdibilitù complessiva del modello: - suo inserimento cd impiego nell'ambito di una struttura permanente dedicata all'aggiornamento continuo dci dati di ba~c c della tecnologia di supporto. alla valutazione dci risultati ~d alla loro diffusione. Le analisi del Teatro c delle attuali capacità di simulazione che ~eguono vengono alla luce di tali requisiti di base. Prima di entrare nel merito della ricerca se ne riaffcrma lo scopo, che è limitato ad individuare gli clementi fondamentali del modello c non a costruirlo interamente. Un tale obiettivo presuppone lo ,for;.·o congiunto di unn larga comunitù di esperti c non può c~~crc raggiunto nHl 11111• 'ludio individuale.

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CA PITOLO Il

ANALISI DEL TEATRO MEDITERRANEO: REALTÀ ED ESIGENZE DI SIMULAZIONE " /.a dtjferen::a rra guerm reorica e guerra reale consisre nella l'asra gamma di variabili che incidono sulla seconda: gli uomini, gli ewrciri, i co11wndanri ed i gol'emi » . Cari V on C LA US EW ITZ, « Trauma sulla guerra >>. La realtà mediterranea ha qualcosa in comune con la simulazione : ambedue sono faci li da percepire ma di fficili da definir~ nel dettaglio. Anche per questo il metodo d'analisi sce lto ten de a restringere il ca mpo di interesse cd a scom porre l'in~ i e m c degli even ti c delle loro possibili cause in parti separate. più se mplici da valutare c quindi da si mulare. L 'esame è stato concentrato sulle situazioni di crisi, nella considerazio ne che quelle di co nflitto rappresen tano la conseguenza delle decisioni prese nella prima sede, si realizzano in uno ~cc nari o più chiarificato c dal punto di vista della simulazione operativa ri chiedono un minor numero di informazioni di tipo qualitativo. L 'i nteresse e le esigenze in termini di preparazione della componente non varia no sostanzia lmente, poiché ambedue le situazioni richiedono organizzazione e pianificazione anticipate. Inoltre, il rece nte passato ha dimostrato che anche le crisi possono prevedere un ruolo militare attivo che, pur senza sfoci are nel conflitto ape rto, può superare i limiti della di~:-.ua~ionc: lo testimoniano le operazioni dell a Forza di Pace in Li bano ( 1982 - IW~-l) c l'attuale con tribut o italiano al controllo delle lin ee di comunicazione marittime nel Golfo Persico. L 'a nalisi è stata condotta nell'ottica degli inter essi nazionali essenzialmente in quanto: - costituisco no la ~intc~i delle politi che naziona l i <.: del processo decisionale inter no; - sono indice elci con~cgucnti obiettivi. delle ~ trat cgic per conseguirli c della ripartizione tklk· ri""""'-' disponibili:

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- rapprese ntan o la mo ti vazione e la lingua co mune a tut ti Paesi nello sviluppo delle relazioni internazionali ; la loro conve rge nza o il loro co ntrasto sono . rispetti vamente, all'origine dell a stabilità, oppure delle crisi e dei conflirti. G li clementi ca ratterizzanti dell 'a nalisi costituiscono un a sce lta personale c possono essere o meno condi visi: va comunque rico rdato che l'an alisi non è fin e a se stessa ma rapprese nta il secondo passo logico per giunge re ad un mode ll o di simulazione da applicare al T ea tro. Dal momento che gli int c res~ i nazionali sono stati sce lti come chiave di lettura dell a regione mediterranea, è opportuno esa minarli più da vicin o. « Interesse nazionale » è un concetto generale che sint<> tizza la con ve rge nza decisionale interna al Pa e~e sulle esige nze primari e nei suoi rapporti con gli altri Stati. L a ta vola .1 riporta. a tit olo di ese mpio. quelli degli U .S.A. , che possono esse re traslati pressocchè interament e alrltali a. a co nferm a dclraf finitù esistente tra i Paesi occidentali industri ali zzati. L'unica ev idente differenza co nsiste nel cont enimento dell'espansionismo sovietico . un inte rc~se che presuppon e una capacità di confronto ed una dimensione da superpo tenza che tra valica le obietti ve possibilitù cd il ru olo italiani in campo intern azionale. Il confront o po trebbe apparire non ca lzante. rn a di fatto l'Italia , non diversamente da altri Paesi industrializza ti come il G iappone. è ca nttl ~ ri zzata da ruoli c ca pa c it ~t d elle principali co mponenti che ne esprimono la sua dimensione internazionale . di di vc r!'>a apertura: ad una co m po n~nt c milit are che si sviluppa pressoché com pletamente nei limiti del Trattato del Nord 1\tlantico. co rri ~ pond e una politi ca ad ori zzonte europeo c mediterraneo ~d un 'economi a a dimensione mondi ale. Il che. per un Paese intimamente democrati co e pri vo di riso r!'> c natu rali , si traduce nella rice rca della pi t't ampi a stabiliti\ intern azionale qu ale prcsuppo!>tO per lo sviluppo eco nomico c sociale. L'esame degli int eressi nazionali di un Paese può in buo na mi ~ ura indi carnc i l ,·,,mpn rtam c nto c le co n ~eg u c nti decisio ni in -.itu :l/inni intc rn :II ÌOIWii dt ~..ri :-. i ,, di cn nflitto. Solo in buona


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• SOPRAVVIVENZA DELLA NAZIONE • INDIPENDENZA • INTEGR ITÀ TERRI TO RIALE • LIBERO ACCESSO A l MARI • SICU REZZA DEl CONNAZIONALI ALL'ESTERO • SVILUPPO ECONOM ICO • ACCESSO ALLE RISORSE NATURALI ED Al M ERCATI • STABILITÀ INTERNA • CONTENIMENTO DELL'ESPANSIONISMO SOVIETICO • NON PROLIFERAZIONE NUCLEARE • DIRITrt UMANITARI

Ta\'. 3 -

(;{i in/eressi nazionali degli U.S.A . ·..,


misura. poiché nella realtà dinamica delle relazioni e neJrapplicazionc delle politiche influiscono al tri elementi quali: - la capacità di un Paese di giungere a decisioni in te mpi brevi o lunghi. Generalmente un regime autoritario è caratterizzato da un tempo di reazio ne minore di altro di tipo democratico , poiché il vertice decisionale è ristretto c l'entità della converge nza di base non svolge un ruolo fondamentale; - il livello di conflittualità interno al Paese: ambiente politico. economico. militare. sociale, di opin ione etc. Una interazio ne che può anche portare a decisioni imprevedibili in presenza di situazio ni che influiscono in modo contrastante sugli in teressi nazionali (ad esempio: la stabilità internazionale contrapposta al libero accesso ai mari) e per effetto del peso decisionale de l momento dei gruppi interni di pressio ne e di potere: - il livello di coinvolgimento nazionale e l'entità del ~~1stegno fornito alle scelte dei vertici decisionali nazionali, indice de lla credibilità e della dura ta nel te mpo de lle sce lte fai t~.::

- la caratteristica ge nerale di applicazione della politica e lklla diplomazia. fondata sull a trattativa, che prevede di ch iedere c di concedere ne llo stesso tempo; - il carattere nazionale c la capacità dci singoli Paesi di confron tarsi con situazioni di crisi in modo radicale o me no , facendo ricorso per la soluzione delle vertcnzc alla componente m ilitare in chiave dissuasiva o di inte rve nto , alla diplomazia o ad ambed ue contemporaneame nte. Tutti questi elementi influjscono concretamente sul comportamento c sulle decisioni degli Stati e, pe rta nto, costituiscono un necessa rio completamento degli inte ressi nazio nali ufficiali e dichiarati. Il T eatro medite rraneo resta complesso a nc he nell'ottica degli interessi nazio nali . Una prima ragione può essere ricercata ne lla geografia locale che vede, in termini di d e nsità, la massima concentrazione di Paesi del mondo in area ristretta; Paesi, inoltre, con un interventismo inte rnazionale particolarme nte vivace, tanto che, pe r poter ana li zzare compl>rtame nti c decisioni , l'impiego della simul a7in1H.' piì1 ch e n ec~ssa ri o risulta

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imperativo. La pri1 11 . tnkrpt~taLton~ degli even ti locali è qui ndi nazionale, ma con due o ttic he diverse: innanzitutto quella degli inten~s!>i dell' It alia. potenziale utilii.Zatricc del modello, quindi quella degli interessi dci singoli Paesi dell'arca. Una seconda ragione della complessità del T ea tro ve ricerca ta nel processo di convergenza degli inte ressi dci sin gol i Stati in aggregazioni cd allea nze: - econo mic he c militari , tra i Paesi e uro pei; - più diversificate c temporanee tra i Paesi meridionali. Ciò richiede due conseguenti supple me nti di interpretazio ne degli eventi locali. Vi è poi una terza ragione per la complessità dell 'a rea ed è dovuta all'applicazione di strategia diretta c/o indiretta da pa rt e di ambedue le superpotenze. Anche questo comporta una ulteriore interpretazione degli eve nti nell'arca . Pe r definire un contesto cd uno sce nari o cred ibili del Teatro med ite rra neo. tante sono le prospettive minime da considerare. T e ne ndo poi conto c he le ipotesi da simul are riguardano !>i tuazioni di crisi e eli confli tto. l'analisi è s tata organizzata nelle cguent i parti: - esame degli c lementi di base delle situazioni di crisi e d i conflitto ; - valut azio ne di primo tempo del Teatro mediterraneo ne l suo insieme; - gli interessi c le s trategie italia ni ; - gli inte ressi degli altri Paesi e delle aggregazio ni a Sud; - gli interessi europei c de ll a NATO; - gli effetti del confro nto locale tra Est ed Ovest ; - considerazioni sui requisiti ric hi esti al modello di simulazione per risultare aderente alla realtà del T eatro cd ai suo i potenzia li utilizzatori.

Elementi di base delle situazioni di crisi e di connitto Crisi e con flitti costitui scono lo sce nario permanente del T eatro medite rraneo. La tavo la 4 sintet izza lo sviluppo teorico delle relazioni interna;iPn.tl i l" t~l' il· a7i o •w (ki pun ti di cri'i ,


COOPERAZ l ONE COESISTENZA PACE NEGATIVA l NON GUERRA Negozi eli /risoluzione

Fine del conflitto

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Negozlati

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GUERRA NON CONVENZIONALE (Terror1smo, guerr1gl1a) GUERRA CONVENZIONALE LIMITATA

l GUERRA!

GUERRA CONVENZIONALE TOTALE

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GUERRA NUCLEARE LIMITATA GUERRA NUCLEARE TOTALE

delle rela::io11i imema::in t/i


conflitto cd i limiti entro cui possono essere gestiti. Nella realtà akunc fa!-.i p<>!-.!-.Ono venire a mancare o avere brevissima duratél, riducendo i tempi di decisione c di reazione. L a ca paciti1 compl essiva di uno Stato di misurarsi con tali si tuazioni è insita nella sua forza complessiva, le cui componenti fondamentali - riportate nella tavola :S - dovrebbero essere adeguatamente bilanciate c coordinate. La tavola 6 elenca la vasta gamma di misure che uno Stato può mettere in atto nello svil uppo delle relazioni con gli altri Paesi. nelle diverse situazioni di pace, di crisi c di co nflitto. In situazione di crisi una volta superato il « punto di non ritorno '' · si entra nella dimensione del con flitt o. che oggi può assumere con notazion i ampiamente differenziat e: - guerra convenzionale. nucleare, a ba!-.sa intcnsitit. ccc.; - guerra limitata negli scopi , nell'arca di applicazione. IH:II"impicgo delle armi disponibili. ccc.: - guerra controllata; - guerra totale. senza limiti di applicazione c eli 1111p1cgo d~ llc risorse c co ndotta fino alla resa incondizionata. l n !-.ituazionc di con flitto : - lo sforzo principale del Paese passa dal campo delle esi~~ ntc della strat egia nazionale a quello, subordinato. della strah:gia militare; - la strategia militare esercita un ruolo fondame ntale. in~iemc con la diplomazia, per la salvaguardia degli interessi n.vionali: - l'applicazione della strategia militare presuppone il ,o-..tcgno nazionale morale cd economico. Il quadro di relazioni evidenziato offre lo spunto per alcune considerazion i: - il ruolo di ogn i Paese nell'ambiente internazionale è dato dalla sua forza complessiva cd è regolato da procedure di comportamento interattivc, soggette al processo di azione e reazione; - per essere in grado di difendere i propri interessi nazionali. uno Stato deve possedere la forza giudica ta necessaria nell 'o t tic a delle rclazion i i ntcrn azio nali; - in ogni Stato. la credibilità dello ~trumcnto militare. già

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CONDIZIONI GEOGRAFICHE

(ubicazione, terreno, confini, di me nsi oni etc.) CONDIZIONI MATERIALI INTERNA

(risorse naturali, sviluppo industriale, capitali, tecnologia) RISORSE UMANE

(entità della popolazione, carattere nazionale, omogeneità etnica e po11tica etc) LIVELLO DI ORGANIZZAZIONE

(istituzioni politiche, strumento militare etc.)

FORZA COMPLESSIVA

ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI ALLEANZE ESTERNA RAPPORTI PRIVILEGIATI CON ALTRI PAESI

Tavola 5 .

Elemen ti componenti la f orza complessiva d i uno Stato


• RELAZION I D I PLOMATICH E • SCAMB I CULTU RA LI E SCI ENTI FICI • ASSISTE ZA UM AN ITAR IA • ASSISTENZA T ECN ICA • l FORMAZIONE E PROPAGA DA • ASSIST ENZA ECONOM ICA E FINANZIA RI A • POLITICA ECONOMI CA D I M ERCAT O • ASSISTE ZA M ILITARE • AZION I SOTrO COPERTU RA • EMBA RGO E SANZIO l ECO OM ICH E • D IMOSTRAZIONE MILITARE D I FORZA • l CREMENT O DEL LA SORVEG LI ANZA M I LITARE • SOSPENS IONEIROTIU RA DELLE RELAZION I D I PLOMATICH E • QUA RANT ENA/BLOCCO/CH IUSU RA DEl PO RT I • IMPIEGO LOCAL E D I FORZE CO VENZIO A LI • MOBILITAZIO NE/EVACUAZIONE • I MPI EGO D I FO RZE CO VENZIONALI • M ISURE DI I NTERVENTO/SOSTEGNO ALL' INTERVENTO N UCLEARE • I MPI EGO ESTESO DI FORZE CONVENZIONALI • M ISURE D I INTERVENTO/SOSTEGNO A l l ' I'ITFRVI"' ITO NUCLEARE

l .1v. 6 -

Strumenti politico-militare in campo internazionali'.

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in tempo di pace cd in quanto ckm~·ntu componente la forza ha una funzione di rilievo per la tutela degli interessi nazionali. per la efficacia della strategia generale che si intende au uare c per l a definizione del ruolo internazionale. all'interno cd all'esterno delle alleanze; - l'applicazione della st rategia militare c i suoi risul tati dipendono in buona misura dalle scelte e dalle decisioni prese a livello nazionale: - in una situazio ne quale quella attuale mediterranea. che esclude tempi lunghi di preparazione alla guerra c che permane di crisi , le risorse moral i e materiali necessarie alle Forze Armate per la rca linazione della strategia militare definita in campo nazionale devono essere devolute con continuità. Quanto sopra ~o ttint en cl e i rapporti tra dirigenza nazionale c dirigenza militare per la tutela degli interessi nazionali, mentre precisa an cora una volta l 'esigenza di preparazione continua c di capaci tà previsional c. Sono tutte considerazioni che confermano l'impo rtanza di un mode llo di simul azione a livello nazionale o che comunque preveda la partecipazione attiva del livello decisionale politico c non solo di quello militare. complc~si va.

Il Teatro mediter raneo nel suo insieme Osse rva ndo il panorama delle crisi c dci conniui in auo nel mondo si pu ò o meno conco rdare sul fatto che il loro epicentro giaccia intorno al Mare M editerraneo. ma si pu ò scnz'a ltro co nvenire sul fatto che tale Teatro è un 'area di crisi principale. La tavola 7 riepiloga le situazioni di crisi c di conflitto in atto (alla data di febbraio 1988) , mentre la figura 8 evidenzia la loro distri buzione gcogm fica. A tale situazione principa le va poi aggiunta quella di natura terroristica che si estende alle democrazie occide nt ali cd in particolare a quelle europee. con effetti rilevanti ai fini della stabilità complessiva c del comportam ento (azione-reazione) dci singoli Paesi in teressati . A titolo di esempio si rico rda l'attacco aereo america no alla L ibia del

1986. 1\ più vasto giro <.l'orinont L' 'i individua un confronto poli-

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CR IS I

CONFUTI!

Oggetto

Paesi inte ressati

Wcst Sahara

Marocco, Algeria Mauritania

Mare Egeo

Grecia. Turchia

Libano

C ipro

G recia , Turchia

Libia-Chad

Palestina

Israele . Siria Giordania

Afghanistan

Confini

Je mcn del Nord Je me n del Sud

Autono mia locale

Soma l ia- E tiopia

Confini

l ndia-Pakistan

Iran-Iraq

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Crisi e conjliui in auu o potenziali nel Teatro 11wditermneo.

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tico militare tra N A l O o.: Patto d i Varsavia che, irrigidito sul fro nte e uro peo s i rea lizza principalm ente ne l suo fi a nco me ridio nale. dove sono prese nti tutti i presupposti pe r un a vasta gamma di a pplicazioni di strategia ind iretta . l presupposti locali indicano, implicitam ente, che l'o rigin e prima dell a instabilità va rice rcata nel Tea tro e più precisame nte ne llo sco ntro tra gli interessi contrastanti de i Paesi dell'area. Un contrasto di base che trova b uo na p arte de lle s ue ragio ni ne llo squilibrio strutturale dato: - dalle mo dificazioni degli Stati a seguito de ll a seconda gue rra mo ndia le : - dall a copresenza di Paesi sviluppati e di Paesi in via di sviluppo; di Paesi dotati di risorse naturali e no n , di Paesi a regime de mocratico , o liga rchico ed auto ritario , di Paesi con s to ria. cultura c re ligioni dive rse . In quest'ottica, le ulte rio ri ca use di te nsio ne locali , quali l'atti vismo di taluni lcade rs o il cam biame nto di indirizzo po li tico d ei Paesi me ridio nali , a volte fil occide ntali , talo ra filosovietici c comunque sem pre non allineati , se mbra essere più una consegue nza che una ragio ne conflittua le di base. Il risultato complessivo de ll a in tcrazio ne di tanti fattori è un elevato indice di ins tabilità che pe rm ea tutta l'a rea e che incide dire tt am ente sugli interessi nazio nali italia ni in termini , fin o ad o ra, esclusivamente po litici ed econo mici ma che, ne l quadro del co nfro nto tra Est ed Ovest . possono assume re un a precisa connotazione di m inaccia milita re.

Gli interessi italiani

La posizio ne geografi ca defini sce in b uo na misura gli interessi ed il ruolo d ell'Italia quale Paese e uropeo decisame nte proiettato nel Mare Medi te rraneo. Un ruo lo di ce rniera tra le due sub-aree del Teatro che acquista particolare significato nell'ambito N ATO ma che anche ne ll a prospettiva de i Paesi me ridio nali , per la sua vicina nza ed entro ce rti limiti , per la sua si milarità con questi ultimi. O ve si aggiungano il po te n7.ialc eco no mico cd industriale e


l'assenza di una connotazione da C'\ pntcni'a coloniale. si realizzano le più favorevoli premesse per un ruolo di mediazione a Sud e di collegamento tra Nord e Sud. L'Italia svolge gran parte della sua politica internazionale nel Teatro in esame, in un'ottica NATO ed europea ma anche nazionale, dal momento che i limiti geografici del Trattato non considerano aree vitali per gli interessi nazi onal i quali il Golfo Persico ed il Nord Africa, con il loro significato in termini di risorse energe ti che, di materie prime e di libero accesso alle vie marittime di comunicazione. Per tutelare la propria indipendenza, il regime democratico e lo svil uppo economico, l'Italia fa pieno affidamento sui suoi stru menti politici, diplomatici ed econo mici, che svolgono un attivo ruolo internazionale. Per garantire la propria sicurezza, agli strumenti precedenti si aggiunge quello militare, il cui contributo si real izza nella preparazione a confrontarsi con una minaccia compl essiva che è la diretta conseguenza della contrapposizione tra NATO c Patto di Varsavia c che prevede la diretta opposizione di forze in Europa cd il tentativo sovietico di avvolgere lo schieramento NATO da Sud. La minaccia ha un'unica matrice, ma è distribuita in Europa e nel Mediterraneo, così che interessa !"Italia da due direzioni e si somma nel suo potenziale. L 'impegno delle Forze Armate per concorrere alla sicurezza nazion ale è stato ripartito in cinque missioni interforze che possono realizzarsi anche contemporaneamente, in ambito NATO o nazionale: difesa a Nord Est; difesa a Sud ed alle linee di comunicazione marittime; difesa aerea; difesa operativa del territorio nazionale; azioni di pace, di sicurezza e eli protezione civi le. Le Forze Armate attua li sono caratte ri zzate da qual ità e quantità in continu a evoluzione per mantenersi adeguate alle prevedi bili esigenze. Sono supportate da una qualificata industria della Difesa c dal vasto potenziale nazionale in termini di mobilità e di forze di mohilita7.ionc. Il loro impiego è stretta-

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mente collegato all a volo ntir n a~io n a l c di tutelare gli interessi prim ari del Paese. Pur in questo confortante quadro di situazione, l 'impiego dell a simulazione operativa si delin ea fondamentale nel processo co ntinuo co ndotto dalle Forze Arm ate per mantenersi credi bili cd aderenti ai co mpiti . A li vello strategico-mili tare il suo co ntributo potrebbe essere rivolto a: - espl orare continuamente le tante ipotesi di modifica zione dell 'a ttuale rea ltà del Teatro, co n particolare riferimento a quelle lega te alla minaccia sovietica in Europa ed a quelle di carattere poli tico, economico e militare provenienti da Sud; - giocare quelle riten ute pi Ú peri colose in tutte le loro possibi li combin azioni e se nza riduzioni a priori dell a potcnzialit ~t dell a minacci a o dell 'apertura eli scenari o ma anzi tenendo legati il quad ro europeo con quel lo !nediterraneo. L o scopo fin ale, già pi.:r volte sotto lineato . è quello eli poter valutare gli eventi possibi li ed anche quelli che oggi sembrano improbabili. per ricerca re pl ausibili so luzio ni in anticipo, quale che sia la loro natura: militari , politi che, la combinazione di ambed ue. nazionali cd internazionali . I risulati di questa continua valutazione possono avere diretto impatto sulla evoluzione dello strumento mi litare, sulla pianificazione operativa e sull'addestramento fin alizzato ai compi ti , non solo del personale milit are ma anche dell a popolazione. A livello poli tico nazio nale l'Italia, pienamente consapevole della sua funzione strategica di collega mento tra l'Europa Centrale c le coste del Nord Afri ca c il Medio Ori ente, potrebbe trarre va ntaggio dalrimpi ego coo rdin ato della simulazio ne operativa nell 'esercizio del suo ril evante ruolo intern azionale: - agevolando l a convergenza del potenzial e nazionale nello sviluppo delle politiche che trova no la loro premessa negli interessi nazionali , si sviluppano medi ante l'impiego coordinato delle risorse c si realizza no attraverso la co ncreta tutel a nel tempo degli obiettivi ritenu ti vitali ; - mantenendo aderente al ruolo voluto lo strum ento militare, elemento fondamenta le della forza di un Paese nei sun t

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rapporti internazionali , già nella sua attiva fun zio ne dissuasiva del te mpo di pace; - evitando approcci parziali e corporativi ai problemi di respiro nazion ale ed internazionale che risultano più dispendiosi e me no effi caci. Se gli inte ressi italiani sono chiari e si p uò esclusivame nte discutere sul modo miglio re per tutcrarli , no n sono a ltrettanto chiari e definiti quelli di molti altri Paesi dell'area ed in particolare di que lli me ridionali. Questi ultimi costituiscono la « zona grigia » in cui il processo di azione c reazio ne può agevolare, disturbare o minaccia re la stabilità dell 'area e consegue ntemente gli inte ressi italiani.

Gli interessi dei Paesi mediterranei e delle aggregazioni a Sud Pe r poter procede re nel l'analisi è necessario definire i Paesi medite rranei e la conseguente este nsione del T eatro. La figura 9 ripo rt a gli Stati che si affacciano sul mare Medite rraneo ed ha un in te resse puramente geografico. La figura 10 propone uno schie ramento più ampio , comprensivo di tutti gli altri Paesi in cui interessi nazionali sono conce ntrati ne l Teatro per ragio ni geografi che. pe r legami, rivalità o dispute in corso con quelli costieri ed i cui comportamenti e decisioni possono influire in misura considerevole sull a stabi lità locale e sull a sicurezza degli altri Stati. Restando ne lla dime nsione geografica si evide nzia che i pote nziali giocatori de l mode llo di simulazione sono 36, appartengono a q uattro Contine nti , compre ndono ambedue le superpotenze e ci nque delle o tto nazioni più industrializzate del mondo. Un ta le quadro lascia intuire l'importanza nel T eatro de l confronto tra Est ed Ovest e de lle regioni econo miche. Prescindendo dall' Italia , che è già stata trattata , dagli U .S. A . c dall'URSS, i cui inte ressi e compo rtamenti nell 'a rea vengono esaminat i successivamente, l'analisi si riduce ai restanti Paesi, conside rati in un primo tempo a sé stanti c successivame nte a live llo di aggregazione e 'di allea nza. La ricerca svolta fino a quc~ t o punto ha messo in luce


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buona parte d egli c le me nti che co1H.:orro no alla de fi nizione d egli interessi nazio nali c che possono indica re l'obiettiva capacità di tute larli . La va lutazione d ei singo li Paesi è sta ta effe ttua ta dando lo ro consiste nza positiva o negativa. Tutti gli Stati sono s tati considerati allo stesso livello di impo rtanza, prescinde ndo dal lo ro pote nziale poiché il passato ha dimostrato che ognuno di essi è in grado di o riginare crisi e reazioni di vasta portata. I dati di riferimen to utilizzati provengono da « KALE IDOSCO P E. Currcnt World D a ta » e da « D cadline o n World Affair , ABC-CLIO, 19R7 ». La base di va lu tazione è quella statistica c logica. Ad esempio: - uno Stato vie ne conside rato arabo se la sua composizio ne e tnica è tal e almeno al 50%; - l'attribuzione del regime democratico o au toritario è definita sulla base de ll'effettiva detenzio ne de l pote re , prescind e ndo dall'esiste nza fo rmal e di organi rappresentativi ; - la forza di un ese rcito è valutata ne l suo confro nto con que lli presenti netrarea c no n in senso asso luto. Gli esiti dell a valut azio ne sono riportati nella tavola l l , no n hanno la pre tesa di essere completi ed in ogn i caso posso no ca mbi a re nel breve pe ri odo, poiché il cambi a men to è una evide nte co ta nte della regione. L'apprezza me nto co ndo tto con-;e nt c alcune considerazioni sul contesto c s ull o sce nario: - viene confermata la eterogene ità de l T eatro da ta dalla presenza di Paesi comple tamen te dive rs i negli clementi di base c he influiscono s ulla definizione degli interessi nazionali ; - viene evide nziata la presenza nella parte meridionale del T eatro di un certo nume ro di Stati c he ha nno pe r o biettivo il cambi a me nto, ma per ragioni diverse. Nell'ottica delle situazioni di c risi e di conflitto, a questi Paesi (in pa rticola re Algeria, Iran. Libia e Siria) va riserva ta pa rt icolare att e nzione, in quanto possono sfruttare crisi locali pe r raggiungere i propri obie ttivi, inc re me nta ndo dall'inte rno l'istabili tà complessiva ; - l'esame dci Paesi attivi e radicali a Sud consente di affermare che: l ) a me no di l sra~: l c. attivo pe r autod ifesa c dell ' Iran , 41


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che tende ad cstende rl' Il ~uo modello a base religiosa alle altre Nazion i islamiche, i rc~tanti Paesi più radicali sono socialisti, a regime autoritario cd in qualche misura legati aii'URSS; 2) l'esigenza del cambiamento, così come quella dell'impegno attivo per la stabi lit à dell'area, può essere fatta risalire alla presenza no n accettata dello Stato di Israele, a legami storici ed etnici, alla comune base religiosa ed all'influenza sovietica; 3) la scelta del ca mbi amento comporta l'avvicinamento all'Un io ne Sovietica come natura le reazione , d al mo mento che il comportamento degli U.S.A. e degli Stati europei nel Teatro è caratterizzato dalla ricerca della stabilità nel quadro del mante nimento dello « status quo ». l risultati della tavola Il sono di in teresse per un primo apprezzamento d·arca c nella prospettiva delle singole relazioni tra gl i Stati ma non danno, da soli , ch iarezza al con testo ed allo sce nario , soprattutto ai fi ni della simulazione che è interessata alla dinamica interdipcnde nte degli eventi ed al processo di azio ne e reazio ne. Consegue nte me nte, q uesti primi risultati vanno incrementati con quell i derivanti dall'esame: - dci gruppi interni alle singole Nazio ni che possono portare a situazioni di crisi (gruppi che detengono il controllo delle risorse c/o il potere reale, movimenti di liberazione, organizzazioni terroristiche , ecc.); - del processo di aggregazione interno ed esterno al Teatro in termini di all ea nze c di relazioni privilegiate (PLO, Paesi Arabi , Paesi lslamici, ecc.); - della capacità intrinseca dei singoli Stati di svolgere un ruolo trainante all'interno delle alleanze. Limitando l'esame al processo di aggregazione fra Stati, che è anche indice degli esi ti della conflittualità decisionale interna, il recente passato indica che ne l Teatro mediterraneo la convergenza di interessi può essere raggiun ta per ragioni politiche, storiche, economiche e religiose. Le figure 12, 13, 1-l, c 15 evidenziano gli aggruppame nti e le alleanze nelle relative prospettive indicate. Il confro nto di tali convergenze a secondo del tipo di interesse presenta alcun e apparenti contraddizio ni . Ad esempio.

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l'Iran è un partner economico dei Paesi deii'OPEC , è un confratello dell'Islam ma non è arabo e per tanto è escluso da tale aggregazione trainante. La Siria , confrontata all'Arabia Saudita , divide con quest'u ltima gli interessi economici , etnici e religiosi ma non quelli politici, essendo apertamente filosovietica e così via. Guardando al passato, emerge l'evidenza di un generale opportunismo politico tra gli Stati meridionali a meno di rare eccezioni , che può essere considerato un 'altra costante ne lla regione. L 'o rigine va ricercata nel tentativo continuo da parte degli Stati a Sud eli stabilire o di ristabilire un certo livello di eq uilibrio e di stabi lità dinamici in presenza di turbative locali. Più in generale si può affermare che le iniziative e le decisioni dei Paesi meridionali tendono e normalmente riescono a ma ntenere in eq uilibrio stabi le la instabilità permanente. Un a tale affermazione presenta diversi spu nti di interesse. Il primo è che l'influenza deii'URSS e dei U .S.A. viene strutturalmente li m itata. TI secondo riguard a il comportamento degli Stati a Sud, che accettano senza drammi e senza apprezzabili conseguenze il cambiamento politico dei loro vicini ed alleati. Il terzo è la situazione completamente diversa delle scelte e delle relazioni politiche in Europa, molto più rigida e controllata atte nta me nte da parte dei vicini. Il quarto ed ultim o è che, conseguen te me nte, negl i Stati merid ionali le aggregazio ni di natura econom ica, etn ica e rel igiosa se mbra no esse re legam i più solidi e duraturi. L'aggregazione o al me no la convergenza per motivi esclus iva me nte economici ha dimostrato di non essere sufficientemente resistente per fl e mmatizza re i comportamenti , spesso radicali, degli attori locali in presenza di c risi: basta pensare al conflitto anco ra in corso tra Ira n ed Iraq, due tra i principali fornitori di petrolio nel mondo. Pe r gode re con continu ità di rispetto e considerazione sembrano necessari diversi in gredien ti: ricchezza econom ica senza dubbio, ma anche propensione a fornire aiuto concreto all'a ltro Stato arabo e/o islamico, prescindendo dal suo orientamento politico - si potrebbe dire - del momento. Tn tal senso l'Arabia Saudita può essere c itt~ta quale Paese a più a lto indi ce di


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gradimento locale. Si wn~tata. quindi, che il processo di aggregazione nella parte meridionale del T eatro non è omogeneo ma va visto con diversi coefficienti di forza, a seconda della matrice. Il legame più forte , come I sraele ha più volte avuto modo di sperimenta re, sembra quello etnico-arabo, segu ito dal potere economico complessivo c non riferito alla sola disponibilità di ri sorse e da quello religioso. L ' islamismo non va sottovalutato, poiché sottointende a mantenere le popolazioni compatte e supine ai regimi loca li c in quanto tale, non va mai messo in discussione. L'aggregazione politica viene ultima. Religione c radicalismo, insieme c senza il dovuto rispetto per l'economia ed il supporto etnico arabo, non sembrano una buona combinazione. Conseguentemente, il tentativo dell'I ran di presentarsi quale polo di attrazione islamico nella regione non sembra sorti re effett o, sia perché la religione non ha il massimo coefficiente in termini di aggregazione, sia c soprattutto perché l'attuale conflittu alità è rivolta co ntro l' Iraq, uno Stato arabo, membro dell'alleanza etnica proposta come elemento di coesione principale e più duraturo. In quest'ottica, l'avvicinamento all'Iran da parte del Pakistan, più che come primo passo per una aggregazione religiosa permanente nell'arca, può essere interpretato come una risposta nazionale volta a colmare lo squilibrio creato dalla situazione in Afghanistan c dalle mire di diversa natura di vicini giudicati più pericolosi. Se si esa min ano nuovamente ed in questa prospettiva gli clementi che definiscono gli interessi nazionali riportati nella tavola Il , sembra agevo le poter elencare i si ngoli Stati meridionali in ordine di importanza e di capacità eli trascinamento nel processo di aggregazione. Inoltre è possibile comprendere perché poco o rilevante spazio è riservato ai Paesi attivi c rad icali , per atteggiarsi a leadcrs locali, da parte degli altri Stati. Ad esempio, il ruolo della Giordania resta limitato per mancanza di pote nziale economico, nonostante il largo impiego di una diplomazia di primordinc c la disponibilità di uno degli eserciti migliori. Al contrario, l'aggressività e l'incoerenza della Libia vengo no sopportate dai vicini per la sua presenza in tutte le aggregazioni che hanno influenza concreta ndlo svi luppo delle relazioni locali.

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Una volta individuati i paraml..'tri delle relazioni ed il loro potenziale, risultano più chiari ath.:hc i punti d eboli degli Stati e le conseguenti politiche da mettere in atto pe r gestire in qualche misura i loro comportame nti. Si può , ad esempio, intuire perché l'attacco aereo alla Libia da parte americana (prescindendo da ogni considerazione sul diritto di guerra o di carattere umanitario). avendo ridimensionato la leadership locale agli occhi dci vicini , abbia sortito un effetto più efficace e d uraturo di quanto avrebbe po tuto realizzare qualunque accordo o compromesso politico o diplomatico. In tale prospettiva , il ruolo attivo di Israele per la stabili tà d ell 'area è di per se strutturalmente negativo , dal momento che viene realizzato cont ro l'e lemento di aggregazione principale arabo e consegue ntemente contiene a priori il seme per crisi successive. Mo lto p iù positivo ri sulta invece quello de ll'Arabia Saudita, Paese a rabo, ricco , islamico cd attivo; un ruolo, daltronde, che già ha dato i suoi frutti nel passato pe r la fl emmatizzazione d elle situazioni di crisi. Riunendo le principali informazion i d i inte resse re lative al contesto cd allo scenario locali che si ricavano a questo punto dell 'analisi, si può affermare che: - la parte meridionale del Teatro è caratterizzato da ci nque aspclli: l ) il cambia men to politico; 2) il processo di aggregazio ne in p resenza di sit uazioni di crisi c di conflitti: prima etnico, poi economico, religioso c militare; 3) il regime autori tario; 4) il compo rtamen to spesso radicale; 5) il ri corso freq uen te all'impiego della forza militare per la soluzio ne delle controversie; - la parte e uro pea o settentriona le del Teatro, eccezion fatta per i Paesi del Patto di Varsavia, è caratterizzata dal regime democratico c da l largo ricorso alla diplomazia nelle situazioni di crisi; - l'espansione nell'area è limitato alla Libia, principalm c nt ~ a l·:tusa delle ambi zioni personali e della personal ità delr attuak lc:tdcr; nel resto del Teatro: l) la presenza di tkmonai'iL' '-lahiluzate a Nord,


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2) i prohkmi ini L-rni. la cunli JHJa permane nza di crisi, il processo di sviluppo e la ricerca del la stabilità a Sud, concentrano l'attenzione degli Stati a ll 'i nterno de i rispettivi confini e portano ad un consegue nte svi luppo delle relazio ni inte rn azionali. La te ndenza gene ra le, a Sud , verso un nuovo ordine e verso la ed ificazione d i alleanze permane nti (de l tipo Federazio ne A raba o Nazione lslamica) resta un desiderio privo di so lidi presupposti per trasformarsi in rea ltà; - ambedue le super pote nze ed entro certi limiti a nche le ex pote nze coloniali interessate al Teatro (Francia e R egno Unito d'Inghilterra) , trovano un buo n terreno per l' intervento a Sud, ma gl i obiettivi che possono essere raggiunti sono limitati, sia pe r il d isimpegno politico dei Paesi dell 'area, sia per la loro abilitù ne l saper val utare con immediatezza gl i effetti im p liciti nel loro attivismo internazional e, co nte nendolo entro limiti tali da non compromettere definitivamente i propri interessi nazionali e la stabilità complessiva de l T eatro. Una ta le condotta confe rm a che a Sud le ex potenze colo nial i e le superpotenze vengono più usate per i fi ni propri che non seguite come modell i di riferimento ; - il comunismo , q uale religione e modello di vita, non attecchisce ne l Teatro: 1) a Nord per ragioni legate allo svi luppo industriale ed alla consolidat a presenza del modello capitalistico , così che, anche quando è presente, assu me un a connotazione decisame nte attenuata; 2) a Sud pe rché, quale modello di vita, il suo posto è già sol idamente occupato dall'islami smo e quale m odello di sviluppo, è ostacolato dai regimi autoritari e dai gruppi di potere, che tendono a conservare il proprio ruo lo; anche qui, quando è presente , assume un a configurazio ne « su i generis ». A i fini della concezione del modello di s imul azione va inoltre aggiunto che; - le situazioni di crisi si verificano con freq uenza maggiore, a causa del continuo ricorso a soluzio ni m ediate e provvisori e che no n eliminano le radici dei problemi. Quanto sopra comporta che :

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l) i Paesi mcridiunali hanno imp;tratu a convivere con la instabilità e ciò agevola, in un certo senso, il conteni mento della con flittualità a livello local e; 2) lél « esca lation » delle crisi dipende essenzialmente déiiiO sfruttamento che ne viene fatto da parte dei Paesi attivi c rad ica li e/o da parte dell ' Unione Sovietica; 3) volendo selezionare e giocare le situazioni più pericolose nel Teatro sembra più importante concentrare l'attenzione sulla stabil ità generale dell'area - sia pure in presenza di instabilità loca li - piuttosto che sulle singole dispute, poiché queste sono semp re presenti in form a endem ica o attiva e, in quanto tali, più che essere giocate. dovrebbero fare parte integrante di ogni scenario di gioco. A titolo di esempio. ipotesi che prevedano Malta o la Tu rchia sotto il controllo sovietico sembrano molto più interessanti in termini di risu ltati di quanto non possa essere l' ipotesi eli un conflitto tra Israe le ed il M ovi mento di Liberazione Péllestincse. con tutte le sue connession i ed all eanze; - il numero dei giocatori è maggiore della som ma degli Stati sovrani e delle alldmzc, dal momento che il processo continuo di multi-aggregazione ha origin ato gruppi attivi e radicali interni ai Paesi o a dimensione plurinazionalc, che talvolta estendono le loro ramificazioni anche fuori del T eatro mediterraneo; - il comportamento degli Stati meridionali può essere considerato abbastanza imprevedibile, a causa delle molteplici forze interne ed estern e che possono influenzare nel breve periodo; - il comportamento degli Stati a Nord c delle superpotenze sembra più prcvedibilc, in quanto: l ) risultato di un processo decisionale più chiarificato, di una solida stabilit à interna e di ruoli ben definiti nel consesso internazionale; 2) conseguenza eli decisioni per buona parte già prese. • quali la scelta del modello di sviluppo industriale e l'appartenenza alla NATO; - il prevedibile numero di informazioni qualitative e quantitntive necessarie da trasformare in dati di base è evidentemente molto grande c ci<ì implica due conseguenze:

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l ) la necessità di disporre di un largo suppo rto automatizzato; 2) !"esigenza eli simulare il gran num ero di attori a live llo politico st rategico con la co mponente um ana più quali ficata. L ' impiego alternativo dell 'intelligenza artificiale non sembra produttivo, sia perché , allo stato attuale, questa può appena su rroga re il co mplesso delle possibili motivazioni che influiscono su lle scelte di un ristretto numero di gioca tori ed in un quadro ca ratterizzato da un buon livell o di preved ibilità, sia per effetto del cambiamen to nel T ea tro, che comporterebbe la co ntinu a rielaborazione dei modelli matematici appl ica ti ; - i gioch i prescelti dovrebbero essere condotti pri ma nell'ottica nazionale e quindi in quella NATO, sia per tenere co nto delle due possibili ipotesi di intervento, sia per accertare con continuità la rispondenza dell'Alleanza all e esigenze co mplessive eli di fesa , naziona li ed occidentali.

Gli interessi europei e NATO Gli interessi eu ropei e quelli della NATO si sov rappongono per buona pa rte e riguardano: - difesa e sicurezza, per la presenza dei Paesi del « Fianco Sud » della NATO nel T eatro e come risposta dei Paesi europei all a turbolenza ed alla instabilità eli quelli meridionali ; - sicuro accesso alle fonti energetiche ed alle mate ri e pri me, indispe nsabili per l a sofisticata produzione industrial e europea . L'interventismo pol itico europeo nel Teatro risulta orientato all a tutela eli questi interessi vitali. Anche i lega mi N ord-S ud tratteggiati nella f igura 12 , postumi del periodo coloniale, oggi conservano un significato essenzialmente economico : di sviluppo per i Paesi ex colonie e el i mercato per le ex potenze coloniali. Non si intravedo no, quindi, forti legami naturali tra le due sponde del M are M editerran eo, tali da poter agevolare la gestio ne delle situazion i di crisi qu;1ndo queste si rca lin;nw . Si

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p uò, pe rta nto, affe rmare che la cu ~ 1 Lktt a « affin ità medite rranea » no n s i este nde in modo a pp rezzabile ai Paesi e urop ei, Ita lia incl usa; ciò p recisa i limiti de lla tra ttativa e dell' intesa t ra i Paesi de lle due sub-aree , me ntre confe rm a l'esige nza di conce ntra re l'atte nzio ne politico strategica ve rso Sud . Q uesta a tte nzione s i è fino ad o ra ma nifesta ta in un 'ottica nazionale a nche pe rché la N AT O non este nde la sua giurisdizione te rrito ria le a tutto il T eatro cd in pa rticola re no n può o pe rare ne ll e arce a maggio r indice di insta bi lità q uali il Nord Africa, la pe n iso la A ra bica ed il Ma r R osso. I limiti del Trattato so no conseguenti a l pe riodo in cui è stato firm ato, qua ndo la Franci a ed il Regno Uni to d ' Inghilte rra di spo ne va no di una buona capacità di pro iezione este rna ed il pote nziale de ll'Unio ne Sovie tica no n e ra tale da costituire una mi naccia militare credib ile nel Ma re Med iterra neo. D a allo ra ad oggi mo lte cose sono cambiate , ma i limiti de l Tratt a to non possono essere ufficialm e nte estesi se nza increme ntare a d ism isura l'i nstabilità locale , pe r la pre vedib ile reazio ne degli Stati inte ressa ti. Resta , comunque, la possibi lità el i concorda re una stra tegia comune da pa rt e degli Sta ti me m bri de ll'Allea nza , che preveda a nc he inte rventi nazio nali , ma che no n abbia co n no tazio ni nazio na listic he come è già accaduto ne l p assato. Ne ll'ottica d ell a sim ul azione o pe ra tiva , questo crite rio si traduce ne ll'esigenza di un co llega me nto stabile con i pa rtne rs deii" A II canza c con la struttura po li tico m ilita re della NATO , pe r un esame co ngiunto delle espe rie nze e dc i risulta ti dc i giochi. Lo scopo è quello di cont ribuire , a nche mediante la s imulazio ne . a lla definizio ne de lle po liti che di A lleanza rite nute più oppo rtu ne.

Gli effetti del confronto locale tra Est ed O vest A questo livello di a na lisi alcune co nside razio ni sono già state fa tte; in pa rticola re, è sta to a nticipa to che il co mportamc ntn delle due supe rpote nze ne ll' arca è abbasta nza prcvcdibi1,· l ·ind ice d i prcvcdihilitf1 dipcmk direttame nte dagli interessi 5..J


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ricercati nell 'a rca L'dal con:-.L'gttL'IliL' li' L' il o di attenzione che le due s uperpo te nze riservano al Teatro . l motivi dichiarati de ll'impegno america no sono ripo rtati di seguito: - tutela re gli interessi de ll a NATO ; - ri ce rcare la stabilitĂ e la sicurezza loca li, nel quadro dell 'impegno globa le degl i U .S.A.; - garantire il libero accesso alle risorse energetiche da parte del mondo libero; - negare a ll 'Unione Sovietica l'accesso alla regione, a nche a livello di infl uenza. D a parte sovietica , gli obiettivi generalmente condivisi dagli studiosi de l settore sono : - applicazione di strategia indire tta per co lpire i punti deboli de ll'Occidente senza fare aperto ricorso all'impi ego d i forze militari ; - libertĂ di accesso da l Mar Nero; - contro llo di un 'area intern azionale da poter usare come base per una possibil e minaccia militare all'Europa ; - presenza politica , per convogliare a proprio vantaggio le a mbizioni e le iniziative locali , con particolare riferimento ai Paesi meridionali piĂš attivi e radicali. Complessivamente, l'intero quadro del confronto ne lla regione somiglia ad una partita , giocata essenzialmente nella s u ba rea me ridionale per vantaggi strategici. La differenza principale consiste ne l fatto che gli U .S.A. giocano in difesa, per conservare il vantaggio iniziale, mentre l'U nione Sovi etica gioca a ll 'attacco , per migliorare l'equilibrio del confronto locale. Ambedue le superpote nze sembrano pi enamente con sapevoli delle limitazioni intrinseche de lle loro politiche pe r pote r convertire gli Stati ai rispettivi modelli di sviluppo politi co, econo mico e sociale, cosĂŹ come sembrano consapevoli del fatto che la minaccia economica venti lata dai Paesi m e ridiona li in termini di diniego all'accesso de lle risorse energetiche e naturali costituisce innanzitutto una minaccia all 'economia ed allo sviluppo dei Paesi produttori. D'altro canto, sia gli U.S.A. che l'URSS valutano piename nte il ruolo militare del teatro flL'I quadro ge ne rale della con-


trapposizion e tra NATO e Patto di Varsavia ed il ruolo politico, quale area di crisi che può essere attivata in qualunque momento per irrigidire il confronto locale o per controbilanciare avven i menti che si realizza no altrove , ma che comunque incidon o sull'equilibrio complessivo dei loro rapporti. Quello che sembra sfuggire è che il ruolo dei Paesi meridionali cresce conti nuamente in influenza ed effetti. D a troppo tempo al l 'ombra degli U.S.A. , deii'URSS o di ambedue contemporaneamente, l'autoconficlenza di buona p arte di tali Paesi è cresciuta a l ivel li non solo sproporzionati alla loro forza reale, ma tali da renderne sempre più arduo il controllo o il contenimento. Questa situazione presenta un cer to numero di aspetti preoccupanti. Il primo è la crescente difficoltà di poter controllare le crisi locali. Il secondo è che , conseguentemente, le due superpo tenze si sono trovate sempre più direttamente coi nvolte nel le di spute e nel T ea tro. I l terzo è che, per effetto del loro coinvolgimento, oggi buona parte degli Stati meridio nali sono in grado di influenzare i n qu alche m odo il comportam ento delle due Nazioni guida in merito a specifiche vertenze conflittuali nella regione. Il quarto è che il processo i nverso , che pure era nelle intenzioni iniziali degli U.S.A. co me dell 'URSS, diventa se mp re meno efficace . D al punto di vista del la simul azione queste considerazioni: - precisano l 'estensione dei possibi l i comportamenti dei gioca to ri;

-

suggeriscono di foca lizza re l'a ttenzione, in termini di

co ntesto, di scenari o c di ipotesi da giocare, sugli attori locali piuttosto che sulle superpotenze.

I requisiti del modello di simulazione Giun ti al termin e dell'esame del T ea tro med iterra neo, si può co nsta tare che le co nsiderazio ni prese ntate non si discostano di molto da quelle generalmente co ndi vise negli ambienti di studi strategici. Quello che ca mbi a è l 'ottica di analisi , più interessa ta a ricercare le regole poste a base elci co mportamenti ll:t;inn;lli c dell a int cra7ionc gcnernk. cioè gli clementi semplici


t

di azione e reazione che possono. in quakh~..· n11:-.ura. essere simulati per surrogare il contesto cd i possibili scenari. In questa prospettiva , un primo risultato è la costatazione che il Teatro mediterraneo, benchè complesso , densamente popolato di giocatori cd a ltamente intc rattivo. non è il regno della soggettività , dell'aleatorietà c del rischio, così come sembra ne l suo insieme. Anche qui esistono rego le di comportamento che gestiscono le re lazioni internazionali , anche se queste. come si è visto. possono avere valore cd effetti diversi da giocatore a giocatore. da Stato a Stato. L'a nalisi nell'ottica degli interessi nazi onali ha. inoltre, fornito una chiave di lettura degli avvenimenti passati cd in corso, non sempre agevoli da interpretare e da estrapolare dal complesso scenario reale. Entrando nel merito della s imul azione, le tavole 16. 17 e 18 raccolgono le informazioni ricavate dall'analisi per delineare rispettivamente le caratte ristiche del Teatro, gli cle menti posti a base dei comportamenti dci si ngoli Stati e del le situazioni di crisi; tutti dati che rivestono no tevole im portanza ai fini della concezione del modello. Nel primo capitolo sono stati descritti gli elementi fondamentali di un gioco di guerra: obiettivi , scenario, dati di base, ccc. Ordinando gli esiti dell'analisi in tale ottica è possibile dare concretezza ai requisiti struttura li che il modello ricercato dovrebbe possedere, per poter giocare ipotet iche situazioni conflittuali ne l Teat ro medi te rraneo , resta ndo aderente alle rca lt ~l locali attuali, alla loro possibile evo luzione cd agli utilizza tori. l requisiti necessari sono condensati nella tavola 19, che costituisce il prodotto finale della ricerca condotta nei primi due capitoli.

57


l

COPRESENZA DI

e PAESI INDUSTRIALI ED IN VIA DI SVILUPPO e PAESI FILOCCIDENTALI, FILOSOVIETICI E NON ALLINEATI e PAESI RICCHI E PAESI POVERI e CRISI LOCALI E DISPUTE DI ORIGINE ESTERNA(E/W) e GRUPPI ETNICI E SVILUPPI STORICI DIVERSI e RELIGIONI DIVERSE

l

RUOLO ATTIVO

e GIOCATORI LOCALI e EX POTENZE COLONIALI e u.s.A. e URSS

PROCESSO DI AGGREGAZIONE

COLLEGAMENTO

e ORIZZONTALE A NORD COLLEGAMENTO ORIZZONTALE A SUD

ICUREZZA MILITARE ~~- STORICO/ETNICO

COLLEGAMENTO ERTICALE(NORD/SUD)

CONFRONTO EST-OVEST LOCALE

ECONOMICO RELIGIOSO SICUREZZA MILITARE

ECONOMICO/CULTURALE

• STABILITA' (U.S.A.) VERSO INSTABILITA' (URSS) e ESTESO NEGLI INTERVENTI e LIMITATO NEI RISULTATI

CRISI PRINCIPALI e PRESENZA ISRAELIANA E QUESTIONE PALESTINESE POTENZIALI e MODELLO IRANIANO O IN ATTO e RELAZIONI GRECO-TURCHE A---------------~ e CIPRO e MALTA • ESPANSIONISMO LIBICO e CONTROLLO DELLE PORTE DEL MARE MEDITERRANEO: (gli Stretti Turchi,Gibilterra ed il Magreb, Suez ed il Mar Rosso etc)

Tavol a 16.Caratteristic he principali del Teatro Mediterraneo

l


t

NATO PATTO DI VARSAVIA DEMOCRATICO ATTIVO CONSERVATORE NON ALLINEATO MODELLO NAZIONALE CAMBIAMENTO POLITICO NON ALLINEATO AUTORITARIO ATTIVO RADICALE CONSERVATORE ARABO ISLAMICO INTEGRITA' TERRITORIALE l NDI PENDENZA SVILUPPO ECONOMICO BENESSERE COLLETTIVO ESPANSIONISMO LEGAMI ECONOMICI LEGAMI ETNICO-STORICI LEGAMI RELIGIOSI STA BI LI TA' ESTERNA CAMBIAMENTO

CARATTERE NAZIONAL

USO DELLA DIPLOMAZIA NELLE CRISI USO DELLE FORZE MILITARI NELLE CRISI IDEOLOGIA PRIORITA' Al PROBLEMI INTERNI RELAZIONI l NTERNAZIONALI E RUOLO PROPENSIONE ALCAMBIAMENTO ESTERNO

DIREZIONE POLITICA

DEMOCRATICA AUTORITARIA PERCEZIONE CORRETTA DEGLI EVENTI LOCALI PERCEZIONE NON CORRETTA ETNOCENTRISMO PSICOLOOIA E PSICOPATOLOGIA DEL LEADER

!FORZA NAZIONALE

INTERNA ED ESTERNA DIREZIONE POLITICA FORZA MILITARE COESIONE NAZIONALE ECONOMIA E RISORSE

•. ' " 17 .

t - l- - - - - - ;

Elementi caratte rizzanti i l comportamento degli Stati Mediterr anei

)()


INTENSITA' 1 = - - - - NATURA ASPETT l CARATTER l ZZANT l ESTENS 1ONE POTENZIALE

COMPORT AMENT l IN SITUAZIONI DI CRISI

PRONTO A RISCHIARE

OBIETTIVI

FASI DI GESTIONE

t::::.------

t-------

L------l

ESTESI

APPREZZAMENTO DELLA SITUAZIONE VALUTAZIONE DELLA CRISI SVILUPPO DELLE POSSIBILITA' D'AZIONE DECISIONE PIANIFICAZIONE DETTAGLIATA ESECUZIONE

Tavola 18. Elementi di base delle situazioni di crisi

60 ,

<

LIMITATI


t.

GENERALI DELLE

SITUAZIONE DI CRISI

SITUAZIONI SEMPLICI(UNO CONTRO UNO) NTERAZIONE COMPLETA ~~-T ~E ~N~G ~A ~~~~~~~ PAESI SOVRANI RUPPI INTERNI DI POTERE

LLEANZE(politiche,economiche, etniche,religiose e militari)

I LIVELLI DEL GIOCO per essere in grado di includere diverse valutazioni della stessa realta• ~====~~~=---p l'uso in unico modello. ~~~~~~~--per

risultati in tempo reale.

per una agevole comprensione dei procedimenti e dei risultati

PPROCCIO ITALI ANO NFORMAZ.QUALITATIVE CAMBIAMENTO ~~~AMMA DI COMPORTAMENTI

Tavola 19.I requis iti richiesti al modello di simulazione


CA PlTOLO lll

LO SVILUPPO DELLA SIMULAZIONE OPERATIVA NEGLI U.S.A.: CAPACITÀ ATTUALI E DEL PROSSIMO FUTURO " Il co111puter ha esteso il numero di calcoli e di esperimenti che ww studioso può condurre nella sua vita ma, per quanto mi risulw, non ha inl'entato nulla di nuovo » . Jerem y B ERNSTEIN, « Wh en the Computer Procrea/es» L·esa me che segue è volto a valutare le capacità di simulazio ne attuali , per acce rtare se e quanto possono soddisfare i requisiti ritenuti necessari per il mode ll o d a appli ca re al Teatro mediterraneo in un 'ottica itali ana.

Il punto di situazione Gli U.S.A. , il Canada, l'Australia , la Repubblica Fede rale di Ge rmania ed il R egno Unito d' Inghilterra impiegano da te mpo ed in forma estesa la simulazione operati va, scam biandosi info rmazioni e d esperienze. Nell 'ambito di questo gruppo di Nazio ni , gli U .S.A. sono all'avanguardia nei campi della rice rca, dello sviluppo e dell' impiego di tecnologie avanzate. Questa è la ragione principale per cui la valutazione delle capacità attuali viene condotta sui modelli am ericani, unitamente a l fatto che tali modelli so no stati resi disponibili per essere esaminati . La ricerca e lo sviluppo d ella simulazione operativa negli U .S.A. sono caratterizzati dallo sforzo congiunto di Unive rsità , Istituti di studi strategici , industrie private, Agenzie gove rnative, E nti e Comandi militari. L'attenzione attuak è concentrata ~ulla ricerca di una mag-

63


giore sc mpli c it ~1 c sul ~:o n!l.: nim ~ nt o lki costi di produzione. L 'i mpiego è essenzialmente rivolto verso problemi militari e di di fesa ed è riepilogato nella tavola 20. L'organizzazione degli E nti c dei Comandi del Dipa rtimento della Difesa direttamente interessati allo svilu ppo ed all 'impiego della simulazione operativa è ripo rtata nell a tavola 2 1. Al livello di Forza Armata, l'attenzione principale dell'Esercito c della M arin a resta rivo lta verso i modelli intcrforze, per evidenti esigenze operative. L 'Aeronautica partecipa al processo di simulazione interforzc, ma impiega l a simulazione nel suo ambito esse nzialmente per valutazioni tecniche, mentre quelle operati ve so no circoscritte agli esi ti di ipotetiche battaglie aeree. Per la M arina. partico lare menzione meri ta la Scuo la di Guerra N avale, quale massimo centro di simulazione. In questa sede ve ngono svolti giochi di guerra globali , essenzialmente ad interazione umana libera supportat a dal computer , che prevedono l' impiego congiunto di rappresentanti degli E nti Pubblici c delle singol e Forze Armate oltre ad accademici , sci enziati cd esperti di ogni settore privato . Sono giochi che posso no richiedere più di 300 giocatori , divisi in gruppi che rappresentano gli organi decisionali nazionali, le Nazioni alleate, i Comandan ti militari di T eatro e di Grande Unità complessa delle quattro Forze Armate (Esercito, M arina, M arines cd A eronautica). Nell 'ambito dell'Esercito operano molteplici E nti e Co mandi interessa ti allo sviluppo della simul azione, all a sua valut azione ed alla analisi dci risultati . L 'o rganizzazione di base è sinteti zzata nella tavola 22, mentre l 'elenco dettagliato degli E nti c dci Comandi è riportato in A llegato l . Nel campo della simul azione, il T RADOC (Trai ning and D octrin c Command) , Comando responsab ile per l 'addestrament o c lo sviluppo dell a dottrin a, ha il compito di identificare c raccogli ere le esigenze di simulazione, va lutare i giochi di guerra proposti o costituiti « ad hoc» e di omologarli per l'im piego nell 'ambito della Forza Armata. l prin cipali modelli in uso nell'Ese rcito sono riporta ti nell a tavola 23, che specifica am:he il Iom li vello di gioco. U lteriori


t

• VALUTAZIO E TEC ICA • VALUTAZIO E DELLA DOTrRINA • VALUTAZIONE D ELL'O RGANIZZAZIONE DELLE FORZE • A A LI $1 DEl FATTOR I D I PLOMATICI E M ILITAR I NELLE RELA%.10 l l TER AZIONA LI • A i ALISI DELLE RELAZIO l INTERNE E DEl FATrORI MILITARI. POLITICI ED ECO OMICI • ADDESTRAMENTO • SVILUPPO DI METODOLOGIE D I RICE RCA • VALUTAZIONE DELLA PIAN IFICAZIONE

l'av. 20 -

l campi di applica:ione della simu/a:ione operatiw1negfi U.S.A.

65


,---

UFFICIO DEL COMITATO DEI CAPI DI SM

·uFFICIO DEL SEGRETARIO DELLA DIFESA

SO

!RETTORE DELLA ETE DI SIMULAZ. NET ASSESSMENT

UFF . VALUTAZIONE E ANALISI DEI PROGRAI>UU

JOINT WARFARE 1---1 CENTER

veda si Tavola22

COMH.AND READINESS EVALUATION SYSTEM

Tavola 2l.Organizzazione degli Enti e dei comandi del Dipartimento della Difesa interessati allo sviluppo della simulazione operativa.


t

COMP IT I

E TI E COMAND I

ARMY WAR COLLEGE (strategico operativo) Addestramento

COMMAND & STAFF COLLEGE (operativo/tattico) (*) SCUOLE E CENTR I (tattico) (*)

CONCEPT ANALYS IS AGEt CY (CAA) (struttura delle Forze, piani operativi) Analisi

TRADOC-FLVN (giochi a livello C.A./D.) (*) TRADOC-WSMR (giochi a livello B./Compagnia) (*)

ARMY MODEL MANAGEMENT OFFICE (AMMO) (*) (rnodernizzazione di tutti i modelli in uso) Altri scopi ARMY MODERN IZATIO N IMPROVEMENT PROGRAM (AMJP) ( *) (tende a gerarch izzare i modelli in uso)

(•) =

Dipendono d;ol TRADOC

Tav. 22 -Organizzazione principale della simulazione operativa nel-

l'Esercito U.S.A.

o7


MODELLI IN USO

LIVELLO DI GIOCO E DI COMANDO

B l l l

Globale

Politico militare

POLICON

CON f>IOD

l

Operativo di Teatro

FORGE VARIANT/

ri

da C. A. a

CORSI!1/CBS

Bt n.

SM TNR CORBANl

Tattico

l

ART BASS

l

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l

HODELS

,,

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VIC

JANUS

ORBAN

l~

l

CASTFOREM

l

ENVIRONl1ENTAL

FIRE SUPPORT

l

MODELS

PERFORMANCE

l .l \

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CORDIVEM

CARMONETTE I

ITEM SYSTEM

Altri scopi

FORCEH

FORGE

JTLS Operativo

l l l l r:\ l l lrl

l

J

AIR DEFENSE

l

t1ANEUVER

l t""'t'f''"' tnotll'lli in ""' 111'1/'l.,t•rc·iw U.S.A.

Il l OTHER


t

informazioni tecniche sui modelli elencati sono raccolte nell'A llegato 2. La valutazione d elle possibilità attua li della simul azione ope rativa viene svolta esaminando alcuni di questi modelli. Più precisamente, sono stati selezionati quelli che risultano più rispondenti ad essere impiegati in uno scenario quale quello mediterraneo, che potenzialmente possono consegu ire gli obiettivi d i s imulazione operat iva ricercati e che più si avvicinano , struttural mente , ai requisiti individuali a l termine dell 'a nalisi del Teatro. Lo scopo della valutazione non è limitato ad apprezza re se la realtà mediterranea può essere simul ata con gl i strumenti oggi disponibili , ma è esteso ad accertare la possibilità di poter impiegare modelli già in esercizio , guadagnando tempo cd ev itando costose ricerche. Conseguentemente vengono esam inati: - una famiglia di modelli: POLICON , JTLS e JANUS. uno pe.r ogni livello di gioco, da quello politico militare a quello llpcrativo di Teatro , a quello tattico , il cui insieme copre l'i ntL'ra gamma delle situazioni da s imul are , dando unitarietà alla ..,truttura ricercata; - il modello RSAS , sia perché, come già detto, costituisce la linea di tendenza del prossimo futuro, sia perché è globale ed unitario, cioé in grado di esami nare qualsivoglia ipotet ica situazione conflittuale nel mondo e di giocare a tutti i livelli.

Un modello a livello politico-militare: POLICON POUCON viene giocato nell'ambito del Centro di Analisi dei Conflitti presso il CAA (Concept Analysis Agency, vedasi Tavola 22), cui compete l'esa me dei conflitti potenziali nel mondo , con particolare riferimento ai Teatri non principali. Lo scopo ricercato è quello di esplorare il contesto politico militare dei conflitti media nte il gioco di tutte le possibili ipotesi, per fornire risultati utili in termini di esigenza di intervento e di sch ieramento delle forze militari americane.

69 . l


POLICON anali zza gl i ambienti po litici ed i gruppi i nterni che li costituiscono, in prese nza di una decisione da prendere di carattere militare cd in una situazione di contrasto tra i gru ppi intern i (ad esempio se inviare o meno un a Forza di Pace in un 'a rca di crisi o di connitto) . I gruppi cui spetta pervenire ad una decisione collegi ale possono essere int erni al paese oppure possono esse re i membri di un 'a lleanza come la NATO. Il gioco si svolge essenzialmente ad intcrazionc umana c si avvale del giudizio di esperti per identificare la composizione dci gruppi interni . il loro potere decisional e, il li ve llo di interesse, la posizione u fficiale c l'indice di possibile ca mbiamento in merito ad una dat a vc rtcnza. Un a sintesi del modello è riportata nella tavo la 24. L a prevision e fornita è l a conseguenza di un processo logico, dato dalla valutazione dci gruppi e di un successivo cal colo statistico , per indi viduare la prcvcdibile decisio ne; questa coin cide co n il centro di figura della posizione assegnata ai singoli gruppi su una linea (un icuum) . Oltre a questo risultato principale . PO LI C ON offre una panoramica dell' ambiente politico esam inato cd è i n grado di apprezzare in buona misura la stabilità della previsione e l'i mpegno dei singoli gruppi per il mantenimento della decisione presa o per il suo ca mbiamento . POLICON <.: un modell o ampi ament e sperimentato negli U.S.A .. Fin o ad ora è stato impi egato prin cipalm ente per simu l are l'ambiente politico cd ha ottenuto un co nsiclercvolc successo. L 'e fficacia del modello dipende direttam ente dal ricorso in larga misura al giudizio di espe rti c dalla semplici tà strutturale. l li miti tecnici di impiego sono dati dal fatto che può essere esamin ato un solo problema alla volta, ment re nell a realtà i pro blemi si present ano in fo rma complessa c d intcrdipendentc. Questa limitazione, applicata al T ea tro medit erraneo , implica tempi lunghi per frazionare co ntinuament e le esigenze decisionali in clementi semplici da va lutare, il che non se mbra compatibile con il requisito desiderato di poter svolgere il gioco in tempi pressoché rea li . Ove . però. per la simulazione del li ve ll o politico strategico si ricorra all a forma m;Jn uale ad interazionc

70


t.

l

!coNSENTE: La valutazione delle lnterazl one po11 tl ca tra piĂš gruppi d'Interesse In merito ad uno specifico problema decisionale.

l

!MEDIANTE: L'i mpiego di esperti per valutare Posizione Potere decisionale Impegno

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SPETTRO DELLA POSIZIONE DEl GRUPP I

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POTE RE ED IMPEGN O

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(Continuum)

Decisione previsto

~Previsione

dello decisi one politica sullo stobllitò dello previsione Analisi dei gruppi di interesse

~ Analisi

FIQuro 24.11 modello POLICON.

71


umana libera. del tipo in u:-.o pr~:-.:-.u la Scuola di Guerra Navale, POLICON può costituire un valido ausilio per predirre le decision i relative ai problemi più controversi o per ricsaminare la val idità delle scelte operate dai giocatori. Qu ale che sia il tipo di si mulazione impegnato a livello politico militare, le decisioni prese in questa sede attivano il subordi nato livell o operativo eli T eatro , i cui esiti , a sua volta. possono essere giocati a livello tattico e per l'estensione desiderata. Così facendo , l'unitarietà della si mulazione viene raggiunta mediante la combinazione del gioco a diversi livelli e con modelli diversi : il primo politico militare cd i due success1v1 rispe ttivamente operati vo e tattico. Questi ultimi rientrano completamente nella sfera d'azione militare.

Un modello a livello di Teatr o interfor ze: J TLS JTLS (Joint Thcatcr Leve! Simulation) è un modello di gioco di guerra assistito dal computer che considera il combattimento aereo. terrestre c navale tra due forze o tra due gruppi di forze con trapposti nell'ambi to di un Teatro operati vo . Può essere impiegato per scopi addestrativi. di pi anificazione interforzc c di analisi della dottrina cd è caratterizzato dall a produzione di ri sultat i in tempi pressoché reali. Il modello può essere applicato a qualunque T eatro e non ri chiede una partico lare preparazione informati ca da parte degli uti lizzatori. JTLS è stato volut o dall'Ese rcito U.S.A. per conseguire i seguen ti obiettivi : - sviluppare uno st rumento utile pe r l'analisi delle situazioni di con flitto, per la pianificazione interforzc c per l'analisi della dottrina: - prevedere l'apprezzamento visivo degli eventi e dei risultati conseguenti all e decisioni prese, per agevolare la comprensione da parte dci gioca tori ed il loro co involgim ento nell e si tuazioni simul ate; - consentire l'inse rimento dci rcqui,iti specifici richiesti


dagli utilizza tori . per rend ere il modell o general e aderente alle specifiche es i gc n ~.:c : - fornire un sistema di base capace eli essere ampli ato ' fino a comprendere l a pianificazione co nseguente all e decisioni 1 prese . In sintesi. JTLS è un modello base, capace eli plasmarsi sull o scenari o prcsce lt o dagli utilizzato ri ed in grado . entro ce rti limiti , di soddisfare i requisiti voluti. Conseguentemente, il suo funzionamento prevede cinque fasi operative : iniziali zzazionc. per inserire lo scenario eli gioco prescelto; preparazione. per rendere il gioco aderente agli utilizza tori cci agli scopi prefissi ; - esecuzione. per valutare i possi bili effetti elci piani strategici e tattici prescelti tra quelli predisposti. L a dinamica della ~ imul azi o n e del combattimento viene attivata emanando ordini .dlc forze militari assegnate; - reini ziazione. per riclisegnare o ri attivare il gioco a :-.~.· guito di interruzione pianifica ta o ca usa le (ca mbi amento nelle (kcisioni , situ azioni impreviste etc. ); - analisi , per valutare nel dettaglio la dinamica del gioco ~.·d i risultati. nell 'ottica degli obiettivi prefissi. L a scheda tecnica del JTLS è contenuta nel citato Allegato 2. JTLS è uno strumento di simulazione operativa recente, che impiega l a migliore tecnologia a disposizione, ma resta un modello « se mplice >> o tradizion ale, con le limitazioni proprie prese ntate nel primo ca pitolo della ricerca, infatti: - co nsidera i casi medi dei dati di natura qualitativa (ad esempio la personalità c la capacità dei comandanti) e di quelli di natura quantitati va (ad ese mpio, le prestazi oni dei mezzi c dei sistemi d'arm a) ; - se mplifica lo sce nario. omettendo i dettagli ; - basa gli esiti del gioco essenzialm ente sulla interazionc delle in formazioni di ti po quantitativo . Entro questi limiti strutturali è caratterizzato da un ottimo li vell o eli o rganizzazio ne c di sviluppo dci giochi: è rapido , chi aro, sempli ce ed effi cace .

73 .


Par ticolare mc n z i o n ~ 111\.'ri ta !"ausilio VISIVO monitorizzato che è in grado di sinteti zzare gli event i e gli esi ti delle decisioni prese c, nello stesso tempo, può o ffrire. su richiesta. situazioni ed inform azioni dettagliate. Qu anto sopra con sente ai giocatori , che a questo live ll o eli gioco simulano i Comandanti di Grandi U nità Complessa, di disporre con immediatezza del fl usso el i in form azioni che pot rebbe essere loro forni to nell a realtà dagli Stati Maggiori dipendenti.

Un modello a livello tattico: JANUS JA N US è un mode llo per l'Esercito che simul a il co mba ttimento te rrestre tra due forze contrapposte dal livello di Briga ta f in o a quell o indi vidu ale. fl modello matematico di base consente la simulazione dettagli ata del terreno c dci sistemi d'arm a conve nzionali . chimici c nucleari. J AN U S ope ra in tempi pressoché reali cd una volta atti vato sviluppa autom ati cam ente la successione logica degli eve nti, impi ega ndo la tecnica probabilisti ca . l giocatori per vengono a decisioni cd emanano ordini co nseguenti, di ca ratt ere tattico e d i impiego dci mezzi c dci sistemi d'arm a, avvalendosi di moni tors che hanno per scenario la carta topografica dell 'area di gioco. su cui vengono visual izza re le uni tà impi ega te, al livello voluto . Co me pe r i l JTLS, è poss ibil e ri chi ede re in ogni momento c senza interro mpere il gioco o la sua visualizzazione, situ azioni dettagli ate. da ti tecnici . da ti statistici c di ri fe rimento . no nché so mmari cd apprezza menti di situ azione. JANUS viene impiegato nell'Ese rcito U.S.A . per va lutare: - l'impiego e gli effetti delle armi nuclea ri ; - l'int crazione dci principali clementi di m anovra tattiCI in situazioni di guerra classica , el i con flitto a bassa intensi tà, el i operazioni senza preavviso c di combattimento ravvicinato; il tu tto in co ndizioni el i combattimento co nvenzionali , chimiche c nucleari . Q ues to modell o è stato co~ tru i t o per v<tlu ta rc nel dett aglio 7-l


t

gli esiti dci ~ingoli sistemi d'anna contrapposti. ma è in grado di accorparli fino a singole pedine di livello compagnia . J ANUS. come il JTLS. uti lizza la logica dei modelli semplici, con le limitazioni co nsegue nti , mentre impiega la piLI recente tecnologia per risulta re semplice, rapido cd adere nte alle esigenze informative dci giocatori. Per ulteriori in formazioni tecniche si rimanda all'Allegato 2. J ANUS cd il JT LS non hanno dati in comune. il che significa che, almeno a llo sta to attua le, non sono « gerarchi zza ti », cioé non possono esse re considerati parti compone nti di un siste ma unitario, in grado di operare sul lo stesso sce nari o a livello di gioco diverso c sia pure in tempi successivi. Quanto ~opra non costituisce, comu nque, un prohlcma tecnico particolarmente difficile da risolvere.

Il modello di simulazione globale: RSAS Il RSAS (Rand Stratcgy Assessment Syste m) è già stato presentato come il salto di qualità, nella simulazione operativ;1. d;~ i modelli ~cmp li ci a quelli complessi. che cercano di rcstituirL' un maggior ruolo alla componente soggettiva umana mediante !"impiego dell'intelligenza artificiale. Lo sfo rzo di produzione de ll a Rand Corpora tion è ovviamente rivolto a soddisfare le esigenze di simulazione politicomilitari americane. Dal momento che tende a concentrare tutta la tecnologia attuale c quella ancora in fase di ricerca in un unico strumento. capace di giocare tutte le possibili ipotesi a livello mondial e. dal lo ro insorge re fino a i live lli operativo c tattico , il RS/\S può essere definito come la « so luzio ne americana » nel campo della simu lazione e può essere paragonato, per a na logia, all'altra soluzione globale ne l campo della difesa strategica: l'SOl o Iniziativa di Difesa Strategica. più nota in Ita lia cd in Europa come « Guerre Stellari » . L'Istitut o Nazionale di Ri ce rca per la Difesa (ND RI ) della Rand Corporation. che sovrainte ndc allo sv iluppo cd alla -;pc-

75


rimentazionc del RSAS, è sovvenzionato dall 'Ufficio del Segretario della Difesa (che corrisponde al nostro Ministero della Difesa) cd è sotto il controll o del direttore cui compete la valutazione della rete di organi e strum enti di simulazione a livello Difesa (Net Assessment , vedasi tavo la 21) . Ciò nonosta nte, la Rand Corporation resta un'impresa privata, in grado di elaborare, su commissione, modelli analoghi calibrati alle esigenze di altri utilizzatori. In sintesi , si è in presenza di un a tecnologia di simulazione accessibil e. Conseguentemente, anche l'esame di questo modello com plesso non ha solo uno scopo informativo, quale prodotto di un nuovo tipo di simulazion e ancora in gestazione, ma tende a valutare la sua rispondenza all 'eventuale impiego in campo nazionale.

Struttura e caralleristiche La tavola 25 ripo rt a l' in sieme dei modelli che compongono la struttura della RSAS ed i canali di comunicazione che li collega no. La base comune ai modelli è il Sistema D at i di Situazione M ond ial i , che fornisce tutte le in form azioni di si tuazione, N azione per Nazio ne. Gli Agenti BLÙ , ROSSO e VERDE so no modelli decisionali che rapprese ntano rispettivamente i vertici decisionali degli U.S.A. , deii ' URSS e dei Paesi Terzi. Questi Agenti, o i loro sostituti um ani , in prese nza di specifiche situazion i, pervengono a decisioni ed emanano ordini conseguenti all 'Agen te ope rat ivo (FORCE o CAMPA I GN), che ingloba modelli di scambi o nucl ea re strategico, di T eat ro st rategico/ope rativo e di T eat ro mari ttimo. L 'A gente CONTROL è esse nzialm ente tecnico e viene impi egato per effe ttu are cambiamenti dei parametri di simulazione , senza i nterferire nell a condotta del gioco in corso . Gli Agenti BLÙ (U.S.A .) c ROSSO ( URSS) consistono ognuno di un Comando a livello nazionale e di un subordinato Comando a livello militare. TI primo v;llut a la situ azione mon-

·' 76


SISTEMA

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diale, individua gli obiettivi c specifica le strategie necessarie per conseguirli avvale ndosi del Coma ndo militare. Queste att ività presuppongo no decisioni , che vengono intluenzate dal temperamento attribui to di volta in volta al Co mando nazionale. Il tempera mento vari a al variare dei pa ramet ri di si mulazione presce lti . Questi riguardano il live llo di aggressività , lo stile decisionale, la capacità di va lu tazione strategica , la tendenza o meno a ricerca re soluzi on i pacifiche, ecc. 11 temperamento automatizzato del Comando nazionale può essere escluso c sostitu ito dalle decisioni di giocatori . ri Comando militare, automatizzato o simul ato dai giocatori , rapprese nta i Co mandi dei Teatri principali. Per gli U.S.A.: Saceur, Saclan t , ccc.; pe r l ' Unione Sovi etica: il Comando Supremo delle Forze, i Comandi delle Forze Nucleari Strategiche ed i Coma ndi dci Teatri principali. Ogni livell o di comando considerato emana ordini a quelli immed iatamente subordin ati, oppure all 'Agente operativo FORCE (o CA MP A IGN). mentre ino ltra informazioni e richieste al Com ando del livello immediatamente superiore. Così facendo, ve ngono au tomaticame nte attivati piani eli guerra analitici predisposti , che so no il ri sultato di giochi umani e el i -;tudi specifici precedenti. L ' Agente VERD E rapprese nta i centri decisionali nazionali eli tutti gli altri Paes i del Mondo. L ' Agente FO RCE è un vasto , sofisticato modell o intcrattivo che: - monitorizza le forze militari del mondo; - va luta i ri sultati degli scontri, delle battaglie e di ogn1 altro tipo di operazione militare; - conside ra il combatt im ento ae reo c terrestre nei Teatri principali c second ari ; - co nsidera il combatt imento navale cd il Comando e Controll o a live llo strategico; - include ope ra zioni non di combattimen to quali la mobilitazione, la mobilità strategica tra Teatri , gli aspetti logisti ci , la guerra nuclea re c la difesa strategica spazialc. FOR CE è il motore dell a simulazion e poiché: - cerca di mantcncrl a nei tempi rc;lli:


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- a tti va i giocatori n i mm klli tb: i ~ i o nal i . present ando le ~ itu azi o ni c gli eve nti: - sollecit a le deci sioni necessarie per progredire nella ~ i mulazionc. L 'Age nte CONTROL analizza lo sviluppo del gioco per acce rtarne la continua aderenza alla situazio ne simul ata c conse nte sia agli analisti che agli utili zzatori di poter modifi care i parametri di simulazione co nseguentemente c gioco durante. L e figure da 26 a 31 mostrano la capacità di visualizzazione offert a dal RSAS; so no co pie o riginali delle immagini offerte dal monitor durante un gioco che ipotizza una situ azione conflittual e tra NATO e Patto di Y arsavia nell'Europa Centrale. L a potcnzialitH del RSAS , così diversa da quell a dei modelli semplici, deriva dai seguenti elementi innovativi: - apertura mondi ale dello scenario; - unitaric tù. per poter gioca re ogni ipoteti ca situazio ne dalla sua ori gine politico militare fino ai più dettagli ati risvolti tatti ci ; - pi anifi cazione prestabilita, con elevato indi ce eli fl essibi litù c di adattabilitù. l pi ani di operazioni vengono infatti forniti ed eseguiti non appena viene decisa l' azione da compiere. L a lo ro aderenza alla situazione del momento è dovuta al fatto che vengono automatica mente estratti dai tanti che so no stati èlabo rati in anticipo tenendo co nto dell e principali combinazioni degli clementi che li possono influenzare, quali il contesto politi co militare. la ca pac it ~l dei sistemi d'a nn a, il comando c co ntrollo, le possibili strategie da applica re, il ri spetto delle leggi d i guc rra. ccc .; - impiego co mbinato della logica dei modelli se mpli ci con quel la dci modelli decisionali complessi (intelligenza art ificia le) . Questi ultimi vengono impiegati per surrogare l' uomo e lo fanno simul ando le principali combinazioni dei possibili elementi che ne possono in fluenzare il co mportamento in situa7ioni confli ttuali: - rap iclit ~1 e volume del supporto automatizzato , che conse nte un buon indice di flessibilità complessiva , sia perché consi dera una vas ta gamm a di combinazioni per ogni circostanza, sia pe rché consente ai giocato ri cd agli analisti di va riare i parame-

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tri di simul azione desiderati ogni qualvolta ritenuto necessario; - scmplicitìt. perché visualizza chiaramente gli eventi ed i risultati delle decisioni prese. mano a mano che queste vengono formulate c giocate. Complessivamente, l'evoluzione nella simu lazione che il RSAS sottintende è legata a tre aspetti principali: - un approccio strategico più approfondito nella concezione de l modello; una maggiore comprensione de lle esigenze degli utilizzatori; l'impiego dell'automazione più recente finalizzato a ~oddisfare i due aspetti precedenti. Questo è l'ottimo quadro di insieme del RSAS. Ai fini della stru!lura di sim ulazione ricercata per il Teatro mediterraneo resta però da approfondire quanto l'intelligenza artificiale sia in grado di sostitu ire l'intcrazione umana, almeno del li ve llo politico militare, che s i è visto essere particolarmente dinamica. TI motivo della ricerca che segue è quello di accertare se la · nuova simulazione » risulta pagante in questa Regione. se tiene conto, nei parametri scelti, delle caratteristiche peculiari del Teatro c dci comportamenti degli attori locali. così come . . ono stati messi in evidenza al termine del capitolo precedente; 111 ~intesi se può o meno semplificare la simu lazione della realt~l locale. Si tratta di una ri chi esta « minima » che ti ene conto delle limitazioni intrinseche della simulazione, che non possono essere colmate dal RSA S. Infatti non pretende la simulazione aderente delle capacitù decisionali dci Comandanti militari ai livelli operativi c tattici. in una R egione dove queste capacit~l so no risultate nel passato clamorosamente diverse. Basta pen~arc alle guerre israeliane cd alla difesa di risultati. a parità di forze, c he li hanno caral!crizzati. L 'impiego dell'intelligenza artificiale .nell'ambito del RSAS è concentrato sui modelli decisionali BLU. ROSSO c VERDE c te nde a surrogarc i gioca tori umani a live ll o di Comando nazionale c di Comando militare. Di seguito vengono esaminati i parametri di cui tiene conto.


Il te/Jip eramento BL Ù ( Sa/JI) <' IUJSSU (l vcm) Per definire il temperam ento dci BLÙ c dei ROSSI il RSAS considera quattro temi prin cipali , ci ascuno definito da un ce rto numero di attributi , che posso no avere va lore diverso cd indice di pri orità vari abile da 1 a 5. L a tavola 32 riporta l 'intera combinazione dei quattro li velli di quantificazione del temperamento : temi , attributi , val ori cd indice di priorità. L a combinazione matematica dei quattro livelli esprime la gamm a dci posibili temperamenti automatizzati da applica re al gioco . fl temperamento viene selezionato inizialmente sulla base della situ azione mondi ale c particolare di scenario c delle ca ratteristiche della direzione politi ca dci due Paes i; può va ri are gioco durante, anal ogamente a quanto avvi ene con i giocatori umani. L a ca pac it ~l descritta è sta ta rea lizzata solo parzialmente ed è tuttora in fase di sperimentazi one. Per gli scopi eli questo studio la considerazione principale è che il passato ha messo in evidenza un bu on livello eli prcvedibilità dei temperamenti c elc i co nseguenti comportam enti sia degli U.S.A. che clell'U RSS , strettamente co ll egati alle ca ratteristi che della direzione politi ca del momento, al mantenim ento degli impegni pres i nel mondo cd all a pri o rit ~1 loro attribuita. Co nseguentemente, la loro surrogazion e co n i parametri indiC<Hi sembra decisamente soddi sfacente anche per il Teatro mediterraneo.

Il comportam ento dei VERDI (Paesi Terz i) L 'esame di questo agente è partico larm ente importante per il modello di simulazione ricercato, perché interessa 34 delle 36 Nazioni comprese nel T eatro mediterraneo, Itali a inclusa e, soprattutto , quell e a maggior indice di imprevedibilità nei co mportamenti e nelle decisioni . Il metodo di simulazio ne « intelligente » elabo rato nell'ambito del RSAS prevede che il compor ta mento di ognuno dei 'o\7


BLU (U.S.A.) "SAM"

ROSSO (U.R.S.S.) "IV AN"

TEMI

ATTRIBUTI

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ATTRIBUTI

Uso di armi nucleari Grado di interesse OR l ENT AMENTO Espansionismo (lvan) Contenimento (Sam) rSTRATEGICO Unilateralismo (consultazione con gli Alleati) STILE DI COM BATT l MENTO

D Fless~b~l~t~ di p~rce~ione D Fless1b1l1ta negl i obiettivi

D Tendenza a rischiare D Audacia nelle operazioni O Iniziativa e durata O Tendenza a guardare in avanti

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FLESSIBILITA'

PERCEZIONE

D Percezione del livello di partecipazione degli Alleati D Percez1 one degli attributi dell'avversario

VALORI

DIVERSI

PRIORITA' DA 1 A 5

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88

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c lementi posti a base del temperamento ROSSO e BLU


Paesi V E RDI. in presenza di una :-.ituazione di cri si o di conflitto, che veda il co in volgim ento delle superpotenze, sia basato sui seguenti clementi : - esa me delle info rm azioni di base ricevute dagli A genti BLÙ e/o ROSSO e dal Sistem a D ati di Situazio ne M ondiale; - apprezzamento propri o della situazione seco ndo due aspetti : l ) va lut azione dell a minaccia, per definire quanto la speci fica situazione possa incidere sulla tutela dci propri interessi nazionali ; 2) va lu tazione dell a propri a forza, per potersi confrontare con successo con la minaccia; - ri sposta all a situazione in atto, concretizzata dal li vello eli cooperazione fornito alla superpotenza che lo h a attivato. L a tavola 33 descrive grafi ca mente il procedim eto logico di risposta delle singole N azioni. Più dett agli atamente, la valutazione della min accia è graduata in sette catego rie, a loro volta differenziate nei va lori: mortale; indirettamente mo rtale; grave; indirettamente grave; seria ; indirettam ente seri a; indeterminata. L a va lu tazione della forza nazionale tiene conto eli due clementi: - la comparazione con le capacità militari dei Paesi inclusi nel T eatro eli operazioni ; - la capacità o meno di poter modificare con il proprio intervento l' andamento del conflitto nell a R egione. Il tipo di ri sposta può variare da Stato a Stato in conseguenza degli elementi simulati che caratterizza no i singoli Paesi: orientamento sociopolitico , alleanze di cui f a parte, forza militare, ca rattere nazio nale, ecc. Il comportamento dimostrato attraverso il tipo el i risposta fornito all a superpotenza, classif ica i Paesi terzi alleati ai ROSSI o ai BLÙ in:


AGENTE ROSSO (U.R.S.S.)

AGENTE BLU (U.S.A.)

SISTEMA DATI DI BASE (Situazione mondiale)

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AGENTE VERDE (Paese Terzo)

VALUTA LA MINACCIA Al PROPRI INTERESSI

!vALUTA LA PROPRIA FORzAI

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RISPONDE ALLA SUPERPOTENZA PRESCELTA 1 - -- -- - l

IN ALTERNATIVA

Tavola 33.

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Il comportamento di r i s pos t a dell' Agente VERDE (ognuno degl i St ati del mondo , esclusi gli U.S . A. e l ' U. R. S.S.)

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dipendenti: fidati ; riluttanti . Inoltre, la co mbinazione del loro comportamen to, della val utazione nazionale della minaccia e del la propria forza, gradua i Paesi terzi in termini di efficacia complessiva della loro parteci pazione nel co nflitto.

Considem:ioni sul RSAS Nell'ottica del modello di simulazione ri ce rcato per il T eatro mcditterranco. anche il RSAS presenta limitazioni strutturali per poter sodd isfare i req uisi ti giudicati necessari: - il model lo è stato disegnato per le esigenze ameri ca ne c nell'ipotesi dello sco ntro tra superpotenze, così che i Paesi terzi so no valutati c simulati in tal e prospettiva c non co me giocatori indipendenti , liberi di originare situazioni eli crisi e eli connitto che possano indurre le superpotenze al successivo intervento. come l'analisi del Teatro ha messo in evidenza. Conseguentemente, la loro simulazio ne, in un ottica di dipendenza strutturale dagli U.S.A. c dall'Unione Sovietica. mentre può essere valida in una situazione di conflitto generale, non risulta aderente alle situazio ni più co muni c ricorrenti di crisi e di conflitti locali che si rea lizza no nel T ea tro; - gli clementi prcscclti per simul are i comportamenti dei V E RDI fanno riferimento al lo scenario, cioé alla situazione conflittuale in esame, piuttosto che al con testo. ovvero agli clementi caratterizzanti il comportamento degli Stati , con particol are riferimento ai processi eli aggregazione di quelli meridionali. Nel RSAS tali aggregazioni non hanno un loro effetto di simulazione, che è limitato alle alleanze principali: la N/\TO cd il Patto eli Y arsavia; - la forza dei singoli Paesi terzi è valutata esclusivamente in termini di consistenza milit are e non ti ene conto delle altre componenti dell a forza nazionale: ri sorse economiche. fattori etnici c religiosi etc., la cui combin azione acquista particolare valore proprio nel T eatro mediterraneo. lndubbiamcntl' un l)\


modello com e il RSAS, ove venisse disegnato « ad hoc », ha in sé il potenziale per ridurre buona parte di queste lacune.

Le capacità attuali e del prossimo futuro Com plessi vame nte. l'esame condotto sui modelli se lezionati consente di afferm are che la loro applicazione al T ea tro medit erran eo, con i dovuti adattamenti. può risultare efficace. Il quadro di si tuazione che i modelli presentano non è privo di limitazioni: - l'assenza eli sistemi di mode lli semplici gerarchizza ti, che po!->sa no attiva rsi a vice nda ai vari livelli di gioco, util izza ndo gli stessi dati di base; - la sca rsa aderenza dell a si mulazione agli elementi qualitativi del contesto c dello scenari o eli i nteresse; - i limiti nella simulazione dell'ambiente geografico di operazioni (te rreno, co ndizioni climatiche, ccc.) , specialmentL' pl!r le si tuazioni cd i giochi a grande scenario; - il difficile eq uilibrio tra la ricerca della semplicità c la cura dci dettagli ; - la sogge ttivit ~l nella scelta dci parametri da valutare; - la dinamica dci modelli computerizza ti , basata su rapporti matematici , che non è sempre aderente al plausibile sviluppo di si tuazione c che. in particolare. non riesce a simul are il processo rea le di azione c reazione che resta una dimensione qualitutiva pu ra; - più in generale, i li miti struttural i del suppor to aut omatizzat o nel suo impi ego quale surrogato della soggettivi tà um ana. L 'abuso dell a automazione per questi scopi com porta uno stacco con la realtà che cresce al crescere dell'arca di applicazione della si mulazione; - ccc. Questi limiti non sono solo strutturali ; sono anche conseguenza di un mancato coordi nam ento tra i modelli c dell'approccio scientifico all a simu lazione dell e situazioni co nflittual i , con crtt ichc di ricerca cci obiettivi spesso diversi da quelli degli utilizza tori.


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Peraltro , cd entro questi limiti. la validità dci modelli esaminati non è in discussione perché: prendono in co nsiderazione tutti i livelli eli gioco; - sono tra i più moderni e completi tra quelli disponibili; -so no in uso negli U.S.A., quindi sono stati precedentemente sottoposti a rigorose valutazioni da parte di chi, di simu lazione operativa, se ne intende da tempo. Concludendo l'esame delle capacità , si può affermare che, ;111che se la speranza di trovare un modello unico e sperimen tato in grado di risultare ade rente ai requisiti richi esti per la ricerca operati va nel Teatro mediterraneo è andata parzialmente del usa , resta sufficiente materi ale da assiemare e da mod ificare per edificare la struttura di si mulazion e di interesse. L a gamm a delle poss ibilit~1 offerte nel loro insieme dai modelli esa minati è sta ta racco lta nell a tavo la 34, che sintetizza il potenziale offerto oggi dalla simul azione operativa, con particolare riferim ento a quella automatizzata o ass istita dal computer.


PREMESSE PER LA COMPLETA UTILIZZAZIONE DELLE POSSIBILITA' e coordinamento della ricerca e dello sviluppo a livello nazionale ed internazionale e organizzazione di simulaz ione operativa permanente e Oisponibilita' di un sistema dati di situazione mondiale in continuo aggiornamento e Impiego di dati comuni ai modelli componenti • Addestramento degli utilizzatori e Scelta oculata dei giocatori e Oisponibilita ' di risorse

del gioco globale ~~~~------~

politico militare operativo/diTeatro tattico

giochi ad interazione umana libera giochi che impiegan l'intelligenza artif. interazione umana intelligenza artif.

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supportati dal computer

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di un numero di dati

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regole e procedure meccanismo di risposta del modello

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Tavola 34.Possibilita' offerte dall'attuale livello di sviluppo delta simulazione operativa


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CA PITOLO IV

CONFRONTO TRA I REQUISITI E LE CAPACITÀ Di seguito vengono riportate nuovamente le tavole 19 c 34, che sintetizzano , rispettivamente , i req uisiti richiest i c le capacità attuali d i s imul azione ope rativa. Tenendo a me nte che la si mul azione è solo un 'ast razione e che, in quanto ta le, non può completamente sostitu ire la rea ltà, il confronto genera le tra le due tavole lascia ben sperare per la struttura di si mulazione rice rcata. Entrando nel merito dei mode lli U .S. A. esa minati , la situazio ne no n è altrettanto positiva pe rché le singole possibili tà appartengono a modelli d iversi. A completa re il quadro d i si tu azion i vi è poi da aggiungere che lo sviluppo attuale negli U .S .A . è in fase di transizione dai giochi di guerra classici , assistiti al meglio dalla computerizzazione, verso que lli uni ta ri e globali , ancora in fase di sperime ntazione e di sviluppo. L'unico st rume nto di simulazio ne globa le, unita rio e che possiede il maggio r nume ro di singole possi bilità è il RSAS , che ha anche il merito d i appartenere all a gene razio ne dei giochi del prossi mo futuro e, in quanto tale, può essere cons id erato il « miglior prodotto sul me rcato ».

La possibile struttura del modello di simulazione operativa T enendo conto di questi dati eli fatto, si in dividuano due possibili strutture eli simul azione per il T eatro medite rraneo, tali da soddisfare in buona misura i requisiti auspicati: - un modello globale ed unitario, con una capacità « orizzontal e» di apprezzamento del contesto mediterraneo e de llo sce nario mondiale ed un campo « verticale » di gioco che consideri dal livello politico militare fino a quelli operativo e tattico;

95


GENERALI DELLE

SITUAZIONE DI CRISI

SITUAZIONI SEMPLICI(UNO CONTRO UNO) NTERAZIONE COMPLETA TENGA CONTO DI PAESI SOVRANI ~~~~~~~~~~;;RUPPI INTERNI DI POTERE LLEANZE( politiche ,economiche, etniche,religiose e militari)

I LIVELLI DEL GIOCO MODELLI REGOLE PROCEDURE

per essere in grado di includere diverse valutazioni della stessa '~~~~~~~~~r:ealta' l ' uso in unico modello. ~~~~~~---p,er

risultati in tempo reale.

per una agevole comprensione dei procedimenti e dei risultati

PPROCCIO ITALIANO NFORMAZ . QUALITATIVE CAMBIAMENTO AMMA DI COMPORTAMENTI

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Tavola 19.1 requisiti richiesti al modell o di simulazione

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PREMESSE PER LA COMPLETA UTILIZZAZIONE DELLE POSSIBILITA'

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Coordinamento della ricerca e dello sviluppo a livello nazionale ed internazionale

• organizzazione di simulazione operativa permanente • Disponibilita• di un sistema dati di situazione mondiale in continuo aggiornamento

e

Impiego di dati comuni ai modelli componenti

• Addestramento degli utilizzatori e Scelta oculata dei giocatori

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Disponibilita• di risorse

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politico militare operativojdiTeatro tattico

giochi ad interazione umana libera giochi che impiegan l'intelligenza artif. interazione umana intelligenza artif.

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supportati dal computer

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regole e procedure meccanismo di risposta del modello Tavola 34.Possibilita' offerte dall'attuale livello di sviluppo aella simulazione operativa


SCENARIO MONDIALE

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SCENARIO MONDIALE

TEATRO MEDITERRANEO

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- una famiglia di modelli integrati e coordinati (per dare unitarictà all'intera struttura). con le stesse capacit~t complessive di apprezza mento c di gioco. Le due opzioni sono state evidenziate graficamente nelle tavole 35 c 36. Segue un breve esame rivolto acl individuare i « pro c contro » di ciascuna delle due possibilità. Il modello globale potrebbe essere come il RSAS. ma concepito per le ca ratteristiche del Teatro c per gli utenti italiani. Gli aspetti positivi di una tale scelta sono numerosi c sono stati descritti in sede di esame del modello. Di partico lare rilievo è quello eli poter colmare le attua li carenze nazionali nel campo della simulazione operativa con il prodotto più recente c completo. Gli aspetti negativi sono altrettanto numerosi: - la sua attuale consistenza a livello di prototipo, che sottintende ulteriore ricerca c sviluppo acl un livello tecnologico non completamente disponibile in Italia c quindi, una dipendenza di fatto, per i prossimi an ni. dalla ditta cost ruttrice; - il costo. Quello sostenuto dal Dipartimento della Difesa U.S.A. è stato di 30 milioni eli dollari per la ricerca c lo svi luppo c resta di 2,5 milioni di dollari l'anno per la gestione del sistema (da ti ricavat i dal colloquio con il Direttore della Rete di Simulazione/Net Assessment, Ufficio del Segretario della Difesa U.S.A .. - vcdas i tavola 2 1); - il livello di sofisticazione e le conseguenti prevcdibili esigenze di gestione. in un Paese che si è visto esse re canuterizzato da un basso livello di attrazione per la scienza in formatica c da limitata attitudine al suo esteso impiego nei processi dccisional i. A questi pri mi elementi negativi se ne aggiunge un'altro, considerato decisivo e legato al fatto che negli U .S.A. la soluzione dei problemi strategici è un processo essenzialmente scientifico-economico che ha ben poco di creativo e di art istico. N e consegue che il RSAS non è so ltanto uno strumento calibrato alle esigenze di Difesa america ne ma è anche costruito in linea con il loro tipo di pensiero strategico e militare, decisamente diverso da quello europeo cd ancora di più da quello dei Paesi del Nord Africa c del ~kdio O riente.

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Va lga, a tito lo di ese mpio. il di ffe rente significato dato al conce tto di pianificazio ne a lungo te rmine : - nella stabile e disciplinata società am e ricana . più che uno s trume nto di programmazio ne c di pianificazio ne è un a religio ne ; - ne ll a parte euro pea de l Teatro medite rraneo è soltanto un criteri o e per di più molto flessibile; - ne lla sub-a rea meridional e, caratte rizzata da llo scenari o eli cri si e di cambia mento , non esiste. Ne deriva che il RSAS trova una buo na parte de lla sua validità d i s imulazione ne l fatto che gli U.S. A ., ed in buo na mis ura anche l' U nio ne Sovie tica . presenta no un certo indice di prevedibilità nelle capacità proprie, nel ruo lo inte rnazionale e nei conseguenti compo rta menti e decisio ni. In te rmini analitico-mate ma tici, ciò riduce le combin azio ni di dati necessari pe r co nsiderare tutte le possibili ipotesi di simulazio ne del loro comportame nto. l problemi insorgono quando il RSAS o un mode llo a na logo s i confronta con gli altri Paesi d el mondo e con il lo ro diverso indi ce di prevedibilità . La conside razio ne che la maggio r part e degli attori ne l Teatro mediterraneo sono proprio i Paesi a maggio r indice di impreved ibilità sugge risce di no n raccomanda re un a tale o pzio ne che, oltre tutto, è asimmetrica allo scenario di gioco decisame nte « a rtistico », già ne lla s ua concezio ne , decisame nte «scie ntifica » . La seconda o pzio ne è fo rse me no attraente ma presenta tre buoni punti di fo rza. Il primo è che è in grad o, comunque, di co lm are la lacuna nel campo de lla simu lazio ne c della rice rca o pe rativa . Il seco ndo è che è mo lto meno costosa e ciò implica un a maggio re possibilita di acquisizione, ma anche di po te r collocare la s imulazio ne al giusto posto tra gli strume nti di analisi a disposizio ne. Questa resta , infatti , un surrogato della realtà e come tale è stata sempre cara tterizza ta dal vantaggio d i essere economica; in te rmini di costo -e ffi cacia, alterare tale crite rio significa fare tro ppo affidamento su questo strume nto , con gli e ffe tti pericolosi già messi in luce. Il te rzo è che una struttura composta da dive rs i mode lli componenti può essere più agevolme nte e rapidame nte coo rdinata ed adattata alle specifiche caratte ri st iche cd c'i!!l'll/l' de l teatro c degli uti lizzatori , eli

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quanto no n sia pu~~ihile l'ar~ con un « mega sistema » unitario. Quale che sia r opzione prcscelta, corre l'obbligo di ricordare che i risultati finali dipendono in gran misura dalle sue premesse organ izzative, con particolare riferi mento alla: - espansione della ricerca c dello sv iluppo a livello nazionale cd internazionale, per coordinare i singoli modelli componenti la struttura generale di sim ul azione e per mantencrli aggio rnati , introducendo nel tempo la tecnologia disponibile e necessaria; - concentrazione del controllo e della gestione del sistema in una organ izzazione militare permanente (Centro di Sim ulazione Operativa).

Il centro di simulazione I l control lo generale dell'attività di simu lazione dovrebbe rim ane re nelrambito militare per ragioni di sicurezza e per ragioni funzionali , dal momento che l 'impiego è massimame nte rivolto ve rso i problemi militari o che com unque presentano un risvolto milit are. Co nseguentemente c nell'ottica di un impiego della simul azione operativa cd Intcrforze, il Centro in esame potrebbe trovare collocazione a livello Stato Maggiore della Difesa e quale parte integrante dell'Istituto eli Studi Strategici, cui potrebbe essere demandato il coordinamento generale della ricerca c dell'impiego nel campo della simulazione operativa, alr interno cd alreste rno dell'Istituzione militare. Nel Dipartimento della Difesa U.S.A. (vedasi tavole 21 e 22) i Centri sono molti , forse troppi c fanno capo al le singol e Fo rze Armate o a specifiche Agenzie governative. Questa situazione è ancora la conseguenza delle tante iniziative sporadiche realizzate negli anni passati. Il risultato è che ogni Ente o Comando principale può liberamente disporre della simulazio ne per i propri scopi , men tre il coord inamento generale ed il costo di gestione ri sulta eccessivo rispetto all'efficacia com plessiva. Attualmente non esiste negl i U.S.A. un Centro (ìl· 11,·· rale con compiti di supcrvisione c di controllo su tutta l'atti\ il;t l() l


di simulazione e tak I..'Uill]HIO è demandato ad appositi Uffici del Dipartimento della Difesa. La Rand Corporation ha proposto che il RSAS venga gesti to attraverso un Centro di cui, a titolo di esempio, si riportano i principali clementi organizzativi nella tavola 37. Nella più contenuta dimensione militare nazionale, un Ce ntro di Simulazione sembra un punto di partenza più che sufficien te. anche in cons iderazione del fatto che le sue diramazioni. in termini di possibilità di ricerca e di gioco. possono essere estese quanto si vuole. collocando i terminali al livello desiderato. In particolare. tale collegamento funzionale dovrebbe includere: - gli Enti. i Comandi c gli Istituti militari dO\'C si concepisce. si aggiorna c si sperimenta la dottrina. dove si studiano c si valutano l'organizzazione delle forze. i sistemi <..emplici c compless i in uso o di possibile introduzione. etc.; - gli Istituti di Stud i c le ditte specializzate. estern i al Ministero della Difesa. nazionale cd internazionali. I l Centro dovrebbe poter soddisfare le esigen1.e organizzarive c funzionali emerse durante la ricerca: - costituire cd aggiornare l"archivio Dati di Situazione Mondiali, collegandosi alla rete informativa nazionale e NATO; - coordinare i singoli modelli in un'unica struttura logicofunzionale; - aggiornare i modelli , avva lendosi della collaborazione fornita dalle ditt e specializzate nel set tore; - impiegare la simulazione operat iva per tutte le ipotesi legate ai problemi di difesa degli interessi nazionali. individu ate da parte dell'Istituzione militare. promosse dai vertici decisiomlli politici oppure di iniziativa; - essere in grado di col legarsi, all'interno cd all'esterno della organizzazione militare. con tutte le possibili organizzazioni di interesse, nazionali cd internaziona li . I l possesso di tali capacità prospetta un ruolo di rili evo per il Centro di simulazione c co nseguenteme nte per le Forze 1\rmatc : - costituire un l'lcmL'Ilto di continui t ~t nelle concezioni

102


DIRETTORE (Gen.B/D o civile)

VICE DIRETTORE e Direttore della ricerca

l

l

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

DIVISIONE

ANALISI

OPERAZIONI

SERVIZI

STUDI

SUPPORTO

TECNICI

SPECIALI

E AA . GG .

5/8 opera-

4/8 model-

6 a nalisti

tori

listi

T

6 analisti

l

l

12

v ari

l

ricerca e

gestione

VI dati di base. r icerche

analisi

supporto

programmi .

automatiz .

modelli.

par ticolari

l

s i curezza

infrastr . a mministr. manuten z .

Tavola 37 . Organizzazione del Centro di Simulazione RSAS


strategiche nazionali , anche al variare del le amministrazi o ni politiche e dei Coma nda nti militari ; - costituire un meccanismo credibile di va lutazione de ll e strategie e de i lo ro cambiame nti ; - stabilire livelli s tandard di rife rime nt o per l'a nalisi e la valutazione d i pro ble mi mil itari di carattere stra tegico ed operativo; - legare il pe nsie ro strategico m ilitare con que llo politico , coinvolgendo a ttivam e nte le comunit~l nazio na li rivo lte alla ricerca ed a llo sviluppo; - fornire ricerca cd info rmazio ni in meri to a specifici problemi politico-militari; - condurre l'analisi di selezionate ipo tesi c di risultati di gioco sperimentali; - addestrare i Co manda nti e il persona le, militare e non , cui com pete un ru o lo atti vo nei proble mi decisional i de i vari l ivelli (pol itico/mi litare/tattico). Tn sin tesi , il Centro potrebbe ampiame nte contribuire a legare meglio la co munitĂ militare con il resto de ll a Nazione in te rm ini di conoscenza dci proble mi e di informazio ne sull e esigenze, s ulle possibi litĂ , sulle politiche c su lle conseguen ti azio ni da co mpiere.

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t

CAPITOLO V

CONCLUSIONI Poiché lo scopo di qu e~ t o studi o è stato quello di delineare una struttura operativa per !"Italia, ma la ricerca ha interessato !"intera d im e n ~io n c dell a simulazione operati va, le conclusio ni sono riferite sia al suo impiego per scopi di analisi strategica c di ricerca operati va, sia al modello proposto.

Impiego della simulazione operativa l principali aspetti di int eresse emersi durante la ricerca sono cinque. Il primo riguarda la sua utilità complessiva cd è legato all'evidenza che il processo decisionale in campo politico strategico è il risultato dell a intcrazio nc tra un numero sempre più cste~o di attori c di ve n cnzc : d irezione po litica, capacitf1 c l i mitazio ni economiche, innucnza sociale. ruolo c potere dci ma s medi a. forza nazionale . forza militare. etc .. In tale situazione, per concepire, aggiornare e gestire una strategia cred ibile. nazionale c N A T O . non si intravede altra via che quella el i confrontarsi con i problemi che la simulazione operati va è in grado d i chiarifi ca re. In quanto tale. questa disci plina si presenta come ulterio re, nuova componente in formati va c di gesti one dell a organizzazione della difesa nazionale. capace di aument are la co nsapevolezza della situazio ne c di aiutare a capire meglio la relazione fondamentale esistente tra gli scopi . le riso rse c le azioni da compiere. N ell'ambito militare la potenzialiti1 è ancora più am pia, poiché è in grado di sodd isfare bisogni specifici , quali !"analisi di ipotetiche ~itu azi o n i di connitt o che non possono essere va lutate realm ente o la simulazione di ese rcitazio ni ad ampio raggio che nella realt à risulterebbero estremamente costose. L a connessione tra simulazione cd addestrament o non va fraintesa: la simulazione non può c no n deve sostituire l'addestramento reale. ma ha una elevata ~.:ap; H: i t:'t di pn tl'rlo completare. 105


Il supporto maggiore dovrebbe restare rivolto verso il processo decisionale e ciò richiede da parte dei Comandanti attuali e futuri la piena compren~ione dello strumcmo di ~imulazione. con le sue potenziali ti~ e con i suoi limiti. nonché delle tecniche imp iega te dalla scienza informatica. Il secondo argomento è relativo al r uolo della simulazione oper ativa nel pensiero str·ategico ed in camJ>O oper ativo. TI concetto eli base che si intende porre in risahn 0 che. in quanto astrazione della realtù. la simulazjone dovrebbe rimanere uno degli strumenti a dispo~izione degli stratcghi c dci Comandanti c mai sostituirsi completamente agli altri metodi di 'alutazionc e di analisi. Per rimanere uno strumento affidabile dovrebbe restare credibile e ciò solleva il terzo argomento che prende in L'Same il ruolo della componente umana e della tecnologia nel '\U O am bito. Lo scopo principale della simulazione operativa è di addest rare i Comandanti. cioè ruomo. impiegando al meglio 1<1 tecnologia a disposi:~ione. Da tale criterio emerge l'ordine di 1111portanza dei tre clementi considerati: innan:~itutto ruomo. quindi la simula:~ionc c per ultima la tecnologia. Ma la simulationc influenza i Comandanti cd è influcnza1.1 u limitata dalla tecnologia. Il problema '' uomo o macchina JlOll dovrebbe esistere. mentre invece ...ussi..,tc una pericolosa linea di tendenza che vede la tecnologia prendere il sopra\\l'IliO ~ulruomo anche nel processo decisionale. al punto che il quesi to fondamentale di oggi è se questa deci~ione 0 ancora da prendere o se è gii"1 stata presa cd il « punto di non ritorno ~, 0 gi?1 stato superato. Ouc~ta è la minaccia maggiore alla credibilit:'l complessiva del procc~so di simulazioonc. oggi c per il futuro. Nel settembre del 19-ll l'Ammiraglio horoku .Jamamoto giocò in anticipo c '>Cnta l'a..,~istenza del computer. pre..,~o la Scuola di Guerra Navale giapponese. la battaglia di Pcarl Harbor ottenendo gli '>lC'>!'.i ri~ultati poi rcalinati concretamente. Tenendo a mente un simile precedente. 0 arduo dover conven ire ~ulla ncce~~iti"1 di ridurre il ruolo umano nella '>imulazionc i n conseguenza della continua espansione di tecnologie sempre p iì1 ~ofis r icatc. Ciò non significa rifiutare il supporto offerto dalla ~cienza. vuole invece ~ignificarc una maggiore attcntionc \l!r!'.o l'cquili-


brio interno della ..,truuura dt ..,imulatton~ tra la componente c qu~lla scientifica. L·~ccessi,·a dipendenza da tecnologie sofisticate in questo campo può risultare pericolosa per due ragioni interdipcndenti. lnnanzitutto perché riduce l'esigenza di addc-,tramento della componente umana, al punto che, in caso di indficienta t~mporanea del sistema automatizzato. l'uomo puù non essere capace di sostituirsi alla macchina; inoltre perché. piLt cre . . cc il ruolo cd il livello di sofisticazione della macchina più aumenta la vulnerabilità del sistema c la probabilittt eh~.· .,i verifichi una condi;ione di inefficienza. D'altro canto. resta il fatto che la simulazione operativa non è cresciuta. nelle sue capacità, con la stessa rapidit<'t con cui .,i l: trasformata la realtà nel tempo. La simulazione applicata dagli antichi Egiti ave\ a una buona probabilità di poter predit-re gli eventi perché la realtit di allora era semplice. La simulatione di oggi non ha lo ..,tc..,so livello di capacità perché si confronta con una n:altù estremamente complco;o;a. che nel futuro puù ..,olo peggiorare: conseguentemente non è piLt uno strumento di deci..,innc dircllo ma soltanto uno dci principali elementi di so..,tcgno al proc~ . . -.o decisionale. Il potcntialc della simulazione l: grande. tanto da poter ..,,olgcre un ruolo più considerevole di quello attuale. Molti pensano che l'elemento chiave per tale crescita sia da individuare nel ricor..,o ..,Ctl.W limiti alla tecnologia. L'opinione personale l: che la tecnologia offre un pre/ioso contributo per l'evoltl/ione della ..,imulal.ionc ma che la sua crescita resta strettamente legata alla capacitìt da parte dell'uomo di sapcrla impiegare al massimo del suo potenziale. Questa considerazione introduce al quarto argomento individuato. che riguarda l'adererlla di impiego della simulazione operativa al Teatro di intcr·cssc cd agli utilizzatori. Un modello a situazioni cd ad utiliztatori diversi c lo scenario non è l'unico elemento che assicura adcrerva di simula7ione alla situazione ipotizzata che si vuole giocare. Tutla la -.truttura di simula7ionc deve essere calibrata. gi~1 nella sua concezione. al Teatro cd agli utilizza tori, al loro mcdo di anicinarsi alla strategia. al loro tipo di comporw mento c di carattere nazionale. Ne ll a realtà attuale. invece. troppo spesso il campo è domin:11<' dap.li analisti c dai disegn;1 cr~ath a

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to ri , mentre si tcmk a porre gli utili zzato ri in condizio ni di sudditanza tecnologica. Il quinto e d ultimo argo me nto e ntra ne l me rito de lla prospettiva di simulazione ritenuta necessaria per un Paese come l'Italia; rispo nde cioé a lla possibil e domanda : « pe rché uno strum e nto di s imul azione nazion a le e non un più se mpl ice co llegam e nto a lle ana loghe strutture NATO? ». L ' unico aspetto positivo che si intravede da ll a seconda soluzione consiste ne l fatto che , avvicin a ndosi a lla stra tegia in un 'ottica esclusiva me nte NATO , si ri d ucono l'e ntità de ll a minaccia complessiva ed il ruo lo di contrapposizio ne nazio na le , con evide nti benefici in te rmini di econo mi a de ll e risorse da devolve re alla Difesa. Gli aspe tti negativi sono più num erosi c deri va no dal fa tto c he la NATO è un 'all ea nza vitale pe r l'Europa, ma p ur semp re un' allea nza, dovuta a lla co nvergenza degli in te ressi naziona li de i singo li Paesi me m bri. Ne de riva che gli inte ressi naziona li costituiscono la ma trice della po litica, de ll a s tra tegia e dell a d ifesa eli uno Sta to . Lo confe rm a il modello RS AS , in cui gli U .S .A . va luta no i pa rtne rs N ATO co me singo li Paesi V ERDI. me ntre l' Age nte BLÙ sono gli U .S .A . a sé sta nti e no n la N ATO ne l suo insie me . Lo con fe rma a nche l'a na lis i de l T ea tro medite rra neo in ta le prospe tti va, c he ha fo rni to risulta ti non o tte nibili in un'otti ca eli All ea nza . Avvicina rsi a ll a strategia cd a lla difesa esclusivame nte in termini eli A llea nza : - può fa r pe rde re el i vista le esigenze e gli inte ressi, c he restano nazionali ; - a llo nta na le popolazioni da i p rob le mi de lla di fesa nazio na le , d a l mo me nto che q uesta no n ha un a sua identità be n definita; - può fa lsa re le idee sulla rea le esigenza el i fo rza militare , in q uanto co nsidera no rmal e l' interve nto a favo re cd es teso da parte degli a ltri Sta ti me mbri ; - p resup po ne , pe r l' Ita lia, un a coesio ne tra pa rtn e rs (vedasi G recia e Turc hi a) e d un a este nsio ne de ll a stra tegia N ATO ne l T eat ro medite rra neo che sono a nco ra da dim os trare; - sposta lo sforzo prinr ipa k j)l' r la di k . ., <t. da pa rte de i IO~


singoli Paesi membri , in una dim~n:-iu111.: ~ :-.sc n zialm e ntc economica. in cui ogni Stato è portato a fare quanto deve e nulla di più , dal momento che questo impli ca la possibilità che altri siano autori zzati a fare di meno . Tutto ciò . non solo non rinsa lda la coesione, ma accresce l a conflittualità interna, legatél all a tutela dci singoli interessi economici; - soprattutto, congela il pensiero strategico cd operativo nazionale. poiché strategia c dottrina sono gestiti dalla NATO nel suo suo i nsieme cd in partico lare dagli U .S.A. c non c'è spazio per iniziati ve dive rse o per soluzioni nazionali. Tutte queste considerazioni nulla to lgono alla validità compl essi va di un 'all ea nza solid a c duratura come la NATO , ma chiariscono l'esigenza di poter dispo rre di uno strumento eli simul azione autonomo, rivolto all 'esame degli interessi nazionali . I suoi esiti possono contri buire a gestire i problemi interni , ad agevolare l'ese rcizio del ruolo italiano in ca mpo intern azionale c nell 'ambito dell' A ll ea nza e non posso no che avere benefici efferti sulla N ATO nel suo insieme.

Il modello proposto L a chi ave di lettura <.Iell e raccomandazioni che seguono è quella di fare uso migliore delle ca pacità e dell e riso rse complessive a dispos izione. l n questa prospetti va , gli elementi fondamentali posti a base della struttura di simulazione individuata so no i seguenti. l ) Costituzione di un Centro di Simulazio ne Operativa, legato all'Istituto di Studi Strategici c posto sotto il controllo dello Stato M aggiore della Difesa . I l ruolo e le funzioni del Ce ntro sono stati descritti nel precedente Capitolo I V . 2) Costituzione c d aggiornamento co ntinuo di un Archivio D ati di Situazione M ondiali. comprensivo di in formazioni quantitati vc e qualitative su tutti i potenziali attori dello scenario mondi ale (Nazioni , gru ppi di potere, all eanze, relazioni privilegiate, ccc.) , impiegando ogni possibile fonte intern a ed estern a al Ministero dell a Difesa. 3) Costituzione cd impiego in forma unitari a di una

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«famiglia di modelli» di simulazione. integrati c coordinati tra loro. per scopi di anali!>i. di ricerca operativa. di pianificazione c di addestramento. rivolti verso gli obietti\ i di ..,icurezza nazionale cd in particolare. verso le missioni interforzc assegnate: - un modello a livello politico-militare. concepito per un largo numero di giocatori, ad intera7ionc umana libera. supporlata dal computer per la gestione c la intcrpolazionc dci dati di riferimento necessari. Le principali caratteristiche del gioco a quc!>tO livello dovrebbero c~scrc: l) pervenire alle tlcci!>ioni di carattere politico-..,tratcgico in ipotetiche situ<vioni di crisi e di conflitto nel mediterraneo. di interesse NATO. na7ionalc e di Teatro: 2) fare largo ricorso ad esperti in ve..,tc di giocatori: }) definire cd impiegare regole c procedure standard per l'esame c la valutazione dci temperamenti. degli intLTC""' nazionali. dci possibili comportamenti c dclk conseguenti dcci -..ioni degli altri Pae!-.i del mondo: ~) impiegare ogni ulteriore strumento di :-.imulazion~..· 1 itcnuto nccc..,..,ario (POLI CON cd altri) per \'aiutare al meglio d proces..,o deci..,ionalc interno. lo scenario mondiale cd il con testo del Teatro mediterraneo. prcnxlendo anche il ric..,amc dci risultati di gioco: - un modello a livello di Teatro operativo intcrforze (.l'l LS o similarL'). assistito dal computer L' con uno -.ccnario c....rcso a tutti i Paesi ad interesse mcdite1 ranco. Questo mmkllo dovrebbe essen.: in grado di giocare a livello opcrati\o i ri!>ultati dci giochi politico-militari, impiegando gli stcs..,i dati di ba-,e, c-.aminando ..,itua;ioni di cri-,i (alkrta. t:\entuak -,chieramento ddlc forze. interventi particolari) c ..,ituazioni di conflitto. Le capacita compk:-.'>1\C di '>imulatlone a què<.,lO li\cllo ..,ono legate al numero di ..,ets (serie compkta di materiali/hard'\ are) di!->ponibill: que . . ti do\'rcbbao comunque operare tn l'orma integrata: un ...et per il Teatro llél\ale. uno per quello aerotcrn:strc. uno per giocare in c:ontemporaneittt gli aspL'lli o situazioni diverse, ecc. La loro compo...,izionc materiale in termini di collcgamentn (hardware pcrikrico) 0 tale da a'>'>icurarL' (,, po..,..,ihilit~t di IlO


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lcgarsi agli Enti. .t;!li bt1tut1 nl a1 ( ·um.tndt che :-.i intende interessare direttamente al processo di ~imula;;ionc; - un modello a livello tattico (del tipo JANUS) per l'Esercito. volto atranalisi cd al la valutazione dettagliate delle "ituazioni di combattimento (Brigata/Compagnia) . in conseguenza eli specifici rbultati del gioco operativo. La struttura di base proposta richiede amalgama per ridurre le limitazioni nelle capacità di simulazione messe in evicknza nel precetknte Capitolo IV. per coordinare cd integrare i diversi mndclli componenti in una struttura unitaria c per rendere quc!-.t.ultima .tden:nte ai requisiti del Teatro mediterraneo cd agli utilinatori. I:amalgama de:-.idcrato dipende direttamente dal livello di coordinamento della simula;;ionc operativa che si intende realizzare in campo na1ionalc cd internazionale c dall'esame dci risultati di primo tempo ollenuto dallo sviluppo dci giochi. Questa con~tata;ionc con~cnte di presentare la conclusione ultima: se l'csigcn'la di una struttura di una simulazione operativa unitaria c globale di intcrcs:-.c mvionalc è condivisa. sembra necessario soddisfarla al pitl presto. La . . celta dello strumento è importante. ma come gestirlo è fondamentale. Come rcndcrlo più agevole c più aderente a tutti i requisiti individuali è la ~fida nel tempo per i disegnatori, per gli analisti c per gli utili11atnri.

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Le organizzazioni di studio e di analisi della simulazione opet·ativa nell 'esercito U.S.A. STI\TO \II AGG IO R E DELL'ESE RC ITO OITice Deputy U nder Secrctary of thc A rm y for Operations Rcscarch [DUSA (OR)I Study Progra rn Management O ffice (SPMO), OCSA SELCOM (Study Program Coordination Subcom millcc) Tcchnical Advisor Officc, ODCSOPS Advisor for R<.:scarch. Dcvelopmcnt ami Acquisition . ODCSRDA Rcscarch and Studics Officc; Human Ana lysis Team, ODCSPER Study Manageme nt O!Ticc. ODCSLOG Rcd Tea m . OACS I Program Ana lysis and Eva luation (PA&E). OCSA UFFI C IO DEL SOTfOSEGRETAR I O PER L'ESERCITO Strategie Studics l nstitutc (SS I ) Conccpts Analysis Agcncy (CAA) A nny N uclea r and Chcm ica l Agc ncy A rm y Resea rch. Dcvclopmcnt and Acquisition Info rmati on Systcm Agcncy Logistics Evaluation Agcncy A rm y Rcscarch l nstitutc (AR I ) Military Pcrsonncl Com mand Ensginccr St udics Ccntcr COMAND I PR I CI PALI US A rm y Europc US A rmy lntclligencc and Security Cornm ancl US A rmy Comrnunications Cornma nd US A rmy Forccs Command COMAN D O PE R L'ADDESTRAMENTO E LA DOTTRINA (TRA DOC) DCS. Combat Ocvclopmcn t - A nalysis O ircctorate T RADOC Systerns A nalysis Activity (TRASA A) Combincd 1\rms Comhat Ocvclopmcnt Activity Combincd 1\rms Studies ancl A nalysis Activity (CASAA) A rm y Modcls l mprovemcnt Program Management Officc (AM I P/AMMO) Logistics Ccntcr Adrnin Ccntcr

117


SCl l()lJ _ [CE 'TRI A rmor Artiller~

Air ()dense l n l'a n t rv 1\' iation l ngineer rram.ponation Quanennaster \l,,,ik and Munition~ lntdligcn<.:e Signa! Militar} Polic..: Ordinancc and Chcmical

C0'\1 \'DO PER LO SVIU ' PPO DCI \1A rCRIALI E PLR LA PRON liZZA OPFRi\liV.\ (DARC0~1) Bttldil'id S~stem" lnt<.:gration Directoratc Systcm-. Analysis Division t\ rmament Materie l Readiness Command C'ommun ica 1io m. <Hl d Elce t ron ics M a lerici Re adi ne!>'> Command \1i-.-.ik :\1atcriel Rcadinc-.s Command l ank \utomotivc :\latcrid Rcadincss CommanJ l Hlllp ">uppon ami ,\\ iation :\1atcricl Rcadinc'" Commaml \nnamcnt Rcscarch antl Dc,clopment ( ommand ,\\iation Rescan:h ami Dc,clopmcnt Command Com m un ica t io m Rc-.ca re h an d Devclopment Command l .lc<.:troni<.:s Rcscarch and Dcvclopmcnt Comnwnd and llarr~ Diamond Lahoratoric' :\1ohlill ~ l' q uipmcnt Rescarch an d Dcn:lopm~:nt Com ma nd ~lis,ik· Rcscan:h and Dcvclopmcnt Command t\atll'k Rc..,can:h ami Dcn:lopmcnt Command l ank \ut1Hnoti\t.: Rc,carch aml Dc,clopmcnt Command l S ,\nn} \1atcricl S}'tcm.., Analy..,i~ Acll\11\ ( \:\ISAt\) lfS ,\rmy :v1anagenH:nt L:.nginccring Training t\genc~ (i\:'v11 l t\) Dcp1ll Systcm Cummand 111\enton Rc,carch Officc l ogi,tlcs ~tudics Off1cc l ogi-,tic.., Contro! Al·ti\ i t} ">l'l'lllll} A"istanl·e Centcr Pmcurcmcnt Rc-.carch Off1ce


t.

A l l l (ìA l O 2

Schede tecniche dci principali modelli impiegati nell'esercito t •.S.A. /.(• H'hecle cii<' \eguono \OliO \Il/le e\lralle dal ( malowJ dei modelli d t ,;,,utla::.ione operalit·a in li W Jlreno il partÌ/l/C'IliO della f)iji•.\a U. S.r\ .. /(!' ecli::ione, 11wggio /986. '\0 l \ Dl:l l 'AL''l ORI (l'L't la L''~·ntualc pubhlicationc ~· ltdtic,ta la debita autoritta/ulllc dd Comitato lkt ( ;rpr di \t:tto \l.ll!gil>rc - .ICOS)

DA'li- Rl \ 'l'l 'l'LI .III.S - Joint Thcater l

C\d

1~1

D: ltJX(l

Srmulation.

\lODI· ! CATEGORY

( ontlict othl.'r than ,,r.negil' nudcar/thcatcr. (...!

'r \\ORDS l hc.llc r le\cl opera t lOth. con t in gene~ pian e,·aluat io n. log.i,tic,. intclligctKc. joint fMCC\.

PROPO 1L:-.:f .loint .-\naly:-.b Dircctnratc Otficc of thc Joint Chid' ()f l.)taff l hc Pt:ntagon \\ ""hingron. DC 20301

DI·VELOPER .Jet Propubion l .aboratory (migina l) Pa ... adcna. Califmnia

POI' l OF CO'\Tt\CT

POI' l OF CO'\ l \C'l \lr. D. d'Aklio (S'r "iCO') 202-J-l2 --1000

l t(nl J. \lorra 2112 -69-l-lG l l

SYSCO:\ Corporatton (modilication:-.) 1000 Thoma~ .Jdfcr..,on St.. 'i W \\ a ... hingron. DC 201}()7

\ \ 6lJ5-l->3 Il

PURPOSE .l'l LS i:- a compurcriiL'd. ;uwl~ tical mode! u:-.ed to assist planncrs in tll'\doping and C\:tlu.ttiiH! thL'.tiL't k\L'l opcrarion pian' (OPLANS).

JJIJ


DESCR IPTI O ' Thc currcrll JTLS modcl fcatures a hctcrogenou!> Lanchcster cquation a11rition model. Il con!>Ì!>ts of four interrclated programs indudi ng a Start/Rcstart program, a Scenario Prcparation Program (S PP) which bui lds rhc data ba::.c. a Combat Event!> Progrum (CEP) which i::. thc warfarc ~imulat ion mode!. and a Mode! lntcrface Program (M IP) which t ran::.mit~ uscr ordcrs 10 thc CEP. T hc CE P is a twosidcd. cvcnt-stcpped sirnulat ion with graphics capability. A postproccs:.or i!. availablc 10 as~i~t li'>Cf!> in analyzing output data from thc modcl. Ground. tactical air. naval forccs. and intclligcncc a nd logi::.tic function~ are rcpn:~cntcd. DATE IMPLEMENTED J une llJX(l.

L.IM ITATIO 1S 1 ED IMPROVI2ME T S/MOD IFICATIO S Expanded mari timc opcrutions mod ule. automa ted tc rrai n da \a devclopmcnt aid.

l'l./\

h;1'~·

l'\ J>UT ~ilitary cquipmcnt and unit performance. cap:1bilitic:.. and cffcctivcncss; tcrrain and wcmhc r: modcl paramerers ~uch a::. allrition cocfficicnt!>.

OlJTPUT Currcnt :-.ituation rcpon~ for unib: opcratiom. :-.ummarie:-.: air :-.tatu..,. air route ... tatu:-.. and logb.tic~ ~tatu~ rcports for a force or unit; <llld intclligcnee rcport:-. at thc national. :-.tratcgic. and tact ical lcvcl. II ARDW/\ RE Computer (OS): V1\X X600 (V~1 S). Memory: Estimatcd 10 be 16 Mbytc.., (virtual). Storagc: IO Mbyte:-.. J>criphcrab: -t to 2X VT 100 compati hle terminai.... 3 Graphovcr G950(h, l 'ideo monitor. l digipatl. l video disc player. and l w 3 printer.... SOFTWA RE Programming Languagc: SIMSCR IJ>T 11. 5. C. C'QUEL. FORTRA ' . MACR0-11 A:-.!>embly . Documcntation: « Joint Thcatcr Lcvcl Simulation (JTLS) Exccuti\C Ovc rvicw » .

CLI\SSIFICATION l' CI.ASS IFIED (modcl

120

algorithm~)


t.

CìENE R A L D A TA Timc Rcquircrnent:-.: Data Ba!>e: 6 to X months CPU Time per Cyclc D ata Output A nal)l>i!>: 2 months. Frcquency of U:-.e: A:, requircd. u~ers: Joint Joint Analy!>i!> Dircctorate of the Organization of thc Joint Chicfs of Staff. the unificd and spcc.:ificd commands involvcd with the Modcrn Aids to Planning Program , as wc ll as thc Army War College, Warrio r Prcparation Ccntcr, Air War College, Navul War College. National Dcfcnsc Univcrsity. J-13 l .J-1-1

121


DA 1 E REVISED: 1986

TI TU SO l ACA - State of thc Art Contingcncy Analy-.i'> ~lode!. :\IODFL CATEGORY C'ontingcncy analysis. joint thcatcr leve! warfarc. KEYWORDS Contingcnc~

pian

;mal~ ...i-..

two ...idcd. thcatcr leve l. computcrizcd.

PROPOt E T Joint /\n alv~i~ Dircctoratc (JAD) Organizati~m of thc Joint Chicf, of Staff Pcntagon . Wa-.hington. D.C.

DE VELO PE R S<.:icno..: Application!'> lntcrnational Corporation (SA IC)

PO I ~ l OF CO:"'I ACf LtCol .loc Guirrcri ,\ NN 225-9 196 COM 202-o95-9 196

PO I :--l r OF CONT ACI

I'URPOSE Thc State of thc Art Contingcnc~ Analy!->i!> (SOTJ\CA) model i -. de!->i.;.:ncd 10 prm idc cotnmander!>. staff plitnncr!'>. ami opcration!'> officcrl> wi th an automntcd tool 10 assist thcrn in dcveloping and quick ly a nal~zing. altcrna ti"c pian!'> l'or a contingcncy opcration. Thi~ mode! i!'> hL·ing devclopcd undcr thc Modcrn Aitb 10 Planning Program ( \ !1\ J>P) ami ''ili -.upport a fu w re pha-.c of thc Joint Opcration Planning ami E.\ccution Sy!->tcm (JOPES). DI:SCRJIYrJ O ' SOTACA i ... two-:-.idcd. computcr-ba-.cd . anal)tical mode! u~ed 10 ca lculatc lllll\'Cmc nt ami allrition of force!'>. Thc mode! addre!'>:,e), firepowcr. manucvcr. and t ime and :-pace consideration!'>. Thc underlyi ng thcory of SOT/\CA i:. Thom:b L. Saa ty'!> pairwisc compariMm theof}. in which C\pcrt judgmclll of wcapon \'alue-. rcplace!> !'>taic mca:,urc. l hi-. thcor) i-. compkmentcd b) fa:-t-solution algoritlum and a U'>cr-fricndly interface for data inpul. DATI: IMPLEi\11 ~ TED M arch 1986. LI~IITt\TIO 1S

T he mode! quickly cxccutes a cour),c of action once fo rc" data. pairwi ...c co mpari~o n s. and gcographica l data havc hcen input (c.g.. l(l ltotn" nf force ll10\\.'111L'11llromhat i" ...imulall'd in k"' than 2 minutci>).

122


l.

Howcvcr. building the data ba~c partkularly pcrforming thc pairwisc compari:-.ons - may be timc cOil!)Ullling. PLA~NED

IMPROVEMEt\TS/MODIFICATIO S lncorporation of air modulc. late 1986.

INPUT Availablc RED and BLUE military force~ which bccome task organi7cd. criticai locations. line~ of communication. ta~k force routing, and pairwisc comparison!- of confrontcr:>. ~ OUTPUT Con:-.umption of POL, AMMO. and other !o.upplies; pcr!-.onnc l and equipment lo),:-.c:,; time 10 attain variou-, objective~; FLOT movement. confrontcr power. ami vulnerability 10 opposing force. IIARDWARE Computer (OS): DEC V AX-11/700 serie~ or V AX R600 (VMS Version -L2 or highcr). Storagc: 101,200 blocks 1.200 blocks ( Executable code) 2.000 (Object code) 1-12.000 bloch (Data Ba!-.c) 5.000 blocks (Source cotk J lJ2,000 block'> (CIA WWDB Il) Pcripherals: VTlOO terminai and Tcktronix .t 107 graphics terminai. ...,OFTWARE Programrning Languagc: V /\X FORTRAN Documcntation: .. State of thc Art Contingem:y Analysis (SOTACA) llandbook for Commanders and Stnff Planncrs路路, ..State of thc An Contingency Analy:-i~ (SOTACA) User路s Manual ..... State of the An Contingcncy Analy-.,is (SOTACA) Analy:-.t路s Guide 10 Theory... CLASSIFICATI O ' UNCLASS IFI ED GE 1ERAL DATA Time Requircments: Data Base: l man month CPU T ime per Cycle: Approximately 5 seconds Data Output Analysis: immediatcly to l man rn onth (clepending on dctail) Frequcncy of Usc: Not yct cstablished Uscrs: Joint Analysis Dircctorate of thc Organ ization of thc Joint Chicfs of Staff and thc unificd and specified commancls involvccl with MAPP.

123


DATE R EVI SED: 1986 TITLE VIC- VECTOR IN COMMA DER MODEL CATEGORY Conflict otber than strategie nuclear. corps or lowcr levcl/air-ground forces - conventional conflict. KEYWORDS Computerizcd. analytical. two siclcd. deterministi<.:. cvent steppcd. PROPON ENT DEVELOPER U.S . A rm y TRADOX Systems A nalysis Dircctoratc (TRASANA ) Whitc Sands Missile Rangc, NM 88002 PO I TOFCONTACT Mr. A. Gamhlc AV258-2951

PO I NT OF CONTACT

PU RPOSE V IC is a computcrilcd. analytical, midintcnsity mode! dcvcl oped for usc in cstirnating nct asscssmcnts. pcrforming force dcployment studics. and genera ting information for pcrforming trade-offs among wcapon systcms. The outcomc of force intcractions is detcrmincd in tcnns of thc ground gaincd or lost and attritions of personnel and wcapons systcms. D ESC'R IPTI ON Tbc V I C mode! is a two-sidcd. deterrninistic simulation of integra te<.! land and air combnt. Thc leve! of aggregation is the maneuver battalion or its cqui valcnt. l t cmploys forces up to the level of a U.S. Corps facin g an c nemy of strcngt h dctcrminccl by scenario and thcatcr in wbich tbc simu lation takcs piace. V IC is an cvcnt-steppcd mode! which also cmploys rim e stcps for scbcduling some actions. I t uses modificd diiTcrential cq uations for combat outcomes bascd upon thc VECT OR-2 M ode!. Tactical decisions and force cmploymcnts are detcnnincd by tactical dccision tables supplicd by the user to provide fl cxibility in controlling mode! processcs. Each side may cmploy rnancuvcr unit wcapon systern s and wcapons of tactical aircraft , as wcll as arti llcry, mincs. helicopters, air defensc systems , and othcr mcans of condu<.:ting <.:omha t at thc U.S. C0rps leve!.


DATE l MPLEME ·11 l J LIMITA TIONS PLANNED IMPROVE MENTS/MODIFICATIONS INPUT Forces an d sup ply in ventories, basic weapons performance data, othe r system performance data, geographic and terrain data, and tactical decision tables. OUTPUT Casualties and systems losses (ki ller/victim scoreboards, ecc.), FLOT traces a ncl force positio ns over time, targct acquisition ancl intclligence summaries, a vailability a nd conclition of forces ancl supplics, ancl air battle ancl air clefense results. II ARDWA RE Computer (OS): VAX 11/780 (V MS). Storagc: 2 Mbytes. Perip herals: CRT, high-spcccl printcr. SOFTWAR E Programming Language: SIMSCRIPT 11 .5. Documcntation: Data lnput Gu ide . CLASSIFICATION GENERA L DATA Time Require ments: Data Base: CP U Timc per Cycle: D ata Output Analysis: Frequency of Use: Continuous. Users: TRASANA.

125


DATE REVISED: 19X6 TITU2 CARMONETII · l RASANA (Cff) MODEL CATEGORY Conflict othcr than strategie nuclcar. corps or lowcr levcl/air or ground - convcntional conflict. KEYWORDS Analyt ical. stochast ic. cvent scqucnccd. combincd arms. computcrizcù. limitcd war. two sidcd . PROPO E T U.S. Arrm TRADOX System~ Analysis Dircctoratc (TRASANA) Whitc Sancls Missile Rangc. M XX002

DEVELOPER

PO INT OF CONTACT ~1. Scott A V:!SH-4463

PO I T OF CONTACT

PURPOSE il> a computcri;cd simulation of convcntional combat involving 1.mall unit. combincd arms force!>. Swdics using thc modcl typically involvc invcstigating thc feasibility/dcsirability of alternative wcapon systems. sensors. ami tactics ovcr a rangc of sccnarios.

crr

DESCR I PTION C/T is a two-sidcd. cvcn t-scqucnccd, stochastic. combat simu lation involving ground units ranging in sizc from individuai antitank wcapon tcams to a rcinforccd battalion. Up to 500 individuai rnancuvcr units per sidc can be supportcd. Combat activitics reprcscntcd in thc modcl include movcment. acquisition. firing. and limitcd cornrnunications bctwccn units. LISCS digitizcd tcrrain wh ich Can addrCSS an arc.::a up to IO km x 15 km. Combat activitics are normally conrrollcd by a sc.::t of uscr-supplicd ordcrs as rcccipt of fire and actions by fricndly or cncmy units.

cn·

DATF. IMPLEMENTED LIMITAT I O S r: C \1 l ('CM, ami l 'v\ .lrl·

\ 26

1101 C\plil'ill~

fl·prc ...cntcd: RAM is

1101


cxpli<:itly rcprc~cnto.:d: ~.:onHnUil l t'allllll ~~ limitcd to tha t rcqu ircd fnr dircct and indircct fire purposc::.: and NBC is not playcd. PLAN ED IMPROVEMENTS/MOD IF ICATIONS INPUT Tcrrain. environment. wcapons. un its ordcrs, and scnsors. OUTPUT I ntcrmcdiatc rcsults ami te rminai rcs uits. IIARDWARE Computer (OS): UN IVAC 1100/X2 (EXEC R). Storagc: 240 k words. Pcriphcrais: Tapc. disk. printcr. card rcadcr. SOFTWARE Programming Languagc: FORTRAN. Documcntation: Tcchnica l notes dcse ribing major ncw mode! fcaturcs. CLASSI F ICATION UNCLASS IF IED GENERAL DATA Timc Requireme nts: Data Ba~c: acqu isition - 3 to IO man-mo nths. p repara tion - 6 to IO man-mo nths . CPU Time per Cycle : rcai timc Data Ou tput A na iysis: 3 to 12 ma n-mo nths (pe r study) . Freq ucncy of Use: 3 to 4 ti mcs per ycar . Uscrs: T R ADOC schools a nd ccntcr. T R ADOC.

127


DATE REVISED: 1986 TITLC A RTBASS - A nny Training I3attlc Simulator System. MOD EL CATEGORY Conflict other than strategie nuclcar , corps or lower lcvcl!ground forccs only. KEYWO ROS Rcal-timc battlc simulalor. graphics display, Lanchester theory. cxpcctcd value, curve fit, probability . PRO PONENT CA O RA Ft. Lcavcnworth . KS 66027

DEYELO PER

POINT O r CONTACT Maj . L. Elliot 1\ Y 552-3 189

POINT Or CO NT A CT

PU RPOSE T hrough thc usc o f a rcal-tirnc baule simulatio n ancl a computer graphi cs display system , a battalion comrnander and staff rnay be exerciscd in the command and contrai realiries rhat will be encountered o n thc modcrn intcgratcd baulefi eld. ARTBASS pennits a ba tlalion commandcr 10 observc and evaluate thc ability of the staff 10 respond 10 inpul no rmally received frorn subordinate units in a tactical situation. Il allows for alternate courscs or action to be exe rciscd and evaluated for cffcctivcness. D ESC RIPTION L anchcster thcory is uscd l o drive wcapons cffects and unii attrition. Expccted values are used 10 dcterminc unit movement and cquiprnent performance . Curve fit is uscd for determinin g levels o f suppression. Probability theo ry is used in line-o f-sight , maintenancc factions, ccc. D A T E IMPL EM ENT ED LIM IT A T lONS 200 units, input tcrrain fil cs must be prcprocesscd. l'l N-...!NF.D

128

I MPROY E M E N TS/:--~ODlFl C/\T l OI\JS


t.

I~PUT

Order of ballk. firing rate!>. 1-.ill proh.thililil''· lllllhility. tcrrain wcathcr. specifk unit ordcr. and firing comm ·uHI'>. OUTPUT Each sidcs· dbplay of unii locations and battlcl'icld contro ! information: rc:al-timc C'RT outpul rcportl> of unit balllcficld activity: and summary li~tings. ovcr timc. dcscribing unit ~latus. liARDWARE Computer (OS): Pcrkin Ehm:r (EXEC P). Storagc: 2.5 M word~. Pcripherals: Printcr, disk , ll.:rminals, graphic display dcviccs. SOFrWARE Prograrnming Languagc: FORTRAN. Documentai io n: ( l.ASSIFI CATION UNCLASSIFI E D GE E RAL DATA Time Requircmcnts: Data Bal>c: unknown. CPU Timc per Cydc: unknown. Data Output Analysis: unknown. Frcquenc) of Usc: 250 day~ a ycar. Use rs: A RI , TRASANA .


D A TE RE V ISED : 1986 TITLE J AN US MODEL C ATEGORY Conflict othc r than strategie nuclcar, co rps o f lower levellgrouncl combat - convc ntional and nuclear. KEYWORDS Compute rizccl ; intc ractivc ; nuclcar, chemical, o r conventio na l milita ry systc ms; two sidcd ; stochastic; gro und fo rce; cvcnt seque nced ; probabilistic. PROPONENT U. S. A rm y TRA DOC Systcms Analysis Dirccto ratc (TRASA N A ) Whitc Sands Missile Ra nge. N M 88002-4000

D E V E LOPE R 1-awrance Live nno re Natio nal Labo ra to ry

POINT OF CONT ACT Mr. C. Kirby A V258-461 8 Mr. Be nson A V25S-429S

POINT OF C O NT ACT

PURPOSE J A NUS is a computc rizcd , inte ractive, ground corn bat simula tion mode l utilizing dynamic graphics re prcscntatio n . The JA NUS code providcs dctailcd trcatmcnt of nuclcar , chemical. and conventional mili ta ry syste ms and cligitizecl te rrain. Playe rs m ake tactics a nd syste m employme nt decisions using intc ractivc grap hics based upo n a continuous presenta tio n of a m ap -like display and o n-call status rc po rts . Thc mod e ! is used to evaluate nuclear weapo n concepts a nd the intc ractio n o f thc p rincipal ma nc uver e le mcnts under convcntiomd . che mical. and nuclear conclitions. D ESCR IPTIO N J A N US is a two-sidc d , stochas tic, ground fo rce modcl designed fo r ca.1flict up to BL UE brigadc versus R E O di vision force lcvcls. Thc modc l focuscs o n individuai fighting syste m e ngagcmc nts ancl assessme nts w ith aggrcgatio n capa bility up to compa ny sized c lcm ents. Thc J A N US code is eve nt-seque nccd , run:-. in rll.'a r rcal timc, and uscs probabilistic solutio n techniques.

132


t

DATEIMPLEMENTED LIMITATIONS Limiteù pluy of helicopter:.. lugi~th:' hmitcd to basic loads. C31 not explicitly modelcd, :.~.:n:,ors limited to visuul & FLIR acquisition, and st<ttic cnginecr ob:,tuclè:. only. PLANNED IMPROVEM ENT S/MODIFICATIONS JNPUT Numbcrs of systcms and units , generai system charactcristics, wcapon assignmcnts and basic loads. wcapons charactcristics, tcrrain (digitizcd tapcs). cngincer obstaclc availability. artillcry system characteristic:,. :.cnsor :.yl>tem characteristics, and unit movement order and indirect fire targcting. OUTPUT Continuous color display of units, weapons effect~. and individuai weapon engagemen t::.; and Un it Status Rc ports, eit hcr o n-call from thc terminai scope or in hard copy. at prcset intc rvals. IIARDWAR E Computer (OS): VAX 11171-!0 (V MS) Storagc: 4 Mbytc::. (CPU). 512 Mbytc (disk). Pcripherals: 8 CRT:.. 4 printers. SOFTWARE Programming Language: FORTRAN. Documentation: CLASSIFICATION UNCLASSIFIED GENERAL DATA Timc Requirements: Data Base: acquisition - l man-day to l man-month, preparation - l 10 7 man-days. Playing Timc per Cyclc - 4 to 6 hours (per baule) CPU Timc per Cyclc: Data Output Analysis: lcss than l day. Frcqucncy of Usc: Users: USA IS, USAARMS, ADEA, Lawrencc Livcrmore National Laboratory.

...... 1·-'·'


COLL A NA DEL « CE N TRO rvtiLITARL DI STl i DI STR A TEGICI » l . Il rl'dutaml'ntn in Italia di .-\ u tnri ' a ri ,

Stnria dl'l sl'n·i:t.in militarl' in Ital ia di \ 'ir!!i li •' Ilari dal 15116 al IX711. Ynl.

'

dal IX71 al 191X. Ynl. Il

-1 . dal 1919 al I9X9. Y n l. 111 :'->.

(hll 1919 al 19X9. Ynl. l\

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Snpprl'ssinnl' d l'Ila ll'nl l' l'n s t itu:t.icml' di Fnr n· .\ rmall' Inntaril' .- \r~.·nn ( ;,,ri d i 1':1oln lk ll ut'l·i

7. l. 'impnrtm11.a milita n· dl'lln d i ( ·:u· (p Hun!!ior iH' ( iilN.'p(W 1\ LJn(i \l id1l'lc '-:n Il\.''> F r:l lll'P l':tL' iP ilL'

s pa~:in

S!L'f:111ll .-\1'1':1. .- \ h~.· l :•rdn \ki Std:uHl <>rl:u1di l:ilippn S!L'I :111i

:-\ . Ll' idl'l' di « difl·sa altl'rnatin• " l'(f il runln dell'Italia d i F r a lll'l'SL'U <':d•'!!l'rll 1\Lirn' l k .- \ ndr~.·i, ( ii an luc;J l k\'lltn l':ll'lu F:1 ri n~.· I I:J l).

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La pnlil·~· SCil'n l'l' » n d ccmtrnlln dl'J.,:Ii armaml'nti di P i~.·ran~clo b~.·rnia I';Jn ln lkllllù'i l . li L'i an n Bn//ll 1\ LI l'l'P ( ':ll'llll\;Jk 1\l;lll l'ii"ill ( .lll'l'i:l l'iL·rlu i!!i (, I'L'Sl'L' Il / i ( 'a rio PL· I;u1d;1 ((

l.a dissuasinnl' nndl'arl' in EnroJHI di S!L' f;mo Sih'L''>II'i

I l. l mm·inll'nti pacifisti l'd antinudl'ar i in Italia. 19XII- 19XX di F:1hrit.in Ha tt islL' II i l'i ..·r:lll~L·In ( ,~.·rni:t l'i nl u igi ( ·r~.·sl'l.'llli t\ntoni ..·lt;J ( ir;J;i:llli ( iiu li:1 ( >mhu~.·n A nge lo \ l ont~.·hm i s..·r:llina SL'a p arTa ( ':l l'Ili l'l'l.':O.L'iUl tini

136

l'CI-


COLLANA DLL « CENTRO MILITARE DI STl IDI STRATEGICI » l . Il rcdutamcntu in lt.1lh• di

:\utnri ';tri

.., Storia dt.•l seni1.io militare in Italia di

\'ir!-!ilin ll ;tri

dal ISUf, al IM7U. \'ol. l ·' · dal IM71 al llJIK. \'ol. Il .t. dal 1919 al I9K9. ,\'ol. 111

) . dal llJ llJ al llJKlJ. \'o l. l\' h.

Supprt.•ssiunc della lc,·a t.• t.•nstihiJ:innc di Furu :\rm:Ut.· lontaric

7. l. 'ianportan1.a militare dcii n spa1.in di

( ·arln B o n!-!illi'IHI ( ÌÌliSL'PJW r-.bnli \lichL'l~ SonL''-

Sll:fano :\hl<t. :\hL· I;mln \ki Stdano <hl;tndi hl ippn Std:tni

1-\. l.c idee di « difesa altcrnath·a » cd il ruulu dell'Italia d i f-' f':t llL'L'SL'Il ('al li!!~ l'Il r-.1arn1 lk .-\mlrci' ( iianhtL'<I l >l' \'Ilio Panlu l::trinL'I Ia 'J.

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science

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nel controllo deJ,:Ii armamenti Paoln lklhtl'L'i r-.~;. l'L' P <·a 1'1111\';tk PiL·rlu igi ( ·rL·~n:n;i

l O. l.a dissuasione nudearc in Euru1,a di

SI\.' fano Sih·L·st ri

Il. l mu,·imenti padlisti t.•d antinucleari in Ita lia. l9K0-19KK di 1-'ahrizio Battis tl'lli P kran!!clo bL·mia Picrluigi ( 'rL'SI:L' IlZi Antunil..·tta <irat.i;tni Angl.'ln :\ lon h:hu\·i ( iiu li a <>mhttL'Il ( ·arlo l'rL' ~L·iuttini SL·r:tfina Sctpana

Hl·


12. L'Organizzazione della Ricerca e Sviluppo nell'Ambito Difesa di Paolo Bisogno Carlo Pelanda Michele Nones Sergio Rossi Vincenzo Oderda 13. Sistema di Pianificazione Generale e Finanziaria ed Ottimizzazione delle risorse in ambito Difesa di Giuseppe Mayer Carlo Bellinzona Nicola Gallippi Paolo Mearini Pietro Menna

14. L'industria italiana degli armamenti di Fabio Gobbo Patrizio Bianchi Nicola Bellini Gabriella Utili 15. La strategia Sovietica nel Mediterraneo di Luigi Caligaris Kenneth S. Brower Giuseppe Cornacchia Chris N. Donnelly James Sherr Andrea Tani Pietro Pozzi

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16. Profili di carriera e remunerazione nell'ambito dell' Amministrazione dello Stato di Domenico Tria Tonino Longhi Arturo Cerilli Andrea Gagnoni Pietro Menna 17. Conversione dell'Industria degli armamenti di Sergio Rossi Secondo Rolfo Nicola Bellini 18. D trasferimento di tecnologie strategicamente critiche di Sergio Rossi Fulceri Bruni Roccia Alessandro Politi Sergio Gallucci 19. Nuove possibili concezioni del modello difensivo di Stefano Silvestri Virgilio Uari Davide Gallino Alessandro Politi Maurizio Cremasco 20. Warfare simulation nel teatro mediterraneo di Maurizio Coccia 21. La formazione degli ufficiali dei Corpi Tecnici di Antonio Paoletti - Arnaldo D 'Amico - Aldo Tucciarone

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