CRONISTORIA DELLA 46^ AEREOBRIGATA

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STATO MAGGIORE AERONAUTICA

Ufficio Storico

CRONISTORIA DELLA 46aAEROBRIGATA

ROMA 1974
(C)
PROPR[ETA' LETTERARI A RIS ERVATA
COPYRIGHT BY UFFICIO STORICO AERONAUT I CA MI LI':çARE 197.3

Questa pubblicazione è stata promossa dall'Ufficio Storico dello Stato Maggiore Aeronautica al fine di fornire una esau ri ente i nformazione sui fa tti, gl i uom ini cd i mezzi d i q ue sto Reparto, sulla scorta della documentazione esistente presso il dipendente Archivio Storico dei dati raccolti e vagliati dall'Autore.

PREF AZIO N E

N el maggio 19.52 e ntravo pe r la pri ma volta , n e l corso d ella mia vita aero· nautica, all'Aeroporto d i Pisa E sl che di ca mpi ne avevo passa ti, in guel peregrinare da un teatro operativo all' altro, im posto dalle esigenze belliche ! Pisa mai. E nemmeno del 46° Stormo sapevo nulla; ci ven ivo perché comandato ma il cuore era restato là, tra le macerie del campo di forlì sede di pace del 30° Stormo nel quale ero nato e col quale avevo vissu to la mia esperienza bellica Gli anni che seguirono la fine delle ostilità li avevo infat ti passa t i in quel pove ro campo mal rid otto, atto rn ia to da u na trent ina di supe rsti ti rut ti in daff arati a r add rizz are i cocci, ri mast i ne ll a speranza che prima o poi lo Stormo rivivesse M a purtroppo quel Reparto con i suoi 150 caduti era f inito con Loro, e con lo sciogli mento del piccolo nu cleo lasciato a presidio del ca mpo ci sparpagliammo nelle varie sedi aeronautiche. lo fui destinato a Pisa e vi andai contraggenio, ben deciso a compiere il periodo minimo di volo che mi competeva, sempre con gli occhi rivolt i al passato, e poi ritornarmcn e a casa Nemmeno il nom ina tivo, quel 46", mi vole va en tra r e in tes ta, dicevo sempre 30°

Ma il sangue no n è acq ua e avia tori si diventa per vocaz ione. A Pisa ri tro vai gli aeroplani e tanti collegh i che a loro vo lta p roven iva no da Sto rmi d isciolti per sempre e avevano g li stessi p roblemi

Pia n o ci inserimmo, finendo col senrirc rutto nostro quel 46 ° al quale avremmo poi dato i molLi anni che ancora ci rimanevano da spendere prima del collocamento in ausiliara.

Ne l mio caso sono sta ti ven ti anni filati, passati da un incarico all ' altro n ella gerarchia del Reparto, sino ad impadronirmi di ogni più ripo sta memoria.

Trova i pertanto affatto naturale ch e, pochi mesi pri ma del co ng edo, il Comandante de ll' Aerobri gata, Gen. B.A Abramo Pappalardo, mi com unicasse che aveva pe nsato a me per mette re su carta la « Sroria del Reparto » dalla sua costituzione ad oggi . L'incompleto stato dell ' archivio, passato attraverso tutte le peripezie de l periodo bellico, la difficoltà della ricerc a di notizie, nell' amm asso di «pratiche >> accumulatesi nel co rs o degli anni, esigevano l'opera di qualcuno che potesse aiuta rsi anche con la memor ia . Qu el qualcu no era indubbiamente chi scrive pe r merito d i anzianità. Scrivere un libro, sia p ure di mod esta mole e con tenuto, richi ede invece ben a ltre virtù, no n escl usa una profonda espe rienza ch e io non ho.

Per il periodo be llico mi so n o giovato di r apporti, relaz io ni e stralci di diario storico , rintracciati nell'archivio del R eparto e presso l'Uffcio Swrico dell 'A.M. e an che della memoria perché con il 104° Gruppo, noi di Forlì, avevamo passato un ann o fianco a fianco sull'Aeropo rto di Gadurra a Rodi (30 giugno 1942 12 luglio 19 43 ). Per la conferma dei dati e i dettagli di alcu ne notizie c avvenimenti m i sono sta ti di valido aiuto il Dia rio del G ene ra le S .A. Gabri ele C ASINI e il li bro: L 'Aeronau tica Italiana nella seconda C tterra M on diale , del G e n e rale S A. Giuseppe SAN TORO.

Per il periodo post-bellico ho trovato m inori difficoltà, non solo per averlo vissuto praticamente tutto, ma anche perché ho potuto disporre dell'archivio e

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degl i uffici della 46" Aerobrigata E quando , per districarmi nel mare di car te, la fo r tu na e la memoria n on mi hanno aiu tato, ho t rovato la piena collaborazione di tutti « i vecchi » che hanno risposto con entusiasmo alle mie lettere che chiedevano soccorso .

Il lavoro, in qua nto condensato di no t izie che ricordino il passato a i giovani del Reparto e nello s tesso t emp o informino gli am ici di og n i estrazione , che desiderino conoscere la « storia » della 4 68 , è abbastanza comple to Certo, rì n tracciare notizie di piccole r u o te d el complesso mecca nismo d ell'Arm a è molto piLI arduo che pa rlare del tutto. I piccoli , a nche se del livello della 46", lasciano m inori tr accie scritte e si determinano inevi ta bili lac u n e

Dedico questa mia fatica alla memoria di d ue compagni di fanciu llezza, e miei concittadi n i, con i qu ali ci sogn ammo vestiti di azzur ro fin da i banchi di scuola: il Tenente Pilota Guido CASTAGNOLI ed il Capitano Pilo ta Lidio U rbano MAN CINI, valoroso comandan te del 105 ° Gruppo.

Con Guido divisi la cameretta e addiri ttu ra il let tuccio improvvisato in linea di volo, pe r tut ta la guerra. Nel febbraio 1943 scomparve in una fiammata n el cielo di Haifa, sotto le raffiche di un « Beaufigh ter »

Lidio ci era sta to compagno oltre che i n inte r mi nabili partite di calcio, sui banchi delle medie , poi, per b reve periodo alle superio ri, prima di passare ad altro Is tit uto Poco più che ventenni, e con add osso l 'ambita divisa, ci si r it rova va la do menica al Bar delle Due Torri per l 'aperitivo. A Bologna gli aviatori d ella II Di visione Centauro trascorrevano il week-end domenicale circondati dall'affettuosa si m patia dei petronian i. Erava mo tanti ! E L idio doveva rivelarsi il migliore di t u tti, come è d ocum en ta to dalle b revi note che parlano di Lui in questo libro . Col. Pilota Gino MAGNANI Autunno Inverno 1971 1972

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AEROBRIGATA

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La Bandiera di Combattimento della 46" Aerobrigata Trasporti MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE

Cielo di Fran cia, Grecia, Africa Settentrionale, Mediterraneo l O Giug no 1940 8 Settembre 194 3

CROCE DI GUERRA AL VALOR MILITARE

Cielo del Mediterraneo e dei Balcani 9 Set tembre 1943 Maggio 1945

LA BANDIE RA
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LO
46• AEROBRIGATA
STEMi'viA DE LLA
+ '

NOTIZIE STORICHE SULLO STE MMA

Da ricerche effet tuate ed in fo rm azioni raccolte presso gli ex appartenenti al Reparto non risulta che il 46° Stormo Bombardamento, poi Stormo Siluranti, avesse adottato un suo stemma distintivo. E' da ritenere che la brevità del tempo intercorso fra la sua costituzione ( 15 febbraio 1940) e l'entrata in gue rra ( 10 giugno 1940 ) avessero influito su questa omissione . Successiv amente i due Gruppi furono spesso impiega ti come « autonomi » .

D a·l l 0 sette mbre 1942 lo Stormo assunse add iritt u ra la posi zione di quad ro. D u ran te la guerra di liberazione la << veterana>> 253 3 Squad rigli a fu incorporata nel 132 ° Gruppo che fec e poi pa rte de ll o Sto rmo Baltimore

Lo Stormo T rasporti aveva adott ato co me distin t ivo l'« Elefante », che du rante la guerra aveva contrassegnato le carlinghe d el S.A.S.

Il distin tivo della 46' Aerobrigata ha pertanto origine relativamente recente e fu adottato dopo che lo « Srormo Trasporti » cambiò nominativo in 46 ° Stormo Trasporti ( l 0-1 1 1948 ) E' uno scudetto « trinciato » bianco e oro Nella banda che lo d iv ide , andando dal basso in alto e da sinist ra a destra, vi è il nome de l Reparto.'

La met à superiore rappres en ta la costellazione della Lyra, la metà inferiore una testa di l up o ( i lupi d i Toscana? )

Con la tras for mazione in 46" Aerobriga ta e l a costituzio n e d el 50° G ru ppo sorse il p roblema di u n nuovo dis ti n tivo (era no stati presenta ti g ià d iversi boz zetti) che fu però risolto, su proposta di ch i scrive, nel rispet to d e ll a trad izione.

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L'Aeroporto di S. Giusto m Pisa Cenni Storici

Capitolo I
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l E G l O A N A T E D' A V l A Z l O N E D l P l S A.
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Mario Cobianchi su biplano vola sopra il campanil e di Pisa. (da ll a Illustrazione Italiana de l gennaio 1911 l

L'o ri gine d ell'Aeroporto di S. Giusto è da ricercarsi nel lon tano 1911, allorché la Società di Aviazione Antoni di Pisa lo creò nella spianata che si e stende tra i Monti Pisani e le alture del Gabbro.

Nella edizione 1913 d ella pubblicazio ne Aeronautica « Jane ali th e World's Aircraft » a pagina 169 , tra i pochissimi campi italiani di aviazio ne di allora (Av iano, Cameri, Mirafiori, Porden one, S. Francesco a l Campo, Summ alombarda, Taliedo, Venaria Reale, Vizzola Ticino) viene indica to: S. Giusto Pisa 4 Hangars (Antoni School).

I primi Aeroplani, che da qui presero il volo, fu rono il mo noplano dc i fratelli A n toni ed il biplan o di G iuseppe Ros si.

Dal Campo di S . Giusto il 9 ottob re 1912 partì Nino Cagliani per conqui$fare il recordo mondiale di trave rsata marittima nel percorso Pisa-Bastia, di l 50 km: distanza verame nte eccezi onale per quell'ep o· ca e per quei mezz i.

Da allo ra sempre più intensa fu l'attività av iatoria di que l piccolo « aero dromo», come allora veniva genera lmen te indi cato, dove molti fra i « p ionieri » del l'aviazione in Italia si brevettarono e dettero prova del loro ardim ento. ·

Nel 19 14 il Campo di S. Giusto divenne un ve ro e proprio campo di avi azione militare, os pitando una scuola di pilotaggio che forgiò num erosi piloti impiega ti poi nella guerrà 1915 1918.

Nel 1920 vi fu trasferi t a la 107 " Squadrig lia del Servizio Comunicazio n i Aeree .

Fu nel 1921 che l'Aeroporto venne ded icato alla memor ia della Medaglia d'Oro Arturo D ell'Oro.

Momenti salienti s i ebbero nel 1924 con la costituzione del 62° Gruppo da Ric ognizione c nel 1926 con la n ascita d ella Scuola di Pilotagg io de ll'Accademia Ae ronautica.

L' Aeropo rto A Dell'O ro cominciò ad assumer e l'attuale fisionomia del 1937 co n l'inizio de lla costr uzione di vari fabbr icati e della pista di at ter raggio

qua le supporto tecn ico-logistico di una scuola di pile raggio che vi ebbe sede dal 1937 al 1940.

Il 15 febbraio 1940 si formò, fissandovi la sua sede ,il 46° Stormo da Bombard amento .

La seconda Guerra M::mdialc vide avvicendarsi nel l'Aeroporto di S. G iusto vari reparti che vi furon o di s tanza o vi sosta rono per ricostituirs i

Dopo l ' armistizio ospitò reparti tedeschi, e succes sivamen te fu utilizzato dalle forze aeree americane.

Alla fine del conflitto il campo , che in entrambi i periodi era stato duramente bombardato, rimane comple t amente inattivo.

Con i l risorgere dell'Aeronau tica Mili t are Italiana « S. Giusto » rip re nde il posto che gli spetta per felice posizione orog rafica clima to logica e per tradizioni aeronautiche.

Nel g iugno 1949 vi« tornava» il 98° Gruppo Tra spo rti del ricostituito 46° Stormo, a cui il 28 febb raio 1950 il Comando del Reparto, e il l 0 luglio i l 2° Gruppo

Il 16 aprile 1954 il rinnovell ato 46° Stormo d alle « molte vite >> s i trasfo rma va n e ll a 46" Aerobri gata T .M. che ne ereditava t ut ta la trad izione di gloria e d i onore.

Ricorrono 60 an ni da quando iniziò la sua vita il ca mpo di aviazione di S. Gius to. Da qualche anno è so rta, per volontà dei pisani, una gra nde e ben att rezzata Aerostazione Civi le che utilizza le piste, le attr ez za ture e i mod e rnissi mi apparati di a iuro e di controllo a lla navigazione de lla base militare.

Questa conv ive nza è garanzia di maggio ri sviluppi e assicura la dispon ibili tà dei mezzi in continua evo luzione che condizioneranno il futuro dell'Aviazione.

Oggi d all'Aeroporto di S Giusto i velivoli della 46• Aerobrigata e i velivoli civili si irrad iano verso i cieli di tutt a la rosa d ei v enti con voli che non cono scono limitazion i né di spaz io né di te mpo, r iaff ermando il prestigio delle ali italiane.

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DELL'ORO ARTURO

Nato il 7 settembre 1896 a Vallenar (Cile) Deceduto presso Belluno ill 0 settembre 1917 , in combattimento aereo

MEDAGLIA D'ORO

( alla memoria )

Sergente Pilota Battaglione Aviatori Audacissimo Pilota da Caccia , infaticabiLnente sor---. ... volando le a lte vet te del Cadore, ardito fra gli arditi, piuttosto che ri nunc iare alla vi tt oria, si lanciava contro un velivolo n emico, lo abbatteva coll'urto, precipitando in sieme col v inco: esempio altissimo di coraggio e di mirab il e abnegazio ne.

C ie lo d i Belluno l settembre 1.9l7

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Capitolo II

IL 46° STORMO B.T. IL 46° STORMO AEROSILURANTI ( 15 febbraio 1940 8 scttcmhre 194 3)

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Savoia M archetti S.79 (Sparvie ro) " Il gobbo ma ledetto "

46° Stormo

ORG ANI G RAMMA DEL 46° STORMO DURANTE JL PERI OD O BELLICO

104" G rup po 10.5" Gruppo

XVIII Gruppo

Complementare 3° Nucleo 1\dd. Aer osi lura nte

25 2" Squadriglia 25 3a Squadriglia 25-l" Squadriglia 2 55" Squad rigli a

Il 46° Stormo si costituisce il 15 febbraio 1940 sull'aeroporto di S. Giusto (Pisa ). Comandante il Col. Umberto Nannini. Ne fanno parte i gruppi 104 ° (Co mand ante T .Co l. Giorgio P o rt a) e 105° (Comandant e Magg. Remo Cad ringher ) .

Apparecchio in dotazione l'S .M . 79.

D egna di nota la rapidità con la quale lo stormo passa dallo stadio di formazione alla piena efficienza bellica.

Alle ore 18.30 del 10 gi ugno il Coma ndan te comu nica al personale schierato sul piazzal e prospici e n te le aviorimesse, la avvenuta dichiarazione di guerra.

Dopo quattro mesi dalla sua costituzione e circa due dall'inizio dell'addestramento, il Reparto è in grado di iniziare u na brillante attività (t) sul fronte occide n tale; ricog nizio n i offensive , fotografic he ed f1 vis ta sulla Corsica e bombardamen to di obiettivi de ll a Franc ia meridionale e di forze navali.

Il 14 giugno lo stormo riceve l'ordine di bombardare una formazione navale nemica allargo della costa ligure. Ha inizio così l 'attività bellica del Repa rt o, che durer à ininterrottamente sino al giorno de ll'armistiz io.

Il giorno 21, do po una-ardita r icogni zione su i porti di Marsiglia e Tolone, viene effettuato, in compatta formazione, il bombardamento di questi obiettivi.

Il 23 lo Stormo ha i suoi primi Caduti nel corso d i un a az ione di bom bardamento su Capo S. Ma r t in.

Sopravvenut o l'a r mistizio co n la Francia (24 giugno 1940), il 104° Gruppo completa l'addestramento bellico sull'aeroporto di Pisa, mentre il 105° Grup p o, diventato autonomo, si trasferisce a Catania {2) per co mp iere un ciclo di azioni su forze navali ne m iche e s ull'isola di M al ta. Dal d iario storico d i Storm o si ricava : giorno 20 agosto bo mbard ati gli aetopotti di Mikabba e Hai Far, combattimento con la caccia nemica, violentissima reazione contraerea; 2 settem b re bombardata una formazione navale, difesa dalla caccia , a Sud-Est di Marsa Scirocco.

La dichiarazione d i gue rra alla Grecia trova lo S tormo, con i du e Gruppi riu niti (3 ), nell' aeroporto di T irana.

Nei giorni l e 2 novembre hanno inizio le azioni ( 4) sul fronte Greco-Albanese con bombardamenti di Salonicco . Nove veli voli vengono colpiti dalla reaz ione con traerea. Uno atte rra a D evoli con un morto a bordo.

Il giorno 18 novembre 1940, un velivolo del l 05 ° 9ruppo, attaccato dalla caccia sull'obiettivo, viene gravemente colpito Il Capo Equipaggio, S. Ten. Caselli riesce a riport arlo sulle linee nazionali e ordina ai compagni, tre de i qua li grave mente fe riti, d i l anciarsi con il paracadure. La vita di turti i componenti l'equipaggio viene preservata per i cimenti futuri in cambio della sua ventenne giovinezza.

Alla sua memoria verrà concessa la Medaglia d 'Oro al Valor Milit are

Lo Stormo vive un periodo privo forse di momenti brillanti ma oltremodo impegna tivo, caratterizzato da uno stillicidio continuo di perdite. Bombardamenti effettuati a coppie o con velivoli isolati, contrastati dalla caccia nemica sempre prese n te, e da una reazione contraerea o ltremo do efficace.

Dal diario storico di Storm o: « si decolla da campi impantanati resi prati camente inservibi li dalle preci pitazioni continue , si naviga per ore in mezzo a temporali e tempeste di neve».

A tutte ques te difficoltà, proprie del campo oper ativo, sono da agg iungere le condizioni di vi ta a terra in baracche improvvisate . e prive di ogni conforto, i ritard i nell 'a rrivo dei viveri, del vestiario e del materiale.

Il 104° Gruppo, ne l fra t tempo (2 1 novembre 194 0) si è trasferito all'aeropo r to di Scutar i e poi a Fogg ia (3 aprile 1941) , e d il 105° a Palese (20 gennaio 1941), co n tinuando nella martellan te azione del fronte Greco-Albanese.

L'attività bellica dei due Gruppi è compendiata dalle seguenti cif re: 104° Gru ppo: 560 voli d i r icognizione offensiva e bombarda me nto contro ob ie t tivi aero nautici, navali e stradali, appostamenti di artiglieria e mitragliatrici, trincee e truppe, per complessive 1240 ore di volo. Velivoli abbattuti 7 più 5 probabili. 105 ° Gruppo: 714 voli di ricognizione offensiva e bomba rdam ento, co mp iu ti normalmen te a bassa q uota e con eccezionale precisione di tiro. Velivoli pe rduti 2; velivoli abbattuti 8 più 3 probabil i.

Il 28 aprile 1941 i due Gruppi , riuniti nello aeroporto di Gioia del Colle, decollano per protegge r e lo sbarco delle truppe nell'isola di Corfù.

Con ques ta azione, cessa te l e ostili tà co n la Grecia, il 46° S tormo chiude il ciclo di operazioni

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sul fronte Greco Albanese. Il 14 maggio rientra al l'ae roporto base di Pisa.

Il 24 gi ugno assume il Comando dello Stormo .il Col. Siro Fossati. Il C omando del 104° Gruppo, che era passato al Ma ggiore Goffredo Gastaldi in data 21 maggio, passa al Magg. Virginio Reine ro il 23 lu g lio .

Dall5 ma gg io 1941 al gennaio del 1942, con una breve parentesi bellica nella quale viene impiegato il 10 4° Gruppo , lo stormo completa i suoi quadri ed inizia l' addestramento alla navigaz ione strumentale, notturna, ed al tiro di caduta sul lago di MassaciuccoU.

In data 5 se tt embre viene creato il Gruppo Complemen tare dello Stormo (Gruppo « C ») «allo scopo di raccogliere tu tt i gli clementi, che per poco addestramento o perché logorati e resi inabili dalle vicen de della gue rra, costituiscono personale non impiegabile al _ seguito dei reparti operanti , addestrarli bel licamenre c formare così una riserva sempre disponibile» (circolare ministeriale n. 5/ 5 del 12 agosto 1941 )

Il 4 dicembre il 104° Gruppo pane per la zona di o perazione. La 252• Squadriglia viene schi erata a Sciacca. La 25 3", dopo una breve sosta a Castelvetrano, prosegue per la Libia (Castel Benito) , dove prende sede il Comando di Gruppo

Le due squad1·iglie, con una media giornaliera di sei o set te ri cognizio ni (5) svolgono una intensa attività sul mare alla ricerca del naviglio nemico, spesso avversate dalla caccia che impegna con loro cruenti comba ttimenti. Sono in ge n ere rJZio n i lunghe che stancano gli equipaggi lasciandoli insoddi sfatti per la mancanza di risu lta ti eviden ti , tangibili.

Il 22 dicembre il 1.04° Gruppo riceve l 'o rdine di rientrare in sede. Con i primi tÌi gennaio lo Stor mo, specialità bombardamento, div e nta aerosilurante.

In data 15 gen na io 1942 viene costituito il 3" Nucleo Addestramento per facilitare il p11 ssaggio di specialità del Reparto

Il primo a completare la tras formazi o n e è i l 104° Gruppo che riceve immediatamente l 'o rdine di trasfe r imento all'aerop orto di Gaddurra a Rndi. la partenza viene però rimanda ta perché il giorno 12 giugno è uscito da Gibilterra un convoglio nemico composto da due portaere i, na ve b a tta glia, 4 incrociatori, L8 cacci:norpedinieri e numerosi piros<:afi (6).

La formazione nav <ll e è così dispo stfl: un incrociatore , seguito da tre mcrcanLili, affi<tncati a breve di stanza da CC. TT.; poi la nave da batt<tg lia se guita da un incrociatore e, a sinistrcl e indiet ro rispet to a questo ult imo, una porwerci tircondata da CC. TT.; in çoJa al secondo incrociatore mer· cantilj protetti alla loro sinistra cd in coda dn due incrociatori c da C:C. TT. Tutto inrorno alla formazione due ci ntLtre di CC. TT; a m<lg li e piLI brghe la in terna c pitt fitte l'este rna, con un maggior num e ro

di navi sul lato stmstro del convoglio. Da questa parte, fra le due cinture di protezione, l'altra por taerei. (Dal diario Storico di Stormo).

A lle ore 10.00 del g iorno 14, il 104° Gruppo, trasferitosi .il giorno prima sull'aereoporto di Decimomannu, decolla con 10 velivoli, avvista le navi nemiche, e dopo u n ampio giro in coda al convog lio, si porta all'attacco (7). E' LA BATTAGLIA DI PANTELLERIA(8)

Ma !asciamone la descrizione ad uno dei protagonisti, il Capitano Casini, Comandante la 252• Squadriglia, al quale la so rte avrebbe ris ervato in seguito il privilegio di comandare con il grado di Ge nerale la 46" Aerobrigata.

In un limpido mattino di sole, il 104° Gruppo decolla dalla base di Decimomannu e va incontro all a poderosa formaz ione naval e destinata a riforni re Malta.

E ' difficile dare un'idea, anche approssimativa, dello spettacolo che si offriva agli equipaggi mentre cercavano un impossibile varco nel ce rchio compa r to del le 40 navi da g uerra , avvolte dal fumo e dai bagliori sprigionati da tutte le loro bocche da fuoco.

U tratto di mare dove ebbe luogo il primo comratto della HOME FLEET con gli aerosiluranti del .36° e 46° Stormo, aveva assunto un aspetto tempestoso a causa delle colonne d 'acqLLa provocate dai grossi calib ri c dal continuo manovrare dei bastimenti nel l 'in te nto di schivare i guizzanti e veloci siluri.

Ne ll'infuriare d e lla battaglia vedevansi decollare dalle portaerei di scorta i velivoli da caccia in u n di proiettili di ogni tipo e colore che of fuscavano il cielo, men tre si potevano constatare esplosioni ed incendi sulle navi colpite" . No n un solo velivolo esce indenne dalla furibonda mischia ; cd è in questa apoteosi d i ardim ento e di t: n tusiasmo che l'equipaggio, con ai comandi il Te nente Ingrelli ni e il Setg. Magg. Compiani dopo dopo <lver silur,ua una portaerei di scorta, a sua vol ra irrimedi,lbil.mente colpito, in un ultimo, sublime anel ito, d irige il velivolo in fiamme co11tro le murate nemiche. loro memori a verrà concessa la Medaglia ci ' Ow al Valor Militare.

l risnltMi denunciati dagli equipaggi del 104 ° Gruppo sono: l nave da battaglia colpita, 2 incrociatori colpici ( uno dei qu ali probabilmente affon dat o), una portaerei colpita, .3 piroscafi affond ati. Due velivoli non rientrano alla base( 9 ). Nel pomeriggio decollano tre velivoli per cen trare con due siluri un incrociatore nemico colpito nell'azione de l mattino (10) , che rientra a Gibilterra scortato da CC. T T Un nost ro velivolo viene ab battuto (11).

All'im brimi re, contro il convoglio che invertita la rotta dirige a Gibilterra, partono all'attacco tre veli voli del 3° Nucleo che colpiscono con due silu ri un incrociatOre.

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Nell'arco di tutta la giornata prendon o par te al la battaglia numerosi altri Reparti ( 12 ) di siluranti, bombardieri in quota e in picchiata, cacciatori, che con azione combi nata infliggono a l nemico ferite ta n to gra vi da compromettere il buon esito della missione di rifornimento dell'isola.

Il 30 giugno 1942 il 104° Gruppo , i suoi quadri , parte per l'aereopo rto di Gaddurra (Rodi).

Il 105° rimane a Pisa per completa re l 'addestra stramento c provvedere alla sostituzione dei motori Alfa 126 con i più potenti Alfa 128.

Nei pri mi giorni di agosto gli Inglesi:, • che si t rovano nella nec essità di r ifornire Ma Ira a qualsiasi prezzo, rinnovan o il tentativo di Giu gno con UJl grosso convoglio scortato da 4 porraerei , 2 navi da bat taglia, 7 incrociatori e 25 CC. TT. (13).

La mattin a del g io rn o 11, dodici velivo li d el 105° Gruppo e 4 del 3° Nucleo si trasferiscono a Decimomannu. Alle ore 11.35 del 12 decollano di re tti a Sud. Alle ore 12.35 viene avvistato il convoglio che naviga con disposizione mo lto simile a qu e l la del 14 g iugno.

La formaz ione del 46° Stormo prosegue per Sud

q uindi, invertita la rotta di 180°, attacca il nemico al centro.

i\lle ore 14 tutti i velivoli rientrano. Sette SO· no stati colpiti, in modo più o meno grave, dalla rea zio ne avversa ri a. Vengono sganciati siluri contro 3 incrociatori , l portaerei, 2 CC TT. e 3 piroscafi. Abbattuti 3 velivoli Ilurricane (dal diario Storico del 105 ° Gruppo e del 3° Nucleo in data 12 Agosto 4 2 )

Il giorno l3, lo scont ro assume to ni altamente drammatici contro un nemico o rm ai diviso in due tronconi, navigante l'uno verso Malta, l'altro che ripi ega su Gibil terr a.

Alle o re 14.25 d ue velivo li diri gono, a Sud di Pante ll eria, su di u n incrociatore conrraeteo . Il Tenente Angelucci , pur avendo constatato nel momento culminante dell'attacco il tipo di avversario che gli ha r iservato la sorte, prosegue impassibile nell'azione. A lla sua mem oria verrà dedicata la Medaglia d'Oro al Valo r Militare (dal diario Storico del l 05° Gruppo 13 agosto 1942 )

Il giorno 14 , con ripetuti attacchi ai resti del convoglio, effetttJati da velivo li del 105° Gruppo e d e l 3° Nucleo, fini sce per il 46° Stormo la bartaglia che verrà chiamata di MEZZAGOST0(14).

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G li " Sparv ieri " in volo ne l cielo de l M editerraneo

Primo settembre 1942; il Comando del 46° Stormo Aereo silura nte assu me la posizione eli «quad ro » r es t ando alle dirette dipendenze del Co mando .3• Squadra Aerea.

Sotto la stessa d ata avvengono le seguenti va ri azioni:

il 104° G ruppo Aerosilurante (Comandante Tene n te Col. Pilota Giacomo Asi nari di Bernezzo) cessa di dipe nd e re dal Comando del 46 ° Stor mo , d iven ta autonomo e passa alle dirette dipende nze del Comando Aeronautica dell'Egeo.

il 10.5" G rupp o Aeros ilura nte (Coma ndante Capi tano P ilo ta Lid io Ur ba no M anc in i) cessa di dipe nde re dal Comando 46° Stormo, diventa autonomo e passa alle dire tt e d ipe nde nze del Comando .3' Squ adra Aerea.

Il 12 1942, il 105° Gruppo si r ischie ra all'aeropo rto di D ecimomannu, sua nu ova sede.

A Pisa riman e il .3 ° Nucleo (Co mand a nte M agg io re Pilota Giacomo D e Luise) che in data 15 agosto ha assorbito personale e compiti del XV II I Grup po " C"

Sull 'aeroporto d i D ecimo mannu, il 105° G ruppo può beneficiare di un periodo di rela tiva distensione, in quan to il settore è mom enta nea men te tranq uillo . Da l 12 set tem bre ai primi di nove mbre no n vie ne compima nessuna missione di guerra.

Con lo sb arco Alleato in Al geria, il gio rno 8 No ve mbre, il 10.5 ° G rupp o inizia .il suo ul t imo ciclo operativo che finirà, con il Reparto praticamente distrut to ma non vinto, sull 'aero porto di Forll, d ove avviene lo scioglime nto in da ta 6 g iug no 194.3.

L'8 novembre , una formazione eli cinque apparec chi attacca un convoglio al largo della rada di Alger i . Un veli vo lo, co lp ito d all a reaz io ne con traerea , non r ie nt ra alla base.

11 giorno 11, cinque velivoli vanno all'attacco di un convog lio forte men te scor tato a Nord di Bougie.

Da questo mo me n to è pratica me nte impossibil e seguir e il 10 5° Gruppo nella sua incessante attività Giorn alme n te due o più vel ivoli incontrano il nem ico e sgancian o sil ur i contro il na viglio che, forteme nte protetto dalla caccia, alimenta lo sbarco Ang lo-Ameri ca no in quel settore del fron te

Lo sfo rzo a cui è chi a mato è sovru m ano pe r la ne t ta superiori tà, ne l n umero e nei mezzi, dell'avversario, che rende va no l'eroismo degli equipaggi, con sa pevoli di batters i per ri tardare, sia pu re di u n so lo gio rno, l'invasio ne d e lla pen isola.

. I velivoli, per ricercare le navi, si spingono nel l'interno de i pitt muniti porti , là dov e l'a vv e rsa rio no n pen sa di p oter essere dis tu rba to e, a p rezzo di perdite che aumentano giorno per giorno, mettono a segno i loro siluri.

Anim a e forza del Rep ar to è il Capita no M anc ini, coman dante d el Gruppo, il cui nome in que:;to pe rio do ri corre freque nte men te nel « Bollettino d i G ue r r a» ( 1.5 ). Sempre primo in o gni p iù rischiosa az ione , per ben due volte riesce a violare in pieno giorno la

ra da d i Algeri, affondandovi due piroscafi di grosso tonne llaggio. Viene ab battu to. il 27 marzo , m entre alla testa d ei superstiti sgancia il s il uro contro u na fo rmazione navale nemica .

A Manci ni, la cui a udacia e b ravura suscit a a ncora sen t iment i d i s tupore e amm iraz io ne ne ll'an imo dci più coraggiosi, viene conferita la Medaglia d'Oro al Va lor Militare.

P riv ato d el suo Comandante, rid otto a poc hi ve livoli ed equipaggi , il 105 ° Gruppo, che in quattro me si ha compiutO 76 aerosilurame n ti, il 25 aprile 194 .3 ricev e l'ordine di lasci are il te atro operat ivo ed as sumere la posizione di quadro.

A tenere alto il nome e la Bandiera d el 46 ° St or mo resta no in Sarde gna gli eq uipaggi d el 3° Nucleo. Ment re in occidente si vanno asso ttig liand o le file del l 05° Gruppo, il 104° continua ad operare d a ll'aero por to d i Ga ddur ra.

D ive rso il t eatro operativo, di verso l 'impiego Lo scacchiere è diventato ormai di secondaria importanza , ed il tra ffico nemi co si svolge normal mente so t to costa a di s tan za di mi glia ia di c hilome t r i dall e nostre Basi.

Gli equipaggi vengono utilizzati in lu nghe, sfibran ti ricogni zio ni o ffe nsive , os tacol a te da u n clima torrido. Spesso rien t rano con il sil uro a bo rdo, ed esasperati per la mancanza di contatto con il nemico, asso mmano le d ifficol tà e i ri schi propri delle lu ngh e navi gazio ni a i pe ricoli del voler agire ad ogni costo , vol ando ai limiti dell'autonomia e attaccando, quand o l'occasione si p resenta, in co ndi zioni tattiche e d i te m po s van tagg iose.

Ogni giorno, isolati o in formazione, i velivoli del 104 ° escono in r icogniz ione e spesso i co lpiti d alla reazio ne av versa ria non rien tra no per la gra nd e distanza da supera re fra il punto del combattimen to e la base P ur operando in un set tore relativamente t ranq uillo, le perdite sono ele vate, e l 'efficien za ne viene a r isentire perché manca ormai un sollecito e completo r icambio degli ap parecchi e degli equipaggi.

Nel g iugno del 194 .3 la 253 " Squa drigli a si tra sfe r isce tem po ra neame nte sull'aero poro d i Ira kli on ( Creta ), dal quale è più facile giungere sulle coste del Ia Sirte o rm ai o ccupate d al nemico.

Il quadra nte dell a s toria seg na per noi ore deci sive e dolo rose. Alle ore 16 .30 del 12 luglio le due Squ adr iglie ricevono l'ordine di trasferirsi, con il mag gim: n umero di velivo li, sull'aeropo rto di Lecce dal quale de co llano sotto il mi t r agliamento d ella caccia ingl ese all e ore 22 .15 del g iorno 1.3, per opporsi alle navi alle ate che dirigo no verso le coste della S icilia .

ALtacca ti lungo la rot t a di andata ed al rien tro, riescono ugualme n te a po r tare a termine la missione, ma così grave mente colpiti da non poter ri e ntrare a R od i

T rasferito sull'aeroporto di S ie na, il G ruppo r iceve n uovo personal e e nu ovi velivo li con tras tando fino all'ul tim o le operazioni allea te nel Sud della peniso la.

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La sera dell 'otto settembre, mentre l'armistizio sta per essere proclamato, alcuni velivoli decollano per una azione di siluramento contro le navi che proteggono lo sbarco nel Golfo di Sa lerno Vengono fermati a tem po.

La mattina dell'undici il Gruppo, al comando del Capitano Alfredo Reyer, con 14 velivoli , decolla diretto in Sardegna. Viene attaccato dalla caccia tedesca e dopo un breve combattimento atter ra a Milis e a Decimomannu(16).

I velivoli di Milis ven go n o provviso riamente presi in forza dalla 2 04• Squadriglia del 41° Gruppo Aerosilu r anti. Quelli di Decimomannu (17), riuniti tutti in un'un ica squadriglia, la 253", vengono presi in forza dal 132° Gruppo Aerosiluranti e con questo si trasferiscono in Sicilia, poi in Tu nisia e quindi a Lecce (18).

Nel gennaio del 1944, anche il 41° Gruppo Aerosiluranti (19) si trasferisce a Lecce, ed il personale, già facente parte del 104° Gruppo, viene tutto incor poraLo nella 25Y Squadriglia, unica superstite del 46° Stormo, ormai definitiv amente inquad rata nel 1.32 ° Gruppo (20).

Equ ipaggiata con velivoli « Baltimore >> (21 ), prende parte alla Guerra di Liberazione, e costituirà il nucleo della futura Y da caccia (22).

I vecchi e prova ri S. 79, preservati dalla distruzione fra tante peripezie , vengono trasfer iti allo Stormo Trasponi che, alla fine della Guerra di Liberazio ne, per il tenace oper are de i suoi equipaggi, acquisirà fra i primi il diritto di costituire la li nea della risorta Aeronautica Militare con il nome glorioso di 46° Stormo

La Medaglia d ' Oto alla Bandi era

Il Comando della 4a Squadra Aerea nella sua relazione che riassume le gesta Jel Reparto in 39 mesi di guerra così conclude: « in considerazione dell'eccezionale attività bellica dei Suoi equipaggi, degli infiniti atti di eroismo compiuti, dell ' alto spirito sempre e dovunque dimost r ato, propongo che per onorare in essa le virtù militari, la dedizione al dovere e l'amore di P atria dei , Suoi Eroici Caduti, sia concessa alla Band iera del 46° Stormo Bombardamen t o e Aerosilura nti la Medaglia d'Oro a l Valor Militare con la seguente motivazione: REPARTO BOMBARDIERE E AEROSILURANTE PORTO' IN QUASI MILLE AZIONI DI GUERRA, IN PIU' DI TRECENTO BOMBARDAMENTI, ED IN CENTOVENTITRE' AEROSILURAMENTI, SENSO DEL DOVERE, SEMPRE ALTA E GLORIOSA LA PROPRIA BANDIERA SU TUTTI I FRONTI. SEPPE, IL GIORNO D E LL'ARMISTIZIO , OBBEDIRE SENZA ESITAZIONE ALLE LEGG I D E LL'ON ORE E D E L DOVERE. ESEMPIO LUMINOSO DELLE VIRTU' GUERRIERE D ELL'A RMA D E L CIELO».

Cieli di Francia, Grecia, Africa e Mediterraneo 10 Giugno 1940 23 Agosto 1943 F.to Generale di S.A. Ferruccio RANZA Comandante la 4• Squadra Aerea

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Capitolo III

LO STORMO TRASPORTI

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STORMO TRASPORTI

Lo Sto rmo T rasporti ( 23) venne cos tituito sull'aerop o rt o eli Lecce il l 0 luglio 1944 con il 2° Gruppo (l 02" e l03" Squadriglie) ed il 98° Gruppo (240 c 24la Squadriglia) che già avevano ope rato in forma autonoma fin dall'ottobre 1943.

Era ad ogni effetto dipendente dal Raggruppa mento Trasporti e dal Comando Unità Aerea e dotato d i velivoli S.M 79 e S.M. 84, trasfo rm a ti in velivoli da trasporto dall'originale versione bellica, oltre ad alcuni esempla ri di altri sei ripi di aeroplano ( 24 )

Il suo compito: « effe uuare missioni di trasporto, collegame nto ed avio rifornimento, nel quadro dello sforzo bellico Ital iano ed Allea to contro i tede schi».

Il perso nale era in gran par te com posto da veteran i di gue rra appartenenti a l 98 11 Gruppo B.T., alla 103" Squadri glia O.A. , al Reparto P. di Cencocelle , affluiLi a l Sud con ve livol i plurimorori isolati, sfuggiti all'insidia tedesca dai territori non ancora liberati.

Alcuni di questi velivoli ed equipaggi su bito do po l'a r mistizio avevano già, operato effettua ndo circa vent i azioni di bombardamento su Valona e r icogniz io ni fotog raf iche nelle zo ne d i Bari, Trani, Foggia.

Degni di nota i voli effettuati ne l primo trimestre 1944 da velivo li dei due Gruppi che, co mpletamente di sar mati, raggiunsero a Berane (Mon tenegro), su campi improvvisati, la Divisione P artigiana Garibaldi, accerchiata dai t edeschi, rec ando ai nostti soldati indispensabili rifornimenti e trasportando in Italia feriti ed ammalati gravi.

F in dal primo periodo l'attiviLà dei Reparti die de risalto allo sforzo bellico dell'Arma consentendo , tra l'a ltro, il rec upero del mater iale aeronautico spar so in nu me rosi aeroporti africani. .

D opo la sua costituz io ne organica, l'attività più inte nsa del Reparto si svolse, o lt re che in Africa ( 25 ) e nei Balcani dove effettuò trasporti operativi, prevalentemente in territorio naz ionale, con voli giornali e ri per il trasporto di posta e merci e con un servi z io passeggeri che sostituiva, nei limiti del possibile, le inesistenti linee aeree civili (26 ).

Il 24 dicembre 1944 lo Stormo Trasporti si trasferl a Centocelle Sud,dove la sua presenza era necessaria per frontegg iare le d iverse esigenze conseguen ti

alla liberazio ne di Roma. Lo Stormo potè avvalersi u nicamente eli installaz ioni d i fortuna e di velivoli g ià so ttoposti a grande usura. N e lle molteplici diffi col tà de l momento, che re nd e vano « difficile» il vo l o, il Reparto riuscì ad assicur are con spirito di sacrificio e non comune senso del dovere i collegamenti fra i centri del con tinenre e del le isole. Questa attivi tà proseguì anche dopo la fine del conflitto.

Complessivam eme nel corso delle operazioni belliche dall'ottobre 1943 al maggio '45, comprendendo cioè anche l'attivi tà svolta dai due Gruppi qua ndo operavano in forma autonoma, lo Stormo Trasporti effettuò 40 0 ore di volo di gu erra ed o ltre 7000 ore di vo lo non belliche compì 27 azioni belliche, 23 voli di trasporto su territorio nem ico; 524 2 vo li non bel lici e 1225 voli vari; con un impiego di 2420 velivo li cd il trasporto di 653.245 Kg. di mate riali e 13.117 passeggeri.

Caddero nove componenti gli equipaggi, e dieci velivoli andarono perduti.

Pe r il complesso dell'attività bellica fu concessa a ll o Stormo Trasporti la Croce eli Guerra al Va lor Militare con la seguente motivazione.

<<STORMO DOTATO DI VE LIVOLI DISARMATI DI TIPI DIVERSI, SUPE RANDO NOTE VOLI DIFFICOLTA' ORGANIZZATIVE , DAVA Ef rT CACE CO 'TRI BUTO ALLA GUE RRA DI LiBERAZIO NE NAZ ION ALE COMBATTUTA A FIANCO DEGLI ALLEATI CONSENTEND O IL RECOPERO DI PREZIOSO MATERIALE DIVOLO SPA RSO IN VARI AEROPORTI DELL'AFRICA SETTENTRION ALE, ASSICURANDO, I N AL CUNE OCCASIONI, I RIFORNIMENTI AD UN A DIVI SIONE ITALIAN A DISLOCATA SUL FRONTE BALCANICO E D ACCE RCHIATA DAL N EMICO»

Cielo del Mediterraneo e dei Balcani 9 settembre 1943 maggio 1945 B.O. 1947- d ispensa 12- pag 842

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Nel l'immediato dopoguerra lo Stormo ebbe in dotazione i velivo li S.79, 5.84, G.12 e G.212.

Attivi t?1 dal l 9 46: corriere aereo di linea, corriere aereo IJtraordinario, serv izio speciale per gli Alleati, collegamento; 3860 voli, per un totale di 6187 e 35 ore di volo, con il trasporto di 32.083 passeggeri, dei qual i 4424 alleati, e di 732.000 Kg. di materiale, del quale 144.639 Kg. alleato. Nello stesso anno furono effettuati n umerosi voli all'estero. ·

Attività del 1947: 2789 voli per un totale di 3632 e 31 ore di volo e il trasporto di 14.267 passeggeri, dei quali 1528 alleati e di 289.672 Kg. di materiale del quale 23.240 alleato.

Nel 3° trimestre una Sezione venne dislocata a Linate e nel 4° trimestre una Sezione si trasferì a Vergiate, per il servizio di socco rso

Dalla primavera 194 7 lo Stormo non aveva più in forza i piloti civili (richiamati per esigeme belliche) inquadJati nei suoi Gruppi e aveva trasferito alla r isorgente attività aerea civile i più efficienti velivoli G. l 2 che aveva in dotazione (27).

Quando il l gennaio 1948, il Raggruppamento Bombard amento e Trasponi e il Comando Unirà Aerea, fu rono sciolti, lo Stormo Trasporti entrò a far parte, insieme con lo Stormo Notturno ed il 4° Storm o C.T., del Raggruppamento Misto.

Nel corso del 1948 lo Stormo effettuò 3592 voli per un totale di 7003 c .30 ore di voto.

Il 10.11.1948 lo Stormo Trasporti assunse il nome di 46° Stormo.

Dopo l'Armistizio , dalla fusione delle Divisioni Venezia e Taurinense , nacque la Divisione partigiana • Garibaldi " che sostenne duri combattimenti contro i tedeschi, in un ambiente dove l'aspro rigore del clima rendeva ardua qua l siasi operazione. L'aviazione rifornì di medicinali e di viveri questa unità i cui Reparti furono trag icamente provati . Ne ll e foto: aerei S.M .81 scesi fra le gole dei rr.onti per caricare l ferit i e rìcondu rl i in Patria

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Capitolo IV

I L 46° STORMO TRASPORTI

LA 46' AEROBRIGATA T .M .

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Fai r child C.119 • Vagon e vo lante " il protagoni st a.

Il l 0 novembre 1948 Lo Stormo Trasporti, con sede sull'aeroporto di Cenrocelle, ordinato su due Gruppi: 2" (102" e 103 ' Squadriglia) 98 ° (240• e 241" Squadriglia), assume la denom inazione di 46° Stormo Trasporti.

La « linea » è costituita inizialmente dagli stessi vecchi velivoli bellici adattati alla meno peggio per le nuove particolari esigenze, successivamente dagli intramonrabili C.4 5, residu a ti bellici di p rove nienza alleata

A questi vel ivoli, di scarso rilievo ai fini del tra sporto militare, è lega to tuttavia u n importante av venimento della vita del Reparto: il ritorno del 46° Stormo al suo «nido >>, l'aeroporto di S. Gius to.

Ed è qui che il 46° Stormo, poi 46a Aerobrigata, ,trova il clima necessario alla complet a riorganizza zione.

Le infrastrutture della Base, riattate alla meglio sono ancora quell e dell'ormai lontano 1940. I l personale ha dieci anni di più. Sono tutti veterani dell'età media di 35 40 anni. La massa degli specialisti è ancora piLI anziana.

A ques ta gente ricca di fede, capace di esprimere entusiasmi mai sopiti, ma an corata ad una mentalità e ad una esperienza spesso in contrasto con le nuo ve regole imposte dal progresso aeronautico, vi ene affidata la soluzione del problema: << come costituire un Reparto di trasporto in grado di operare se nza limi tazioni di spazio e di tempo» .

Eccezio ne fa tta pe r la solita capacità di ada tt a mento e la grande volontà di fare, vi è carenza di tutto; alloggi e mense poco decorosi e ristretti, magazzini e officine inesis tenti, pista di volo lunga ap pena 800 metri .

I n quan to a deficienze , mancano p rat icamente anche gli aeroplani, perché no n è certo con dei «Beech >> che è possibile impostare u n programma con tinent al e.

L'addestramento all 'inizio ricalca i vecchi schemi, esercitazioni al volo in formaz ione, voli not tu r ni, piccoli ra id affi da ti prevalentemente alla navigazione stimata .

Il 15 lugl io 1952 il 98° Gruppo, per di velivoli, ass ume la posizione di quadro

Ritornano i vecchi G.12 e G.212 p restati nel 1947 all'aviazione civile. So no velivoli ormai completamente spremuti , ma è proprio con essi che si comincia a vo lare gua rdando il futuro. Si formano le squadre di addestra ndi , si passano lunghe ore stu diando le procedure di avvicinamento e atterraggio all'allenatore strumentale, che da questo momento, unitamente all'aeroplano, impegnerà gran parte della giornata dei piloti.

Il resto del tempo viene impiegato in aula uti lizzando per carteggiare la sala mensa, l' u nico ambiente riscaldato capace di accogliere tu tti, o pren dendo lezioni di inglese.

Il mondo aeronautico parla inglese. Questa è la barriera più ardua posta fra i futuri aero tr asportato-

ri , che appartengono a una generazione che ha studiato franc ese, e le lontane basi di E uropa, Africa, Asia.

Chi dirige, chi sprona, chi si prende cura di tutto e di tutri plasman do, da questo materiale di eccellenza corbe qual ità potenziali ma ancora t utto da scoprire, un nucleo di persone affi atat e che parlino la stes sa ling u a e vivano la lo ro giornata in piena concentra zio ne, è un ristretto ·numero d i specialisti (28 ).

II loro s istema di vira e di lavoro si rivelerà tantO valido da configurare ancora oggi lo « stile » del Reparto .

L'inverno 1952-.53 impeg na tut to il personale nel « Corso di familiarizzazione sul velivolo C.ll9 >> che viene compiuto sot to la dir ezio ne di u n « team » (29) dell'Ae ronau tica Statunitense.

Il 28 maggio 19 53 giunge in volo attraverso l'Atlantico, e viene assunto in carico il primo veli volo C.119 G .

E ' tale il sal ro tecnologico fra il mareriale fino allora impiega to , la cui progetrazionc risale all 'an tegue rra, ed il nuovo mezzo, che il personale diventa add irittura euforico. Il velivo lo riassume i n sè quasi tutti g li accorg imen t i della te cnica aviatoria e d è dotatO di una strumentazione che consente il volo ogni tempo » anche a caratrere intercominenta.le. E' un bimotore, completamente meta ll ico, che st a veramente in volo anche con u n solo propu Iso re, dotato di un impianto antighiaccio che permette eli passare senza danno attraverso i tempo rali , o di mante n ersi, soverc hi rischi, sullo zero te rmico qualora ne cessario

E' insomma l'aeropla no che i piloti dello Stormo da anni ambiscono di pilotare per dimostrare a se stessi e agl i altri che gli italiani, qualora ci sanno fare anche q uando non c'è il sole.

Obiettivamente questo velivolo ha già dei confratelli che possono volare a quote ta li da schivare di massima i temporal i. La press uriz;.: azi on e alle cabine sta estendendosi anche ai velivoli militari, cosa che non è pe r i l nostro. Ma q uesto handicap, alme no in u n primo tempo, sembra costituire quas i un motivo di orgoglio professionale. I temporali verranno affrontati, finalmente, non come una iattura capitata sul capo all'improvviso , e dalla qua le difficilmente si uscirà sani, ma come una componente del lavoro da compiere, con la sicurezza di finirlo bene .

Dal maggio 1953 ha inizio il vero e proprio addestramento sul velivolo, che, attraverso l'abili ta zio ne « li mitata >> prima , e poi v ia v ia con il conseguimento dell'ab ilitazione strumentale e tattica e d el le qualifiche di Capo Equipaggio nazionale e Capo Equipaggio es tero, porterà al riconoscimento p iù am bi to : pron to al combattimentO ».

Il 1° febbraio 1954 il 98a Gruppo ridiventa operativo.

Il 16 aprile il 46° Stormo sale di grado e diventa la 46n Aerobrigata Traspor ti Medi Le Squadriglie alle dipendenze dei Gruppi vengono radd opia te di numero

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L ' ll marzo due velivoli del 2° Gruppo ( 30) compiono il. primo vo lo di traspocto materia le sul perco rso Prsa-Chateauroux-Pisa. D egno di not a : i du e eq uipaggi sono fo rmati da p e rs onale tutto nazional e.

Il nu mero de lle basi estere toccate per ra g io ni di lavo ro dai velivoli della 46a Aerobrigata si dilata poi progressivamente a Neubiberg, Wiesbaden, Rhein Main, i': Germania, Bovingdon, Burronwood, Lyneham, 1n Gran Bretagna, Osio, Copenaghen, Stoccolma, nei paesi nordici, Atene, An kara , Cai ro nei P.aesi mediterranei, poi alle basi spagnole e portogheS.l e a l Matocco fino a Casabl anca. In un secondo te m po diven tano norma li iti nerari del Reparto anche le rotte dell'Africa equa toriale e del Medio Oriente fino alla Persia.

L'« imprimatur>> v ie ne definitivamente da Cha teauroux, pochi mesi dopo il primo volo operativo .

Presso questa base ha sed e un importante dep ostto d i materiali, cd i velivoli de l 46° Stormo fann o settimanalmente la spola per il traspo rto urcrent e de l le parti di ricambio necessarie dei Re pani di volo dislocat i in I talia. ·

Il servizio inizia i n primavera. All'avvicinarsi dell'inverno, i responsabili d el rifornimento materiali debbono n utrire se ri dubbi sulla conti nuità del servizio affida to al repa rto italia no, se met tono in preal larme un Gru ppo Canadese.

In un giorno cara tt erizzato da condizioni meteoavverse la Base è prat icamente ferma: ntent e partenze, nieme arrivi. Arriva però un italia no che, con visibilità zero, atterra regolarmente e si porta alla piazzola di carico (3 1).

Caratteri stica pec uliare dell 'addes tramento e del d ell'aerotrasporto milita re è che un equipagg to non debba necessariam e n te com piere il suo lavoro sempre su lla s tessa rotta c sulle stesse basi, ?'la veng.a comandato nelle navigaz ioni pitt disparate, tmprovv1sando il suo volo dopo un attento studio delle carte, dei portolan i e delle procedure di avvici namento e atterragg io.

Per il 46° Stormo questa è una norma di vi ta. Anche l 'ass is te n za logistica , specie nei primi te m pi, non è predisposta ma si avva le della amich evole delle basi straniere. Le razio ni a l ungo raggJO sono ancora in mente Dci e la diaria insufficiente ma a tutto viene posto rimedio con italica intrapren: denza. P anini confezionati amorosamente in famiglia, di vino da bere in compagnia dei coll eg h i stranten . F. qua nd o non si può co n ta re sul generoso <l ppoggio del le bas i americane, ch e fortu nat am ente sono qua si d appe r tutto , si d orme sull'aeropla no, ed un pacco di spaghetti salta semp re fuor i .

Si stringono così nuove amiciz ie all'estero, si sale nella considerazione degli alleati in campo NATO, che hanno segu ito con simpa tia la nostra ascesa ed ora posson o toccare co n mano il grado di. efficienza raggiunto dal R e parto.

Ciò che particolarm ente li co lp isce è lo stato tecnico dci velivoli, l'ordine e la pu li zia che regnano a

Ritorno a casa.

bordo, grazie a ll'opera de gli specialisti. (Un am erica no farà n otare che su lle carling h e i taliane ci si può specchi ar e)

Q uella dell'am icizia è la simpat ica scoperta fatta dagli equipaggi nei primi anni di impieao fuori da i Il mondo, usci to da una guerra sembra ncercare ne ll ' incontro con il prossimo, senza disti nzi oni di razze, il lavacro che lo ripulisca dalle brutt u re di queg l. i a nni torment osi .

E dim ostra pa rticolare sim pa Lia per <rli aviatori italia ni. "'

Lo manifesta la vecchia zitella anglosassone incontrata all'ora di colazione nella modesta pensione, margini dell'aeroporto, con il buon giorno pronunCia to n ella nostra lingua, accompaonato da un cordia. le sorri so "'

L ' attic c into ted e sco di W icsba d en al q uale si ri vo lge per aiuto l'equipa ggio gi Lmto i n cit tà a tarda o fermo ancora all a co lazione del mattino, da prinCipio guarda con sospeno le divise esotiche che si rivolgono a lui in uno stentato inglese, ma appena sente pronunciare la parola italiana si illumina tutto, e pri ma da l 'i nd icazione ri chiesta, po i add iri ttura accompagna il gr uppo <l lla birreria, racco manda ndo di servire le mi g li o ri salcicce con cra u ti pe rché si tratta d i italiani.

. E che dire del soldaLino U.S.A., oriundo . il quale mcontra presso il grande magazzino della base lo italiano che sta facendo compere? Gli si avV1Cll1a e lo rimira da capo a piedi. anc he le scarpe so· no fo n te di merav iglia , e po i : ma tu sei italiano! Qu esta è la tua div isa ? La piì:1 be lla de l mondo! -E ne è tutto fiero, quasi si sentisse liberato da u n se nti men t o di colpa ancest rale, inibito come è da llo stesso pu dore che avevano inizialmeme nel sangu e gli equi-

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paggi che si p re sentavano all'estero dopo una guerra perduta.

A Tours si esibiscono le pattuglie acrobatiche dei paesi alleati, e quelJa italiana. La 46" fornisce il supporto logistico alla 51 " che ci rapp rese nta. Diffi cile esprime le senzazioni e raccontare i fatti di quel la g iornata

Lo « spcaker >> p resen ta le pattuglie a mano a che compaiono alte nel cielo della manifes tazione. Ecco i vincitori della battaglia di Inghilterra (e gitt u n lu ng o pa n egirico). Tocca ora agli aviatori U.S.A. che, percorrendo a ritroso il cammino di Lafayette, vennero in nostro soccorso quando subimmo l'affronto alemanno. I Belgi, i Canadesi, i Norv e0esi. E naturalmente i Francesi .

L 'equipaggio della 46", sperduto n ella moltitu dine dei centomila che assistono alla esibizione, è seriamente imbarazzato: e di noi che diranno?

Les italiens! E' un urlo che prorompe dalla ma rea che li circonda, e copre la voce dello « speaker » che sta dicendo: ecco gli eredi degli Assi delle C rociere Atlan tiche, di Agello, di Nuvolari.

Di Lollo e i suoi si prese n tano all'improvviso volando ad u na spanna sulla testa degli spettatori e poi su, dipin gono il cielo come angeli chiudendo il t utto con una bomba da brivido

Povero equipaggio della 46a, afferrato da m:ani frenetiche che vogliono toccare ,,)meno un pezzetto

di aviatore italiano e lo portano in trionfo gridando a gran v oce: Vive L'Ira)ie.

Le basi americane, alla fine lavori , si trasformano in u n grosso paesotto pieno di bambini, mogli c mariti, che van no a fare la spesa, e la sera si riu nisco no nei circoli a giocare a tombola, dopo, il pranzo in comune. Quelli de lla 46a v i sono ormai di casa. Fanno le loro spesucce, giocano coscienziosamente a tombola, mangiano e non alzano mai il gomito.

Quello del bere è un primato mondiale che CI viene immeritatamente attribuito. Gli america ni in quelle sere spiano i nostri con simpatica ansia mor dace.

Gli italiani, pasteggiano con il v ino, si avvicinano al bar per il drink e per l 'a mmazzacaffè, ma n on sono ebri nemmeno di venerdì. Alla fine, gli ospiti constateranno, con delusione, che non siamo dei fuoricl asse u ltraresisrenti all'alcool, ma solo degli uomini dorati di autocontrollo atavico che forse a loro manca. E sarà per tutti una serata di festa quel famoso venerdì in cui un nostro capo equipaggio, non abi tuaro a bere, verrà preso in mezzo a loro e sbronzato per benino. Dimostrano la loro gioia con grandi manate sulle spalle ancbe la mattina dopo , quando ci presen tiamo a compilare il piano di volo per il rientro. Anche voi (finalmente ! ) dopo tanti anni.

Hanno vinto la loro battaglia e ne siamo lieti per loro.

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Verso l'aviolancio.

L'autunno-inverno del 1955 e la primavera del '56 vivono sotto il segno della operazione Bovington.

A seguito di un accordo economico di scambio me rci l'Italia e per essa l'Aeronautica Militare, acquista in Inghilterra baracche metalliche prefabbricate pei le necessità delle Bas i Aeree in fase di rapida r icostruzione e riorganizzazione.

La stazione di consegna del materiale è un aeroporro nelle vicinanze di Londra, dotato di una pista di non grandi dim ensio ni e tuna ondu lata per le particolari condizioni orografiche della zo na. Le parten ze a pieno carico so no olremodo impeg native, e a questo si aggiun gono le difficoltà proprie dell'inverno ing lese. Nebbia, ghiaccio ed il traffico aer eo della zona di Londra. Manrenere l'impegno, con un ponte aereo che mobil ita pra ticamen te tutte le risorse del Reparto, è un po' la prova del nove della 46n Aero briga ta.

Non un incide nte, ritardi irrilevanti, piena soddisfazione del mittente e degli organism i addetti al con trollo dello spaz io aereo .

Piena soddisfazione an c he per la vecchietta che abita ai margini del campo dove si trovano le piazzole di decen tramen to. Gli aeroplani che partono e arrivano nelle ore più disparate quando « tirano » i motori per i contro lli la dis t urbano, non la fanno d o rmire, e se ne lamenta urbanamente con una tele fonata al Comandante della base . Veniamo pregati di compiere questa ope razione dopo il rullaggio, il più lontano possibile, e a questo si uniformano per primi i velivoli locali

Girando il mo ndo si impara ! Un ese mpio di civi ltìt e di risp etto dell'individuo che ci viene dalla de mocratica Inghilterra che finalmente impariamo a conosce re da vicino.

A partire dal 21 novembre 1956, il R epa rto da il suo sostanziale contributo alla soluzione del problema n ato dalla crisi di Suez

I vclivo] i, con a bordo i caschi azzurri della O.N .U., si sgranano ininterrottamente fra Napoli c l'Egitto.

E' un lavoro mass acrante sia per le lunghe navigat:ion i in mare aperto che per la mancanza di assistenza logistica sulle basi terminali, an cora fumiganti pe r l'offesa aerea sub ita.

Anche il piano dì volo viene fatto alla cieca, e le ul time informazioni di carattere meteorologico si fermano all'altezza di Cre ta. Imperativo atterrare con a bordo benzina sufficiente per il rientro allo scalo in termed io, che viene fissato su di un aeroporto situato in v icina nza della Baia di Souda. E' un poco come essere torn ati indietro d i una quindicina d'anni , specie per chi la guerra l'ha com battuta in questo teatro operativo.

In testa a tutti, nella prima tornata, parte il Co mandante dell 'Aerobriga ta. A man o a mano che avanza lu ngo la rotta trasmette via radio i bollettini

del tempo e, una volta a t terr ato , ragguaglia i velivoli che lo seguono su lle condizioni della pista, che era stato bombardata il giorno precedente Mentre viene incrociato, già sulla rotta di rientro, comunica che non intende avvalersi del riposo a Souda e prosegue per Pisa. Q u indici ore filate di vo lo fra andata e ritorno con un panino e una gassosa in tasca . Nei limiti di sile nzio radio gli gridano stakanovista Il vecchiaccio (32) sghignazza compiaciuto e tira diritto.

A Souda , gli a mericani hanno di staccato una nav e appogg io con la b e nzina, il pranzo c una brandina per tut ti Qualcuno dorme sotto g li u livi avendo per soffitto le stelle.

I gentili ospiti si fanno in quattro, c'è anche la birra fresca e, che il Signore li perdoni, gli spaghetti con la marmellata.

Il tramont o illumina la baia di lu ci dorate , vi è una grande qui ete.

Dalle acqu e emergono la told a e le sovrastruttu re del Kent. Qui lo immobilizzaro no per sempre i mezzi d'assal to della nostra Marina Militare in una notte di tregenda.

Ci si guarda attorno sereni, contenti per il buon lavoro svolto nel la giornata, e ci si sente ancora i protagonisti.

Questa operaz ione fruuerà alti riconoscimenti e, quel che più conta, finalment e l'a pprovazione della razio ne viveri per voli a lungo ragg io, così come era stata reiteratamente proposta e studiata dal personale navigante e sanitario del Reparto dopo n umerose esperienze in co rpore v ili.

Nel febbr aio 1956 la penisola, specie al Sud, vive ore difficili pe r la neve caduta in quantità tale che memo ria d'uom o non ricorda. I paesi rimangono iso lati ed è necessario rifornirli con urge nza. Nei casi difficili interv iene la 46a Aerob ri gata co n i suoi C. 119, progettati particolarmen te per l 'aviolancio.

E' un bel vo lare, come di altri te mpi. I velivoli no n hanno quot e di volo da risp etta re, sfiorano le cime dci monti per buttarsi dentro le go le e ·discendere lu ngo le va llate alla ricerca dell'obbiettivo Spesso i p iloti risalgono la va lle, che ha per coperchio le nub i, ed entrano nel catino attraverso una strettoia sperando di trovare al di là tan to spazio da circu ita re e che la porta non si chiuda

Ci si sente come elettrizzati, la salute e il benessere di tanta gente dipendono da noi, dalla nostra ca pacità e anch e, perché no, dalla n ostra speri colatezza.

I paesini, avvertiti per radio da l Ministero d ello Interno che dirige l'operazione, ci attendono trepidanti. Qualcuno pratico di av iazio n e si trova dappertutto, e sugli spazi prescelti per il lancio dei soccorsi spiccano le <<T» fabbricate con mezzi di fortuna Tutta la popolazione, con alla testa il Sindaco, Dotto re, Parroco e M a resciallo dei Carabinieri, urla, si sb raccia.

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Questo i piloti possono vederlo e inwirlo perché una volta tanto le <<puntate » fanno parte del l avoro da compiere e sono i l premio per chi sta r ischiando, per portado a t ermi n e n el mig liore dci mo d i

In una d i quest e gio rnate capita a Ciampino, d o v e è stata impiantata la base operativa, un distinto e compiaciuto signore che si qualifica per il Sindaco di X. Chiede un lancio per i suoi amminist r ati. Gli v iene risposto che la cosa è di competenza del Ministero degli Interni. Insiste eccicato, commosso, e alla fine s i confessa : il lancio, oltre che necessario, è per lu i una quest ione di prestigio. Tuui i paes i della zona hann o god uto dello spettacolo tranne i l s uo

Ma Lei Signor Sindaco assediat o d alla neve, come è potuto arrivare fin q u i? Ci most ra u n a lucida au tomobile

Con lo scioglim en to del 36° Stormo (33) e la fine dci vetust i S.82, tutto il peso dell'aerocooperazionc con l'Esercito, per quel che riguarda l 'aviolancio e l'aerotrasporto di uomini e materiale , viene a gravare sulla 46" Aerobrigata. .

Il 30 giugno 1957, il Centro Militare di P aracadu-

risma di stanza a Viterbo si trasferisce a Pisa. Si trat ta d ella vecchia Scu ola Paracadut ist i dell'Aeronau t ica Militare, passata nel dopo g uerra so tto l'egida del l 'Ese rcito.

Mo lte de lle loro tradizi oni vengono dal cielo ed anche nel modo di muov ersi, di ragionare, vi sono ma gg iori affinità che con altri Repa rti, il che permette di capirsi in fre tta .

I quadri sono formati in gran parte dai resti della Folgore e della Nembo. Gente un poco svitata, con dietro le spalle un glorioso passato e un grande cuore.

Da questo momento una larga fetta dell'att iv ità di vo lo vie n e assorb ita d a li 'addes tramento e dalle esercitazio ni e manovre svolte in com u ne.

T a le impeg n o t ende sempre pil.1 a dil atarsi perché da l << Cent ro))' diven uto successivame n te Scuola (l aprile 1964 ), germoglia impetuoso uno d ei più sa ldi strumen ti di impiego delle forze Armate Italiane, la Brigata Paracadurisri , che il 20 giugno 196 7 assume il nome della Divisione cnrrata nella leggenda sulle insanguinate dune di El Alamein: FOLGORE

Fuori!
-Il

La prima fase dell ' aviolancio.

Giornalmente convergo no a S. Giusto, ormai loro seco nda casa , i giovani paracadutisti della Scuola e della Brigata per i lanci di addestramento ed abilitazione.

I bianchi ombrelli che distaccatisi dal C.119 planano lievi sui campi di manovra limitrofi e sono visione consueta per g li abitanti della 7.0l1a e fanno or mai parte del paesaggio di questa dolce terra di Toscana che ci ospita.

Ma dove si estrinseca e si rivela completamente la validità del lavoro svolto in comune è nelle manovre e nelle esercitazioni a carattere interfo rze nazionali e N A.T.O.

Nel luglio 19 58, nel quadro di una esercitazione · a carattere nazionale, 12 velivoli C. 119, in formazio ne di colonna di pattuglia, fanno un lancio contemporaneo di uomini e contenitori.

Il 12 settembre, in cooperazione con le Forze Armate della Repubblica Federale Tedesca, 14 C.ll9 lancia no uomini e materiali.

Il 19 settembre, sem pre in Germania, una forma z ione mista di 8 veli voli C.l19 della 46• Aerobrigata e di 4 velivoli Tedeschi NorthAtlas (n. 12 velivoli in colonna di pattuglia), effettua il la ncio di numerosi paracadutisti in condizioni ambientali rese difficili

da lle avverse condiz ioni atmosferiche.

Ques to tenere a balia i Tedeschi, che stanno risalendo faticosamente la strada della rinascita, è motivo d i non poca soddisfazione per gli equipaggi italiani, che si erano distaccati piuttosto bruscamente da loro dopo l'otto settembre.

L'attività della 46aAeròbrigata neg li anni dal 1964 al '70 è molto intensa e molti sono i lanci di uomini e materiali e il loro trasp orto in varie località italiane.

Interi Reparti vengono aerotrasportati nei luogfiì e nelle ore prefissare, indipendentemente dalle condizioni meteorologic he della giornata. Interi Batta glio ni vengono aviolanciati, al completo di uomin i c materiali (camionette, cannoni, viveri e munizioni).

E' un tipo di impiego che mette a dura prova il sistema nervoso dei piloti, che sentono la responsa bilità morale, olt re che oggettiva , degli uomini a loro affi dati per il giusto lancio. Pur con l' ausilio a terr a della pattuglia guida e dei me:tZi visivi di segnalazione, valutare esa ttamente l'intensità del vento in quota, e la conseguente deriva , richiede lu nga esperienza ed un perfetto affiatamento fra p ilo ta e direttori di lancio. C'è poi da conside rare il fattore emotivo dell'uomo che in testa alla fila può, con im-

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Aviolanci di carichi pesanti.

provvisa esitazione, provocare quel rita rdo fra un salto e l'altro che determina la dispersio11e del plotone aviolanciato. E allora qualcuno va fuori zona, qualche altro si sloga o si rompe una gamba, qual cun altro si lancia male e sbatacchia contro le strutture del. velivo lo. Cosl interv iene il pretore che, in mancanza di un a legislazione che preved e gli aeroplani, mette il C.ll9 sul piano di un car retto e vuole sequestrare il mezzo e mettergli i sigilli. Cose accadute

E chi ci va di mezzo è il pilota perché un responsabile deve pur esserci e allora il malcapi tato passerà i suoi guai, s ia pure per ora , senza g.ravi conseguenze. Anc he questo è accaduto.

Completano il quadro dell'aerocooperazione gli interventi a favo re della Marina Militare per i lanci diurni e notturni dei sommozzatori in mare aperto, i voli di ambie ntamento dei Cadetti della vic ina Accademia Navale, le esercitazioni di socco r so in .monta gna con le Brigate Alpine, e le operazioni Teulada e Bardufoss.

Dal 1960 in avanti, e durante cutto l'arco dell'anno, vengono aerotrasportati nei poligoni di Capo Teulada, in Sar degna, i Rep arti corazzat i dell'Esercito che devono compiervi l'addestramento.

Oltre a ciò l'Aerobrigata assi cura il movimento e il riforn imento per via aerea dei Reparti di Alpini che periodicamente partecipano alle esercitazioni invernali in Norvegia , della Forza Mobile Alleata.

L'impegno, oltre che oneroso per il numero dei velivoli e le ore di volo impiegati, è logorante per gli equ ipaggi, n on adusi ad operare con tem perature che oscillano sui 30° sotto zero.

Gli alpini vi si trovano benissimo, ci sguazzano.

Chi si accinga a compiere un consuntivo della auività del Reparto in questi ultimi ann i, nota, scorrendo il diario storico, che n on vi è evento suscitatore di caric he emotive neU'op inione pubblica che non abbia visti impegna ti i disarmati e pacifici C.ll9. Essi sono srati spesso i soli rappresentanti della Nazione in evcnri lieti e infausti verificatisi nell'area del Mediterraneo, del Medio Oriente e dei più lontani ter· ritori african i: da Tamanrasset a Librevi lle, da Agadir a lla Rhodesia, dalla Turchia a Pire nze, dall a Sici li a alla Libia.

Dal diario storico: anno 1959. Tamanra .rset (Sahara Francese) missione di trasporto perso nale c au romezzi della radio T e levisione Italiana che deve realizzare un documentario sulla

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L' avio lancio.

• •

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attività assistenziale in favore della popolazione locale.

Vo lo di particolare interesse per le incognite di cara tt ere tecnico che si presentavano: dal compor tamento del velivolo C.ll9 G. durante gl i atterra gg i e i decolli su pis ta in terra battuta al rendimento dei filtri antisabbia, dal rendim ento dei motori alle alte temperat ure, spec ie in decollo, all'assistenza logistico-tecnica delle zone semidesertiche.

La missione, della durat a di 22 ore e 25' di volo, si è sviluppata su 3. 142 miglia nautiche rispettando gli orari, i tempi e gli scali previsti.

Libreville (Africa EquatOriale Francese) Missione effe ttuata per il trasporto di medicinali offerti dal po polo italiano al Dottor Albert SCHWEITZER. Il volo di trasferimento ha presentato aspetti davvero interessa nti sia dal punto di vista nautico che di impiego della macchina. Per il sorvolo di lun ghi tratti in pieno deserto , privi di radioassistenza alla navigazione, si è fatto ricorso alla osservazione degli astri per il controllo della posizio ne Ore di volo impiegate 36 e 15' per 5.000 miglia nauti che volate

Il grande v ecchio attende l'equipaggio sulla sponda del fiume, oltre il quale sorge il suo mondo fatto di povere baracche e di tant a umanità che h a bisog no di lui. Più tardi, nella calma notte equatoriale , si diffondo no le note della Toccata a Fuga in Do minore di Bach.

Il famoso concertista, adu so all'osse quio dci grandi della terra e all'asc o l to di intere folle di amato ri , quando si esibisce nelle più importanti sale di Europa e America, suona per gli aviatori della 46' e ripaga così il popolo italiano per i doni ricevuti.

Sempre dal diario sto ri co: anno 1960.

Rhodesia missione di trasporto personale e au tomezzi della Radio Televisione Italiana per la realizzazione del documentario Italia . I n questa loca lità, imprese e lavoratori italiani hanno realizzato la grande diga di Kari.ba su ll o Za mbesi.

Velivoli impiegati n. 2, ore di volo 86 e 30' , ma teria le trasportato 4.460 libbre. Anno 1961.

Viene ancora r icordato da molti, in Italia, come l'anno della completa eclissi di sole Tn pieno giorno la vita si fermò. Gli uccelli pigolarono sempre più fiocamente come nell'imminenza della notte, poi tutto restò come sospeso per alcuni indimenticabili attimi.

tl fe nomeno, di grande interesse scientifi co, fu ripreso il 15 febbraio da una «equipe» dall'Osser vatorio Astronomico di Arcetri ( 34) che , allo scopo dl innalzarsi in atmosfera piì1 pulita e non essere ostacolato nelle sue osservazioni da eventu ali forma zioni di nubi, si era imbarcato con tut te le attrezza ture su un C.ll9. Il Va gone Volante, al quale erano state t olte le valve posteriori, diven ne così una g ran de veranda siruata a 5000 metri di altitudine ed aperta verso l'infiniro. Per tutto il periodo deJI'osservazione, radio operatori della Radio Telev isione Italiana ospiti a bordo con le loro att rezzature trasmisero la radiocronaca in diretta su lla rete nazionale e d estera .

Ma dove il Reparro, con la mob ilità e la flessi bilità c he lo caratterizzano, fa sentire il peso del suo insostituibile apporto è n e l corso di calamità naturali.

Dal 1° al 17 marzo 1960 n° 7 ve livoli dell'Aerobrigata accorrono fra i primi in Marocco, dove un tcnemoto ha distrutto Agadir, trasportando in loco

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L'eclissi di sole del febbraio 1961 ripresa a bordo del C.119.

L'• equipe • dell'Osservatorio Astr onom ico di Arcetri a bordo del C.11 9 che la condu rrà in vo lo per effettuare i ril e vamenti durant;e l'ecli ssi di sole de l 15 febbraio 1961. Al ce ntro, con il caschetto in pell e, il Prof. Righ in i , Direttore dell'Osservatorio.

u n ospedale, completo di uomini e materiali, deiia Croce Ro ssa Italiana.

Successiva mente effe ttuano un ponte aereo Agadir-Cas ablanca, trasportando ferit i e materi a li di prima necessità .

L'opetazione vi ene com pletata da l trasporto in Patria dei co nnazion ali sinistrati.

Ore di vo lo 13 7,05 ', uomini trasportati 13 5, ma terial e trasportato 4.460 li bbre.

Settembre 1962 T erremoto di TEHERAN Trasporto di medicinali. Ve li voli impiegati 2, per ore di vo lo 62 , materiale traspor tato 24.000 libbre.

4 10 ottobre 1962 Alluvione di Barcellona Trasporto di medicinali

Velivoli impiegati l, per o re di volo 7 e 30' , materiale trasportat o 10.230 libbre.

Dicemb re 1962 Terremoto di Aden Trasporto di medicinali nel volo di andata, e di connazio nali al rien tro.

Velivoli impiegati 1, co n R sortite, pe r ore di vo lo 39 e 45', pe rsone tr asport ate nu 20, materiale trasportato 2.000 libbre.

14 luglio 1963 Terremoto di SKOPT]E Tras por to di medicinali.

Veli voli impiega ti J, con 3 soni re , pe r ore di vol o 14 e 30' , materi ale n·asportato 17.000 libbre. 22 agosto e l 0 settembre 1966 Terr emoto ìn T urchia T r asporto di coperre e medicin ali . Vel ivoi i im piega ti 9, con 6 7 so rtite, per ore di volo 215 e 15'. Materia le traspor tato 79 .386 libbre.

Aprile 1970 Terremoto in Turchia. Trasporto di mareriali di prima necessi tà. Velivoli impiegati 4, co n 20 sorti te, per 01·e di volo 57 e 25'. Materiale traspo r tato 35 .330 lib bre.

Gli imerven ti della 46a Aerobrigata a favore d el Ministero degl i I nterni sono indirizzati alla soluzione dei problemi origin ati da cal amità nazionali .

A questo scopo ve ngono effe ttuat e ese rcitazioni di mobil ira:àone e t rasporto in volo di repa rti dei Vigili del F uo co. Non ci si limita a un battesimo del l'aria, ma il vigile oltre a ve ni re abituaro a conside ra r e il volo co me fatto naturale, ac quisisce le cognizioni tecniche necessa rie al carico e scarico d e l materiale di pronto intervento.

D egne di nota le esercitazioni: Alba l, Castore 3 , Eolo effettua t e negli anni 1964, 19 66, 1968, nel corso d e l le quali sono trasportati in vo lo , dal con ti

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nente all e isole , rispettivamen te 120, 636, 395 uomi ni e l.OOO, 40.560 , 4000 libbre di materiale, per un totale complessivo di 133 ore e 0_5' di volo.

La val id i tà dell'iniziativa viene dimostrata dalla prontezza operativa messa in atto nel corso di eventi dolorosi , come l'allu vione del 1966, che colpisce i n pa r ticolare Firenze, ed il Terremoto di S icilia del 1968.

Le cifre. Per i soccorsi agli alluviona ti vengono impiegati 35 velivoli con 109 sortite per complessi ve ore di volo 137 ; traspor ta ti 186 vigili del fuoco e 255.080 li bbre di materiale.

In Sicilia: 246 velivoli con 712 sortite per complessive ore di vo lo l.260 e 55'; trasportati 5. 7 44 uo mini e 1.786.984 libbre di mater ia le.

Con il ponte aereo Napoli-Cairo (21 nov embre 1956 ), effettuato in occasione della crisi di Suez, ha inizio quella collaborazione con I'O.N.U. che porterà i velivoli della 46• Aerobrigata ad operare sotto i p iù diversi cieli a salvaguardia della pace nel mondo.

Il rispetto quasi pignolesco dei tempi di esecu zione, l'alto grado di efficie nza messo in luce da uomini e macchine, fanno convergere sul Reparto l'at te nzione degli organismi internazionali .

Se prima di Sue:t. il Reparto viene utilizzato per ché disponibile fra i tanti, dopo lo sarà perché gradito.

L'O.N.U., che deve aver attentamen te valutato, oltre che l'efficienza della 46" Aerobrigata, anche la buona organizzazione e il fe lice sito della Base, chiede ed ottiene di distaccare una sua rapprese ntanza sul· l'aeroporto di Pisa.

Dal 28 settembre 1957 all'aprile del 1958, viene effet t uato l'avvicendamento delle tr u ppe scandinave che presidiano le zone di armistizio trasportando, fra EL ARISH in Egitto c BEIRUT nel Libano, 5 344 uomini e 427.582 libbre di materiale, per ore di volo 509

In occasione della crisi di Cipro (o tt obre 1964), ve ngo no aerotrasportati da Stoccolma a Nicosia 1.031 uomini c l 0.5.16 3 libbre di materiale, per ore di volo R17 e 50' .

La guerra lampo di Israele mobilita ancora i C. 119 di Pisa, c he trasportano al Cairo ed ad Amman un totale di 12 .300 l ibbre di materiali O.N.U per complessive ore d i vo lo 38 e 25'.

L'Il luglio 1960 ha inizio l 'operazione Congo. Ordine di Operazione n° 615 del 9 luglio 1960.

Missione: evacuazione profughi italiani da l Con go E' a questo scopo che due velivoli dell'Aerobri· gata deco ll ano da Pisa per l'Africa Equatoriale dando inizio a una operazione che, concepita con intenti limitati , si svilupperà impegna tivam ente ne ll 'arco di 23 mesi, clall'll luglio 1960 al 19 giugno 1962, con l'impiego di 68 velivo li per 2.177 sortite e 9 .1 65 e 0 5' ore di volo. Uomi ni trasportati 8.100 , materiale 9.328.201 libbre.

Il 30 luglio, altri 3 velivoli portano in Congo viveri e medicinali per i locali, rientrando con profu ghi italiani.

L'operazione ha all'inizio carattere estemporaneo ed episodico. Con il precipitare della situazione, lo O.N.U. chiede al nostro Governo di utilizzare un con tingente della 46• Aerobrigata in loco.

Il 26 agosto 1960, quattro velivoli si trasferiscono a Leopoldville. In data l 0 settembre, con l'arrivo d i altri 2 velivoli, si forma la Sezione Congo.

Il l 0 ottobre 1;>60, la Sez ione, completata con lo invio di personale per i servizi tecnico ]ogistici, assume il nome di "Distaccamento Congo 46a Aerobri· gara", co n sede sull 'Aeroporto di N'Djili (Leopoldv ille )

L'Italia assicura così all'O.N.U. un contributo ,mensile di 450 ore di volo, delle quali 150 vengono impiegate per traspo r ti da e per il Congo, stante an

Nevicata 47

4 l

che la necessità di effettua re a Pisa le revisioni perio Jiche dei velivoli, e 300 ore restano Jisponibili per le necessità operative in Congo.

Ventimila uomini, di razze e popoli d iversi, ap parte nenti a 29 nazioni, prodigano la loro opera non priva di rischi e sacrifici a favore del nuovo stato, cbe attraversa la fase più difficile della appena rag giu nta indipendenza.

Il Distaccamento costitutisce, nell'ambito delle forze Aeree a disposizione del Comando O.N.U.C., l 'unico Reparto organico, omogeneo, uninazionale e con personale in servizio permanente effettivo Posto sotto il controllo operativo del Comando Forze Aeree O.N.U. dipend e disciplinar mente e per le esigenze tecnico-amministrative dal Comando 46" Aerobrigata.

L'ambiente in cu i i velivoli operano è completa· mente diverso da quello usuale. Le cond izioni climatOlogiche in Congo e lungo le rotte di trasferimento limitano il rendimento delle macchine e degli equipaggi. Specie la quota densi metrica alla quale normalmente agiscon o i velivoli, imposta dall'orografia, trasforma ogni avaria in eve nti densi di pericoli. Pur· troppo alcuni incidenti, che in altro ambiente avreb bero avuto felice conclusione, chiedono il contributo del sangue (35).

Si aggiungano le difficolt à della navigazione stimata su di un territorio in gran parte ricoperto di folta vegetazione, spesso mutevole con l'andamento meteo stagionale, sprovvisto di una rete di radioas sisrenza efficiente e si avrà un quadro del teatro operativo nel quale viene impiegato il Distaccamento.

Ma è nec essario operare anch e se i velivoli sono spesso impiegati in condizioni di carico fuori dai li miti di sicurezza, su aeroporti con piste corte e in terra battuta.

I rapporti con la popolazione locale sono buoni. Gli italiani già nelle precedenti missioni in terra di Africa hanno raccolto i frutti di una politica colonia le forse non economicam ente felice, ma che ci ha accattivato le simpat ie dei locali. Appena ci si quali fica, da Casablanca a Mogadiscio, l'indigeno vede in noi una stirpe di uom ini che , a differenza di altri colonizzatori , hanno lavorato con loro spalla a spalla nei lavori più umili. Stirpe di emigranti che cercavano il loro pane più che di conquistatori. E dimostrano di essere amici

Questa reciproca fiducia, questa simpatia, starà alla base della maggior tragedia che abbia colpito il Reparto Jalla sua costituzione: Kindu.

Esercitazione di soccorso in montagna
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L'undici novembre del 1961 due velivoli decollano da Kamina, per Kindu. Hanno a bordo materiale destinato al Presidio Malese dell 'Aero porto.

In partenza c'è aria di festa quasi si partisse per una gita. Anche l'Ufficiale Medico si aggrega agli equipaggi. A Kindu risiedono alcune famiglie di Ita liani che hanno fraternamente accolto i Connazionali nel corso di precedenti missioni.

Dopo l ' atterraggio, il Comandante malese li con siglia di rimanere in campo. E' prudente non raggiun gere nemmeno la mensa che è situata fuori dal peri metro aeroportuale e senza alcun presidio.

Nella zona truppe congolesi non sono piì:1 con trollate, e chi ha interesse ad aumentare il caos, eccita gli animi facendo leva sui sentimenti xenofobi sem

pre laten ti in uomini di colore che abbiano troppo af frettatamente ottenuto la libertà

Gli italiani pensando che la cosa no n li riguardi, nessuno può avercela con loro, e in testa hanno lo azzurro basco dell'O.N.U.

Si recano a mensa , inermi. A bordo esiste una dotazione di armi per casi di emergenza, q u ali gli atterraggi di fortuna in territo rio infido, ma lì nmane.

Quì li raggiunge una turba impazzita, che li afferra e li trascina lungo la strada che conduce a Kindu, dove verranno massacrati

Unica t estimone la bianca Madon nina che ora veglia il loro eterno sonno nel Tempio eretto dalla pietà degli italiani ai margini di S. Giusto (36 ).

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Il tempio-mausoleo dove riposano i caduti di Kindu

Il compito della specialità T rasporto Med io è di assicurare il movimento per via aerea di uomini e mat e riale ne lle "7.on c di combat time n to" o n e lle sue immediate v icina nze , quando il fatto re "tempo" d iventa de te rm in ante pe r la ri us cita de ll e operazion i. ln pace tale compito si traduce in pe r ovviare alle necessità logistico, operativa e addestrati ve delle tre Forze Armate e dell'amminist r azione civile dello Sta to. Assolve inolt r e gli impeg ni a ssu nti ne i confronti d ella N .A.T.O. e d ell 'O .N.U. in sede in remazionale.

Q ues ta atti v ità co nt empla nav igazio ni a me d io raggio pe r trasporto d i uomini e materiali, e ope ra zioni d i aviolancio.

Oltre a questo, la 46• Aerobrigata provvede alla preparazione degli equipaggi di nuova asseg nazio ne, destinati a rinnovare gli orga ni de l suo pe rso nale so t toposti a contin uo stillicidio da l prog rammat o avv ice ndamento , e da l travaso n e ll a av iaz io ne civile , ch e h a quì il serbatoio da l qu a le attingere a colpo si curo e in maggior copia. A q u es t o compito è de s ti n ata una "Sezione Addestramemo Equipaggi", con attribuzioni prettamente scolastiche, che si sostituisce alla sc uola p lu rimotori non do tat a di questo veli volo di linea

L 'a t t ività dell a "Sezione" è talm e n te importante ne i riflessi d e ll 'att iv i tà futura d e l Repa rto che per assicur arle un a sicura d ispo nib ilità d i velivoli e di ore volative è stato necessario formare un nuovo grup po di volo: il 50° Gruppo T.M. che, disciolto alla fine del passato conflitto, viene ricostituito con attribuz io ni in un primo te mp o prettamente addestrarive cd in seg u ito anc he ope r ati ve.

La qualifica di Sezione Add est ramen Lo E quipaggi (S.A.E .) trov a l a sua rag io ne d'essere nella attribu zione specifica di qualificare non so lo il p ilota , ma anche lo specialista c.l i nuova assegnazione .

Nella specialità c.Ia trasporto infatti più che la capacità del pilota ha valore la capacità complessiva de ll'eq ui pag gio , c questo p resu ppone la co mpl e t a ido n e i.tà di og ni singo lo compon e n te

Il pi lo ta , p ro ven ie nt e dalle sc u ole di volo o da a ltri R eparti v iene ass u n to in forza da ll a S .A .E., che ne cura la preparazione att r averso var ie fasi che prevedono:

un corso teor ico durante il quale vengono impartite no zio n i afferenti la co nosce nza d el veli volo, la navigazione c la meteorolo gia, le regole della aria e la foni a in lingua inglese; un corso p ratico di v olo s ul. ve li vo lo di linea, con lezioni di vo lo st rum en tal e basico, vol o s t ru mentale radioguidato, volo in pattuglia, aviolanci.

A l ter mine dd corso, il p ilota mu ni to dell e qualifi che basiche, compe ndiate d alla carta s trumen t ale bia nca (diplom a ), vi e ne passato ad u no dci Grupp i ope rativi , dov e attrave rs o un duro ti roc inio acquis i rà le massime qualifiche: carta strumenta le v erde (laurea}, car ta st r umenta le "master" (libera docenza),

pilo t a p ronto a l combattimento e "capo equipaggio i nte rna ziona le"

P er raggiun gere questi livelli d o vrà compiere come second o pilota u n lungo pe riodo p rima sul te rr itor io nazionale e poi all'e stero. Dovrà d imostrare di essersi familiarizzato con la lingua inglese, e di possedere, in grado elevato, quelle qualità personali di ra ziocinio ed iniziativa che contraddistinguono un buon l 0 pilota .

L'addes tr ame n to degli speciali sti è pure sudd iviso in corsi teorici c pratici Viene effe ttuata una atti vità di v olo sotto con trollo ch e prevede : v o li sul campo, vo li in territo ri o nazionale e, all a fine del ci clo, in terr itorio estero.

Dopo questo tirocinio il soggetto ottiene la qua lifica di specialista di volo sul velivolo C. 119.

P e cu li armente adatto pe r l'aviotras p o rto , il (' 1 19 si è dimos t rato idoneo anch e ad og ni tipo di missio ne s ull e med ie d istanze.

M acchin a vo lante co mp lessa e delica ta , specie ne l settore motori, nei pr imi dieci anni di impiego pres so il Reparto non ha mai acc usato avarie tali da compromet tere l'esito delle missioni.

In ri conoscimento del buo n uso che n e è st at o fa tto, vi è la Targa d ella Sicure:t.za del Volo asse gn at a per i l 1967 al 98° Gruppo, qu a le Reparto della N.A.T.O. (AIRSOUTH) con il minor numero di incidenti n e l corso de ll 'atti vità annuale.

Attualmente il pacifico bestione dimostra un poco il ventennale impiego, ma reg ge Regge per virtù propria e per l'appassionato c capace lavoro degl i speciali sti

Quando è in vo lo, l'equipagg io, s fruttando a d o ver e le appa recc hiature di bo rd o, può trovare qu el con for to fis ico che g li permet te di ope rare q uasi al lim ite m assimo delle capacità . Lo specialista un a volta a terra, oltre alle difficoltà tecniche, si trova spesso a dover affrontare i rigori del clima, ma i suoi problemi li r isolve sem p re nel m ig liore dei mo d i.

La vita d iff icile è il suo viatico.

Spericola to m it rag liere in gue rr a, infaticabbile e ge ni ale imp ro vv isa tore negli a nni b ui della re si ste nza, q u an do g li ae ro p lan i v enivano te nuti su sco vando i pezzi di ricambio fra i ferrivecchi , o in quelli di radiosa maturità del C.119, con il velivolo inte gro ed i ricamb i a portata di mano; lo speci alista è il pri ncip ale artefice d ella p rodigiosa cd efficie nt e lo n ge vità d el vecch io aeroplano .

Duecentosessantamila ore, vo litte sotto i cieli più d ive rsi , dai g hiacci d el circolo p ol are a rtico alle s tep pc d e ll 'Asia o sopra le sabbie infuocate de l Saha ra, sono il bilancio tecnico che piloti e special isti de lla 46• Aerobrigata possono presentare.

A IRSOUTH, nel corso della va lu taz io ne sulle ca paci tà tecnico-opera tive d e i Reparti di im piego alle s u e di pend e nze , effettuato nel corso degli anni 196 5 1966 e 1967, ass e gnav a ltlh t 4 6" Aerobri ga ta la l a ca tegoria. Pe r chi n o n è mo lto addentro a que ste cose: è come dare il più alto riconosci mento ad

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In parata.

una grande impresa industriale decorando il suo titolare della Croce di Cavaliere del lavoro.

Con l'aprile sono giunti attraverso l'Atlantico i C.130. Gli aeroplani ai guaii è legata una nuova fase di vita del Reparto.

Come i corsi e i ricorsi della storia insegnano, nulla sostanzialmente muterà; gli orizzonti si allargheranno per portare le coccarde tricolori laggiù dove altri connazionali, vedendole, si sentiranno meno soli, così come è stato nel corso degli eventi passati.

Questa cronaca di un Reparto, che nell'arco

di trentadue anni ha recato prest1g1o alla comumta nazionale in tutti i cieli dove le sue carlinghe hanno operato non ha scopi apologetici. E' stata scritta an che perché gli italiani, che avranno occasione di leggere queste note, sappiano , e possano trarre mo· tivo di legittima soddisfazione.

Ai quadri della 46", la consapevolezza eli avere ripagatO il Paese degli oneri soste nuti per il mantenimento di un Reparto che fosse, come è stato, stru mento di pace, portatore di benessere e foriero di civiltà.

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52
G li amici alpin i

APPENDICE

CENN I STORTCI SUL: 2° GRUPPO , 98° GRUPPO , 50 ° GRUPPO

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L'orto settembre segna per noi la fine di un'era ed il tormentato inizio di un nuov o periodo di storia. Come tu tli i ri vc•lgi men li u mani, gene rò crisi che provoca rono modifi che negli ordiname n ti c iv ili e militari. Gli organ ici trad izionali d e ll 'Aeronautica Militare, già strè mati da una dura guerra. ne uscirono sconvohi, anche in dipendenza dell 'este mporaneo trasferimento nel sud d ella

La vecchia gloriosa 253' , che riuni sce i supersti ti del 46° S ii Ltranti, il nucleo de llo Stormo Baltimora , po i. Y' Ae robrigata caccia, e con tinuerà ad operare nel r ico rdo de i suni I NGRELLI N I c COMP1ANI che. memori d i DELL'ORO c ami ci pateri di Kamikaze , si erano volontariame nt e schiantati con il velivolo contro u na nave nemica

Jl Reparto " P " , affluito q u asi al completo al Sud, e la 103 " Squadriglia O.A., di stanza a Bari ven go no riuniti in un Reparto che assume il numei'O

ordinativo di un famoso gruppo caccia: il 2 ° Gruppo autonomo C.T. , onorato nel corso degli eventi bellici da ben 4 medaglie d'O ro al V.M. ai suoi piloti.

I l 98° Gruppo B.T. del disciolto 43° Stormo, di ve nra gruppo au Lonomo T. e successivamente costi tu irà, unitamentc al 2 ° Gruppo T., lo Stormo Tra· s porti, poi -16° Stormo.

11 50° Gruppo B.T. opera validamente in vari fronti pnma di andare disciolto a seguito dell'armis ti z io.

Si crede pertanto o pportuno tracciare un breve p rofi lo storico di questi Reparti che hanno arricchito , co n il loro glorioso passato, il patrimonio spiriuale della -16a Aerobri gata , ( della quale sono ora viva parte), pur accusando la carenza di notizie docum enta te, c utilizzando in copia le informazioni otte nu te dai superstiti.

2 ° GRUPPO

A NO 1936

Ordinato il 15 gennaio su tre squadriglie, l 50", _1 51 " e 152 " , fa parte dd costituendo 6° Stormo C.T. sull 'aeroporto di Campoformido. Velivo li in dotazione: C.R. 32.

ANNO 19.37

Si trasferisce il 21 novembre unitamente all o Srormo sull'aeroporto di Miramare ( Rimini ).

ANNO 1939

Partecipa alla breve campagna di Albania operando dall'aeroporto di Brindisi ( 6 aprile). Successivamente s i trasferisce sull'aeroporto di Tirana ( 8 aprile) .., Il 21 aprile la 150" Squadriglia rientra in Italia ( ae.roporro di Ravenna ), ed i l l n maggio si trasferisce nuovamenre a Rimini per ricostituirvi il 2° Gruppo con squadriglie p ro ve nienti dal 3° e 4 ° Stormo (le vecche 151 " e 15 2'. rimaste in Albania, hanno da to vi ta al 160° Gruppo autonomo)

ANNO 1940

Il 2" Gruppo ( 6 Giugno ) si trasferisce sull'aero porro di Grottaglie e diventa 2 ° Gruppo Autonomo In tercett o ri.

Viene dota to di velivoli G.50 e successivamente tr asferito in Libia (fine di Dicembre 1940).

ANNO 19-11

Opera in Libia dove in diffic ili condizioni logis tico ambientali, copre la ri tir.na delle nostre truppe e la susseguente vino.riosa avan zata.

Per le durissime perdite subite il Grup po (;\gosto 19-11) vie ne rimp atriaro sull'tleroporto di Raven na ed il s uo comandanre ( 37) decorato dell 'O rdine Milita re d'Ital ia

Alla fi ne del 19-ll (di nuovo gruppo C.T.) viene dotaro di velivoli Re 2001.

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ANNO 1942

Nel febbraio, dopo un breve ciclo di addestra mento presso l'aeroporto di Gorizia, si rischìera sull'aeroporto di Ciampino Sud.

Il 4 maggio 1942 è schierato sull'aeroporto di Santo Pietro a Caltagirone. Di qui ope.ra su Mal ta e sul Med iterraneo. In questo periodo ben 4 p.iloti vengono decorati di Medaglia d'Oro al V.M. (Cap. Pii. An ni bale STERZI, caduto il 26 maggio 1942; Col. Pii. A ldo QUARANTOTTI, e T e n. Pii. Carlo SEGA TI , caduti il 12lugl io 1942; Magg. Pi l. Piero Giuseppe SCARPETTA, caduto il 14 agosto 1942)

Il 2 dicembre , sull' aeroporto di Ciampino Sud, il 2° Gruppo C.T . dive nt a « Interce ttore No tturn o » . Velivoli in dotazione C.R. 42

1\NNO 194.3

Il Comando di Gruppo, è schierato sull 'aeroporto di Treviso. La 152 " e la .358" Squadriglia (questa ultima dicembre 1940 ha preso da tempo il ruo lo de lla 15 1a) sono schierate rispet t ivamente a Sarzana e Albe n ga. La 150" Squadriglia è aggregata a Na poli al 22 Gruppo C.T.

Non è stato possibile rintracciare u lteriori noti zie documentate sull'attività del Gruppo le cui due Squadriglie, impegnate nella nuova specialità notturna, operano a difesa del territorio nazionale affiancandosi al 16r Gruppo I11tercettatoti, si no allo scio g li mento avvenuto dopo 1'8

Il 18 novembre 1943, sull'a eroporto di Lecce, vien e costituito .il 2° Gruppo aeroplani da trasporto (Art. 8 F O. n. 2 del 15 febbraio 1944)

Co ncorrono alla formazio n e del Gruppo il Reparto « P» e la 10.3" Squadriglia O.A. che assumo no rispettivamente il numero ordinativo di 102" e 10Y Squadriglia T .

Il Rep a r to «P» , dotato di velivoli S.M.79, si è tras ferito a Sud dell ' aeroporto di Centocelle, 1' 8 set194.3 , impegnandosi immediatamente in un ciclo d i azioni neii'T.talia occupata.

La 10.3" Squadriglia O.A., dotata di velivoli Ca 314, al momento de ll' armistizio trovasi già schierata su ll ' aeroporto di Palese (Bari) . Viene impiegata in azio n i di mi rr agl iamenro per il d isimpegn o di nostr i Reparti a t tacca ti dal nemico.

In seguito passa alla dipende n za del Raggruppa me n to Bombard ame n to e Trasporti e assolve i com pi ri de l servizio di posta aerea fi no al momento della sua incl usione n el 2° Gruppo.

ANNO 1944

U ricostituito 2° Gruppo, che opera preva lentemente nei Balcani, in Africa e nel le zone libere del territorio nazionale, rimane autonomo fino al l 0 luglio. Dopo tale data va a costituire lo Stormo Trasporti con base operativa l 'aeroporto di Lecce.

98° GRUPPO

ANNO 1940

Ordinato il l 0 apr ile su 2 Squadriglie, 240a e 241", fa parte del 43 ° S tormo B.T. su ll'aeroporto di Cameri.

Velivo lo in dotazione Br . 20.

Nel giug no , a ll'i nizio os tilità, opera sul fronte occidentale.

Dall'ottobre fa pa rt e del Corpo Aereo Italiano sul fronte della Manica ed ope ra dalla Base di Chievres (Belgio)

ANNO 194 1

L'11 gennaio rientra in patria e si rischiera sullo aeroporto di Lonate Po7.zolo .

Il 10 marzo 1941 diventa auto nomo e si trasferisce a Bi r Dufan (Libia). il 6 aprile è a K2 (Bengas i ) Il 7 maggio a Barce Il 27 lu glio a Cas tel Benito.

AN NO 1942

Dopo aver partecipato alle operazioni in Africa settentrionale, il l 0 ge nna io rientra in patria e si ri

schiera sull'aeropono di Bresco rornando a far parte d el 43 ° St ormo

Il 12 febbraio le Squadriglie del 98° Gruppo si trasferiscono sugli aeroporti di Ronchi (240a) e Go rizia (2 41°) per partecipare alle operazioni in Croazia e Slovenia.

L ' 8 novembre il Gruppo rientra all'aeroporto di Bresso e viene equipaggiato con velivoli S.M.84.

ANNO 1943

Non si h anno notlzte dell'attività svolta prima dell'8 settembre ( u lti mo aeroporto di schieramento Gioi<t del Colle) .

Dopo 1'8 settembre opera sul fron te balcanico tr asportando e aviolanciando viveri e materiali alle divisioni ital iane rimas te isolate, ed effettuando un ponte aereo per il rientro dei feriti.

Con lo scioglimento del 43° Stormo, avvenuto in data l dicembre 1943 (Art. 27 F.O. datato 15 febbraio 1944 ), ii 98° Gruppo diventò au tonomo e successivamente (l luglio 194 4 ) fu incorporato nello Stormo Trasporti poi 45° Stormo T.

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ANNO 1936

Ordinato su due squadriglie 210" e 211", si co st ituisce ill 0 <tgosto, sull'aeroporto di Vicenza.

Il Gruppo, destinato a formar e con il 51°, il 16° Stormo B.T., è temporaneamente assegnato alle dipendenze del 14° Stormo.

Velivoli in dotazione S.M. 81.

111° dicembr e, con la costituzione del 16° Stormo, il Gruppo passa alle sue dipendenze.

ANNO 1938

P artecipa con 14 velivoli alla manifestazione H di Furbara co n il 4° Stormo di formazio n e.

ANNO 1939

In data 10 maggio 1939 viene dotato dell'ultimo modello di velivolo da bombardam ento a medio raggio: il Ca n t. Z l 007.

ANNO 1940

Mobilitato per l'impiego sul fronte occidentale non viene utilizzato anche in dipendenza di inconvenienti accusat i dal nuovo velivolo, tuttora in fase sperimentale.

Jl 29 lu glio si procede alla sostituzione del Cant. Z . 1007, dotato di motori in linea, con i modificat i Cant.Z.l 007 bis con motori stellari. Questo vel ivolo dovrà rivelarsi nel corso degli eventi bellici come uno dei più indovinati bombardieri dell' Aeronatutica Italiana.

Il 22 ottobre si rischiera sull'aeroporto di Brin disi per partecipare alle opèrazioni contro la Grecia.

Il 18 dicembre diventa Gruppo Autonomo.

ANNO 1941

Il 14 aprile si trasferisce a ll 'aeroporto di Gadurra (Rodi) e il 18 aprile a Marina (Rodi) per compiere un inte nso ciclo di azioni sul Mediterraneo centrale, con bombardamenti e ricogni:doni su Cipro, Haifa e Alessandria d 'Egitto.

Jl 6 settembre 1941, duramente prova to , rimpa· tria e viene assegnato per un periodo di assestamen · to e riposo all'aeroporto di Viterbo.

ANNO 1942

Il 13 febbraio 1942 si rischiera in Sicilia sull 'aeroporto di Castelvetrano prima, e poi a Sciacca, ed inizia un ciclo di azioni diurne e notturne di bom· bardamento su Malta e ri cog ni ;doni strategiche su l Mediterra neo Centrale.

Il 23 maggio, nel corso d i una azione su Malta , cade eroicamente al suo posto di combatti mento, e viene decorato di Medaglia d'Oro al V.M. il Maresciallo Motorista Giovanni DURSI.

Il 30 giugno si rischiera sull'aeroporto di Lecce c , il l 7 luglio, su quello di Manduria.

Il 29 ottobre viene trasferito all'aeroporto di Alghero da dove opera nell'Alto Medite rraneo e su quello cent rale.

A NNO 1943

Il 14 febbraio 194 3 si t rasfe risce sull'aeroporto di Pisto ia e viene impiegato in ricognizio ni marittime e alturiere, ricerca e scorta di sommergibili nemici e nazionali, lancio di motobombc.

Nel giugno è trasferito a Bresso ed il 6 agosto a Cameri , dove rimane sino all'8 settembre, data sotro la quale, in seguito agli avvenimenti susseguenti l'ar mistizio, è da considerare sciolto.

50° GRUPPO
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l Il 14 giugno 10 velivoli d el 46° Stormo tentavano l'at tacco d i un ir à navali f rancesi, segna late ne i pr..:ssi della costa ligure, ma non riuscivano ad avvis tarle per le avverse condi;doni atmosferiche.

Il 15 giugno, 5 velivoli, scortati da 9 velivoli G. 50 del 22° Gruppo C accia (52° Stormo), hombardavano il porto di Calvi. 11 16 giugno la ricerca cd il bombardamento di unità nava li avvcrsnrie, da parre di 5 velivoli al largo dcU a costa li gure, veniva ostacolata dalle condizioni atmosferiche. D ue ve li voli, in r icognizione, attaccavano un pi roscafo.

Il 17 gi ugno 5 ve livoli , sco rtati da 6 velivoli G.50 del 22'' G rup po C accia, bomba rdava no l'aeroporto di Borgo in Cor s ica.

Il 21 giugno 9 vel ivoli il porto di Marsiglia Il 22 gi ug no 8 velivoli attaccavano un sommergibile fran· cese avvistato fra la Toscana e la Corsica.

2 11 trasferimento venne effettuato in data 8 agosto W40. li giorno 20 i velivoli del 105° Gruppo bomba rdavano gli aeroporti di Mikabba c Hai Far, conU'astati daUa violenta reazione della caccia avversaria.

Il 2 serrembre venne attacdlta, per due volte nella stessa giornata, una formazione navale, difesa dalla caccia, a Sud Est di Marsa Scirocco Colpiti due CC. TI.

J Il movimento dei due g ru ppi per ragg iungere il nuovo sc·tcchi e.re operativo, dove avve nn e il rkongi ungimento del k Srorroo, si realizzò attraverso le seguenti fasi: 30 otwbre 1940 il 104° Gruppo si trasferl a Capodichino e vi sos tò smo al 3 novembre. Il 3 nove mbre si rischie rò sull'aeroporro di Tirana; il 105° lasciò lo scacchiere operativo di Malta il 26 ouobre 1940 rischierand osi sotto la stessa data a Tirana

4 Pressochè impossibile ed assai arida r iuscirebbe la elen· cazione delle numerose azioni compiute dallo Stormo, impiegato prevalentemente in campo tattico in appoggio alle T ruppe terrestri nazionali. La sintesi dell'auività del Reparto nella campagna di Grecia è vis ua li zzara nel quadro F in allegato Stralciando da l diario storico : 14 novemb re 1940. Appa recc h i eff icie n ti, n 28 S.M.79 Ordini ricev uti dal Comando Ae ro nautica Albania l (l I3atte ri e <:an t re ve l ivol i per og ni obiettivo: a. truppe cd artiglieria nella di Kinares, b. il po nt e dell'Istmo di Mola Trcsba, c. truppe e artiglieria nella zona di Kurti nitsa , Stonino e P islari, 2° Bombardare con velivoli isolati: a. Costone Treni Bitruke b CostOne Bracani P onrcor i c. zona Tscria e wna N.\V.

NOTE

3° Bormba rda re con 5 velivoli l 'ae roporo di Larissa. Svolgimento o p erazioni: alle ore 8.30 decolla un velivolo de l 105° Gru ppo per una ricognizione meteorologica e offensiva. Attaccato da tre caccia P.Z.L., riesce a disimpegnarsi dopo breve e violento combattimento nel corso del qu ale viene abbattmo un velivolo nemico. Atterra a Korirza , per le gravi avarie subite, con un morto a bordo (M .llo marconista Attilio Grassini) ed un ferito (Ten. Pil. Calogero Mazza ). Il 105° G ruppo, d alle ore 8.30 aUe 17 .20, con velivoli in formazione ed isolati, ha successivamente batt ut o gli obietti · vi comanda ti. Il 104a Gwppo, da lle ore 11.15 aUe ore 17 .45, ha batt uto gli obbieniv i previsti. Co n una pattuglia di 5 ve livo li ha bomba rda t o l'ae roporto d i Larissa Ris ultati con seg uiti : buoni.

Esp losivi la nc iati: n 333 bombe da Kg 50, n. 80 da 20 Kg incendiarie, n. 36 da 15 Kg Colpi spara ti: n 80 calib ro 12 7, n. 470 calibro 7,7.

20 Dicembre 1940

Dalle ore 09.45 alle ore 12.10 il 1040 Gruppo, su due patrugli di velivoli, ha eseguito il bombardamento di Kolonia , Golem e Fiscali. La prima pauuglia viene attaccata sull'obbiettivo da tre caccia Gloster Giadiator c riesce a disim pegna rsi. La seconda pattuglia viene attaccata da 11 Gloste r· G lacliatot mentre sta eseguendo lo sgancio L'ap parecchio capo formazi o ne (Te n Pii. Raoul Torazz i) colpisce con precisa raffica d ell a 12.7 superiore un caccia av versa rio che, orm a i impossibi litato a manovra re, contin ua .l a sua traiettoria che lo porta a collide re con la torretta infe riore del bomba rdiere. Nell'urto il caccia, già precedente mente colpito, ha la peggio e precipita al suolo

Il Ten. pu r avendo il velivolo gravemen te dann eggiato, riesce ad atterrare a Tirana.

Il gregario di sinistra (Ten. Pii. Giovanni Vivarelli Colonna), attaccato da tre caccia ne abbatte uno che precipita in fiamme e rientra a Tirana ripetutamente colpito dalle raffiche nemiche

Il gregario d i des tra (Te n. Pii. Andrea Berlingeri) attaccato da 5 caccia e ripctutamenrc colpito, comincia a perdere len tamente quo ta reagendo alla prepondera ntc offesa avversaria con tutte le armi di bordo S i r itiene che i due piloti siano rima sti colpiti fin dall' ini zio del combattimento Non rientra all a base ed è da considerarsi disperso.

La prima pattugli a (Cap. P ii. Gabr iele Casini) d isio1pegna rasi con abile manovra dopo il primo scont ro , ri torna sullo ohbic ui vo eseguendo il bombardamento.

A lle ore 15.10 una patuglia di cin4ue vdivl>li del lll4" <. ìrup po decolla per effettuare il b ombardamento della zona di Cossimo. Il 105° Gru ppo, con due pattuglie di 5 velivoli, decolla alle ore 10.35 per hombardare obiettivi nelle zone di Kolonia e Golem. Rientra a Tirana alle or..: 12.05.

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Alle ore 15.30 due pattuglie di cinque velivoli del G ruppo decollano nuovamente per bombardare Grabove. Rientrano alle 17 .00. Risultati conseguiti: tutti gli obicnivi assegnati sono stati bauuli.

2) febbraio 1941

Due pattuglie di c inque vel ivoli d el 104u G ruppo compiono un a azio ne di bombardamento s u Florin a. Condiz ioni meteorologic he pessi me. Portatesi in quo ta ostacolata da n u bi, piovaschi e d a una rea zione co n tra erea vio le nta e precisa, effettuano il tiro su ll'ob iettivo. L 1 formazione, a ttaccata dall a caccia, date le co ndizioni del tempo cd i dann i s u biti in pre· ccdcn za dai velivo li , s i d isarticola e lo scon tro assu me un tono altamente drammatico fra bombardieri ormai isolati e cacciatori superiori di numero Alle ore 16.00 atterra in emer genza all'aeroporto di Tortorcdo il velivolo del Ten. Pii. Gi gi Deuori. Il velivolo del S. Tcn. Pii. Vincen7.0 Terlizzi at terra a Strusa (Spalato) con due motori in avaria. Il Tcn. P il. francesco di Bella, (.'Qn i motori in avaria e tre feriti a bordo, fa lanciare con il paracadute tre component i l'equipaggio e compie u n atte rragg io di fortuna nei pressi di Spalaro. Del velivo lo de l S Tcn . P ii. Mario Ma ltint i non si hanno noti zie e s i ritie ne d is perso con t utto l 'equi pagg io.

5 diario s to rico d i Stormo.

Il giorno Hl d icembre 194 1 la 252" Squadriglia compie otto ricogni zion i st rategiche sul Mediterraneo Cen trale.

Il velivolo pilotatO dal Ten. PiL faggian avvista alle ore 15.40 una formazione navale composta da circa 10 unità. Assalito da 5 caccia risponde valid amemc al fuoco e, pur colpim in parti vitali e con un motore in avaria, riesce a rientrare alla base La 253n Squadriglia compie tre ricognizioni strategiche sul Meditcmmco Orientale. Alle ore 09 15 il velivolo con equi paggio formato dal M.agg. Pii. Virginio Reinero, comandante di Gruppo, c da l Cap Pii. Attilio Soli mena, comandante l a squadriglia, avvis ta nei press i d i Malta una formazione nava le composta da due inc rociatori c sette CC.TT. AttaccatO dn i caccia di scorta d e l tip o Bca ufi g h tc r reagisce col pendo Lln avv<:rs ari o in pa n i vitali . Il velivo lo nem ico abhando na il co rnh a tti men w pla nan d o verso la fo rmaz io ne n a vale . e lanc iando due razz i pe r r ich it:s ta di Il n ostro ve li vo lo r ie ntra incolume a ll a base. Nei giorni successivi le ricognizioni proseguono con lo stes· so ritmo fino al 22 dicembre, giorno in cui il 104° Gruppo riceve l'ordine di rientrare in sede.

6 - L'azione combinata della marina inglese prevedeva il rifornimento di Malta con due convogli simultanei, uno pro veniente da oriente (Alessandria) e uno da occidente (Gibilterra), cosl da costringe re le fone nnvali dell'Asse a suddivid ere le forze , con se ntendo ad uno dci due con vogli d i gi u ngere piÙ O meno inJc nn e a des tina zione. Il convoglio da OC· òde nt e, cos tit uito d a 5 merca ntili (TAN tM BAR, CHJ\NT , BURDW AN , ORARI, TROILUS} c da un A pe tro li era, KEN T UCKY, en trò in Med iter ra neo nella notte del 12 Le forze navali di pto tc zione comp ren d evano due grupp i : la «Forza W» destinata a proteggere il convoglio (mo alle coste t unis ine; la «Forza X» destinata ad accompagnare i piroscafi fino a Malta. Il primo gruppo era formato dalla corazzata MALA YA ; le navi portaerei: EAGLE (con a bordo 16 Hurricanc e 4 Fulmar) e ARGUS (2 Fulmar e 18 Swordfisch); 3 incrocia tori: Kcnia Livcrpool e Charybdis; 8 CC.TT. Il secondo' gruppo comp rendeva: CAI_RO , 9 CC.Tf., 4 dragamine, 6 motocannoruere destinate a rimanere a M alta. Il convoglio fu accompagnato per un certo tratto dal posam ine che _p oi da shut· tando 1:! s ua a lta veloclta (Gtuscppe San toro: l Aeronauti ca l utliana ne ll a seco nda guerra M o nd ia le Vol. II pag. 372).

7 -A ll e ore 09 00 de l g iorno 14 il 104° Gr uppo decollava da Decimomannu con d icci velivo li. Alle ore 10.000 avvistava le navi nemiche e, dopo un ampio giro in coda al convoglio. s i portava aU'attacco. Alle 10.05 la formazione (Gruppo in ala sinistra di cunei di cinque velivoli) veniva intercettata dalla caccia lcvatasi dalle portaerei ed inyuadrata dal tiro deUe arti

glicric. Sventato l'attacco dei caccia, alle ore 10.13, la 253a Squadriglia con rotta Nord, e la 252a con rotta 330o, allar· gano la formazione e, superate le due cinture di protezione, dirigono all'attacco del grosso del convogliio geuandosi: la prima contro la testa del convoglio e la seconda contro il centro. Un ve li vo lo dell a 253", passando sottobordo fra la nav e d i battaglia c l'incwciatore capofila al centro , at tacca l a ponae rc i precipi tan do in f iamme dopo averla colpita. U n ve liv olo della 253" at tacca, l 'inc roc iatOre di tes ta. Altri tre velivoli attacca no e colpisco no i merca n tili d i maggior tonne ll aggio. U n velivo lo d ella 252" cd uno d e lla 253" puntano sulla nave da b attag lia riuscendo a col pirla. Due velivoli della 252a a rracca no un incrociatore mencnd o a segno il silu ro. Durante tutto l'attacco e la rotta di scampo. svoltisi sotto un tiro micidiale c di sbarramentO, la caccia nemica, senza curarsi dei colpi sparati dalle proprie navi, contrasta violentemente i nostri velivoli insegucndoli per lun· go tratto, lungo la rotta di rientro (diario srorico di stormo).

8 Il cont rasto all a navigazione del convoglio occidentale e a quello prove ni ente da Alessandria, d iede l uogo in t uttO il Medire rr a nco ad u na se rie di operazioni aeree c navali che m:g li aiJibic nri qualific a ti vengono denominate << Bat tagli a di gi ug no >> ne lla quale si inser isce l'episodio dello sco n· tro d i fo 1·ze navali nel ca nale di S icilir1 nei pressi d i Panteller ia che , nella comu ne accez io ne, ha f in ito col dare il n ome a tutta la battagli a.

9 l velivol i dci tenenti Mario lngrellini c Giovanni Vivnrelli Colonna non facevano ritorno dall'azione. Il Coman· dante di Gruppo, Maggiore Pilota Vi rgilio Reinero, rientrò manc-.tnt c del poppino sinistro colpito da una cannonata. Il velivolo del S. Ten Pilota Giovanni Bahini, rientrava con gravissimi danni. Quello del Ten. Pilora Enrico Marescalchi. colp ito ai serba toi, atterrava nei pressi di Punta Teulada. Turri g li altr i r ientravano seriamente colpiti e co n fe riti a bo rdo. (d iario sto ri co di S to rmo)

10 L'inc rociato re Liverpool.

11 Capo equipaggio Ten. PiL Giovanni G iacomcllo.

l 2 Presero parte all'azione del giorno 14 , partendo dalle basi della Sardegna, velivoli dci seguenti Reparti: 36° Sto r mo Aerosiluranti su Slvl. 84, 1040 Gruppo Aerosi luranti su S.M. 79, 2° ?\!udeo Addestramento Aerosiluranti Pi sa su S.M. 79, 911 Stormo B.T. su Cant. 7. 1007 bis, 16° Grup· po C.T., del 54° Stormo, su Macchi 200; un Gruppo caccia su C.R. 42 cd un G ruppo cacciabombardieri in picchiata su C. R. 42. t velivoli complt:ssivamente dispon ihi li e ra no : aerosil ul·ant i 63; bombardieri e r icog nitori 35; CR 42 co n bombe a la ri 9; caccia 68; per u n tota le di 175 velivo li.

13 I l co n vogli o entra to in Mediterraneo nella not te f ra il gior no 10 c 11 e ra forma to dalle navi me rcantili: Port Chalmcrs, C l an Fcrguson, lvlelbourne Star, Brisbanc Sta r , Almeria Lyres, Santa El iza, R ochester Castle, Empire Hope, Glenorchy, Oorset, Deucalion, Wairangi, Waiamarana. e daUa petroliera Ohio

Le forze navali di protezione comprendevano due gruppi: la «Forza Z >> destinata a proteggere il convoglio fino al canale di Sicilia e la << For7.a X» per la scorta dei merca ntili fino a Ma lt a. Il primo gruppo era formato dalle corazza te N clso n e RoJney; le navi porraerei: Victo rius, I nd omita· ble, Eagle, Furio us (che a lla formaz ione fino a un certo p u nto c la nciati gli aerei , d es t in ati a Malta, d oveva rie ntr are a G ibil terra ) ; gli inc rociatori: P hoeb e, Sirius, C h arih d is; 14 CC.TT.: Laforey, L ightnlng, Loo ko n t, Quentin, Esk i· mo, Tarra r , lthuriel, A ntelope, Wisharr, Wcscot t, Am azon, 7.etland, Wi lwn. Il secondo gruppo era formato dagl i incrociatori: Nigeria, Kenya, Manchestcr, Ca iro; da ll e caccia torpediniere: Ashanti, Intrcpid, Jcarus, Foresight, Fur. Panrhfindor. Pcnn, Derwent, Bramhan, Bicestcr, Lcdshury; completavano il convoglio due petroliere, destinate al rifornimento delle navi da gucna in alto mare, scortate da quattro corvette, e da due

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rimorchiatori( Giuseppe Santoro: l'Aeronautica Italiana nella seconda guerra mondiale. Vol. II Pag. 397).

L4 Il 105° Gruppo ed il Terzo Nucleo si trasferirono in Sardegna rispenivamente con dodici c quattro vdivol i atterrando a Decimo ma nnu alle ore 09.40 del gior no ll. Alle ore 20.40, una fo rm azio ne aerea nemica e ffettuò u n'azione di rnitrag l.i amemo incend iando e d istruggendo un veli volo della 2 55a Squadrig li a c colpe ndo ne pi ù o meno gra veme nte altri o t to La mAttina del 12 il gruppo, con 9 velivoli, più tre del. 3° Nucleo, decollava da Decimo d iret to a S ud A lle ore 12.23 venne rileva ta la scorta de ll a caccia e alle ore 12.35 avvistaw il convoglio.

Nella stessa giornata rre velivoli del gruppo e uno del 3° Nucleo tentarono una sortita senza esito per mancato avv istamento del convoglio.

Il giorno 1.3 una formazione di sci velivoli del 105° Gruppo, più due del 3° Nucleo, effcnuava (ma ricognizione offensiva con previsto attenaggio in Sicilia.

A lle ore 13.25 due velivo li si aggrcxavano alla for mazione di un altro r<::parto pe r attacca re nnv i nem iche avv istate p res so Capo Bo ugeron. Uno dei velivoli fu costretto ad atte rra re immed ia tame nt e per ava r ie ai motor i effettu ava il lan cio co n tro una na ve da battag li a. Alle o re .l 2 .4.5 deco llava una sezio ne al comando del Cap. Pii. G iulio Ricciarini, comandante della 255a Squadriglia.

A Sud di Pantelleria veniva arraccaro un incrociarore contraaereo che reagiva violentemente abbattendo entrambi i ve livoli. Il Cap. Ricciarini riusciva ad ammarare salvando l'intero equipaggio, dopo 21 ore di permanenza nel baucllino pneumatico. Del ,·elivolo gregario pilotato dal Ten. Pii. Silvio Angclucci non si ebbero piLt nodzic. Nel pomeriggio una formazione di tre velivoli, (due del 1050 Gruppo e uno del .3° Nucleo) al comando del Cap. Pii. Dante Magagnoli sganc ia va all'altezza dell'isola C uria r contro ttn p iwscafo d; 5.000 tonnellate. Altri due velivoli (u no del .L0.5° cd uno d el 30 N udeo) parteci p avan o co me g rega ri alla formaz io ne di altro Re prmo in r icogni z ione o[[ensiva.

La mattina del g iorno u n .30 N ucleo, aggregato ad una formazton e dt ?ttO vehvoh dt altro Reparto, partcctpava ad una azwne d t stluramcnto contro due incrociatori c c!nque CC.TT. a Nord di Biserta. Alle ore 10.30, due velivolr del .3° Nudeo ed uno della 254" Squadriglia, panivano per attaccare una formaztone analoga alla precedente ·t Nord di Capo Bougeron. • TI giorno 15 gli aerei efficiellti rientrarono in sede.

15 Vedete in allegati: .nominativi dci Gruppi c del per· sonalc segna lat i nel bollettrno di guerra e stt·alci d i hollc-ttini ne i qua li è ci tato il persona le del Reparto.

16 Ne i giorni a nt ecede nti l'arm is ti z io si trov av a no nell'aeroporto d i Siena i segue nti G ruppi s il uranti: 4 t 0 Gr upp o (comandante Magg iore Pilota E rasil; 1040 Grup po (comandanre Cap. Pi lo ta Al ft·edo Reye r); l32° (!ruppo (mmnndante Maggtorc Pr lota Gabriele Casini). l! r_nattin? settembre i tre Gruppi decisero di n·asfe· nrsr a M1hs 111 Sardegna allo scopo di sfuggire alla tedesca.

DccolhiVa per primo il 41° Gruppo seguito dalla 252" Squa drigli.J del !04° Gmppo (Ca p Reyer comandante di GrupP?) e qutndt dalla 278a Squadriglia del l32" Gruppo. S 1 attard.avano invece nella 'l.ona di decl! ntramenro per noie a.• moton la de l 132" Gruppo e la 253'' (Cap. Pii. Enrr co Marescalcht) de l 104° G ruppo L' inco n ve ni e nt e ai motori provviden z ia le in q uHn to pe rmet teva al lvlagCas rn1 , che e ra !a 28 1" Sq uadr iglia, di r icevere al ulttmo mo me nto la nottzra che l 'acmpo rto di Milis era già 111 mano tedesca.

Le due Squadriglie mutata tempestivamente la destinazione facevano rotta per D ecimomannu dove atterravano alle 14.00.

Dei Repa rti aerosiluranti, parriti da Siena il mattino dell'H settembre, raggiunsero « D ecimo» solo la 281a Squadriglia del 1.32° Gruppo, la 253" Squadriglia del 1040 Gruppo, due

velivoli della 252a Squadriglia del lO-iO Gruppo, che avevano captatO in volo il messaggio in chiaro trasmesso dal Maggiore Casini, cd un velivolo della 204" Squadriglia del 410 Grup· po, che si era arrard ato in partenza da Siena. I l 41° Gruppo (M agg .Erasi) ed alcuni velivoli della 252n Squadriglia del 104° Gruppo (Cap. Reyer) res taro no bloccati a M ilis, ancora in mano ai tedeschi. Sorte ancora peggiore toccò alla 278" Sq uad riglia del 132° Gruppo (Cap Faggioni) che venne attaccata dalla caccia tedesca all 'altezza delle bocche di Bon ifacio subendo l' ab bat· timento di tre velivoli , due dci qt1ali riusc iwno ad ammarare sotto costa senza danno per gli equipaggi Il Cap. Faggioni, soHrattosi a stento all'attacco e ritenendo che la situazione in Sardegna fosse ancora più difficile che in continente, fece ritorno a Siena con l'ultimo gregario rimastogli (dal diario di Gabriele Casini).

l7 l n considera7.ionc che il Magg. Casini, comandante del 132° Gruppo (tl famoso Gruppo Buscaglia), era l'Ufficiale piLt anziano di grado della specialità silura nti, presente su ll a base, fu s tabilitO che rutti gli equipaggi e i velivoli delle spe cia lità presen ti a Decimo passassero in forza al 1 32° G ru ppo che, pe rd ut a la ns a SquadrigliH inco rporò così la 25.3" Sq ua· ddg li a o ltre ai d ue equipaggi de ll a 252a Squadriglia.

I l G ruppo l3uscag li a assorbì praticamente quanto restava del .J6" Stormo (dal d iario di Gabriele Casini)

18 Alle ore 14.00 del 13 settembre 1943 il 132° Gruppo era pronto a muovere per la zona occupata dagli Anglo-Americani come prevedevano le condi:doni dell'armistizio. La 281 n c la 253a Squadriglia, ciascuna su sette velivoli, decollarono nell'ordine assumendo la consueta forma-.r.ione a colonna di pattuglie.

All'altezza di Capo Carbonara furono ri levare da una formazio ne d i oltre 20 M acchi 200 dell'8° Gruppo che, al comando de l Maggiore .Pilota Mario Bacich , avevano anch'essi cercato r ifug io a Dec imo il giorno 11, p rove nienti da Castiglion de l Lago.

Il 132° e 1'8° G r uppo volarono cosl u n it i nella classica for maz ione di combattimento , verso il lo ro nuovo ed in certo dest ino atterra nd o all'aeroporro di Castelvetrano, diventato Base U.S.A.

Il pomeriggio del 15 seHcmbrc il 132° Gruppo si trasferiva all'aeroporto USA di Agrigento. li 22 settembre si trasferiva a Korba in Tunisia dove rimaneva fino al 2 ottobre. Il manine del 2 ottobre 1943 poneva termine al suo peregrinare nelle l3asi USA per ntggiungcrc Lecce e riunirsi alle altre for-1.c nazionali. Per raggiungere Lecce, partendo da Siena, erano s tat i pe rcorsi circa 2500 Km cd impiega ti venti giorni (dal d iario di Gabriele Casini).

19 Vede t e nota 1.6 A l Il 11 G ruppo (comandan te Magg iore F.ras i) si em no temporaneHmcnt e Hgg rcgati i velivoli del 10 4" Gn1ppo (co ma ndante Cap. l{eyer) che avev ano atterrato a Milis , in quel momento ( Il settembre 194.3) i n m ano tedesca . .

20 Dal 2 ottobre 1943 al l luglio 1944 il 132° Gruppo prese parte alla guerra di liberazione operando come Gruppo T raspotti.

21 Lo Stormo da bombardamento «Bai timore» fu costiruiro il l luglio 1944 sulla base di Campo Vesuvio presso Or. taviano (N apo li ) Ne facevano parte il 28° Gruppo, con la 19u e la 260a Squadriglia, ed il Gruppo, con la 253a e la 281" Squadriglia

Il per sonale era sta to reper.ito in g ran parte fra cle men ti vo lontari giiì appartene nti al 28° Gruppo da bombardamento cd a l 1.320 Gruppo aerosiluranti (formato da u na Sq uadr iglia de\ 104 1 ' e una del 132° Gruppo, in seguito agli eventi post-armistiziali )

Il Reparto, ricevuti in dotazione dagli alleati velivoli da bombardamento del tipo "Baltirnorc IV e Baltimore V" iniziò immediatamente l'addestramento sulla pista di Campo Vesuvio.

I nquadrato operativamente nelle Balcan Air Force, alle dipendenze della 254a Wing lnglese, ebbe, nonostante la

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particolare situazione del momenro, il completo riconosci· mento de ll a totale indipenden za dis cip l inare, organica ed addestmtiva.

L' 1 apr ile 1948 lo Stormo "Balli more" fu assegnato allo aeroporto di Palese Macchie e dotato di velivoli P. 38 " Lightning" assume ndo il nominativo d i S tormo P..38

22 11 3° Stormo c.:accia, poi }" Ae robrig ata R.T. , di sciolto dopo l'armistizio, si ricostituì il L0 Novembre 1948 sull'aeroporto di "Pales<.:" prende ndo in forza gli o rganici cd assumendo i n umeri o rd in ativ i dell o S tormo P.38 daL quale de rivava : 28° e 132° Gruppo; l9a, 260a , 25 3 c 28 Squadriglia.

23 .Estra tto dalla Hivist a A e ro nautica n° l l- 1968.

24 Velivoli: G.l2, S.M. 81, Ca 314 .

25 Voli di recupero c trasporto in ltalia di ma teria le Ae ronautico, rcc upc ra to ne i maga7.z ini o ca nni balizzando ve li voli abbandonati, nd campi di aviazi one della Libia e della Tunisia.

26 A lla data del l • luglio 19 44 erano in funz io ne le seguenti linee: Roma -Napoli-Bari L ecce e ritorno (trise tti· manalc); Lecce-Bari-Salerno e ritorno (trisct timanalc); Lecce Catanzaro (Crotone ) c ritorno (triscttimanale); Lecce-Ca tania Palermo Cagl ia r i e ritorno (giorna.licra).

V i era inoltre un collegamento aereo militare: Lecce Bari· Nuova (t risettimanale ), per le esigenze dci reparti della cac· eia disloca ti a Nuova

N el se ttembre 1944 erano state istituite anche le seguen· ti lin ee: Rom a-Na poli Pa lermo e ritorn o (tt isettimanale); Rom a-Cagliari c ritOrn o ( rrisctti manale); c, dal novell?-brc 1944 i seguenri corrieri militari : Lecce-Dari-Gaudo (b1ser· aboli to nel febbraio 19 45 ; 13ari Diferno (bisetti· manal e)

Nello s tesso mese di serce mbre la linea Roma Bari Lecce c ritorno, d a triscttimanale diventò giornaliera esclusa la d omeni ca. Alla data dell '8 maggio 1945 le lince in funzione erano le segue nt i: Roma-Napoli Pa le rmo e ri to rno (trisetti· rnanal e); Roma-Cagliari c dtorno ( trisettimanale) e il corriere militare Bari-Bifermo c ritorno (bisettimanale)

27 All' in i:tio delle os tilità era stata arr.u ata la p re vista o rganizzazione di guerra de ll 'Aviazione C ivile. Questa era stata posta alle dipendenze di un comando Ser: vizi Aerei Speciali (S.A.S.), con carattere di Comando di G.U. Ae rea e dipendeva direttam e nte da Superacreo. Il pe rso nale e ra stato richiamat o in servizio e l a un iforme militare. Dopo 1'8 settembre personale e vehvolt, affluit i al Sud, e rano s tati presi in forza dallo Stormo Trasporti.

28 Te n Col. Pii. Luciano Nimis, Cap P ii. E nrico Cartocci, Cap. P ii. Amedeo Par meggiani, C ap. Pii. Luigi Sa l vatore, Cap. Pii. Sergio Perrone Compag ni, Cap. Pil. Bru no Buselli, Maggiore Pii. Abramo Pappalardo, Maggiore Pii. Alberto Pisetti, Magg iore Pii. O rfeo Fiumani, Cap Pi· lOta Dan ilo D ugat to.

29 Cap U.S.A.F. Thomas O. AU LTMAN, Cap. U S.A.F Warren C. IIITCHINGS, istruttori di volo ; Cap. U.S .A.F Jim FAAR, Ufficiale tec nico. C ompletava no il TEAM un tecnico civile della « Fairc h ild », ed un certo numero di sottuflici ali ed avieri U.S.A.F. Il Cap. AULTMA l effettuava fino ad 8 ore continuate di doppi comandi, cam bia ndo gli specialis ti ed aiutandosi co n una coca cola e un'h amb urger infi la to in un panino

30 Gli equipaggi erano così formati: LYRA 27: Capo Equipaggi o Magg. P ii. Abramo Pappalardo , C ap. Pilota Am edeo Pa1·meggian i, Cap PiL Luigi Piccirilli, M Uo M.O D ino i\J:cangcli; M.llo Mot. Giuse ppe Brozzi, Serg. Maggiore Mot. Pietro Casini, Sergen te E.M.B. Domenico J'viaccaron c, LYRA 10: C apo Equipaggio Cap. Enrico Cartocci, Cap Pilotn E nzo Orsucc i, Cap Pii. An drea Fu ss i, Ten. Pii. Timotco Arnbruzzi, Se rgente Mot. Giovan ni Becchet ti, Serg. Mag· giore M.O. Donato Castellano, A v. Se Mont. Camillo Nobile.

3 L Capo equipaggio Te n. C<>l. Pilora Paolo Lauticella .

32 Colonnello Pilota Giu sep pe Are na.

33 Il 36° Stormo era na to il l o febbraio 1938 sullo aeroporto di Bologna c pertanto il suo distintivo inalberava argutamente le due torri . Di stintosi fra i più valorosi Reparti in gu e rra, , tanto da meritare al la sua ba ndiera una medaglia d'Oro e una di argento al V.M., oltre a ben sell e medaglie d ' Oro al V.M. illa memoria di suoi capi equipaggi o, fu sciolto su11 'aero porto di Latina i.l 12 ge nnaio 19 55

34 Prof. Guglielmo Righi ni con gli assi stenli: Dottoressa F. Drago, Don Giancarlo Seri e Dott Giancarl o Marini.

35 Ved ere in allegati i nomi n ativi dei cadu ti e le cause degli incidenti.

36 Per u lredori notlzle leggere in alleg ati (i cad uti de l· la 46• A-D, l'eccidio di K indu) i dettagli sul recupero del· le salme.

37 Ten. Col. Pilota Gius eppe Baylon.

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ALLEG ATI

Parte l: 46° Stormo B T. e 46° Stormo Aerosiluranti

Parre II: 46° Stormo T .R . e 46° Aerobrigata T.M.

Parre III: Caratteristiche tecniche dei velivoli

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PARTE PRIMA

IL 46° STORMO B.T. E

IL 46° STORMO AEROS ILURANTI

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I C O MANDANTI

Colonnello A.A.r.n pilota in S P.E. Colonnello A.A.r.n. pilota in S.P.E.

I COMANDANTI

I COMANDANTI DI STORAfO NANNINI FOSSATI

I COMANDANTI DI GRUPPO 104° Gruppo

Tenente Colonnello A A.r.n. pilota in S.P.E. Maggiore A.A .r .n. pilota in S.P .E. Maggiore A.A.r.n. pilota in S.P.E.

Tenente Colonnello A.A.r.n. pilota in S.P .E.

Tenente Colonnello A.A.r.n pilota in S.P.E.

Maggiore A.A.r.n. pilota in S.P.E. Capitano A .A.r.n . pilota in S.P.E. Capitano A.A.r.n. pilota in S P .E

PORTA

CASTALDI REINERO ASINARI DI BERNEZZO PUCCIO l 0 5'' Gruppo

CADRINGHER MANCINI RICCIARINI

XVIII GRUPPO CO.MPLEMENT ARE

Tenente Colonnello A.A.r.n. pilota in S P.E. Tenente Colonnello A.A.r.n . pilota in S.P.E.

Umberto Siro Giorgio Goffredo Virgilio Giacomo Ubaldo Remo Urba no Giulio

MAGLIETTI Giuseppe ASINARI DI BERNEZZO Giacomo

3° NUCLEO ADDESTRAMENTO AEROSILURANTI

Maggiore A.A.r.n. pilota in S.P.E . DE LUIS E Giacomo

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COMANDANTI DI SQUADRIGLIA

252a SQUADRIGLIA

Capitano A.A.r.n. pìlota in S.P.E. Capitano A.A.r.n. pilota in S.P.E. Tenente A.A.r .n . pilota in S.P.E. Capitano A.A r.n. pilota in S.P.E

Capitano A.A r.n. pilota in S.P .E. Capitano A.A.r.n. pilota in S.P .E. Capitano A .A .r.n. pilota in S.P.E . Capitano A.A .r.n. pilota in S.P.E.

Cr"\SINI DE ROSA MIRANDA REYER 253' SQUADRIGLIA CARBONE DETTONI 254' SQUADRIGLIA

SOLIMENA MARESCALCHI

Gabriele Egidio Enrico Alfredo

Capitano A.A.r.n. p ilota in S P.E. Capitano A.A.r.n. pilota in S.P.E. Capitano A.A r.n. pilota in S.P.E.

255' SQUADRIGLIA

VITALI MANCINI AVALLE

Capitano A.A.r.n. pilota in S.P.E Capitano A.A.r.n. pilota in S.P E. Capitano A.A.r.n. pilota in S.P.E. Capitano A.A.r.n. pilota in S.P.E .

SUSINO CARAMELLI RICCIARINI GIANNONE

Ernesto Gigi Attilio Enrico Aldo Urbano Michele Carlo Vincenzo Giulio Vincenzo

70
I

46° STORMO

SEDE DI PACE:

1.5 feb. 1940 10 giugno 1940 Aeropor to di S. Giusto (Pisa)

SCH.JERAAtENTO BELLICO:

10 g iugno 1940

.30 Ott. 1940 25 apr. 1941 14 magg 1941

SEDE DI PACE:

30 o tt 2 5 apr 14 magg. 8 set t.

1940 194 1 1941 1943

Aeroporto di S. Gi us to (Pisa) Aeropor to di Tirana (Albania) Actoporto di Gioia del Colle Aeropotto d i S. Gius to (Pisa)

104° GRUPPO

15 feb . 1940 l O giugno 1940 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

SCHIERAlviENTO BELLICO:

10 giug. 1940 30 ott. 1940 Aeroporto di S. Giusro (Pisa) 30 ott. 1940 3 nov. 1940 Aeroporto di Capodichino (Napoli )

3 nov. 1940 21 nov. 1940 Aeroporto di Tirana (A lban ia ) 21 nov. 1940 22 ge n 1941 Aeroporto di Scutari ( Albano}

22 gen. 1941 4 marz . 19 41 Aero porto di T irana (A lbania)

4 marz. 1941 3 apr. 1941 Aeropor to di Scut ari (A lbania )

3 apr 1941 27 apr . 1941 Aeroporto di Poggia 27 apr. 1.941 14 magg . 1941 Aeroporto di Gioia del Colle

14 magg. 1941 12 di c. 1941 Aeroporto di S. G iu sto (Pisa)

12 di c. 1941 22 di c 1941 Aeroporto di Sciacca {Sicilia)

22 dic. 1941 13 gmg. 1942 Aeroporto di S. Giusto {Pisa)

13 giug. 1942 24 giug. 1942 Aeroporto di Decimoman nu (Sardegna) 24 gmg. 194 2 30 giug. 1942 AeroportO di S Giusto (Pisa) 30 giug. 1942 12 lugl. 19 43 Aeroporto di Gaddunà {Rodi )

12 lugl. 19 43 24 lugl. 1943 Aeroporto di Galatina {Lecce) 24 lugl. 1943 26 lug l. 194 .3 Aeroporto di Miramare (Rimini ) 26 lugl. 1943 1.1 agos. 1943 Aeroporto di Ampugnano (Siena) 11 agos. 1943 23 agos. 1943 Aeroporto eli Galatina {Lecce) 23 agos. 1943 11 se t t. 1943 Aeroporto di Amp ugnano (Siena)

10 .5(' GRUPPO

SEDE DI PACE:

15 feb . 1940 11 giug no 1940 Aeroporto di S. GiustO (Pisa)

SCHIERAl\tiENTO BELLICO:

lO giug. 1940 8 agosto 1940 Aeroporw di S. Giusto {Pisa ) 8 agos. 1940 26 Ott. 1940 Aeroporto di Catania (Sicilia) 26 O ti:. 1940 20 genn . 1941 Aetopo rto di Titai1a (Albania) 20 ge1m. 1941 15 magg. 1941 Aeroporto di Palese (Bari) 1.5 magg 1941 11 agosto 1941 Aeroporto di S. Giusto {Pisa} 11 agos. 1942 15 agosto 1942 Aeroporto di Decimomannu (Sardegna) 15 agos 1942 12 se t t. 1942 Aeroporto di S Giusto (Pisa ) 12 sett. 1942 24 apr. 1942 Aeroporto di Decimomannu (Sardegna) 25 apr. 1943 6 gtugno 1943 Aeroporto di Fodì

dove il 105 ° Gruppo vie ne sciolto.

LO SCHIERAMEN TO DEI REPARTI
7'!

SEDE DJ ADDESTRAkiENTO:

12 agosto 1941 15 agosto 1942 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

3° NUCLEO ADDESTRA MENT O AEROSIL.

SEDE DI ADDESTRAMENTO :

l" febb. 1942 8 se tt. 1943 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

SCHIERAMENTO BELLICO:

l" febb. 1942 8 sett. 1943 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

252• SQUADRIGLIA

SE DE DI PACE:

15 febb. 1940 10 giugno 1940 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

SCHIERAMENTO BELLICO :

10 giug . 1940 30 ott. 1940 Ae ropo rto eli S. Giusto (Pisa} 30 ott . 1940 3 nov . 1940 Aeroporto di Capodichino (Napoli)

3 nov. 1940 21 nov. 194 0 Aeroporto di Tirana (Albania)

21 nov. 1940 22 gen 194 1 Aeroporto di Scutati (Albania)

22 gen 1941 4 marzo 1941 Aeropor to di Tirana (Albania )

4 marzo 1941 3 apri l. 1941 Aeropotto eli Scutari (Albania)

3 apr. 19 41 27 april. 1941 Aeroporto di Foggia

27 apr. 1941 14 magg 19 41 Aeroporto di G ioia del Colle ( Bari)

14 magg. 194 1 12 clic. 1941 Ae ropor to di S. Giusto (Pisa)

12 clic 1941 22 clic. 1941 Aeroporto di Sciacca (Sicilia)

22 cl ic. 1941 13 giug. 1942 Aeroporto di S Giusto (Pisa)

13 gi ug. 1942 24 giug . 1942 Ae roporto di Decimomannu (Cagliari)

24 giug. 1942 30 giug. 1942 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

30 giug . 1942 12 lugl. 1943 Aeroporto di Gadurrà (Rodi)

12 lugl. 1943 24 lugl. 1943 Aeroporto di Galatina (Lecce)

24 lugl. 1943 16 lugl. 1943 Aeroporto di Miramare (Rimini)

26 lugl. 1943 11 agos. 1943 Ae roporto di Ampugnano (Siena)

Il agos. 1943 23 agos 1943 Ae!·oporto di Galatina (Lecce)

23 agos. 1943 11 sett. 1943 Aeroporto di Ampugnano (Siena)

Il sett. 1943 Aeroporto di Milis (Sa rdeg na)

Dove la 252• Squadriglia viene sciolta ed il perso nale vien e preso in forza dal 41° Gruppo A.S.

XVIII GRUPPO COlvfPLEMENTARE
72

SEDE DI PACE:

15 f ebb. 1940 10 giugno 1940 Aeropor to di S. Giusto (Pisa)

SCHIERAMENTO BELLICO:

10 giugno 1940 30 ott. 1940 Aeropo rto di S. Giusto (Pisa)

30 ott. 19 40 3 nov . 1940 Aeroporto di Capodichino (Napoli)

3 nov. 1940 11 nov. 1940 Aeroporto di Tirana (A lbano)

21 nov. 194 0 22 genn . 1941 Aeropo rto di Scutari ( Albania )

22 genn. 1941 4 marzo 1941 Ae roporto di Tirana (A lbano )

4 marzo 1941 3 april. 1941 Aeroporto di Scutari (Albania)

3 apr. 1941 27 aprii. 1941 Aeroporto di Foggia

27 apr. 1941 14 magg io 194 1 Ae roporto di Gioia del Colle (Ba ri )

14 magg. 1941 12 clic. 1941 Aeroporto di S. Gi usto (Pisa)

12 dic. 1941 14 di c . 1941 Aeroporto di Castelvetrano (T rapani)

14 dic. 1941 22 di c. 1941 Aeroporto d i Castelbenito (T ripo li)

22 dic. 1941. 13 giug no 1942 Aeropor to di S. Giusto (Pisa)

13 giug. 1942 24 giugno 1942 Ae ropo rto di Decimomannu (Cagliari )

24 giug. 19 42 30 giugno 1942 Aeropo rto di S. Giusto (Pisa)

30 giug. 1942 22 giugno 1943 Aeroporto di Gadd urrà (Rodi )

22 giug 1943 12 luglio 1943 Aeroporto di Irakl yon (Creta)

12 lugl. 1943 24 luglio !.943 Aeroporto di Galatina ( Lecce ) 24 lugl. 1943 26 luglio 1943 Aeroporto di Miramare ( Rimini )

26 lugl. 1943 11 agosto 1943 Aeroporto di Ampugnano (Siena)

11 agos. 1943 23 agosto 1943 Aeropor to di Galatina (Lecce) 23 agos 1943 11 se t t. 1943 Aeropo r to di Ampugnano (Siena)

11 sett. 1943 13 se t t. 194 3 Aeropo rto di Decimomannu (Cagliari) 13 sett. 194 3 15 se t t. 1943 Aeroporto di Castelvetra no (Trapa ni) 15 sett. 1943 21 se t t. 1943 Aeropo rto di Agrigento 21 sett. 1943 l ott 1943 Aeropo rto di Korba (Tunisia) l ott. 1943 Aeroporto di Galatina (Lecce)

Dove la 253 " , Sq. va a far parte del 132° Gruppo 254• SQUADRIGLIA

SEDE DI P ACE:

15 febb. 1940 10 giugno 1940 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

SCHIERAMENTO BELLICO:

10 giugno 1940 8 agos . 1940 26 ott. 1940 20 genn 1941 15 magg. 1941 11 agos. 1942 15 agos. 1942 12 sett. 1942 24 apr. 1943

8 agosto 26 ott. 20 genn. 15 maggio 11 agosto 15 agosto 12 sett. 24 aprile 6 giugno

1940 1940 1941 1941 1942 1942 1942 1943 1943

Aeroporto di S. Gius to (P isa) Aeroporto di Cat ania Aeroporto di Tirana (Albania) Aeropo rto di Palese (Bari) Aeroporto di S. Giu sto (Pisa) Aeroporto di Decimom annu (Cagliari ) Aeroporto di S. G iustO (Pi sa) Aeroporto di Decimomannu (Cagliari) Aeroporto di Forlì

253• SQUADRIG LIA
73

SEDE DI PACE:

15 febb. 1940 10 giugno 1940 Aeroporto di S Gi usto (Pisa)

SCHIERAMENTO BELLICO:

10 giugno 1940 8 agos to 1940 Aeroporto di S. Giusto (Pisa)

8 agos 1940 26 ott. 1940 Aeroporto d i Ca tan ia

26 ott. 1940 20 genn 19 4 1 Aeroporto di Tirana ( Al bania)

20 ge n n . 1941 15 maggio 19 4J Aeroporto di Palese (Batì)

15 magg. 1941 11 agosto 19 42 Aeropor to di S. Giusto (Pisa )

11 agos. 1942 15 agosto 1942 Aeropor to di Decimomannu ( Cagliari)

15 agos. 1942 12 se t t . 1942 Aeroporto dì S. Gi usto (P isa )

12 se t t. 1942 24 aprile 19 43 Aeroporto di Decimomannu 24 apr. 1943 6 giugno 1943 Aeroporto d i Forlì

· c*J dove la 255" Squadriglia viene sciolta

25.5' SQUADRIGLJA
74

Cap. P il. DETTONI Gi no Cap . P il. MANCINI Urbano Ten. Pil. ANGELUCCI Silvio Ten. Pil. BERLINGERI Andrea Ten. P il. BORELLI Ernes to Ten Pil. BRESCIANI Guido Te n. Pil. CIPRIANI Roberto Ten. Pil. FAGGIAN Mario Te n. Pil. GANGEMI Lorenzo Ten. P il. INGRILLINI Mario Te n Pil. I ORIO Antonio Ten. Pil. MARCHIORRI Giuseppe Te n Pil. MICHELOTTI Guglielmo Ten Pil. SENNI Alessandro Te n. Pil TITI Nicola Ten . Pil. VIVARELLI Giovanni S. Ten. Pil. CASELLI Vincenzo S. Te n. Pil. MASCITELLI Alessandro S. Ten. Pil. TURB I GLIO Mario :NLllo Pil. BARBIERI Franz M.llo Pil. BOI Bwno M.llo P il. GRIFONI Orlando M.llo Pil. VITI Cesare M.llo Pil. VITALI Mario M.llo Pil. GRASSINT Atrilio M.llo Mot. .ASCANI Ascanio M.llo Mo t ZOBOLI Cado :NI.llo Arm. CEVENINI Fra ncesco Serg. Magg. P il. COMPIANI Giorgio Serg. Magg. Pil. CASCO Emilio Serg Magg. P il. GAGGINI Alessandro Serg Magg. Pil. MANFREDI NI Quinto Serg. Magg. Pil. VEGGIA Rorneo Serg. Magg. Pil. VULPATO Gino Serg . Magg. Mot. MIGN ANI Gino Serg. Magg. P il. BERGAMI NI Gianca rlo Serg. Magg. Arm. DI SCIPIO Pasquale

DECEDUTI
75

(segue)

DECEDUTI

l Q Av. Mare. CIPRILIA Lorenzo

1 ° Av. Mare DANI Adelmo

1° Av. Mare. SIMEONI Alberto l ( ' Av. Mot. GIULIANI Armando

1° Av. Mo t . CHELLI P asqu ino

1° Av . Mot. POMPELE Mario l(' Av. Mo t. TASSANI Raniero

1° Av. M o t. TONTI Gino

1° Av . Arro . CONCI D Giovanni

1° Av. Arm DI STASIO Giocondo

1° Av. Arm SOTGIU F ranc esco

1° Av Arm. TONINI Mario

1° Av. Arm. VALENTINI Ido

1° Av. Fot. LACCHINI Pasqualino Av. Se . Mare . AI CARDI Vincenzo Av. Se. Mare. BONFIGLIO Benedetto Av. Se. Mare. CIAMEI Guido Av . Se . Mare. D'.r'\NGELO Giuseppe Av. Se. Mare. D EGANO l'via rio Av. Se. Mare. FABBRONI Francesco Av. Se. Mot NUZZACCI francesco Av. Se. M o t. OLIVA Pietro Av Se. Mot. FIONDA Piero Av. Se . Mot. PIRRO Francesco Av . Se. Mot. RIVOLTA Ezio Av. Se. Mot . SCARABELLO Gastone Av. Se. Arm. CATALANI Ugo Av . Se. Arm. D'AMBROSIO Vincenzo Av. Se. Arm. GIULIANI Dante Av. Se Arm. P ERRA M auro Av. Se Arm. ROBERTO Savino Av Se Fot . FRATTINI Paolo Av . Se. M.ont:. MOSCHETTO Giovanni

NOTA Mancano i nomina t ivi, non risultanti dai docum e nti consultati, di n . 11 persone sicuramente decedu te facenti parte di equipaggi.

ì6

Cap. Pil. DE ROSA Egidio Ten. Pil. GIACOMELLI Giovanni Ten. Pil. MAROTTA Vittorio Ten Pil. GRASSO Genna w Ten. Pil. POGGI Anton io S. Ten. P il. MALTINTI Mario M.llo Pil. CASANO Alberto M.llo Pii. GADA Cosrantino Serg. Magg. P il. LORENZANI Leo Serg. Magg. P il. PIER I Beni to Serg. Magg. Pii. PRAMPOLINI Giordano Serg Magg. P il. LIMONTA Angelo Serg. Mare. DE Vincenzo Serg. Mot . NI COLINI Euro

1° Av. Mot. CALLASTRI Enrico 1° Av. Mot. DANTI Orfeo 111 Av. Arm. CICCONE D omenico 1° Av. Arm. PACIFICI Guerrino 1° Av. Arm. SALA Ruggero 1° Av. Arm. SCAPPELLATO Giovanni Av. Se. CHERUBINI Av. Se . Mare. DI FRANCESCO Vit torio Av . Se. Mare . MA LETTA Angelo Av Se. Mare. PETTINAU Efìsio Ay. Se. Mare. RED ENTI Giorgio Av. Se. Mare. BERTACCHINI Giovanni Av. Se. Mare. DOMENI CI Antonio Av. Se. Mot. GIUFFREDA Av. Se . Arm. ROSS I Ardito Av. Se . Ar m. cossu Antonio

I
DISPERSI
77

Cap. Ten . Ten. Ten . Ten. Ten. Ten. Ten. T en Ten. Ten. S. Ten. S. Ten. M.llo M.ll.o M.llo NLllo Serg. Magg. Serg. Magg. Serg. Magg. Serg. Magg. Serg. Serg. Serg. Seri! . l " Av

1" '"' · l " A.v. 1" ;\v. I " Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. 1° Av. Av. Se. Av. Se. Av. Se. Av. Se. Av Se. Av. Se. Av. Se. Av. Se. Av. Se. Av. Se. Av. Se

Pil. Pil. Pil . Pil. Pil. Pil. Pii. Pi l. Pii. Pii. Pil. Pil. Pil. Pil. Pil. Pii. Pil. Pil. Pil. Pil. Pii. Pil. Pil. Mare. Motor. Arm. Mare. J\llarc. Mare. Mare. N! ot. Arm. Arm. Arro . Arm. Arm. Arm. Arm. Arm Arm. Arm. Arm. Mare . Mare. Mare Mare. Mot. Mot. Mot. Mot. Arm. Arro. Arm.

RICCIARINI AURELIO COLONI MAZZA MT.CH ELOTTI MANNINI nn TORNESE CA SANOVA DI BELLA GUARINI MIRAGLIA PELLICIA AN G IOLINI CANTI CROCI DAVERIO BARBIERI GAGGINI GR I FONI RAMPOLINI BONAMICO CIRAOLO BIANCONI ZANETTI TEDESCHINI BERl'\JARDINI BERNARDINI PAl'JDOLFI PILONE G JU FREDA CJ-IESSA CORSINOVI FRACASSI ROSI MANTO SALONIA VOLPIC ELLI TONINI DE PASCALE GANGEMIN1 CELESTE DANI SPERANDIO PAPADIO BRESSAN FABBRO N! GARDINI RISSONE SPAZI ANI D 'AMBROSIO CASTALDO CHI ARAMONTI

G inlio Lucio Ferruccio Calogero Guglielmo P.Giovanni Nicola Gu ido Olindo Francesco Ottavio Francesco Giovacchino Otcllo Edoardo Carlo Vittorio Alberto Alessandro Orlando Giordano Cesare Salvatore Bruno Ampelio Guerrino Mario Mario Biagio Antonio Michele Pietro Iares Cesare Ugo Ottavio Emanuele Anton io Mar io Armando Corrado Adelmo Cesare Tommaso Evaris to francesco Stefano Vincenzo Michele

NOTA Mancano i nominat ivi , non risultanti dai documenti consu ltati , d i n. 4 persone sicuramente ferite.

78
I
FERITI

RICOMPEN SE AL VALORE MILITARE MEDAGLIE D'ORO

79

CASELLI Alcssandw nato il 18 febbraio 1920 a Venne (Pescara). Dcccduw nel cielo d i Koritza il 18 novembre 1940 in combattimento aereo.

MEDAGLIA

D'ORO (al la memoria)

S. Ten. A.A.r.n Pilota di Complemento del 46o Stormo 105° Gtuppo 25.5" Squadriglia.

Giovanissimo capo equipaggio, g ià vitro rio samenre provato in d uri scontri co n la caccia nemica, in una rischiosa azione di bombardamento, veniva attaccato da preponderanti forze che riuscivano ad incend ia rgli il velivolo Con calma ammirevole e sereno sp rezzo del pe ricolo, noncuran te delle fiamme, portava l' apparecch io sulle nostre linee e solo allora ordinava al personale di bordo, che con audacia ave va respinto l 'attacco ab battendo due assalitori, di lancia rsi col paracadure. Rimasta solo e ritenuto vano il tentativo di portare in salvo la preziosa macchina che le fiamme aveva no tramutato in rogo ardente, tentava, in condizioni ormai imposs ibili, il pwprio lancio, che si concludeva col sacrificio d i una giovane vita che va additata ad esempio della piì:l pura cd eroica abnegazione.

Cielo di Korirza, 18 novembre 1940.

81

INGRELLINI Mar io nato il 21 Aprile 1915 a Lucca Deceduto nel cielo del Mediterraneo il 14 giugno 1942 tn azio ne di guerra.

MEDAGLIA D'ORO

Ten. A.A.r.o. pilota di Complemento del 46° Swrmo 104° Gruppo 253" Squadriglia Ufficiale di Compleme mo, g ià decoratO al Valor Militare per l' eroico suo comportamento su altri fronti , assolveva brillantemente rischiose missioni belliche fortemente con capo equipaggio di velivolo aerosilurante, alla vigilia di una azione contro una potente formazione nava le nc rn ira es primeva la decisione di attaccare a costo di ogni S; tcril:icio la po.rtaerei di sco r ta. Duran te l'attacco fu visto s deg nare du e bersagli favorevol i e bcnchè già in formazione, p untare cont ro l'obietti vo prefisso che colpiva con siluro Sottr;tttosi al fuoco ncmko, impossibilitaw ormai date le cond it. io n i del velivo lo a rientrare alla base, fu visto ripiegar e nuovamente verso le navi e infrangersi contro le murate di una di esse. Esempio sublime di eroismo e di sereno spiri to di sacrificio.

Cielo del Mediterraneo Occidentale 4 febbraio 1941 14 giugno 1942.

82

COMP(ANT G iorgio nato il 1.5 Ottohre 19 15 a Parma Deceduto nd ciclo dd Med iterraneo il 14 Gi ugno 1942 in azio ne di guerra.

MEDAGLiA D'ORO (alla memoria)

Sergente Maggiore A.A.r.n. Pilota del 46° Stormo Gruppo 253' Squadriglia. Capo equipaggio di acrosilumnti rifiutava il ricovero in ospedale e, benchè sofferente per grave malattia, chiedeva di partecipa(e ad un 'a7.ione particolarmente rischiosa contro un co nvoglio nem ico fortemente sco rtaro. Prima di parti re lasciava uno scritto al proprio com andante affermando che no n avreb be lascia to il ciclo della battagl ia se no n dopo aver colpito la nave portae rei segnnlata. Avvistata la forma· :l ione nava le nem ica si portava all ' arracco dell'obbiettivo pre scelto c non desisteva pur in mez7.o al violento fuoco delle armi contrae ree delle navi e di l[uelle degli apparecchi da caccia nemici . Sganciato il siluro contro la portaerei da di stanza ravvicinata e colpitala gravcmcme, ormai cerro che il proprio mezzo non gli av(ebbc consentito di tornare alla base pcrchè gravemente danneggiato, si lanciava contro la fiancata di alrra unirà da guerra nemica in un ultimo subii· me olocausto.

Cielo del Mediterraneo, 14 giugno 1942.

83

ANGELU.CCI Silvio

nato il 20 Marzo 1909 a Conza della Campagna (Avellino). Deceduto nel cielo del Mediterraneo Occidentale il 13 Agosto 1942 in azione di guerra.

MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)

Tenente A A.r.n. Pilota in S P.E. del 46° Stormo 105 • Gruppo 255" Squadriglia.

Pilota di doti eccezionali e di provato valore in una lunga attività bellica su più fronti. Durante un'azione di aerosiluramen to contro un incrociatore, nonostante avesse lo apparecchio colpito e in fiamme , prosegue impassibile ne ll 'attacco conclusosi con l'olocausto de lla sua fiorente giovinezza.

Cielo del Mediterraneo Occidentale, 13 Agosro 1942.

84

MANCIN1 L idio Urba no da Cesena naro il l • Dicembre 1912 a San Giorgio in Bosco (PD) Deceduto nel cielo del Mediterraneo d 27 Marzo 1943 in comb:lttimemo aereo.

MEDAGLIA D'ORO (alla memoria)

Capitano A.A.r.n. Pilota in S.P.E. Comandante del 105• Gruppo amonomo 254' Squadriglia. Superbo Comandante di Gruppo Siluranti, semp re primo, all a testa dei su oi Rcpani che trascinava con la virtù dell'esemp io eroico, ferv ido propugnatore d i ogni più alto ideale, conduceva inte n so ciclo di ard ire operazioni d i siluramenro in scrcore ir to di difese c di insid ie, arrecando al nemico ingenti danni. Partito ancora una volta all'attacco di un imporrante convoglio in navigazione, affrontava impavido e sereno l'uragano di ferro e di fuoco delle navi e dei caccia di scorta. Riusciva a colpire, con decisa volontà, una grossa unità che affondava. ma la sua ala infranta, non tornava sul suolo della Patria. Purissimo eroe, espressione della forte gente italica e della sua tradizione guerriera.

Cielo del Mediterraneo. 18 Novembre 1942 27 Marzo 19-13.

85

Ten . Col. Pil. ASINARI Giacomo Magg. Pil. REINERO Virgil io Cap. Pil. AVALLE Michele Cap. Pil. CASI NI Gabriele Cap Pil. CASINI Gabriele Cap. Pil. MAGAGNOLI Dan te Cap. Pil. MAR ESCALCHI Enrico Cap. Pil. RICCIARINI Giulio Cap. Pil. SOLI MEN A At tilio Cap . Pil. SO LIMENA Attilio Cap. Pil. AU RELIO Lucio E Ten. Pil. BABI NI Giovan ni Ten. Pil. BERLINGERI Andrea Ten. P il. BRESCIA NI Guido Ten. P il. CELLLA Silvio Ten Pil. FAGGI AN Mario Te n. Pil. I NGRELLINI Mario Ten. P il MASSERA Mario Ten. Pil. MICHELOTTI Gu gl ielmo Ten. P il. Ml CHELOTTI Guglielmo Ten . Pil. MIRA NDA En ric o Ten. Pil. MI RAND A Enrico Ten . Pii. SCARPATI Giovanni Ten. P il. TAVERNA Eu genio Ten Pil. TITI Nicola Ten. Pil VICARI OTTO Luigi S. Ten . Pil. MASCIT ELLI Vincenzo Serg . Magg. Pil. COMPIANI Giorgio Serg. Magg . Pil. DANI ELE Domen ico 1° Av . Mot. MIGNANI Gino

1° Av. Arm . CR ESSA Piet ro 1° Av. Arm. D I SCIPIO Pasqualino Av . Se. Mare SIMEONI Albe rto

L A D'ARGENTO AL VALOR MILIT
AfEDAG
ARE SUL CAMPO
87

Ten. Col. P il. CANDRINGHER Remo Cap. Pii MAGAGNOLI Dame Ten. Pil. CATANEO Eustacchio Ten. Pil. CIMICCH( Giuseppe Te n. P il. CI PRIANI Robe rto Te n. Pii. DE ROSA Antonio Ten. Pii. LO RUSSO O ronzo Ten. Pil. MASSERA Mario Ten. Pil. RICCIOTTI Giuseppe Te n. P il. TO RNESE Vico M.llo Pil. BERGAMI Giuseppe M.llo P il. BOI .Bruno M.Ho Pil. CA SANO Alberto M.llo PH. GIUNTOLI Alberto M.llo Pil. LORENZANI Leo M.llo Pil. PROTA Vincenzo M.llo Pil. SILV ESTR I Raoul Se rg. .Magg. Pil. GUERRI N I Euge nio Serg. Mare. MARCON Giuseppe

1° Av. 1V1arc. BIANCONI Bruno

1° Av. Mare SOTGIU Francesco

1° Av. Mot. GIUFFREDA Michele

1° Av. Arm. TEDESCHINI Guerrino

1° Av. Arm. VALENTINI Ido Av. Se. Mare. BAZZICHI Giuseppe Av. Se. Mare. CERI NO Pasquale Av. Se. Mare. EVANGELISTI Licurgo Av Se. Mare. FIONDA Pietro Av. Se Mare. SPERANDIO Cesare

DI BRONZO AL
MEDAGLIA
VALOR MILITARE SUL CAMPO

ALOR lvfi LlT ARE SUL CAMPO

PiJ. CAMPELLO Francesco Ten . P il. FUSCO Augusto Ten. Pil. POGGI Anto nio M.Ilo Pil. CA SANO Alberto M.llo P il. FER."JE' G ino M.llo Pil. GENTILINI Urbano M.llo Pil. MARENGO G iovanni M.llo Pil. P ROTA Vi ncenzo M.llo Arm. BOLOGNESE Os valdo M.llo Arm . BOLOGNESE Os valdo Serg. Magg. Arm. D EODATO Corrado Serg. Magg. Arm . ECCHIA Brun o Serg. Magg. A rm MANFREDT NI Qui n to Serg. Ma gg. Arm. PRAMPOLI:--.JI G iordano Serg. Magg. Mare. PRIMO Giovanni Serg Magg. Mo t. SCARPA E ugenio Serg. Magg Arm . CA VICCHINI Beni co Serg. Magg. Ar m. PAS QUALI Cesare Serg. Pil. SCAMBELLA Marcello Serg . Pii. COTTICELLI Tnllio Serg. Mare. BESOLI Vincenzo Serg. Mare P ALAGI Ugo Serg Arm PETROSINO Giuseppe Serg. Mare. CISCO Filippo

Magg

1° Av. Mare CHIOD I Giovanni

1° Av. Ma re. DE SANCTIS Vi ncen w

1° Av. Mare. ESPOSITO Ma r io

1° Av. Mot. CASCIO Stefano

1° Av. Mot. BUCCI001I Armando

1° Av . Ar m. VECCHI Leon e

1° Av Arm B.ERTONE Carmine

1° Av. Arm CIANI Paris

1° Av. Arm. GERMANO Amonio

1° Av Ar m. MAZZARELLI Ma uro l 0 Av) Arm . MARZULLO Gennaro

1° Av . Arm . TONINI Mari o

1° Av. Mare. SCIPPA Giovanni

1° Av . Fot. QUAGLIARELLA Francesco

1° Av. Mare. PILONE Ant onio Av. Se. Po r BERGOZZI Ernesto Av . Se. Mare. DE BELLIS Alber to Av. Se. Mare . BARATTINI Azzo Av. Se. Mare. BARATTI NI Azzo Av. Se. Mare. SALVATI Antonio Av. Se. Mare. SPERANDIO Cesare Av. Se. Mare SPERAl'\JDIO Cesa re Av Se Mot. BELARDI Romolo Av Se. Mot. COLLI Aladino Av. Se. Mot. FABB RONI Fra ncesco Av. Se. Mot. FACCHINI Gui do Av. Se. Mot. GARDINI Antonio Av. Se. Mot. CARDI NI Amonio i\-,;. Se. Mot. FABBRONI Francesco Av . Se . Mo t PERA Franccsc0 Av. Se. Ar m. UCCELLO Anronio Av. Se. Fot . MORUCCI Aurelio Av Se Por. LEPO RE Armando Av Se. Fot. CRISTI NA Ange lo

CROCE DI GUERRA
AL V
89

AL VALOR MI LITARE

Col. P il. NANNINI Umberto Ten. Col. Pil. CADRINGHER Remo Ten. Col. Pil. CADRINGH ER Rem o Ten. Col. Pil. CIANO Galea zzo Ten. Col. Pil. PORTA Gior gio Magg. Oss . SIMEON I Arrigo Cap. Pil . AVALLE Michele Cap . Pil . AVA LLE Michele Cap. Pil. CARAMELLI Vincenzo Cap. Pil. CARBONE Ernesto Cap. Pil. CASINI Gabriele Cap. Pil. C.EVOLANI Pietro Cap. P il. DETTO N! Gigi Cap. Pil. DI MARTINO Luigi Cap. Pii. DI MARTINO Luigi Cap. Pil. FALCONI Eugenio Cap. Pii. GIANNONE Vincenzo Cap. Pil. GIANNONE Vincenzo Cap. Pii. MANCINI Urbano Cap. Pil. MANCINELLI Renato Cap Pil. MAR ES CALCHI Enrico Cap. Pil. MAZZA Calogero Ca n. Pii. RICCIA RINI Giulio Pil. SUSINO Carlo Cap . Pil. VITA LI Aldo Cap. Oss . PAVOLINI Alessandro Ten. Pil. AIEL LO Um berto Ten. Pil. A GELUCCI Silvio Ten. Pii. ANSELM I Mario Ten. P il. AURELIO Lucio Te-n. Pil. BARLINGERI Andrea Ten. Pil. I30NCOMPAGNI Ludov ico Ten. Pil. CAPOROTUNDO Francesco Ten. P il. CATANEO Eustacchio Te n. P il. C IRI LLO Francesco Ten. Pil. COLONI Ferrucc io Te-n. Pil. DELLA NOCE Eugenio Ten. Pil. DE ROSA Antonio T!!n. Pil. DJ BELLA Francesco Ten. Pii. D I BELLA Francesco Ten. Pil. FUSCO Augusto Tén Pil. GIACOMELLO Giovanni Ten Pil. MICHELOTTJ Guglielmo Ten Pil. PELLICCI A Gioacchino Ten. P il. RANIER I Gu glielmo Ten. Pil. RONCATI Giacomo Ten. Pil. MA ROTTA Vittorio Ten . P il. TORAZZI Raoul Ten. P il. VIVARELLI Giovanni S. Ten. Pil. CASANOVA O lindo S. Ten. P il. CASANOVA O lindo S. Ten. Pii. FABBRI Alberto S. Ten . Pil. LO RUSSO O ronzo S. Ten. P il. LO RUSS O O ronzo S. Ten. Pii. MENINI Giov anni S. Ten. Pil. RUFFINATO Pietro S Ten. Pil. SURACI Giu seppe

MEDAGLIA D'ARGENTO
90

( se?,ue)

S. Ten. Pil. MARCHIORRI Giuseppe M.llo Pil. BARBIERI Alberto NLllo l)il. CROCI Carlo M.llo Pil. DE RISI Giovanni M.Ho Pil. FORNART Sergio M..llo Pil. GADA Costantino M.llo Pil. LEONARDI Giuseppe M.llo Pil. LORENZANJ Leo M.llo P il. MANFR EDINl Quinto M.llo Pii. MANFREDINl Quinro M.llo Pil. MESSINA Pietro M.llo Mare. PALLOTTI Guido M.Ilo Mare. GRASSI N! Attilio Serg. Pil. BERGAMINI Giancarlo Serg. Pil. BONAMICO Cesare Serg. P il. GAGGINI Alessandro Serg Pii. LI MONTA Angelo Serg. Pil. VITALI Giovanni Serg. Mare MARCON Giuseppe

1° Av. Mare. CAPRIGLIA Lorenzo

1° Av. Mot ANTONACCI Vittorio

1° Av. Mot. BRESADOLA Vinicio

1° Av. Mot. OLIVA Pietro

1° Av. Arm. CORSINOVI Iares

1° Av. Arm. DI STASIO Giocondo l 0 Av. Arm GERMANO Antonio Av. Se . Mare. BONFIGLIO Benedetto Av. Se. Mare. DE BELLIS A lberto Av. Se. Mo t. BELARDI Rom olo Av. Se. Mot. FABBR ONI Francesco Av. Se. Mot . MUGACCI Carlo Av. Se. Arm. LACCHINI Pasgualino Av. Se. Arm. ROBERTO Savino Av . Se. Fot. MORUCCI Aurelio '

9 1

Magg. Pil. ROFFO

Rufo Magg. Pil. CAMPELLO Fran cesco Cap. Pil CASINI Gabriele Cap . P il. CASINI Gabriele Cap. Pil. CARBONE Ernes to Cap. P il. CEVOLANI Pierro Ca p. Pil. DE ROSA Egidio Ca p. P il. DETTONI Gi gi Cap. Pil . FALCONI Eugenio Cap P il. GIANNONI Vi ncenzo Ca p. Pil. SUSI NO Carlo Cap. P il. VITALI Aldo Te n. Pil. ANGELUCCI Silv io Te n. P il. AURELIO Lucio Ten. Pil. BRUSCHI Mario Te n. P il. CAPOROTUNDO Francesco Te n. Pil. CATANEO Eustacchio Ten . Pil. FABBRI Alberto Te n. Pil. FAG G IAN Mari o Ten. Pil. FRANCION Fernando Ten. Pil. FUSCO Augusto Ten . Pii. GARONE Silvio Tcn. Pil. 1NGREL LI NI Mario Tf'n . Pil. MARCHIO RR I Giu seppe T c n. Pil. MICHELOTTI Gu glielmo Ten. P il. PASTORE Michele Tc n. Pil. PASTORE Michele Te n. Pil. RIC CIOTTI Giuse ppe Tcn . Pil. SAMBATI Paolo Ten. Pil. SAMBATI Paolo Ten. Pil. TITI Nicola Ten. Pii. VIGO Adamo S. Ten. Pil. MALTI NI Mario S. Ten Pil. TERLIZZI Vince nzo M.llo Pil. BO I Bruno M.llo Pil. CA SANO Alberto M.llo Pil. CASSANO Mari o M.llo Pil. DAVERIO Vittorio M. llo P il. DANIELE Dom enico ì\!Ulo Pii. LEONARDI Gi useppe M.Ilo Pii. LORE t ZANI Leo M.llo Pil. MESSINA Pietro M .llo P il. SERGATI Anton io M.llo Pil. SILVESTRI Raoul M.Ilo Arm. BOLOGNESE Osval do M.llo Arm. FONI Poleo Scrg. Magg. P il. CANTl Edu ar do Serg. Magg. Pil. fORNARI Sergio Se rg. Magg. Pii. FRULLICHINI Rodolfo Serg Magg Pil. FRU LLICHINI Rod olfo Se rg. Magg . P il. SEPPE LLONI Ma rio

MEDAGLIA DI BRONZO AL V ALOR M ILITA RE
92

Serg. P il. CAMMARATA Fernando Serg . P il. COTTICELLI Tuilio Serg. Pii. D'ANDREA Consolato Serg. P il. GAGGINI Alessand ro Serg. Pil. LI MONTA Angelo Serg. P il. LUCCARELLI N ello Ser'g. P il. N!COLINI Euro " .. erg. P il. P IERI Benito Serg. P il. VEGGIA Rom co Serg. P il. VITALI Giovanni Serg . Mare. BLUMETTI Francesco Serg. Mare. PALAGI Ugo Serg. Mot. CISCO Filippo Serg. Mot . SANTOPADRE Salvatore Serg. Arm . CICCONE Domenico Serg . Arm. CICCONE Domenico Serg. Arm. cossu Michele Serg. Arm. cossu Michele Serg. Arm. FRACASSI Cesare Serg. A rm. MA SCI OLI Corrado Serg Arm. PASQUALI Cesare

1° Av. Mare. BERNARDINI Mario

1° Av. Mare. BERNARDINI Mario

1° Av Mare. BIANCONI Bruno

1.0 Av. Mare. CUSIMANO Pietro

1° Av. Mare. D SANGTIS Vincenzo

1° Av ' Mare. ESPOSITO Mario

1° Av. Mare. !ANNOTTA Clemente

1° Av . Mare. LUCCHESI Paolo

] 0 Av. Mare. PILONE Antonio

1° Av. Mare . SCIPPA Giovanni

1° Av Mare. SCIPPA Giovanni

1° Av. Mare . BRESADOLA Vinicio

1° Av . Mare. VENTURIN I Sauro

1° Av. Mare. GIUFFREDA Michele

1° Av. Mare DI MARIO O travio

1° Av. Mare. GIULIANI Armando

1< • Av. Mare. LODI Aldo

1° Av. Mare. MI ANI Cornelio

1° Av. Mare. MIGNANI Gino

1. 0 A v. Mare. PERASOLE Giovanni

1° Av. Mare. SOTGIA Antonio

1° Av. Mare. TO NDI Gino

1° Av Mare. CASCIO Stefano

1° Av. Arm. BERTONE Carmine

1° Av. Arm . CIANI Paris

1° Av. Arm . CIANI P<uis

1° Av Arm . DE ROSA Silvio

1° Av. Arm . DI AMBR I Vitrorio

l 0 Av. Arm . DI SCIPIO Pasqualino

9.3

(segue)

1. 0 Av .

Arm . FA TTORINI Augusto l 0 A v. Arm. MARIAN I Amedeo 1° Av. Arm . PAPADIO Tommaso

1° Av. Arm. SALA Ru ggero 1° Av. Arm. SCAPPELLATO Giovanni 1° Av. Arrn. SOTG IU Franscesco 1° Av. Arm. TONINI Mario 1° Av. Arm. VALENTI NI I do 1° Av. Arm VOLPICELLI An toni o 1° Av. Arm. VOLPICELLI Antonio 1° Av . Arm. Z/\MPONE Leonardo

1° Av. Arm. ZAMPONE Leon ardo 1° Av. Fot. BERGONZ I Ernesto 1° Av. Por. BOCCARDI Cesare 1° Av. Fot DE PASCALE Armando

1° Av. Fot. MARTI N! Gilberto 1° Av. Mont. P IRAN! Giuseppe Av. Se. Mare. BOCCARDI Danilo Av. Se. Mare. BONACCORSI Attilio Av Se. Mare. CASELLI Gino Av. Se. Mare. CASELLI Gino Av . Se. Mare. DANI Adelmo Av Se. Mare. EVANGELI STI Licurgo Av. Se . Mare. PAOLICCHI Li bero Av. Se. Mare. PAOLICCHI Libero Av. Se. Mare. PETTINAU Efisio Av.Sc. Mare. SIMEONI Alberto Av Se. Mare. VERN I E R Luciano Av . Se. Mot. ARCA Carmelo Av . Se. Mot. ARCA Carmelo Av. Se. Mot. COLLIA Adalino Av. Se. Mot. DANTI Orfeo Av. Se. Mot. Orfeo Av. Mo t. FALISI Michele Av . Se. Mot. FERRETTI Enrico Av . Se. Mot. CHELLI Pasquino Av Se. Mo t. CHELLI Pasquino Av. Se. Mot. GRIGOLO N Ottavio Av. Se. Mo t. LO PRESTI Francesco Av. Se. Mot. LUN ARD I An tonio Av. Se. Mot. PERA Francesco Av. Se. Mot. PIRRO Francesco Av . Se. Mot. SPERANDIO Cesare Av. Se. Mot. VERBENA Francesco Av . Se. Mo t. CARPENTIERI Renato Av . Se. Arm. cossu Antonio Av. Se. Arm. FERRETTI Guerrin o Av. Se. Arm. GIULIAN I Dante Pw Se. Arm. MANTO Ottavio Av. Se. Arm. PUGGIONI Emanuele Av. Se. Arm. ROSSI Ardito Av. Se. Arm. VI CHI Marcello Av. Se . Arm. BELLUCCI Giovanni Av Se. Fot . CARLI Ennio Av. Se. Fot. CELESTE Corrado Av. Se . Fot. GUIDO Vincenzo Av Se. Fot. NARDUCCI Rodolfo

94

Ten. Pil. CATANEO

Ustacchio Ten. Pil. FRANCIONI Francesco Ten. Pil. CANGEMI Lorenzo Ten . Pil. G IANFILIPPI Fernando Ten. P il. NERI Guido Ten. Pil. TAVER NA Eugenio Ten. Pil. CASANOVA O lindo M.llo Pil. CALASSI Leonardo M.llo Pil. GIUNTO LI Alberto M.llo Pii. MESSINA Pietro M .llo Pil. TROTA Vincenzo M.llo Pil. G ELORM INI Raimon do M.llo Mot . CAVALLINA Dino M .Ilo Arm. CARLETTI Giuseppe M.llo Arm. PONI Folé:o M.llo Mont GALLO Luigi Serg. Magg. Pil. ALZAN I Giordano Serg. Magg. Pil. CANTI Eduardo Serg . Magg. Pil. COTTICELLI Tullio Serg. Magg. Pil. FRULLICHINI Rodolfo Serg. Magg. Pil. LUCARELLI Nello Serg. Magg. Pil. MANFREDINI Quinto Serg . Magg. Pii. NOVELLO Luciano Serg. Magg. Pil. SGAMBELLA Marcello Serg. Magg. Pil. VILLA Ersilio Serg. Magg. Pil. COVARELLI Guerrino Serg. Magg. Pil. ZA NETTI Ampelio Serg. Magg. Pii. ZANETTI Ampelio Serg. Magg Ar m. P ERMANI Umberto Serg. Magg. Arm. PERMANI Umberto Serg. Magg. Mare DE SANCTIS Vincenzo Serg. Magg. Mare. ESPOSITO Mario Serg. Magg. Mare. MARCHEGGIANI Giuseppe

1° Av. Ma re. P ILONE Ant onio

1° Av. Mo t . BUCCION I Armando

1° Av. Mot . F I ORENTI Giovanni l r Av. Mot. PERASOLE Giovanni

1° Av. Mot. MATTONI Alfonso

1° Av. Mot MOSCA Salvatore

1 ° Av. Mot UCCI Antonio

1° Av. Arm. BERTONE Carmine

1° Av Arm. FRACASSI Cesare

1° Av. Arm. G ERMANO Antonio

1° Av. Arm. LA CARUBBA Salvatore

1° Av. Arm. MARZULLO Gennaro

1° Av . Arm. MAZZARELLI Mauro

1° Av. Arm. MORUCCI Vittorio

1° Av. Arm ORICCHIO Vincenzo

95

(sel!,ue)

1° Av. Arm. ROSI Ugo

1° Av. Arm. RUCCO Giuseppe

1° Av. Arm. TEDESCHINI Guerrino

1° Av. Arm. TONINI Mario

1° Av. Arm. TORZA Giovanni

1° Av. Arm. VOLPE Eugenio

1° Av. Fot. BRISTINA Angelo

1° Av. Fot. GOLIA Vittorio

l 0 Av. Fot. QUAGLTt\H FLL t\ Francesco

1° Av. Fot. SFROSI Paridc

1° Av. Mont. BROCCHIO Giuli o

1° Av. Mont. ERMINI Aldo

1° Av. Mont. SALICINI .Marcello

.1° Av. Mont . VENTURINI Sauro

1° Av Mont. BO NACCORSI At tili o Av. Se. Mont. BARATTI NI Azzo Av.Sc. Mont. CASELLI Gino Av. Se. Mont. MACARIO Mario Av Se. Mare. I.PATRIZI Pietro Av. Se. Mo t. CALLASTRI Enr ico Av. Se. Mot. CALLASTRI En rico Av. Se. Mot. CA POZZI Alfredo Av. Se. Mot. CAPOZZI Alfredo Av. Se. Mot. CARARO Daniele Av. Se. Mot. DOMI 1ICINI Antonio Av. Se. Mot. FABBRONI Francesco Av. Se. Mot. GIANOGLIO Severino Av. Se. Mot. GRIGOLON Ottavio Av. Se . Mot. LO PRESTI Francesco Av. Se. Mot. MUNARI Cla ugo Av. Se . Mot. SPAZZIANI Francesco Av. Se. Mot. cossu Antonio Av. Se. Mot. D'AMBROSIO Vincenzo Av. Se. Arm. LUDOVICI Guido Av Se. Arm. VALENTINI Aurelio Av. Se. Arm. CELESTE Corrado Av. Se. Mont. BARTOLI Eliseo Av. Se. Mont. DOMIZIO Mario Av. Se. Mont. NAPOLITANI Dario Av.Sc. Mont. RICCI Dino Ten. Col. Pil. CASERO Giuseppe Cap. Pil. DI MARTINO Luigi Cap. P il. G IANNONE Vincen zo Cap. Pil. MANC INI Urbano Cap. P il. RICCIARINI Giulio

96

PROMOZlONI PER MERITO DI GUERRA

S. Ten. Pil. LO RUSSO Oronzo S. Ten. Pil. CASANOVA O lindo S. Ten. Pil. SURACI Giuseppe S. Ten. Pii. BORELLI Ernesto M.llo Pil. LEONARDI Giuseppe Serg. Pil GUERRINI Eugenio

1° Av. Arm. VALENT INI I do Av. Se. Arm MANTO Ottavio

AVANZAMENTO PER MERITO DI GUERRA

Cap. Pil. AVALLE Michele Cap. Pil. MANCINI Urbano Cap. Pii. CARAMELLI Guglielmo T en. P il. RANlERl Vincenzo Te n. Pii. BOZZI Mario M.llo Mo t. MAROSETTI Mentore M.llo ' Mon t. TAURISANO Giuseppe M.llo Mot. M AST I Danilo Serg. Magg. Pii. DANIELE Domenico Serg. Magg. Pii. CASSANO Mario

1° Av. Mare . DE SANCTIS Vincenzo

1° Av. Mare. U JCCH ESI Paolo

1° Av. Ma re. CUSIMANO Pietro

1° Av Mare. BIANCONI Hruno

1° Av. Mo t MJANI Cor nelio

l 0 Av. Mot. FIORENTI NI Giova nni

1° Av . Mot. VENTURINI Sauro

1° Av. Mot. CASCIO Stefano

1° Av . Arm . VeCC HI Leo ne

1° Av. Arm. CIANI Paris

1° Av Arm. TONIN! Mario

1° Av. Arm. ORICCHlO Vincen.zo

1" Av. Arrn. P t\ PA DI A Tommaso

1° Av. Mont. SALICINI Marcello

1° Av. Mont PIRANI Giuseppe

Av. Se. foot . DE PASCALE Armando Av. Se. Fot. CA POZZI Alf redo Av . Se. Mot. TASSANI Raniero Av. Se Mot. LO PRESTI francesco Av. Se. Fot. CELESTE Co rra do

97

STRALCI BOLLETTINI DI GUER RA NEI QUALI SONO CITATI I NOMINATIVI DEI GRUPPI E IL PERSONALE DEI REPARTI

N o 914 del 25 /1 1/1942: « Nelle acq ue algerine nostre for m azioni aerosil uranti , ope rando in succe;:ssivc ondate contro u n convoglio nemico affondava no u n transatlantico da 20.00 0 to nnellate, un mercantile da 6.000 cd un te rzo di me;: dio tonnellaggio.

Le s uddette formazioni erano al comando del Mag g iore Francesco Campello, del Cap. Giuseppe Z uccani, del Ten. Alessandro Seui, del T en. Giovanni Scarpati e del S. Ten. Romano Barsa.

2 nostri velivoli non sono tornati alla base dalle varie missioni di guerra ... >>.

N • 929 del 10/ 12 / L942: « Una formazione del 105° Gruppo Aerosi luranti, a l comando del Cap. Pi i. Urb ano Mancini, superando condizioni atmosfer iche particolarmen te avverse, compiva ieri u na ar dita az ione contro il n avi glio nemic o nella rada di A l ge ri: 2 piroscafi ri spe tt ivamente da 16.000 e 10.000 tonndlate, ce ntrati, saltavano in aria; nel successivo combattimento con la caccia avversaria u n Curriss era abbattuto. Gli aerei hanno fatto tutti ritorno alla base ».

N° 971 del 21/l/19-t3: « Reparti dell'aviazione german ica hanno attaccato ieri al largo di Algeri un convoglio nemico colando a picco una nave Ji 8.000 to nnellate e colpendone altre 8 per compless iv e 49 mila to nnellate . Success ivamente nostri aero siluranti, al coma ndo del Cap. Pil. Giul io Ricciarini , si porta vano su ll o stesso convoglio affondando co n si luro u n piroscafo di l O tonnellate e dan n eggia ndon e graveme nte u n a l tro di uguale tonnellaggio

Nel Mediterraneo occidentale, durante la n orte, sono stati ripetutamente attaccati da formazioni di aero siluranti numerosi mercantilì nemici naviganti in convogli fortemente prQ[etti. fl Capitano Franco Melley, il Tenente Alessandro Setti ed i.l Tenente Francesco Coss u ha nno rispe t ti vamente affondato un piroscafo d i o lLre 7.000 tonnellate (complessivamente 21 mila tonnellate) Un quarto piroscafo t: stato gravem e n te da nn eggiato dal Sottene n te Ca rl o Pfistet ».

N° 98 0 del 3/1/43: « Ne ll e acque tra Al ge ri e Bougie un convoglio fortemente sco rtato veni va attaccato da una formazione di nostri aerosiluranti a[ comando dei Capitani G.C. Graziani e U . Mancini c del Ten. Giuseppe Cimicchi; nonostante la poderosa reazione di fuoco ed aerea, due mercantili- uno di medio e uno d i grosso tonnellaggio, venivano af-

fondati ed u n terzo gravemente danneggiato; un cacc iatorpe diniere britannico cipo Jervis, centra to da siluro si inabbissava. Co ntro lo stesso convoglio agi va no poco dopo velivoli tedesch i che affondavano tre navi per complessive 14.000 tonnellate e due cacciatorpediniere; un altro cacciatorpediniere ed un piroscafo di 4.000 tonnellate rimanevano seriamente danneggiate>> .

N° 1020 dell'll/3/1943: « Un convoglio nemico è stato attaccato tra Bougie ed Algeri da una (ormazione di aerosiluranci del 105° Gruppo, al comando del Capitano Urbano Mancini da Cesena (Forll): un piroscafo da 15.000 affon dava; un altro mercantile, pure· di grosso LO nn e llaggio ed un cacciatorpedinie re venivano g ravemente da nneggiati. Con tale nuovo successo l'Aviazione italiana ha affondato d all'inizio della guerra un mi lione di to nn e llate di navigl io nemico >>.

N° 1031 del 22/3/1943: « Questa n o t te una (ormazione di aerosiluranti del 105 ° Gruppo, comandata dal Cap. Urbano Mancini da Cesena, ha attac cato navi alla fonda nel porto di Algeri: un piroscafo da 10.000 tOnnellate è stato affondato, uno di medio to nnell aggio ince nd iato, altri due risultan o col piti »

N° 1037 del 28/3/ 1943: « Al largo delle cos te Algeri ne for mazioni di aeros iluran ti, comandati d al Cap. Urbano Mancini da Cesena e dai Tenenti Battista Mura da Cagliari ed Ernelio Bertuzzi da Ri mini, attaccavano ne ll a mattina t a di ieri un grosso convoglio nemico. Nonostante la violenta reazione ne mica, tre piroscafi da 15.000 , 10.000 e 7.000 tonnellate, venivano affondaLi; un alt ro si incendiava». N° 1126 del 25/6/1943: « In ripetule azio ni notturne cont ro convogli nemici in navigazione lun go le cos te settentrionali dell'Africa, nuov i successi so no stati conseguiti da nostri Reparti Aerosilura nr i c he affon d avano 3 gross i piroscafi per comple ss ive 3 1.'000 t onnella te e ne danneggiava no altre 3 Ecco i nomi d e i piloti segna latisi nelle azion i di aerosiluramento , citati dal bollet tino odierno: Tenen te Col. Carlo Unia da Torino, Cap . Dante Magagnoli da Bologna, Cap. Francesco Aurelio Di Bella da Roccalumera (Messina ), Ten·. Giuseppe Balzarotti Milano, M.Uo Olivo Luppi da Revere (Mantova), Serg. Guido Freschi da Campi (Firenze)».

100

SPECCHI RIEPILOGATIVI

101

' < i o < t::-: j :::0 o t::-: ::; ,g c cr ::; l>) ..., (l) cr a. ,_ t::-: (') n -· n. 252• Sq. 36211 45' 52411 15' 253• Sq. 35Qh3Q' 427 1105' 104° Gruppo 71 3hl5' 951 11 20' 254• Sq. 411 11 10' 2671140' 255• Sq. 509h55' 242h55' 105° Grupp o 921 1105' 5 10" 35' 46° STORMO 16.3411 20' 1461 1155' -------·-- C

NOTA: L'atti v ità dei Repnni ha inizio il 1O g iu g no.

>--3 < o (l) (O o o -· ..., (!) 3 c... -o ;:s · < 13 c c 887hOO' 285 777 11 35 ' 260 1664h35 ' 564 678h50' 343 752 11 50' 391 14.31 11 40' 734 3096h 15' 1298

;N n(") 3 )> :=; o l'i ' n.3 o e. c· (JC l'>cJ C- =t l 2 . l>) o ... ,- N (J) "' 3 ,.... a· § . n {') ::::: :l :l no :» :l 38 4 lO 41 IO 2 79 14 12 80 8 6 l 81 2 6 161 l. O 12 240 24 24

:r.: -· l') :l (!) n r.r. ;;; ''E. o o CJ> < o 67785 70870 138655 137060 156382 2934 42 432097

'"O ..... cr. "O l>' ..., l>' ,.., 3326 2076 5396 3736 3107 6843 12239

..... 0.. o '"O V) (l) ..., o ;:a o o c;; .-"' 'Dc o ... . (!) (/) .o c t» o.. .., € n·

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NOTA: L'attivirà del Gruppo «C» ha mtzJo il 1 2 agosto

n (") :::0 ;:; · o (JQ Q.S -· o !>) !»O"" i:l (JQ !>) n "' 2. i:l -·'0 N !"'" l»o· §. n '"' o o "' e. ::r n O l» ::J o 53 4 49750 8 7 58295 61 11 108045 l 3 68010 4 3 54060 5 6 122070 - -66 17 230115

(Ì o >O >-· "' 'V l» ,.., ., .... -· 35 50 3000 655 0 397 0 13 01 527 1 11821

> .... .... .... 0... !l. o 'VVl (1> .... o .... -:S !>) o ::l gG) .... -'S:: '-0'0 -l>. 'V ........... t'l> V> ..a ::: !>) € r;·

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252• Sq. 548h15' 211 h40' 759h55' 253' Sq. 379h50' 1191130 ' 449 11 20' 104° Gruppo 928 1105' 331hlO' 1259 .. 15' 254" Sq. 206 11 05' 255 1105' 431hl0' 255" Sq. l03 h5 0' 242 1100' 345 1150' 105° Gruppo 309h55' 467h05 ' 777hOO' Gruppo << C » 168hlO' 168 11 10' 3° Nucleo 92 1105' 156lh45' 1653h50' 46° STORMO l330h05' 2528hlO' 3858"15'

N OTA : l) Il G ru ppo «C vi e ne sciolto il 1.5 agosro. 2) L'attività de l 3° N uc leo ha in iz io il l 0 febbraio.

< ;;o < ;:;· o o ']Q :l 3 N. o· (1) g, "l; i>) .... 302 56 226 47 528 103 212 16 165 13 377 29 102 510 16 1517 148 1

nCì 7\ o OQ -· c $» ..., c.> v :l (b , c.> n."' 3 :l (l) (b !'"' ""0 § .n :l o"' .... :::- n o i>) :l o 14 6 11200 11 1 8800 25 7 20000 23 2 17500 lO 3 8000 33 5 25500lO l 8000 68 13 53500

(Ì nZ o o c.> .o ;:, :::. -· CII <f> n >o -·o l» .... ,.., -· i>) o .... ;::!. (l) 1800 7 700 4 2200 l 11 1850 7 1000 2 2850 9 -300 3 5350 23

z n o < :l-· $» "''""' =.:Q' c ::::; .., o.. o i>) .... C't> 5 2 7 4 l 512

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NOTA: l) Mancano i documemi con i Ja ri relat iv i alle si ngo le Squadriglie 2) L'attività del 104° Gruppo cessa 1'11 settembre. 3) L'atività del 105° Gruppo cessa il 24 aprile. 4 ) L'attività dd 3 ° Nucleo cessa 1'8 senernbre .

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z n Z ,.., ., o :>) g ::. o ::. ., (Il ,.., t=.; Q_ c :l ........ 0.. o ;:; o ., ;:; 10 l 17 6 330 7

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NOTA: L) L'attiv ità d el 105° Gr u ppo cessa il 24 apr ile 194.3 . 2 ) L'attività del .3° N ucleo ha in izio il l febbraio 1942 e cessa 1'8 settembre t 94.3 . .3) L'attività del XVIII Gruppo «C» ha inizio il 12 agosto 1941 e cessa il 15 agosto 19-t2. 4 ) Mancano i dati dell'attività delle Squadriglie, per il 1943 queste sono state omesse

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(ì l o '2. "' 'O Il> ,.., Il> := . 15648 18714 100035362

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(1) 'O l» a. 252• Sq. 253• Sq. 104° Gruppo 254• Sq. 255" Sq. 105° Gruppo 46° STOR.i'v10

l < o < -· o 1::7 :J o cr :l (1) cr n· (') ...... >-'• n: 7 25h2Q' 26811 15' 714h45' 253h5Q' 1440h05' 522h05' 776h40' 149h05' 880hlO' 14511 10' 1646h50' 294h1 5' 308611 55' 816h2o '

l < l» :;;:: · A' g_ o .., (1) §' e-: 'V ;; · < o (JO l» o 993 11 35' 290 968h35' 301 1962hlO' 591 915 11 45' 360 1025h20' 402 1941h05' 762 3903h 15' 1354

l t:d n () l o 3 n. 3 cr o !»O" l» OQ .., l» 0.. :l :J ,.., l» N. 3 5' §.n (1) ::! . n O p l'O :l r:;!. 60 9 13 54 lO 5 114 19 18 100 8 9 99 6 9 199 14 18 313 33 36

(JO ....... l» p ,.., o o (J) <i' o 169820 138190 308010 185012 169190 354202 616979

() g_ 'V -· "' 'V l» ..., 6156 4266 10422 7706 3107 10813 21235

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NOTA: 1) L'anività del 105° Gruppo cessa il 2-1 aprile l'J-13 . . 2) Mancando i da ti dcll'arr ivirà de ll e Squad riglie pe r il 19·1> queste sono sta re omesse.

C/lc ,.., "' :l ..J () :l ,.., 42 l5 66 123

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o 00

Pe rdite subi1 e J allo Stonno, Cr u ppi e Squadr igli e ne ll 'a nno 1940

VOCI 2 52 253" 104° 254" 105° 30 46° Squa d Squad . G mppo Squ ad . Squad. Gruppo N ucleo ST01Uv10

DECEDUTI 3 5 8 3 l 4 - 12

FERITI 6 l 7 2 3 5 12

DISPERSI - - - - - · -

Pt:rdire subirt: dallo Sw rm o, Gruppi c Squadriglie nt:l l 'a nn o 1941

VOCI 252•, 25Y 104° 25-J• 255 " 1 05° ) O -16" l Squad . Squad. Gruppo Squad. Squad. Grupp o Nucl<:o STORMO

DECEDUTI - l l - L l 2

FERITI 5 2 7 - 2 2 - 9

DISPERSI 5 - - 5

VOCI

D ECED UT I

FER ITI DISPERSI

VOC I DECEDUTI

fER ITI

DISPERSI

25 2. Squad. lO 12 ì 252" Squad.l 5

Perdite subi re dallo Stonno, Gruppi e Squadriglie nell'anno 1942 253 " 104° 254" 25 5" 105° 30 46° Squad. Gruppo Squad. Squad. G ruppo Nucleo STOK MO 16 2 6 - 1.6 16 -- 42 l l3 6 6 12 25 8 15 5 5 20

Pc rdire s uhi tc da llo Srorm n , G mppi e Sq uad riglie n ell'an no 194 3

25 3" 104° 254. 2.55• ] 05° 30 46° Squa d . Gruppo Squad. SquaJ. Grupp o Nucleo STORMO l - - 15 5 20 6 26 lO 11 - - 11 - - - - 5

,_. ..... o

VOC I DECEDUTI FERITI DISPERSI

J

Perdite subite dallo Stormo , Gruppi e Squadriglie dal 10 giugno 1940 allll settembre 1943 252" 25Y l 04° 25 4a 255. 105° 30 46° Squad. Squad. Gruppo Squad. Squad . Gruppo Nucleo STORMO 13 22 35 18 23 41 6 82 24 14 38 8 11 19 - 57 12 13 25 5 - 5 - 30

...... ...... ......

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da l 1.0 giugno 1940 all'li settembre 1943

da l personale dello Stormo, Gruppi e Squadriglie

Ricompense al Valor Militare e altri riconoscimenti avuti

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l 0'.

112

QUADRO RIASSUNTIVO

Cita7ioni sui Bollettini di guerra Medag li e d'Oro al Valor Mili tare Medaglie d'Argento al Valor Militare Medaglie di Bronzo al Valer Mi li tare Croce di guerra al Valor Militare Promozioni pe r mcriro di guerra Avan zamenti per merito di gue rra Deced uti Feriti

Dispersi Ore di volo Velivoli impiegati Azioni di bombardamento Ricognizioni Siluramenti Combattime nti con la caccia nem ica

Kg. di esplosivo lanciato Colpi sparati

23 5 125 188 119 8 30 82 57 30 1.3.477 ,05' 4.053 336 425 123 86 759 .712 35.362 19 53

Navi affondate con siluro Navi colpi te con siluro 113

IL 46° STORMO TRASPORT I

E

LA 463 AEROBRIG ATA T.M.

PARTE Il
115

COMANDANTI DEL REPARTO DAL r LUGLIO 1944

Stormo Trasporti

Magg. VASSALLO T. Col. REI NERO Col. DEL M'ONTE Col. MARRAMA

46° Stormo Trasporti

Col. Col. Col. Col. Col. Col.

MARRAMA ORSOLAN TABOCOUNI J'v1ICHEL TONENGO BAVASSANO

G io van ni Virgilio Alberto Goffredo Goffredo Raffaele Vince nzo P. Luigi Edoardo Alessandro

dal lo luglio 1944 al O t tobre dal Ottobre 1944 al Marzo dal Marzo 19 47 al Lug lio dal luglio 1948 al 10 Novem.

dal 10 Novem. dal Settembre dal Sett embre dal Ottobre da l Marzo dal Giugno

1948 al Set te mbre 1949 al Settembre 19.50 al Ottobre 1951 al Marzo 1952 al Giugno 1953 ai 16 Aprile

46a Aerobrigata T M.

Col. BAVASSANO Col. DONNO Col. MAGISTRELLI Col. ARE NA Gen. FARGNOLI Gen. MARAVIGNA Gen . C EROTTI Gen. ZANINI Gen. CASINI Ge n. FALCONE Gen. TORRIANI Gen. DE ANGELIS Gen. ATTANASIO PAPPALARDO Gen TROIANO

Alessandro Giuseppe Remo Giuseppe Ettore Manlio Alessandro Paolo Gabriele Gugl ielmo Carlo G Battista F rancesco Abramo Anton io

dal 16 Aprile dal Giugno dal Luglio dal Aprile dal 1/ 1/1957 dal 1/ 1/1958 dal 15/10/19.59 da l 7/10/1961 dal 31/ 10/1962 dal 1/ 1/1963 dal 31/10/196 4 dal 31/10/1966 dal 8/11/ 1968 dal 15/11/1970 da l 21/ 3/1972

1944 1947 19 48 1948 19 49 1950 195 1 1952 1953 1954 1954 1955 1956 1956

I COMANDANTI
1954 al Giugno 195 4 al Luglio 1955 al Apr ile 1956 al Dicembre al 31/ 12/1957 al 1.5/10/1959 al 7/10/1961 al 31/10/1962 al l/ 1/1963 al 31/10/1964 al 31/10/1966 al 8/11/1968 al 14/11/1970 al 21/ 3/1972 117

T Col. SAPO RI Giorgio

dal 1950 al 1951

T. Col. FALCONE G uglielmo dal 1951 al 1952

T. Col. BERTOrl'O Carlo dal 1952 al 1953

T. Col. MEDAGLI A Edoardo dal 1953 al 22/10/1954

T. Col. BAROZZI Silvio dal 22/10/1 954 al 26/1 /1956

T. Col. PUTTI Carlo dal 26/1 /1956 al 2/2 /1957

T. Col. PIEROTTI Francesco dal 2/2 /1957 al 1.7/4 /1958 Col. VE NTfMlGLI A MaL reo dal 17/4 /1 958 al 18 /4 /1959 Col. POSIT ANO Mario dal 18/4 / 1959 al 22/7 /1960 Col. BASTIANELLI Felice dal 22 / 7 /1960 al 3/5 /1961 Col. BITONTI Vittorio dal 3/5 / 1961 al 1/10/ 1962 Col. MERLO Vittorio dal 1/1.0/1962 al 15/10 /1963 Col. LAURICELLA Paolo dal 15/10/1963 al 15/10/1964 Col. ATTANASIO Francesco dal 15/10/1964 al 17/10/1965 Col. PISTANI Edmondo dal 18/10/ 1965 al Ott. 1966 Col. CH INCA Carlo dal Ott. 1.966 al Ott. 1967 Col. ERRI CO Antonio dal Ott. 1967 al Ott. 1968 Col. T ROIA NO Antonio dal 16/10/ 1968 al 18/10/1969 Col. ORSUCCI Enzo dal 18/10/1969 al 17 / 10 / 197 0 Col. FUSSI Andrea dal ]7/10/1970 al 18/10/1971 Col. LEOPARDI Cesare dal 18/10/1971 al 17/10/1973 Col. LAMBERTUCC I Sirio dal ]7/10/1 972 al 17/10/1972 Col. METELLI Alberto dal 17/1.0/1973

VJCE COMANDANTI DEL 46° STORMO E DELLA 46" AEROBRIGATA T.M .
1 18

DEL REPARTO VOLO DELLA 46a A/T3 T.M.

CoL G ENTA

Oreste

da l Ottobre 1957 al Ottobre 1958 Col. LUCCIOLI Civello dal Ottobre 1958 al Ottobre 195 9 Col. BUSSO Domenico dal Otto bre 19 59 al .31/1 0/1960 Col. GOB BI Edoardo dal .31/10/ 1960 al 31/10/1961 Col. PARISI Raffaele dal 31 / 10/ 1961 al 31/10/1962 Col. Alberto dal .31 / 10/ 1962 al 22 /8 / 1964 Col. FERRONE C. Sergio dal 22/8 /1964 al -1/10 / 1965 Col. SI RTORI Aldo dal 4/10/1 96 .5 al 15/10/1966 Col. SALVATO RE Luigi dal 1.5/10/1966 al 17/10/1967 Col. TROIANO An tonio dal 17/10/1967 al 16/10/ 1968 Col. PICCIRILLI Luigi dal 16/ 10/ 1968 al 27 / 10/ 1969 Col. DUGATTO Danilo dal 27/10/ 1969 al 27 / 10/ 1970 Col. CURCURUTO Salvatore dal 27/10/1970 al 27/10/ 1971 Col. PAPACCHINI Gioacchino dal 27/ 10/1971 al 27/10/1972 Col. ROMANO Giovanni dal 27/10/ 1972 al 27/10/ 19 73 Col. PERSICI lETTI Gino da l 27 / 10/ 1973

COMANDANTI DEL 2° GRUPPO DI VOLO DELLA -16" A/B T.M. '

Magg NIMIS Luciano

dal Ottobre 1952 al 30/ 6/ 195-1 Magg. PAPPALARDO Abramo dal 1/7 /1954 al 30/ 6 / 1955 Magg . DE CAMILLI$ Antoni o d al l/7 / 1955 al 1/7 /1 95 6 Magg. P! SETTI dlll 2/7 /1956 al l/ 7 /1957 Magg. CIVALLERI Alberto dal 1/7 /1957 al 2/7 / 1958 Magg. BRUSCOLI Marcello dal .3 / 7 / 1958 al 3/ 7/19 59

T. Col. MONDI I ltalo dal .3 / 7 /1959 al 3/7 / 1960

T. CoL BORGOGE LLI Paolo d al 3/7 /1960 a[ 3/7 / 1961

T Col. OR SUCCI Enzo da l 3/7 /1961 al 3/7 /1962

T. Col. DUGATTO Danilo d al 3/7 /1962 al 5/8 / 1963

T. Col. CURCURUTO Salvatore dal 5/ 8 /1963 al 5/8 / 1964

T. Col. ALBESi\ NO Piero dal 5/ 8 / 196-1 al L/9 / 1965

T. Col. CROTTA Carlo dal 1/9 /1965 al 1/9 /1966

T . Col. BONAGA Rena to dal 1/9 /1966 al 30/9 /1967

T . Col. LAMB F. RTUCCI Siri o dal 1/ 10/1967 al 1/10/1968

T. Col. VERDERI Eugenio dal 1/ 10 /1968 al 1/10/1969

T. Col. PERSICilETTI Gino dal 1/10/1969 al 1/ 10 / 1970

T. Col. CH I APP I NI G. Paolo dal l /10/ 1970 al 2/10/1971

T. Col. DE MAGISTRIS Gustavo da l 2/10 / 1971 al 1/10/1972

T. Col. PAR ENT E Br uno dal 1/10/1 972 al 1/10/1973

T. Col. MEl Vincenzo da l l/10/19 73

COMANDANTI
1 i t)

COMANDANTI DEL 50° GRU PPO DI VOLO DELLA 46a A/B T.M.

T. Col. MARCOALDI Aldo

dal l / 1/1964 al 1/10/1964

Magg. RIGI ITNI Giovanni dal 1/10/1 964 al 1/10/ 1965

T. Col. MARCOALDI Aldo dal 1/10/1965 al 30/ 9/1966

T. Col. METELLI Alberto dal 30/ 9/1966 al 1/10/1966

T. Col. P APACCHIN1 Gioacchino dal 1/10/ 1967 al 1/10/1968

T. Col. BAr INO Franco dal 1/10/1968 al 1/10/ 1969

T Col. GI ZZ I O Claudio dal 1/ 10 /1969 al 2/10/ 1970

T. Col. NOV EMBRE G. Luigi dal 2/10 /1.970 al 4/10/1971

T. Col. MALCA NG I Mario da l 4/10/1 9ìt al 8/ 10/1972

T. Co l. FANTCS I NI Giovanni dal 8/10/1972 al 8/ 10/1973

T. Col. TRAVISI Angelo dal 8/10/1973

COM ANDANTI D EL 98° GRUPPO DI VOLO DELLA 46n A/B T.M.

T. Col. LAURICELLA Paolo

dal 1/ 2/1954 al 1955

T. CoL GO BBI Edoardo dal 1955 al luglio 1956

T. Col. LOTTI dal lug lio 1.9 56 al 1957

T . Co l. CALAB RESE dal 1957 al 1958

T Col. PERRONE C. Sergio dal 1958 al l/ 7/ 1959

T Col. SALVATORE Luigi dal 1/ 7/1959 al 1/ 7/1960

T . Col. MO RELLI Carlo da l 1/ 7/1960 al 1/ 7/1961

T. Col. D 'AMATO E dmondo da l 1/ 7/1961 a l 1/ 7/1962

T. Col. P ICONE Luciano dal l/ 7/1 962 al l / 7/1963

T. Co l. PICCIR ILLI Luigi da l 1/ 7/1963 al 15/ 7/1964

T. Col. POGGI Cassio dal 15 / 7/196-4 al l / 8/1965

T. Col. FUSSI Andrea dal 1/ 8/1965 al l/ 8/1966

T. Co l. LEOP ARDI Cesare cl al 1/ 8/1966 al 1/ 9/1967

T. Col. .COPPI NI Giovanni dal 1/ 9/1.967 al :1/ 9/1968

T. Col. ROMAN O Giovanni da l 1/ 9/1968 al 1/ 9/1 969

T. Col. GOGO Luciano dal l/ 9/ 1969 al 3/10/ 1970

T. Col. TJBONI Roberto dal 3/10/ 1970 al 5/10/1971

T . Col. SIMEONE Brunetto dal 5/10/1971 al 8/ 10/1972

T. Col. PJ AZZA LUNGA P. Vittorio da l 3/10/1.972 dal 5/ J0/1973

T . Col. GALLO Giovanni al 5/10/1 973

120

Per sempre accauto a noi è lo spit·ito dei compagni cadu ti in missioni di guer ra e di ci·uiltà. Essi vigilano e ci esortano a resta re fedeli ai nostri ideali: ia difesa del Paese e la salvaguardia delle me istituzioni.

Cielo di Luluabourg J5 Febbraio 196l.

Cap. Pil. Ten. Pil. 1° Av. Mom.

CELLI GIORGI QUADRIN I

Sergio Dario ha lo

-Roma Trieste Arpino ( FR )

Avaria ad un motore in partenza tn condiz ioni ambientali sfavorevoli.

7.8.1917 18.8.1936 27.2.1939

Eccidio di Kindu J J. Novem bre 1961

Magg. P il. PARMEGGIANI Cap. P il. GONELLI Ten. Medico REMOTTI S.Tcn. P il. DE LUCA

S.'fen. Pii. CARBATI M.llo Mor. DI GIOVANNI M.llo M o t. QUADRUMANI S.M. Mont. POSSENTI S.M. Mont. STlGLfANI S.M EMB FABI

Serg. M.O. MAMONE Serg. EMB MARCACCI Scrg. M.O. PAGA

Amedeo Giorgio Francesco Onorio Gi ul io Filippo N azza reno Silvestro Nicola Armando Antonio Martano Francesco

Bologna feHara Roma Treppo Grande (Udine) Roma -Palermo Montefalco (PG ) Fabriano (Al\') Potenza Giuliano di Roma ( foR ) fsola Capo Rizzuto (CS ) Collesa lvetti (Livorno) P ie rralcina (BN)

8.4.19 18 19.4 1930 28 .7 1932

3.4.193 6 10.5.1939 7.3.1919 3.12.1919 18.2.i921 31.5.1931 23.10.1931 30.9.193 3

16 .7.1934 2.4 .1 930

I CADUTI DELLA 46a AEROBRIGATA
1 2 1

Le prime notlZlc giunte al Reparto davano come dispersi dcfinilivamente i corpi. Fatti oggerto ai scempio, dopo la fucilazione avvenuta nella prigio ne di Kindu, si ignorava che ne fosse stato dci loro cadaveri e correvano voci che fossero stati geuati in pas to a i coccod r illi. Solo uno fra noi viveva ne l dub b io e non si da va pace: il Cappella n o Don Masetto Approfittando d i una breve licenza, si imbarcava su un velivolo con destinazione Congo. Lì giunto, si recava nella zona cominciando un'opera di paziente e difficile ricerca Quindici giorni dopo era di nuovo tra noi.

Li aveva trovati, sepolti dalla p ietà di un modesto graduato d ella polizia congolese, N'Combe, in due fosse comun i nel cimitero di Tokolote.

Il 23 febbraio 1962, alla presenza di rappresen tanti della 46a Aerobrigata , si procedeva alla esumazione.

Per una qualche miracolosa combinazione di clima, terreno ed a l tro, salvo qualche prcvcdibile muti lazione, erano integri, p erfettamen te riconoscibili; sereni, sembrava dorm issero.

Trasportati in Patria il 4 marzo 1962, furono sepolti definitivamente un anno dopo nel Tempio eret to ai margini dell'aeroporto con sottoscri:r.ione nazionale

Cielo del 'l' an ganika 17 Novem bre 1961.

Cap . Pil. f\ISI Elio Maglie ( LE ) M.llo Pil. DE RISI Giovanni Camposano (1 M.llo Mot. FOND I Tommaso Signa (F I )

Avaria ad un moto re in naviga?:ione con carico a bordo in avverse condizi oni ambientali. terraggio di fonuna in una f:tdura della foresLa cana.

Il M.llo Pii. DE RISI Giovanni era uno dei supersti ti del 46° S tormo Aerosilu ranti, ed era stato personalmente cita to nel Bollettino d i Gu erra.

25.4.1916

18.4 .19 32 A) 24.11.1916 3.11.1919 M .llo M.O. SAGLIMBENJ Giuseppe Cam pobello di Licata (AG)

122

Cielo di Marina di Pisa .20 aprile 1964.

S.Tcn. Pil. S.Ten. Pii. Serg . Mot.

Serg. Mont. Serg. M.O Serg. F. MB

DESIDERIO Adamo COSTANTINI Claudio DROISE Maurizio

fAR I NA Erasmo BOAT t'lNI Alvaro

TOVANI Giulia no

Civitavecchia Roma Castelnuovo Ca rfa g nana ( LU ) La Spezia Pratovecchio (AR) Bagni di Lucca (Lucca)

Collaudavano u n velivol o ne i pressi del cam po. Caddero in mare e non f u pos sibil e stab il ire la ca usa dell 'inci dente

Gelo di Riv olto 25 Ap r ile 19 70.

Ten. Pil. S.Ten. Pii. M.Ilo EMB Serg. M.O. Serg. Mot. Serg. Mont

Serg. Mont. '

MJOTELLO FERRETTO GIAMMONE G IAM.t'vl.AT'T'El LA CAVALLA GIULIANO

BONA NOMI

Enzo Angelo Salvatore Ottaviano Antonio Luigi Roberto

Longara (VI) -Roma Misilmeri ( PA ) Lucca Barletta ( BA ) Olevano sul Tusciano ( SA ) Bari

Ava ri a ad un motore in parrcnza Con loro mo rirono 10 Specialisti d ella PaLL ug lia Ac rohaL ica Na '-ionale.

14.2.1939 18.4.1936 4.10.1940 16.6 1934 8 .5.1935 18.1.1936

29.3.1 944 27.11.1945 7 9.1917 5.9.1936 17.9.1947 7.1 1941 19.3.1948

123

I VELIVOLI IN DOTAZIONE AI REPARTI DALLA LORO COST ITUZIONE AD OGGI (cara tt eristiche tecniche)

PARTE III
125

IL SAVOIA MARCHETTI S.M.81

Bombardiere trimotore monop lano; costruzione mista; moto ri ste ll ari Piaggio P.X. da 700 CV A lfa 125 e 26 da 700 /800 CV. K. 14 da 1000 CV ; ape rtura alare m 24 ; lunghezza m. 17.80; altezza m 4 45: superfice alare 87; p eso a vuoto kg. 5.800; peso totale kg. 9 300: velocità Max. 350 Km/h ; di crociera 300 ' Km/ ora ; tangenza pra· tica m. 7.000; autonomia 1500 Km. Armamento : 2 m itrag li atrici da 7.7 mm. in to rr etta dorsale; 2 mitragliatrici da 7.7 mm in torretta ventr ale; 2 mit raglitrici da 7.7 mm. agli sportelli latera li.

IL FIAT C.R.32

Caccia monomotor e. Biplano; struttura metallica e te la; motore in linea Fiat A.30 R.A da 600 C.V.; apertura alare m. 9.50: lunghezza m. 7.45; altezza m. 2.36; superfice ala· re m2 22 10; peso a vuoto 1325 Kg.; peso totale 1865 Kg.; ve loci t à Max. 375 Km. /h; sa· l ita a 5000 m. in 9'; tangenza teorica m. 9000; autonom ia 750 Km. Armamento: 2 mitragliatrici da 12.7 mm in caccia.

126

Il SAVOIA MARCHETTI S. 79 "SPARVIERO"

Trimo t ore monoplano ala a sbalzo costruzione mista (ala in legno, fuso li era in tu· bi met alli ci). riv est imento in compensato e te la motori Alfa 126 e 128 da 780 CV. apertura alare m 21.20; lunghezza m. 15.62 : altezza m 4.60 : superficie alare mt 61.7 peso a vuoto Kg 6.800; tot ale Kg. 10.000 v elocità Max. 430 Km / h; d i c rocie ra 375 Km / h: t angen za pratica m. 6.500 au t onomi a 1900 Km Armamen to: 1 mi t rag li at rice da 12.7 mm in postazio ne dorsa le ; 1 mitragliatrice da 12 7 mm In post.,azione ventrale: 1 mit rag li atrice 12.7 mm in caccia : 2 m itrag l iatri c i da 7.7 mm ag li sporte ll i latera li.

IL FIAT B R.20 • CICOG NA "

Bombard iere bimotore. monoplano: str uttura meta lli ca: mot ori stel lari Fiat A .80, RC 4 1. da 1000 CV oppure Fiat A 82 RC 32 da 1250 CV; apertura alare m 21.56: lun· ghezz a m 16.73; superfice alare 74; peso a vuoto 6500 Kg.; peso totale 10.100 Kg.; v eloc ità Max. 440 Km / h ; d i crociera 360 Km / h; t angenza pratica m 9 000; autono· mia 2750 Km

Armamento: 1 mitraglìatrice da 7.7 mm. in torretta prodiera; 1 mitraglitrice da 12.7 mm in torretta dorsale; 1 mitragliatrice da 7.7 mm . in torretta ventral e : 2 mitragliatrici da 7.7 mm. agli spo rt ell i lateral i.

127

IL FIAT G.50 • FRECCIA •

Caccia monomotore. monoplano, stru ttura completamente metall tca: motore stellare Fiat. A.74 A.C. 38 da 840 CV ; apertura alare m. 10.90; lunghezza m. 7.8; altezza m 2.95; superfice alare m2 18.25; peso a vuoto 2.077 Kg.; peso totale 2 706 Kg.; velocità Max. 450 Km / h: salita a 6000 m. 6'40": tangenza 9.900 m.: autonomia 1.000 Km. Armamento : 2 mitragliatrici 12.7 mm. in caccia.

IL FIAT C.A 42 • FA LCO

Caccia monomotore, biplano: struttura metallica e tela: motore stellare Fiat A.74 R C 38 da 840 CV.; apertura alare m 9.7; lunghezza m 8.26; al tezza m. 3.35; superfice alar e m• 22.4; peso a vuo to 1.720 Kg.: peso totale 2.295 Kg.; velo c ità Max. 430 Km / h: salita a 6000 m. in 7' tangenza 10.500 m. ; autonomia 77$ Km.

Armam ento: 2 mitrag li atric i 12.7 mm. in caccia

128

IL SAVOIA MARCHETII S.M. 84

Silurante e bombardiere, trimotore monoplano con deriva doppia; costruzione mista; motori ste ll ari Piaggio P.XI bis da 1000 CV.; apertura alare m. 21.20; lunghezza m 17.80; altezza m. 4.50; superfice alare m " 61; peso a vuoto 8.847 Kg.; peso totale 13.288 Kg.; velocità Max 428 Km/h; di crociera 397 Km /h; tangenza pratica m. 7.900; autonomia 1.830 Km.

Armamento: 1 mitragliatrice da 12.7 mm. in torretta dorsale; 1 mitragliatrice da 12.7 mm. in gQhdola ventrale; 2 mitragliatrici da 12.7 mm. negli sportelli laterali.

Bombardiere trimotore. monoplano ad ala media, struttura completamente in legno in izialmente monoderiva poi a doppia deriva; motori ste llari Piaggio P.XI bis R.C.40 da 1000 CV e P.XIX da 1175 CV; apertura alare m 24.80; lunghezza m. 18.35; altezza m. 5.22; superfice alare m" 70; peso a vuoto 9396 Kg.; peso totale 12.621 Kg.; ve locità Max 455 Km / h; velocità di crociera 380 Km / h; tangenza pratica· m. 7.500; autonom ia 1.795 Km.

Armamento: 1 mitrag liatrice da 12.7 mm. in torretta dorsale; 1 m itrag li atrice da 12.7 in postazione ventrale ; 2 mitragliatrici da 7.7 mm ag l i sportelli laterali.

CANTIERI DI MONFALCONE CANT.Z 1007 BIS • ALCIONE •
129

IL REGG IAN E RE.2001 • FALCO 11° •)

Cacc ia monomoto re, monop lano; struttura com pl etamente me t al li ca; moto re in li nea Daum ler-B enz 601 da 1070 CV; ape rt ura al are m 11.00; lung hezza m 8.36; altezza m 3. 15 ; supe r fi ce alare 20.40 ; peso a vuoto 2495 Kg ; peso tota le 3267 Kg ; ve loci t à Max 545 Km/ h; sa li ta a 6000 m. in 6'30"; tangenza 11 .000 m. ; auton omia 1040 K i lometri.

Armamento: 2 mitrag l iatrici da 12 7 mm. in cacc ia su l muso; 2 mitrag li atrici da 7.7 mm. alari.

IL CAP RO NI CA 314

Rico gnitore bimotore , monop lano; motori in li nea l sotta Frasch i ni " De lta" RC 35 da 700 CV; apertura alare m. 16 65; altezza m 3.70 ; superfice alare m2 39.20; peso a vuoto 4560 Kg .; peso totale 6160 Kg.; ve loc ità Max 417 Km / h. di c roc iera 350 chilometri l 'ora: t ang enza pra ti ca m. 7300: au tonom ia 1200 Krn.

Armamento: 1 mi t ragliatrice da 12.7 mm. in t orretta dorsa le; 1 mitrag li atrice da 12.7 mm i n cacc ia; 1 mi t ragliatrice da 7.7 mm. in pos t azione ve ntrale.

130

IL BEECHERAFT C 45 • ESPEDITER

Ve livo lo da coll egamento , bimo t ore monopl ano; str ut tura metall i ca: motori st ell ari P e W ' 'Wasp" Jr. R9 85 B da 450 CV; aper t ur a alare m. 14.5 ; lunghezza m. 10.33 ; peso a vu oto 2.617 Kg. peso t otale Kg 3 793 ; veloc ità Max. 370 Km/ h; di c roci era 330 Km / h ; t angenza te ori ca m 6000: autonom ia 1600 K m

IL FI AT G.1 2

Tra spor t o passegge ri , t r i motor e mo nop lano, strutt ur a metalli ca , motori ste ll ar i Fi at A.74 RC.42 S da 770 CV ; apert ura al are m 28 720: l ung l\e z? a m 20.250 ; alte zz a m 7.600; peso a vu ot o 9.570 Kg ; peso t ota le 15.000 Kg ; ve loci t à 390 Km / h : aut onomia 3 100 Km

1.31

f

IL FIAT G.212

Trasporto passeggeri. trimotore monoplano: struttura metallica; motor i stellari: più l ungo e più stabile del G 12 , per capaci t à di vo lo mig li orate e caratteristiche principali ina ltera t e

IL FIAT G.222

Aerop lano da trasporto, bimotore ad ala alta, in ter amente metallico; gruppo propulsore: turb i ne Genera i Eletric T.64 P4D da 4400 CV che azi onano eliche tripale Ham il ton Standard del diametro di m. 3.30; apertura alare m. 28.80; lunghezza m. 22 .70; altezza m. 9.80: pe so a vuoto 13.300 Kg.; peso massimo al decollo 26.500 Kg. carico pagante in missione tipo (oltre 2.000 Km di percorso) 5.000 Kg.; carico pagante max. 9 000 Kg .; velocità Max. 520 Km/h: veloc ità d i crocie ra 400 Km /h; tangenza operativa m 9.000; autonom ia d i tr asferime nto 5.000 Km.; dotat o di sistema di navigazione inerziale e di apparati d i rad ioassis t enza VOR , LOC, TACA N, DME, ADF.

132

IL LOKHEED C.130

Aeroplano da trasporto. quadrimotore ad ala alta, interamente metallico ; gruppo pro· pulso re: turbine da 4508 CV, che azionano eliche quadripale Amilton Standard Idro· matic del d iametro di m 4.11; apertura alare 132 pied i; lunghezza 99 piedi; altezza 38 pied i : peso a vuoto 32.640 Kg : peso max. di decollo 69.580 Kg.; massimo carico pagante 20.670 Kg.; velocità Max. 730 Km/h; velocità di crociera 600 Km / h; t angenza operativa m. 7.000; autonomia con peso lordo di 69.580 Kg. 5.200 Km. Dotato di sistema di navigaz ione Doppler e di apparati di rad ioass istenza HF, VH F, UHF, radar-meteo , LORAN, TACAN, COMPASS

13.3

L'Aerobrigata ha in dotazione ve li voli C. 11 9 G e J.

Le ca ratteristiche t ecni che de l C.11 9 sono:

IL LQKH EED C .119 bimotore (due motor i Curtiss Wright da 3500 H P c iascuno) ad ala alta, interamen te metallico, carrello tricicl o. Peso massimo consentito al deco ll o, in giornata "standard 71.500 libbre. Capacità serbatoi carburante 15.000 libbre; consumo orario medio 13.000 lil;lbre. Quota massima circa 21.000 piedi: quota di cro ciera compresa fra 8.000 e 12 000 piedi.

E' un velivo lo p artico larmente concepi t o per l 'avio trasporto di uomin i e materiali pe santi.

Può tras por t are 42 paracad u ti sti, oppure 62 uomini di t ruppa be lli camente equ ipaggiati. In pa1t ico lari stati d i em ergenza: 62 perso ne sedute e 14 barr ell ate Com e velivol o adi bito all 'aerosgombero sanitari o: 35 feri ti barellat i e 4 in fermieri.

La qualità del materiale t ras portabile è in pro p orzi one inversa alla d istanza che intercorre fra la base di partenza e quella di arrivo. Indicativamente; per un percor· so di 500 miglia nautiche il carico è di 15 000 libbre; per un percorso di 1.200 miglia nautiche ìl carico è di10.000.

Nella formula zione di questi dati viene tenuto conto del quantitativo di carburante da avere in più a bordo per co nsen tire la navigazione, oltre che al punt o di arriv o, alla eventua l e base al te rn at a Con i serbato i supp leme ntari il ve livo lo può vo lar e p er c i rca 2. 700 m iglia nautiche.

In questo cas o le poss ibilità di car ico ri sultano scarse. Qu esto tipo d i attrez zatura è st ato studiato p er gli spostamenti in teatri operativi situati a grande dis ta n za da quello usuale.

1.3-l

CAPITOLO ICAPITOLO II

CAPITOLO III

CAPITOLO IV CAPITOLO VPARTE PRIMA '

INDTCE

Prefazione . . . . •

Cenni s rorici sull'Aero po rt o d i G . G i us to .

Il -16° S to rmo da Bomba rd amento c il -1611 Stormo A erosiluranti Motivazione del la Med aglia d 'Oro al V .M. alla Bandiera

Lo Stormo Trasporti Motivazione della Croce J i Guer ra al V .M. alla Bandiera

Il 46 ° Stormo Trasporti e la -16" Ae robr igata T M. Appe ndice ( notizie sroriche s u l 2" Gw ppo, 98° Gruppo e 50 ° Gruppo)

NOTE ALLEGATI

Il -16° Stormo B.T. e Aerosilun1n te I Comandan ti di Sto rmo, Gr upp i e Squadr ig li e Lo schieramento dei l\epa rli durante i l pe r io d o be ll ico Caduti, d ispersi e feriti (e lench i) RICOMPENSE AL VALOR Ml!. IT i\R J.::

L e medag lie d'oro . 1 decorati al valore (elenchi ) . Citazioni sui bollettini di g ut:rra e s t ralci d egl i s tessi SPECCHI R(EPILOGATIVI

Attività dello Stormo, Grupp i e Squadrig lie ne l 19 -l O Atti v ità dello Srormo , Gruppi e Squadri g li e nel l 9 -ll Ani v ità dello Stormo, Gruppi c Sq uad r igl ie nel 19 -1 2 Attività dello Stormo e dei Gruppi per l'anno 19 -1 3 Attività dello Stormo e dei Gruppi d a l l O giup. no l 9 -1 0

all'll settembre 1943

Attivi t à dello Stormo, Gruppi e Squad rigli e n ella campag na di Grecia Attività de llo Stormo e dei Gruppi n ella s pecialità Aerosiluranti dal 14 agosto l 942 all ' l l settembre 1943 . ' .

Pe rd ite subite dall o Stormo, Gr up pi e Sq u ad r igl ie negli a nni 1940 e 194 1 .

Perdite subite dallo Stormo, Gruppi e Squadrig li e negli anni 1942 e 1943

Perdite subi te da llo Stormo, G ru ppi. c Squadr ig li e da l 10 gi ug no 19 40 all ' ll settembre 1 943

Ricompense al V al or Mi litare c altr i r iconosc imen ti avuti dal personale de llo Stormo, Gruppi e Squa drig li e dal 10 giugno 1940 a ll ' l l se tt e mbr e 19 43

Quadro riass u ntivo

PARTE SECOND A Il 46° Stormo Trasporti e la -16" Ae robriga t a T .M .

I Comandanti di Stormo e eli Aer obri gata

I Vicecomandanti .

I Comandanti del Reparto Volo e i Co mandami di Gruppo

I Caduti ( brevi notizie )

PARTE TERZA

I velivoli in dotazione ai Gruppi di v olo che hanno fatto parte o sono tuttora parte integrante del Reparto (caratteris tiche tecniche)

Pag. 5 Pag. 17

Pag. 21 Pag. 29 Pag. 31

P ag. .33 P ag. 35

P ag. 53

P ag . 63 P ag . 69 Pag. 71 Pag. 75

P ag. 79 P ag. 87 Pag. 99 P ag. 102 P ag. 103 P ag . l04 Pag. 105 Pag. 106 Pag. 107 Pag. 108 Pag. 109 Pag. 110 Pag. 111 Pag. 112 Pag. 113 P ag. 115 Pag. 117 P ag. 119 Pag 121 P ag. 125

GRAFOPRESS 1974

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