Jersey
Il potenziale del jersey come materiale tessile adatto anche alla confezione femminile era già stato evidenziato dalle riviste di moda precedentemente alla Prima guerra mondiale, ed entrò a far parte dell’abbigliamento da giorno e sportivo grazie soprattutto alle creazioni di Coco Chanel. Il principale produttore francese di jersey fu Rodier, che seppe trasformare un materiale originariamente destinato soprattutto all’abbigliamento intimo maschile, adatto alla confezione di maglie, mutande, calze e berrette da notte in un tessuto raffinato dalle molteplici destinazioni. Lo scoppio della guerra frenò le esportazioni francesi di jersey in America con il risultato di obbligare anche i fabbricanti statunitensi a migliorare la qualità del loro prodotto, fino ad allora troppo simile a quello della biancheria intima per avere successo; una delle strade percorse fu il tingere la maglia in colori come il verde scuro, il nero, il blu navy che andarono ad affiancare il tradizionale beige. Anche in Italia il dopoguerra segnò l’avvio di un largo impiego del jersey nella moda, convertendo industrie tradizionalmente votate alla forniture militari verso il mercato dell’abbigliamento civile. Una di queste fu la Emilio Gallo, fondata a Cossato nel 1902 con la denominazione sociale Squindo e Gallo s.n.c. Fu trasferita in seguito a Chivasso (Torino) e dal 1910 trasformata nella s.n.c Emilio Gallo & Co. Sorgendo in una zona esclusivamente agricola, l’organizzazione dell’industria era basata sulla più completa autarchia; all’interno del complesso si raggruppavano tutte le attività necessarie al funzionamento dell’azienda, partendo addirittura da una fornace di mattoni necessari alla fabbricazione dei vari edifici, per seguire con le officine meccaniche per la costruzione e la manutenzione dei telai, ai filatoi, alle aree destinate alla tintura delle fibre, ai reparti di tessitura e confezione. A partire dal 1919 prese la denominazione s.n.c. Emilio Gallo & F.llo, che mantenne fino al 1930, quando fu trasformata in Società Anonima Emilio Gallo & F.llo. La produzione della ditta era rivolta essenzialmente alla maglieria intima per uomo, donna e bambino, e alle forniture militari. Infatti il principale committente fino alla Seconda guerra mondiale fu l’Esercito italiano, per cui vennero confezionate maglie, mutandoni, farsetti e uose di jersey. Il dopoguerra segnò l’avvio di una produzione sempre più largamente destinata agli usi civili, testimoniata in mostra dal costume da bagno maschile risalente agli anni Venti. I capi prestati per l’occasione, provenienti dagli archivi della ditta e per la prima volta esposti al pubblico, sono ancora dotati dell’etichetta di fabbrica originale e, in alcuni casi, recano una data precisa. La conoscenza della scansione temporale dei passaggi societari ha consentito comunque di datare con sufficiente precisione tutti i manufatti.
Pagina a fianco: Lanificio Pria, Biella Album campionario inverno 1912 Lane scozzesi, armatura tela Campioni tagliati in sbieco
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