Giovanni Marietti
Commissione interalleata per controllare l’evacuazione delle province baltiche da parte delle truppe tedesche – diario della delegazione italiana, novembre 1919 – febbraio 1920
introduzione e note di Ciro Paoletti
Roma, CISM, 2023
Commissione interalleata per controllare l’evacuazione delle province baltiche da parte delle truppe tedesche – diario della delegazione italiana, novembre 1919 – febbraio 1920. del Generale Giovanni Marietti
introduzione e note di Ciro Paoletti
Roma, CISM, 2023 1
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Indice
Ringraziamenti pag. 5
Nota metodologica, pag. 7
Introduzione, pag. 9
Il Diario della delegazione italiana, novembre 1919 – novembre 1920, pag. 21
foto di copertina La Commissione interalleata su un banchina della stazione di Tilsitt nel 1919, foto comparsa sula stampa tedesca con la didascalia Entente-Kommission in Tilsit, welche den Abtransport derBaltikum-Truppen beaufsichtigt (La Commissione dell’Intesa a Tilsit che sovrintende al trasporto di rientro delle truppe del Baltico). Da sinistra a destra per chi guarda: generale Marietti, brigadiere Turner, generale Niessel, brigadiere Cheney, maggiore Takeda 3
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Ringraziamenti
Desidero ringraziare vivamente il colonnello Fabrizio Giardini, capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito per l’autorizzazioner alla pubblicazione della relazione Marietti, il Dottor (Ph.D) Alesssandro Gionfrida dell’Archivio dell’Ufficio Storico che mi segnalò per primo la documentazione qui pubblicata, il generale Dottor (Ph.D) Filippo Cappellano capo sezione archivio e poi capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore dell’Esercito per avermi permesso a suo tempo di prendere copia dei documenti, il colonnello (aus.) (Ph.D) Max Schiavon del Service Historique de l’Armée de Terre per l’aiuto datomi, il professor (Ph.D) Oleg Rudolfovic Airapetov dell’Università Statale di Mosca, senza il cui intervento parecchi ufficiali russi non sarebbero mai stati identitificati, il generale Michael Hesselholt Clemmesen dell’Esercito Reale Danese per l’aiuto prestatomi, il professor (Ph.D) John Gooch per le spiegazioni fornitemi riguardo a certi aspetti del sistema militare britannico, il Dottor (Ph.D) Ricardas Dediala per le precisazioni in merito a numerosi toponimi lituani indicati con un nome tedesco abbastanza poco aderente alla realtà.
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Nota metodologica
La pubblicazione del documento originale ha presentato alcune difficoltà non semplicissime da affrontare. La prima ha riguardato l’assetto e l’organizzazione del testo. Io l’ho lasciato come l’ho trovato, apportando una modifica solo all’impaginazione, sicché, essendo stato battuto con caratteri dal corpo molto grande e interlinea doppio, le centottantasei pagine dell’originale qui ne occupano a malapena ottanta, che scenderebbero a circa sessanta se non ci fossero le mie note. Ovviamente ho inserito una nota d’avvertimento ogni volta che nel testo qui pubblicato si giunge alla fine d’una pagina dell’originale. Un ulteriore problema è quello degli allegati. Come si vedrà, il generale Marietti fu assai scrupoloso e costellò il dattiloscritto di note e richiami relativi ai documenti – accuratamente numerati – utili a chiarire certi aspetti. Nel complesso l’originale doveva averne 105, compresi otto allegati bis e un allegato ter, mentre due allegati dovevano essere consultati almeno due volte ciascuno in momenti diversi. Ogni allegato andava da una a molte pagine, perciò si comprende facimente quanto avrebbero rallentato la lettura e distolto l’attenzione dal soggetto principale, facendo perdere il filo degli avvenimenti di per sé già molto complicati da seguire. Oltre questo, disgrazia vuole che molti allegati, per non dire tutti, non ci siano più, o, almeno non siano più presenti nel fondo d’archivio in cui si trova la relazione. La ragione è semplice: quasi sicuramente quella qui pubblicata non è la versione finale, ma una copia, se non l’ultima bozza, come si evince dalla mancanza della firma autografa dell’autore e da alcune piccolezze, come correzioni o aggiunte a mano – quasi tutte le note di segnalazione d’un allegato sono a penna o a matita – segno d’una rilettura finale prima di licenziare il testo definitivo. Ammetto inoltre di non aver voluto cercare gli allegati e per vari buoni motivi: conosco molti di essi perché ne ho la copia proveniente dagli archivi britannici e francesi e, in tutta onestà, non aggiungono assolutamente nulla al resoconto, anzi, inducendo il lettore a lasciare continuamente il testo principale per concentrarsi su aspetti molto spesso di poco conto, rendono ancor più faticosa la comprensione del rapporto, perché, nonostante il generale Marietti avesse già dato prova d’essere di buona penna, l’argomento del suo lavoro è tale da renderlo estremamente pesante e molto spesso oscuro, specie a chi non conosce la geografia del Baltico orientale e i fatti del tempo. Qui si presenta il secondo grave problema: quello dei nomi di persona e di luogo. Per quanto il generale Marietti fosse persona di ottima e vasta cultura, non era un poliglotta, o almeno non nella misura che sarebbe stata ideale per evitare errori, nel senso che gli sarebbe stato necessario conoscere bene il Russo, il Lituano, il Lettone e l’Estone e anche così non avrebbe potuto esimersi da errori, indotti da quelli altrui. Ammettendo pure che fosse riuscito ad evitarli lui, non ci riuscì il dattilografo, chiunque sia stato, incaricato di battere a macchina il testo finale, che presenta moltissimi errori di trascrizione, nati dalla difficoltà di comprendere nomi mai sentiti prima e dalle caratteristiche fonetiche difficili da rendere in Italiano. Come si vedrà, i toponimi nel rapporto sono di preferenza in Tedesco, ma attenzione: non parliamo di nomi di località tedesche, bensì di nomi germanizzati di località che di tedesco non avevano maai avuto nulla o che avrebbero perso il nome tedesco nel giro dei seguenti trent’anni, il che, oltre a renderne difficilissimo il riconoscimento a distanza d’un secolo, ha avuto in un paio di casi lo sconfortante risultato di non permetterlo affatto. Quasi ogni località dei Paesi Baltici ha infatti un nome in almeno due lingue e a volte fino a quattro. Gli Estoni se la cavano con due o tre – Estone e Tedesco, più talvolta in Russo – ma in Lettonia lo hanno in Tedesco, Russo, Lettone e non di rado pure Lituano, mentre in Lituania, ferme restando le prime due lingue, magari non c’è il Lettone, però è sostituito dal Polacco, talvolta ci si imbatte nel Samogitico e, in almeno un caso qui, nel Casciubo. 7
I documenti italiani e più in generale europei occidentali dell’epoca si rifacevano di solito alla nomenclatura tedesca – da me ovviamente conservata nella trascrizione – ma nella relazione Marietti i toponimi spesso sono riportati con traslitterazioni sbagliate, con trascrizioni onomatopeiche ed errori “de auditu”, per cui talvolta – diciamo pure spesso – non hanno molto a che spartire con quelli germanici d’allora e tantomeno con quelli nelle lingue locali; di conseguenza, per ridurre al lettore le difficoltà di localizzazione, il toponimo nel testo è corredato da un nota contenente quello attuale e la sua collocazione nazionale, ripetendo la nota in tutte le pagine in cui quel luogo compare. E’ andata un po’ meglio coi nomi di persona, ma pure in quel caso gli ostacoli non sono stati pochi. Alcuni nomi restano non identificati e i ringraziamenti agli amici esteri sono dovuti non a una formale cortesia, ma al riconoscimento dell’enorme aiuto che mi hanno dato, a volte trovandosi in difficoltà pure loro, incapaci di riconoscere dei nomi di personaggi il cui nome era stato così mal compreso e traslitterato da renderlo del tutto incomprensibile e non identificabile. Fra le difficoltà superate, la più ardua si è avuta col generale lituano Žukauskas, come si vedrà nella nota a lui dedicata; ma non è che gli ufficiali russi non ne abbiano presentate, per non parlare del colonnello francese Reboul, che alla fine dei controlli è risultato non essere colonnello e non chiamarsi Constantin, come invece riportano tutti i testi, compresi quelli lituani. Per quanto renda pesante la lettura, la filologia ha prevalso sulla scioltezza e tutti i refusi e gli errori di grammatica, punteggiatura ed ortografia presenti in questo testo sono la fedele copiatura di quelli nei documenti originali, ho solo evitato d’apporre ogni volta il classico “sic”, altrimenti si sarebbe allungato tutto d’almeno altre tre pagine. Poi occorre una spiegazione riguardo ai trasporti. Per ovvie ragioni di praticità e sveltezza, l’evacuazione dei Tedeschi avvenne per ferrovia. Le linee del tempo erano state costruite dall’Impero Russo come interne e l’unica internazionale, dalla Russia alla Germania, andava dalla Lituania a Königsberg, traversando il confine poco a nord di Tilsit. L’Impero Russo a suo tempo aveva costruito due diverse linee ferroviarie lievemente divergenti, a formare idealmente un triangolo, orientato però non da nord a sud, ma da nordest a sud-ovest, col vertice a San Pietroburgo e i due lati uniti da linee trasversali, parallele alla base ideale. La prima linea verticale, il lato più occidentale del triangolo, collegava San Pietroburgo per Riga a Libau/Liepāja, perciò serviva l’Estonia orientale e la Lettonia occidentale. La seconda da San Pietroburgo scendeva a Pskov, Dünaburg/Daugavpils e Vilna, proseguendo poi per Grodno, Bjelostock e Varsavia e serviva la Russia Bianca, la Lettonia interna, la Lituania e la Polonia. Per quanto riguardava il teatro operativo di quell’autunno 1919, ciò che interessava era che le due linee erano collegate da un primo tronco trasversale da nordovest a sudest, cioè dal porto fluviale di Riga per Jacobstadt/Jēkabpils fino a Dünaburg/Daugavpils e, più a sud, da un secondo tronco trasversale, da nordovest a sudest, dal porto marittimo di Libau/Liepāja per Schawli/Šiauliai a Vilna/Vilnius. Il collegamento colla Prussia Orientale era limitato a due linee. Da Königsberg – sotto la base del triangolo ferroviario russo – infatti usciva verso i territori un tempo russi, cioè verso est, una sola linea, che ad Insterburg si divideva in due tratte: una proseguiva ad est, passava da Gumbinnen, varcava la frontiera e raggiungeva prima Kowno/Kaunas e poi Vilna; l’altra da Insterburg virava a sinistra di 90 gradi, puntava a nord e, correndo sul territorio tedesco della Piccola Lituania, piegava verso il mare e raggiungeva Tilsit e Memel/Klaipeda. Fra il 1902 ed il 1919 era stato realizzato un terzo tronco intermedio che da Tilsit procedeva in direzione nord-nordest traversando la Lituania verso la Lettonia e toccava prima Tauroggen/Tauragė, poi Schawli/Šiauliai, dopo Mitau/Jelgava e infine Riga; in più erano state collegate Memel e Libau, o meglio Klaipeda e Liepāja. 8
Il centro di tutto, il crocevia della linea dal nord alla Prussia Orientale con quella dal Baltico a Vilna era Šiauliai: persa quella, perso tutto; ecco perché nella relazione di Marietti si parla tanto di Šiauliai e della sua stazione. Infatti, per tornare in Prussia Orientale in treno, i Tedeschi regolari e dei Corpi Franchi e i Russi non avevano molta scelta: se erano sulla costa dovevano scendere per la linea da Libau a Memel, cioè da Liepāja in Lettonia a Klaipeda in Prussia Orientale, a quel tempo tedesca, poi lituana, e in tutti gli altri casi usare la Riga–Šiauliai–Tauragė–Tilsit/Sovetsk, dalla Lettonia alla Prussia Orientale attraverso la Lituania, per cui, per loro, tenere la cittadina lituana di Šiauliai era vitale, come prenderla lo era per i Lettoni ed i Lituani se volevano imbottigliarli. L’alternativa era il movimento su strada, ma quelle d’allora non erano asfaltate, dunque in un periodo di pioggia ci si impantanava di frequente, e, anche senza fango, su strada la velocità sarebbe stata comunque bassa: quella dei fanti in marcia, circa 4 chilometri orari. Erano ritmi lenti – come del resto tutto all’epoca, quando un treno merci viaggiava di solito a 20 all’ora e un espresso sugli 80 – e una ragione in più per preferire la ferrovia. Il treno copriva in un’ora quanto si sarebbe fatto in una giornata di marcia; ma questo era un ulteriore motivo per mantenere in funzione le ferrovie e conservare libere ed aperte al traffico le stazioni di Šiauliai in primo luogo, poi di Tauragė e tutte le altre sulla linea di Tilsit; e questo per la Commissione fu uno dei problemi principali da risolvere e per il lettore è la chiave per non cadere nella confusione più totale. Ultima nota: qui non c’è una carta dell’area e per un buon motivo: ne sarebbe servita una topografica di scala tanto ridotta da risultare enorme e dunque impossibile da mettere. Non esagero: la località prusso-orientale di Bernaiten è stata irrintracciabile; so con assoluta precisione dov’era, ma nemmeno le carte a scala minima la riportano; quella lituana menzionata da Marietti col nome di Pogrysowa, l’odierna Pakražantis, nel 1919 era un villaggio d’un centinaio di persone, oggi ridotto a 40 e l’ho identificata solo grazie ad una carta automobilistica in scala 1:500. Si potrà obbiettare che questi siano dei casi limite, ma non è così. Molte delle località citate nella relazione hanno dimensioni simili e sono tanto piccole da non figurare in nessuna carta della Lituania a scala media, non parliamo in una che includa pure la Lettonia, senza contare la difficoltà detta prima del toponimo: ammettendo pure d’avere una carta tanto precisa da riportare tutte le località, con quale nome le si sarebbe dovute indicare? tedesco, russo, lettone, lituano, polacco? Di conseguenza la scelta meno ardua è stata quella di fare a meno della carta, lasciando a chi lo desidera l’incombenza di aprire su internet una carta dell’area e cercare i luoghi che gli interessano man mano che gli occorre.
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Introduzione
E’ noto che alla fine del primo conflitto mondiale i Tedeschi cercarono di conservare le province baltiche un tempo parte dell’Impero Russo, provocando prima la reazione delle popolazioni locali, giustamente in cerca della loro indipendenza, e poi quella delle Potenze vincitrici le quali, visti inutili i primi tentativi, nell’autunno del 1919 crearono una commissione interalleata incaricata di obbligare le forze germaniche regolari e volontarie a lasciare i territori della Lettonia e della Lituania. La storia dell’evacuazione è nota e ad essa ho dedicato tre lavori specifici. Il primo riguarda l’evacuazione germanica dalla Lettonia, il secondo quella dalla Lituania e il terzo le stesse vicende viste concentrandosi sull’operato dei Corpi franchi germanici e delle truppe russe bianche. Per i tre testi ho adoperato una gran quantità di documenti provenienti dagli archivi italiani, britannici e francesi, ma la spina dorsale dell’insieme è stata la relazione scritta Marietti alla fine della missione dal membro italiano della commissione interalleata, il Generale di Brigata Giovanni, relazione dalla quale a suo tempo avevo dovuto estrapolare i brani relativi ai fatti che andavo esponendo, stravolgendo l’impianto originale, per altro non di facile comprensione per chi non conosca la zona e le vicende del tempo. La zona è abbastanza semplice da descrivere, le vicende meno e qui mi limiterò a una sintesi. L’area estesa lungo la costa orientale del Baltico, fra la Prussia Orientale, a sud, e il golfo di Finlandia a nord era stata parzialmente conquistata nel Medio Evo dai Danesi nel nord, nel sud dai cavalieri Portaspada della Livonia, i quali nel 1252 avevano eretto il castello di Memel, in seguito erano confluiti nell’Ordine Teutonico e, dopo la Riforma, erano passati prima nel Regno di Prussia e poi nell’Impero Germanico. Da allora il numero dei Tedeschi e la germanizzazione di quelle che allora erano chiamato Lituania Minor e Curlandia sarebbe aumentati lentamente, ma senza mai andare oltre una debole minoranza, per cui là, ai primi del ‘900, la nobiltà, i proprietari terrieri grandi e piccoli, i commercianti, gli agenti e gli amministratori delle tenute, il personale tecnico portuale e ferroviario, la polizia e la burocrazia di ogni ordine e grado erano totalmente germanizzati, parlavano tedesco erano luterani, guardavano a Königsberg e poi a Berlino, ma il popolo, benché fosse di leva nell’esercito tedesco, era cattolico romano e ammontava alla metà della popolazione totale, pur se a Memel scendeva all’8% contro il 92% di Tedeschi. Oltre il confine russo-germanico, a est c’era il resto della Lituania, a nord la Lettonia, parti entrambe dell’Impero Russo, e pure là esisteva una minoranza tedesca, più o meno pari al 6% degli abitanti. Più a nord della Lettonia c’era l’Estonia, un tempo danese, poi svedese e dai primi del ‘700 russa, anch’essa con una minoranza tedesca, inferiore a quella lettone e pari a non più del 5% della popolazione, la quale però, come in Lettonia, costituiva gran parte della classe dirigente. L’offensiva tedesca al principio della Grande Guerra aveva dato alla Germania il controllo di tutta la costa orientale del Baltico e, dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917e, nel novembre del 1918, la fine del conflitto mondiale, in alcuni ambienti di Berlino e della Prussia Orientale si era cercato di mantenere quell’area. Sembrava posisbile per vari motivi: era stata abituata alla presenza germanica dall’autunno del 1915; vi si trovavano forti contingenti di truppe tedesche, vi esistevano dei gruppi di civili tedeschi o assimilati e, soprattutto, tale era l’intera classe dirigente aristocratica, una riedizione locale degli junker prussiani: i cosiddetti baroni baltici. Erano moltissimi ed erano tradizionalmente sempre stati al servizio russo negli impieghi militari e civili, benché accogliessero con favore la possibilità di servire l’Impero 11
Germanico, come dimostrava l’esempio del comandante del corpo d’armata tedesco in quella zona, il conte von der Golz.1 Nella primavera del 1919 la situazione nel Baltico orientale diventò sempre più rilevante ed instabile. I Bolscevichi si erano lanciati all’offensiva per riconquistare quelli che erano stati territori dell’Impero Russo ed avevano cominciato dalla parte più settentrionale: l’Estonia. Nonostante le truppe germaniche, secondo il punto 12 dell’armistizio dell’11 novembre 1918, fossero state obbligate a restare finché gli Alleati non avessero deciso che potevano ritirarsi e fossero quindi tenute a contrastare i Bolscevichi, nella pratica se ne guardarono bene e i Rossi inizialmente si erano trovati a combattere contro le sole popolazioni locali. Privi di armi, gli Estoni si erano rivolti all’estero e il 12 dicembre 1918 le navi inglesi avevano sbarcato munizioni e rifornimenti, mentre i Bolscevichi avevano già preso metà del Paese. Dal principio di gennaio del 1919 le truppe estoni, sostenute dagli Inglesi, cominciarono a reagire e in molti distretti passarno all’offensiva, giungendo in breve alla liberazione dell’Estonia. Il 12 marzo 1919 il ministro Jaan Poska,2 capo della delegazione estone a Versailles, fornì agli Alleati un rapporto ufficiale sulla situazione e in Estonia comparvero una missione militare francese ed una britannica guidata dal generale Marsh, la quale nell’agosto del 1919 organizzò un governo russo bianco con giurisdizione teoricamente sulle province di Pskov, Novgorod e Pietrogrado. Sostenuti dagli Inglesi i Russi Bianchi tentarono un’offensiva e nella prima metà d’ottobre le truppe bianche del generale Judenič3 presero Volossova e Pokoff.
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Gustav Adolf Joachim Rüdiger conte von der Goltz, nato a Züllichau l’8 dicembre 1865, entrò nell’esercito tedesco dopo aver studiato all’università di Dorpat /Tartu ed all’accademia di Riga. Colonnello nel 1903, durante la Grande Guerra combatté sul fronte orientale, prima a nord contro i Russi e poi nel sud contro i Serbi. Comandò il corpo di spedizione tedesco – la Divisione del Mar Baltico – contro i Bolscevichi nella guerra civile finlandese nel 1918, prese Helsinki e poi restò in Finlandia fino all’armistizio di novembre. Passato in Lettonia, operò contro i Bolscevichi e gli indipendentisti locali, finché gli ordini di Berlino e la pressione interalleata non lo costrinsero ad obbedire. Ritiratosi in Germania e lasciato il servizio, morì in Baviera nel novembre del 1946 2 Nato nel 1866 nel borgo rurale di Laiusevälja, nell’Estonia orientale, nel 1890 si laureò in legge all’università di Dorpat, poi chiamata Tartu ed esercitò l’avvocatura a Reval, poi Tallinn, città di cui fu sindaco dal 1913, al 1917, anno in cui divenne governatore del Governatorato autonomo dell’Estonia. In seguito al rifiuto dell’Assemblea Nazionale Estone di riconoscere il regime bolscevico il 28 novembre 1917, venne organizzata la Repubblica d’Estonia, nata formalmente il 24 febbraio 1918 e Poska ne fu nominato ministro degli Esteri. In tale veste ottenne il riconoscimento della nuova entità nazionale dalle Potenze estere e si presentò a Parigi al tavolo della conferenza di pace. In seguito ai combattimenti contro i Bolscevichi, trattò la pace coll’Unione Sovietica e la concluse col Trattato di Tartu del 2 febbraio 1920. Morì a Tallin un mese dopo, il 7 marzo 1920. 3 Nikolaj Nikolaevič Judenič nacque a Mosca. Entrato al Collegio Militare Aleksandrovskij nel 1879, ne uscì nel 1881 Podporučik, grado pari a sottotenente ed assegnato al Reggimento Lituano della Guardia. Tenente dal 1884, una volta capitano si diplomò all'Accademia dello Stato Maggiore nel 1887 e proseguì la sua carriera nello Stato Maggiore. Colonnello comandante di reggimento nella Guerra Russo-Giapponese del 1904-1905, promosso quartiermastro generale nel 1907 e poi, il 6 dicembre 1912, tenente generale, ebbe il comando del distretto di Kazan nel 1912 e, dal febbraio 1913 quello del Caucaso. Allo scoppio della Grande Guerra attaccò i Turchi e li sconfisse a Sankamis, venendo nominato comandante dell’Armata del Caucaso nel gennaio del 1915. Avanzò in territorio turco fino ad occupare la città di Van, non lontana dal confine persiano, che perse e riprese nei mesi successivi. Batté i Turchi di nuovo nella battaglia di Erzerum nel 1916 e conquistò Trebisonda sulla costa del Mar Nero, respingendo di nuovo i Turchi nella vittoriosa battaglia di Erzincan. Rimosso dal comando in seguito alla Rivoluzione, lasciò l’esercito nell’aprile del 1918 e nell’ottobre dello stesso anno riparò in Finlandia. Passò in Estonia nel 1919 e decise d’intervenire nella Guerra Civile russa. Nel maggio di quell’anno, raccolte truppe volontarie, lanciò un’offensiva su San Pietroburgo, ma fu respinto. Riconosciuto dall’ammiraglio Kolčak, capo del governo bianco, come comandante in capo della regione del Nord Ovest, Judenič, aiutato finanziariamente dagli Anglo-Franco-Americani, riorganizzò le forze bianche nel Baltico come Armata Bianca di Nord Ovest, forte di circa 20.000 uomini, coi quali nell’ottobre 1919 lanciò una nuova offensiva verso San Pietroburgo, raggiungendone la periferia il 19 di quel mese. Contenuto da Trotsky, l’attacco non ebbe successo e in novembre Judenič dové ritirarsi in Estonia. L’Armata del Nord Ovest venne disarmata e successivamente evacuata dalla flotta inglese. Judenič andò in esilio in Francia e si astenne completamente da qualsiasi ulteriore attività politica. Morì a Saint-Laurent-du-Var, il 5 ottobre 1933. 12
Con ciò la situazione del Baltico orientale, già difficile, divenne del tutto era caotica. Se i Russi Bianchi cercavano di riprendere San Pietroburgo e distruggere i Bolscevichi, questi volevano distruggere i Bianchi ed esportare la rivoluzione, cominciando col riprendere tutte le province del crollato Impero. Gli abitanti di quelle province non volevano assolutamente perdere l’appena trovata indipendenza, né sotto i Bianchi, né sotto i Rossi e resistevano come potevano, barcamenandosi a seconda dei casi fra gli uni e gli altri e fra gli Alleati e i Tedeschi ancora presenti, i quali, alla fine della primavera avevano aggredito l’Estonia. L’offensiva nasceva dalla complicata situazione lettone. Nel periodo dell’occupazione tedesca era stato formato a Riga un governo socialdemocratico, sostenuto dai baroni baltici e del tutto asservito a Berlino. Quando, a dicembre del 1918, a seguito dell’armistizio, i Tedeschi si erano ritirati verso la Prussia orientale, erano arrivati subito i Bolscevichi, che, col sostegno dei reparti dei fucilieri lettoni dell’Armata Rossa, avevano preso Riga il 3 gennaio 1919. Il governo filo-tedesco presieduto da Andrievs Niedra4 era fuggito a Liepāja, la città portuale lettone nota ai Tedeschi come Libau, mentre il 18 novembre se n’era formato un altro, contrario ai Bolscevichi e favorevole all’Intesa, capeggiato da Kārlis Ulmanis.5 Nella primavera del 1919 la controffensiva estone aveva aiutato i Lettoni a liberare Riga il 23 maggio, grazie pure all’aiuto delle truppe tedesche. Queste però l’avevano fatto per reinsediare il filotedesco governo Niedra e, quando i Lettoni si erano opposti, i Tedeschi, la Landeswehr baltica formata da elementi germanici locali e i Russi Bianchi riforniti dai Tedeschi li avevano assaliti, prendendo Riga e costringendo Ulmanis fuggire sulle navi inglesi. L’intervento estone si era allora allargato alla Lettonia contro i Tedeschi, i quali erano stati cacciati da Riga, ma non da tutta la Lettonia, dove il generale von der Goltz manteneva truppe regolari, oltre alla Landeswehr, ai Russi Bianchi ed ai volontari dei vari Corpi Franchi di levata germanica ed era coadiuvato dal governo russo bianco della Russia Occidentale del generale zarista Biskupsi, con la capitale a Mitau, che per i Lettoni era Jelgava, a soli 40 chilometri a sud di Riga. Quest’ultima città rimase sotto minaccia tedesca per tutto il resto della primavera, l’estate e lo era ancora in autunno, quando, dal 5 al 7 novembre, fu bombardata dai Russo-Tedeschi, i quali riuscirono a costringere i Lettoni a restare sulla sponda destra della Dvina, la riva su cui sorgeva allora tutto l’abitato. 4
Andrievs Niedra o Andreews Needra, nacque l’8 febbraio 1871 in Lettonia a Gulbene, nota ai Tedeschi col poetico nome di Schwanenburg, il borgo dei cigni. Studiò teologia all’università di Tartu – allora Dorpat – dal 1890, anno in cui pubblicò la sua prima raccolta di poesie, al 1899 e divenne pastore luterano, ottenendo una propria parrocchia nel 1908 a Jaunkalsnava. Dopo aver già fatto apparire i suoi primi racconti storici e folkloristici sul giornale Baltijas Vēstnesis a partire dal 1891, consolidò la sua fama di scrittore e poeta. Oppositore del socialismo, non ebbe difficoltà ad accettare la nomina a capo del governo lettone che collaborò coi Tedeschi dal 1915 al 1918. Dopo la sconfitta della Germania e l’indipendenza lettone, abbandonò la Lettonia per alcuni anni. Rientrò nel 1924, ma fu arrestato, processato per tradimento e condannato all’esilio, che trascorse da pastore d’una parrocchia luterana della Prussia Orientale. Assunse la cittadinanza tedesca e pubblicò le sue memorie, che in Lettonia furono vietate da Ulmanis dopo il colpo di stato del 1934. Niedra tornò in Lettonia dopo l’occupazione tedesca e morì a Riga il 25 settembre 1942. 5 Nato il 4 settembre 1877 nei pressi di Bērze in una ricca famiglia di proprietari terrieri, Kārlis Augusts Vilhelms Ulmanis abbandonò la scuola nel 1896. Dopo vari tentativi di studio in Germania e in Svizzera senza ottenere alcun titolo, tornò a casa e si dedicò all’agricoltura, al giornalismo e alla politica. Per le sue prese di posizione a favore della lingua lettone nelle scuole lettoni, la polizia zarista nel 1905 lo arrestò ed incarcerò per sei mesi. Rilasciato, passò in Germania e da là, per evitare le sue pendenze giudiziarie coi Russi, negli Stati Uniti, dove finalmente prese il baccellierato – la laurea triennale – in agraria nel 1909, insegnando poi all’università del Nebraska. Grazie ad un’amnistia, nel 1913 poté tornare a casa, dedicandosi di nuovo all’agricoltura e al giornalismo. Allo scoppio della Guerra Mondiale s’impegnò nell’aiuto ai profughi e al tempo della Rivoluzione Russa sostenne l’indipendenza lettone. Nel 1918 fondò con altri il Consiglio Nazionale Lettone per proclamare l'indipendenza dalla Russia. Fu riconosciuto capo del governo di transizione e il 18 novembre 1918, data dell’indipendenza, divenne Primo ministro del Governo provvisorio. Dopo le vicissitudini che saranno raccontate qui, l’11 agosto 1920 Ulmanis ratificò un trattato di non aggressione coll’URSS e restò al potere fino al giugno del 1921. Negli anni seguenti sedé in Parlamento e fu a lungo al governo, ricoprendo vari incarichi ministeriali. Nel maggio del 1934 fece un colpo di Stato e sciolse il parlamento coll’aiuto dell’esercito, spazzando via le formazioni socialiste e naziste e instaurando una politica nazionalista. Il patto nazi-sovietico del 1939 riportò i Russi in Lettonia. Nel giugno del 1940 Ulmanis fu arrestato dall’NKVD e morì di dissenteria il 20 settembre 1942, durante un trasferimento da un carcere all’altro in Turkmenistan. 13
Se la Lettonia stava male, la Lituania stava peggio. Trovandosi fra la Lettonia a nord, la Prussia Orientale a sudovest, la Polonia non precisamente amica a sud e la Russia bolscevica ad est, la Lituania era nella condizione più difficile: doveva tenersi libera dai Bolscevichi e cercare di sbarazzarsi dei Tedeschi, per i quali controllarla era vitale per far affluire dalla Prussia Orientale i rinforzi ed i rifornimenti per mantenere le posizioni a Riga e riprendere la Lettonia. Insomma, a tutti era chiaro che per mantenere l’indipendenza delle tre Repubbliche occorreva respingere i Russi, ma per farlo bisognava prima liberarsi dei Tedeschi, i quali rimanevano per un motivo politico, un motivo generato da un piano del Presidente regionale della Prussia Orientale August Winnig. Alla fine della guerra Winnig aveva pensato di tramutare la zona d’occupazione tedesca per creare uno stato autonomo, comprendente Estonia, Lettonia, Lituania e le due Prussie Orientale ed Occidentale. Doveva essere una sorta di nuova Germania in cui far sopravvivere le strutture e la mentalità di quella crollata coll’armistizio, supponendo che l’Intesa, sulla falsariga di quanto faceva coi nuovi Stati in via di apparizione in tutta l’Europa centrale ed orientale, non avrebbe obiettato nulla. Winnig aveva cominciato subito, firmando già il 26 novembre 1918 il riconoscimento del governo provvisorio lettone, intendendo che si trattasse di quello filo-tedesco di Niedra, non dell’altro di Ulmanis.6 Poi, ottenuta nel gennaio 1919 la conferma ufficiale della sua permanenza nel Baltico grazie alla nomina a Presidente Superiore della Prussia Orientale da parte del governo di Weimar, Winnig procedé secondo i suoi piani. Per riuscirci doveva mantenere il controllo sull’area baltica e per farlo era necessario non allentare la presa, perciò differì il più possibile il ritiro delle truppe tedesche e favorì la formazione dei Freikorps, ai cui uomini promise terre e proprietà. Si sentiva tranquillo perché la sua posizione di Presidente Superiore della Prussia Orientale gli metteva in mano le redini del potere pubblico locale e l’appartenenza al Partito in quel momento al potere in Germania lo proteggeva dall’essere sconfessato o rimosso. Il punto centrale di tutta la manovra era nelle truppe germaniche presenti; e la loro situazione militare nei Paesi Baltici nell’autunno del 1919 era tanto complicata che è meglio tralasciare i particolari e qui basterà dire che il 3 luglio 1919 lo scontro degli Estoni e Lettoni contro i Tedeschi era stato terminato da un armistizio, la cui esecuzione doveva essere sorvegliata dalla missione interalleata presieduta dal generale inglese Gough.7 Non ne era venuto fuori nulla e in agosto gli Alleati si erano fatti sentire a Berlino, per cui il governo tedesco aveva richiamato il generale von der Goltz, sostituendolo col generale von Eberhardt.8 Ma il generale Bischoff,9 comandante la Divisione di ferro, il più consistente e 6
I Lettoni definirono Nota Winnig il documento con cui lui trasmetteva il riconoscimento germanico del governo lettone, ma entrambe le parti tacquero sul nocciolo dell’equivoco, perché faceva comodo a tutt’e due: Winnig non disse esplicitamente di riferirsi al collaborazionista Governo Niedra; Ulmanis, ben sapendolo, non lo sottolineò, per poter sfruttare il testo della nota come riconoscimento tedesco del governo nato dalla sua fazione indipendentista e nazionale. 7 Sir Hubert de la Poer Gough nacque a Gurteen Le Poer, in Irlanda, il 12 agosto 1870 da una famiglia di militari, figlio, nipote e fratello di generali. Uscito dall’Accademia di Sandhurst col grado di sottotenente dei lancieri nel 1889, servì in India e nella guerra boera del 1899. Istruttore allo Staff College dal 1904 al 1906, ebbe il comando del 16° Lancieri in quello stesso anno. Promosso brigadier generale nel 1911, fu messo alla testa della 3ª Brigata di Cavalleria e con essa andò in Francia nel 1914. Promosso, si vide assegnare la 16ª Divisione, poi il I Corpo d’Armata e, nell’ottobre 1916, la 5ª Armata. Travolta dai Tedeschi nella Kaiserschlacht della primavera 1918, l’Armata ripiegò praticamente in rotta e Gough rassegnò le sue dimissioni. A fine guerra fu messo a capo della missione militare alleata negli Stati Baltici e si ritirò dal servizio attivo nel 1922. Morì a Londra il 18 marzo 1963. 8 Walter von Eberhardt, nacque a Berlino il 7 gennaio 1862. Cadetto nel 1878, maggiore nel 1902, tenente colonnello nel 1909, colonnello nel 1912, ispettore delle truppe aeree nel 1913, nel 1915 ottenne la creazione d’un comando generale d’aeronautica e lo stesso anno fu nominato generale di brigata. Nel 1916 passò a comandare una divisione dell’Esercito Territoriale sul fronte occidentale e il 27 febbraio 1918 fu mandato a sostituire von der Goltz destinato in Finlandia. Il 30 dicembre 1918 assunse il comando del XX Corpo d’Armata nella Prussia Orientale, coll’incarico di difendere la zona di Chelmno, rivendicata dalla Polonia. Obbligato a ritirarsi, Eberhardt il 13 febbraio 1919 sostituì di nuovo von der Goltz, stavolta alla testa del VI Corpo d’Armata nei Paesi Baltic e dal 22 febbraio 1919 aiutò i Lituani a respingere i Bolscevichi. Unitosi ai Russi Bianchi di Bermondt Avalov nel novembre del 1919 per prendere Riga, fu 14
meglio organizzato dei Corpi Franchi, aveva rigettato l’ordine di scioglimento Ai primi di ottobre si era costituito a Mitau il Governo della Russia Occidentale, avente per capo il generale Biskupski,10 il quale era appoggiato da tutte le diverse organizzazioni volontarie tedesche formatesi nei paesi baltici e in particolare dal corpo del colonnello BermondtAvalov.11 Biskupski e il suo governo avevano in programma il ripristino della Russia, la guerra ai Bolscevichi e, ovviamente, il rifiuto del riconoscimento dell’indipendenza degli Estoni, dei Lituani e dei Lettoni, ragion per cui le forze russo-germaniche da esso dipendenti assalirono quelle lettoni e circondarono Riga, violando l’armistizio del 3 luglio. Il governo tedesco dichiarò allora agli Alleati d’aver fatto tutto il possibile per affrettare lo sgombero e domandò l’invio sul posto della Commissione creata dal Consiglio Supremo Interalleato per sovrintendere all’evacuazione tedesca dai Paesi Baltici. Le erano state date delle istruzioni, le quali si limitavano a sette articoli abbastanza sulle generali da prevedere tutti i casi, lasciando ampia iniziativa e libertà d’azione al presidente della Commissione, il generale francese Niessel. Dicevano, in francese: “1 = DECISIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO respinto verso Jelgava e, mentre Bermondt si rifugiava in Danimarca, Eberhardt, obbedendo finalmente agli ordini di Berlino imposti dall’Intesa, effettuava l’evacuazione tedesca dai Paesi Baltici dirigendosi in Prussia Orientale e smobilitando i suoi uomini in dicembre. Restato in servizio sotto la Repubblica di Weimar, continuò a curarsi di questioni aeronautiche e morì il 7 gennaio 1944 a Wernigerode, in Germania. 9 Generale dei corpi franchi, ma non nell’esercito regolare, Josef Bischoff, nato a Langenbruck in Slesia, allora tedesca, il 14 luglio 1872, non entrò nell’esercito tedesco dall’accademia o dalle scuole militari, ma come ufficiale della riserva e assai tardi. Dopo aver frequentato l’università di Breslavia – oggi Wrocław, in Polonia - e grazie ad un successivo corso di studi all’Istituto di lingue orientali di Berlino, servì nelle due colonie africane tedesche per sette anni e arrivò lentamente al grado di maggiore nel 1913. Scoppiata la Grande Guerra, fu spedito nel Sinai coi reparti a sostegno dei Turchi e comandò un corpo di loro cammellieri. Rientrato in Germania nel 1916, combatté sul fronte orientale e poi su quello occidentale nelle Argonne, guadagnando le croci di ferro di seconda e di prima classe e la suprema decorazione tedesca, il Pour le Mérite. Venendo dalla riserva, non è strano che alla fine della Grande Guerra fosse ancora maggiore. Dopo l’armistizio seguì le indicazioni del colonnello Kumme dell’8ª Armata e, su suo incoraggiamento, organizzò e comandò la Brigata di Ferro, poi Divisione di Ferro nel Baltico. Evacuata la zona baltica, Bischoff, promosso al grado onorifico di tenente colonnello, rimase in contatto cogli ambienti nazionalisti e poi nazisti, che comprendevano parecchi dei suoi subalterni della Divisione di Ferro, ma sostanzialmente si ritirò. Morì a Baden, in Austria, il 12 dicembre 1948. 10 Vasily Viktorovich Biskupsky, nato il 9 agosto 1878 a Charcov da un’ottima famiglia, uscì nel 1897 dalla scuola di cavalleria di San Pietroburgo e prese parte alla Guerra Russo-Giapponese. Costretto a lasciare il servizio per via del suo matrimonio con una cantante d’operetta, andò a cercare il petrolio in Siberia. Richiamato in servizio per la Grande Guerra, fu promosso e nel maggio del 1917 ebbe il comando della 3ª Divisione di Cavalleria, che tenne fino all’aprile del 1918. Iniziata la Guerra Civile, comandò una divisione di cavalleria sotto gli ordini del generale zarista Skoropadskyj, che si batteva in Ucraina. Passato nella zona baltica, creò il Governo della Russia Occidentale e nel 1919 emigrò in Germania al seguito delle truppe tedesche in ritirata. Legato alla destra tedesca e vicino al Partito Nazista, fu sospettato d’aver trasferito ad Hitler le ricchezze dei Romanov. Cercò, coll’appoggio dei Nazisti, d’abbattere il Comunismo sovietico. Morì il 18 giugno 1945 a Monaco di Baviera. 11 Il principe Pavel Rafailovič Bermondt-Avalov nacque a Tbilisi il 4 marzo 1877 come Pavel Rafailovič Bermondt, aggiungendosi solo dal 1919 il cognome del padre adottivo, il principe georgiano Mikhail Avalishvili, accorciato in Avalov, secondo marito di sua madre. Entrato nei cosacchi della Transbaikalia, passò a quelli dell’Ussuri, coi quali nel 1905 partecipò alla Guerra RussoGiapponese venendo decorato due volte coll’ordine di San Giorgio di IV e di III classe. Transitato nei lancieri nel 1909, servì nel Caucaso e nel 1914 era capitano. Autore di romanzi a sfondo patriottico e militare, combatté contro i Tedeschi sul fronte orientale e fu promosso due volte, divenendo tenente colonnello nel 1916. Colonnello dopo la rivoluzione di febbraio del 1917, si avvicinò ai settori controrivoluzionari e, dopo la Rivoluzione d’Ottobre, entrò nell’Armata Bianca. Kornilov lo promosse maggior generale e lo mise a capo dei distretti baltici, dove seppe conquistarsi un ampio seguito fra i Tedeschi locali e la nobiltà. Radunò un esercito di circa 20.000 uomini da impiegare contro i Bolscevichi in coordinamento colle formazioni di von der Goltz, ma la sua attività cessò col ritiro dei Tedeschi alla fine del 1919 e lui riparò in Danimarca. Trasferitosi in Germania nel 1921, si tenne attivamente in contatto coi movimenti monarchici. Arrestato dai Nazisti nel 1936, appena rilasciato emigrò a Belgrado e poi in America, Morì a New York nel 1974. 15
La violazione persistente, da parte del governo tedesco e dei Generali tedeschi operanti nelle province Baltiche, delle prescrizioni dell’articolo 12 dell’armistizio dell’11 Novembre 1918 (confermate dall’articolo 433 del Trattato di pace del 26 giugno 1919 colla Germania) ha provocato diverse proteste del Consiglio Supremo ed una risoluzione in data del 10 ottobre che ha deciso la costituzione d’una commissione interalleata per controllare l’evacuazione delle province baltiche da parte delle truppe tedesche. 2 = COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE INTERALLEATA Il Generale Niessel12 è designato per esercitare la Presidenza di questa commissione che comprenderà i membri qui di seguito: Rappresentante britannico : Generale Turner13 Rappresentante americano : Brigadier Generale S. A. Cheney14 Rappresentante italiano : Brigadier Generale Marietti15 12
Henri Albert Niessel nacque a Parigi il 24 ottobre 1866. Uscito da Saint-Cyr nel 1886 fra i primi del suo corso, scelse d’entrare nei tiratori algerini, coi quali partecipò alle campagne d'Algeria dal 1886 al 1894, poi alla campagna di Tunisia dal 1899 al 1901 ed infine a quella in Marocco nel 1912. Colonnello comandante il 4° Zuavi nel 1914 e ferito nel novembre di quell’anno, divenne colonnello brigadiere al principio del 1915, prima d’essere nominato generale di brigata temporaneo nell’agosto seguente. Messo alla tesa d’una divisione, fu intossicato dai gas tre giorni dopo aver preso il comando d’un corpo d’armata. Rimessosi, in grazia della sua conoscenza del russo fu assegnato a comandare la Missione Militare Francese in Russia. Ebbe la conferma del grado di generale a titolo definitivo e poi la promozione, sempre a titolo definitivo, a generale di divisione il 18 aprile 1918. Nominato nel novembre 1919 presidente della Commissione interalleata di controllo dell’evacuazione dei Tedeschi dal Baltico, appena terminato l’incarico ai primi del 1920, fu messo a capo della Missione Militare Francese in Polonia fino al 1922 e dal 1924 al 1926 fu ispettore generale dell’Aeronautica. Lasciato il servizio, morì a Parigi il 26 dicembre 1955. 13 Arthur Jervois Turner, nato in India, nella provincia di Agra, il 10 giugno 1878, entrò nell’esercito come sottotenente d’Artiglieria nel dicembre del 1897. Partecipò alla guerra boera dal 1899 al 1900 e fu di nuovo in Sud Africa nel 1902. dopo un breve periodo in Inghilterra, fu mandato in Africa Occidentale nel 1903-1904. Capitano nel 1905, al comando delle forze di terra ad Aldershot nel 1911, maggiore nel 1914, allo scoppio della guerra venne mandato in Francia. Promosso due volte, nel 1918 era brigadier generale provvisorio e come tale fu mandato nella Russia nord-occidentale e fece parte della Commissione interalleata, Terminato l’incarico in Russia, servì in India dal 1921 al 1925, prendendo parte alla campagna del Waziristan del 1923. In Egitto dal 1925 al 1929, lasciò il servizio attivo nel 1930 e morì in Inghilterra, a Graffham, l’8 settembre 1952. Abilissimo giocatore di Cricket, è più ricordato per questo che per le sue azioni militari, nonostante gli siano valse parecchie decorazioni e menzioni ufficiali. 14 Sherwood Alfred Cheney, nato nel Connecticut il 24 agosto 1873, fu all’Accademia di West Point dal 15 giugno 1893 all’11 giugno 1897, quando fu nominato aspirante sottotenente del Genio. Dopo un anno a Filadelfia, dall’aprile 1898 fu al Battaglione Genio della Scuola del Genio a Willets Point. Sottotenente il 5 luglio 1898 e tenente dal 26 gennaio 1899, partecipò alla Guerra Ispano Americana nelle Filippine dal novembre di quell’anno, in vari battaglioni Genio dell’VIII Corpo d’Armata, fino al rientro negli Stati Uniti nel dicembre del 1901. Capitano dal 23 aprile 1904, fu all’Army War College di Fort Leavenworth nel 1906 e poi allo Stato Maggiore Generale dal 1907 al 1911. Promosso maggiore in quell’anno, fu destinato a San Francisco e tornò nel 1914 a Fort Leavenworth come direttore della Scuola Campale del Genio. Spostato al confine messicano nel luglio del 1916, vi fu promosso tenente colonnello nel maggio del 1917 e con tale grado fu mandato in missione in Inghilterra e in Francia in giugno e luglio. Promosso colonnello provvisorio in agosto, ebbe il comando del 110° Genio e dei Genieri della 35ª Divisione in Francia fino all’aprile 1918. Dopo un breve periodo al Quartier Generale, il 1° ottobre 1918 fu nominato brigadier generale provvisorio e il 17 novembre vice comandante Genio del Corpo di Spedizione Americano. Direttore dei trasporti dell’Esercito dal gennaio 1919 e di quelli di tutte le Forze Americane in Francia da agosto, in novembre fu designato membro della Commissione interalleata nel Baltico fino al marzo 1920. Reintegrato nel grado effettivo, tornato negli Stati Uniti, dopo un breve periodo a New York, fu promosso colonnello il 1° luglio 1920 e mandato ad un corso all’Army War College dal settembre del 1920 al giugno del 1921. Addetto militare in Cina e Siam dal giugno del 1921 al giugno del 1924, rientrato in Patria comandò la Scuola del Genio fino al marzo 1925, divenendo poi aiutante di campo del presidente Coolidge fino al maggio del 1927. A capo del Distretto del Genio di Boston, il 1° aprile 1932 fu nominato brigadier generale e destinato prima nel Colorado e poi, dal giugno del 1933 al giugno del 1936 a San Francisco. Di nuovo a Boston nel 1937, lasciò il servizio il 31 agosto di quell’anno e morì a Manchester, Connecticut, il 13 marzo 1949. 16
Rappresentante giapponese: maggiore di fanteria G. Takeda 3 = CONTROLLO DELL’EVACUAZIONE Il Governo tedesco è tenuto per il solo responsabile dell’esecuzione dell’evacuazione. La Commissione Interalleata ha il potere d’esercitare in tutta libertà d’azione, ovunque lo giudicherà utile, il controllo dell’esecuzione delle misure d’evacuazione ordinate dal governo tedesco. A questo fine la Commissione: a) = prenderà conoscenza presso il governo tedesco a Berlino delle misure da esso stabilite in vista di regolare le condizioni dell’evacuazione.= b) Riceverà comunicazione delle istruzioni d’applicazione date a quest’oggetto dal comando tedesco delle regioni baltiche. c) Indirizzerà, se lo giudica utile, dopo esame sul posto della situazione al governo tedesco ogni proposta di natura [atta] a facilitare, assicurare e sveltire l’esecuzione dell’evacuazione. Il Governo tedesco darà alla Commissione così come ai suoi agenti autorizzazione completa i circolazione in tutti i territori occupati dalle truppe tedesche. 4 = CONDIZIONI DELL’EVACUAZIONE L’esecuzione delle disposizioni dell’articolo 12 dell’armistizio implicano non solamente la ritirata delle unità tedesche costituite che si trovano attualmente nelle province baltiche coi loro Stati Maggiori e i loro servizi, ma ancora il richiamo di tutti i militari tedeschi che, dopo la smobilitazione, hanno preso individualmente o per gruppi servizio nei corpi russi organizzati nelle dette province. I diplomatici così come i funzionari civili tedeschi lasceranno ugualmente le province baltiche, allo stesso tempo delle truppe coll’eccezione di quelli che saranno graditi dai governi di fatto lettone, estone e lituano. Il controllo sarà non solamente sull’esecuzione dei movimenti d’evacuazione, ma ancora sulla verifica del materiale portato via dalle truppe tedesche, in maniera da impedire l’asportazione di qualsiasi materiale e di qualsiasi approvvigionamento che non apparterrà propriamente a queste truppe. 5 = AZIONE DELLA MARINA ALLEATA NEL BALTICO La Commissione si terrà in relazione col comando marittimo interalleato nel Baltico che la informerà sulle operazioni navali intraprese sia per appoggiare la liberazione di Pietrogrado, sia per ostacolare il rifornimento dei bolscevichi per mare conformemente alle decisioni della Conferenza. Essa servirà d’intermediaria fra il Consiglio Supremo e le marine alleate. 15
Nato a Torino il 20 ottobre 1871, uscito dalla Regia Accademia d’Artiglieria e Genio col grado di sottotenente d’artiglieria nel 1891, Giovanni Marietti da capitano fece la Scuola di Guerra e passò nello Stato Maggiore. Nel 1915, da tenente colonnello, fu messo a disposizione della Regia Marina ed ebbe il comando del Gruppo Batterie Regia Marina sull’Isonzo. Nel 1916 passò a comandare la difesa terrestre di Venezia e poi fu destinato alla 1ª Armata. Nominato colonnello brigadiere, nel 1917 comandò la Brigata Macerata. Promosso generale di brigata nel 1918, ebbe il comando del Raggruppamento Artiglieria d’Armata della 12ª Armata sul fronte italiano. Terminò la guerra colla croce di cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia e fu addetto al Corpo Interalleato d’occupazione a Fiume dal 3 febbraio 1919. Partito per Parigi e poi il Baltico a fine ottobre, al rientro da quella missione fu destinato al Comitato Militare Interalleato a Parigi e poi nominato delegato italiano nella Commissione Militare Permanente della Società delle Nazioni, veste in cui fu consulente ai consigli tenuti a Spa, Londra e Parigi. In Ausiliaria per Riduzione Quadri nel 1923, fu collocato a riposo nel 1931 e morì a Torino nel 1940. Scrisse parecchi articoli su varie riviste militari, nel 1905 un libro intitolato Politica ed armi al Marocco e, dopo il pensionamento, una buona biografia del generale Diaz. 17
Le marine alleate forniranno alla Commissione ogni mezzo di trasporto necessario ed assicureranno la trasmissione dei suoi telegrammi. 6 = POTERI DELLA COMMISSIONE Per adempire al proprio compito, la Commissione Alleata disporrà del personale delle missioni militari di tutte le Potenze Alleate ed Associate che operano attualmente in Estonia, Lettonia e Lituania, di maniera da evitare qualsiasi iniziativa isolata o divergenza d’azione. essa potrà fare appello al personale della missione militare francese in Polonia in caso di bisogno, e d’accordo col generale Henrys/.= La Commissione, d’accordo coi governi baltici di Reval, Riga e Kowno, s’assicurerà la cooperazione elle autorità locale il cui concorso le sarà necessario Il Generale, Presidente della Commissione, fisserà il luogo del suo quartier generale nelle province baltiche. Egli avrà la libera utilizzazione delle linee e stazioni telegrafiche e radiotelegrafiche per le sue comunicazioni.”16 Il 28 ottobre il Consiglio Supremo Interalleato aveva esaminato una bozza riguardante la Commissione da adibire al controllo dell’evacuazione delle province baltiche17 e l’indomani la delegazione Italiana a Parigi aveva avvertito Roma che ciascuna Potenza si sarebbe dovuta pagare il proprio personale in quella Commissione, perciò si suggeriva di ridurre il coinvolgimento italiano al “generale Marietti, un solo ufficiale,18 una macchina da scrivere, un’autovettura e i militari di truppa necessari.”19 Roma aveva accettato e venerdì 31 ottobre 1919 un telegramma a firma generale Scipioni20 avvertiva la missione italiana a Parigi che quel giorno partiva da Roma il generale Giovanni
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Archivio dell’Ufficio Storico Stato Maggiore Esercito - Roma (da ora in poi AUSSME), Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 98 – Stati Baltici, busta 4, Il generale Niessel – Commissione interalleata delle provincie baltiche - 1919-1921; Risoluzione presa dal Consiglio Supremo degli Alleati nella seduta del 30 ottobre 1919 – H.D. 79 (IV). 17 AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 98 – Stati Baltici, busta 4 Il generale Niessel – Commissione interalleata delle provincie baltiche - 1919-1921; Risoluzione presa dal Consiglio Supremo degli Alleati nella seduta del 28 ottobre 1919 – H.D. 77 (i). 18 Un terzo ufficiale, oltre a Marietti e Manusardi, sarebbe stato il ventottenne tenente dell’11° Bersaglieri Fermo Reverberi, accompagnato da nove tra sottufficiali e truppa, cioè un vicebrigadiere e due Carabinieri Reali (uno di nome Baravalle), un maresciallo e tre militari (uno di nome Lovat) forniti dal Deposito del 3° Alpini, due militari di truppa del Servizio Automobilistico. Nato nel 1891, Reverberi fu posto in congedo una prima volta per problemi di salute nel 1920. Lasciato l’Esercito col grado di maggiore, dovrebbe essere morto a Milano nel 1969. 19 AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 98 – Stati Baltici, busta 7 Il generale Niessel – Commissione interalleata delle provincie baltiche - 1919-1921; sottofascicolo 7 – stati baltici e commissione interalleata – varie – Delegazione italiana per la pace – sezione militare, Telegramma da Parigi del 29 ottobre 1919 al ministero della guerra divisione SM e per conoscenza a Comando Supremo Reparto Operazioni. 20 Scipione Scipioni nacque a Citerna il 18 aprile 1867. Il 2 febbraio 1886 si arruolò come soldato semplice volontario nella Compagnia d’Istruzione del 15º reggimento artiglieria con ferma stabilita per i sottufficiali. Promosso caporale e poi sergente, con quel grado fu trasferito al 17º Reggimento Artiglieria il 16 settembre 1887 vi assunse il 31 marzo 1889 assunse l’incarico di furiere. Ammesso all’Accademia d’Artiglieria, fu nominato sottotenente d’artiglieria nel 1891. Destinato in Colonia, partecipò alla Guerra Italo-Abissina del 1895-96. Capitano, nel 1903 frequentò la Scuola di Guerra e passò nello Stato Maggiore. Cominciata la Prima Guerra Mondiale col grado di tenente colonnello, fu promosso per merito di guerra nel 1916. Messo al comando della Brigata Veneto come colonnello brigadiere, meritò una medaglia d’argento al valor militare sul Piave. Promosso maggiore generale nel 1918, fu addetto al Comando Supremo ed ebbe la commenda dell’Ordine Militare di Savoia. Nel 1923 divenne generale di divisione e comandò la Divisione Militare di Bologna. L’anno seguente prese il comando delle Scuole Centrali Militari. Generale di Corpo d’Armata dal 3 giugno 1928, fu comandante militare della Sicilia. Nel 1933 andò in ausiliaria e fu nominato Senatore del Regno e direttore del museo di Castel Sant’Angelo. Morì a Roma il 28 ottobre 1940. 18
Marietti. Si sarebbe fermato a Torino il tempo necessario a raccogliere il materiale per la missione e sarebbe giunto a Parigi il lunedì seguente, 3 novembre.21 Il 16 novembre 1919 a Torino al Centro di formazione della Commissione Militare di Controllo in Germania, con sede alla Scuola di Guerra, il tenente automobilista Francesco Riccardi, sotto la supervisione del tenente colonnello Mario Roatta,22 consegnò alla “Missione Baltica”, rappresentata dal tenente Luigi Manusardi,23 un’automobile Fiat Landaulet 3 A, una berlina a quattro sportelli parzialmente decappottabile, targa 51777, completa d’accessori e con ulteriori dotazioni di riserva, oltre a quelle ordinarie, per il motore e le gomme, più quattro coperte e quattro pneumatici e una motocicletta Bianchi targa B. 733. I due automezzi erano guidati rispettivamente dai soldati Giovanni Soffietti, conduttore, ed Emilio Monti, motociclista, ben dotati di vestiario pesante di primo uso e di riserva, compresi, a testa, un elmetto, una pistola, otto razioni di viveri a secco e 100 franchi francesi in contanti.24 Contemporaneamente Manusardi firmava la ricevuta del “seguente personale e materiale”, cioè un maresciallo e tre alpini del 3° Reggimento Alpini, un brigadiere dei Carabinieri Reali e due Carabinieri forniti dalla Legione di Torino, tutti con l’uniforme nuova e completa d’elmetto o cappello da carabiniere, un moschetto o una pistola a tamburo, sei razioni di 21
Telegramma 4633 del generale Scipioni alla Missione italiana alla Conferenza di Pace, Roma 31 ottobre 1919, in AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 99 – Stati Baltici, Commissione interalleata – diario della delegazione italiana – novembre 1919 – novembre 1920. 22 Mario Giuseppe Leon Roatta nacque a Modena il 2 febbraio 1887. Entrato all’Accademia Militare di Modena nel 1904, ne uscì nel 1906 col grado di sottotenente, assegnato al 26 Reggimento Fanteria. Tenente nel 1909, fu ammesso alla Scuola di Guerra nel 1911 e nel Corpo di Stato Maggiore nel 1914. Promosso capitano, durante la Grande Guerra combatté sui fronti albanese, francese ed italiano. Maggiore nel 1917, fu promosso tenente colonnello nell’ottobre dello stesso anno. Terminò il conflitto con tre medaglie d’argento al valor militare e la croce di guerra francese. Nel febbraio del 1919 fu mandato a Berlino, membro della commissione per il rimpatrio dei prigionieri russi. Da agosto fece parte della sezione militare della Delegazione italiana alla Conferenza di Pace a Parigi. Addetto militare in Polonia dal 1926 al 1930 con giurisdizione su Lettonia ed Estonia, e dal 1929 pure sulla Finlandia, fu nominato aiutante di campo del Re nel 1928. Promosso colonnello nel 1930, comandò l’84° Fanteria fino al 1933. Divenuto generale di brigata, dal 1° gennaio 1934 fu, fino al 1939, a capo del Servizio Informazioni Militari, che riorganizzò a fondo ed estese. Capo della Missione Militare Italiana in Spagna presso Francisco Franco, terminò la Guerra Civile comandando le truppe italiane sul fronte nord ed ebbe l’Ordine Militare di Savoia e la medalla militar spagnola. Addetto militare a Berlino dal 17 agosto al 10 novembre 1939, fu richiamato e nominato Sottocapo di Stato Maggiore del Regio Esercito, divenendone Capo dal marzo del 1941 al 20 gennaio 1942. Trasferito al comando della 2ª Armata in Jugoslavia, rientrò in Italia nel febbraio del 1943, comandò per tre mesi e mezzo la 6 ª Armata in Sicilia e fu rinominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Riparò a Brindisi colla corte ed i vertici militari il 9 settembre del 1943 e fu esonerato dalla carica di Capo di Stato Maggiore il 18 novembre. Messo sotto inchiesta nell’autunno 1944 per la mancata difesa di Roma, fu arrestato nell’ambito dei processi d’epurazione, ma la sera del 4 aprile 1945 fuggì dall’Ospedale militare provvisorio in cui si trovava e sparì. Fu condannato in contumacia all’ergastolo e degradato, ma nel 1948 la Cassazione annullò la sentenza e lui riebbe il grado. si trasferì in Spagna e si dedicò ufficialmente ad attività d’importazione ed esportazione. tornò in Italia nel 1966 e morì a Roma il 6 gennaio 1968. 23 Nato nel 1891 a Colombier, in Svizzera, Luigi Manusardi, di nobile famiglia lombarda, compiuto l’anno di volontariato nel reggimento Nizza Cavalleria, venne congedato col grado di sergente il 30 novembre 1911. Nel gennaio 1913 fu nominato sottotenente di complemento e allo scoppio della Prima Guerra Mondiale passò in servizio permanente e fu trasferito al 20° Reggimento Cavalleggeri Roma con cui si distinse nel 1916 a Monfalcone, rimanendo gravemente ferito e guadagnando una medaglia di bronzo ed una d’argento. Promosso tenente, passò nei bombardieri nell’ottobre 1917, assumendo il comando della 258° batteria bombarde. Dopo il conflitto fece parte di varie missioni alleate di controllo: a Berlino, Vienna, Budapest e nei Paesi Baltici. Capitano nel 1926, dal 1929 al 1934 fu ufficiale addetto al Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito. Destinato a domanda al Regio Corpo Truppe Coloniali della Cirenaica, vi rimase tre anni al comando del II Gruppo Squadroni Cavalleria Coloniale. Rientrato in Italia nell’aprile 1937, vide accogliere al sua domanda di trasferimento in Africa Orientale. Assunto a Gondar il 20 ottobre 1937 il comando del V Gruppo Squadroni di Cavalleria Coloniale, cadde in combattimento contro i ribelli etiopici il 27 novembre 1937 ed ebbe la medaglia d’oro al valor militare alla memoria. 24 Verbale di consegna del 16 novembre 1919, in AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 99 – Stati Baltici, Commissione interalleata – diario della delegazione italiana – novembre 1919 – novembre 1920 19
viveri di riserva 100 franchi a testa e 200 al maresciallo. A questo la generosità del Commissariato aggiungeva: sessanta coperte da casermaggio nuove, altre 100 razioni di viveri a secco, sei pastrani, un cappotto foderato di pelliccia (evidentemente per il maresciallo), altro materiale di vestiario e d’una macchina da scrivere.25 Uomini e mezzi procederono verso Parigi e si unirono al resto del personale componente la Commissione, il cui incarico non era facile da svolgere. Von der Goltz intendeva restare in Lituania almeno fino al raccolto, per spedirlo in Germania, continuando a rinforzarsi in Lettonia. I Francesi ne stimavano le forze in 40.000 uomini e sottolineavano come avesse aggirato l’ostacolo del divieto di far arrivare nuovi contingenti in Lettonia incorporando i reparti germanici nelle truppe bianche di Bermondt Avalov e del Principe di Lieven,26 annunciando di voler favorire il passaggio di unità tedesche al completo in quelle russe all’atto dell’evacuazione, concedendo congedi di tre anni ai soldati tedeschi desiderosi di stabilirsi nel Paese ed infine organizzando sottobanco la propaganda bolscevica a Riga per avere nuovi pretesti d’intervento. Per contro i Francesi sapevano quanto fossero ancora deboli i Lettoni, i quali ai primi d’agosto risultavano in tutto 12.000, di cui un quarto del tutto disarmati, per cui il nucleo più forte al fronte era quello comandato dal colonnello Balodis27 con 200 ufficiali, 3.000 uomini e due cannoni ed era minacciato pure da circa 9.000 bolscevichi, benché in cattive condizioni. 25 Altro verbale di consegna del 16 novembre 1919, in AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 99 – Stati Baltici, Commissione interalleata – diario della delegazione italiana – novembre 1919 – novembre 1920. 26 Anatol Leonid principe di Lieven nato il 16 novembre 1872 a San Pietroburgo, discendente da una famiglia baltica, si laureò in legge all’Università di San Pietroburgo. Ammesso alla Scuola di Cavalleria, ne uscì sottotenente e servì nella Cavalleria della Guardia dal 1896 al 1908, anno in cui si congedò e tornò in Lettonia, dove la sua famiglia aveva immense proprietà terriere, incentrate su quella di Mežotne, vicino a Bauska. Allo scoppio della Grande Guerra riprese servizio nel suo vecchio reggimento e nel 1917 divenne capitano. Tornò in Lettonia dopo la Rivoluzione d’Ottobre e nel gennaio 1919 cominciò a formare i Fucilieri Volontari di Liepāja, giovandosi dell’impiego d’una sessantina di ufficiali dell’esercito imperiale. Ben presto, aggregateglisi una compagnia della Landwehr Baltica ed una terza comandata dal capitano Didorov, il suo reparto divenne noto come “Livoniano” e s’impegnò nei combattimenti contro i Bolscevichi. Verificatosi il colpo di stato ordito da von der Goltz, il principe rifiutò di cooperare col governo filo-tedesco, pur accettando l’incorporazione di fatto dei suoi uomini nella Landwehr Baltica, con la quale prese parte alle battaglie intorno a Ventspils e Jelgava ed alla liberazione di Riga dai Bolscevichi. Ferito gravemente in maggio e, benché parzialmente invalido per il resto della sua vita, Lieven mantenne il comando dei suoi ormai circa 4.000 uomini, trasformati il 6 giugno in Corpo Volontario Russo, ma noti come Corpo del principe di Lieven, ai quali proibì formalmente di combattere contro gli Estoni. Firmato l’armistizio di Strazdumuiža fra Estoni e Landwehr Baltica, Lieven, incorporando gli uomini di Bermondt Avalov e la brigata del colonnello Virgolic, trasformò il suo corpo volontario nell’Armata Volontaria della Russia Occidentale e la pose agli ordini di Judenič, il quale gli ordinò di muovere su Narva e poi su Pietroburgo. Bermondt e Virgolic però rifiutarono e restarono in Lettonia, mentre lui si spostava in Estonia per unirsi a Judenič. Fallita l’operazione su Pietroburgo e cessati i tentativi contro i Sovietici, Lieven restò in Lettonia, divenne cittadino lettone, si ritirò nei suoi possedimenti, ma li vide espropriare dalla riforma agraria del 1924, che comunque gli concesse di conservare una tenuta a Mazmežotne, non lontano dal suo vecchio palazzo. Organizzata una ditta di produzione di mattoni, visse là e a Riga fino alla morte, il 3 aprile 1937 a Ķemeri. 27 Jānis Balodis nacque a Trikāta il 20 febbraio 1881, figlio d’uno storico ed insegnante, entrò nell’esercito russo nel 1898 e servì dapprima a Kaunas. Frequentò la Scuola militare di vilna dal 1900 al 1902. Nominato sottotenente, pree parte alla Guerra russo-giapponese dal novembre del 1904 al luglio del 1905 e fu gravemente ferito ad un braccio. Dal 1906 al 1914 fu nella sua solita guarnigione di Vilna e al principio della Grande Guerra combatté in Prussia Orientale, venendo ferito di nuovo. ricoverato, il 20 febbraio 1915 fu catturato dai Tedeschi con tutto l’ospedale e passò tutto il resto della guerra in un campo di prigionieri in Slesia. Tornato in Lettonia subito dopo il rilascio, si unì alle prime formazioni armate lettoni e partecipò alla ritirata da riga del 3 gennaio 1919 di fronte all’offensiva bolscevica. il 26 febbraio 1919 fu promosso tenente colonnello e il 6 marzo 1919 colonnello comandante tutte le truppe Lettoni in Curlandia. man mano che nel corso di quella primavera i Russi venivano battuti, Balodis si trovò a comandare unità sempre più grandi, fino a trovarsi a capo del Gruppo Meridionale delle Forze Armate Lettoni, posizione in cui si trovò obbligato dalle circostanze a dover accettare un’alleanza coi Tedeschi per potersene far aiutare contro i Bolscevichi ed evitare di restare schiacciato fra gli uni e gli atri. Per questo motivo poté opporsi ai Sovietici colla 1ª Divisione Curlandia combattendoli in Latgallia. Quando Bermondt attaccò di sorpresa Riga nell’autunno del 1919, Balodis fu nominato comandante in capo delle forze lettoni il 16 ottobre 1919 e, dopo la definitiva vittoria sui Bermondiani e sui Tedeschi, fu promosso generale il 23 20
Per quanto riguardava il quadro politico d’insieme alal base della presenza militare germanica, non è noto se l’Intesa sapesse del progetto di Winnig e probabilmente, ammesso che ne fosse a conoscenza, lo considerava chimerico quanto effettivamente era. Certo è che Marietti sembrò esserne del tutto all’oscuro, non lo citò mai, menzionò Winnig solo di sfuggita e lo stesso presidente della Commissione interalleata non vi accennò mai. Poiché il 22 ottobre il generale Dupont28 aveva avvertito da Berlino che il ministro tedesco della Guerra Noske29 aveva appena ammesso la presenza nei Paesi Baltici di 40.000 tedeschi (15.000 a Mitau con von der Goltz e 25.000 con Bermondt-Avalov) che si rifiutavano di partire e fra i quali i più irriducibili sembravano la Divisione di Ferro e il Corpo Diebitsch,30 a Parigi si decise di procedere e di far partire la Commissione al più presto.
gennaio 1920. finita la guerra d abolita la carica di comandante in capo, Balodis chiese il congedo ed ebbe in dono dallo Stato 100 ettari di terra e una grande casa di campagna. Membro del Partito degli Agricoltori di Kārlis Ulmanis. Balodis fu eletto al Saeima – il Parlamento – nel 1925, ma non si dedicò molto alla politica, pur se, il 7 dicembre 1931, fu nominato ministro della Guerra, carica tenuta fino al 5 aprile 1940. ebbe fra le altre onorificenze nazionali ed estere, l’ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro. Nella sua qualità di ministro ebbe un ruolo primario nell’organizzazione del colpo di stato di Ulmanis del 15 maggio 1934 e furono loro due a firmare la legge marziale e lo scioglimento del Saeima. Vicepresidente della Lettonia dal 2 marzo 1936 e vice primo ministro dall’11 febbraio 1938, all’arrivo dei Sovietici nel 1940 fu rimosso da tutte le sue cariche per essere poi arrestato il 31 luglio 1940 ed essere deportato a Syrzan con sua moglie. Deportato a Kuibishev nel 1941, fu detenuto senza processo fino al 1952, quando fu condannato a 25 anni di reclusione. Restò nella prigione di Vladimir fino al 1956, quando, morto Stalin da tre anni, fu rilasciato col permesso di tornare in Lettonia. Ebbe per sé e sua moglie un appartamentino a Riga e morì l’8 Agosto 1965 a Riga. il KGB rimosse la lapide fatta preparare da sua moglie. 28 Charles Joseph Dupont, nato il 30 ottobre 1863 a Nancy, entrò alla Scuola Politecnica nel 1882 e ne uscì sottotenente d’artiglieria nel 1884, passando alla scuola d’artiglieria. Tenente nel 1886, capitano nel 1893, passò ai servizi segreti, alternandoli coi previsti comandi di reparto fra il 1904 e il 1907. Maggiore nel 1905, divenuto tenente colonnello ritornò al II Bureau e ne fu a capo dal 1913 al 1917, venendovi promosso prima colonnello e poi, il 31 dicembre 1916, generale di brigata. Buon conoscitore della Prussia Orientale. da lui visitata prima della guerra, rischiando d’esservi arrestato, fu per questo, alla fine del 1918, nominato capo della missione francese in Polonia e Presidente della Commissione di delimitazione dei confini fra Polonia e Germania. Generale di divisione dal 23 settembre 1919, divenne Alto Commissario della Commissione di delimitazione dei confini del territorio della Città Libera di Danzica. Fu promosso generale di corpo d’armata nel 1921. Lasciò poi il servizio e morì a Parigi il 29 dicembre 1935 29 Nato a Brandenburgo sull’Havel il 9 Luglio 1868 da una famiglia d’origine russo-polacca, Gustav Noske cominciò a lavorare come cestaio, si avvicinò al socialismo, divenne sindacalista e, come membro del Partito Socialdemocratico, nel 1906 fu eletto al Parlamento. Marcatamente contrario ai Bolscevichi, una volta nominato ministro della Guerra nel 1919, incoraggiò i Freikorps in funzione antibolscevica e, per mantenere l’ordine, non esitò ad usare l’esercito contro gli Spartachisti. Convinto assertore della legalità e dello Stato democratico, disconobbe gli estremismi dei Freikoprs appena si manifestarono. Lasciato il ministero nel 1920, divenne governatore dell’Hannover, ma nel 1933 fu rimosso dai Nazisti, che, dopo averlo emarginato, l’arrestarono nel corso della repressione del colpo di Stato tentato il 20 luglio 1944. Liberato dagli Alleati nel 1945, morì ad Hannover il 30 Novembre 1946. 30 Karl Heinrich libero signore (equivalente a barone) von Diebitsch, nacque a Berlino il 5 dicembre 1865. Uscito dal corpo dei Cadetti il 18 marzo 1886, iniziò un non brillante carriera in cavalleria venendo assegnato al 16° ussari Imperatore Francesco Giuseppe dove rimase fino alla promozione a capitano di cavalleria (Rittmeister) /il 17 maggio 1902. Passò poi a comandare delgi squadroni nei Granatieri a Cavallo e negli Ulani. Maggiore il 27 gennaio 1913, fu promosso tenente colonnello il 22 marzo 1918. Dopo le operazioni nel Baltico non.si sa molto di lui, salvo che morì il 23 febbraio 1924. Il suo Freikorps von Diebitsch venne deciso con ordine del 23 marzo 1919 e nacque il 1° aprile 1919 con una forza di 948 uomini, provenienti dalla Territoriale Sassone o arruolati fra i Tedeschi della Curlandia, inquadrati in quattro compagnie di fanteria, una sezione esplorazione, ricognizione ed informazioni e uno squadrone di cacciatori. Arrivò ad avere in estate 3.000 uomini componenti due battaglioni di fanteria, uno di cacciatori, una sezione d’artiglieria e due squadroni a cavallo. Ebbe il battesimo del fuoco nella primavera del 1919 in Lituania. Ufficialmente fu sciolto a Thorn il 18 Dicembre 1919, ma di fatto un nucleo consistente continuò ad esistere almeno fino all’aprile 1920, cioé fino dopo il Putsch di Kapp. 21
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Il Diario della delegazione italiana, novembre 1919 – novembre 1920
Il 3 novembre 1919 a Parigi ebbe luogo la prima riunione della Commissione Interalleata per lo sgombero delle province baltiche e da qui in poi la parola passa al generale Marietti, attraverso la lunga relazione da lui stesa alla fine della missione. “Commissione interalleata per lo sgombero delle province baltiche 3 novembre: prima riunione della commissione, con intervento dei rappresentanti degli Stati Baltici. Materiale ferroviario – i T.31 hanno ridotto lo scartamento delle ferrovie dal russo al normale.32 Rimane stabilito che debbano lasciare il materiale corrispondente alle linee esistenti prima della guerra ed al traffico dell’ante guerra, nonché tutto il materiale necessario pel funzionamento. Separazione dalle truppe russe da quelle tedesche: il delegato americano vorrebbe che si trasportassero prima tutte in Germania e poi si rimandassero in Russia. non è approvato, ma si decide che la separazione avvenga sul posto. Passaggio della proprietà privata: Se si vuole che i grandi proprietari baltici se ne vadano, è necessario indennizzarli equamente; d’altra parte è necessario che i proprietari si adattino all’espropriazione. Si seguirà questo criterio in tutto il lavoro di persuasione. Il rappresentante lettone dichiara: di non ammettere che i tedeschi facciano parte del futuro governo; potranno rimanere nel paese solo a condizione di non fare della politica. Afferma che esistono in Germania, e specialmente presso i confini, 16 uffici di reclutamento per le truppe ribelli; è invitato a dare i nomi. Richiesta di fondi. Per mantenere le truppe russe dopo partiti i tedeschi. La questione è già stata posta al C.S.33 ma non ha risposto, neppure ad un sollecito. Si decide di34 ripetere la richiesta.35 6 Novembre - Conferenza al Quay d’Orsay.36 Vi assisto perché è all’ordine del giorno la quistione della P.B. Decisioni prese: 1°) Soppressione della frase contenuta nell’art. 5 delle istruzioni (vedi Promemoria allegato n. 16): “La Commissione servirà d’intermediaria fra il C. S. e le marine alleate 31
Tedeschi. Lo scartamento è la distanza tra le due rotaie d’un binario misurata tra i loro margini interni. Poiché nelle ferrovie minerarie a trazione animale della Gran Bretagna era di a quattro piedi e otto pollici e mezzo, pari a 1,435 metri, le locomotive furono progettate con quella distanza tra le ruote e, essendo le inglesi le prime fatte in Europa e vendute inizialmente pure all’estero, i Paesi che le compravano regolavano su di esse la distanza fra le rotaie dei loro binari, per cui lo scartamento minerario inglese divenne quello ferroviario comune, prima in Europa e poi nel resto del mondo, con poche eccezioni come il Portogallo, la Spagna, l’Irlanda e la Russia. Prescindendo dai primi tre, lo scartamento russo, esteso poi alla Finlandia, allora parte dell’Impero zarista, fu di 1,523 metri. Questo complicò per lungo tempo i trasporti ferroviari fra quei Paesi e il resto d’Europa e quando nel 1914 i Tedeschi entrarono nei Paesi Baltici, allora parte dell’Impero russo, trovarono più semplice rifare tutte le poche linee ferroviarie esistenti secondo lo scartamento europeo che continuare a bloccare i treni di un tipo, scaricarli e ricaricarne il carico su quelli dell’altro scartamento. 33 Consiglio Supremo interalleato. 34 Fine di pag. 1. 35 Allegato N. 1 e Allegato N. 2: [aggiunto a mano da Marietti] Materiale ferroviario, il C.S. decide che la Commissione sia competente a stabilire la quantità da lasciare sul posto. 36 Com’è noto, al 37 del Quai d’Orsay c’è la sede del Ministero degli Esteri francese. 23 32
2°) Non si concedono i crediti richiesti, ma si rinvia la concessione a quando ve ne sarà bisogno. 3°) L’azione politica della C. dev’essere quanto più possibile limitata. il delegato italiano fa presente che in pratica sarà molto difficile prescindere dall’azione politica. Riunione della Commissione. Cheney, udita la dichiarazione che non vi sono fondi a disposizione, ritorna sulla proposta di sgomberare le truppe russe in Germania (è la sua fissazione e non se ne vede la ragione) Niessel non è d’accordo, pur ritenendo che si debba chiamare il governo tedesco responsabile per le truppe tedesche, per quelle russo-tedesche e per quelle russe. Inviterà Judenic a preparare e mandare presso Bermond agenti per la scelta degli elementi russi da avviare a Judenic.37 Cheney chiede che, prima di partire da Parigi, si stabiliscano le modalità delle eventuali pressioni da esercitare sul G.T.;38 bisogna che il C.S. sia preparato a questa eventualità. Niessel ha già chiesto al C.S. quali mezzi di pressione intende eventualmente esercitare e fare esercitare. Il C.S. ha dichiarato di dare ampio mandato di fiducia alla Commissione. Quanto al contegno verso il G.T., non bisogna intavolare discussioni, ma soltanto comunicare le disposizioni del C.S. o della C. Direttive De Martino.39 La questione delle P.B. è molto complessa e non interessa direttamente l’Italia. Alla mia richiesta che, dato il delinearsi di un contrasto fra gli interessi francesi da un lato e quelli americani ed inglesi dall’altro, il voto dei Delegati italiano e giapponese acquista grande importanza ed è quindi utile sapere la linea di condotta generale da seguire, risponde di non prendere partito deciso, ma di navigare fra due acque, (come se fosse facile quando si tratterà di rispondere un si od un no). Partenza da Parigi 7 novembre – Arrivo a Berlino – incontro in treno del consigliere di Legazione Von Dirksen40 rappresentate del Ministro degli Esteri. Accennando questi ad incominciare una discussione, Niessel taglia corto dichiarandogli che non41si discute e che no vi sono che ordini da eseguire ed istruzioni da ricevere. Modificazione alle Istruzioni – Il C.S. notifica che, per ogni questione politica, la C. dovrà limitarsi a riferire al C.S.42
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Fine di pag. 2. Governo Tedesco 39 Giacomo De Martino, nato a Berna il 7 settembre 1868 da padre italiano e madre svizzera, era all’epoca ministro plenipotenziario di I classe. Benché non fosse ancora ambasciatore, era da tempo segretario generale del Ministero degli Esteri, carica mantenuta appunto fino al 1919, quando fu nominato Segretario generale della delegazione italiana alla Conferenza di pace, venendo promosso ambasciatore e destinato nello stesso anno a Berlino, dove rimase fino al 1920. Ambasciatore a Londra dal 1920 al 1922, a Tokio da quell’anno al 1925, terminò la carriera reggendo l’ambasciata a Washington dal 1925 al 1932. Senatore del Regno dal 1928, una volta in pensione partecipò ai lavori del Senato fino al 1944. Morì a Roma il 25 giugno 1957. Suo zio era stato ministro degli Esteri e governatore di colonie. 40 Eduard Willy Kurt Herbert von Dirksen signore di Gröditzberg, nato a Berlino il 2 aprile 1882, dopo gli studi legali si avvio alla carriera civile. Prese parte alla Grande Guerra e guadagnò la croce di ferro di II classe, poi, nel 1917, passò in diplomazia e fu destinato in Olanda e poi in Russia. Quando si incontrarono in treno era reduce da Kiev, lasciata quello stesso anno. Duramente antipolacco, von Dirksen fu incaricato d’affari a Varsavia dal 1920 al 1921 e console di Germania a Danzica dal 1923 al 1925. Ambasciatore tedesco a Mosca dalla fine del 1928 al 1931, vicinissimo ad Hitler da prima dell’ascesa al potere, nell’ottobre del 1933 fu da lui destinato a reggere l’ambasciata in Giappone, dove restò fino al 1938, quando fu nominato ambasciatore a Londra e vi rimase fino allo scoppio della guerra, che mise fine alla sua carriera. Ritiratosi a vita privata, morì a Monaco il 19 dicembre 1955. 41 Fine di pag. 3. 42 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 2 bis. 24 38
Conferenza coi Delegati tedeschi. Viceammiraglio Hopman,43 Maggiore di S.M. Von Kessler,44 Consigliere di Legaz. Von Dirksen. Lettura delle credenziali firmate dal Ministro della Guerra Noske e dal ministro degli Esteri Muller.45 Presentazione di quattro serie di quesiti e richieste di dati.46 Hopman informa che le truppe, le quali hanno accettato di tornare indietro, avranno finito il movimento per il 13 novembre. 8 Novembre – Riunione della C. - L’Amm. Hopman ha detto che il Gen. Eberhard47 sarà rientrato a Tilsit48 il 9. Con ciò egli non avrà più responsabilità sulle truppe rimaste nelle P.B. – si decide di chiedere che Eberhard rimanga sul posto fino al termine dello sgombro delle truppe e dei materiali. Allontanamento degli agenti tedeschi e funzionari dagli Stati baltici, richiesto con telegr. alla Missione francese Reboul49 ed alla missione inglese Robinson50 in Kowno,51 ad eccezione del personale ferroviario e di52 quello gradito ai Governi locali. Riunione coi delegati tedeschi – 43
Albert Julius Emil Hopman, nato ad Olpe il 30 aprile 1865, fu cadetto della Marina imperiale nel 1884. Dopo una lunga pratica di navigazione partecipò alla Guerra dei Boxers nel 1900, poi fu addetto allo Stato Maggiore della Marina e, da capitano di corvetta, fu osservatore presso la Marina Russa in Estremo Oriente durante la Guerra RussoGiapponese. Dopo alcuni comandi in mare in Patria ed in Sud America, iniziata la Grande Guerra fu promosso contrammiraglio e destinato in Turchia. Viceammiraglio nel 1917, dopo Brest-Litovsk fu mandato in Crimea e Mar Nero. Lasciò il servizio attivo nel 1920 e morì a Berlino il 14 marzo 1942. 44 Harry Clemens Ulrich conte von Kessler, nato a Parigi il 23 Maggio 1868 da padre tedesco e madre britannica. Cosmopolita, esperto d’arte, direttore di museo a Weimar dal 1903, amico di molti fra i maggiori esponenti della cultura austro-tedesca, durante la Grande Guerra combatté in artiglieria in Belgio e sul fronte orientale. Nel 1918 fu nominato incaricato d’affari nella cosiddetta Seconda Repubblica di Polonia. Non favorevole al Nazismo, nel 1933 lasciò la Germania. Morì a Lione il 30 novembre 1937 45 Hermann Müller, nato a Mannheim il 18 maggio 1876, lasciò gli studi per lavorare nel commercio. Si diede al giornalismo, s’iscrisse al Partito Socialdemocratico e fu eletto al Landtag – il parlamento regionale – prussiano. Si dedicò prevalentemente all’attività del Partito, che lo impiegò in particolare nei contatti coll’estero. Dopo l’armistizio ricoprì vari incarichi di governo. Fu ministro degli Esteri e in quella veste firmò il trattato di pace. Cancelliere del Reich dal marzo al giugno del 1920, riebbe la carica dal giugno del 1928 al marzo del 1930. Morì a Berlino il 20 marzo 1931. 46 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 3. 47 Eberhardt, cfr. nota 8. 48 Sovetsk, in Prussia Orientale, governatorato (Oblast) di Kaliningrad. N.B. da adesso in poi tutte le località extedesche della Prussia Orientale saranno qui indicate come “in Russia”. 49 Grazie all’aiuto del colonnello Max Schiavon, che mi ha fornito tutti i dati, posso dire che, in base ad un esame degli incartamenti degli Archivi del Servizio Storico della Difesa francese il colonnello Reboul non si chiamava Constantin contrariamente a quanto scritto da tutti gli autori, ma Célestin-Alexandre. Nato a Tolone il 27 febbraio 1882, entrò all’École Spéciale Militaire il 30 ottobre 1901 e ne uscì sottotenente il 1° ottobre 1903. Tenente all’8° Reggimento di fanteria coloniale dal 1° ottobre 1905, fu distaccato alla Scuola Superiore di Guerra dal 1910 al 1912. Capitano dal 23 giugno 1913, durante la Grande Guerra fu citato sei volte all’ordine del giorno e nominato cavaliere della Legion d’Onore. Addetto allo Stato Maggiore del I Corpo d’Armata coloniale dal 1916, fu promosso maggiore a titolo provvisorio il 16 gennaio 1918 e confermato a titolo definitivo il 19 aprile seguente. Capo di Stato Maggiore della 33ª Divisione di Fanteria, rientrato in Francia dopo il periodo in Lituania (in cui il grado di tenente colonnello – così ha spiegato il colonnello Schiavon – doveva essere fittizio, come quasi sempre per gli ufficiali francesi impegnati in queste missioni), lasciò il servizio attivo il 17 febbraio 1921 e si diede al giornalismo a Parigi, scrivendo sul “Temps”. Ufficiale della Legion d’Onore e tenente colonnello della riserva, morì a Saint Mandé il 23 ottobre 1954. 50 Henry Rowan Robinson, nato il 4 maggio 1873, sottotenente d’artiglieria dal 15 maggio 1892, capitano soprannumerario, riammesso in servizio attivo nel 1910, tenente colonnello nel 1918 e brigadiere temporaneo nel 1919, ebbe il Distinguished Service Order e la croce di guerra francese nel 1918, poi gli ordini del Bagno e dei santi Michele e Giorgio. Colonnello il 5 maggio 1921, h-p. late staff il 31 ottobre 1927, lasciò il servizio attivo l’8 dicembre del 1928. Fu promosso nella riserva il 13 giugno 1934 al grado di maggiore generale (generale di divisione negli eserciti anglosassoni). Fu, autore di numerosi scritti di politica militare e di argomento strategico, collaborando con molti giorranli come esperto di affari militari nazionali ed internazionali relativi alla Guerra d’Etiopia del 1935-36 ed alal Seconda Guerra Mondiale . 51 Kaunas, Lituania. 52 Fine di pag. 4. 25
Hopman presenta alcuni documenti53 e spera che da essi risulterà che il G.T. ha fatto quanto poteva. Le truppe hanno la convinzione che son nelle P.B. per combatter ei bolscevichi, che l’Intesa ha riconosciuto questo incarico, che ora l’Intesa ha mutato indirizzo; temono che, venendo via, tutti i sudditi tedeschi cadranno in mano dei bolscevichi. Illustra la nota tesi del pericolo del dilagare del bolscevismo nelle P.B. Le risposte a parte dei quesiti fatti dalla C. risultano dai documenti presentati. Non è possibile fornire i dati sulle formazioni germano-russe, pare che esistano la Divisione di ferro, il Gruppo Plehwe, il corpo volontario, la legione tedesca.54 Niessel: non ci si può contentare di questo, occorrono informazioni complete. Per le truppe tedesche si richiedono dislocazione ed ordini mandati. Afferma la piena responsabilità di Eberhard. Hopman: Eberhard è stato mandato in tutta fretta a sostituire Von der Goltz; ha agito con grande abnegazione e con lodevole iniziativa; è giunto nelle P.B. dopo che parte delle truppe tedesche erano passate ai russi, e quindi non lo si può chiamare responsabile. Non vi sono depositi considerevoli di materiali nelle mani dei tedeschi. Niessel crede che i materiali siano copiosi, ma riserva la quistione a più tardi.55 Hopman dichiara che il trattato d’armistizio prevede la consegna di materiali nei territori occidentali ed in Polonia, non nelle P.B. Niessel risponde che per le P.B. provvedono le istruzioni del Maresciallo Foch Hopman: circa la possibilità di trasportare truppe per mare, osserva che le poche navi disponibili sono impiegate pel trasporto di viveri e di carbone. se si trasporteranno truppe, ciò andrà a detrimento del trasporto di queste merci essenziali. Il massimo sforzo consentirà il trasporto di 1000 uomini ogni tre giorni. Ciò posto la questione di uno o più porti d’imbarco non ha importanza. Uffici di reclutamento56 – il G. t. ne ha avuto conoscenza ed ha impartito ordini perché fossero chiusi; diverse persone furono arrestate. Trasporto delle truppe – Verranno dirette ai luoghi dove dovranno essere smobilitate. Nega che nella Prussia orientale vi siano grandi concentramenti di forze (Niessel chiede dati precisi) 9 Novembre – Riunione della C. 57 Situazione di Bermond: Avrebbe voluto restare nell’orbita russa, ma è stato circondato dai baroni baltici, che sono germanofili e lottano per conservare le loro terre. Le truppe germano-russe avrebbero 30 batterie da campagna58 su quattro pezzi, 20 pezzi da 150, 120 aeroplani; scarseggiano di vestiario e di danaro; Bermond ha stampato per circa un miliardo di rubli, senza valore legale; sono però cambiati in marchi dagli ebrei e così i soldati mandano denaro alle famiglie. Il raccolto è stato straordinariamente abbondante nelle P.b. Discussione coi rappresentanti degli stati baltici 59 Niessel espone il compito della C., che non è però politico. E’ però utile che le popolazioni locali seguano una politica moderata, che non porti ala disperazione i baroni baltici. Rappresentante lituano: Un modus vivendi è stato tentato ma con poco risultato. Si è cercato di allontanare gli agenti tedeschi, ma i tedeschi sostengono che sono necessari. Niessel risponde che bisogna dar loro i passaporti. 53
Fatto dattiloscrivere “allegato…)”, Marietti a mano aggiunse a margine: 4-5 e sotto 6-7. La Deutsche Legion – Legione tedesca – era recente, perché nata il 25 agosto 1919 a Mitau dalla II Brigata di Fanteria della 1ª Divisione di riserva della Guardia, impiegando pure uomini della Landeswher Baltica. 55 Fine di pag. 5. 56 Marietti a mano aggiunse a margine: allegati 8 - 9. 57 Marietti a mano aggiunse a margine: allegati 10 -11 e sotto 11 bis. 58 Fine di pag. 6. 59 Marietti a mano aggiunse a margine: allegati 12 -13 e sotto 14- 15. 26 54
Dall’Estonia i funzionari tedeschi sarebbero partiti, in Lettonia non ve ne sono che pochi. Rappresentante lettone: Dichiara che il governo non intende distribuire terre ai contadini. I Baroni baltici hanno installato nelle loro terre coloni tedeschi, senza autorizzazione del governo, dislocandoli in punti militarmente importanti ed armandoli. Rappresentante lituano: in Lituania la situazione è diversa,60 perché non vi sono proprietari tedeschi, ma piuttosto polacchi-tedeschi. Rappresentanti lituano e lettone: Dichiarano che, nel caso i tedeschi lascino il paese, sono in caso di assicurare il servizio ferroviario e l’amministrazione. Quanto al pericolo bolscevico, tutti e tre dichiarano di on avere preoccupazione; anzi, partiti i tedeschi, vi saranno maggiori forze per l’ordine interno e per guardare la frontiera russa. 10 Novembre – Visita al Ministro della difesa nazionale Noske –61 Niessel espone il noto programma, a cui Noske risponde seccamente, dimostrando in fondo il desiderio di finire questa avventura. Non accetta responsabilità per le truppe che sono al di là dei confini. L’Amm. Hopman avrà pieni poteri per trattare a nome del governo, secondo le decisioni che, nel pomeriggi, verranno prese dal Consiglio dei Ministri. Niessel dichiara che all’indomani tali poteri verranno esaminati e, se di soddisfazione, la C. partirà. 11 Novembre – Riunione coi Delegati tedeschi –62 Hopman, premesso un lungo preambolo sulla necessità di una pace di giustizia, crede che abbiamo ancora troppe prevenzioni su quanto ha fatto il governo tedesco nelle P.B. – Prega anche di tener presente nella trattazione delle questioni che governo, autorità ed esercito tedeschi non63 sono quali l’Europa, per l’esperienza passata, crede che siano. Assicura che la quantità di truppe nella Prussia orientale non è quella che si crede, ma molto minore dei bisogni per la frontiera. Esame di poteri dei delegati. Hopman ha pieni poteri verso le autorità civili e militari; nel caso in cui le autorità locali non possano o non vogliano eseguire, ha facoltà di rivolgersi al governo. Ordini del governo sono dati ai comandi di Konigsberg64 e di Colberg65 perché aiutino ed assistano la C. La C. ritiene questi poteri sufficienti. Circa i lasciapassare, sorge la discussione per quanto riguarda il viaggio al di là della frontiera. non si tratta tanto dei membri della C. quanto degli ufficiali che dovranno essere inviati per controllare. Opportunamente corretto, è accettato il modulo del lasciapassare. Posti di controllo – Hopman chiede che non vengano stabiliti in territorio tedesco, perché ciò potrebbe produrre reazione da parte ella popolazione. Niessel risponde che Hopman poco prima ha dichiarato di non poter assumere la responsabilità della sicurezza, se non su territorio tedesco. Ad ogni modo il controllo è imposto dagli ordini delle Potenze alleate.66 Hopman ripete che assume la responsabilità per la sicurezza della C., ama non può farlo per i distaccamenti di controllo isolati; bisogna tener conto dello spirito fiero delle popolazioni di confine, che insorgeranno alla comparsa di agenti stranieri. 60
Fine di pag. 7. Marietti a mano aggiunse a margine: allegato 16. 62 Marietti a mano aggiunse a margine: allegati 17-18-19. 63 Fine di pag. 8. 64 Kaliningrad, in Russia. 65 Kołobrzeg, in Polonia. 66 Fine di pag. 9. 61
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Niessel dichiara che lo stabilire posti di controllo è fuori discussione. D’altra parte il controllo è stato chiesto dallo stesso governo tedesco; fra poco di commissioni di controllo ve ne saranno dappertutto e non manca il tempo per preparare le popolazioni. Neppure è accettabile la richiesta di Hopman che gli agenti di controllo vestano in borghese, perché così sarebbero più facili gli incidenti. Agenti tedeschi – La richiesta di farli partire non è prevista dal trattato di armistizio. Niessel: E’ inutile insistere perché si chiede l’allontanamento in base al diritto internazionale, che i governi hanno di accettare soltanto le persone gradite. Avverte una volta per tutte che è inutile presentare domande o prospettare questioni giuridiche; la C. ha un compito nettamente definito, che eseguirà Visita Gutschkof67 – Già Presidente della Duma russa e ministro della guerra nel ministero Lwof68 al tempo della prima rivoluzione. E’ in giro per le capitali d’Europa per la propaganda in favore della ricostituzione della Russia; a Berlino riveste la carica di Presidente della69 croce rossa per la liberazione dei prigionieri. Mi espone il solito miserando stato della Russia. L’Intesa non ha potuto fare sinora molto per salvarla, l’Inghilterra è quella che è stata più attiva, sebbene l’indirizzo seguito sia stato molto incostante; la Francia ha fatto poco. Oggi Kolciak70 (corpo misto di Siberia) è molto lontano; Denikin71 nell’inverno non potrà eseguire la progettata marcia su Mosca; non resta 67 Aleksandr Ivanovič Gučkov, nato a Mosca il 14 ottobre 1862, di madre francese, bisnipote d’un servo della gleba divenuto un piccolo imprenditore, era nipote d’un sindaco di Mosca che aveva sviluppato la piccola industria laniera paterna e fu fratello d’un altro sindaco di Mosca. Studiò filosofia ed economia all’Università di Mosca, soggiornò cinque anni in Germania e nel 1893 divenne membro del consiglio comunale moscovita, rivestendo altri incarichi amministrativi a Nijni Novogord e per la ferrovia transiberiana. Volontario coi Boeri nella Guerra del Sudafrica del 1899-1901 e coi Macedoni contro i Turchi, prese parte alla Guerra Russo-Giapponese come delegato della Croce Rossa. Tenendosi abbastanza defilato durante la seguente rivoluzione del 1905, fondò poi il movimento ottobrista, critico nei confronti della sinistra rivoluzionaria e, dopo un primo insuccesso elettorale nel 1906, fu eletto alla Duma nel 1907. Fondato il partito progressista nel 1912, nel 1914 fu un interventista e sostenne la guerra a oltranza. Dopo la Rivoluzione di Febbraio divenne ministro della guerra, ricevé l’atto d’abdicazione dello zar e la rinuncia al trono dello zarevič. Dopo la presa di potere di Lenin decise d’emigrare. Tentò d’appoggiare i Bianchi, ma in seguito alla loro sconfitta si rassegnò e visse in Germania e poi in Francia, dove morì il 14 febbraio 1936. 68 Il principe Georgij Evgen’evič L’vov era stato presidente del governo provvisorio russo dal 23 marzo al 7 luglio 1917. 69 Fine di pag. 10. 70 Aleksandr Vasil’evič Kolčak, nacque a San Pietroburgo il 16 novembre 1874 e morì a Irkutsk il 7 febbraio 1920. Figlio d’un ufficiale della marina russa, uscì nel 1894 dal Collegio di Marina di San Pietroburgo Trasferito a Vladivostok, vi rimase dal 1895 al 1899. rientrato in Russia, fece parte d’una spedizione polare durata dal 1900 al 1902 e di varie altre successive. Allo scoppio della Guerra Russo-Giapponese comandò un incrociatore basato a Port Arthur, in Cina e al termine dell’assedio giapponese alla città fu fatto prigioniero. Dal 1906 fece parte del comando della Marina russa e allo scoppio della Grande Guerra fu assegnato alla Flotta del Mar Baltico. Comandante della difesa costiera, viceammiraglio nel 1916, fu messo a capo della Flotta del Mar Nero a sostenere l’Armata di Judenic in azione nel Caucaso e in Anatolia contro i Turchi. Dopo la Rivoluzione di Febbraio, fu deposto dal comando in giugno e nominato osservatore militare in Inghilterra e negli Stati Uniti. Scoppiata la Rivoluzione d’Ottobre, tornò in Russia e si mise a disposizione degli Inglesi, i quali lo convinsero ad accettare il ruolo di capo del Governo provvisorio controrivoluzionario in Siberia. Capo di Stato con poteri dittatoriali nel 1918, delegò ad altri i combattimenti terrestri dell’Armata Bianca, le cui vittorie nel 1918 e 1919 misero in mano ai controrivoluzionari un amplissimo territorio. Abbandonato dai Cechi, dai Polacchi, dai Francesi e dai Giapponesi, non abbastanza sostenuto dagli inglesi e per niente dagli Americani, rimase praticamente solo davanti alla controffensiva dell’Armata Rossa nell’aprile del 1919. La sconfitta da lui subita in ottobre permise ai Rossi di volgersi contro Denikin in Ucraina. Sfasciatasi la sua armata Kolčak si diresse verso Irkutsk e il 20 gennaio 1919 fu tradito dal governo di Irkutsk e consegnato ai Bolscevichi e fucilato il 7 febbraio 1920. 71 Anton Ivanovič Denikin, nato a Włocławek – Vladislavia – in Polonia il 16 dicembre 1872 era figlio d’un ex-servo della gleba divenuto maggiore dell’esercito imperiale. Entratoci nel 1890, uscì dall’Accademia Militare di Kiev nel 1892 come ufficiale d’artiglieria. Partecipò alla Guerra Russo-Giapponese, la finì nel 1905 col grado di colonnello e fu promosso maggior generale nel 1914, poche settimane prima dello scoppio della Grande Guerra. Elevata la sua brigata a divisione nel 1915, nel 1916 si trovò a comandare l’VIII Corpo d’Armata in Romania. La Rivoluzione di Febbraio gli troncò la carriera. Fuggito dopo la Rivoluzione d’Ottobre nel sud della Russia, insieme a Kornilov formò un esercito 28
quindi che operare nella zona occidentale. Ma qui Yudenic (54.000 uomini) è in condizioni disastrose perché, a malgrado delle promesse, l’Inghilterra non ha mandato nel mese di giugno che pochi materiali su tre soli bastimenti. Il mancato concorso delle forze della Finlandia ha pure contribuito alla mal riuscita dell’attacco su Pietrogrado, Bermond non è in condizioni migliori; invitato a cooperare con Yudenic, ha dichiarato di non poterlo fare, perché non ha che 250 cartucce per fucile e 150 colpi per pezzo. Data questa situazione, Gutschkof ritiene che la migliore soluzione da adottarsi rispetto alle forze tedesche che non vogliono ritornare in Germania, sarebbe di autorizzarle a portarsi a fianco di Yudenic contro i bolscevichi. Osservo che a questo si oppone l’articolo del trattato di pace, che vieta ai tedeschi di prendere servizio in eserciti stranieri; su questo principio l’Intesa non ammette certo discussioni.72 Su questo argomento ho discusso coi delegati inglese ed americano. Sono entrambi in massima favorevoli; però la Francia è decisamente contraria. Turner ritiene che quando tutti fossimo d’accordo ed anche i tedeschi accettassero, si potrebbe fare la proposta al C.S. – Osservo che, a parte tutte le altre difficoltà, vi sarebbe sempre quella dei rifornimenti, che, dato l’armamento, dovrebbe essere fatto dai tedeschi. In sostanza tale proposta potrà essere esaminata soltanto quando si vedano vani gli sforzi per fare entrare in Germania le truppe ribelli. Partenza per Konigsberg.73 12 Novembre – Arrivo a Konigsberg –74 Arrivo a KONIGSBERG alle ore 14. Nel pomeriggio, al castello dell’ordine Teutonico. RIUNIONE CON LE AUTORITA’ LOCALI. Presentazione reciproca: generale von ESTORFF,75 comandante del Reichswehr Kommando n. 1, un rudero manifestamente nelle mani del capo di stato magg. sig. WINIG, alto presidente per la Prussia Orientale.76 Winig, con tono molto duro, dice di essere stato rappresentante tedesco nell’inverno scorso per arrestare l’avanzata bolscevica, che nel febbraio 19 era giunta a 36 km dal confine.
bianco contro i Bolscevichi. Sconfitto nell’ottobre del 1919, nel 1920 Denikin si spostò in Inghilterra, nel 1926 in Francia e, finita la Seconda Guerra Mondiale, negli Stati Uniti, dove morì, ad Ann Arbor, l’8 agosto 1947. 72 Fine di pag. 11. 73 Fine di pag. 12. 74 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 19. 75 Ludwig Gustav Adolf nobile von Estorff, nato ad Hannover il 24 dicembre 1859. Dopo la Kadettenschule di Berlino, iniziò la sua carriera da ufficiale nel 1878. Tenente nel 1887. Promosso capitano nel 1893, l’anno dopo fu destinato all’Africa Orientale Tedesca, venendo trasferito nel 1901 in quella Sud Occidentale, dove partecipò alla sanguinosa serie di campagne contro gli Herero. Tornò in Germania col grado di colonnello nel 1911. Generale di brigata nel 1912, nel 1915 ebbe un comando di divisione e nel 1916 fu promosso tenente generale. Combatté sui fronti occidentale e serbo, poi fu destinato al Baltico. L’8 dicembre 1918 ebbe il comando dell’8ª Armata e delle truppe tedesche nel Baltico. Nel febbraio del 1919 fu nominato governatore di Königsberg e comandante del I Comando Territoriale. Coinvolto nel colpo di stato di Kapp, fu messo a disposizione nel 1920. Morì il 5 ottobre 1943 a Uelzen. 76 August Winnig nacque il 31 marzo 1878 a Blankenburg da una famiglia povera. Membro del Partito Socialdemocratico dal 1896, presto si diede al giornalismo ed al sindacalismo, divenendo nel 1913 il capo dell’associazione sindacale dei lavoratori edili. Membro eletto del Landtag – il parlamento regionale – d’Amburgo, nel 1917 fu nominato commissario imperiale per la Prussia Orientale ed Occidentale e ministro plenipotenziario per le province baltiche. In tale veste firmò il 26 novembre 1918 il riconoscimento del governo provvisorio lettone, ma differì il più possibile il ritiro delle truppe tedesche e favorì la formazione dei Freikorps, ai cui uomini promise terre e proprietà, coll’intento di creare uno stato baltico-germanico. Nominato Presidente Superiore della Prussia Orientale dal governo di Weimar nel gennaio 1919, cercò di creare uno stato autonomo nel Baltico comprendente Estonia, Lettonia, Lituania e le due Prussie orientale ed occidentale. Fallito il suo progetto, sostenne il colpo di stato di Kapp del 13 marzo 1920 e per questo fu rimosso dall’incarico ed espulso dall’SPD. Passato ai conservatori, rifiutò di aderire al Partito Nazista, di cui però vide favorevolmente l’avvento al potere nel 1933, pur se con parecchie prese di distanza man mano che il tempo passava. Morì a Bad Nauheim il 3 novembre 1956. 29
Nella sala dove sediamo, ancora nel mese di marzo, siedeva il consigli dei marina, che tenevano relazioni dirette coi comunisti lettoni e coi soviet. QUANDO NEL LUGLIO VENNE DAL GOVERNO L’ORDINE DI SGOMBRO DELLE P.B. EGLI PROPOSE LA COSTITUZIONE DI UNA NUOVE FRONTE AL DI LA’ DELLA FRONTIERA. IL GOVERNO NON ACCETTO’, MA CONFERMO’ L’ORDINE DI SGOMBRO. Ha dato l’ordine, sebbene sia convinto che tristi giorni verranno, quando l’ultimo soldato sarà partito. L’Intesa prende su di se la responsabilità davanti alla storia. NIESSEL reagisce vigorosamente. La responsabilità del bolscevismo è del governo imperiale tedesco. WINIG: coi soldati ritorneranno i civili tedeschi o di origine tedesca: da 130000 a 160000; per difficoltà di alloggiamento chiede un margine di tempo maggiore. NIESSEL: le autorità militari hanno parlato di 30000, i governi locali di qualche centinaio di persone. A malgrado del ricordo cocente dello stato in cui sono state ridotte le popolazioni francesi, assicura che le popolaz. verranno trattate con ogni riguardo ed umanità. WINIG abbandona la seduta. CHIUSURA DELLA FRONTIERA notizie sul funzionamento:77 MILIT. GRENZSCHUTZ. cmdt. brig. grn. Ehrharst Insterburg settore Gumbinnen ten. col. von Luck id Heinrichswald id von Boden 17 compagnie della forza media di 60 a 80 uom. più alcuni gendarmi: totale 2000 uom. Intervengono se richiesti dalla polizia. POLIZIA DA CAMPO. comando a Königsberg (Riese): circoli di Gumbinnen (ispett. Philipps) = Marggraben (Block) = Eydtkuhnen (Hagen) = Haydekun (Graschner). ufficiali antichi funzionari di polizia ed ufficiali di riserva; sottuf. agenti di polizia o volontari del luogo. Non vi sono gregari. NIESSEL chiede se hanno incarico di impedire anche i movimenti anormali, e nei due sensi. Risposta affermativa. Osserva che la dislocazione è buona per impedire l’entrata, ma non l’uscita. CAPO DI ST. MAGG. (altro tipo di perfetto prussiano altezzoso, decorato dell’ordine Pour le mérite), Non sono in condizioni di impedire l’uscita. La scarsezza dipende dall’esiguità delle forze complessive esistenti in Prussia Orientale, che è di 4 brigate, di cui 2 con effettivi al di sotto del normale più 2 brigate in via di scioglimento. Racconta l’avventura del distacc. di Rossbach partito per raggiungere le truppe ribelli. Non si poté fermarlo sulla Pregel, perché non è possibile impegnare una lotta fratricida che condurrebbe alla rivoluzione della Prussia orient. Così passarono a Tauroggen. Si cercò anche dopo di influenzarlo per mezzo di ufficiali, ma inutilmente. da parte dell’autorità giudiziaria venne iniziato procedimento. Niessel osserva che avrebbe dovuto recarsi Erstoff in persona78 RIUNIONE DELLA COMMISSIONE Decisione di mandare nota alla delg. ted. per:79 1°) protestare per il contegno scorretto tenuto dal capo di st. magg. 2°) modificare il servizio di vigilanza alla frontiera, insufficiente e riconosciuto tale dallo stesso capo di st. mag. 77
Fine di pag. 13. Fine di pag. 14. 79 Marietti a mano aggiunse a margine: Allegato 20. 78
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3°) chiedere se è stato disposto per far cessare i bombardamenti di Riga e gli attacchi di Libau.80 4°) chiedere se e contro quali ufficiali è stato provveduto per disobbedienza. 81 Rapporto N. 1 a Parigi: Si spedisce 13 novembre INVIO DI TRUPPE ALLEATE A MEMEL.82 Turner pone la questione dell’opportunità di chiederne fin d’ora l’invio, ciò che è consentito dall’art. 118 del trattato di pace. CHENAY ritiene doversi far la richiesta soltanto quando si abbian dati sufficenti per indicare al comando supremo il momento e l’entità delle forze. MARIETTI i 3 battaglioni previsti sono pochi per un’azione qualsiasi; poiché la decisione dovrà esser presa dal consiglio di Versailles, occorrerà molto tempo e quindi è urgente farsi un concetto della situazione da quella parte. E’ deciso l’invio del telegramma al C.S. chiedente di tenere le truppe pronte nella misura di 6 btgn e di far conoscere quanto tempo occorra dalla data della richiesta. AEROPLANI83 Invio di una nota alla deleg. ted. chiedente lo stato di fatto in materia ed, in base all’art. 198 del trattato, di dare ordini perché ne sia vietato l’impiego, specialmente per le comunicazioni tra la Germania e le P.B. TILSIT CONFERENZA COI DELEGATI TEDESCHI84 Presentazione del Generalleutnant VON EBERHARD e di vari altri funzionari85 HOPMAN Per quanto concerne il tono del capo di st. magg. nota che i Tedeschi non comprendono la lingua francese e che, quando odono un tono forte di voce, ritengono trattarsi di cose offensive. Prega di tener conto dello stato d’animo e di astenersi da argomenti diversivi. (Questo perché Niessel citò due casi personali, nei quali egli si recò personalmente fra le truppe ribelli) Il gen. Bischof cmdt della Eiserne Division ha risposto d’aver trasmesso l’invito per il convegno a Tilsit al cmd dell’armata russo occidentale. Circa le operazioni su Riga e Libau, si richiama a quanto è detto nel fascicolo dato a Berlino. Invierà un telegramma a Bermond per informarlo della ferma decisione dell’Intesa e pregarlo, nell’interesse della Germania, di astenersi da ogni atto pregiudizievole. EBERHARD L’incarico ricevuto era: 1°) portare la di quà della frontiera le truppe fedeli; 2°) cercare di far ritornare le truppe tedesche passate ai Russi; 3°) sgombrare la popolazione, che intendeva far ritorno. Le truppe fedeli sono tutte ritornate, ad eccezione di ferrovieri rimasti per ordine dell’Intesa. Dalle truppe ribelli ottenni, dal 10 ottobre, data della mia assunzione di comando, che mi seguissero circa 3000. Il 5 novembre, in un colloquio con varie personalità, offersi la seguente soluzione: il governo russo occidentale esprime il desiderio di sottoporsi alla protezione tedesca e le truppe promettono fedeltà.
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Liepāja, in Lettonia. Marietti a mano aggiunse a margine: All. 20 bis. 82 Marietti a mano aggiunse a margine: Alleg. 21. 83 Marietti a mano aggiunse a margine: Alleg. 22. 84 Marietti a mano aggiunse a margine: Alleg. 23. 85 Fine di pag. 15. 81
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Il 6 novembre86 Bermond trasmise un telegramma: In nome del governo russo occidentale; le truppe han no il compito di combattere il bolscevismo; le speranze nell’Intesa sono state87 illusorie. Ero pronto a marciare quando gli Inglesi di riga hanno gettato i Lettoni contro di me. Se a questo si volesser ancora aggiungere le misure minacciate, vi sarebbero da attendere le cose peggiori per la causa antibolscevica. Se io ripiegassi, l’anarchia si impadronirebbe delle Province e di altro ancora. Non vi è che da combattere. fa le seguenti proposte: garanzia delle basi militari di Riga, Libau88 e Rejitza;89 disponibilità della linea Riga = Dünaburg;90 garanzia di tranquilla amministrazione dei territori di queste basi sotto controllo interalleato e partecipazione dei consigli occidentali; piena autonomia della Lettonia; ministero di coalizione senza Ullmanis; 2/3 di Lettoni; disarmo dell’esercito lettone. Sola esistenza di una polizia mantenimento delle formazioni tedesche combattenti nella armata russo occidentale (Eiserne division, deutsche Legion, gruppo Plehwe) garanzia di vettovagliamento, soldo, libertà di ferrovie e del mare. NIESSEL, accetta copia del telegramma soltanto come informazione da parte di Hopman e di Eberhard, poiché l’Intesa non riconosce né Bermond né Pahlen.91 Osserva soltanto, senza discutere, che quando Bermond ha ricevuto dagli inglesi un tratto di fronte antibolscevico, non vi è andato, ma ha attaccato i Lettoni e bombardato Riga. EBERHARD visti così fallire gli sforzi, non gli rimase che eseguire l’ordine di ritirarsi. Circa la popolazione civile, ha avvertito il governo tedesco di preparare il materiale ferroviario. Ha lasciato un ufficiale di collegamento a Mitau.92 FORZE RUSSO TEDESCHE 49000 ted. 10000 russi da 6000 a 10000 lettoni 160 cannoni leggeri da 50 a 60 cannoni pesanti da 40 a 50 aeroplani. La maggior parte è contro riga; dati più precisi verranno dati FORZE RIMPATRIATE Fino all’11 nov. circa 25000 più 5 o 6000 isolati. MATERIALE FERROVIARIO _ Esistono nelle P.B. 110 locomotive e circa 1000 vagoni in movimento; non esiste un parco di vagoni. E’ da tener conto che durante la guerra vennero costrutti parecchi tronchi, pei quali non è da computare la dotazione di materiale mobile. NIESSEL E’ d’accordo Vista la constatazione della deficienza del servizio di vigilanza alla frontiera, chiede ad Eberhard se non sia possibile modificare la dislocazione alleggerendo il tratto corrispondente alla Polonia. Poiché Eberhard risponde negativamente, dirà l’esperienza le modificazioni da apportare. Eberhard ha detto di considerare la propria missione finita. Ma, dato il principio della responsabilità del governo e del popolo tedesco, l’opinione della commissione è tutt’altra. EBERHARD E’ finito il compito ricevuto dal governo tedesco. Il contatto della commissione con Bermond potrà chiarire la situazione HOPMAN Il mezzo più efficace è quello di parlare con Bermond; chiede se lo può fare per mezzo della commissione.
Marietti, alla parola alleg., aggiunse a mano a margine: 24. Fine di pag. 16. 88 Liepāja, in Lettonia. 89 In Lettone Rēzekne, in tedesco Rositten. 90 Daugavpils, in Lettonia 91 Alexis Friedrich Leonid conte von der Pahlen, di famiglia lettone, nato nel 1874, fu ufficiale di carriera nell’esercito russo, in cui raggiunse il grado di tenente generale. Dopo la rivoluzione d’Ottobre si unì ai Bianchi. Dal 1918 servì nella Russia nordoccidentale e nei Paesi baltici comandando formazioni bianche sotto gli ordini di Judenič. Morì nel 1938. 92 Jelgawa, in Lettonia; fine di pag. 17. 32 87
NIESSEL Non può dare risposte oggi; occorre l’autorizzazione dei governi, che lo hanno proibito; molto dipende dalla buona volontà del cmdt russo tedesco 14 novembre da Tilsit93 a Kowno.94 Lunga fermata alla stazione di frontiera di Eydtkuhnen95 per aspettare le locomotive lituane, che per mancanza assoluta di carbone vanno a legna e quindi molto lentamente. Mutamento improvviso del tipo etnico. E’ il primo96 villaggio tedesco distrutto che mi capita di vedere ed è una cosa che fa veramente piacere. Alla stazione di Kowno, il presidente del consiglio dei ministri sig. Galvanauskas,97 il ministro della guerra. ci si reca immediatamente al palazzo del Governo; presentazione del presidente della Repubblica98 sig. Smetona99che parla stentatamente francese. Alle 18 si va a tavola. Kowno è città completamente di carattere russo, con le case per la maggior parte in legno, col solo pian terreno o tutt’al più con un piano. Avendo circa 30000 abitanti, è di conseguenza assai estesa. La regione è prevalentemente agricola con proprietà discretamente suddivise, molti dei proprietari hanno però abbandonato il paese. Dopo cinque anni di guerra e di sfruttamento tedesco, ha enormemente sofferto; non vi è in Kowno una casa che conservi tutti i suoi mobili. A Kowno trovasi una missione inglese diretta dal col. Robinson sono inoltre giunti un generale, 4 colonnelli e 8 altri ufficiali inglesi per la riorganizzazione dell’esercito; c’è pure una missione francese con il colonnello Reboul.100 93
Sovetsk, in Russia. Kaunas, in Lituania. 95 Černyševskoe, in Russia. 96 Fine di pag. 18. 97 Ernestas Galvanauskas, nato a Zizonys il 20 novembre 1882, si diplomò al ginnasio di Mintauja nel 1902. Interessatosi alla politica, fu uno dei fondatori dell’Unione dei Contadini Lituani e aderì al Partito Democratico. Prese parte alla rivoluzione del 1905. Nel 1912 si laureò a Liegi in ingegneria mineraria, aggiungendovi un diploma di perito elettrotecnico nel 1913. Prima della Grande Guerra lavorò in Serbia per un consorzio di banche francesi. Nel 1919 organizzò l’ufficio stampa lituano a Parigi e fece parte della missione lituana al congresso di Pace. Più volte al governo, fu ministro delle Finanze, del Commercio ed industria della Lituania nel V Gabinetto lituano dal 10 luglio 1919 al 19 giugno 1920. Da quella data assunse il portafoglio dei Trasporti delle Comunicazioni nel VI Ministero fino al 2 febbraio 1922, quando, nel VII Gabinetto, divenne presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, mantenendo entrambe le cariche pure nei successivi due governi fino al 18 giugno 1924. Ambasciatore a Londra dal 1924 al 1927, al rientro in patria fu per un anno presidente del consiglio d’amministrazione del porto di Memel/Klaipeda. Nel 1934 divenne il primo rettore dell’Istituto per il Commercio di Klaipeda e lo rimase fino al 1939, anno in cui tornò al governo in novembre e fino al giugno del 1940, prima come ministro delle Finanze e poi dei Trasporti. Dopo la Seconda Guerra Mondiale e l’invasione sovietica, dal 1946 presiedé il consiglio Esecutivo del Comitato di Liberazione della Lituania. Morì in Francia, ad Aix les Bains, il 24 luglio 1967. 98 Marietti a mano aggiunse a margine: Allegato 25. 99 Antanas Smetona, nato a Uzulenis il 14 agosto 1874, diplomatosi a San Pietroburgo nel 1897, si laureò in legge nel 1902. Nel frattempo aveva iniziato un’intensa attività irredentista, incentrata sul ritorno alla lingua lituana, il cui uso era severamente vietato dalle autorità russe. Nel 1902 si trasferì a Vilna e cominciò a lavorare in banca. Aderì al Partito dei Democratici di Lituania e si diede anche al giornalismo. Durante la Grande Guerra fu prima vicepresidente e poi presidente del Comitato centrale della Società di Soccorso lituana. Nel 1917 partecipò alla conferenza di Vilnius e fu eletto presidente del Consiglio di Lituania, veste in cui il 16 febbraio 1918 firmò l’atto d’indipendenza della Lituania. Fra il dicembre 1918 e il marzo 1919 risiedé principalmente in Germania e in Scandinavia, cercando appoggi alla causa dell'indipendenza, ottenuta il 4 aprile 1919. Il Consiglio di Stato della Lituania lo nominò primo presidente della Repubblica, ma il 19 aprile 1920 l’assemblea costituente elesse a succedergli Aleksandras Stulginskis. Dal 1921 Smetona si dedicò al giornalismo. Commissario di Memel/Klaipeda da 20 febbraio 1923, si dimise per disaccordi col primo ministro Galvanauskas. Sempre molto attivo in politica e nell’associazionismo patriottico e noto in tutto il Paese, fu uno dei promotori del colpo di stato del 1926, in seguito al quale tornò presidente della Repubblica, sviluppando un regime autoritario che entrò pienamente in vigore a partire dal 1929. Governò fino al 15 giugno 1940, quando i Sovietici occuparono il Paese e lui partì per la Germania. Trovato rifugio in Svizzera, passò in Portogallo, da lì in Brasile e fino negli Stati Uniti, dove morì la notte del 9 gennaio 1944 nell’incendio della propria abitazione a Cleveland, incendio che si sospettò, senza poterlo provare, appiccato da agenti dell’NKVD. 33 94
Telegramma al C.S. riassumente le trattative di Konigsberg101 15 novembre102 Riunione col Governo Agenti tedeschi. Esistono 11 agenti di una commissione per la consegna del materiale ferroviario, che nulla fanno; 50 persone diplomatiche, mentre a Berlino i Lettoni non ne hanno che 10;alcuni individui di un bureau de presse, che sono agenti informatori. si decide che siano fatti partire nella giornata stessa.103 Il governo manda la lettera ed effettivamente partono quasi tutti. Il104 territorio compreso tra le due linee ferroviarie Prekuln Bajohren e Schauli Tauroggen,105 che deve essere sgomberato dai Tedeschi, è già diviso in 21 circondari con a capo funzionari106 da cui dipendono l’amministrazione e la polizia. V’è inoltre la divisione in comuni. Vi è quindi la sicurezza che, partiti i T., il funzionamento sarà garantito. In gennaio avranno luogo le elezioni in base ad una legge votata dalla Duma. Accuse ai Tedeschi: propaganda bolscevica; violenze e saccheggi, di cui presentano una nota.107 Ferrovie. Presentano i dati, da cui risulta che in mano dei T. sono ancora 440 km. il personale è al completo. Manca assolutamente il carbone e scarseggiano i grassi. Depositi di Schawli. Nel giugno scorso vi erano mezzi per circa 30000 uom. per un anno; da allora sono diminuiti per invii a Mitau.108 A un dipresso ve ne saranno 40 vagoni. Forze militari In complesso sono circa 10000 uom. (di aspetto mediocre e male inquadrati). sulla fronte bolscevica vi sono 4 btgl e 4 btr. Verso la Poloniacirca 2000 upom. di formazioni sciolte. il resto è verso Schadow109 a copertura della ferrovia e per poter facilmente spostarlo se sul fronte bolscevico accadesse qualcosa/ E precisamente: 5 ½ btgl in linea e 5 ½ btgl in riserva. 1 btgl a Kowno.110 Ogni btgl su 800 uom. 3 btr su 4 pezzi con materiale russo, più 1 btr a Kowno. 1 sq completo ed 1 incompleto. A Tauroggen 50 uom. che sono stati disarmati dai T. (si chiederà la restituzione delle armi). 9 aeroplani, di cui uno catturato ai T. (E’ un apparecchio di tipo nuovo, tutto in metallo, che era diretto ai bolscevichi ed à dovuto atterrare in territorio lituano) Circa 2000 volontari all’infuori delle truppe regolari; servono per la difesa locale: le armi sono state loro vendute dai soldati tedeschi.111 Piano di guerra. Le intenzioni sarebbero assai vaste; vorrebbero attaccare i t. ma non hanno munizioni; hanno cercato di averne in prestito dalla Polonia, m siccome hanno anche divergenze per le frontiere, nulla hanno concluso. Si consiglia loro di stare tranquilli, ma vigilanti per esser pronti a cadere sulle spalle dei T. oppure piombare sui magazzini di Schawli. Sottomissione112 di Bermond ad Eberhard: è annunciata da un telegramma di Hopman. Se ne dà comunicazione a Parigi. Si avvertono i Lettoni a raddoppiare la vigilanza. Invio113 del rapporto a Parigi. 16 novembre. E’ la prima mezza giornata di riposo. 100
Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 26. Kaliningrad, in Russia. 102 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg.27. 103 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 28. 104 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 29. 105 Rispettivamente Priekule-Kretinga e Šiauliai-Tauragė. 106 Fine di pag. 19. 107 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 30. 108 Jelgava, in Lettonia. 109 Šeduva, in Lituania. 110 Kaunas, in Lituania. 111 Fine di pag. 20. 112 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg.32. 113 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg.31. 34 101
Telegramma a Parigi per chiedere il col. Tappi. Partenza per Tilsit114 alle 15; alla stazione cinematografia fatta da Americani. Telg. a Parigi esprimente l’impressione che il governo lituano sia abbastanza organizzato amministrativamente, ma deficente militarmente. Teleg. a Parigi esprimente il desiderio che il contegno dei Polacchi non sia ostile verso i Lituani 17 novembre.115 Situazione generale. Eberhard ha preso il comando di tutte le truppe R.”T. ed è sicuro di essere obbedito, Non è probabile la formazione di bande isolate; temono soltanto la formazione di bande di contadini. Allo scopo di assicurare la ritirata, costituisce una nuova fronte Riga-Mitau. E’ necessario cercare di fermare i Lettoni e di non permettere ai Lituani di attaccare in fianco. Occorrono accantonamenti e per ciò la Com. dovrebbe intervenire presso la popolazione. I Russi ripiegano insieme ai T. Questione di Memel.116 Niessel è del parere che se ne debba chiedere subito l’occupazione da parte delle truppe alleate per117 garantire la tranquillità da quella parte. Si decide di rimandare la decisione. Riunione dei delegati tedeschi HOPMAN.118 La sottomissione di Bermond ha mutato completamente la situazione. Eberhard è partito per Schawli119 per rendersi conto dello stato delle cose; ha promesso di fare ogni possibile[sforzo] per condurre indietro tutte le truppe per quanto ciò è compatibile con l’onore militare. E’ indispensabile la cooperazione della Comm. NIESSEL. Dà comunicazione della lettera scritta al Gov. lituano HOPMAN. Ritorna sulla questione degli accantonamento e delle bande armate, contro le quali sarà indispensabile l’impiego delle armi. NIESSEL. se le truppe marceranno riunite ed inquadrate, nulla v’è da temere. E’ necessario che non vi siano piccoli distaccamenti di uomini isolati. HOPMAN. Prega di intervenire per la liberazione dei prigionieri fatti a Dorpiani120 (?) (a N. di Memel) il 16 nov. Chiede la restituzione dell’aeroplano catturato dai Lituani NIESSEL. In base al Trattato, dal 1° ottobre non vi debbono più essere aeroplani. Per reciprocità chiede l’aeroplano sottratto da Kowno. HOPMAN. Espone le misure per l’evacuazione: = provviste di vettovaglie, vestiario, danaro; = misure per il controllo alla frontiera; = necessità di porre termine alle ostilità e di stabilire la linea di demarcazione = provvedimenti per la tutela delle persone, che restano nel paese e i loro beni. NIESSEL. Propone di redigere un proclama alle popolazioni. Da parte lituana è sicuro dei risultati. Non altrettanto da121 parte lettone, con la quale è necessario entrare al più presto in 114
Sovetsk, in Russia. Impossibilitata a proseguire sia dalle interruzioni ferroviarie fra Tilsit e Riga, sia dalla pericolosità della situazione, sia dalla volontà di veder prima rientrare tutte le truppe tedesche in Prussia Orientale, la Commissione Interalleata, salvo un tentativo compiuto nei primi due giorni di dicembre ed interrotto da fucilate sparate da sbandati a Siauliai, rimase a Tilsit, dunque in territorio tedesco, fino a quando poté spostarsi a Riga in treno il 16 dicembre. Non è detto da nessuna parte il motivo per cui non provarono a spostarsi prima per mare, ma dal contesto sembra di capire che non si fidassero a lasciare la Prussia Orientale prima della fine dell’evacuzione, temendo qualche grosso sotterfugio da parte tedesca per coprire aperte violazioni dei patti stabiliti. 116 Klaipėda, Lituania. 117 Fine di pag. 21. 118 Marietti a mano aggiunse a margine: allegati 32 bis 32 ter. 119 Šiauliai, Lituania. 120 Darbėnai, in Lituania. 121 Fine di pag. 22. 35 115
contatto. E’ però prudente che le persone più compromesse lascino al più presto il paese; la comm. non può assumere alcun impegno, se esse persisteranno a rimanere. HOPMAN. Sarà facilitata la loro partenza, in quanto che hanno interesse a partire, perché la situazione in Lettonia è più difficile che in Lituania e vi sono correnti bolsceviche. Sarebbe grato se la questione dei baroni baltici nei rapporti con la popolazione fosse studiata dalla comm. NIESSEL. Consigli sono stati dati così a Parigi come a Berlino ai rappresentanti degli Stati Baltici. non si può fare di più trattandosi di questione politica non di competenza della C. Il problema è piuttosto agrario che bolscevico. Il contadino vuole la terra. I proprietari hanno interesse a cedere la terra dietro giusto compenso per evitare che sia loro tolta violentemente. HOPMAN. Truppe russe. Eberhard farà ogni possibile [cosa] anche per esse, ma avrebbe bisogno di sapere che cosa la Com. farà di queste truppe. NIESSEL. Sono stati chiesti a Judenic agenti per operare la cernita. Le truppe che verranno inviate a Judenic, non dovranno essere in gruppi superiori di un btgl. Landwehr baltica Crede che essa operi d’accordo con i Lettoni. Circa le preoccupazioni, che per essa avrebbero le truppe ted. la questione verrà studiata sul posto a Riga. HOPMAN. Situazione alle 16 del 16. A destra gruppi isolati, che hanno ordine di concentrarsi verso Bausk,122dove si cercherà di metterli in ordine. La divisione di ferro è a Mitau123 e sarà difficile ritirarla a a sud senza abbandonare la città. Necessità che i Lettoni non oltrepassino la linea che garantisce la124 ferrovia Mitau=Wingau.125 Le truppe russe sono in ritirata da Riga su Tukhun.126 NIESSEL. Per accelerare l’evacuazione occorre utilizzare le due ferrovie Mitau=Tilsit127 e Prekuln=Memel.128 Le commissioni di controllo hanno modo di risolvere subito gli incidenti. Mitau e Tukhun dovranno quindi essere tenuti dai t. finché sarà necessario. I nodi di Murawievo129 e di Prekul saranno controllati dai T. e dagli Alleati Dovranno pure venire utilizzate le strade ordinarie ad immediata portata della ferrovia. E’ necessario stabilire una linea, che segni il passaggio dal territorio lettone a quello lituano; per semplicità può esser assunta l’antico confine tra i governi. La sicurezza del fascio stradale Schawli=Tauroggen130 è data dalla convenzione d’armistizio del 30 ottobre tra Tedeschi e Lituani; si ha così un corridoio libero. Materiale. Dev’essere trasportato solo quello facente parte delle truppe. I depositi avrebbero già dovuto essere sgombrati perché le prima intimazioni dell’Intesa datano dal giugno scorso. Il trattato di pace prevede la distruzione del materiale eccedente una certa quantità. il trasportare in germania un materiale, che dovrà poi venir distrutto, rappresenta un cattivo affare. suggerisce una vantaggiosa combinazione, cedendolo ad eque condizioni ai governi locali. Si toglierebbe così anche un incentivo per questi ad atti offensivi tendenti ad impadronirsene.; HOPMAN. E’ favorevole alla proposta; cosa analoga è stata fatta al tempo dello sgombro della Russia meridionale. Agenti tedeschi. NIESSEL ricorda che debbono lasciare il paese.
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Bauska, in Lettonia. Jelgava in Lettonia 124 Fine di pag. 23. 125 Forse Windau, oggi Ventspils in Lettonia, sulla costa. 126 In Russia. 127 Da nord a sud, da Jelgava in Lettonia a Tilsit – ora Sovetsk – nella Prussia Orientale, attraverso la Lituania. 128 Da nord a sud, da Priekule in Lettonia a Klaipeda in Lituania. 129 Nome imposto dai Russi dal 1901 al 1918 alla cittadina lituana di Mazheik, ora Mažeikiai, non lontana da Kaunas, in onore del generale Muravev, che aveva schiacciato la rivolta polacca del 1863. 130 Šiauliai - Tauragė, in Lituania. 36 123
Controllo.131 Nelle grandi linee: ufficiali alleati accompagnati da rappresentanti dei governi lettone lituano per sostituire132 i funzionari tedeschi. Quando sarà possibile penetrare in mezzo alle truppe, si spingeranno innanzi i controlli. Questione monetaria. Bisogna ritirare la falsa moneta di Bermond. HOPMAN avverte di aver già mandato due ufficiali di ammin. per i pagamenti. Telegramma ai Lituani. Tener contegno molto calmo. Le truppe non oltrepassino la linea d’armistizio del 30 ottobre, senza autorizzazione della comm. Verranno richiesti funzionari per prendere in consegna il territorio. Offensiva lettone. Giunge notizia che i T. sono stati fortemente attaccati dai L. si invia un telegramma alle missioni di Riga perché intervengano presso il gov. lettone e perché si erechino sul fronte lettone per impedire gravi collisioni. 18 novembre. il precedente teleg. è stato sospeso, perché p giunta notizia a Turner che I T. hanno pronunciato un forte attacco su Libau.133 A Tilsit134 sono passati 600 feriti Telegramma135 di Bermond ad Hopman, perché ci sia comunicato. Si decide di comunicare a Hopman ancora una volta che non si riconosce Bermond. Non si possono arrestare i Lettoni fin a quando non si abbaino notizie sicure sulla situazione. Proclama136 alle popolazioni. se ne rimette copia ai del. ted. per le traduzioni. Intervista Dirksen. Su di un giornale di Tilsit sono apparsi apprezzamenti sull’opera della comm. si fa il nome del deleg. von Dirksen, Niessel osserva non essere conveniente tale procedere. HOPMAN spiega che l’intervista è stata concessa dietro sua autorizzazione per preparare l’opinione pubblica alla presenza della comm. Il giornale ha carattere massimalista e le espressioni usate non rispondono affatto alle parole di v. Dirksen.137 Notizie date da Eberhard danno la situazione immutata. Alla destra ancora combattimenti in ritirata. il cap. di vascello Sievert,138 cmdt di un corpo di volontari è caduto. Eberhard ha mandato ordine a Plehve139 di cessare gli attacchi su Libau. HOPMAN presenta il rapporto sui fatti di Dorpiani. Eberhard ha mandato il corpo Wirgolic140 (russo) a Tukhun centro di raccolta dei Russi; un btgl da Schawli di riserva a S141 di Mitau. Ha chiesto al cmdt lettone un armistizio. Ha 131
Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 33. Fine di pag. 24. 133 Liepāja, in Lettonia. 134 Sovetsk, in Russia. 135 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 34. 136 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “alleg.” 35 e sotto 35 bis. 137 Fine di pag. 25. 138 Il capitano di vascello Paul Siewert era il comandante della Legione Tedesca. Di ritorno da un’ispezione alla Brigata Krause a Bausk, fu ucciso da un civile lettone vicino a Zoden il 16 novembre 1919. 139 Karl Gustav von Plehwe, signore del maniero di Dwarischken a Schirwindt, nato a Memel (Klaipeda) il 30 giugno 1877, iniziò la sua carriera militare come alfiere della fanteria della guardia imperiale tedesca nel 1894. Sottotenente nel 1895, preferì passare nella riserva per dedicarsi alle proprietà di famiglia nella Prussia Orientale. Richiamato nel 1914, ebbe una compagnia, poi il comando d’un battaglione, infine del 2° Reggimento di riserva della Guardia, col quale, alla fine della guerra si portò sul confine orientale e, unitosi a quelli di von der Göltz, lo tramutò nel Gruppo volontario Plehwe, poi passato nelle truppe russo occidentali di Bermondt Avalov. Plehwe lasciò il servizio attivo nel 1920 col grado di maggiore della riserva e fu eletto al Landtag – il Parlamento territoriale – della Prussia Orientale. Tenente colonnello della riserva nel 1936, colonnello nel 1939, lasciò Dwarischken nel 1941. Morì ad Espelkamp, in Germania, il 27 marzo 1958. 140 Evgenii Pavlovich Virgolič, nato nel 1883 da famiglia nobile, cominciò il suo servizio come ufficiale di guardia alla frontiera, fu promosso capitano di cavalleria nel 1910 e servì nel controspionaggio dallo scoppio della Grande Guerra fino al 1917. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre si unì ai Bianchi e dal giugno del 1919 fece parte del Corpo del Principe di Lieven; poi organizzò un proprio Corpo volontario a Mitau/Jelgava e infine passò a comandare l’unità dell’Esercito Russo Occidentale specializzata nella guerriglia. Nell’autunno del 1919 si riteneva che il corpo da lui comandato nell’Esercito russo-occidentale allineasse 5.000 uomini. Dopo la fine del ciclo operativo nel Baltico emigrò in Germania e se ne persero le tracce. 141 Sud. 37 132
ottenuto che i capi gli obbediscano. Richiede rifornimenti. Non può ancora assumere la responsabilità della Comm. a Schawli.142 Telegrammi143 alle missioni per premere sul governo lettone sono finalmente spediti. Nota alle missioni di Kowno144 per richiamare l’attenzione del gov.145 lituano su alcune frasi contenute in documenti consegnati ed offensive per l’Inghilterra.146 19 novembre da Tilsit147 a Memel148 – partenza 10 30 arrivo 12 30.149 RIUNIONE COI DELEGATI TEDESCHI Limiti di tempo per lo sgombro. Ammesso che occorrano due o tre giorni per la preparazione dei trasporti, le prime partenze dovrebbero aver luogo al 21. data la distanza di 160 km, in dieci giorni il movimento dovrebbe essere compiuto. Tenuto conto dell’imprevisto, si può arrivare a 15 giorni. fra 20 giorni tutto assolutamente dev’essere finito. E’ necessario che cominci subito ad effettuarsi una diminuzione di forze, perché, se le forze retrocedessero tutte insieme, ne verrebbe la formazione di masse pericolose per i Lituani. Si è considerato l’impiego delle due linee ferroviarie; ma, se tutto è tranquillo dalla parte di Libau,150 basta la linea di Tauroggen151 e quella di Prekul-Memel152 può essere ceduta. HOPMAN Ha ricevuto l’incarico di eseguire il rimpatrio al più presto possibile. Eberhard si è recato per questo scopo a Mitau153 ed è certo che non ha altro scopo. Dai rapporti giunti ieri è risultato che i capi in sottordine hanno intenzione di obbedire. Eberhard è il solo che possa dire come eseguire l’operazione. Lo sgombro avverrà tanto più presto, quanto più presto si arresteranno le ostilità dei Lettoni. NIESSEL fa presente quale effetto avrebbe la notizia che l’evacuazione è incominciata. Sgombro dei Russi. Judenic è il solo capo riconosciuto ed a lui debbono farsi affluire i Russi. Bisogna però dargli soltanto elementi graditi. Quindi selezione fatta da agenti di Judenic. Sarebbe utile che con essi fossero pure agenti tedeschi per raccogliere i Russi non accettati e che non vogliono andare con Judenic; questi debbono essere inviati in Germania in attesa di eventi. Analogo servizio dovrebbe essere impiantato a154 Tilsit per i Russi, che affluissero alla frontiera. HOPMAN conviene. RIUNIONE COMMISSIONE E’155 approvato il telegr. al C.S. riassumente la situazione e comunicante progettato viaggio su Riga: analoga nota alla deleg. ted. E’156 approvata la relazione n. 3 da inviare al C.S.(giorni 17, 18 nov.) Invio157di una nota alle misioni di Kowno perché portino a conoscenza del Governo lituano che, tra i documenti dati ai membri della commissione, ve n’è uno contenente frasi sconvenienti all’indirizzo dell’Inghilterra. 142
Šiauliai, in Lituania. Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 36. 144 Kaunas, Lituania. 145 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “all.” 37. 146 Fine di pag. 26. 147 Sovetsk, Russia. 148 Klaipeda, in Lituania. 149 La distanza fra le due città è di 98 chilometri. 150 Liepāja, in Lettonia. 151 Tauragė, in Lituania. 152 Priekule-Klaipeda. 153 Jelgava, in Lettonia. 154 Fine di pag. 27. 155 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “all.” 38 e 39. 156 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “all.” 40. 157 Marietti a mano aggiunse a margine alla parola “all.” 37. 38 143
20 novembre Memel.158 Il bastimento giunge soltanto alle ore 10; il mare è pessimo. Richiesta di un incrociatore inglese a Libau.159 In attesa, gita alla stazione di confine di Bajohren160 per vedere il funzionamento delle missioni di controllo. RICHIESTA DI INVIO DI TRUPPE REGOLARI (400 uomini e 2 pezzi)161 fatta dalla deleg. ted. per guardare il ponte di Lidowiani162 sulla linea di Schawli.163 Si concede alle seguenti condizioni: non artiglierie né mitragliatrici pesanti; controllo alleato e lituano; contemporanea partenza di un treno di truppe evacuate; entro otto giorni sgombro completo della linea Prekuln-Memel.164 SITUAZIONE DATA DALLA DELEG. TED.165 I Lituani continuano gli attacchi nella regione Shawli-Radzwiliski,166 per cui v’è il pericolo che i trasporti diventino impossibili e che la ritirata non possa farsi in ordine. Pare che vi siano anche azioni da Telze167 e Rossienie168 contro la zona neutra e la strada ferrata. chiedo si facciano i passi necessari presso il Governo Lituano. Per assicurare la protezione del ponte di Lidowiani, una parte del distaccamento NEHBEL verrà portata in avanti. Situazione169 invariata sul resto della fronte, ma i Russi sono sempre vivamente attaccati nella regione di Tukhun.170 La domanda di armistizio fata da Eberhard ai Lettoni non ha avuto risposta. ARMISTIZIO. Dal cacciatorpediniere francese intercettato un radiogramma, con cui il Governo Lettone chiede al Governo Tedesco se d’accordo con Eberhard nel fatto che questi ha assunto il comando e sulla richiesta d’armistizio. TELEGRAMMA AL GOVERNO LITUANO. E’ nel vostro interesse che la ritirata tedesca avvenga in ordine. Risulta che volete mandare un btgl a Tauroggen171 “informazione Reboul”; non è opportuno. Se non rimanete nel nostro ordine di idee, non è possibile a noi l’esecuzione del nostro compito. Se i Tedeschi ingannano, ve ne avvertiremo subito. INFORMAZIONE REBOUL_KOWNO.172 I Tedeschi fanno saccheggi spaventosi. Chiede che Schawli venga dato ai Lituani al più presto. Chiede che l’evacuazione sia fatta per Prekuln – Memel. non si acconsente, perché interessa sgombrare questa linea al più presto e non lasciar dilagare il saccheggio. TRUPPE ALLEATE A MEMEL. Il C.S. alla richiesta di invio (vedi ) risponde che, in base al trattato, non si possono mandare prima dell’entrata in vigore di questo; non si può aumentare il numero di btgl stabilito. INCIDENTE LOEWENFELS. E’ il cmdt del settore Grenzschütz173 di Memel. Avendo saputo che 20 tedeschi erano stati catturati a Runtzlau,174 è partito con 120 uom. e due mitragl. pesanti. Risulta ritornato con 40 uom. dove sono gli altri? E Dove sono gli altri? E perché ha 158
Klaipeda, in Lituania. Liepāja, in Lettonia. 160 Bajorai, in Lituania. 161 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 41. 162 Costruito inizialmente in legno dai Tedeschi sulla linea Tilsit-Lidowiani-Radzwilicki, (cioè Tilsit-Lyduvėnai-bivio Šiauliai/Radviliškis) per traversare il Dubysa durante la guerra fra il 1915 e il 1916, il ponte di Lidowiani/Lauksargiai, poi rifatto in muratura e ferro, lungo 770 metri ed alto 40, era considerato uno dei più importanti costruiti su tutti i fronti in tutta la Grande Guerra. Il ponte attuale è lungo 590 metri. Il Dubysa è a sud di Šiauliai. 163 Šiauliai, in Lituania. 164 Da Priekule in Lettonia a Klaipeda in Lituania. 165 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 42. 166 Radviliškis, in Lituania. 167 Telšiai, in Lituania. 168 Raseiniai, in Lituania. 169 Fine di pag. 28. 170 Nella Russia Bianca. 171 Tauragė, in Lituania. 172 Kaunas, Lituania. 173 Grenzschutzfreiwilligenkorps - Corpo franco volontario di sicurezza confinaria. 174 Non Runtzlau, ma Rutzau, oggi Rucava, in Lettonia: villaggio di meno di 500 abitanti al confine costiero colla Lituania. 39 159
passato le frontiere? Dicesi che debba andare a sostituire il capitano di vascello Sievert, ucciso giorni sono: anche questo non è permesso.175 21 novembre176 Viaggio da Tilsit a Tauroggen177 Riunione in treno coi delegati tedeschi. Richiamo per non aver ancora presentato le traduzioni del proclama alle popolazioni. Armistizio coi Lettoni HOPMAN comunica che la richiesta di Eberhard è stata accolta con scherno dai Lettoni e che gli attacchi continuano. Venuto a conoscenza del telegramma del governo lettone al governo tedesco, ha risposto al governo lettone che il governo tedesco è consenziente. NIESSEL rileva che il servizio radiotelegrafico non funzione bene, poiché il telegramma lettone è del 19. Situazione militare VON KESSLER, premesso che alcune comunicazioni sono interrotte, comunica: All’ala destra un attacco lettone su Bauske178 è stato respinto (secondo fonte lettone i Lettoni si sarebbero impadroniti di Bauske). Combattimenti a Mitau179 e Katarinhof.180 Sckwetau,181 a nord di Mitau, occupato da uno squadrone lettone. Eberhard ha dato ordine che il 21 si cominci lo sgombro di Mitau e che il suo Q.G.182 si trasferisca a Schaulin.183 Le truppe saranno portate sulla fronte Schawli184=Murawievo.185 Alla sinistra i Lettoni avrebbero attaccato Prekuln.186 NIESSEL nota che solo il controllo interalleato potrà modificare la situazione. Invita a mandare un parlamentare a Libau187 per ottenere il passaggio degli ufficiali interalleati colà pronti. Non ha visto passare materiale188 vuoto per andare a prendere le truppe. Era annunciato il rimpatrio di una compagnia ferrovieri ma non si è vista. KESSLER La compagnia non è venuta perché impegnata a riparare le interruzioni. Il materiale necessario è già al di là. Dopo discussione si decide di concedere il treno blindato. RIUNIONE A TAUROGGEN189 nella casa parrocchiale presente il cmdt190del btgl lituano, che è colà andato contrariamente ai desideri della commissione. Necessita che la popolazione si mantenga tranquilla durante il passaggio di numerose truppe. L’abitato di Tauroggen non dev’essere impiegato per alloggiamento. il campo d isolati dev’essere portato altrove. Presso il btgl lituano vi sarà un rappresentante tedesco ed il numero di agenti di polizia necessario. In caso di incidenti, i fatti saranno constatati insieme dalle autorità tedesche e lettoni ed il rapporto trasmesso alla commissione di controllo. “a richiesta tedesca” il battaglione lituano deve occupare soltanto Tauroggen. “id” a portata della ferrovia non vi debbono essere truppe lituane. PRIGIONIERI Si ordina che l’autorità tedesca ricerchi e metta in libertà tutti i prigionieri lituani recentemente arrestati per causa politica; che 14 prigionieri tedeschi fatti dai Lituani 175
Fine di pag. 29. Marietti a mano aggiunse a margine: all. 43. 177 Da Sovetsk, in Russia, a Tauragė, in Lituania. 178 Bauska, in Lettonia. 179 Jelgava in Lettonia. 180 Katrinas muiža, ora nell’area urbana di Riga. 181 Luogo non identificato. 182 Quartier Generale. 183 Šiauliai, in Lituania. 184 Šiauliai, in Lituania. 185 Mažeikiai, in Lituania. 186 Priekule, in Lituania. 187 Liepāja, in Lettonia. 188 Gergo ferroviario indicante il materiale rotabile, cioè vagoni e locomotive; in questo caso intende dire treni vuoti. 189 Tauragé, in Lituania. 190 Fine di pag. 30. 40 176
vengano immediatamente liberati, trattenendo le loro armi fino a quando i tedeschi restituiscano le armi di 50 lituani recentemente disarmati a Tauroggen.191 NOTIZIE DA HELSINGFORS192 Judenic tratta col governo estone per portare le sue forze in territorio estone; egli sarebbe sostituito da Rodzianko193 o da Gurko,194 entrambi germanofili; il comando delle forze estoni-russe sarebbe preso da Laitener.195 Judenic ha destinato il gen. Jawit 196come eventuale successore del colonnello Bermond. TELEGRAMMA A RIGA. Pregasi invitare governo a non mettere ostacoli a sgombro territorio promesso dai Tedeschi ed inviar dati esatti su situazione militare ed assicurarsi che Judenic mandi agenti per cernita elementi da passargli. INVIO A SCHAWLI197 con deleg. ted. del colonn. DOSSE;198 in base alle notizie da questi mandate si deciderà se andare a Riga, che forse potrà ora essere raggiunta da Mitau.199 Notizia La ferrovia tra Schawli e Mitau è tagliata; i treni di profughi non hanno potuto passare. In conseguenza Telegramma alle missioni di Kowno200 perché ancora una volta raccomandino al governo lituano di star tranquillo. Ordini da mandare ai Lettoni. Tutti i delegati, ad eccezione del francese, giudicano venuto il momento di fare i passi necessari per fermare i Lettoni. il Francese dice che possiamo mandare quanti telegrammi vogliamo, i Lettoni non si fermeranno, data la loro sete di vendetta ed il desiderio di bottino. ciò è vero, ma è anche vero che se non si fermano i Lettoni, avremo la disgregazione delle forze tedesche e disordini senza fine. 22 novembre. Si riprende la discussione. Pongo i seguenti quesiti: Ha la commissione la convinzione che i Tedeschi si ritirano veramente? SI. E’ necessario che si ritirino 191
Tauragé, in Lituania. Nome svedese di Helsinki. 193 Alexander Pavlovich Rodzyanko, nato il 26 agosto 1879, figlio d’un proprietario terriero ucraino e nipote del presidente della Duma dal 1911 al 1917, si formò all’Accademia dei Paggi russa, alla Scuola della Cavalleria francese di Saumur ed alla Scuola di Cavalleria del Regio Esercito a Pinerolo. Ufficiale della cavalleria della Guardia, fu nella squadra olimpica russa per gli sport equestri alle Olimpiadi del 1912, anno in cui fu promosso colonnello. Scoppiata la guerra, comandò il 2° Reggimento Cosacchi del Kuban, poi il 1° Cosacchi e il 16° Cosacchi del Don, per tornare poi alla Cavalleria dell’8 Armata. Dopo aver comandato la Scuola Ufficiali di Cavalleria, nel bimestre giugno luglio 1917 fu di guarnigione a Riga e nell’ottobre era al comando della 17ª Divisione di Cavalleria a Pskov. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre si unì al principe di Lieven a domandare aiuto agli Inglesi senza ottenere nulla. Nel 1918 iniziò a reclutare volontari anti-bolscevichi a Riga coll’aiuto dei Tedeschi, formando il Corpo del Nord russo-bianco. Nel 1919 Judenič lo volle suo aiutante durante l’offensiva su San Pietroburgo e, dopo la ritirata in Estonia, lo mandò a cercare aiuti in Inghilterra. Non ne trovò, ma vi si stabilì e si trasferì poi in America. Morì a New York il 6 maggio 1970. 194 Vasily Iosifovich conte Romeyko-Gurko, nacque a Tsarskoie Selo il 20 maggio1864, figlio del feldmaresciallo Gurko e fratello del futuro parlamentare e membro del consiglio di Stato Vladimir. Uscì dall’Accademia dei Paggi nel 1885 e nel 1892 superò gli esami della Scuola dello Stato Maggiore. Addetto militare nella Repubblica boera del Transvaal al tempo della guerra contro gli Inglesi nel 1899-1901, fu poi destinato come addetto militare a Berlino sempre nel 1901. Durante la Guerra Russo-Giapponese ebbe prima incarichi di stato maggiore e poi il comando d’una Brigata di Cosacchi e infine, dal 1906 al 1910, la presidenza della commissione d’inchiesta sulla sconfitta del 1905. Nominato comandante della 1ª Divisione di Cavalleria, al principio della Grande Guerra combatté in Prussia Orientale. Capo dello stato maggiore del Granduca Michele, ebbe poi il comando del VI Corpo d’Armata e, dall’agosto del 1916, quello della 5ª Armata Speciale sul fronte sudoccidentale. Comandante del Fronte Occidentale nel 1917, gli fu tolto l’incarico dal Governo Kerenski. Imprigionato nella fortezza dei Santi Pietro e Paolo, dopo due mesi fu mandato in esilio in Inghilterra. Rifiutò qualsiasi comando delle forze bianche. Si spostò in Italia e morì a Roma l’11 febbraio 1937. 195 Laidoner. 196 Non identificato. 197 Šiauliai, in Lituania. 198 Edmond Louis Dosse, nato ad Embrun il 3 giugno 1874, fu all’Accademia di Saint Cyr dal 1893 al 1895. Nella Grande Guerra fu sottocapo e poi capo di Stato Maggiore dell’Armée d’Orient a Salonicco e poi dell’Armata d’Ungheria. Messo a capo della missione militare francese nei Paesi Baltici, fu promosso generale di Brigata nel 1925, di Divisione nel 1929, di Corpo d’Armata nel 1931 e d’Armata nel 1936. Morì ad Annecy il 27 aprile 1949. 199 Fine di pag. 31. 200 Kaunas, Lituania. 41 192
ordinatamente? Si. Se i Lettoni continuano l’inseguimento, è messa in pericolo la ritirata ordinata? Si. Ed allora bisogna fare ogni sforzo per arrestare i Lettoni. Il presidente accede all’idea di mandare il telegramma alle missioni di Riga: I Tedeschi se ne vanno. Fate sospendere gli attacchi e non ostacolare lo sgombro e non oltrepassare la frontiera lituano-lettone stabilita a Parigi. Notizie del mattino. Mitau201 sgombrata dai Tedeschi, che ripiegano su Schawli.202 A Buaske203 i Lettoni hanno respinto i Tedeschi. nessuna notizia dalla parte di Tukhun. Le forze ripieganti da Libau hanno raggiunto Prekuln in preda ad orgasmo; parlano di ripiegare verso nord. si telegrafa al controllo di avviarli verso Memel. Richiesta di 600000 marchi al C.S. per vettovagliare i contingenti russi e dare i primi soccorsi alle famiglie. Telegramma ad Hopman (che è partito verso Schawli). I Lituani204vedono i Lettoni far bottino; riesce difficile impedire che facciano altrettanto. Chiedesi se disposto cedere gratuitamente materiali esistenti Schawli. In caso affermativo, ci interporremo. Notizie da Riga portate da un ufficiale inglese. Lo scartamento delle ferrovie partenti da Riga è stato parzialmente ridotto a quello russo. bisognerà tenerne conto nelle cessioni dai Tedeschi ai Lettoni. La scelta dei Russi da mandare a Judenic è cominciata; ne sono stati assegnati circa 400. in tutto i russi non sono più di 5000. I Lettoni non molestano i Russi, ma fanno la festa ai Tedeschi. I Lettoni non hanno intenzione di oltrepassare la frontiera.205 Offensiva su Schawli Reboul comunica che, a malgrado delle istruzioni, questa mattina alle 3 i Lettoni hanno iniziato l’offensiva per accerchiare Schawli. Più tardi dà notizia che è stato fatto un grosso bottino. Plenipotenziario Lituano,è qui giunto per andare a Schawli per assumere direzione affari (?) Notizie da Prekuln.206 I Tedeschi sono agitatissimi. Numerosi furti. Popolazione eccitata. Lettoni vicini a Prekul. L’ultimo treno portante tedeschia Memel partirà questa sera alle 22 Invio di truppe tedesche regolari. Oggi il comandante della piazza di Tilsit207 magg. von Luck è venuto alle ore 15 a chiedere il passaggio di 4 btgl e 2 btr da inoltrare per la protezione della ferrovia. Gli si è risposto negativamente. Alle ore 22 è stato veduto passare alla stazione di Tilsit un treno di truppe diretto oltre frontiera. intimato il fermo dal controllo, è stato risposto che il treno proseguirebbe ugualmente. E’ ordine del Reichswehrministerium di Berlino.208 (Da notare che è oggi giunta notizia che il Senato americano con 55 voti favorevoli e 35 contrari (non si sono quindi raggiunti i due terzi di voti favorevoli necessari) ha respinto il trattato di pace. Il senatore Lodge ha proposto di dichiarare finita la guerra con la Germania. Il senato si è aggiornato a marzo. questo fatto avrà conseguenze enormi e certo fa già sentire l’influenza sul contegno di Berlino. La Commissione si riunisce e decide l’invio del seguente telegramma al C.S. Lituani d’accordo con Tedeschi avevano stabilito 31 ottobre lungo ferrovia Schawli_Tauroggen209 zona neutra per permettere evacuazione truppe tedesche fedeli. Commissione prescrisse governo lituano rispettare questa zona durante trasporto rimanenti truppe. Ciò malgrado Lituani hanno attaccato ferrovia su parecchi punti nord e sud Schawli. 201
Jelgava, in Lettonia. Šiauliai, in Lituania. 203 Bauska, in Lettonia. 204 Fine di pag. 32. 205 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 45. 206 Priekule, in Lettonia. 207 Sovetsk, in Russia. 208 Fine di pag. 33. 209 Šiauliai-Tauragé, in Lituania. 202
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Intrapreso attacco Schawli.210 Ammiraglio Hopman con ufficiali alleati sul posto per arrestare azione. malgrado dichiarazione che non possiamo autorizzare invio nuove truppe oltre frontiera, Reichswehrministerium ordina invio truppa necessaria per protezione ferrovia senza precisare quantità. Un treno passato sera 22. Eberhard possedeva truppe sufficienti per guardare ferrovia. A nostro parere ammiraglio Hopman ed ufficiali alleati sono in condizione di ottenere cessazione ostilità. Domandiamo pressione immediata su governo tedesco per far arrestare invio truppe che può complicare situazione già molto difficile. 23 novembre.211 Telegramma a Bencivenga212 ripetente quanto sopra.213 Situazione a Schawli. Col_Dosse comunica: giunto a Lidoviani;214 ferrovia interrotta a nord per 24 ore; presentatisi parlamentari lituani, a cui si è imposta cessazione ostilità e ripiegamento. Nessuna evacuazione constatata. Alle proposte del governo di Kowno215 si risponde: non è possibile disarmare i Tedeschi. non è ammissibile il controllo esclusivi lituano, il controllo fatto da ufficiali alleati e lituani è sufficiente. Minaccia di mutare il contegno benevolo delle Potenze dell’Intesa. Telegramma al governo tedesco, comunicante d’aver avvertito il Consiglio Supremo ed invitando a cessare l’invio di truppe. Il treno di truppe non ha oltrepassato la frontiera. Progetto di trasporti ferroviari. Il capo servizio ferroviario di Tilsit216 dichiara di non aver ricevuto alcun ordine di preparazione da Eberhard. Licenziandi della regione di Memel.217 Poiché ogni giorno vi è un movimento di 2 o 300 soldati, si ottiene che il movimento dei licenziandi venga sospeso fino ad evacuazione compiuta/ Btgl lituano di Tauroggen.218 Gli si manda l’ordine di andarsene. Gruppo Plehve. risulta a 20 km a sud di Prekul, che è sgombro e col solo controllo. Ha fatto grandi requisizioni di viveri, carri e cavalli. La popolazione manca di viveri ed è allarmata per l’arrivo dei Lettoni. Armistizio coi Lituani. E’ stato imposto dal col_Dosse Plenipotenziario lituano per Schawli si è presentato; gli si è detto solennemente [che la Commissione] non è affatto soddisfatta del contegno delle truppe lituane. Richiesta di von Luck di telegrafare a Parigi che le truppe tedesche non sono andate oltre frontiera. Non lo si farà fin quando non si vedano le truppe ritornare.
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Šiauliai, in Lituania. Marietti a mano aggiunse a margine dopo l’abbreviazione “alleg.”: vedi Cartella Rapporti. 212 Roberto Bencivenga nacque a Roma il 2 ottobre 1872. Uscito dall’Accademia d’Artiglieria e Genio di Torino, fu tenente nel 13° Artiglieria. Dopo la Scuola di Guerra entrò nel Corpo di Stato Maggiore e da capitano insegnò tattica alla Scuola di Guerra dal 1910. In Libia nel 1911, si distinse particolarmente ad Ain Zara ed ebbe la prima delle sue tre medaglie d’argento al valor militare. Chiamato allo Stato Maggiore dal generale Cadorna nel 1914, nel 1916 fu nominato Capo dell’Ufficio Segreteria del Comando Supremo. Promosso tenente colonnello e poi colonnello, alla fine d’agosto del 1917, per contrasti con Cadorna, chiese ed ottenne di lasciare il Comando Supremo. Comandante della Brigata Aosta dopo Caporetto, si distinse al Col della Beretta e poi nella Battaglia del Solstizio del 1918. Alla fine della guerra aveva avuto una seconda medaglia d’argento al valore militare e la nomina a capo della Missione Militare Italiana a Berlino. Alla fine del 1919 lasciò il servizio attivo. Nel 1924 entrò in Parlamento coi Liberali. Contrario al Fascismo, fu radiato dall’Esercito nel 1926 e, condannato a cinque anni di confino, rifiutò di chiedere la grazia. Nel 1943 si unì alla Resistenza, ebbe il comando del Fronte Clandestino di Roma e in seguito una terza medaglia d’argento al valor militare. Rientrò in Parlamento nel 1945 e nel 1948 divenne Senatore. Morì a Roma il 23 ottobre 1949. 213 Fine di pag. 34. 214 Lyduvėnai, in Lituania, luogo del ponte sul fiume Dubysa. 215 Kaunas, in Lituania. 216 Sovetsk, in Russia. 217 Klaipeda, in Lituania. 218 Tauragé, in Lituania. 43 211
Da alcune carte dimenticate da von Luck risulta che Hopman219ha telegrafato al governo di non mandare truppe. V’è un apprezzamento di von Kessler, da cui risulta che tutto il guaio dipende da iniziativa del capo di st. magg. di Königsberg.220 Allora, conformemente alle dichiarazioni, si telegrafa al C.S. che il treno non ha oltrepassato la frontiera e che Hopman era contrario a questo invio. I combattimenti sono quasi completamente cessati. Notizie/ il btgl lituano di Tauroggen221 se n’è andato . Il gruppo Plehve è stato attaccato dai Lettoni. A Tilsit222 regna apprensione per la vista dei feriti, che vedono ritornare e per l’impedimento di lasciare andare truppe in soccorso. Se ne dà la colpa alla commissione e si accusa di favorire l’accerchiamento dei Tedeschi. Telegramma a Libau223 fatto da Turner per arrestare i Lettoni. 24 novembre Notizia data da von Luck. Sulla fronte lettone continua la pressione. All’infuori della divisione di ferro, non vi è più nulla che tenga. E’ stata interrotta la ferrovia a W di Schavli.224 I Lettoni tendono a prendere Schavli. Vi sono treni di rifugiati che non possono passare. E’ necessario impedire l’arrivo dei Lettoni a Schavli e, perciò di proporre di cedere Schavli ai Lituani in modo da interporli tra Tedeschi e Lettoni TURNER richiama l’attenzione sugli effetti politici interni, che avrebbe una troppo grande disfatta e sulle responsabilità che ci sarebbero attribuite. NIESSEL Non crede questo, ma crede che in tal caso sarebbe difficile impedire alle truppe tedesche di intervenire. Di qui la necessità di interporre i Lituani. Comunicazione di Hopman di aver chiesto al comando di Konigsberg di ritirare il famoso battaglione. Conferenza225 con Jukowski226 generale lituano, mandato presso la227 Commissione per gli accordi per passaggio del territorio dai Tedeschi ai Lituani. E’ il solo vero generale lituano,
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Fine di pag. 35. Kaliningrad, in Russia. 221 Tauragé, in Lituania. 222 Sovetsk, in Russia. 223 Liepāja, in Lettonia. 224 Šiauliai, in Lituania. 225 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 47. 226 Non risulta essere mai esistito alcun generale lituano con questo cognome e infatti questo è il nome russo di Silvestras Žukauskas, che in russo era registrato come Silvestre Konstantinovitch Joukovski. Nacque il 31 dicembre 1860 a Poškiečiai-Dovainiškiai, nei pressi di Pakruojis, in una famiglia nobile del governatorarto di Kowno/Kaunas. Entrato in servizio nel 1881, come volontario nel 112° fanteria degli Urali di stanza in Lituania, fu all’accademia militare di Vilna nel 1883-1884 e, uscitone sottotenente, nel 1887 venne assegnato al 109° Reggimento fanteria del Volga e finalmente nel maggio del 1891 fu promosso tenente. Sposatosi nel 1894 con una tedesca lituana, si convertì al protestantesimo, perché da cattolico gli sarebbero stati preclusi i gradi più alti dell’esercito zarista. Capitano di stato maggiore nel 1896, nel 1904-5 partecipò alla Guerra Russo-Giapponese in Manciuria. Prestò servizio nel 131° Fanteria Tiraspol nella zona di Kiev, nel 1908 comandò un battaglione e nel 1912 fu promosso colonnello. Cominciò la Grande Guerra al comando d’un reggimento di fanteria. Combatté intorno a Varsavia, fu ferito e poi, trasferito col suo reparto in Lituania, partecipò alle operazioni del 1915 contro l’offensiva germanica che occupò la Lituania, ritirandosi in Lettonia. Generale di divisione nel 1916, fu ferito di nuovo. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre tornò in Lituania e il 10 dicembre 1918 fu nominato ministro della Difesa nazionale, ma a causa di una malattia perse l’incarico. Nominato Capo di Stato Maggiore dell’Esercito lituano nel 1919, in aprile cominciò a mobilitare l’esercito e, dopo essere stato per un breve periodo comandante in capo delle Forze Armate, tornò Capo di Stato Maggiore Generale. Sotto la sua guida i Bolscevichi furono sconfitti, permettendo di concentrarsi contro Bermondt-Avalov in autunno. Nominato il 26 settembre Generale per gli Affari Speciali sotto il Comandante in Capo delle Forze Armate, fu destinato a tenere i contatti colla Commissione Interalleata per l’evacuazione dei Tedeschi dal Baltico, per tornare al suo posto nel 1920, ma solo fino al 14 giugno, quando passò nella riserva. Rientrato in servizio attivo due mesi dopo, partecipò alla guerra contro i Polacchi. Lasciato di nuovo l’Esercito di campagna nel 1921, fu nominato Generale per gli Affari Speciali sotto il Ministro della Difesa Nazionale, per tornare in seguito di nuovo comandante in capo dell’esercito, fino al definitivo ritiro nel 1928. Avuta in dono dal Governo per i suoi meriti una fattoria a Davalgonys con una tenuta di 55 ettari, visse 44 220
ma non gli si è dato il comando dell’esercito per essersi dimostrato troppo favorevole ai Polacchi. Il comando è tenuto dal gen. Listukas.228 NIESSEL gli espone la necessità che i Lituani prendano al più presto l’amministrazione del territorio, che le truppe tedesche non si sfascino per evitare disordini e malcontento nella popolazione, che i Lituani si interpongano tra Tedeschi e Lettoni. Occorre perciò tenere pronte a muovere le forze, che sono attorno a Radziwiliski;229 spingere quanto più a nord è possibile le truppe, che sono in condizione di interporsi. Notizie su Judenic. Da fonte inglese: i Russi, che passano alle dipendenze dell’Estonia, vengono disarmati. La ripartizione dei materiali, particolarmente di quelli forniti dall’Inghilterra, dovrebbe esser dato non tutto agli Estoni, ma ripartito tenendo conto che i Lettoni sono le truppe dimostratesi le più solide. Il war Office incarica il gen. Turner di fare la ripartizione in accordo con la commissione. I Lettoni sarebbero a 16 km a sud di Mitau230 Telegramma a Riga. Felicitazioni per i brillanti risultati conseguiti. La commissione deve far evacuare la Lituania; per questo è necessario che le truppe lituane si sostituiscano alle truppe T. a N ed a S di Schawli.231 Restare tuttavia vigilanti. Telegramma al col. Dosse, che lo mette al corrente della situazione e gli dà incarico di dare esecuzione alle decisioni insieme al generale Jukovski. Telegramma a Riga, per consigliare alla Landwehr baltica di restare tranquilla, perché attraversare la Lettonia in232 rivolta equivarrebbe ad esporsi ad un massacro. La Ldwr baltica è composta di Tedeschi delle P.B. (2500 circa). Si formò per difesa contro il bolscevismo. Quando Bermond ha attaccato Riga, essa ha chiesto di non essere mandata a combattere i proprii connazionali; restò sulla fronte bolscevica e rese un sicuro servizio alla causa lettone, permettendo di sottrarre forze per mandarle contro Bermond. Si dice che ora voglia unirsi ai Tedeschi, ma è probabilmente voce di fonte tedesca, tendente a far ritardare il ripiegamento per attenderli. Secondo Turner, nella Ldwr baltica vi sono tre correnti tedesca, lettone ed oscillante, che ora verosimilmente volgerà verso i Lettoni. Sospensione delle ostilità lettoni (teleg. da Riga) per 24 ore, salvo a riprendere le ostilità, se i t. no mantengono la promessa di sgombro. Tukhun venne occupata dai Lettoni il 22 alle 23; i t. han ripiegato verso sud. Situazione a Schawli (notizie Dosse) 5000 russo=tedeschi ripiegano da Tukhun233 verso sud. La divisione di ferro (circa 10000) cerca di raggiungere la ferrovia tra Muravievo234 e là fino alla morte il 26 novembre 1937. Fu sepolto nel cimitero di Kaunas, che fu distrutto nel periodo sovietico, per cui il luogo della sua sepoltura è ora sconosciuto. 227 Fine di pag. 36. 228 Come per il fantomatico Jukowski che invece è Žukauskas, quello indicato qui col nome di Listukas è invece, o meglio, può essere solo, il generale Pranas Liatukas. Nato il 29 gennaio 1875 a Padievaitis, entrò volontario nell’esercito russo nel 1902. Diplomato all’Accademia Militare di Vilna nel 1905, di prima nomina a Novogorod, divenne tenente nel 1909 e iniziò la Grande Guerra in Polonia. Promosso capitano nel 1915, l’anno dopo era colonnello e fu ferito gravemente. Dopo l’abbandono bolscevico della Lituania, nell’agosto del 1918 tornò in Patria ed entrò nelle forze armate lituane venendo nominato il 4 marzo 1919 Capo di Stato Maggiore del Ministero della Difesa, comandante del 3° Fanteria e poi della I Brigata. Combatté contro i Bolscevichi prima e poi contro Bermondt Avalov. Promosso tenente generale il 7 ottobre 1919, fu posto a capo delle forze armate. Lasciato il servizio attivo nel 1920, passò all’amministrazione del Tesoro fino al 1924, fu per due anni, fino al 1926, governatore della Banca di Lituania e in seguito governatore della Contea di Šakiai. All’arrivo dei Sovietici, il 30 gennaio 1945 fu arrestato dal NKVD coll’accusa d’appartenere all’esercito lituano della libertà e morì nell’ospedale della prigione di Lukiškės prima d’essere interrogato e torturato. 229 Radviliškis, in Lituania. 230 Jelgava, in Lettonia. 231 Šiauliai, in Lituania. 232 Fine di pag. 37. 233 Nella Russia Bianca. 234 Mažeikiai, in Lituania. 45
Schawli; comincerà l’imbarco235 il 1° dicembre. La Deutsche Legion (circa 4000) ripiega da Bausk236 il 1° dicembre. La Deutsche Legion (circa 4000) ripiega da Bausk verso Schawli:237 imbarcherà il 27 nov. Regione di Schawli circa 2500 dispersi; se ne sono fucilati 9. Per primi si sgombreranno 5 o 6 treni di profughi, poi gli sbandati. Per il 13 dic. lo sgombro sarà finito. non è ancora possibile che la comm. possa recarsi a Schawli. Però Hopman ha interessato il governo lettone perché riatti la ferrovia per consentirci di andare a Riga. Malcontento della Duma lituana per il nostro contegno, che ritiene contrario ai loro interessi. E pensare che, se non ci fossimo interessati come abbiamo fatto, i Tedeschi ne238 avrebbero fatto una frittata. Ore 22 Telegramma del governo tedesco al cmdt della piazza perché ce lo comunichi: E’ assolutamente necessario per la difesa della linea ferroviaria Tilsit=Schawli239 in vista del ritiro delle truppe, l’invio di forze tedesche dell’impero. Chiedete alla commissione se consente. Risposta:240 Il gov. ted. ha designato l’amm. Hopman per trattare con noi la questione delle P.B. Finora l’accordo è stato completo. Hopman è sul posto e meglio di tutti è al corrente delle misure da prendere; ha protestato presso il Reichswehrkommando n. 1 contro l’invio inopportuno di un treno di truppe da Tilsit e domandato che il treno rientri. La comm. è pronta ad esaminare con benevolenza le domande che Hopman riterrà di indirizzarle Essa tiene a che le questioni siano trattate per mezzo di lui. Protesta di nuovo contro l’ingerenza del RWK in questioni di competenza di Hopman. dalle notizie ricevute questa sera, le grandi linee dell’evacuazione sono già fissate e l’intervento di ufficiali sul campo di battaglia ha fatto cessare il combattimento da parte dei Lituani. Se divenisse necessario di far appello alle truppe tedesche per assicurare la ferrovia, la com. stessa saprebbe prendere l’iniziativa di questa misura. Messaggio tedesco al governo lituano: e per conoscenza alla comm. il gov. ted. ha deciso di intraprendere il ritiro delle truppe dalle P.B. Esso non può essere fatto, se la ferrovia viene interrotta. treni di feriti e di profughi sono fermi e bombardati. Chiede di non continuare a turbare la ritirata ed in cambio è d’accordo di cedere gratuitamente il materiale ferroviario alla fine dee trasporti come pure il materiale da guerra lasciato sul posto. chiede una risposta prima delle 12241 del 25. In caso di non approvazione, la garanzia verrà ottenuta con l’invio di truppe. (Evidentemente il primo telegramma è fatto per uso di politica interna; il messaggio per ottenere la libertà di passaggio; però il limite ristretto di tempo dato per la risposta e l’ora stessa della comunicazione stanno a dimostrare che si vuole appoggiarsi alla mancata risposta per giustificare l’invio di truppe. Occorre una parata). Risposta242 comune al governo tedesco ed al governo lituano: La com. s’impegna pel governo lituano a mantenere la tranquillità per i trasporti. Se la linea fosse di nuovo minacciata, chiederebbe l’invio di truppe tedesche. 25 novembre Telegramma di Hopman che dice di non aver protestato per l’invio di truppe tedesche e di non aver chiesto il ritiro del btgl. E’inspiegabile: il teleg. del ritiro del btgl è in atto. Notizie243 da Prokuln:244 saccheggi e requisizioni irregolari. Non si sono finora veduti i prigionieri lettoni. Attitudine ostile verso gli ufficiali di controllo. 235
L’imbarco sui treni. Bauska, in Lettonia. 237 Šiauliai. 238 Fine di pag. 38. 239 Da Sovetsk, in Russia, a Šiauliai, in Lituania. 240 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 47. 241 Fine di pag. 39. 242 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 48. 243 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 49. 236
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Si decide245 l’invio a Memel246 del col. amer. Loustalot247 pel controllo del ritorno del corpo Plehve. Alle 10 20 risulta248 che Kowno249 non ha ancora ricevuto il messaggio del gov. ted. (Ecco rivelarsi il tranello sospettato ieri). Per telefono il presid, del cons. lituano informa d’accettare le condizioni. Notizie da Riga Alcuni ufficiali di Judenic sono partiti il 23 da Riga incaricati del trasporto delle truppe da Riga a Reval;250 tre altri seguiranno. Judenic manca di denaro e chiede che il trasporto sia messo a conto dei debiti del governo russo. ore 14 Materiali ferroviari Ai delegati tecnici inglese e francese si comunicano i dati per il loro lavoro.251 Ammiraglio inglese da Riga telegrafa che il sospendere le ostilità non è opportuno, perché i Ted. sono ancora in paese lettone. Risposta.252 Non si è riusciti finora ad avere comunicazioni dirette, perché i Ted. hanno detto non essere possibile comunicare con voi. Si è ordinato alle missioni di darvi tutti i nostri telegrammi. spero che la conoscenza dei fatti vi permetterà di apprezzare la nostra attitudine e conto su di uno stretto contatto con voi per condurre felicemente le operazioni di sgombro. Governo lituano accetta le condizioni ted. e si rimette alle deliberazioni, che in proposito prenderà la commissione. Telegramma al governo lituano.253 Il gen. Listaukas si è lagnato dell’ingerenza della commissione nella condotta delle operazioni. Le disposizioni prese erano indispensabili per impedire la frittata (che cosa sarebbe successo dei Lituani, se i Ted. avessero passata in forze la frontiera?) Notizie da Riga254 26 novembre Disposizioni pel funzionamento del controllo durante l’evacuazione. La comm. approva. Nota al cmdt piazza di Tilsit255 per segnalargli l’arrivo di un treno, segnalato da Dosse, contenente materiale d’aviazione; si tratta di stabilire se è una formazione organica. Nota c.s circa 150 uom. che stamane sono scesi da un treno di ritorno ed hanno raggiunto il distacc. Nehbel. Necessità sempre più urgente che questo treno venga ritirato. Nota c.s circa una granata a mano lanciata ierisera contro il posto di controllo di Poserony256 (senza danno). Situazione militare. (dal rapporto Dosse) La Deutsche Legion ed il gruppo Brandis257 hanno 9000 uom. (e non 4000) molto provati. 244
Priekule, in Lettonia. Marietti a mano aggiunse a margine: all. 50. 246 Klaipeda, in Lituania. 247 Potrebbe essere il tenente colonnello Lawrence Albert Loustalot, nato a Franklin (La) il 15 febbraio 1883, classe 1908 di West Point, morto a New Orleans il 19 gennaio 1956. 248 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 51. 249 Kaunas, in Lituania. 250 Tallinn, in Estonia. 251 Fine di pag. 40. 252 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 52. 253 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 53. 254 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 54. 255 Sovetsk, in Russia. 256 Požerūnai, in Lituania. 257 Cordt von Brandis, nato a Eimbeckahusen il 4 ottobre, uscito nel 1908 dalla Scuola Militare di Groß-Lichterfelde a Berlino come sottotenente di fanteria, combatté sul fronte Occidentale e fu promosso tenente nel 1915. Capitano, dopo la smobilitazione, ai primi del 1919, organizzò un Freikorps che prese nome da lui, della forza d’un battaglione, su tre compagnie di sicurezza, una di mitragliatrici ed una batteria di obici da 105, giunto a marzo nel teatro operativo baltico ed inquadrato nella Divisione di Ferro. Rientrato in Germania a fine 1919, dopo il fallito Putsch di Kapp lasciò il servizio, amministrò una tenuta, poi, dopo un biennio nell’Arbeitsfront nazista, non condividendo il programma nazionalsocialista emigrò in Africa Orientale nella fattoria del fratello. Maggiore della riserva nel 1939, fu arrestato 47 245
Sono a N e ad E. di Janiski258 ad una dozzina di km dagli avamposti lettoni. Conta di imbarcare il 29 a Schawli,259 mentre pare260 che Eberhard voglia trattenerli a Janiski per non ingombrare Schawli e caricarli a Janiwski stesso. Dosse propone Meskutsi,261 per ottenere il consenso dei Lettoni. I treni detti di profughi sono pieni di materiale. Ha stabilito con Jukowski262 l’interposizione di Lituani tra T. e Lettoni tra Meiten263 e Meskutsi e la partecipazione di ufficiali lituani nella comm. di controllo ferroviario. Telegramma al C.S. rendente conto della situazione ed accennante alla cattiva volontà di Eberhard. Risposta264 del C.S. alla nostra richiesta di pressione sul Gov. ted. Negativo e dice che ogni intervento del C.S. ridurrebbe i poteri della comm. Questione dei Russi. Judenic è sparito. E’ possibile che gli Estoni, liberatisi delle truppe germano=russe, non vogliano altri Russi. il War Office ha esaminato la situazione e telegrafa al gen. Turner che, per regolare la difficile situazione, fa completo affidamento sull’opera della comm. (anche lui!) Materiali da trasportare. il col. Dosse trasmette la richiesta dei T. che 7 treni provenienti da Mitau e contenenti materiali siano lasciati passare. E’ accettata la mia proposta che debbono anzitutto passare i treni di personale; quanto al materiale occorre specificare la specie, restando fermo che deve passare il solo materiale militare organico ed il materiale certamente di proprietà privata. Di fatto il controllo dei treni materiali è molto difficile; ne passa di contrabbando con la complicità di tutti i funzionari ted. che si palleggiano la responsabilità e di infischiano di noi. 27 novembre. Contegno di Eberhard. Il col. Dosse comunica che risulta nel modo più sicuro che il seguito di Eberhard esercita propaganda per ostacolare il lavoro della comm.265 Si decide l’invio di un telegramma al C.S. per mettere i punti sugli i. Uno scacco nella questione dell’evacuazione nuocerebbe gravemente al prestigio dell’Intesa. Per momento non si è sicuri del risultato. Cattiva volontà di Eberhard e di Berlino = Per ogni buon fine si è preveduta la ripresa delle operazioni lituane e lettoni = Se truppe tedesche passassero la frontiera, è necessaria una seria pressione militare sulla Germania. = Pressione polacca sulla fronte E e S della Prussia, occupazione di Memel266 da parte della flotta alleata, minaccia della rottura dell’armistizio sulla fronte occidentale. = I T. cercano d’ottenere un’offensiva bolscevica per mostrare la necessità di restare nelle P.B; già constatati rinforzi bolscevichi (3 reggimenti) alla fronte lituana. = Preghiera di agire a Varsavia per ottenere che i Polacchi aiutino i Lituani. Comm. ha bisogno di conoscere intenzioni dell’Intesa sui punti sopra indicati.267 Telegramma268 in chiaro per T.S.P. a Parigi, Berlino, Riga, Kowno Hopman, Konigsberg. = Eberhard ha dichiarato di essere sicuro delle proprie truppe e che lascierà il materiale, se le ferrovie non verranno guastate = Da fonte sicura si sa che lo stato magg. di Eberhard cerca di sobillare le trupep a non obbedire; nulla venne preparato per i trasporti; treni di dagli Inglesi in Africa nel 1940. Passò la guerra in vari campi di prigionia sudafricani e fu rilasciato nel 1947. Morì’11 giugno 1972 a Barendorf, in Germania. 258 Joniškis, in Lettonia. 259 Šiauliai, in Lituania. 260 Fine di pag. 41. 261 Meškuičiai, in Lituania, sulla linea dalla Lettonia a Šiauliai, a sud di Joniškis e a nord di Šiauliai. 262 E’, ovviamente, il generale lituano Silvestras Žukauskas. 263 Dovrebbe essere l’odierna Misaičiai, in Lituania, poco ad ovest della linea ferroviaria. 264 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 56. 265 Fine di pag. 42. 266 Klaipeda, in Lituania. 267 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 57. 268 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 58 bis. 48
profughi sono invece pieni di materiali. = Notizie inesatte sulle condizioni della linea ferroviaria mentre gli ufficiali alleati stavano facendo cessare i combattimenti, hanno condotto il RWK di Königsberg269 a mandare truppe dell’impero. = La com. chiede: esclusione di materiali dai treni di profughi; ritorno a Tilsit270 del treno di truppe sempre fermo alla frontiera; Janiski rimesso subito ai Lituani; controllo lituano a tutte le stazioni; i dirigenti del movimento di Bermond vengano mandati via per i primi e271 diretti in Germania; sanzioni contro i colpevoli di atti contro ufficiali alleati. Lettoni e Lituani restano fermi, ma pronti a ricominciare se necessario; la comm. si è impegnata in questo senso e, se fosse necessario, a nome dell’Intesa farebbe riprendere le operazioni; spera di non essere costretta a ciò. Sospensione d’armi ordinata dai Lettoni per 48 ore dal 25. Oggi però il col. Dosse si incontrerà coi rappresentanti lettoni e lo farà prolungare. 28 novembre Notizie. Confermata la cattiva volontà dello st. magg. di Eberhard; Plehve partito per Königsberg; v.d. Goltz sarebbe pure a Königsberg. (Qualche cosa di non piacevole si prepara). voci che Bermond prepari un colpo su Libau272 d’accordo con Bischoff (div. di ferro) Piano d’operazioni lituano=lettoni. In previsione di una ripresa di operazioni, è necessari che i comandi lettone e lituano si preparino e si mettano d’accordo. Il gen. Cheney è però contrario a che la comm. tracci gli obbiettivi; tutti gli altri ritengono la cosa necessaria; io in particolare faccio presenti le difficoltà che i due comandi possano mettersi d’accordo; la necessità che le operazioni procedano armonicamente perché i tedeschi, più abili e più forti della massa lituana ed in posizione centrale, possono gettarsi su questa, batterla in concorso con le forze venute dall’impero e poi volgersi contro i Lettoni. Dopo lunga discussione si decide l’invio del telegramma nella redazione dell’allegato. Ma io, pur considerando non probabile l’eventualità, ritengo che gravissima è la responsabilità della commissione in virtù dei pieni poteri; ritengo che un generale non posso assistere passivamente a quello che egli ritiene un errore militare e decido di inviare un promemoria al pres.273della274 comm. perché venga messo in atti. Telegramma delle missioni. Si accenna ad un’azione di Bermond su Libau. Poco probabile. Tuttavia Lettoni tengono solidamente ferrovia Muravievo=Prekuln275 ed esigono disarmo truppe, che fossero autorizzate a passare di là. Landwehr baltica (da un ufficiale della Ldwr di colleg. col gov. lettone) Forze 2000. Il vero cmdt e il col. ingl. Alexander.276 Temono di essere attaccati dai Lettoni dopo la partenza dei T. 269
Kaliningrad, in Russia. Sovetsk, in Russia. 271 Fine di pag. 43. 272 Liepāja, in Lettonia. 273 Fine di pag. 44. 274 Marietti a mano aggiunse a margine dopo l’abbreviazione “all.” 60, poi lo cancellò e scrisse all. 59, che poi cancellò e ricorresse in 60. 275 Da Mažeikiai, in Lituania, a Priekule, in Lettonia. 276 Si tratta di Sir Harold Alexander, terzo figlio del conte di Caledon. Nato a Londra il 10 dicembre 1891, usci dal Royal Military College di Sandhurst nel 1911 e con quel reggimento andò in Francia nel 1914. Nel 1918 ne era tenente colonnello provvisorio e con quel grado fu inviato nel Baltico. Assegnato alla Commissione Alleata in Polonia ne fu distaccato a comandare la Landeswehr Baltica contro i bolscevichi in Lettonia, contribuendo alla loro sconfitta e tornò in Inghilterra nel maggio del 1920. Destinato nel 1922 a Costantinopoli e poi a Gibilterra, tornò in Inghilterra nel 1923 e vi restò fino al 1934, quando fu destinato a comandare une brigata in India. Vi combatté due campagne nella frontiera nord-occidentale, poi nel 1937 fu nominato aiutante di campo di re Giorgio Vi e tornò definitivamente a Londra nel febbraio del 1938. In Francia alla testa d’una divisione nel 1939, evacuato da Dunkerque nel 1940, fu mandato in Birmania contro i Giapponesi nel 1942. Fu battuto, si ritirò in India e fu richiamato in patria per essere destinato al Nord Africa. Dopo lo sbarco in Marocco divenne il Comandante Supremo Alleato del Mediterraneo e, dopo la guerra, fu nominato feldmaresciallo dell’esercito britannico. Nobilitato col titolo di conte di Tunisi, fu ministro della Difesa, Governatore Generale del Canada e Lord Luogotenente di Londra. Morì il 16 giugno 1969. 49 270
Gruppo Plehwe. Avrebbe la forza di 1300 uom. di cui soli 800 si sarebbero diretti a Memel,277 dove hanno commesso atti d’indisciplina; gli altri sarebbero diretti su Muravievo.278 Condizioni279 coi Lettoni. il col. Dosse stabilisce: i Lettoni si fermeranno; manderanno ufficiali nelle comm. di controllo. Janiski280 è sgombrato dai T. La div di ferro ed i Russi si stanno raccogliendo; movimento compiuto il 1° dicembre. Muravievo sarà sgombra il 5 dicembre. La ferrovia di Riga è riaperta, ma non è possibile passare alla comm. Von der Goltz, secondo notizie sicure, è a Königsberg281 con 40 milioni di marchi per riprendere il movimento con le truppe fatte rientrare Telegramma282 a Parigi, Berlino, Hopman per informare. Sanzioni pei capi delle truppe, che hanno insultato i nostri ufficiali a Bajohren283 ed a Memel ed in particolare contro Plehwe, che ha abbandonato le proprie truppe per recarsi a Königsberg. Hopman (no .284 Dosse) non può occuparsi del materiale, che affluisce a Tilsit.285 Si risponde che spetta a lui dare ordini. Esprime il desiderio di venire a Tilsit per conferire. Si risponde essere meglio che resti dov’è; può mandare Kessler. 286 29 novembre. Niessel espone sua protesta a von Luck perché da parte dei tedeschi si continua nel sistema delle scappatoie e dell’insincerità. La Commissione non ha fatto riaprire la strada ferrata da parte dei lituani per far passare materiali tedeschi ma profughi; tale sistema deve cessare in modo assoluto. Gli intima altresì di assicurare in modo tassativo la sicurezza degli ufficiali di controllo alleati pena le più gravi sanzioni. Von Luck presenta il resoconto dei treni in cui appare confermato il passaggio del treno di munizioni che è stato fermato alla frontiera ier l’altro a Pogegen.287 Incidente di Memel. – Del corpo Plehwe son partiti in ferrovia per Tilsit e l’interno della Germania circa 1000 uomini. La parte più riottosa, dopo aver tenuto pessima condotta a Bahjoren giunta a Memel ha rifiutato di partire e devastato il materiale ferroviario. Avendo avuto notizia che si sarebbe attentato alla loro vita, gli ufficiali alleati di controllo si ritirano sulla nave francese Ancre. La commissione approva che restino a bordo e protesta con Ammiraglio Hopman avvertendo che, se necessario, le navi apriranno il fuoco. Per i responsabili di tali atti come per quelli di altri288 fatti analoghi ma meno gravi accaduti in altri posti di controllo (Posheruni,289 Laugzargen,290 Baioren) la Commissione ha chiesto sanzioni severe. Pel comandante del Distaccamento Plehwe, che ha abbandonato le proprie truppe per recarsi a Königsberg, la Commissione ha chiesto l’immediato arresto. Così per capitano Schok comandante diretto del battaglione che ha commesso disordini. 277
Klaipeda, in Lituania. Mažeikiai, in Lituania. 279 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 61. 280 Joniškis, in Lituania. 281 Kaliningrad, in Russia. 282 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 62. 283 Bajorai, in Lituania. 284 Questa strana abbreviazione significa “notizia Dosse”. 285 Sovetsk, in Russia. 286 Fine di pag. 45. 287 Pagėgiai, in Lituania. 288 Fine di pag. 46. 289 Požerūnai, in Lituania. 290 In realtà Laugszarge, Lauksargiai, in Lituania. 278
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La Lettonia rompe le relazioni diplomatiche con la Germania; il personale consolare (console Hluck e 25 persone) che trovavasi a Libau è trattenuto dai lettoni a Skuddi291(ferrovia Libau Murwievo292) alla frontiera lettone-lituana. La Commissione risponde che, pur non potendo garantire la legazione germanica nei paesi baltici, per umanità farà il possibile per loro facilitare il libero passaggio e prega il generale Turner, che deve partire per Libau, di avvertire i tedeschi di imbarcarsi con lui sulla nave inglese. Dosse (telegramma Schawli): (Eperhard si è recato oggi a Murawievo per decidere Bischof e Bermont a sgombrare. Impressione favorevolissima). Telegramma (Duparquet293 Riga) 28 novembre. Truppe Lettoni hanno avuto ordine di portarsi avanti fino a frontiera lituana con truppe leggere d’avanguar-294dia oltre frontiera stessa. Leggere scaramucce. Hopman chiede che la Commissione esiga da Governo lituano la protezione degli impiegati ed operai tedeschi lungo le linee ferroviarie fino a sgombro ultimato. Si telefona in questo senso al Colonnello Dosse. Il trasporto delle truppe tedesche è cominciato effettivamente Un treno contenente truppe del Freikorps Weikmann (Plewe) proveniente da Memel295 è passato a Tilsit;296 controllato, a proseguito (via Insterburg297 in Stettino.298 Altro è passato nella notte 29 – 30. Proveniente da Schawli299 un treno è passato il 29. Due altri nella notte 29 – 30. Generale Jukowski300 chiede: – che i tedeschi lascino interamente tutto il materiale bellico che posseggono, anche quello proprio delle truppe – che un battaglione lituano vada a Murawievo per assistere a sgombro e proteggere la linea ferroviaria Avverte che un treno tedesco ha passato frontiera carico materiale bellico Commissione risponde sconsigliando per ora inviare il battaglione, per ciò bastano ufficiali di controllo e lituani. I tedeschi possono prendere il materiale bel-301lico in dotazione alle truppe, poiché trattative riguardano rilascio del solo materiale dei depositi. Il treno che è passato con materiale illecito sarà fermato a Wirballen302 e controllato. Informazione Dosse. Eberhard ha dovuto essere messo con le spalle al muro, esigendo risposte con si o no. Il suo contegno messo in rapporto con le notizie di ciò, che si trama a Königsberg,303 non tranquillizza. Si decide di inviare un Telegramma a Parigi ed al gen.
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Skuodas, oggi in Lituania, alla frontiera colla Lettonia. Da Liepāja, in Lettonia, a Mažeikiai, in Lituania. 293 Emmanuel Joseph Marie du Parquet, nato il 24 settembre 1869 a Chester, in Inghilterra. Ufficiale di fanteria, tenente nel 1907 al 92° fanteria, capitano al 68° e cavaliere della Legion d‘onore nel 1910, ufficiale della Legion d’onore e nel 6° Tiratori algerini nel 1915, finì la Grande Guerra col grado di tenente colonnello sempre del 6° Tiratori e fu capo della missione militare francese nei Paesi Baltici dal 1919 al 1920. Di nuovo a Varsavia nel 1921, una volta rientrato fu promosso colonnello e terminò la carriera nel 1926 comandando il 9° fanteria. Morì a Parigi il 27 marzo 1933. 294 Fine di pag. 47. 295 Klaipeda, in Lituania. 296 Sovetsk, in Russia. 297 Černjachovsk, in Russia. 298 Szczecin, in Polonia. 299 Šiauliai, in Lituania. 300 E’ il generale lituano Silvestras Žukauskas. 301 Fine di pag. 48. 302 Virbalis, in Lituania; sulla linea da Königsberg via Insterburg verso est a Kaunas. 303 Kaliningrad, in Russia. 51 292
Dupont a Berlino per richiamare il governo tedesco sulle necessità di porre termine a tali maneggi. I Lettoni non sono soddisfatti dell’azione della comm.; vorrebbero occupare Murawievo,304 dove sono magazzini e dove il gen. lituano Jukowski si affretta a mandare una compagnia. Si lagnano pure che i Lituani, senza sacrifici, abbiano ottenuto abbondante materiale. Hopman protesta per la minaccia di far aprire il fuoco dalle navi di Memel305 a protezione dei nostri ufficiali; compito della comm. è lo sgombro delle P.B. e non il mantenimento dell’ordine in territorio tedesco. Si risponde affermando il diritto di protezione. 30 novembre I gen. Turner e Cheney partono per Libau.306 Gruppo Plehwe. Questa notte è passato da Tilsit,307 senza incidenti, il btgl di rivoltosi. Inoltre due treni provenienti da Schawli.308 Protesta Hopman per il controllo su via ordinaria,309 mentre dovrebbe essere eseguito solo sulle ferrovie (!). Si risponde non accettando tale protesta. Sgombro per ferrovia. Poiché sono continui gli incidenti, i rifiuti di sottostare al controllo ed ai tentativi di contraban_310do, si risponde a Hopman ricordando la responsabilità diretta di von Luck e del direttore del servizio ferroviario ed esponendo quale è la situazione reale della stazione di Tilsit, dove non si è voluto ammettere il controllo con la scusa dee pericolo d’imbottigliamento, mentre da verifiche fatte risulta che ha binari di ricovero per almeno 1000 vagoni. Rapporto311 a Parigi. Si approva. 312 I dicembre 1919. ore 09 – Dosse comunica: Impossibile chiedere arresto comandante Bischoff, perché ciò determinerebbe immediata rivolta. Che la Divisione di Ferro vorrebbe rientrare tutta ammassata ed a piedi dirigendosi su Memel; se dovesse rinunciare a ciò, appena tornata in Prussia, intenderebbe unirsi alle truppe della Reichswehr di Königsberg,313 di ribellarsi con esse e di marciare su Berlino. Si nota fra le truppe della Divisione un forte spirito imperialistico e di revanche. Niessel stima conveniente di venir personalmente con Hopman, per parlare con commissione. Domanda se non sia giunto il momento di dare libertà di manovra ai Lituani ed ai Lettoni. Marietti Data la gravità delle decisioni da prendere, ritiene che si debba attendere il ritorno di Turner e di Cheney e che si invitino Hopman (od un suo rappresentante) a Dosse a venire a Tilsit; se può, anche Jukowiski.314 Presenta in via ufficiosa il promemoria circa le riserve relative alle direttive militari da darsi ai Comandi Lettone e Lituano. La Commissione apprende che, ingannando gli ufficiali alleati in accompagnamento, sono stati fatti proseguire dai tedeschi oltre Jnsterburg due treni rispettivamente di 68 e 26 vagoni carichi di materiali vari ed uno di 35 vagoni con munizioni e315 materiali provenienti dai depositi di artiglieria e munizioni della Eiserne Division, come risulta dagli stessi documenti tedeschi, ha ritenuto che oltre responsabilità delle autorità germaniche i generale, quella 304
Mažeikiai, in Lituania. Klaipeda, in Lituania. 306 Liepāja, in Lettonia. 307 Sovetsk, in Russia. 308 Šiauliai, in Lituania. 309 Nel linguaggio militare del tempo “via ordinaria” significava “strada”. 310 Fine di pag. 49. 311 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 63. 312 Fine di pag. 50. 313 Kaliningrad, in Lituania. 314 E’ il generale lituano Silvestras Žukauskas. 315 Fine di pag. 51. 52 305
personale di V. Luck e Schwertfeger316 è impegnata in ragione delle loro promesse, e li rende responsabili Nonostante V. Luck abbia promesso il ritorno di tali materiali, la commissione stabilisce, non potendo avere garanzia alcuna in proposito, che Dosse avverta Hopman di tali fatti, facendogli presente che essa non può garantire l’immobilità dei lituani se tale materiale non ritorna ad Jinsterburg317 sotto controllo. Prega inoltre Dosse di avvertire Hopman che se la Eiserne divisione tentasse di partire, per altro itinerario che non sia Schawli – Taouroggen318 la commissione si vedrà obbligata a rendere libertà d’azione ai lettoni e ai Lituani, nel qual caso certamente tutta la linea ferroviaria cadrebbe in loro mani ed il paese si solleverebbe. Viene data lettura di un documento che reca la copia degli accordi presi da Lettoni e Germanici per319 l’armistizio. Jukowiski (da Schawli) Insiste chiedendo che i tedeschi cedano tutto il materiale e le armi e restituiscano ai Lituani 10.000 cavalli ed altre cose che hanno requisito. Sostiene che i tedeschi continuano a violare i patti e che perciò ha intenzione di lasciare Schawli.320 Si risponde che i tedeschi hano diritto di portarsi via il materiale bellico in dotazione dei corpi, che quelli dei depositi saranno fatti rilasciare. A Dosse di impedirli di partire, facendogli presente che ciò nuocerebbe sia al lavoro della Commissione che agli interessi Lituani. Ferrovia Libau – Mitau.321 la Missione di Riga informa che sono state operate interruzioni. Si risponde che è necessario che linea ferroviaria Libau – Mitau sia fin d’ora neutralizzata in zona prossima a Murawievo322 che i Germano-Russo occupano ancora. Passaggio treni avverrà sotto controllo ufficiali commissione assistiti da ufficiali Lettoni e Lituani. -----A Hopman vien comunicato che ancora una volta intervento ingiustificato delle autorità militare di Königsberg323 è stato constatato con invio di truppe a Memel.324 Sono constatati a Tilsit325 forieri d’alloggiamento per un battaglione ed uno squadrone Ulani. (Il battaglione è passato alla sera del I Dicembre). Telegramma: Generale Dupont (Berlino)
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Dovrebbe trattarsi di Bernhard Heinrich Schwertfeger, nato il 23 settembre 1868 ad Aurich. In servizio nell’Esercito Sassone dal 1888, divenne ufficiale d’artiglieria in quello Prussiano e fu insegnante all’Accademia di Guerra prussiana. In servizio nello Stato Maggiore dal 1910, lasciò il servizio attivo nel 1916 col grado di maggior generale e venne messo a capo d’una sezione del dipartimento politico del Governo generale militare d’occupazione in Belgio. Dal 1918 passò al ministero degli Esteri del Reich. Autore – per conto del ministero degli Esteri – dei Documenti ufficiali sulla storia della politica europea, tentò di dimostrare che la colpa dello scoppio della guerra fosse dei Francesi, del panslavismo russo e della politica d’accerchiamento britannica contro la Germania. Dal 1920 al 1925 cooperò colla commissione parlamentare d’inchiesta sulle sconfitta. Docente di storia della guerra alla Scuola Superiore Tecnica d’Hannover e poi di scienze della difesa a Gottinga, fu candidato del Partito Popolare tedesco nelle elezioni del 1933, ma non fu eletto. Lasciò l’insegnamento nel 1937. Morì il 13 gennaio 1953 a Neckargemünd, in Germania. 317 Černjachovsk, in Russia. 318 Šiauliai-Tauragé, in Lituania. 319 Marietti a mano aggiunse a margine qualcosa che sembra: all. 65 bis. 320 Fine di pag. 52. 321 Liepāja-Jelgava, in Lettonia. 322 Mažeikiai, in Lituania. 323 Kaliningrad, in Russia. 324 Klaipeda, in Lituania. 325 Sovetsk, in Russia. 53
Comunicare d’urgenza a Ministro Noske quanto avviene da notizie molto sicure sulla Eiserne Divisione. Tanto per sicurezza della Germania quanto per riuscita evacuazione Provincie Baltiche, è necessario che questa Divisione rientri per ferrovia e sia dislocata, al suo ritorno in territorio Germanico fuori della Prussia orientale ed occidentale.326 Chiede pure schiarimenti sulle truppe mandate a Memel.327 Viva propaganda esercitata dai tedeschi sui Russi di Bermond e Wirgolitsch cui offre l’invio presso Denikine concentrandoli ad Amburgo. Se ne informa il Consiglio Supremo. Un treno con 400 Russi ha lasciato Schawli.328 L’ufficiale che lo comandava ha rifiutato di farsi controllare. Tale treno è stato fatto fermare a Gudden.329 La commissione ordina a V. Luck l’arresto dell’ufficiale. Contemporaneamente un ufficiale lituano verrà per controllare la consegna delle armi. ore 14 – Eberhard (telegramma) Lo sfruttamento di una sola linea ferroviaria rende estremamente difficile lo sgombro per il 13 ed espone ultime truppe ad attacchi. I Lettoni già hanno attaccato; i Lituani si concentrano a Radziwiliski.330 Risposta della commissione: Prolungata permanenza dei Tedeschi in territorio lettone giustifica attacchi di questi Arresto continuato ei Tedeschi che sgombrano il materiale prima delle truppe e ragione principale del ritardo sui trasporti. L’impazienza dei Lituani è determinata dal fatto che i Tedeschi continuano ad asportare materiale che dovrebbe venire loro consegnato.331 Si procede innanzi tutto allo sgombro della Eiserne divisione. Qual ora poi il ritardo frapposto da Eberhard avesse scopo di prender tempo per attendere possibile attacco dei bolscevichi, ciò porterebbe responsabilità gravissima per l’intiero popolo germanico. A Dosse (telegramma su proposta Marietti) Per non perdere garanzie date alla commissione, da impegno scritto di Eberhard verso Hopman, che l’evacuazione sarà terminata il 13, che le truppe obbediscono, che materiale non sarà distrutto e per di più che evacuazione avrà luogo interamente per ferrovia, domandiamo che il generale Eberhard resti a Schawli fino a fine evacuazione per sorvegliarla personalmente. Garantiamo sua sicurezza se Tedeschi eseguono lealmente le convenzioni stabilite. Ufficiali alleati e Lituani accompagneranno gli ultimi treni di truppe tedesche evacuanti per impedire ogni violenza, ma fin d’ora è necessario che ogni saccheggio e requisizione abusiva cessi, che materiale sia lasciato intatto e completo, compreso quello ferroviario cui quantità verrà fissata. Ore 18 Hopman (telegramma). Senza consenso del Governo non può concedere agli ufficiali lituani il còmpito di controllo su territorio germanico.332 Risposta: si è dovuto far ciò perché i tedeschi portano in Germania materiali spettanti ai Lituani. 326
Fine di pag. 53. Klaipeda, in Lituania. 328 Šiauliai, in Lituania. 329 Gudai, in Lituania. 330 Radviliškis, in Lituania. 331 Fine di pag. 54. 332 Fine di pag. 55. 327
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Gli Ufficiali lituani sono agenti della Commissione ed appartenenti a Stati alleati. Oggi sono passati per la stazione di Tilsit333 diretti a nord 270 vagoni vuoti. Fin’ora sono rientrati circa 5000 uomini. Einwohnerwehr334 – Stamane un ufficiale francese di controllo ha fermato sul ponte di Tilsit un camion tedesco carico di fucili e mitragliatrici. Avvisato di ciò il comando di Tilsit, questi ha telefonicamente comunicato che l’automobile era in regola e che di conseguenza si poteva lasciarlo proseguire, essendo tali armi destinate alla Einwohnerwehr che si sta ora formando nella regione a nord del Memel.335 Niessel fa però notare a V. Luck che si poteva bene avvertire precedentemente la Commissione di tale fatto. Come appare infatti oggi dai giornali locali, il Vehrkreiskommando336 d’accordo con la suprema autorità della Prussia Orientale ha deciso di chiamare alle armi le Einwohnerwehr dei territori prussiani a nord di Memel. esse devono servire a rafforzare la Grenzschutz e la polizia per il mantenimento della calma e dell’ordine, per evitare la possibilità di incidenti e di saccheggi al ritorno delle truppe provenienti dalle Provincie baltiche.- Saranno immediatamente sciolte non appena sia terminato il trasporto delle truppe. E’ questa la prima volta che le Einwohnerwehr sono chiamate sotto forma militare. 337 Telegramma a Parigi mettendolo al corrente di tale fatto, aggiungendo che un battaglione ed uno squadrone sono stati inviati da Königsberg338 al medesimo scopo. Ora situazione attuale di Memel non giustifica quanto avviene e che d’altra parte tutte queste misure appaiono inopportune alla vigilia dell’occupazione di detti territori da parte di contingenti alleati. Medesima protesta ad Hopman. Kowan339 – Libau340 Espressione sua alta considerazione per Commissione. Qualora aiuto venisse a lui richiesto sarà immediatamente dato. Humbert – Memel Il governo lettone ha avuto l’ordine dalla Missione inglese di garantire l’occupazione di Skuddi341 e dalla prima stazione dopo frontiera aperta (Linea Prekuln-Murawievo).342
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Sovetsk, in Russia. Letteralmente “Esercito degli abitanti” era una milizia formata dagli abitanti di una certa zona, in questo caso quella di Memel. 335 Klaipeda, in Lituania. 336 Il comando militare di circoscrizione, cioè in sostanza von Estorff in accordo con Winnig. 337 Fine di pag. 56. 338 Kaliningrad, in Russia. 339 Sir Walter Henry Cowan, nato a Crickhowell l’11 giugno 1878, entrò nella Royal Navy nel 1884. Guardiamarina in Mediterraneo nel 1886, servì nei mari delle Indie Orientali e dell’Africa Occidentale, prima di tornare in Mediterraneo nel 1898. Comandò una cannoniera sul Nilo nella campagna di Kitchener contro i Dervisci e poi tutta la flottiglia fluviale al tempo dell’incidente di Fascioda coi Francesi. Aiutante di campo di Kitchener e poi di Lord Roberts in Sud Africa nella Guerra Boera, tornò in Inghilterra nel 1902 ed ebbe varie assegnazioni in mare. Capitano di vascello nel 1906, ebbe la corazzata Zealandia nel 1914 e passò poi sulla Princess Royal, con cui fu allo Jutland. Commodoro nel 1917 e contrammiraglio nel 1918, nel gennaio del 1919 fu inviato col suo 1° Gruppo di cacciatorpediniere nel Baltico, meritò l’investitura a baronetto per la sua azione decisa, che aiutò ad impedire la vittoria sovietica sulle repubbliche baltiche e la Finlandia. Comandante della squadra incrociatori da battaglia nel 1921, ammiraglio di divisione nel 1923, ebbe ancora alcuni comandi in patria e nelle Indie occidentali prima della nomina ad ammiraglio di squadra nel 1927 e a primo aiutante navale del re nel 1930. Lasciò il servizio nel 1931. Fattosi richiamare nella Seconda Guerra Mondiale accettando la retrocessione a capitano di vascello, combatté in Africa Settentrionale in mare e a terra e fu catturato dagli Italiani. Scambiato insieme ad altri 800 prigionieri nel 1943, tornò a combattere in Mediterraneo. Lasciato di nuovo il servizio nel 1945, morì il 14 febbraio 1956. 340 Liepāja, in Lettonia. 341 Skuodas, in Lituania. 342 Da Priekule, in Lettonia, a Mažeikiai, in Lituania. 55 334
Un ufficiale lituano è venuto a chiedere ai Lettoni il concorso per attaccare un gruppo di 3000 sbandati concentrati con Bermond presso Murawievo343 dove sono pure ingenti magazzini. Risposta: l’operazione verrebbe a disturbare l’azione della commissione. i Tedeschi hanno già ordine di lasciare tutti i materiali sotto controllo. Colonnello russo Biehrasoff – Berlino Chiede di poter venire a raccogliere a Tilsit i Russi provenienti dai corpi germanici. Risposta: Esso può portarsi a Schawli344 dove già avviene la cernita sotto controllo alleato fatta da ufficiali di Yudenic. impossibile costituire a Tilsit345 un altro punto di concentramento.346 2 Dicembre 1919. (ore 9) – Hopman comunica: Ufficiali resisi responsabili degli incidenti: Saranno deferiti al Tribunale. Inframmettenza del Comando di Königsberg347 per invio truppe, personalmente non può provvedere ma trasmetterà protesta al Governo.348 Si prepara una nota all’Ammiraglio Hopman circa materiali inviati all’interno e che debbono essere restituiti ai Lituani. Nota349all’Ammiraglio Hopman circa l’adempimento delle condizioni (su proposta Cheney): Risulta dalle note mandate precedentemente dal C.S. al Governo Tedesco che esso si rimette alla commissione per alleggerire o togliere le misure prese contro la Germania. La speranza della Commissione di poter fare proposte al C.S. è caduta pel contegno di quasi tutte le Autorità Tedesche. Per conseguenza la Commissione attenderà, prima di fare proposte, non solo la fine dell’evacuazione delle truppe ma l’esaudimento delle domande relative ai materiali ed alla punizione dei colpevoli. Truppe Tedesche a Memel:350 E’ passato da Tilsit un battaglione; dovrà arrivare anche uno squadrone. Reboul (telegramma Kowno).351 Il Governo Lituano non agisce con sufficiente energia contro352azione bolscevica che va sempre più estendendosi. I Tedeschi hanno distribuito centinaia di fucili e migliaia di cartucce in Shawli ad elementi della popolazione sospetti di bolscevismo. Viene telegrafato a Dosse di comunicare ad Hopman che qualora si verificassero torbidi nella regione prima che truppe germaniche abbiano interamente evacuato sarà reso responsabile il Governo Germanico. Si telegrafa a Parigi che due treni di russi comandati rispettivamente dal colonnello Kremenetski353 e dal Colonnello Potodski354 sono passati da Tilsit. 343
Mažeikiai, in Lituania. Šiauliai, in Lituania. 345 Sovetsk, in Russia. 346 Fine di pag. 57. 347 Kaliningrad, in Russia. 348 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 64. 349 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 65 tenuta in sospeso e poi non inviata. 350 Klaipeda, in Lituania. 351 Kaunas, in Lituania. 352 Fine di pag. 58. 353 Vasilii Ivanovič Kremenetski, nato nel 1880 da nobile famiglia, entrato nell’esercito imperiale percorse la sua carriera nell’arma di cavalleria fino al grado di colonnello. Scoppiata la Rivoluzione d’Ottobre, si unì ai Bianchi e prestò servizio nell’Armata russa Nordoccidentale, nella quale comandò dapprincipio il 1° Reggimento di Cavalleria e poi il Reggimento Ussari Conte Keller. Dopo la fine della Guerra Civile, emigrò in Germania e morì a Berlino nel 1951. 354 Andrey Vladimirovič Pototsckii, nato nel 1886 da famiglia nobile, entrato nell’esercito russo raggiunse nel 1916 il grado di colonnello di fanteria. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre si unì alle forze Bianche e dal marzo del 1919 comandò la divisione Platunskaia (di fucilieri cosacchi) nell’Esercito Russo Occidentale. Dal Settembre del 1919 passò nel I Corpo d’Armata del conte Keller. emigrò in Germania, poi in romania e morì nella prima metà degli anni ’60. 56 344
Hanno rifiutato di lasciarsi controllare. Le truppe influenzate da propaganda germanica non vogliono andare con Judenic. Gli ufficiali sono germanofili. Ore 18. Dosse comunica: incidenti serii a Skawli:355 il comandante356 Giraud durante l’adempimento del suo servizio è stato percosso e minacciato di morte. Già provveduto con Hopman perché l’incidente sia regolato essendo stato riconosciuto l’Ufficiale che col suo distaccamento ha commesso il fatto. Attendere per ulteriori decisioni. Da varie notizie certe lo spirito delle truppe della Eiserne357Division è tale da destare inquietudini allo stesso Governo di Berlino. Circolano voci di un complotto reazionario. Si fanno i nomi di Hinderburg, Ludendorff e Mackensen. Gruppi di forze germaniche in vari punti della Germania sarebbero concentrati in attesa di una azione concordata. Il movimento per il colpo di Stato avrebbe inizio con agitazioni a Berlino, i gruppi summenzionati e la Eiserne Division marcerebbero su Berlino per ristabilirvi l’ordine e ciò fatto chiamerebbe al potere un Hohenzollern.358 Dal complesso di questi fatti si spiega perché la Eiserne Division intenda rimanere compatta. Turner fornisce dati interessanti di fonte inglese circa situazione e dislocazione dell’Esercito di Judenic: Tale esercito non esiste quasi più, la 3. Divisione Estone ha preso la difesa del fronte bolscevico, che si estende ora lungo tutto il corso del fiume Narwa salvo nel settore a protezione della città di Narwa ove esso si spinge di alcuni chilometri al di là del fiume stesso. Agli elementi estoni sono frammisti gli elementi di Judenic in numero di circa 8.000 dei quali soltanto una quarta parte ha reale efficenza combattiva. Nella città di Narwa,359 ove sono concentrati tutti i magazzini, i depositi, gli ospedali ed il bottino catturato ai bolscevichi,360 regna il caos più completo. La massa principale si va concentrando e riorganizzando dietro una linea costituita dalla grande strada che da Jewe361 conduce al lago Peipus. nella zona intermedia fra questa linea e quella del fronte si trovano ancora in via si sgombero circa 10.000 fuggiaschi e 12.000 prigionieri bolsceviki. 355
Ovviamente errore di battitura per Schawli, cioé Siauliai. Nell’esercito francese il grado di Commandant è, nelle armi e corpi un tempo a cavallo, quello di maggiore. 357 Fine di pag. 59. 358 E’ notevole come queste notizie, tutto sommato assai precise, del colpo di stato del marzo del 1920, poi noto come Putsch di Kapp, fossero già ampiamente diffuse più di tre mesi prima. Il Putsch di Kapp fu effettuato da elementi nazionalisti, monarchici ed ultraconservatori i quali, su impulso d’un alto funzionario di governo della Prussia Orientale, il sessantaduenne Wolfgang Kapp, volevano sfruttare lo scontento causato dal Trattato di Versailles per rovesciare la Repubblica detta “di Weimar” e ristabilire un governo autocratico. Il colpo di stato fu attuato proprio dai Freikorps di ritorno dalla Prussia Orientale e dal Baltico. Appena iniziata la rivolta, Kapp insediò un suo governo a Berlino il 13 marzo 1920. Noske ordinò all'esercito di reprimere il Putsch, ma ne ebbe un rifiuto. Allora il presidente del consiglio, il socialdemocratico Bauer, riparò col governo a Dresda ma, constatata l’inaffidabilità del comandante la piazza, si spostò a Stoccarda, da dove chiamò la popolazione allo sciopero generale contro i rivoltosi. L’adesione fu massiccia: la maggioranza assoluta della nazione e dei funzionari pubblici si schierò col governo, perciò Kapp già il 17 marzo 1920 fuggì in Svezia, da cui, morente di cancro, tornò solo nel 1922 per morire durante il processo. Nonostante il suo fallimento, il Putsch ebbe conseguenze: fu una delle cause della rivolta della Ruhr di poche settimane dopo, per reprimere la quale il governo dové ricorrere all’esercito, ed influì sullo spostamento della maggioranza parlamentare verificatosi con le elezioni del giugno di quello stesso anno. 359 Narva, in Estonia. 360 Fine di pag. 60. 361 Jõhvi, nell’Estonia nordorientale 57 356
Data la precaria situazione dei rifornimenti vennero distribuiti alle truppe i viveri alleati ch’erano destinati per Pietrogrado. Questione dei Russi. – Dosse comunica l’intenzione tedesca di raccogliere i russi accettanti di andare con Judenic a Libau362 o Memel.363 Dopo udito Generale Turner sulle condizioni di Libau (caserme piene di 12.000 reclute da non mettere a contatto con elementi russi non sicuri); la Commissione scarta la soluzione di Libau. Per Memel è pure contraria, ma decide di soprassedere ed interpellare il C.S. Comunica a Dosse: - Impossibile accettare soluzione concentrare i russi a Memel per mancanza mezzi di trasporto per mare e per impossibilità fornire loro denari. Pertanto i russi aventi intenzione recarsi in Germania siano fatti proseguire per l’interno di essa; sospendete invece trasporto elementi russi che vogliono andare da Judenic, imbarcate a posto loro altri elementi tedeschi.364 Decideremo poi definitivamente se saranno mandati da Judenic o se chiederemo internamento in Germania. A365 Parigi il seguente: -Da notizie precise di fonte inglese Reval:366 L’Esercito russo di Judenic non sarebbe più in grado di tenere il fronte. fin’ora dei contingenti di Bermond soltanto un reggimento di cavalleria, un battaglione del genio ed una batteria hanno dichiarato di voler raggiungere tale esercito. Estoni e Lettoni non desiderano riceverli poiché non dispongono viveri sufficienti. Colonnello Dosse c ha proposto d’accordo colla Delegazione Germanica inviare questi russi a Memel per attendervi imbarco destinazione Reval. Questa soluzione è scartata dalla Commissione che non dispone fondi per assicurare loro mantenimento a Memel e non sa se Intesa vuol fornire tonnellaggio necessario. In conseguenza prescrive a Delegazione Germanica di trattenere sul posto contingenti russi desiderosi di raggiungere Judenitch. Salvo ordine in contrario da parte vostra prima 5 Dicembre sera prescriveremo ritorno ed internamento di questi elementi perché soggiorno in Memel durerebbe certamente parecchie settimana e rischierebbe causare incidenti gravi. Ore 21. Telegramma Rèboul (Kowno).367 Governo Lituano parla di far comparire davanti Tribunale368 Colonnello Ladiga369 per aver scrupolosamente eseguito ordini da Ufficiali alleati. Voci erano già corse su questo fatto. La Commissione interverrà direttamente presso Governo Lituano. Incidente .-Il treno della Commissione a Shawli370 è stato fatto segno a colpi di fucile da parte di sbandati, inoltre Bermond ha minacciato di farlo attaccare per cui ha deciso di far spostare il treno stesso alquanto più indietro durante la notte. 362
Liepāja, in Lettonia. Klaipeda, in Lituania. 364 Fine di pag. 61. 365 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 66. 366 Tallinn, in Estonia. 367 Kaunas, in Lituania. 368 Fine di pag. 62. 369 Kazys Ladiga, nato il giorno di Natale del 1893 ad Iškonys, diplomatosi all’Accademia Militare di Vilnius servì nell’esercito russo durante la Grande Guerra e raggiunse il grado di capitano. Tornato in Lituania nel 1918, entrò nell’Esercito Lituano e fu nominato comandante d’uno dei battaglioni del neo-costituito 1° Reggimento Fanteria. Salito rapidamente di grado, nel 1919 comandò il Gruppo Vilkmergė durante il conflitto contro i Bolscevichi e fu a capo di reparti impiegati contro quelli di Bermondt Avalov e nella guerra contro la Polonia. Dimessosi dopo la non vittoriosa campagna del 1920, passò allo Stato Maggiore Generale a Kaunas. Finite le guerre, venne mandato a perfezionarsi in Svizzera e in Cecoslovacchia. Promosso generale, fu capo di Stato Maggiore nel 1925-26, ma, in seguito al colpo di stato di quell’anno, dové lasciare il servizio attivo. Arrestato dai Sovietici subito dopo l’occupazione del 1940 e condannato a morte, venne fucilato ad Irkutsk, in Siberia, il 19 dicembre 1941. 370 Šiauliai, in Lituania. 58 363
Esercito Estone. (dati forniti da Turner): L’effettivo attuale dell’esercito Estone è di 3 Divisioni. Totale complessivo della forza 34.000 uomini. Fanteria: 18.000 uomini, abbondanti mitragliatrici. Artiglieria: 12 batterie da campagna; 15 batterie pesanti. Armamento, equipaggiamento e vettovagliamento ottimi. L’allenamento delle truppe è buono. Sono state loro consegnate dagli inglesi 6 tanks. Altre armi e munizioni si attendono dall’Inghilterra. E’, inoltre, noto che sono in viaggio 10.000 serie vestiario371 ed equipaggiamento forniti dalla Francia a ciascuno degli Stati Baltici. Passaggio truppe.- A tutt’oggi risultano evacuati circa 700 Ufficiali, 7.000 uomini truppa, 1400 cavalli, 60 pezzi.372 3 dicembre 1919. (ore 9 antimer.) – Evacuazione Eiserne Division. Dosse comunica aver protestato presso Hopman perché, sebbene Ebèrhard abbia promesso trasporto di tutte le sue truppe per ferrovia, al controllo di Kurshani373 non è giunto nessun ordine per l’imbarco unità della Eiserne Division. Lo ha prevenuto che regna fra i Lettoni una certa nervosità, che per evitare ogni sgradevole incidente un rappresentante lettone accompagnato da ufficiali alleati si recherà domani a Mitau al comando Lettone per ricordargli necessità non muoversi, e che ciò avrà luogo se sarà subito comunicato che la Eiserne Division s’imbarca. Incidenti. – Nel suo ritorno da Murawievo374 il treno di Ebèrhard è stato colpito da una granata a mano che ha ferito tre soldati. Ufficiali russi germanofili comandanti i treni evacuazione hanno minacciato ufficiali alleati di controllo che tentavano entrare in rapporto coi soldati. Dovunque altrove nelle stazioni di controllo gli ufficiali alleati sono stati gravemente minacciati. Ore 14. Dosse comunica: aver rinnovato protesta da Hopman perché Ebèrhard sostiene che le truppe della Eiserne Division raccolte lungo la linea ferroviaria per l’imbarco dovrebbero ritirarsi a sud causa attacchi lettoni, mentre da inchiesta375 eseguita appare che i pretesi attacchi si limitano ad una occupazione di villaggi sgombri che si tratta di proteggere da saccheggi e che in nessun punto la sicurezza della linea ferroviaria è stata minacciata onde appare assurdo invocare simili pretesti per giustificare un ritardo. Inoltre di aver aggiunto gli sia comunicato definitivamente il piano di trasporto esatto della Eiserne Division altrimenti si vedrà costretto a considerare come terminata la sua missione. Incidenti. – due treni importanti contenenti aeroplani lasciano Shawli376 nonostante sue insistenze. Avendo voluto farli accompagnare di ufficiali alleati questi sono stati minacciati di morte qualora l’avessero fatto.
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Un serie vestiario è l’insieme di tutti i capi di vestiario, calzature incluse, necessari a vestire un soldato, lo stesso vale per l’equipaggiamento, cioè per tutte le dotazioni che non sono di vestiario e non sono armi, pertanto le parole “10.000 serie di vestiario ed equipaggiamento” indicano tutto il necessario a vestire ed equipaggiare 10.000 uomini. 372 Fine di pag. 63. 373 Kuršenai, in Lituania. Per meglio rendersi conto di tutta la sceneggiata che seguì da parte tedesca, bisogna pensare che Siauliai e Kursenai sono a soli 140 chilometri da Tilsit, cioè a tre ore sui treni di media velocità dell’epoca, che potevano salire a un massimo di sette viaggiando sui più lenti treni merci dell’epoca. In termini italiani si tratta della stessa distanza esistente fra Torino e Milano, su terreno altrettanto pianeggiante e privo di ostacoli. 374 Mažeikiai, in Lituania. 375 Fine di pag. 64. 376 Šiauliai, in Lituania. 59
Pressione del Governo Lituano. – Con telegramma chiede di spingere le proprie truppe fino a tre km. dalla ferrovia su tutto il percorso di essa per impedire che continuino gli attuali saccheggi. In ragione di questi fatti la commissione invia a Dosse il seguente telegramma: “Commissione stima utile sorveglianza resti assicurata su Eiserne Division. Giudicate se possibile mantenere controllo a Shawli377 se rientrerete a Tilsit378 in seguito a risposta sfavorevole di Eberhardt. In ragione saccheggi commessi da bande e promessa Eiserne379Division di partire per ferrovia Commissione stima possibile ed utile diminuire zona riservata per ritiro truppe germaniche. Regolerete con Hopman e Jukowski380 nuova zona di sicurezza limitata a 5 o 6 Km. da strada ferrata. Truppe tedesche dovranno rimanere in tale zona. Informateci di quanto stabilito e Jukowski informi Kowno381 e comando Esercito Lituano. Cooperazione fra eserciti lettone e lituano nel caso di ripresa di operazioni. – La Commissione precisa quanto aveva stabilito in telegramma precedente telegrafando a Rèboul, Duparquet, Eticvaut e Guerre Paris il seguente: ((Se necessario riprendere operazioni contro tedeschi converrebbe seguire idea generale seguente. Lituani da soli non possono forzare tedeschi a partire. Concorso lettone è indispensabile. Lettoni attacchino Eiserne Division il cui grosso si trova attualmente fra Kurshani382 e Shawli. Lituani attacchino su Radziwiliski383 e Shawli appena sarà iniziato attacco lettone. Al tempo stesso i lituani operino interruzioni numerose lungo la linea ferroviaria più a sud possibile per impedire l’accorrere di rinforzi tedeschi. Evitino per ora la distruzione delle principali opere d’arte.384 Sollevare i contadini nella regione compresa tra le due ferrovie. Lettoni concentrati un zona di Libau attacchino su ala sinistra ed alle spalle della Eiserne Division per tagliare la ritirata su Memel385 e Heidekrug386 e arrestare rinforzi provenienti da tali punti). Ore 18. Giunge risposta del Consiglio Supremo da Parigi. al nostro telegramma del Novembre387 – (Si osserva che simili imprese esorbitano dal programma delle istruzioni della Commissione. consiglio Supremo scarta idea d’un appello alle truppe polacche come pure manifestazione di forza a Memel. Necessario attendere scadenza 13 Dicembre per apprezzare situazione e misure eventuali da prendersi). E così pure un telegramma di Foch nel quale è detto che la più sicura garanzia del successo è l’attuazione delle misure che la Commissione prende e delle coercizioni da essa fatte coi mezzi di cui dispone. Dosse comunica: - Imbarco Eiserne Division promesso: 2 treni partiranno domani.
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Šiauliai, in Lituania. Sovetsk, in Russia. 379 Fine di pag. 65. 380 E’ il generale lituano Silvestras Žukauskas. 381 Kaunas, in Lituania. 382 Kuršenai, in Lituania. 383 Radviliškis, in Lituania. 384 Fine di pag. 66. 385 Klaipeda, in Lituania. 386 Šilutė, in Lituania. 387 Data la risposta dovrebbe riferirsi al telegramma del 16 novembre. 60 378
Questione dei Russi: - Impossibile loro permanenza causa grave pericolo per essi da parte dei tedeschi; perciò differire ogni precedente decisione e concentrarli a Gudden.388 Violenze dei tedeschi: hanno bombardato la stazione elettrica e tutti i deposti consegnati ai lituani all’interno di Shawli;389 distruggono e saccheggiano nella stazione vagoni carichi di materiali da consegnare: - Il Generale Jukowski390 minacciato si ritira coi propri ufficiali e soldati. Bande di tedeschi si preparano a saccheggiare le città; autorità tedesche si dichiarano impotenti a reprimere i disordini. Risposta a Dosse: per i russi che consentono andare da Judenic se non si può accordare subito loro trasporto, si concentreranno in campi separati in Germania e si raccomanderà a Generale Malcom391 loro rapido invio a Judenic od a Denikine. Che ad ogni modo Commissione attende risposta di Parigi. Invia pure a Kowno392 il seguente telegramma: ((La Commissione si rende conto grave malcontento che causa al governo Lituano la condotta dei tedeschi che tradiscono promessa fatta di consegnare materiale intatto alla Lituania in cambio libertà evacuazione. La Commissione esigerà dal Governo Germanico di consegnare alla Lituania l’equivalente di tutto il materiale guastato ed asportato a torto e pagamento dei danni e saccheggi commessi. Necessario conservare calma perfetta su tutto il fronte finchè Commissione giudicherà possibile continuare trattative. Ogni atto contrario alle sue indicazioni disturberebbe i suoi sforzi in favore della Lituania. Eiserne Division comincia il 4 Dicembre suo trasporto che avverrà interamente per ferrovia.))393 Ore 21. Giunge un telegramma di Liatoukas394 che protesta contro saccheggi distruzioni e furti d’ogni specie commesse dai tedeschi e chiede di fare avanzare il 6 Dicembre le proprie truppe a 3 Km dalla linea ferroviaria. Risposta:395 - La Commissione comunica al Governo lituano che essa si oppone formalmente ad ogni movimento non avente il suo assenso. Si ha notizia che i baroni baltici residenti a Berlino hanno deciso la pubblicazione di uan dichiarazione affermante la loro separazione dalla Germania. 388
Gudai, in Lituania. Fine di pag. 67. 390 E’ il generale lituano Silvestras Žukauskas. 391 Neill Malcom nacque l’8 ottobre 1869, lasciato il Royal Military College di Sandhurst, il 20 febbraio 1889 ebbe la prima nomina come sottotenente negli Argyll and Sutherland Highlanders. tenente il 23 agosto 1893, nel 1896 traversò il tibet e la Cina settentrionale col capitano Montagu Sinclair Wellby. Partecipò alla campagna del 1897 sulla frontiera nordoccidentale indiana e poi prestò servizio in Uganda, dove fu promosso capitano il 21 dicembre 1898. combatté nella fanteria montata durante la guerra boera del 1899-1901 e fu ferito nella battaglia di Paaderberg nel febbraio 1900. Rientrato in Inghilterra, divenne vice assistente quartiermastro generale al Quartier Generale dell’Esercito nel 1906 e nel 1908 Segretario della sezione storica del Comitato della Difesa imperiale. Ufficiale di Stato maggiore nel 1912 dopo aver seguito il corso alla Scuola di Stato Maggiore a Camberwell, prestò servizio di stato maggiore nella British Expeditionary forcein Francia, poi nella Mediterranean Expeditionary Force in Egitto e a Gallipoli e infine divenne capo di stato maggiore della 5ª Armata di Gough in Francia. Comandò la 66ª Divisione fanteria dal Dicembre del 1917, la 39ª dal principio del 1918 e più tardi, dopo la sconfitta nella Kaiserschlacht, la 30ª. A capo della Missione Militare Britannica in Germania nel 1919, fu lui, parlando a cena con Ludendorff a Berlino nell’autunno del 1919 e sentendolo affermare che il fronte interno aveva mancato nei confronti dell’esercito al fronte, a chiedere: “Do you mean, General, that you were stabbed in the back?" – volete dire, generale, che siete stati pugnalati nella schiena?” – al che l’altro rispose “Accoltellati alla schiena? Si, è questo, esatto, siamo stati pugnalati alla schiena.” Terminata la missione in Germania nel 1921 gli fu assegnato il comando delle truppe negli Stabilimenti degli Stretti in Malesia, cioè a Kuala Lampur, Penang, Taiping, Seremban e Singapore. Lasciò il servizio nel 1924. Presiedé una compagnia commerciale nel Borneo dal 1924 al 1946 e, fu alto commissario per i profughi tedeschi nel 1936-1938. Morì il 21 dicembre 1953. 392 Kaunas, in Lituania. 393 Fine di pag. 68. 394 Presumibilmente il generale Prana Liatukas. 395 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 67. 61 389
Si invia a Parigi il telegramma sulla situazione generale.396 4 Dicembre 1919. (ore 9 antimer.) – Passato nella notte 3-4 un treno con frazioni della Eiserne Division e del Freikorp Goldingen397 (Mitau). Comunicazione di Zalkuskas398 che si lamenta che la ritirata dei tedeschi si svolga con violenze e sopraffazioni d’ogni sorta in forma sempre più grave. Tutto viene saccheggiato da bande che portano via il bestiame ed attaccano le proprietà, gli edifici pubblici e per sino le chiese. Sono pure commessi assassini. Chiede riparazioni per i danni subiti e restituzione da parte dei tedeschi di tutto il materiale asportato e distrutto. Incidenti. – Il vagone su cui si trovava il Comandante Giraud, staccato dal treno di Eberhardt, portato lontano dalla stazione e fatto segno al lancio di bombe a mano. Il Colonnello Dosse, giunto in mattinata, dichiara esser orami divenuto illusorio ed inefficace il controllo. Conferma voci gravi su intenzioni di complotto reazionario da parte della Eiserne Division, il che apparirebbe oltre tutto anche dal modo in cui annunziano effettuare il trasporto per ferrovia, ossia per gruppi organicamente costituiti. Questione dei russi. – Tutti gli elementi del gruppo Bermond in ragione della propaganda germanica fra essi esercitata, non vogliono andare da Judenic ma bensì da Denikine.399 Sono circa 3.000 uomini. Sono già stati sgombrati con armi e bagaglio, rifiutando lasciarsi controllare dagli ufficiali alleati. Del Gruppo Wirgolitch una parte agli ordini del Colonnello Markow (1° Reggimento Cavalleria, I batteria, I compagnia del genio) desiderano raggiungere Judenic e lasciarsi guidare dall’Intesa; l’altra agli ordini di Wirgolitch è pronta a seguire chi offrirà le migliori condizioni. Ore 14. Compare il generale Javid400 mandato da Judenic per la scelta delle truppe da inviare a lui. La Commissione gli dichiara che non ha mezzi per mantenerli; in attesa della risposta di Parigi si manderanno in campi, diversi da quelli dove sono i russi favorevoli ai tedeschi. i tedeschi hanno promesso ai russi di Bermond di mandarli a Denikine; non lo faranno per due ragioni: non hanno navi e l’Intesa non permetterà che gente di tale specie ed armata giri per il mondo. Ore 16. Riunione coi delegati tedeschi. Hopman Division di Ferro. Il401primo treno contenente il Comandante ed un battaglione del 3° Reggimento Fanteria è partito alle 14,30 da Kurshani. Altri reparti sono in carico. Il 5 a Shawli si comincia l’imbarco del Freikorp Peterkoff.402 396
Fine di pag. 69. Il Freiwilligen Jägerkorps Goldingen – Corpo franco volontario Cacciatori Goldingen (Goldingen è una cittadina lettone poi nota col nome di Kuldīga) – fu presente nella zona baltica dal novembre del 1918. Era inquadrato nel VI Corpo d’Armata di riserva tedesco e comandato dal capitano della riserva Erich Berding. Allineava un battaglione di fanteria, una compagnia di mitragliatrici e uno squadrone di cavalleria. Fu sciolto nel marzo 1920. 398 Incomprensbilie: forse Liatukas. 399 Fine di pag. 70. 400 Julian Antonovich Javid, nato nel 1876 da famiglia nobile e figlio d’un generale, percorse la sua carriera nell’esercito imperiale in artiglieria nell’arma d’artiglieria. Unitosi ai Bianchi dopo la Rivoluzione d’Ottobre, prestò servizio nell’Armata russa Nordoccidentale, della quale fu nominato rappresentante a Berlino nel dicembre del 1919. Dopo la fine della Guerra Civile, emigrò in Finlandia e morì ad Helsinki nel 1964. 401 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 68. 402 Fine di pag. 71. 62 397
Niessel – Materiale. Si rimettono le note dei materiali trasportati in Germania e di quelli distrutti Si osserva che il punto di vista tedesco di regolare la questione dopo ultimati i trasporti non dà alcuna garanzia ai Lituani. La Commissione ha agito con energia verso i Lituani ed i Lettoni per ottenere la loro tranquillità; ha concesso la riparazione della ferrovia per il passaggio dei rifugiati ma questi sono stati in numero insignificante, mentre venne trasportata grande quantità di materiale da guerra. Trucco di Insterburg.403 Condizioni della stazione di Tilsit.404 Materiali distrutti nella zona avanzata e materiali che continuano ad essere trasportati. E’ necessario cominciare a dare materiali ai Lituani. Hopman. – La delegazione tedesca è convinta delle irregolarità avvenute ma era necessario sgombrare la stazione di Shawli405 e la linea; i trasporti di materiali non sono stati fatti per toglierli ai Lituani; le truppe hanno rifiutato di cedere i loro materiali. Il Governo tedesco riconosce la propria responsabilità e tratterà coi Lituani la questione; però i Lituani hanno pretese esagerate.406 Propone la nomina di una commissione interalleata comprendente anche un membro tedesco a Tilsit per il controllo dei materiali (inutile perché esiste già). – Nessuno funzionario lituano si è presentato. Niessel si interesserà il governo lituano. Era stato preso l’impegno di pagare i danni in denaro. Hopman : si, ma soltanto quelli prodotti da truppe tedesche, mentre vi sono bande di ogni genere. Niessel ma Hopman ricorderà che il punto di vista della Commissione è quello di considerare tutte le truppe come tedesche. Chiede risposta per domani circa la cessione ai Lituani dei materiali esistenti ad Insterburg e Tilsit. Cavalli le truppe russe sono arrivate senza cavalli e partono con cavalli evidentemente rubati; si farà il calcolo in base agli organici e si esigerà la restituzione degli eccedenti. Incidente. – A proposito dell’affermazione del Capitano von Posck che il Capitano inglese Brody avrebbe parlato a lui circa il trasporto dei russi ad Amburgo. Niessel dichiara che Brody non può aver detto questo. Hopman chiede che Niessel ritiri le parole offensive per un ufficiale tedesco. Niessel ribatte ricordando la grave offesa delle accuse di giornali di Tilsit che la Commissione ha organizzato l’attacco dei Lituani.407 Hopman dichiara che l’incidente non finirà qui; informerà il governo e rifiuterà di continuare la se-duta se immediatamente non vengono ritirate le parole offensive. Niessel ricorda le ben più gravi offese fatte ad ufficiali alleati. Turner cita il caso dell’ufficiale inglese a Tilsit cui è stato sputato addosso. Niessel ricorda che non si è avuta alcuna soddisfazione. Hopman dice che ono in corso provvedimenti. Niessel dichiara che con le sue parole non intendeva offendere la persona del Capitano von Posck. L’incidente è chiuso.
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Černjachovsk, in Russia. Sovetsk, in Russia. 405 Šiauliai, in Lituania. 406 Fine di pag. 72. 407 Fine di pag. 73. 404
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Questione dei russi. Niessel la espone; chiede che siano tolti tutti gli ufficiali tedeschi che si trovano fra i russi; se non potremo farli partire subito la Germania li metta in un campo separato prossimo al mare. Hopman era previsto di mandarli a Memel,408 propone Danzica409 o Swinemünde.410 (Memel, Danzica, Swinemünde sono in territorio da occupare dagli alleati; così questi li avranno sulle braccia.)411 5 Dicembre 1919. Telegramma a C.S. per informare su intenzioni della Divisione di ferro di spostarsi in parte per via ordinaria e sulle condizioni interne della Germania. Ore 10. Riunione coi delegati germanici. Questione dei russi: - Una commissione di cui faranno parte anche alcuni ufficiali russi eseguirà una cernita di detti elementi nella stazione di Tilsit.412 Quelli che desiderano raggiungere Judenitch saranno diretti in campo di concentramento separato a Danzica e Warnemünde, gli altri a Neisse. Il Governo Germanico fornirà loro viveri e paga fino al giorno in cui sarà decisa la loro sorte. Treni di munizioni: quelli andati Königsberg413 e Jnsterburg414 saranno fatti immediatamente tornare indietro e consegnati a titolo di indennizzo parziale ai Lituani per provare loro che si inizia attuazione dei patti stipulati. Restituzione dei materiali distrutti e comunque non consegnati: - Hopman propone si costituisca una commissione mista per stabilire quantitativo materiale che dovrà essere dalla Germania consegnato in cambio di quello distrutto ed asportato ed il pagamento dei danni commessi a proprietà private. Avendo Niessel proposto che di essa facciano parte ufficiali Lituani Hopman dice essere questo impossibile perché il415 governo non ha concesso presenza di ufficiali lituani sul suo territorio e perché essendo la questione assai grave e complessa non potrà venir risolta che recandosi a Berlino. Materiale416 rotabile : Niessel chiede sia consegnato al più presto quello necessario alla vita economica della Lituania e della Lettonia perché la commissione si è impegnata in tal senso verso quelli Stati per arrestarne l’offensiva. Hopman osserva che le richieste presentate dai Lituani e Lettoni sono sensibilmente cambiate rispetto a quelle che avevano presentato per l’addietro. Dato questo fatto, poiché la Lettonia è in istato di guerra con la Germania e che con la Lituania la tensione è fortissima ritiene che anche questa questione non può venire risolta che recando sia Berlino. Incidenti: Niessel consegna il rapporto dell’ufficiale inglese insultato a Tilsit e narra il grave fatto di Shawli417 (vagoni alleati staccati dal treno di Eberhard e condotti lontano; lancio di bombe a mano) e chiede quali siano i motivi che tendono a costringere con simili incidenti il controllo alleato a lasciare Shawli. Hopman esprime suo vivo rincrescimento. E’ stata aperta un’inchiesta ch’egli si interesserà a far condurre in modo da rendere piena soddisfazione.418 408
Klaipeda, in Lituania. Gdańsk, in Polonia. 410 Świnoujście, in Polonia. 411 Fine di pag. 74. 412 Sovetsk, in Russia. 413 Kaliningrad, in Russia. 414 Černjachovsk, in Russia. 415 Fine di pag. 75. 416 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 69. 417 Šiauliai, in Lituania. 418 Fine di pag. 76. 409
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Eiserne Division: Niessel manifesta il sospetto che la volontà di essa nel voler marciare a piedi, sia quello di saccheggiare il paese fino alla frontiera e nasconda segrete intenzioni. Chiede schiarimenti sul fatto del prolungarsi del suo trasporto. Hopman dice che il ritardo dipende dal fatto che i Lettoni hanno avanzato contrariamente a quanto avevano promesso, determinando alcuni incidenti sanguinosi il che ha determinato viva agitazione fra le truppe della Eiserne Division che scorgono in questo l’eventualità di un attacco lettone tanto che in alcuni tratti si sono portate più a sud della ferrovia. Niessel fa osservare che l’impazienza dei lettoni è giustificata dal ritardo prolungato dei tedeschi nell’evacuazione che costituisce una minaccia continua per il loro paese che tanto ha sofferto delle loro violenze; che d’altra parte finché non è attaccata la ferrovia ogni scusa è inammissibile. Chiede per ciò a nome della Commissione che Hopman intervenga presso Eberhard per costringerlo all’esecuzione di quanto ha formalmente promesso. Hopman assicura che farà in tal senso tutto quanto è in suo potere. Corpi franchi : Niessel presenta la lista di formazione dei corpi franchi; prega la Delegazione Germanica di comunicargli quali e quanti di essi sono finora rientrati in Germania e per quale destinazione sono stati avviati.419 Hopman promette dare ragguagli. Partenza per Berlino Alla richiesta di Hopman che la Commissione e la Delegazione tedesca si rechino a Berlino per discutere la questione dei materiali e dei russi, Niessel risponde che la Commissione ha bisogno, prima di decidere di discutere la questione. Chiede (su proposta Marietti) che se esistono altri gravi motivi per chiedere ripetutamente di recarsi a Berlino essi vengano comunicati soltanto ai capi della Commissione interalleata. Hopman chiede di ritirarsi un momento con la Delegazione Germanica per decidere in merito. Sui risultati della discussione vedi foglio seguente.420 Resta deciso che partiranno per Berlino il maggiore v. Kessler, il cons. v. Dicksen ed il Colonnello Dosse. Ore 14. Materiale rotabile: La Commissione decide di far consegnare: alla Lituania 88 locomotive (meno 30 che sono sul posto) e 1400 vagoni. Alla Lettonia 52 locomotive, 829 vagoni; per il materiale di riparazione tutto quello finora in essi esistente e quello che è stato distrutto; combustibile una determinata quatità al giorno, contro pagamento. Intanto il materiale costituente i treni di munizioni da inoltrarsi subito in Lituania verrà da essa tenuto come primo quantitativo su quello convenuto.421 Tilsit 5 dicembre 1919 RISERVATISSIMO PERSONALE n. 43
Al generale Roberto Bencivenga, capo della
missione militare italiana Berlino.
419
Fine di pag. 77. Costituisce le pagine 79 e 80 dell’originale ed è una riservatissima personale di Marietti al generale Bencivenga a Berlino. 421 Fine di pag. 78. 65 420
Trasmetto quanto segue per lettera, approfittando partenza col. franc. Dosse e nel dubbio che telegrafo tedesco non trasmetta o trasmetta con ritardo. Veda V.S. come possa venir d’urgenza informata delegazione Parigi su queste notizie d’ordine delicatissimo e che solo parzialmente vennero da presidente commissione comunicate a Consiglio Supremo. Col. Dosse rimarrà a Berlino due giorni. L’ho pregato di tenere V.S. al corrente degli avvenimenti, che potranno venire a conoscenza di lui. Per i continui e gravi attentati commessi su ufficiali interalleati nelle zone di sgombro e su richiesta della delegazione tedesca, vennero ritirati tutti i posti di controllo e contatto con la divisione di ferro. Nella riunione i stamane, ammiraglio Hopman, rientrato da Shawli,422 ha chiesto di recarsi a Berlino, unitamente alla commissione interalleata, per trattare col governo tedesco le questioni delle cessioni dei materiali ai Lituani e Lettoni e dello sgombro dei Russi. Non essendo queste ragioni evidentemente così gravi da richiedere la partenza della Commissione, perché Hopman ha pieni poteri e tenuto conto delle notizie pervenute alla commissione da fonte sicura sui temuti moti monarchici nell’interno dell’impero e sul contegno della divisione di ferro, la commissione ha chiesto all’amm. Hopman che, se vi fossero altre ragioni di indole molto grave, ci si poteva riunire in seduta confidenziale. Accettata la proposta, Hopman ha esposto che il governo non intende dare amnistie ai capi delle truppe tedesche ribelli, che egli per facilitare l’evacuazione delle Province baltiche, ha promesso tale amnistia. Le truppe stanno per rientrare in Germania e l’arresto dei capi avrebbe per conseguenza la rivolta di una parte della popolazione tedesca. Di qui la necessità di conferire col governo, non che l’opportunità che vi si recasse pure la commissione. La commissione ha deciso all’unanimità di restare a Tilsit,423 perché la questione prospettata da Hopman è di ordine interno ed il compito della commissione è soltanto di vegliare allo sgombro delle Province. Mentre la commissione esaminava il problema, Hopman ha mandato a dire in via extra-ufficiale che ragione del suo viaggio era anche la gravissima minacia creata alla Germania dalla congiura. L’amm. Hopman, preso atto della decisione della commissione direstare, ha deciso di restare pure egli e di inviare a Berlino gli altri due membri della delegazione magg. von Kessler e consigliere di legazione von Dirksen. Ha chiesto che li accompagnassero rappresentanti della commissione; vi si reca il col. Dosse, che è già stato distaccato a Schawli testimonio di tutti i disordini avvenuti ed è al corrente delle notizie sui complotti. Partono oggi. la delegazione tedesca afferma che il primo scaglione della divisione di ferro parte oggi e che tutta la divisione sarà trasportata a Stade (che dev’essere nell’Hannover)_ In realtà424 nulla della divisione di ferro è ancora passato. Eberhard e Bischof si sono impegnati per iscritto a far partire le truppe in ferrovia. ma informazioni sicure dicono che la divisione di ferro intende rimanere riunita. Anche la composizione del primo scaglione è un tutto organico (1 rgt fanteria, 1 btgl mitragliatrici, 1 sqd cavalleria, colonna munizioni. Notizie non controllate segnalano uno spostamento verso W di Schawli di parte della divisione. i soldati dicono apertamente di voler marciare per saccheggiare; gli ufficiali sperano di servirsene per il movimento monarchico. Noske avrebbe avuto intenzione di recarsi a parlare alla divisione di ferro, ma gli si è fatto sapere che lo avrebbero preso in ostaggio, La divisione è in perfetto assetto e militarmente disciplinata. Non ha permesso nessun controllo alleato. 422
Šiauliai, in Lituania. Sovetsk, in Russia. 424 Fine di pag. 79. 423
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Non si segnalano nuovi arrivi di truppe dell’impero alla frontiera, ma sembra fondatamente che numerose forze della Reichswehr siano d’accordo con la divisione di ferro per concorrere al movimento rivoluzionario, che non si può, coi dati qui posseduto, dire se avrà carattere piuttosto spartachista che monarchico. Brig. gen. Marietti425 Ore 18. Telegramma a Parigi per disposizioni riguardo ai russi. Telegramma del colonnello Ballod426 comandante esercito lettone, che ringrazia la Commissione d’aver validamente cooperato liberazione territorio lettone. risposta: congratulazioni a lui ed all’esercito lettone per sua forte condotta. Sono a tutt’oggi passati: 1370 ufficiali, 11.232 uomini, 2365 cavalli, 64 cannoni, 36 velivoli, 17 automobili, 476 carri, 1779 feriti. Ore 21. Si apprende che la Eiserne Division si è mossa compatta verso sud; ha oltrepassato con tutte le sue truppe la linea ferroviaria fino presso Shawli,427 non senza prima aver sgombrato in direzione di questo paese la maggior parte le proprio materiale e circa 3.000 uomini; si dirige verosimilmente su Tilsit428 con obbiettivo probabile Memel.429 Hopman stesso comincia a sentirsi ingannato. La Commissione stabilisce a Memel per ora rimangano gli ufficiali di controllo avvisandoli tenersi pronti a ritirarsi sulle navi in caso di pericolo; che queste rimangano in porto per comunicare T.S.F.430 fino a che non si verifichi la possibilità di incidenti, nel qual caso faranno rotta su Libau.431 Siamo avvisati di quanto avviene agli altri posti di controllo. Di mandare: - Telegramma a Libau: per avvisare tenersi pronti432 in caso di attacco. Telegramma a Kowno:433 per prevenire il Governo Lituano, senza eseguire nessun attacco o movimento in avanti si tenga pronto a nostro avviso ad occupare la ferrovia per garantire sicurezza dei trasporti ed incolumità della linea. Telegramma a Riga: perché i Lettoni si tengano pronti a portarsi in avanti se i Lituani chiedono il loro concorso. Telegrammi a Parigi, Berlino, Varsavia: per comunicare quanto avviene e predisposizioni prese in conseguenza. In fine (su proposta Marietti) studio condotta da tenersi qualora la Commissione dovesse allontanarsi.434 6 Dicembre 1919. Ore 9 Lettera di Hopman dice: Eberhard comunica: ((La situazione si è talmente aggravata che non può promettere l’ulteriore trasporto per ferrovia. L’Eiserne Division ha perduto Wekschny435 e Popeliany.436 – Rurshany437 è tenuto; a Shawli molti combattimenti con bande, personale ferroviario assai nervoso.
425
Fine di pag. 80. E’ il colonnello Jānis Balodis. 427 Šiauliai, in Lituania. 428 Sovetsk, in Russia. 429 Klaipeda, in Lituania. 430 Acronimo di Telegrafia Senza Fili, cioè via radio. 431 Liepāja, in Lettonia. 432 Fine di pag. 81. 433 Kaunas, in Lituania. 434 Fine di pag. 82. 435 Veksniai, in Lituania. 436 Papilė, in Lituania. 437 Dovrebbe essere Kurshany, cioè Kuršėnai, in Lituania. 426
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Riconosce gli sforzi della Commissione interalleata, riconosce buona volontà comandi Lettone e Lituano, ma vede chiaramente che non tengono più in mano una parte delle loro truppe e così anche le numerose e talora forti bande bolscevizzate. queste hanno, senza curarsi della sicurezza da loro promessa, iniziato le loro operazioni offensive. – Le ultime truppe ed il personale ferroviario verrebbero abbandonate al nemico se proseguissi nel trasporto per ferrovia. – Io avrei leggermente posto in giuoco la vita dei soldati germanici se io avessi agito diversamente ed ho perciò ordinato che le rimanenti truppe inizino la marcia verso la frontiera germanica. La mia promessa data dunque per il trasporto di tutte le truppe per ferrovia è stata forzata dagli avvenimenti, perché essi venivano a minacciare ogni sicuro ulteriore trasporto)). La Commissione prende allora le seguenti decisioni: Telegramma a Kowno: Lituani sono autorizzati occupare per difendersi la ferrovia e le principali opere d’arte. Evitare però conflitti e lasciar passare i treni.438 Lettera ad Hopman per avvertirlo che il pretesto invocato da Eberhardt per ordinare la ritirata a piedi è inesatto perché non v’è alcun Lettone nel paese ed i lituani sono completamente obbedienti agli ordini della Commissione e che in conseguenza ha dato ordini ai Lituani di occupare la ferrovia al solo scopo di proteggerla e che per tanto Eberhardt sarebbe ritenuto personalmente responsabile qualora cercasse in quest’operazione l’occasione per provocare atto di guerra. Altra lettera ad Hopman439 per portare a conoscenza della Delegazione Germanica che la Commissione ritiene personalmente responsabile dei saccheggi commessi e dei violenti attacchi conto ufficiali alleati il Generale Eberhardt ed il suo capo di S.M. Fritsch440 e si riserva il diritto di applicare ad essi gli articoli 228 e 229 del trattato di pace che prevede la comparizione dei colpevoli davanti ai Tribunali Militari Alleati. Ore 14. Lettera per il Cap. V. Gordon (che protesse personalmente il Comandante Giraud da sbandati nell’incidente di Shawli) per portargli elogio della sua cavalleresca condotta. Vien comunicato che anche il corpo Brandis si ritira a piedi. Si discude circa il materiale rotabile da consegnare alla Lituania ed alla Lettonia. Cheney osserva che la Germania dato lo stato di guerra colla Lettonia si opporrà alla consegna di quello ad essa dovuto e che d’altra parte non abbiamo facoltà d’imporglielo.
438
Fine di pag. 83. Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 71. 440 Werner Thomas Ludwig, libero signore (equivalente a barone) von Fritsch, nacque a Benrath il 4 agosto 1880. Figlio d’un generale, entrò come cadetto nel 25° Artiglieria da campagna dell’Assia dell’esercito prussiano nel 1898. Sottotenente il 27 gennaio 1900, nel 1902 entrò nella Scuola d’Artiglieria e Genio e nel 1903 fu nominato aiutante di campo del I Gruppo del suo Reggimento. Fece domanda di ammissione alla Scuola di Guerra e ne uscì il 20 luglio 1910, addetto in prova allo Stato Maggiore e poi preso stabilmente nello Stato Maggiore l'anno successivo. Nella Grande Guerra prestò servizio negli stati maggiori di varie divisioni e corpi d’armata, incluso il VI di Riserva. Ferito alla testa ebbe le due classi della croce di ferro e la croce di cavaliere dell’Ordine di Hohenzollern con spade Terminata la guerra nello Stato Maggiore del VI Corpo d’Armata di riserva, Fritsch, ora maggiore, fu accettato nella ridotta Reichswehr del tempo di pace e restò inizialmente alle dipendenze di Eberhard nel VI Corpo. Dopo il Baltico comandò un Gruppo del 5° Artiglieria e il 5 febbraio 1923 Fritsch fu promosso tenente colonnello. Capo di Stato Maggiore della 1 Divisione dal 1° aprile 1924, nel 1926 fu nominato capo Ufficio truppe nel dipartimento dell'esercito al ministero della Guerra e il 1° marzo 1927 promosso colonnello. Nel 1928 venne posto al comando comandante del 2° Reggimento artiglieria. il 1° novembre 1930 fu nominato maggior generale e nel 1931 comandò la 1ª Divisione di cavalleria, poi nel 1932 la 3ª Divisione di cavalleria e in seguito la III Circoscrizione Militare. Dopo l’avvento di Hitler, von Fritsch, nel gennaio del 1934, fu nominato capo del comando dell’Esercito dal presidente von Hindenburg, nel giugno 1935 comandante in capo dell’Esercito e il 20 aprile 1936 colonnello generale. Allontanato dai vertici militari con delle accuse false dopo aver manifestato il suo dissenso nei confronti dei piani di guerra di Hitler, fu riabilitato ma non ebbe più alcun comando da generale. All'inizio della Seconda Guerra Mondiale, essendo comandante titolare del 12° Artiglieria, andò con esso al fronte e il 22 settembre 1939 fu mortalmente ferito in un combattimento nel quartiere Praga di Varsavia. Hitler non partecipò ai suoi funerali di Stato e ai giornali la notizia fu permesso darla solo su una colonna in seconda pagina. 68 439
Niessel specifica che tale facoltà ci è accordata dalle istru-441zioni dateci dal C.S. a Parigi. Eiserne Division – Teste di colonne giunte a Telshe442 e Korklyani.443 Forieri d’alloggiamento giunti a Memel.444 Finora soltanto un battaglione è passato in treno per Tilsit445 Ancora dubbio altro nucleo annunciato come partente in ferrovia eseguisce tale ordine. Generale Eberhardt partito da Shawli ma non ancora nota stazione d’arrivo Da quanto precede non possibile escludere connivenza delle autorità della Prussia orientale. Ore 16. Riunione con la Delegazione Germanica. Hopman chiede che nell’interesse di tutte le parti, le truppe ritirantesi a piedi non siano attaccate. Niessel presenta una nota redatta al mattino; in più ordina ai Lituani, evitando ogni conflitto, di occupare ferrovia per proteggerla perché da sicure informazioni avute da un ufficiale francese risulta che truppe germaniche hanno preso Rallzywiliski446 già operato interruzioni, e dice che qualora nascesse qualche penoso incidente, sarà reso responsabile il Comando Tedesco che ha impedito potesse esercitarsi il controllo interalleato. Incidenti. - Niessel comunica elogio mandato a Cap. v. Gordon, e presenta nota redatta al mattino riguardante responsabilità di Eberhardt ed il suo capo di S.M. Fritsch nei saccheggi e negli447attentati ad ufficiali. Hopman presenta note riguardanti un attacco dei Lituani contro la ferrovia e l’uccisione di un aviatore tedesco. Materiale da consegnarsi ai Lituani. Hopman : sono stati consegnati stamani due treni, vuoti;due altri con rispettive locomotive saranno consegnati in giornata a Shawli. Niessel chiede si provveduto alla restituzione del materiale d’aviazione distrutto in un treno a Gudden448 MISSION MILITAIRE ITALIENNE Viktoria strasse 36 Berlino ====== 045 di Prot. S.I.B. Stop. Movimento Divisione Ferro per via ordinaria iniziato. Stop. Teste di colonna giunte Telshe et Korklyani. Stop. Forieri alloggiamento giunti Memel. Stop. Ancora dubbio se nucleo annunciato come partente in ferrovia eseguisce tale ordine. Stop. Finora soltanto un battaglione fanteria di tale nucleo passato per Tilsit. Stop. generale Eberhardt partito da Shawli pr ferrovia ma non ancora nella stazione arrivo. Stop. Da quanto precede non possibile escludere connivenza autorità Prussia Orientale. Stop. Shawli occupata oggi dai Lituani. Stop. Generale Marietti 6/12/19 441
Fine di pag. 84. Telšiai, in Lituania 443 Karklènialai, Lituania, 30 km a ovest di Telšiai. 444 Klaipeda, in Lituania. 445 Šiauliai, in Lituania 446 Radzywiliski, cioè Radviliškis, in Lituania. 447 Fine di pag. 85. 448 Fine di pag. 86. 442
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ore 19 449 7 Dicembre 1919. Ore 9 Eiserne Division. Lettera di Hopman. Eberhardt, giunto a Tilsit,450 considera come estremamente pericoloso l’ordine dato ai Lituani di avanzare per difendere la ferrovia, perché (non essendo ancora terminato il deflusso dei trasporti) le truppe germaniche di protezione della linea che, per difficoltà di comunicazione, non hanno potuto essere prevenute vedrebbero in questo movimento un attacco e ne nascerebbe pericolo di conflitto. Prega perciò vivamente la Commissione di ritirare quest’ordine e di non permettere da parte dei Lituani l’occupazione di Shawli prima dell’8, quella di Pogrysowa451 e Lidoviany452 prima del 10 ed il rimanente della linea ferroviaria prima del 12. Risposta:453 La Commissione mantiene l’ordine dato ai Lituani e (su proposta Marietti) fa ricadere l’intera responsabilità di ogni possibile conflitto armato su Eberhardt che, invece di rimanere indietro a dirigere im ritorno delle proprie truppe, le ha precedute, contrariamente a quanto essa gli aveva prescritto. Lettera Hopman comunica che il Wehrkrùskommando454I di Königsberg455 ha ordinato vengano diretti su Memel456 i reparti della Eiserne Division e che per conseguenza quattro dei cinque457 treni che li portavano, giunti a Tilsit, sono stati fatti proseguire per tale destinazione. Risposta:458 La Commissione protesta contro queste misure che nulla giustifica e sono contrarie alla promessa fatta dalla Delegazione Germanica e dal ministro Noske che le truppe ritornanti dalle Provincie Baltiche sarebbero inviate all’interno della Germania e sciolte. Che questo modo di agire permette di sospettare strani disegni da parte delle superiori autorità militari e civili della Prussia Orientale e prega perciò la Delegazione Germanica di segnalare al Governo tali procedimenti. Telegramma a Parigi per comunicare ultimi avvenimenti. Telegramma a Kowno459e Riga invitante il Governo Lituano ad organizzare seria sorveglianza della frontiera fra Tauroggen460 e Memel dopo fine evacuazione da parte dei Tedeschi del territorio Lituano evitando accuratamente ogni conflitto; inoltre invitando governi Lettone e Lituano a regolare d’accordo difesa eventuale del territorio lituano. Ore 18. Telegramma da Riga su cui i Lettini chiedono di poter ormai disporre della linea Libau-Murawievo.461 Truppe di Reichswehr, sbarcate dalla ferrovia si accantonano a Memel.462 Ore 21. Telegramma di Dosse dice che Noske ritiene missione della Commissione ultimata non appena le truppe avranno evacuato le Provincie Baltiche. Darà dislocazione di esse. 449
Fine di pag. 87. Sovetsk, in Russia. 451 Pakražantis, villaggio allora d’un centinaio di persone, oggi ridotto a 40, in Lituania: era la fermata del treno successiva a Kelmės in direzione di Taurage. 452 Lyduvėnai, in Lituania, luogo del ponte sul fiume Dubysa. 453 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 72. 454 Errore di battitura per Wehrkreiskommando. 455 Kaliningrad, in Russia. 456 Klaipeda, in Lituania. 457 Fine di pag. 88. 458 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 73. 459 Kaunas, in Lituania. 460 Tauragė, in Lituania. 461 Da Liepāja, in Lettonia, a Mažeikiai, in Lituania. 462 Fine di pag. 89. 70 450
Rifiuta all’Ammiraglio Hopman i poteri per decidere sulla questione dei materiali e propone nomina di una commissione Interalleata a Berlino con rappresentanti Lituani e Lettoni per risolvere tale questione. Eiserne Division. Notizie di un fiduciario dicono che la Eiserne Division ha rifiutato di eseguire gli ordini del Governo perché vuol dimostrare la popolo tedesco che vi sono ancora truppe tedesche aventi disciplina e volontà e contemporaneamente anche l’impotenza della Commissione Interalleata.463 8 dicembre 1919. Ore 9 Hopman comunica: Ultimi trasporti in ferrovia della Eiserne Division sono partiti da Shawli.464 Il grosso di essa in marcia ha raggiunto la zona Tyrschle-Popeliany.465 La Deutsche Legion è partita a piedi il 7 da Shawli. Il Generalkommando del 6° Res. Korps (Eberhardt) ha stabilito il suo quartier generale in Bernaiten.466 Lettera Cap. Beaud. Ha ottenuto che i tedeschi riparino la linea Murawievo-Libau,467 da essi interrotta, per il giorno 8. La linea Murawievo-Prekuln468 è interrotta a 4 Km da Skuddi469 anch’essa sarà riparata Ore 18. Discussione sulle questioni da trattarsi coi tedeschi. La Commissione delibera: per quanto ha attinenza a materiale da guerra, materiale rotabile e sanzioni agire sola e subito; per questioni riguardanti cavalli, e indennità in denaro concretarle al più presto in cifre tonde e sottoporle al Consiglio Supremo a Parigi, pregandolo appoggiare sua opera e non allentare la pressione esercitata sulla Germania prima che abbiano completa risoluzione. Situazione evacuazione: strada ferrata evacuata fino a 7 KM. a nord di Lidoviani.470 La Deutsche Legion ha fatto saltare in Shawli i depositi di munizioni; incendiati i depositi viveri e vestiario.471 9 dicembre 1919. Ore 9 Dosse, giunto da Berlino, riferisce sulle conferenze avute coi ministri Noske e Müller. Dai contatti, che egli ha avuto coi generali Dupont, Malcom e Bencivenga, ha trovato questi unanimi nel ritenere che il Ministero attuale è quanto di meglio si possa, oggi come oggi, desiderare; è il solo che possa condurre a termine l’esecuzione del Trattato. Deve però continuamente fare concessioni ad entrambi i partiti estremi assai irrequieti e violenti in questi ultimi tempi; ambienti alleati e germanici a Berlino essere concordi nel giudicare possibile il movimento imperialista, ma prematura una sua immediata manifestazione non essendo ancora completamente organizzato; comunque Governo è a conoscenza ed ha già preso opportune misure. _______________________________________ Intervista con Noske. – Incidenti: Ministro ha fatto ampie scuse, promesso fare arrestare i colpevoli. 463
Fine di pag. 90. Šiauliai 465 Tirkšliai e Papilė, in Lituania. 466 Non identificato col nome attuale, però era sede d’una parrocchia luterana nei dintorni di Tilsit. 467 Mažeikiai-Liepāja. 468 Mažeikiai-Priekule. 469 Skuodas, in Lettonia. 470 Lyduvėnai, in Lituania. 471 Fine di pag. 91. 71 464
Evacuazione truppe: queste saranno sgombrate oltre Oder, ma, dato lo stato d’animo delle popolazioni della Prussia Orientale che temono pericolo bolscevico, è stata presa decisione trattenere sulla frontiera 3 battaglioni della Eiserne Division fino a che potranno essere sostituite da472 truppe della Reichswehr. Piano di dislocazione indica seguenti destinazioni: Eiserne division: Danzig,473 Stade, Hammerstein474 Deutsche Legion: Stalsund,475 Swinemünde,476 Oppeln,477 Krekow,478 Stolp,479 Stade Plehwe: Danzig, Stade, Russi: 2/3 Neisse,480 1/3 Altengrabw.481 Feriti, malati: Ohlau,482 Hammerstein.483 9 Dicembre 1919. Ore 14 Telegramma a Parigi484 notifica i movimenti della Eiserne Division; espone i compiti che ancora incombono ad essa e cioè: far consegnare dai tedeschi, conformemente a decisione del Consiglio supremo, il materiale rotabile da ripartirsi fra Lettonia e Lituania; assicurarsi che impegno preso dalla Delegazione Germanica riguardo alla cessione del materiale da guerra alla Lituania come condizione libero passaggio delle truppe sia eseguito integralmente; sorvegliare affinché siano prese al più presto sanzioni contro gli ufficiali tedeschi responsabili d’attentati contro ufficiali alleati. Stima inoltre dover imporre fin d’ora al Governo Germanico, causa requisizioni, saccheggi, esazioni, e distruzioni commesse dalle truppe e dalle bande, come prima riparazione dalla Lettonia e Lituania, una indennità in natura e in denaro. Infine imporre senza discussione la consegna del materiale rotabile e del materiale da guerra in sostituzione di quello sgombrato contrariamente a promessa fatta.
472
Fine di pag. 92. Danzica, oggi Gdansk, in Polonia. 474 Czarne, in Polonia – Pomerania – da non confondere coll’Hammerstein renana. 475 In realtà Stralsund, cioè Stralsunda, in Germania, sul Baltico, vicino alla Danimarca 476 Świnoujście, in Polonia, sul Baltico, al confine tedesco. 477 Opole, nella Polonia meridionale, quasi al confine colla Repubblica Ceca 478 Cracovia. 479 Słupsk, in Polonia, non lontana dal Baltico, in Pomerania. 480 Nysa, nella Polonia meridionale, al confine colla Repubblica Ceca 481 Altengrabow, nella Germania orientale. 482 Oława, in Polonia, non troppo lontana dal confine colla Repubblica Ceca. 483 Fine di pag. 93. 484 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 74. 72 473
Conclude essere assolutamente necessario che fino ad obbedienza della Germania nessun alleggerimento sia portato alle attuali misure di repressione. Ore 15. Riunione coi delegati tedeschi. Evacuazione truppe: In totale 16.000 uomini sono finora rientrati per ferrovia.485 Un reggimento della Eiserne Division tiene la frontiera da Heidekrug486 a Bayoren.487 6.000 uomini di essa sono a 20 Km dalla frontiera che dovranno aver oltrepassata il 13 per essere accantonate a Memel. 5.000 uomini della Deutshe Legion si trovano in zona di Botoki488 a 20 km da Tauroggen489 e si dirigono su Tilsit, avranno passato la frontiera probabilmente il giorno 12. Delegazione Germanica dichiara che tutti i distaccamenti ed isolati490 restanti in Lettonia e Lituania dopo il 13 Dicembre possono essere considerati come fuori legge per la Germania e che Lettoni e Lituani potranno agire con energia contro di essi. Essa pertanto ritiene completato il compito della Missione appena sarà completata evacuazione. Propone che alla Commissione Interalleata che si reca a Berlino a trattare per questioni relative a materiale ed indennità si uniscano rappresentanti tedeschi e lituani. Niessel fa notare che la Commissione riterrà il suo compito terminato quando anche le bande che ora infestano il territorio Lituano saranno state espulse ed avrà potuto recandosi essa stessa sui luoghi constata tre l’entità dei danni e dei saccheggi commessi ivi dalle truppe germaniche in queste ultime settimane. Presenta491 quindi due note riguardanti il materiale rotabile492 ed il materiale da guerra da consegnarsi alla Lituania e comunica che designerà gli ufficiali alleati che dovranno recarsi a Berlino per ottenere la rapida consegna di quanto contenuto in dette note da parte dei rappresentanti delle amministrazioni germaniche e per trattare col Governo Germanico la consegna di materiale rotabile anche alla Lituania. Comunica che la Commissione di controllo comandata dal generale Vincent, invierà ufficiali alleati a Wirballen493 e Posheruni494per assistere alla consegna dei detti materiali ai Lituani. Infine la Commissione Interalleata, dopo il viaggio di ispezione nei paesi baltici, preciserà i numero dei cavalli e dei bovini, nonché il montante dell’indennità (quali risulteranno da inchiesta eseguita e previo ordine del Consiglio Supremo) che dovranno essere consegnati ai Governi Lettone e Lituano. Ore 21. Telegramma a Parigi per comunicargli situazione evacuazione e che Germania considera fuori legge le bande e gli isolati rimanenti nelle Provincie Baltiche e di libertà d’azione ai Lettoni e Lituani di agire contro di essi. Telegramma a Rèboule e Robinson (Kowno) Duparquet (Riga) Comandante Humbert Nave Aisne (Memel). Negli stessi termini aggiungendo tuttavia che se, in seguito a circistanze eccezionali, un distaccamento avesse motivo valido per essere in ritardo Commissione Interalleata ne avviserà essa stessa Governi Lettone e Lituano per evitare malintesi.495
485
Fine di pag. 94. Šilutė, in Lituania. 487 Bajorai, in Lituania. 488 Batakiai, in Lituania. 489 Tauragė, in Lituania. 490 In gergo militare “isolato” è il singolo soldato temporaneamente non inquadrato nel suo reparto. 491 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 75, 76 77. 492 Fine di pag. 95. 493 Virbalis, in Lituania. 494 Požerūnai, in Lituania. 495 Fine di pag. 96. 73 486
10 Dicembre 1919. ore 14 La Commissione delibera di recarsi a Riga per regolare col governo Lettone le questioni che lo riguardano (materiale rotabile,496 indennità pecuniarie e in natura). Nomina una sottocommissione per Berlino che lavorerà nei Ministeri Germanici per ottenere l’esecuzione integrale della nota inviata al governo riguardante la cessione di materiale rotabile e materiale da guerra. Le consegne di detti saranno effettuate sotto la direzione ed il controllo del Generale Vincent. Nomina poi quattro altre sottocommissioni che si recheranno rispettivamente nelle zone di Libau,497 Telsche,498 Shawli,499 Mitau500 per poter presentare in Shawli al ritorno della Commissione da Riga un resoconto dei danni, dei delitti, delle esazioni, delle distruzioni commessi dalle truppe germaniche nelle suddette zone, per potere in base ai dati forniti stabilire l’entità delle indennità da esigere per tali paesi al Governo germanico. Della sottocommissione di Telsche fa parte il tenente italiano Reverberi Sig. Fermo.501 11 Dicembre 1919. Ore 9 – Eiserne Division. Delegazione Germanica comunica che v. Eberhardt pretestando cattivo stato delle strade, che obbliga truppe ad eseguire marcia in condizioni terribili, dichiara difficile compiere sgombro per data stabilita 13 Dicembre e chiede che Commissione, tenendo conto di ciò, trattenga Lituani e Lettoni fino a tutto 15 Dicembre. Risposta: Commissione aveva previsto e segnalato tali difficoltà e v. Eberhardt è solo responsabile dei ritardi da essa prodotti. Pertanto Commissione mantiene scadenza evacuazione in data 13; se però saranno fornite informazioni abbastanza chiare e precise farà il possibile per evitare scontri sanguinosi fra Lituani e Lettoni con piccoli distaccamenti isolati. Incidenti. – un soldato francese è stato aggredito all’Hotel Preussischer Hof in Tilsit502 e malmenato. il treno contenente il distaccamento dei russi di Markow che doveva essere diretto su Danzica è stato indebitamente trattenuto a Kirschau per essere invece inviato in Neisse503 ove sono stati concentrati i russi di Bermond e Wirgolitch. L”ufficiale francese di controllo a Posheruni è stato abbandonato dagli ufficiali e soldati di protezione germanici504 proprio in un momento in cui si richiedeva la loro presenza, poiché la sua vita era minacciata da un ufficiale tedesco comandane un gruppo di isolati che già aveva fatto fucilare tre lituani. Questione dei prigionieri tedeschi. In seguito ad una nota presentatagli dal Capitano Bot, in cui questi promette di fare tutto il possibile, quale rappresentante della Commissione Interalleata, per ottenere la liberazione dei prigionieri tedeschi in Libau qualora i tedeschi facciano altrettanto coi Lettoni il gruppo Plehwe comunica di aver successivamente rilasciato tutti i prigionieri lettoni ch’erano in sue mani dopo aver loro restituito quanto era stato loro preso e dopo aver usato verso di essi trattamento conforme al diritto delle genti. Chiede pertanto [che] la Commissione provveda a sua volta a far rilasciare i prigionieri tedeschi. Cessione di materiale. 496
Marietti a mano aggiunse a margine: all. 78. Liepāja, in Lettonia. 498 Šiauliai, in Lituania. 499 Telšiai, in Lituania. 500 Jelgava, in Lettonia. 501 Fine di pag. 97. 502 Sovetsk, in Russia. 503 Nysa, in Polonia, non lontano da Wrocław/Breslavia. 504 Fine di pag. 98. 497
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Hopman invia una nota di risposta a quella presentatagli dalla Commissione al soggetto delle cessioni dei materiali, in cui comunica averla inviata al Governo Germanico per le decisioni. In essa solleva varie obiezioni e precisamente: Materiale rotabile. Del materiale richiesto nell’all. I della nota N.° 268 del 10 – 12 della Commissione interalleata,505 che è destinato tanto al Governo Lituano che a quello Lettone, dichiara considerare doversi cedere gratuitamente soltanto quello destinato alla Lituania, mentre che per la Lettonia non c’è stato impegno di sorta. Che del resto poi gli stoks in questione debbono ancora essere trattati. Materiale da guerra. Non è da cedere che contro quietanza e così dicasi pure di tutti gli oggetti che sono rimasti nel paese al momento dell’evacuazione. Modalità di cessione del materiale. Non è d’accordo con progetto della Commissione (ufficiali alleati a Wirballen506e Posheruni507 per prendere in carico materiale ceduto e rimetterlo alla Lituania) perché contrario alle istruzioni che ha ricevuto. Governo Germanico ha l’intenzione che le trattative avvengano direttamente fra i due interessati. Chiede pertanto che la cessione si faccia direttamente da Stato a Stato e che la Commissione interalleata si assicuri soltanto della soluzione regolare degli impegni presi. Quantitativo del materiale da cedersi. Vi è divergenza fra le istruzioni ch’egli ha ricevuto dal Governo poiché questo intende negoziare direttamente col Governo Lituano e più tardi col Lettone al riguardo di tale quantitativo,508 mentre la Commissione lo prescrive ben definito in numero ed in categoria, senza ammettere nuova discussione ma inviando anzi ufficiali a Berlino per farne effettuare al più presto la relativa consegna. Rifiuta l’affermazione “che tutto il materiale è stato asportato o distrutto” perché per esempio il deposito di Gubernia509 non è stato distrutto ed un’inchiesta fatta sui luoghi farebbe scoprire ancore nei territori evacuati una quantità notevole di ogni sorta di materiale. Saccheggi, bestiame e cavalli rubati. Per quanto riguarda constatazione cui luoghi fa notare fin da oggi che senza dubbio la popolazione si varrà di quest’occasione per mettere sul conto delle truppe attualmente in ritirata tutti i danni subiti in cinque anni di guerra. Infine che la risposta alla nota della Commissione non potrà giungere da Berlino prima del 14 corrente. Ore 10. Riunione coi delegati germanici. Hopman510 chiede schiarimenti sull’aggressione patita dal soldato francese all’Hotel Preussischer Hof. Niessel chiede che pubblicamente i responsabili facciano le scuse al soldato sul luogo stesso ove avvenne il fatto alla presenza sua e di un ufficiale germanico. Eiserne Division. Hopman comunica che dalle ultime informazioni essa disterebbe511 dalla frontiera 35 Km. e ripete domanda già fatta nella nota inviata precedentemente. 505
Fine di pag. 99. Virbalis, in Lituania. 507 Požerūnai, in Lituania. 508 Fine di pag. 100. 509 Gubernia in russo vuol dire semplicemente Governo, nel senso di governatorato, e dal contesto è evidente che Hopman si riferisse al deposito del governatorato di qualche luogo non specificato da Marietti. Poiché i Gubernia lituani erano Kowno, Vilnius e Suwalki, e di questi Kowno, cioè Kaunas, era stato oggetto di razzie e saccheggi da parte dei Tedeschi, si può supporre che Hopman si riferisse ai deposito governatoriale di Kaunas, ma non ce n’è certezza. 510 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 81. 75 506
Niessel presenta nota di risposta della Commissione facendo inoltre ancora una volta rilevare che tutto quanto è avvenuto avrebbe forse potuto essere evitato se Eberhardt fosse rimasto in mezzo alle sue truppe per dirigerne di persona la ritirata. Hopman risponde che essendo nel suo interesse, certo Eberhardt farà tutto il possibile onde sgombro sia effettuato interamente entro giorno 13, che in quanto al posto che occupa gli fu comandato. Incidente di Posheruni.512 Niessel si lamenta che quanto è avvenuto sia ancora una volta effetto di ordini poco chiari dati dal Generalkommando del VI R.C.513 e trova ancora una volta in questo fatto la prova dell’indifferenza di esso per ciò che riguarda la sicurezza degli ufficiali alleati di controllo. Treno del distaccamento russo Markow. Niessel chiede chi è responsabile del fatto che tale treno sia stato trattenuto a Kirschau invece d’esser prontamente diretto su Danzica;514 si augura d’aver notizia l più presto che il treno sia giunto a destinazione. Hopman dice trattarsi di un puro malinteso nella trasmissione515degli ordini, che però il fatto verrà subito appurato. Questione dei prigionieri Hopman chiede che la Commissione s’interessi a che siano rilasciati al più presto i tedeschi che tuttora si trovano in mano dei Lettoni. Niessel risponde che ciò sarà fatto non appena verrà data dai tedeschi esauriente risposta circa la sorte di alcuni prigionieri lettoni che gli consta essere stati condotti in Germania. Consegna materiali. Niessel fa notare la lentezza con cui procedono le autorità germaniche e come sia inspiegabile avvenga simile ritardo quando è notorio che a Königsberg516 sono accentrati tutti i materiali che debbono essere consegnati. Hopman – che tale inconveniente è dovuto a lentezze burocratiche, che nonostante questo, alquanto materiale è già stato dato alla Lituania, e che il rimanente verrà prontamente rimesso non appena sarà giunto il rapprese tane lituano ch’era atteso per prenderlo in consegna. CAMPAGNA DI STAMPA Niessel – protesta contro il prolungarsi della campagna della stampa locale con manifesta tendenza di eccitazione contro la Commissione.517 Hopman dichiara che ciò è dovuto al forte timore della popolazione della Prussia Orientale di fronte al pericolo bolscevico per cui essa vorrebbe veder mantenute sulle frontiere quelle truppe che la Commissione fa evacuare. Ad ogni modo egli ha fatto il possibile tanto che già sulla Tilsiter Zeitung di oggi è stato pubblicato un articolo polemico di smentita a tali tendenziose notizie. Partenza della Commissione. Avendo Hopman chiesto quando essa ha intenzione di iniziare il suo viaggio per le Provincie Baltiche Niessel risponde che essa non partirà prima d’aver avuto risposta del Governo Germanico che dia sicura garanzia per l’effettuazione delle questioni pendenti e finché non sarà stata ultimata l’evacuazione ed iniziato il trasporto all’interno delle truppe che ancora si trovano in Lituania. 511
Fine di pag. 101. Požerūnai, in Lituania. 513 Reserve Corps, cioè il VI Corpo d’Armata di Riserva tedesco, anche se si sarebbe dovuta usare la k per Korps. 514 Gdańsk, in Polonia. 515 Fine di pag. 102. 516 Kaliningrad, in Russia. 517 Fine di pag. 103. 76 512
Ore 18. Si invia a Delegazione Germanica una nota per invitarla a comunicare518 il 13 alle ore 22, scadenza termine evacuazione, la dislocazione esatta di tutti gli elementi della Eiserne Division e Deutsche Legion al 13 a sera nonché la lista esatta la dislocazione, gli effettivi degli elementi di queste due formazioni che non avessero ancora varcata la frontiera, onde poterne comunicare resoconto al Comando Supremo.519
12 Dicembre 1919 Missione Militare Italiana Viktoria strasse 36 Berlin W. ====== 5° Delegazione Germanica pretestando cattivo stato delle strade, dichiara difficile compiere sgombro per data stabilita 13 Dicembre e chiede che Commissione trattenga Lituani e Lettoni fino a tutto 15 Dicembre. Stop. Risposta che Commissione mantiene data 13; pur facendo possibile per evitare conflitti Lituani e Lettoni con distaccamenti isolati. Stop. Astrazione fatta di continui atti ostili a personale interalleato null’altro importante. Stop. Circolano voci essere intenzione divisione ferro et legione tedesca quando giunte al di quà frontiera di proclamare repubblica indipendente di Memel comprendente territori tra fiume et frontiera. Stop. Generale Eberhardt dovrebbe recarsi oggi Memel. Stop. Impossibile stabilire grado attendibilità della sua intenzione data ostilità di tutti gli elementi qui esistenti Stop. Si nota di nuovo insistenza delegazione tedesca di allontanare Commissione di qui dicendo che si rechi a Berlino per trattare questioni di cessione materiale dare riga secondo nostro progetto Stop. Commissione intende non muovere fino evacuazione avvenuta Stop. Delegato Commissione Prov. Baltiche Generale Marietti520 13 Dicembre 1919. ore 9 - Hopman comunica: Nell’inchiesta circa aggressione al soldato francese è risultato principale colpevole certo Schwurtz già ricercato dai tedeschi per vari misfatti. Nei pressi di Kichni521 è segnalata una numerosa banda armata fornita anche di mitragliatrici. Commissioe invia telegramma a Kowno522 per avvertire Governo Lituano di quanto sopra invitandolo a mantenere le proprie truppe a protezione della linea ferroviaria fino a quando sarà cessato ogni pericolo d’attacco da parte di bande. Hopman comunica: che sulla nota inviata ieri accennando ad eventuale ritardo della Eiserne Division non intendeva chiedere proroga di due giorni ma soltanto tenere informata la Commissione, secondo desiderio da essa stessa espresso, su ogni fatto ed ogni possibilità riguardante il movimento della Eiserne Division; che inoltre dichiarando fuori della legge quei gruppi che fossero rimasti oltre frontiera alla date del 13 Dicembre intendeva a riferirsi a bande o 518
Marietti a mano aggiunse a margine: all. 79.80. Fine di pag. 104. 520 Fine di pag. 105. 521 Luogo non identificato. 522 Kaunas, in Lituania 519
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isolati e non ad eventuali reparti regolari della Eiserne Divisione, che per motivo giustificato fossero ritardatari. Prega la Commissione di prenderne nota per evitare dolorosi incidenti.523 Questione dei russi. Da fonte inglese si apprende che gruppi di russi si trovano ancora ad Eydkimneri524 ed a Riga. Commissione decide non interessarsi dei primi inquantoché non si sono attenuti alle prescrizioni, per i secondi (circa 1.000) provvederà giungendo a Riga. Telegramma da Dantzig525 del comandante Levèque che comunica essersi ivi effettuato nel miglior modo l’acquartieramento de distaccamento Markow. Trattattive. Il rappresentante lituano presso Commissione avverte che il Governo Lituano avendo espresso al Governo Germanico il desiderio che ogni questione che li concerne sia fatta sotto intermediario della Commissione Interalleata il Governo Germanico si è opposto. La Commissione comunica ad Hopman, onde prevenirne il Governo Germanico, che essa si riserva il diritto assoluto di regolare tutte le questioni relative all’evacuazione, nella misura che giudicherà conveniente, in virtù delle istruzioni che ha ricevuto. Invia pure telegramma a Parigi per prevenirlo che la Germania tenta di iniziare negoziati diretti con la Lituania. Maresciallo Foch telegrafa non dover526 la Commissione intraprendere negoziati con la Germania per quanto riguarda indennità in natura e denari fino a che non si ricevano istruzioni del Consiglio Supremo. ore 14. Nota di risposta quella inviata ieri da Hopman per materiale. Materiale da guerra.527 Dopo l’impegno preso dal Governo Germanico tutto il materiale da guerra all’infuori di quello necessario alle unità per l’evacuazione doveva rimanere sul posto e ceduto gratuitamente. Nulla di ciò è avvenuto. E’ rimasto in mano ai Lettoni e Lituani quello che hanno preso con le armi o che non ha potuto essere asportato. Per questo materiale nessuno rimborso è dovuto da parte dei Lettoni e Lituani; per quello che è uscito contrariamente alla parola data, è dovuta restituzione gratuita poiché era già preso. Materiale rotabile. Per quanto concerne i Lituani la cessione sarà gratuita poiché il Governo Germanico stesso l’ha accettato come indica la nota della Delegazione Germanica. Per quanto concerne i Lettoni sta al Governo Germanico, se lo giudica conveniente indirizzarsi al Consiglio Supremo per quel che concerne cessione a titolo gratuito o di onere. Questa questione non deve però in alcun modo ritardare la consegna del materiale che dev’essere immediata.528 Il quantitativo del materiale è stato determinato in base a quello che ha passato indebitamente la frontiera.
523
Fine di pag. 106. Dovrebbe essere Ķemeri, in Lettonia, prossima alla sponda meridionale del Golfo di Curlandia, non lontana da Memel/Klaipeda. Qui è stato usato come toponimo un termine composto dal nome del luogo preceduto dalla parola “Heide” brughiera, per cui il significato è “Brughiera di Ķemeri” che descrive bene la località. Si tratta infatti d’una stazione di bagni di fango termali, in una zona piatta e paludosa prossima al mare, dal 1912 collegata da una ferrovia direttamente a Mosca oltre che al resto della Lettonia. 525 Gdańsk, in Polonia. 526 Fine di pag. 107. 527 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 82. 528 Fine di pag. 108. 78 524
Le cifre fissate sono in realtà molto inferiori alle quantità uscite. – essendo stato il controllo molto incompleto esse rappresentano un minimo favorevole alla Germania, che non potrebbe venir mutato per cui è interesse del Governo Germanico ordinare la consegna immediata per evitare ulteriori discussioni che non potrebbero portare che ad un aumento. Consegna del materiale. Sarà fatto dai funzionari germanici a quelli lituani ed il compito degli ufficiali alleati che assiteranno sarà di solo controllo. Ore 22. Hopman comunica: Evacuazione, La Deutsche Legion ha passato la frontiere con tutti i suoi elementi. E’ accantonata sulla riva destra fiume in zona Plaschken529 Kaodyuliten530 – Willkisheken531 con comando in quest’ultima località. Il suo imbarco per l’interno in ferrovia avrà inizio nella notte 14 – 15 Dicembre. La Eiserne Division ha essa pure varcato la frontiera e si tratterrà alcuni giorni sulla zona di Memel ova ha preso sede il comando per dare riposo alle truppe. Qualche debole elemento di retroguardia èrimasto oltre confine532 presso Wewizzany533 e Wiezaycie.534 L‘ultimo treno germanico col personale ferroviario di Shawli ha lasciato Poscheruni alle ore 15 del 13. Tutta la linea ferroviaria fino alla frontiera è passata in mano dei Lituani. Un ufficiale francese di controllo segnala però che due distaccamenti germanici provenienti da Nowenyasto535 si trovano in marcia nei pressi di Ziloncha536 diretti a Memel537 attraverso territorio lituano lungo frontiera.538 14 Dicembre 1919. – Ore 9 Hopman risponde a nota materiali inviatagli ieri sera: Accetta che per la cessione dei materiali si rechi a Berlino la sottocommissione Jocard onde assicurarne la pronta effettuaizone da parte del Governo Germanico a quello Lituano; con essa allo stesso scopo si recherà la Delegazione Germanica. – Però la decisione circa tale questione non potendo esser fatta che in base a negoziati diretti col Governo Lituano il Governo Germanico desideri si rechino a Berlino appositi rappresentanti Lituani. Consegna del materiale. Gli ordini in proposito verranno direttamente comunicati da Berlino alle stazioni di frontiera di Lanzargen539 ed Eydtkuhnen540 per cui resta annullata ogni opera di controllo a Tilsit. Prega pertanto venga tolto da queata località il controllo del Generale Vincent, il cui compito è cessato col termine dell’evacuazione. Accetta pure che gli ufficiali alleati controllino la ocnsegna in territorio lituano a Wirballen541 e Posheruni.542 Incidenti
529
Plaškiai, in Lituania. Dovrebbe essere Koadjuthen, ora Katyčiai, in Lituania. 531 Wilkischken, ora Vilkyškiai, in Lituania. 532 Fine di pag. 109. 533 Dovrebbe essere Viešvėnai, in Lituania, non lontano da Telšiai. 534 Vėžaičiai, non lontana dalla linea ferroviaria da Riga a Tilsit, in Lituania. 535 Naumiestis, l’originale Nowenyasto è il nome in polacco dell’attuale Žemaičių Naumiestis, in Lituania 536 Ora Kučiūnai, all’epoca Zelionka, piccolo villaggio nel comune distrettuale di Lazdijai, in Lituania. 537 Klaipeda, in Lituania. 538 Fine di pag. 110. 539 In realtà Laugszarge, ora Lauksargiai, in Lituania. 540 Ora Černyševskoe, in Russia. 541 Virbalis, in Lituania. 542 Požerūnai, in Lituania. 79 530
Per quello avvenuto a Shawli Hopman comunica che non può condividere il punto di vista della Commissione sulla responsabilità diretta di Eberhardt e suo S.M. inquantochè543l’inchiesta eseguita lo ha escluso. Fa notare che le scuse Eberhardt le aveva subito fatte pervenire alla Delegazione Germanica. Per quello di Poscheruni comunica che quando gli ufficiali lasciaorno la stazione v’erano ancora aguardia 2 ufficiali e 6 uomini del distaccamento germanico di protezione. ore 11.45. Riunione coi delegati tedeschi. Evacuazione, I distaccamenti segnalati ieri ancora fuori frontiera sono ora rientrati. e’ invece accertato trovarsi ancora in territorio lituano la banda armata che era stata segnalata presso Kichni.544 Un’altra banda formata da membri del Freikorp Meissel pare trovarsi ancora in Lituania ma non si è potuto accertare in quale zona. Sono dichiarate fuori legge dal Governo Germanico. Questione del materiale, Delegazione Germanica è concorde circa le sottocommissioni di Berlino, Poscheruni,545 Wirballen;546 oltre a queste accorda sia costituito un organo tecnico centrale di controllo ad Insterburg (Generale Vincent) 2 ufficiali e suo S.M.; due maggiori tecnici francese, inglese, commissioni tecniche Lituana, Lettone e Germanica ed un ufficiale tedesco di collegamento con Berlino.547 Materiale rotabile per Lettonia. Non può avvenire immediata cessione finché dura stato di guerra; non appena Commissione Interalleata avrà preso a Riga accordi col Governo Lettone per far cessare tale stato di cose, hop man a Berlino provvederà a far eseguire consegna nel modo più rapido. Rilascio prigionieri. Appena Commissione Interalleata a Riga avrà ottenuto il rilascio dei tedeschi prigionieri altrettanto verrà fatto da Governo Germanico con quelli lettoni. Eiserne Division. Commissione chiede essere informata di tutti i mivimenti ulteriori di essa nell’internod ella Germania. Telegramma di Parigi a Governo Estone. Il Consiglio Supremoè venuto a conoscenza della gravissima situaizone in cui trovasi armata russa nord-ovest (Judenitch) costretta sotto pressione delle forze nemiche a rifugiarsi in territorio estone, ove minaccia di dissolversi. Le Potenze Alleate ed Associate stanno prendendo provvedimenti onde rimediare a tale situaizone ma in attesa che questi siano concretati pregano il Governo Estone a prendere fin d’ora tutte le misure necessarie affinché tale esercito non cessi si sussistere come forza ulterioremente possibile di un’azione bellica contro gli eserciti bolsceviki.548 il governo Estone è pertanto inviatto ad accontonare gli uomini dell’esercito russo nord-ovest su zona salubre ove poter ricostituirele loro forze fisiche depresse, nonché a fornirli dei mezzi necessari (armi, carriaggi, materiale rotabile, munizioni ecc) onde ricomporre il loro organico nonché del quantitativo dei viveri attingendoli per ora dall’esercito estone.549 15 dicembre 1919. ore 16 – Partenza della Eiserne Division.
543
Fine di pag. 111. Località non identificata, in Lituania. 545 Požerūnai, in Lituania. 546 Virbalis, in Lituania. 547 Fine di pag. 112. 548 Fine di pag. 113. 549 Fine di pag. 114. 544
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Hopman chiede il nulla osta per l’invio per mare da Memel550 a Swinemünde551 d’una parte delle forze per accelerare il movimento. La Commissione è favorevole e telegrafa a Parigi ed ammiraglio comandante le forze navali del Baltico perché sia data risposta in tal senso al Governo Tedesco. Gli imbarchi per ferrovia si inizieranno il giorno 16. A partire da tale data si avranno da 2 a 4 treni al giorno in partenza. Ore 21. Cessione materiali. Hopman comunicanon essersi mai trattato di consegna gratuita per il materiale da guerra, ma bensì per materiale rotabile. Oltre a ciò i quantitativi fissati dalla Commissione superano alquanto quelli che realmente eistsevano in Lituani. che infine nel computo di essi bisogna tener conto anche di quello lasciatovi perché non è esatta l’affermazione ch’esso fu intermanete preso colle armi. Risposta:552 La Commissione non può che esprimere il suo stupore per la nuova interpretazione data al testo formale inviato il 24 Novembre dal Reichswehrministerium a cui la risposta in pari data non lasciava sussistere alcun dubbio circa l’interpretazione data dalla Commissione a tale testo.553 E’ dunque inesplicabile ed inammissibile esprimere 20 giorni dopo l’avviso che la cessione del materiale da guerra non debba essere gratuita. Circa quantitativo s’era chiesto sin dalle prime sedute a Berlino di conoscere la quantità del materiale esistente nei depositi dei paesi occupati. Le autorità germaniche non hanno finora fornito alcuna cifra in proposito, non pososno dunque pretendere oggi di presentarne alcune, che sia valevole. La Commissione non ammette alcuna discussione su questo punto nelle future deliberazioni che avranno luogo a Berlino, ma attende consegna dei materiali prima di comunicare a Parigi che possono essere attenuate le misure di repressione contro la Germania. Telegramma a Parigi554per avvertire che i tedeschi hanno rimesso in discussione la cessione gratuita del materiale da guerra e che la Commissione ha rispsoto non poter modificare il suo punto di vista.555 16 Dicembre 1919. La Commissione parte da Tilsit per ferrovia alle ore 8 del mattino e giunge a Shawli alle ore 17. Ad essa si aggiungono il cons. di leg. von Dirksen ed il cap. von Schubert.556 17 dicembre 1919. Partenza da Shawli557 ore 9. Rimangono in tale località per dirigersi alle loro rispettive destinazioni le Sottocommissioni di Shawli, Libau558 e Telsche559 della quale ultima fanno parte gli italiani tenente Reverberi, soldato Lovat, carabiniere Baravalle. A Mitau560 dove il treno giunge alle ore 12 viene lasciata la sottocommissione destinata a tale zona. La Commissione giunge a Riga alle ore 16, ricevuta alla Stazione dal Presidente del Consiglio Ulmanis, dal comandante dell’esercito col. Ballod,561 dal ministro degli esteri Mejerowicz562 ecc. 550
Klaipeda, in Lituania. Świnoujście, in Polonia. 552 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 85. 553 Fine di pag. 115. 554 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 84. 555 Fine di pag. 116. 556 Fine di pag. 117. 557 Šiauliai, in Lituania. 558 Liepāja, in Lettonia. 559 Telšiai, in Lituania, accanto al toponimo Marietti a mano aggiunse a margine: all. 84 bis. 560 Jelgava, in Lettonia. 81 551
I capi missione passano in rivista la compagnia d’onore, e, dopo i discorsi di benvenuto, si accomiatano. Pranzo di gala alle ore 20 al Casino degli ufficiali. Discorsi del col. Ballod e del gener. Niessel.563 18 dicembre 1919. Ore 10 Riunione al Ministero colle autorità civili e militari della Latvia.564 Presidente del Consiglio. Ullmanis. Porge saluto alla Commissione a nome della Latvia, esprime ringraziamenti per la sua visita alla capitale e per l’energia colla quale ha svolto l’opera sua allontanando, colla cacciata dei Tedeschi, il più gran pericolo che incombeva alla Latvia. Manifesta la speranza che, come fino la Commissione ed il Governo Lettone hanno agito di perfetto accordo, così ora collo stesso spirito risolveranno le questioni derivanti dalla guerra. Si augura che la Commissione, colla sua autorità, appoggerà le richieste della Latvia per il risarcimento dei danni di guerra, perché solo in tal modo il paese potrebbe concentrare tutti i suoi sforzi al consolidamento della situaizone interna e spostare tutte le sue forze militari sul fronte bolscevico per liberare quella parte del territorio lettone che ancora trovasi in mano delle truppe rosse. Niessel. A nome della Commissione ringrazia per le gentili parole ed accoglienze veramente cordiali ricevute fin dall’arrivo. Rinnova felicitazioni e ringraziamenti all’esercito lettone, il cui coraggio ed il cui energico contegno combattivo hanno565 grandemente facilitato gli sforzi della Commissione costituendo il fattore primo sul quale essa ha basato il proprio modo di operare. Dimostra come ora il compito principale della Commissione, col definitivo ritorno delle truppe germaniche in Prussia il 14 Dicembre, è terminato, poiché la sua misisone non era motivata da ragioni politiche ma soltanto militari.
561
Jānis Balodis, cfr. nota 65. Zigfrīds Anna Meierovics nacque il 5 febbraio 1887 a Durbe. Laureatosi nel 1911 nella Facoltà di commercio del Politecnico di Riga, cominciò ad insegnare e ad interessarsi di politica. Sfollato a Mosca allo scoppio della Grande Guerra, aderì al Comitato Centrale Lettone per i profughi e oltre ad altre cariche ebbe pure quella di membro del comitato organizzatore dei battaglioni dei fucilieri lettoni. Dopo la rivoluzione di febbraio tornò a Riga e iniziò un’intensa attività politica locale. Sfollato di nuovo, stavolta a San Pietroburgo alla fine dell'estate 1917 a causa dell’offensiva tedesca, in settembre partecipò come membro della delegazione lettone al Congresso delle Piccole Nazioni della Repubblica Russa a Kiev e nell’ottobre 1917 fu eletto nel comitato direttivo di sette membri, che si stava preparando per l'istituzione del Consiglio nazionale. Il Consiglio nazionale provvisorio lettone si riunì per la sua prima sessione il 29 novembre 1917 e all'inizio di luglio 1918 lo mandò a Londra via Stoccolma come proprio rappresentante. L’11 novembre del 1918 Meierovics ottenne un primo riconoscimento scritto de facto della Lettonia dal Ministero degli Esteri britannico. Sette giorni dopo, il 18 novembre 1918, il nuovo Consiglio del Popolo di Riga dichiarò l' indipendenza. Il 19 novembre Meierovics divenne ministro degli esteri e in tale veste partecipò alla conferenza di pace dal gennaio 1919. Dopo il colpo di stato sostenuto dai Tedeschi rifiutò l’offerta di far parte del governo Niedra. Salito al potere Ulmanis, Meierovics fu richiamato a Riga sempre come ministro degli Esteri e il 25 novembre 1919 dichiarò guerra alla Germania. Si dové in gran parte a lui se nell’agosto 1920 la Lettonia concluse il trattato di pace con la Russia, vedendosi riconoscere indipendente, e se fu riconosciuta legalmente indipendente prima da Roma, poi da Parigi e infine da Gran Bretagna, Giappone e Belgio nel 1921. Presidente del consiglio dei ministri nel giugno del 1921, ministro degli esteri nel successivo governo, tornò presidente del consiglio nel 1923-24, poi rimase fuori dal governo seguente e, caduto questo nel dicembre del 1924, riebbe il portafoglio degli esteri nel gabinetto successivo. Morì in un incidente stradale il 22 agosto 1925. 563 Fine di pag. 118. 564 Non è chiaro perché Marietti, dopo aver sempre scritto “Lettonia” nelle pagine precedenti sia passato qui alla denominazione in inglese. E’ da notare che la denominazione ufficiale della Lettonia nelle varie lingue fu stabilita formalmente da Meierovics quasi quattro anni dopo, con un atto del 9 agosto 1923, per cui il suo Paese doveva chiamarsi Lettonie in francese, Lettonia in italiano e nelle altre lingue latine, Latvia in inglese e Lettland in tedesco e nelle altre lingue del ceppo germanico. 565 Fine di pag. 119. 82 562
Dice che scopo del viaggio a Riga consiste, oltre che sul portare alla Latvia testimonianza di simpatia, nel poter stabilire l’entità dei danni da essa patiti da parte dei tedeschi durante lo sgombro per imporne il risarcimento. Resta pure alla Commissione l’incarico di fare rilasciare alla Latvia il quantitativo di materiale rotabile strattamente necessario alla sua vita economica. Oltre a questo, la Commissione deve provvedere alla partenza dei funzionari tedeschi non graditi al Governo lettone. Ministro degli esteri. La Latvia desidera trattare colla Germania in base ai principi del trattao di Versailles, ma le due volte nelle quali in passato ebbe occasione di intraprendere conversazioni dirette coi tedeschi su tale base per il risarcimento dei danni, essi non solo rifiutarono un accordo in proposito ma non vollero riconoscere la Latvia come parte contraente valida e chiesero il pagamento di tutti i lavori eseguiti nel corso della guerra (ferrovie e fortificazioni).566 Chiede perciò Commissione intervenga a costringere Germania a rispettare le condizioni del Trattato nella parte che concerne gli stati ex russi e particolarmente il contenuto dei paragrafi 434 e 293. Niessel fa notare che attualmente il trattato non è ancora entrato in vigore, ma che il contenuto di tali articoli è l aprova più evidente che l’Intesa non intende abbandonare gli stati sorti dall’impero russo. La Commissione può ora soltanto imporre la riparazione dei danni e saccheggi commessi dai tedeschi nel corso dell’evacuazione, cioè a partire dal 1° Novembre, data in cui essi hanno iniziato lo sgombro, poiché il risarcimento complessivo dei danni di guerra è compito vastissimo che solo sono autorizzate a risolvere le Commissioni di riparazione che verranno inviate dall’Intesa. Fa notare che la Commissione cerca di fare tutti gli sforzi possibili affinché la consegna del materiale rotabile avvenga gratuitamente, ma che al successo delle trattative si oppone, grave ostacolo, l’attuale stato di guerra della Latvia colla Germania. Ministro degli Esteri. La Latvia si è vista costretta a dichiararsi in istato di guerra per il contegno ostinatamente ostile della germania e per567la situazione determinatasi dalla dichiarazione del gen. Eberhardt di prendere le truppe di Bermond sotto il suo comando e la sua protezione. Il desiderio della Latvia e di vivere in apce; avvenuto lo sgombro, essa è prtona a trattare sotto l’intermediario della Commissione che spera riuscirà a sormontare le difficoltà che la Germania opporrà. In fatto il gen. Niessel trova modo di mettere in contatto il cons. von Dirksen e il sig. Schneiner, rappresentante della Latvia a Berlino, ora rientrato, rappresentante della Latvia a Berlino, ora rientrato. Niessel La Latvia può contare sugli sforzi della Commissione nella misura massima nella quale sarà dato ad essa di agire in base agli ordini che riceverà in proposito dal Consiglio Supremo. Presidente del Consiglio Chiede su quale base si possano efficacemente impostare le richieste. Niessel Occorre una esatta e completa documentazione dei danni sofferti, dal 1° Novembre al 14 Dicembre da poter servire di base alle decisioni del Consiglio supremo l’unico mezzo sicuro è la pressione sulla Germania per costringerla ad eseguire le condizioni imposte. Presidente del Consiglio Per illuminare la Commissione sulla situazione interna della568Latvia, fa la seguente sommaria esposizione: 566 567
Fine di pag. 120. Fine di pag. 121. 83
Nessuna distinzione fra le genti di varia razza che ora si trovano in Latvia. Tutti i cittadini trattati come eguali con eguali diritti politici. Il Parlamento provvisorio è rappresentato nella misura del 75% di lettoni, e 25% di russi, polacchi e genti baltiche. Nel Governo vi sono pure rappresentanti di varia razza il che dimostra chiaramente in proposito le intenzioni conciliative della Latvia. Dal 16 aprile, data del rovesciamento del regime bolscevico, non vi sono più persecuzioni (veramente i bolscevichi di Riga non sono di questo parere, ma hanno torto). Il Governo lettone ha intenzione di parificare e di unificare le varie stirpi della Latvia, (e questo è certamente un sogno o, se si farà, un errore). E’ stata sancita libertà di lingua anche in Parlamento ed è stata approvata legge per l’istituzione di scuole delle diverse nazionalità. E’ intenzione del governo di seguire sempre tale linea di condotta; però agirà con suprema energia contro chiunque complottasse contro la sicurezza interna dello stato. Il pericolo bolscevico innegabilmente sussiste ed ha fondamento569 economico: per fronteggiarlo, oltre all’energia, occorre il credito degli alleati. Ministro Esteri. La politica estera della Lettonia è sempre stata e sarà sempre in pieno accordo colla politica generale dell’Intesa. Nella linea di condotta coi bolscevichi, si agisce d’accordo cogli altri stati baltici. Per quanto riguarda le nazioni vicine e confinanti, le relazioni con la Finlandia sono buone e, se accordi definitivi non sono stati ancora conclusi, ciò dipende soltanto dal fatto che la Lettonia non è ancora riconosciuta ufficialmente come nazione, mentre lo è la Finlandia. Le relazioni con l’Estonia sono pure buone. Quanto alla Lituania, con la quale v’è comunanza di razza, negli ultimi tempi v’erano stati piccoli disaccordi circa le operazioni sul fronte bolscevico e le operazioni in comune contro i tedeschi. Riguardo a queste ultime essi si sono ormai cordialmente dissipati dopo l’evacuazionegermanica; per i primi si potrà certo fra non molto trovare terreno adatto ad un accordo. Con la Polonia le relazioni ottime; rimangono oscure solo alcune questioni territoriali, la cui soluzione definitiva, sebbene si possa già constatare che si sta trovando una via di570 conciliazione, appare ancora difficile. Su tali questioni si attende intervento dell’Intesa e v’è fondata speranza di poter allora, dissipate le ultime incertezze, comporre un’intesa cordiale di tutti i cinque stati baltici che si eriga a barriera, sia contro il pericolo slavo, sia contro il pericolo tedesco, sia contro una eventuale unione germano-russa. Ore 19. Serata di gala al teatro d’Opera con (La donna di picche) del maestro russo Ciaikowski.571 19 Dicembre 1919. ore 15 Riunione coi delegati estoni (Ministro degli Esteri Birk572 Capo di S.M. General Soots).573 568
Fine di pag. 122. Fine di pag. 123. 570 Fine di pag. 124. 571 Fine di pag. 125. 572 Ado Birk nacque nella fattoria di Kulbisaare il 14 novembre 1883. Si diplomò al seminario ortodosso di Riga, studiò all’Accademia teologica di San Pietroburgo e poi studiò legge nelle Università di Tartu nell’anno accademico 1907 1908, San Pietroburgo nel triennio accademico 1908 al 1911 e infine a Lipsia nel 1911. Capo dell’ufficio statistico di Tallin dal 1911 al 1912, da quell’anno si diede alla professione legale nello studio di Jan Poska. Nel 1917 fu fatto segretario dell’Assemblea Provinciale Estone e nel 1918 rappresentante dell’Estonia ad Helsinki. Dal 1918 al 1919 fu pure presidente dell’Assemblea Provinciale Estone e del comitato generale delle elezioni della Costituente, della quale fu vicepresidente, carica a cui unì quella di ministro degli Esteri. Assunta per tre giorni la 84 569
Niessel. Scopo Commissione è assicurare l’evacuazione dei tedeschi dalle Provincie Baltiche, evacuazione che non riguarda solo le truppe ma anche tutti i cittadini germanici ancora in esse residenti. I Governi Baltici non debbono conservare presso di loro che i rappresentanti diplomatici della Germania nella misura che ritengono strettamente necessaria. Domanda quale situazione esiste in proposito ora in Estonia. Delegazione estone esprime piacere trovarsi in presenza Commissione . Più volte l’Estonia ha chiesto appoggio alle Potenze Alleate per cui ora è lieta a mezzo delegazione sua poter trattare a viva voce con rappresentanti potenze alleate. L’Estonia ha molto sofferto per occupazione dei tedeschi che solo da un annl l’hanno sgombrata portando però seco ogni sorta di materiali. Esprime sentimento di profonda gratitudine dell’Estonia ed assicura che mai essa permetterà il ritorno dei tedeschi. La Germania ha in Estonia un certo Vojd quale rappresentante ufficioso, non munito di lettera di credito del Governo Germanico; attualmente è assente e sostituito da un574 altro privato tedesco. Non v’è personale di legazione. Niessel chiede se il Governo Estone ha l’impressione che esistano in Finlandia agenti tedeschi che svolgono di lì azione dannosa contro gli stati baltici vicini e particolarmente contro l’Estonia, cercando di provocarvi disordini gravi. Delegazione Estone: Non si ha l’impressione che la cosa sia grave, ma tuttavia un’azione in tal senso agenti germanici vanno svolgendo nell’esercito estone per minarne la solidità; però ogni misura è stata presa per sventarne il pericolo e dalla frontiera nessuno può passare senza un severissimo controllo di passaporti. Niessel fa la storia dell’evacuazione onde la Delegazione estone possa riferire al proprio Govenro quale è stata in proposito l’opera della Commissione; esprime il rammaric di questa di non potersi recare a Poeval575 motivo per cui ha tenuto a convocare i rappresentanti estoi a fine di orientarli intorno ai criteri della politica dell’Intesa nei paesi baltici. Delegazione Estone desidera sapere se la Commissione può interessarsi dei danni commessi in Estonia dalle truppe di Bermond e fa notare ancora una volta che, all’opera della cacciata di queste l’esercito Estone ha rilevato il fronte bolscevico per disimpegnare i lettoni contro i presidenza del consiglio dal 28 al 30 luglio 1920, dal 1922 al 1926 fece parte della missione estone in Russia. Tornato ministro degli Esteri nel 1925, dedicò in segutio la sua attività alla Chiesa Ortodossa Apostolica Estone da allora e fino alla fine degli anni ’30. All’arrivo dei Sovietici fu arrestato dal NKVD. Trasferito nel campo di prigionia di Sosva, nel governatorato di Sverdlosk, fu condannato a more ma morì il 2 febbraio 1942, prima dell’esecuzione. 573 Jaan Soots nacque a Küti, fattoria del villaggio di Linna, il 12 Marzo 1880. Volontario nell’esercito russo nel 1900, fu allievo dell’Accademia militare di Vilna dal 1901 al 1904. Promosso sottotenente di fanteria,partecipò alla Guerra Russo-Giapponese in Manciuria e vi fu decorato. Tenente dal 1° novembre 1907, nel 1910 fu ammesso all’Accademia dello Stato Maggiore a San Pietroburgo e l’11 dicembre fu promosso capitano di stato maggiore. Scoppiata la Grande Guerra ebbe vari incarichi sul fronte austriaco, contro i tedeschi e sulla costa del Mar Nero, ricevendo numerose decorazioni. Tenente colonnello nel 1916, si brevettò pilota osservatore. Venuta la rivoluzione di febbraio, il 4 maggio 1917 fu distaccato al "Congresso degli Ufficiali di terra e di Marina tenuto a Mogilev fino al 27 maggio. Dall'autunno del 1917 partecipò attivamente alla costituzione della 1ª Divisone Estone e ne fu capo di stato maggiore e comandante interinale dal 2 dicembre 1917 fino all’arrivo del generale Laidoner. Colonnello dal 3 aprile 1918, l’11 novembre 1918 fu nominato viceministro provvisorio della guerra provvisorio e il 24 dicembre Capo di Stato Maggiore Operativo. In connessione con il riordino dell’esercito del 24 gennaio 1919, diventò Capo di Stato Maggiore dell’Esercito e il 17 settembre 1919 fu promosso maggior generale. In aspettativa per attività parlamentare dal 27 marzo 1920, il 25 gennaio 1921, fu nominato Ministro della Guerra, ma si dimise il 2 agosto 1923. Riebbe la stessa carica il 16 dicembre 1924 e fino al 4 marzo 1927. Sindaco di Tallinn nell’aprile 1934, lo fu di nuovo dal maggio del 1938 al dicembre del 1939. All’arrivo dei Sovietici, fu arrestato dall’NKVD il 20 settembre 1940. Nel 1941, dopo un lungo interrogatorio a Tallinn, fu trasportato in Russia, dove morì il 6 febbraio 1942, nel campo di lavori forestali di Ussolag. 574 Fine di pag. 126. 575 Ovviamente Reval, cioè Tallinn, capitale dell’Estonia. 85
tedeschi ed in tale circostanza ha subìto varie perdite di materiali, che chiede siano576 messi a carico della Germania. Niessel specifica che la Commissione non ha facoltà di trattare che delle indennità dovute per i danni patiti a partire dal 1° novembre, data in cui fu imposta ai tedeschi l’evacuazione; che però essa ha ricevuto a Berlino dal rappresentante estone la nota delle navi e del materiale asportato dia germanici durante la loro occupazione e l’ha subito consegnata al Governo Germanico facendo notare la giustizia di tale richiesta ed inistendo particolarmente sulla restituzione dlle navi rompighiaccio. Invita oerò il governo estone a preparare una nota esatta delle proprie rivendicazioni onde poter averne soddisfazione non appena inizieranno le loro opera le Commissioni di riparazione che invierà l’Intesa. Delegazione Estone: Si dice litea poter esprimere a voce i ringraziamenti del governo estone alla Commissione per il suo interessamento benevolo e per l’appoggio ricevuto dalle Potenze Alelate nella lotta contro i bolsceviki e riferirà al proprio Governo quanto concerne la preparazione della noata a documento per il futuro risarcimento. Ore 20. Pranzi d’onore con discorsi di carattere politico del Presidente Ullmanis e del Generale Niesself. Ore 22. Gran ballo offerto dalle autorità e dalla società di Riga.577 21 Dicembre 1919. Ore 12 Riunione col Governo Lettone. La città di Riga è stata bombardata anche in passato, ma nei giorni 5, 6 e 7 novembre ha subito i maggiori danni e per pura malvagità. Le cifre date valgono per tutta la Lettonia e sono certamente inferiori alla realtà esse si suddividono come segue: danni privati danni pubblici per la biblioteca di Mitau578 per altri edifici di Mitau per le comunicazioni e I porti per il demanio forestale per l’agricoltura per depositi vettovaglie Totale
milioni “ “ “ “ “ “ “ milioni
170 2 6 8 32 16 45 4 283
Inoltre la spesa per il mantenimento dell’esercito è valutata in 5 milioni al giorno Il numero dei cavalli che è stato asportato durante l’evacuazione, è valutato a 6 mila. Ore 17. Ricevimento in casa del Presidente579del Volksrat.580 576
Fine di pag. 127. Fine di pag. 128. 578 Jelgava. 579 Il vero e proprio parlamento lettone, il Saeima, esisté dal 1921. Prima c’era il Latvijas Tautas padome – il Consiglio del Popolo Lettone – nato il 17 novembre 1918 dalla fusione delle assemblee preesistenti, il quale aveva dichiarato l’indipendenza della Lettonia ed agì come parlamento provvisorio fino al 1° maggio 1920, quando fu eletta l’Assemblea Costituente. Il Consiglio del Popolo Lettone era presieduto da Jānis Čakste, il quale era nato il 14 settembre 1859 a Lielsesava,vicino a Mitau/Jelgava, aveva studiato Legge all’università di Mosca e poi si era dato all’avvocatura a Mitau. Autonomista fin dalla gioventù, nel 1906 era stato eletto alla Duma russa dove si era unito al partito Costituzionale Democratico. Avversario della Rivoluzione d’Ottobre, aveva agito per l’indipendenza della Lettonia e contro l’instaurazione del potere sovietico nel suo Paese, Il 17 novembre 1918 era stato eletto presidente del Consiglio del Popolo Lettone. Il 1° maggio 1920 l'Assemblea Costituente l’averbbe eletto Presidente. Il 7 novembre 1922, all’entrata in vigore della nuova Costituzione, Čakste sarebbe stato eletto presidente della Lettonia, venendo rieletto il 6 novembre 1925 per restare in carica fino alla morte, avvenuta il 14 marzo 1927 a Riga. 580 Fine di pag. 129. 86 577
21 Dicembre 1919. Ore 19. Invito al Teatro d’Opera con rappresentazione del “Tannhauser” di Wagner.581 Atteggiamento dei Lettoni verso la Commissione. E’ stata una fortuna che la Commissione sia venuta a Riga per chiarire la propria linea di condotta inquantoché la diffidenza ed il malumore verso di essa erano, fin a questi ultimi tempi, assai grandi. Si aveva la prevenzione iniziale che la Commissione avrebbe fatto, o non fatto, come tutte le Commissioni, tanto più che i lettoni avevano l’esperienza di quanto era avvenuto i inglesi Gough e Burtt582 da una parte e von der Goltz dall’altra: insolenze scritte, minacce, ma nulla di concluso. Il malumore dipendeva dall’arresto, imposto dalla Commissione, alle operazioni militari lettoni; essi ignoravano, e vi era chi aveva forte interesse a lasciarlo ignorare, che la ragione dell’imposizione stava nella necessità assoluta di fermare le truppe tedesche pronte a passare i confini. Dissipate queste prevenzioni, le autorità lettoni ci hanno manifestato la più grande cordialità. In conclusione si può fondatamente ritenere di trovarsi di fonrte a un popolo solido, con forte carattere nazionale e che ha volontà di lavorare sul serio alla propria costituzione. Il partito socialista è assai forte e non mancano neppure i bolscevichi; contro questi ultimi il Governo agisce con la massima energia e con l’approvazione di tutti i partiti; verso583 i socialisti il governo, che è democratico con tendenza verso la destra, è costretto a concessioni. Il sentimento nazionale è forte anche nei socialisti, come pure sono forti l’odio contro i tedeschi ed il disprezzo verso i russi. L’indipendenza lettone ha presentemente da lottare contro due grandi periodi:584 il germanesimo rappresentato dall’elemento tedesco esistente nelle città e fra i grandi proprietari, la nn profonda conoscenza delel cose lettoni per parte di coloro che hanno in mano le sorti dei popoli (il Pres. della Camera dei deputati, ad esempio, mi diceva che, discorrendo con Masarik, capo del governo czeco-slovacco, questi era convinto che lettoni e lituani fossero di razza slava).585 La situazione della Lettonia in rapporto alla Lituania, Estonia, Polonia, Russia Bianca ed il bolscevismo. (Da una conversazione con una delegazione lettone recatasi a kowno586 per accordi col Governo Lituano). Frontiere: la frontiera tra Lettonia e Lituania sarà in massima quella antica dei governatorati con le seguenti eccezioni: ad ovest lungo il mare i lituani chiedono una striscia di territorio che comprende Polangen,587 centro del commercio dell’ambra (dopo Königsberg);588 la correzione ha poca importanza ed è accetatta dai lettoni purché la popolazione locale acconsenta i quali sono anche disposti a fare concessioni per l’uso del porto di Libau.589 581
Fine di pag. 130. Alfred Burt, nato a Londa il 18 aprile 1875, studiò in Inghilterra e in Germania. Volontario nel 1894, passò nel Royal Warwickshire Regiment come sottotenente nel 1896. Partecipò alla Guerra del Sud Africa e vi fu decorato. Nel 1918 ebbe il comando della VII Brigata di cavalleria in Francia e rimase ferito dall’esplosione d’una bomba a gas mentre tentava di salvare dei soldati feriti dall’espolsione precedente. Nel giugno del 1919 fu nominato capo della Missione Britannica e poi di quella Interalleata nel Baltico. Lasciato l‘incarico nel febbraio del 1920, nello stesso anno fu messo a capo della Missione Interalleata incaricata di soprintendere al plebiscito polono-lituano e lasciò il servizio attivo. Morì a Chertsey, in Inghilterra, il 26 febbraio 1949. 583 Fine di pag. 131. 584 Errore di copiatura, intende “pericoli”. 585 Fine di pag. 132. 586 Kaunas, in Lituania. 587 Palanga, in Lituania. 588 Kaliningrad, in Russia. 589 Liepāja, in Lettonia. 87 582
Le ferrovia che collega Mitau590 con Libau591 entra ed esce dal territorio lituano; è intenzione dei Lettoni, appena possibile, di costruire un tronco Mitau-Libau; nell’attesa chiedono di poter esercire essi stessi l’attuale linea compresa la stazione di dirmamazione di Murawievo,592 garantendo in modo assoluto che non s’immischeranno nell’amministrazione del territorio. Un accordo non ha potuto essere raggiunto. Forse una soluzione può essere quella di collocare una commissione interalleata a murawievo per dirimere i conflitti. Più grave e delicata è la correzione verso Dwinsk,593 non però594urgente, in quantochè Dwinsk è attualemtne in mano dei bolsceviki ed i Lituani tengono la fronte della Dwina da Dwinsk a Zargrad.595 Prima della guerra Dwinsk contava 200.000 abitanti di cui 150.000 ebrei. allo scoppio della guerra e durante questa gli ebrei si ridussero a 30.000 cosicché per il momento gli ebrei, i lettoni ed i polacchi si equivalgono in numero. Lettoni e polacchi sperano di avere dalla loro gli ebrei che ritorneranno. Sarà questa una grossa questione da risolversi fra polacchi, lettoni e lituani o, per essi, da chi dovrà determinare le frontiere. I lituani vi porteranno lo spirito megalomane proprio delle piccole nazionalità; i polacchi la loro tendenza espansionista; i lettoni, gente assai più pratica, non appaiono intransigenti sul possesso di Dwinsk, ma intendono poter disporre liberamente di tutto il corso della Dwina per ricavrane la forza motrice elettrica valutata 600.000 cavalli.596 Un altro punto sul quale non è stato possibile un accordo, è la cessione all’esercito lituano di una parte del fronte lettone-bolscevico. L’esercito lituano, oltreché in via di costituzione, come l’esercito lettone, è assai debole per inquadramento e servizi597e forse anche per spirito combattivo, poiché deriva da una popolazione eminentemente agricola. Poiché però il paese è stato ormai liberato dall’occupazione tedesca ed i lettoni hanno promesso sicuro concorso di forze qualora i tedeschi intendessero avanzare di nuovo (e per questo una quarta divisione è in formazione a Libau), sembra naturale la richiesta dei lettoni che i lituani raccolgano le loro forze e le impieghino contro i bolscevik. I lettoni, il cui esercito presenta già oggi nottevoli caratteri di solidità a malgrado della scarsezza di mezzi logistici, hanno operato contro i tedeschi con saggio criterio militare. Sebbene le operazioni di judenitch volgessero in prima sconfitta, non esitarono a sguernire il loro fronte bolscevico, lasciandone quattro soli reggimenti contro trentanove reggimenti bolscevichi presenti ed a raccogliere tutte le loro rimanenti forze (due divisioni) attorno a Riga, donde le lanciarono alla cacciata dei tedeschi. Ora i lettoni intendono riportare le due divisioni sul fronte bolscevico (lasciando a Libau la quarta divisione di reclute) per operare in concorso colle forze estoni alla cacciata dei bolscevichi verso est ma per questo occorre loro di diminuire l’ampiezza della fronte; di qui la richiesta fatta ai lituani.
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Jelgava, in Lettonia. Liepāja, in Lettonia. 592 Mažeikiai, in Lituania. 593 Daugavpils, in Lettonia. 594 Fine di pag. 133. 595 Jersika, in Lituania. 596 Può sembrare una piccola produzione, perché 600.000 cavalli vapore corrispondono ad appena 444.000 Kilowattora, cioè a 444 Megawatt. Nel 2010 le turbine della Centrale Idroelettrico di Riga, a Salaspils arrivavano a 402 Mw e producevano 792 Gigawatt, ma, quando fu completata nel 1925, la centrale idroelettrica di Aiviekste, la prima in Lettonia, non raggiungeva 1 Mw e nel 2010 produceva solo 0,8 Megawatt. 597 Fine di pag. 134. 88 591
L’indirizzo generale, che estoni e lettoni intendono imprimere598 alle future operazioni contro i bolscevichi e, sulle linee generali, il seguente: costituire unità composte essenzialmente di soldati appartenenti alle regioni più prossime da conquistare. Il sentimento nazionale russo nelle classi incolte è pressoché inesistente, mentre forte è il sentimento regionale; su di esso si fondano le speranze di imprimere alle truppe lo spirito offensivo, notoriamente scarso nei russi, necessario per queste operazioni. Sotto tale punto di vista i lettoni non vedono malvolentieri gli sforzi della Russia Bianca per costituire essa stessa delle forze antibolsceviche. In linea generale ciò rappresenta un disperdimento di forze non consigliabile. Ma speroano i lettoni che il comando di taliforze venga affidato ad uomini capaci di vedere al di là del problema della Russia Bianca o di quello della restaurazione dell’antico regime. tutot sta a trovare tali comandanti, perché per quanto riguarda gli ufficiali in sottordine, i russi hanno sufficienti qualità per essere buoni e sicuri esecutori. L’aspirazione generale degli ufficiali russi, e più ancora dei funzionari civili, è il ritorno all’antico regime.599 Ma di ciò non v’è per il momento da preoccuparsi, purchè i comandanti elevati abbaino vedute corrispondenti ai tempi. Non quindi i lettoni temono un inquadramento di truppe russe con ufficiali russi e neppure un inquadramento delle truppe lettoni purché naturalmente non eccessivo. ciò che però difetta nell’esercito lettone, come del resto in tutti gli eserciti di nuova formazione, sono i materiali. A proposito di questi, mentre una larga concessione da parte dell’Intesa ai lituani sarebbe probabilmente poco redditizia, la concessione ai lettoni avrebbe probabilmente buoni risultati, poiché a giudicare almeno da quanto ho avuto occasione di vedere, le truppe e gli ufficiali di ogni grado danno una impressione di solidità e di serità non disprezzabili. Ciò che rimarrà sempre molto difficile, a meno che non intervenga una forza direttiva estranea, è il coordinamento nel temp e negli obiettivi di tutti questi piccoli eserciti. E’ a tale mancanza di coordinamento che bisogna ascrivere i continui successi bolscevichi; per quanto mediocremente condotti e per quanto sostituiti600 con forze scadenti, gli eserciti bolscevichi hanno finora avuto modo di raccogliere sul tratto minacciato la superiorità di forze necessaria per il successo. Anche qui, come sempre e come dovunque, il comando unico s’impone.601 Ma a questo punto ci si può domandare: ottenuto il comando unico, avranno questi piccoli eserciti la lena per operazioni risolutive o non piuttosto, dopo un primio periodo di azione concorde ciascuno non obbedirà alla frza centrifuga derivante da propri interessi particolari? Ed allora, di fronte a questi interrogativi ed alle formidabili spese a cui debbono sosttostare gli stati fornitori di armi, di materiali, di viveri si affaccia il grande problema, se, per avere definitivamente ragione del bolscevismo, non sia necessaria una nuova grande crociata. Forse, tutto ben considerato, questa crociata della civiltà occidentale contro l’azione distruttiva dell’oriente rappresenterebbe anche una valvola di salvezza contro le tendenze disgregatrici dei partiti estremi in alcuni stati d’Europa. Per la composizione stessa, intellettuale e materiale delle forze bolsceviche, a debellare queste non occorrono grandi eserciti, ma eserciti mobili, provveduti di tutti i mezzi offensivi moderni che difettano ai bolscevichi e, soprattutto, di abbondanti mezzi logistici per rapiti602 e lunghi spostamenti. 598
Fine di pag. 135. Fine di pag. 136. 600 Errore di battitura per “costituiti”. 601 Fine di pag. 137. 602 Palese errore di battitura per “rapidi”. 599
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Le società attuali, nella loro condizione di assestamento e di malcontento dovrebbero poter fornire il numero sufficiente di volontari. Né da questo esercito dovrebbe essere esclusa la Germania,603 inquantochè è la Germania che ha le maggiori preoccupazioni per il bolscevismo sia per ragioni di vicinanza, sia per averne essa stessa subiti dei tentativi.604 22 dicembre 1919. Ore 23 Partenza da Riga.605 23 Dicembre 1919.Ore 9-10. Visita in Mitau agli edifici danneggiati ed incendiati dai tedeschi del distaccamento Rosbach.606 Il Castello, costrutto sulle rovine dell’antica rocca dell’ordine tutonico nel 1738 dall’architetto Rastrelli, e abitato da Luigi XVIII dal 1798 al 1801 e dal 1804 al 1807, è stato sistematicamente incendiato; antiche tombe esistenti nei sotterranei sono state violate. Lo stesso dicasi per il museo e per il Ginnasio, contenenti rispettivamente biblioteche di 20.000 e 50.000 volumi, tra cui manoscritti di gran pregio anche italiani. Ore 11.30 partenza, ore 15 arrivo a Shawli607 che ha pure grandemente sofferto dai danni della guerra. Visita ai principali edifici distrutti. Ore 18. Pranzo dato dalle autorità locali. Cenni sulla questione degli ebrei. Al pranzo hanno parlato il parroco ed il rabbino, ciascuno perorando la causa dei propri correligionari ed esprimendo sentimenti patriottici. La questione degli ebrei in tutte le regioni dell’Oriente d’Europa è assai complessa, am in nessun luogo come in questi paesi assume caratteri di così vitale importanza per lo Stato.
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Fine di pag. 138. Fine di pag. 139. 605 Fine di pag. 140. 606 Il Freikorps Rossbach è, fra i Corpi franchi, uno di quelli più determinanti nella nascita e sviluppo del Nazismo. Fu creato a Graudenz dopo la Grande Guerra dal tenente Paul Wilhelm Gerhard Karl Rossbach (nato a Kehrberg il 28 febbraio 1893 e morto ad Amburgo il 30 agosto 1967, tanto nazista che chi ha fatto la relativa voce su wikpedia ne ha nazisticamente indicato le date di nascita e di morte con le due relative rune, cioé la classica ᛉ, la Z, usata dai Nazisti come simpbolo della vita e la stessa, capovolta, usata dalle SS per indicare la morte e messa sulle loro tombe al posto della croce), il quale era un ufficiale effettivo, uscito da Gross-Lichterfelde nel 1913 col grado di sottotenente nell‘8° fanteria prussiano e che era tenente alla fine del conflitto. Il Freikorps Rossbach aveva inizialmente il nome di Sturmabteilung (abbreviato in S.A.) cioé Sezione d’Assalto Rossbach e la forza di una compagnia di mitraglieri e seguì il suo capo nel Baltico come forza di sicurezza confinaria. La mitologia del Freikorps dice che fu l’ultimo reparto tedesco a combattere per la difesa del confine e della civiltà germanica nell‘est contro i comunisti lettoni sostenuti dall’Inghilterra, coprendo con gravi perdite l’ordinata ritirata degli ultimi combattenti baltici – cioé Tedeschi nel Baltico – e che in seguito affrontò una marcia di 1.200 chilometri da Thorensberg, cioé Torņakalns, un sobborgo di Riga, per andare a Berlino, per non dice né quante perdite ebbe, né che gli attacchi lituano-lettoni erano stati sospesi per ordine della Commissione Interalleata, nè quanti di quei 1.200 chilometri furono fatti in Germania e in treno. Dopo il rientro in Germania Rossbach partecipò al Putsch di Kapp nel 1920 e, tre anni dopo, a quella che i neonazisti chiamano pudicamente la marcia sulla Felderrnhalle del 1923, cioé al tentativo di colpo di stato nazista fatto da Hitler a Monaco il 9 novembre di quell‘anno, dopodiché fuggì in Austria. Nei primissimi Anni 20 era stato un nazista così attivo da essere soprannominato l’Uomo di Hitler a Berlino, amico di Röhm e di Göring, attivissimo nelle SA coi suoi uomini. dopo la presa di potere dei Nazisti si ritagliò una vita tranquilla come ispettore nell’ente delal sicurezza del volo, passò indenne attraverso la Seconda Guerra Mondiale e la denazificazione e nel dopoguerra si occupò di assicurazioni. Morì ad Amburgo il 30 agosto 1967. Quanto al suo corpo volontario, per farsene un’idea, oltre a dire che seguì il suo capo in praticamente tutto ciò che fece, dal Putsch di Kapp al colpo di stato hitleriano del novembre 1923 basterà far presente che dalle sue ridotte fila uscirono una quindicina di ufficiali generali delle SS e delle SA ed elencare tre dei suo membri più noti: Martin Bormann, vice di Rudolf Hess e poi, dal 1941, Reichleiter e segretario amministrativo del Partito Nazista; Kurt Daluege, Oberstgruppenführer delle SS, colonnello generale della Polizia e capo della Ordnungspolizei; Rudolf Höss, comandante del campo di sterminio di Auschwitz. 607 Le due città distano meno di 90 chilometri l’una dall’altra. 90 604
Per effetto della intolleranza germanica della persecuzione608 russa, nonché in conseguenza del desiderio della Russia di snazionalizzare queste terre, lungo i confini della Russia è venuta addensandosi una proporzione di ebrei tale da costituire spesso una reale potenza. Basta pensare che a Varsavia su 800.000 abitanti 300.000 sono ebrei e che a Dwinsk609 ve ne sono 80.000 su 200.000, per la maggior parte dediti al commerico, per comprendere quale influenza essi esercitino, o pretendano esercitare, non soltanto sulla vita commerciale, ma anche sulla vita politica. Quando ad esempio, il Generale Niessel ebbe a trattare a Varsavia colle varie personalità polacche, dai capi della comunità israelitica egli si sentì chiedere non soltanto parità di trattamento cogli ortodossi e coi cattolici, ma un numero determinato e corrispondente al rapporto numerico tra gli ebrei ed i citttdini di altre religioni in tutte le cariche ed in tutti gli impieghi di governo, deputati, ufficiali ecc. Le condizini degli ebrei in Lituania e Lettonia non sono infelici dal punto di vista religioso poiché non esistono intolleranze o proselitismo; anche dal punto di vista politico le condizioni sono soddisfacenti. Economicamente invece esiste nella comunità ebraica notevole differenza tra pochi commercianti agiati, non numeroso medio ceto ed un numeroso proletariato; situaizone questa creata610 dal fatto che, essendo il comemrcio e l’industria quasi completamente nelle mani degli ebrei, si determinano naturalmente i diversi gradi di agiatezza. La parte agiata ed il medio ceto sono disposti a seguire l’indirizoz nazionale dei governi attuali; il proletariato invece tende a seguire quella corrent,e che ritiene possa toglierlo dalla miseria in cui si dibatte. Ragione questa per cui, cosa strana per la mentalità occidentale in riguardo agli israeliti, questi rappresentanto in oriente una discreta percentuale fra i bolscevichi. chi intende studiare e risolvere i problemi dell’oriente non deve dunque trascurare il fattore israelitico. Questo ha compreso particolarmente l’America (od almeno la parte dell’opinione pubblica guidata dai giornali diretti da ebrei) che ha preso nettamente posizione in favore degli ebrei e che, per trattare i numerosi affari, di cui qui sta gettando le fila, si serve naturalmente dei commercianti israeliti. – Esercito di Judenic. – E’ stato battuto ai primi di novembre a sud di Pietrogrado dai bolscevichi e costretto a ripiegare in disordine su Narwa. Il governo estone si è mostrato riluttante ad accogliere nel611 proprio esercito queste forze, il Consiglio Supremo (vedi diario 14 Dicembre) ha insistito presso il Governo estone perché le forze di Judenic siano riorganizzate. Il Governo estone, che conosce meglio che a Parigi il valore soprattutto morale delle truppe di Judenic, continua a non volerne sapere. Allora Judenic è venuto a Riga per trattare col governo lettone il trasporto del suo esercito in Lettonia e l’incorporazione nell’esercito lettone; egli pone come condizioni: di essere il capo supremo; di avere una base portuale ad una linea ferroviaria a disposizione (quando i lettoni non hanno modo di eseguire i trasporti indispensabili). Egli chiede inoltre di costituire un notevole numero di nuove unità, evidentemente per dare posto ai numerosi generali e colonnelli che sono al suo seguito. 608
Fine di pag. 141. Daugavpils, in Lettonia. 610 Fine di pag. 142. 611 Fine di pag. 143. 609
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Judenic è ripartito ma il governo lettone non ha accettato queste condizioni; se Judenic venisse in territorio lettone non vi sarebbe altra soluzione che alla dipendenza delle autorità lettoni, per quanto ciò possa costare all’orgoglio russo. In realtà queste condizioni sono poste, perché è inrimo pensiero di tutti i russi di rimettere i nuovi stati baltici sottto il potere russo e di ricostituire appena possibile l’antico612 regime, la grande Russia. Essi però non pensano che questi nuovio stati non potrano mai adattarsi ad un ritorno all’antico dopo di aver gustato la liibertà e l’indipendenza, anche a costo di diventare i vassalli economici di qualche potenza occidentale. E’ questo il punto delicato della questione baltica: stati indipendenti in modo assoluto (programma inglese), federazioni di stati (programma francese). Recenti dichiarazioni di Llojd George indicherebbero che l’Inghilterra intende ora di seguire la politica francese sulle cose della Russia, se ciò avverrà, sarà senza dubbio un bene, inquantoché soltanto da una federazione di Stati che si verranno a formare successivamente, è da sperare la rigenerazione dell’antica Russia. Seguendo questo principio, si dovrebbe pure appoggiare il movimento, che si viene delineando per la costituzione di forze della Rssia Bianca. In Finlandia si va costituendo un esercito russo bianco con capo il generale Juskowski (o nome analogo); anche questo dovrebbe essere trasportato in Lettonia, perché dal territorio lettone che deve necessariamente partire per muovere alla liberazione della Russia Bianca. Ma anche qui si presenteranno le stesse difficoltà che per613Judenic, purché614 i Russi sono tutti gli stessi. A complicare la questione pare che anche in Polonia si pesi alla costituzione di forze biancorusse.615 23 Dicembre. La Commissione alle ore 23.30 arriva Kowno,616 ricevuta alla stazione dalle autorità civili e militari lituane. I capi missione passano in rivista la compagnia d’onore, e, dopo i discorsi di benvenuto, si accomiatano.617 25 Dicembre. Ore 16 Riunione col Governo lituano. Niessel. – Spiega i motivi che hanno indotto la Commissione a seguire la linea di condotta che essa ha tenuto per fare effettuare dai Tedeschi l’evacuazione, che ora è completa. Tuttavia la grave preoccupazione che le truppe rientrate non vogliono sgomberare la piccola Lituania (territorio fra Niemen e frontiera lituana) ha spinto la Commissione ad esigere dal governo germanico ch’esse venissero trasportate al più presto oltre l’Oder il che a tutt’oggi ha avuto realizzazione per 18.000 circa; solo la eiserne Division e la Deutsche Legion ovverosia un complesso di circa 11.000 uomini sono tuttora in tale zona, ma appena giunta a Berlino la Commissione esigerà il loro immediato sgombro. In quanto alle banne di isolati, che eventualmente potessero ancora trovarsi in paese, il governo lituano agisca contro di essi come contro banditi. Ricorda che i Governi dell’Intesa hanno invitato i paesi baltici ad espellere anche i civili tedeschi nella misura che essi ritengono conveniente, e spera che anche la Lituania seguirà tale linea di condottoa. Invita ad agire nel modo più energico contro i bolscevichi, e consiglia a tale proposito di agire in istretta unione con la Latvia per effettuare una efficace azioen comune. 612
Fine di pag. 144. Fine di pag. 145. 614 Errore di battitura al posto di “Perché”. 615 Fine di pag. 146. 616 Kaunas, in Lituania. 617 Fine di pag. 147. 613
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Infine la Commissione agirà colla massima energia consentitale618 dalle istruzioni che ha ricevuto in proposito dal consiglio Supremo, perché la Germania Adempia a pieno ai suoi obblighi per quanto concerne la consegna del materiale rotabile e del materiale da guerra. Essa farà pure tutto il possibile per forzare la Germania al risarcimento delle indennità pecuniarie per i danni arrecati alla Lituania e per la restituzione dei cavalli e del bestiame, pur non nascondendo la gravità del compito, per facilitare il quale prega il Governo lituano di consegnare un riassunto sommario delle reclamazioni riguardanti tali danni. Presidente del Consiglio. – Ringrazia la Commissione per l’opera già svolta e per quella che svolgerà ancora a favore della Lituania. Richiama però ancora una volta l’attenzione della commissione sulla imprescindibile necessità della Lituania di poter ottenere al più presto dai Tedeschi la riconsegna dei cavalli e del bestiame perché la Lituania, paese agricolo, ha molto sofferto della guerra, tanto per la piccola quanto per la grande proprietà rurale, ed il primo compito del Governo, per una reale ricostituzione del paese, deve partire innanzitutto al miglioramento delle condizioni agricole di esso. Ore 19.30 Pranzo in onore dei capi-missione e trattenimento serale.619 26 Dicembre 1919. Ore 13 Colazione in onore di tutti gli ufficiali componenti la missione. Discorsi del Presidente della repubblica, del Presidente del consiglio, del Generale Niessel, del Generale Marietti e degli altri capi missione. Ore 18. Telegramma da Parigi: comunica considerare terminato, con l’evacuazione, il compito della Commissione. Provveda essa ora alla effettuazione della consegna del materiale rotabile da parte della Germania. Ore 24. Partenza per ferrovia da Kowno.620 28 Dicembre 1919. Arrivo a Berlino.621 29 Dicembre 1919. Materiali. Il comandante Jocard, inviato in precedenza a Berlino per trattare la cessione di materiali colle autorità tedesche riferisce: 1° per il materiale ferroviario nulla è stato fatto; il numero di locomotive e di vagoni dichiarato dall’ammiraglio Hopman come consegnato ai Lituani entro il 15 Dicembre non corrisponde alla realtà; è stata persino contestata la questione di principio ed al Ministero dei lavori pubblici non sono a conoscenza della questione. 2° per il materiale da guerra il governo tedesco ha dapprima contastata la gratuità, poi, con una nota del 20 Dicembre diretta al governo lituano, ha concesso gratuitamente una certa quantità di materiale, che corrisponde a quella chiesta dalla Commissione, ad eccezione delle munizioni, degli aeroplani, delle automobili; La cessione avverrà entro il 15 Gennaio 3° Quanto allo sgombro delle truppe finora non risultano passati che due treni da insterburg; si pretestano un’epidemia e le feste di Natale. Incidente Niessel. A Tilsit622 ha pronunciato un’allocuzione alle truppe russe, in cui ha detto che la Germania è sempre il naturale nemico della Russia.623 La cosa si è risaputa in Germania; pare che l’opinione pubblica si sia eccitata; certo è che il Governo ha fatto chiedere spiegazioni per mezzo di Hopman. Telegramma a Parigi per informare sull’incidente Niessel.
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Fine di pag. 148. Fine di pag. 149. 620 Fine di pag. 150. 621 Fine di pag. 151. 622 Sovetsk, in Russia. 623 Fine di pag. 152. 619
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Telegramma a Parigi per informare sulla lentezza nella trattazione della cessione dei materiali. Telegramma alle missioni di Riga e di Kowno624 perché avvertano i Governi che la Commissione non potrà trattare, per decisione del Consiglio Supremo, le questioni delle indennità e della restituzione del bestiame.625 30 dicembre 1919. Ore 11. Riunione colla Delegazione germanica. Incidente Niessel. – Niessel dichiara che la sua allocuzione alle truppe russe del distaccamento Markow a Tilsit626 è stata fatta da lui personalmente come militare a militari e non come presidente della Commissione, né come generale francese. Hopman, prende atto di tale dichiarazione e rimane in attesa dlle comunicazioni che farà il proprio governo. Materiale ferroviario. Il627Governo germanico si dichiara pronto a consegnare gratuitamente alla Lituania 64 locomotive e 784 vagoni e così pure quel materiale che in luglio aveva affidato ai Lituani cioè 30 locomotive e 500 vagoni. Per il materiale, che viene a trovarsi in eccedenza fra quello che esso ha fissato e quello stabilito dalla Commissione nella sua nota del 10 Dicembre, il Governo germanico è disposto ad affettuarne la consegna contro pagamento od in conto riparazioni mediante speciali trattative in proposito col Governo lituano. Rifiita però in modo assoluto la cessione del materiale richiesto per la Lettonia, dato lo stato di guerra fra i due paesi. Chiede che la consegna del materiale si effettui ad Insterburg ove le commissioni di controllo verificheranno le628 condizioni tecniche del materiale, decideranno le questioni di dettaglio inerenti alla consegna stessa. Comunica che a capo della Commissione tecnica germanica è stato nominato il Generale Ehrardt629 ed il maggiore v. Alten630 segretario. La Commissione prende atto di quanto concerne le cifre del materiale ed il modo di cessione, stabilita dal governo germanico, ma decide che la consegna deve avvenire a Wirballen631 ove si troverà il personale interalleato e lituano e, che in conseguenza il personale germanico si recherà ad Ejdkunen.632 Solo il generale Vincent e due ufficiali rimarranno ad Insterburg per tenersi in contatto col Generale Ehrardt. Materiale da guerra. Il Governo germanico consegna gratuitamente alla Lituania: 24 cannoni da 77 mm.; 12 obici da 105 mm.; 20 bombarde; 5.000 fucili; 200 mitralgiatrici leggere, 100 mitragliatrici pesanti; ma si oppone alla cessione delle munizioni chieste perché essi superano di molto
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Kaunas, in Lituania. Fine di pag. 153. 626 Sovetsk, in Russia. 627 Marietti a mano aggiunse a margine: all. 86 e 87. 628 Fine di pag. 154. 629 Dovrebbe essere lo stesso generale al comando delle forze di sicurezza confinaria in Prussia Orientale, citato da Winnig e von Fritsch nel primo incontro colla Commissione. 630 Georg von Alten, nato ad Altona il 30 novembre 1875 in una nobile famiglia di militari e diplomatici, entrò nel corpo dei cadetti e nel 1895 fu nominato alfiere. Nel 1911 era capitano di cavalleria. Fu sul fronte francese e alla fine della guerra era maggiore. Ammesso nella Reichswher ridotta nell’ottobre 1919, fu promosso tenente colonnello nel 1923 e colonnello nel 1928. Lasciò il servizio attivo l’anno dopo. Fu richiamato nel 1939, promosso generale di brigata e impiegato nel comando di due campi di prigionieri, prima in Germania e poi in Norvegia. Dal giugno al settembre 1940 fece parte dell’amministrazione militare tedesca in Francia, poi comandò di nuovo dei campi di prigionia finché non fu messo in congedo assoluto per limiti d’età nel luglio del 1942. Morì a Schelenburg il 5 settembre 1950. 631 Virbalis, in Lituania. 632 Ora Černyševskoe, in Russia. 94 625
quelli che sono stati portati via dalle truppe germaniche e le munizioni dispooinibili in Germania. La Commissione mantiene le cifre stabilite con la sua nota del 10 Dicembre. Automobili. Il Governo germanico non le considera come materiale da guerra e pertanto non può aderire alla loro cessione. La Commissione risponde che non può modificare il suo punto di633vista e che esige la cessione di esse in base ai quantitativi da essa fissati. Materiale telefonico e telegrafico Il Governo germanico afferma che il materiale telefonico e telegrafico richiesto dalla Commissione corrisponde a quello di 3 Divisioni e che pertanto è esagerato perché non vi sono mai state nelle Province Baltiche 3 Divisioni. La Commissione risponde che la valutazione, se non è esatta per i mancato controllo interalleato, corrisponde però al quantitativo necessario pel funzionamento della rete ferroviaria ch’era a disposizione delle truppe Germano – russe e ne chiede la cessione in base ai dati stabiliti. Sanzioni. Le spiegazioni date dal Governo germanico essendo insufficienti, la Commissione stima che la quesitone è troppo grave perché si possa contentare di promesse e prega pertanto di fargli conoscere al più presto le misure realmente prese verso i colpevoli per ciascun caso particolare. Trasporto Eiserne Divisione e Deutsche Legion. La Delegazione germanica comunica che esso sarà terminato il 5 Gennaio per la eiserne Division ed il 4 per la Deutsche Legion. Iniziatosi il 27 dicembre, in ragione di 3 treni al giorno per la Eiserne e di 1 per la Deutsche, esso continua regolarmente.634 Un certo numero di uomini si è recato alle proprie case; altri sono rimasti come gruppi di colonizzazione. Tipico in proposito il caso del tenente Sachsenberg635che ha trattenuto presso di sé uomini dando loro pezzi di terreno per l’intensificazione della coltivazione. Telegramma a Parigi per avvertirlo dello stato odierno delle trattative. Nota alle missioni militari francesi ed inglesi a Kowno636 ed a Riga colla quale prega di avvertire i governi lettone e lituano che, per parare aa rifiuto opposto attualmente dal Governo germanico di consegnare il materiale ferroviario alla Lettonia causa lo stato di guerra, la Commissione ha deciso di servirsi come intermediario della Lituania per 633
Fine di pag. 155. Fine di pag. 156. 635 Gotthard Sachsenberg, nato il 6 dicembre 1891 a Rosslau in una famiglia di costruttori navali,. Entrò nella Marina imperiale tedesca come guardiamarina il 1° aprile 1913 e fu assegnato alla scuola navale. Scoppiata la Grande Guerra, nel settembre del 1914 chiese d’entrare nell’aviazione di marina come osservatore, divenendo poi pilota da caccia ad ottobre del 1915. Abbatté 15 aerei nemici, ebbe numerose decorazioni e, dopo la fine della guerra, combatté in Lettonia, schierandosi al fianco degli indipendentisti di Ulmanis. Nell’ottobre del 1919 lasciò il servizio e fondò in Prussia Orientale la OLA, l’associazione tedesco-orientale delle officine agricole, per facilitare ai militari il passaggio ai mestieri agricoli ed artigianali. Fu pure coinvolto professionalmente nelle attività della ditta di costruzione aeronautiche Junkers e del Norddeutscher Lloyd, grazie al quale potè fondare a Königsberg una compagnia aerea civile: la Lloyd Ostflug Gmbh. Eletto al Reichstag nel 1928, dal 1934 iniziò ad occuparsi del cantiere navale di famiglia ma, essendo intanto giunto al potere il Nazismo, al quale era sempre stato contrario, in quello stesso anno fu arrestato per ordine di Göring e tenuto in un campo di concentramento per varie settimane. Fu liberato, ma privato della capacità legale di dirigere la ditta di famiglia. Il 1° febbraio 1941 fu messo a disposizione della Kriegsmarine come tenente di vascello con incarichi tecnici e d’arsenale. Dopo la fine della guerra, nel 1945, si trasferì nella Germania Ovest e si dedicò a varie attività, fra cui la costruzione di aliscafi. Morì il 23 agosto 1961 a Brema. 636 Kaunas, in Lituania. 95 634
consegnare al più presto possibile ai Lettoni il materiale necessario, che in conseguenza il materiale ceduto ai rappresentanti lituani dovrà essere ripartito nella proporzione di 2/3 per la Lituania ed 1/3 per la Lettonia; che il materiale così ceduto lo sarà dapprima sotto forma di prestito, prestito che si trasformerà in cessione a misura che i Tedeschi consegneranno del materiale in più di quello dovuto alla Lituania (poiché la Commissione ha presentato al governo tedesco cifre complessive per Lituania e Lettonia). Prega infine di informare d’urgenza la Commissione delle misure adotatte in proposito dai governi interessati.637 31 Dicembre 1919. – Informazioni di fonte inglese Tutti gli ufficiali che simpatizzano con Bermond sono internati a Neisse; ciò è indice di un ordine segreto di Bermond che esso a mandato dopo l’ordine del giorno del generale Romanowski.638 In quest’ordine il Generale Romanowski aveva dichiarato ch’era capo di tutte le truppe russe in Germania e che Bermond era un traditore. Nei diversi campi hanno avuto luogo delle riunion di ufficiali, nelel quali si è discusso l’affare. La più parte si sono dichiarati favorevoli a romanowski. Bermond ha allora initato quelli che gli erano rimasti fedeli a riunirsia Neisse. A Memel639 vi sono distaccamenti della Esiserne Division, del corpo Rosbach, della Legion Diebitch che hanno intenzioni di entrare in Lituania per piccoli distaccamenti. Un distaccamento di 100 uomini sotto il comando del tenente Jordan sta per seguirne l’esempio. Queste organizzazioni sono sostenute dai partiti di destra di Königsberg,640 dai migliori ufficiali della Germania, dagli ufficiali dell’armata dell’ovest, dalla nobiltà del Baltico. Si attende un gran movimento della parte operaia della641 Sinistra che dovrebbe cominciare il 5 Gennaio. Un movimento si manifesta già a Magdeburg, Kiel, Dresden, Leipzg642 e Königsberg. A Königsberg gli spartachisti hanno fatto causa comune colla destra; vi si trovano inoltre le migliori truppe della Germania fra le quali elementi coloniali. Questo però non è che preludio di avvenimenti che si attendono per Febbraio. Informazioni avute dai Delegati Lituani. E’ segnalata l’infiltrazione di agitatori germanici in territorio lituano per tentare di scatenarsi un movimento bolscevico e poter dare in tal modo pretesto alla germania di intervenire nuovamente in Lituania. E’ pure segnalata la penetrazione di alcuni piccoli distaccamenti germanici che ha dato luogo ad alcuni incidenti sù villaggi di frontiera. 637
Fine di pag. 157. Ivan Pavlovich Romanovsky, nato a Luhansk il 28 aprile 1877 e morto il 17 aprile 1920. entrò alla Scuola d’Artiglieria Kostantinovsky nel 1897 e all’Accademia di Stato Maggiore Nicola nel 1903. Assegnato alla 2ª Divisione di fanteria della Guardia, partecipò alla guerra Russo-Giapponese srvendo nel quartier generale del XVIII Corpo d’Armata fino al 1906. Fece due anni in Turkestan e nel 1909 passò allo stato maggiore generale russo. Capo di Stato Maggiore della 25ª Divisione, fu promosso colonnello e messo al comando del 206° Fanteria. Capo di Stato Maggiore del XIII Corpo d’Armata dal giugno all’ottobre del 1916, fu poi quartiermastro generale della 10ª Armata e poi capo di Stato Maggiore dell’8ª agli ordini di Kornilov e lo seguì quando divenne comandante supremo russo dopo la Rivoluzione di febbraio. Dopo la Rivoluzione d’Ottobre Romanovski seguì Kornilov nella regione di Rostov e si unì all’Armata Bianca fin dal dicembre del 1917. Capo di Stato Maggiore dell’Armata Bianca, nel 1919 fu promosso tenente generale. Nel marzo 1920 si spostò con tutta l’Armata da Novorossisk alla Crimea e poi, dopo il crollo, si rifugiò in Turchia. Fu ucciso nell’ambasciata russa di Costantinopoli il 17 aprile 1920 da un ex-ufficiale bianco, che lo considerava l’artefice di tutte le sconfitte subite dai Bianchi 639 Klaipeda, in Lituania. 640 Kaliningrad, in Russia. 641 Fine di pag. 158. 642 Magdeburgo, Kiel, Dresda, Lipsia. 96 638
Telegramma643 di Parigi avverte che la Commissione potrà rientrare a Parigi appena avrà regolato le questioni che son attualmente oggetto delle trattative a berlino, astenendosi in queste dal trattare col Governo germanico quanto concerne le riparazioni per i danni causati dai Tedeschi in Lituania e Lettonia.644 3 Gennaio 1920. – Giunge il seguente telegramma da Parigi: “Il Consiglio Supremo delle Potenze Alleate ed associate esprime la sua completa soddisfazione per il modo ammirevole col quale la Commissione ha portato a termine il compito particolarmente difficile e delicato che gli era stato affidato per le Provincie Baltiche come per i risultati interamente favorevoli che ha ottenuto” Anche il Maresciallo Foch si associa a queste felicitazioni.645 4 Gennaio 1920. – Riunione colla Delegazione germanica. Inizialmente i Tedeschi presentano una nota in cui insistono perché la Commissione riduca a 10 milioni di cartucce il totale delle munizioni di fanteria ch’essa domanda e sollevano altre forti contestazioni per quanto concerne automobili, materiale telegrafico e telefonico, prigionieri di guerra. Ma, avendo la Commissione assunto un atteggiamento intransigente, la Delegazione germanica si decide finalmente ad approvare una nota presentatale dalla Commissione colla quale la Germania s’impegna: a consegnare tutto il materiale ferroviario gratuitamente alla Lituania colla misura stabilita dalla Commissione; promette formalmente la consegna stessa sul luogo designato dalla Commissione e la fine della consegna per il 15 corr.; per di più accetta di fare in seguito altre concessioni a titolo d’onere in conto riparazioni; a consegnare tutto il materiale da guerra contenuto nella nota della Commissione del 10 Dicembre, salvo lievissime modificazioni di dettaglio; per le automobili (20 camions al posto di 20 autovetture da turismo) e per il materiale telegrafico e telefonico. Afferma altresì che il trapsorto della Eiserne Division e della Deutsche Legion sarà termiinto entro il 6 gennaio. Nessuna assicurazione formale però la Delegazione germanica vuol dare circa il materiale ferroviario da consegnarsi alla646 Lettonia e circa la quesitone dei prigionieri; solo dietro insistenza della Commissione promette una risposta non appena il governo avrà deciso in merito. La Commissione prende quindi atto delle dichiarazioni ma comunica che non lascierà Berlino finché non avrà avuto dal Generale Vicent la comunicazione che le prime consegne sono avvenute e l’assicurazione che non può esistere dubbio sull’ulteriore proseguimento di esse. Telegramma a Parigi per comunicare le dichiarazioni avute dai Tedeschi e la decisione della Commissione di esigere da essi la concessione del materiale ferroviario anche alla Lettonia, in ottemperanza alla nota del 4 novembre del Consiglio Supremo stesso. Telegramma a Generale Vincent per pregarlo di avvertire subito la Commissione dei primi arrivi di materiale destinati alla Lituania in Wirballen.647 5 Gennaio 1920. – il generale Niessel comunica alla Commissione il risultato di un colloquio da lui avuto col cancelliere Pauer.648 643
Marietti a mano aggiunse a margine: all. 89. Fine di pag. 159. 645 Fine di pag. 160. 646 Fine di pag. 161. 647 Fine di pag. 162. 648 Gustav Adolf Bauer nacque a Darkehmen nella Prussia Orientale il 6 gennaio 1870. Di modesta famiglia, non andò oltre la licenza elementare e nel 1888, per malattia, gli fu amputata una gamba. Lavorò come impiegato nel rinomato studio legale Friedmann e ne fu capo ufficio dal 1893 al 1895, quando fondò l’Associazione centrale degli impiegati d'ufficio tedeschi, che diresse fino alla fusione nel 1908 coll’Associazione degli amministratori dell'assicurazione sanitaria. La sua attività sindacale gli fece perdere il lavoro fin dal 1902 e, dopo circa un anno in proprio come oste, nel 1903 divenne capo a tempo pieno della Segreteria Centrale dei Lavoratori e dal 1908 al 1918 fu secondo presidente 97 644
L’impressione del generale è stato che il cancelliere è, meglio delle Autorità locali colle quali siamo venuti finora a contatto, animato da sentimenti conciliativi e desideroso di addivenire ad una soluzione definitiva della quesitone che interessa la Commissione; che però è ostacolato da tutte queste autorità, militari e tecniche, le quali si valgono della loro particolare competenza per opporsi o per creare ritardi; che egli si è mostrato soddisfatto di apprendere le lagnanze nostre contro le autorità della Prussia Orientale, che hanno mentito costantemente ed hanno tenuto lui all’oscuro della verità. Il cancelliere ha ringraziato la Commissione per l’ottenuto ritiro delle truppe germano-russe, ciò che non sarebbe mai riuscito ad ottenere il solo Governo germanico per gli ostacoli creati dalle autorità militari e per i riguardi dovuti all’opinione pubblica. Ha sanzionato quanto è stato stabilito per la cessione di materizli alla Lituania ed, in massima alla Lettonia, con la quale, dopo un consiglio di ministri di oggi, verranno probabilmente riprese le relazioni diplomatiche. Ha presentato infine le più ampie scuse per gli incidenti toccati agli ufficiali di controllo, promettendo di interessarsi personalmente ai provvedimenti in corso contro i649colpevoli. Telegramma a Parigi per riferire il risulttao del colloquio col cancelliere specificando inoltre (dietro proposta Marietti) che, malgrado promesse, nessun provvedimento si è potuto ottenere circa le sanzioni prese o progettate contro gli autori degli attentati agli ufficiali alleati, la Commissione ha richiesto a questo soggetto ai Tedeschi informazioni scritte precise.650 6 gennaio 1920. Ore 10 - La Commissione riceve dalla Delegazione germanica la nota firmata concernente il testo approvato da quest’ultima nella seduta del 4 Gennaio; ma, nel leggerlo, s’accorge che i Tedeschi nella traduzione in lingua germanica hanno alterato il testo francese, che era a sua volta la traduzione del testo tedesco presentato dalla Delegazione ed approvato dalla Commissione. Dal nuovo veniva a risultare che, una volta avvenuta la consegna dei materiali ferroviari e da guerra, sarebbe cessato per la Lituania ogni ulteriore diritto a riparazioni di sorta. Contemporaneamente i Tedeschi presentano una nota in cui è detto: Sanzioni. Appena le lagnanze contro i generali v. Ehstorf e v. Eberhardt saranno in possesso del ministero della Reichswehr, le indagini saranno rapidamente condotte, ed i risultati fatti conoscere alla Commissione. Secondo i risultati verranno prese l conseguenti misure e per le sanzioni verranno fatte comunicazioni. Il Consiglio dei Ministri ha egualmente stabilito che il materiale per la Lituania e la Lettonia venga rapidamente consegnato in modo che, di massima, sia eseguita detta consegna per la metà di gennaio. La prima consegna avrà luogo il 12, a meno che non intervengano scioperi.651 Trasporto Eiserne Division.
della Commissione Generale dei Sindacati tedeschi . Nel frattempo era stato eletto al Reichstag nel 1912 nelle file dei socialdemocratici. Nell’ottobre del 1918 il nuovo cancelliere dell’Impero, principe Max di Baden, lo nominò ministro del Lavoro e tale rimase dal febbraio 1919 nel successivo governo di Scheidemann, al quale successe il 20 giugno 1919 come Cancelliere dell’Impero. Nel corso del suo mandato da cancelliere statalizzò le ferrovie, intraprese una profonda riforma fiscale e la Germania firmò il Trattato di Versailles. Si dimise dopo il Putsch di Kapp nel marzo 1920, ma nel governo seguente ebbe il ministero del Tesoro e dal 1° maggio pure quello dei Trasporti, che tenne fino al 25 giugno 1920. Restò fuori dal Governo per circa un anno e ci rientrò, ancora come ministro del Tesoro e vicecancelliere dell’Impero, il 10 maggio del 1921, restando in carica fino a novembre del 1922, poi lasciò l’attività parlamentare. Dopo l’avvento del Nazismo, nel maggio del 1933, fu arrestato per reati fiscali, ma l’accusa non poté essere provata, perciò fu rilasciato. Morì a Berlino il 16 settembre 1944. 649 Fine di pag. 163. 650 Fine di pag. 164. 651 Fine di pag. 165. 98
Il maggiore v. Bischoff è stato chiamato a Berlino e ricevette ordini per il trasporto delle sue truppe nei luoghi ove dovrà aver luogo il loro scioglimento; il maggiore ebbe ordine in proposito di rientrare immediatamente nella Prussia Orientale. Pare però che sia rimasto a Berlino ma non lo si è ancora potuto trovare. Seguono le indicazioni circai reparti, le locsalità ed i gironi relativi ai trasporti. Circa 26.000 uomini sono stati inviati nelle varie località loro destiate e 4.000 sono rimasti in Prussia Orientale. In complesso il trasporto dovrebbe essere terminato il giorno 7. Il comando del VI° corpo d’Armata (Eberhardt) sarà il giorno 9 a Stade. Nota652 della Commissione alla Delegazione germanica. E’ questa la nota fondamentale definitiva i cui punti capitali sono i seguenti: tutte le note redatte precedentemente sono annullate. – Tutto il materiale deve essere consegnato a Wirballen anche per i Lettoni. – I 2/3 del materiale saranno consegnati come principio prima del 15 Gennaio ed in nessun caso il limite estremo di consegna dell’ultimo terzo dovrà oltrepassare il 31 Gennaio. – La ripartizione fra Lettoni e Lituani è fatta dalla Commissione in modo che ricevano ciascuno la loro parte a misura che avvengono le consegne.653 Tutto il materiale deve essere dato gratuitamente. Le cifre del materiale da consegnarsi sono così fissate: Materiale per la Lettonia =============== materiale ferroviario Locomotive 52, vagoni 829, più materiali di ricambio. Materiale per la Lituania =============== materiale ferroviario Locomotive 58 (non comprese le 30 affittate e già consegnate), vagoni 900 (non compresi i 500 affittati e già consegnati), più materiali di ricambio. Materiale da guerra – materiale d’artiglieria e munizioni.24 cannoni da camp. da 77 m/m con 86.130 proietti completi 12 obici da 105 m/m
“ 21.930
20 bombarde
“
“
80 colpi per ciascuna
– Armi portabili e munizioni – 5.000 200 100 granate
Fucili mitragl. leggere “ pesanti a mano
con
653
colpi “
4.800.000
“
200
“
“ “ “
652
5.100.000 5.100.000
Marietti a mano aggiunse a margine: all. 91. Fine di pag. 166. 99
– vetture e cavalli – 100 100
vetture di truppe regolamentari con bardature relative “ del paese “ “ “ 654 – vetture automobili –
5 35 4
vetture da turismo con materiale da ricambio camions automobili dello stesso tipo con materiale da ricambio Auto-mitragliatrici con armamento e “ “ “ – aeroplani – 30 apparecchi con ricambi, armamento in mitragl. e bombe Infine materiale telegrafico e telefonico, esplosivi vari, razzi.655
7 Gennaio 1920. Ore 10 Lettura di una lettera del cancelliere Bauer in cui è detto che nella seduta di ieri il Gabinetto dei Ministri ha deciso di consegnare gratuitamente alla Lettonia del materiale ferroviario656 e precisamente 22 locomotive e 266 vagoni. Il governo germanico prenderà cura che le consegne del materiale alla Lituania ed alla Lettonia siao proseguite il più rapidamente possibile anche nel caso che nel frattempo avesse luogo la ratifica del Trattato di Pace. Ore 18 La Delegazione germanica fa conoscere che non potrà dare tutto il materiale prima del 15 Febbraio. Giunge l’interprete a perorare la cause del 15 Febbraio ponendo innanzi le minacce di sciopero, l’ostruzionismo di tutti i funzionari, la necessità di non togliere il materiale dalla Prussia Orientale per non produrre malumori. Niessel è propenso ad accettare la proposta; si oppongono delegai italiano ed americano. Dopo lunga discussione rimane stabilito di niviare la nonta conretata657 modificandola come segue: il materiale dovrà essere, di massima, consegnato per 2/3 entro il 15 Gennaio; per un terzo entro il 15 Febbraio. Telegramma a Parigi. Si informa sullo stato delle trattative e su proposta del general Marietti si chiede l’autorizzazione di comunicare al658 Governo tedesco che non verranno tolte le misure repressive fino a che i tedeschi non avranno interamente eseguito le promesse formali fatte.659 8 Gennaio 1920. Le continue tergiversazioni, i pretesti affacciati dimostrano ancora una volta la cattiva volontà tedesca di adempiere le promesse fatte.
654
Fine di pag. 167. Fine di pag. 168. 656 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 92. 657 Errore di battitura: “nota concretata.” 658 Fine di pag. 169. 659 Fine di pag. 170. 655
100
Si dice che è stata l’assenza della Commissione da Berlino che ha impedito di risolvere la questione del materiale; ma la Delegazione germanica con la sottocommissione Jocard giunsero a Berlino fin dal 17 Dicembre. Si dice pure che eistano malvolere ed ostruzionismo da parte delle Autorià militari e ferroviarie dipendenti. Ma in sostanza un fatto è indiscutibile; esista o non esista il disaccordo fra autorità dirigenti ed autorità esecutive, gli impegni scritti e le promesse precise non sono stati eseguiti. Nella questione che c’interessa, l’importanza non è di carattere generale e riguarda soltanto la dignità della Commissione, che ha preso degli impegni verso i Governi lituano e lettone. Con le difficoltà prospettate il Governo tedesco viene implicitamente ad ammettere che non ha modo di farsi obbedire. E ciò è di un’importanza enorme nei riguardi dell’applicazione del Trattato di Pace. Su questo punto è indispensabile richiamare tutta l’attenzione del Consiglio Supremo. Ore 10 La660 Commissione invia ua nota al cancelliere Bauer per661 metterlo al corrente di tutti i fatti, che hanno determinato la Commissione ad esigere ad ogni costo l’esecuzione delle sanzioni richieste per i colpevoli, citando date, prove e circostanze dettagliate.662 9 Gennaio 1920. Materiali. I Tedeschi hanno firmato definitivamente la nota ultima della Commissione che tutti i capimissione firmano; un telegramma del generale Vincent comunica che è giunto ad Jnsterburg663 un treno composto di un vagone munizioni e 30 vagoni vuoti per la consegna, ma che in pari tempo i Tedeschi lo hanno informato che essi non inizierebbero la consegna fin a quando dai Lituani non fossero rimessi i primi prigionieri tedeschi. E’ questo certo un nuovo iumaccio664 che i Tedeschi tentano di portare. Sanzioni Da un’informazione scritta di carattere ufficioso è detto che, per alcuni dei casi indicati dalla Commissione, le inchieste sono in corso; per gli altri casi si ono già ordinati gli arresti. Di positivo però non c’è ancora nulla. Trasporto truppe Eiserne Division E’ terminato il giorno 7. Solo minime frazioni sono rimaste ancora in Prussia Orientale, ma saranno anch’esse fatte sgombrare al più presto. Telegramma a Parigi Per informare che il Governo germanico ha finalmente firmato impegno formale di consegna alla Lituani e Lettonia di tutto il materiale richiesto, che però nulla di positivo per le665violenze è stato ancora fatto; perciò la Commissione ha di nuovo reclamato che esso si decita a prescrivere le necessarie sanzioni. Telegramma a missioni francese ed inglese a Kowno666 per avvertire il Governo lituano che il governo germanico ha firmato l’impegno formale della consegna di tutto il materiale ferroviario e da guerra richiesto, e per invitarlo ad affettuare rimessa di prigionieri in 2 o 3 scaglioni a misura che procedono le consegne. Telegramma a missioni francese ed inglese a Riga per avvertire il Governo lettone che il governo germanico ha firmato l’impegno formale della consegna di tutto il materiale ferroviario e da guerra richiesto, e per invitarlo ad affettuare rimessa di prigionieri in 2 o 3 scaglioni a misura che procedono le consegne.
660
Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 94. Fine di pag. 171. 662 Fine di pag. 172. 663 Černjachovsk, in Russia. 664 Errore di battitura per “impaccio”. 665 Fine di pag. 173. 666 Kaunas, in Lituania. 661
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La Commissione invia una nota al cancelliere Bauer per avvertirlo che le informazioni ufficiosamente date circa le sanzioni richieste sono assolutamente insufficienti e per pregarlo di fornirle la prova che tutte le richieste finora da essa fatte sono state regolarmente passate alle autorità competenti667 10 Gennaio 1920. Ratificazione del Trattato di Pace a Parigi e conseguente cessazione del blocco del Baltico, con ciò la Commissione non ha più alcuna arma in mano. La ratifica e avvenuta alle 16.15; alle 17 l’interprete Witman viene a fare il seguente discorso: Kolciak battuto; Denikin battuto; Petliura passato ai bolscevichi; le Provincie Baltiche, la Polonia e la stessa Germania minacciate dal bolscevismo. Non vi è che Niessel che possa salvare la situazione con le sue doti e con la sua profonda competenze. E’ quindi urgente che egli vada a Parigi per illuminare quelli che non conoscono la situazione. Appena uscito witmann, il proprietario dell’albergo presenta una nota, dove è detto che, giungendo la Commissione di controllo, per mezzogiorno del 13 le camere occupate devono essere lasciate libere. Consiglio di guerra presso di me alla sera: decidiamo di dire a Witmann che non ci si muove fino a quando non si sia veduto passare il materiale, che non temiamo affatto a vedere Bauer e che, per nn correre rischi di dirgli cose sgradevoli, è meglio rimandare la visita. Si decide in massima la partenza della Commissione per Parigi per il giorno 16.668 11 Gennaio 1920. Il generale Vincent da Jnsterburg669 comuncia che sono arrivati il 10 tre vagoni con 20 bombarde e che la consegna del materiale da guerra comincerà il 12. Nulla circa il materiale ferroviario. La Delegazione germanica fa conoscere che sono giunti ad Jnsterburg 5.000 fucili, 1700 colpi d’artiglieria, 20 aeroplani, 2 tonnellate d’esplosivi ecc. Telegramma dalla missione inglese di Kowno670 chiedente che, per assicurarsi del buono stato degli aeroplani, questi siano condotti in volo a kowno da piloti tedeschi oppure da piloti alleati con passeggero tedesco. E’ impossibile ottenere quanto richiesto, tutt’al più il generale Vincent potrà prendere un volo di controllo Jinsterburg Wirballen.671 Nota alla Delegazione germanica per avvertire che in conformità alal nota precedente, il 16 ed il 31 Gennaio si eseguirà una verifica de materiale consegnato e si vedrà allora se esso risponde come qualità e quantità. Nota la Governo francese ed alle Missioni alleate.: Secondo agenti russi, francesi e confidente di Witmann, il partito reazionario in Germania sta facendo propaganda bolscevica nei campi dei prigionieri russi e nelle Provincie Baltiche e cerca di mandare soldati negli eserciti russi. Sono le solite montature francesi.672 12 Gennaio 1920. Informazioni fornite dal Governo germanico indicano che si trovano ad Jnsterburg pronti ad essere consegnati: 5.000 fucili 20 bombarde 667
Fine di pag. 174. Fine di pag. 175. 669 Černjachovsk, in Russia. 670 Kaunas, in Lituania. 671 Virbalis, in Lituania. 672 Fine di pag. 176. 668
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195.625 cartucce 12 obici da 105 m/m 25440 proietti da 77 m/m 200 bardature 2 tonnellate di esplosivi che sono partiti diretti su Jinsterburg 30 aeroplani 30 mitragliatrici 1630 bombe da bombarde 400.000 cartucce 9.000 proietti da 77 m/m 5 automobili da turismo 4 auto-mitragliatrici più un cderto quantitativo di materiale telegrafico e telefonico. Telegramma a Parigi per informare sulla situazzone facendo presente che finora Commissione non ha ricevuta alcuna notizia positiva circa le sanzioni richieste.673 13 Gennaio 1920. Telegramma del generale Vincent comunica essere stati finora consegnati dai Tedeschi a Wirballen: 20 bombarde 195.625 cartucce 6.720 proietti da 77 m/m 200 bardature complete 2 tonnellate di esplosivi La Commissione esamina la relazione finale. I Delegati discutono sui vari capitoli e propongono le correzioni da apporsi. Si compone pure una nota da allegare alla relazione riguardante le riparazioni dovute dai Tedeschi alla Lituania e Lettonia per i danni ivi commessi da 1° Novembre al 13 Dicembre, affinché possa servire di guida al lavoro delle Commissioni di riparazione.674 14 Gennaio 1920. La Commissione riesamina la relazione ne approva il testo definitivo.675 15 Gennaio 1920. = Riunione con la delegazione tedesca – il sottosegretario Albert676 sostituisce l’Amm. Hopman impedito da malattia. Egli dichiara che il goverro tedesco ha tenuto ad inviare un sottosegretario per dimostrare quale importanza dia alla soluzione dei problemi in questione. E’ incaricato di dichiarare al nome del governo:
673
Fine di pag. 177. Fine di pag. 178. 675 Fine di pag. 179. 676 Heinrich Friedrich Albert, nato il 12 Febbraio 1874 a Magdeburgo, secondo figlio d’un banchiere, dopo gli studi in legge a Monaco, Lipsia e Jena, una volta laureato entrò nell’amministrazione dell’Interno. Prima della guerra soggiornò a lungo per servizio negli Stati Uniti e in Belgio. Nel 1914 fu nominato consigliere segreto imperiale ed addetto commerciale tedesco negli Stati Uniti, dove fece amicizia col conte Bernstorff, ambasciatore tedesco e fratello del generale, e coll’addetto alle informazioni dell’ambasciata, Horst von del Goltz, fratello del generale. Rientrato in Germania dopo la dichiarazione di guerra americana, occupò alcuni posti di responsabilità nell’amministrazione centrale come amministratore fiduciario dei beni degli Stati ostili in Germania. Nel 1918 divenne presidente del’ufficio imperiale per la dismissione e smaltimento dei materiali militari e poi fu nominato sottosegretario e capo della cancelleria dell’Impero, cioè sottosegretario alla Presidenza del consiglio. Ministro nel governo Cuno, dopo il 1923 si specializzò come consulente commerciale finanziario esperto di affari statunitensi. Divenne nel 1924 consulente della Ford, fu per un anno e mezzo dal 1926 al 1927 direttore generale della compagnia di navigazione Norddeutscher Lloyd mantenendo i suoi incarichi alla Ford, fino ad essere nominato presidente del consiglio di sorveglianza della Ford stessa in Germania nel 1937. Morì a Wiesbaden il 1° Novembre 1960. 103 674
Subito dopo l’intervista di Niessel col cancelliere, questi ha dato gli ordini per la consegna dei materiali; quello ferroviario è stato diretto verso la frontiera ed è in diverse località. La consegna non è stata iniziata perché i Lituani hanno espresso per telegramma il desiderio di avere prima il materiale da guerra. Per quest’ultimo, una parte è stata consegnata, ed una parte è in viaggio ed a Insterburg. Prende impegno che tutto il materiale sarà consegnato. Per le sanzioni, ripete le dichiarazioni già fatte dal cancelliere, che questi procederà con tutta l’insistenza necessaria contro i colpevoli; alla nota scritta non è stato risposto perché si sapeva che avrebbe avuto luogo la riunione odierna, ma è disposto a farlo; il generale Reinhard677 è mandato in Prussia orientale per l’inchiesta, sulle cui risultanze verranno stabiliti i provvedimenti; inoltre il governo ha deciso di accentrare tutti i procedimenti al tribunale di Berlino. Finora alcuni colpevoli678 sono stati sospesi dalle loro funzioni, e due arrestati, perché ciò venne reso possibile dalla proclamazione dello stato d’assedio, nessuno dei colpevoli verrà ammesso nella Reichswehr; il generale Eberhard è stato richiamato ed è stato sciolto il 6° Corpo d’armata; lo stesso dicasi per il Maggiore von Fritsch,679 per il generale Estorf nessuna decisione venne presa perché la commissione non ha formulato accuse precise. Questa non è la soluzione defintivia, ma sta ad indicare buona volontà. A nome del governo esprime ringraziamenti alla commissione; aggiunge pure i ringraziamenti a nome di Hopman. Spera che la commissione partirà con l’impressione che il governo ha avuto ed ha volontà di mantenere le promesse fatte. Niessel – Ringrazia per la evidente buona volontà del cancelliere e di albert; è lieto di avere alcune notizie sulel sanzioni; quanto al materiale, l’onore personale della commissione è impegnato verso i Governi baltici, fino ad oggi non sono stati rimessi che 30 vagoni di materiali su 240 circa, quindi si è molto lontani dai due terzi stabiliti; tuttavia, se il movimento continuerà, il ritardo potrà essere compensato. Per il materiale ferroviario, è strano l’intervento del governo lettone, perché tutto deve passare per la commissione; questa doveva essere avvertita; il rappre-680 sentante lituano681 ignora il passo del suo governo; non vuole portare un giudizio temerario sulla direzione delle ferrovie di Konigsberg,682 ma si sono avute tante prove di malafede, che è necessario chiarire questo punto; sarebbe felice se domani si potesse avere notizia che la consegna è cominciata. Per le sanzioni chiede la risposta scritta. Lo scioglimento del 6° corpo è una sanzione illusoria; la chiamat di Eberhard a Berlino è assai più efficace; la mancanza di parola del generale intacca l’onore del corpo degli ufficiali tedeschi; quanto ad Estorf, si sa che egli si copre con l’ordine del ministero della difesa; è questo un affare interno, nel quale siamo 677
Walther Reinhardt nacque a Stoccarda il 24 marzo 1872, sottotenente dei granatieri nel 1891, fu promosso tenente nel 1892 e capitano di stato maggiore nel 1904. Addetto allo stato maggiore del XIII Corpo d’Armata dal 1912 al 1915, ne divenne capo di stato maggiore e poi, nel 1916, promosso maggiore, nel 1916 fu nominato capo di stato maggiore dell’11ª Armata in Macedonia. In Francia nel 1917 col grado di colonnello prestò servizio nella 7ª Armata. Nel 1918 fu direttore della smobilitazione al Ministero della Guerra Prussiano, divenendo poi l’ultimo Ministro della Guerra della Prussia nel 1919, con diritto di presenza ma non di voto nel gabinetto imperiale. Date le condizioni del Trattato di Versailles, Reinhardt fu tra quanti appoggiarono il piano Winnig, proponendo d’erigere la Prussia Orientale a stato indipendente nell’area germanica e sempre sottoposto alla Germania Dopo la firma del Trattato di Versailles, Reinhardt fu uno degli artefici principali del cambiamento tedesco in campo militare e nell’estate del 1919 divenne nuovo comandante in capo della Reichswehr, mantenendo un atteggiamento molto collaborativo col governo, incontrando una certa opposizione da parte die generali, fra i quali von Seeckt e Luttwitz. Dimessosi dopo il Putsch di Kapp, comandò la V circoscrizione territoriale dal 1920 al 1924 col grado di generale di corpo d’armata. Morì a Berlino l’8 agosto 1930. 678 Fine di pag. 180. 679 Il Putsch di Kapp mandò all’aria qualsiasi provvedimento preso o da prendere, basta vedere come andò a von Fritsch, che, secondo queste dichiarazioni di Albert del 15 gennaio 1919, non doveva essere ammesso nella nuova Reichswehr e vent’anni dopo era colonnello generale e capo di stato maggiore dell’esercito tedesco. 680 Fine di pag. 181. 681 Lapsus per “lettone”. 682 Kaliningrad, in Russia. 104
entrati per la misisone ricevuta; se il govenro ha dato tali ordini, è perché le autorità della Prussia orientale hanno fornito informazioni false. Tuttavia partiamo per Parigi, con una impressione meno sfavorevole; continuerem a funzionare fino a nuovo ordine, e a ricevere notizie dal generale Vincent e dal generale Nollet,683 incaricato di vigilare l’esecuzione delle promesse. Albert – conviene in gran parte su quanto ha detto Niessel; i rapporti provenienti dalla Prussia erano così contraddittorii, che ci si domandava se le autorità non avessero perduto l’orientamento; bisogna ad ogni modo riconoscere684la buona volontà del generale Estorf, perché è proprio lui cce ha proposto la cessione gratuita del materiale. Come rappresentante del governo spera che la giustizia proverà che non vi sono colpe gravi. Non è avvenuta cessione alla Lettonia, perché questa non ha ancora nominato il plenipotenziario. Niessel: osserva che la convenzione stabilisce la cessione, indipendentemente dalla quesitone dei rapporti diplomatici. 16 Gennaio – visita al Cancelliere dell’Impero - , il quale, dopo i soliti ringraziamenti, espone ampiamente la situazione della Germania, che prega di comunicare ai Governi alleati. Partenza da Berlino = 18 Gennaio – Arrivo a Parigi
=
19 Gennaio – La685 commissione approva definitivamente la relazione finale.686 20 Gennaio = Telegramma del generale Vincent, che annuncia la consegna di altro materiale da guerra e di 40 vagoni ferroviari. 21 Gennaio = La commissione compila una nota di commento alla relazione sul colloquio col cancelliere, da trasmettere al presidente della Repubblica francese ed al Consiglio Supremo.687 22 Gennaio = Visita al Maresciallo Foch.688 3 Febbraio = La commissione è ricevuta dalla Conferenza degli Ambasciatori (che ha sostituito il Consiglio supremo).
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Charles Marie Édouard Nollet, nacque a Marsiglia il 28 gennaio 1865 e, uscito dal Politecnico nel 1886 col grado di sottotenente, fu assegnato al 13° Artiglieria. Tenente nel 1889. Capitano nel 1892, professore alla Scuola Superiore di Guerra, maggiore al 21° Artiglieria nel 1903 e cavaliere della Legion d’Onore nel 1904, fu promosso tenente colonnello nel 1908, colonnello il 26 settembre 1911 e nel 1914 divenne comandante militare del Palazzo del Senato. Allo scoppio della Grande Guerra fu promosso generale di brigata e nell’estate del 1915 comandò la 129ª Divisione di Fanteria, lasciandola per la 66ª nel dicembre di quell’anno. Generale di divisione a titolo provvisorio il 12 maggio 1916, fu messo alla testa del XII Corpo d’Armata nei combattimenti di Verdun e dell’Aisne, divenendo generale di divisione effettivo il 18 maggio 1917. L’11 febbraio 1919 prese il comando del I Corpo d’Armata e dal 14 settembre dello stesso anno presiedé la Commissione Militare Interalleata di Controllo in Germania per verificare il disarmo tedesco e l’esecuzione di tutti gli articoli di carattere militare del Trattato di Versailles. Membro del Consiglio Superiore di Guerra dall’11 ottobre 1921, fu ministro della Guerra dal 14 giugno 1924 al 10 aprile 1925. Gran Cancelliere della Legion d’Onore dal 7 gennaio 1934 al 12 novembre 1940, morì a Clermont Ferrand il 28 gennaio 1941. 684 Fine di pag. 182. 685 Marietti a mano aggiunse a margine: alleg. 96. 686 Fine di pag. 183. 687 Fine di pag. 183. 688 Fine di pag. 184. 105
Niessel premette un elogio per l’opera dei delegati alleati, per gli ufficiali di controllo e pel Col. Dosse. comunica che, da informazioni pervenute, risulta essere stato consegnato quasi tutto il materiale di guerra, i 2/3 delle locomotive e la metà dei vagoni: poiché il termine scade il 15 febbraio, si ha il diritto di sperare che, per quell’epoca, tutto sarà stato consegnato. Per le sanzioni penali nulla, invee, è stato fatto; se la commissione è sciolta, bisogna che qualcuno continui ad interessarsene. Richiama quindi l’attenzioe sui seguenti punti: Necessità di dare agli Stati baltici le chieste indennità in denaro ed in bestiame; cattiva volontà delle Autorità tedesche nell’esecuzione degli obblighi; Forze militari, che la Germania intende mantenere sotto le armi; trattative coi bolscevichi; debolezze degli Stati baltici, se abbandonati a loro stessi; rapporti difficili tra Lituania e Polonia.689 Con questo Atto la Commissione ha esaurito il proprio compito. Non sono pervenuti ordini pel suo scioglimento, ma io ritengo chene siano cessate le funzioni. Alla Delegazione Italiana per la Pace consegno copia del diario con tutti i documenti allegati e 2 copie della memoria “Appunti su gli Stati baltici”. IL BRIGADIERE GENERALE (Marietti)690”
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Fine di pag. 185. Fine di pag. 186 e della relazione, di MARIETTI, Giovanni, Diario della Delegazione italiana, in AUSSME, Fondo E 8 - Registro Commissione Interalleata di Parigi, Raccoglitore n. 99 – Stati Baltici, Commissione interalleata – diario della delegazione italiana – novembre 1919 – novembre 1920, pubblicato con autorizzazione concessa al curatore in data 12 luglio 2023 dal colonello Fabrizio Giardini, capo dell’Ufficio Storico dello Stato Maggiore Esercito. 106 690