STATO MAGGIORE DELL'ESERCITO Ufficio Storico
A
cura di
FILIPPO CAPPELLANO - SALVATORE ORLANDO
L'ESERCITO ITALIANO dall'armistizio alla Guerra di Liberazione 8 settembre 1943 - 25 aprile 1945
ROM A 2005
Forocomposi:iollt>, fotoliw Ade!Graficasrl - Roma
N. cal. 6691 ISBN 88-879-!0-61-4
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INDICE
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5
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14 17 19
PREMESSA L. ARMISTIZIO Il 25 lug lio 1943 e il nuovo Governo Badoglio LereazionitcdescheallacadutadiMussolini Lt:predisposizion ii taliancc..-ontroitedcschi Letranati\·econglialleati Ladichi arazionedcll "armistizio
RES ISTE:-IZA SUL TERRITORIO NAZ IOI'ALE Ladifesa di Roma
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2l 25
4'Amla ta
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S'Anm1ta
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8' Annata c Difese Terriloriali di Mi lano c Bologna
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rAnnata
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Comando For7..e Armate Sardegna
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RESISTENZA FUO RI DAL TERRITORIO NAZIONA LE
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Corsica
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Jugoslavia
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A lbania
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115 117 117
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l RAGG RUPPAMENTO MOTORIZZATO
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CORPO ITA LIANO DI LID ERAZIONE (CIL)
GR PPI DI COMBATTIMENTO Gruppo di Combau imento CTPmmKI Gruppo di Combattimento Fri111i Gruppo di Combattimento Folgorr G ruppo di Combauimemo U gtumo
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Reparticombauentiminori
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145 145 154 155
UN ITÀ AUS ILIARIE E DI SIC REZZA l TERNA Lcunìtàdi sicurezz.aimema
Il Corpo Assistenza Femminile
MISSIONI DIETRO LE LINEE NEMICHE
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CORPO VOLONTARI DELLA LffiERT À Contributo deimilitarialmovimento resistenzialeedinquadramento
dipartigianinclleunitàregolari
PRIGIONIERI ITALIANI ALL'ESTERO INTERNATI MILITARI ITALIAI\1 (I.M.I.) 1\"EL ni REIC H APPENDICE ICONOGRAFICA APPENDICE DOCUMENTA RI A
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PRESENTAZIONE
La partecipazione di Unità italian~a lla liberazione del suolo patrio a fianco delle Armate anglo-americane è un capitolo di storia che o nor.1 altame nte il nostro Esercito. Tale partecipazione. infani.hain sé implicazionidicarnttere spiritualee levatissime. Essa indica. anzitutto. che i nostri soldati vollero concorreredireuamcnteallalibcrazionedclla Peni sola. anziché ass istere inerti allaguerracondou adag li alleaticontroi tedeschi; ciòhatantopiùvaloreo\·esiconsidcricheufficialicgregarieranogeneralmente reduci da oltre tre anni di guerm sfortunata e sanguinosissima. combattuta sui lontan i fronti d' Europa e d' Africa. In secondo luogo. la partecipazione di nostre Unitàallaguerracontroitedeschi staa dimostrare chei" Escrci to ltaliano non sidi ssolse dopo i tragici fatti seguiti all'armistizio: molti Comandi ed Unità furono travolti. ~vero. dalla proditoria aggressione germanica nelle terre d'oltremare e del nord-halia. ma rimasero in1egri i Comandi e le Grandi Unità delrllalia Meridionale e delle lsole. Proprioquesteullimecostituirono il serbatoioalqualeaningereper costituire le Unità che. in fonna progressivameme più consiste nte. paneciparono all a Guerra di Li berazione. ln soslanza.quindi.quellodellaGuerr.tdiLiberazione nonfuunnuovoesc:rcito. sorto dopo l' armi stizio: fu r Esercito llali ano di sempre che riuscì a dare un ' ulteriore provadellapropri avhalità.de llapropriafierczza. delproprioamorpatrio.combattendofiancoa fiancocon gliangl o-a mericani.inunanobile garadi sacri ficioe di valore. sulle monragne appenniniche. lungo la costa adriatica. nella pi anura padana. Ciò significa. in ullima analisi. che il nostro attuale Esercito può vantare una ininterroua tradizioncdalprimo Risorgimento-chediede aJrllalial'indipcndenzae l' unità-alla Guerra di Liberazione. vero e propri o secondo Risorgimento. che diede alla nostra Nazione.anoilutti.ilbencsupremodellaliben:à. Non vadimenticata. inoltre. lapanecipazione dei militaridciRegioEsercitoalla Resistenza. glorioso fenomeno che interessò l'intero popolo i1aliano e c he ne vide rintervenlospontaneoe corale . Nel territorio nazionale. nei Balcani c in Francia. pri mi a darsi alla montagna per sourarsi al disanno e alla cattura. gruppi di militari e singoli uffic iali. souuflicialie soldaticostituironocon altripatriotifonnazionipartigiane oe ntraronoafar partediquelle sorteperin iziativadi comitati locali. L'apportodeg li uomini dell'Esercito ne lle formazioni del Corpo Volon1ari della Libenà e quello del l'organizzazione di missioni e di aviolanci promossa e curata dallo Stato Maggiore Generale.furonovalidissimi econtribuironotangibilmentealla condotta diquellalotta partigiana che- dal settembre 1943all 'insurrczionc generale dell 'aprile 1945. in mo ntagna. inpianura, nelleciuà -costitulunaanivaecostantespina ne l fiancodclle forze nazi-fasciste. agevolando in concreto il grandiososforzoalleatoperla liberazione del nostro Paese. La decisione dì realizzare un volume di 1aglio fotograficochericordi la partecipazio ne . dell ' Esercito alla Guerra di Libemzione e alla Resistenza in occasione del 60° anni versario di quegli e"enti . ~ nata dal sincero desiderio di rendere omaggio ai nostriCaduti . diricordarcaìgiovani il sacrificiodcglianziani . ~rchénclricord o del passato trovino lo stimolo a sempre meglio o~rarc oggi e di lestimoniare ancora una volta latola lc adesioncde ii'Esercitoallo spiritodemocraticodellaCostituzione. nata dall a Guerra di Liberazione . IL CAPO UFFICIO Col. f. (alp.) s. SM Massimo MULTAR!
PREMESSA
Nell'ambi to dclle celebrnzioniperil60° anni\'ersariodellalibcrazione.si pone a gi usto ti tolo larievocazionedell'operasvoltadaii'Esercitotra il senembrc 1943c l'a· pri le 1945. Non c'èinfaniun solo momcntoeu n soloaspeuode lla louadi liberaz.io-
neo\'enon siano stat i preserui.col Joroapponoinsostituibile. unitàdeii'Esercitoe più in generale delle Forze Arnuue oda esse provenient i.. on fu una presenza tardiva. sporad icaedepisodica.maimmediata.cosmnteeoperante.unapresenzaconsape\'ole.chc si ispiravaagliideali dclprimo Rborgi mcnto.u napresentadevowag lii ntcres· si del P'-.1e ~ e perciò ponata ovunque. semplicemente. cor~ un norma le dovere. Il ri· esame obiettivo e a mente fredda di quegli eventi conferma che l'Esercito può a buon dirinoessereconsiderato tra iprotagonistidellalottadiLibemzione.perlomenoalpa· ri delle formazioni panigiane. Il contributo dei reparti regolari delrEsercito allo sfor· zo be llico alleato. che ponòalla cacciata dei tedeschi dall'Italia. fu determinante non tanto in termini di forze combattenti quanto in quello del sostegno logistico fornito da decine di migli aia di soldati addetti ai rifornimenti e a la\'ori nelle rctrovic alleate. Fondamentale. inoltre. fu rapporto dei singoli militari alla costituzione e aiiOS\'i lup· po delle formazioni panig iane. contribuendo con la loro esperienza oper•.Ui\'a, spesso collaudata in lunghi mesi di pcrmanen7.a al fron te. a elevare la conoscenza tecnico· militare degli insorti sia sotto l'aspetto dell'uso e maneggio di armi ed esplosi\ i sia nclcampodell 'i mpiegotatticodeircparti. l dati statistici uffidali più aggiornati , resi noti dalla Commissione Itali ana di StoriaMilitarcaiSenatodellaRepubblica nelgiugno 1998.sulcontributo dclleForze Armate alla guerra di Liberatione fanno riferimento a una forza media di 442.000 · 45 2.000 uo mini alle armi. Carabinieri Reali c Guardie dj Finan7.a esclusi. Si stimano. inoltre. in almeno 80.000 i militari che aderirono ad unità partigiane. mentre il nume· ro dei mi litari caduti o di spersi. compresi quelli morti nei campi di internamento. ~ valutato in circa 86.600. Dopo 1'8 settembre 1943 morirono almeno 31 general i del · l'Esercito. fuci lati dai tedeschi o morti di stenti e malattia in prigionia. l militari cattu· rati dopo r armistizio ed inviati nei campi di intername nto de l Hl Reich e dei loro al· lenti furono circa 720.000. dei quali 617 .00) in Gennania. l fatt i salienti. che in 19me idi louahannosegnatol'arduoecruentocammino dcllcunitàdc ii"Esercitoe dei 1oro uo mini versolaviu0tiasuitedeschie la conquista della 1iben à.possonoessereri unitiin4fasio tipologicdianività: ·reazionioppost edal i' Esercitoalleint i mazion i eaggressionitedesche s ubito d ~
po 1aproclamazionedell'armistizio. neltcnitoriometropolitanoeall' cstero; . partecipazione di unità de ll'esercito all a guerra in Italia a fianc o dellearmateal· leateei mpiegodi un ità ausiliarie e di sicurezzainternaitalianeafa\'oredegli anglo·americani: ·partecipazioneallcazionidellaresistenzacon leformazionipartigianee 1aco l1aborazionediquesteconleForzcArmatercgolari : ·resistenzadeg li intemati mi lirarincicampidiprigioniìltedcschi : • contributo di manodopera dci militari prigionieri degli americani. ingle~i fntn· cesierussi allosforzo bellico delle:"JazioniUnile .
L'ARMISTIZIO
Il 15 luglio / 943 • il nuovo Govtrno Btulog/io Nellugliol943.conl"arrestodiMussolini. la politicadel lamonarchiacdelleal-
te!tferemilitaritendentiadissociarsidalleresponsabilitàdelregimeera statacoronata dalsuccesso. Supermalacrisioccorrevaorausciredaunconfliuochcsipresentava rovinosoesenzasperanza.affrontandodifficili problemidiordineintemoedestcrno. Eranecessarioinnanzituuoconscrvarclastabilitàedevitarelaminacciadellareazione nazi-fascista. A ciò si pervenne sia tr.unite la ··circolare Rooua··. tesa a stroncare
sul nascere ogni fonnadi sedizione. sia con rinstaurazionedapanedel maresciallo Badog lio di rapponi con leforzepolitichemoderatealloscopodi allargare la base di credibilità e di popolarità del proprio Governo. Punroppo la capacità messa in luce nel raggiungimento di questo obienivo non veniva parimenti dimostrata in quello che erailfinepiùdelicatocconclusivodellapoliticadiGovcmo: ruscitadelrltaliadalla guerra. in una si tuazione diffic ile di inferiorità sia nei confronti dell ' alleato - onnai possibile. anzi sicuro.nemico-s iadiunavversariocherifiutavadi venire incontro al· leesigenzeitalianeconqualcheco mpromesso. La rnonan·hia e il GO\erno Badoglio avevano potuto risolvere il problema inter· noinmanieraanchepiùagevoleeindoloredelprevi sto: maavcvanoritcnutodidovcr rinviare a un momento successivo la soluzione de l problema esterno con la decisione: .e ia guerra cont·inua,.. Sarà però questa una affermazione ambigua e in gannevole poi· eh~ gli italiani si attenderanno l'armisti t io e la pace da un momento ali" altro: i tede· schi predi sporranno quanto necessario per assumere il controllo del Paese: gli alleati continuerannoapremereperunaresaonnaiimminente. D'altra pane la situazione del Governo Badoglio era difficile soprattutto perché nondi sponevadelleforzemilitarichepotesserogarantireil rispettodellesucdecisio· ni . LemiglioriunitàitalianeeranoandateperduteinAfricasettentri onaleein Russia: buonapane diquelleesiSlcntieranodisperse fuori dal Paese. in Francia e nei Balcani : quellenelterritorioeranolargamentedis~minateincompitididifesacostieraeper
l"ordinepubbliconellegrandicittà. IIGo ''ernosipreoccupavadifaraffiuireforze nelrarcadellaCapitalealloscopodi poter prevenire un ritorno offensivo di forze fa· scistesostenutedaitedeschi. manon sisentiva diatTrontareda solo. militarmente. le fortegennanicheche stavanoinvadendoil nostro territorio.
U reazjoni tt dtscht a/ID caduto di Mussolini L' Alto Comando tedesco. pur non prevedendo l'allontanamento di Mussolini e gli avvenimenti del 25 luglio. aveva perfettamente avvenito come le capacità di resi· stenzaitalianesi andasseroaffievolendoea,'evafindai iOiugliodiramatodisposizio· ni intese ad assumere il controllo del territorio del nostro P...tcsc c delle nostre forze militari nel caso di un collasso italiano. Sicché. non appena al corrente degli avvenimenti romani del 25 luglio e prima che Berlino accettasse. almeno in superficie . la decisione italiana di conti nuare la guerra al fianco della Gcnnania. si verificarono. in Ital ia e fuori. numerosi incidenti che indicavano l' orientamentoledescoall"aggressio-ncdelleunitàitaliane. Soprattutto. con la scusa di voler rafforzare ladjfesacontro sbarchi alleati e tute· lareleviedicomunicazione.avevai niziotindal261ugliolapenetrazioneinltaliadi
JISLOCAZIDNI TRUPPE ITALIANE E GERMANICHE ALL • l SETTEMBR! tMJ
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Grandi Unità evidentemente tenute pronte 1Xf tale esigenza. li Comando tedrsco. nello spazio di tresettimane (dal26luglio sinoal18 agosto).concentravasul territorio italiano ben 17 divisioni. 2 brigate e molti elementi non indivisionati (pari a 150.000 uomini )e disponeval'uherioreavviodi4divisioni.duedallan:gioncdilnnsbrucke due da quella di Klagenfun . Contemporaneamente a queste misure. le unità dislocate in Sicilia furono fatte affluire \'Crso la Calabria c quelle presenti in Campania si irradiarono esu~ndendo l'occupazione. Conquestoschier.unentoapparivachiaroil tentativo di incapsulare le forLc italiane per controllarne ogni mossa. La Gennania i era quindi posta in grado di impossessarsi r.1pidamente di tuna l'Italia Seuentrionale (a nord dell'allineamento La pezia-Rimini )e.conl'opponuno spostamentodelleforzcgiàpresenti sultcnitorio.d i assicurarsi il controllo delle regioni centro-meridionali. Un raffronto fra le opposte forLepresenti in ltalia.efTenuatonon inrapponi numericidigrandiunitàodiuomini.benslinterminidicoefficientidipotenza.fanotare una spiccata superioritàqualitativaequantitati vagermanicarapprescntatada carri armati. semoventi . mezzi blindati. anni automatiche. controcarro e aniglierie. riuniti in unità a elevata mobilità. 'elcontempo.edentroquarantouooredallacadutadi Mussoli ni. il piano " hali a".defi nitoi ncodice ·'OpcmzioneAlarico"', \'Cnivnpredispostoneipanicolarieanicolmoinquattrogrosseuioni: "Eiche": liberazionediMussolini: "Studcnt'": occupazionediRomaericostituzionedci Governofasc ista : "Achse":cauuradcllaflottaitaliananell'eventualitàdiunapaceseparatadcll' ltalia: "Schwarz": eliminazione deii'Esercilo Italiano e controllo diretto germanico di tutteleposizionistrategichedellaPeni.sola. La parola d'ordi ne perla simultanea applicazione di luttee qualtrole fasi era "Achse··. Essa velli impartita dal Quanicr Generole di Hitler 40 minuti dopo la proclamazione dell'annistizio fatta per radio da Badoglio la sera dcll'8 settembre. Fino a quel momento tuttavia. almeno sul piano fonnalc. la collaborazione tra ita liani e ledeschiper ladifesadaeventualiattacchialleati continuò.
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U pndiJposizioni iJalilln~ contro i t~d~sclti Le prime disposizioni verbalii n fu nzioneanli -tedcsca ri salgonoai 30 Jugli o. data in cui venivano inviati ufficiali superiori presso il Comando del Gruppo Annate Sud (Annate 'r. 4•. 81 ). ai Comandi della Sardegna. della Corsica e delle difese terriloriali autonome di Milano e Bologna. Le istruzioni \'erbali tendevano a far fronteggiare la situazione «reagendo e opponendosi con la fOfla a ogni tentativo dei tedeschi diimpossessarsideipuntivitnliedegliobienivipiùimportanti.garantendoneilcon-
s•. r .
trolloconlaforzaJ~o .
Conti nuando il dilagare delle unità tedesche . veni va tcntalo un chiarimento al
Rumo161Mglw /94J,J: ,ubhuiiiHttlllimbtHitklfosciJmo dol/uftK'C'UJIU
ddpula:.:.odriMmutnvtkllt>fìnall:_,
"Com·cgno di Tan•isio'' (6 agosto). me si g iungeva a lla determinazio ne che l'arri\'O delle truppe germaniche sarebbe cont inualO. con l'orientamento di permanere nel nord Italia. Il IO agos1o lo Slato Maggiore: del Regio Esercito. riscontrando una sempre maggiore ingerenza tedesca. dirama\'a l' ordine Ili CT confermando e ampliando ledircuiveverbalidel 301uglio. L'ordinecontenevadis(XlSizioni per: -salvaguardareicomandidallesorprese; - rinforzarelaprotezionedegliimpiantipiùimponanti:
Sct'llf'tlìsmbllotrn filpliJHI/II:UHif'
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Mu5~;,~:.~.q;~~; C'mkttt'llJC,.,fll
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n•r.wlu C'OfJC/USIDnt'
· controllareimovimentidelletruppetedesche; ·predisporrecolpidimanocontroelementivitalide lleforzeoccupanti Inparticolare.leazionidiforzadovevanocompiersiosuordinedeiCentroo, in difettodicollegamenti.diiniziativa qualoragliattiostilifosserostatidinaturacollet· tiva (e non di violenza individuale). Dopo il successivo"Convcgnodi Bologna·· (15 agosto) si capì chiarame nte che la Gennania. più che difendere la Penisola da sbarchi anglo--americani. intendeva attuare !" occupazione del Paese. Lo Stato Maggiore del Reg io Esercito disponeva quindi lo spostamento di numerose unità col criterio di salvaguardare al meno le aree più sensibili e più minacciate: l'Alto Adige. la zona di La Spezia e la Capitale. Fu costituita. inoltre. presso lo Stato Maggiore del Regio Esercito. una apposita "sezione specia le". alle dirette dipendenze del Capo Reparto Operazioni. perseguire l'evolversidell asituazionedelleforze occupa nti ered igere gli ordini perle successive operazioni . Dopo l'avvio dei primi contatti conirappresentatiall catipcr gi ungereall'armistizio( l9agosto).icompitidelleGrandi Uni tà dipendentidalloStatoMaggiore del Regio Esercito venne· ro sanciti con le direttive conte·
nutenella·'Memoria440p:·(2 settembre). Fra il3 e il5 settembre i Comandi ricevettero. o ltre ai co mpiti ge ner ici già enunci ati. anche disposizioni specitiche.chenonebberopoi applicnzione. 116 seuembre il Comando
Maggiore delle tre Forze Armate e il " Promemori a n. 2'' per i Comandanti dellefo rzea ll e dire nedipendenze (che però non perven ne in tempo a l Gruppo Armale Est e al Comando Forze Armate Egeo). Infine. lo s1esso giorno. lo Stato Maggi ore del Regio Esercito diramò ai Comandi dipendentila "Memoria450p.'' contenente nonnecomplemencari e chiarificatrici di quelle generali della ··Memoria44 Op.''. lnessasi prevedevanoazionii n concorsoconlaMarinaei'AeronaUii cacontro l'o rgan izzazione militare gennanica. TrJ il3 ed il 7settembrc. lo S1a1o Maggiore del Regio Esercito provvedevainoltreaemanareulteriori direuiveperladifesa di Roma.
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In base al promemori a di Ambrosio(30 1uglio).i n cui si sosteneva la nccessi tà di concluderealpiùpresto unarmi sti ziocon gli alleati.ii31Jugliosi indi sse unariuni one (Badoglio. iministriGuarigl iacAcquaroneei l ge nerale Ambrosio)nellaqualefudecisodiavviaretrattative. ln conseguenzaerai nviato(l 0 agosto) a Lisbona il consig liere presso la Santa Sede Blasco Lanza d'Ayeta . ll 5 agosto fu stabilito un altro contatto da] consigliere Berio con la Legazione britannica a Tangeri . l contatti di Lisbona non ebbero sviluppi . ma chiarirono in modo inequivocabileche si volevaimporreall' ltalialafonnuladella"resaincondizionata". TaleintendimentovenivaribaditoancheneicontaniavuridaBerioaTangeri. A seguito diquesri colloqu i. Badoglio. verso il IO agosto. decideva di indagare sulle possibilità di un arm is1izio di carattere esclu~ivamente militare e affidava l'incarico. su proposta di Ambrosio.aiGenera leCastellano.cui venivano rilasciatediretti veverbali.
Castellano. panito alle 20 del giorno 15 per Lisbona. si
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LA dichiarazion~ d~ll 'armistit.io Nell'imminenza dell'annuo · cio alleato delrannistizio e dello s barcodiSa lcrno. aseguitode i colloqui romani co n il ge nerale Taylor. Badogl io e Ambrosia s i rendevano inaspenatamcmc conto che rarmistiziosi sarebbe verificato in condizioni molto peggiori di quanto preventivato: cio~ in prese nzadifortcall eate dilimita· tacntitàopera nti asuddi Ro ma e prima del previsto. Lo sbarco navale si sarebbe verificato ben lon· 1ano da Roma. mentre il previslO lanciodiaviotruppeamericaneera s tato annullato. L'armi sti z io sarebbe statoproclamato i'Ssenembre e non il 12 come ipotizzalO dagli italiani. Il \eni ce nazionale era al corrente dell'orientamento dcii'Ober Ko mmando de lla Wehrm ac htdi gara mi~iilpossessode l
Soldatoitafitmo
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sbatlll:::~;;l:: .JIIllunità. Nontutti però .tt'f(IIÌrmwil
.mo ~R~~::,:: dt'll'annisti:.io. rima11r11tlomamli
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l' haliasettentrionaleeavevasperatodipotermantenereil controlJodi Roma inducendo ilfeldmaresciaJJo Kcsscrlinge le forze tedesche operanti nel suda ripiegare di fronte a una imponenteforza alleata sbarcata all e lorospalle. Di fronte alla nuova situazione. nel corso del noto ··Consig lio della Corona"' del tardo pomeriggio del g iorno 8 seuembre. fu persino ve ntilata l'ipotesi di sconfessare l'annistiziogiàtirmato:mainfineprevalse l'opinionedicscguirequantoconcordato con g lialleati : alleore 19.45dell'8settembre il maresciallo Badog lioannunciavaalla radio l'avvenutastipulazionee la cessazione di ogni atto di ostilità contro le forze an -
glo-americane. Nel messaggio. dietro richiesta del generale Eisenhower. si diceva anchechcsidovcva «reagircaevcntuali anacchidaquaJsiasialtraprovc nicnza•. Tunavia si confidava ancora in un rapido ritiro dei tedeschi dall ' Italia centrale c meridionale. Quando. invece. incominciarono a pervenire notizie di iniziativegennanichccontro le nosue forze. non si vol~dareordi n idi assumere l'iniziativa contro l'antico alleato. ritenendo con ciò di evitare accuse di tradirnen1oe peggiori ripercussioni su lla popolazione civi le. Per evitare questo, tutte le maggiori autorità si alJontanarono da Roma: le reazioni furono lasciate all'iniziativa dei si ngoli. che ebbero a comportarsi come meg liocredeueroopportunopersée per la propria unità in cosl ditlicilifrangemi .Lecarenzene ll' azionedicomandosiacuironoperla mancatadiramazionc delr ordi nediattuazionedella "Memoriaoperati va44"edeisuccess ivi "Promemoria n. l e n. 2"". La partenza da Roma del Re. del Governo e del Comando Supremo in un momento cosl cruciale aumentò il disorientamento e portò pane dei militariadabbandonare iranghi interprerandol'annistiziocome lafinedeUe osti lilA.
RESISTENZA SUL TERRITORIO NAZIONALE
L'annunzio del concluso arm isti zio con gli all eati. diffuso dalla radio la sera delr8 settembre 1943. trovò l" Itali a e le sue Forte Annate. logorate da 3 an ni di guerra. nellaseguenteprecariasituazione:
- SiciliaeCalabriameridionaleoccupatedaglianglo-amcricani: - restante pane della Peni sola pmticamente occupata e controllala dai tedeschi i quali.attuandounpianopreordinato.avevanodislocatoinltaliaingentiforte. la maggiorpan·e dellequal i affi uitesubitodolXlglieventidei2Siug lio. Complessivamente. la sera dei i'S seuembre erano presenti. dalle Alpi si no alla li neade lfrontcpresidiatadaglialleatidaiTirrenoali'Adri aticol ungoilGariglianoeil Sangro.l7 Divisionitcdesche - di cui6di fanteria.9corazzateemotocorazzate.2di paracadutis1i -ed un considerevole numero di unitànonindivisionate. ma presenti ovunque: altre truppe erano incorso di affiuenza. Con tali forze i tedeschi avevano raggiunto lo scopo di controllare tuui i punti vi tali della Penisola. di incapsulare le forze itali ane. di frammischiarsiadesse.dicontrollarelecentralidicollegamento.le ferrovie. i ponti. i nodi stradal i più impananti e di tenersi in misura di sorvegliare da vicino l'atteggiamento del Governo ed ogni movimento delle Forze Annate. L'Esercito era dislocato. con molte de lle sue forze efficient i. nei teatri operati vi estern i (Provenza. Corsica. Slovenia. Croazia. Dalmazia. En.egovina. Mo nte negro. Albania. Grecia. Egeo) e perciò non immediatamente recuperabili per la difesa del tcrritorionazionale . Leunitàdislocmeinpatriasitrovavanonellepcggioricondizioni peraffromareesostenereunavalidaresistenzacoordinataeprolungata.perchéne11a maggiorparteprive di mobilità.perché di ssemi natesullafasciacotieraoimpegnate in compiti di natura territoriale che portavano alla dispersione dj uomini e di mezzi su vaste aree . Inoltre erano dotate di annamento non certo adeguato a sostenere l'uno delle mobilissime e potenti forze corazzate c meccanizzate tedesche: solo a Roma si trovavano forze modernamente armate ed equipaggiate. riunite nel Corpo d'Armata Motocorazzato.Lacarenzapiùgravefuperòquellainformativariguardoipianidegli eserciti tedesco ed ang lo-americano e gli intendimenti del governo di arrendersi agli allcati.chccolsecompletamenteirnpreparate lamaggiorpanedellegrandi unità. È vero che lo Stato Maggiore del Regio Eserc ito aveva impartito (fg. Ili CT de l l O agosto 1943. Memoria 44 Op. del 2 o;eUembre e Memori a 45 Op. del 6 seuembre) precise nonne oper.u ivc per tale difficile evenienza alle Gmndi Unità direnarnente di· pendenri: s•. e Armata dislocate ne ll'Itali a continen tale. Comando Superiore FF.AA Sardegna. 41 Annata in Provenza. Vll Corpo d ' Armata in Corsica. 21 Armata in Slovenia. Croazia e Dalmazia. Il Comando Supremo a sua volta aveva diramato i Promemoria le2.datati6scnembrel943.chcgiunseroinritardo.onongiunseroaffano. alle Grandi Unità di sua diretta dipendenza: ~ Armata in Albania. VI Corpo d'Annata in Erzegovi na. XIV Corpo d'Armata in Montenegro. 11 • Annata nella Gre cia continentale e isole. Comando Superiore FF.AA . dell'Egeo. Quelle disposizioni. in molti casi. riuscirono di difficile applicazione. perché il tassativo ordine trasmesso per telescrivente (24202/0p dell"8 seuembre 1943) dal Comando Supremo agli Stati Maggiori delle tre Forze Annate "non deve però essere presa iniziativa di atti osti li contro germanici". attenuò o spense del tuuo in partenza ogni possibilità di s uccesso. Siaggiungailfanochevenneamancarcunaorganicaazionedicomandopen:héGovemo c Comando Supremo ritenevano che g li alleati avrebbero annunziato rannistizio il 12 settembre. Fu penanto vanificato il progetto-accuratamente predi sposto dallo Stato Maggiore del Regio Esercito - di sbarrare la frontiera del Brennero con
s• r
ci nque divisioni efficienti. da tr.trre dalle Armale :z- e s•. dislocate rispeuivamenle in CroaLia c nel Venero. Il Generale Gambara. incaricato della esecuzione di quel piano. fu colto dalla notizia dell'annislizio il pomeriggio dcll'8 settembre mentre faceva ri· entro da Roma al suo Comando in Croazia. Gli alleati. a loro volta. rinunziarono all' aviosbarcoprevistonel lazonaa norddellaCapitale. l tedeschi diedero immediato corso alle misure che avevano accuratamente studiato. lnm olli casiebberoragione. co nl asu pcri orità d imeuioconl' i n ga nno. di~
stre Unità. Numerosi rcpan• ita liani . pi ombati :di'improvviso nello SCHI ERAME TO DELI .E G RANDI UN IT l't
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che jX:f la carenza di ordini preci~i . ~i sfaldarono: altri assaliti mentre erano in tro~sferimcntonon furono in gr.tdo
di opporre una valida
re~i~tcnLa .
Ma
non èclktttodircche l' Esercito Italiano si arrctOe. ~on poche Umtà reagi -
ronoconfenneua.eahrcttantofcccro.conimpennatediorgoglio.nume-
rosircpaniminori. Sugliav\enimenti immediatamente successivi al1'8 ~~ tembre 1943
si~
parlato. di scuo;;so e
serino mohis~imo . spe~so con argomentazioni va lide. con obiettività e screnità:\OventesisonoimeccesaliJ'Cfati. con passionali accenti. i falli meno edificanti che in quei fro~ngcnti
nonpoteronocerto mancare. prodamando che 1'am1istizioaveva provo-.
cato il completo dissohimento delle
Uli.l!ti!A
o . . l,, jf.,..... :::::J ..............
Forze Annate. Non fu così. Prima di tutto pcrch~. dalla sera <1<11"8 alla fi . ne di settembre. un gr.m numero di unilàreagìcomlxmendoagli anacchi proditoriamenlesferralidai tcdcM:hi : in secondo luogo pcrch~ se le Forte Armmcsi fosserodissollenona\rebbero poi preso parle alla Guerra di Libcr.u.ionc. Il che a\ venne non con unità di nuova fonnazione. rna con 1 \OCChi tradizionali repani fonnati per lo più da soldati di leva. Perplessi di fronte agli ordini. in ritardo e di in cena interpretazione. anche in con -
Gw:rmdi l.JIHro:.wnr, 9
uttr,U,rr/943. prirMrr.tmrn:.rdi
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gucnza dell'orientamento go,·emativo di non attaccare per primi. alcu ni Comandi di GrandeUnit .neigiomiseguentiall'annistizio. furooopostidaitedesc hi - principalmente con l'inganno e. in minor misura. con la forza - nella impossibilità di esercitare la loro azione; di qui il disorientamenlo dei repani sonoposti: molti Corpi e reparti furonoscioltidaglistcssicomandanliper sa1varegliuominidallacauura:qualcheunità circondata di sorprcsadoveuearrendersi perrisparmiareallepopolazionicivili le rappresaglieminacciatedall'attaccante: qualcheallra. bi sog nadirlo.sisbandòcomplctamente a causa del generale smarrimento. in una crisi di rilassamento morale e di annebbiamento dei sentimen1i migliori : in molti casi prevalsero invece. nel deporre le armi. la preoccupazione e il proposito di salvaguardare le città. gli abi tati . i monumenti. le tradi zioni storiche . Ma una valida e fierissima reazione agli :macchi dei tedeschi c i fu e si manifestò in molti reparti . Si trattò di combattimenti episodici e isola-
~~::~-~~~ dt~mmitiii 'Aiw"
drllaPumu
ti. assunliquasidappertuttodii niziali va. aiqual i ven ne perciò a mancare l'indispensabile coordinamentodalral· to. Fu una lona improvvisa e slegata. condotta da uomini decisi. anche se in un primo momen10 increduli e di so. rientati suquantostavaaccadendo.controunesercitoche ponevai nauo.conmano dìferro.unprecisopiano dì cal· turaedisannodelleforzeopposteedovetuui.dalcoman· dante in capo sino all'ultimo soldato. er.moconsapevoli. perch~ adeguatamente istruiti in precedenza del compito da svolgere c degli scopi da raggiungere. Sullereazioni eicombauimenti. provocatidalleinti· mazioni eaggressionideitedeschi subitodopo l' annunzio dell'armistizio. non si conosce ancora tuuo. Combatti· menticontroitedeschianaccantiebberocomunqueluogo in tutte le regioni d' Italia e inquelleoltreconfineoveera· noacontattounilà ilalianeegennaniche.
LtJdiftsadiRoma
A Roma si svolsero i combauimenti più crue nti che costarono la vita a oltre 500 militari e 200civili. l feriti furonopiòdi SOO.A IIadifesade llaCapilalecranostate destinate le migliori unità (Divisioni Cor..tZZate C~mauro Il e Ari~t~ Il). che dispone · vano insieme ad altri Reparti minori di circa 350 mezzi blindo-corazzati. La resistenza italiana. anche se mal guidata dai venici delresercito. si protrasse per2 giorni e tenneagganciateconsistentiforzetedesche. impedendolorodiaccorreretempestivamente a Salerno per opporsi alla sbarco alleato. Anche nelfambito di queiJe grandi unità- Divisioni Costiere 220' e 22 1• e Divisione di Fanteria Pit1ce":a - che vennero rapidame nte disarmate non mancarono episodi di resistenza e contromosse . el senore della 220" si combatté a Nettunia fino al giorno l 0: in quello della 221'. a Itri. a S. Felice Circeo. a Torre Paola. a Littoria. a Gaeta e a Sabaudia. si comOOtt~ fino a tutto il giorno IO: nel settore della Pillc~n:.tr. contro i cui sbarramenti sulle vie Portuense e Ostiense andò a urtare l' anacco nonumo della 2• Divisione Paracadutisti tedesca. par· te dei capi saldi re istenefinoalpomeriggiodel giomo9. 11cedimentodelleduedivisionicostieree dcllaPillu":afudetenninatodallasorpresae dallarapidi tAcon le qualiagironoleunitàtedescheedall'impreparaz.ionemoraledelletregrandiunitàal· l'improvviso rovesciamento del fronte.
54!nt<»'tnti d 'uuolto MStuR
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l tedeschi adottarono la tatt ica di uv,·icinarsi agli clementi difensivi italiani me· dianteilricorsoall ' infihrazione.senzaa pri reilfuoco.penetrandoncivuotied esor· tando i soldati ad abbandonare le armi: riuscirono cosi ad aven: il sopravvento e ad avere ben presto rag ione della maggior parte delle strutture statiche. compromettendo lacoesione tani cadel siste ma.elacoesionespiritualedellagrande unità.SoprafTatta la Divisione PincttOJ, fu possibile alla ~ Paracadutisti proseguire contro le difese te· nute dalla Di visione Gronatitn' di Sarrleg11a schierata in migliori condizioni. Questa riuscladarrestarel'attaccotedescoincorrispondcnzadel pontedellaMagliana.mai tedeschi . tentandodiagg irare l"ostacoloverso nord. investironouncaposaldodella Cecchignola minacciando la stazione rad io di Roma San Paolo. La divisione venne rinforzata in quel settore con altre forze: il Reggimento Corazzato Ltmcitri di MomtMIIo.giài n riservaa LaStorta.u nbattaglionedei JS I0 Sa.ssari. un battaglionecara· binicri. un battaglione bersaglieri. un battaglione guastatori. elementi della Polizia Africa ltaliana,aliquotedell'artiglieriadeii 'Arit'tt'. ll mattinodcl9ilbattaglionecarubi nieri.sostenutodaelementidciM01rttbtllo rioccupòil caposaldodellealluredelI'EUR andato perduto durante la nolte. Sempre la nolte sul9. nel settore scnentriona-
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le. le posizioni tenute dall'Ariete e dalla Pim·e vennero attat'Cate senza successo. ln particolare.la3'DivisionePanzergrenadiere.articolatasuduecolonne - gravitanliri spettivamente sulla Flaminia e sulla Cassia- attaccò reparti dell'Ariete a Monterosi e pocodopol'albai caposaldi schieratifraM anzianae Bracciano.A Monterosileforze tedesche ,·ennero arresmte e ricacciate da elementi dei Cam/Jeggeri di Ll1cca e del l'artiglieria divisionale: fra ManzianaeBraccianoperla reazione dell'Ariete i tedeschi perdettero 20 cani annaci. molti automezzi e un centinaio di soldati. L'Ariete. da pane sua. nei combattimenti di Monterosi. Bracciano. Manziana ebbe 35 morti. IlO feriti e 14 carri annali distrutti. La mattina del giorno 9. cittadini animosi e coraggiosi accorsero sui luoghi di combattimento e si affiancarono ai soldati nella lotta ravvicinata. Frattanto. durante la none. prima che venisse deciso l'abbandono di Roma da pane del Re. del Governo e degli Stati Maggiori ce ntrali. lo Stato Maggiore dell'Esercito ave\'3 ordinato telefonicamente ai comandi del Corpo d' Am1ata Motocorazzato e
del XVII Corpo di disporre perché lutte le !ruppe della difesa es1ema rimanessero alle dipendenze del Generale Carboni. Comandante del Corpo d'Armata Motocorazzato.
Segui l" ordine del Generale Roaua. Capo di Suno Maggiore del Regio Esercilo. di ri· nunzia alla difesa della Capitale e di spostamento nella zona di Tivoli del Corpo d. Armata Motocorazzato c di tutte le forze preposte alla difesa della ciuà. Al mattino 50 aereitedeschimitragliaronoilpaesediMomerotondoelanciaronosullalocalitàcirca
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~:,:,d;I~Nflll MIJt'nf'nrb" / 94J · tlt'1iglùtnt'
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100117
600paracadutistidella2'0ivi s ionc.cool' i ntentodi cauurareloStat oMaggiore o~
rmivo del centro Marre che nella notte si era invece già
ritra~ferito
a Roma. Un altro
centinaio di paracadutisti venne lanciato in corri spondenza dello scalo ferroviario di Monterotondoedallri200sccscroneipre idetr osteriadciGrillo. Lereazionidella Re. della Pitll'e. di elementi della Polizia Africa Italiana. delle unità del presidio di Monterotondo furono immediate c violente e inflissero foni perdite ai tedeschi (oltre
.300 uomini fuori combattimento). Ecceuuate lali azioni il senore seuentrionalc rima-
~::/:::::,ca
~:~:~.:~:~~:~ ~~::ariP~:::."i~t:::~:~~ili~~!biil~;r.a~~ ::;~::::::ucWtadi zergrenadierechcvolcvanotrasfcrirealpiùpresto sulfrontediSalemo. Nelseltore meridionale si svolsero invece combattimenti sullaCasilina. sulla Prenestina. sull ' Ardeatina. specie in corri spondenza de i c api saldi della Cecchignola e dellaMagliana. Aseraicombauimenti si spostarono nei pressi delle tre Fontane. dellabasilicadiSanPaoloedella
Garbateli a. LanOliziadellapanenzaperil sud del Re. del Governo e dei vertici militari e lamancanzadiuneffenivo coordinamentodelleoperazioni resero ancoro~ piùprecariaeconfusal as ituazione
operativa e detenninarono nuove incer-
~nnania
1ezze. ulteriori disorientamenti e decadimenti del morale. specialmente quando si cominciarono ad avere. verso lr 9 del manino. i primi sentori di una qualche trattativa con i tedesc hi. Menl.fe i combattiment i erano in corso e le unità italiane continuavano a sostenerli con successo. la sera del 9 l'Ariete e la Piave. parziaJmente sostituite in linea con nuove forze affl uite della Re e con aliquote della Sassari. si portarono a Tivoli . La sera del9e la notte del IO le opposte forze conservarooo il contatto in una situazione piuttosto confusa e i combattimenti si riaccesero la manina del IO a pona San Paolo e alla piramide di Caio Cestio. dove il Reggimenlo Lancieri di Mome~llo sidifese brillantemente.Nel settoresettentrionalela3•oivisionePanzergrenadiererimase.invece.fermasullesueposizioni : richiesteperottenereilpassaggiodelleforze verso il sud anraverso il centro abitato furono respinte dal comando della Re- i cui repani presidiavano il vasto settore compreso tra le vie Salaria e Ca~sia in sostituzione della Pim·t- che vi vide l"in1endimento tedesco di puntare su Roma e occuparla. Fu proprio durante il pomeriggio del giorno IO che un ' azione controffensiva delle forzedel Corpo d' Annata Motocorazzalo. sferrata sul fianco e su llergodella ~ Divisione Paracaduti sti tedesca. al di fuori ddlaciuà. avrebbe potuto conseguire risultati Sul/ada Luurrntinll,lllla Momagnola, l'm'tm~tat~d~sca
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moltopositivi.qualoranonfossestataam:statanellasuafasedecisiva.dalrordinedi cessate il fuoco. Il 9 seuembre. infani. una delegazione composta dal generale Calvi di Bergolo. Comandante della Divisione Cemouro e dal colon nello Cordero Lanza di Montezemolo.avevaprcsocontanicol ge nemletedesco Westphalpertmttarelaresadeireparti italiani presenti in Roma. Alle trauathc si unì anche il Tenente Colonnello Giaccone. Capo di stato maggiore della ce,wuro. che si recò a Frascati. sede del Comando del Maresciallo Kcsserling. l 1edeschi proposero: il riconoscimento di Roma ··cinà aperta··. restensioneatuneletruppeposteagliordinideiGeneraleCarbonidellecondizioni faneinunprimotemposoloaquelledellaCemauro(impegnoanontrarrein prigionia militari italiani dislocali a 50 Km a nord e a sud di Roma). il mantenimento di Romasotto l"esclusivaautoritàitaliana.ilpresidiodellacittàaffidatoatulteleforzedipoliziaesistentiinRomaeaunadivisioneitalianaprivadiartiglierie. Dopo alc uni tentennamenti da parte italiana. il consulto col Ministro della Gucrr.t Soriceel "inasprimentodellccondizionipostcdaitedeschi.iiGeneraleCarbonisideciseadaccenarcilpianotedesco. chendfranempo sieratramutatoinunveroeproprio ultimawm. I gennanici. infani. minacciavano. in caso di rifiuto. di bombardare Roma con )"aviazione e di combattere gli italiani fino alloro annientamento. Nei quindici giorni successivi.i tedeschidi sannaronotuttele forze italiane. comprese le unitàdellaPim·t lasciateaprotezione dcll" ordinepubblico,sciolseroilcomandodella città aperta. stabi lirono a Roma un comando tedesco. trasformarono la città aperta in città di retrovia del loro fronte. iniziarono persecuzioni e vendette con l"appoggiozelantedeifascisti .
L' armistizio colse la 4• Annata in piena crisi di trasferimento dalla Francia del sudinltalia. Roctiperesigcnzelogisticheeditrasportoicollcgamentifr.tlcvarieunità. con i reparti fr.1Zi onati e disseminati su di una zona molto vasta c companimentata. l'armata cessò presto di esistere. In una situazione cosl drammatica. non mancarono tuttaviatentatividiresistenzaorganizzataperopporsialdilagarcdelleforzetedesche ealleintimazionididisarmocdiresa. Fraipiùsalientifurono: ladifesadiGapda parte delle unità dcii" Il o Alpini della Pu.n~ria che. attaccalo dalla sero1 del giorno 8, protrassela suaresistenzaf:in aUeore9de lgiomo9. rifiulandopertrevoltelaresa:
quella di altre unità della Pus1~rio nelle Alpi Occidentali. dove attaccarono forze tedesche in transito infliggendo loro nOievoli perdite (Grenoble). forzarono un posto di blocco (Chambery) c respinsero dopo due ore di combattimento un attacco in forze (Moncenisio):ladifcsadcllaSiazionefcrroviariadiNizza: ladifesadelcaposaldodel Fréjus da pane di elementi dell'Vlll Settore Guardia alla Frontiera: lo scontro di Ormea del giorno IO sos1enuto vittoriosamente dalle truppe al deposito de l 90° Reggimento Fanteria. da repani della Milizia Contraerei. dal Reggimento Camll~ggeri Guide appiedato. da nuclei dci carabin ieri. da elemenli del comando del XV Corpo. del 131 o Reggimento Costiero e del 1o Reggimento Artiglieria Contraerei: la difesa della zona del colle di Tenda. dove fu raggiunta una buona organizzazione. mediante lo schieramentodei7° Aipiniedialtre forzeritiratesidallaFrancia. perlaresistenzaad oltranzachenonebbeluogostanteilsopraggiunloordinediscioglimentodell'llmlata: gliscontridellar'Ce lercnelpomeriggiodelgiomolOpressoSaluuoeSavigliano. Nonmancaronoinoltreepisodidivalore.attidiresistenzaescontridiminorerilievoa Ventimiglia da parte del 7° Alpini. al Aie sandria da pane delle forze di quel presidio. sul ponte del Po a Valenza ad opera del 2° Reggimento Artiglieria e di un nucleo controcarro. nellazonadiAibengaealpontedi avadapartedi elementi della Guardia alla Frontiera e del XV Corpo (201• Divistone Costiera). alla galleria rotabile del collcdiTendadapanedella201•divisionecostiera, adAnnecyinSavoiaadoperadirepani della Pusruio. a Cuneo. a Bo\·es e a Tortona ad opera di forze del l Corpo. Furono. nel loro insieme. episodi di breve durata e quasi irrilevanti sul piano tauico. ma di enonneimponanzadalpuntodivistapsicok>gicoedellafuturalottadiresistenza.
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La Armata. passata alle dipendenze dirette dello Stato Maggiore del Regio Esercito proprio 1'8 settembre 1943, aveva il compito di difendere la piazza marittima diLaSpcziaelefascecosticretirrenicaeadriaticadelcentroltalia.adesclusionedcl litorale laziale. La forza a disposizione de ll' armala era limitata a S divisioni . delle quali 2costierc. in modestecondizionidiefficienzaoperativa. Grunpanedei reparti er.moincompletieaorganiciridotti.conscarsoinquadramcntoenotevolideficienze nel campo dell'annamenlo e dell'addestramenlo. Consci dell'inferiorità rispetto al nemico. molli comandi preferirono così accordarsi con i tedeschi ed evitare spargimenti di sangue. cheavrebberopolutocoinvolgereanche lapopolazionecivile. Nonmancaronoperòresistenzeetentatividicontrapporsialletruppedi Kesserling. La Divisione Alpi Gmie. schierata a protezione dell a cinà di La Spezia. tentò per
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2 giorni di contrastare le 3\'anguardieledesdleche intendevano occ upare il ponoecatturare le navi da guerra olia fonda . Lo battuta d'arresto all'avanzata nemica impo~ta dagli alpini consenll al grosso della flotta italiana di sfuggire alla cattura e di riparare a Malta. LaDivisioneRm·emla.dislocatanelsuddel· la To~cana . tra il 9 e r1 l impegnò unità del 38° Reggimento Fanteria per eli minare resistenzetedc· ~che a Radicofani. Abbadia San Salvatore c Pia n Castagnaio c repani del 37° fanteria per riconqui· ~ 1 are la statione dì Chiusi. Il contratlacco tedesco. però. non "'i fcce3ttendcreei l1 3 il comandante della RaH! IIIIU si arre~ a Siena. La 216' Divisione Costieril. schierata sul litorale tirrcnico lungo un fronte eli 80 Km. la notte del9 ingaggiò combatti· mentoinli\'omo.ilcuipresidioera statoadeguata· mentcrinfor7..ato. Un gruppo di aniglicriaa\viatoa ~o,lcgno della difesa dell'abi talo e del porto di Li· \Orno.fcmunodaforzetedescheannidate inunapincta.lonò fino a quando una pane dei componenti poté ripiegare in ordine senza essere inseguita. Dopo,ari combattimenti e liòcontri nell'interno della ci ltà. susseguitisi fino al tardo pomeriggio del IO. Li"omocaddenellemanidifort.eblindatetedesche. Dipanicolarerilievofuronolercsistenzeopposteai tedeschi dalle unitàdella21S'Costier.ta Pi ombino eaJrisolad'Eiba;laprimaduròdallanouedeiiOal<ardomauinodell'll.quandoil presidio. battutosi fi no ad allora con successo e so~ tenut o anche da un bauaglione corazzato. riCt:\'é l'ordine di cessare il combauimenio: la seconda si protrasse fino al manino del giorno 17. quando. un banaglione di par.tcadutisti tede~ occupò l'isola. che cedette dì fronte alle r.tppres.agliedì ulteriori eancorpiùdcvastantì bombarda· menti aerei. ella zona militare di Pe ~ara \'Ì furono azioni isolate in varie località: il 12seHembreaPescar.teaTeramo.doveunacolonnatedescai ntransitoven neauac· catadamilitari e dagli abitantidell acittàedove. perladifesadcll'abitato.soldati sbandati di varie unità. elememi del dcpo~ito del49° Aniglieria. numerosi ci\'ili ed ex prigionieri di guerracostiiUironouna banda di circa 300 uomini e anaccarono i12.5 ~enembre forze tede~che che riportarono gravi perdite. Il giorno dopo. ricevuti rinfor· zi.i tedeschipoc.eronoavereilsopravvento.AdAscoliPicenoill 2settembreletruppe al deposi to del 49° Fanteria costrinsero. unicamente ad elemenli delle unità costiere.itede:schiaritirarsi.esoloil 4ottobre.dopoaccaniti combatcimentisvoltisiliìpecialmcnte presso il colle di S. Marco. ai quali parteciparono anche molti cittadini . i tedesc hiriuscironoaoccuparelaciuà.
a• Annata e Difese Territoriali di Milano e Bologna L'sa Armata estendeva la sua giurisdizione operativa ai confini con la Germania e la Jugoslavia. dallo Stelvio (incluso) a Fiume (esclusa): il limite meridionale gi un ~eva finoalcorsodei Po.que ll ooccidentaleal territoriodicompetenz.ade l comandodifesa tenitoriaJe di Milano. A sud del Po la competenza della difesa appaneneva al coman· do difesa territoriale di Bolognacheavevagiurisdizionesu tutta l'Emilia. adeccezionedellaprminciadiPiacenza. dipendentedalcomandodifesaterritorialediMilano. Lagrandeunitàcomplessaavevapiùcarattereeauribuzionidi un grosso comando territoriale che non quelli di un 'annata operativa. Non disponeva. infatti. di una riser· va e le sue forze. come quelle della 4' e della 5' Armata. erano disseminate in nu me·
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rosidistaccamentiperlaprolczionedellccomunicazioniedegli impianti. per la lotta antipanigianae peri serv izi presidiari. Nella suazonadicompelenzacrano presenti giàdaagostoingenticagguerrite forze germaniche. Dallascradcii' Sseue mbrelaresistenzaaitedeschi sirealizzò.comea ltrove.senzaun carattereunitario. ma auraverso ladifesalocaJe.adoperadimoltipresidi. dicaserme.valichi. opereeimpianti . La sproporzione delleforze.soprattutto quantitativa.i ldisseminamentoeil defi cienteannamentodelle unità italiane. che non disponevano di forzecorazzate.tunein corso di riordinamento o di ricostituzione. accentuati daJia sorpresa per l'annunciato armistiziodelqualenonsieraavutonessunpreavviso.ebberoriOessi negati vi sul morale dei reparti . Non mancarono. però. dimostrazioni di elevatospiritocombanivoe attaccamento alla Bandiera da pane di vari reparti. costretti a subire una improvvisa aggressioneinforzeechesepperointanti casiagired"iniziati vai nuna sit uazioneormai disperata. A Bolzano. la sede del comando XXXV Corpo d'Annata. presidiata da unnucleodicarabinieririnfort..ato.venncauaccatanelcorso dellanouc. Lareazione fu immedi ata e tenace. ma la superiorità delle forze nemiche ebbe il sopravve nto. A Merano dopo vari scontri. la caserma del comando del XIII Settore Guardia alla Fron-
Colle lsarcoeaFonezza i reggimenti alpini della Trid~mina . come pure il comando della divi sione a Bressanone. dopo brevi resistenze cedettero.esoloalcunielementi riuscirono, benchébraccatidallapo!X)Iazioneallogena, a raggiungere Longarone. il Sarentino e la val4 ledi Non.dovesuccessivamentecoslituirono ipriminudeidellalottadiresistenza. Reparti dellaDivi sioneOmeem;ereag ironoalrattacco tedesco ad Appiano. Cardano e in Valle lsarco. Ucomandodel2° ReggimentoA ipini. asserraglialoadEgna.respinselcintimazioni di resa e re siste tte tutta la notte. Ad Ora. energica fu la reazione del Banaglione&du:. 4 :.o neltentativodiaprirsi ilpassoversolaVal di Fassa. Eroica e sanguinosa fu la resistenza dei reparti dislocati nellecittàdiTrento. Ro-
Dopoildùarmo. ponrdei prigiof•ieriilaliani
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vereto. Mantova e Verona. che difesero con accanimento le proprie cascnne. subendo la perdita di oltre350uomini. tra mon.i e feriti . La Divisione Torinolanottedel9 i opposetenacementeag.liattacchitedeschinellazonadi PrevalloetrailSabotinoeil monte Santo. mantenendo saldo il possesso degli sbarramenti a difesa di Gorizia. ma non fu in grado di fronteggiare alla lunga contemporaneamente i 1edeschi e i partigiani slavi. non disposti a collaborare con gli italiani. La stazione di Gorizia venneoccupatadabande slaveche siimpadronironoanchedialtri impianti. dimagazzini.didepositi munizioni. di anni abbandonate dagli sbandati. Il comandante del XXIV Corpo nonritenne convenientediponareletruppesulladestradelrlsonzofuoridellacinà.e stabilìcheGoriziadovessees~remantenuta
adognicostocon lepochetruppedisponibili. La divisione riuscl a snidare i panigiani dallaciuà.manonfuingradodiorganizzare unarobustaresistenzacontrol'auaccotede· sco del giorno 13. La DivisioneJu/ia auaccatalanonesul9a ReslUtta.Moggio. Ronzina. Tolmino e Aussa. resistette fino al giorno ll.poisiarreseaUdine. Oltregliepisodidi n:~istenza della J111itr e della Torino. altri se ne svo lsero nell' amb itodell4° comando Guardia aJia Frontiera a Tarvisio. a Porticina. a montcGorianee nell'ambito del comando Guardia alla Fronliera direttamente dipen · dente dal comando del XXIV Corpo a Postumia. nel caposaldo Generale Pt1pa (4 krn a nord-estdiPostumia).alpassodiPìedicolle. al Cum di Lubino. a Tolmino. La Divisione Sfor,Jsca. in crisi di movimento per assumereunnuovoschieramento.venneattaccataa Banne. Poggioreale. Di vaccia.Sesanae nella valle del Timavo. Il comando della divisione. siarresedopoaccanitaresistenzaduralafino almau inodcl 9;egualcsonetoccòadaltre unitànell'altoTima"o.allecaveAnsemiane.
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dove un battaglione del 53° Fanteria sostenne vigorosamente r auaccodi un repano tedesco ri nforza to da unacons istentealiquotadianiglieria. 'elsettorediresponsabilitàdelladifesaterritorialedi Milano sicombattéaBrescia dO\'C i tedeschi entrarono il giorno 9: a Cremona. dove le truppe italiane ai dcposh i resistettero varie ore: a Luino. dO\econ l'arrivo del presidio di pono Vahravaglia venne costituito. a panire dal giorno 12. un nucleo di resistenza. al quale si unirono altri militariecivilicheinflisseroaitede hi gravi perdite: a Pavia. doveebbcroluogovari scontri con lapanecipazionedi unità del Genio: a Piacenza. che ve nne occ upata il giorno IO. dopo che si erano sviluppali comban iment i lungo le rive del fiume Trebbiae sullerotabiliprovenicntidaBussolengo. Numerosi anche nell"ambito del comando della difesa territori ale di Bologna gli episodi di resistenza: a Bolognae lementidell aFanteriaCarri sta sibaueronofi noalli-
Corci:::JJiitedesdu oTri's,. Si trutta Ji curri nwt/1 motMio iV
mite del possibile; a Modena si combatté fino all'esaurimento delle munizioni: a Sassuoloisouufficiali frequentatori del corso di perfczionamentoresisteueroperalcune oreeaPavullo-LamaMocognoduebauaglionieunoSquadronedegliallievideii"Accadem ia di Modena combatterono duramente: a Parma 400 sonotenenli di fanteria lottarono coraggiosamente alla Pilotta e anche lungo le strade della città; a Reggio Emilia vi furonobreviresistenzeintuttelecaserme. ln variegrandiunitàdi slocatenell' ltaliadeiNord,idisorientamentiegli sbandamemi dipesero anche daJia inclinazione a trattare con i tedeschi dj molti comandanti elevati che. preoccupati di attenersi alle disposizioni dello Stato Maggiore del Regio Esercitorigunrdantiildivictodiusareperprimilaforzaedievitaresacrifici inutili di repartiedicittà.detterol'impressionedipreferirelatrattativaallaloua, assccondando indirettamente l'u lteriore decadimento del tono morale generale di per sé basso per tante ragioni . Alcuni di essi. ino ltre. non si dimostrarono abi li negoziatori e caddero vittimedi grossolaniingannipercuinon solonontmsserodai loroaccordiconitedeschi i benefici che si erano ripromessi - ad eccezione di quello generico di evitare i combatt imenti nell'interno delle gr.mdi città- ma favorirono e resero in particolare piùagevolee piùrapidaroccupazionetedescadeicentriurbani.
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accordo con ii comandmrte ita/iano.Gen Basso. ripiegcmtJin dirr::.i(Nredrglr'
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Diverso, almeno in parte.l ' and<.~ mentodegliavvenimenti nelrllaliameridionaleenelleisoledellaSardegnae dellaCorsicarispenoaquellodell'ltalia settentrionale e dell'Italia centrale che inpochigiomidiventaronoterritoriodi occupazione tedesca. Nell'Italia meri dionaleemdislocatala7•Annata. ll suo territorio di giurisdizione comprendeva la Campania. la Lucania. la Puglia e la Calabria Caraneristichepeculiaridegliavvenimenti nelrambitodelrarmata furono ilcontrastooppostodalleunità costiere del XIX Corpo d'Armata e dalla Pasllbio fin dallaseradel1"8 settembre agli ani di ost ilità compiuti dai tedesc hi in Campania e particolannente nella zona di Napoli: i combattimenti delle unità del IX Corpo d'Armata contro le unità tedescheinPuglia:rinizio.peraltroassaidifficile.dellacooperazioneconle truppe inglesi sbarcate in Calabria e a Taranto: !"interve nto dal 12 !)ettembre delloStatoMaggioredclrEsercitonello sviluppoenellacondottadelleoperazioni della 7• Annata. dopo che esso aveva ripreso a funzionare in formato ridouo a Brindisi. Nel settore del XLX Corpo d'Armata i più decisi ani di resistenza si svolsero: a Salerno la none del 9 da parte della 222' Divisione Costiera; a Villa Literno il giorno 9 da parte dei capisaldi della XXXII Brigata Costiera e, in particolare. da parte del caposaldo di Mondragone dove la lotta. iniziatasi il mallino del 9. si protrasse fino al giorno Il; a Camaldoli. a M. Cuma. all a masseria Ferrara e alla sella di Baia durante la giomala del IO: a Nola il
Milano, 9 Utl~mbrt/94),
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giorno Il . Moltc lcresistenzeloca.lidicaratterepassivoe dibre"'eduralainaltripre· sidi.allafine ovunque sopraffauedaircpart i blindo--corazzatitedeschi. cheagirooo senzasc:rupolie ritegni , ricorrendoamppresagliechesiconcrcmronoinfucila7 io nidi uffic iali e nella presa in ostagg io di c inadini. Nel settore del XXXI Corpo d'Annata repani costieri impedirono ai tedeschi di interrompere la rotabileCropani·Sensale. lMllvarooo dalbrillamcntoilponte su l torrenteCrocchio.miseroinfugaunrepartone· mico che tenta\•a di ostruire la I"'Oabile si lana presso Torre del Po nte. L' intera 221" Costiera. respinta l'intimazi one di resa. si affiancò agli inglesi.Superatoilprimope· riodo di grave cri si moru lc:. il Corpo d' Armata si riebbe e la sua azione valse ad impc· direla catturadiuomini , mezzi.materialie viveri. amantenerel'ordine.ad assicurare Milano. IO la vi ta della popolazione civile calabro--lucana. a forn ire un qualche contri buto alla utt~mbrr i94J. lcntissimaavanzatainglescproteggcndostradeeponti.opponendosi albrillamcnt"Odi alcuneinterruzionicimpcgnandosi in scontridi lim itataenti tàcon lerctroguardiete· :r!~;:~,~~";:;~~o desche. li IX Corpo d' Am1a1a, dopo J'i ni<iale bandamenro, seppe anch'esso reagire unincmt'wdi•in Bruu.mpi~no bene.facilitatoin ciòdalferocemododicomportarsi dei tedeschi.difrontealquale cadde ogni riluu anza a modificare la linea di tiro delle anni . La Piceflo. sc hierata fronte a nord lungo labretcllaTaranto. Brindisi.e luUgnmw.schierataa difesa di Brindisi.mantennemsaldamenteleloroposizionicco!rltrinseroitedeschiadabbando· narefrettolosamentei lbrindisino.dovelascradelgiomo IOgi unserocsi insediarono le autorità politiche c militari italiane che il mat· ~~......,.....,...... tino del 9 avevano abbandonato Roma. Il giorno 9 un nucleo di forze italiane. con alla testa il ge· nerale Nicola Bellomo. riconquistò il porto di Bari già occuparodai 1edeschi che dovenero arrendersi. Lo stesso giorno 9 un reparto delle truppe al deposi to del48° Reggimento Fanteria affrontò i tedeschi sulla strada Bari·Biteno e li costrin se a ripiegare ve rso nord. Nella stes a giornata a Ceglie Messapico una scorta armata attaccò elementi tede~hi che requisivanoauto-mezzieterrorizzavanola popolazione e li mise in fuga: un episodio analogo ebbe luogo a Puti· gnano. sede del comando del Corpo d ' Armata. fmunbanaglionemitrag lieri e forze tedesche provenienti da Noci. Reazioni italiane si ebbero altresl a Rodi Garganico, Foggia. Lucera. Ceri· gnola. Apricena. nei dintorni di Bari. La sera del 9elanonesull0ebbe inizioa Taranrolosbarcode lla 1• [); visioneAvionasponabile britanni· caegiunse in ci ttài1Comandantedcii'8•Anna· tabritannica.
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Durante la giornata delr Il vi furono combattimenti a Barletta. che il giorno dopo cadde in mano tedesca. li giorno 12rcpani costiericontrauaccaronoaCanosadi Puglia e catturarono una cinquantina di tedeschi. Altri scontri isolati si ebbero a Matera. Potenza e Monopoli. L· avanzata britannica fu lentissima: Bari venne occupata nel pomeriggiodeii2.Gioiade1Colleillì.Foggiai128. P..uticolannenteintensifurono icombauimentisostenutidaforzeitalo-britannicheaTranicontroleretroguardiegermaniche. Il giorno 18 i tedeschi. rientrati inciuà.prclevarono50cinadinialloscopo di fucilarli: essi furono però salvati all'ultimo momento dall'intervento del vescovo e del sindaco. Lasituazioncvcnncrislabilitaperl"interventodei235° ReggimentoFanteria Piuuo. La Di\•isione Pinmo. rinforzata da 2 battaglioni della f...t>guo11o e dal LI Battaglione d"islruzione. panecipò dal 18 al 20 settembre alle operazioni condotte dagli inglesi per ricacciare i tedeschi a nord delrallineamentoCorato-Potenza. e il20 raggiunse rallineamenlo Manina Franca-Fasano. dove fu coslretta ad arres1arsi per ordine dei comundi inglesi che intendevano procedere melodicamente c lentamenle secondoquellacheerastatafinoadalloralatatticadelGenentleMontgomery. Nell'Italia meridionale avvenne che molli militari sbandati. superato il primo pericxJo di crisi. fecero ritorno successivamente ai propri repani. spinti dalle nefandezze cheitedeschivenivanocompicndounpo'ovunque.nellaPugliaeinCampania. Quali fosseroisentimentidircazionecontrogli attilerrorislicideiledeschi.furcsomanifestodallarivoltadiNapolineigiorni28.29.30settembree l ottobre.quandolapopolazionccivilceimilitarigià sbandatiattaccaronolcrclroguardiedellaDivisioncGoe· rirrg in ritirata e favorironol"entrata inciuàdclle avanguardie della 5' Annata sununitenseche. apanircdalle ore 12dcll 0 ottobre. prese possesso di tuui i punii essenziali dell'abitato .
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Comando Forze Armale Sardegna lnSardcgnnerapresenteunasoladi visionctcdesca.che sebbcnemeglioannata. era in netta inferiorità numerica rispetto alle truppe a disposizione del Comando Forze Armate Sardegna. Non potendo intraprendere azioni offensive. i tedeschi cercarono anraversolusinghediportaredallaloropanegli itaJjani.IIComandanteitalianonon caddeperònella trappola erespinselapropostadi collaborazione con i tedeschi Il comandogennanicoespressc allora la sua intenzione di sgomberare la Sardegna e di passare con le proprie truppe in Corsica. Il Generale Basso acconsenti. ma proprio ncllostessogiomoincuifustipulatol'accordoitedeschiloviolaronooccupandodisorpresalapiazzamarinimadi LaMadda lcna.prospicientelecostecorsc. Iniziarono cosl i primi combattimenti condotti però con scarsa detenninazione delle forzeitaliane. ll13vennericonquistataLaMaddalena,mailgrossodellctruppe:tedesche riuscì a riparare in Corsica. anche per la defezione di molti repani della DivisioneNemboedellaMilizia.chepreferironounirsiaitedeschi. Darilevarechequestoful'unicocasoeclatantevcriticatosiinhaliadicollaborazione,nclleoreimmediatamentesuccessiveall'8seuembre.trarepartitedeschieitaliani, i quali rifiutarono in modo compatto di schierarsi con l'ex alleato. Le perdite italiane pe r la difesa della Sardegna ammontarono a 120 uomini. tra moni e feri li. L' isolaful"unicaregioneitalianachenoncaddesottoildominiocedesco. mantcnendola sovranitànazionale finoallosbarcodeglialleati.
RESISTENZA FUORI DAL TERRITORIO NAZIONALE
Alla dichiarazione dell" Annisrizio una pane delle grandi uni là italiane. rimaste
senza ordini. si arresesenzacombanereai tedeschi o ai partigiani slavi : una quantità rilevantediesse. invece. rifiutò dicedere allaprcpotenza tedescaeprcferì sceglierela viadell aresistcnza . Essafupiùoslinalaeconseguentementepiùcruenta làdove inostrirepanieranomaggionnentelo ntanidall a madrcpalria: nelleiso legrecheeinquelle zone dell'interno della Balcania dalleq uali più difficili erano i collegamenti con i
maggiori comandi. Peralcuneunitàilsacrificiofu sterilediri suhali.manon vano:ilsangueversaw
dimostrò al mondo che gli italiani a\'evano saputo superare i tragici momenti detrarmistizioe stavano ritrovando se stessi. Altre unità come quelle dislocate in Corsica raccolseronotevo li s uccessiacoronamento dcllalorolona: eciòinduceaconsidcrare cheforseu naresistenzapreordinataa tempodebitoege neralizzataavrebbepotuto sortire risultati ben diversi . l tedeschi furonoindubbiamentemoltoavvantaggiatidalla mancanza di coordinamento nella nostra resistenza. perché poterono scegliere volta pervoltag liobiettividasopraffareefarmassacontro diessiin successio neditempi. eliminandoli cosl uno dopo l' altro. Una resistenza guidata dal Comando Supremo. pur scilsuoesitofinalenonpuòessereipotizzalo.avrebbesicuramentepostoicomandie irepartigennanicidi fronteabenaltredifficoltà. l motivi che detenninarono la crisi dell'Esercito furono: le gn.vi condizioni del l'Italia negli ultimi mesi di guerra. ridOita alla fame e souoposta a pesanti bombardamentiaereicheavevanodemoralizzato lapopolazionecivileeannullatoogni s peranza di vi uo ria: l'invasione della Penisola da pane di imponenti forze tedesche immediatamente a segujto della deposizione di Mussolini : l'esistenza di comandi misti ilalo-tedeschi e il relati vo frammischiamento di repani italiani e tedeschi : la riluttanza perunaproditoriaazionedi forzaconlml'anticoallealo. nella spcr.mzadi rendere più facile ildistaccodallaGennania: l' assoluta esigenza di tenere segrete lctranative intavolate congliang lo-americani.cheimpcdl un ' azionediorientamentopreventivoal ribaltamento delle alleanze ; il poco tempeslivo allonlanamento da Roma delle aulorità politiche cui si accodò. per ordine del Re. il Comando Supremo. L'Alto Comando ilali ano non seppe trarre informazioni correne né fare valutazioni equilibrate sia sui tedcschisiasuglialleali: ne conseguiro noord in ipocochiarinell afase dipreparazione dell'armi slizio e la parali si dell 'azione di comando in fase di condotta dell'azione stcssa. ln talesituazioneognicomandantefupostoinnanziall ' obbligodiprenderedecisionicheiverticimililarinonavevanoavuto ilcoraggio diadouare:e naturnlmente ciònonpotevaconcl udersicheconquellacrisigcncralccheful'8seuembre. Anche alla periferia. però. possono essere addebitate responsabilità analoghe a quelle del ve rtice. Pur con la scusantedell amancan7.a di o rdini precisi e tempestivi. della sperequazione delle forze e della sorpresa. molti Alti Comandi possono essere inco lpati di non aver saputoevitare lo sbandamenlodelleproprieunitàal momento stesso della proclamazione dell'armistizio e di aver sempre conialo troppo sulle direttivedel centro: non seppero. inunaparola.agiredi iniziativaeassorbirelacrisidello Stato Maggiore. non avendo. perJitro. a disposizio ne g li elementi e i dati informalivi necessariper valutarela situazioneintuualasua criticità.
Corsica La lotta contro i tedeschi condotta dalle unità italiane dislocate a presidio della grandeisolafranceseacquistaunsignificatoparticolare.siaperchécaratterizzatada immediatezzaespontancitàdircazionc.siaperchéimprontataalpiùassolutodisinteresse(erachiaroche.unavohasgomberatadaitedeschi.laCorsicasarebbe statarestituita alla Francia). E occorre aggiungere chetale lotta costò mollo cara ai tedeschi. i quali tra moni. feriti e prigionieri persero circa 4.000 uomini ed ebbero una loro impanante Grande Unità. la 9ft Divisione Corazzata. talmente logorma da non poter poi essere impiegata da Kesselring nella controffensiva contro la testa di ponte di Salerno. In Corsica era dis locato l'V IU Corpo d'Armata italiano. comandato dal Generale SCHI ERAMESTO DEU . E GRA DI UNITÀ ITAU ANE E T EDF.SCHE IN SARDEGSA E CORSICA
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Magli. il cui nerbo era costituito dalle Divisioni Cremona e Friuli. Si trattava in complesso dicirca20.000 uominia.iqualisicontrapponevanoS.OOO tedeschi. inquadrati nell a BrigataMotocorazzatadiS.S. R~ichsfiilrrere in repani minori. I gennanici erano agli ordi nidelgeneraleVonSenger. Questi.inun colloquioavuto la seradelr8seltembrecon il GeneraleMagli.avevadatoassicurazioneche le sue forLc av rebbero sgo mberato l'iso la. senza compiere atti ostili nei riguardi degli italiani. Masolopoche oredopo. tale impegno veniva clamorosamente smentito: nella nottetra1'8e i19 senembrei gennanici effettuaronouncolpodimanosuBasria. Leforzeitaliane.tuttavia.reagironocon decisionce riuscirono ari prenderelapiaz.za.
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inniggendorilevantipcrditcagliex-alleati. Tr.J.J' altro.duenostre torpedinicrcaffondaronoalcuneimbarcazioniemotozaueregcnnaniche. cheavevnnotentatodiabbandonare il pono. recuperando quindi i naufraghi . Mentre a tutti i livelli di comando i gennanici presenta\•anoleloroscuseagli italiani. Ja9f/ Divisione Corazzata tedesca. il 9 settembre. si trasferiva dalla Sardegna alla Corsica: il rappono delle forze si modificava. penanto. decisamente a favore dei tedeschi . E Von Senger. che pure aveva
presentato anch"egli lepropriescuseaiGeneraleMagli.decidcvadiriprendcrel"iniziativa. prevenendo cosl il Comandante italiano. il quale aveva fissato per il giorno 13 l' inizio delle operazioni contro gli ex-alleati in oucmperanza a un messaggio pcrvcnutogli il giorno 11 dal Comando Supremo italiano che recitava lestualmcnte: •Considerntcitedeschiqualinemici •. Il 12 seuembre. dunque. Von Sengcr fece consegnare al Generale Magli un messaggioconciliatoriodiKessclring.cheim•itavagliitaliani arimanereafinncodcitede:schi: avendo il Comandante italiano respinto conesemenre ma con fennel7.a l'invi to. VonScngcrpassòatrazione. Laseradel12itedeschiattaccaronoviolentementele importanti posizioni di Casamozza. a 20 km a sud di Bastia. Il presidio italiano rcsi~teue eroicamente c a lungo: ma i potenti cani germanici ebbero infine ragione del vnlorc degliitalinnie.superatoilcaposaldo. entrarono in Bastia . Si trattò per.:tltrodi un successo effimero c isolato. La ferrea resi stcnzadegliitaliani (ai quali sieranoaffiancati i panigiani locali. riannati dal nostro Comando) eilprogressivoaffiussodiconlingenti del l Corpo d'Annata francese (il primobattaglioneerasbarcatoil14seuem· bre) indicavano chiaramente rintenzione di liberare la Corsica dall'occupazione ledesca. E in effetti il ComandoSupcriorcgermanico.di fronte alla crescente pressione italo-francese. decideva di sgomberare l'i sola e di ponarcin Italia tutte le proprie forze. n trasferimento ebbe luogo nelle seui manc s uccessivc .mentre . inba..~adaccordi
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Mcritanoparticolare menzione.inquelperiodo.icornbattimenti sostenutidalla Cremontl per la riconquista di Porto Vecchio. Soua e Bonifacio (23 e 24 seuembre ) e dalla Friuli per la rioccupazionc di monte Gupio e di colle Teghimc. soprattutto allo scopo di pre\'enire i tedeschi nella loro azione di distruzione di opere e infrastruuure. Infine dal 29 senembre truppe italiane e marocchine iniziarono rinvestimento di Bastia. ultimo lembo di terra corsa rimasto in mano ai tedeschi . Ba'ìtia fu li berata il 4 ottobre: primo a entrare in città fu un reparto del LXXI Battaglione Bersaglieri Motocidisti. Dopo la liberazione di Basti a. le truppe del Generale Magli rimasero in Corsica pcralcuncsettimanecooperandoconleunitàfrancesipcrilrafforzamentodetrisola: trai l1 5ottobreeill5novembrene ll a quasi totalitàessevennero tmsferilei nSardegna. dadovepoi sarebberostate tmsferite nell a Penisola. per partecipare alla Guerra di Liber.u.ione. LeperdileitalianeJX!rladifcsadellaCorsicafuronodi 3.300 uomini tramorti.fcritiedispersi.
Jugosla via Pur serinizio dellaresistenzaopposta ai tcdcschidalleDivisioni Vene.;:iaeTaurinenst av\'enne in situazioni diverseedebbecaroncri stichedifferent i. appareopportuno accomunarne la descrizione in un medesi mo contesto. in quanto le due grandi unità.au n certopunto.detterov itaalla Di visioneGuriba/dichelottò afianco deipartigiani j ugoslavi contro i tedeschi fino ai primi mesi del '45. L' 8 seuembre la Taurillt!IISt!e l a Vellt'.;:iasitrovavanodislocatetraMontenegroeSangiaccalo; la prima gravitavai ntomoaNi ksiceaveva unapartedcllc proprie unità(30 Reggi mento Alpin ie Gruppo Artiglieria S11sa) in movi mento verso la costa. già in vista di Canaro: la seconda era invece schierata alrintemo. tra Berane. Kolas in e Matesevo. in una zona di aspre montagne. praticamente sgombere di tedesc hi. Sorpreso dal l"annistizio nel Cattarino. il 3° Reggimento Alpini si era unito all a Di vi sione Emilia colà di slocata. e con questa. il 14 settembre. prese pane al violenlo anacco sferrato contro i repani della Divis ione germanica Prin: Eugen (che il 12 si era impadronila del porto di Cattaro) costringendoliadabbandonareprecipitosamentelacittà. lbattaglionialpiniassun sero quindi l· in caricod iproteggere l · imbarc o deii 'Emilìa.c he cosl pot~rient.rarequ as itut ta in Italia. Peraltro i valorosi alpini non poterono seguire in Patri a i commilitoni di quella Divisione. perché. sopraffatti dal nemico. doveueroarrendcrsi. Molti di loro, im.iemc ad uomini della Divisione Emilia che non avevano tro\'ato pos10 sulle navi. ri uscironoari li rarsi nelrinterno ea ricongiungersi allaloro Divisione. Il grosso della Divisione TtmrilleiiJt'. rim a~t o a Niksic. comprendeva il 4° Reggimento Alpini. il l a Regg imento Artiglieria da montagna ed altri reparti divisionali : era comandato dal generale Vi valda. t germani ci solleci tarono. fin dal mattino del 9 settembre. il Comandante della Divis ione a precisare quale attegg iamento avrebbe assunto nei riguardi degli ex-a lleati. li ge ncraleVivaJda riusci a tergiversare. sperando che la situazione si chiarisse presto. Il giorno 13. il Comandan1e del XIV Corpo d' armata. GenerJ.Ie Roncaglia. riunl a Podgorica tutti i dipendenti comandanti di grande un ità e comunicò loro gli ordini superiori pervenuti da Tirana: praticamente. un invito all a resaai tedeschi. Però nonritennedi imporrel'esecuzionediunsimileordineelasciòi dipendenti comandanti liberi di comportarsi secondo cosc ienza. Vivalda - dopo avere sentito il parere conforme dj tuue le sue unità-decisedi non cedere le anni ai tedeschi e di proseguire i movi menti ver.io la costa. ncll'intenlo di imbarcare i propri uominipcrl'ltalia. Purtroppoalcunireparti segui ronod iversii tinerari: unbauaglione. l'Aosta. fu cosl faci le preda delle prepondcranti unità germaniche incontrate sulla sua strada. Il resto della Taurineme.gi unto aridossode lla zonadiCanaro. sui monti che degradano verso il mare. combatté a lungo e duramente contro i gennanici: panicolarmente violenti furono i combatt imenti sostenuti nei giorni 26. 27 e 28 settembre. sotto
SCHlERUUè"''TO DELU: GRANDI ITÀ ITALIANE E TEDESCHE IN LIIANIA E Jl:GOSLAVIA
ilmassicciofuocodclleartiglierieedegli.sfllktutedeschi ; laDivisioneresistcnc:briiJantemente e riusd a mantenersi apcna una via di ritirata verso l" interno. Quest'ultimo lembo di lerritorio che allora era consider.lto nazionale (Canaro era provincia italiana) fu cosl abbandonalo ai tedeschi e la Divisione (o meglio i suoi resti) si affiancò
ai panigiani per proscguirr la lotta contro il comune nemico. Seguirono giorni durissimi. tra attacchi e terribili privazioni : infine circa 2.CXXl uornini della Taurinense(tra i qualieranoanchediversisbandalidellaDivlsioneEmi/iaedialtreunità)riuscironoil 15ouobre a porsi in salvo a Kolasin. neiJazonacontrollatadalla Divisione Veneo:ia. Da questo momento le due grandi unità ebbero un unico destino.
Sorpreso dall ' armistizio. il Comandante della Divisionr Vl!'ntt:ia , Generale Oxilia. comprese subito che la sua Grande Unità - isolata. lontana dal mare - non aveva altrascehaonorevolese non quella di resistere ai germanici . Pcrahro. prima di decidereintolsenso, ilgiornol4seuembreave\'Dinvitatotuttiipropricomandantiinsoc.-
a.
SLOV~NIA
x1D
tordineachiedereilpareredeilorouomini. Equestofuunanime: tuttiscelserolalona contro i tedeschi. Oxilia trattò quindi con i panigiani: il 9 ouobre fu sonoscrino un at:cordo.conil qualefudecisoche la Ver~e.::i!lavrebbedaquel momentopanecipato
alla lottadeipatriotijugoslavi Nel frattempo. il Comandante della Vene:.ia aveva potuto ri~tabilire i collegamenti con Brindisi. sicché vennepostoinesscre un ponteacreo.siapureprecario. a mezzodc lqualcle nostre unitàinMontenegropoteronoricevererifomimentidiarmie munizioni. nonché denaro per acquistare inloco i viveri necessari . Nella seconda quindicinadiottobre i germanici intrapreserounamassicciaoffensivacontro la Vene:iclelaTaurilltltse. Leduedivisioniitalianeopposerounaaccanitaresistenza maaun cenopuntodovetteroabbandonare lalorobaselogisticadi Berane. Grazieancheaun notevoleapponodetraviazioneitaliana.gliuominidelleduedivisioni.unitamenteai
XIV
D
panigianijugosla,i.riusciroooasfuggircaognitentativoncmicodiaccerchiamentor Si giunsecosìal2dicembn:.quandoi1Contandojugoslavodispose.apanireda quelladata. unnuovoordinamenlocheprevedevn lncostitu -
conse~ue nte annie ntamento .
zione della Di\isione ilaliana panigiana Garibaldi (Comandante il Generale Oxilia e \ice Comandante il Generale Vivalda) formato su 4 brigate. ciascuna di 1.300 uomini . Oltreaquestebrigate. furonocostituilialcunibattaglionidi lnvoratori:leartiglicricci mezzi del genio esuberanti furono invece inquadrati direuarnente nelle brigate jugoslave. ei mesi \ucce~shi la Grande Unità panigiana italiana vis~ vicende gloriose e tragiche . llncrnicosferròi nfauituuaunaseriedipoderoseotTcnsivc.intcscadistruggcrc una volta per tuuc la re!'liMenza panig1ana in Jugosla\'ia. In quella lona durissi~ ma.rcsapiùtragicadaunfreddoimplacabiJeedaunaepidcmiaditifopet.e cchiale.le brigate italiane subirono perdite tremende: una di esse. la 3'. alla fine di febbraio del 1944. era praticamente distrutta. Finalmente. nell'autunno del 1944. la pressione tede~
9smrmbtP/941. Tronuti\-rtro ulficmlidt/IQ Dii'IJiont HiiOtl:.oH
tponigwnl
~:::::,:
sca rallentò: la Garibaldi- che aveva lottato valorosamente e con alterne vicende an · cheneimesi estivi. spesso meritandoglielogipiù vividegli stessijugos lavi - JX>tc!ri· marginareleproprieferiteeriordinarsi. lnfineil2 febbrai o 1945giunseilsospirato ordine di rimpatrio: la Garilx1ldi si concenuò a Ragusa: il 15 marzo. l'uhimo repano della Garibaldi sbarcò a Brindisi. dove la Divisione fu ricevuta con tutti gli onori e concaloroseaccogJienze.Avevacosltenn ine l'epopea delle due divisioni Taurinense e Veue=:ia. unapaginarralepiù gloriose della storia del nostroEsercilo. UncsernpiodiepicovalorefudatodaJiaDi visionedifanteriaBergamo. nell az.o.. nadiSpalato. Subitodopol'8settembre. difronteallepalesiintenzioniaggressivedei germanici. i reggimenti della Divisione (25° e 26° Fanteria e 4° Artiglieria. oltre ai minori repani) organizzarono attorno alla cinà dalmata un consistente centro di resi· stenza.chepe:rbenl9giornitennetcstaaitedeschi. prepondernntiperforzeeper mezzi : questi strinseroanomoallcnostreunitàuncerchio di ferro e di fuocoimpie· gandocolonnecorazzateetruppeaviotrasportate: Jaluftwaffesottoposeinoltreidi· fensoriaripetutiviolentibornbardamenti.cheprovocaronocentinaiadi viuirne sia tra
=:;~~:,:~~;·:· r~d~schi.Saramw
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Bilrca 4mar..tJ f945, ilfJU.fot1U/t! tlt'lf 'oJ~llaledtl
campodt'lllll• BngataAipinoin aue:radipunirr fWr Ragusa
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1944. Di\'ÌMJI'I~ "Garibaldi ". Don SecondoContigiani
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imililariitalianisiatra lapopolazionccivile. lnassenzadiun 'aviazioneamicaenon disponendodiunaefficientedifesacontraerei.privaormaidimunizioniedi viveri.i l 27seue mbre l'eroicaguamigioneitalianafu costrettaachiederelaresaallaDivisione
tedescaPrin::.Eugen. I germanici costit uironosubi toun tri bunalediguerraesottoposeroabrutaleinterrogatorioeagiudizio sommariogliufficialĂŹ. mentreinviaronoaicampidiconce ntramento in Germania tutti i militari catturati. A seg uito di una sentenza arbitraria. contrariaadognileggei nternazionale.i tedeschifucilaronoitregencraliSalvatore Pe ll igra. Alfonso Cigala Fulgosi e Raffaele Policardi : il 7 dell o stesso mese trucidaronoaltri47ufficial i.legatitradiloroagruppidici nque{sullacoll inadiTrilly). l rimanentiufficiali.dopodurcsevizie.furonoavviatiaicampidiinternamento. llsacrilĂŹcio deiprodidi Spalato non fusterile:circa350sbandatidell a Divisione. guidati dai tenenti co lonnelli Luigi Venerandi e An ilio Venesra. si die~ deroallamacchiaeformarono quindi il Battaglione Garibal~ di. che proseguĂŹ la lonacontro itedeschi,alfiancodeipartigianijugoslavi. Numerosi furono i combattimenti ai quali prese parte il Battaglione Ca ~ ribtlldi: di rilevanza fu l'attac-
tedeschi ill4 senembredel1944.dopoquattrogiornidiaspralotta condotta casapercasa.spessoall 'arma bi anca. AllrimilitaridelpresidiodiSpalato.sfuggitiaigennanici.siriuniro no a Livno e diede ro v ita a un seco nd o Battag lione , il Maneoni.checombatté ininterrottamenteafiancodeipanigianidi Tito. Dopo la liberazione di Belgrado (20onobre dell944), i due bauaglioni -c he solo negliuhimitremesiavevanooperato uniti diedero vita alla Brigatad'Assaho/w/ia. nell a qualee ranostati inseriti ahri due banaglioni. il Mamelie il Fm telli Bandiera. formati conprigionierid i guerraitalianiliberatidalletruppejugoslave. La Bri gata d'A ssa lt o Italia- riordinata poi nel febbraio del 1945 in Di visione-proseguì la gucrracomro i tedesc hi a nord di Belgrado e restò interrajugoslava finoall'uh imog iomo di guerra: i112maggiol945cntròinZagabria.dopounmesediduricombattimenti . Al suo rientro in Itali a. la Divis ione fu accoltaentusiasticamentedallapopolazionediUdi ne.
Sopraea<kslra: Sakmic24nHt1Jgio
J944,gru:~~;:~ l'Ottmll'Si'l'ntiin
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('(JIQ(l:::::~;:5': distacm""nti panigianidl'l
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La DivisioneMarr:hecomandatadaiGeneraleAmico.consede a Ragusa e la Di visione Messina comandata dal Generale Spicacci. con sede a Melcovich. facevano pane del VI Corpo d. Armatn comand ato da l Generale Piazzoni dislocato in gran pane. nell'agoslo 1943. in Er1cgovina. Le Divisioni italianc. pcrnccessitàpol itichepiù che militari.eranomoltofrazionate c di stribuite in piccoli presidi sparsi in ampie zone infeslateda banderibelli.Aiprimidisettembre il comandante del Corpo d'A rmata erari usc itoafarapprovarcdaiComando Gruppo Armate Est un cambiame nto nello sc hieramento dci reparti per renderlopiù rispon-
~\~~::1945, ~Q,riboldi ~.
PanQggio cl~l coll~
Trtsnin·i•pu
~ff,~"ro:,,w
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dente alle neces~ità di una effic iente difesa. llnuovoasseltode lleun itàavevasoloavuto un inizio di att uazione quando giunse 1'8 settembre. Alla proc lamazione dell 'ann i tizio. il Generale Piazzoni. per avere chiarimenti e per co ncordare il contegn o del VI Corpo d ' Annata con quello del vicino presidio di Cattaro. . i misesubitoi n comunicazionecol comandante del Gruppo Annate Est. Generale Rosi. il quale si limitò a confermare generica mente quantocontcnuto nelproclama. prccisandochedovevaessercoppostalaforzasolo ad ani di forza da pane dei tedeschi. Egliapprovòlepropostedel comandantedcl Corpo d'Annata di concentrare le unità in unprimotempopressoicomandididivisione e poi su Ra gusa per meglio fronteggiare qualunque eventuale reaztonetcdcsca.e miscadisposizione del Corpo d'A rm ata anche un battaglione alpino dislocato a Trebinjc. che ve nne passato agli ordi nidell a DivisioneMarr:IJe. Verso le 22 dellostessogiorno 8. quando gli ordini erano stati da poco emanati. il console italianodi MostartelcfonavaaiGeneralc Piazzoni. a nome del comandante della Di vis io ne SS PritJ:. Eugen : per lealtà militare. de tto gencr.tle lo informava di aver avuto ordine di marciare su R agu~a pcra.ssumcre la difesa di tutta la
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costa e di contare di non trovare reazione da pane delle truppe italiane. li movimento avrebbe avuto inizioalle ore 3del giomo9. 11 Generale Piazzoni ri spose. però. che eg li doveva anenersi agli ordini del comunicato Badoglio e che. se la Divisione ger· manica si fosse mossa. questaazionesarebbe stata considerata aggressiva eil Corpo d'Annata avrebbe dovuto contrastare il movimento con le anni. Dopo questa conver· sazione.esemprepertentare di guadagnare tempo. venne invitato iiComando della
KoiMin
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':::fa!::iu Korptdjugodalo agliu/pinitk/lu /1
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Oivisionctedcscaai11DJ'ldare un ufficiale a
Ragu~perdiscutere
la si1uaztone. ma il
Comando germanico ripel~ l'ingiunzione precisando che. se all'alba il VI Corpo d 'Annatanonsifosscarreso.i tedcschiavrebberoauaccatocon le loroforzemocorizzateappoggiatedagliSw/w.r. l tedeschifuronopuntualieall'albaattaccaronoinforze econdecisione. lnizialmentelaloroavanzatafufacile:alcunipresidipiùpiccoliepill isolati vennero sopraffatti rapidamente. Quando. però. le colonne motorizzate si avvicinaroooallacostadovettero segnan:subitoi l passo davanti all'aumentata resistenza dei reparti italiani .né riuscìadaprirelorola vial ' interventomassicciodeii"Avia1ione. mentre l'aniglieria del Corpo d"Annata bloccava le colonne aYvcrsarie infliggendo gravi perdite. Le operazioni con tinuarono con accanimento da entrambe le parti nei giorni 9. IO. e Il settembre senza che le truppe tedesche. nonoslanle i loro continuitentativi.riuscisscroinalcunpunloaraggi ungerelacosta . LaDivisioneMes.fùra, dopoaYerprovvedutoall ad istruzionedei principali magazzini. con successivi combanimenli di relroguardia ripiegò lentamente ~u Ragusa. ma ne era ancora molto di stante: la Divisione Marche. dopo aver disannato con una rapida azione un reggimen tocroato. fron teggiò efficacemente un battaglionegennanioo.appoggiatodaaniglieri a.chetemavadiaggifilfC il suo fianco destro. li giorno Il siebbeu natreguad·armi.aseguitodiun accordoraggiuntolraite·
Sotloasini~ra:
Striscia di (lltt'rraggiodi
&ronr. Soldati iwlianisi OCNJicmtoatwmo adunt"D«ÌO
italiaooFitiiCR41 ""Fulc:o "
Sotlo ade~tna:
Momrnrtro. onobrr/94J. alpim
::,: ~~1::;:"'0 '"Taurint>llsf' " d~tranlril
tm:rft'rinrmtonello :JJftlld,.Nihic
Ultimato l a tutti CII Ufficiali, Sottulflclall e IOidaU ltallaaL l'or l'ultima volta VI lnrillamo di
ar~ndenl
alle forze annate tcclacht.
Dopo Il prno 12 Ottolm . llNJ
~~ -~~;~~~~~~~,:~~~~4 aJ':'! allatrup~a
ararrenoliii-ileconttpart
le armLiiiìnna:ludlatl....appena lanl ~Ieri.
Il aoldato che Il ancndt ur' fm· medlalamente trupartato ahro••·
Tunt &li altri verranno anaccatt
dalle lane ar•ate ttdadlt e dlllrlltll.
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deschi e il comando italiano del Gruppo Annate Est. Intanto. il giorno IO il Generale Piazzoni aveva mandato il poco naviglto disponibile. sconato dalle torpediniere del comando Marina. ad irnban:arc la XXVU Brigata Costiero~. ordinandolc di portarsi a Ragusa dopoaverritiratoi varipresididelleisole. II Comandantedella Brigata.dopo aver imbarcato le truppe. venuto a conosce nza della nuova situazione.dirorlavaopponunamente il convoglio su Brindisi dove gi ungeva con più di un migliaio di uomini ealcunipezzidiartiglieriaefficienti. Nelle prime ore del pomeriggio. il comando del Corpo d'Annata emanava già gli NeiiiFranda ..eridlonak.hiAittalliNinGttdll ,.,.,..l llati•l, co.trariamute a .. ll lnuionl *ltracllton .....Ho. • • • rMMO .. ~ro ...... Uloro....,..• . . . . . . . . . .,oeill... dciCo ..... t. . . . . . . . . ,.....
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Sopra: PmltdtNI~ tl~lla Compagnia ttrmi di UCNNnJNJgtwllwlllodt!lla Brigota "ltolio"durantl!
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~r~::; M /Ia/ia M ilfmai'I"WI'f!,_JliJgabriaMIIftllJIRÌO
Accanto:UfficialidrllaDli'ÌJÌOM "ltallo MriUnlliaV. TrtMJ\·iticail4mauioJ94J
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ordiniperilconcentramentodelledivisionianomoaRagusa. Venivaancheconcesso,inserata. cheunbauaglionegermanicoassumesse ladifesadelponoeche ilvicecomandantedellaDivisionc Prin:. E11gen si dislocasse entrolacintadellavecchiaRagusa. mentre elementi germanici dovevanoaffiancarsiallenostrepattugliepergarantirel"ordinepubblicoedevilarequalunqueincidentenelleviedellacinà. AII'al badelgiornol2.però.alcuni elementi tedesc hi cercarono di arreslarepressoi loro comandi i generali Piazzoni e Amico. che sfuggironoa stentoalla cauura. L'unicobannglionedellaMarch< rimas1o a Ragu sa riprese coraggiosamenteeconimpegnolalot ta. La situazione però era tragica e nonavevavia diuscita. l tedeschi erano asserragliati sulle muradella\'ecchiacinàvenezianae banevanodiinfilataleviediac-
Cuimonill dtdi 'C'un-itodi1ilo uGori:ia
comandanteeracadutofraiprirniallatestadeisuoiuominieuncentinaiofraufficiali e soldati erano stati colpiti. Non c' era modo di comunic~ con l' esterno della ciuà. ~diricevereaiuti.ammessochenepotesseroarrivare.perchéitedeschisieranoaf·
frettali a comunicare che i reparti della M~ssit1a e della March~. che erano in trasferì · mentoversoRagusa. eranogiàstaticauumtidisorpresa. Dopoqualcheorndiquestaeroicaquantoinutile lot:ta.ilcomandantedeiCorpo d'Armata. per evitare ulteriori perdhe. si arrese al vice comandante della Divi'ìiionc te· desca. Colonnello Schrnidt. che era rimaslo ferito nelfazione. Alle 14 il Generale C~ mandante col suo Capo di stato maggiore e i generali del Comando vennero accornpa·
gnatiinautomobiteaMostarepoiaSarajcvo. dadm·einscguitoproscguironoverso l'internamento essendosi rifiutati in massa di aderire alla richiesta di collaborJ.Zione. QuaJche giorno dopo. mentre il gruppo dei generali era ancoro a Sarojevo, giungeva not:iziadcl lauccisionedelgeneraleAmico.avvenutalascradell3settembre.
L' 8 settembre non colse impreparata la Divisione Fi~n:~. che con i suoi repani ( t2r e 128° Reggi mento Fanteria. 41 ° Reggimento Artiglieria e minori unità) era schierata nella zona di [);bra. Il Co mandante della Grande Unirà. Generale Azzi. condusse immediatamente una duplice tempestiva azione: ricercò subito accordi con i p.anigiani albanesi e con la missione alleata operante presso di e~~i : dal punto di vista operativo. cercò d i isolarsi da i tedeschi oocupando Kruja - ~ i sede del comando di Corpo d 'Annata ital iano - c facendo d istruggere i ponti di Di bra. Topiani e Magorce . Ma la \-Oio ntà di resis tenza della Firrn :~ e dci numerosi militari sbandati affiuiti in quei giorni attorno alla Grande Unità non trovò adeguato sostegno: t ale~ i gennanici. dopoviolent issimi, ininterrotticombattimenti. riuscironoaconqui stareKruja (28settembre 1943). La mancanza di rifornimenti e l'impossibilità di reperire nella zona gli aiuti indispensabili indussero il Generale Azzi - in accordo con il comando pani giano albanese - a sc iog liere la Firetr:~ e a costituire fonnazioni più sne lle e leggere. maggiormente idonee a condurre la guerra panigiana. Fu cosl costitu ito il Comando Truppe itulicm~ alla momag11a. alle d ipendenze del quale furono posti S Comandi Miljtari di Zona (Dibra. Peza. Elbasan. Dajri e Bernt). ciascuno con un banagl ione. Anche cosl rinnovati. i repani italinni - pri,•idellostrettoindispensabi le. continuamcnte costrcttiadi fendersidaitedeschi.chemette''anoa ferroe fuocotuuala zonape:r stroncarelaresistenzaitalianaealbanese-stentarono asuperareilrigido invemo 1943- 1944.AJlafine fu ncces ario sciog liere i nostri repani regolari : i militari che riuscirono a scampare ai tedeschi in pane connuirono nel battaglione Gramsci (un reparto partigiano formatosi con militari della Firen:.t dopo la conquista di Kruja da parte dei gennanici). altri andarono a rinforzare con le artiglierie e le attrezzature tecniche le unità partigiane albanesi. Sia gli uni che g li altri lottarono contro i tedeschi fino alla liberazione di Ti rana : in pan icolare il Gmmsci e una Batteria del 41 o Aniglieria presero pane alla li berazionediquestacittà(il 20 novembre 1944)evisfilarono. insiemeaipatriotialbanesi . 116 febbrai o 1945 il Battaglio ne- fonc di 2.000 uo mini e integrato da due bauerie del 41 ° Aniglieria - fu trasform ato in Brigata e successivamente in Divisione . Quest' ultima fu impiegata lungo i confini con laJugoslaviae rientròin Italia i126 maggio del 1945. dopo avere ricevuto solenni encomi e numerose decorazioni dal Go\'emo albanese.
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La Divisione Perugia - fucoltadall'armi sti zio inpienacrisi ditrasferimento dal Montenegro.perunoscambio di sedi con la Divis ione Ferrara. La sera deli'S settembre. il grossodellaPemgiaeracomunquegiàarrivatonelrAIbaniameridionale.dovesieraripartitotra lezoned iA rgirocastro (comando di Divisione, 129° Reggimento Fanteria.comandodeii51 0 Artigli eria e repartidi aniglieriu della Ferrara) e di Kli sura - Tepeleni (comando della Fanteria e 130° ReggimentoFanteria). Il secondo raggruppamentoebbebrevevi ta: concentrati t uni gli uomin i a Tepelcni. il Comandante della Fanteria - di fronte allacont·emJx>ranea pretesa dei germanici e dei panigianicomuni sti albanesi di ottenere le nostre anni - decisediaderirealle richieste deitedesc hi. Qucstiuhimi perahro.lungidalmantenerelepromesse dirimpatrio.avviaronoi nostrimilitari. quadrietruppa.versoi campi di concentramentodiValona. Duramelamarcia,partigianialbanesi attaccaronolasconaprovocando il caos: gli ilaliani sisbandarono, chi sidiresseversoilmare.chi versorinterno. lprimi.aValona. furono ripresi dai tedeschi ; i secondi
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poterono invece riunirsi in pane ai panigiani e in parte allc superstitiunitàitaliane. Ben altrimenti ricco di episodi di \'a l o~ fu il comportamento del raggruppamento d i Argirocastro. anche selasuasortefi nalc fuugualmentctragica. Finoa tutto
il12sera-fanaeccezioneperunarichiestadicessione di armi da pane di un maggiore germanico in transito con una colonna di autoblindo. fermamente respinta dal Generale Chiminiello - ad Argirocaslro si visse in re lati va calma. Ma il 13 mattina. 8.000 nazionali sti albanesi siimpadronironodellacittà. propriomentreunabanda di ci rco l 0.000 partigiani comuni sti si affacciava
sulle alture. Entrambi i gruppi chiesero agli italiani la conscgnadelleanni: piùdecisafularic hiestadeinazionaJistichefi ssarono unu/rimatum conscadenz.aalle ore 17del14 seuembre. A scguitodel rigettodell' intimazione-volutoconcordementeda luttig liuffic iali ri unitiarapportodai GeneraleChiminiello-i nazio nalisti anacc.a rono le posizioni italiane poco dopo le 17 e ottennero inizialmente qualche lieve successo: ma ben pre:sro. banuti dal fuoco concentrato di tune le nostre armi. furono cosrreui a ripiegare e a chiedere una tregua. III SscttcmbreiiGe ncraleChiminiello.presoatto
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dcllaprccarictà della situazione adArgicaslro.decisediripiegare suSantiQuaranta. non ancora occupata dai germanici: e "i giunse dopo sette giorni di dura marcia. spessodisturbatadaanacchipartigiani. Egli fecequindiimbarcareperl'ltalia. suduenaviallafondanclpono, tuttiimalatieiferiti e dispose i suoi reparti a difesa intorno alla c ittà. Saggia misura. quesr'ultima . chegli consenll. il giorno 26. di respingere un tentativodisbarcotedesco. Il pomeriggio dello stesso giorno un aereo italiano lanciò un messagg io del Comando Supremo. contenente l"ordine di spostare lutto il raggruppamentoaPonoPalenno. dovesarebbcavvenutol'imbarcoper l'ltalia: ciò. inquanlolacadutadiCorlù rendevapericolosoperlenaviitalianeraggiungen: Santi Quaranla. l mililari della Perugia partirono dunque per la nuova meta ; purtroppo. all'atto di lasciare Santi Quaranta. il Generale Ch iminiello. ceno del prossi mo imbarco per la Patria. decise di cedere le proprie anni ai partigiani albanesi. la sera del 27 settembre il raggruppamento giunse in \'iSta di Pono Palenno. In rada non vieraalcunanave . ChiminiellononpotC:segnalare lasuapresenzainzonaaiComando Supn:mo: néiricognitori daquestoinviatiebberomododiindividuaregliuomini della Perugia che si enmo na.•icosti nella zona circostanle per sfuggire ai mitragliamenti aerei tedeschi . Finl cosl l'odi ssea della Divisione . Il 30 seuembre i tedeschi giu nsero a Pono Palenno e catturarono senza difficoltà quasi tutti i militari dciJa Perugia. disannati e onnai demoralizzali. Li p«:>narono quindi nuovamente a Santi Quaranta. da dove i sottufficiali c la truppa furono avviati ai campi di conccntramcnlo. Invece i 120 ufficiali - primi fra tutti . il Generale Chiminiello e il suo Capo di stato maggiore-furonofucilati . ll5diottobre. a Kuci.unalocal itàdell'intemo.i tedeschi catturarono altri 800 uo mini che. guidati dal Colonnello Lanza (Comandante del 129° Reggimento Fanteria) e dal Tenente Colonnello Cirino. fuggiti da Pono Palenno. si erano uniti ai pani gian i albanesi . Anche quesli subirono la sone degli altri commilitoni della Divisione: souufficiali e truppa furono avviat i all ' internamento. 33 ufficiali furono fucilati .
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All ' allo dell'annistizio. la Divisione Pin~rolo (comprendente i Reggimenti di Fanteria 13°. 14°.313° e il 18° Reggimento di Artiglieria da Campagna. nonch~ mi· nori reparti) era dislocata in Tessaglìa. insieme ai Reggimenti di Cavalleria Loncieri Aosta e Loncieri Milm10. La notte sul 9 settembre. repani t deschi intimarono ai no-stridicederelorol'aeroportodilarissa.Lari!tpostafudataconilfuoco: igemlanici furono ricacciati. Seguirono due giorni di riflessione e di traltative: ma alla fine il Co-SCHI ERAMENTO DELLE GRANDI UMTÀ ITA U A:>IE E TEDESCH E IN G RECIA
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mandante della Divisione. Generale Infante. decise di non ottemperare: ali" ordine in· viatogli dal Comando dell'Il' Armata di cedere aniglicrie c anni pesanti ai tedeschi. Egli dispose pertanto il trasferimento di tutti i suoi uomini nella zona del Pindo c fir· mò un patto di cooperazione con la missione inglese e i partigiani ellenici dell'Eias c dcli"Edcs ( Il settembre 1943). Per il patto di cui sopra. la Divisione cessò di esistere come Grande n ilà: i militari italiani dovevano operare al livello massimo di compa· gnia. peracquistaremaggioresncllezzaedesserecosl in grado di partecipareauiva· mente alla guerr.a partigiana. Seguì un ciclo di aspri combauimenti. che vide i reparti italianicombatterefiancoafiancoconigrecicontroiredeschi. Panicolannentedegni dj menzione furono i faui d"arme di Kalabaka. Metsovo. Porta. Tima. Arak.tos e. so-pranuuo.l'improvviso.audacecolpodi mano contro l'acroponodi Larissa.opcrato da cento lancicri del Reggimento Aosta. MaJgrado )"eroico comportamento degli u<r mini della Pùr~rolo e dei due reggimenti lancieri - none~ di almeno altri 1.500 uomini di altre Grandi Unità. sbandatisi e affluiti nella zona del Pindo - fu decisa da pane ellenica. con iniziativaunilatcralcccontrariamenteaipattistipulati.lacessazio-nc: della cooperazione ilalo-greca. Il 14 onobre il Comandan1e della Pi11trolo fu convocato presso il Comando deii"Eias dove gU fu comunicato che. per difficoltà di ca· rnuere logistico e operati\'o, le truppe itaJiane non trovavano ulteriore possibilità di impiego. Nonostante le proteste del Generale In fante e un suo ricorso presso la Com· missione britannica. i soldati ilaliani \'ennerodisannatidai partigianidcii'Eiasiquali
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e Karpeneion. dove molli ss imi morironopermalaniaedenUirizione nonché per i violenti bombardamenti tedeschi. Nel marzo del1944laMis.sioneMililarealleata. per miglior.u-e le condizioni di vi1a degli italiani. ouenne che questi venissero impiegati come lavoratori nelle campagne della Tessaglia: mapraricamentcilnuovoimpiegononalleviòdimoltole sofferen ze dei militari italiani. piegationnainclmoraleenelfisico. llrimpatriodiqueinostriconnazionaliebbeinizio allafinedi agostodell944: molti soldati della Pinemlo edei due reggimenti di cavalleria rimasero là. sepolti tra quelle giogaie elleniche. vittime della loro buona fedeedellorocoraggio. A Rodi erano di slocati il Comando della Divisione Regùl(l, i Reggimenti di Fanteria 9° e 309°. i150° Reggimento Artiglieria divisionale, il 55° Reggimento Artiglieria Costiero. ahri minori reparti divisionali e unità della Marina e dell ' Aeronautica. Il giorno 9. la Divisione Mocorizzata tedesca Rhodos. violando accordi intercorsi con il Comandoiraliano.attaccòdisorpresaleforzeitalianee,malgradoladisperataresistenza dei nostri. finì per prevalere. Ma. dopo la resa. ordinata dal Governatore Campioni il giorno ll . laresistenza. frazionataeclandestina. continuò. Airiguardo.basta ricordareche. ncimcsicheseguirono. ben90militariitaliani (40senzaaver subitoalcunprocesso) furonofucilari . A Coo era dislocato il 100 Reggimento di Fanteria della Divisione Regina (meno unbattaglione. distanzaaLcro) piùalcuni supportidivisionali . Dopol'8scttembrela difesadell'isolaerastatarafTorzatadareparti inglesi. l tedeschi. approfittando dell'assenza di forze navali e aeree italiane e inglesi. sbarcarono il3 ottobre in ondate successive.sorrenidalancidiparacadutistiedalripetuloaffiussodirincalzi. Nonostante ladisperataresislenzacondottadaifantidell0°. alcomandodeiColonnelloLeggio. i gennanici finirono per pn:vaJere: mentrt il Colonnello inglese K.enion si preoccupava
di portare in sa lvo i suoi uomini. il Colonnello Leggio fu costretto - avendo ormai esauritovh·eriemunizioni-achiederelaresa. LaduraresistenzadiCooavevaesa· sperato i tedeschi. che passarono per le anni 130 ufficiali. primo fra tuili il Colonnello
Leggio. ALeroilpresidioeracostituito prevalentcmenteda repanidellaMarina: tra essi erano inseriti ili Battaglione del 10° Reggimento Fanteria R~ ina e altre minori unitA dell a Di visione slessa. Comandava l'isola l'Ammiraglio Mascherpa. Anche a Lero sbarcò un robusto contingente britannico e forse in questa isola la resislenza a\'t'ebbe potuto avere successo se il Comando Supremo alleato avesse destinato per la difesa ancherepanid ' aviazionc. lgennaniciriuscironoa metterepiedeaLero soltantoill2 nove mbre. Il contingente itala-britannico resist~ eroicamente per 5 giorni agli attacchi diterraealla violenzadeJrotTesaaerea. sferratadacentinaiadiaerei.lll6novcmbre. peraltro. il Generale inglese Roben Tinley decise la resa. Gli italiani e il comandante dell ' isoladovcnero adeguarsi all'ordine. dopo avere combattuto in tuili quei giorni con coraggio. Da questo momento ebbe inizio per le truppe inglesi la prigionia. ma per gli italiani unrri stccalvariodifame.sete. persecuzioni. uccisionipremeditate.Le salme degl i ufficial i furon olasciateinsepohe peralcuni giomi. efusolopcrlapietàdi alcuni anonimi soldati che esse rit%veucroscpoltura . l superstiti furono deportati in Gennania: l'Ammiraglio Mascherpa. rifiutò l'invito di rifugiarsi al Cairo c volle divi derelasortcdei suoi uomini . Venne poi ricondouoi n ltaliae.ascg uitodi un iniquo processo. fu fucilato a Panna. nel maggio l 944. insieme all'Ammiraglio Campioni . Samo fu l'ultima delle grandi isole dell'Egeo che cadde in mano ai germanici. Vi era dislocata la Di visione cu,eo. comandata dal Generale Soldarell i. Il suo presidio erafortedioltre9.000uomini. Subito dopo la resa di Rodi. il Generale Soldarelli a sunse di iniziativa il Comandodeii ' Egeoetentò dicoordinarelcoperazioni controitcdeschi . llcompitos i rivelò ben presto di difficile realizzazione. in quanto dall ' Italia non giungevano aiuti c gli stessi alleati non disponevano. al momento. di forze sufficienli perpo«ersi opporre con successo all' offensiva germanica. A Samo. tuttavia. il Comando inglese del Mcdio Oriente inviò una propria mi ss ione e. successivamente. un battaglione di fanteria. ilR(Jya/WestKem.e duecompagniediparacadutistigreci. llpresidio dell'iso laricc\'Clle inoltre una ventina di mitragliere da 20 mm e 120 mine. Fu solo il 17 novembre che si spostò su Samo tutto il peso dell'attacco aereo germanico che già aveva piegato la resistenza di Lero. Settanta moni nel com> delle prime incursioni incisero panico. lanncnte sul morale della popolazione. Il generale Soldarelli comprese che una resistenza nell'isola. senza il concorso aeronavaleinglese. nonavrebbcavutoalcunapossibil ità di viuoria; chiesepcnantoal Comando Supremo l'autorizzazione ad abbandonare l'isola e a trasferire gli uomini
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AZIONI BELLICHE NELL'ISOLA DI CEFALONIA DAL IS AL 22 SETTEMBRE 1943
nclvicinoterritorioturcopcrpassarcpoi neiMcdioOrientcacontinuareleopcrazioni . Il 19 novembre giunse al Comandante inglese l'ordine di evacuazione: il Generale Soldarelli si uni formò alle mosse degli alleati. In un andirivieni frenetico di piccole imbarcazioni cdi mezzi da sbarco. 8.300italianic il contingentealleatovennerotrasferiti in Turchia nelle ore noctume tr.a il 19 e il 22 novembre. Molli soldati e ufficiali rimasero
peròaSamoperconlinuare. afianco deipanigianiellenici.la lottaallamacchiacontroi ledcschi. checrano sban:atinell' isolail23novembrc. Nelle isole di Cefalonia c Corfù era di 'ì locata la Di visione di Fan1eria Acqui, con il
grosso a Cefalonia c un Reggimento di Fanteria - il 18° - e un Gruppo di Aniglieria da Campagna a Corfù. Oltre alle unità della Divisione. aveva sede in Cefalonia un ComandoMarina. chedisponevadialcu niMAS. diunafloctigliadidragami neediduebatterie costierc. Apartiredal251ugliocr•.mo affiuitindrisoladuebattaglionitedeschidifantcria da fortezza. ben fomiti di anni pesanti e una batteria semovcn te. In torale circa 12.000 italiani contro 2.000 tedeschi . ellanouedel9seuembrelaMarina rice\'ellel"ordinedifarsalpareperl'ltaliai
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me1..zi navali. mentre al Comando de lla Divisione di Fanteria Acqui giunse rordine di non rivolgere leanni contro itedeschise non perreag irecontro attidiviolcnza. dimantenere i compitisi noada lloraassohi c di intensifica rel' azione disci pl inare. Da pane sua il Comandante delle forze tedesche ncll"i1tOia ass icurò lasuapienacollatxmaioncpcr mantenere l' ordine. Laserade l 9giunse un fonogramma con l' ordi ne di cedere ai tedeschi aniglieric e armi pesa nti . Il Generale Gandi n. Comandante della Divisione. lo sospettò apocrifo e lo rinviò al Comando del Corpo di Armata «per-
Crfalonia, obiceda
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bre fu presentato al GeneraleGandin un ultimatum. con il quale si chiedeva se la Divisione intendesse combattereconitedeschi.controi tedesc hi. oconsc¡ gnarc - quale uhima alternativa - le anni. Il Coman¡ dante della Di visione prese tempo. ma i tedeschi pas. saronoall 'azioncoccupando lestazioniCarabinieri. le brigatedellaGuardiadiFinanzaeduebatteriecostiere
della Marina.
Cefalonia, motocumr...:.rlta
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Lasituazionepennasefluidafinoal 14.allorc~furespintountentativodisbar co da pane tedesca. con l'affondamento di due motozattere. Nello stesso giorno si verific.arono due avvenimenti decisivi : il primo. l'arrivo di un parlamentare tedesco- un Colonnello -che propose il concentr.unento delle forze italiane sulla costa orientale dell'isola con tutte le loro armi . escluse leaniglierieco tiereecontraerei: il secondo. la ricezione dell 'ordine del Comando Supremo di iniziare la loua contro i tedeschi . In conseguenza di questo ordine il Generale Gandin rispose con un netto rifiuto al le propostetedescheedebberoinizioleostilità . Apaniredal15massiccefomlazioniaeree tedesche iniziarono il bombardamento dell ' isola e sbarchi furono temmi in varie pani.
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alcunirespinti. altririusciti. Giisper.uiaiutidall"ltalianongiunseroeil22settembre. priva onna i di munizioni e dopo aver perso in combattimento 75 Ufficiali e circa 2.000 trJ souufficiali e soldati. la guarnigione di Cefalonia si arrese. Fu compiuto allora il massacrochetuni conoscono: degli ll.OOO superstitiche si erano arresi si salvarono meno di 5.000 uomini. tra cui pochissimi gli Ufficiali. Molti di questi militari perirono.dopolaresa. nelcorsodell'affondamentodei piroscafi che li trasportavano nei campi di internamento in Gennania. Analoga la sorte del Presidio di Corlù. ove erJ.no dislocati il 18° Reggimento Fanteria Acqui e un Gruppo del 33° Reggimento Aniglieria da Campagna. A differenza di quantoavvenneaCefalonia. però. i repani si sentirono assistiti dalrttalia. seppure senzari sultatitangibili: giunseroinfattincll'isoladuenostricacciatorpediniereil giomol5. maunofu subitoaffondatodagliStukase l'altrofugravementedanneggiato: un altrocacciatorpediniere.giuntoinvistadell'isolailgiomo20.fucostrettoadesistere daltentativodimggiungerla.sempreperl ' azionedegliaereitedeschi . Laresistenza siprotrolsscsinoal25 seHembre.mapoidovettecessare. Aicunitraisuperstiti tentarono la fuga su piccole imbarcazioni. g li altri furono deportati in Gennania. Il Comandante del 18° Regg imento Fanteria Acqui e altri Ufficiali furono trucidati.
I RAGGRUPPAMENTO MOTORIZZATO
Intorno all a metà di senembrc. la situazione delle operazioni belliche in Italia vedeva: gli all eati. con le armate s• e s•. risalire lentamente la Penisola. mentre i tede-
schi ne rallenravano l'avanzata nel seuore dello sbarco di Salerno. Nel mese di onobre il fromeandò stabi li zzandosi su lla linea "Gustav ... che correva a nord di Napoli dal TirrenoaJJ'Adrialicoechedovevarivclarsi uno dei più aspri scacchierioperatividel secondoconflittomondiale. li Govemolegiuimodclrepocaavevaraggiuntoilsud. Nel meridione esistevano le unità dci Corpi d ' Armala XXXI e IX: si poteva inohre contaresu9divisioni mobilidislocatetraSardegnaeCorsicae 12unitàcosticre: un complesso di 480.000 uomini . Nei campi del sud era affi uito quanto rimaneva dell a provatissima Aviazione. La quasi totalilà della floua era all ' ancora a Malta e ai Laghi Amari.nellontanoEgiuo. Non era stato superato il disorientamento dell'8 settembre ; la condizione morale subi va ancora i nnessi di quella tragedia; la situazione dell' armamento era, se non ca· Lastrofica. di certo molto carente. Purtunavia prese forma. proprio in quei giorni. l'ansia della ri scossa. Unariscossanonage\'olata. ma rallentata dagli al leati. Unari· scossachepreseavviosullei nsanguinatependicidiMonteLungo. Lastoriade iiRaggruppamento Motori 7.zato fumohobreve. Si svolseesiesautì nell'arco di poc hi mesi.lasciandoperò un s.egno incance llabilenellatradi zionedel· l'Ese rci to Italiano. Quella Unità non era. tec nicamente parla ndo. una formidabile rna.cc hina di guerra. n~po sedeva di ceno il potenziale dj uno e di fuoco di cui disponevano in larga misura i reparti a fianco dei quali fuchiamataadopcrarc. Compen· sando con la forza dello spirito la scarsezza dei mezzi. seppe conseguire successi di prestigiograzieaiquali vcnnesuperata ladiffiden7..adeglialleati e ilnostroEserc ito seppure nelle angustie fastidiose della "cobelligeranza" e del controllo rigoroso e sco-
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raggiante della Mi ss ione Militare alleata ( MMlA) - potéinserirsiatestaaltanella durucampagnadigucrra combanutanelterrirorionazionale.
IIMarescialloGiovanniMessc. rientratonelnovembre 1943dalla prigionia.appenaass untalacaricadiCapodiStatoMaggiore Generale. aveva onenutoche finalmenle una Unità ita liana fosse impiegata sulla linea del fuoco. li l Raggruppamento
M01orizzatofu lanciato alla conquista di Monte Lungo. Comandato dal Generale Vincenzo Dapino. comprendeva: 67° Reggimento Fantcria(su due baltaglioni ). LI Bat-
tagli one Allievi Ufficiali di complernento
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dei bersaglieri. V Battaglione Controcarro. Il ' Reggimento Aniglieria (su 4 gruppi). una sezionecar.tbinieri reali e repani minori dei servizi. In totale: 5.200 uomini. Il primoauaccoallaposizionenemica.condottoi"Sdicembre 1943. faUlsopranunoper il mancato concorso di fuocod' aniglieriaedella fanteria americana. Fanti e bersaglierisieranopcròbattuliconcoraggio. L'azionefuripetutail giomo 16e siconcluse con pieno successo. Do)X) quesle due azioni. durante le quali si registrò la perdi ta di
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500 uomini fra moni. feriti e di spersi. il Raggruppamento venne inviato nelle retrovie in riserva. Il 24 gennaio 1944 il Generale Umbeno U1ili subenlrò al Genera le Dapino nel comandodellaUnità.chevenne riordinataerinforzata. raggiungendounorganicodi circa IO.(XX) uomini . U Raggruppamento romò in linea ai primi di febbraio inquadn:uo neiCorpodiSpedizionefrancesc,dipc:ndentcasuavohadalcomandoamericano. Si· no alla fine di marzo, il Raggruppamento svolse una vivace attiv ità di pauuglie. Il l o apri le 1944 l'Unità era costiluita da: 68° Reggime nto Fanteria Ugna11o (su 3 bana· glioni). 4° Reggimento Bersaglieri (su 2 battaglioni). LI Battaglione Bersaglieri, Bat· laglione Alpini Pi•monr.. 185 ' Repano Paracadulisti N•mbo. IX Repano d·Assaho. Il ' Reggimen1o Aniglieria (su 4 gruppi ). LI Bauaglione MiSio Genio. 250' Aulogruppo misto. 6° Reparto salmerie e reparti minori di sussistenza. sanitA c polizia mi · litare. ln prcvisionedcllaripresaoffensivadiprimavera. iiComandoal leatoritennene·
ccssarioassicurarsiilpossessodiMontcMaJ"TO-nc. mas icciorocciosoeimperviocheavrcbbc potutocostituircunserioostacoloallaavanzata versonord . Itcdcschi.purnonoccupandolocon postazioni fi sse. lo controllavano con l'invio giornaliero di robuste pattuglie. ll31 marzo gli alpini del Bauag lione Pitmome si ponarono di sorpresasulla\etta.IIIOaprileilnemiconetenlò la riconquista. ma venne respinto. Nel fraltcmpo. poco primadell"occupazionedi Monte Marrone. iiRaggruppamentoerapassatoalledipendenzcdella~•oivisionepolaccaKtl'sowoin
quadrata nc11'81 Armata britannica. Terminava ci~ladipendcnzadagliamericani.
Il 18 aprile ili Raggruppamento Motorizzato cessava di esi tere.dandovitaaiCorpoltalianodi Liberazione. Nei cicli operativi ai quali aveva panecipato. l'Unità ave\'a s ubito le seguentiperdite: 93caduti. 31Sfcriti.I7Sdispersi.
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Motori:.:JJto nww in gmn flllr1t "d11ci dtli mrifromi di g utrru.L 'unna~MmotroaJU'om cosrituitodul
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CORPO ITALIANO DI LIBERAZIONE (CIL)
Erede del l Raggruppamento Motori zzato. il CIL ne ebbe per qualche tempo gl i identici organici . Nel mese di maggio del 1944 era stato ultimato il trasferimento. dal·
la Sardegna nel Continente. della Di visione Paracadutisti Nembo. Il Maresciallo Messe ed il Generale Berardi. Capo di Stato Maggiore del Regio ES<rcito. chiesero di porraresenza indugi inlineaquellaunità. magli alleati acconsentironosoltantoall'impiegodcll840 Reggi mentosuduebattagli oni. II CIL.fi noal 31 maggio 1944.operò
nella zona compresa fra le Mainarde e Monte Curvale. aJie dipendenze del X Corpo d'Annatabritannico. Quelpe:riodofu conrrassegnatodaviolcnteazionidi pauuglia e da colpi di mano sulle posizioni di maggiore imponanza. Ricordiamo i combatti meni i
diMonteMare. in cui sisegnalaronoibersaglieridei4° Reggi mento.J"occupazione di Monte San Michele ad opera degli alpini del Battaglione Pi~mome e degli arditi del IX Reparto d' Assalto. appoggiati dal fuoco del IV Gruppo dell'Il o ReggimentoA ni gJieria. GiiaJieatiautorizzaronol' impiegoprovvisoriodell'interaDivisioneNt!mboed il CIL. a partire dal mese di giugno. assunse la confi gurazione (anche se non il nome) di un corpo d'armata. La Grande Unilà era cosl slrulturata: Divisione Nembo. su 2 Reggimenti di Fanteria Paracadutisti ( 183° e 184°), un Reggimento di Aniglieria (184° su due gruppi e una balleria contrnerei). una compagnia motociclisti . una compagnia monai medi. una compagnia Genio artieri. una compagni a collegame nti. una compagnia artieri d'arresto e un ità dei servizi; l Brigata sul4° Reggimenlo Bersaglieri , 4° Reggimen1o Alpini , CLXXXV Battaglione Paracadutisti. IV Gruppo Artiglieria Someggiato: II Brigata sul 68° Reggimento di Fanteria Legnano. Reggimento Marina San Marr:o. IX Reparto
d"Assalto. V Gruppo Artiglieria Someggiato: 11 • Reggimento Artiglieria (su 5 gruppi e una baneria contr.terei): l Gruppo Artiglieria Pesante Campale: LI Battaglione mi sto Genioeunitàdeiservizi . Nell'Unità al comando del Genernle Umberto Uti li non esistevano reparti corazzati e di Cavalleria. ma molti cavalieri e carristi vi erano inquadrati. Erano presenti anche i marinai nel Battagli one Bafilt!. cui si aggi unse il Battaglione Grtulo. dando cosl corpo al Reggi mento di Mari na San Marr:o. Il Cl L fu messo a disposizione de l V Coi"JX) britannico. col quale operò avanzando dalla zona di Lanciano fin o al fiume Chienti. Dura esanguinosafulalouape:roccupareGuardiagrele.dove il 9gi ugnofecero il loro ingresso i fanti del68 ° Reggimento. La 184• Compagnia MOfociclisti raggi unse l' li Sulmona e due giorn i dopo L' Aquila: una pattuglia della I Brigata entrava in Teramo. ln data 17 giugno 1944. il CIL passò alle dipendenze oper.uive de l U Corpo polacco. li 30 di quello stesso mese ve nivano liberate Tolentino e Macerata. L'avanzata non ebbe soste. L'8 e 9 1uglio nostre colo nne investirono le fortificazioni avversarie intorno a Filonrano. Furono i paracadutisti a espugnarle e ad occupare laciltadina. Numerosi erano nelle file della Nembo i reduci della campagna d'Africa settentrionale. che emularono le gesta della Di visione Folgorr ad El Alamei n in uno dci più cruenti combanime nt isostenutidaii' Esercito ltalianonellaguerradi Li berazione. Segull'attraversamentodelfiumeMusone. ll 20lugliovenneliberataJesi: iii Oagosto fu mggiunta Comaldo e il 28 Urbino. Il C l L su schierò quindi sulla linea del Metauro. di fronte alla "Gotica"'. che costituiva la principaleposizionedifensivatedesca asbarramentodellapianuraPadana. Ll31 agosto.glialleaticomunicaroooladecisionedel trasferimento del Cllnelle reLroviedel fronte. in zona di riordi namento: dai suoi organici avrebbero preso vita due nuove unità. i Gruppi di Combauimento Legnano e Folgon. cui si sarebbero aggiunti il Cremona e il MantO\'D ancora in fase di
l'AYiiiliJi . l mAJDiliiiijjJ Il liBfDAliDNf. (maggio - aga>lb 1!M4)
addestramento. li Cllaveva pagatoquestotributodi sangue nel corso del suo ciclo operativonetrltaliacentrd le: 350cadulie circa7S0feri ti. lnquattro mesidiopernzio... ni che li avevano ponat1 m una vutonosa avanzata dall'Abruzzo alle Marche. da Lanciano a Urbino. dotati delle stesse anni e degli stes~i meu.i di produzione nazionale che avevano adopemto nella guerra perduta. vestiti con la vecchia unifonne grigio\'Crde.abbandonatoognicomplessoesuperataognicrisipsicologicageneratadalle vicende dell'armistizio. i militari del CJL combanerono con slancio e consapevole coraggio tanto da destare l'ammirazione di altri eserc iĂš. mollo megHo equipaggiati eriforniti. in mcao al quale opera\ ano. Affiancali volla a volta da britannici. canadesi.
LE AZIONI DEL C.I.L SU FILOTTRANO (6 - 8 LUGLI O 1944)
neozelandesi. sud-africani.polacchi.sepperoponarecondignità.coslsul piano moraJecomequellodello spiritocombanivo.J' uniformeche indossavano. facendo onore alla mi gl iore tradizio ne militare italiana. Tanto che. al termine del ciclo operativo. il
ComandantesupremoalleatoneiMeditcrraneoscrisse:··Lanostrarecenteesperienza aveva reso ben chiaro che il Corpo Italiano di Liberazione aveva combattuto bene e chesipotevacontaresullapossi bilitàchele truppeitaJiane dessero unconsiderevole contributoalleforzedc lleNazioni Unire··.
Um#NnodiSo1'0itJ fXUsainnusrgtKlil
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Mtâ&#x20AC;¢ggio/944. /JGrnnnfrAndn.t .wfuw r~nd~aftronad' lrafia. ifpnncifH' Um~Nno.tlunmtt'UtiOI'i.siwai i/ Corpo
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Il Marrsciullo Giomnni Mtut. CafXJdi Stato Mag&iorr Gtntrolt. td il Gtn. Utttbtrw Utili. Comtmdantt dtl C. /.L, fimno il punto dtllu Jiwa: ioot otwrutim su UIUI C'urta topugrufiro a Fomtdli (CBJ
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116 moggio 1944. prin~trdipruSQrtcrllarons~gnud~ll~ Medoglie al ~~lorr. il Gen. Orlando porla al/t' truppe dt'l C. l. L
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GRUPPI DI COMBATIIMENTO
In concreto contributo dato dal Cll alle operazioni di guerra degli anglo-americani in Itali a costitul uno degli eventi con i quali ebbe inizio l"effeniva rico\truzione del Paese. anche per il credilO che l"Esercito e le altre Forze Annate avevano saputo
conquistare col sangue nella stima degli alleati. E si deve ali" opera ed ali" animo deg li uo mini del C IL se gli alleati chiesero al Governo italiano di approntare. per es~re impiegate in prima linea. sei divisioni leggere: la Cremo11a. la Friuli. la Folgo". la U gnmw. la Mamom e la Pict!no. Queste unità . pur U\'cndo la fon a di una divisione italiana del 1943. vennero denominate gruppi di combanimcnto unicamente per ragioni politicheccioèperminimizzare ilconlribulobellicodetrltal iaallacausaalleatain previs ioncdegliaccordidipace. Ufficialicsoldatidiquestegr.J.ndi unità destinatealleoperazionisullalineadclfuocodovcvanocsseremuniti.pcrragionioperativeelogistiche. dello stesso ves1iario. equipaggiamento cd armamento in dotazione all'escrcito inglcse. Uffkialicsoldati italiani. penamo.dovenero lascmre la vecchiaunifor-
LD SClllfWiii6 "'IMVflllt lfl "5111PPIII
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1945
1
~UPPI
DI
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megrigio--verde.alla qualeem nopanicolamleme legatinon solo perle vicende storiche che in essa si riassumevano. ma anche perché era l" uniforme ponata dai loro padri . Essi. perciò. trasferirono sull e nuove divise che indossavano. perché fosse ben vi sibilela loroidentità.tuttii segnieicoloridellanostra lfadizionemilitare.valeadire alamari. fia mme. mostrine. fregi . il Tricolore sul braccio destro e le stellette. segno caratteristico dcll ' unifonne italiana. Dopo un indispensabile periodo addestrativo sul le armi. i mezzi e i procedimenti d'impiego tattici e logistici propri dell'Esercito Britann ico.i n senoalquale lenostregrandiunitàeranodesti natead operare.gli italiani poteronofinalmenteschierarsi sulfrontedell a linea'"Gotica".
Gruppo di Combanimtnto Cremona
Il Gruppo di Combauimento Cremona nacque dal riordinamento della omonima Di visione. che nel settembre 1943aveva operato inCon.icacdcrastatapoi trJsferita in Sardegna. Il Cremona era comandalo dal Generale Clemente Prim ieri . vice coman dante era il Generale Giacomo Zanussi. Facevano pane della Grande Unità: i Reggi menti di Fanteria 21 o e 2JO Cremona. il 7° Reggi mento di Aniglieria da Campagna. il CXLIV Batlaglione misto Genio e uni tà dei serv izi. Come ogni gruppo di combattimento. disponevadiunreparto dicollegamentobritannico. Aigruppofuronoassegnati di rinfort.o alcuneunitàdianiglieriacanadcsi. II Cremolltlfuinvialoinlincaancora incompletodiorganicinelgennaio 1945.i nquadmtonei1Corpocanadese. lltrano di fronteaffidatoallagrandeunitàitaliana siestendeva dallaferroviaA ifonsine-Ravenna al mare. Gii ordinidegliallcali furono. per i primimesi. quellidiesercitareunaresistenzapassiva. ll1 3gennaioil ncmicoattaccòdisorpresa leposizioniappena occupaleda due bauaglioni del21 ° Fanteria: riu scl a conq ui stare diversi capisaldi avanzali. subito peròripresidai nostri repani. Nei giorni successivi i tedeschi insistettero nelleloro azionididiswrbo.cheesteseroalseuoredei22 ° Fanteria. Ebbero la meglio su alcuni presidi minori: quellochedifendevaCasaJ Martini resistette ad oltranza. e benché circondato. non si arrese. immolandosi sul posto. A fine febbr.tio. il Crrmmm. che temporaneamente inquadrò la Brigata partigiana Mario Cordini. passò alle dipendenze del V Corpo inglese. Il 2 marzo. l'Unità italiana mosse all 'auacco con due battaglioninelsaliente nemicodalpasso diPrimaroali'Adri atico. l nostri fanti. superate le prime resistenze. vennerofennati dalla decisa reazione avversaria e dall a presen1..a di numerosi campi minati che rendevano ardua l'avanzata dei carri armati Churchill assegnati in appoggio. Ritentala l'indomani. l'azione si concluse con pieno successo. Dal IO al 13 apri le. il Cremona prese pane all'opemzione dal nome in codice "Sonia",contribuendoallarouuradella linea del Senio ed al for7..amentodel Santerno. Dopo duri combattimenti furono liberate Fusignano e Alfonsine. dove entrarono i fanli del 21 ° Reggimento. La via di FerrJrd era apena. Il Gruppo di Combattimento venne poi schierato fra la 56• Divisione inglese e la Brigata Mario Gordinie unità di commandos britannici. col compito di conqui stare Ariano Polesine. Il 21 ° Fanleria attraversò il Podi Volano con mezzidicircostanzaesu unapasscrcllagettatadagliabitanti di Massa Fiscag li a. e nel tardo pomeriggio del 23 apri le raggiungeva Ariano. Al l'alba dell ' indomani investl leposizioni tedesche. edopoaverleespugnatecostitul una testa di ponleal di làdeiPo diGoro. L'avanzatadeiGruppononebbe soste . Fu liberata Adria. venne forL.atoilpontediCavarzere . lnfine. tra l'entusiasmo della popol azione. fu raggiunta Venezia. Il Cremona aveva subito queste perdite: 208 caduti e circa400ferili
Gruppo di CombtùiÌJittnlo Friuli
Il Gruppo fu l" erede diretto della preesistente. omonima divisione . che nel seltembre 1943avevacombanutocon successoinCorsicacontroitedeschiancheseal
costo di gravi perdite. L'S febbraio 1945. la Grande Unità. al comando del Generale ArturoScattini. fu schierata in linea nel settore di Brisighella.sosliluendolaOivisione polacca K~.'wh·a. che ero inquadrola nelrs• Annata britannica. Questo il suo quadro di banaglia: 87 ~ e 88° Reggimento di Fanteria Fri11li. 35° Reggimen to Artiglieria da Campagna. CXX Battaglione mi sto Genio e repani dei servizi . L'impiego del Gruppo fu all'inizio difensho. ma eguaJmenle gru\ o~. perché nel trauo del fron1e assegnato si profila\a un saliente nemico. ilqualeaHebbepotutocostituircun'ottima ba_~dipartenzaperunamanovrJdia\volgimentodelleuniràalleatecontermini . lt e <kschia\cvanoconcentratonellazonatrupp:~clte . lll2febbraiovennerespintoun
attacco di alleggerimento 3\\'CtYtio. Nei giorni successivi repani dell'88° Fanteria occuparono una importante quota nei dintorni di Riolo Bagni. Quel caposaldo fu aspmmcntc conteso: venne riconquistato dai germanici il 14 mano. e ripreso dai nostri quanmtotlo ore dopo. Alla fine di marzo il Generale Hawkeswonh. comandante del X Corpo britannico. ordinò al Friuli di costituire una testa di ponte oltre il Senio
Il aUPPO
1)1
tOMBAftiMDilD .. Lf6NANO"
IL li11UPPO DI Clll4liliiiiiJ "fDlliOAt" ( lgl . par• MUI80 -lgt . S.IWICO- 184. Rgt ·• . )
frJ Poggio e Cuffiano. L'azione. fallila il IO aprile per la violenta reazione del nemi co.ven neripetutaconsuccessol'indomani . IIGruppoavanzò. quindi.versoiiSanterno. concorrendoindireuamenteallaliberationedi Imola da pane di truppe polacche. 1116aprile.ifantide1Friuli, nonostantelafermaetenaceresiste nzaav\'Crsaria.oltrepassaronoi1Sillaro.costitucndooltrequelcorsod'acqua.unatestadiponte(.·heiledeschitentaronovanamentedieliminare.ll 18eil19furonoinvestiteleposizionincmiche di Casa lecchio dei Comi. mentre sulla sinislra operava. contro il caposaldo germanico di Grizzano. il Gruppo di Combauimento Folgorr. Varcato ridice. i repani del Friuli puntarono su Bologna. raggiunta il21 aprile. 112 maggio si concludevano le operazioni di guerra sul territorio italiano. La Grande Unitàaveva o ffeno un duro contributodi sangue. testimoniatoda : 242caduti .6S7feritie61dispersi.
Gruppo di Combanimento folgo"' Erede della Divisione di Fanteria Paracadutisti che si era copcna di gloria ad El Alamein, componevano il Gruppo n:pani che si erano già distinti nei precedenti cic li oper.uivi della campagna d'halia. Costituito il 24 settembre 1944. derivò quasi integralmente i suoi organici dalla Divi sione Nembo. Ne era Comandante il Generale
U./Jiciali e solduti
~!m?::r,;,:~:o - Friuli " nri/'EmiliuliberuiU
\1suodiUmbu1tl d1So m m t"
cm!'::t:::n: " Folgo,.. ... a;:;~~~;~~1~ Capo diStato Magg~d~l
Gn.ppo
Giorgio Morigi. Inquadrava: il Reggimento Paracadutisti N~mbo. il Reggimen1o Marina ~m Marco. il l &4° Reggimento Artiglieria da Campagna. il CLXXXIV Battagli<r ne misto Genio e repani minori dei sen-izi. Il Folgorr. posto al le dipendenze del Xlii Corpobritannico.vcnncschicratosulleposizionifraiiSeniocdiiSantemonellanottedell 0 marzo 1945. Glivcnneroassegnatirinforziinglesi. Lalineaaffidataa1Grupposiestendevapercirca 14chilomctriinterrenomoltoaccidentato.cherendevadifficili il movimento e l'osservazione. L'orografia del settore di competenza. quindi. offriva molte più opportunità al difensore. piuttosro che all ' attaccante. costreuo ad operare su poche ed impervie vie di comunicazione. facilmente controllabili da sbarramenti stradalieposizioniposteinquota. Nelmesedimarzosiebbeunaintensaanivitàdipattugliedaentrambiglischieramenti.lparacadutisti.persaggiarelacapacitàdi reazione del nemico. assalirono di sorpresa alcune posizioni. che \'enneroperò tenacemente difese. Il IO aprile l'intero fronte aJieato na in movimento. Nuclei esploranti del Folgorr accertarono che il nemico sj accingeva a sgomberare Tossignano. Fu impartito l'ordine di avanzare. e i repani del Gruppo. attraversando campi minati. agganciarono le re[roguardi~ nemiche. l ' li aprile venne occupata Tossignano. li 14. dopo aspricombauimenti. furono conquistate ulteriori posizioni. allargandola breccia nel di spositivo difensi\-oavversario. lll9aprile.vcnneespugnatodaiparacadutistiil caposaldo tedesco di Grizzano. seguirono altri aspri combattimenti. Bologna era onnai vicina.maunordinesupcrioreindirizzòilgruppoinahrazona.mentre le ostilità volgevano onnai altennine. U Folgorr. in due mesi di ininterrouo impiego. aveva subito
questeperdite: l64caduti. 244feriti. 14dispe"i.
Gruppo di ComiHIItim.nto Legnano
IIGruppopot:éobuondiriuoconsiderarsi laGrundcUnitàveterunadellagucrro di Liberazione. La omonima Divisione di cui il Legnano fu il continuatore in una mutata veste organica. aveva infatti fornito alternativamente i suoi reggimenti di Fanteria. diversi reparti minori. complementi e quadri. sia al l Raggruppamento Motori72ato sia al CIL Ed infine. il suo comando venne assunto dal Generale l:tili. che aveva guidato quelle due unità. la prima nel cick) operativo di Monte Marrone e l' altra nell ' avanzata fino alla linea ..Goc.ica". Facevano parte del gruppo: il68° Reggimento di Fanteria rinforzato dal IX Battaglione d' Assalto. il Reggimento di Fanteria Speciale con due bat-
taglioni alpini cd uno di bersaglieri. r Il o Reggi mento Artiglieria da Campagna. il LI Batta&lione misto Genio. oltre a reparti minori controcarri. mortai. Carabinieri c dei scrvizi. II/..Lgnonoentròinlineail23 marto 194S. nelseuoredell'ldice.avcndoalla sua destra la 1()1 Divisione indiana c alla sua sinistra la9 t• Divisione slatunitense. quindi neldelicatopunto di saldatura frai ldispositivo britannico(B- Annatn )e quc llo americano (.S• Annata). Il tratto di fronte affidato al Gruppo italiano si estendeva per circa 9 km in un terreno di !imitalo svi luppo altimetrico. ma dalle carnueristiche morfologiche della moncagna: declivi scoscesi. ca lanc hi . agg lomerati rocciosi a pareti verticali. Il ~mico. sistemato a difesa sulla linea Poggio ScanntrMonte Annato. dtr minava l'interazonaacavaJlodell' ldice. AiraJbadeiiOaprile. in esecuzione di un piano inteso a disorientare l'avversario sui tempi e sulle direttrici della onnai imminente avanzata generale. una compagnia e un plotone del IX Reparto d' Assalto tentaronouncolpodimanocontroleposizioniavanzatenemichc.llgiomo 16.ill.egnano mosse con obieuivo Bolog na. Gli alpini del Bauaglione Piemolllt e i fanti del 68° conquistaronoaJcunicapisaldiall ' intcmodcllazonadiresistenzatcdesca. ll 20aprile il Battaglione Bersaglieri Goito espugnò il sistema difensivo di Poggio Sca nno e. mentre il Battaglione Alpino L 'Aquila e gl i altri repani a livello di banaglionc raggiungevano i loroobieujvi, puntò su Bologna. facendovi il suo ingresso l'indomani. L'i mpegno del Gruppo si protrasse ancora. Una colonna di formazione raggi unse Brescia il 29 e Bergamo il giorno dopo: repani alpini il 2 maggio entravano a Tori no. Lo stesso giorno una compagnia del 68° Fanteria ebbe la meglio su residue resistenze gennanichc in Val Sabbia. Il ciclo operativo del LegnamJ. puresaurcndosi nel breve arcodiquarantagiomi,erastatocontrassegnatodasignificativisucccssi.Questofuil bilanciodcllcperditesubite:SScaduti.279feriti.
RtpGrticombtlltt,tiMi,ori Un quinto Gruppo di Combattimento. il MantO\'a, già costituito. addestrato e completo di organ ici. non fece in tempo a prendere pane ai combattimenli del 1945 a causa della cessazione delle ostilità. Esso era costituito su: 76° Reggimento di Fanteria Napoli. l 14° Reggimento di Fanteria Mcmto\'G, l SS 0 Reggi mento di Artiglieria da Campagna. CIV Battaglione misto Gento e reparti dei servizi. Un seslo Gruppo. il p;. CtiiO, venne trasfonnato in Centro Addestramento Complementi. e provvide al ripianamento delle perdite subite dai gruppi schierati in prima linea. Sono da ricordare altriduereparti minoridell'Esercito ltalianochecombatterononellaguerradi Liberazione: lo squadront F ed il gru ppo Folgorr. lanciati dietro le linee tedesche nel corso dell'offensiva finale contro la Linea ..Gotica". Lo squadro11t F era stato formato da un
gruppo di paracadutisti del 185° Reggimento Nrmbo. che all"atto dell"armistizio si trovava in Calabria. Messoc;i a disposizione della 1• Di visione canadese a Lucera. al comando del Capitano Goy. ebbe ben presto modo di di stinguersi in rischiose azioni di pattuglia e ricognizione a tergo delle linee nemiche. Nel marzo 1944. il Gruppo assunse lo denominazione di Squadronr da ricog~ri:io"r F e compì successivamente una serie di azioni esplorative e infonnative in Abruzzo. Dopo la liberazione di Roma. lo Squadrone rice\o·ette come complementi 70 panigiani addestrati al lancio con il paracadute e reduci del Gruppo Valrmi del Fronte Clandestino della Resistenza Romana. Rimpolpati gli organici. lo Squadrone prosegul nell'avanzata. panecipando ad una azione con mezzi anfibi sulla riva a nord del lago Trasimeno e distinguendosi nell'attacco a Monte Cometo ed in varie altre azioni esploranti in provincia di Arezzo e di FU'Cnze. Dopo un corso di addestramento al paracadutismo. lo Squadrone fu lanciato a tergo della linea ··Gotica" la noue del 20. nella zona tra Ferrara e Mirandola. Di viso in 12 panuglie,essoottenne notevoli risultati. infliggendo al nemico gravi perdite (circa I.S00lramorti.feritieprigionieri)ecauurnndo3ponti.risuhatipoiutilipcr l'avanzata delle colonne motorizzate alleate. La Centuria Paracadutisti Nrmbo. appartenente al GruppoFolgorr. fu lanciata la nonede l20aprile 194Sdierrolenemk:he. nel seuore fra Modena e Femra. per genare scompiglio nelle retrovie tedesche. l paracadutisti della Centuria. validamente sostenuti da formazioni panigiane emiliane. causarononotevolidannialnemico.interrompendoinvaripuntilelineedicomunicazioneedilflussodeirifornimentiversoleposizioneavanzatetedcsche.
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Gut'rro di UMro:.tont'. rimilt'ro di KIH!NTJ ~,.; cuduti tkl GruJ'fJO di Cottlb<Jttiml'mo .. Friuli ..
Pdmapatmadt' - ur,.mpo'' thl 1ion10Jmaggio
/945.npot'tontt'kl IIOii:Jath-1/afinf' tlt'llaguurn
UNITÀ AUSILIARE E DI SICUREZZA INTERNA
Sarebbe errato. o ltre che ingi usto.
co n ~ider..u-ee
valutare in tem1ini ridutti vi l'ap-
ponocheallaguerracombattutadall9~3all945sulterritorioitalianodiederoleuni
tàau si liariedel nostro Esercito. Fuun apportoma~siccio.chcinciseinmanicrascnsi bilc.edccisamcntepositiva.nellosviluppodellucampagnacondottadagliAIIemi. Questi chiesero fin da subito alle Autorità italiane un supporto imponente di uominjpc:rilfunzionamentodeiservizinelleretroviedclleloroGrandiUnità.dolatedi
una mole di mezz.i ·enza precedenti nella Sloria militare. Dietro la
s• Armala. che
operò lungo la fascia tirrcnica. inquadrando per un ceno periodo il X Ili Corpo britan-
nico. fu impiantata la Peninsular Base Section (PBS). statunitense. con porto princi-
&UEJliA DI LIBfRA110Nf lf UNITA' AUSILIADif W!tnenb dtllil forz" dal'o1obre '43 al gi.., '45 lDIIZA zoo·IQJ
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UlficitlfitfrlfrtrliPfWOuJifioritpostmoin{itmradtliC'mli '"thm IN'""I.Ifororicordo
cederc delravanzata. li\'orno: dietro 1"8'Ar· mata. operante nel seuore adriatico. \'ennero organizzati distretti britannici. aventi come più importantescalomariuimoBari.alqualcpoisi accompagnò Ancona. L'impiego di truppeperla\'oridi manova· lanzaesostegnodeiservizilogisticianglo· americani divenne un'attività specifica dei Co-mandi italiani solonc ll' ottobredel1943. allor· ch~fudi spostadalloStatoMaggioredc l Regio Esercitola costituzione dei primi battaglioni di lavoratori e di reparti di salmcrie. A panireda quel momento. si \Crificòunsemprecrcscente impiego di truppe ausiliarie. prcdisposw dalle nostre Autorità cen trali in accordo con quelle alleate di conlrOIIo. Si può affcnnare che l'apponodclleunitàausiliarieallacampagnad'ha· lia fu \Cramente imponente. L' impiego di tali unità. peraltro. non corrispose pienamente alle richieste del Comando Supremo itali ano. che a\'rebbedigran lungapreferitounapiùincisiva presenza di unitàitalianeinprimalinea.afian· co degli anglo·americani. ln sostan7..a.lacosti· tuzione e la"fornitura" ai comandi alleati di questeunitàausiliariedebbonoessereconside· r.ttccomeilrisuhatodiuncompromessorrale generose pressioni esercitale dalle nostre Auto· ri tà politiche e militari presso i comandi e le missioni alleate - pressioni inteseadouenerela piùlargapartecipazionediunitànazionalialla lottacontroitedeschi-eladiffidenzadeglian· glu-.americani.restii per motivi di vario genere ad accogliere JcnostreofTene. Leani,·itàpiù importanli svoltedalle UnilàAusiliariefurono:
roviaria; · la rimozione di campi minati. interruzioni e ostacoli: . Ja rimessai n efficie nza diponie diaeropor· ti: - l"organi zzazione di itinerari. l'impianto e la gcstionc dicampisostaper autocolonne: · il lavoro di manovalanzagenerica.che. con ilprogressivo incremento dell e unitàe dei materi ali sbarcati. divenne sempre più one· roso.aiJoscopodifavorirela prima sistema· zione delle unità anglo-ameri cane. la loro avanzata. r organizzazione din uove basiaerec. navalie logistiche: · l' impiantoed ilripristino di linee telegrafiche e telefoniche: ·iscrvizidiprotezione ed i guardiasvolti per lasicurezza didepositi. formazioni logistiche.ponti ed infrastrutture in genere.
tJ Cen. Ciarli: decomun salmeril-ruitaliuno
~:::ta~~~~f,';al riuuumento diu'ld lin~ufuroriuria
Salnurieadibitral rrasponodei rifornimenti alle truppeoprranli paese drtrrn lrotrrm nk1rdtigiallo
trrrrnoup~no
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grnio:~~~;:,~ ausiliari,italiall~.
/lui~mecot~gli a/pini. ~rf!lla ::~Hia
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c!.:.:,::ri~~':::.! inmorciaâ&#x20AC;˘-rrsoil fronte
piegatinellcanivitàdeiscrvizialleaticirca
95.000militariitaliani . i'iel1944illoronumerosall a 163.00Cl. Un ulteriore aumento siveriticònel1945.allorchévenneraggiumalapumamassimadi 196.000uomini impiegati come conducenti di automezzi e muli.furieri. M:riuurali.genierielavoratori. portatorieoperaip:rcompitididifesacontraerei. servizidiguardiaepoliziamilitare. Percorrispondercalleesigenzeprospettatedaglialleati.loStatoMaggioredcl Regio Esercito procedeue alla costituzione di otto Grandi Unità "amministrative" quattro mediante la trasformazione di al trettante costiere (205'. 209". 210". 229') e quattroexnovo (2281 .23{)1. 23t•eComando italiano 212. quest'uhimo avente una forzachenell945 sfioròi60.0<X>uomini). La composizione di quelle unità era variamente articolata come organici. A cura dell'lspettoratoTruppeAusiliarie.appositament.e istituitodalloStatoMaggioredcl Regio Esercito. vennero complessivamente creati l] reggimenti pionieri.5reggimenti lavoratori.42bauaglioniservizi.26ba11aglioniguardie. 5battaglioniferrovieri.7 battaglioni portuali. 83 compagnie del Genio.81compngnicalllieri.33repanisalmerieeportatori.nonchénumcrosealtreunità
specialistic he, con non rnro interscambio di uomi ni e di denominazione. L'opera degli ··ausil iari '' fu oscura ma molto preziosa: usiamo quesl'ultimo aggeuivo senza eccez i ~ nidisona.perché siaddiceall'interoarcodelleattività. dagliumil i lavoridimanovalanzaescaricosvoltineiponiall 'impegnorischiosissimo deibravi genicri.cherescro inoffensiveohre500.000mine. comeilfrontesispostavaverso nord. Vaaggiuntoc he consistentinuclei diunitàausiliaricoffri rono inpiù occasioni un contributoanche opemtivo. Giunti infani nelle prime linee mentre vi infuriavano combattimenti. i n~
S(J/dm i dt'flt' Dil'iJimli auJiliarit' italiliMU\'Urt:,clno rttdfan flOClJ nl
rifOrn inllnti tMrfe truppr.uflea,
stri militari non esitaronoa parteciparvidistinguendos i perbravura. Sono significati· ve.in proposito.leperdjtesubite: 744cad uti.2.202 fcriti.I09dispersi.superioria quelleregistralcdall 0 Raggruppamenlo Motorizzatoe daiCIL. Le unità ausiliarie impiegate a concorsodireuo nelle operazioni furono tre: la 210• Divisione alle dipendenze della 5• Annata, la 228• alle dipendenze deiJ'S• Anna·
la. e la 32 1' alle dipe ndenze del Xlll Corpo d' Annma inglese. le quali comprendevano 2.263 ufficiali e 58.700 uomini di truppa. di cui 12.000 salmeristi. 11 .000 pionieri. 1.000 portatori e il resto. reparti del Genio c servizi. Le unità ausiliarie impiegate nel· le retrovic furono ci nque: la 205• Divisione. che comprendeva un ità de ll' Esercito c
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MINISTERO DELLA GUERRA
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Quartiuc;:;;~~~! Rtrtsim«"nto
a~riro,:~:~::;:a~ poulbi:~::;::~;
'~"t:u~·',~~~= tqlllfN"fJJUIIII"fHI
rlnwlli MAdritut "
dell'Aviazione (8.000 uo mini ) per servizi \ari negli aeroponi : il Comando ilaliano 2 12. allc dipcndcnze dclla Basc pen insulauamericana (56.000 u.): le di\'isioni 2{)91. 227".230"alle dipendenzedeid istrell iing lesi l. 2.3(70.000 u.). le qualiinquadravano un complesso considerevole di uo mini dal le molteplici specializzazioni. per o pera dei q uali gli allcatiavevano pot uto d isimpeg naredaJI"Italia unnumerocorrispondente
1/ t-·umundom~ d~llalJ J•
/Jirision~
ausiliariaWn. AllilioTomtiS~Jii conilronumdonr~
dtdl' Amrolo brilannicoGrn. u~l,.
ditruppe. deslinundoleadaltriscacchierioperativi. Fraimililaridclletruppeausiliarie.isalmeri sti si potevano considcraredeiverie propricombattenti. iqualicostrenia operare sempredinoue.sonoJ'offensiva avversaria.raggiunserosoloneJ 19441eperditedel14% deglieffettivi. Numerosii nfattifurono gli episodi di valore dci salmeristi . perché molto spesso doveuero impugnare le
armi.pern:agireagliattacchidellepattuglienemiche. UuniiGdi&kutnz~~int~rna
Imponantefuanchel'apportodatoag li alleati asuddellazonadi opc:razioni.in Sicilia e in Sardeana, da pane delle divisioni di sicurezza interna St1lxmda. Aosta ~ Colubriaìncompiliopcrutivididifesaco-
~~~~:~i:~~;~~~~~ ~!~~~;a~~:~:; di carattere presidiario. Nel gennaio 1944 sitrovarono inSnrdegna 5divisionidifanteri a.5 divisionie2brigate cost icre. 2ruggruppamenti di artiglieria . un raggruppamento motocorazzawe unirà minori dei ser vizi . Delle divisioni di fanteria. tre (NemlxJ. Fri111i e Crrmona) affluirono nel continenteperpartecipare aUeoperazioni bell iche contro i tedesc hi. la Bar; ve nne scioltamenn-e laCa/llbriarimasesull'isola. l reggimentidelledivisionicostierefuronotrasferi tinella Penisolae quivennero sc iolti per fornire i complementi ad altre unitào in seritinelle gr.mdiunitàausi liarie.
lnSiciliagiunse. nelnovembre 1943. dalla Sardegna. la Divisione di Fanleria5(,/xmda. affiancata. a partire dal senembrc 1944.dalladi\' isionedisicurezzai ntema
E l ~ . R.
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incaricuridrl s,n¡i:iodi Poli:iu
dridelladiscioltadivisione Bari. Le divisioni di sicurezzadislocateinSicilia. articolate come laCalllbria su2brigateeunbattaglioneGenio. svolseropremi nentementeservizidiguardiaadepositieinfrastrunure. di pattugliamento delle vie di comunicazione. coadiuvando i carabinieri nel controllodelterritorioei n compiti di pubblica sic urezza. InSici liasicostituironoanchealcunibaua -
MifiiU~in colltlbora:.iot,~ai
Carabiniui
Curobinirriallr
a:~:.o~,~~,:: ltJINfO
1/ CorpoAssisterrZAFemlffirrilt el giugnodell 944.sullabasedelrespcrienzaanglo-americanaesusollecitazione degli stessi alleati. venne costituito il CAF (Corpo Assistenza Femminile) con compitidiassistenzaalsoldatoattraversounserviz.iopressole "cantinemobili". posti di sosta. posti di ri toro. biblioteche. uffici informazioni e servizi presso le Case del
Soldato. gli spaccieleforeslerie. le "cafine", cosldeuedallasiglaCAF. prestavanoserviziovolontarioperckxlici mesi. non percepivano un vero stipe ndio ma un ' indennitĂ : avevano cuttavia diritto al-
ralloggio.aun'uniformc. ealvittogratuito. SoggettealladisciplinamilitareedipendentidaiMinisterodellaGuerra.venivanoloroapplicatetunequelledispos izionivigenti per il personale militare dell 'Esercho. Le cafine. rune moralmente assi milate al gradodisottotenenteedierĂ compresafrai21ei50anniavevanounagerarchiapiuttosto semplice che si basava su un ' lspettrice. le vice-lspenrici,lecapogruppo (comandanli del nucleo assegnato al Gruppo di Combattimento) e le gregarie.
MISSIONI DIETRO LE LINEE NEMICHE
Nello svi luppo e nel sostegno della lotta per la Libcr.a.ione una parte di rilievo
ebbe loStatoMaggioreGcneraleitaliano.Lasuaattivitàsiesplicò. oltre che nelrior· dinamento e nella preparazione delle nostre unità regolari. anc he nel dare il massimo
ai uto possibile al movimento di Resistenza. sostenendolo materialmente e moralmenteperchépotessedivenireun fauoredi lottacontroitedeschiecosti tuirecosle lementocapacedjdareuncontributoconcretoalleoperazionimilitari . Talecompitofuasscgnatoaii"Ufficio lnformazioni.erededeiS.I.M.edinq uadratone lloSuuo Maggiorc
Generale. che cooperò strettamente con i servizi informazioni alleati. in particolare ro.S.S. statunitense ed il S.O.E. britannico. Vennero create. cosl. due efficienti organizzazioni : unafunzionantenelterritoriodellaPenisolaoccupatodaitedeschi; l'altra.
di suppono e sostegno alla prima. nel territorio dell'Italia libera. L'organizzazione creata per agire nel territoriooccupatoondealimentaree sosteneredireuamente la Resistenza si fondò principalmente su queste attività di base: approntamento e invio di missioni speciali: approntamento e invio di istruuori : organizzazione di campi di ri · cezionepergliaviolanci:ricercaeorganizzazionedeipuntidi sbarco:organi zzazione dei rifornimenti : finanziamento delle unità della Resistenza: organizzazione della guerra psicologica. Il primo problema da risolvere per incoraggiare il movimento di Resistenzafuquel lodiassicurareilcollegamentor.tdiotclegraftcodcii'ItaJia liberacol terriroriooccupatodai tedeschi. obiettivo che venne conseguito con la costituzione di missioni di collegamento e operative sulle quali si imperniò tuno il successivo lavoro o rganizzativo. Le: missioni di collegamento e operati ve erano costituite da militari volonlari di ogni grado de ll'Esercito. dell a Marina e de ll'A eronautica. che venivano adeguatamente addestrati ai particolari compiti. Cosl, dalle prime mi ssioni realizzate con aviolanci alla cieca e con sbarchi da mezzi di superfic ie o sommergibi li. senza personale di ricezione su ll a costa. si passò all'aviolancio su campi organizzati e a sbarchiinpuntiprestabi liti.dovealtriuominidiquestopanicolarescrvizioprovvede· vanoalriccvimentodellemissioniealsuccessivoinoltroadestinazione. AIIafinedel· laguerra,lemissionidicollegamentoeope:rativecoprivanotuuoilterritoriooccupato dai ledeschi: si puòaffennareche tune le organizzazioni clandestine del movimento d i Resistenza ebbero modo di collegarsi. direttamente o indirettamente. con l'Italia li· bera. Complessivamente vennero formate e inviate nell'Italia occupata dai tedeschi. con il concorso e il sostegnode ll' organizzazionebritannicaN° l Special Forr:e. ben 96missionidicollegamentoedoper.!tive.colcompitodi : ·prendere contano con le organizzazioni del movimento di Liberaz io ne di una determinatazona.percollegarleconl'ltalialibera: • mettersi in grado di forn ire al Comando alleato ogni notizia di interesse militare relativaallasituazionedellazonaeaUadislocazionedelleunitànemiche: · trasmettere ordi ni e direttive del Quanicre Gcncr.&Je alleato. coordi nati o non con l' andamento del le operazioni ~ · orientare gli elementi inpostopereseguiresabotaggi utili ai finide ll eope:r.JZ.icr nialleateedaredisposizionicircaleazionidiantisabolaggiopersalvaguardare leopered'ane(ponti.viadoni.gallerie.nodiferroviari. ecc.). gliimpiantielet· tricieindustriali. Lemissionispecialivenneropredisposteeanuatepcrfarfronteaspecialiesigen· ze organiz7.ative che pennisero di salvare dalla distruzione. con azioni decise e spre · gi udicatecontroiledeschiinritirata.quantoer.lrimastodelnostropatrimonio indu· striale.
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Furono inviate anche missioni con loscoJXJdi assicurareilcontrollodelleregioni liberate dai tedeschi. mantenendovirordineetutelandovileleggi.nelperiodo compreso tra l"evacuazione deitedeschiel'arrivodelle unità alleate o italiane. Sidovenepoiprovvedere aimpiegaremissionidiistruttori perilr.&zionaleeutileimpicgodcllcarmi edegliesplosividifabbricazioneinglesco americana forniti alle formazionidelmovimentodiliberazione e poco conosciuti dai partigiani . Quarantaquauro furonolemissioniditaletipo eaciascunadiessevenneaffidatoancheuncompitodisabotaggio. Dall"ouobre 1943 all ' aprile1945furonoorg:anizzati nel complesso dell"ltalia occupata. 498 campi di aviolanci di materiale e 53 per aviolaocidipersonale. Aicunidatiindicativi sullalorocntità: inPicmonte.l29peril materiale e 14perilpersonale: inl.ombardia.5 1 perilmaterialee3perilpcrsonalc: ncl Veneto. 161 per il materiale e 22 per il personale: in Emilia. 49 per il materiale e 4 per il personale. L'organizzazione dei punti di sbarcoriguardòpanicolarmente la Liguria ed ebbe lo scopo di: assicurare la ricezione di mi ssioni destinare a operare in zone prossime allacosta:impiegarepersonalespecializzatocheperragionidietàoperaltri motivi
nonpotevaessereaviolanciato: recuperarepersonaJeoperante nella zona occupatadai tedeschi . l rifornimenti vennero cffeuuati o tentati : per via aerea. con avio lanci ; per vi a mare, con sbarco da mezzi di superficie: per via terrn. co n ponatori. Il mezzo di rifo rnimento più redditizio si rivelò l"aviolancio.tanto chcdalgennaio 1944.epocadeUe prime miss ioni . all'aprile 1945. nefuronoeffcttuati 1.280. peruntotale complcssivo di c ircaduemilatonnellatedimaleriale aviolanciato. Per il finanziamento delle organizzazioni della resistenza. si pot~ contare in un primo tempo sui fondi della 4• Annata (di slocata in Francia) messi in sal\'o dal Genera l e lntendcnte . Success i va mente .a panjredalgennaio l944 . quandoci~e bbero i nj
zio gli aviorifomimen1i. si fece fronte alle esigenze con cessioni di enti pubbl ici o privati. con sottoscrizioni clandestine a ro ndo perduto e con somme di denaro tratte dai fondi a dbposizione dello Stato Maggiore Gener.t.lc o della l Special Fon:~ britan-
Sopra: GrNppOdi
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Pirro&dbodmo '"Pbli '"(a.simstro ), CCHntmdtmrrdrlla 1" Dnuiont!miUHifHIJliLanghr, arol/oquloconil Capuano&llm-r. drtto '" Thomp.ron'". capodr/lu missiollralltoroprnsolafonno:iootitoliono
nica. Un più regolare finanziamento ebbe inizio solo nel novembre 1944 da pane del Governo dell'Italia libera con un importo mensile di 160 milioni. Ultimaauivitàorganizzativadibase.laguerrnpsicologicasiesplicòconunara· zionalc e oculata propaganda. a mezzodellastarnpaedellaradio. Lapanestampariguardavaillan· cio di pubblicazioni e di volantini direttiallepopolazionicivili.alle formazionipartigianecaigiovani che militavano nelle formazioni della Repubblica di Salò. Si istituì anche un periodico ··L'Italia Combatte ... La propaganda via radio era affidata alla stazione ra· diofonicadi Bari che cominciò a funzionarcnell"aprile1944con un programma pure denominato ··L'Italia Combatte'. Circa l"organizzazione creata nell"ltalialiberaper sostencree alimentarclarcsistcnza.occorre tener presente che per formare le miss ionidainfiltrnreohrelelinee dicombauimentoerealizzareco-sì leazionichesisonoprimacitate.funecessarioreclulareil personale occorrente. panico lar· mente adatto per ardimento e sprezzo del pericolo a compiere
~;ru~c~;:f'rsr C"tNIJt/1/danti
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o\¡iolanciaridagH onglo-anwricmti
missioni decisamente ri sc hiose. Questo. tuuavia. non fu un problema in quanto militaridiognigradofuronoscmpredisponibiliedallaselezionedelgrandenumerodivolontariuscironoelementivalidissimi. Ma sidovettcsoprattuttoprovvedere alla costi1uzioncdiscuolepcrlosvolgimentodeicorsidispecializzazione.allaorganizzazione dci collegamenti con una "base principale'' (dislocala inizialmente a Monopoli). allaccialacon tutte le missioni nelterritoriooccupalo(dicembrc 1943): con una "base avanzata" (zonadi Flf'Cnze).allacciatacon le mi ss ioni di carauereoperativo(agosto 1944): con un ¡¡centro di intercettazione trasmis ioni radio" . Fu inoltre necessario costituire basi logi ticheaeree. navali e terrestri perle operazioni di rifornimento e per l'avviamento del personale. l corsidispecializzazioneorganizzati fumno : paracadutisti.canottaggio.organizzatori e istrullori. perfezionamento agenti . ricezione aviolanci. anti sabotaggio. radiotelegrafisti. specialisti peranenaggioe partenza aerei leggeri. Ne sonirono uomini fierissimi. Aicunidiessi.operandooltrelelineedell'ltalialibera. interriloriooccupato dai tedeschi. cadu ti in mano nemica e sottoposti a 1onurc c inumani maJtrattamenti. seppero sempre tacere, portando sin nella tomba. dopo un ' atroce mone. il segre1o insito nella missione che: essi stessi avevano consapevolmente chiesto di adempiere. Le alte qualità mililari dimostrate dal personale appaiono evidenti dai dati numerici relativi alle perdile e alle ricompense che. in rappono al personale impiegato. raggiungono percentuali alrissime. Ventidue.aciclooperativoconcluso. hanno sacrificato la loro vita per la LiberJ.Zione della Patria. Dodici i dispersi. tredici i feriti e trcntascne gli arrestati.
CORPO VOLONTARI DELLA LffiERT À
Cortlribulo d~i milittui al movimento rnistenziolt ed inqutulramt nlo di partigiani nelleunilàregolilri
Il fenomeno della Resistenza. in ItaJiaenei terri torioccupati.ebbeinizio lastes· saserndell'8settembre 1943.principalmenteadopemdegliufficialiedeisoldatisot· trattisi al disarmoeallacattura. ai quali si unjronovia via i volontari civi li di ogni età e di ogni condizione socia le. in gran pane animali da un legittimo sentimento di ribel · lione conlfO gli invasori e contro ogni forma di oppressione della libertà. prima ancorn.forsc.chedachiari convinci mentidiordinepolitico.caratterizzazionequestache avvenne specialmente più avanli. nel 1944. Nella loua partigiana. come fenomeno che
interessò rintero popolo italia~ no.eranopresentiiUtti : gli apoli1icieipolitici.ireligiosi c i laici. i modemti e i rivolu~ zionari. gli apartitici e i milita~ ri . ll numero dei militariopc· rantidall943all945nelle formazioni partigiane è di dif~ ftc ile quantificazionc . Di ceno furono moltissimi e una confcrmasipuòtrarredallcoltre 190 Medaglied"Oroal Vnlor Militare cui furono insigniti i militari dell'Esercito di ogni grado. Non si tratcò di unità re~ golari dell'Esercito inserite nelle formazioni partigiane. ma di singoli ufficiali .soc tuffi~ ciali e so ldati che operarono nelle formazioni ~tes~ proprio pcn:hé animati e incoraggiati dalla loro condizione milirarc acombauereinognimodoper laLiberazionedclproprio Paesc. el territorio metropolitano il movimento pani giano dunque ebbe origine e co ti~ tuz.ione spontanea con gli uom ini che si sono prima citati. ai quali si unirono poi i giovani che.persottrarsiallachiamataallearmieal serviziocoanodellavorocon ganizzazionc tedesca Todt. presero la via della montagna . Su tale fonnaziooe sponta~ ncadcl nlO\'Ìmentopanigiano,si inserì l'opera dci ricosti tuitipartitipoliticicon la costi tuzione dei Comitati di Liberazione Nazionale e delle Giunte Milirari. Nacquero cosllc brigmt! Garibohli. le forma1ioni Giusti:io t! Ubf!nà. il raggruppamento Fiamme Vurli. le brig(llt del Popolo. le brigtllf! Matttotli. il gruppo divisioni alpine Maun'. le brigate Ma;.:.ini. rorganizzazione Frrmclli. le formazioni panigianc
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IIGt ntralt'Ciurt CO#t.W6Milf8 nol-rmbrr/944./a tkroro:.imredt'lla ;;:J:':!eu;t G,.,.ralt'Robt'rto &ncn'l!ngufWr 11\'I!FOf'YDtli:.;JIHI/tl
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autonome ed altre. Alla coordinazione del movimento pani· giano provvide in un primo tempo il CLN di Milano tr.J.mile un Comitato Militare. Nel giugno del 1944 si costitui. sempre a Milano. il Comando Unico del Corpo Volontari della Liberu\ (C VL ). Subito dopo venne paracadutato al nord il Generale dell'Esercito Raffaele Cadomache assunse il comando del CVL avendo come vice comandanti Ferrucci o Pani e Luigi Longa. 11 CVL rimase alle dipendenze del Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI ) e operò auivamenteetra notevo lidifficoltà lottando con grandi sacrificisinoallasecondametàdiapriledel1945. Le fonnazioni volontarie furono inizialmente guardate consospcttodalleautoritàalleatccheesitaronononpocoa sostenerle con la fornitura di anni e rifornimenti. concedcndoaiutidisegualineltempoinrclazioneaipianioperatividei comandi militari anglo-americani e differenti nella consistenzainbaseall'orientamentopoliticodelle bande e al la loro efficienza bellica. La S{Ncio/ Forr:e inglese e lo Strtlt~giw/ Sen-ict statunitense provvidero. comunque. ad addestrare il personaleallaricercadelleinformazioniealleazionidisabotaggio.eaparacadutareosbarcarcpropriufficialiesouufficialineitcrritorioccupatidaitedeM:hi. oancheufficialiilaliani.perl'addestramentoe laguidadellevariefonnazi oni .a rifomireleprincipalidi armi. munizioni. apparati radio e materiali vari. cercando di controllare l'imposlazi onepolitica oltrechequellamililare.timorosi che anche in ltaliapolesse verificarsi quantovenivaaccadendoproprionellasecondamctàdcl 1944inGrecia.lalottaarmatacicXtraformazionipolitichedi oppostetendenzeideologiche. Nell'autunnodel 1943enel successi voi nvemoleformazionidipartigianifurono panicolannente attive a Teramo. sul monte Amiata a Pratomagno. ad Ascoli Piceno. sui colli Albani. nel Cuneense. sull'altopiano di Asiago. sul monte Grappa. sull'Appennino ligure. sui monti di Lecco e di Varese ed in Emilia Romagna. Nel 1944 le fonnazioni crebbero di numero e di efficienza. da circa 20.000 uomini in febbraio a
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ci rca 80.000 in maggio. arrivando a porre sono il loro controllo vere e proprie ··zone li bere ... quali la
val le d'Ossola. Montefiorino. l'al ta valle Ceno. Taniglia.partcdeJMonferratocdc ii' Astigianoealcuni territori de l Friuli. La reazione tedesca e fasci sca fuperòmoltodu raeleformazionipanigianeoperanti nelle zone alpine subirono pesanti perdite. Al sud. duranlel"avanzatadeglialleatidaCassinofino alravanstrunura della linea ''Gotica··. i panigiani paneciparonod irenamente alle operazioni militari.
Quandoleforze alleateeiralianeregolarifuronoarreslatedaitedeschisullepropagginideli ' Appcnnino l osco-Emiliano fronte della linea ''Gotica··. il mare· scia llo Alexander invitò il CVL a smobilitarsi desi·
stendo,duramel"inverno.daogniattivitàmilitare.UCVL.coscientedelcontributodatoalla liberazionedeli' Jtaliacentralee consapevole della notevole potenzialità militare conseguita. nonnderiall ' invito.d'altrapan·e palesementepolilico.esiraccolse nuovamente s ulle montagneovesopravvissepe rtutto l'invemo.scendendo spesso inpianurapcrvenovagliarsieper continuarcamantcncrevivoilsensod'insicurezzaedipericoloche costringevai tedeschi ad impegnare conti nuativamente consistenti aliquote delle lo ro forte a protezione dei loro obiettivi e dei loro movimenti. Esso si trovò. in tal modo. pronto nellaprimaveradcll945perpanecipareallo sforzobellicofinale .Laripresainpiùlargamisuradell'auivitànellaprimavera furesapossibiledaimaggioririfomimentiamezzodiaviolancidecisidalcomandoalleato.resosicontodell'inutilitàdel suo ordi ne di s mobilitazione.edal maggioraffiussodi volontari fattosi particolannente intenso nelle ultime senimane di guerra. L'i nsurrezione generale. ordinata dal CLNAI ill7 apri le 194S.trovòiiCVLprontoascendereincampo,dandoil via alla liberazione di moltegrandicinàprimachevigiungesscroleforzealleateequelleitaliancregolari.abloccnredovepossibi le lari1iratadei tedeschi dalla liguria e dal Piemonte verso il Veneto e l' Alto Adige e ad impedire la distruzione di fabbrich e e di impianti digrandeimeressei ndustriale. l militaridclleForzeAnnateeranopresenti intuttelefonnazioni panigianecon una percentuale maggiore nel Raggruppamento Fiamme Verdi. nelle brigate del Popo· lo, nelle Bande di ltalict Libero. nella Legione Veneta. nc!Ja Osoppo. nel gruppo divisioni alpine Mauri, nella organizzazione Fronchi e nelle fonnazioni autonome le quali.ispirandosiallatradizionemilitare.avevanovolutomantenerecarattereapanitico. A Roma operò il Frome Clandestùw Miliwrr della Resisten:.a. costituito pochi giomidopol'armistizio,cheraccolseeinquadròprincipalmentepersonaledeii ' Eser-
8muJi~n1 d~Jia
Brigata
" Maj~J/a ".
lL tmiformi
sono ~tat~fornit~daff'Est>n:ito ingltst
cito: a esso si affiancarono formazioni autonome co-sti tuite da apparte nent i alle altre For7.eArmate. ll Frome Cla11desti11o Militarr della Resisten:a coordinòl'azio ncdibande urbaneedesteme: le prime. collegateconleorganizzazionideiCarabinieriedeiJaGuardiadiFinanza.svolseronell"ambitocinadino compi ti di carattcreprcvalentcmcntedifensivoei nfonnativo : le seconde. inquadrate nei raggruppamenti M. Soraue, Castelli, ltmiaw. e Gran Sano. espli carono un ¡auività particolarmentcaggrcssiva. audaceespericolataneiLazioesu llemontagnedelrAbruzzo. Il contributo di sa ngue dei militari alla lotta di liberazione condotta in Roma. fu notevole:
Jngrruodelle rruptwallearr.a Milano.Sfilotrafo
o!::~' ;:e~':
Sane di giubilo a Mi/anone/l 'aprile /945tllpasj(lggio
,;~:,::;~;:.7t~
c:'r'::J':~,:~: olla R.S.J
basti qui ricordarele67 viuimedelle Fosse Ardeatine ci fucilali aFone Bmveuaea La Stona. I vertici militari dell'Esercito ricercarono coslantemente la collaborazione delle fonnazioni partjgiane per coordinarne l'azione con lo sforzo bellico delle unilà regolari dcii" Esercito ed alleate. Alcune organi zzazioni come la formazio ne XI Zona (nota anche come Pipf}()). la divisione M CHJena. la Pmrioti Apuani. la Fmflchi. I'Orga· t~i:.:.a:.imr r dr /Ili Rrsiste11:.a lwlimra. la Bn'gata Maiella e la 28• Brigaw d 'Assalto Gtrrilxrldi Mario Gordifli operarono alle dipendenze del comando alleato. mentre al· tre. come il Frollle Militarr Clmrdestùro di Resisten:.a di Roma. e il comando &,de Patn'oti Italia Cemrolt ebbero legami diretti con lo Stato Maggiore Generale italiano. Nel giugno 1944 vennero costituiti due Centri di Riorganizzazione Settore Adriatico e SenoreTim:nicoi ncaricatideU ' assistenzamoraleematerialedeipanigianidellezone liberate: pressoiiMinisterodellaGuerra,venne. inohre. costituitounUfficioPatrimi per i rapporti con i partigiani operanti nell ' Italia occupata. Circa 2.000 panigiani del· l'ltaliacentralescelserodiarruolarsiquali volontari nel Corpo Italiano di Liberazi~
IL GIORNALE DEL MATTINO
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ne. la merà dei quali formarono il Battaglione Alpini Abm::.i. poi dh·entato L 'Aquila. Altri 1.000 ex panigiani toscani ed emiliani proveniemi dalle divisioni Amo e Modelltr confluironoqualivolontarinellcfiledeii'Esercilocntrola primaveradeli 94S. ln
previsione detr otTensiva fi nale contro la linea ''Gotica", gli alleati autorizzarono il passaggio dciJa Brigala panigiana Mario Cordini alle dipe nde nze operative del Grup-
po di CombauimenlO Crrmmra.
PRIGIONIERI ITALIANI ALL'ESTERO
Nelcorsodcllasecondaguerramondia le.ohrc 1.4.50.000 italiani sono passati per
i campi di prigionia e di internamento. Sparsi in tuuo il mondo. de(X>nati nell e regioni più lontane e remote. in condi zioni eccezionali di clima e di ambiente (dall'Alaska alle Haway. dalla Gran Bretagna ai territori di sovmnità britannica dell ' Africa. dell'Australia e dell'India: dalla Russia europea alle stcppcsibcriane:dai lager diGcnnania. Po lonia c Austria all'inferno balcanico: da l cuore di Fmnci a alle zone atlantiche e mediterrJ.nec deli"Africa seuentrionale). essi hanno scontato le conseguenza di una infausta guerra. attraverso un trauamento morale pessimo. spesso umiliante. e un tratta-
mento materi ale sove nte ai limiti della sussistenza e lungi dall'essere conforme alle norme previstedallaCon\'enzionedi Gine\'radcl 1929. Cifre approssimative hanno dato: in mano americana 122 mila prigionieri : in mano ing lese 41 1 mila. sparsi sui ci nque continenti : in mano fr•.mcese 67 mila. in larga pane ceduti dagli americani: nellenazionibalcanichea lrri IOOmila. Nonostante lacobelliger.mza e ladichiarazio-ned i guerra dell'Italia alla Germania nelrouobre 1943. gli alleati non restituirono i 1imi,iaJ94.1.
:::::;:;~;::;;;mi da Frann'ttU#wm. MiRiiaiudiqu,sti militariitulianifuiVtro CtNu,gnatiai~gollisti
t::;~m·,nodf'gliStati
Collt~borriWri
mlonwri al un·i~io d'gli statutri,,u; lflqlwdroti
"'"' ISU (wnitò itali<mt di u n·i~IO) prigioni~ri
italiani nelle loro mani. l POW (Prisoners of war) italiani continuarono cosladesscrt utilizzaticomemanodoperaancheinlavoriattinentiallosforzobellicoed inprossimilàdellalineadelfronte. Imilitariitalianifuronoindoniafirmareunano volontario di collaborazione. che. in cambio di prestazioni lavorative al servizio degli alleati. concedeva dei miglioramenti nelle condizioni di detenzione. Sollecilati alla collaborazione da un proclama del Governo Badoglio. gran pane dei prigionieri accettarono di porsi al servizio degli alleati. fomendounconlributo sostanziale. quanto oscuro. alla macchina bellica anglo-americ:ma. Circa 15 mila mililari. dopo 1'8 settembre 1943,ripararonodaii"JtaliainSviu.era. dovefuronointcmati. Oitrc3milauomini. sfug&iti alla cattura tedesca nel Dodecaneso. affluirono nella neutrale Turchia. Circa 640 furono internati in Romania. mentre 800 uomini \'ennero cauurati dai giapponesi. La son~ peggiore toccò. comunque. ai prigionieri in Rus ia. che furono trattati in modo inumano. subendo pesanti condizionamenti psicologici ed una martellante propaganda a sfondo ideologico. L'Unione Sovietica non ha mai comunicato con esaltezzailnumerodeiprigioniericauurati:calcoliapprossi mativifanno.ascendcrelalorocifraacirca70milaunità.compresiiferiti. Al termine della guerra. e ancora per lunghi mesi. fino al 1947. continuò il rientrodeiprigionieriitalianidaipaesioccupariedaquellidctenlori. l rientriindjviduali diprigionieriliberati. spcciedaii ' URSS.dovedi versiernno smticondannaticomecriminalidiguerra.continuaronofinoquasiallametàdeglianni'50.
INTERNATI MILITARI ITALIANI (I.M.I.) NEL III REICH
La Resi tenza opposta ai tedeschi dai militari di ogni grado inlemati nei campi di concentramento del Ili Reichè.forse.unodegliaspettimenoconosciutidellaGuerra di Liberazione. Canumti in un momento di generale disoricntameniO. per lo piil vittime detringannoc he ~ice la va di etro la fa l sapromcs~deitedeschidi
rimandarlialle loro case.
caduti quasi ingenuamente in mano nemica o dopo sfonunati combattimen ti. e comunque contro volontà e non ceno per ignavia. \'ennero internati dall'halia. dalla Balcania e dalla Francia nei campi di concentramento tedeschi oltre 700.000 tra uffic iali.
sottufficiali esoldati. Considerati ''intemati .. enon prig ionieridi g uerra,a ffinch~ non potessero invocare nemmeno l'applicazione delle garanzie giuridiche della Convenzione di Ginevra del 1929 e rice"e re co:)ì gli aiuti dal Comitato Internazionale della Croce Rossa. essi affrontarono con stoica fennezza le più avvi lenti condizioni di vita chepossasopportareun essereumano. Resisteltcroallepropostcdi cntrareafarpane delrEserc itoTcdcscoepoidiquellodellaRepubblicadiSalò: resistcneroalle intimi dazionivcssatoricpcrindurliacollabornre; resistcttcroaognitipodipropaganda. anche quando que~ta era velata da oscure minacce: resisteuero alla realtà della mone. quotidianacompagnadellelorosoffercnze.chediradavaognigiornoa decine ledenutrite fi le. composte ormai da larve di uomini: seppero mantenere M!mpre intaua la loro dignità umana e la loro fierezza di ldati. Non tradirono. rimanendo tenacemente fedeli al giuramento prestato. al sacro pauo che li legava alla Patria lontana. Fra quanti. nelle ore e nei giorni successivi all'annistizio. si trovarono a dover operare una scelta di campo. quella di coloro che preferirono la deportazione e l'intemamento.con le consegucntiefacilmenteprevedibilisofferenzee um ili azioni.fuforsela più soffena:perché piùindi viduale.più lungaepiùviolenta su sestessi. lmotiviispiratori di questa resistenza si possono così riassumere: fedeltà al giurJ.mento e senso del l' onoremili tare:consapevolezzachci lrifiutoavevailvaloredi unplebiscitocontrola dittaturafascista.alqualesiannenevaunagrandeimponanzamoraleepolitica: reazioneaimaltr.utamenti subiti. Ladichiar.tzionedigucrrndell'ltaliaallaGermaniafuaccohaneicampiconsoddisfaz.ioneecontribuiatonificare la resistenza: gli internatirivcndicaronoM!mpredi fronte ai tedesc hi la lorocondiLionegiuridica di soldati di una nazione in guerra contro la Germania. La propaganda svolta dagli inviati della Repubblica Sociale di Salò nei cam pi alternò la retorica pill lrita e le lusi nghe alle minacce: la fame. il freddo. le epidemie. lemisurerepressivedeitedeschiavrebberodecimatoinonaderenti.Eccettuatiifascistiirriducibili.gliaderentifuronotragliindividuipiùdeboli (malatigravi. invalidi.anziani);g li altri sepperoresisterealloropostoe neppurelanotiziadell'avvenutori mpatrio dei primi aderenti valse a modificare J'aneggiame nto negativo di fronte alle nuove. ripetute e più gravi pressioni . Una riprova del fermo componamentodeimilitariprigionierièeloqucntememedatadall'altapercentualedicolorucherelipinsero le proffenc tedesche: il98.7% degli internati militari scelse la fame. il freddo. gli stenti e la mone nei campi di concentramento piuttosto che tornare in Italia a operarecontro lapro priagente. Circaquarantamilainternati militari.trdcui 17 ge nerali. lasciarono la vita nei campi dj prigionia. moni per gli stenti. i disagi la tubercolos i. i maltrnttamcnti. la disperazione chelifaceva ripiegarcsu sestessi.Mollifurono fucilatiperchésospettati
Campi di prigionia dove vennero rinchiusi gli internati militari italiani dal1943 al1945
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Il crHtfortu di un c~wllanu miliWt'f! u d11t' Uffidafi Cl/pini intuno:iinuncamptJdi cutratttruJtlt!ltlutrckli."'
diattidisabotaggioneicentri industrialionelleminiereoveeranocostreniala\'orarc. L' alta percentuale di moni e di invalidi. superiore a quella di qualunque ahra comunità militare prigioniera in Gennania. esclusa quella sovietica. sta a dimostrare quanto questa loua deliberatamente c volontariamente combattuta dagli italiani nei campi di conccmramcnto tedeschi sia srata a~pra . Le divisioni alleate che penetrarono viuoriosamentc in Germania trovarono i )U· pcrstiti allo stremo delle forze. in uno spaventoso stato di denutrizione. ma alimentati dauno spiritoindomitoefieridiaverc compiutofinoallafineillorodoveredi so ldati in 18 interminabili mesi di prigionia. Si deve anc he a loro se sulla Germania vinta pot~alzarsi.accantoallcbandieredegli alleati. iiTricoloredella Pmria. Tra gli artefici della Resistenza meritano dunque un posto d'onore anche questi fierissimi uomini. che furono tra i pii) sfortunati. ma non per questo meno meritevoli. combattenti per la libertà.
Arrimcli
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APPENDICE ICONOGRAFICA
Cortolina d~l ()80 Rqginlt!nto di Fanttria - IX R~parto d'Antdto dd Gruppo "Ltgnano··
Cartolioo d~ l Corpo Volomarl G~n~ralt Raffaele Cadorna
d~ Ifa U~rtd
Cartolina di propaganda del Cl.N
ManifeJtino lmtciato dai tt:d~Jchi flt:l s~tt~mbfY' /943 cht:
t:otrtt.mdmo dal
invital·aalfafY'SQift'partiitalianicht:ancoraft'siJtt:I'Ono
Unifonrri r disrimM d~l
R~gio
Figurinodijalltrtfrlt â&#x20AC;¢ Raggn'f'IHimrnto Motori:.:JJto
EsuciJo Jwliano ne/fu Guuro di lJbuu:.ionr. fTai'(J/a drl CrnniJ
FigurinodiTrt~rntrd 'Anigfirrill d~IGruppo "Folgo" "
lntmotini pinoridw di
GinoSpolmodoJ
int~rnoti
militari itolimti MI /l/ R~iclt (in 1ho 1 sinism. opere di: Ani~llo Eco. in llto 1 des1r1 c in buso:
lmmugini pitroricM di intemari militari italiani nel l/l Reich (in a1to ope~ di: Anidlo Eco. in basso: Cino Spulnrach)
5'Annota(Gm. Ciort)
Distirui~·ideiGruppidiCombanii'M-fltoedia/treuflitòaulonomedei R~gio
Eurcito flt!l/945 (IIUIMmti do l a 6 Gruppi: Mantom. Folgore. c~mona. Lignano. Friwli e Picmn)
IRgpt. -
(Gm. Daplno) (Gon . Utlll)
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8' Annota (Gm. Montsomotv)
c . .t.lo.·~,..coe.nL~'-•- • A WMKI Of THI: ITAUAN ....ro fiOM:tS WH0 fOUGHT wmt THE AlU[D Alfr«S Q THE UIUATION Of ITAll' ANO WHO 15 C(WM[NO[D fOI HIS SfJMCl UhiXI M I.Ut[O COMMANO ANO 1'01 HIS CONT-.,nON fO THI CAU5l0ffll[D0M.
Stemmidei/Raggr~~ppalttt!nto
At1es1ato di appanenertza al CIL - Gntppo di Combatlilnt!nto "Folgore ..
Motori;;.ato.de/Corpoltoliono diUINm;.ioneedigrondiunitò ollt!ateinqwgnutellel/e opero;.ionilwllicheirt ltoliu
UNITA AUSILIARIE
UNITA AUSI LI AR IE
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~Ncoro:.ioni t rrlutiri tJlUirini ,wr \'olontari d~l/t1 Uhf!rtiJ 1941-1945. CwrrudilJINruUont /941 -1945
Lo &mdiera dr/ CVL custodila al Socmrio del Wttt1riano
Utogo simbolo dtlla Gtltrra di Uberu::iotlt. Il Sacrorio di Monrt Umgo
LE OPERAZIONI MILITARI ALLEATE IN ITALIA (101uglio l943-8aprilel945)
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MARGINE ANTE R. POSIZ. DfllA 1 LINEA GOTICA.•
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LINEA DI rAitTE.NZA OFFlNS. DI PRIMAVERA
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AVANZATA DELLE ARMATE ALLEATE IN ITALIA
~
~VANZATA OUL' ESERCITO ITALIANO DI LIIEIAZIOME
~
APPENDICE DOCUMENTARIA
UNITÀ DELL'ESERCITO DECORATE AL VALOR MILITARE PER LE REAZIONI Al TEDESCHI E PER LA GUERRA DI LIBERAZIONE I943-I945
~ IEOAGLIA
D'ORO
17" REGGIMENTO FANTERIA • ACQ l• •Nella gloriosa ~ tragica l'ict>nda di Crfttlmtill, con il m/ore e il sangue dei suoi fami. per il prestigio delfEsnrito ttaliano e per tener fede alle leggi dell'onore militare. dispre:.:.ò la rem offena dtll tttmico. prefenmdo ajfromart. in condi:;ioni dis~mte. una impari loua immola11dosi in olocausto alla Patrio Jonuma. - Cefalo,,;ll,8-25st'ttembrr/9-J3•. (B.U.anno 1948.pag.950)
18" REGGIMENTO FANTERIA • ACQUI • • Nella gloriosa e tragica \'Ìcenda di Corfù. con il ralofl! e il smrgue dei suoi fallii. per il prestigio deii'EserciJo italiano e per tener fede a/Il' leggi t/e/l'onore mìliwre. disprez:.ò ltt rt!Sa ojfeno dal nemko. prPferendo affronfllre. in condi:.iorti disperate. una impari /orta immolandosi in olocausto alla Patrio Jonuma. - Corjiì. 26 settembrr 1943•. (B.U.anno 1948. pag.950)
67" REGGIMENTO FANTERIA MOTORIZZATO • LEGNA, 0 • • Primll Bwuliemlwlianll eli Combauimemo n~lflt guerra di libera:.ione st•ento· lam nella swrguùroslt lotta 11er i/fJQS\t!!iSO di Mmrte Llmgo fm gt-slll memombili di eroismo t di sacrificio comro li\Tersario agguerrito e dm"t' difficuluì di terreno. Sim bolo della dedi:.imre suprema alla resurre:.imre l/ella Parria. garri1·a l'ittoriosa. co, (~ m •anguardie Alleate. sulla l'io di Roma. - Mome Llmgo. 8 dicembrtt 1943- Roma, 5giugnol944•. (B.U. an no 1949.pag.600)
83" REGG IM ENTO FANTERIA • VENEZ IA• • All'atto dell'amristi:.io, lomano dal suolo della Parria. a contatto di aggressi''e prepmrdemmi Jor..e tedesche che impone1·wro la COIIsegtw delle sue armi. an:Jchécederle, ini:.ial'lllll cruema lottnfXtrtigiwrll dte conducem compatto in :.otte impen•ie, sen:.n nJoruimemi e con pri1a:.ioni ittetwrmbili, per cmtcorrerr ,·aliclllmente. con largo comributodi sangut, all'eroica resistett:.ll delle im·iitedil'isioni • Vene;:ia• e • Garibahli•. Col sacrificio dei suoi mlorosi fami. te11e1'a itt grwule onore il prestigio delle amti d'lwlia. - Momenegro · Sangiaccolll. 8 settembre- dicembrr/943•. (B.U. anno 1950.pag. 1314)
84' REGGIMENTO FANTER IA «VENEZIA• •AII'auo drl/'an'listi:.io. lomcmo dal suolo df'lla Pcurio, a emi/atto di p~ponde· rami agg~Yssi•·e for:.e tec/esche chf' impotr~·atw la consegno delle sue anni, an:.ichi deporle. co" \'Oto uncmime ini:.iam la crurma lolla partigiana che cmrdllU\'O compatto in :.ollf' im{H!n·ie. sen:.a rifomimenti e coli prim:.ioni inenarrabili ~r cmrcor~Y rr mlidtmll'rlll'. l'Oli largo tribwo di stmgue. al/'eroil"a rrsisttm:.u delle in\'ittr tU\'isioIIÌ • \t-m~·:.ill• e • Garibaldi•. Col waificio dei suoi mlorosi fallii. lt'flf'\'CI in gnmde
mwrt il prtstigio dellr armi d'Italia.- Mmrtrnrgm- SwrxiucrCIIu, 8 setlembrt- / 0 dirembrr /9.13•. (B.U. anno 1950. pag. 1314)
182' REGGIMENTO FANTERIA • GARIBALDI• . PER l REPARTI DI FANTERIA DELLA DIVISIONE ITALIANA PART IG IANA • GARIBALDI• • Dex"i urdi e/t'Ile tradi:.ioni militari t dttl sublimr erviJmo c/1!1/t! divisioni • Ttwrùumse • e • Vene.:ia •, durmtl~tltt promte pnma e dopo / 'an,llli:io. i !?parti di fam~ rill d~llll Di, ·isiou~ iwliww partigùmi •GllrilxlliU», dal tYsti di quel/~ unirà d~rimli, si forgia l'imo ;,, b/()("t'o grtmilico ed itulomclhile. at~imaw dtl nobili enugie e da fede ,~; eltstùri dtlla Pruria. br 18 m~si di epici ed inimurofli combttttimenti, scar!llmt111t rifonriti di ,.;, .~,;. ftt/:0 ''~ftiario ni metlicinali. co11 gli rff~ttÌI 'Ì mitwti citi ma/emi~. 1~ llt't'OIIO alto. i11 terra stra11iera. il pt?stigio d~llr anni italieme. serbando imatta la compagine spin't1wl~ ~ mat~n't1lt del propri grygari elle I'Oionwritlllltlllt' ptYferil•tmo la scmguinosa /olia della guerriglia. ad 1111 'on·ile111e rrsa. VIlimara la guerra in Baiconio~ ritmlrati in Patria, ridoui ad u11 ter:o. dopo i d11ri combattimemi sostemui sulle asprt! montagne del Momenegro. dtii'ErJgo\'ino, dello Bosnia~ del Sangioccoto. chittdti'OIIO mra11imi l 'onort di diftlldtrt il suolo natale, emuli di quanti si inmrolarono atrl wlia e al do1·err. trtmumdando ai fJOSteri le leggendtlrie l'imì gul'rrie" della stirpe. - Jugoslm·ia, 8 settembrt /943 - Italia. 25 aprile 1945•. (B.U.anno 1953.pag. 3880)
317' REGGIM ENTO FANTERIA • ACQl: l• • Nt!lla glorioso e tragico t·icelldo di Cefolonio, COli iii'Diort e il sa11gue dei suoi fanti. per il prrstigio dell 'Esercito italiano e per lrner fede aflr leggi dell'o11otY militart. tlispre::.ò la rtsa offerta del 11tmico, prrjerr11do affromart in condi:ionl disperalt, una impari loua immolando.<~i in olocausto alla Patria lontmra. - Cefalonia. 8-25 s~lftmbrt /943 • . (B.U.anno 1948.pag. 950)
19' REGGIMENTO ARTIGLIERIA DIVISIOI\E • VENEZ IA• • All'allo dell'tmnisti:io. lonumo cl~/ suolo c/~1/a Pe11ria. a t'Onlllllo di prepondemllfi aggrrssil't for:e tedeSl·ht che impotrti'UIIO la consegna delle artiglierie. tm:.ichl de(JOrlr. j'i im{Jegmll·acomfKitto in crurmalo ffaJXIrtigicuw checomluct,•a in :one impt'n'it, sen:p rifomimemiecoiiJJrit·o:.ioui ine,wrrabili. JJersostenere. co11largo tribmo di sa11gue. gli uoicifami delle illl·itte di1·isitmi • Ve11t:ia » t • Goribtlldi•. Col sacrifido dei suoi t·alorosi artiglieri tenne fede alle gloriou trt'di:io11i dell'Armo. Montenegm- Songiat·cmo, 8 settembrt!- / 0 dicembrr /943 •. (B.U. anno 1950. pag. l314)
33' REGG IM ENTO ARTIGLIERIA • ACQUI • • Nelltl gloriosa e tragica l'icrtula di Cefalmria r l/t'Ila difna eli Corfìt. con ill·a-
lorr ed il scmgue dei suoi aniglieri. primi assertori della lotta c·omro i tedesclri. per il pt?stigio deii"Esen:ito italicmo e 1wr tener fede alle leggi del/ 'onorr militarr. disprr:.· :.ò la resa offerta dal nemico preferetlllo affrontare in condi:.ioni disperate'"'" impari /orta. immolandosi in olocausto alla Patria lomana. - Cefalonill e Corfù. 8·25 selltm· br</941• . (B.U. anno 1949.pag. 1822)
«AII"alba de/9 settembrt! /943. il gmppo artiglieria alpina «AostaJJ, tJmntamell· te schieratosi. reagim confemre:.:.lllllla perjidll ùrsidilltedescll. • Nei comilwi. durisj·imi sanguinosi comlxmimemi protmuisi per oltre 1111 amro. tmiuutreme li fontra:.imri di plllrioti jugoslod. domitrm·a c·on spirilo eroico ogni diffi· collà e s11pertn·a ogni rischio impone11dosi all 'ammiro:Jmre di llllfi. • Blocco granitico di wlontd comlxmira, mamenem alto in ogni cin:osum:tl il prrstigio delle anni italiaue. dimostrando.;,, 1111 'ora di smnrrimemo e di dolore, in· ero/labile fede nei destini della Patria t ùzdomabi/e rolontd di lotta e di rinmcita. Momenegro·Scmgia('("ato·AIIxmia.9 seltembre/943·31ottobre i944)J. (B.U.anno 1945.pag. 776)
MEDAGLIA D" ARGENTO
1• REGGIMENTO •GRANATIERI DI SARDEGNA• •Nella difesa di Romc1 reagì c:on decisione al proditorio e •·iolemo attacco tede ~ sco eire si scatenò nel suo ampio stilare prescelto dtll'inmsore per u11a rr.cldili:,ia ed immediata penelra:.ione. Per due gionu sos1em1e lenace /011a ed in tre rio/emi com~ bauimemi oppose alla sclriacciame superiorità del nemico la /errt!a ••olomà dei suoi gregc1ri eh~ pagarono a caro pre:.:.o il l'Oiontario sacrificio, sempre d~gni delle seco~ /ori rmdi:Joui (/i gloria dei grcmatieri. - Roma. 8~10 seuembre 1943)1. (B.U. anno 1946. pag. 240)
2 1' REGGIMENTO FANTERIA • In Corsica tJrima, a11ra1·erso la pimwro padm1a. dal j111me Re110 a Venezia poi, ha /oliato comro il tedesco rremico trodi:Jmwle. ed Ira rimo per la liberriJ e la rico· stru:.ione de/1' /taUa Irul'llglialO, ispimllllosi ali~ più pure tradi:.ioni del Risorgitru!mo. - Cor!lica. 9 setttlmbre • J ottobrt! 1943 ~ Rm ·emra · Vtnt:.ia, J2 gemwio - 8 maggio
1945· . (B.U.anno 1945.pag.2732)
22' REGGIMENTO FANTER IA «In Corsica prima, llllrtl\'l!rSo la pùmum podww, do/ fiume Reno a Vrmr.titt poi. hll /otUIIo t•ollfnJ il tedesco nemico tmdi:Jonale. ed ha ritrto per la libertà e la ricostru~ÌO II t defl'lwlia ltlll'llgliow. ispircmdosi a fie piiÌ pure tradi:.ioni del Risorgimemo. - Corska. 9 seuembre - 3 ottobre 1943 - Rm·emw- Vene:ia. 12 gennaio - 8 maggio
/945·. (B.U.anno 1945.pag.2732)
68" REGGIMENTO FANTERIA . LEGNANO. E GRUPPO DI COMBATTIME"TO • LEGNANO. •Unico reggimento di fonu~ria di finta cui \'tnnt risen·aro l'arduo ed onorifico compito di ropprrsentarr la fanteria ilaliana tra l~ file degli e erciti alleati, nell 'imem ciclo dtlla guerra !H' la libua:.ione deii 'Jwlia. Tenacissimo nella difens im, irmente nell 'attacco, in qutlllordici mesi di ru~rrimt opero:.ioni di guuro dominò trttuunenle il nemil'o su tuili i ,·umpi di bouaglia, pagando getttmso pre:.:.o di sa11gue fH' riscattarr il destino d 'lwlia. Con impeto tram/geme infrcmse ostinata rrsistetr:.a nemica sul fiume Musone, dmrdo decisi l'O comribmo alla batlllglia fH' /'av,•o/gimento delle difese di Ancona. Dopo durr opero:.ioni suii'Appemrino u mrole. portò la sua bandiera nella ciu lt di Bologna restituita a libertà e. con ardort! mai domo. instguì l'Esercito tedesco in fuga oltre il Po, schia cciandon~ l~ ultim ~ iso/~ di ~Ysisten:.o. Ricotr.vacrò contro il stcola~ 11~mico d'llalia la gloria del Pimre ~ ancora mw ''olta luminosam~me dimostrò da quali generosi imp11lsi sia sospimo il popolo d'Italia allorquando si hone fHr la for-JJ di una idea. - Guerra di li~ro:.iot1~ d 'Ila/io. ft!bbraio 1944 - maggio /945 •. (B.U.anno 1947, pag. 2668)
87" REGGIMENTO FANTER IA • FRIULI• • Gagliarda e compatta unità di guerra, in Corsica prima, sultor~Ynt~ Mnio poi t nella succ~ssi,·a ''ittoriosa al•an::ota su Bolog11a, durante la guerra di libero:.ione, ;, un 'oro di smarrim~mo e di dolorr, dimostral'a incrollabil~ fede t.ei d~stini d~lla Patria~ indomLJbil~ l'olomà di /orta t di rinascita, attaccando iln~mico con incont~nibi1~ slancio~ con l'offeno più generosa di uoismo e di sangu~ ~arricchendo la propria Bandiera di nuo''~ glorie e di sublimi memorie. - Corsica, 12 settembre- 4 ollobre 1943 ·Torrente Senio - Bologna, 7 febbraio- 21 apri/~ 1945•. (B.U. anno 1947. pag. 2669)
88" REGG IMENTO FANTER IA · FRIULI• • Gagliardo t compatta unità di guura, in Corsica prima. sul torrrme Setrio poi e nella s11ccessh•a l'illoriosa amtr:.ota su Bologna. d11rante la guerra di libem:.ione, itr un 'oro eli smarrimf!IIIO e di dolore, dimostral'il itrcrollabilt! f~de liti destitri della Patria ~ indomabile l'olomà di lotta e di rinascita, attaccando il nemico con incontenibile slancio t con l 'ojfena più generosa di eroismo e di stmgue e arricch~ndo la propria Bandiera di miOl't glorie e di sublimi memorie.- Corsica, 12 selltmbn - 4 ottobrr 1943 - Torrrnte Setrio - Bologna. 7 febbraio - 21 aprile /945•. (B.U.anno 1947. pag. 2669)
REGGIMENTO PARACADlffiSTI
EMBO.
• 1t1 duro c:tutlpogtJa ttlle\'O testa a un nemico c11i ataviche qlllrlità gu~rriu~ t senso di dispem:.ione per la inevitabile fitre conferi1'(mo panico/art act·animtnto e te· 11acia. Moltepli i a:Jom' di pattuglia t colpi di mtmo condotti co11 audtldtl sen:.o pori nel vi\•o di mrmitissime posi:.ior~i nemich~. trae\'Otro / 'improma dal generoso. tra\•o/geme slancio dei suoi uomini. /11 durissima az.iotl~ offensil'a comro truppe paracadutiste 11~miche cor1quistam. in \'Ìolt'IIIO combattim~llto all'anna bianca ed a bombe a mano, 1111 abitato fortememe organi:.:.oro a difesa, fino all'ultimo comeso da un av\'erstrrio deciso, che soltanto il ''alort irnsistibil~ tlei suoi soldati rirud\'a a pitgarr. /11 brillame quamo rischiosa a:.iont co11dotra da un repano di prodi parocadmisti. lanciati dagli aerei sul/t! retrol'ie n~miche. semina l'O panico t terrort carturcmdo oltre 1300 pn'gimlif!ri e ingeme mmedalt bellico. Sintesi delle piiì belle dnrì dei paraca-
dmisti d 'lwlia. l~m ·a il suo 11omr llllr 11ilì fulgide glorie della specialità. - Tos.'iigna· no, mar:.o-apri/e 1945- C. Gri:.:.cmo. 19 aprile 1945 • ÙJIIll di Poggio Rusco. 13 apri· le/945•.
(B.U. anno 1947.pag.2669) J• REGG IMENTO BERSAGLIERI PER IL BATTAGLIONE •GOITQ. • Raccolse gli uomini onde riassrune le gesta di 1u11e te fiamme cremisi nella guerra di libero:ione: cùrquantunesimo bottagliorre del/ 0 Raggruppamemo Mmori:.· :.aw. che offuse l'eroico olocausto degli allied ufficiali di complememo a Monte Llmgo: •·emiiJO\'esimo t lrtlltatrusimo bauagliont e prima compagnia moux:idisti del C. /. L che slrem.amelllt gtwmirono Molli~ Marrone t le Mctinarde, che spiccaroIIO su Molffe Mare con bal:.o leo11i11o. clte combatterono duromenlt' c1 Monle Granale di lesi, eire incal:.nrrmo me11a11do il nemico ad Urbino e ad Urbania: battaglione • Goito,. del Gruppo d...Lgtrallo•. che immolò le m·anguarrlie audacinime su Poggio Scmmo premaluranrenle conquistato. Da Cassino a Bo/og11a, sempre pari a/lr prestigiose lrodi:.ioni del Corpo. con impeto •·remmte e con generosa. alala baldanza. Campagna di Ubera:.ione. 6 dic.mbl'f! /943- 30 aprile /945• .
(B.U. annol947.pag.2669)
• A/1'8 sertembrr /943 lomcmo dal !irwlo clelia Patria. a comatto di preponderomi for:e tedesche che chiedemno la const-gna delle s11e anni, an:.ichl deporle si schiero· \'O corr moto unanime comro il tedesco ed i11i:.iam la /otttl panigiana che compatto conduum per circa '" mesi comboltetrdo stremwmeme cmuro for:e ognor sm•er· chiami, conscio dd rischio e del sacrificio, fulgido di 1·alore e di gloria. - Momene· gro - Sangioccato-Subia,senembre · ottobre·IIO\'I!mbre/943•.
(B.U. anno 1946.pag.2 146)
4• REGGIMENTO ALPINI PER IL BATTAGLIONE • PIEMONTE• •Cosliluito co11 e/emellfi della Divisione alpina • Tcwrinense• , che dai porti adriatici della Balcania riusciremo a raggiungere fortunosom~nle la Puglia dO{)() l 'annisliz.io, panecipa1•a a tutta la guerra di libero:im1e riconfemJOndo ognoro la tempro imrepida delle gemi della monlafiUI. Alla gloritl perrmre delle noslre anni of· frira due difficilmellle parrggiabili esempi di jusio11e perfeua di peri:.ia. •·a/ore e fortlma: pn'ma a Morue Marrone. .rcala1o di sorpresa per la ripida parete ed t-roicamente difeso mll'ono dell 'abisso alle spalle: poi a quota 363 di Valle ldiu. strappata al nemico co11 una stoccata .raellatJte e fulmùlea, .rpe:.:.atulo la cemiero delle due Amwle tedescht- in Italia. donde poi traboccò su Bologna. -Campagna di libero:ione. 18 mar..o/944-Bmaggio/945•.
(B.U. annol947. pag.2670)
8° REGGIMENTO ALPINI PER IL BATTAGLIONE • L' AQU ILA• • Rinaro fJer getreroso impulso della fiui.rsima geme d'Abru:.:.o, fondendo cmr l'eterani imrepidi le giomnissime redme cm/emi. f'Urtecitxn·a alla fase finale della guerra di libero:im1e. rim•errlendo fulgidi allori. Soldissimo nel presidio di un sello/T imfJOriOifle. tomrellloto ed esposto, f'rtnde\'CI il soprav1·emo morale sul nemico i11 un 'aspra e logorante lotta di tri11ua a Slrtllo comatto, scatta1•a co11 superbo slancio Cllro,·olgerlo. lo incal:.al'll inesorabile fino ai confini della Patria. - Valle /dice · Bologna· Bol:.atw, ZO mar..o • 3 maggio 1945•.
(B.U. annol947. pag. 2670)
IX REPARTO o· ASSALTO • D!frallle pii; mesi di gu~rra dal'D coslante prom di aggn.JSÌI ità e di sprPgiudi· cate:.:.a. Nel corso di ,,·,,:.ione offensi,·a, ltmciato su 1111 'ala scoperta. sdluppam /11 propria manovro co" rapidità, decisùme ed tmergia. riusc:endo a mrprenden ed a scompiglia~ il dispositi\'0 tedesco. Chiamato impron•i1anreme ad tlltro importame compito. elllnu·a co11 S14perbo slancio ne/lt1 batlaglia e nel duro e comrmtato allac· co, qucmdo l'rsito della lotta era tmcora incerto. romfH!''" d ' im~to lo schitromtmo nemico. tlopo /01/tl audace frommtmtaria. rtllll'il"intltll roggiungem ti notte tuili sii obielli1•i. Ntll'imeguimento non dam tregua alravt•usario. Eccelleme str,mm to di 1
guerra, elastico e tenace; fierissimo e generoso degno urde delle lrr.uH:.ioni fulgidis · sime legale al suo nome. - Colli di Volturno - Guardiag"l~ - Cingoli - M11SOfl~ Esino. /l f~bbmio - 25/ug/io/944 ...
(B.U. an no 194S.pag. I048)
* Vetuano n~llt1 guerra di /ibera:,ione. JHirttcipom l'Oli inesauribile ardorr t~lla bouuglill di rouum sui/'Appt"mrùro di Bolognll. dwulo un l'olltrJbmo dtdsi,·o alla liIHttl:.llHr~ della cittd. Con imMW eroico piegam. spt':.:.ti\'CI, frt.mlluum·a la reSIJten~ fanmica di agguerrite mrità l~deJcht, impcmendosi a/J 'ammiro:.im1e dei t-r/)(lrti alleati che si lxme••ww ol suo ftam:o. - Guerra per la liiNra:.ione d' Italia. 20 mar..oJOapri/e /945•.
(B.U. anno 1947.pog. 2669)
REGGIM ENTO • LANCIERI DI MONTEBELLO• • Durame 1111 gra,•e collauo politico-mìfitarr ~ttppe mnnttntrsi compallo t difedele al j 'IW giurrmum/o. Otco/uuuJo so/ramo la ''oct del dO\•ere e dell'o~ nore. Nell't~rdua missione di cmums1are /'amn:,ata gemumica su Roma, si prodiga\'a con ordinrelllo e decisione, rilucim a coment'rlo. sostenendo ino/11~ ed animando co11 l'esempio altri rrporti im~gnatlnella d11rissima /Dita . J...nsciati .fui terreno o/trp metà degli efftlli\'i t conscio dtllll inanilò dtl suo compito, ctmtimiDl'O il combattimelito, sino a qutmdo 1111 ordine superiorr ne jliCtl'a cessare l'oflx.·cuuto. Strrmllto ma non piegato. si consen•ò ancora safdamtnte rac<.·o/to ÙIIOnto allo Stendardo da cui si allomanò a malincuo~ solumto quwtdo il cottumdante del fl'ggimento f u costretto ad ordinario. Documttlto dtlla sopro\1\'Ì\'tn:.a. oncht> nelle ore più bflit, dtllt migliori for:e delle~ ~·tirpt. Rimtol·ato esempio delle l'imi delltt caralluia. che. pllrt 11~1 più recente dei suoi impieglti, ha .m pmo ripetere. a difesa del sacro suolo della Plllritl. i fasti di 1ma tradi:,ione secolllrt' e le gtsta t/elle guerrr di ùtdipenden:.a t tlellll primll guerra mondiale.- Roma- Via Ostitnst - Porta S. Paolo, 8- 15 stttembre/943 • . sciplit~mo.
(B.U. an no 1947.pog.I068)
Il ' REGGIMENTO ARTIGLIERIA • LEGNANO• • Approntato immediatameme dopo l'llrotisti:,io ebbe. solo. il superbo pridlegio di /Hirtl'cipare ùrùtttrrotrameme alla guura di libera:ione, do M ome Llmgo alla fe· /ice co11clusione della lotta. Ne/logorio di una sconcertame inquietudine degli spiriti. di 1111 aspro t prolungato .ifor._o opemtii'O, di 1111 quotidio11o superamemo di ogt~i sona di difficoltd materiali. coJrstn·ara, tstmplonm•llft imangibilt. wta /ùrea formate, """ religione del dorere ed 11110 compllltt:.:a di tcce:,ione. Con tecnica perfe:.Jo"' di procedimemi. con llrrlita t flessibile mtmm·ra di reparti a l'OIIll a WJita con alldllcill di impubi e Slllde:..:.tl di cuorr. o.ffri\'0 semprt' t donmque imparrgginbile
<'OIIfribwo al succe!JSo delle ftmterie impegtlllte nell'attacco e 11ello d•fesll.- CmtiJXI· 8"" di liberu:.ione. 6 dicembre 1943 - 30 aprile 1945». (B.U.anno 1947. pag. 2670)
35" REGGIMEYrOARTIGLIERJA • FRlULJ. «In Corsica combatteva contro /'aggressil'O e secolare nemico tedesco. mmllenendo alto il prestigio delle armi italia11e. Sul Senio. in oltre due mesi di opera:.ioni e durame la tra!•olgenre cn•cm:.clta :w Bologna. con la prome::.n dei suoi inten·emi, con la poten:.a infallibile del suo fuoco IIU/110\'raro. murullai'O la tenace aggrt'ssività nemica. dcmdo. c.·on la fede ed il1•alore dei .woi artiglieri, lm 1'0/ido comributo alle pmprieftmterienel sanguinoso camminotJerla Jibera:.ionedello Patria.- Corsia1. 9 Sf.'tlembre-4ottobrel943- TorremeSenio- Bologtw, lfebbraio-2/aprile /945 :. (B.U . anno 1957. pag. 2117)
41 " REGG IMENTO ARTIGLIERIA •FIRENZE• «Reggimemo di spirito e/ewuissimo. dislocato in Albania all'atto dell'amlisti:.io .fi diede alla momag11a con tutte lesut' !Jei botterie someggillte. sostenet1done/ settembre susso /943. con altre tntppe dello Dil'isione, i primi aspri combllttimemi
com m i tedesdri. distmggemlo col suo tiro me::J blindati e dmrdo efficacissimo contributo alla difesa. S11Ccessimmeme. per circll wl amw e me:.:.o. pe:.:.i dei 4JO - 1mica artiglieriacltefotwt·aajimlcodelleJchiereJX1rtigiane - co11pod•iquculmpeilisfiniti dallll fame e do/la fatiw.furono portati attra1·erso le momagne di quasi tutta l'Allxlnia e del Montetregro meridionale. pre:.io.w ausilio in mu11erou azioni di guerra fKll'· tigianacomroitedeschi.alleqllaliinpiùc:ircostan:.e.ufficialieartiglieripanecipal'imo come fallii. Due bouerie- unici replmi di tutlo la (}U Armota- restorono nella loro costitu:.ioueorgmriatftnoalrimpatrionelmaggiol945. scortando cosìfinoaiI'Aitare della Patria in Roma lo Stentlartlo del reggimento. che 1111 ufficiale m·e1•a Sitl1'010, artravuso rischi e sacrifici quale simbolo prezioso dell 'onore delle imni d'ltalia.-Momagned 'Aibania.settembre 1943-gennaio/945•. (B.U. anno 1947.pag. 1069)
REGG IM ENTO ARTIGLIERI A • FOLGORE• «Reggimemo di artiglieria dato a jOsregtw di bottaglione cui arditissimo sltmcio fu caratteristica prima. seppe lo stesso spirito tra.ifondere 11ei suoi artiglieri. .,Cnn a:.ione tempestim Jicum ed efficcll'e. SO<"Coru sempre. ;, attacco e nella dife.'ia, i repartial•an::;ati, prel"t!IU*I/done richie,·teetlesigen:.tcon 1111111ervsissime. ardite patt11glie che. degli assaltatori e dei fXJJti m •an:.ati dit'isero risclli e t•icende. Consenti per mirabile adere11:.,t1 di fuoco che pilmnuluristi espugtrassero una fonnidabile posi:.ione, resistendo poi a reiremti colllrattacchi nemici. Bello u11ità di arti· gliuia che nella battaglia offri semp11' e do\'lmque e sen:.a limiti alla fallteria fJOderoso e sicuro soccorso di fuoco. - Poggio Fiorito - Abbadia di Fiastra - Filottmno MomeCmvtto.giugno-agostol944 -\'alliStmremo·Senio -Sillaro.mar:.o-tlfJrile 1945 -C. Gri:.:.ano. /9aprile/945 :.. (B.U.anno 1947. pag.2670)
ARMA DEL GENIO PER IL Ll BATIAGLIONE GEN IO DELLA DIV ISIONE • LEGNANO• .-Unic.'o batraglim1e del genio cui l'tW/e risen•oto l'onore di mppresemare la SIU/ Arma da Monte Llmgo a Bologm1. dal primo il/l'ultimo giomo della gu~rra di libero-
:ione. OJNroso. urrleme e tenace tlell'arsol\'imtllto di wrti i compiti che gli ''emrero affidati, ltmciò it1 testa ai fmui lt sue pattugli' di artieri d'llrrtsto ntll'it~sidia mortale dti campi mùuui. off~ntlo ctm eroica per.tisten:a /t sut \'ÌITÌmt. l'w10 sull'altra fin· chi il ''arro fosse a~rto. e sotto il fuoco. cotr impol'ida ftde/là al dm·err. riattò strade e pomi dismmi. allaccù) i comandi colf il filo t con la radio. hr dicill."iSttlt mesi di durtl lottt1 e di asprtl prollmgllfa fatica. diede con gentmsll abuega:iont alto c·ontributo al succtsso delle nostrt' anni td al/"affuma:imlt della uostrofitra mlomll di risclllto. - Cwttpagna di libem:.ione, 6 diumb~ 1943 • JO t1prilt> 1945•.
(B.t:. anno 1947.pag. 2670)
SCUOLA o· APPLICAZIONE DEL L" ARMA DI FANTERIA f(Culla di alti ùrsegnamellfi, che forgiò tallle gim•ani gtlltro::.ùmi di 11jficiali tduClUtdole ulle leggi del dm·ert t del sacrificio. m!lla critica notte dtll'amristi::.io. rt· spima l 'imima::.iont t/i ~Sll. lljJronta\'ll un 'impari lollll contro for::.t piiÌ wlte su~rio ri, c·ostituendo '"' baluardo t:omro il quale WTO\"ano itn'OIIO scelte fanterie al'\'ttrsarie. Ni le ~rrlitr. ni il .wcce.ui\'0 Ìtllt'n·ento di me:.::.i coro::.ati nt>mici riusci,·ono a fitu:canrt la teflact 1'olomll di resisrrn:o. Dopo più o,-, di tiC'Cllllita lotta, tltsiSte\'0 tfal comlxmimt'IIIO solo in seguito ad ordine Sll/~riorr. SllRKttllwulo ('Ott il sm1gut glmeroso dei suoi difensori lt sue tmdi::.im1i di mlorr e di fecltltà lllronon milita~. - Par· ma,8-9seuembrr/94J•. (B.U. anno 1953.pag. 3906)
:\1EDAGUA DI BRONZO 2" REGG IM ENTO •GRANAnERI DI SARDEGNA• · Schierato. per la diftsll di Romll, sostm11e il prodirorio auacco U!tlesco che si scatenò l'iolertto nel suo seuorr. Per d11t giomi ,-,sintffe opponendo aliti n ·hiucciullle del fU!tttico la ferrea mlomò dei suoi grrguri che JXIgarono a caro prr:.::.o il \'olomario sacrificio stmprt' degni delle secolo n' trodi:ioni di gloria dei gronatien·. -Rmllti.B-/Oseuembre/941• . S ll/~riorità
(B.t:.anno 1946. pag. 24 I)
120' REGGIME TO • E:'vllLIA• fr /n dur gionri eli lotta rintu:.::.tn·a. pn'mll, ed liTgÌIIlll'O, successiwmrente l 'irmeme off't!ttSÌ\'llltduca. tendeme ad impadronirsi di lm 'imptH1UIIIt pia:.:.a mllriffimll. L'indomito comJNJnamemo del l lxwagUone. che complelllmtlllt cirr:omlato dal fttttrico molte l'Dite Sll!H!rion di ttumero e di tmtwmelllo ltllt\'ll fino all'estremo le sue posi· ::.ioni. conUIJitntlo l'imlxm:odtllt rimtmemi tmpJH. futmrmirt1'0it!JH!rcostaii::.O e mlorr. - BouJre di Catlllm. 14-15 setttmbn 19-IJ , . (8 .U.anno 1946.pag.24 1)
183" REGGIME.IIITO PARACADUTISTI • NEM BO• · Panecipam con 1'0/orr t spicctlla aggrrssi1·iuì tul 1m ciclo operoth·o con tmppe alleate colllro il nemico tedesco. Cmt slcmcio tral'olgtftlt' stroppa1'll al trnace Dl'l'erSllrio mrlungo l'Ostone orgmti:.:.t1to in profotrditll nel senso dtll't~sse e lxmuto dall'ùt·
tenso fuoco conce11triro di orriglierio e ili mortlli. Melte\'O poi piede e guadagnln·a terrtmo a pre::.o di dufl' pt'rr:lite nel/ 'imemo di un robusto abitato difeso c:asa per caContmtfliCClltO dll fanterie r da corri, li conlene\'O \'afidamenu assrrrogliaflllosi negli edifici marginali. poi, ripreso 11110\'0 s fmtcio, riuscim a penetrare 11110 secondll volta nel/ 'imemo del paese ed a disimpegnare le propriefra:.ioni accerchiate. Mantenendo infine a serrate distan:.e la pressioue sulrav,•ersario. lo inducna a rompere il c:ontauo durame la 11011e pu sollrarsi ad 1111a folla onnai sen:a speran:.a e cosi con· sacramconbrillantesuccessotangibileunagloriosagionwtaperleamtieperi paracadutisti italiani.- Fìlottrano. 91uglio /944 . Sii.
(B.U. anno 1946.pag. 240) BATTAGLIONE ALPINI • MONTE GRAI\'ERO• - DEPOS ITO 3° REGG IMENTO ALPIN I - CENTRO DI MOBIL ITAZIONE BATTAGLIONE • PI NE ROLO• • Nellagra,•esiwa:.imtt creatasicon la conclusionedell 'armisti:.io. affrontam sen:.a esita:.ione il 11110\'0 ma Tmdi:.ionale nemico t col concorso di itltri reJXmi auacC0\'0 1111 presidio tremico. obbligando/o alla resa dopo bre\'e ma violema lotta. Benclli t·ostituito do uomini di classe mt:.iana. che dopo la libera:.ione dell' Italia del sud U1'rr!bbero armo diri11o al congedo, accetla\·o di far pane del Corpo Italiano di Li~ ra:.iolle col quale prende\·a parte all'illseguimtmlo del nemico dagli Abm::.i alla linea gotica. impone11dosi per suietà e seretw fenne::a dì pmr>ositi. Si distinse per auda· eia ed ardire 11el trtwolgefl' le successi l'e fl'Sisten:.e del 11emico e per salde::.a nel ~ spùtgnt tuni i ri10mi comroffellsin·. - Quen:.tl (Corsica). 15 settembTP 1943 · Abm::.i -Marrhe.giugno - luglio·tlgosto-sellembre/944•.
(B.U. an no 1947.pag. 267 1) 7° REGGIMENTO ARTIGLIERI A .-bi Corsica prima. atlra\'erso Ili pianura padww. dal fiume Reno a Vene:.ia poi. ha fratemameme sostemao i fallii nella lotta comro ilteden·o. tradi:.imwle nemico. e nella btltltlglia l'ittoriosa pu la libertà e la ricostru:.imre de/1'/talill. ispirondosi alle piiÌ pull! trodi:imri del Risorgimento. - Corsie-li. 9 settembre • 3 ottobfl' /943 • Ra\•en· na · Vene:.ia. /2 geunaio- Bmaggio /945 •.
(B.U. anno 1945. pag.2733) 13° REGG IM ENTO ARTIGLIER IA • Scltiera10. pula difesa di Roma. su/J 'mtero fronte deJ/a sua Dit·isione di 21:1 dtilometri conlelxmerieproieflatej·ullalineadeigranatieri, colltssigareggiòin \'aJore sostenendo coi camtoni ed llll'amra bilmca tenau folla comro i tedeschi durata due giomi in tre accaniti comhllllimenti condotti dal nemico con schiacciante supe· riorità di me::.i. - Roma. 8-10 seftembre 19-13•.
(B.U. anno 1946.pag. 241) 155° REGGIMENTO ARTI GLIERIA • Con llggiuswti tiri le bauerie del reggimemo sclriacciawmo l 'llvt·ersario irtfil· trotosi fra le opere di una ùntJOrtwue pia:,:iifone marittima e successi\'amellle negli aspricombattimentichellesegui\'Onollmi glianiglierisibatte\'Wto\'0/orosamemeùt gara coi Jwui. La 2tl hlltteria si immo/ora sui p·e:.:.i per co11trostare il j11rioso allocco sferrato do/ nemico. - B<x ·,·lte di Cmwro. 14-/5 setlembre 1943• .
(B.U.an no 1946.pag. 24 1)
BAITAOLIONE MISTO GE ' IO •FOLGORE•. •Nellc1 bonifica di stradr e di ctunpi minati. nei lal'ori di raffor...amellfo delle (HJSi:.lmri, nel mamenimellfo dei t: ollegtmremi md/e ore pilì dure tlellll bmtaglic1. or·
tiui. telefonisli e marconis1i didsero sempre. in nobile gara, il rischio dei posti m·arr:.ati e delle panuglie spinte od oprire il mrro emro il micidiale grodglio delle mine. Coùwolti spe.t.m in l'Omlxmimento qmmdo l'attrt~o più non .wccorse. fumi lrtliftuuinesepperoemulareslancio, ,·alortrtenacia. "' " og11i occasione. nelle linee e nei lm•ori di immedialll rrtmria il battoglimre misto genio •Folgore• riojfennò .w!mpre la nobile tradi:.ione di O!>erosità e di gloria
dt>IJ'Anna. - Valli Sanlemo - Senio · Sillaro, nrar:o-oprile 1945 · C. Gri::.:.n11o, 19 aprile 1945• .
(B.U.annol947.pag.2671)
• h l Corsil:a prima. auraw!r.fio la pianura padana. dal fiume Reno a Vene.;:ia poi. trtl l~ il15iclie dt!llr min~ ~n~/ ripristino delle comtmica.;:ioni, ha Jratemamellfe collaborato roi fo,ti ~ gli artiglieri nella loua comro il ted~s<·o, trodi.;:ionale nemko. e nella bcmaglia l'ittoriosct~Nrlalibertile la rìcostru:.ionede/1'/wlitl.- Corsicc1. 9 .Ye/lembrt-3 ollobrY /943 • Rcl\'tmlll-Vene:.ia. l 2 gennaio - JO aprile 1945•.
(B.U. anno 1945.pag.2733)
CROCE AL VALOR MILITARE
119" REGG IMENTO FANTERIA • In due gìomi dì dura lotta ilrjliggt\'ll grari sca<·chi alla tracotwr:tltedesca <·he imeudtt'tl disamwrt i p~sidi di ww importtmte pia:::.a marittima. In cupri ('omlxmimemi deue largo trih11todi sangueJH!rtenertinonore le gloriose tradi.;:ionidefi'Esucito italitmo. riuscendo a comenere cm1 gra\'i sacrifici l'irruen:a dei nemico su periore per forze e me:.:.i. - Bocche di Cauam, 14-15 sertenrbn /943 ».
(B.U.anno 1946.pag. 242)
• Garrggitn·a in mordente e rem1cia con l'altro rrggimemo tlellll Dil·isione, impegnato itr duro auacco riso/mi l'O, dandogli generoso opfJOrto con wr bauaglione di rinclll:o ~ cmr altro battoglione destirrato od aggtmciart di rorescio l'tnTerst~rio. Ponel'ipal'll col primo ad una a/tema. aspra ricetula di atlliL'Ciri e colllrallacchì. s\'i· luppara /'a:.ìone del secmrdo co11 sltmdo spregiudicato pur SllfN!ttdo di 11011 poter cm1/tlrt .w alcuna alimema:ione dello sjor:.o 'fidando solo sul mouo del paracadutistailaliano: "il cuore di rincal:;o". ltrtalmododisoriellla\'ailnemico.l.Lsue\'igifi parwglie pimrtamno per primo il tricolore sul comrastato obiettil'O. q11ando J'arrersario per sourarsi ad una stretta onnai StliW spera11:.0 si inducera, col fa\'Ort della flotte. ammpereilcontattoedarimm:;iarealla/oua. Così consacra\·acol/llll brUJamesuccessotangibileunagiornatagloriosaperleannieperiparacadutisti illlliani.-Filottrano.B-9/uglio/944».
(B.U.anno 1946.pag. 241)
309• REGGIMENTO FANTERIA • REGINA • « N~IIa \'igile attesa llmgo le sponde delrEgeo. in rm blocco tU amri e di c:uori, il reggimemo tempram gli animi. Aggredito da itrgellti for:.e tedesche. superiori anche amramemo e mobilittJ, nel \'asto seuorr costiero alla cui difeso era prrposto. rinw::amdecisamente l'allaccoecolllrattaccm·a /'anersario respingetrdolo. Sospelldtl'a le ostilitd solamellte dopo ordine ricenllo. - Seuore meridionale dell 'Isola di Rodi, 9-11 sellembrt 1943•. (B.U. anno 1952. pag.879)
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55" RAGGRUPPAMENTO ART IGLIERIA PESANTE CAMPALE • Dopo silen:iosa. agguerrita prepara:.ione nelrlsola dei Cm•alieri di Rcxli. aggredito nel l'OSIO seltore costinv elle difemlem da ingeflli for:.e motocora::.alt.' tedesche. i suoi pe:.:.i ùifrwrgewmo /'arwcco cosrritrgendo l'a v\·ersario a femwrsi ed appoggim •at~oi tomi lltl comrattaccarloe respinger/o. Sospe11del'G l~osrilitàsolamell re dopo ordini ricemli•. - S~ttoiY meridionale dell·tsola di Rodi. 9-/ l sellembre 1943·. (B.U. anno 1952.pag.879)
RIEPILOGO DELLE RICOMPENSE AL VALOR MILITARE Medaglie d"oro . . . . . . . . . ..... . .. . .. :--1.10 Medaglied"argento .... • 20 Medagliedibronzo ... Crocialvalormilitare ..
. ..... ,.
9
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